Gennaio 2011

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Noi uomini facciamo un viaggio che non sappiamo dove ci porta, ma dobbiamo arrivarci preparati. Dal dizionario di un vero studioso manca sempre una parola… la parola: impossibile» Giampaolo Giuliani nelle vesti di relatore durante il convegno organizzato a Teramo in colaborazione con la società ITRC

precursori come: misure di variazioni del campo magnetico terrestre, di campo elettromagnetico, misure di onde radio a basse frequenze, variazioni di concentrazione del gas metano, variazioni termali di particelle ionizzanti sotto la ionosfera, ecc. Sono tutti fenomeni che all’estero si studiano da anni. Il problema fondamentale è che in Italia si parte dal presupposto che i terremoti non siano prevedibili, noi italiani siamo costretti a fare ricerca senza sostegno economico e nell’ombra, come carbonari. Dopo l’impatto mediatico sulla mia ricerca, oggi sono orgoglioso di appartenere al gruppo di lavoro internazionale che sta sviluppando l’Early Warning System (sistema di allerta preventivo). Un sistema che combina le informazioni raccolte a livello mondiale e che consentirà a breve di diramare in qualsiasi parte del mondo un bollettino di allerta sisma, come si fa per il meteo. Da aquilano è un onore poter dare un contributo così importante alla salvaguardia della vita dell’uomo». A proposito, da aquilano, come vede il futuro della sua città?

«In 28 secondi è stato azzerato il tessuto sociale di un territorio. Ci sarà una città diversa, ma devo credere che sarà meglio di prima e che gli elementi più giovani della società avranno più opportunità, se così non fosse sarebbe grave. A livello di progettazione edilizia bisognerà fare scelte ponderate. Tutto quello che è costruito male cade in testa all’uomo e lo uccide. Oggi in Giappone non si contano morti per terremoti di 8-9,5 gradi della scala Richter, non è fortuito e sono terremoti di entità notevole. Io da uomo di scienza ho ascoltato attentamente la “voce” del terremoto, fa paura, “ruggisce”, scuote, ma per fortuna avvisa. Ho registrato la sequenza del terremoto, non finiva mai. Sono stato l’unico a registrare determinati parametri». Perché si definisce l’unica persona in possesso di determinati dati sulla scossa delle 3.32? C’erano i sismografi… «La traccia del sismogramma mostra un evento dopo che è avvenuto. La rete di sismografi non basta. I rivelatori gamma sono necessari,

oltre a generare un allarme prima di un evento, permettono di approfondire sulla fisica del radon informazioni ancora oggi poco conosciute ed è per questo che fornisco la mia collaborazione scientifica alla società ITRC, che si sta impegnando nel migliorare e potenziare i rivelatori gamma. Ne abbiamo tre nell’Aquilano (Coppito, Ripa Fagnano e Magliano de’ Marsi) e uno a Chieti. Quest’ultimo sorprendentemente ci permette di avere informazioni sull’attività sismogenetica anche a grande distanza dalla rete costituita dai sensori. Lavoriamo a un nuovo prototipo di rivelatore più versatile, da industrializzare. In questo compito siamo affiancati da piccole società con tecnologia all’avanguardia: la Sem, di San Giovanni Teatino (Ch) e la Scs. Noi uomini facciamo un viaggio che non sappiamo dove ci porta, ma dobbiamo arrivarci preparati. Dal dizionario di un vero studioso manca sempre una parola… la parola: impossibile»

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