ROCKIT'mag #58 - prime 50 pagine

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#UMANO*IRRAZIONALE*MAGICO*ANIMALE #miamifestival SPECIALE MI AMI 2022

VOGLIAMO IL SOGNO VOGLIAMO IL FUTURO di Stefano Fiz Bottura

E poi all’improvviso è arrivato il futuro, ed è fottutamente diverso da come ce lo eravamo immaginati, vero? Qualcosa deve essere andato storto. Se il meraviglioso e progressivo futuro che ci avevano promesso da bambini è davvero questo, probabilmente avevamo capito male o eravamo distratti. O forse è proprio perché ci siamo lasciati distrarre negli anni, che ci siamo trovati in un futuro così. Chissà.

Certo il futuro non è mai come dovrebbe (per fortuna — ti direbbe Schopenhauer — se no sai che noia). Certo non è mai abbastanza giusto, buono, equilibrato, scintillante, moderno, sostenibile, emancipato, risolto. Non è mai abbastanza, letteralmente, nel senso che non ne basta mai, non ce n’è mai abbastanza, di Futuro. Anzi ce n’è sempre meno, di Futuro. Ed è esattamente quello IL Problema. Come se ci fossimo appiattiti sul qui e ora, su questo eterno presente che — comunque — capire non sai, non vuoi, non puoi.

Ci siamo lasciati sciroccare da tutte le stronzate sulla self-consciousness e compagnia salmodiante del carpe diem e dell’attimo fuggente propinate da centomila guru influencer dallo spessore del nuvenia, piegati a sudare in maledetta solitudine su centomila tappetini di yoga piuttosto che a sudare in letti disfatti da centomila sacrosanti benedetti orgasmi. E ci siamo dimenticati delle uniche due cose importanti per noi stessi e l'umanità tutta: il Futuro e il Sogno.

Ci siamo cascati in pieno, ci siamo fatti rubare la possibilità di immaginarci migliori in un mondo migliore, che è esattamente la condizione ideale che qualsiasi Potere desidera per proliferare. Ma abbiamo le attenuanti, direte voi, pronti a trovare subito le giustificazioni come i bambini piangina che non si prendono mai la colpa: eravamo stanchi, il lavoro ci stava triturando, la precarietà, i social, gli immigrati, i buonisti, il patriarcato, il covid e blabla. Ma era solo che avevamo smesso di immaginare il Futuro, avevamo smesso di sognare. Non c'è nulla che ci può assolvere di fronte agli occhi dei nostri figli o fratelli minori. Nulla di fronte alla nostra resa (quasi) incondizionata. Anzi, per assurdo, questi maledetti due anni di pandemia altro non sono stati che l'atto finale di quanto già in essere: cancellare definitivamente il Futuro, una volta per tutte. Senza però riuscirci. Senza. Però. Riuscirci.

Perché? Perché nonostante tutto è questo che definisce l'essere umano: la Vita, ovvero qualcosa di potente e generativo, a ogni costo, la nostra condanna e la nostra forza, qualcosa che dire bene non sai (ma che chiediamo a quasi 100 artisti in 3 giorni di cantarci da tutti questi palchi). Umano irrazionale magico animale. Molto di più e di certo niente di meno.

Abbiamo tenuto acceso il fuoco in questi tre anni di lontananze, solitudini forzate e futuri interrotti. Ci siamo inventati l'impossibile mentre tutto precipitava e nuove stelle si accendevano nel cielo (ciao Beba, per sempre grazie) e il futuro, come detto, si cristallizzava in una brutta versione di sé (che comunque dobbiamo ancora capire). E poi voilà, in tutto questo casino, come se non bastasse, con il suo tempismo perfetto, arriva questo primo MI AMI nel mondo nuovo, come una bolla di idrogeno compressa in una centrale per la fusione nucleare. "È l'inizio di un nuovo piano quinquennale" si è lasciato scappare Carlo con una boutade, e io non posso che crederci. Perché a parte le stronzate, di questo c'è bisogno: di Desiderio Sogno Progettazione e Futuro.

Ovvero della Bellezza di ritornare a maneggiare il Futuro e il Sogno (e senza Sogno, per fare l'esempio facile, non ci sarebbe mai stato nessun MI AMI), farlo con garbo e leggerezza, senza paura, con la consapevolezza e la concentrazione di chi sta facendo l’unica cosa possibile per salvare il salvabile per costruire il costruibile per non perdere l’imperdibile, con un sorriso finalmente aperto e gli occhi tutti accesi che guardano da tutte le parti, perché da tutte le parti possono arrivare l'Ispirazione o lo scarto inaspettato risolutore, senza più la paura di perdersi perché tanto ogni strada porta a te stesso, tutti i te stesso che devi ancora diventare, tutti i cieli stellati che devi ancora attraversare e soprattutto tutti i futuri che devi ancora inventare. Che non bastano mai. Figli e figlie delle stelle meravigliosi quali siamo. Perché il Futuro torni a essere quel posto magico che si fa tutti insieme. Perché come canta il poeta: “a me solo un progetto mi rimette in piedi”. O come dice una mia ex ragazza in un film: "voglio il sogno".

Esattamente così.

Vogliamo il Sogno. Vogliamo il Futuro. Non siamo più disposti ad accontentarci di niente di meno.

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SAI COS’È ROCKIT?

Rockit comincia 25 anni fa. Maggio 1997, facevo il Poli e avevo questo metodo di studio: grandi secchiate sotto esami e fare altro durante i corsi. Lo so non è un buon metodo... Il mio “fare altro” era la musica, ne ascoltavo tantissima. Soprattutto quella nuova italiana, chiamata “alternativa”, allora assolutamente di nicchia perché il grande pubblico ascoltava prevalentemente musica anglofona, oppure il cantautorato italiano più “classico”. A Ingegneria non ero finito per caso: lo streaming non esisteva e la fame di musica mi porta a programmare un sito in cui raccolgo informazioni e scrivo recensioni di quello che ascolto. Il sito diventa Rockit e raccoglie un gruppo di persone. Diventa un modo per avere accrediti e demo tape gratis. Realizziamo anche una fanzine cartacea fotocopiata, distribuita a mano in sale prove, concerti e locali. Il sito diventa anche la mia tesi di laurea. Se stai studiando, se stai impazzendo, non mollare, ce la puoi fare! E puoi anche cavarci qualcosa di buono, amicizie e progetti importanti spesso nascono lì, mentre studi e smadonni per mille motivi.

Da allora sono passati 25 anni e 10 restyle grafici. Rockit ha provato e spesso anticipato le scelte dei colossi di internet. Ve ne cito alcune: prima di Spotify, ascolto dei brani caricati online dagli artisti, prima di Bandcamp, vendita in download dei brani. Discussioni e messaggistica tra utenti prima che si chiamassero social network. Prima dell’esplosione di Facebook e della nascita e del declino di MySpace, Rockit con le sue schede band era già il posto della musica per gli artisti italiani! Abbiamo fatto una trasmissione radiofonica diffusa via mp3 a un network di radio locali, abbiamo partecipato a fiere, abbiamo avuto innumerevoli collaborazioni con riviste, siti, addirittura con la RAI TV. Abbiamo

fatto la prima compilation MP3 italiana, abbiamo litigato con SIAE e poi scritto con loro la licenza multimediale. Abbiamo organizzato concerti e redatto recensioni. Nel mentre, certo, la vita è andata avanti, matrimoni, figli... Infatti anche Rockit fa due figli: il MI AMI Festival e l’agenzia di comunicazione Better Days.

Oggi siamo sempre noi anche se tutto è diverso. Siamo più vecchi, ma ancora con quel fuoco dentro che ci fa ballare come canta Dargen. In redazione ci sono le nuove leve, così deve essere. Ma soprattutto è cambiata la musica e il mondo tecnologico intorno. Prima c’erano i CD, ora è tutto streaming. I negozi di dischi non ci sono più e la musica è disponibile ovunque come l’acqua dal rubinetto. Ma soprattutto, prima tutti ascoltavano musica straniera, ora tutti ascoltano solo artisti italiani. Prima Sanremo faceva schifo, ora a Sanremo vanno (e vincono) gli artisti che sono stati al nostro festival. La musica di nicchia è diventata mainstream, upside down. Noi di Rockit abbiamo spesso guidato, voluto e aiutato questo processo, abbiamo tracciato la strada e dato dignità prima di tutti a quella che poi è diventata la musica Italiana di oggi.

Quindi Rockit cos’è? Oggi Rockit è un sito di musica italiana rivolto sia a chi la fa sia a chi la ascolta. Per chi suona: offriamo uno spazio, ascoltiamo e recensiamo la musica caricata, facciamo interviste, articoli, video e progetti di comunicazione. Facciamo formazione per aiutare gli artisti a trasformare la propria passione in professione. Per chi preferisce ascoltare: ogni giorno siamo alla ricerca della musica nuova, lo facciamo per i lettori e per noi stessi, perché vogliamo trovare il nuovo per primi, quando lo conoscono in pochi, e farlo diventare per tutti.

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di Giulio Pons fondatore di rockit.it

VENIAMO DA LONTANO E ANDIAMO LONTANO di Dario Falcini direttore di rockit.it

Il lettore risolva il seguente problema: posto che il primo anno di vita di un cane corrisponde a 15 anni di un uomo (eccetto che nei cani giganti, per cui sono 12), il secondo vale 9 (10 per i cani giganti) e dal terzo anno di vita in poi 5 (pure per i cani giganti), a quanti anni di un uomo corrispondono i 25 anni di Rockit?

Vi rispondo io: parecchi. Perché, anche se non riusciamo più nemmeno a concepire un mondo senza internet, non è tanto tempo che la Rete è patrimonio condiviso. Perché l’editoria, e in particolare quella musicale, hanno subito turbolenze fortissime, e in molti sono finiti con i piedi all’insù e la faccia spiattellata sul finestrino. Ma a cosa serve avere 25 anni, se non a sognare i prossimi 25, 50 o 275? Lo facciamo ogni giorno, domeniche escluse. Per questo nell’ultimo anno ci siamo inventati un po’ di cose. Abbiamo creato un servizio per dare un sostegno a chi suona: si chiama Rockit PRO. Stiamo ogni giorno su Twitch (il canale si chiama @RockitMag), dove ascoltiamo musica nuova, chiacchieriamo con gli artisti del momento oppure cazzeggiamo un po’. Abbiamo fatto anche un podcast, assieme a Life Gate Radio: si chiama 25 (guarda un po’…), ogni settimana trovate una nuova puntata sulle piattaforme di streaming.

Progettare il futuro per noi significa anche ascoltare musica sempre nuova, condividerla, promuoverla. Se prima era importante farlo, dopo gli ultimi due anni è diventato vitale. Queste assurde stagioni con i live dimezzati hanno avuto conseguenze nefaste, per tutti. Per centinaia di migliaia di ascoltatori e appassionati di musica appiedati e intristiti, per una generazione di artisti messa ai box, disinnescata, per l’intera discografia uscita omologata e spompa da un biennio in cui

l’idiota dittatura dei numeri e degli annunci ha preso definitivamente il sopravvento. Davanti a questo panorama saturo, autoreferenziale e intimorito, asfittico da un punto di vista artistico, la scelta più facile sarebbe andare sul sicuro. Scrivere sempre di quei cinque nomi che fanno la gioia di Google Analytics, fare suonare sempre quei cinque nomi che hanno fatto su e giù per l’Italia durante le ultime due estati. Ma questa è sopravvivenza – per quanto il nostro commercialista avrebbe di che eccepire –, mentre noi vogliamo un incendio. Per questo al MI AMI 2022 molti non troveranno gli artisti che si aspettavano, o ne troveranno altri che mai avrebbero pensato di vedere sulle rive dell’Idroscalo.

Per questo la line up di questa edizione è sul punto di esplodere: più di 90 artisti, una santabarbara di suoni molto diversi tra loro. Le scelte sono andate sui percorsi, non sui nomi o tanto meno i follower. Se tra quei nomi troverete dei soliti noti – e certo che li troverete – è perché le loro traiettorie non smettono di conquistarci, se troverete ragazze e ragazzi giovanissimi è perché pensiamo che tra due anni saranno sui palchi di tutti gli altri festival italiani. Se troverete dei nomi che non conoscete, fidatevi.

Se il cocktail – allucinazioni tardo adolescenziali hyperpop, chitarre che rifiutano l’estinzione, pop con disturbi della personalità, rap che si ricorda di aver qualcosa da dire, elettronica e sperimentazioni, per la prima volta pure delle band internazionali – a tratti vi sembrerà impazzito, bevetelo alla goccia. MI AMI è una rivoluzione che ogni primavera (fottuti virus permettendo) rinnova le sue promesse. Grazie che siete venuti a fare i testimoni.

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VENERDì

GIORGIO POI

DR. MARTENS

Dieci anni dopo il suo esordio al MI AMI coi Vadoinmessico, torna uno dei più grandi cantautori del nuovo pop italiano con la prima data del suo tour estivo. Saranno canzoni di gommapiuma, smog, tubature e tanti baci.

VENERUS IBISCO

Il cantautore orgogliosamente preso male che viene dall’Emilia, tra disperazione, cemento, luci e ombre, elettronica e chitarrino, per cantare a voce piena il disagio personale e generazionale.

POST NEBBIA

Dalla mente del 20enne padovano Carlo Corbellini prende forma uno straniante e fumoso psych rock padano. Un paesaggio sonoro distorto e magico, avvolto da una coltre impenetrabile di disillusione.

GARAGE GANG

La “magica musica” di Venerus ha un potere mistico, è una visione amplificata di un cosmo che si riflette nella grazia dell’individuo. Visioni astrali e poesia in cui perdersi, per risuonare tutt’uno col mondo.

Nerototale e Kiko tra trash, lol rap e cafonate galattiche, si sono evoluti e hanno iniziato a fare sul serio. Post trap con sonorità che spaziano dall’indie alla club culture, con tutto quello che sta in mezzo.

GABBER ELEGANZA MOBRICI

Matteo Mobrici, dopo lo scioglimento dei Canova, torna al pubblico per presentare le sue composizioni romantiche, autoironiche. Storie minime per amori grandi in bilico tra pop e canzone d’autore.

Alberto Guerrini è considerato l’archivista della cultura rave in Italia e la sua anima hardcore risuonerà in tutto l’Idroscalo per farci muovere le gambe a 180 bpm senza fermarci mai. Con estrema eleganza.

8 *****PALCO
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H22.0O H01.O5 H19.40 H23.30 H18.45 H02.OO H20.5O

MEMENTO

*COLLINETTA GALAXY BUDS2 ***********

La musica del futuro, anzi, del presente. Andrea col suo cappuccio calato in testa non ha paura del buio, neanche di quello interiore, e ce lo sbatte in faccia con la sincerità dei suoi psichedelici vent’anni.

GENERIC ANIMAL ALDA

C’è un’urgenza che supera la timidezza nel rap viscerale di Alda, tanto da permetterle di sfogare anche i traumi più nascosti in barre sincere. MI AMI è il suo vero esordio dal vivo, l’occasione di uscire dal guscio.

Luca non è uno che ama apparire e nell’ultima incarnazione ha mandato in sua vece il mostro Benevolent. Eppure è uno dei migliori cantautori della sua generazione e ogni suo live ti lascia con la pelle d’oca.

TUTTI FENOMENI GALEA

La giovanissima cantautrice pugliese mediamente introversa porta sul palco Come gli americani al ballo di fine anno, il suo esordio discografico, che mostra il suo lato più indie, tra folk, rock e pop.

GIANMARIA

Il cantautorap del 2022 passa anche da gIANMARIA, classe 2002, vicentino, con un recente passato come concorrente di X Factor e un futuro brillante davanti a sé. La sua penna cura ogni ferita.

POP X

Tono caustico, paranoia consapevole, inadeguatezza e nausea: Tutti Fenomeni porta a MI AMI la sua macabra parata, un lucido vaneggiamento che diventa “privilegio raro” a cui assistere.

È l’entità che comprime l’universo in un mega frullato di generi promiscuo, folle, lisergico, ingestibile. Filastrocche, techno spinta, volgarità esasperata, vocine pitchate, genialità e cazzeggio puro.

9
27/5 (DAY 1)
H20.45 H23.OO H19.00 H21.45 H18.25 H00.10 H19.45

VENERDì

MERLI ARMISA

La definizione della musica di Merli Armisa è frammentarismo. Uno strano dream pop alla deriva tra riverberi, chitarre oniriche, synth vintage e caos organizzato benissimo.

CLAUSCALMO

Un pop stratificato e dalle deviazioni gentili, così semplice all’apparenza quanto complesso nella realtà, con morbide dissonanze e un cantato delicatissimo. Clauscalmo è finalmente pronta per fiorire.

MARTA TENAGLIA

Beat morbidi e testi lucidi come specchi. Marta è una cantautrice milanese che sa come far innamorare. Ritmi elettronici e voce suadente, che avvolge fino alle viscere e non ti lascia più.

NICOLAJ SERJOTTI

Il rapper timido che colpisce al cuore, con suoni e attitudine nuova, carica di intimità e spleen. Nu jazz, elettronica, hip hop anni ’90, tappetini minimali e batterie tutte strane. Benvenuti nel mondo di Nicolaj da Busto Garolfo.

GIALLORENZO

Due bergamaschi e due bresciani che si trovano a Milano per dare vita alla band più emo degli ultimi anni. Si piange duro, si limona duro, poi si piange di nuovo col sorriso sulle labbra. Tutti sotto palco a urlare con loro.

MARCO FRACASIA ASSURDITÈ

L’eleganza ha un nuovo nome ed è quello della cantautrice romana che mischia il jazz con i beat e scalda il tutto al fuoco lento della sua voce sensuale. Il suo pop romantico si sposa con il Festival dei baci.

Marco Fracasia schiude le proprie insicurezze in brani di irrequieto cantautorato. Il sogno dei palchi europei si scontra con la paura di non essere bravo abbastanza, trovando la spinta nei climax degli LCD Soundsystem.

10
H18.5O H20.4O H17.1O H19.45 H16.30
*****PALCO
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H21.45 H17.55
RILEGNO**

DERIANSKY

Classe ’99, il rap è la sua passione da quando era un 14enne parmense alle prese con l’underground e le battle di freestyle. Una carica incendiaria di hardcore, dubstep e hip hop.

H00.1O

GOLDEN YEARS

H23.4O

72-HOUR POST FIGHT

Hip hop, emo, jazz, math rock e ambient sgretolati in tasselli scomposti con cui realizzare un sorprendente mosaico elettronico, criptico e tetro nella forma, irresistibile all’ascolto.

THRU COLLECTED

Il producer romano è pronto per fare festa con le canzoni del suo Casematte. Pezzi a prova di bomba e pieni di collaborazioni speciali, tutt* convocati sul palco del MI AMI. H00.4O H01.45

La poesia li ispira, la strada detta le parole. No astemi, no preti, no negazionisti, no bugiardi, dalle stalle alle bocciofile. E’ già culto.

Liberi di sperimentare. I Thru Collected passano dalla delicatezza, possono muoversi a rallentatore mentre tutto attorno è accelerato. Oltre hyperpop, r’n’b, dub e elettronica, fotogrammi da cui si intravede il futuro.

Classe 2000, Angela è una sorpresa da scartare per farsi travolgere dalla freschezza delle sue canzoni. Ha collaborato con Carl Brave, Ketama126, Vipra, Pretty Solero e Vale LP.

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LIL JOLIE H23.10
H22.15 27/5 (DAY 1)
11

SABATO

VALE LP

Dall’ultima edizione di X Factor al MI AMI il passo è breve, se sei una cantautrice urban con la cazzimma di Vale LP. La verità sputata in faccia, senza limiti né pudore, per mischiare la tradizione con il beat. H00.05

HELLO MIMMI

H01.25

20025XS

Caterina ha vent’anni, ama il rosa, i gatti e l’estetica kawaii. Le sue canzoni hyperpop sono le avventure dei protagonisti del villaggio incantato nella sua testa. Siete pronti per entrare in un trip colorato?

DE LEO

De Leo è il nostro Syd Barrett, e L’officina Della Camomilla i suoi Pink Floyd. Ha appena aperto un’etichetta indipendente con cui pubblica “Swarovski”. Lo presenta al MI AMI in compagnia delle sue ospiti. Vestitevi bene. H19.00

ALAN SORRENTI

H02.3O

GO DUGONG

Un trio hyperpop ultra colorato che dalla provincia vuole diffondere un messaggio di speranza e positività. Un arcobaleno sonoro che spazia dal glitchcore all’hardstyle dei festival giapponesi.

H03.1O

Il producer che più ama viaggiare per portare nella sua musica tracce di culture diverse, stavolta presenta le sue origini: la taranta pugliese che diventa avanguardia elettronica in cui perdersi.

A 45 da Figli delle stelle e a 50 dal primo disco, torna il cantautore che ha saputo innovare il pop italiano. Presenta il nuovo materiale prodotto da Ceri, con una band pazzesca. La storia della musica italiana.

LO STATO SOCIALE

Il ritorno di una band che ha cambiato le regole del gioco con ironia e infinita creatività. Di nuovo al MI AMI per celebrare alla grande i dieci anni di Turisti della democrazia, l’album “più indie” e divertente che ci sia. H21.30

12
H20.00 *****PALCO DR. MARTENS *********
27/5
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LA RAPPRESENTANTE DI LISTA

Ci hanno raccontato la libertà di amare e la fine del mondo come nessun altro, sono diventati nazionalpopolari senza perdere l’essenza della loro musica e finalmente tornano live per farci ballare e resistere.

CENTOMILACARIE

Un grande ritorno quello di Meg, figura fondamentale della nostra musica indipendente dai 99 Posse al percorso solista. Parte dal palco del MI AMI la nuova pagina di una carriera unica. H00.25 H18.OO

BIGMAMA

Classe 2000, da Avellino, scorza dura e flow potente. In pochi anni la sua urgenza espressiva e l’ha resa la rapper italiana più forte sulla piazza. Superate mille sfighe, ora ha solo voglia di spaccare. H01.3O

NOVELO

Debutto live per Simone, nato a Varese nel 2004, un putto in preda agli incubi. Studia violino, chitarra e pianoforte, ma preferisce il caos delle parole urlate in faccia. Da seguire assolutamente.

Il suo nome è l’anagramma di No Love, nel suo disco Ciao mostro ha parlato alla parte più nascosta di sé stesso. È ora che tiri fuori i suoi flussi di coscienza lo-fi anche al Festival dei baci.

GIUSE THE LIZIA CERI

Uno dei producer più influenti, iconici e innovativi della musica italiana. Ha collaborato coi nomi più importanti e poi ha deciso di fare da solo, tra elettronica minimale, cantautorato e pop di pura classe.

Giuse The Lizia è combustibile puro e dopo aver esordito su questo palco, torna per mostrarci quanto sia già maturo il suo mix di rap e cantautorato ambizioso e diretto.

13
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H23.00 H18.35
MEG
*COLLINETTA
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H19.15
H02.O0 SABATO 28/5 (DAY 2)
GALAXY BUDS2

SABATO

NASKA E SIMONE PANETTI

Dove c’è voglia di pogare, divertirsi, esagerare e fare schifo ci sono loro, che escono dallo stream di Twitch per farci sudare tra punk rock, urban e testi scorrettissimi. E allora che festa sia.

H20.10

LA SAD (THEØ X FIKS X PLANT)

Amateli o odiateli, perché con loro non esiste stare nel mezzo. Outfit da punk 77, Machine Gun Kelly nel cuore e l’attitudine dell’emo degli anni 2000. Funziona? Di brutto, venite sotto palco a vedere cosa succede.

TREDICI PIETRO

H22.15

BNKR44

Classe ’97, Bologna, rapper col cognome d’arte che non sfrutta perché a lui piace evolvere col proprio stile e trovare la propria unicità. Non vediamo l’ora di sentire di cos’è capace.

GEMELLO

Un artista totale: dipinge e tira fuori barre col suo stile introspettivo, fuori dai cliché del rapper italiano che flexa. Dal Truceklan e In The Panchine al presente, una pagina fondamentale dell’hip hop di casa nostra. H00.20

KETAMA126

Cuore, sentimento, sangue, occhi penetranti e nessun limite. 30 anni appena compiuti, infanzia complicata, poi la musica che l’ha salvato. Il “ragazzo fuori” della 126 torna sul palco del MI AMI. Leggenda.

H23.20

Hanno ridefinito il concetto di collettivo e nei loro concerti può succedere di tutto: Erin, Piccolo, Faster, Jackson, Caph e Fares sono la nuova onda da surfare per capire dove sta andando la musica.

Attrice, infermiera e cantante. Romantica, sofisticata, elegante, dolce, con una voce ipnotica e un pop esaltante, capace di colorare anche i momenti più bui con un’anima soul.

14
KAZE
*****PALCO RILEGNO** *********
H00.55 H16.3O H21.1O

H17.O5

28/5 (DAY 2)

Canzoni per cuori nostalgici, r’n’b etereo, nu soul che incontra il pop per una voce cresciuta a pane e black music. Per chiudere gli occhi, sciogliere le spalle e lasciarsi andare.

BARTOLINI

Tra il brit pop e la new wave americana, alla fine ha scelto il pop nella nostra lingua per cantare d’amore e d’amicizia, per aprirsi al mondo e non rimanere un’isola. Contaminandosi e lasciando parlare il cuore.

HÅN

H17.45

NAPOLEONE

Da Tenco a I Cani, Camilla rifiuta le etichette e le forzature commerciali. Cerca la sua strada come un bacio cerca le labbra. MI AMI per lei è il posto da cui ripresentarsi al mondo. Con una chitarra e le canzoni.

H20.5O

ELASI

Dopo aver scritto e prodotto canzoni per altri, Davide Napoleone si mette in proprio e approda alla INRI dove trova una casa per il suo progetto cantautorale tutto da scoprire.

H18.15

CLAUDYM

Il nuovo pop che viene dal basso passa anche da lei, che all’inglese ha preferito la lingua italiana per arrivare a più persone con le sue canzoni elettroniche colorate e intime allo stesso tempo.

H19.05

H21.50

AFTERSALSA

Col suo pop etereo e le sue melodie oscure di ispirazione nordica, Hån porterà il suo album d’esordio Projection on a human screen al pubblico, per svelare il suo diario personale.

La musica di Elasi è un viaggio tra mondi reali e immaginari, un mash up di stili che ha sviluppato con artisti etnici da tutto il mondo. Un nuovo modo di concepire il pop italiano, senza porsi alcun limite.

H22.55

Come conoscono loro gli zozzoni notturni di Milano, nessuno mai. Il loro pop è dilatato e sintetico, impastato di alcol e di fumo, per un processo di autodistruzione rallentata, in cui ci buttiamo a capofitto.

15
H19.55

SABATO 28/5

WHITEMARY

Biancamaria è il dancefloor razionale che tende al sentimentale.

Il suo progetto è uno dei più freschi della scena. Lo porta al MI AMI con una live band che vi dimostrerà la sua enorme bravura. H00.O5

FUERA

Dalla house alla trap è la new wave capace di farsi latina all’occorrenza.

Fuoriclasse del dancefloor, per i Fuera è tempo di prendersi ciò che spetta loro. Sotto palco a ballare con più stile di te. H01.3O

NELLO TAVER

H02.3O

In un mondo delirante devi delirare meglio di loro. Nello Taver è uno dei creator di più seguiti in Italia. Il suo humour greve è diventato anche un EP ufficiale: “Sto salvando il rap italiano”. Sai che c’è? Spacca.

ELE A

Detta anche Ele, nata nel 2002 a Lugano, funambola. Un debutto al festival dei baci, tra barre veloci come una machina da corsa, freestyle e tanta coolness. Hype a mille.

GANZO

La giovane promessa di Pluggers ha una natura ironica e malinconica allo stesso tempo, una scrittura fuori dai denti e un sacco di voglia di prendersi tutto. Dal rap old school al numelodico il passo è breve.

LINA SIMONS

Afroitaliana che vive a Londra e ama ridere degli stereotipi degli “white italians”. Quando rappa non ce n’è per nessuno, passa dall’inglese al napoletano, dal rap all’r’n’b con una facilità impressionante.

H20.25 H19.35 H21.25
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28/5 (DAY 2)

CENERI

Cantautrice friulana nata nel 2000, ha studiato arte, grafia e lingue prima di trovare la sua vera passione: scrivere e cantare per tirare fuori quello che ha dentro. Suadente, affascinante.

PLANET OPAL

Due extraterrestri che suonano musica elettronica con batteria, sintetizzatore e voce, per un viaggio astrale assurdo nel loro pianeta, in cui l’energia della cassa smuove le astronavi.

EUROPEAN VAMPIRE

H00.5O

Deep house oscura ed enigmatica dalla fine del mondo, un dancefloor ovattato e sotterraneo, specchio di una realtà pericolosa, rarefatta, seducente, da cui è inevitabile lasciarsi corrompere.

17
H22.30 H23.3O 27/05 HEURA GARDEN*** 28/05 HEURA GARDEN***
H18.3O
DJ SET AMBIENTE
H19.3O SIBODE
DJ CULTURE CLUB DJ SET
H22.0O
FINALE CHAMPIONS LEAGUE
H20.3O
COLLETTIVO KARAOKE ARIELE FRIZZANTE + ELTON NOVARA H00.3O DISCO PIANO BAR KARAOKE
H23.3O SIBODE
DJ
H03.0O

DOMENICA

MARTENS

Essenza animale che, da una quotidianità spezzata, viene proiettata verso galassie inesplorate. Lisergica ipnosi tra r’n’b surrealista, morbido funky e psych pop per ondeggiare al centro dell’universo.

Tra i progetti più affascinanti d’Europa, la Maastricht degli Yīn Yīn è una cavalcata western, un isolotto tropicale e una tempesta di suoni del Sudest asiatico in una disco da meditazione cosmica. Wow!

Per la prima volta abbiamo ospite una super band francese che, con una classe sontuosa e un groove impressionante, vi farà sciogliere le articolazioni in danze variopinte. Concerto imperdibile.

Napoli è mille colori, e i Nu Genea con la live band sono mille e uno. Presentano con una manica di musicisti pazzeschi il nuovo disco Bar Mediterraneo e curano il palco con noi. Maradona ci guarda da su e balla con noi.

GALAXY BUDS2

Scrivere e arrangiare canzoni non è mestiere per tutti. Lo è per Bais, occhi blu, pop sghembo. Sinuoso, sognante e ammaliante, al MI AMI presenta il suo nuovo EP DIVISO DUE

MARCO CASTELLO

Il cantautore siciliano è uno dei più interessanti della sua generazione. Ha girato in tour con Erlend Øye dei Kings of Convenience, e oggi finalmente torna dal vivo con le sue canzoni poetiche e sognanti.

18
YĪN DUMBO GETS MAD
NU GENEA LIVE BAND YĪN
L’IMPÉRATRICE
H23.15 H20.2O H19.20
*****PALCO
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H21.40
DR.
********* *COLLINETTA
BAIS
H18.2O H19.OO
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DUTCH NAZARI

29/5 (DAY 3)

Le canzoni di Duccio sono un perfetto ibrido tra cantautorato e rap, con una buona dose di Settimana Enigmistica nascosta nel mezzo e una vena malinconica che si porta sempre dietro.

STUDIO MURENA

H21.O5

Una cricca di fenomeni da conservatorio folgorati da Kendrick Lamar, e ribaltati dalle barre fitte di MC Carma. Che come uno stregone recita le sue formule magiche per dominare l’entropia sonora del cosmo.

VANISHING TWIN

Vivono a Londra solo perché Marte non è ancora abitabile. Sorretti dalle ritmiche di Valentina Magaletti, i Vanishing Twin sono la vostra formazione esoterica preferita ma ancora non lo sapete.

IOSONOUNCANE

H23.3O

Trema la terra, crolla la metropoli e la colonna sonora è quella del cantautore sardo, uno dei più eclettici e complessi del nostro Paese. Live più forte dell’Apocalisse, per commuoversi e farsi scoppiare la testa.

GAUBE

H16.3O

Il giovane cantauore toscano recupera la tradizione del progressive e della psichedelia, facendola sua in una veste attenta ai nuovi suoni e alla composizione. Una bomba.

H17.15

SLEAP-E

Folk, psichedelia, lo-fi, questo è il mondo di Niccolò Cruciani, polistrumentista nel collettivo C+C=Maxigross, che porterà al pubblico i suoi flussi di coscienza e sperimenterà tutto il possibile.

H18.0O

Lei, classe 2000, sembra atterrata direttamente dalla Luna. Magnetica, affascinante, canta con una naturalezza che disarma e tira fuori una voce soul che coccola le orecchie e accarezza il cuore.

19
H20.OO H22.15
********************************************************** *****PALCO
*********
RILEGNO**
CRU

DOMENICA

BAOBAB!

Gaia è una giovanissima cantautrice torinese alle prese con un pop languido e libero da etichette in cui cristallizza stati d’animo generazionali e pensieri collettivi. Tra synth onirici e chitarre vintage.

SMILE

Come dicevate? Il rock in Italia non esiste più? E allora dovete spiegarlo ai torinesi Smile, che con la loro miscela di post punk, jangle pop e indie rock si divertono come matti. E noi con loro.

NICARAGUA

Caterina e Yuri nascono come band in un viaggio immaginario fuori dalle finestre del loro lockdown. Lei corista di KT Tunstall e Laszlo, lui fondatore dei Minnie’s. Insieme per forgiare nuovi mondi possibili.

HER SKIN

La musica è il diario aperto della cantautrice modenese che è già stata in tour per il mondo e porta la sua delicata quotidianità anche sul palco del MI AMI, per farci sciogliere come gelati al sole.

THE JACKSON POLLOCK

Davide e Emily sono un duo di lo-fi garage che suona come sei persone. Con una batterista / cantante di pancia e un chitarrista amante della distorsione, attitudine DIY e rabbia genuina. Ci viene voglia di pogare!

LAZZARETTO

La band pugliese è un trio fluido, un supergruppo nato per creare una miscela ipnotica e spiazzante, anarchica al punto giusto. Un progetto tutto in divenire, difficile da etichettare e tutto da scoprire dal vivo.

LEATHERETTE

Da Bologna, patria dell’iconoclastia, prendono in giro il rock grazie a sfuriate punk, atmosfere jazz e suggestioni no wave. Ad ascoltarli live c’è da impazzire e non vediamo l’ora di farlo.

20
H19.25 H18.4O H21.3O H22.3O H00.3O
********** PEGASO**** **********
H23.35 H20.35

BLAK SAAGAN

Se amate la tradizione delle colonne sonore psichedeliche anni 60/70 unite con la musica elettronica, ambient e drone, Samuele in arte Blak Sagaan è ciò che fa per voi. Un trip cosmico e post punk, al MI AMI in trio.

ROCKIT ALL STARZ

Riusciranno i cosmonauti che sfidano le profondità dello spazio infinito, tra galassie sconosciute, campi magnetici e supernove, a trovare un dj set che gasa più di questo?

No, non ci riusciranno.

MISSEY

Batterista, cantante, percussionista, rumorista, Lorenzo Lemme è da tempo attivo nella scena romana, tra LeSigarette e Lucio Leoni. Ora si è messo in proprio e la sua musica è tutta strana come lui.

La R’n’b contemporanea italiana passa da Missey, cresciuta con Erykah Badu e Lauryn Hill in cuffia, la bossa nova nel cuore e FKA Twigs come aspirazione. Ora è pronta per scoprire le sue carte.

H22.OO

MARTA DEL GRANDI

Cantautrice milanese giramondo, ha vissuto per anni a Katmandu e oggi è un’artista spettacolare. La sua ricerca si avvicina all’essenziale, la sua voce, libera da ogni schema, fa restare di sasso. H23.OO

21
LEPRE
H21.O5 H19.55
ANTIPASTO NUDO: PREMIO DUBITO H19.3O DJ ***XXXX
H02.O5 29/5 (DAY 3) 29/05 HEURA GARDEN***
H21.0O TONY VERAX H22.0O

UN MAKE-UP DA FESTIVAL

ILLUMINATI D’IMMENSO

Le parole ‘’troppo’’ e ‘’illuminante’’ non possono stare assieme, non senza un ‘’poco’‘ in mezzo. Fai la doccia con l’illuminante, oppure mischialo con un po’ di crema corpo e imburrati per bene.

LIMONARE O NON LIMONARE?

Qualsiasi rossetto/gloss/tinta che regga la sfida di un limone duro richiederà un’ora di scrub e struccante per andare via. Quindi: un po’ di primer, contorno e riempimento labbra a matita, cipria, rossetto/tinta, cipria, rossetto/ tinta, spray fissante, un cero a qualche divinità. Alternativa: un po’ di matita contorno labbra e un gloss o burrocacao.

NON V’È VIRTÙ SENZA PIANTO

Di gioia, amarezza, sollievo o tristezza: piangere tanto, e bene. Il mascara waterproof è il migliore alleato se non vuoi che i tuoi sforzi per creare un make-up pazzesko si sciolgano sotto la cascata di emozioni che proverai per il fatto che MI AMI è tornato.

MAKE GLITTER GREAT AGAIN

Glitter, pailletes, foglia d’oro, perline, fiori, pezzi de casa: tutto ciò che si può incollare alla faccia con un po’ di colla per ciglia finte, è lecito che venga incollato. Valuterei anche l’opzione di applicare una piastrina vape in fronte.

IN BLUSH WE TRUST

Che faccia caldo, che piova, che pianga, che sudi, saremo tutt* lucidissim* e arrossat*. E sticazzi?

Vai di blush e non pentirtene! Ma promettimi che a qualsiasi ora tornerai ti struccherai e ti metterai una bella cremina in faccia.

CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA

I festival sono posti magici in cui possiamo tornare a sentirci bambine orgogliose di indossare accessori pazzi, massimalisti e flashanti: saremo pixie iconiche con un mega sorriso. Ma scegliete cose che non avete paura di perdere o di rovinare.

ECO-DESIGNER PRESSO TE STESSA

Non sarò io a dirvi di indossare magliette, camicie e abitini di tessuti NON sintetici… anche perché è così bello non pezzare. Magari teniamoci un costume da bagno al posto del reggiseno. Sotto consiglio un matto paio di leggins biker sopra il ginocchio.

SHARE BRIGHT LIKE A DIAMOND

Portate glitter e brillanti adesivi da distribuire alle vostre hermanas, ma soprattutto agli sconosciuti che ballano intorno a voi: è un bel modo per conquistare nuovi amici, un sorso di un drink o magari un bacio.

ICONIC CABEZA

Amo i copricapi esuberanti, i foulard sopra i cappelli con la visiera, le criniere accessoriate di trecce, mollette, gel, piume. Magari questo festival è la volta buona per sfoggiare senza vergogna il cappellino con le orecchie da koala.

MARY POPPINS

La borsa sceglila lavabile, impermeabile, economica, leggera. Metti cellulare, dindi e documenti in un marsupietto o in una minitracollina da tenere davanti, tutto il resto (borraccia e sorprese varie) in una saccazaino che si chiude coi cordini-bretella.

22 GIO,
UN LOOK DA FESTIVAL
* * * * * * * * * *

GIO, 26 MAG / GOLENA FIUME RUBICONE, SAVIGNANO SUL RUBICONE / FREE

VANISHING TWIN + GIARDINI DI MIRÒ

GIO 16 GIU / ROCCA MALATESTIANA, CESENA

AMYL AND THE SNIFFERS

MAR 12 LUG / ROCCA MALATESTIANA, CESENA

KOKOROKO

MER 27 LUG / ROCCA MALATESTIANA, CESENA

MEZERG

VEN 29 LUG / ROCCA MALATESTIANA, CESENA

NU GENEA + LNDFK

MAR 2 AGO / VILLA TORLONIA, SAN MAURO PASCOLI

THE FLAMING LIPS

MER 3 AGO / VILLA TORLONIA, SAN MAURO PASCOLI

BEN HARPER & THE INNOCENT CRIMINALS

MAR 9 AGO / ROCCA MALATESTIANA, CESENA

COSMO

DOM 28 AGO / PARCO FLUVIALE, SANTA SOFIA

BRUNORI SAS

ACIELOAPERTO.IT / ACIELOAPERTOFESTIVAL

ACIELOAPERTO.IT / ACIELOAPERTOFESTIVAL

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GALEA, BAIS, FUERA CI CONQUISTERANNO AL MIAMI

Al MI AMI 2022 tre volti nuovi (e interessantissimi) di Sugar Music, etichetta che pubblica artisti diversissimi tra loro per generi e approccio, uniti da talento, personalità e passione: Galea (venerdì 27 maggio), Fuera (sabato 28 maggio) e Bais (domenica 29 maggio). Vediamo ci conoscerli meglio

Classe 2000, Galea è una cantautrice dal talento purissimo. Il suo ep di debutto ha un titolo che evoca migliaia di film e sogni, lacrime e baci: Come gli americani al ballo di fine anno. Un disco che è una dichiarazione di sincerità verso sé stessi, un invito a ritrovare la propria identità. La sua irrefrenabile necessità di libertà emerge nelle sue canzoni, che profumano di indie rock e delle voci femminili anglo-americane contemporanee come Phoebe Bridgers e Lana Del Rey.

La scrittura di Galea non è teenageriale ma nemmeno adulta: vive di un’età di confine, sa delle difficoltà e degli entusiasmi dei momenti di formazione. Galea canta l’importanza di abbandonarsi ai sentimenti, di abbassare ogni tanto le proprie difese, di giudicarsi di meno, di accettare il rischio di soffrire perché significa essere vivi. Al MI AMI canterà la sua vera essenza e il valore delle cose che rimangono anche dopo la tempesta. Dopo tutto, il nome che si è scelta è adatto per navigare nel mare mosso e sfidare il vento contrario. Siamo pronti a farci cullare dalle onde con lei.

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PUBLIREDAZIONALE * P U B ELANOIZADERIL * ZADERILBUP I O NALE* R

Bais è nato nel 1993 e cresciuto a Bassano del Grappa, ha gli occhi blu e la faccia da chi la sa lunga. Suona pianoforte e chitarra ed è innamorato delle sonorità di Tame Impala e Mac DeMarco. Influenze che risuonano nel suo pop sghembo, tra tastiere che diventano liquide e si sciolgono, come le melodie che Luca Zambelli si diverte a costruire. Dopo l’ep Apnea, uscito tra la prima e la seconda ondata del Covid per farci sognare specchi d’acqua dalle finestre delle nostre case, sta per spiccare il volo col primo album DIVISO DUE. Otto brani ondeggianti che sanno di pop contemporaneo e di nu soul, che strizzano l’occhio all’amato Lucio Battisti e alla musica italiana degli anni Settanta. Canzoni perfette per il Festival degli abbracci e dei baci. Bais è una carta pregiata: se gli viene in mente un pezzo jazz, latino, synth wave, elettronico, funky, lui non si pone limiti, ma compone e arrangia seguendo il suo istinto di musicista. Da appassionato di fotografia, vede la musica per immagini e descrive storie che sembrano Polaroid. Di certo riuscirà ad ammaliare anche il pubblico del MI AMI.

I Fuera sono di Nola, in Campania, ma la loro musica viaggia su e giù per la penisola da qualche anno. L’album The Black Racism (2017) segna l’inizio di un percorso in cui ricerca e cambiamento sono parole chiave per Mike, Diak e Jimmy.

La loro crescita personale e artistica si fondono in una continua evoluzione di sound e attitudine, un mix di rap, cantautorato ed elettronica che tra il 2018 e il 2020 sfocia in Nuovo Vintage, serie di singoli rilasciati periodicamente sull’omonima playlist. In molti ricorderanno il live infuocato al MI AMI 2019 e in questa edizione il trio presenterà il suo nuovo lavoro: CIRCO MEZZALUNA. Un disco consapevole, onirico ed enigmatico, una lucida allucinazione pop che attraverso l’uso della parola per suggestione segna nuove strade per il futuro del gruppo.

I Fuera sono una creatura tutta da scoprire, come sarà il loro nuovo live? Non vediamo l’ora di chiudere gli occhi per viaggiare insieme.

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CONQUISTERANNO

MI MANGI

Sei alla terza birra, stai camminando da un po’, hai già cantato e pogato sotto tre palchi diversi, è il momento di fermarti a mangiare qualcosa.

THE MEATBALL FAMILY LAS BRAVAS

Polpette

APECESARE

Cucina romana

MODENEAT

Tigelle e gnocco fritto

Cucina spagnola

LA POLPETTERIA

Pizza napoletana, bocconcini e dolci

Takoyaki giapponesi

Hamburger

26
THE ROLLING STAR BAO BAO Panini cinesi TAKO YAKI

per chi ama la ma ANCHE IL

CARNE VEGETALE
ASSAGGIA HEURA NELL’AREA
DIECI ANNI DI
2012 2022
BOMBA DISCHI

Partenza da via Azzurri d’Italia

Ve/Sa: dalle 01.00 alle 05.00

Do: dalle 00.30 alle 02.30

Ve/Sa/Do: dalle 15.30 alle 19.30

Fermata linea 90/91a pochi passi da Porta Vittoria

SERVIZIO NAVETTE GRATUITO

ANDATA
RITORNO
PALCO DR. MARTENS IBISCO 18:45 POST NEBBIA MOBRICI GARAGE GANG GIORGIO POI VENERUS GABBER ELEGANZA 19:40 20:50 22:00 23:30 01:05 02:00 GALEA ALDA GIANMARIA MEMENTO TUTTI FENOMENI GENERIC ANIMAL POP X 18:25 19:00 19:45 20:45 21:45 23:00 00:10 MARTA TENAGLIA CLAUSCALMO GIALLORENZO 16:30 BRUCHERÒ NEI PASCOLI PREMIO DUBITO 21:20 LIL JOLIE 22:15 HELLO MIMMI 01:25 17:10 ASSURDITÈ 17:55 00:05 20025XS 02:30 20:40 MARCO FRACASIA 21:45 GOLDEN YEARS 23:35 DERIANSKY 22:40 72-HOUR POST FIGHT 00:40 THRU COLLECTED 01:45 COLLINETTA GALAXY BUDS2 PALCO RILEGNO PEGASO NICOLAJ SERJOTTI 19:45 MERLI ARMISA 18:50 GO DUGONG 03:10 VENERDÌ 27 MAGGIO VALE LP 23:10
SABATO 28 MAGGIO PALCO DR. MARTENS ALAN SORRENTI LA RAPPRESENTANTE DI LISTA MEG 20:00 23:00 00:25 CENTOMILACARIE TREDICI PIETRO BNKR44 18:00 NOVELO 18:35 LA SAD (THEØ X FIKS X PLANT) 21:10 22:15 23:20 CECILIA KAZE 16:30 ELE A 19:35 GANZO 20:25 PLANET OPAL 23:30 LINA SIMONS 21:25 17:05 CAMILLA MAGLI 17:45 CENERI 22:30 EUROPEAN VAMPIRE 00:50 ELASI 21:50 WHITEMARY 00:05 FUERA 01:30 NELLO TAVER 02:30 PALCO RILEGNO PEGASO CLAUDYM 19:05 NAPOLEONE 18:15 DE LEO 19:00 LO STATO SOCIALE 21:30 GIUSE THE LIZIA BIGMAMA 01:30 19:15 NASKA E SIMONE PANETTI 20:10 BARTOLINI 19:55 H Å N 20:50 AFTERSALSA 22:55 COLLINETTA GALAXY BUDS2 CERI 02:00 KETAMA126 GEMELLO 00:20 00:55
LA MUSICA CRESCE SUGLI ALBERI. CRESCE SOTTOTERRA. PALCO DR. MARTENS DUMBO GETS MAD 19:20 Y Ī N Y Ī N L’IMPÉRATRICE 20:20 21:40 MARCO CASTELLO BAIS DUTCH NAZARI STUDIO MURENA VANISHING TWIN IOSONOUNCANE 18:20 19:00 20:00 21:05 22:15 23:30 CRU GAUBE NICARAGUA 16:30 BLAK SAAGAN 19:55 LEPRE 21:05 MISSEY 22:00 17:15 MARTA DEL GRANDI 23:00 ROCKIT ALL STARZ 01:00 20:35 HER SKIN 21:30 LAZZARETTO 23:35 THE JACKSON POLLOCK 22:30 LEATHERETTE 00:30 PALCO RILEGNO PEGASO SMILE 19:25 BAOBAB! 18:40 SLEAP-E 18:00 DOMENICA
COLLINETTA GALAXY BUDS2 02:05 NU GENEA LIVE BAND 23:15
29 MAGGIO

LA NUOVA MUSICA NON CRESCE SUGLI ALBERI.

CRESCE SOTTOTERRA.

I MIEI DIECI ANNI SU QUESTO PALCO

Quest’anno sono dieci anni dal mio primo MI AMI. Era il 2012, suonavo nei Vadoinmessico ed eravamo in Collinetta nella giornata finale del festival, domenica 17 giugno. Era un concerto importante perché io vivevo all’estero e la band era di base a Londra, quindi ai tempi non suonavamo tanto in Italia. A Milano forse era addirittura la prima volta e non avevamo idea di cosa aspettarci. Eravamo partiti la mattina dall’Inghilterra che faceva un freddo terribile e arrivati all’Idroscalo sembrava di essere ai tropici. Il concerto fu bello per noi, tra l’altro quel giorno ho conosciuto la mia attuale ragazza, con cui sto da allora, che lavorava proprio al MI AMI.

Al tempo sapevo pochissimo di quello che succedeva nella musica italiana, vivevo da un’altra parte e assaporavo appieno la mia lontananza, ignorando gli sviluppi musicali nel mio paese. Era il tempo, in Italia, in cui si parlava italiano ma le canzoni si scrivevano in inglese. Oggi avviene il contrario. Ricordo che l’headliner della nostra giornata erano A Classic Education, mentre sul main stage c’era Brunori. Ecco lui cantava già in italiano, l’ho sentito per la prima volta quella sera e ho pensato che fosse bello vedere il pubblico molto partecipe. Forse lo era in modo particolare anche perché il testo, oltre a essere bello, era comprensibile a tutti. Questi pensieri poi me li sono portati sull’aereo di ritorno e sono certo che abbiano contribuito, anni dopo, a spingermi verso l’italiano. Suonare al MI AMI oggi sa un po’ di ritorno a casa. Ci ho risuonato nel 2017, sono stato ospite di Frah Quintale nel 2018 e di Luca Carboni nel 2019, e nello stesso anno

ho suonato il mio set (vedi foto). Alla fine andare al MI AMI è un po’ come andare alla festa della classe, si ritrovano tante persone simpatiche; credo sia lo stesso per il pubblico. Ho letto da qualche parte che questo MI AMI è “Fuck the metaverse”, e in effetti al MI AMI nel metaverso forse, con tutto l’amore, scusate ma non ci verrei. Ma visto che grazie al cielo è ancora all’Idroscalo, allora non vedo l’ora! Tra l’altro sarà il primo concerto del mio tour estivo, quindi ancora più speciale. Umano irrazionale, magico animale: la musica parla sempre all’irrazionale. Il fatto che una successione di suoni abbia il potere di stravolgerci non ha senso, eppure è così. A presto!

36
**************************************************
di Giorgio Poi
37

VIENI A CONTAMINARTI A LEPARK

Alberto Roveroni, musicista e producer, racconta lo spazio milanese nato per mettere in contatto artisti e professionisti di ogni tipo, un car sharing della musica per condividere arte e passione

“LePark è stato un piccolo miracolo”. Ad affermarlo è Alberto Roveroni, musicista, produttore con più di 25 anni di esperienza nel settore e fondatore, assieme a Boxy System – azienda che si occupa prodotti innovativi progettazione acustica –, di LePark, uno spazio interconnesso e camaleontico che parte dalla musica per andare a collegare mondi completamente diversi tra loro, così come artisti a qualsiasi livello si trovino, dall’emergente alla superstar. Un “punto di riferimento dove fare cultura e aggregazione”, secondo l’obiettivo di Roveroni.

LePark è una realtà totalmente all’avanguardia nell’ecosistema creativo italiano, grazie al suo approccio di contaminazione costante e alla possibilità di incroci naturali e inaspettati all’interno delle sue mura. Dopo aver aperto due sedi a Milano– LePark 1 in via Pezzotti e LePark 2 in via Sismondi –, ora LePark si prepara a lanciare l’omonima rete dedicata per

mettere in sinergia gli operatori del settore e non solo, che vede nel 2022 il suo anno di prova per poi prendere davvero il via nel 2023. Abbiamo contattato Alberto per farci raccontare come è nato il progetto e, soprattutto, cosa significa gestire una realtà simile.

DA DOVE NASCE L’IDEA DI LEPARK?

Una sera, mentre stavo tornando a casa alle 4 di notte dopo una sessione lunghissima in studio, mi sono messo a guardare un palazzo completamente abbandonato. Lì ho cominciato a volare con la fantasia. In quel momento iniziavo a superare i 40 anni e mi trovavo a dovermi confrontare con ventenni, che hanno energia musicale straripante, però gli andava a mancare tutta un’esperienza che invece io ero stato costretto ad acquisire, perché quando io ho iniziato dovevi per forza passare determinate tappe. Mi trovavo circondato da persone che non sapevano più come guardare al futuro, dall’altro lato vedevo questi ragazzini, serviva qualcosa che collegasse queste due estremità. Cercando un po’ ho trovato questa azienda, Boxy, che costruisce studi di registrazione e prodotti di insonorizzazione per gli studi e ha una grossa vocazione per l’innovazione. Abbiamo provato a costruire questa piccola follia, uno spazio che non fosse nostalgicamente rivolto al passato, ma che guardasse al futuro.

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PUBLIREDAZIONALE * P U B ELANOIZADERIL * ZADERILBUP I O NALE* R

COS’È CAMBIATO NEGLI ULTIMI ANNI PER LA DISCOGRAFIA, SECONDO TE?

Si è un po’ perso il concetto di studio come “Temple of sounds”: una volta eri costretti a andare in studio per fare disco, ora non è più così. Oggi un ragazzo con un laptop, una connessione e due microfoni non solo fa un disco, ma può farsi da social media manager e content creator. La filiera è completamente sovvertita, questa tecnologia è per certi versi il nuovo punk perché rompe le regole del gioco. Per questo sono nate tante scene musicali diverse, come spesso succede quando la tecnologia evolve. Io vedevo sempre più questa cosa che da un lato era efficace, dall’altro andava a togliere delle opportunità, ossia creava meno occasioni di contaminazione spontanea, si usava sempre meno lo studio di registrazione perché non c’era il budget, l’esigenza e la cultura dello studio.

LEPARK COME SI INSERISCE IN QUESTO MONDO?

L’idea è di essere una sorta di “car sharing della musica”, poi abbiamo alzato ancora di più l’asticella e abbiamo deciso di creare uno spazio talmente contaminato dove

non c’è solo la musica, ma si parla di tutto. Abbiamo preso un po’ di coworking, un po’ di studi associati, un po’ di zone multimediali, le abbiamo messe insieme sotto lo stesso tetto e abbiamo creato questi due spazi. La visione prima di Le Park era tutta verticale, come un grattacielo con i nuovi talenti ai piani bassi e in cima le superstar, senza che ci fosse contatto tra un piano e l’altro. La nostra idea è di mettere questo grattacielo in orizzontale e di abbattere le barriere. Quando tu entri a Le Park, uno vale uno.

COS’È LA RETE DI LEPARK?

LePark ha l’obiettivo di creare una community che connetta mondi diversi per dare vita a una libera circolazione di merci e di idee. Vorremmo che i nuovi talenti bussassero alla nostra porta con delle idee perché è da noi che trovano la squadra giusta per realizzarle. Nell’orbita Le Park viaggiano un sacco di agenzie e figure professionali che si stanno affiliando, così diventa un centro dove incontrare esperti in vari campi che normalmente non troveresti tutti insieme. Siamo ancora in una fase beta, ma quello che vogliamo fare è creare una piattaforma digitale come punto di partenza per aggregare professionisti e sedi a livello nazionale. Il 2022 sarà la nostra fase di sperimentazione, stiamo esordendo con l’embrione della prima piattaforma. Stiamo provando con una cerchia ristretta di situazioni, nel 2023 cominceremo ad allargare sempre di più la community.

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DICESI HYPERPOP

L’hyperpop è uno dei principali fenomeni musicali degli ultimi anni, un cocktail impazzito di diverse sonorità ed estetiche. Il venerdì sera al MI AMI si esibiranno i nomi più forti del“movimento”. Troyamaki sarà ospite del live di Hello Mimmi, poi toccherà ai 20025XS. Gli abbiamo chiesto di spiegarci, for dummies, cos’è l’hyperpop.

TROYAMAKI 20025XS HELLO MIMMI

L’hyperpop non è un genere, ma un’etichetta che unisce artisti che fanno ciò che vogliono, senza restrizioni. Si basa su una massiccia dose di pop elettronico che si dirama in tante direzioni, sempre internetbased e il più possibile personali. Si parla di hyperpop dai primi anni ’10, dopo la diffusione del nitecore, poi ci sono stati gli inglesi di PC Music con il loro pop estremizzato, Charli XCX, Sophie, A.G. Cook, i 100gecs. Se penso alla cosa più hyperpop al mondo, dico il video di Crazy Frog Oggi è un fenomeno che abbraccia mezzo mondo e più generazioni: l’ultimo disco di Rosalìa ne ha un po’ subito l’influenza.

Il nostro approccio con l’hyperpop avvenne nel 2014 con Lemonade di Sophie. Ad accomunare gli artisti hyperpop è la voglia di sperimentare, non focalizzarsi su canoni comuni. Ma estremizzarli, mantenendo intatta la qualità.

Il senso di questa ondata è proprio l’eliminazione dei generi, senza però togliere il senso di appartenenza.

L’hyperpop è un ombrello che racchiude persone che condividono un approccio simile al nuovo, alla sperimentazione. Celebriamo proprio questa diversità di stili e ascolti.

Il mio progetto è abbastanza lontano dai canoni: guardo al mondo delle idol giapponesi italianizzandolo, una sorta di Zecchino d’Oro pazzo.

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BUNNY dei 20025XS (A sinistra) e HELLO MIMMI nel video di Sleepover
HYPERPOP
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MILESOUND BASS

Everything’s normal

Durante un sogno il viaggiatore non sa di dormire. Solo al risveglio può comprendere che quella realtà notturna era un sogno.

ASCOLTALO SU TUTTE LE PIATTAFORME DI STREAMING.

milesound.bass

MileSound Bass

milesoundbassofficial

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17:44:25

DI NUOVO FIGLI DELLE STELLE

Alan Sorrenti meets Ceri

Si sono incontrati e si sono nei persi nel tempo. È capitato a Ceri – musicista e produttore, tra gli altri, di Frah Quintale e Franco 126 – e Alan Sorrenti, leggenda del pop italiano, autore di capolavori senza tempo come Figli delle stelle e Tu sei l’unica donna per me. I due si sono trovati e hanno fatto parlare la musica. Così sono nati il singolo Giovani per sempre e un disco in uscita in autunno, interamente prodotto da Ceri. Saranno entrambi sabato 28 maggio sul palco di MI AMI. Come gli eroi di un sogno.

ALAN SORRENTI

Perché un silenzio così lungo?

In questi anni ho fatto qualcosa qua e là, ma il mio ultimo disco di inediti risale al 2003. In quel periodo è nato mio figlio Sky Julian e lì la mia vita ha cambiato rotta, con lui ho anche ripreso a fare lunghi viaggi. Siamo stati in Africa, in Oriente, in America Latina. Avevo dedicato una quindicina di anni alla musica in maniera totale e il peso dello showbiz si era fatto sentire: avevo bisogno di ritrovare il mio spirito libero di ritornare “giovane per sempre”.

So che esiste una specie di “filosofia di Alan Sorrenti”. In cosa consiste?

Nel sentirmi libero di fare delle scelte, sempre. Nel 1988 il buddismo è entrato nella mia vita, e mi ha aiutato a capire che gli anni dell’artista totale mi avevano portato verso un egocentrismo deleterio: dovevo ritrovare la mia umanità. Temo, purtroppo, che in questo periodo storico tutti quanti rischino di perderla.

Siamo ancora Figli delle stelle?

Siamo sempre Figli delle stelle. Quando quel pezzo è nato, negli anni ’70, cantavo di un popolo di sognatori, idealisti,

viaggiatori con il fisico e con la mente, attivisti, ricordo che ci fu ad esempio una larga parte della comunità gay che fece propria quella canzone.

E oggi?

Oggi mi sembra che manchi la luce. Mi piace la musica di oggi, il modo in cui i giovani artisti muovono le parole. Ma nelle liriche vedo più ombre e meno luce. Figli delle stelle nasceva in un periodo di grande tensioni, con la Guerra del Vietnam e il terrorismo in casa. In momenti negativi – tipo questo – spero che i giovani sentano il bisogno di rinascere. Che esploda nuova musica proiettata verso la luce. Siamo qui per un solo motivo: essere felici.

Che disco hai fatto?

Un disco che dedica grande attenzione ai contenuti. L’idea di fare un nuovo album nasce dall’esigenza di trasmettere la mia anima alle nuove generazioni: non ho la pretesa di indicare la direzione, ma

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Alan Sorrenti, foto d’epoca

di raccontare la mia storia, mettermi in discussione e trasformarmi nuovamente grazie alla musica.

Cos’ha dato Ceri al tuo suono?

Sentivo la necessità di dare suoni freschi e nuovi alle cose che avevo scritto. Ho sentito la cover di Figli delle stelle fatta da Ceri e l’abbiamo contattato. Il primo pezzo su cui abbiamo lavorato era Oggi. Gli avevo parlato di quell’ombra che vedevo nella scrittura di molti giovani artisti, intrappolati in un sistema in cui si fatica a vedere il futuro. Ci siamo detti che era il caso di continuare a cercare quella luce assieme.

Che succederà sul palco di MI AMI?

Che ritornerò, con una veste nuova. Farò alcuni pezzi inediti e i classici. Vorrei fare Tu sei l’unica donna per me parte acustica e parte con band. Faremo pezzi più funky (Marvin Gaye è uno degli ispiratori del nuovo disco) e pezzi prog. E mi emozionerò tanto.

Dici?

Mi emoziono anche solo a parlare della musica, figurarti a suonarla. E poi a Milano, la città dove è nata Figli delle stelle, uno stile di vita più una canzone, e che ha avuto un ruolo fondamentale nella mia carriera. Sarà il primo concerto di un nuovo viaggio cosmico.

CERI

Tu hai capito cos’è esattamente la luce di cui parla Alan?

Io l’ho vista nella sua freschezza. A 71 anni, è l’artista più giovane con cui ho lavorato in studio. Vive la musica in un altro modo, ha una leggerezza infinita. Penso che ci sia tanto da imparare da un artista che riesce sempre ad avere l’approccio e la gioia di un bambino quando lavora.

Cosa hai scoperto di lui che non sapevi?

In Italia tutti conosciamo Figli delle stelle, è tipo una delle basi culturali di questo Paese. Ma lavorando con lui ho approfondito molti altri aspetti della sua carriera, un disco pazzesco come Sienteme, It’s Time to Land, registrato a San Francisco. La carriera di Alan Sorrenti è stata incredibile, e sentirla raccontare da lui un privilegio.

Cinque aggettivi per il futuro disco. Luminoso, per forza. Spensierato. Gioioso. Elegante, che per me è forse la sua caratteristica principale. E cosmico, una sua parola che sto imparando a fare mia.

Cosa succederà al MI AMI?

Io mi guarderò il concerto di Alan con una birretta in mano, gasatissimo e molto curioso di osservare la reazione del pubblico giovane. Poi suonerò io e cambierà l’atmosfera. Se poi ci sarà qualche sorpresa, la scoprirete.

Frame dal video di Giovanipersempre Ceri live in Triennale. Foto di Silvia Violante Rouge

PIANO ASTRALE MI AMI 2022

di Sofia Lussana

La diciottesima edizione del MI AMI nasce il 27 maggio 2022 per poi proseguire il 28 e il 29 maggio, diventando così l’unico uomo dei Gemelli che potrà garantire con costanza la sua presenza fissa per ben tre giorni consecutivi. Il suo Sole in Gemelli in ottava casa lo rende un festival profondamente creativo, curioso e molto sensibile ai valori altrui. Lo stellium (tre o più posizionamenti nello stesso segno) in Ariete di questo festival ci svela che sarà un’edizione di fuoco ed estremamente energica.

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