Ottobre-Novembre-Dicembre_2016

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Prima pubblicazione è del mese di maggio 2006 • numero 103 • ottobre novembre dicembre 2016 • anno XI • Copia Omaggio


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W H E N

E V E R Y T H I N G

W O R K S



direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori

Marcella Pace, Laura Tinari, Denia Di Giacomo, Paola Lopes, Marzia Palumbo

hanno collaborato a questo numero Lorenzo Pierfelice, Luigi Carunchio, Antonio Teti, Simone D’Alessandro, Filippo Paolini, Andrea Bonanni Caione, Giuseppe Mauro, maria orlandi, valentina faricelli, anna cutilli, dante d’alfonso, Pietro campanaro ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

Seven Seas srl

editore

Fabio De Vincentiis

Ott. - Nov. - Dic. 2016 n°103 anno XI

numero chiuso in redazione il 28 novembre 2016

in copertina Il team Di Martile

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it info@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

telefono e fax

t 085 9508161

f 085 9508157

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA è la rivista del manager, nata nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. La rivista ABRUZZO IMPRESA viene distribuita attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2016 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla rivista ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine della rivista ABRUZZO IMPRESA.

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sommario _ anno XI n° 103 _ ottobre - novembre - dicembre 2016

opinioni&rubriche Gocce d’Inchiostro

lavoro in corso

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nonsoloeconomia

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Vittoria di Trump: quali conseguenze per l’Abruzzo?

editoriale ctrl s

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Tendenze fatti persone La normativa italiana contro il distacco internazionale

primo piano politica unione europea

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sanità cultura

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Come cambierà la vita delle imprese con un SI o con un NO? Gli avvocati abruzzesi alla Corte di Giustizia Europea Centro di Ematologia, 40 anni fa il primo trapianto a Pescara «La cultura è un valore di arricchimento e crescita per la società»

cover story Di Martile

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Di Martile Assicurazioni un’azienda solida e di successo

incarichi&carriere

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incarichi&carriere

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Nomine, incarichi e promozioni

grandi storie Giandomenico Di Sante

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“Presidente Di Sante, mancherai a tutto l’Abruzzo”

newgenerationstorie&persone

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Alessandro Fioretti

itc creatività norme&leggi

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Rottamazione cartelle Equitalia Cyber crime e furto di dati: criminalità o speculazione? Comunicazione ambientale, quinta puntata La legge contro il “caporalato”

focus aziende aziende aziende

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Alessandro Fioretti

tematiche d’impresa fisco

60

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aziende imprenditoria femminile

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Nuova acquisizione per il Gruppo Baltour Il cliente al centro per Time Rivestimenti Torre Dei Beati, uve sceltissime per un vino di qualità Il lusso del caffè “Il Giusto Tempo” da Verona… in Abruzzo?

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sommario _ anno XI n° 103 _ ottobre - novembre - dicembre 2016

seminari&convegni Confindustria Confindustria crisi aziendali

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edilizia gi Confindustria

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“L’Impresa che Verrà” La sanità del futuro in Abruzzo è già nel presente Risorse umane, la chiave per uscire dalla crisi Officina L’Aquila, incontri internazionali “Forti. Progetti, non poteri”

eventi

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lavoro università agricoltura istruzione salute design

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enologia territorio gastronomia gastronomia gastronomia

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gastronomia

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“Jobs Act, anno primo. L’impatto delle nuove regole sull’operatività delle aziende” A Teramo, i primi laureati in comunicazione per l’azienda e il commercio Quale futuro per l’economia rurale? #Adottaunascuola Numeri da record per Nonno Ascoltami Il grande chef Uliassi nelle cucine di Eusebi Arredamenti Merano Wine Festival, l’Abruzzo c’è! A Caldari di Ortona la prima fontana del vino in Italia Al sentiero del gusto arrivano due giovani stelle Villa S. Maria invasa da 600 cuochi italiani Oishi, un sushi tra l’Oriente e l’Abruzzo “Le vie dello zafferano. Raccogli, conosci e degusta”

buono e bello salus divino&nonsolo

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arte&co. arte&co. arte&co. arte&co. arte&co.

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tempo rubato traparentesi

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Natale allo zenzero La natura ha sempre ragione! La poliedrica arte di Giuseppe Fiordaliso Il Jazz italiano per Amatrice La fiaba del Colibrì Ensemble La cultura abruzzese rivive attraverso “Il Passagallo” Con Faraone la sicurezza sui luoghi di lavoro diventa Arte “Mi hanno regalato un sogno” di Bebe Vio News in pillole

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore direttore@abruzzoimpresa.it

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a Cgia, associazione artigiani e piccole imprese lancia l’allarme: sono più di 3 milioni i lavoratori in nero in Italia che “producono” 77,2 miliardi di euro di Pil irregolare all’anno (pari al 4,8 per cento del Pil nazionale). Una piaga sociale ed economica che sottrae alle casse dello Stato 36,9 miliardi di euro di tasse e contributi. Secondo le stime elaborate dall’Ufficio studi della Cgia, la regione più colpita è la Calabria: l’incidenza del valore aggiunto da lavoro irregolare sul Pil è pari all’8,7 per cento. Seguono la Campania (8,4 per cento), la Sicilia (7,8 per cento), la Puglia (6,7 per cento) e l’Abruzzo (6 per cento). Le realtà meno investite da questo fenomeno, invece, sono il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta e il Veneto. Dati sconcertanti che mettono l’Abruzzo al quinto posto in Italia, e che ci fanno riflettere su una problematica molto seria che vede coinvolti milioni di italiani.

U

n “Annus orribilis” quello della campagna olivicola italiana 2016, funestata dal maltempo e da vari batteri. L’attacco della mosca olearia non ha risparmiato l’Abruzzo, e la produzione dell’olio secondo la Coldiretti è crollata tra il 50 e l’80 per cento. Le olive hanno scarseggiato in buona parte del mondo, tanto che l’associazione dei coltivatori si è spinta fino a parlare di “storica carestia dei raccolti”. Un brutto colpo in termini economici che riporta l’attenzione sull’importanza di un comparto che, in Abruzzo, conta 6 milioni di piante su circa 46mila ettari che rappresentano circa il 50 per cento della superficie agricola arborea utilizzata. Inevitabile l’aumento dei prezzi, e in un momento di calo di produzione, ancora di più si dovrebbe agire sulla salvaguardia del prodotto italiano e sulla lotta alle truffe che rimane il punto centrale per far crescere questo settore così rilevante.

S

i chiude il 2016 con una ripresa ancora debole per l’economia abruzzese. L’industria e la grande impresa da una parte tirano molto grazie anche all’aumento dell’export, viceversa abbiamo invece il segmento delle piccole imprese che sono fortemente in affanno. Non si prospetta dunque un Natale sereno per molti piccoli imprenditori, che fanno fatica a far quadrare i conti. Ci attendono delle feste all’insegna di minori consumi, commercianti delusi dal flusso di acquirenti e regali ridotti al minimo indispensabile. E alla costante perdita del potere d’acquisto delle famiglie, si aggiunge una pressione fiscale sempre troppo alta. E poi ci sono tutti coloro che dall’ultimo terremoto hanno subito danni importanti morali e fisici. A tutti i lettori di Abruzzo Impresa, ma in particolare alle vittime del sisma, anche delle Marche e dell’Umbria, va il nostro più sentito augurio per un Sereno Natale.

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Investimenti e nuovi filiali nel mondo. Le ultime novità della Valagro Prosegue l’espansione della Valagro, azienda leader nella produzione e commercializzazione di biostimolanti e specialità nutrizionali. Il colosso con sede principale ad Atessa ha inaugurato ufficialmente la sua nuova filiale in Cina a Shanghai. «L’inaugurazione in Cina è un segnale importante del rafforzamento della presenza del Gruppo in un mercato strategico come quello del Far East - ha commentato Claudio Capobianco, global sales director -. Per i nostri attuali clienti in Cina questo significa la possibilità di ricevere un supporto ancora più puntuale e efficiente». La cerimonia è stata inoltre l’occasione per illustrare Valagro Academy, l’innovativo programma formativo attraverso il quale Valagro intende condividere con tutti i suoi clienti il know-how acquisito nel campo della nutrizione vegetale e dei biostimolanti, nonché una serie completa di soluzioni nutrizionali per le colture. Proprio sulla ricerca nei mercati dei biostimolanti e del biocontrollo verranno orientati i proventi dell’investimento di capitale ricevuto dalla Valagro da parte di Metalmark Capital, fondo di private equity con sede a New York che vanta esperienza nel settore agroalimentare.

Sandro Boscaini riceve il premio Gianni Masciarelli È Sandro Boscaini il premiato della ottava edizione del premio dedicato a Gianni Masciarelli. “Oltre...la vite”, il riconoscimento ispirato ai valori di autenticità e qualità senza compromessi è stato assegnato al presidente di Masi Agricola. Con il suo operare, Boscaini ha comunicato e promosso nel mondo l’eccellenza della viticoltura delle Venezie, una delle punte di diamante dell’enologia nazionale. Il tralcio, realizzato dall’orafo Enzo Torrieri, che riproduce una vecchia vite proveniente dalle vigne Masciarelli, montato su una pietra bianca della Majella lavorata dall’artigiano Riccardo Di Ienno, su cui sono montati grappoli, e foglie di vite d’oro, ai cui piedi compare il panama, il cappello che Masciarelli era solito indossare, è stato assegnato a Boscaini anche per il suo lavoro alla guida di Federvini, volto a rafforzare il ruolo strategico della produzione vitivinicola nell’economia nazionale. Negli anni il premio è stato assegnato a nomi noti quali Oliviero Toscani, Oscar Farinetti, Bruno Vespa e Don Ciotti.

Il sottosegretario Lotti in Abruzzo alla Amadori Tour abruzzese per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Il membro del governo Renzi ha visitato lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo della Amadori. «Oggi ho visitato un’azienda che rappresenta il cuore della storia del nostro Paese, dagli anni ‘30 fino ad oggi – ha dichiarato il sottosegretario -. È insieme ad aziende come queste, che investono in innovazione, in ricerca e sviluppo, in nuovi prodotti Made in Italy che vogliamo continuare a far crescere il nostro Paese. Noi ce la stiamo mettendo tutta, basti pensare al Jobs Act, agli ammortamenti previsti nella Finanziaria per chi produce e da lavoro, alla sburocratizzazione in corso: noi crediamo nelle aziende italiane come Amadori e insieme a loro vogliamo far ripartire l’Italia». «Oggi ci troviamo ad affrontare nuove sfide - ha commentato Massimo Romano, ad Amadori -; per affrontarle stiamo mettendo a punto un piano di trasformazione aziendale e un ulteriore potenziamento e ammodernamento del settore produttivo in grado di affrontare un mercato sempre più competitivo e di soddisfare un consumatore sempre più esigente».

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tendenze fatti persone

Lotta alle frodi, IPA Adriatic e Regione Abruzzo in prima linea Per la preziosa collaborazione e per il lavoro di organizzazione del ciclo di seminari programmati negli otto Paesi della cooperazione. Questa la motivazione del ringraziamento ufficiale che il sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi e il comandante della Guardia di Finanza per la repressione delle fronti nei confronti dell’UE hanno rivolto alla Regione Abruzzo, nel corso della presentazione della relazione annuale al Parlamento del Comitato nazionale per la repressione delle frodi. Presente tra gli altri anche Paola Di Salvatore, l’Autorità di Gestione del Programma transfrontaliero Adriatic IPA, il programma che supporta la cooperazione transfrontaliera tra gli stati adriatici membri dell’UE (Grecia, Italia, Slovenia, ai quali si è aggiunta la Croazia nel 2013) e i paesi candidati o potenziali candidati. «L’analisi congiunta delle metodologie di prevenzione delle irregolarità e delle frodi adottata da ogni nazione – ha spiegato Di Salvatore – ha fatto emergere una diversità ordinamentale e normativa che impone da un lato la corretta applicazione delle fonti tecniche, dall’altro l’istituzione di nuclei operativi che possano affiancare le procedure di rendicontazione in conformità ai principi di bilancio europei, nell’ottica di rafforzare la politica di coesione tra gli Stati membri all’UE e gli Stati in Pre-adesione».

Miglior ristorante dell’anno per il Gambero Rosso, Tinari sbarca ad Hong Kong È abruzzese il ristoratore dell’anno per l’edizione numero 27 della guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso. Si tratta di Peppino Tinari di Villa Maiella a cui è stato assegnato uno dei Premi Speciali della guida che contiene 2420 indirizzi, di cui circa 300 nuovi, dislocati su tutta la Penisola. E dopo il prestigioso riconoscimento, Tinari è stato protagonista di un evento internazionale. Dal 1° al 6 novembre, infatti, lo chef stellato è stato ospite del ristorante Nicholini’s del famoso Conrad Hotel, una delle più rinomate strutture ricettive di Hong Kong, dove ha proposto la cucina tipica di Villa Maiella, fatta di prodotti a km zero, molti dei quali provenienti dalla fattoria di proprietà. «È una grande soddisfazione non soltanto per me e per la mia famiglia ma per l’intero Abruzzo – ha dichiarato –. Inoltre sono stato onorato di tornare ad Hong Kong a far conoscere le prelibatezze del nostro territorio». Nella sua trasferta in Oriente ha portato le migliori eccellenze della terra d’Abruzzo come il farro, lo zafferano de L’Aquila, l’aglio rosso di Sulmona, la farina di Solina, il canestrato di Castel del Monte, la ventricina, il miele, l’olio extra vergine d’oliva, il mosto cotto oltre ai salumi di maiale nero della fattoria di famiglia.

Con Romito i cibi in ospedale diventano sani e buoni I menù di Niko Romito arrivano in ospedale. Il nosocomio Cristo Re di Roma, infatti, proporrà ai suoi pazienti piatti scelti dai ricercatori di Scienza dell’Alimentazione dell’Università La Sapienza e dallo chef tristellato abruzzese. Il progetto “ IN - Intelligenza Nutrizionale” è un protocollo di ricerca sperimentale promosso da GioService, società del gruppo Giomi che si occupa della gestione della mensa ospedaliera. «IN – spiega Romito- è un progetto socialmente utile, reale perché sarà immediatamente applicato. Le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei nuovi menù sviluppati, la standardizzazione e replicabilità delle ricette sono fondamentali, ma ciò che mi rende particolarmente felice è il pensiero che il paziente potrà affrontare l’esperienza ospedaliera in maniera diversa e che il progetto diventerà parte integrante del suo percorso di cura, oltre che un prezioso strumento di educazione alimentare». «Lungo tutto l’arco della ricerca - dichiara Andrea Sponzilli, general manger della GioService - abbiamo potuto prendere atto, insieme ai pazienti, di come servire migliori pasti cambiasse la percezione dell’esperienza di degenza. Questo progetto così rivoluzionario posa una pietra miliare nell’approccio alla ristorazione ospedaliera e quella collettiva più in generale».

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Addio a Domenico Ranalli, storico presidente della Bcc Cappelle sul Tavo Lutto nel mondo bancario abruzzese. Lo scorso 5 novembre, è morto, all’età di 85 anni, Domenico Ranalli. Per 23 anni, dal 1977 al 2000 presidente della Banca di credito cooperativo Abruzzese di Cappelle sul Tavo, e contestualmente presidente della Federazione delle Bcc Abruzzo e Molise per oltre vent’anni, Ranalli è stato consigliere nazionale di Federcasse e consigliere dell’Associazione bancaria italiana, oltre ad essere un attivo creatore di nuove banche di credito cooperativo. «Figura eclettica e lungimirante - lo ha ricordato Michele Borgia, attuale presidente della Bcc - è stato capace di interpretare e volgere a vantaggio della comunità locale il meglio della cooperazione nazionale, e ha saputo dare un grande impulso alla realtà rappresentata dalla Bcc Abruzzese di Cappelle sul Tavo anche attraverso l’apertura di nuove filiali. Alla sua famiglia, la banca tutta, rivolge le più sentite condoglianze». L’ultimo saluto allo storico presidente si è svolto lo scorso 6 novembre, nella chiesa parrocchiale di Cappelle sul Tavo, paese di cui Ranalli è originario.

Gli occhi della Cina puntati sull’Abruzzo Prima la Capitaneria di Porto, poi la sede di Atessa della Valagro e il porto di Ortona, poi la sede pescarese di Confindustria Pescara-Chieti e infine l’Aeroporto d’Abruzzo e l’Interporto. È stato un programma fitto e ricco di appuntamenti con il mondo imprenditoriale ed istituzionale, quello della visita che Zhang Gang, delegato generale, con Ufficio di rappresentanza in Italia, del CCPIT, il Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio Internazionale e della CCOIC, Camera di Commercio Cinese ha fatto in Abruzzo. Zhang Gang è stato accompagnato da Alessandro Di Loreto, presidente Fondazione Aria e Maria Moreni, presidente Associazione Physeon Founder High Quality China & High Quality Italy Project. Alla delegazione cinese sono state presentate le eccellenze abruzzesi, con un excursus informativo sulle tipicità del nostro sistema produttivo, con risalto ai settori trainanti, dall’agricolo al manifatturiero, dal farmaceutico al turismo. Ha aperto l’incontro il presidente di Confindustria Chieti Pescara, Gennaro Zecca, che ha evidenziato l’impegno dell’istituzione per favorire momenti di aggregazione, finalizzati anche all’approfondimento di tematiche sempre aggiornate, così da permettere alle imprese di svolgere la loro attività con il maggior numero possibile di informazioni.

Apre a Pescara Vinosophia Store Chiusa Grande Un laboratorio culturale dove il vino si abbina all’arte. È questo il nuovo spazio inaugurato in viale Bovio a Pescara, dall’azienda biologica Chiusa Grande di Nocciano che rende ancora più palpabile la filosofia ideata da Franco D’Eusanio, la “Vinosophia”, la nuova forma di concepire e degustare il vino. A curare il design innovativo del laboratorio lo Studio He5. All’interno del locale una vasta presenza di volumi che spaziano dalla narrativa alla saggistica, passando per la poesia e la filosofia, fino ai testi tecnici dedicati all’Agronomia e alla Viticoltura. Nella giornata inaugurale di “Vinosophia Store - Chiusa Grande” i vini in degustazione sono stati abbinati a suggestive coreografie di tango eseguite da Gianluca Viola e Monica Chiavarini, dell’Associazione Calesita. Questo criterio di ideare gli abbinamenti con la conseguente amplificazione sul piano sensoriale segue le orme di quanto accade nella sala di degustazione presso la sede aziendale di Nocciano. A Chiusa Grande, nella nuova sala di degustazione policromatica, l’assaggio di ogni vino si fonde con l’ascolto di un brano musicale, la narrazione della retroetichetta e la giusta sfumatura cromatica della sala.

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tendenze fatti persone

Da 10 anni voliamo insieme, L’Aquilone spegne le sue candeline Fare buona economia partendo dai bisogni della comunità. «La solidarietà e l’essere affianco al tessuto sociale del territorio è nella mission della Cooperativa dietro Conad e questo porta a partecipare ad ogni evento che quel territorio vive. - Così Lucia Grandoni, direttore Sviluppo di Conad Adriatico - I primi dieci anni del centro commerciale L’Aquilone raccontano una storia fatta non solo di numeri, ma anche di amicizia, svago, vicinanza con la comunità. Abbiamo vinto la sfida grazie alla caparbietà degli aquilani e dell’imprenditoria locale». I dieci anni de L’Aquilone sono così dedicati a tutti gli aquilani che hanno trasformato la struttura nel vero cuore pulsante della città, rilanciando anche un nuovo impegno per i prossimi anni: far rinascere insieme il centro storico perché quel “mercato” non è alternativo a quello di un centro commerciale. «Il centro è diventato il focus di operatori commerciali e professionisti - ha spiegato il direttore Federico Pisani - esso ospita oltre alle attività commerciali e al nuovo distributore di carburante a marchio Conad, anche uffici direzionali, istituzioni pubbliche, sindacati, associazioni di volontariato e un centro medico polispecialistico». Con 23.000 mq, 65 esercizi commerciali, un grande ipermercato Conad e 2.200 posti auto, L’Aquilone è una realtà che dà lavoro a circa 450 persone, con 6 milioni di presenze e un fatturato che mira agli 80 mln.

Villaggio della comunicazione, dell’innovazione tecnologica e della creatività È stato un evento ricco di appuntamenti, organizzato dal Co.Re.Com. Abruzzo, in collaborazione con il Consiglio Regionale, AGCOM, Rai e Città di Pescara. Ne “Il Villaggio della Comunicazione, dell’Innovazione tecnologica e della Creatività” sono stati affrontati i temi emergenti che caratterizzano il panorama della comunicazione e dell’informazione, valorizzando le particolari implicazioni delle tecnologie digitali di ultima generazione, aprendo al grande pubblico la possibilità di conoscere e sperimentare le innovazioni più suggestive e all’avanguardia che il mercato può offrire. L’evento è stata l’occasione per declinare il tema della comunicazione in diversi ambiti quali: la scuola, il sociale, l’economia, l’informazione, la politica, la pubblica amministrazione e le religioni. “Per il Co.Re.Com. - spiega il presidente Filippo Lucci - è una vera e propria chiamata a raccolta di tutti gli operatori del settore della comunicazione e dell’economia digitale dell’Abruzzo con un occhio di riguardo alle innovazioni”. Tra i protagonisti anche il premier Matteo Renzi, che il giorno dell’apertura era in Abruzzo.

Una giornata abruzzese per il premier Matteo Renzi Dedica a scuola, politica estera e infrastrutture la sua giornata abruzzese il premier Matteo Renzi, sempre scortato dal presidente Luciano D’Alfonso, che ha anche organizzato per lui un pranzo con un gruppetto di imprenditori. Tappa all’Aurum per inaugurare il “Villaggio della Comunicazione, dell’Innovazione tecnologica e della Creatività”, promosso dal Corecom Abruzzo, e per la firma delle convenzioni del Masterplan per l’Abruzzo, dove Renzi ha parlato di Europa «non può essere un’accozzaglia di egoismi, deve avere un’anima» ha detto, per poi parlare anche di Italia «Da qui ai prossimi 20 anni possiamo tornare ad essere punto di riferimento assoluto nel mondo, ma per farlo bisogna mettersi a lavorare, passo dopo passo. A maggio ospitiamo il G7, appuntamento molto importante perché si decide il futuro». Poi l’inaugurazione della nuova scuola secondaria a Spoltore resa antisismica, dove c’era anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, a testimonianza che il tema della messa in sicurezza del Paese ha finalmente un’audience nazionale. A seguire Renzi era atteso al Teatro Circus dove intervistato da Luca Sofri ha inaugurato il Festival delle Letterature dell’Adriatico, mentre fuori migliaia di manifestanti protestavano contro di lui e chiedevano di votare NO al referendum. Argomento che non è stato trattato dal Presidente del Consiglio fino all’arrivo in Comune a Pescara dover era previsto un altro incontro.

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tendenze fatti persone

L’Ufficio stampa della Regione Abruzzo a lezione di social Sono state trasmesse anche in diretta Facebook sul profilo Regione Abruzzo le lezioni dedicate all’uso dei social che il Formez ha rivolto ai giornalisti dell’Ufficio stampa della Giunta regionale. Il corso “La Pubblica Amministrazione a due vie: comunicazione, trasparenza e uso strategico dei social media” e tenuto da Piero Zilio, responsabile comunicazione EU Gateway | Business Avenues e Social Media Manager ASEF, fa parte di progetto nazionale. «Usare Facebook nella PA senza farsi male - si legge in una nota - è il criterio guida in una società che trae dai social innumerevoli informazioni e, dove, immediatezza e facilità d’uso non sempre corrispondono ad un pari grado di consapevolezza nell’utilizzo di questo importante social network». Il corso prevedeva esercitazioni pratiche e l’analisi degli aspetti strategici, tecnici e stilistici della presenza di una PA su Facebook.

Da L’Aquila e Teramo nasce la Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia I Consigli delle Camere di Commercio di L’Aquila e Teramo hanno deliberato di proporre al Ministero dello Sviluppo Economico l’accorpamento per dar vita ad un Ente camerale unico: la Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia. La nuova Camera avrà una dimensione territoriale e organizzativa adeguata all’adempimento dei propri compiti istituzionali, mantenendo le due sedi sui territori per garantire funzioni e servizi, con L’Aquila che sarà anche sede legale. La costituenda Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia comprenderà 155 comuni con una popolazione complessiva di 618 mila abitanti, 79.474 imprese registrate che producono annualmente circa 9 miliardi di valore aggiunto e 1,7 miliardi di export. L’Ente rappresenterà un unicum nel panorama nazionale per la tipologia e la qualità del territorio che interesserà; caratteristiche orografiche e presenza di biodiversità non riscontrabili in altre circoscrizioni territoriali italiane.

Open Day Winter, 7 giorni per conoscere l’Abruzzo Sette giorni, circa 200 eventi e 4 sezioni. Questi i numeri di Open Day Winter, il contenitore di “esperienze e percorsi”, dalla montagna al mare passando per i borghi, organizzato dalla Regione Abruzzo, grazie all’impegno e alla collaborazione delle DMC e della PMC, ma anche dei Parchi, degli Enti locali e di tutti gli operatori turistici e culturali coinvolti, dal 26 ottobre al 2 novembre 2016. «L’Abruzzo - ha detto il vicepresidente della Regione e coordinatore nazionale al turismo per le Regioni, Giovanni Lolli - detiene il monopolio dell’alta montagna del centro sud, è la regione d’Europa con il territorio più protetto ed uno dei posti meno manomessi dalle attività dell’uomo». Nel corso dei 7 giorni sono stati organizzati eventi suddivisi in 4 diverse sezioni. Quelle avventure, con percorsi cicloturistici guidati, trekking, rafting, arrampicata sportiva, visite speleologiche guidate; quelle esperienze con rievocazioni storiche, degustazioni, e le antiche arti; la sezione ragazzi; e infine quella entertainment con spettacoli teatrali e musicali, festival della danza, della cultura e dell’arte, raduni, pellegrinaggi, mercatini e workshop.

Errata Corrige A causa di un’informazione non corretta, nel numero 102 di Abruzzo Impresa, a pagina 43, in riferimento alla scomparsa dell’imprenditore Antonio Angelucci, sono stati riportati solo due dei tre figli del defunto. La redazione invia le sue scuse alla signora Donatella Angelucci la quale, insieme ai fratelli Giovanni e Mauro, tiene ferme le redini dell’azienda essendo amministratore unico della società OMA TEKNO SRL residente e operante a San Salvo. Rinnoviamo quindi le nostre condoglianze per la scomparsa del grande imprenditore Antonio Angelucci a tutta la sua famiglia.

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Referendum Costituzionale 4 dicembre 2016

NO

Come cambierà la vita delle imprese con un SI o con un NO? Il sistema Paese Italia - politica, economia, società - alla prova del voto alla Costituzione verso la stabilità, la modernizzazione, la riduzione dei costi. Le ragioni del SI o del NO per le imprese » di Laura Tinari

U

n SI o un NO può cambiare il processo di modernizzazione del nostro Paese? Se lo chiedono cittadini, imprese e imprenditori. Il tema dell’adeguamento della Costituzione è al centro del dibattito politico e culturale da anni e oggi si potrebbe essere vicini a compiere il primo importante passo. Quando Abruzzo Impresa uscirà, il 4 dicembre sarà passato e avremo già il risultato, fino ad ora abbiamo potuto solo porci domande e fare previsioni. Ma quanto e cosa cambierà per il mondo imprenditoriale? Da sempre le aziende individuano in certezza e rapidità del processo legislativo e stabilità politica le precondizioni indispensabili

del fare impresa. «Questo Governo mostra uno spirito “imprenditoriale” nell’attuare le riforme velocemente e con autorevolezza, anche nella volontà di rafforzare l’immagine dell’Italia in un contesto internazionale altamente competitivo», ci spiega l’imprenditore Luca Tosto che voterà SI. Ma ce ne sono anche altre che al contrario vedono questa Riforma confusionaria «Chi non vorrebbe ridurre i tanto discussi costi della politica? Siamo sicuri diminuiscano con senatori viaggianti? Ma questo non ha nulla a che fare con il senso dello Stato o con il sentire l’esigenza di una costituzione chiara e forte», ci dice l’imprenditore Marco De Virgiliis, a favore del NO.

a tu per tu con Luca Tosto e Marco De Virgiliis  Questa riforma renderà davvero l’Italia un Paese moderno?  Tosto: «Modernità vuol dire

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efficienza e semplicità, per l’Italia vuol dire allinearsi ai maggiori paesi europei, dove burocrazia e

istituzioni incentivano gli investimenti e legiferano in maniera più rapida e semplice. Eliminare il ping


Primo piano

Luca Tosto amministratore delegato della Walter Tosto

pong legislativo tra Camera e Senato ci libererà dall’immobilismo e dagli inutili sprechi che rallentano l’operatività delle imprese».  De Virgiliis: «Assolutamente NO, perché è una riforma confusa e basata su scelte non democratiche. Una riforma moderna deve riportare i cittadini più vicini all’elezione diretta dei suoi candidati. Quale modernità si cela dietro l’elezione dei senatori da parte delle Regioni e non in modo diretto?»

Alcune competenze torneranno allo Stato cosa cambierà per le aziende che operano su più regioni?  Tosto: «Sarà un cambiamento positivo, poiché le procedure si uniformeranno con conseguente riduzione di tempi e costi. Spero che l’accentramento dei poteri allo Stato possa favorire più capacità di controllo e monitoraggio. Un SI a tale riforma non sbloccherà ogni cosa in campo infrastrutturale, ma costituirebbe un passo avanti importante nel chiarire competenze per realizzare interventi di rilevanza nazionale».

 De Virgiliis: «Non vedo cambiamenti che favoriscano le aziende, ma ammetto che ci possano essere dei vantaggi: per una linea elettrica che deve andare dalla Calabria alla Lombardia oggi ci vogliono decine di autorizzazioni. Con la mia impresa opero in 60 Nazioni e il mio fatturato è composto per il 96 % di export, vi assicuro che questa trasformazione radicale della vita politica e sociale dei cittadini non mi darà alcun vantaggio!»  Il Senato, come espressione delle rappresentanze degli enti territoriali, sarà un’ulteriore garanzia per le imprese?  Tosto: «Sicuramente avremo senatori più consapevoli delle problematiche regionali, in quanto nominati dai Consigli Regionali su indicazione dei cittadini. Sarà quindi possibile sottoporre all’attenzione del Parlamento le criticità delle singole regioni, espresse da imprese e cittadini».  De Virgiliis: «In questo momento non c’è posto nel mio voto referendario per pensare se l’Abruzzo o le imprese abruzzesi ne traggano dei vantaggi. Sono certo che non cambierà l’andamento delle nostre aziende, che invece avrebbero bisogno di ben altro e di una attenzione completamente diversa per essere competitive davvero sui mercati italiani ed esteri».  Dunque, questo è un Referendum per le imprese?  Tosto: «Questo è un referendum per l’Italia e gli italiani, il cambiamento avverrà per il sistema

Marco De Virgiliis fondatore di Markbass

paese. Le imprese giocano un ruolo trainante per l’economia e per il welfare della Nazione e se vengono messe in condizione di operare senza ostruzioni ci sarà una maggiore crescita produttiva, aumenteranno i posti di lavoro, gli scambi, le esportazioni e di conseguenza il benessere del Paese. Credo nel SI perché non posso accettare l’idea che in Italia nulla possa cambiare, che si preferisca sempre e comunque l’immobilismo».  De Virgiliis: «Quando mi sono posto la domanda su cosa votare, non ho pensato al quesito come imprenditore o come abruzzese ma come italiano. La Costituzione è la prima legge dello Stato. La riforma costituzionale di uno dei Paesi più importanti del mondo, che tenda alla sua modernizzazione, deve essere non solo largamente condivisa da tutto l’attuale Parlamento, ma anche dai cittadini, mentre questo referendum sta spaccando in due il Paese, con una grande confusione generata proprio dal modo in cui è stato posto il quesito referendario e dalla sua genesi»

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La delegazione abruzzese alla Corte di Giustizia di Lussemburgo

Gli avvocati abruzzesi alla Corte di Giustizia Europea La delegazione regionale dell’UAE, guidata dall’avv. Pierluigi Vasile, si è radunata a Lussemburgo per la consueta assemblea generale

P

» di Eleonora Lopes

er la consueta assemblea generale, l’UAE, l’Unione Avvocati Europei, che

quest’anno ha compiuto 30 anni di attività, ha scelto la prestigiosa sede della Corte di Giustizia Europea a Lussemburgo. A guidare la delegazione abruzzese è stato l’avvocato Pierluigi Vasile, titolare, insieme al padre Alfonso, dello Studio Vasile a Pescara. Pierluigi ricopre, nell’ambito dell’UAE, il

ruolo di presidente del Comitato Pubbliche Relazioni; il padre Alfonso, iscritto all’associazione da più di 25 anni, è invece presidente della delegazione “Pescara e Abruzzo, Molise, Marche, Umbria ed Emilia Romagna”. «Da anni promoviamo – ci spiega Pierluigi Vasile- il diritto comunitario in Abruzzo e non solo, attraverso l’organizzazione di incontri ed eventi vari nei quali un relatore analizza un argomento specifico di

L’avvocato Pieruigi Vasile con i giudici della Corte

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Primo piano

questa materia. E’ un modo per tante la collaborazione tra giudici e crescere professionalmente e per avvocati, che non dimentichiamo, allargare le nostre relazioni». In pur ricoprendo ruoli distinti sono Abruzzo ci sono circa 20 iscritti entrambi collaboratori di giustizia. attivi, e più o meno 600 in tutL’assemblea costituisce un momenta l’associazione. Alla tappa del to fondamentale per noi avvocati, Gran Ducato hanno partecipato emergono sempre riflessioni rile25 avvocati solo dall’Abruzzo, vanti sul sistema giustizia». Le due rappresentando la delegazione più giornate si sono concluse con una numerosa. elegante cena di gala in una dei riPa r t e c ip a ndo   d i r e t t a ment e storanti più prestigiosi di Lussemall’evento, abbiamo potuto constaburgo, dove hanno onorato della tare che l’assemblea di quest’anno, loro presenza anche i giudici della che si è svolta in Lussemburgo e Corte di Giustizia. Da sinistra: l’avv. Nunez, neo presidente che ha anche visto la prestigiosa Dopo l’assemblea si è svolto il Codell’UAE, l’avv. Vasile, presidente del Comitato Pubbliche Relazionidell’UAE visita alla Corte di Giustizia, è mitato Esecutivo dell’UAE, due l’avv. Moniz, past president UAE stata organizzata, in maniera imrante il quale è stato eletto il nuovo peccabile, proprio dall’avvocato Pierluigi Vasile. Ad acpresidente, lo spagnolo Agustin Cruz Nunez che ha cogliere la folta delegazione dell’Unione Avvocati Euringraziato pubblicamente il past president, il portoropei sono stati tutti i vertici della Corte di Giustizia, ghese Carlos Botelho Moniz, per l’eccellente operato tra i quali il presidente Koen Lenaerts e il vice presisvolto. dente Antonio Tizzano, l’avvocato generale della Cor«Frequentare l’associazione è importante, -conclude te Melchior Wathelet, il presidente del Tribunale Van l’avv. Pierluigi Vasile- si conoscono avvocati proveniender Woude, ed altri prestigiosi relatori. Un pomeriggio ti da tutta l’Europa e con loro ci si confronta su temi di nel quale sono stati trattati diversi argomenti, utilissimi diritto e si stringono anche belle amicizie. Anche questa agli avvocati presenti. «La cosa più importante che è in Lussemburgo è stata un’esperienza che ha arricchito emersa- ci dice l’avvocato Vasile- è quanto sia importutti noi»

L’Unione Avvocati Europei L’UAE raggruppa avvocati che esercitano in tutti gli stati membri dell’Unione Europea. Nata a Lussemburgo nel 1986, l’UAE celebra quest’anno il suo 30esimo anniversario. La mission dell’associazione è quella di promuovere l’esercizio professionale del diritto in Europa, così come di incoraggiare l’esercizio del diritto dell’Unione Europea e della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo e delle liberà fondamentali. L’associazione è strutturata in delegazioni regionali e nazionali, così come in Commissioni specializzate per materia. Le delegazioni e le commissioni organizzano regolarmente delle conferenze, dei seminari ed altri eventi. Il congresso annuale è il principale evento scientifico. L’assemblea generale, che si tiene tradizionalmente a fine anno, è un momento importante della vita dell’associazione, e normalmente prevede, oltre alla tenuta dell’assemblea propriamente detta, un colloquio scientifico. Quest’anno, in cui si celebra il 30esimo anniversario, si è tenuto un incontro formale con i magistrati della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. * A pagina 128 altre foto dell’articolo

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Un’immagine della festa di carnevale 2016 in reparto con Andrea, sottoposto a trapianto a soli 3 anni

CENTRO DI EMATOLOGIA, 40 ANNI FA IL PRIMO TRAPIANTO A PESCARA Ce ne parla il direttore del Dipartimento di Ematologia, Medicina Trasfusionale e Biotecnologie della ASL di Pescara, dottor Paolo Di Bartolomeo

È

» di Eleonora Lopes - foto concesse e autorizzate da Paolo Di Bartolomeo

tra i più grandi reparti di Ematologia in Italia, come numero di posti letto in rap-

porto al territorio e come attività clinica. È riconosciuto da tutti come una delle eccellenze della sanità abruzzese. Parliamo del Dipartimento di Ematologia, Medicina Trasfusionale e Biotecnologie dell’Ospedale civile di Pescara, che nel 2013 ha compiuto 40 anni dalla sua nascita. Il prossimo 11 dicembre, il Centro festeggerà un altro importante traguardo, il quarantennale del primo trapianto di midollo osseo effettuato nel 1976 ad un bambino pescarese di 11 anni, Antonio, affetto da leucemia linfoblastica acuta. Da un punto di vista strettamente clinico, oggi il Dipartimento conta 62 posti di letto, di cui 40 per adulti (Ematologia Clinica), 10 per bambini (Oncoematologia Pediatrica) e 12 per i pazienti che subiscono trapianto di

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midollo (Unità di Terapia Intensiva Ematologica per il Trapianto Emopoietico). Se da un lato l’attività clinica e dunque i posti letto rappresentano il cuore del Dipartimento, non bisogna dimenticare tutte le altre unità che contribuiscono alla organizzazione globale e ossia: Centro Trasfusionale, Istituto dei Tessuti e Banca del Cordone, Centro Diagnosi e Cura dei Linfomi, Unità per la Cura delle Malattie Emorragiche e Trombotiche e delle Malattie Rare, Unità di Genetica Medica e 3 Day Hospital (uno per gli adulti, uno per i bambini e uno per i pazienti trapiantati). Ne parliamo insieme al dottor Paolo Di Bartolomeo, Direttore del Dipartimento di Ematologia, Medicina Trasfusionale e Biotecnologie della ASL di Pescara, allievo del Prof. Glauco Torlontano.


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a tu per tu con il direttore Dip. Ematologia Paolo Di Bartolomeo  Partiamo dalla storia. Come nacque a Pescara il Dipartimento di Ematologia? «Il primo reparto fu chiamato Divisione di Ematologia con Centro Trasfusionale. Il reparto vide la luce il 23 novembre del 1973 per opera del Prof. Glauco Torlontano, coadiuvato dai suoi due allievi Dr. Antonio Iacone e Dr. Giuseppe Fioritoni. Ricordo ancora quando il Prof. Torlontano andò personalmente nel Reparto di Medicina e fece trasferire un ammalato affetto da leucemia mieloide cronica in una stanza della Palazzina ove ora è ubicata la Direzione Generale. Nell’arco di poche settimane i posti letto si moltiplicarono, nel gennaio del 1974 fu curato il primo paziente affetto da leucemia mieloide acuta. Sono stati anni bellissimi sia da un punto di vista scientifico sia da un punto di vista umano. Un lavoro affascinante. Non appena laureato (ottobre 1976), il Prof. Torlontano mi volle nella sua squadra. Tanti altri valenti colleghi si sono uniti a quel primo nucleo di medici e molti di essi sono ancora in attività. Indubbiamente la forza di tutto il team sono state la passione e la dedizione al lavoro e all’innovazione».  Visto che si celebra il quarantennale del primo trapianto di midollo, parliamo proprio di trapianto. Come nacque l’idea? «Il primo a pensare al trapianto di midollo fu il Dr. Iacone, che per questo obiettivo aveva trascorso un periodo di stage a Basilea. Nell’aprile del 1976 un primo

Paolo Di Bartolomeo

paziente, affetto da aplasia midollare, era stato trapiantato a Genova. Il primo paziente trapiantato a Pescara fu Antonio, un bambino di 11 anni affetto da leucemia acuta. Donatrice del midollo era stata una sorella. Il midollo trapiantato funzionava molto bene, ma a distanza di 50 giorni dal trapianto, una polmonite interstiziale strappò Antonio alla famiglia e a tutti noi nel giro di pochissime ore. Sebbene il risultato non era quello sperato, questo primo caso ci diede la spinta e l’entusiasmo per proseguire. Oggi sono quasi due mila i pazienti trapiantati a Pescara.  Entriamo nello specifico: il trapianto di midollo osseo è un intervento chirurgico? «Il trapianto di midollo osseo non è un intervento chirurgico, ma una complessa procedura medica articolata in due fasi principali: distruzione del midollo malato del paziente mediante dosi sopra letali di chemioterapia e in alcuni casi di radioterapia, a cui fa seguito la ricostituzione midollare mediante

l’infusione delle cellule staminali ottenute da un donatore. Questo passaggio è a mio modo di vedere straordinario perché assistiamo ad un vero e proprio miracolo biologico. Le cellule staminali del donatore infatti vengono trapiantate come una normale trasfusione. In questo modo le cellule staminali circolano nel sangue del paziente e, una volta raggiunta la sede del midollo ossia tutte le ossa, riconoscono l’aria di casa (homing), abbandonano il torrente circolatorio e si trasferiscono nelle cavità del midollo che noi abbiamo in precedenza svuotato con la chemioterapia. Il risultato è che nell’arco di pochi giorni le nuove cellule staminali si moltiplicano dando origine a un nuovo midollo non più malato ma sano. Se non insorgono complicazioni, il recupero ematologico si completa entro 4–6 settimane. Il paziente è tornato ad essere ematologicamente autonomo e può lasciare la camera sterile».  Quanti tipi di trapianto di midollo osseo sono praticabili? «Due sono le tipologie di trapianto che possono essere effettuate. Il trapianto autologo e il trapianto allogenico. La differenza è sostanziale perché nel trapianto autologo sono le cellule staminali del paziente stesso che vengono prelevate in una fase della malattia favorevole ossia di remissione, vengono congelate e poi trapiantate al paziente dopo aver sottoposto il paziente stesso ad una megadose di chemioterapia. Il trapianto autologo è una procedura relativamente semplice, che è alla portata di tanti

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centri di ematologia e che è gravata da rischi di complicanze mortali piuttosto bassi intorno al 5% dei casi. Ben diverso è il trapianto allogenico, il vero trapianto di midollo, che consiste nel trapiantare al paziente cellule staminali emopoietiche prelevate ad un donatore sano, chiunque esso sia (un familiare compatibile per il sistema HLA (30% dei casi), o un donatore non consanguineo (35% dei casi) o un familiare compatibile al 50% (aploidentico) (35% dei casi). Per molti anni il trapianto di midollo era riservato esclusivamente ai pazienti che disponevano di un donatore familiare compatibile, ma negli ultimi due decenni abbiamo sviluppato procedure di trapianto alternativo (donatore non consanguineo, donatore aploidentico) che oggi ci consentono di trapiantare oltre il 90% dei pazienti che hanno bisogno di trapianto».  Quanti trapianti sono stati eseguiti a Pescara? «Nel nostro Dipartimento il trapianto allogenico ossia da

donatore viene eseguito nell’Unità di Terapia Intensiva (UTIE). In questo reparto dal dicembre 1976 a novembre 2016 sono stati portati a termine 1030 trapianti allogenici nelle più svariate patologie del midollo. In 822 casi si trattava di pazienti affetti da malattie ematologiche cosiddette maligne (leucemie in particolare), mentre in 208 casi i pazienti erano affetti da malattie ematologiche non maligne (tipico esempio è la talassemia major). In questo stesso reparto sono stati eseguiti anche 268 trapianti di tipo autologo. A tutta questa attività occorre aggiungere altri 639 trapianti di tipo autologo eseguiti nell’Unità di Chemioterapia ad Alte Dosi (CAD), che è parte integrante del reparto di Ematologia Clinica. In totale quindi i pazienti trapiantati a Pescara in poco meno di 40 anni sono stati 1937».  A che età viene eseguito il trapianto di midollo osseo? «Il Centro di Pescara è uno dei pochi Centri in Italia dove vengono eseguiti trapianti sia in età pedia-

Il reparto UTIE dove si effettuano i trapianti in camere sterili

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trica che in età adulta. Se prendiamo in considerazione i soli trapianti allogenici (1030), l’età mediana di tutti i pazienti è di 31 anni. Il paziente più piccolo aveva appena 9 mesi e il paziente più anziano 71 anni. Di tutti i trapianti eseguiti, 305 sono stati eseguiti in pazienti al di sotto di 18 anni».  Quali sono i risultati del trapianto di midollo osseo? «Molte malattie ematologiche, un tempo considerate letali, possono oggi essere aggredite e trattate con il trapianto di midollo. Quanto più il trattamento è precoce e le condizioni cliniche del paziente buone, tanto più i risultati sono positivi e portano a guarigione definitiva. Molti sono i fattori che influiscono sulla sopravvivenza e la guarigione del paziente sottoposto a TMO. I più importanti sono: età del ricevente e del donatore, tipo e stadio della malattia di base, sorgente di cellule staminali, grado di compatibilità, presenza di comorbidità nel ricevente. Per parlare di risultati, dobbiamo distinguere i trapianti di tipo allogenico da quelli di tipo autologo. Per quanto riguarda i trapianti allogenici dobbiamo di nuovo distinguere i pazienti affetti da malattie ematologiche maligne da quelli affetti da malattie ematologiche non maligne. Per quanto riguarda i pazienti affetti da malattie ematologiche maligne, i risultati migliori sono stati ottenuti in pazienti affetti da leucemia mieloide acuta trapiantati in fase di prima remissione. In questi casi la guarigione è stata ottenuta in circa il 60% dei pazienti. Occorre tenere bene a mente che


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La sopravvivenza a 20 anni dal trapianto è stata stimata pari al 90% per i pazienti con età inferiore ai 10 anni, pari al 84% per i pazienti con età compresa tra i 10 e i 17 anni e pari al 96% per i pazienti con età maggiore di 17 anni

questi sono pazienti che senza trapianto avevano ben poche, per non dire nulle, possibilità di guarigione. Percentuali leggermente inferiori di guarigione definitiva, dell’ordine del 40-50%, sono state ottenute in altre patologie maligne. Gli insuccessi sono in larga parte dovuti al fatto che anche dopo trapianto la malattia ematologica maligna può ripresentarsi ossia recidivare e in tali casi la guarigione nella maggior parte dei casi diventa una chimera. Ben diverso è quanto è stato ottenuto nei pazienti affetti da malattie ematologiche non maligne. Nel centro di Pescara la guarigione definitiva è stata ottenuta in circa il 90% dei pazienti affetti da talassemia major e da aplasia midollare. La spiegazione è semplice. In questi malati dobbiamo combattere contro una malattia non tumorale e in questi casi il compito è relativamente più facile. Per quanto riguarda il trapianto di midollo osseo di tipo autologo, i miglior risultati sono ottenuti nei pazienti affetti da linfoma e in parte nei pazienti

affetti da leucemia mieloide acuta a basso rischio».  Il futuro in che direzione va? Il trapianto di midollo osseo resta la migliore terapia? «Al momento, il trapianto di midollo rappresenta la migliore terapia per molte malattie ematologiche, altrimenti inguaribili. Ma la ricerca va avanti e quello che in alcuni Centri negli Stati Uniti e anche in Europa si sta facendo nel campo delle malattie ematologiche maligne è di sviluppare terapie alternative non più basate sulla chemioterapia ma su terapie cellulari. Mi riferisco in particolare all’impiego delle cellule immunitarie del paziente che vengono ingegnerizzate in laboratorio a distruggere le cellule maligne della malattia di cui il paziente è portatore. I nostri sforzi attuali sono quelli di importare a Pescara nel nostro Centro questo tipo di tecnologia. Il programma è stato tracciato e il mio augurio è che presto prenda avvio la parte sperimentale che nell’arco di 1-2 anni possa portare all’applicazione clinica in pazienti affetti da patologie tumorali del midollo osseo».

A chi è rivolto il suo pensiero in questi giorni? «Non è mia abitudine guardare indietro, ma è inevitabile in questa occasione rivolgere lo sguardo a tutto ciò che ho vissuto in questi 40 anni. Ho iniziato in un’epoca in cui le malattie ematologiche erano una condanna a morte per la maggior parte dei pazienti. Oggi molte cose sono cambiate, tanti pazienti guariscono e dimenticano di essere stati malati. Abbiamo pubblicato

proprio in questi giorni un bellissimo articolo in cui abbiamo riportato che molti pazienti ex-talassemici sono riusciti ad avere figli dopo il trapianto di midollo osseo e questo ci riempie di soddisfazione e anche di orgoglio professionale. Il mio ringraziamento va a tutti coloro con i quali ho avuto la fortuna di lavorare (medici, infermieri, semplici portantini, biologi, tecnici, direttori, impiegati e, se mi è consentito, anche i politici a cui tante volte ho chiesto aiuto a vario titolo per portare avanti i progetti), tutti indistintamente li ringrazio di cuore. Un ringraziamento speciale a tutte le associazioni di volontariato che nel corso di questi anni hanno sposato la causa e hanno dato il loro sostegno sia alla ricerca che alle cose pratiche. Potrei scrivere un libro sull’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e i Mielomi (AIL), l’Associazione Genitori Bambini Emopatici (AGBE), sull’associazione dei donatori di sangue (FIDAS) anche sull’ultima nata Pescara Cell Factory Foundation(PCFF). Ma la mia riconoscenza va a tutti i pazienti che hanno avuto fiducia in me e hanno messo la loro vita nelle mani mie e di coloro che operavano insieme a me. Ai tanti pazienti che sono guariti, ma soprattutto a tutti coloro (bambini, giovani, adulti) che non ce l’hanno fatta e che sono in cielo. Di tutti costoro ho un ricordo nitido nella mia mente che mi accompagnerà fino all’ultimo dei miei giorni. Se dovessi condensare in una sola frase tutta la mia vita professionale dico che da tutti ho ricevuto molto più di quanto ho dato»

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L’installazione ACROPOLI del Maestro Angelo Colangelo presentata durante l’Expo di Milano

«LA CULTURA È UN VALORE DI ARRICCHIMENTO E CRESCITA PER LA SOCIETÀ» Essere Mecenati nel 2016 può sembrare anacronistico, in realtà uomini e donne, imprenditori e imprenditrici, che credono nell’importanza di sostenere la cultura Made in Abruzzo per preservare un ricco patrimonio, per fortuna esistono ancora

A

» di Laura Tinari - foto concesse da Valagro

bbiamo ascoltato le Istituzioni, quelle politiche e quelle culturali, le associa-

zioni che di cultura provano a “cibarsi” tra le tante difficoltà, ora la parola va agli imprenditori e alle imprese che la cultura hanno deciso di sostenerla. E sì, il ruolo dell’impresa, quello sociale, riguarda anche il sostegno alle molteplici forme artistiche che il territorio in cui si è nati e si cresce esprime. Un fenomeno che accade in generale in tutta Italia, ma che nella nostra regione è ancora un po’ troppo ristretto ad

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una piccola cerchia di uomini e donne, imprenditori e imprenditrici, che possono a ben vedere essere chiamati Mecenati. Così di una cultura come valore da tramandare alle future generazioni, di un grande patrimonio artistico regionale da custodire e preservare, abbiamo parlato con Ottorino La Rocca, presidente della Valagro SpA, il cui impegno a favore della cultura Made in Abruzzo è partito agli inizi degli anni 2000 e oggi sembra inarrestabile. La Rocca è stato promotore e animatore di importanti iniziative realizzate in Abruzzo,


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come la Fondazione Aria, la Bottega d’Arte a Chieti o il “Gran Galà Tostiano”, iniziative che lo vedono affianco ad altre imprese o istituzioni culturali per la valo-

rizzazione di singoli artisti, progetti più strutturati o in generale di un intero territorio. Perché? Semplicemente perchè La Rocca, come uomo e imprenditore, ci crede.

a tu per tu con il presidente di Valagro Spa OTTORINO LA ROCCA  Ottorino La Rocca può essere considerato un Mecenate? «Tutti coloro che si occupano di Arte, comprando opere, sostenendo eventi culturali, anche i più piccoli, sono un po’ Mecenati. Il sostegno alla cultura è una costante dell’impegno della Valagro sin dal 2004 quando decidemmo di sostenere i progetti “Armonie degli opposti” e “Museo in Fabbrica” in collaborazione con il MUSPAC dell’Aquila e altre istituzioni culturali, che proponevano una nuova visione dell’ambiente, un sistema integrato tra industria, agricoltura, patrimonio naturale e artistico. Nel 2010 con altri partner privati e pubblici, abbiamo dato vita alla Fondazione MuseAte con sede in Atessa, all’interno del quale si è realizzato il Museo “Aligi Sassu”. Nel 2011, insieme ad un gruppo di imprese illuminate e altre personalità, abbiamo fondato, sostenuto e diretto una delle start-up culturali più innovative della nostra regione, la Fondazione Aria, di cui sono stato vice-presidente per cinque anni».  Verso quale tipo di proposte culturali è orientato il sostegno della Valagro? «Oltre alla militanza in prima linea in Fondazione Aria, il mio impegno personale e quello della Valagro sono rivolti al sostegno degli artisti contemporanei abruzzesi.

Ottorino La Rocca

Urban Rainbow, la personale del Maestro Franco Summa nell’ambito del premio Michetti al MU.MI di Francavilla, e l’installazione ACROPOLIS del Maestro Angelo Colangelo presentata al Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, in occasione dell’Expo, sono solo due esempi delle importanti iniziative che ci hanno resi fieri di sostenere e promuovere l’Arte Contemporanea Made in Abruzzo. Un altro progetto che mi vede coinvolto personalmente è “La bottega d’arte” della Camera di Commercio di Chieti, che ha abbracciato la mission di valorizzare e rilanciare l’identità culturale di questa Città attraverso la promozione di progetti come “Il Gran Galà Tostiano” realizzato in occasione del centenario della morte del compositore abruzzese

Francesco Paolo Tosti in collaborazione con l’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese e il Coro Lirico d’Abruzzo».  L’Abruzzo è pronto a considerare la cultura un asset strategico di sviluppo? «La nostra regione è custode di un grande patrimonio artistico grazie alle sue profonde radici culturali. Le istituzioni preposte hanno preservato questo patrimonio in tutti questi anni, oggi è tempo di valorizzarlo e farlo conoscere di più, soprattutto fuori dai nostri confini, per renderlo attrattore di un turismo di qualità, che potrà alimentare il pubblico di progetti culturali sempre più importanti da realizzare sul nostro territorio grazie all’apporto e all’energia delle nuove leve».

Quali sono le prospettive della cultura nella nostra regione? «Come imprenditore sono abituato a guardare al futuro con molta fiducia e positività. D’altra parte ‘chi semina raccoglie’ e ci auguriamo di poter garantire un sempre maggior sostegno a coloro che credono nella cultura come valore di arricchimento e crescita di tutta la società, valore che è fondamentale trasmettere con il proprio esempio alle future generazioni»

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Il team Di Martile

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cover story

DI MARTILE Assicurazioni UN’AZIENDA SOLIDA E DI SUCCESSO L’agenzia di consulenza assicurativa con sede a Pescara, l’anno prossimo compirà 50 anni di attività. Alla guida, i fratelli Alessandro e Francesco Di Martile che dichiarano: «Il segreto del nostro successo è il gruppo» » di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

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ruppo, crescita e assistenza al cliente, sono i tre fattori che hanno portato al successo l’agenzia Di Martile che l’anno prossimo compirà 50 anni di storia. Tutto è iniziato nel 1967, per volontà di Gabriele Di Martile, uomo capace ed intraprendente che ha iniziato la sua carriera dal nulla. Oggi a gestire l’agenzia ci sono i suoi due figli: Francesco direttore generale ed Alessandro direttore tecnico. Francesco ha intrapreso questo lavoro subito dopo il diploma, oggi è sposato e ha 2 figli, con i quali trascorre il poco tempo libero che l’azienda gli concede. Alessandro invece, dopo la laurea in Giurisprudenza, e qualche anno di carriera militare, è approdato in agenzia nel 2000. Anche lui sposato, ha un figlio. Di Martile ha sempre collaborato con la stessa società assi-

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L’ingresso dell’agenzia in via Milano

Il front office

curativa, oggi UnipolSai Assicurazioni, leader in Italia nei rami danni. L’agenzia ha la sua sede nella centralissima Via Milano a Pescara in uffici completamente rinnovati. La struttura organizzativa è composta da cinque collaboratrici interne più 29 intermediari; personale altamente qualificato e specializzato sui principali processi volti a garantire la massima qualità di servizio al cliente sia nella fase di analisi delle esigenze assicurative, che nella tempestiva assistenza in caso di sinistro. Ciò consente all’agenzia di competere nella fascia medio/alta, al pari con i principali concorrenti in Italia. L’erogazione di un servizio decisamente migliore della media di mercato, con specifico riferimento alla correttezza e professionalità nel rapporto con la compagnia UnipolSai Assicurazioni, la qualità della gestione del rapporto con il cliente e il raggiungimento di una maggiore massa di premi gestiti, rappresentano la mission

di questa agenzia. E grazie alla sua composizione societaria, ambisce a raggiungere una posizione sempre più rilevante nel panorama nazionale di settore. «La qualità del servizio fornito alla clientela - ci spiega Francesco Di Martile - deve restare l’obiettivo principale della nostra attività, per questo abbiamo attuato un sistema di qualità che, nella costante ricerca del miglioramento, ha approntato al suo interno un sistema di monitoraggio che permette di utilizzare standard qualitativi sempre più elevati». Di Martile fornisce alla clientela servizi di consulenza che si compongono principalmente in tre fasi: individuazione e valutazione dei rischi; formulazione del prospetto assicurativo e gestione completa di tutte le problematiche assicurative. «Inoltre, il nostro modus operandi - continua Di Martile - è dare un servizio con valore aggiunto “percepito” che generi una soddisfazione nel nostro cliente, in modo tale da fidelizzarlo e da renderlo

Valentina, responsabile front office

Chiara, capo ufficio


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Una riunione con parte dello staff

“referente attivo” della nostra agenzia verso altri potenziali clienti». Fulcro principale dell’operato è il cliente verso il quale si agisce nel suo esclusivo interesse, pur mantenendo un rapporto di massima correttezza e trasparenza con la Compagnia di assicurazione che rappresenta il principale fornitore. L’agenzia Di Martile “veste” i prodotti assicurativi della compagnia con un servizio che genera un valore aggiunto per i clienti e ne determina la soddisfazione e la fidelizzazione. Infatti, la conoscenza profonda del cliente è il punto di partenza per determinare le sue necessità assicurative in relazione alla sua professione, alla sua situazione familiare, ai suoi beni patrimoniali. Questo

consente di studiare e proporre soluzioni dove il cliente trasferisce i rischi alla Compagnia o li gestisce in proprio, sulla base di valutazioni consapevoli. Ogni polizza assicurativa viene “confezionata”, valutando con il cliente tutte le garanzie necessarie, con attenzione ai costi e alla estensione della copertura. «Il nostro mestiere è in sé già gratificante, - ci dicono entusiasti i fratelli Di Martile - ma siamo sempre felici ed onorati quando anche la nostra Compagnia ci riconosce, ufficialmente, i risultati che abbiamo raggiunto: stiamo rendendo la nostra realtà solida e di successo. Risultati prestigiosi che testimoniano il raggiungimento del nostro obiettivo: essere vicini ai clienti con un servizio di qualità».

La UnipolSai Assicurazioni SpA UnipolSai Assicurazioni S.p.A. è la Compagnia assicurativa multiramo Gruppo Unipol, leader in Italia nei rami danni, in particolare nell’RCAuto. Fortemente attiva anche nei rami Vita, UnipolSai, con oltre 10 milioni di clienti, occupa una posizione di assoluta preminenza nella graduatoria nazionale dei gruppi assicurativi per raccolta diretta, pari a 16 miliardi di euro (di cui 8,4 nei Danni e 7,5 nel Vita) al 31 dicembre 2014. La Compagnia opera attualmente attraverso 5 divisioni (Unipol, La Fondiaria, Sai, Nuova Maa, La Previdente) e la più grande rete agenziale d’Italia, forte di oltre 3.000 agenzie assicurative (al netto del ramo d’azienda ceduto ad Allianz Spa il 30 giugno 2014) e più di 6.000 subagenzie distribuite sul territorio nazionale, tramite la quale offre una gamma completa di soluzioni assicurative. UnipolSai Assicurazioni offre soluzioni per assicurare la mobilità, la casa, il lavoro, la protezione, il risparmio.

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La SERATA di GALA PER BRINDARE AI SUCCESSI DEL 2015/2016

L’intervento di Francesco Di Martile

Gli ospiti che hanno partecipato all’evento

Questo è stato un periodo molto positivo per l’agenzia Di Martile che è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati nel 2015/2016 ottenendo anche riconoscimenti ufficiali dal mondo dell’assicurazione. Per festeggiare questi traguardi Alessandro e Francesco hanno deciso di organizzare un evento a Termoli con tutto il gruppo, una serata di gala dove hanno voluto condividere la gioia di aver vinto tutte le gare più importanti. «Quando abbiamo iniziato – ha ricordato Francesco Di Martile – eravamo ragazzi e forse oggi siamo diventati grandi, quindi più maturi in questo team che potremmo definire anche una scuola; perché qui abbiamo imparato a rispettare le opinioni degli altri, abbiamo imparato a rinunciare talvolta alle nostre idee in favore di quell’equilibrio che ci deve essere in un team. Ma se il team qualche volta toglie, poi ripaga perché in alcuni momenti è l’unico che ti aiuta a non uscire fuori strada ma anzi a ritornare in pista». La serata si è svolta a Cala Sveva, splendida struttura sul meraviglioso mare di Termoli, sovrastato dalla mole del Castello Svevo divenuto simbolo senza tempo della città. Al termine dei lavori, tutti i presenti si sono trasferiti nel Ristorante Svevia dove lo chef Massimo Talia, ha deliziato gli ospiti con una gustosa cena a base di pesce.

L’intervento di Alfeo Betti, dirigente UnipolSai

Cristina Ruggieri, amministrazione e marketing

Alcune immagini della serata di gala svoltasi a Cala Sveva a Termoli

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cover story

a tu per tu con FRANCESCO DI MARTILE

Come è iniziata questa avventura?

  «Dopo il diploma ho iniziato subito a lavorare con mio padre, mio fratello Alessandro invece è subentrato più tardi, dopo la laurea in Giurisprudenza ha voluto fare esperienze diverse. Quando cominciai, sognavo già in grande con una squadra come quella che abbiamo oggi. Attualmente siamo io ed Alessandro, 5 collaboratori interni e 29 intermediari. Il mio grazie va a nostro padre che ha creato questa agenzia dal nulla, che l’ha consegnata a noi 16 ani fa e che noi con sacrificio, impegno e tanta passione stiamo facendo crescere. Ci tengo a sottolineare che siamo stati sempre agenti di una sola compagnia di assicurazioni, oggi UnipolSai Assicurazioni».   C’è, tra i vari servizi che erogate, uno mirato alle aziende?

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cover story

  «Si certo, c’è il Progetto per le Piccole Medie Imprese ideato ad hoc da UnipolSai e da noi perfezionato, ma non so se si può dire! Si tratta di una consulenza che esamina tutti i rischi, ne valuta le prevenzioni e l’effettivo valore dei beni; soluzioni personalizzate dedicate allo svolgimento dell’attività produttiva. E’ un programma di consulenza finalizzato alla costruzione di un piano assicurativo su misura per la copertura dei rischi propri della PMI. La complessità di un’impresa comporta molteplici rischi legati allo svolgimento dell’operato. Obiettivo di questo progetto è permettere, tramite una analisi dettagliata dell’azienda, la definizione di una strategia assicurativa finalizzata a conseguire l’ottimizzazione del rapporto costi/ benefici».   Il vostro è un settore ricco di competitor, come si affronta la concorrenza?

  «Sì, siamo davvero tantissimi, e il mercato di oggi richiede dimensioni adeguate. Noi abbiamo creato un bel gruppo che ha ben impressa la stessa mission, quella di crescere; in questo progetto la nostra mandante ci affianca e ci dà una grande opportunità per essere sempre al top. Più produttività, più clienti, più risultati per difendere e consolidare il nostro portafoglio, la nostra professionalità e quindi il nostro ruolo di leader di mercato. In questo modo abbiamo

deciso di battere la concorrenza! I competitor saranno sempre più agguerriti e più dinamici, ma la nostra carta vincente, come dico sempre, è la squadra e i miei ragazzi sanno che insieme possiamo raggiungere ogni traguardo!»   Che ruolo ricopre la formazione nella vostra agenzia?

  «Fondamentale! Teniamo molto al personale e alla sua formazione. A mio avviso, la formazione non è un dovere ma un’opportunità per offrire ai clienti l’eccellenza. A tal proposito partecipiamo e organizziamo diversi corsi e seminari informativi per formarci e illustrare al grande pubblico i vari servizi che eroghiamo. La visione imprenditoriale dell’agenzia vede un’organizzazione dinamica, motivata e professionale. Ne approfitto per lanciare un appello, stiamo cercando un profilo con grande esperienza e capacità, un direttore commerciale… Se ci fossero interessati contattateci!»   Quali sono i vostri valori?

  «I valori dell’agenzia sono i valori degli uomini che ci lavorano. Onestà, professionalità, metodo, efficienza e puntualità caratterizzano il nostro modo di operare e di vivere una professione che ha come obiettivo principale dare sicurezza, fiducia e serenità ai nostri clienti. Il desiderio di migliorarsi, la disponi-

bilità al confronto ed il forte senso di appartenenza sono indispensabili per realizzare un’agenzia dinamica composta da personale motivato, soddisfatto ed orgoglioso. Il nostro servizio si distingue per l’onestà e la professionalità dimostrata alla stipula dei contratti, per l’efficienza e la puntualità in occasione dei sinistri, per i rendimenti tecnici e per la remunerazione ottenuta dalla gestione».   Quanto conta il team di lavoro?

  «Stiamo vivendo un momento entusiasmante, fatturato e clienti sono in netta crescita. In questi ultimi anni abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo posti ottenendo anche riconoscimenti ufficiali importanti. Per festeggiare questi traguardi abbiamo deciso di organizzare un evento a Termoli con tutto il gruppo, una serata conviviale per stare tutti insieme. Ai miei collaboratori dico sempre che hanno una grande responsabilità, quella di raggiungere gli obiettivi prefissati. Oggi siamo veramente una squadra, in un momento difficile per il nostro mercato, abbiamo saputo superare i problemi con risultati più che positivi e rendere più grande e solida la nostra agenzia, siamo pronti, dunque, a conquistare il futuro! Senza dubbio il nostro è un team vincente... in una grande azienda, la UnipolSai!»

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REGIONE, ALESSANDRA GENCO NUOVA CONSIGLIERA DI PARITà

È Alessandra Genco, funzionaria pescarese di Equitalia e componente, dal 2007 ad oggi, della segreteria regionale della Cgil Abruzzo, la nuova consigliera di Parità regionale effettiva. Supplente Monia Pecorale, dirigente sindacale della Funzione pubblica Cgil di Teramo. «Sono estremamente soddisfatta di queste designazioni – ha dichiarato l’assessore con delega alle Pari Opportunità, Marinella Sclocco – dal momento che si tratta, in entrambi i casi, di persone molto sensibili e preparate che hanno dedicato la loro vita professionale alla tutela di diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Sono certa che entrambe saranno all’altezza del compito che è stato assegnato loro riuscendo a fornire risposte rapide ed efficaci rispetto al bisogno avvertito da tutti i lavoratori, donne in primis, di contrastare le discriminazioni nei luoghi di lavoro».

PARI OPPORTUNITà, NUOVA COMMISSIONE IN PROVINCIA DI PESCARA

Romina Di Costanzo, ingegnere ambientale, è stata eletta presidente della neo Commissione per la Pari Opportunità della Provincia di Pescara. La Commissione è costituita da 10 donne e, per la prima volta anche due uomini: Patrizio De Caris ed Emilio Nuozzi. I membri sono anche Claudia Di Pasquale, vice presidente; Lara Letizia Di Cosmo, Silvia Elena Di Donato, Alessandra Di Gregorio, Benedetta Di Marzio, Fabia Fattore, Maria Luigina Montopolino, Lucia Polidori e Cristina Roio. «Il gruppo di lavoro – ha dichiarato il presidente Antonio Di Marco – mi sembra motivato e coeso. Sono felice di poter contare su di voi per collaborare con la Provincia e con i Comuni, verso i quali potete essere un punto di riferimento per le questioni di genere e per le proposte che vorrete fare in merito all’effettiva partecipazione, politica e gestionale, delle donne all’interno degli Enti Pubblici».

CONFINDUSTRIA, Nicola DI MARCOBERARDINO PRESIDENTE DELLA SEZIONE MODA

La sezione Sistema Moda di Confindustria Chieti - Pescara ha eletto il suo presidente. Si tratta di Nicola Di Marcoberardino, direttore Industriale della Brioni SPA di Penne,naffiancato dal vice presidente, Marco Belisario, amministratore unico della Shirt Lab srl e Belisario Srl di Città Sant’Angelo e dai consiglieri Rita Annecchini di Pianeta Formazione srl di Pescara e Monica Scapellato di Dolcepunta srl di Pescara. Creare un network, attraverso il quale mettere a fattor comune le diverse sfaccettature e competenze presenti dentro e fuori la Sezione. Questo uno dei principali obiettivi del comparto. «Concentreremo il lavoro della Sezione Sistema Moda sulla sostenibilità - ha detto il neopresidente -. Èarrivato il momento di assumersi la responsabilità. Tutti i gruppi industriali di qualsiasi dimensione devono muoversi verso un business sostenibile che ci assicuri il “Futuro”, coniugando ragioni etiche e di business attraverso ricerca ed innovazione».

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incarichi & carriere

COLDIRETTI CHIETI, LUCA CANALA NEO DIRETTORE

«È un incarico che mi permetterà di confrontarmi con nuove responsabilità e una realtà agricola particolarmente importante e diversificata». Così Luca Canala, commenta la sua nomina al vertice di Coldiretti Chieti. Nel presentarsi al consiglio della Federazione, il nuovo direttore ha illustrato brevemente i progetti da mettere in campo nel breve periodo assicurando volontà e collaborazione con il presidente provinciale, il consiglio direttivo e il personale. «I miei principali obiettivi – ha detto - una comunicazione esterna e interna del progetto a tutela delle imprese e la condivisione dei processi da attuare nel rispetto dei ruoli e delle procedure».

FEDARENE, MARIO MAZZOCCA VICEPRESIDENTE

Mario Mazzocca, sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale con delega all’Ambiente, è vicepresidente di Fedarene (Federazione Europea delle Agenzie e delle Regioni per Energia ed Ambiente) con delega al “climate change”. Fedarene è un’associazione a rete europea che conta 70 regioni di 20 Paesi Europei. Tale elezione per Mazzocca è l’attestazione del lavoro che la Regione Abruzzo sta portando avanti da qualche tempo e che la pone all’attenzione di tutti gli stakeholders e degli attori principali in campo nazionale ed europeo. «Ci metteremo da subito all’opera - ha commentato - con sana ed incrollabile passione, motore di tutta la nostra attività».

CASSA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI, L’AQUILANA PETRELLA NEL CDA

Monica Petrella, giovane professionista aquilana è entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa dei dottori commercialisti. La commercialista è l’unica donna chiamata nell’Ente dall’Assemblea dei Delegati, composta da rappresentanti provenienti da tutta Italia. La commercialista già da qualche anno fa parte del Collegio Sindacale della Cassa. La prima elezione risale al quadriennio 2008-2012 e fu la prima abruzzese chiamata a far parte dell’Ente, nonché la prima donna in assoluto. Nel 2012 fu confermata nell’incarico per altri quattro anni e ora approda nel CdA. A rappresentare l’Abruzzo ci sarà nella Cassa un altro abruzzese, Christian Graziani di Teramo, eletto nel Collegio sindacale.

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IKEA ITALIA, L’ABRUZZESE AQUILIO NUOVO COUNTRY COMMUNICATION MANAGER

Abruzzese, classe 1979, laureato in Scienze della Comunicazione con specializzazione in comunicazione aziendale e un Master in Economia e Management alla LIUC di Castellanza. È Massimo Aquilio il nuovo Country Communication Manager di Ikea Italia. Il suo percorso professionale inizia in Sanofi-Aventis, come Responsabile Ufficio Stampa, per poi approdare in Novartis all’interno della divisione Corporate e comunicazione interna, dove ha sviluppato esperienze di strumenti e linguaggi della comunicazione digitale e social media. È inoltre autore di alcuni libri di narrativa e comunicazione. «Sono entusiasta di questo incarico e della nuova sfida professionale che mi attende – afferma Aquilio -. Mi riempie d’orgoglio far parte di Ikea, un’azienda che fa dell’attenzione alle persone e dell’impegno per uno sviluppo sostenibile i principi guida del proprio agire economico».

FUSIONE WIND E 3 ITALIA, MAXIMO IBARRA È IL NUOVO MANAGER

Maximo Ibarra, sulmonese, è il manager del colosso di telecomunicazioni nato dalla fusione Wind e 3 Italia, entrambe controllate dalla joint-vennture di Ck Hutchison e VimpelCom. Eccellenza abruzzese, Ibarra, 48 anni, nel 2013 venne insignito del riconoscimento “Aquila Oro”. Nel 2015 vinse il premio internazionale “Le Fonti”. «Un altro figlio di questa terra viene chiamato a ruoli prestigiosi e di grande sfida, - ha detto Katia Di Marzio, presidente del Consiglio Comunale di Sulmona -. A distanza di soli tre giorni dalla nomina di Antonino Labate alla direzione delle aree Strategia, sviluppo business e operazioni di Seat Sport, la comunità di Sulmona è orgogliosa nell’apprendere che un altro suo concittadino, Maximo Ibarra già Ad e direttore generale di Wind Telecomunicazioni, nonché Ad di 3 Italia, sarà alla guida del nuovo colosso delle telecomunicazioni».

ANCE TERAMO, NOMINATI I VICEPRESIDENTI

Raffaele Falone ha completato la squadra che lo affiancherà nella gestione dell’Ance di Teramo per il triennio 2016-2019. Si tratta dei vicepresidenti Alessandro D’Eugenio (delega all’edilizia e pianificazione del territorio), Roberto Falà (lavori pubblici), Giovanni Patella (urbanistica negoziata, promozione edilizia e ambiente) ed Eddy Rastelli (rapporti sindacali) già vicepresidente. Nominati anche i consigli di amministrazione degli enti bilaterali. Nel comitato di gestione e consiglio generale della Cassa Edile: Luigi De Lauretis, Marco Fabiocchi, Roberto Falà, Pasqualino Marano, Eddy Rastelli, Giuseppe De Dominicis, Roberto La Luna ed Emiliano Pompa. Scuola Edile: Andrea Fabbii, Marco Fabiocchi, Armando Porcinari, Eddy Rastelli e Roberto Sposetti.

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incarichi & carriere

ORDINE DEI COMMERCIALISTI DI PESCARA, GROSSI PRESIDENTE

Rinnovato il nuovo consiglio dell’Ordine

dei commercialisti ed esperti contabili della Provincia di Pescara. Giancarlo Grossi è stato eletto presidente con 459 preferenze, battendo la sua sfidante, Maria Chiara Rapino. Il nuovo consiglio presieduto da Grossi, che entrerà in carica ufficialmente dal primo gennaio del prossimo anno, sarà composto da 11 consiglieri, 9 della lista vincente e 2 di quella perdente. I consiglieri della lista vincente sono: Patrizia Manzoli come vice presidente e come consiglieri Michele Di Bartolomeo, Mario Di Giulio, Carlo Cappelluti, Maria Chiara Agresta, Giuliano Della Volpe, Alessandro Paglione e Maurizio Tambascia.

PRIMO DI NICOLA, IL NUOVO DIRETTORE DE IL CENTRO

Dal 1 novembre, la testata giornalistica Il Centro ha un nuovo direttore responsabile. Si tratta di Primo Di Nicola, giornalista e scrittore, originario di Castellafiume, per 30 anni firma del settimanale L’Espresso. Tra le importanti inchieste curate da Di Nicola, quella che nel 1978 portò alle dimissioni dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Leone, dal 2014 cura la sezione Palazzi&potere del Fattoquotidiano.it. «Ringrazio il direttore del Centro Mauro Tedeschini per il lavoro svolto finora» ha scritto in una nota Alberto Leonardis, presidente del CdA del Centro Spa, la nuova società proprietaria de Il Centro che subentra al gruppo L’Espresso. Al nuovo direttore le congratulazioni e gli auguri da tutta la redazione di Abruzzo Impresa.

BARBARA BECCHI NOMINATA DIRIGENTE DEL COMUNE DI PESCARA

«Abbiamo voluto un esperto in progettazione finanziata perché si tratta di un ruolo strategico e sostanziale che ci aiuterà a reperire risorse europee e a portare avanti progetti capaci di rendere più efficace e capillare l’azione amministrativa». Così il sindaco Marco Alessandrini ha annunciato la nomina di Barbara Becchi a dirigente del Comune di Pescara. Becchi, esperta in progettazione finanziata, già consigliere nel cda della Saga e consulente senior di Abruzzo sviluppo, si occuperà, sino alla scadenza del mandato elettivo del sindaco, di progettazione europea.

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incarichi & carriere

CONFCOMMERCIO TERAMO, GIAMMARCO GIOVANNELLI ELETTO PRESIDENTE

Giammarco Giovannelli è il nuovo presidente Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Teramo. Quarantacinque anni, albergatore, già vice presidente amministratore di Confcommercio Teramo e presidente di Federalberghi Abruzzo, Giovannelli succede al Cav Giandomenico Di Sante che ha guidato l’Organizzazione negli ultimi 22 anni e venuto a mancare un mese fa. «La Confcommercio di oggi - ha dichiarato il neo presidente - è il risultato dell’apporto morale e professionale del presidente Di Sante. Auguro a tutti i giovani di poter incontrare nella propria vita un grande uomo ed un vero padre come Di Sante, inimitabile ed unico». Riferendosi alla Giunta e al vicepresidente vicario Dario Sfoglia, Giovannelli ha affermato: «Sono certo della sua vicinanza per le sfide del futuro». Eletta Commissario di Federmobili Tiziana Di Sante.

CONFINDUSTRIA CHIETI PESCARA, PIETRANTONIO PRESIDENTE AMBIENTE

Confindustria Chieti Pescara ha scelto il nuovo presidente della sezione Ambiente, composta tutta da operatori del settore. Si tratta di Franco Pietrantonio, di Seastrutture. Compongono la sua squadra anche il vice presidente, Francesco D’Alessandro, della Galeno RP, e i consiglieri Giuseppe De Cesare della New Deal, Luigi Nuzzo di Bleu Srl, Angelo Marrollo di Sigma 90, Leonardo Mastrangelo di Ecologica Valtrigno, Claudio Di Lullo di Setra Srl, Riccardo D’Alessandro di Galeno Engineering e Lamberto Licini di Ecotec.

CONFERMATO GABRIELE GRAVINA ALLA PRESIDENZA DELLA LEGA PRO

«Grazie di cuore a tutti. In questo momento provo tante emozioni che derivano dall’amore per la Lega». Sono queste le parole di Gabriele Gravina, confermato alla presidenza della Lega Pro. L’imprenditore di origini pugliesi è stato votato da 55 società sulle 59 presenti in Assemblea, unico assente il Lecce. Gravina ricopre l’incarico dal 22 dicembre del 2015 quando era subentrato al dimissionario Mario Macalli. «Da parte mia - conclude il presidente - ci sarà il massimo impegno. Spero di continuare a essere degno di questo consenso di grande rispetto che avete voluto affidarmi».

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Grandi storie » di Eleonora Lopes

“Presidente Di Sante, mancherai a tutto l’Abruzzo” Scompare il Cav. Giandomenico Di Sante, imprenditore gentiluomo che grazie al suo operato ha dato lustro alla nostra regione

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con risultati eccellenti. Le sue cariche sono troppe l Presidente Giandomenico Di Sante ci ha lasciati per elencarle tutte, tra le più importanti ricordiamo: dopo una lunga malattia. Ho avuto il privilegio di per 10 anni vicepresidente di Confindustria Teramo, frequentarlo in questi ultimi 8 anni, con lui c’era un dal 2006 presidente della Banca dell’Adriatico, nel rapporto speciale, mi ha trasmesso tanti insegnamenti 2008 viene nominato Cavaliere del Lavoro; oggi era ed io mi sono sempre sentita onorata di questo. Non presidente di Confcommercio Abruzzo e della Camera è semplice ricordare in poche righe un uomo di tale di Commercio di Teramo. levatura. Ci provo. Ha sempre avuto un Aveva da poco compiuto rapporto molto forte con 80 anni. Giandomenico la sua terra, una fiducia nei Di Sante era per tutti confronti dei giovani fuori il Presidente, con la dal comune, un’attenzione “P” maiuscola. Umile, scrupolosa nei riguardi disponibile, generoso e della sua Teramo e del dall’animo gentile. Un suo Abruzzo. Tantissime uomo di altri tempi che ha le persone che lo hanno mantenuto la semplicità e ricordato in questi giorni, l’umiltà di chi non dimentica riportiamo le parole di mai le sue radici. Certo i Confcommercio Teramo che difetti li aveva anche lui, ad era un po’ la sua seconda esempio lavorava troppo! casa: «Scompare una figura Classe 1936, nato a San di alto profilo sia umano Nicolò a Tordino, Di Sante che imprenditoriale, che proveniva da una famiglia ha dato lustro alla nostra di falegnami. Dopo il associazione e alla comunità diploma in ragioneria, teramana, abruzzese interrompe gli studi per e nazionale. Con lui aiutare il padre Attilio, perdiamo un imprenditore, ebanista, nel commercio Giandomenico Di Sante nella copertina a lui dedicata un politico, un padre, dei mobile. Decide così, un amico, una persona affiancato dal fratello insostituibile». Accanto a lui, da sempre, la moglie Tito, di dare una svolta imprenditoriale all’attività Margherita e i suoi tre figli Attilio, Marcello e Tiziana di famiglia che in pochi anni diventa il Gruppo Di che lavorano attivamente nell’azienda di famiglia. A Sante Mobili, ancora oggi, tra le più grandi realtà tutti loro, un affettuoso abbraccio da tutta la redazione del Centro Italia. Da imprenditore si impegna da di Abruzzo Impresa subito nel mondo dell’associazionismo, e anche qui,

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» di Marcella Pace - foto concessa da Alessandro Fioretti Le parole di Alessandro Fioretti

«Meglio una brutta verità che una bella bugia»

«Chi desidera vedere l’arcobaleno, deve imparare ad amare la pioggia». (Paulo Coelho)

«I am the master of my fate: I am the captain of my soul». (Tratto da Invictus di William Ernest Henley)

«Non tutte le prigioni hanno le sbarre: ve ne sono molte altre meno evidenti da cui è difficile evadere, perché non sappiamo di esserne prigionieri. Sono le prigioni dei nostri automatismi culturali che castrano l’immaginazione, fonte di creatività». (Tratto da Elogio della fuga di Henri Laborit)

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ell’A bruzzo mi mancano le serate con gli amici, l’aria fresca all’ora del tramonto in terrazza d’estate, l’andare ovunque in bicicletta, la famiglia e tutte le piccole cose della quotidianità». È attaccato alla sua terra Alessandro Fioretti, ma è ormai cittadino del mondo. Lui è una delle eccellenze italiane che con studio e intraprendenza sta tracciando il suo futuro fuori dai confini del Belpaese. Nato a Pescara 34 anni fa, laureato in Ingegneria, Alessandro ha un’esperienza di ben 9 anni nell’ingegneria specializzata nel settore Oil&Gas. Prima nel deserto del Sinai in Egitto, Fioretti ha maturato le competenze all’estero, per approdare 5 anni fa in Congo, entrando in un grande colosso come la Proger Spa. Innamoratissimo di suo figlio Thomas e della moglie Myriem, le sue «più grandi fortune», è grazie a loro che riesce a «sopportare bene la distanza dall’Italia», dove torna sempre in vacanza dividendosi tra Pescara e la Toscana dove ha scelto di sposarsi.

Alessandro Fioretti

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na proposta di trasferimento in un altro continente accettata. Una carriera in rapida e continua ascesa. Questo grazie a quella che lui chiama «fame interiore», un’ambizione che gli permette di concedersi «rischi senza valutarli effettivamente». Questa determinazione appartiene ad Alessandro Fioretti, pescarese doc. Classe 1982, Alessandro è sposato con Myriem, originaria di Lione, direttore generale di un’azienda spagnola in Congo, ed è papà di Thomas, un riccio bambino di quasi 3 anni che prende il nome, francesizzandolo, da Tommaso, nonno di Alessandro. Amante delle pizzette di Nonna Erminia del suo amico Mattia e degli arrosticini, specialità culinaria a cui non riesce proprio fare a meno tanto da essersi fatto costruire una vera fornacella e da farsene spedire un po’ alla volta ogni 3 mesi, Fioretti è branch manager in Congo per

la Proger Spa, prima società di ingegneria in Italia con sede a San Giovanni Teatino, con oltre 1000 dipendenti. «Sono arrivato alla Proger nel dicembre 2011 – ricorda Alessandro - ma è una società che inseguivo da tempo. Compilavo periodicamente il curriculum vitae nella sezione “lavora con noi” del sito, senza però ottenere risultati. Un giorno, il responsabile dell’azienda per la quale lavoravo, la GS Automation Spa, società di servizi e assistenza tecnica per impianti industriali, specializzata nel settore Oil&Gas, mi diede il contatto di Antonio Antonelli, direttore generale della Proger, invitandomi ad andare a trovarlo in uno dei miei viaggi in Congo. Mi presentai in ufficio a Pointe Noire, ed il giorno successivo ci incontrammo sul bordo di una piscina, per scambiare due chiacchiere sulla nostra Pescara, dalla quale entrambi proveniamo. Non potevo di certo pensare che


New Generation storie&persone

quello era un vero colloquio, eppure qualche settimana dopo la Proger mi propose un lavoro proprio in Congo». Il sogno di Alessandro di entrare in questa grande azienda che si occupa di ingegneria e management in ambito multidisciplinare, si realizza e a gennaio 2012 si trasferisce in Africa, entrando in questa importante realtà dell’ingegneria. In quasi 5 anni, Fioretti ricopre ruoli differenti, da project engineer Jr, a project manager, da direttore tecnico, a deputy Branch manager. Oggi il pescarese è il branch manager, ossia il direttore generale della succursale congolese della Proger. Una realtà di circa 40 dipendenti, stranieri e del Congo. Qui Fioretti coordina la parte commerciale, quella amministrativa e legale, oltre a tutti gli aspetti gestionali ed organizzativi. «Siamo una piccola realtà autonoma - specifica - con le sue caratteristiche dovute all’ambiente circostante ma perfettamente integrata in una società con un fatturato da oltre 100 milioni di euro. Nella mia carriera credo di avere avuto un po’ di fortuna, ma gli incarichi che ho ottenuto sono stati frutto del mio impegno. Spesso ho chiesto delle promozioni direttamente ai miei responsabili con la sfacciataggine di chi non ha nulla da perdere e ritiene di aver lavorato sodo per ottenere un riconoscimento». È fiero Alessandro e sa ciò che vuole. «In futuro – dice - mi vedo ancora all’estero, con un MBA (Master in Business Administration). Mi piacerebbe fare un’esperienza in un paese angolofono e spero un giorno di poter rientrare in Europa, possibilmente a Lione, città di mia moglie. Voglio consolidare la mia esperienza da dirigente d’azienda per arrivare a creare una realtà tutta mia, mettendo a frutto le conoscenze e le esperienze maturate per supportare l’internazionalizzazione delle società italiane e francesi».

ALESSANDRO FIORETTI 43



fisco » di Luigi Carunchio

rottamazione cartelle Equitalia Vede la possibilità per i contribuenti, di beneficiare dello sconto delle sanzioni e degli interessi di mora, maturati sulle cartelle

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e precisamente mediante 3rate di pari importo, scal DL 93/2016 ha introdotto la cosiddetta “Rottadenti nel mese di luglio, settembre e novembre, e per il mazione” delle cartelle Equitalia 2016/2017”. Nei restante 30% in 2rate di pari importo scadenti ad aprile fatti, si tratta della possibilità per i contribuenti, di 2018 e settembre 2018. A tali somme verranno applicati beneficiare dello sconto (annullamento) delle sanzioni e interessi a partire dal 01.08.17 e nella misura del 4,5%. degli interessi di mora, maturati sulle cartelle Equitalia, Si precisa che fino al pagamento della prima rata, i La rottamazione interesserà, sulla base degli ultimissimi contribuenti che aderiscono al condono si vedranno soemendamenti approvati alla Camera tutte le cartelle spesi per i carichi oggetto di definizione della domanda, emesse dal 2000 al 31.12.2016, tutti gli accertamenti gli obblighi di pagamento che derivano da precedenti direttamente esecutivi dall’Agenzia Entrate e gli avvisi piani di dilazione a partire dalle scadenze successive al INPS, anche se le relative somme non sono state ancora 31.12.16. I termini di pagamento e le scadenze affidate per la loro riscossione ad Equitalia. Potranno aderire anche i contribuenti che Il beneficio principale sono fondamentali. Infatti il ritardo nella presentazione della domanda di adesione hanno in corso un piano di dilazione di è quello di vedersi o del pagamento di una sola rata comporta pagamento, purché siano trascorsi meno di rottamare le sanzioni l’automatica uscita dal condono. Da conto 60giorni dalla notifica della cartella o da un e gli interessi di mora dovuti, rimanendo suo, l’ente di riscossione, ha tempo fino al accertamento. obbligato al 31 maggio 2017 per inviare al contribuente Il beneficio principale è quello di vedersi pagamento le indicazioni sull’ammontare complessivo rottamare le sanzioni e gli interessi di mora delle somme al netto delle somme dovute per la definizione del dovuti, rimanendo obbligato al pagamento di tali voci condono, nonché quello delle singole rate e delle somme al netto di tali voci. Il condoil giorno di scadenza, nel rispetto delle date no non è comunque applicabile alle risorse sopra esposte. Le nuove modifiche hanno introdotto comunitarie come dazi e accise; all’iva sulle importala possibilità per le Regioni e i Comuni di rottamare zione; alle somme percepite per aiuti di Stato; ai crediti esclusivamente le sanzioni, mediante apposite delibere da condanna della Corte dei Conti e alle sanzioni che dovranno definire le entrate che potranno essere pecuniarie di natura penale. Le domande potranno sgravate e il numero di rate massime possibili, comunessere presentate dal contribuente, mediante un’appoque sempre entro settembre 2018. Pertanto la rottamasita istanza già resa pubblica da Equitalia, a partire dal zione sarà estesa anche alle multe stradali, di fatto esse 07.11.16 e fino al 31.03.17. La somma totale dovrà essere stesse sanzioni amministrative pagata o in una unica soluzione o per il 70% nel 2017

luigicarunchio@valoreassociati.it

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GREG HOWE

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ICT » di Antonio Teti

Cyber crime e furto di dati: criminalità o speculazione? L’attacco subito da Yahoo apre uno nuovo scenario nella sicurezza online

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dello Stato. Ma intorno a questa storia potrebbe esserci enominato come “il più grande furto della dell’altro. A luglio scorso Yahoo aveva raggiunto un storia”, il mezzo miliardo di dati di utenti accordo di vendita con Verizon, ma ora le cose potrebregistrati su Yahoo rappresenta di certo un bero cambiare. Secondo quanto riportato dal New York formidabile smacco ad uno dei sistemi informatici più Times nelle scorse settimane, l’ad di Yahoo, Marissa protetti del pianeta. Yahoo è un riferimento assoluto Mayer, avrebbe discusso a lungo al telefono con Lowell nella storia di Internet, al punto tale da stuzzicare McAdam, capo di Verizon, e con Marni Walden, l’uomo l’appetito di Verizon, gigante delle telecomunicazioni che dovrà gestire il business di Yahoo dopo che l’acquimondiale, disposta a sborsare 4.8 miliardi di dollari sizione sarà conclusa, sempre che l’affare vada in porto. per acquisire l’azienda statunitense, fornitrice dal 1994 La posta in gioco è enorme e la fusione delle due grandi di servizi Internet per il settore business e consumer. aziende porterebbe alla creazione di un colosso Mezzo miliardo di dati trafugati rappresentati nel settore dei media digitali. A complicare da nomi, indirizzi email, numeri di telefono, Si potrebbe ipotizzare ulteriormente la situazione si aggiunge la date di nascita e password di utenti di tutto il che l’attacco sia partito da un governo notizia, sempre del Financlia Times, secondo mondo, costituiscono certamente un “bottiavverso a quello cui la Mayer sarebbe stata a conoscenza del no” appetibile per chiunque sia intenzionato a statunitense furto sin da luglio scorso, quando ci sarebbe venderli sul mercato delle informazioni online. (russo o cinese?) stato l’accordo. Anzi, sembrerebbe che Verizon Va precisato che il furto risale al 2014, un elesia stata informata dell’attacco solo due giorni mento che solleva non poco stupore sul fatto prima che Yahoo desse formalmente la notizia ai media che l’azienda di Sunnyvale abbia comunicato la notizia mondiali. Solo pochi giorni prima Yahoo aveva dichiacon ben due anni di ritardo. Dobbiamo infatti risalire rato alla Sec (la commissione di controllo della borsa) di all’autunno del 2014 per comprendere le origini dell’atnon essere a conoscenza di “alcuna violazione di sicureztacco informatico. Secondo quanto riportato dai media za” del suo sistema. Se dovesse essere dimostrato che la statunitensi, in quel periodo i tecnici di Yahoo rilevaroMayer era consapevole sin da luglio del furto di dati, la no l’attacco ai propri sistemi, denunciando prontamente Sec potrebbe bloccare l’intera operazione di cessione. In l’accaduto all’FBI (Federal Bureao of Investigation). uno scenario come quello descritto, gli scenari ipotizzaSi è parlato di matrice russa dell’attacco, attribuendo bili possono essere molteplici addirittura la paternità dell’atto di cyber war ad apparati

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creatività » di Simone D’Alessandro

COMUNICAZIONE AMBIENTALE, QUINTA PUNTATA La Sindrome Nimby

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siting and the strategic importance of compensation”, di Miiunti al quinto appuntamento dedicato alla chael O’Hare, pubblicato dal MIT. comunicazione ambientale, è arrivato il moL’autore mette in risalto l’importanza delle compenmento di affrontare la sindrome N.i.m.b.y.: sazioni come strumento fondamentale nel dialogo tra acronimo che sta per “Not In My BackYard”, ovvero “non autorità e comunità locali, sottolineando come il settore nel mio cortile di casa”. Espressione nata nel mondo anenergia, a differenza di altri, sia quello che genera magglosassone, divenuta di uso comune anche nella politica giori conflitti. Nel 1980 un articolo intitolato “Hazaritaliana. Consiste nel rigettare un progetto e/o investidous Waste”, pubblicato sul quotidiano Christian Scienmento che comporti un certo grado di rischio sociale ce Monitor, a firma di Emilie Travel Livezey, descrive o di impatto ambientale: ma esistono progetti privi di la questione delle emissioni inquinanti prodotte dal impatto o di rischi? sistema industriale negli Stati Uniti: questo A volte dire “No” è giusto, altre volte è reportage della giornalista americana fa comdemagogico. In alcuni casi questa sindrome L’A bruzzo vanta prendere bene in che modo la legislazione ha generato violenze e forme poco ragionate una delle più alte sull’ambiente si sia, comunque, evoluta anche di contrasto che hanno indotto a dire “no a presenze di comitati del no d’Europa grazie alla spinta generata dalla maggiore prescindere”, senza valutare attentamente costi consapevolezza delle comunità locali. e benefici. L’Abruzzo vanta una delle più alte Il termine Nimby diventa popolare con il ministro presenze di comitati del no d’Europa. dell’ambiente del governo di Margaret Thatcher, NichoIn passato, ci fu un movimento abruzzese del “no” alle las Ridley, che nella Gran Bretagna degli anni ottanta autostrade perché potevano danneggiare le falde acquibollava, con questa definizione, chi nelle campagne fere: cosa sarebbe oggi l’Abruzzo se avesse vinto quel si opponeva all’estendersi della edilizia residenziale. comitato? Talune volte il fenomeno viene alimentato da In Italia esiste il centro studi Tocqueville Acton che gruppi che hanno interessi personali: diventare sindaco pubblica ricerche sui vari aspetti della sindrome. Nella di una città, sostituire un gruppo di potere con un altro. sesta puntata affronterò in sintesi gli aspetti viziosi e virPietra miliare della ricerca scientifica sulla sindrome di tuosi della sindrome, descrivendo anche il passaggio da NIMBY è rappresentato da un breve saggio apparso nel n.i.m.b.y. a y.i.m.b.y. (che sta per yes in my backyard) 1977 in America, “Not On My Bloc You Don’t. Facilities

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norme & leggi » di Filippo Paolini

la legge contro il “caporalato” Grazie ai ministri Orlando e Martina arriva una legge con pene più severe

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futuro (la legge approvata è in attesa di pubblicazione l fenomeno del “caporalato”, vale a dire l’intersulla Gazzetta Ufficiale) articolo 603 bis del codice mediazione illegale e lo sfruttamento lavorativo, penale punirà anche il datore di lavoro che utilizza, che si verifica soprattutto nel settore agricolo, ha assume o impiega manodopera sfruttando i lavoratori trovato nuova disciplina nella recente approvazione di ed approfittando del loro stato di bisogno, a prescindere un disegno di legge che, sinteticamente, prevede: una dal fatto che ciò avvenga o meno mediante l’attività di nuova descrizione del reato di caporalato (intermediaintermediazione. La legge agisce anche più incisivamenzione illecita e sfruttamento del lavoro), che introduce la te sugli interessi prettamente economici degli “sfruttatopunizione anche per il datore di lavoro; l’applicazione di ri”, prevedendo la confisca obbligatoria del denaro, dei un’attenuante in caso di collaborazione con le autorità; beni o delle altre utilità di cui il condannato non possa l’arresto obbligatorio in flagranza di reato; il rafforzagiustificare la provenienza e di cui, anche per interposta mento dell’istituto della confisca; l’adozione di misure persona fisica, risulti essere titolare o avere la disponibicautelari relative all’azienda agricola in cui è commesso lità, a qualsiasi titolo, in valore sproporzionato il reato; l’estensione alle persone giuridiche al proprio reddito (dichiarato ai fini delle della responsabilità per il reato di caporalato; Un punto imposte sul reddito) o alla propria attività l’estensione alle vittime del caporalato delle fondamentale economica. A ciò si aggiunga la previsione di provvidenze del Fondo antitratta. Il fulcro delè la punizione la nuova normativa è nella riscrittura dell’eledel datore di lavoro nomina, nel corso del procedimento penale che utilizza per il reato di caporalato, di amministratori mento materiale del reato che non prevede più la necessaria sussistenza di comportamenti quella manodopera giudiziari esperti in gestione aziendale, l’obbligatorietà dell’arresto in flagranza laddove il violenti, minacciosi o intimidatori bensì punirato sia commesso con violenza e minacce, l’inserimento sce chiunque recluti manodopera per impiegarla presso del reato tra quelli per i quali è prevista la responsabilità terzi. Al contempo, viene eliminato lo stato di “necessiamministrativa degli enti (D.Lgs. 231/2001), con una tà”, come condizione del lavoratore, e sostituito con lo sanzione pecuniaria fissata lita tra 400 e 1.000 quote, stato di bisogno, di cui appunto l’intermediario deve vale a dire un minimo di circa centomila euro ad u masapprofittare. Altro punto fondamentale è la punizione simo di oltre un milione e mezzo di euro del datore di lavoro che utilizza quella manodopera: il

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

la normativa italiana contro Il distacco internazionale La recente riforma del settore introduce una serie di strumenti che consentono di accertare la legittimità dei distacchi internazionali

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provenienza, attività diverse rispetto a quelle di mera giunto a conclusione l’iter normativo volto ad gestione o amministrazione del personale dipendente. allineare la normativa Italiana alla direttiva A tutela di questo principio si introducono l’obbligo di 2014/67/UE del Parlamento Europeo in materia redazione della documentazione contrattuale anche in di distacco internazionale. Il DM 10 agosto 2016, pubitaliano ed alcuni obblighi informativi volti alla acquisiblicato in GU il 27.10.2016 ed efficace decorsi 60 giorni zione delle informazioni necessarie a valutare l’effettività da tale ultima data, rende definitivamente operative dell’attività estera del distaccante. Il decreto ministeriale le modifiche apportate con il d.lgs. n. 136/2016. La ha introdotto un obbligo di registrazione preventiva delrecente riforma del settore ha lo scopo di delineare un la società estera ed ha individuato le modalità operative argine normativo importante, introducendo una serie mediante le quali quest’ultima dovrà avviare e di strumenti che consentano di accertare la legittimità dei distacchi internazionali. È infatti Il decreto ministeriale gestire i flussi informativi previsti dalla rinnoha introdotto vata disciplina di settore. Si ricorda infatti il invalsa la pratica di costituire soggetti giuridici un obbligo d.lgs. n. 136/2016 ha introdotto tali obblighi fittizi, che non svolgono alcuna attività negli di registrazione di comunicazione, la cui violazione è assistita Stati di provenienza e si limitano ad inviare i preventiva della da un apparato sanzionatorio di tipo economipropri dipendenti all’estero, fruendo degli spasocietà estera ha individuato ed co ad hoc, e che, nelle ipotesi in cui il distacco zi normativi che consentono loro, più o meno legittimamente, di abbattere il costo del lavoro. le modalità operative presso un’impresa stabilita in Italia non risulti autentico, il lavoratore sarà considerato a tutti La genuinità del distacco internazionale riposa gli effetti alle dipendenze del soggetto che ne ha utilizzasull’accertamento della effettività dell’attività svolta to la prestazione, con un automatismo che consente la dalla Società distaccante sul proprio territorio nazioriqualificazione del rapporto anche a prescindere da una nale. Allo scopo di evitare abusi legati alla costituzione specifica istanza del Lavoratore distaccato. Il provvedidi operatori fittizi, che abbiano il solo scopo di inviare mento deve essere accolto con favore e costituisce una lavoratori all’estero, si afferma che, affinché si abbia un importante svolta nella lotta alle pratiche di dumping distacco internazionale legittimo, i soggetti distaccanti sociale devono necessariamente porre in essere, nello Stato di

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Nonsoloeconomia » di Giuseppe Mauro

VITTORIA DI TRUMP: QUALI CONSEGUENZE per l’ABRUZZo? Una riflessione su come potrebbero cambiare i rapporti import – export delle nostre imprese con gli USA

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dei settori produttivi. I comparti fondamentali che a vittoria del candidato repubblicano Trump guidano il flusso delle esportazioni sono essenzialmeninduce a qualche riflessione sulle relazioni te quattro. Il primo è quello dei computer, il secondo economiche internazionali che gli Stati Uniti riguarda l’agroalimentare cui seguono in proporzioni vorranno tenere con il resto del mondo e quindi sui decisamente ridotte mobili e macchinari. L’aspetto rapporti di import – export delle imprese abruzzesi con più importante riflette, oltre alla forte crescita che si è la realtà americana. Nel corso della campagna elettorale registrata tra il 2014 e il 2015, l’incidenza del comparto il Presidente Trump ha posto con enfasi l’accento sulla dei computer sul totale. Infatti il peso delle esportanecessità di rivedere i trattati internazionale e sulle zioni abruzzesi che coinvolgono “schede elettroniche” pesanti critiche nei confronti del libero commercio, con e “strumenti e apparecchi di misurazione” e di circa il ciò ribaltando alcuni storici punti di forza del partito re74,5% sull’export complessivo si questo settore verso il pubblicano, basati essenzialmente sull’esigenza di porre resto del mondo. Si tratta di prodotti altain essere misure ultraliberiste. Tra le numerose L a nostra regione mente innovativi e specializzati che trovano dichiarazioni quella meritevole di attenzione esporta verso il resto nella provincia dell’Aquila un preciso punto riguarda le prospettiva di azioni protezionistidel mondo oltre di riferimento. Se per la voci appena citate la che attraverso l’introduzione di dazi doganali 7 miliardi di euro. produzione è di competenza di una multinazioper ridurre le importazioni dall’estero e cosi L a quota che si dirige nale di matrice extra regionale, viceversa per proteggere e rafforzare le produzioni nazionali. verso gli Stati Uniti gli altri due comparti, ovvero l’agroalimentare Rispetto a queste eventuali decisioni come è di circa 400 milioni di euro, pari (circa il 18%) e i mobili (13%), l’approccio è si collocherebbe l’Abruzzo, regione piccola, è al 5,3% del totale molto più articolato sotto il profilo territoriale vero, ma dalla forte propensione all’export. e locale. Infatti le province interessate sono Ebbene, la nostra regione esporta verso il Chieti e Teramo e soprattutto le produzioni sono il frutresto del mondo oltre 7 miliardi di euro. La quota che si to di imprenditori e di imprese localizzate in Abruzzo. dirige verso gli Stati Uniti è di circa 400 milioni di euro, Forse è troppo presto per tirare alcune considerazioni pari al 5,3% del totale, mentre le importazioni sono conclusive. Bisogna aspettare i comportamenti concreti leggermente superiori ai 200 milioni. La prima consideda parte della nuova amministrazione americana. I varazione è quindi che l’Abruzzo, pur in presenza di valori lori non sono elevati, ma il coinvolgimento dell’Abruzzo non esaltanti, gode di un significativo avanzo commernon è proprio da non sottovalutare ciale. Indicazioni più interessanti emergono dall’analisi

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focus » a cura della redazione - foto concesse da Gruppo Baltour

Il cavalier Agostino Ballone, presidente del Gruppo Baltour

Nuova acquisizione per il Gruppo Baltour Il colosso dei trasporti ha acquisito la Venus, azienda operante nelle linee da e per la Calabria

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l gruppo abruzzese Baltour, operatore nazionadel Gruppo. le ed internazionale del trasporto passeggeri «L’integrazione alle reti nazionali ed internazionali su bus di linea a lunga percorrenza nonché -commenta il Cav. Agostino Ballone, presidente del concessionario del trasporto locale della Gruppo- esistenti implementerà un sistema di collecittà di Teramo, mette a segno un nuovo risultato gamenti che già ora consente di collegare le minori acquisendo la totalità della Venus azienda operante e maggiori città italiane e da queste l’intera Europa nelle linee da e per la creando una sinergia Calabria collegandola unica in questo settore in a tutte le maggiori città Italia». italiane; Roma, Firenze, Con questa acquisizione Perugia Bologna, Milano la Baltour prosegue nel e Torino. suo percorso di crescita L’acquisizione della in termini di personale società è stata completata assunto, mezzi a disposida pochi giorni e prevede zione e fatturato coml’assorbimento da parte plessivo, si consideri che I pullman della Baltour del gruppo teramano soltanto prima dell’estate Baltour dell’intero organigramma, dei mezzi e delle aveva assunto 30 ulteriori unità nel personale viagstrutture della Venus. giante e rinforzato ulteriormente i reparti booking e Le linee della Venus verranno integrate nel già vasto commerciale confermando un trend che negli ultimi panorama delle offerte Baltour, Sena ed Eurolines e anni ha visto 168 nuove assunzioni alle quali si contribuiranno ad ampliare ulteriormente l’offerta aggiungono oggi quelle della Venus

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» di Marcella Pace - foto concesse e autorizzate da Time Rivestimenti

Da sinistra: Mauro e Fabrizio Cesarone

Remo e Barbara Cesarone con la nuovissima generazione

Il cliente al centro per Time Rivestimenti Nata intorno agli anni ‘80, l’azienda è guidata da Barbara e Remo Cesarone e dai due figli Mauro e Fabrizio

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schietto e sicuro di sé. Non usa mezzi termini e dice esattamente ciò che pensa. Va dritto al punto Mauro Cesarone, e quando parla dell’azienda di famiglia più volte sottolinea l’elevata professionalità ed affidabilità che la contraddistingue. Insieme ai genitori Barbara e Remo Cesarone e al fratello Fabrizio, Mauro è al timone della Time Rivestimenti, impresa pescarese di ristrutturazione, progettazione, forniture di materiali edili e arredi. Tutto inizia nei primi anni ‘80, quando Barbara, originaria di Napoli e Remo, abruzzese, che all’epoca era agente di commercio per aziende attive nell’edilizia, decidono di creare una piccola realtà, inizialmente come rivendita di materiali, che si radica ben presto nel mercato e via via amplia il ventaglio dei

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servizi offerti. Oggi Time Rivestimenti riesce a garantire ai suoi clienti progettazioni e ristrutturazioni “chiavi in mano” di interni ed esterni, residenziali, commerciali, sportivi ed industriali; fornisce e posa materiali edili di ogni genere, anche personalizzandoli, in Italia e all’estero; realizza impianti sportivi, elettrici, idrici e termici, ma anche controsoffittature e cartongessi; e si occupa di rinforzi strutturali ed adeguamenti antisismici, impermeabilizzazioni, isolamenti termici ed acustici, strutture e tetti in legno, arredo urbano e complementi. «Negli anni - racconta Mauro Cesarone, dal primo piano della storica sede di Time Rivestimenti a Pescara in via Musone – abbiamo capito che era importante offrire la più ampia gamma di servizi ai clienti. Il nostro team è infatti suddiviso in quattro


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Questo ci permette grandi uffici. Quello di creare dei veri amministrativo rapporti di fiducia trainato da mia che portano così il madre, vera colonna cliente a ritornare di questa azienda; e al tempo stesso quello commerciale a passare parola di cui è mio padre con i suoi amici Remo il cardine; o conoscenti». un’area tecnica ed La squadra di operai della Time Rivertimenti Per tutte queste una operativa. Ciò ragioni questa azienda ha curato ristrutturazioni significa che ci avvaliamo delle prestazioni di squaimportanti per grandi imprese, centri commerciadre di operai specializzati, per la posa di materiali di li, impianti sportivi fino anche alle infrastrutture ogni genere». pubbliche. Grazie alle tante esperienze accumulate I migliori marchi, una rete commerciale che tocnegli anni, sono in molti a portare la firma della ca tutta Italia. Time Rivestimenti è un punto di Time Rivestimenti, una realtà che conta su un team riferimento per il settore. Aziende, privati ed enti affiatato che prima ancora di essere un’azienda è una pubblici, questa impresa d’eccellenza può rispondefamiglia unita. «Oggi – aggiunge Cesarone – Time re alle più varie esigenze. «Siamo attrezzati - spiega Rivestimenti è nella sua era 2.0. Oltre ad essere su Mauro – per coprire e soddisfare qualunque tipo di tutti i social network, a sponsorizzare grandi realtà clientela. La cosa più importante è fornire un servisportive, prima fra tutte la nostra squadra di serie A, zio efficiente e di alta qualità». Pescara Calcio, siamo presenti su i principali portali Questa impresa oggi si sviluppa in una sede di oltre di commercio elettronico come Amazon e E Bay e 1000 metri quadri, dotata di showroom, a pochi abbiamo ideato uno store on line tutto nostro. Qui passi dal Pala Giovanni Paolo II di Pescara, vicino il è possibile acquistare prodotti in stock, di altissima tribunale. qualità a prezzi vantaggiosi. In tutti questi anni ab«Periodicamente - dice ancora Cesarone, classe 1972 biamo lavorato moltissimo, conquistando una salda - mettiamo a fuoco i nostri obiettivi per rafforzare credibilità. Vogliamo continuare a crescere costantele possibili criticità. In questo modo ristrutturiamo mente, ampliando i prodotti, stando sempre al passo continuamente l’azienda, ampliando i singoli settori con i tempi, consapevoli di ciò che stiamo facendo, e riuscendo così ad incontrare gusti ed esigenze dei sempre per raggiungere la massima soddisfazione dei vari clienti. Chi si rivolge a noi, viene guidato passo nostri clienti» dopo passo, attraverso suggerimenti ed indicazioni.

Time Rivestimenti è fornitore ufficiale del gruppo Fater/Angelini

L’azienda è sponsor della Pescara Calcio

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» di Marcella Pace - foto concesse da Torre dei Beati

Adriana Galasso e Fausto Albanesi, titolari di Torre Dei Beati

Torre Dei Beati, uve sceltissime per un vino di qualità Adriana Galasso e Fausto Albanesi ripercorrono i primi 16 anni della loro azienda agricola e biologica di Loreto Aprutino

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l viale che conduce al casolare divide i due vigneti. Il bianco dei ciottoli contrasta armoniosamente con le verdi foglie delle vigne. Nell’aria il profumo dei chicchi d’uva si mescola a quello del vino in fermentazione. È una vera cartolina, dove tutti i sensi vengono coinvolti, quella che circonda l’azienda agricola Torre Dei Beati. Creatori di questo gioiello della produzione biologica vinicola, sono Adriana Galasso e Fausto Albanesi. Ingegnere elettronico lui, commercialista lei, genitori di Caterina di 18 anni e Giovanni di 16, iniziano la loro avventura circa 16 anni fa. «Era il 1999 quando abbiamo iniziato a lavorare per produrre il primo vino imbottigliato nel 2001. Questi terreni – raccontano all’interno di una bottaia dell’azienda - ospitavano circa 7 ettari che il padre di Adriana coltivava ad uva. Siamo sempre

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stati appassionati di vino. Il nostro primo incontro, infatti - ricordano sorridendo – risale proprio ad un corso per diventare sommelier, per poi fidanzarci durante un Vinitaly. Abbiamo pensato così di dedicarci a questa avventura». Inizialmente si affidano alle consulenze di un enologo, ma giorno dopo giorno, affinano le loro tecniche e procedono, già dal 2007, in autonomia. Quello che era un hobby che occupava ogni weekend e pausa dal lavoro, diventa un mestiere a tutti gli effetti che, come loro stessi sottolineano, «ci piace e diverte». Nel 2003 Adriana Galasso lascia il suo studio da commercialista per dedicarsi completamente all’azienda. Stessa sorte per Fausto Albanesi che da 2 anni è concentrato pienamente sulle sue uve, creando e sperimentando personalmente vini sempre nuovi.


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deriva da una raffigurazioOggi di ettari ne hanno ne del Giudizio Universale 21. Di questi circa 5 sono all’interno di un grande coltivati a pecorino, uno affresco del 1400 che si a trebbiano, mentre la trova nella chiesa di Santa restante parte a MontepulMaria in Piano a Loreto ciano. La loro coltivazione, Aprutino. Quella torre rigorosamente biologica, “dei beati” rappresenta il dà vita così a circa 100 traguardo finale a cui, con mila bottiglie l’anno, La bottaia dell’azienda grandi sforzi e attraverso articolate in 3 linee di difficili prove, tendono le anime appena transitaMontepulciano, una di Cerasuolo, 2 di Pecorino e te nell’aldilà. In questa parabola si rispecchia il una di trebbiano e distribuite attraverso il canale principio ispiratore della nostra attività, che si basa Horeca in quasi tutto il mondo. sulla volontà di esprimere, attraverso attentissime «Sin dalla primissima bottiglia - spiegano – il nostro selezioni in vigna e in cantina, il meglio dei vitigni obiettivo è stato quello di produrre un vino buono. autoctoni coltivati». Non esistono linee più o meno pregiate. Ogni proLa rigidità nelle modalità di produzione si contrapdotto immesso sul mercato è la massima espressione, pone, invece, alla gestione ben più flessibile con i per noi, di quella annata, in relazione alla tipologia. propri dipendenti. «I nostri collaboratori – dicono Selezioniamo le uve con metodi quasi esasperati – devono sentirsi coinvolti nei processi decisionali. ironizzano -. Dopo averle scelte con raccolta scalare, Vogliamo ci sia fiducia reciproca. Creare il giusto passando in vigna anche 5 o 6 volte, una squadra clima dove poter lavorare serenamente, incentiva di almeno 7 persone analizza chicco dopo chicco, ad una maggiore concentrazione, che permette di rimuovendo quelli che presentano anche il più picottenere risultati che convincano noi, prima ancora colo difetto. Siamo sicuri al 100% della qualità delle che il mercato». Una filosofia che sta dando ragione nostre uve. Sono proprio questi parametri rigidi all’azienda Torre Dei Beati che sin dai suoi primi che ci siamo imposti dall’inizio ad averci permesso passi ha ottenuto moltissimi riconoscimenti prestidi ottenere le bellissime soddisfazioni che abbiamo giosi. «Partecipiamo sempre con entusiasmo alle fiere collezionato negli anni». Ed è proprio questa filosodi settore - concludono Fausto e Adriana -. Anche fia che anima i due imprenditori alla base anche del in questo caso non amiamo delegare. Per raccontare nome scelto per la propria azienda. «Torre Dei Beati una storia artigianale come la nostra, crediamo sia - specificano i due precursori del vino biologico, per importante farlo personalmente. Parlare del nostro i quali la prevenzione durante tutto l’anno è il primo vino è come parlare di un figlio nostro» strumento per ottenere un vino di ottima qualità –

Il panorama dall’azienda di vino biologico immersa nelle campagne di Loreto Aprutino

Un’immagine dei vigneti

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» di Marzia Palumbo - foto concesse da Di Fazio Service

Da sinistra Andrea e Davide Di Fazio insieme al team presso uno stand in piazza Salotto a Pescara

Il lusso del caffè A Pescara la boutique del gusto gestita da due fratelli giovani e determinati

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l centro di Pescara è pieno di vetrine che espongono i grandi marchi dell’abbigliamento, il lusso degli accessori, lo sfarzo dell’arredamento. Tra queste vetrine, in Via Nicola Fabrizi, c’è lo shop gestito dai fratelli Di Fazio: Davide, classe ’88 e Andrea, classe ’89: due ragazzi giovanissimi che propongono un nuovo modello di shop del gusto, concentrato sulle degustazioni, la meticolosa attenzione al cliente, l’estrema qualità dei prodotti. L’insegna che campeggia sull’entrata è il marchio Lucaffè: anche se il nome rimanda ad etimologie dialettali abruzzesi, il marchio è bresciano. Un caffè eccezionale, una qualità indiscutibile. Il negozio è curato nei minimi dettagli: arredamento caldo ed elegante per una boutique del gusto dove

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oltre al caffè si trovano liquori, conserve, nettari di frutta, miele, the e tisane, vini, cioccolate e barattoli di funghi, tartufi, creme di ortaggi. Tutto ovviamente bio e spesso a kilometro zero. Lo shop di Pescara, però, è solo uno dei tanti step di un progetto imprenditoriale nato già da qualche anno. «Nel 2012 è nato Chiccoff, l’azienda service di cui Lucaffè è il marchio principale. – racconta Davide – All’inizio lavoravamo in un stanza che era sia magazzino che ufficio. Solo dopo qualche anno siamo riusciti ad aprire il primo store a Montesilvano su due livelli: uffici e showroom». Il successo è arrivato gradualmente, grazie alla determinazione dei due fratelli e ad una scrupolosa quanto efficiente divisione dei compiti: «Io mi occupo della sfera amministrativa e dell’area tecnica delle


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macchine per il caffè. – spiega Andrea – Forniamo assistenza a vita, mi reco personalmente dai clienti non appena segnalano un guasto o un problema. Questa è la nostra forza: essere sempre disponibili, oltre ovviamente a fornire un prodotto di qualità». Davide invece si occupa della vendita: «Non riesco neanche a ricordare quante volte ho fatto su e giù per Pescara. Raggiungevo i clienti a piedi, la gavetta è stata tanta, ma con il tempo i successi sono arrivati». Il successo è arrivato grazie ai continui sforzi, uniti però all’umiltà di seguire le orme del papà Mario, già da tanti anni nel mondo del caffè e titolare della Di Fazio Service: «Senza l’esempio e la professionalità di nostro padre i risultati sarebbero stati difficili da ottenere, – affermano i due fratelli – nostro padre è tutt’ora un modello al quale guardiamo per apprendere e migliorare». La fama del marchio si è diffusa sempre più nel territorio abruzzese e non solo: tra i clienti Chiccoff troviamo aziende come Walter Tosto, Pharma Più e Deco, ristoranti stellati sulla costa fino alla Puglia e alle Marche, cittadini privati che amano la professionalità dei Di Fazio e la qualità dei prodotti che essi rappresentano. La fidelizzazione del cliente e la qualità delle materie prime hanno portato il marchio Chiccoff a crescere rapidamente negli ultimi anni: oltre agli eventi

fieristici ai quali i giovani Di Fazio sono sempre presenti, e all’attività nel centro di Pescara, nel luglio scorso, nel centro storico di Sulmona, ha aperto un altro shop: stessi prodotti, stessa attenzione al cliente, stessa mission. «L’idea è quella di dare vita ad un franchising – continuano Davide e Andrea – il desiderio è di esportare il marchio nelle principali città abruzzesi». Oltre all’imprenditoria del franchising, i fratelli Di Fazio guardano alle nuove iniziative da lanciare nell’inverno 2016/2017. Se le degustazioni dei vari tipi di caffè sono alla base dello shop di Pescara, la volontà è quella di allargare l’universo del gusto anche agli altri prodotti in vendita: dai rhum invecchiati ai panettoni artigianali, dai vini locali alle cioccolate pregiate i clienti potranno godere delle degustazioni di tutti i migliori prodotti. Usufruendo delle degustazioni il cliente viene guidato nella scelta consapevole del prodotto da acquistare o regalare. Ogni consumatore viene informato circa le proprietà del caffè, le caratteristiche, le peculiarità. Una professionalità che i fratelli Di Fazio mostrano sicuri: «Forniamo informazioni sulla provenienza dei prodotti e sulla produzione; diamo anche consigli sul riciclo dei fondi del caffè, su come utilizzarli nella concimazione: siamo molto attenti al rispetto per l’ambiente, tutte le tazzine che serviamo per le degustazioni sono in carta»

Un’immagine dello shop in Via Nicola Fabrizi a Pescara

Lo stand dei fratelli Di Fazio ad un evento fieristico

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


focus » a cura della redazione

“Il Giusto Tempo” da Verona… in Abruzzo? Il bando sulla conciliazione dei tempi, ideato dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio veronese, può trasformarsi in una vera azione positiva a cui guardare, divenendo una campagna di sensibilizzazione verso le imprese che risiedono anche in altre province italiane

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uanti strumenti di conciliazione rientrano nelle politiche di welfare aziendale? Dal doposcuola al centro estivo per i figli dei lavoratori, dai servizi di trasporto alle visite mediche per i dipendenti, per non parlare della personalizzazione dei turni nei casi delle piccole aziende, della flessibilità degli orari, del “banale” nido aziendale o della palestra, le imprese non hanno che da scegliere per migliorare l’esistenza dei propri dipendenti e al contempo la propria produttività. In Italia la provincia da prendere ad esempio è Verona, dove le piccole e medie aziende si stanno trasformando in veri laboratori di conciliazione dei tempi vita-lavoro. A stimolare la loro creatività è stato anche l’input dato dal Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio locale, che ha da poco promosso la seconda edizione del bando “Il Giusto Tempo”, indirizzato a quelle aziende che hanno saputo ideare politiche di welfare capaci di permettere ai propri dipendenti di trovare il giusto equilibrio tra i propri impegni lavorativi e

privati. E allora perché non provare a riportare questa best practice anche in Abruzzo, promuovendo un altro buono strumento da mettere al servizio dello sviluppo sociale ed economico del territorio? Non è forse questa la mission delle Camere di Commercio? Certo, di concorsi i CIF più attivi, e penso a quello di Chieti ad esempio, ne promuovono spesso, ma io propongo di lavorare in sinergia, tutti insieme, mettendo a fattor comune buone pratiche per raggiungere un risultato più alto. Sicuramente nel caso di Verona, lo scorso anno a vincere quel concorso sono state cinque aziende che hanno ben compreso come i propri lavoratori e lavoratrici, soltanto vedendo migliorata la qualità della vita e sentendosi meno pressati dalle necessità di conciliare i molteplici impegni quotidiani, avrebbero contribuito ad apportare un miglioramento del clima aziendale, generando dunque una più alta produttività. Come in un’equazione positiva, così talvolta semplici politiche di welfare creando attenzione verso i lavoratori generano risvolti molto positivi per l’azienda, in fondo i lavoratori sono parte fondamentale di ogni azienda

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Gianluca Di Girolamo, amministratore unico

Gaetano Lanza Volpe, socio con responsabilità di amministrazione

Argo Consult: una nuova storia tutta da vivere

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Nata cinque anni fa da esperienze ventennali di professionisti esperti nell’organizzazione aziendale, oggi Argo Consult opera nella consulenza e nella formazione

n un momento storico così intriso di problematiche strutturali e di incertezze sul futuro, le imprese hanno la necessità di poter pensare a nuove strade da percorrere e a soluzioni davvero innovative per il loro modo di fare business. Non si tratta di semplici parole ormai condivise a livello planetario e quindi in fondo apparentemente prive di un vera ricaduta concreta. È invece la base, per quanto labile, di una nuova filosofia organizzativa che spinge a osservare con occhi nuovi il nostro stesso modo di agire. Argo Consult è una società di consulenza e formazione che si propone di sostenere le imprese sia nella loro quotidiana capacità organizzativa, puntando al miglioramento di attività

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e risultati, che nella prospettica abilità di ripensare dalle fondamenta i propri processi e la propria gestione degli obiettivi di sviluppo. Nata cinque anni fa da esperienze ventennali di professionisti esperti nell’organizzazione aziendale, oggi Argo opera nell’ambito della costruzione di modelli organizzativi e sistemi di gestione improntati all’efficacia e al perseguimento di una performance superiore, arrivando a strutturare percorsi di reengineering di processo e l’adozione di strumenti “lean” per le organizzazioni, in un approccio di gestione del rischio continuativo, sempre al fine di proteggere e sostenere il business. Ogni impresa è chiamata a ricercare nuove possibilità di


» redazionale in collaborazione con Argo Consult

Gianluca Di Girolamo durante un evento organizzato da Argo Consult

crescita e nuove scelte per proporsi ai mercati internazionali, puntando l’attenzione su come le attività vengano gestite, siano correlate, producano valore aggiunto, rappresentino la base autentica del successo durevole. Il tutto permeato da una necessità di dover identificare e gestire rischi che possano compromettere gli obiettivi di crescita. La figura del consulente è, per come la vede Argo, in veloce trasformazione. Argo oggi intende offrire un affiancamento manageriale e operativo per esprimere una leadership consulenziale più importante. Si tratta di svolgere un ruolo che condivida più pienamente successi e defezioni di una impresa, che pulsi incondizionatamente allo stesso ritmo dei reali fabbisogni dell’organizzazione. È per questo che il payoff societario è quello di “passione d’impresa”. Argo si è immaginata come “viaggiatrice” assieme ai propri clienti e partner, per condividere percorsi e risultati, stabilire assieme linee programmatiche di sviluppo, crescere congiuntamente per rafforzare una sinergia significativa e raggiungere così orizzonti di prestazione migliori. In tutto questo trova riscontro il nome stesso della società. Argo si richiama al viaggio di Giasone e degli Argonauti, ispirandosi all’archetipo di un percorso fatto in compagnia di eroi, alla ricerca del vello d’oro, simbolo di eccellenza. Il viaggio però

è importante quanto la meta, perché intende disegnare un profilo di crescita congiunta con tutti i partner. Per questo Argo dipinge progetti di intervento tecnico sempre improntati a individuare a priori gli obiettivi da perseguire e i conseguenti piani di azione sartoriali, sostenendo nel contempo la competenze delle persone, lo spirito di squadra, l’innovazione organizzativa plasmata nei diversi settori di mercato e nelle diverse specificità aziendali. Argo si muove al fianco di grandi multinazionali ma anche di PMI e pubbliche amministrazioni proponendo corsi di formazione innovativi e consulenze mirate al miglioramento dell’efficienza e della produttività, opera in otto grandi aree di intervento secondo un approccio multidisciplinare e integrato: si va dalla consulenza direzionale e risk management alle tecniche di miglioramento della performance (basate sul “lean thinking”), dai servizi per la sostenibilità ambientale alla valorizzazione delle risorse umane, allo sviluppo di progetti di responsabilità sociale. Argo stessa si adopera (gratuitamente) per sostenere progetti di sostenibilità nelle scuole e sul territorio, per dare il suo contributo all’evoluzione culturale della collettività e delle imprese. Oggi c’è bisogno di cambiare, pensando a una evoluzione continua di se stessi e di quello che si fa. Questa è la vision di Argo Consult. Per info: www.argoconsult.it

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Maurizio Giuliani insieme al suo team

Tecnocasa: uno scorcio importante dell’immobiliare pescarese Maurizio Giuliani, titolare dell’agenzia Tecnocasa di Pescara centro ci spiega: «Noi non vendiamo semplicemente case, ma vendiamo servizi»

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escara è una città la cui estensione è in continua crescita: il suo allargamento sul territorio ha subito negli ultimi anni un incremento imponente. Parallela a tale crescita ed effetto immediato di questa, è la rilevanza che il settore immobiliare assume in un importante centro come quello adriatico. L’agenzia Tecnocasa, leader indiscussa a livello nazionale nella vendita di immobili, conscia del potenziale di una città

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ricca di turismo e servizi come quella di Pescara, ha posizionato già dagli anni Novanta diverse filiali sul territorio cittadino. L’esercizio di Via Chieti, in pieno centro, è sicuramente una delle attività che meglio di altre ha saputo resistere ai cambiamenti storici e alle crisi di mercato mantenendo sempre alta la qualità del servizio offerto. Maurizio Giuliani è colui che ha assistito a questa crescita e ne è stato protagonista. Classe ’71, Giuliani è titolare dell’agenzia di Via Chieti già dal 1994, anno in cui la


» redazionale in collaborazione con Tecnocasa

Maurizio Giuliani titolare dell’agenzia Tecnocasa

sede Tecnocasa era nata da appena dieci mesi. Giuliani, proveniente dal paese di Montecilfone in provincia di Campobasso e da poco diplomato geometra, supera brillantemente il colloquio come funzionario e acquisisce in breve tempo le redini della sede pescarese. Attratto e legato alla realtà della città adriatica che aveva già frequentato durante la sua infanzia, Maurizio si trova a capo di un’agenzia appena nata, senza passato e senza storia, in un periodo storico come quello degli anni Novanta: anni tristemente celebri per il caso Tangentopoli i cui effetti si riversavano negativamente sull’economia del Paese e sul settore immobiliare più di altri. Con il tempo e la determinazione, l’agenzia guidata da Maurizio Giuliani supera la crisi e cresce in termini di fatturato e reputazione, divenendo la sede che più di altre assorbe la richiesta di immobili del pescarese. «Ogni ufficio Tecnocasa ha la sua esclusiva di zona – ci racconta Giuliani – nella sede di Via Chieti ci occupiamo della zona più centrale di Pescara. Il nostro operato si estende però anche oltre i limiti del centro arrivando in zone che con il tempo si sono rivalutate acquisendo importanza strategica rispetto a servizi e infrastrutture». Singoli cittadini, attività commerciali e aree industriali: gli immobili di cui Giuliani si prende cura insieme al suo team di collaboratori storici sono vari e diversi. «Noi non vendia-

mo semplicemente case, ma vendiamo servizi. – Precisa Giuliani – La nostra mission aziendale è mettere sempre il cliente al centro: facciamo tutto il possibile per accontentare i desideri e le aspettative dei privati che si rivolgono a noi, sia in qualità di venditori che di richiedenti». Essere in grado di bilanciare la domanda e l’offerta non è cosa da poco, soprattutto negli ultimi anni durante i quali la crisi economica si è abbattuta prepotentemente sul settore edilizio e immobiliare. «Abbiamo assistito ad un notevole abbassamento del valore degli immobili: dal 2008 ad oggi si conta il 35 % in meno. – Continua Giuliani – L’offerta ha superato la domanda ma gli acquirenti non mancano». Il quadro che ci fornisce il titolare dell’agenzia mostra una città in lenta ma continua espansione in cui l’universo immobiliare è sì sensibile alle oscillazioni economiche globali, ma comunque in grado di assicurare stabilità e lunga durata a tutti coloro che desiderano optare per l’investimento più “solido” al mondo: quello del mattone. L’agenzia di Via Chieti che negli ultimi vent’anni ha saputo trarre forza propulsiva dai cambiamenti economici e sociali della realtà pescarese, continuerà le sue sfide rivolgendosi sempre ad un pubblico esigente e attento alla qualità, sforzandosi di rendere i clienti soddisfatti del servizio e rispettati nelle proprie esigenze.

Il team di Tecnocasa a lavoro nell’ufficio di via Chieti a Pescara

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seminari & convegni » di Marzia Palumbo - foto estratte dalla pagina facebook di Confindustria Abruzzo

Da sinistra: uno scatto d’insieme dei relatori, il presidente nazionale di confindustria Vincenzo Boccia durante il suo intervento

“L’Impresa che Verrà”

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Questo il titolo dell’evento di Confindustria che a Pescara ha evidenziato quanto il futuro dell’economia sia già alle porte

l padiglione espositivo ex-Cofa, presso il porto turistico a Pescara, è stato la location dell’VIII convention delle Imprese di Confindustria Abruzzo. Una sala gremita dove le personalità politiche e istituzionali si sono date appuntamento per discutere le nuove frontiere dell’economia italiana. Al centro del dibattito la cosiddetta “Industria 4.0”: chiaro il rimando ad una quarta rivoluzione industriale in cui sarà protagonista l’automazione di produzione e la stretta interconnessione tra industria e sistema sociale e politico. Dalle parole del presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia e da quelle del presidente di Confindustria Abruzzo Agostino Ballone è emerso il quadro di un’Ita-

lia sempre più spinta all’ammodernamento dei mezzi e delle tecniche di produzione, e un Abruzzo che riflette anch’esso la situazione nazionale: necessario un adeguamento su larga scala che si concentri sulla rete delle infrastrutture ma anche sul sistema formativo dei giovani da bilanciare con le innovazione nel settore ICT degli ultimi anni. Si pensa anche all’Europa guardando a Bruxelles con il desiderio di dialogo e comprensione mirato però alla ridefinizione di politiche e attività. «Dobbiamo rivedere questa Europa, – ha detto Ballone – la crescita deve diventare una grande priorità». Gli interventi che si sono succeduti hanno visto esprimersi personalità come il segretario nazionale della

CGIL Susanna Camusso, il direttore del Centro Studi di Confindustria Luca Paolazzi, il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, il presidente di Confindustria Chieti Pescara Gennaro Zecca, l’assessore alla Regione Giovanni Lolli, il costituzionalista Michele Ainis e molti altri. A moderare gli interventi il giornalista David Parenzo. Il leit motiv degli interventi è stata quindi la consapevolezza della crisi economica su scala globale iniziata ormai da anni, ma anche la volontà di una ripresa economica che passi attraverso l’adattamento all’attuale situazione storica e una maggiore attenzione alle conseguenze sociali che una rivoluzione industriale potrebbe avere sulla popolazione mondiale, italiana ed abruzzese

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» di Laura Tinari

Un momento del convegno

LA SANITÀ DEL FUTURO IN ABRUZZO È GIÀ NEL PRESENTE “L’innovazione tecnologica in sanità” è il secondo confronto organizzato dal Coordinamento Sanità Confindustria Abruzzo, un’iniziativa che mostra sensibilità e novità nell’approccio al tema in una regione che si appresta ad uscire dal Commissariamento

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ome la tecnologia può essere al servizio della salute e quali sono i processi innovativi in atto in sanità? A rispondere a questa domanda nel corso dell’incontro dal titolo “L’innovazione tecnologica in sanità”, promosso dal Coordinamento Sanità di Confindustria Abruzzo e che si è svolto nella Sala Rossa della Camera di Commercio di Chieti, sono stati quei best cases abruzzesi, nazionali e internazionali, che investono su un’innovazio-

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ne tecnologica letta come unico motore per la crescita della sanità. Mostrare, dunque, come stanno cambiando i processi sanitari sotto la spinta dell’innovazione, secondo la prospettiva che mette al centro il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Ad introdurre i case history sono stati diversi professionisti che operano nel campo - medici e personale sanitario, ingegneri, economisti, imprenditori e istituzioni - e che hanno parteci-

pato ad un’indagine che ha messo al centro i risvolti dell’innovazione nel settore. Un confronto arrivato all’indomani dell’uscita dal Commissariamento, già a partire dal 1° ottobre scorso, e che inaugura una stagione caratterizzata da un cambio di approccio al tema sanità, con politiche più moderne individuate anche con il diretto coinvolgimento degli operatori privati, «essendo - come ha ricordato Agostino Ballone, presidente Confindustria Abruz-


seminari & convegni

zo - la sanità un settore produttivo rilevante per PIL e capacità occupazionale, capace dunque di garantire benessere e ricchezza allo stesso tempo». È seguendo questa logica che durante l’incontro sono state evidenziate criticità e opportunità offerte dall’innovazione. Ballone ha parlato di una sanità che inizia davvero a rappresentare una leva di sviluppo per l’intera collettività e non più un costo, richiamando il tema della «fiscalità aggiuntiva che grava su imprese e cittadini abruzzesi ormai da troppi anni a causa dell’extra deficit sanitario determinatosi a suo tempo, un gap tangibile e penalizzante che deve essere rimosso

al più presto». Pier Luigi Marinelli, consigliere incaricato alle Politiche Sanitarie Confindustria Abruzzo, ha dichiarato: «Il Coordinamento Sanitario di Confindustria, seppur relativamente giovane all’interno del sistema, ha oggi consolidato le sue dinamiche nel far confrontare i vari attori della filiera della salute e questo è un vantaggio poiché tutti hanno un minimo comune denominatore: il miglioramento della qualità delle cure del paziente». Sulla stessa linea di pensiero è stato l’intervento di Silvio Paolucci, assessore alla Programmazione Sanitaria Regione Abruzzo, che ha detto: «Questo convegno cade in un

momento particolare per la Regione Abruzzo che ha da poco concluso il commissariamento. Oggi la nostra regione ha l’occasione importante di creare una rete sanitaria, dove la complementarietà tra pubblico e privato può essere fattore importante di successo, come lo è per ogni sistema regionale». Si è parlato anche di costi della tecnologia «alti ma necessari» come ha detto Lamberto Manzoli, docente di Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica dell’Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara. A moderare gli interventi, Massimo Cattafesta, componente Coordinamento Sanità

BEST CASES NAZIONALI E INTERNAZIONALI

EBM ha parlato della sala operatoria del futuro, che grazie ad un alta tecnologia è in grado ad esempio di ridurre le infezioni post operatorie. ENGIE ITALIA ha raccontato del progetto green dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, che ha ottenuto un minor impatto ambientale. NODES ha presentato il Watson Analytics per l’healthcare, un nuovo software in grado di migliorare l’assistenza dei pazienti attraverso la gestione delle informazioni. SAPIO LIFE ha illustrato la Crioterapia sistemica che valorizza le proprietà terapeutiche del freddo specie nel mondo dello sport, cura utilizzata anche dal Pescara Calcio.

BEST CASES ABRUZZESI

CASA DI CURA SAN RAFFAELE SULMONA ha presentato il Telepresence robot, che consente ai pazienti con gravi lesioni spinali di essere presenti contemporaneamente in due luoghi per continuare la riabilitazione, garantendo la presenza sul lavoro. CASA DI CURA DI LORENZO ha illustrato tutti i vantaggi della cartella clinica informatizzata. CLINICA CARDIOCHIRURGICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “G. D’ANNUNZIO” CHIETI PESCARA ha evidenziato l’importanza della tecnologia come declinazione dell’innovazione in cardiochirurgia. RADIOSANIT si è soffermata sulla telemedicina e sul progetto HEALTH IN, un welfare sanitario basato sulla sanità integrativa. FISIOTER ha illustrato le nuove frontiere della terapia del dolore.

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Informazione &Investimento

Crescita & Clustering

Trasporti & Transizione

ProprietĂ Intellettuale &Tecnologie abilitanti

Industria & Innovazione

Call for Proposal & Call for Tenders

Safe & Security

Bioeconomia & Ecosistema

Programma & Progetto

Cooperazione & CircolaritĂ

Ricerca & Leadership

Governance & Network

Simona Romiti

simonaromiti@gmail.com

Smart & Sustainable

Fondi europei & Fondi di Investimento

Horizon 2020 & COSME

Open Science & Openness Europe


seminari & convegni » di Marcella Pace

Da sinistra: il vicepresidente Giovanni Lolli, il presidente di Pentadvisory Nello Rapini e la moderatrice Monica Di Pillo

Il pubblico intervenuto al seminario Gestione delle crisi aziendali dall’emergenza al rilancio

Risorse umane, la chiave per uscire dalla crisi

I

Pentadvisory ha organizzato il seminario “Gestione delle crisi aziendali: dall’emergenza al rilancio”, un momento di confronto tra istituzioni ed aziende

n che modo le aziende hanno valorizzato le proprie risorse umane, per superare la crisi economica o una delicata fase quale un processo di fusione o acquisizione. È a partire da case history specifici dell’Abruzzo che si è sviluppata la riflessione nell’ambito del seminario “Gestione delle Crisi Aziendali: dall’emergenza al rilancio”. Organizzatore del convegno, Pentadvisory, un team di professionisti per la consulenza integrata specializzata e strategica, presieduto da Nello Rapini. «L’incontro - spiega Gianluca Di Girolamo, ad di Argo Consult, relatore al seminario - si è sviluppato in 2 fasi. Nella prima sono state illustrate alcune esperienze aziendali di successo». È stata la volta di Maximilian Di Pasquale dirigente Tua, Cinzia Turli, umanista d’azienda

presso la Lazzaroni, Sergio Galbiati ad di Lfoundry, e Paolo Motta, direttore HR e dei servizi ITC del Gruppo Mazzucconi. «La seconda parte - spiega ancora – è stata orientata a individuare e presentare gli strumenti per il rilancio aziendale. Crisi significa cambiamento, soprattutto a cominciare dalla valorizzazione delle risorse umane. In questo senso, insieme ai professionisti di Pentadvisory, abbiamo messo a punto Drive, uno strumento di gestione per il processo di rilancio. Nato come supporto diagnostico degli approcci aziendali alle tematiche delle risorse umane, quali la gestione del benessere organizzativo, i livelli formativi di competenza fino allo sviluppo delle carriere, ma anche di innovazione ed internazionalizzazio-

ne, è uno strumento di gestione a tutti gli effetti. Con Drive possiamo individuare i punti di debolezza, predisporre i margini di miglioramento ed affiancare l’azienda nella fase di conseguimento dei nuovi obiettivi. Drive trova un supporto in Persolog®, strumento informatico teso invece alla misurazione dell’approccio comportamentale delle persone in ambiente di lavoro, oggi diffusissimo in moltissime aziende». Dopo gli interventi di Elisa Antonioni di Sinergie Education, Monica Davide di Team Consulting e Giovanni Tagliaferri di Emmedelta Consulting, le conclusioni sono state affidate al vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, che ha posto l’accento sulle possibilità, per affrontare le crisi aziendali, derivanti dai finanziamenti

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seminari & convegni » a cura della redazione

Da sinistra: la visita di “Cantieri aperti” e il dibattito con Eugenio Coccia, rettore Gran Sasso Science Istitute

Officina L’Aquila, incontri internazionali

P

Una rassegna per raccontare il luogo edile più importante d’Europa tra passato, presente e futuro, idee, progetti e formazione

er costruire il futuro si deve far camminare il presente. È questo il messaggio che “Officina L’Aquila – Incontri internazionali”, la tre giorni di rassegna internazionale di restauro e riqualificazione promossa e organizzata da Carsa e dal sistema delle Ance abruzzesi, ha voluto lasciare. In 160 cantieri attivi nel centro storico dell’Aquila è racchiuso il più grande luogo di lavoro edile in Europa ed è in questo contesto che la rassegna ha organizzato visite guidate nell’ambito di “Cantieri aperti”. Visite che si sono svolte di pari passo ai dibattiti a Palazzo Fibbioni e all’Auditorium del Parco. La sen. Stefania Pezzopane ha parlato del complesso percorso della ricostruzione che ha permesso oggi al Centro Italia di contare su un decreto organico, che molto deve alle battaglie aquilane. Concetto confermato dal vice-presidente del Consiglio superiore della Magi-

stratura, Giovanni Legnini, che ha chiuso i lavori ricordando «Il nostro cratere sismico sconta le incertezze di un quadro economico e governativo non stabile come quello di allora. L’assetto poi è arrivato e le procedure e gli aspetti normativi sperimentati all’Aquila possono essere un modello da seguire per ogni evento catastrofico ed emergenza». Non solo ricostruire mura e palazzi, ma anche lanciare una nuova città della conoscenza e della cultura è stato il filo rosso che ha legato gli

Il dibattito con Giovanni Legnini, vice-presidente CSM

interventi della rettrice dell’Università dell’Aquila, Paola Inverardi, del rettore del Gran Sasso Science Institute, Eugenio Coccia, e del direttore del Dipartimento Turismo, cultura, e paesaggio della Regione Abruzzo, Giancarlo Zappacosta.

Il sindaco Massimo Cialente ha ribadito che «grazie al suo know how, L’Aquila può essere il centro da cui cominciare a ragionare su un Paese più sicuro. Ora la battaglia è che lo Stato istituzionalizzi il fascicolo del fabbricato». L’obiettivo è ora portare “Officina L’Aquila” alla Bit, fiera internazionale del turismo di Berlino, città che ha saputo ricostruirsi urbanisticamente dopo la Seconda Guerra mondiale e dopo l’abbattimento del muro. A lanciare questo input è stata Ottavia Ricci, consigliera del ministro del Turismo, Franceschini. A moderare è stata la giornalista di Sky 24, Ilaria Iacoviello

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

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seminari & convegni » di Laura Tinari

I GI Confindustria Chieti-Pescara

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il presidente nazionale della Piccola Industria, Alberto Baban

“FORTI. PROGETTI, NON POTERI” Nel 31° Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori Confindustria c’era tanta abruzzesità ma soprattutto tanta aquilanità in modo particolare nei contenuti

S

i parte dall’immagine del convegno, che raffigurava l’atleta Ondina Valla, prima donna italiana che, alle Olimpiadi di Berlino del 1936, ha vinto l’oro nel salto agli ostacoli e il cui record è rimasto imbattuto fino al 2004. Valla ha trascorso quasi tutta la sua vita a L’Aquila e tuttora i suoi eredi vivono qui. Il suo slancio e la sua grinta nel raggiungere nuovi traguardi sono stati assunti come simboli della tenacia e della voglia di vincere dei tanti giovani e dei tanti imprenditori italiani. Ma ancora L’Aquila anche nella prima tavola rotonda della due giorni. “Mai più fragile” è stato il titolo di un confronto tra i sindaci di città distrutte dai terremoti e durante il quale il sindaco dell’Aqui-

la, Massimo Cialente, è intervenuto insieme a quelli di Amatrice e di San Felice sul Panaro per parlare di sicurezza e prevenzione. «L’Italia è una terra fortemente sismica e non ha bisogno di retorica ma di azioni» ha detto il presidente GI, Marco Gay. Di cultura della prevenzione ha parlato proprio Cialente, soffermandosi sul tema del fascicolo del fabbricato e sul risparmio anche economico che potrebbe derivare da costanti interventi per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, invece di dover gestire poi una ricostruzione tanto importante. Parlare di terremoto per parlare quindi di un momento di rottura da cui ripartire per progettare un’economia, una socialità, un Paese. E questa è stata di certo una delle grandi visioni su

cui i GI hanno voluto incentrare le proprie tesi e l’intero Convegno. Guardare ai avanti e non indietro, confrontandosi su grandi visioni economiche, sul modello di progresso, sul sistema industriale, sul ruolo dello Stato nell’economia, sull’accesso ai servizi pubblici, «Perché ciò che accomuna un Paese e un’impresa è che nessuno dei due può permettersi di rimanere fermo. – Ha continuato Gay – E questo è ciò che si rischia senza innovare, progettare nuove infrastrutture e modernizzare le proprie istituzioni». Nel dibattito caprese naturalmente anche il tema dell’Industria 4.0, la prima politica industriale italiana con al centro l’innovazione per rendere la nostra industria più moderna

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eventi » di Eleonora Lopes

Un momento del seminario

I relatori intervenuti

“Jobs Act, anno primo. L’impatto delle nuove regole sull’operatività delle aziende” Questo il titolo del seminario organizzato da Confindustria Chieti Pescara e dallo Studio Legale LabLaw

E

ra piena di imprenditori la sala che ha ospitato

ma. Il tema della flessibilità è centrale nel Jobs Act, ma

il seminario “JOBS ACT, anno primo. L’impatto

non va intesa, come nel passato, come precarietà, ma

delle nuove regole sull’operatività delle azien-

come un nuovo sistema per agevolare le aziende».

de” organizzato da Confindustria Chieti Pescara e

«È il diritto del lavoro che sta cambiando –ha dichia-

dallo Studio LabLaw. L’evento aveva l’obiettivo di fare il

rato l’avv. Rotondi- e insieme le relazioni industriali.

punto della situazione ad un anno di distanza dall’en-

Gli imprenditori devono cambiare l’approccio al

trata in vigore dei principali decreti della riforma. Nei

lavoro. Tra le novità più rilevanti: il nuovo articolo 4

fatti, il Jobs Act ha riscritto gli assi portanti del diritto

dello Statuto dei Lavoratori in materia di controllo a

del lavoro italiano. Ad aprire i lavori il presidente di

distanza dell’attività dei lavoratori e l’articolo 2013 che

Confindustria Chieti-Pescara Gennaro Zecca che ha

disciplina il potere dei datori di lavoro». Ha preso poi

evidenziato come il Jobs Act abbia dato un’imposta-

la parola il direttore dell’INPS Alessandro Romano il

zione molto pragmatica alla materia. Si sono susse-

quale ha illustrato il nuovo metodo di presentazione di

guiti poi gli interventi tecnici. Il primo dell’avv. Andrea

domande per l’integrazione salariale. L’avv. Domenico

Bonanni Caione, managing partner LabLaw, il quale

Polizzi dell’ENI ha invece portato l’esperienza maturata

ha evidenziato come l’utilizzo delle varie tipologie

dall’azienda rilevando come lo strumento normativo

contrattuali di fatto vada a garantire un’ampia fles-

offra l’opportunità di migliorare l’organizzazione e

sibilità alle imprese, concetto ripreso anche dall’avv.

il welfare aziendale, ma è necessario imparare ad

Francesco Rotondi, founding partner LabLaw, che ha

usarlo in maniera corretta. A chiudere i lavori è stato

sottolineato come tocchi oggi alle aziende utilizzare

Giuseppe Fontana, responsabile Sindacale, Relazioni

bene un potere unilaterale di cambiamento introdotto

Industriali di Confindustria che ha evidenziato come

da Jobs Act. «Il consiglio che do agli imprenditori –ha

nelle aziende delle provincie Chieti e Pescara ad oggi

detto l’avv. Bonanni Caione- è quello di analizzare e

si stanno utilizzando in maniera minimale tutte le possi-

utilizzare tutte le forme contrattuali della nuova rifor-

bilità che il Jobs Act nella sua ampiezza offre

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eventi » di Maria Orlandi - foto di Stefano D’Alessandro

Due immagini dei primi laureati all’Università di Teramo in Comunicazione per l’Azienda e il Commercio

A Teramo i primi laureati in comunicazione per l’azienda e il commercio 39 agenti di commercio, provenienti da diverse regioni italiane, hanno conseguito il titolo, unico in Italia

N

ell’Aula Magna dell’Università degli Studi di

–ha detto il rettore Luciano D’Amico-. Sappiamo bene

Teramo, si è tenuta la 1° Cerimonia di Laurea

l’impegno che occorre per rendere compatibili gli

del corso in “Comunicazione per l’Azienda e

impegni di lavoro con quelli universitari, dimostrando

il commercio”: 39 agenti di commercio, provenienti

che i grandi progetti riescono solo quando si affianca

da diverse regioni italiane, hanno conseguito il titolo,

ad un impegno ordinario un impegno straordinario.

unico in Italia, alla presenza del Magnifico Rettore

Per questo abbiamo candidato questo corso come

Luciano D’Amico, al preside della Facoltà di Scienze

corso di laurea professionalizzante, perché credia-

della Comunicazione Stefano Traini e a tutti i docenti.

mo che rappresenti un modello utile per contribuire

Nato come progetto pilota, esso è oggi un indirizzo di

al superamento delle criticità che il nostro Paese sta

laurea a tutti gli effetti, che ha all’attivo oltre 400 iscritti

affrontando». I primi Laureati della Coorte ATSC sono:

provenienti da tutta Italia, con full immersion a Teramo

Roberta Accardo, Enrico Bono, Dino Candosin, Sandra

e a Roma. Un’esperienza resa possibile dalla disponi-

Capozzucca, Antonio Carnovale, Patrizia Carpi, San-

bilità e dalla fiducia che tutto l’Ateneo ha riposto nella

dro Contri, Franco Damiani, Maurizio D’Angelantonio,

proposta avanzata nel 2013 da Franco Damiani, Presi-

Marco D’Ercole, Massimiliano D’Eugenio, Pierluigi Di

dente ATSC, di creare un percorso di alta formazione

Massimo, Armando Di Sabatino, Giancarlo Salvatore,

per la qualificazione e la riqualificazione dell’agente di

Alessio Di Teodoro, Massimiliano Di Terlizzi, Rita Esposito,

commercio. Due di loro, Antonio Carnovale e Sandro

Roberto Favilli, Alberto Gambaro, Luca Giulian, Gian-

Contri, sono partiti in bicicletta da Treviso per raggiun-

carlo Iseppi, Stefano Lecca, Antonio Lentini, Stefano

gere l’Ateneo teramano. Una scommessa nata all’inizio

Morelli, Emanuele Nardinocchi, Pasquale Palmerini,

del percorso di studi e divenuta realtà insieme all’ago-

Roberto Pasini, Fabio Poloni, Daniele Portale, Asvero

gnato titolo.

Ricchioni, Marzio Scuratti, Luca Sessa, Gabriele Spina,

«Il mio saluto di oggi è un saluto sentito, di ringrazia-

Sara Stella, Paolo Tona, Lucio Torzolini, Angelo Valerii,

mento e congratulazioni per il traguardo raggiunto

Stefano Vespasiani, Andrea Zanchetta

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eventi » di Marzia Palumbo

Due momenti dell’Open Day di Edimac

Quale futuro per l’economia rurale? Le linee guida dell’Europa al centro dell’Open Day tema dell’incontro presso la Edimac azienda leader di settore

L’

Unione Europea è da sempre attenta ad alcuni

cogliere la vastissima platea di interlocutori del settore

dei temi caldi legati alla produttività e com-

agricolo ed edile, questa volta si è parlato dei temi

petitività dei Paesi membri: tra questi spiccano

caldi che le istituzioni europee e nazionali hanno in

priorità come lo sviluppo del sistema economico in

agenda. Tra questi, particolare interesse è stato dato

specifiche aree di interesse, la promozione di un’eco-

al tema della sicurezza sul lavoro. «La gente si deve

nomia che miri a preservare gli ecosistemi relativi

sensibilizzare alla sicurezza sul lavoro che è un bene

all’agricoltura, l’inserimento dello sviluppo rurale in

primario» ha detto Gerardo Gigli.

un’ottica da cui prendere le mosse per mirare ad una

Consapevole di quanto sia importante il tema della

sempre più vasta garanzia del benessere dei cittadini

sicurezza sul lavoro in vista di un ammodernamento in

europei. Gli strumenti dell’UE per attuare questo tipo

chiave competitiva dell’economia agricola e rurale,

di politiche sono, tra gli altri, i celebri PSR- POR- FEASR: i

il patron della Edimac ha voluto dare un contributo

fondi strutturali per lo sviluppo agricolo e rurale.

concreto fondando la società CIFAP, ente di forma-

In Abruzzo queste tematiche sono ben conosciute da

zione che promuove la tutela e la sicurezza sul lavoro

istituzioni statali e private: gli esperti del settore che da

attraverso corsi teorici e soprattutto pratici su questo

anni lavorano a stretto contatto con gli imprenditori

tema e non solo. Non possiamo quindi che rallegrarci

del settore agricolo. Tra questi spicca la figura di Ge-

di venire a conoscenza di quanto la realtà abruzzese,

rardo Gigli, Ceo di Edimac, l’importante azienda che

grazie alla determinazione di alcuni tra i più importanti

da più di 40 anni si occupa di distribuire per il settore

imprenditori operanti sul territorio, sia in prima linea nel

agricolo e industriale le migliori macchine e le più in-

fare proprie le linee guida dell’Europa e rendere cosi

novative attrezzature, tra cui New Holland –Agriculture,

la nostra regione sempre più vicina al futuro dell’agri-

azienda leader mondiale di questo settore.

coltura e dell’economia rurale.rie le linee guida

Durante l’Open Day ogni anno, in novembre, le porte

dellionacolo delle migliori macchtto contatto con gli

della sede pescarese della Edimac si aprono per ac-

imprenditori

85


da maggio 2006 per 103 volte


eventi » di Laura Tinari - foto concesse dal Centro Danza MUD

La presentazione del progetto “Adotta una Scuola”

#Adottaunascuola Si inserisce nella scia della solidarietà la campagna di donazioni promossa dai Giovani Imprenditori Confindustria per i bambini coinvolti dal terremoto del Centro Italia

“A

dotta una Scuola” è il programma di raccol-

e sostegno per i giovani e l’infanzia. Ogni passo sarà

ta fondi per la realizzazione di progetti per

poi concordato e realizzato di comune accordo con il

giovani e l’infanzia ideato a sostegno delle

Ministero dell’Istruzione, la cui rilevazione delle precise

popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia del

necessità sarà di aiuto nell’indirizzare poi i fondi. Tanto

24 agosto scorso e poi da quelli di ottobre. Braccio

che il 15 settembre scorso, in occasione della riaper-

operativo del progetto dei Giovani Imprenditori Con-

tura delle scuole, i GI del Centro erano ad Amatrice

findustria è Impresa da Bambini, associazione apolitica

insieme al Ministro, Stefania Giannini, per trascorrere il

e senza scopo di lucro, costituita di recente su iniziativa

primo giorno di scuola con i bambini.

del Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Lazio,

È attraverso una buona campagna sui social network,

e che oggi opera in collaborazione e piena condivi-

guidata dagli hashtag #AdottaunaScuola e #Aiutaci

sione con l’Interregionale del Centro – che raggruppa

che è stata stimolata la solidarietà di tanti Giovani

Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, le quattro regioni

Imprenditori che stanno facendo la propria donazio-

colpite e che oggi rientrano nel cosiddetto Cratere si-

ne in forma singola oppure attraverso le attività dei

smico – e con il Movimento GI nazionale. Obiettivo del

propri Gruppi territoriali di appartenenza. È questo il

programma è coinvolgere tutti i Giovani Imprenditori

caso dei GI dell’Abruzzo e dell’Aquila in particolare,

di Confindustria perché attraverso le proprie donazioni

che sposando lo spettacolo “Abbiamo Vinto”, ideato e

concorrano alla costituzione di un fondo da utilizza-

promosso dal Centro MUD e ispirato a “La Vita è Bella”,

re per la ricostruzione e il miglioramento di strutture

attraverso il teatro e la danza hanno potuto racco-

scolastiche, acquisto di materiali per attività didat-

gliere una importante somma da devolvere al fondo

tiche e ludiche o supporto ad attività di formazione

“Adotta una Scuola”

Due momenti dello spettacolo “Abbiamo Vinto”, promosso da MUD e dai GI Confindustria L’Aquila

87



eventi » di Valentina Faricelli - foto concesse da Maico

A sinistra: un momento della conferenza stampa di presentazione. A destra: le piazze italiane teatro dell’evento “Nonno Ascoltami!”

Numeri da record per Nonno Ascoltami Settima edizione della Campagna nazionale per la prevenzione contro i disturbi dell’udito, nata da un’idea di Mauro Menzietti e patrocinata dal Ministero della Salute

C

inque domeniche di festa in 27 piazze d’Italia.

cittadini sulle tematiche dell’udito», - ha commenta-

Oltre 7mila visite dell’udito effettuate in otto

to Mauro Menzietti, ideatore dell’iniziativa. «Il nostro

regioni, per un totale di oltre 100 medici spe-

progetto contribuisce a diffondere le nuove azioni di

cialisti, 170 componenti dello staff sanitario e più di

prevenzione che vedono la salute e il benessere del

1.000 persone coinvolte tra organizzazione, volontari

cittadino al centro della salute pubblica. Di qui l’utilità

e animatori.

della piazza: è la sanità che va incontro alle persone,

Sono questi i numeri dell’evento “Nonno Ascoltami!”,

riunendo in un unico evento tutte le figure professio-

settima edizione della Campagna nazionale per la

nali coinvolte nella tutela della salute».

prevenzione contro i disturbi dell’udito, patrocinata

La manifestazione ha richiamato nelle piazze d’Italia

dal Ministero della Salute e riconosciuta dall’Oms

tutta la famiglia, per una giornata di giochi, sport e

(Organizzazione mondiale della sanità).

divertimento. Tante le iniziative collaterali, tra cui ani-

Dal Trentino alla Basilicata, dalla Liguria alla Puglia,

mazione con i clown e teatro in piazza per bambini,

passando per Piemonte, Veneto, Molise e natural-

giochi e lezioni di sport e infine il “Muro del nonno”,

mente Abruzzo, da dove sette ani fa la “carovana” di

esposizione di elaborati artistici sul tema rapporto

“Nonno Ascoltami!” ha preso il via, da un’idea del suo

nonno-nipote, realizzati dagli alunni delle scuole d’in-

fondatore e presidente onorario, Mauro Menzietti.

fanzia e primarie.

Dieci quest’anno le città abruzzesi che hanno parte-

L’ipoacusia è un problema diffuso e ancora molto

cipato all’evento (Pescara, Chieti, L’Aquila, Teramo,

sottovalutato. In Italia ne sono colpite oltre 7 milioni

Sulmona, Avezzano, Lanciano, Giulianova, Penne,

di persone. La fascia più a rischio riguarda gli over 65

Vasto) richiamando in piazza primari, medici speciali-

anni e, tra loro, la percentuale di coloro che affron-

sti, audioprotesisti e audiometristi, in prima linea nelle

tano il problema è ancora molto bassa. Un terzo dei

strutture mobili messe a disposizione da Croce Rossa

soggetti interessati, infatti, impiega ben tre anni prima

e Misericordia.

di parlarne con il medico. Il 37% non è cosciente del

«“Nonno Ascoltami!” è soprattutto un evento so-

problema, mentre del rimanente 63%, il 30% non ha

ciale che, prendendo spunto dalla Festa dei Nonni,

mai effettuato un controllo, pur avendo una ridotta

richiama in piazza tutta la famiglia per sensibilizzare i

capacità uditiva

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

89



eventi » a cura della redazione

Alcuni momenti della serata organizzata da Eusebi Arredamenti con lo chef Mauro Uliassi

Il grande chef Uliassi nelle cucine di Eusebi Arredamenti Un evento speciale per presentare i modelli delle cucine Boffi in vendita in esclusiva per Marche e Abruzzo

A

lta cucina e design si sono dati appuntamento

esposte negli spazi dell’evento tra le altre meraviglie

nello show room Eusebi Arredamenti di Corrido-

del design italiano e internazionale che da oltre cin-

nia in via delle Maestranze 4. La famiglia Eusebi

quant’anni caratterizzano lo stile Eusebi.

ha infatti ospitato lo chef Mauro Uliassi per un aperi-

«L’idea era quella di trascorrere una domenica diver-

tivo gourmand. Un evento speciale per presentare i

tente insieme, godendo della convivialità della cucina

modelli delle cucine K14, Hide e Xila di Boffi in vendita

e del comfort del miglior design – hanno raccontato

in esclusiva per Marche e Abruzzo negli show room

i fratelli Eusebi – Il nostro show room per qualche ora

Eusebi di Corridonia (MC), San Benedetto del Tronto

è diventato una grande casa nel quale accogliere

(AP) e Pescara.

i nostri clienti e coccolarli con la bellezza dei nostri

Lo chef pluri stellato Mauro Uliassi ha preparato in

allestimenti e la grande maestria dello chef Uliassi, ha

diretta, nella cucina a vista dello show room, alcuni

fatto vivere loro un’esperienza indimenticabile».

piatti tratti dal suo repertorio Street Good. Spaghetti di

Non solo cibo durante la serata, ma anche vino di

seppia con pesto di alghe e quinoa fritta, stoccafisso

qualità con la degustazione di vini biologici dell’Azien-

mantecato e tortino di ceci, panino di porchetta con

da Agricola Le Caniette (Ripatransone, AP), che ha

pochetta, sono alcuni dei piatti scelti dallo chef. Si è

messo a disposizione le sue etichette da abbinare ai

iniziati con la teoria, con un’introduzione sui principi di

piatti dello chef.

ispirazione della sua cucina, per poi passare al coo-

Gli appuntamenti del gusto non finiscono qui e, sem-

king show, con la preparazione di un aperitivo d’ecce-

pre in collaborazione con Laboratorio del Gusto Eventi,

zione composto da cinque piatti.

gli show room Eusebi ospiteranno da gennaio un corso

Il grande chef Uliassi, per una sera è stato testimonial

di alta cucina con quattro grandi chef marchigiani:

d’eccezione per presentare le cucine Boffi, azienda

Cucine da Chef. Sponsor di “In Cucina con Uliassi”

che da oltre ottant’anni produce le più belle cucine

sono stati Gaggenau, Zeppilli Moto Bmw e il gruppo

del mondo. Le cucine K14, Hide e Xila di Boffi erano

Chef&Maitre

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

91


» di Eleonora Lopes

Una delle sale del Merano Wine Festival

Merano Wine Festival, l’Abruzzo c’è! La kermesse internazionale che quest’anno ha compiuto 25 anni, ha visto diecimila presenze in 5 giorni di attività. La qualità resta il punto di forza di questo evento

1

92

00 aziende vitivinicole partecipanti a

lezionate. Essere qui implica già qualità certa ed è per

bio&dynamica, 394 cantine italiane e 92 artigiani

questo che siamo orgogliosi di partecipare insieme a

del gusto e birrifici nella Selezione Ufficiale 2016,

tanti prestigiosi colleghi provenienti da tutto il mondo».

89 aziende vitivinicole internazionali e 13 tra Consorzi

Dal 4 all’8 novembre scorsi, la manifestazione, che

e aziende di servizi alla ristorazione partecipanti, 7.500

sempre più sta diventando un punto di riferimento del

biglietti staccati, 300 giornalisti e media accreditati,

settore in Italia e in Europa, ha festeggiato il venti-

2750 pass per le aziende e circa 300 persone coinvolte

cinquesimo compleanno offrendo un programma

nell’organizzazione: sono questi i numeri della venti-

arricchito nei contenuti rivolti sia ai professionisti che al

cinquesima edizione del Merano WineFestival, che per

pubblico appassionato. La selezione di prodotti di qua-

la città vale un indotto di circa 8 milioni di Euro. E tra

lità superiore è, come dicevamo, da sempre, la chiave

questi numeri da record, ritroviamo anche un po’ di

del successo del Merano WineFestival, curato in ogni

Abruzzo che ha partecipato alla kermesse sia con i vini

dettaglio da Helmuth Köcher, fondatore e patron della

che nell’area gourmet.

manifestazione. Infatti, tutte le cantine e gli artigiani

Soddisfatti i produttori abruzzesi che hanno preso

del gusto che erano presenti, sono stati selezionati tra i

parte all’evento dichiarando: «Il Merano si sta posizio-

produttori dei vini e gastronomia che hanno ottenuto il

nando come manifestazione-guida nel panorama del

premio Merano Award, Wine e Culinaria 2016. Questo

vino in Italia proponendo esclusivamente etichette se-

risultato è il frutto di un lungo ed accurato lavoro di de-


eventi

Valentino Sciotti, Farnese Vini con Robera Accardo

Helmuth Koecher fondatore del Merano Wine Festival

gustazione. Partecipare al Merano WineFestival signifi-

artigiani del gusto Culinaria, birrifici, distillati e liquori,

ca, di fatto, aver superato l’esame delle 5 commissioni

vini dei terroir rappresentati dai Consorzi di Tutela, e

The WineHunter che, calici alla mano, esprimono un

servizi alla ristorazione. Anche qui, diversi produttori

punteggio in centesimi per ogni “candidato”. Nella

abruzzesi che hanno presentano le loro eccellenze

pratica, almeno due, dei 4 prodotti in degustazione

caratterizzate da requisiti fondamentali: filiere virtuose

presso ciascun tavolo, hanno raggiunto una valutazio-

e certificate, tracciabilità, etichettatura, tutti elementi

ne pari e/o superiore agli 86/100 punti. La Selezione Uf-

che contribuiscono a rafforzare l’identità dei singoli

ficiale si suddivide per aree di interesse: Wine Italia, Le

territori e l’immagine dei prodotti per trasmettere ai

eccellenze della Culinaria, Extremis (viticoltura eroica),

consumatori la necessaria fiducia nell’acquisto.

News entries, Wine International.

Da 25 anni il Merano WineFestival seleziona e mette in

Cresce di anno in anno anche la GourmetArena, lo

scena l’eccellenza vitivinicola nazionale ed internazio-

spazio allestito sulle Passeggiate Lungo Passirio e dedi-

nale, l’appuntamento è quindi per la prossima edizio-

cato al settore food. Per la prima volta, la GourmetA-

ne con l’auspicio che le nostre aziende possano essere

rena ha ospitato la selezione di oltre 100 aziende, tra

sempre più numerose

Le aziende abruzzesi che hanno partecipato al Merano Wine Festival 2016 Bio&dynamica:

Orlandi Contucci Ponno – Agrico-

Oleificio Andreassi

Cascina del Colle

le Gussalli Beretta

S.Z. Tartufi

Chiusa Grande

Tenuta Ulisse

Salumificio Bontà Di Fiore

Jasci & Marchesani

Zaccagnini Ciccio

Salumificio Sorrentino

Marchesi de Cordano

Culinaria:

Merano Wine Award Area:

Masseria Coste di Brenta

Adi Apicoltura

Anfra

Nicola di Sipio

Azienda Agricola di Colancecco

Cantine Mucci

Wine italia:

Laila

Il Feuduccio

Cantina Tollo

Ciro Flagella

Jasci & Marchesani

Citra Vini

Coppini Arte Olearia

Olivastri Tommaso

Farnese Vini

Elite Tartufi

Pasetti

Fattoria La Valentina

Enrico Toro Distilleria Casauria

Pepe Stefania

Feudo Antico

Frantoio Planamente Carlo

Tenuta Ulisse

Masciarelli

Masseria Erasmi / Gusti d’Abruzzo

Terzini

Lunaria by Cantina Orsogna

93



eventi

 Alcuni dei produttori abruzzesi che hanno partecipato all’edizione 2016 del Merano Wine Festival  95



eventi » di Denia Di Giacomo - foto concesse da Dora Sarchese

La fontana del vino presso la cantina di Dora Sarchese

A Caldari di Ortona la prima fontana del vino in Italia Nata dalla collaborazione tra la Cantina Dora Sarchese e l’associazione Il Cammino di San Tommaso, questa bella iniziativa ha fatto il giro del mondo

C

amminare senza sosta lungo un percorso

occasione di ricorrenze particolari.

ricco di meraviglie paesaggistiche, riposare

Spontanea e fruttuosa è stata la collaborazione tra

un po’ all’ombra di un grande albero e poi

i due promotori dell’associazione e la Cantina Dora

rifocillarsi con una buona coppa di vino rosso. Questa

Sarchese, che sin da subito ha interpellato l’architet-

è probabilmente l’immagine che gli ideatori della

to Rocco Valentini per ideare e realizzare il prototipo

fontana di vino devono aver avuto nella testa, quando

della fontana.

hanno voluto concretizzarla.

Ed ecco dunque, accolta in una grande botte, una

Ma partiamo dal principio. A Ortona esiste un’asso-

coppa in pietra su cui sgorga il buon vino di Dora Sar-

ciazione no-profit, “Il Cammino di San Tommaso”, che

chese, sempre aperta e disponibile gratuitamente sia

tra i numerosi soci conta anche l’imprenditore Nicola

ai pellegrini che ai tanti curiosi e amanti del vino che

D’Auria proprietario della Cantina Dora Sarchese a

dal 9 ottobre scorso, data della sua inaugurazione,

Caldari di Ortona.

hanno voluto assaggiare il nettare divino.

Obiettivo del Cammino di San Tommaso è quello di

Anche sul famosissimo Cammino di Santiago i pelle-

collegare idealmente Ortona, custode delle spoglie

grini hanno modo di incontrare a Navarra, una delle

dell’Apostolo Tommaso sin dal 1258, alla Basilica di San

tappe del percorso, la fontana Bogedas Irache, da

Pietro in Roma, seguendo un percorso di circa 316 km

cui scende vino, a quanto pare dunque, il binomio

ricco di natura, spiritualità e cultura.

spiritualità e vino funziona, ovviamente purchè non si

Dina Cespa e Luigi Narcisi promotori del progetto “Il

esageri!

cammino di San Tommaso”, sono anche gli ideatori di

Questa originale iniziativa ha attirato l’attenzione di

questa innovativa fontana “beverina”, che a dirla tutta

molti, meritando articoli sulle testate nazionali, come

esiste già in altre tre località italiane, ovvero a Carosi-

La Stampa, Panorama, MondoFox e molte altre an-

no (Taranto), San Floriano del Collio (Gorizia) e Marino

cora, ci auguriamo sia un buon modo per rilanciare i

(Roma), ma in queste cittadine il vino sgorga solo in

tesori della nostra terra

97



eventi » di Eleonora Lopes

Da sinistra: lo chef Pier Giorgio Parini con il giornalista Melandri. La chef Martina Caruso nelle cucine de La Réserve

AL SENTIERO DEL GUSTO ARRIVANO DUE GIOVANI STELLE La Réserve di Caramanico Terme porta in tavola la “Nuova Tradizione” con gli chef Martina Caruso e Pier Giorgio Parini

I

l “Sentiero del Gusto”, il weekend gourmet de La

vede e si sente, ma non è mai esibita né compiaciuta

Réserve di Caramanico Terme, è giunto alla quinta

proprio perché al servizio della semplicità. Annovera-

edizione. Il resort termale più importante d’Abruzzo

to nel 2010 fra i dieci migliori giovani cuochi europei,

ha aperto nuovamente le porte ai sapori del territorio

Parini è stato al timone dell’Osteria Povero Diavolo di

con due fuoriclasse della cucina italiana chiamati a

Torriana (RN) fino all’estate del 2016.

interpretare un tema, quello della “Nuova Tradizione”,

Pier Giorgio proviene da una cultura contadina, è

che è esaltazione del ricordo, di un sapore nitido e

molto legato alle sue radici e ci spiega che la cucina

antico che sprigiona un senso fortissimo di contempo-

dovrebbe fare un passo indietro e tornare alle proprie

raneità.

origini. È uno cuoco libero, e lo è anche la sua cucina

Protagonista della prima serata, è stata Martina Ca-

e quando parla lo si evince: «Io faccio quello che mi

ruso del Ristorante Signum di Salina (ME). Nata nella

piace, -ci ha detto- non seguo le mode del momento,

più verde delle isole Eolie, cresciuta per sua stessa

la mia cucina è “viva”, la definirei così. Sia che utilizzi

ammissione “a piedi scalzi tra i pescatori”, la ventenne

ingredienti poveri o più sofisticati, il mio approccio è

siciliana è la più giovane cuoca italiana ad aver rice-

lo stesso, semplice, diretto. Io sono uno che si mette

vuto la stella Michelin. Nei suoi patti, ricerca, creatività

sempre in gioco, e lo faccio anche in cucina serven-

e innovazione, e utilizzo di prodotti dell’arcipelago.

do piatti che a volte il cliente non si aspetta. Questo

La seconda cena, alla quale abbiamo partecipato

è un lavoro molto serio e faticoso perciò è necessario

anche noi, è stata firmata da un altro assoluto prota-

sapersi anche divertire».

gonista del firmamento nazionale, il romagnolo Pier

Come di consueto, un’importante spazio è stato

Giorgio Parini. Con i suoi modi gentili e tranquilli, quasi

dedicato al vino, la prima cena è stata abbinata alla

schivi, ci ha condotti tutti su un autentico ottovolante

cantina Villa Medoro di Atri, la seconda invece a Te-

gastronomico. Mare e terra si sono fusi in una giostra

nuta Terraviva di Tortoreto. Le degustazioni sono state

di sapori indefinibili, perché la sua cucina è un mix

curate dai giornalisti Alessandro Bocchetti e Giorgio

perfetto di pancia, cuore e cervello. La tecnica c’è, si

Melandri

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

99



eventi » » a cura della redazione - foto di Stefano Triulzi

La sfilata dei cuochi provenienti da tutta Italia

Villa S. Maria invasa da 600 cuochi italiani Grande successo per l’edizione 2016 della “Festa Nazionale del Cuoco”

S

i chiude con una grande successo di partecipa-

che hanno raccontato la loro esperienza e le ultime

zione l’edizione 2016 della “Festa Nazionale del

ricerche in ambito culinario, condotti dal giornalista

Cuoco 2016” che si è svolta a Villa Santa Maria, nel

Massimo Di Cintio.

giorno dell’anniversario della nascita del Santo Patro-

Nel pomeriggio si è svolta invece la tradizionale e sug-

no dei Cuochi italiani, San Francesco Caracciolo che

gestiva processione e la S. Messa in onore di S. France-

in questo antico borgo ebbe i natali.

sco Caracciolo, che ha visto sfilare tutti i cuochi nelle

Organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi e

vie del centro storico del borgo, che a partire dalle 19,

dall’Unione Cuochi Abruzzesi, in collaborazione con la

è stato letteralmente invaso anche da appassionati

Regione Abruzzo, con il Comune di Villa S. Maria e con

che hanno potuto degustare oltre 30 ricette regionali

il locale istituto alberghiero “Marchitelli” la manifesta-

italiane e i vini abruzzesi del Consorzio di Tutela Vini

zione ha richiamato oltre 500 cuochi da tutta Italia

d’Abruzzo attraverso l’acquisto di ticket il cui ricavato è

intervenuti per partecipare a un evento che ha visto

stato destinato a favore dell’Opera Missionaria Carac-

alternarsi momenti di formazione con alcuni dei miglio-

ciolina in Congo e alle popolazioni colpite dal recente

ri cuochi abruzzesi a momenti di celebrazione in onore

terremoto.

del Santo Patrono, fino all’apertura del percorso ga-

«Siamo molto soddisfatti della risposta dei nostri asso-

stronomico con le postazioni presidiate dai cuochi di

ciati – ha spiegato il presidente nazionale FIC Rocco

tutte le regioni italiane, ognuno dei quali ha preparato

Pozzulo – che hanno partecipato davvero numerosi a

un piatto tipico, il tutto accompagnato dai vini abruz-

questa nuova edizione della Festa nazionale del cuo-

zesi delle aziende aderenti

co, occasione di incontro,

al Consorzio di Tutela Vini

di formazione e di informa-

d’Abruzzo.

zione per tutta la famiglia

Al mattino, l’istituto alber-

dei cuochi italiani, così

ghiero “Marchitelli” ha

davvero tanti sono stati i

ospitato l’intervento degli

cittadini abruzzesi e delle

abruzzesi Niko Romito, Mat-

regioni limitrofe che hanno

tia Spadone, Arcangelo

colto l’occasione per

Tinari, Daniele D’Alberto, e

affollare gli stand gastro-

del Team Cuochi Abruzzo

L’intervento dello chef Niko Romito

nomici»

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

101


» Di Paola Lopes - foto concesse da Oishi

L’ingresso del ristorante Oishi

Oishi, un sushi tra l’Oriente e l’Abruzzo A Teramo il ristorante Oishi, a solo un anno dall’apertura, è già entrato nella prestigiosa Guida dell’Espresso

S

102

e c’è un settore che pretende autenticità, è

deliziosi gamberi di Mazara».

quello del food, costretto come pochi altri a

Dal 2015, anno di apertura, ad oggi sono passati pochi

confrontarsi con una vasta gamma di requisiti

mesi, però la governance di Oishi è incisiva. Marco

mancati, o peggio di improvvisazione. Si pensi a una

Mazzilli e Luca Di Marcantonio, gestori e ideatori del

città come Milano, dove ci sono centinaia di insegne

progetto, provengono dal mondo del food e del busi-

di ristoranti giapponesi, eppure meno di una decina

ness entertainment. Dopo aver studiato e lavorato fuori

di questi è autentica. A Teramo, tra i pochi ristoranti di

sede, si sono incontrati in Abruzzo e hanno puntato su

cucina orientale, Oishi Japanese Kitchen si distingue

una sfida apparentemente sfavorevole. Aprire un sushi

sul mercato per la qualità. A marcare questo concet-

bar con piatti caldi nel centro di un piccolo capoluo-

to, da pochi giorni è arrivato il riconoscimento di una

go di provincia e imporsi subito grazie a un’offerta di

delle guide più consultate nel panorama del food ita-

qualità. Qualità che dipende soprattutto delle materie

liano. La guida enogastronomica l’Espresso, I Ristoranti

prime utilizzate, provenienti in parte dall’estero (ingre-

d’Italia, lo annovera come unico ristorante di cucina

dienti giapponesi come le alghe, il riso, ecc.) e in parte

fusion-orientale in Abruzzo, con la seguente motivazio-

dall’Italia (pesce del Mediterraneo, pesce azzurro),

ne: «Nuovo, centralissimo e ambizioso ibrido tra cucina

realizzando composizioni equilibrate e creative, condi-

“nippon” di livello e materie prime d’eccellenza dei

te con elementi fatti artigianalmente, come la salsa di

mari italiani. Ecco allora perfetti uramaki e semplici ma

teriyaki. «I nostri menù sono basati sulla stagionalità dei


eventi

Luca Di Marcantonio con lo chef

Un particolare dell’interno di Oishi

prodotti: spesso è la natura a ispirarci, a permetterci

la volontà di rispondere a un target di mercato più am-

di approntare un nuovo piatto, così ogni dettaglio non

pio». Perciò, continua Di Marcantonio, «la decisione di

può essere abbandonato alla casualità», ricordano

puntare sul fusion ci è sembrata la più giusta e auten-

Mazzilli e Di Marcantonio.

tica. La nostra è una vera startup. Abbiamo elaborato

Accanto a tutto questo, è importante non dimentica-

un progetto, costruito un business plan passo dopo

re una caratteristica che rende Oishi un esperimento

passo, dal menù al design esterno, dall’arredamento

capace di dialogare con la cultura nipponica di riferi-

alla carta dei vini, affidandoci e seguendo i consigli

mento e, al tempo stesso, con la produzione del territo-

dei professionisti. Il ristorante racconta la nostra storia.

rio di destinazione, o quantomeno occidentale, cioè la

Il team è composto da chef professionisti provenienti

disponibilità di una carta dei vini accanto a quella dei

da scuole importanti di cucina Giapponese».

tè (e al whisky giapponese), in un contesto arredato

È evidente come il fine sia sviluppare un percorso com-

con piatti, ceramiche e stampe giapponesi. Scelta de-

pleto. «Lo scopo è offrire un’esperienza culinaria incon-

cisiva per comprendere fino in fondo l’idea sulla quale

sueta, accompagnare il cliente sin dall’accoglienza in

si fonda il progetto, che vuole provocare cortocircuiti

sala, e poi attraverso la descrizione dei piatti. Questo

di gusto e, in linea generale, valorizzare la dimensione

ci aiuta a immaginare continue evoluzioni, una cresci-

“scenografica” del luogo. Scelta, inoltre, che chiarisce

ta dal punto di vista sia dei numeri e della geolocaliz-

ancora una volta la ricerca da cui è nato il ristorante.

zazione, sia dell’offerta. Per il 2017 abbiamo in cantiere

Spiega infatti Mazzilli: «Esistono due linee di pensiero:

importanti novità: si potranno degustare nel dehors

la cucina giapponese tradizionale e quella fusion. In

esterno di prossima realizzazione cocktail studiati in

Italia è difficile trovare la proposta classica senza con-

abbinamento ai piatti della cucina. Il nuovo spazio

taminazioni, in quanto la nostra identità culinaria ten-

esalterà il design del locale e sarà il punto di ritrovo per

de a influire sulla preparazione dei piatti. Optare per

un ottimo aperitivo “made Oishi ”, con l’obiettivo di

una cucina fusion è una scelta, ma rappresenta anche

rafforzare identità e mission del nostro progetto»

La cucina a vista

103


consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

N

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eventi » di Antonietta Mazzeo - foto di Peppino Forcella

Due immagini del celebre zafferano de L’Aquila

“Le vie dello zafferano. Raccogli, conosci e degusta” Grande partecipazione all’evento dedicato alla promozione del nostro amato “oro rosso”

L

a spezia di color oro ma… più costosa dell’oro, è

provato a cimentarsi con la raccolta e la sfioritura,

stata la celebrata protagonista della 3° edizio-

per poi deliziarsi nei laboratori di degustazione delle

ne della manifestazione “Raccogli, conosci e

produzioni tipiche di qualità come il miele di Alfonso

degusta” l’evento dedicato dall’Associazione Cultu-

Bianco e i formaggi affinati di Antonello Egizi. Sabato i

rale “Le vie dello Zafferano” dal 28 al 30 ottobre alla

locali del territorio aderenti hanno proposto una cena

promozione dello zafferano dell’Aquila DOP. La spezia

con un menù degustazione a base, ovviamente, di

ottenuta dai fiori della varietà di crocus sativus, è un

zafferano, mentre domenica per le strade di S. Pio è

prodotto di altissimo pregio, che nel 2005 ha ottenuto

stato possibile degustare un menù a base di zafferano

l’iscrizione D.O.P. L’area di produzione comprende un

ideato e realizzato per l’occasione da una squadra di

territorio ben delimitato della Provincia dell’Aquila,

chef dei ristoranti del territorio: Alessandro D’Andrea,

i bulbi trovano nell’altopiano di Navelli un terreno e

Gianluca Carrozzi e Eugenio Masci. In chiusura lavori

un clima ideale per la coltivazione. L’altissima qualità

William Zonfa, chef stellato Michelin e ambasciatore

dello zafferano dell’Aquila DOP, oltre al clima e terreno

nel mondo dello Zafferano dell’Aquila, che ha deliziato

ideale, è dovuta alla lavorazione manuale, che garan-

i nostri palati con maccarons allo zafferano. A con-

tisce al prodotto caratteristiche uniche. La manifesta-

cludere l’evento il concerto tenutosi alla chiesa di San

zione è stata aperta dal workshop tenutosi a Palazzo

Pietro Celestino, dall’orchestra diretta dal maestro F.

Santucci “Lo Zafferano dell’Aquila Dop. Tradizione e

Di Cesare. Lo Zafferano dell’Aquila, la cui coltivazione

risorsa del territorio”, organizzato in collaborazione e

non è mai scomparsa grazie all’amore e alla passio-

con la partecipazione dei tre atenei abruzzesi. Di par-

ne dei produttori locali, per le sue note ed indiscusse

ticolare interesse e coinvolgimento la raccolta guidata

qualità, può essere uno strumento cardine per la pro-

dello zafferano, fatta direttamente nei campi a S. Pio

mozione del territorio, veicolando un turismo di qualità

delle Camere. Le aziende agricole e i coltivatori locali

alla conoscenza di un territorio unico e alla riscoperta

hanno accolto i visitatori che di buon mattino hanno

degli antichi sapori dei prodotti tipici locali

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

Natale allo zenzero Antica spezia che riassume in sé numerose proprietà benefiche, spesso usata durante le feste, rappresenta un ottimo modo per arricchire un piatto o una bevanda

S

pezia conosciuta fin dall’antichità, spesso utilizzata solo durante il periodo natalizio per preparare i famosi biscottini, negli ultimi anni sta avendo una notevole riscoperta grazie anche agli studi recenti che ne hanno evidenziato tantissime proprietà; è lo zenzero e per parlarne prendo in prestito i versi di “Natale allo zenzero” una canzone di un gruppo musicale genialoide come gli Elio e le Storie Tese che la descrive in maniera perfetta “Oh pianta che provieni dall’oriente / il cui rizoma è usato come eupeptico / in farmacia, in cucina e nei liquori / e ovviamente nel Natale. / Sapete poi cosa vuol dire eupeptico / significa che ti fa digerire...” Lo zenzero, ginger in inglese, è originario dell’estremo oriente e il suo rizoma (fusto che sembra una radice perché solitamente è sottoterra) può essere utilizzato sia fresco, sia essiccato che polverizzato. Ricco di minerali quali calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio, ferro, manganese, zinco, rame e selenio, contiene anche diverse vitamine tra cui la B1, B2, B3, B5, B6, C, E ed ha diverse proprietà salutari: favorisce la digestione (funzione eupeptica) e stimola il fegato a

produrre più bile (funzione colagoga), combatte le nausee da quella da mal d’auto o di mare a quella in gravidanza e in particolare anche quella spesso associata alla chemioterapia, attenzione però per chi ha l’ulcera gastrica o duodenale perché le sue essenze potrebbero provocare irritazione e dolore. Lo zenzero usato fresco, in piccole quantità, aiuta a combattere l’alitosi, usato in decotto invece combatte la diarrea. Molto importanti anche le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antipiretiche (abbassa la febbre) tanto che in alcuni paesi dell’Asia è comunemente usato in caso di influenza e raffreddore; come antidolorifico è efficace per i dolori reumatici e soprattutto per mal di testa e mal di denti. Ha proprietà anticoagulanti (come l’aglio per esempio) che aiutano a prevenire trombi e infarto cardiaco ma attenzione all’utilizzo per chi già assume farmaci antiaggreganti come l’aspirinetta o altri simili, e aiuta anche la circolazione periferica. Infine aiuta a combattere l’astenia e la stanchezza specie nelle persone molto stressate. E allora Buon “Natale allo zenzero” e non solo per fare i biscottini!.

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta. info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com.

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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

La natura ha sempre ragione! Territori feriti a volte dal terremoto altre volte da annate che l’agricoltura vorrebbe dimenticare...

Scelto per voi

L’olio della Maiella ono ancora fresche le ferite lasciate dai tremendi terremoti che negli ultimi mesi hanno lacerato il centro Italia, facendo scomparire in pochi minuti secoli di storia, architettura, tradizioni e opere d’arte non più riproducibili. Insieme al danno materiale e purtroppo alle tante vittime e feriti, rischiano di scomparire anche quei mestieri e giacimenti eno-gastronomici che hanno reso il nostro paese famoso nel mondo. Lenticchie, tartufi, salumi ecc. . tutti prodotti che creavano posti di lavoro, attirando ogni anno migliaia di turisti da ogni parte del globo. E adesso? Si fa presto a dire “ricostruiremo tutto”. Sono d’accordissimo con chi si ostina a rimanere in quei luoghi pericolosi, soprattutto allevatori e artigiani, anche perché sanno che se andranno via, avranno perso decenni di fatica e di mestiere, tramandato da padre in figlio. Facciamo in modo che ciò non accada, tuteliamo questi beni dell’umanità, creando scuole o siti in cui loro possano tramandare alle nuove generazioni pezzi del vero made in Italy. Cambiamo argomento e parliamo di olio: il 2016 sarà ricordato come la peggiore campagna olearia degli ultimi 50 anni. Perdite che sfiorano il 60% , piante secolari uccise lentamente dalla famigerata mosca o dai suoi fratelli, e tutto ciò da nord a sud, isole comprese, nonostante le false notizie che girano che molte regioni sono sane, bufale come quella che vuole il mare Adriatico inquinato uno stabilimento sì e uno no. Non è che per il vino sia andata tanto meglio, ma visto il clamore creato attorno all’EVO passa in secondo piano, forte anche del fatto che il vino si può correggere in cantina. E adesso tutti esclamano “non si può pagare 1 litro di olio 12 euro! Cominciamo ad abituarci a queste annate tristi, e cerchiamo di tutelare e valorizzare sempre quelle persone che l’olio lo fanno da generazioni e che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, diffidate dal privato di turno che dice che lui non tratta le piante, perché sono proprio quelle persone che senza conoscenza a volte vendono veleni spacciandoli per genuini.

Parlare della Famiglia Masciantonio ormai sarebbe ripetitivo,ma proprio per questo lo consiglio. Soprattutto in annate tragiche Tommaso, giovane ma ricco di esperienza, è riuscito a salvare buona parte del raccolto, anticipando i tempi, sapendo quando e come intervenire, perchè lui a dispetto di molti imprenditori, è prima di tutto un frantoiano e la sua azienda la vive e segue 365 giorni l’anno. Non saranno prodotti da 5 stelle ma li valgono tutti gli euro che li pagherete e senza speculazioni. La qualità sempre anche in annate difficili. Olio E.V.O. oli aromatizzati, patè di olive e olive in salamoia, senza dimenticarsi di 2 chicche di vino Pecorino (Mantica e Jernare) che alla cieca hanno dato dei punti anche ad etichette più titolate. E a chiudere tutto un paesaggio meraviglioso. Vale il viaggio. www.trappetodicaprafico.com 0871 897457 Visite su prenotazione. Vendita in azienda.

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Arte & Co. » di Anna Cutilli Di Silvestre - foto concesse dall’artista

» Maternità

» Sinfonia

La poliedrica arte di Giuseppe Fiordaliso

I

La mostra è stata allestita all’Aurum di Pescara

rta di spruzzi salmastri / è la roccia che alcova cupa si fa: / nell’arco serpentino e / nel tonfo senti la voce / che s’apre sull’onda, che ritorna / quasi vortice, ove affondi / i pensieri che il vento / ha rubato. Sono i versi con cui l’artista Giuseppe Fiordaliso descrive il mare del “suo” Salento che domina ancora il suo cuore, anche se da anni egli vive a Pescara. Non meraviglia quindi se raffigurano il mare molti suoi dipinti in mostra (6-13 marzo 2016) nel Palazzo Aurum della città natale di d’Annunzio. Di solito un mare tranquillo, con barche all’ancora, in un’insenatura sotto un monte, oppure un mare rischiarato dai bagliori del sole, appena tramontato, riflessi sull’acqua. E ancora barche spinte dal mare sul bagnasciuga, quando la furia dell’acqua si è esaurita e il mare è piatto come una tavola. Sono quadri di dimensioni piccole che suscitano emozioni riuscendo a creare piacevoli e vibranti atmosfere che appaiono nella loro spontanea resa realistica. Si tratta di una pittura

figurativa attuale espressa con rapide pennellate caratteristiche del paesaggismo impressionista ma con grumi filamentosi di vernice propri della matericità informale. La pittura di paesaggio si eleva al rango di genere autonomo nel Seicento per affiancare e rendere più credibile la pittura di storia. In seguito però la pittura di paesaggio perde in oggettività ma acquista in espressività interiore creando intense emozioni visive. Alcuni paesaggi di Giuseppe Fiordaliso hanno la leggerezza del sogno coinvolgendo appunto le facoltà emozionali

dell’osservatore che si lascia andare ai propri ricordi del passato. Il coinvolgimento psicologico avviene anche perché gli impasti di colori vivaci sono carichi di luce come ad esempio gli splendidi azzurri delle marine. In generale si tratta di una colorazione che si fa poetico pensiero. In mostra si impongono anche alcuni quadri di dimensioni più grandi (cm 70 x 40) in cui il mare è sempre nello sfondo ma in primo piano risaltano le figure umane. Si tratta di immagini di forte impatto emotivo .

» Tramonto

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Arte & Co. » di Laura Tinari - foto di Fabio Baiocco

» I giochi di luce sulla Basilica di Collemaggio a L’Aquila durante il concerto finale

Il Jazz italiano per Amatrice “Il Jazz italiano per L’Aquila” quest’anno ha ceduto il posto a “Il Jazz italiano per Amatrice”, sullo sfondo restano la solidarietà e purtroppo una tragedia

U

na lunga maratona musicale che invece di avere un’unica location, L’Aquila, ne ha avute ben 20. Venti città italiane legate nel nome della solidarietà, che dopo il tragico Terremoto del Centro Italia del 24 agosto scorso ha portato ad un cambio di location, unendo ancora di più il nostro Paese sulle note del jazz. Così i palchi, che nel capoluogo abruzzese avrebbero ospitato oltre 100 concerti, sono stati suddivisi su tutto il territorio nazionale, accogliendo oltre 700 artisti, che suonando a titolo gratuito, hanno partecipato ad una campagna di crowdfunding nazionale. L’iniziativa, sostenuta e promossa per il secondo anno dal MIBACT e realizzata da Associazione I-Jazz, MIDJ Musicisti italiani di Jazz e Casa del Jazz, con la direzione artistica di Paolo Fresu,

ha chiamato a raccolta il mondo musicale per ricavare fondi destinati alla ricostruzione del Cinema Teatro Giuseppe Garibaldi di Amatrice, luogo simbolo di incontro e cultura. Sono stati prima di tutto motivi sia di sicurezza a portare gli organizzatori a rimodulare il programma, creando una rete tra tante città italiane, tra cui Milano, Roma, Torino, Napoli, Parma, Catania, Pisa, Firenze, Lecce, Nuoro, Matera, Lampedusa e ovviamente L’Aquila che hanno aderito al progetto “Il Jazz Italiano per Amatrice”. Soltanto due, tra i convegni previsti in Città, sono stati mantenuti “Jazz, Turismo, Sostenibilità. I festival di jazz una risorsa per la valorizzazione di ambiente e territorio e per un turismo sostenibile” e “Art, Cultura, Pensiero sociale e politico”, occasione in cui è stato donato un pianoforte

a coda al conservatorio “A. Casella”, acquistato grazie alle donazioni del crowdfunding “Un pianoforte per L’Aquila”. Un atto di solidarietà ancora più grande compiuto dal capoluogo della nostra regione che, dopo il grande successo della prima edizione dell’iniziativa, attendeva da tempo questo 4 settembre per far rivivere anche i più piccoli angoli, piazzette e cortili della Città. L’appello di molti cittadini aquilani di non essere abbandonati è stato ascoltato e a L’Aquila è spettato almeno l’onore di ospitare il grande concerto serale di chiusura della maratona musicale, presentato da Carlo Massarini e Nick The Nightfly, che ha visto come suo palcoscenico una bellissima Basilica di Collemaggio in ricostruzione, il cui rosone centrale ha preso parte a meravigliosi giochi di luce.

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Arte & Co. » di Valentina Faricelli - foto concesse da Colibrì Ensemble

» Il logo di Colibrì Ensemble

La fiaba del Colibrì Ensemble Imprenditori coinvolti in un progetto culturale eccezionale: far nascere e sostenere un’orchestra

A

Pescara da quattro anni è nato il Colibrì Ensemble, un’orchestra di altissimo livello artistico, sostenuta solo da privati e con una propria stagione concertistica al Flaiano. L’organico

è composto da circa 35-40 musicisti con una notevole esperienza in prestigiosi teatri e orchestre. Collabora con solisti di fama internazionale quali Alexander Lonquich, Enrico Dindo, Felice Cusano, Alessandro Moccia,

Andrea Oliva, Francesco Di Rosa, Francesca Dego, Anna Tifu. Ad oggi la stagione vanta 135 abbonati, con 5240 ingressi venduti e il coinvolgimento di 1850 studenti nei progetti didattici per le scuole .

Gina Barlafante, Direttore generale Accademia Italiana Osteopatia Tradizionale. «Credo che il primo interlocutore di un imprenditore debba essere la società in cui vive ed opera: un aspetto fondamentale che spesso sfugge Eppure se la società ha un buon livello culturale e stimoli che l’arricchiscono, l’imprenditore non potrà che beneficiarne. Di fatto la prima cosa che fa un cliente è scegliere: sceglie un’impresa piuttosto che un’altra. Sceglie in base al prezzo, ma non sempre è cosi. Chi ha un’impresa di qualità trae vantaggio nel confrontarsi con un cliente che ha senso critico e consapevolezza, propri di una società “evoluta”, abituata ad ascoltare, assaporare ed in grado di emozionarsi. Il progetto del Colibrì ha contribuito non poco a far conoscere la mia attività, la mia scuola; se ne è parlato molto in questi anni, anche per l’eccezionalità dell’iniziativa. Così in molti, curiosi di scoprire chi ci fosse dietro l’orchestra, hanno conosciuto l’AIOT».

Gruppo Maresca Spa «La nostra azienda già da tempo porta avanti progetti culturali e innovativi. La favola da cui prende nome quest’orchestra suggerisce la “partecipazione” come valore essenziale; non possiamo che sentirci in sintonia con questa visione fondamentale per qualunque impresa. Lo scopo delle sponsorizzazioni non è banalmente pubblicitario, ma più profondo: è necessario lanciare un messaggio che trasmetta i valori dell’azienda permettendo a chiunque di coglierne i caratteri distintivi e culturali. Se in tanti condividessero questa visione e sostenessero progetti culturali, la società non potrebbe che beneficiarne».

Giuseppe Di Gianvincenzo, Direttore Città Sant’Angelo Outlet Village «Reputo fondamentale la sinergia tra cultura e commercio, l’una può essere elemento trainante per l’altro. Per noi è un’occasione di prestigio avere un’orchestra residente che ospiti ogni anno solisti di fama internazionale. Tra l’altro uno dei caratteri distintivi dell’Outlet è la qualità dei marchi e sappiamo bene come questa orchestra consideri la qualità artistica un obiettivo fondamentale».

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Arte & Co. » di Eleonora Lopes - foto tratte dalla pagina Facebook del gruppo

» Un’immagine del gruppo musicale “Il Passagallo”

» Guerino Marchegiani con la sua fisarmonica

La cultura abruzzese rivive attraverso “Il Passagallo” Nato a Pineto quasi 20 anni fa, il gruppo propone nei suoi concerti, in giro per il mondo, una sintesi poetico-musicale di matrice popolare

I

l termine passagallo in dialetto “lu passgall”, ci riporta in mente i “passagalli delle chitarre” dannunziani de “La vergine Orsola” in Novelle della Pescara. Il passagallo infatti è il suono di chitarra o d’altro strumento con cui s’accompagnavano le serenate e i canti nelle strade, nelle osterie. Per rivivere e recuperare questi antichi canti abruzzesi e melodie del passato, nasce il gruppo musicale Il passagallo fondato da Carlo Di Silvestre. Il gruppo, nato a Pineto nel 1998, ha l’obiettivo di proporre nei suoi concerti tematici una sintesi poetico-musicale di matrice popolare delle “culture diverse” disseminate nei secoli in Terra d’Abruzzo. Le sonorità, i ritmi e i racconti leggendari presenti nel repertorio di tradizione orale abruzzese, ci rimandano alle culture provenienti sia dall’area mediterranea che europea. Culture che hanno dato vita, con la loro fusione,

ad un’unica entità popolare espressa attraverso la musica. L’incantevole voce di Graziella Guardiani esalta sia l’aspetto semantico dei testi che l’andamento di melodie ora sinuose e dolci, ora aspre ed incalzanti. Il sostegno armonico è affidato a strumenti legati alla tradizione come l’organetto e la fisarmonica magicamente suonati da Guerino Marchegiani; la chitarra battente ed il colascione di Carlo Di Silvestre arricchiscono l’impasto ritmico-sonoro; il violino di Giovanni Ciaffarini rimarca i fraseggi melodici; il contrabbasso suonato da Tommaso Paolone disegna le diverse armonie mentre i tamburi a cornice di Fabio Di Gabriele e le percussioni di Gabriele Guardiani accentuano l’effetto musicale catartico. Amore per la tradizione, ricerca e grande professionalità sono le caratteristiche di questo gruppo, che

oltre ad esibirsi in Abruzzo gira il mondo diffondendo la nostra cultura popolare con eleganza e sensibilità. Il repertorio è caratterizzato da canti rituali, storie, ballate, stornelli d’amore e sdegno, canti del distacco e canti sul lavoro. Il Passagallo ha aperto le valigie dei tanti italiani all’estero, tirando fuori le canzoni e le testimonianze dirette di quei viaggi della speranza, così simili a quelli degli immigrati di oggi, raccontando una parte importante della nostra identità nazionale. Un lavoro di ricerca dal quale è nato il CD “Bagagli a mano”. Il gruppo svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Un percorso artistico alimentato da una continua indagine sul campo attraverso lo studio delle fonti orali e dei repertori e la ricerca di un personale stile musicale trasmessi anche con seminari di studio. Per info: www.ilpassagallo.com .

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Arte & Co. » di Marcella Pace - foto concesse da Faraone Spa

» Un momento della premiazione del 24 giugno del progetto realizzato dalla Faraone in collaborazione con l’associazione Artisti Abruzzesi Lejo

» Le opere realizzate nell’ambito del progetto Arti Visive e Sicurezza sul Lavoro

Con Faraone la sicurezza sui luoghi di lavoro diventa Arte L’azienda del teramano in collaborazione con l’associazione Artisti Abruzzesi Lejo ha realizzato il progetto “Arti Visive e Sicurezza sul lavoro”

“A

rti visive e sicurezza sul lavoro”. È questo il titolo del catalogo realizzato, in collaborazione con gli Artisti Abruzzesi Lejo, dalla Faraone Spa, l’azienda di Tortoreto Lido che si dedica alla produzione di serramenti e di attrezzature per il lavoro in alta quota in sicurezza e alla realizzazione di architetture trasparenti. Dal fortunato incontro tra gli artisti e l’illuminato imprenditore Piero Faraone è nato il progetto volto a sensibilizzare sul concetto del lavorare senza rischi. «Grazie ad un contatto casuale con Piero Farone – racconta Roberto Di Giampaolo, presidente del’associazione nata circa 10 anni fa, con sede in uno dei borghi più belli d’Italia, Abbateggio e che riunisce circa 100 artisti visivi e figurativi – abbiamo sviluppato un’idea che ci ha permesso di mettere la nostra arte al servizio

dell’impegno sociale. Abbiamo trovato in Piero Faraone una persona molto sensibile. È stato facilissimo dialogare con lui e grazie alla sua disponibilità abbiamo ideato questa speciale iniziativa». 62 artisti sono stati chiamati a rappresentare la loro personale visione della sicurezza sul lavoro. Dalle tele, che sono state esposte all’interno dell’azienda, è scaturito questo speciale catalogo. «L’obiettivo - illustra l’imprenditore Piero Faraone, ad dell’azienda del teramano - era quello di individuare un modo diverso di comunicare la sicurezza nelle aziende, utilizzando immagini con un alto impatto psicologico. Le stampe di alcune di queste opere verranno affisse negli stabilimenti della Faraone. Tutte le opere sono state presentate nel corso dell’evento conclusivo del nostro progetto e sono state esposte anche nella

fiera “Ambiente Lavoro”, il salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che si è svolto a Bologna dal 19 al 21 ottobre. Sei delle sessanta opere sono state premiate proprio nel corso della grande festa, organizzata dalla Faraone, che ha riunito oltre 800 persone per celebrare la sicurezza sul lavoro. Si tratta di “Giocolieri in cantiere” di Daniele Fortunato che ha ottenuto il sesto posto; 5° al quadro “Ti aspettiamo a casa” di Luciano Astolfi; 4° “Spalle alla vita” di Giuseppe Di Giacomo, 3° “Il cantiere non è una sfida” di Rosamaria Brandimarte, che ha ricevuto anche le menzioni speciali per Creatività e originalità e Tecnica e qualità artistica; mentre il 1° premio e menzioni speciali per Forza comunicativa e Coinvolgimento emotivo a Davide Valentini con il quadro “Proteggiti”.

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TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’Alfonso

“Mi hanno regalato un sogno” di Bebe Vio

N

oi esseri umani siamo proprio strani: i “normodotati” guardano con ammirazione e si ispirano alle persone con disabilità che superando tanti ostacoli, barriere (fisiche e mentali) riescono ad affermarsi nello sport compiendo imprese straordinarie. Dall’altra parte, le persone con “disabilità” (sia quelli nati in questo stato, sia quelli che in seguito a malattie ed incidenti si sono ritrovati in questo nuovo stato, in una nuova vita) non accettano questo stato, questo modo di vivere e vogliono portarsi alla pari delle persone “normodotate”, ed in alcuni casi superarle gareggiando alla “pari”. Una staffetta continua che, in una sana immaginaria competizione, sposta l’asticella sempre più in alto, raggiungendo insieme traguardi fino a poco tempo fa inimmaginabili, grazie anche alla tecnologia ed innovazione in campo medico. Pensiamo a quanto successo hanno le paralimpiadi soprattutto in questi ultimi anni, grazie anche ad atleti e persone

di spicco che in qualità di testimonial, raccontano attraverso le loro storie: Alex Zanardi, Giusy Versace, e la protagonista di questo post ed il libro che vado a presentare Beatrice Vio. “Mi hanno regalato un sogno” è la storia straordinaria di questa ragazza che è sopravvissuta ad una malattia che non lascia scampo, una meningite acuta in seguito alla quale le sono stati amputati gli avambracci e le gambe, ha saputo reagire sia nella vita quotidiana e nello sport raggiungendo e superando traguardi a livello paralimpico fino a vincere la medaglia d’oro a Rio 2016. Dotata di entusiasmo contagioso, insieme a genitori e vari sostenitori, ha fondato un’associazione benefica “art4sport” per sostenere e promuovere lo sport fra i disabili. Non solo un semplice libro, ma una storia scritta con passione, entusiasmo e simpatia che ci farà vedere il mondo con altri occhi… gli occhi di continua a sognare…(tratto dal blog:dantedalfonso.blogspot.it)

.

La scheda “Mi hanno regalato un sogno” (Ed Rizzoli) - Bebe, appena diciottenne, come tutti i ragazzi della sua età ama divertirsi. Non ci sarebbe nulla di strano se non stessimo parlando di Beatrice Vio che a undici anni, dopo essere stata colpita da una forma di meningite acuta, ha subito amputazioni a gambe e braccia. Ma per Bebe la malattia non è la fine, anzi rappresenta soltanto una piccola parentesi tra quello che era prima – una bambina con una famiglia fantastica, moltissimi amici e le “tre S” (scuola, scout, scherma) – e quello che è diventata, ovvero un’adolescente felice, con ancora più amici di prima e sempre le “tre S”, ma un po’ cambiate: oggi frequenta le superiori, ha ormai ricevuto il suo nome-caccia scout (Fenice Radiosa) e ha già vinto diverse medaglie in competizioni paralimpiche di scherma, anche internazionali, di altissimo livello.

L’autrice Beatrice Vio nata a Venezia nel 1997, pratica la scherma da quando aveva cinque anni. Nel 2008 ha contratto una meningite acuta, in seguito alla quale le sono stati amputati gli avambracci e le gambe sotto le ginocchia. Divenuta atleta paralimpica di fioretto, da allora ha vinto, fra le altre cose, la Coppa del Mondo 2014, due medaglie d’oro ai Campionati Europei (2014) e altri due ori ai Mondiali under 17 (2011 e 2014). Con i genitori ha fondato l’associazione benefica art4sport per sostenere e promuovere lo sport fra i disabili.

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TRAPARENTESI

Concorsi “BICI VEICOLO DI PACE” È il titolo del progetto promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo con l’intento di affiancare alla figura della donna due concetti che da sempre con essa hanno un legame di particolare armonia: la pace e la bicicletta. Un’idea che prende avvio con la candidatura della bicicletta al Premio Nobel per la Pace, avvenuta con la proposta lanciata dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar “Bike the Nobel”. La Cpo ha quindi bandito un duplice concorso, fotografico e di idee per la creazione di un marchio, che possa promuovere l’idea della bicicletta come strumento di pace, e coniugarla con l’immagine della donna. Entrambi i concorsi erano aperti a tutti e a decretare i vincitori sono state due Giurie di esperti composte da docenti, esperti, professionisti dei due settori - fotografico e grafico - e presiedute da Gemma Andreini, presidente della Cpo Abruzzo.

Arte MEMORIA E APPARTENENZA Grazie alla Fondazione Carispaq e alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, opere d’arte di inestimabile valore di Saturnino Gatti, Cola dell’Amatrice, Luca Giordano, Mattia Preti, Francesco Solimena, Teofilo Patini e tanti altri, tornano a farsi ammirare in un percorso che ha l’obiettivo di ritessere la trama della storia dell’Aquila e del suo territorio. La mostra “Memoria e Appartenenza – Arte sacra all’Aquila dal XV al XIX secolo nella collezione ex Carispaq”, si svolge presso l’Auditorium Elio Sericchi all’Aquila dall’8 dicembre 2016 al 5 febbraio 2017, e nasce con l’intento di per far conoscere agli aquilani e non solo un corpus di opere prezioso che ricuce la storia di un territorio e ne ripercorre i momenti salienti della sua produzione artistica. L’ingresso è gratuito.

Gastronomia IL GAMBERO ROSSO E LE NOSTRE ECCELLENZE Edizione 27 della guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso: 2420 indirizzi (di cui circa 300 nuovi) dislocati su tutta la Penisola, uno scenario variegato che sa rispondere ai desideri gourmet di tante persone diverse. La nostra regione è presente con svariate eccellenze e spiccano le 3 Forchette a Reale Casadonna di Niko Romito, i 3 Gamberi a Vecchia Marina a Roseto degli Abruzzi, miglior rapporto qualità prezzo per Zunica 1880 a Civitella del Tronto(TE), 1 meritata Forchetta anche a L’Antico Torchio del Castello Chiola, a Loreto Aprutino in un “contesto indimenticabile”, come recita la guida. Novità è il premio Ristoratore dell’anno, che consacra Peppino Tinari di Villa Maiella a Guardiagrele.

Riconoscimenti LONDRA CELEBRA UN FOTOGRAFO ABRUZZESE Il fotografo naturalista Nicola Di Sario, abruzzese residente a Canosa Sannita, in provincia di Chieti, è arrivato fra i finalisti del prestigioso Wildlife Photographer of the Year, celebrato al Museo di Storia Naturale di Londra. La foto, finalista nella categoria “Black & White” ritrae uno Storno splendido blu minore fotografato sulle sponde del lago Awasa in Etiopia. “Sono felice e orgoglioso di avere avuto questo privilegio, perché una della principali motivazioni che mi spinge a praticare con passione e sacrificio questo genere di fotografia è sensibilizzare lo spettatore alla conservazione della natura, e quando una foto raggiunge tali livelli di esposizione, si può dire di essere sulla buona strada per raggiungere questo ambizioso obiettivo.” www.nicoladisario.it

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Artigianato

Paola Ciattoni conquista Arezzo con il contest #createyourlove

È pescarese il volto dell’ultima creatura della Spark Italia, ramo del brand polacco che sta conquistando sempre più attenzione nel mondo dei preziosi realizzati con cristalli swarovsky. Si chiama Paola Ciattoni, l’interfaccia di Spark per l’Italia che alla fiera Gold Italy chiusa ad Arezzo di recente, ha conquistato il podio del contest #createyourlove per l’originalità con il lancio di un anello in argento e swarovsky a cui ha dato nome “In-Solitario”. La manifestazione è fra le più frequentate e internazionali del comparto dei preziosi e ogni anno raduna i migliori brand italiani e stranieri e porta nel capoluogo toscano buyer e operatori da tutto il mondo, oltre ad una illustre rappresentanza delle case orafe italiane e dei migliori creativi del settore.

Riconoscimenti RED DOT AWARD: DESIGN CONCEPT 2016 Andrea Cingoli, il designer abruzzese fondatore di Concepticon studio, si aggiudica il prestigioso riconoscimento internazionale Red Dot Award: Design Concept 2016. Ben tre i concept di Andrea Cingoli premiati durante l’esclusiva cerimonia al Red Dot Design Museum di Singapore: il divano-letto Qwerty Sofa, il mezzo elettrico per la mobilità CrickIT e la lampada da tavolo Balamp, pezzi vincenti che celebrano l’innovazione, il design, l’arte, la funzionalità e la sostenibilità. “Il Red Dot è un vero marchio di qualità e spero – afferma il designer Andrea Cingoli – di trovare imprenditori e aziende che possano dare forma a questi concept con lo sviluppo del prodotto vero e proprio”. Quest’anno sono stati assegnati all’Italia per il Design Concept otto premi Red Dot e una Menzione d’onore: tre Red Dot su otto sono andati al designer abruzzese Andrea Cingoli.

Enologia L’ABRUZZO DEL VINO SU L’ESPRESSO Spariscono i punteggi nella nuova guida “I Vini d’Italia 2017” dell’Espresso, ma l’Abruzzo vince ugualmente. Il primo made in Abruzzo si incontra all’11° posto con il Cerasuolo d’Abruzzo Le Cince 2015 di De Fermo, di Loreto Aprutino condotta da Stefano Papetti e Nicoletta De Fermo. Tra i primi 25 altri 4 abruzzesi: il Cerasuolo 2015 di Emidio Pepe, Il Montepulciano d’Abruzzo I Vasari dei Fratelli Barba di Roseto degli Abruzzi, il Trebbiano Vigneto di Popoli di Valle Reale e il Cerasuolo Pepe Rosa 2015 di Stefania Pepe di Torano Nuovo. Al terzo posto tra i vini da comprare c’è il Trebbiano d’Abruzzo Gianni Masciarelli 2015. Seguono il Montepulciano d’Abruzzo - Casino Murri 2013 della San Giacomo, il Cerasuolo d’Abruzzo 2015 di Barone Cornacchia, il Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2015 de I fauri e il Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2011 dell’azienda Filomusi Guelfi. Per i vini da conservare, il primo abruzzese è il Montepulciano d’Abruzzo 2012 di Valentini, al 15° con il primo rosso imbottigliato dopo quello del 2006, seguono Pecorino Frontone 2013 di Cataldi Madonna, Montepulciano d’Abruzzo 2013 di Pepe Emidio e il Montepulciano d’Abruzzo Riserva Inferi 2012 di Marramiero.

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TRAPARENTESI

Gastronomia Guida l’Espresso consacra di nuovo Romito,

ma non è da solo!

Nuove perle abruzzesi per la guida de L’Espresso che al primo posto regala cinque cappelli a Niko Romito per il suo Reale Casadonna di Castel di Sangro, che diventa primo in Abruzzo entrando nella top five italiana.Due cappelli a Marcello Spadone de La Bandiera a Civitella Casanova e a Giuseppe Tinari di Villa Maiella a Guardiagrele. Un cappello, invece, è andato ad una corposa squadra dalle diverse provincie della nostra regione, composta da Al Metrò (San Salvo), L’Angolino da Filippo (San Vito Chietino), L’Arca (Alba Adriatica), Beccaceci e Lucia di Giulianova, Café Les Paillotes (Pescara), Cipria di Mare (Teramo), D.One, aperto di recente a Montepagano con lo chef Davide Pezzuto e già premiato, L’Angolo d’Abruzzo (Carsoli), La Corniola (Pescocostanzo), Magione Papale (L’Aquila), Mammaròssa (Avezzano), Ritrovo d’Abruzzo (Civitella Casanova) e Zunica 1880 (Civitella del Tronto).

Riconoscimenti Gianni Sinesi sommelier dell’anno per Identità Golose La guida di Identità Golose, vero e proprio punto di riferimento nell’universo enogastronomico italiano, ha eletto il giovane Gianni Sinesi sommelier dell’anno all’interno della Guida 2017 dedicata ai ristoranti d’autore in Italia e nel mondo, con i premi alle giovani stelle. Classe ’84, pugliese di nascita e abruzzese di adozione, Gianni Sinesi ha creato la sua brillante carriera presso il ristorante stellato “Reale Casadonna” di Castel di Sangro dove attualmente lavora. Qui l’intraprendente sommelier svolge il suo delicato e importante ruolo accanto allo chef Niko Romito e sua sorella Cristiana che nel ristorante ha il ruolo di direttore di sala. Un gruppo formidabile che insieme alla brigata e al resto della sala, ha portato il ristorante ad ottenere riconoscimenti a livello mondiali.

Enologia LA GUIDA SLOW FOOD PREMIA la nostra regione Ben sette Chiocciole per l’Abruzzo e il Molise nell’edizione 2017 di Slow Wine. Storie di vita, vigne, vini in Italia, la guida di Slow Food Editore. Nella guida si raccontano realtà abruzzesi e molisane che si distinguono per storia, sostenibilità ambientale e carattere dei vini prodotti, caratteristiche fondamentali per i giudici “Slow”. Tra i premiati con 7 chiocciole troviamo Cataldi Madonna, Valentini,Valle Reale, Torre dei Beati, Cirelli, Emidio Pepe. Ma non mancano altri riconoscimenti come le 7 bottiglie riconosciute a Masciarelli, Feudo Antico, Pasetti, Tiberio, De Fermo, Agriverde e le 7 monete che vedono Italo Pietrantonj, Tenuta I Fauri, Umberto Buccicatino, Centorame, Tenuta Terraviva, Tenuta Torretta, Valori.

Eventi IL WEDDING PARTY SCEGLIE il nostro territorio Sulla Costa dei Trabocchi si è svolto l’esclusivo Wedding Trend Party targato Elle Spose-Villa Estea-Dello Iacono Comunica con l’obiettivo di presentare le Tendenze Matrimonio 2017 e la collezione dello stilista di alta moda sposi Peter Langner. I più noti esperti del settore per l’occasione si sono dati appuntamento in Abruzzo e hanno brindato con i vini de Le Donne del Vino: Cantine Mucci di Elisa Mucci, Bosco Nestore di Stefania Bosco, Tenuta I Fauri di Valentina Di Camillo, Chiusa Grande di Ilaria D’Eusanio, Cantina Di Biase di Lia Di Biase, Azienda Stefania Pepe dell’omonima produttrice e Vini Mastrangelo di Martina Danelli. La responsabile regionale de Le Donne del Vino, Jenny Viant Gomez, ha relazionato sul rapporto Wedding-Food & Wine.

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Contributors

Simone D’Alessandro creatività

Antonio Teti ict

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

È Responsabile del Settore Applicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. È stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani e riviste del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

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Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti,Guardiagrele, Master Sommelier 4 livello. Da oltre 30 anni nel campo dell’enogastronomia. Giornalista pubblicista, dopo 28 anni trascorsi come maître sommelier nello stellato ristorante villa Maiella , da circa 3 anni e proprietario di un Enotavola a Guardiagrele (www.alsaten.com). Un luogo di intrattenimento e formazione del pianeta vino e di tutte le sue sfaccettature, ove oltre a degustare ed acquistare bottiglie e food, si creano a cadenza settimanale serate a tema , incontro con i produttori, corsi di formazione su vino, olio, birra, distillati e tant’altro. È consulente, formatore di molte cantine e ristoranti, collabora con molte riviste del settore, è organizzatore di eventi sportivi, culturali sul territorio.



abruzzo cool

 La cena di gala in Lussenburgo con gli avvocati dell’UAE 

 La serata organizzata da Eusebi Arredamenti con lo chef Mauro Uliassi 

 L’edizione 2016 della “Festa Nazionale del Cuoco” 

 Le immagini dell’ultima edizione di “Nonno Ascoltami!” 

 Le due cene presso La Réserve di Caramanico con gli chef Parini e Caruso  128




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