Numero 8 m5s comune di genova

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COMUNE 5 STELLE Paolo Putti M5S Genova

n° 8

Genova

ABBIAMO FATTO UN PATTO CON LA TENACIA La prima cosa che mi viene da dire a mente fredda dopo avere sofferto una notte insonne guardando i risultati elettorali è: SCUSATE! mi rivolgo a quegli elettori che non sono andati a votare scusandomi se non abbiamo saputo ancora conquistarci la loro fiducia, comunicargli che possono riprendere a votare per qualcuno che ,umilmente ma con determinazione, persegue l’interesse della città e della sua comunità. 
Scusateci vuole dire che dobbiamo fare ancora più incontri con i cittadini in difficoltà nei quartieri, che dobbiamo fare ancora di più forti pressioni sul governo perché tuteli le grandi imprese genovesi ( prima sostenute dal PD come serbatoio di voti e di “careghe” ora scaricate e svendute alle multinazionali per coprire le proprie inefficienze

INFORMAZIONI DAL COMUNE 5 STELLE

Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ed. Genova, a cura del M5S Genova, Via Garibaldi 14 (art.2 comma 1 l.47/1948). La redazione di questo foglio di Informazione lavora nel MeetUp Amici di Beppe Grillo Gruppo Storico 5 Stelle http://www.meetup.com/Genova-AmicidiBeppeGrilloGenova/

Questo foglio è di libera diffusione e può essere liberamente stampato, copiato, pubblicato, ecc. https://www.facebook.com/movimento5stellegenova www.Genova5stelle.it @Genova5stelle

politiche), dobbiamo incontrare ancora di più uno per uno i tanti commercianti messi in ginocchio dal sostegno indiscriminato alla grande distribuzione (a cui ancora oggi si concedono ampi spazi sacrificando interi quartieri e centri di via), dobbiamo sostenere i piccoli artigiani per i quali non vengono fatte politiche di supporto e valorizzazione ( un piano energetico comunale per aiutare le famiglie e gli artigiani edili, la valorizzazione del Made in Italy, una politica di marketing forte sul turismo ), dobbiamo riuscire ad ascoltare il grido di difficoltà degli insegnanti e delle famiglie che sempre più faticano ad accompagnare i propri figli nel difficile compito di crescita trovandosi contrapposti alle richieste di una società che se non appari, se non freghi o non consumi ti dice che NON ESISTI, dobbiamo ancora di più forzare la giunta ed il governo ad investire in quello che può fare crescere realmente le persone: istruzione, salute, sanità, ricerca, cultura che sono le basi per sostenere le nuove generazioni... l’elenco è lungo ma questo ci chiedete e questo dobbiamo fare, scusateci ancora.

Assuntami la responsabilità come è giusto verso chi non abbiamo ancora a pieno convinto, credo sia giusto ringraziare chi ci ha sostenuto , o meglio chi ha coraggiosamente scelto di condividere con noi ( con forme diverse di partecipazione) il compito di restituire la dignità ed i diritti ai genovesi GRAZIE avete saputo resistere ad una televendita costante nei media del prodotto Renzi, ai paggi di corte e ai trovatori di buona parte della carta stampata che hanno cantato gli inni per mesi del Reggente di Firenze e della sua Lobby di potere, lo so è duro non spegnere il pensiero ed

abbandonarsi dolcemente all’oblio che da anni ci viene richiesto : “ non pensare ( ci dicono), non ne vale la pena, penso io a tutto, pensa alle macchine, pensa alle ragazze, ai tronisti…”, salvo poi presentarci il conto sotto forma di tagli ai servizi, alla sanità ( poi loro vanno dalla clinica privata che tu non puoi permetterti), togliendoci lavori certi e gratificanti per darci precariato in opere che costano tantissimo ( a noi) e portano tantissimi soldi ( a pochi di loro ) lasciando briciole per i lavoratori, GRAZIE ANCORA a voi tutti.

Ed ora? “ come dice Paco Ignacio Taibo (mi scuserà l’amico Luciano se prendo in prestito la citazione dall’Associazione di volontariato che sostiene) “Non abbiamo fatto alcun patto con la vittoria, ma certamente ne abbiamo fatto uno con la tenacia”. Ancora di più oggi, perché è passato un altro giorno, un altro pezzetto di verità si è svelata, per quelli che hanno avuto l’occasione di accorgersi di cosa stia succedendo: quando il referente di Forza Italia ti dice che diversi dei suoi elettori hanno votato per il Pd per paura che vincesse il Movimento, quando in tutti le città c’è stata una chiamata alle armi perché se no vince il Movimento, quando stranamente lo stipendio sullo statino dei dipendenti comunali arriva il 23 invece del 26, in anticipo per fare vedere a tutti l’elemosina degli 80 Euro ( salvo poi togliercene ben di più con TASI, IMU, TARI, aumento delle bollette per i beni essenziali, aumento dell’IVA e sommessamente tagliare alle Regioni i fondi per la Sanità ed i Trasporti, tagliare ai Comuni un altro 5% sui servizi, sulle scuole), allora sai che siamo sulla strada giusta, che l’orizzonte è ancora lontano ma che vale la pena vivere appieno questa lotta, fino in fondo. Paolo Putti 27 maggio 2014 alle ore 16.06

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FOGLIO di INFORMAZIONE NON UFFICIALE STAMPATO IN PROPRIO 301 MAGGIO 2014

COMUNE 5 STELLE Carlo Di Bernardo M5S Genova

Gronda le ipocrite rassicurazioni delle istituzioni. A volte capita di vivere delle situazioni che superano la fantasia. L’ultima volta mi é successo all’ incontro che si é svolto in municipio Valpolcevera qualche settimana fa. L’argomento é la gronda, e in particolare il tema degli espropri, che riguarda tantissime famiglie della nostra valle. Infatti il pubblico é numeroso, la sala é piena, e a relazionare ci sono il presidente del municipio, Iole Murruni, il vice sindaco Bernini, e l’assessore regionale Paita, tutti rigorosamente del partito democratico. Un osservatore esterno, con poche informazioni sull’ argomento, o con poca memoria, avrebbe anche potuto essere rassicurato dai relatori, e credere alla loro buona condotta nell’interesse della collettività. Ma per chi ha seguito il tema gronda in tutti questi anni, le dichiarazioni del pd sono assurde e paradossali, proprio come fossimo stati in un mondo fantastico. Il municipio come al solito fa solo da passa carte, para fulmini e tappetino delle grandi istituzioni. Per il comune l’unico problema 2

della gronda é che non si é fatto abbastanza in fretta, che prima la regione, e ora autostrade, hanno rallentato il progetto, altrimenti tutto sarebbe stato velocissimo, semplicissimo, uno spasso per tutti, e gli espropriati, presenti in sala, avrebbero già certezza del loro destino. Per la regione stesso copione, rimarcando che autostrade hanno sbagliato a presentare ricorso al tar a seguito della valutazione di impatto ambientale del ministero. Nessuno fa notare che i risultati del dibattito pubblico erano stati molto scettici sull’utilità dell’opera e su un positivo rapporto costi-benefici, per non parlare dei rischi legati all’ambiente e alla salute. Nesuno fa notare che i flussi di traffico in questi 4 anni sono diminuiti ulteriormente, rendendo il progetto ancora più inutile ed obsoleto. Nessuno fa notare che società autostrade con queste condizioni, probabilmente non ha più interesse a realizzare l opera. E la cosa più assurda di tutte, é che le istituzioni, che in un paese normale avrebbero cercato di ostacolare la realizzazione di un opera così impattante e dannosa per la città, non solo non hanno cercato di mettere i bastoni tra le ruote ad autostrade, ma addirittura stanno cercando in tutti i modi di mettere pressione e convincere autostrade a realizzare l’opera. Se invece avessero fatto dall’ inizio quello che la popolazione chiedeva, ovvero difendere la città dal rischio di questa enorme speculazione e disastro

Genova

ambientale, a questo punto probabilmente saremmo sicuri che nessuna gronda sarà costruita, e quindi saremmo tutti tranquilli e sereni, soprattutto le persone che adesso rischiano ancora di essere espropriate dalle loro case senza sapere di preciso dove e come potranno essere ricollocati. Carlo di Bernardo Portavoce Movimento 5 stelle municipio Valpolcevera Mauro Muscarà M5S Genova

Tasi e Imu: la giunta Doria fa cassa senza sconti A poche ore dall’approvazione del nuovo regolamento su TASI ed IMU, come previsto insorgono i CAF che annunciano l’impossibilità di far fronte alla valanga di richieste che già da questa mattina arrivano ai loro uffici. Sono le voci di cittadini genovesi che per assurdo chiedono preoccupati di come poter pagare le tasse che il governo aveva detto di eliminare nel 2013 ed ora ripropone sotto una nuova veste. Ora questi cittadini, si trovano nella necessità di ricorrere, oltre ai CAF, anche a consulenze di professionisti a pagamento per non incorrere in ulteriori sanzioni per pagamento ritardato. Ma alla giunta Doria poco importa se questa mattina già molti anziani erano in fila davanti agli uffici per chiedere come, dove e con quali moduli pagare questa odiosa tassa. Era solo importante


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FOGLIO di INFORMAZIONE NON UFFICIALE STAMPATO IN PROPRIO 31 MAGGIO 2014

8 far presto, nelle casse del comune già dal 16 giugno dovevano entrare quei soldi a tutti i costi. Esisteva in realtà la possibilità di posticipare l’approvazione del regolamento sino al 31 luglio con il conseguente slittamento della prima rata TASI al 16 settembre, ma a pochi giorni dallo scadere del termine fissato per il 23 maggio la Giunta decide di portare la delibera in Consiglio. Un persorso accelerato: il 6 e 7 maggio la giunta incontra le parti sociali, sindacati ed associazioni, ed illustra il documento riportante il regolamento con relative tariffe e detrazioni. Solo il 15 maggio vengono consegnati i documenti ai Consiglieri Comunali e il giorno successivo la pratica è già in commissione Regolamento e Bilancio. Si chiede alla commissione di licenziare la pratica per il Consiglio Comunale di martedì 20 maggio, ovvero viene impedito ai consiglieri di avere sufficiente tempo per valutare un documento che per la sua complessità ed importanza meriterebbe i dovuti approfondimenti. Dopo acceso dibattito contro la maggioranza, otteniamo dunque in extremis due commissioni per il lunedì 19 e martedì 20 in mattinata, allo scopo di ascoltare le parti sociali ed approfondire la delibera. Il Movimento 5 Stelle porta in aula emendamenti ed ordini del giorno che puntualmente vengono bocciati dalla giunta e dalla maggioranza in Consiglio. Uno tra tutti gli emendamenti ci lascia l’amaro in bocca, ed era quello nel quale chiedevamo di escludere la richiesta degli interessi per coloro che avessero pagato in ritardo rispetto alla data prevista del 16 giugno, posticipando alla

stessa data del mese successivo. Sarebbe stato un piccolo gesto che non avrebbe causato danni economici rilevanti al bilancio comunale e venendo incontro alle difficoltà dei contribuenti. La giunta Doria e la maggioranza però tira dritto, con voto contrario boccia anche questo emendamento, ignorando le difficoltà oggettive dei contribuenti ad osservare le scadenze previste. Emanuela Burlando M5S Genova

“Il M5S Genova ritiene il Teatro Carlo Felice tassello imprescindibile per la vita turistico/culturale della città. Per questo monitora attentamente la ormai critica ed esacerbata situazione di braccio di ferro tra la dirigenza e i lavoratori. Riteniamo che la cultura sia un diritto ed una enorme possibilità di crescita per la città da infiniti punti di vista, culturale, turistico e, di conseguenza, economico. Genova, patrimonio UNESCO, deve puntare prioritariamente a sviluppare questa sua potenzialità, puntando sulla qualità e sulle peculiarità del territorio. E il teatro è uno dei punti nodali per perseguire quest’obbiettivo.

La dirigenza e la sovraintendenza del Teatro devono essere in grado di creare progetti, che possano coinvolgere l’Europa, sia dal punto di vista istituzionale, che trovando partners esteri, in modo da dare vita ad una rete tra varie realtà. Indi le parole chiave sono sinergie e alta qualità. Gli esempi sono nella memoria di tutti i genovesi! Vi ricordate i balletti di Nervi? E il Premio Paganini? Queste, a nostro avviso, sono esperienze da riattivare immediatamente e potrebbero essere anche il punto di partenza per mettere in atto un rapporto di collaborazione e di scambio con altre realtà artistiche (danza contemporanea, teatro sperimentalmente e di prosa, visual art, etc. ) creando contaminazioni e circuiti culturali alternativi. Questo anche e soprattutto per garantire un livello occupazionale necessario per “mettere in scena” opere, operette, concerti, recital... Immaginate... i nostri lavoratori che partecipano a tournée all’estero, arricchendo il loro bagaglio culturale e poi creano attività ad hoc per le nostre scuole, università, conservatorio, nutrendo l’humus del proprio territorio. Questa è la nostra speranza e lavoreremo alacremente in questa direzione. A proposito del lavoro istituzionale, qui sotto troverete la nostra interrogazione a risposta immediata sul Carlo Felice, mentre il video lo trovate sulla nostra pagina Facebook (https://www.facebook. com/movimento5stellegenova) A riveder le stelle!” Articolo 54 Carlo Felice Premesso

che nel 2010, col 3


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taglio netto al FUS, il Teatro Carlo Felice è entrato in un difficoltoso, quanto travagliato, dissesto economico-finanziario, che ha portato Marta Vincenzi, Sindaco di Genova, come tale Presidente di diritto della Fondazione, da una parte a mettere in atto i contratti di solidarietà per i 2 anni successivi (che hanno fruttato 9 milioni ), dall’altra prendendosi l’impegno di trovare altri sponsor per il Teatro (mai arrivati...), Sottolineato che l’erogazione prevista dalla Legge Genova ( n. 350 del 23 Dicembre 2003), attiva fino al 2011, è cessata e che il contributo regionale è uno dei più bassi di tutta Italia (1 ml di euro), Ricordato che il sovraintendente Pacor ha dichiarato che, a seguito di una profonda revisione dei conti, si evidenzia un passivo intorno ai 5 milioni di euro, Considerato che i revisori hanno “consigliato” di operare una riduzione di circa 70 posti di lavoro su un organico complessivo di 274 unità (ad oggi, il più ridotto e meno retribuito tra tutte le fondazioni italiane),al fine di accedere alla Legge Bray, Visto il cambiamento di scenario, che si prospetta drammatico, per i lavoratori del nostro Teatro Carlo Felice, come testimoniano gli svariati articoli comparsi sui giornali in questi giorni, e la nostra forte convinzione del valore storico, culturale, turistico e sociale di tale Teatro, SI CHIEDE - come, il Sindaco, intende procedere relativamente ai 70 esuberi “consigliati” e alla Legge Bray, - che azioni urgenti ha intenzione di mettere in atto per riattivare la legge Genova e per attuare un dialogo produttivo con la Regione Liguria, al fine di aumentare il contributo erogato

a favore della Fondazione, - se ha intenzione, nonostante abbiano dimostrato di non essere in grado di appianare il disavanzo accumulato negli anni, di riconfermare sia il CdA che il Sovraintendente, entrambi ruoli in scadenza a brevissimo, - che direzione politica intende intraprendere per il futuro del Teatro: abbandonare la strada intrapresa (teatro all’avanguardia, potenzialmente atto a produrre un’opera a tuttotondo) e trasformarlo in uno spazio contenitore, rinunciando a professionalità presenti sul territorio o investire su queste potenzialità, su tutti gli investimenti, già avvenuti in passato, e sviluppare una proposta rivolta non solo all’Italia, ma all’ estero, creando proposte attrattive e peculiari (Premio Paganini, Balletti di Nervi, etc..) Il Consigliere Emanuela Burlando

qualità apprezzati in tutto il mondo Improvvisamente gli è stato restituito che le loro competenze non contano, che la loro fatica non ha valore, che il progetto d’impresa della Piaggio Aero non li coinvolge; sacrificandoli alle speculazioni edilizie, alle presunte razionalizzazioni, alle acquisizioni di brevetti e forse al timore di qualche ministro di turbare possibili ricchi Epulone esteri rischiando di perdere qualche briciola, che cade dalla loro tavola. Probabilmente questo nostro video servirà a poco, ma volevamo dare un piccolo e modesto contributo con l’obiettivo di farli conoscere, informare ed informarci un po’ di più sulla storia di questa azienda e dei suoi lavoratori che sono i nostri vicini di casa, i loro figli sono in classe con i nostri, comprano con noi nel negozio vicino a casa ed oggi sono le vittime sacrificali. Possiamo mettere la testa sotto la sabbia in attesa di dimenticarci anche di loro, tenendo magari le dita incrociate perché il prossimo giro non tocchi a noi, oppure possiamo dire che è giunto il momento di dire basta e rimboccarci le maniche, ognuno con i suoi modi, le sue possibilità e prendere in mano il benessere della nostra comunità.

Piaggio Aero: per non dimenticare Sono passati alcuni giorni da quando siamo andati in Piaggio Aero Industries a Genova ed abbiamo girato questo video ( http://youtu.be/wEkyuMSuPm0 )con i lavoratori dell’azienda, uomini e donne che come tanti di noi vivono quotidianamente il timore della precarietà, persone che hanno lavorato per tanti anni in una azienda di alta tecnologia aeronautica convinti di contribuire a costruire dei velivoli di alta

Paolo Putti RISPETTA L’AMBIENTE Non gettare a terra questo volantino, se ti è piaciuto passalo ad un altro. Se non ti è piaciuto mettilo almeno nel cestino della carta.

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