Molini d'Italia Aprile 2022

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Fact & News FATTI E NOTIZIE

IL PREZZO DEL GRANO TORNA IN RALLY IN VISTA DI NUOVE SANZIONI ALLA RUSSIA

CIA E ITALMOPA INSIEME PER UNA “FILIERA BIO EQUA ITALIANA”

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ollaborare per sviluppare e promuovere insieme progetti di filiera del grano 100% biologico italiano, con l’obiettivo di soddisfare i requisiti di qualità e sostenibilità, oltre a garantire il giusto prezzo a tutti i soggetti coinvolti. Questo il senso del protocollo d’intenti siglato dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, e dal presidente della Commissione Prodotti biologici di Italmopa, Nicola De Vita. Lo scopo delle due organizzazioni è quello di costruire una vera e propria “filiera bio equa italiana” partendo dai primi anelli della stessa, vale a dire dai produttori agricoli all’industria molitoria, per poi allargarla agli altri attori, fino alla Grande distribuzione organizzata. Alla base del protocollo, la consapevolezza della centralità del settore biologico sia per i consumatori, sia per le nuove politiche comunitarie e nazionali.

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future statunitensi sul grano al Chicago Board of Trade sono saliti di oltre 10,6 dollari per bushel (+4%), per poi scendere a quota 10,4 dollari, quasi il 20% sopra il livello registrato prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Questo perché gli investitori hanno valutato il potenziale impatto sull’offerta di grano a seguito di ulteriori sanzioni alla Russia. Infatti, gli Stati Uniti hanno annunciato che potrebbero imporre restrizioni aggiuntive, mentre l’Unione europea le sta valutando. Nuove interruzioni dell’approvvigionamento di grano si aggiungerebbero al taglio già avvenuto a causa del conflitto. L’Ucraina ha esportato a marzo 309 mila tonnellate di grano, quattro volte in meno rispetto a febbraio, consegnate all’Europa principalmente su ferro poiché l’attività portuale ucraina è interrotta a causa dell’invasione.

BRUXELLES CHIEDE CHIARIMENTI ALL’ITALIA SUL RIPARTO DEI FONDI PSN

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entre ancora si discute di un ipotetico ulteriore rinvio dell’entrata in vigore della nuova Politica agricola comune a dopo il 1° gennaio 2023, sono arrivate all’Italia le osservazioni della Commissione europea sul Piano strategico nazionale per l’attuazione della riforma. Come prevedibile, al centro dei rilievi di Bruxelles la mancata indicazione del riparto tra le regioni di fondi per lo sviluppo rurale. A comunicarlo è lo stesso ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, che contestualmente alla ricezione delle osservazioni Ue ha fatto sapere di aver già convocato il tavolo di partenariato sul Psn, in agenda il 19 aprile, per riprendere la discussione sui punti ancora aperti e ottenere così l’approvazione definitiva del piano da parte della Commissione entro il 2022.

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