Un nuovo museo Il Mercato di Modigliana, costruito nel secondo dopoguerra accanto alla Porta della Tribuna, sulla quale sorgevano alcuni edifici distrutti dai bombardamenti, fa parte della memoria urbana della città anche se la sua qualità architettonica non è elevata. L’immagine di questo edificio infatti è entrata nella consuetudine dei cittadini che lo identificano come un luogo familiare, per tanti anni un attivo punto di incontro. Da quando non ospita più la sua funzione originaria esso accoglie manifestazioni, feste, riunioni di associazioni. La proposta, elaborata nel lavoro svolto a Modigliana da me e da Lorenzo Fabbri, Gloria Lisi, Mattia Nati e Noemi Prezioso, prevede la trasformazione del manufatto in un museo dedicato alle opere di Silvestro Lega presenti a Modigliana, nel quale si svolgeranno anche mostre di arte contemporanea. Al piano terra, sul lato del fiume, da una fascia in aggetto rivestita in legno, un parte del nuovo museo potrebbe essere destinata a urban-centre, uno spazio di informazione, confronto e discussione in merito alle ipotesi elaborate dalle amministrazioni sull’evoluzione della città. Ai due piani esistenti, quello sotterraneo e il piano terreno, si aggiunge un terzo piano, di dimensioni ridotte, sul quale si apre un terrazzo che consentirà di osservare il panorama della città e la collina retrostante. Il cuore architettonico dell’intervento è un grande vuoto verticale illuminato dall’alto, dal valore emozionale, nel quale il gioco della luce darà vita a una narrazione architettonica coinvolgente e mutevole. Questa misteriosa “corte interna” si conclude in alto aprendosi al cielo, recando la scritta “Museo Silvestro Lega” affiancandosi agli altri elementi verticali che conferiscono alla Porta della Tribuna un aspetto araldico, inaspettato e fiabesco. Dopo il workshop chi scrive ha continuato a lavorare su questo tema proponendo una soluzione più avanzata, consistente nel sostituire l’attuale Mercato con un nuovo e più efficiente manufatto, dotato di servizi museali e per il pubblico adeguati, dei necessari percorsi di accesso e di sicurezza e di spazi espositivi più ampi. Franco Purini