L'informazione dell'autotrasporto - Anno 2, Numero 7 - Novembre 2011

Page 3

ANNO II - NUMERO 3

AISONE

NVALLAZIONE L’ESTATE DEL SIDAV IL COMITATO DELLA VALLE STURA PROTESTA E SCENDE IN PIAZZA IN ATTESA DI RISPOSTE CONCRETE LA LETTERA A COTA Il presidente della Regione Roberto Cota, la presidente della Provincia Gianna Gancia, i presidenti di Camera di Commercio, Unione industriale e di Astra, Anas e gli onorevoli Bartolomeo Giachino (sottosegretario ai Trasporti) e Teresio Delfino hanno ricevuto dal portavoce del Sidav Sergio Giraudo questa comunicazione. Il Comitato per la realizzazione della circonvallazione di Demonte, Aisone, Vinadio (SI DAV), con la presentazione dell’ipotesi alternativa all’attuale progetto preliminare, voluto dalla Provincia di Cuneo e dalla Regione Piemonte, considera esaurita la fase interlocutori. Valuta altresì, visto che tutte le parti istituzionali e associative interessate considerano prioritaria e non più procrastinabile la soluzione delle varianti di Demonte, Aisone, Vinadio, che sia opportuno e non più rinviabile la definizione di un percorso rapido e chiaro per giungere ad una conclusione condivisa, a partire dalla disponibilità delle Istituzioni e degli Enti in indirizzo a reperire le risorse necessarie per la progettazione definitiva.È evidente che ulteriori rinvii per arrivare alla fine di una situazione divenuta insostenibile non potranno che avere risposte adeguate da parte dei cittadini.

SO

LA CUNEO-SISTERON?» CI SONO ALTRE URGENZE» la proposta della presidente provinciale mezzi pesanti. Questa bizzarra situazione ha tutta l’aria di essere una “sparata”, che suona come una presa in giro» dice il sindaco di Demonte Mario Bertoldi. Sul tema hanno anche preso posizione anche il consigliere regionale cuneese dei “Cinque stelle” Fabrizio Biolè e il responsabile del movimento: «Questa gente attende da anni un progetto esecutivo. Ma Gancia bypassa il confronto con gli enti territoriali e si spende in maniera autoritaria per un progetto tanto vecchio quanto oneroso. È una mancanza di rispetto nei confronti di questa emergenza e di questa valle». «Sembriamo una “valle a perdere”, interessata solo dall’esercizio retorico della politica» la posizione di Giraudo, che non molla il tiro e minaccia nuove manifestazioni pubbliche.

III Russo: «Abbiamo un progetto che costa la metà, fidatevi di noi» Cerato: «La SS 21 ha bisogno di manutenzione costante e qualificata»

Pasero: «Strada fondamentale per l’economia delle imprese cuneesi»

Parola ai camionisti: un passaggio obbligato La politica, tra retorica, boutade e programmi, si esprime sulla circonvallazione di Demonte con punti di vista anche molto distanti, non solo per ragioni partitiche. Una posizione, anche se frastagliata all’interno, ce l’hanno gli abitanti e il comitato che cerca di raccoglierne le voci per tradurle in un coro di opinione e protesta che sappia però anche interloquire con le istituzioni. Ma cosa ne pensano i camionisti e i titolari delle imprese di autotrasporto? La gente ha capito che non ce la si può prendere con chi lavora, che non si può frenare un’attività economica così centrale per la Granda. Allo stesso tempo anche i camionisti hanno una loro posizione sul tema, costretti da anni a restringersi nell’imbuto cittadino e obbligati a battere le rotte montane perché l’alternativa per la Francia e la Spagna comporta, passando dalla Liguria oltre 100 km in più. «Oltre alla lunghezza del percorso, circa novanta minuti in più per chi va a Marsiglia, constatiamo che nel consumo di gasolio si risparmia passando dal colle piuttosto che dall’autostrada: questo conferma il Maddalena come un’arteria imprescindibile per le imprese della Granda - rivela il vice-presidente di Astra Diego Pasero -. Meno chilometri, meno consumi, meno ore di lavoro (che in tempi di controlli rigidi sui tempi di guida vuol dire anche evitare sanzioni): è un toccasana della nostra economia». «La strada in molti punti sta subendo un cedimento strutturale, avrebbe bisogno di una costante e qualificata manutenzione. Gli ultimi 3/4 incidenti registrati tra Vinadio e Gaiola, infatti, non sono imputabili a sole negligenze dell’autista. Occorre investire anche in opere di consolidamento adeguato» dice il consigliere di Astra Livio Cerato. Un paio di anni fa in centro a Demonte era stato steso un nuovo strato di manto stradale, approfittando di alcuni lavori che era necessario fare a delle tubature. Sotto l’asfalto era stato sistemato uno strato di cemento, che avrebbe dovuto attutire le sollecitazioni dei mezzi pesanti. Invece nelle settime successive i vicini negozi e le abitazioni che

davano sulla strada cominciarono a notare un potenziamento delle vibrazioni: «Allora la colpa fu subito data ai camionisti con levate di scudi e proteste, ma poi si scoprì che era proprio la nuova conformazione stradale a scaricare sui lati le sollecitazioni dei mezzi pesanti – racconta il vice-presidente -. Lì cominciò il primo movimento di protesta sui temi della viabilità in valle Stura. Il Sidav ne rappresenta oggi una naturale evoluzione». Come mai sono aumentati i mezzi in transito? «Inutile nascondersi. L’acqua Sant’Anna è ormai una realtà decisiva nel comparto industriale della provincia, dà posti di lavoro e porta sviluppo. Ma è innegabile che rispetto a 10 anni fa la grande differenza sul traffico di Demonte la fanno i camion dello stabilimento di Vinadio, che per lo più scendono a valle per trasportare milioni di bottiglie» l’opinione di Pasero. Quando ci sarà la circonvallazione però saranno tutti d’accordo? «La sensazione che si ha è che si vogliano fare cose complicate e costose, che poi diventano irrealizzabili. Questa è purtroppo la storia delle insfrastrutture negli ultimi 40 anni in provincia di Cuneo, un territorio penalizzato rispetto al altre realtà, dove la mancanza di fondi è diventata un problema cronico» continua Pasero. «Realizzare le infrastrutture non è un compito semplice. Ma spesso oltre alle questioni finanziarie si aprono altre problematiche: dare vita in questo caso alla circonvallazione vorrà dire privare sì i centri del passaggio dei camion ma anche di molte autovetture. So che qualche commerciante a riguardo storce il naso...» conclude il vicepresidente. Infine la posizione del direttivo Astra: «Noi trasportatori non siamo nè architetti nè ingenieri e non vogliamo prendere posizione sui temi tecnici. Pare ci sia una nuovo progetto meno dispendioso: da parte della categoria l’invito alla politica è di procedere, per dare risposte concrete alle esigenze della valle e degli utenti della strada».


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.