I nostri mostri

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Michele Lecce

N stri i Mo

Animali fantastici spuntati dal mare di Maratea

N stri i Mo

I nostri mostri

Michele Lecce

(con nonno Ben)

e le conclusioni di Lorenzo



N stri i Mo Animali fantastici spuntati dal mare di Maratea

Michele Lecce

(con nonno Ben)

e le conclusioni di Lorenzo



N M



N M



MercoledÏ c’era un gran vento. La riva del fiume si sgretolava, nemmeno una mosca distratta volava e a nuotare si riusciva a stento

N M



Con i baffi arricciati per lo sgomento, mi saltò in faccia la Lontra del Bussento.

N M


ÂŤNessun si muova!Âť Urlai vacillando atterrito.


Della mia squadra ero il piĂš grande e senza muovere un solo dito,

mi ritrovai inzuppato e in mutande.

N M


Tra le risa degli altri restai di stucco

perchĂŠ seduto di spalle, un camionista indiano, disegnava gli occhiali di un nero caimano.


Qualcuno disse «È un barbatrucco!»

«Ma quale caimano? È l’Alligatore di Castrocucco».

N M


A piedi nudi corsi lontano c’era una pianta di ortensia gigante


il vento ululava come un lupo africano, immaginai di guidare un aliante

N M


Dormii cosĂŹ tanto, sognai di volare

e con un tuffo a bomba mi feci un gran male.


E con celeritĂ mi ha soccorso Carlotta, il Crotalo muto di Sopra la grotta.

N M


Mentre il sole arrossiva nel cielo, tra le nuvole rosa dei monti, vidi un’ombra basculante

narrare nell’aria racconti.


Come Cosimo saltai sopra un ramo

e, riempiendo i polmoni di tanta allegria, la chiamai, era l’ Aquila del Bulgheria.

N M


Planando discese maestosa nella mia direzione.

Mi acchiappò, mi aggrappai

intonando sul mare una nuova canzone.


L’avventura era appena iniziata

c’era in aria un odore salmastro

scivolai sulla schiena quadrata della Balena di Policastro.

N M




La strada dal mare al monte risaliva impertinente, la luna illuminava il bosco, ma non si vedeva niente.


Non c’erano fontane, ma un gracidar di rane. «È un posto inospitale, non ci convien restare. Ci son perfino i gechi, ci mancano i trichechi».

N M


Ma tutti questi mostri non fanno più spavento, saranno fatti nostri! E l’attorcigliamento del Cervo di Trecchìna mi riportò in collina. E lì beato sto e di più non vi dirò.


N M


Caro Michi, tanti auguri dai tuoi mostri appesi ai muri. Nella notte prendiam vita per venire da te in gita. Siamo qui per festeggiare Il bambino che ci prese al mare. Dalle spiagge del Cilento, Siamo qui per farti contento. Questo album che hai sfogliato è dedicato al festeggiato. Ogni volta che vorrai, sempre qui ci troverai. Nonno Ben ci ha radunato e con te ci ha sistemato. Nella casa spesso sola, ti aspettiamo ancora e ancora.

N M


Per l’amato nipotino, Nonno ha fatto un libricino. Tante rime son raccolte, larghe, lunghe, e a volte corte. Per il suo nipotone, zio ha scritto una conclusione. Sempre pronti noi a giocare, In città oppure al mare. Caro Michi tanti auguri, Dai tuoi mostri appesi ai muri. Da zio Lollo con amore Da nonno Ben con tutto il cuore.





N M


N stri i Mo Fatto nel 2020 per i settant’anni di Michele e nonno Ben



Michele Lecce

N stri i Mo

Animali fantastici spuntati dal mare di Maratea

N stri i Mo

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Michele Lecce

(con nonno Ben)

e le conclusioni di Lorenzo