&co. Magazine novembre 2010

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di Luigi Franchi

IPOTESI DI ARTE CONTEMPORANEA Un percorso U ttutto al femminile, o quasi, p per ribadire l’intensità del presente

C

remona, centro storico. La visita alla Galleria di Daniela Rallo comincia svoltando in uno dei tanti vicoli acciottolati: si sbuca in una piazzetta, dove si trova il chiostro bramantesco della chiesa di Sant’Abbondio. Il convento omonimo risale al X secolo e ospitò la comunità degli Umiliati. Una congrega, sia maschile che femminile, di esperti banchieri e filatori di lana. L’ordine fu soppresso intorno al Cinquecento e anche il complesso abbaziale subì un inesorabile declino, fino al recente restauro. A lato, l’elegante palazzo dove si trova la Galleria Rallo. La facciata è ricoperta di rami di glicine: ora è autunno, ma in primavera i fiori si arrampicano fino al terzo piano, racconta Daniela. All’interno, lo stupore si unisce al fascino per le opere esposte e, soprattutto, per quelle nascoste, oggetto di

precedenti mostre, come i tappeti di guerra intrecciati dalle donne afgane, che Daniela Rallo ha presentato di recente. L’arte al femminile è una peculiarità della galleria, come testimoniano le recenti mostre di Maria Mulas oppure la pubblicazione, nella collana "Il Sagittario", della biografia dell’attrice Isa Miranda, Light from a star. Daniela Rallo è infatti anche editore, con due collane: Il Sagittario e la recentissima Santopalato, dal nome del primo ristorante di cucina futurista, ed è presidente dell’Associazione ContemporaneA, che vuole “svegliare la città” sul piano culturale, sostenitrice anche la così detta “arte irregolare”, realizzata da artisti con disagi psichici. A loro, la galleria dedica spazi e mostre, con la collaborazione di Bianca Tosatti, storica dell’arte e massima esperta dell’arte in questione. Il per-


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