Punto e Virgola

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BISOGNO DI POLITICA

Area Laica Socialista è un gruppo politico strutturato intorno e a sostegno dell’omonimo gruppo consigliare di opposizione nell’attuale amministrazione comunale. L’identità del gruppo è facilmente desumibile dal nome: si tratta di AREA e non di partito perché tra gli iscritti vi sono diverse sensibilità della sinistra italiana che non fanno riferimento ad un unico partito esistente. Si sta sperimentando così un’auspicabile unione della sinistra tutta, sia a livello locale che nazionale, dimostrando come le piccole diversità di pensiero siano una ricchezza più che un motivo di divisione. La parola SOCIALISTA indica la chiara collocazione a sinistra del gruppo. Il socialismo, secondo noi, con i suoi valori fondanti di solidarietà, attenzione per gli ultimi e di lotta per i diritti civili e sociali di tutti, è la forma più alta di governo democratico dei popoli. La storia poi ha dimostrato come l’approccio metodologico per arrivare ad una democrazia socialista compiuta, teorizzato anche da Gandhi, non sia quello dogmatico e rivoluzionario ma quello riformista e graduale, nel rispetto dei tempi di maturazione consapevole del popolo attraverso l’istruzione. L’aggettivo LAICA fa riferimento alla laicità come disponibilità mentale di apertura ad ogni religione e quindi alla libertà e indipendenza da posizioni dogmatiche e specifiche di una confessione. Non contrapposizione alla religione, quindi, ma, come sostenuto dal grande filosofo e teologo V. Mancuso, laicità come metodo che consente di mediare tra sfera interiore o privata (spiritualità + etica) e sfera esteriore o pubblica (diritto + politica).

Area Laica Socialista, analizzando fatti e scelte di politica locale, anche in riferimento al quadro regionale, nazionale e mondiale, caratterizzato da guerre, pandemie, crisi climatica ed energetica, fenomeni migratori spesso drammatici, assenza e/o precarizzazione del lavoro, aumento della povertà con ampliamento del divario fra i pochi sempre più ricchi e i molti sempre più poveri e, soprattutto a livello nazionale, da grave riduzione delle libertà personali, dei diritti civili e sociali quali istruzione e sanità, diversificati per regioni (autonomia differenziata), avverte, oggi più che mai, un impellente bisogno di politica. Decide quindi di dotarsi di un ulteriore strumento comunicativo, il giornalino, per informare e stimolare la partecipazione consapevole alla vita della comunità locale e, soprattutto, per favorire il dialogo e il confronto intorno ad una visione di futuro più ampia e globale di un mondo retto da una complessa rete di interconnessioni.

interne...

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Pubblichiamo una serie di questioni sottoposte all’attenzione del Sindaco e della sua maggioranza.

Sono quelle più recenti, le ultime. In realtà dal 2019 ad oggi il lavoro di pungolo, di stimolo, di esortazione e di denuncia da parte di ALS non è mai mancato. Il confronto, però, non è mai decollato perché il Sindaco si è sempre e solo sottratto. Una nota canzone di Antonello Venditti diceva “ma le domande non hanno mai avuto una risposta chiara”, nel nostro caso, invece, più radicalmente LE DOMANDE NON HANNO MAI AVUTO UNA RISPOSTA. Se ci fate caso sono state evitate anche le classiche assemblea di rendiconto dell’attività annuale. E non è stato affatto a causa del Covid19. Non si trovino scuse: le occasioni di vetrina fine a se stessa non solo non sono mai mancate ma sono state metodicamente organizzate: peccato che siano iniziate e finite con un ed in un platonico selfie (le panchine rosse, rosa e di qualsivoglia colore non sono mancate, le azioni politiche conseguenti purtroppo si). Tornando ai temi affrontati da ALS e pubblicati all’interno, l’invito è: leggetele, ponetevi delle domande e datevi delle Risposte. Inutile attendere quelle del Sindaco…

p. 6 Gruppo Consiliare ALS

Periodico politico di Area Laico Socialista - Anno I - Numero 0 - Aprile 2023 - Distribuzione Gratuita
Nelle pagine
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi
p. 7 Antonio Musarò
Il ruolo sociale, civico e politico della Scienza
p. 8 Mario Accoto
Simboli non simboli
Credo nel punto e virgola ed in tutto ciò che non abbia la superbia di sentirsi definitivo

ASSOCIAZIONI PREMESSA

Negli ultimi tempi sono stati concessi Patrocini ad associazioni locali e non per sostenerne le iniziative. Tra tutti il patrocinio per il Carnevale Andranese.

Nel corpo delle relative delibere si rinvia l’erogazione (eventuale) di un contributo economico a quelle che saranno le scelte da compiersi in sede di bilancio di previsione 23-25

OSSERVANO

Non si comprendono le ragioni per le quali la Giunta anziché deliberare il contributo rinviando l’effettiva erogazione all’approvazione del Bilancio, sceglie di rinviare la decisione a quelle che saranno le scelte di Bilancio.

Non è dato sapere se le legittime richieste di queste Associazioni visto il notevole successo di Gente che ne è derivato hanno trovato copertura nel Bilancio ed in che misura e con quale criterio di quantificazione rispetto ad altri eventi che portano sul territorio comunale medesima o anche inferiore partecipazione. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Senza girarci intorno: sembra una presa per i fondelli bella e buona. Può succedere che non si fa in tempo neppure a chieder un contributo al Comune e già venga erogato. A volte pubblicando nello stesso giorno delibera che assegna, determina che eroga e mandato di liquidazione. Non accade sempre ma quando accade è motivo di soddisfazione. Quello che non è MAI successo è dire all’Associazione di turno (in questo caso ARIANTICA): valuterò se concederti il contributo che mi hai chiesto per

il Carnevale Andranese “a dopo l’approvazione del Bilancio di Previsione 2023/2025”. Il Bilancio infatti (pare) lo faccia la Giunta e quindi tocca agli stessi assessori decidere se dare il contributo richiesto, stabilirne l’ammontare (il Carnevale è stato un successo: ha portato tanta gente in strada) e prevedere lo stanziamento in Bilancio. Incuriositi da questo inedito modo di procedere, abbiamo chiesto se in Bilancio c’è nulla per Ariantica. Nessuna risposta.

PREMESSA

CENTRI PER GIOVANI E PER ANZIANI PREMESSA

Il Comune ha realizzato in ambito socio assistenziale, in forza di finanziamenti progettati chiesti ed ottenuti nel corso della passata consiliatura, un Centro diurno per minori e uno per Anziani.

Per entrambi è stata espletata gara di affidamento della gestione con esito legato in via prevalente ai punteggi maturati in ragione del canone annuo di locazione offerto.

Nessuno dei due Centri ha visto partire i servizi in favore dell’utenza ad oltre sessanta giorni dall’avvenuta aggiudicazione. Il Centro diurno è stato inaugurato di recente ma non ha ancora aperto battenti.

OSSERVANO

I bandi di gara imponevano agli organismi aggiudicatari di iniziare le attività entro sessanta giorni.

Le attività non sono partite e non si capisce se i gestori stiano o meno corrispondendo il canone offerto.

Non emerge se tali nuove entrate trovino riscontro nel Bilancio di esercizio 23-25.

Nell’ipotesi che ancora i canoni dovuti non siano stati corrisposti è legittimo interrogarsi sui motivi di tale inadempimento e se competano all’ Ente iniziative che sanzionino adeguatamente queste gravi inadempienze ( risoluzione del contratto, risarcimento danni, scorrimento graduatoria ?)

Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

In questi quattro anni si sarebbero potuti attivare in Andrano nuovi servizi socio assistenziali aprendo i Centri diurni per Minori (Lascito Carozzo) e per Anziani (Casa Comunale) conquistati dal precedente Amministrazione. Nuovi servizi, nuove opportunità di lavoro. Invece, di fatto, siamo ancora fermi. Peraltro, si sono fatte le gare per aggiudicarne la gestione e, da Bando, si prevedeva che le attività a favore della popolazione dovessero iniziare nei successivi 60 giorni.

CHIOSCHI

Alcune attività turistico commerciali della Marina di Andrano sono state oggetto di ordinanze del locale UTC di smontaggio delle relative strutture.

Le stesse attività sono da tempo osservate dall’Amministrazione comunale in funzione del notorio dibattito relativo al rinnovo delle concessioni piuttosto che all’indizione di gara per la loro assegnazione.

OSSERVANO

Né dal DUP né dalla Relazione accompagnatoria del Bilancio di previsione 23-25 è dato desumere l’orientamento dell’Amministrazione sul tema e i riverberi presunti sul Bilancio. Positive ricadute in ipotesi di nuove che presumibilmente dovrebbero determinare maggiori entrate (da quando e in che misura presumibile?). Negative in riferimento alle pendenti ordinanze di sgombero salvo non si voglia addirittura far pagare i canoni in pendenza di procedimenti che, se non revocati, sono incompatibili con la riapertura di detti esercizi. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Il Comune ha emanato delle ordinanze che impongono ad alcune attività commerciali di rimuovere (smontare) le proprie strutture per rimontarle ad inizio stagione. Le relative ordinanze (non tutte) sono state impugnate davanti al TAR con giudizi ancora pendenti. La stagione intanto è ormai alle porte. SE IL TAR NON SI PRONUNCIA E /O NON ACCOGLIE I RICORSI

L’AMMINISTRAZIONE (così solerte ad assecondare la Soprintendenza) CHE INTENDE FARE?

Altro tema da tempo sul tavolo: le attuali concessioni il Sindaco Musarò e la sua Giunta

Ma sono passati anche questi sessanta giorni e tutto tace. Chi si è aggiudicata la gara deve versare dei canoni di locazione al Comune ed è lecito chiedere se ciò avviene o meno. Non abbiamo avuto risposta, in perfetto stile Musarò, altrimenti la nostra proposta sarebbe stata quella di destinare le relative Entrate agli stessi Centri: cioè a vantaggio dei Minori e degli Anziani per garantire loro servizi migliori, maggiori e più economici.

intendono PROROGARLE ovvero RIMETTERLE SUL MERCATO ed affidarle a seguito di un nuovo bando? Qualsiasi posizione del Sindaco può avere una propria ragion d’essere: prorogare per preservare gli attuali gestori che da anni lavorano in Marina ovvero stimolare nuovi investimenti, nuove idee, nuove identità. Non decidere; pensare di cavalcare entrambe le posizioni per fare clientelismo, attendere gli eventi senza avere la forza di decidere, fa vivere meglio il Sindaco ma ammazza ogni ipotesi di sviluppo della nostra Marina (e non solo).

Attendiamo risposta.

Numero 0 - Aprile 2023 Pag. 2

CIMITERO CASTIGLIONE PREMESSA

Alcuni anni or sono , inizio attuale consiliatura, faceva capolino nelle previsioni di bilancio l’ampliamento del cimitero di Castiglione con previsione di una spesa complessiva di €. 250.000 ( su tre annualità) tutti a carico del bilancio comunale A distanza oramai di quattro anni nulla da segnalare. Nel presente Bilancio l’opera è confermata con un costo di €. 248.000 su due annualità 2024 e 2025 di fondi comunali. Non sono stati mai chiariti gli intendimenti dell’Amministrazione rispetto all’armonizzazione dell’ampliamento programmato con la gestione esternalizzata in essere dei servizi cimiteriali comunali. Non è stato mai chiarito quali i dati in possesso dell’Amministrazione che giustifichino la scelta di ampliamento dei quel Cimitero con la costruzione di altri loculi.

OSSERVANO

Le attuali previsioni differiscono al 2024 – 2025 l’operatività del disegno della Giunta sul Cimitero di Castiglione. Ciò impone una puntuale esplicazione dell’intera strategia ipotizzata dall’Amministrazione. Il costo dell’opera, in contraddizione con quello che è il tema attualissimo di revisione dei prezzi in materia di lavori pubblici, scende anche se solo di €. 2.000: come mai? Quale sarà il costo di concessione dei loculi? La gestione sarà interna? Oppure? In qualsivoglia ipotesi di risposta andrebbe chiarito quali le previsioni di Bilancio esercizio 23-25 messe a disposizione per l’attuazione di questo pesante investimento finanziario a carico delle casse comunali.

Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

CONSULENZE ESTERNE PREMESSA

L’UTC attualmente si avvale (S.E. & O.) di otto unità: 6 a tempo indeterminato con (al momento 2 part- time 50%); 2 a tempo determinato (tre anni).

Inoltre dall’inizio di questa consiliatura l’ente si avvale di 1 funzionario tecnico, ai sensi dell’art. 1 co. 557 della legge 311/2004 (Ing.Toma) con un costo annuo di 18.300 € oltre spese chilometriche di trasferta (circa 1.500 euro annui). che a sua volta ha talvolta nominato altra risorsa come proprio supporto

Il Comune di Andrano ha spesso fatto riferimento ad incarichi esterni di supporto all’utc con ricadute non solo sui quadri economici di opere coperte da finanziamento non a carico del bilancio comunale Sembrerebbe poi che talvolta dette consulenze vadano a stratificarsi a sovrapporsi con quelle che sono le mansioni previste dalla legge che ha assegnato al Comune le n. 2 giovani risorse triennali. Da ultimo, infatti, sovviene l’incarico oneroso ad organismo esterno rispetto ad attività di rendicontazione rientranti nello scopo dell’assegnazione all’Ente della Dott.ssa Sergi. Nel frattempo all’Ing. Rainò sono state assegnate funzioni di “SUPPORTO OPERATIVO” rispetto a lavori già definiti.

Anche in altre aree di servizi comunali appare essere lievitato il ricorso a supporti / consulenze esterne (tra tutte, incarichi per le gare di affidamento gestione centro diurno giovanile e centro anziani).

OSSERVANO

Oggi sono chiari a tutti i motivi per i quali l’Amministrazione precedente ha ampliato il cimitero di Andrano ed esternalizzato i servizi. Siamo fuori da ogni emergenza sepoltura. I costi a carico dei cittadini sono complessivamente di gran lunga inferiori a quelli praticati in tutti gli altri Comuni. Le casse comunali non subiscono perdite occulte ed occultate. I cittadini apprezzano ed anche quelli più cinici e propensi alla ignobile e vile polemica si sono avvantaggiati (nel proprio portafoglio) delle tariffe cimiteriali (loculi novantanovennali). Eppure c’è chi da qualche tempo, appena insediatosi nella Giunta Musarò, ha vincolato fondi comunali (250.000 euro mica poche

decine di euro) per ampliare il Cimitero di Castiglione. Da quel momento (fine 2019) abbiamo chiesto spiegazioni e invitato a rendesi conto dell’enorme quantità di errori che si stavano facendo. Per il vero dal 2019 ad oggi non è successo poi nulla di concreto se non l’approvazione di vari progetti stralcio e straccio e il rinvio di anno in anno del minacciato ampliamento. Siamo a fine mandato, l’ampliamento non si farà (per fortuna) ma quei soldi sono rimasti lì vincolati anziché essere utilizzati per il benessere comune. Abbiamo chiesto ma ….interrogato, non rispose.

L’efficace e razionale gestione del Personale è presupposto essenziale ed indispensabile per ottenere il massimo della produttività, ottimizzandone costi e carichi di lavoro. Pertanto chi dubita della razionalità delle mansioni affidate al Personale ( in particolare rispetto ai settori LLPP ed Urbanistica) non esprime ASSOLUTAMENTE un giudizio sulle competenze del Personale, ma punta il dito ESCLUSIVAMENTE sull’assessore (effettivo e o FF) che dovrebbe occuparsi di creare le migliori condizioni lavorative. L’obiettivo di tali dubbi è comprenderne le ricadute sul Bilancio ovvero l’entità delle risorse che vengono sottratte alle lavorazioni.

Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto. Si richiede un elenco complessivo di tutte le determine di incarico che hanno comportato il ricorso a supporti esterni ed i relativi costi (siano o meno a carico del Bilancio comunale) con l’indicazione dei compensi previsti.

Non sono i numeri quelli che difettano nel Personale del Comune. Nell’area tecnica per esempio vi sono 9 unità, con addirittura – dal 2019 - un incarico ex art.

...sia di notte che di giorno

1 comma 557 L. 311/2004, pratica cui si ricorre quando la pianta organica è vuota. Non è questo il caso. Nonostante ciò, mai come negli ultimi anni, non solo nel settore tecnico, ma anche in quello di segertteria, idem per quello di ragioneria, si sono moltiplicati gli affidamenti di incarichi esterni (assistenti al Rup, consulenti, società etc). Raramente questi incarichi sono caduti in mano di tecnici locali. Il loro costo invece tutto ed esclusivamente a carico di tutti noi. Le somme elargite non paiono insignificanti. Abbiamo chiesto spiegazioni e soprattutto di conoscere l’entità della spesa. Magari ci risponderanno… prima o poi.

Numero 0 - Aprile 2023 Pag. 3

CURUMMUNI PREMESSA

Con determina area edilizia ed urbanistica. N. 11 del 12/01/2023 il responsabile del servizio Arch. B. Martella ha annullato in autotutela il procedimento propedeutico alla realizzazione <<di nuova Arteria Stradale in contrada CURUMMUNI>>.La Giunta Comunale con del. N. 30 del 06/03/23 ha preso atto del progetto definitivo di 130.000 euro per la realizzazione dell’Arteria chiarendo che al momento ci si limita al solo primo tratto della stessa (da SP81 fino alle abitazioni esistenti e prospicienti la strada (che quindi esiste già). Tale limite deriva dall’aumento dei costi previsti nel nuovo prezzario regionale. Questa nuova delibera di fatto annulla quella del 04/03/2021 n.11 che approvava il progetto di fattibilità per la realizzazione della viabilità in questione dalla provinciale 81 sino alla via vecchia Andrano – Marittima per un costo complessivo di 130.000 euro.In buona sostanza con 130.000 euro si realizza poco meno della metà di quanto ipotizzato nel 2021, limitandosi al tratto di strada già esistente (da svariati decenni).

In questo lasso di tempo è rimasto bloccato il cantiere AQP per l’infrastrutturazione (FN e Acquedotto) finanziato dall’AIP su richiesta della precedente Amministrazione. Ciò perchè l’assessorato locale ritiene preliminare regolarizzare con apposito esproprio lo stradone esistente dovendone attestare la “disponibilità”.

OSSERVANO

L’intervento limitato al solo sedime esistente non appare funzionale all’esigenza della Comunità (collegare la Sp 81 alla Via Vecchia Andrano Marittima è esigenza forte e datata) ed il dietro front legato ai costi maggiori scaturiti dalla titubanze dell’Amministrazione è constatazione tristemente amara quanto oggettiva.La ragione frapposta dall’assessorato non ha impedito di realizzare analoghi lavori su viabilità analogamente “non disponibile) in quel di Castiglione (pavimentazione Via Case Sparse); anzi taluni lavori hanno meritoriamente interessato e bonificato aree private (marciapiedi realizzati in uscita per Montesano.Se è intendimento dell’attuale Giunta realizzare per intero l’Arteria Curummuni dovrebbe leggersi in questo bilancio la relativa copertura finanziaria per il tratto finale. Il gruppo di ALS suggerisce di destinare a tale scopo tutte o parte delle somme accantonate per l’ampliamento del Cimitero di Castiglione (un totale di 248.000 euro) , non avendo dubbi in ordine alla priorità di questo intervento e sull’inutilità di quello. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Accampando scuse che non stanno né in cielo né in terra, la Giunta Musarò ha buttato alle ortiche l’occasione di mettere insieme un finanziamento dell’AIP (Autorità Idrica Pugliese) e fondi comunali per dotare la via Curummuni di fogna nera ed Acquedotto e aprirla sino alla Via Vecchia per Marittima. Il Vice Sindaco non si è fatto scrupolo di asfaltare strade in Castiglione nelle stesse condizioni di via curummuni (particella ancora catastalmente intestate ai vecchissimi proprietari) o addirittura di

pavimentare proprietà di privati che ne hanno l’esclusiva disponibilità. Non così ad Andrano con la conseguenza che via Curummuni si farà solo a metà (con gli stessi soldi di prima) ed è forse andato perduto il finanziamento per fognatura nera ed acquedotto. A meno che non si utilizzino i fondi che dormono in bilancio (248.000 euro) per un inutile ampliamento del cimitero. Noi glielo abbiamo fatto presente, suggerito, richiesto. Non ci hanno risposto. Un caro saluto ai concittadini di Via Curummuni.

MENSA PREMESSA

Il Comune di Andrano ha chiesto ed ottenuto un finanziamento per la realizzazione della Mensa a servizio della Scuola di Via del Mare. La Scuola ha chiesto ed ottenuto in via sperimentale il tempo pieno per il prossimo A.S. e per le prime classi della Primaria. Ha perciò richiesto al Sindaco di predisporre quanto necessario per garantire il servizio mensa.E’ stato poi avviato già da quest’anno scolastico e al momento per le sole classi V a cura dell’Associazione AIDO (col patrocinio del Comune) un “doposcuola”tenuto da personale selezionato da AIDO. Ai ragazzi che vi aderiscono viene garantito il consumo di pasti all’interno dell’aula scolastica di lezione. Questa opportunità sembrerebbe destinata ad essere estesa ad altre classi e ripetuta per il prossimo A.S.

OSSERVANO

Con riferimento al “tempo pieno” ufficiale proposto dall’Autorità Scolastica, esso implica l‘individuazione di soluzioni logistiche (posto che difficilmente la Mensa finanziata potrà essere completata entro Settembre p.v.) e di somministrazione del Servizio (estensione ed ampliamento dell’appalto in essere). Entrambi temi possono potenzialmente avere ricadute sul Bilancio (affitto locali mensa, ovvero lavori per messa a norma dei volumi individuandi; aggiornamento costi appalto mensa) e non è dato sapere se di essi si sia tenuto conto nelle previsioni della manovra 23-25. Con riferimento al “doposcuola” offerto da AIDO e sul quale il Sindaco sicuramente ha notizie più certe (sarebbe grave ed inaccettabile il contrario), aldilà degli eventuali riverberi sul Bilancio, sarebbe opportuno verificare che l’Amministrazione non si stia facendo condizionare dal criterio dell’ AUDIENCE (applausometro) e stia invece monitorando con attenzione la situazione per garantire ai ragazzi il rispetto delle norme di igiene e sanità; il rispetto della legge nella somministrazione del “doposcuola”; i servizi complementari necessari (vigilanza negli orari di entrata ed uscita da Scuola, trasporto scolastico etc) Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

La scuola apre al tempo pieno con inizio dal prossimo anno scolastico e solo per le prime classi (ex prima elementare). Il Comune dovrà predisporre il servizio mensa scolastica individuando i locali idonei (I – DO – NEI) e facendosi carico dei relativi costi per renderli tali. In attesa di costruire la Mensa finanziata. Il tempo pieno garantirà ai bambini ulteriori ore scolastiche e non di DOPOSCUOLA. Abbiamo chiesto al Sindaco a che punto siamo e che intenzioni si hanno.

Il Comune patrocina INOLTRE un’iniziativa di un’associazione locale che offre un servizio mensa, delle ore di doposcuola al momento per sei ragazzi (di V elementare ..come si diceva una volta): l’associazione si occupa del servizio mensa, di scegliere chi fa il doposcuola ai Bambini e vorrebbe ripetere, coinvolgendo

più alunni, l’esperienza nei prossimi anni. Però queste materie (il servizio mensa, la scelta di locali IDONEI, la sanità e il rispetto delle leggi in materia, il garantire la vigilanza dei luoghi quando entrano ed escono i bambini etc) sono di competenza del Sindaco e della Giunta. Che non possono farsi condizionare da Audience, Likes, volontà (politica) di trarne consensi in barba al rispetto delle regole, mettendo in secondo piano gli interessi e l’incolumità degli alunni. Già i Bambini della Scuola Materna di Castiglione subiscono scelte contrastanti con la qualità del medesimo servizio offerto ai bimbi di Andrano. Non è il caso di replicare. Queste scelte devono essere fatte nell’interesse dei ragazzi che vanno a scuola e non dei genitori che vanno a votare.

Numero 0 - Aprile 2023 Pag. 4

FABBISOGNO PERSONALE PREMESSA

Con delibera n.23 del 1/3/23 la giunta ha deliberato anche quest’anno il PIANO TRIENNALE FABBISOGNI DI PERSONALE 2023-2025

QUALE SEZIONE 3.3 DEL PIANO INTEGRATO DI ATTIVITÀ

E ORGANIZZAZIONE. Trattasi dell’ennesimo piano triennale in materia e dell’ennesima svolta in merito alle scelte a compiersi nell’organizzazione del Personale. Cioè, ogni anno l’attuale Giunta ha mutato i propri propositi sulle scelte (assunzioni per esempio) inerenti il Personale, la sua Organizzazione e le Attività cui dare priorità. Nel deliberato di quest’edizione si indicano i seguenti dati di analisi ed in particolare: << Cessazioni di personale: Nell’annualità 2023 è previsto il collocamento in quiescenza di n. 1 istruttore in servizio presso l’Area V^ Polizia locale a decorrere dal 01/10/2023, mentre nell’annualità 2024 è previsto il pensionamento di n. 1 operatore in forza all’Area I^ Amministrativa sociale. L’annualità 2026, non coperta dall’orizzonte temporale della presente programmazione, vedrà il pensionamento, in data 01/01/2026, del funzionario Responsabile della Polizia locale.>> I pareri acquisiti ivi compreso quello dell’Organo di revisione sono tarati su detti presupposti.

OSSERVANO

Salvo errori degli Scriventi, nel quadro cessazioni di personale, si omette di considerare quella di altra Unità (Musarò) della Polizia Locale (9/25) e ciò potrebbe / dovrebbe avere ripercussioni sia nella puntuale valutazione dei carichi di lavoro delle strutture organizzative sia sulla misura del rispetto del principio della riduzione di spesa. Ed inficiare, quindi, la corretta soddisfazione delle esigenze dell’Ente avuto riguardo alle effettive risorse a disposizione avendo condizionato la volontà dell’Organo deliberante. Possono esserne derivate previsioni non puntuali sul Bilancio di esercizio 22-25. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Questa può sembrare una tematica da addetti ai lavori. Ma nella sua essenza è di facile comprensione: se ogni anno si programma (per tre anni) il piano per assumere personale al Comune e se ogni anno si prendono decisioni diverse, incoerenti ed anzi contraddittorie, cosa pensate del Programmatore? Come minimo che non è del mestiere oppure che lo lascia fare ad altri. Poi: se nel pianificare

le assunzioni del futuro si omette di considerare l’esatto numero di pensionamenti in arrivo, come faranno ad essere giusti i calcoli e le scelte che si intenderebbero fare? Ora: se anche voi avete notato che la qualità delle prestazioni del Personale del Comune è scaduta, sapete con chi prendervela. Non con i Lavoratori ma con la confusa rotta di navigazione che ha caratterizzato l’operato del Sindaco, assessore al Personale.

ZONA BOTTE PREMESSA

Sono in corso di esecuzione i lavori per “LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E MESSA IN SICUREZZA DEL MURO DI SOSTEGNO LUNGO LA S.P. 358 – VIA CRISTOFORO COLOMBO IN MARINA DI ADRANO - CIG: 90308182C5” RUP Ing. Toma, Assistente al RUP Arch. Giannotta (€. 11.561). Per l’affidamento dei lavori è stato necessario espletare due gare. La prima con stazione appaltante il Comune di Andrano, dopo l’aggiudicazione, veniva annullata in autotutela per porre riparo ad una svista dell’Ufficio. La seconda con stazione appaltante l’Unione dei Comuni veniva aggiudicata comunque alla stessa ditta vincitrice. Entrambe le procedure sono state identificate con il medesimo CIG Quanto sin qui realizzato è difforme dalla previsioni progettuali come rilevasi dalla semplice consultazioni visiva degli atti pubblici a disposizione sulle piattaforme telematiche.

OSSERVANO

L’identificazione a mezzo identico CIG oltre a non essere ammissibile potrebbe condizionare, quanto meno ritardandola, la rendicontazione e la liquidazione dei vari SAL. Le evidenti difformità dell’opera rispetto alle previsioni progettuali, se non conseguenza delle migliorie offerte in gara, dovranno essere regolarizzate con apposita variante. Nell’ipotesi in cui il Ministero erogante non dovesse ritenere i lavori di Variante ammissibili a copertura finanziaria (tematica differente come noto rispetto alla sanabilità dei lavori in questione), i relativi costi in esubero graveranno sulle casse comunali. Non è dato verificare se tale evenienza trovi apposita prudenziale previsione nel Bilancio di esercizio 23-25. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Troppe cose non quadrano e il risultato finale sono ritardi e maggiori costi. E trattasi di risultati negativi POLITICI. Se si fanno due gare per aggiudicare gli stessi lavori epperò l’aggiudicazione resta sempre la stessa, il primo a doversi porre delle domande ed aprire bene gli occhi dovrebbe essere il Sindaco. Il secondo il fido Assessore ai Lavori Pubblici. Se il cantiere rallenta fino a fermarsi e quanto realizzato non è conforme al

DEBITO FUORI BILANCIO PREMESSA

nella seduta del Consiglio Comunale del 23/02/2023 è stata portata all’attenzione del Consiglio Comunale la proposta di delibera n. 8 del 16/2/23. Detta proposta, relativa al riconoscimento di un debito fuori bilancio di circa 19.000 €, ha meritato il parere negativo dell’Organo di Revisione. La proposta è stata dal Sindaco ritirata ed il Consiglio Comunale non ne ha discusso.

Nella medesima proposta si fa riferimento ad una precedente “istanza procedimentale del 12.10.2021 acquisita al protocollo comunale in data 26.10.2021 al n. 8341”, che avanza una pretesa creditoria di oltre centomila euro.

OSSERVANO

Non emerge dagli atti se la nota 26/10/2021 n. 8341 sia mai

progetto, la disattenzione non è la soluzione corretta. E si tratta di colpe della Politica locale nella misura in cui continua ad avvalersi (nonostante un numero di addetti all’area tecnica mai così copiosa) di figure professionali esterne che (per ulteriore colmo della beffa) si avvalgono di ulteriori e costose consulenze esterne, senza curarsi di verificare se ne valga davvero la pena. Superfluo aggiungere: a Noi non ha risposto.

stata riscontrata e quindi se l’attuale contenzioso derivi da un mancato bonario componimento ovvero dal difetto di attività dell’Ente Comunale. Non risulta che tale pretesa creditoria sia stata mai segnalata quale possibile debito fuori bilancio in occasione della redazione dei vari Bilanci di esercizio succedutisi e portata a conoscenza dell’Organo di Revisione e del Consiglio Comunale. Il riconoscimento del debito fuori bilancio nella portata di cui alla proposta n. 8 del 16/2/23 non compare nell’ODG della prossima seduta (22/3/23) consiliare e non pare se ne sia tenuto conto nella redazione della proposta di Bilancio di previsione EF 22-25. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Numero 0 - Aprile 2023 Pag. 5

ECOCENTRO E RIUSO PREMESSA

I lavori di costruzione dell’Ecocentro Comunale (con centro riuso) all’altezza della curva Romana non sono ancora terminati e procedono abbastanza lentamente.Seguirà poi l’iter per affidarne la gestione. Il percorso, a livello ARO/7 per la gestione IN HOUSE del servizio rifiuti, si è forse appesantito e non ne sembra, dunque, imminente il decollo.

I lavori per la costruzione della complementare rotatoria, appaltati dalla Provincia, non sono ancora iniziati.

OSSERVANO

Difficilmente l’ecocentro sarà fruibile entro il mandato consiliare in corso. Sarebbe utile verificare, oltre al costo ambientale sin qui patito, quanto ciò ha inciso sui costi di raccolta e smaltimento rifiuti posto che le percentuali di differenziata (in difetto del potenziamento del servizio) non sono migliorate nella misura auspicata dal 2019 ad oggi. Le carte consiliari, invece, suggeriscono che l’ecocentro andrà in esercizio ben presto tanto che non compare neppure nel programma triennale dei lavori pubblici e dunque da considerare come un cantiere chiuso.Se così fosse restano da chiarire le modalità di gestione e la copertura dei relativi costi in ambito Bilancio esercizio 23 – 25. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Ormai siamo agli sgoccioli del mandato e la scelta di rinunciare all’ecocentro gia finanziato da realizzare in zona PIP Castiglione (idonea senza ulteriori pareri per la struttura) per spostarla sulla curva Romana in territorio di Andrano con la conseguente complementare necessità di costruire una rotatoria (250.000 euro altri) per poterci entrare, ha già avuto delle conseguenze negative: maggiori costi, servizio non partito, percentuale raccolta

differenziata non aumentata anzi diminuita, consumo di territorio ex novo, abbandono della zona PIP a sé stessa. Ammesso che il servizio parta entro il 2024 ora bisognerà stabilire chi gestirà il centro, l’ammontare dei costi e le ricadute sulle tasche di noi tutti. Siamo stati i soli a denunciare questi danni, perdendoci per strada perfino gli ambientalisti locali ormai genuflessi e sottomessi ad altre più utilitaristiche logiche. Non hanno risposto loro… figuriamoci la Giunta.

ERBETTA PREMESSA

Più volte è stata portata all’attenzione del Sindaco una problematica derivata dalla realizzazione di lavori presso il Campo Sportivo di Castiglione ed in particolare quelli di rifacimento del manto erboso sintetico del campo di calcetto. L’erbetta rimossa, perché in pessimo stato, costituiva rifiuto pericoloso e però il relativo costo di smaltimento non era presente nel computo metrico. Approssimativamente le somme necessarie per tale incombente si aggirano intorno ai 25/30 mila euro. Il Sindaco non ha mai chiarito i termini della vicenda

OSSERVANO

Il mancato riscontro alle reiterate richieste di informazioni sulla vicenda non consente di sapere che fine abbia fatto il rifiuto speciale di che trattasi. Ad oggi, chiusi i lavori del Campo Sportivo di Castiglione, il costo di smaltimento dell’erbetta sintetica dovrebbe / potrebbe costituire debito fuori bilancio. Si ignora se il relativo importo sia stato opportunamente previsto nel Bilancio di esercizio 22-25. Si chiedono chiarimenti in merito a quanto sopra esposto.

Su questo tema il livello di omertà del Sindaco ha raggiunto livelli di eccellenza. Sono state molteplici le azioni che si sono poste in essere (in precedenza anche come gruppo consiliare ABC) per evitare di rifilare l’erbetta all’AS Andrano e mettere nei guai i giovani ed inconsapevoli dirigenti della stessa. Poi

per garantire un corretto smaltimento di questo rifiuto pericoloso che, nel frattempo, sembra sparito nel nulla. Ora abbiamo chiesto di sapere dove e chi “custodisce” questo rifiuto tossico e che cosa si intende fare. Il Sindaco ci ha riso in faccia …ma prima o poi risponderà (fidatevi). Gli ambientalisti locali? Non pervenuti.

IL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Abbiamo un Sindaco junior ed un consiglio comunale dei ragazzi.

L’iniziativa (bella nell’ambito di un corso di educazione civica ha riguardato la Scuola di Andrano ed è culminata nella celebrazione presso l’Aula Consiliare “dei grandi” nel Castello di Andrano della seduta di insediamento del consiglio e di nomina della Giunta dei ragazzi.

Ci sono un paio di cose da rivedere: non è possibile cancellare la sconfitta elettorale e chi perde non può essere nominato vicesindaco e portarsi dietro un proprio assessore. A chi perde spetta il compito nobile quanto difficile di stare all’Opposizione (minoranza) per verificare, stimolare, controllare e proporre.

È REGOLA CARDINE DELLA DEMOCRAZIA

RAPPRESENTATIVA e non può e non deve essere violata.

Nell’ingenuo immaginario dei ragazzi è chiaro che deve essere sembrato più bello immaginarsi uno scenario diverso, ma è uno scenario da matita rossa e blu: un errore. Certamente la Scuola interverrà per mettervi riparo modificando lo statuto del consiglio comunale dei ragazzi. Ma anche il Sindaco (che opportunamente non è intervenuto in via preventiva) dirà ai Ragazzi di correggersi. Sindaco e amministratori baby però sono stati encomiabili nell’inquadrare i temi di loro interesse e farne il proprio programma

elettorale prima ed amministrativo poi. Hanno detto di voler promuovere una Biblioteca scolastica perché vogliono imparare, approfondire, aggiornarsi, leggere e capire. Hanno ribadito, poi, di voler promuovere l’attività sportiva perché consapevoli del benessere che ne deriva. Se non vogliono (i Grandi) ridurre a selfie e pergamene il lavoro dei piccoli amministratori, riflettano sul fatto di avere reso inagibili tutte le strutture sportive pubbliche locali e di aver chiuso il Castello alla cultura, segregando (per lunghi 5 anni oramai) la Biblioteca di Comunità. Peccato.

In bocca al lupo, Ragazzi!

Numero 0 - Aprile 2023 Pag. 6
GRUPPO CONSILIARE ALS

Il ruolo sociale, civico e politico della Scienza

Le democrazie compiute si riconoscono quando promuovono una cittadinanza scientifica in cui scienza e democrazia si alimentano a vicenda per costruire una società della conoscenza. Un concetto questo che appare già evidente nella culla della democrazia, Atene, primo modello di forma di governo democratico della storia occidentale (V secolo a.C.) e rappresentata in maniera magistrale nella Scuola di Atene di Raffello Sanzio, un affresco in cui l’artista raccontata l’evoluzione della conoscenza: dalla visione idealistica di Platone (428 a.C.) alla visione funzionalistica di Aristotele (384 a.C.).

Tuttavia, anche le democrazie cosiddette evolute hanno mostrato e continuano a mostrare forti limiti nel garantire la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico. Questo accade quando il potere dell'educazione, della cultura, del progresso scientifico spaventa i governanti e decisori politici e pertanto viene “violentemente” osteggiato. Esempi drammatici sono la storia di Malala Yousafzai, la coraggiosa ragazza Pachistana, premio Nobel per la pace, a cui non solo è stato negato il diritto allo studio, ma è stata anche gravemente ferita nel 2012 dai talebani per la sua attività a favore dell’istruzione delle bambine o la storia di centinaia di bambine e ragazze iraniane avvelenate per chiudere le scuole femminili. Tuttavia, la limitazione alla costruzione di una società della conoscenza viene perpetrata anche senza l’uso delle armi, ma con i più “democratici” decreti legislativi, che tolgono risorse alla cultura, alla scuola, alla ricerca scientifica, veri settori strategici che rendono il sistema paese sempre più pronto alle sfide più impegnative.

C’è stato qualche ministro che sosteneva che con la “cultura non si mangia” e c’è chi pensa ancora oggi che tagliare risorse alla ricerca scientifica, al mondo della scuola, alla cultura e alla sanità pubblica sia efficace per poter fare cassa. Mantenere i conti in ordine e contenere il debito pubblico è senza dubbio fondamentale per un Paese, ma tutto ciò non deve essere di costrizione al suo vero benessere che è la conoscenza, la capacità cioè di produrre ricchezza, intesa non solo come capacità di produrre profitto economico, ma soprattutto profitto culturale, scientifico e sociale: in altre parole democrazia.

Nel documento che accompagnava la prima edizione della manifestazione scientifica “Festa della Scienza” di Andrano si esprimeva in maniera convinta il principio secondo cui “più la conoscenza scientifica si avvicina al popolo e più elimina le disuguaglianze e promuove la libertà”.

Di conseguenza, le democrazie mature si riconoscono solo quando sanno promuovere il pensiero scientifico e utilizzare il suo metodo. Un valore questo già enunciato nell’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, curata dai filosofi Denis Diderot e Jean D’Alembert e pubblicata nel 1751. Quest’opera monumentale e pionieristica era ispirata dal principio che un popolo non può definirsi veramente libero e non può aspirare al progresso se gli è negato il libero accesso alle fonti del sapere scientifico e tecnico. Sono questi gli elementi valoriali fondanti di una società democratica matura, basata quindi sulla valorizzazione della cultura e della ricerca scientifica e codificati negli articoli 9 e 33 della Carta Costituente.

Capita invece, sempre più spesso, che nell’agenda politica dei vari governi, partiti e movimenti politici manchi l’impegno a supportare e favorire tutto ciò che

MUSARÒ

ruota intorno al principio cardine di un paese virtuoso: la società della conoscenza. Serve quindi una nuova rivoluzione culturale, un impegno concreto per non penalizzare il futuro di un intero paese. Vale quello che diceva l’astrofisica Margherita Hack nel commentare la scarsa considerazione che i politici negli ultimi 20 anni hanno avuto verso la cultura e la ricerca scientifica: “La scarsa considerazione che la nostra classe politica e in particolare quella più recente riserva all’istruzione, all’università e alla ricerca è la conseguenza del basso livello culturale della gran maggioranza degli eletti in Parlamento.” Bisogna, quindi, ritornare a favorire il pensiero razionale e il metodo scientifico, quel metodo che dovrebbero adottare anche i nostri politici e decisori per affrontare e risolvere i problemi, senza cadere sempre nella solita retorica elettorale di promesse inattese e di problemi mai affrontati. Facciamo qualche esempio.

1) il 25 settembre 2018 un viceministro della Repubblica Italiana afferma stentoreo da uno dei balconi dei palazzi della politica: "con questa manovra, con questa legge di bilancio abbiamo abolito la povertà". Abolire la povertà! Promessa nobile. Come? Con quali mezzi? Con quali risorse? La povertà è un problema reale per milioni di italiani, ma la politica a parte i proclami massmediatici dovrebbe capire che prima di euforiche ed isteriche esultanze da balcone deve arrivare almeno con un progetto credibile; perché la povertà, nonostante le buone intenzioni, non si sconfigge per decreto. Ci vuole prima una progettualità credibile, organizzare e rendere, non solo (si spera), efficiente ma almeno operativa la macchina dei centri per l’impiego, definire le modalità di erogazione del beneficio, stabilire programmi di formazione professionale nei settori che possono richiedere e offrire un lavoro, promuovere politiche del lavoro riducendo magari il costo del lavoro e poi dopo forse affacciarsi sul balcone per una boccata d’aria. Ma prima serve studiare!

2) Il 20 maggio 2021 il Senato della Repubblica ha licenziato un disegno di legge che legittimava la pratica dell’agricoltura biodinamica, basata su principi esoterici e di procedure magiche, scaraventandoci d’un sol colpo in un nuovo medioevo culturale. Solo dopo una lunga ed estenuante battaglia dentro e fuori i due rami del Parlamento, la Camera ha tolto, almeno in parte, l’equiparazione dell’agricoltura biodinamica a quella biologica.

3) Nonostante l’approvazione, il 14 dicembre 2017, della legge sulle disposizioni anticipate di trattamento e il consenso informato, manca ancora in Italia una legge che preveda la possibilità di aiuto medico alla morte volontaria per le persone che non dipendono da trattamenti di sostegno vitale. Ancora oggi, per ragioni “politiche”, religiose, in Italia non è possibile morire con dignità perché molti partiti, soprattutto di destra, denunciano "derive eutanasiche".

4) La pervicace volontà a promuovere, anche in recenti occasioni, il negazionismo e la post-verità. Basta ricordare l’Olocausto e le leggi razziali negate, il continuo discredito sul valore della Resistenza, i cambiamenti climatici causati da uno spregiudicato sfruttamento delle risorse naturali, l’annientamento delle teorie evoluzionistiche, le teorie del complotto.

5) La pseudoscienza e le teorie del complotto sul

caso Xylella. Il 2014 segna l’inizio di un periodo drammatico per l’economia del Salento, un'epidemia di Xylella fastidiosa ha minacciato la produzione di olio d'oliva. La comunità scientifica si mobilita da subito e sulla base di solide evidenze sperimentali, che riportavano una correlazione tra l'infezione della Xylella fastidiosa, sottospecie pauca, e lo sviluppo della sindrome o complesso del disseccamento rapido dell'ulivo, suggeriscono alla politica quello che avrebbe salvato l’economia di un intero territorio: “sradicare le piante malate per evitare il contagio”. Una soluzione richiesta anche dall’Europa. Tuttavia, alcuni esponenti politici locali supportati dal megafono massmediatico di alcuni giornali, piuttosto che seguire le autorevoli indicazioni della scienza preferiscono abbracciare tesi antiscientifiche e complottiste. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

I paesaggi spettrali del Salento, fatti di scheletri di ulivo, fa veramente male al cuore e ad un'intera economia. E tutto questo per colpa di un microbo ancora più pericoloso della Xylella fastidiosa: l'ignoranza fastidiosa che colpisce un nutrito gruppo di politici, amministratori e giornalisti con evidenti bias cognitivi. Queste storie insegnano anche che la costruzione delle conoscenze presuppone la perdita di potenza di mere opinioni per acquisire solide e complesse competenze (cognitive, culturali, politiche, sociali, etiche). Nel suo essere complesso, l’uomo si colloca, quindi, in un ambiente altrettanto complesso, che ne influenza e ne stravolge la complessità fisiologica e sociale e da esso stesso ne risulta influenzato. Ed è così che l'uomo, l’essere più complesso esistente in natura, trasforma in religione tutto ciò che non capisce, in complotto ciò che non gli garba e in verità i propri limiti cognitivi, piegando la realtà dei fatti e i fatti della storia in farneticanti opinioni personali.

L’ignoranza dei problemi, alimentata e sostenuta da una inadeguatezza di molti decisori politici, da una routinaria cantilena di esternazioni bizzarre da parte di sapienti ignoranti, da anatemi scomposti di curiali con pregiudizi cognitivi, da ipotesi complottiste di chi è abituato a banalizzare la complessità delle cose, porta poi ad uno stravolgimento dell’equilibrio dinamico necessario per mantenere l’isonomia in una società complessa. Un compito, questo, della politica e dei decisori, i quali devono promuovere politiche atte a garantire sia i diritti inviolabili del singolo cittadino che le necessità collettive.

Quante volte i cittadini si saranno chiesti come e con quali criteri la politica, i decisori, il parlamento prende le sue decisioni; le quali inevitabilmente andranno poi ad impattare sulla vita reale degli stessi cittadini. Quanto importanti sono le competenze, il metodo ed il merito, e quindi il metodo scientifico, per arrivare a prendere decisioni che vadano oltre i pregiudizi, le opinioni personali ed i conflitti di interesse?

La politica, se non sa valutare le cose con metodo e nel merito, rischia di confondere e ingannare i cittadini e i consumatori. Serve ovviamente una solida base di conoscenza e di metodo scientifico e questo significa anche la fatica dello studio.

Scriveva Antonio Gramsci: “Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza”.

Numero 0 - Aprile 2023 Pag. 7
ANTONIO Sapienza Università di Roma

SIMBOLI NON SIMBOLI

Èun bel logo quello di Area Laico Socialista (grazie Tommaso!) con tinte e simboli di evidente ed immediato richiamo ad una

tradizione socialista, progressista ma mai dogmatica ed estremista. Quello che non si deduce dalla grafica viene puntualizzato nelle parole laico e socialista che vanno a definire l’Area.

Il pensiero scivola spontaneamente sui simboli elettorali presentati nei vari Comuni per l’imminente appuntamento elettorale amministrativo del prossimo Maggio. Alcuni, occorre riconoscerlo, sono delle vere e proprie opere d’arte. Bellissimi. Li potremmo catalogare anche in ragione di consolidati stili artistici: astratti, impressionisti, paesaggisti etc. Assolutamente piacevoli ed elaborati. Guai a far trasparire una matrice di riferimento!! Anche le parole sono ricercate al fine di non dire nulla. Prevale tuttavia il giochino intorno all’AMO: vogliAmo, sentiAmo, pensiAmo segue nome località. Nella speranza evidentemente che qualcuno abbocchi all’AMO. Si sconsiglia la versione odiAmo segue nome Comune che potrebbe rivelare l’ingenuità del giochino lessicale oltre che la sua banalità: si è mai visto qualcuno che si candida perché ha sulle palle il proprio Comune???

È il trionfo del populismo e del qualunquismo. Ed anche dell’individualismo (le contabilità

MARIO ACCOTO

Capogruppo Area Laico Socialista

post-elettorali si faranno sui numeri di questo o quel candidato di riferimento di questo o quel movimento, cartello, corrente che va così misurarsi per finalità di livello territoriale (regione, parlamento nazionale e/o europeo) superiore.

Gli estremismi di destra e di sinistra alla fine si son toccati e che la cosa dovesse prima o poi accadere era scontato per tutti coloro che non sono terrapiattisti di vocazione. Dal loro convergere è nata l’attuale stagione dedita agli slogan (buoni per tutti) e molto poco disposta al confronto sui contenuti (Es: no alla guerra, si alla Pace; no alla disoccupazione, si

al lavoro etc) Le battaglie ambientaliste sono emblematiche, anche all’interno del nostro territorio. Siamo contro i degassificatori quando siamo all’opposizione, li approviamo quando siamo al governo. Contro l’eolico ma poi anche a favore. Contro TAP ma stavamo scherzando… contro l’immigrazione salvo che non diventi lo strumento economico su cui capitalizzare consensi. Contro il cemento ma non necessariamente devo vederlo. Ed alla fine un bel prospetto in Mater Gratiae fronte mare non è affatto disgustoso, lo si può ben digerire con il giusto tributo di argomenti.

Ed ad Andrano per il voto del 2024 che loghi si prevedono? E chi può dirlo? Probabilmente ne vedremo di Bellissimi.

Numero 0 - Aprile 2023 Pag. 8
Calciatore N°1 Sindaco Calciatore N° 1 BIS Vicesindaco

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