Tir - La rivista dell'autotrasporto

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Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma C/RM/30/2017 Albo Nazionale degli Autotrasportatori Mensile - Settembre 2022 - n. 251 #Trasporti #Innovazione #Rete NUOVEALLOALBO:STUDIOAREEDISOSTA CAROCOMECARBURANTE:PRESENTARELADOMANDA FAE-COMMERCE:LALOGISTICALADIFFERENZA

Il tema non è solo il costo del rifornimento per i mezzi, né la forte penalizzazione che stanno subendo le imprese che hanno investito nel GNL - e sulla sostenibilità - trovandosi ora a pagare prezzi esorbitanti per il carburante: l’autotrasporto ha bisogno di interventi strutturali e di sistema per i quali è necessaria, innanzitutto, stabilità politica.

I provvedimenti decisi dal Governo nei mesi scorsi per tamponare l’emergenza sono stati un’importante boccata d’ossigeno per il settore dell’autotrasporto, ma il problema di fondo non è risolto né sarà risolvibile nell’immediato.

L’avvio dell’autunno si accompagna alle incognite legate ai costi energetici.

Lo sviluppo dell’intermodalità, l’agevolazione della circolazione delle merci lungo assi strategici per il nostro export come il Brennero, il rispetto dei tempi di pagamento, il sostegno per il rinnovo del parco veicolare e per le aziende che operano scelte meno inquinanti, sono alcuni dei temi essenziali per consentire al comparto di funzionare al meglio e servire così anche gli altri settori produttivi. Sono questi i temi con cui dovranno confrontarsi le forze politiche in vista della prossima tornata elettorale. Perché sarà da qui che dopo il 25 settembre sarà necessario ripartire, con un occhio attento al mondo dei trasporti.

EDITORIALE

MASSIMO DE DONATO direttore responsabile TIR

Con il prezzo del petrolio che cresce, le scorte di greggio che diminuiscono, il costo del gas alle stelle e quello dell’energia salito ai massimi in tutta Europa, tutte le attività produttive - in primis quelle legate ai trasporti e alla logisticaguardano ai prossimi mesi con forte preoccupazione.

18 SETTEMBRE2022 2 Imprese attive Secondo trimestre 2022 99.507 Imprese sospese Secondo2022trimestre 1.549 Totale 101.056 -4,03% +0,31%+0,24% 2022 Inps 2.945 daannullataRichiestaInps 145 E-commerce La logistica fa la differenza Per i clienti è molto p.28sostenibilitàpackagingconsegne,svilupposervizil’aumentoimportantedeilegatiallodellealealla TIR - Periodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi - ANNO XXI N° 251 - Settembre 2022 Comitato Scientifico: Presidente Enrico Finocchi Direzione-Redazione: Via C.B. Piazza, 8 - 00161 Roma Tel. 06 69308055 Direttore Responsabile: Massimo De Donato dedonato@rivistatir.it Capo Redattore: Lucia Angeloni angeloni@rivistatir.it Redattori: Antonella Vicini vicini@rivistatir.it Ertilia Giordano giordano@rivistatir.it Grafica: Marco Banci Segreteria: Giuditta Lopardo segreteria@rivistatir.it Albo Aree di l’autotrasportostrategichesostaper Il CentraleComitatoha firmato le convenzioni con RAM e Sogesid per realizzare un bandoall’avviopropedeuticodocumentodiunnazionale p.6 Autotrasporto Le trimestrenelimpresesecondo2022 I dell’Albodati p.8regolaritàportaleeattivesulleAutotrasportatoridegliimpreseesospesesuinumerideldella Dati Il Mims presenta il conto Pubblicata la 50esima edizione del NazionaleConto p.182021agliSostenibilieInfrastrutturedelleMobilitàrelativaanni2020e

3 IN NUMEROQUESTO

di Randstad Professionals sono cinque le figure professionali più richieste in questo settore p.32 Editoriale p.1 Albo p.4 Europa p.10 Notizie p.34 Tecnica p.35 Fisco p.40 Normative p.42 Divieti p.47 Numeri p.48 CHIUSO IN REDAZIONE IL 30.8.2022 CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PUBBLICITÀ HP 10 Srl - Tel 02.48.003.799 mirta.barbeschi@hp10.it Editore e Proprietario: Comitato Centrale per l’Albo Nazionale delle Persone Fisiche e Giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terziVia Giuseppe Caraci 36 - 00157 Roma (RM) CF 97113700583 - REALIZZAZIONE e STAMPA AGE Srl Stabilimento Via Vaccareccia, 57 00071 Pomezia (Roma) Registrazione Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

Autotrasporto in crescita nei primi mesi del 2022 Secondo il dell’Osservatorioreportsulle tendenze di mobilità del Mims le merci su strada hanno registrato un incremento del 7% p.14 Il lungo viaggio dei rifiuti Ispra ha presentato il Rapporto Rifiuti Speciali relativo al 2020. In molti casi i rifiuti devono affrontare viaggi piuttosto lunghi: vediamo dove vanno p.24 Digitalizzazione e PLN priorità di RAM Intervista con Ivano Russo, houseuniconominatorecentementeamministratoredellasocietàindelMims p.16

L’autunno che verrà Le elezioni porteranno alla nascita di un nuovo esecutivo che dovrà riprendere in mano i molti dossier già aperti dal Governo p.12Draghi Un piano per rilanciare il cargo ferroviario Per Fermerci occorre intervenire su infrastruttura, trasporto formazioneintermodale,delpersonale, investimenti, semplificazione p.22

Supply chain: ecco le nuove professioni Secondo una recente analisi

4 SETTEMBRE2022 4 ALBO

tutto sarebbe servito fuorché un’instabilità che non determina certamente le migliori condizioni per dare continuità all’azione di Governo, a quella sindacale e, di conseguenza, a dare risposte all’autotrasporto e a tutte le attività economiche. La prima cosa su cui si dovrebbero impegnare tutte le forze politiche, dovrebbe essere quindi quella di garantire stabilità per tutta la durata del mandato della squadra di Governo, di qualsiasi espressione politica essa sia. Ci sono molti adempimenti da portare a compimento nell’interesse delle imprese di autotrasporto, in gran parte già evidenziati nel protocollo d’intesa sottoscritto il 17 marzo 2022 tra il Governo e le associazioni di categoria presenti nel Comitato Centrale per l’Albo degli Autotrasportatori. C’è pertanto necessità di dare continuità all’azione avviata, dare urgente attuazione agli interventi individuati ed avviare il “tavolo delle regole” per affrontare e trovare soluzioni alle tante criticità già denunciate dal settore.

PER LE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO

Per garantire risposte puntuali sulla sicurezza della circolazione dei mezzi, sugli aspetti amministrativi nazionali ed internazionali, sulle qualifiche professionali, sugli incentivi alle imprese, sulla formazione, occorre che la Direzione Generale della Motorizzazione e tutte le sedi periferiche della Motorizzazione, i bracci operativi del Mims, siano oggetto di un congruo potenziamento dell’organico. Il prezzo da pagare per un futuro migliore è ricordarsi che a fianco dei diritti esistono anche i doveri.

Il 25 settembre si tornerà al voto e si individuerà il nuovo Governo con i suoi nuovi Ministri e Insottosegretari.questomomento

STABILITÀ E CONTINUITÀ

Molti gli adempimenti, già evidenziati dal protocollo del 17 marzo, da portare a termine PATRIZIO RICCI Vicepresidente Comitato Centrale Albo

Come quelli di garantire stabilità, continuità e potenziamento alle imprese di autotrasporto italiane, all’economia, al Paese.

E PROFILI SOCIAL PER L’ALBO Ha preso il via la realizzazione delle campagne di comunicazione dell’Albo degli Autotrasportatori. La complessa procedura di gara, indetta nel 2021 dall’Albo, si è conclusa con l’aggiudicazione a Deloitte Consulting s.r.l. e a luglio è iniziata l’esecuzione del contratto, che ha durata triennale. Il servizio si articola in tre linee diverse: il riposizionamento del brand/definizione delle linee guida per la strategia comunicativa; la definizione della strategia social (con successiva apertura e gestione di canali social); l’ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione. Come previsto nei documenti di gara e nel contratto, le prime due linee di servizio sono state attivate fin da subito. In sostanza, l’esecuzione del servizio è previsto che produca questi risultati, con l’intervento dei diversi soggetti chiamati a decidere (Comitato, Commissione comunicazione, Ufficio stampa del Mims):

ROBERTA DE SANTIS

5 SETTEMBRE2022

ALBO

L’obiettivo è far si che l’Albo trasmetta con più credibilità e forza attraverso i canali di comunicazione il suo impegno nel ricoprire il ruolo fondamentale a supporto del mondo dell’autotrasporto e nel dare visibilità a un settore cruciale per lo sviluppo del Paese.

Affidato a Deloitte Consulting il servizio per le nuove campagne di comunicazione dell’Albo NUOVO

LOOK

• un nuovo posizionamento del brand in grado di migliorare sia la percezione dell’istituzione che del settore dell’autotrasporto;

• una serie di servizi aggiuntivi, incluso il rinnovo del logo dell’Albo.

Vicepresidente Comitato Centrale Albo

• una strategia di campagna multicanale per lanciare il nuovo posizionamento, comprese le declinazioni key visual & copy in vari formati (stampa, digitale, video, radio, ecc.);

• una social media strategy integrata e un approccio di valutazione e gestione del rischio per la durata di un triennio;

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Il Comitato Centrale dell’Albo ha firmato le convenzioni con RAM e Sogesid per realizzare un documento volto a individuare le necessità di aree di sosta per veicoli pesanti sicure e protette in Italia Sarà pronto entro l’anno lo studio strategico per lo sviluppo di aree di sosta sicure e protette per veicoli pesanti in Italia (Safe and Secure Truck Parking Areas – SSTPA).

Il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, già da tempo impegnato su questo fronte, ha infatti firmato la convenzione con RAM Logistica Infrastrutture e Trasporti SpA in base alla quale la società in house del Mims si impegna a fornire, entro 90 giorni lavorativi, un documento che individui il contesto di mercato del trasporto stradale merci; la situazione normativa e regolatoria a livello europeo e nazionale; la domanda e l’offerta attuale di aree di sosta sicure e protette in Italia; un’analisi della domanda e offerta prospettica al 2025 e 2030 con differenti scenari. Il documento dovrà contenere anche le azioni ritenute necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati di concerto con il Comitato Centrale su un orizzonte di breve-medio periodo, tra cui l’eventualità di indire un bando pubblico per il finanziamento della realizzazione e dell’upgrading di SSTPA sul territorio nazionale.

Allo stesso tempo, il Comitato Centrale dell’Albo ha firmato una convenzione anche con Sogesid SpA che si occuperà di definire i requisiti di partecipazione e delle procedure tecnico-economiche per l’avvio di un bando nazionale, di definire i requisiti funzionali e tecnici per la realizzazione delle aree di parcheggio sicure e protette e della definizione e valutazione del fabbisogno Soddisfazionefinanziario.perl’intesa è stata espressa dal Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

“Fin dall’insediamento del Governo Draghi – ha sottolineato Giovannini - abbiamo promosso, contestualmente alla riorganizzazione del Ministero, sinergie all’interno

SECONDO UNO STUDIO REALIZZATO DALLA COMMISSIONE EUROPEA AREE DI L’AUTRASPORTOSTRATEGICHEAREEL’AUTRASPORTOSTRATEGICHESOSTAPERDISOSTAPER

dell’Amministrazione, non solo per dare rapida attuazione al PNRR ma anche per mettere a sistema tutti gli interventi che aumentano la sicurezza dei trasporti e dei lavoratori del settore, migliorando la competitività delle imprese”.

E il presidente del Comitato Centrale dell’Albo, Enrico Finocchi, ha parlato di “un importante passo avanti nel tutelare e garantire la sicurezza degli autotrasportatori che viaggiano sulla nostra rete stradale e autostradale”. Quello delle aree di sosta sicure e protette è un tema molto sentito dagli autotrasportatori che hanno bisogno di luoghi sicuri in cui sostare il tempo necessario con i propri mezzi, luoghi ben illuminati e dotati di standard di comfort e di sicurezza anche per garantire il carico, di cui gli autisti sono responsabili. Purtroppo però non solo l’Italia ma l’intera Europa risulta carente di queste strutture. Secondo uno studio realizzato dalla Commissione europea mancano circa 100 mila parcheggi notturni per veicoli pesanti. Le 5.000 aree di parcheggio totali per gli autocarri, peraltro con standard di servizi e sicurezza decisamente disomogenei e limitati, offrono infatti circa 300.000 stalli per notte, di cui solo 7.000 stalli dotati di standard europei, mentre gli autisti impegnati nel trasporto a lunga distanza in un giorno feriale medio sono circa Per400mila.questo la Commissione europea ha deciso di contribuire con priorità di finanziamento ad hoc allo sviluppo di aree di parcheggio sicure attraverso il “Meccanismo per collegare l’Europa per i trasporti (MCE)” per il periodo 2021-2027; nel primo bando, uscito nell’inverno 2021/22, anche l’Italia ha partecipato con un raggruppamento progettuale che è riuscito ad aggiudicarsi il finanziamento richiesto, dando seguito all’iniziativa PASS4CORE avviata nel 2020. Qualche mese fa poi la Commissione ha adottato un Regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 28 giugno (n. L 170/27), che definisce i nuovi standard e le procedure per sostenere lo sviluppo di una rete di aree di parcheggio “Safe and secure” nel territorio europeo. Le aree di parcheggio vengono valutate in base a quattro parametri: perimetro e recinzione; area di CIRCA 100MILA PARCHEGGI NOTTURNI PER VEICOLI PESANTI parcheggio; punti di ingresso/uscita; procedure del personale. In base ai servizi offerti per ognuno di questi elementi, le aree di sosta vengono certificate in quattro categorie: bronzo, argento, oro e platino. Ad esempio in un’area di servizio di livello bronzo il perimetro è semplicemente tutelato da un deterrente visivo e illuminato a 15 Lux. Invece nel livello platino i livelli di sicurezza sono molto più elevati: nel Regolamento si legge che il perimetro “è tutelato da una barriera continua alta almeno 1,8 metri con deterrenti antiscavalcamento”. E ancora “è monitorato da una videosorveglianza continua senza punti ciechi”, ed è “illuminato a 25 Lux”. Nel livello bronzo i controlli di sorveglianza fisici o a distanza sono eseguiti almeno una volta ogni 24 ore mentre nel livello platino il sito è presidiato o videosorvegliato 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In base al nuovo Regolamento, inoltre, tutte le aree di sosta dovranno avere docce, servizi igienici, alimentazione elettrica, spazi per contatto e per l’attivazione di procedure di emergenza, distributori automatici di cibo e bevande e connessione a internet. 7

MANCANO

TRIMESTRELEAUTOTRASPORTO:IMPRESENELSECONDO

Secondo trimestre 2022 da 16 a 44 Senza veicoli -0,82%1.574+0,45%1.409oltre 44 18.140-0,17%51.125+0,79% da 3,5 a 7 -0,46%1.531 da 1,5 a 3,5 +1,16%15.992 fino a 1,5 da 7 a16 -0,61%9.736

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Imprese attive per massa complessiva (Ton)

Ecco i dati dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori su le imprese attive e sospese al 30 giugno 2022, distinte per numero di veicoli e per massa complessiva dei mezzi. Forniti anche i numeri del portale della regolarità Crescono lievemente le imprese di autotrasporto italiane attive nel secondo trimestre dell’anno. Secondo i dati dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, elaborati in collaborazione con il CED del Dipartimento per la mobilità sostenibile del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili riferiti a fine giugno 2022, infatti, le imprese attive sono 99.507, contro le 99.196 del 31 marzo 2022 (+0,31%). Le imprese sospese risultano invece 1.549, in diminuzione del 4.03% rispetto al primo trimestre. Per quanto riguarda invece le movimentazioni del trimestre, le imprese che si sono iscritte sono 1.182 mentre quelle cessate 590. Analizzando la loro composizione in base al numero dei veicoli, vediamo che crescono le imprese monoveicolari (+1,26%), quelle nella categoria tra 6 e 20 veicoli (+0,25%) e quelle tra 51 e 100 mezzi (+1,55%) e quelle oltre i 100 veicoli (+0,33%). Al contrario, diminuiscono le imprese a zero veicoli (-0,17%), quelle tra 2 e 5 (-0,07%).

Un’ulteriore importante distinzione può essere fatta prendendo in considerazione la massa dei mezzi: 1.574 imprese hanno veicoli fino a 1,5 Ton (-0,82%); 15.992 tra 1,5 e 3,5 Ton (+1,16%); 1.531 tra 3,5 e 7 Ton (-0,46%); 9.736 tra 7 e 16 Ton (-0,61%) e la maggior parte, pari a 51.125 imprese, tra 16 e 44 Ton (+0,45%). Infine, 1409 sono le imprese con veicoli di massa superiore a 44 tonnellate (+0,79%). Per quanto riguarda invece i dati del portale della regolarità delle imprese, nel periodo aprilegiugno le richieste di visura sono state 36.166. Oltre alla visura gli utenti hanno attinto anche alle informazioni relative al Durc, il documento unico di regolarità contributiva: le richieste inviate sono state 27.086 di cui 22.086 hanno ottenuto un responso Inps.

137.30762.815 Imprese al 302022giugno ADR imprese specializzate ADR attivi ATP imprese specializzate ATP veicoli circolanti 6.334 47.309 2 - 5 Imprese attive per numero di veicoli Secondo trimestre 2022 e confronto con il 1° trimestre 32.689-0,07% 1 21.525+1,26% 6 - 20 19.453+0,25% 21 - 50 5.291+0,42% Senza veicoli 18.140-0,17% oltre 100 906+0,33% 51 - 100 1.503+1,55% Imprese attive Secondo trimestre 2022 99.507 Imprese sospese Secondo2022trimestre 1.549 Totale 101.056 -4,03% +0,31%+0,24% 9 DifferenzaMovimentazione592 Secondo trimestre 2022 1.182 590CESSATE ISCRITTE In attesa 1.910 Durc Secondo trimestre 2022 Inviate 27.086Richiesta con responso Inps 22.086 Verifica terminata con esito regolare 15.831 Verifica terminata con esito irregolare 4.595 Anomalie varie 1.660 rifiRichiestautatada Inps 2.945 daannullataRichiestaInps 145

EUROPA 10 TIR di Giovanni Settembre Dopo una luglio,terminataconsultazioneaiprimidilaCommissione europea ha modificato la proposta di Regolamento sulla rete transeuropea dei trasporti del dicembre 2021, attualmente in corso di esame da parte di La Commissione europea ha modificato la proposta di Regolamento sulla rete transeuropea dei trasporti, per migliorare le connessioni tra questi due Paesi e la Ue LE RETI TEN-T SI ALLARGANO A UCRAINA E MOLDAVIA

trasporto, declassando gli ultimi chilometri delle connessioni transfrontaliere da rete centrale a rete globale con data di rivisitazione 2050. “Non è più nell’interesse europeo mantenere l’estensione delle reti a Paesi terzi come Russia e Bielorussia - si legge nella proposta -. In considerazione dell’attuale contesto geopolitico, non è più valido né auspicabile un orientamento e un ampliamento della rete transeuropea dei trasporti in Russia e Bielorussia. Si propone pertanto di eliminare dall’allegato IV le mappe indicative della rete transeuropea dei trasporti nei due Paesi”. In positivo si tratta dell’estensione della connessione Mare del NordBaltico al porto di Mariupol e di quella Mar Baltico-Mare Egeo Parlamento europeo e Consiglio. Ciò in conseguenza dell’impatto della guerra in Ucraina. Con la proposta si intende estendere quattro corridoi integrando di fatto i porti di Mariupol e Odessa, includendo Moldavia e Ucraina ed escludendo Russia e Bielorussia dalla carta delle Reti europee di Il porto saràUcrainaMariupol,diinchecollegato all’Europa dalla rete TEN-T

1111 ad Odessa, del corridoio Reno –Danubio e Mar Baltico-Adriatico a ProntiLeopoli.però a reintrodurre il concetto di rete transeuropea con le sue caratteristiche alla Bielorussia in caso di transizione democratica: questo viene considerato un principio di alta Lapriorità.Commissione ha utilizzato questa proposta anche per riproporre in termini ultimativi l’adeguamento delle reti ferroviarie per quanto concerne lo scartamento ferroviario (distanza tra i binari) a quello europeo di 1,445 Diversimetri.Stati membri dispongono infatti di una rete ferroviaria con uno scartamento nominale diverso rispetto a quello europeo standard di 1,435 metri. È il caso di Irlanda (scartamento 1,600 metri), Finlandia (1,524 metri), Estonia, Lettonia e Lituania (scartamento 1,520 metri) e Portogallo e Spagna (1,668 metri). Si propone pertanto, per tutti gli Stati membri con un collegamento ferroviario terrestre con altri Stati membri, di includere l’obbligo di sviluppare tutte le nuove linee ferroviarie TEN-T con uno scartamento nominale europeo standard di 1,435 metri e anche di sviluppare un piano di migrazione verso questo scartamento nominale standard europeo per tutte le linee esistenti dei corridoi di trasporto europei. Gli Stati membri con una rete ferroviaria, o parte di essa, con uno scartamento diverso redigono, entro due anni dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento, un piano di migrazione delle linee ferroviarie esistenti situate sui FRANCIA: PER I TRASPORTI COMBINATI AL VIA LA SPERIMENTAZIONE

A 46 TON Il Governo francese ha avviato la sperimentazione con veicoli che effettuano la parte stradale di operazioni di trasporto combinato, a 46 ton di peso complessivo. Nello specifico, sono interessati dalla sperimentazione i veicoli con più di 4 assi che operano nel trasporto combinato, nella tratta stradale iniziale o finale di un trasporto ferroviario o per via d’acqua. Rimane escluso il trasporto combinato marittimo. La sperimentazione è valida solo nelle tratte interne al Paese. Allo stesso tempo rimane valido, solo all’interno del Paese, il peso di 44 tonnellate per tutti i veicoli a prescindere dal tipo di trasporto effettuato. Per i trasporti internazionali rimangono in vigore le norme definite dall’Unione europea che prevedono un massimo di 40 tonnellate. Rimane in vigore anche il peso di 48 tonnellate per combinazioni trasportanti barbabietole da zucchero sempre a livello nazionale. Con successivi decreti verranno definiti orari e tratte stradali ammesse alla sperimentazione che si protrarrà per 18 mesi a partire dalla data del decreto di attuazione. Durante la sperimentazione sarà valutato sia l’impatto sulla sicurezza della circolazione e sulle infrastrutture al fine di studiare la validità della soluzione. Entro sei mesi dalla data finale della sperimentazione verrà redatto un rapporto di valutazione della sperimentazione da parte di un comitato di valutazione nominato dal Ministro dei trasporti. Per l’applicazione pratica bisognerà attendere il decreto interministeriale (trasporti e sicurezza stradale) che dovrà indicare: periodi di circolazione, itinerari autorizzati, specifiche tecniche dei veicoli, condizioni particolari di circolazione, numero di immatricolazione dei veicoli utilizzati.corridoidi trasporto europei allo scartamento nominale standard europeo; ovviamente è esclusa l’Irlanda per la sua insularità. Tale piano di migrazione è coordinato con lo Stato membro o gli Stati membri limitrofi interessati dalla migrazione. La proposta di emendamento del Regolamento sul TEN-T sarà oggetto del trilogo con il Consiglio Ue e il Parlamento europeo entro la fine dell’anno.

L’autunnotradizionalmenteè un momento di bilancio su quanto fatto prima della pausa estiva, ma anche il periodo giusto per dare vita a nuove iniziative. Quest’anno l’avvio dell’autunno coincide poi con le elezioni anticipate, che avranno luogo il 25 settembre, e con la conseguente formazione di un nuovo Esecutivo, che dovrà affrontare parecchie tematiche di natura economica - a partire da quelle legate alla transizione ecologica - e riprendere in mano i numerosi dossier aperti dal Governo Draghi. Molte anche le questioni da affrontare per il settore dell’autotrasporto; si tratta in sostanza di ripartire dal il protocollo firmato il 17 marzo scorso al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili dalla viceministra Teresa Bellanova e associazionidalledicategoriadelsettoreeportareavantilemisuregià

POLITICA

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CHEL’AUTUNNOVERRÀ

Le elezioni del 25 settembre porteranno alla nascita di un nuovo esecutivo che dovrà riprendere in mano i molti dossier già aperti dal Governo Draghi, anche per il settore dell’autotrasporto. Intanto prima della pausa estiva è arrivato il via libera definitivo per il secondo DL Mims

Uno dei dossier che il nuovo dovrà affrontare è quello del Brennero. Intanto il Governo del Tirolo ha reso noto le date del dosaggio dei mezzi pesanti relative al primo semestre 2023. Il sistema di dosaggio automatico utilizzato per regolare il transito di automezzi pesanti al confine austro-tedesco, il cosiddetto “Blockabfertigung”, si attuerà come al solito attraverso il filtraggio del transito dei mezzi pesanti sulla A 12 – “Inntalautobahn” – al valico di frontiera Kufstein/Kiefersfelden, in direzione sud, a partire dalle 05:00 del mattino. Ecco le date interessate: 9 gennaio 2023; 6-13-20-27 febbraio; 6-13 marzo; 26-27 aprile; 2-15-16-17-19-26-27-30-31 maggio; 1-3-56-7-9 giugno. A24/A25 (come già previsto dal DL 85/2022). Al fine di assicurare la continuità della circolazione in condizioni di sicurezza, la gestione della rete viene svolta da Anas. E ancora, si semplificano le procedure per la realizzazione di infrastrutture stradali, tra cui il collegamento autostradale RomaLatina, la messa in sicurezza della strada ex 3-bis Tiberina e il collegamento via AureliaPietrasanta; viene adeguata la disciplina sulla tassazione delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP) alla normativa comunitaria. Inoltre, nel più ampio disegno di efficientamento del sistema nazionale della portualità, il porto di Termoli viene inserito tra quelli dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale, il porto di Vasto tra quelli dell’AdSP del Mare Adriatico Centrale, il porto di Sciacca nell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale e il Porto di Pozzallo nell’AdSP del Mare di Sicilia Orientale.

Secondo quanto precisato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in risposta ad un articolo pubblicato ad agosto sul Gazzettino di Padova, la piattaforma informatica destinata ad accogliere le domande dovrebbe essere pronta per la metà del mese di settembre (mentre andiamo in stampa in stampa con questo numero di Tir le associazioni di categoria sono in attesa della convocazione per la presentazione in anteprima del Pocoportale).prima della pausa estiva è arrivato anche il via libera definitivo al Decreto Legge su infrastrutture e mobilità sostenibili che contiene importanti modifiche al Codice della Strada di interesse anche per l’autotrasporto (vedi art. a pag. “Con40-41).la conversione in legge del Decreto Mims, il secondo varato in poco più di dieci mesi, si rafforza ulteriormente il vasto insieme di riforme approvate negli ultimi 18 mesi e orientate a realizzare una trasformazione sistemica e integrata delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto - ha commentato il Ministro Enrico Giovannini - in linea con le politiche europee del Green deal e l’impegno del Ministero per la sostenibilità e la riduzione delle disuguaglianze. La legge è solo il punto di partenza di un percorso che dovrà portare l’Italia verso un modello di sviluppo sostenibile”. Tra le altre misure previste dal Decreto, viene garantita la continuità dei servizi marittimi con le isole della Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario volto a compensare l’aumento dei costi del carburante; viene prevista la risoluzione, per grave inadempimento del concessionario, della Convenzione per la gestione delle autostrade TIROLO: I DIVIETI PER IL PRIMO SEMESTRE 2023

13 TIR POLITICA SETTEMBRE2022

previste ma non ancora attuate. Intanto è stato pubblicato sul sito del Mims il Decreto della Direzione Generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto che disciplina le modalità di erogazione dei 500 milioni di euro (496 per la precisione) destinati a mitigare gli effetti economici derivanti dall’aumento del prezzo carburanti. Le risorse sono destinate alle imprese che utilizzano veicoli di categoria Euro 5 o Euro 6 con peso superiore a 7,5 tonnellate e sono assegnate nella misura del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre del 2022 per l’acquisto di gasolio (per sapere come presentare la domanda vedi articolo a pag. 46).

Lo rivela il Report trimestrale dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità predisposto dalla Struttura Tecnica di Missione (Stm) del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili che mostra una netta ripresa per tutto il settore dei trasporti. Molto bene, in particolare, i servizi crocieristici, che aumentano del 573% e il trasporto aereo passeggeri, che mette a segno un +447%. La rilevazione, avviata durante l’emergenza sanitaria del Covid-19 per valutare l’impatto della pandemia sugli spostamenti CIFRE

La domanda di mobilità relativa al secondo semestre 2022 14 Secondo il report dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità del Mims, nel secondo trimestre dell’anno le merci su strada hanno registrato un incremento del 7%, superando i livelli del 2019 C resce l’autotrasporto merci nel secondo trimestre del 2022, segnando un incremento del 7% e superando i livelli del 2019.

delle persone e delle merci, riporta le analisi trimestrali sulle tendenze di mobilità, realizzate al fine di monitorare l’evoluzione e le esigenze del settore dei trasporti e della logistica, anche per pianificare e programmare meglio gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto. Le analisi si basano sui dati messi a disposizione dagli operatori multimodali nazionali, dalle Direzioni Generali del Mims e da quelli contenuti nei database open source dei principali player nazionali e internazionali della mobilità.Confrontando i dati

INAUTOTRASPORTOINAUTOTRASPORTOCRESCITANEIPRIMIMESIDEL2022CRESCITANEIPRIMIMESIDEL2022

TIR

15 CIFRE

Per quanto riguarda il traffico marittimo sui traghetti, nel periodo aprile-maggio 2022 si è registrato un aumento del 7% rispetto al dato pre-pandemia e un aumento dell’84% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il trasporto aereo delle merci invece registra un aumento del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2019 e un aumento del 3% rispetto allo stesso bimestre del 2021.

TIR

Considerando invece la prima metà del 2022, quindi il periodo gennaio-giugno, i traffici dei veicoli pesanti su rete Anas sono superiori del 6% rispetto a quelli del 2019 (+0% e -9% nel 2020 e nel 2021 rispettivamente) mentre quelli sulla rete delle autostrade in concessione sono superiori del 2% rispetto ai livelli pre-Covid (+0% e -14% nel 2020 e nel 2021 rispettivamente). Ma per l’intero anno il futuro è incerto Nel secondo semestre dell’anno si registrerà un rallentamento nel trasporto merci. Almeno secondo le previsioni dell’Osservatorio congiunturale dei Trasporti dell’Ufficio Studi di Confcommercio che nel suo report periodico, arrivato all’ottava edizione, analizza il traffico di passeggeri e merci in Italia nel 2022 rispetto al 2021. Nel complesso il trasporto merci segna un +1,8% mentre quello passeggeri +10,1%. Nel dettaglio, per quanto riguarda il trasporto merci, la strada mostra buoni risultati con un sostanziale recupero dei livelli pre-crisi e un incremento dell’1,5%; anche la ferrovia continua a crescere (+6,2%), seppure parta da livelli piuttosto esigui, testimoniati da una quota modale attorno al 5%. La mobilità via mare risente invece ancora di problemi logistici complessi legati anche a questioni internazionali, e cresce solo dell’1,6%. Il cargo aereo si attesta al +11,5%. “Il crollo della fiducia delle famiglie a giugno, che segue la riduzione degli occupati di circa 50mila unità a maggio, è il campanello d’allarme che testimonia il probabile rallentamento di redditi e consumi dovuto alla congiuntura internazionale e all’inflazione da costi energetici, fattori la cui intensità e durata sono enfatizzate dalla crisi bellica – scrive però l’Osservatorio. A un primo semestre del Pil italiano in crescita di oltre il 5%, corrisponderebbe una seconda parte dell’anno con variazione tendenziale attorno all’1%, il che implicherebbe aritmeticamente variazioni congiunturali esigue se non addirittura negative”.

DOMANDAVEICOLIPESANTI ANAS Var. % II Trim. 2022 II Trim. 2019 DOMANDAVEICOLIPESANTI AUTOSTRADE Var. % II Trim. 2022 II Trim. 2019 DOMANDAVEICOLIPESANTI AUTOSTRADE Var. % II Trim. 2022 II Trim. 2021 DOMANDAVEICOLIPESANTI ANAS Var. % II Trim. 2022 II Trim. 2021 +6% +7% +3% +7%

del secondo trimestre 2022 con quelli pre-Covid (stesso periodo del 2019) emerge che il traffico stradale di veicoli pesanti (che comprendono anche i furgoni) presenta un’accelerazione degli spostamenti, ormai stabilmente superiori a quelli del 2019 (+3% sulla rete autostradale e +6% su quella Anas).

DIEDIGITALIZZAZIONEPLNPRIORITÀRAM Russo

Da quasi 20 anni RAM - la società in house del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili - lavora per attuare tutta una serie di politiche e di progetti del dicastero. Se nella fase iniziale RAM era l’acronimo di Rete Autostrade Mediterranee, dovendo occuparsi del Programma nazionale delle Autostrade del Mare, adesso la società gestisce una serie di dossier che toccano temi importanti per le principali modalità di trasporto delle merci, dall’autotrasporto, alla ferrovia, alla portualità. Le azioni di RAM rispondono alla stessa evoluzione della logistica, un sistema sempre più integrato che necessita di agire su più fronti. Di fronte a queste nuove sfide, c’è stato anche un cambio ai vertici della società che dal 7 luglio ha un SETTEMBRE2022nuovo

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Per l’interoperabilità tra tutti i nodi logistici e la comunicazione tra tutti i sistemi il Governo ha messo in campo 250 milioni con il PNRR. Intervista con Ivano Russo, recentemente nominato amministratore unico della società in house del Mims

Ivano

Il Port Community System è il sistema gestionale attraverso cui all’interno di un porto la Pubblica amministrazione, quindi l’Autorità di Sistema Portuale, e gli operatori - in particolare gli agenti marittimi, i terminalisti, gli spedizionieri - si scambiano informazioni e dati. Ci sono gestionali che hanno anche il collegamento con l’ultimo miglio, quindi il modulo ferroviario, il controllo dei gate per i collegamenti invece su strada. Ed è un sistema che deve essere interoperabile e in buona parte lo è già oggi nei porti che hanno un PCS con gli altri portali che hanno un impatto sull’intero ciclo che gestisce i flussi informativi e i processi amministrativi. Si tratta di renderli strutturalmente interoperabili, non fermandoci alla parte squisitamente portuale, ma allargando gli orizzonti anche agli altri gestori di dati. Questo sarà reso possibile dalla PLN? La PLN è esattamente un ecosistema digitale. Un grande repository immateriale, dove diversi soggetti hanno banche dati che possono essere utilizzate da tutti basandosi su una serie di standard che sarà, poi, il lavoro che RAM dovrà fare per avere un catalogo condiviso di standard di interoperabilità e di informazioni. E tutti dovranno accettare di metterli in campo a disposizione degli altri. Le capitanerie e le dogane già scambiano dati, altrimenti non avremmo il pre-clearing. Se le autorità di sistema portuale e le dogane, e in alcuni casi anche gli interporti non scambiassero dati, non avremmo i pass corridor. Abbiamo già tante di queste cose ma vanno messe a sistema, strutturate e rese permanenti: questa è la grande sfida della nuova PLN. 17

Fra i tanti dossier su cui sta lavorando RAM, quali sono secondo lei quelli prioritari in questo momento? Ribadisco la partita della digitalizzazione anche perché i tempi sono stringenti. È un grande intervento che mette in campo oltre 250 milioni, previsto nel PNRR nella missione 3; è il più grande investimento in “software” che ha un impatto sull’operatività del ciclo logistico a prescindere dalle infrastrutture, e ci sono scadenze perché il PNRR è stato tutto concepito su scadenze. Questo è senza dubbio l’impegno su cui c’è bisogno di dare un impulso più risoluto.

Quali saranno le principali direttrici su cui si muoverà la sua nuova gestione? Noi dobbiamo andare in assoluta continuità con quanto realizzato già negli anni scorsi dai diversi amministratori che si sono susseguiti. Poi sicuramente ci sarà da fare un ragionamento attorno a temi nuovi, a partire dalla grande sfida della digitalizzazione della logistica e dei trasporti, la raccolta di informazioni e la gestione di banche dati, che è il grande elemento di novità emerso nell’ultimo anno su tutto il tema che io definisco il “tavolo software”, cioè tutto ciò che serve a rendere più performante e competitiva la logistic industry italiana al netto delle vicende infrastrutturali.

amministratore unico, Ivano Russo, da tempo impegnato su temi del mondo dei trasporti, della portualità e della logistica, lavorando presso il Parlamento europeo, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per l’Innovazione della Pubblica Amministrazione, il Ministero per la Coesione Territoriale e il Mims. Ivano Russo è stato anche responsabile del Centro Studi della Confindustria di Napoli e direttore generale di Confetra. “RAM – spiega Russo - da tempo è investita da un processo significativo di irrobustimento delle sue funzioni istituzionali. È un po’ la cerniera tra il decisore istituzionale, il Ministero, il Governo e le associazioni di categoria. Ci sono le funzioni tradizionali, che ha sempre svolto, di gestione degli incentivi intermodali e sulla progettazione europea. E adesso è investita dal compito di realizzare la PLN (Piattaforma Logistica Nazionale, NdR), subentrando per questa specifica funzione a Uirnet”.

INTERVISTA SETTEMBRE2022

Poi c’è il PCS dei porti.

18 Da più di mezzo secolo, durante l’estate, viene pubblicato il conto nazionale dei trasporti e delle infrastrutture che fotografa la situazione del Paese con statistiche e dati, studi e analisi sullo stato e sulle dinamiche evolutive del settore. Uno strumento che, come ha sottolineato il Ministro Enrico Giovannini, nel corso di un recente intervento, va ripensato per offrire dati ancora più vicini alle esigenze del settore. Il volume, uscito per la prima volta nel 1967 e giunto ora alla sua Pubblicata la 50esima edizione di quello che da due anni si chiama Conto Nazionale delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili: quattordici capitoli con statistiche e dati relativi agli anni 2020 e 2021 50esima edizione, è pubblicato adesso con il nome di Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Il testo di quest’anno riporta i dati relativi al 2020 e 2021, che sono quindi fortemente influenzati dallo shock causato dalla pandemia. Un fenomeno analizzato più e più volte che ha avuto forti ripercussioni sul volume di tutti gli Ilspostamenti.Conto,suddiviso in quattordici capitoli, più un’appendice e una parte dedicata al confronto con i dati degli altri Paese europei, di Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Russia, è stato redatto dall’Ufficio di Statistica del Ministero, inserito all’interno della Direzione Generale per la Digitalizzazione, i Sistemi Informativi e Statistici, e prodotto in collaborazione con esperti di settore di altri uffici, dipartimenti e direzioni generali del dicastero, con altre amministrazioni pubbliche, con l’Istat, con aziende, imprese, enti e istituti di ricerca. Nella prefazione, firmata dal Ministro Enrico Giovannini, si evidenzia subito come i dati contenuti nel “Conto Nazionale delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sia generali che di settore, tra cui infrastrutture, lavori pubblici e politiche abitative, modalità di trasporto, offerta e domanda di mobilità, incidentalità e costi esterni derivanti dai trasporti, mobilità sostenibile, reti TEN-T, programmi operativi nazionali, costituiscono una fonte informativa fondamentale per l’attività di programmazione e di

IL MIMS ILPRESENTACONTO SETTEMBRE2022 TIRMINISTERO

specificatamente

796.558 957.005 920.732 978.883 933.601 + Permagazzinaggio).quelcheriguarda

Anni 2015-2018-2019-2020

Ton) Totale Conto terzi Conto proprio 154.945 137.043203.886

TIR MINISTERO amministrazione del nostro Ministero, ma anche di quella di competenza di altre variazioniosservareeconomicianalizzatiNelleprivato”.pubblicheamministrazioniedelsettoreprimepaginevengonoalcuniaggregatiinternazionaliperelementiqualiledelprodottointerno lordo, il tasso di inflazione, gli indici dei prezzi al consumo, il tasso di Amministrazioni:l’indebitamentodisoccupazione,dellePubblichetuttoquesto fornisce una fotografia generale per inquadrare meglio anche le dinamiche nazionali. Vengono indicate poi le spese del settore pubblico per i trasporti, in tutte le tipologie, e le spese dei privati (statistiche relative all’evoluzione del parco circolante, le spese di esercizi delle autovetture, le spese sostenute dalle imprese di trasporto e di Nelleprivato”.primepagine vengono analizzati alcuni aggregati economici internazionali per osservare elementi quali le variazioni del prodotto interno lordo, indici il l’indebitamentodisoccupazione,dellePubbliche 19 SETTEMBRE2022

2015 2018 2019 2020 Trasporto complessivo

753.119 765.787

sulle emissioni dirette e indirette e sul consumo di energia, sul materiale rotabile. Nel V si passano in rassegna i trasporti su strada, con i dati di sintesi sul sistema viario nazionale (autostrade, altre strade di interesse nazionale, strade regionali e strade provinciali) e comunale, sulla situazione dei flussi di traffico nelle autostrade e ai valichi di frontiera, sulle revisioni dei veicoli, sulla consistenza del parco circolante a livello nazionale e regionale, sulle patenti di guida attive, sulle statistiche sul traffico di merci su strada. Nel dettaglio, le statistiche - su fonte Istat - sul volume del traffico merci relative all’anno 2020 mettono in rilievo, anche con riferimento all’anno precedente, che le quantità di qualidisonocomplessivamentemercitrasportatestateparia933.601migliaiatonnellate(-4,63%),delle137.043(-7,34%)inconto di merci su strada (Mln di 147.903 830.980 più i trasporti, il volume presenta dati, statistiche e indicatori relativi a infrastrutture, mezzi, traffico passeggeri e merci per modalità di trasporto; mercato dell’automobile, patenti ed esiti degli esami di guida, trasporto pubblico locale, domanda e offerta di mobilità; indicatori di mobilità urbana, cantieristica navale, finanziamenti pubblici e spese private di settore, incidentalità stradale, marittima, ferroviaria ed aerea, infrastrutture e mobilità sostenibili per modo di trasporto, altre esternalità derivanti dai trasporti. Il capitolo IV illustra l’evoluzione del settore del trasporto ferroviario, con un excursus a partire dalla liberalizzazione del mercato, e fornisce i dati del traffico merci e viaggiatori, offre statistiche relative alle infrastrutture ferroviarie e al Tpl,

20 TIRMINISTERO SETTEMBRE2022 proprio e 796.558 (4,14%) in conto terzi. Delle 933.601 migliaia di tonnellate 772.504 sono state per trasporti interni in conto terzi e 136.361 per trasporti interni in conto proprio. Nel 2021 il totale del dato aggregato è di 1.043.003, quindi in crescita. In milioni di tonnellate-km, le quantità di merci trasportate corrispondono a 7.002 (-3,45%) in conto proprio e 126.220 (-1,00%) in conto terzi, per un totale di 133.222 (-3,58%). Il capitolo VI è dedicato alla navigazione interna e ai trasporti marittimi: anche in questo caso troviamo i numeri sul traffico di passeggeri e merci, le statistiche sulle opere e sulle infrastrutture portuali; sul traffico di merci e di passeggeri nei porti italiani. Infine, sempre per restare in tema trasporti, il capitolo VII si occupa di aereo. Interessante, nel capitolo VIII, i dati sulle esternalità dei trasporti con stime – oltre che sull’incidentalità - sulle emissioni di alcune sostanze inquinanti, sulla raccolta di oli usati e batterie esauste. Guardando ai dati sulle emissioni di anidride carbonica in milioni di tonnellate, ad esempio, si nota come dal 2000 al 2020 il traffico merci su strada sia passato da 34,8 a 21,8 (i leggeri sono passati da 12,7 a 8,6; i pesanti da 22,1 a 13,2). Per quel che riguarda le emissioni di ossidi di azoto in migliaia di tonnellate, invece, c’è stato un calo ancora più sostanzioso da 346,4 a 90,4 (con passaggio da 71,2 a 36,2 per i leggeri e da 275,2 a 55,2 per i pesanti). Le emissioni di composti organici volatili non metanici (sempre in migliaia di tonnellate) sono passate dalle 34,5 del 2000 al 2,6 del 2020 (da 16,1 a 1 per i leggeri, da 18,3 a 1,7 per i pesanti). Una sezione del volume è dedicata poi alle infrastrutture, ai lavori pubblici, alle politiche abitative e ai programmi nazionali ed europei di settore, alle opere infrastrutturali di rilevanza nazionale, alle reti stradali e ferroviarie, a porti, interporti e aeroporti, reti di trasporto transeuropee, reti idriche, dighe ed infrastrutture per i servizi di rete, andamento del settore delle costruzioni, abusivismo edilizio e altro. Ma sono messe in evidenza anche statistiche e dati relativi a redditi, retribuzioni, spese delle famiglie, impieghi di energia, gettito delle imposte ambientali, prezzi, imprese, elaborati in relazione all’evoluzione delle principali attività economiche, del prodotto interno lordo e degli altri aggregati dei conti economici nazionali. Emissioni di anidride carbonica Anni 2000, 2010, 2015, 2019, 2020 (Mln di Ton) 2000 12,7 22,1 34,8 2020 8,6 13,2 21,8 2015 9,1 14,7 23,8 2019 9,7 14,9 24,6 2010 12,9 17,3 30,3 + Leggeri < 3,5 Ton Pesanti > 3,5TotaleTon + Leggeri < 3,5 Ton Pesanti > 3,5TotaleTon + Leggeri < 3,5 Ton Pesanti > 3,5TotaleTon + Leggeri < 3,5 Ton Pesanti > 3,5TotaleTon + Leggeri < 3,5 Ton Pesanti > 3,5TotaleTon

La cura del ferro, avviata nel 2017 per potenziare il trasporto merci ferroviario in Italia, va rivista e aggiornata alla luce degli obiettivi europei, vale a dire incremento del traffico merci su ferro del 50% entro il 2030 e, entro il 2050, il raddoppio della quota modale rispetto al 2019. È quanto chiede Fermerci, nuova associazione del trasporto ferroviario in Italia, che ha organizzato un incontro a Roma a fine luglio per discutere di come rilanciare il settore e renderlo più competitivo a livello europeo. Cinque, secondo l’associazione, i punti principali su cui intervenire: infrastruttura ferroviaria, trasporto intermodale, formazione del personale di esercizio, investimenti e materiale rotabile, semplificazione normativa e regolatoria.“Chiediamo una revisione delle

Secondo Fermerci occorre intervenire su materialeinvestimentidelformazioneintermodale,trasportoinfrastruttura,personale,erotabile, semplificazione normativa regolatoriae

IL TRASPORTO FERROVIARIO È CARATTERIZZATO DA EMISSIONI TIRFERROVIE UN FERROVIARIOILPERPIANORILANCIARECARGO 22

norme contenute nella cura del ferro avviata nel 2017 – ha spiegato il presidente Clemente Carta –. Occorre inoltre investire sul materiale rotabile, acquistare locomotori, vagoni più lunghi, con massa trainata di oltre duemila tonnellate, per consentire maggiore capacità di trasporto a parità di costo. E ancora bisogna puntare sulla digitalizzazione e su un maggior dialogo con le altre modalità, come la gomma e il mare. Servono investimenti anche sul personale di esercizio, che è già insufficiente adesso, per il volume di traffico che abbiamo. Se ci sarà l’incremento come ci chiede l’Europa serviranno almeno 3mila addetti. Chiediamo quindi un piano straordinario di assunzione e un voucher per gli aspiranti giovani macchinisti che dovranno fare un corso di formazione per poi lavorare in questo settore”. Nata a maggio, Fermerci riunisce i player, privati e pubblici, del trasporto merci ferroviario in Italia e comprende tra i soci fondatori anche il Gruppo FS, tramite Mercitalia Logistics, oltre a GTS Rail, Ferrotramviaria, ForFer, Hupac, Inrail, Logtainer, Logyca UMF, Lugo Terminal, Medlog Italia, Medway Italia, Mercitalia Logistics, Rail Cargo Carrier Italia, Rail Traction Company, Wascosa AG Italian Branch.

“La vera novità di questa nuova associazione è che FS è tra i soci fondatori, insieme ad un gruppo di grosse aziende nazionali e internazionali: questo significa che le ferrovie vogliono aprire una nuova stagione di dialogo, di collaborazione, di confronto. Le ferrovie vogliono fare sistema – ha continuato Clemente Carta –. Ci sono delle sfide importanti, nel 2030 il traffico merci dopo i 300 km dovrà essere fatto su ferro, per sostenere la mediaemissioniferroviarioricordatoilNellaGreenglialètrasportoledell’ambientedecarbonizzazioneel’integrazionetradiversemodalitàditrasporto.IlferroviariodellemerciunostrumentoindispensabilenostroPaeseperraggiungereobiettiviambientalistabilitidalDealeuropeo”.suarelazioneintroduttivapresidenteCartahainfatticomeiltrasportosiacaratterizzatodamoltopiùbassedellaperunitàditrasportoesia anche quello più flessibile in termini di diversificazione energetica, grazie all’elettrificazione diretta.

Inoltre, lo studio “Transport and Environment Report 2020” dell’Agenzia europea dell’Ambiente, ha evidenziato come solo lo 0,4% delle emissioni nel settore dei trasporti in Europa sia riferibile al treno”. Ad oggi, però, il comparto logistico ferroviario in Italia non esprime tutte le sue potenzialità ed è rappresentato da volumi di traffico distanti dalla media europea. Secondo le presentazioni di Andrea Giuricin (CESISP – Università Milano Bicocca) e di Ennio Cascetta (Università Mercatorum) nel nostro Paese il cargo ferroviario è pari al 13%, quindi ancora al di sotto della media europea del 20% e molto inferiore al dato della Svizzera (intorno al 35%). Per rilanciare il settore sarebbe necessario, fra le varie cose, eliminare i colli di bottiglia infrastrutturali nei porti e nel network ferroviario e lavorare in un’ottica di sistema, cogliendo anche le opportunità offerte dal APNRR.concludere l’incontro il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che ha ricordato che “il raddoppio della quota modale del traffico merci su rotaia che l’Italia deve ottenere per raggiungere gli standard europei è possibile con l’impegno di tutti gli operatori del settore lungo la filiera. La scelta di un operatore come il Gruppo Fs Italiane di dare vita ad un Polo dedicato alla logistica è una delle novità più importanti per il settore che consente al nostro Paese di avere una interlocuzione con operatori stranieri. Lo sforzo straordinario fatto sul traffico passeggeri ora va fatto per il trasporto delle merci”.

MOLTO PIÙ BASSE DELLA MEDIA PER UNITÀ DI TRASPORTO TIR FERROVIE 23

Quest’anno ha passato in rassegna l’andamento del settore nel Innanzitutto,2020. c’è da dire che nell’anno della pandemia e dei vari lockdown, anche i dati sui rifiuti sono stati fortemente influenzati dalle dinamiche eccezionali del momento. Il 2020 è stato, infatti, un anno caratterizzato a livello gobale e, a maggior ragione a livello nazionale, da un calo significativo dei consumi e da un’interruzione totale o parziale degli scambi commerciali e delle catene di approvvigionamento, in particolare nelle forniture di materie prime e semi-lavorati: tutto questo ha provocato l’effetto domino che ormai ben conosciamo con conseguenti ripercussioni su tutte le attività. Anche la produzione nazionale di rifiuti speciali ha fatto registrare un calo del 4,5%, cioè 147 milioni di tonnellate, quasi 7 milioni in meno dell’anno precedente. Di questi, la maggior parte (il 93,3% del totale) è rappresentata da rifiuti non pericolosi. Il maggior contributo è fornito dal settore delle costruzioni e demolizioni (66,2 milioni di tonnellate, il 45,1%), seguito dalle attività di gestione dei rifiuti e di TIRRIFIUTI

Ispra ha presentato il Rapporto Rifiuti Speciali relativo al 2020, durante il quale sono stati prodotti 7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali in meno. In molti casi i rifiuti devono affrontare viaggi piuttosto lunghi verso altre nazioni o addirittura altri continenti: vediamo dove vanno

IL DEIVIAGGIOLUNGORIFIUTI

Ogni anno in Italia si producono milioni di tonnellate di rifiuti. Scarti che possono diventare un tassello essenziale nell’economia circolare. Il tema dei rifiuti, in particolare dei rifiuti speciali, è un tema delicato che ha risvolti importanti anche per quel che riguarda i trasporti che devono essere eseguiti secondo una normativa L’Ispra,stringente.l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ogni hanno fornisce il quadro generale sui rifiuti generati delle attività produttive (industriali, commerciali, artigianali, di servizi, ma anche di trattamento dei rifiuti e risanamento ambientale). Il Rapporto Rifiuti Speciali, predisposto dal Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare e arrivato alla sua 21sima edizione, esamina oltre 60 indicatori elaborati a livello nazionale, di macroarea geografica e regionale e per attività economica e per tipologia di rifiuti relativi.

24 SETTEMBRE2022 di Antonella Vicini

Valeria Frittelloni, responsabile del Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare e curatrice del rapporto di Ispra, ci spiega che “innanzitutto bisogna distinguere il trasporto dalla gestione successiva. E il trasporto è regolamentato attraverso l’iscrizione all’Albo dei gestori ambientali. La gestione invece è demandata a operatori autorizzati dalle autorità competenti che possono essere o le regioni o le province se delegate dalle regioni. Per quanto riguarda il trasporto l’iscrizione all’Albo prevede diverse categorie. Ogni categoria viene normata sulla base della tipologia di rifiuti che il trasportatore può trasportare e le caratteristiche dei mezzi che trasportano i rifiuti sono specificatamente definite attraverso delle delibere del comitato nazionale. Quindi il trasporto di per sé non presenta particolari rischi, se è fatto nei termini previsti. Chiaramente parliamo di tutte attività che hanno un impatto ambientale. La gestione dei rifiuti, secondo i principi dettati dalla normativa sia comunitaria sia nazionale, infatti, dovrebbe essere fatta secondo il principio di prossimità, cioè si dovrebbe sempre privilegiare la forma di gestione più vicina al luogo di produzione dei rifiuti in modo da ridurre al massimo il Oltretrasporto”.adefinire delle line guida per limitare l’impatto dei trasporti, le politiche europee hanno ribadito da tempo la necessità di un controllo delle spedizioni

GERMANIA SPAGNAAUSTRIAUNGHERIAFRANCIAPAESISVIZZERASLOVENIATURCHIABASSISLOVACCHIA 261.811 + 555.032816.843816.843 339.425 + 431.867431.86792.442 258.829 + 57.885260.387260.3871.558 + 256.323198.438256.323 122.620 + 216.95794.337 197.986 + 197.986 188.219 + 69.839196.075196.0757.856 + 50.93660.278130.117130.117 + 105.764105.76454.82871.772 + 77.32777.3275.555RIFIUTI SPECIALI ESPORTATI PER PAESE DI DESTINAZIONE Tonnellate anno 2020 SETTEMBRE2022

25 risanamento ambientale (26,3%, quasi 38,6 milioni di tonnellate), mentre una percentuale pari al 18,2% è rappresentata dall’insieme delle attività manifatturiere (circa 26,7 milioni di tonnellate). Il conferimento avviene attraverso autorizzateditteper il trasporto, stoccaggio, riutilizzo, recupero e smaltimento dei rifiuti ed è sisoprattuttodelicataun’operazionesemaneggiano rifiuti pericolosi per questo è necessario essere iscritti nazionaleall’Albogestori Comeambientali.dicevamo, molti di questi materiali rappresentano una serie di criticità dal punto di vista gestionale, pensiamo ai rifiuti contenenti amianto, ai veicoli e agli pneumatici fuori uso, ai fanghi di depurazione delle acque reflue urbane, ai rifiuti sanitari.

Quelli importati sono, invece, essenzialmente da rifiuti metallici, oltre 5,4 milioni di tonnellate (l’80,4% del totale), destinati principalmente alle acciaierie localizzate in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia. Sul lato esportazioni, il 66% dei rifiuti nel 2020 è costituito da rifiuti non pericolosi, si tratta di circa 2,4 milioni di tonnellate. Naturamente le località di approdo sono quelle più vicine.

Prima di tutto la Germania che riceve complessivamente circa 817 mila tonnellate (il 22,5% del totale), più della metà di questi sono rifiuti pericolosi. Seguono poi Austria, Ungheria, Francia. Ma c’è una percentuale, seppur inferiore, che arriva anche in Pakistan, India, Malesia, affrontando viaggi ben più lunghi. 45,1% 26,3% 66,2 mln di Ton 38,6 mln di Ton 26,7 mln di Ton 18,2% Gestione dei rifiuti e ambientalerisanamentodi eCostruzionidemolizioni manifatturiereAttività Chi producepiù specialirifiuti

26 TIRperRIFIUTIprevenire la loro dispersione nell’ambiente. In questo rientra anche il nuovo sistema di tracciabilità Rentri - Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti - che ha avviato da più di un anno una fase di sperimentazione. Dalle prime analisi dell’Albo gestori ambientali, spiega ancora Valeria Frittelloni, “c’è stata una forte partecipazione delle imprese e questo è molto importante perché consente di mettere in luce le eventuali criticità, se presenti. Questa fase sperimentale richiede una particolare attenzione proprio perché propedeutica ad una valutazione dell’efficacia del sistema. La definizione di un registro di questo tipo è stata voluta dall’Unione europea proprio per tracciare i rifiuti, soprattutto i rifiuti pericolosi, quindi attraverso questa norma stiamo rispondendo a una indicazione che ci arriva dall’Europa. L’Ispra non è parte di questa sperimentazione ma noi usufruiremo, nei nostri monitoraggi, dei dati che il Rentri ci fornirà”. In molti casi, però, alcuni dei rifiuti devono affrontare viaggi piuttosto lunghi verso altre nazioni o addirittura altri continenti. È una pratica diffusa infatti quella del trasporto transfrontaliero di rifiuti che altro non è che uno strumento di interscambio. “Noi importiamo molto più di quanto esportiamo, quasi il doppio. La caratteristica più evidente – sottolinea Frittelloni – è che importiamo rifiuti che servono come materia prima per il nostro sistema industriale e invece esportiamo rifiuti che hanno delle caratteristiche particolari per i quali abbiamo difficoltà di allocazione sul nostro territorio.

L’Italia è un Paese povero di materie prime e quindi da sempre, per vocazione, ha applicato la circolarità come strumento per compensare questa carenza. Questo di per sé non è un fatto negativo perché rifiuti devono essere visti alla stregua delle materie prime e quindi rientra nelle logiche di mercato che vi sia un interscambio di questi materiali”. Nel 2020, dall’Italia sono stati esportati oltre 3,6 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, e ne sono stati importati circa 6,8. I rifiuti esportati, si legge nel report, sono costituiti per il 67,6% da “rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito nonché dalla potabilizzazione dell’acqua e dalla sua preparazione per uso industriale” e per il 9,4% da “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione”.

In media, nel 2019, le consegne mensili si attestavano a 19,8 milioni, quest’anno se ne prevedono 31,5. Per i clienti è molto importante l’aumento dei servizi legati allo sviluppo delle consegne, al packaging e alla sostenibilità 28

2017 2018 2019 2020 14,8 17,2 19,8 27,5 CONSEGNE MENSILI DI PRODOTTI ACQUISTATI ONLINE TIRDIGITALE

Forse è grazie alla pandemia e alla chiusura forzata se il mondo dell’e-commerce da alcuni anni è protagonista di un incremento significativo del proprio giro d’affari. Infatti, la necessità di relazionarci con un mondo che ci era sconosciuto o al quale non guardavamo per pigrizia o perché abituati ai negozi fisici, il bisogno di rimanere in qualche modo in contatto con la “normalità”, la spinta a sperimentare, scoprire, inventare pur di riempire il tempo a disposizione ha sicuramente fatto approdare molti neofiti all’acquisto online. Ma, forse, tra le ragioni c’è anche una capacità di soddisfare il cliente da vari punti di vista. Tanto che, se nel 2019, in media le consegne mensili si

E-COMMERCE: LA LOGISTICA FA LA DIFFERENZA di Angela Iantosca

TIR

Andando ad analizzare la tipologia di acquisti, c’è da specificare che per il 2022 si prevede che il 72% del valore degli acquisti online sarà generato più dai prodotti che dai servizi, poiché questi ultimi, nei quali rientrano anche i viaggi, ancora stanno subendo gli effetti della pandemia, anche se gradualmente si sta evidenziando una ripresa dei viaggi turistici (+33%) e degli eventi in presenza (gli acquisti online nell’Altro servizi crescono del +35%).

Dati questi che emergono dalla nuova edizione dell’indagine NetRetail, una ricerca di Netcomm in collaborazione con Adform, FiloBlu, Oney, QVC Italia e TeamSystem, secondo la quale sono già 33,3 milioni gli italiani che hanno comprato online un bene o servizio nei primi tre mesi di questo anno.

Al primo posto, con la massima incidenza nella base degli acquirenti online è l’Abbigliamento (45,8%) seguito dai prodotti di Salute e Benessere, acquistati almeno una volta dal 40,4% dei 33,3 milioni di acquirenti. Anche se, stando all’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano, stanno rallentando il proprio percorso di crescita l’Abbigliamento (con +10% rispetto al 2021) e Informatica & Elettronica di consumo (con +7%), mentre il Food&Grocery si conferma il comparto più dinamico anche nel 2022, con una crescita del +17% anno su anno. Ma, come dicevamo prima, al di là della pandemia, a cosa si deve il successo dell’e-commerce? Una risposta la si trova proprio nella logistica. Secondo quanto emerso durante l’evento Netcomm Focus “Quick, Global, Green: La nuova

attestavano a 19,8 milioni, nel 2020 si è arrivati a 27,5 milioni, nel 2021 a 29 e nel 2022, anche se la spinta della pandemia oggi si è sostanzialmente esaurita, se ne prevedono 31,5 (+9% rispetto al 2021).

DIGITALE

logistica & packaging per l’ecommerce e il new retail” tra i fattori determinanti nella scelta dell’online sicuramente c’è l’esperienza della consegna che risulta altamente soddisfacente: nel 2022 l’indice di soddisfazione rilevato ha raggiunto il suo massimo storico attestandosi a un punteggio di 8,8 su 10, con un incremento del 10% rispetto al 2011. A contribuire maggiormente al successo, infatti, è l’aumento dei servizi al cliente legati allo sviluppo del customer care e della logistica che, nel caso dell’ecommerce è più complessa di quella del semplice acquisto in negozio “perché entrano in gioco una serie di aspetti che di solito il consumatore non vede - come spiega Roberto Liscia, presidente di Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano -. C’è la parte della meccanizzazione, della automazione, della logistica interna, della produzione e della distribuzione. E poi c’è la logistica per gestire i prodotti finali verso il consumatore sia in Italia che all’estero, oltre al tema dei corrieri e alla questione dei Unaresi”.complessità che inevitabilmente influenza la sostenibilità dei trasporti.

“Ci sono diversi studi sull’argomento, uno anche del Politecnico di Milano – continua Liscia -: se un cliente va in un negozio con una macchina sicuramente l’impatto sull’ambiente favorisce la scelta dell’e-

29 2022 2021 29,0 31,5 SETTEMBRE2022

30 DIGITALE commerce, con l’impronta di CO2 del -20% sull’abbigliamento, del -30% sull’informatica, del -15% sugli alimentari. Essenzialmente l’e-commerce è più sostenibile dell’acquisto in negozio. Ma attenzione ad un fattore: se, come in Germania, il cliente si fa arrivare a casa 4 paia di scarpe e ne restituisce 3, non si è più così sostenibile. La cultura del reso è il contrario della sostenibilità”. Ma facciamo un passo indietro e concentriamoci sulla distribuzione dell’ultimo miglio. Più del 20% degli acquirenti considera il servizio tra le ragioni principali per cui ha deciso di acquistare un determinato prodotto su un determinato sito (il 27% quando si tratta di acquisti Fashion, Home o Food). E la consegna a casa risulta tra i touchpoint più determinanti per la scelta di acquisto (primo per prodotti in ambito Fashion, Home e Food, secondo per acquisti Beauty). A tal proposito, se osserviamo l’ultimo semestre, 74 acquisti online su 100 sono stati di prodotti fisici: in oltre 8 casi su 10 il bene è indirizzopressoconsegnatostatoun (più spesso in casa, talvolta un ufficio o un luogo terzo), nel 13,9% dei casi i prodotti fisici acquistati online sono stati ritirati dal cliente presso un punto vendita o un punto di ritiro indicato dal negoziante. In quest’ottica, la soddisfazione dei clienti dipende sempre più da punti di contatto “post-vendita”, come servizio clienti, consegna e Ereso.aproposito della consegna c’è un aspetto importante da considerare: la sua sostenibilità. “Abbiamo condotto uno studio recentemente – continua Roberto Liscia - ed è emerso che negli ultimi anni c’è stato un raddoppio delle consegne fuori casa, perché l’Italia è un Paese che ha solo il 15% dei portieri negli immobili. Quindi la logistica della consegna fuori casa tramite il click and collect – di cui siamo sostenitori –sta creando lo sviluppo di nuove tecnologie come la creazione di punti di ritiro che rendono molto più sostenibile la logistica e anche molto più sostenibile per il consumatore l’utilizzo del proprio tempo, perché può decidere quando e dove andare a ritirare la propria merce. Inoltre è più sostenibile sotto un profilo ambientale, economico e dei costi: la consegna a casa per un operatore dell’alimentare ha un costo piuttosto elevato; prenotare e ritirare nel supermercato ha un costo inferiore”. Ma torniamo al commercio online e alle ragioni del suo successo: tra queste l’elemento in grado di generare il maggior entusiasmo in chi compra è proprio la presenza del reso gratuito. A cui si aggiungono la possibilità di accedere a informazioni dettagliate sulla spedizione (tracking/monitoraggio) e di modificare luogo/orario della consegna, oltre al packaging, non solo per quanto riguarda il prodotto e i processi di consegna, ma anche in riferimento all’imballo del pacco stesso che, il più delle volte, è destinato a non essere riutilizzato, ponendo il tema della riduzione degli sprechi, del corretto riciclo e, più in generale, della ricerca di materiali e design sostenibili. Dal punto di vista del consumatore, la protezione del prodotto è sicuramente l’aspetto più importante dell’imballaggio, ma, nella fase di unboxing, un packaging del genere evidenzia anche la vicinanza del venditore a certi valori. Che tempiquestidi guasta.non

TIR

Trasgressioni che comportano grossi rischi per la sicurezza stradale non solo per il conducente ma anche per gli altri utenti della strada.

Più nel dettaglio, dai dati riportati da Roadpol emerge che in tutto 12.588 conducenti di autocarri vigenti sui tempi di guida e riposo, restando al volante senza rispettare le pause obbligatorie; in 10.556 casi i tachigrafi non sono stati utilizzati in modo corretto e in 545 casi sono state rilevate addirittura manipolazioni di tachigrafi digitali.

La prime tre si sono concluse, mentre la quarta e ultima è attesa per il mese di ottobre, dal 10 al 16.

A giugno e luglio si sono tenute due edizioni di Truck and Bus, la campagna di verifiche su mezzi pesanti e autobus organizzata da Roadpol. Oltre 400mila gli autocarri controllati Èstata un’estate di controlli sui mezzi pesanti sulle strade e autostrade europee e italiane. Nel mese di giugno e in quello di luglio, Roadpol ha organizzato infatti due distinte edizioni delle campagne Truck and Bus, finalizzate a ispezionare i veicoli per il trasporto delle merci e dei passeggeri in circolazione. Si tratta di operazioni mirate che il network che riunisce le polizie stradali europee svolge periodicamente ormai da alcuni anni per verificare le norme sul trasporto delle merci pericolose, i limiti di velocità, le condizioni psicofisiche dei conducenti e tutte le altre prescrizioni inserite nelle varie normative nazionali e Macomunitarie.questaestate le ispezioni sono raddoppiate, rilevando in due settimane (dal 13 al 19 giugno e dal 18 al 24 luglio) un totale di circa 102mila violazioni su più di 427mila autocarri controllati dagli agenti, cioè circa una trasgressione su 4 camion esaminati. La maggior parte delle infrazioni riscontrate in queste due tornate riguardano il rispetto della velocità, l’uso di cinture di sicurezza, reati tecnici, la mancanza di documentazione a bordo, i tempi di guida e di riposo e le impostazioni del tachigrafo.

STRETTA DELL’EUROPA SUI CONTROLLI

31 TIR SULLA STRADA

L’iniziativa ha, infatti, l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e del rispetto delle regole e limitare, così, comportamenti pericolosi alla guida. Per quest’anno, Roadpol ha previsto in tutto quattro settimane di controlli mirati.

In 2.221 casi, la gravità dei fatti riscontrati non ha consentito di proseguire il viaggio fino a quando non è stata assicurata la condizione adeguata del veicolo o del carico.

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TIRLAVORO SETTEMBRE2022

Secondo una recente analisi di Randstad Professionals sono cinque le figure più richieste in questo settore: supply chain manager, logistic manager,transformationmanager,buyer senior e lean manager Il mondo della supply chain evolve velocemente e con esso cambiano anche le figure professionali più richieste. Se negli ultimi anni le analisi del mercato del lavoro si sono focalizzate su ruoli più tradizionali come quelli degli autisti (che ricordiamo sono carenti in tutto il mondo), degli spedizionieri, degli addetti ai magazzini, adesso si punta l’attenzione verso professionalità sempre più complesse e capaci di gestire i cambiamenti in Cresce,atto. infatti, la richiesta di personale altamente qualificato e specializzato, anche in relazione agli investimenti in innovazione, tecnologia e sostenibilità che le imprese stanno attuando. Una recente analisi di Randstad Professionals, la divisione specializzata della multinazionale olandese che si occupa di ricerca, selezione e formazione di risorse umane, ha individuato le 5 figure chiave per gestire i continui mutamenti influenzati da situazioni PROFESSIONILEECCOCHAIN:SUPPLYNUOVE

Il lean manager, al contrario, mutua il suo nome dal cosiddetto metodo lean – i cui principi trovano le radici nelle fabbriche Toyota in Giappone – e punta a snellire il più possibile il processo di lavoro ottenendo il massimo valore con il minimo dispendio di risorse, tempo, energia, fatica. “Deve saper parlare con i diversi interlocutori e deve instaurare con queste figure un vero e proprio rapporto di collaborazione visto che si occupa di migliorare e ottimizzare i processi; li deve ripensare, quindi deve intendersi anche di produzione non solo di logistica. Questa capacità di adattamento e di lettura dei processi all’interno delle organizzazioni sta acquisendo un ruolo sempre più importante e significativo”, spiega ancora DaSgualdino.quelloche emerge dall’analisi di Randstad risulta evidente come la carenza di professionalità non riguardi ormai solo profili meno specializzati, ma anche quelli altamente professionalizzati. Il tema della scarsità può essere legato a diversi fattori. Innanzitutto c’è da considerare l’evoluzione del ruolo: “Le competenze tecniche, che sono legate anche a ruoli più tradizionali, oggi si sono arricchite delle cosiddette soft skills che rendono il ruolo estremamente più complesso. Quindi – conclude Maria Pia Sgualdino – c’è un aspetto di aggiornamento continuo che va tenuto presente e che rende l’obsolescenza di questi profili molto elevata e comporta quindi una difficoltà di reperimento delle candidature e delle professionalità”.

In particolare, chi ricopre il ruolo di transformation manager rientra nel processo di cambiamento in chiave digitale che sta avvenendo all’interno delle aziende e si distingue per la capacità di analisi dei “Nonprocessi.vaconfuso – prosegue Sgualdino – con l’IT manager che invece continua ad occuparsi del buon funzionamento delle tecnologie digitali”.

33spesso imprevedibili che hanno riflesso anche sulla supply chain; pensiamo ad esempio alla pandemia o alla guerra ancora in corso in Ucraina. Si tratta di profili manageriali con un prevalentementebackgroundingegneristico,ingrado di programmare e organizzare al meglio le risorse e di sfruttare gli strumenti messi in campo dalla digitalizzazione. Le cinque professioni chiave sono il supply chain manager, il logistic manager, il transformationmanager,ilbuyersenioreilleanmanager. Quest’ultime due figure particolareinsono professioni più recenti nel panorama. Le altre rappresentano una certa evoluzione di competenze già impiegate nel settore. Come spiega Maria Pia Sgualdino, a capo della divisione specializzata del gruppo Randstad che si occupa della ricerca e selezione di middle, senior e top management, “il supply chain manager si occupa della gestione di tutta la catena della logistica. Abbiamo poi fatto un focus molto approfondito sul logistic manager, che si occupa invece della pianificazione e del movimento delle merci all’interno del magazzino, della loro distribuzione e del trasporto, e poi c’è il buyer senior che focalizza la propria attività sullo scouting quindi sull’individuazione, sulla negoziazione e sulla gestione dei fornitori. Poi due figure che probabilmente sono le più nuove del mercato: una è quella del transformation manager, che si occupa della digital transformation all’interno del mondo della logistica, l’altra quella del lean manager, una figura più trasversale rispetto alle funzioni che abbiamo elencato finora e si occupa di migliorare e ottimizzare i processi”.

TIR LAVORO SETTEMBRE2022

Cos’è il metodo Lean La diffusione della tecnica just in time, che si basa sulla riduzione dei tempi di risposta alla richiesta del cliente, prevede la presenza di figure professionali capaci di gestire il processo produttivo senza sprechi. Il Lean management si fonda su criteri di flessibilità e velocità previsti dallo stesso “metodo Lean”, il metodo di produzione Toyota che risale agli anni ’40. Il Lean manager quindi dopo aver analizzato tutte le fasi della produzione punta a massimizzarne l’efficienza, riducendo costi, tempi e scarti. Allo stesso tempo, gestisce gli aspetti relazionali e avvia progressivi rinnovamenti.

Entro la prossima estate sarà operativo, 24 ore su 24, un nuovo centro di controllo per i mezzi pesanti sull’A22. Un protocollo quadro ha recentemente formalizzato la collaborazione tra l’Autostrada del Brennero, le Procure della Repubblica di Trento e Bolzano e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e ha definito le attività del nuovo centro, già in fase di realizzazione a lato della barriera del Brennero, nei pressi di Vipiteno. Si tratta di un’area di 12.000 metri quadrati dotata banchine,di fosse di controllosistemaadall’alto,lepasserellaispezione,perispezionipesepedana,didei fumi, delle frenate e dell’assetto. L’iniziativa mira a garantire un presidio di sicurezza alla circolazione in autostrada, a facilitare l’azione di contrasto alla criminalità che utilizza il valico del Brennero e a scoraggiare ogni forma di illegalità legata ai trasporti.

SETTEMBRE2022

UN NUOVO CENTRO DI CONTROLLO AL BRENNERO ZF A DELLASERVIZIOTRANSIZIONE ECOLOGICA

Dopo il via libera della Conferenza Unificata, a fine agosto il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto che ripartisce i fondi per le infrastrutture idriche e le ZES. Le risorse, pari a 27 milioni di euro, sono state così suddivise: 19 milioni di euro sono stati destinati alla progettazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza idrica e a rafforzare il sistema dei bacini idrografici e 8 milioni sono stati indirizzati alla progettazione di interventi infrastrutturali per sostenere lo sviluppo delle aree ZES. I primi interventi riguardano i distretti idrografici e le relative Autorità di bacino distrettuale; i secondi le aree ZES di Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale PugliaBasilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna. MIMS: 8 MILIONI PER LE ZES

Il componentista tedesco ZF parteciperà questo mese allo IAA di Hannover con novità che si inseriscono nel solco della rivoluzione elettrica dei trasporti. ZF, infatti, esporrà dei veri e propri facilitatori della nuova mobilità, con un focus particolare sui veicoli industriali, come ad esempio la trazione elettrica integrata e modulare CeTrax 2, un sistema che coniuga un rapporto peso/potenza favorevole a un design compatto. L’azienda tedesca darà ampio spazio, poi, alle sue soluzioni per l’automazione: sistemi di monitoraggio e controllo del carico in tempo reale, software in grado di agevolare l’accoppiamento di trattore e trainato e ottimizzare le operazioni di carico e scarico, e sistemi di assistenza alla guida particolarmente innovativi come il controllo automatizzato dello chassis Adopt 2.0 (Autonomous Driving Open Platform Technology).

NOTIZIE 34

TECNOLOGIECONTINENTAL:AL

35 proprio all’interno di questa sfera, tra l’altro, un importante progetto citato in conferenza stampa che, sfruttando la collaborazione di Siemens Mobility, mira alla commercializzazione di un pantografo per la ricarica dinamica che, attualmente, è già in fase di Altest.centro delle novità introdotte ad Hannover ci saranno senz’altro innovazioni relative al tachigrafo.

Continental presenterà, infatti, il concept della nuova soluzione VDO Link che si propone come uno strumento Plug & Play per una maggiore capacità del settore della La società ha anticipato alcune delle innovazioni che saranno presentate a fine settembre allo IAA di Hannover: tra le novità i servizi per gli e-trucks e le soluzioni relative ai tachigrafi

Afine mese andrà in scena ad Hannover l’edizione 2022 dello IAA Transportation, l’evento in cui sono annualmente esibite le ultime innovazioni nel mondo dei veicoli commerciali, e c’è chi ha già voluto offrire alcune interessanti anticipazioni. È il caso di Continental che, in una conferenza stampa digitale, oltre a presentare le principali novità protagoniste del salone, ha anche voluto creare un momento di confronto sul presente e sul futuro prossimo dell’autotrasporto, sottolineando le sfide più impellenti del settore, come la sostenibilità, la concorrenza sleale, la sicurezza e la Tuttedigitalizzazione.sfideacui lo specialista tedesco ha deciso di rispondere con una serie di proposte di servizio e prodotto relative soprattutto agli e-trucks, come i convertitori DC/DC, le componenti di controllo, i sensori intelligenti per il monitoraggio delle batterie, i sistemi di gestione delle batterie, e altre soluzioni sempre riconducibili al mondo degli e-autocarri. Rientra logistica di adempiere agli obblighi normativi. In che modo? VDO Link cerca di eliminare il divario tra tachigrafi digitali e piattaforme online per la gestione della flotta, recuperando ed elaborando dati tachigrafici, come i tempi di guida e di riposo, in tempo reale e a distanza, senza la necessità di installare moduli telematici in modo permanente nel veicolo. Continental ha inoltre annunciato l’arrivo allo IAA di una soluzione per l’ottimizzazione del carico, il Trailer Capacity Scanner. Sfruttando l’intelligenza artificiale per calcolare lo spazio disponibile per il carico su autocarri, semirimorchi e rimorchi, questo strumento consentirà ai gestori delle flotte di disporre, tramite smartphone, di informazioni digitali precise sul quantitativo di merce che ancora può essere caricato.

Il dell’ottimizzazionesoluzioneScanner,CapacityTrailernuovapercarico

DELL’AUTOTRASPORTOSERVIZIO

A pochi mesi dall’avvio del suo percorso come società indipendente Iveco Group ha presentato la sua strategia basata su alcuni pilastri chiave: tecnologia, sostenibilità e partnership

C

TIRTECNICA Gerrit Marx CEO Iveco Group

’era una Volta CNH Industrial On-Highway. Poi a fine dicembre 2021 CNH e Iveco Group, la nuova realtà indipendente che raccoglie i marchi “su strada” del gruppo, hanno sottoscritto un accordo di scissione con effetto dal primo gennaio 2022. Iveco ha dunque iniziato l’anno come società indipendente e a distanza di qualche mese ha deciso di presentarsi ufficialmente al pubblico con un evento internazionale sui temi del trasporto, della mobilità e dell’innovazione, utilizzando il suo quartier generale di Torino. Ai presenti, Iveco Group ha insomma detto “questi siamo noi”: 8 brand (Iveco, Fpt Industrial, Iveco Bus, Heuliez, Idv, Astra, Magirus e Iveco Capital), 28 stabilimenti di

IVECOBEYOND:VA OLTRE

36 di Ertilia Giordano

TIR TECNICA

37 brand (Iveco, Fpt Industrial, Iveco Bus, Heuliez, Idv, Astra, Magirus e Iveco Capital) 28 stabilimenti di produzione

La nuova fase dell’azienda sarà costituita da una spinta innovativa che riguarderà sia i prodotti sia l’offerta dei servizi e che si inquadrerà in un panorama in rapidissima evoluzione nel quale, come sottolineato da Marx “dobbiamo comprendere il futuro del trasporto su strada, la mobilità urbana, i powertrain e le tecnologie emergenti, le fabbriche intelligenti e i nuovi modelli di business”. Come punti cardinali, per orientarsi in questo momento di transizione, Iveco Group farà riferimento alla tecnologia, alla sostenibilità e alle partnership. Iveco NaturalS-WayGas Iveco e-Daily

29 centri di ricerca e sviluppo 34.000 persone impiegate di cui 13.000 in Italiaproduzione, 29 centri di ricerca e sviluppo, 34mila persone impiegate di cui 13mila in Italia e 6mila nell’area del capoluogo piemontese. “Siamo noi e siamo una squadra”, capitanata dal Ceo, Gerrit Marx, che ha subito messo in chiaro: “Transizione e trasformazione sono al centro di ciò a cui Iveco Group si sta preparando”. E proprio Gerrit Marx ha inteso ricordare l’heritage di Iveco, il forte radicamento dell’azienda ad un passato di innegabile impatto nel mondo dei trasporti, un radicamento che ha anche coinvolto il mai dimenticato legame con l’Italia (Iveco Bus peraltro ha non da molto annunciato, sulla scia dei fondi offerti dal PNRR, la volontà di tornare a produrre nel nostro Paese, dopo ben undici anni di produzione estera), ma che vuole svilupparsi attraverso diramazioni globali, innovative, andando oltre ovvero “beyond the obvious”, come recitava anche il claim dell’evento organizzato dal Gruppo.

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L’esposizione contava anche Iveco S-Way Natural Gas, versione Amazon, un veicolo commerciale pesante capace di funzionare al 100% con il biometano e dotato di Iveco Driver Pal per agevolare il lavoro del conducente. A proposito di questo, in questo mezzo l’assistente vocale Alexa integrato può essere utilizzato per pianificare i percorsi, controllare lo stato di manutenzione e richiedere assistenza, informazioni sul traffico e previsioni del tempo. Campeggiavano poi, negli spazi di Officine Grandi Riparazioni, anche il Nikola Tre, veicolo pesante elettrico a batteria (quindi pura tecnologia BEV) con 500 km di autonomia e un tempo di ricarica di circa 100 minuti, e il Nikola Tre elettrico a celle combustibili (tecnologia FCEV), classificato come un veicolo a zero emissioni (emette solo acqua e calore) con un’autonomia di 800 km e un tempo di rifornimento inferiore a 20 minuti. Non solo veicoli commerciali nel “paniere” di Iveco Group: a trovare spazio anche tecnologie Magirus (marchio soprattutto deputato alla produzione di mezzi antincendio), bus e minibus firmati Iveco Bus, e componenti come il modello in scala dell’ePowertrain Plant, un prototipo delle tecnologie più avanzate presenti nel nuovo impianto torinese di Fpt Industrial (marchio dedicato alla progettazione, innovazione, produzione e vendita di motori e propulsori alternativi e sostenibili per tutti i veicoli), che sarà inaugurato in autunno. Tra le tecnologie motoristiche anche l’Fpt Industrial eAxle per veicoli commerciali pesanti, sviluppato come parte di una joint venture tra Iveco, Nikola e Fpt, che promette elevate prestazioni, efficienza, affidabilità e un basso costo totale di gestione, oltre a una notevole durata nel tempo. La sostenibilità Che la sostenibilità sia una delle più grandi sfide per il futuro di Iveco Group è chiaro sin dalla sottoscrizione del cosiddetto The Climate Pledge, un impegno fondato congiuntamente da Amazon e Global Optimism per raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2040, con dieci anni di anticipo sull’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi. È senza dubbio alcuno un traguardo ambizioso che deve giocoforza coinvolgere la gestione operativa del gruppo e tutta la sua catena del valore, compresi partner, prodotti finali e servizi. Le partnership Il percorso dell’ex spin-off di CNH Industrial, così come raccontato anche nel già citato evento “Beyond rafforzare i Motore ibridaversioneF28IndustrialFPT

38 TIRTECNICA SETTEMBRE2022

La tecnologia La grande presentazione pubblica degli Iveco Days è stata ovviamente costellata anche di prodotti, esposti negli spazi delle storiche Officine Grandi Riparazioni di Torino. Ad occupare un posto di indubbio rilievo Iveco e-Daily, il veicolo commerciale 100% elettrico, che oltre a sfoggiare una inevitabile sostenibilità e silenziosità, vanta una dotazione di sistemi telematici particolarmente all’avanguardia che ottimizzano i tempi di funzionamento. L’esposizione a Torino è avvenuta sotto forma di prototipo – la presentazione ufficiale del veicolo green è destinata allo IAA di Hannover previsto per fine mese – con un modello da 7,2 tonnellate e dotato di un sistema di celle a combustibile, ancora in fase di Proof of Concept (PoC) per testare l’autonomia aggiuntiva fornita dal sistema a idrogeno che dovrebbe alimentare il veicolo per un’autonomia fino a 350 km. C’era poi, ovviamente, l’Iveco S-Way, questa volta in versione Plus Autonomous Driving, un veicolo commerciale pesante, con propulsione diesel o metano, dotato di sensori in grado di monitorare l’ambiente circostante, rilevare gli ostacoli e mappare il profilo stradale, adattando al contempo la traiettoria e la velocità del veicolo. Il veicolo, infatti, dispone anche delle tecnologie Vehicleto-Everything (V2X), e per questo può, in caso di smart roads o smart vehicles, interagire con altri veicoli e infrastrutture autostradali.

TIR 39 TECNICA due pilastri precedenti, la tecnologia e la sostenibilità. Iveco Group, infatti, è azionista e knowledge partner di Nikola, con cui ha una joint venture fifty-fifty per la produzione di Nikola Tre in Europa. Si tratta di un accordo strategico che riguarda la piattaforma modulare per veicoli pesanti elettrici a batteria e a celle a idrogeno attualmente prodotta nel nuovo stabilimento di Ulm, in Germania, inaugurato a settembre 2021, ma non solo. La produzione della versione BEV del Tre per il mercato Usa è già iniziata nello stabilimento statunitense di Nikola in Arizona e a Ulm, le versioni europee del BEV saranno distribuite a partire dalla seconda metà del 2023 mentre il FCEV entrerà in produzione nell’ultima parte C’èdell’anno.poila collaborazione con Amazon Web Services che ha dato vita a Iveco Driver Pal, il cosiddetto compagno di viaggio ad attivazione vocale, e il memorandum d’intesa firmato a marzo 2022 per esplorare di tecnologia condivisa dei veicoli, invece, al 2019 la partnership con Microvast per un viaggio nell’elettrificazione condiviso, e all’inizio del 2022 il memorandum d’intesa con Enel X per una collaborazione che consenta di sfruttare al meglio tutte le potenzialità della mobilità elettrica per i veicoli commerciali in Europa. Ci sono inoltre gli accordi con Plus, società impegnata nel settore dei veicoli autonomi per l’autotrasporto, per lo sviluppo congiunto di veicoli commerciali a guida autonoma che integrino il sistema completo di guida autonoma PlusDrive sui veicoli pesanti Iveco S-Way; e la recente lettera di intenti tra il Gruppo ed Eni per iniziative di mobilità sostenibile nel settore dei veicoli commerciali europei. Infine, proprio a luglio durante l’evento “Beyond”, è stato annunciato l’accordo di fornitura con Blue Energy Motors, azienda indiana di tecnologie a zero emissioni, per l’introduzione sulle strade indiane entro la fine del 2022 dei primi veicoli pesanti a Gas Naturale

Liquefatto alimentati da motori Fpt Industrial. Gli obiettivi Analizzati i 3 pilastri della nuova strategia, quali sono gli obiettivi finanziari di Iveco Group a pochi mesi dal suo primo compleanno? A fare il punto, durante “Beyond – Iveco Group Days” è stato Francesco Tanzi, Chief Financial Officer, che ha illustrato il piano finanziario da qui al 2026: “Vorrei citare alcuni dei punti chiave di questo piano: ricavi netti totali delle attività industriali mirati tra 16,5 e 17,5 miliardi di euro, con un aumento del 5% rispetto al 2019. Puntiamo a un utile netto rettificato compreso tra 0,6 e 0,8 miliardi di euro, rispetto a 0,3 miliardi nel 2019. E nello stesso periodo, gli investimenti in attività industriali dovrebbero aumentare importante: il gruppo è presente in Europa, Sud America e Asia, ma il suo dna è italiano “Questa è una responsabilità sia per i dipendenti sia per il nostro Paese che prendiamo sempre sul serio – ha concluso –. A tal fine, se guardiamo ai nostri investimenti totali stimati per il solo 2022, solo in Italia sono stati stanziati circa 450 milioni di euro per la spesa in R&S”. dal 4,2% a circa il 5%”. Tanzi ha sottolineato anche un aspetto con Hyundai Motor Company, possibili collaborazioni in termini approvvigionamento congiunto e reciproche forniture. Risale, Nikola Tre elettrico a celle a combustibile (FCEV)

In particolare, sono cinque i nuovi modelli previsti: n R1, per la richiesta o la proroga di rateizzazione ordinaria di importi fino a 120mila euro per tutti i soggetti; n R2, per la richiesta o la proroga di rateizzazione ordinaria di importi superiori a 120mila euro per le persone fisiche e le ditte individuali in regime fiscale; n R3, per la richiesta o la proroga di rateizzazione ordinaria per importi superiori a 120mila euro per tutte le persone giuridiche (società, associazioni, enti) e le ditte individuali in contabilità ordinaria; n R4, per la richiesta o la proroga di rateizzazione straordinaria (massimo 120 rate) per debiti di qualsiasi importo per le persone fisiche e le ditte

Il DL Aiuti ha alzato la soglia per ottenere le rateizzazioni delle cartelle di pagamento, che era di 60mila euro. Salgono a 8 inoltre le rate inevase che determinano la decadenza dai piani di dilazione accordati 40 Tutto pronto per rateizzare i debiti fiscali, in maniera automatica, semplificata e senza alcun documento aggiuntivo. La soglia massima dei debiti fiscali iscritti a ruolo per i quali si può decidere singolarmente di dilazionare (in un massimo di 72 rate) è salita da 60 a 120mila euro. Il nuovo modello è già disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle EntrateRiscossione, utile per richiedere le rateizzazioni delle cartelle di pagamento in forma semplificata secondo quanto previsto dal Decreto Aiuti (DL 50/22 convertito in Legge 91/22).

FISCO TIR di Angelo Ciaravolo

FINOSEMPLIFICATAPROCEDURARATEIZZAZIONE:A120MILAEURO

41 individuali in regime fiscale semplificato; n R5, per la richiesta o la proroga di rateizzazione straordinaria (massimo 120 rate) per debiti di qualsiasi importo per le persone giuridiche (società, associazioni, enti) e le ditte individuali in contabilità ordinaria. Operativamente, grazie alle modifiche intervenute durante la conversione in Legge del Decreto Aiuti, l’agente della riscossione, su semplice richiesta del contribuente che dichiara di trovarsi in temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica, può concedere, per ogni singola richiesta, la rateizzazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, con esclusione dei diritti di notifica, fino ad un massimo di 72 rate mensili (se le somme iscritte a ruolo, per ciascuna richiesta presentata, dovessero essere invece superiori a 120mila euro c’è sempre la possibilità di richiedere il pagamento dilazionato ma solo se si certifica la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica).

FISCOTIR

Altra importante novità riguarda l’ipotesi di decadenza nel caso di mancato pagamento delle rate. Per le domande presentate dallo scorso 16 luglio, nel caso in cui durante il periodo di rateazione, vengono saltate otto rate, in luogo delle cinque rate previste prima, anche non consecutive, vige la nuova regola che il carico del residuo non potrà essere nuovamente dilazionato. Inoltre, la decadenza dal beneficio della rateizzazione di uno o più carichi non elimina la possibilità di richiedere la dilazione del pagamento di carichi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza stessa.

Per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e relative ad istanze presentate fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si determina nel caso di mancato pagamento di dieci rate, mentre per le rateizzazioni richieste a partire dal 1° gennaio 2022 fino allo scorso 15 luglio, la decadenza si verifica dopo il mancato pagamento di cinque rate (l’agente della riscossione, soltanto dopo aver verificato le condizioni di decadenza, riprende le normali azioni di recupero consentite dalla legge). Infine, va rammentato che, secondo quanto previsto dal Decreto Ristori, per i provvedimenti di accoglimento relativi a richieste di rateizzazione presentate dal 30 novembre del 2020, il pagamento della prima rata del piano di rateizzazione determina l’estinzione delle procedure esecutive in precedenza avviate a condizione che non si sia ancora tenuto l’incanto con esito positivo o non sia stata presentata istanza di assegnazione, ovvero il terzo non abbia reso dichiarazione positiva o non sia stato già emesso un provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati.

Nel caso in cui le richieste di rateizzazione siano state presentate prima del 16 luglio, occorre invece applicare le disposizionidifferentinormativechesonointervenuteduranteilperiododisospensionedell’attivitàdiriscossioneacausadell’emergenzasanitaria(perquelliincorsoall’8marzo del 2020, è stato esteso a 18 il numero di rate che, in caso di mancato pagamento, determinano la decadenza dal Perbeneficio.isoggetti con residenza aventi la sede legale o quella operativa nei comuni della “zona rossa”, la sospensione decorre invece dallo scorso 21 febbraio 2020).

42 TIRNORMATIVE

DL INFRASTRUTTURE:

Inoltre, su questi veicoli non potrà determinarsi un aumento della capacità di carico per effetto del superamento dei 3500 kg di massa. La disposizione non è direttamente applicabile perché l’art. 7, comma 2, del Decreto Legge 68/2022, ne ha subordinato l’efficacia per i veicoli per i quali il documento di circolazione riporta le indicazioni sull’eccesso di massa connesso al sistema di propulsione installato, le cui modalità di annotazione saranno stabilite con decreto del Un’altraMims. importante novità riguarda le patenti scadute da più di 5 anni. Su questo argomento, già prima della modifica normativa il Mims aveva emesso una circolare (n. 38775 del 16 dicembre 2021), in cui si prevede che la conferma di validità di queste patenti dipende dal superamento di una prova (cd. esperimento di guida), volto ad accertare la permanenza nell’individuo dell’idoneità

Introdotte importanti modifiche al Codice della Strada, in particolare sulle patenti scadute da cinque anni e sulle patenti B conseguite da almeno due anni. Inserita anche la categoria di illecito permanente Il Decreto Legge su infrastrutture e mobilità sostenibili, che contiene importanti modifiche al Codice della Strada di interesse anche per l’autotrasporto, ha ottenuto il via libera del Parlamento. In particolare, il Decreto introduce la possibilità per i titolari di patente di categoria “B” conseguita da almeno due anni di condurre veicoli isolati adibiti al trasporto di merci con massa superiore a 3500 kg ma non superiore a 4250 kg, che siano alimentati con combustibili Ilalternativi.superamento dei 3500 kg deve però dipendere dall’eccesso di massa del sistema di propulsione che utilizza combustibili alternativi, rispetto ad un veicolo delle stesse dimensioni che utilizza combustibili tradizionali. LE PERNOVITÀL’AUTOTRASPORTO

TIR 43 NORMATIVE

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto di adozione delle linee guida sui trasporti eccezionali. Le linee guida, previste dal Decreto-Legge 50/2022, convertito con Legge 91/2022 n. 91, definiscono, tra l’altro, le modalità di verifica della compatibilità del trasporto in condizioni di eccezionalità con la conservazione delle sovrastrutture stradali, con la stabilità dei manufatti e con la sicurezza della circolazione. Illustrano poi le modalità di rilascio dell’autorizzazione per il trasporto per massa fino a 108 Ton effettuato mediante complessi di veicoli a otto assi, nonché per i trasporti in condizioni di eccezionalità di un unico pezzo indivisibile eccedente i limiti di massa. Oltre ad offrire una sintesi del quadro normativo dei trasporti in condizioni di eccezionalità sia in ambito nazionale che regionale, le linee guida descrivono i compiti attribuiti ai soggetti preposti al rilascio dell’autorizzazione per la circolazione. Infine, propongono un protocollo di verifica per massa che prevede, tra l’altro, la conoscenza, il monitoraggio e il controllo della sovrastruttura stradale per valutare la compatibilità del trasporto eccezionale, la valutazione delle pavimentazioni stradali al passaggio dei carichi, le modalità di verifica della compatibilità con la stabilità dei manufatti e delle opere d’arte.

TRASPORTI ECCEZIONALI: ARRIVANO LE LINEE GUIDA

Oltre ad avere previsto le linee guida, il DL 50/2022 è inoltre intervenuto su un altro punto. Le autorizzazioni per i trasporti in condizioni di eccezionalità di cui all’art. 10, comma 2, lett. b) cds, permettono di effettuare le integrazioni di carico nel rispetto di determinati limiti di massa: 38 tonnellate se si tratta di autoveicoli isolati a tre assi; 48 tonnellate se si tratta di autoveicoli isolati a quattro assi; 86 tonnellate se si tratta di complessi di veicoli a sei assi; 108 tonnellate se si tratta di complessi di veicoli a otto assi. La modifica prevede che queste autorizzazioni siano utilizzabili anche con veicoli con un numero di assi superiore, purché nel rispetto della massa massima ammissibile. Per cui, facendo un esempio, un’autorizzazione per trasporti eccezionali rilasciata entro un limite di massa di 86 Ton, permette l’uso di veicoli anche con più di sei assi. tecnica alla guida del titolare. In caso di mancata presentazione nel giorno dell’esperimento di guida, oppure di esito negativo di questa prova, la patente è revocata. Il Ministero dell’Interno ha fornito a sua volta ulteriori chiarimenti per le forze di polizia impegnate nei controlli su strada. In particolare, si evidenzia che la sanzione prevista al comma 11 dell’art. 126 CdS (sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 158 a 638 euro e ritiro della patente e delle altre abilitazioni alla guida), si applica nei seguenti casi: guida senza aver richiesto l’esperimento di guida; guida con certificato medico di rinnovo senza avere la ricevuta di prenotazione dell’esperimento di guida; guida con ricevuta di prenotazione dell’esperimento di guida scaduto di validità ma senza che sia stato notificato il provvedimento di revoca della patente. Diversamente, la guida con provvedimentoscadutodell’esperimentoprenotazionediguidadivaliditàecondirevocapatente emesso e notificato, verrà sanzionata secondo la più grave ipotesi dell’art. 116, comma 15 CdS: l’ammenda da 2.257 euro a 9.032 euro. Infine, la guida con la ricevuta di prenotazione dell’esperimento di guida in corso di validità è legittima e non comporta per l’autore nessuna violazione. Insieme a questi due interventi, durante la conversione in legge è stata inserita nel CdS la categoria di “illecito permanente” che, a fronte di specifiche violazioni accertate ripetutamente “da remoto” (mancata revisione, carenza di assicurazione, ecc.) vieta il cumulo delle sanzioni, a meno che il soggetto sia stato fermato ovvero abbia ricevuto la notifica per le varie violazioni.

TIRNORMATIVE

Possono chiedere il contributo, pari all’80% dell’importo totale, con un tetto massimo di 2.500 euro, i cittadini residenti in Italia con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni Che in Italia ci sia un forte bisogno di conducenti di autoveicoli per il trasporto delle merci, nonché di autobus e pullman per il trasporto di passeggeri, è ormai una certezza riconosciuta non solo tra gli operatori del settore, ma certificata per legge. Già lo scorso anno, con il Decreto Legge 121/2021, il Governo aveva previsto una misura per incentivare i giovani a conseguire i titoli necessari per la guida dei mezzi pesanti, limitata tuttavia ad un solo semestre (dal 1° gennaio al 30 giugno 2022) e ad un rimborso massimo di 1.000 euro a Perpersona.questa misura veniva stanziato un milione di euro (con la Legge di conversione n. 156 del 2021), che le dell’autotrasportoassociazionigiudicavano CARENZA AUTISTI: AL VIA LE DOMANDE PER IL BUONO PATENTE

44

insufficiente a coprire una carenza stimata in oltre 15mila autisti, in quanto capace di sovvenzionare solo poco più di mille patenti e CQC in Italia, con un meccanismo peraltro (quello del rimborso delle fatture pagate) poco utile ai giovani, che devono anticipare somme tra i 3.500 ed i 5.000 euro per ottenere le abilitazioni necessarie a svolgere la professione. Con successivo Decreto Legge Milleproroghe, poi convertito in Legge 25 febbraio 2022, n. 15, il Governo ha quindi modificato lo stanziamento iniziale, portandolo a 25,3 milioni di euro, ripartititi in 5 anni (dal 2022 al 2026) e ha cambiato la natura del beneficio, da

• Consap, per le attività di riscontro del conseguimento delle patenti e CQC e la liquidazione delle autoscuole. Per il primo anno del buono si prevede che vengano attivate circa 1.100 nuove patenti superiori e relative abilitazioni, mentre dal 2023 le patenti finanziate dovrebbero attestarsi tra le 2.500 a 3000 annue.

A dare attuazione al dettato normativo è intervenuto il Decreto del Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims) di concerto con il Ministero Economia e Finanze (MEF) 1° luglio 2022, n. 201, che ha stabilito le modalità per la presentazione delle richieste per il buono patente Nelleautotrasporto.moredella sua registrazione e pubblicazione in Gazzetta, il Decreto dispone che le sue risorse (2,7 milioni di euro per il 2022 e 5,4 milioni per ciascun anno successivo fino al 2026), siano distribuite ai richiedenti, che presentino apposita domanda sulla piattaforma informatica denominata “Buono patenti”, in ordine cronologico fino a loro esaurimento.Alriguardo, viene chiarito che i cittadini italiani e stranieri residenti in Italia, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, possano chiedere un contributo per le spese da sostenere per conseguire le patenti necessarie per la guida degli automezzi per trasporto di merci (C, CE) o di passeggeri (D, DE) e anche la relativa carta di qualificazione del conducente (CQC), pari al 80% dell’importo totale, con un tetto massimo di 2.500 euro.Perfar questo dovranno registrarsi presso la piattaforma “Buono Patenti”, attraverso il proprio SPID (Sistema Pubblico per l’Identità Digitale) e compilare l’istanza per l’ottenimento del “Buono”, che andrà utilizzato entro 60 giorni dal suo rilascio presso una delle autoscuole accreditate (elencate nella stessa piattaforma). Decorso il termine dei 60 giorni senza alcun utilizzo, il beneficiario potrà richiedere l‘emissione di un nuovo Buono, nei limiti delle risorse annuali disponibili, che verranno stanziate in ordine cronologico fino ad Saràesaurimento.curadelle autoscuole attivare la piena fruizione del buono, che da parte del beneficiario prevede solo il conseguimento delle patenti o della CQC entro 18 mesi dall’attivazione dello stesso e il pagamento del 20% del corrispettivo totale (ovvero dell’eccedenza rispetto ai 2.500 Laeuro).richiesta del buono e l’erogazione del contributo saranno gestiti dal Mims attraverso le seguenti due società informatiche (a partecipazione pubblica):

• Sogei, per le attività di monitoraggio delle richieste e la rendicontazione degli importi dei buoni nei limiti delle risorse annue disponibili;

NORMATIVE

45 TIR semplice rimborso ad un vero e proprio buono, spendibile nelle autoscuole convenzionate, fino all’importo massimo dell’80% del costo daconsostenere,unlimitemassimodi2.500euroasoggetto.

Ufficiale. Una volta operativo verrà aperta una specifica piattaforma sul sito dell’Agenza delle Dogane per la presentazione delle istanze da parte delle imprese interessate. Destinatari della misura complessiva di 496,8 milioni di euro sono le imprese di autotrasporto italiane impegnate in attività di logistica e trasporto di merci per conto di terzi, iscritte all’Albo degli Autotrasportatori e al REN, che utilizzano veicoli di massa pari o superiore a 7,5 Ton di categoria ecologica Euro 5 o superiore. L’importo del credito è pari al 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre 2022 per l’acquisto di gasolio utilizzato sui menzionati veicoli al netto dell’IVA e comprovato mediante fatture elettroniche d’acquisto. Come anticipato, le domande devono essere presentate attraverso una piattaforma informatica dedicata dell’ADM che sarà accessibile solo per un periodo di 30 giorni dall’apertura, che sarà comunicata sul sito del Mims. Entro tale periodo, in caso di esito negativo dell’istanza, è consentita la ripresentazione in una nuova data, ma in tal caso la seconda istanza avrà un ordine cronologico successivo. Le imprese accederanno alla nuova piattaforma solo tramite SPID, CNS o CIE. Nell’istanza, unica per ogni singola impresa, gli interessati riporteranno due file (secondo i modelli allegati al Decreto). Nel primo file, quello delle fatture, dovranno riportare con una riga per ogni fattura: l’identificativo SDI della fattura; il tipo di fattura; l’importo (lordo complessivo); l’importo a rimborso (cioè la quota parte dell’importo utilizzato per i veicoli Euro 5 e 6 o totale importo fattura). Nel secondo file dovrà essere invece indicato: l’identificativo SDI fattura; la targa; il contratto di noleggio (Si/No); il codice Paese automezzo. Acquisiti i dati delle istanze dalla piattaforma dell’ADM, la Consap invierà al Mims l’elenco delle imprese aventi diritto al credito, con gli importi riconosciuti e questi emetterà un Decreto di Concessione. Le imprese poi potranno utilizzare il credito d’imposta che troveranno nel loro cassetto fiscale.

CREDITO

Le istanze devono essere presentate attraverso una piattaforma informatica dedicata dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, al momento in corso di attivazione, entro 30 giorni dalla data di apertura della piattaforma Sul sito del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili è stato pubblicato il Decreto della Direzione Generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto che disciplina le modalità di erogazione del credito d’imposta del 28% sugli acquisti di gasolio del primo trimestre 2022. Al momento in cui andiamo in stampa con questo numero di Tir il Decreto non è ancora stato pubblicato in Gazzetta D’IMPOSTA

TIR 46 NORMATIVE

DEL 28%: COME FARE LA DOMANDA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

OTTOBRE2022 SAB DOM LUN MAR MER GIO

SETTEMBRE2022 GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN

SCADENZE E DIVIETI SETTEMBRE/OTTOBRE/NOVEMBRE 2022 NOVEMBRE2022 MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER 9/22 9/22 9/229/229/22 MODELLO 770: invio per via telematica del modulo 770/2022. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 ACCONTI: le persone fisiche e le società devono effettuare il versamento della seconda o unica rata di acconto Irpef, Ires e Irap relativa all’anno 2022. DICHIARAZIONE DEI REDDITI: invio telematico delle dichiarazioni Redditi, Irap, Iva e Isa 2022. MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di ottobre 2022 (mensili). IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili) e al terzo trimestre (gli autotrasportatori trimestrali versano senza la maggiorazione

DOM

DOM LUN MAR MER GIO VEN

RIMBORSO GASOLIO: gli autotrasportatori dovranno predisporre ed inviare la domanda di rimborso sui quantitativi di gasolio consumati nel corso del terzo trimestre 2022. MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di settembre 2022 (mensili); quelli con obbligo trimestrale, gli elenchi relativi alle operazioni del terzo trimestre 2022. SAB SAB SAB LUN

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese precedente (contribuenti mensili).

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 22 agosto, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

DOM LUN MAR MER GIO VEN

7/22 7/227/227/22

RAVVEDIMENTO:dell’1%).ultimogiorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 17 ottobre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%. VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO SAB LUN

DOM

precedente

LIPE: ultimo giorno per inviare le comunicazioni dei dati Iva relativi al secondo trimestre 2022. MODELLI INTRA: presentazione per via telematica dei modelli Intra relativi alle operazioni del mese di agosto 2022.

MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN 9/22 9/22 9/229/229/22

IRPEF: pagamento delle ritenute d’acconto, dei contributi previdenziali e dell’Iva relativa al mese (contribuenti mensili).

RAVVEDIMENTO: ultimo giorno utile per regolarizzare i versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 16 settembre, con la maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta all’1,5%.

VEN

SETTEMBRE2022 Elaborazione Tir Giovanna Astori e Donatella Berna 48 TIR 48 Analizzando la performance relativa al trasporto internazionale effettuato dalle Imprese che operano in conto terzi si registra, per il periodo pre-pandemico (2015-2019), una crescita sostenuta per i Paesi dell'est tra questi la Lituania che aumenta del 111,4% e la Romania del 66,2%; l'Italia realizza un buona performance (+22,3), mentre in controtendenza risulta la Germania che segna una diminuzione di oltre il 16%; in fase pandemica tutti i Paesi registrano una contrazione delle tkm realizzate ad eccezione della Lituania, che pur mostrando un rallentamento della crescita, evidenzia comunque una performance positiva +3,7% (2019/2020). TRASPORTO MERCI SU STRADA INTERNAZIONALE Ton/km in milioni, variazioni % 2015-2019 e 2019-2020 Germania Spagna Francia Italia Lituania BassiPaesi Polonia Romania Germania Spagna Francia Italia Lituania BassiPaesi Polonia Romania Germania Spagna Francia Italia Lituania BassiPaesi Polonia Romania 42.530 71.866 11.270 12.573 23.244 33.726 151.064 23.886 35.591 83.208 10.911 15.377 49.132 30.852 221.225 39.695 32.591 78.218 10.820 14.943 50.959 30.089 222.310 33.989 2015 2019 2020 PaesiGermaniaSpagnaFranciaItaliaLituaniaBassiPoloniaRomania Variazione2015/2019% Variazione 2019/2020% -8,4-6,0 -2,8-0,8 +3,7 -2,5 +0,5 -14,4 -16,3 +15,8 -3,2 +22,3 +111,4 -8,5 +46,4+66,2 Paese

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