Tutti con Fred 2 - Educazione Civica

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Centro di Ricerca Didattica Ardea Editrice

Tiziana Trotta

i d o n r e d a u q Il mio

E N O I Z EDUCA

CIVICA

IO E GLI ALTRI I DIRITTI DEI BAMBINI

IO E L'AMBIENTE IO E GLI ANIMALI

ARDEA

IO E IL CIBO

ti Tutcon



INDICE IO E GLI ALTRI 2 3 4 5 6 8 9 10 11

Siamo diversi Questo sono io Conosciamoci meglio Il bello di ognuno Il torneo di pallone Insieme, che forza! Sara e Mattia L’albero genealogico della mia famiglia CLIL

24 26 28 29 30 31 32 33 34 36

La regola delle 3 R La raccolta differenziata CLIL L’acqua è vita Filastrocca dell’acqua di tutti Risparmiamo l’acqua! Giusto o sbagliato? L’amico albero Aiutiamo il bosco! A cosa serve un albero?

IO E GLI ANIMALI I DIRITTI DEI BAMBINI 12 13 14 15 16 18 19

Lo zio Diritto Essere bambino è un diritto! Che cosa sono i diritti? 20 novembre: giornata mondiale dei diritti dei bambini I tuoi diritti La parola ai bambini La marcia dei diritti

IO E L’AMBIENTE 20 22 23

La storia di Mamma Natura La Terra si è sentita male I rifiuti

38 39 40 41 42 43

Amico criceto Gli animali da compagnia Amici per la pelle, compagni per la vita Le rane Animali in cattività CLIL

IO E IL CIBO 44 45 46 47 48

Quando ero piccola La fabbrica del cibo Frutta di stagione Menù a colori E tu come mangi?


IO E GLI ALTRI

SIAMO DIVERSI I bambini sono diversi. Come pesci nel mare e nuvole nel cielo. Ci sono bambini con le lentiggini, con l’apparecchio per i denti, bambini con gli occhiali... e anche bambini con nessuna di queste cose. Ci sono bambini alti alti e altri bambini meno alti. Ci sono bambini con tanti capelli, bambini con meno capelli (li portano corti per essere più comodi) e anche bambini senza capelli perché sono molto piccoli. Alcuni bambini amano il movimento. Altri il riposo. Ci sono bambini differenti al mondo come i pesci nel mare o le nuvole nel cielo. Ognuno è speciale, a cominciare da te. E. Damon, I bambini del mondo, la Nuova Frontiera Junior

Rispondi.

› In che cosa credi di essere speciale? ...........................................................................................................................................................................

› Che cosa ti piace di te? ...........................................................................................................................................................................

› C’è qualcosa di te che non ti piace? ...........................................................................................................................................................................

› Come ti piacerebbe essere? ...........................................................................................................................................................................

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IO E GLI ALTRI

QUESTO SONO IO Ognuno di noi ha una storia, un nome, delle caratteristiche fisiche che lo rendono riconoscibile. La carta di identità è un documento che contiene informazioni che riguardano le persone e serve a riconoscerle tra tante altre.

Completa la tua carta di identità. Cognome Nome

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Sono nato/a a il

Incolla la tua foto o disegnati qui

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Abito a

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Indirizzo Altezza

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Colore dei capelli

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Colore degli occhi

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Segni particolari

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A casa confronta quello che hai scritto con i dati della tua carta di identità ufficiale. Che cosa manca?

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IO E GLI ALTRI

CONOSCIAMOCI MEGLIO Tutti noi abbiamo caratteristiche, gusti, abitudini, interessi che ci distinguono dagli altri. Tu come sei? Parliamo un po’ di te.

Disegna te stesso a figura intera e completa le frasi nei riquadri.

Mi piace ....................................................

Sono felice quando

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Non mi piace

Sono triste quando

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.................................................... ...................................................

Sport preferito ....................................................

....................................................

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Cibo preferito

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Mi arrabbio se

Ho paura di

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....................................................

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IO E GLI ALTRI

IL BELLO DI OGNUNO Ogni bambino è diverso dagli altri e proprio nel suo essere diverso sta la sua bellezza. Confrontarsi con gli altri ci fa scoprire abitudini, interessi e ci arricchisce, ci fa crescere, ci apre mondi sempre nuovi.

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, presentatevi ai compagni, come se fosse la prima volta che vi incontrate e parlate di voi.

RIFLETTI Dopo aver ascoltato la presentazione dei tuoi compagni, hai trovato delle cose in comune con loro? Che cosa vi rende diversi? Scrivi le tue impressioni. ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................

LA NOSTRA CLASSE Tutti insieme preparate un cartellone, sul quale ognuno di voi incollerà la propria foto e scriverà in poche parole le proprie caratteristiche e i propri interessi.

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IO E GLI ALTRI

IL TORNEO DI PALLONE In un bel paesino vivevano due bambini: Roberto e Ivan. Tutti i pomeriggi, dopo aver fatto i compiti, si allenavano a pallone nel piccolo campo dell’oratorio perché il torneo di calcio della scuola si sarebbe svolto dopo poche settimane. Litigavano sempre perché ognuno sosteneva di essere il più bravo a giocare e non permettevano a nessuno di allenarsi con loro. Roberto era il più veloce a correre. Ivan tirava lunghi e potenti tiri. La loro squadra “I Giaguari” arrivò senza problemi alla finale. Non c’era dubbio, Roberto e Ivan erano davvero dei fuoriclasse, i più bravi di tutta la scuola, ma questo non gli bastava. Nell’ultima e decisiva partita ognuno di loro voleva dimostrare di essere il migliore dimenticando di far parte di una squadra dove tutti si aiutano e diventano una cosa sola. Mancavano pochi minuti al termine della partita, che era ancora in pareggio 0-0, quando Roberto iniziò a correre con il pallone verso la porta. Ivan cercava in tutti i modi di impossessarsi del pallone, tutti e due volevano fare il goal della vittoria.

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IO E GLI ALTRI Ad un certo punto si mise davanti a loro Simone, un bambino della squadra avversaria, che venne travolto e buttato a terra. Il piccolo Simone si mise a piangere e tutti gli altri bambini iniziarono a ridere di lui. Solo in quel momento Roberto e Ivan si resero conto che il loro comportamento sciocco aveva ferito Simone, soprattutto nei sentimenti. Ivan aiutò Simone a rialzarsi e Roberto gli passò la palla. Simone corse verso la porta e segnò il goal che portò la sua squadra a vincere il torneo. Da quel giorno Simone divenne amico di Roberto e Ivan e tutti e tre, da veri amici, formarono l’attacco più forte di tutti i tornei. (dal WEB)

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni, partendo dalle seguenti domande come spunto di riflessione: Secondo te, come si comporta un vero amico? Ti è mai capitato di non comportati da amico? Ti sei mai sentito deluso da qualcuno?

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IO E GLI ALTRI

INSIEME, CHE FORZA! Noi siamo tutti diversi, ma se stiamo bene insieme diventiamo una squadra fortissima. Qual è la nostra forza? L’amicizia!

Giuramento dell’amicizia Tutti per uno, uno per tutti! È questo il patto che noi giuriamo nei giorni belli, negli anni brutti. Tutte le foglie da un unico ramo e tutti i fiumi in un solo mare, tutte le forze in un solo braccio e questo braccio ce la può fare. Voi ce la fate se io ce la faccio. Perché non resti più indietro nessuno: uno per tutti, tutti per uno. Bruno Tognolini

VERSO IL COMPITO DI REALTÀ La ricetta dell’amicizia

La ricetta dell’amicizia

In gruppo, immaginate di dover scrivere la ricetta della vera amicizia. Quali ingredienti occorreranno? Quale sarà l’ingrediente segreto e speciale? Discutetene insieme e realizzate un cartellone, che firmerete tutti, dopo aver letto il giuramento dell’amicizia.

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IO E GLI ALTRI

SARA E MATTIA C’era una volta una bambina di nome Sara che aveva cinque anni e viveva con la sua mamma e il suo papà in una casetta vicino al mare. Sara era una bambina felice, le piaceva molto andare a scuola e raccontava sempre ai suoi genitori quello che succedeva. Poteva giocare con i suoi amici in piscina e nel grande cortile della sua casa. Spesso poteva anche andare in vacanza con i suoi genitori e facevano bellissimi viaggi. Un giorno arrivò a casa sua un bambino più grande, Mattia. La mamma di Sara aiutava Mattia a studiare. A Mattia piacque molto la famiglia di Sara, si divertiva molto con loro e a scuola era migliorato molto. Sara chiese alla sua mamma: “Ma come mai Mattia sta sempre da noi?”. E la sua mamma le rispose: “Perché con noi è felice e così lo aiutiamo a studiare”. Mattia spesso giocava con Sara: a volte le faceva dei disegni colorati sulle mani e Sara si divertiva molto. A volte invece disegnavano Rispondi. insieme. › Com’è composta la tua A volte litigavano perché magari Sara vofamiglia? Hai fratelli o leva guardare un cartone animato e Mattia sorelle? un film però poi passava tutto e facevano › Secondo te, chi è pace. In fondo si volevano molto bene. Mattia? Perché è Questa storia è per spiegare che è bello arrivato a casa di Sara? poter aiutare gli altri anche se magari la › Come ti saresti sentito mamma non ha più tutto il tempo per te. al posto di Sara? E al Ma in compenso hai tanto altro affetto. posto di Mattia? (da www.tiraccontounafiaba.it)

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IO E GLI ALTRI

L’ALBERO GENEALOGICO DELLA MIA FAMIGLIA Ogni bambino è membro di una famiglia, che ha origini lontane nel tempo. L’albero genealogico ti aiuta ad andare indietro nel tempo, perché ti permette di ricostruire l’elenco degli antenati. Con l’aiuto dei tuoi genitori, ricostruisci l’albero partendo dal basso, inserendo il tuo nome e la tua foto e quella di eventuali fratelli o sorelle, poi quelli dei tuoi genitori, più in alto ancora quelli dei tuoi nonni.

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IO

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RACCONTA

Dopo aver completato il tuo albero, racconta alla classe la storia della tua famiglia.

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IO E GLI ALTRI

CLIL THE FAMILY

Leggi e collega ogni nome all’immagine corrispondente.

GRANDFATHER

MOTHER GRANDMOTHER

FATHER

DAUGHTER

SON

VIDEO

CANTA E BALLA CON

BABY SHARK 11


I DIRITTI DEI BAMBINI

LO ZIO DIRITTO

Rispondi.

› Perché il

bambino del brano era un “nessuno”? › Secondo te, chi era il Diritto che lo aiutò? › Che cosa fece subito per il bambino? › E tu, come avresti aiutato il bambino? 12

C’era una volta un bambino che non esisteva, o meglio, esisteva, ma nessuno la sua presenza al mondo conosceva: un piccolo tizio, solo “uno”. Chissà dov’era nato, e da che madre, addirittura il nome gli mancava, chissà se aveva dei parenti, un padre, o se aveva una casa in cui abitava. Sono possibili cose così? Si chiederà, incredula, la gente: e la risposta è, purtroppo, sì: ci son certi che non hanno niente. Perché era solo, e privo di tutto? Esattamente non si sa il motivo: forse perché talvolta il mondo è brutto, forse perché, talvolta, un po’ cattivo. Così lui c’era, ma era un “nessuno”, perché non basta, a uno, essere nato, se non lo chiama e lo ama qualcuno, e nel silenzio viene abbandonato. Ma qui, poiché gli era fatto un torto, venne in suo aiuto un certo Diritto, e disse: «No, questo non lo sopporto, non posso stare fermo, né star zitto!» Chi era quel Diritto? Un mago? Un re? Adesso non importa: l’importante era che esistesse, ed anche che facesse qualcosa per quel bambino. Ed ecco cosa fece: il bambino, che fino a quel momento era sperduto, ebbe un nome preciso: Agostino, ebbe casa e una famiglia, ebbe aiuto. Ora aveva un luogo, aveva gente, che lo chiamava, che lo conosceva, era persona effettivamente, adesso era qualcuno, e lo sapeva. Così la storia può ricominciare: «C’era una volta il piccolo Agostino che viveva in un posto in riva al mare, in una casa con un bel giardino…» R. Piumini, Lo Zio Diritto: la ballata dei diritti dell’infanzia, Giunti Progetti Educativi 2006


I DIRITTI DEI BAMBINI

ESSERE BAMBINO È UN DIRITTO! Essere bambino è un diritto: proprio qui è tutto scritto! Mi si deve rispettare, amare, far sporcare e studiare. Camminare nella natura, respirare l’aria pura. Se mi getto lì, nel fango non è mica un gran danno! Se mi inzacchero mani e piedi, anche se non me lo chiedi: ti farò un bel sorriso… lo vedrai sul mio viso! Silvia Buda

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni, partendo dalla lettura della poesia e dalle seguenti domande come spunto di riflessione: Che cosa è un diritto? Cosa significa avere diritto a qualcosa? Tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti?

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I DIRITTI DEI BAMBINI

CHE COSA SONO I DIRITTI? Ogni bambino ha dei bisogni che devono essere soddisfatti e a cui non deve rinunciare. Possiamo anche chiamarli diritti: sono qualcosa che ti spetta e che nessuno può toglierti. In particolare, i diritti dei bambini sono regole che i grandi devono impegnarsi a rispettare perché ad ogni bambino non manchi mai ciò di cui ha bisogno per crescere sano e felice, amato e rispettato.

E se fossero capricci? Il capriccio è un desiderio improvviso di qualcosa che non è necessario, perché spesso quello che vogliamo improvvisamente non è un bisogno vero. E voglio mangiare la marmellata, ma no, forse è meglio la cioccolata. Uffa, non voglio questo cappello, quello di Giorgio è molto più bello! Non voglio, non mi piace, per capirci, i tuoi non son bisogni ma capricci! Elenca nei riquadri quelli che pensi possano essere i capricci oppure i diritti di un bambino.

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DIRITTI

CAPRICCI

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I DIRITTI DEI BAMBINI

20 NOVEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI In questa giornata si ricordano i bambini e i ragazzi di tutto il mondo, soprattutto quelli di cui, ancora oggi, non vengono rispettati i diritti. Dobbiamo impegnarci ancora tanto per costruire un mondo a misura di bambino.

Perché proprio il 20 novembre? Perché proprio in quel giorno, nel 1989, fu firmata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. I rappresentanti di quasi tutti i paesi del mondo firmarono questo documento per far rispettare i bambini e garantire loro un futuro. Il documento è formato da vari articoli, ognuno dei quali spiega un diritto. Hai diritto di sapere quali sono i tuoi diritti: lo dice l’articolo 42!

I tuoi diritti sono tanti, ma cominciamo insieme a scoprire i principali.

L’UNICEF è un organismo internazionale, che ha lo scopo di proteggere, in ogni parte del mondo, i bambini che soffrono la fame, che sono ammalati, che vivono in paesi dove c’è la guerra.

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I DIRITTI DEI BAMBINI

I TUOI DIRITTI

Diritto a essere curato

Diritto ad avere una famiglia

Diritto a essere informato

Diritto a essere nutrito

Diritto all’uguaglianza e identità 16

Diritto al gioco


I DIRITTI DEI BAMBINI

Diritto alla vita e al nome

Diritto a esprimere le proprie idee

Diritto a una casa

Diritto all’istruzione

LAVORO DI GRUPPO Di cosa hanno bisogno i bambini per vivere bene? Discutetene in classe e scrivete le vostre opinioni su un cartellone.

RACCONTA E DISEGNA Secondo te, quale diritto non è stato nominato? Scrivilo e illustralo nel riquadro.

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I DIRITTI DEI BAMBINI

LA PAROLA AI BAMBINI Amami e proteggimi.

Quando parlo, ascoltami!

Rispetta le mie idee.

Sì al gioco, no al lavoro!

Queste frasi brevi ma chiare si chiamano slogan. Hanno lo scopo di attirare l’attenzione e di invitare le persone a pensare.

ORA TOCCA A TE! Pensa ad uno slogan su uno dei diritti dei bambini, poi scrivilo in stampatello su un cartoncino ed appendilo, insieme a quelli dei tuoi compagni, nei corridoi della scuola. Ricordati di scrivere il tuo nome, perché il nome è il primo diritto di ogni bambino.

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I DIRITTI DEI BAMBINI

LA MARCIA DEI DIRITTI Un-due, un-due, un-due, un-due. È la marcia dei diritti dei bambini. Della Carta dei Diritti dei bambini… Marsch! Ho aperto un libricino ed ho letto che un bambino da mangiare non ce l’ha. E c’è chi non ha da bere con il rischio di morire: senza acqua come fa? Ma come fanno, io non ci credo. Non si può fare, io non ci credo. [...] I diritti sono di tutti, l’ha spiegato la maestra c’è una carta scritta apposta per difendere i bambini. Tutti i capi delle nazioni hanno fatto le riunioni: hanno detto e hanno scritto sui diritti dei bambini. Allora perché? Allora perché? Ascolta e canta tutta la canzone con i tuoi compagni.

VIDEO

VERSO IL COMPITO DI REALTÀ Il lapbook dei diritti Abbiamo parlato solo di alcuni dei tanti diritti dei bambini. Con l’aiuto dell’insegnante, scoprine altri e, con i tuoi compagni, raccogliete i più importanti in un lapbook.

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IO E L’AMBIENTE

LA STORIA DI MAMMA NATURA La scuola dell’infanzia MilleColori sorgeva in un meraviglioso parco, pieno di fiori colorati e tanti maestosi alberi verdi. Accanto, passava un piccolo ruscello, dove scorrevano acque cristalline, mentre il sole splendeva alto nel cielo. L’ambiente era così bello che pareva uscito da qualche dipinto. I bambini non facevano nemmeno più caso a quello splendido paesaggio, anzi, capitava pure che qualche bimbo più piccino gettasse per terra la carta della merenda, invece di metterla nell’apposito cestino. Un mattino di primavera, gli alunni della scuola erano più vispi del solito. Uscirono dalla porta d’ingresso come cavalli imbizzarriti, gettarono tutte le cartacce sul prato, e qualcuno, arrivò ad afferrare qualche ramo di albero fino a spezzarlo. Quel brutto giorno, Mamma Natura si arrabbiò a tal punto da decidere di riprendersi tutti i suoi colori. Mandò sulla terra una forte pioggia che iniziò a lavare piano piano tutto il paesaggio circostante la scuola MilleColori: il sole sbiadì, il cielo si riempì di nuvole scure, i fiori sbiadirono fino a diventare grigi, il prato diventò grigio, gli alberi e pure l’acqua del piccolo ruscello si tinse di un grigio scuro. Quando i bambini uscirono all’aperto, si resero ben conto di ciò che era successo. 20


IO E L’AMBIENTE – Ma qui è diventato tutto grigio! – esclamò un primo bimbo. – Dove sono andati i bei colori dei fiori? – disse un secondo bambino. Tutto intorno rimase così, il giorno seguente anche, e pure la settimana successiva. Finché i piccoli iniziarono a comprendere che forse Mamma Natura si era arrabbiata con loro perché non la rispettavano. – Mamma Natura! Ti preghiamo! Fai ritornare tutto come prima, abbiamo capito di aver sbagliato! – gridarono i piccoli con il nasino rivolto verso il cielo. Qualcuno iniziò a piangere e singhiozzare. Mamma Natura si intenerì e decise di dare loro un’altra possibilità. Rimandò a terra una pioggia leggera, comparve l’arcobaleno, che iniziò a diffondere i suoi colori al paesaggio: il prato si ritinse di un bel verde smeraldo, i fiori di rosso e arancione, gli alberi di un verde più scuro, l’acqua del ruscello azzurra, il sole riprese il suo giallo oro e il cielo ritornò terso. I bambini sorrisero. Da quel giorno compresero l’importanza del rispetto della natura e dell’ambiente e non gettarono mai più una carta per terra.

Rispondi.

› Com’era il

paesaggio intorno alla scuola dell’infanzia MilleColori? › Come si comportarono i bambini? › Come reagì Mamma Natura? › Che cosa vuol farci capire questo racconto?

SCRIVI

Immagina di essere al posto dei bambini del racconto. Invece di piangere e supplicare, che cosa avresti fatto per farti perdonare da Mamma Natura?

Rita Bimbatti, www.tiraccontounafiaba.it

DISEGNA

Fai un bel disegno che rappresenti il paesaggio del racconto senza i colori della natura.

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IO E L’AMBIENTE

LA TERRA SI È SENTITA MALE La Terra si è sentita male, all’improvviso ha smesso di girare, è debole, triste, molto stanca, sussurra: – L’ossigeno mi manca, hanno bruciato i boschi, le foreste, l’aria che mi protegge, che mi veste, i fiumi, i mari hanno avvelenato, ho il cuore che non regge, si è ammalato! – Dice il Sole alla Luna: – Che facciamo? La nostra amica come la curiamo? – – Che fare? – si chiedono le stelle chiamando in cielo, tutte le sorelle. Grida un bambino: – Ti proteggeremo, alberi, piante, noi semineremo, puliremo i fiumi, i laghi, il mare, ti prego, Terra, continua a girare. La Terra commossa dal dolore dei bambini, del cielo, delle viole, riprende a girare piano piano, e saluta il Sole, da lontano. Erminia Dell’Oro

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni, partendo dalla lettura della poesia e dalle seguenti domande come spunto di riflessione: Perché la Terra si è ammalata? Che cosa possiamo fare per aiutarla a guarire? Siamo troppo piccoli per fare qualcosa?

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IO E L’AMBIENTE

I RIFIUTI Tutti noi produciamo continuamente dei rifiuti, a volte senza nemmeno rendercene conto. I rifiuti non danneggiano il pianeta Terra solo oggi, ma creano danni soprattutto per le future generazioni, che non potranno poi godere di tutte le nostre risorse. Molti tra i piĂš comuni rifiuti impiegano tanto tempo a degradarsi. Osserva, leggi e rifletti.

Quotidiano 6 settimane

Vetro oltre 1000 anni

Cartone del latte 1-5 mesi

Alluminio 20-100 anni

Chewing gum 5 anni

Pannolino 200-500 anni

Sigaretta 1-2 anni

Pile 200 anni

IL DIARIO DEI RIFIUTI Con i tuoi compagni, stabilisci un giorno in cui tutti terrete il diario di rifiuti. Di cosa si tratta? Semplice! Annota su di un taccuino tutto ciò che getti nel contenitore della spazzatura da quando ti svegli fino a quando vai a dormire. Confrontati poi con i tuoi compagni e verificate quanti rifiuti avete prodotto in un solo giorno.

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IO E L’AMBIENTE

LA REGOLA DELLE 3 R Ognuno di noi produce circa un chilo e mezzo di rifiuti al giorno. Sommate questo peso a quello di tutti i membri della vostra famiglia e pensate che un anno è formato da 365 giorni. Ogni anno produciamo montagne di rifiuti che rischiano di soffocare il nostro pianeta. Che cosa possiamo fare per evitare l’accumulo di rifiuti? Ci sono tre parole magiche da opporre alla R di “rifiuti” e sono Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.

RIDURRE

Ci serve davvero tutto quello che compriamo? È difficile rinunciare alle nostre abitudini, ma possiamo sforzarci e acquistare prodotti non imballati, come frutta e verdura sfusa. Per la spesa possiamo utilizzare sacchetti di stoffa invece che quelli di plastica usa e getta. Invece di bere acqua dalle bottiglie di plastica, potremmo bere acqua dal rubinetto e portare con noi una pratica borraccia da riempire all’occorrenza. Sono solo tanti tra i piccoli gesti che potremmo compiere per proteggere l’ambiente.

RIUTILIZZARE

Spesso buttiamo via abiti che sono ancora in buone condizioni solo perché ci siamo stancati. Potremmo scambiarli con i nostri amici o donarli ad enti di beneficenza che aiutano le persone bisognose. Lo stesso vale per i giocattoli, i libri, i mobili e tutto ciò che potrebbe essere utile ad altre persone. Altre volte gettiamo via un oggetto perché non può più essere utilizzato, ma, con un pizzico di fantasia, potremmo trasformarlo e usarlo ancora: un barattolo di latta può diventare un portapenne da scrivania, un vasetto per una piantina… 24


IO E L’AMBIENTE RICICLARE

Molti tra i materiali di cui sono costituiti i rifiuti possono essere recuperati per dare vita a nuovi oggetti riciclati, risparmiando così risorse naturali per realizzarne di nuovi e riducendo la quantità di rifiuti. Per riciclare e recuperare i rifiuti bisogna attuare la raccolta differenziata, cioè selezionare ciò che si può riciclare: umido, carta, vetro, plastica e alluminio.

GIOCHIAMO AL MERCATINO DELL’USATO Organizza con i tuoi compagni, con l’aiuto dell’insegnante, un mercatino di oggetti usati, ancora in buone condizioni. Ognuno porterà qualche oggetto (un giocattolo, un libro, un cappellino…) e lo scambierà con un altro oggetto esposto. Lunga vita ai nostri oggetti!

L'ANGOLO DELLA CREATIVITÀ Portate a scuola una vecchia bottiglia di detersivo, ben pulita. Con l’aiuto dell’insegnante, decoratela e trasformatela in un vaso, in cui metterete del terriccio e pianterete dei semini. Curate la nascita e la crescita delle piantine e abbellite la scuola creando un “angolo di verde”.

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni e proponete le vostre idee per ridurre la produzione di alcune tipologie di rifiuti.

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IO E L’AMBIENTE

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Pensare di gettar via i rifiuti da qualche parte nell’ambiente è facile ma scorretto, perché i rifiuti abbandonati nell’ambiente possono inquinare l’acqua, l’aria e il suolo, e nuocere gravemente alla salute dell’uomo, degli animali e delle piante. Fare la raccolta differenziata è un comportamento molto importante da tenere, per proteggere noi stessi e la vita del nostro pianeta Terra. Cosa bisogna fare dunque?

FAI LA DIFFERENZA! Comincia già in casa a dividere i rifiuti in contenitori diversi per ogni tipologia: umido, carta, vetro, plastica e alluminio. Non mescolare le cose da buttare. Ricordati di schiacciare bottiglie di plastica, cartoni, lattine, in modo che siano poco ingombranti. Non rompere le bottiglie o i barattoli di vetro, perché i cocci sono taglienti e pericolosi. Attenzione alle pile! Non possono essere riciclate perché contengono materiali nocivi per l’ambiente. Vanno dunque conservate e poi gettate nelle apposite colonnine. Quando infine getti i sacchetti, stai ben attento a depositarli nel contenitore giusto. Rispondi.

› › › › 26

Ti capita mai di vedere rifiuti abbandonati in strada? Nella tua città fate la raccolta differenziata? In casa chi si occupa dei rifiuti? Sei abituato a gettare i rifiuti in contenitori separati o se ne occupano i tuoi genitori?


IO E L’AMBIENTE ADESSO PROVA TU! Collega con una freccia ogni rifiuto all’apposito contenitore.

CARTA

PLASTICA E

VETRO

UMIDO

ALLUMINIO

CRUCIPUZZLE Cerchia le seguenti parole: umido, carta, vetro, cartone, pile, lattina, plastica.

L

F

A

R

E

L

P

C

A

U

M

I

D

O

I

A

T

C

A

R

T

A

L

R

T

A

D

I

F

F

E

T

I

V

E

T

R

O

E

O

La frase è

N

R

E

N

Z

A

C

N

.............................................................

A

I

A

I

U

T

A

E

.............................................................

P

L

A

S

T

I

C

A

› Con le lettere

rimanenti formerai una frase. Quale?

.............................................................

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IO E L’AMBIENTE

CLIL THE 3 R

REDUCE

REUSE

CANTIAMO INSIEME

THE 3 R SONG Three it’s a magic number Yes it is, it’s a magic number Because two times three is six And three times six is eighteen And the eighteenth letter in the alphabet is R We’ve got three R’s we’re going to talk about today We’ve got to learn to Reduce, reuse, recycle Reduce, reuse, recycle Reduce, reuse, recycle Reduce, reuse, recycle 28

VIDEO

RECYCLE


IO E L’AMBIENTE

L’ACQUA È VITA Se non esistesse l’acqua, sul nostro pianeta non ci sarebbe nemmeno la vita. Tutti gli esseri viventi ne hanno bisogno: l’uomo, gli animali, le piante. La presenza dell’acqua fa cambiare aspetto al paesaggio e di conseguenza cambia la vita degli esseri viventi che popolano quella parte del mondo. Già, perché forse non sai che ci sono Paesi del mondo in cui l’acqua è molto scarsa ed è difficile vivere. A noi sembra incredibile. Ci basta aprire un rubinetto e vediamo scorrere l’acqua liberamente, limpida e fresca. La usiamo per soddisfare tutti i nostri bisogni: bere, lavarci, fare le pulizie, innaffiare le piante. Osserva e rispondi.

› Che differenza noti

tra i due paesaggi? Secondo te, in quale dei due ambienti l’acqua è scarsa?

L’acqua Amo l’acqua, quando è fiume, quando è lago, quand’è mare, quand’è neve, quand’è pioggia ed i fiori fa spuntare. Senza l’acqua non c’è vela, non c’è albero, né fiore, non c’è pesce, né corallo, niente vive, tutto muore.

RIFLETTI Che cosa vuol farci capire questa poesia? Pensaci e confronta le tue idee con quelle dei tuoi compagni.

Scarry Jackson

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IO E L’AMBIENTE

FILASTROCCA DELL’ACQUA DI TUTTI Viva l’acqua che è di tutti lava i visi belli e brutti lava i piedi e anche le mani di tutti gli esseri umani. Viva l’acqua che è comune e tirando su la fune sale l’acqua su dal pozzo così bevi se hai il singhiozzo. Viva l’acqua che disseta scorre liscia come seta dalla bocca fino a lì dove poi… si fa pipì.

Viva l’acqua che solleva chiunque ha sete e se la beva di sorgente o rubinetto è anche meglio del chinotto! Viva l’acqua che è preziosa più di ogni altra cosa può valer più d’un diamante e non deve costar niente. Viva l’acqua che è di tutti bimbi, piante, rospi e gatti dei giganti e dei serpenti tutti gli esseri viventi. filastrocchediviola.blogspot.com

SCRIVI

In coppia, provate ad aggiungere una strofa alla filastrocca cominciando con “Viva l’acqua…”

L’acqua è un bene prezioso, infatti viene detta Oro Blu. Per noi che la usiamo ogni giorno, è difficile credere che in un futuro non tanto lontano l’acqua possa esaurirsi, eppure gli studi degli scienziati dimostrano che è così: l’acqua è una risorsa limitata.

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IO E L’AMBIENTE

RISPARMIAMO L’ACQUA! Cosa possiamo fare noi per evitare di sprecare acqua? Ecco alcuni semplici accorgimenti. Raccogli l’acqua piovana Quando piove, raccogli l’acqua in un contenitore e riutilizzala per innaffiare le piante.

Per lavarti fai la doccia Se fai il bagno, usi almeno il doppio dell’acqua usata per una doccia.

Chiudi il rubinetto Chiudi sempre il rubinetto quando non usi l’acqua. Chiudilo anche mentre spazzoli i denti.

Controlla il rubinetto Chiedi ai tuoi genitori di controllare periodicamente se i rubinetti gocciolano.

Lava frutta e verdura in una bacinella Puoi lavare i cibi in ammollo e usare l’acqua corrente solo per sciacquarli.

Dal 1992, ogni anno, il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua. Lo scopo è quello di invitare le persone a riflettere sull’importanza dell’acqua, un bene prezioso e sempre più raro. È anche un’occasione per ricordare ai grandi di essere un buon esempio per i bambini, evitando gli sprechi. 31


IO E L’AMBIENTE

GIUSTO O SBAGLIATO? Osserva le immagini e colora solo quelle che mostrano un corretto uso dell’acqua. Poi spiega a voce l’azione compiuta.

ORA TOCCA A TE! Quali altri accorgimenti si potrebbero trovare per risparmiare acqua? Prova a pensarci e con i tuoi compagni prepara dei volantini da distribuire a scuola per invitare tutti ad un corretto utilizzo dell’acqua.

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IO E L’AMBIENTE

L’AMICO ALBERO Il giorno in cui son nata, il mio papà sembrava pazzo di felicità con tutto l’entusiasmo di un bambino piantò un bell’albero in mezzo al giardino. Passarono gli anni e all’improvviso un dì l’amico albero parlò così: Sono l’aria che respiri, sono nave in mezzo al mare. Sono trave del tuo tetto sono legno del tuo letto. Sono bosco che protegge da una grande nevicata la valanga è mia nemica tante volte l’ho fermata. Ricordate, ricordatevi bambini: Rispettate gli alberelli, li dovete sempre amare come fossero fratelli. Sono carta del tuo libro sono fiamma del camino. Il mio legno dà la voce allo corde del violino. Sono frutta nel tuo piatto nella chiesa sono fiore. Son radice nella terra che non deve più franare. Ricordate, ricordatevi bambini: Rispettate gli alberelli, li dovete sempre amare come fossero fratelli. Da www.zecchinodoro.org

VIDEO

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, dopo aver ascoltato la canzone e letto insieme il testo, condividete le vostre riflessioni sull’importanza degli alberi. Ecco alcune domande di spunto: Perché l’albero è nostro amico? Che cosa ci dona? Che cosa facciamo noi per gli alberi?

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IO E L’AMBIENTE

AIUTIAMO IL BOSCO! Una mattina Nonno Albero sentì in lontananza dei lamenti e poi dei fastidiosi brontolii. Lì per lì non capì che cosa stesse accadendo ma quando avvertì il crac dei rami che si spezzavano, comprese che i boscaioli stavano per abbattere gli alberi al di là del burrone. Nel bosco si sentì un gran frusciare: – Fru! Fru! Fru! –. – Sveglia! Sveglia! – li esortò Nonno Albero, – Il bosco è in pericolo! Bisogna fare qualcosa! –. In pochi minuti ci fu un gran fermento. Gli animali uscirono dalle loro tane, guardandosi assonnati e cercando di comprendere che cosa stava succedendo. Presto si accorsero che Nonno Albero si agitava e brontolava e accorsero attorno a lui: lo scoiattolo, il riccio, il picchio, il passero e molti altri. – Il nostro ambiente è in pericolo! I boscaioli stanno tagliando i nostri amici alberi! E fra non molto raggiungeranno anche noi! –. – Oh! – esclamarono in coro gli animali. – Bisogna agire immediatamente, ma occorre trovare un’idea brillante! – disse Nonno Albero. Si alzò un gran vociare, ma nessuno trovava la soluzione giusta. Poi si udì una vocina bisbigliare su un ramo di Nonno Albero e tutti videro il gufetto Betto che cercava di attirare l’attenzione per avere un po’ di silenzio: – Signori miei, qui l’unica cosa da fare è affrontare questi uomini. Parlare con loro ricordando quanto sono importanti gli alberi, forse questo li farà tornare a casa. Gli alberi non sono solo la nostra casa, ma offrono alla terra l’ossigeno di cui gli uomini hanno bisogno per sopravvivere! Non dovrebbero sprecare questa risorsa! –.

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IO E L’AMBIENTE Gli abitanti del bosco capirono che quelle del gufetto erano parole sagge e lo mandarono dai boscaioli a spiegare le loro ragioni, in modo da riuscire a interrompere il terribile lavoro. Betto volò in un battibaleno dagli uomini. Usò il loro linguaggio per farsi capire e loro restarono perplessi e sconcertati. Nessuno li aveva mai messi di fronte a questa realtà e ai rischi che correvano nel distruggere la natura. Per quella volta il loro bosco fu salvo, ma – chissà quanti altri rischiano di essere distrutti – pensava Betto mentre volava rapido per tornare a casa. (dal WEB)

Rispondi.

› Perché Nonno

Albero è preoccupato? Che cosa dice agli animali? Cosa decidono di fare i piccoli abitanti del bosco? Che cosa pensa Betto, dopo aver parlato con gli uomini? Racconta.

› Immagina che

Betto non sia riuscito a convincere gli uomini. Che cosa potrebbe accadere agli animali? Che ne sarà degli alberi e delle piante? Illustra.

› Come immagini che sia Nonno Albero? Disegnalo insieme ai suoi amici animali.

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IO E L’AMBIENTE

A COSA SERVE UN ALBERO? La chioma di un piccolo albero produce la quantità di ossigeno di cui ha bisogno un uomo ogni giorno. Pulisce l’aria, catturando, con le sue foglie, le sostanze inquinanti. Offre riparo dai forti venti, dalla pioggia e dai rumori. Crea ombra e quindi ci dà il fresco in estate.

Le sue radici trattengono il terreno come una mano robusta, impedendo le frane.

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IO E L’AMBIENTE Le foglie in autunno danno nutrimento al suolo. Con i suoi colori e le sue forme abbellisce i paesaggi. Ha un ruolo importante nel ciclo dell’acqua.

Fornisce case, riparo e cibo agli animali.

Rispondi e disegna.

› Quali prodotti l’uomo ricava dagli alberi?

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IO E GLI ANIMALI

Rispondi alle domande e condividi le risposte con i tuoi compagni.

› Nella tua casa vive

qualche animale? Descrivilo. › In che modo ti prendi cura di lui? › Se non hai un animale, ti piacerebbe averne uno? Quale?

FACCIAMO UN'INDAGINE Guidati dall’insegnante, fate un’indagine per scoprire l’animale che ciascuno di voi vorrebbe avere in casa e riportate i dati in un istogramma.

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AMICO CRICETO Piccolo, indifeso, con il pelo setoso e morbido… Come si fa a resistere alla tentazione di averne uno? Il senso di tenerezza che suscita è grande, ma non dobbiamo dimenticare che, nonostante l’aspetto che ricorda quello di un peluche, un criceto è un essere vivente (e non un giocattolo!) da rispettare e amare, anche se non dobbiamo aspettarci da lui le stesse dimostrazioni d’affetto che si hanno da un cane o da un gatto. Prima di tutto, bisogna quindi pensare al suo benessere, che è fatto di momenti di solitudine nella sua gabbia, in cui ha voglia di essere lasciato in pace, ma anche delle nostre attenzioni e quindi delle cure che possiamo dedicargli. Quando gli diamo da mangiare lo “sorvegliamo” per essere certi che vada tutto bene e puliamo la gabbia. E non solo il primo giorno, ma per tutto il tempo che dividerà con noi. Bruno Tenerezza, Il mio…Criceto, Dve


IO E GLI ANIMALI

GLI ANIMALI DA COMPAGNIA Sono gli animali che possiamo far vivere nella nostra famiglia. Alcuni di loro, come il cane e il gatto, sono abituati al rapporto con l’uomo e possono imparare semplici regole di comportamento, anche se bisogna educarli. Il rispetto e l’amore verso il nostro animale devono essere reciproci, così da evitare rischi per la nostra incolumità e quella dell’animale.

Non tirarmi i peli, la coda, i baffi!

Non fare dispetti o giochi pericolosi!

Non stringermi o abbracciarmi troppo forte!

Non colpirmi!

Disegna il tuo animale preferito nel riquadro e completa la scheda informativa.

Nome: ......................................................................

Cibo preferito: ......................................................................

Caratteristica particolare: ......................................................................

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IO E GLI ANIMALI

AMICI PER LA PELLE, COMPAGNI PER LA VITA Gli animali sono creature di questa terra, sono nostri fratelli e quindi non si devono considerare oggetti a nostra disposizione. Sono esseri viventi che hanno capacità di amare e di soffrire e quindi hanno bisogno di rispetto e di aiuto.

Se devi andare in vacanza, non abbandonarmi. Se non puoi portarmi con te, affidami a persone fidate o a pensioni per animali che mi accudiranno fino al tuo ritorno. Fammi visitare la pensione qualche giorno prima delle vacanze, perché io possa conoscere questo posto nuovo e abituarmi, anche se sentirò tanto la tua mancanza.

LO SAPEVI CHE... Per viaggiare all’estero con un animale serve il passaporto, proprio come per le persone. Se ne occupa la ASL (Azienda Sanitaria Locale) su richiesta del proprietario.

LAVORO DI GRUPPO Con l’aiuto dell’insegnante, preparate un cartellone che illustri come prendersi cura correttamente dei nostri amici animali.

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IO E GLI ANIMALI

LE RANE Ornella ha portato a scuola due rane e le abbiamo messe in un vaso, con un sasso e dell’acqua. Nuotano come fa l’uomo, agitando le zampe, poi scendono sul fondo. Ogni tanto, però, salgono sul sasso a respirare e stanno diritte come burattini. In primavera nei prati ce ne sono tante. La sera gracidano tutte insieme e fanno il concerto. Non riusciamo a procurare loro il nutrimento adatto, perciò stasera le liberiamo, perché la nostra legge dice: “Non bisogna far morire nessun animale prigioniero”. Mario Lodi

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni, partendo dalla lettura del racconto e dalle seguenti domande come spunto di riflessione: Perché i bambini decidono di liberare le rane? Credi che si siano comportati correttamente? Che cosa avresti fatto al loro posto? Colora il disegno.

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IO E GLI ANIMALI

ANIMALI IN CATTIVITÀ Ancora oggi molti animali vivono lontani dal loro habitat naturale e per di più in cattività. Vivono infatti negli zoo, nei delfinari, nei circhi. Anche se vengono loro garantiti cure e cibo a sufficienza, sono privati del diritto più importante: la libertà.

SCRIVI

Immagina di essere al posto di un elegante delfino, rinchiuso in un’enorme vasca, o di un fiero leone, circondato dalle sbarre di una gabbia. Che cosa sogneresti?

IL GIOCO DEL SE FOSSI… Seduti in cerchio, a turno l’insegnante vi chiederà come vi sentireste se foste un animale in cattività. Di volta in volta l’insegnante cambierà animale. Annotate le vostre risposte e tutti insieme realizzate alla fine con esse un cartellone.

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IO E GLI ANIMALI

CLIL

PETS AND WILD ANIMALS Cerchia in blu gli animali domestici (PETS) e in rosso quelli selvaggi (WILD ANIMALS).

Colora il riquadro della parola corrispondente all’immagine.

lion

tiger

dog

elephant

snake

rhino

mouse

cat

bird

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IO E IL CIBO

QUANDO ERO PICCOLA Quando ero piccola, facevo un sacco di storie per il cibo: potendo avrei mangiato soltanto patate fritte e cioccolata, ma visto che non mi era permesso, mangiavo solo pane e formaggino, pasta al burro e poche altre cose di questo tipo... A volte mi costringevano a mangiare una bistecca e allora passavo lunghe ore davanti al piatto, mentre la mia faccia tonda si allungava per la tristezza. Quando andavo a scuola si mangiavano piatti terrificanti, come minestra di sedano e fettine di carne durissima, impossibili da masticare. Per cavarmela mi sedevo sempre vicino a una bambina di nome Rosanna, molto distratta e di buon appetito. Le mettevo la mia fettina nel piatto e lei la mangiava tutta senza accorgersi di nulla. Per la minestra, invece, non c’era nulla da fare: dovevo tapparmi il naso e mandarla giù. Nicoletta Costa, Quando avevo la tua età, Bompiani

Rispondi alle domande e condividi le risposte con i tuoi compagni.

› Come si comporta a tavola la bimba protagonista del racconto? › Tu di solito mangi di tutto? Preferisci mangiare sempre le stesse cose? › Che cosa non riesci proprio a mangiare?

DISEGNA

Ritaglia immagini dei tuoi cibi preferiti da riviste o volantini pubblicitari e crea un collage con esse.

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IO E IL CIBO

LA FABBRICA DEL CIBO Il nostro corpo assomiglia a una fabbrica dove lavorano tanti operai, con i lavori sempre in corso. Infatti è formato da tanti componenti che vivono e svolgono un compito. Per avere la forza di farlo hanno bisogno di rifornimenti sempre nuovi. Dove trovano questi rifornimenti? Nel cibo che mangiamo! In questo modo, il nostro corpo può crescere, essere attivo, mantenersi in vita. Mangiare è necessario fin dalla nascita per diventare grandi, per mantenerci vivi e per non andare dal dottore. Noi bambini poi siamo sempre in movimento! Noi possiamo muoverci e giocare perché ricaviamo dalla pasta, dalla carne e da tutti gli alimenti (cibo) la forza (energia) necessaria per farlo. Non si può restare senza cibo a lungo, perché poi ci mancano le forze e non riusciamo a fare nulla, diventiamo tristi e deboli. Adatt. da Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Papà, mamma, oggi cucino io!

CIRCLE TIME In cerchio, guidati dall’insegnante, condividete le vostre riflessioni sull’importanza del cibo. Ecco alcune domande di spunto: A cosa serve il cibo? Che cosa mangi di solito? Quante volte al giorno mangi? Qual è il tuo piatto preferito?

SCRIVI

Prova a continuare la seguente filastrocca:

Che tu giochi, studi, cammini, bruci energia come tutti i bambini. Hai bisogno per saltare

..........................................................................… ..........................................................................… ..........................................................................…

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IO E IL CIBO

FRUTTA DI STAGIONE Mangiare la frutta è molto importante, perché contiene le vitamine e i sali minerali, che ti aiutano a stare in forma e a difenderti dalle malattie. Non tutti sanno però che è importante consumare la frutta nella sua stagione, perché, seguendo il ritmo della natura, in quel periodo dell’anno quel tipo di frutto è più ricco delle sostanze di cui abbiamo bisogno. Collega ogni frutto alla stagione in cui matura. Se hai dei dubbi, confrontati con l’insegnante o con i compagni.

INVERNO

PRIMAVERA

ESTATE

AUTUNNO 46


IO E IL CIBO

MENÙ A COLORI Per mantenersi in buona salute è necessario nutrirsi in modo equilibrato. Questo significa che bisogna mangiare un po’ di tutto. Quindi, anche se prediligi i cibi dolci, non devi esagerare; è importante che tu mangi anche cibi aspri o aciduli come gli agrumi e lo yogurt. I gusti vanno educati e cambiano nel tempo. Se assaggiassi ora il latte materno o il latte in polvere di cui ti nutrivi appena nato, lo troveresti nauseante. Prova ad assaggiare alimenti diversi, anche se pensi che non ti piacciano, magari poi ti accorgerai che sono buoni. Così, scoprirai nuovi cibi e sapori affinché la tua dieta sia sana e variegata. Intanto, per variare in modo equilibrato, prova a seguire una semplice regola: ogni giorno cerca di assumere cibi di diversi colori. Se verso sera ti accorgi di non aver mangiato nulla di bianco, mangia una banana o una mela, se ti manca il colore rosso mangia i pomodori o le fragole. Se da giorni non mangi nulla di arancione, mangia le carote o fatti preparare una buona zuppa di zucca. Per i viola, ci sono melanzane, prugne e frutti di bosco. Non dimenticare mai il colore verde: le verdure! Adatt. da www.vivacemente.org

CHEF PER UN GIORNO

Colazione ................................................................................. ........................................................................................................

Spuntino .................................................................................. ........................................................................................................

Inventa un menù rispettando i colori che ti indichiamo e scrivilo nei riquadri:

Pranzo ....................................................................................... ........................................................................................................

Merenda .................................................................................... ........................................................................................................

Cena ............................................................................................ ........................................................................................................

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IO E IL CIBO

E TU COME MANGI? Completa.

› A colazione di solito ……………………………………………………………………………………. › A merenda mangio ……………………………………………………………………………………. › In famiglia pranziamo verso le …………… e la pietanza che preferisco è …………………………………………………………………

› Di pomeriggio, intorno alle …………, faccio merenda con ……………........……… › Di sera ceniamo verso le ………… e mangiamo ……………………………………………........… › La pietanza che non mangio mai a cena è …………………………………………………… Rispondi con una X.

› Aiuti i tuoi genitori a preparare i pasti? Sempre A volte Mai › Mentre consumi i pasti, guardi la televisione? Sempre A volte Mai › Quando la famiglia è riunita a tavola, parlate tra di voi? Sempre A volte Mai › Che cosa fate con il cibo avanzato? Lo buttiamo Lo conserviamo Lo ricicliamo in altre ricette

LA RICETTA DEL GIORNO DOPO

Intervista uno dei tuoi genitori o dei tuoi nonni e chiedi loro di rivelarti una ricetta realizzata con gli avanzi di altri cibi. Scrivi gli ingredienti e il procedimento sul quaderno.

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