Bus Magazine n.6/2025

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BIMESTRALE DI POLITICA E CULTURA DEI TRASPORTI

n. 6 2025 Novembre/Dicembre

ANAV, IL FUTURO È GIÀ OGGI MANOVRA 2026, ARTICOLO 30 INVARIATO A rischio l’equilibrio economico del TPL. Un segnale negativo che pesa sul futuro del trasporto pubblico locale

CONSIGLIO GENERALE, ECCO LA DIREZIONE Fondo Nazionale e transizione energetica. L’Associazione mette a punto le strategie per il rilancio del settore

FERIE, NON TUTTO VA IN BUSTA PAGA Il punto dell’avv. Mauro Petrassi dello studio legale Proia & Partners che commenta il recente orientamento del Tribunale di Potenza

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di Nicola Biscotti [Presidente ANAV]

invece irrisolte criticità rilevanti, che non possono essere sottovalutate né rinviate ulteriormente.

Un tema, questo, che è stato anche al centro dell’Assemblea straordinaria del 17 dicembre scorso, nel cui contesto sono stati condivisi con la base associativa, alcuni punti di fondamentale importanza per il comparto.

In primis, la copertura degli oneri connessi al rinnovo dei CCNL del settore (in coerenza con gli accordi già sottoscritti), la modifica dell’articolo 30 per ripristinare o rafforzare tali coperture, l’esigenza di una previsione normativa che garantisca la tutela delle aziende operanti nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Province autonome, in particolare in Friuli-Venezia Giulia e Sicilia, dove la compartecipazione al gettito delle accise è ridotta. Ultimo, ma non meno importante, la necessità di un adeguamento all’inflazione della dotazione del Fondo nazionale TPL, che risulta sottodimensionato per almeno 800 milioni di euro annui.

Nei prossimi giorni, insieme alle altre Associazioni, assumeremo le conseguenti determinazioni e iniziative, nella consapevolezza della responsabilità che abbiamo nel tutelare il settore e nel rappresentarne con chiarezza le istanze presso le sedi competenti.

Chiudo questo editoriale rivolgendo a tutte le imprese associate, ai nostri imprenditori, ai loro collaboratori e familiari, i più sinceri auguri di un felice e sereno Natale e di un proficuo anno nuovo. ■ ■ ■

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el momento in cui mi accingo a scrivere questo editoriale giunge la notizia che il maxi emendamento al disegno di legge di bilancio non contiene la richiesta modifica dell’articolo 30, da tempo sollecitata dalle Associazioni di categoria. Già all’indomani della trasmissione al Parlamento del ddl Bilancio 2026, l’Associazione era intervenuta tempestivamente, insieme alle altre organizzazioni del TPL, evidenziando il rischio di una mancata copertura integrale dei costi del rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri, in contrasto con gli impegni assunti dal Governo nel Verbale di Intesa del 20 marzo scorso.

In particolare, ANAV aveva segnalato l’incongruenza dell’art. 30 del ddl, che pur anticipando al 1° gennaio 2026 la piena parificazione delle accise su benzina e gasolio, destina solo una quota limitata del maggior gettito al finanziamento del rinnovo contrattuale, a fronte di fabbisogni economici nettamente superiori.

Si tratta di una scelta che desta forte disappunto e che incide direttamente sull’equilibrio economico-finanziario del sistema di trasporto pubblico locale e regionale e sulla corretta applicazione degli impegni contrattuali assunti.

Avevamo confidato che, in una fase così delicata, si potesse giungere a un intervento coerente con le esigenze rappresentate e più volte motivate nel corso del confronto istituzionale. L’assenza di tale intervento lascia

editoriale

UN SEGNALE NEGATIVO CHE NON PUÒ ESSERE IGNORATO

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BIMESTRALE DI POLITICA E CULTURA DEI TRASPORTI

EDITORIALE

Un segnale negativo che non può essere ignorato

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Nicola Biscotti

ASSOCIAZIONE

ANAV FUTURA, IX edizione Una giornata dedicata alla leadership e all’innovazione nel TPL

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Roberta Proietti

54° webinar Un anno di riforma del Codice della Strada: criticità, chiarimenti e approfondimenti nel 54° webinar ANAV–EGAF

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Francesco Romagnoli

Consiglio Generale ANAV Le sfide future del trasporto

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Roberto Sommariva

55° webinar 250 partecipanti all’evento incentrato sul rimborso oneri di rinnovo del CCNL per l’anno 2025

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Antonello Lucente

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Paratie per i conducenti 17 Il decreto accoglie in parte le richieste di ANAV Approvato il differimento e il cronoprogramma.

Nessuna novità invece per i dispositivi di emergenza

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Francesco Romagnoli

ANAV Piemonte e Valle d’Aosta: 19 al Circolo della Stampa un confronto sul futuro del TPL e delle imprese del territorio Roberta Proietti

ATTUALITÀ

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Accessi ZTL Bus: 22 anche nel 2025 un quadro normativo e tariffario in continua evoluzione

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Filippo Capello Mainardi

Rimborso pedaggi autostradali: attesa per l’atto regolatorio ART

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Nicoletta Romagnuolo

Donne al volante 27 Intervista a Gianluca Ponzio, Direttore Generale e Amministratore Delegato di Big Bus Tours Rome Luisa Tullio

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LAVORO

Il “riposo” va retribuito come il “lavoro”?: il tribunale di Potenza dice di no

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Mauro Petrassi

Nuova Direttiva UE di revisione della disciplina delle patenti

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Paola Galantino

Accesso alla professione: MIT al lavoro su delega per adeguamento a norme UE e disciplina sanzionatoria

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Nicoletta Romagnuolo

EES, il nuovo sistema europeo di controllo frontiere: cosa cambia per viaggiatori e vettori

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Roberta Proietti

LEGGI

Appalti, CCNL e verifica equivalenza tutele CCNL

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Nicoletta Romagnuolo

TECNOLOGIA E AMBIENTE

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Accessibilità digitale nei trasporti ANAV al tavolo AGID per l’attuazione dell’European Accessibility Francesco Romagnoli

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RUBRICHE Eventi • Stati Generali dei Trasporti in Lombardia: l’allarme di ANAV sulle risorse del Fondo Trasporti 45 • Il TPL al cospetto del Papa: 120 mila Autoferrotranvieri rappresentati all’udienza del Giubileo 47 • NME 2026: a Fiera Milano il futuro della mobilità collettiva 49 • A Roma la 6ª edizione del Seminario “Sistema autobus e filobus” 51 Bus & Sport 54 La Sentenza 57 Tecnologia 59 Flash Esteri 61 Blog Vaicolbus 63

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EUROPA

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IX Edizione: uati o

una giornata dedicata alla leadership e all’innovazione nel TPL Formazione, visione e collaborazione al centro della IX edizione dell’iniziativa dedicata ai futuri leader del TPL [Roberta Proietti] Comunicazione e Affari europei

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i è svolta presso la sede ANAV di Roma, in Piazza dell’Esquilino 29, la IX edizione di ANAV Futura, il percorso nato nel 2013 per accompagnare la crescita dei giovani imprenditori del settore trasporti, rafforzando competenze, visione strategica e spirito associativo.

L’edizione 2025 ha messo al centro un tema cruciale per il futuro del trasporto pubblico locale: “Leadership nel TPL: self-assessment e sviluppo delle competenze imprenditoriali”.

Una giornata intensa e altamente partecipativa, realizzata in collaborazione con Cornerstone International e guidata dalle coach professioniste Simona Vinzi e Paola Santoro, che hanno accompagnato i giovani imprenditori attraverso un percorso di consapevolezza, confronto e apprendimento esperienziale.

Sopra, il Presidente ANAV Nicola Biscotti, in apertura lavori.

Le coach Simona Vinzi e Paola Santoro.

■■ ■ Una giornata pensata per formare la leadership del futuro Il programma della mattinata si è aperto con un momento di accoglienza e ice-breaking, utile a creare un clima di collaborazione tra i partecipanti. A

seguire si è svolto il Laboratorio di Self-Assessment, un’attività guidata che ha permesso ai giovani imprenditori di analizzare le proprie competenze manageriali e di leadership, ricevendo una restituzione strutturata secondo un framework specifico per il settore dei trasporti.

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Il Presidente ANAV, Nicola Biscotti, ha sottolineato l’importanza strategica dell’iniziativa, ricordando come ANAV Futura sia nata «per un duplice obiettivo: acquisire conoscenze sulla conduzione di un’azienda di trasporto, ma anche e soprattutto procedere a uno scambio di esperienze e conoscen-

A lato, i partecipanti al corso di “leadership nel settore trasporti”.

Sotto, Antonio Cassano Managing Partner di Cornerstone International Italia.

Con Cornerstone l’azienda é al centro

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Cornerstone International si distingue per la profonda dedizione alle persone. Offre supporto strategico alle imprese, creando valore e sviluppando risorse umane con qualità e competenza. Al centro, il benessere e la crescita, elementi imprescindibili per elevare la competitività. La consulenza di Cornerstone, frutto di un’esperienza consolidata e relazioni forti e durature, aiuta le aziende a creare team di persone motivate che credono in ciò che fanno. Perché il vero successo nasce quando il talento incontra uno scopo chiaro e ogni sfida diventa un’occasione per crescere e fare la differenza. Dal 2009, la sede italiana di Cornerstone International è il punto di connessione tra le imprese e un network globale che abbraccia quasi tutta l’Europa. Con un headquarter a Shanghai e oltre 60 sedi nei mercati strategici del mondo, Cornerstone è parte di una rete che non si limita a cercare, valutare e formare talenti, ma disegna il futuro della leadership.

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ze che saranno utili per la futura leadership».

Il pomeriggio: co-creazione, confronto e soluzioni replicate dal territorio La seconda parte della giornata è stata dedicata a un coinvolgente World Café delle Buone Pratiche. Suddivisi in tre tavoli tematici – gestione dei picchi di attività, relazione con i passeggeri, puntualità – i giovani imprenditori hanno ruotato tra i gruppi condividendo casi aziendali, esperienze dirette e idee replicabili all’interno delle

proprie realtà imprenditoriali.

Un vero laboratorio di co-creazione, dove l’ascolto attivo e la collaborazione hanno permesso di generare nuovi spunti su temi chiave per l’evoluzione del settore.

Parallelamente, i partecipanti hanno sperimentato strumenti di riflessione personale basati sulla Teoria U di Otto Scharmer, lavorando attraverso questionari e attività introspective per sviluppare una visione più profonda del sistema, rafforzare le capacità decisionali e attivare processi di cambiamento consapevole. La “U” rappresenta metaforicamente il processo

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In queste pagine alcuni momenti della giornata.

di cambiamento: discendere nella U significa osservare, ascoltare e lasciar andare vecchi schemi; il fondo della U corrisponde alla connessione con le possibilità future; risalire significa agire concretamente con intuizione, innovazione e sperimentazione.

Dalla teoria all’azione: i piani personali di sviluppo La giornata si è conclusa con la definizione dei piani personali di sviluppo, attraverso cui ogni partecipante ha trasformato la riflessione emersa nelle

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Un percorso che cresce con i giovani L’edizione di quest’anno ha confermato la natura unica di ANAV

Futura: un luogo di formazione, confronto e innovazione, pensato per sostenere una nuova generazione di imprenditori chiamati a guidare il settore dei traspor ti in una fase storica complessa e ricca di sfide.

Un ringraziamento speciale va alle coach Simona Vinzi e Paola Santoro, che con competenza e sensibilità hanno guidato un percorso dal for te valore umano e professionale.

Il futuro del trasporto passeggeri si costruisce anche così: attraverso ascolto, visione, collaborazione e la volontà di mettersi in gioco. ■

In questa foto, il Direttore Generale di ANAV, Tullio Tulli, con gli organizzatori del corso.

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attività in progetti e azioni concrete da portare nella propria azienda.

Un momento di formalizzazione importante, perché rende operativo il percorso formativo e rafforza la continuità del lavoro svolto durante l’anno.

A seguire, la tradizionale cena sociale ha offerto un ulteriore spazio di dialogo informale, networking e connessione tra i giovani imprenditori ANAV.

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Un anno di riforma del Codice della Strada: criticità, chiarimenti e approfondimenti nel 54° webinar ANAV–EGAF

54° WEBINAR

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La legge 177/2024 ha modificato il Codice della Strada, inasprendo le sanzioni e introducendo novità come alcolock e locazione senza conducente [Francesco Romagnoli] Responsabile Servizio impianti fissi, ambiente e affari tecnici

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oco più di un anno fa, più precisamente a novembre del 2024, veniva approvata la legge n.177/2024, che ha apportato varie, in alcuni casi anche rilevanti, modifiche al Codice della Strada. Di questo provvedimento si è parlato molto anche sui giornali, soprattutto per quanto riguarda l’inasprimento delle sanzioni per la guida sotto l’effetto di alcol e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Intenzione principale della legge, infatti, è quella di aumentare la sicurezza stradale, per dare un impulso alla riduzione dei decessi su strada, i cui valori annuali hanno smesso di decrescere. Ad esempio, come evidenza l’ISTAT, nel 2024 le vittime sono state 3.030, con una diminuzione dello 0,3% rispetto all’anno precedente (dunque una variazione praticamente nulla), mentre il numero di incidenti e quello dei feriti hanno registrato un aumento.

Rispetto dunque ai risultati conseguiti negli ultimi anni si è purtroppo verificato un sensibile passo indietro. Dai primi anni 2000 infatti la mortalità sulle strade ha registrato oltre un dimezzamento dei valori. Un risultato molto importante evidentemente. È però indubbiamente altrettanto importante continuare a lavorare per una continua riduzione, soprattutto in una fase, come quella attuale, in cui come detto non si registrano miglioramenti. Sulla riduzione della mortalità e in generale sull’aumento della sostenibilità sociale del trasporto stradale, sicuramente incidono positivamente lo sviluppo tecnologico di veicoli e infrastrutture nonché la scelta di modalità di trasporto sicure (es. l’autobus), ma è evidente che è altrettanto fondamentale il rispetto delle regole.

L’atto approvato a novembre del 2024 non è poi intervenuto esclusivamente

sul testo del Codice già in vigore, il D.Lgs. 285/1992, ma ha anche previsto una delega legislativa finalizzata alla riorganizzazione della disciplina di alcune materie per l’emanazione di decreti legislativi di riordino della legislazione in materia di motorizzazione e di circolazione (nel momento in cui si scrive questo articolo è peraltro in fase di discussione un disegno di legge volto ad allungare il periodo della delega). La delega dovrà seguire una serie di quattro principi generali, tra cui il miglioramento della qualità, della trasparenza e dell’efficienza dell’azione amministrativa anche attraverso la completa digitalizzazione e automazione delle procedure con particolare riguardo a quelle relative ai veicoli pesanti. Oltre ai principi generali, per la delega sono stati previsti numerosi e più dettagliati requisiti specifici.

Per un maggiore approfondimento delle

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Giandomenico Protospataro, già dirigente della Polizia Stradale ed esperto di tematiche del Codice della Strada.

sione è stata utile per approfondire due delle importanti novità intervenute con la riforma approvata nel 2024, quali locazione senza conducente, la cui disciplina è stata profondamente rivisitata, e alcolock, la cui installazione sui veicoli è diventata obbligatoria nel nostro Paese in alcuni casi legati all’eventuale condanna dei conducenti per superamento dei limiti alcolemici alla guida anche se, come specificato durante il webinar, la norma non è ancora pienamente operativa, almeno al momento in cui si scrive questo articolo. L’esposizione del dott. Protospataro è stata dunque importante per fare il punto della situazione sulla disciplina delle tematiche citate.

Inoltre, ampio spazio è stato dato alla possibilità di effettuare quesiti. Molti di quelli pervenuti sono stati relativi a chiarimenti in merito alla locazione senza conducente, segno che la novità normativa ha suscitato interesse ma anche che non è ancora chiara nella sua totalità, a causa soprattutto della sua articolazione e moltiplicazione delle casistiche operative che si vengono a creare nella sua applicazione.

Tra i quesiti pervenuti, anche quelli relativi alla tematica dell’alcolock. Anche questa soffre infatti di una sensibile incertezza, soprattutto dal punto di vista applicativo e operativo. L’Associazione

sta portando avanti approfondimenti su vari fronti. Tra questi, quello di taglio internazionale: la tematica è stata oggetto, su richiesta di ANAV, di discussione durante l’ultima riunione IRU della Commissione Innovazione e Tecnologia (la nuova denominazione della Commissione Affari Tecnici, il cui acronimo è comunque rimasto CIT). Ciò che è emerso da un confronto è una grande varietà di regolamentazioni. La tematica verrà comunque affrontata in modo più approfondito nel 2026, in quanto grazie alla richiesta dell’Associazione è stata inserita nel programma dei lavori annuali della Commissione IRU. Successivamente alla trattazione delle due materie principali, durante il webinar del 28 ottobre c’è stato poi un approfondimento su questioni di rilevante interesse collegate alla riforma del Codice della Strada, come il protocollo accertamento uso stupefacenti, la safety car, la dematerializzazione del certificato assicurativo.

Anche se non direttamente inserite nel Codice della Strada, ma ritenute importanti considerata l’elevata attualità, la tematica delle paratie per la protezione del conducente e della dotazione dei sistemi per la chiamata di emergenza sugli autobus sono state oggetto di ampio dibattito. ■

Enrico Bagattoni ha aperto il webinar, sottolineando l’importanza della collaborazione pluriennale con ANAV.

Due slides illustrate nel corso del webinar.

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novità, l’Associazione già a dicembre del 2024 aveva organizzato il 46° webinar in collaborazione con Egaf Edizioni e tenuto dal dott. Giandomenico Protospataro, già dirigente della Polizia Stradale ed esperto di tematiche del Codice. Il webinar era risultato necessario soprattutto per fornire una prima panoramica delle novità intervenute.

Per dare invece un aggiornamento su tematiche pi specifiche di maggiore interesse, l’Associazione ha organizzato lo scorso 28 ottobre un ulteriore momento formativo, il 54° webinar, anche in questo caso in collaborazione con EGAF edizioni e tenuto dal dott.

Protospataro. L’evento è stato aperto con un intervento di Enrico Bagattoni che ha illustrato nel dettaglio l’offerta di Egaf Edizioni, sottolineando l’importante collaborazione che va avanti oramai da molti anni con ANAV. Successivamente, si è poi passati alla trattazione delle tematiche oggetto del webinar. L’occa-

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CONSIGLIO GENERALE ANAV

LE SFIDE FUTURE DEL TRASPORTO ha definito le priorità per il 202 strategie, transizione energetica e sostegno alle imprese loria enuta nominata vicepresidente

[Roberto Sommariva]

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l 27 novembre si è riunito a Baggiovara (Modena) il Consiglio Generale di ANAV, un appuntamento che ha permesso di fare il punto sulle principali attività associative e sulle questioni più rilevanti per il settore del trasporto passeggeri con autobus. La seduta si è aperta con la presentazione e l’approvazione del verbale precedente, per poi affrontare i temi all’ordine del giorno: bilancio preventivo 2026, delibera contributiva, sostituzione di un componente dei Probiviri, convocazione dell’Assemblea Straordinaria e accoglimento di nuove adesioni. Uno dei momenti pi significativi è stata la nomina di Gloria Tenuta a Vice Presidente ANAV, subentrata al compianto Gennaro Scura, ricordato con commozione da tutto il Consiglio. Nel corso della riunione sono stati illustrati gli aggiornamenti sulle interlocuzioni istituzionali, le iniziative in corso e le questioni aperte: evoluzioni normative sul TPL, provvedimenti della legge di bilancio, rinnovo del parco mezzi e transizione energetica, regolazione ART, dinamiche del trasporto commerciale, temi contrattuali e misure di sostegno. Il Consiglio ha rappresentato un momento di confronto costruttivo e partecipato, utile a definire le priorità per i prossimi mesi e consolidare le strategie dell’Associazione in un contesto di mercato in continua evoluzione.

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A margine della riunione, la delegazione ANAV ha visitato lo storico stabilimento Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, su invito di MAN Truck & Bus Italia S.p.A., includendo il museo e la linea produttiva del modello Urus, il Super SUV che ha rivoluzionato il segmento premium. La visita ha offerto l’occasione per riflettere sul valore delle filiere industriali italiane, dove innovazione,

In alto, due momenti del Consiglio Generale.

Qui a lato, la visita al museo Lamborghini, che è stata un’occasione unica per apprezzare la lungimiranza e il genio di un grande imprenditore italiano.

design e tecnologia si fondono per creare eccellenze riconosciute in tutto il mondo.

Lamborghini, fondata nel 1963 da Ferruccio Lamborghini, è oggi un marchio globale che coniuga tradizione e futuro. Nel primo semestre 2025 ha consegnato 5.681 vetture, con un fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro e un utile operativo di 431 milioni, confermando un margine del 26,6%. Il modello Urus, disponibile anche in versione ibrida SE, è il più venduto con 4.088 consegne, mentre la supercar Revuelto, prima

Gloria Tenuta, nominata vicepresidente ANAV.

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In questa foto, e in quella qui sotto, alcune macchine storiche esposte all’interno del museo Lamborghini.

condividono con Lamborghini la sfida dell’innovazione e della competitività internazionale. Tradizione e futuro devono camminare insieme per generare sviluppo e occupazione».

Due mondi diversi, ma accomunati dalla stessa visione: crescere attraverso ricerca, investimenti e capacità di adattarsi alle trasformazioni globali.

Lamborghini rappresenta il Made in Italy che conquista il mondo con lusso e alta tecnologia; ANAV è il presidio di un servizio essenziale che muove milioni di persone ogni giorno. Un incontro che ha ribadito quanto l’Italia sia forte quando le sue filiere dialogano e si contaminano, generando sviluppo, occupazione e orgoglio nazionale. ■ V12 plug-in hybrid della storia del marchio, ha ordini fino al . umeri che raccontano una strategia vincente basata su elettrificazione, personalizzazione e investimenti costanti.

«Questa visita è stata un’occasione per toccare con mano l’eccellenza italiana e riflettere sul valore delle nostre filiere produttive», ha dichiarato Nicola Biscotti, presidente di ANAV. «Le aziende che rappresentiamo, tutte private,

A lato, la linea di produzione della Lamborghini Urus: un SUV con motorizzazione Audi, simbolo di potenza e design Made in Italy.

Ducati, campione sulle piste e sui mercati internazionali 2024 Ducati ha registrato un fatturato di 1,003 miliardi di euro, con una redditività del 9,1%, e ha consegnato 54.495 moto in tutto il mondo. Numeri che confermano la solidità di un brand capace di investire costantemente in ricerca e sviluppo, come dimostrano i dieci nuovi modelli presentati per il

2025 e l’ingresso nel segmento off-road. Un incontro che ha ribadito il valore delle filiere industriali italiane, capaci di coniugare tradizione e tecnologia, proprio come le imprese di trasporto associate ad ANAV, impegnate ogni giorno a garantire servizi efficienti e sostenibili.

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Sempre a margine del Consiglio Generale, la delegazione ANAV ha visitato lo stabilimento Ducati di Borgo Panigale, icona mondiale delle due ruote. L’esperienza ha permesso di conoscere da vicino i processi produttivi e la filosofia che ha reso il marchio sinonimo di performance e innovazione. Nel

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55° WEBINAR ANAV:uati o 250 partecipanti all’evento incentrato sul rimborso oneri di rinnovo del CCNL per l’anno 2025 e inar sul finanziamento oneri CC L 2024 202 evento molto partecipato e chiarimenti operativi sulla rilevazione dati per il 202 [Antonello Lucente] Responsabile Servizio TPL, affari legislativi ed economici

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l 55° webinar ANAV dello scorso 17 novembre – incentrato sull’avvio della rilevazione dei dati delle aziende esercenti servizi di TPL nel corso del per il finanziamento degli oneri derivanti dal rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri 2024-2026 – ha registrato ha registrato grandissimo interesse e la partecipazione di circa 250 imprese, collocandosi tra gli eventi formativi online più seguiti dalle Associate ANAV e non solo.

In via eccezionale, infatti, l’evento è stato aperto alla partecipazione anche di aziende non associate, purché non aderenti alle altre Associazioni stipulanti il CCNL autoferrotranvieri, in considerazione della vasta platea dei soggetti interessati alla rilevazione, estesa alle imprese subaffidatarie dei servizi di TPL e a tutti i componenti, a vario livello, di soggetti aggregati attivi nella gestione del trasporto pubblico locale, nonché dell’opportunità di agevolare il

Sopra, parte della squadra ANAV con al centro il direttore generale Tullio Tulli.

Il webinar ha offerto indicazioni chiave: modelli da inviare entro il 1° dicembre, calcolo FTE, oneri del rinnovo CCNL 2024-2026 e copertura stimata al 45%.

Ministero dei Trasporti nella complessa mappatura di tutte le imprese potenzialmente aventi titolo ai rimborsi.

La costante attività di confronto costruttivo e di collaborazione attiva portata avanti nei mesi preceden-

■■ ■ esercenti servizi di TPL soggetti a obblighi di servizio pubblico (OSP) nell’anno 2025 e che applicano al proprio personale il CCNL Autoferrotranvieri-Internavigatori, ivi incluse le aziende componenti di soggetti aggregati (membri di ATI, RTI, consorzi, società consortili di primo livello e successivi e le aziende subaffidarie.

A differenza delle rilevazioni relative ai mancati ricavi COVID e rimborsi per i maggiori costi del carburante e dell’energia 2° e 3° quadrimestre 2022, in questo caso non è stata prevista una aggregazione dei dati per contratto di servizio (CdS) in capo al soggetto sottoscrittore. Ciascuna impresa interessata è tenuta in proprio e per i propri dati aziendali alla compilazione dei modelli e alla trasmissione degli stessi: un unico modello per Regione o Provincia autonoma di competenza.

Ogni modello è composto da più prospetti. Nel Prospetto “Rilevazione dati , oltre ai dati identificativi dell’impresa e del legale rappresentante, andavano indicati la Regione/ Provincia autonoma di competenza, il ruolo nella gestione dei CdS (Titolare di contratto, Membro di soggetto aggregato, ubaffidatario, ltro e il relativo numero di CdS ai quali afferiscono i servizi gestiti. Il webinar ha fatto chiarezza poi sulle corrette modalità di compilazione del nume-

ro medio di addetti dell’azienda nel 2025, in termini di Full Time Equivalent (FTE) impiegati nei servizi di TPL OSP, esclusi i dirigenti, e del relativo parametro medio aziendale. Per agevolare il calcolo dei predetti valori ANAV ha messo a disposizione delle Associate un apposito modellino Excel.

Indicazioni puntuali sono state fornite anche con riguardo alla corretta compilazione dei dati economici: importo stimato (a preventivo) per i maggiori costi del personale di competenza 2025 derivanti dal rinnovo CCNL 2024-2026, al netto degli oneri sociali e riflessi; specifica dei soli costi relativi all’Una tantum sostenuti nel 2025 a copertura del periodo di vacanza contrattuale del 2024, sempre al netto degli oneri sociali e riflessi; quantificazione di dettaglio degli oneri sociali e riflessi connessi all’incremento dei costi del personale derivanti dall’accordo di rinnovo del CCNL (INPS e contributo Fondo bilaterale; L; ; ondo riamo; Lavoro straordinario normale, festivo e notturno). Si è chiarito che le modalità di calcolo dei predetti valori economici sono nella sostanza analoghe a quelle già utilizzate dalle aziende per le istanze relative al rimborso degli oneri CCNL ex legge 47/2004, legge 58/2005 e legge 296/2006, ovviamente facendo riferimento alle

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ti dall’ ssociazione con gli ffici del , al fine di agevolare e velocizzare la condivisione di modalità semplici e rapide di raccolta delle istanze di rimborso da parte delle aziende interessate, ha consentito di organizzare un webinar complesso e articolato in soli cinque giorni dall’apertura ufficiale della rilevazione, con l’intento di dare indicazioni esaustive alle Aziende così da favorire l’invio delle istanze entro il termine estremamente ristretto in prima battuta previsto (24 novembre) e che successivamente, recependo specifica richiesta dell’ ssociazione, è stato esteso e portato alla data del 1° dicembre scorso. Durante i 18 giorni in cui la rilevazione è stata attiva gli ffici di hanno poi garantito continua assistenza alle Associate fornendo chiarimenti e indicazioni sulle modalità corrette di compilazione e trasmissione deli modelli.

Ma tornando al webinar, dopo l’intervento di apertura del Presidente Biscotti e l’inquadramento generale, si è dato ampio spazio alla illustrazione del modello di raccolta ed al successivo approfondimento dei numerosi quesiti avanzati dai partecipanti, ciò che ha consentito di sciogliere i dubbi più rilevanti sulla compilazione e trasmissione dei modelli.

Per quanto concerne le Aziende interessate, è stato chiarito che l’ambito soggettivo include tutte le aziende

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specifiche voci di incremento stabilite nel rinnovo del CCNL 2024-2026 per l’anno , nello specifico a) incrementi delle “Retribuzioni Tabellari” – pari a 60,00 euro mensili lordi al parametro 175, da riparametrare in base alla vigente scala

retributiva e da erogare, nel 2025, per 12 mensilità (da marzo a dicembre + 13a e 14a ; b) nuova voce retributiva “EDR 2024” (punto 2 del CCNL) – pari a 40,00 euro mensili lordi al parametro 175, anch’esso da ripara-

metrare sulla vigente scala retributiva, da erogare, nel 2025, per 12 mensilità (da marzo a dicembre + 13a e 14a ; c) nuova voce retributiva “Trattamento Integrativo” pari a 40 euro mensili lordi in cifra fissa

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straordinario feriale, festivo, notturno ed è utile ai fini del e della contribuzione per il Fondo di previdenza complementare (Priamo), l’“EDR 2024”, il “Trattamento integrativo” e l’“Una tantum” non comportano alcuna rivalutazione e incidenza indiretta. Con riferimento agli oneri sociali si è, altresì, evidenziato l’assoggettamento degli aumenti retributivi previsti dal rinnovo CCNL alla contribuzione di legge a carico dell’azienda dovuta all’INPS, all’INAIL e per il Fondo bilaterale di solidarietà istituito presso l’INPS. Sono quindi stati illustrati gli ulteriori prospetti: “Composizione soggetto aggregato”, la cui compilazione è richiesta ai soli soggetti aggregati per finalità di mappatura delle aziende aventi titolo ai rimborsi; ffidamenti”, riservato ai titolari diretti di contratto di servizio o che sono componenti – di primo livello o successivi – di un soggetto aggregato titolare di contratto, utile sempre per finalità di mappatura; ubaffidamenti , da compilare solo per le imprese subaffidatarie, attualmente non rilevate nella piattaforma informatica dell’Osservatorio L; ertificazione , dedicato alla certificazione dei dati tramite dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del DPR n. a firma del legale rappresentante dell’impresa che compila e

trasmette il modulo. nfine, sono state illustrate le modalità di trasmissione dei prospetti, da compilare e trasmettere sia tramite file cel nella modulistica messa a disposizione dal MIT) che in copia D sottoscritta e certificata dal legale rappresentante dell’impresa entro il termine stabilito dal MIT utilizzando le PEC delle Regioni/ Province autonome territorialmente competenti.

L’Associazione ha richiesto, l’inoltro dei modelli compilati, con una buona adesione da parte delle Associate, così da consentire un costante monitoraggio sulla rilevazione e agevolare ogni iniziativa utile a ottenere la copertura dei costi di rinnovo per il settore. A riguardo è certa la copertura per l’anno 2025, anche se in misura parziale. Al momento in cui si scrive le stime sono di una copertura di circa 120 mln € a fronte di un onere complessivo per il 2025 ipotizzato in circa 270 mln €, per un grado di copertura di circa il 45%. L’auspicio è che la copertura integrale su cui il Governo si era impegnato nel Verbale d’Intesa del 20 marzo 2025 venga ripristinata, anche per gli anni successivi, nell’ambito della manovra di Bilancio 2026. Nel momento di pubblicazione del Bus Magazine l’informazione a riguardo dovrebbe essere già acquisita.■

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per tutti i lavoratori, condizionata alla effettiva sottoscrizione di accordi aziendali di produttività e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Si è ricordato che il rinnovo CCNL prevede che, in caso di mancato raggiungimento dell’accordo aziendale, venga comunque riconosciuto, a decorrere dal 1° gennaio 2026, un trattamento integrativo pari a 20 euro mensili per 12 mensilità e si è chiarito, per tanto, che, ai fini della quantificazione dei costi sostenuti dall’azienda, va considerato solo il predetto impor to di 20 euro mensili, qualora corrisposto già nel corso dell’anno ; d) “Una Tantum” – pari a 500 euro lordi annui al parametro 175, da riparametrare sulla base della vigente scala parametrale. Si è evidenziato che ai fini della quantificazione dell’Una tantum rimborsabile occorre calcolare il numero medio dipendenti addetti ai soli servizi di TPL OSP e attività connesse in termini di FTE in forza alla data dell’11 dicembre 2024 ed il relativo parametro medio aziendale per l’anno 2024. iguardo agli oneri riflessi, si è segnalato che mentre l’incremento delle retribuzioni tabellari comporta la rivalutazione dei compensi per lavoro

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PARATIE PER I CONDUCENTI Il decreto accoglie in parte le richieste di ANAV Approvato il differimento e il cronoprogramma.

Nessuna novità invece per i dispositivi di emergenza

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[Francesco Romagnoli] Responsabile Servizio Impianti fissi,ambiente e affari tecnici vedere un adeguamento graduale, con la definizione di un cronoprogramma, del parco veicolare già in servizio sulla base della data di immatricolazione con priorità ai mezzi immessi in circolazione più recentemente, in uno con un correttivo volto a semplificare le modalità di collaudo tecnico e revisione dei veicoli interessati dalla implementazione. La gradualità era stata chiesta da ANAV anche per quanto riguarda la dotazione dei dispositivi di chiamata di emergenza.

Le modifiche al decreto sono finalmente state approvate (al momento

in cui si scrive il presente articolo il decreto di modifica non è per ancora stato pubblicato in azzetta fficiale .

In particolare, è stato formalizzato il cronoprogramma, incluso il differimento della data del 1° gennaio 2026.

Il differimento e il cronoprogramma riguardano per esclusivamente le paratie e non anche dunque i dispositivi di chiamata di emergenza, il cui rinvio dell’obbligo è anch’esso ripetutamente stato sollecitato dall’Associazione.

Dunque, per questi dispositivi l’obbligo di dotazione è rimasto fissato al gennaio 2026. ■

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na delle tematiche che ha visto maggiormente coinvolta l’Associazione nelle sue attività di rappresentanza nell’ultimo anno e mezzo circa è sicuramente quella relativa all’obbligatorietà di installazione sugli autobus di paratie per la protezione del conducente e di dotazione di dispositivi per la chiamata di emergenza.

Gli obblighi, come noto, sono stati previsti dal DM 17 aprile 2024 n.108 (e decreto dirigenziale 4 giugno 2025 che detta alcune disposizioni di dettaglio per la chiamata di emergenza) e riguardano agli autobus M2 ed M3 di classi A, I, II adibiti a servizi pubblici di linea, sia di nuova immatricolazione che già in circolazione.

Finalità della norma è quella di promuovere azioni che aumentino la sicurezza del conducente da eventuali aggressioni. La finalità è condivisibile in linea di principio ma, in ragione della sua formulazione, l’attuazione del decreto ha creato notevoli criticità. Troppo poco infatti il tempo dato alle aziende per l’adeguamento e troppo ampio il campo di applicazione, nel quale sono inclusi anche veicoli di elevata anzianità e quindi di prossima dismissione. L’Associazione, fin dalla pubblicazione del decreto, ha dunque intrapreso un percorso di interlocuzione con il Ministero dei rasporti finalizzato a risolvere le citate criticità. Dopo ripetuti invii al di richiesta di modifica del decreto, ANAV, con le altre associazioni, era stata ricevuta nel mese di settembre, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dai Direttori generali della Divisione TPL e Motorizzazione, per un aggiornamento sul tema.

L’Associazione aveva ribadito durante l’incontro, così come fatto più volte precedentemente, l’esigenza di intervenire con opportune modifiche ai provvedimenti per scongiurare criticità applicative innanzitutto connesse con le tempistiche di entrata in vigore dei due obblighi normativi. A seguito della richiesta, era stata avanzata dallo stesso Ministero un’ipotesi di intervento ministeriale sul provvedimento relativo alle paratie che puntasse a pre-

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ANAV Piemonte e Valle d’Aosta: al Circolo della Stampa un confronto sul futuro del TPL e delle imprese del territorio Il Presidente Nicola Biscotti intervenuto all’Assemblea ha posto l’accento sul tema cruciale della disponibilità di risorse e sulla necessità di garantire investimenti adeguati

A sinistra Serena Lancione, Presidente ANAV Piemonte e Valle d’Aosta, e a destra Nicola Biscotti, Presidente nazionale ANAV, durante l’assemblea straordinaria del 10 dicembre al Circolo della Stampa di Torino.

[Roberta Proietti] Comunicazione e affari europei

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i è svolta il 10 dicembre scorso, presso il Circolo della Stampa di Torino, l’assemblea straordinaria di ANAV Piemonte e Valle d’Aosta, un appuntamento che ha riunito istituzioni, imprese e operatori del settore per fare il punto sulle sfide che attendono il trasporto pubblico locale e il comparto dell’autonoleggio nel prossimo futuro.

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A Torino erano presenti anche gli assessori Marco Gabusi e Luigi Berschy e la presidente dell’Agenzia Mobilità Piemontese Cristina Bargero.

Tra i temi: gare extraurbane, Fondo Nazionale Trasporti e digitalizzazione.

Le priorità delle imprese: qualità, digitalizzazione e risorse adeguate Ad aprire i lavori è stata la presidente regionale Serena Lancione, che ha evidenziato come le imprese associate siano pronte ad affrontare con determinazione la fase delle gare per il servizio extraurbano, puntando su un’of-

ferta moderna, efficiente e in linea con le esigenze dell’utenza.

Lancione ha poi richiamato l’attenzione sulla necessità di investire in qualità del servizio, innovazione digitale e capacità organizzativa, ribadendo l’urgenza di rafforzare strutturalmente il Fondo Nazionale Trasporti: “La maggiore disponibilità non può e non deve derivare solo dalle economie di chi va a gara”, ha affermato.

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Il nodo delle risorse e la tutela dei territori

A sinistra, Paola Galantino che ha llustrato le novità UE sulle patenti durante l’assemblea ANAV, con approfondimenti sulle Academy aziendali e le iniziative IRU per il reclutamento internazionale di autisti professionisti.

Il presidente nazionale Nicola Biscotti ha posto l’accento sul tema cruciale della disponibilità di risorse e sulla necessità di garantire investimenti adeguati. Ha espresso preoccupazione rispetto alla prospettiva di una possibile fiscalizzazione del , sottolineando che, senza un chiaro vincolo di destinazione, si rischia di penalizzare sia il settore sia gli utenti.

Biscotti ha inoltre osservato che l’attuale ripartizione del Fondo non valorizza pienamente alcuni territori e servizi che svolgono un ruolo essenziale per la coesione sociale e territoriale. “Gli interventi devono essere mirati: il trasporto è un fattore di crescita e salvaguardia del Paese”, ha concluso.

Sotto, una foto di gruppo della sezione ANAV Piemonte - Val d’Aosta.

Autisti e capitale umano: una priorità da rilanciare Tra i temi affrontati, anche quello del fattore umano. Lancione ha ribadito la necessità di rendere nuovamente attrattiva la professione di autista, garantendo condizioni sostenibili per le imprese e prospettive chiare per i giovani che intendono intraprendere questo percorso professionale.

Patenti e novità europee: gli aggiornamenti dal livello UE

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Un momento di approfondimento è stato affidato a Paola Galantino, Responsabile Relazioni Industriali e Affari Europei ANAV, che ha illustrato le principali novità della 4ª Direttiva UE Patenti, parte del pacchetto “Sicurezza stradale . alantino ha fornito una panoramica dell’evoluzione del quadro normativo europeo e domestico specie sul fronte delle modifiche introdotte dalla nuova direttiva di revisione della disciplina sulle patenti che entro il 2029 vede gli Stati membri impegnati nel recepire a livello nazionale regole e principi nell’ottica di garantire più elevati standard di sicurezza stradale.

L’approfondimento ha riguardato anche il fronte delle procedure e delle prassi relative ai rapporti con gli tati tra e le difficoltà che permangono a utilizzare canali di reclutamento e formazione con i Paesi terzi. Su questo fronte sono molte le iniziative internazionali attive: CPC Driver dell’IRU Academy che copre sia la qualificazione iniziale e periodica; gli elementi emersi dallo STEER2EU, lo studio condotto dall’IRU per con-

to della COM UE che evidenzia le sfide e le migliori pratiche in materia di reclutamento in tutta l’UE. E il progetto Skilled Driver Mobility for Europe (SDM4EU) che l’IRU, in collaborazione con l’International Centre for Migration Policy Development e il Migration Partnership Facility, ha condotto mappando in modo completo i Paesi di origine e di destinazione degli autisti professionisti. alantino ha infine rivolto un plauso alle ziende associate ANAV e alle loro iniziative di Academy che, nell’ottica della funzionalità e efficienza portano a meta il tanto difficile compito di matching tra domanda e offerta.

L’Assemblea ha visto inoltre la partecipazione anche dell’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, dell’assessore ai Trasporti

della Valle d’Aosta Luigi Berschy e della Presidente dell’Agenzia Mobilità Piemontese Cristina Bargero. Tutte le autorità presenti hanno sottolineato l’importanza, negli ultimi anni, della presenza di aziende affidabili del territorio, capaci di garantire servizi essenziali e continuità operativa anche in fasi complesse.

L’appuntamento, molto partecipato, ha confermato il ruolo di ANAV come luogo di confronto, analisi e costruzione di visioni strategiche condivise. La federazione continua infatti a impegnarsi per un futuro del trasporto pubblico fondato su innovazione, sicurezza, sostenibilità e centralità dell’utenza, con l’obiettivo di valorizzare imprese e territori in un contesto normativo e operativo in rapida evoluzione. ■

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ACCESSI ZTL BUS:

ANCHE NEL 2025 UN QUADRO NORMATIVO E TARIFFARIO IN CONTINUA EVOLUZIONE Aggiornamenti recenti e criticità per la programmazione dei servizi e la competitività delle destinazioni. Ecco cosa cambia in Italia

Milano, sotto i riflettori il “quadrilatero della moda” chiuso al traffico dal 15 settembre scorso.

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nche gli ultimi mesi del 2025 hanno registrato un’intensa attività regolatoria da parte dei Comuni intervenuti con diversi provvedimenti di restrizione dell’accesso/circolazione dei bus turistici e di linea nei centri urbani. Non si tratta solo dell’istituzione di nuove ZTL (vedi Carrara), ma di più severi controlli automatizzati, di maggiori adempimenti autorizzatori e della rivisitazione delle tariffe di ingresso e di sosta.

La regolazione dei flussi è un’esigenza legittima, soprattutto nei centri storici, nei territori fragili e nelle aree a maggiore pressione turistica. Il punto critico è la frammentazione, l’assenza di coordinamento e di una valutazione a tutto tondo dell’impatto dei provvedimenti adottati sulle imprese di trasporto, su turisti e viaggiatori, sulla mobilità turistica in generale: procedure diverse, piattaforme non interoperabili e condizioni tariffarie non comparabili rendono onerosa la gestione operativa e accrescono il rischio di sanzioni, in particolare quando la violazione è accertata in via automatica. Il contesto conferma la rilevanza economica del fenomeno: oltre 50 città coinvolte, un gettito complessivo annuo

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nell’ordine di 100 milioni di euro, con un contatore in continua crescita. Rilevante anche l’effetto cumulativo sul costo del viaggio, dal momento che in molte città il ticket bus si somma all’imposta di soggiorno applicata al pernottamento: due prelievi distinti che incidono sul prezzo finale, senza che sia sempre evidente il ritorno in termini di servizi. La conseguenza è un aggravio strutturale per imprese e utenti, con riflessi sulla com-

petitività dell’offerta organizzata.

In questo quadro si collocano alcuni aggiornamenti recenti di particolare interesse.

Milano In tema di restrizioni il capoluogo meneghino prevede nel perimetro della ZTL Quadrilatero della Moda il divieto di accesso e circolazione continuativo, tutti i

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giorni, salvo deroghe subordinate ad autorizzazione. La disciplina incide anche sugli autobus in servizio di noleggio con conducente che, dopo una fase di avvio senza sanzioni automatiche, dopo l’attivazione dei varchi il 15 settembre scorso potranno vedersi applicate sanzioni per eventuali accessi sconfinamenti.

Roma La disciplina tariffaria della ZTL bus si è intrecciata con le misure previste per il Giubileo che hanno aumentato del 200% le tariffe di accesso dei bus turistici, valorizzando la straordinarietà dell’evento e la necessità di governare l’accesso nell’area centrale della città. Tuttavia, le tariffe maggiorate, inizialmente introdotte per il solo anno giubilare, sembrano destinate ad un’applicazione a regime, Da una parte, infatti, ha respinto le censure mosse dal Consiglio di Stato all’ordinanza emanata per il Giubileo, dall’altra l’Amministrazione capitolina ha avviato l’iter per stabilizzare e rendere applicabili a regime, sine die, le maggiorazioni tariffarie.

Levanto , Montecatini, Carrara Anche i piccoli centri seguono il trend.

Carrara ha istituito ex novo una ZTL tariffata con applicazione di tariffa intera 100 euro e tariffa ridotta 50 euro per categorie individuate, con pass omaggio

per alcune tipologie e possibilità di acquistare carnet tramite piattaforma dedicata. l comune di Levanto ha modificato dal 1° gennaio prossimo le tariffe della ZTL urbana già in atto, con decorrenza 1° gennaio 2026: permesso giornaliero per bus turistico pari a 200 euro; tariffa di 15 euro solo per i mezzi diretti verso strutture ricettive del territorio comunale.

Montecatini Terme ha previsto l’introduzione dal 1° marzo 2026, di una tariffa unica giornaliera di 60 euro per accesso e transito nella ZTL dei bus turistici e, se utilizzato, per il parcheggio dedicato. È inoltre prevista una maggiorazione del 100 per cento in caso di contestazione del mancato pagamento. A sollevare le polemiche degli operatori le tempistiche interventi definiti a ridosso della stagione incidono su pacchetti e cataloghi costruiti con largo anticipo, trasferendo sulle imprese un rischio economico difficilmente assorbibile.

Sul piano commerciale, la variabile tempo è determinante. our operator e imprese di trasporto impostano itinerari e contratti su base annuale, pubblicando cataloghi e vendendo pacchetti con mesi di anticipo. Variazioni tariffarie o procedurali introdotte con preavviso limitato obbligano a rinegoziare condizioni già definite, assorbire costi non preventivati o rimodulare gli itinerari, con ricadute immediate su margini e affidabilità dell’offerta.

Dal punto di vista della mobilità, l’autobus svolge una funzione essenziale nel turismo organizzato e nei servizi di ultimo miglio, riducendo il ricorso al veicolo privato e contribuendo alla gestione or-

dinata dei flussi. uando per l’accesso diventa incerto e oneroso, l’effetto pratico è una contrazione dell’offerta collettiva e un aumento dei costi di viaggio, con impatti sia sulle imprese sia sull’esperienza del visitatore.

Le conseguenze si riflettono sull’intero sistema turistico. Il turismo organizzato, che utilizza il bus tra i suoi mezzi principali, è particolarmente esposto perch lavora su prezzi definiti a monte e su itinerari che toccano più destinazioni: anche incrementi limitati, se sommati tra diverse città e tra ingresso e sosta, possono incidere in modo sensibile sul costo complessivo del viaggio. Ne risentono non solo le imprese di trasporto, ma anche alberghi, musei, guide e attività commerciali, che dipendono dai flussi programmati. In assenza di regole omogenee, l’Italia rischia inoltre di presentarsi come un mercato ad alta variabilità amministrativa, con effetti sulla capacità di competere con destinazioni che offrono procedure più semplici. La sostenibilità urbana richiede scelte coerenti: limitare l’accesso senza predisporre alternative operative, come aree di attestamento e punti di scambio con servizi locali, sposta i costi senza risolvere le criticità di congestione.

Sono necessarie, e questo chiede il settore, regole chiare e comparabili: criteri uniformi per autorizzazioni e pagamenti, informazioni operative complete e aggiornate e un livello minimo di dotazioni per fermata e sosta nelle aree interessate. Senza questi presupposti, la tariffazione rischia di restare uno strumento di entrata più che una misura di governo della mobilità. ■

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Montecatini, dal primo marzo 2026 è prevista una tariffa unica di 60 euro per l’accesso e transito nella ZTL dei bus turistici.

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RIMBORSO PEDAGGI AUTOSTRADALI:

attesa per l’atto regolatorio ART Dal 1° giugno 2026 entreranno in vigore le nuove regole ART sui rimborsi dei pedaggi autostradali in caso di cantieri o blocchi del tra fico rim orso proporzionato al ritardo o alla durata del blocco, fino al 100 oltre le tre ore [Nicoletta Romagnuolo] esponsabile ervizio Trasporto ommerciale, olitiche iscali, iritto d’ mpresa

te salve situazioni imprevedibili e non prevenibili), per cui - in presenza di limitazioni all’utilizzo, che ART riconduce essenzialmente alla presenza di cantieri di manutenzione/riparazione non emergenziali e situazioni di blocco del traffico non tempestivamente risolte - è dovuto il rimborso, totale o parziale, del pedaggio.

In presenza di cantieri l’atto di regolazione individua meccanismi di rimborso correlati alle caratteristiche/dimensioni del cantiere (es. corsie occupate dal medesimo cantiere rispetto alle corsie che compongono la carreggiata) e - per i percorsi superiori a 30 km - al ritardo: per percorsi compresi tra 30 e 50 km il rimborso si attiva con un ritardo di almeno 10 minuti, mentre per tragitti con lunghezza superiore a 50 km lo scostamento/ritardo deve essere di almeno 15 minuti Nessun rimborso è, invece, dovuto per i cantieri emergenziali (dovuti, cioè, a incidenti, eventi meteo o idrogeologici straordinari, attività di soccorso o ripristini) e quelli mobili. er i casi di blocco del traffico all’utente è riconosciuto il rimborso del pedaggio, relativamente alla tratta interessata dall’evento, in misura pari almeno al in caso di traffico bloccato di durata compresa tra 60 e 119 minuti; 75% se il blocco ha una durata compresa tra e minuti; in caso di traffico

bloccato di durata pari o superiore a 180 minuti. na protezione specifica è riconosciuta ai titolari di abbonamenti che - fermo restando il diritto al rimborso per le limitazioni che si verifichino nei mesi di utilizzo dell’abbonamento – in presenza di cantieri, potranno rinunciare all’abbonamento e ottenere il rimborso senza penali della quota parte di abbonamento non fruita.

Quanto alle modalità di rimborso la delibera ART richiede l’attivazione di un sistema unico e integrato predisposto dai concessionari agevolmente accessibile, in maniera non discriminatoria, a tutte le categorie di utenti . Tutte le informazioni sui rimborsi, automatici, saranno gestibili grazie ad una app unica gestita in collaborazione tra tutti i concessionari.

Chi non utilizza l’app potrà comunque richiedere il rimborso tramite i canali messi a disposizione dai concessionari, come numeri verdi, portali web dedicati, punti fisici di assistenza. elle intenzioni di la definizione di criteri e regole certe per la verifica dell’an e del uantum del rimborso - unitamente a modalità chiare, trasparenti e accessibili di recupero dei pedaggi non dovuti - consentirà in prospettiva ad un numero maggiore di imprese di beneficiare dei rimborsi e, quindi, di pagare in relazione all’effettivo utilizzo dell’infrastruttura. ■

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l 2 dicembre scorso si è chiusa l’istruttoria ART sullo schema di atto regolatorio concernente “il contenuto minimo degli specifici diritti, anche di natura risarcitoria, che gli utenti possono esigere nei confronti dei concessionari autostradali , ivi incluse le misure di rimborso del pedaggio in presenza di limitazioni all’utilizzo dell’infrastruttura .

Il procedimento, avviato dall’ART con delibera n. 16/2023, dopo diverse tornate di consultazione pubblica è stato definitivamente approvato con delibera n. 211/2025. Le nuove misure sul rimborso dei pedaggi faranno il loro debutto nel 2026, in particolare dal 1° giugno 2026 in caso di limitazioni all’utilizzo dell’infrastruttura che incidono interamente su tratte gestite dallo stesso concessionario e dal 1° dicembre 2026 in caso di limitazioni che insistono su tratte gestite da più concessionari.

L’intervento dell’Autorità prende le mosse dalle criticità riscontrate negli ultimi anni nell’utilizzo delle infrastrutture autostradali e dalla conseguente necessità, valorizzata anche dalla giurisprudenza (sent. TAR Lazio 9006/2025), di salvaguardare l’equilibrio contrattuale tra concessionari e utenti, attraverso la previsione di adeguati meccanismi rimborso. Il pedaggio corrisposto dall’utente è riferito, infatti, a un’infrastruttura fruibile (fat-

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Big Bus Tours avvia a Roma un programma innovativo per formare e assumere 20-30 conducenti donne rumene, abbattendo barriere economiche e culturali e creando inclusione nel settore.

DONNE AL VOLANTE Big Bus Tours lancia “Donne al Volante” a Roma: formazione gratuita e assunzione di conducenti donne rumene per contrastare la grave carenza di autisti di autobus in Europa [Luisa Tullio] HR Manager Big Bus Tour Come Big Bus ha identificato la carenza di autisti come opportunità prioritaria?

Quando abbiamo fondato Big Bus Rome dieci anni fa con una singola rotta e otto autobus, abbiamo subito compreso che il valore competitivo nel nostro settore non era la tecnologia o la qualità dei mezzi, quanto il talento delle persone.

Partendo dalla consapevolezza che stiamo affrontando in Europa una carenza strutturale di conducenti non

potevamo restare inermi davanti a un mercato esausto. La carenza non è conseguenza della crisi; è la causa di una contrazione che minaccia la crescita dell’intero settore. Dovevamo creare qualcosa di nuovo: non cercare conducenti, ma formare conducenti partendo da talenti sottoutilizzati.

Qual è stato l’impatto concreto sulla vostra operatività?

Negli ultimi tre anni il nostro tasso di utilizzo della flotta rimane al , quando potrebbe essere 82-85%. Il turnover è salito dal 12% nel 2021 al 23% nel 2023. Quando i conducenti scarseggiano, chiunque offre compensi superiori, innescando una rincorsa salariale che erode i margini. Abbiamo capito che il valore reale di Donne al Volante non è reclutare a basso costo, ma costruire fedeltà

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Europa affronta una carenza senza precedenti nel settore dei trasporti: 426.000 posizioni vacanti di conducenti, con una proiezione di 745.000 autisti mancanti entro il 2028. Nel turismo urbano il fenomeno è aggravato da un elemento strutturale perchè il 96% dei conducenti è uomo, per cui il potenziale del bacino femminile nel settore rimane completamente sottoutilizzato.

Big Bus Tours – leader globale nel turismo urbano con presenza in 27 città su 5 continenti – affronta questa crisi con un progetto pilota innovativo:Donne al Volante. L’obiettivo è selezionare, formare completamente a spese dell’azienda e assumere 2030 conducenti donne di cittadinanza rumena a Roma.

Abbiamo intervistato Gianluca Ponzio, Direttore Generale e Amministratore Delegato di Big Bus Tours Rome.

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attraverso un investimento importante. Una conducente che riceve un percorso dedicato e formazione finanziata al 100% ha incentivi concreti per restare e performare. È un’equazione di business solida: investimento in talento compor ta retention e produttività migliorata.

Perché una company Academy invece di istituzioni pubbliche?

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Le istituzioni pubbliche offrono corsi agevolati, ma con tre limiti critici: tempi lunghi (8-12 mesi), assenza di suppor to linguistico specializzato per il turismo, nessuna garanzia di transizione verso il lavoro. La Big Bus Academy integra tutto: cer tificazioni formali (patente D e CQC), suppor to linguistico mirato (italiano e inglese turistico), formazione pratica intensiva (130+ ore sui nostri autobus), percorso diretto verso l’assunzione. Questo sistema chiuso offre prevedibilità, controllo della qualità e allineamento culturale. Il protocollo è standardizzato e replicabile: con le istituzioni pubbliche avremmo dovuto negoziare con 8-10 enti diversi; con l’accademia aziendale l’espansione geografica è rapida.

Perché un approccio dedicato al genere e non neutro? l di conducenti donne non riflette mancanza di interesse, ma barriere strutturali che non sono uguali per uomini e donne. Le barriere sono economiche (patente D e CQC costano 3-4mila euro), culturali (la falsa percezione che le donne non siano “abbastanza forti”), mancanza di modelli femminili di riferimento. Politiche neutre perpetuano lo status quo.

Donne al Volante è deliberatamente dedicato finanziamo la barriera economica, affrontiamo quella culturale creando gruppi di donne che si formano insieme generando supporto reciproco, investiamo in figure di mentor femminili. È inclusione intenzionale, non accidentale.

Esiste realmente domanda nel bacino delle donne rumene?

Abbiamo consultato associazioni culturali rumene in Italia e a Roma e la risposta è stata entusiasta. La comunità rumena è la seconda più numerosa in Italia (600mila+), con 50-60mila a Roma concentrata in settori poco qualificati assistenza, pulizie con

stipendi sotto i 900 euro. Molte hanno la patente B, il 35% ha diploma tecnico e c’è un forte senso di sottoutilizzo delle proprie capacità. L’ISTAT stima il bacino potenziale nel Lazio in 2-3mila candidate potenzialmente in target. Il nostro obiettivo di 20-30 conducenti rappresenta meno dell’1% del bacino: c’è ampio margine.

Avete già conducenti donne in servizio?

Sì. Big Bus Rome impiega attualmente conducenti donne di varie nazionalità e i risultati sono straordinariamente positivi. La loro eccellenza operativa è provata. Diventeranno mentor ufficiali nel programma Donne al Volante e ambasciatrici del progetto. La loro testimonianza diretta di successo è il nostro asset comunicativo più potente verso le candidate rumene.

Come garantite compatibilità effettiva tra orari sfidanti e vita personale, soprattutto per donne con carichi di cura familiari? È domanda cruciale. Il settore trasporto ha tradizionalmente margini ridotti per flessibilità. Donne al Volan-

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La Big Bus Academy offre un percorso completo: patente D e CQC, supporto linguistico, oltre 130 ore di pratica e inserimento diretto in azienda, garantendo qualità e rapidità rispetto ai corsi pubblici.

Come estenderete il progetto ad altre aziende ANAV? Donne al Volante nasce come proget-

to Big Bus ma è concepito esplicitamente per essere scalabile verso un ecosistema più ampio. La carenza di autisti non si risolve con una singola azienda, ma con azione collettiva del settore. Abbiamo preparato un manuale operativo completamente documentato selezione candidate, formazione, tempistiche, costi, indicatori di performance, tutoraggio, inserimento disponibile pubblicamente per qualunque operatore di trasporto. Se 5-10 operatori lanciassero simultaneamente programmi 20252026, il volume aggregato sarebbe 400-500 conducenti donne formate in 18 mesi. Big Bus assume il ruolo di coordinatore della rete: condivisione best practice, mediazione collettiva verso istituzioni, rappresentanza settoriale.

Quale impatto stimate sul gender gap europeo?

Se il modello venisse replicato da una rete di aziende entro 5-7 anni, il tasso di donne conducenti in Italia potrebbe aumentare dal 3-4% attuale all’8-12%, in Europa dal 4% al 10-15%. Non è parità, ma un cambiamento significativo. Il valore maggiore è dimostrare che il settore trasporto può evolversi verso inclusività e sostenibilità senza

sacrificare la redditività. Diventa un caso di studio globale di come industrie tradizionali si reinventano per il ventunesimo secolo. Questo è il messaggio che lanciamo al settore.

Un messaggio finale?

Alle donne rumene: questo non è solo un lavoro. È accesso a una professione qualificata senza barriere economiche, con supporto integrale e prospettive di carriera internazionale. Big Bus opera globalmente; una conducente che dimostra eccellenza a Roma ha opportunità di trasferimento a Berlino, Parigi, Dubai con stipendi superiori alle medie italiane.

Alle aziende ANAV e al settore: la carenza di autisti è un problema collettivo che richiede una risposta collettiva. Guardate a Donne al Volante non come minaccia competitiva, ma come prova di fattibilità. Se questo progetto riesce, l’intero settore può investire in talento non tradizionale e rimuovere barriere economiche.

Se 10-15 operatori principali lanciano programmi nei prossimi tre anni, il problema strutturale della carenza di autisti entra in fase di risoluzione. È nel potere collettivo del settore trasporto europeo. Donne al Volante è un invito a quella leadership. ■

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te affronta questo problema con la struttura operativa concreta che Big Bus adotta da anni.

Primo: turni pianificati con almeno settimane in anticipo, non ad-hoc, ma equi e ripartiti.

Secondo: strumenti per la gestione del “cambio turni tra colleghi”.

Terzo: servizi di Supporto ai dipendenti gratuiti e confidenziali di cario genere, convenzioni e welfare aziendale.

Le donne hanno strategie sofisticate network con altre mamme, negoziazione con i partner. Quando la vita personale è riconosciuta, le donne restano, lavorano, e diventano Ambasciatrici del Servizio: non è raro il caso di nostri Clienti e Turisti che si fermano a complimentarsi con le nostre Autiste. Una female workforce è un modello che paga non solo economicamente, comunica una visione: dove il successo professionale non richiede per forza sacrificio della vita personale. Questo è il messaggio alle conducenti, alle loro famiglie, e all’intero settore trasporto che vorremmo trasmettere.

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IL “RIPOSO” VA RETRIBUITO COME IL “LAVORO”?: il tribunale di Potenza dice di no Il giudice chiarisce: nessun principio di omnicomprensività, la retribuzione feriale resta regolata dalla contrattazione collettiva

[Avv. Mauro Petrassi] partner Studio Legale Proia & Partners

delle ferie annuali, ai sensi dell’art. 7 della direttiva 2003/88/CE, per come interpretato dalla Corte di Giustizia, sussiste una nozione europea di retribuzione che comprende qualsiasi importo pecuniario che si pone in rapporto di collegamento all’esecuzione delle mansioni e che sia correlato allo status personale e professionale del lavoratore”.

La questione, infatti, nasce da alcune sentenze della Corte di Giustizia europea relative all’interpretazione dell’art.

7 della direttiva 2003/88/CE e dell’art.

31, n. 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (cd. Carta di Nizza), con le quali è stato affermato: a) che “l’espressione «ferie annuali retribuite», di cui all’articolo 7, paragrafo , della direttiva , significa che, per la durata delle «ferie annuali», ai sensi di tale direttiva, la retribu-

zione deve essere mantenuta; in altre parole, il lavoratore deve percepire la retribuzione ordinaria per tale periodo di riposo” (cfr. sent. 13 dicembre 2018, C-385/17); b) che, “qualsiasi incomodo intrinsecamente collegato all’esecuzione delle mansioni che il lavoratore è tenuto ad espletare in forza del suo contratto di lavoro e che viene compensato tramite un importo pecuniario incluso nel calcolo della retribuzione complessiva del lavoratore […] deve obbligatoriamente essere preso in considerazione ai fini dell’ammontare che spetta al lavoratore durante le sue ferie annuali” (cfr. sent. 15 settembre 2011, C-155/10).

La linea assunta dalla Corte di Cassazione, destò subito preoccupazione

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icordo ancora quando, oramai diversi anni fa, nell’ambito del rapporto di collaborazione con ANAV, venimmo interessati della questione della retribuzione spettante nei giorni di riposo dal lavoro per godimento delle ferie annuali.

Eravamo all’indomani delle quattro sentenze - di contenuto identico della Corte di Cassazione, depositate il 17 maggio 2019 (contrassegnate dai numeri 13425, 13426, 13427 e 13428/2019), con le quali, nel decidere alcuni giudizi aventi a oggetto la domanda dei lavoratori di computare nella retribuzione feriale l’indennità di navigazione corrisposta loro da un’impresa ferroviaria, erano state cassate le decisioni di merito che avevano escluso il computo dell’indennità di cui trattasi, affermando che “in tema di retribuzione dovuta nel periodo di godimento

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LAVORO

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in ANAV in ragione delle ricadute sui costi del personale per le aziende associate.

In quell’occasione, pur esprimendo forti perplessità in merito a quelle decisioni, convenimmo con ANAV sulla opportunità di intervenire sul piano della contrattazione collettiva per evitare alle aziende associate i rischi di un contenzioso che – dopo i pronunciamenti della Cassazione – si sarebbe prevedibilmente diffuso.

Come previsto, sulla scia delle sentenze della Corte di Cassazione, vi è stata una vera e propria esplosione del contenzioso soprattutto nel settore dei trasporti in cui la contrattazione collettiva, nazionale e aziendale, ha, nel tempo, sviluppato una struttura della retribuzione in funzione di incentivare la presenza e l’effettivo svolgimento della prestazione lavorativa.

Mentre la Corte di Cassazione sembra ferma su posizioni molto rigide tendenti a una sorta di omnicomprensività della retribuzione feriale, la giurisprudenza di merito non è univoca.

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All’orientamento che segue pedissequamente la linea della Cassazione, se ne contrappone un altro, a nostro avviso più corretto, che muove da un approccio più critico alla problematica.

In questo secondo orientamento si collocano anche le due recenti sentenze del Tribunale di Potenza, dott. Avallone, del 4 novembre 2025.

In quei giudizi, due dipendenti di un’azienda associata ad ANAV con qualifica di operatore di esercizio , rivendicavano l’inclusione nella retribuzione feriale di alcune indennità (concorso

pasti; trasferta; di turno; di presenza e di agente unico), che, in base alla disciplina dettata dalla contrattazione collettiva, sono escluse dalla nozione di “retribuzione normale” utile per la determinazione del compenso per i giorni di assenza dal lavoro per ferie.

Il Giudice ha respinto il ricorso promosso dai lavoratori muovendo, anzitutto, dalla considerazione secondo cui, in base alla giurisprudenza della stessa Cassazione, non esiste un principio di omnicomprensività della retribuzione; onde, la determinazione della retribuzione spettante durante i giorni di ferie “è rimessa anch’essa alla contrattazione collettiva in mancanza di apposite previsioni da parte delle fonti legali (art.

36 Cost. e 2109 cod. civ.)”, per cui “la mancata inclusione di tutte le voci della retribuzione corrisposta durante il periodo di attività non contrasta con i principi dettati dall’art. 36 Cost., il quale si limita a demandare alla fonte contrattuale la garanzia di un trattamento sufficiente, peraltro sempre controllabile dal giudice riguardo alla sua congruità rispetto ai parametri costituzionali”.

Ciò posto, il Giudice di Potenza evidenzia come la giurisprudenza della Corte di Giustizia europea non è intervenuta a introdurre una nozione più ampia di retribuzione in senso necessariamente omnicomprensivo, ma – sottolinea il Tribunale – “ha precisato dei limiti minimi inderogabili circa gli elementi retributivi della prestazione c.d. ordinaria, che debbono necessariamente fare parte della retribuzione dei lavoratori durante il periodo di ferie”, onde evitare che una diminuzione della retribuzione possa dissuadere il lavoratore dall’esercitare

il proprio diritto alle ferie, senza, però, stabilire un principio di stretta coincidenza tra la retribuzione percepita nei giorni di presenza al lavoro e quella spettante per i giorni di assenza per ferie.

Giustamente il Tribunale osserva che la orte di iustizia, infatti, al fine di individuare la retribuzione dovuta durante le ferie, utilizza espressioni diverse, con riferimento a concetti e termini quali retribuzione “globale”, retribuzione “ordinaria”, “valore medio” della retribuzione, che assumono diverso significato, rimettendo al giudice nazionale la verifica caso per caso della inclusione o meno delle voci retributive oggetto di contestazione nell’ambito di tali concetti. ello specifico, il ribunale ha escluso che le voci oggetto di contestazione rientrino nel concetto di retribuzione nei termini previsti dalla Corte di Giustizia europea in quanto si tratta di emolumenti che non sono intrinsecamente connessi con lo svolgimento delle mansioni e/o con il contenuto della specifica prestazione richiesta in virtù del contratto di lavoro, né sono ricollegati al particolare status professionale e personale, potendo essere riferiti “a qualunque lavoratore a prescindere dalle mansioni ad esso affidate” ed essendo “legate unicamente alla effettiva presenza fisica del lavoratore sul luogo di lavoro”.

La linea seguita dalle sentenze del Tribunale di Potenza sopra richiamate è, a nostro avviso, quella più corretta in quanto maggiormente rispondente ai principi generali che regolano la materia.

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ferie per non subire tale decurtazione.

Non a caso, le fattispecie che hanno sollecitato gli interventi della Corte di Giustizia riguardavano legislazioni nazionali del tutto arretrate socialmente, le quali: a) non contenevano alcuna garanzia del diritto alle ferie retribuite comparabile con il sistema delle tutele previsto dall’ordinamento italiano; b) consentivano che le ferie del lavoratore fossero retribuite con enormi riduzioni del trattamento economico rispetto a quello goduto durante i periodi di lavoro.

Basti pensare che nel caso deciso dalla Corte di Giustizia con la sentenza del 15 settembre 2011, c. 155/10, la retribuzione dei lavoratori, piloti della British Airways, era composta di tre elementi uno fisso e gli altri due legati alle ore di volo effettivamente svolte , di cui solo uno quello fisso era preso in considerazione nella liquidazione della retribuzione durante il periodo di ferie. Nel caso deciso con la sentenza del 22 maggio 2014, c. 539/12, la decurtazione della retribuzione applicata durante le ferie determinava una riduzione della retribuzione corrisposta durante i periodi di lavoro pari al 60%.

Senonchè, come puntualmente osservato dal Tribunale di Potenza, il nostro ordinamento prevede già meccanismi volti a garantire che non si verifichino tali rischi.

Da un lato, infatti, la legge nazionale (art. 10, d. lgs. n. 66/2003) stabilisce l’inderogabilità del diritto alla fruizione delle ferie annuali e uno specifico regime di irrinunziabilità rafforzato dalla

irrogazione di sanzioni penali nel caso di violazioni.

D’altro lato, l’art. 36 della Costituzione garantisce che la misura dei trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva anche nei giorni di ferie, non possano implicare riduzioni tali da dissuadere il lavoratore a godere delle ferie, dovendo comunque essere assicurata una retribuzione “sufficiente” alle esigenze di libertà e dignità personali e familiari del lavoratore.

Concludendo, possiamo affermare che assimilare il “riposo” al “lavoro” sotto il profilo del trattamento retributivo spettante, non appare coerente con i principi che regolano il nostro ordinamento di sinallagmaticità e di proporzionatezza della retribuzione con la “quantità” e “qualità” del lavoro prestato.

Va, però, tenuto conto delle istanze di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori evidenziate dalla Corte di Giustizia europea, garantendo trattamenti retributivi adeguati e idonei ad evitare che il lavoratore sia dissuaso dal godere delle ferie.

Di tali istanze si sono debitamente fatte carico le parti sindacali del settore le quali, con l’art. 4 dell’accordo nazionale di rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri – Internavigatori del 10 maggio 2022, alla cui stesura abbiamo dato anche il nostro contributo, hanno previsto una specifica indennità giornaliera volta a incrementare la retribuzione spettante nei giorni di ferie onde evitare che i lavoratori subiscano decurtazioni tali da indurli a non godere dei riposi. ■

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Anzitutto, va tenuto presente che l’art.

7, n. 1, della direttiva 2003/88, nel prevedere il diritto alle “ferie annuali retribuite”, non detta affatto una precisa e puntuale nozione di retribuzione vincolante a tali fini.

Anzi, la stessa Corte di Giustizia ha dato atto che “la formulazione dell’articolo 7 della direttiva 2003/88 non fornisce alcuna indicazione esplicita per quanto riguarda la retribuzione cui il lavoratore ha diritto durante le ferie annuali” (sentenza n. 539 del 22 maggio 2014).

A ciò va aggiunto, da un lato, che, ai sensi dell’art. 153, par. 5, del TFUE, la materia della retribuzione è espressamente esclusa dalle competenze normative dell’Unione Europea e, d’altro lato, che, nel nostro sistema, la determinazione della retribuzione è prerogativa precipua della contrattazione collettiva ed espressione del principio di libertà della contrattazione collettiva tutelato dall’art. 39 Costituzione.

Onde, l’affermazione per cui nella retribuzione feriale andrebbero considerate indistintamente anche le voci retributive che le parti collettive hanno ritenuto di escludere in quanto previste soltanto per i giorni di presenza in servizio, altera le scelte e gli equilibri negoziali raggiunti dalle parti sociali nell’esercizio della libertà sindacale riconosciuta loro.

Inoltre, non può essere trascurata la ratio sottesa alle decisioni della Corte di Giustizia Europea che è quella di salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori evitando che la decurtazione della retribuzione feriale possa avere un effetto dissuasivo sul lavoratore spingendolo a rinunciare a fruire delle

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EUROPA

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Nuova Direttiva UE di revisione della disciplina delle patenti UE: via libera alla 4ª Direttiva Patenti, più formazione, controlli e digitalizzazione per sicurezza e armonizzazione europea entro il 2029 [Paola Galantino] Responsabile Servizio Lavoro, Relazioni Industriali e Affari europei

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l Parlamento europeo, con un comunicato dello scorso 21 ottobre, ha annunciato il via libera alle nuove norme sulle patenti di guida, par te del pacchetto “Sicurezza stradale” della Commissione UE. La nuova direttiva UE sulle patenti (la 4ª) introduce novità in par ticolare su formazione, validità e digitalizzazione delle patenti, con l’obiettivo di ridurre le vittime della strada e armonizzare i controlli nei Paesi membri nonché disposizioni e raccomandazioni sul delicato e importante tema dell’armonizzazione delle normative in tema di riconoscimento (e conversione) dei titoli abilitativi dei conducenti professionali anche dei Paesi terzi. La direttiva, sebbene in vigore dal 25 novembre scorso quando è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’ nione uropea, entrerà pienamente in vigore nel 2029, dopo l’adozione delle norme nazionali previste entro fine .

Punti chiave della Direttiva UE Patenti (4ª Direttiva) Formazione: la revisione aggiorna requisiti, durata e contenuti formativi con l’obiettivo di miglio-

rare la sicurezza stradale. A par tire dall’entrata in vigore, gli esami di teoria dovranno includere domande sui rischi legati agli angoli ciechi, sull’uso dei sistemi di assistenza alla guida e sulla distrazione da smartphone, uno dei principali fattori di incidente. I nuovi moduli di formazione daranno maggiore rilievo alla tutela degli utenti vulnerabili, come pedoni, bambini e ciclisti, e all’uso corretto dei dispositivi di sicurezza.

La relatrice del Parlamento, Jutta Paulus, ha sottolineato che la nuova direttiva “migliorerà concretamente la sicurezza di tutti gli utenti della strada” e renderà le professioni del traspor to “più accessibili e attrattive”, anche grazie a regole più chiare per la formazione e il riconoscimento delle qualifiche.

Validità Patenti: Auto e Moto (A, B): 10-15 anni (riducibile a 10 se usata anche come ID) e Autocarri e Autobus (C, D): 5 anni.

Rinnovi e Controlli Medici: viene indicata una frequenza maggiore per i conducenti over 65, con possibili auto-valutazioni. Mentre per i conducenti professionisti (pa-

tenti di categoria superiore C e D) i controlli medici sono fissati almeno ogni 5 anni.

Neopatentati, conducenti professionisti e regole più severe sulle infrazioni: per la prima volta, la normativa UE prevede un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati (anche titolari di patenti di categoria superiore), durante il quale si applicheranno sanzioni più severe per guida in stato di ebbrezza, mancato uso della cintura o dispositivi di sicurezza. Sul fronte delle sanzioni, le decisioni di ritiro o sospensione della patente saranno riconosciute e applicate anche negli altri Paesi UE. Ciò significa che un conducente sanzionato in uno Stato membro non potrà aggirare la sospensione semplicemente cambiando residenza.

Dulcis in fundo, le nuove norme confermano l’ingresso dei giovani nel settore dei trasporti ammettendo la facoltà degli Stati di ridurre a 18 o 21 l’ottenimento della patente D a fronte di una qualificazione professionale ordinaria (280 ore). ANAV, questo obiettivo l’ha conseguito lo scorso anno con la modifica confluita nel nuovo Codice della Strada. ■

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Sopra, la relatrice del Parlamento, Jutta Paulus.

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Accesso alla professione:

MIT al lavoro su delega per adeguamento a norme UE e disciplina sanzionatoria La legge europea 2024 affida al Governo l’adeguamento della normativa italiana sul trasporto su strada. ANAV ha avanzato osservazioni sugli schemi di decreto del MIT. Restano aperti alcuni nodi sanzionatori

[Nicoletta Romagnuolo] Responsabile Servizio Trasporto Commerciale, Politiche Fiscali, Diritto d’Impresa

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distanza di quasi quattro anni dall’entrata in vigore - il 21 febbraio 2022 - del reg. (UE) 2020/1055 di modifica del reg. (CE) n. 1071/2009 in materia di accesso alla professione di traspor tatore su strada, la legge di delegazione europea 2024 (legge n. 91 del 2025) ha affidato al Governo il compito di adottare uno o più decreti legislativi di adeguamento della normativa nazionale al rinnovato quadro europeo di riferimento. Reiterata – e si tratta della terza volta – anche la delega per la definizione della disciplina sanzionatoria per le violazioni della normativa UE in materia di trasporto su strada di persone e merci.

Su entrambe le deleghe il Ministero dei Traspor ti è già al lavoro e ha provveduto nelle settimane scorse a una prima stesura di due schemi

Il MIT discute con ANAV le nuove regole per l’accesso alla professione di trasportatore e le misure sanzionatorie legate ai regolamenti UE.

di decreto attuativi: uno per l’implementazione delle norme del reg.

(CE) n. 1071/2009 non già direttamente applicabili in ambito naziona-

le e un altro volto a definire le sanzioni applicabili per le violazioni dei reg. (CE) n. 1071/2009 1073/2009 in materia di accesso alla professione e

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esclusivamente nella provincia di residenza del candidato, senza che siano previste tempistiche precise in merito all’indizione delle sessioni di esame: lo schema MIT, anche in scia a recenti iniziative parlamentari, consentirebbe di sostenere gli esami in altra provincia in caso di inerzia di quella di residenza protratta per almeno sei mesi. ANAV ha chiesto di ridurre questo termine a tre mesi, visti i tempi ridotti previsti per la sostituzione del gestore che sia venuto a mancare. n tema di idoneità finanziaria, positiva la proposta ministeriale di dimostrare il requisito anche integrando la certificazione dei conti annuali rilasciata dal professionista con una garanzia fideiussoria bancaria e assicurativa, mentre si è chiesto di eliminare la norma, insidiosa perché troppo generica, secondo cui l’impresa non deve avere “debiti tributari scaduti”.

Sul piano sanzionatorio, oltre alla richiesta di circoscrivere l’applicazione delle sanzioni alle sole condotte successive all’entrata in vigore del provvedimento secondo principi di proporzionalità rispetto alla gravità delle infrazioni commesse, ANAV ha chiesto di precisare meglio e rendere stringente il termine di 7 gg. di durata del traspor to di cabotaggio in ambito nazionale e di escludere dall’obbligo, previsto dallo schema di decreto, di comunicare le targhe dei mezzi al CED, i veicoli in locazione senza conducente per un periodo inferiore a 30 gg. in modo da consentire la gestione di situazioni non prevedibili/emergenziali o di breve/brevissimo periodo non

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al mercato del traspor to internazionale. Le misure proposte sono state illustrate e discusse a fine ottobre in una riunione indetta dal MIT con ANAV e le altre associazioni del traspor to di passeggeri e merci e su entrambi i documenti l’Associazione ha fatto pervenire, unitamente ad Asstra e Agens, una serie di osservazioni attualmente al vaglio degli uffici ministeriali.

In merito al primo provvedimento, tra le richieste associative va segnalata quella, già più volte formulata, di sfruttare al massimo le flessibilità previste dalla normativa UE per la nomina del gestore dei trasporti, al fine di consentire al gestore esterno di ricoprire tale ruolo al massimo presso 4 imprese con non più di 50 autobus e al “gestore interno” di ricoprire il ruolo di gestore esterno anche in altre imprese di traspor to legate da rappor ti di controllo o di collegamento nei limiti sempre di 4 imprese e 50 autobus. Proposta che, se accolta, consentirebbe di superare le criticità della normativa attuale, che vincola il gestore ad assumere tale ruolo presso una sola impresa, con l’ulteriore limitazione per quello esterno di non poter rivestire presso altra impresa di traspor to posizioni che gli consentirebbero di essere designato come gestore interno (amministratore di società di capitali, socio illimitatamente responsabile di società di persone, titolare di impresa individuale, dipendente).

ANAV ha chiesto anche di agevolare gli esami di idoneità professionale che oggi possono essere svolti

compatibili con l’allungamento dei tempi di registrazione del contratto di locazione. Si tratta ovviamente di provvedimenti ancora in fase di “costruzione” che ANAV continuerà a monitorare in vista della definizione degli schemi definitivi da por tare in Consiglio dei Ministri. È stata invece approvata e pubblicata in azzetta fficiale la nuova tabella di correlazione (decreto 28 novembre) tra le infrazioni alla normativa UE in materia di trasporto su strada previste dagli allegati I del reg. (UE) 2016/403 e III della dir. 2006/22/ CE e le norme sanzionatorie applicabili a livello nazionale. La tabella è stata aggiornata rispetto a quella allegata al decreto 15 dicembre 2016 (contestualmente abrogato), tiene conto del mutato quadro normativo europeo sulle infrazioni commesse dalle imprese (in materia di tempi di guida e di riposo, installazione e utilizzo del tachigrafo, orario di lavoro, peso e dimensioni del veicolo, installazione e caratteristiche del limitatore di velocità, qualificazione iniziale/periodica dei conducenti, patenti di guida, accesso al mercato del traspor to internazionale, normativa su distacco e obbligazioni contrattuali). La tabella di correlazione ripor ta in corrispondenza di ciascuna infrazione il livello di gravità: grave (IG), molto grave (IMG) e più grave (IPG) in base ai potenziali rischi per la vita o di lesioni gravi e/o di distorsione della concorrenza, l’indicazione della norma UE violata e la corrispondente norma sanzionatoria nazionale. La tabella riveste par ticolare rilievo considerato che la commissione di un’infrazione classificata come “più grave” determina l’avvio della procedura che può por tare alla perdita del requisito di onorabilità e, quindi, alla revoca dell’autorizzazione dell’accesso alla professione (allegato II del reg. (UE) 2016/403).

Se commesse ripetutamente nell’arco di un anno dalla data del controllo, tenuto conto del numero di veicoli adibiti alle attività di traspor to dirette dal gestore dei traspor ti, le infrazioni gravi e molto gravi possono essere considerate “più gravi” dall’Autorità competente dello Stato membro: si applica il criterio per cui tre infrazioni gravi per veicolo/per anno equivalgono ad una infrazione molto grave e tre infrazioni molto gravi per veicolo/per anno equivalgono ad un’infrazione più grave che determina l’avvio della procedura per la perdita dell’onorabilità. ■

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EUROPA

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EES, il nuovo sistema europeo di controllo frontiere: cosa cambia per viaggiatori e vettori Debutta l’Entry/Exit System: addio timbro sul passaporto, controlli digitali con dati biometrici per viaggiatori extra-Ue. Piena operatività dal 2026 [Roberta Proietti] Comunicazione e Affari europei

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L’EES rivoluziona anche le procedure per i vettori: obbligo di registrazione su piattaforma eu-LISA, controlli entro 48 ore dalla partenza e sanzioni severe in caso di irregolarità.

del trasporto su strada che effettuano collegamenti da e verso aesi terzi. er loro entra in vigore l’obbligo di verificare preventivamente che i passeggeri in partenza abbiano un visto valido, se richiesto, o un’autorizzazione ETIAS attiva.

La verifica da effettuare nelle ore precedenti la partenza avviene tramite una piattaforma dedicata, la Carrier Interface, accessibile solo previa registrazione presso eu-LISA, l’agenzia europea responsabile della gestione dei grandi sistemi informatici. vettori dovranno garantire standard elevati di sicurezza, autenticazione degli accessi e tracciabilità delle operazioni.

Le responsabilità, in caso di errori o violazioni, restano significative i vettori rischiano sanzioni se trasportano passeggeri privi dei documenti richiesti e sono tenuti, come previsto dalla onvenzione di chengen, a farsi carico del loro rim-

patrio qualora venga negato l’ingresso alla frontiera.

L’implementazione dell’ avverrà gradualmente in un periodo di sei mesi, con attivazione nei diversi valichi di frontiera secondo le tempistiche scelte dai singoli tati membri. l sistema sarà pienamente operativo dal 10 aprile 2026. n questi mesi la ommissione europea ed eu L continueranno ad affiancare le autorità nazionali per garantire un avvio uniforme e senza criticità. l nuovo sistema rappresenta uno dei tasselli principali della strategia europea di modernizzazione delle frontiere un cambiamento profondo, pensato per coniugare rapidità, sicurezza e trasparenza nei movimenti internazionali, preparando il terreno all’arrivo non lontano della seconda grande novità per i viaggiatori e tra e il sistema di autorizzazione digitale ETIAS. ■

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al ottobre i confini esterni dell’area Schengen hanno iniziato a utilizzare un nuovo strumento digitale destinato a cambiare in modo significativo il modo in cui si entra e si esce dall’ nione uropea. l’Entry/ Exit System (EES), il sistema elettronico progettato per registrare i movimenti dei cittadini di aesi terzi che viaggiano per brevi soggiorni all’interno dei tati europei che lo hanno adottato. i tratta di un passaggio epocale il tradizionale timbro sul passaporto sarà progressivamente sostituito da una registrazione digitale contenente dati biometrici e informazioni sull’ingresso e l’uscita del viaggiatore.

L’ riguarda tutti i cittadini che non appartengono all’ nione uropea o ai aesi chengen e che entrano nell’area per un massimo di 90 giorni su 180. l sistema registrerà automaticamente ingressi, uscite, eventuali superamenti dei termini consentiti e casi di rifiuto dell’ingresso. estano esclusi dalla registrazione alcune categorie di cittadini, come titolari di permessi di soggiorno, diplomatici, personale , studenti e ricercatori in mobilità, lavoratori transfrontalieri e altre figure specifiche previste dalla normativa.

L’introduzione dell’ ha un duplice obiettivo rendere pi efficienti i controlli alle frontiere e aumentare la sicurezza complessiva dello spazio europeo. razie alla digitalizzazione, i tempi di attraversamento si ridurranno, anche grazie a sistemi self service e alla possibilità di anticipare parte delle procedure. llo stesso tempo, l’uso combinato di impronte digitali e riconoscimento facciale renderà pi difficile l’ingresso irregolare, consentendo di identificare in modo certo chi tenta di prolungare il soggiorno oltre i limiti consentiti o di utilizzare identità false. Le autorità di frontiera e le forze dell’ordine avranno accesso a dati aggiornati e uniformi, utili anche per il contrasto a reati gravi e terrorismo. na parte rilevante della novità riguarda i vettori internazionali, cioè le compagnie aeree, marittime e gli operatori

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LEGGI

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Appalti NL e verifica equivalenza tutele CCNL l Consiglio di Stato impone una verifica sull e uivalenza dei CC L negli appalti ora serve garantire tutele complessive e mansioni coerenti ppalti, CCNL ed equivalenza delle tutele per i lavoratori impiegati nell’esecuzione di appalti pubblici. La recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 9484 del 2 dicembre u.s.) richiama l’attenzione di stazioni appaltanti e operatori economici su una tematica sin dall’inizio molto discussa.

L’articolo 11 del d. lgs. n. 36 del 2023 (Codice Appalti) impone a stazioni appaltanti ed enti concedenti di indicare nei documenti inziali di gara (o nella delibera a contrarre in caso di affidamento diretto il CCNL – selezionato secondo parametri di stretta connessione alle prestazioni da eseguire e di maggiore rappresentatività comparativa sul piano nazionale delle organizzazioni sindacali e datoriali stipulanti - applicabile al personale impiegato nell’esecuzione dell’appalto.

Un obbligo cui, come noto, fa da contraltare la possibilità per l’operatore economico di indicare - in sede di offerta - un CCNL diverso in grado comunque di garantire ai lavoratori (anche in subappalto) le stesse tutele economiche e normative di quello scelto dalla stazione appaltante.

L’equivalenza delle tutele può essere presunta, ma solo se i due CCNL sono stipulati dalle stesse OO.SS.LL. con organizzazioni datoriali diverse ed attengono allo stesso sottosettore dell’archivio nazionale dei contratti del CNEL. Se, però, tali condizioni non ricorrono l’equivalenza va dichiarata dall’operatore economico e verificata dalla stazione appaltante.

I criteri per valutare l’equivalenza delle tutele offerte da due CCNL, di applicazione non semplice sul piano pratico, sono individuati dall’Allegato I.01 del Codice.

In base all’allegato si può ritenere che il CCNL dell’operatore economico offra: ■ tutele economiche equivalenti se il valore complessivo delle componenti fisse della retribuzione globale annua – i,e.

TUTELE NORMATIVE ● disciplina del lavoro supplementare e straordinario; ; ● clausole relative al lavoro a tempo parziale; ●disciplina compensativa delle festività soppresse; ● durata del periodo di prova, di preavviso, del periodo di comporto in caso di malattia e infortunio; ● disciplina dei casi di malattia e infortunio ● disciplina relativa alla maternità e alle indennità previste per l'astensione obbligatoria e facoltativa dei genitori; ● monte ore di permessi retribuiti; ● disciplina relativa alla bilateralità; ● obblighi di denunzia agli enti previdenziali, assicurativi e antinfortunistici, (inclusa la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, anche con riferimento alla formazione di primo ingresso e all'aggiornamento periodico); ● previdenza integrative e sanità integrativa. retribuzione tabellare annua, indennità di contingenza, elemento distinto della retribuzione (EDR), eventuali mensilità aggiuntive ed eventuali ulteriori indennità – è almeno pari a quello del CCNL indicato dalla stazione appaltante/ente concedente nei documenti di gara; ■ tutele normative equivalenti se gli scostamenti tra i due CCNL (operatore economico e stazione appaltante) rispetto a una serie di parametri elencati dallo stesso allegato I.01 (cfr. tabella a lato) sono marginali.

Il punto critico, in mancanza delle previste e ancor oggi attese linee guida del Ministero del Lavoro, è la valutazione della marginalità degli scostamenti. Se per ANAC è ammissibile (delib. n. 14/2025 e relazione al bando-tipo n. 1/2023 per servizi/forniture) “uno scostamento limitato a soli due parametri”, il Consiglio di Stato, nella citata sentenza n. 9484/2025, ha affrontato la questione su un piano ben più sostanziale. Nel confermare l’obbligo per la stazione appaltante di verificare la dichiarazione di equivalenza dell’operatore alla luce dell’art. 110 del odice verifica dell’anomalia delle offer-

te), il Consiglio di Stato sconfessa ANAC e precisa che la verifica di equivalenza tra CCNL non può limitarsi a confronti numerici, “senza alcuna valutazione del loro effettivo rilievo e, soprattutto, senza considerare l’esame complessivo delle tutele assicurate”. Per il Consiglio di Stato non tutti gli scostamenti hanno lo stesso peso e non ogni divergenza normativa è automaticamente rilevante, ma bisogna accertare che: ■ il trattamento dei lavoratori impiegati nell’esecuzione del contratto non sia eccessivamente inferiore a quello dei CCNL individuati dalla stazione appaltante; ■ vi sia corrispondenza, o almeno confrontabilità, tra le mansioni del CCNL applicato e le lavorazioni oggetto dell’appalto.

Più precisamente il giudizio deve “valorizzare nell’insieme le singole voci di cui si compone il CCNL indicato in sede di presentazione dell’offerta al fine di verificare se, al di là di singoli, episodici, scostamenti, sia comunque complessivamente in grado di garantire un livello di tutela e uivalente anche, eventualmente, all’esito di compensazioni tra singole divergenti componenti) a quello offerto dal CCNL indicato negli atti di gara”.

La sentenza è apprezzabile, in quanto, condivisibilmente, offre alle amministrazioni strumenti di valutazione più ampi, flessibili e aderenti al contenuto reale dei contratti e agli operatori economici la possibilità di adottare contratti collettivi differenti rispetto a quelli indicati dalla stazione appaltante purché effettivamente idonei a garantire un adeguato livello di tutela ai lavoratori. ■

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[Nicoletta Romagnuolo] esponsabile ervizio Trasporto ommerciale, olitiche iscali, iritto d’ mpresa

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Garanzie catastrofali Dall’obbligo di legge a opportunità per le imprese Non è soltanto un adempimento burocratico. L’assicurazione contro le calamità naturali, introdotta dalla Legge di Bilancio, rappresenta un vero strumento di tutela. Garantire terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature significa mettere al riparo il patrimonio aziendale e assicurare la continuità dell’attività anche dopo un evento catastrofale.

I passi fondamentali per le aziende 1.Mappare i beni Inventariare tutti i beni soggetti a obbligo, compresi quelli in leasing o locazione; in quest’ultimo caso è bene accertarsi se il proprietario abbia già eventualmente provveduto.

2.Valutare correttamente i valori, ovvero 1. Valore di ricostruzione a nuovo per gli immobili.

2. Valore di rimpiazzo o ripristino per macchinari e attrezzature.

3.Scegliere la compagnia giusta Non tutte possono offrire polizze catastrofali: occorre verificare che siano abilitate a operare nel ramo 8 (Calamità naturali), come previsto dal regolamento attuativo. Ma non basta. Le catastrofi naturali possono generare danni miliardari, e non tutte le compagnie hanno la stessa capacità di assorbire un’esposizione di questo tipo. Per questo è importante guardare alla solidità patrimoniale dell’assicuratore e ai suoi accordi di riassicurazione.

4.Analizzare le condizioni contrattuali Massimali, franchigie, tempi di liquidazione e definizioni precise dei rischi sono elementi cruciali.

5.Pianificare con anticipo La raccolta di preventivi e la valutazione tecnica richiedono tempo. Attivarsi con congruo anticipo è indispensabile.

Le garanzie che fanno la differenza Oltre alla copertura obbligatoria, alcune estensioni rafforzano davvero la protezione:

Il ruolo del broker In un mercato complesso e in continua evoluzione, il broker assicurativo diventa un alleato strategico. Analizza i rischi specifici dell’impresa, confronta le offerte, negozia le condizioni più vantaggiose e assiste l’azienda in caso di sinistro.

Conclusione L’assicurazione obbligatoria deve essere vista come un investimento sul futuro. Per trasformarla in opportunità, gli imprenditori dovrebbero partire da quattro azioni concrete: 1.Inventariare i beni soggetti all’obbligo di assicurazione.

2.Verificare le coperture già attive.

3.Valutare correttamente i valori da assicurare.

4.Richiedere più quotazioni e confrontarne le condizioni.

Per richiedere una consulenza: Mail dedicata ai soci ANAV: convenzione.anav@assitur.eu Telefono: 0161 250365

TECNOLOGIA E AMBIENTE

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ACCESSIBILITÀ DIGITALE NEI TRASPORTI

ANAV al tavolo AGID per l’attuazione dell’European Accessibility

ANAV, necessari chiarimenti sui nuovi obblighi di accessibilità, sostegno economico e strumenti per verificare la con ormità digitale

A destra, l’ingresso di AGID, riferimento nazionale per l’innovazione e la defini ione delle linee uida sull accessi ilit di itale nei ser i i u lici

[Francesco Romagnoli] Responsabile Servizio Impianti fissi,ambiente e affari tecnici

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è recentemente può comunque continuare a utilizzare tavolo attualmente svoltesi, ha rite’Associazione stata coinvolta dall’Agenzia per quanto si utilizzava in modo legittimo nuto opportuno evidenziare come le prima di tale data.

Il citato tavolo è stato concepito per far emergere, in una prima fase, le potenziali criticità derivanti dai nuovi adempimenti e delineare percorsi condivisi per la loro risoluzione. In una seconda fase, il tavolo servirà invece a monitorare l’efficacia delle misure adottate e dare spunto a interventi migliorativi anche di tipo legislativo. Fanno parte del gruppo di lavoro i principali attori, o i loro rappresentanti, del mondo della mobilità nelle sue varie forme, come trasporto ferroviario, aereo, ecc, oltre naturalmente al trasporto con autobus. Per la sua natura infatti, la tematica oggetto del tavolo di lavoro nel settore dei trasporti è evidentemente trasversale alle diverse modalità.

ANAV, in una nota congiunta con le altre associazioni inviata ad AGID a seguito della prima delle due riunioni del

aziende rappresentate siano da tempo impegnate sul tema generale dell’accessibilità, poiché già destinatarie di discipline di settore che intervengono in materia. È stato poi evidenziato come l’introduzione di nuovi obblighi normativi implichi adeguamenti che comportano degli oneri per l’azienda, sia da un punto di vista economico che gestionale. Esigenze che devono essere opportunamente prese in considerazione, nonché sostenute da apposite linee di finanziamento. nfine, è stata evidenziata nella nota la necessità di chiarimento su alcuni aspetti, come per esempio i profili di responsabilità dei fornitori degli strumenti acquistati e utilizzati dall’azienda, e la necessità di ricevere indicazioni da parte dell’AGID circa la selezione degli strumenti di autovalutazione che meglio consentono la verifica del livello di compliance degli strumenti digitali utilizzati. ■

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l’Italia Digitale (AGID) in un percorso di confronto riguardante l’applicazione del D.Lgs. 82/2022 che, recependo l’European Accessibility Act (direttiva UE 2019/882), prevede requisiti di accessibilità per persone con disabilità di prodotti e servizi. Per quanto di interesse, fra le altre cose, i requisiti interessano siti web, servizi per dispositivi mobili e app, biglietti elettronici e servizi di biglietteria elettronica, sistemi informativi all’utenza (comprese informazioni di viaggio in tempo reale) e terminal self service nel settore dei trasporti, tra cui i servizi di trasporto passeggeri con autobus regolari per categorie di passeggeri non determinate, ivi inclusi servizi urbani, extraurbani e regionali. Non sono invece ricompresi nel campo di applicazione i servizi di trasporto occasionali. I requisiti riguardano i nuovi prodotti e servizi immessi sul mercato a partire dallo scorso 28 giugno, mentre per qualche anno si

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IATF 16949

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EVENTI [a cura di Roberta Proietti]

STATI GENERALI DEI TRASPORTI IN LOMBARDIA: L’ALLARME DI ANAV SULLE RISORSE DEL FONDO TRASPORTI Nicola Biscotti: ANAV chiede risorse certe e correttivi urgenti per garantire sostenibilità economica, occupazione e qualità del servizio nel TPL

A sinistra, Nicola Biscotti, Presidente ANAV, Andrea Gibelli, Presidente ASSTRA, Stefano Rossi, Vicepresidente AGENS. Sopra, una vista della sala che ha ospitato l’evento il 10 novembre scorso.

della legge di Bilancio in discussione. Biscotti ha sottolineato che le risorse previste dall’articolo 30 per coprire i costi del rinnovo del contratto collettivo nazionale, firmato lo scorso marzo, «sono insufficienti rispetto al costo complessivo dell’accordo, mettendo a rischio sostenibilità economica delle aziende, stabilità occupazionale e ualità del servizio». Da qui la richiesta di un intervento correttivo immediato e di un incontro urgente con il overno per confermare gli impegni finanziari e assicurare risorse certe.

Le osservazioni di ANAV si inseriscono in un quadro pi ampio, segnato dalla richiesta della egione Lombardia di rivedere il riparto del Fondo Nazionale Trasporti. iamo l’unica egione che integra il T L con oltre milioni l’anno di risorse proprie» ha ricordato il Presidente Fontana, spiegando che la Lombardia riceve oggi solo il 17,6% del Fondo, una uota non adeguata» rispetto al ruolo che svolge nel Paese.

L’Assessore Lucente ha evidenziato l’impegno straordinario messo in campo in vista delle limpiadi nvernali , che richiederanno oltre treni aggiuntivi al giorno per un totale di . corse quotidiane. Annunciate anche importanti novità con il cambio orario

ferroviario di dicembre e il potenziamento dei collegamenti verso avia, tradella e iacenza, cos come l’accessibilità all’aeroporto di Linate grazie alle nuove fermate di orlanini. n quadro dinamico ma complesso, che conferma quanto sottolineato da iscotti la mobilità pubblica vive una fase di forti investimenti e trasformazioni, ma senza un adeguamento strutturale delle risorse rischia di non riuscire a sostenere la qualità e la sostenibilità dei servizi. ■

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i è svolta il novembre scorso a alazzo Lombardia l’edizione degli Stati Generali dei Trasporti, un appuntamento che ha riunito istituzioni nazionali e regionali, amministratori e operatori del settore.

Presenti, tra gli altri, il Presidente del Senato gnazio La ussa, il residente della egione Lombardia ttilio ontana, l’ ssessore ai Trasporti Franco Lucente, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e Salvatore Deidda, residente della ommissione rasporti della amera. l centro del confronto, il tema cruciale del finanziamento del trasporto pubblico locale e il ruolo strategico della Lombardia nella mobilità nazionale. rappresentare le imprese del settore, il Presidente ANAV, Nicola Biscotti, che ha lanciato un appello forte e diretto sul quadro finanziario del comparto. iscotti ha evidenziato come il Fondo Nazionale Trasporti presenti un fabbisogno ancora troppo distante dalle necessità reali econdo le analisi dell’ niversità La apienza mancano milioni di euro. indispensabile finalizzare dal le risorse fiscalizzate per le egioni a statuto ordinario, cos da garantire la sostenibilità dell’intero settore», ha dichiarato. n allarme che intercetta anche i nodi

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Irizar i6s Efficient

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Fino a un 13% di riduzione di consumi ed emissioni

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EVENTI [a cura di Roberta Proietti]

IL TPL AL COSPETTO DEL PAPA: 120 MILA AUTOFERROTRANVIERI RAPPRESENTATI ALL’UDIENZA DEL GIUBILEO Udienza papale del Giubileo: il TPL porta in Piazza San Pietro lavoratori e imprese per riaffermare il valore sociale della mobilità e ricevere la benedizione di Papa Leone XIV

l novembre scorso è stata una giornata simbolica e profondamente sentita per il mondo del trasporto pubblico locale: il settore del L è stato protagonista dell’udienza papale del mercoledì, in occasione del Giubileo della Speranza 2025, portando in Piazza San Pietro una rappresentanza dei 120 mila Autoferrotranvieri e degli imprenditori che ogni giorno garantiscono il diritto alla mobilità nelle città italiane.

A promuovere la partecipazione collettiva sono state le Associazioni datoriali AGENS, ANAV e ASSTRA, insieme alle Organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL e UGL–FNA, unite nel voler offrire a Papa Leone XIV il saluto dell’intero comparto e ricevere la sua benedizio-

ne per tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore.

Nel cuore di una Piazza San Pietro gremita, l’udienza ha assunto i contorni di un vero momento di comunità: un’intera filiera aziende, dirigenti, ma soprattutto autiste e autisti, macchinisti, addetti alla manutenzione, personale amministrativo si è ritrovata nel luogo più emblematico del Giubileo per riaffermare il valore sociale di un servizio essenziale. nome del settore è stato consegnato a Sua Santità un dono profondamente simbolico: una medaglia con l’effige di San Cristoforo, protettore dei viaggiatori. offrirla è stato un autista di ATAC S.p.A., l’azienda di mobilità del Comune di Roma, a testimonianza dell’impegno quotidiano degli operatori del trasporto pubblico

nel garantire sicurezza, continuità e vicinanza alle comunità servite.

L’incontro ha sottolineato il ruolo del trasporto pubblico come motore di coesione e solidarietà, capace di raggiungere ogni giorno milioni di cittadini, facilitare l’inclusione sociale e contribuire alla sostenibilità delle città. Un settore che attraversa sfide complesse dal ricambio generazionale alla transizione ecologica ma che continua a rappresentare un presidio umano e professionale insostituibile.

In un clima di partecipazione sincera, l’udienza con apa Leone è diventata un momento di riconoscimento collettivo: una celebrazione del lavoro di chi muove il Paese e, al tempo stesso, un incoraggiamento a proseguire con rinnovata forza e spirito di servizio il cammino verso la mobilità del futuro. ■

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Nella foto, i rappresentanti di AGENS, ANAV, ASSTRA e delle Organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL e UGL–FNA, promotori dell’udienza papale per il Giubileo; al centro Nicola Biscotti, Presidente ANAV

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EVENTI [a cura di Roberta Proietti]

NME 2026: A FIERA MILANO IL FUTURO DELLA MOBILITÀ COLLETTIVA oc s V s decarbonizzazione l n a percorrenza PL e intelli enza arti ciale attro giorni durante i quali si potrà toccare con mano l’innovazione e discutere sui progetti futuri

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Qui sopra, un’immagine dell’evento di apertura dell’edizione 2024 con il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

possano supportare le aziende nel rinnovamento dei servizi e nel rapporto con l’utenza.

Accanto agli approfondimenti ANAV, NME 2026 offrirà un quadro completo sull’evoluzione della mobilità: dallo sharing come leva per ridisegnare gli spazi urbani, all’AI applicata alla gestione intelligente delle flotte, passando per il ruolo dell’idrogeno e per le professioni del trasporto, sempre più richieste e trasformate dalla digitalizzazione.

Il trasporto pubblico sarà al centro anche dello studio del Politecnico di Milano a cura del prof. Pierluigi Coppola

sul futuro del TPL nel post-PNRR, che fornirà un’analisi del contesto dopo una stagione di investimenti senza precedenti (più di 3,6 miliardi di euro per metropolitane, filobus e tranvie e , per autobus green), mentre AGENS proporrà un focus sul valore sociale del settore con un’attenzione speciale ai temi di inclusione e parità di genere.

NME si svolgerà in contemporanea con Transpotec Logitec, creando un unico hub di riferimento per trasporto persone e merci. Un appuntamento strategico per capire come tecnologie, formazione e politiche pubbliche possano guidare la mobilità del futuro. ■

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al 13 al 16 maggio 2026 torna a Fiera Milano NME – Next Mobility Exhibition, la manifestazione dedicata alla mobilità collettiva sostenibile. A sei mesi dall’apertura, l’evento si conferma piattaforma europea di confronto su tecnologie, politiche e professionalità del settore, grazie a un palinsesto curato da un Comitato ecnico cientifico guidato dal prof. Pierluigi Coppola del Politecnico di Milano.

Grande evidenza al contributo di ANAV, che porterà tre approfondimenti centrali nella discussione sulla transizione energetica e sui nuovi asset del trasporto con autobus.

Il primo focus sarà dedicato ai biocarburanti, tema strategico per la decarbonizzazione del comparto. L’Associazione presenterà uno studio che analizza il potenziale di riduzione delle emissioni di CO2, la compatibilità con le attuali infrastrutture e flotte e il ruolo dei biocarburanti come soluzione complementare a elettrico e idrogeno, in un’ottica di neutralità tecnologica.

Il secondo appuntamento ANAV riguarderà il segmento della Lunga Percorrenza, un mercato in forte crescita soprattutto sui collegamenti aeroportuali e sulle tratte medio-brevi. Lo studio metterà in luce criticità e opportunità: dalla mancanza di dati ufficiali alla complessità autorizzativa, fino alla necessità di nodi intermodali pi efficienti.

Un altro contributo strategico sarà quello dedicato all’intelligenza artificiale, al centro del convegno realizzato da ANAV insieme a Club Italia.

L’appuntamento analizzerà come l’AI sia già in grado di migliorare l’efficienza del trasporto pubblico attraverso la gestione intelligente delle flotte, la previsione della domanda, l’ottimizzazione dei percorsi e l’aumento della sicurezza. In una fase in cui il progetto MaaS for Italy, previsto dal PNRR, sta accelerando la digitalizzazione del settore, l’intervento offrirà una riflessione concreta su come queste tecnologie

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A ROMA LA 6ª EDIZIONE DEL SEMINARIO “SISTEMA AUTOBUS E FILOBUS” oma ennaio al I la edizione del eminario istema a tob s e lob s s innovazione tecnologica, sostenibilità e futuro del TPL promossa da ANAV

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La locandina del seminario di due giorni promosso da ANAV, ASSTRA e AIIT.

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i terrà a Roma il 28 e 29 gennaio 2026 presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la 6ª edizione del Seminario azionale istema autobus e filobus .

L’iniziativa rappresenta un’occasione unica di confronto e approfondimento sulle principali trasformazioni in atto nel settore del trasporto pubblico locale su gomma.

Il seminario si propone di affrontare le sfide e le opportunità legate all’evoluzione tecnologica, ambientale e organizzativa del settore. ra i temi principali che saranno al centro del dibattito figurano la transizione verso sistemi di trasporto più sostenibili, l’adozione di soluzioni digitali e di intelligenza artificiale, e lo sviluppo dei sistemi di guida assistita D .

L’evento rappresenta inoltre un momento di riflessione sul ruolo strategico del trasporto pubblico nella promozione della mobilità sostenibile e dell’intermodalità, nonché sulla trasformazione energetica delle infrastrutture verso autobus a zero emissioni.

La partecipazione al seminario offre agli operatori, ai professionisti del settore e agli studiosi l’opportunità di confrontarsi con esperienze concrete, progetti innovativi e best practice, favorendo uno scambio di conoscenze che può contribuire a modellare il futuro del trasporto pubblico locale in talia. L’iniziativa conferma, inoltre, l’impegno di ANAV nella promozione della cultura della mobilità sostenibile e nell’accompagnamento del settore verso un’innovazione responsabile e strategica.

Per ulteriori informazioni e per consultare il programma completo, è possibile visitare il sito www.anav.it. li associati ANAV possono inoltre ricevere supporto personalizzato e aggiornamenti sulle opportunità di partecipazione scrivendo a info@anav.it.

La 6ª edizione del Seminario “Sistema autobus e filobus si conferma un appuntamento imprescindibile per chi desidera essere protagonista del cambiamento del trasporto pubblico, tra innovazione tecnologica, sostenibilità e sicurezza. ■

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CAT: TRADIZIONE E INNOVAZIONE NEL TICKETING, LA VISIONE DI SAURO ROSSI La CAT oltre a sviluppare soluzioni in proprio, come lo Smart Fare System, è ora rivenditore di Mikroelektronica, leader europeo del settore della bigliettazione elettronica

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o deciso di scommettere su CAT, perché la sua lunga storia mi ha fatto percepire un grande potenziale.” Con queste parole, Sauro Rossi, amministratore unico di CAT, racconta la sua esperienza alla guida di un’azienda che ha saputo evolversi nel corso degli anni senza perdere le proprie radici.

Con oltre 40 anni nel settore del ticketing per i trasporti pubblici, CAT ha costruito un nome rispettato nel mercato italiano e internazionale, offrendo soluzioni innovative per la gestione del trasporto pubblico.

“CAT ha una storia che parla da sola,” afferma Rossi. “La nostra tradizione è solida, ma la vera forza sta nella nostra capacità di innovare e adattarci a un mercato in continuo cambiamento.”

Uno dei passi chiave è stata la partnership con Mikroelektronika, leader europeo nella bigliettazione elettronica. Grazie a questa collaborazione, CAT è ora rivenditore autorizzato dei prodotti Mikroelektronika, tra cui dispositivi avanzati come obliteratrici e sistemi di pagamento, installati in molte città italiane. “Collaborare con un partner di tale calibro ci ha permesso di ampliare la nostra offerta e di diventare un punto di riferimento per le aziende di trasporto che vogliono migliorare l’esperienza dei passeggeri,” afferma Rossi.

CAT non è solo un distributore di tecnologia. Negli ultimi anni, l’azienda

ha sviluppato una soluzione propria: lo Smart Fare System, una console on-board compatta che rappresenta un significativo passo in avanti nella gestione del trasporto pubblico. “Lo Smart Fare System è progettato per essere semplice ed efficiente,” spiega Rossi. “Abbiamo creato una console che offre funzionalità avanzate per la bigliettazione e di facile uso per il personale a bordo, ottimizzando così le operazioni per una miglior esperienza di viaggio.” uesto approccio innovativo riflette l’impegno di CAT verso il futuro, con un focus sulla digitalizzazione e sostenibilità. “Il mondo del trasporto pubblico sta cambiando rapidamente,” continua Rossi. “Le città si orientano verso soluzioni di smart mobility, riducendo l’impatto ambientale e semplificando l’accesso ai

servizi di trasporto. Noi di CAT vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento, supportando la transizione verso sistemi digitali e sostenibili.”

CAT non si limita a fornire dispositivi tecnologici, ma è anche attivamente coinvolta nell’integrazione con i sistemi AFC (Automatic Fare Collection) e nelle applicazioni MaaS (Mobility as a Service). “Crediamo che il futuro del trasporto pubblico risieda in soluzioni che rendano la mobilità più semplice e orientata agli utenti,” sottolinea Rossi.

“I nostri dispositivi e software sono progettati per facilitare la transizione verso una mobilità più sostenibile.” onostante le sfide di un settore in continua evoluzione, Rossi guarda al futuro con ottimismo. “Innovare è essenziale, ma mantenere la ualità e l’affidabilità altrettanto importante. Questo richiede investimenti in ricerca e sviluppo e un impegno costante per restare aggiornati sulle tecnologie emergenti.”

Guardando avanti, CAT punta a consolidare la sua posizione come partner di fiducia per le aziende del trasporto pubblico, sia in Italia che all’estero. “Il nostro obiettivo è continuare a crescere, espandere il nostro portafoglio di soluzioni e rafforzare la nostra presenza internazionale.

Sono convinto che, con la nostra esperienza e il nostro spirito innovativo, riusciremo a costruire un futuro in cui CAT sarà sinonimo di eccellenza nel ticketing e nella mobilità” conclude Rossi. ■

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Da oggi la compravendita di autobus diventa semplice, veloce e trasparente.

Arriva Fleequid, il nuovo progetto che vuole aiutare gli operatori di trasporto di tutta Europa a vendere e comprare i loro mezzi.

Cogli l’occasione per essere tra i primi a testarne le potenzialità, registrati visitando il sito fleequid.com/it oppure inquadra il QR code.

Fleequid è un’idea di

BUS & SPORT

[a cura di Alessandro Cesari]

LA PASSIONE SPORTIVA viaggia anche ad alta quota Un connubio, quello tra V.I.T.A. e il mondo dello sport c e affonda le sue radici in una lunga tradizione: la squadra di hockey di Aosta viaggia da oltre dieci anni ‘cullata’ dall’esperienza di un professionista del trasporto

A destra, l’Irizar a due assi di V.I.T.A. (Valdostana Impresa Trasporti Automobilistici) che trasporta la ASD Hc Aosta Gladiators.

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a V.I.T.A. Valdostana Impresa Traspor ti Automobilistici negli ultimi anni, si è avvicinata sempre di più al mondo dello sport, affiancando realtà disparate di tutti i livelli a carattere nazionale e internazionale.

Trasportare una squadra sportiva non è semplicemente un normale servizio ma necessita di una serie di peculiarità e attenzioni che devono essere accompagnate dalla passione e dalla volontà di contribuire con professionalità al successo di eventi sportivi che coinvolgono migliaia di persone, offrendo un tra-

sporto efficiente, puntuale e all’altezza delle aspettative. È con questa passione che la V.I.T.A. da anni trasporta la società D c osta ladiators società di hocke .

Hc Aosta Gladiators nasce nel 2009 da un’idea di alcuni e giocatori dell’ ourmaosta, mitica squadra che milit in seria negli anni ovanta, sfiorando lo scudetto del 993 e del 1994 e vincendo la oppa talia nel . razie all’entusiasmo proprio di chi vive la passione per questo sport, l’idea si è trasformata in realtà, riportando

sul ghiaccio nuove generazioni di atleti valdostani. Nel giro di poco tempo la ocietà è riuscita a ritagliarsi nuovi e importanti spazi nel panorama hocke stico regionale piemontese, poi in quello italiano e infine in quello internazionale.

Dopo soli quattro anni dalla sua nascita, l’ c osta ladiators ha conquistato il suo primo trofeo nazionale, vincendo il campionato interregionale (Piemonte, Lombardia e alle d’ osta della categoria Under 12, lasciandosi alle spalle ocietà blasonate e conosciute come l’ alpellice e l’ ilano, le cui

BUS & SPORT Da oltre 10 anni V.I.T.A. accompagna l’Hc Aosta Gladiators, unendo passione per lo sport, professionalità nel trasporto e puntualità.

persona – spiega l’azienda per cercare di limitare e di ridurre gli impatti sull’ambiente correlati all’esercizio del trasporto pubblico (emissioni inquinanti, consumo di risorse energetiche, impiego o contaminazione di acqua, aria, suolo e sottosuolo)“. . . . . .p. . dispone inoltre di un’agenzia viaggi, la s.a.s. che è da sempre il complemento ideale per il trasporto passeggeri, per poter fornire l’offerta con la formula “tutto compreso”. Il servizio hostess e guida di bordo

plurilingue, è inoltre una delle ultime innovazioni specialistiche che qualificano ulteriormente i nostri servizi in autobus.

Ultimo nato è il nostro sito di prenotazione online, www.transfervallee.eu. u di esso possono essere prenotati, direttamente e con semplici procedure completamente automatizzate, sia i biglietti per le autolinee a lunga percorrenza che i trasferimenti dai principali aeroporti del ord d’ talia e da inevra per la alle d’ osta. ■

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squadre maggiori disputavano il campionato di erie azionale. el corso degli anni la società ha partecipato a numerosi tornei nazionali e internazionali, riuscendo spesso a essere la compagine italiana meglio piazzata.

Tali risultati, frutto del costante impegno degli allenatori e della società tutta, composta da instancabili volontari, hanno aperto le porte dei migliori tornei europei all’ c osta ladiators, spesso invitati in vizzera, rancia e Paesi del nord Europa. n questi anni alcuni degli atleti dell’ c Aosta Gladiators hanno vestito la maglia delle nazionali giovanili Under 15, nder , nder femminile e enior femminile. Il coach e presidente Luca Giovinazzo è entrato a far parte dello staff tecnico delle nazionali giovanili maschili Under 15 e Under 16 e della nazionale senior femminile, oltre che della ommissione viluppo ettore iovanile dai ai anni d’età della settore ocke .

“La nostra società dichiara l residente Giovinazzo - collabora con la azienda V.I.T.A. da 10 anni, ma in questi ultimi 4 anni, la partnership tra noi è molto forte.

Abbiamo deciso insieme al titolare, Jean Caliera di rendere l’unione tra noi ancora più simbolica, brandizzando il pullman al nostro servizio. Con la Vita ci sentiamo molto sicuri, puntualità e organizzazione è il loro punto di forza. Viaggiando con la Vita, la nostra società dorme sonni tranquilli, mai un ritardo e gli autisti a disposizione, sempre cordiali ed educati con i nostri ragazzi.”

La V.I.T.A. Valdostana Impresa Trasporti Automobilistici viene fondata il 21 dicembre dalla famiglia alliera che da allora ne detiene il controllo societario e la guida strategica.

“Era davvero una scommessa, allora, la mia. afferm il fondatore ergio alliera Aprendo la ditta puntavo tutto sul pullman come mezzo privilegiato di locomozione popolare. E questo negli anni in cui sembrava che il miracolo economico ci dovesse mettere tutti e solo sull’auto. E in effetti di automobili se ne vedevano ogni giorno sempre di più“. ol passare degli anni . . . . cresce, sperimenta nuove realtà, come il otor ome per la ormula no e il oto ondiale o il servizio di trasporto svolto per la uventus . ., apre nuove sedi operative che si affiancano alla centrale di Arnad e si dota di mezzi moderni e al passo con le esigenze dei passeggeri. ergio alliera nel frattempo lascia il testimone ai figli ean ierre, oberto e rancesca.

Dal l’azienda è certificata ed è un impegno preso in prima

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e-ATAK Bolzano

e-ATAK SVT

E SIAMO SOLO ALL’INIZIO…!

KMobility, dealer per l’Italia di Karsan, festeggia un anno di vita e un 2024 con ottimi risultati a livello di immatricolato, tutto elettrico. E rilancia per un 2025 che punta a essere ancora migliore: le strategie, i progetti e gli obiettivi

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è partita nel mar- nia e l’annuncio dell’ingresso – nel pros’avventura zo dello scorso anno quando simo futuro nel segmento dei lasse

Maurelli Group, colosso della ricambistica e assistenza post-vendita nel settore dei truck e dei trailer, ha dato l’annuncio della nascita di KMobility, concessionaria unica per il mercato Italiano degli autobus elettrici, a idrogeno e anche a guida autonoma di Karsan.

Un Oem, quello turco, capace di raggiungere l’ottavo posto nella classifica dei costruttori – per mezzi immatricolati sopra le 8 tonnellate alle nostre coordinate geografiche nel corso con unità che salgono a considerando il mini e-Jest, sotto la soglia delle 8 ton come ppt), peraltro tutte elettriche; Karsan inoltre è la terza casa per e-bus targati nel in talia, alle spalle di olaris, seconda, e Iveco Bus, prima. Ma, ed è un “ma” importante, per il quinto anno di fila il minibus e est e il midibus e tak sono i market leader europei i rispettivi segmenti.

Dalla nascita a inizio a oggi sono successe tante cose: dal debutto sul mercato italiano dell’autobus a Milano, in occasione di NME - Next Mobility Exhibition, all’ingresso nella famiglia di (KMobility è infatti nuovo partner dell’ ssociazione azionale utotrasporto iaggiatori , passando per le quasi immatricolazioni alla spina , le numerose consegne per utolinee oscane ma anche per camir in ampa-

II elettrici.

Insomma, bilancio più che positivo per KMobility, anche grazie all’accordo stretto con Interservice, player di riferimento nella manutenzione per truck&bus, anch’essa dal sotto l’ombrello di Maurelli, perché l’after-sales è sempre più imprescindibile, soprattutto quando si parla di autobus a trazioni alternative e a batteria, proprio come quelli made in Bursa. Ed è qui che Interservice entra prepotentemente in campo, facendo la differenza, come sottolineato in coro dal suo D abio arino e dal direttore operativo di obilit iziano avardini «L’after sales è diventato il valore aggiunto, imprescindibile, per garantire un elevato livello di efficienza del servizio. noi siamo in grado di fare la differenza grazie a una rete di assistenza capillare su tutto il territorio tricolore, guidata da specialisti di alto livello. na rete di post vendita già sufficientemente adeguata, in termini di attrezzature e formazione, sarà rinforzata e allargata». ll’orizzonte, infatti, è prevista l’apertura di ulteriori officine strategiche dislocate nello tivale, che si andranno ad aggiungere alle nove già esistenti. tiamo ulteriormente rafforzando la nostra rete per fronte alle (nuove) richieste delle aziende pubbliche e private per la manutenzione dei veicoli o di ultima generazione, che richiedono un’as-

A sinistra, Fabio Marino; a destra Tiziano Gavardini.

sistenza tecnica pi complessa rispetto ai mezzi tradizionali a combustione interna.

Però, partiamo da buonissime basi a livello di prodotto: Karsan garantisce un’alta qualità», aggiungono Marino e Gavardini. he, infine, rilanciano il guanto di sfida al mercato iamo soddisfatti, ma non paghi: vogliamo, anzi, possiamo fare molto di pi . ’altronde, abbiamo appena iniziato ». ■

e-ATAK

LA SENTENZA

[a cura di Paola Galantino]

RAPPRESENTATIVITÀ SINDACALE

LA CORTE COSTITUZIONALE CI RIPROVA. ANAV FA CHIAREZZA Corte Costituzionale scardina l’art. 19: RSA anche ai sindacati più rappresentativi non rmatari con impatti critici per le imprese e il sistema di relazioni ind striali sue trattative circostanza questa che l’avrebbe invece legittimata sulla scorta di orte ost. . n definitiva, nel caso specifico, non veniva riconosciuta la legittimazione per azionare le prerogative sindacali previste dallo tatuto dei Lavoratori seppure organizzazione comparativamente pi rappresentativa sul piano nazionale . on la sentenza numero di cui parliamo oggi, la orte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo , primo comma, della L. , nella parte in cui come detto, non prevede che le RSA possano essere costituite su iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva anche nell’ambito delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. La orte ha disatteso l’istanza principale, richiamando la propria giurisprudenza, che ha indicato la partecipazione alla formazione del contratto collettivo quale criterio di legittimazione del sindacato alla costituzione delle . La Corte Costituzionale ha, tuttavia, riscontrato un vulnus dei principi di ragionevolezza e pluralismo, sanciti dagli articoli e della ostituzione, in rapporto all’eventualità che tale criterio sia distorto in concreto per escludere dalle trattative contrattuali, e quindi dalle prerogative di agibilità sindacale, un’associazione dei lavoratori pur dotata di effettiva rappresentatività. ell’individuazione del parametro normativo di riconduzione a legittimità, la Corte ha ritenuto di dover ricorrere alla nozione delle “associazioni sindacali comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale , punto di riferimento della legislazione degli ultimi

anni in materia di relazioni sindacali.

Evidenziato che trattasi di una soluzione interinale, la Corte ha espresso l’auspicio che il legislatore intervenga con un’organica revisione normativa, capace di valorizzare l’effettiva rappresentatività in azienda uale criterio di accesso alla tutela promozionale delle organizzazioni dei lavoratori». n colpo al cerchio e un colpo alla botte, come si suol dire. n’ulteriore scalfittura nel criterio di rappresentatività sindacale stabilito dall’art. dello tatuto dei lavoratori. on la pronuncia in commento, la orte amplia in modo significativo la platea dei soggetti legittimati a costituire . D’ora in avanti, anche i sindacati comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale e dunque dotati di un radicamento effettivo nel panorama sindacale italiano potranno istituire rappresentanze aziendali, anche in assenza di partecipazione alla contrattazione collettiva. i comporta un rafforzamento della libertà sindacale e una limitazione del potere selettivo del datore di lavoro, ma apre anche nuovi interrogativi: come determinare, in concreto, la comparatività della rappresentatività? Quali soglie e criteri oggettivi potranno essere adottati? In assenza di una legge di attuazione, spetterà ai giudici del lavoro operare una valutazione caso per caso.

L’ANAV approfondirà il tema per le sue associate in uno specifico se inario a fine gennaio con la collaborazione del Prof. Avv. Gianpiero Proia dello studio legale Proia Partners da se pre al fianco dell’Associazione ■

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ncora una volta la Corte costituzionale interviene in materia di rappresentatività legittimando le organizzazioni sindacali anche se non firmatarie .

Eh sì, la Corte Costituzionale, con sentenza ottobre , n. , è nuovamente intervenuta sulla legittimità delle disposizioni di cui all’art. , L. dichiarando costituzionalmente illegittimo il primo comma della disposizione, c. nella parte in cui non prevede che le rappresentanze sindacali aziendali possano essere costituite a iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva anche nell’ambito delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale anche laddove non firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell’unità produttiva. La norma riformata nel prevedeva infatti come condizione indefettibile fino all’intervento della Corte - che le RSA potessero essere costituite a iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva, ma solo nell’ambito “delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell’unità produttiva .

La questione, nel caso specifico, era stata sollevata dal Tribunale di Modena e originava da un procedimento instaurato per la repressione di una condotta antisindacale da una organizzazione sindacale comparativamente più rappresentativa sul piano nazionale alla quale veniva tuttavia negato di poter costituire in quanto correttamente a norma dell’art. .L. soggetto non sottoscrittore del contratto collettivo applicato nell’unità produttiva, neppure avendo partecipato alle

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Comfort e risparmio sui consumi, minor peso e più potenza, maggiore durata e minor manutenzione: con il sistema di trasmissione automatico TraXon, ZF detta un nuovo standard in fatto di efficienza. Il livello di rumorosità è di un terzo inferiore al suo precedente. Il freno del cambio ZF Intarder, non soggetto a usura, aumenta la sicurezza ed è pertanto integrato come dotazione di serie. Funzioni intelligenti come la strategia di guida predittiva PreVision GPS, manovra, partenza in salita o la modalità start-stop supportano il conducente nel suo lavoro quotidiano, assicurando un elevato comfort di viaggio. Sistema di trasmissione TraXon ZF. Silenzioso. Sicuro. Intelligente. zf.com/bus

TECNOLOGIA

[a cura di Francesco Romagnoli]

STIP: L’UE ACCELERA SUI COMBUSTIBILI SOSTENIBILI, MA SERVE ATTENZIONE ANCHE AL TRASPORTO CON AUTOBUS

UE vara il piano STIP per investimenti in combustibili sostenibili per i trasporti aerei e marittimi. Serve estendere la strategia anche al trasporto con autobus La Commissione ha evidenziato come le proiezioni mostrino che l’attuale capacità produttiva dell’UE di carburanti rinovabili è sulla buona strada per conseguire gli obiettivi per il periodo dal 2025 al 2029 utilizzando biocarburanti e biometano sostenibili. uttavia, la pianificazione degli investimenti non è ancora sufficiente per conseguire i target dopo il 2030. In particolare, la produzione di combustibili sintetici per il trasporto aereo e trasporto marittimo non è aumentata: nessun grande progetto di e-fuel nell’UE ha ancora raggiunto una decisione finale di investimento.

Il citato piano di investimenti per i trasporti sostenibili invia un chiaro segnale agli investitori che gli obiettivi dell’Europa rimangono in vigore e che la Commissione sosterrà la transizione verso un’economia climaticamente neutra. STIP riunisce misure mirate per stimolare gli investimenti in combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio in tutta Europa,

sia a breve che a lungo termine. Le misure dell’UE nell’ambito di questo piano dovrebbero mobilitare almeno 2,9 miliardi di EUR entro il 2027.

Per quanto sia importante un’azione volta a stimolare la produzione di combustibili sostenibili, è da evidenziare come però il piano si concentri sui settori che la stessa Commissione considera come quelli che presentano il minor numero di soluzioni per la decarbonizzazione: l’aviazione e il trasporto per vie navigabili. Positivo dunque il fatto che l’Unione Europea stia lavorando al fine promuovere sempre di pi l’utilizzo dei combustibili a basse emissioni di carbonio. Sarebbe però quantomai necessario che la Commissione iniziasse a considerare come poveri di soluzioni per la decarbonizzazione anche altri settori e dunque ampliare a questi l’utilizzo di combustibili sostenibili. Fra questi vi dovrebbe essere anche il trasporto con autobus che, soprattutto in alcuni comparti, risente molto ancora dei limiti dei veicoli elettrici. ■

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a Commissione Europea ha approvato a inizio novembre un importante pacchetto di iniziative per il trasporto ferroviario ad alta velocità e la diffusione dei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per i settori dell’aviazione e del trasporto per vie navigabili. Per questi, in particolare, è stato approvato un piano di investimenti per i trasporti sostenibili , che definisce un approccio comune per stimolare gli investimenti nei combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, concentrandosi sul trasporto aereo e per vie navigabili. Per conseguire gli obiettivi di RefuelEU Aviation e FuelEU Maritime, i due provvedimenti di riferimento per la decarbonizzazione nel settore aereo e marittimo, entro il 2035 saranno infatti necessari circa 20 milioni di tonnellate di combustibili sostenibili (biocarburanti e carburanti sintetici). Per raggiungere questo obiettivo saranno necessari investimenti stimati in 100 miliardi di euro.

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IVU ITALIA RAFFORZA LA SUA POSIZIONE SUL MERCATO

Nuovi uffici nel cuore di Roma Da Milano e Roma alla Sicilia e alla Sardegna: in tutta Italia le aziende di trasporto si affidano alle soluzioni leader di mercato IVU.suite e IVU.rail di IVU Traffic Technologies. Ora la sede IVU di Roma si è trasferita in nuovi uffici situati nel cuore della Capitale.

Il trasporto pubblico italiano è in corsia di sorpasso e si affida a IVU.suite in un numero sempre maggiore di Regioni. Ad esempio, Trenitalia sta gradualmente sostituendo il trasporto aereo nazionale con i treni ad alta velocità Frecciarossa, che le Ferrovie dello Stato pianificano e assegnano con IVU.rail. Allo stesso tempo, le aziende di trasporto italiane controllano i rispettivi autobus e treni dall’Alto Adige alla Sicilia con il sistema completo della IVU. Negli ultimi anni IVU Italia è riuscita ad acquisire numerosi nuovi utenti come Autolinee Toscane, la ferrovia statale slovena SŽ, la metropolitana di Milano e Troiani Bus a Roma e Terni.

Per continuare la storia di suc-

cesso della filiale di Roma e per garantire il migliore ambiente di lavoro possibile agli attuali oltre 30 dipendenti, IVU Italia si

In tutta Italia le aziende di trasporto si affidano alle soluzioni leader di mercato IVU.suite e IVU.rail di IVU raffic echnolo ies (Foto: IVU)

è trasferita nei nuovi uffici del quartiere Ostiense-Garbatella con vista sulla Basilica di San Pietro.

ESTERI

Flash [a cura di Roberta Proietti]

È in vigore il nuovo Protocollo dell’Accordo Interbus sui servizi internazionali

regolari e regolari specializzati di trasporto passeggeri con autobus. Il protocollo estende l’ambito dell’accordo nterbus finora limitato ai servizi occasionali – anche ai servizi regolari, introducendo importanti semplificazioni autorizzative. Principali novità: ● Autorizzazione unica: viene superato il sistema basato sugli accordi bilaterali e sul regime di reciprocità.

L’autorizzazione è rilasciata da un’unica autorità competente, previo assenso delle autorità degli Stati

NUOVA PROCEDURA PER I SERVIZI REGOLARI E REGOLARI SPECIALIZZATI dove si effettuano imbarco e sbarco. ● Divieto di cabotaggio: rimane vietato svolgere servizi con origine e destinazione nello stesso Paese da parte di vettori stabiliti in un altro Stato contraente. ● Iter più rapido: il silenzio–assenso dopo 4 mesi accelera il rilascio delle autorizzazioni, che in genere hanno validità di 5 anni. ● Ambito di applicazione ampliato: il protocollo riguarda i servizi con origine e destinazione in due Stati contraenti dell’accordo. ● Tutela del mercato: una domanda può

TRASPORTI INTERNAZIONALI ITALIA-BOSNIA: Si è svolta il 28 e 29 ottobre a Roma presso gli uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Traspor ti la riunione della commissione mista Italia-Bosnia per esaminare le que-

stioni riguardanti il traspor to internazionale di passeggeri e merci tra i due Paesi. Relativamente al trasporto passeggeri le delegazioni si sono date atto dell’esistenza di due servizi regolari di traspor to viaggiatori tra Italia e Bosnia regolarmente eserciti ed hanno esaminato altresì le que-

UITP UITP – Unione Internazionale dei Trasporti Pubblici – di cui ANAV è membro attivo, ha ufficialmente accol-

to Gautier Brodeo come nuovo Presidente dell’organizzazione, a partire dal 21 novembre 2025. Con oltre 25 anni di esperienza nel trasporto pubblico e attualmente Direttore dell’Agenzia per lo Sviluppo dell’Esercizio e della Manutenzione del Gruppo RATP, Brodeo porterà alla Presidenza com-

stioni concernenti l’applicazione del Protocollo dell’Accordo Interbus riguardante i servizi internazionali regolari e regolari specializzati di traspor to passeggeri con autobus (già in vigore tra Unione europea e Bosnia). Al riguardo, a fronte della richiesta della delegazione bosniaca di implementare il Protocollo senza alcun rinvio, dopo ampia discussione, è stata approvata la proposta della delegazione italiana di mantenere in vigore gli accordi bilaterali esistenti tra i due

essere respinta se il nuovo servizio compromette un servizio pubblico comparabile o se il vettore non rispetta le normative sociali e tecniche. ● Norme applicabili: si richiamano le disposizioni UE su accesso alla professione, diritti dei passeggeri, tempi di guida e riposo e criteri doganali fiscali. l protocollo, attivo fino al settembre 2029, è aperto all’adesione delle sole parti contraenti dell’accordo Interbus. Ad oggi vi hanno aderito, oltre all’Unione europea, Albania, Bosnia-Erzegovina, Moldova, Ucraina e Regno Unito.

ACCORDO BILATERALE IN VIGORE FINO AL 30.9.2027 aesi sino al settembre . La delegazione italiana ha comunicato, inoltre, che – a partire dal 1° ottobre in tutti i pareri relativi a domande di servizi regolari esprimerà l’avviso che il servizio venga esercito in partnership tra un operatore italiano ed un operatore bosniaco. nfine le delegazioni si sono date atto che se la Bosnia applicherà il protocollo con un altro Stato contraente non sarà necessario un permesso di transito sul territorio italiano.

ANNUNCIA IL NUOVO PRESIDENTE GAUTIER BRODEO E LA VICEPRESIDENTE LILLI MATSON petenze consolidate in team building, negoziazione e change management.

La nomina arriva dopo l’annuncio delle dimissioni della Presidente Renée Amilcar, chiamata a dedicarsi a tempo pieno al suo nuovo ruolo di CEO e Presidente di Mobilité Infra Québec.

UITP ha espresso gratitudine per il suo contributo e la sua leadership nel corso del mandato. Contestualmente, UITP ha presentato Lilli Matson come

nuova Vicepresidente. Matson ricopre attualmente il ruolo di Chief Safety, ealth and nvironment fficer presso Transport for London, guidando le strategie di sicurezza, sostenibilità e transizione ecologica della capitale britannica. Il mandato del nuovo Presidente e della nuova Vicepresidente proseguirà fino alla prossima ssemblea Generale UITP, prevista per giugno 2026.

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Il Blog “Vaicolbus” è uno degli strumenti LA GRANDE CAMPAGNA della grande campagna di comunicazione È uno spazio unico ed esclusivo a DI COMUNICAZIONE ANAV ANAV. disposizione di tutte le aziende associate

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che lavorano con grande passione e grandi sacrifici sul territorio nazionale e non solo. Se sei associato ANAV e vuoi raccontarci le attività della tua azienda, scrivici!

Saremo lieti di pubblicare un articolo sul Blog vaicolbus.it.

L’indirizzo a cui inviare i materiali è: cafaro@anav.it o proietti@anav.it

FRATELLI ROMANO S.P.A: SERVIZIO AUTOBUS PER LE NAVI DA CROCIERA IN ARRIVO AL PORTO DI CROTONE

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a società Fratelli Romano S.p.A, operatore storico nel settore del trasporto passeggeri, ha confermato anche per quest’anno il proprio impegno nel servizio di noleggio autobus dedicato ai turisti in arrivo con le navi da crociera al porto di Crotone.

Il servizio, ormai consolidato, rappresenta un tassello fondamentale per la valorizzazione del territorio crotonese, assicurando il trasferimento dei passeggeri verso le principali località turistiche e culturali della provincia di Crotone, Cosenza e Catanzaro. Nel solo anno 2025, il servizio ha permesso il trasporto di oltre 23.000 crocieristi, in occasione degli scali effettuati da diverse compagnie internazionali. I turisti, grazie ad un servizio qualifica-

to ed efficiente, hanno potuto visitare siti di rilievo come Capo Colonna, il centro storico di Crotone, Le Castella, Santa Severina, Cirò Marina, Camigliatello, Squillace e San Floro, contribuendo in modo significativo all’economia locale. A rendere possibile questo servizio sono stati anche numerosi autisti qualificati, selezionati per professionalità ed esperienza, che hanno assicurato puntualità, accoglienza e affidabilità nei trasferimenti. Il Presidente della Fratelli Romano S.p.A Dott. Emilio Bernardo Romano ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti: “Siamo molto grati per la fiducia ricevuta e per il ruolo che ci viene riconosciuto nel supportare il turismo crocieristico a

Crotone.Siamo già al lavoro e pronti ad affrontare al meglio la stagione , con la qualità e l’affidabilità che da sempre ci contraddistinguono.” La società Fratelli Romano S.p.A si conferma così un punto di riferimento per il trasporto turistico in Calabria, a supporto delle istituzioni e del territorio.

STAC – AUTOTICINO: UNA STORIA DI MOBILITÀ CHE DURA DA OLTRE 80 ANNI a S.T.A.C. s.r.l. – Società Traspor ti Automobilistici Casalesi, par te del Gruppo STAT, rappresenta oggi uno dei protagonisti più radicati e riconoscibili nel trasporto pubblico locale del Piemonte e non solo. L’azienda nasce nel 1997, quando rileva il ramo monferrino dell’ex STN, proseguendo una tradi-

zione iniziata con lo storico marchio AUTOTICINO: un nome che, dal 1938, accompagna generazioni di studenti, lavoratori e viaggiatori del territorio. Nel 2001 STAC eredita da S.T.A.T. Autoticino l’intero TPL sviluppato nelle province di Vercelli, Torino, Alessandria, Biella e Pavia, consolidando la propria presenza

nel bacino piemontese e ripor tando in piena operatività un brand storico del traspor to locale. Oggi STAC– AUTOTICINO opera con una flotta rinnovata e tra le più giovani della provincia di Alessandria, grazie a continui investimenti tecnologici, geolocalizzazione dei mezzi, sistemi AVM per il TPL e l’officina cen-

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tralizzata del Gruppo STAT. STAC collega quotidianamente comunità, territori e snodi strategici attraverso numerose linee extraurbane e interprovinciali, tra cui: Asti – Casale – Mor tara; Casale – Crescentino – Torino; Casale – Vercelli (diretto via autostrada); Casale – Vercelli – Casale (paesi); Vercelli – Rive; Vercelli FS – Alessandria FS; Casale – Pontestura; Trino – Moncalvo; Pontestura – Trino; Casale – San Giorgio – Ozzano – Cereseto – Ponzano; Casale – Terruggia – Rosignano – Ottiglio – Grazzano – Moncalvo; Gabiano

BIMESTRALE DI POLITICA E CULTURA DEI TRASPORTI

– Mombello – Casale; Casale – Valenza – Milano; Casale – Ticineto – Valenza – Casale (by Maestri Autoservizi s.a.s.)

AETERNAL: MOBILITÀ URBANA AL SERVIZIO DELLA CITTÀ DI SCIACCA

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a Soc. Cooperativa Autotrasporti AETERNAL è un punto di riferimento per la mobilità urbana di Sciacca: un’azienda che, ogni giorno, contribuisce concretamente alla qualità della vita dei cittadini offrendo servizi affidabili, puntuali e pensati per le esigenze del territorio.

Operando su un’area di circa 19 km², AETERNAL gestisce il servizio urbano tramite 5 linee, garantendo collegamenti costanti e articolati in tutta la città. Alla rete ordinaria si affiancano numerosi servizi aggiuntivi che rispondono alle necessità di residenti, studenti, visitatori e delle grandi manifestazioni cittadine. I principali servizi offerti: Trasporto urbano su 5 linee cittadine; Corse scolastiche; Corse notturne; Navette da/per i parcheggi in oc-

casione di eventi e grandi affluenze; oleggio con conducente con minibus da 19 posti; Sciacca Discover City Tour, il servizio turistico ufficiale op on op off per scoprire la città da una nuova prospettiva L ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2000, a conferma della costante attenzione verso la qualità, la sicurezza e la soddisfazione degli utenti.

STAR RINNOVA LA FLOTTA: ARRIVANO A LODI 20 NUOVI MERCEDES-BENZ TOURISMO 16/2 RHD

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ono arrivati a Lodi, sfoggiando la scintillante livrea Autostradale, i 20 nuovi autobus Mercedes-Benz Tourismo 16/2 RHD destinati a S.T.A.R. Un investimento importante che potenzierà i collegamenti da e per gli aeroporti del Nord Italia e arricchirà l’offerta dei servizi di autonoleggio. I nuovi mezzi, diesel Euro 6 e lunghi 13 metri, rappresentano il meglio della sicurezza attualmente disponibile: Sideguard Assist, Active Brake Assist, raffic ign ssist e assistente al mantenimento di corsia garantiscono supporto costante al conducente e massima tutela dei passeggeri. Grande attenzione anche all’inclusione: ogni autobus è dotato di due posti riservati a persone in carrozzina e di pedana

elettrica, per un accesso agevole e un servizio davvero per tutti. «Abbiamo deciso di acquisire venti nuovi autobus di ultima generazione per migliorare ulteriormente il servizio offerto nel trasporto passeggeri», ha affermato Pierluigi Zoncada, presidente di S.T.A.R. «Questi mezzi rispecchiano pienamente i valori di innovazione, sostenibilità e inclusione che guidano il nostro operato».

«Con la consegna di oggi si conclude una fornitura che porta a un rinnovo complessivo di 53 autobus», ha aggiunto Matteo Ferrari, Direttore Commerciale Clienti Privati di Daimler Buses Italia. «Siamo orgogliosi di collaborare con un Gruppo presente sul mercato da 100 anni e di contribuire a un servizio più sicuro e più confortevole per i passeggeri».

DIRETTORE EDITORIALE Tullio Tulli DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Sommariva COORDINAMENTO REDAZIONALE Roberta Proietti COMITATO SCIENTIFICO iuseppe lfieri Giusi Cafaro Filippo Capello Mainardi Alessandro Cesari Paola Galantino Antonello Lucente Roberto Magini Roberta Proietti Francesco Romagnoli Nicoletta Romagnuolo IMPAGINAZIONE Lucia Mazzilli [elle.mazzilli@gmail.com] STAMPA Eurograf Sud s.r.l. fici e sta ilimento Via delle Grotte, 11 00040 Zona Industriale Ariccia (RM) Tel. (+39) 06 9344741 (6 linee r.a.) info@eurografsud.it EDIZIONI PROMOBUS s.r.l.

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