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LA DOMANDA DI NUOVI STALLI DA REALIZZARE

450 stalli in Calabria, da distribuire su almeno due aree lungo la direttrice A2;

580 stalli in Campania, da distribuire nella parte meridionale della regione su almeno due aree lungo la direttrice A2;

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500 stalli nel Lazio in almeno un’area lungo la direttrice A1, in posizione intermedia tra le aree di Colleferro e Marcianise;

300 stalli in Basilicata, in un’area lungo la direttrice Bari-Potenza-Salerno;

300 stalli sulla direttrice A1 tra Lazio, Umbria e Toscana; al 2027: l 450 stalli in Calabria, da distribuire su almeno due aree lungo la direttrice A2; l 580 stalli in Campania, da distribuire nella parte meridionale della regione su almeno due aree lungo la direttrice A2; l 500 stalli nel Lazio in almeno un’area lungo la direttrice A1, in posizione intermedia tra le aree di Colleferro e Marcianise; l 300 stalli in Basilicata, in un’area lungo la direttrice Bari-PotenzaSalerno; l 300 stalli sulla direttrice A1 tra Lazio, Umbria e Toscana; l 200 stalli in Liguria sulla direttrice A10.

200 stalli in Liguria sulla direttrice A10.

Lo studio auspica inoltre altri potenziamenti in aree dove la domanda si presenta comunque elevata e l’offerta ancora carente, in particolare lungo la direttrice Adriatica A14 tra Marche ed EmiliaRomagna.

Come anticipato, il documento di indirizzo strategico ha quindi individuato 8 obiettivi: omogeneizzazione della governance nazionale, miglioramento della qualità delle infrastrutture stradali dedicate al trasporto merci, miglioramento delle condizioni sociali e professionali degli autotrasportatori, aumento dell’attrattività della professione di autotrasportatore, riduzione dell’incidentalità mortale stradale degli autotrasportatori, riduzione degli attacchi e dei furti agli autotrasportatori e ai carichi trasportati, efficientamento della catena logistica, contribuire alla decarbonizzazione del trasporto stradale merci. Obiettivi che potranno essere realizzati mettendo in atto quattro macrostrategie: definire una governance cooperativa ed emanare un bando nazionale per lo sviluppo delle SSTPA finanziato dalle risorse del Comitato Centrale dell’Albo; ridurre il gap tra offerta e domanda di SSTPA in Italia attraverso la realizzazione di nuove aree o l’upgrade di quelle esistenti; sviluppare una piattaforma informatica, già in corso di start-up nell’ambito dei progetti Pass4Core, in grado di fornire all’utente la localizzazione e l’individuazione dell’area più prossima, informazioni in tempo reale sui parcheggi o sistemi di booking e di prepayment degli stalli; sviluppare la rete di ricarica elettrica per i veicoli pesanti ed efficientamento energetico delle SSTPA. Per ciascuna strategia vengono poi esplicitate le azioni corrispondenti, le modalità attuative e i risultati attesi. Ad esempio viene sottolineato che, anche con l’obiettivo di allineare il supporto nazionale ai finanziamenti europei già vigenti, verrà data priorità ai progetti di upgrading di aree di parcheggio già esistenti, localizzate in aree a domanda attualmente non soddisfatta, con punteggi premiali a quei progetti che prevedono interventi di efficientamento energetico e realizzazione di infrastrutture per carburanti alternativi per il trasporto stradale. Il documento prevede anche un processo di monitoraggio e di valutazione in modo da cogliere in tempo l’eventuale scostamento dai target prefissati e l’eventuale rimodulazione dei fabbisogni o delle strategie ma anche la verifica finale del raggiungimento degli obiettivi.

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