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Mille Miglia: Il mito della velocità Un anno di Residenza Vittoria Mandolini e Street Golf Emozioni a Villa Fenaroli Garden Festival in Castello Franciacorta Historic report Casa Brolis: abitare un sogno Fashion: Les Femme Boutique Cocco & Drilli

SPECIALE: IMMAGINI DAL FUORISALONE Valentino Rossi:Vecchio chi?

Le frecce Tricolori sul Lago d’Iseo Addio a Carlo Riva Il mondo di Botero Al

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COME LA CORAZZATA POTEMKIN Non ci capita spesso di essere d’accordo con le esternazioni di Fabio Rolfi, ex vicesindaco di Brescia e attualmente consigliere regionale, ma questa volta non possiamo che riconoscerne le ragioni e quindi riportiamo le sue parole giunte in redazione all’indomani della decisione di non riposizionare al posto che gli spetta, in Piazza Vittoria, la statua del Bigio ma di installare in sua vece una stele di Paladino a cui perlatro riconosciamo la statura artistica.

Ecco le parole di Rolfi: “Ormai siamo alle comiche finali sulla vicenda del Bigio e la decisione di mettere la scultura di Paladino sul piedistallo in piazza Vittoria è degna della famosissima citazione di fantozziana memoria sulla celebre “Corazzata Potemkin” (una boiata pazzesca ndr).

“Così, dopo il caso del dirigente che vince il bando firmato da se stesso ripreso dalle Tv nazionali con tanto di impacciata difesa da parte del Sindaco, adesso arriva questa bella trovata, di cui appare evidente soltanto il cattivo gusto: utilizzare il piedistallo del Bigio per collocare un’opera d’arte moderna che nulla ha a che vedere con il contesto della piazza. Una decisione figlia dell’ideologia di una Giunta snob che ha perso il contatto con la realtà e il senso pratico delle cose.

La vicenda Bigio è da dilettanti allo sbaraglio e la scelta di collocare l’opera di Mimmo Paladino ne costituisce il degno epilogo, a dimostrazione dell’incapacità cronica di decidere, ma soprattutto di un sindaco timoroso e prigioniero dei ricatti ideologici della sua stessa maggioranza. Nel complesso Brescia perde una bella occasione di visibilità: si rinuncia a completare la ristrutturazione del disegno originario di una piazza storica e si lasciano invece aperte, nonostante i goffi tentativi di cancellazione della memoria, dolorose pagine del passato.

Sarebbe opportuno da parte dell’opposizione consiliare interrogare ora la Corte dei Conti sull’operazione; dopo tutti i soldi spesi per il recupero della piazza, il ripristino del basamento e la ristrutturazione del Bigio, questa decisione farsesca rappresenta soltanto uno spreco inaccettabile di denaro pubblico”.

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I GRAFFI DI BRUNO

Bruno Bozzetto

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IN QUESTO NUMERO

www.qui.bg.it autorizz. Tribunale di Bergamo n°3 del 22/01/1992

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Mille Miglia Il mito della Velocità

Un anno di Residenza Vittoria

Mandolini e Street Golf

Nuovo Family Banker Office

Emozioni in villa

Fatebenefratelli in prima linea

Franciacorta Historic report

La Huracán della Polizia

Scavi archeologici a Leno

Garden festival al Castello

Le Frecce sul Lago d’Iseo

Fashion: Le Femme boutique

autorizz. Tribunale di Brescia n°18 del 22/04/2004

EDITA PERIODICI srl Via Bono 10 Bergamo tel 035.270989 fax. 035.238634 www.editaperiodici.it Direttore responsabile: Vito Emilio Filì Direttore editoriale: Patrizia Venerucci venerucci@editaperiodici.it Responsabile redazione: Tommaso Revera redazione@qui.bg.it Responsabile pubblicità: Roberto Maestroni roberto.maestroni@editaperiodici.it Redazione eventi: Valentina Colleoni redazione.chicera@qui.bg.it Hanno collaborato: Alice Bonanno, Bruno Bozzetto, Lisa Cesco, Maurizio Maggioni, Giorgio Paglia, Valerio Bailo Modesti Fotografie di: Federico Buscarino, Sergio Nessi, Paolo Stroppa, Elisabetta Del Medico, Daniele Trapletti, Elisa Gecchelin Stampa: Euroteam Nuvolera Brescia

MILLE MIGLIA DAL FUTURISMO ALLO SMARTPHONE

IL MITO DELLA VELOCITÀ IN MOSTRA AL MOCA DAL 12 MAGGIO AL 4 GIUGNO DI RENATO CORSINI E PAOLO MAZZETTI

Foto di Giacomo Bretzel

“Mille Miglia” non è solo una corsa, la corsa più bella al mondo. Per Brescia rappresenta un appuntamento, diventato annuale, in grado di focalizzare l’interesse internazionale sulla città. Un “brand” esclusivo che vede coinvolgere tutta una serie di eventi che vanno ben al di là della competizione sportiva. Per quattro giorni l’attenzione di un pubblico sempre più vasto è concentrata su quello che viene giustamente definito “il più grande museo ambulante dell’automobile”.

la el foto di Basilio Rod o manifesto di Deper

IL MITO DELLA VELOCITÀ

auroner foto di Eros M

senza cadee le rendesse omaggio ch a str mo a un in la Rappresentar esposte in tutte le fotografie che vediamo lle de i tip reo ste gli re ne manifestaate ad hoc durante la bb do ad o, ric sto o ntr vetrine del ce r condur lo ad una il campo di indagine pe re rga alla a cav nifi sig , zione IL MITO legato all’automobile: o en om fen l de e nd visione più gra ioni, ci è parso il sue molteplici declinaz lle ne ’, TA CI LO VE A DELL a Brescia, nel diretto per dedicare e o tiv ca nifi sig più modo for se e in grado di far lle Miglia, un’esposizion Mi lla de io sar er niv an 90° lità. La scelta nismo, storia ed attua zio lle co e i gin ma im colloquiare olutamente persoche con il loro stile ass ri to au 10 are fic nti di ide il “mito”,offre rafato ed interpretato og fot te en sam er div nale hanno fotografico, sul suo anche sul linguaggio ere ett rifl di ità tun or l’opp anifesto del fuo dall’originale del “m nd rte Pa à. alit fin e su utilizzo e le poesie del Vate D’An passando attraver so le i, ett rin Ma di o” lici ism tur dine pubb e la grafica delle locan a rn de mo ra atu ter nunzio, la let e della velocità stessa, alla messa in discussion o fin ere ng giu r pe ie tar e offre , a atico e cronologico ch tem rso rco pe un e gu la mostra se visiteranno Brescia, un i della competizione rn gio i ne e ch o lor co tivo di interesse. ulteriore e valido mo

è cuil mito della velocità” – ia igl M ille “M a tr - La mos i e Paolo Mazzetti. rerata da Renato Corsin l programma del “B ne ce ris se in si a tr - La mos ne Brescia ganizzato da Fondazio or l” iva st Fe to ho iaP sc

IL MITO DELLA VELOCITÀ ei foto di Claudio Amad

zi foto di Ernesto Fantoz

foto di Silvano Cinelli

foto di Paolo Mazzetti

entro della fotoMusei e MA.CO.f. “c grafia italiana” ì 12 maggio fino Inaugurazione venerd al 4 giugno 2017 opere di: Silvano Saranno presenti le r, Ernesto FanCinelli, Eros Maurone rina, Basilio Rotozzi, Laura Giancate Richard B. Datre, della, Roberto Ricca, olo Mazzetti e Giacomo Bretzel, Pa Claudio Amadei. zzata con il con-la mostra è stata reali , MilleMiglia srl, tributo di ACI Brescia Club MilleMiglia, Museo MilleMiglia, Pollini srl.

foto Richard B. Datre

UN ANNO DI RESIDENZA VITTORIA MARIUCCIA ROSSINI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DEL GRUPPO KORIAN IN ITALIA

A un anno dalla sua inaugurazione, Residenza Vittoria del Gruppo Korian, azienda leader nel settore, si riconferma una realtà di riferimento per l’invecchiamento di qualità in Lombardia e non solo. E anche i risultati hanno premiato l’innovazione della formula abitativa di Vittoria, che ha chiuso il 2016 con un fatturato di 1.560.000 euro, 11.451 giornate di degenza e 246 ingressi, con una durata media di degenza di 36 giorni.

Alla luce degli importanti obiettivi conseguiti e in relazione al recente open Day dedicato ai nuovi appartamenti presentati, abbiamo chiesto una considerazione alla Dott.ssa Mariuccia Rossini, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Korian in Italia.

“La formula abitativa ideale per i Senior - ci ha spiegato - sta nella combinazione perfetta fra assistenza medico infermieristica e tutela della privacy: oggi sempre più over 65 ne sono convinti. Ecco perchè il Gruppo Korian ha messo a frutto la sua esperienza ultraventennale per dare vita ai primi appartamenti per la terza e quarta età con il comfort ed i servizi esclusivi di Residenza Vittoria”.

Una formula abitativa unica in Italia...

“Parliamo di sicurezza e supporto medico infermieristico in un contesto abitativo protetto, con tutti i confort di un residence multi-servizio e la privacy di un’abitazione privata: sono questi i fattori vincenti di Vittoria, che con i suoi 33 appartamenti multi servizio per anziani – i primi di questo tipo nel nostro Paese - e la disponibilità di 116 posti letto, rappresenta una delle strutture di eccellenza del Gruppo Korian in Italia. Spa, ristorante, assistenza medica on-demand H24, attività ludiche, momenti di socializzazione e concerti: sono solo alcuni dei servizi esclusivi riservati agli over 65 ospiti ospiti all’interno della Residenza”.

Ma anche appuntamenti culturali e formativi...

“Vittoria declina il concetto di benessere per i Senior e le loro famiglie anche a livello relazionale e culturale. In un solo anno, la Residenza ha ospitato più di 70 eventi, fra i quali workshop, convegni, comitati scientifici e concerti. Oggi Vittoria è una struttura di riferimento nel panorama culturale, artistico e formativo del comprensorio bresciano, con il coinvolgimento attivo dei suoi ospiti, dei loro familiari e dei cittadini”.

Residenza Vittoria è anche un centro d’eccellenza per le terapie non farmacologiche...

“Vittoria ha recentemente avviato uno spazio dedicato alle persone con demenza, dovuta alla malattia neurodegenerativa che rappresenta oltre il 50% dei casi dal morbo di Alzheimer. Uno spazio terapeutico di eccellenza, con un’attenzione particolare alle terapie non farmacologiche, in grado di offrire anche un ambiente di confronto e di condivisione alle famiglie dei pazienti. Fra le terapie non farmacologiche del nuovo spazio terapeutico della Residenza Vittoria di Brescia per la cura dei pazienti affetti da demenza spiccano: la Sensory Room, la stanza multisensoriale per la stimolazione cognitiva; la Doll Therapy, che favorisce la stimolazione della memoria; la terapia occupazionale basata sull’affaccendamento terapeutico; la musicoterapia ambientale e recettiva; l’arteterapia; il camuffamento degli spazi abitativi e architettonici e l’approccio personalizzato al paziente affetto da demenza con l’obiettivo del ripristino del ritmo sonno-veglia”.

CHI C’ERA Ph. Daniele Trapletti

COMPOSIZIONI FLOREALI

CREATIVITÀ E FANTASIA ALLA RESIDENZA VITTORIA Colori, creatività, raffinatezza e cura del dettaglio: questi i principali “ingredienti” del laboratorio di piccole composizione floreali che si è svolto sabato 8 aprile alla Residenza Vittoria di Brescia del Gruppo Korian, azienda leader nell’invecchiamento di qualità, sotto la regia de La Fiorellaia. L’evento fa parte di una serie di incontri organizzati dall’agenzia Amuleto Eventi con l’obiettivo di aprire le porte della Residenza di via Calatafimi 1 ai cittadini bresciani. Nel corso dell’incontro, Cecilia Paganini, meglio nota come La Fiorellaia, ha guidato i partecipanti all’apprendimento delle tecniche di base per creare dettagli floreali unici, come la tecnica del boutonniére maschile utilizzata per la realizzazione del classico fiore all’occhiello. Ogni partecipante ha potuto esprimere la propria fantasia per creare spille floreali uniche da utilizzare come dettagli di stile irripetibili per personalizzare cappotti, abiti, cappelli e persino fermacapelli femminili.

Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bs.it

STREET GOLF BRESCIA 2017 MANDOLINI AUTO TITLE SPONSOR CON IL BRAND AUDI DELLA PRIMA EDIZIONE DI “STREET GOLF BRESCIA 2017”: UNA DIMOSTRAZIONE ULTERIORE DELL’ATTENZIONE DELLA CONCESSIONARIA VERSO LO SPORT E LE ATTIVITÀ CULTURALI

L’8 e il 9 aprile scorsi il Golf Club Arzaga, così come il centro storico di Brescia, hanno ospitato un evento in cui sportività e originalità si sono incontrati dando vita ad una manifestazione alternativa capace di esaltare uno sport “da club” come il golf fino a farlo apprezzare al grande pubblico, grazie ad una visione più aperta e coinvolgente in veste totalmente nuova, che ha consentito in primis di giocare ma anche di fare contestualmente turismo.Venerdì 8 aprile è stato allestito l’Innovative Audi Days di Mandolini Auto ad Arzaga - un’occasione per conoscere e provare le soluzioni tecnologiche e innovative che anticipano il futuro con i piloti istruttori di Audi Sport Italia, nonché per conoscere le novità che la piattaforma on line Audi innovative.it mette a disposizione per aggiornare gli utenti - mentre il 9 aprile, lungo il percorso di 9 buche allestito nel cuore di Brescia, è stato possibile ammirare la nuova Audi A5 Cabriolet, la splendida neonata della serie A5 dalla massima efficienza, dalle prestazioni sportive e dal look aggressivo. Stefano Moreschi, AD della Mandolini Auto nel concedere il sostegno a questa iniziativa come title sponsor ha così commentato: “Alla nostra concessionaria piace essere partner di progetti che hanno anche l’obiettivo di migliorare la vivibilità e la qualità della “vita stessa in città”… di cui la cultura e lo sport ne sono naturalmente parti integranti”. Quindi non è solo la qualità delle vetture Audi a decretare il prestigio della Mandolini Auto in provincia di Brescia, ma anche l’attenzione alle persone, al cliente, la disponibilità e la competenza dello staff, unite alla sensibilità verso alcuni bisogni sociali (… tra cui appunto arte, cultura e sport) che si manifestano attraverso il sostegno di numerose iniziative del territorio, alimentandone “l’effetto simpatia” di cui gode.

simply super

Il loro nome lascia poco scampo ad altre interpretazioni: Les Femmes Boutique ovvero un concentrato di eleganza e femminilità che passa attraverso un mood unico e ricercato. Loro, Denise e Sara, nel loro nuovo store di Chiuduno, riescono in ogni collezione a riproporre proprio tutto questo, selezionando capi che spaziano tra organze e jersey, pelle e lustrini, dalle nuance decise, senza disdegnare nel contempo le tinte tenui. Proprio come per la collezione primavera-estate 2017, interpretata da Mary in questo servizio dove, tra le vie della stupenda Città Alta, abbiamo dato vita ad un set che non è certo passato inosservato agli sguardi dei passanti. Ecco così come un vestito corallo, abbinato ad una zeppa dorata, può trasportarci nella magia di una serata elegante o a momenti indimenticabili, nei quali stupire è la parola chiave.

Lo stesso per il bellissimo vestito blu in organza, tempestato di paillettes, con giochi di piccole geometrie, abbinato ad un sandalo a listini, vero must have di questa stagione. Ma non solo eleganza: il mood de Les Femmes Boutique gioca anche con capi capaci di rendere ogni donna un po’ lolita, come il mini dress rosa cipria abbinato al giacchino in pelle a mezza manica,

completato nell’outfit da una borsetta tono su tono, con borchie e strass. Grintoso invece il body su gonna a plisset verde acqua, reso ancora più particolare dalla cromatura delle pieghe, perfette se abbinate al chiodo in argento ed alla borsa bianca. Cambio di scenario per l’ambientazione del set costumi, proposti da Les Femmes con un total look in cui fasce, panta parei e salviettoni rotondi permettono di vedere la moda mare come una dimensione da scoprire sia essa in colours style che in perfetto stile animalier. Su quale proposta puntare? Scelta ardua, ma con i consigli delle fidate fashion addict di Les Femmes Boutique, creare il proprio look, ricercato ed iper femminile, sarà un gioco da... ragazze.

Dresses: Patrizia Pepe, Mangano, Imperfect, Happiness, 4 giveness, LaKore, Nenette, Shopart by

Les Femmes Boutiques Via Trieste, 13/A Chiuduno (Bg) tel. 035.951400 f: Les-Femmes-Boutique

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Model: Mary Si ringrazia per la collaborazione

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FUTURISMI d’AUTORE:

La moda by Cocco & Drilli

Per i pochi che non lo sapessero Kilometro Rosso è oggi un nodo di relazioni e connessioni, un vero e proprio network che favorisce lo scambio di competenze, conoscenze, informazioni, know-how tra i Partner insediati al proprio interno, e tra questi stessi col mondo esterno, a livello locale, nazionale e internazionale. Un ambiente frizzante e dinamico che abbiamo scelto per ambientare questo servizio moda, nel quale i tagli degli abiti indossati ed i colori decisi, entrano in sintonia perfetta con lo spazio minimale e futuristico di Kilometro Rosso.

Con la sua moda infatti Cocco & Drilli, che ha vestito in questo servizio Maria, Laura e Francesco, abbraccia da anni un mood che nella semplice ricercatezza dei suoi capi dĂ vita ad uno stile metropolitano e dandy.

FUTURISMI d’AUTORE:

La moda by Cocco & Drilli

Pantaloni ampi abbinati ad una semplice maglia nera, oppure il rosso scarlatto di un little dress smanicato con roches, sono alcune delle proposte “for her” di Cocco & Drilli, così come un pantalone blu dal taglio slim ed una t-shirt bianca con taschino fantasia sono l’abbinamento perfetto “for him”. Un lui che gioca sulla originale varietà delle scarpe, passando da sneaker durante il giorno, ad eleganti mocassini in cuoio per la sera e le occasioni più importanti.

FUTURISMI d’AUTORE:

La moda by Cocco & Drilli

Dal rosso al bianco, altro amore dello stile di Cocco & Drilli che, in questo servizio, ha optato per due outfit: uno nel quale il pantalone minimal viene accostato ad un top e ad una maglia in cotone traforata ed uno nel quale spicca la ricercatezza del tessuto traforato per dare vita ad un little dress unico! Dal bianco al nero: giochi ad effetto per le gonne in shantung che creano movimento, senza dimenticare il fattore eleganza. La stessa eleganza che ritroviamo negli outfit floreali proposti, capaci di un mood giocoso sia nella scelta dell’abito corto che in quello piÚ lungo. Un dettaglio da sottolineare: la calzatura dorata, perfetta per un look iper-femminile e ricercato.

Ma non solo eleganza: Cocco & Drilli crea il look perfetto anche per momenti “free” con pantaloni bianchi slim, maglioni e top oro e argento abbinati a sneaker trendy. A questo punto non ci resta altro che dire: Cocco & Drilli, What else?

Dresses: Cocco & Drilli Via Antonio Locatelli, Trescore B.rio tel. 035.940970 f. Cocco-drilli Agency: Image Time, Brescia Model: Maria, Laura, Francesco Location: Kilometro Rosso Via Stezzano, 87 Bergamo T.: 035 591100 - info@kilometrorosso.com

FUTURISMI d’AUTORE:

La moda by Cocco & Drilli

“Kilometro Rosso è il Parco Scientifico Tecnologico di Bergamo che ospita al suo interno circa 50 aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione high-tech e servizi all’innovazione, e può contare sulla presenza di circa 1.600 addetti alla Ricerca&Sviluppo e personale altamente qualificato. La sua Mission è incentivare la crescita di un distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle alte tecnologie, e favorire la contaminazione tra pensieri ed esperienze di gruppi diversi, attraendo iniziative appartenenti a differenti settori: dall’Automotive al Biomedicale, dalla Meccatronica al Design, dall’Alta formazione ai Materiali avanzati, dalla Prototipazione all’ICT, dall’Energia al Meccanotessile, ed altri ancora.”.

La sinergia fra Dmore e akòmi ha dato vita a Dvision. L’impegno di Dvision sarà quello di informare e far crescere la cultura relativa al settore immobiliare.

Per questo metteranno le proprie competenze a disposizione dei lettori di Qui Brescia e di Qui Bergamo con una rubrica che partirà dal prossimo numero, per rispondere a dubbi e curiosità, aggiornare sulle normative, analizzare il mercato immobiliare con focus sui patrimoni distressed.

ABITARE UN SOGNO ph. Andrea Badoni 2017

Immersa nel verde del parco che la circonda, incorniciata da uno splendido giardino realizzata con soluzioni all’avanguardia sotto ogni profilo, progettata per essere la dimora ideale per ogni famiglia.

Esprimete un desiderio e qui vi sarà possibile vederlo avverato perché l’alto livello tecnologico è fondato su modalità etiche e sempre equilibrate orientato ad un essere eccezionale che si esprime nel volutamente non appariscente. posizionata sul culmine di una collina, riceve il sole in ogni stagione con garanzia di frescura e ventilazione estiva e suggestivi colori invernali.

Un luogo di pace, dove i colori delle stagioni si mostrano in tutta la loro magia, mentre i “rumori” e le “tensioni” della quotidianità si perdono lontanissimi. Un “abito” offerto a chi la abita, fonte di vitali quanto benefiche energie, che quotidianamente rinnovano e rigenerano il nostro quotidiano vivere.

Una “casa terapeutica” è luogo di ricarica per chi la abita: qui, non solo la natura, il contesto, la pulizia degli spazi, ma anche la tecnologia (finalizzata all’ecologia e al risparmio) è sostanzialmente “servizio alla persona” sempre e in ogni momento diversificabile in funzione delle esigenze, dei tempi (e degli “umori”) di chi la abita. Perché il poter scegliere in ogni momento sei diverse fonti di energia che configurano molteplici modi di climatizzare per rendere, tanto immediato quanto armonico, ogni aspetto climatico, è il raro privilegio di una armonia allo stato puro.

Poter scegliere i colori degli interni, le intensità luminose, gli infiniti possibili scenari programmabili a piacere (perché come i colori del cielo cambiano, anche i colori della casa devono armonizzarsi con i nostri stati d’animo) permette l’immersione quotidiana in equilibri rigeneranti.

Così come la consapevolezza di avere ampie riserve di energia e di acqua, il sapersi al riparo da possibili black-out, come dalle sovratensioni generate dai temporali, il sentirsi protetti da sistemi sia attivi che passivi di sicurezza (tutti aspetti che generano quel sottile ed esclusivo piacere tipico della dimensione etico-ecologica che caratterizza questa casa) sono condizioni rarissime e, specialmente ai giorni d’oggi, davvero irrinunciabili e preziose. Perché il non sentirsi circondati da chimici “cappotti di polistireni” ma da un avvolgente strato di naturale sughero, rende la vita in casa armonica, in equilibrio con le dimensioni di naturalità di cui non dovremmo privarci mai.

Anche e ancora una grande piscina a sfioro sulla valle, riscaldata da diverse fonti energetiche e quindi utilizzabile per lunghi periodi, è un racconto continuo d’acque e onde. Ecco che l’attenta ricerca di unire “natura” a “molteplici tecnologie” modellando queste ultime come servizio e non rendendole una necessità (a domotica spenta, la casa è sempre perfettamente funzionante ed abitabile) è stata la vera sfida vincente.

Per info: Almenno San Bartolomeo (Bg) tel. 331 1002695 www.villadiprestigio.com - info@villadiprestigio.com

Gli interni Ampie finestrature con serramenti di alta qualità e vetri basso-emissivi antisfondamento. Con esclusione della taverna, tutte le porte interne sono a scrigno, scorrevoli e tutte differenziate nell’inserimento di vetri artigianali di colori e lavorazioni particolarissime. Marmi e parquet ai pavimenti, pareti in gesso e stucchi, controsoffitti articolati e provvisti di illuminazioni sia d’accento che diffuse, dalle varie temperature di colore e con numerose fonti RGB interamente gestite dalla domotica e programmabili in infiniti scenari.

L’ingresso, servito da bussola/scarpiera, si sviluppa su uno spazio che apre la vista su due livelli di soggiorno/TV/home theatre/camino libreria/zona pianoforte/sala pranzo/cucina. Immediatamente a destra un’ampia sala adibita a studio con stufa di maiolica, pareti in stucco e grande finestra scorrevole doppia che guarda sulla fontana del giardino.

Al centro dello spazio principale si trova un acquario marino ad angolo di circa 5 metri di lunghezza gestito tecnicamente da impianti collocati in un locale separato.

Nel soffitto sono inseriti i lift per due videoproiettori di cui uno HD per Home Theater dolby surround. In un’altra zona si trova un ampio cielo stellato decorato con fibre ottiche a LED. Due diverse ambientazioni di divani con differenti utilizzi. Una grandissima libreria a scomparsa.

La cucina (fornita di soli esclusivi elettrodomestici Gaggenau: frigorifero a tre ante con dispenser acqua fresca e produzione continua di ghiaccio e granite, forno multifunzione, un secondo forno a vapore con collegamenti idraulici, piastra di cottura Teppanyaki, piano di cottura a 5 fuochi a riaccensione automatica, lavastoviglie, lavello a 3 vasche di cui una con scarico/recupero acqua direttamente nella cisterna dell’irrigazione). Il tutto è nuovo.

Una camera da letto è disposta su due livelli con tre grandissime finestre più un accesso direttamente al giardino. Una seconda camera ha la finestra che guarda direttamente la piscina. Una terza camera è attualmente adibita a zona armadi/specchi.

Due bagni con ceramiche Bisazza, una grande vasca idromassaggio/idrosonica, cromoterapie in entrambi, doccia sauna Teuco, doccia con doghe in legno-filo pavimento e cascata, coperchio wc anticaduta, aspiratori odori direttamente dalla tazza wc. Lavello in pietra e lavello in vetro, rubinetti con LED incorporati e colorati che indicano la temperatura dell’acqua e molto altro.

Più sotto si apre una grande taverna con lavanderia, dispensa, stanza armadi-cambio-stagione e accesso diretto al giardino tramite porta blindata.

Un altro bagno ampio e completo nella zona giardino/box.

Un ampio terrazzo/solarium sul tetto gode di vista a 360 gradi e funge da facile accesso ai pannelli solari per le operazioni di pulizia e/o manutenzione.

La Piscina Ad ampio sfioro in calcestruzzo impermeabilizzata a più livelli e rivestita con mosaico Bisazza. Predisposta per funzionamento a cloro o ad elettrolisi. Capacità di circa 100 metri cubi con superfice di circa 70 metri quadri. Servita da ampio locale tecnico pavimentato, facilmente accessibile e riscaldato. Vasca di compenso di circa 7 metri cubi in acciaio inox, due pompe di circolazione con grandi filtri a sabbia, una pompa per idromassaggio, una pompa da 4 KW per nuoto contro corrente a doppio ugello, illuminazione a LED e fibre ottiche su sei punti luce, reintegro automatico acqua, sensori di livello, messa a terra autonoma, sistema di riscaldamento dell’acqua nelle differenti modalità: a pannelli solari/gas/gasolio/legna con opportuni scambiatori in titanio e sensori. Tunnel su due lati per separazione della piscina con la casa. Impiantistica Astral. Robot pulitore telecomandato e integrato nell’impianto con presa e comandi a lato piscina. Gestione automatica, tramite pompe peristaltiche e sensori, dei valori di Redox e Ph. Gestione automatica della temperatura estiva e invernale dell’acqua. Sistema di completa copertura invernale. Barriere di sicurezza e accessori in acciaio inox. Zona laguna per idromassaggio relax con sei jet. Comandi pneumatici a bordo parete piscina. Gioco d’acqua a cigno con forte pressione.

Suggestiva vista a pelo d’acqua sulla valle. Doccia esterna con acqua calda.

Il giardino ed il parco La casa si apre sul giardino da ogni lato che si estende dalla zona box fino al parco ed è abbellito da una grande fontana illuminata, visibile dal salone alto della casa e vari muri a secco colmi di diverse varietà di fiori, lampioni ad intensità variabile e colonnine luminose con luci LED. È provvisto di un sistema completo di irrigazione con sensori e recupero interrato dell’acqua piovana e un locale specifico per l’impianto di irrigazione dove si trovano pompe e filtri. È inoltre stato realizzato un sistema di drenaggio a recupero dell’acqua che altrimenti andrebbe persa, dispone di circa 120 irrigatori e sistemi localizzati per aiuole. La cisterna si alimenta da tutti i pluviali del tetto, dalla fontana del giardino e da uno scarico dedicato del lavello della cucina. È inoltre collegata al laghetto del parco per eventuale recupero/scambio/ sostituzione di acqua.

Il giardino è disposto in modo da offrire in ogni momento della giornata, spazi di sole e di ombra. Trovano posto un forno a legna per pizze e un barbecue a legna con forno, fornello a gas e lavello, tutto in muratura. Il giardino è anche servito da un locale deposito attrezzi e da un locale di servizio già attrezzato con motoseghe, decespugliatori, rasa erba, motocarriola cingolata e ribaltabile idraulicamente in condizioni ottime o nuove. Il tutto è controllato da 11 telecamere.

Due lati del giardino confinano con un ampio parco di proprietà. Pini austriaci, castagni, betulle, cedri, diversi tipi di fiori, muschi, mirtilli e piante di alloro …

Provvisto di un accesso carrale, vialetti e sentieri con panchine e fontanelle, un piccolo laghetto che ospita carpe koj e piante di ninfea con ruscello artificiale, ospita anche un piccolo frutteto con alberi di mele, pere, pesche, prugne e fichi ed è recintato con pali di legno in pino collocati in modo removibile su plinti in calcestruzzo e rete elettrosaldata e plastificata, fissata al suolo con malta cementizia.

Un’altra ampia zona di bosco sempre di proprietà risulta invece non recintata. Si tratta complessivamente di circa 21.000 metri quadri.

ABITARE UN SOGNO

Gli impianti Sono collocati in 9 diversi locali tecnici: caldaie, accumuli, piscina, caldaia-box, irrigazione, domotica, quadro elettrico, generatore, acquario).

Impianto fotovoltaico da 3,2Kw a scambio di energia.

Potente impianto solare termico per: riscaldamento/acqua calda sanitaria/piscina.. calda, Importante recupero acqua piovana.

Riserva d’acqua potabile di 3 mc. con autoclave, addolcitore e sterilizzatore U. U.V..

Aspirapolvere centralizzato.

16 telecamere con registratore ad inserimento automatico.

Domotica completa con PC server in locale idoneo e vari monitor negli ambienti della casa.

Gruppo di continuità UPS professionale da 4Kw/h.

Generatore a benzina collocato in locale ventilato da 3,5 Kw. Sistema di protezione da temporali e sovratensioni con scaricatori a flusso magnetico e trasformatore trifase escludibile.

Riscaldamento a pavimento.

Riscaldamento a caloriferi.

Riscaldamento/raffrescamento con pompa di calore/inverter.

Caldaia a legna a ventilazione forzata e circuito separato con scambiatore a piastre per l’intero fabbisogno della casa (riscaldamento/acqua sanitaria/piscina) con grande legnaia attigua.

Caldaia a gas metano e caldaia d’emergenza a gasolio con cisterna interrata (piena!) di 7,000 lt.

Caldaia a gas a condensazione per box e scivolo di accesso riscaldabile in caso di ghiaccio o neve.

Impianto elettrico sovradimensionato, a stella, diviso in quattro zone e a «tensione zero se non richiesta» al fine di ridurre il più possibile la presenza di onde elettromagnetiche.

Impianto piscina sovradimensionato nei filtraggi e totalmente automatizzato.

Impianto d’irrigazione collocato in locale dedicato.

PER FARSI CONOSCERE DA VICINO Casa Brolis apre le porte con un Open Day che si terrà nei giorni 12- 13-14 maggio 2017 dalle 11.00 alle 18.00. In ciascuna delle tre giornate sarà organizzata una conferenza di approfondimento su tematiche inerenti gemme e pietre preziose, l’architettura moderna, la domotica applicata e la bioedilizia. I dettagli sui contenuti degli incontri saranno a breve pubblicati sul sito. È gradito un cenno di conferma per appuntamento della visita.

GIOVENTÙ BRUCIATA

FUOCHI DI PAGLIA di Giorgio Paglia www.fuochidipaglia.it Anche su Twitter: @Fuochidipaglia

I padri della mia generazione a 18 anni partivano per la guerra. Senza tante proteste, senza la possibilità di dire di no, con la paura cucita addosso e con uno sgangherato fucile sulle spalle. Molti, dopo qualche lettera struggente dal fronte lontano, non sono più tornati. Quelli che hanno avuto la fortuna di rivedere casa, hanno dovuto ricostruire un paese in macerie.

I sacrifici erano l’ordinario e il lavorare per almeno dodici ore al giorno era una prassi. Non c’era tempo per lamentarsi e gli svaghi erano davvero pochi. Il mondo non correva veloce e il ritmo lento della vita consentiva di apprezzare le cose semplici. Poi tutto è cambiato. I figli di quei padri (cioè noi) sono cresciuti senza guerre, ma con un’educazione rigida fatta di poche scuse e meno sprechi. Poi siamo diventati a nostra volta genitori, la guerra è ormai un ricordo di oltre mezzo secolo fa, i suoi ammonimenti si sono persi col trascorrere dei decenni, il ritmo della vita è diventato frenetico e non c’è più tanto tempo da dedicare all’educazione dei ragazzi. Ed ecco i dati relativi alla moderna gioventù: oltre il 20% fa uso abitudinario di droghe e di superalcoolici. Droghe tagliate, sintetiche, chimiche, a basso prezzo, insomma micidiali, che mischiate con l’alcool hanno effetti devastanti sul fisico e sulla psiche in formazione. Iniziano presto, anche a 12 anni. Nei nostri licei chi spaccia all’interno ha un nome o un cognome conosciuto da tutti, si va da questi individui come a comprare una merendina e il loro portafoglio è sempre gonfio. La Polizia spesso interviene con dei sopralluoghi nelle scuole, ma l’omertà di alcuni professori e della maggior parte degli studenti vige sovrana. Perché drogarsi non è più una vergogna, è diventato uno status. E non solo per i giovanissimi. Anche camminando all’aperto nei centri città non è difficile sentire l’odore di erba. E non sto certo parlando di aiuole verdi! Voglio evidenziare un episodio vero, accaduto recentemente nelle nostre ricche e indaffarate province del nord Italia. È la storia di un’adolescente che si sta bruciando la vita tra alcool e droga. Figlia unica, con una famiglia difficile ma non impossibile alle spalle e con una madre attenta e fin troppo amorevole. Una ragazza di 20 anni, come tante, che non ha saputo affrontare la vita, se non rifugiandosi ai primi problemi nei super alcoolici e in qualche canna tagliata male. Ultimamente la situazione è peggiorata, tra le solite giustificazioni giovanili che sembrano solo scuse inaccettabili. Così le canne non bastano più, meglio assumere droghe più potenti che, mischiate agli antidepressivi, sfociano in una persistente violenza e in una irriconoscibile aggressività addirittura contro i genitori stessi. I frequenti ricoveri in ospedale non sono altro che un passaggio tra una ricaduta e l’altra. I medici lo sanno e lamentano soprattutto una mancata vigilanza della famiglia. In pratica, un’eccessiva e continua giustificazione dei genitori, che non aiutano la guarigione e soprattutto che non attivano la prevenzione. Così gli episodi simili diventano numerosi in tutto il Paese. È sufficiente sfogliare la cronaca nera dei giorni nostri. Il cattivo esempio, il permissivismo latente, l’assenza di una rigida educazione famigliare, i pochi sacrifici quotidiani, il decadimento dei valori veri, il perdono a prescindere, stanno rovinando un’intera generazione. Per alcuni non resta che la strada del TSO, dei Sert e delle comunità di recupero. Oggigiorno non è più la guerra a fare selezione, è il nostro fallimento come genitori che sta creando una generazione anche di disadattati e di illusi.

Mentre la vita fugge veloce, lasciandosi alle spalle una certa gioventù bruciata. Intanto il traffico della droga mette le sue mani su business miliardari che non conoscono crisi di sorta.

E non è più un fenomeno ristretto a poche persone. Pensate che solo in Europa, nell’ultimo anno, la cannabis è stata consumata da quasi 40 milioni di persone, la cocaina da 6 milioni, l’ecstasy da 5 milioni e le amfetamine da 3 milioni. Tra questi, in Italia ci sono oltre 4 milioni di consumatori di droga. Ecco di cosa stiamo parlando. Aprite gli occhi, cari genitori, e ogni tanto, nel caso, fate andare moderatamente le mani!

SMART IDEADS FOR SMARTER CITY Ecco un modo davvero intelligente per farsi pubblicità. La grande multinazionale IBM ha scelto di creare dei cartelloni pubblicitari davvero geniali. Nel primo caso il marchio IBM campeggia su un pannello di materiale plastico o metallico che ripiegato su se stesso alla sommità crea un riparo per passanti sfortunati e sprovvisti di ombrello. L’originale pensilina puo essere collocata ovunque con un minimo ingombro anche presso quelle tante fermate d’autobus che ne sono sprovviste.

Nel secondo caso il pannello ripiegato nella parte inferiore è impiegato come panchina e, come nell’esempio precedente, è addossato ad una parete ma potrebbe benissimo essere sorretto da due pali.

Il terzo caso mostra un pannello che nella parte inferiore è solidale ad una passerella in grado di superare una piccola gradinata come quelle che si trovano spesso nelle nostre città e che tanti problemi causano a chi è costretto a muoversi su una carrozzina ma anche a mamme che spingono carrozzelle e passeggini per i bebè o anche a studenti e viaggiatori che trascinano trolley e valigie.

Inutile dire che il ritorno in termini di immagine per la società che ha promosso questi interventi è elevatissimo e un esempio di come la pubblicità ancorchè essere invasiva si rende anche molto utile ed apprezzata.

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LAMBORGHINI MILANO È

GRUPPO BONALDI

In ottica di rafforzamento della sua presenza sul mercato italiano, Automobili Lamborghini ha inaugurato una nuova concessionaria a Milano, in Viale Renato Serra 61. Il partner commerciale scelto è il Gruppo Bonaldi, società bergamasca già partner di Lamborghini dal 2008 con la concessionaria di Bergamo.

L’inaugurazione ufficiale è avvenuta alla presenza del Chairman e Chief Executive Officer di Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali, e degli AD del Gruppo Bonaldi, Simona Bonaldi e Gianemilio Brusa, che insieme hanno presentato la nuova Huracán Performante, al suo debutto nazionale.

“L’apertura di uno showroom Lamborghini a Milano - ha commentato Stefano Domenicali ha per noi una doppia valenza. Milano è una vetrina strategica per Lamborghini e proprio in quanto hub internazionale per design, lusso, moda, arte e cultura offre al nostro marchio chiare opportunità di crescita e visibilità. In più la nostra azienda è italiana e crediamo nel nostro mercato nazionale, che sta dando segnali di ripresa positivi. Prevediamo di consegnare oltre 100 vetture entro il 2017 in Italia e con l’arrivo del terzo modello nel 2018 contiamo di crescere ulteriormente”.

Gianemilio Brusa e Simona Bonaldi, AD Gruppo Bonaldi dichiarano: “Oggi, con grande orgoglio e soddisfazione, inauguriamo la concessionaria Lamborghini Milano, un prestigioso traguardo frutto della condivisione di importanti piani di sviluppo con la Casa automobilistica, simbolo in Italia e nel mondo di artigianalità, innovazione e, insieme a questa città, una delle massime espressioni del Made in Italy.”

Nel 2016 Lamborghini ha consegnato 73 vetture in Italia, registrando un aumento del 12% rispetto all’anno precedente. Il 2017 si è aperto con ulteriori prospettive di crescita, confermate da un interesse in costante aumento sui modelli Huracán e Aventador e la forte attesa del SUV in arrivo nel 2018.

Il nuovo showroom milanese di Lamborghini sul territorio italiano si aggiunge ai punti vendita di Bologna e Bergamo. A livello mondiale Lamborghini è presente in 50 paesi con un totale di 135 concessionari.

LAMBORGHINI MILANO È

GRUPPO BONALDI

Nelle Immagini sopra la nuova l’officina annessa alla nuova concessionaria Lamborghini Milano. In basso la conferenza stampa di presentazione con Stefano Domenicali e il brindisi per l’inaugurazione con i vertici del Gruppo Bonaldi

Federico Foschini Commercial Director Automobili Lamborghini, Stefano Domenicali, Gianemilio Brusa e Simona Bonaldi ritratta anche nella foto a destra con Michele Brusa sotto l’isegna Lamborghini

La nuova Concessionaria Lamborghini Milano si sviluppa su una superficie di 2.500 mq ed è inserita al piano terra di un edificio al civico 61 di Viale Renato Serra, che ospita funzioni direzionali, commerciali e di assistenza post vendita.

Lamborghini Milano è tra i primi showroom Lamborghini realizzati con la nuova Corporate Identity sviluppata per la rete dei concessionari mondiali.

Gli esterni sono caratterizzati da ampie vetrate e dall’insegna con logo Lamborghini illuminato su fondo nero. Gli spazi interni sono luminosi ed essenziali, caratterizzati da poligoni, forme affilate, superfici dalle texture grezze. L’esperienza del cliente è arricchita dalla presenza di elementi digitali, tra cui un videowall di grandi dimensioni, che proietta filmati di brand e prodotto, e dalla saletta Ad Personam con car configurator e un display di campioni di finiture, dove i clienti possono toccare fisicamente, abbinare e giocare con colori e materiali. Infine, alla linea di abbigliamento e accessori della Collezione Automobili Lamborghini è dedicata un’area all’ingresso, visibile sia dall’interno sia dalle vetrine dello showroom. Uno spazioso soppalco ospita gli uffici direzionali. Presenti anche un’area destinata alla vendita dell’usato e un’area post vendita, che comprende service e magazzino. Il progetto architettonico è stato curato e sviluppato da Lamborghini in collaborazione con lo studio di architettura Archilinea.

Lamborghini Milano è una concessionaria del Gruppo Bonaldi; il team è composto da otto persone: un responsabile, due sales manager, un’ addetta al CRM e quattro addetti post vendita.

Il Gruppo Bonaldi è una importante realtà commerciale nel settore automobilistico italiano. Vanta un fatturato consolidato che supera i 300 milioni di euro, la vendita di oltre 250.000 automobili in quasi sessant’anni di attività, si avvale della collaborazione di circa 300 dipendenti e di 15 rivenditori autorizzati esterni.

Il Gruppo Bonaldi, con 12.000 veicoli venduti ogni anno, rappresenta otto marchi distinti con una propria struttura organizzativa e commerciale: Lamborghini, Porsche, Audi, Volkswagen, Škoda, Seat, Volkswagen Veicoli Commerciali, oltre a Supernova Car Outlet punto di riferimento nel mercato dell’usato di qualità. Il Gruppo Bonaldi è presente a Bergamo – dove ha il quartier generale – a Milano, Cremona, Lecco e Sondrio.

Da oltre vent’anni Bonaldi, con un consolidato posizionamento tra i brand premium e luxury, corre in pista con una sua scuderia, Bonaldi Motorsport. Il Team del Gruppo è impegnato nel monomarca Lamborghini Super Trofeo, di cui ha vinto il titolo europeo e mondiale per tre anni consecutivi dal 2014 al 2016, e, dal 2016 nel campionato tedesco ADAC GT Masters.

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PH. CLAUDIA CAVALLERI

VECCHIO CHI? È RICOMINCIATO IL CAMPIONATO DEL MONDO DI MOTOCICLISMO E NELLA CLASSE REGINA, LA MOTO GP, SONO MOLTI I GIOVANI CHE CONTENDERANNO IL TITOLO AI VECCHI LEONI

Sabato 26 marzo si sono riaccesi i riflettori sul Campionato mondiale di Moto GP con nuovi protagonisti, alcune delusioni e sempre la certezza di Valentino Rossi a lottare per le prime posizioni, nonostante nessuno, pochi giorni prima del via, avrebbe scommesso su di lui...

Infatti, dopo essersi liberato di Jorge Lorenzo un ingombrante e velocissimo compagno di squadra che, dopo il titolo dello scorso anno è passato alla guida della Ducati, si è ritrovato tra le ruote Maverick Viñales, nuova guida della Yamaha il quale si è adattato benissimo da subito alla M1 lasciando il dottore con tanto di naso fin dalle prime prove…

Jorge, invece, sembra non aver ancora capito come guidare la potentissima bolognese, oggi di proprietà di Audi, che con il suo particolare motore non lascia molto spazio alla fantasia del pilota che deve assolutamente essere in grado di capirne le potenzialità e i limiti: velocissima nel dritto e nervosa nei tratti guidati. Infatti Dovizioso, che avrebbe dovuto fare da comprimario al neo campione del mondo arrivato alla Ducati per vincere, gli ha fatto mangiare la polvere, battagliando con Viñales fino all’ultima curva del Gp dei Qatar e mollando solo agli ultimi metri. Ma, a parte questi due nuovi protagonisti della Moto GP, la vera sorpresa è stato ancora una volta Valentino Rossi che, scattato da una modesta decima posizione, grazie ad un paio di cadute davanti a lui e ad una rimonta tipica del fenomeno di Tavullia, ha chiuso la gara sul podio in terza posizione non troppo lontano dai primi due. Bella gara anche quella di Iannone sull’altra Ducati ufficiale fino alla rovinosa uscita di pista. Buon per lui che sarà finito tra le amorevoli braccia della sua nuova fidanzata, certa Belen Rodriguez, affascinante e fotografatissima presenza ai box, tra l’ammirazione degli sceicchi del Qatar e l’invidia degli altri piloti che una fidanzata così se la sognano...

Quindi, Rossi c’è e l’obiettivo di arrivare a conquistare il decimo titolo tanto agognato e che gli sfugge da qualche stagione non sembra così fuori dalla sua portata… Viñales permettendo, senza dimenticare quel fuoriclasse di Marc Marquez protagonista di una prima gara decisamente incolore in sella alla sua Honda in buona compagnia di Pedrosa suo compagno di team.

GLI AVVERSARI

BELLEZZE AI BOX

Belen Rodriguez nuova fidanzata di Iannone ai box della Suzuki

HURACÀN POLIZIA

Automobili Lamborghini ha consegnato alla Polizia di Stato a Roma la nuova Huracán destinata alla Polizia Stradale. Le chiavi della vettura sono state consegnate presso il Palazzo del Viminale da Stefano Domenicali, Chairman & Chief Executive Officer di Lamborghini, al Ministro dell’Interno, Sen. Marco Minniti, alla presenza del Capo della Polizia, Franco Gabrielli. La Huracán destinata alla Polizia Stradale di Bologna, sarà impiegata sia in attività operative sia per il trasporto urgente di sangue ed organi. L’auto è in colori d’istituto (Azzurro Medio Polizia), con le parti in bianco e le scritte adattate al design dinamico della supersportiva. La livrea è completata da una banda tricolore, che corre lungo entrambe le fiancate della vettura. Come per il modello di serie, la Huracán Polizia è dotata di motore V10 aspirato da 610 CV, di quattro ruote motrici e di telaio ibrido in alluminio e fibra di carbonio, caratteristiche in grado di garantirne alte prestazioni e massima stabilità anche a velocità elevate. L’abitacolo della Huracán Polizia è provvisto delle più avanzate dotazioni tecno-

logiche. La vettura è equipaggiata con il sistema di bordo composto da tablet, con integrati computer e sistema di registrazione e telecamera.

I sistemi consentono di documentare le attività di controllo su strada.

Oltre all’equipaggiamento ad alta tecnologia, la Huracán Polizia è provvista naturalmente anche della tradizionale dotazione di servizio, come per esempio il porta arma, un estintore portatile, la radio di ordinanza VHF-Polizia e i ganci per ospitare la classica paletta bianca e rossa per effettuare il fermo dei veicoli in sicurezza. Compito fondamentale della Huracán Polizia è l’assistenza sanitaria. A questo scopo, il bagagliaio anteriore della vettura ospita una speciale attrezzatura frigobox per il trasporto urgente di organi per trapianti. Per il soccorso d’emergenza delle persone l’equipaggiamento comprende, inoltre, un defibrillatore, che è capace di salvare vite ristabilendo tramite mirate scariche elettriche un normale battito del cuore in caso di forte aritmia cardiaca o fibrillazione ventricolare.

FRECCE

SUL LAGO Il Comune di Lovere e l’Associazione Centro Volo Nord, con grande soddisfazione, annunciano che la Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori parteciperà il 3 settembre 2017 al XV “Memorial Mario Stoppani”.

L’Aeronautica Militare Italiana ha infatti valutato positivamente la richiesta presentata lo scorso anno dal Sindaco di Lovere, Dott. Giovanni Guizzetti, ed ha inserito nel calendario ufficiale 2017 la data del 3 settembre per la manifestazione di Lovere. Le Frecce Tricolori eseguiranno un sorvolo in formazione sul lungolago di Lovere per ricordare Mario Stoppani, il più grande pilota di idrovolanti di tutti i tempi, e salutare tutto il pubblico di appassionati che ogni anno si raccoglie sulle sponde del lago in occasione del raduno aereo a lui dedicato.

“La manifestazione - ha spiegato il Sindaco Guizzetti - intende rendere omaggio al nostro concittadino Mario Stoppani, uno dei quattro assi dell’Aviazione durante la Prima Guerra Mondiale, dove venne decorato con due Medaglie d’Argento al Valore Militare e successivamente collaudatore di oltre100 aerei, nonché transvolatore del Mediterraneo e dell’Atlantico e detentore di numerosi record mondiali sulla distanza per gli idrovolanti. Nel secondo dopoguerra Mario Stoppani rappresentò una delle figure di riferimento per lo sviluppo della moderna aeronautica e con questo omaggio l’Aeronautica Militare ne riconosce il suo valore. La presenza delle Frecce Tricolori sarà un ulteriore motivo di attrattività turistica del nostro territorio e del nostro lago e rappresenta la manifestazione di punta in un già ricco calendario di eventi che, la settimana successiva, vedrà a Lovere la presenza del 1° Festival Nazionale dei Borghi più Belli d’Italia Lacustri e Fluviali”.

IL MONDO DI BOTERO

Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca dove si percepisce forte l’eco della nostalgia e di un mondo che non c’è più o in via di dissoluzione. Uomini, animali, vegetazione i cui tratti e colori brillanti riportano immediatamente alla memoria l’America Latina dove tutto è più vero del vero, dove non c’è posto per la sfumatura e che anzi favorisce l’esuberanza di forme e racconto. Questa è la cifra stilistica di Fernando Botero, origini colombiane, famoso e popolare in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio pittorico, immediatamente riconoscibile. Alla sua arte, nel suo ottantacinquesimo genetliaco, si rende omaggio con un’esposizione che ripercorrerà attraverso una cinquantina dei suoi capolavori, molti dei quali in prestito da tutto il mondo, oltre 50 anni di carriera del Maestro dal 1958 al 2016.

La mostra, che si presenta come la prima grande retrospettiva dell’opera di Botero in Italia, apre a Roma al Complesso del Vittoriano – Ala Brasini il 5 maggio sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, organizzata e co-prodotta da Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira, è curata da Rudy Chiappini in stretta collaborazione con l’artista.

“Credo molto nel volume, in questa sensualità che nella pittura suscita piacere allo sguardo. Un quadro è un ritmo di volumi colorati dove l’immagine assume il ruolo di pretesto”. Da questa dichiarazione del Maestro si capisce immediatamente che la sua arte rivela un universo più complesso di quanto può apparire a una prima e immediata visione delle sue opere che sono invece la risultanza di un delicato equilibrio tra maestria esecutiva e valori espressivi. E così nei suoi ritratti austeri, nei nudi privati di ogni malizia, nelle nature morte, dove è fortissimo il concetto di abbondanza, si percepisce altrettanto fortemente la dolcezza delle forme, così come nelle sue corride, nei suoi giocolieri è altrettanto percepibile un senso di nostalgia e smarrimento che cattura il cuore di chi le osserva.

Emblematiche della poetica boteriana sono le figure dalle forme abbondanti, soprattutto femminili, caratterizzate da un linguaggio ridondante e originale che accentua i volumi e la plasticità tridimensionale. Botero dilata le forme perché è un atto funzionale anche a far comprendere l’importanza del colore, steso in grandi campiture piatte e uniformi, senza contorni e ombreggiature. I protagonisti dei suoi dipinti sono sempre privi di stati d’animo riconoscibili, non provano né gioia, né dolore.

Di fronte ai giocatori di carte, alla gente del circo, ai vescovi, ai matador, ai nudi femminili Botero non esprime alcun giudizio. Nei suoi dipinti scompare la dimensione morale e psicologica: il popolo, in tutta la sua varietà, semplicemente vive la propria quotidianità, assurgendo a protagonista di situazioni atipiche nella loro apparente ovvietà. Per Botero dipingere è una necessità interiore, ma anche un’esplorazione continua verso il quadro ideale che non si raggiunge mai. Apolide, eppure legato alla cultura della sua terra, Botero ha anticipato di diversi decenni l’attuale visione globale di un’arte senza più steccati, né confini: lo si può leggere e apprezzare in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo, se ne apprezza il continuo richiamo alla classicità in una visione assolutamente contemporanea che include nella riflessione la politica e la società. La sua pittura non sta dentro un genere, pur esprimendosi attraverso la figurazione, ma inventa un genere proprio e autonomo attorno al quale il pittore colombiano ha sviluppato la propria poetica in oltre mezzo secolo di carriera.

IL MONDO DI BOTERO IN MOSTRA A ROMA PRESSO IL COMPLESSO DEL VITTORIANO DAL 5 MAGGIO FINO AL 27 AGOSTO

GUERRA E PACE Da diversi anni, ma in particolare da qualche mese, si parla di difesa personale da contrapporre ad una delinquenza assassina ormai giunta a livelli inaccettabili Cosa significa difendersi? Cosa significa essere aggrediti? Da questa analisi dovremmo partire per porre una riflessione totale e generale su cosa debba essere la difesa personale ed il diritto a difendersi e pertanto poter rispondere debitamente alle aggressioni subite.

Il mondo occidentale europeo mostra grande difficoltà ad ammettere che si possa difendere la propria proprietà privata, cioè la casa e di conseguenza la famiglia, ingaggiando l’offesa dell’aggressore con l’uso delle armi. Non è così nei paesi anglosassoni o in Africa, ove la proprietà è un diritto inalienabile e la difesa di essa con le armi è un diritto-dovere costituzionale.

Se ben vogliamo andare a vedere, anche nel nostro diritto è ammesso ciò, ma con moltissime limitazioni e con mediazioni interpretative delle norme, che portano poi ad una conflittualità giuridica che lede gli interessi ed i diritti del singolo cittadino che subisce l’offesa.

Sempre, come al solito all’italiana, la norma non è chiara e deve essere interpretata di volta in volta, lasciando al giudizio del singolo Magistrato tale interpretazione.

Ciò non è possibile in una società come la nostra dove, anche se i reati diminuiscono, quelli contro il patrimonio ed i furti, la percezione della popolazione al riguardo è particolarmente negativa e, quel che è peggio, chi perpetra tali reati non ha mai nulla o poco da perdere per cui il valore della vita dell’offeso è pari allo zero se rapportata alla sua necessità di fuga e di libertà.

Lo Stato, anche se i suoi servitori, le forze dell’ordine che sono tra le migliori del mondo, non è in grado di controllare il territorio per mancanza di mezzi, ma anche perché gli stessi servitori sono troppo spesso esposti ad azioni disciplinari e obbligati a risarcimenti pecuniari per le “vittime” dei loro interventi, e quindi preferiscono non intervenire nell’immediato e lasciar passar del tempo prima di entrare in azione o, se obbligati ad usar le armi, hanno regole di ingaggio che sembrano norme punitive ma solo per loro.

Crozza ha fatto una bellissima serata spernacchiando le leggi del caso e le regole d’ingaggio nei conflitti a fuoco, tanto che il capo della Polizia si è un po’ risentito... Ma non era lui che doveva risentirsi, bensì avrebbero dovuto vergognarsi quegli ottusi legislatori che hanno scritto le leggi e quei giudici, ogni tanto di Maurizio Maggioni incapaci, che le applicano secondo il loro personale intendimento.

Difendersi è un diritto, ma bisogna essere anche capaci di farlo, se si usano armi da fuoco bisogna saper sparare e, soprattutto, capire quando ciò è necessario, quando si spossa e si debba fare.

Un uomo in fuga può essere fermato solo sparando alle gambe, ma ne saremmo capaci noi comuni mortali o ci faremmo prendere dalla voglia di vendetta uccidendo il ladro che scappa? Questo è il limite che non può mai essere superato. Nemmeno in tempo di guerra tutto è permesso e ci sono regole ben precise.

Quello a cui dovremmo invece pensare è di poter controllare meglio il territorio, assegnare più mezzi e fondi a chi è preposto alla nostra difesa, con regole chiare e precise che sollevino dai gravami giudiziari i tutori dell’ordine facendo in modo che lo Stato difenda gli stessi e sia garante nei giudizi e nei risarcimenti, eventuali. Soprattutto si dovrebbe giungere alla “certezza della pena”, invece in Italia delinque chiunque, soprattutto lo straniero senza fissa dimora o suscettibile al rimpatrio, perché nulla ha da perdere, non sarà mai allontanato e magari qualche onlus compiacente farà di tutto per tenerselo qui e guadagnarci sopra.

Caro Legislatore, svegliati!!

Caro Giudice non aspettare il morto perchè sull’onda dell’emozione si arrivi a condannare a qualche pena accessoria il reo; non aspettare che i tutori dell’ordine muoiano per poi “condirli” da eroi e dimenticarli.

Che Stato è uno Stato che non difende i suoi uomini?

Troppe pistole in circolazione? Non penso proprio, sono sempre più in diminuzione perché la ferrea burocrazia e la giusta paura di prefetti e questori che esse siano in mano a sprovveduti, argina l’onda del momento che grida all’armamento: i dati del Ministero dell’Interno lo dimostrano.

Se passasse il concetto del diritto alla difesa e se i giudizi fossero più veloci con pene adeguate per entrambe le parti in causa, allora sì, in poco tempo il fenomeno si ridurrebbe di molto: tolleranza zero!

Guerra o pace? Come dicevano gli antichi “se vuoi la pace preparati alla guerra”, uno stato serio, liberale e democratico, per definizione e per dovere costituzionale, deve essere in grado di fare ciò, per la tutela del suo territorio, ma soprattutto per la tutela dell’interesse internazionale e mondiale: chi agnello si fà, lupo lo mangia.

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