Rivista dell’Automobile Club Svizzero | Edizione della Svizzera italiana

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Edizione 03/2022 Rivista dell’Automobile Club Svizzero | Edizione della Svizzera italiana AUTO Eletto Simone Gianini L’ACS SEZIONE TICINO HA UN NUOVO PRESIDENTE: PROSPETTIVE E VISIONI Pagine 4-5 Campionati ticinesi L’ACS PREMIA I SUOI CAMPIONI Pagina 22 ADAS obbligatori COSA CAMBIA SULLE AUTO DEL… PRESENTE Pagine 6-7 L’AUTOMOBILE PER PASSIONE.

Più volte premiato come vincitore dei test.

Allianz Assistance

Leader mondiale nel mercato per l‘assistenza e Servizi di assicurazione viaggio.

ACS & Allianz Assistance - Una forte partnership con vantaggi preziosi per i membri dell‘ACS:

3 Centrale d‘emergenza svizzera 24 ore su 24 competente e amichevole

3 Assistenza in caso di guasti e incidenti in Svizzera e in tutta Europa

3 Consulenza telemedica e assistenza medica 24 ore su 24, in tutto il mondo in caso di malattia e infortunio

3 Rete globale di partner Un servizio in tutto il mondo e in qualsiasi momento per i nostri clienti

L’INTERVISTA

4 Simone Gianini, per l’ACS-Ti un nuovo presidente nel segno della continuità

SICUREZZA STRADALE

6 I sistemi d’assistenza alla guida che diventano obbligatori nel 2022

IL CLUB

9 ACS: la soddisfazione dei clienti resta elevata

10 L’editoriale di Tom

12 Cambio di cariche all’interno dell’ACS

20 Agevolazioni per i Soci

22 Premiazione

“Campionati ticinesi ACS 2021”

27 Telepass europeo

28 Piloti per un giorno

TEST AUTO

15 Hyundai Ioniq 5 4WD Elettrico dirompente e convincente

17 Ford Mustang Mach 1 L’icona “muscle car” ancor più mordace

ATTUALITÀ

18 Lugano Elegance e Lions in Classic

L’ESPERTO

RISPONDE

19 Autostrade e semiautostrade: le regole di base

TRIBUNA GIURIDICA

21 Idoneità alla guida: gli anziani particolarmente a rischio

SPORT

23 Locarno Kart Master

23 Dopo 65 anni, revocato in Svizzera il divieto di gare su circuito MOTO D’EPOCA

24 MV, la moto più forte di tutti i tempi

ENERGIA

29 Potere calorifico dell’energia

THE SHOP

30 Per i tuoi viaggi e la tua sicurezza

Numero 2 giugno/luglio 2022

Prossimo numero agosto/settembre 2022

In copertina Hyundai Ioniq 5 4WD

L’ACS: un club coinvolgente

Durante l’Assemblea dei Delegati dello scorso 20 maggio sono stato rieletto all’unanimità quale Presidente centrale dell’ACS per un ulteriore triennio. Sono felice che mi sia stata rinnovata la fiducia. Dopo sei anni alla guida del club, questo sarà il mio ultimo mandato, a causa dei limiti di durata previsti dagli statuti. ® Come vola il tempo... faccio fatica a credere che sia passato tanto da quel 16 settembre 2016. È stato un periodo emozionante, pieno di sfide d’ogni tipo, un’esperienza di cui sono molto felice e orgoglioso. È un grande onore per me presiedere un club come l’ACS, un’istituzione viva e in continua evoluzione. La paragonerei però a una compagine calcistica: il successo si raggiunge solo se il leader può contare su un collettivo che funziona. In questo senso, mi sento estremamente privilegiato. Nel mio ruolo, da un lato posso contare sulla grande e motivata squadra dell’Amministrazione centrale, guidata in modo competente da Fabien Produit, il nostro Segretario generale. Dall’altro, ho la fortuna di lavorare con il fantastico team del Comitato centrale e con le varie sezioni, sempre impegnate ed entusiaste. Vorrei ringraziare tutti, perché senza queste preziose collaborazioni l’ACS non sarebbe dov’è oggi. Negli ultimi sei anni siamo riusciti a sviluppare le nostre partnership per offrire ai soci servizi sempre più interessanti. Anche nel campo della politica dei trasporti, abbiamo saputo consolidare il nostro ruolo strategico in qualità d’associazione di categoria, ottenendo anche risultati significativi, come quello scaturito in occasione del referendum contro la nuova legge sul CO2 ® Tutto questo si riflette anche nella nostra maggiore presenza sui media, senza dimenticare il grande passo compiuto internamente verso la digitalizzazione. Infine, grazie a una gestione dei costi attentamente ponderata e rigorosa, l’ACS gode di una situazione finanziaria stabile. ® Da tempo viviamo in un panorama molto competitivo, in particolare nel settore dei servizi d’assistenza. Con Allianz Partners (assistance) possiamo tuttavia contare su un alleato competente e d’ottima qualità. L’anno scorso, questi sforzi congiunti sono stati premiati dai soci con una nota di 4,67 (su un massimo di 5) e ne sono particolarmente orgoglioso. Se uniamo tutto ciò alle interessanti attività che proponiamo e alle partnership di cui godiamo per ampliare la già corposa gamma di prestazioni, possiamo senz’altro definirci un club estremamente accattivante, in grado di reggere il confronto in queste condizioni di mercato sempre più severe. ® Per il mio ultimo mandato, desidero coinvolgere il Comitato centrale nei miei sforzi per far crescere ulteriormente il numero di soci, continuare il processo di digitalizzazione attualmente in corso e sviluppare altri servizi di cui i nostri affiliati possano beneficiare. Questo, beninteso, senza tralasciare il nostro impegno di successo nella politica dei trasporti e collaborando attivamente con le associazioni amiche che operano nell’ambito dei trasporti e della circolazione stradale. ® Anche in futuro ci impegneremo affinché voi, cari soci dell’ACS, possiate continuare a condividere con noi la passione automobilistica che ci contraddistingue. Sarà con questo spirito che affronteremo le entusiasmanti sfide dei prossimi anni. Vi ringrazio per la vostra fiducia e fedeltà nell’ACS.

Cordialmente,Thomas Hurter, Presidente centrale

Impressum

Direzione sezione Ticino

via Trevani 5 - CP 564 - 6601 Locarno Tel. 091 751 46 71 - Fax 091 751 80 68 www.acs.ch - locarno@acsti.ch

Organico

Presidente: Simone Gianini, Bellinzona Vice presidente: Raide Bassi, Lugano-Cadro Membri di comitato: Elvezio Codoni, Chiasso Alex Farinelli, Comano Sabrina Gendotti, Massagno Direttore: Gianmarco Balemi, Tenero

Redazione e coordinamento Elias Bertini / elias.bertini@acsti.ch

Stampa: Tipografia Stazione SA via Orelli 29, CP 563, 6600 Locarno Tel. 091 756 01 20 - Fax 091 752 10 26 www.editore.ch - info@editore.ch

Progetto grafico e impaginazione Giuseppe Gruosso Tipografia Stazione SA, Locarno

Fotografie Archivio ACS, Elias Bertini

Auto Appare 6 volte l’anno e l’abbonamento è compreso nella tassa di socio ACS

INSERZIONI PUBBLICITARIE

ALBEN media & communication sagl Casella postale 1016 CH-6850 Mendrisio (Switzerland) mobile +41 76 594 00 07 e-mail info@alben-mediacom.ch

3 L’INTERVISTA
Rivista ufficiale dell’Automobile Club Svizzero, sezione Ticino in collaborazione con
AUTO L’ACS SEZIONE TICINO PROSPETTIVE E VISIONI L’ACS PREMIA SUOI SOMMARIO
EDITORIALE

Prospettive e visioni dopo l’elezione ai vertici dell’ACS sezione Ticino

Simone

Gianini,

un nuovo presidente nel segno della

continuità

Simone Gianini, lasciato il Comitato centrale dell’Automobile Club Svizzero dopo quattro anni di attività – e nel quale in rappresentanza della Svizzera italiana gli è subentrato il collega di Comitato Alex Farinelli –, lo scorso 24 maggio è stato eletto presidente della Sezione ticinese. Nel suo intervento ha delineato le sfide che attendono l’associazione e la mobilità in generale, così come le opportunità che si presentano all’orizzonte.

Continuità ® Il primo aspetto su cui il nuovo presidente ha posto l’accento è stato quello della continuità. Lodando e ringraziando l’operato del presidente uscente Giacomo Garzoli, ha ricordato come nei dieci anni sotto la sua guida l’ACS Sezione Ticino abbia ritrovato serenità e stabilità (così come l’ha ritrovata

anche quella nazionale), affrontando di pari passo il necessario rinnovamento sia nella conduzione, sia nell’approccio alla mobilità, essa stessa in costante evoluzione. L’intenzione del nuovo presidente sezionale, ha sottolineato, è quella di continuare sulla via tracciata, cercando – collegialmente con il Comitato – di proseguire nell’attenzione all’evoluzione dei tempi nel solco dei valori dell’ACS.

Vita associativa ® È poi stata annunciata l’intenzione di incrementare la partecipazione a momenti di vita associativa, sia in ambito prettamente automobilistico, ma anche al di fuori di esso. Confortante in questo senso è la sempre ottima adesione alle attività legate allo sport dei motori (fedele testimonianza ne è stata anche l’ultima premiazione dei campionati ticinesi ACS in coda all’assemblea generale ordinaria, di cui viene succes-

sivamente riferito a pag. 22). Grandi op portunità si intravvedono nell’organizzazione di eventi legati alla simulazione di guida – sportiva, ma anche votata alla formazione e alla sicurezza stradale –o ancora di carattere più generale, che sarà compito del Comitato promuovere ulteriormente.

Numero di soci ® Pur risultando quella ticinese la Sezione che più di altre ha saputo frenare negli scorsi mesi l’erosione di soci osservata negli ultimi anni, sarà necessario incrementarne il numero, sceso durante lo scorso anno al di sotto della soglia psicologica delle novemila unità. Un’associazione ha tanto più peso anche nelle discussioni pubbliche, quanto più vasta è la sua rappresentanza e, quindi, la sua rappresentatività. Con oltre ottantamila soci a livello nazionale e circa novemila

4 L’INTERVISTA

a livello cantonale, l’Automobile Club Svizzero è una realtà ancora ascoltata e coinvolta, a tutto beneficio dell’equilibrio che bisogna avere nelle decisioni e soluzioni che interessano il delicato tema della mobilità. Diverse iniziative promozionali sono già state implementate con successo negli ultimi tempi (si pensi alla collaborazione con maestri di scuola guida, al partenariato con la Posta Svizzera, alla vendita diretta del Telepass europeo), mentre altre sono al vaglio della Direzione e del Comitato. L’obiettivo è quello di tornare a crescere, offrendo ai soci di ACS i servizi di qualità che sono abituati ad avere (in testa: il soccorso stradale in Svizzera e all’estero), consolidandoli con nuovi prodotti assieme ai partner con cui si collabora.

Politica della mobilità ® Di pari passo con l’evoluzione della mobilità sia nell’approccio – la parola d’ordine in questi ultimi anni, anche nel campo automobilistico, è stata: sostenibilità –, sia nelle tecnologie – basti pensare allo sviluppo che stanno vivendo le nuove modalità di propulsione, in particolare quella elettrica –, anche l’ACS è chiamata a volgere lo sguardo al futuro. Al fianco dei compiti primari del soccorso stradale per i propri soci, dell’informazione e della formazione alla sicurezza e all’educazione stradale e di supporto alla mobilità individuale, sarà importante continuare ad affermare il principio della libertà di movimento, ma anche puntare all’inter- o multimodalità (l’efficiente combinazione di più mezzi di

trasporto a seconda delle circostanze), proprio con lo scopo di migliorare le condizioni (e quindi in fin dei conti la libertà) di movimento degli automobilisti sugli assi stradali, oggi sempre più congestionati. In questo senso, l’ACS è sempre stata in prima linea – e dovrà continuare ad esserlo – per scongiurare imposizioni che mettano in discussione la libertà individuale di movimento, ma anche aperta a soluzioni che favoriscano una maggiore scorrevolezza e interscambiabilità dei flussi di mobilità, costantemente in crescita con l’evoluzione tecnica, economica e sociale che viviamo in questo periodo storico.

125 anni ® L’anno prossimo, 2023, sarà quello giubilare del centoventicinquesimo dalla fondazione dell’ACS. Di concerto con l’associazione nazionale verranno organizzati dei momenti celebrativi, ivi compresa l’assemblea generale con la premiazione non solo dei soci che giungono al traguardo dei quaranta o cinquant’anni di affiliazione, ma anche di quelli oltre i sessanta, segno tangibile di attaccamento al club e delle radici, dei valori, ha ricordato Simone Gianini, da non dimenticare nel gettare le basi future dell’ACS.

5 L’INTERVISTA

L’automazione entra sempre più a far parte della mobilità

moderna

Gli ADAS obbligatori da luglio 2022 sui veicoli nuovi

L’Unione Europea ha adattato la sua ordinanza sull’omologazione dei veicoli a motore. Alcuni sistemi d’assistenza alla guida (ADAS) diventeranno quindi obbligatori per tutti i nuovi modelli. Anche la Svizzera, da luglio 2022, ne introdurrà alcuni, adeguandosi di fatto alla suddetta base legale.

L’evoluzione tende ad andare inequivocabilmente verso la guida automatizzata. Al momento siamo al livello 3, ossia “automazione condizionata”. Questo significa che il conducente non è più costretto a monitorare permanentemente il sistema, ma dev’essere in grado di prendere il controllo del veicolo quando richiesto. Livello 4 (automazione elevata) e 5 (automazione completa) sono già tecnicamente sviluppati, e in alcuni casi in uso, ma vengono perlopiù impiegati su percorsi di prova o nell’ambito di progetti pilota sotto una supervisione rigorosa. Gli apparati d’assistenza alla guida hanno effetti diretti sull’uomo e/o sulla macchina: quello relativo alla frenata d’emergenza, ad esempio, prevede dei sensori che monitorano l’ambiente e la macchina. Raccoglie valori come la distanza dal mezzo che precede, gli oggetti disseminati lungo la strada, l’accelerazione, l’angolo di sterzata e la posizione del pedale. Se avverte un peri-

colo di collisione, invia una serie d’avvisi al conducente. Se egli non reagisce abbastanza rapidamente, calcola la quantità di frenata di cui il veicolo ha bisogno per evitare una collisione e innesca immediatamente la frenata d’emergenza.

® Anche il meccanismo di rilevamento della stanchezza diventerà obbligatorio affinché, in caso ci si addormenti, non vi sia una perdita totale di controllo sulla macchina.

Ecco egli ADAS imposti da luglio 2022

® Molto spesso la distrazione, lo stress da traffico intenso e il comportamento emotivo del conducente sono all’origine degli incidenti stradali. A causa del gran numero di utenti e della varietà di veicoli con diverse velocità e requisiti di spazio, la densità della circolazione può talvolta diventare una prova di resistenza. I sistemi d’assistenza supportano chi sta al volante e reagiscono in modo autonomo qualora ve ne fosse la necessità al fine di prevenire incidenti causati da errori umani (che sono la maggior parte). Questo permetterà d’aumentare in maniera importante la sicurezza stradale. ® Attualmente, il diritto internazionale stabilisce che i conducenti devono avere il controllo del veicolo in qualsiasi momento. In linea di principio, ciò significa che i mezzi dotati di sistemi automatizzati possono essere immatricolati ma la presenza e l’interazione umana a bordo

sono imprescindibili. ® Generalmente, l’ACS sostiene lo sviluppo di nuove tecnologie perché promuovono un uso più efficiente delle infrastrutture e aumentano la sostenibilità della mobilità individuale. Allo stesso modo, i sistemi intelligenti di assistenza alla guida contribuiscono ad aumentare la sicurezza stradale e riducono tanto il rischio d’incidenti quanto le loro conseguenze. Tuttavia, vanno debitamente considerati alcuni fattori, come la protezione dei dati personali e la responsabilità individuale. ® In futuro i nuovi mezzi saranno dotati di un numero sempre maggiore di ADAS. Tuttavia, pochissimi conducenti sanno cosa succede nella loro auto quando un tale apparato viene attivato automaticamente. A proposito di questo argomento, l’ACS organizza dei corsi di guida interessanti e formativi, aperti a tutti gli automobilisti che desiderano stare al passo con lo sviluppo delle tecnologie e padroneggiare al meglio il loro veicolo in futuro.

® Le informazioni sui corsi di guida saranno pubblicate sul sito web www. acs.ch e sulla rivista del Club nell’estate 2022.

Panoramica dei sistemi d’assistenza alla guida obbligatori previsti entro il 2026 ® La data d’introduzione si applica ai nuovi veicoli (nessuna messa a norma per i veicoli esistenti):

Il sistema d’avviso della stanchezza verifica il grado d’attenzione del conducente. Alla comparsa dei primi sintomi, il sistema emette segnali d’avvertimento.

I sensori del sistema di frenata d’emergenza monitorano costantemente l’ambiente del veicolo e intervengono automaticamente in caso d’emergenza.

6 SICUREZZA STRADALE

SISTEMA EFFETTO DATA D’INTRODUZIONE

PER TUTTI I VEICOLI

Etilometro alla partenza

Una volta installato, il sistema Alcolock impedisce al conducente in stato d’ebbrezza di avviare il veicolo.

La dotazione obbligatoria prevede unicamente l’interfaccia e il cablaggio per agevolare un successivo retrofit.

Predisposizioni per il montaggio di un sistema Alcolock da luglio 2022 (nuovi modelli) o luglio 2024 (tutti i veicoli).

Registratore dei dati evento in caso di incidente

• Blackbox

• Event Data Recorder EDR

Rileva velocità, decelerazione, accelerazione, ribaltamento e l’attivarsi di diversi dispositivi (airbag, fari, indicatori di direzione, ecc.) prima, durante e dopo un incidente. Registrazione dati da 5 secondi prima dell’evento fino alla fine dell’evento stesso. I dati vengono conservati nel veicolo.

Obbligatorio per tutte le automobili e i veicoli commerciali leggeri da luglio 2022 (nuovi modelli) o luglio 2024 (tutte le automobili e i veicoli commerciali leggeri). Obbligatorio per tutti i veicoli a motore pesanti da gennaio 2026 (nuovi modelli) o gennaio 2029 (tutti i veicoli a motore pesanti).

Sistema avanzato di avviso per la distrazione del conducente

Il sistema aiuta il conducente a mantenere la concentrazione sulla situazione del traffico stradale e lo avvisa in caso di distrazioni.

Sistema di adattamento intelligente della velocità

• Intelligent Speed Adaptation ISA

Sistema d’avviso di disattenzione e stanchezza del conducente

• Driver Drowsiness and Attention Warning DDAW

• Attention Assist

Sistema di rilevamento in retromarcia

• Reversing Detection RD

Protezione da attacchi informatici

Limita la velocità in funzione della segnaletica (possibilità di riprendere il controllo).

Analizza il comportamento del conducente, monitorando i segnali di diminuzione della concentrazione; se rileva sintomi di stanchezza, il dispositivo emette un segnale acustico o visivo e invita a fare una pausa.

Frena automaticamente se rileva la presenza di oggetti dietro il veicolo.

Protegge i sistemi informatici (software) del veicolo dagli hacker.

Da luglio 2024 per i nuovi modelli. Da luglio 2026 per tutti i veicoli.

Da luglio 2022 per i nuovi modelli. Da luglio 2024 per tutti i veicoli.

Da luglio 2022 per i nuovi modelli. Da luglio 2024 per tutti i veicoli.

Da luglio 2022 per i nuovi modelli. Da luglio 2024 per tutti i veicoli.

Da luglio 2022 per i nuovi modelli. Da luglio 2024 per tutti i veicoli.

In futuro i veicoli comunicheranno tra loro e con le infrastrutture.

7 SICUREZZA STRADALE

SISTEMA EFFETTO DATA D’INTRODUZIONE

PER AUTOMOBILI E VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI (ANCHE CAMPER FINO A 3.5 T)

Sistemi avanzati di frenata d’emergenza

• Advanced Emergency Braking

• System with Emergency Stop

• Signal AEBS + ESS

• City-Safety

• Sistema di frenata d’emergenza

• in presenza di pedoni

Evoluzione del sistema di assistenza alla frenata

Sistema di mantenimento della corsia in condizioni d’emergenza

• Lance Keep Assist LKA

• Lane Departure Avoidance LDA

• Lane Departure Protection LDP

Sistema di frenata d’emergenza predittiva che si attiva automaticamente davanti a un ostacolo e fa scattare il segnale di pericolo. Riconoscimento di pedoni e ciclisti.

Interviene attivamente nella guida quando il veicolo devia la sua traiettoria dalla corsia (possibilità di riprendere il controllo).

Da luglio 2022 per i nuovi modelli.

Da luglio 2024 per tutte le automobili e i veicoli commerciali leggeri.

PER MEZZI PESANTI (ANCHE CAMPER OLTRE 3,5 T)

Avviso di collisione con pedoni e ciclisti

• Blind Spot Information System

• for the detection of Bicycles BSIS

Sensore angolo cieco

Previene gli incidenti tra ciclisti e veicoli a motore pesanti allo svoltare (a destra) di quest’ultimi

Interviene attivamente nella guida in presenza di altri veicoli nell’angolo cieco. (possibilità di riprendere il controllo).

Da luglio 2024 per i nuovi modelli.

Da luglio 2026 per tutte le automobili e i veicoli commerciali leggeri.

Da luglio 2022 per i nuovi modelli.

Da luglio 2024 per tutte le automobili e i veicoli commerciali leggeri.

PER I VEICOLI AUTOMATIZZATI

Per i veicoli automatizzati vale l’obbligo di omologazione UE.

• sistema di monitoraggio della

• disponibilità del conducente;

•sistema che rileva il controllo del • veicolo al posto del conducente;

• sistema di segnalazione automatica

• di stato tecnico e contesto

• ambientale del veicolo;

• sistema di trasmissione di

• informazioni legate alla sicurezza

• ad altri utenti della strada;

• facoltativo su veicoli a motore pesanti:

• sistema di timoneria elettronica

• (platooning).

Al momento non esistono altre specifiche.

Da luglio 2022 per i nuovi modelli.

Da luglio 2024 per tutti i veicoli a motore pesanti.

Da luglio 2022 per i nuovi modelli.

Da luglio 2024 per tutti i veicoli a motore pesanti.

Dal 7 luglio 2024 per tutti i veicoli automatizzati.

8 SICUREZZA STRADALE
Fonte : Ufficio federale delle strade USTRA Tra gli
ADAS anche il Lance Keep Assist LKA

Nonostante nel 2021 la frequenza dei viaggi in Europa sia leggermente aumentata, permane la tendenza a spostarsi all’interno dei confini nazionali. Secondo i dati dell’ACS, infatti, su circa 13’600 casi di dépannage il 90% è stato effettuato in Svizzera, mentre solo il 10% in Europa.

Per quanto concerne invece l’assistenza medica, lo scorso anno se ne è fatto ricorso quasi il 40% in meno rispetto al precedente. ® Anche nel 2021 la soddisfazione dei clienti per i nostri servizi d’assistenza è rimasta elevata (voto 4.7 su un massimo di 5). L’alta qualità del nostro servizio è stata dunque confermata ancora una volta. ® Nel 2021, l’ACS ha preso in carico circa 13’600 chiamate d’assitenza riconducibili a motivi di varia natura. Nella maggior parte dei casi si trattava di problemi alla batteria. ® Ulteriori informazioni statistiche sull’anno 2021 dell’ACS sono disponibili sul sito acs. ch/rapporto-annuale.

9 IL CLUB
ACS: la soddisfazione
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dei clienti resta elevata

Nuovi talenti per mantenere vivo il fascino delle corse

Durante i miei 20 anni d’attività nel Campionato mondiale di motociclismo, l’attaccamento del pubblico elvetico verso questo sport è cresciuto notevolmente.

Certo, c’è voluto un po’ di tempo prima che il nostro governo decidesse di revocare il divieto di gare su circuito, ma abbiamo comunque assistito a un generale aumento dell’interesse grazie anche a una diffusa copertura mediatica. Nel frattempo, la Svizzera ha avuto il privilegio d’avere ben cinque piloti in Moto2; un periodo d’oro, che ha spinto giornali e televisione a garantire una cronaca capillare delle corse. ® Purtroppo le cose sono cambiate di nuovo. Io mi sono ritirato dall’attività agonistica, altri fuoriclas-

se come Dominique Aegerter e Randy Krummenacher restano attivi, ma non più all’interno dell’universo Grand Prix. Il fatto che non siamo riusciti a portare un altro pilota di casa almeno nel campionato di Moto3, per non parlare delle categorie superiori, non è problematico solo dal punto di vista sportivo. Significa che l’interesse generale e l’attenzione mediatica andranno inesorabilmente a diminuire. Dovremmo quindi tutti trovare un espediente per mantenerlo attivo, almeno finché non riusciremo a traghettare Noah Dettwiler e altri giovani talenti a un livello tale da competere ai vertici. ® Vincere questa sfida non è così semplice: il pubblico non vuole vedere trasmissioni sportive generiche, ma sostenere i suoi eroi ai massimi livelli. Fino a quando non saremo in grado d’offrirgli

questo, voglio fare tutto il possibile per mantenere saldo il legame tra la Svizzera e il motorsport internazionale. ® Fortunatamente, posso dare un contributo in questo senso sia in veste di direttore sportivo del team PrüstelGP di Moto3 sia in qualità di commentatore per la televisione svizzera di lingua tedesca durante la Moto GP. Sono canali attraverso i quali spero di condividere la mia passione con un numero sempre maggiore d’appassionati e invogliare i giovani ad avvicinarsi a questo mondo. Solo così saremo in grado di reintrodurre al più presto una presenza elvetica nel circuito che conta e, allo stesso tempo, creare una vera piattaforma per il nostro sport.

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10 IL CLUB
L’EDITORIALE DI TOM
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Alex Fontana: «V’insegno a guidare un’auto da corsa»

Se volete provare il brivido della velocità e sviluppare le vostre doti sportive alla guida, salite a bordo di una stupenda Porsche da competizione con il campione ticinese Alex Fontana e il suo team di professionisti: la sua “Race Performance Academy”, affidata alle esperte mani dei Centri Porsche Ticino, vi farà vivere un’esperienza indimenticabile su circuiti molto tecnici e vicini a noi, il “Tazio Nuvolari” di Cervesina e il “Cremona” di San Martino del Lago. Potrebbe essere un’occasione di svago in solitaria, in gruppo o un vero esercizio di team building utile a rafforzare la coesione tra i collaboratori della vostra azienda.

Alex, com’è maturata l’idea di proporre questa bellissima iniziativa? ® «Sostanzialmente, dal mio desiderio di trasmettere la passione verso l’automobilismo a tutti; da coloro che a questo mondo vi sono in qualche modo già stati introdotti ai neofiti assoluti. Con programmi d’insegnamento mirato, intendiamo far vivere ai partecipanti un momento indimenticabile, aiutandoli però anche a progredire nelle proprie capacità di guida; un esercizio molto utile di cui alcuni contenuti sono fondamentali pure nella quotidianità». La didattica punta sempre alla massima qualità e, se del caso, a soddisfare richieste specifiche: da una singola giornata di divertimento fino al percorso formativo in ambito competitivo. ® Naturalmente, alla stessa stregua di un vero contesto agonistico, la sessione in pista con il coach sarà accompagnata da un’adeguata preparazione e da un’analisi post-prestazione. È quindi proposta anche la visione dei video on-board della propria performance, l’analisi di traiettorie, frenate, accelerazioni, il confronto con altri partecipanti, con gli istruttori e molto altro.

Alex qual è il tuo ruolo? «Do il mio contributo costante come coach di riferimento. Sono lì per trasmettere tutti i trucchi per andare più veloce, in sicurezza, e apprezzare ogni singolo minuto dell’esperienza. Voglio che i nostri piloti vadano a casa con un bagaglio emotivo importante, oltre a saper condurre un’auto da corsa».

Ecco ciò che vi trasmetteranno piloti di livello internazionale

- Apprendimento delle tecniche di guida - Studio della guida in sicurezza

- Apprendimento del circuito e del veicolo - Analisi dei dati di guida dei partecipanti - Uso di nuove tecniche

- Percorso di apprendimento all-round, dalla pista alla strada - Percorso formativo verso e durante le competizioni

A disposizione, grazie ai Centri Porshe Ticino, vere auto da corsa: le fantastiche Cayman GT4 Clubsport MR. Conosciamole… - Vettura GT da competizione - Oltre 450 CV di potenza - Carico aerodinamico - Roll-bar protettivo - Abitacolo professionale - Strumentazione telemetrica - Seduta adattabile rapidamente - Gomme slick da competizione - Personale Centri Porsche Ticino dai Campionati europeo e svizzero

Un direttore d’orchestra d’eccezione, Alex Fontana 1996 - debutto in Go-Kart 2009 - debutto in monoposto 2011 - campione European F3 Open 2013 - test in Formula 1 2015 - debutto in Formula E 2016 - debutto in Gran Turismo 2017 - prima vittoria in Asia 2018 - campione Blancpain GT Silver Endurance 2019 - campione China GT Championship GT4 2021 - campione GT World Challenge Silver

I pacchetti disponibili

1 Auto (test privato per 1-3 persone)

1 Auto (7-8 persone, mezz’ora di guida a testa)

1 Auto (18 persone, 3 giri Hot Lap passeggeri)

2 Auto (12 persone, mezz’ora di guida a testa)

2 Auto (18 persone Hot Lap e 6 sessioni guida)

3 Auto (modalità “team building” su misura)

Equipaggiamento e servizi

Tra le prestazioni e il materiale a disposizione, a dipendenza del pacchetto scelto, tuta e casco, personale di supporto, coach drivers, meccanici e ingegnere, esperienza vettura tutto incluso, circuito, fotografo, account FL, gadget, pranzo.

Per iscrizioni e informazioni sui prezzi, contattare il nr. +41 78 784 16 29 o scrivere a afracemanagement@gmail.com. Per i soci ACS sono previste tariffe speciali.

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Con la Drive Academy del pilota ticinese anche i soci dell’ACS scendono in pista!
PROMOREDAZIONALE

Cambio di cariche all’interno dell’ACS

Si sono recentemente svolte le assemblee generali ordinarie dell’Automobile Club Svizzero (ACS), il 20 maggio a Laupersdorf (SO), e della Sezione ticinese, il 24 maggio a Lugano. Alex Farinelli è subentrato a Simone Gianini – che lascia quindi dopo 4 anni di carica – nel Comitato centrale dell’associazione nazionale con sede a Berna, presieduta dal Consigliere nazionale Thomas Hurter, il quale si è rallegrato della continuità nella rappresentanza della Svizzera italiana, nel caso con un Consigliere nazionale, Sindaco di Comano.

Dalla presidenza della Sezione ticinese ha invece preso commiato Giacomo Garzoli dopo 10 anni di carica, in cui ha ridato stabilità alla Sezione, conducendola nel segno del rinnovamento. Il suo importante lavoro è stato lodato dall’assemblea sezionale che ha nominato Simone Gianini alla presidenza e confermato il Comitato uscente con Raide Bassi, nuova vicepresidente, Sabrina Gendotti, Alex Farinelli ed Elvezio Codoni quali membri.

Alex Farinelli, consigliere nazionale e membro del Comitato ACS sezione Ticino, è stato eletto nel Comitato centrale dell’ACS.

12 IL CLUB
Il nuovo Comitato dell’ACS sezione Ticino Simone Gianini – Presidente Raide Bassi – Vicepresidente Elvezio Codoni, Alex Farinelli e Sabrina Gendotti – Membri

Soci veterani – 50 anni

Baciocchi Jutta, Balsamo Ernesta, Barloggio Silvano, Bellini Gianfranco, Bonetti Iva, Bonomelli Pietro, Borella Romano, Bottinelli Adriano, Broggini Paride, Brunelli Luigi, Cau Giuliana, Cavallaro Lucilla, Caverzasio Angelo, Crivelli Giorgio, De Rossa Rina, De Socio Giovanni, Fornera Sergio, Generali Antonella, Gevert Edith, Gherra Giovanni, Giambonini Renato, Gilgen Peter, Gozzi Giampietro, Homayoun Annamaria, Klauser Cornelia, Kubli Hans, Mantegazza Sergio, Mantegazza Geo, Maspoli Michele, Moccetti Madeleine, Morellini Carlo, Morotti Maria, Neuroni Lydia, Patete Giovanni, Pedrolini Michele, Pedrolini Marco, Picano Gudrun, Pintus Nicolino, Pollini Marco, Pontiggia Oswaldo, Pucci Mariangela, Pugno Alessandro, Pult Mara, Santandrea Antonio, Santandrea Matilde, Sartori Ezio, Schamberger Rudi, Sciorilli Domenico, Simona Franco, Soldini Giorgio, Stern Silvano, Valentini Fernando, Von Krannichfeldt Umberto, Weiss Francois, Wiczynski Witold Claudio, Zibetti Pietro.

Soci veterani – 40 anni Adamina Marilena, Ado Mauro, Ado Carla, Agosti Harald, Albertini Nirvana, Annoni Guido, Arizzoli Angelo, Armichiari Renata, Balestreri Marco, Banfi Daniela, Baumgartner Geo, Beffa Renato, Bellofatto Antonio, Belloni Gildo, Bellotti Nicla, Beltraminelli Massimo, Beretta Adriana, Beretta Piccoli Laura, Beretta Piccoli Massimo, Biaggi Maddalena, Bianchi Maria Grazia, Birolini Giancarlo, Borgnini Mariapia, Boschetti Florindo, Brown Brooks, Brusa Marcella, Bulgheroni Fernanda, Bunge Wolf Dietrich, Cangiano Antonio, Canoninca

Cristiana, Carosio Maurizio, Carrara Danilo, Cavadini Mauro, Cavalli Pierina, Cereghetti Raffaele, Conti Lionello, Cossi Giorgio, Dabbeni Tiziano, Da Rold Franco, Delco Ivo, Didouche Immacolata, Donati Michele, Dürr Hans, Emma Giampiero, Fabiano Claudia, Favero Cesare, Fenner Walter, Fetta Angelo, Filippini Giuseppina, Fora Marco, Fornaro Carlo, Franscella Alfio, Franscini Michele, Frigerio Marco, Gada Edio, Galimberti Nicola, Garbani Marcantini Ivo, Gazzaroli Rosa, Geiser Daniel, Gens Albert, Ghezzi Giovanni, Giovannacci Flavio, Giugni Marco, Gobbi Adriano, Greppi Fabrizio, Jovine Nicolina, Kneubühl Herbert, Laiso Piero, Lambertini Gaetano, Lauber Alessandra, Leone Claudia, Losa Giovanni-Pietro, Lurati Manuela, Maggiorini Marco, Manni Giorgio, Meregalli Tiziana, Montalbetti Flavio, Montesel Bruno, Monzeglio Valeria, Mordasini Gemma, Moretti Michele, Mozzettini Eros, Murialdo Franco, Ohlsen Heide, Osio Moreno, Oswald Hans Peter, Padalino Mario, Pasinelli Francesco, Pedrazzini Cristiana, Pedrazzini Benedetto, Pedrioli Davide, Pellegrini Ines, Petrimpol Davide, Pezzotti Giordano, Pianca Marco, Pizzera Achille, Plum Thomas, Poretti Paolo, Pozzi Gianpiero, Pozzi Tiziana, Pozzoli Mary, Quadri Renzo, Ressia Piero, Rinaldi Jasmine, Rondi Maria Pia, Rossi Giuliana, Scacchi Myriam, Schira Rosita, Schmid Renè, Scolari Fabrizio, Seibt Acquadro Gabriela, Simona Marco, Stirnimann Paolo, Stoll Shehata Cornelia, Sutter Roberto, Taglio Pietro, Tamagni Fabrizio, Tamagni Annamaria, Tenconi Angela, Terzi Milena,Tettamanti Marco, Tuor Ciril, Verratti Americo Domenico, Verzaroli Giancarlo, Vitali Angelo, Wyss Noris, Zagone Giovanni, Zambelli Massimo e Zanchetta Guido.

13 IL CLUB
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Elettrico, dirompente e convincente

Il Suv di taglia media inaugura la gamma di modelli a corrente della Casa attraverso uno stile originale ed evocativo. All’accoglienza combina prestazioni ed autonomia di notevole sostanza.

Prestazioni di rilievo con trazione integrale ma, in special modo, un design del tutto personale: la Ioniq 5 annuncia con decisione i propri contenuti, sfoggiando forme e proporzioni dal timbro avveniristico. Spiccano le superfici levigate, il taglio della coda da coupé e gli sbalzi ridottissimi, con interasse invece generoso. Così, la capostipite Hyundai tra i modelli a corrente appare più filante e compatta malgrado la lunghezza di 4,64 metri. L’abitacolo è molto accogliente grazie anche al parabrezza in posizio-

ne avanzata. A bordo, infatti, l’occhio ha modo di correre in maniera generosa, e non soltanto per l’arredo, anche qui di rottura rispetto agli standard abituali: nella zona anteriore le comode poltrone sono divise da un tunnel attrezzato e scorrevole. Dietro, la libertà di movimento è rilevante senza ridurre il volume per il bagaglio personale, in realtà ben consistente (527 litri). La strumentazione digitale è minimalista in apparenza, ma i grandi schermi suddividono con ordine le molteplici informazioni; i comandi della climatizzazione sono invece separati e di immediata accessibilità. ® Potenza e coppia della Ioniq 5 integrale sono notevoli, ma il carattere della vettura è pensato per privilegiare in prima battuta la confortevole fluidità di marcia: spiccano la facilità di manovra, il notevole equilibrio dinamico e la confidenza immediata col mezzo. Basta un velo di acceleratore per muoversi con disinvoltura, mentre le prestazioni frizzanti in accelerazione e ripresa sono

SCHEDA TECNICA

Hyundai Ioniq 5 4WD 77,4 kWh

Motore: 2 unità elettriche asincrone Potenza e coppia: 325 CV (239 kW), 605 Nm Cambio: automatico monomarcia Trazione: integrale 0-100 km/h: 5,1 secondi Velocità massima: 185 km/h Consumo medio: 17,9-19,1 kWh/100 km (omologato) Prezzo: da 55’900 CHF

sempre benvenute anche solo per un disimpegno rapido o un sorpasso in sicurezza. Non disdegna il passo dinamico e brillante, senza impegno, tra le curve, nonché il puro piacere dello scatto vigoroso. Notevole la silenziosità in marcia, in ogni circostanza: il Suv elettrico coreano si fa subito apprezzare come compagno di viaggio. Anche a lunga percorrenza, grazie all’autonomia solida (fino a 481 km WLTP) e alla possibilità della ricarica ad alta potenza (350 kW) con “pieno” elettrico possibile in circa venti minuti.

15 TEST AUTO Hyundai Ioniq 5 4WD
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presso la Tipografia Stazione
Locarno il 1° febbraio 2022 giorno di S. Severo Finito
presso la Tipografia Stazione SA Locarno il 1° febbraio 2022 giorno di S. Severo

L’iconica “muscle car” ancor più mordace

La poderosa due porte americana affila potenza, aerodinamica e dotazione tecnica. Per una guida ancora più incisiva ma comunque versatile, suggerendo senso d‘avventura e di spazi senza confini.

Coupé sportiva dotata del generoso e irrinunciabile otto cilindri a V aspirato, la Mustang classica aggiunge ulteriore sapore nella versione di punta Mach 1, che ne accresce le doti più dinamiche e l’attitudine all’impiego in circuito chiuso. Tutto ciò, grazie a migliorie aerodinamiche, motore ulteriormente affinato nelle prestazioni, freni potenziati e molto altro. Il corredo tecnologico in tema di infotainment e ausili attivi alla guida è di ultima generazione, in-

cludendo inoltre sospensioni magnetiche regolabili e numerose modalità di marcia per configurare con notevole versatilità il carattere della vettura alle proprie esigenze: la Mustang Mach 1 è in effetti decisamente camaleontica. ® Impegnando a fondo la vettura, telaio, sospensioni e azione del differenziale autobloccante posteriore restituiscono una guida precisa e “moderna”, efficace e senza sbavature. Anche abbondando generosamente con l’acceleratore, il retrotreno predilige la massima motricità al sovrasterzo di potenza, assecondando un comportamento neutro che il solido avantreno permette di impostare con buona precisione. L’agilità è buona tenendo conto degli ingombri, mentre rollio e beccheggio, pur evidenti, sono molto smorzati nella modalità di marcia più spinta da pista. Notevole il poderoso motore, dotato di una coppia sorprendente anche in basso e contraddistin-

SCHEDA TECNICA

Ford Mustang Mach 1 Fastback 5.0l Ti-VCT V8 Motore: 8 cilindri a V, 5.0 litri, benzina aspirato Potenza e coppia: 460 CV (338 kW), 529 Nm Cambio: manuale a sei rapporti Trazione: posteriore 0-100 km/h: 4,8 secondi Velocità massima: 267 km/h Consumo medio: 12,4 l/100 km (omologato) Prezzo: da 70’500 CHF

to da un allungo generoso, dal timbro pieno e metallico fino a oltre 7’000 giri; secco e preciso il cambio manuale con doppietta assistita. In opzione, la soluzione automatica a dieci rapporti. ® Con assetto e carico di sterzo regolati sulle posizioni più confortevoli, ma conservando la tonalità di scarico più marcata, la Mach 1 regala invece il piacere di marcia possente ma scanzonato da “muscle car” tradizionale, da godere ad andatura rilassata: sterzo leggero e poco sensibile con percettibili ciondolii del corpo vettura per il massimo relax, ma con tutta la corposità di spinta e il possente gorgoglio del V8 a fare da insostituibile colonna sonora.

17 TEST AUTO Ford
Mustang Mach 1

Teniamo accesa la passione! Un’edizione che ha ripagato della lunga attesa

Un successo oltre ogni aspettativa: il motto di quest’edizione, “Teniamo accesa la passione”, è stato di buon auspicio. Nell’ultimo weekend d’aprile, dopo due anni di pausa forzata, a Lugano si è finalmente tornati a respirare un’aria di genuino entusiasmo e ottimismo. Ben 112 auto storiche d’oltre 40 marchi, suddivise in 11 classi, hanno popolato la seconda edizione di Lugano Elegance e l’ottava di Lions in Classic.

L’iniziativa era nata come progetto a fini caritatevoli grazie all’impegno del Lions Club Monteceneri ed è evoluta, con il sostegno delle autorità locali e la passione dei sostenitori, in un momento tanto sportivo quanto culturale dal carattere internazionale, capace di calamitare un folto pubblico genuinamente interessato al “bello e ben fatto”. Michele Foletti, sindaco di Lugano: «Qui c'è la storia della meccanica e qualcosa da imparare per tutti. Sono assolutamente convinto che momenti come questo servano però anche a renderci consapevoli di quelli che saranno i passi tecnologici verso il futuro». ® Massimo Albertini, presidente del comitato organizzativo: «Abbiamo ospitato vetture d’altissimo livello, provenienti da tutta Europa e pure dagli Stati Uniti. Pezzi di rara fattura che, spesso, si vedono solo nei musei e che abbiamo reso fruibili ai cittadini di Lugano e ai turisti che ne frequentano le vie. Di questo siamo molto orgogliosi». ® Venerdì 29 aprile l’opening di questa “Tre giorni” è avvenuto nel cuore di via Nassa, presso Imago Art Gallery, con il vernissage della mostra di Enrico Ghinato “Trasparenze e compresenze”. Sabato 30, il clou: l’intero centro cittadino brulicava d’appassionati e curiosi, con Lugano Elegance a svelare 49 vetture che hanno segnato la storia automobilistica mondiale. Prodotte dagli anni ’20 ai ’70 del ‘900, sono state valutate da ben due prestigiose giurie: quella del concorso d’eleganza, presieduta da Philip Kantor, capo della divisione Automotive Europe di Bonhams, e quella dell’auto “Meglio documentata”, al cui vertice c’era Julio Saiz, fondatore di The Motor Chain, l’innovativa piattaforma digitale dedicata alla documentazione delle auto storiche.

I premiati ® Lugano Elegance ha avuto due vincitori assoluti nelle rispettive categorie: anteguerra e post guerra. Il primo è stato un’Alfa Romeo 1750 Berlinetta Aerodinamica Touring del 1932. Il secondo, una Talbot Lago T26 Grand sport del 1957. Vincitrice del trofeo “Best Documented Car” è stata invece una Fiat Abarth 750 GT Zagato Corsa del 1957.

Lions in Classic ® Domenica 1° maggio, a degna conclusione di questa meravigliosa tre giorni, è stata proposta l’ottava edizione del Lions in Classic, la tradizionale gara di regolarità che quest’anno ha visto la partecipazione di 63 collezionisti. Il tracciato si snodava lungo incantevoli scenari tra Rivera a Mendrisio. Ad aggiudicarsi il primo posto sono stati Ferruccio e Tamara Nessi con la loro Jaguar E-Type del 1963.

18 ATTUALITÀ
Lugano Elegance e Lions in Classic: il meglio delle auto storiche a Lugano Alfa Romeo 1750 Berlinetta Aerodinamica Touring del 1932. Talbot Lago T26 Grand sport del 1957. Jaguar E-Type del 1963. Fiat Abarth 750 GT Zagato Corsa del 1957.

Autostrade e semiautostrade: le regole di base

In quest’edizione cercheremo di ripercorrere secondo una prospettiva piuttosto generale e sintetica alcuni concetti che riguardano autostrade e semiautostrade.

LA SEGNALETICA

I limiti di velocità

- Sulle autostrade svizzere il limite di velocità è fissato a 120 km/h.

- Lungo le semiautostrade il limite è invece di 100 km/h.

- I cartelli che segnalano l’autostrada e la semiautostrada indicano implicitamente anche i limiti di velocità obbligatori ad esse riferiti, senza la necessità d’ulteriori specificazioni. Eventuali riduzioni, come ad esempio in prossimità di cantieri o gallerie, vengono sempre debitamente esposte.

ALCUNE REGOLE

Ingresso

- Coloro i quali si trovano già sull’autostrada o sulla semiautostrada hanno la precedenza rispetto a coloro vi s’immettono.

- Per potersi immettere in autostrada o in una semiautostrada è necessario raggiungere una velocità sufficiente.

- Durante la manovra d’immissione è fondamentale controllare l’angolo cieco e segnalare debitamente il cambiamento di corsia.

- Nel caso in cui l’immissione sia ostacolata bisogna proseguire sulla corsia d’emergenza fino a quando l’impedimento non sarà trascorso. Si evitino arresti che potrebbero rivelarsi molto pericolosi.

- Se vi sono rallentamenti vige l’obbligo d’immissione a cerniera.

Percorrenza

- Si deve utilizzare, per quanto possibile, la corsia più a destra.

- Il sorpasso, di uno o più veicoli consecutivamente, è permesso solo sulla sinistra, con obbligo di rientro una volta terminata la manovra nel suo complesso (è vietato zigzagare).

- È concesso superare (non sorpassare con manovra di uscita e rientro) sulla destra, ma solo in caso di traffico fortemente rallentato, incolonnato oppure seguendo verso una destinazione alternativa indicata dalla segnaletica.

- Se vi sono restringimenti vige l’obbligo d’immissione a cerniera.

- La legge prevede che si mantenga una distanza adeguata dal veicolo che precede. Lo si può fare osservando un punto di riferimento fisso ai bordi della carreggiata e, quando il conducente davanti a noi l’ha superato, scandire 21-22 prima di raggiungerlo a nostra volta. A 120 km/h ciò si traduce in un intervallo di circa 60 metri.

Uscita

- Va segnalata per tempo e la decelerazione va effettuata solo lungo la corsia ad essa dedicata per evitare bruschi rallentamenti sull’autostrada.

- È consentito il superamento a destra solo quando il cartello di cambiamento della destinazione è stato raggiunto.

In caso di panne?

- Fermarsi lungo la corsia d’emergenza (se non c’è, il più a destra possibile). Scendere dal lato del passeggero. Indossare il giubbotto catarifrangente (non obbligatorio in Svizzera ma fortemente raccomandato) e posizionare il triangolo a un minimo di 100 metri dal veicolo fermo sul lato destro della corsia d’emergenza. Poi, mettersi al sicuro al di là del guardrail.

Rimorchio con corda di traino - In Svizzera (in Italia l’operazione è assolutamente vietata, quindi informatevi sempre sulle regole stradali dei paesi in cui intendete viaggiare) è consentito ad una velocità massima di 40 km/h. Va utilizzata la corsia di destra (non quella d’emergenza) ed è necessario esporre le 4 frecce lampeggianti e affiggere il triangolo sul lunotto posteriore del veicolo rimorchiato.

19 L’ESPERTO RISPONDE
Inizio e fine dell’autostrada. Inizio e fine della semiautostrada.

PROGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2022/2023

Idoneità alla guida: gli anziani particolarmente a rischio

Le persone d’età superiore ai 65 anni sono oggetto di specifiche attenzioni nel campo della circolazione stradale perché particolarmente a rischio e vulnerabili. Numerose statistiche dimostrano che gli anziani sono più spesso vittime d’incidenti mortali o lesioni gravi rispetto alle altre fasce generazionali.

05.09.2022/16.09.2022

Polizia intercomunale del Piano Responsabile, Sgt. Alice Nappa Comuni di Minusio, Tenero, Gordola, Brione, Lavertezzo e Gambarogno 26.09.2022/30.09.2022

Polizia comunale di Ascona Responsabile, Cpl. Sara Giannini-Boldrini Comune di Ascona 03.10.2022/21.10.2022

Polizia Città di Lugano Responsabile, Cpl. Patrick Bruehwiler Comune di Lugano 24.10.2022/30.11.2022

Polizia Città di Bellinzona Responsabile, Sgtmc. Massimo Decarli Comune di Bellinzona 20.03.2023/24.03.2023

Polizia comunale di Stabio Responsabile, App. Cristina Pirovano Comune di Stabio 27.03.2023/31.03.2023

Polizia Regione VIII Responsabile, Agt. Gianluca Beretta Comune di Biasca 01.04.2023/30.04.2023

Polizia Ceresio Sud Responsabile, App. Andrea D'Amario Comuni di Paradiso, Melide, Morcote, Vico-Morcote e Collina d'Oro 01.05.2023/19.05.2023

Polizia Malcantone Est Responsabile, Sgtc. Fabio Gianoli Comuni di Agno, Bioggio, Manno, Gravesano e Malcantone 22.05.2023/29.05.2023

Polizia regione Mendrisiotto Sud Responsabile, Sgtc. Davide Camponovo Comune di Chiasso

Secondo la legge, i conducenti di veicoli a motore devono soddisfare due condizioni primarie: dimostrare la propria idoneità alla guida, la quale implica che le condizioni fisiche e mentali necessarie alla conduzione in sicurezza di un veicolo a motore nel traffico stradale siano adempiute, e la capacità di condurre (ossia la conoscenza delle regole e le competenze tecniche per guidare). ® Se il secondo presupposto dev’essere esaudito in modo generale e per un periodo illimitato, il primo rappresenta invece una fotografia istantanea della situazione con restrizioni che, come nella circostanza in cui, ad esempio, si abbia una gamba ingessata, possono essere anche solo temporanee. ® Se sussistono dei dubbi, le autorità cantonali – attraverso l’ufficio preposto – richiedono un nuovo esame di guida. Questo test viene ordinato, in particolare, nei casi d’infrazioni legate all’alcol o su consiglio di un medico designato dalle stesse autorità cantonali (cfr. art. 15d LCStr) sulla base di requisiti specifici in termini di formazione e aggiornamento professionale.

Idoneità alla guida delle persone anziane ® I conducenti che hanno compiuto 75 anni (precedentemente il limite era fissato a 70) sono obbligati per legge a

sottoporsi a una visita medica ogni due anni. Nell’eventualità di dubbi sullo stato di salute, i cui requisiti minimi sono indicati in dettaglio nell’Allegato 1 dell’Ordinanza sull’ammissione alla circolazione (OAC), l’intervallo viene ulteriormente ridotto. ® Il medico, in particolare, valuta la vista e l’udito del conducente, eventuali disturbi mentali, disturbi organici del cervello, malattie neurologiche, cardiovascolari e metaboliche, degli organi respiratori e addominali nonché patologie della colonna vertebrale e del sistema muscolo-scheletrico che hanno un impatto sulla sicurezza al volante. Se l’abilità o la competenza sono in dubbio, è possibile richiedere una prova di guida nella quale un esperto accompagna l’anziano controllandone il corretto utilizzo del veicolo, l’adattamento alle condizioni del traffico, la percezione e il comportamento nei confronti degli altri utenti e il rilevamento tempestivo dei pericoli. Al medico spetta la decisione finale. Se l’esame non ha esito positivo, la licenza viene ritirata. In caso d’assenza non giustificata, la prova si considera non superata e non può essere ripetuta (art. 29 OAC). ® Se il candidato, anche con mezzi ausiliari, non è più in grado di soddisfare pienamente i requisiti minimi che abbiamo elencato, la sua patente può anche essere ritirata in maniera limitata anziché completa. Tale limitazione, inoltre, può essere di tipo locale o temporale e riferirsi a tipologie specifiche di strade o di veicoli (cfr. art. 34 OAC). ®

Tutti i conducenti possono fare un’autovalutazione in qualsiasi momento. Per verificare la vostra capacità di guida, vi invitiamo a svolgere il test di sicurezza stradale UPI. (https://www.autovalutazione-guida-sicura.ch/).

21
TRIBUNA GIURIDICA
EDDIE Corsi di educazione stradale nelle scuole

Premiazione “Campionati ticinesi ACS 2021”

Si è svolta martedì 24 maggio al LAC di Lugano la premiazione dei Campionati ticinesi ACS, un evento tradizionalmente organizzato per omaggiare i migliori piloti che il nostro territorio abbia da offrire nelle varie categorie legate alla velocità.

Una trentina gli sportivi presenti, dai giovanissimi che si sono appena affacciati al mondo dell’agonismo a coloro che, da anni, frequentano i circuiti internazionali e nazionali più blasonati come, ad esempio, Alex Fontana, Raffaele Marciello, Kevin Gilardoni oppure, in ambito rallistico, Ivan Ballinari, Marco Menchini, i fratelli Daldini, Pietro Ravasi. L’evento è stato mediato dal conduttore RSI Roberto Gurian, che ha sollecitato i campioni sulla stagione trascorsa, su quella attuale e sui progetti futuri che concerneranno le loro carriere, riprese a pieno regime dopo la pandemia. Ospite d’onore, il Consigliere di Stato Claudio Zali: si è detto particolarmente felice di poter presenziare ad una cerimonia molto affine alle sue passioni, le quali, in passato, lo hanno pure portato a confrontarsi come concorrente sulle tortuosità del Rally del Ticino. ® Per l’ACS, parole di sprone ai talenti di casa nostra sono giunte dal neoeletto presidente sezionale Simone Gianini e dal presidente della Commissione sportiva Claudio Ballinari, i quali hanno anche aggiunto quanto il ramo agonistico sia essenziale per il Club. ® Particolarmente emozionante è stata l’assegnazione del premio “Avvenire”, introdotta proprio per avvicinare le nuove leve ai motori, andato ai giovanissimi Giacomo Valnegri (Mini Bike) e Timothy Grandi (Easy Kart). Grande coinvolgimento pure in occasione della consegna a Ivan Ballinari del trofeo Flavio Finardi, creato per onorare la memoria del compianto presidente del Lugano Racing Team scomparso di recente. Infine, un bellissimo inedito che proietta l’ACS direttamente nel futuro, ossia la premiazione concernente il primo Campionato SIMCUP, istituito nel 2021 in partenariato con AKRRacing e declinato alla guida su simulatore.

CAMPIONATI TICINESI ACS 2021, I PREMIATI

SIMCUP Season 1

Gianluigi Tucceri – Cimini (cat. AM), Jacopo Luconi (PRO-AM) e Luca Negro (PRO)

Campionato ticinese Kart Ivan Rechsteiner (cat. KZ2)

Coppa ACS Ticino Daniele Luedi

Campionato ticinese Velocità Christian Darani

Campionato ticinese Rally Ivan Ballinari (piloti) e Marco Menchini (navigatori)

Trofeo storico “Rally” Marco Manetti (piloti)

MENZIONI SPECIALI

Premio Avvenire Giacomo Valnegri (Mini Bike e Kart)

Premio Avvenire Timothy Grandi (Easy Kart)

MERITI SPORTIVI

Ivan Rechsteiner

2° rango nel Campionato svizzero Kart 2021 (cat.KZ2)

Ivan Jacoma e Ivan Reggiani

2° rango alla 1’000 km del Nürburgring ADAC Classic

Christian Darani

2° rango nel Campionato svizzero Slalom 2021

Raffaele Marciello

2° rango nel Campionato GT World Challenge Endurance 2021 (cat. Pro)

3° rango nel Campionato GT World Challange Sprint 2021 (cat. Pro)

Alex Fontana

Campione Silver Cup al GT World Challange Europe 2021 (cat. Sprint / Overall / Endurance)

Kevin Gilardoni

Campione Lamborghini Super Trofeo Europa 2021 (cat. Pro)

Kim Daldini

1° rango all’R Italian Trophy 2021 (zona 2)

1° rango all’R Italian Trophy Michelin 2021

Ivan Ballinari e Marco Menchini

3° rango nel Campionato svizzero Rally 2021

Scuderia Lugano Racing

Campioni svizzeri Rally 2021 (con Mike Coppens e Christophe Roux)

TROFEI

Trofeo Marzio Romano Kevin Gilardoni

Trofeo Roger Krattiger Marco Menchini

Trofeo Loris Kessel Alex Fontana

Trofeo Flavio Finardi Ivan Ballinari

22 SPORT

Locarno Kart Master, sul circuito di Magadino c’è la passione più autentica

Domenica 12 giugno si è svolta la prima prova stagionale del Locarno Kart Master 2022. Accompagnati da splendide giornate estive, i piloti hanno duellato con grande agonismo sul circuito di Magadino.

Nella categoria SuperMini la vittoria è andata a Riven Esteves, che si è imposto davanti a Matteo Rainalter e Albert Tamm. Nell’OK/KF2/DD2, Andrea Lazzarini, che già aveva dominato gli ultimi due campionati, ha nuovamente dato sfoggio del suo talento andando ad aggiudicarsi la gara. Sul podio con lui pure Gino Albanese e Antonio Barone. La categoria 125cc Tag ha visto trionfare Luigi Pace, all’esordio nelle competizioni “adulti”. Ha preceduto, nell’ordine, il campione 2020 - 2021 Rico Bleiker e Christian Canonica. Infine, nella classe regina KZ2 a marce, il più forte è stato Michel Liechti. Nulla da fare per gli inseguitori Ethan Frigomosca e Cesare Delea. In pista durante la giornata, per un simpatico siparietto dimostrativo, anche i piccoli della categoria Puffi. ® La manifestazione era sostenuta anche dall’ACS sezione Ticino.

Dopo 65 anni, revocato in Svizzera il divieto di gare su circuito

Lo scorso maggio, il Consiglio degli Stati ha dato seguito alla precedente decisione della camera bassa di revocare il divieto concernente le gare su circuito in Svizzera.

Un provvedimento, che era stato introdotto nel 1957 sull’onda emotiva del grave incidente avvenuto a Le Mans nel 1955, che è stato ritenuto non più attuale. Gianmarco Balemi, direttore dell’ACS sezione Ticino: «Abbiamo accolto con grande favore questa delibera, che era stata respinta a più riprese nel corso degli anni, anche perché il nostro Club annovera decine di piloti di talento che provengono proprio dai nostri vivai». Sulle condizioni di sicurezza aggiunge: «La situazione odierna non è assolutamente para-

gonabile a quella d’allora, sia per quanto riguarda i mezzi meccanici, sia in termini di progettazione e realizzazione dei circuiti». Tra i dubbi sollevati dagli oppositori vi erano pure quelli di matrice ambientale… Balemi: «Le Formula 1 attuali presentano unità propulsive ibride e usano miscele con percentuali sempre più alte di e-fuel. Si tratta di mezzi che fungono da apripista in ambito tecnologico, anche sotto il profilo dell’aerodinamica e della sicurezza, con soluzioni pionieristiche che spesso vengono traslate alle automobili che usiamo tutti i giorni rendendole più sostenibili». Un ulteriore aspetto da considerare è che il fatto di poter disporre di circuiti su suolo elvetico eviterebbe lunghi e costosi (pure in termini ambientali) trasferimenti su circuiti esteri, necessari anche solo per delle sessioni d’allenamento.

23 SPORT

MV, la moto più forte di tutti i tempi

versione “Economica” e “Leggera”. Sulle fiancate e sul serbatoio recava le iniziali della casata, mentre sul parafango anteriore se ne leggeva il modello: “Vespa 98”. Nessuno, allora, poteva sapere che il marchio Vespa, ispirato dal ronzio di quel minuscolo motore, era già stato depositato dai fratelli Balsamo per un loro brevetto datato 1934 (poi ceduto alla Piaggio). Vi si dovette quindi rinunciare in favore di un più semplice “MV 98”.

C’è stata un’epoca in cui pilotare una moto ed essere degli eroi erano virtù perfettamente coincidenti. Quali e quante epiche battaglie si sono corse su quei fondi incerti, ruvidi, corrosi da olio, benzina, attrito e ardimento. Non potremmo, ciò detto, raccontarvi di tutto questo senza un breve scorcio nel mondo MV (il costruttore più titolato di sempre), quella creazione d’avanguardia che gli aristocratici Agusta misero in opera per passione, diletto e spirito imprenditoriale. Lo faremo attraverso quella splendida creatura d’un rosso fiammante di proprietà del signor Maggetti: la 150 Sport “E”.

Gli albori ® Se il secolo corrente è finora quello della sublimazione digitale, il Novecento è senz’altro declinabile alle vette più alte mai raggiunte dal pionierismo meccanico. L’italiana Agusta fu uno dei catalizzatori più importanti in questi termini. L’azienda fu fondata nel 1907 a Palermo grazie alla visione d’un uomo, l’aristocratico siciliano Giovanni Agusta, che aveva rivolto all’aeronautica tutta la sua passione imprenditoriale. Trasferita la società nella frazione di Cascina Costa, vicino Malpensa, dapprima si dedicò alla manutenzione d’aeromobili per conto d’altri e poi, allo scoppio della

prima guerra mondiale, alla produzione propria su mandato della “Regia Aeronautica”. Morì presto, il capostipite; aveva soltanto 48 anni. Gli succedettero la vedova Giuseppina e il figlio Domenico i quali, però, non mancarono d’elevare ed espandere verso orizzonti ancor più ampi quanto il padre aveva per loro costruito.

La MV ® Acronimo di “Meccanica Verghera”, venne costituita nel febbraio del ‘45, ma per capirne le ragioni vi proponiamo un affondo sino al ‘43. Quell’anno, il secondo conflitto aveva preso per l’Italia una piega drammatica e la produzione di velivoli ne stava risentendo in maniera consistente. Si cercò così una soluzione che potesse assicurare la necessaria continuità industriale anche quando le armi avessero finalmente taciuto. Si pensò alla rinata voglia di mobilità in quello che sarebbe stato un contesto postbellico ancora segnato dalla distruzione, con i mezzi pubblici fuori uso, le auto d’una costosissima rarità e le biciclette troppo scomode per tragitti quotidiani. Perché, dunque, non creare una motoleggera? Tra mille difficoltà e parzialmente sotto il giogo tedesco, alla MV se ne progettò e realizzò un primo, bellissimo, esemplare, basato su un monocilindrico da 98 cm3. Uscì nel ‘45 in

Nascita d’un mito ® Accanto al desiderio di mobilità, dopo il buio della guerra, riemerse insistente anche la pulsione verso la velocità e, dunque, verso lo sport dei motori. Si correva con ogni mezzo che l’industria avesse da mettere a disposizione di quei temerari in tuta di pelle e occhialini, purché fosse dotato di pistoni e cilindri. In tutto questo fiorire d’appuntamenti agonistici sbocciò pure l’icona MV che colse le sue prime vittorie nell’autunno del 1946. Sull’onda di tale successo, l’idea di creare una 98 da competizione fu di una naturalezza incredibile. Tuttavia, l’azienda degli Agusta aveva sempre più fame di mercato. Al Salone di Milano del 1947 si presentò con alcune novità di cui una, in particolare, squisitamente raffinata e tecnologicamente avanzata: una 125 “Zefiro” bicilindrica con un inedito, per la classe, cambio a 4 rapporti. Non venne mai commercializzata, ma era emanazione del grande spirito innovativo che regnava presso il marchio (non fu, peraltro, l’unica genialità che venne mantenuta lontana dagli occhi indiscreti del mercato in quel periodo da pionieri). ® Nella primavera del 1948 le fu invece preferita una 125 monocilindrica, evoluzione diretta della 98, scelta come destriero per il grande pubblico perché, pur soddisfacendo le accresciute esigenze prestazionali, si delineava come una scelta equilibrata anche per il portafoglio dei clienti. Ne fu tratta una declinazione per la pista che vinse parecchie gare già nell’anno del debutto, in mano a corridori privati e ufficiali, senza tuttavia riuscire a prevalere sulla Morini nel Campionato italiano. Sul finire della stagione piazzò però un colpo magistrale, andando a vincere con Franco Bertoni il Gran Premio delle Nazioni a Faenza. Appuntamento nel quale debuttò anche la mitica Mondial che,

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assieme a Morini e MV, avrebbe dato avvio a battaglie epiche nelle categorie di bassa cilindrata. Quell’indimenticabile campionato finì nell’autunno del ‘48 e vide anche l’entrata in scena, sul rinnovato circuito di Monza, di un certo Carlo Ubbiali, poi divenuto leggenda MV con 9 titoli iridati vinti.

Nel 1949 ® Il popolo chiedeva sempre di più e la ditta milanese, puntualmente, rispondeva presente. La produzione, sia in campo turistico sia sportivo, subì degli aggiornamenti sostanziali. Nacque una nuova 125 a due tempi e quattro velocità in tre versioni: “Turismo”, “Lusso” e “Sport”, quest’ultima in grado di erogare 10.5 CV a 6’700 giri e raggiungere i 130 km/h. Col nuovo propulsore 125 a due tempi, dal cilindro saltò fuori pure uno scooter (tipo A, parzialmente carenato, e tipo B, interamente carenato) che andò a inserirsi nell’eterna contesa tra Vespa e Lambretta dimostrando uno strapotere quasi umiliante. MV debuttò con clamore anche nella regolarità o “enduro”. Nel 1949 si svolse anche il primo Campiona-

to del mondo, vinto nelle 500 da L. Graham (GB) su AJS monocilindrica davanti a Nello Pagani (I) su Gilera 4 cilindri.

E poi? ® Nel 1950 presso MV l’ambito seriale e quello competitivo subirono una divaricazione netta, con il secondo a dover mettere a bilancio budget illimitati per recuperare sulla concorrenza. S’affacciavano infatti i primi, velocissimi, quattro tempi, con Mondial e Morini a far da traino. MV, ancora agli ormeggi del suo miglior due tempi, si trovò in svantaggio, ma riuscì a replicare grazie a una 125 quattro tempi che fu sbattuta in faccia alla concorrenza (assieme ad una magnifica 500 quattro cilindri con trasmissione ad albero) in occasione della Fiera Campionaria di Milano. Come a dire… “ve la mostriamo e provate, se ne siete capaci, a copiarcela”. ® Il pubblico, ancora per qualche tempo, si dovette invece accontentare delle vecchie soluzioni, che non ponevano troppi grattacapi in termini di guida e manutenzione. Nel 1952 arrivò la strepitosa moto che abbiamo avuto la bella occasione di poter

ammirare e fotografare: la 150 cm3 con forcella telescopica o, in alternativa, anche a parallelogramma. Era, in pratica, una coniugazione più potente della già nota 125 (frutto delle esperienze condotte nell’ambito della regolarità). Le due vennero vendute l’una accanto all’altra nelle derivazioni “Turismo” e “Sport”. La 150 Sport, in particolare, ebbe buon gioco nelle competizioni come la Milano-Taranto. ® Da qui in poi, vi sarebbe praticamente tutto da aggiungere al mito MV, una tra le case più vincenti di sempre: 16 titoli costruttori nella 500, 9 nella 300, 5 nella 250, 7 nella 125 e ben 34 Tourist Trophy sull’isola di Man. Ma noi ci fermeremo a questi esordi e chissà che un giorno non entreremo nel merito di qualche altro capitolo riguardante la saga degli Agusta; visionari, geniali servitori della meccanica. Intanto, vi raccontiamo di un’altra saga legata a quella di cui vi abbiamo narrato, ma molto più locale: quella dei Maggetti.

LA NOSTRA MOTO

Erano anni che, di tanto in tanto, lo vedevamo sfrecciare per le strade del Locarnese a bordo di quella sua immacolatissima moto rossa che sembrava provenire da chissà dove e da chissà quando lungo la linea del tempo; spesso con l’inconfondibile tuta verde della Motorex, segno ineluttabile del mestiere del meccanico, a far da contrappunto cromatico. ® Poi, un giorno, ci siamo decisi a indagare e così abbiamo avuto il privilegio di conoscere la famiglia Maggetti e l’epopea di quella bellissima due ruote di proprietà del padre Fausto: una MV Agusta 150 Sport “E”, la cui data di nascita è incerta. Se l’ufficialità amministrativa ci dice sia del 1949, sui libri non abbiamo trovato traccia del modello prima del 1952. Ma poco importa, allora le filiere produttive non erano certo scandite al centesimo come oggi e poi, ogni singola particella di quel mezzo risplende nella sua originalità. Di buon mattino ci siamo recati nell’officina di via Luini e subito, alle narici, c’è balzato quel meraviglioso odore di motori che aveva riempito la nostra giovinezza, in ginocchio a truccar motorini. La Maggetti Moto è stata fondata dal nonno Carlo nel 1934 ed ora è parte integrante del tessuto locarnese, con la terza generazione che sta proseguendo sul solco tracciato. Fausto, che a quasi ottant’anni non rinuncia mai ad un giorno di lavoro, ci racconta della sua MV: «Le 150 opportunamente elaborate arrivavano anche a 115 all’ora e le usavano per gare come la Milano-Taranto (nel 1952 ne occupò tutti i primi 5 posti) o,

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anche, per il Giro d’Italia. Questa è l’unica che c’è in Svizzera perché, alle nostre latitudini, la legge consentiva alla 125 di viaggiare in autostrada, al contrario dell’Italia che fissa a tutt’oggi una soglia minima in questo ambito di 150 cm3: mio padre, che ne era rivenditore, riuscì a importarla dalla vicina Penisola. Faceva parte di un lotto di 4-5 unità e veniva dalla zona di Milano. Mi capitò tra le mani nel 1970, ma era tutta da rifare. Me ne occupai personalmente a due riprese: il primo intervento, oltre alla trasmissione, riguardò principalmente il motore (in magazzino c’era ancora tanto materiale ereditato). In corso d’opera scoprii da alcuni dettagli, ad esempio il carburatore inclinato, che era già stata preparata all’agonismo dalla fabbrica ed era quindi molto rara: a quei tempi, propulsori simili venivano custoditi gelosamente dal costruttore. Poi mi concentrai sul telaio, facendo tutto in casa tranne le cromature». I risultati

SCHEDA TECNICA

Modello: 150 Sport “E”

Anno: 1952 / Telaio: doppia culla aperta

Motore: monocilindrico a due tempi

sono ben visibili, con una moto d’oltre settant’anni in perfette condizioni, che non perde un singolo colpo e non una goccia d’olio e che è persino riuscita ad arrancare fin sulle pendici del Gottardo lungo la Tremola, per la prima edizione di quella magnifica rievocazione storica. Questa MV è però anche sinonimo di vicende e intrecci davvero sorprendenti: «Io, il Conte Domenico Agusta, lo conobbi per davvero», ci dice Fausto. «Ricordo che una volta accompagnai mio padre a un appuntamento in sua presenza che avrebbe dovuto essere per le 10 precise. Si raccomandarono fossimo puntuali. Ma lui ci ricevette soltanto alle 11.30. Era fatto così: in fabbrica lo chiamavano il signor Conte, indossava sempre la cravatta e non mancava di far valere la sua autorità». ® Eppoi, c’è una storia ancor più bella, della quale non potevamo esimerci dal parlare: «Era il 1950 e si correva sul circuito cittadino di Locarno. La MV venne al gran completo:

c’erano i loro piloti di punta, Carlo Ubbiali e Luigi Taveri. Ci telefonarono per chiederci se potessero utilizzare la nostra officina come base logistica. Dopo le prove del sabato ebbero necessità di smontare e controllare… Si fece sera e noi, che si rimaneva al lavoro soltanto fino alle sette, sette e trenta, li osservavamo con sguardo interrogativo. Dopo qualche perifrasi, ci domandarono le chiavi per la notte: non volevano che carpissimo i loro segreti. Fu l’unica volta che si chiuse bottega in anticipo. Il mattino seguente, alle 6, ci domandarono dove si potessero provare le moto. Li accompagnammo fin sul Piano di Magadino. Taveri e Ubbiali erano lì, di fronte a noi, e a tutta velocità passavano sotto il ponte della ferrovia, giù fino all’aeroporto per verificare che tutto fosse preparato al meglio. Cose d’altri tempi. Due, tre volte in avanti e indietro, e poi dentro il furgone e via verso la gara».

Cilindrata: 148 cm3 / Alesaggio x corsa: 56 x 60 mm

Potenza: 9 CV a 6’500 giri / min.

Rapporto di compressione: 7.5:1

Raffreddamento: ad aria

Alimentazione: carburatore Dellorto RC da 26 mm

Distribuzione: pistone piatto

Frizione: multidisco in bagno d’olio Trasmissione: a ingranaggi (primaria), a catena (secondaria)

Cambio: a 4 marce / Accensione: a volano-magnete

Avviamento: pedivella

Freni: a tamburo da 130 mm

Sospensioni: parallelogramma (anteriore), oscillante con ammortizzatori (posteriore)

Velocità massima: 100 – 115 km/h

Massa a vuoto: 92 kg Ingombri (lunghezza - larghezza - interasse): 1’910 - 620 – 1’270

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27 IL CLUB

Piloti per un giorno, quanta passione con l’ACS

Quanta genuina passione, quanto entusiasmo nel macinare giri su giri fino a sera inoltrata; lo scorso 6 giugno si è svolta la seconda edizione di “A day at the races, piloti per un giorno”. Un appuntamento in pista che la sezione Ticino dell’ACS organizza sul circuito Tazio Nuvolari di Pavia.

Dedicato ai propri soci - ma l’invito era esteso a tutti gli amanti della velocità (piloti e non) – ha visto quest’anno il coinvolgimento di una quarantina di vetture. Gianmarco Balemi, direttore ACS-Ti: «Siamo incredibilmente soddisfatti, sia per l’ottimo tasso di partecipazione sia per la qualità delle vetture e dei driver presenti. C’è stato spazio per tutti, dai neofiti ai più rodati, dalle Formula alle Gran Turismo. Ciò che ritengo sia stato meraviglioso è la disponibilità dei più esperti a trasmettere la loro conoscenza a coloro che si avvicinano a questo mondo per le prime volte. E poi, c’è stato un vero e sano agonismo, a sfruttare ogni centimetro della pista fino all’ultimo scampolo d’open pitlane». ® La sezione è già attiva per allestire la prossima edizione. Balemi: «L’ottima esperienza vissuta quest’anno ci spinge a proseguire sul solco tracciato e, se possibile, a migliorarci ancora».

28 IL CLUB

dell’energia

Alcune certezze potrebbero essere soltanto supposte tali quando si parla d’energia, soprattutto se si considerano le emissioni inquinanti esclusivamente durante il consumo e non lungo tutto il ciclo, dalla produzione al trasporto e al riciclaggio. L’efficienza complessiva non è sempre quella che ci si aspetterebbe.

Questione di resa ® Per capire quanto i combustibili fossili non siano, a tutt’oggi, un’opzione da scartare a priori, facciamo un paio d’esempi utili:

- il proprietario d’una casa è intenzionato a passare dal vecchio sistema di riscaldamento a gasolio a quello a legna (pellet). Per poter immagazzinare la stessa quantità d’energia (in kWh) deve, almeno, triplicare il volume di stoccaggio. Per non parlare dei vincoli tecnici (ventilazione del locale, distanza inferiore a 20 metri tra l’autocisterna e il luogo di stoccaggio al momento della consegna, ecc.)

- Di mobilità elettrica a batteria, e dei suoi limiti fisiologici, si parla invece nella tabella in fondo alla pagina. Un m3 di batterie agli ioni di litio può accumulare tra i 600 e gli 800 kWh (1 m3 = 1000 litri), mentre un m3 di benzina ne contiene circa 9’200 e uno di diesel circa 10’000.

Sicurezza d’approvvigionamento ® Sia per quanto riguarda i prodotti raffinati sia per quelli grezzi, in Svizzera essa è garantita dalla diversificazione delle fonti e da una moltitudine di canali d’importazione: ferrovia, via fluviale lungo il Reno, strada e oleodotti (di cui uno, in provenienza da Marsiglia, alimenta direttamente la raffineria di Cressier, la principale nel nostro paese). Le riserve obbligatorie contribuiscono anch’esse a elevare il tasso di sicurezza in caso di crisi.

La raffineria di Cressier ® Copre il 25% del fabbisogno di carburante elvetico. Il restante 75% è fornito dalle raffinerie dell’Unione europea: Belgio, Paesi Bassi, Germania e Italia. Queste merci ci raggiungono via fiume (Reno) o via ferrovia. I combustibili e i carburanti in provenienza dalla Francia sono trasportati nella Svizzera romanda attraverso un oleodotto di prodotti finiti che termina a Vernier. Il Ticino e il sud dei Grigioni sono alimentati da camion dal nord Italia. ® I consumatori di tutta la Svizzera hanno accesso alle reti di distribuzione regionali, che a loro volta si affidano alle ferrovie. Per i carburanti in generale, e per il gasolio da riscaldamento in particolare, gli ultimi chilometri dalla consegna ai serbatoi vengono percorsi da autocisterne moderne e adattate. La catena di approvvigionamento si basa quindi su un concetto di logistica sicura.

Energia compressa ® Un litro di petrolio greggio, che contiene circa 23 tonnellate di materia organica (plancton, piante, rifiuti animali), è il crogiuolo di un’energia estremamente compressa. Un esempio? Una VW Polo consuma 5 litri di benzina SP 95 per 100 km. Un solo litro, che pesa circa 750 grammi, è dunque in grado di spostare 1,4 tonnellate di «metallo» a 120 km/h su una distanza di 20 chilometri. È fantastico, vero?

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sicurezza e composizione
Valore energetico Potere calorico ca. 1 m3 di gas naturale 11 KWh/ m3 1 m3 d’acqua a 60 gradi 80 KWh/ m3 1 m3 di batterie agli ioni di litio 600 KWh/ m3 1 m3 di trucioli di legno 650 KWh/ m3 1 m3 di pellet 3’260 KWh/ m3 1 m3 di combustibile 10’560 KWh/ m3
Potere calorifico,

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10 SETTEMBRE 2022 1A EDIZIONE

Abbiamo il piacere di invitarvi alla 1a edizione della Tremola Classic: ben 13 km di salita quasi interamente lastricati in pavé, 900 metri di dislivello e una suggestione d’altri tempi. Realizzata all’inizio del 1800, dove prima esisteva solo una stretta mulattiera, questa strada, che sarà chiusa al traffico per l’occasione è un capolavoro di ingegneria stradale che collega Airolo al Passo del San Gottardo.

Un incredibile serpente di porfido che si arrampica sinuoso in 24 tornanti, fino ai 2.091 metri dell’Ospizio del Gottardo. Ed è proprio su questo straordinario monumento viario elevetico che noi di ASAT (Associazione Sport Auto Ticino) abbiamo voluto organizzare un evento il cui obiettivo è quello di coinvolgere tanti appassionati e di avvicinare nuovi cultori a questo meraviglioso mondo delle auto d’epoca!

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