CMP BERGAMO ANNO 30 - N° DUECENTONOVANTATRE - OTTOBRE 2022 - € 5 SPEDIZIONE IN A. P. D.L 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N.46) ART.1, COMMA 1, DCB BERGAMO IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE AL MITTENTEEDITA PERIODICI S.R.L. VIA B. BONO, 10 BERGAMO 24121TASSA PAGATA BG CPO IN COPERTINA Dr. Matteo Vedovati La nuova stazione di Bergamo In esclusiva Autumn Charity Amitiè Sans Frontieres Galà Red Party di Armr Together For Life 2022 Charity Night by CESVI Scuola di volo Leonessa: vieni a volare Studenti in Europa con Fondazione Pesenti Creattiva è diventata International Gianluigi Orsolini medico dal cuore grande Autotorino: la nuova Jeep Grand Cherokee Saliscendi Night IL PROGRAMMA 2023 CAPITALE DELLA CULTURA LA BELLEZZA DI UN SORRISO
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Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra.
È evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra, Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra?
Fare il bagno nella vasca è di destra, far la doccia invece è di sinistra.
Un pacchetto di Marlboro è di destra, di contrabbando è di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra. Tutti i film che fanno oggi son di destra, se annoiano son di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Le scarpette da ginnastica o da tennis hanno ancora un gusto un po’ di destra, ma portarle tutte sporche e un po’ slacciate, è da scemi più che di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
I blue-jeans che sono un segno di sinistra, con la giacca vanno verso destra.
Il concerto nello stadio è di sinistra, i prezzi sono un po’ di destra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
I collant son quasi sempre di sinistra, il reggicalze è più che mai di destra.
La pisciata in compagnia è di sinistra, il cesso è sempre in fondo a destra.
Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra?
La piscina bella azzurra e trasparente, è evidente che sia un po’ di destra. Mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare sono di merda più che sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
L’ideologia, l’ideologia, malgrado tutto credo ancora che ci sia. È la passione, l’ossessione della tua diversità, che al momento dove è andata non si sa.
Dove non si sa, dove non si sa. Io direi che il culatello è di destra, la mortadella è di sinistra.
Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Il pensiero liberale è di destra, ora è buono anche per la sinistra Non si sa se la fortuna sia di destra, la sfiga è sempre di sinistra. Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra?
Il saluto vigoroso a pugno chiuso è un antico gesto di sinistra.
Quello un po’ degli anni ‘20, un po’ romano, è da stronzi oltre che di destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
L’ideologia, l’ideologia Malgrado tutto credo ancora che ci sia È il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché con la scusa di un contrasto che non c’è. Se c’è chissà dov’è, se c’è chissà dov’è
Tutto il vecchio moralismo è di sinistra, la mancanza di morale è a destra.
Anche il Papa ultimamente è un po’ a sinistra è il demonio che ora è andato a destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra? La risposta delle masse è di sinistra, con un lieve cedimento a destra. Son sicuro che il bastardo è di sinistra, il figlio di puttana è a destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra? Una donna emancipata è di sinistra, riservata è già un po’ più di destra Ma un figone resta sempre un’attrazione che va bene per sinistra e destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Tutti noi ce la prendiamo con la storia Ma io dico che la colpa è nostra È evidente che la gente è poco seria Quando parla di sinistra o destra Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra? Destra, sinistra. Basta!
Alessandro Luporini Giorgio Gaberscik Testo di Destra-sinistra © Curci Edizioni S.r.l.
Illuminanti le parole di questa canzone, scritta nel 1994, che Giorgio Gaber cantava mettendo alla berlina le contraddizioni, le banalità e i luoghi comuni legati alle ideologie, della destra e della sinistra. Parole quanto mai utili per capire i tempi che stiamo attraversando.
Un numero tutto da guardare con il ritorno dei grandi eventi charity in cui la città si ritrova con la generosità e la capacità di rendersi disponibile per chi rimane indietro. Nonostante tutto, Bergamo riparte con il suo grande cuore. Buona lettura.
V.E.Filì
Purtroppo, nell’ultima tornata elettorale, Bergamo ha perso molti dei suoi parlamentari i quali, a causa della diminuzione dei seggi disponibili e della farraginosa legge elettorale, hanno dovuto lasciare i palazzi del potere della capitale. Tra questi anche due onorevoli signore, Alessandra Gallone ed Elena Carnevali che, la prima a destra e l’altra a sinistra, hanno fatto parte, rispettivamante al Senato e alla Camera, della precedente legislatura. Niente di strano in una normale democrazia dove la politica non dovrebbe essere un mestiere ma non da noi che siamo abituati a politici che scelgono quella carirera per la vita. Dopo anni trascorsi a pensare al bene del popolo italiano, le due lasciano Roma ma non lasceranno certo la politica. Non sono pochi gli ex parlamentari che, non più rieletti in parlamento, si riciclano nelle amministrazioni locali e poi ci saranno le Europee... Potrebbero anche accontentarsi del gruzzolo già guadagnato e della pensioncina (si fa per dire) as sicurata, potrebbero forse rendersi conto che il mondo gira anche senza di loro e lasciare il posto ad altri, ma siamo sicuri che persone non votate in questo turno elettorale si ricandideranno altrove. Perchè la ruota gira e quindi non si sa mai...
UN 2 DI PICCHE PER DUE
Pertanto non è improbabile che ci si possa ritrovare le due signore ex onorevoli a darsi battaglia per la poltrona di sindaco che Giorgio Gori lascerà tra due anni. Il centrodestra non potrebbe davvero trovare candidato migliore di Alessandra Gallone che a Bergamo ha sempre rappresentato la destra moderata e conosce molto bene il suo elettorato. Inoltre, la Lega, dopo la figuraccia rimediata alle precedenti comunali con il suo candidato Giacomo Stucchi, non dovrebbe avanzare pretese per avere quella poltrona. A sinistra invece la vicenda è più complessa ed è probabile che ad essere investito della candidatura possa essere l’attuale vicesindaco, Sergio Gandi. Sarebbe la prosecuzione ideale dell’amministrazione attuale gradita alla maggior parte dei bergamaschi. Suggestiva quindi una sfida tutta al femminile ma è assai improbabile. Gandi sarà il candidato a succedere a Gori e per Elena Carnevali potrebbe aprirsi una prospettiva nuova, magari a Bruxelles. (V.E.Filì)
ALESSANDRA GALLONE
ELENA CARNEVALI
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stazione
FUTURO
Nuova
ferroviaria: questa è la volta buona COME SARÀ LA NUOVA STAZIONE FERROVIARIA DI BERGAMO Un investimento di 80 milioni di € finanziato attraverso risorse PNRR. PORTA DEL
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Il progetto prevede: Due nuovi “Fabbricati Ponte” che racchiudono tutte le funzioni primarie della stazione; sistemi di accesso agli edifici di stazione ed alle banchine passeggeri, tramite scale, scale mobili e ascensori; nuovi sovrappassi pedonali coperti che costituiscono accesso ai Fabbricati di Stazione e percorsi di attraver samento pedonale e ciclabile, con aree verdi e funzioni che definiscono un vero e proprio spazio nuovo.
Dopo molti tentativi andati a vuoto con relativi progetti, a volte anche bizzarri, questa volta pare che si sia presa la strada giusta per rimoder nare l’area della stazione ferroviaria. Comune di Bergamo e Ferrovie sono arrivate ad un’intesa ed è stato presentato il progetto realizzato da RFI – con la consulenza di Cino Zucchi (foto a destra), architetto di rango internazionale e autore, tra gli altri, di importanti interventi di riqualificazione dalle aree della Giudecca a Venezia al più recente nuovo centro direzionale Lavazza a Torino.
Ripensare la stazione per trasformarla in un efficace nodo di mobilità integrata e in un polo di servizi per la città. È questo l’obiettivo perse guito dall’Amministrazione comunale di Bergamo con Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), che hanno presentato il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica del “Nuovo HUB di riconnessione urbana e mobilità sostenibile della stazione di Bergamo”.
Lo sviluppo del nuovo HUB si inserisce in un contesto di trasforma zione urbana che interessa una vasta area della città, a cavallo dell'asse ferroviario e della stazione, e che coinvolge anche le aree dello scalo ferroviario di Bergamo denominate “Porta Sud".
Il progetto realizzato in questi mesi potenzia il ruolo della stazione come nodo trasportistico, assicurandone l’integrazione nel nuovo Polo Intermodale previsto nell’ambito del programma di rigenerazione ur bana e ridisegnandone i fronti di accesso nord e sud. Si rafforza così la centralità della stazione anche quale polo di attrazione per lo sviluppo sostenibile del territorio, con nuove funzioni e servizi per i viaggiatori.
LA NUOVA STAZIONE DI BERGAMO, AL VIA L’ITER VERSO IL PROGETTO DEFINITIVO
La nuova stazione europea punta a ricucire le aree nord e sud della città, che attualmente risentono della cesura causata dalla presenza dello scalo ferroviario. Non solo il nuovo progetto consentirà, infatti, di allargare gli spazi dello scalo ferroviari, coprendo contemporanea mente le banchine - migliorando quindi la fruizione della stazione per tutti gli utenti -, ma anche di eliminare il sottopassaggio attuale, non più necessario grazie al collegamento nord-sud su tre direttrici princi pali: la stazione funge da vero e proprio ricucitore, con due principali elementi di scavalco del sedime ferroviario, la terza direttrice, invece, è realizzata attraverso un landbridge progettato per collegare via Fanto ni al polo scolastico di viale Europa. L’attuale fabbricato della stazione e gli adiacenti magazzini sono desti nati a rimanere anche nella futura configurazione dello scalo ferrovia rio: RFI prevede, invece, la demoli zione di molti corpi secondari e di alcuni edifici più recenti.
I cospicui investimenti previsti in tema di mobilità sostenibile – BRT Bergamo-Dalmine, la linea T2 del le Tramvie Elettriche Bergamasche verso Villa d’Almè, il collegamento ferroviario per Orio al Serio e il raddoppio della linea Ponte-Mon tello – determinano una previsio ne di incremento dei passeggeri da 38.000 a 70.000 al giorno.
“La nuova stazione di Bergamo – ha commentato il Sindaco Giorgio Gori – sarà all’altezza delle rinnovate ambizioni della nostra città, ma anche in grado di gestire al meglio, divenendo un vero polo intermo dale europeo, le infrastrutture e i servizi che nei prossimi anni tro veranno concretizzazione nella nostra città: anche grazie ai fondi del PNRR, Bergamo punta a divenire una città con migliori infrastrutture di mobilità sostenibile, collegandosi al meglio non solo con il proprio hinterland (grazie ad esempio alla nuova linea T2 di TEB e al E-BRT che consente di raggiungere l’Università di Dalmine lungo un percorso preferenziale), ma anche con il sistema ferroviario regionale e la rete ferroviaria nazionale. La stazione risolverà anche uno dei più annosi problemi della nostra città, ovvero la cesura che le ferrovie determi nano tra il centro città e le aree a sud dello scalo, ricucendo così il tessuto urbano e migliorando la fruizione della zona”.
Giorgio Gori sindaco di Bergamo
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Porta Sud entra nel vivo
In soffitta i libri dei sogni, si fa sul serio con la riqualificazione della più grande area dismessa della città di Bergamo, quella dello scalo ferroviario: Comune di Bergamo e Vitali, il soggetto individuato da Sistemi Urbani per la realizzazione di un masterplan per la trasformazione dell’a rea, hanno trovato l’accordo che nei prossimi giorni consentirà di inviare a Regione Lombardia la documentazione e i progetti che daranno avvio all’Accordo di Programma, che potrebbe essere così siglato - a questo punto - già nell’autunno 2023.
L’accordo concluso nei giorni scorsi definisce innanzitutto una riduzione significativa delle vo lumetrie previste dal Piano di Governo del Territorio: dai 340 mila metri quadrati previsti nei documenti di piano si passa ai 198mila (-42%!) indicati nel masterplan aggiornato dell’area dello scalo.
Alla riduzione delle superfici edificabili corrisponde però il mantenimento delle più importanti prestazioni pubbliche (un valore complessivo di ben 44milioni di euro, ammontare che sarà coperto attraverso lo scomputo di oneri e di altri contributi previsti) che derivano dalla riva lutazione della zona: innanzitutto ben 35 mila metri quadrati di aree verdi, di cui circa 6 mila metri quadrati destinati al nuovo landbridge a scavalco della linee ferroviaria che consentirà di collegare via Fantoni al polo scolastico di Viale Europa; un’opera ingegneristica di alto profilo che rappresenta il terzo punto di ricucitura delle zone nord e sud della città di Bergamo dopo i collegamenti previsti nelle nuova Stazione. Dal landbridge ci si collegherà poi al nuovo parco ad est dello scalo di oltre 25 mila mq, e attraverso di esso alla nuova pista ciclopedonale che si snoderà fino al quartiere di Boccaleone.
Uno dei profili più significativi del piano è rappresentato dalla rivoluzione viabilistica e in ter mini di mobilità che si accompagna alla riqualificazione dello scalo. Innanzitutto il nuovo polo intermodale del Masterplan, costituito dalla stazione TEB, nella quale troveranno posto anche i binari della futura T2, e del E-BRT che andranno a integrarsi alla nuova stazione ferroviaria e, per quanto riguarda il trasporto su gomma, alla nuova stazione TPL. Quest’ultima verrà, infatti, spostata dell’area dell’attuale stazione autolinee a ridosso dello scalo ferroviario, ma a sud, col legata alla nuova via Gavazzeni, strada che attraverserà il vecchio scalo ferroviario: un asse che rappresenterà la nuova direttrice ovest est della città, e che andrà a collegare via don Bosco –partendo dalla nuova rotonda della Malpensata – alla stazione, arrivando fino a via Piatti, dove si innesterà alla circonvallazione attraverso una nuova rotatoria che porterà a risolvere il nodo viabilistico del ponte tra la stessa via Piatti, Rovelli e Tommaseo.
Si definisce, quindi, una fondamentale arteria viabilistica, che consentirà l’accesso anche al par cheggio di attestazione che si andrà a realizzare tra la nuova e l’attuale via Gavazzeni. Una struttura interamente interrata, con una capienza oggi dimensionata in circa 2.000 posti auto, a servizio non solo degli utenti delle stazioni RFI, TEB e TPL ma anche del centro cittadino. La sua costruzione, a poche centinaia di metri dal centro piacentiniano, consentirà di implementare ulteriormente i modelli di mobilità sostenibile avviati dall’Amministrazione negli ultimi anni.
“Questo intervento – ha spiegato l’Assessore alle infrastrutture di Regione Lombardia Claudia Terzi - è molto significativo per la città di Bergamo e non solo perché si inse risce in un percorso già condiviso con RFI in merito ad altri progetti che interesseranno l’area della stazione FS. Mi riferisco al raddop pio della linea ferroviaria Ponte San Pietro-Montello e al nuovo collegamento ferroviario del treno per Orio: due opere cruciali per la mobilità sul territorio che andranno a ottimizzare l’accessibilità alle in frastrutture bergamasche nell’ottica di favorire l’intermodalità tra ferro, gomma e trasporto aereo”.
Cristian Vitali, Amministratore Delegato di Vitali SPA ph. F.
La nuova strada sgraverà del traffico del tra sporto pubblico provinciale le vie Bonomelli e Bono – e quindi la parte più interna della città -, oltre che all’attuale via Gavazzeni, costituendo un beneficio tangibile per la viabilità cittadina.
Una nuova strada che si staccherà dalla futura via Gavazzeni sarà destinata infi ne a collegare l’area dello scalo con la cir convallazione, attra verso viale Europa e il polo scolastico.
La percorrenza pe donale degli studen ti che frequentano il polo scolastico si sposta verso il nuo vo asse costituito dal landbrige allineato con via Fantoni. Dei 198 mila metri quadrati di edificato previsto, 20mila saranno destinati inol tre a housing sociale e convenzionato: si tratta
della più grande operazione di edilizia conven zionata degli ultimi decenni per quel che riguar da la città di Bergamo. Durante il processo di Accordo di Programma, l’operatore si riserva di proporre, all’interno delle SLP di cui sopra, superfici da destinare a servizi da condividere con il Comune. All’interno dei mq 25.000 di superficie commerciale, sono conteggiati anche mq 5.000 di SLP destinati a mercato coperto, che potrebbe trovare posto nell’area dell’attua le stazione autolinee.
“Questo accordo ci consente di definire sin d’ora due aspetti fondamentali per la riqualifi cazione dello scalo quali il suo dimensionamen to, con una forte riduzione dell’edificabilità pre vista rispetto all’attuale PGT e, parallelamente, le risorse per finanziare la città pubblica e le opere che si ritengono decisive per infrastrut turare un’area di oltre 400 mila mq - ha di chiarato l’assessore all’urbanistica del Comune di Bergamo Francesco Valesini - questa intesa consente di dar seguito, quindi, con basi più so lide, a tutta la procedura di Accordo e al con fronto con i cittadini e i quartieri interessati”.
“Il progetto di Bergamo Porta Sud - ha commentato Cristian Vitali, Amministratore Delegato di Vitali SPA - dà il via al recupero di un’area strategica per la città e allo stesso tempo diventa paradigma di un diverso modo di recuperare le aree dismesse per farne il luogo della sostenibilità, dell’innovazione e delle nuove opportunità. Abbiamo creduto in questo progetto sin dal principio e questo è il risultato di un grande lavoro che abbiamo promosso in pie na sinergia e collaborazione con le istituzioni e con tutti gli stakeholders coinvolti. Proseguiamo con senso di responsabilità, ma anche con l’orgo glio, di vedere chiudere passo dopo passo le diverse fasi di uno sviluppo della città che caratterizzerà la vita delle generazioni future. Agiremo con l’energia, l’organizzazione e la pro grammazione che ci hanno sempre permesso di portare avanti grandi interventi strategici per il nostro Pae se. È ora il momento di passare alla fase realizzativa di questo progetto di straordinario rilievo per la città”. “Sono molto soddisfatto - commenta Carlo Masseroli, development mana ger di Vitali SPA - del lavoro di questi mesi, che ha contribuito a dare una svolta definitiva al progetto di Ber gamo Porta Sud. Tre i suoi punti di forza: la nuova stazione - che diven terà un polo intermodale pensato sul modello delle grandi città; la firma del contratto preliminare con Sistemi Urbani per l’acquisto dell’area che individua definitivamente nel Gruppo Vitali il soggetto promotore e, infine, la definizione dei reciproci impegni tra Vitali e il Comune, che danno il via all’Accordo di programma. Sono certo che nei prossimi mesi si parlerà di Bergamo non solo in Italia, ma anche in Europa, perché questo progetto eleva il livello dei servizi del la città a quello delle più importanti capitali internazionali”.
Francesco Valesini, Assessore all’Urbanistica del Comune di Bergamo
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Autumn
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Nelle pagine che seguono trovate i reportage di alcune iniziative legate alla raccolta fondi per scopi benefici e umanitari. Dai rifugiati dall’Ucraina, agli asili per bambini poverissimi, dalla ricerca contro le malattie rare e la lotta alla malattia ai progetti legati ai malati psichiatrici. Progetti internazionali per soccorrere dove serve nel mondo, borse di studio per giovani ricercatori.
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SONO
SOPRATTUTTO LE DONNE A RIMETTERE IN MOVIMENTO LA MACCHINA DELL’ALTRUISMO ORGANIZZANDO BELLISSIME OCCASIONI DEDICATE ALLA RACCOLTA DI FONDI NELLE QUALI SI È RITORNATI AD ABBRACCIARSI PER CONFERMARE LA GENEROSITÀ DELLA NOSTRA GENTE
CESVI
Fondazione Ricerca Malattie Rare
Together for
Life
Amitié Sans Frontieres
Ph. Sergio Nessi
TOGE THER FOR LIFE 2022
Per il quarto anno consecutivo è andato in scena “Together for Life”, lo straordinario evento di fundraising che nelle passate edizioni ha raccolto oltre 400.000 euro, grazie al contributo di tanti imprenditori del no stro territorio. L'edizione 2022 si è svolta giovedì 15 settembre sulla terrazza panoramica di Life Source, a Bergamo e, grazie alla generosità e all’altruismo dei tantissimi ospiti, tra cui Matteo Marzotto, Presidente della Fondazione FFC e il Sindaco, Giorgio Gori, ha permesso di raccogliere 100.000 euro da destinare a numerosi progetti scientifici sulla malattia genetica grave più diffusa in Italia. Solo in Italia, infatti, ben 4 bambini alla settimana nascono con la fibrosi cistica.
Tra questi anche Gaya, la figlia di Luana Piazzalunga e Giuseppe Castagneto, Ceo e CoCeo di Piazzalunga e Cemiat nonché promotori di questa iniziativa. Per lei e per tutti loro, l’unica speranza di avere quella cura risolutiva che ad oggi ancora non esiste, è che tante per sone siano unite e generose nell’alimentare la ricerca scientifica.
“Il miracolo è aggrapparsi al dono del presente, senza dimenticarsi che nel presente si costruisce il futuro - ha dichiarato Luana Piazza lunga da anni al fianco della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus. Il futuro di chi è affetto da fibrosi cistica lo stiamo costruendo insieme, alimentando la ricerca e diffondendo
cono scenza
questa malattia".
la
di
GLI IMPRENDITORI BERGAMASCHI CHIAMATI A RACCOLTA DA LUANA PIAZZALUNGA, TITOLARE DI PIAZZALUNGA SRL E REFERENTE DELLA DELEGAZIONE DI VILLA D’ALMÈ DELLA FONDAZIONE PER LA RICERCA SULLA FIBROSI CISTICA, DANNO RESPIRO AI RICERCATORI CHE COMBATTONO QUESTA INVALIDANTE PATOLOGIA Tommaso Revera ph: Laura Pietra Chi C’ERA i 12
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15 15 VIA XX SETTEMBRE, 76 - TEL. 035 211832
Serata davvero speciale quella scelta per il Red Party 2022 di ARMR che, a dispetto del caldo colore che lo caratterizza dalla sua prima edizione svoltasi nel 2015, pre vedeva, dopo una settimana caldissima, un repentino calo termico. Le cassandre dei siti meteo non lasciavano dubbi: nella sera del 18 settembre scorso una ventata artica avrebbe flagellato lo stivale con un brusco abbassamento delle temperature. Come avvenuto nelle più recenti edizioni il Red Party si svolge, di solito, nei giardini di Palazzo Colleoni di Cortenuova quindi, prevalentemente all’aperto non avendo il palazzo lo spazio necessario ad ospitare ol tre 200 persone nelle sue eleganti sale. Ha sempre funzionato bene e in quei giardini venivano allestiti i gazebo per i buffet, ma anche passerelle di moda, concerti ecc. e tutto si svolgeva en plen aire. Quando la notizia dell’arrivo di Burian (il vento dalla Russia) ha aperto tutti i TG gli inviti erano già spediti da tempo e cambia re location per il party sarebbe stato una vera mission impossible. Ma non si poteva fare altro per cui, per evitare raffreddori agli ospiti, la presidente Daniela Guadalupi, ma soprattutto Beppe Mazzoleni, vice pre sidente della Fondazione, hanno chiamato al telefono tutti gli invitati che avevano confermato la loro presenza, non senza prima aver trovato una location alternati va lì per lì. La fortuna viene in soccorso ai due audaci che trovano un grande amico il Sig. Venturelli che in quattro e quatr’otto mette a disposizione lo show room della sua concessionaria di trattori New Holland di Martinengo. Praticamente un grande capannone con una hall e alcuni uffici che sono stati prontamente occupati dalle vo lontarie dell’associazione per allestire e organizzare l’imminente festa in rosso che ha potuto così svolgersi al riparo dal freddo in uno spazio imponente che solitamente ospita enormi trattori e altre macchine agricole. Quando anche il sole è diventato rosso, in tema con il Red Party, sono cominciati ad arrivare gli ospiti della serata,
Chi C’ERA
IL COLORE DELLA PASSIONE É ANCHE QUELLO DELL’AIUTO ALLA RICERCA. RED PARTY È UN APPUNTAMENTO CON IL GRANDE CUORE DI BERGAMO E CON LA GENEROSITÀ CHE DIMOSTRA NEL SOSTENERE L’ISTITUTO MARIO NEGRI NEL SUO IMPEGNO CONTRO LE MALATTIE RARE AIUTANDO LA FONDAZIONE ARMRPh. Sergio Nessi
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La Scuola di Volo Vittoria Alata affonda le proprie radici nella storia del volo leggero in Italia e da anni forma piloti VDS (Volo da Diporto e Sportivo) con passione. Da oltre 18 anni la Scuola è basata presso l’aviosuperficie Santa Lucia di Comezzano Cizzago (BS), una delle più belle e attrezzate della Lombardia con una pista unga 650 m, con entrate a zero (senza ostacoli, ndr.) in erba, dove gli allievi piloti possono apprendere con facilità l’arte del volo. Tutto il team della Scuola, i membri del consiglio direttivo, il direttore tecnico e gli istruttori, sono piloti con alle spalle migliaia di ore di volo e che con la loro esperienza hanno potuto scrivere una pagina della storia del volo. Il Direttore Luca Fratini, ex pilota ed istruttore militare su MB-339 e Tornado, attualmente pilota civile presso una nota compagnia aerea, con la sua grandissima esperien za ha ampliato l’offerta formativa della scuola introducendo nuove discipline e ponendo l’accento sulla sicurezza del volo. La sicurezza del volo (in inglese flight safety) è un campo che comprende l'indagine e lo studio degli incidenti aerei e la prevenzione di questi ultimi, consapevolezza fondamentale che ogni pilota dovrebbe maturare.
Il team istruttori si completa con gli istruttori VDS Paola Valtulini anche esami natore per l’AEROCLUB d’Italia, Erica Ferrari e Stefano Peverelli che, durante le lezioni sia teoriche che pratiche, stimolano con la loro esperienza gli allievi piloti non solo ad imparare a volare, ma contribuiscono a creare un’ambiente che li stimoli a sviluppare anche le proprie attitudini personali. Chi vola Vittoria Alata si addestra con un velivolo mod. CTLS della Flight De sign con cellula e semiali in carbonio motorizzato Rotax 912 UL. La cabina spaziosa offre una grande comodità a bordo e la configurazione ad ala alta offre una vista dall’alto unica nel suo genere che facilita l’apprendimento dell’allievo. Diventare pilota è semplice, il primo passo da compiere è provare ad avvicinar si a questa disciplina con un volo di ambientamento che permette di capire sin da subito se il volo può tramutarsi da singola esperienza a vera e propria passione. La scuola segue l’allievo durante tutta la sua formazione proponendo sia corsi basici che avanzati e corsi di aggiornamento, passaggi macchina nonché incontri di aggiornamento sul mondo del volo con esperti.
Ph. Giorgio Varisco
L’obiettivo della scuola è quello di formare nuovi piloti VDS con solide basi, oltre a far mantenere i titoli di volo ai suoi molti soci, con la stessa professionalità ed efficienza di una scuola di categoria superiore: sono stati infatti attivati, grazie al Direttore Luca Fratini, nuovi strumenti per agevolare la comunicazione e le attività degli allievi ed ampliata l’offerta formativa soprattutto in termini di sicurezza del volo.
“Grazie ad uno staff di istruttori e tutors di alto livello capitanati da Luca Fratini, la Scuola Volo Vittoria Alata è il riferimento per il mondo del volo sportivo Italiano, con un clima ideale dove poter far crescere i piloti di domani” ha affermato il Presidente Francesco Piccinelli.
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COME DIVENTARE PILOTA VDS
Diventare pilota VDS base e quindi in autonomia saper pilotare un aereo dal decollo all’atterraggio con consapevolezza è semplice! Il corso comprende un minimo di 16 ore di volo con istruttori certificati su velivolo a doppi comandi e un minimo 33 ore di teoria in aula e via streaming. La durata del corso è mediamente tra i 4 e i 6 mesi a seconda della frequenza con cui un allievo segue la parte teorica ed effettua i voli. La scuola è attiva tutto l’anno e l’allievo potrà iniziare la parte teorica in qualsiasi momento. La parte pratica potrà essere svolta con testualmente a quella teorica questo grazie all’introduzione dei “Long Briefings”, che preparano al meglio l’allievo ad affrontare ogni fase del volo.
Ogni lezione di volo ha un proprio statino sul quale dopo ogni lezione vengono trascritti dall’Istruttore i punti deboli ed i punti di forza così da documentare costantemente l’apprendimento del futuro pilota. Terminato il corso base VDS si può sostenere l’esame alla presenza di un esami natore inviato dall’Aero Club d’Italia e a seguire si può iniziare a volare da solisti ed accedere successivamente a tutti gli altri corsi di specializzazione. (biposto, idrovolante, fonia aeronautica, pilotaggio avanzato, volo in formazione). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.vittorialata.com oppure con tattando la segreteria al numero +39 392 2468660 o inviando una mail a: info@ vittorialata.com
SICUREZZA DEL VOLO AL PRIMO POSTO
Il Direttore Luca Fratini pone da sempre tra i suoi obiettivi quello della divul gazione della cultura aeronautica. Per questo durante le lezioni di teoria sia dei corsi base che avanzati si pone sempre attenzione alla tematica della sicurezza del volo. Con il termine Flight Safety o Sicurezza del volo si indica la condizione in cui la possibilità di nuocere a persone e/o cose è ridotta, e mantenuta sotto un livello ritenuto accettabile, attraverso un processo continuo di identificazione dei pericoli e di gestione del rischio (Safety Risk Management).
NOI
UNA
Su questo tema la Scuola Volo Vittoria Alata organizza anche incontri aperti al pubblico sulla tematica della Sicurezza per sensibilizzare tutti i piloti alla miglior pratica di questa disciplina. Paola Valtulini e Erica Ferrari sono le istruttrici in rosa della Scuola Volo Vittoria Alata. Tra gli allievi istruttori Ombretta, ad oggi pilota VDS e futura istruttrice, mentre nel corso VDS sono iscritte ad oggi due allieve. Paola Valtulini, pilota civile da oltre 30 anni, fa parte dell’Associazione A.D.A., As sociazione Donne dell’Aria, destinata a coinvolgere le donne che fanno parte della famiglia aeronauti ca. ADA è stata fortemente voluta da Fiorenza de Bernardi, prima donna in Italia a svolgere la profes sione di pilota di linea, per affermare e sostenere la presenza delle donne nell’Aviazione nazionale ed internazionale, a tutti i livelli e favorire la conoscenza, la solidarietà e lo scambio di informazioni tra le donne di ogni settore dell’Aviazione. Il primo di ottobre le nostre donne della Scuola Volo Vit toria Alata hanno partecipato al raduno nazionale A.D.A. a Carzago Riviera (BS) per condividere con tutte le donne protagoniste del volo questa pas sione.
S.s.d. SCUOLA DI VOLO VITTORIA ALATA a r.l. via Rudiana, 6 Cizzago (BS) info@vittorialata.com Info line: 392.2468660
SCUOLA IN ROSA
EU ROPEI di domani
Un sorriso che ti cattura, una pelle dorata, una cascata di ricci, e uno sguardo furbetto, Francesca Unuagbon18 anni, nata a Clusone, frequenta il quinto anno presso l’Istituto Tecnico di Lovere dove vive. Grazie al programma di Intercultura e alla borsa di studio messa a dispsizione dalla Fondazione Pesenti ha potuto trascorrere quasi un anno in Belgio presso una famiglia ospitante. Come hai conosciuto Intercultura?
“È successo quando frequentavo ancora le scuole medie grazie ad un video visto su Internet. Poi un’amica, grazie a questa organizzazione, ha trascorso un anno di studio all’estero e dalla sua positiva esperienza, ho iniziato ad informarmi su come poter accedere al programma. Insieme ad una ‘compagna di viaggio’ abbiamo conosciuto i volontari di Intercultura che ci hanno spiegato tutto. Dopodichè ci siamo iscritte al programma e, dopo un percorso di selezione, siamo state scelte per la borse di studio messa a disposizione dalla Fondazione Pesenti”.
Hai scelto tu in che paese andare?
“C’era una lista di alcuni paesi ospitanti e ho scelto il Belgio Fiammingo. Le altre destinazioni erano Danimarca e Finlandia, che ho scartato subito. Ero molto contenta del Belgio poi erano disponibili destinazioni anche più lontane come Costarica e Honduras ma alla fine ho preferito il Belgio”.
TRAMITE INTERCULTURA E GRAZIE AD UNA BORSA DI STUDIO EROGATA DALLA
FONDAZIONE PESENTI FRANCESCA UNUAGBON HA TRASCORSO UN ANNO DI STUDIO IN BELGIO OSPITE DI UNA FAMIGLIA VICINO AD ANVERSA ECCO COM’È ANDATA
ph. Paolo Stroppa
In un mondo sempre più globalizzato la capacità di confrontarsi con culture diverse assume sempre maggiore importanza. Questa esigenza è particolarmente avvertita da Fondazione Pesenti che ha deciso di sostenere il progetto di Intercultura come importante opportunità formativa per il futuro delle nuove generazioni e per favorire il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali.
La partecipazione alle selezioni per i programmi di Intercultura si effettua iscrivendosi al bando di concorso accessibile e consultabile alla pagina www.intercultura.it/a-scuola-in-europa entro e non oltre il 10 novembre 2022. Alla scadenza delle iscrizioni, tutti i candidati intenzionati a partecipare sosterranno un percorso di selezione che comprende una prova d’idoneità online, colloqui condotti da volontari esperti dell’Associazione e un incontro con la famiglia del candidato. Per ogni ulteriore informazione è possibile scrivere a borsedistudio@intercultura.it. Le prossime partenze sono previste nel corso dell’estate 2023. L’esperienza all’estero prevede l’acco glienza in famiglie selezionate, la frequenza di una scuola locale e viene seguita passo passo da un gruppo di volontari presenti in loco. Gli studenti partecipanti riceveranno da Intercultura la certificazio ne delle competenze acquisite in ogni fase del programma.
“Fondazione Pesenti crede fortemente nell’importanza dei programmi di mobilità internazionale rivolti alle nuove generazio ni e per questo diamo il nostro sostegno al progetto ‘A Scuola in Europa’ di Intercul tura, che ci permette di incontrare giovani straordinari pronti a costruirsi un futuro in Europa - dichiara Sergio Crippa, Segretario Generale di Fondazione Cav. Lav. PesentiLa consapevolezza della dimensione euro pea, attraverso la contaminazione di cultu re, esperienze e valori, è un prezioso valore aggiunto durante il percorso di formazione”.
Come è iniziata l’avventura?
“C’è un corso di pre-partenza da seguire con laboratori, work shop, organizzati dai volontari di Intercultura. Quello che mi ha colpito di più era quello sugli stereotipi. Ci hanno chiesto quali stereotipi conoscevamo sui popoli che ci avrebbero ospitato, quelli sugli italiani e se anche noi saremmo stati pronti a subirne. Tipo: sei italiana sei brava a cucinare e a suonare la chitarra ecc. È stato utile. I Francesi ad esempio sono terribili con i Belgi… e loro lo sono con tutti, anche tra di loro per la separazione linguistica. Sono davvero agguerriti. Nella parte fiamminga mi è stato detto molte volte che, da quelle parti, si sentivano più vicini all’Olanda e che i Francesi sono come i valloni e non parlano l’inglese”.
Raccontaci di quando sei arrivata.
“Dall’aeroporto siamo stati trasferiti in un campus poco fuori Bruxelles con tutti gli studenti di Intercultura destinati in Belgio: eravamo 184 da tutto il mondo. È stato molto divertente.
Tre giorni durante i quali i volontari vi hanno istruito in cui il secondo i laboratori con i volontari ci hanno itrodotto alla vita in Belgio in una nuova famiglia con la quale si dovrà vivere per un anno con nuove abitudini, nuove regole e routine”.
Dove’eri di preciso e com’è la famiglia da cui sei stata ospitata?
“In un piccolo paese della provincia di Anversa, accolta da una famiglia con papà, mamma e un fratellino di dodici anni. È andato tutto molto bene e mi hanno messo subito a mio agio. I nuovi genitori avevano altri tre figli molto più grandi e già fuori casa, che era grande e dove avevo molto spazio per me. Non ero la prima ma la sesta ragazza ospite di questa famiglia, che quindi era già pratica di queste ‘adozioni temporanee’. Ho frequentato un istituto tecnico quindi una scuola simile a quella che frequento in Italia vicino alla casa dove abitavo”.
Hai ancora contatti con loro?
“Siamo in contatto continuamente e anche adesso sanno che sono qui per questa intervista. Sono già venuti a trovarmi. Come una seconda famiglia. Una bella esperienza più importante dello studio”.
Il ricordo più bello?
“Quando siamo andati insieme Praga. Era un momento di stress per via degli esami e loro hanno deciso di portarmi in vacanza a Praga con il mio fratellino ed è stata bellissimo.”
Cosa ha significato per te vivere questa esperienza?
“Poter vedere il mondo da altri punti di vista. Ho incontrato molti studenti provenienti da tutto il mondo, da altre culture e capire le differenze, apprezzarle e farne tesoro, mi ha arricchito molto. Mi sento molto più europea”.
Parlaci dell’organizzazione di Intercultura.
“Non posso che parlarne bene e desidero diventare presto volontaria di intercultura. All’inzio del percorso li ho conosciuti per il disbrigo delle pratiche di pre-partenza. e quando arrivata in Belgio ho capito in cosa effettivamente ti aiutano. Non solo per compilare documenti ma nella vera introduzione al Paese ospitante”.
Come sono i ragazzi in Belgio?
“Sono più teneri, forse anche più ingenui. A scuola qui vedo molti ragazzi che non sono troppo gentili con i professori mentre in Belgio sono tutti molti più rilassati. Non solo a scuola. Possiamo dire che a gioventù in Italia è molto più arrabbiata”. Sostanze e alcool. Peggio o meglio?
“In Belgio bere birra è legale e quindi, fin da giovani sono più educati al bere senza esagerare. Da noi si tende a strafare un po di più”. (V.E.Filì)
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Sergio Crippa, Segretario Generale della Fondazione Cavaliere del Lavoro Carlo Pesenti
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CREATT i VA sempre più international
L’edizione autunnale di Creattiva Bergamo festeggia la promo zione a ‘internazionale’ con un grande successo di pubblico: ben 48mila gli appassionati che hanno partecipato in Fiera Berga mo alla 26a edizione del salone di Promoberg dedicato alle arti manuali. L’appuntamento autunnale si è svolto nei 15mila mq al coperto del polo fieristico, con 218 imprese presenti prove nienti da 15 regioni italiane e da 11 paesi stranieri. Apprezzato come sempre il format, che abbina alla ricca parte espositiva un altrettanto nutrito calendario di eventi collaterali, con centinaia di appuntamenti tra corsi, laboratori, dimostrazioni e workshop. Oltre a quelle “storiche”, sono state subito molto apprezzate e frequentate anche le due nuove aree dedicate alla fotografia e alla tavola per le grandi occasioni. Molto interesse per le numero se iniziative dedicate agli insegnanti come il World Teachers’Day decretato dall’UNESCO per il 5 ottobre, che è stato festeggiato a Creattiva sabato 8 ottobre). Da sei anni a questa parte, l’edi zione autunnale di Creattiva Bergamo, si chiude in bellezza con la sfilata della “Fashion Half Marathon”, concorso dedicato ai giovani fashion designer. Domenica pomeriggio il via alla sfilata degli abiti realizzati durante i primi tre giorni della manifestazione dai 21 gio vani stilisti della moda italiana che hanno conquistato la finale. In una appassionata sfida con ago, filo, forbici e macchina per cucire, le/i giovani designer quest’anno si sono confrontate/i su un tema (scelto sempre dalla giuria) molto appassionante e nello stesso tempo complicato: l’abito da sposa, ovvero quello che ogni donna sogna di indossare per rendere indimenticabile il giorno del matri monio. Dopo una valutazione non certo facile, vista la qualità del lavoro svolto da tutti i finalisti, ecco la terna vincente, premiata dal presidente di Promoberg, Luciano Patelli, dal direttore operativo di Promoberg, Carlo Conte, dalla responsabile del progetto Cre attiva Sara Camozzi, dalla giuria e dagli sponsor: 1° posto a Sarah Arcifa, siciliana di San Giovanni la Punta (CT); 2° posto a Sonia Giua di Benetutti, (SS), diplomata al liceo artistico Francesco Ciusa di Nuoro e all’istituto di moda Burgo di Milano; 3° gradino del podio alla bergamasca Francesca Basta di Terno d’Isola, diplomata all’Istituto superiore Caterina Caniana di Bergamo. Le tre stiliste si sono aggiudicate in premio una macchina tagliacuci Juki consegna ta da Dario Belloli, General manager di Juki Italia. Assegnati poi un premio speciale della giuria conferito da Atelier Emé a Marzia Orlando di Agnone (IS), che vince uno stage retri buito della durata di tre mesi da svolgersi presso la sede di Atelier Emé, a Castiglione delle Stiviere (Mantova); un premio speciale della giuria conferito dall'Accademia Nazionale dei Sartori a Lu cia Romaniello di Cassano Irpino (AV), che vince uno stage della durata di una settimana da svolgersi presso la sede dell’Accade mia Nazionale dei Sartori, a Roma. Infine, menzione speciale da parte di Atelier Emé per Veronica Ortolani di Foligno (PG) e Lisa Mastrangelo di Santa Croce di Magliano (CB), che saranno ricon tattate da Atelier Emé per future collaborazioni.
Oltre allo storico sponsor tecnico JUKI, importante marchio inter nazionale di macchine per cucire professionali e domestiche che dalla prima edizione mette a disposizione di tutte/i le/i designer le macchine per cucire, tagliacuci ect, quest’anno la Fashion half ma rathon di Creattiva ha avuto un altro partner d’eccezione, Atelier Emé, brand di riferimento per la creazione di abiti da sposa di grande qualità e dal savoir-faire, squisitamente Made in Italy.
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IDROSANITARIA CHIARI INAUGURA IL NUOVO SHOWROOM DEDICATO ALLE MINIPISCINE, ALL’IDROMASSAGGIO, ALLE SAUNE ED ALL’HAMMAM
L’Idrosanitaria di Giuseppe Chiari e Figli fu fondata nel lontano 1973, da Anacleto e Giuseppe Chiari, due dina mici fratelli, che fin da subito misero a disposizione della propria clientela, oltre alla loro voglia di emergere, una superficie di 1.000 mq con annesso un piccolo showroom del bagno. Circa dieci anni più tardi, nel 1985, fu realizzato l’ampliamento della sede di Rovato, raddoppiando la superficie. Alla fine del 1999 uno dei soci fondatori, Anacleto, uscì dalla società (solo formalmente, ancora oggi lo trovate spesso in sede!) spinto dalla convinzione di lasciare spazio ai giovani nipoti Riccardo e Daniele. Nel 2001 venne ampliato il magazzino che oggi può vantare 10.000 mq coperti. Nel 2003 ebbero inizio i lavori per rimodernare la sede e per creare il nuovo showroom: dopo tre anni di lavori naque una struttura completamente nuova, con un architettura all’avanguardia che ancora oggi risulta estremamente moderna.
L’Idrosanitaria Chiari ha sede a Rovato, in Franciacorta, ed è specializzata nella distribuzione all’ingrosso e al det taglio di prodotti termoidraulici e arredo bagno.
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L’IDROSANITARIA CHIARI HA INAUGURATO IL 15 OTTOBRE 2022 IL NUOVO SHOWROOM DEDICATO AL WELLNESS,ENTRANDO, DI FATTO, IN UNA NUOVA EPOCA: QUELLA DELLA CURA DEL CORPO.
Lo spirito di gruppo, la serietà, la competenza, la ricerca costante di migliorare il servizio e la qualità dei marchi trattati, sono sempre stati la filosofia di base dell’azienda e fanno dell’ Idrosanitaria Chiari un partner affidabile per installatori, progettisti e tutti coloro che necessitano di arredare con eleganza e fun zionalità il proprio bagno. La struttura commerciale, dislocata in tutta la Lombardia, permette un supporto tecnico costante e un servizio efficiente di consegna a domicilio a tutti i clienti.
Seguendo la propria ideologia, oggi la famiglia Chiari ha deciso di dare più spazio espositivo ai prodotti per il benessere personale quali: bagno turco, saune, minipiscine, attrezzi sportivi, sempre selezionando prodotti di alta qualità:
Le minipiscine di Villeroy & Boch (azienda fondata nel 1748 e riconosciuta a livello mondiale) possiedono diverse caratteristiche che in nessun altra minipiscina è possibile trovare, le saune ed hammam di Effe Per fect Wellens, azienda italiana leader del settore ed infine l’ennesima sfida, quella del fitness in partnership con Technogym.
Con queste premesse e con l’ausilio di uno staff competente e sempre disponibile, all’Idrosanitaria Chiari otterrete la certezza di aver fatto la “scelta giusta” e di aver acquistato prodotti di alta qualità.
2022
“CRISI ENERGETICA E TRANSIZIONE ECOLOGICA”: QUESTO IL TEMA DELLA 14^ EDIZIONE DELLA KERMESSE ORGANIZZATA DA CONFARTIGIANATO IMPRESE BERGAMO E PROMOSSA INSIEME A CONFARTIGIANATO LOMBARDIA CHE SI SVOLGERÀ DAL 22 AL 28 OTTOBRE
Contrastare il caro energia e gas per imprese e famiglie con strumenti strutturati, di medio e lungo periodo, arrivando ad attuare politiche di reale tran sizione ecologica. Questa la finalità che si prefigge la 14ª edizione della Settimana per l’Energia, la manife stazione ideata da Confartigianato Imprese Bergamo e promossa insieme a Confartigianato Lombardia sui temi dell’energia, della green economy e della so stenibilità. L’edizione di quest’anno segnerà anche il ritorno in presenza (pur garantendo la possibilità di collegarsi per dirette o registrazioni in streaming), dopo due anni vissuti ‘da remoto’ in virtù delle limi tazioni imposte dalla pandemia.
Il tema scelto, che farà da filo conduttore a tutti gli incontri, richiama il RePowerEU, ovvero il piano della Commissione europea per produrre energia pulita e diversificare il nostro approvvigionamento energe tico, con una nuova ambiziosa strategia di decarbo nizzazione e affrancamento dal gas russo, alla prova delle recenti sfide imposte dal problema del caro-e nergia. Tutti gli appuntamenti, distribuiti tra nove pro vince lombarde, sono coordinati da Confartigianato Lombardia insieme a Politecnico di Milano e Regione Lombardia, con il patrocinio e il sostegno della Ca mera di Commercio di Bergamo. A Bergamo e provincia da segnalare 5 appuntamenti da non perdere: l’Assemblea pubblica di Confartigia nato Imprese Bergamo che farà da lancio alla ma nifestazione, alla quale parteciperanno il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, e il ministro della Transizione Ecologica del Governo Draghi, Roberto Cingolani, ed in seguito tre con vegni e una visita guidata all’impianto di termovalo rizzazione Rea Dalmine.
L’evento di lancio della Settimana per l’Energia, ovve ro la 77ª Assemblea Generale di Confartigianato Imprese Bergamo – Parte Pubblica dal titolo “Passato e presente dell’energia nel Manufatturie ro Italiano. Ma…quale futuro?” è in programma sabato 22 ottobre alle ore 9 nell’emblematica location del Villaggio operaio di Crespi d’Adda, sito Unesco dal 1995, presso l’Unesco Visitor Centre (evento a invito). L’incontro cercherà di dare risposte sul tema dell’approvvigionamento energetico e dei costi dell’energia per le imprese manifatturiere, par tendo dagli esempi e dalle buone prassi del passato per arrivare ad elaborare delle strategie vincenti per Il Villaggio di Crespi d’Adda
CONFARTIGIANATO IMPRESE BERGAMO Via Torretta 12, Bergamo Tel. 035 27411- Fax 035 274274
il futuro.
Il programma vede l’apertura dei lavori affidata a Stefano Maroni, direttore di Confartigiana to Imprese Bergamo, a cui seguirà la relazione del presidente (nonché coordinatore regio nale della Settimana per l’Energia) Giacinto Giambellini. Interverrà quindi Roberto Cin golani, Ministro della Transizione Ecologica del Governo Draghi, che relazionerà su “Qua le futuro per le politiche energetiche?” mentre le conclusioni saranno affidate all’intervento di Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato Imprese. Al termine ci sarà la possibilità di partecipare ad una visita guidata al Villaggio operaio.
Di seguito, gli altri eventi organizzati a Ber gamo, patrocinati da Comune e Provincia di Bergamo ed organizzati con la collabo razione di A2A Calore e Servizi:
Lunedì 24 ottobre ore 16.00
Nella Sala del Mosaico della Camera di Com mercio di Bergamo, ci si confronterà su “Quale energia per il territorio? Le comunità energetiche rinnovabili”.
Martedì 25 ottobre ore 17.00
Nell’Auditorium “Calegari” di Confartigianato Imprese Bergamo (via Torretta 12), si terrà il seminario “I vantaggi ambientali del Teleriscal damento per la città di Bergamo alla prova della transizione energetica”
Giovedì 27 ottobre alle ore 18.00
Nell’Auditorium “Calegari” di Confartigianato Imprese Bergamo (via Torretta 12), seminario su ‘L’efficientamento energetico in edilizia: il nodo del calore contro il caro energia’.
Venerdì 28 ottobre ore 9.30
“Porte aperte all’impianto di termovalorizzazione Rea Dalmine”.
Tutti gli eventi sono a partecipazione gratuita. Per iscrizioni e programma aggiornato visitare il sito dedicato:
info@artigianibg.com www.confartigianatobergamo.it Facebook: @ConfartigianatoBergamo
SETTIMANA PER L’ENERGIA
LAMEV
Ph. Sergio Nessi
INAUGURATA LA NUOVA SEDE A COMUN NUOVO
Lamev srl, azienda specializzata nella fresatura, torni tura e lavorazioni di erosione, ha inaugurato la nuova sede a Comun Nuovo.
Per celebrare questo importante traguardo, i soci fondatori Nemo Vangeri e Corrado Ceresoli, hanno aperto le porte dell’azienda a clienti e fornitori e, con l’ausilio dei collaboratori, li hanno guidati nella visita ai nuovi reparti e alle attrezzature tecnologicamente avanzate. L’evento si è svolto nel piazzale della nuova sede, dove circa 100 persone sono state accolte in uno spazio che, anche grazie alla splendida giornata si è trasformato in un ristorante a cielo aperto, dove lo chef Dario Soldo di “Morlacchi” ha fatto gustare agli ospiti ottimi assaggi del suo menù, il tutto accom pagnato da musica live. Nata dalla storica amicizia tra Nemo e Corrado nel 2014, l’azienda ha iniziato un percorso in continua evoluzione e crescita, che ai giorni nostri, si è concretizzata in una società che conta 17 collaboratori 20 macchine cnc installate e un giro d’affari in continua crescita. È emersa eviden te la reciproca fiducia e collaborazione tra la Lamev e i suoi clienti, grazie alla presenza di questi ultimi, che hanno partecipato attivamente e con grande entu siasmo a questa giornata di open day.
Nel discorso agli invitati, Corrado Ceresoli ha evi denziato le caratteristiche tecniche della produzione della LAMEV sottolineando e valorizzando il grande apporto umano e tecnico dei collaboratori, spinta indispensabile al conseguimento dei risultati sia qua litativi che economici. Questa inaugurazione comple ta un percorso di cooperazione tra due società che collaborano da anni la Ceresoli Utensili Srl e la La mev srl costituendo un polo produttivo con tre unità per un totale di 4000 mq coperti.
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Corrado Ceresoli
Seguici sui social e su suzuki.it Nuovo Jimny PRO. Consumo ciclo combinato (WLTP): 7,7 l/100km. Emissioni di anidride carbonica (WLTP): da 173 a 174 g/km. Vettura omologata N1. Le immagini delle vetture sono puramente indicative. Trazione integrale 4X4 ALLGRIP PRO Sistemi di guida autonoma di livello 2 Configurazione Autocarro: bagagliaio fino a 863 litri Jimny is back.
GIANLUIGI ORSOLINI
Vito Emilio Filì
Aveva operato mio padre alla Clinica Castelli, tanti anni fa, inizio anni Ottanta, e fin d’allora ero rimasto impressionato dalla sua carica umana, unita alla sicu rezza che con la sua competenza sapeva infondere nei pazienti. Ritrovo Gianluigi Orsolini dopo tanti anni grazie ad un’amica comune e l’occasione mi porta a chiedergli qualcosa della sua attuale vita professionale dopo la dipartita da Bergamo, avvenuta non senza qualche amarezza che ancora forse si porta dentro. Originario di Como, esattamente di San Fedele, piccolo borgo in Valle Intelvi, si è laureato in Medicina all’Università di Parma, come il papà che era il medi co condotto di quel paesino dove lo era stato, prima di lui, anche il nonno. Ha poi ha conseguito la specializ zazione a Milano città dove ha iniziato la professione per poi spostarsi a Bergamo presso la Clinica Castelli dov’è rimasto per un decennio facendosi conoscere sia per le sue capacità in ambito chirurgico, sia per la grande energia che trasmetteva. Saranno in molti che, rivedendo qui la sua rubiconda fisionomia, si ricorde ranno di essere stati magari operati dalle sue mani e chissà a quanti bergamaschi ha salvato la pelle...
Un chirurgodal grande cuore
Che ricordi ha del suo tempo trascorso a Bergamo alla Clinica Castelli?
“È un periodo della mia vita che ricordo con grande piacere. Insieme agli altri medici della Clinica, sotto la guida del grande Prof. Carlo Ca stelli, eravamo riusciti a creare una squadra formidabile unita ad una struttura ospedaliera d’eccellenza nel panorama locale, in particolare per la chirurgia generale”.
Quali furono le cause della sua dipartita?
“Dopo la morte del Prof. Carlo e l’entrata in campo degli eredi, le cose si sono complicate e, anche a causa di divergenze con la nuova direzio ne su scelte squisitamente scientifiche, ho preferito dare le dimissioni. Spero comunque di aver lasciato un buon ricordo nelle tante persone che ho avuto modo di incontrare e magari di curare”.
In cosa avvertì il cambiamento di rotta?
“Carlo Castelli ha sempre voluto che la ‘sua’ clinica fosse al top. Fu difficile subentrargli, lo capisco, perchè aveva quel qualcosa in più, la passione che metteva in quel che faceva e la lungimiranza che, chi è venuto dopo di lui, non ha ereditato. Fu lui a portare a Bergamo il primo elettrocardiografo, la prima macchina per le ecografie, la prima Tac... Oggi la ex Clinica Castelli è entrata a far parte del gruppo Hu manitas. Sono certo che molto si è smarrito dello spirito che animava il suo fondatore e che è difficile riscontrare nelle strutture private di grandi dimensioni sempre più frequentemente orientate ai bilanci che alla cura dei pazienti”.
Quindi... sanità pubblica o sanità privata?
“Conosco i due ambiti e come tutti mi sono reso conto del maggiore peso che in Lombardia si è voluto dare in questi anni agli operatori privati, sbilan ciando il sistema che vede così ricadere sulla sanità pubblica le terapie o gli interventi più impegnativi ed onerosi, lasciando al privato quelli che danno maggiore margine economico. È comprensibile di come questo squlibrio porti come conseguenza le liste di attesa per gli interventi più difficili, come quelli di Oncologia, dove invece dovrebbe esserci assoluta rapidità”.
Ma allora la tanto sbandierata eccellenza della sanità lombarda tra le prime in Europa?
“Abbiamo ancora vivo il ricordo di quanto è accaduto durante la pandemia, specie nella prima fase, quando tutto è andato in frantumi, dove ci si è resi conto della scarse difese che i politici avevano predisposto. Ancora oggi in molti territori si fa fatica a trovare medici di famiglia. Mi chiedo se quella lombarda sia un’eccellenza vera o magari è stata solo sbandierata molto bene... La razionalizzazione del sistema può portare alcuni benefeci, ma alla lunga, se sulla sanità la competizione diventa solo economica, e a mio av viso non è un rischio trascurabile, qualche attenzione particolare da parte delle Regioni andrebbe riservata, anche perchè le concentrazioni troppo grandi diventano un contropotere. Comunque, vista la regionalizzazione della sanità, possiamo anche fare riferimento ad altre situazioni dove le cose funzionano meglio, ad esempio in Emilia Romagna”.
Lasciata alle spalle l’esperienza della Clinica Castelli, Gianluigi Orsolini ha dato vita al Centro Medico Orsolini, struttura oggi specializzata in molte plici aree della Medicina e della Chirurgia mininvasiva con sede a Merate. Nel frattempo sono anche cresciuti i due figli, entrambi laureati in Medicina sempre a Milano, che hanno iniziato ad aiutare il babbo.
A loro chiediamo qualche informazione in più sulle possibilità di cura che offre il Centro Medico Orsolini.
“Siamo una struttura specializzata in molteplici aree della medicina. Sup portato dalla lunghissima esperienza del babbo, il Centro è orgoglioso di essere giunto alla terza generazione di chirurghi, fatto che ha permesso di coniugare robuste e sicure tecniche tradizionali, con le più moderne ed avanzate metodologie, con evidenti performance di successo nelle procedure mediche. La nostra struttura può contare sulle strumentazioni elettromedicali più evolute ed è stata progettata per garantire ai suoi uten ti, trattamenti sicuri dal punto di vista igienico-sanitario, attraverso sale di sterilizzazione, sale chirurgiche ordinate e comode, e utilizzando materiali monouso per ogni singolo paziente. Il nostro principale scopo consiste nel benessere assoluto di chi si affida alle nostre cure.
Nel campo della chir urgia abbiamo affinato la tecniche in anestesia locale del trattamento di varici, ernie e delle patologie cutanee con la collabora zione di un ottimo chirurgo estetico per le patologie di sua competenza. Siamo esperti in Ginecomastia, Addominoplastica, Chirurgia ricostruttiva, Blefaroplastica e Mastoplastica additiva”.
Recentemente il Prof. Orsolini e i due figli che lo coadiuvano nel Centro Medico di Merate, sono stati stati premiati da Dama Anita Norma Lazzaroni Betelli, nonché dal Capo Commenda di Ber gamo, Simone Boschi che hanno voluto dimostrare la riconoscenza dei Cavalieri di Malta SOJI per la disponibilità e la grande generosità che caratterizza il loro lavoro nel prestare cure anche a per sone indigenti o bisognose di interventi particolarmente complicati. Un supporto sempre disponibile nell’aiutare e consi gliare in maniera umana e familiare nelle procedure mediche, soprattutto verso chi ha perso la speranza di trovare una soluzione a gravi problemi di salute. Un bravo medico dal cuore grande.
Orsolini Chirurgia Laser Poliambulatorio Medico Chirurgico Via Baslini Carlo, 10 Merate (LC) Telefono: 039 599668 www.chirurgialaser.com
Filiale di Bergamo, Viale Papa Giovanni XXIII n.38 - Tel. 035 235178 - bergamo.67@bancavalsabbina.com
PMU L’ESTETICA SPECIALIZZATA AL SERVIZIO DEI PAZIENTI ONCOLOGICI
Angela Cammarota, operatrice in dermopigmentazione e tricopigmentazione, da diversi anni nel mondo dell’estetica, si mette al servizio dei pazienti oncologici facendo veri e propri trattamenti specialistici di bellezza e di benessere pensati proprio per tutte quelle persone che si sottopongono a terapia antitumorale.
Ricostruzione areola mammaria, per tutte quelle donne che hanno subito una mastectomia semplice o radicale modificata per asportazione tumorale, in questi casi si ricorre alla dermopigmentazione paramedicale ricostruttiva per ripristinare l’effetto armonioso di una mammella completa. Oggi, attraverso una serie di manovre specifiche, la dermopigmentazione permette un risultato ad effetto tridimensionale che stimola volume e ombre per ottenere un risultato davvero naturale.
OTTOBRE SI TINGE DI ROSA... COME OGNI ANNO, QUESTO MESE È DEDICATO ALLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO
RICOSTRUZIONE ARCATA SOPRACCIGLIARE
Tutti coloro che hanno subito un trattamento chemio pre e post tumorale, possono ricorrere a una ricostruzione dell’arcata sopraccigliare con tecnica a micro peletto per un effetto armonioso e naturale.Tutti i colori utilizzati sono rigorosamente atossici, ipoallergenici sterili e devono possedere i requisiti richiesti dalla normativa europea.
PMU POINT
Angela Cammarota inoltre, è titolare di PMU POINT centro specializzato in dermopigmentazione estetica, trucco semipermanente (PMU permanent make up) e, insieme al suo staff, lavora per una ridefinizione estetica del viso: arcata sopraccigliare, infoltimento e ricostituzione del soppraciglio per valorizzare lo sguardo, infoltimento occhi per dare un effetto ciglia folte sia superiori, sia inferiori, eyeliner per disegnare una linea di trucco sulla palpebra per intensificare lo sguardo, contorno labbra per delinearne il contorno e valorizzare le labbra al meglio, micro sfumatura labbra per intensificarne il colore e donare più volume.
Laminazione ciglia e sopracciglia, trattamento di bellezza alla cheratina per donare uno sguardo definito e idratare in profondità ciglia e soppraciglia.
La Tricopigmentazione è un’ottma soluzione per casi di calvizie, alopecia e autotrapianto di capelli.
La lunga esperienza, le tecniche e le strumentazioni impiegate garantiscono trattamenti a regola d’arte e sempre naturali.
Angela sa bene che ogni donna é diversa e cerca di rendere tutte cosapevoli del valore UNICO che ognuna possiede.
Angela Cammarota
BERGAMO
Via B. Bono, 15 - 1° piano www.truccosemipermanentebergamo.it/ info@pmupoint.it tel. 347.9834733
di
Nuovo salone La DolceVita HAIR STYLE
Testo Tommaso Revera - Ph. Devid Rotasperti
Per celebrare il suo 30° anniversario da quando ha iniziato la sua attività, Roberta Belotti, parrucchiera, consulente d’imma gine e titolare de La DolceVita, si è regalata un nuovo salone di bellezza “così chiamato dalle clienti”, sempre in via Martiri di Cefalonia, ma non più solo al civico 4/a bensì anche al civico 4/b dove continuerà ad accogliere la sua affezionata clientela in una sede più ampia, funzionale e contemporanea. “Per me questo ampliamento rappresenta un sogno che è diventato realtà” - ci ha raccontato una raggiante Roberta. Un sogno che ha voluto condividere con familiari, amici e clienti dando vita ad una serata incredibile, il 25 settembre scorso, alla quale hanno partecipato oltre 200 persone. Nel nuovo salone, oltre alla consueta accoglienza riservata da Roberta e tutto il suo staff, la clientela potrà contare su una consulenza total look (che non si limita, quindi, solo al taglio) con un’area appositamente dedicata, intima e più riservata, per far sì che chiunque possa scegliere non solo l’acconciatura più adatta alle proprie esigenze ma anche ricevere consigli preziosi e qualificati per prendersi cura dei propri capelli. La chicca, però, del nuovo salone è rappresentata dall’Hair Spa, un angolo ap positamente studiato dove, lontano da phon, piastre, arric ciacapelli, diffusori e macchinari per la permanente, dedicarsi del tempo, coccolandosi e concedendosi rigeneranti massaggi o mirati trattamenti tricologici. Un indirizzo, dunque, di cui prender nota anche perché, come recita lo slogan di Roberta, “se vuoi far crescere i capelli, da noi ci riesci”!
Nuova Jeep Grand Cherokee
L’anteprima della Grand Cherokee più tecnologicamente avanzata, lussuosa e dalle performance 4x4 migliori di sempre è andata in scena nei giorni scorsi presso la la con cessionaria ufficiale Jeep Autotorino di via Zanica a Bergamo. A far gli onori di casa e ad accogliere clienti ed affezionati del brand Jeep, Alessandro Lischetti, responsabile della filiale. “Abbiamo voluto condividere con i nostri clienti e gli appassionati di questo marchio una sorta di doppio regalo di compleanno perché questa serata cade a esat tamente tre anni dalla festa di inaugurazione della nostra filiale e a 30 anni dal debutto di Grand Cherokee - ci ha raccontato. Poter disporre nella nostra concessionaria della punta di diamante di Jeep ci inorgoglisce e valorizza il ruolo e il posizionamento che ci contraddistingue. Per Autotorino, infatti, Jeep è da sempre un marchio importante ed è bello porre l’accento sulle novità che contraddistinguono questa ammiraglia lungo il percorso di elettrificazione intrapreso dalla casa madre. Un percorso che ci unisce - ha concluso Alessandro Lischetti - proprio perché Autotorino con il progetto Evolution punta ad accompagnare tutti i suoi clienti nella transizione della mobilità con compe tenze e soluzioni mirate”. La presentazione ha attirato la curiosità di numerosi parte cipanti, confermando un successo che continua dal 1992, anno in cui è stata lanciata la prima Grand Cherokee, giunta oggi alla sua quinta generazione dopo oltre 7 milioni di esemplari venduti: una versione che presenta una nuova architettura, un nuovo sistema di propulsione ibrida plug-in, un nuovo design degli esterni e nuovi interni all’insegna della qualità artigianale.
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IL 10 OTTOBRE SCORSO AUTOTORINO HA PRESENTATO IN ANTEPRIMA LA NUOVA JEEP GRAND CHEROKEE DURANTE UNO SPECIALE EVENTO ALLESTITO PRESSO LA CONCESSIONARIA UFFICIALE JEEP AUTOTORINO DI BERGAMO CITTÀ, IN VIA ZANICA
La nuova Jeep Grand Cherokee, vera protagonista nel palcoscenico allestito nel cuore dello showroom, si rivela essere la Grand Cherokee più efficiente in termi ni di consumi e la più tecnologicamente avanzata e lussuosa di sempre. Non solo, l’esclusiva tecnologia ibrida plug-in 4xe la rende anche la più sostenibile e la più scel ta dagli italiani: i modelli dotati di questa motorizzazione, che copre tutta la gam ma Jeep, dal loro debutto nel 2020 sono ininterrottamente i modelli ibridi plug-in più acquistati nel nostro Paese. Durante la presentazione gli ospiti hanno potuto vedere da vicino l’ultima arrivata di casa Jeep, in un ambiente rilassato e conviviale, con un light buffet di accompagnamento e sottofondo musicale. Un evento che si inserisce in un filone di grandi novità che stanno interessando le gamme di Alfa Ro meo e Jeep rappresentate in questa sede, a cui presto seguiranno altri interessanti debutti.
Via Zanica 87, Bergamo (BG) - Tel. 035 323 0211 Via Bergamo 66, Curno (BG) - Tel. 035 622 8711
FUOCHI DI PAGLIA di Giorgio Paglia
UN GIOVANE MONDO IMPERMANENTE
Sicuramente, se non appartenete alla ristretta cerchia dei ricchi, siete preoccupati per ciò che sta erodendo le vostre fi nanze. In questo periodo tante persone sono in difficoltà eco nomica, una situazione grave che le ha colte repentinamente per la prima volta, e sono così impreparate da tenere nascoste le loro difficoltà per la vergogna. Comunque anche dopo le elezioni che hanno visto la Meloni trionfare e l’assenteismo aumentare, arriverà a tutti la nuova bolletta della luce: prepa ratevi ad aumenti del 300% (3 volte tanto). Poi dovrete andare a fare la spesa e vi accorgerete che molti prodotti alimentari hanno subito incrementi dal 20 al 30% e nessuno si attesta di sotto un buon +10%. Poi andrete al distributore per fare il pieno della macchina e vi accorgerete che il gasolio ormai costa più della benzina, nella speranza di non aver comperato un’auto a metano che è passato da 0,8 a quasi 4 €/kg. Coraggio, per chi ha un lavoro è arrivata anche l’agognata bu sta paga, la quale però è l’unica a non aver subito aumenti. Quindi, anche per i non ragionieri, è facile capire che il po tere di acquisto delle famiglie è drasticamente diminuito. An che il tempo scorre veloce, a fine settembre siamo entrati nell’autunno meteorologico e qui al Nord, dopo un’estate da fornace africana, arrivano i primi freddi. L’accensione del riscal damento domestico, a patto di avere il gas garantito, potrebbe costare anche 10 volte di più rispetto al 2021. Qualcuno ha anche pensato all’acquisto di una conveniente stufa a pellet, che è uno scarto del legno, ma oggi il costo di un sacco di que sto materiale è magicamente quadruplicato. Nel frattempo la guerra in Ucraina prosegue imperterrita e le relative sanzioni fanno molto più male agli europei piuttosto che ai russi. Il Covid zitto zitto si è trasformato nell’ennesima variante, ma non ha smesso, nemmeno nei mesi caldi, di infettare decine di migliaia di esseri umani. Insomma si profila all’orizzonte un vero disastro economico e sociale. Il main stream ha forni to tutte le notizie, che vi ho riportato qui sopra, con molta garbata attenzione, evitando ogni enfasi, proprio per scon
giurare il panico generale. Così televisoni e giornali hanno dato un iper spazio alla campagna politica che in realtà non interessa a pochi. Perché la gente è stufa e comincia a fare i conti con il portafoglio in mano, accorgendosi che i numeri non tornano o non torneranno a brevissimo. E di personaggi salvifici all’orizzonte non ce ne sono: siamo in presenza dei soliti vecchi riciclati e di atavici voltagabbana che da anni cal pestano il Parlamento senza la capacità di risolvere i problemi. Ecco infatti quelli che dovrebbero essere i “nuovi” leaders, fau tori del possibile rinnovamento: Berlusconi ex presidente del Consiglio, Letta ex presidente del Consiglio, Conte ex presi dente del Consiglio. Quindi, di cosa stiamo parlando? In Gran Bretagna intanto sono scesi in piazza in migliaia contro la crisi e sono subito partiti scioperi a raffica. Il vero dramma è che contro questa speculazione mondiale gigantesca non c’è niente da fare. La globalizzazione sfrenata, cavalcata per decenni da tutti i paesi occidentali, si è dimostrata un totale fallimento e il suo crollo provocherà macerie mortali. Abbiamo delegato superbamente a nazioni instabili e peri colose i nostri fabbisogni quotidiani. I paesi del Golfo Arabo hanno il petrolio, la Russia ha gas e materie prime, la Cina e l’India hanno la manifattura e la tecnologia, gli americani hanno un Presidente debolissimo e noi spocchiosi europei siamo ri masti appesi per le palle (scusate l’inglese). Ma tranquilli, nulla è eterno, tutto ha un inizio e una fine, perché su questa ter ra l’impermanenza la fa da padrona. Allora anche questa crisi prima o poi terminerà. Forse ci vorranno decenni e di sicuro lascerà sul terreno una marea di vittime.
Ma i giovani guardano lontano, sono flessibili, sanno adattarsi, non hanno pregiudizi e sapranno ricominciare.
Infatti la speranza di un mondo migliore è nascosta solo nelle pieghe intelligenti del loro futuro.
A noi vecchi non restano che le scuse più umili per averli por tati colpevolmente in questa situazione disastrosa.
Alla prossima e in alto i cuori leggeri.
Anche su Twitter:
@Fuochidipaglia
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Conte, Letta e Berlusconi: i “nuovi” leaders, fautori del possibile rinnovamento
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Rifugio del Risol
UN PARADISO A DUE PASSI DA CASA
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Ph. Matteo Gambarini Officina Fotografica
Chi non è mai stato almeno una volta nella vita a pranzo o a cena alla Trattoria Risol? Se si passa da Dorga è praticamen te una tappa fissa e diventa obbligatorio fermarsi per gustare le specialità di Leo, il proprietario che, insieme alla sua famiglia, gestisce da generazioni questo locale top nel cuore della Valle Seriana.
Piatti tipici della cucina bergamasca, dai gusti antichi e autentici, sapientemente ri visitati in chiave moderna da chef esperti, a base di carne e pesce, accompagnati da un’ottima selezione di vini, e proposti da personale sempre attento e cordiale. Un’atmosfera accogliente, un ambiente intimo e raffinato ma che allo stesso tempo vi fa sentire come a casa… sia all’interno del locale che nel suo magico e suggestivo dehor.
Il Rifugio del Risol, a pochi passi dalla trattoria, è il luogo ideale per trascorrere la tua vacanza o semplicemente qualche giorno in totale relax, dotato di ogni comfort, in stile decisamente moderno è composto da due appartamenti, cinque camere e una super suite con vasca idromassaggio.
paradiso vicino a casa ti aspetta!!!
Il
Castione della Presolana (BG) Via Andrea Fantoni, 71 Telefono: 0346 31420 www.trattoria-risol.it Il rifugio del Risol Via Foppi I /335.484126
Sergio Nessi
Saliscendi night
Un anno dopo la Kamon Night, lo studio di progettazione BEPLANO (fondato dall’Arch.Cesare Grasseni e della Dott.ssa Angela Laurino) torna protagonista con un evento pensato per celebrare le storie di aziende, persone e oggetti che, soprattutto oggi, sono chiamati ed evolvere nella loro versione migliore, nonostan te condizioni esterne non sempre favorevoli.
66 NELLA SUGGESTIVA CORNICE DI PALAZZO AGLIARDI, IL 23 SETTEMBRE SCORSO È STATA ORGANIZZATA LA SERATA SALISCENDI. L’ICONICA LAMPADA SALISCENDI - PROGETTATA DAI FRATELLI CASTIGLIONI NEGLI ANNI ’50 - È DIVENTATA IL PRETESTO NARRATIVO PER RAC CONTARE L’ALTALENA EMOZIONALE CHE HA CON TRADDISTINTO GLI ULTIMI ANNI DELLE NOSTRE VITE Chi C’ERA Ph.
“Sono sempre e solo le relazioni di valore a garantirci benessere umano e professionale” ci ha raccontato Cesare Grasseni, titolare dello studio, che con tinua “Il passato ci regala tanti esempi positivi di “evoluzione” e a noi piace trarre idee e ispirazioni dal passato per costruire un futuro ricco di opportuni tà, fondato su principi veri e concreti”.
“Siamo felici - ha concluso Angela Lau rino - di aver raccolto tanti progettisti e tanti imprenditori in una serata comune perché crediamo che la contaminazione dei mondi professionali e umani possa essere un’ottima leva di crescita per il futuro di tutti”.
Programma e Protagonisti
“La difficile stagione della pandemia ha fatto sentire Brescia e Bergamo città sorelle nel mo mento più duro. Quel sentimento conta ancora oggi: è stato questo a unirci davvero. Avevamo già l’idea di candidare Brescia a Capitale italiana della cultura, il sindaco Gori ha accettato di farlo insieme. E le altre città in corsa ci hanno ceduto il passo ritirandosi dalla competizione, a dimostra zione del forte sentimento che attraversava il Paese in quel momento. Da qui è partita la nostra avventura, la cui prima sfida è stata quella di imparare a lavorare insieme: siamo città simili, specchi che si riflettono, ma non c’era una storia di collaborazione fra noi. Sono convinto che sarà questa l’eredità più bella che lasceremo perché quanto abbiamo costruito continuerà ad esistere anche dopo. Le nostre eredità saranno anche gli investimenti che già ora stiamo operando sulla città: avremo un nuovo stile di mobilità e di arredo del centro storico, dove le grandi piazze saranno totalmente pedonalizzate entro l’anno, così come via Musei, cuore archeologico di Brescia. E poi la valorizzazione del Castello, potenzialità inespressa per tanti anni: stiamo intervenendo sul Piccolo e Grande Miglio, abbiamo riaperto la Strada del soccorso e a gennaio inaugureremo il nuovo mu seo del Risorgimento. Abbiamo voluto non chiuderci nelle città e uscire sui territori: il Cammino delle due sorelle e la Ciclovia sono due dei progetti emblematici di questa volontà. Siamo due città e due territori che sapranno stupire”. Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia
“Oggi abbiamo offerto uno spaccato di cosa si gnifichi per noi mettere al centro delle politiche amministrative la cultura, investendo in modo si gnificativo nell’attivazione di processi: è il percorso intrapreso dieci anni fa e che ora si concretizza in questa opportunità che abbiamo voluto condivi dere da subito con le migliaia di bellissime realtà che animano Brescia. Per la nostra città è sempre stato fondamentale attivare dei processi, ma noi abbiamo fortemente scelto anche di essere pro duttori di offerta culturale. Siamo sempre stati convinti, e in questi due anni di progettazione ne abbiamo avuto la conferma, che creare e soste nere una rete sia la chiave per assicurare che le nostre comunità possano guardare al futuro con una chiara direzione per il benessere, la crescita e l’inclusione sociale. Questa è la nostra visione e abbiamo avuto la fortuna di trovare nei colleghi bergamaschi un'attenzione speculare e condivisa, che ci ha permesso di condividere un metodo di lavoro da cui sono nati ottimi frutti”.
Laura Castelletti, Vicesindaco di Brescia)
“Alla base della Capitale della Cultura 2023 c’è un’idea di cultura come forza rigeneratrice, sia sociale che economica. Abbiamo quindi lavorato per rafforzare non solo il lavoro di rete sul territorio e tra territori, cercando un nuovo model lo di governance tra associazioni ed enti pubblici e privati, attraverso un vero sfor zo collettivo, cresciuto dal basso e che ha generato una progettualità confluita nelle 4 aree che caratterizzano il pro getto di Bergamo e Brescia 2023. Valori come l’inclusione sociale e la collabora zione tra due territori che mai lo hanno fatto prima – su cui permea la nostra vi sione della Capitale 2023 – si affiancano all'ambizione di un importante ruolo di produttori culturali, una produzione di alto profilo e possa avere eco nazionale e internazionale”.
Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultu ra di Bergamo
“Capitale della Cultura per la città di Bergamo innesca un processo di realizzazione di iniziative e progetti culturali, ma è anche occasione per incidere fisicamente nel tessuto urbano e i territori con la cultura, la sostenibilità, la bellezza a fare da elementi fondamentali di un impe gno che prevede grandi investimenti economici da parte dell’Ammini strazione. A Bergamo ferve il lavoro che consentirà di completare o aprire molti interventi significativi durante il 2023, che vanno dalla rigenerazione urbana alla valoriz zazione di un patrimonio storico e culturale di straordinaria importan za. La Capitale della Cultura 2023 è per la nostra città una miccia, una scintilla che dà vita e slancio a un grande processo di cambiamento e arricchimento, un processo che proseguirà oltre il 2023 con i grandi interventi infrastrutturali e di colle gamento della città previsti anche grazie al PNRR. E questo avviene in alleanza con Brescia in un’ottica di crescita comune che può generare benefici a medio e lungo termine per questa parte della Lombardia così ben collegata al resto del Paese e dell'Europa”.
Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo
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LA “FESTA DELLE LUCI”
BRESCIA (10-19 FEBBRAIO)
E BERGAMO (17 -26 FEBBRAIO)
Le due città diventeranno gallerie d’arte a cielo aperto, con una serie di prestigiosi artisti nazionali e internazionali, tra i quali Kumari Burman, Marco Lodola, Federica Marangoni e Ivan Navarro, che accompagneranno i visitatori alla scoperta dei te sori storici delle due città in un’alternanza tra pas sato, presente e futuro. Il programma sarà arricchi to da performance live di musica, teatro e danza. La direzione artistica è affidata ad Angelo Bonello, light artist di fama internazionale e fondatore dello studio Kitonb con il quale ha realizzato opere e spettacoli in 40 paesi nel mondo.
GAMeC - GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO
LUCI DELLA MONTAGNA
DAL 24 MARZO 2023
MUSEO DI SANTA GIULIA BRESCIA
A cura di Fondazione Brescia Musei e Skira
CECCO DEL CARAVAGGIO
L’ALLIEVO MODELLO
ACCADEMIA CARRARA - BERGAMO
26 GENNAIO > 4 GIUGNO 2023
A cura di Gianni Papi e M. Cristina Rodeschini
Un percorso di circa 40 opere per la prima espo sizione mondiale dedicata a Cecco del Caravaggio (1580 – 1630), all’anagrafe Francesco Boneri, il più misterioso e geniale tra gli allievi diretti di Caravag gio. La mostra riunisce, per la prima volta, circa 20 opere autografe, delle non oltre 25 che compon gono il suo catalogo. Il percorso, attraverso impor tanti prestiti, tra cui opere di Caravaggio, mette in evidenza sia autori da cui Cecco trasse ispirazione, ma artisti che furono da lui influenzati.
La GAMeC di Bergamo ritorna su alcune delle più complesse tematiche del nostro tempo. L’anno si aprirà a febbraio con Salto nel vuoto. Arte al di là della materia, il terzo e ultimo capitolo della Tri logia della Materia dedicato al tema della smate rializzazione. Seguiranno in estate la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista di ori gini svizzero-argentine, guatemalteca di adozione, Vivian Suter, l’intervento site-specific per il Palazzo della Ragione dell’artista britannica Rachel White read e un nuovo percorso del ciclo La Collezione Impermanente. In autunno saranno ospitate le mostre dell’artista argentino Tomás Saraceno – in collaborazione con Fondazione MERU-Medolago Ruggeri per la ricerca biomedica – e del filmmaker e artista libanese Ali Cherri, in collaborazione con Fondazione In Between Art Film.
Luci della Montagna è la grande mostra che Fondazione Brescia Musei e Skira metteranno in scena per esplorare, con 3 mostri sacri della foto grafia del Novecento e con un maestro contem poraneo, l'universo iconografico della Montagna attraverso la più importante esposizione mai rea lizzata sul mondo delle vette. E' infatti la montagna il giacimento della maggiore biodiversità, il biotopo che determinerà, nella salvaguardia della sua con dizione di salute, il futuro ecologico e la stabilità dell'ambiente in cui viviamo.
MUSEO DEL RISORGIMENTO
LEONESSA D’ITALIA - BRESCIA
29 GENNAIO 2023
Il 29 gennaio, dopo un lungo periodo di chiusura, il Museo del Risorgimento di Brescia riaprirà al pub blico con il nome di Museo del Risorgimento Le onessa d’Italia, completamente trasformato da un progetto di recupero e valorizzazione dell’edificio e dell’allestimento. Saranno circa un centinaio i re perti esposti - dipinti, sculture, bandiere, uniformi, medaglie, oggetti d’uso, armi, cimeli e memorabilia – in un percorso caratterizzato da un approccio fortemente narrativo, dinamico e multimediale.
BRESCIA MUSEO DI SANTA GIULIA
La mostra dovrà mettere in luce da un lato il radi camento di Ceruti entro l’avventura della “pittura della realtà” in Lombardia, avviatasi tra Bergamo e Brescia nel pieno Cinquecento, dall’altro il respiro internazionale del suo percorso, in grado di inter cettare istanze sovraregionali.
VETTE DI LUCE NAOKI ISHIKAWA SULLE ALPI OROBIE 23 GIUGNO > 3 SETTEMBRE 2023
ACCADEMIA CARRARA
Selezione a cura di Filippo Maggia
Il tema del paesaggio e della montagna berga masca verrà celebrato attraverso l’esposizione di una preziosa selezione di opere dell’Accademia Carrara che lo ritraggono, insieme ad altri dipinti provenienti dall’ampia collezione del CAI Berga mo. Opere antiche che entreranno in dialogo con il racconto fotografico dell’artista contemporaneo ed esperto alpinista Naoki Ishikawa, che esplorerà le Orobie per documentare in forma esperien ziale fotografica il paesaggio alpino del territorio bergamasco.
TUTTA IN VOI LA LUCE MIA
PITTURA DI STORIA E MELODRAMMA 28 SETTEMBRE 2023 > 14 GENNAIO 2024
ACCADEMIA CARRARA
A cura di Fernando Mazzocca
Un grande evento espositivo celebrerà il fermen to culturale dell’Ottocento romantico, attraverso la pittura di storia e l’esaltazione del melodramma, che trova nei grandi compositori italiani - Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi - i suoi più acclamati espo nenti. Un percorso che esplora la commistione tra linguaggio figurativo e scenico, attraverso la rela zione tra pittura e teatro, le storie di personaggi tragici come Maria Stuarda o Anna Bolena e le consuetudini sociali dell’epoca come i balli in co stume.
GIACOMO CERUTI. PITTORE EUROPEO DAL 14 FEBBRAIO 2023
CULTURA D’IMPRESA TRA BERGAMO E BRESCIA. STORIE DI INNOVAZIONE IN FOTOGRAFIA
INAUGURAZIONE 31 MARZO 2023 - MUSEO DELLE STORIE DI BERGAMO, CONVENTO DI SAN FRANCESCO
L’iniziativa espositiva racconterà per immagini al grande pubblico le specificità della cultura d’im presa nelle due città lungo il XX secolo, indivi duando nell’innovazione uno dei tratti distintivi di questo sviluppo. Con questa iniziativa Museo delle storie di Bergamo (ente capofila), Fondazione Ne gri, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo, Fondazione Dalmine e musil - Museo dell’industria e del lavoro di Brescia traducono lo slogan “due città un’unica capitale” in “due mostre, un catalogo unico”: questa la forza del progetto che valorizza e promuove in modo sinergico e condiviso i più importanti Archivi fotografici delle due città e il ricchissimo patrimonio di immagini che essi custodiscono. Le due mostre si terranno l’una a Bergamo e l’altra a Brescia; una terza sezio ne presente sul territorio a Dalmine (BG) presso la Fondazione Dalmine.
SPIRITI RAPITI. DUBBI E CERTEZZE NEL RINASCIMENTO A BRESCIA DAL 29 SETTEMBRE 2023 - MUSEO DI SANTA GIULIA
Prendendo avvio dalle drammatiche vicende del sacco del 1512 e inoltrandosi sino al sesto de cennio del secolo, la mostra si pone l’obbiettivo di presentare, attraverso una lettura di necessità sintetica e scandita da punti salienti, la straordinaria complessità di questa stagione, provando a deline are alcuni nodi emblematici. Al tempo stesso am bisce a fornire al visitatore gli strumenti necessari per penetrare nello spirito del tempo attraverso la “guida” fornita dai dipinti di Alessandro Bonvi cino il Moretto, Girolamo Romanino e Giovanni Gerolamo Savoldo. Ll’esposizione si articolerà in cinque sezioni attorno a opere-cardine da cui fio rirà un racconto di volta in volta arricchito da altre testimonianze.
TEATRO GRANDE | BGBS2023
UNA GRANDE “MADAMA BUTTERFLY” – 20 E 22 LUGLIO 2023
L’apertura della Stagione Opera e Balletto sarà dedicata a un titolo molto caro al Teatro Grande di Brescia, Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Nel maggio 1904 proprio a Brescia, dopo l’inatte so fiasco della prima milanese, la nuova versione “bresciana” dell’opera ottiene un enorme succes so internazionale e rende immortale il capolavo ro pucciniano. Lo spettacolo sarà un nuovo alle stimento riproposto nella sua seconda edizione, quella “bresciana” appunto, di rara esecuzione e debutterà il 20 e 22 luglio 2023. Vedrà nel ruolo della protagonista la celebre soprano Eleonora Buratto, alla direzione una delle bacchette italiane più note nel mondo, quella del Maestro Riccardo Frizza e alla regia la giovane e talentuosa regista greca Rodula Gaitanou, in continuazione di quel “filo rosa” che contraddistingue le tre regie di inaugurazione del triennio 2022-2024.
LE MURA DI BERGAMO. UNA FORTEZZA ALLA MODERNA DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA. INAUGURAZIONE 28 OT TOBRE 2023 - PALAZZO DEL PODESTÀ, SALA DEI GIURISTI E MUSEO DEL CIN QUECENTO, PIAZZA VECCHIA
Nelle sale di Palazzo del Podestà e della prestigio sa Sala dei Giuristi, la mostra ripercorrerà i temi cardine relativi alla progettazione e all’edificazione delle Mura di Bergamo, dal 2017 patrimonio Une sco, restituendo attraverso testimonianze fisiche (manufatti, documenti, disegni, libri) e installazioni multimediali “il caso Bergamo”. La mostra intende inoltre affermare i valori Unesco e tramandare a pubblici di provenienza sia locale che internazio nale la storia del nostro patrimonio materiale e immateriale.
LOTTO, ROMANINO, MORETTO, CERUTI I CAMPIONI DELLA PITTURA A BRESCIA E BERGAMO
DAL 21 GENNAIO ALL’11 GIUGNO 2023 BRESCIA – PALAZZO MARTINENGO
Attraverso 80 capolavori, per la prima volta, ver ranno messi a confronto diretto i più grandi pittori attivi nelle due città tra Rinascimento e Barocco, dando vita a un derby culturale che proseguirà al piano nobile del Palazzo con quattro approfondi menti che indagheranno argomenti caratterizzanti la storia e l'identità di Brescia e Bergamo.
DONIZETTI OPERA | BGBS2023
Il festival Donizetti Opera, fondato nel 2015 con la direzione artistica di Francesco Micheli e la di rezione musicale di Riccardo Frizza, è stato sin dall’inizio sensibile a certi temi solo apparente mente estranei al mondo dell’opera ma che in vece la drammaturgia e le scelte del compositore bergamasco duecento anni fa possono far oggi approfondire e proporre sulla scena. Ecco, quindi, che in occasione di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, il programma pensato per il festival Donizetti Opera 2023 metterà in evidenza alcuni aspetti centrali come la sostenibilità, il valore universale e condiviso dell’arte e della musica, il ruolo fondamentale dell’educazione e della for mazione dei giovani. Titolo inaugurale del festi val a novembre (Teatro Donizetti) sarà Il diluvio universale, opera di rara esecuzione di Gaetano Donizetti ispirata al Vecchio Testamento e ad altre fonti letterarie; “azione tragico-sacra” di successo nell’Ottocento, la cui ripresa, oltre che per l’inte resse musicale, la rende spunto di riflessione per il pubblico operistico ma anche per quello delle scuole che segue i percorsi formativi del festival, sui temi dell’emergenza climatica e di sostenibilità ambientale, che saranno sottolineati con forza dal la parte visiva dello spettacolo.
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CITTA’ INVISIBILI.
FUTURO E’ UN DOVERE CENTRO TEATRALE BRESCIANO
Per il programma di Bergamo Brescia Capitale del la cultura 2023, il Centro Teatrale Bresciano firma la produzione di tre progetti affidati a dramma turghi, registi e interpreti tra i più interessanti della scena nazionale.Tre spettacoli che lavorano a tutto campo sulle possibilità del teatro di oggi: partendo da drammaturgie originali, ispirate a grandi capo lavori della letteratura moderna e al mito greco, il CTB si concentra sull’elaborazione di diversi percorsi artistici che coinvolgono lo spettatore in una dimensione contemporanea di teatro diffuso, interpretata attraverso la tecnologia e la multidisci plinarietà, ma anche attraverso il teatro di parola, e il coinvolgimento diretto del pubblico nell’azio ne e nello spazio scenico, con eventi site specific per la città di Brescia. Evento clou del programma del CTB, Le Città invisibili. Il futuro è un dovere, liberamente ispirato al romanzo di Italo Calvino, con la drammaturgia originale di Marco Archet ti e Silvia Quarantini, la regia di Fausto Cabra e 20 artisti coinvolti. Con strumenti tecnologici e di realtà aumentata, arti performative e percorsi in terconnessi, in un luogo misterioso di Brescia, dal 6 al 20 maggio 2023 andrà in scena uno spettacolo visionario e coinvolgente, per cercare insieme la città che "potrebbe essere" domani, attraverso il senso di ciò che "è" da sempre.
plo per l’edizione 2021/2022 prevede, per la sua seconda annualità, l’allargamento del programma alla città di Brescia in collaborazione con Circuito Claps in qualità di partner bresciano.
1000 MIGLIA DAL 13 AL 17 GIUGNO 2023
L’evento per eccellenza della Società, una gara da interpretarsi come un unicum, i cui valori e carat teristiche sono tali perché strettamente connessi con l’Italia ed i suoi paesaggi, con la passione della sua gente e le molteplici eccellenze dei territori attraversati. È un evento che vedrà sempre in Brescia la propria patria. Eventi collaterali a 1000 Miglia: 1000 Miglia Green, 1000 Miglia Experience, Ferrari Tribute.
IL MANTELLO DI ARLECCHINO
TEATRO TASCABILE BERGAMO
Il Mantello di Arlecchino è una ipotesi originale ideata dal TTB Teatro tascabile di Bergamo - Ac cademia delle Forme Sceniche e condivisa con HG80 impresa sociale. Il progetto sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Bergamo e condi viso dalle Reti di Quartiere, prende vita e si ispira alle differenti esperienze e linee d’azione nei con testi di teatro partecipato e di progettazione in ambito socio-culturale che le due realtà hanno sviluppato durante il corso delle loro esperienze professionali. Già finanziato da Fondazione Cari
FESTA DELL’OPERA 9 E 10 GIUGNO 2023
La Festa dell’Opera è un evento gratuito, colto e popolare che coinvolge decine di migliaia di persone ad ogni edizione e si è affermato come importante strumento di promozione dell’Opera e di valorizzazione turistica nazionale e internazio nale del territorio bresciano grazie anche alla sua valenza sociale. Oltre 70 appuntamenti musicali in oltre 50 luoghi della città, pubblici e privati, acco glieranno i suoni e le voci di oltre 250 artisti in un vorticoso susseguirsi di emozioni. L’obiettivo è aprire l’Opera a tutti anche attraverso contamina zioni con altri linguaggi musicali (jazz, elettronica, pop, musica contemporanea). Così l’Opera invade strade, piazze e cortili, scuole, chiese, teatri, musei e luoghi della cultura, ma anche luoghi del lavoro e del sociale, mercati, fabbriche, esercizi commer ciali, luoghi della cura e del disagio, ristoranti e case private con spettacoli, concerti, recital, incontri, im provvisazioni per costruire un forte momento di socialità e felicità condivisa, restituendo così un'im magine di città unita e solidale.
FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE
DI BRESCIA E BERGAMO - 60^ EDIZIONE
INAUGURAZIONE 28 APRILE A
BERGAMO E 29 APRILE A BRESCIA
Il 60° Festival verrà inaugurato venerdì 28 aprile 2023 al Donizetti di Bergamo e sabato 29 al Tea tro Grande di Brescia dalla Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio, direttore principale dell’orchestra, con solista Mikhail Pletnev, uno dei più apprezzati pianisti e direttori al mondo. Il tema dell’inaugurazione sarà la rinascita, intesa sia come rinascita individuale che come quella di un popo lo. Un percorso sonoro da vivere e soprattutto ascoltare ad occhi aperti, grazie ad una dramma turgia della luce e dell’immagine che stimolerà il pubblico ad immergersi e riconoscersi nella mu sica eseguita.
DONIZETTI NIGHT
Il 2023 segnerà il ritorno a giugno della Donizetti Night, volto estivo del Festival che coinvolge non solo le principali istituzioni ma anche decine di altre realtà all’insegna di Donizetti, attraverso una rete fittissima di collaborazioni artistiche e imprendito riali, in primo luogo quella con il Conservatorio. La Night 2023 trasformerà ancora una volta il centro di Bergamo in un palcoscenico vero e proprio, dove il pubblico potrà confrontarsi con la vita e le opere di Donizetti in modi e forme diverse, affin ché il patrimonio donizettiano sia sempre più per cepito come eredità culturale della città e stimolo per il suo sviluppo intellettuale, sociale e turistico.
LA CITTÀ DEL JAZZ - TAKE OFF MEETS PANORCHESTRA: I TEATRI PER IL JAZZ
DA FEBBRAIO 2023 IN AVANTI
La Città del Jazz è il progetto elaborato congiun tamente da Fondazione Teatro Donizetti di Ber gamo e Fondazione Teatro Grande di Brescia in occasione di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Le due Fondazioni, entrambe attive nel campo della musica jazz rispettivamente con La Grande Notte del Jazz e Bergamo Jazz Fe stival, hanno unito le proprie risorse ideative attor no a due formazioni orchestrali, Take Off e Panor chestra, che saranno protagoniste di eventi speciali con prestigiosi ospiti stranieri programmati nelle due città in modo da creare un dialogo tra i ri spettivi pubblici. Il progetto vede la collaborazione artistica di Emanuele Maniscalco e Luigi Radassao.
LE
IL
FESTA DELLA MUSICA BRESCIA 24 GIUGNO 2023
La Festa della Musica di Brescia è una grande festa aperta a tutti, sia sul palco che sotto di esso. Festa della Musica è pronta ad animare Brescia nell’an no della Capitale italiana della Cultura il prossimo sabato 24 giugno, con una edizione che promette di essere ancor più coinvolgente delle precedenti.
SUB LIMEN – BRESCIA E BERGAMO
Sub Limen è un progetto di Associazione Musical ZOO e DASTE in collaborazione con Le Canni bale che attraverso l’unione tra forme di musica e arte contemporanea, mira a ripensare il rapporto dei giovani 20-35enni di Bergamo e Brescia con il patrimonio culturale locale, favorendone la risco perta e la fruizione. Per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 si prevedono sei spettacoli di musica contemporanea suddivisi in due macro appuntamenti, uno estivo ed uno invernale, per un’attivazione inedita di due luoghi della cultura. Per il primo si è individuato il magnifico Teatro Romano di Brescia, il secondo prevede invece il coinvolgimento di Daste, il centro culturale nato nell'ex centrale elettrica del quartiere Celadina, simbolo di rinascita della periferia est bergamasca.
laboratori, mostre e installazioni, capaci di attira re migliaia di visitatori ogni anno (oltre 270.000 nell’edizione di quest’anno). Prima tra tutte, la Green Square di Bergamo, cuore pulsante della manifestazione e che sarà affidata al noto studio berlinese Topotek 1, specializzato nel campo del paesaggio e dell'architettura.
BERGAMO FILM MEETING DALL’11 AL 19 MARZO 2023
La 41ª edizione di Bergamo Film Meeting, che si svolgerà dall'11 al 19 marzo 2023, offrirà un pro gramma ricco e variegato che conferma l’inces sante lavoro di ricerca del Festival per mettere a confronto le tendenze più innovative del cinema contemporaneo con gli stili, i generi e gli autori del passato. Per nove giorni, con circa 150 film, tra corti e lungometraggi, BFM 41 sarà il crocevia del cinema internazionale, proponendo ospiti, incontri, eventi speciali, webinar, percorsi di visione per le scuole e numerose iniziative che - grazie alla colla borazione di partner e istituzioni - consentiranno di spaziare tra le infinite contaminazioni del cine ma con l’arte, la letteratura, la musica e i fumetti.
50MIGLIA: IL NUOVO
PROGETTO VIVA VITTORIA Bergamo e Brescia: unite nella lotta al Covid, unite nella capitale della Cultura 2023, unite nella cate na umana. Uno straordinario evento per tradurre il metro e mezzo che ci ha separato durante la pandemia in un metro e mezzo di unione e so lidarietà: 40.000 persone unite da una striscia in maglia lunga 1 metro e mezzo si disporranno una accanto all’altra lungo il percorso di circa 80 km “che unisce” Bergamo e Brescia. La catena uma na prenderà vita contemporaneamente da Piazza Vecchia a Bergamo e Piazza Loggia a Brescia, de finendosi poi lungo il tracciato: il punto d’incontro avverrà sul ponte tra Sarnico e Paratico, la tappa intermedia del percorso.
FESTIVAL BERGAMO SCIENZA
NON SO STARE SCIENZA DI TE
RASSEGNA DI DIVULGAZIONE
SCIENTIFICA 13 MARZO – 20 DICEMBRE
A Brescia la mostra e le conferenze saranno ospi tate presso la “Cavallerizza” appositamente ristrut turata per ospitare le iniziative di Capitale Italiana della Cultura 2023, mentre la Scuola in piazza si svolgerà presso Piazza della Vittoria. A Bergamo la mostra verrà ospitata presso Palazzo della Li bertà, le conferenze si svolgeranno presso la sede dell’Associazione, il BergamoScienceCenter e la Scuola in piazza verrà ospitata sul Sentierone. L’As sociazione BergamoScienza organizza l’omonimo Festival da vent’anni e svolge iniziative di divulga zione scientifica tutto l’anno sia presso la propria sede che in altre realtà territoriali.
LANDSCAPE FESTIVAL 2023
7-24 SETTEMBRE 2023
Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio, l’e vento di rilievo internazionale dedicato alla pro mozione della cultura del paesaggio, organizzato dall’associazione senza scopo di lucro Arketipos e dal Comune di Bergamo., sarà uno degli appun tamenti principali tra quelli proposti in occasione di Bergamo- Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023 e si terrà dal 7 al 24 settembre. Come in tut te le dodici passate edizioni, le giornate del Festival saranno arricchite da numerosi eventi, come talk,
RACCONTO TRA DUE CITTÀ
BERGAMO 2023
RICETTE PER UN FUTURO PRESENTE A cura di Luca Molinari Studio
Progetto di allestimento: Piovenefabi
Progetto grafico: CamuffoLab
Obiettivo della mostra sono Bergamo e i suoi ter ritori urbani e non. Il racconto che qui si immagina sarà rivolto principalmente a due tipi di pubblico, uno locale, che ha familiarità con le specificità della città e uno episodico, per il quale si ritiene utile una riflessione più ampia, che parta da una rilettura della città, ragionando sugli equilibri interni e sulle relazioni di interdipendenza con l’area vasta.
FDE FESTIVAL DANZA ESTATE DI BERGAMO E TEATRO GRANDE DI BRESCIA
Il progetto Agorà | Le città vicine intende agire per la creazione di una geografia immersiva e condivisa tra persone, luoghi, territori e comunità. FDE Festival Danza Estate di Bergamo e Fondazione Teatro Grande di Brescia hanno invitato il coreografo Virgilio Sieni, uno dei più straordinari artisti italiani a coprogettare per Ber gamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Il viaggio tra le due città sarà concepito come un cammino che s’insinua nei luoghi di una geografia complessa ed emotivamente ricca di richiami artistici e intellettuali, con l’obiettivo di creare una percezione rinnovata del territorio, riconoscibile nella vicinanza di luoghi e nella diversità di abitanti. Verranno individuate otto località nei territori della provincia, oltre alle città di Bergamo e Brescia, coinvolgendo le amministrazioni pubbliche, le realtà e le associazioni del territorio. Le azioni saranno poi riunite e rappresentate in due grandi eventi pubblici finali il 13 e il 14 maggio 2023 a Bergamo e a Brescia, dove verranno fatti convogliare tutti i partecipanti e tutte le performance realizzate nelle altre otto località, proponendo uno sguardo aperto e circolare sull’incontro e sulla cooperazione: si assisterà alla coesistenza di tutte le azioni e di tutte le comunità con la partecipazione attiva di centinaia di cittadini.
IL ROSSO E IL BLU FESTIVAL 2-25 MAGGIO 2023
CSMT INNOVATIVE CONTAMINATION HUB E KILOMETRO ROSSO
Tra innovazione e sviluppo etico, incontri ed eventi per dare "colore" al futuro. Due città unite da una manifesta zione che ha come obiettivo raccogliere e valorizzare le energie di un territorio straordinario, per comporre un disegno orientato al futuro e al rilancio, nel quale l’azione culturale possa agire come catalizzatrice di "visioni" nei più diversi ambiti della convivenza. Da questa mission, nasce l’unione tra due poli tecnolog ici delle città simboli di iniziativa imprenditoriale, sostenibilità e valorizzazione delle risorse, uniti per la prima volta da un originale Festival dedicato all’innovazione e allo sviluppo etico: il Rosso e il Blu. Una rassegna di incontri ed eventi, per parlare in primis ai giovani, e per lasciare idee e progetti in eredità agli "artisti del domani", quelli che guideranno il mondo nel futuro prossimo, diciamo nel 2050.
Partner di un’idea
“I progetti finanziati sono caratterizzati da iniziative estremamente interessanti, che prevedono azioni in tutti gli ambiti tematici in cui si articola l’evento Capitale della Cultura 2023. Presentano inoltre collaborazioni tra più enti, favorendo in tal modo la formazione o lo sviluppo di reti non solamente all’interno dei singoli territori provinciali, ma anche tra le due province e i rispettivi capoluoghi. An che dal punto di vista geografico i contributi destinati ai novantadue progetti selezionati sono ben distribuiti e consentiranno di rag giungere una vasta area, coprendo con omo geneità i nostri territori, per garantire quanto più possibile l’inclusione e il coinvolgimento dell’intera comunità. Quanto proposto dagli enti è certamente testimone della profon da vivacità culturale bresciana e bergamasca che, sono certa, saprà attirare e affascinare il pubblico sia nazionale che internazionale”.
Alberta Marniga, Presidente Fondazione della Comunità Bresciana
“Con la presentazione dei progetti selezionati dal Bando Capi tale della Cultura promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bre sciana “insieme per il territorio”, la grande scommessa del 2023 assume una forma più definita. Ogni progetto scelto, 42 per Ber gamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori. Tuttavia, credo sia importante comunicare una volta di più la differenza tra un investimento duraturo a beneficio delle comunità e una straor dinaria operazione di marketing. A ricordare questo cambio di passo è proprio il logo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, in cui a me piace riconoscere un filo rosso che si intreccia e lega le nostre città. È il nodo dell’azione congiun ta di Bergamo e Brescia, delle collaborazioni e alleanze strette per il bene delle comunità, della chiamata alla partecipazione dei giovani e di tutti coloro che hanno minori opportunità di accesso alle risorse culturali, della nostra prospettiva che abbrac cia anche le aree più periferiche e decentrate, comprese quelle montane, per raggiungere tutte e tutti. Non avremo difficoltà a raccontare le bellezze di Bergamo e Brescia. E potrebbe anche bastarci, se non avessimo a cuore le relazioni, se non avessimo il desiderio di continuare a scrivere quella lunga storia di ap partenenza che la nostra Fondazione ha con la sua comunità. È per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cari plo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana”. Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca
Osvaldo Ranica
Alberta Marniga
Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo
Marco Patuano, Presidente del CDA di A2A
Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo
Roberto Vavassori, Direttore Affari Pubblici e Relazioni Istituzionali di Brembo
Simona Bonaldi, Vicepresidente di Fondazione della Comunità Bergamasca
Festival InternazionaleOrganistico Città di Bergamo 2022
Venerdì 28 ottobre si concluderà il Festival Organistico Internazionale Città di Ber gamo e, se ancora siete in tempo, non perdetevi il concerto di chiusura che vede, eccezionalmente insieme, il tedesco Jurgen Essl e il sudafricano Jeremy Joseph, musicisti di fama internazionale che si esibiranno in improvvisazioni a due organi e sarà il finale adeguato alla 30a edizione della manifestazione di cui pubblicheremo un reportage sul prossimo numero. La serata inaugurale ha visto seduto all’organo della Cattedrale di Bergamo Alta il giovane organista francese Jean Batpiste Dupont che ha dato prova del suo riconosciuto talento suonando pezzi di Bach, Franck e Stravinsky e, ancor di più, nella parte del concerto dedicata all’improvvisazione.
Fabio Galessi, direttore artistico del Festival e Maurizio Maggioni, presidente dell’Asso ciazione Vecchia Bergamo che lo organizza, presentando il Festival 2022, hanno riper corso il cammino di questa manifestazione che ha visto esibirsi nelle chiese cittadine i più grandi organisti del mondo, con una risonanza internazionale e una ricaduta d’im magine per il territorio che poche altre manifestazioni possono vantare. Un successo che si rinnova ogni anno e che vede aumentare il numero di spettatori e di appassio nati provenienti da tutta Europa.
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Fabio Galessi, Direttore Artistico del Festival Organistico internbazionale Citta di Bergamo
Maurizio Maggioni presidente dell’Associazione Vecchia Bergamo
Dall'inizio della sua carriera internazionale come con certista, Jean-Baptiste Dupont ha tenuto circa 500 recital in diversi paesi europei (Germania, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Italia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera... ), negli USA e in Russia, interprete di un vasto repertorio che va dal Rinascimento ai nostri giorni, ma anche improvvisatore nell'ambito di numerosi recital dedicati all'improvvisa zione, film-concerto, incontri multidisciplinari, ecc. I suoi concerti sono stati trasmessi su Radio negli Stati Uniti, Germania, Lussemburgo e Francia. Si è esibito in luoghi prestigiosi (Cattedrali di New York, Parigi, Westminster, Mosca, Colonia, Copenaghen, Berlino…, Filarmonica di Essen, Mariinskye il Conservatorio di San Pietrobur go; Bolshoi di Mosca, ecc.) e in molti festival d'organo e di musica classica.
Jean Baptiste Dupont
Jean Baptiste Dupont
Viene regolarmente invitato a masterclass, in particolare nel campo dell'improvvisazione. È stato membro di giuria per concorsi in Francia, Stati Uniti e Germania.
Attualmente sta registrando le opere per or gano complete di Max Reger per Hortus , i cui primi volumi pubblicati sono stati acclamati dalla critica internazionale. La sua versione del la fantasia corale opus 52-3 è stata preferita ad altre sei versioni del programma "Le Jardin des Critiques" di France-Musique. Riconosciuto per il suo lavoro attorno al lavoro di Max Reger, ha partecipato, nell'ottobre 2012, al col loquio internazionale organizzato dall'Istituto Max Reger e dall'Accademia delle scienze e della letteratura di Magonza (Germania) e, nel 2016, molti eventi intorno al centenario del la morte del compositore. Nel 2019 registra il suo primo album dedicato all'improvvisazione . Il suo ultimo disco dedicato a Widor per l' etichetta Audite ha già ricevuto molte recensioni positive ed è stato acclamato dalla stampa musicale.
Improvvisazione: la libertà rigorosa
Ad introdurre la stagione del Festival Organistico, che ha nell’improvvisazione la cifra più riconoscibile, giovedì 22 settembre nel Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, in collaborazione con la Fondazione Donizetti, è stato invitato, per la prima volta a Ber gamo, Giovanni Bietti il musicologo e divulgatore più amato e conosciuto in Italia, la ‘voce’ del seguitissimo programma di Rai Radio3 ‘Lezioni di Musica’, che ha raccontato, accompagnandosi al pianoforte, l’importanza dell’improvvisazione.
La musica nasce sempre come improvvisazione fin dai suoi albori. I primi uomini che provarono a far seguire ad un suono, un altro differente e poi un’altro ancora, inventando i primi ritmi, non facevano altro che improvvisare. E così per tanti secoli a seguire, quando la musica, in qualsiasi forma e suonata anche con i primitivi strumenti musicali, veniva tramandata solo con la memoria di chi la creava o la ascoltava. Que sto fino a quando non vennero codificate le note sulla carta che posero un limite all’improvvisazione, anzi nè segnarono in qualche modo il declino. Per l’interprete non c’era più spazio improvvisare e gli autori pretendevano che si rispettasse fedelmente la partitura scritta. E così è ancora oggi, i margini per l’interpretazione sono sempre molto stretti nell’esecuzione fedele dei classici in un concerto, quindi quanto mai importante la proposta del Festival Organistico di Bergamo che inserisce sempre, nel programma dei musicisti invitati, uno spazio riservato alla libera interpretazione, all’improvvisazione, alla creatività irripetibile di quel momento.
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Magica Bergamo Alta
ph Sergio Nessi
Per la prima volta a bergamo Giovanni Bietti
LIBERI TUTTI, FINALMENTE!
Le elezioni del 25 settembre scorso hanno ben definito i ruoli dei partiti in Italia e ne hanno determinato la loro connotazione. Finalmente il panorama politico adesso è molto chiaro, il Popolo ha votato con scienza e coscienza, senza nessun mal di pancia, senza stimoli viscerali e, soprattutto, si è liberato di quei fardelli pseudoi deologici che ci hanno tenuto fermi per troppi anni. Nonostante le difficoltà di questa guerra non dichiarata, subdola e, quel che è peggio, solo economica, gli italiani non si sono lasciati intimorire dalle ingerenze dei “paesi amici”, che tutt’ora dopo il voto continuano a trattare l’Italia come se fosse un paese del terzo mondo in cui non esistono ne libertà, nè democrazia. Per questo il voto ha determinato la vittoria del centrodestra, come nel 1994: il centrosinistra ha fallito ancora una volta.
La sinistra non è stata in grado di fare la sinistra, è diventata il braccio armato dell’economia globalizzata, della burocrazia europea, delle banche e ha perso il contatto con la base produttiva del paese, con gli operai, gli arti giani cioè il mondo a loro più congeniale. Ha pensato solo ad ostacolare la democrazia popolare, non facendo ricorso al suffragio universale quando era necessario, ha potuto regnare (perchè così si deve dire) per 12 anni senza alcun mandato elettorale, costruendo governi papocchio con chiunque, pur di ri manere in sella.
Non è utile a nessuno elencare i loro insuc cessi, la loro incapacità a proporre qualcosa di rivoluzionario... Gramsci si rigira nelle tom ba perché nessuno legge più i suoi Quaderni eTogliatti, il Migliore, si alzerebbe di scatto dal suo giaciglio vedendo come hanno rovinato i rapporti con la Russia... Ne potremmo citare di casi, ma soprattutto dobbiamo dire che non hanno presentato alcun progetto. Dopo Aldo Moro, il Diluvio. E non c’è niente da ridere in tutto ciò: senza una sinistra forte ed illuminata, con progetti seri e realizzabili che tengano conto delle tante realtà del paese, non potrà mai esserci una destra costruttiva. Ora che il Paese ha scelto con chiarezza, anche grazie alla diminuzione dei parlamentari, forse sarà possibile sedersi attorno ad un tavolo e discutere di rinnovamento, sia costituzionale, sia di governo. Già nel ‘95 si cercò di arrivare a questo, con la Bicamerale, voluta da D’Alema e Berlusconi, che poi, proprio la sinistra fece fallire per la paura di scomparire. Infine Prodi iniziò la disgregazione della sinistra annacquandola con il centro...
Il nord ha votato con chiarezza dando una lezione alla Lega che ha perso di vista gli obiettivi che ne giustificano l’essitenza stessa, mentre il sud ha deciso di palesarsi come territorio ancora una volta a strascico dell’assisten zialismo. Il centro italia è variegato secondo interessi specifici, ma deciso a cambiare e non è più rosso vermiglio. Oltre il 35% degli aventi diritto non ha votato, come accade in tutta Europa, così i partiti canonici resistono, i cespugli appassiscono e i pasdaran del nulla spariscono. È più interessante e necessario uno spinello e una voglia sessuale omo libera per tutti oppure pensare a come difendere la famiglia e figliare di più per non morire asfit ticamente e per non farsi invadere? Meglio votare o farsi governare dalle paure di ogni genere?
In fondo non siamo proprio così stupidi, abbiamo dimostrato che possiamo votare a settembre, sciogliere le camere a luglio, non aver paura della legge di bilancio (gli americani falliscono ad ogni cambio di amministrazione e poi trovano la quadra con l’opposizione), e samo riusciti a dare concretezza alla parola democrazia dove chi vince governa mentre chi perde realizza una opposizione costruttiva.
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POLITICANDO di Maurizio Maggioni
continua alla prossima pagina 77
POLITICANDO
di Maurizio Maggioni continua dalla pagina precedente
Certo è che se la destra deve fare quello che la si nistra non ha fatto e continua a non fare, allora è corretto che questa destra di Giorgia Meloni possa serenamente governare, anche cercando l’appoggio esterno di quel campo largo che Letta non è riuscito ad ottenere.
Come potranno Renzi e Calenda non aderire al pro getto di revisione costituzionale ch’essi stessi chiedo no? Come non potranno supportare le scelte euro peiste del futuro governo in chiave economica che tenga ben presente gli interessi dell’Italia ormai desta? Difficile pensare ad una opposizione ad oltranza, chi la farà sarà severamente punito dalla storia e dal popolo. Il prossimo governo dovrà dimostrare di essere vera mente all’altezza della situzione, pur tenedo conto del manuale Cencelli che non passa mai di moda. Sarà il primo governo presieduto da una donna ed è di destra, alla faccia delle femministe di sinistra che non sono mai riuscite ad avere ruoli di questo tipo, nemmeno assoldando politici fluidi e politicamente trans-versali. Non serve dichiarare la propria sessualità o voler cavalcare quella degli altri, bisogna avere idee valide e buone per tutta la società, saper soffrire sino in fondo per affermarle e far sì che diventino di tutti, senza attaccare, offendere o umiliare il proprio avver sario. Che sia un monito per il futuro.
I giovani sono coloro che più hanno creato interesse in queste elezioni, sono andati in pochi a votare, hanno votato soprattutto per Renzi-Calenda, ma ancora si sono fatti “drogare” da quei partiti surreali come i 5 Stelle o i cespugli, facendo così il gioco del vecchio sistema. Hanno però fatto una scelta di campo non votando PD.
È stata una battaglia sul web e sui social, dove i vari leader non hanno però avuto la capacità di dirigere i voti se non quelli della società borghese che, non volendo votare a destra, non ha però votato il PD per lanciare un messaggio finale: avete stancato.
Bene, con la stampa contro, con le tv di stato contro, con Ursula che esterna a pochi giorni dal voto contro il popolo italiano, la guerra, non voluta da nessuno che ci sta affamando, (ma noi siamo in prima linea a sostenere il popolo ucraino), con i francesi che vorrebbero metterci sotto tutela, partendo dalla direttrice del fondo monetario ed alcune ministre di “Micron”, possiamo dire che questa tornata elettorale è stata stupenda, abbiamo dimostrato chi siamo.
Un popolo stupendo, libero, pensatore, amante della democrazia, quella vera che viene da Atene e si instaura a Roma, noi che fondiamo la Cee e poi l’Europa Unita, noi siamo la vera cultura europea, noi saremo il faro della libertà del futuro. Speriamo che i nuovi Eletti e i Mandarini capiscano bene tutto ciò e che la magistratura stia ferma un giro, lasciando emergere le potenzialità delle decisioni prese con il voto dal Popolo Italiano. Per aspera ad astra, ora tocca a noi dirigere la navicella spaziale del nuovo vento europeo, come sta facendo AstroSamantha.
Il mondo e gli “amici” americani capiscano che siamo migliori e più affidabili dei tedeschi infingardi e dei francesi sciovinisti. Siamo italiani!
Italiani veri cantava Toto Cutugno applaudito anche da Sandro Pertini, il Presi dente per antonomasia. Siamo risorti da Mani Pulite e Sigonella 30 anni fa e sicuramente sapremo tenere la barra al centro per un cambiamento definitivo.
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Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. (Winston Churchill)
LUPUS IN FABULA
Benito Melchionna Procuratore emerito della Repubblica
I- Leggi e salsicce
QUALE DIRITTO, QUALE GIUSTIZIA
2- Il diritto tra politica e sovrastrutture
Potrà forse stuzzicare la curiosità del lettore la storiella da me raccontata tra i dialoghi irriverenti del Saggio “Elogio della Trasgressione” (2015).
Si presta, infatti, ancora a qualche amaro umorismo l’esila rante aforisma attribuito al cancelliere di ferro Otto von Bi smarck (1815-1898): “se ti piacciono le leggi e le salsicce non guardare mai come vengono fatte”
È noto che quel navigato marpione di statista prussiano, ide atore della realpolitik, si intendeva sia di leggi sia di salsicce.
Avrà perciò avuto le sue buone ragioni per consigliarci di non andare a sbirciare troppo all’interno di entrambe.
L’ironica massima del principe “anarchico severo” ci fa anzitut to riflettere sul fatto che le leggi vengono confezionate nelle segrete stanze dei bottoni, ben lontano da occhi indiscreti; allo stesso modo in cui nelle appartate cucine viene manipolata senza tanti scrupoli la carne di maiale.
Possiamo allora dire che, quando il diritto e/o la consuetu dine impongono regole troppo indigeste, la gente soffre e si indigna a vuoto, così come si rode il fegato se mangia grassi e salumi in eccesso.
Il nostro codice penale stabilisce ovviamente che “nessuno può invocare a propria scusa l’ignoranza della legge”: ciò per evitare, ad esempio, che un ladro possa difendersi sostenen do che non sapeva che il furto fosse reato. Ma come la mettiamo se vediamo che la gente comune igno ra l’abc dell’ordinamento giuridico e finanche i princìpi fonda mentali della Costituzione?
Ciò deriva anzitutto dal fatto che solo da un paio d’anni si cerca di insegnare (poco e male!) nella scuola media i rudi menti dell’educazione civica.
Pertanto, l’inadeguata formazione scolastica e civica in dire zione della cittadinanza attiva e responsabile è certamente tra le cause del degrado sociale e della instabilità, che da qualche decennio caratterizza il nostro sistema politico-isti tuzionale. Guarda caso, un sistema che si basa sulla centralità rappresentativa del potere legislativo del Parlamento, libera mente espresso appunto dalla sovranità attribuita al popolo, prudentemente contenuta “nei limiti e nei modi” della Costi tuzione (art. 1 Cost.).
Il diritto, inteso come complesso di norme legislative che discipli nano i rapporti sociali, viene “fabbricato” dalle maggioranze parla mentari di turno. Le quali sono spesso sollecitate dall’incalzare del mondo che cambia a “riconfezionarle” (spesso... pasticciandole) con nuovi e diversi ingredienti.
Le elezioni politiche del 25 settembre 2022, in netta discontinuità con il più recente assetto politico, hanno assegnato la maggioranza parlamentare e di governo alla coalizione di centrodestra. Per essa si aprono quindi spazi di potere in grado di immaginare nuove (più qualificate?) prospettive di convivenza, alternative rispetto all’attuale pantano istituzionale.
Qualcuno fa in ogni caso notare che di solito la gente dà fidu cia e consenso, in larga misura, a quei governanti che promettono benessere e in più qualche sussidio, nel solco (magari arato in ec cesso!) dei pur sacrosanti “doveri inderogabili di solidarietà” indicati nell’art. 2 Cost.
Tale ampia adesione risulta ovviamente “forzata” nei regimi totalita ri; ma si registra in parte - attraverso scelte volubili e disinformateanche nelle “democrature” delle civiltà in crisi, come la nostra. Dove in effetti il potere, gestito sottobanco dietro una facciata di legalità, è esercitato da sovrastrutture che tendono a lasciare il popolo in bra ghe di tela, soprattutto con la strumento del diritto: vedi, al riguardo, i potentati economico-finanziari nazionali e sovranazionali, i massme dia di propaganda bla-bla-bla, i partiti e i corpi sociali intermedi organizzati per sostenere interessi precostituiti e frammentati… Perciò anche i nuovi padroni del vapore, stando a quanto messo nero su bianco nei programmi elettorali, annunciano di voler met tere mano a profonde innovazioni sul versante sociale, economico e politico. A cominciare dalla razionalizzazione della spesa e del debito pubblico con la introduzione della flat tax (tassa piatta), e riscrivendo la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza (Nadef). Ciò allo scopo di arginare in primis la grave emer genza economica e in particolare il caro energia, con le bollette di luce e di gas ormai insostenibili per le imprese in difficoltà e le famiglie bisognose.
Si intende poi proseguire con il “riposizionamento” dell’Italia nel contesto geopolitico internazionale sconvolto dalla guerra in Ucrai na; rivedendo quindi - nel segno di risorgenti nazionalismi identi tari - la nostra “collocazione” nel quadro dell’Unione europea, rive dendo tra l’altro la prevista supremazia dei Trattati europei rispetto alla legislazione interna.
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QUALE DIRITTO, QUALE GIUSTIZIA
3- Verso una “giustizia giusta”?
Oltre che dalle buone relazioni e dal rispetto della dignità di ciascuno, la pace e l’ordine sociale dipendono dall’osservanza della legalità. La quale tuttavia, per essere condivisa e responsabilmente applicata, deve a sua volta ispirarsi e coincidere con i valori di equità e di giustizia; il che ovviamente non si verifica nei casi di leggi inique e dispotiche quali quelle che, ad esempio, decretano la guerra oppure il respingimento dei migranti e dei rifugiati con i muri e/o con le armi.
BERGAMO
Aut. Tribunale di Bergamo n°3 del 22/01/1992
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Aut. Tribunale di Brescia n°18 del 22/04/2004 www.qui.bg.it www.qui.bs.it
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Redazione eventi: Valentina Colleoni redazione.chicera@qui.bg.it
Fotografie di: Paolo Biava Federico Buscarino Sergio Nessi Paolo Stroppa Elisabetta Del Medico Matteo Marioli
Hanno collaborato: Maurizio Maggioni Benito Melchionna Giorgio Paglia Andrea Romano Valentina Visciglio Stampa: Euroteam Nuvolera (Bs)
Stampato con inchiostri a base vegetale.
Per quanto riguarda in particolare la questione giustizia, la nuova maggio ranza intende anzitutto procedere alla revisione di alcuni punti della Costitu zione, tra cui il presidenzialismo e il rafforzamento delle autonomie regionali; e annuncia poi altre importanti modifiche all’ordinamento costituzionale concernenti: - la composizione e le funzioni del Consiglio superiore della magistratura (Csm); - la separazione delle carriere dei magistrati del P.M. e dei giudici; - la eliminazione dell’obbligo dell’azione penale da parte del pubblico ministero (art. 112 Cost.)
Tuttavia, a questo riguardo occorre fare i conti con l’art. 138 Cost. che, per la revisione della Costituzione e delle altre leggi costituzionali, richiede proce dure complesse, la maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Came ra e la possibilità di chiedere referendum popolare Comunque, per ovviare alla persistente insofferenza nei confronti di una “giustizia ingiusta”, già la legge costituzionale 22.XI.1999, n. 2, in adeguamento ai vincoli fissati dall’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu), ha inserito nell’art. 111 Cost. il principio del “giusto processo”, che tra l’altro garantisce - almeno sulla carta - la parità tra accusa e difesa. In tale direzione, il 28 settembre 2022 il Consiglio dei ministri ha definitiva mente approvato la travagliata Riforma Cartabia, ossia i testi dei tre decreti delegati sul rito penale, su quello civile e sull’ufficio del processo (abbrevia zione dei tempi delle indagini, digitalizzazione dei fascicoli processuali, giustizia riparativa, ecc.).
La suddetta Riforma, però, non convince la coalizione di centrodestra che, appena giunta al comando, si dichiara pronta a rivederla in più punti, con specifico riguardo alle norme (da definire) sull’ordinamento giudiziario. Sarà pertanto necessario tornare ad incontrarci per cercare di approfondire almeno i temi più dibattuti relativi alla… giustizia giusta. (B.M.)
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