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Distinguiamo: Scoliosi gravi Scoliosi di media gravità Scoliosi lievi

> 60° 30 – 60° < 30°

Nelle scoliosi tra i 10° e 20°: attenta osservazione clinica e radiografica Programma di ginnastica e/o pratica di una attività sportiva Nelle scoliosi> 20°e non sup.a 40° : trattamento con busto (corsetto ortopedico) in epoca prepuberale nelle scoliosi rigide trattamento delle curve e stabilizzazione della correzione con busto ortopedico (Lionese) Scoliosi oltre i 40°: E’ indicato un trattamento chirurgico che consiste modernamente nella correzione delle curve, mediante l’uso di barre e viti inserite nelle vertebre (Metodica di Cotrel Duboussett)

LO SCREENING NELLE SCOLIOSI Lo screening è oggi considerato dalla medicina la vera terapia della scoliosi. Esso permette : t Un precoce riconoscimento della scoliosi; t Un’attenta sorveglianza della sua evoluzione; t Un tempestivo intervento nelle forme a rischio Se la scoliosi idiopatica viene scoperta precocemente, quando è al primo stadio, può essere arrestata con terapie leggere. Diversamente, più evolve e più le terapie diventano lesive. Nello screening il soggetto viene esaminato frontalmente e dorsalmente. L’esaminatore osserva se esiste una asimmetria delle spalle, dei fianchi e un eventuale strapiombo del tronco, misura l’altezza del gibbo con una livella. Se il gibbo supera i 5 mm. Consiglia una visita specialistica.

E’ VERO CHE LA SCOLIOSI E’ CAUSATA DA UNA CATTIVA POSTURA ? E’ falso che la scoliosi sia causata da una cattiva postura (zainetto, banco, posizione seduta, modo di dormire). L’uso di posizioni scorrette (sul banco, nel letto, a

tavola) o l’assunzione di pesi (zaino) hanno la caratteristica di produrre deformazioni della colonna non strutturali (cioè non associate a rotazione) e reversibili alla sospensione dello stimolo. Infine, se veramente vi fosse una relazione di causa-effetto tra la cattiva postura e l’insorgenza della scoliosi, la quasi totalità degli scolari dovrebbe risultare affetta da questa malattia.

Fisiokinesiterapia Nessuna ginnastica, per quanto eseguita in maniera intensiva e prolungata, ha la capacità di arrestare le evoluzione della scoliosi. Allora dobbiamo ritenere: t che esiste la “ginnastica” in senso stretto, cioè la tonificazione di tutti i gruppi muscolari, e soprattutto di quelli del tronco, e che l’utilizzo di questa metodica di cura ha un utilità al solo scopo di ottenere uno sviluppo armonico, tonico – trofico del fisico dei pazienti scoliotici, soprattutto nel caso in cui questi soggetti debbano indossare busti correttivi e/o gessi (che comporterebbero una atrofia muscolare da non – uso). t che non possiamo aspettarci dalla ginnastica ciò che essa non può darci, cioè la prevenzione del peggioramento della scoliosi e, tantomeno, il suo miglioramento, che va ottenuto con altri sistemi di cura (busti, interventi chirurgici) cui la ginnastica offrirà un valido supporto La kinesiterapia ha diversi obiettivi e questi sono dati dalla correzione dei difetti posturali da integrazioni di tutte le fasi sia del trattamento incruento sia cruento. Il trattamento deve mirare a: 1. 2.

Infondere al soggetto la coscienza del proprio atteggiamento viziato Correzione attiva della postura attraverso un adeguato sforzo muscolare

Oltre agli aspetti posturali la kinesiterapia deve provvedere alla mobilizzazione del rachide, e alla ginnastica respiratoria. Essa va protratta per lungo tempo, associata o meno ad apparecchi di contenzione.

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