Rivista dell'Automobile Club Svizzero

AUTO

N° 6/2018

Rivista dell'Automobile Club Svizzero

T SPO HOT

ASS P E L TE PEO EURO OCI IS PER

CON GLI INERTI DEL SECONDO TUNNEL AL GOTTARDO

ECCO COME CAMBIERÀ IL FONDOVALLE DI AIROLO

Recuperati 200mila metri quadrati di territorio

L’ESPERTO

BASTA DEMARCAZIONI FUORI LEGGE Segnaletica

Sport

A MINUSIO SI PREMIANO I CAMPIONI

Serata ACS

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SOMMARIO

L’INTERVISTA 04 Franco Pedrini Airolo: un atteso ritorno alle origini

AUTO

N° 6/2018

HOTSP

12 Il Telepass europeo disponibile per i soci dell’ACS 13 Campionati ticinesi ACS-TI 2018 14 ACS Premium CAP: protezione giuridica 26 Programma scolastico Merlo Bianco, agevolazioni per i soci TEST AUTO 15 BMW X5 xDrive30d Generosamente tecnologica 17 Opel Combo Life Dimensionata per l’uso quotidiano 19 Alpine A110 Forti emozioni in stile "retrò” L’ESPERTO RISPONDE 20 Quelle demarcazioni fuori legge...

21 Traffico e pedoni negli agglomerati SPORT 22 Ivan Jacoma, record al Nürburgring AUTO D’EPOCA 23 Alfa Romeo 1900 C Super Sprint VIAGGI 27 Airolo-Pesciüm, la nuova gestione al cancelletto di partenza THE SHOP 30 Per i tuoi viaggi e la tua sicurezza Rivista ufficiale dell’Automobile Club Svizzero, sezione Ticino in collaborazione con

Prossimo numero febbraio/marzo 2019

OT

ASS TELEP PEO EURO CI I SO PER

CON GLI INERTI DEL SECONDO TUNNEL AL GOTTARDO

ECCO COME CAMBIERÀ IL FONDOVALLE DI AIROLO

Recuperati 200mila metri quadrati di territorio

Il CLUB 10 L’ACS amplia l’offerta in collaborazione con nuovi partner

EDITORIALE

Numero 6 dicembre 2018

In copertina BMW X5 xDrive30d

SICUREZZA STRADALE 08 In inverno, adattate la velocità 09 DAB+ attivo nelle gallerie nazionali

Rivista dell'Automobile Club Svizzero

L’ESPERTO

BASTA DEMARCAZIONI FUORI LEGGE Segnaletica

Sport

A MINUSIO SI PREMIANO I CAMPIONI

Serata ACS

Il 2019 si presenta sotto ottime prospettive L’anno è quasi giunto al termine ed è arrivato il momento di proporre qualche bilancio. Per l’ACS, il 2018 è stato entusiasmante, pieno di lavoro e contraddistinto da una nuova attività nell’ambito dei servizi d’assistenza. Ci siamo poi impegnati a fondo per ampliare l’offerta dedicata ai nostri membri. ® Una nota positiva c’è già stata il primo gennaio: dopo una lunga e intensa fase di preparazione, Allianz Global Assistance (AGA) ha iniziato la sua attività come partner dell’ACS. Un avvio brillante, che è stato il preludio a 12 mesi estremamente positivi. Il gran numero di commenti incoraggianti da parte dei nostri affiliati e le valutazioni che abbiamo condotto internamente, attestano una soddisfazione del cliente molto elevata. ® Naturalmente, nel 2018 come in precedenza, siamo stati molto attivi anche nel campo della politica dei trasporti. Per difendere gli interessi dei suoi membri, l’ACS si è chinato con successo su diverse questioni di primo piano ed è stato presente in diversi gruppi di lavoro dell’USTRA, dell’UFE e di stradasvizzera. ® Il team, inoltre, si è concentrato con particolare attenzione sulle nuove collaborazioni, negoziando offerte interessanti per i soci, che ne avranno accesso a condizioni privilegiate. In particolare: – il badge topEurop, con cui potete pagare i pedaggi autostradali in Italia, Francia, Spagna e Portogallo senza dovervi fermare al casello; – GVA Park: dall’anno prossimo, anche l’aeroporto di Ginevra proporrà il popolare servizio di parcheggio che forse avete già apprezzato all’aeroporto di Zurigo; – Catch-a-car, il primo car-sharing gratuito in Svizzera; – la cyber-assicurazione di Allianz Global Assistance, che vi garantisce una protezione completa per l’utilizzo quotidiano di internet; – Optic2000, con cui beneficiate di prezzi speciali per le visite oculistiche e l’acquisto di occhiali.

Desidero cogliere l’occasione per ringraziare calorosamente i nostri soci: la fedeltà e la fiducia che riponete in noi sono fondamentali. Continueremo a fare tutto il possibile per fornirvi i servizi cui l’ACS vi ha abituato e ci impegneremo attivamente per difendere i vostri interessi come automobilisti. Un sentito ringraziamento va anche ai membri del Consiglio d’Amministrazione, al team dell’amministrazione centrale e alle 19 sezioni per il lavoro eccezionale che hanno svolto. ® Non mi resta che augurare a tutti un Buon Natale e un felice Anno Nuovo, pieno di salute e soddisfazioni!

Thomas Hurter Presidente generale ACS

Impressum Direzione Sezione Ticino via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno Tel. 091 751 46 71 - Fax 091 751 80 68 www.acs.ch - locarno@acsti.ch Organico Presidente: Giacomo Garzoli, Maggia Vice presidente: Fernando Quadri, Vaglio Membri di comitato: Simone Gianini, Bellinzona Elvezio Codoni, Chiasso Gilberto Zwahlen, Mezzovico Michele Bertini, Lugano Direttore: Gian Marco Balemi, Contra Redazione e coordinamento Elias Bertini / elias.bertini@acsti.ch

Stampa: Tipografia Stazione SA via Orelli 29, CP 563 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26 www.editore.ch - info@editore.ch Progetto grafico e impaginazione Giuseppe Gruosso Tipografia Stazione SA, Locarno Fotografie Archivio ACS, Elias Bertini Auto Appare 6 volte l’anno e l’abbonamento è compreso nella tassa di socio ACS

INSERZIONI PUBBLICITARIE ALBEN media & communication sagl Strada de San Fedee 18A 6535 Roveredo mobile 076 594 00 07 info@alben-mediacom.ch PUBLITICINO Sagl via Bramantino 3 - 6600 Locarno Tel. e Fax 091 751 11 11 info@publiticino.ch www.publiticino.ch

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L’INTERVISTA

Intervista al sindaco Franco Pedrini sul nuovo fondovalle

Airolo: un atteso ritorno alle origini Con gli inerti del Gottardo recuperati 200mila m2 di territorio 2030

«L’attività economica si sta lentamente riattivando, di pari passo con gli investimenti compiuti. La stagnazione che s’è creata, spinta anche da AlpTransit (la cui inaugurazione ha escluso la nostra regione da gran parte del traffico ferroviario), tende ad attenuarsi alla luce dei progetti che verranno: il parco eolico, la nuova centrale del Ritom, la Valascia, la riorganizzazione della stazione sciistica di Pesciüm e, soprattutto, la seconda galleria autostradale del San Gottardo». Quest’ultima, sarà accompagnata da un’importante riqualifica territoriale che prevede la copertura ad Airolo dell’A2 lungo un chilometro: una realizzazione articolata e ambiziosa, da 200 milioni di franchi, che abbiamo voluto approfondire con il sindaco Franco Pedrini.

«La nostra regione, al di là delle prospettive paesaggistiche e ambientali, aveva necessità d’essere rilanciata. Le

persone stanno riacquistando un po’ di sano ottimismo; alcuni segnali, come l’apertura dell’Hotel Forni e di altre strutture a connotazione ricettiva, hanno un significato importante, soprattutto quando coinvolgono i giovani. Sono una garanzia di continuità». ® Negli intenti della Confederazione, relativi al

tunnel e alla ricollocazione dei materiali di scavo, non rientrava questo radicale cambiamento del fondovalle airolese (se non in minor misura), ma dopo poco più di un anno di mediazioni, un periodo irrisorio se si pensa all’entità delle cifre in gioco, si è giunti a una pianificazione largamente condivisa: «Erano decenni che

L’INTERVISTA

Ecco come apparirà lo svincolo di Airolo in futuro.

rivendicavamo la sistemazione d’alcuni elementi lasciati in sospeso dal precedente cantiere autostradale, portato a termine in un’epoca in cui il rispetto del territorio era forse meno considerato.

Più di un milione di metri cubi d’inerti da piazzare in territorio ticinese, le opposizioni al loro deposito in una discarica pregiata come la “Buzza di Biasca” e altre soluzioni burocraticamente più complesse da mettere in atto, hanno rappresentato un’occasione unica per avanzare un’idea che, a nostro parere, ha portato benefici a tutte le parti in causa». ® Dopo qualche scetticismo, l’Ufficio federale delle strade (USTRA), il Cantone e il Comune hanno modificato rapidamente il progetto generale, risolto le divergenze e lavorato congiuntamente alla redazione di un documento programmatico. La popolazione ha risposto con un largo sostegno.

«Qualche velata critica c’è stata, com’è normale che sia, anche perché abbiamo dovuto fare qualche concessione: ad esempio, il temporaneo smantellamento del campo sportivo e la rinuncia all’autosilo di Valbianca. Anche l’assegnazione di pregiati terreni agricoli allo Stalvedro per le installazioni di cantiere è stata oggetto di piccoli malumori, ma tutto si è risolto per il meglio e l’impatto è stato moderato rispetto alle prime intenzioni. L’USTRA ha svolto un ottimo lavoro, approcciandosi agli agricoltori, che difendono la loro proprietà con determinazione, nella maniera più adeguata, anche in termini d’indenniz-

zi». ® Il Comune, inoltre, si è mostrato particolarmente attivo, ingaggiando ingegneri di fama e d’esperienza per avanzare proposte concrete da inserire nei piani.

Il progetto ® Dopo aver analizzato alcune possibilità alternative, legate in particolare alla rinaturazione della riva del Ceresio tra Melano e Capolago, è stata dunque approfondita la proposta formulata dal Comune di Airolo: una sostanziale riqualifica paesaggistica e ambientale del fondovalle tramite il riutilizzo del materiale derivato dallo scavo del secondo tunnel del San Gottardo. Su un totale di 6,5 milioni di tonnellate (interamente lavorate al portale sud), 2,1 rimarranno in Ticino, 2,8 saranno ritrasportate via treno nel Canton Uri e il resto verrà in gran parte riutilizzato per la produzione di calcestruzzo (mentre una

minima quantità dovrà essere smaltita in apposite discariche). Per Airolo significherà recuperare circa 200’000 m2 di aree tornando, praticamente, alla configurazione precedente alla costruzione dell’asse autostradale. Un ottimo affare in termini di qualità di vita (basti pensare alla riduzione dell’inquinamento fonico) per un’area montana che, purtroppo, negli ultimi decenni aveva perso gran parte delle sue caratteristiche morfologiche e ambientali.

In cifre ® L’impatto finanziario globale è di 200 milioni di franchi, da cui ne vanno però sottratti 100 per i risparmi sui costi di deposito e della logistica di trasporto. Ne rimangono 100, 50 dei quali finanziati dal Cantone e ulteriori 50 a carico della Confederazione (già previsti nell’ambito delle misure fiancheggiatrici).

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L’INTERVISTA

Rimodellazione del paesaggio: la situazione attuale (sopra) e quella che verrà.

Un po’ meno A2 ® Per ragioni di sicurezza, non è stato possibile interrare tutta la tratta fra la galleria del San Gottardo e quella dello Stalvedro. La copertura sarà di 1’086 metri per la carreggiata sud - nord e di 925 per quella in direzione opposta. La chiusura laterale della prima si estenderà per 560 metri.

Protezioni foniche saranno posate dove necessario.

Un groviglio da riorganizzare ® Tutti gli accessi autostradali verranno ridefiniti.

Lo svincolo, interamente spostato verso il portale della galleria del San Gottardo, sarà in grado di svolgere le medesime funzioni, ma in modo più razionale.

Questa scelta concederà maggiore spazio al deposito di materiale dedicato alla ricostruzione del fondovalle e favorirà il congiungimento paesaggistico fra i due versanti. L’imponente viadotto che ora domina il panorama dall’alto, sarà demolito. Di conseguenza, il collegamento verso il passo sarà ridimensionato in funzione della sua perdita d’importanza (determinata dalla realizzazione del secondo tunnel al Gottardo). Un nuovo ponte, di minor impatto visivo, concen-

trerà entrate e uscite sopra il laghetto difronte al paese.

per un tragitto declinato allo sci di fondo e alle passeggiate su sentieri innevati.

L’Airolo che verrà ® Su 200mila m2 recuperati, solo 27mila (in zona FFS) potranno essere edificati, a patto che sorgano strutture d’interesse pubblico. Questa “fascia multifunzionale”, posta attorno alla ferrovia, rappresenta la prima tra le grandi aree definite dal progetto di massima. La seconda, “il cuore del fondovalle”, sarà invece destinata all’agricoltura, alla natura e allo svago. La terza, “il parco fluviale”, si basa sulla rinaturazione del Ticino e delle sue rive. Nella quarta, che riguarda il versante sud (dove l’autosilo di Valbianca verrà demolito per far posto a un parcheggio aperto più dimensionato alle esigenze della stazione sciistica) vi saranno ulteriori spazi agricoli. Tra le proposte per il turismo e il tempo libero, oltre al ripristino del campo sportivo, vi sarà la creazione di un vero e proprio parco ricreativo, con sentieri dedicati a pedoni, ciclisti o alla pratica dell’equitazione. Un laghetto e scorci di valenza naturalistica ne faranno da splendido sfondo. Si pensa, addirittura, di predisporre gli impianti per l’innevamento artificiale

Particolarità ® Un ponte collegherà le sponde del Ticino, al limitare del lago: d’estate permetterà gli spostamenti pedonali e ciclabili, d’inverno consentirà agli sciatori di raggiungere la ferrovia direttamente dalle piste.

Tempistiche ® Tutto, ovviamente, dipenderà dall’avanzamento dei lavori di scavo nella galleria del Gottardo che dovrebbero cominciare, evasi i ricorsi entro l’inizio del 2019, con la posa delle prime installazioni. Nel 2020 le frese intaccheranno il traforo principale e, secondo le visioni più ottimistiche, compiranno il loro percorso in tre anni. ® Per Airolo, probabilmente, si tratterà di dare la priorità alla zona Valbianca, in modo da interferire il meno possibile con le attività della stazione sciistica. Pedrini: «Sarà un periodo nel quale la popolazione dovrà sopportare disagi anche piuttosto importanti, ma crediamo che quanto le verrà restituito valga ampiamente lo sforzo profuso». di Elias Bertini

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SICUREZZA STRADALE

In inverno, adattate la velocità Strada innevata, fondo ghiacciato? Niente panico: con una guida previdente, arrivate a destinazione in tutta sicurezza

Se la strada è innevata anche le curve vanno affrontate con maggiore sensibilità.

Le parole magiche sono “adattare la velocità”. Se la strada è innevata, non bisogna necessariamente procedere a passo d’uomo, ma non è nemmeno il caso di correre. L’aderenza degli pneumatici, infatti, è notevolmente ridotta.

Nonostante la prudenza, può capitare che l’auto diventi instabile, soprattutto durante l’accelerazione e la scalata repentina delle marce: l’avantreno scivola, la parte posteriore sbanda e si verificano fenomeni di sovrasterzo. In queste situazioni, si raccomandano due manovre principali: – premere la frizione (se il tipo di cambio la prevede) affinché le ruote motrici possano muoversi liberamente e la vettura si stabilizzi più rapidamente; – reagire con un’immediata manovra di controsterzo bilanciato, rapida ma limitata. Attenzione a non cedere al panico! I professionisti raccomandano soltanto un quarto di giro del volante. In caso contrario, gli pneumatici si metteranno in posizione trasversale rispetto alla direzione di marcia e non saranno più in grado di trasmettere le forze. Oppure, dopo una breve fase di slittamento, l’aderenza delle ruote si rafforzerà al punto da accentuare lo sbandamento.

Una condizione fondamentale per evitare gli incidenti, è mantenere una distanza di sicurezza sufficiente dai veicoli che precedono. ® Frenare è sempre più sicuro prima della curva che durante la percorrenza della stessa. Oggigiorno, la maggior parte delle auto è dotata di ABS. Nelle emergenze, si raccomanda di premere rapidamente e vigorosamente sul pedale del freno per dissipare il massimo possibile d’energia cinetica. Il veicolo rimane manovrabile e, anche all’ultimo momento, si può tentare d’aggirare l’ostacolo se lo spazio d’arresto non dovesse essere sufficiente. Nei veicoli privi di ABS, il metodo corretto rimane quello della frenata modulata o “a singhiozzo”, premendo la frizione. ® Se la strada è innevata, occorre calibrare la guida con maggiore sensibilità. Ad esempio, la partenza su fondo sdrucciolevole è più agevole in seconda che in prima, poiché è più difficile derapare.

Il programma di stabilità ESP permette d’evitare molti incidenti lungo curve affrontate con velocità eccessiva, riducendo la potenza del motore e agendo con effetto frenante sulle singole ruote. Tuttavia, proprio in base a questo principio, può succedere che il veicolo vada progressivamente a fermarsi su strade innevate e in salita. In tali situazioni è quindi necessario escluderlo, senza dimenticarsi, però, di riattivarlo. Gli esperti dell’ACS consigliano di spegnere l’ESP anche con le catene per migliorare l’effetto trazione.

Testo e foto Klaus Justen

SICUREZZA STRADALE

DAB+ attivo nelle gallerie delle Strade nazionali di Ticino e Grigioni Si sono conclusi di recente i lavori all’interno di tutte le gallerie di lunghezza pari o superiore ai 300 metri situate sul territorio della Filiale USTRA di Bellinzona (autostrade A2, A13 e A28) per l’installazione degli impianti necessari a trasmettere il segnale radio mediante la tecnologia DAB+.

D’ora in poi, gli automobilisti che transiteranno attraverso queste gallerie, se i loro veicoli lo consentono, potranno quindi sintonizzarsi, oltre che sulle frequenze analogiche OUC/ FM (attive almeno fino al 2024), anche su quelle digitali, che già da tempo sono disponibili su numerosi tratti a cielo aperto.

® L’installazione di questi impianti è avvenuta nel quadro di un progetto che USTRA ha condotto a livello svizzero, grazie al quale tutte le gallerie delle Strade nazionali lunghe 300 metri o più disporranno dell’impianto radio per il segnale digitale. ® Dal canto suo, USTRA ha avuto unicamente il compito di preparare gli impianti radio, affinché possa essere tramesso il segnale DAB+. I relativi programmi che vengono diffusi sono invece gestiti direttamente dagli operatori radio, i quali, per quanto riguarda il Ticino ed i Grigioni, fanno capo a tre gruppi principali: la SSR SRG Idee Suisse, SwissMediaCast e Digris AG.

® Per ulteriori informazioni circa i canali radio trasmessi nelle gallerie si può consultare il sito internet https://www. broadcast.ch/it/home. ® Queste frequenze digitali, al pari di quanto già avviene con quelle analogiche, possono essere interrotte dalla polizia per diramare annunci relativi al traffico o, in caso di emergenza, di informazioni di sicurezza in galleria. ® Per l’installazione di questi impianti la Filiale USTRA di Bellinzona ha investito circa 5 milioni di franchi. www.autostradasvizzera.ch

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IL CLUB

L’ACS AMPLIA L’OFFERTA IN COLLABORAZIONE CON NUOVI PARTNER ALLIANZ SECURE CYBER

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La nostra vita quotidiana si svolge sempre più online: prenotazioni per le vacanze, operazioni bancarie, acquisti... le possibilità sono quasi illimitate. Ci sono però anche dei rischi.

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Soprattutto per le transazioni via internet, bisogna agire con prudenza perché informazioni riservate possono finire in mani sbagliate e causare danni imprevedibili. Anche giovani e bambini, che spesso si scambiano contenuti privati tramite social media, si espongono a un pericolo. Un utilizzo abusivo dei dati può avere conseguenze d’ampia portata.

Per darvi modo di proteggervi adeguatamente contro eventuali ripercussioni, Allianz Global Assistance vi offre l’assicurazione Secure Cyber: contempla prestazioni assicurative e di supporto fondamentali per l’utilizzo di internet. La polizza comprende, tra l’altro, la protezione giuridica, degli acquisti e dei conti online, nonché l’intermediazione per l’assistenza tecnica e psicologica in caso d’attacco informatico o violazione della personalità con copertura dei relativi costi.

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IL CLUB 11

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IL CLUB

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Le spese mensili di gestione sono addebitate solo in caso d’utilizzo – Italia € 2.40 – Francia € 1.70 (il 1° anno senza spese) – Spagna € 2.40 – Portogallo € 2.40 Se il Telepass non viene utilizzato durante un periodo di 2 anni (in nessun paese), vengono addebitati € 10 di spese.

Metodo di pagamento – prelievo diretto tramite conto bancario – attualmente, solo le banche che aderiscono al SEPA (Area Unica dei Pagamenti in Euro) possono offrire questo servizio.

Sono: Postfinance, UBS, Credito Svizzero e Raiffeisen.

Procedura d’ordinazione (dal 01.01.2019) I soci contattano l’ACS per ricevere il codice d’accesso che abilita l’iscrizione sul sito www.area-enligne.com (disponibile in francese, tedesco e inglese). In questa fase, sarà richiesto il numero d’immatricolazione del veicolo (che potrà comunque essere modificato in qualsiasi momento). In seguito, il badge sarà inoltrato al destinatario.

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Campionati ticinesi ACS-TI 2018 CAMPIONATO KART - X30 CHALLANGE

La sezione Ticino dell’Automobile Club Svizzero è lieta di presentare i vincitori dei Campionati ticinesi 2018 nelle rispettive categorie.

1. Alberto Franchini

La premiazione avverrà giovedì 17 gennaio, dalle 18.45, presso il Garage Rivapiana SA in via San Gottardo 139 a Minusio.

COPPA ACS TICINO

1. Massimo Paltenghi 2. Alessandro Minoggio 3. Ottavio Steven CAMPIONATO TICINESE DI VELOCITÀ

1. Luca Casella 2. Emanuele Tognacca 3. Mattia Stacchi

CAMPIONATO TICINESE

RALLY PILOTI

1. Ivan Ballinari 2. Federico Della Casa 3. Kim Daldini

CAMPIONATO TICINESE RALLY NAVIGATORI

1. Paolo Pianca 2. Moira Lucca 3. Giusva Pagani

TROFEO STORICO RALLY

1. Marco Manetti 2. Pietro Galfetti

TROFEO STORICO RALLY NAVIGATORI

1. Fabio Munnia

IL CLUB 13

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IL CLUB

ACS Premium con CAP: la protezione giuridica perfetta per la circolazione L’adesione ad ACS Premium è vantaggiosa sotto molti punti di vista! Oltre agli importanti servizi che contempla, voi, e tutti coloro che vivono nella vostra economia domestica, approfittate di una protezione ottimale in caso di controversie legali che potrebbero interessarvi in qualità di utenti della strada, proprietari di veicoli o conducenti. È valevole in tutto il mondo.

Quando si tratta di diritti, a nessuno piace essere dalla parte del torto. In caso di vertenze, è quindi ancora più importante avere al proprio fianco un partner affidabile che, con competenza, sia in grado di fornirvi consulenza e, se necessario, un’assistenza facile e veloce. Deve inoltre poter coprire i costi talvolta molto elevati dei contenziosi.

Per questo motivo, l’ACS ha deciso d’integrare i servizi di qualità della CAP “Compagnia d’Assicurazione di Protezione Giuridica SA”, una società affiliata ad Allianz Svizzera, nella sua già ampia offerta Premium.

La CAP è valida in tutto il mondo e copre i costi dovuti alle controversie giudiziarie fino a CHF 500’000.-, in Europa, e a CHF 50’000.- al di fuori dell’Europa. Si avvale, inoltre, di un’eccellente rete di otto servizi lega-

li regionali in Svizzera e di avvocati in tutto il pianeta.

Cosa c’è di più frustrante di un incidente che si trasforma in una procedura legale? Eppure, questo accade molto spesso e molto rapidamente: basta, infatti, che anche l’altro automobilista dichiari di aver attraversato l’incrocio con il verde o che il meccanico dell’officina vi presenti un conto molto più alto rispetto all’importo indicato sul preventivo. Cosa succede se rimanete coinvolti in un incidente stradale e, nonostante siate convinti della vostra innocenza, ricevete una multa salata o venite addirittura sanzionati con il ritiro della patente? In tali situazioni, specialmente all’estero, non ci si sente all’altezza di rispondere e si ha bisogno d’aiuto. È quindi confortante sapere di poter contare su esperti che sapranno consigliarvi al meglio o, addirittura, che si assumeranno la responsabilità di sostenere le incombenze giudiziarie. ® La protezione giuridica della circolazione CAP, inclusa in ACS Premium, offre una copertura ottimale per voi e per tutte le persone che vivono nella vostra economia domestica. Inoltre, stipulando un’assicurazione giuridica privata CAP, i soci dell’ACS potranno beneficiare di uno sconto speciale.

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Il più longevo tra i SUV di BMW evolve con un nuovo design, un nuovo telaio, crescendo nelle dimensioni e compiendo ben più di un passo verso il futuro.

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Comoda, generosa nello spazio e nell’atteggiamento, perché sempre pronta a coccolarti: con BMW Digital Key, la BMW X5 si apre con lo smartphone; con Sky Lounge crea un cielo stellato sopra la testa; muovendo i sedili e la colonna dello sterzo facilita ingresso e uscita dall’abitacolo; si offre attraverso i generosi touchscreen da 12.3“ e i comandi vocali e gestuali; diffonde fragranze, riscalda e raffredda bevande e ti protegge con una ragguardevole quantità di sistemi di sicurezza attiva e passiva. ® La nuova BMW X5 raggiunge anche un notevole

livello di guida autonoma, che le consente di riconoscere un parcheggio ed effettuare da sola la manovra, ripercorrere fino a 50 metri in retromarcia oppure accostare autonomamente la corsia d’emergenza in caso di malore del conducente, chiamando i soccorsi. Le sue telecamere mostrano una panoramica a 360° dell’ambiente circostante e i suoi radar la mantengono alla corretta distanza dalla vettura che precede e all’interno della corsia, avvisando il conducente in caso di distrazione. ® È una vettura imponente, ma maneggevole e divertente, grazie a una posizione di guida perfetta, a uno sterzo diretto e consistente, alla trazione che privilegia il retrotreno, alle quattro ruote sterzanti e a motorizzazioni equilibrate. In particolare la BMW X5 xDrive30d, con il sei cilindri turbodiesel in linea di 3 litri da 265 CV

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e 620 Nm di coppia. Generoso, potente e anche parco nei consumi (8 l/100 km durante il nostro test effettuato in ogni condizione di marcia). Per chi desidera invece il motore a benzina c’è l’X5 xDrive40i, un 3 litri da 340 CV e 450 Nm e, per chi non si accontenta, il top di gamma X5 M50d da 400 CV e 760 Nm, capace di un’accelerazione da o a 100 pari a 5.2 secondi e di 250 km/h di velocità massima. ® La X5 si dimostra quindi versatile, a suo agio in ogni condizione, dalla guida cittadina al fuoristrada, dove sfoggia tanto di pacchetto Off-Road pensato per affrontare sabbia, neve, ghiaia e roccia; può trasportare fino a sette passeggeri, grazie alla terza fila di sedili, ed è quindi una vera tuttofare in grado di soddisfare ogni tipo di necessità.

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TEST AUTO

Opel Combo Life

Dimensionata per l’uso quotidiano

SCHEDA TECNICA Opel Combo Life 1.2T Motore: 3 cilindri, benzina turbo, 1,2 litri Potenza e coppia: 110 CV, 205 Nm Cambio: manuale a cinque rapporti Trazione: anteriore 0-100 km/h: 11,8 secondi Velocità massima: 175 km/h Consumo medio: 5,5 l/100 km (omologato) Prezzo: da 21’290 CHF

Realizzato in sinergia con il Gruppo PSA di appartenenza, il nuovo “multifunzionale” cresce per comfort e praticità. Il design piacevole è piacevole e vi sono due lunghezze disponibili: standard e XL. Praticità, fruibilità e vocazione al tempo libero sono gli “strumenti” della quinta generazione Combo Life, insieme alla sicurezza attiva; un vero salto generazionale, frutto di una progettazione integralmente nuova che ha, tra l’altro, consentito d’introdurre la serie completa di ausili alla guida, fino a 19 controlli. La vocazione familiare del veicolo è sottolineata dalla carrozzeria piuttosto squadrata, oltre che sviluppata in altezza per consentire il massimo sfruttamento dei volumi con dimensioni compatte (lunghezza stan-

dard pari a 4,4 metri), mentre esteticamente il design appare convincente.

Il Combo è offerto sin da subito anche in versione XL, con sbalzo e interasse maggiorati e lunghezza estesa a 4,75 metri; entrambe le varianti di carrozzeria possono inoltre essere ordinate con configurazione standard a cinque posti oppure in quella a sette, che prevede l’aggiunta della consueta terza fila di sedili a scomparsa. Una bella versatilità. ® L’autentico punto di forza del modello resta l’abitacolo, contraddistinto dall’offerta di spazi davvero generosi e ben raggiungibili. Ambiente e arredo sono attuali e ben pensati, con ampi scomparti portaoggetti. La sistemazione a bordo è lievemente rialzata e panoramica, completa di sistemazione posteriore su tre poltroncine indipendenti e regolabili; ampi ripiani a giorno

arricchiscono il soffitto del veicolo (se equipaggiato con il tetto in cristallo), cui si aggiunge la possibilità di adottare un ulteriore modulo portaoggetti “appeso” nella zona posteriore. Più che generosa la cubatura del bagagliaio, che sulla versione standard a cinque posti spazia da 597 a 2’126 litri. Al volante, il Combo Life lascia spazio al sorriso: l’assetto rialzato non pregiudica facilità ed agilità di marcia, mentre le sospensioni ben calibrate permettono un efficace contenimento dei movimenti di rollio nelle curve senza sacrificare la capacità di assorbimento. Godibile e per nulla in soggezione, tra i motori, il piccolo 1.2 Turbo da 110 CV, dal funzionamento rotondo ed elastico.

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TEST AUTO

Alpine A110

Forti emozioni in stile “retrò”

L’eredità della berlinetta anni ’70, fatta di scatto, precisione ed estrema agilità, rivive nella nuova coupé di grande attualità tecnica. È tutta in alluminio e dotata di motore turbo da 252 CV. La leggendaria coupé a due posti anni ’60-’70, dai tanti trionfi sportivi nei rally, rivive in un’edizione moderna che miscela con estrema sapienza passato e futuro: la nuova Alpine A110 è un’autentica rivelazione. Rimaste come un tempo architettura, tecnica, stile e carattere dinamico, ma le dimensioni sono ben più importanti per rispettare i criteri di omologazione e per accogliere con un comfort moderno i due passeggeri e le dotazioni che ci si aspetta di trovare su una sportiva d’attualità. La nuova A110 è dunque lunga 4,18 metri (la vecchia appena 3,85 m); la monoscocca portante è integralmente in alluminio con peso base di appena 1’080

SCHEDA TECNICA Alpine A110 Motore: 4 cilindri, benzina turbo, 1,8 litri Potenza e coppia: 252 CV, 320 Nm Cambio: automatico a doppia frizione Trazione: posteriore 0-100 km/h: 4,5 secondi Velocità massima: 250 km/h Consumo medio: 6,4 l/100 km (omologato) Prezzo: da 61’500 CHF

kg. Presto esaurita l’edizione speciale di lancio, la gamma attuale è articolata su due allestimenti, Pure e Légende. ® La tonnellata abbondante della nuova A110 è compensata dal motore potente, sempre in posizione posteriore-centrale: un moderno 1.8 turbo a iniezione diretta da 252 CV a 6’000 giri che spinge forte a tutti i regimi con avvolgente rombo metallico.

Il cambio è automatico a doppia frizione con sette rapporti, completo di palette al volante per la selezione sequenziale manuale. ® La ripartizione dei pesi vede l’avantreno più leggero del retrotreno (44-56%) per rendere agilissimo l’inserimento dell’auto nelle curve, favorendo al contempo la trazione sulle ruote posteriori. La A110 si guida… all’antica. Proprio

il carattere di una volta è tra le chiavi di riuscita: l’auto è leggerissima, con sterzo preciso e direttissimo ed avantreno che pare volare di curva in curva, con cambi di direzione istantanei ed agilità d’altri tempi. Le stesse sospensioni sono piuttosto morbide come sull’auto storica, in modo da rendere le reazioni sempre docili e progressive. L’abitacolo è compatto ma accogliente, nonché completo di tutte le dotazioni come navigatore/ infotainment, climatizzatore automatico e quant’altro; la posizione di guida è leggermente “sdraiata” ma piacevole. Per viaggiare ci sono due bagagliai, seppur dalla cubatura complessiva molto contenuta (100+96 litri).

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L’ESPERTO RISPONDE

Quelle demarcazioni fuori legge…

Negli ultimi anni le autorità comunali hanno inserito, lungo i propri assi di transito, una quantità importante di elementi per ridefinire la morfologia del campo stradale. Sono parte integrante del cosiddetto “arredo urbano”. La loro funzione primaria dovrebbe essere quella di moderare il traffico, richiamando l’attenzione degli automobilisti (che, si spera, adeguino la propria velocità) laddove vi sono punti particolarmente sensibili. ® In realtà, questa moltitudine di strisce rosse (cordoli, cordoletti in porfido, eccetera), cui si è aggiunta una selva di paletti ora di gran moda, non ha fatto altro che generare un’enorme confusione tra gli utenti. Saranno de-

limitazioni invalicabili? Se poste nei pressi di uno spartitraffico daranno la precedenza ai pedoni? ® Niente di tutto ciò. Il codice della strada, che regola i confini normativi, si basa su una segnaletica ben determinata.

In essa, non rientrano in alcuna maniera gli elementi citati. ® Anzi, da un esame più approfondito, essi risultano addirittura fuori legge. ® I pedoni, ad esempio, continueranno ad avere la precedenza sempre e unicamente sulle canoniche strisce zebrate gialle (segnalate dal relativo cartello rettangolare blu, che sopperisce a un’eventuale copertura dell’asfalto). ® Perché, allora, sprecare inutilmente denaro pubblico?

La legge categorizza la segnaletica in 8 gruppi principali:

Tutti i diritti riservati all’ACS, sezione Ticino

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PERICOLO

triangolari rossi

PRESCRIZIONE

divieti, rotondi rossi (con eventuali eccezioni) obblighi, rotondi blu (senza eccezioni)

PRECEDENZA

strada principale, dare precedenza, stop

INDICAZIONE

quadrati, rettangolari (blu, verdi, bianchi, arancioni) esempio: senso unico, autostrada, deviazione

INDICAZIONE A COMPLEMENTO

placche complementari

ISTRUZIONI DELLA POLIZIA

(eventualmente altri)

LUMINOSA

semafori

ORIZZONTALE

demarcazioni di rotta (linee, strisce, eccetera) È utile prendere in considerazione l’ultima classe descritta (segnaletica orizzontale), che potrebbe essere l’unica a ospitare gli elementi d’arredo. Consultando la legge sulla circolazione stradale (LCStr) del 5 settembre 1979 (stato 15 gennaio 2017), possiamo però facilmente smentirne la presenza. Le demarcazioni e i dispositivi a norma, secondo gli articoli 72-79 e 82, sono soltanto 25 (+ 2) e sono facilmente identificabili.

Inoltre, il Capitolo 9 “demarcazioni” Art. 72 “principi delle demarcazioni” / 1bis vieta gli elementi costruttivi simili alle demarcazioni che possono essere confusi con esse, che ne compromettono l’effetto o che in altro modo possono dare l’impressione di avere un significato attinente alle norme della circolazione stradale.

La rubrica è aperta alle vostre suggestioni e domande.

Le principali, e più interessanti, saranno trattate nelle edizioni successive.

Scriveteci: elias.bertini@acsti.ch

L’ESPERTO RISPONDE 21

Gli arredi non servono, esistono le aree apposite

Traffico e pedoni negli agglomerati

Art. 22a70 Zona con limite di velocità massimo di 30 km/h Il segnale “Zona con limite di velocità massimo di 30 km/h” (2.59.1) designa le strade in quartieri o in zone residenziali su cui bisogna condurre in modo particolarmente prudente e riguardoso.

La velocità massima è di 30 km/h.

Art. 22b71 Zona d’incontro 1 Il segnale “Zona d’incontro” (2.59.5) designa le strade in quartieri residenziali o commerciali su cui i pedoni e gli utenti di mezzi simili a veicoli possono utilizzare l’intera area di traffico. Questi hanno la precedenza rispetto ai conducenti di veicoli, tuttavia non devono ostacolare inutilmente i veicoli.

72 2 La velocità massima è di 20 km/h.

72 3 Il parcheggio è permesso soltanto nei luoghi designati da segnali e da demarcazioni. Per il deposito di velocipedi vigono le prescrizioni generali sul parcheggio.

Art. 22c73 Zona pedonale 1 Le “Zone pedonali” (2.59.3) sono riservate ai pedoni e agli utenti di mezzi simili a veicoli. Se, eccezionalmente, è ammesso un traffico limitato di veicoli, vi si può circolare soltanto a passo d’uomo; i pedoni e gli utenti di mezzi simili a veicoli hanno la precedenza.

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SPORT

È lo svizzero più vincente nella VLN

Ivan Jacoma, record al Nürburgring Con una strepitosa doppietta ottenuta sul finale di stagione, e raggiungendo quota 28 trionfi, Ivan Jacoma ha infranto un importante primato: è il pilota svizzero più vincente di sempre nella VLN (Veranstaltergemeinschaft Langstreckenpokal Nürburgring). Si tratta di un campionato “endurance” che si svolge sull’arco di 9 appuntamenti annuali. È organizzato da un sodalizio di club automobilistici sulla mitica Nürburgring Nordschleife in Germania. Il ticinese, con 26 successi, si è issato davanti a tutti anche nella graduatoria assoluta per vetture di produzione. ® Dopo un inizio di stagione piuttosto difficile, Jacoma è stato autore di un epilogo perfetto che gli ha concesso d’iscrivere il suo nome tra coloro che hanno reso grande questo mitico circuito. In una giornata di fine ottobre, è riuscito dapprima a piazzare la sua Porsche Cayman numero 959 della Schmickler Motorsport in pole positition (con un magnifico 8’43”) e poi a dominare la gara. ® Partito in testa, ha mantenuto una prima posizione che il compagno Claudius Karch ha consolidato durante il suo stint. Nell’ultima frazione,

il volante è passato di nuovo a Jacoma (il terzo componente della squadra, Kai Riemer, era assente) che ha chiuso con ben 40 secondi di vantaggio sugli inseguitori. Tantissimi, calcolando che la vittoria precedente era stata conquistata per soli 3 decimi. «È molto raro ma questa volta ce l’abbiamo fatta; 4 ore senza errori e il team è stato fantastico», ha affermato Karch.

L’equipaggio ha infine mostrato il suo vero potenziale, offuscato nel corso della stagione da problemi vari, incidenti e sfortuna.

«Il terzo posto nella generale della CUP3 Cayman GT4 Trophy ci soddisfa, anche perché si tratta del nostro battesimo in un campionato davvero combattuto. L’anno prossimo faremo di tutto per vincerlo», ha concluso un raggiante Jacoma. Una promessa che il trio cercherà di mantenere anche con l’arrivo della nuovissima Cayman Gt4, un missile da 420 CV. Per il 2019 i Centri Porsche Ticino metteranno a disposizione di alcuni clienti 3 nuove Cayman Gt4 CS per partecipare al Campionato svizzero oppure, anche, per dei giri liberi su circuito.

Ivan Jacoma. Nel 2016 aveva già conquistato il terzo gradino del podio nella generale VLN (primo assoluto tra le vetture di produzione) e ora raggiunge questo favoloso primato.

AUTO D’EPOCA 23

Alfa Romeo 1900 C Super Sprint: era l’alba di un nuovo giorno

In una gradevole mattinata d’autunno, abbiamo avuto l’opportunità di scrivere a proposito di un’Alfa Romeo. Non una qualunque, quest’è certo, data la nostra piuttosto imperitura abitudine, nell’ambito, di proporvi incontri di prestigio. Si trattava di una 1900 C Super Sprint del 1954 (carrozzata Touring, Super Leggera). Raffinata, elegante, intramontabile; una vera testimone di quel patrimonio storico-ingegneristico che non andrebbe mai dimenticato. Un’icona di stile appartenuta a un tempo nel quale, come ci ha detto il suo proprietario, “sapevano vestire le macchine d’un abito individuale ed esclusivo con la sola forza della creatività”.

L’epopea della 1900 ® Attraverso la capostipite della serie, l’Alfa Romeo volle distanziarsi dalla produzione che aveva caratterizzato le sue origini, ossia vetture sofisticate e costose destinate a un pubblico d’élite. L’intento era sviluppare un progetto che garantisse all’azienda

un buon livello occupazionale e che sostituisse la 2’500. Gli anni Cinquanta erano agli albori e, con essi, l’ambizione di volgere lo sguardo a una nuova era. Le masse, il cui desiderio di mobilità non fu mai ardente come allora, richiedevano a gran voce auto moderne, leggere, al passo con le tecnologie (che ormai proponevano carrozzerie con scocca integrata al telaio). Alla “Casa del biscione” gli standard qualitativi andavano però mantenuti, così come le prestazioni d’ottimo livello maturate dalla tradizione competitiva. ® La 1900 rappresentò una piccola rivoluzione, che passò anche per le unità propulsive: abbandonata la formula a 6 cilindri, si pensò a un motore a 4 di concezione meno complessa (prevalentemente in ghisa) che avrebbe determinato una minore

imposizione fiscale. Gli ingegneri vollero tuttavia continuare ad attingere alla tradizione corsaiola (l’intera meccanica ne era condizionata) mantenendo il doppio albero a camme in testa. L’alimentazione era assicurata da un carburatore invertito Solex 33 PBIC oppure, in alternativa, da un Solex 40 PAI o da un Weber 40 DCF5. Questi ultimi, garantivano 5 cavalli di potenza in più rispetto agli 80 previsti. ® Con la 1900, prima creatura di Orazio Satta e Giuseppe Busso, si ebbe un’al-

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AUTO D’EPOCA

produzione cessò nel 1956 per lasciare spazio a una terza serie che si presentò radicalmente modificata sul piano stilistico. Fu l’ultima 1900, pian piano sostituita (soprattutto a livello sportivo) dalla Giulietta che ne condizionò l’aspetto a tal punto da essere chiamata “Giuliettona”.

Non presentava alcuna alterazione meccanica di rilievo.

LA NOSTRA VETTURA

tra, importante svolta: il trasferimento della guida sul lato sinistro per tutti gli esemplari destinati a quei mercati che non ne prevedessero esplicitamente il mantenimento a destra. Squisiti gli interni, con selleria in panno e tappeti in moquette di lana e gomma. Per quanto riguarda invece la carrozzeria, capolavoro di soluzione a scocca portante, si fece ricorso a tutta l’esperienza di Ivo Colucci. La vettura era disponibile in tre versioni: 1900, 1900 C e 1900L, berlina coupé e cabriolet. Com’era usanza a quel tempo, ne fu creata una moltitudine di versioni speciali. Vi si cimentò il gotha del settore: Bertone, Boschi, Colli, Pinin Farina, Vignale, Castagna… ® Nel 1953, per far fronte alla concorrenza Lancia, Alfa Romeo elaborò 572 esemplari di 1900, conferendogli un pedigree ancora più agonistico. Denominate T.I. (Turismo internazionale), furono le prime al mondo di serie a essere dotate d’un carburatore per ogni cilindro (due doppio corpo).

Una famiglia eccelsa ® La 1900 uscì di produzione nel 1954 ma, attorno al suo universo, ruotarono variazioni sul tema davvero interessanti. La camionetta 1900 M (realizzata dal 1952 al 1957), la 1900 Super (dal 1954 al 1959), la 1900 T.I. e T.I. Super (dal 1953/54 al 1957). Di particolare richiamo fu però l’epopea delle “Sprint” di cui, in totale, furono ultimate 854 unità, a partire dalla magnifica e filante 1900 C Sprint che vide gli albori nel 1951: il passo era di 13 centimetri più corto rispetto alla berlina e il motore fu potenziato di 20 cavalli. Le carrozzerie erano prevalentemente allestite dalla Touring (le cabriolet quasi esclusivamente da Pinin Farina).

La 1900 C Super Sprint (1954-1958) ® Con essa, a nostro parere, il modello

raggiunse il suo massimo fulgore stilistico. Vestita dal medesimo artigiano che ne aveva siglato la progenitrice (Touring), presentava una maggiore superficie vetrata, le maniglie delle porte erano state riprogettate e la fanaleria riposizionata. Anche in questo caso, alla lista di disegnatori, s’aggiunsero nomi illustri per le varianti speciali: Boano, Ghia e Pinin Farina. Degni di nota i rari esemplari scaturiti dalla penna di Zagato. I materiali utilizzati per gli interni erano finta pelle, panno, lana e gomma; le conferivano un’aria comoda e accogliente. ® La meccanica adottò le stesse modifiche introdotte sulla 1900 Super, con la cilindrata portata a 1975 cm3 e due carburatori doppio corpo Solex 40 PII. Venne introdotto il cambio a 5 marce con comando al volante (o cloche centrale, “modifica Nardi”, dal telaio nr.

10001). Gli scarichi erano separati con tubi d’acciaio tipo competizione. ® La

Si tratta di una superlativa 1900 C Super Sprint del 1954. Ne abbiamo incontrato il proprietario, Renato, per le presentazioni ufficiali. «La passione verso le auto, e l’Alfa in particolare, ha radici lontane. È strettamente legata alla mia formazione di meccanico, mestiere che appresi in Romandia. Nel 1966 mi trasferii in Ticino e, nel 1974, cambiai professione.

Tramite un gruppo tedesco, mi accostai al campo degli intonaci premiscelati, fondando un’azienda molto prospera che vendetti al massimo del suo fulgore negli anni Novanta». Ritiratosi, e disponendo del tempo sufficiente, Renato riscoprì la sua predilezione per i motori, orientandosi sulle oldtimer. «Iniziai con i restauri: il primo, che eseguii per un amico di Roma, fu di una 6c25. Pian piano riunii la mia piccola collezione privata che ora è costituita da quattro auto, tra le quali un pezzo unico. Mi sono divertito molto, girando il mondo nei raduni, offrendo consulenze, impegnandomi nella commissione tecnica Alfa Romeo, conoscendo molti amici. In particolare, ho avuto la fortuna d’incontrare l’allora vicedirettore dello stabilimento di Pomigliano, poi tra i responsabili del museo di Arese per conto del quale ho avuto l’onore di guidare i pezzi più pregiati: la P3, la 1900 C52 Disco Volante, la 8C 2900 Le Mans, la 3000 CM…». ® La 1900 fu inve-

AUTO D’EPOCA 25

Invito alla consegna ce acquistata nel 1995: «Seppi della sua esistenza, e imminente vendita, da un amico di Milano. Mi disse che il proprietario ne avrebbe pubblicato l’annuncio sulla rivista “Ruote Classiche”. Lo contattai subito. Scesi a mezzogiorno, negoziammo il prezzo e alla sera me la consegnò». ® Era in ottime condizioni, al 70% delle sue potenzialità: aveva già subito un restauro precedente in una carrozzeria di fama e partecipato, nel 93-94, a due MilleMiglia. «C’era, più che altro, da curare le finiture per ottenere tutte le omologazioni del caso. Il moto-

re lo preparai io stesso, durante quelle occasioni festive da cui tendo sempre a discostarmi. Vi montai il servo freno, unicamente per motivi di sicurezza. Una condizione dalla quale non si può prescindere». ® Seguendola, per cercare il luogo ottimale dove ritrarla, ci siamo accorti che quest’auto meravigliosa, oltre ad essere splendida nella sua livrea grigia, fila da matti, destreggiandosi nel traffico odierno come se non avesse alcunché da invidiare alla sue anonime colleghe d’oggi. di Elias Bertini

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Distribuzione: due alberi a camme in testa Alimentazione: 2 carburatori doppio corpo Solex 40 PII Cambio: a 5 marce + retro Freni: idraulici a tamburo sulle 4 ruote Ruote motrici: posteriori Velocità massima: 180 km/h (coupé) Passo: 2500 mm / Carreggiata: 1325 mm

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Museo regionale Centovalli e Pedemonte Entrata gratuita

Tel. 091 796 25 77 Aperto Ma-Do 14:00 - 18:00 da Pasqua a fine ottobre.

Museo dell’automobile di Torino. I soci ACS godono di una riduzione di 2 Euro sul prezzo d’ingresso.

Salone dell’auto di Ginevra 2019 Con l’ACS un’occasione per scoprire tutte le novità e le anteprime La data? Dal 9 al 10.03. 2019 Con quale mezzo? In torpedone, con Rossi Viaggi Il prezzo? Per persona, in camera doppia, 245 franchi (supplemento camera singola 50 franchi)

Che cos’è compreso? Il biglietto d’entrata, il viaggio in torpedone, l’hospitality ACS, il pernottamento e la colazione Termine d’iscrizione? Il 15.01.2019 Informazioni: ACS Locarno - tel. 091 751 46 71 - locarno@acsti.ch ACS Lugano - tel. 091 922 01 21 - lugano@acsti.ch

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VIAGGI

Il volto rivoluzionato della stazione montana leventinese

Airolo-Pesciüm, la nuova gestione al cancelletto di partenza

© FOTO WERNER MORELLI

Ripartirà da un nuovo, affiatato, gruppo dirigenziale la stagione 2018-2019 della Valbianca SA, società che gestisce la stazione montana di Airolo Pesciüm.

Sarà, in particolare, la figura di Mauro Pini, nominato direttore dal primo dicembre, a fungere da perno per l’intero programma di rilancio.

Nello squisito menù in arrivo per gli appassionati, un portale web tutto da scoprire, un sistema di biglietteria rivoluzionato, la bellissima struttura Après-Ski, l’ottimizzazione dell’impianto d’innevamento programmato nonché molti, moltissimi eventi di richiamo locale e internazionale. Rinnovata pure la collaborazione con l’ACS e lo scon-

to dedicato ai soci. ® Il comprensorio d’Airolo Pesciüm è magnifico e adatto alle esigenze di una grande varietà di pubblico: dagli sciatori esperti alle famiglie. Conta ben 30 chilometri di piste e 8 di sentieri invernali. Gli impianti di risalita sono composti da due funivie, tre skilift, una seggiovia e un pony lift. Un bellissimo snowpark, nella sua speciale conformazione, offre un tocco d’oltre Atlantico.

INVERNO 2018-2019, LE NOVITÀ Il portale web ® Rivoluzionato nel layout e nei contenuti per renderlo più moderno e dinamico, è in funzione dal 30 novembre. Si può consultare in tre lingue (italiano, tedesco e inglese) ed è

il biglietto da visita per una stazione dinamica, giovane e pronta a raccogliere le sfide del turismo in tutte le sue forme.

Vi si possono trovare informazioni aggiornate sullo stato delle piste, sull’offerta del comprensorio ma anche sulle promozioni della regione e dei partner. www.airolo.ch Sistema di ticketing aggiornato ® Attraverso l’introduzione del Dynamic Pricing e la collaborazione con Ticketcorner. ch, si scierà già da 27 franchi al giorno (24, 21 e 16, rispettivamente, per studenti/AVS, ragazzi e bambini). I biglietti saranno disponibili a un prezzo concorrenziale tramite App. o sito internet. Le tariffe fluttueranno in base a diverse va-

VIAGGI 29

© TIPRESS

Mauro Pini, figura ben nota dello sci elvetico, è nato e cresciuto ad Airolo. Dopo gli inizi professionali nel settore edile in qualità d’assistente tecnico, si è formato come allenatore, raggiungendo i massimi livelli della disciplina nelle squadre maschili e femminili di Swiss Ski. Vanta una grande esperienza internazionale che l’ha portato a preparare atleti come Didier Cuche, Lara Gut e Tina Maze. Profondo conoscitore degli sport invernali e del comprensorio di Airolo-Pesciüm, è attualmente capo alpini FSSI e commentatore sportivo per la RSI.

© FOTO LUCA CRIVELLI

Il bar Après-Ski ® Per migliorare l’esperienza dei propri clienti, Valbianca SA ha installato una nuova tenda igloo nella zona di partenza della funivia. Vi proporrà il più classico degli aperitivi AprèsSki. Sarà aperto dal mercoledì alla domenica, dalle 15.00 fino in prima serata.

Ottimizzazione dell’impianto di neve programmata a Pesciüm ® Tutto è pronto, la neve dal cielo è già arrivata e, temperature permettendo, il manto delle piste sarà arricchito grazie a un impianto d’innevamento programmato ancora più efficiente e moderno. Si trat-

ta di una prima piccola tappa in vista degli investimenti futuri per completare il sistema di produzione della neve.

Eventi e animazioni ® Anche quest’anno, in calendario vi saranno appuntamenti sportivi da non mancare assolutamente, dal classico Grand Prix Migros alla Coppa Europa di Freestyle.

Da notare il ritorno in Ticino delle gare ArgeAlp di sci alpino. Ma Airolo non vuol essere solo competizione: in occasione della giornata internazionale della neve (19-20 gennaio), ad esempio, verrà organizzato un weekend ricco di sorprese.

Azioni mirate e ricorrenze dettate dal calendario, infine, saranno spunto per una moltitudine di proposte.

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DOCUMENTI PER L’ESTERO CH rimovibile: CHF 4.70 (5.80) Patente internazionale: CHF 50.– (68.–) Carnet de Passage: CHF 210.– (310.–, 240.– per soci Light)

GADGET ACS Stemma old style: stock esaurito - prossima riedizione 2019 Stemma ACS: CHF 20.– (33.–) Cappellino: CHF 6.– (7.–)

BIGLIETTERIA ( ) Tariffe per non soci / * Tariffe soggette al cambio CHF/EUR

La sezione Ticino dell'Automobile Club Svizzero augura Buon Natale e un Felice Anno Nuovo acsti.ch

GAB 6601 LOCARNO Posta CH SA

P.P. / JOURNAL CH-6601 LOCARNO

I più bei cori d’opera (Die schönsten Opernchöre) L’ACS vi conduce al cuore della cultura per una serata di gala al KKL di Lucerna La data? Il 16.03.2019 Con quale mezzo? In torpedone, con Rossi Viaggi Il prezzo? Per i soci solo 178 franchi (198 per i non soci) Che cos’è compreso? Il biglietto d’entrata e il viaggio in torpedone Termine d’iscrizione? Il 26.11.2018 Ultimi posti disponibili Informazioni: ACS Locarno - tel. 091 751 46 71 - locarno@acsti.ch ACS Lugano - tel. 091 922 01 21 - lugano@acsti.ch