Risultati e sfde del trasporto con autobus. Biscotti traccia la strategia. ANAV protagonista sui tavoli istituzionali
CONVEGNO
NAZIONALE ANAV
Fondo Nazionale Trasporti, mancano 830 milioni di euro. Lo studio della Sapienza certifca un defcit che deve essere colmato
n. 4 2025 Luglio/Agosto
FEDERALISMO
FISCALE
ANAV: senza correttivi a rischio i fondi per il trasporto pubblico. Servono risorse certe per garantire il diritto alla mobilità
ANAV È LA NOSTRA CASA COMUNE
La nostra 81a Assemblea annuale, tenutasi nella cornice della Residenza Ripetta, ha confermato il senso di appartenenza degli imprenditori associati, sia per la massiccia partecipazione sia per la palese condivisione dei temi trattati. La tradizione ANAV di saper anticipare i temi e promuovere dibattiti centrali per il futuro del nostro settore si è ancora una volta confermata attraverso lo studio presentato, a cura dell’Università Sapienza di Roma, in materia di finanziamento del trasporto pubblico locale, coinvolgendo in un approfondimento attuale quanto nodale Istituzioni, Authorities, parti sociali e stakeholders.
Ed è questo lo spirito con cui intendiamo portare avanti questa sfida: approfondimento, proposta, dialogo, condivisione delle soluzioni. Il settore del TPL in Italia, come ha dimostrato lo studio della Sapienza, è efficiente e i margini di miglioramento risiedono semmai nella programmazione dei servizi, appannaggio delle Amministrazioni territoriali: ottimizzazione delle reti, delle scelte modali, sviluppo dell’intermodalità, adeguatezza dell’offerta e dei livelli tariffari. Sono questi gli ambiti di intervento su cui agire in un’ottica di realizzazione dei cd “LAS”, in parallelo al necessario aggiornamento dei costi standard di settore in funzione dell’andamento dei prezzi e della transizione energetica in atto.
editoriale C
di Nicola Biscotti [Presidente ANAV]
Le risorse però sono carenti, e lo studio ancora una volta lo conferma: mancano 830 milioni di euro per sostenere l’offerta attuale e 680 per il finanziamento dei LAS. Sullo sfondo la spada di Damocle del federalismo fiscale che rischia di abbattere, se non corretto, le fondamenta stesse dell’equilibrio economico-finanziario del settore, aumentando i divari tra le diverse aree del Paese e minando l’aspirazione di tutti i cittadini a una fruizione piena del proprio diritto di mobilità.
Stiamo potando avanti iniziative e promuovendo interventi legislativi utili a disinnescare questi rischi, evitando mutamenti repentini dei criteri di riparto del Fondo TPL, preservando il vincolo di destinazione delle risorse al settore, individuando meccanismi perequativi funzionali ad assicurare certezza e adeguatezza delle risorse assegnate a ciascun territorio. Non basteranno invece giorni, mesi ed anni, per ricordare adeguatamente Gennaro Scura, nostro amato ed apprezzato Vice Presidente che ci ha lasciato nei giorni immediatamente successivi agli eventi di giugno.
Una scomparsa imprevista, imprevedibile e dolorosa che ha sconvolto il nostro mondo di imprenditori, colleghi ma anche amici che ne hanno apprezzato il tratto signorile, la visione strategica, il calore umano.
A lui in questo numero un piccolo omaggio fotografico, testimonianza del suo senso di appartenenza alla nostra amata Associazione. ■ ■ ■
EDITORIALE
ANAV è la nostra
casa comune
Nicola Biscotti
ASSOCIAZIONE
Addio a Gennaro Scura 5 il mondo dei trasporti e dell’impresa in lutto
Nicola Biscotti
Relazione del Presidente Biscotti 6 all’81° assemblea ANAV Nicoletta Romagnuolo
Convegno ANAV 26 giugno 2025 14 presentato lo studio Sapienza sull’adeguatezza delle risorse per il TPL
Vincenzo Faillace
Le imprese si raccontano 23 per immagini: premiate le aziende vincitrici del concorso “Imprese in movimento 2025”
Roberta Proietti
Cena sociale ANAV: 33 un momento di coesione associativa nel cuore di Roma
Roberta Proietti
e fnanziamento del TPL:
lancia un allarme in Parlamento Antonello Lucente
Eventi
• ANAV Piemonte e Valle d’Aosta: 43 a Stresa l’Assemblea annuale. Focus su risorse, qualità del servizio e transizione ecologica
• Assemblea Federtrasporto 2025 45 “Ora serve un impegno concreto per rafforzare il trasporto pubblico collettivo”
• La carica delle zero emissioni 47
elettrico al Summit UITP
ADDIO A GENNARO SCURA
il mondo dei trasporti e dell’impresa in lutto
La scomparsa di Gennaro Scura, Vice Presidente Nazionale dell’ANAV Confndustria, colpisce tutto il mondo dei trasporti dove si era fatto apprezzare per le doti umane, per la capacità di contribuire fattivamente alle politiche associative, per lo spessore imprenditoriale dimostrato con un gruppo aziendale in continua crescita.
Perdere Gennaro Scura è innanzitutto un dolore personale per il rapporto di cordiale amicizia costruito in decenni di comune frequentazione dell’Associazione, ma rappresenta una mancanza per tutto il mondo associativo nel quale Gennaro si è distinto per signorilità, affabilità e visione strategica fnalizzata alla continua evoluzione delle imprese di trasporto con autobus. Facciamo fatica ad accettare l’idea di non averlo più accanto nelle riunioni, come nei momenti conviviali e nelle conversazioni telefoniche che la distanza spesso rendeva necessarie per l’approfondimento delle questioni più urgenti. Lo ricorderemo cordiale, pacato e lungimirante in tutte le situazioni che il lavoro associativo rendeva necessarie. Degna di nota in tutti questi anni la non ostentazione dei successi imprenditoriali delle aziende di famiglia, segno della sua cultura profondamente imprenditoriale e del suo tratto signorile.
La dirigenza ANAV e l’intera categoria degli imprenditori privati piange quindi la sua improvvisa scomparsa e con essa siamo sicuri, anche il mondo delle imprese pubbliche e le organizzazioni sindacali, essendo unanime la stima nei suoi confronti. Un affettuoso pensiero alla moglie Gloria ed ai fgli Michela e Francesco, sicuri che l’esempio di vita lasciato da Gennaro sia un patrimonio a servizio della vita futura, sia sul piano umano che sul piano imprenditoriale, assicurando che ANAV sarà sempre la loro casa.
[a cura di Nicola Biscotti]
Relazione del Presidente Biscotti all’81° assemblea ANAV
Il Presidente Biscotti ha illustrato le attività dell’Associazione. L’Assemblea ha approvato il bilancio e rinnovato la composizione del Consiglio Generale
Si è aperta con la relazione del Presidente Nicola Biscotti sull’attività svolta dagli uffci associativi l’assemblea 2025 di ANAV, una reunion ampia e partecipata, l’81sima dalla fondazione dell’Associazione nel 1944. A fare da cornice alla due giorni di eventi la Residenza di Ripetta a Roma, che, com’è ormai consuetudine, accoglie da anni le aziende ANAV impegnate per gli adempimenti statutari di fne giugno. Adempimenti che quest’anno hanno visto, tra l’altro, oltre all’approvazione del bilancio sociale, anche il rinnovo del Consiglio Generale e degli Organi di controllo (revisori e probiviri) dell’Associazione. Il 25 giugno scorso, quindi, dinanzi ad una platea di oltre 150 aziende associate, il Presidente Biscotti ha ripreso le fla del discorso aperto all’assemblea di Monopoli di ottobre 2024 e dato conto degli ultimi mesi di attività dell’Associa-
Sopra, un momento della relazione di Nicola Biscotti, durante la quale il Presidente ha ricordato le sfde che il settore sta affrontando e il grande lavoro dell’Associazione nel portare le istanze delle imprese su tutti i tavoli istituzionali.
zione. Un periodo ricco di impegni e iniziative portate avanti con determinazione avendo come unico obiettivo quello di riaffermare la centralità e il ruolo strategico rivestito dall’intero settore del trasporto passeggeri con autobus nelle sue diverse declinazioni – sia trasporto pubblico locale che trasporto commerciale di linea e di noleggio – nel sistema di mobilità collettiva del Paese. Un obiettivo che ha costantemente guidato l’azione di rappresentanza di ANAV che – supportata anche da un’importante attività di comunicazione esterna – si è sviluppata attraverso osservazioni e proposte veicolate nelle sedi istituzionali competenti, l’assiduo confronto con Ministeri e Autorità di
regolazione interessati, in sinergia con le altre Associazioni datoriali, le Organizzazioni sindacali, il mondo delle Università e della ricerca e in seno ad organismi e federazioni europei e nazionali di cui ANAV è componente: IRU, UITP, Confndustria, Federtrasporto, Federturismo.
I ripetuti interventi di ANAV su stampa e social media, l’intensa attività di comunicazione e informazione istituzionale , la ftta rete di relazioni esterne, le numerose sessioni seminariali di approfondimento delle diverse tematiche di interesse delle associate hanno contribuito in tutto il periodo non solo alla formazione e alla crescita culturale delle imprese, quanto
[ Nicoletta Romagnuolo] Responsabile Servizio Trasporto commerciale, fisco e diritto d’impresa
soprattutto a mantenere alta l’attenzione e l’interesse verso il settore da parte di Istituzioni, opinione pubblica e stakeholder.
Tante e rilevanti le questioni che l’Associazione ha dovuto affrontare in questi mesi. Su tutte quelle riguardanti l’incremento delle risorse destinate al Trasporto Pubblico Locale (TPL) e i rinnovi dei CCNL di settore di cui ANAV è frmataria: Autoferrotranvieri e Noleggio autobus con conducente e attività correlate. Per quanto riguarda il fnanziamento del TPL il Presidente Biscotti, prima ancora di ricordare i numerosi interventi messi in campo da ANAV per chiedere maggiori risorse per il settore, ha messo in guardia sui rischi per il fnanziamento del trasporto pubblico locale insiti nello schema di decreto legislativo in materia di federalismo fscale regionale , ora all’esame della Commissione Finanze e Tesoro del Senato. L’assenza di un vincolo di destinazione delle risorse non consente di garantire continuità e certezza delle risorse, favorendo il rischio di squilibri territoriali nell’offerta di servizi essenziali come la mobilità e in ogni caso compromettendo la programmazione del settore. Per questo, ha sottolineato il Presidente, ANAV si è già fatta parte attiva per chiedere un’inversione di marcia e classifcare il TPL come spesa essenziale per garantirne il fnanziamento integrale tramite fondo perequativo, mantenere il vincolo di destinazione delle risorse IRPEF al settore trasporti, garantire certezze fnanziarie minime a ciascun territorio, conservare i mec-
canismi di riparto basati su equità e stimolo all’effcienza.
Con specifco riferimento alle azioni portate avanti da ANAV per l’ incremento dei fondi per il TPL , già in occasione del varo della manovra di Bilancio 2025, l’Associazione è più volte intervenuta presso il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Salvini per sollecitare un adeguamento della dotazione di risorse del Fondo Nazionale TPL (FNT) e l’individuazione di opportuni meccanismi di fnanziamento anche per le regioni a statuto speciale. Un tema estremamente delicato vista la situazione dei conti pubblici e l’entità delle cifre in gioco: dati alla mano per il solo adeguamento all’infazione programmata 2024 e il recupero dell’infazione pregressasenza considerare le ulteriori esigenze fnanziarie connesse alla transizione energetica in atto - servirebbero dal 2025 in poi almeno 800 mln di euro annui in più rispetto all’attuale dotazione del Fondo.
Ma mentre i maggiori oneri connessi al rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri relativo al triennio 2024-2026, come si vedrà, hanno trovato adeguata copertura nel decreto legislativo di revisione delle accise, per gli ulteriori 800 mln di euro annui “mancanti” –per i quali ANAV ha ripetutamente ribadito l’urgenza di un meccanismo strutturale di adeguamento della dotazione del FNT – manca ancora una soluzione defnitiva. L’ultima legge di Bilancio si è limitata, infatti, a rifnanziare il Fondo una tantum per la sola annualità 2025 e solo per 120 mln di euro. Una scelta criticata da ANAV
che, nell’ambito sia delle audizioni parlamentari sul DdL di Bilancio che degli incontri avuto con il ViceMinistro Rixi per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri, ha evidenziato l’inadeguatezza delle risorse messe in campo e ribadito (motivando) la necessità di incrementare signifcativamente la dotazione per il TPL, rendendola stabile e strutturale. L’azione portata avanti dall’Associazione non è stata infruttuosa e ha favorito l’introduzione di importanti miglioramenti del testo della manovra attraverso:
■ la revisione dei criteri di riparto del FNT per il 2025 con l’estensione anche a tale anno dei criteri transitori previsti per il 2023-2024 [basati su percentuali “storiche” per la dotazione ormai consolidata del Fondo pari a circa 4.873 mln di euro e sui costi standard applicati ai servizi regionali per i 350 mln di euro aggiuntivi stanziati per il 2025 dalla legge di Bilancio 2022], mentre la quota dei 120 mln di euro di risorse aggiuntive stanziate una tantum dalla manovra è stata destinata alle sole regioni avvantaggiate dal riparto basato sui costi standard;
■ l’introduzione della possibilità di utilizzare le risorse del PSNMS per il quinquennio 2024-2028 , entro il limite del 25%, anche per fnanziare gli investimenti in nuovi autobus extraurbani ad alimentazione diesel/ibrida, sempreché questo non determini un ritardo nell’acquisizione dei mezzi rispetto alla programmazione degli investimenti. In
Sopra, un'immagine dell'assemblea a Palazzo Ripetta del 25 giugno scorso che ha visto la presenza di oltre 150 associati ANAV.
Sopra, il Presidente del collegio revisori, Gaetano Carpinelli.
particolare, si prevede che, entro il predetto limite del 25%, ciascuna Regione o Città metropolitana interessata possa mantenere fermi i programmi di investimento già defniti e utilizzare per l’acquisto di autobus extraurbani diesel/ibridi solo le risorse stanziate nel rispettivo programma di investimenti per l’acquisizione di autobus extraurbani alimentati a metano [meno sostenibili sotto il proflo ambientale] e per la realizzazione delle relative infrastrutture di supporto.
A riguardo il Presidente ha evidenziato anche come tale previsione abbia già registrato un primo step di attuazione con l’intesa di aprile scorso in Conferenza Unifcata sullo schema di decreto dirigenziale che disciplina le modalità di erogazione, rendicontazione e monitoraggio delle risorse del PSNMS [circa 577 mln di euro] assegnate per il quinquennio 2024-2028 a Comuni e Città metropolitane con più di 100.000 abitanti. Al fne di dare una tempistica certa agli investimen -
ti, il decreto prevede che le obbligazioni giuridicamente vincolanti ai fni dell’acquisizione dei nuovi autobus debbano essere assunte entro il 31 dicembre 2028 e che le risorse assegnate debbano essere integralmente utilizzate entro il 31 dicembre 2030 [a pena di revoca delle risorse non vincolate all’acquisto o comunque non utilizzate].
All’azione associativa è da ascrivere anche lo stanziamento, in sede di conversione in legge del decreto fscale n. 155 del 2024, di ulteriori 50 mln di euro ad incremento della dotazione 2024 del Fondo nazionale TPL. Risorse che il decreto MIT n. 106 del 18 marzo 2025 ha poi ripartito tra le Regioni a Statuto ordinario [con vincolo di destinazione al fnanziamento del settore] autorizzandone l’impegno e il contestuale pagamento. Ma, oltre allo stanziamento di nuove risorse, dalla relazione emerge come lungo tutto il periodo ANAV abbia svolto anche una costante opera di sensibilizzazione istituzionale per
accelerare l’adozione dei provvedimenti necessari a consentire una rapida erogazione alle aziende TPL di risorse già stanziate e disponibili Iniziative che, per quanto concerne il Fondo nazionale TPL, hanno favorito:
● quanto alla competenza 2024, la conclusione dell’iter di adozione del decreto interministeriale di ripartizione defnitiva delle risorse stanziate per l’anno pari a oltre 5,15 mld di euro, già erogate per l’80% a titolo di anticipazione e con saldo dovuto e poi rapidamente liquidato alle Regioni pari a circa 1,030 mld di euro;
● quanto alla competenza 2025, già nella prima decade di aprile 2025 si è ottenuta l’approvazione del decreto di riparto tra le Regioni a statuto ordinario dell’anticipazione dell’80% della dotazione complessiva annua per un valore complessivo di quasi 4,3 mld di euro circa, comprensivi anche della quota dei 120 mln di euro stanziati una tantum per il 2025 dall’ultima legge di bilancio [e destinati, come detto, alle sole Regioni potenzialmente avvantaggiate da un riparto basato sui costi standard]. Altrettanto rapidamente è stato poi adottato il decreto di autorizzazione all’impegno e contestuale pagamento dei ratei mensili maturati da gennaio ad aprile scorso [1,71 mld di euro circa], mentre la restante quota di anticipazione 2025 [2,56 mld di euro circa] in base ad apposito decreto di impegno sarà erogata con cadenza mensile fno ad ottobre 2025, mentre la quota a saldo [1,07 mld di euro] sarà assegnata a fne anno con il decreto di riparto defnitivo secondo i criteri transitori già applicati per il biennio 2023-2024 al fne di evitare signifcative decurtazioni di risorse per diversi territori rispetto all’anno precedente. Nel corso del suo intervento il Presidente ha anche sottolineato l’importanza dell’intesa raggiunta in sede di Conferenza Unifcata il 28 novembre scorso sullo schema di decreto di riparto tra Regioni/Province autonome del fondo di 3,2 mld di euro per mancati ricavi Covid e ha richiamato l’attenzione sul decreto interministeriale del successivo 20 dicembre con cui è stato stabilito, tra l’altro, che le risorse assegnate in via defnitiva alle Regioni e Province autonome per l’intero periodo 2020 – 1° trimestre 2022 possono essere erogate alle aziende aventi diritto solo a seguito del completamento delle verifche delle sovracompensazioni per il relativo contratto di servizio entro i ter-
mini temporali su cui le stesse Regioni/ Province autonome si sono impegnate [in caso di omessa verifca nei termini scatterebbe il recupero e il riversamento al bilancio dello Stato delle somme delle anticipazioni versate]. La relazione ha evidenziato anche l’impegno di ANAV - in vista della scadenza del 31 dicembre 2026 prevista per la conclusione della rendicontazione – nel portare avanti ogni utile iniziativa per contenere i tempi di liquidazione delle compensazioni attribuibili alle aziende aventi diritto e offrire costante collaborazione e supporto alle sezioni territoriali e alle aziende interessate per la condivisione con gli enti preposti di modalità di verifca delle sovracompensazioni coerenti con la normativa di riferimento
e tali da evitare ingiuste decurtazioni. Sempre per il TPL intenso e di rilievo è stato anche l’impegno di ANAV nel monitorare e indirizzare i processi di adozione, da parte dell’ART, di nuove misure regolatorie in materia di TPL su strada. Diversi sono stati i procedimenti regolatori avviati dall’Autorità nell’ultimo biennio, portati avanti nel corso del 2024 e dei primi mesi del 2025 e riguardanti in particolare: ■ l’individuazione delle condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto locale su strada , procedimento questo concluso dalla delibera n. 53 del 2024 che ha recepito numerose e rilevanti osservazioni formulate da ANAV; ■ la revisione della delibera ART n. 154/2019 sulla metodologia per la
determinazione del ragionevole margine di utile , sfociata dapprima nella delibera n. 64 del 2024 che non aveva recepito importanti rilievi esplicitati da ANAV e successivamente - all’esito di due ulteriori consultazioni e di un intenso e costruttivo confronto con l’Autorità – nella delibera n. 177 del 2024, con la quale sono state accolte tutte le principali istanze dell’Associazione e superate le criticità rilevate. Tra le novità di maggior rilievo va segnalata la possibilità per le imprese partecipanti ad una gara di proporre uno sconto/ rialzo del tasso di margine di utile ragionevole (MUR) rispetto a quello considerato nel PEF simulato dell’ente affdante; la previsione, per gli affdamenti con gara, che l’eventuale maggior introito ottenuto da un aumento dei ricavi e/o riduzione dei costi associati ai rischi posti in capo all’impresa affdataria sia riconosciuto integralmente a quest’ultima; la modulabilità del WACC ART, che non rappresenta più una soglia massima, bensì un valore di riferimento con possibilità di maggiorazione o riduzione (entro un limite massimo rispetto al WACC ART) in funzione della procedura di affdamento adottata, in relazione a investimenti e rischi assunti e l’introduzione di un limite alla riduzione percentuale massima rispetto al WACC ART annuo (ovvero all’Ebit stabilito annualmente dall’Autorità in caso di ricorso alla metodologia alternativa basata sull’Ebit di mercato); l’innalzamento del cap dell’Ebit da considerare nei casi di impiego di capitale limitato o nullo nella misura dell’80% rispetto all’Ebit di mercato determinato annualmente da ART; ■ l’individuazione dei costi di riferimento dei servizi di TPL su strada , procedimento sul quale l’ANAV è intervenuta veicolando uno specifco documento di osservazioni e proposte. Con la delibera n. 28 del 19 febbraio scorso l’ART ha indetto una nuova consultazione pubblica, aperta fno al 31 luglio 2025, sullo schema di atto regolatorio recante i primi orientamenti assunti ai fni dell’individuazione dei costi di riferimento dei servizi di TPL su strada. Un tema sul quale ANAV ha coinvolto attivamente le aziende associate per la valutazione e validazione delle osservazioni da sottoporre all’Autorità, con particolare riferimento ai modelli analitici di stima delle sei voci di costo considerate [Costo del personale addetto all’esercizio con riferimento ai soli autisti; Costo del carburante per la trazione; Costo
per l’elettricità di trazione; Costo per la disponibilità dei punti di ricarica; Costo per la manutenzione dei punti di ricarica; Costo per la manutenzione programmata del materiale rotabile]. Osservazioni che si auspica siano attentamente valutate da parte dell’Autorità in sede di stesura del provvedimento defnitivo.
Ampio spazio è stato dedicato anche agli altri interventi messi in campo a tutela delle aziende TPL. Il Presidente ha ricordato, quindi, le iniziative volte ad arginare le disposizioni della legge n. 193 del 2024, “legge annuale concorrenza 2023”, con cui - attraverso una modifca del d. lgs. n. 422/1997 - si estende anche alle aree extraurbane a domanda debole la possibilità [già prevista per le aree urbane e suburbane] per gli enti locali di diversifcare i servizi di trasporto di linea con l’utilizzo anche di autovetture. Di rilievo anche l’intervento associativo in sede di Conferenza Unifcata in vista dell’intesa sullo schema di decreto riguardante l’accesso delle persone a mobilità ridotta ai servizi di TPL [odierno DM 312/2024]. Un testo fortemente criticato da ANAV in quanto trasla sui gestori dei servizi TPL obblighi informativi e programmatori che dovrebbero rientrare nella competenza delle Regioni e Provincie autonome e degli Enti affdanti e per l’assenza di una disciplina riguardante le modalità di attribuzione ed erogazione, da parte delle Regioni assegnatarie alle aziende TPL, delle risorse stanziate pari a 1,2 mln di euro a partire dal 2024. Non meno importante l’attività svolta da ANAV per agevolare la conclusione dell’iter di riparto ed assegnazione alle aziende aventi diritto delle risorse destinate alla copertura, per le competenze 2019, 2020, 2021 e 2022, dei
maggiori oneri di malattia per i lavoratori del TPL. ANAV ha avuto un ruolo importante nel favorire la conclusione da parte del MIT dell’attività di verifca [propedeutica all’emanazione del decreto di ripartizione delle risorse] della presenza nella banca dati dell’Osservatorio TPL delle aziende richiedenti i rimborsi, rilevando e segnalando diffuse anomalie che avrebbero escluso numerose aziende dai rimborsi.
Passando al settore del trasporto commerciale di linea e di noleggio il Presidente ha voluto sottolineare la costante attenzione rivolta dall’Associazione al tema dell’accesso e della circolazione degli autobus nelle ZTL urbane e al confronto tuttora in corso in sede ministeriale per la defnizione del decreto MIT che, ai sensi del Codice della Strada, dovrà stabilire le tariffe massime di accesso degli autobus alle zone a traffco limitato urbane. Il contenzioso attivato per contrastare l’aumento delle tariffe di accesso dei bus turistici alle ZTL di Roma Capitale triplicate per l’intero periodo giubilare [che ha avuto un esito positivo dinanzi al TAR del Lazio, salvo poi registrare una battuta d’arresto a seguito della sospensiva del Consiglio di Stato], il convegno di febbraio scorso a Milano dedicato alla tematica, i ripetuti interventi nelle competenti sedi istituzionali e tecniche per la defnizione del decreto sono alcune delle iniziative messe in campo da ANAV negli ultimi mesi con l’obiettivo di giungere ad una razionalizzazione, secondo principi di proporzionalità e non discriminazione, dei prelievi applicati agli autobus per l’accesso alle aree urbane.
Quanto al tema degli investimenti l’Associazione non ha mancato di sollecitare, in occasione del varo sia della
A sinistra, il Presidente Nicola Biscotti e il Direttore Generale ANAV, Tullio Tulli.
manovra di Bilancio 2025 che di altri provvedimenti legislativi (da ultimo il DL Infrastrutture), l’adozione di un piano strutturato di fnanziamento pluriennale degli investimenti per il rinnovo dei parchi veicolari delle aziende di settore. L’obiettivo è quello di replicare su un arco temporale di tre anni l’intervento messo in campo dal Governo con il DM 15 luglio 2022, n. 122 al fne di consentire il cofnanziamento dell’acquisto di circa 2.500 autobus e la sostituzione di quasi l’8% del parco veicolare del settore. Si tratta di iniziative che ad oggi non hanno ancora colto nel segno, ma sulle quali l’azione associativa di sensibilizzazione proseguirà nelle sedi competenti anche nei prossimi mesi.
La relazione si sofferma poi su altri temi riguardanti, tra l’altro, i servizi di trasporto scolastico a favore di studenti disabili, in relazione ai quali con decreto interministeriale 21 marzo 2025 sono stati defniti i criteri di riparto, monitoraggio e controllo dell’assegnazione ai comuni delle regioni a statuto ordinario, delle regioni Sicilia e della Sardegna delle risorse pari a 100 mln di euro stanziate dalla legge di Bilancio 2024 per l’anno 2025 al fne di incrementare il numero di studenti disabili trasportati. Attenzione è stata, poi, rivolta all’evoluzione normativa che ha riguardato l’obbligo di stipula, da parte di tutte le imprese, delle polizze assicurative a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofali. Un obbligo, del quale si prevede un’entrata in vigore scaglionata [29 giugno per le grandi imprese, 1° ottobre per le medie imprese e 1° gennaio 2026 per le micro-piccole imprese], di particolare rilievo per le aziende in considerazione delle problematiche che, in caso di inadempimento, ne possono scaturire in termini di perdita del diritto di accedere a contributi e sovvenzioni pubbliche.
La relazione dedica ampio spazio anche alle tematiche tecniche che, tra l’altro, hanno trovato occasione di approfondimento e confronto in seno alla Consulta ANAV dei costruttori che - sia pur di recente costituzione - ha già fornito un contributo importante per ottenere l’apertura del PSNMS all’utilizzo di parte delle risorse per l’acquisizione di veicoli extraurbani ad alimentazione tradizionale. Diverse le tematiche affrontate dalla Consulta in questo primo anno
di attività: dalla transizione energetica alle paratie, alla locazione senza conducente. Temi che si intrecciano con diverse iniziative portate avanti da ANAV, a partire da quelle per la riduzione dell’ impatto ambientale del trasporto con autobus con l’intervento insieme ad altre Associazioni presso il Ministero dell’Ambiente per sollecitare il fnanziamento, a valere sulle risorse del Fondo Sociale per il Clima (istituito dall’UE per sostenere i settori interessati dalle nuove regole ETS II), di investimenti nell’acquisto di nuovi autobus al fne di ridurre l’età media dei parchi veicolari e migliorare la sostenibilità del trasporto collettivo su strada. Importante è stata anche l’attività portata avanti da ANAV sul tema delle paratie per la protezione dei conducenti per le quali è prevista l’installazione obbligatoria entro fne anno su tutti gli autobus classe I, II e A destinati al trasporto pubblico di linea, anche già in circolazione [ANAV, facendosi portavoce delle diffcoltà delle imprese, ha sollecitato la limitazione del campo di applicazione ai soli bus di nuova immatricolazione e a quelli di classe I e A immatricolati a partire dal gennaio 2019, prevedendo per questi ultimi il differimento dell’obbligo al gennaio 2027] e quello della locazione senza conducente, al centro anche di una recente riunione della Consulta dei costruttori, in merito al quale si evidenzia la profcua interlocuzione intercorsa con gli uffci ministeriali in fase di stesura della circolare attuativa della disciplina e di attivazione della piattaforma per la registrazione dei contratti e l’attività di assistenza e informativa prestata alle imprese.
Infne, la cybersecurity. Tema rilevante per il settore - in particolare, per le imprese TPL ricomprese nel cam-
po di applicazione del d.lgs. n. 138 del 2024, di recepimento della dir. (UE) 2022/2555 cd. NIS 2 – che ANAV ha seguito da vicino fn dalle prime battute, interloquendo con Ministero dei Trasporti e Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (ACN), dedicando una specifca sessione seminariale alla tematica e fornendo assistenza continuativa alle imprese.
Quanto poi alle tematiche sindacali e del lavoro il Presidente Biscotti ha sottolineato la centralità delle relazioni industriali soprattutto nell’ultima fase che, come si è detto, ha visto il rinnovo di entrambi i CCNL dei settori rappresentati: Autoferrotranvieri e Noleggio autobus con conducente e attività correlate.
Per il CCNL Autoferrotranvieri la relazione evidenzia l’impegno di ANAV nel portare a conclusione un rinnovo contrattuale importante, raggiunto in un contesto economico diffcile e che comunque assicura l’impegno del Governo a che le risorse necessarie alla copertura integrale dei costi del rinnovo contrattuale siano stabilmente riconosciute a tutte le aziende di Trasporto Pubblico Locale, comprese quelle operanti nelle Regioni a statuto speciale e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Un impegno che ha trovato concretezza con l’entrata in vigore del d. lgs. 28 marzo 2025, n. 43 in materia di accise, laddove si è previsto il progressivo riallineamento, in cinque anni, delle aliquote ordinarie di accisa su gasolio e benzina e la destinazione del conseguente maggior gettito (stimabile a regime, dal 2029, in circa 660 mln di euro) “al netto della quota di spettanza delle regioni a statuto speciale e Province autonome di Trento e Bolzano”
A sinistra, il Presidente Nicola Biscotti con Alberto Cazzani (Stav), Franco Giordano(Stat) e Guido Ucci di Iveco Bus.
all’incremento del Fondo Nazionale del Trasporto pubblico Locale (FNT) per il fnanziamento dell’ultimo rinnovo contrattuale.
Con l’individuazione delle fonti di copertura fnanziaria dei costi del rinnovo contrattuale l’azione associativa non si è arrestata, in quanto, per la compiuta fnalizzazione del percorso, ANAV e le altre Associazioni di settore hanno sollecitato la convocazione di un incontro in sede di Conferenza delle Regioni, alla presenza di tutte le parti frmatarie dell’intesa defnitiva sul rinnovo del CCNL siglata il 20 marzo 2025, allo scopo di condividere le modalità di riconoscimento delle risorse in questione a tutte le aziende TPL, incluse quelle operanti nelle Regioni e Province a Statuto speciale che, a normativa vigente, non partecipano al riparto “ordinario” del Fondo nazionale TPL, e alle gestioni commissariali e governative. L’Associazione ha sollecitato, peraltro, l’adozione di una misura ad hoc tesa ad estendere il riparto delle risorse assegnate al FNT per il fnanziamento del rinnovo contrattuale anche alla regione Sicilia (che non benefcia di alcuna compartecipazione al gettito accise) e al Friuli Venezia Giulia (tenuto conto della compartecipazione al gettito regionale delle accise di soli 3/10 circa).
Quanto ai contenuti, il CCNL prevede, per l’anno 2024 di vacanza contrattuale, il riconoscimento di una somma una tantum di 500 euro al parametro 175, già erogata con la retribuzione di febbraio 2025 per il personale TPL e da erogare a ottobre 2025 per quello impiegato nei servizi commerciali non soggetti a obblighi di servizio pubblico. Previsto anche:
■ un aumento della retribuzione tabellare per complessivi 160 euro a regime al parametro 175, da erogare per 60 euro con la retribuzione di marzo 2025 e per 100 euro con quella di agosto 2026;
■ l’istituzione da marzo 2025 di un nuovo Elemento Distinto della Retribuzione di 40 euro lordi mensili al parametro 175 per 14 mensilità;
■ un trattamento economico integrativo di 40 euro mensili lordi per 12 mensilità, da erogare previa defnizione di accordi aziendali diretti a contemperare esigenze di produtti-
vità aziendale ed esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In alternativa, in caso di mancato accordo, dal 1° gennaio 2026 si prevede il riconoscimento del 50% dell’importo sopra indicato (20 euro) con facoltà delle parti a livello aziendale di riconoscere, in sostituzione, 2 giornate di permesso retribuito.
Importante l’attività svolta dall’Associazione anche per il rinnovo, a distanza di 17 mesi dalla scadenza dell’ultimo contratto nazionale di settore, del CCNL del noleggio autobus con conducente e relative attività correlate. Il 23 maggio scorso ANAV ha sottoscritto un accordo di rinnovo con le Organizzazioni sindacali che segue, di fatto, l’impianto già utilizzato per il CCNL
Autoferrotranvieri e che prevede:
■ una somma una tantum di 600 euro al livello C2) - parametro 134 a integrale copertura del periodo di vacanza contrattuale [1° gennaio 2024 – 31 maggio 2025], con erogazione ripartita in due tranches di pari importo con le mensilità di giugno 2025 e gennaio 2026;
■ l’incremento della retribuzione tabellare, al livello C2) - parametro 134, per complessivi 160,00 euro lordi di cui 60 euro da erogare con la retribuzione di luglio 2025 e 100 euro con la retribuzione di agosto 2026;
■ l’istituzione, da luglio 2025, di un nuovo Elemento Distinto della Retribuzione di 40 euro lordi mensili al livello C2) - parametro 134 per 14 mensilità;
■ la destinazione di una quota del Trattamento Economico Complessivo, pari a 40,00 euro lordi mensili, al fnanziamento di accordi aziendali diretti alla rivisitazione della regolamentazione dell’orario di lavoro al fne di contemperare le esigenze di
produttività aziendale con quelle relative alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In caso di mancato accordo o di mancata apertura di un tavolo di confronto con le strutture sindacali competenti, dal 1° gennaio 2026 sarà riconosciuto dalle aziende solo il 50% del predetto importo, pari a € 20,00 lordi mensili. Resta ferma la facoltà delle Parti a livello aziendale di convertire questa quota in 2 giornate di permesso retribuito, da riproporzionare in caso di inizio/ cessazione del rapporto di lavoro successivo al 1° gennaio 2026. La trattativa sindacale sulla parte normativa – specifcamente su tematiche afferenti alle relazioni industriali, il mercato del lavoro, il trattamento di trasferta e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro – riprenderà a settembre prossimo con l’intesa di trovare le specifche soluzioni contrattuali entro il 31 dicembre 2026, data di scadenza del CCNL in questione.
Restando alla materia del lavoro il Presidente si è soffermato sul tema ancora aperto e sempre più critico della carenza dei conducenti che, anche nell’ultimo periodo, ha visto particolare impegno da parte di ANAV. In particolare, nell’ambito del c.d. Decreto Flussi si è puntato - considerata la fallimentare esperienza delle imprese con il meccanismo del Click day previsto dal decreto di programmazione degli ingressi - all’accelerazione di misure volte a facilitare l’ingresso, al di fuori delle quote migratorie, di potenziali candidati autisti da immettere negli organici delle aziende del settore. Intervenendo presso la Direzione Generale per le politiche migratorie del Ministero del Lavoro, in occasione di una riunione convocata per la programmazione triennale 20262028 prevista D.L. n. 145 del 2025,
l’Associazione ha ribadito le criticità del settore, ponendo l’accento sulla urgenza di defnire - anche nel contesto dei rapporti bilaterali con determinati Paesi extra UE - possibili protocolli per l’acquisizione della qualifcazione professionale anche nel Paese di origine. Le stesse tematiche e criticità sono state più volte rappresentate dall’Associazione, anche insieme ad altre Associazioni di settore per “fare massa critica”, sia ai vertici dei Dicasteri interessati (Ministero Lavoro, Infrastrutture e Trasporti, Interno) che in sede parlamentare, evidenziando la necessità di portare avanti un’indagine conoscitiva che faccia emergere dati concreti sullo stato di grave crisi del settore e di individuare, anche attraverso l’istituzione di un tavolo interministeriale, soluzioni operative al fenomeno che sta già minando, in determinate aree del Paese, l’organizzazione dei servizi pubblici e il passaggio dalla mobilità privata a quella collettiva. A seguito delle iniziative intraprese si è potuta registrare l’apertura del MIT verso un’auspicata semplifcazione della disciplina della formazione nell’ottica di consentire lo svolgimento di parte della formazione per l’acquisizione della CQC all’estero. Nella stessa direzione muovono anche alcune delle modifche che si stanno proflando in sede di revisione (in corso) della Direttiva Patenti laddove si prevede l’istituzione di un quadro UE per il riconoscimento delle patenti extra-UE.
Nella relazione anche un punto della situazione sull’attuazione del Protocollo sicurezza TPL 2022 [il Gruppo di Lavoro composto da Associazioni datoriali, Organizzazioni Sindacali, Ministero dell’Interno e Conferenza delle Regioni, ne ha proposto l’aggiornamento normativo al fne di estendere al personale front-line adibito ai servizi di trasporto pubblico le misure previste dal DL n.137/2024, in materia di contrasto alla violenza nei confronti del personale sanitario, intervenendo anche sulle fattispecie di reato e le circostanze aggravanti] e sull’accordo in Conferenza Stato- Regioni e Province autonome, atteso dal 2021 a seguito delle modifche apportate dal DL n. 146/2021 al d. lgs. n. 81/2008, sulla durata e i contenuti minimi dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Su tutte le questioni resta forte l’impegno dell’Associazione, confermato dal Presidente Biscotti al termine del suo intervento, a proseguire anche nei mesi futuri l’attività di rappresentanza e tutela degli interessi di tutte le imprese associate. ■
Convegno ANAV 26 giugno 2025 Presentato lo studio Sapienza sull’adeguatezza delle risorse per il TPL
Èstato presentato il 26 giugno scorso a Roma, presso la Residenza di Ripetta, nel corso del convegno pubblico organizzato da ANAV in occasione dell’81ª Assemblea dell’Associazione, lo studio “L’adeguatezza delle risorse per il fnanziamento del trasporto pubblico locale: il contesto e le proposte”, realizzato da Sapienza Università di Roma in collaborazione con ANAV. La presentazione del lavoro ha rappresentato un momento centrale di confronto e approfondimento sul fnanziamento del trasporto pubblico locale, uno dei temi più rilevanti per il futuro del settore.
Con il rapporto, di taglio tecnico-scientifco, stata proposta una metodologia concreta per stimare il livello adeguato di fnanziamento del P in talia, basandosi sulla defnizione di fabbisogni standard e livelli adeguati di servizio (LAS),
L’Università Sapienza di Roma certifca un defcit annuo di 830 milioni per garantire un Trasporto
Pubblico
Locale adeguato; al convegno ANAV il settore ne ha discusso
Sopra, l’On. Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti alla Camera, insieme a Nicola Biscotti, Presidente ANAV.
dimensionati in funzione della domanda attuale e potenziale di mobilità. L’obiettivo uello di favorire un uso pi effciente delle risorse pubbliche e stimolare lo spostamento dalla mobilità privata al trasporto collettivo.
Lo sviluppo del trasporto pubblico locale rappresenta infatti una delle principali strategie per ridurre l’impatto ambientale del settore dei trasporti e contribuire concretamente agli obiettivi di decarbonizzazione Per rendere possibile uesta transizione in modo effcace e strutturale, non basta promuovere il P come alternativa sostenibile ma risulta fondamentale garantirne un’adeguata copertura fnanziaria, capace di sostenere nel
tempo livelli di servizio quantitativamente e qualitativamente adeguati. L’offerta deve essere capillare, accessibile e affdabile, rispondendo alle reali esigenze di mobilità delle persone e incoraggiando così un cambiamento nelle abitudini di spostamento, a vantaggio dei mezzi collettivi rispetto all’uso dell’auto privata.
n uesto contesto si inserisce il lavoro elaborato da Sapienza Università di Roma, che si propone di fornire alle istituzioni e agli operatori del settore uno strumento tecnico e metodologico per determinare in modo oggettivo il livello di fnanziamento adeguato al sistema del P a metodologia si fonda sul concetto di “fabbisogni standard”, derivanti dall’incontro di due elementi chiave come i livelli adeguati di servizio AS , che uantifcano i servizi necessari per soddisfare la domanda esistente
[Vincenzo Faillace] Servizio TPL, affari legislativi ed economici
e intercettare quella potenziale, e i costi standard, ovvero il valore economico di riferimento per l’erogazione effciente di tali servizi, aggiornato sulla base dell’evoluzione dei parametri di costo. l calcolo dei fabbisogni standard non ha solo una valenza contabile, ma si traduce in un supporto concreto alla programmazione e alla governance del sistema. nfatti, consente una pianifcazione pi razionale dei servizi, facilita scelte modali più coerenti con i contesti territoriali (ad esempio, orientando la preferenza verso autobus piuttosto che treni dove i volumi di passeggeri sono più contenuti) e permette di distribuire le risorse in modo più equo tra le diverse aree del Paese n particolare, rappresenta una base solida per il riparto del Fondo nazionale destinato al P , contribuendo a un uso pi effcace ed effciente dei fondi pubblici disponibili.
l rapporto si articola su uattro direttrici principali, ciascuna delle quali affronta aspetti chiave per il funzionamento e il fnanziamento del sistema l primo punto che mira a defnire i ivelli Adeguati di Servizio (LAS), costituisce uno degli elementi centrali del lavoro di ricerca e riguarda la costruzione di una metodologia che consenta di quantifcare, in modo omogeneo e su scala nazionale, quali debbano essere i livelli adeguati di offerta da garantire per ciascuna Regione e per ciascuna modalità di trasporto (autobus, treni, tram, metropolitane). Questi livelli vengono individuati non soltanto in funzione della domanda attuale, ma anche con riferimento alla domanda potenziale, ovvero considerando la possibilità di attrarre nuovi utenti attraverso un servizio più
effciente, accessibile e competitivo rispetto all’uso dell’auto privata. L’approccio metodologico elaborato si fonda su indicatori territoriali, demografci, infrastrutturali e socioeconomici, che permettono di calibrare i livelli di servizio non solo sulla base dei dati di utilizzo esistenti, ma anche tenendo conto delle opportunità di sviluppo futuro del trasporto pubblico n uesto modo, i AS non vengono concepiti come un valore statico, bensì come una soglia dinamica e adattabile alle specifcità dei territori e al mutamento della domanda di mobilità.
AS sono dun ue una misura della quantità e della qualità di servizio pubblico che dovrebbe essere assicurata in ciascun contesto, calibrata sulla base di principi di effcienza programmatoria, universalità e accessibilità. Lo studio individua una serie di strategie che, se applicate, possono contribuire a migliorare la sostenibilità economica e ambientale del sistema ra ueste
■ l’aumento dell’occupazione media dei mezzi pubblici, obiettivo che può essere raggiunto tramite una pianifcazione più attenta degli orari e dei percorsi;
■ la sostituzione dei servizi ferroviari con autobus nei casi in cui il numero di passeggeri sia molto limitato (meno di 25 o 50 utenti, a seconda della capienza dei convogli), rendendo così l’offerta pi proporzionata ai reali ussi di domanda;
■ l’attivazione di servizi a chiamata nelle zone meno densamente popolate, dove i servizi tradizionali a orario fsso risultano spesso ineffcienti
■ l’integrazione degli spostamenti tra piccoli comuni adiacenti, così da otti-
mizzare i percorsi e migliorare l’accesso ai servizi;
■ la riduzione dei costi unitari del servizio, ottenibile attraverso una pianifcazione più razionale e una maggiore effcienza modale
■ la promozione attiva dell’uso del P attraverso politiche di incentivazione e campagne di sensibilizzazione mirate.
Lo studio sottolinea inoltre come i LAS rappresentino uno strumento utile anche in chiave di pianifcazione strategica regionale, fungendo da base oggettiva
Da sinistra, a destra, Leopoldo Destro, Presidente delegato ai Trasporti di Confndustria; l’Onorevole Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Nicola Biscotti, Presidente ANAV; Franco Lucente, Assessore alla mobilità di Regione Lombardia.
Sopra, Giuseppina Gualtieri, vice Presidente Asstra, con Nicola Biscotti
“Condivido in pieno la metodologia dello studio commissionato da ANAV, è fondamentale partire dai dati per avanzare proposte.” Leopoldo Destro, Presidente delegato ai Trasporti di Confindustria, ha rilanciato la necessità di rivedere alla radice la pianificazione e la gestione del sistema dei trasporti in Italia. “Il TPL deve diventare parte integrante di un sistema e ciente, interconnesso e orientato al cittadino. È in questa direzione che vanno indirizzate le risorse pubbliche, ma anche la cultura del settore, con un’interazione forte tra tutte le modalità di trasporto” ha detto.
Salvatore Deidda ha ribadito l’impegno della Commissione nel recepire le esigenze degli operatori, a rontando temi centrali come
• la necessità di garantire accessibilità e sostenibilità dei servizi,
• la carenza strutturale di autisti,
• il recupero dei costi legati all’emergenza Covid,
• e l’inserimento di un capitolo specifico dedicato ai trasporti nel nuovo Piano di Coesione.
Deidda ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale della collaborazione tra istituzioni, aziende del TPL e amministrazioni locali per costruire un sistema di trasporto pubblico più e ciente, razionale e aderente ai cambiamenti sociali in atto.
per la defnizione dei livelli minimi da garantire tramite contratti di servizio e programmazione pluriennali.
l secondo punto mira ad aggiornare i modelli di costo standard ovvero una revisione dei modelli di costo utilizzati per determinare il fnanziamento del P modelli attualmente in vigore fanno riferimento al D.M. 157/2018, che aveva defnito i criteri per il calcolo dei costi effcienti uttavia, il contesto profondamente cambiato negli ultimi anni, e il rapporto propone quindi un aggiornamento dei parametri alla luce di tre principali fattori:
■ la transizione in corso verso veicoli a basso o nullo impatto ambientale, che comporta investimenti iniziali più alti ma anche maggiori costi operativi nel breve-medio periodo;
■ l’aumento del costo del lavoro, in particolare dopo il recente rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore autoferrotranvieri;
■ la crescita dell’in azione e l’adeguamento del costo medio ponderato del
capitale ACC , come defnito recentemente dall’Autorità dei trasporti. L’aggiornamento dei modelli di costo proposto tiene conto non solo delle variazioni nominali dei fattori produttivi, ma anche dell’evoluzione tecnologica del settore, della digitalizzazione dei processi gestionali e dell’introduzione di nuovi strumenti di monitoraggio e controllo. Questi elementi, combinati, concorrono alla defnizione di una struttura dei costi più aderente alla realtà operativa dei gestori e più coerente con gli obiettivi di effcienza e sostenibilità
l terzo punto del rapporto stima le risorse necessarie per il fnanziamento del P prendendo a riferimento due scenari principali:
■ nel primo, si ipotizza il mantenimento dell’attuale offerta di servizi, ma adeguata ai nuovi costi standard;
■ nel secondo, si immagina una riprogrammazione dell’offerta secondo i criteri di effcienza descritti nei LAS, sempre tenendo conto dei costi aggiornati.
Sopra, l’Onorevole Mauro D’Attis, componente della Commissione Bilancio della Camera con il Past President ANAV, Giuseppe Vinella.
questa
Il Presidente dell’ART, Nicola Zaccheo, ha sottolineato il ruolo strategico del TPL come connettore sociale e leva fondamentale per una mobilità sostenibile. Zaccheo ha evidenziato la necessità di:
• avviare una riflessione concreta sulle fonti di finanziamento del settore;
• puntare su un uso più e ciente delle risorse disponibili;
• adottare una metodologia premiale che valorizzi le Regioni impegnate a migliorare intermodalità ed e cienza dei servizi;
• e ettuare una valutazione economica delle alimentazioni alternative.
“L’ART - ha ribadito il Presidente - continuerà a garantire un dialogo aperto con tutti gli attori del sistema, per assicurare condizioni eque, trasparenti e sostenibili nel trasporto pubblico” .
Sopra, il Presidente Art, Nicola Zaccheo, con il Presidente ANAV Nicola Biscotti e Giuseppe Vinella.
Questa doppia analisi consente di evidenziare le potenzialità di risparmio e razionalizzazione che deriverebbero da un’applicazione sistematica dei principi proposti l confronto tra gli scenari permette infatti di valutare quale delle due opzioni garantisca un uso più efficiente delle risorse pubbliche, offrendo al contempo un servizio più vicino alle esigenze dei cittadini. Con il quarto punto si effettua un’analisi
In
foto, una panoramica della tavola rotonda del 26 giugno scorso che ha visto protagonisti istituzioni, associazioni di categoria e sindacati.
del gap tra risorse necessarie e risorse disponibili fnalizzato a misurare lo scostamento tra le risorse necessarie – in entrambi gli scenari – e quelle effettivamente oggi disponibili per il fnanzia-
Sopra, due immagini della Sala di Palazzo Ripetta (Roma) che ha ospitato il Convegno Nazionale del 26 giugno scorso.
A sinistra, il Professor Giorgio Matteucci della Sapienza di Roma in occasione della presentazione dello studio.
Angelo Mautone, Direzione Generale per il trasporto pubblico locale del MIT, ha messo in luce alcuni spunti di riflessione importanti:
• Il superamento della spesa storica è un passaggio necessario, ma non privo di criticità da a rontare.
• Il decreto LAS è stato definito, ma la vera sfida riguarda l’applicazione concreta dell’indicatore.
• È essenziale considerare i LAS come uno strumento dinamico, capace di evolversi attraverso una migliore acquisizione e gestione dei dati.
• Fondamentale mantenere un equilibrio tra il mondo ideale della programmazione e il mondo reale della gestione quotidiana. Un richiamo alla necessità di strumenti flessibili, basati su dati a dabili, per garantire un TPL più equo, e ciente e sostenibile.
mento del P nelle egioni a statuto ordinario.
e stime evidenziano che, per fnanziare in modo adeguato l’attuale livello di servizi (senza alcuna riprogrammazione),
servirebbero circa 830 milioni di euro in pi ogni anno uttavia, ualora gli enti preposti adottassero una pianifcazione più razionale – come quella suggerita nel rapporto – e riuscissero a spostare
Mauro D’Attis, componente della Commissione Bilancio della Camera, ha sottolineato l’urgenza di intervenire alla luce del fabbisogno rilevante emerso dallo studio presentato. “Tuttavia” – ha detto - è fondamentale fare i conti con la realtà delle risorse disponibili. Da qui la necessità di un approccio concreto e articolato che preveda: interventi su più fronti, strumenti finanziari adeguati, maggiore flessibilità per le Regioni”. Proprio in questa direzione va la norma inserita nella recente Legge di Bilancio, di cui Mauro D’Attis è primo firmatario e che ha ricevuto il sostegno di ANAV: Le Regioni potranno destinare fino al 25% delle risorse del quinquennio 2024–2028 del PSNMS all’acquisto di autobus extraurbani a trazione diesel o ibrida.
In questa pagina, alcuni momenti del convegno ANAV sul fnanziamento del Trasporto Pubblico Locale, dove è emerso il fabbisogno annuo di 830 milioni di euro certifcato dalla Sapienza di Roma
Giuseppina Gualtieri, Vice Presidente ASSTRA: “Lo studio ANAV conferma l’impatto dell’inflazione. Serve un approccio di sistema che superi visioni frammentate tra enti e territori”.
almeno il 5% degli spostamenti oggi effettuati con mezzi privati verso il P , il fabbisogno aggiuntivo annuo si ridurrebbe a circa 680 milioni di euro. Questo scenario più virtuoso dimostra che possibile ottenere un sensibile miglioramento in termini di effcienza economica e ambientale, riducendo la pressione sulla fnanza pubblica attraverso un incremento dell’attrattività del servizio e una maggiore fdelizzazione dell’utenza noltre, un maggiore utilizzo del P contribuirebbe anche al decongestionamento urbano e alla riduzione delle emissioni climalteranti.
n conclusione, lo studio richiama l’attenzione delle istituzioni e degli stakeholders sul nodo cruciale dell’adeguatezza delle risorse previste per il fnanzia-
Franco Lucente, Assessore ai Trasporti e Mobilità della Regione Lombardia: “Il trasporto pubblico deve essere e ciente, sostenibile e adeguatamente finanziato. Solo così possiamo garantire ai cittadini servizi di qualità, risposte concrete alle esigenze quotidiane e una mobilità sempre più moderna”. Lucente ha inoltre evidenziato l’impegno anche finanziario della Regione Lombardia, che ha destinato risorse importanti per ra orzare il sistema, ottenendo miglioramenti tangibili in termini di o erta, infrastrutture e qualità del servizio.
In queste due pagine, i protagonisti del convegno nazionale ANAV. A sinistra, i professori della Sapienza che hanno curato lo studio.
mento del trasporto pubblico locale nell’attuale sistema basato sul Fondo nazionale P ’analisi si inserisce anche nel dibattito più ampio sull’evoluzione del sistema di fnanziamento, che in prospettiva potrebbe orientarsi verso forme di federalismo fscale n tale contesto, risulta fondamentale affrontare il tema della sostenibilità economica del settore non come una questione emergenziale, ma come una priorità strutturale della politica dei tra-
Gianpiero Strisciuglio, Presidente di Agens intervenuto al convegno ANAV, ha lanciato un messaggio chiaro al settore dei trasporti: “Dobbiamo lavorare sui criteri di e cienza, con particolare attenzione all’intermodalità, intesa non come competizione tra le modalità, ma come integrazione che crea valore.” L’intermodalità può generare nuovi spazi di e cienza e migliorare l’esperienza dei cittadini e delle imprese. “Serve però un elemento imprescindibile: stabilità delle risorse, per garantire pianificazione e investimenti di lungo periodo” - ha detto.
Vito Parisi, Vice Presidente ANCI Delegato al TPL: “Lo studio della Sapienza è un’ottima base di partenza, ma va contestualizzato: mancano ancora una serie di dati fondamentali per una piena valutazione.” Parisi ha posto l’accento su un tema cruciale: le risorse del Fondo per il Trasporto Pubblico Locale devono essere adeguate, dinamiche e strutturate per rispondere alle reali esigenze dei territori. Per le città capoluogo, ha aggiunto, è necessario prevedere un riparto diretto, che tenga conto della specificità urbana e della domanda crescente di mobilità sostenibile.
Eliseo Grasso: Coordinatore nazionale TPL FIT-CISL: “Lo studio Sapienza commissionato da ANAV è un lavoro preciso, utile per comprendere lo stato attuale delle risorse e per avanzare proposte concrete.” Grasso ha sottolineato la necessità di una riforma strutturale del TPL, che richiede maggiori risorse, ha valorizzato il recente rinnovo del contratto collettivo nazionale, e ha inoltre richiamato l’attenzione sull’attuazione della Legge 76/2025 sulla partecipazione, come leva strategica per ra orzare il dialogo sociale e il coinvolgimento attivo dei lavoratori nei processi decisionali e di trasformazione del TPL.
Gianluca Annunziata , IVECO: “Non c’è shift modale e transizione energetica senza un vero rinnovo del parco circolante.” Annunziata ha evidenziato come i costruttori si trovino oggi a operare su due orizzonti temporali distinti: uno di breve periodo, scandito dalle scadenze del PNRR e uno di medio e lungo termine, definito dagli obblighi europei sul mix energetico e sulle nuove tecnologie.
Alessio Sani, MAN: “Negli ultimi anni abbiamo vissuto una vera e propria rivoluzione di prodotto. E dietro l’angolo si apre già la sfida della guida autonoma.” Un intervento, quello di Sani, che ha evidenziato la rapida evoluzione tecnologica nel settore dei veicoli industriali e del trasporto collettivo, sottolineando l’importanza di un ecosistema pronto ad accogliere le prossime trasformazioni.
sporti. Diventa quindi prioritario riconoscere il P come una voce di spesa essenziale, da fnanziare in modo stabile e integrale, garantendo nel contempo: ffcace pere uazione tra territori con diverse capacità fscali
■ il mantenimento del vincolo di destinazione delle risorse al settore; ■ criteri di allocazione che premino effcienza, e uità e capacità programmatoria.
Alla luce dell’analisi condotta, emerge che solo con un approccio integrato e strutturale sarà possibile colmare i divari territoriali, migliorare l’equità nell’accesso alla mobilità e costruire un sistema di trasporto pubblico all’altezza delle sfde ambientali, economiche e sociali che il Paese si trova ad affrontare ■
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LE IMPRESE SI RACCONTANO PER IMMAGINI:
premiate le aziende vincitrici del concorso “Imprese
in movimento 2025”
Il 25 giugno si è svolta la premiazione della IV edizione del concorso “Imprese in movimento”. Un’iniziativa ANAV e Promobus per valorizzare le imprese attraverso le immagini
Si è svolta il 25 giugno a Roma, presso lo Spazio Ripetta, la cerimonia di premiazione della IV edizione del concorso “Imprese in movimento”, promosso da ANAV e Promobus. Un’iniziativa cresciuta anno dopo anno, che ha l’obiettivo di raccontare la vita delle imprese associate an che attraverso il linguaggio immediato e coinvolgente delle immagini e dei video.
Sono state 32 le aziende premiate in questa edizione, divise nelle due categorie principali: Foto e Video . A consegnare i riconoscimenti sono stati i Vice Presidenti ANAV e il Direttore, insieme a Roberto Sommariva e ai rappresentanti dei main sponsor MAN e IVECO Bus . Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche agli altri sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa.
In queste pagine, alcuni scatti della cena nell’atmosfera conviviale e rilassata di fine giornata
Al termine della cerimonia, tutte le aziende premiate hanno ricevuto la targa e posato per una foto ricordo
A seguire carrellata fotografica in ordine di premiazione. ■
CATEGORIA FOTO AUTOSERVIZI PREITE SRL premio della giuria
i premiati
Categoria Foto
Premio della Giuria:
• Autoservizi Preite Srl
• Autoservizi Salemi Srl
• Bus Company Srl
• STAT Turismo Srl
• Eredi Zanfni Salvatore di Conforti Carmela e Figli
• Inter Saj Srl
Secondi Classifcati:
• Frigerio Trasporti
• Sulga Srl
Premio Speciale della Giuria:
• Genovarent Srl
• Silbernagl Srl
Primo Classifcato:
• Dedoni Sardinia Srl
Categoria Video
Premio della Giuria:
• Autolinee Baire Srl
• Autolinee Liscio Spa
• Bonelli Bus di Bonelli Dedeo e Marco & C. Sas
• Caputo Bus Srl
• Cosepuri Soc. Coop per Azioni
• Curcio Ettore e F.lli Snc
• Donato Di Fonzo & Fratelli Spa
• F.lli Carminati Snc
• Madebus Srl
• Manieri Lines Srl
• Società Autoservizi Fontaneto Srl
• STPS Sondrio Spa
• Viaggi Di Maio Srl
• Vita Spa
Secondi Classifcati:
• Autoservizi Troiani Srl
• BMC Tour Srl
• Roma CitySightseeing Green Srl
Premio Speciale della Giuria:
• Cap Servizi Pratesi
• Sais Autolinee
• Zaganelli Group Srl
Primo Classifcato:
• Autostradale Spa
a cura di Roberta Proietti
CATEGORIA FOTO BUS COMPANY SRL premio della giuria
CATEGORIA FOTO EREDI ZANFINI SALVATORE DI CONFORTI CARMELA E FIGLI
premio della giuria
CATEGORIA FOTO AUTOSERVIZI SALEMI SRL premio della giuria
CATEGORIA FOTO STAT TURISMO SRL premio della giuria
CATEGORIA FOTO INTER SAJ SRL premio della giuria
CATEGORIA FOTO FRIGERIO TRASPORTI
secondo classifcato
CATEGORIA FOTO GENOVARENT SRL
premio speciale della giuria
CATEGORIA FOTO SULGA SRL secondo classifcato
CATEGORIA FOTO DEDONI SARDINIA SRL
primo classifcato
CATEGORIA FOTO SILBERNAGL SRL
premio speciale della giuria
ANGOLO CIECO
PULLMAN E BUS PIÙ SICURI
VISIONE FRONTALE
VISIONE GRANDANGOLO
LATERALE LUNGA DISTANZA
CATEGORIA VIDEO
AUTOLINEE BAIRE SRL
premio della giuria
CATEGORIA VIDEO
BONELLI BUS DI BONELLI DEDEO E MARCO & C. SAS
premio della giuria
CATEGORIA VIDEO
COSEPURI SOC. COOP PER AZIONI
premio della giuria
CATEGORIA VIDEO
CURCIO ETTORE E F.LLI SNC
premio della giuria
CATEGORIA VIDEO
AUTOLINEE LISCIO SPA
premio della giuria
CATEGORIA VIDEO
CAPUTO BUS SRL
premio della giuria
CATEGORIA VIDEO DONATO DI FONZO & FRATELLI SPA premio della giuria
CATEGORIA VIDEO F.LLI CARMINATI SNC premio della giuria
CATEGORIA VIDEO
SOCIETÀ AUTOSERVIZI FONTANETO SRL
premio della giuria
CATEGORIA VIDEO MADEBUS SRL premio della giuria
CATEGORIA VIDEO MANIERI LINES SRL premio della giuria
CATEGORIA VIDEO VIAGGI DI MAIO SRL premio della giuria
CATEGORIA VIDEO VITA SPA premio della giuria
CATEGORIA VIDEO STPS SONDRIO SPA premio della giuria
CATEGORIA VIDEO AUTOSERVIZI TROIANI SRL secondo classifcato
CATEGORIA VIDEO BMC TOUR SRL secondo classifcato
CATEGORIA VIDEO ROMA CITYSIGHTSEEING GREEN SRL secondo classifcato
CATEGORIA VIDEO CAP SERVIZI PRATESI
premio speciale della giuria
CATEGORIA VIDEO SAIS AUTOLINEE premio speciale della giuria
CATEGORIA VIDEO AUTOSTRADALE SPA primo classifcato
CATEGORIA VIDEO ZAGANELLI GROUP SRL
premio speciale della giuria
CAT: TRADIZIONE E INNOVAZIONE NEL TICKETING, LA VISIONE DI SAURO ROSSI
La CAT oltre a sviluppare soluzioni in proprio, come lo Smart Fare System, è ora rivenditore di Mikroelektronica, leader europeo del settore della bigliettazione elettronica
“Ho deciso di scommettere su CAT, perché la sua lunga storia mi ha fatto percepire un grande potenziale.” Con queste parole, Sauro Rossi, amministratore unico di CAT, racconta la sua esperienza alla guida di un’azienda che ha saputo evolversi nel corso degli anni senza perdere le proprie radici.
Con oltre 40 anni nel settore del ticketing per i trasporti pubblici, CAT ha costruito un nome rispettato nel mercato italiano e internazionale, offrendo soluzioni innovative per la gestione del trasporto pubblico.
“CAT ha una storia che parla da sola,” afferma Rossi. “La nostra tradizione è solida, ma la vera forza sta nella nostra capacità di innovare e adattarci a un mercato in continuo cambiamento.”
Uno dei passi chiave è stata la partnership con Mikroelektronika, leader europeo nella bigliettazione elettronica. Grazie a questa collaborazione, CAT è ora rivenditore autorizzato dei prodotti Mikroelektronika, tra cui dispositivi avanzati come obliteratrici e sistemi di pagamento, installati in molte città italiane. “Collaborare con un partner di tale calibro ci ha permesso di ampliare la nostra offerta e di diventare un punto di riferimento per le aziende di trasporto che vogliono migliorare l’esperienza dei passeggeri,” afferma Rossi. CAT non è solo un distributore di tecnologia. Negli ultimi anni, l’azienda
ha sviluppato una soluzione propria: lo Smart Fare System, una console on-board compatta che rappresenta un signifcativo passo in avanti nella gestione del trasporto pubblico. “Lo Smart Fare System è progettato per essere se lice ed e fciente,” spiega Rossi. “Abbiamo creato una console che offre funzionalità avanzate per la bigliettazione e di facile uso per il personale a bordo, ottimizzando così le operazioni per una miglior esperienza di viaggio.” uesto approccio innovativo ri ette l’impegno di CAT verso il futuro, con un focus sulla digitalizzazione e sostenibilità. “I l mondo del trasporto pubblico sta cambiando rapidamente,” continua Rossi. “Le città si orientano verso soluzioni di smart mobility, riducendo l’impatto a ientale e se lifcando l accesso ai
servizi di trasporto. Noi di CAT vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento, supportando la transizione verso sistemi digitali e sostenibili.”
CAT non si limita a fornire dispositivi tecnologici, ma è anche attivamente coinvolta nell’integrazione con i sistemi AFC (Automatic Fare Collection) e nelle applicazioni MaaS (Mobility as a Service). “Crediamo che il futuro del trasporto pubblico risieda in soluzioni che rendano la mobilità più semplice e orientata agli utenti,” sottolinea Rossi. “I nostri dispositivi e software sono progettati per facilitare la transizione verso una mobilità più sostenibile .”
Nonostante le sfde di un settore in continua evoluzione, Rossi guarda al futuro con ottimismo. “Innovare è essenziale, a antenere la ualit e l a fda ilit altrettanto importante. Questo richiede investimenti in ricerca e sviluppo e un impegno costante per restare aggiornati sulle tecnologie emergenti.”
Guardando avanti, CAT punta a consolidare la sua posizione come partner di fducia per le aziende del trasporto pubblico, sia in Italia che all’estero. “Il nostro obiettivo è continuare a crescere, espandere il nostro portafoglio di soluzioni e rafforzare la nostra presenza internazionale. Sono convinto che, con la nostra esperienza e il nostro spirito innovativo, riusciremo a costruire un futuro in cui CAT sarà sinonimo di eccellenza nel ticketing e nella mobilità” conclude Rossi. ■
CENA SOCIALE ANAV: un momento di coesione associativa nel cuore di Roma
Dopo l’Assemblea, associati e sponsor si sono ritrovati a Palazzo Ripetta per un momento di confronto. Partecipazione, scambi concreti e nuove connessioni
Anche quest’anno, a seguire i lavori dell’Assemblea ordinaria del 25 giugno scorso, si è svolta la consueta cena sociale degli associati ANAV, un momento conviviale tenutosi nella splendida cornice di Palazzo Ripetta, un luogo unico dove il design e l’arte si fondono in un’atmosfera magica.
Tanti gli associati che hanno accolto l’invito di ANAV a partecipare e numerosi gli sponsor, presenti, come d’abitudine, a tutte le iniziative importanti di ANAV per presentare beni e servizi di particolare valore aggiunto per le associate. Un grazie particolare da parte di ANAV a MAN Truck Bus e Iveco Bus, main sponsor degli eventi, e a tutte le altre aziende che hanno aderito alla due giorni di eventi. Il loro sostegno è stato fondamentale per la riuscita dell’iniziativa e per accompagnarci in
un percorso di confronto e dialogo con associati, stakeholder del settore e partner istituzionali e commerciali. Un ringraziamento speciale a: Iveco Group Bus e MAN Truck & Bus Italia S.p.A., main sponsor dell’evento e a: Daimler Buses GmbH, Scania Group, ISUZU MOTORS LIMITED, Otokar Italia Srl, Kentkart, Ameli, Voith Group, Camos Primitech Italia, Irizar e-mobility., Next Mobility Exhibition, Massimo Malena & Associati, PluService Srl, HOLACHECK S.r.l., PROMETEON TYRE GROUP, otal ner ies ra fc ec nologies AG, Cat Ticketing for public transport, INDCAR, ZF Group, Fleequid, KMOBILITY, Cornerstone.
In queste pagine, alcuni scatti della cena nell’atmosfera conviviale e rilassata di fne giornata ■
a cura di Roberta Proietti
Fino a un 13% di riduzione di consumi ed emissioni
ederalismo fscale e fnan iamento del
edera i mo f ca e a erte en a corretti i ri c ia di com romettere i fnan iamento de tra orto u ico oca e er e arantire ri or e certe er tute are i diritto a a mo i it u tutto i territorio
Dopo una quiescenza di quasi tre lustri, seppure intervallata da pulsioni simili ma differenti, torna in auge il progetto federalista e questa volta rischia di arrivare a conclusione nel giro di un paio d’anni, sotto la spinta fnanziaria della milestone M C del PN che espressamente prevede l’“entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l’attuazione del ederalis o fscale er le egioni a statuto ordinario”.
Messi alle spalle i disegni affni del regionalismo differenziato” del Governo Conte e uello, pi recente, dell’autonomia differenziata, profondamente intaccato dai rilievi della Consulta, si riparte dal disegno originario risalente alla legge delega di attuazione dell’art della Costituzione Peccato che, nel lungo tempo trascorso, alcune evidenti criticità dell’impianto di federalismo fscale da tale legge tracciato non siano state risolte.
Agli inizi di maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, il testo del d.lgs. «Tributi» volto, tra l’altro, a realizzare l’attuazione del federalismo fscale entro il opo la bollinatura il provvedimento è stato trasmesso alle Commissioni Finanze e ilancio di Camera e Senato per l’acquisizione del parere propedeutico all’adozione in via defnitiva del d lgs d proprio in tale sede che l’ANAV, rappresentata in audizione dal Presidente Biscotti, ha lanciato un allarme concreto
In questa foto, Nicola Biscotti, Presidente ANAV, in Commissione Finanze e Bilancio del Senato.
sulle distorsioni che il federalismo fscale, in assenza di adeguati correttivi, potrebbe causare nel fnanziamento del trasporto pubblico locale e regionale. Nell’impianto ancora immutato della legge delega , infatti, il sistema prefgurato di federalismo fscale rischia di compromettere l’equilibrio economico fnanziario del trasporto pubblico locale nei diversi territori e di creare
differenze e squilibri nell’offerta di un livello adeguato e omogeneo di servizi a tutti i cittadini, a garanzia del diritto costituzionale alla mobilità.
È bene ricordare che un’esperienza di federalismo fscale stata già vissuta dal settore negli anni a cavallo tra il 2008 e il , e non stata per nulla positiva a fnanziaria del era, infatti, intervenuta in maniera radicale sul sistema di
[Antonello Lucente] es onsa ile ervizio a ari legislativi ed econo ici
fnanziamento del P , delineando un sistema di fnanziamento basato su un meccanismo di compartecipazione delle egioni a statuto ordinario al gettito dell’accisa sul gasolio per autotrazione. Nelle intenzioni del legislatore il gettito derivante dalla compartecipazione doveva essere destinato sia a sostituire le risorse prima trasferite annualmente dallo Stato alle egioni a statuto ordinario per il fnanziamento delle spese correnti del P , sia a garantire le risorse aggiuntive necessarie per lo sviluppo dei servizi. In assenza, però, di un vincolo di destinazione al settore del gettito derivante dalla compartecipazione, si sono verifcate rilevanti distrazioni delle risorse in questione, utilizzate dalle egioni per altre fnalità ed emergenze ’istituzione del Fondo nazionale P dal ha invece garantito un necessario vincolo di destinazione per il settore di risorse stabili, sia pure in assenza di un adeguato meccanismo di indicizzazione atto a preservare nel
tempo la capacità di fnanziare livelli adeguati di servizio, per effetto di cui la sua dotazione fnanziaria a oggi carente di oltre 800 milioni annui, come anche recentemente emerso dallo studio presentato dall’Università di oma Sapienza in occasione del convegno ANAV del giugno scorso Il processo di attuazione del federalismo fscale regionale richiede una attenzione particolare con riferimento ai meccanismi di fnanziamento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale. I diversi processi sin qui avviati di federalismo fscale hanno trovato un ostacolo ancora irrisolto dovuto alla diffcoltà di coniugare un sistema di federalismo fscale pi avanzato con la garanzia del soddisfacimento su tutto il territorio nazionale dei diritti civili e sociali costituzionalmente tutelati, tra cui il diritto alla libera circolazione e alla mobilità.
Nello specifco, il sistema di federalismo fscale prefgurato per il P dalla leg-
Biscotti, il Federalismo Fiscale rischia di minare il diritto alla mobilità.
ge presenta elementi che necessitano di un’attenta valutazione e di conseguenti correzioni.
n primo luogo, il P non ualifcato come “spesa essenziale”, ma disciplinato a parte con criteri specifci di determinazione delle risorse fnanziarie necessarie e senza una individuazione chiara delle relative fonti di fnanziamento Il meccanismo perequativo previsto, inoltre, non garantisce la copertura integrale dei fabbisogni standard per la spesa corrente, ma solo una “adeguata riduzione delle differenze tra i territori con diverse ca acit fscali er a itante a ueste premesse le richieste rappresentate da ANAV in Parlamento al fne di mitigare potenziali elementi di s uilibrio per il fnanziamento del P innanzitutto la salvaguardia del vincolo di destinazione delle risorse, già previsto dal Fondo nazionale trasporti, al fne di dare certezze strutturali al settore del P , anche allo scopo di garantire il normale svolgimento delle dinamiche delle relazioni sindacali per il rinnovo del ccnl di categoria; la garanzia, quindi, della certezza delle risorse assegnate a ciascun territorio, mantenendo l’assegnazione di una uota minima del Fondo nazionale trasporti; una conservazione anche dei meccanismi di riparto fnalizzati a e uità allocativa e a stimolo dell’effcienza, perseguiti attraverso il riparto del Fondo in base ai costi standard e ai AS Tutto ciò senza dimenticare la questione a monte dell’inadeguatezza delle risorse oggi stanziate e dell’esigenza di colmare un gap tra fabbisogno e copertura di oltre 800 milioni di euro. ■
SUL MERCATO
Nuovi u ci nel cuore di Roma
Da Milano e Roma alla Sicilia e alla Sardegna: in tutta Italia le aziende di trasporto si a dano alle soluzioni leader di mercato IVU.suite e IVU.rail di IVU Tra c Technologies. Ora la sede IVU di Roma si è trasferita in nuovi u ci situati nel cuore della Capitale.
Il trasporto pubblico italiano è in corsia di sorpasso e si affida a IVU.suite in un numero sempre maggiore di Regioni. Ad esempio, Trenitalia sta gradualmente sostituendo il trasporto aereo nazionale con i treni ad alta velocità Frecciarossa, che le Ferrovie dello Stato pianificano e assegnano con IVU.rail. Allo stesso tempo, le aziende di trasporto italiane controllano i rispettivi autobus e treni dall’Alto Adige alla Sicilia con il sistema completo della IVU.
Negli ultimi anni IVU Italia è riuscita ad acquisire numerosi nuovi utenti come Autolinee Toscane, la ferrovia statale slovena SŽ , la metropolitana di Milano e Troiani Bus a Roma e Terni. Per continuare la storia di suc-
cesso della filiale di Roma e per garantire il migliore ambiente di lavoro possibile agli attuali oltre 30 dipendenti, IVU Italia si
In tutta Italia le aziende di trasporto si affdano alle soluzioni leader di mercato IVU.suite e IVU.rail di IVU Traffc Technologies. (Foto: IVU)
è trasferita nei nuovi uffici del quartiere Ostiense-Garbatella con vista sulla Basilica di San Pietro.
EVENTI
[a cura di Roberta Proietti ]
ANAV Piemonte e Valle d’Aosta: a Stresa l’Assemblea annuale
FOCUS SU RISORSE, QUALITÀ DEL SERVIZIO E
TRANSIZIONE ECOLOGICA
l luglio a Stresa l Assemblea A AV iemonte Valle d Aosta ha a rontato le sfde del trasporto persone, puntando su risorse, transizione ecologica e innovazione. riorità pi sinergia e fnanziamenti stabili per garantire servizi di ualità
Si è tenuta il 9 luglio scorso, presso l’Hotel Regina Palace di Stresa, l’Assemblea pubblica annuale della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta di ANAV. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto strategico tra imprese, istituzioni e rappresentanti del settore del trasporto persone su gomma, in un contesto sempre pi complesso e sfdante per il Trasporto Pubblico Locale e per il comparto del noleggio con conducente.
’apertura dei lavori stata affdata all’Assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, e alla Presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, Cristina Bargero, che hanno evidenziato l’impegno della Regione a supporto del settore, sottolineando al contempo la necessità di strategie coordinate per affrontare le diffcoltà legate al fnanziamento e all’e uilibrio dei servizi.
Uno dei punti centrali dell’assemblea è stato il tema delle risorse economiche necessarie a garantire un’offerta stabile ed effciente di trasporto pubblico. È stato richiamato lo studio dell’Università La Sapienza di Roma, curato dal professor Giorgio Matteucci e recentemente presentato da ANAV a livello nazionale, che uantifca in oltre milioni di euro il disallineamento tra fabbisogno reale e risorse oggi disponibili attraverso il Fondo nazionale trasporti.
Su uesto tema intervenuto il Presidente nazionale di ANAV, Nicola Biscotti, che ha tracciato una linea chiara sulle priorità del settore: transizione ecologica, risorse certe e un approccio pragmatico.
“Serve una transizione graduale – ha affermato Biscotti – accompagnata da neutralità tecnologica e supporti concreti alle imprese. Ogni territorio ha esigenze s ecifc e e non esiste una soluzione unica ervono te o essi ilità e visione realistica.” n tema di fnanziamenti, iscotti ha
ribadito la necessità di stabilità economica per consentire alle imprese di programmare, investire e innovare. “ enza asi solide non si u ensare a un sosteni ile e inclusivo o studio ANAV conferma un disallineamento strutturale nel Fondo nazionale trasporti a con azioni di e fcienta ento irate si otre ero recu erare circa ilioni di euro un contri uto signifcativo alla sosteni ilit del siste a.”
Il Presidente ha inoltre sottolineato la tendenza positiva delle aziende associate verso percorsi di aggregazione e crescita, ritenuti essenziali per rafforzare la ualità dei servizi, la rappresentanza del settore e la competitività nel nuovo scenario del trasporto collettivo.
A chiudere i lavori, l’intervento della Presidente Serena Lancione, che ha ribadito l’urgenza di affrontare la carenza strutturale di risorse, rilanciando la necessità di un dialogo costante con la Regione Piemonte per tutelare
l’e uilibrio economico fnanziario dei contratti di servizio e garantire standard elevati di ualità per i cittadini
Lancione ha dedicato un passaggio importante anche al settore del noleggio turistico con conducente, evidenziando l’impegno di ANAV nel valorizzare le eccellenze del comparto e nel promuovere standard sempre più elevati in termini di sicurezza, ualità e sostenibilità l coordinatore regionale Marco Tropini ha illustrato in merito un progetto specifco di condivisione e promozione delle buone pratiche, rivolto al mercato e alla collettività.
Conclusioni condivise da Biscotti e ancione la ualità dei servizi cresce, ma per vincere le sfde del futuro servono più sinergia, risorse adeguate e una governance moderna, capace di leggere i bisogni dei territori e rispondere con strumenti effcaci e duraturi ■
Sopra, a sinistra, Nicola Biscotti, Presidente Nazionale ANAV. Biscotti a ri adito r n a di int r nir s T o i pr s nta na d fcit di 830 milioni di euro. A destra, Serena Lancione, Presidente ANAV Piemonte e Val d’Aosta.
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All’Assemblea di Federtrasporto, ANAV rilancia il TPL come leva per la competitività del Paese. Urgono fondi adeguati e neutralità tecnologica per una mobilità davvero sostenibile
Il trasporto pubblico collettivo è al centro della strategia per un’Italia più sostenibile, più interconnessa e più competitiva. È questo il messaggio emerso con forza dall’Assemblea pubblica di Federtrasporto, tenutasi il 17 luglio scorso presso la Sala Pininfarina di Palazzo Confndustria a oma, con il titolo “Più mobilità, più competitività –Strategie per un’Italia connessa, multimodale e sostenibile”.
Un evento che ha visto la partecipazione di rappresentanti di Governo, associazioni di categoria e imprese del settore, aperto dai saluti del Presidente di Federtrasporto, Paolo Colombo, e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Al centro dei lavori, la presentazione del Documento Strategico di Federtrasporto, affdata al Direttore Generale Aldo F. Bevilacqua.
Le priorità per il rilancio del TPL secondo ANAV
Tra gli interventi più attesi, quello di Nicola Biscotti, Presidente di ANAV e Vicepresidente di Federtrasporto, che ha partecipato al panel “L&T’s Talk –Federtrasporto discute di Logistica & Trasporti”, moderato dal giornalista di adio Massimo e onato Nel suo intervento, Biscotti ha lanciato un appello forte e chiaro: “Il trasporto
Sopra, da sinistra a destra, Nicola Biscotti, Presidente ANAV; Carlo Borgomeo (Assaeroporti); Riccardo Morelli (Anita); Gianpaolo Serpagli, Vice Presidente UIR. Sotto, Paolo Colombo, presidente Federtrasporto.
pubblico collettivo non può più aspettare. Ora servono scelte coraggiose, risorse certe e un impegno istituzionale coerente per garantire servizi adeguati e sostenibili.”
Tra i temi centrali evidenziati da ANAV, spicca la necessità di un incremento strutturale del Fondo Nazionale Trasporti, oggi insuffciente a garantire i livelli essenziali dei servizi. Uno scostamento annuo di oltre 800 milioni di euro, già evidenziato dallo studio realizzato da ANAV in collaborazione con l’Università a Sapienza, che ha uantifcato con
precisione il divario tra risorse disponibili e fabbisogni standard.
Biscotti ha inoltre sottolineato l’urgenza di riconoscere il trasporto pubblico locale come spesa essenziale, da fnanziare stabilmente anche attraverso i meccanismi di pere uazione fscale, mantenendo vincolata la destinazione delle risorse al settore.
Un altro punto chiave dell’intervento di ANAV è stato dedicato alla transizione ecologica, che – secondo ANAV– deve essere affrontata con un approccio basato sulla neutralità tecnologica.
“Non possiamo permetterci scelte ideologiche – ha affermato Biscotti – servono soluzioni realistiche e sostenibili, che includano tutte le tecnologie disponibili, dai biocarburanti avanzati all’HVO, senza co ro ettere l e uili rio industriale e fnanziario del comparto.”
Più infrastrutture, più conducenti
Biscotti ha poi posto l’accento sull’importanza di investire in infrastrutture del trasporto collettivo – come autostazioni, nodi di interscambio e fermate –spesso trascurate ma fondamentali per l’effcienza, l’accessibilità e l’integrazione modale del sistema.
Altro fronte critico è quello del rinnovo del parco autobus, non solo per il servizio pubblico, ma anche per il settore commerciale, dove permane un numero elevato di mezzi vetusti e inquinanti. Servono fnanziamenti mirati per consentire una transizione accelerata e inclusiva. nfne, il Presidente ANAV ha richiamato l’attenzione su una delle emergenze più gravi del comparto: “In Europa mancano oltre 400.000 conducenti e in Italia oltre 10.000 solo nel comparto autobus. Occorre rendere questa professione di nuovo attrattiva, anche per le giovani generazioni.”
Biscotti ha concluso il suo intervento con un invito all’azione rivolto alle istituzioni: “Le nostre imprese sono pronte a fare la loro parte. Ma per costruire un sistema di mobilità davvero moderno e sostenibile servono politiche coerenti, strumenti adeguati e un chiaro impegno pubblico. Il Documento di Federtrasporto indica la strada. Ora è il momento di percorrerla.”
L’incontro ha confermato che, se vuole davvero affrontare le sfde della sostenibilità e della competitività, l’Italia non può prescindere dal rafforzamento del trasporto collettivo. Un settore che rappresenta non solo un servizio pubblico essenziale, ma un vero e proprio volano per lo sviluppo economico, ambientale e sociale del Paese. ■
[a cura di Roberto Sommariva ]
LA CARICA DELLE ZERO EMISSIONI TUTTO
ELETTRICO AL SUMMIT UITP
L’edizione 2025 del Summit UITP ha riunito oltre 400 espositori da 108 Paesi e più di 10mila visitatori, offrendo una visione globale sull’evoluzione del trasporto pubblico. L’elettrico ha dominato la scena espositiva. Tra i protagonisti, gruppi come Daimler Buses, MAN, Solaris, VDL, Iveco Bus e Karsan rilanciano su prodotto, mercato e connettività
L’edizione 2025 del Global Public Transport Summit, organizzata dall’associazione mondiale UITP ad Amburgo, ha confermato una tendenza ormai consolidata: l’elettrico domina il panorama dell’autobus urbano, diventando sempre più il terreno di competizione tra i protagonisti dell’industria tradizionale europea, che rilanciano su tecnologia e varietà di declinazioni a listino, e gli agguerriti newcomer asiatici. Alcune interessanti novità di prodotto hanno impreziosito il salone, anche se il grosso delle premiere è atteso al Busworld di ottobre. Con oltre 400 espositori da 108 Paesi e un’agenda convegnistica che ha coinvolto 373 relatori in 82 sessioni, la fera ha offerto una panoramica a gradi sul progresso dell’innovazione
In alto, il Man Lion’s City 10E, un Classe I elettrico da 10 metri. A sinistra, l’Iveco Bus E-Way, un full electric da 12 metri qui nella versione a tre porte.
EVENTI
A destra, il Mercedes e Citaro a due porte con le nuove batterie NMC4.
nel settore. Tra debutti assoluti, evoluzioni di gamma e soluzioni digitali, si è delineato un quadro in cui la sostenibilità si intreccia a doppio flo con l’industria e le sue scelte strategiche. Novità importanti per Karsan, che ha svelato ad Amburgo la nuova versione Low Entry del suo e-ATA da 12 metri. Omologabile in Classe II, il modello amplia ulteriormente la già articolata gamma elettrica del costruttore turco, distribuito in Italia da KMobility, colmando un segmento fnora non presidiato. Equipaggiato con assale elettrifcato F con motori ai mozzi,
l’e A A eroga fno a di potenza e monta batterie da h complessivi, per un’autonomia dichiarata fno a m a segnalare la confgurazione interna con tutte le sedute orientate nel senso di marcia. Allo stand hanno trovato spazio anche due modelli ben noti al mercato: l’eJest, minibus elettrico leader di vendite in uropa, e l’Autonomous e Ata , midibus full electric abilitato alla guida autonoma tramite la piattaforma tecnologica sviluppata da Adastec. Il cento per cento degli autobus esposti ad Amburgo quest’anno era elettri -
A sinistra, l’Isuzu Citivolt con batterie CATL e mosso dai motori ai mozzi ZF AxTrax.
co. Ed è ormai un postulato il fatto che il cuore dell’innovazione passi dalle batterie. A questo proposito, Daimler Buses ha introdotto sul suo eCitaro la nuova generazione NMC4, segnando un cambio di passo signifcativo nella densità energetica. Saranno introdotte sulla gamma di serie dal e consentiranno al gruppo di offrire una garanzia fno a anni al canto suo MAN ha scelto di internalizzare la produzione dei pacchi batteria nel convertito impianto di Norimberga, dove la produzione è stata avviata ad aprile: una mossa che guarda sia all’ottimizzazione logistica sia
EVENTI
Serena Lancione, Divisione
Europa di UITP: la mobilità un diritto di tutti
Serena Lancione, vicepresidente di ANAV e presidente del Consorzio Granda us u cialmente entrata in carica come presidente della Divisione Europa di T . l mandato è iniziato il 19 giugno 2025, all’indomani della chiusura del salone durante il uale stata formalizzata la nomina già annunciata a inizio . el suo intervento di insediamento ancione ha evidenziato le di-
suguaglianze di accesso alla mobilità nei territori meno serviti Troppe persone vengono escluse dalla partecipazione sociale e lavorativa per via dell impossibilità di spostarsi. l trasporto pubblico non pu essere considerato solo un opzione ambientale ma una componente strutturale della coesione sociale».
Ha inoltre sollecitato un uso strategico del Fondo Sociale per il Clima dell E previsto dal pacchetto Fit for per garantire tari e accessibili e investimenti in infrastrutture collettive anche nei contesti meno redditizi. l legame tra povertà di mobilità ed esclusione sociale ormai documentato ha a ermato . gnorarlo signifcherebbe rendere la transizione energetica una scelta elitaria». l suo mandato coincide con una fase
cruciale per la defnizione del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale MFF dell nione Europea che stabilirà le priorità di spesa . Dovrà essere sviluppato entro il . ancione ha invitato i decisori europei a riconoscere il trasporto pubblico come servizio essenziale e a inserire l accessibilità tra gli obiettivi chiave della prossima programmazione fnanziaria.
alla sostenibilità, con una riciclabilità dichiarata fno al per cento n fera, ecco un esemplare di Lion’s City 10 E affancato proprio da un pacco batteria appartenente alla gamma realizzata in Germania. A Norimberga saranno realizzate, in una prima fase di attività della fabbrica, 50mila pacchi batteria all’anno, con l’obiettivo di raddoppiare questo dato quando a regime.
Iveco Bus, pur esponendo un modello da metri dell’ A , ha concentrato la propria presenza sull’ecosistema di soluzioni connesse (Iveco ON) e sui servizi di consulenza per la transizione
elettrica (Energy Mobility Solutions). I visitatori del Summit hanno anche potuto vivere un’esperienza immersiva in realtà mista dedicata sia all’ A esposto che al C SS A lec Non poteva mancare Isuzu, che ha marcato visita ad Amburgo con il midibus , metri di lunghezza Novociti Volt e il 12 metri Citivolt. Batterie CA in entrambi i casi, fno a h disponibili sul corto e sul dodecametrico, mosso dai motori ai mozzi dell’assale F A ra Solaris, leader europeo per vendite di autobus a zero emissioni con 3.074
A sinistra, il VDL da 18 metri Citea con un pacco batteria da 791 kWh e realizzato a Roeselare.
macchine consegnate tra 2012 e 2024 e un mar et share del per cento, ha mostrato il suo Urbino 12 di nuova generazione, caratterizzato da un powertrain modulare che libera spazio interno e migliora comfort e capacità della batteria fno a i chilowattora disponibili.
VDL ha esposto il suo articolato Citea da metri con h di batterie e produzione interamente localizzata nel nuovo stabilimento a emissioni zero di Roeselare.
Nonostante il tema della decarbonizzazione sia più centrale che mai, l’idro -
EVENTI
A destra, il Solaris Urbino 12 di nuova generazione con powetrain modulare che libera spazio interno e migliora il comfort.
geno ha recitato un ruolo marginale al Summit 2025. Karsan ha annunciato che la nuova generazione del suo e-ATA Hydrogen, equipaggiato con fuel cell o ota, sarà ordinabile entro fne anno CaetanoBus, anticipando i dettagli della nuova gamma realizzata in collaborazione con il gruppo cinese CRRC, ha sottolineato l’importanza della tecnologia fuel cell prevista sia sul modello da 12 che su quello da 18 metri (a listino anche un 8,5 metri Bev). I portoghesi si sono limitati a mostrare un modellino ad Amburgo, rimandando l’appuntamento con i veicoli al Busworld. Il ruolo crescente dei produttori asiatici è stato uno dei tratti distintivi della fera ha rilanciato con il b Low Entry, omologabile in Classe II, da , metri, capace di m di auto -
nomia grazie alle batterie ‘blade’ integrate nel telaio Foton ha presentato un nuovo telaio da 12 metri per autobus urbani con h di batterie FP, mentre utong ha fatto il suo ingresso nel segmento intercity elettrico con l’IC12E, a pianale alto, accreditato di m di autonomia e design mutuato dalla gamma urbana. Anche il gruppo indiano JBM ha scelto il Summit UITP per il debutto europeo del suo Ecolife e12 di nuova generazione, pronto a entrare in produzione nel rispettando gli standard V V e facendo largo uso di componenti europei.
Per concludere con la componentistica, F ha fgurato tra i protagonisti del salone e ha portato in fera le sue soluzioni più recenti per il segmento tra-
A sinistra, Karsan e.ATA Le, il primo Classe II realizzato dal costruttore turco. Si tratta di un Low Entry disponibile nelle versioni Classe I e II.
sporto pubblico. In evidenza il motore elettrico centrale Ce ra , in grado di sviluppare e Nm, pensato per autobus fno a tonnellate, e il nuovo assale elettrico A ra F, che amplia la gamma A ra con una soluzione a consumo energetico ridotto del 20 per cento rispetto alla generazione precedente. ebutto uffciale anche per il compressore d’aria oil-free e a bassa rumorosità e-Comp Scroll, progettato specifcamente per veicoli commerciali elettrici ra le tecnologie esposte, F ha inoltre messo in risalto il sistema Citybus CMS per l’assistenza alla frenata in ambito urbano. Prossimo appuntamento? 21-23 aprile , a ubai nel si replica ad Amburgo.■
Da oggi la compravendita di autobus diventa semplice, veloce e trasparente.
Arriva Fleequid, il nuovo progetto che vuole aiutare gli operatori di trasporto di tutta Europa a vendere e comprare i loro mezzi.
Cogli l’occasione per essere tra i primi a testarne le potenzialità, registrati visitando il sito fleequid.com/it oppure inquadra il QR code.
Fleequid è un’idea di
E SIAMO SOLO ALL’INIZIO…!
KMobility, dealer per l’Italia di Karsan, festeggia un anno di vita e un 2024 con ottimi risultati a livello di immatricolato, tutto elettrico. E rilancia per un 2025 che punta a essere ancora migliore: le strategie, i progetti e gli obiettivi
L’avventura è partita nel marzo dello scorso anno quando Maurelli Group, colosso della ricambistica e assistenza post-vendita nel settore dei truck e dei trailer, ha dato l’annuncio della nascita di KMobility, concessionaria unica per il mercato Italiano degli autobus elettrici, a idrogeno e anche a guida autonoma di Karsan.
Un Oem, quello turco, capace di raggiungere l’ottavo posto nella classifca dei costruttori – per mezzi immatricolati sopra le 8 tonnellate alle nostre coordinate geografche nel corso con unità che salgono a considerando il mini e-Jest, sotto la soglia delle 8 ton come ppt), peraltro tutte elettriche; Karsan inoltre è la terza casa per e-bus targati nel in talia, alle spalle di Solaris, seconda, e Iveco Bus, prima. Ma, ed è un “ma” importante, per il quinto anno di fla il minibus e est e il midibus e Ata sono i market leader europei i rispettivi segmenti.
alla nascita a inizio a oggi sono successe tante cose: dal debutto sul mercato italiano dell’autobus a Milano, in occasione di NME - Next Mobility Exhibition, all’ingresso nella famiglia di ANAV (KMobility è infatti nuovo partner dell’Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori , passando per le uasi immatricolazioni alla spina , le numerose consegne per Autolinee oscane ma anche per Acamir in Campa-
nia e l’annuncio dell’ingresso – nel prossimo futuro nel segmento dei Classe II elettrici.
Insomma, bilancio più che positivo per KMobility, anche grazie all’accordo stretto con Interservice, player di riferimento nella manutenzione per truck&bus, anch’essa dal sotto l’ombrello di Maurelli, perché l’after-sales è sempre più imprescindibile, soprattutto quando si parla di autobus a trazioni alternative e a batteria, proprio come quelli made in Bursa. Ed è qui che Interservice entra prepotentemente in campo, facendo la differenza, come sottolineato in coro dal suo A Fabio Marino e dal direttore operativo di Mobilit iziano Gavardini «L’after sales è diventato il valore aggiunto, imprescindibile, per garantire un elevato livello di e fcienza del servizio noi sia o in grado di are la di erenza grazie a una rete di assistenza ca illare su tutto il territorio tricolore, guidata da specialisti di alto livello na rete di ost vendita gi su fcienteente adeguata in ter ini di attrezzature e or azione sar rin orzata e allargata». All’orizzonte, infatti, prevista l’apertura di ulteriori offcine strategiche dislocate nello Stivale, che si andranno ad aggiungere alle nove già esistenti. tia o ulterior ente ra orzando la nostra rete per fronte alle (nuove) richieste delle aziende u lic e e rivate er la anutenzione dei veicoli o di ulti a generazione c e ric iedono un as-
sistenza tecnica i co lessa ris etto ai ezzi tradizionali a co ustione interna Però, partiamo da buonissime basi a livello di prodotto: Karsan garantisce un’alta qualit », aggiungono Marino e Gavardini. Che, infne, rilanciano il guanto di sfda al mercato Siamo soddisfatti, ma non paghi: voglia o anzi ossia o are olto di i altronde a ia o a ena iniziato ». ■
A sinistra, Fabio Marino; a destra Tiziano Gavardini.
[a cura di Alessandro
Cesari ]
BOGGETTO E LO SPORT: una corsa lunga più di un secolo
Da oltre un secolo al fanco dello sport oggetto racconta il suo impegno nei trasporti per eventi sportivi. Dalla Champions eague al calcio a ogni viaggio parte della partita
C’è qualcosa di straordinario nel vedere un pullman avvicinarsi allo stadio, con a bordo una squadra pronta a dare tutto sul campo. Dietro quell’immagine, spesso ripresa dalle telecamere e immortalata sui social, c’è il lavoro preciso, puntuale e silenzioso di aziende come la nostra, Boggetto, storica realtà di Ciriè, specializzata in trasporti nazionali e internazionali. La nostra storia inizia nel 1911: oltre un secolo di esperienza sulle strade d’Italia e d’ uropa, a fanco di turisti, scolaresche, aziende e, sempre più spesso, grandi protagonisti dello sport.
La nostra fotta moderna e confortevole è pensata per ogni tipo di esigenza: gite giornaliere o viaggi di più giorni, eventi aziendali, matrimoni, concerti, ma anche – ed è questo il tema che ci sta più a cuore oggi – trasporto squadre e tifosi in occasione di eventi sportivi di rilievo. Negli ultimi anni, infatti, ci siamo avvicinati sempre di più al mondo dello sport, affancando realtà calcistiche di livello nazionale e internazionale. Non si tratta solo di un servizio, ma di una missione:
In questa pagina, una parte della otta di autobus di Boggetto, azienda da sempre impegnata nel settore sportivo contribuire con professionalità e passione al successo di eventi sportivi che coinvolgono migliaia di persone, offrendo un trasporto effciente, puntuale e all’altezza delle aspettative.
Quando lo sport sale a bordo Uno dei momenti pi signifcativi di uesto percorso è stato il trasporto della squadra del Benfca, in occasione della partita di Champions League Juventus –
Benfca, disputata allo Stadium nel 2022. In quell’occasione, il nostro team si è occupato dell’accoglienza e della logistica per il club portoghese, garantendo professionalità, discrezione e un servizio impeccabile, nel rispetto dei rigidi protocolli UEFA. L’anno seguente, nel 2023, è stata la volta dello Sporting Lisbona, impegnato contro la Juventus nei quarti di fnale di Europa League. Anche in quel caso,
Boggetto ha avuto l’onore di accogliere una squadra prestigiosa, curando ogni dettaglio del trasporto: dai transfer aeroporto-hotel agli spostamenti verso lo stadio, sempre con mezzi dotati di ogni comfort.
Il nostro impegno per lo sport non si ferma al calcio di alto livello. Nel 2024, abbiamo avuto il piacere di collaborare alla Coppa Italia di calcio a 5, accompagnando le squadre della Meta Catania e della L84 in occasione dei quarti di fnale. Un’esperienza diversa, ma altrettanto coinvolgente, che dimostra come la nostra azienda sia in grado di adattarsi a ogni contesto sportivo, offrendo la stessa attenzione e lo stesso entusiasmo. E ancora, uno dei momenti più emozionanti è stato il trasporto della squadra del Manchester City in occasione della sfda di Champions League contro la Juventus. Un’operazione delicata, gestita con la massima precisione: dai tempi strettissimi agli elevati standard richiesti, ogni dettaglio è stato curato con l’obiettivo di rendere il viaggio fuido, sicuro e confortevole.
Non solo trasporto, ma parte della squadra
Quando si lavora con il mondo dello sport, si capisce presto che un buon trasporto fa parte della prestazione. La puntualità di un transfer, la comodità a bordo, la tranquillità del viaggio possono
infuenzare l’umore e la preparazione di una squadra. Per questo, noi di Boggetto non ci limitiamo a “portare da A a B”: facciamo parte della squadra, almeno per qualche ora.
Mettiamo a disposizione autisti esperti, mezzi igienizzati e controllati, itinerari studiati con cura e una fessibilità ope -
ui sotto, un’immagine del Setra serie 500 di Boggetto.
rativa fondamentale in contesti in cui ogni minuto conta. Ci aggiorniamo costantemente su normative e protocolli, lavoriamo in sinergia con organizzatori e staff tecnici, pronti a rispondere a ogni necessità, anche all’ultimo secondo.
Il nostro obiettivo: crescere con lo sport
Per noi, ogni trasporto sportivo è un’esperienza che lascia il segno. È un’occasione per migliorare, per confrontarci con standard elevati, per condividere –anche solo in parte – l’emozione della competizione. Ed è proprio da qui che nasce il nostro desiderio di rafforzare il legame con il mondo dello sport, sia professionistico che dilettantistico. Siamo pronti ad affrontare nuove sfde, a supportare club, federazioni, organizzatori di eventi, scuole calcio e associazioni sportive. Che si tratti di una fnale europea o di un torneo giovanile, per noi la missione è sempre la stessa: offrire un servizio di trasporto che faccia la differenza.
In fondo, come nello sport, anche nel nostro lavoro contano preparazione, costanza e spirito di squadra. E noi, su queste strade, vogliamo continuare a correre. ■
In uesta pagina, alcuni mezzi che compongono la otta di Boggetto. Sotto, uno dei momenti più emozionanti: il trasporto della squadra del Manchester City in occasione della sfda di Champions eague contro la uventus.
Sistema di trasmissione TraXon –Silenzioso. Sicuro. Intelligente.
Comfort e risparmio sui consumi, minor peso e più potenza, maggiore durata e minor manutenzione: con il sistema di trasmissione automatico TraXon, ZF detta un nuovo standard in fatto di efficienza. Il livello di rumorosità è di un terzo inferiore al suo precedente. Il freno del cambio ZF Intarder, non soggetto a usura, aumenta la sicurezza ed è pertanto integrato come dotazione di serie. Funzioni intelligenti come la strategia di guida predittiva PreVision GPS, manovra, partenza in salita o la modalità start-stop supportano il conducente nel suo lavoro quotidiano, assicurando un elevato comfort di viaggio. Sistema di trasmissione TraXon ZF. Silenzioso. Sicuro. Intelligente. zf.com/bus
[a
cura di Paola Galantino ]
NON CI SONO PIÙ LE MEZZE STAGIONI PROTOCOLLO EMERGENZA CALDO: È PROPRIO NECESSARIO?
Il 2 luglio scorso, presso il Ministero del Lavoro, è stato sottoscritto un protocollo condiviso sul rischio calore dalle principali organizzazioni datoriali e dai rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, UGL.
Si tratta, bisogna dirlo, di un documento non direttamente applicabile, ma dal forte valore politico e istituzionale, che mira a promuovere un approccio integrato alla prevenzione, protezione e organizzazione del lavoro in presenza di temperature elevate. Nel frattempo, già nelle settimane precedenti, la quasi totalità delle Regioni italiane ha adottato specifche ordinanze d’urgenza per fronteggiare il rischio calore nei settori maggiormente esposti come l’edilizia, l’agricoltura e il orovivaismo, n.d.r. - imponendo la sospensione delle attività nelle fasce orarie ritenute critiche. La gestione dell’emergenza caldo non pu prescindere da una corretta valutazione e programmazione preventiva in sede di Documento di Valutazione dei Rischi. C’ da dire infatti che, a differenza delle ordinanze regionali, il protocollo istituzionale si confgura come sempre come una misura di buona prassi per l’organizzazione delle attività lavorative in ambito aziendale. In tal senso, infatti, il documento richiama espressamente l’obbligo, sancito dall’articolo del lgs , di valutare i rischi lavorativi, incluso il rischio microclimatico, ai sensi degli articoli e seguenti del medesimo Testo unico sulla sicurezza. Sorge quindi
Il nuovo protocollo rischia di sovrapporsi agli obblighi già previsti dal Dlgs 81/2008.
l luglio stato frmato un protocollo sul rischio calore mentre le Regioni hanno adottato ordinanze urgenti. Tuttavia serve un approccio coordinato per evitare sovrapposizioni con le norme già esistenti
lecito il dubbio circa l’effettiva utilità delle ordinanze regionali, laddove la normativa vigente già impone alle imprese obblighi puntuali in materia di valutazione e gestione del rischio da microclima. Mentre scriviamo, le uniche regioni che non hanno ancora pubblicato ordinanze per contrastare i rischi derivanti dalle ondate di calore nei luoghi di lavoro sono Marche, Trentino Alto-Adige e Valle d’Aosta Si tratta di interventi che sollevano qualche perplessità sotto vari profli giacch , in primis, salta agli occhi una sovrapposizione tra misure tecniche, organizzative e procedurali per proteggere i lavoratori dal caldo estremo inclusa la sospensione dell’attività nelle fasce più critiche – che sono già insite negli obblighi del datore di lavoro, ancor prima che un’ordinanza regionale lo richiami in maniera perentoria. Senza tener conto della scarsa tempestività che pu avere un’ordinanza tra tempi di pubblicazione e decorrenza e la “messa a terra” di queste indicazioni da parte dei diversi contesti aziendali dove certamente questi processi, quando ponderati, richiedono tempo e confronto. Non è certamente in discussione qui
l’importanza di ualsivoglia misura fnalizzata a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, in ogni contesto lavorativo, ma non ci si pu nemmeno esimere dal segnalare che non si pu sacrifcare sull’altare dell’emergenza ci che, nella prassi, richiede metodo, coordinamento e proporzionalità proprio per non vanifcare gli obiettivi che uelle stesse leggi si prefggono i buono c’ anche che il protocollo quadro recentemente sottoscritto valorizza certamente le iniziative anche contrattuali già assunte in sede nazionale di categoria, territorio o azienda e ci in considerazione del fatto che, quella della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, non è materia da “trattare” con provvedimenti spot a seconda dell’emergenza che si presenti l lgs già contempla tutti gli strumenti utili, purch applicati con serietà, continuità e senso di responsabilità. Forse resta sul tavolo il vero tema, quello del cambiamento climatico che sta seriamente compromettendo la futura sostenibilità ambientale ed economica a livello globale comportando, allo stesso tempo, criticità in ogni settore economico e in ogni contesto quotidiano per la collettività. ■
ASSET MANAGER
Prevedere
per risparmiare:
come Asset Manager
riduce i costi di manutenzione
La manutenzione dei mezzi di trasporto rappresenta una delle principali voci di spesa per le aziende del settore. Ogni fermo imprevisto comporta costi elevati, ritardi operativi e un impatto negativo sulla qualità del servizio. Ecco perché la manutenzione predittiva sta diventando un elemento strategico per ottimizzare la gestione delle flotte. Grazie all’uso intelligente dei dati, Pluservice ha sviluppato Asset Manager, una soluzione innovativa che consente di prevenire i guasti, ridurre i costi e migliorare l’e cienza operativa.
L’INNOVAZIONE DELLA MANUTENZIONE PREDITTIVA
A di erenza della manutenzione preventiva, che si basa su scadenze programmate, la manutenzione predittiva utilizza sensori e algoritmi per monitorare in tempo reale lo stato di salute dei veicoli. Grazie a questa tecnologia, è possibile rilevare anomalie prima che si trasformino in guasti, permettendo interventi mirati e tempestivi. Questo approccio riduce il numero di riparazioni straordinarie, evita costosi fermi macchina e ottimizza l’uso delle risorse.
INFORMAZIONI TEMPO REALE PER DECISIONI INTELLIGENTI
Asset Manager raccoglie e analizza continuamente i dati provenienti dai mezzi, integrando informazioni dai sensori installati a bordo e dai report delle ocine. Tra i parametri monitorati troviamo la qualità dell’olio motore, la temperatura dei componenti critici e le condizioni dei freni e degli pneumatici. Grazie a strumenti di intelligenza artificiale, la piattaforma è in grado di prevedere il ciclo di vita di un componente e suggerire l’intervento ottimale, evitando sostituzioni premature o, al contrario, guasti improvvisi.
Scopri di più!
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I VANTAGGI PER LE AZIENDE DI TRASPORTO
L’adozione della manutenzione predittiva porta benefici immediati e misurabili, come:
• Riduzione dei costi operativi, eliminando interventi superflui e minimizzando i tempi di fermo;
• Maggiore a dabilità e sicurezza della flotta, grazie a un monitoraggio costante delle condizioni dei veicoli;
• Ottimizzazione delle risorse, con una migliore programmazione della manutenzione e una riduzione degli sprechi;
• Minore impatto ambientale, grazie a una gestione e ciente dei materiali di consumo e a un utilizzo più responsabile dei mezzi.
DATI E ANALISI PER UNA GESTIONE STRATEGICA
Uno degli aspetti più innovativi di Asset Manager è la capacità di fornire report dettagliati, consentendo ai responsabili delle flotte di prendere decisioni basate su dati concreti. La piattaforma o re dashboard intuitive che visualizzano lo stato dei veicoli, le segnalazioni di anomalia e le previsioni di intervento, trasformando la manutenzione da un costo imprevisto a un investimento pianificato
UN CAMBIAMENTO NECESSARIO PER IL FUTURO DEL TRASPORTO PUBBLICO
Nel settore della mobilità, l’e cienza e la sostenibilità sono sempre più centrali. Implementare un sistema di manutenzione predittiva significa ridurre sprechi, aumentare la sicurezza e garantire continuità del servizio. Con Asset Manager, Pluservice o re alle aziende di trasporto una soluzione concreta per a rontare le sfide del futuro, massimizzando le prestazioni delle flotte e ottimizzando ogni aspetto della gestione manutentiva. Prevedere i guasti non è più un’opzione, ma una necessità
[a cura di Francesco Romagnoli ]
BATTERIE ELETTRICHE:
852 MILIONI DALL’UE PER RAFFORZARE
L’AUTONOMIA INDUSTRIALE E CLIMATICA EUROPEA
La UE investe 852 milioni in 6 progetti per la produzione di batterie: più autonomia industriale, meno dipendenze dall’estero.
L’investimento fa parte di un piano da 3 miliardi di euro
Elemento fondamentale di un veicolo elettrico a batteria è, evidentemente, la batteria stessa. Ed è per questo motivo che l’Unione Europea sta da tempo portando avanti un percorso fnalizzato al raggiungimento in questo campo di una maggiore indipendenza da Paesi terzi, sia riguardo alla tecnologia che agli aspetti industriali. È di recente l’annuncio, da parte dell’UE, che sei progetti pionieristici di produzione di celle per veicoli elettrici riceveranno un totale di 852 milioni di euro di sovvenzioni dal Fondo per l’innovazione, utilizzando i proventi del sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (EU Ets). I progetti sostengono l’innovazione nella produzione di celle per batterie per veicoli elettrici e la diffusione di tecniche, processi e tecnologie di produzione innovativi e sostenibili. I progetti selezionati rappresentano investimenti strategici per sostenere la transizione dell’Europa verso una base industriale più pulita, competitiva e resiliente, e ridurre al contempo
la dipendenza dalle importazioni e promuovere lo sviluppo di tecnologie pulite e la leadership industriale. In merito alle tempistiche, si prevede che tutti i progetti inizino a funzionare prima del 2030. Riceveranno un sostegno che copre sia le spese in conto capitale che le spese operative e tale sostegno sarà erogato al raggiungimento delle tappe fondamentali del progetto. Una parte dell’erogazione può avvenire prima dell’entrata in funzione per sostenere la fase di investimento del progetto stesso. iguardo ai benefci ambientali, nei primi dieci anni di attività si prevede che i progetti contribuiranno a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di circa 91 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Una volta completati, questi progetti avranno una capacità produttiva combinata di circa 56 gigawattora (GWh) di celle di batterie per veicoli elettrici all’anno. L’invito a presentare proposte relative al Fondo per l’innovazione 24 Battery ha attirato 14 proposte provenienti da 8 Paesi, di cui 13 soddisfacevano
i criteri di ammissibilità dell’invito. I sei progetti premiati sono stati selezionati mediante una valutazione da parte di esperti indipendenti sulla base di sette criteri di aggiudicazione: il grado di innovazione dei progetti; il loro potenziale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, compresa l’impronta di carbonio del processo di fabbricazione stesso; maturità operativa, finanziaria e tecnica; replicabilità; contributi alla sicurezza dell’approvvigionamento e all’efficienza in termini di costi dell’UE.
citati fnanziamenti fanno parte di un’iniziativa più ampia volta a rafforzare la catena del valore delle batterie in uropa con un sostegno fnanziario fno a miliardi di euro ssa mira ad affrontare i principali ostacoli economici e tecnici che il settore si trova a fronteggiare, in particolare alla luce della concorrenza globale e delle vulnerabilità della catena di approvvigionamento, che stanno mettendo a serio rischio la competitività dell’industria europea. ■
Here begins your minibus journey
MOBI CITY
[a cura di Roberta Proietti]
TUNISIA
È entrato in vigore il 21 luglio scorso l’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Tunisina sul reciproco riconoscimento delle patenti di guida ai fni della conversione, frmato il gennaio 2025, che abroga e sostituisce il
MAROCCO
L’11 e 12 giugno scorso si è tenuta a Rabat, presso il Ministero dei Trasporti marocchino, la riunione della Commissione Mista Italia–Marocco dedicata al trasporto internazionale di passeggeri e merci. Tra i temi principali, l’esame delle linee regolari esistenti tra i due Paesi: attualmente sono operative 9 linee passeggeri, esercite in regime di partenariato da imprese italiane e marocchine con autorizzazioni ministeriali bilaterali. Le delegazioni hanno poi discusso una serie di richieste di nuove autorizzazioni:
■ nuove linee tra cui Agadir Siena, Marrakech–Padova, Marrakech–Roma) sono in attesa di indi -
La Commissione Europea ha proposto di estendere fino al 30 giugno 2031 l’esenzione dai pedaggi stradali per i veicoli pesanti a zero emissioni camion e autobus , attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2025. La misura, annunciata nel Piano d’azione industriale per il settore automotive , mira a favorire l’adozione sul mercato di mezzi a basse emissioni e a supportare gli obiettivi UE di riduzione della CO2 del 43% entro
IN VIGORE DAL 20 LUGLIO L’ACCORDO BILATERALE SUL
RECIPROCO RICONOSCIMENTO PATENTI.
precedente. Il Ministero dei Trasporti, con circolare ha precisato che solo dal 21 luglio potranno essere accettate richieste di conversione di patenti di guida tunisine aventi scadenza al 20 luglio 2025. Il titolare di patente di guida tunisina può chiederne la
conversione: 1) solo se ha acquisito la residenza anagrafca in talia solo se la patente stessa è in corso di validità. La stessa circolare ministeriale contiene l’elenco aggiornato degli Stati che rilasciano patenti di guida convertibili in Italia.
LE LINEE DI TRASPORTO INTERNAZIONALE AL VAGLIO DELLA
COMMISSIONE MISTA
viduare nuovi partner italiani da parte degli operatori marocchini
■ Per 4 proposte di linea è stato espresso parere favorevole, subordinato al completamento della documentazione
■ Per linee Me iat Padova e eni Mellal attipaglia , non risultando domande uffciali in talia, si chiesto agli operatori di integrare i dossier
■ Altre 2 richieste sono state rinviate, invitando gli operatori marocchini a individuare nuovi partner italiani
■ Per una linea è in corso la modifca del partner marocchino, con decisione rinviata alla scadenza dell’autorizzazione in vigore
■ nfne, per la linea Me iat ovigo, il Ministero italiano ha espresso parere negativo a causa delle gravi violazioni contestate all’impresa italiana, che è attualmente oggetto di verifche da parte dell’ispettorato del lavoro.
A conclusione dell’incontro, la delegazione italiana ha ottenuto la conferma del regime di reciprocità fiscale previsto dall’articolo 13 dell’accordo bilaterale, con il riconoscimento da parte delle autorità marocchine dell’esenzione fiscale per i servizi di trasporto operati da imprese italiane sul territorio marocchino.
PROROGATA L’ESENZIONE PER I VEICOLI A ZERO EMISSIONI
il 2030. L’IRU ha accolto con favore la proroga, definendola “un segnale importante per chi investe nella transizione verde”. Tuttavia, l’associazione evidenzia la necessità di riforme più ampie del quadro Eurovignette, sottolineando tre punti critici: Inclusione dei carburanti alternativi e fuel, biofuel ecc tra i beneficiari di riduzioni dei pedaggi Destinazione vincolata dei ricavi CO2 per sostenere la decarbonizzazione del settore vitare la doppia imposizione fiscale sui costi ambientali, che rischia di penalizzare gli operatori. Secondo IRU, è essenziale adottare un approccio più inclusivo ed equilibrato, che riconosca anche il contributo immediato dei carburanti a basso impatto nella riduzione delle emissioni. La proposta passerà ora al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio.
LA GRANDE CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE ANAV
Uno spazio unico ed esclusivo a disposizione di tutte le aziende associate
Il Blog “Vaicolbus” è uno degli strumenti della grande campagna di comunicazione ANAV. È uno spazio unico ed esclusivo a disposizione di tutte le aziende associate che lavorano con grande passione e grandi acrifci u territorio na iona e e non solo. Se sei associato ANAV e vuoi raccontarci le attività della tua azienda, scrivici! Saremo lieti di pubblicare un articolo sul Blog vaicolbus.it. L’indirizzo a cui inviare i materiali è: cafaro@anav.it o proietti@anav.it
TAFERNER: UNA STORIA DI MOBILITÀ E TURISMO RADICATA
NEL TERRITORIO E PROIETTATA AL FUTURO
Nel cuore della Valle di Anterselva, una delle località più remote e suggestive dell’Alto Adige, prende forma oltre settant’anni fa una storia di mobilità che oggi è diventata un punto di riferimento per il trasporto turistico e i viaggi organizzati. È qui che ha origine l’attività di Taferner, un’azienda che ha saputo crescere, evolversi e trasformarsi, mantenendo intatto il legame con il proprio territorio.
Era il 1950 quando, per la prima volta, un servizio regolare di autobus iniziò a collegare Anterselva a Brunico, con due corse giornaliere effettuate da un omnibus Alfa Romeo da 29 posti. Nel 1960, la famiglia Taferner rileva la linea e dà uffcialmente avvio a un’attività destinata a durare e a innovarsi continuamente. Nel 1964 apre a Brunico la prima agenzia viaggi, segnando l’ingresso dell’azienda anche nel settore dell’intermediazione turistica. Seguiranno negli anni le sedi di Bolzano e
Dobbiaco, mentre l’ampliamento della otta rende necessaria la costruzione di due depositi per la manutenzione dei pullman, prima a Brunico e poi a Rasun.
Oggi Taferner è un gruppo articolato che combina:
S.A.V. SOCIETÀ AUTOSERVIZI VISINONI S.R.L. AL SERVIZIO DELLA MOBILITÀ DAL 1921
Con sede a Costa Volpino (BG), la S.A.V. Visinoni opera da oltre un secolo nel settore del trasporto persone. Nata nel 1921 con una linea
tra Schilpario e Lovere, l’azienda ha progressivamente esteso la propria rete di collegamenti su tutta la Valle Camonica e l’area del Lago d’Iseo,
■ Servizi di noleggio pullman moderni e affdabili, condotti da un team di autisti esperti;
■ Un’agenzia viaggi con un ampio catalogo di proposte per viaggi organizzati, escursioni, viaggi scolastici, incentive aziendali e vacanze in Italia e all’estero.
diventando un punto di riferimento per la mobilità locale.
Dal 1° gennaio 2005, a seguito della riforma del Trasporto Pubblico Lo -
cale in Lombardia, S.A.V. partecipa alla gestione dei servizi nella Provincia di Bergamo tramite la società
consortile Bergamo Trasporti. In Provincia di Brescia, continua a gestire 4 linee extraurbane in regime di concessione lungo tutta la Valle Camonica.
L’azienda è attiva anche nel settore del noleggio autobus da turismo, garantendo elevati standard di qualità, sicurezza e comfort. Il parco mezzi è dotato di tutte le principali dotazioni per viaggi a corto e lungo raggio, sia in Italia che all’estero. Negli ultimi anni, il servizio di noleggio è stato ulteriormente potenziato grazie alla partecipazione nella società Teambus Bergamo scarl, specializzata nel trasporto turistico.
GHERRA AUTOLINEE: MOBILITÀ LOCALE E LUNGA PERCORRENZA CON QUALITÀ E AFFIDABILITÀ
Gherra Autolinee è attiva nel settore del trasporto pubblico locale e nel noleggio autobus con conducente, con sede operativa ad Alpignano (TO). L’azienda garantisce un’esperienza di viaggio organizzata, sicura e essibile, grazie a un costante impegno nella qualità del servizio.
Attraverso il consorzio Extra.to, Gherra è assegnataria da parte dell’Agenzia della Mobilità Piemontese di diverse linee extraurbane nella Città Metropolitana di Torino, tra cui: Linea 148: Molino – Valdellatorre – Caselette – Alpignano – Rivoli, Linea 146: Fiano – La Cassa – Givoletto – San Gillio –
Pianezza – Collegno Fermi, Navetta urbana circolare del Comune di Pianezza, Linea 208: Bruzolo – San Didero – Borgone – Bussoleno, Linea 209: San Giorio – Giaveno
A queste si aggiungono i servizi scuolabus per i plessi scolastici dei Comuni limitrof e il trasporto disabili per il Comune di orino, affdato dal consorzio AA Gherra Autolinee fa parte del Bellando Tours Group, partner ufficiale FlixBus, per cui gestisce linee nazionali e internazionali a lunga percorrenza, garantendo comfort, puntualità e un’assistenza completa da parte del personale dedicato.
AUTOLINEE MORETTI: DA MELFI UN SERVIZIO DI TRASPORTO CHE GUARDA LONTANO
Con oltre 40 anni di esperienza nel settore del trasporto passeggeri, Autolinee Moretti è una realtà di riferimento per il Vulture-Melfese e non solo. Con sede a Melf, in provincia di Potenza, l’azienda ha saputo coniugare la solidità del servizio locale con una crescente proiezione verso il trasporto nazionale. La rete di Autolinee Moretti copre numerosi servizi urbani in centri come Melf, avello, ionero in Vulture, arile e Atella, garantendo collegamenti quotidiani e puntuali. A questi si aggiungono diverse linee extraurbane e a lunga percorrenza, che collegano la Basilicata
con destinazioni come Napoli, Potenza, Matera, Roma, Siena e Torino. ’offerta completata da un effciente servizio di noleggio autobus Gran Turismo, che mette a disposizione mezzi da 18 a 80 posti, dotati di ogni comfort per viaggi turistici e aziendali in Italia e all’estero.
BUS magazine
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