il quotidiano del molise

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ANNO XIV - N. 66

MARTEDI’ 8 MARZO 2011 talia ità d’I n U ° 150

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* IL QUOTIDIANO DEL MOLISE + IL MESSAGGERO euro 1,00

FONDATO DA GIULIO ROCCO

REGIONE MOLISE - NON ACQUISTABILI SEPARATAMENTE ZONA VASTO - SAN SALVO SOLO IL QUOTIDIANO euro 0,50

IL QUOTIDIANO DEL MOLISE: IL PRIMO GIORNALE TUTTO MOLISANO

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Campobasso

Regione

Edilizia popolare In arrivo quaranta nuovi alloggi

Pietracupa è vicepresidente dell’Esecutivo

CAMPOBASSO. Un milione e trecentomila euro ottenuti da Di Bartolomeo nell’incontro con il ministro alle Infrastrutture Matteoli.

CAMPOBASSO. Ad annunciarlo sarà oggi il presidente della Regione Iorio che ufficializzerà l’incarico. SERVIZIO A PAGINA 3

SERVIZIO A PAGINA 7

“Priorità all’unità della coalizione, poi le Primarie”. Gelo di Nagni (Idv), scettici Astore e Natalini

Leva tenta una missione impossibile Il segretario del Partito democratico prova a ricucire con il centrosinistra Termoli

Fitto: Piano Sud per far crescere l’Ateneo SERVIZIO A PAGINA 24

CAMPOBASSO. Gioca l’ultima carta il Pd per salvare il salvabile in vista delle elezioni Provinciali. Il segretario regionale Danilo Leva ha tentato di ricucire con l’Idv spiegando a chiare lettere la via da seguire. “Ci sono due principi fondamentali – ha detto Leva – primo: la nostra priorità per l’unità della coalizione; secondo: convocheremo tutte le anime del centrosinistra per trovare una candidatura unitaria che rappresenti l’intera coalizione, poi le Primarie”. SERVIZIO A PAGINA 3

8 Marzo - La ricorrenza

Il cammino delle donne dall’Unità d’Italia ai giorni nostri

Campomarino. E i dominicani ‘termolesi’ arrestati per droga restano in cella

Catturati i ladri di ‘oro rosso’ CAMPOMARINO. I carabinieri sono riusciti a risalire all’identità degli autori dei clamorosi furti di rame compiuti ai danni delle Ferrovie. Due rumeni residenti a Lesina (Fg) sono stati arrestati, mentre il loro complice minorenne è stato allontanato con un foglio di via. Invece a i dominicani residenti a Termoli arrestati per droga restano in carcere a Pescara. SERVIZIO A PAGINA 24

Termoli

Ricevitoria di via Tremiti baciata dalla fortuna Vinti 20mila euro TERMOLI. Una combinazione vincente al 10 e Lotto hanno portato ventimila euro nelle tasche del fortunato giocatore che ha ‘sbancato’ la ricevitoria di via Tremiti. SERVIZIO A PAGINA 25

Un vigore e una unitarietà nuova, ritrovata da parte delle donne, restituisce valore riflessivo e soprattutto propositivo alla giornata dell’8 marzo; appuntamento che il consumismo ha del tutto fagocitato nel corso dell’ultimo decennio. Le donne sono tornate in piazza a gridare la loro rabbia e in questo giorno non chiedono mimose, ma rispetto. SERVIZI ALL’INTERNO

Lo Sport

Da Trapani i complimenti al Campobasso di Cosco per “la lealtà dimostrata” SERVIZI A PAGINA 30

Da domani in Provincia farà bella mostra di sè la Champions vinta dall’Inter SERVIZIO A PAGINA 34

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Martedì 8 marzo 2011

Il leader nazionale Francesco Storace ha dato ampio mandato a Giovancarmine Mancini: pronte due liste

Elezioni Provinciali 2011 La Destra correrà da sola CAMPOBASSO. Colpo di scena sulla scena politica molisana: La Destra correrà da sola alle Provinciali di Campobasso. E’ la notizia trapelata ieri pomeriggio dopo la riunione romana tra Giovancarmine Mancini e la segreteria nazionale del partito guidato da Francesco Storace. La notizia era già nell’aria e ieri è stata confermata: il leader nazionale ha dato pieno mandato e autonomia decisionale al consigliere provinciale di Isernia. “Presenteremo

due liste: La Destra e una lista civica, ‘Alleanza per il Futuro’” – ha dichiarato dopo il vertice romano. E, di conseguenza, sarà presentato anche un candidato che correrà da solo per la poltrona più alta di Palazzo Magno. Decisivo lo scarso ‘feeling’ con il Popolo della Libertà a livello regionale. “Non sono state recepite le mie linee programmatiche e così non ci sarà alcuna intesa con il Pdl”, ha ribadito Giovancarmine Mancini.

CAMPOBASSO. Interviene a muso duro l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Cavaliere dopo le polemiche che si sono sviluppate sul tartufo molisano. “Continuo a leggere – spiega Cavaliere - dichiarazioni non veritiere, demagogiche e sottolineo strumentali. Siamo in presenza di rappresen-

difiche apportate alla legge sui tartufi, si lasciano andare a dichiarazioni populistiche e inesatte dovute ad una

L’assessore all’Agricoltura:i cavatori molisani saranno sentinelle del territorio tanti di associazioni di tartufai abruzzesi, i quali senza aver mai chiesto chiarimenti ufficiali, circa le mo-

“Reintegriamo i nove lavoratori”

CAMPOBASSO. Il diritto alla conservazione del posto di lavoro. Il consigliere del Partito democratico Michele Petraroia interviene sul cambio d’appalto nel servizio di vigilanza in Regione in difesa dei nove lavoratori della società Aquila costretti alle ferie forzate per il mancato riassorbimento nella ditta Tarricone che si è aggiudicata l’appalto. Petraroia invita il Presidente e l’ufficio di presidenza ad intervenire, “fermo restando le prerogative dei due Istituti di vigilanza che sono entrati in contenzioso con ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato per assicurarsi la gestione del servizio presso la sede del Consiglio regionale”. Petraroia ricorda che “le norme del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, opportunamente recepite nella Delibera dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio n. 201 del 16.12.2010, sanciscono in modo chiaro che in caso di cambio d’appalto l’impresa subentrante riassuma i dipendenti già in servizio”. Per il consigliere dunque “la struttura consiliare non può che attenersi al deliberato della Presidenza che ha integrato il capitolato d’appalto” ed è fondamentale “agire con la massima tempestività per garantire i giusti diritti ai lavoratori, al di là delle opposte rimostranze dei due Istituti di Vigilanza che mirano a salvaguardare correttamente i propri interessi di parte”.

Situazione del tutto opposta a livello nazionale: qualche tempo fa proprio il presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi aveva dichiarato di voler aprire il governo a La Destra. red.pol.

Tartufo, Cavaliere difende la misura

Vigilantes oggi dal prefetto Petraroia: la Regione intervenga subito

Giovancarmine Mancini

CAMPOBASSO. Oggi la delegazione di vigilantes della ditta Aquila in servizio al Consiglio regionale sarà ricevuta dal Prefetto Trotta di CamLa protesta davanti pobasso per al consiglio regionale avere delucidazioni sul caso che vede 9 lavoratori della compagnia a rischio. La notizia è stata data ieri in conferenza stampa direttamente da Palazzo Moffa dove i vigilantes hanno comunicato che effettueranno consistenti forme di protesta se i 9 lavoratori non verranno riassorbiti nella Tarricone, la società che si è aggiudicata l’appalto di gestione in Consiglio regionale. “Ci sono nove persone che ancora una volta rischiano il posto di lavoro – ha dichiarato il sindacalista Pasquale Guarracino – E’ molto strano che in un ente come il Consiglio regionale succeda questo. Siamo stati convocati per domani (oggi ndr) e speriamo che si chiarisca definitivamente la questione fermo restando che per la Uiltucs, Cgil e Ugl riteniamo non ci sia stato il rispetto del capitolato d’appalto e del contratto collettivo nazionale ”. “Chiediamo alle istituzioni il rispetto della legalità per quello che riguarda il settore dei vigilantes – ha incalzato Luigi Colucci della Filcams Cgil – Siano rispettati i patti e riassorbiti i nostri lavoratori” . oz

personale, fantasiosa, balzana e distorta interpretazione delle modifiche di cui in argomento. In particolare, mi riferisco all’infondatezza delle affermazioni, circa l’obbligo che graverebbe sui cavatori molisani di realizzare lavori socialmente utili, in sostituzione del pagamento del contributo di solidarietà. Infatti, dallo spirito delle modifiche apportate alla legge in questione non si evince in alcun modo la necessità da parte dei cavatori molisani, di svolgere attività riconducibili alla rimozione di rifiuti, allo spegnimento di incendi o comunque di attività lavorative in senso stretto. La norma, e mi vedo costretto a ripeterlo e sottolinearlo per l’ennesima volta, attribuisce ai cavaNicola Cavaliere

tori molisani il solo ruolo di sentinelle del territorio, da intendersi come attività di sola segnalazione agli organi preposti di situazioni o attività potenzialmente pericolose per l’ambiente. Altro capitolo che ritengo doveroso rilevare è la strumentalizzazione politica che se ne sta facendo di questa vicenda. Non era e non è nelle mie intenzioni colorare politicamente il contesto e non avrei voluto rispondere ad alcune affermazioni certamente provocatorie. Ritengo sia il caso che la smetta di continuare a sostenere che la riunione tenutasi a Vinchiaturo non ha avuto un chiaro ed inequivocabile carattere politico. Intendo sottolineare che il sottoscritto non è stato invitato a partecipare, là dove diversi cavatori intervenuti pensavano, invece, di poter ottenere chiarimenti o comunque un confronto con l’Assessore al ramo. Di contro, la sola presenza di un consigliere regionale di opposizione ha dato alla stessa una connotazione chiara e inequivocabile. Le dichiarazioni di quest’ultimo, in tale

Sarà presentata domani pomeriggio dal consigliere Pardo D’Alete

Autobus gratuiti per i portatori di handicap, ecco la proposta di legge CAMPOBASSO. Sarà presentata domani pomeriggio la proposta di legge regionale promossa dal consigliere Pardo Antonio D’Alete, ‘Istituzione della tessera personale di libera circolazione’, a favore del trasporto pubblico gratuito per i diversamente abili, invalidi e mutilati. All’incontro, in consiglio regionale alle 16,30, parteciperanno anche i rappresentanti della federazione delle associazioni impegnate nella difesa dei diritti dei cittadini diversamente abili (FAND). La norma infatti è stata elaborata con il loro contributo ed è finalizzata alla “piena e concreta integrazione sociale, professionale e culturale di tutti i cittadini portatori di handicap, attraverso il riconoscimento del diritto alla libera e gratuita circolazione sui mezzi di trasporto pubblici di interesse comunale e regionale”. Una legge che facesse chiarezza, che definisca i beneficiari e le modalità di erogazione delle tessere, è stato più

volte detto nel corso degli incontri con i rappresentanti delle associazioni. Il capogruppo PD chiese alla Giunta appena dopo l’approvazione delle legge per la razionalizzazione della spesa pubblica che sancisce e regolamenta il diritto alla libera circolazione sui mezzi pubblici dei cittadini diversamente abili, di “correggere la rotta”. Attualmente sono 4000 le tessere gratuite in circolazione ma solo un migliaio quelle in possesso delle categorie svantaggiate. Da gennaio queste categorie sono costrette a pagare il 50% del costo del biglietto se possessori si una situazione ISEE tra i 7000 ed i 10000 euro annui. “Pensare che in tempi di criti si possa far cassa a discapito dei più fragili è inaccettabile”, scrive D’Alete annunciando che la proposta di legge “affronta e risolve il problema, riordinando le competenze e individuando i beneficiari”.

sede, hanno concorso a rafforzare l’aspetto strumentale, demagogico e sicuramente non costruttivo di alcun percorso. Ma soprattutto, recava delle proposte, condivisibili o meno rispetto alle quali preferisco non entrare nel merito, tra le quali una, particolarmente originale: l’istituzione di un assessorato regionale al tartufo individuando il rappresentante istituzionale nella persona di un cavatore o di un raccoglitore. A questo punto mi domando dove vanno a finire tutte quelle belle parole, perché restano tali, di cui il rappresentantedell’opposizione si è fatto e si fa portatore come la riduzione del numero dei consiglieri regionali, dei costi della politica e la non nomina degli assessori esterni, allorché propone l’istituzione di un assessorato al tartufo? A Campochiaro, del primo centro regionale di ricerca e sperimentazione per la produzione di piantine tartufigine, nonché attraverso altre iniziative che vanno in questa direzione, e non tramite slogan elettorali, propagandistici ed effimeri che di sicuro non giovano al nostro territorio”.

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Martedì 8 marzo 2011 Il governatore Iorio

Il governatore Michele Iorio sancisce definitivamente con l’Adc il ‘patto di fine legislatura’

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Mario Pietracupa

Pietracupa in Giunta: è vicepresidente di Stefania Potente CAMPOBASSO. Il governatore sancisce definitivamente il ‘patto di fine legislatura’ con l’Alleanza di Centro: oggi sarà ufficiale l’ingresso in Giunta regionale di Mario Pietracupa. Non lascia spazio a dubbi lo strin-

gato comunicato emesso direttamente dalla sede di via Genova con cui si annuncia che stamattina, alle 10, “il presidente Michele Iorio terrà una conferenza stampa per annunciare alcune novità circa il rafforzamento della compagine governativa”. La notizia era nell’aria già da qualche giorno, ma oggi

sarà rivestita del crisma dell’ufficialità: del resto, pare che lo stesso governatore abbia già firmato la delega che attribuisce all’ex vertice del Consiglio regionale l’importante incarico di vicepresidente e due deleghe: ‘Riforme istituzionali’ e ‘Promozione del marketing territoriale’. Il mandato, poi, acquista un significato ancora più importante se si considera

l’aspetto ‘tempo’, ovvero che siamo a fine legislatura e a novembre si voterà per le elezioni Regionali. E quindi il vice segretario nazionale dell’Adc potrà dare il suo contributo in un momento delicato della vita politica molisana lavorando in sinergia con il governatore nel ruolo di vice.Inoltre, (probabilmente) sarà un’operazione a ‘costo zero’: infatti, secondo

Ultimo tentativo di ricucitura di Ruta, poi le primarie. Abboccherà l’Idv?

Sos Pd, Leva prova la ‘missione impossibile’ CAMPOBASSO. Soffiava forte il vento ieri a via Petrella nella sede regionale del Pd dove il partito ha cercato di spazzare via le polemiche provocate dalla confusione sulle Primarie. Il segretario regionale del Pd, Danilo Leva, ha tentato di ricucire con l’Idv spiegando a chiare lettere la strategia per salvare il salvabile in vista delle elezioni Provinciali. “Nel documento che abbiamo votato all’unanimità all’assemblea regionale di domenica – ha spiegato Leva in conferenza stampa - ci sono due principi fondamentali: il primo è relativo alla nostra priorità per l’unità della coalizione. Unità che sta alla base di una nostra possibile vittoria alle elezioni. Mi è stato affidato un mandato, insieme ad una delegazione che rappresenta il Pd, per convocare tutte le anime del centrosinistra e trovare una candidatura unitaria che rappresenti l’intera coalizione. Dopodichè, secondo principio, svolgeremo le Primarie con un nostro candidato unitario”. Chiaro il messaggio rivolto all’Italia dei Valori che ha imposto già da un mese la candidatura alla presidenza della Provincia di Campobasso con Pierpaolo Nagni escludendo ogni possibilità di effettuare le Primarie. E proprio le Primarie contribuirono alla rottura delle alleanze in occasione del rinnovo del Consiglio comunale di Campobasso nel 2009 dove il sindaco Di Bartolomeo conquistò il 60% di voti. Per il Pd l’obiettivo è quello di giocare l’ultima carta provando a ricucire con l’Idv e gli Autoconvocati. “Continueremo a perseguire l’idea di tenere la coalizione unita – ha dichiarato Michele Petraroia in forte odore di

candidatura - Il Pd è al servizio del centrosinistra e il nostro è un atto di responsabilità per percorrere tutte le strade possibili affinché la coalizione concorra unitariamente alle Provinciali. Fino all’ultimo minuto serve il nostro impegno per rimanere uniti considerato che questo è il modo più giusto per renderci credibili agli occhi degli elettori. Invito, in particolare, l’Idv ad un gesto di attenzione e responsabilità. Non facciamo una questione di nomi e di candidati ma di rapporti di forza da mettere insieme sul territorio, quindi anche quelli provenienti dal basso e che sono stati espressi dall’assemblea degli autoconvocati, riferimento a Massimo Romano e al senatore Astore. Dobbia-

mo impegnarci con tutte le forze per camminare insieme e proporre un candidato unitario in grado di fare sintesi. Chiunque spacca la coalizione oggi è un irresponsabile che crea difficoltà”. La sveglia è suonata, dunque. Nelle prossime ore si

deciderà il futuro della coalizione del centrosinistra e si svolgeranno incontri serrati che sembrano più che altro una prova a cronometro visti i tempi ristretti. Si voterà alla Provincia di Campobasso il 15 e il 16 maggio. La sveglia sta suonando. ms

La conferenza stampa di ieri del Pd

Ma gli alleati della coalizione rimangono scettici CAMPOBASSO. Danilo Leva ‘arbitro’ del centrosinistra? La proposta rilanciata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa lascia perplessi i leader dei principali partiti della coalizione, Italia dei Valori e Sinistra, ecologia e libertà, ma anche i cosidetti ‘autoconvocati’. Il segretario del Partito democratico tenterà il tutto per tutto nel suo ruolo di mediatore al tavolo del centrosinistra che a breve sarà convocato. Una strategia che non convince più di tanto gli alleati. Anzi, la sensazione è che prevalga un certo scetticismo. “Aspettiamo che si apra questo quadro di mediazione”, commenta il segretario dell’Idv Pierpaolo Nagni. Che, però, ‘avvisa’ il Pd sul-

le primarie: “restiamo rigidi sulla nostra posizione”. E poi il tempo, alquanto ristretto a questo punto della ‘aprtita’, non gioca a favore delle consultazioni: “è necessario organizzarle e poi non bisogna farlo in maniera rabbecciata”. Piuttosto ‘freddino’ anche il coordinatore regionale di Sinistra, ecologia e libertà Mauro Natalini: “Se la mediazione può portare ad una

unità condivisa è bene, ma noi continuiamo a sostenere le primarie. Sperando che l’Idv accetti…” Non fanno i ‘salti di gioia’ neppure gli autoconvocati. Uno dei principali fautori del Comitato promotore, il senatore Giuseppe Astore, sottolinea: “E’ encomiabile lo sforzo di Leva, ma prima si sbriga e meglio è perché bisogna recuperare il tempo perso”. Inoltre, “spero che tra Leva e Nagni si possa anche raggiungere l’intesa, ma noi vogliamo le primarie. E non è escluso che presenteremo un nostro candidato, anche se Petraroia si può considerare un candidato di tutto rispetto”. S.P.

Pierpaolo Nagni: le primarie? Restiamo rigidi sulle nostre posizioni

indiscrezioni, Pietracupa non darà le dimissioni da consigliere regionale. Una strada che consentirà al presidente di non essere oggetto di nuovi attacchi strumentali e speculazioni demagogiche da parte del centrosinistra, come avvenuto nel caso della richiesta del referendum abrogativo dello Statuto da poco approvato.

Dunque, è tornato finalmente il sereno tra il presidente Michele Iorio e il partito di Pionati, i cui rapporti si erano deteriorati al punto che i centristi chiesero la verifica politica. Una pagina che appartiene ormai al passato.

Lo studio di Confartigianato

Imprenditoria giovanile: il Molise arranca CAMPOBASSO. Spesso intraprendere un’attività imprenditoriale significa imboccare una strada in salita. Soprattutto se si è giovani e si vive al Sud. Per questo motivo, nella speciale classifica stilata dall’Ufficio studi di Confartigianato occupano le ultime posizioni proprio le regioni del Mezzogiorno. La maglia nera spetta alla Sicilia, seguita da Campania, Calabria, Sardegna e Molise. Sono queste le aree in cui fatica ad affermarsi l’imprenditorialità giovanile, specchio dello storico gap economico e infrastrutturale tra Nord e Mezzogiorno. Ovvero di un’Italia a due velocità. Non a caso, nella mappa della Confartigianato, si trovano proprio al settentrione del Paese i territori in cui proprio i giovani trovano condizioni più favorevoli per lavorare e per aprire un’azienda. Dalla rilevazione emerge infatti che Provincia Autonoma di Trento, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Umbria offrono l’ambiente migliore per realizzare i sogni dei giovani. Inoltre, complessivamente è il Nord Ovest l’area del Paese più favorevole al lavoro e alle attività produttive dei giovani. Seguono il Nord Est, il Centro, il Sud le Isole. Trentuno gli indicatori raggruppati in cinque ambiti di cui si è tenuto conto: imprenditorialità, mercato del lavoro giovanile, contesto socio-demografico, istruzione e capitale umano, politiche per giovani e imprese. Ecco perché, nell’ambito dell’imprenditorialità, le regioni ‘virtuose’ sono LiArchivio guria, Valle d’Aosta e Toscana, mentre gli ultimi tre posti sono occupati da Molise, Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia. La nostra regione viene bocciata anche dal punto di vista del contesto socio-economico: quello molisano è il peggiore assieme a quello ligure e sardo, mentre è il migliore nelle Province Autonome di Bolzano e Trento e in Lombardia. Un quadro solo a tinte fosche? Assolutamente no, perché il Molise si salva dal punto di vista delle politiche messe in atto a favore dei giovani imprenditori dalle istituzioni regionali. Da questo punto di vista, sono state ‘premiate’ anche Calabria e Sicilia, mentre meno risorse vengono impiegate in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia.

Premiate solo le politiche messe in atto per favorire le attività economiche


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Martedì 8 marzo 2011

Consulenze gratuite a tutte le ‘signore’ su questioni previdenziali e fiscali fino all’11 marzo Una campagna informativa per far conoscere alle lavoratrici i diritti di cui sono titolari

L’Enas indice la settimana ‘in rosa’ Una settimana di consulenze gratuite offerte alle donne per la verifica della loro situazione previdenziale. E’ l’iniziativa ‘in rosa’ promossa dall’Enas, l’ente di patronato della Ugl in occasione della giornata dell’8 marzo in tutto il territorio nazionale. Gli operatori del patronato e del sindacato saranno a disposizione fino al giorno 11 marzo per tutte le operazioni di verifica della posizione previdenziale e fiscale delle donne e degli eventuali diritti maturati di cui non si conosce ancora la titolarità. “Presso le nostre sedi di Campobasso e Termoli- si legge in una nota del responsabile territoriale dell’Enas, Patrizia Rainone- l’erogazione di questi servizi resta attiva tutto l’anno ed in questa settimana intendiamo spinge-

re le donne ad informarsi ulteriormente dei propri diritti previdenziali e sociali, proprio per far crescere in loro la giusta sensibilità sia rispetto alla materia previdenziale che alle esigenze quali, ad esempio, l’estratto e calcolo di pensione, accredito maternità o il diritto all’assegno sociale”. La presenza di personale di genere femminile impiegato nell’Enas è, peraltro, molto elevata: pari al 68,18% del totale degli impiegati. Un dato molto positivo che va oltre il minimo richiesto dall’Unione Europea nel Trattato di Lisbona del 2000, in cui si richiedevano obiettivi occupazionali femminili pari al 60%, che dimostra l’attenzione dell’ente verso il mondo delle donne. D.I.

“La Regione ha favorito l’occupazione femminile” Il messaggio del governatore Iorio alle molisane Un sentito augurio alle donne molisane per la ricorrenza dell’8 marzo è rivolto dal presidente della Regione Michele Iorio. “Credo che le Istituzioni,

sia pubbliche che private, possano e debbano festeggiare l’8 marzo con un rinnovato impegno ad attivare nuove iniziative e programmazioni per consentire alle don-

Perugini: “La vera parità tra i sessi è ancora lontana” A tutte le donne va anche l’augurio del presidente del Consiglio provinciale di Campobasso, Carmine Perugini. “Le ultime vicende di cronaca dimostrano che la vera parità dei sessi è ancora lontana –spiega Perugini – e che molto bisogna ancora fare per la difesa dei diritti del gentil sesso. L’8 marzo 2011 vuole dire poi cento anni della Giornata della donna, ricordando come dopo la conferenza internazionale delle donne socialiste di Copenhagen fu istituita questa ricorrenza a partire dal 1911. Da allora, molti passi in avanti sono stati fatti per consentire alle donne di migliorare la loro condizione nel lavoro, nell’istruzione, nei diritti politici, nei servizi sociali e in mille altri campi. Ma ancora non basta. Le donne che scenderanno in piazza per questa giornata chiedono rispetto, quel rispetto che ancora oggi la società non sempre concede loro. La mia speranza – conclude il presidente Perugini- è che questa giornata non sia solo l’occasione per fare retorica e commercializzare mimose ma suggerisca riflessioni e idee anche nel mondo della politica italiana, dove non solo siamo ancora indietro rispetto al resto d’Europa, ma stiamo dando da qualche tempo esempi tutt’altro che edificanti”.

ne di realizzare le proprie aspettative lavorative e di vita mediante legislazioni, progettualità culturali mirate e concrete. La Regione Molise in questi anni si è impegnata su tale fronte varando bandi per favorire l’occupazione femminile, per l’autoimpresa e per la stabilizzazione occupazionale delle donne. Ab- Michele biamo in atto progettualiIorio tà per il miglioramento delle condizioni di lavoro che consentiranno alle don- fare, la strada è lunga ma ne di gestire adeguatamente l’impegno che noi mettiamo la loro famiglia e non rinun- su queste tematiche è deciso ciare alla possibilità di esse- e concreto. Dunque auguri alle donne re buone e affermate profesmolisane affinchè abbiano la sioniste. Questo sforzo ha già deter- possibilità di esprimere le minato, secondo vari studi loro giuste aspettative lavostatistici, un’ottima perfor- rative e professionali, oltre mance riguardo al numero che familiari e sociali, ma audelle occupate della Regione guri anche a tutte quelle donche è prima, con il 40,6% del- ne che combattono nel monle occupate, rispetto a tutto il do una difficile e brutale Mezzogiorno, e in ottima po- guerra contro la discriminasizione rispetto al centro Ita- zione e le violenze familiari lia. Certo c’è ancora molto da e sociali.”

Rita Colaci: “C’è ancora molto da fare nel campo delle pari opportunità” “Libertà delle donne del Molise”, Rita Colaci. “Se è vero che nel corso degli anni sono state moltissime le conquiste fatte dalle donne in termini di diritti, diritto all’istruzione, al lavoro, alla vita amministrativa e politica, è vero anche che ancora Rita troppe sono e restano le Colaci disparità. È per questo che oggi dobbiamo cele“È opportuno cogliere brare il vero significato l’occasione che la giornata dell’8 marzo.” Secondo la dell’8 marzo ci offre per ri- presidente del club sono ancordare il percorso che le cora molti, infatti, gli ambiti donne hanno fatto fino ad in cui le donne faticano, anoggi per vedere riconosciuti che nel 2011, per ottenere gli i loro diritti come persone, stessi risultati degli uomini. ma questo resta ancora da Ciò diventa ulteriormente fare”. Questo ha dichiarato tema di riflessione quando è la presidente del club della la stessa Unione Europea a

porre tra i suoi obiettivi “l’uguaglianza tra le donne e assicurare così pari opportunità e uguaglianza di trattamento tra donne e uomini, nonché di lottare contro ogni discriminazione basata sul sesso”. La festa delle donne, infatti, non è solo una mimosa e neanche un’uscita tra vecchie amiche per un po’ di baldoria. Se oggi festeggiamo l’8 marzo è per ricordare il sacrificio delle 129 operaie prigioniere dell’industria Cotton, che persero la vita in favore dei loro diritti. Questa data deve quindi farci riflettere, ancora una volta, sull’importanza del ruolo della donna nella società, come madre e come lavoratrice. V.d.T.

In azienda il 47% ricopre ruoli chiave

Poste italiane, oltre la metà dei direttori è donna In Molise oltre la metà dei direttori postali è donna. Nella nostra regione, dove sono attivi 97 uffici in provincia di Campobasso e 64 in quella di Isernia, le direttrici sono il 55% del totale. Poste Italiane è una delle aziende con la più alta percententuale di personale femminile nel suo organico, circa 75.000 mila donne, pari al 53% degli impegati. In tutta Italia, sono donne 7.018 direttori di uffici postali su un totale di 14.000. Significativa la presenza femminile anche ai vertici aziendali nelle sedi molisane. Il 38% delle filiali è guidato da donne, tra queste la direttrice di filiale di Campobasso. Circa la metà del personale (il 47%) che svolge una funzione di quadro risulta, inoltre, essere donna. Questi i numeri che fanno di Poste italiane una delle realtà con la più alta percentuale femminile in Italia; di queste il 64% ha meno di cinquant’anni contro una media maschile del 50%. Anche tra le addette al recapito la percentuale di impiegate è molto elevata: su un totale di oltre 40 mila, sono circa la metà le portalettere donne.

Picciano: “Conseguiti grandi traguardi” Il presidente del Consiglio Regionale del Molise, Michele Picciano, in occasione della ricorrenza dell’8 marzo, ha rivolto un saluto augurale a tutte le donne. ”E’ con vivo piacere che avverto il desiderio, mio personale e dell’intero Consiglio Regionale del Molise, di inviare un sentito e sincero messaggio augurale a tutte le donne molisane, in occasione della giornata internazionale della donna, meglio conosciuta come “festa della donna”, che si celebra l’8 marzo. E’ un giorno ricco di significati in quanto, da un lato, vuole testimoniare il raggiungimento, da parte delle donne, di tanti traguardi conseguiti nel corso degli anni, in tutti i settori della vita civile, sociale, politica ed economica e, dall’altro, vuole rappresentare un bersaglio per formulare l’auspicio per l’ottenimento di ulteriori, suggestive conquiste soprattutto nel campo della esistenza quotidiana, ancora fortemente minacciata da situazioni di violenza e di diMichele scriminazioni in ogni angolo del Picciano pianeta”.

D’Ascanio: “La crisi del lavoro minaccia le conquiste raggiunte” In occasione della Festa Internazionale delle Donne, il presidente della Provincia Nicola D’Ascanio, anche a nome dell’intera Amministrazione, rivolge alle donne molisane un saluto ed un augurio per la piena realizzazione delle condizioni di parità e opportunità in ogni campo della vita sociale tra i due sessi. “Ricorre quest’anno il centesimo anniversario della decisione presa nel 1911 a Copenhagen dall’Internazionale socialista di istituire una Giornata della donna per onorare l’allora nascente movimento per i diritti delle donne- ricorda il presidente D’Ascanio-finalizzato anche ad ottenere il suffragio universale.Il movimento femminista ha, da allora, vinto numerose battaglie.“Una storia lunga e ricca di lotte e di conquiste che nel nostro Paese, a partire dal 1946 con la concessione del suffragio universale, ha saputo affermare, nonostante resistenze e ritardi legati a molteplici fattori socio-culturali, il pieno diritto alla parità in tutti i campi tra l’uomo e la donna. Un pro-

gresso che al giorno d’oggi sconta forti contraddizioni, acuite dalla crisi economica generale che rischia di riportare indietro l’orologio della storia non solo per la parte femminile della società. Proprio negli ultimi mesi le donne italiane sono tornate a far sentire la loro voce con una amplissima e straordinaria mobilitazione contro il diffondersi di una rappresentazione del mondo femminile che fa della sua mercificazione un intollerabile fattore di arretramento dei livelli di civiltà. Un messaggio teso a svilire il ruolo della donna che con forza e sacrificio sa creare ricchezza, solidarietà e coesione sociale. Una mobilitazione che deve far riflettere tutti coloro che riconoscono al mondo femminile la sua insostituibile funzione di vita e di impareggiabile dignità. Ed è per questo che rivolgo a tutte le donne molisane un saluto calorosissimo con l’augurio di poter affermare con piena dignità le loro grandi capacità vitali e di lavoro”.


MARTEDI’ 8 MARZO 2011

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In Molise, a fronte di 300 bersagli, la spesa è stata di 200mila euro

La Giustizia ci ascolta: i costi delle intercettazioni Il Distretto di Campobasso è il più virtuoso d’Italia Costi e tempi della Giustizia da sempre infiammano il dibattito nelle sedi istituzionali (Parlamento) e soprattutto nell’opinione pubblica che spesso percepisce in

modo controverso i concetti di rispetto e applicazione delle Leggi. Quando si parla di costi, poi, le parole diventano di fuoco in chi ritiene che la Giustizia italiana,

oltre ad avere tempi eccessivamente lunghi, pesa troppo sulle casse dello Stato nel cui bilancio c’è una voce in particolare che attira maggiormente l’attenzione: il

costo delle intercettazioni telefoniche. Nel primo semestre del 2010 sono stati spesi 129 milioni e 900mila euro per ascoltare le conversazioni dei cosiddetti ‘bersagli’ (persone sottoposte a indagini) che sono stati 75mila e 500. Un dato singolare emerge se si tiene conto che in Italia ci sono 26 distretti di Corte d’Appello: rispetto al primo semestre del 2009 il numero dei bersagli è aumentato dell’11 per cento a fronte di una spesa complessiva che invece ha fatto registrare un dato in controtendenza. Ovvero una diminuzione del 18 per cento rispetto allo stesso periodo preso in considerazione. Fanalino di coda (ma nell’accezione positiva del termine) compa-

re il distretto di Corte d’Appello di Campobasso dove, nei primi sei mesi del 2010, i bersagli sono stati 300 (stesso numero per il semestre precedente) a fronte di una spesa complessiva di 200mila euro (circa 700 euro a persona). Spiccoli se si considera che a Palermo per intercettare 4.100 bersagli sono stati spesi la bellezza di

21milioni e 800mila euro. Quest’ultimo è un dato che stride fortemente se paragonato a quello di Roma dove da gennaio a giugno 2010 il numero degli intercettati è stato ben superiore (6.500) rispetto a Palermo, ma i costi sostenuti, stranamente si abbassano a due milioni e 600mila euro. L.S.

Uno dei due deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale per aver inveito contro i carabinieri

Vicini litigiosi finiscono in Tribunale Gelo e neve, inverno polare Un’ondata di freddo e gelo ha invaso di nuovo la città. Ieri sera fiocchi di neve scesi su Campobasso hanno allontanato dalle nostre menti l’idea di primavera alla quale tutti eravamo attaccati con forza. Resta ancora un miraggio la bella stagione. La giornata di ieri è stata caratterizzata da temperature gelide, vento freddo siberiano e nevicate sparse che nel tardo pomeriggio hanno impensierito gli automobilisti. Per mettere definitivamente nell’armadio cappotti e giubbini pesanti c’è ancora da attendere.

Una discussione con il vicino di casa a volte può creare problemi ben più gravi di quelli che si possono immaginare. Ed è questo il caso. L’imputato in questione si trova ora in un’aula di Tribunale per difendersi dal reato di resistenza a pubblico ufficiale. Tutta la vicenda è sorta proprio a causa di un disguido tra l’imputato e un vicino di casa. La discussione avrebbe intrapreso una strada tutt’altro che pacifica tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine a causa dell’animosità con la quale i due battibeccavano. All’arrivo degli uomini dell’Ar-

ma sembra che l’imputato, difeso dall’avvocato Discenza di Campobasso, avrebbe messo in atto dei comportamenti aggressivi e violenti nei confronti dei tutori dell’ordine pubblico.

Atteggiamenti che fecero scattare le manette e l’inizio del processo per il reato di cui all’articolo 337 del codice penale (“Chiunque usa violenza o minaccia per opporsi ad un pubblico uf-

ficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio mentre compie un atto di ufficio o di servizio o a coloro che richiesti gli prestano assistenza”). Un’udienza lampo quella che si è svolta ieri mattina presso il Palazzo di giustizia di Campobasso. Dovevano essere ascoltati alcuni testi indicati dalla pubblica accusa, ma non è stato possibile proseguire oltre con l’istruttoria perché questi non si sono presentati a fornire la loro testimonianza in aula. Il processo, quindi, è stato rinviato al 27 giugno, giorno in cui verrà messa agli atti la loro deposizione.

Giù dal balcone, muore 70enne La tragedia ieri mattina. Indagano Volante e Squadra Mobile Fine tragica ieri mattina per un anziano, residente in una palazzina di un quartiere residenziale. Giù dal balcone, un volo di diversi metri, che non gli ha lasciato scampo: troppo violento l’impatto con l’asfalto, fatale per la vita del 70enne, persona molto nota in città. Neppure il tempestivo intervento dei soccorso ha potuto evitare il peggio, il cuore dell’uomo si era già fermato. Sul posto i sanitari del 118 che hanno accertato la morte e due pattuglie della Squadra Volante di via Tiberio. Gli agenti, insieme agli investigatori della Mobile, stanno indagando per capire se si sia trattato di un gesto estremo oppure di una caduta accidentale.

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La Volante intervenuta ieri mattina


Martedì 8 marzo 2011

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Il ministro Matteoli concederà i fondi. Presto ripartiranno i lavori alle strutture di via Marche e via Lazio

Iacp, entro l’anno pronti 40 alloggi Il Contratto di Quartiere è fermo dal 2005. Di Bartolomeo: ho preso un impegno Entro quest’anno il Contratto di Quartiere nel rione di San Giovanni dei Gelsi sarà portato a termine e saranno così disponibili 40 nuovi alloggi popolari in favore dei ceti meno abbienti.

Iacp (si parla di circa 1 milione e 300mila euro). Dopo 12 anni quindi, da quando cioè il contratto è stato firmato, le costruzioni di via Marche e di via Lazio (rispettivamente 20 appartamenti e 20 villette) potranno essere terminate per ospitare Il complesso di via Marche coppie anziane in primis, ma anche giovani coppie o famiglie che ne abbiano necessità. Nel 2005 i lavori sono stati interrotti per mancanza di fondi comunali e le strutture sono rimaste abbandonate, subendo un progressivo degrado. Ora i lavori potranno riprendere. “Ringrazio il ministro che ha capito la

È stato il sindaco Di Bartolomeo a confermarlo, in ritorno dall’ennesima trasferta romana. Il ministro alle Infrastrutture Matteoli ha alla fine compreso la bontà del progetto e ha dato il visto per finanziare lo

situazione, – ha detto Di Bartolomeo – così come ringrazio il commissario Lepore e il direttore generale Lembo dello Iacp che hanno ripreso in mano il progetto e infine l’ingegnere Ritucci che negli ultimi 5 mesi ha rifatto tutti i dovuti collaudi. I fondi da Roma saranno indispensabili, visto che il Comune

non potrà sforare il patto di stabilità”. Nei prossimi mesi quindi ci sarà il bando di gara per individuare la ditta che si farà carico dei lavori. Intanto l’annuncio sempre del sindaco della prossima costruzione di ulteriori 40 alloggi in via Facchinetti. “Continuiamo ad operare nel sociale, – ha riferito – ho un impegno con

Si tratta della terza edizione

Oggi gli interrogatori per le 4 persone arrestate dalla Mobile

Il sacro monte, passione morte e resurrezione Città Viva al lavoro

Sesso a pagamento Faccia a faccia col gip

L’associazione “Città Viva” di Campobasso propone per il terzo anno consecutivo l’edizione de “Il sacro monte – passione, morte e resurrezione di Gesù”. La rappresentazione, in programma per il giorno di Pasqua dalle 18.00 alle 23.00, sarà inscenata nel centro storico del capoluogo, che grazie alle sue singolari caratteristiche, riesce a coniugare con facilità valenze archittettoniche e paesaggistiche. L’itinerario dell’evento è stato studiato per far conoscere e rivivere i luoghi di grande patrimonio culturale, sociale e religioso, e si articolerà lungo un percorso che parte da largo San Leonardo e prosegue lungo via Ziccardi, salita San Paolo, salita S. Maria Maggiore, per culminare ai piedi di S. Giorgio e discendere verso largo Iapoce. Il tutto per una suggestiva rappresentazione della Passione. L’associazione così invità quanti volessero partecipare come figuranti in costumi d’epoca o per supporto all’organizzazione a contattare il numero 3342964466 oppure a scrivere all’indirizzo email info@cittaviva.cb.it. È inoltre possibile recarsi direttamente nella sede di “Città Viva” in via Monforte (di finaco alla farmacia Paolo), aperta ogni mercoledì dalle 19 alle 21. V.d.T.

Operazione Diamante, al via gli interrogatorià. Questa mattina verranno ascoltate le quattro persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta. Nelle prime ore di oggi il Giudice per le indagini preliminari Teresina Pepe, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, il pubblico ministero Di Petti e l’avvocato Claudio Santoro si recheranno nel carcere di Campobasso per svolgere l’interrogatorio ad Antonio Franco, 45enne di Vinchiaturo. Ricordiamo che, come previsto dalla normativa penale, l’imputato può avvalersi della facoltà di non rispondere ad alcuna domanda salvo poi il procedere regolare del procedimento in corso. Il legale Santoro del Foro di Campobasso ha, fin dall’inizio, sostenuto l’innocenza del suo assistito in quanto al-

Gli interessati possono contattare l’associazione

l’interno del night non veniva consumato alcun rapporto sessuale tra le entraineuse e i clienti. Al termine del suo interrogatorio i magistrati si trasferiranno in Tribunale per ascoltare le altre tre persone coinvolte nell’ambito dell’operazione. E.M., 42enne di Campobas-

so, il titolare dell’attività che fungeva, però da prestanome, A.A. 54enne buttafuori ed autista all’interno del locale notturno e O.M.L. 23enne rumena compagna del Franco. Questi si trovano attualmente ristretti nelle proprie abitazioni in quanto sottoposti all’esigenza cau-

L’irruzione della Squadra Mobile al Diamante nel novembre del 2008

La conferenza di ieri mattina in Comune Al centro il sindaco Luigi Di Bartolomeo

i cittadini. Ricordo che abbiamo già messo in sicurezza 33 plessi scolastici”. Infine l’appello, indirizzato alla Regione, di trattare Campobasso come un capoluogo e non alla pari di altri centri minori. AB

Il carcere di Campobasso

telare degli arresti domiciliari. Il reato di cui devono rispondere è associazione a delinquere finalizzata all’induzione, al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione ai danni di numerose donne, principalmente straniere ingaggiate come ballerine ed intrattenitrici nel locale notturno. L’operazione è stata portata a termine venerdì dall’ispettore Savinetti e dagli uomini della Squadra Mobile di Campobasso coordinata dal vice questore Mauro Baroni. CT

www.pastadelletraglie.it


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Martedì 8 marzo 2011

Caro direttore, ci sono cascato anch’io, in alcuni passaggi del mio ultimo libro, “Gente di Campobasso”, sui panni stesi nel centro storico. Facendomi cogliere dalla voglia di pubblicare una bella foto di un vicolo che comincia e finisce con le irte scale, in cui, come bandiere c’erano i panni stesi. E’ una storia vecchia quella dei panni stesi a Campobasso, un po’ come accade a Napoli in cui ogni volta che una tv importante fa un servizio di costume ce li mette. Facendo dire alla gente del Nord: ma questi panni a Napoli non si asciugano mai? I panni stesi sui fili di plastica che uniscono le case del vicolo sono dei nuovi campobassani, quelli con la parlata strana, romeni, ucraini, senegalesi e indiani. Gli altri se ne sono andati, scegliendo le case con l’intonaco fresco e la

La lettera di Gennaro Ventresca

Quelli che cantano e suonano vista ampia. Ora tocca agli stranieri che danno il senso della loro presenza con i profumi che arrivano dalle loro cucine, aglio e cipolla sfritta che intasa l’aria e poi quei sughi carichi di condimenti e di concentrato di pomodoro. Una decina di anni fa c’è stato il boom del ritorno al centro storico. Professionisti, imprenditori e modesti impiegati di concetto si sono lanciati in acquisti anche un po’ audaci, pagando cifre pepate per case da rifare integralmente. Pochi però, dopo aver speso più del preventivato, hanno deciso di abitarle. Le infinite scale, la mancanza di strade rotabili, l’inesistenza di un garage e del

parcheggio hanno scoraggiato i campobassani di ritorno. Così le case sono finite agli stranieri e le più piccole fittate agli studenti. Invece delle canzoni di Benito Faraone per i vicoli del centro storico si sentono canti inusuali, mentre le donne, nella loro lingua, affacciandosi alla finestra, chiamano a gran voce i loro bambini. Sarà colpa dell’età che mi ha fatto lievitare il senso d’appartenenza, ma ogni volta che ascolto “Vulesse areturnà” del maestro Vendemmiati provo un forte fremito. Mi emoziono come un bambino, anche immotivatamente, dal momento che eccetto gli anni giovanili di studi universi-

tari a Napoli e una breve parentesi tra le nevi di Pescasseroli ho sempre abitato a Campobasso. Per spiegare la “Gente di Campobasso” ho chiesto al migliore cantastorie che oggi esiste sulla piazza campobassana, Adriano Parente che negli anni che furono venne appellato l’Alain Delon del Molise, di interpretare, accompagnandosi con la sua chitarra, tre brani nostrani. Quei tre pezzi oltre a dare a me e a tutti i convenuti una carezza al cuore mi hanno indotto a qualche riflessione. Ma ci sono tra i giovani i cantanti della canzone campobassana? Per quel che ne so sembra proprio di no. Certo, i

New Harlem nel loro enciclopedico repertorio hanno anche gli spartiti di musica locale. Ma, purtroppo, anche loro non sono più giovanissimi. Quindi fanno parte già della storia. Dico gli emergenti: dove sono gli emergenti? E ancora: c’è in giro un altro regista e cantante “serio” quale Nello Toti? E chi si sta formando per seguire le orme recitative di un Giovanni Trivisonno o di una Patrizia Civerra o Pina Di Nardo? Tra i matusa non mi risulta che si aggiri l’irraggiungibile Tonino Armagno, autore, poeta e regista di vaglia. E dove la vogliamo mettere l’appassionata Carmela Di Soccio che passa con natu-

ralezza dall’italiano pulito al campobassano più sanguigno? I più giovani neppure sapevano, prima di sfogliare le pagine del mio libro, dell’esistenza di Salvatore Salotto e Maria Pia Sandomenico, due autentici monumenti dello spettacolo. Se i nostri amministratori non fossero distratti da tante inutili cose potrebbero cogliere almeno una occasione per promuovere una grande serata con il ragù degli artisti campobassani. Mettendo in calendario, nel corso dell’anno, anche alcuni appuntamenti per ricordare Paolo Oriunno, Benito Faraone e lo stesso Tonino Armagno, senza dimenticare i bravissimi maestri Fornaro e Aurisano. La circostanza mi è gradita per lanciare l’idea. Spero che qualcuno –leggendomi- sappia prendere al volo la suggestiva proposta.

Il Red Passion si ‘tinge di rosa’ All’Alexander Club arriva l’affascinante commissario Scialoja Festa della donna e Carnevale caraibico

Countdown iniziato. L’ultima notte di Carnevale è arrivata. Come festeggiarle al meglio? Una sola parola: Alexander Disco Club! Questa sera il club più amato della regione ospiterà una guest star del mondo cinematografico e della tv: direttamente dalla serie televisiva più seguita degli ul-

timi anni, Romanzo Criminale, il tenebroso e affascinante commissario Scialoja (Marco Bocci). Non solo. Per tutti coloro che varriveranno vestiti in maschera, l’ingresso sarà gratuito! Tutto questo solo all’Alexander Disco Club. Vivi le tue notti da sogno, di magia. Vivi le tue notti da nume-

ri uno! In consolle nell’area commerciale dj Raf, dj Angelo Frezza, dj Pippo Venditti e dj Valentino con la voce di Vito Lolaico; nell’area house i dj Gianni De Vivo, Lucky Ortoni, Gianmarco Pascale e Andrea Armano con la voce di Miss Natalia. Ingresso omaggio donna entro 00.30. Ingresso libero con obbligo di consumazione, 10 euro. Ingresso con pass riduzione ed obbligo di consumazione, 8 euro. Ampia sala fumatori, parcheggio riservato. Per info e prenotazioni tavoli 337.667648 – 0874.61123, previsto anche un servizio navetta. L’Alexander Club accendi i colori, l’allegria, l’energia del tuo divertimento. Il sabato notte dei numeri uno è solo Alexander Club.

Il Red Passion Sound Club presenta il Carnevale Caraibico insieme all’attesa Festa della Donna. Doppio appuntamento questa sera in uno dei locali più cool del Molise, pronto a ripetersi dopo il successo di sabato. Udite udite: animazione cubana più streep show per tutte le donne. Di-

rettamente dal Brasile questa sera arriverà al Red Passion Mr Eduard, ma la novità è tutta per le donne. Nessun costo per il biglietto di questa sera, l’ingresso sarà

libero per l’intera notte. La serata, inoltre, sarà animata dalla premazione delle maschere più belle. In programma tantissimi premi. Non mancate!

Diciotto candeline per Valerio Cordisco “Quello che vogliamo augurarti oggi che è il tuo 18° compleanno, è che il futuro ti riservi tutto ciò che c’è di più bello al mondo”. Buon compleanno da mamma Ivana, papà Maurizio, dai fratelli Giovanni e Jacopo, dagli zii Antonio e Ro-

sanna. Auguri anche da tutta la redazione de ‘Il Quotidiano del Molise’.


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Dopo un periodo di stasi per problemi economici si ricomincia dalle strade lasciate disastrate

Rete fognaria, ripartono i lavori Tante le lamentele della cittadinanza. Intanto, il comune rassicura i residenti Ripartiranno la prossima settimana i lavori alla rete fognaria. La comunicazione giunge da Palazzo San Francesco , in particolare dall’assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Policella che comunica alla cittadinanza il riavvio dei lavori rimasti fermi per qualche mese, con non poche problematiche per i cittadini che vivono nelle zone interessate e per coloro che vi transitano. “C’è stato un blocco lavori causato dalla questione dei pagamenti dovuti dalla Regione alla ditta che stava lavorando; i fondi della Regione sono finalmente arrivati e sono stati tempestivamente girati alla ditta che ne ha titolo, per cui dopo i relativi incontri e verifiche la ditta operante ha stabilito che i lavori ripartiranno il 14 marzo . Vogliamo pertanto rassicu-

Nelle foto due vie del centro storico bojanese

rare i cittadini. Oltre al completamento dei lavori in generale, si baderà in primis allo stato di precarietà in cui i lavori sono stati lasciati poiché erano in corso, e quindi alle difficoltà che esistono in particolare per la zona del centro storico, in Via Turno, in via Biferno, salita Piaggia, ed altre vie adiacenti .

E’ prevista l’immediata sistemazione in battuta di cemento necessaria per dare una stabilità per il transito ai pedoni, alle autovetture almeno fino alla fine dei lavori e per ripristinare quella che è la normalità per quanto attiene le attività commerciali”. In effetti non poche difficoltà hanno incontrato gli

abitanti delle suddette vie che soprattutto nelle giornate piovose sono davvero impraticabili, altrettante sono state le lamentele sorte e portate proprio all’attenzione dell’amministrazione poiché la strada è ricoperta attualmente solo da materiale sabbioso che con la pioggia dei giorni scorsi è divenuto qua-

L’evento voluto ha coinvolto bambini, teenagers e adulti

Carnevale a Terre Longhe con i writers Chiacchiere, colori e divertimento Sophia e Pamela

Un Carnevale all’insegna dell’arte e dei colori è stato

proposto domenica scorse dal Comitato di Quartiere Terre Longhe e dal gruppo Contro le barriere architettoniche a Bojano e nel Molise, che oltre a maschere, coriandoli e tante gustose squisitezze tipicamente carnevalesche hanno portato in piazza la creatività dei writers o graffitari, che dir si voglia,

che hanno reso il Carnevale bojanese ancor più suggestivo ed aggregante. “Sei stanco della solita Piazza?” questo lo slogan dell’evento partito alle 15.00 del pomeriggio, che grazie anche all’assenza di pioggia, si è rivelato un successo per bambini, teenagers e anche per gli adulti. Nella piazza Giovanni Paolo II sono stati infatti allestiti numerosi stand enogastronomici e vari pannelli dove i giovani hanno potuto disegnare e raccontare con le bombolette spray una storia,un personaggio o semplicemente esprimere la pro-

pria creatività, mentre i più piccoli si sono divertiti a lanciare coriandoli e stelle filanti, tra scherzi e travestimenti. Al Carnevale di Terre Longhe hanno partecipato anche i bambini della ludoteca comunale. Un’ iniziativa davvero lodevole è stata così messa a punto dagli organizzatori che si sono detti davvero soddisfatti della grande partecipazione; soddisfatti anche i partecipanti che hanno ritrovato la gioia del Carnevale che da qualche anno è andata scemando nel capoluogo matesino. DD

si melmoso. Così i residenti e tutti coloro che transitano lungo via Biferno si sono trovati a fare lo slalom tra buche e tombini, pezzi di asfalto strappato e i vari canali che si sono creati nella pavimentazione sabbiosa; insomma un vero e proprio disastro per chi viaggia in auto ed ancora di più per chi cammina a piedi. “I lavori alla rete fognaria – ha continuato l’assessore Poli-

cella- ovviamente continueranno ed interesseranno diverse zone del territorio bojanese, siamo ad un terzo dei lavori generali. Pertanto la cittadinanza dovrà avere la pazienza di vedersi lavorare in più parti della città , poiché trattandosi di impianto fognario saranno interessate le strade, molte delle quali non sono state neanche asfaltate proprio perché saranno interessate da lavori di rottura e quant’altro. I lavori continueranno regolarmente ed in più ci saranno delle varianti , in merito alle valutazioni per la costruzione di fogne dove attualmente non sono previste”. Le zone interessate nei prossimi giorni, dopo l’ultimazione dei lavori già in corso, saranno : il corso Pentro, Sant’ Antonio Abate , Castellone, e parte del centro storico che dovrà collegarsi con le zone dove i lavori sono già aperti. DD

Tra impegno ambientalista e amicizia

L’associazione Falco festeggia la IV edizione della Serata Sociale Sempre più impegnata nell’ambito socio ambientale l’associazione bojanese Falco ha festeggiato nei giorni scorsi la quarta edizione della serata sociale, che si conferma come momento propizio per incontrare soci amici e simpatizzanti in un clima di allegria e buonumore. “ Il motivo che spinse all’ideazione della serata nel lontano 23 febbraio 2008- racconta il presidente dell’associazione Alessio Papaera quello di rafforzare il contatto con la base sociale aggiungendo ulteriori momenti aggregativi a quello dell’assemblea di fine anno e della gita sociale. La perfetta riuscita della prima edizione ha confermato la bontà dell’intuizione del direttivo e da allora la manifestazione è stata puntualmente riproposta a cavallo tra i mesi di febbraio e marzo divenendo un appuntamento sempre più atteso”. La serata si è svolta come di consueto nel capiente ed accogliente salone del centro famiglie incontro di Colle d’Anchise fondato da monsignor Angelo Spina. Nell’occasione della serata sociale si privilegia l’aspetto sociale e relazionale e si passa una serata spensierata in piacevole compagnia, non a caso gli ingredienti principali della manifestazione sono buona cucina e buona musica. Il menù è stato curato per il secondo anno consecutivo dall’Oasi del buongustaio di Sassinoro che ha preparato cibi davvero succulenti. Il tutto preannunciando le iniziative e gli impegni dell’associazione. Il Direttivo della Falco ringrazia quanti hanno partecipato all’evento. L’associazione Falco, di Monteverde di Bojano, continua così a distinguersi proprio per il grande impegno ambientalista e per il grande impatto sociale che riesce ad avere non solo tra i soci, ma ad esempio anche con tutti i giovani che incontra nel corso dei vari progetti scolastici.Un plauso pertanto ai I soci Rapaci che riescono sempre a dar vita ad un piacevole scambio tra impegno socio- ambientalista, cultura , momenti di approfondimento e di svago sempre all’insegna del rispetto della natura e del divertimento. DD

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Il municipio di Toro

TORO. Il Comune vicino ai cittadini attraverso monitoraggi. Ottima qualità e soddisfazione, è il giudizio del paese

sul servizio scuolabus. L’amministrazione comunale, attraverso la somministrazione di un questionario,

L’amministrazione ha raccolto il parere della cittadinanza

Toro, servizio scuolabus Operazione riuscita ha voluto raccogliere le valutazioni, ovvero il grado di soddisfazione degli alunni/genitori, sul servizio scuolabus attivato per l’anno scolastico in corso, in modo tale da adottare le giuste misure per migliorarne ulteriormente il servizio. Su 54 questionari inol-

trati, sono pervenute 49 risposte (pari al 90%). Il giudizio complessivo espresso è senza dubbio più che positivo considerando l’esito delle risposte (sufficiente - buono – ottimo). Il grado di disponibilità, di cortesia e di cordialità degli autisti dello scuolabus, la

Tra le mansioni anche la manutenzione di edifici pubblici e strade

Monacilioni, affidato l’incarico per la cura del verde pubblico MONACILIONI. L’amministrazione affida per il secondo anno consecutivo i servizi di manutenzione e pulizia alla Società Cooperativa Consulenza e Lavoro, con sede in Campobasso alla Via Duca d’Aosta 5, una ditta esterna specializzata che ha espletato fino al 31.12.2010 i predetti servizi, con diligenza e puntuali-

tà, nel pieno rispetto degli accordi presi e con la massima disponibilità. Si tratta di una Società di fiducia, avente comprovata esperienza, e in possesso dei necessari requisiti di capacità organizzativa, tecnica, ed economica Il Comune ha l’esigenza di assicurare e garantire continuità nell’espletamento dei servizi, i

Campodipietra naviga con l’Adsl CAMPODIPIETRA. Finalmente anche Campodipietra sarà coperta dal servizio di ADSL. La Telecom Italia s.p.a. infatti, con una lettera ufficiale assicura che il servizio dovrebbe essere disponibile nella prima quindicina di marzo, periodo entro il quale dovrebbe essere installato un nuovo impianto di potenziamento. A conferma di ciò, molti utenti stanno ricevendo proposte commerciali con la Telecom. Grande merito e riconoscenza va all’ Associazione La Pietra Rmìge e al suo presidente Marco Carione che si è fatta carico di raccogliere le firme dei cittadini che hanno voluto sottoscrivere una petizione da presentare ai responsabili Telecom per far si che Campodipietra possa finalmente essere raggiunta dai servizi necessari per internet. La petizione richiedeva con forza che Campodipietra possa usufruire dei collegamenti a Internet. L’Associazione ha voluto sensibilizzare tutti a questa grave mancanza e nel contempo ha voluto ad offrire il suo contributo per eliminare i pesanti disagi, anche economici. Archivio

Un augurio speciale al sindaco di Riccia, Micaela Fanelli Voglio fare un augurio speciale al sindaco di Riccia. “In occasione della festa della donna desidero porgere i miei sentiti auguri a Micaela Fanelli per l’impegno, la passione, l’entusiasmo e la costante determinazione nella piccole e grandi cose che sta realizzando per il bene della collettività” Lettera Firmata

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quali si rivelano essenziali ed imprescindibili per la collettività. È destinata per l’erogazione di questi servizi la somma di • 6.000,00 del bilancio del corrente esercizio 2011 in corso di formazione. Alla società affidataria spetta quindi un compenso di • 5.000,00 oltre IVA al 20% pari a • 1.000,00 per un totale di •

6.000,00 per i seguenti servizi : manutenzione e cura del verde pubblico tra cui parco giochi e campo sportivo; pulizia delle strade e manutenzione ordinaria degli immobili di proprietà comunale. Il contratto con la ditta aggiudicataria avrà la durata di sei mesi decorrenti dal 15.02.2011 fino al 15.08.2011 .

puntualità ed il rispetto degli orari indicati nel prospetto consegnato, la durata complessiva del viaggio e il servizio offerto in riferimento alle attività scolastiche complementari (ad es. piscina, viaggi extra,etc..), rientrano

tra le domande con maggior rispondenza positiva. L’amministrazione è soddisfatta del risultato raggiunto e si auspica di migliorare sempre più il rapporto servizio/cittadino e soprattutto quello tra la PA e i cittadini.

‘Mano tesa’ ai più sfortunati TORO. Il sindaco Angelo Simonelli, invita i suoi cittadini, a compiere un gesto di solidarietà nei confronti della persone più sfortunate. Decreto Legge “Milleproroghe” prevede, anche per il 2011, la possibilità di destinare il 5 per mille dell’IRPEF 2010, al finanziamento di iniziative destinate al sostegno delle attività sociali del comune di residenza. È possibile donare il cinque per mille delle imposte al Comune di Toro. All’atto della presentazione delle dichiarazioni dei redditi o del modello CUD, si può scegliere di destinare il proprio contributo al c.f.C80007030705. I fondi che entreranno nelle Casse Comunali andranno a finanziare i servizi rivolti agli anziani, alle famiglie in difficoltà, ai giovani e alle fasce più deboli della popolazione. La scelta della destinazione dell’8 per mille (Chiesa Cattolica o altre Chiese) e del 5 per mille dell’IRPEF non sono alternative tra loro e pertanto possono essere espresse entrambe.

La vittoria è arrivata alle gare del Campionato regionale di danza a squadre

La Dasa Dance sul primo gradino del podio nella categoria under 16 JELSI. Successo per la scuola di danza “Dasa Dance” di Daniele Acquasana. Nata da poco, con due sedi Jelsi e Riccia, è una realtà che pian piano si sta affermando grazie all’impegno e al sacrificio di tutto lo staff artistico e al sostegno di tutti i loro fans tra cui i genitori delle ragazze. Il corpo di ballo formato da Melania Cristofaro, Arina Lupacescu, Samantha Mignogna, Federica Padulo, Lina Padulo, Rosella Tatta, Marianna Te-

Le atlete

deschi e Donatella Vena ha partecipato alle gare del campionato regionale di

danza a squadra che si sono svolte domenica presso il palazzetto dello sport di Cam-

pobasso. Ha conquistato il primo premio nella categoria under 16 nella disciplina “Coreografico” e “ Sincrolatino”. Le ballerine di Acquasana hanno già conquistato importanti riconoscimenti: si sono classificate prime sia al trofeo Dirty Dancing, gara di danza sportiva tenutasi a Vasto e sia nelle gara a Ortona dove si sono aggiudicate due primi posti rispettivamente nella disciplina “Sincronizzato” e in quella “ Coreografico”.


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L’auto si è ribaltata più volte su se stessa per oltre 100 metri

Incidente sulla Statale Bmw finisce fuori strada Spettacolare incidente nella mattinata di ieri sulla provinciale 15. Un giovane residente, alla guida di una fiammante Bmw 530, ha perso improvvisamente il controllo del mezzo ed è

uscito fuori strada, ribaltandosi su se stesso per almeno un centinaio di metri. L’autovettura nella sua folle corsa ha invaso la corsia di una strada parallela. Sono esplosi anche gli air bag. Con ogni

probabilità la causa del sinistro è stato il ghiaccio e il fondo bagnato. Il conducente, immediatamente soccorso dal 118 locale, fortunatamente non ha riportato grossi traumi, solo dolori intensi

alla schiena. La carrozzeria dell’auto ha riportato seri danni. La viabilità è stata regolata dagli uomini della locale caserma forestale intervenuti sul luogo dell’incidente.

Le immagini del terribile incidnte

Riflessioni di don Mimì Fazioli

Festa della donna Il giorno delle mimose Festa della Donna, il commento di don Mimì Fazioli. Quest’anno la festa della donna coincide con l’ultimo giorno di Carnevale: è un caso o una profezia? L’8 marzo in tutto il mondo si ricopre di mimose per la festa delle donne. La festa della donna dovunque: in discoteca, in un ristorante o in un disco-restaurant? Una pubblicità presa a caso recita: “Tra mimose, cene tra amiche, mamme, sorelle, quest’anno se c’è lo strip è meglio ma anche senza, và bene lo stesso.. Per ora abbiamo diverse situazioni interessanti con ricche animazioni, bellissimi stripmen, e cene stuzzicanti che non possiamo per ora svelare! Collegatevi sempre al nostro sito per vedere le ultime news ricordandovi che grazie all’ agenzia … Dalle 23.00 ingresso aperto ai maschietti e tutti insieme si mischieranno facendo baldoria fino al mattino... Una festa della donna originale che avrà sicuramente un successo enorme…”. La festa di un giorno dà sì l’impressione di volare, ma con ali che sono di vetro, queste splendono come diamanti, invece si spezzano facilmente e restano addosso ben visibili i segni dei chiodi…E’ questo l’anno inizio della seconda decade del terzo millennio: non vedi altro che uomini e donne che vagano con le maschere vuote di se stessi. Nemmeno si guardano più negli occhi e si attaccano solo al sapore dei vaghi ricordi. E’ svanita la brillantezza dei timori illibati, spavaldamente ci si abbandona agli impulsi degli ormoni indisciplinati e li si lasciano fluire nelle vene, ingovernati e ruggenti. Cosa è mai questa abitudine che una volta, o solo poche volte, all’anno si inventano gesti che potrebbero manifestare e comunicare dolci tenerezze, ma in fin dei conti si riduce, forse, solo utile per dare quella fuggevole e falsa immagine migliore di sé che poi nei quotidiani rapporti si opacizza e si riveste di noia, trascuratezza e indifferenza. Come dopo Carnevale si tolgono le maschere, sarebbe bene distruggere quelle fastidiose barriere innalzate dentro all’animo superbo e impedire al cuore di coltivare semi di superiorità e di disprezzo. Non vorrei più francamente incontrare maschere viventi che palesano tanta tenerezza e, dietro, nascondono cinismo, che spingono all’ottimismo e, poi, fanno esplodere esaltazione e passionalità. Oggi onestà ci chiede di non nasconderci mai dietro ad una maschera, perché qualunque maschera è sempre più fragile del vetro e presto o tardi cade e si rompe. Alcune feste invece hanno, purtroppo, in sé la magia di far apparire, per un attimo, e far scomparire, per mesi, una realtà di bontà, il tutto in una successione di copioni meschini e stucchevoli che come uniche tracce che lasciano sono quegli indelebili rapporti fatti di insoddisfazione e di perbenismo. La vita ci chiede e pretende di andare non solo dove ci porterà il cuore, ma di non fare mai cose che generino rimorsi di coscienza e di supportare sempre ogni nostro atteggiamento con la crescita della fiducia e con il meritarsi vero rispetto, se vogliamo che gli altri non si allontanino da noi e, quel che è peggio, ci lascino soli. Ci sarebbe bisogno non di abbonamenti annuali, ma di gesti giornalieri, con i quali ci si lasci portare e trasportare gioiosamente da correnti portentose, ben cariche di manifestazioni, ordinariamente, straordinarie e ricche di lealtà, di rispetto, di fedeltà e di reciproca stima.

Torella del Sannio. Alle 15 porte aperte al castello dove ha vissuto

Otto marzo, oggi l’omaggio ad Elena Ciamarra donna ed artista TORELLA DEL SANNIO. Donna e Arte. Un binomio da celebrare nel giorno dell’otto marzo, ricorrenza dedicata all’altra metà del cielo. Anche quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, aderendo alla giornata internazionale della Donna, intende celebrare coloro che nei secoli hanno individuato nella figura femminile una musa ispiratrice per la loro opera. E sono state tante, in ogni epoca, le donne che superando pregiudizi ed ostacoli sociali, hanno potuto e sapu-

A Montefalcone e Roccavivara Oggi la visita del prefetto Trotta Oggi, a partire dalle ore 10 il Prefetto di Campobasso Stefano Trotta sarà in visita nei Comuni di Roccavivara e Montefalcone nel Sannio dove incontrerà gli Amministratori locali. Continua la serie di incontri del prefetto sul territorio per toccare con mano le molteplici problematiche.

to esprimere il loro innato talento artistico. La Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici del Molise, in collabroazione con la Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise, la Soprintendenza Archivistica del Molise, l’Archivio di Stato di Campobasso e

l’Università degli Studi del Molise rende oggi omaggio ad Elena Ciamarra, Donna ed Artista di Torella del Sannio, musicista e pittrice, con una Giornata di Studio ricca di testimonianze. L’appuntamento è in programma all’archivio di Stato di Campobasso alle ore

9.30. Nel pomeriggio invece, alle ore 15, apertura straordinaria del castello Ciamarra a Torella, dove Elena visse. Nel maniero di terrà l’incontro dal tema “Le carte parlano di ... Elena Ciamarra artista del Novecento”.

È solo uno scherzo di Carnevale

Trivento ha un nuovo vescovo e... un nuovo sindaco Trivento ha un nuovo vescovo e un nuovo sindaco. Nessun golpe, è solo uno scherzo di carnevale. Un gruppo di allegri giovani si è mascherato, interpretando i ruoli del sindaco, del vescovo, del maresciallo e di altri personaggi. Una idea brillante e che ha trovato in tanti impreparati, visto la totale “quiete” che regna in città (questa volta

diamo colpa alle condizioni meteo, che hanno bloccato le iniziative carnascialesche ).

Vivi complimenti vanno al gruppo di giovani mascherati.

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ANNO XIV - N. 66

MARTEDI’ 8 MARZO 2011

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REDAZIONE VIA G. BERTA n. 76 - 86170 ISERNIA

A “Pomeriggio sul 2” la ragazza svela i retroscena della morte del fratello

Overdose, racconto choc di un’agnonese sulle reti Rai Ha raccontato la morte per overdose dell’amato fratello per lanciare un messaggio a tutti i giovani: no alla droga. È quanto ha fatto Chiara, una ragazza di Agnone, ieri pomeriggio in tv. La giovane altomolisana è stata la protagonista della puntata di “Pomeriggio sul 2”, condotta da Caterina Balivo. Chiara ha raccontato la sua infanzia non

facile (caratterizzata dalla separazione dei genitori), ma soprattutto ha posto l’attenzione sul forte legame che si era creato con il fratello Giuseppe. Quando il padre era andato via, era diventato lui l’uomo di casa. Poi l’allontanamento: il fratello andò a frequentare una scuola nelle Marche. Qui fece le sue prime esperienze di droga. Poi tornò ad Agnone. Dove nel

2006 è purtroppo morto per overdose. Quanto accaduto poco prima e dopo il decesso del giovane – che aveva 22 anni - Chiara lo ha raccontato insieme alla ragazza del fratello, Antonia, in lacrime davanti alle telecamere di Rai Due. Ma per la ragazza i tormenti non sono finiti la mattina in cui il fratello fu trovato senza vita nel suo letto. La sera prima della tragica

morte per overdose, insieme al fratello c’era anche il suo fidanzato. Da lui Chiara ha sempre voluto sapere – invano – cosa accadde quella sera. Ma lui quella riposta non l’ha mai data. I due si sono poi lasciati. Ma non è finita qui. La giovane ha raccontato di aver ricevuto delle minacce di morte dal suo ex. Per un periodo i carabinieri l’hanno

La giovane agnonese protagonista della trasmissione Rai

anche tenuta sotto controllo quando andava a scuola. La storia ha colpito molto la conduttrice e gli spettatori. Che di Chiara hanno apprezzato soprattutto la grande forza di volontà. E il grande desiderio che sta coltivando: dare il proprio contributo af-

finché non accada ad altri ciò che è successo al fratello. La giovane agnonese ha detto che va nelle scuole a raccontare la sua esperienza. Su questa storia ha scritto anche un libro. Per lanciare lo stesso messaggio: no alla droga.

Il tg satirico annuncia altri clamorosi sviluppi. Piazzate telecamere nascoste anche nel capoluogo

Mazzette per passare l’esame da barista Tabaccaio nel mirino di Striscia: offriva licenze facili a Isernia per tremila euro “Vuoi diventare agente immobiliare? Oppure vuoi la licenza per fare il ristoratore o il barista? Paga la mazzetta e ti faccio passare l’esame a Isernia”. È questo il succo di una truffa scoperta da Striscia la notizia. A chiedere il “pizzo” era un tabaccaio. Eloquente il titolo del servizio di Max laudario: “Il tabaccaio vuole la stecca”. Nelle immagini carpite da una telecamera nascosta si vede il tabaccaio che fornisce a una persona un tesserino da agente immobiliare, intascando la bellezza di 3mila euro. Ma a questo punto scatta la trappola tesa dall’inviato di Striscia. Laudadio contatta un’attrice e le affida questo compito: fingersi aspirante barista. a complice contattata da Laudario si fin-

Licenze facili: Striscia la notizia indaga su uno strano giro che coinvolge anche Isernia (foto archivio)

ge aspirante barista. Per l’uomo che ha una licenza pronta per ogni occasione, il problema non si

pone. Comincia così a spiegarle i vari raggiri e imbrogli che può mettere in atto per arri-

vare allo scopo. Ossia farle ottenere con certezza l’attestato di qualifica professionale di “Addetto alla somministrazione e commercio di alimenti e bevande”. Il tutto senza dover frequentare corsi di formazione. L’unica formalità da assolvere, quella di andare a fare l’esame A Isernia, Campobasso o Pescara, dove il tabaccaio avrebbe fatto parte della commissione esaminatrice. Il tutto sborsando 2.300 euro. Striscia la notizia ha annunciato che ci saranno altre puntate dedicate a questo argomento. A questo punto non è escluso le che qualche telecamera nascosta sia stata piazzata anche nelle città nominate dal “dispensatore di licenze e tesserini”. Se ne vedranno delle belle.

Attività sospesa e maxi multe

L’ispettorato chiude due imprese edili Nel fine settimana i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro della Provincia di Isernia hanno multato due imprenditori responsabili di due aziende edili – una pentra e l’altra campana – con sede in provincia di Isernia. Nelle ditte sono stati trovati operai sprovvisti di assicurazione e senza contratto. I carabinieri hanno emesso sanzioni per 14mila euro, e hanno anche sospeso temporaneamente l’attività delle due aziende. Senza tregua, dunque, la lotta del Nucleo ispettorato del lavoro per garantire il rispetto delle regole nei luoghi di lavoro. Inoltre i militari della compagnia di Isernia e Venafro hanno denunciato tre automobilisti per guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di droga.I tre sono stati sorpresi nel corso dei controlli specifici predisposti dal Comando provinciale dell’Arma per contrastare il fenomeno delle stragi all’uscita delle discoteche e dei locali notturni. Oltre alla denuncia, per le persone incappate nei controlli sono scattati il ritiro della patente e il sequestro dell’auto.

Lavori nella galleria Serre, da oggi Trignina chiusa al traffico per due mesi

La galleria Serre tra Pesche e Sessano

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Quella galleria bisogna rifarla quasi del tutto. L’inadeguatezza del lungo, lunghissimo tunnel al di sotto della montagna di Pesche è sempre stato uno dei principali handicap della Trignina, la strada a scorrimento veloce – si fa per dire – che collega Isernia all’Adriatico. Chiusa diverse volte, nel corso degli anni, per le infiltrazioni d’acqua e per la mancanza di una adeguato impianto di smaltimento dei gas, la galleria Serre ha di

nuovo bisogno di urgenti interventi, soprattutto per sistemare l’impianto di aereazione e poi per migliorare l’illuminazione interna. Ci vorrà un mese e mezzo di tempo e per l’intero periodo – da oggi – tutto il tratto iniziale della Trignina resterà chiuso al traffico fino a Sessano. Per chi arriva da Isernia, bisognerà continuare sulla statale 17, fino a Castelpetroso. Dopo aver lasciato la statale 17 bisogna proseguire per Castelpetroso,

Carpinone e Sessano, seguendo il vecchio tracciato delle strade provinciali proprio fino allo svincolo di Sessano. Viceversa, chi proviene da Vasto San Salvo, sarà costretto a lasciare la Trigina a Sessano per fare all’inverso lo stesso precorso fino a Castelpetroso e di lì scendere verso Isernia. In termini di tempo si tratta di impiegare circa un quarto d’ora in più. Ma il problema non sarà quello del tempo, bensì quello dei mezzi

pesanti, i tir e gli autoarticolati che minacciano di mandare in tilt il sistema della viabilità secondaria. Per questo l’indicazione che darà l’Anas ai mezzi pesanti diretti e provenienti dall’adriatico sarà quella di seguire il percorso alternativo della Bifernina. Insomma: per gli automobilisti si preannuncia un mese abbndante di passione. Per spostarsi da Isernia ai paesi del Molise Altissimo sarà un vero e proprio calvario.


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Il primo cittadino intenzionato a non scendere in campo

Candidatura alla Regione Melogli getta la spugna

Il consiglio regionale del Molise

Doveva essere il candidato di punta della lista degli amministratori e dei sinda-

ci alle elezioni regionali in programma il prossimo novembre. Ma ora potrebbe

fare un passo indietro e addirittura rinunciare a scendere in campo. Il sindaco di Isernia, Gabriele Melogli, sarebbe, infatti, fortemente combattuto tra il continuare a fare politica ad alto livello oppure tornare a dedicarsi a tempo pieno alla sua vecchia ma sopita passione: l’avvocatura.

Nelle ultime ore si sono, poi, susseguite una serie di indiscrezioni secondo cui il primo cittadino avrebbe addirittura confidato a qualche amico di essere intenzionato a rinunciare alla “scalata” a palazzo Moffa. Il sindaco avrà comunque ancora qualche mese a disposizione per ripensarci. Anche

perché i vertici del centrodestra sarebbero ancora intenzionati a puntare con decisione su di lui che riscuote, sondaggi alla mano, un grande gradimento tra i suoi concittadini e che potrebbe essere il valore aggiunto della coalizione in provincia di Isernia. È probabile, quindi, che la decisione definiva sul suo

Gabriele Melogli

futuro politico arriverà soltanto a ridosso delle elezioni regionali.

I cittadini, anche a causa del maltempo, hanno snobbato corso Garibaldi e hanno affollato il centro commerciale

Isola pedonale, sindaco boicottato I commercianti non hanno aperto e hanno fatto naufragare l’iniziativa del Comune Il primo giorno dell’entrata in funzione dell’isola pedonale su corso Garibaldi si è trasformato in un mezzo flop. E non solo per colpa del maltempo. Ma anche perché la maggior parte dei negozi, malgrado l’ordinanza del sindaco che derogava alle chiusure domenicali, sono rimasti chiusi. Domenica scorsa gli esercizi commerciali che hanno aperto le saracinesche sono stati davvero pochi. E questo ha contribuito non poco all’insuccesso della manifestazione. Tanto che in molti anche a palazzo San Francesco parlano di un vero e proprio silenzioso “boicottaggio” della manifestazione messa in atto contro l’intenzione del sindaco di chiede-

Ecco come si presentava il corso di Isernia domenica scorsa

re alla Regione, per quasi tutte le domeniche dell’anno, l’apertura dei piccoli negozi.

Provvedimento, quest’ultimo, contestato fortemente da alcune associazioni di cate-

goria perché avrebbe penalizzato i piccoli negozianti. Ma domenica scorsa, proprio in questo senso, si è verificato un vero e proprio paradosso. Infatti, mentre i negozianti di corso Garibaldi erano chiusi e l’isola pedonale anche per questo tristemente deserta, i cittadini di Isernia proprio nelle stesse ore, complice anche il maltempo, si sono riversati in massa al centro commerciale. In sostanza, alla fine la grande distribuzione ne ha tratto i maggiori benefici. È stata, dunque, l’ennesima dimostrazione che fino a quando, tra l’amministrazione comunale e i commercianti non si troverà un’intesa, sarà molto difficile organizzare manifestazione di questo genere.

Il consigliere: le telecamere non servono per controllare il traffico dei rifiuti

Sorbo alla Giunta provinciale: revocate la delibera sugli autovelox Antonio Sorbo, capogruppo di Sinistra Ecologia a Libertà alla Provincia di Isernia chiede alla Giunta di via Berta di revocare il provvedimento con il quale è stata decisa l’installazione degli autovelox. “La delibera della giunta provinciale numero 18 del 22 febbraio scorso – spiega Sorbo - è andata oltre ogni previsione. Infatti, per far passare l’installazione di alcuni autovelox (si parla di non meno di tre) e per far passare l’affidamento del servizio di rilevazione ad una ditta esterna, si è surrettiziamente utilizzata come giustificazione la difesa dell’ambiente. Tre sono gli elementi che balzano agli occhi: innanzitutto la volontà di fare ricorso a soggetti esterni per l’attuazione del servizio di controllo elettronico della velocità, quindi ad una ditta che avrà come obiettivo soprattutto quello di incassare più

soldi possibili avendo come fine il profitto; in secondo luogo di fissare in quindici euro l’importo che quantifica la spese di procedimento comprensive delle spese postali di notifica con un possibile aggravio dei costi per i malcapitati che saranno contravvenzionati; infine l’utilizzo del personale di Polizia Provinciale per la gestione diretta di taluni autovelox, impegnando quindi i pochi agenti in servizio non nella vigilanza contro i fenomeni di inquinamento e nell’attività di difesa del territorio ma per compiti di polizia stradale. E’ assurdo che – continua Sorbo - in attuazione di un sedicente “Progetto di monitoraggio e sicurezza stradale e ambientale”, nel quale è inserito l’utilizzo di queste apparecchiature, ma che prevede anche altre misure, come ad esempio l’installazione di centraline di rilevamento del-

la qualità dell’aria, si parta proprio dagli autovelox. Come mai? Chiederemo alla giunta con una mozione – ha sottolineato il consigliere - di rinunciare a questa idea di installare gli autovelox, con l’unico obiettivo di fare cassa e di far guadagnare soldi ad una ditta privata, invitando invece l’Amministrazione provinciale a utilizzare i fondi per l’attivazione di centraline di rilevamento della qualità dell’aria. Inoltre, se proprio vi è la volontà, come ho letto in qualche dichiarazione del presidente Mazzuto, di “combattere” il possibile arrivo nel nostro territorio di rifiuti illegali, basta organizzare un servizio più capillare sui punti “caldi” del territorio già noti senza distogliere la Polizia provinciale in compiti che già svolgono egregiamente Polizia stradale, carabinieri e vigili urbani. I camion e i furgoni che traspor-

Antonio Sorbo

tano rifiuti illegali è sicuro che non superano i limiti di velocità, spesso non portano insegne sui cassoni che li rendano riconoscibili (e quindi anche eventuali telecamere possono fare ben poco) Su questi la Provincia di Isernia – ha concluso Sorbo sembra balbettare, come dimostra l’intervista balbettante e “vuota” di contenuto, rilasciata di recente su questi argomenti ad un giornale locale dall’assessore provinciale all’ambiente, Gino Taccone. Che da oggi è soprattutto l’assessore agli autovelox”.

Interviene la Camera di Commercio

Luigi Brasiello: lo shopping non basta per far rivivere il centro della città Isola pedonale e apertura domenicale dei negozi, il presidente della Camera di Commercio, Luigi Brasiello, propone al sindaco Gabriele Melogli una vera e propria “ricetta” su come rilanciare il tessuto economico e sociale della città. “Condivido – ha affermato il presidente della Camera di Commercio - le disposizioni del Sindaco tese a rivitalizzare il tessuto sociale cittadino, ma ritengo che sia indispensabile mettere Luigi Brasiello in atto una serie di iniziative, concordate tra i vari Enti, affinché l’isola pedonale possa divenire davvero uno spazio pubblico godibile per tutti i cittadini. Infatti non è sufficiente la sola apertura degli esercizi commerciali affinché il centro cittadino divenga un punto di riferimento e di aggregazione per gli isernini; le attività devono essere programmate e pianificate dalle Associazioni di categoria, di concerto con l’Assessore al commercio e al turismo, con il Presidente della Pro Loco e il Presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo”. Secondo Brasiello, dunque, per rilanciare l’economia della città non bisogna lasciare spazio all’improvvisazione “ma è indispensabile – sottolinea il presidente - un lavoro comune, ben pianificato ed è necessaria l’unità di intenti; è importante lasciare spazio alle iniziative creative che i rappresentanti dei vari Enti debbono mettere in atto per sentirsi degni del ruolo che rivestono all’interno della comunità”. Brasiello elenca quindi un vero e proprio vademecum da seguire affinché l’isola pedonale di corso Garibaldi possa diventare effettivamente un punto di aggregazione per la popolazione. “Occorono – ha aggiunto Brasiello - altre iniziative ed interventi che qui di seguito passo ad enunciare: istituire un’area per il mercatino settimanale; emettere un’ordinanza del Sindaco per l’occupazione gratuita del suolo pubblico da parte dei bar situati nella zona; praticare offerte commerciali, da parte degli esercenti, (es.: 10%-15% di sconto) nei giorni dell’isola pedonale; istituire un’area dedicata ai giochi per i bambini; istituire un area per le imprese agroalimentari, di concerto con l’associazione provinciale Coltivatori diretti; riservare uno spazio pubblico godibile e animato; prevedere, da parte del Comune, il potenziamento della pubblica illuminazione che sul corsoso Garibaldi è quasi assente; prevedere un minimo di arredo urbano nella zona (es. panchine, fioriere, ecc). Sono certo che in questo modo – ha concluso il presidente - si potrà veramente assistere ad un processo di rivitalizzazione della zona nell’interesse sia dei commercianti che della popolazione”.


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Martedì 8 marzo 2011

Stavolta nel mirino della Guardia di Finanza sono finiti immobili e aziende per oltre 50 milioni di euro

Camorra, ancora sequestri per Sciacca All’imprenditore erano già state confiscate altre proprietà sul territorio di Isernia Camorra, sequestrati beni per 52 milioni di euro all’imprenditore Giovanni Sciacca. L’uomo considerato vicino a clan camorristici, è stato protagonista delle cronache molisane qualche mese fa per un altro sequestro di beni stavolta disseminati anche nel territorio della provincia di Isernia. Dalle indagini dell’epoca risultò che il patrimonio immobiliare di Sciacca, oltre che a Isernia, era esteso anche ad Afragola, Casoria, Chioggia, Latina, Cosenza, Caserta e Salerno. I beni tutt’ora posti sotto sequestro. La cosa preoccupò non poco soprattutto per via di quello che il sequestro implicava: parlammo appunto, di infiltrazioni comorristiche nella tranquilla provincia pentra, cosa che mise in allarme l’intera popolazione che da allora è in allerta. Mentre l’uo-

Una macchina della Guardia di Finanza (foto archivio)

mo è attualmente detenuto per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, i militari della compagnia della guardia di finanza di Mondragone, comandati dal capitano Francesco Viggiani,

hanno eseguito il Decreto di sequestro preventivo emesso dal G.ip Pilla. L’operazione è stata coordinata della Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Napoli. Già un anno fa si era scoperto che

gli interessi imprenditoriali e commerciali dell’uomo (e del suo clan) andavano dalle aziende edili ai negozi di telefonia e abbigliamento, passando per bar e ristoranti. La tecnica usata anche in provincia di Isernia risultò essere la stessa delle altre località: in pratica, il denaro frutto di attività illecite svolte in altre parti di Italia veniva reinvestito acquistando immobili nei “tranquIlli” Comuni della provincia pentra per “ripulirli”. Le indagini successive all’arresto, hanno consentito di individuare un complesso patrimonio societario e immobiliare intestato a diversi prestanome e utilizzato per il controllo e la gestione di alcune società e di numerosi terreni e immobili. Sembra che Isernia stavolta no nsia stata toccata, ma la preoccupazione rimane.

Appuntamento all’auditorium

Festa della donna ConvegnoinProvincia Doppio appuntamento oggi a Isernia per le celebrazioni dell’8 marzo: nell’auditorium della Provincia sono in programma due manifestazione. La prima è stata organizzata dall’Università degli studi del Molise e si svolgerà a partire dalle ore 10: si tratta di un convegno che verterà sul tema “Donne, educazione e professioni, uno sguardo storico”. All’incontro parteciperà anche la Consigliera alle Pari Opportunità della Provincia di Isernia, Tina Fiorenzo. Nel pomeriggio, invece, a partire dalle ore 16 è in programma un’altra iniziativa organizzata dall’assessore provinciale alle Pari opportunità uomo-donna Filomena Calenda. Durante la manifestazione verrà ripercorso il ruolo delle donne nella storia attraverso un filmato dal titolo “Per non dimenticare chi ha reso grande l’essere donna”. Successivamente, a tutte le donne presenti in sala verrà consegnata una pergamena con una dedica speciale.

In collaborazione con l’Inail parte il concorso “Foto-Biografia”

L’Anmil celebra l’8 marzo Ricordato il centenario della morte delle 146 camiciaie di New York Festa della Donna, l’Anmil ricorda il centenario dell’incidente di New York, nel quale morirono 146 operaie. L’8 marzo per l’Anmil, Associazione Nazionale fra lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, non è solo un modo per festeggiare la donna ma anche una giornata per ricordare uno dei più tragici incidenti sul lavoro, ovvero l’incendio di una fabbrica di camicie nel quale persero la vita anche 39 donne italiane. Era esattamente il 25 marzo 1911, ma nel corso del tem-

po quell’incidente fu spostato all’8 marzo, che presto divenne la Giornata Internazionale della Donna. Per questo anniversario l’Anmil - che non dimentica il filo che collega i temi della sicurezza sul lavoro e dell’emancipazione femminile dopo l’enorme successo ottenuto lo scorso anno con il Concorso per la realizzazione di un testo musicale dedicato alle donne lavoratrici (da cui è stato realizzato il Cd “Note scordate”), anche quest’anno in collaborazione con

l’Inail ha voluto puntare l’attenzione sulle implicazioni legate alla condizione femminile e alla prevenzione degli infortuni lanciando per la festa dell’8 marzo, il concorso “Foto-Biografia”, dedicato a tutte le donne rimaste vittime di un incidente sul lavoro. Il concorso, che ha ottenuto i patrocini del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro per le Pari Opportunità, mira a trovare 12 storie per realizzare un Calendario foto-biografico

2012, con l’obiettivo di raccontare, attraverso i ritratti e i racconti delle protagoniste, la drammatica realtà della mancata applicazione delle norme per la sicurezza nei luoghi di lavoro e, mettendo in luce la loro forza e femminilità, dimostrare che le donne rimaste invalide non devono perdere né il rispetto né la stima di se stesse. Tra le richieste di partecipazione che dovranno pervenire entro il 10 maggio 2011, verranno selezionate le 12 donne con i racconti più em-

Mimosa

blematici da una Giuria composta dal sociologo Domenico De Masi, dalla giornalista Rai Maria Luisa Busi, dal Vice capo Gabinetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Susanna Zeller, da Rosalba Veltri del Di-

partimento per le Pari Opportunità e da rappresentanti di Anmil e Inail. Per ulteriori informazioni contatta la Sezione ANMIL in via G. Veneziale a Isernia ai numeri 0865412601 o visita il portale www.anmil.it


ANNO XIV - N. 66

MARTEDI’ 8 MARZO 2011

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Drammatico appello del comandante dei vigili urbani, Iacapraro, che chiede l’aiuto della Protezione Civile

Frane, Agnone in ginocchio Ben otto smottamenti registrati nelle ultime 48 ore nelle frazioni intorno alla cittadina AGNONE. Agnone colpito dalle frane, la Municipale lancia l’allarme alla Protezione civile. Otto gli smottamenti verificatisi negli ultimi giorni in seguito alle forti piogge e alle nevicate che da mesi interessano l’Alto Molise. Una situazione che desta preoccupazione, e che ha richiesto l’immediato intervento del responsabile della Polizia Municipale, il comandante Giorgio Iacapraro, che ha allertato il centro funzionale della Protezione civile di Campobasso e l’assessorato alla Protezione civile per chiedere interventi urgenti. Solo nel pomeriggio di ieri sono state individuate altre due frane. La più estesa in località San Martino, lungo la strada interpoderale che collega via Giovanni Ionata alla strada provinciale per Castelverrino. Tale smottamento, si legge in una comunicazione della Municipale di Agnone, è “pericolosa per la sicurezza di persone e cose. Il fronte frana, in curva, è costituito da tracimazione del terreno a valle”. Ciò crea, “un vuoto sotto la sede stradale asfaltata”. Gli agenti hanno subito provveduto a chiudere al traffico la strada. L’altra, allo stadio iniziale, si è verificata in località La Rocca di contrada Sant’Onorio. “Il fronte della frana”, è scritto nella comunicazione indirizzata alla Protezione civile, “è prospiciente ad un pendio”. Anche qui l’area è stata transennata, e il personale del corpo di Polizia municipale ha effettuato ricognizioni nel pomeriggio di ieri per monitorare la situazione. Negli ultimi due giorni gli uomini del comandante Iacapraro hanno

Frana di San Bernardino (foto Molise.net)

rilevato altre sei frane, “di notevole entità”. Ben due smottamenti interessano lo-

calità Difesa Di Lama. Desta preoccupazione la frana in località Gambale, per il timo-

re che possa chiudere il Vallone Gamberane. Gli altri movimenti franosi si sono verificati in località Masserie Pannunzio, lungo la strada interpoderale San Bernardino, nei pressi della casa di riposo, in località Vecchierelli e in contrada San Quirico. Inoltre gli agenti stanno monitorando anche un altro smottamento di grandi dimensioni in località San Quririco-Collelapponi. A fronte di ciò, il corpo di Polizia municipale ha chiesto all’ente di Protezione civile di “mettere a disposizione strutture di contenimento, di allerta e la segnaletica stradale”. In alternativa la richiesta è quella di “finanziare l’acquisto del materiale necessario per il pronto intervento, per un importo di 100mila euro”. La Polizia municipale sollecitare infine

Una pattuglia della Polizia muncipale

il finanziamento di un mezzo speciale per la rimozione

Carovilli. La provocazione di Luciano Scarpitti, presidente dell’associazione Il Glicine

Scarpitti: chiudiamo il Ferdinando Veneziale e potenziamo il San Francesco Caracciolo CAROVILLI. Salviamo l’ospedale di Agnone chiudiamo quello di Isernia. Una proposta provocatoria questa avanzata da Luciano Scarpitti, che si schiera a sostegno della lotta in difesa del Caracciolo. Il presidente dell’Associazione culturale il Glicine afferma “certo è una richiesta assurda, ma dando uno sguardo alla sanità molisana, verrebbe da chiedersi perchè non chiudere l’ospedale di Isernia, vista la disorganizzazione in cui versa? È indispensabile, infatti, guardare alla qualità delle prestazioni che si offrono, al-

l’organizzazione interna, alla sicurezza che si trasmette ai pazienti, requisiti questi che erano presenti nell’ospedale di Agnone”. Inoltre, Scarpitti continua sottolineando come sia comune in Molise il fenomeno dell’emigrazione sanitaria, a ciò invece faceva eccezione il Francesco Caracciolo. Infatti, il nosocomio altomolisano registrava una buona percentuale di ricoveri di pazienti provenienti da altre regioni. “Faceva eccezione a questo tipo di giudizio il Francesco Caracciolo di Agnone – si legge infatti nel-

Luciano Scarpitti

la nota inviata agli organi di stampa - e a dimostrazione di ciò ci sono le statistiche

relative alle presenze: risulta, infatti, che ben il 25 per cento dei ricoveri riguarda-

Grande successo per il Carnevale di Bagnoli Numerosi turisti giunti per assistere a ‘I mesi dell’anno’ BAGNOLI DEL TRIGNO. Anche quest’anno è stata un successo la manifestazione dedicata al Carnevale. I Mesi dell’anno, giunta alla 18esima edizione, ha visto una grande partecipazione di pubblico, sia dal Molise che dalle vicine regioni.“La pioggia del mattino – si legge nel resoconto dell’associazione organizzatrice La Perla del Molise – non ha scoraggiato

dei terreni che scendono a valle.

i numerosi turisti che sono arrivati a Bagnoli dalle Regioni e dai Comuni limitrofi per tuffarsi in un’atmosfera di altri tempi, quella della civiltà contadina, alla ricerca di tradizioni, valori, radici”. Anche sotto gli ombrelli, i visitatori non hanno rinunciato a gustare le ricette tipiche in vendita negli stand gastronomici. A fare da sottofondo la musica del complesso ban-

distico Città di Barrea, del gruppo bufù di Casacalenda e del gruppo folk “ L maccature” di Carpinone. A dare ristoro ai presenti tre grossi fuochi accesi per l’occasione. “Nel pomeriggio – precisano dall’associazione – il deciso miglioramento delle condizioni atmosferiche ha consentito agli organizzatori della Compagnia di Cultura Popolare, di dare svolgimen-

to a pieno all’evento sino a portarlo a termine in modo egregio e con grande soddisfazione. La presenza di Carmine Faraco, noto comico di Colorado, ha rappresentato la ciliegina su di una torta per altro già ricca e variegata. La sfilata dei carrettelli de i mesi-persona, la canzone dei mesi, i carri delle stagioni animati da esilaranti scenette comiche prese direttamen-

te da spaccati di vita contadina, l’uscita del cinghiale e dei cacciatori, le animazioni con Francische e Pacchianella, sino al parto della Quaresima, hanno fatto tutto il resto”. La manifestazione è stata vinta dall’autunno, carro allestito dai giovani del posto, secondo è arrivato l’inverno, allestito dal gruppo cacciatori, a pari merito poi la primavera e l’estate.

va pazienti provenienti da altre regioni, principalmente dai paesi limitrofi dell’Abruzzo. Eppure si è voluto ridurre la funzionalità di questo ospedale e si sta togliendo un’importantissima struttura sanitaria ad un bacino di utenza di oltre 30 mila persone senza che a queste vengano indicate possibilità alternative. Presso l’ospedale di Agnone, quando era pienamente funzionante, molti reparti riscuotevano un forte consenso da parte dei cittadini per il semplice fatto che erano assolutamente efficienti e le persone venivano accolte e assistite in modo familiare e cortese”. Per questi motivi, per l’efficienza con cui le persone venivano accolte ed assistite, Scarpitti dichiara il suo sostegno al Comitato articolo 32, sorto allo scopo di salvaguardare il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. “Il comitato, al fine di sostenere la lotta a tutela del nosocomio, ha messo in campo iniziative utili al mantenimento dell’efficienza dell’ospedale. Iniziative fortemente sostenute dai sindaci dell’Alto Molise, che la nostra associazione sosterrà”, concude Scarpitti.

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L’interrogazione al presidente della Regione Campania contro la costruzione dell’impianto nel venafrano

CentraleTurbogas, appello a Caldoro La responsabile Psi di Vairano Patenora: ci saranno forti ricadute ambientali di Marco Fusco “ Il PSI dà sempre è schierato in prima linea contro la realizzazione della Centrale termoelettrica da 850kw alimentata a gas naturale che dovrebbe sorgere a confine tra i territori di Vairano e il venafrano nel comune di Presenzano.” Inizia così il comunicato emesso ieri al responsabile del PSI di Vairano Patenora Carmen Cipollone. Si annuncia l’interrogazione del capogruppo alla regione Campania Oliviero al presidente della giunta regionale sulle “iniziative volte alla tutela e alla salvaguardia del territorio ricadente sul comune di Presenzano in ordine alla realizzazione di centrali di pro-

Una centrale turbogas

duzione elettrica”. Una centrale-continua la dirigente politica vairanese- che non serve al fabbisogno energetico del territorio poiché sui cittadini grava già la presen-

za di una centrale idroelettrica e di altre infrastrutture quali gli elettrodotti il cui impatto e le ricadute ambientali hanno nel tempo sensibilmente alterato l’in-

L’Arma ha raccolto numerose denunce di furto

Ruba l’oro nelle abitazioni poi lo rivende, fermata Dopo una lunga fase investigativa i Carabinieri della compagnia di Venafro sono riusciti ad assicurare alla giustizia una donna incensurata del posto che rubava oro per poi venderlo a uno di

quei negozi che anche in città hanno aperto da poco per ritirare metalli preziosi e pagare in contanti i clienti. “Vendo Oro” per intenderci ma questa volta non è andata bene l’operazione a una

Archivio

giovane donna come detto. Tutto questo grazie agli inquirenti che hanno portato avanti le indagini a seguito i alcune denunce di furto in abitazione. La donna fermata e denunciata all’autorità giudiziaria del capoluogo pentro, è risultata responsabile di essersi impossessata in più occasione di vari monili di oro che poi aveva ceduto in vendita ad un negozio che ritira il prezioso metallo. Parte della refurtiva è stata recuperata proprio presso tale esercizio e sottoposta a sequestro giudiziario. In città in tanti avevano denunciato furti in casa di metallo prezioso, oggetti di ogni genere tutti di valore. M.F.

tero equilibrio.” Di tutti questi impianti dunque le conseguenze dannose a livello ambientale arrivano fino alla piana di Venafro.” Perché- si chiede ancora il Psi la scelta da parte della nuova giunta regionale di mortificare ulteriormente un territorio già così tanto martoriato? La vicina centrale di sparanise che funziona solo tre giorni a settimana avrebbe solo provocato seri danni all’ambiente e alle sottostanti falde acquifere. Non abbiamo bisogno dell’energia di una nuova centrale-dichiara Cipollone- e poi quale piacere per il ritorno economico? Mi sbalordiscono certe affermazioni peraltro quanto mai fuori luogo vista l’attuale situazione internazionale in Libia.” Una centrale turbogas che di fatto andrebbe ad alterare l’equilibrio geo-termico del territorio su cui insiste.” Il Psi- conclude Cipollone- ha a cuore le sorti di un territorio ,il nostro, martoriato, mortificato dalla scellerata politica che a tutti i livelli usa indiscriminatamente l’alto casertano sprezzamente secondo una logica irrazionale dettata dai soliti interessi di parte!! Noi del Psi diciamo no e ci schieriamo a difesa del territorio e di tutta la sua cittadinanza!” Una dura presa di posizione dunque da parte dei socialisti che sicuramente sarà accolta con soddisfazione anche dagli ambienti politici e dall’associazionismo ambientalista della vicina Venafro. La storia della centrale turbogas, è lunga dieci anni. Non poche le responsabilità delle passate amministrazioni comunali di Venafro. Il sindaco di Presenzano

D’Errico lo ha sempre detto che il problema è politico. E’ la politica a tutto tondo che ora deve scendere in campo. Dal comune alla regione. Sapendo che la vicina Campania, con un atto della giunta regionale, ha praticamente detto sì alla realizzazione della centrale turbogas tra i territori di Presenzano, Sesto Campano e

Venafro. A rafforzare la decisione del Governatore Caldoro il decreto numero 843 del 18 novembre 2010 del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Una durissima battaglia insomma si annuncia all’orizzonte, dagli esiti imprevedibili.

Ritirata la patente a due automobilisti

Guidano ubriachi Beccati dai Carabinieri Durante i fine settimana, aumentano i controlli lungo le arterie interregionali che attraversano la città da parte delle forze dell’ordine per garantire, tra l’altro, la sicurezza dei trasporti. Un’altra importante operazione messa a segno dagli uomini della compagnia dell’Arma di Venafro la scorsa notte. Proprio nell’ambito dei servizi di prevenzione incidenti stradali, lo scorso weekend decine e decine sono stati i controlli effettuati sugli automobilisti in transito durante i posti di blocco lungo la statale 85 Venafrana. In uno di questi controlli sono stati fermati due automobilisti, un quarantenne e un cinquantenne che presentavano un quadro evidente di alterazione. Superati in entrambi i limiti previsti dalla legge per assunzione di sostanze alcoliche e per questo sono stati segnalati alla competente Autorità Giudiziaria in quanto responsabili di guida sotto l’influenza di sostanze alcooliche. Le loro auto sono state sottoposte a sequestro e affidati a terzi, in più ai due automobilisti è stata ritirata anche la patente di guida. In un altro controllo lungo la Variante Anas tra i territori i Venafro e Sesto Campano, i carabinieri hanno fermato un giovane ventiduenne che guidava sotto effetto di sostanze stupefacenti. Anche per il ventiduenne è stata sequestrata l’auto e affidata a terzi e il ritiro della patente e segnalato all’autorità giudiziaria per uso personale di stupefacenti. M.F. Archivio

Vandali muniti di bombolette spray deturpano il ‘Giordano’. Rabbia fra i cittadini I venafrani, praticamente all’unisono, hanno chiesto di far sentire la loro vibrante voce di protesta. Non centrano, questa volta, politici regionali, Comune, ospedale, Geomeccanica, economia che non va, disoccupazione dilagante, cultura che è assente ect., ossia i temi più ricorrenti della protesta locale, bensì i puntuali assalti notturni e serali al Liceo Classico “Antonio Giordano”, ospitato nell’ex convento carmelitano di clausura del Carmelo, accanto alla Chiesa omonima,in zona tranquilla e relativamente trafficata, e per questo esposto alle “voglie” di chicchessia. Amministrazione e dirigenza del “Giordano” avevano appena fatto ritinteggiare la facciata esterna principale, cancellando scritte, messaggi, disegni, sigle e quan-

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t’altro tracciati con bombolette spray per restituire decoro e dignità alla scuola e a quanti quotidianamente la frequentano. Ebbene, è trascorso un po’ di tempo ed ecco che lo sprovveduto di turno, armato di spray, deturpasse nuovamente la facciata principale ed imbrattasse anche il portone di legno all’ingresso, abbandonandosi a tracciare scritte, cuoricini, sigle, messaggi ed altro addirittura sull’asfalto, dinanzi alla scuola ! Firmandosi anche il nostro, con un indecifrabile “bye sn” (forse sta per “sarchiapone”, cioè stupido ?). “Che squallore ! Così pensano di crescere i nostri giovani ? Si realizzano deturpando e rovinando quanto appartiene a tutti, e che come tale andrebbe tutelato e con-

servato dignitosamente, soprattutto da chi ogni giorno entra in classe per sapere, crescere e formarsi ? I valori sociali e civili di costoro dove stanno ?”. Tanta contrarietà, quindi, nei venafrani per l’ennesimo “schiaffo” alla storica struttura didattica di via del Carmine, che adesso la dirigenza tornerà a far ritinteggiare e ripulire, sperando in comportamenti diversi da parte dei suoi quotidiani fruitori, o di loro amici. Soprattutto per continuare a ritenere che al Classico “Giordano” si stiano formando nel migliore e più intelligente dei modi le future generazioni venafrane. T.A.


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Avevano proibito l’ingresso del cane di una delle giovani nel locale in cui stavano trascorrendo la serata

Ragazzi picchiati dalle donne È scoppiata una lite fuori dal bar che è finita in rissa a colpi d’ombrello e borsettate Due giovani residenti in altrettanti paesi della Valle del Volturno lo scorso fine settimana sono stati protagonisti di una furiosa litigata in un locale di una nota località sciistica abruzzese. I due, sono rimasti coinvolti in un diverbio che era nato tra alcune ragazze presenti nel locale. Le giovani avevano iniziato a discutere dapprima con il gestore del locale poiché lo stesso aveva chiesto alle ragazze di non portare all’interno del luogo il cane di proprietà di una delle giovani. Questa si è infastidita ed ha iniziato a commentare la decisione del gestore ad alta voce. A questo punto la ragazza ha chiesto al giovane molisano di intervenire in sua difesa e di convincere l’uomo a farle portare con se il cane. Il ragazzo invece ha detto di

essere perfettamente in accordo con il proprietario del locale poiché lui era allergico al pelo dell’animale. Le considerazioni del giovane, hanno gettato benzina sul fuoco e il gruppo di ragazze ha iniziato ad insultare i due giovani. Ben presto le ragazze evidentemente su di giri, hanno cominciato a spintonare i

ragazzi. In un momento le giovani hanno letteralmente aggredito i due poveretti che hanno anche cercato di farle ragionare ma le ragazze hanno proseguito scaricando addosso ai due insulti e parolacce. “Abbiamo deciso di lasciare il locale – racconta uno dei ragazzi- per evitare che si scatenasse una rissa.

Non appena siamo usciti però le ragazze ci hanno seguito e hanno iniziato a colpirci con borse ed ombrelli, noi però non abbiamo voluto colpirle perché erano ubriache o chissà cosa. In breve la situazione ha sfiorato il paradosso perché eravamo completamente in balia di queste ragazze che sembravano indemoniate. Per fortuna sono intervenuti alcuni militari che erano andati a sciare e che si apprestavano ad entrare nel locale. Solo con il loro intervento e dietro la minaccia di chiamare i carabinieri le signorine si sono calmate. Abbiamo riportato solo qualche graffio – conclude il giovane- ma abbiamo pensato che la prossima volta ci facciamo gli affari nostri e fingiamo di non aver capito la domanda per evitare complicazioni”.

Intanto invita i cittadini a non abbandonare i rifiuti per strada

Discarica, ci pensa Iannarelli Il sindaco aprirà un’oasi ecologica per risolvere il problema CERRO A VOLTURNO. Dopo le segnalazione dell’Arma dei Carabinieri, riguardo alla discarica abusiva di elettrodomestici localizzata nei giorni scorsi in paese, il sindaco Iannarelli annuncia seri provvedimenti per la tutela dell’ambiente e per evitare il ripetersi di episodi analoghi. “Innanzi tutto - esordisce il sindaco – condanno fermamente questi atti di inciviltà che potrei definire vandalici nei confronti di tutta la collettività. Chi abbandona questi beni per la strada compie un atto che

danneggia tutta la popolazione. Proprio per questo –afferma il sindaco – verrà emessa dal comune una ordinanza che andrà a regolamentare proprio lo smaltimento dei rifiuti. Insieme con l’intera amministrazione poi verrà individuata un’area per la realizzazione di una oasi ecologica. Nel frattempo l’amministrazione sta valutando l’ipotesi di stipulare convenzioni anche con ditte specializzate per la raccolta di questi materiali. In realtà – continua Iannarelli – i cittadini posso-

ACQUAVIVA D’ISERNIA

Carnevale, si festeggia con i New Party Style ACQUAVIVA D’ISERNIA. Si terrà questo pomeriggio presso il centro di socializzazione giovani – anziani, ospitato presso la biblioteca comunale di Acquaviva, la festa di Carnevale organizzata dai ragazzi del New Party Style. I festeggiamenti si apriranno alle ore 15.00 e termineranno alle ore 19.00. Crescono le iniziative di aggregazione mirate al coinvolgimento di grandi e piccini nel piccolo centro della provincia di Isernia che dimostrano nei giovani locali tanta voglia di fare e di impegnarsi.

Una veduta di Cerro al Volturno

no chiedere di depositare i rifiuti nei comuni limitrofi dove già esistono delle aree attrezzate per ospitarli. A bre-

ve partirà anche una operazione di bonifica dell’intera area che è stata occupata dai rifiuti.” Flori.Ca

Disagi nella Valle del Volturno

Il vento sradica alberi e tetti

Numerosi gli interventi dei Vigili del Fuoco

Fortissime raffiche di vento hanno sferzato l’intera Valle del Volturno creando non pochi disagi alla popolazione. Dalla notte di domenica infatti violente folate di vento hanno provocato la caduta di alcune tegole dai tetti su alcune case abbandonate, per fortuna senza causare danni alle persone, ma soltanto spavento per queste cadute improvvise. In altri casi si è reso necessario anche l’intervento dei vigili del Fuoco che hanno dovuto provvedere alla messa in sicurezza di alcuni rami degli alberi che minacciavano di cadere sulla strada. Nel comune di Colli a Volturno, nel primo pomeriggio di ieri, alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti hanno occupato la trafficata “Via Isernia” spinti da violente raffiche di vento. Per fortuna però la loro presenza, benché fosse dietro una curva, non ha provocato incidenti, soltanto rallentamenti al traffico. Nel Pomeriggio di ieri, poi alcuni rami erano caduti sulla SS.158, anche in questo caso solo la fortuna ha voluto che nessuna vettura fosse colpita dal volo dei rami. Intanto le forti piopgge dei giorni scorsi hanno alzato il livello dei fiumi, in particolar modo del Volturno. Il livello delle acque tiene con il fiato sospeso i cittadini che temono che lo stesso possa straripare nelle zone a confine tra il Molise e la Campania. I Vigili del Fiuoco e la protezione civile tengono costantemente monitorato il fiume. Per ora tranquillizzano i cittadini sui rischi connessi allo straripamento indicando per ora come remota questa possibilità. Numerosi sono i campi sotrattutto nella zona della Piana di Rocchetta a Volturno e nella zona della Cariera di Castel San Vincenzo che si sono trasformati in acquitrini.

Scapoli, la Raviolata tra gli eventi per i 150 anni dell’Unità d’Italia SCAPOLI. Grande successo per “La Raviolata” che anche quest’anno ha registrato il tutto esaurito. Interessantissimo il convegno che va visto tra gli altri la presenza del Governatore Iorio. Estremamente soddisfatto della riuscita dell’evento il sindaco Renato Saracino “Anche questa edizione della Raviolata è stata un successo ed ha richiamato nel

nostro paese tanti estimatori della buona cucina. “La Raviolata” è stata inserita nelle manifestazioni per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. In questo contesto – afferma il sindaco – possiamo sicuramente affermare che la buona cucina unisce il nostro paese dal Nord al Sud, poiché tante sono le specialità che tengono alto il nome dell’Italia

nel mondo. Scapoli, visto il grande successo della manifestazione, ha dimostrato di essere la capitale della buona cucina oltre che delle Zampogne. Importanti novità però ci sono all’orizzonte per la nostra collettività. Verrà ufficializzata con un atto notarile la nascita della “Venerabile Confraternita del Ravoilo Scapolese”. Questa idea – spiega il primo citta-

dino – è stata proposta già lo scorso anno dalla delegazione di cui facevo parte anche io, presso il parlamento europeo di Bruxelles”. Flori.Ca

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Martedì 8 marzo 2011

Il voto alle donne: battaglia deputato Mario Magliano

Quel giorno che le donne si presero la Storia di Antonella Presutti “Il giorno che le donne si presero la storia” è la frase non del tutto grammaticata, ma di sicuro

Non vogliamo mimose Chiediamo rispetto di Vittoria Todisco Cosa ci sarà mai da festeggiare! Da un po’ di anni è la frase che ripetiamo con l’approssimarsi dell’8 marzo: sconfitte rassegnate dallo scippo perpetrato dal consumismo che si è appropriato dell’unica giornata che eravamo riuscite a regalarci, tutta dedicata a noi, tramutata in occasione per vendere mimose e serate in pizzeria. La rabbia che avvertiamo ha ben altre motivazioni da quelle causate dalla pubblicità che ha reso l’8 marzo un fenomeno consumistico; nasce al nostro interno, dalla colpa che avvertiamo tutta nostra, per aver consentito che la formazione della classe politica avvenga secondo criteri solitamente praticati nel commercio boario o per essere più esplicite: secondo un sistema in uso in qualche casa privata trasformata in bordello. Che cosa ci è successo? che ne è stato di noi? quali insegnamenti abbiamo dato alle nostre figlie noi che nel corso di un trentennio ci siamo scrollate di dosso il torpore protettivo del focolare domestico e siamo scese in piazza per chiedere il divorzio che restituiva uno status a tante vedove bianche, e libertà a donne prigioniere di un matrimonio trasformatosi in trappola. Noi che vinto ogni falso riserbo abbiamo chiesto di non morire più sotto i ferri di un ‘cucchiaio d’oro’ ma la ‘tutela della maternità e l’interruzione volontaria della gravidanza’ assistite dallo Stato. Abbiamo chiesto leggi che tutelassero le lavoratrici madri; che la violenza sessuale venisse considerato reato contro la persona e non semplicemente un’offesa alla pubblica morale come prevedeva il Codice Rocco. Abbiamo costituito collettivi, ci siamo costituite parte civile per un turpe caso di violenza sessuale ai danni di una minorenne stuprata in presenza della madre resa inoffensiva a suon di sprangate. Poi che cosa è accaduto? Ci siamo separate ognuna è andata per la propria strada. Che cosa abbiamo raccontato alle nostre figlie? Abbiamo forse detto che per farsi strada nella vita dovevano curare l’aspetto, tollerando, semmai, qualche pacca sul sedere più che pretendere rispetto? Per favore oggi non accontentiamoci delle mimose se poi domani tutto ritorna come è adesso. Il rispetto dobbiamo guadagnarcelo prima di tutto in famiglia pretendendo che le nostre figlie rifuggano da quel tipo di attenzioni di cui godono le ragazze dell’Olgetta e che gli uomini, i nostri figli, non aspirino ad entrare nel clan di quel genere di uomini che fanno commercio di carne umana. Lo scorso 13 febbraio è nata una nuova primavera; una rivoluzione che ha visto le donne: giovani, vecchie, belle, brutte, professioniste e casalinghe tornare a riempire le piazze e pretendere che la politica persegua la realizzazione del bene comune e che il sesso non diventi bene di consumo appannaggio di chi ha più soldi e merce di scambio di donne che non hanno più nulla da perdere.

impatto emotivo, che sintetizza, tra blog e rievocazioni, il momento in cui fu concesso il voto politico alle donne. Il percorso delle donne nella storia è in realtà tortuoso e doloroso, fatto di spinte involutive dopo momenti di accelerazione, ma, se dovesse essere riportato ad una dimensione puntiforme, sarebbe il 2 giugno 1946, perché, per quanto la dignità passi attraverso la parola, la parola diventa segno nel voto, nella partecipazione e nella consapevolezza. Nel momento dell’opportuna celebrazione dei 150 anni dell’Unità Nazionale, di fonte a un giudizio troppo spesso lacerato rispetto a quelle pagine di storia che sarebbe bene attraversare con spirito critico, il suffragio femminile diventa indicatore di processi sociali ed economici che si svelano nella loro ricchezza. E, se questo è vero a livello generale, lo è ancora di più nella nostra regione, aporia costante nel quadro del paese, periferia ed esempio di processi più generali dell’Italia a cavallo tra ‘800 e ‘900. C’è una pagina interessante e quasi del tutto dimenticata in questa storia che ha un soggetto, Mario Magliano, ed un oggetto, il voto alle donne. Di Mario Magliano si hanno notizie scarse, molte di più della sua famiglia, liberale e massonica, che si muove tra Larino e Napoli, esempio di una intellighentia illuminata, capace di analisi acute e penetranti. “Noi riteniamo che sia giunto il gran momento che anche le donne abbiano l’opportunità di votare e che questo sia per il meglio comune”. Siamo nel 1911. Il 30 giugno, con legge n. 666, veniva introdotto il suffragio universale maschile che prevedeva l’estensione del diritto di voto a tutti i maschi che avessero superato i 30 anni di età, indipendentemente dal grado di istruzione e dal fattore economico, mentre la barriera censitoria rimaneva per i maggiorenni al di sotto dei trenta anni. In termini numerici significava che il 23,2% della popolazione era chiamata alle urne, in Molise il 25%. A sottolineare in modo rigoroso ed appassionato l’opportunità che fossero anche le donne ad esprimersi nelle elezioni fu dai banchi del Parlamento proprio il molisano Mario Magliano con un discorso di notevole acutezza prospettica. Che Mario Magliano fosse in anticipo sui tempi lo testimonia l’esito della votazione per appello nominale: 48 i deputati favorevoli, 209 i contrari e 6 gli astenuti. La Camera respinse. Numeri inchiodanti che, tuttavia, aprono uno spiraglio nel muro, fino ad

allora invalicabile, dell’esclusione delle donne dalla vita politica. È vero che già nel 1871 il Presidente del Consiglio e Ministro dell’interno Lanza aveva avanzato la proposta che le donne inviassero per iscritto il voto in maniera da non turbare un principio tanto restrittivo quanto repressivo di decoro e “costumanza” ma è altrettanto vero che la proposta non ebbe esito, come, dieci anni dopo, la possibilità caldeggiata da De Pretis di far votare le donne per le amministrative attraverso la delega al marito. Il discorso articolato di Mario Magliano testimonia la dialettica tra persistenza e conservazione, tra spin-

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te alle riforme ed inamovibilità che si intrecciano in regione. Del resto Giambattista Masciotta scriveva :”Le donne di oggi –nella loro totalità- non meritano l’eccesso di onore del diritto elettorale; ma le donne d’ieri, le donne di un secolo fa meritavano anche meno l’eccesso di indegnità con cui le trattava il sesso forte. È questione di misura. Esse erano tenute estranee ad ogni socievolezza e vivevano appartate nel seno stesso della famiglia. Non veniva loro impartita alcuna istruzione, che farne? Se per l’uomo sembravano bastevoli i primi rudimenti delle coltura, alla donna potevano riuscire perfino dannosi! Quale utilità –si pensava- avrebbero ritratto dal saper leggere e scrivere?” E’ questione di misura, dunque, una misura fissata dagli uomini ed individuata, con atteggiamento di accondiscendente superiorità, tra l’eliminazione delle condizioni più umilianti alle quali le donne erano sottoposte e l’impossibilità di accedere al diritto di voto per mancanza di meriti, parola tanto vaga quanto definitiva. Mentre con illuminata acutezza Masciotta giudica il percorso (dis) educativo delle donne come un retaggio di un passato mai esaurito, egli esclude l’accesso delle stesse al suffragio, difficile dire se per minorità genetica o se per condizionamenti culturali di cui parla diffusamente. Dal Molise, qualche anno dopo, partì una delegazione femminile ricevuta da Mussolini che chiedeva ancora il diritto di voto, formalmente e demagogicamente riconosciuto dal Duce per le elezioni

“Se non ora quando?”La rinascita del movimento femminile Già a partire dai primi del Novecento movimenti di donne in tutto il mondo si unirono per rivendicare la loro liberazione dallo sfruttamento e dalle vessazioni attraverso il lavoro. Fu proprio il lavoro dunque al centro delle rivendicazioni femminili dell’epoca, così come la questione del diritto di voto, e proprio in quel periodo fu istituita per la prima volta la Giornata internazionale della donna. Oggi dopo un secolo di battaglie per i diritti fondamentali, la questione femminile sembra essere ancora lontana dalla sua risoluzione. E’ vero, oggi le donne votano e sono elette, hanno diritto ad autodeterminarsi, ad avere le stesse opportunità degli uomini in ogni campo. Sono riuscite a perseguire i propri sogni raggiungendo, con fatica e sacrificio, posizioni di prestigio e di potere nel campo lavorativo. Risultati importanti ormai dati quasi per scontati. Pietre miliari del movimento femminile che rischiano, tuttavia, di essere rimesse in discussione dall’attuale condizione del mercato del lavoro, in cui la precarietà non è l’eccezione ma la regola, e da un’immagine diffusa della donna intesa come ornamento, come mero oggetto di piacere del potente di turno, che venti anni di pubblicità e televisione commerciali hanno contribuito a diffondere nell’opinione comune. Cent’anni dopo, lavoro e politica sono ancora una volta al centro delle rivendicazioni di un nuovo movimento femminile, apartitico, nato spontaneamente dal basso grazie alle oppor-

tunità comunicative offerte dalla Rete e dai social network, che ha già mostrato la sua forza riunendo un milione di persone in tutt’Italia nella manifestazione indetta il 13 febbraio “Se non ora quando?”per rivendicare la dignità e il rispetto della donna nella società e nelle istituzioni. E ancora una volta, in occasione della Festa della donna, il movimento scende in piazza per onorare le lavoratrici italiane, perno della nostra società, ma costrette a portare sulle proprie spalle il peso di un doppio ruolo, costrette a scegliere tra famiglia e professione facendo ogni giorno i conti con condizioni di lavoro precarie. Nell’anno in cui si celebra il 150esimo dell’Unità nazionale si vuole restituire valore alla festa dell’8 marzo affinché diventi occasione di rinascita per il Paese, unendo donne di ogni età ed estrazione sociale dietro lo slogan “Rimettiamo al mondo l’Italia”. La rete delle donne si si riunirà anche a Campobasso, nei locali del Dopolavoro ferroviario alle 18:30, per discutere di lavoro e diritti al femminile: congedo di maternità, obbligatorio e indennità di maternità, congedo obbligatorio di paternità, norme che impediscano il licenziamento “preventivo”e dunque le dimissioni in bianco. Queste sono le rivendicazioni del movimento per ridare dignità e futuro alle donne e ad un Paese in cui essere lavoratrici e madri è diventato più un lusso che un diritto inalienabile. D.I.


Martedì 8 marzo 2011

Coraggiose trasgressive precorrono l’emancipazione femminile

Le chiamavano brigantesse Storie di donne diverse di Ylenia Fiorenza “Donna mia, tu sei la soglia tra i due mondi. Tu parola mai compiuta: in te il sogno e la realtà, penombra senza contagio, rifugio di ansie e di tagli. Tu l’abisso della nutrita mutanza del gesto inatteso dell’Italia esaudita”. Possedere la mutanza è una enorme incombenza. Lo sanno bene quelle donne che vissero durante la metà dell’800. Donne popolane, portate dalla vita ad impugnare le armi, a diventare adepte intrepide e idrofobe delle bande dei briganti. Potesse ancora descriverle il grande scrittore di “Signora Ava”, Francesco Jovine di Guardialfiera, genio della letteratura verista, della tradizione e della cultura molisana. La storia della “gnora Ava” ci riporta dritto a quel periodo che va dalla fine della dominazione borbonica nel Meridione all’avvento dell’unità d’Italia e ci fa guardare alle storie epiche di figure femminili sempre avvincenti, reali, che di leggendario hanno solo la misura della perenne memoria, del pericolo taciuto, come la protagonista del romanzo di Jovine, che non è un personaggio, ma un mito e un simbolo proverbiale. E così, tutto sembra immobilismo e azione, folklore e storia, tradizione e futuro. In questi gior-

Disegno di Rodolfo Papa

ni assistiamo ai rituali festeggiamenti, la donna e l’Unità d’Italia. Tali ricorrenze, così vicine, devono indurre ad una lettura critica, tutta al femminile, degli eventi succedutisi dal 1860 in poi, concentrando l’attenzione al Molise, regione non immune dal triste fenomeno del brigantaggio e nella quale, però, non si formarono mai comitive di briganti numerose e agguerrite come in altre zone del Meridione. Il Molise si prestava come “rifugio”,

luogo dove trovare “sicuro nascondiglio e alture selvagge per fugar le tracce del passo bandito”. In seguito, quindi, alla forzata unità d’Italia nel Mezzogiorno, una vera e propria annessione, esplode ovunque la ribellione contadina. Il nuovo governo non ha mantenuto la promessa di dare la terra ai contadini che la lavoravano. Questi ultimi non hanno soldi per acquistarla o riscattarla. Il parlamento dei “galantuomini” fa le leggi a vantaggio dei “galantuomini”. Ai contadini non resta che rassegnarsi o ribellarsi. Ed è così che, proprio questa ribellione, questa loro rivolta, viene bollata semplicisticamente come “brigantaggio”. Il parlamento, invece di tentare di rimuoverne le cause, sceglie la via della repressione, adottando una legislazione speciale, la legge Pica, che instaura il terrore nei territori occupati, la fucilazione sul campo, lo stupro delle donne dei ribelli. La ribellione doveva essere stroncata “col ferro e col fuoco!”. In questo contesto matura il dramma delle “brigantesse”. Dramma della rottura dell’equilibrio familiare, dramma di madri senza più figli, di ragazze orfane dei genitori, di vedove. E’ dramma di donne disperate che, ribaltando un ruolo stereotipato di rassegnazione e sudditanza, si dimostrano capaci di affiancare con coraggio i propri uomini e partecipare attivamente alla rivol-

Violenza di genere, per rompere il silenzio serve l’aiuto delle istituzioni Ogni anno nel mondo una donna su cinque è vittima di violenza, fisica, sessuale, psicologica o economica. E’ un dramma endemico che colpisce persone di ogni ceto sociale e di ogni paese, da quelli industrializzati a quelli in via di sviluppo. E’ la manifestazione estrema dell’esercizio di un potere che tende a negare la personalità della donna attraverso la brutalizzazione del suo corpo. Un fenomeno sommerso di cui è difficile parlare per paura o per vergogna e che si consuma nella maggior parte dei casi tra le mura domestiche, per mano di quelle persone che dovrebbero invece proteggere le donne: mariti, fidanzati, familiari, vicini di casa, datori di lavoro. Reagire agli abusi è difficile. I casi di violenza denunciati sono, infatti, rarissimi. “Le donne sono spesso co-dipendenti degli uomini che abusano di loro- ci ha spiegato la dottoressa Antonella Petrella, psicologa

del centro antiviolenza “La Fenice” di Campobasso- c’è un legame affettivo molto forte che impedisce di reagire. Sono persone che spesso non hanno alternativa e non trovano la spinta alla ribellione perché svilite ed umiliate da continue vessazioni che minano nel profondo la stima verso sé stesse”. E chi crede di valere poco o nulla tende anche a giustificare e a perdonare il proprio aggressore. Come ci si può liberare dalla prigionia? L’unica soluzione è denunciare il proprio aguzzino ed allontanarsi da casa per ricominciare una vita nuova. Ma nella nostra realtà regionale mancano strutture adeguate per accogliere le vittime di violenza. Sono soprattutto i volontari come Antonella Petrella ad aiutare queste donne in difficoltà, attraverso la consulenza di tipo psicologico, sociale e legale offerta dagli operatori del centro “La Fenice”, che opera presso la sede della Cro-

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ta contadina. Le cronache giornalistiche e gli scrittori coevi le descrivono solo come manutengole, amanti, concubine, “ganze”, “drude”, donne di piacere dei briganti. Ciò ha impedito di prendere in considerazione il fenomeno e non ha consentito uno studio più approfondito sui risvolti sociali e politici della rivolta delle donne meridionali. In realtà, le brigantesse ebbero un ruolo di rilievo. Molte furono semplicemente madri, mogli e amanti dei briganti, ma tante furono vere e proprie brigantesse. Donne che uccidono senza pietà e che spingono la loro ferocia fino ad inzuppare del sangue delle loro vittime il pane che poi addentavano avidamente, vi sono donne che continuano a mandare messaggi d’amore ricamati su fazzoletti o a ricamare per mesi l’immagine dell’amante (con tanto di fucile a trombone) su una tovaglietta. Appartenevano al ceto sociale delle plebi rurali. Donne innamoratissime dei propri uomini, pronte a rinunciare ad una vita più tranquilla. Di fronte ad azioni pericolose non si tiravano mai indietro. Indossavano spesso abiti maschili. Nascondevano i lunghi capelli sotto il cappello a falda larga ed indossavano anche orecchini d’oro. La maggior parte delle volte capitava che, solo dopo averle catturate, ci si accorgeva del loro sesso e allora si adottava il criterio di commutare l’ergastolo in quindici anni di lavori forzati. Occhi scintillanti e chiome nere, affascinanti e indomite in tutte le operazioni militari, mogli e compagne, vivandiere ed infermiere, depositarie dei saperi empirici della medicina popolare e delle cure naturali. Le brigantesse rappresentano un fenomeno storico importante, spesso occultato da interpretazioni parziali…. (continua a pagina 23)

La dottoressa Antonella Petrella

ce Rossa in Via Garibaldi. “Non ci sono in Molise residenze protette per le donne che hanno subito una violenza- ha ribadito la dottoressa Petrella- Esistono delle strutture di accoglienza ma ciò che servirebbe è un luogo sicuro e vigilato in cui le ospiti e, come spesso accade, i loro figli, abbiano la possibilità di superare il trauma seguendo una terapia di recupero che consenta di ritrovare sé stesse e la propria stabilità interiore.” La tempestività dell’intervento può rappresentare l’unica salvezza. Ma la difficoltà di trovare un luogo sicuro in cui rifugiarsi in tempi rapidi è uno degli ostacoli più grandi che queste donne si trovano ad affrontare. Occorre maggiore sensibilità da parte delle

istituzioni nel mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari per offrire sostegno e protezione. E in ogni società che si definisce ‘civile’ non ci si può permettere di far finta di niente negando e trascurando un dramma che affligge un numero impressionante di mogli, madri, figlie, private della libertà e della propria dignità personale. D.I.


Elena Ciamarra Artista del ‘900 di Vittoria Todisco Nelle stanze del Castello di Torella del Sannio prende forte la suggestione della presenza di Elena Ciamarra; ancora oggi che non c’è più. E’ olfattivamente percettibile l’odore del colore che riempie le tele allineate lungo le pareti; gli oggetti che ha amato, un ramo di rosa selvatica che bussa ai vetri della finestra della sua stanza da letto; il cappello posato sulla sedia la fa immaginare di ritorno da una delle sue passeggiate. In paese, qualcuno giura di aver sentito il suono del pianoforte, nonostante le finestre chiuse e la casa deserta. In nessun altro luogo, come in questo, la presenza di una donna, apparentemente consueta, ma di così spiccata personalità artistica, è riuscita a condizionare l’ambiente, tanto da alimentare le leggende. Chi è Elena Ciamarra? Un’artista fino a poco tempo fa sconosciuta agli stessi molisani e dimenticata dalla critica nazionale, giacché non espose per almeno 30 anni i suoi quadri non considerandosi completamente ‘artista’. E’ pregevole, dunque, l’iniziativa della Soprintendenza che in occasione di questo 8 marzo che cade nei 150 anni dell’Unità d’Italia ne richiama l’attenzione con un incontro che si tiene questa mattina presso l’Archivio di Statodi via Orefici; giacché come si legge in uno scritto: “passare in rassegna le opere della pittrice è come avviarsi alla lettura di una bella narrazione impregnata del palpito di un linguaggio universale e popolare”.

Una donna modernissima, dunque, e non solo per l’epoca in cui è vissuta, sarebbe alla page anche oggi. Un’artista completa che ha reso la musica e le arti figurative palpiti di una personalissima quanto intensa passione, espressa con dedizione, affascinante soavità ed eleganza. Nel 1916 è tra le poche donne italiane ad aver conseguito il diploma di pianoforte e violino e quello di Com-

posizione e Direzione d’orchestra. Nata a Napoli il 23 dicembre del 1894 da Adele Contieri e Giacinto Ciamarra, originari di Torella del Sannio, appartiene ad una famiglia di alto lignaggio. Giacinto Ciamarra, erede di una famiglia di amministratori dei Conti Caracciolo, fu famoso avvocato civilista del foro di Napoli prescelto dal Primo Ministro, Giovanni Giolitti, come suo avvocato di fiducia. Fu anche fecondo scrittore e nell’archivio del Castello suo nipote, Leonardo Cammarano il figlio di Elena, ha raccolto con cura i racconti pubblicati su ‘Scena Illustrata’ mensile che accoglieva gli scritti di Bovio, Scarfoglio, Fogazzaro e che oggi, diventato on line, esprime apprezzati scritti e approfondimenti. La piccola Elena dimostrò fin da piccola passione e attitudine per la musica tanto che iniziò a studiare giovanissima con i più prestigiosi maestri: Longo, Rendano, Cesi e Kreutzer e poco più che ven-

tenne già componeva quartetti d’archi considerati interessanti. Continuò a studiare musica, complementare alla pittura e girare l’Europa. Berlino, Monaco, Parigi, Ascona, Salisburgo, come Napoli, Roma, Venezia. Vistando i maggiori musei europei cominciò a realizzare copie dalle opere di Tiziano, Tintoretto, Brueghel, se ne conservano copie al Castello ma anche al museo delle copie di New York. Ebbe come maestri gli artisti più famosi dell’epoca e fece molti viaggi sulle orme dei pittori più famosi: al Castello è conservata una bustina con le foglie raccolte sulla tomba di Van Gogh. Per conoscerla bene si deve partire proprio dal Castello di Torella del Sannio dichiarato monumento nazionale con decreto ministeriale del 1988: testimone del legame struggente che Elena Ciamarra ebbe con la casa paterna e con il paese. Qui sono conservate la maggior parte delle opere, altre, in numero minore, se ne trovano anche a Ferrara, nell’abitazione dell’altra figlia Maria Luisa Cammarano. Qui è conservato anche un importante carteggio utile per un appassionante viaggio nel mondo artistico del Novecento grazie anche alla conservazione di un prezioso epistolario che testimonia il profondo legame affettivo e artistico intercorso tra la Ciamarra e il suo maestro, lo scrittore e critico Angelo Conti, soprintendente dei Musei di Capodimonte. Il C a - stello di Torella del Sannio non è solo uno splendido maniero ancora ben conservato che racchiude il respiro del passato, quanto un interessantissimo museo capace ancora di suscitare emozioni.


Lina Pietravalle ritratti di donne vere di Valentina Di Toro Una “terra di selvatica timidezza” è lo scenario sul quale si intrecciano i racconti di Lina Pietravalle - giornalista e scrittrice di origini molisane - che narrano le esistenze annullate di donne senza alcun ruolo sociale, che solo attraverso la “voce” dell’autrice, riescono a diventare protagoniste. Siamo all’inizio del Secolo scorso, un periodo infame per le donne, quando lo studio e la libertà d’espressione venivano tacciati di ribellione. La vita della nostra autrice è stata travagliata, fatta di continui spostamenti, tra Caserta, Roma e Napoli, e amori finiti in modo drammatico. Ecco, l’amore, la passione e l’erotismo sono il fulcro da cui si snodano le vicende dei suoi racconti, le cui protagoniste tratteggiate come se più la penna parlasse il pennello, sono un ritratto d’autrice. Nata nel 1887 a Fasano, provincia di Brindisi, ha portato con sé il ricordo di questa regione che ogni estate la ospitava nella vecchia casa di famiglia, “nascosta” nella valle del Trigno, dove “il fiume precipita in una ferita della montagna che respira come il petto d’un titano squarciato un fiato umido di grotta”. Le varie Perfetta, Custoda e Rosanna che prendono vita ne “I racconti della terra” altro non sono che il simbolo della ribellione, della caparbietà e della vera trasgressione. Non donne di “città”, ma contadine che tra drammi, sofferenza e miseria

compiono scelte di vita, fino all’ultimo sacrificio, quello della morte, pur di cambiare, affermare, il proprio pensiero. Una scrittrice quasi sempre autobiografica, che negli anni Venti “osò” far esprimere alle proprie creature narrate un “appetito” per il corpo maschile, mai taciuto, anzi atteso e sofferto, esplicito ed inequivocabile. E ancora l’amor sofferto, quello malinconico e mancato, perfettamente simile alle esperienze della Pietravalle che, ancora una volta, “sovversiva” più che mai, decise di assumere il ruolo di “separata” lasciando il marito e andando via di casa. Tragici anche i finali di questi racconti, in cui il dolore si fonde con la passione e giunge alla trasgressione più ancestrale, come ad esempio accade ne “Le nozze di Carliuccio” in

cui madre e genero, dopo aver urlato le “litanie” e aver pianto di fronte al feretro della povera Palmarella, mettono in scena il più macabro ritratto dell’amplesso: “s’amavano, cer- cando l’abisso e amando anche lei che era partita senza guardare e non guarda-

UN 15 IT 0 À AN D’ N IT I AL IA va più per sempre”. Ed è proprio in questo racconto che la nostra autrice esprime l’influsso di uno scrittore italiano come Giovanni Verga, da cui riprende anche la capacità di descrizione dei personaggi colti nelle loro caratteristiche più verosimili. E a donare quel tocco realistico, che immerge il lettore in una pura esperienza soggettiva, la Pietravalle inserisce scorci di paesaggi, dove dolci colline, aspre vette e campi coltivati sotto la canicola estiva, sono gli ulteriori protagonisti. Pure immagini, fatte di scorci paesaggistici, che rendono il racconto una piacevole fotografia molisana. È questo, quindi, il ritratto di una scrittice all’avanguardia che, se nel passato riscì a conquistare la narrativa popolare, con il tempo e senza alcuna spiegazione, fu rilegata nel “cassetto” del dimenticatoio. Così in occasione di questa giornata dedicata alle donne, che si fonde di indendità storica con i festeggiamenti per i 150 anni d’unità d’Italia, abbiamo deciso di “rispolverare” questo personaggio che portò sempre nel cuore questa terra: il Molise.

A sinistra, ‘La Cipressina’ In alto una veduta panoramica di Salcito


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Martedì 8 marzo 2011

Da Macchiagodena hanno aperto sartoria nella Capitale

Ricci, famiglia di sarti attivi dall’800 al 2000 di Vittoria Todisco Nell’800 (epoca poi non troppo lontana) era essenziale essere alla moda. L’abito era d’altronde una vera e propria opera d’arte, “un’impresa” non solo da indossare, ma soprattutto da slacciare. Stecche di balena, per un vitino da vespa che non superasse i quaranta centimetri, imbottititure, cerchi e sottogonne sovrapposte, erano solo lo scheletro di queste complicate vesti fatte di lacci e lacciuoli, ganci, stinghe e bottoni. Intricati e macchinosi solo per uno scopo: far assomigliare il più possibile la donna ad una divinità. A partire poi dagli anni sessanta dell’800 l’influsso romantico dei melodrami e dei romanzi storici ebbe il suo ascendente anche sulla moda, decretando un look più aulico, fatto di infinite balze e del trionfo dell’ornamento: pizzi, ricami, passamanerie, nastri, nappe e panneggi. Ovviamente ogni donna aveva già allora un nutrito guardaroba. Infatti ogni occasione richiedeva l’abito adatto: c’era quello da casa, da viaggio, da carrozza, da amazzone, da passeggio, da visita, da tè, da ballo, da lutto e mezzo lutto. In pratica ogni signora, o signorina, era sempre sotto i riflettori. In tutto ciò non mancavano gli accessori, dalle sottovesti coloratissime e ricchissime di balze, alle pettinature alla Garibaldi (con piume laterali e nastri sul retro), ai guanti in nappa ricamata (quelli più prestigiosi erano proprio made in Italy), fino ai gioielli. Nulla insomma era lasciato al caso, e il tutto rientrava in questo complesso di tecnica e meraviglia creato, il più delle volte dalle piccole ed esperte mani delle sarte. E nell’ottica di una formazione del gusto e fermento creativo, in quello che comunemente viene considerato un Molise arretra-

to bucolico, si formano intere famiglie di artigiani del taglio e del cucito come la famiglia Ricci che da Macchiagodena solca prima l’Oceano e poi apre una rinomata sartoria a Roma. L’ultima esponente della famiglia la signora Amalia –donna severa quanto creativa – approda a Roma negli anni precedenti la guerra e coraggiosamente apre insieme al marito Giuseppe Di Paolo sarto da uomo, una sartoria in via Panisperna, proprio nei pressi del Regio istituto di Fisica dell’Università di Roma Amalia che in quegli Ricci stessi anni accoglieva Enrico Fermi; Franco Rossetti, Oscar D’Agostino, Emilio Segrè, Edoardo Amaldi, il gruppo più noto di scienziati italiani meglio conosciuti come: i ragazzi

di via Panispema. A Roma la sartoria Ricci conquista la clientela, ad Amalia il padre Nicola aveva messo l’ago e il filo in mano che non aveva neppure sei anni. Tutta la famiglia ruotava attorno al taglio e il cucito e trascorrono da bravi artigiani il periodo del fascismo, la guerra e il dopoguerra. Negli anni ’50, infine, viene presa la grande decisione di far ritorno in Molise e il ’57 si riapre la casa di Macchiagodena dove le donne si sposavano ancora con il costume tradizionale. L’arrivo della signora Amalia impone un cambiamento, le ragazze da marito sognano per il grande giorno, l’abito bianco, come le attrici, le principesse che riempiono le pagine dei rotocalchi; fanno la fila per farselo cucire e lo vogliono di taffettas e ornato di pizzo francese. Nel 1961 la signora Amalia si trasferisce a Campobasso, in una casa di via Genova, la sartoria questa volta è tutta al femminile, ad affiancarla le due figlie Ida e Maria. Abiti da sposa e non solo, un capo fatto dalla Ricci è un successo per via del taglio, la linea sempre innovativa e le rifiniture. La clientela che si Le tre generazioni della famiglia Ricci Artigiani della sartoria da Macchiagodena

Nasce la banca del latte, donatrici volontarie forniscono ‘l’oro bianco’

Allattare al seno piace e convince La maternità spalanca le porte di un mondo fino ad allora totalmente ignoto. Si genera -sin dal concepimento- un legame con il frutto del proprio grembo che, per quanto i padri vogliano impegnarsi mutando atteggiamenti ed attenzioni verso la prole, resterà sempre un privilegio delle donne e che vedrà i maschi sempre perdenti… in eterno! Tra le sconvolgenti novità vi è però anche l’autentico “stato di schiavitù” in cui la madre viene trascinata dalle esigenze alimentari del nuovo arrivato. Gli impegni lavorativi, nonché la gestione della propria vita, inducono spesso ad accettare le proposte alternative all’allattamento al seno, offerte dalla scienza e dalla tecnica, trascurando così l’importanza psico-affettiva di qell’intimo rapporto madre-figlio. Addirittura ci sono genitori che si fanno vanto di essere riusciti a “far saltare” da subito la poppata notturna. Contro ogni tendenza, però, alcune mamme, mosse da amore incondizionato, o meravigliosa follia, affrontano con caparbietà la dura battaglia dell’allattamento. Il latte materno non è solo un semplice alimento, ma una vera e propria miscela di ingredienti sapientemente combinati da madre Natura. La concreta prospettiva di sopravvivenza per i 50 mila bambini prematuri, che ogni anno vengono alla luce in Italia, non viene dai laboratori, dove si sviluppano tecnologie d’avanguardia, ma dalla fonte alimentare più antica del modo: il seno materno. Tale alimentazione, inoltre, è una vera e propria terapia salvavita per i bambini affetti da malattie rare. Nella penisola sono presenti ben

21 banche del latte umano: la prima fu istituita 20 anni orsono dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma. Da circa un anno, per la prima volta in Italia, è stato sottoscritto un protocollo unico nel suo genere, per la raccolta del latte umano, tra la Provincia di Roma, la polizia provinciale e la protezione civile. Lo scopo è di triplicare le scorte di “oro bianco” passando dai 130 ai 390 litri di latte donato ogni mese. Le donatrici sono sottoposte a visita domiciliare, in qualunque parte del territorio nazionale, dalla polizia provinciale che consegna un tiralatte e dei contenitori sterili. Il latte viene ritirato dopo opportuna anamnesi fatta al momento della donazione per conoscere le abitudini alimentari e di vita delle donatrici. E’ garantita, quindi, la “qualità al momento” ed un medico responsabile della selezione attesta l’idoneità delle mamme. Il prezioso alimento portato al “lactarium” viene pastorizzato, congelato e/o liofilizzato. La Banca del Latte Umano Donato (BLUD) dovrebbe diventare, così, un centro di stoccaggio e distribuzione in grado di soddisfare anche le esigenze di strutture esterne al Bambin Gesù. A questa iniziativa, con cui si dà un particolare risalto alla cultura della donazione, la Provincia ha unito anche una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza, facendo omaggio a tutte le donatrici di un seggiolino da viaggio per bimbi. Un modo per scongiurare tragedie e denunciare che ogni anno muoiono circa 130-150 bambini per la mancata applicazione delle basilari regole sulla sicurezza.

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affolla nel piccolo appartamento di via Genova appartiene ad un ceto elevato, che del gusto ha fatto uno stile, e l’abito su misura un privilegio . Ancora ’50 anni di intensa attività, fino a quando la signora Amalia non ha chiuso gli occhi per sempre un paio di anni fa.


Martedì 8 marzo 2011

Dove l’aspettativa di vita non supera i cinquant’anni

Le meravigliose donne del Burkina Faso Cittadinanza attiva, ruolo e senso di cooperazione da parte della società civile, umana solidarietà, alcuni dei temi affrontati nell’incontro dibattito “Le meravigliose donne del Burkina Faso”, che ha avuto luogo presso l’Aula Magna di Ateneo. A moderare l’incontro, la giornalista televisiva Carmen Lasorella. Presenti Autorità Civili e Militari locali, oltre che Jean Baptiste Kambire, incaricato d’Affari dell’Ambasciata del Brukina Faso in Italia. L’evento, patrocinato, tra gli altri, dall’Ordine dei Giornalisti e dall’Università degli Studi del Molise, è stato organizzato dalla Arcobaleno onlus, in collaborazione con il Segretariato Italiano Studenti in Medicina (S.I.S.M.), la FIDAPA e l’Osservatorio permanente per l’immigrazione afro-asiatica in Italia, in occasione della giornata internazionale dell’8 marzo, nella quale anziché “parlare” di mimose, più conforme ai dettami della società cosiddetta civile è apparso più costruttivo parlare di Burkina Faso, dove, “per dare la vita, la donna rischia la morte” , considerato lo stato di indigenza materiale in cui vive. Il Burkina Faso è, infatti, uno degli Stati più arretrati

e sottosviluppati al Mondo, trovandosi in piena Africa sudsahariana, senza sbocchi sul mare, con un clima tropicale che rende difficoltosa l’agricoltura e l’approvvigionamento di acqua potabile e dove l’aspettativa di vita è di poco inferiore ai 50

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anni. Elevato il tasso di Artigianato del Burkina Faso mortalità infantile, di analfabetismo e di disoccupazione. L’idea dell’evento è stata, dunque, quella di concentrare l’attenzione sulla condizione delle donne burkinabè, donne che, anche dai filmati mandati in video, appaiono dolcissime, lavoratrici indomabili e piene di dignità, ma che non godono dei basilari diritti sanciti dalla Dichiarazione dei Diritti Umani. Partendo da tali considerazioni, l’opera di sensibilizzazione del Presi- Dermatologia della Facoltà di Medicina), oldente dell’Associazione tre che degli altri organizzatori, ha ricevuto Arcobaleno onlus, il consenso delle Istituzioni con iniziative Prof. Giuseppe Fa- concrete, come ad esempio quella della Rebrizi (Responsabi- gione Molise, che ha finanziato la realizzaCarmen Lasorella con il rettore Cannata le della cattedra di zione di un pozzo nello stato africano. T.C.

Elevato tasso di mortalità e disoccupazione penalizzano la popolazione

Le chiamavano brigantesse: storie di donne diverse ...Da una circolare della fine di gennaio del 1861, che il governatore del Molise, Nicola de Luca, trasmise agli Intendenti, ai Sindaci, ai Capitani dei carabinieri e ai comandanti delle Guardie Nazionali della provincia di Campobasso, trapelano alcune storie di bande di briganti che infestarono il Matese nel periodo pre e post unitario. I briganti più famosi furono Cicchino e Cimino di Roccamandolfi e Nunzio di Paola di Macchiagodena. Cicchino e Cimino con i loro accoliti terrorizzarono la zona matesina che va da Roccamandolfi a Guardiaregia seminando terrore e morte fra quelle popolazioni che talvolta erano costrette, con la forza, a diventare loro complici. Bojano, dove erano acquartierate le truppe per la repressione del brigantaggio, non fu mai attaccata dalla banda dei capibriganti di Roccamandolfi. A sentir nominare Cicchino, ancora oggi c’è chi trema per lo spavento. Fu il terrore di quasi tutto il Molise e dei comuni circostanti. Cimmino era il suo luogotenente, brigante non meno crudele e terribile, che era anche l’amante della sorella del capo banda. Maria, questo era il nome della bellissima fanciulla che seguiva sempre il fratello in tutte le sue azioni brigantesche. La brigantessa molisana, vestiva da uomo e come tale andava sempre armata e aveva lo stesso istinto feroce del fratello e lo stesso disprezzo per il pericolo stando sempre in primo piano quando si ingaggiava battaglia con le Guardie Nazionali. A causa della gravidanza però, finì con il divenire di peso per la banda che aveva bisogno di muoversi agilmente, essendo

continuamente braccata dalle Guardie Nazionali. In uno di questi inseguimenti, i briganti la uccisero per evitare che la fanciulla cadesse nelle mani degli inseguitori che a volte diventavano più crudeli degli stessi briganti. Cicchino cominciò a fare il brigante nel tempo in cui Francesco II di Borbone, re delle due Sicilie si trovava a Gaeta, dopo che a Napoli era entrato Giuseppe Garibaldi. Cicchino, divenne ben presto il terrore di tutta la zona, lasciando tracce delle sue gesta brigantesche un po’ ovunque. La fine di Cicchino, avvenne a causa di una lite scoppiata tra lui e il suo braccio destro Cimino durante una partita a carte, vennero alle mani, ma ben presto tirarono fuori i coltelli e Cimino cadde sotto i colpi del capo banda. Cicchino, invece, ferito e febbricitante, si rifugiò in una masseria nella speranza di essere curato, ma il contadino avendolo riconosciuto, corse ad avvisare la Guardia Nazionale, la quale lo catturò e lo giustiziò. Con la morte di Cicchino e del suo luogotenente Cimino, tutta la popolazione della zona, diede un sospiro di sollievo, era come se la minaccia di una tempesta si fosse improvvisamente allontanata. L’incubo in cui si era vissuto per molto tempo cessava per incanto e si tornava a respirare e a vivere in serenità. Ma la storia delle brigantesse non si ferma a quella di Maria, la sorella del capobrigante Cicchino. Essa ci narra di molte altre figure femminili, ovvero di donne ferite e spietate, che dopo lutti familiari, strappate atrocemente agli affetti e alla dignità di lavoratrici oneste, come braccianti e operaie dissanguate dalla miseria, divennero “per amore e per rab-

bia” anch’esse reazionarie. L’abilità femminile, la sagacia del sesso gentile divenne quasi indispensabile per gli uomini. Come figlie della gelosia, spesso, essendo più donne all’interno della banda, non si risparmiavano a liti furenti. Si rimane attoniti, sì, specie se si guarda alle eroine ottocentesche come Michelina De Cesare, a Filomena Pennacchio, a Maria Maddalena De Lellis, la brigantessa Padovella, Rosa Giuliani, a Giuseppina Vitale, a Marianna Olivierio, detta “Ciccilla”, a Maria Suriani, a Maria Giovanna Tito, a Rosa Reginella, a Luisa Cannalonga, a Serafina Ciminelli. Vicende macabre, morti violente, fucilazioni di massa. Soprattutto nel Meridione è, dunque, questo che comportò la “celebre” Unità d’Italia, sotto il cui sole una rivisitazione più equa getterebbe maggiore discredito sul divario fra nord e sud e su tutte quelle pagine di menzogne e di omissioni volontarie di cui è opportuno ora ricostruire lo svolgimento degli avvenimenti e delle “esecuzioni” ai danni di quei ribelli che erano semplici contadini e contadine. Massacri di donne, di bambini e di uomini: queste le ferite sanguinanti che porta l’Italia. E da qui bisognerebbe chiedersi perché ancora le condizioni economiche e sociali dell’Italia meridionale non migliorano. La trasgressione e il limite sono per costituzione correlati, per cui la prima feconda e non distrugge la seconda, ma furono i rapporti di potere che, mediante strategie occulte e calcoli di guerra contro i deboli, mirarono alla vittoria su un avversario ridotto all’impotenza. E i briganti, costretti a diventare tali a causa della gravosa questione agraria che li portò

all’estrema povertà,vedevano forse l’atto di resistenza e di sommossa contro i potenti e i soldati, come la conseguenza della solitudine, degli appelli disperati senza risposta. “Sorrisi, lacrime e andiamo ancora avanti / uomini e donne la lotta è solo una”. Così recita una famosa cantata dedicata alle gesta delle brigantesse. “Non pensiate che non abbiamo cuore / scorre nelle vene il sangue e sentiamo la paura / difendiamo questa terra contro chi ci comanda / abbiamo figli e mariti e lottiamo per vivere. / Chiamateci brigantesse e avete ragione / non dite assassine perchè anche noi abbiamo sentimenti, / ma abbiamo scelto questa vita montagna e dolore /per difendere questa terra dall’invasore”. Canto di ribellione e di libertà. “Prima ribellione femminista allo stato di soggezione atavico e tradizionale della donna delle province meridionali d’Italia. Con una aperta sfida alla morale comune e alla civiltà queste donne, insofferenti alla soggezione imposta loro oltre che dalla natura, dalle ferree consuetudini regionali, diventando brigantesse si posero consapevolmente allo sbaraglio. Donne coraggiose, garanti dell’onorabilità di una terra, strappate al loro regno, alla “casa”. Donne di popolo che, per quanto guardate come delinquenti, e costrette a sopportare vessazioni, non si sono fatte usare come in merce di scambio, come “escort”. Donne che mantengono ad oltranza, nella memoria, la propria identità trafitta. Donne che hanno anticipato l’emancipazione femminile imbattendosi in una società affatto egualitaria.


ANNO XIV - N. 66

MARTEDI’ 8 MARZO 2011

VIA ANDREA DA CAPUA, 6 - TEL. 0875/707896 - FAX 0875/84242

REDAZIONE 86039 TERMOLI

Iorio e Fitto

Iorio tra i relatori

La platea

Il rettore dell’Università del Molise Giovanni Cannata: “Un’occasione che deve essere presa al volo”

‘L’Ateneo crescerà con il Piano Sud’ L’annuncio è stato dato durante l’incontro con il ministro Fitto e il governatore Iorio Federalismo fiscale e Piano per il sud. Sono stati questi i temi su cui l’intera amministrazione comunale, il Presidente della regione Michele Iorio, il ministro per i Rapporti con le regioni e la coesione territoriale, Raffaele Fitto, il rettore dell’Università degli Studi del Molise, Cannata Giovanni e il relatore Giannola sono intervenuti nell’incontro di ieri pomeriggio al palazzo Sant’Antonio. “Siamo un’amministrazione che crede nell’Italia, non a

caso è stato costituito un comitato per la ricorrenza del 150esimo anno dell’Unità d’Italia” ha affermato il presidente del consiglio comunale di Termoli, Alberto Montano. Il presidente della Svimez, l’associazione sviluppo industriale del Mezzogiorno, Adriano Giannola, ha tenuto una relazione nella quale ha trattato tre aspetti correlati: nel primo ha affermato che si arriva al federalismo fiscale per un’esigenza politica che viene interpretata come una so-

luzione del dualismo italiano, nel secondo ha sostenuto la razionalizzazione di una macchina che ha mostrato di non saper operare; e nel terzo ha auspicato che l’efficienza operativa è la nuova frontiera del sistema Italia. “Abbiamo le risorse per mettere in campo una strategia per uscire dalla crisi”, ha concluso Giannola. La parola è passata al rettore Cannata, che ha intrapreso il suo discorso con una citazione di Giustino Fortunato: “L’Italia sarà quello che il Mezzogior-

Due rumeni arrestati. Un terzo denunciato

Il rame fa gola, altri furti Foglio di via per 5 stranieri residenti a Torremaggiore Continua il controllo serrato del territorio attuato dai Carabinieri al comando del capitano Maceroni. Nella primissima mattinata di ieri sulla strada statale 16/E2 i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno intercettato una Volkswagen Golf con a bordo tre persone che si allontanava a forte velocità alla vista degli agenti. Dopo un piccolo inseguimento, l’autovettura è stata bloccata e perquisita. Perquisizioni che portavano al ritrovamento all’interno del mezzo di 3,5 quintali di cavi elettrici in rame ed arnesi atti allo scasso. Gli accertamenti successivi hanno permesso di appurare che il rame era stato trafugato all’interno dello scalo ferroviario della città di Campomarino. Si è così proceduto all’arresto di due dei tre uomini, entrambi di nazionalità rumena e residenti a Le-

sina (FG), M.V.B., 41enne e S.T.N., 26enne con l’accusa di furto aggravato in concorso. Il terzo, B.T. minorenne, è stato denunciato in stato di libertà per il medesimo reato. Inoltre tutti e tre sono stati proposti per il foglio di via obbligatorio. In un altro episodio, avvenuto sempre a Termoli nel corso di un servizio di controllo del territorio, venivano notati cinque individui, tutti di nazionalità rumena e residenti a Torremaggiore (FG), i quali si aggiravano con fare sospetto per il centro abitato. I cinque, T.B.C., 26enne, P.L., 32enne, M.S.I., 25enne, C.O., 31enne e C.C.D., 26enne, non sapendo fornire valide giustificazioni circa la loro permanenza sul posto, venivano tutti proposti per il foglio di via obbligatorio.

no sarà”. Il rettore ha fatto alcune considerazioni sulla necessità di trovare momenti di coesione, di rispettarli nel resto del Paese, e si è posto una domanda: “Perchè alcuni sono così ricchi ed altri cosi poveri?. La risposta a questa domanda è stata: “Occorre spiegare e dare valutazioni attente sui costi. Il federalismo non è un’idea religiosa, ma un passaggio politico istituzionale e scoprire i punti di vantaggio e di svantaggio per elaborare strategie e affrontare le situazioni in scala piu’ ampia”. Per quanto riguarda il Piano per il Sud, il rettore ha sostenuto “Il Piano è un’occasione che deve essere colta subito, tra due giorni ci incontreremo con Fit-

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federalismo per realizzare un nuovo modo di governare i territori, favorire una politica di maggiore collaborazione e di lavorare per inserire all’interno del Piano per il Sud elaborando politiche e facendo controproposte”. In conclusione la parola è passata al ministro Fitto che ha appreso con positività il fatto che si parli di questi eventi alla luce del 150esimo anno dell’Unità d’Italia. Per Fitto l’approccio corretto è “riflettere sulla storia del Paese ma anche degli aspetti critici che l’hanno caratterizzato per proiettarci nel futuro, cogliendo aspetti negativi e positivi per capire come correggerli attraverso un’azione mirata”. EF

I tre sudamericani acciuffati a Montesilvano

I pusher dominicani restano dietro le sbarre Convalidati arresti dei dominicani. I tre ‘signori della droga’ dominicani rimangono dietro le sbarre. Sono stati convalidati ieri infatti gli ordini di custodia cautelare emessi contro Gregori C.J., 23enne, Adriano F.P., 30enne e Stalian C.B., 24enne. Gli ultimi due, dopo i primi controlli, erano risultati residenti nella città di Termoli. I tre suda-

Carabinieri e 118 allertati Ma è solo uno scherzo di pessimo gusto Uscita ‘a vuoto’ per la Misericordia e i Carabinieri di Termoli. Ieri, dopo aver ricevuto la chiamata di soccorso, sia gli operatori sanitari del 118 che i militari di Termoli si sono recati tempestivamente sul luogo del presunto sinistro, ovvero sulla statale 87, all’altezza della salita che conduce a San Martino. Da Termoli sono quindi arrivati fin là per poi costatare che non era accaduto proprio nulla. Sul posto, infatti, non c’era alcun segno di incidenti o spiacevoli episodi. Né feriti, né auto danneggiate, né cocci o vetri spaccati. Da un lato, sicuramente è stato meglio così. Dall’altro, però, c’è stato un dispiegamento inutile di mezzi e persone. La fortuna ha voluto che nello stesso momento non sia accaduto qualcosa di grave in un altro luogo. Qualcosa che magari avrebbe potuto richiedere proprio l’inter-

to, la Gelmini e altri rettori per un coinvolgimento nel Mezzogiorno”. La parola è passata a Michele Iorio, presidente della regione Molise che dopo aver salutato tutti i presenti in sala ha espresso le sue considerazioni. Per Iorio, la parola Federalismo significa dare il decentramento dei poteri che trova ragione nella carta costituzionale. “La logica del federalismo è uno strumento che potrebbe e potrà offrirci un elemento in piu’ per cercare di riequilibrare l’economia, in una Nazione che si divide sempre di piu’ tra territori ricchi e poveri.” ha sostenuto Iorio puntualizzando che “Occorre approfondire il tema sul

vento di quei mezzi e persone che si sono poi dovute recare sulla Statale 87. La chiamata alla Misericordia e ai Carabinieri è stato solo un brutto scherzo. E di scherzi così, a detta dei soccorritori, ne fanno spesso.Sono scherzi messi in atto da persone completamente incoscienti che non si rendono affatto conto dell’importantissimo ruolo che hanno i militari, il 118, ma anche i Vigili del Fuoco e la Polizia che sono anch’essi vittime di futili giochetti.Come non si rendono affatto conto di creare un pericolo e un rischio per l’incolumità delle persone che potrebbero non ricevere aiuto, poiché i mezzi sono impegnati in interventi inesistenti. L’appello è quindi di non fare assolutamente scherzi del genere, potrebbe essere messa in gioco la vita stessa delle persone. E se dovesse accadere a loro? T.T.

mericani erano stati arrestati domenica sera nel centro città di Montesilvano, precisamente all’altezza di corso Umberto I. I tre a bordo di una Audi A6 erano stati fermati ad un posto di blocco dai Carabinieri, insospettiti dai loro movimenti. L’autista dell’auto, fiutando il problema, aveva provato ad inscenare un malore e tentato di chiamare il 118 per distrarre l’attenzione dei militari che però, non hanno creduto al dominicano. Nelle perquisizioni successive infatti gli sono stati tro-

vati addosso 80 grammi di cocaina, nascosti dentro la biancheria intima. Droga che ha fatto procedere agli arresti dei tre. Pare dalle prime indagini che i dominicani avessero scelto proprio Termoli come base per le proprie operazioni e che non fosse la prima volta che i tre andassero in trasferta per poter poi ‘rifornire’ la piazza termolese. Una piazza diventata purtroppo un punto di riferimento per molti spacciatori data l’ascesa di richieste degli ultimi anni.

L’incontro si terrà l’11 marzo “Incidenza dalle patologie oncologiche nel Basso Molise” Incontro sulla portata delle malattie oncologiche in Molise. Giovedì 11 marzo, presso il cinema S. Antonio, si terrà alle 17.30 un seminario sull’ ‘Incidenza delle patologie oncologiche nel Basso Molise’ a cura de ‘Il Grido’, associazione che riunisce le vittime dei tumori nel Basso Molise. Interverranno il dottor Nicola Gabriele, sul tema “Biodiversità e salute”, il dr. Luigi Marinucci, per illustrare il “nesso di causa e aspetti risarcitori” e il dr. Pasquale Spagnuolo per discutere del “piano oncologico nazionale”.


Martedì 8 marzo 2011

Cortei, degustazioni di dolci tipici e spettacoli. Appuntamento a sabato

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Archivio

Maltempo, il Carnevale termolese slitta di una settimana Il Carnevale termolese, a causa del maltempo, è stato spostato ai giorni sabato 12 e domenica 13 marzo. Tanta l’attesa dell’evento da parte di grandi e piccini, giovani e anziani che sono curiosi di assistere alla festa delle maschere di quest’anno e che quest’anno avrà qualcosa di diverso e speciale. Lunghi e colorati

cortei dei carri più svariati e divertenti animeranno le strade cittadine. Spettacoli e degustazioni in piazza allieteranno ancor di più la due giorni. Per quanto riguarda la giornata di sabato, alle 14:00, in piazza Donatori di Sangue, ci sarà il raduno dei partecipanti alla sfilata allegorica Il corteo partirà alle ore 15:00 e

Termoli baciata dalla dea bendata Vinti 20mila euro Vincita di 20mila euro in una ricevitoria termolese. La fortuna continua a baciare la città costiera in questi ultimi mesi. Sabato sera infatti in una ricevitoria in via Tremiti un fortunato vincitore giocando una semplice schedina da cinque euro si è portato a casa ben 20mila euro. La schedina in questione era della serie 10eLotto. Il ‘trionfatore’ infatti ha saputo istantaneamente della propria vincita, in quanto dopo aver giocato sette numeri, la macchinetta ha segnalato subito la vincita. Fortunata anche la ricevitoria poiché dall’inizio dell’anno ha elargito ben 231.022, 86 euro.

procederà in viale Trieste, via Abruzzi, via Cesare Battisti, Corso Fratelli Brigida, via Roma e Corso Nazionale. Alle ore 17:00, in piazza Vittorio Veneto, si potrà assistere alle esibizioni coreografiche delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Inoltre, in piazza, saranno presenti degli stand dedicati alla degustazione dei dolciumi tipici del Carnevale. Domenica 13 marzo:

dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 17:00, in piazza Vittorio Veneto, ci saranno spettacoli di animazione per bambini. In particolare, ci sarà lo spettacolo di burattini ispirato alla spedizione dei mille, intitolato ‘mille, Garibaldi e…Arlecchino’. Alle ore 14:00, nel piazzale antistante il centro commerciale Maxi Tigre (ex- Sidis), ci sarà il raduno dei partecipanti alla sfi-

lata allegorica. Il corteo partirà alle ore 15:00 e proseguirà in via Maratona, via Mascilongo, via Molise, viale Trieste, via Abruzzi, via Cesare Battisti, Corso Fratelli Brigida, via Roma, Corso Nazionale. Anche in questa giornata, in piazza Vittorio Veneto, ma

alle 17:30, si potrà assistere alle esibizioni coreografiche delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa e degustare i dolci tipici del Carnevale. Un appuntamento da non perdere, una possibilità di divertimento e socialità tra i cittadini.

Alcune opere dell’artista

E’ stata organizzata dall’asscociazione Andrea Pazienza

Mostra in onore di Jacovitti La riunione si è svolta nella sede Cgil Trasporto pubblico: Incontro della Gtm

Tavolo sindacalisti

Si sono riuniti ieri mattina, nella sede Cigl di Termoli di Via Asia, i dipendenti della Gtm, la ditta che si occupa del servizio di trasporto pubblico. La riunione è stata convocata per parlare degli esiti dell’incontro del primo marzo tra azienda, amministrazione comunale e segreterie regionali Filt e Uilt. Nell’incontro il sindacato ha affermato “Siamo responsabili dell’erogazione del servizio di ogni lavoratore, chi svolgerà la propria funzione in maniera corretta sarà portato all’attenzione dell’azienda”. Inoltre l’organizzazione ha informato i dipendenti della Gtm presenti all’incontro, che i punti oggetto della riunione di martedì scorso sono stati l’eliminazione delle multe del 2007, delle sanzioni per le persone che non si erano fermate alla linea 13, di mettersi in regola con la tredicesima e quattordicesima, per i biglietti a terra, sono stati concessi sue totem, che stanno procedendo a delle trattative con l’azienda per salvaguardare i propri interessi.

Si terrà fino al 13 marzo nella Galleria civica dalle 17 alle 20.30 E’ stata inaugurata sabato la mostra dal titolo “Omaggio a Jac”, allestita nella Galleria Civica di Termoli. Presenti all’ inaugurazione: il vice sindaco Vincenzo Ferrazzano e l’assessore alla cultura Michele Cocomazzi. Hanno presenziato anche il preside del liceo artistico Antonio Franzesa, il vice preside della suola Nino Barone e il presidente dell’associazione culturale “Andrea Pazienza”, Luigi Petrosino che ha anche coordinato i lavori della 4B del liceo artistico. La mostra sarà dedicata al personaggio Jacovitti, famoso

fumettista termolese, fino al 13 marzo dalle 17 alle 20,30. Nella mostra sono state esposte le opere degli alunni della 4B, dei soci dell’associazione artistica culturale Nunzio Miale e Vito Pagano, e di Luca Sal-

vagno che è stato presentato come l’erede artistico di Jacovitti. Il famosissimo disegnatore, è entrato a pieno titolo nella storia del fumetto, soprattutto grazie alle caricature dei suoi personaggi.

‘Eliminazione multe 2007’ E’ stato uno dei punti all’odg

Dipendenti Gtm

Dal punto di vista stilistico Jacovitti subì l’influenza di Elze Crisler Segar, padre di Braccio di Ferro e quella dell’autore svizzero Walter Faccini. I testi dei suoi fumetti sono spesso accostati ai nuovi termini entrati nel linguaggio comune. Nel 1993 su iniziativa di un suo fan, Edgardo Colabelli, è nato lo Jacovitti Club del quale Benito Jacovitti divenne subito presidente. In oltre dieci anni di attività il Club annovera oltre 600 associati in tutto il mondo e molte autorità si iscrivono al Club e ne leggono le divertenti pubblicazioni.

Sarà nel coordinamento provinciale del Pdl Plauso dell’associazione “Guglionesi nel cuore” a Lucarelli GUGLIONESI. Gli amici del movimento ‘Guglionesi nel cuore’ esprimono al Vice Sindaco Antonio Lucarelli compiacimento per la nomina a componente del Coordinamento Provinciale di Campobasso de ‘Il Popolo Della Libertà’. “La nomina, conferma l’ap-

prezzamento del partito per le qualità politiche ed amministrative di Antonio Lucarelli e sono anche un riconoscimento per la chiara appartenenza dell’attuale maggioranza amministrativa al Pdl ed all’area di centrodestra”, ha dichiarato il movimento.

Vicesindaco Lucarelli


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Martedì 8 marzo 2011

L’evento è stato organizzato dal Comitato Donne della parrocchia di San Francesco d’Assisi di Termoli

Rievocare la solennità della donna La Commissione per le Pari Opportunità ha deciso di sostenere l’iniziativa Il ‘Comitato Donne’ della Parrocchia di San Francesco d’Assisi della Diocesi di Termoli - Larino ha organizzato un evento di ‘rievocazione alla solennità della donna’ . L’ini-

ziativa ha suscitato l’interesse e l’appoggio della Commissione Regionale per la Parità e le Pari Opportunità. Il Comitato è composto da 60 donne e anche quest’anno,

Pari opportunità Una proposta attuativa per colmare un vuoto MONTENERO DI BISACCIA. Una proposta attuativa della legge 53/2000 per colmare un vuoto normativo della Regione Molise e fare un passo avanti in tema di pari opportunità. Se n’è parlato nella conferenza stampa tenuta dall’Italia dei valori ieri mattina, alla quale hanno partecipato la deputata Anita Di Giuseppe, la responsabile regionale donne Idv Maria Teresa D’Achille, la coordinatrice provinciale donne di Campobasso Emanuela Lattanzi e la rappresentante Idv in Commissione pari opportunità Camilla Caterina. A introdurre e illustrare l’argomento la segretaria di Circolo Simona Contucci. “In Molise risentiamo di un vuoto normativo inspiegabile – le sue parole -, tanto più se si pensa che esiste un Fondo per l’armonizzazione dei tempi delle città, le cui risorse vengono ripartite dal Cipe. Lo stesso Por Molise 2007/2011, riduce il tema delle pari opportunità in relazione alla gestione del tempo, all’ambito di interventi mirati al rafforzamento dei servizi che sappiano conciliare impegno lavorativo ed esigenze familiari grazie all’instaurazione di forme di lavoro come il part-time”. Tre le leggi di riferimento in Molise, che però a giudizio della Contucci “sono assai generiche”. Ne consegue che “la materia delle pari opportunità è poco regolamentata” ed è proprio tale vuoto normativo che le donne dipietriste vorrebbero “andare a colmare”. La segretaria ha proseguito il suo intervento affermando che “in questa regione abbiamo bisogno di concretezza e noi vogliamo impegnarci a essere parte attiva di un miglioramento di vita necessario per le donne. Abbiamo scelto di presentare la nostra iniziativa in concomitanza con la giornata dell’8 marzo non per caso, ma perché pensiamo che alla festa della donna debba essere restituito il giusto valore”. In concreto la proposta di attuazione di legge regionale mira “a combinare gli orari della vita familiare con quelli della vita lavorativa e, più in generale, con quelli delle città”. Così da venire incontro a “un’esigenza insopprimibile per la maggior parte delle persone che, nell’arco della giornata, si trovano a interpretare diversi ruoli sociali e a svolgere varie attività in differenti contesti. Attiveremo i nostri referenti politici e istituzionali – la chiosa della Contucci - affinché possano definire nelle sedi appropriate la nostra proposta per il Coordinamento dei tempi delle città e la promozione dell’uso del tempo”. R.d’A.

come ogni anno in occasione della Festa della donna, ha organizzato un evento in onore della figura della donna. I precedenti eventi, che negli anni passati si sono svolti a livello locale nell’ambito della diocesi, hanno accolto le importanti testimonianze di figure come Claudia Koll, le suore di Madre Teresa di Calcutta e don Giovanni D’Ercole, che nel riportare le loro esperienze, hanno messo in evidenza l’importante ruolo della donna nella sua vocazione privilegiata, ma tuttaltro che facile, all’interno della famiglia e

nella società . Ma in questo anno che l’Europa ha voluto come ‘Anno Europeo del Volontariato’, la Commissione Regionale per la Parità e le Pari Opportunità ha ritenuto di dover affiancare il Comitato Donne, per commemorare il valore delle donne che si adoperano per la società anche attraverso la totale dedizione al prossimo. E’ da questo che è nata la manifestazione di quest’anno, che si estende all’intera Regione coinvolgendo le quattro Diocesi regionali e le Istituzioni locali. Tale manifestazione vuole mettere in ri-

salto la totale dedizione della donna verso il prossimo, così come ha evidenziato anche Papa Giovanni Paolo II nella sua lettera alle donne del 1995 e che si manifesta nelle semplici e molteplici attività quotidiane: dall’ascolto, all’accoglienza, alla preghiera. L’evento avrà come testimonianza nelle vesti di relatrice un medico di Emergency International, una volontaria che ha scelto di porre la sua esistenza al servizio della vita credendo nell’uguaglianza di tutti gli esseri umani. “Ed è in virtu’ di tutto ciò - sostiene la

Presidente della Commissione per le Pari Opportunità Rita Colaci - che la nostra commissione ha deciso di sostenere tale iniziativa, essendo l’organismo istituzionale che lavora sul territorio regionale per garantire l’uguaglianza a tutti i cittadini. Inoltre ritengo che sia doveroso celebrare questa giornata per non dimenticare il grande sacrificio di quelle donne che hanno pagato con la loro vita, la rivendicazione dei loro diritti”. L’appuntamento è per oggi, alle 15,30, nella Parrocchia di San Francesco d’Assisi, a Termoli.

Visita alla laguna dei fenicotteri per i piccoli alunni di Petacciato Gli alunni della seconda elementare di Petacciato, alle saline di Margherita di Savoia. Un mondo a parte, un orizzonte di bacini, piccoli e grandi, splendenti come specchi al sole. Così appare la salina di Margherita di Savoia luogo di millenarie fatiche dell’uomo e ambiente costiero straordinario dove trovano rifugio migliaia di uccelli acquatici, dai fenicotteri rosa ai cavalieri d’Italia, dagli aironi alle eleganti avocette con il becco all’insù. Un viaggio per scoprire un microcosmo affascinante e per vedere e toccare “la laguna dei fenicotteri” i cui colori abbagliano e conquistano allo stesso tempo. La riserva naturale e con essa la zona umida (riserva internazionale) è una delle più grandi d’Italia, sicuramente una delle più belle d’Europa, ed è un luogo strategicamente importante per la conservazione degli uccelli.

I giovani allievi stupiti e meravigliati da tanta natura sono rimasti ipnotizzati dai fenicotteri rosa, trampolieri inconfondibili che si riconoscono per il loro piumaggio rosato, le lunghe zampe ed il collo allungato in modo sproporzionato. Oltre le saline e la zona umida è stato visitato il museo ed il laboratorio didattico dove la guida, ha saputo interessare i giovani allievi con esperimenti scientifici e la visione di micro organismi catturati durante l’escursione. Il progetto H2o, proposto da Ambiente Basso Molise e re-

alizzato in collaborazione con il Cds Il Melograno di Larino, prevede altre visite natu-

ralistiche per entusiasmare ancora di piu’ i giovani allievi.

Il prefetto Trotta a Montefalcone e Roccavivara Continua la visita del Prefetto nelle cittadine molisane. Dopo aver toccato i comuni di Guglionesi, Campomarino Castelmauro e Acquaviva Collecroce, nella giornata di oggi il Prefetto, dott. Stefano Trotta si recherà in visita nei comuni di Roccavivara e Montefalcone nel Sannio per rincontrare rispettivamente il sindaco Domenico Di Lisa e Gigino D’Angelo con le rispettive amministrazioni comunali.


MARTEDI’ 8 MARZO 2011

ANNO XIV - N. 66

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Il ‘porta a porta’ prenderà ufficialmente inizio il prossimo 21 marzo

Raccolta differenziata, slitta di nuovo la partenza Archivio

Slitta di una settimana l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” a Larino. Il servizio sarebbe dovuto partire lunedì prossimo, 14 marzo, ma per motivi di ordine organizzativo è stato rinviato di altri sette giorni. La raccolta prenderà il via, dunque, il 21 marzo, primo giorno di primavera. Così ha deciso l’assessore all’Ambiente, ing. Giovanni

Lapenna, che ha organizzato una conferenza stampa, in programma domani mattina, per spiegare con dovizia di particolari i motivi del rinvio e per chiarire qualsiasi punto oscuro relativo al nuovo servizio. Alla conferenza, oltre naturalmente all’assessore, sarà presente anche il titolare della Tekneko, la società che si è aggiudicata l’appalto del servizio, il dottor Di Carlo. In sostanza, le

difficoltà riguardano la consegna dei mastelli nelle abitazioni, in corso già da un paio di settimane, prima al centro storico e poi al Pian San Leonardo. Chi non è stato trovato in casa dagli operatori ha ricevuto istruzioni per il ritiro dei mastelli, da effettuare il sabato mattina, presso l’infopoint allestito accanto al Palazzo Ducale oppure recandosi a Campomarino, dove il ritiro è possibile an-

che nel pomeriggio. Una serie di difficoltà pratiche ed organizzative si sono dunque verificate e, per scongiurare il rischio che qualcuno si ritrovi sfornito dei mastelli il giorno dell’avvio del servizio, si è deciso di rimandarne la partenza. Nel frattempo è stata, comunque, fissata la data della prima assemblea pubblica, che si terrà venerdì 11 marzo alle ore 17 presso la sala consiliare del Comune in via

Fissata per venerdì la prima assemblea pubblica

L’incontro si svolgerà oggi pomeriggio nella Sala della Comunità

“Terrorismo, mafie, giustizia offesa” Il magistrato Spataro al Melograno Si terrà oggi alle ore 17,30 nella Sala della Comunità di Larino, in piazza Pretorio, la conferenza dal titolo: “Terrorismo, mafie, giustizia offesa...” a margine del volume “Ne valeva la pena”. Ospiti d’eccezione del Centro di Servizio per il Volontariato “il Melograno” saranno il magistrato Armando Spataro (Procuratore aggiunto del Tribunale di Milano) e la giornalista del TG1 Elisa Anzaldo, che avrà il compito di intervistarlo. Armando Spataro (Taranto, 16 dicembre 1948) è un magistrato italiano, procuratore della Repubblica aggiunto presso il tribunale di Milano, Coordinatore del Gruppo specializzato nel settore dell’antiterrorismo, ex segretario nazionale del Movimento per la Giustizia (una delle correnti di sinistra dell’Associazione Nazionale Magistrati) ne è attualmente segretario distrettuale a Milano ed è inoltre dirigente nazionale dell’ ANM. Entra in magistratura il 27 marzo 1975 e l’anno successivo è destinato, come Sostituto Procuratore della Repubblica, alla Procura della Repubblica di Milano dove ha svolto tutta la sua carriera occupandosi prima di sequestri di persona e poi di terrorismo di sinistra coordinando tutte le inchieste milanesi fino al 1989. Successivamente si è occupato di criminalità organizzata, traffico internazio-

nale di stupefacenti ed è chiamato a partecipare alla Direzione Distrettuale Antimafia dal 1991 (anno della costituzione) al 1998 dove si è occupato suprattutto di indagini su ‘ndrangheta e mafia siciliana. Dopo le dimissioni di Antonio Di Pietro, avvenute nel 1994, era stato chiamato dal Procuratore Generale di Milano Francesco Saverio Borrellia fare parte del pool di “Mani Pulite”. Nel luglio del 1998 è stato eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Per questo si trasferisce a Roma fino alla scadenza del mandato (luglio 2002) quando ritorna alla procura di Milano con funzioni di Procuratore della Repubblica Aggiunto coordinando dal giugno 2003 il Dipartimento Terrorismo ed Eversione responsabile di indagini su terrorismo interno ed internazionale (in particolare di quello dimatrice islamica, tra cui quelli sull’imam egiziano Abu Omar e su Mohammed Daki, noto per la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice Clementina Forleo, confermata in appello e rigettata dalla Cassazione). È autore di numerosi saggi (anche di diritto processuale comparato), commenti a testi di legge e pubblicazioni varie di carattere scientifico (riguardante materia di criminalità organizzata e ter-

roristica e di tecniche investigative) pubblicati su testi vari e su riviste specializzate. Ha pubblicato anche un’autobiografia professionale, Ne valeva la pena. Storie di terrorismi e mafie, di segreti di Stato e di giustizia offesa (Laterza, Roma-Bari 2010): nucleo centrale è la

vicenda dell’extraordinary rendition che ha avuto come vittima Abu Omar (2003) e che ha visto agenti della Cia agire con la collaborazione del Sismi. L’opposizione del segreto di Stato da parte dei governi Prodi e Berlusconi è per Spataro l’occasione per riflettere sui rapporti tra politica e magistratura e sulla violazione dei diritti umani con il pretesto della sicurezza. Il libro è valso a Spataro il Premio Capalbio 2010 per la sezione PoliArmando tica e istituSpataro zioni.

Cluenzio. In questa occasione i cittadini saranno informati sulla modalità di svolgimento del servizio e potranno porre domande per ottenere qualsiasi chiarimento. Sabato mattina, se il clima lo permetterà, sarà allestito anche il gazebo informativo al Pian San Leonardo, in piazza del Popolo.

La consegna dei mastelli presso le abitazioni proseguirà per le prossime due settimane e terminerà entro la data di inizio del servizio. Sono terminati, inoltre, così come programmato dall’assessore Lapenna, i lavori di sistemazione della località Sant’Antonio, nell’agro di Larino, adibito a centro di raccolta.

La primavera è ancora un miraggio

Il freddo siberiano paralizza la città Alberi di pesco fioriti, mimose sbocciate: la primavera è alle porte ma solo sul calendario. La giornata di ieri, confermando le previsioni dei giorni scorsi, ha fatto registrare anche nella città frentana temperature tra le più basse dell’intera stagione invernale. Il freddo siberiano, accentuato da un vento sferzante, ha colpito soprattutto il Basso Molise. Dopo una settimana di pioggia incessante, molto probabilmente arriverà di nuovo la neve. Il freddo eccezionale, proveniente da est, non darà tregua almeno fino a domani. Anche oggi infatti si prevedono temperature molto basse. La città sembra paralizzata: cielo plumbeo e strade quasi deserte dipingono un paesaggio inquietante e surreale.

Potatura, due allievi dell’Agrario al Campionato nazionale GUARDIALFIERA. Tra i primi dieci classificati del Campionato regionale di Potatura dell’olivo allevato a vaso policonico che si è disputato sabato scorso presso l’azienda Pilla di Guardialfiera, oltre al sesto classificato Giuseppe Mentore, anche il quarto classificato Pasquale Di Lena è uno studente dell’Istituto Tecnico Agrario di Larino. Sono quindi due i concorrenti della scuola frentana che prenderanno parte al Campionato nazionale di potatura che si terrà il 25 e il 26 marzo ad Alghero. Concorreranno insieme agli altri quattro molisani per la conquista del Premio “Forbici d’Oro”.

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In via di completamento i lavori dell’opera commemorativa appaltata dopo un concorso internazionale

Il parco della memoria tra le case di San Giuliano SAN GIULIANO DI PUGLIA. “Esprimere con semplicità e sobrietà un’idea di spiritualità inattesa che aiuti a comprendere la sofferenza ma che allo stesso tempo sia in grado di trasmettere un messaggio univerale di speranza”. Quasi trecento professionisti, provenienti da tutto il mondo, hanno provato a dare forma al parco della memoria di San Giuliano di Puglia. Ben 265 iscrizioni provenienti da ogni parte d’Italia e da numerosi Paesi esteri, europei ed extraeuropei, come Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Libano, Malta, Messico, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Taiwan, Ungheria, Uru-

guay. Un’iniziativa condivisa dal Comune di San Giuliano di Puglia e dal Comitato Vittime della scuola insieme all’ordine regionale e al Consiglio nazionale degli Architetti. A vincere il concorso internazionale è stato il proget-

to del gruppo italo spagnolo guidato dall’architetto Santo Marra che in questi mesi ha ricoperto una superficie di quasi cinquemila metri quadri intorno al pilastro e ai resti della scuola crollata. I lavori sono a buon punto e l’area del par-

co si distingue tra le case del paese ricostruito. Un’opera innovativa che ha previsto quindici percorsi di preghiera e meditazione lungo delle file di giunchi luminosi nell’estremità superiore verso il cielo. Queste piante speciali sono cinquecento, flessibili e si piegano lasciandosi attraversare dal vento. Loro non combattono il vento – spiegano i progettisti – quando il vento cala riprendono la loro forma iniziale. Questo non è quello che fanno gli uomini. Loro combattono sempre. Edifici, ponti e torri che stanno contro il vento, con forza, con difficoltà”. E queste evidenze lasciando intenderre che cosa non deve più accadere per un edificio scolastico, quella sicurezza che deve regnare tra i banchi. Fa.Oc.

Un’area di 5mila mq ricoperta da giunchi in fibra di carbonio e percorsi di meditazione

“La risposta al quesito parla chiaro. Proprietari, presidenti di Peu e tecnici devono collaborare”

Post-sisma, l’appello del sindaco Montagano Il primo cittadino di Bonefro sollecita gli addetti ai lavori sulle modalità di consegna dei progetti BONEFRO. Ricostruzione a Bonefro. Il sindaco, Pino Montagano, rivolge in una nota, senza polemiche, un appello agli addetti ai lavori per sbloccare gli interventi nel suo paese. “Con la presente faccio seguito al mio articolo apparso a dicembre su questo stesso quotidiano perché nel frattempo ci sono state delle novità che confermano tutto quello che ho sempre sostenuto con determinazione, ormai dalla data del mio insediamento ad oggi, attraverso articoli, diffide, incontri pubblici e riunioni continue in merito al proseguo della ricostruzione di Bonefro. Il dieci febbraio 2011 è arrivata la risposta al quesito posto dal comitato tecnico scientifico al ministero dei lavori pubblici (prontamente inoltrato dal comune ai presidenti di PEU) che chiarisce definitivamente il motivo per cui non si può rilasciare l’autorizzazione sismica a quei progetti redatti con la vecchia norma antisismica depositati presso la struttura commissariale dopo il trenta giugno 2009. Scrivo ad un mese dalla risposta al quesito innanzitutto per far presente che ” grazie” allo stesso si sono accumulati ul-

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teriori dieci mesi di ritardo ingiustificato sulla tabella di marcia già di per sé critica, ma anche perché noto che ci sono ancora anacronistiche resistenze nel recepire la legge che impone di usare da giugno 2009 la nuova normativa. Non riesco a concepire il fatto che consapevoli di perdere ulteriore tempo prezioso, ancora oggi si mi si chieda di inviare progetti non conformi redatti con la vecchia norma alla sismica pur sapendo che dovranno essere necessariamente riprogettati. Per cui invito tutti gli ad-

tempi brevissimi siano consegnati in comune tutte le progettazioni e le integrazioni idonee, richieste ormai da anni dagli ufficio comunali, soprattutto quelle riferite ai PEU dove ricadono proprietari disabili che meritavano dapprima priorità assoluta, e che invece si sono trovati di fatto in coda alla

Pino Montagano, sindaco di Bonefro

detti ai lavori ad attivarsi immediatamente affinché in

lista.Questa è la condizione necessaria per non perdere a mio avviso la possibilità di accedere anche per i PEU in questione ai fondi per la ricostruzione in tempi ragionevoli. Se questa collaborazione sinergica tra proprietari, presidenti di PEU e relativi progettisti non si dovesse attivare nemmeno di fronte a queste evidenze, temo in futuro per il conseguimento stesso del contributo alla ricostruzione per quei PEU rimasti ancora oggi incompiuti. Per cui da subito voglio essere messo nelle condizio-

Santa Croce, il carnevale alternativo di Abraxas con “Saturnalia 2011” SANTA CROCE DI MAGLIANO. Il carnevale tra festa e cultura. La proposta del Centro di Ricerca Culturale Abraxas per martedì grasso è all’insegna dell’essenza propria del carnevale “Come sempre - afferma il presidente dell’associazione Nicola Macolino - abbiamo un approccio antropologico alla manifestazio-

ne, cercando di reinterpretare lo spirito profondo di questa grande festa pagana, osservandone i riti e cogliendone l’approccio al tempo stesso potente e goliardico”. L’appuntamento è per questa sera alle 21 in piazza Marconi, dove partirà la parata che porterà all’edificio dell’ex liceo scientifico (Stroszec Spazio attuale sede del CRC Abra-

xas). “Saturnalia 2011 nasce per far vivere il carnevale come gesto di auto-liberazione – afferma Azzurra de Gregorio attrice e organizzatrice dell’evento. Mascherarsi, ballare, portare spirito dionisiaco nel proprio vissuto, è un atto che fin dall’antichità serviva per liberarsi dai mesi bui, freddi e angosciose dell’inverno e accogliere rinnovati la pri-

mavera. Saturnalia di quest’anno sarà incentrata sulla endemica allegria della rinascita”. Un evento Abraxas, come sempre di grande interesse, venato da un forte spirito di divertimento, e dall’organizzazione precisa e suggestiva. Un appuntamento che si inserisce nelle tradizionali feste di carnevale con forte originalità, da non perdere.

ni di poter mandare avanti nell’iter approvativo tutti quei PEU di classe A che non sono stati ancora progettati o sono fortemente carenti nella documentazione. Affermo questo perché non è possibile che a otto anni dal sisma si stia ancora discutendo a Bonefro su come progettare quaranta PEU di classe A, mentre - conclude il sindaco Pino Montagano - le avvisaglie sulla disponibilità governativa a finanziare nel prossimo futuro la ricostruzione molisana non sono affatto rassicuranti.

Bonefro Festa della donna col Cif Il centro italiano femminile di Bonefro organizza in occasione della giornata internazionale della donna un incontro formativo sui segreti di bellezza delle piante. Dalle 16, alla biblioteca multimediale in piazza municipio, i saluti del sindaco e del parroco. Relatore, il professore Gildo Giannotti. Seguirà un momento di festa e un augurio molto particolare e significativo.


ANNO XIV - N. 66

MARTEDI’ 8 MARZO 2011

REDAZIONE: 86100 CAMPOBASSO

VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO - TEL 0874/484623 - FAX 0874/484625

Inflitto un altro punto di penalizzazione a Melfi (26) e Brindisi (24) Ci sono donne e donne di Gennaro Ventresca

“Continuiamo a lottare” La squadra di Cosco rende la vita difficile a tutti In attesa della vittoria: domenica arriva la Vibonese CAMPOBASSO. “Continuiamo a lottare”. Un motto rispettato alla lettera dalla squadra sotto le precise direttive di Vincenzo Cosco. E’ così che il Campobasso è riuscito a tenere in apprensione il Trapani fino al 93’, minuto ultimo di un match entusiasmante per un tempo e molto più tattico per l’altro. La grinta e la concentrazione quelle

di sempre: i Lupi cercheranno di rendere la vita difficile a tutte le avversarie, anche di altissima quota. Ma i risultati non stanno premiando gli sforzi di un gruppo che, vuoi o non vuoi, sta lavorando in un clima tutt’altro che sereno dal punto di vista societario. In effetti, voltandosi indietro senza andare troppo in là nel tempo, viene

10 RETI: Grieco (4 r.) (Aversa), Perrone (1 r.) (Trapani), Guazzo (3 r.) (Melfi, ora al Taranto) 9 RETI: Tortolano (1 r.) (Latina), Giannone (Matera), Mangiapane (4 r.) (Vigor Lamezia) 8 RETI: Vicentin (2 r.) (Avellino), Agostinelli (1 r.) (Fondi), Longobardi (1 r.) (Neapolis), Madonia (Trapani) 7 RETI: Pellecchia (Melfi), Lasagna (2 r.) (Milazzo), Macciocca (1 r.) (Pomezia), Lattanzio (Vigor Lamezia) 6 RETI: Ancora (1 r.), Improta (1 r.) (Neapolis) 5 RETI: Varriale (Aversa), Ceccarelli (Brindisi), Murati (Campobasso), Martinez (1 r.) (Latina), Bonanno (Neapolis), Grillo (3 r.), Pasca (Vibonese), De Luca (Vigor Lamezia) 4 RETI: Comini (Avellino), Ercolano (Aversa), Balistreri (2 r.) (Campobasso), Raffaello (3 r.) (Isola Liri), Polani (1 r.) (Latina), Russo (Melfi), Proietti (Milazzo) 3 RETI: De Angelis (1 r.), Millesi, Panatteri, Scandurra (Avellino), Tovalieri (Aversa), Matarazzo, Moscelli (Brindisi), Visconti (Campobasso), Alleruzzo (Fondi), Bianchini, Caira (Isola Liri), Mancosu (Latina), Capolei (Matera), Scalzone, Vianello (Melfi), Iannelli, Ricciardo (Milazzo), Costantini, Marano (2 r.) (Pomezia), Ficarrotta, Mastrolilli (Trapani), Caridi, De Luca, Rondinelli (Vigor Lamezia) 2 RETI: Ricci (Avellino), Maiorino (Brindisi), Corapi (1 r.), Gigliotti (Catanzaro), Alleruzzo, Capogna, Vaccaro (Fondi), Conte, Paolacci (Isola Liri), Giannusa (Latina), Del Sorbo, Lo Grieco (1 r.) (Matera), Chiaria (Melfi), D’Amico, Maccarone, Quintoni (Milazzo), Moxedano (Neapolis), Polito (Pomezia), Barraco, Calabrese, Coco (Trapani), Napoli (Vibonese)

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Erano in tanti davanti al Municipio a festeggiare il ritorno, per decreto, in Lega Pro dei lupi. La “festa” fissata per le 19 è slittata alle 21, per il ritardo del capo, bloccato nel traffico, in autostrada. La tifoseria rossoblu, approfittando della calda serata, si era portata copiosa in piazza. Improvvisamente sono ricomparse facce che s’erano dissolte nel silenzio dei mediocri risultati del lupo. Bene,bravo, bis: hanno gridato i più intrepidi sostenitori del lupo, all’arrivo di Ferruccio, finalmente sorridente. *** Sembrò l’inizio di un nuovo percorso. Nessuno pensò neppure per un istante alle sofferenze che avevano accompagnato la nostra squadra nella seconda parte dello scorso campionato. Non c’era né tempo né voglia per farsi sfiorare da un pensiero cattivo. Tanto era grande la gioia per il ritorno tra i “vivi”. Eppure non sarebbero stati rinviati di molto i nuovi giorni magri. *** “Volevamo la salvezza e salvezza è stata”, così mi ha messaggiato Gaudiano sul mio Samsung prima di volare per Trapani. Certo, il Catanzaro non fa paura neppure ora che ha vinto la sua prima partita. Tanto più che è stato considerato fallito. Gioca solo per onor di firma. Quindi è impensabile mettere in discussione la permanenza del Campobasso tra i Pro. Ma mi chiedo: ha un senso un campionato così? *** Ho timore che sino alla fine della stagione andremo incontro ad altri colpi di scena. Da una parte c’è una squadra che con i suoi riconosciuti limiti proverà a vincere qualche partita per non far fare brutta figura al suo allenatore che sta raccogliendo meno di quello che ci si aspettava. Dall’altra ci sarà la “premiata ditta” che dovrà fare autentiche magie per far quadrare i conti e arrivare a fine stagione mettendo a posto le carte, saldando i debiti con i tesserati e pagando gli oneri fiscali e previdenziali. *** Avete presente la Roma? A mio sommesso avviso se avesse avuto alle spalle una società consolidata avrebbe vinto di slancio il campionato. Invece accusa un ritardo abissale dal Milan e ha già un piede fuori dalla Champions. Questo per far capire che se non c’è tranquillità societaria è difficile per chiunque ottenere buoni risultati. Perciò mi auguro che le chiacchiere da bar con tema sulle cordate lasci il posto alle cose concrete. *** Oggi cade la festa della donna. Auguri a tutte le nostre lettrici. E a tutte le tifose. Che sono diminuite, purtroppo. Vorrei che tornassero al più presto allo stadio le donne in pelliccia, a cui dovrebbero far da bordura le ragazzine stordite dai fisici dei nostri ragazzi con la blusa rossoblu. Auguri alla zarina, a cui invio un ideale mazzetto di mimose. Un altro giunga anche alla mia amica Sandra, direttrice dell’Hotel Don Guglielmo. Un augurio speciale arrivi a Silvana Damiano, moglie di Mi piacerebbe sapere Marcello Damiano delquanti euro servono per l’Eden che una volta non comprare il 25% delle perdeva una sola battuta del azioni messe in vendita da nostro Campobasso. Gaudiano Capone. (ge.ve.)

fuori che tra Aversa, Neapolis e appunto Trapani qualche punto in più in classifica i molisani potrebbero averlo. L’analisi. Il mister, sorprendendo le previsioni della vigilia, ha voluto dare una chance ad Armando Visconti, il quale però si è perso tra le maglie avversarie non entrando quasi mai nel vivo dell’azione. Il cambio di inizio ripresa con Ibekwe non ha sortito, tuttavia, gli effetti sperati: il nigeriano non è entrato in partita. Così come lo stesso Sebartoli, troppo ‘timido’ sulla fascia destra di competenza, ma con margini di crescita. Riavvolgendo il nastro, è di una bellezza rara l’assist di esterno sinistro fornito da Monti a Todino per il vantaggio fulmineo, così come merita il replay la rovesciata quasi vincente di Balistreri. Episodi che dimostrano la vivacità dei rossoblu in area avversaria per i primi venti minuti di gioco. L’esperienza dei trapanesi ha capovolto il risulta-

to, anche se la ‘festa’ stava per fargliela Minadeo al 93’, quando la sua punizione è andata a sbattere sul paletto esterno della rete. I tifosi. Guardare l’esultanza genuina dei circa quaranta al seguito del Campobasso spiega meglio di ogni altra cosa l’amore e la passione per i colori della città. La piazza appoggia Cosco, il quale sta cercando in tutti i modi di tenere alto l’entusiasmo, nonostante tutto ciò che ruota attorno. Intanto, la mente è rivolta a domenica prossima, quando arriverà la Vibonese e i tre punti non dovranno sfuggire. Intorno a mezzogiorno si torna ad allenarsi. In vista della sfida ai calabresi rientreranno i tre squalificati Cammarota, Scudieri e Agresta. Dovrebbe lavorare a parte, invece, il classe ‘91 De Falco. Disciplinare. Inflitto un altro punto di penalizzazione sia al Melfi che al Brindisi, ora a quota 26 e 24 in classifica. Intanto, il presidente dei brin-

disini Pupino rimette il titolo nelle mani del sindaco in attesa di conoscere gli interlocu-

tori per il passaggio delle quote sociali. F.d.S.

Da uno sportivo di Trapani “Campobasso complimenti per la lealtà”

Riceviamo e pubblichiamo da uno sportivo di Trapani. “Spesso i giornali vengono riempiti da notizie violente, invece il gesto che ha fatto un calciatore del Campobasso in occasione della partita di Trapani è passato quasi inosservato. Volevo rendere omaggio al calciato-

re Armando Visconti che vedendo un tifoso del Trapani accasciarsi a terra a causa di un malore, ha abbandonato il campo di calcio a partita in corso per soccorrere la persona che stava male praticando un massaggio cardiaco. Complimenti, è un gesto che merita rilievo, vorrei fare

pubblicamente i complimenti a lui e a tutti i giocatori del Campobasso che sono accorsi per prestare le cure del caso, compreso il medico sportivo. Lo sport è questo. Complimenti Campobasso! Onore a voi e alla vostra lealtà”. Vito Castiglione-Trapani

gennaroventresca@gmail.com


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Agnonese e Venafro a braccetto verso la volata finale per la salvezza

di Alfonso Sticca “E’ tutto già deciso, il Teramo deve rimanere in serie D”. E’ lo sfogo amaro di Luciano Campitelli, presidente del Teramo, al termine della gara con il Trivento. L’ex Cifaldi se la ride. Scelta inopportuna, quella di Ammazzalorso di lasciare fuori dagli undici iniziali il capocannoniere del campionato Gambino, la tifoseria teramana non ha apprezzato la scelta e la consequenziale contestazione post partita non ha risparmiato nessuno, neanche l’assistente di colore, reo di avere compromesso la gara con le sue decisioni, comportando le espulsioni di Lenart e Ianni. Il

Trivento, ago della bilancia per lo scudetto La squadra di Favo dopo aver battuto il Teramo si prepara alla verifica Rimini

Mister Favo

nuovo tecnico teramano non si aspettava un esordio così burrascoso, la sconfitta con l’Atletico Trivento potrebbe avere ripercussioni pesanti

Armando Iaboni

15 RETI: Gambino Giuseppe 15 (2) (Teramo 13 RETI: Milozzi Matias Horacio 13 (4) (Olimpia Agnonese) : Ambrosini Alex 13 (1) (Santarcangelo) 12 RETI: Bucchi Andrea 12 (Santegidiese), 11 RETI: Rossi Enrico 11 (Cesenatico), Arcamone Luis Federico 11 (1) (Teramo), Ragatzu Mauro 11 (Rimini 1912 ), Covelli Francesco 11 (2) (Sambenedettese) 10 RETI: Laboragine Damiano Cosimo 10 (1) (Santegidiese), Keita Abdoulaye 10 (1) (Venafro), Negro Giuseppe 10 (2) (Jesina), Iaboni Armando 10 (3) (A. Trivento) 9 RETI: Orta Mario 9 (Teramo), Alterio Fabio 9 (Atessa), Olcese Emiliano 9 (Rimini 1912), 8 RETI: Cammarata Fabrizio 8 (1) (Angolana), Gabrielloni Tommaso 8 (1) (Jesina), Parmigiani Josè Augusto 8 (Angolana), 7 RETI: Pazzi Christian 7 (1) (Sambenedettese), Rizzi Salvatore 7 (1) (Santegidiese), Buonaventura Alex 7 (1) (Civitanovese), Guglielmi Carmine 7 (Trivento) 6 RETI: Procopio Gianluca 6 (1) (Real Rimini), Baldazzi Pierluigi 6 (Rimini 1912), Zavalloni 6 ( Santarcangelo), Petrascu 6 ( Forlì), Avolio ( Venafro) 5 RETI: Lezcano Gaspar 5 (Atessa), Casolla Francesco 5 (Real Rimini), Noschese Michael 5 (Civitanovese), Borrelli Davide 5 (Teramo), Chicco Nicola (Luco Canistro), 4 RETI: Sozzi Marco (Forlì), Donzelli Elia (1) (Fossombrone), Pica Ugo (Real Rimini), Berardi Pasquale (1) (Luco Canistro), Patriciello Roberto (Venafro), Lazzarini ( Civitanovese), Bucchi ( Santegidiese), Aquaro ( Trivento), Pettrone ( Venafro), Avolio ( Venafro)

per l’economia del campionato, con il Rimini sotto di una gara (recupero fissato per il 17 marzo con il Bojano). La prestazione del Trivento nella tana della capolista non è passata inosservata, come la pennellata di Iaboni in piena zona Cesarini, due perle che spruzzano di luce nuova e rilanciano le speranze di accedere nella zona playoff. Zona che dovrà essere difesa già da domani, dall’assalto del Rimini, altra pretendente allo scudetto. Gli uomini di Favo in questo periodo si stanno giocando una fetta importante della stagione, oltre ad avere nelle mani le sorti decisionali del campionato. Per i gialloblù, poi, c’è la Coppa da onorare, e l’impegno non può essere trascurato, anche se il match con la Turris non si presenta facile, come impensabile ribaltare il risultato dell’andata, anche se nel calcio ci sta tutto pure l’imprevedibile. La sconfitta del Bojano oramai non fa più notizia. La squadra di Gioffrè torna a mani vuote dalla trasferta impegnativa di Civitanova Marche, ma lo spirito battagliero è da evidenziare con la retrocessione già dichia-

rata moralmente. La dirigen- inutile nasconderlo, i tre za del Bojano non intende punti sono l’obiettivo primaammainare la bandiera e cer- rio. Una situazione indelicacherà di onorare il torneo, ta quella dell’Agnonese, oltre a verificare l’utilità di nessuno all’inizio della staalcuni baby per la prossima gione poteva pensare di gestagione, un modo come un stire una circostanza così dealtro di rendere utile questo licata quanto mancano poche ultimo scorcio di campiona- partite al termine del campionato. Per la dirigenza, per to. L’Agnonese ai raggi x. La il team tecnico e gli stessi squadra è scivolata nella calciatori sarà un finale di zona playout e sta mettendo campionato che metterà a a repentaglio una stagione dura prova le coronarie, ma nata bene e che potrebbe la tifoseria si aspetta una prochiudersi nelle peggiori dei va di orgoglio di Orlando e modi. In sostanza i cinque compagni. Se ad Agnone punti che dividono gli uomi- non si vivono momenti esalni di Agovino dall’Atessa dovranno essere assorbiti necessariamente nei recuperi. La dirigenza amaranto non nasconde la possibilità di usare la mano pesante dopo la debacle di Rimini, prima di prendere la decisione si aspetta la prestazione di domani con Mister Urbano l’Angolana,

LA TOP 11

tanti, a Venafro sembra approdata la serenità giusta per uscire dal tunnel playout. La squadra di Urbano ha messo alle corde il Santarcangelo, squadra quest’ultima che dall’inizio di novembre è in serie positiva. Una prova di forza per i venafrani che ora possono verificare la propria compattezza nella trasferta di domani contro la Santegidiese che sta difendendo a denti stretti la quarta posizione. Insomma, abbiamo di fronte un Venafro rinfrancato dopo gli alti e bassi nella prima parte del torneo. Nonostante qualche defaillance in vetta alla classifica, rimangano invariate le possibilità di vittoria finale per il Teramo, il Rimini e il Santarcangelo. Tre squadre per un posto al sole, anche se con l’avvicinarsi dello sprint finale le polemiche non mancheranno, i contraddittori sono il sale per il calcio che lo fa diventare interessante. Ultima considerazione. Per la prima volta il Venafro e l’Agnonese viaggiano a braccetto e il popolo sportivo molisano, al di la del campanilismo, spera che si porteranno per mano fino al termine del campionato e centrare la salvezza.


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di Leandro Lombardi Incassato un nuovo rinvio del match con il Real Isernia, questa volta causa maltempo, in casa Vastogirardi ci si prepara alla ripresa effettiva delle ostilità, programmata per domenica pomeriggio contro il Monti Dauni di Salatto. L’umore, in casa gialloblu, va di pari passo con defezioni e recuperi importanti: al cospetto dei rossoblu situati a quota ventotto in classifica, mancheranno all’appello Martella (ancora out per un problema alla schiena che si protrae da alcune settimane) e Di Camillo, fermato per un turno dal Giudice Sportivo. Di contro, le notizie positive per un carico mister Palazzo arrivano da Piccoli e Potena, che hanno quasi smaltito l’influenza e dovrebbero tornare a pieno regime nell’organico titolare. Mister, inizia lo sprint finale per il suo Vastogirardi che deve ancora recuperare una partita. La salvezza passa per le gare interne? “Abbiamo incassato normalmente il nuovo rinvio e ci siamo subito proiettati su questa sfida di campionato contro il Monti Dauni. Quando arrivi a questo pun-

“Con il Monti Dauni per vincere” Il Vastogirardi è pronto al rush finale, mister Palazzo carica l’ambiente: “Una partita di vitale importanza per la nostra classifica” Con i pugliesi mancheranno Martella e Di Camillo

to della stagione, gare facili non ce ne sono. Sono sicuro del fatto che i nostri avversari, spinti da una tranquillità di classifica invidiabile, verranno a giocarsi la sfida a viso aperto senza fare barricate”. Resta un’occasione ghiotta per far partire il rilancio. “Un’occasione da non perdere direi. Guai però a

sottovalutare l’avversaria che ha messo tutti questi punti insieme non per caso, soprattutto se guardi l’organico ricco di giovani interessanti rinforzati anche dalla sessione invernale. Per certi versi ci somigliano, ma sicuramente se siamo indietro nella generale vuol dire che si è reso meno rispetto al Monti Dauni. Hanno fatto qualcosa in più

di noi”. Quanto potrebbero incidere le differenti motivazioni? “Noi non nascondiamo le nostre, che sono importanti. Crediamo nella vittoria perché è il momento giusto per dare una sterzata al nostro cammino; loro mi auguro possano essere leggermente distratti da un obiettivo ormai alla portata, ma molto dipenderà dall’impostazione che saremo in grado di dare alla partita. A volte devi essere bravo a prenderti con cattiveria agonistica il risultato che cerchi, nessuno viene a farti visita per regalarti un risul-

Andrea Di Lucente

tato”. La classifica dice che un bel numero di squadre si giocheranno la salvezza verosimilmente fino all’ultima giornata. E’ il torneo che si aspettava Palazzo? “Se devo essere sincero mi sarei aspettato una spaccatura più marcata, invece ci ritroviamo lì al pari di altre squadre, raccolti in pochissime lunghezze. Questo presuppone difficoltà anche domenica contro un avversario sulla carta appagato o quasi dall’attuale scenario, che vorrà invece chiudere la pratica proprio su un campo scomodo come il nostro. Siamo tutte lì e vogliamo farci valere, trovo difficile quantificare in termini percentuali l’im-

portanza del match” Il Miletto, attualmente al penultimo posto, è da considerarsi parte attiva della lotta per evitare i play-out? Può essere un’insidia ulteriore? “Il Monti Dauni rappresenta forse la prima squadra tranquilla, direi che sono al sicuro da possibili sorprese. In coda invece non c’è nulla di scontato: il Miletto è una squadra organizzata che può, essendo a tre punti dal treno, inserirsi nella sfida. Sono assolutamente in crescita e li considero al pari delle altre nel computo salvezza. Più complicato il discorso del Roccasicura, ma staremo a vedere. Il campionato è rimasto equilibrato in ogni zona della classifica, fino alla coppia Oratoriana Limosano-Fornelli si preannuncia battaglia”. Il Vastogirardi, al completo, ha già dimostrato di potersela giocare. “Il nostro compito è quello di restare su performance importanti, a prescindere dall’avversario che hai davanti. E’ un torneo che regala la salvezza al più continuo, alla squadra che maggiormente dimostrerà di aver trovato la quadratura. Noi ci crediamo perché crediamo di avere le qualità necessarie, ma è chiaro che giocare al completo ci consentirebbe di esprimerci nel migliore dei modi. In tal senso, mi auguro di avere nuovamente a disposizione un giocatore di valore come Martella, out da oltre quaranta giorni”.


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“Grande gara a Roseto contro un avversario che ritengo tra i più forti del torneo”

di Alberto Giuliano Il Macchiagodena esce inbattuto dalla difficile trasferta di Roseto Valfortore ed incrementa il suo vantaggio sul fanalino di coda Campobasso Calcio di una lunghezza: i punti in classifica dei matesini sono 20 ed il pareggio ottenuto fuori casa contro il Roseto fa ben sperare il Macchiagodena per questo combattutissimo finale di stagione. Abbiamo ascoltato il ds dei matesini Paolo Iacovantuono, che fa il punto della situazione in casa biancoblu. Iacovantuono, un risultato che vi fa ben sperare per il rush finale del campionato. La squadra è reduce da due risultati positivi e sembra aver trovato la sua quadratura in quest’ultime uscite… “Contro il Roseto i ragazzi si sono espressi molto bene sul campo. Ci aspettava una prova importante e la squadra ha risposto davvero bene. Nel primo tempo soprattutto, abbiamo giocato in ma-

Iacovantuono: “Ce la giochiamo fino alla fine” Il direttore sportivo del Macchiagodena si dice ottimista in vista del rush finale niera quasi perfetta, creando diverse azioni insidiose con Notte, che poi è riuscito a trovare il gol dell’1 a 0. Peccato, perché potevamo chiudere la prima frazione di gioco sul doppio vantaggio. Nella ripresa invece, noi siamo un pò calati anche perché eravamo piuttosto rimaneggiati a Roseto per via di qualche infortunio e loro sono saliti in cattedra, alzando i ritmi della gara. Dopo il pareggio, ci siamo difesi a denti stretti ed il nostro portiere è stato artefice di un grande intervento nei minuti di recupero, sven-

tando una punizione di un giocatore locale destinata sotto l’incrocio dei pali. Torniamo a casa con un punto che vale oro per noi; ritengo il Roseto una squadra fortissima, la seconda compagine più forte a mio avviso dopo il Termoli. Questo buon risultato deve darci fiducia nei nostri mezzi e permettere di lavorare in maniera serena in vista del rush finale di stagione; ci aspettano partite durissime, ad iniziare da domenica.” Il prossimo turno vi vede in casa contro i Lupi Moli-

naro, seconda forza del torneo mentre tra due settimane ci sarà il Termoli al “Cannarsa”. Quali sono gli ingredienti per far bene in queste due sfide proibitive? “Sicuramente servirà massima concentrazione e determinazione; ci aspettano partite durissime in cui dovremo essere bravi a dare il massimo. Penso che al di là di questi due difficili incontri, se riusciamo ad allenarci con continuità potremo giocarcela fino alla fine con le altre compagini invischiate nella

lotta per non retrocedere.” Si riferisce al maltempo spesso presente su Macchiagodena? “Sì, purtroppo non ci siamo allenati bene a causa della neve; speriamo che la situazione metereologica migliori nei prossimi giorni e ci consenta di svolgere al meglio il nostro lavoro.” Secondo lei la lotta salvezza è una corsa a tre tra voi, il Campobasso Calcio e il Ripalimosani o sono invischiate altre compagini nel calderone? “Non credo perché a mio avviso il Casale Riccia e la stessa Sampietrese non sono superiori a noi. La compagi-

ne campana l’abbiamo affrontata due settimane fa e francamente il successo poteva essere anche più ampio da parte nostra; lo stesso Casale Riccia, sinceramente non lo ritengo più forte del Macchiagodena. Penso che la salvezza se la giocheranno queste cinque squadre che sono più o meno tutte dello stesso livello; noi non mettiamo paletti e siamo pronti a dare il massimo in queste restanti partite di campionato. Ce la giocheremo con tutti senza paura; sono fiducioso nella squadra e ritengo che possiamo centrare il nostro obiettivo, che è quello di evitare l’ultimo posto.”

La Rinascita Bussese si arrende in extra-time ai Lupi Molinaro che sono di nuovo secondi

De Masi: “Campo ai limiti della praticabilità” Nel pantano di Roseto i padroni di casa non vanno oltre il pari. I matesini sorridono e tornano a casa con un punto Nel week end appena trascorso sono andati in scena due recuperi validi per la ventitreesima giornata del campionato di Promozione. Le gare che si sono disputate sono state quelle tra Lupi Molinaro - Rinascita Bussese e Roseto - Macchiagodena. SECONDO POSTO La compagine campobassana guidata da Barometro è riuscita a superare sabato all’ “Antistadio Acli Selva Piana” la Rinascita Bussese, quarta forza del campionato. Partita equilibrata nei primi quarantacinque minuti di gioco, dove le due squadre giocano soprattutto nella zona centrale del campo, non riuscendo a prevalere una sull’altra.

Nel secondo tempo, i padroni di casa spingono sull’acceleratore alla ricerca del gol del vantaggio, che arriva in pieno recupero, grazie alla rete siglata da Paranza al 91’. Il raddoppio porta la firma del solito Celato, bravo a raccogliere un assist del suo compagno di squadra Paduano e ad infilare il portiere gialloverde da due passi. Con questo successo i Lupi Molinaro ‘strappano’ di nuovo il secondo posto nel tabellone all’Atletico Sessano, che sette giorni fa ha perso al “Cannarsa” contro il Termoli di mister Di Lena, già promosso in Eccellenza. I biancoverdi salgono a 40 punti in classifica e conquistano il decimo successo in

La Rinascita Bussese

campionato. SODDISFAZIONE

I Lupi Molinaro

C’è entusiasmo in casa campobassana. La vittoria ottenuta contro la Rinascita Bussese ha riportato il sereno dopo la sconfitta di Sessano contro il team di De Bellis. Trapela entusiasmo anche nella parole del direttore sportivo dei biancoverdi Di Paolo: “La squadra di Liberatore ci ha dato filo da torcere in campo e si è comportata molto bene. Hanno badato soprattutto a difendersi, cercando di coglierci impreparati in contropiede; noi siamo stati bravi a crederci fino all’ultimo giro di lancette, trovando i due gol in pieno recupero. Sono tre punti importanti, che ci con-

sentono di piazzarci di nuovo al secondo posto; vogliamo centrare il nostro obiettivo e ce lo faremo sfuggire.” LA ‘FORTUNA’ DEL NUMERO 17 Il Roseto di mister De Masi non va oltre il pareggio in casa contro il Macchiagodena di Ruscitto, chiudendo i novanta minuti con il punteggio di 1 a 1.Primo tempo a forti tinte biancoblu, con i matesini che si portano in vantaggio con il numero diciassette Notte, che al diciassettessimo firma l’1 a 0, trovando un bel gol in girata. Nella ripresa, i padroni di casa alzano i ritmi di gioco e pervengono al pa-

reggio con Petronella, che realizza l’1 a 1 al 50’. Nel finale, forcing dei locali, ma Di Filippo è in formato super e sbarra la strada ai rosetani. AMAREZZA Il tecnico De Masi torna sulla sfida di domenica: “Contro il Macchiagodena non abbiamo giocato bene. Sapevo che la sosta non ci avrebbe giovato ed infatti non siamo andati oltre il pareggio. Nel primo tempo abbiamo costruito davvero poco; nella ripresa invece siamo scesi in campo determinati e dopo aver trovato il pareggio abbiamo creato tante azioni pericolose senza però trovare la via del gol. Peccato, perché volevamo vincere per avvicinarci nelle prime posizioni e rosicchiare qualche punto in classifica. Tuttavia, il terreno di gioco era ai limiti della praticabilità; a mio avviso la partita non si doveva giocare perché fino a qulache giorno fa a Roseto c’era la neve ed il campo era fangoso e molto pesante e questo penalizza compagini tecniche e veloci come la nostra. Penso che se avessimo giocato su un terreno di gioco ‘normale’ avremmo senz’altro vinto la gara contro gli avversari, che hanno comunque disputato un’ottima partita.” A.G.


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Presentata a Palazzo Magno l’iniziativa degli Inter Club molisani e dell’Unicef

La Champions League a Campobasso Il trofeo della Champions league vinto nove mesi fa dall’Inter sarà in esposizione mercoledì 9 marzo, dalle 12 alle 22, nell’atrio della Provincia di Campobasso. L’iniziativa, alla quale è abbinata una raccolta di fondi per l’Unicef, è stata presentata questa mattina nella sala della Giunta di Palazzo Magno. L’assessore allo sport della Provincia, Pietro Montanaro, ha sottolineato lo scopo sociale dell’iniziativa invitando anche i non sporti-

vi e i non tifosi dell’Inter a contribuire alla raccolta Unicef. “Abbiamo aderito senza esitazioni alla richiesta, ricevuta direttamente dal coordinamento nazionale degli Inter club”, ha detto l’assessore, che ha ricordato come quella di Campobasso sia una delle poche tappe del tour che sta girando l’Italia. “L’Inter è una società da sempre concreta testimone nelle iniziative di solidarietà” ha aggiunto il presidente del consiglio provinciale Carmine Perugini, interve-

nuto a sua volta alla presentazione al pari del presidente della commissione sport dell’Ente, Vincenzo Di Narzo. Il coordinatore degli Inter Club del Molise, Franco La Notte, è entrato nel dettaglio. “Il trofeo sarà visibile a tutti, ma chi vorrà posare per una foto accanto alla coppa dovrà versare un contributo, consistente in 5 euro per i soci degli Inter club e per i bambini con età inferiore ai dieci anni e di 10 euro per i non soci. Si potrà posare anche per foto

guiti dalla squadra, è sensibilmente aumentato il numero di club in tutt’Italia; in Molise, in un solo anno, li abbiamo quasi raddoppiati passando da sei a undici. Ma, più che di questo, mi piace parlare delle numerose iniziative di intervento sociale che vedono protagonista la società nerazzurra e che da tempo aiutano popolazioni in difficoltà con contributi alla co-

I ragazzi di Terenzi vincono a Santa Croce ma l’Adriatica Pescara resta al comando Mister Terenzi

ha registrato un match sostanzialmente equilibrato, che è stato deciso dall’estro di Francesco Corbo, autore del goal della vittoria, e che ha trascinato i suoi compagni di squadra, in campo con un organico ridimensionato, vista l’assenza di Carlo Natale, influenzato, e di Luca Prete, infortunatosi la scorsa settimana. Nel Torremagliano presente in campo il brasiliano Tomas Egea, estroso calcettista che

struzione di ospedali e strutture varie nel terzo mondo, con particolare attenzione al mondo infantile”.

Scarabeo Venafro: c’è la 14^ vittoria

Francesco Corbo

Ad una giornata dalla fine della fase a gironi del campionato nazionale Under 21 si mantiene immutata la testa della classifica, con la Scarabeo Calcio a 5 Venafro che insegue la capolista Adriatica Pescara ad un solo punto. I molisani hanno vinto in trasferta per 3 a 2 contro i cugini del Torremagliano, mentre gli abruzzesi hanno vinto in trasferta il derby con il Pino Di Matteo per 7 a 3. I due team hanno già guadagnato di diritto l’accesso diretto ai trentaduesimi di finale del campionato nazionale, e la vittoria finale del girone è più una questione di prestigio ed orgoglio societario che di sostanza. La novità della giornata riguarda i campobassani della Chaminade che, avendo perso per 3 a 2 il derby con l’Isernia Calcio a 5, si posizionano al sesto posto del girone: con quattro punti di vantaggio sulla squadra che insegue, dovranno affrontare nei play-off la terza classificata dello stesso, per poter conquistare l’accesso ai trentaduesimi. La cronaca della gara di Santa Croce di Magliano, giocata domenica 6 Marzo,

di gruppo, in quel caso il contributo totale sarà di 10 euro per i soci degli Inter club e di 20 per gli altri. Le somme raccolte verranno interamente versate all’Unicef. Ringrazio la Provincia di Campobasso per aver acconsentito ad ospitare questa nobile iniziativa in una cornice suggestiva come quella di Palazzo Magno e ringrazio gli undici Inter club della regione, che hanno tutti dato una mano per questo evento che tra l’altro si terrà nel giorno del 103’ compleanno dell’Fc Internazionale. Negli ultimi anni, complici i numerosi successi conse-

è un valido punto di forza della prima squadra. Nel primo tempo, terminato 2 a 1 a favore degli ospiti, è la squadra di casa a passare in vantaggio, per poi essere raggiunti prima da Carmine Zullo e poi superati dal goal di Marco Cimino. Nella ripresa il Torremagliano pareggia a metà del tempo, ma ci pensa Corbo a suggellare il quattordicesimo successo stagionale

nel campionato nazionale per il team venafrano. Espulsi Guido Cimino e Tomas Egea. A fine partita il Mister della Scarabeo Venafro, Luca Terenzi, è soddisfatto per la prestazione dei suoi ragazzi e dichiara: “Una bella partita, sostanzialmente equilibrata. Con le assenze di Natale e Prete non è stato facile vincere contro una squadra che, con il brasiliano Egea in

campo, era nettamente più forte di quella vista all’andata, in cui vincemmo per 7 a 0. Per fortuna che i ragazzi hanno ben interpretato l’incontro, guidati dall’esperienza e dall’estro di Francesco Corbo, che ha trascinato i suoi compagni a cogliere la quattordicesima vittoria in questo campionato. Domenica prossima giocheremo l’ultima partita della fase a gironi e ospiteremo l’Isernia Calcio

a 5, che sicuramente ce la metterà tutta per vincere il derby. Per questo chiedo ai ragazzi di rimanere concentrati, anche perché il Pescara ospiterà il Loreto, che se giocasse, come ha fatto a Venafro, con i suoi Under della prima squadra, sarebbe in grado di impegnare seriamente la prima della classe, e darci, così, la possibilità di poter finire in testa al girone. Certo non cambia nulla ai fini del prosieguo del campionato, ma la prima posizione è un risultato che ci farebbe onore poter raggiungere; anche perché, a parte la sconfitta di Pescara, credo che per quello che abbiamo fatto in campo in questi mesi meritiamo il gradino più alto: i due pareggi di Ortona, con un arbitraggio a dir poco discutibile, e quello sfortunato con la Chaminade ci hanno tolto quei punti che avrebbero reso ininfluente la partita di Pescara. In ogni caso, comunque vada, sono soddisfatto per quello che abbiamo fatto, in una stagione che definirei emozionante!”.


Martedì 8 marzo 2011

di Camillo Pizzi ISERNIA. Quattordici punti in cinque incontri. Con questo bottino ottenuto nel giro di un mese la Geotec si è tirata fuori, seppur ancora non definitivamente, dalla zona-salvezza, portando a cinque lunghezze il vantaggio sul quint’ultimo posto (l’ultimo in cui si entra nei play-out) occupato dal Gela, e insidiando ora più da vicino le squadre che precedono per una posizione migliore in chiavespareggi per la promozione in serie A/1. Anche dopo la netta vittoria sul campo della Sir Safety Perugia, comunque, il pensiero della dirigenza del club pentro resta fisso sull’obiettivo primario, almeno per ora. “Mancano ancora diversi punti alla matematica salvezza e solo su quella dobbiamo restare concentrati. Piuttosto, mi piace sottolineare come nella partita in terra umbra la squadra abbia dimostrato un grosso cuore e tanta voglia di vincere, sostenuta anche dalla meravigliosa Fossa del Drago giunta fino a Perugia per non far mancare il suo calore. Non è stata un incontro tecnicamente esaltante, forse perché la posta in palio era notevole. Ma – afferma il direttore generale della Geotec, Nico Fraraccio – la determinazione nei momenti decisivi e l’ottima gestione del tecnico Canne-

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“Continuiamo a pensare solo alla salvezza” Malgrado la vittoria di Perugia, la quinta di fila, in casa-Geotec si pensa sempre all’obiettivo primario

stracci ci hanno consentito di portare a casa tre punti importanti e di eliminare una concorrente alla salvezza diretta”. “Effettivamente è stata una gara brutta a causa dei tanti errori commessi dalle due squadre. Alla fine la differenza l’abbiamo fatta noi con il servizio e con la correlazione muro-difesa che in questo momento davvero poche squadre in A/2 riescono ad esprimere con queste percentuali. Stiamo ottenendo risultati importanti – dice Luca La Posta, lo scout man della squadra molisana – perché secondo me abbiamo migliorato l’approccio alla partita nell’aspetto psicologico e chiaramente i buoni risultati aiutano nel cresce-

re ulteriormente. Grande merito va naturalmente a Jorge Cannestracci, bravo nel gestire i momenti difficili e nel motivare sempre il gruppo. Nelle ultime partite siamo cresciuti nel gioco al centro e nella fase di muro-difesa che sono tornati alle percentuali che avevamo ad inizio stagione. In più, abbiamo Ernesto Turano che è una delle più belle rivelazioni di questa fase di campionato e

possiamo avvalerci di un Giulio Sabbi che ora ha aggiunto alle sue grandi doti anche maggior maturità. Infine – conclude La Posta – vorrei sottolineare il grande apporto che sta dando alla squadra Alessio Fiore: malgrado sia ancora giovane, gioca con esperienza. E’ un atleta che difficilmente fa due errori consecutivi; insieme a Valera è uno dei leader di questa squadra”. “A far la differenza in

Così sugli altri campi della serie A/2

Gela sconfitta in casa dal Segrate Sora in caduta libera ISERNIA. A quattro giornate dalla fine della “regular season”, la classifica del campionato di serie A/2 maschile non ha ancora preso una conformazione ben precisa, con i giochi sia in testa che in coda tutt’altro che fatti. Unica certezza, per ora, è la matematica retrocessione del Club Italia in serie B/1. Per il resto saranno decisive le gli ultimi turni. In coda la Geotec Isernia ha ora ben cinque punti di vantaggio sul quint’ultimo posto (con il quale si partecipa ai play-out) occupato dall’Eurogroup Gela che, confermando il periodo nero, ha perso in casa per 3-1 con il Volley Segrate 1978. A pesare sulla prestazione dei siciliani, per i quali il calendario prevede ora tre trasferte ed una solo gara casalinga, l’assenza del capitano e schiacciatore Claudio Martinengo, infortunatosi seriamente un a settimana fa a Loreto (rottura dei legamenti del ginocchio) e per il quale ormai la stagione è finita. Dietro i siciliani, nessuna squadra è riuscita a far punti: Perugia ha ceduto alla Geotec, la Canadiens Mantova ha nettamente perso in casa con la Gherardi Città di Castello e la Pallavolo Pineto non è riuscita a fermare la Carige

Genova. Unica a togliersi soddisfazioni è stata la compagine del Club Italia che ha conquistato il primo successo stagionale da tre punti travolgendo con una grande prestazione in battuta e a muro la Globo Sora. I ciociari, che presentavano dall’inizio in campo Anderson Giacomini, hanno disputato forse la più brutta partita del torneo e sono precipitati in classifica dove ora occupano la decima posizione con soli due punti di vantaggio sulla Geotec, affiancando un’altra delusione di questo scorcio di campionato, la CheBanca! Milano, uscita sconfitta dal suo palasport nell’anticipo di sabato sera ad opera dell’Edilesse Reggio Emilia. In testa alla graduatoria, inattesa battuta d’arresto casalinga della Phyto Performance Padova che ha ceduto i tre punti all’Energy Resources Loreto in netta ripresa e ora vede la Marcegaglia Ravenna avvicinarsi a due punti. I ravennati hanno battuto per 3-0 dopo una gara equilibrata la NGM Mobile Santa Croce che ha perso la terza posizione a vantaggio del Città di Castello, passato con facilità a Mantova. Cam.Piz.

questo incontro sono state le individualità di Isernia uscite fuori nei momenti difficili della partita e la maggior determinazione della squadra molisana nel venir fuori dalle acque agitate della zona retrocessione puntare ai play-off. Fiore e Turano hanno avuto meriti particolari e forse la Sir ha pensato a marcare troppo Sabbi – sostiene Tony Scappaticcio, ex-tecnico delle giovanili dell’Isernia ed ora allenatore dei ragazzi della Sir Safety con ottimi risultati, presente sugli spalti durante la gara – dando spazio agli altri giocatori. Molto buona anche la prova in ricezione di Spampinato che ha permesso a Valera di non correre ed essere lucido in maniera da poter effettuare quei colpi straordinari come il pallonetto sul 2323 che in pratica ha risolto il terzo set, seguito poco dopo dal muro a uno sul match-point”. Soddisfazione, naturalmente, anche tra i tifosi biancoazzurri, accorsi in buon numero a Perugia a dar man forte ai loro beniamini. Le coreografie e i cori, sempre molto corretti, da parte della “Fossa del Drago” non solo hanno contribuito alla vittoria di Valera e compagni, ma sono stati molto apprezzati dai tifosi umbri con i quali, a fine

partita è nata una sorta di gemellaggio. “Il dopo-partita del PalaEvangelisti potrebbe diventare uno spot per la pallavolo e per lo sport in generale con scambi reciproci di cori di sostegno e di applausi. Durante la gara abbiamo fatto il nostro solito tifo caloroso ma corretto e alla fine abbiamo familiarizzato con i supporter umbri che ci hanno accolto davvero molto bene. E questo ci fa piacere e ci ripaga anche dei sacrifici che facciamo per seguire la squadra. Per quanto riguarda l’incontro – sottolinea Tonino Gasbarro, uno dei capi storici della tifoseria biancoazzurra – effettivamente non è stato dei migliori dal punto di vista spettacolare. Ha vinto che ha commesso meno errori, ma l’importante era far punti ed andare avanti. Noi chiaramente vogliamo ancora di più, soprattutto nella speranza che accedendo ai play-off chi di dovere capisca l’importanza di questa realtà molisana che, se tutto andrà bene, potrà partecipare per l’ottavo anno consecutivo ad un campionato importante come la serie A/2 di pallavolo. E in questo modo sostenere il presidente Mimmo Cicchetti che continua a fare grossi sacrifici per regalare alla città di Isernia e a tutto il Molise uno spettacolo di altissimo livello”.


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Le formazioni di serie C e prima divisione femminili hanno la meglio rispettivamente su Sant’Agapito ed Eurovolley

Polidori e Colurso

Fine settimana di vittorie per la Nuova Pallavolo ai danni del Sant’Agapito e dell’Euro Volley. La serie C ha affrontato sabato sera...o forse dovremmo dire notte (orario di fine della partita: 23.20), l’affiatata formazione isernina; la partita è stata davvero spettacolare, le due formazioni si sono date battaglia dal primo all’ultimo punto con azioni lunghissime e difese da urlo. La Nuova Pallavolo in condizioni seriamente rimaneggiate, assenti Ianiro, Aceto, Primi e Polidori è riuscita a portare a casa il risultato (13) e soprattutto non ha perso punti il che le permette ancora di sperare anche se

Nuova Pallavolo: doppia vittoria targata ‘rosa’

la condizione non è affatto favorevole. Il primo set è stato condotto fin dall’inizio dalle campobassane anche se numerose interruzio-

ni a causa di proteste sulle decisioni arbitrali hanno fatto protrarre il gioco più del dovuto; il secondo parziale invece, quello vinto dal Sant’Agapito è stato ricco di rimonte e sorpassi: la Nuova Pallavolo non riusciva a chiudere punti in attacco, merito dell’impenetrabile difesa avversaria e un paio di ottime

Serie C maschile. Tutto secondo pronostico

conclusioni firmate da Cutone ed Appugliese hanno dato quel minimo vantaggio che alla fine ha fatto la differenza (27-25). Nelt erzo e quarto set però le campobassane hanno ripreso le redini in mano e hanno chiuso seppur combattendo la partita a proprio favorre. Davvero degna di nota la prestazione della centrtale Francesca Santoro, l’unica che in attacco ha davvero messo in difficoltà le avversarie concludendo molti punti, meno efficace il gioco delle ali che non sono riuscite a scovare il punto debole della difesa avversaria. Domenica mat-

tina invece è stata la volta della prima divisione che ha inaspettatamente battuto l’Euro Volley sul campo di Guardialfiera per 3-1. La Nuova pallavolo sta affrontando questo campionato con una formazione composta da sole U14 (che già in settimana avevano battuto il Sant’Agapito vincendo la prima giornata di campionato) con l’handicap di ben 2 titolari assenti Polidori e Antenucci. Ma le giovanissime pallavoliste non si sono fatte prendere dal panico e ben guidate dalla “più esperta” Colurso sono state artefici di una incredibile rimonta (ben 10

punti) e della vittoria del set e successivamente della Partita. Le ragazze stanno lavorando sodo e si stanno misurando settimana dopo settimana con ragazze più grandi di loro e quindi più esperte e i miglioramenti non solo da punto di vista tecnico ma soprattutto emotivo e carattieriale si stanno evidenziando man mano. Molto precise nelle fasi di difesa con Abiuso, Colurso e Fratangelo, un pò meno sicure nei fondamentali di attacco ma si è comunque visto un buon gioco con De Rubertis (alzatrice), Lima (’98), Fratangelo e Passarella.

Serie C femminile. Successo per 3-0 sulle pentre

Il Volley Campobasso vince L’Eurovolley del capoluogo manda ko l’Effesport nettamente nel derby VOLLEY CAMPOBASSO 3 NUOVA PALLAVOLO CB 0 V.Campobasso: 4-De Luca, 1-Di Chiro, 11Iannetta, 99-Niro, 18-Oto (cap), 67-Palladino, 6-Pucacco, 17-Santangelo, libero 3-De Marco, allenatore Iannone N. P. Cb: 8-Altieri, 2-Di Mascio, 7-Fania, 9-Patricelli, 13-Russo, 1-Sassano (cap), 3Vena, libero 18-Salotto, allenatore Di Cesare 1° arbitro: Potente, 2° arbitro: Fuscone Il derby di ritorno disputato questa settimana tra le due formazioni del capoluogo ha avuto un andamento piuttosto scontato, essendo riuscito il Volley Campobasso ad imporre il proprio gioco con una certa autorevolezza anche se a tratti si è fatto impensierire dai giovani avversari concittadini. E’ apparso abbastanza netto il divario tra le due formazioni e solo nei momenti in cui i rossoblu di casa si sono concessi un po’ di rilassamento, il gioco è apparso più aperto ed equilibrato ma, quando hanno deciso di fare sul serio, il punteggio ha preso

subito la giusta piega a loro favore. La gara ha visto un ottimo avvio del Volley Campobasso, subito dilagante con un inizio prorompente poi, nei set a seguire e nella consapevolezza della propria forza, la squadra di casa ha cominciato a giocare con più tranquillità lasciando maggior spazio ad una Nuova Pallavolo che non ha disdegnato di portarsi in avanti nel punteggio ma, quando il gioco si è fatto duro, il Volley Campobasso ha iniziato a giocare sul serio ed ha chiuso i parziali con freddezza a proprio favore. Contestato l’arbitraggio del duo Potente – Fuscone, sicuramente non all’altezza dell’incontro, per la verità nemmeno molto impegnativo, colpevole di numerose “sviste” che, nonostante tutto, non sono riuscite a modificare l’esito della gara. A pagarne le spese l’allenatore di casa, Iannone, espulso nel corso del terzo e ultimo set. Come spesso succede da parte degli arbitri si ricorre al cartellino invece di migliorare nello svolgimento del proprio compito.

EUROVOLLEY CB – EFFE SPORT IS 3 – 0 ( 25 – 14 ) (25 – 09) (25 – 07) EFFE SPORT IS : Gasbarro 2; De Chiara 3; Ciao 5; Latino 6; D’Aloiso 7; Di Gneo 9 (cap); Di Blasio 10; Zarlenga 12; La Storia 14; Rizzi 15; Vozzolo 22; Di Nezza 4 (L ); ALL.: Despaigne; Smileva EUROVOLLEY: Colagiovanni 8; Costantini 14; Felaco T. 20 ( cap.) Mastrantonio 2; Mosyichuk 22; Muccini 15; Salvatorelli 10; Santoro 12; Varone 16; Zita 21; Felaco F. ( L.) ALL.: Arcaro; Iannone

Prima divisione femminile. A un soffio dal primo punto stagionale

Il Guardialfiera sfiora il colpo grosso EUROVOLLEY GUARDIALFIERA 1 NUOVA PALLAVOLO CB 3 Eurovolley Guardialfiera: 12-Boccardo A., 14-Colella F., 6-Cristofori E., 5-Di Giovannella B., 3-Fratamico A., 11-Fratamico M., 1-Giambattista M.G., 18-Greco M.B., 4-Lallitta E., 15-Madonna R., 21-Pallazzo F., 10-Ricci E. Nuova Pallavolo: 55-Abiuso N., 25-Colurso C., 53-De Rubertis I., 9 Di-Iurio F., 46-Fanelli I., 68-Fratangelo C., 62Lima L., 49-Passarella C., 12-Petrino M. Questa volta l’impegno e la grinta non sono mancate alle giovani ragazze dell’Eurovolley di Guardialfiera che sono andate molto vicine a vincere il quarto set che gli avrebbe fatto guadagnare il primo punto del campionato, oltre che rimettere in discussione la partita stessa. Ciò non è avvenuto, ma le ragazze di Spallone ci hanno provato seriamente, certo a volte è mancata la lucidità e alcuni errori erano evitabili, ma comunque per la prima volta quest’anno hanno tenuto il ritmo della gara e non si sono fatte prendere dalla paura di vincere che finora le aveva attanagliate. Il primo set, sorprendentemente, è il loro. Con un discreto servizio grazie al quale mettono segno due break pesanti le padrone di casa riescono a limitare molto la squadra avversaria che appare un po’ disorientata e con il passare dei punti aumenta anche la loro sicurezza fino a vincere il set 25-10. Un po’ l’appagamento, un po’ il ritorno delle

avversarie, il secondo set vede una Nuova Pallavolo più sicura che inverte a proprio favore l’inerzia della partita e conquista sia il secondo che il terzo set approfittando di qualche errore di troppo delle avversarie che non ripetono la prestazione del primo set. La scarsa esperienza delle padrone di casa e qualcosa ancora da perfezionare nel loro gioco fanno sì che i parziali siano nettamente a favore della squadra ospite. L’Eurovolley non ci sta e rimane aggrappata alla partita dando vita ad un quarto set intenso e giocato punto a punto. Quando meno c’era da aspettarselo, però, con un set point sul 24-23 la concentrazione viene meno e segue una serie di errori che consegnano set e partita alla Nuova Pallavolo. La squadra campobassana si è presentata in questo campionato con una squadra molto giovane e che tecnicamente ha ancora da imparare, ma che non ci metterà molto a fare sentire la sua voce. L’Eurovolley questa volta finalmente ha “giocato” la partita ed è stata, sia pure con alterne vicende, presente in campo mancando di pochissimo il tie-break che le avrebbe dato un’ulteriore speranza di vincere la partita. Così non è stato ed è stato un peccato perché le ragazze di Spallone lo avrebbero meritato dal momento che oltre che con i loro errori ed inesperienza, hanno dovuto fare i conti con una ripetuta serie di interpretazioni arbitrali a favore della squadra ospite da parte della coppia arbitrale Fuscone-Potente, a conti fatti risultate decisive soprattutto nell’ultimo set.

ARBITRI: signor Di Placido Nicola IS; signor Fuscone Martina CB; Il risultato finale, con parziali molto netti, la dice tutta sulla partita che sabato si è svolta alla palestra “ P. Musacchio” nel parco San Giovanni di Campobasso. Il divario in campo, in special modo nella esperienza e nella capacità tecnica è stato troppo notevole affinché il risultato potesse essere in discussione. Chiaro il lavoro che coach Despaigne sta improntando con le giovanissime atlete a sua disposizione e i risultati si vedono tutti. Le sue ragazze sono tutte tecnicamente brave nei fondamentali e già abbastanza propositive nelle trame di gioco. Sarà solo una questione di tempo ed anche la sbarazzina compagine isernina dirà la sua nei campionati a seguire. La formazione locale di mister Arcaro non ha dovuto spingere più di tanto sull’acceleratore per avere la meglio sulle avversarie. Con la regia di Mastrantonio, le “ tigrotte “, anche non disputando una

gara all’apice della spettacolarità, si esibiscono in attacchi efficaci mettendo in chiaro da subito, qualora ce ne fosse stato bisogno, quale sarà tutto lo svolgimento del match. Buona la ricezione e le difese anche se, soprattutto per ovvi cali di concentrazione, qualche svarione si è verificato, ma senza soffrirne più di tanto e rientrando subito in gara. Tutte le atlete di coach Arcaro hanno trovato spazio durante la competizione e si sono fatte trovare pronte ed attente confortando il tecnico per eventuali prossimi impieghi. Esordio in serie “ C “ per Mosiychuk, giovane speranza dell’Eurovolley che dimostra, insieme alla già collaudata Colagiovanni, grossi progressi sia tecnici che caratteriali, per entrambe se sono rose fioriranno….. In conclusione non sono questi i banchi di prova che le “tigri“ dovranno affrontare, ma già da subito, impegnarsi e concentrarsi per gli ultimi due incontri della stagione che diranno il loro vero valore.


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Serie B. A Benevento la squadra di Montemurro coglie la vittoria

Accademia di forza Due punti che disegnano la prospettiva playoff Due punti che disegnano con forza la prospettiva play off per l’Accademia Britannica Campobasso. A Benevento, il team del capoluogo di regione dà vita ad una partita in cui, sin dall’avvio, cerca di mettere subito la partita nei propri binari e va già al

quinto avanti di quindici punti (20-5), sfruttando il lavoro di un Torresi Lelli in formato monstre (per il civitanovese un finale di serata con un 9/ 15 dal campo e, soprattutto, un sostanzioso 8/8 dalla linea dei tiri liberi). Così i biancoblu hanno un

vantaggio in doppia cifra sia al primo minintervallo che in occasione del break tra primo e secondo tempo. Nel terzo periodo, però, Ciampi e Lombardo (elementi entrati in corso d’opera nel team ora affidato a Casadio) riportano sotto i beneventani che pareg-

giano i conti al 30’, aprendo di fatto la contesa ad un ultimo quarto all’insegna delle grandi emozioni. Quelle che si dipanano nella fase ascendente della frazione con le due squadre che si rincorrono costantemente e che portano, nell’ambito di-

scendente del parziale, alla fuga finale dei biancoblu ispirata ancora da Torresi Lelli, cui coach Montemurro concede nel finale gli applausi della platea.

La manifestazione riservata alla categoria ‘aquilotti’

Airino e Globo Isernia al triangolare di minibasket organizzato dalla Cestistica A Campobasso il triangolare organizzato dalla Cestistica Minibasket ed al quale prenderanno parte l’Airino Basket ed il Globo Isernia Minibasket. Questa manifestazione è riservata alla categoria “Aquilotti” con la partnership del gruppo Sassano che offrirà ai partecipanti gadget di ogni tipo. L’inizio è previsto alle

ore 15.30 alla palestra di Vazzieri. La prima partita vedrà protagonista il team di casa contro la squadra dell’Airino. Un’ora più tardi toccherà al Globo Isernia affrontare il complesso campobassano. Chiuderà l’evento alle ore 17 il match tra i termolesi ed il team d’Isernia. Il tutto avverrà tra musiche e divertimenti vari che l’organiz-

zazione di casa ha preparato con molta cura. Queste sono le parole dell’infaticabile istruttore della Nuova Cestistica Mario Greco sull’evento che si è venuto ad avere grazie alla disponibilità delle due squadre molisane quali il Globo e l’Airino: “Mi sento di fare un grande ringraziamento ai genitori, che credono nei valo-

ri del minibasket e che ci affidano ogni giorno i bambini in palestra, alle società Globo Isernia e Airino Termoli, che hanno accettato di buon grado e senza esitazioni l’invito al torneo e al gruppo Sassano, che crede nel nostro progetto. Il minibasket è un fantastico gioco educativo e di sviluppo della personalità del bambino in tutte le sue

C dilettanti. Prova incolore per i ‘satiri’ sempre sotto nel risultato

Per la Visure on Line Ripalimosani un derby con l’Olimpia molto amaro La Visure online Ripalimosani conferma ancora una volta il mal di trasferta. I ragazzi di Coppola stavolta perdono l’importantissimo derby contro l’Olimpia Campobasso al fotofinish col punteggio di 6463.Prova incolore per i satiri che sempre sotto nel punteggio (tranne qualche minuto nel secondo quarto), non hanno trovato praticamente mai, alchimie degne di nota contro la difesa a zona 2-3 messa su da coach Sabatelli.I ragaz-

zi dell’Olimpia spinti da uno straripante Petrone (31 punti per lui e palma di MVP) hanno meritato ampiamente la vittoria dimostrando ancora una volta il loro potenziale di energia e tecnica.D’altro canto il Maccabi ha palesato evidenti lacune sia offensive che difensive, ma stavolta (ed è quello che preoccupa di più) è emerso un nervosismo esasperato che alla fine è stato il vero e proprio ago della bilancia appannaggio dei più giovani campobassani. E’ pur vero che la direzione di gara non è stata all’altezza, con “fiaschi” da ambo i lati, ma l’esperienza dei nostri doveva emergere soprattutto sotto quel punto di vista...La partita inizia subito in salita per i ripesi che perdono banalmente qualche pallone di troppo ed a farne buon uso è Romito che con facili contropiedi e più di qualche appoggio sottomisura firma un minibreak di 7-0 (11-4), Coppola fa entrare Filipponio ed il capitano da una scossa ai suoi recuperando palloni importanti ed imbeccando Di Cristofaro che in evidente serata di grazia (18 per lui ed ennesima prova di carattere) è l’artefice del contro-break alla fine dei primi dieci minuti di gioco 12-14.Nel se-

condo quarto il Maccabi prova a dettare i ritmi e per qualche minuto ci riesce (16-20 al 14'), ma poi i troppi errori in attacco bloccano mentalmente la squadra che da quel momento in poi diventa vittima della propria inconcludenza.Il nervosismo intanto fa capolino nelle fila del Maccabi, inizia così la saga del tecnico (saranno ben quattro alla fine che svilupperanno otto tiri liberi e quattro possessi aggiuntivi!!!), il primo Barbiero lo sancisce a Di Cristofaro, l’Olimpia ne approfitta segnando a tabellone tiri liberi per chiudere il secondo quarto sopra di due 31-29. Nel terzo periodo è ancora la zona a destabilizzare i satiri, che non avendo ancora trovato “il medicinale” adatto tende a soccombere sotto i colpi di Romito & Co., difatti il team di Sabatelli allunga nel finale di quarto chiudendo 48-42. Nell’ultimo periodo è ancora il nervosismo a regnare sovrano, altri tecnici altre incomprensioni e caos palpabile nelle fila giallo-blu che non affondano solo grazie ad un paio di “tiri ignoranti” allo scadere dei 24". Si arriva così, sempre sotto ma a contatto, alla stretta finale. Ad 8" dalla sirena Gio.De Vincenzo sul 64-63

va in lunetta per i potenziale +3, sbaglia entrambe i liberi e dopo che la palla esce fuori dal campo Coppola chiama time out. Rimessa dall’altra parte del campo, palla ad Antonelli che penetra, si arresta e tira. Il pallone viene sputato dal ferro, e subito dopo, la sirena decreta la fine di un match che il Maccabi poteva e doveva vincere, ma che anche stavolta lontano da casa è risulto essere un boccone amaro per la compagine ripese. Ora bisogna raccogliere i cocci, e con tanta voglia di riscatto puntare dritto alla prossima partita che vedrà i satiri giocarsela ancora in esterna contro il Nereto sabato 12 marzo ore 21:00.

aree. Il Certo Minibasket Cestistica crede fortemente in questi valori. Mi auguro che semplici iniziative di questo tipo vengano prese in considerazione sempre più spesso nel nostro territorio perché a volte basta veramente poco per poter far nascere grandi sogni.”

Al Coni in scena L’Amico Atletico Non tutti possono diventare Campioni dello Sport, ma tutti possono diventare Campioni di Comportamento in ambito sportivo. E’ questi ultimi che l’iniziativa intende scoprire e premiare (con un sistema di votazione regionale sul sito www.codiceatletico.it), con l’intento di promuovere lealtà, amicizia, impegno e solidarietà; tutti valori etici che il Premio si propone di valorizzare. L’iniziativa (ore 11 alla Sala Coni) realizzata in collaborazione con l’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana), anche quest’anno viene proposta in ambito Nazionale dalla Fondazione “Gabriele Cardinaletti” Onlus, con il patrocinio della Struttura per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del CONI e della Commissione Atleti del CONI, del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), dell’ICS (Istituto per il Credito Sportivo), oltre che della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Jesi. Main sponsor del Premio, fin dalla prima edizione, é la UBI Banca Popolare di Ancona. Al progetto, negli anni, hanno dato la loro adesione personaggi come: Luca Agoletto, Demetrio Albertini, Andrea Bari, Jean Claud Blanc, Anna Bonciani, Stefano Cerioni, Andrea Cionna, Clarissa Claretti, Giovanni Cobolli Gigli, Bruno Conti, Vincenzo Cosco, Lucia Crisanti, Sandro Cuomo, Elisa Di Francisca, Giorgio Farroni, Marta Gambella, Josefa Idem, Roberto La Barbera, Andrea Lucchetta, Antonio Maestranzi, Michele Maggioli, Roberto Mancini, Anna Maria Marasi, Luca Marchegiani, Gioia Marzocca, Dino Meneghin, Adriano Panatta, Gianluca Pessotto, Francesca Porcellato, Paola Protopapa, Daniela Reina, Gianni Rivera, Mason Rocca, Gianfranco Rosi, Jessica Rossi, Alberto Rossini, Arrigo Sacchi, Debora Sbei, Alessandra Sensini, Massimo Silva, Loris Stecca, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Beatrice Vio, Andrea Zorzi e tanti altri. Interventi e saluti: Michele Picciano Luigi Di Bartolomeo Pietro Montanaro Guido Cavaliere Antonio Rosari Donatella Perrella Tony Saccardo Anna Pagnotta

Presidente del Consiglio Regionale Sindaco di Campobasso Assessore Provinciale allo sport Presidente Regionale Coni Presidente provinciale Coni Presidente regionale CIP Giocatore basket Mens Sana CB Primatista italiana Atletica leggera Coordina:

Mauro Carafa (Presidente USSI Regione Molise)


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Martedì 8 marzo 2011

Gli atleti del tecnico Venditti hanno infilato un secondo e un ottavo posto

Zaid e Mortillaro si fanno onore In due manifestazioni internazionali di corsa su strada al sud e al nord Zaid Issam

In due manifestazioni internazionali di corsa su strada al Sud ed al Nord dell’Italia continuano a farsi onore Issam Zaid e Corrado Mortillaro due atleti del Team del tecnico termolese Pasquale Venditti. A San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi, all’11^ edizione della “San Pancrazio in corsa” su un percorso di 10.400 metri, con oltre 1000 partecipanti ai nastri di partenza, Issam Zaid della Polisportiva Scotellaro Matera, che ha ripreso da poco gli allenamenti, ha conquistato un buon secondo posto dietro a Mehdi Khelifi della Tunisia, al terzo posto si è piazzato Francesco Caliando dell’Atletica Podistica Palagiano seguito da Ar-

cangelo Pazienza del Bitonto Runners, Michele Insalata dell’Asd Montedoro Noci e da Michele Cassano della Podistica Canusium 2004. Ta le donne il successo è andato a Soumiya Labani del Marocco che ha preceduto Alessandra Resta dell’Alteratletica Locorotondo e Paola Bernardo dell’Atletica Amatori Corigliano. Mente a Piacenza alla “StraPiacenza Half Marathon for Unicef” sulla classica distanza della mezza maratona di 21,097 km ottavo posto in assoluto e primo degli italiani per Corrado Mortillaro dell’Atletica Palzola con il tempo di 1h06’54” seguito da Francesco Minerva dell’Athletic Terni nono in 1h06’56” e da Abdelhadi Laaouina del Marocco decimo in 1h07’29”, la gara è stata vinta da Taoufique El Barhoumi del Marocco in 1h02’35” davanti al connazionale Hicham Abou El Abbas in 1h02’42” ed al

keniano Peter Bii in 1h02’49”. Nella prova femminile si è imposta l’azzurra Federica Dal Rì in 1h14’57” prestazione che rappresenta il suo nuovo primato personale nella mezza maratona, al secondo posto Ivana Iozzia della Corradini Rubiera in 1h15’45”, al terzo posto Siham Laaraichi del Marocco in 1h17’09” ed al quarto posto Sylvie Tramoy dell’Austria in 1h21’08”. Si è corsa anche la 16^ edizione della “Placentia Marathon for Unicef” sulla distanza dei 42,195 km con il tris del Marocco tra i maschi con la vittoria di Cherkaoui Laalami in 2h19’57” su Abdelhadi Tyar in 2h22’50” e Bouazza Lahbabi in 2h25’01”, quarto e primo degli italiani Diego Abbatescianni dell’Atletica Palzola in 2h26’52”. Tra le donne facile vittoria per Stefania Benedetti del Gruppo Alpinistico Vertovese con il crono di 2h41’48”, ai posti

d’onore Marina Zanardi del Cus Ferrara in 2h54’34” e Marija Vrajic della Croazia in 2h56’17”. Alla manifesta-

zione organizzata dal Comitato Piacenza Marathon hanno partecipato oltre 2600 atleti.

Festa del cross 2011 Presentazione rinviata La neve ha impedito la conferenza stampa di presentazione, ma naturalmente non ha bloccato la preparazione della Festa del cross 2011. Le pessime condizioni atmosferiche di sabato scorso - con la nevicata che ha imbiancato buona parte della regione - hanno sconsigliato i dirigenti dell’Atletica Agnone di tenere l’incontro con la stampa per la presentazione dell’evento. Seppure a malincuore, il presidente Labbate ha dovuto cedere alle bizze del tempo, ma si è immediatamente rimesso al lavoro per l’organizzazione dell’evento, non facile attesa la grande partecipazione attesa. La gara si svolgerà domenica 13 marzo a Pescopennataro, al cui sindaco Labbate non ha mancato di formulare i propri ringraziamenti per l’impegno profuso e la collaborazione prestata nell’organizzazione della manifestazione. La competizione varrà anche come prova del Grand Prix 2011, consentendo di recuperare la gara di Isernia che si sarebbe dovuta tenere la scorsa domenica e che invece è stata annullata”.

La Nuova Atletica Isernia risulta la prima delle società molisane

Ancona Indoor Masters: bronzo a Izzi e Genova Terzo gradino del podio conquistato rispettivamente nel salto triplo e nei tremila metri

Scacchi: 2° incontro nel torneo di serie B

Si è disputato domenica scorsa il secondo incontro del campionato di serie B di scacchi. Monforte Campobasso ha giocato in trasferta contro Oplonti Torre Annunziata. Il posto di Andrea Palladino , indisponibile, è stato preso da Donato Di Memmo, per cui i componenti della squadra sono stati: Pino Damiano in prima scacchiera, Antonio Bottega in seconda, Francesco Terzano in terza e Donato Di Memmo in quarta. La squadra dell’Oplonti si presentava con un componente in meno per cui Di Memmo vinceva la sua partita a tavolino. Poi arrivava la bella vittoria di Damiano, che si trova in splendida forma, e poi quella di Terzano. Sul 3 a 0, pensando al lungo ritorno per Campobasso, anche se Bottega si trovava in vantaggio, veniva offerta la patta al suo avversario, che accettava di buon grado. Il risultato finale è stato di 3,5 a 0,5 per Monforte Campobasso. L’altra partita ha visto confrontarsi Avellino e Partenope Napoli, con la vittoria di Avellino per 3 a 1. La quinta squadra del girone, Benevento, ha riposato. La classifica, dopo il secondo turno vede Monforte Campobasso a punteggio pieno in compagnia di Avellino con punti 4. Partenope Napoli e Benevento punti 2, infine Oplonti Torre Annunziata punti 0. Domenica prossima, 13 marzo, ci sarà lo scontro diretto casalingo Monforte Campobasso - Avellino.

Buone notizie dai campionati italiani masters indoor 2011. Ad Ancona, dove la kermesse si è tenuta dal 4 al 6 marzo, i portacolori delle società molisane hanno ottenuto alcuni buoni piazzamenti. Antonio Izzi (AtleticaIsernia) ha conquistato il bronzo individuale nel salto triplo MM45 con la misura di m. 12,34. Stessa posizione e bronzo portato a casa da Gilda Genova (Termoli Athletics) nei 3000 m MF60. Ottimi Umberto Di Ciò (Nuova Ivan Di Mario

Atletica Isernia), quarto nel lungo MM55 con 4,97 m, Piacentino Rossi (NAI) quinto nei 400 m MM65 con il tempo di 1’24"05 e sesto negli 800 m chiusi in 3’06"72, Silvio Alberti (G.S. Virtus Campobasso) quinto negli 800 m con 2’06"36 e sesto nei 1500 MM40, chiusi in 4’25"28i, Paolo Melchiorre (NAI) quinto nell’alto MM55 con 1,42 m, Domenico Zipppo (Polisportiva Molise) sesto nei 3000 MM55 con il tempo di 10’40"27, il due volte settimo Agostino Cipol-

la (NAI) nei 1500 m e nei 3000 m MM60, rispettivamente con 5’30"08 e 11’23"0, Giovanni Marchetta (Polisportiva Molise) settimo con 1’11"27 nei 400 MM60, Gianmarco Spirito (AVIS Campobasso) settimo nei 1500 MM35 in 4’39"90, Luca Maresca (NAI) anche lui settimo nel triplo MM40 con 11,03,Carlo Gentile (Polisportiva Molise) settimo con 9,54 nel triplo MM50. Bellissima prova anche per Rosalba Monachese (Termoli Athletics)

settima nei 3000 m MF40 con 11’51"75. In campo societario, ottima prestazione per la Nuova Atletica Isernia, la quale ha conquistato il 14° posto assoluto, rientrando tra le società che hanno ottenuto i 9 punteggi previsti dal regolamento. Non ha sfigurato la la Polisportiva Molise con 8 punteggi, seguita a sua volta dalla Termoli Athletics e dalla Virtus con 2 punteggi, nonché dall’Avis Campobasso e dall’Atletica Isernia con uno”.

Ivan Di Mario porta a casa un 14° posto al Cross del Sud A Lanciano, sabato scorso, sul circuito dell’ippodromo di Lanciano ancora una buona prestazione inanellata da parte d i Ivan D i Mario nel Cross del Sud, che conferma la crescita di condizione del forte fondista campobassano, giuntop al 14° posto al traguardo, chiudendo gli otto chilometri e

mezzo nel tempo di 28’21"30. A Ponticelli (NA), invece, domenica 6 marzo, buon riscontro della Rappresentativa Molisana di Atletica Leggera alla rassegna interregionale indoor dove si sono messi in mostra i migliori talenti del centro sud della categoria Cadetti. La Polisportiva Molise, presente con tre atleti, ha come sempre dato il suo valido contributo al risultato finale della Rappresentativa. Nei sessanta metri Mario Silvaroli, nonostante una brutta partenza, chiude al 4° posto della sua batteria in 8”07. Nel Lungo femminile 6° posto per Mihaiela Grandillo con la misura di Mt. 4,18. Nei mt. 1.000, 5° in batteria Pasquale Andreola, con il record personale di 3’05”66, che conferma in pista quanto di buono ha già fatto vedere nel Cross. Inoltre da registrare il 3° ed il 4° posto per le staffette composti rispettivamente da Mihaiela Grandillo, Gabriela Onutu e Nicla Pagliuso per la 4x1 giro Femminile e Jacopo Oliva, Pasquale Scardino e Mario Silvaroli per la 4x1 giro Maschile.


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