AndCo Dicembre 2015

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focus impresa confindustria Pavia

teatro fraschini Christmas Card

speciale natale consigli per le feste

ristrutturazioni bonus 2016

tecnica

pneumatici invernali

Manuela zero Quentin, ti aspetto

Anno 08 | agosto/settembre ‘14 | COPIA GRATUITA

Anno 09 DICembre 2015

COPIA GRATUITA


©adveRum

RistoRante

La Corte dei Quattro Re Immerso nel verde tra Pavia e Milano, i locali rinnovati recentemente, La Corte dei Quattro Re è il luogo ideale per ospitare pranzi, cene, banchetti e cerimonie. La cucina, raffinata e tradizionale, offre un’ampia scelta di specialità. Inoltre, vengono organizzate serate danzanti a tema.

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sommario

Anno 09 | dicembre 2015 mensile a diffusione gratuita REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI PAVIA Pavia Court Registration n. 675 del 18/03/2007 INIZIATIVA EDITORIALE DI An editorial iniziative by ADVERUM SRL DIRETTORE RESPONSABILE Editor BEPPE VIETTI

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PROGETTO EDITORIALE Research editor GERMANO LONGO

Responsabile Marketing Marketing manager gianluca Maspero redazione Research and material LEGGIERI GIUSEPPINA | LIGUORI DANILA LONGO GERMANO | LUVINO ILENIA MOLLO ANNA | Montagna Tommaso PILATO MARIANNA | Pisanu Nicoletta | RAPPARELLI SIMONA Mattia Tanzi | SPALLA STEFANO SEGRETERIA DI REDAZIONE Editorial support team CATIA MORETTI

focus economia: analogico vs digitale

techno-future

focus ambiante: L’allarme PM10 sulla Lombardia

OH MIA BELLA NEBBIOLINA

10 società: le professioni del futuro

CONSULENTE EDITORIALE Publishing Adviser STEFANO SPALLA DIREZIONE ARTISTICA Art director Adverum srl

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mio figlio sarà nanomedico

12 cover story: manuela zero

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cattivissima me

16 pavia: Christmas Card

A NATALE REGALA IL TEATRO

20 speciale natale/1: il bel paese

alla scoperta dei mercatini

22 speciale natale/2: il look

che barba, papà

24 speciale natale/3: gli addobbi

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le decorazioni fai da te

26 speciale natale/4: i regali

sorprendere con romanticismo

28 speciale natale/5: Il Calendario Campari 2016

web master MAXIMILIANO DI GIOVANNI

vedo doppio

WEB ADVERTISING Roberto Stefanini

30 speciale natale/6: Il capodanno 2016

PUBBLICITà Advertising ADVERUM SRL

32 speciale natale/7: marketing

STAMPA Printed by Acube srl Via Leonardo Da Vinci 16 15057 Tortona (AL)

MARE, MONTAGNA, CAPITALI: DOVE festeggiare?

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10 mosse per rilanciare la tua azienda

35 speciale natale/8: voghera

il rilancio del commercio

38 tecnologia

google al comando: il futuro è oggi

40 Lifestyle: Neuroscience and Behavioural Reviews Adverum srl Sede legale: Via Robecchi Brichetti 40 - Pavia Tel. 0382/30.98.26 - fax 0382/30.86.72 Sede Amministrativa: V. Montebello 14 - Voghera (PV)

www.andcomagazine.com issuu.com/andco E-mail: info@adverum.net

Vieni a trovarci anche su

“ubriaco d’amore”, la scienza dice sì

42

42 fashion: Victoria’s Secret Fashion Show

dove vivono gli angeli

44 ristrutturazioni: tutto quello che c’è da sapere

bonus 2016

48 tecnica: gli pneumatici invernali

gomme d’inverno

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editoriale dicembre 2015 Historical director Germano Longo

CI VEDIAMO AL COFFEE DAY

periamo di vivo cuore che siate pronti al 17 febbraio, giornata mondiale del gatto. E prendete appunti, per non dimenticare neanche che il 23 marzo si celebra il giorno della meteorologia, il 2 aprile quello della coppia e il 27 la casalinga, mentre il 2 maggio è il giorno dei fratelli, il 10 il giorno della bicicletta, il 25 giugno è la giornata della segretaria e il 30 luglio quella dell’amicizia. Per finire in bellezza con il 21 novembre, giorno interamente votato alla pizza, a cui però spetta di dividere gli onori con la giornata mondiale della televisione, in cui tutto il mondo si sente in dovere di dire grazie alle proprie “barbare d’urso”. Ora, nessuno si permette di entrare nel merito, sia chiaro, presi uno per uno saranno giorni che sicuramente, per qualcuno, rappresentano tappe fondamentali di ogni anno. Ma altri, più lesti degli altri, si sono messi d’impegno contando ben 250 giornate nel corso dell’anno dedicate a qualcosa: dalle feste conclamante ad altre piene di significati che è impossibile non condividere, per poi ai giorni che, come dire, sfiorano un po’ l’inutilità. Un bel numero, considerando che su un cumulo di 365 giorni, ogni anno ne restano appena 115 liberi da qualche ricorrenza e/o celebrazione. La morale è che tanta abbondanza, inevitabilmente, si trasforma in una certa difficoltà a immaginare di celebrarle tutte o in parte, scoprendo magari è stata appena celebrata la giornata della felicità, e guarda caso proprio in un giorno in cui invece a noi giravano a mille. Il finale è che per quanto qualcuno si sforzi, la gente riesce a malapena a ricordare le feste canoniche, quelle che è impossibile non celebrare. Ad esempio il Natale, che per i centri commerciali scatta già verso settembre, almeno fino al 7 gennaio, quando ogni addobbo sparisce per lasciar posto ai costumi di carnevale e poco dopo a colombe e uova di Pasqua, mentre in qualche angolo fanno già capolino i primi secchielli. Saremo tradizionalisti, ma ci piace soltanto augurarvi un mondo di felicità per l’anno che arriva. Perché come sempre le feste passeranno in un attimo, e in un amen sarà arrivato il 6 febbraio: la giornata mondiale del caffè. E chi se la perde?


FOCUS ECONOMIA Analogico vs Digitale Un interessante convegno voluto da Confindustria ha messo in evidenza l’esperienza e di alcuni giovani imprenditori, sempre più convinti della necessità di puntare a un’industria tangibile, ma fortemente informatizzata di Nicoletta Pisanu

TECHNOFUTURE 6


“A

nalogico vs digitale: quale sfida per le imprese pavesi?”, è questo il titolo del convegno che si è svolto lo scorso 3 dicembre, promosso da Confindustria Pavia al polo tecnologico della città. Ha aperto i lavori Marco Salvadeo, presidente del Gruppo dei Giovani Imprenditori di Confindustria Pavia, ma alla tavola rotonda hanno partecipato Mario Melazzini, assessore regionale alla Ricerca e Open Innovation, il Sindaco di Pavia Massimo Depaoli, l’amministratore delegato di “Piberplast spa” Massimo Bergaglio, Mariuccia Teroni, presidente e “Coo Facility Live opco”, Tommaso Mazzocchi, presidente di “Durabo spa” e founder del polo tecnologico di Pavia, oltre a Dino Baldi, presidente dell’associazione “comPVter”. Da segnalare anche l’intervento anche l’ex pallavolista della nazionale italiana Pasquale Gravina, AD Trenkwalder formazione e corporate trainer. “Abbiamo di fronte altri due anni di tempo in cui coltivare e far germogliare un concetto innovativo di cultura d’impresa”, ha commentato Salvadeo, riconfermato alla guida dei Giovani industriali: “La location scelta non è casuale. Avviamo il nostro nuovo biennio da un incubatore di aziende che tutta Italia ci invidia. In questo sistema di coworking e integrazione, dove solo a

girare per i corridoi si è investiti da stimoli, le nuove idee che nascono si trasformano in aziende”, ha raccontato. La sfida odierna per le imprese potrebbe essere rappresentata dal confronto tra analogico e digitale: “L’innovazione e la tecnologia applicate nell’industria devono avere sia l’elemento tangibile, sia quello informatico. Il digitale fornisce servizi sempre più organizzati e strutturati a sostegno dell’industria manifatturiera”, ha aggiunto Salvadeo. Riguardo alla provincia di Pavia, “Le aziende del territorio devono sapersi aprire a nuove solu-

zioni, per raggiungere obiettivi di crescita che la crisi aveva messo in discussione”. Durante il convegno, sono stati poi presentati dal Gruppo Giovani di Confindustria i nuovi componenti del Consiglio: Andrea Brambati, vice presidente di “Brambati spa”, Riccardo Brocchetta, vice presidente di “Riccardo Brocchetta srl”, Edoardo Ferri di “H2O Soft srl”, Marco Di Pietro di “Microcast srl”, Nicolò Biffignandi di “Biffignandi spa”, Nicola Brustia di “Brustia Alfameccanica srl”, Letizia Maffoni di “Pgc srl” e Cristina Torti di “Asso plast srl”. 7


FOCUS AMBIENTE L’allarme PM10 sulla Lombardia

Mezzi pubblici e bike sharing gratuiti per tentare di fronteggiare il superamento continuo di valori di inquinamento dell’aria superiori al limite di Nicoletta Pisanu

OH MIA BELLA

NEBBIOLINA L

a nebbia e la poca pioggia hanno reso l’aria lombarda di dicembre colma di sostanze inquinanti. Il Comune di Milano ha lanciato l’allarme e ha preso provvedimenti, dopo quattordici giorni in cui si sono registrati valori di PM10 superiori

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al limite, vietando la circolazione dei veicoli diesel euro 3 senza filtro per tutta la giornata, fino alle 18 per i mezzi privati, ma limitando la circolazione solo fino alle 10:30 per i mezzi commerciali. Un’eccezionalità sottolineata anche dall’offerta di tre giorni con mezzi pubblici gratuiti per chi accompagna i bambini e gratuità anche degli abbonamenti giornalieri “BikeMi”. Intanto, la Coldiretti Lombardia ha invitato a incentivare il verde pubblico, stimando “che già ora assorba il PM10 emesso da quasi tre milioni e mezzo di auto e l’anidride carbonica di circa 250 mila motori. Le aree verdi producono effetti che concorrono, in modo rilevante, all’eliminazione delle polveri e degli inquinanti gassosi, al miglioramento del microclima, attraverso l’ombreggiamento e l’emissione di imponenti volumi di vapore acqueo, alla riduzione dei rumori e alla protezione del suolo”, ha spiegato l’associazione, aggiungendo che “secondo quanto riportato nell’elaborazione dell’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio del comune di Milano, l’alta pressione nei prossimi giorni continuerà a mantenere condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti”. Attualmente, sottolinea Coldiretti Lombardia mostrando i dati, “la disponibilità pro capite di verde urbano nel capoluogo lombardo è di 16,3 metri quadrati, a Varese scende a 15,4, a Lecco e Bergamo è di 14,1, mentre da Brescia inizia la salita: 27,2, Pa-

via 37,1, Cremona 39,2, Mantova 43,5, Lodi 48,2, Monza 65,6, Como 68,8, fino ad arrivare all’invidiabile primato di Sondrio, con di 312,5 metri quadrati”. Le piante possono aiu-

tare a combattere l’inquinamento: “Tiglio selvatico, frassino e biancospino sono alcune delle essenze che offrono la massima assimilazione di anidride carbonica per metro quadrato di foglie. Mentre per le polveri sottili sono particolarmente indicati, oltre ai tigli, anche gli olmi, gli ippocastani e gli aceri”, ha affermato Coldiretti Lombardia, con un occhio anche al lavoro delle imprese specializzate. Infatti l’ordinaria manutenzione, come ha commentato Ettore Prandini, presidente dell’associazione, “può essere effettuata tranquillamente anche dalle aziende florovivaistiche che sono oltre cinquemila in tutta la regione e custodiscono un enorme patrimonio di competenza e conoscenza utile per la gestione del verde e per l’inserimento di piante e fiori anche in funzione anti inquinamento”. 7


società Le professioni del futuro

MIO FIGLIO SARÀ

NANOMEDICO

C

risi o meno, il mondo va avanti, scavalca i decenni e cambia abitudini, modi, mode, usanze e perfino mestieri. Soprattutto sull’ultimo punto, il lavoro, gli esperti concordano nel dire che i più giovani avranno l’opportunità, a

Piccola guida ai mestieri che verranno, figure professionali attualmente in fase di riscaldamento, di cui un giorno prossimo venturo non potremo più fare a meno di germano Longo

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noi negata, di trovare occupazione in settori che oggi quasi non esistono ancora. Sia chiaro fin dal principio: genitori all’ascolto preoccupati del futuro dei vostri figli rassegnatevi, il posto fisso è destinato all’archeologia, con gli ultimi esemplari di ragionieri custoditi sotto bacheche in vetro e intorno famiglie intere a spiegare ai piccoli: “Lo vedete? Quel signore aveva tredici mensilità, ferie pagate e perfino la mutua, se stava male”. In compenso, armati di partita Iva, intere generazioni di pargoli attuali avranno di che sbizzarrirsi. Arriveranno giorni, ad esempio, in cui sarà quasi impossibile fare a meno dell’abilità di un “Colour consultant e designer”. Al cambio attuale un esperto di colori, mezzetinte e sfumature in grado di correggere ambienti, creare atmosfere e arredare solo usando l’oceano infinito delle tavolozze grafiche. In America, dove la sanno sempre un po’ più lunga degli altri, spopola invece fra i divi la figura del “Posing coach”, nient’altro che un allenatore di pose e posizioni da assumere davanti agli obiettivi. Un professionista che sa individuare il lato migliore e suggerire la posizione più adatta da mantenere per risultare una summa di perfezione. Pare che il celebre broncio di Victoria Beckham sia frutto di analisi di laboratorio, come pure il busto eretto e le braccia sui fianchi di Beyoncé, individuati per creare l’effetto clessidra che a lei piace tanto. A proposito di ricchi e famosi, è sempre negli States che i servizi personalizzati, e con loro le nuove figure professionali,


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personali da database fisici o virtuali, o ancora il “Time Broker”, esperti di quell’economia sempre più diffusa che si basa sullo scambio del tempo come moneta corrente, i “Personal Brander”, consulenti d’immagine attraverso i social necessari per crearsi un’immagine pubblica simile ad un vero e proprio brand. Ma siccome anche nel futuro avremo del tempo libero, si spera, c’è già chi pensa ai “Nostalgist”, esperti nel ricreare ambienti del passato che facciano felici gli anziani. La stanza di quando si era bimbi, uguale in tutto e per tutto, in cui sedersi e ordinare un tè caldo al maggiordomo androide, ovviamente acquistato su consiglio del “Robot Counsellor”, il selezionatore di robot. 7

©Adverum

sono in fortissima ascesa: dal “Cellar manager”, un sommelier personale a cui affidare la propria cantina e i trasporti delle preziose bottiglie in caso di spostamento al chirurgo plastico on demand: un’intera équipe pronta a rispondere ad ogni necessità per il ritocchino prima della diretta o del red carpet. È proprio quello della chirurgia, uno dei settori su cui si concentrano le migliori opportunità del futuro, visto che oltre all’estetica, arriverà ben presto il momento dei “creatori di parti del corpo” e quello dei “Nanomedici”, termine che non indica dottori piccoli di statura ma ingegneri in grado di realizzare strumenti minuscoli per la sempre più diffusa nanotecnologia. Per non parlare del turismo spaziale, prossima meta del concetto di “all inclusive”, che appena preso piede richiederà sempre di più piloti, guide turistiche e architetti planetari, capaci di progettare stazioni interstellari là dove un tempo c’era la luna tanto cara ai poeti. Niente paura, anche chi preferirà restare con i piedi per terra avrà di che trovare occupazione, magari specializzandosi in agricoltura verticale, sempre più necessaria per risparmiare il pianeta, aumentare i raccolti e ridurre il degrado. A proposito di smaltimenti, è considerata in crescita anche la figura del professionista capace di smaltire ed eliminare ogni traccia di dati


COVER STORY Manuela Zero

È il ruolo che le piacerebbe interpretare, magari diretta da Tarantino. Ma in attesa della chiamata ha messo insieme un’infilata di esperienze iniziate con Abel Ferrara, e passate per Massimo Ranieri, Gigi Proietti e, per essere più attuali, con Leonardo Pieraccioni di germano Longo foto di MARIA LA TORRE

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Cattivissima S

entite questa, che la dice lunga su quanto buffo, ironico e curioso sa essere il destino: si può passare per intero l’esistenza a studiare, impegnarsi e diventare sempre più bravi, senza che nessuno se ne accorga mai. Ma basta uscire una sera con un collega che al contrario è cliente abitudinario del gossip, per scatenare il putiferio. A Manuela è successo esattamente così: ballerina, attrice, cantante, si fa notare sul palco di “Forte Forte Forte”, programma del 2005 ideato da Japino e la Carrà. Due anni dopo, per capire di cosa parliamo, finisce nel cast di “Go Go Tales”, film di Abel Ferrara presentato a Cannes con Willem Dafoe, Bob Hoskins, Matthew Modine, Asia Argento, Riccardo Scamarcio e Stefania Rocca. Seguono, nell’ordine, “Romanzo criminale”, “Don Matteo” e “Un posto al sole” per la

televisione, a cui aggiungere il palcoscenico del “Bagaglino”, in cui interpreta il ministro Maria Elena Boschi, e i musical: “A Chorus line”, con la Compagnia della Rancia di Saverio Marconi e “Rinaldo in campo” al Sistina. Insomma, la ragazza promette bene, si impegna e ce la mette tutta, ma è davvero un nonnulla, rispetto alla sera in cui Manuela finisce paparazzata in compagnia di Leonardo Pieraccioni, regista e protagonista di “Il professore Cenerentolo”, in uscita sul grande schermo proprio a Natale, in cui Manuela ha un ruolo importante. Da allora è un putiferio, il nome di Manuela Zero finisce sulle copertine di tutti i giornali, fra foto rubate e smentite ufficiali. Una sola avvertenza prima di continuare a leggere: di quella sera non ne troverete traccia, perché cosa sia successo, molto sinceramente, sono fatti rigorosamente loro. 5 |13


Da dove vuoi partire? Da quando avevo quattro anni e studiavo danza classica: ho calcato il palcoscenico della “Scala” di Milano e del “San Carlo” di Napoli. Poi ci ho aggiunto anni di pianoforte e altri di canto, fin quando mi piovuta addosso l’occasione per il film con Abel Ferrara, e da lì tutto il resto. Come debutto è piuttosto invidiabile. Me ne rendo conto. Abel è un regista straordinario, un uomo tostissimo che sa come usare la recitazione dei suoi attori. Conservo un ricordo particolarmente affettuoso di William Dafoe, una delle persone più semplici che abbia mai conosciuto, grazie a cui ho capito la differenza fra gli attori italiani e quelli americani: per loro è un mestiere, da affrontare seriamente, ma pur sempre un lavoro. Quando staccano non sono dei divi, ma persone normalissime che addirittura si stupiscono se qualcuno gli chiede un autografo, perché da loro non funziona così. Sei napoletana, in qualche modo l’istrionismo e l’ironia li hai impressi nel Dna. Sono nata a Sant’Agnello, a mezzora da Sorrento, anche se i miei genitori vivono a Piano di Sorrento. Sono posti meravigliosi: ieri mia mamma mi ha chiamato mentre era in spiaggia. Beh, ma non è poi così distante da Roma, dove vivi oggi… Troppi impegni, finisco sempre per ripromettermelo ma non riesco mai: vado giusto a Natale e qualche giorno in estate. Molto più spesso sono i miei genitori a raggiungermi a Roma. A proposito di genitori: qualche precedente artistico a casa? Per carità, hanno sempre fatto altro: mio papà il pescatore e il sub, mia mamma la cameriera. Non mi è mancato nulla, ma non potevo neanche pensare di investirli della mia voglia di spettacolo facendomi pagare gli studi per la carriera artistica. Così sono partita per Roma: quando sono arrivata in tasca avevo cinque euro. Dopo Abel Ferrara hai provato anche la commedia con Boldi e Salemme. Altra esperienza bellissima: sono persone che amano il loro lavoro, di una simpatia coinvolgente. A dire il vero ho avuto modo di lavorare con tanti “mostri sacri”, da Ranieri a Proietti, ed ogni volta è stata una crescita professionale ma anche umana. Siamo arrivati a Pieraccioni, ma stai tranquilla: preferiamo chiederti qualcosa del film. 14|

Vi ringrazio, per cominciare, perché questa storia è un tormento… Il mio ruolo è quello di Mia, una ragazza che insegna “Waacking”, innamorata di Morgana, interpretata da Laura Chiatti, che a sua volta ha una storia tormentata con Umberto, che sarebbe Pieraccioni. Tutta gente simpatica, no? Al di là del gossip, ho un’adorazione per Leonardo: è una persona umile, altruista e gentile con tutti, ma proprio tutti. Ed è anche un artista completo: canta, suona, dirige e recita, ma ama soprattutto lascia grande spazio agli attori. Quello di Laura, ad esempio, non è per niente un ruolo di spalla. Fuori il nome del regista che non ti ha ancora chiamato, e non sa cosa si perde. Quentin Tarantino. Mi piacerebbe molto recitare in un ruolo noir, inquietante, da cattiva, e lui è bravissimo a delineare quel genere di personaggi. Quindi tutto il resto dei tuoi studi artistici è finito in soffitta? Ci mancherebbe, facendo questo mestiere

tutto torna, prima o poi. A breve, ad esempio, uscirà il mio singolo: si intitola “Nuvole e fragole”, l’ho inciso insieme ai NC 247, un gruppo rap eccezionale. È un progetto nato per caso a Ventotene insieme a Rolando D’Angeli, il mio produttore, e ci tengo parecchio perché parla di violenza sulle donne, una cosa che trovo aberrante. A gennaio, o forse a febbraio, non ricordo più, uscirà l’album completo, con canzoni scritte anche da me. Ci incuriosisci: che testi scrivi? Intimisti, allegri, tristi… Da suicidio (ride, ndr), roba tristissima. Ma spesso scrivo la sera, ed è qualcosa di terapeutico: mi aiuta a scaricare gli stress della giornata e le cose che non vanno come vorrei. 7 Si ringrazia per la collaborazione l’Agenzia Manzo-Piccirillo



PAVIA Christmas Card

A NATALE REG Comicità e dramma sotto l’albero con la Christmas Card, un abbonamento che il Fraschini di Pavia ha deciso di rilanciare (dopo l’esordio dello scorso anno), come possibile strenna natalizia, acquistabile comunque fino all’Epifania di tommaso montagna

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A

nche per questo Natale, il Teatro Fraschini di Pavia ha voluto rinnovare la tradizione. Fino al 6 gennaio sarà possibile acquistare la Christmas Card: un biglietto valevole per due ingressi (al costo di 45 euro). Un’idea regalo che abbraccia tutti gli spettacoli in cartellone (a parte quello di Capodanno, la Lirica e le esibizioni dei Pomeriggi Musicali di Milano), spaziando dalla Prosa alla Danza, senza dimenticare la rassegna dei comici.


ALA IL TEATRO A cominciare dalla paura di un futuro consumistico, come immaginato da Pier Paolo Pasolini (precursore di un’epoca e lucidissimo osservatore del mondo a lui circostante), che inaugurerà il palinsesto di Prosa del nuovo anno, con lo spettacolo “Quello che non ho” (dal 12 al 14 gennaio). Protagonista sarà Neri Marcorè, che sul palcoscenico sarà impegnato a tessere una rete capace di collegare la scrittura dell’intellettuale friulano alla poesia dei testi di Fabrizio De Andrè, con ironia e indignazione civile. E di ironia si tratta anche in “Calendar girls” (dal

La Christmas Card costa 45 euro e vale per due ingressi, da usare anche per il medesimo spettacolo. Si può acquistare la Card presso la biglietteria del Teatro (Corso Strada Nuova 136) o sul circuito Vivaticket, dal 9 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016. Per informazioni: 0382-371214 oppure www.teatrofraschini.org

26 al 28 febbraio), dove una scoppiettante Angela Finocchiaro sarà a capo di un gruppo di mature donne inglesi che decidono di posare senza veli per beneficienza, riscuotendo un successo insperato. Sempre a febbraio, tra gli spettacoli di Prosa, spicca “Il bugiardo” (dal 19 al 21) che narra le vicissitudini di Lelio, mentitore cronico in grado di rovinarsi con le sue stesse mani, in una commedia crudele e divertente, nella quale i personaggi buffi sono lo specchio dell’ipocrisia e dell’inquietante debolezza dell’essere umano. 5 |17


dei “Los vivancos” (16 febbraio), le musiche di Paolo Fresu e Daniele Bonaventura (un dialogo jazz, tra un trombettista e un pianista-bandoneonista che si terrà il 24 febbraio) e le note del pianoforte di Giuseppe Albanese (tra i musicisti oggi più richiesti, arriverà a Pavia l’11 febbraio), per poi proseguire, di questo passo, sino a fine stagione, tra spettacoli impegnati (ad esempio “Nati in casa” oppure “Dopo

Lo spettacolo si basa sulla verve di Maurizio Lastrico e nei suoi giochi di parole. A questo proposito, come non citare “Haberowsky” (il 9 febbraio), un lavoro sperimentale, tra poesia, musica e arte visiva, dove Alessandro Haber si ispira allo scrittore statunitense Charles Bukowski. Ma nella Card natalizia dell’antico Teatro dei Quattro

Cavalieri ricade anche il microcosmo solitario di Adriana (interpretata da Giuliana De Sio in “Notturno di donna con ospiti”, il 19 gennaio), i cui deliri onirici sfoceranno in una reazione da thriller, così come sono compresi i passi leggiadri del Balletto di Mosca, che si esibirà in “Giselle” (il 21 gennaio), oppure il flamenco acrobatico

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il silenzio”) e popolari (quali “Signori... la patè de la maison” e “Decamerone”). Passando anche per il Teatro che Ride, la kermesse che comprende tre spettacoli comici. Il primo vede protagonista Gabriele Cirilli (“Tale e quale... a me!”, in scena il 6 febbraio), che, dopo il successo televisivo, torna sul palcoscenico per raccontare, in tono dissacrante, i suoi ricordi natalizi, la cucina del sud (famiglia compresa) e il suo percorso professionale, iniziato con Gigi Proietti. A seguire, Giobbe Covatta ed Enzo Iacchietti saranno “Matti da slegare” (il 15 marzo per la regia di Gioele Dix). Tratto dalla commedia del norvegese Axel Hellstenius, lo spettacolo racconta le vicende di due personaggi, Elia e Gianni, vissuti in una struttura psichiatrica e divenuti amici per la pelle, mandati a vivere in un appartamento per dimostrare di potersela cavare da soli e di essere pronti ad affrontare la vita sociale. A chiudere la rassegna (il 6 aprile) ci penserà Virginia Raffaele con “Performance”. Accompagnata dalla musica dal vivo, l’attrice romana (i suoi nonni fondarono il Luna Park dell’Eur, ove lei è cresciuta, circondata da circensi) si esibirà nelle imitazioni che l’hanno resa celebre, come quelle di Belen Rodriguez, Ornella Vanoni e Nicole Minetti, e che mettono alla berlina i punti deboli dei vari personaggi celebri. 7



speciale Natale/1 il bel paese

ALLA SCOPERTA DEI

MERCATINI P

rima di analizzare il Bel Paese, non si può non menzionare quelli austriaci, famosissimi. Uno dei luoghi più noti è sicuramente Graz: qui i tanto attesi mercatini sono ben 14, diversi ma vicini, visitabili fino al 24 dicembre. Shopping ma anche tanto altro: aree giochi per più piccoli, sapori tradizionali e anche tanta musica. Da pochi giorni sono state accese le 25.000 luci dell’albero di Natale della Hauptplatz, è partito il trenino che collega tutti i mercatini ed è stata inaugurata la Via dei presepi nella Stempfergasse, dove tutti i negozi espongono i propri. Sono iniziate le sculture al presepe di ghiaccio nel cortile della Landhaus, ed

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Mercatini natalizi che passione: da Nord a Sud, percorriamo lo Stivale per cercare i più caratteristici di Danila Liguori

è aperto l’archivio delle canzoni natalizie. Niente da dire: un’atmosfera davvero magica. Eccoci poi al nord Italia: nel Veneto tra i più conosciuti, ci sono i giardini di Natale ad Asiago: il celebre mercatino natalizio dell’Altopiano, terminerà all’Epifania, il prossimo 6 gennaio 2016. Qui addobbi, prodotti tipici e tante idee regalo sono i

protagonisti. Tra un addobbo in legno e un vin brulé, una passeggiata che sa di Natale e tante luci, per strada si gustano anche i dolci tipici del luogo. Famosissimi poi i Mercatini di Natale del Trentino Alto Adige: Bolzano, Bressanone, Trento, Merano, per citare alcuni dei più famosi, meritano sicuramente un soggiorno. Qui caldarroste, panpepato, luci colorate e musiche tradizionali, coloreranno le strade fino al 6 gennaio prossimo. Il mercato tradizionale si trova in piazza Walter ed è costituito da 80 casette in legno. Il mercatino di Merano è poi costituito da un’ottantina di casette in legno, dove è possibile trovare prodotti enogastronomici tipici del Trentino ed artigianato locale. I Mercatini di Natale 2015 di Bressanone, situati in Piazza Duomo, sono composti invece da circa 30 case in legno.


La particolarità di questi mercatini sono i presepi in legno. Collegati ai Mercatini di Natale, tutta una serie di eventi, dai concerti di musica tradizionale, fino agli spettacoli folkloristici. Infine a Val D’Ega, nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco, è possibile visitare il mercatino del Lago di Carezza, che si svolge sulle sponde del lago, a 1500 metri d’altezza, durante il Ponte dell’Immacolata, il 12 e 13 dicembre e il 19 e 20 dicembre 2015. Il mercatino è composto da una decina di casette in legno, costruite a forma di lanterna. All’atmosfera magica del lago si aggiungono, oltre ad un presepe a grandezza naturale, anche sculture di ghiaccio dedicate ai miti e alle leggende locali. Al centro Italia si va invece in treno. A Sulmona dal 5 dicembre 2015 parte la locomotiva d’epoca che fa tappa prima a Roccaraso poi a Campo di Giove: il treno storico fa la sua prima tappa prima a Roccaraso, località della Comunità Montana Alto Sangro, e poi a Campo di Giove, nel cuore del Parco Nazionale della Majella. Promosso dall’Associazione Culturale Le Rotaie in collaborazione della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, L’itinerario si snoda a bordo delle carrozze d’epoca “Centoporte” degli anni Venti. Dal momento che la data del 6 dicembre è andata “sold out”, gli organizzatori hanno pensato di proporre questo secondo appuntamento, consentendo a molte altre persone di partecipare all’evento. Il programma prevede dopo la partenza,

una breve sosta a Palena, sull’Altipiano del Quarto di Santa Chiara a 1258 metri di altitudine, per arrivare poi verso le 10:30 circa a Roccaraso, dove i partecipanti hanno la possibilità di visitare i caratteristici mercatini di Natale in piazza. Ad ora di pranzo al via la nuova partenza per raggiungere Campo di Giove, finalmente la pausa pranzo in uno dei ristoranti del paese e visita ai mercatini di Natale nella pittoresca Piazza Duval, con degustazioni, musica, souvenir di Natale, intrattenimento per i più piccoli. Il treno riparte alle ore 18:15, rientrando a Sulmona entro le ore 19. Durante il viaggio, oltre la visita di mercatini e zone caratteristiche è inoltre possibile, grazie a guide esperte, conoscere più meglio la storia della ferrovia e la geografia del territorio. Il prezzo del biglietto è di 35 euro per gli adulti, di 15 euro per i bambini fino a 12 anni, gratuito per i bimbi da 0 a 4

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anni. A differenza delle grandi città in cui si svolgono i tradizionali mercatini per le strade e per le piazze durante il mese di dicembre, a Napoli il Natale è presente tutto l’anno. Qui, in alcune zone della città, l’atmosfera natalizia la fa da padrone 365 giorni l’anno. Nel cuore del centro storico infatti, precisamente nella zona compresa fra Via San Gregorio Armeno e Spaccanapoli, è tutto un susseguirsi di botteghe artigiane specializzate nella realizzazione di presepi ricchi di magi, pastori e capanne artigianali affiancate sia da statuine tradizionali che si ispirano alla tradizione religiosa, sia da quelle raffiguranti personaggi famosi. Ogni anno si aggiungono infatti le statuine dei personaggi del gossip del momento, oltre agli intramontabili Pulcinella, Troisi, Totò e Maradona. Ma anche Sofia Loren, Pino Daniele e tutti i personaggi intramontabili vissuti all’ombra del Vesuvio. Tra le più famose, la bottega dei fratelli Ferrigno. Oltre il classico mercatino di natale a San Gregorio Armeno, anche altre zone della città vengono coinvolte dall’atmosfera natalizia: da piazza San Gaetano, dove vengono di solito organizzati presepi viventi, alla chiesa di San Lorenzo Maggiore, famosa per i minuscoli presepi, vere e proprie opere d’arte, custoditi all’interno di gusci di noci. Da Nord a Sud è un susseguirsi di eventi e addobbi, feste e folclori, da gustare per tutto il periodo natalizio. Che l’atmosfera di Natale abbia quindi inizio. 7


speciale Natale/2 il look

CHE BARBA, PAPÀ Due tizi americani hanno lanciato un trend che sta spopolando e proprio a Natale vive una delle sue applicazioni più curiose. Tutto però si fa risalire al ritorno della barba maschile, dopo tanti anni di uomo glabro di germano longo

A

ncora non sappiamo i motivi per cui ricorderemo per sempre il Natale del 2015, anno più o meno di grazia. Sicuramente fra le questioni meno nobili, in un mondo che ha tanta voglia di fare a botte, c’è quello che sembra delinearsi come il trend maschile di queste feste: la barba glitterata. È un dato inconfutabile che, dopo anni di caccia aperta all’ultimo pelo, la barba sia tornata ad essere un cult per l’uomo che non deve chiedere mai, e forse è meglio così. Non succedeva dagli Settanta, quando bastavano barba ed eskimo per dire già molto, mentre oggi la politica, le guerre e tutto il resto con l’addio alla lametta non c’entrano più nulla. Come sempre, tutto è partito dalle solite colline di Hollywood, dove non c’è più star del cinema, provare per credere, che negli ultimi tempi non si sia fatta ritrarre almeno una volta con tanto

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di peluria facciale finto incolta. È la punta di diamante di un fenomeno chiamato “hipster”, rimbalzato direttamente dagli anni Quaranta, periodo in cui il termine stava ad indicare gli appassionati di jazz e bebop, e oggi tornato attuale con uno stile che impone occhiali enormi dalle montature retrò, barba folta, scarpe alte, felpe extra large e pantaloni strettissimi. Fino a qui, ci si potrebbe anche stare, è la moda, che ci vuoi fare. I problemi arrivano quando alla barba si accosta un altro termine, all’apparenza distante come l’acqua di Marte e quella di Messina, nel senso che in nessuno dei due posti si trova. Il “glitter”, non è altro che un assortimento di fram-

me, tempere e minutaglie colorate, e altrettanto difficilmente i due hanno pensato di farsi scappare un’occasione ghiotta come il Natale per lanciare l’ultimo trend del 2015: la barba piena di palline e ninnoli. Insomma, maschi all’ascolto: mettetela come vi pare, ma se quest’anno volete essere il massimo del trendy, la barba glitterata è l’unica strada percorribile.

menti coloratissimi e minuscoli in grado di riflettere la luce su qualsiasi cosa siano applicati. Uno dei pasticci preferiti dai bambini, quando fra glitter e colla danno un nuovo senso luminescente al salotto di casa. Mettete insieme i due concetti - la barba e il glitter - e avrete intuito in trend di questo Natale. Per carità, capirlo non significa apprezzarlo, perché l’effetto finale può risultare appena un po’ bizzarro, come dire. La genialata è opera di due giovani americani, Johnathan Dahl e Brian Delaurenti, nativi di Portland, Oregon. Due tizi diventati celebri sui social come “The Gay Beards”: il loro profilo Instagram vanta 122.000 seguaci in giro per il mondo, tutti entusiasti delle loro barbe improbabili. Difficilmente passa giorno senza che i due ospitino sulle loro barbe improbabili fiori, ombrellini, piu-

O comunque, se pensate che la faccenda non vi riguardi da vicino, evitate di strabuzzare gli occhi quando la sera di Natale il fidanzato di vostra figlia, salito per farvi gli auguri, avrà la faccia sorridente e la barba piena di palline colorate. Dai, è Natale, scacciate quel pensiero che forse sarebbe stato meglio se avesse trovato semplicemente uno che fuma le canne. 7

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speciale Natale/3 gli addobbi

LE DECORAZIONI Il Natale è la festa della pace e della gioia perché, nella fede cristiana, simboleggia la nascita di Gesù. Decorare le proprie case, in occasione delle festività natalizie, è come addobbare un po’ i nostri cuori. E’ per questo che vi proponiamo tante idee creative e low cost di anna mollo

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FAI DA TE T

ante e variegate sono le proposte creative e fai da te pensate per questo Natale 2015. Partiamo dall’alberello natalizio. Che esso sia naturale oppure artificiale poco conta, siamo sempre pronti ad arricchirlo di elementi interessanti e ornamentali. La prima idea è quella delle profumate e decorative fette d’arance essiccate. Prendiamo un aran-

cia (che non sbucceremo) e la tagliamo in fette dello spessore di un centimetro circa per ognuna. Dopo averle sezionate, le riponiamo su di un termosifone acceso in modo da farle essiccare lentamente. Per una maggiore comodità ed efficienza nel risultato finale, ogni fetta può essere riposta su della carta d’alluminio. Dopo solo qualche giorno le nostre decorazioni saranno pronte per essere appese all’albero di Natale oppure per essere sistemate in eleganti ciotole che abbelliranno la propria abitazione durante le festività natalizie.


Per ottimizzare il processo di essiccazione è, altresì, indicato sistemare le fette di arancia su una teglia coperta con carta forno e lasciarle “ventilare” in forno ad una temperatura di cinquanta gradi per un tempo di circa tre ore. Questa operazione è indicata se dobbiamo già preparare pietanze che richiedono tempi di cottura molto lunghi. Il colore di ogni fetta deve restare vivo, quindi, occhio a non farle annerire. Una volte pronte, le arance possono essere appese all’albero di Natale incidendo la superficie di alcune di esse. E’ preferibile scegliere quelle di medie dimensioni creando dei piccoli spicchi verticali. Le fettine possono essere utilizzate anche per decorazioni eleganti abbinandole a stecche di cannella, chiodi di garofano e foglie di alloro. Il tutto è molto semplice. Inserite i chiodi di garofano all’interno della scorza di arancia (potete scegliere di riprodurre linee o un disegno a tema). Dopo averle decorate, potete sistemarle in un piatto di vetro, brillantinato con i colori dell’oro o dell’ar-

gento che diventerà il vostro centrotavola eco. La cannella torna utile anche per altre composizioni tipicamente natalizie. Una di queste è immancabile. Si tratta della ghirlanda. Tanti e creativi sono i modi per realizzarla, ma una proposta sempre valida è quella con il vischio. Procuratevi una base per la ghirlanda, agrifoglio e rametti di vischio, nastrini di raso e elementi decorativi in feltro. La composizione viene realizzata intrecciando vischio e agrifoglio dandogli una forma circolare, quella tipica della ghirlanda. Le parti sporgenti andranno eliminate con delle forbici. Una volta uniti i vari elementi, si aggiunge al lato della ghirlanda un gancio per appenderla, al quale verrà annodato il nastro di raso e con gli estremi si lega un fiocco ampio. Con un filo trasparente vengono legate ulteriori decorazioni in feltro, lana cotta o cannella per abbellire la composizione. Anche decorare la tavola per il giorno di Natale è importante: farà sentire gli ospiti a casa.

Non può quindi mancare un centrotavola home made, servendosi sempre del vischio ma questa volta anche di candele, rose e un piatto. Al centro del piatto andranno disposte armonicamente le candele di varie misure ed altezze, attorno saranno posizionati i rametti di vischio decorati con fili di perle (rigorosamente finte). La vostra tavola risulterà davvero chic. 7


speciale Natale/4 i regali

SORPRENDERE CON

ROMANTICISMO

G

li anni di fidanzamento o di matrimonio non devono essere il nemico della coppia. Ogni storia merita di essere vissuta al massimo. La comunicazione è importante in qualsiasi rapporto ma non è la sola strada verso la felicità e la serenità individuale. Il sentimento richiede impegno e tanto romanticismo. Dunque, perché non sorprendere con dolcezza il proprio partner anche in occasione del Natale? Per coloro che credono ancora all’amore in tutte le sue sfumature, tante sono le proposte stuzzicanti per regalare un sorriso all’amato. Innanzitutto procuratevi palloncini a forma di cuore, cartoncini, petali di rose, candele, pennarelli colorati, scatola da regalo ma soprattutto cercate oggetti indicativi che vi ricordano la vostra storia. Su di un cartoncino scrivete il verso di una poesia o della vostra canzone del

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Il romanticismo è la base di ogni bella storia d’amore, un ingrediente principe dei rapporti di coppia. Quest’arte va coltivata con dedizione e alimentata con entusiasmanti sorprese … anche a Natale! di anna mollo

cuore e riponetelo insieme all’oggetto scelto in un palloncino che gonfierete. Così facendo, gli oggetti e i pensierini di carta saranno custoditi all’interno dei palloni che spargerete in una stanza. Se avete dei palloncini ad elio, li potete sistemare in alcuni punti della camera: andranno a creare una dolce atmosfera insieme alle candele accese e posizionate per terra. Una volta preparato l’ambiente, conducete il partner sulla porta, rigorosamente bendato. Dopo aver tolta la benda dagli occhi, non vi resta che ammirare il suo sguardo sorpreso. A quel punto gli consegnate uno spillo col quale scoppierà i palloncini e di volta in volta sarà una continua scoperta: si divertirà moltissimo a leggere ogni vostra dedica. Una sorpresa davvero gradita alle fidanzate o alle mogli… e non solo come regalo di Natale, è quella di cucinare per loro. I partner potrebbero indossare un grembiule e mettersi ai fornelli.


pacco pieno di immagini, gadgets e guide della città che vi ospiterà per il vostro Natale romantico. In vista del Capodanno, altra idea interessante è quella del calendario di coppia. Potete utilizzare le immagini più emozionanti e simpatiche che rappresentano la vostra storia. Segnate con colori diversi le date importanti e gli anniversari. Il massimo sarebbe programmare un evento speciale per ogni mese, che segnerete

Un’idea intramontabile è la caccia al tesoro, ma se volete stupirlo ancora di più divertendovi, potete legare i biglietti a mezzi di trasporto giocattolo o posizionarli in un

sul calendario con una cuore gigante. Le sorprese romantiche aiutano nel rapporto di coppia e sono indicate per qualsiasi evento o giorno particolare come il Natale. E’pur vero che le più apprezzate sono quelle che arrivano all’improvviso, quando meno ce le aspettiamo perché fanno sorridere il cuore più delle altre. 7

©Adverum

Non è richiesta la perfezione! Le donne percepiscono questo gesto come un atto di vero romanticismo, è come prendersi un po’ cura di loro e farle sentire coccolate. Scegliete una musica che crei atmosfera, stappate una bottiglia di vino e lasciate che la vostra donna si goda lo spettacolo di vedervi all’opera in cucina. Basta anche un piatto molto semplice, l’importante è che stupisca. Il viaggio resta sempre una delle scelte più sorprendenti per il regalo del vostro lui o della vostra lei. Scegliete la meta, prenotate tramite internet o col supporto di un’agenzia di viaggio, quando avrete i biglietti a vostra disposizione potete consegnarli all’amato in vari modi.

Piazza Duomo 77 - VOGHERA ( PV ) -

ilgiglioDifirenze


speciale Natale/5 Il Calendario Campari 2016

VEDO DOPPIO

Ăˆ la bionda Kate Hudson, la protagonista della nuova edizione di un calendario destinato a pochi fortunati. Tredici scatti ispirati alla corsa alle presidenziali americane che infiammerĂ il 2016 di germano longo 28


S

arà l’aria pesante che si respira, ma è l’anno dei calendari castigati: perfino il “Pirelli”, appuntamento annuale con le modelle più hot del momento, per il 2016 ha virato, dando spazio a una bellezza sempre intensa, ma sicuramente alternativa. Il “Campari”, con molta meno storia alle spalle (17 edizioni contro le 44 del Pirelli), parte dallo stesso concetto di calendario iconico ed esclusivo, stampato ogni anno in pochissimi esemplari, 9.999, destinati ad altrettanti misteriosi clienti, che lo riceveranno senza sborsare un euro. Per farne un oggetto da collezionare, altra strada non c’è.

dei coinquilini, gettandosi anima e corpo nella recitazione. Si iscrive a qualche corso, ma si annoia, è una strada troppo lunga per le sue smanie: preferisce imparare sul campo, e le basta strappare un piccolo ruolo in “Party of Five”, nel 1996, per essere notata da Morgan Freeman, che la vuole al suo fianco in “Desert Blue”, spianandole la strada e il futuro. La ragazza ci sa fare, recita in 25 pellicole, diretta anche da gente che conta come Robert Altman, Rob Reiner, James Ivory e Barry Levinson, con cui ha diviso l’ultima fatica, “Rock the Kasbah”, in uscita anche nelle sale italiane. Il tema scelto da Campari per la bella Kate si lega all’attualità, ed entra a gamba tesa nella corsa alle presidenziali ame-

Ma, al contrario del Pirelli, che ogni anno è un campionario di bellezze mozzafiato, il Campari ha scelto di affidarsi di volta in volta a un solo protagonista, chiamato a interpretare tutti i mesi. Non che si siano fatti mancare niente, sia chiaro: Salma Hayek, Eva Mendes, Jessica Alba, Milla Jovovich ed Eva Green sono solo alcuni dei nomi delle attrici che si sono susseguite sui 12 mesi del Campari. Quest’anno, la scelta è caduta su Kate Hudson, attrice così bionda e tonica da essere l’immagine perfetta delle californian girl, figlia di Goldie Hawn e di Bill Hudson, attrice piuttosto nota lei, cantante da noi sconosciuto. Anche se papà Bill ha scelto di andarsene quando Kate aveva tre anni e lei è cresciuta con il nuovo compagno di mammina, Kurt Russel, la “Iena Plissken” del futuribile “Fuga da New York”, uno dei durissimi di Hollywood.

ricane che fiammerà il 2016. “BitterSweet Campaign”, questo il titolo del calendario, ideato dall’agenzia “Leo Burnett Milan”, è il gioco degli opposti affidato a Kate, che impersona due diverse candidate alla Casa Bianca. Una più “bitter” - decisa, audace e sicura di sé - l’altra “sweet”, più delicata ma altrettanto seducente. La metafora, ovviamente, si lega anche e soprattutto alla versatilità del Campari, il liquore culto nato a Novara nel 1860, e capace di declinarsi senza alcun problema nelle varie interpretazioni del “mixologism”, come oggi è stata ribattezzata l’arte antica dei cocktail. Tredici gli scatti del nuovo calendario Campari, tutti firmati da Michelangelo Di Battista e con il biondo platino di Kate esaltato dagli outfit per lo più rosso fuoco di Versace, Vivienne Westwood e Christian Louboutin. Il 2016 inizia bene, non c’è che dire. 7

E sarà tutta quest’aria d’arte e glamour respirata fin da quando era in fasce, ma Kate ha scelto fin dall’inizio di seguire le tracce

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speciale Natale/6 il capodanno

I

l conto alla rovescia del resto è quasi iniziato: 3, 2, 1... Con chi festeggiarlo, ma soprattutto: come e dove? Gli Italiani amano viaggiare. In tanti sono infatti a scegliere di trascorrere il Capodanno fuori dalle mura domestiche. Per chi vuole viaggiare ma rimanere

in confini italiani, la meta preferita è la montagna: vicino agli impianti di sci per gli sportivi, in località amene e alla moda per chi il freddo preferisce goderselo in un comodo hotel ben riscaldato. Tra le mete ambite del Trentino e della Valle d’Aosta, fino a Roccaraso, Pescasseroli e dintorni, è possibile spesso conciliare giornate sulla neve con serate in locali. In particolare per la serata di Capodanno si organizzano cenoni negli hotel, mentre la serata può proseguire anche nei locali. Molti aspettano l’inizio del nuovo anno per trascorrere la famosa settimana bianca, spezzando così la monotonia dell’inverno e delle lontane va-

MARE, MONTAGNA CAPITALI: DOVE

FESTEGGIARE?

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canze estive. Per chi invece non preferisce la montagna, le capitali europee rappresentano la meta ideale. Da Madrid a Londra, da Vienna a Berlino: queste sono solo alcune delle mete più gettonate. Nella capitale inglese i fuochi d’artificio lungo il Tamigi o i festeggiamenti all’ombra del maestoso Big Ben, rappresentano solo una parte delle tantissime serate organizzate. A Berlino si festeggia alla Porta di Brandeburgo per poi proseguire in 1000 feste; in ciascuna di queste capitali ci si diverte in modi diversi: mezzanotte nelle piazze, festeggiamenti in strada o nei locali. Per poi approfittare dei giorni seguenti per visitare il luogo. Ma c’è anche chi osa di più e decide di raggiungere una delle mete più famose per il Capodanno: la Grande Mela. Qui, tra una pattinata sul ghiaccio e un brindisi a Times Square, si festeggia il nuovo anno scegliendo tra tante proposte diverse. Tra la montagna e le capi-

Natale con i tuoi, Capodanno… dove vuoi. Al mare o in montagna, in grandi capitali europee o a casa, l’importante è organizzare al meglio la serata come augurio per il nuovo anno di danila Liguori tali, c’è chi sceglie invece la terza soluzione, spesso non alla portata di tutti per prezzi e disponibilità di ferie: il mare. E via verso luoghi esotici: Cuba, Mauritius, Maldive e

altro ancora. Nell’isola cubana, a Santiago in particolare, il primo dell’anno si festeggia anche l’ingresso di Fidel Castro. L’Avana è la meta più ambita e movimentata, e oltre al “cerdo” (maiale) arrosto, si balla nei tipici locali latino-americani fino all’alba. E poi ancora Mauritius, Maldive e altri luoghi d’incanto dove natura incontaminata, mare cristallino e resort esclusivi si incontrano per un Capodanno indimenticabile. C’è infine chi preferisce, sulla scia delle vacanze natalizie, salutare il nuovo anno a casa propria o di amici. Ed è qui che la tradizione la fa da padrona con la tipica cena a base di pesce: antipasti rigorosamente di mare, spaghetti a vongole, gamberi, astice o crostacei vari. Secondi ancora a base di pesce e poi ancora contorni, dolce frutta aspettando tutti insieme la mezzanotte. E poi via al veglione: ancora casa con famiglia o amici, locali, teatri e strade piene di gente. 7


speciale Natale/7 marketing

10 mosse

per RILANCIARE LA TUA AZIENDA

P

er chi possiede un’azienda propria è d’obbligo tenersi al passo coi tempi e rimodernare di continuo. E così al via il rebranding, anche se solo parziale. Marketing, problem-solving, dipendenti…da dove iniziare? Ecco come rilanciare la propria azienda in semplici 10 mosse, un piccolo vademecum da consultare all’occorrente.

A breve, il brindisi al nuovo anno. Voglia di cambiamenti, di novità. Nella vita privata, come nel lavoro

• Primo step: motivazione del

di Danila Liguori

personale. Secondo ricerche e test realizzati soprattutto negli ultimi anni, è dimostrabile come un dipendente felice renda meglio a lavoro. E’ più creativo, costa di meno, si assenta con meno frequenza, è più predisposto al 32

problem-solving e si impegna di più. E’ dimostrato inoltre come un impiegato che mangia, beve e dorme a sufficienza, raggiunge con facilità il posto di lavoro, gode di alcuni benefici lavorativi non-

ché di un clima disteso, sia più sereno rispetto a chi vive con maggiori difficoltà l’ambiente lavorativo. In sintesi, la ricetta del dipendente soddisfatto ha tre ingredienti base: la stimolazione della sue capacità, un’attenta e costante formazione, la gratificazione personale in caso di successo.

• Seconda parola chiave: marketing, Philip Kotler docet. Uno dei maggiori “guru del management” di tutti i tempi incoronato dal Financial Times, ci insegna infatti come lo sviluppo della funzione del marketing nelle imprese sia parte di una strategia di mercato che viene definita “proattiva”, dove l’impresa ha un ruolo propositivo


nei confronti dei bisogni del mercato. Secondo Kotler gli approcci al mercato da parte dell’impresa devono essere 4: orientamento alla produzione, al prodotto, alle vendite e al marketing.

punto fondamentale per ripartire con il piede giusto. Capire in cosa si è sbagliato nell’anno precedente per cambiare rotta, può essere un ottimo trampolino di lancio verso il nuovo anno.

• al terzo posto Marketing

• Dopo aver guardato in casa

chiama pubblicità. La domanda “a chi posso vendere” chiama la seguente: “a chi?” In fondo, “la pubblicità è l’anima del commercio”.

propria, si può procedere guardando in quella altrui: imparare cioè anche dagli errori dei “concorrenti”. Analisi di mercato, successi e insuccessi dei diretti concorrenti: sfruttare i punti di debolezza degli altri per farli diventare i propri punti di forza.

• Quarta regola, soprattutto per aziende più datate, vietato sottovalutare l’importanza della tecnologia e dei social: la pubblicità passa orami soprattutto dal web: Facebook, Twitter, e gli altri, sono un modo per avvicinare non più solo i giovanissimi.

• Quinta mossa importante è il rimodernamento logo, del packaging o comunque quanto di quanto necessario a seconda della tipologia di prodotto. Questo step è fondamentale per dare al cliente un’ondata di novità: la sicurezza della qualità di sempre, curata al meglio in un involucro rimodernato. Anche l’occhio vuole la sua parte.

• Capacità di autocritica: imparare dai propri errori può essere un

• Gestione dei clienti. Pubblicità e marketing tesi all’acquisizione di nuova clientela non può e non deve far “dimenticare” i vecchi clienti che, proprio in quanto tali, devono costan-

temente seguiti e invogliati a scegliervi nuovamente.

• Nono

passo: relazionarsi in modo continuativo con o propri collaboratori. Ascoltare i consigli da chi lavora per voi, può essere un’ulteriore arma vincente. Il dipendente che vive l’azienda dall’interno, guarda le cose con un’altra luce e può dare ottimi consigli. Si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una gran donna; dietro un imprenditore di successo c’è sicuramente uno staff all’altezza.

• L’ultimo punto è pensare fuori dagli schemi. Steve Jobs diceva “siate affamati, siate folli!” Il resto viene da sé. 7


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speciale Natale/8 voghera

IL RILANCIO DEL

COMMERCIO

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na collaborazione avviata con la Notte bianca di Voghera, che ora prosegue puntando a nuovi eventi durante i fine settimana fino a dicembre. E anche oltre. L’obiettivo è ravvivare il commercio locale e favorire l’arrivo di clienti da fuori città, per questo i commercianti e le associazioni di categoria di Voghera, in collaborazione con gli assessorati Fiere e commercio e Servizi sociali del Comune, puntano su eventi speciali, feste e mercati, per far fronte alla crisi economica e puntare alla ripresa, oltre che a rendere viva la città. A ottobre, l’Acol - Associazione commercianti Oltrepo lombardo, guidata da Giancarlo Maconi, ha organizzato una due giorni di iniziative dedicate ai bambini e ai loro genitori. I negozi hanno applicato sconti sulle vendite, in tutta la città sono stati organizzati punti di ristoro e luoghi per le attività con i bambini. In occasione di Halloween,

Una collaborazione avviata con la Notte bianca di Voghera, che ora prosegue puntando a nuovi eventi durante i fine settimana fino a dicembre di Nicoletta Pisanu

era stato organizzato con la collaborazione del Fai un trekking urbano per portare i residenti e i visitatori a conoscere gli angoli nascosti della città. L’iniziativa è stata chiamata Camminando per Voghera. Nelle prossime settimane invece, i commercianti cittadini si riuniranno per discutere di una bozza di proposta da presentare al Comune riguardo alla possibilità di realizzare un viale dell’artigianato, allo scopo di portare iniziative e visitatori non solo in piazza Duomo e in via Emilia, ma anche nella parte di viale Repubblica compresa nel centro storico, a partire dal tratto che incrocia con via XX settembre. Per supportare la richiesta, i commercianti hanno proceduto a una raccolta firme tra i negozianti e gli enti vogheresi. Nella zona sono presenti molti negozi, che puntano tramite questa iniziativa a un maggior passaggio lungo la grande via, una delle arterie cittadine più importanti. 7

la Consulta del volontariato vogherese ha organizzato una manifestazione in piazza Duomo, coinvolgendo i commercianti del centro storico, che hanno addobbato le loro vetrine a tema. Nei giorni precedenti

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I.P. ristorazione

ristobar fuori casello Ristorante italiano colazioni e brunch Paninoteca

5 GROPELLO CAIROLI Primo Armaroli ha fatto della posizione strategica del suo ristorante un punto di forza. Il cuoco, titolare di Fuori casello, locale che si trova a Gropello Cairoli proprio accanto all’uscita dell’autostrada A7 MilanoGenova, non accoglie però solo passanti e viandanti che, dopo il viaggio, desiderano mangiare qualcosa di buono: “Da me vengono spesso anche le persone del paese e delle vicinanze, attratte dall’atmosfera semplice e cordiale”, ha spiegato.

Ristorante Fuori Casello Gropello Cairoli (PV) Via Olivelli 16 0382 817269

Per le feste, Armaroli non si è tirato indietro e ha studiato un menù ad hoc, per ingolosire i suoi clienti: “Siamo aperti da cinque anni e mezzo, al lavoro io e mia moglie. Facciamo bar, ristorante e pizzeria, per ogni gusto”. Il menù di Natale prevede un antipasto con cozze gratinate, a seguire insalata di mare, polpette di polpo, misto di carpacci e gamberetti in salsa cocktail. Di primo, Armaroli e la sua signora prevedono succulenti tortellini alle capesante e gamberi, di

secondo il tubo di calamaro farcito con gamberoni. Poi, il delizioso dolce di Natale e le bevande, con i vini e gli analcolici. Il tutto alla modica cifra di trenta euro. Il ristorante Fuori casello può ospitare fino a settanta coperti: “A mezzogiorno offriamo un menù pranzo a soli dieci euro.

Ogni sera, invece, il nostro ricco menù propone pietanze alla carta, ampia la scelta per i nostri ospiti, dalla pizza con la farina di kamut ai piatti tradizionali – ha commentato orgoglioso Armaroli -.

L’ideale per chi vuole passare una serata rilassante”. L’ispirazione al cuoco arriva da ogni fonte: “Sono molto curioso in cucina, io prendo ispirazione e spunto da riviste ed enciclopedie di cucina, ma anche dai siti internet dedicati alla cucina, talvolta mi arrivano anche suggerimenti dalle persone. La curiosità mi è indispensabile, per offrire sempre qualcosa di nuovo ai miei clienti al ristorante”. Il ristorante non abbandonerà i suoi ospiti durante le feste: “Siamo aperti durante tutto il periodo estivo, chiuderemo soltanto qualche giorno a gennaio – ha sottolineato Armaroli -. Abbiamo un buon passaggio, tanti transitano in questo punto”. • |37


tecnologia

AL COMANDO: IL FUTURO è OGGI C’era una volta il futuro di Danila Liguori

Q

uello che si immaginava in una sala buia di un cinema guardando film di fantascienza, dove anche l’impossibile diventava realtà: macchine volanti, shopping telematico, robot che agiscono al posto degli esseri viventi.

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Anno 2016 in arrivo: pian piano anche la più innovativa delle pellicole, sta diventando quasi obsoleta davanti agli enormi progressi degli ultimi anni. Il deus ex machina della tecnologia è sicuramente Google, colosso del web per eccellenza. Le nostre vite diventano sempre più tecnologiche anche grazie ai suoi “moonshot projects”, ambiziosissimi progetti su cui Google sta lavorando. L’obiettivo? Rendere le nostre vite sempre più tecnologiche, automatizzandone molti aspetti. Ultimo arrivato in casa Google è Smart Reply, l’applicazione che risponde al posto nostro. In sostanza si tratta di un risponditore automatico nell’applicazione Inbox, l’app satellite che permette di espandere le funzioni di Gmail, che analizza i contenuti di un’e-mail formulando tre possibili risposte. Smart Reply studia quindi il contenuto dell’email, il contesto e lo stile di scrittura, e formula tre possibilità di risposta al posto del destinatario della posta in questione. A seconda della decisione dell’utente, che può utilizzarne una, tutte o nessuna, il sistema impara ogni volta ad affinare la simulazione. Spiega così il team che ha lavorato al progetto: “Smart Reply si basa su una coppia di reti neurali ricorrenti, una usata per codificare la posta in entrata, l’altra per prevedere possibili risposte”. Smart Reply verrà rilasciato nelle prossime settimane attraverso un aggiornamento di Inbox per Play Store e App Store, anche se pare

inizialmente solo per lingua inglese. Questo è solo uno dei grandiosi progetti a cui Google sta lavorando: ci sono ad esempio le lenti a contatto intelligenti che, grazie a un microchip inserito nella lente, sarebbe possibile misurare il sangue dei diabetici e verificare i livelli degli zuccheri. C’è poi l’auto che si guida da sola in cui non serviranno più né il volante, né i pedali del freno e dell’acceleratore: entro il 2020 un sogno futuristico che potrebbe diventare realtà. E ancora una pillola nanotech in grado di controllare la salute: una volta ingerita, la capsula grazie alle nanotecnologie,

potrebbe aiutarci a visualizzare probabili malattie presenti nel corpo, come ad esempio i tumori. Con l’acquisizione di Makani Power nel 2013 poi, Google e i suoi laboratori X hanno iniziato a lavorare a una tecnologia, la Airborne Wind Turbine, che prevede pale eoliche trasportate in cielo, che possano trasmettere l’energia accumulata proprio da lì. La vita quaggiù insomma, sta diventando proprio come lo immaginavamo un tempo. Il futuro che sognavamo si avvicina a gran falcate. Un futuro a quanto pare, non troppo lontano. 7

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Lifestyle Neuroscience and Behavioural Reviews

“Ubriaco d’amore” la scienza dice sì “ Ubriacarsi d’amore” da oggi non sarà solo la frase sdolcinata di un film romantico. Né la parte finale di una poesia d’amore. O la scritta romantica sul diario di un adolescente. Al contrario: si può parlare di pura e semplice scienza. A sostenerlo sono alcuni ricercatori dell’Università di Birmingham, in uno studio pubblicato su Neuroscience and Behavioural Reviews, secondo il quale è letteralmente possibile, appunto, “ubriacarsi d’amore”. L’ormone sarebbe infatti corrispondente all’effetto di un paio di bevande alcoliche. In sintesi: gli studiosi hanno esaminato i dati di precedenti lavori che avevano analizzato l’influenza cerebrale di alcolici e ossitocina, l’ormone prodotto dall’ipotalamo legato all’amore materno, al parto e all’eccitazione sessuale. I

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di Danila Liguori

risultati hanno portato alla scoperta che sia l’alcool che l’ “ormone dell’amore” agiscono sulle strutture corticali limbiche e prefrontali andando ad aumentare la trasmissione dell’acido gamma-aminobutirrico, responsabile della regolazione dell’eccitabilità dei neuroni e del tono muscolare. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che l’ossitocina rende generosi, fiduciosi ed empatici, pro-

prio come bere uno o due drink. Da qui l’equivalenza tra essere innamorati ed essere ubriachi. A guastare l’effetto lieto fine c’è il fatto che l’ossitocina, d’altro canto, agisce anche sull’aggressività, esattamente come l’alcool. Se da un lato quindi, come precisa Ian Mitchell, che ha condotto lo studio, “l’ossitocina potrebbe rendere situazioni come colloqui di lavoro e rapporti interpersonali che ci provocano stress o ansia, meno spaventose”, dall’altra parte questo stesso ormone potrebbe anche rendere particolarmente aggressivi. Perciò spiega ancora Mitchell: “Abbiamo raccolto gran parte della ricerca esistente sugli effetti di ossitocina e alcol e siamo stati davvero colpiti dalle somiglianze incredibili tra i due composti”. L’effetto dell’ossitocina, proprio come quello dell’alcol, va dunque ad agire sui circuiti neurali che controllano la percezione dello stress e dell’ansia, soprattutto nelle situazioni sociali. In altre parole ci regalano un po’ di coraggio in più, ci può rendere più disinibiti ma, d’altro canto, potrebbero farci diventare anche più aggressivi. Per questo motivo Mitchell si dice scettico sul fatto che l’ormone dell’amore possa essere utilizzato “come alternativa all’alcol, ma resta comunque una sostanza affascinante e, al di là delle questioni di cuore, poichè ha un potenziale nel trattamento psicologico e psichiatrico”. E termina: “Speriamo che questa ricerca possa fare nuova luce sull’ossitocina e aprire nuove strade per la medicina”. 7


I.P. marco haute couture

La moda come passione e impresa di famiglia 5 stradella I fratelli Piermarco e Maria Grazia Emanuele si occupano di pellicceria, portano avanti il loro show-room in via Cesare Battisti a Stradella, dove mostrano ai clienti

le loro collezioni. Oltre alla vendita diretta, la famiglia Emanuele ha stretto legami con aziende del settore e maisons dell’alta moda, preparando i propri capi in pelliccia. I fratelli lavorano con materie prime scelte con cura e avendo dalla loro parte l’esperienza necessaria per trattare prodotti delicati e raffinati. “Dagli anni Ottanta ho lavorato nel mondo della moda a Milano. Poi a Stradella ho fondato il mio atelier. Il nostro show room è ormai aperto da vent’anni - ha raccontato Piermarco

Emanuele -. Insieme a mia sorella confezioniamo pellicce su misura, modelli creati da noi, dal disegno alla scelta dei materiali fino alla realizzazione del prodotto finito”. Con creatività: “Noi puntiamo a creare prodotti diversi, personalizzati, che sicuramente si differenziano da tutti gli altri - ha commentato Piermarco Emanuele -. Anche per questo motivo riusciamo a far fronte al generale clima di crisi economica. Proponendo ai nostri clienti i nostri prodotti originali, riusciamo ad

Show Room Via C. Battisti, 28 27049 Stradella (PV) Tel. 0385 246196 piermarcoemanuele.com

andare avanti. La nostra clientela è sempre alla ricerca di nuovi capi anche molto particolari, che noi abbiamo l’esperienza necessaria per realizzare”, ha spiegato Emanuele. A partire dal 2005, l’impresa collabora con i colossi internazionali del settore pellicceria, contribuendo alla realizzazione di capi e inserti in pelo per le grandi case della moda, come Louis Vuitton, Prada e Valentino: “Ci occupiamo anche dei capi d’alta moda, collaborando con una grande azienda che produce le pellicce per le esigenze stilistiche delle maisons - ha spiegato Emanuele -. Contribuiamo in diversi modi, anche ricevendo dalle grandi aziende internazionali i modelli dei capi delle nuove collezioni e realizzandoli per le case di moda che li richiedono”. Piermarco Emanuele e Maria Grazia nel loro show-room accolgono non solo clienti italiani, ma da tutto il mondo, mostrando le loro creazioni

e cercando “di interpretare i gusti del cliente, per soddisfarlo con le nostre proposte alla moda, realizzate secondo la sensibilità dell’acquirente e il nostro gusto”. •

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FASHION Victoria’s Secret Fashion Show

DOVE VIVONO GLI

ANGELI U

n po’ di giustizia, in fondo, in questo mondo ogni tanto c’è: se i bambini sognano Babbo Natale, i grandi si accontentano degli Angeli. Ovvio, devono essere quelli giusti, non esseri alati presi a caso, ma gli unici e veri Angeli riconosciuti come portatori di sogni e fastidi alle cornee: quelli di “Victoria’s Secret”. Succede spesso di vederli comparire sulla Terra, quegli angeli, specie sui palcoscenici, esattamente com’è successo qualche giorno fa alla “Lexington Avenue Armory” di New York, dove una truppa formata da ben 44 Angeli ha acceso i sogni di tutti i presenti, quelli delle donne, rapite dai nuovi modelli della casa di lingerie più celebre e sexy del pianeta, e quelli degli uomini, molti dei quali pare siano finiti ad affollare l’infermeria del teatro.

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Tutto questo per il “Victoria’s Secret Fashion Show”, annuale parata dei nuovi modelli della maison indossati dalle modelle più celebri, categoria per cui diventare un angelo significa avercela fatta. Un set blindatissimo molte ore prima dell’inizio della sfilata, visti i tempi necessari per trasformare cotanti capolavori della razza umana negli Angeli di Victoria. Il risultato è stato uno show in piena regola ad alto tasso di volti noti, con grande sfarzo ed eleganza, nel più puro stile “kolossal” americano. Un’ora e mezza riempita di ali, reggiseni e slip, fra botti, lampi, piume e musica, grazie alla presenza di artisti come Selena Gomez, The Weekend ed Ellie Goulding, che qualcuno sperava potessero dare un po’ di tregua alla sequenza di modelle da tachicardia, e invece hanno fatto del loro meglio per apparire sexy come non mai. Per chi di certe cose se ne intende, quella sera a New York c’erano tutte le top che contano: Adriana Lima, Alessandra Ambrosio, Kendall Jenner, Gigi Hadid e Behati Prinsloo Levine, nomi che messi insieme fatturano cifre che valgono più della metà del Pil di un paese centro africano. Ma anche fra le file degli Angeli ci sono le categorie: i “Resident Angels”, ovvero i volti del brand, le modelle a cui spettano di di-

Non ci sperate: dove vivono non si sa, ma almeno sappiamo che si ritrovano ogni anno per dare vita ad uno show che toglie il sonno per tutto il resto dell’anno. È successo di nuovo qualche settimana fa a New York, e ora dimenticarlo è un problema

un marchio che già il primo anno incassa mezzo milione di dollari tondi. Nel 1982 la società cambia proprietario, arrivando nelle mani di Leslie Wexner, a capo della “Limited Brands”. È lui a trasformare “Victoria’s Secret” in un impero dalle proporzioni mondiali che nel 2012 ha fatturato 4,6 miliardi di dollari, più o meno il 40% di quello che in realtà mette insieme la “Limited Brand”. Soltanto negli Stati Uniti, i negozi “Victoria’s Secret” sono un migliaio, e tutti - sempre - affollati di gente che sogna: le donne i capi delle nuove collezioni, gli uomini di essere rapiti da un angelo. 7

di germano longo ritto le ali e che indossano i pezzi pregiati della collezione, e le “New Angels”, quelle che debuttano, le novizie. Dopo nove anni

di onorato servizio piumato, ad esempio, a Lily Aldridge è toccato l’onore di indossare il pezzo forte della serata: il “Fireworks Fantasy Bra”, un reggiseno tempestato di diamanti che vale più o meno due milioni di dollari. Victoria’s Secret, dice la leggenda, nasce nel 1977 a San Francisco dalle fantasie di Roy Raymond, spinto verso l’idea il giorno in cui si mette in testa di fare un regalino sexy alla moglie e in giro trova solo intimo da benedettine. Con 40 mila dollari chiesti in prestito ai genitori e altri 40 ad una banca nasce |43


DALLA RIPARAZIONE DI UNA PRESA ELETTRICA ALLA COSTRUZIONE DI UN INTERO STABILE RISTRUTTURAZIONI COPERTURE IN LEGNO E CALCESTRUZZO

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ristrutturazioni Tutto quello che c’è da sapere

bonus 2016 Di Danila Liguori

N

uovo anno, vecchi bonus. Incentivi per ristrutturazioni, interventi di miglioramento energetico e acquisto di nuovi arredi sono infatti confermati per tutto il 2016. Una delle innovazioni presenti è invece l’estensione del bonus mobili all’anno prossimo anche per le giovani coppie che vanno in affitto, senza però che si debbano prevedere dei lavori di ristrutturazione dell’unità immobiliare. La proroga, non una stabilizzazione, è stata decisa dal Governo grazie al trand positivo dei Bonus del 2015, e così si è quindi esteso di un anno l’ecobonus al 65% e la detrazione fiscale del 50% sulle ristrutturazioni edilizie e il bonus mobili. 5 |45


ecobonus

L’ecobonus al 65% è stato esteso per tutti i lavori realizzati entro il 31 dicembre 2016. In cosa consiste? Trattasi di una detrazione dall’Irpef o dall’Ires per 10 anni divisa in altrettante rate annuali, concessa per alcuni tipi di lavori: pannelli solari destinati alla produzione di acqua calda, installazione di nuovi climatizzatori, sostituzione di porte e finestre. Di tutti quei lavori che possano aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Come nel 2015, l’agevolazione è stata confermata anche per i lavori di adeguamento antisismico della prima casa e delle attività produttive che ricadono nelle zone sismiche a più alto rischio. Nel caso delle ristrutturazioni edilizie senza miglioramento energetico invece, scende al 50% la detrazione fiscale, che anche in questo caso può essere ripartita su 10 anni. L’importo massimo di spesa ammessa al beneficio non deve però superare i 96.000 euro.

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bonus mobili

La Legge di Stabilità 2016 porta con sé anche il rinnovo dell’attesissimo Bonus Mobili, il sistema di agevolazioni fiscali che consente di detrarre dall’Irpef il 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di oggetti d’arredamento o di elettrodomestici. Le agevolazioni vengono concesse quindi ai contribuenti che acquistano elettrodomestici o mobili nuovi effettuando, nell’arco di tempo massimo dello stesso anno, dei lavori per ristrutturare la pro-

pria casa o per migliorarne l’efficienza energetica. Durante tutto il 2015, per ottenere il Bonus Mobili, si è dovuto anche ristrutturare contemporaneamente casa. Dal nuovo anno invece, le agevolazioni verranno estese anche alle giovani coppie che comprano un’abitazione. Il Bonus Mobili verrà concesso anche alle giovani coppie, sposate o conviventi, con almeno un membro di età inferiore a 35 anni, che acquisteranno casa come abitazione principale. Per chi effettua una ristrutturazione, la spesa massima su cui viene calcolato il bonus fiscale del 50% è di 10mila euro, e le detrazioni sono ripartite in dieci rate annuali. Per le giovani coppie che comprano casa, invece, il tetto massimo su cui vengono calcolate le detrazioni raggiunge quota 16mila euro. Quali elettrodomestici possono beneficiare del Bonus? Frigoriferi, lavatrici, forni elettrici e lavastoviglie, l’importante è che il livello di efficienza energetica sia uguale o superiore ad A+, con la relativa indicazione su un apposito certificato. Tra gli arredi invece, beneficiano del bonus fiscale armadi, le scrivanie, tavoli, comodini o letti, mentre si escludono tendaggi, porte e pavimenti col parquet, soprammobili, tranne gli apparecchi di illuminazione o i materassi. I mobili o gli elettrodomestici devono chiaramente essere pagati con strumenti tracciabili come bancomat, carte di credito o bonifici bancari e postali. Non può avvalersi delle detrazioni invece, chi paga in contanti o con l’assegno.

dichiarazioni del ministro delrio

Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha così commentato il rinnovo del Bonus: “Se lo strumento ha funzionato e ha portato buoni risultati in termini di politica economica per la crescita e anche per le casse dello Stato, sarebbe sbagliato non utilizzarlo al meglio. Gli incentivi fiscali sono stati un grande polmone per l’edilizia”. 7


Il titolare di una storica azienda edile sta cercando di resistere con tutte le forze alla crisi. Ma ha qualche richiesta da fare...

I.P. edilponte

5 PONTECURONE La crisi del mattone ha costretto le aziende a puntare, più che sulla realizzazione di nuove strutture, a diverse modalità di intervento, in particolare sugli edifici già esistenti. Numerose aziende del settore per far fronte alla difficile situazione economica si sono specializzate in ristrutturazioni e riparazioni, riuscendo così a soddisfare un’ampia clientela, restia ad acquistare immobili nuovi e costosi. Gianluigi Sala, porta avanti l’attività di famiglia e combatte contro la situazione difficile per ogni impresa. Lei è titolare dell’azienda Edilponte di Pontecurone. Quando avete avviato la vostra attività? “Mio nonno ha dato il via a questa attività imprenditoriale nell’immediato secondo dopoguerra. L’impresa poi è stata curata da mio padre, ora me ne sto occupando io. Quindi, da circa settant’anni l’azienda è presente sul territorio. Siamo un’impresa edile, facciamo qualsiasi lavoro. Ci occupiamo della manutenzione di immobili, della rimozione dell’amianto, anche di realizzare nuove costruzioni. Lavoriamo sia nella provincia di Alessandria, con Tortona e Pontecurone, sia in Valle Staffora e nel Vogherese”. In quali attività siete specializzati all’interno dell’impresa? “Io sono l’imprenditore, ho i miei dipendenti e poi diversi artigiani che con competenza

ATTO DI FORZA mi aiutano nei lavori specifici. Per esempio, ci affidiamo a piastrellisti, idraulici ed elettricisti di fiducia, sapendo che faranno ottimi lavori dato che conosciamo il loro modo di intervenire”. Come avete fatto fronte alla crisi economica? “Noi abbiamo dirottato molto del lavoro dalle nuove costruzioni alle ristrutturazioni e alla manutenzione.

Abbiamo dovuto convertire il lavoro, oggi infatti non si vendono tante case, mentre fino agli anni Ottanta abbiamo venduto molto. Adesso è innegabile che i ritmi di lavoro siano diversi. Questi ultimi cinque anni sono stati sicuramente i più difficili per le imprese del settore edile. Noi puntiamo molto anche sulla rimozione e sullo smaltimento delle coperture, oltre che all’isolamento termico delle abitazioni e all’impermeabilizzazione, genere di lavori che vengono molto richiesti”. E per quanto riguarda gli ultimi grossi incarichi ottenuti? “Da novembre 2014 a oggi abbiamo lavorato a una nuova costruzione a Tortona, una villa. Poi come detto ci siamo occupati di tante ristrutturazioni e dei lavori per i nostri clienti fidelizzati”. Quali soluzioni potrebbero favorire la ripresa? “Agevolazioni al credito, abbassamento del costo del lavoro, queste sono soluzioni, fattori fondamentali. Inoltre, la politica dovrebbe venire incontro agli imprenditore maggiormente”. •

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tecnica Gli pneumatici invernali

GOMME

D’INVERNO Obbligatorie dal 15 novembre scorso, rappresentano un modo per alternare i due treni di pneumatici che ormai sono una regola, allungandone il ciclo di vita di Germano Longo

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icapitoliamo, perché statisticamente è sempre utile: il 15 novembre scorso è scattato l’uso obbligatorio di pneumatici invernali o catene a bordo, che resterà in vigore fino al 15 aprile del prossimo anno. Per tutti è insomma il momento delle gomme “termiche”, quelle che gli addetti ai lavori chiamano “winter tyres”, e per riconoscerle basta cercare sul fianco due semplici lettere “M+S”, ovvero mud & snow, fango e neve, a volte accompagnate dallo “snowflake”, il simbolo di una montagna con al centro un fiocco di neve stilizzato. E tanto per capirci in modo ancora più chiaro: avventurarsi su strade extraurbane o autostrade privi di quelli che sono chiamati “equipaggiamenti invernali”, significa rischiare una sonora contravvenzione, oltre al ritiro del libretto

di circolazione dell’auto. È vero, ormai possedere un doppio treno di gomme per ogni auto è diventato un obbligo non scritto, ma è anche vero - secondo i calcoli di “Assogomma”, la federazione che riunisce i produttori - che il doppio treno di gomme rappresenta solo all’apparenza una spesa, che in realtà al conti fatti si traduce un grosso risparmio. Il doppio cambio annuale consente infatti il risparmio del treno di gomme messe al riposo, allungandone il ciclo di vita. Ma non solo, la sostituzione finisce per diventare anche un controllo generale che non guasta mai, specie per le gomme, unico punto di contatto dell’auto con il terreno. Le gomme “termiche” rappresentano un notevole progresso della tecnica: alle spalle ci sono anni di studi e di test in posti freddissimi, necessari per arrivare ad un particolare disegno del battistrada (di tipo lamellare, per aggrapparsi alla neve) e ad una mescola più morbida, in grado di ottimizzare sicurezza e prestazioni dell’auto anche a temperature molto basse. Altra accortezza: malgrado il codice della strada lo consenta, non è consigliabile montare soltanto due gomme da neve sulle ruote motrici: il rischio è quello di pericolosi e improvvisi testa coda fra due ruote che tengono la strade e due che invece hanno perso l’aderenza. 7



Sulle colline dell’Oltrepo Pavese, in località Fornace nel Comune di Codevilla, lo chef Sergio Castagnola e la moglie Marisa Moroni offrono ai loro ospiti la

piatti, sempre per la sera del 24 dicembre, Castagnola e Moroni propongono reginette con porcini e sugo di noci, crespelle con asparagi, i classici agnolotti al sugo di brasato e uno sfizioso risotto ai frutti di mare. I secondi uniscono ancora mare e terra con scelte diverse: dal merluzzo con cipolle e polenta alla tagliata sul coppo con rucola, dalla costata al tagliere di formaggi misti con mostarda. Golosi anche i contorni, tra cui spicca un’insalatina di melograno e finocchio, oltre alle verdure miste gratinate all’insalata di stagione e alle patatine. Per concludere, dolci della casa e vini dell’Oltrepo Pavese. Il menù di capodanno non è da meno: “A Capodanno facciamo anche pizzeria, non solo

possibilità di provare la cucina tradizionale del territorio, all’interno del loro ristorante “La nuova fornace”. Una caratteristica che non viene meno nemmeno durante le festività. Per il cenone della vigilia di Natale, il menù ideato dai due ristoratori prevede affettato misto con insalata russa e insalata di patate, misto gratinato di pesce, carpaccio con fonduta calda, sauté di cozze e vongole. Come primi

LA NUOVA FORNACE di MORONI MARISA 1, Casc. Fornace 27050 Codevilla (PV) tel. 0383 77369

I.P. cucina tradizionale

LA NUOVA FORNACE ristorante pizzeria

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ristorante. Chi vorrà potrà quindi gustare una deliziosa pizza invece di assaporare il cenone completo”, ha spiegato Moroni. Il cenone prevede antipasti misti di terra e mare, agnolotti al brasato, crespelle ai carciofi e le lussuose linguine all’astice. Di

secondo fondue bourguignonne, specialità svizzera molto sfiziosa, la tagliata sul coppo con la rucola, la costata e l’orata al cartoccio con carciofi. Il tutto accompagnato da contorni misti e, per concludere, il dolci casalinghi della casa. A mezzanotte, la sorpresa per i golosi e per rispettare la tradizione: saranno serviti cotechini con le lenticchie, “nell’augurarvi un buon anno – ha commentato la ristoratrice -. La Nuova fornace ricorda che il menù è alla carta, ognuno può prendere il piatto che più preferisce, senza obblighi. Anche la pizza è sempre disponibile”. Il ristorante si trova sulla strada che conduce a Torrazza Coste. Consigliata la prenotazione, al numero 038377369. Sono quaranta i coperti disponibili: “Puntiamo sulla carne perché mio marito ha fatto il macellaio per molti anni – ha raccontato Moroni -.I nostri piatti forti sono la trippa, la pasta e fagioli, i bolliti, insomma tutti i sapori di una volta, che non si trovano più facilmente in giro”. •




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