Maggio-Giugno 2016

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Prima pubblicazione è del mese di maggio 2006 • numero 101 • maggio - giugno 2016 • anno XI • Copia Omaggio




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Vostro materiale pubblicitario (Brochure o Gadget) distribuito nella shopper ufficiale dell’evento Fare Impresa.

Proiezione della durata di 20 sec. (in Loop) del logo aziendale sul mega schermo posto sul palco durante l’evento.

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Pubblicazione del logo aziendale sul backdrop delle interviste.

Partecipazione alla visita del Museo delle Genti d’Abruzzo e alla serata con aperitivo cenato.

L’auditorium Petruzzi a Pescara in via delle Caserme sarà la location del 4° meeting FARE IMPRESA organizzato dalla rivista del manager ABRUZZO IMPRESA.


4° MEETING

FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO

Premio Aquila Reale

IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA.

Riconoscimento alle 100 Cover Story di Abruzzo Impresa

28 ottobre 2016 Auditorium Petruzzi ore 17:30 Pescara

t 085.9508161 f 085 9508157 info@abruzzoimpresa.it _ www.abruzzoimpresa.it



direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori

Marcella Pace, Laura Tinari, Denia Di Giacomo, Paola Lopes, Marzia Palumbo

hanno collaborato a questo numero Lorenzo Pierfelice, Luigi Carunchio, Antonio Teti, Simone D’Alessandro, Filippo Paolini, Andrea Bonanni Caione, Giuseppe Mauro, elisa antonioni, valentina faricelli, Pietro campanaro, ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

Seven Seas srl

editore

Fabio De Vincentiis

Mag. - giu. 2016

n°101 anno XI numero chiuso in redazione il 20 giugno 2016

in copertina Piero Barbuscia con la mamma Luisa, i due figli Luigi e Francesco e il nipotino Angelo

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it info@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

telefono e fax

t 085 9508161

f 085 9508157

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA è la rivista del manager, nata nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. La rivista ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2016 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla rivista ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine della rivista ABRUZZO IMPRESA.

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sommario _ anno XI n° 101 _ maggio - giugno 2016

opinioni&rubriche

lavoro in corso

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a tutta formazione

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Il manager della trattativa

nonsoloeconomia

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In aumento i cervelli abruzzesi in fuga

finoaquituttobene editoriale ctrl s

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Social media manager Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Licenziamento dei dipendenti pubblici, cosa cambia?

primo piano

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comune ricostruzione formazione cultura

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Marco Alessandrini: «Pescara città sportiva, inclusiva, dell’eterna fuga in avanti» Un futuro intelligente per L’Aquila Dalla scuola al lavoro «Agevoliamo il concetto del bello assoluto», partendo dalla musica

cover story

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Barbuscia Auto

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Barbuscia Auto rifà il look della Opel

incarichi&carriere incarichi&carriere

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Nomine, incarichi e promozioni

grandi storie

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Riccardo Gigli Domenico Di Paolo

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«Ciao Riccardones, ci mancherai» Addio a Domenico Di Paolo, patron del mobile abruzzese

newgenerationstorie&persone Daniela Renisi

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48

Daniela Renisi

storie&persone Alessandro Felizzi

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Alessandro Felizzi, una carriera costruita con impegno e abnegazione

tematiche d’impresa fisco itc

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creatività norme&leggi

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Meno IRAP a partire da UNICO 2016 Facebook e Microsoft: un connubio pericoloso? Comunicazione ambientale: terza puntata “Il rating di legalità”

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sommario _ anno XI n° 101 _ maggio - giugno 2016

Credito&Finanza BCC Castiglione M.R.

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La Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella approva il bilancio

focus

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aziende internazionalizzazione aziende riconoscimenti esercito

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gastronomia

lavoro formazione turismo

La persona al centro del Gruppo Gada FATER Spa premiata all’Innovation Officer Italia Award 2016 È dedicato agli ex volontari dell’Esercito, il Progetto Sbocchi Occupazionali Villa Maiella, generazioni a confronto

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De Cesare: «Ance Chieti riflette sul suo passato e rilancia sul futuro» Legge, istituzioni e autonomia dopo il Jobs Act Riparte dalla formazione e dal coaching “Onda di Innovazione – vol. 3” “Un turismo di qualità in una terra di qualità”

ricostruzione

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L’Aquila il cantiere più sicuro d’Europa

aziende

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La Si&T presenta il libro “Risk Management e Contesto di un’Organizzazione. La nuova ISO 9001:2015”

gastronomia

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turismo

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sport

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aziende

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La Carbotech, si espande e apre nei Balcani

eventi

agroalimentare

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Nnuova filiale a pescara del colosso FERCAM

seminari&convegni edilizia

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scuola solidarietà

Cibus: Abruzzo presente! Il talento dello chef Uliassi in scena a la Réserve Oltre 5 mila aziende abruzzesi hanno aderito ad Adriaincubator per investire nell’innovazione di attività ricettive e agricole Grande successo per la prima edizione della Z3 Engineering Golf Cup Nuova veste per la Maico l’ONU approda a scuola Trofeo Adriatico: l’evento benefico dove lo sport incontra la solidarietà

buono e bello salus arte&co.

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arte&co. traparentesi

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L’alimentazione sotto l’ombrellone Il musical Notre Dame de Paris approda a Chieti con il cast originale L’Aquila e il Jazz, la passione continua… News in pillole

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore direttore@abruzzoimpresa.it

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a stagione estiva 2016 si apre tra mille polemiche e difficoltà. Prima su tutta quella del mare inquinato. La pioggia di questi giorni ha portato nuovi sversamenti di liquami di fogna nel fiume e quindi nel mare, spingendo il Comune di Pescara ad estendere il divieto di balneazione (temporaneamente) fino a viale Leopoldo Muzii. Il turismo pescarese, oltre a questi noti problemi, potrebbe subire anche il colpo durissimo dell’annunciata uscita di scena della compagnia irlandese Ryanair e del possibile addio anche di Alitalia. Nessuna conferma ancora per il collegamento della Snav con Spalato dal Porto. La presenza in Abruzzo di un aeroporto con collegamenti nazionali e internazionali è una condizione essenziale per lo sviluppo della nostra economia, e ciò assume maggior rilievo se si considera il grave gap infrastrutturale del nostro territorio regionale. Di questo e molto altro abbiamo parlato in una intervista al sindaco di Pescara Marco Alessandrini.

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l Pescara va in serie A. Dopo 90 minuti di tensione, il Pescara cel’ha fatta e ha battuto il Trapani. L’intera città davanti a tv e maxi schermi è esplosa di gioia. Abbiamo ancora davanti agli occhi l’immagine dell’allievo Oddo che consola Cosmi dopo la sconfitta, e il ritorno in città per l’abbraccio di migliaia di tifosi. Il Pescara nel massimo campionato non è solo una vittoria della squadra, dell’allenatore, del presidente e del suo staff, ma è una vittoria di tutta la regione. L’Abruzzo come sappiamo, ha bisogno di essere conosciuto e il calcio, da sempre lo sport più popolare del mondo, rappresenta uno strumento di promozione. Così come lo è oramai da 6 anni l’Iroman che porta a Pescara e dintorni quasi 2000 atleti, con circa 5mila accompagnatori, provenienti da 50 nazioni con un indotto per l’economia locale stimato 5 milioni di euro previsti come introito tra alloggi, ristoranti, svago e shopping. Numeri sempre più grandi che vedono la città per un weekend, l’ombelico del mondo del triathlon. Pescara città dello sport? Perché no!

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se Pescara ha tutte le carte in regola per diventare città dello sport, l’Abruzzo è certamente da anni terra di talenti straordinari nel mondo della gastronomia e del vino. Il Cerasuolo 2014 dell’azienda agricola Valentini ha vinto la 18esima edizione dell’Oscar del vino organizzato dalla guida Bibenda. Francesco Paolo Valentini è l’unico imprenditore vinicolo abruzzese ad essere stato nominato per il prestigioso premio. E ancora, il ristorante di Cristiana e Niko Romito, il Reale, è entrato nella classifica dei 100 ristoranti migliori al mondo, piazzandosi alla posizione 84. È la prima volta nella storia che un ristorante abruzzese accede alla The World’s 50 Best Restaurant. E nella stessa classifica sale sul podio l’Osteria Francescana di Modena. E per chi non lo sapesse ancora, il braccio destro dello chef Massimo Bottura, Davide Di Fabio, è originario di Bellante. Oggi la cucina italiana ha un ruolo strategico nell’economia, è uno dei settori in maggiore crescita che fa da traino al turismo e all’arte. Sarebbe ora che le Istituzioni ne prendessero atto!

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A Pescara un convegno su Patent Box e crediti d’imposta per ricerca e sviluppo

La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto un’importante novità per le imprese: il Patent Box, ovvero

un’agevolazione fiscale per i redditi derivanti dall’utilizzo di brevetti industriali, marchi, software, disegni, modelli e know-how, nonché dell’esenzione fiscale per la plusvalenza derivante dalla cessione degli assets di proprietà industriale (marchi, brevetti, etc). Tutti i dettagli e le novità normative in materia sono stati al centro del convegno dello scorso 19 maggio presso la sede di Confindustria Chieti-Pescara. Sono intervenuti l’Avv. Biagio Giancola (Giancola Teti & Associati) che ha illustrato i titoli di proprietà industriale ammessi al patent box e le novità del credito d’imposta per investimenti r&d; Patrick Beriotto (Warrant Group) che ha fornito linee guida per l’applicazione e l’utilizzo dei due istituti fiscali; e Rocco Eugenio Masci (Studio Masci E Associati) che ha illustrato la quantificazione dell’agevolazione e la procedura di ruling. Gli interventi sono stati seguiti da domande e da un dibattito su casi concreti descritti da imprenditori presenti in platea. Le diverse are di attività dei relatori si sono ben integrate, riuscendo a dare all’incontro un taglio pratico. Lo studio legale Giancola Teti & Associati, con il suo progetto Europanpatent.it, si occupa, tra le varie aree di pratica, di tutela della proprietà intellettuale; lo studio Masci E Associati si occupa di fiscalità ordinaria e straordinaria, consulenza societaria, e finanza d’impresa; Warrant Group è leader nell’offerta di servizi di consulenza integrati e specializzati nell’accompagnare e supportare le imprese in tutte le fasi di sviluppo del business.

“YES” DELL’AIPE PER ARGINARE LA FUGA DI CERVELLI

A rginare la fuga di cervelli all’estero. Questo l’obiettivo di YES (Young Enterprise Success), il pro-

getto avviato dall’associazione AIPE, presieduta da Luca Tosto, managing director di Walter Tosto SpA. L’iniziativa si pone a supporto dell’azione di governo a sostegno della formazione, avvenuta con la riforma della buona scuola (legge n°107/2015). L’ultimo report della Commissione europea evidenza che solo nel 2014 sono stati circa 12,5 mila gli italiani a trasferirsi all’estero a causa della mancanza di opportunità lavorative in Italia (dal 2010 ad oggi sono stati circa 50 mila, distribuiti su tutte le fasce di età). Per frenare questa emorragia l’AIPE ha attivato una collaborazione con importanti università, quali quella di Milano, Padova, Bologna, Viterbo, Torino, Bergamo, Brescia, Roma Tor Vergata e Napoli Federico II. «Le imprese italiane non possono permettersi di cedere alle aziende estere le risorse migliori del proprio Paese – ha spiegato Luca Tosto, presidente dell’Associazione –. Ci auguriamo che questo esempio venga imitato anche da Vincenzo Boccia, nuovo presidente di Confindustria, per far sì che il numero dei ragazzi coinvolti arrivi a 500 annui». Negli atenei inclusi nel progetto saranno selezionati i migliori 15 neo-laureati ai quali sarà offerta l’opportunità di effettuare uno stage di 6 mesi con una retribuzione di 700 € mensili, finalizzato all’assunzione, presso le aziende associate Aipe che aderiscono all’iniziativa, nei settori meccanico, chimico e gestionale. L’associazione AIPE si impegna a finanziare il periodo di stage per il 50% dei costi, mentre la restante parte, con possibilità di vitto e alloggio, sarà a carico dell’azienda ospitante.

800 MILA EURO DI INVESTIMENTI PER WINEOWINE

Ha raggiunto 800.000 euro di investimenti wineOwine, il portale dedicato al mondo del vino nato dalla mente di due abruzzesi nell’ambito del programma di accelerazione di Luiss Enlabs “La Fabbrica delle Startup” a Roma. «Parte consistente del round - afferma Eros Durante CTO e Co-Founder - sarà destinata allo sviluppo tecnologico della piattaforma web delle app mobile e della logistica, per offrire nuovi servizi sia ai produttori che agli appassionati». «Abbiamo raccolto quanto ci eravamo prefissati per fare un ulteriore salto di qualità ed estendere il servizio a nuovi produttori - aggiunge Federico Laurentino De Cerchio -. Visto il forte interesse degli investitori stiamo valutando di lasciare aperto il round per ulteriori 200 mila euro che ci consentirebbero di crescere ancora più rapidamente». La start up nata due anni fa conta oggi un team di 15 persone tra i 21 e i 31 anni. All’investimento hanno partecipato i principali fondi seed italiani tra cui PiCampus di Marco Trombetti e LVenture Group società di investimenti quotata alla borsa valori di Milano e importanti business angel tra cui Antonio Crusco e Imran Tayebaly. L’investimento è stato seguito anche da BacktoWork, società di raccolta investimenti de Il Sole 24 ore, e dalle piattaforme di equity crowdfunding Equinvest e SiamoSoci.

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tendenze fatti persone

STRADA IN DISCESA PER L’ACS DI TORTORETO

15 dipendenti e nuove possibilità di assunzioni. Personale altamente specializzato e colossi automobilistici tra i suoi clienti. Sono le conquiste ottenute in soli due anni, dalla Acs, l’azienda di Tortoreto che produce componenti per vetture nata grazie alla tenacia di Roberto Catenaro. L’ingegnere di Teramo, con un’esperienza nell’Atr, l’azienda che realizza elementi in carbonio, in un periodo di dura crisi per la ditta di Colonnella, ha scelto di lasciare l’Abruzzo. Dopo un periodo nella direzione di uno stabilimento di produzione di componenti per la Bugatti, e il fortunato incontro con il titolare della Carbopress, Max Lapiana, Catenaro è tornato nella sua terra, dando vita, insieme al collega Romualdo Paino all’Acs, la Advanced composites solutions, azienda che produce componenti per vetture alto-prestazionali per applicazioni di racing ma anche per vetture stradali prodotte ad alti numeri, unica nel settore perché in grado di “stampare” la fibra di carbonio per produzioni con numeri elevati. L’azienda è pronta ad ampliare il suo organico e lavora in stretta collaborazione con l’azienda modenese, Carbopress, gruppo Atomo. «Sono due aziende diverse ma di fatto un unico grande gruppo con due sedi, una in Emilia e l’altra in Abruzzo, 4 stabilimenti e quasi 30 milioni di euro di fatturato aggregato - spiega Catenaro -. Siamo in grado di fornire soluzioni per ogni tipo di progetto che implichi l’utilizzo di materiali complessi leggeri o l’alleggerimento di strutture, dal disegno alla fornitura di materiali preconfezionati». IN.SI. INAUGURA LA SEDE PESCARESE

“Una formazione innovativa per competere”. Questo il tema del convegno che si è svolto in occasione dell’inaugurazione dei nuovi uffici a Pescara di IN.SI. SpA gruppo Consulman, società leader nella consulenza aziendale e nella formazione continua, presente in Abruzzo da cinque anni. Il seminario, alla presenza di numerosi imprenditori e di Lino Olivastri, vice presidente Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti e Pescara e presidente regionale dei Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo, è stato curato da Galliano Cocco, psicosociologo, formatore e docente a contratto di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso “Università degli Studi G. D’Annunzio”. Nel corso dei numerosi interventi che si sono succeduti nel dibattito è stato sottolineato il ruolo centrale della formazione intesa come leva di sviluppo e come la IN.SI. SpA sostiene le imprese del territorio erogando interventi formativi con professionalità e competenza. Sono intervenuti anche Roberto Di Vincenzo, presidente della Camera di Commercio di Chieti, e Armando Landi, il quale ha voluto ricordare agli intervenuti, i progetti che la IN.SI. SpA si è aggiudicata anche in Abruzzo, ed ha voluto cosi ringraziare tutte le aziende che hanno creduto nel lavoro che si è svolto in questa regione e che stanno ulteriormente dimostrando con la loro fiducia nella sede di IN.SI. Pescara, affidata alla direzione di Gianfranco Esposito, direttore e consigliere d’Amministrazione. MEDIOLANUM TOUR 2016, DIBATTITO A PESCARA SULLA TUTELA DEL RISPARMIO

L’impatto sui risparmiatori e i cambiamenti nel rapporto con la banca prodotti dalla nuova

direttiva europea Bail in, che introduce in tutti i Paesi europei regole armonizzate per prevenire e gestire le crisi delle banche. Questi i principali argomenti dell’incontro pubblico che si è svolto lo scorso 24 maggio a Pescara. Banca Mediolanum ha organizzato un dibattito al teatro Circus, aperto al pubblico, per parlare di tutela del risparmio, scenari futuri e dell’importanza che la solidità riveste per un istituto di credito. Tra i relatori, Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, affiancato da Fabrizio Crespi, docente di Economia degli Intermediari Finanziari, Università di Cagliari e Università Cattolica di Milano e Davide Giacalone, editorialista e scrittore. A moderare gli interventi, il giornalista economico Leopoldo Gasparro. L’obiettivo dell’incontro, nell’ambito del Mediolamum Tour 2016, che ha coinvolto circa 7000 persone in 10 città italiane, è stato quello di divulgare l’educazione finanziaria e di promuovere l’importanza della conoscenza degli strumenti d’investimento e di ciò che sottoscriviamo alla luce dei nuovi regolamenti europei e dei fallimenti bancari avvenuti di recente.

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L’ITALIA E TERAMO SALUTANO MARCO PANNELLA

È stata la sua città natale, Teramo, a dare l’ultimo saluto a Marco Pannella, leader dei Radicali, deceduto a Roma, lo scorso 19 maggio a 86 anni. Dopo l’omaggio nei luoghi istituzionali della Capitale: in Parlamento, nella sede del Partito Radicale e Piazza Navona, è stata la sua terra ad accompagnarlo nell’ultimo viaggio. Sulla bara, prima della tumulazione nel cimitero di Cartecchio, è stato posizionato un drappo bianco, la bandiera del Tibet e un pacchetto di Toscanelli. Pannella è stato il protagonista delle mille battaglie dell’Italia del Novecento, il simbolo della lotta non violenta per i diritti civili e politici. «Un leone della libertà» lo ha definito il premier Matteo Renzi. «Un protagonista mai legato al potere, che è riuscito a cambiare il Paese da minoranza», ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mentre la sua amica di sempre e compagna di partito, Emma Bonino ha dichiarato: «Pannella mancherà a tutti, persino ai suoi avversari, è molto amato ma poco riconosciuto nei suoi meriti in questo paese che tanto gli deve». Messaggi di cordoglio da tutta Italia e ovviamente anche dal suo Abruzzo. Tra i tanti, il presidente del Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio ha affermato: «L’Abruzzo ha perso uno dei suoi figli migliori. Marco Pannella con la passione e la determinazione che metteva in ogni sua impresa, era un tutt’uno con i diritti civili, con la non violenza e per la libertà. La sua terra la portava con sé e la interpretava attraverso il suo carattere volitivo e caparbio». LE OPPORTUNITà DEL MERCATO SERBO, SEMINARIO A CONFINDUSTRIA

Le opportunità del mercato serbo. Questo il tema al centro di un incontro organizzato da Confindustria Chieti Pescara, in collaborazione con Confindustria Abruzzo, Confindustria Serbia, Unindustria di Roma-Frosinone – Latina – Rieti – Viterbo, Centro Estero Abruzzo, Aliquo Group e Demo Consulting. Dopo i saluti di apertura affidati a Gennaro Zecca, presidente di Confindustria Chieti Pescara, Rodolfo D’Angelantonio, consigliere incaricato all’Internazionalizzazione, Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio di Pescara e del Centro Estero Abruzzo, Maurizio Tarquini, direttore generale Unindustria e Antonio Schiro vice presidente di Confindustria Serbia, che hanno evidenziato l’impegno reciproco nel supporto per lo sviluppo e la crescita delle imprese in entrambi i territori, il direttore di Confindustria Serbia, Irena Brajovic, si è soffermata sui settori dell’energia, arredamento, metalmeccanico ed agroalimentare. Significativi i contributi di Simone Apolloni, direttore Aliquo Group e membro del Collegio Revisori contabili di Confindustria Serbia e di Alessandro Giolai, Studio legale Sekulovic, che ha presentato i finanziamenti a supporto dell’internazionalizzazione in Serbia. Le modalità di avviamento degli investimenti in Serbia sono state approfondite da Stefano Caprioli, senior Tax Advisor di Aliquo Group. Particolare attenzione è stata dedicata al case history della Carbotech s.r.l., azienda leader in Italia nella progettazione, produzione e commercializzazione di spazzole per motori elettrici, con Venanzio Rossi che ha raccontato la costituzione della Carbotech Industrije, il cui stabilimento produttivo è stato inaugurato lo scorso 15 aprile a sud di Belgrado. L’incontro si è concluso con venticinque incontri bilaterali tra aziende e relatori. LO STUDIO LEGALE LABLAW SPEGNE 10 CANDELINE

“LabLaw compie 10 anni. Un traguardo importante festeggiato nella prestigiosa cornice di Palazzo Clerici a Milano lo scorso 25 maggio alla presenza di circa 300 ospiti. “Abbiamo raggiunto in pochi anni un traguardo impensabile all’inizio della nostra avventura professionale del quale siamo orgogliosi e grati a tutti coloro che con noi hanno condiviso un percorso comune – commentano gli avvocati e giuslavoristi Francesco Rotondi e Luca Failla, founding partner di LabLaw . Il pensiero, ora, è rivolto al consolidamento dei risultati raggiunti e all’espansione nazionale e internazionale”. Fondata nel 2006, in questi anni LabLaw è cresciuta fino a diventare il primo studio legale di diritto del lavoro in Italia per estensione geografica e numero di professionisti. È presente, oltre la sede di Milano, a Pescara, Padova, Genova, Napoli e Bari. Forte, inoltre, la vocazione internazionale. Nel 2011 ha consolidato la sua presenza internazionale realizzando insieme a cinque dei più importanti studi legali specializzati nel diritto del lavoro la Global Employment and Labor Law Alliance. Si tratta di un organismo composto da 20 studi partner e da oltre 1000 avvocati che offre assistenza giuslavoristica alle aziende in Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America, Cina ed India.” 18


tendenze fatti persone

ABRUZZO/EUROPA, PERCHÉ PARTECIPARE AI BANDI DIVENTI PIÙ FACILE

Semplificare, razionalizzare e uniformare le procedure per garantire una realizzazione ottimale

degli interventi finanziati dai fondi europei e minori oneri per cittadini e imprese, affinché chi partecipi ai bandi della programmazione 2014-2020, produca più idee e progetti di qualità e meno documentazione amministrativa rispetto al passato. Inoltre, la Regione si concentrerà su valutazioni e verifiche sostanziali, liberandosi da eccessive attività di controlli formali, il tutto per utilizzare al meglio le risorse disponibili, evitando la dispersione in attività burocratiche scarsamente produttive. Tali obiettivi sono calati nelle “Linee guida per la semplificazione e razionalizzazione dei processi di gestione dei Fondi FESR e FSE 2014-2020”, scaturite dalla riflessione sulla governance della programmazione 2007-2013 e dalle istanze degli stakeolders, per volontà dell’Autorità di gestione Unica POR FESR ed FSE 2014-2014, nell’obiettivo di dare concreta attuazione agli interventi di rafforzamento amministrativo (PRA). Tra i principali interventi: informatizzare il processo di interazione tra Pubblica amministrazione e beneficiari, semplificazione dei bandi, riduzione dei tempi amministrativi per gare e avvisi, semplificazione dei controlli e delle fasi di rendicontazione della spesa.

TURISMO, APPROVATO IL NUOVO SISTEMA DI GOVERNANCE

Un nuovo Sistema di Governance Turistica Regionale che recepisce i princìpi fondamentali e gli strumenti della politica del turismo contenuti nella legge n. 135/2001. L’intento è aumentare la competitività del territorio e attivare forme di governance turistica, favorendo processi di aggregazione programmatica, progettuale e operativa tra attori pubblici e privati coinvolti nel sistema regionale mediante strategie di crescita e consolidamento del settore turistico. Un modo anche per disciplinare lo sviluppo del sistema abruzzese, attraverso proposte progettuali di esperti e qualificate professionalità, in grado di creare una sorta di “marca Abruzzo”. Sette le finalità principali indicate nel documento approvato: razionalizzare le risorse disponibili supportando interventi connessi a Progetti di Sviluppo Turistico di Destinazione e di Prodotto; sostenere il ruolo e le attività delle imprese operanti nel settore turistico e nei settori collegati, secondo una logica di filiera, favorendo tra loro processi di integrazione e aggregazione al fine di accrescerne la competitività; favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici; migliorare l’accessibilità e la fruibilità della destinazione, risorse e servizi; accrescere la professionalità degli operatori turistici e migliorare la cultura dell’ospitalità, la qualità dell’accoglienza e dell’informazione; riqualificare le imprese turistiche, attraverso l’adozione di forme innovative di processo e di prodotto e la creazione di marchi di qualità; realizzare la “Multilevel Governance” secondo il principio europeo di sussidiarietà, oggi strumento imprescindibile per il rilancio della politica turistica. MASTERPLAN PER L’ABRUZZO, OCCASIONE DA COGLIERE

La Regione Abruzzo ha individuato e poi concordato con la Presidenza del Consiglio dei Mini-

stri le principali Linee di Sviluppo e le relative aree di intervento, obiettivi primari da migliorare e completare al fine di dare un forte impulso alla valorizzazione delle eccellenze ambientali, culturali, industriali e di ricerca già presenti sul territorio e attrarre nuovi investimenti nazionali ed esteri da inserire nel Masterplan per il Sud. Gli ambiti e gli obiettivi: 1. Infrastrutture - migliorare la mobilità per lo sviluppo delle imprese e dei territori, realizzare gli interventi su strade e ferrovie, porti, aeroporti e filovie funzionali allo sviluppo economico/turistico con una finalità di coesione e pari accessibilità alle diverse aree regionali. 2. Ambiente - gestione ordinaria dei rifiuti e smaltimento dei rifiuti stoccati; bonifica dei terreni contaminati; mitigazione del dissesto idrogeologico. 3. Sviluppo economico e produttivo - promuovere l’innovazione e la ricerca, attrarre investimenti sul territorio, realizzare centri di eccellenza e innovazione, sviluppare le reti irrigue per il settore agricolo, dotare le aree di insediamento industriale dell’accesso alla banda ultra larga. 4. Turismo e cultura – migliorare l’accessibilità alle aree ad alta vocazione turistica; realizzare opere di manutenzione, valorizzazione e rifunzionalizzazione delle strutture culturali e artistiche di rilievo; promuovere uno sviluppo turistico integrato e sostenibile anche con il recupero e la ristrutturazione degli antichi borghi e il rilancio delle micro-imprese artigianali ed enogastronomiche; sviluppare la Montagna e relativi comprensori; realizzare opere di viabilità ciclopedonale.

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tendenze fatti persone

IL RISTORANTE REALE DI CRISTIANA E NIKO ROMITO, TRA I PRIMI 100 DEL MONDO

In Abruzzo c’è uno dei 100 ristoranti migliori al mondo. The World’s 50 Best Restaurants, la classi-

fica dei ristoranti più influenti al mondo, ha annunciato le posizioni comprese tra i numeri 51-100: il ristorante Reale di Cristiana e Niko Romito, 3 stelle Michelin, vi fa il suo ingresso al numero 84. Giovane cuoco autodidatta, dal 2000 Niko Romito gestisce, con la sorella Cristiana in qualità di Maître ’D e General Manager, il ristorante Reale, a Castel di Sangro. Conquista la prima stella Michelin con l’edizione 2007 della Guida, la seconda con l’edizione 2009, e nel novembre del 2013 (edizione 2014) la terza. Presenza consolidata ai vertici delle guide gastronomiche italiane, Romito nel 2011 trasferisce il Reale da Rivisondoli, all’interno del complesso “Casadonna”, ex monastero cinquecentesco finemente restaurato dove trovano spazio anche un albergo di charme e una scuola di alta cucina professionale, la “Niko Romito Formazione”. «Sono soddisfatto –ha commentato lo chef- dell’ingresso del Reale tra le prime 100 realtà della ristorazione mondiale. Una duplice soddisfazione - per il nostro lavoro, mio, di mia sorella Cristiana e di tutta la squadra, e per l’Abruzzo che per la prima volta, come noi, fa il suo ingresso in questa importante classifica».

AUMENTA IN OMAN LA RICHIESTA DI AZIENDE ABRUZZESI. IN TESTA CI SONO INFRASTRUTTURE, SERVIZI E AGROALIMENTARE

Grandi progetti infrastrutturali, investimenti in fonti energetiche rinnovabili, nel turismo e crescita dell’industria farmaceutica, agroalimentare, tessile. E’ il volto dell’Oman tracciato nel workshop “I vantaggi commerciali dell’Oman: porta di accesso privilegia per Stati Uniti e India”, organizzato a Chieti dall’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio, in collaborazione con Confindustria Chieti Pescara, Confartigianato, l’Ordine dei Commercialisti, l’Università di Teramo, Easy Business in Oman e con il contributo dell’azienda Sisofo. Un ghiotto business, ma quali le possibili insidie da cui le aziende devono tutelarsi? «Il diritto commerciale omanita - precisa Marco Riario Sforza, avvocato esperto in contrattualistica internazionale d’impresa e diritto dei Paesi islamici, docente di Diritto Privato all’Università di Teramo - è più snello di quello italiano. Seguendo già molte aziende italiane e abruzzesi che lavorano in Italia e all’estero, Oman compreso, consiglio sempre di inserire delle clausole che, in caso di contenziosi, prevedano il ricorso a procedure arbitrali piuttosto che ai tribunali istituzionali; e di esaminare, fra i moltissimi aspetti, le clausole di garanzia che in tutti i paesi esteri, anche in Oman, sono note con il termine performance bond». PESCARA: IL CONVEGNO ROAD SHOW VOLUTO DAL MINISTERO DOVE I COMMERCIALISTI E LE PMI DIVENTANO INTERNAZIONALI

Si è tenuto a Pescara, nella cornice dell’ex Aurum, il convegno Road Show dal titolo “I commercialisti verso i mercati esteri”. L’evento, caratterizzato dalla volontà di ripensare alla professionalità del commercialista in un quadro sempre più moderno e competitivo, è stato promosso dalla Commissione di Studio “Internazionalizzazione delle imprese” del CNDCEC in partenariato con la Fondazione Nazionale Commercialisti e UniCredit. Partito da Bologna in aprile, il Road Show itinerante si è fermato a Pescara per la sua quarta tappa: qui ha visto la partecipazione di imprenditori, politici e tecnici del settore. I diversi interventi si sono concentrati sulle PMI italiane e sull’imminente necessità di un’espansione internazionale delle stesse. Tale prerogativa volta alla competitività come sinonimo di internazionalizzazione, deve essere assicurata dall’intervento dei commercialisti: a loro sono sempre più richieste azioni strategiche per la messa a punto di piani concorrenziali oltre i confini nazionali. La penetrazione dei mercati esteri dovrà essere al centro delle skills del commercialista il quale, grazie alla conoscenza approfondita della realtà imprenditoriale in cui opera, può essere in grado di mettere a punto strategie tese all’accrescimento competitivo e alla capacità di affrontare i mercati esteri delle imprese. 21


Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini

Marco Alessandrini: «Pescara città sportiva, inclusiva, dell’eterna fuga in avanti» Il Sindaco di Pescara ci racconta una città da riprogettare e reinventare. Nonostante gli attacchi e diversi eventi sfavorevoli, agli imprenditori assicura la presenza delle istituzioni sul territorio

M

» di Marzia Palumbo - foto concesse da Ufficio Stampa Comune di Pescara

arco Alessandrini, classe 1970,

oltre che per il suo impegno politico, viene ricordato come figlio di Emilio Alessandrini, Procuratore della Repubblica assassinato dai terroristi di Prima Linea nel 1979. Marco Alessandrini, già avvocato civilista e consigliere

comunale, nel 2014 viene eletto sindaco di Pescara; da quella data, tra crisi ambientali (Alessandrini insieme al vice sindaco, è indagato in “concorso in omissioni di atti d’ufficio” per la vicenda del mare inquinato) e sociali, opposizioni e critiche dal mondo sia civile che politico, amministra la città con tutte le difficoltà che questo ruolo comporta.

a tu per tu con il sindaco di Pescara Marco Alessandrini  Lei si avvia al terzo anno di mandato, ci può fare un bilancio di quanto realizzato finora e di quali sono gli obiettivi per i prossimi due anni?

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«Fare il sindaco è il mestiere più

bello del mondo, sei un soldato e sei in trincea 365 giorni all’anno. Da un lato sono preso dalle emergenze

continue, quotidiane, impreviste. Dall’altro cerco di mantenere ferma un’idea di città. Motivo di orgoglio per noi è stata l’approvazione del


Primo piano

bilancio del Conto Consuntivo per il 2015: siamo passati da una situazione confinante al default ad un presente che ci fa guardare al futuro con coraggio. Per l’immediato futuro dobbiamo cercare di ottimizzare le occasioni che abbiamo e concretizzarle in azioni reali. Penso alla povertà di suolo, all’area di Risulta, un vero e proprio “elefante” in pieno centro: 11 ettari nel cuore di Pescara dove ogni giorno transitano complessivamente 28.000 persone. Il nostro impegno è quello di ideare un parco il più esteso possibile in un’area ricca di tutti i servizi: bar, ristoranti, attività commerciali, infrastrutture. Un’altra cosa che mi sta a cuore è l’economia della conoscenza: l’Università di Pescara è cresciuta e deve continuare a crescere. Interverremo in questa direzione: vogliamo acquisire un’area dell’ex Caserma di Cocco per metterla a disposizione degli studenti universitari. Pensiamo anche al Ferrhotel su Corso Vittorio, un edificio storico riconvertibile in studentato: la finalità sociale di questo progetto ci permetterebbe di ricevere aiuti finanziari da parte del Ministero dell’Istruzione. A questo proposito stiamo già istruendo la pratica».

Questa stagione estiva si sta aprendo con tante difficoltà, basti pensare ai casi Ryanair e Snav e alla problematica relativa al mare inquinato… «La qualità del mare oggi è l’argomento principale. Al momento, il tratto che va da Via Balilla alla Madonnina, ovvero il 2% del litorale pescarese, non è balneabile e

Un momento della nostra intervista

probabilmente non lo sarà per tutto il periodo estivo. La notizia è quindi che l’acqua del mare di Pescara è la stessa dell’anno scorso. Ciò che è cambiato è l’impegno dell’Amministrazione: è un dato di fatto che abbiamo tappato gli scarichi. Il discorso Ryanair è invece una questione politica: i vertici irlandesi contestano al governo italiano la tassa aeroportuale ma rispetto a Pescara sono chiari: la città è appetibile grazie alla sua importanza strategica. Ad oggi da parte del governo c’è l’impegno formale ad eliminare questa sovrattassa. Intanto la Ryanair rimarrà a Pescara sino a novembre, diciamo che fino ad allora ci potranno essere le motivazioni per cui rimanga stabilmente a Pescara. Per quanto riguarda la Snav, l’azienda marittima ha denunciato il problema dell’inagibilità del porto. Abbiamo immediatamente fatto un sopralluogo,

ma il primo passo sarà affrontare il piano regolatore aeroportuale. Dobbiamo tener conto a questo proposito della macchina dello Stato e delle sue procedure che spesso possono essere infinite. Una volta approvato il piano potranno iniziare i lavori di manutenzione. A questo stiamo lavorando e continueremo a lavorare».

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla chiusura delle attività commerciali storiche e all’apertura dei colossi del franchising. Qual è l’opinione del sindaco in merito a ciò? «In tal senso non sarei drastico: se da un lato è normale che i colossi del franchising si interessino a Pescara – il villaggio globale è anche questo –, dall’altro ritengo che le attività storiche in città ci sono e sono tante. Ogni anno il comune dà vita ad una premiazione in questo settore e molti imprenditori tengono ad avere questo riconoscimento».  Quale messaggio vuole inviare il Sindaco agli imprenditori pescaresi ed abruzzesi? «Continuare ad aver fiducia in se stessi e nel loro Paese. Le istituzioni ci sono, fanno rete, sono consapevoli della necessità del cambiamento, dell’innovazione. La mia idea è quella di Pescara come città inclusiva, sportiva, dell’eterna fuga in avanti. Pescara ha una direzione verso la contemporaneità, alcuni l’hanno definita come un quadro futuristico. L’attuale necessità è quella di sfruttare le risorse e fare rete per collaborare insieme ad una Pescara, città del futuro»

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Lo smart-tunnel. Foto di Domenico Gualtieri

Un futuro intelligente per L’Aquila La più grande opera pubblica della ricostruzione si chiama “Smart-tunnel”, vale 80 milioni di euro e proietterà il capoluogo abruzzese tra le città più innovative d’Italia

L

» di Laura Tinari

e fondamenta della città non sempre coin-

cidono con i “semplici” suolo e sottosuolo, nel caso de L’Aquila post terremoto, infatti, le nuove fondamenta sono i servizi essenziali, invisibili ma che permettono di vivere al meglio la città e la sua quotidianità. Parliamo di luce, gas, acqua, comunicazioni, che costituiscono la cosiddetta rete

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di sottoservizi. Innovazione, sostenibilità, sicurezza ed efficienza guidano questa parte fondamentale della ricostruzione del centro storico attraverso un’opera da 80 milioni di euro, la più grande tra quelle pubbliche, la cui stazione appaltante è la Gran Sasso Acqua Spa. Diamo solo tre parametri per far capire le dimensioni dell’opera: 12.500 mt è la lunghezza della galleria; 103.550 mq


Primo piano

la superficie stradale interessata dai lavori; 2.354 le utenze servite. «È questo il momento di intervenire per evitare che una volta tornati in centro storico ci possano essere storture e invasività nella conduzione della vita quotidiana, ma oltre questo, tale opera determinerà anche un risparmio per i cittadini» spiega Americo Di Benedet-

to, presidente della GSA. Ma è questo il momento anche per progettare una città dal “futuro intelligente”. Sicuramente in questi 7 anni non sempre le scelte sono andate in questa direzione, ma fortunatamente non è sempre così e questa opera ne è la compiuta testimonianza, proiettando direttamente nel futuro il sesto centro storico d’Italia, il nostro. Un particolare dello smart-tunnel

a tu per tu con il presidente della Gran Sasso Acqua Americo Di Benedetto  Il “ futuro intelligente” dell’Aquila parte dai sottoservizi. «Questa opera è una parte importante di quella complementarietà di interventi pubblici e privati attraverso i quali si darà un volto nuovo a questa città. Abbiamo la possibilità di proiettare la nostra città in una dimensione differente: la prima originalità dello Smarttunnel sta già solo nel fatto che coinvolge un centro storico e non una città di nuova costruzione o aree industriali dove in genere questi interventi vengono fatti. La proiezione al futuro è legata soprattutto alla fibra ottica, la più veloce forma di connessione in assoluto».  La GSA è la stazione appaltante di questa grande opera accompagnata da una certa visione. Chi l’ha immaginata? «Nasce tra il 2010 e il 2012 su un tavolo congiunto con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e il commissario alla Ricostruzione, Gianni Chiodi, in cui un primo progetto, elaborato per la sistemazione delle sole condutture idriche in centro storico, è stato poi modificato e

Americo Di Benedetto

per contemperamento delle diverse esigenze della PA alla fine si è arrivati ad un finanziamento base e innovativo di circa 80 milioni di euro. Da quel momento si è avviata una procedura che prevede due momenti: il primo stralcio per l’asse centrale, per riavviare subito la ricostruzione in centro, e il secondo stralcio diviso in 5 lotti con l’inclusione di due arterie importanti ma che non insistono nel centro».

Immagino lo Smart-tunnel come un “passaggio segreto” che percorre in via sotterranea la città. «Non parliamo di un tunnel continuo che attraversa tutto il

centro storico, gli snodi e gli incroci della città non permettevano di realizzare qualcosa che prevedesse curve, solo su alcune strade abbiamo dei tratti più lunghi. Questo testimonia che le soluzioni applicate sono state studiate proprio in base alle precise esigenze delle strade in cui sono state messe. Il tunnel è percorribile a piedi dai tecnici e, in caso di guasti o interventi di manutenzione sulle reti, sarà semplice individuare il problema e intervenire».

Il bilancio a poco più di un anno dall’inizio dei lavori sembra positivo. «L’inizio dei lavori sull’asse centrale ha incontrato una serie di situazioni e disfunzioni poi rodate nel tempo: i rapporti con l’amministrazione comunale, la sovrintendenza, gli altri gestori dei sottoservizi. Ad oggi la macchina amministrativa è nelle condizioni di agire velocemente e lo stesso cronoprogramma fatto per aree rispondeva proprio alla necessità di fare una sorta di primo test per poi andare più veloci nelle fasi successive. Dunque, sì, il bilancio è più che positivo»

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La tavola rotonda con gli ospiti intervenuti

Riccardo D’Alessandro nel suo ultimo intervento da presidente regionale GI

Dalla scuola al lavoro White Information, l’evento regionale dei Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo, ormai alla quinta edizione e tenutosi a Pescara, ha confermato la sua capacità di essere “sul pezzo” trattando il tema dell’Alternanza scuola-lavoro

«U

» di Eleonora Lopes

n paese che non investe sui giovani è un paese che non investe sul proprio futuro» così scuola e

aziende entrano in contatto grazie al sistema associativo di Confindustria, grande attore e sostenitore del programma Alternanza scuola-lavoro, introdotto con la riforma “La Buona Scuola”. È stato questo il tema di White Information 2016, convegno dei Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo. Studenti provenienti da 8 istituti differenti, 8 aziende con sede su tutto il territorio abruzzese e 8 GI-tutor, durante la mattina hanno lavorato dando vita ad una intensa sessione di “Co-Working”, in cui le aziende hanno posto una sfida e gli studenti hanno cercato di dare

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una soluzione innovativa. Soluzioni passate al vaglio di una Commissione, che ha decretato come lavoro migliore quello del’IIS Amedeo D’Aosta dell’Aquila, che ha poi ricevuto dal presidente nazionale GI, Marco Gay, il “Premio Bruno Ballone” (in memoria di Bruno Ballone, giovane imprenditore teramano scomparso nel 2010). Il dibattito sul tema Alternanza si è tenuto nel pomeriggio aperto dal presidente regionale GI, Riccardo D’Alessandro, e dallo stesso Gay e al quale hanno partecipato il vice-presidente nazionale GI con delega all’Education, Vincenzo Caputo, Damien Lanfrey del MIUR, e poi l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, Unioncamere, Agenzia delle Entrate, OpenjobMetis e Confindustria Abruzzo, con le conclusioni del presi-


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dente regionale Agostino Ballone. Imparare lavorando, formandosi in azienda prima del diploma di scuola superiore è un input che arriva dall’Europa, che ha scelto questa metodologia formativa come la più efficace per combattere la disoccupazione giovanile. Quella che per milioni di studenti europei è una normalità, anche in Italia lo diventerà quando il valore educativo del lavoro e la capacità formativa delle imprese troveranno il giusto spazio nella scuola. La L.107/2015 rende l’Alternanza una regola, permettendo una nuova alleanza

tra scuola e lavoro, che cambierà profondamente sia la vita degli studenti sia quella delle imprese. A regime 1,5 milioni di studenti si formeranno in situazione reale di lavoro, grazie anche alle già moltissime imprese che, aiutate dalle associazioni industriali, sono a disposizione delle scuole per co-progettare, co-realizzare e covalutare i percorsi. E per orientarle e accompagnarle, soprattutto le più piccole, è nata una Guida pratica ad opera dell’Area Formazione ed Education di Confindustria, i Giovani Imprenditori e la Piccola Industria.

a tu per tu con vice-presidente Gi Confindustria VINCENZO CAPUTO  Il tema Alternanza scuola-lavoro appassiona particolarmente Confindustria, che ha firmato il protocollo con il MIUR per prima. «È naturale che Confindustria sia appassionata al tema in quanto, insieme agli Uffici Scolastici Regionali, rappresenta il principale attore di questa grande sfida. Il nostro è un impegno di sostanza, poiché crediamo fermamente che soltanto con un percorso condiviso con le scuole si possano creare le precondizioni necessarie a garantire l’occupabilità dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro».  Quanto conferma e in cosa innova l’attuale programma previsto dalla L.107/2015? «L’Alternanza esiste da sempre ma così diviene una grande novità. Già oggi un’impresa su 100 accoglie studenti, formandoli su competenze tecniche e trasversali. È novità perché la Legge ha reso questa attività obbligatoria per le scuole superiori; perché l’alternanza cambia la didattica integrando sapere della scuola con il sapere del lavoro e inserendo le imprese nell’attività di progettazione e valu-

valutare e certificare le competenze acquisite dai ragazzi».

Vincenzo Caputo

tazione; perché le scuole riceveranno finanziamenti per co-progettare questi percorsi».

Le tre regole base che l’impresa inserita nel percorso di Alternanza deve seguire. «Fare Alternanza è più semplice di quanto si possa immaginare. All’impresa occorre attivare una convenzione con le scuole per definire i rapporti e le responsabilità dei soggetti coinvolti, nominando anche un tutor aziendale che interagisca con gli studenti. Bisognerà poi co-progettare il percorso didattico d’accordo con la scuola e infine

Cosa dice dello slogan “Dall’alternanza scuola-lavoro alla stabilità lavorativa”? «Creare stabilità lavorativa è il traguardo finale, l’obiettivo di medio-lungo termine, che diventa raggiungibile creando quelle competenze realmente utili alle imprese e, dunque, efficacemente spendibili dagli studenti. Dunque, direi “Dall’alternanza all’occupabilità fino alla stabilità”».  Con programmi come questo la scuola italiana potrà essere davvero “La Buona Scuola”? «Ne sono convinto. “La Buona Scuola”, per quanto migliorabile in alcuni passaggi, è davvero l’inizio di un cambio di paradigma epocale. L’alternanza, la digitalizzazione, l’internazionalizzazione, gli investimenti in formazione e nelle infrastrutture scolastiche possono creare le condizioni per una scuola al passo con i tempi e, soprattutto, capace di stimolare, sostenere e valorizzare le competenze e il talento dei nostri giovani»

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L’orchestra del Braga durante un’esecuzione

«Agevoliamo il concetto del bello assoluto», partendo dalla musica L’A bruzzo terra di musica, ma anche di musica nell’Alta Formazione, con la statizzazione del “Gaetano Braga” di Teramo guadagna il terzo Conservatorio. Ad illustrarci un passaggio irto e appassionante, che condurrà alla completa rinascita dell’Istituto, è stato il presidente, Sergio Quirino Valente

L

» di Laura Tinari

a statizzazione, un risultato importante

per un Istituto che quest’anno ha compiuto 121 anni, anzi 120 più 1 proprio di statalizzazione. Una strada non semplice, quella percorsa ultimamente dall’Ente, segnata da difficoltà anche economiche, che rischiavano davvero di mettere in crisi la Scuola, e da un nuovo corso di vita intrapreso ad ottobre 2015 con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione. Una storia che ben conosco

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essendo entrata con questo ultimo rinnovo del CdA. A guidare questo percorso è l’avvocato teramano Sergio Quirino Valente, che da ex allievo dell’Istituto, dove nel 1975 si è diplomato in pianoforte, è tornato lo scorso anno accettando il prestigioso quanto delicato incarico di presidente della Scuola. Tempi duri, dunque, anche per il Braga, i cui CdA e Direzione, così come dice il presidente lavorano alacremente «Seduti su poltrone bollenti, senza certezze e con la sola forza della


Primo piano

passione, cercando di applicare la giusta mentalità». Si cerca, infatti, di creare una progettualità, un respiro più ampio intorno ad un pezzo di storia musicale della nostra regione, che si vuole salvare perché capace di esprimere giovani talenti e promesse di questo territorio e non solo. Oggi 350 studenti, un obiettivo raggiunto con fatica, date le condizioni in cui il Braga versava neanche un anno fa; domani magari potranno essere quasi il doppio. Di certo esistono temi che si stanno affrontando

con grande difficoltà, quali la sede di Teramo (l’altra è a Giulianova presso il Palazzo Kursaal), dopo l’imposto abbandono di quella storica in Piazza Verdi dichiarata inagibile; la stabilizzazione dei nuovi docenti, quelli che c’erano sono andati quasi tutti via in seguito alla statizzazione; o il recupero dei crediti vantanti nei confronti delle Istituzioni da cui il Braga è partecipato, utili per sanare la situazione pregressa. La nostra unica certezza è che il futuro è tutto da inventare!

a tu per tu con presidente Ist. G. Braga Sergio Quirino Valente  Centoventuno anni di Braga, quanto è restato immutato nel tempo di questa Scuola? «121 anni di storia hanno tracciato un solco profondo nell’espressione artistica del nostro territorio anche grazie al Braga, che ha sempre professato la tecnica classica formando professionalmente innumerevoli artisti. La continuità nel giusto insegnamento e l’assidua passione per la musica si dimostrano oggi la vera forza di questo Istituto».

Come è gestire il passaggio alla statizzazione? «Abbiamo coniato uno slogan: 120 anni di storia + 1 di statizzazione. Il CdA si è insediato a statizzazione formalmente avvenuta, guardando fisso al futuro ma con l’occhio vigile rivolto al passato. Seduti su poltrone bollenti, senza certezze e con la sola forza della passione, stiamo cercando di applicare la giusta mentalità. Per quanto mi riguarda, è stato il cuore a condurmi verso il viscerale amore che nutro per la buona musica e per le radici della mia terra. Una specie di riconoscenza postuma a servizio

di entità vitali che ho trascurato per troppo tempo, nell’auspicio che il percorso intrapreso continui senza ostacoli».

Quali sono le migliori garanzie per il buon funzionamento del sistema dell’Alta Formazione Scolastica? «Serietà, idee chiare, organizzazione e budget. Questi sono i capisaldi del progetto che prevede tre step progressivi: breve, medio e lungo termine. Siamo ancora nel primo stadio per cui la nostra attenzione è focalizzata verso l’acquisizione di una Sede decorosa, un pool di Maestri di pregio con l’obiettivo di raggiungere almeno 500 allievi per il prossimo anno didattico. A seguire Concerti con le nostre eccellenze per la realizzazione di programmi artistici di assoluto rilievo. Del budget, invece, meglio non parlare... i panni sporchi si lavano in casa!».  Di cosa ha bisogno il sistema culturale abruzzese per crescere? «Di agevolare il concetto del bello assoluto. Un esempio: se organizzi una sagra o vai in discoteca, puoi contare su migliaia di adepti;

Serio Quirino Valente

se indici un simposio artistico, il pubblico si conta sulla punta delle dita. Snobismo? No, solo pigrizia: è più facile ridere e mangiare, che concentrarsi per godere arte. Oltre tutto sistema e media propongono a profusione un trend poco incline al pensiero, per cui quando incontri un artista vero, l’apparato sensoriale è talmente disabituato all’attenzione, che si distrae! Davvero un peccato data la proposta altamente culturale delle nostre istituzioni come i Conservatori, le Orchestre, i Festival e i tanti Concerti sul territorio»

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La nuova squadra della Opel

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BARBUSCIA AUTO RIFà IL LOOK delLA OPEL Nel 2020 compirà un secolo di vita; parliamo della presenza nel settore automotive della famiglia Barbuscia, cui fa capo un gruppo di aziende fra le più importanti in Abruzzo, che, da meno di un anno, ha dato continuità alla Barbuscia Auto S.r.l., concessionaria Opel

» di Eleonora Lopes - foto di Isabella De Luca

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uasi un secolo di vita uniti ad affidabilità, professionalità e qualità dei servizi. Questo e molto altro è la Barbuscia Auto. Oggi a capo della storica concessionaria ci sono Piero e i suoi figli Luigi e Francesco. Luigi è responsabile veicoli industriali e commerciali, Francesco invece, ha lasciato il suo lavoro in Australia per prendere le redini della Opel, prima gestita dallo zio Graziano, scomparso improvvisamente due anni fa.

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Piero Barbuscia con il figlio maggiore Luigi

Le donne della famiglia: Paola Barbuscia, moglie di Piero e ambientalista attiva, nonna Luisa, mamma di Piero, 92 anni portati magnificamente, e Isabella De Luca, compagna di Luigi e fotografa

E proprio lo scorso aprile, la famiglia Barbuscia ha voluto organizzare un’inaugurazione aperta a tutti, per presentare il nuovissimo show-room Opel in via Tiburtina 131 a Pescara. «Tornare a Pescara per questa nuova avventura imprenditoriale – racconta Francesco- in Opel, è stata, ed è ancora oggi una grande sfida. In un momento non semplice per il mercato dell’auto, insieme alla mia famiglia, abbiamo deciso di investire il nostro impegno nel marchio Opel, dando continuità a questa azienda in un momento di grande difficoltà, dovuta, oltre che alla situazione economica generale, anche al venir meno del suo fondatore Graziano Barbuscia. Ma i nu-

meri, ad oggi, ci stanno ripagando del sacrificio fatto». Qualità, garanzia del marchio e attenzione per i servizi post-vendita, sono da sempre le carte vincenti di questa storica azienda. «La soddisfazione del cliente –spiega Piero Barbuscia- è fondamentale in un mercato ricco di prodotti e competitors. Assistenza tecnica, finanziamenti, assicurazione, noleggio vetture, e tutti i servizi che eroghiamo per i nostri clienti, sono elementi che ci contraddistinguono da sempre, uniti ovviamente alla qualità delle vetture». Ad oggi, il gruppo Barbuscia è concessionaria ufficiale di vendita e post vendita dei seguenti marchi: Mercedes-Benz, Smart, Opel, Subaru, Linde.

I ragazzi dell’officina

Un particolare dell’officina


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La sede storica della Barbuscia ora Palazzo di Città

I clienti con gli agenti

DAL 1920, LA STORIA CONTINUA… Ripercorriamo la storia di questo gruppo di aziende che nel 2020 compirà 100 anni di attività nel settore automotive. Nel 1920 a Sant’Elpidio, nelle Marche, Graziano Barbuscia Senior da avvio ad una attività di commercializzazione di macchine agricole ed industriali, veicoli industriali e automobili. L’attività ben presto cresce e la sede viene spostata prima a Pescara, che rimarrà come filiale del quartier generale successivamente insediato a Roma. Dopo la seconda guerra mondiale, cogliendo le opportunità offerte dalla necessità di ricostruzione del paese, viene intensificata l’attività di importazione di macchinari destinati all’agricoltura e all’industria. Con il contributo dei figli Luigi Sr. ed Ignazio, si intensificano e si strutturano in modo organico anche i rapporti di concessione di vendita con OM (gruppo FIAT) e Ford nelle sedi di Roma e Pescara. Nella prima metà degli anni ‘50, le attività di Luigi Barbuscia Sr. e del fratello Ignazio si separano. Luigi Sr. continua la sua avventura imprenditoriale e negli anni ‘70 entra in azienda Piero Barbuscia. Nel 1990 si conclude il rapporto con Iveco e si apre quello con Mercedes-Benz con il mandato di vendita ed assistenza dei Veicoli Industriali e Commerciali per l’Abruzzo. Nel 1992 viene acquisito il mandato per le vetture Mercedes Benz per la provincia dell’Aquila e nel 1997 per quelle di Pescara e Chieti. Nel 1998 l’attività si amplia con il mandato Smart. Nel 2001 viene aperta la filiale di Lanciano. Nel 2003 entra in azienda Luigi Barbuscia Jr., figlio di Piero. Ed infine, nel 2006 si inserisce Francesco Barbuscia dando continuità, insieme a Luigi Jr., alla quarta generazione della famiglia in azienda. Barbuscia Auto nasce nel 1972 per volontà del fondatore Graziano Barbuscia Jr., fratello di Piero, che dà avvio al mandato di vendita e assistenza del marchio Opel e successivamente del marchio Saab. In oltre quaranta anni di collaborazione con il marchio Opel, Graziano Barbuscia Jr. ha sviluppato una storica presenza del marchio stesso nel territorio, conseguendo costantemente risultati di vendita estremamente importanti. La sua prematura scomparsa nel 2014 ha, purtroppo, privato la Barbuscia Auto della sua guida. Della responsabilità di dare continuità alla realtà creata da Graziano Barbuscia, la famiglia si è fatta carico, così che nel 2015 la concessionaria Barbuscia Auto entra a far parte del gruppo Barbuscia.

Un momento dell’inaugurazione del nuovo showroom

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a tu per tu con Francesco Barbuscia

Come è avvenuto il suo ingresso in Opel? «Dopo la scomparsa di mio zio Graziano, la mia famiglia ha deciso di dare continuità alla Concessionaria Opel che, così, è entrata a far parte del gruppo Barbuscia. Una scelta più di cuore che razionale, dato il momento storico in cui vive il mondo dell’auto. Negli ultimi due anni ho vissuto in Australia, dove ho lavorato nel settore marketing&sales per lo chef Tetsuya considerato tra i 10 chef più affermati al mondo. A Sidney ho conosciuto Hermione, giornalista televisiva, che oggi è mia moglie e che da poco mi ha reso papà con la nascita della piccola Giselle. Lo scorso ottobre, dopo l’intervento da parte nostra nel capitale della Barbuscia Auto sono tornato a Pescara per occuparmi della gestione del Marchio Opel. La mia è stata una vera rivoluzione, parola d’ordine: rinnovare! Sono state inserite nuove risorse umane, molti giovani con voglia di imparare e crescere, ma sono rimasti al mio fianco numerosi collaboratori storici. Ho voluto, pur nella continuità, portare una ventata di aria fresca in una realtà che negli ultimi anni aveva fatto fatica, per motivi comprensibili, a rinnovarsi per stare al passo con la necessità di cambiamento».   Come si sviluppa la vostra strategia di vendita? Francesco il giorno del matrimonio a luglio 2015

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cover story

«La componente umana in

questo settore è fondamentale; è la qualità del personale a fare la differenza. Il processo di vendita e di assistenza di un’auto è molto complesso e strutturato, ci sono vari passaggi da seguire per un risultato efficace. Il segreto è presentare all’acquirente prodotti e servizi in maniera semplice, ma completa e soprattutto trasmettere entusiasmo e, al contempo, senso di affidabilità. È questo il mix vincente. Occorre, inoltre, grande competenza da parte nostra per riuscire a valorizzare, agli occhi del cliente, tutti i vantaggi dei prodotti e servizi che proponiamo, e proprio spiegando tutto quello che ruota intorno all’acquisto di un “pezzo di ferro” e dei servizi accessori che la vendita diventa professionale. I nostri clienti, inoltre, ci scelgono anche perchè offriamo la prova di tutta la gamma Opel che permette di orientare al meglio la scelta del modello più aderente alle proprie necessità, abbiamo un parco vetture in pronta consegna di quasi 200 unità ed un ventaglio di servizi finanziari e assicurativi “ricamati” intorno alle specifiche esigenze di ciascuno. Molto importante è anche l’attenzione che offriamo ai clienti tramite il web e la gestione di tutte le richieste che ci arrivano da ogni parte d’Italia e d’Europa. Viviamo, infatti, in un’epoca digitale dove la rapidità di risposta alle più disparate richieste di informazioni ha un ruolo chiave. Così che, oggi, possiamo vantare un panel di clienti consolidati

non solo in tutta Italia, ma anche all’estero. Dopo quasi 100 anni di storia, la mission della famiglia Barbuscia è sempre la stessa: offrire qualità ed affidabilità su una gamma di prodotti e servizi completa, con la massima professionalità. Per compiere questa missione con continuità nel tempo è necessario adattare la struttura organizzativa, di volta in volta, alle mutevoli esigenze di mercato ed all’evolversi dei gusti dei consumatori, poiché solo chi si rinnova di continuo riesce a sopravvivere. Le auto sono la nostra passione e a loro ci dedichiamo con profondo entusiasmo da quasi un secolo; siamo determinati a fare lo stesso nei prossimi cento anni».   Che caratteristiche ha una vettura Opel? «Opel è stata una bella rivelazione per me, dopo anni in Mercedes. Ho scoperto un marchio al quale il cliente è molto affezionato, con una affidabilità assoluta ed un rapporto qualità/prezzo incredibile. Per esempio la nuova Astra, insignita del prestigiosissimo premio “Auto dell’Anno 2016”, è, a mio avviso, la sintesi perfetta di questi valori, vantando contenuti tecnici equivalenti a quelli dei marchi “Premium” e ad un prezzo straordinariamente conveniente. È disponibile anche con il massaggio incorporato al sedile! Incredibile vero? Astra è il capolavoro dell’ingegneria Opel, punto di riferimento nel segmento delle compatte. Ha infatti vinto anche il Golden Steering Weel

2015 il premio riconosciuto dalle più importanti riviste tedesche del settore. Alleggerita di 200 KG rispetto alla precedente versione, tutto a vantaggio ovviamente di prestazioni e consumi. In ogni auto che la Opel progetta, si possono trovare diverse funzioni innovative e all’avanguardia, senza trascurare l’estetica e il design, e sempre con la sicurezza al primo posto».   Un esempio di queste funzioni? «Il marchio Opel ha delle Innovazioni da marchio Premium: Luci anteriori Intellilux LED Matrix, abbaglianti adattivi che non infastidiscono gli automobilisti provenienti in senso inverso ed illuminano la strada alla perfezione. Inoltre la gamma Astra ha ottenuto le 5 stelle “Euro NCAP”, il punteggio massimo, grazie alle sue incredibili prestazioni in fatto di sicurezza. Opel Eye, Sistema di sicurezza include funzioni intelligenti come Active lane keep Assist, Traffic Sign Assist, Following Distance Indicator, Forward collision Alert. Intellilink comprende tutti i sistemi di infotainment. Sedili al vertice del segmento, climatizzati e con funzione massaggio. E Park assist. Un capitolo a parte merita il nuovissimo Sistema Onstar, con il quale la vettura è monitorata 24 ore su 24 da personale specializzato che opera in remoto e che riesce a leggere qualsiasi parametro della vettura, dalla sua posizione alla pressione delle gomme. Particolarmente utile in caso di

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cover story

Hermione Kitson, moglie di Francesco mentre presenta una trasmissione a Sydney sul canale nazionale

incidente: in tale evenienza non abbiamo nemmeno bisogno di premere un tasto perché l’operatore verifichi in remoto l’evento ed intervenga autonomamente per offrire immediata assistenza: per esempio avvertendo i soccorsi, o aiutando il guidatore in situazioni di ogni genere di pericolo. La chiamata automatica in caso di incidente avviene nel momento stesso in cui si attivano gli airbag e tutti i dati del veicolo, come posizione, direzione di guida, dati identificativi della vettura e tipologia di danni, vengono immediatamente inviati al centro servizi. Il sistema apre una linea diretta con un operatore OnStar specializzato che parlerà al conducente in vivavoce e nella lingua prescelta, anche nel caso in cui l’incidente si verifichi all’estero. Sì, la Opel è anche questo!»

La giovane coppia con la piccola Giselle e Lisa Sophie, figlia di Luigi ed Isabella

Oggi in Opel siete un bel gruppo, circa 20 persone… «Sì, sono molto soddisfatto di questo gruppo! Sono i nostri collaboratori a fare la differenza. I successi ottenuti sono il frutto di un ottimo gioco di squadra, come avviene per i successi in ambito sportivo! Non a caso tutta la mia famiglia ha sempre fatto sport; mio nonno Luigi era un grande scalatore, io ho giocato a pallanuoto per 8 anni in serie A, papà gioca a golf e mio fratello Luigi è stato campione di kick boxing; qualsiasi tipo di sport insegna a lavorare in squadra. Il nostro è un gruppo capace di lavorare in armonia, sempre pronto ad evolvere le proprie competenze con corsi e aggiornamenti continui. È composto da 5 venditori, una greeter all’accoglienza e 15 colla-

boratori tra officina, magazzino ricambi ed amministrazione».   A che punto è il mercato dell’auto oggi? «È un mercato con numeri positivi, la ripresa è evidente. Anche il settore usato è in sviluppo e rappresenta un importante segmento del nostro gruppo. La Opel sta superando tutte le aspettative. Nei primi 5 mesi dell’anno, i dati dicono che le vendite a livello nazionale hanno segnato un +23,68% rispetto allo stesso periodo del 2015. A spingere gli acquisti delle famiglie hanno in parte contribuito le azioni commerciali offerte dalle case automobilistiche in collaborazione e con il supporto della rete delle concessionarie»

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incarichi & carriere

GIAMMARIA DE PAULIS NEO PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA GIOVANI

Cambio al vertice del Comitato regionale Giovani Imprenditori di Confindustria. Giammaria De Paulis, titolare della Cykel Software Web Agency, azienda specializzata nella fornitura di servizi web, app per smarhphone e tablet, marketing on line e creatività digitale è stato eletto all’unanimità presidente regionale. «Bisogna tornare ai valori reali del produrre e dell’industria – ha dichiarato De Paulis che succede a Riccardo D’Alessandro -. Devono tornare al centro degli interessi l’attenzione per le imprese, piccole medie o grandi, il merito, il rischio, la competenza e soprattutto il fare. Oggi, più che mai, il Comitato GI abruzzesi dovrà impegnarsi, insieme alle altre componenti del Sistema, per rafforzare l’immagine ed il ruolo confindustriale per le imprese del territorio, coinvolgendo le Istituzioni e le altre Associazioni abruzzesi».

TERAMO, RIMPASTO IN GIUNTA

«M

i prenderò adesso un periodo di preparazione per fare un programma di rilancio della cultura». Così Marco Chiarini accoglie il nuovo incarico di assessore, con delega alla cultura della Giunta del Comune di Teramo, guidato dal sindaco Maurizio Brucchi. Torna in Giunta anche Francesca Lucantoni (Pubblica Istruzione). La squadra è ora composta da Mirella Marchese (vicesindaco), Mario Cozzi (Manutenzioni e mobilità), Franco Fracassa (Lavori Pubblici), Valeria Misticoni (Urbanistica), Roberto Canzio (Commercio), Eva Guardiani (sociale).

RINNOVO DEGLI ORGANI DELLA FONDAZIONE PESCARABRUZZO

Vento di rinnovo nella Fondazione PescarAbruzzo. Nicola Mattoscio cede il testimone a Paola Damiani. Rinnovato anche il Comitato di Indirizzo, l’organo, nato per definire le strategie e la programmazione delle attività dell’Istituto che è composto da: Lucia Capozzi, ex insegnante ed operatrice culturale; Luciano Carullo, dottore commercialista; Domenico D’Amico, dottore commercialista; Marida De Menna, insegnante di scuola e docente universitaria; Katia Di Simone, linguista ed operatrice culturale; Graziella Faieta, dottore commercialista; Vincenzo Marinelli, imprenditore e dirigente sportivo; Carmen Pagliari, economista e docente universitaria; Rocco Pilotti, consulente finanziario; Stevka Smitran, scrittrice e docente universitaria.

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incarichi & carriere

GI CONFINDUSTRIA TERAMO, IL TIMONE AD ANTONELLA BALLONE

Antonella Ballone, vicepresidente del Gruppo Baltour, azienda leader nel settore del trasporto pubblico passeggeri di lunga percorrenza e di trasporto locale in autobus è la nuova presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Teramo. La Ballone, già vicepresidente, nonché tra i 15 membri eletti nel consiglio nazionale, nella squadra di Marco Gay sarà affiancata dai Consiglieri: Giammario Cauti, Giovanna De Dominicis, Roberto Di Sante, Alfredo Nepa ed Erika Rastelli. «Ringrazio i miei colleghi per la fiducia - ha dichiarato - ci aspettano anni importanti in cui la nostra Associazione deve far sentire la propria vicinanza alle imprese che rappresentiamo e al territorio. Dedico questo mandato di Presidenza a mio fratello Bruno che continua, come sempre, ad essere il mio più grande ispiratore».

MARINA DI PESCARA, DI TECCO SUBENTRA A COLAZILLI

Luca Di Tecco prende il posto di Riccardo Colazilli, alla guida del Marina di Pescara dal 2011. Il CdA della struttura portuale, ha nominato all’unanimità il nuovo presidente, l’imprenditore di 48 anni, presidente di Confartigianato regionale. «Ringrazio per l’incarico conferitomi - ha dichiarato il neopresidente -, è con orgoglio che intendo continuare l’operato del presidente uscente, mettendo al centro del programma le necessità e le urgenze dell’utenza portuale». «Dopo ben 5 anni di esercizio, caratterizzati anche da difficoltà ma da un produttivo lavoro di squadra - ha affermato il presidente uscente Colazilli - lascio questo incarico con una nota di malinconia ma sereno e ottimista, certo delle competenze del mio successore a cui auguro buon lavoro».

PARCO GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA, NAVARRA È IL NUOVO PRESIDENTE

«L’avvocato Tommaso Navarra è una figura autorevole, esperto di tematiche ambientali, il quale saprà rilanciare con la sua determinazione il prestigio del Parco nazionale del Gran Sasso». Così il governatore Luciano D’Alfonso ha presentato il nuovo presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nominato per 5 anni con decreto del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. «Navarra è un avvocato stimato, ha dedicato molto tempo agli altri e soprattutto al tema dei diritti. Ringrazio i tanti che hanno sostenuto l’avvocato. Per il Parco nazionale del Gran Sasso, ora - conclude D’Alfonso - si apre una nuova fase».

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incarichi & carriere

CODICE CITRA, RICONFERMATO DI CAMPLI

Valentino Di Campli è stato rieletto alla presidenza di Codice Citra. Di Campli, che sarà affiancato dai vicepresidenti Carlo d’Agostino e Lorenzo Mancinelli, è al suo terzo mandato. «Sono molto contento della fiducia rinnovata e assai orgoglioso di questo incarico che ci permetterà di continuare a lavorare al servizio di un’azienda in continua crescita - ha dichiarato -. I risultati raggiunti sono testimoniati dal trend positivo del fatturato, che anche nei primi 4 mesi del 2016 registra un +7% rispetto al 2015 e dai recenti riconoscimenti ottenuti al «5 Star Wines», il concorso enologico di Vinitaly che ha premiato il gruppo Codice Citra, per la prima volta dalla fondazione, con ben sei vini con un punteggio superiore a 90/100, il miglior risultato in Italia ottenuto da una realtà del mondo cooperativo vitivinicolo».

PROVINCIA E AMBIENTE SPA, RINNOVATO IL CDA

Il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco ha nominato il nuovo CdA di Provincia e Ambiente spa. Si tratta del presidente Fabio Di Paolo; della vice Valeria Cappellucci; del consigliere Gianluca Buccella; del presidente del Collegio Sindacale Gaetano Ranalli, che si aggiunge ad Antonio Epifano e Valentina Longo, già componenti del collegio sindacale . «Intraprenderemo un nuovo percorso – dichiara Di Marco – diversificando e incrementando le attività. Tra queste c’è il censimento dei canoni di accesso alle strade provinciali (Cosap) e per la cartellonistica pubblicitaria. Da oggi garantiamo iter più snelli, maggiore efficienza anche perché siamo riusciti a riportare ottimismo e motivazione tra i dipendenti, usciti dal periodo di cassa integrazione guadagni e di incertezza lavorativa e rientrati a pieno regime nell’organico della società».

CONFCOMMERCIO PESCARA, PRESENTATA LA SQUADRA DI TERZIARIO DONNA

Debutto ufficiale per Terziario Donna di Confcommercio Pescara. Alla presidenza del gruppo che ha come obiettivo quello di favorire la crescita delle imprese rosa nella provincia di Pescara, Daniela Renisi. Insieme a lei la vicepresidente Vincenzina De Sanctis, e i consiglieri Rosamaria Di Battista, Rosanna Di Lallo, Brunella Spinozzi, Paola Zuccarini, Roberta Miccoli, Lorella Massucci e Roberta Di Natale. Tra le iniziative già avviate, un punto informativo attivato nella sede della Confcommercio in via Aldo Moro che ogni giovedì pomeriggio offre una consulenza dedicata alle aziende in rosa associate.

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Grandi storie » di Marzia Palumbo - foto tratte dalla pagina Facebook “Riccardone’s”

Una delle ultime immagini di Riccardo Gigli

«Ciao Riccardones, ci mancherai»

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Con queste parole Gerardo Gigli saluta il fratello Riccardo ricordando la sua vita tra la ristorazione e i riflettori

frequentano abitualmente il locale che diventa uno iccardo Gigli, celebre ristoratore marchigiano dei simboli del mondo della tv e dello spettacolo. e personaggio storico della mondanità italiana, se «Renzo Arbore nel suo libro i “Signori della notte” n’è andato lo scorso 27 aprile lasciando un dolce dedicò due pagine a Riccardone – ricorda Gerardo ricordo nei cuori dei suoi familiari e non solo. Gigli – Mio fratello ha segnato con la sua vita le «È andato in cielo un grande personaggio – con tappe fondamentali della storia dello spettacolo e queste parole si esprime il fratello Gerardo Gigli, della cucina italiana». Anche il super stellato chef imprenditore a capo della Edimac (azienda leader Mauro Uliassi ha voluto ricordare, in questi giorni, nel centro Italia nel settore macchine e attrezzature sulla stampa marchigiana il talento e la personalità edili e stradali) – la riviera adriatica perde un di questo cuoco-imprenditore. Tre anni fa, grazie protagonista che l’ha animata dagli anni ‘60 ad oggi». alla sua lungimiranza imprenditoriale nasce a La vita di Riccardo, Riccardone per gli amici, è Senigallia “La Taverna del Porto”. Anche qui corsa parallela alla storia della mondanità made in tante soddisfazioni: il nuovo locale diviene ben presto Italy: grazie alla sua bravura da barman e chef egli un punto di riferimento per i clienti che riconoscono collabora con i locali più esclusivi tra Madonna di la qualità del buon cibo e l’elegante accoglienza del Campiglio, Riccione e Senigallia nel periodo d’oro ristoratore. Poi la malattia che, inesorabile e veloce, che corre dagli anni Sessanta agli Ottanta. lo ha debilitato. Infine, la mattina del 27 aprile, il Riccardone conosce i vip, vive la mondanità e diviene decesso. Riccardone lascia alla sua illustre famiglia egli stesso l’emblema culinario di questa. Proprio e a tutti noi il ricordo di nella città marchigiana, alla quel made in Italy che si fa fine degli anni Ottanta, apre il stemma di qualità, ma anche suo locale “Riccardone’s”. di ospitalità, lungimiranza In breve tempo il ristorante, e gioia di vivere. Da tutta la celebre per la sua eleganza redazione di Abruzzo Impresa e ospitalità, diviene meta e il nostro abbraccio va al punto di incontro dell’universo fratello Gerardo e alla sua mondano italiano: cantanti, Riccardo Gigli in compagnia famiglia artisti, presentatori e showman di Ezio Greggio e Michele Placido

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da maggio 2006 per 101 volte


Grandi storie » di Marzia Palumbo - foto tratte dalle pagine Facebook dell’azienda

Domenico Di Paolo negli uffici della Di Paolo Arredamenti

Insieme ai figli Roberto e Orazio

Addio a Domenico Di Paolo, patron del mobile abruzzese

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Scomparso l’imprenditore teramano che aveva coniugato l’arredamento di design e l’amore per la tradizione

omenico Di Paolo ci ha lasciati il 16 maggio durante la corsa in ambulanza da Bellante all’ospedale di Teramo. Inutili i soccorsi, il cuore dell’imprenditore si è spento durante il tragitto. All’età di 79 anni Domenico Di Paolo, Mimì per gli amici più stretti e per i suoi compaesani, lascia ai suoi cari e a tutti noi il ricordo di un marchio di indiscusso successo nel mondo dell’arredamento. L’imprenditore, nato e cresciuto nel piccolo centro di Bellante, aveva coronato il suo sogno di aprire lì, nel suo paese di origine, il primo showroom già negli anni Ottanta. All’interno dello store campeggiavano sin da allora i grossi marchi del mobile e del design nazionale ed internazionale. Buon gusto, umiltà e perseveranza avevano permesso all’imprenditore di proseguire la sua eccezionale carriera inaugurando altri due store targati “Di Paolo Arredamenti”: a Teramo prima e a Montesilvano poi. Cuore dell’azienda, peró, era rimasto sempre il piccolo paese dove Domenico Di Paolo, conosciuto e benvoluto da tutti, era nato e cresciuto. Pur vivendo in un paesino Mimì

era riuscito a diventare un’icona dell’arredamento abruzzese e nazionale: il suo lavoro era compiuto con onestà e modestia, i suoi store erano il suo orgoglio, la passione per il mobile il carburante della sua vita. «Un uomo sempre disponibile, tenace e umile – così descrivono il padre Orazio e Roberto Di Paolo – un vero galantuomo che ha portato avanti la sua attività con grande coraggio. Pur vivendo in un piccolo paesino è riuscito a diventare un leader nel settore dell’arredamento a livello nazionale. Per ottenere questo risultato e far crescere l’attività che era il suo vanto, è servito tanto lavoro e tanta passione da parte sua, unita ad una grande onestà e bontà. Nostro padre è stato un punto di riferimento per moltissime persone in provincia di Teramo, la sua mancanza è sentita da tanti. Porteremo sempre nel cuore il suo sorriso così buono, genuino e rassicurante». Il cordoglio di tutta la redazione di Abruzzo Impresa va alla moglie Rosanna, ai figli Roberto e Orazio e a tutti i suoi nipotini

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» di Marcella Pace - foto concessa da Daniela Renisi Le parole di Daniela Renisi

«Il lavoro su se stessi è il lavoro più importante e il più difficile»

O

cchi color mare, lo stesso che guarda tutti i giorni dal suo albergo. Sguardo e voce decisi e determinati. È una giovane donna vulcanica Daniela Renisi. 33 anni, nata a Roma, Daniela vive a Montesilvano da 25 anni. Prima solo per dare una mano ai suoi genitori, in estate, da oltre 2 anni, da figlia di operatore turistico è divenuta imprenditrice. E lo ha fatto ponendosi da subito in prima linea, conquistando stima e apprezzamento dei suoi colleghi operatori e ritagliandosi ruoli di fiducia. Tante le passioni che animano questa energica e caparbia imprenditrice. Dal teatro, alla giurisprudenza, dalla radio, all’arte, perché, come lei stessa confessa: «Sono una rivoluzionaria, a cui non piace avere troppe certezze. Mi annoio facilmente, non riesco a stare ferma e ho bisogno di mettermi continuamente alla prova». Prove che supera con facilità, grazie alla sua determinazione ed ambizione.

Hotel Antagos

«La moltitudine ha grandi idee e progetti... ma poi si perde nel “ fare” »

«Forse non sono gli altri a deluderci, ma le nostre aspettative»

«Io ho quel che ho donato»

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È

un traguardo importante quello che l’Hotel Antagos raggiunge quest’anno. È il 1991 quando Salvatore Renisi si trasferisce con la sua famiglia da Roma a Montesilvano e assume la gestione dell’hotel. Un albergo, con 25 anni di storia, a conduzione familiare portato avanti da Salvatore, sua moglie Assunta e i due figli Daniela e Fabio, oltre ad altri collaboratori, potenziati poi durante la stagione estiva. Compiti ben definiti tra i quattro titolari, ma tutti con un’unica missione, spiegata perfettamente da Daniela. «L’idea è quella di offrire al nostro ospite un soggiorno alberghiero corredato da un itinerario personale di esplorazione del territorio, secondo gli interessi di ciascuno. Tutto, senza mai tralasciare il contatto diretto. Il web, i social network sono importanti per diffondere informazioni ed offerte, ma quello che ci sta davvero a cuore è sviluppare il valore empatico, la relazione con gli ospiti e rappresentare per loro un punto di riferimento». L’hotel Antagos, con le sue 54 camere ed una capienza di circa 130 persone, si trova nella

zona della riserva naturale “Pineta Santa Filomena”, al confine tra i comuni di Pescara e Montesilvano e vicinissimo all’Anfiteatro Green. La struttura è aperta tutto l’anno e in estate offre ai suoi clienti una spiaggia attrezzata oltre che un’assistenza per gli ospiti in bici. «La vicinanza con il centro sportivo Le Naiadi e con il PalaRoma spiega ancora la Renisi - ci rende una struttura particolarmente adatta al turismo sportivo. Fin dai primi tempi della nostra gestione ospitiamo il Collegiale Nazionale di Pallanuoto Maschile Prima Squadra, oltre che tantissime altre discipline come il nuoto sincronizzato e il nuoto». Un albergo attento alla qualità, l’Antagos, «particolarmente sensibile e orientato - precisa - a piccole nicchie allo scopo di offrire un turismo facile a misura di persone con bisogni particolari. Quest’estate, come gli altri anni, ospiteremo alcune persone con disabilità mentali, grazie ad una convenzione con la Asl di Roma. Si tratta del nostro modo di riconsiderare l’albergo come un luogo di relazioni e di condivisione aperto a tutti».


New Generation storie&persone

D

aniela Renisi nasce a Roma nel 1982. Colori scandinavi, origini salentine, cresce in Abruzzo, a Montesilvano. Dopo l’istituto pedagogico e l’abilitazione come maestra d’asilo, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza. Frequenta i primi 3 anni a Perugia, per poi concludere il suo percorso a Bologna, dopo un progetto Erasmus a Madrid. Si abilita alla professione di avvocato grazie ad un periodo di praticantato in uno studio di Pescara. «Circa due anni fa – ricorda Daniela - stavo seguendo un Master in “Economia e diritto del Mare” dell’Università di Teramo. Mentre preparavo la tesi incentrandola su “I contratti di Hotel Management e i modelli gestionali delle imprese alberghiere”, gli operatori di Montesilvano iniziarono una battaglia contro l’introduzione della tassa di soggiorno. Pensai di mettere a disposizione della causa il mio spirito alla difesa, alla garanzia dei diritti. Insieme ad altri colleghi, fondammo “AlberghiaMo”, prima come semplice comitato, oggi come associazione che riunisce 14 strutture alberghiere di Montesilvano». Non riesce a stare ferma Daniela, che tutti i martedì da 3 anni è anche conduttrice della trasmissione “Il Lupo e il contadino”, per la web radio bolognese “Hirundo”. La Renisi, oltre a presiedere AlberghiaMo, è anche presidente provinciale dei giovani di Federalberghi Pescara. «Grazie all’intuizione di Giammarco Giovannelli, presidente regionale di Federalberghi, l’A bruzzo è la prima regione in tutta Italia ad aver costituito i quattro comitati provinciali per riunire i giovani imprenditori turistici. L’intento è quello di delineare e strutturare una programmazione strategica turistica unitaria per tutta la Regione». Daniela è anche componente della nuovissima giunta di Confcommercio, nonché presidente del settore “Terziario Donna”, affiancata da una squadra presentata lo scorso 31 maggio. Tanti i progetti che conduce questa attivissima imprenditrice, tutti orientati alla promozione del territorio e di un turismo competitivo. «Mi piacerebbe organizzare “Alberghi Aperti”. Con Terziario Donna abbiamo avviato il progetto “D-Card” che permetterà alle viaggiatrici-turiste che sceglieranno la nostra provincia per le loro vacanze di ricevere una card integrata con il commercio e l’arte con la finalità di usufruire di gratuità, sconti, attività ed eventi a loro dedicati. L’A bruzzo non ha nulla da invidiare alle altre regioni, né tanto meno il suo turismo. Dobbiamo solo smettere di pensare che gli altri siano più bravi di noi».

Daniela Renisi 49


» di Marcella Pace - foto concesse da Fira

Alessandro Felizzi, il neo presidente della Fira

Alessandro Felizzi, una carriera costruita con impegno e abnegazione

A

Il professionista, neo presidente della Fira, ripercorre il suo percorso e annuncia i progetti per la Finanziaria Regionale

bnegazione. Spirito di sacrificio. Impegno. Queste parole ricorrono più volte mentre Alessandro Felizzi si racconta. Quarantuno anni a giugno, sposato con Roberta che, come lui stesso sottolinea «lo ha sempre accompagnato» e papà di Antonio di 4 anni e della piccola e appena arrivata Sofia, Felizzi dallo scorso marzo è il presidente della Fira, la Finanziaria Regionale Abruzzese. «Dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio all’Università D’Annunzio di Pescara a 23 anni e mezzo - ricorda il neo presidente – ho iniziato parallelamente il tirocinio necessario per l’abilitazione da dottore commercialista e ho proseguito la

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formazione accademica, vincendo un dottorato di ricerca in Economia. Sono stato assistente di cattedra del professor Giuseppe Mauro e a 27 anni ho avviato la professione di dottore commercialista». È giovanissimo quando Alessandro Felizzi crea dal nulla il suo studio professionale che oggi dopo oltre 10 anni conta «una squadra –come rimarca lui stesso– di 5 collaboratori, di cui 2 dottori commercialisti, che si occupa di consulenza societaria e fiscale aziendale. Questi anni di libera professione sono stati entusiasmanti ma anche densi di problematiche. Ci siamo, molte volte, soprattutto nel biennio tra il 2009 e il 2011, cimentati nell’affrontare crisi aziendali di


Storie&Persone

grandi gruppi. Oggi possiamo affermare, per quanto attiene l’economia del Paese, che la fase recessiva è giunta al termine. In Abruzzo l’ultimo trimestre del 2015 ha consegnato dati incoraggianti. Il fatturato dell’export, ad esempio, ha registrato un incremento del 12%, quello della domanda interna del 6%. Sono dati che confermano l’inversione di tendenza, ma occorre accompagnare e stimolare questa fase. Ed è qui che è determinante il ruolo della politica, delle istituzioni, della classe dirigente in senso ampio». Con i piedi saldamente ancorati alla realtà, questo professionista guarda al futuro con estrema determinazione. «I progetti si sviluppano con l’impegno quotidiano –afferma–. È solo così si può costruire mattoncino dopo mattoncino una solida piramide. Ciò che ripeto sempre ai miei collaboratori è che l’unica direzione da seguire è quella del sacrificio e dell’abnegazione». Questa stessa fermezza contraddistingue anche il recentissimo incarico di Alessandro Felizzi ai vertici della Fira, affiancato nel CdA da Concetta Di Luzio, Paolo Di Domizio, Raffaele Marola e Sergio Della Rocca. «Questi primi mesi sono stati incentrati sullo studio della struttura, dotata di importanti competenze interne, ben organizzata e dunque, con un ottimo potenziale espansivo. Ho dedicato tempo alla profonda conoscenza della Società, ma anche alla determinazione di importanti decisioni. Abbiamo dato avvio alla fase di negoziazione con le Società individuate nell’ambito del secondo bando “Start Up Start Hope”

– il progetto di finanziamento, nato proprio per promuovere ed incentivare gli investimenti aziendali volti alla ricerca applicata, e le start up innovative, ndr -. Stiamo inoltre portando avanti una serrata politica di razionalizzazione della spesa, dando un’impronta immediata di rigore e di efficienza della Società». In ultimo, ma non per importanza, la rinnovata Fira sta cercando di implementare la sua gestione futura. Con questo obiettivo la società ha presentato alla Banca d’Italia domanda per l’iscrizione al nuovo albo degli intermediari finanziari, per la quale sono stati richiesti ulteriori approfondimenti. «Tra circa sei mesi avremo la risposta da parte di Bankitalia –specifica il presidente–. Abbiamo perfezionato la domanda, integrando la documentazione così come ci è stato richiesto dalla Banca d’Italia. Inoltre la Giunta Regionale ci ha supportato con un atto formale, relativo alla volontà di sostenere la Società. Fira dovrà essere una società pronta a rispondere alle esigenze delle imprese. Una società partecipata dal pubblico non può e non deve essere un mero strumento di rendicontazione. Fira non può limitare il suo ruolo a semplice agenzia di supporto alla Regione. La missione di una società come questa è quella di essere propositiva e di stimolo per creare qualità nel tessuto economico. Immagino la Fira capace di offrire servizi al territorio ed essere al tempo stesso un esempio per altri operatori economici. A questo stiamo lavorando quotidianamente»

La sede a Pescara della Finanziaria Regionale

Gli interni degli uffici Fira di Pescara

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» di Luigi Carunchio

Meno IRAP a partire da UNICO 2016 L’Imposta Regionale Sulle Attività Produttive, graverà meno sul conto economico delle aziende

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L’imposta è calcolata su base regionale e quando è svolta in più regioni, la ripartizione avviene proporzionalmente all’ammontare del costo del personale, compresi co.co. co., co.co.pro, utili agli associati in partecipazione, operante nel sito produttivo regionale, di ciascuna regione, per un periodo non inferiore a

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3 mesi

alla dichiarazione dei redditi per l’annualità 2015, l’IRAP (Imposta Regionale Sulle Attività Produttive) graverà meno sul conto economico delle aziende, grazie ad una serie di novità introdotte dalla L. 23/12/2014, n. 190, c.d Legge di Stabilità 2015. Le maggiori novità riguardano: • la possibilità di dedurre integralmente il costo complessivo sostenuto per i lavoratori a tempo indeterminato; • la possibilità di beneficiare per le imprese che nel corso del 2015 non abbiano istaurato alcun rapporto di lavoro dipendente, di un credito di imposta calcolato nella misura del 10% dell’IRAP di competenza 2015 che sarà liquidata nella dichiarazione Irap 2016; • l’introduzione del regime fiscale del “Patent Box”, che incide anche nel calcolo del valore della produzione ai fini Irap. Il “Patent box” è un regime (opzionale) di tassazione che permette di escludere i proventi derivanti dall’utilizzo o dalla concessione in uso di alcune tipologie di beni immateriali quali ad esempio software protetto da copyright; brevetti, marchi, disegni, modelli, processi; formule e informazioni relative ad esperienze acquisite nel campo industriale,

commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili; dalla formazione del reddito imponibile e dall’applicazione dell’Irap, nella misura del 50%. Esclusivamente per i periodi d’imposta 2015 e 2016, l’esclusione è fissata rispettivamente nella misura del 30% e del 40%. Presupposto principale dell’Irap è l’esercizio abituale di attività autonomamente organizzate dirette alla produzione o allo scambio di beni, ovvero alla prestazione di servizi, indifferentemente dal soggetto giuridico che le pone in essere. L’imposta è calcolata su base regionale e quando è svolta in più regioni, la ripartizione avviene proporzionalmente all’ammontare del costo del personale, compresi co.co.co., co.co.pro, utili agli associati in partecipazione, operante nel sito produttivo regionale, di ciascuna regione, per un periodo non inferiore a 3 mesi. In merito alle nuove deduzioni, la riforma permette di scomputare integralmente dalla base imponibile IRAP, il costo sostenuto per i dipendenti a tempo indeterminato, al fine di alleggerire il carico fiscale gravante sulle imprese. Si tratta di una deduzione residuale, cioè è divenuta deducibile la differenza tra il costo complessivo


fisco

In merito alle nuove deduzioni, la riforma permette di scomputare integralmente dalla base imponibile IRAP, il costo sostenuto per i dipendenti a tempo indeterminato, al fine di alleggerire il carico fiscale gravante sulle imprese

sostenuto per il personale a tempo indeterminato e la sommatoria delle deduzioni spettanti per: • contributi per assicurazioni obbligatorie contro infortuni sul lavoro; • deduzioni per il c. d. “cuneo fiscale”, ovvero forfetaria, forfetaria maggiorata per il Sud Italia, contributi assistenziali e previdenziali; • deduzioni spese per apprendisti; • deduzione spese lavoratori in contratto di formazione lavoro; • deduzione spese lavoratori disabili; • deduzioni spese per personale addetto alla ricerca e sviluppo; • deduzione delle indennità di trasferta dei dipendenti degli autotrasportatori; • deduzioni forfetarie di €1.850,00 per ogni dipendente fio ad un massimo di cinque; • deduzione, fino a €15.000,00, del costo del personale assunto con contratto a tempo indeterminato, a condizione che si verifichi un incremento della base occupazionale rispetto al personale mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente. In pratica, in primo luogo dovranno applicarsi le deduzioni che erano già vigenti antecedentemente al 2015, e solo successivamente, se tali deduzioni risulteranno inferiori

alle spese totali sostenute per il personale a tempo indeterminato, potrà usufruire di un’ulteriore deduzione fino a concorrenza dell’intero importo dell’onere sostenuto. Come evidenziato dall’Agenzia nella Circolare n. 22/2015 tale deduzione spetta anche alle imprese che operano in concessione e a tariffa che invece, come noto, sono escluse dalla deduzione del cuneo fiscale. Sono esclusi dal beneficio i soggetti la cui base imponibile Irap è determinata con il metodo retributivo ex artt. 10 e 10 bis, D. Lgs. n. 446/97, ovvero: gli enti non commerciali che esercitano esclusivamente attività istituzionale, le Amministrazioni pubbliche e Enti pubblici. Qualora l’Ente non commerciale svolga anche attività commerciale e per quest’ultima, ai sensi dell’art. 10, comma 2, D. Lgs. n. 446/97, determini la base imponibile ai sensi dell’art. 5 dello stesso decreto, si ritiene spettante la nuova deduzione, considerato che di fatto la determinazione della base imponibile avviene secondo il metodo di bilancio. Sono esclusi dall’applicazione delle novità in materia IRAP, i soggetti che determinano la base imponibile in modo forfetario

Come evidenziato dall’Agenzia nella Circolare n. 22/2015 tale deduzione spetta anche alle imprese che operano in concessione e a tariffa che invece, come noto, sono escluse dalla deduzione del cuneo fiscale

luigicarunchio@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Facebook e Microsoft: un connubio pericoloso? I big dell’Information Technology stanno concludendo accordi e fusioni. La motivazione è riconducibile alla possibilità di raggiungere un obiettivo di indiscutibile valore: il controllo delle informazioni nel

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L’interesse maniacale di Facebook per l’analisi e l’elaborazione delle informazioni degli utenti, è nota da tempo. Già nel 2011, M ark Zuckerberg aveva iniziato a collaborare con

Microsoft Bing per offrire la traduzione ai propri utenti

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Cyberspazio

ovità dal social network più famoso del pianeta: utilizzerà l’intelligence artificiale per tradurre tutti i post prodotti dal suo miliardo e mezzo di utenti. Per l’esattezza già da qualche tempo il gigante di Palo Alto gestisce più di due miliardi di traduzioni al giorno, proponendo le informazioni elaborate a chiunque ne fosse interessato. Sarebbero circa 800 milioni gli utenti interessati a questo tipo di servizio. È lo stesso Alan Packer, Direttore del Dipartimento di Ingegneria per la tecnologia del linguaggio di Facebook, a confermare che il sistema di traduzione di Facebook comprende 40 tra lingue e dialetti, in 1800 direzioni (ad esempio da inglese a italiano e viceversa, etc). Il sistema di intelligenza artificiale, opportunamente personalizzato, utilizza un machine learning1 in grado di comprendere il significato del contesto di parole analizzato. Per cercare di comprendere la tecnica utilizzata dal sistema, facciamo un esempio: supponiamo che venga tradotto un post in cui sono chieste informazioni sulla disponibilità di alberghi a Londra. Il meccanismo di machine

learning, dopo la traduzione del messaggio, andrebbe a proporre il post direttamente nel News Feed dei contatti inglesi dell’utente, informandoli della ricerca e della possibilità di approfondire le informazioni mediante l’analisi dei post che contengono quel tipo di richiesta. L’interesse maniacale di Facebook per l’analisi e l’elaborazione delle informazioni degli utenti, è nota da tempo. Già nel 2011, Mark Zuckerberg aveva iniziato a collaborare con Microsoft Bing per offrire la traduzione ai propri utenti. E sulla stessa base collaborativa si sviluppa l’accordo con l’azienda di Mountain View per la realizzazione di quasi settemila chilometri di cavo sottomarino dalla Virginia alla Spagna: l’obiettivo è quello di realizzare un collegamento diretto (e riservato) tra il Nord America e l’Europa. Il cavo sottomarino si chiamerà Marea e nelle intenzioni di Microsoft c’è quella di trasformarlo in un sistema di trasmissione dati che sia in grado di potenziare l’offerta del cloud computing a livello mondiale. La costruzione inizierà ad agosto 2016 e si dovrebbe concludere entro otto-


ICT

Le nostre vite sono fagocitate dai social network, che ingeriscono informazioni ad ampio spettro sulla nostra esistenza, per potere assemblare con altre per produrre una “conoscenza” fruibile per finalità diverse

bre 2017. Sarà il mezzo trasmissivo più potente e veloce che abbia mai attraversato l’Atlantico, munito di otto coppie di fibre e una capacità iniziale di progettazione stimata di 160 Tbps (Terabytes per secondo). La realizzazione sarà affidata a Telxius, società specializzata in costruzione di infrastrutture nelle telecomunicazioni. Il tragitto si svilupperà su 6.600 chilometri, distanza che separa Virginia Beach (Virginia) da Bilbao in Spagna. «Questo percorso sarà a sud di sistemi già esistenti nei territori di New York / New Jersey – asserisce Frank Rey, direttore del Network globale per l’Infrastruttura e le Operazioni Microsoft Cloud– Essere fisicamente separati da questi altri cavi contribuisce a garantire connessioni più resistenti e affidabili per i nostri clienti negli Stati Uniti, in Europa, e non solo». Un’altra peculiarità di Marea è rappresentata dalla sua capacità di interagire con una molteplicità di dispositivi di rete, aspetto che sicuramente indurrà i due

big statunitensi a formulare offerte ai clienti che volessero passare a sistemi di trasmissione dati più veloci a costi più bassi. Senza alcun dubbio questo accordo mira al raggiungimento di qualcosa di molto più complesso di una semplice offerta di servizi di rete. E’ in gioco il potere della gestione delle informazioni, che, come sappiamo, rappresentano “l’oro nero del terzo millennio”. Le nostre vite sono fagocitate dai social network, che ingeriscono informazioni ad ampio spettro sulla nostra esistenza, per potere assemblare con altre per produrre una “conoscenza” fruibile per finalità diverse. Con l’ausilio di un mezzo di trasmissione controllato dai due vendor, sarebbero escluse le società di comunicazione mondiali, le quali perderebbero valore e rilevanza ai fini del controllo del traffico dati su base planetaria. La partita che si sta giocando è enorme, e la posta in gioco è determinante: la mercificazione delle informazioni mondiali

Un’altra peculiarità di M area è rappresentata dalla sua capacità di interagire con una molteplicità di dispositivi di rete, aspetto che sicuramente indurrà i due big statunitensi a formulare offerte ai clienti che volessero passare a sistemi di trasmissione dati più veloci a costi più bassi

1. Machine learning. Identifica un sistema di apprendimento automatico (chiamato anche intelligenza computazionale), che rappresenta una delle aree fondamentali dell’intelligenza artificiale e si occupa della realizzazione di sistemi e algoritmi che si basano su osservazioni come dati per la sintesi di nuova conoscenza.

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» di Simone D’Alessandro

COMUNICAZIONE AMBIENTALE: TERZA PUNTATA Analizziamo il greenwashing

N Il termine Greenwashing è neologismo basato sull’inglese whitewashing che significa imbiancare e, in senso figurato,

‘ricoprire per occultare lo sporco’.

Molte organizzazioni sfruttano in modo sleale l’immagine positiva per ottenere vantaggi e ritorno economico

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on è facile alimentare fiducia attorno a un prodotto, in particolare quando si tratta di minimizzarne l’impatto ambientale. Recentemente lo scandalo VolksWagen, sulle emissioni dei motori diesel euro 6, ha intaccato notevolmente la credibilità di uno dei marchi percepiti tra i più affidabili del settore automotive. Bisogna, inoltre, aggiungere che l’azienda tedesca vanta una compartecipazione pubblica di un’istituzione ritenuta tra le più affidabili d’Europa: lo Stato Tedesco. La vicenda ha ridotto notevolmente la credibilità dell’azienda privata, ma anche dell’istituzione pubblica. Oggi, più di ieri, la società civile stenta a credere alle promesse della comunicazione ambientale. Se ha potuto mentire un’organizzazione ritenuta attendibile, com’è possibile dare credito ad altre realtà meno legittimate? Questo tema è al centro del dibattito da decenni, anche perché dal 1980 in poi è accaduto sempre più spesso di “predicar bene” e “razzolar male”, in termini di sensibilità ambientale. Essere percepiti come trasparenti, coerenti e affidabili è un percorso che si costruisce quotidianamente con fatica e senza interruzioni. Per distruggerlo bastano pochi minuti. Ma cosa significa essere credibili? Innanzitutto non cadere nei vizi del Greenwashing. Con questo ter-

mine s’intendono le pratiche di comunicazione finalizzate a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva, nel tentativo di dare una patina di credibilità “green” attraverso operazioni che sono di facciata. Il termine Greenwashing è neologismo basato sull’inglese whitewashing che significa imbiancare e, in senso figurato, ‘ricoprire per occultare lo sporco’ (fonte: http:// it.wikipedia.org/wiki/Greenwashing). Molte organizzazioni sfruttano in modo sleale l’immagine positiva per ottenere vantaggi e ritorno economico. In Italia, la pratica è all’attenzione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, trattandosi di casi di pubblicità ingannevole. Il libro Green Marketing. Come evitare il greenwashing comunicando al mercato il valore della sostenibilità, di F. Iraldo e M. Melis (edito dal Sole 24 ore nel 2012), riporta esempi rilevanti di tale pratica. Il 95% delle aziende commette peccati, veniali o gravi, nelle strategie di comunicazione green (rielaborazione greenzone dei dati del report Terrachoiche 2010); vediamone in dettaglio i più ricorrenti: • Peccato di omessa informazione: si commette quando la comunicazione concentra l’attenzione solo su alcuni impatti del processo tralasciandone altri, magari meno virtuosi. Esempi: a. si dice


creatività

Essere percepiti come trasparenti, coerenti e affidabili è un percorso che si costruisce quotidianamente con fatica e senza interruzioni. Per distruggerlo bastano pochi minuti.

che il prodotto è italiano, ma si omette che è lavorato altrove; b. un tipo di carta non è necessariamente preferibile a un altro solo perché gli alberi da cui proviene vengono coltivati secondo metodi ecologicamente corretti, in quanto altri fattori nel processo produttivo potrebbero impattare in termini di consumo di energia o di emissioni di gas serra. • Peccato di mancanza di prove: si commette ogni volta che si fanno affermazioni non sostenute da dati, informazioni o evidenze facilmente verificabili. • Peccato di vaghezza: si commette quando le affermazioni sono così generiche o imprecise che il loro reale significato non è comprensibile dal consumatore. Esempi: a. La dichiarazione che un prodotto è 100% naturale è vago. L’uranio è un prodotto naturale al 100%, ma altamente tossico; b. ‘Specialità tipica’ o ‘Ricetta tradizionale’, sono definizioni vaghe. • Peccato di irrilevanza: si commette quando le affermazioni possono essere veritiere, ma non significative per poter consentire al consumatore di operare una scelta consapevole. Esempio: la dichiarazione CfC free è usata per definire “pulito” un prodotto, malgrado il fatto che il clorofluorocarburo sia oggi proibito per

legge da anni e, quindi, tutti i prodotti sono CfC free; altro esempio: “prodotto farmaceutico clinicamente testato”, per un prodotto che ha l’obbligo di essere clinicamente testato. • Peccato del minore dei due mali: si commette quando si enfatizza un dato vero, ma significativo unicamente all’interno di una categoria di prodotti di per sé fortemente impattanti sull’ambiente. Ad esempio, le auto sportive di grossa cilindrata che consumano meno della media della categoria. • Peccato del raccontar frottole: si commette quando si fanno affermazioni false. • Peccato di presenza di false etichette: si commette attraverso l’autocertificazione della propria sostenibilità, con l’applicazione sul packaging di eco-etichette fasulle che non ricorrono a enti di certificazione riconosciuti per la verifica dei dati. Per un’organizzazione evitare il Greewashing significa mantenere una reputation elevata, assumendosi una responsabilità. Nel prossimo articolo dedicato alla comunicazione ambientale, approfondiremo il tema parlando di Corporate Social Responsability e Cause Related Marketing, elementi imprescindibili del Green Marketing

Peccato di vaghezza: si commette quando le affermazioni sono così generiche o imprecise che il loro reale significato non è comprensibile dal consumatore. a.

Esempi: L a dichiarazione

che un prodotto è

100% naturale è L’uranio è un

vago.

prodotto naturale al

100%, ma altamente ‘Specialità tipica’ o ‘R icetta tradizionale’, sono

tossico; b.

definizioni vaghe

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» di Filippo Paolini

“Il rating di legalità” È di importanza fondamentale e strategica nei rapporti con le banche e con pubblica amministrazione

L’

Il rating è assegnato sulla base di un punteggio condizionato al rispetto di determinati requisiti

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adozione di un Modello Organizzativo, così come previsto e disciplinato dal D.Lgs. 231/2001, è divenuta sempre più imprescindibile per gli imprenditori che mirano ad ottenere un più elevato “rating di legalità”. Oggi più che mai, dopo gli interventi interpretativi ANAC (l’autorità che vigila sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture sotto il profilo della trasparenza in chiave anticorruzione) e l’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti pubblici, il rating di legalità è di importanza fondamentale e strategica nei rapporti con le banche e con pubblica amministrazione. A ciò si aggiunga, il recente protocollo d’intesa tra AGCOM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) che sancisce una collaborazione più stretta tra le due agenzie, finalizzata a promuovere un maggiore utilizzo del rating di legalità. Il D.lgs. 231/2001 che ha introdotto la responsabilità degli enti nel sistema giuridico italiano e

la Legge n. 27/2012 (disposizioni per la concorrenza, le infrastrutture e la competitività) che ha introdotto in Italia il “Rating di Legalità”, sono disposizioni che di fatto promuovono, rafforzandoli, i principi etici nei comportamenti aziendali. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il decreto n. 57 del 20 febbraio 2014 ha emanato le disposizioni di carattere generale sull’applicazione delle suddette norme. Il provvedimento del 4 dicembre 2014 emanato dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) di aggiornamento del regolamento attuativo in materia di rating di legalità (Regolamento di attuazione di cui alla Delibera n° 24075 del 14 novembre 2012), ha confermato la rilevanza del Modello Organizzativo adottato ai sensi della 231. Il rating è assegnato sulla base di un punteggio condizionato al rispetto di determinati requisiti, tra cui: A) la dimostrazione dell’inesistenza di misure di prevenzione o misure cautelari personali o patrimoniali in capo agli amministratori,


norme & leggi

Il protocollo d’intesa tra AGCOM e ANAC sancisce una collaborazione più stretta tra le due agenzie, finalizzata a promuovere un maggiore utilizzo del rating di legalità

ai direttori, ai soci di maggioranza; B) la mancanza di provvedimenti di condanna ai sensi del D.Lgs. 231/2001, di accertamenti di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, di accertamenti tributari divenuti definitivi. Il punteggio viene indicato con l’attribuzione di “stellette”, in una scala che va da una a tre “stellette”. Il punteggio base è poi incrementato al ricorrere di ciascuna delle condizioni evidenziate nell’Art. 3 del regolamento (Delibera AGCM del 14 novembre 2012, n.24075 – Regolamento attuativo in materia di rating di legalità) tra cui l’avere l’impresa adottato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo conforme alle prescrizioni del D. Lgs. 8 giugno 2001 n° 231. Alternativamente al Modello, l’impresa potrebbe adottare, anche in outsourcing una “funzione organizzativa” che svolga il controllo di conformità alle norme applicabili all’impresa (compliance). Le regole sono stabilite dall’AGCM che, peraltro, su richiesta delle imprese assegna il punteggio.

Il rating viene conferito alle imprese (o ai gruppi d’imprese) che hanno conseguito un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio precedente alla richiesta di rating. Un rating elevato assegnerà, secondo le disposizioni del Ministero delle Finanze la preferenza in graduatoria, un punteggio aggiuntivo o una quota di riserva delle provvidenze (contributi in conto interessi, contributi in conto capitale, crediti d’imposta, bonus fiscali), oltre all’acquisizione di un “merito creditizio” più elevato – ai fini della riduzione dei tempi di istruttoria e dei relativi costi – che le banche dovranno considerare d’ora in poi nella valutazione delle imprese ai fini della concessione di affidamento. È molto probabile, peraltro, anzi quasi certo stando alle dichiarazioni Presidente dell’ANAC, che nel prossimo futuro il rating di legalità possa costituire anche un elemento di valutazione delle offerte per l’aggiudicazione degli appalti pubblici, o addirittura assurgere a requisiti soggettivo per la partecipazione alle gare

A lternativamente al Modello, l’impresa potrebbe adottare, anche in outsourcing una “funzione organizzativa” che svolga il controllo di conformità alle norme applicabili all’impresa

(compliance). Le regole sono stabilite dall’AGCM che, peraltro, su richiesta delle imprese assegna il punteggio

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

LICENZIAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI, COSA CAMBIA? La tutela dei dipendenti pubblici tra proclami governativi e letture giurisprudenziali

L

a Corte di Cassazione, con sentenza n. 11868 del 9 giugno2016, ha statuito che ai rapporti di lavoro pubblico non si applicano le modifiche apportate dalla legge Fornero all’art.18 della L. n.300 del 1970, per cui “la tutela del dipendente pubblico in caso di licenziamento illegittimo intimato in data successiva all’entrata in vigore della richiamata legge n.92 del 2012, resta quella prevista dall’art.18 della legge n.300 del 1970 nel testo antecedente alla riforma”. Le conclusioni alle quali perviene la sentenza riposano sulle specificità introdotte dal testo dell’art. 1, comma 8, della Legge Fornero, a mente del quale, per quanto non espressamente previsto, l’applicazione della disciplina in questione al rapporto di lavoro pubblico era condizionata alla successiva emanazione di una normativa di armonizzazione. Normativa che non è mai stata pubblicata, rendendo di fatto impossibile l’estensione di quanto previsto dalla L. n. 92/2012 ai rapporti di lavoro pubblico. A sostegno delle proprie conclusioni, inoltre, il Collegio richiama le finalità dichiarate dalla Legge Fornero, esplicitamente orientata al settore privato e non a quello pubblico. Tali affermazioni - non pienamente condivisibili, tanto che in precedenza la stessa Corte di Cassazione aveva affermato l’esatto contrario della decisione oggi in commento - rendono la decisione richiamata non estensibile anche alla normativa introdotta dal Jobs Act, come noto valida per tutti i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015. Gli artt. 2 e 12 del D.lsg. n. 23/2015

prevedono semplicemente che lo stesso sia efficace nei confronti di tutti coloro i quali siano assunti dopo la data di entrata in vigore della nuova normativa, senza alcuno specifico rinvio che ne condizioni l’efficacia alla emanazione di una normativa di armonizzazione. L’art. 2 del D.lgs n. 23/2015 si limita a prevedere che per i lavoratori che rivestono la qualifica di operai, impiegati o quadri, assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, il regime di tutela nel caso di licenziamento illegittimo sia disciplinato dalle disposizioni di cui al medesimo provvedimento. La norma non prevede alcuna condizione e non introduce alcuna distinzione legata allo status soggettivo del datore di lavoro. Sicché ben può concludersi che, anche sotto tale profilo ed al di là di quanto si è affermato da parte governativa, il Jobs act si sia tradotto in un intervento molto coerente rispetto al dettato normativo ed al principio costituzionale di eguaglianza, evitando di introdurre diversità di trattamento che, oltre ad essere giuridicamente insostenibili, sarebbe difficilmente tollerabili in questo particolare momento storico. Può quindi concludersi nel senso che, alla luce del generale richiamo di cui alla L. n. 165/2001, e fatte salve eventuali modifiche da introdursi con specifici provvedimenti, l’attuale esecutivo, consapevolmente o meno, abbia davvero licenziato un provvedimento destinato a rivoluzionare la vita di tutti i lavoratori italiani

L a tutela del dipendente pubblico in caso di licenziamento illegittimo intimato in data successiva all’entrata in vigore della richiamata legge n.92 del

2012,

resta quella prevista dall’art.18 della legge n.300 del

1970

nel testo antecedente alla riforma

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A tuta formazione » di Elisa Antonioni

Il manager della trattativa Le sfide che ogni giorno animano i nostri manager sono continue e sempre di più hanno bisogno di un team coeso, vincente e dinamico per raggiungere gli obiettivi di business

A

nche oggi è lunedì e Mr. Saving, un manager sulla quarantina dal veloce capello brizzolato, arriva in azienda con il suo sorriso fresco e carico, per dare inizio ad un’altra settimana di fioretto. La scrivania lo attende, accende il pc touch e con fastidio guarda la pila di cartelline e documenti che gli ricordano ogni giorno l’obiettivo dell’anno: eliminare dalla scrivania telefono e carta, sostituite inesorabilmente da mail e scanner. Un progetto ambizioso, forse lontano, ma suggerisce il giusto approccio, efficiente e funzionale, con un solo limite: forse è un po’ glaciale? È sempre difficile camminare sul filo delle relazioni, coniugando operatività e umanità, soprattutto in considerazione della grande variabile: il fattore tempo.

Le sfide che ogni giorno animano i nostri manager sono continue e sempre di più hanno bisogno di un team coeso, vincente e dinamico per raggiungere gli obiettivi di business. E uno dei temi più delicati è quello della negoziazione o ancor meglio della trattativa. I processi e le procedure consolidate nel tempo inducono a seguire la strada e non a fare deviazioni. Ma non è possibile fare di più con meno seguendo lo stesso tracciato, è necessario attuare politiche differenti, condividere le nuove strategie con la rete di fornitori che sono sempre di più business partner. Per questo la formazione si sta trasformando da sequenza di nozioni a percorsi di apprendimento, in cui il formatore coach è un facilitatore che indaga le dinamiche comportamentali per guidare le persone a instaurare relazioni efficaci e vincenti

È sempre difficile camminare sul filo delle relazioni, coniugando operatività e umanità, soprattutto in considerazione della grande variabile: il fattore tempo

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Nonsoloeconomia » di Giuseppe Mauro

IN AUMENTO I CERVELLI ABRUZZESI IN FUGA I benefici sono che i nostri giovani arricchiscono la preparazione professionale, lo svantaggio è l’impoverimento dell’A bruzzo in termini di conoscenza

U

n dato particolarmente significativo caratterizza l’evoluzione economica e sociale della nostra regione. Un numero crescente di laureati decide di abbandonare l’Abruzzo, scegliendo come destinazione il Nord del paese e l’estero. Un fenomeno piuttosto consistente se è vero che al momento coinvolge circa un terzo dei giovani laureati, con una percentuale che tende ad aumentare e che appare comunque superiore alla media delle altre regioni meridionali. Un dato positivo e negativo al tempo stesso ma che alla fine fa registrare un saldo negativo. I benefici sono da attribuire alla capacità dei nostri giovani di arricchire la preparazione professionale, di fare nuove esperienze lavorative e di approfondire la conoscenza delle lingue, tutti elementi indispensabili per proiettarsi in un mondo sempre più globalizzato. I costi riguardano invece l’impoverimento progressivo dell’Abruzzo in termini di conoscenza e di innovazione, fattori ritenuti indispensabili per realizzare un contesto economico e sociale sempre più moderno e competitivo. A ciò si aggiungono altri due aspetti che meritano di essere sottolineati. Il primo riguarda l’orientamento crescente delle famiglie abruzzesi di iscrivere direttamente e fin dal primo anno i propri figli presso le università del Centro-Nord. Non si capisce bene il perché, tenuto conto che l’offerta formativa delle nostre università è completa (anzi si assiste a qualche doppione ), e tale da garantire una preparazione seria e di buon profilo.

Il secondo aspetto riflette la quota di coloro che effettuano lo spostamento dopo aver conseguito la laurea triennale. In entrambi i casi si ritiene che le scelte delle famiglie dipendono non tanto dalla ricerca di una sede prestigiosa quanto dall’esigenza di assicurare prospettive adeguate e un futuro lavorativo ai propri figli in realtà produttive certamente più dinamiche. Comunque lo si voglia interpretare, il processo descritto contiene importanti implicazioni. Quella meritevole di maggiore attenzione riflette lo svuotamento intellettuale della regione, la perdita di risorse umane e il trasferimento di talenti emergenti verso altre aree geografiche. Energie fondamentali per lo sviluppo dell’Abruzzo. Il problema vero è che tutto ciò avviene in una fase in cui la regione dovrebbe accrescere la sua capacità competitiva, rialzarsi dopo una crisi profonda che ha fatto regredire le più significative grandezze economiche, quali il Pil e il tasso di occupazione. E tutta la letteratura sulla crescita economica indica come driver principale il capitale umano, ossia proprio quel requisito che l’Abruzzo sta via via perdendo. In prospettiva il fenomeno potrebbe essere compensato da una forte crescita demografica, ma anche in questa circostanza il saldo naturale lascia a desiderare, anzi tende ad assumere valori negativi. Forse è arrivato il momento di dedicare qualche spazio alle questioni citate, nella consapevolezza che cultura, competenza e professionalità sono componenti di cui la regione non può fare a meno

I benefici sono da attribuire alla capacità dei nostri giovani di arricchire la preparazione professionale, di fare nuove esperienze lavorative e di approfondire la conoscenza delle lingue, tutti elementi indispensabili per proiettarsi in un mondo sempre più globalizzato.

I costi riguardano invece l’impoverimento progressivo dell’A bruzzo in termini di conoscenza e di innovazione, fattori ritenuti indispensabili per realizzare un contesto economico e sociale sempre più moderno e competitivo

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» di Marcella Pace - foto di Vincenzo Sulpizio

Da sinistra: Ermanno Alfonsi, direttore generale della Federazione Abruzzo Molise delle Bcc, Gabriella D’Egidio, responsabile Segreteria Generale Bcc Castiglione M.R. e Pianella Alfredo Savini, presidente Consiglio D’Amministrazione Bcc Castiglione M.R. e Pianella; presidente Federazione Abruzzo Molise delle Bcc, Simone Di Giampaolo, direttore generale Bcc Castiglione M.R. e Pianella e Nicola Simone, presidente Collegio Sindacale Bcc Castiglione M.R. e Pianella

La Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella approva il bilancio

P

2015 in crescita per l’istituto di credito che sta per concludere il percorso di integrazione con la Banca di Credito Cooperativo di Teramo

osti in piedi alla consueta Assemblea della Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella che lo scorso 14 maggio ha visto i soci riuniti per l’approvazione di esercizio 2015. Nella sala di rappresentanza di Piane San Donato a Castiglione Messer Raimondo gli oltre 3000 soci, hanno approvato il bilancio di esercizio 2015 di una banca che si conferma solida e in crescita. Supera i 63 milioni di euro, infatti, il patrimonio dell’Istituto di credito, in crescita rispetto ai 57 milioni di euro del 2014, registrando dunque un aumento dell’8%. L’utile di esercizio di 4,3 milioni di euro è un altro dato in controtendenza

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rispetto alle difficoltà del sistema bancario locale e nazionale. L’ottimo stato di salute dell’istituto, guidato dal presidente Alfredo Savini è confermato anche da altri indicatori: il Roe (Return on equity) al 7%, l’indice di patrimonializzazione pari al 20,49%, di gran lunga al di sopra del minimo regolamentare dell’8%; inoltre si attestano al 4,69% il rapporto tra sofferenze nette e impieghi, al di sotto delle medie regionali, ed al 57,77% quello tra costi operativi netti e margine di intermediazione. La solidità di questa Banca si abbina perfettamente alla sua attenzione alla solidarietà. Nel 2015, infatti, la Bcc ha confermato

una donazione di 60.000 euro per la distribuzione di social card a sostegno delle famiglie in difficoltà. L’istituto di credito ha inoltre investito ben 50.000 euro per l’acquisto di defibrillatori che sono stati donati ad Enti ed associazioni che operano sul territorio. Il tutto sempre affiancato all’attività quotidiana e agli accorgimenti in favore di privati ed imprese per il sostegno del tessuto economico dell’ampio territorio. Un anno importante per la Bcc, non solo per la progressiva e continua ascesa che nel 2015 ha registrato ma anche per il grande anniversario che ha celebrato. Era il 13 maggio del 1956, quando 92


Credito & Finanza

Il presidente e il direttore Generale con due soci fondatori della Bcc Castiglione M.R. e Pianella

soci fondatori, capitanati dal maestro di scuola elementare Angelo Pompei, diedero vita all’avventura della “Cassa Rurale ed Artigiana di Castiglione Messer Raimondo”. In 60 anni di storia i soci diventano 3.356 e la Banca si prepara a concludere il percorso di integrazione con la Banca di Credito Cooperativo di Teramo, che conta 8 filiali e oltre 4 mila soci. Ad aprile, infatti, i consigli di amministrazione delle due banche cooperative teramane hanno approvato le linee essenziali del progetto di fusione per incorporazione, deliberato lo scorso 10

giugno, a Castiglione i nel corso di un’assemblea soci riunita ad hoc. È così che nasce una realtà bancaria solida e radicata nel territorio, composta da oltre 7.300 soci e da ben 22 filiali distribuite nei territori provinciali di Teramo, Pescara e Chieti. «Resteremo una banca virtuosa - ha detto ai suoi soci il presidente Savini - requisito necessario per mantenere maggiori spazi di autonomia come chiede la riforma del Governo, che porterà il Credito Cooperativo ad avere una capogruppo e ad essere il terzo gruppo bancario italiano. La nostra

I soci presenti all’Assemblea di approvazione del bilancio

crescita è data dalla lungimiranza degli amministratori e dalla professionalità dei dipendenti». Con questa incorporazione il Credito Cooperativo abruzzese troverà rinnovato rigore, rinsaldando anche i rapporti con la clientela e con il territorio, assicurando la stabilità di banche di comunità indispensabili in un’area già provata dalla crisi. L’operazione verrà realizzata con il sostegno della Federazione Abruzzese e Molisana e con il supporto delle Bcc-Cr italiane attraverso il Fondo di Garanzia Istituzionale •

L’estensione territoriale della Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella dopo il processo di fusione

Chieti (CH), Francavilla Al Mare (CH), San Giovanni Teatino (CH), Alanno (PE), Cappelle Sul Tavo (PE), Catignano (PE), Cepagatti (PE), Città Sant’Angelo (PE), Civitaquana (PE), Civitella Casanova (PE), Collecorvino (PE), Elice (PE), Farindola (PE), Loreto Aprutino (PE), Manoppello (PE), Montebello Di Bertona (PE), Montesilvano (PE), Moscufo (PE), Nocciano (PE), Penne (PE), Pescara (PE), Pianella (PE), Picciano (PE), Rosciano (PE), Spoltore (PE), Villa Celiera (PE), Arsita (TE), Atri (TE), Bisenti (TE), Castiglione Messer Raimondo (TE), Castilenti (TE), Cellino Attanasio (TE), Montefino (TE), Pineto (TE), Roseto Degli Abruzzi (TE), Silvi (TE). Ascoli Piceno (AP), Folignano (AP), Maltignano (AP), Alba Adriatica (TE), Ancarano (TE), Basciano (TE), Bellante (TE), Campli (TE), Canzano (TE), Castellalto (TE), Cellino Attanasio (TE), Cermignano (TE), Civitella Del Tronto (TE), Colledara (TE), Corropoli (TE), Cortino (TE), Crognaleto (TE), Fano Adriano (TE), Giulianova (TE), Montorio Al Vomano (TE), Mosciano Sant’Angelo (TE), Notaresco (TE), Penna Sant’Andrea (TE), Sant’Egidio alla Vibrata (TE), Sant’Omero (TE), Teramo (TE), Torano Nuovo (TE), Torricella Sicura (TE), Tortoreto (TE), Tossicia (TE)

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» a cura della redazione - foto concesse da Fercam

Il taglio del nastro il giorno dell’inaugurazione

NUOVA FILIALE A PESCARA DEL COLOSSO FERCAM Già operativa da 3 mesi, è stata inaugurata la nuova struttura FERCAM a San Giovanni Teatino, alla presenza dell’AD Thomas Baumgartner

A

lla presenza dei vertici aziendali tra cui l’AD Thomas Baumgartner e il direttore Logistics & Distribution Network Marcello Corazzola, è stata inaugurata la nuova struttura FERCAM a San Giovanni Teatino. Il direttore della Filiale di Pescara, Carlo di Censo, nel suo intervento di benvenuto, ha voluto ringraziare tutti i suoi collaboratori e brevemente ripercorrere le tappe della presenza di FERCAM in Abruzzo, iniziata dieci anni fa con una struttura a Città Sant’Angelo e una decina di dipendenti.

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«A San Giovanni Teatino –ha detto Di Censo– disponiamo di 10.000 mq che costituiscono punto di riferimento per tutto l’Abruzzo, il Molise e la Puglia settentrionale. La zona di Pescara allora era stata scelta per coprire la direttrice adriatica, in quanto cerchiamo di essere sempre logisticamente il più possibile vicini ai nostri clienti produttori o commercianti di qualsiasi genere ma soprattutto specialisti nel settore agroalimentare. Il successo ci ha dato ragione e ora operiamo in loco con una settantina di dipendenti e offriamo 22 collegamenti giornalieri, o meglio notturni, con i maggiori cen-


focus

Un momento dell’incontro con la stampa

La nuova filiale a San Giovanni Teatino

tri nazionali e, grazie alla nostra rete euronazionale, anche europei». FERCAM ha localizzato la nuova struttura in una posizione geograficamente strategica, fra quelle aziendali già presenti ad Ancona, Bari, Roma e Perugia per migliorare ulteriormente l’erogazione dei servizi di distribuzione diretta in tutte le province dell’Abruzzo, intensificando anche i propri collegamenti diretti giornalieri con il Molise, la provincia di Foggia e il basso Ascolano, oltre a fungere da hub di rilancio del traffico per le filiali del Sud Italia. «Fercam crede nell’Abruzzo e vuole essere vicina agli esportatori italiani, in quanto siamo convinti che la crescita economica in futuro sarà soprattutto basata sull’interscambio Italia-Mondo, anche in una logica di Made in Italy» –ha affermato l’AD FERCAM Baumgartner nel suo intervento. Particolare attenzione viene attribuita alla qualità del servizio, garantendo massima

sicurezza. «In un’ottica di qualità del servizio –spiega Marcello Corazzola direttore Logistics & Distribution Network– la sicurezza riveste un ruolo molto importante investendo costantemente per garantire incolumità a merci e persone, in questo discorso rientrano anche i corsi di formazione che organizziamo costantemente». Tutte le sedi FERCAM in Italia e in Europa sono dotate di impianti di videosorveglianza oltre ad essere sorvegliate da compagnie private che effettuano la ronda notturna. Dopo gli interventi di Giuseppe Rubini, direttore distribuzione Italia e Giuliano Boldorini, direttore commerciale distribuzione Euronazionale, la mattinata è proseguita con la benedizione del Parroco, la visita aziendale dello stabilimento e un originale spettacolo di una giovane contorsionista che stava a simboleggiare la flessibilità insita nella filosofia aziendale FERCAM

I NUMERI DELLA FERCAM SpA

FERCAM, operatore logistico a gestione familiare, ha concluso il 2015 con un fatturato di 633 milioni di Euro e impiega attualmente impiega ca. 1.690 dipendenti diretti e oltre 1.800 collaboratori indiretti. Per le varie attività di trasporto dispone di ca. 2.850 unità di carico di proprietà e di circa 900 mila mq di magazzini in 32 centri logistici di nuova generazione. FERCAM opera con 50 filiali in Italia, 22 in Unione Europea e 3 in extra UE (Tangeri/Marocco, Rades/Tunisia e Istanbul/Turchia) e si avvale a livello mondiale di una efficiente rete di corrispondenti e partner. Il costante investimento in formazione conferma l’importanza attribuita dall’azienda allo sviluppo delle competenze e alla crescita professionale dei collaboratori. FERCAM opera nei diversi settori del trasporto e della logistica con servizi specializzati: Fercam Transport per i carichi su strada e rotaia, Fercam Air & Ocean per i trasporti aerei e marittimi in import ed export da e per ogni porto o aeroporto, Fercam Logistics dedicata alla gestione dell’intera supply chain dei propri clienti compresi i servizi a valore aggiunto, Fercam Distribution per spedizioni e carichi parziali EURONAZIONALI con un unico standard di qualità a livello europeo nonché a marchio Gondrand per il settore Traslochi, Mostre e Fiere con servizi altamente specialistici ad aziende e privati, fondazioni e musei.

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» a cura della redazione - foto concesse da Carbotech

Il taglio del nastro per l’inaugurazione dello stabilimento Carbotech Industrije

LA CARBOTECH, SI ESPANDE E APRE NEI BALCANI L’azienda di Martinsicuro, è leader in Italia nella produzione di spazzole elettriche. All’inaugurazione presente anche il Ministro all’Economia serba Zeljko Sertic

L

a Carbotech srl, azienda leader in Italia nella progettazione, produzione e commercializzazione di spazzole per motori elettrici, continua la sua espansione

all’estero. Con oltre 45 anni di esperienza nei settori automotive, home, automazione e ricambio, oggi la Carbotech, con sede a Martinsicuro, è guidata dall’Ing. Lorenzo Dattoli, e annovera tra i suoi clienti aziende provenienti da tutto il mondo quali: Brose, Bosch, Prestolite, Bühler, Johnson Electric e molte altre. Ed è proprio dalla partnership con la Johnson Elettric che nasce la “Carbotech Industrije”. Nel 2015 infatti, è stata operata la scelta strategica di partenariato con la multinazionale Johnson Elettric che avendo già un sito produttivo in Serbia, ha invitato i propri migliori fornitori ad

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aprire lì un proprio stabilimento in modo da creare un’efficiente filiera. La Carbotech ha così costituito una nuova società in Serbia la “Carbotech Industrije” con capitale detenuto al 100%. È seguita la realizzazione di un capannone industriale di 2000 mq. coperti, su di un area di 10.000 mq., la località scelta per l’insediamento è nella free zone del Comune di Smederevo, una città a circa 50 km a sud di Belgrado. L’inaugurazione dello stabilimento è avvenuto lo scorso aprile alla presenza di alcuni rappresentanti della Carbotech guidati da Lorenzo Dattoli, il Ministro all’Economia Zeljko Sertic, il sindaco di Smederevo Jasna Avramovic, diverse autorità, stampa locale e rappresentanti della Confindustria Serba. «La Carbotech in questi anni – ha affermato il titolare Dattoli- ha continuato ad operare strategi-


focus

L’ing. Lorenzo Dattoli con il sindaco di Smederevo Jasna Avramovic e il Ministro all’economia Zeljko Sertic

Parte del team Carbotech davanti allo stabilimento di Smederevo in Serbia

camente sui propri mercati di riferimento consolidando i rapporti in essere e creando le condizioni per l’instaurarsi di nuovi. La Serbia rappresenta per noi un mercato importante e l’apertura di questo stabilimento ne è la prova. Ringrazio tutti i miei collaboratori italiani e serbi per aver contribuito a raggiungere questo importante traguardo». Ad oggi sono 85 le risorse impiegate nell’azienda di Martinsicuro per un fatturato che nel 2015 ha superato i 12 milioni di euro. Al momento sono 5 i dipendenti della Carbotech Industrije, ma visti i presupposti, i numeri sono destinati a crescere. «Il nostro tessuto imprenditoriale sta crescendo – ha dichiarato il Ministro serbo Sertic- Abbiamo l’obiettivo di accogliere in Serbia aziende come la Carbotech che si possono facilmente adattare ai cambiamenti del mercato. Ringrazio l’ing. Dattoli per aver creduto nel nostro paese e auguro a lui e al suo team un grande in bocca al lupo». Ma torniamo all’azienda. L’organizzazione della Carbotech è completamente incentrata nella produzione di spazzole in grafite, metalgrafite ed elettrografite per diverse applicazioni quali: motori di avviamento, alternatori, alzacristalli, H-VAC, elettroutensili e varie applicazioni domestiche. La Carbotech ha alle spalle una storia di coraggio e passione, nasce infatti sulle ceneri di un’impresa italiana finita nelle mani di multinazionali che intendevano delocalizzare. L’azienda si stacca dal gruppo e si rinnova nel febbraio del 2009 con una ardita operazione di management byout da par-

te dell’Ing. Dattoli, all’epoca solo 36enne, con la nascita di una nuova realtà che, l’anno successivo, prende il nome appunto di Carbotech. In 6 anni l’azienda è cresciuta in termini di fatturato, risorse umane, ricerca e innovazione. Ricerca, innovazione e sviluppo sono infatti le parole d’ordine dell’azienda di Martinsicuro che ha scelto di reinvestire gli utili, scommettendo appunto sulla ricerca interna ed esterna, per innovare processi e prodotti come condizione necessaria di crescita sostenibile. Questa strategia ha permesso alla Carbotech di annoverarsi nel 2015 fra le PMI innovative, iscrivendosi nell’apposito Registro speciale presso la CCIAA. Altro settore in cui la Carbotech ha investito i propri utili è quello della sicurezza dei lavoratori e della tutela ambientale. Gli investimenti fatti, uniti ad una nuova organizzazione del lavoro e di gestione differenziata dei residui della lavorazione, hanno permesso all’azienda di ottenere la certificazione del proprio Sistema di Gestione Ambientale SGA, conforme alle norme UNI EN ISO 14001, da parte del Q.A. International Certification Ltd –UK. L’azienda è in possesso anche delle Certificazioni ISO/TS e ISO 9001. Prossimo step per l’azienda di Martinsicuro è rafforzare il mercato indiano, dove oltre agli accordi commerciali già esistenti, è in procinto di nascere una joint venture con un importante cliente locale per una penetrazione nel mercato automotive di quel Paese

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focus » di Marcella Pace - foto concesse da Gadagroup Italia Srl

Il personale impegnato in una fase di formazione

La persona al centro del Gruppo Gada La società con cuore pulsante a Francavilla al Mare ha sviluppato moltissimi progetti per stimolare il senso di appartenenza dei suoi collaboratori

U

n’ariosa sala, dove il colore predominante è il bianco, separata dall’esterno da ampie vetrate, accoglie una prima e corposa parte delle postazioni di lavoro del giovane team di questa impresa. Nella stanza adiacente si collocano gli altri dipendenti di questa grande azienda. Siamo a Francavilla al Mare, lungo la Nazionale Adriatica. È qui che si trova il cuore pulsante di Gada, un gruppo di aziende operanti nella distribuzione di dispositivi medici e nella fornitura di servizi sanitari specialistici. Con sede legale e amministrativa a Roma, il gruppo Gada conta anche su due sedi operative, a Francavilla al Mare e a Reggio Calabria che ospitano due magazzini a cui se ne aggiunge un terzo a Guidonia. «L’attuale configurazione di Gada - spiega l’amministratore Antonio De Marinis – risale al 2005 ed è il risultato dell’unione di più gruppi imprenditoriali che operavano nel settore dei medical devices. Vari distributori del centro sud Italia hanno deciso di unire le loro forze, dando vita ad un progetto di successo, divenendo leader nella distribuzione di servizi sanitari a livello nazionale». Attraverso le sue unità di business (Cardiovascular,

Blood – Care, General Hospital, Perfusione & Services) il Gruppo Gada distribuisce una vasta gamma di medical devices dedicati a diverse aree terapeutiche quali cardiologia e radiologia interventistica, cardiochirurgia, dialisi, laboratorio e trasfusionale, critical care, infusionale e servizi di perfusione. Mondo pubblico e grandi strutture private. Sono questi i due principali target di riferimento a cui la società si rivolge, distribuendo dispositivi medicali ma anche fornendo personale altamente qualificato. Il modello di business di Gada è incentrato su 3 elementi chiave: l’ampio portfolio di prodotti innovativi e partnership con fornitori leader; la cura delle relazioni con gli utilizzatori finali e key decision makers realizzate grazie alle attività promozionali sul campo e alla presenza costante presso il cliente (locale/regionale); e infine i servizi di alto livello offerti grazie all’integrazione tra attività commerciali e supporto operativo relativo ai processi amministrativi (gestione gare, credito, customer service, IT), l’assistenza tecnica e la logistica. Ma il valore aggiunto di Gada non è solo il servizio medico–scientifico qualitativamente elevato che riesce a fornire. Il vero punto di forza

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focus

accrescono le professiodi questa grande società nalità, tenendo presente sono le sue risorse umale caratteristiche e le ne. L’azienda conta su peculiarità di ciascun circa 160 risorse tra perdipendente». sonale amministrativo, Oltre alle attività di agenti di vendita e persoformazione più classiche nale tecnico. «Abbiamo come ad esempio l’apacquisito la consapevoLa sede di Francavilla al Mare di Gada, prendimento o il potenlezza che il vero valore lungo la Nazionale Adriatica ziamento della lingua in un’azienda –spiega De inglese, o di team building per lo stimolo al lavoro Marinis– non può ridursi solo al fatturato, ma è di gruppo, questa società ha creato una vera e prorappresentato dalle risorse umane. Riuscire a crepria Gada Academy. «Per ciascun ruolo, abbiamo are un ambiente di lavoro quanto più confortevole, individuato percorsi formativi mirati –specifiche va ad investire sulle persone che fanno parte cano dall’Ufficio risorse umane–. Parallelamente dell’azienda, permette di raggiungere livelli imporcuriamo progetti di sviluppo, cuciti sulla persona tanti. Per crescere è necessario creare una struttura nell’ambito del talent management. Cerchiamo di funzionale in cui i collaboratori danno il meglio di organizzare attività, che siano di formazione in sé, sentendosi allo stesso tempo pienamente soddiaula, outodoor o eventi ad hoc, che possano stupire sfatti e motivati. Gada ha avuto la fortuna di avere le persone ed accrescere il loro senso di apparteimprenditori illuminati che hanno posto le basi per nenza. Nel tempo abbiamo creato anche il Gada mettere in atto percorsi, attività e progetti specifici Oscar, un premio per i collaboratori, assegnato dai rivolti proprio al personale». «Le iniziative in questo colleghi stessi». senso sono moltissime –spiegano dall’Ufficio Hr, «Dietro queste attività –conclude De Marinis– ci composto da Teresa Crisante, Francesca D’Angelo, sono investimenti consistenti, ma il ritorno che ne Claudia Anzellotti, e dalla responsabile Tatiana Di deriva è enorme. Abbiamo un’elevatissima percenGiambattista–. Periodicamente conduciamo delle tuale di persone che sentono quest’azienda come la indagini di clima all’interno dell’azienda. Proprio propria. Di conseguenza l’attenzione, l’efficienza, in questa fase è emerso che uno degli aspetti che l’assoluta disponibilità da parte dei dipendenti sono lega maggiormente le persone all’azienda è il senso altissimi e contribuiscono ad accrescere il livello di appartenenza. Sulla base di questo concetto qualitativo. Abbiamo cercato di sostenere il concetabbiamo lavorato su progetti orientati a stimolare to che vede le risorse umane non come costo, ma la crescita professionale all’interno del gruppo. come investimento. E i risultati di questo percorso A cominciare dal primo step della ricerca e della ci stanno dando conferme significative» selezione portiamo avanti una serie di attività che

Una delle attività di team building condotta dall’azienda

Lo staff Hr del Gruppo Gada

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focus » a cura della redazione

Domenico Di Francescantonio

FATER SPA PREMIATA ALL’INNOVATION OFFICER ITALIA AWARD 2016 Il riconoscimento è stato ottenuto per il suo approccio innovativo che punta alla digitalizzazione di tutte le sue funzioni e attività aziendali

L’

azienda Fater SPA, nota per i suoi brand Pampers e Lines, ha ricevuto il riconoscimento CIO + ITALIA AWARD 2016 assegnato ogni anno da CIONET Italia - la business community internazionale di CIO più numerosa e attiva in Europa, che conta oltre 6000 membri attivi, di cui circa 520 in Italia. Sul palco, il Direttore ICT di Fater SPA, Domenico Di Francescantonio, il quale ha ritirato il premio assegnato all’azienda per la categoria Innovation Officer Italia Award 2016, una delle cinque in gara. Il premio CIO+ ITALIA AWARD 2016, giunto alla sua quinta edizione, è il prestigioso riconoscimento riservato ai CIO delle aziende top e medio-grandi italiane, patrocinato da CIONET Italia, nato con l’obiettivo di individuare e premiare CIO distintisi in differenti categorie nella conduzione di un progetto di grande valore legato all’innovazione, efficienza e miglioramento dei processi aziendali di impatto per le proprie organizzazioni e i loro clienti. Fater, che da tempo

ha avviato un percorso digitale, ha guadagnato l’interesse della giuria grazie a “Become digital natives”, ovvero lo sviluppo di una serie di progetti volti a promuovere la concreta digitalizzazione dell’azienda, per semplificare i processi e portarla ad essere più vicina a consumatori e stakeholders in un percorso di crescente efficienza e trasparenza. Attraverso questo prestigioso riconoscimento, Fater rappresenterà l’Italia al contest internazionale (European CIO of the year 2016) che si terrà il 27 e 28 giugno ad Amsterdam. Grazie a questo approccio innovativo, l’azienda pescarese ha già riportato alcuni importanti risultati nei campi dell’analisi di mercato, del digital marketing, dell’e-commerce e soprattutto della collaborazione digital aziendale, di seguito riassunti. Per selezionare i vincitori del premio, la giuria – composta da figure di spicco provenienti da diversi campi, dal mondo finanziario all’IT, passando per la stampa e la Pubblica Amministrazione - ha analizzato oltre 500 progetti sviluppati da CIO

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focus » di Marzia Palumbo - foto concesse da Comando Militare Esercito “Abruzzo”

Il generale De Vito e Francesca Pompa, presidente della Q110, società incaricata dello svolgimento degli stage consegnano gli attestati

È dedicato agli ex volontari dell’Esercito, il Progetto Sbocchi Occupazionali Attivo in Abruzzo un database dove i giovani e le aziende possono “incontrarsi”

L

a volontà di incrociare domanda e offerta lavorativa all’interno della realtà abruzzese è l’imperativo alla base del Progetto Sbocchi Occupazionali: il progetto dedicato ai giovani abruzzesi che hanno prestato servizio nelle Forze Armate lasciando senza demerito l’Esercito Italiano e che garantirà loro un accompagnamento nel mondo del lavoro. Il progetto, avviato dapprima su scala nazionale presso l’Ufficio per il Sostegno alla Ricollocazione Professionale dei Volontari Congedati, si è tradotto in Abruzzo in una forte disponibilità e collaborazione da parte degli enti locali: la Regione ha iscritto il corso a catalogo, diverse convenzioni sono state stipulate tra i Centri per l’Impiego, le Camere di Commercio, associazioni di categoria e aziende al fine di rendere il progetto operativo e fruibile. L’ottimizzazione del contatto tra domanda e offerta lavorativa alla base del progetto si articola attraverso vari step che vedono protagonisti i giovani che

hanno prestato servizio nelle Forze Armate in qualità di volontari in ferma breve, volontari in ferma prefissata di uno o di quattro anni (VFP1 e VFP4), volontari in servizio permanente (VFP) e ufficiali ausiliari e che hanno terminato la loro carriera nella Difesa senza demeriti. A loro sono dedicate una serie di attività che vanno dall’orientamento al mondo del lavoro fino alla formazione professionalizzante attuata attraverso stage formativi in azienda. Al centro dell’attività vi è la creazione, da parte degli operatori del SILDifesa (il Sistema Informativo Lavoro Difesa) di un portale che abbia il compito di facilitare il contatto tra i giovani ex militari e le imprese, divenendo un luogo dove queste possano confluire. Il database è a disposizione sia degli ex militari per l’inserimento dei loro curricula e richieste, sia di tutte quelle aziende possono accreditare la loro attività all’interno del sistema, visionare i diversi curricula presenti in rete, inserire stage

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focus

296

Aderenti in Abruzzo

Corpi armati dello Stato

20

Settore privato

30

86%

14%

57%

43%

94%

6% 17

Uomini

In servizio

Esercito

Donne

In congedo

Marina

12 3 2012

Grafico 1

37

18%

6%

12%

32%

12%

20%

Servizi

Costruzioni

Trasporti e Magazzino

Manifatturiere

Commercio

Alloggio e ristorazione

22 13 2013

2014

2015

Grafico 2

e offerte formative alle quale i giovani potranno candidarsi. Le aree di interesse degli ex militari risultano essere davvero vaste ed eterogenee: i giovani che si apprestano a passare dalla vita militare a quella civile hanno maturato, durante il loro periodo di attività all’interno dell’Esercito Italiano, una serie di skills che vanno dalla generale capacità di lavorare in team e in situazioni di rischio e forte stress, fino a competenze particolari: nell’area logistica dell’Esercito i giovani hanno lavorato come aiutante di sanità, conduttore di automezzi, cuoco, cameriere, centralinista, idraulico, tornitore, fabbro, muratore, elettricista. Vi sono inoltre giovani specializzati nell’utilizzo di tecnologie d’avanguardia: specializzazioni acquisite in settori inerenti alla radiofonia e più in generale alle telecomunicazioni, all’informatica e all’elettronica. Proprio a questa flessibilità e professionalità le aziende abruzzesi hanno voluto prestare attenzione. Un’attenzione che si è tradotta, nel febbraio scorso, in un convegno tenutosi presso la sede Aquilana di Confindustria. La cerimonia principale è consistita nella consegna degli attestati ai 15 frequentatori dei corsi per “Addetto alla Logistica e alla Gestione di magazzino” e “Abilitazione all’uso del carrello elevatore”. È bello notare come tra loro

Grafico 3

sei giovani hanno già trovato impiego. Durante il suo intervento, il generale di Brigata Rino De Vito, comandante militare dell’Esercito per l’Abruzzo, oltre a sottolineare la notevole valenza e validità del progetto, ha illustrato alcuni dati relativi al reinserimento avvenuto negli anni degli ex militari nel mondo del lavoro. Il generale ha evidenziato alcuni dati incoraggianti: il trend è in continua crescita facendo ben sperare per il futuro (Grafico 2), anche se vi è una netta maggioranza degli aderenti uomini rispetto alle donne (Grafico 1), i principali settori di impiego dei giovani ricollocati appaiono coerenti con la territorialità delle imprese abruzzesi: spiccano le attività manifatturiere, il settore alberghiero e quello della ristorazione (Grafico 3). A conclusione dell’evento i partecipanti hanno unanimemente sottolineato quanto il consolidamento delle sinergie fra gli attori diversi del mercato del lavoro può tradursi in un impegno concreto di ricollocazione professionale dei volontari congedati, nell’ottica di una ricerca attiva del lavoro. Solo questa collaborazione costante, unita all’attenzione rivolta al Volontario ed alle sue potenzialità occupazionali, permette di trovare le risposte adeguate per fornire a ciascuno gli strumenti necessari per realizzare il proprio progetto professionale e di vita

Il generale De Vito e Francesca Pompa, presidente della Q110, società incaricata dello svolgimento degli stage consegnano gli attestati

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Villa Maiella

La famiglia Tinari al completo da sinistra: Pascal, Angela, Peppino e Arcangelo

VILLA MAIELLA, GENERAZIONI A CONFRONTO Accanto a Peppino e Angela Tinari oggi nel ristorante di Guardiagrele, 1 stella Michelin, ci sono i figli Arcangelo in cucina, e Pascal in sala

È

una delle pietre miliari della gastronomia regionale, parliamo di Villa Maiella a Guardiagrele, che da trattoria familiare è diventata un ristorante di alta cucina in grado di mixare, con eleganza e maestria, tradizione e innovazione. La storia inizia nel lontano 1966 quando Ginetta e Arcangelo Tinari fondano la “fiaschetteria” Villa Maiella. Subentra il figlio Giuseppe, per tutti Peppino, che con la voglia di crescere, passa dai banchi dell’Alberghiero alla cucina del Cipriani a Venezia. Nel 1984 Peppino sposa Angela, insieme continuano la storia di questo ristorante, che cambia e si rinnova (nei fornelli e nell’arredamento) fino alla consacrazione della stella Michelin nel 2009. Il ristorante, immerso nella splendida cornice del Parco della Maiella, è giunto alla terza generazione con i figli Arcangelo e Pascal. La gestione oggi è così

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ripartita: Angela e Arcangelo in cucina, Pascal in sala, e Peppino, padrone di casa, fa da supervisore, insieme al resto della brigata per un totale di 9 persone. In sala, c’è anche la moglie di Pascal, Nicole. Le tre generazioni lavorano fianco a fianco con la freschezza e l’entusiasmo che hanno portato i giovani figli Arcangelo e Pascal. Ogni giorno si possono gustare pasta e pane fatti in casa e la famosa carne allevata nella loro fattoria per un’esperienza gastronomica unica. Peppino, che ha da sempre il pallino della qualità, ha deciso, infatti di avviare una fattoria per allevare suini di razza nera tipici della nostra regione. Oggi dalla fattoria e dal mercato locale, arriva gran parte delle materie prime che si trovano in carta e nei menu degustazione. Conosciamo meglio i due ragazzi. Arcangelo, classe 1985 si è diplomato al Liceo Linguistico. «Volevo fare l’accademia militare, -ci racconta- poi mi


focus

iscrissi ad Agraria senza però terminare gli studi, ma le materie che ho studiato mi sono ancora utili». Per lui una formidabile esperienza in Francia, da uno dei top al mondo, Michel Bras, 3 stelle Michelin. «Quando sono arrivato da Bras –ci racconta– avevo 25 anni, non conoscevo il francese, o meglio solo quello scolastico, ma soprattutto l’unica esperienza che avevo era il ristorante di famiglia. Ci sono rimasto 3 anni diventando chef de partie. Ho imparato tantissimo, molto sulle tecniche di cottura, ma sono cresciuto anche come uomo, è stata un’esperienza fantastica». «In Francia –continua il giovane chef– mi hanno trasmesso il rigore di lavorare in brigata. Ricordo ancora quando, mentre pulivo un sedano rapa con il coltello, Michel mi disse: “Qui non si fanno sprechi”. Fu un grande insegnamento che oggi ho riportato nella nostra cucina dove non ci sono sprechi. Due anni fa, Sebastian il figlio, mi ha fatto un grande regalo venendo a cucinare a Villa Maiella, una serata fantastica e un grande onore per tutti noi». Pascal, classe 1989, si è diplomato Ragioniere Programmatore. «Sia io che Arcangelo –racconta Pascal– già da ragazzini lavoravamo in sala per aiutare i nostri genitori e renderci autonomi economicamente, così ho imparato a stare in mezzo alla gente. Ma loro non ci hanno mai imposto questo mestiere, anzi!». Pascal fa due grandissime esperienze, Dal Pescatore con la famiglia Santini, 3 stelle Michelin, per un anno e mezzo e in Alsazia a l’Auberge de l’Ill, sempre 3 stelle Michelin per circa un anno. Ci racconta un aneddoto simpatico:

«Quando andai dai Santini, in realtà era per lavorare in cucina, all’inizio volevo fare il cuoco, ma a loro serviva un ragazzo in sala, decisi di accettare. Il signor Antonio, mio grande maestro, mi disse che ero portato per la sala e così iniziai la mia nuova avventura». «Sono state due esperienze grandissime, –continua Pascal– con la famiglia Santini ancora oggi ho un bellissimo rapporto, quello per me non è un ristorante, “è il ristorante”. Grazie a loro, ai viaggi, al lavoro a Villa Maiella, ho imparato a curare tutti i piccoli dettagli, e dare ad ogni cliente la massima cura e attenzione». «Lavorare in famiglia non è semplice, –ci dicono i due fratelli con la schiettezza che li contraddistingue– naturalmente discutiamo spesso, ci confrontiamo di continuo. Noi tendiamo a portare elementi innovativi, i miei a volte ci frenano, la loro esperienza è importante, ma non deve essere un limite. Il passaggio generazionale si sa, non è affatto facile». «I valori che mi ha trasmesso mio padre sono la serietà e la professionalità» dice Arcangelo. Pascal aggiunge: «umiltà, educazione e grande rispetto verso il cliente». «La fattoria è un grande valore aggiunto per la nostra cucina –spiega il giovane chef– Insieme ai maiali neri che alleviamo allo stato semi-brado, abbiamo anche cavalli, asini, capre, galline. Io ci vado ogni mattina prima di andare al ristorante. Abbiamo anche un piccolo orto con erbe aromatiche». I due fratelli sono ancora giovanissimi, ma questo lavoro di generazioni a confronto siamo sicuri che porterà ancora bellissime sorprese

I maiali di razza nera allevati nella fattoria di Villa Maiella

“Come un carpaccio”, vitello marinato al caffè e cumino montano

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Una dimostrazione pratica nell’ambito delle giornate di formazione nell’azienda Pantalone

Un anno di FormAzione con Pantalone srl

U

Si conclude il ciclo di corsi organizzati dall’azienda di Chieti per clienti e fornitori

n anno dedicato alla formazione. Giunge al termine il progetto “FormAzione”, ideato dalla Pantalone srl. L’azienda di Chieti a partire dallo scorso 29 gennaio ha aperto le sue porte ai loro clienti che hanno potuto seguire corsi di formazione grazie alla collaborazione dei fornitori. «Abbiamo ideato questo progetto - spiegano Piero e Massimo Pantalone, general manager dell’impresa teatina

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– pensando ad un duplice obiettivo. I corsi sono stati uno strumento per accrescere la formazione dei clienti, approfondendo gli svariati campi di applicazione dei prodotti e le tecniche di utilizzo e di installazione degli stessi. Ma l’aspetto ancora più interessante è quello che potremo constatare nel lungo periodo. Le giornate di formazione, infatti, sono state un modo per conoscere meglio i nostri partner e fidelizzare ulteriormente i nostri clienti, dando vita ad una vera e propria rete di relazioni tra clienti e fornitori passando attraverso la


» redazionale in collaborazione con Pantalone srl

Fase teorica di uno dei corsi organizzati nell’aula di formaione dell’azienda di Chieti

I corsisti osservano da vicino uno dei macchinari oggetto della lezione

Pantalone srl». A partire dal 29 gennaio, l’azienda Pantalone ha ospitato nei suoi locali corsi di approfondimento sviluppati attraverso una parte teorica ma soprattutto dimostrazioni pratiche. Prima azienda a dare il via al progetto è stata la KSB Italia S.p.A., uno dei principali produttori mondiali di pompe e valvole. Nel corso, al quale hanno partecipato, per lo più, impiantisti e progettisti, sono state analizzate tutte le buone prassi per ottenere un significativo risparmio energetico. La giornata formativa di febbraio è stata a cura dell’azienda MEFA, che produce sistemi di staffaggio per il supporto di impianti industriali e idro-termo sanitari e climatizzazione; venerdì 18 marzo è stata la volta di GHIBSON VALVES, che realizza valvole industriali. Aprile è stato il mese di RM con la loro innovativa e performante tecnica di giuntura tubi a pressare. Le ultime sessioni sono state incentrate sulla lavorazione del acciaio inox con la WOLFSGRUBER, con la 3M tecniche di smerigliatura e lucidatura acciai e con la FISCHER sul mondo del fissaggio chimico e non solo. «Crediamo – spiegano i due

imprenditori - che in questa particolare fase economica per tutto il mercato, creare opportunità di relazioni e di apertura professionali e regolate da un’etica collaborativa di mercato tra produttori rivenditori e cliente finale sia il percorso più giusto per andare oltre la crisi. La partecipazione nutrita che abbiamo riscontrato nelle giornate formative, è stato il primo segnale positivo che i nostri clienti hanno compreso pienamente lo spirito con il quale abbiamo voluto costruire questo progetto, fondato sulla relazione e sul confronto umano e professionale. Non è un caso che - ricordano i fratelli Pantalone - la presentazione del progetto è avvenuta attraverso un evento, “FormaRete” al quale hanno partecipato ben centotrentasei aziende. Questo percorso formativo è stato anche l’occasione per raccontare le eccellenze che caratterizzano il tessuto imprenditoriale italiano, fatto di passione, impegno, ricerca e mai come in questo periodo di unione. Considerato l’ottimo risultato dell’iniziativa saremo lieti di invitare di nuovo i nostri clienti e le loro famiglie alla seconda edizione di FormaRete che si terrà nel prossimo autunno».

Un’altra esercitazione pratica

Lo staff di Pantalone Srl

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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

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ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.


seminari & convegni » di Marzia Palumbo - foto concesso da Ance Chieti

Alcuni momenti dell’evento per i 70 anni dell’A NCE Chieti

De Cesare: «Ance Chieti riflette sul suo passato e rilancia sul futuro» Il presidente di Ance Chieti, inaugura con queste parole il convegno organizzato per festeggiare i 70 anni dell’associazione, e non solo…

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n Teatro Marruccino gremito. Sul palco personalità del panorama politico e imprenditoriale abruzzese e nazionale. Il tema dell’evento: “70 anni di Ance Chieti. Uniti nel futuro”. Gli organizzatori, a 70 anni di distanza dal quel lontano 1946 in cui nasceva l’associazione dei costruttori chietina, hanno voluto festeggiare ricordando il loro passato ma con lo sguardo rivolto al futuro. In convegno si è aperto con la proiezione del documentario “Uniti nel Futuro”, a firma di Luciano Odorisio, già Leone d’Oro al Festival di Venezia. Le immagini hanno ripercorso la storia dell’Abruzzo e del suo passaggio dall’economia agricola a quella industriale, un passaggio che ha permesso alla

regione di essere uno dei motori dello sviluppo del meriodione. Un motore che, ad oggi, necessita di un’ulteriore rilancio. «Cancelleremo la parola ‘fallito’ dall’ordinamento giuridico, tutti hanno diritto a una seconda opportunità, figuriamoci gli imprenditori. – ha detto il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli – Abbiamo fatto una riforma per accompagnare le aziende in crisi ad affrontare una seconda possibilità». Il rilancio delle imprese è stato al centro degli interventi dell’amministratore di Trenitalia Barbara Morgante, del presidente della Regione Luciano D’alfonso, del presidente della Provincia Mario Pupillo. Nonostante la consapevolezza della crisi che ha sconvolto

il settore dell’edilizia negli ultimi anni, il desiderio di rimettersi in gioco è stato il leit motiv del convegno. «Questo è un momento di svolta e una riforma del settore è ineludibile – ha affermato Enrico Ricci, presidente regionale di Ance – ma sempre nel rispetto della territorialità e nel solco della tradizione». Sulla stessa linea Angelo De Cesare, presidente di Ance Chieti, che ha concluso con queste parole l’evento: «Dopo otto anni dall’inizio della grande crisi, si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel. Ance Chieti rilancia con una serie di servizi innovativi a supporto delle imprese, cercando di allargare la base associativa e confidando in una ripresa del settore» •

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seminari & convegni » a cura della redazione

Un momento dell’incontro

Legge, istituzioni e autonomia dopo il Jobs Act Gli effetti reali della nuova legge sul mercato del lavoro nel territorio abruzzese spiegati dall’ispiratore della norma, Filippo Taddei

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L’Aquila si torna a parlare di Jobs Act. L’ultimo appuntamento del percorso ideato da Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno con l’Universitas Mercatorum – Università telematica delle Camere di Commercio Italiane sul tema del mercato del lavoro e delle relazioni industriali ha visto un confronto dal titolo “Legge, istituzioni e autonomia dopo il Jobs Act”. Le innovazioni portate dalla nuova legge sul lavoro sono state presentate direttamente da chi ne è stato l’ispiratore, al convegno ha infatti partecipato l’on. Filippo Taddei, responsabile Economia e Lavoro del PD. Con lui il presidente di Confindustria, Marco Fracassi, i segretari confederali nazionali Franco Martini (Cgil), Gigi Petteni (Cisl) e Gugliemo Loy (Uil), Roberto Boggio,

presidente Assocontact e general manager Transcom Worldwide e la sen. Stefania Pezzopane, componente Commissione Lavoro del Senato. Un confronto acceso, che ha intrecciato dati nazionali e locali in merito agli effetti reali che la riforma del lavoro sta producendo soprattutto sul territorio abruzzese che vede importanti programmi di investimento industriale in corso di realizzazione, supportati dallo stanziamento di 260 milioni di euro destinati alla ripresa e allo sviluppo economico dei territori colpiti dal sisma. «La riforma deve mettere insieme Confindustria e i sindacati per creare posti di lavoro, il che si traduce in risorse in più per le imprese e lavoratori in più da tutelare per i sindacati» ha spiegato così il senso del Jobs Act Marco Fracassi, che ha

invitato ad andare oltre i campanili ideologici, creando un dialogo più grande tra le forme di rappresentanza. Filippo Taddei ha sottolineato invece il concetto del “tempo”, considerandolo «il punto di partenza del Jobs Act: bisogna guardare a come era messa l’Italia quando si è iniziato a pensare a questa legge e la velocità con cui è stata fatta». Ha ricordato come nella nostra cultura avere un posto di lavoro fisso valga di più che in altri paesi e come durante la crisi l’Italia abbia sofferto più degli altri paesi. «Abbiamo scritto questa riforma - ha concluso - sapendo che quando la ripresa sarebbe iniziata avremmo avuto un mercato del lavoro riformato. La regola è far si che ci siano investimenti e sviluppo per avere tutele» •

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seminari & convegni » a cura della redazione

Riccardo Cicerone, founder Ass. Startup L’Aquila, mentre fa il saluto di apertura del seminario

Riparte dalla formazione e dal coaching “Onda di Innovazione – vol. 3” L’obiettivo è sostenere sempre più le persone a raggiungere i propri obiettivi, sviluppando ogni loro potenzialità. Parte da qui l’edizione 2016 della principale iniziativa in territorio aquilano su startup, formazione, innovazione e partecipazione

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n seminario di allenamento focalizzato sui fattori che facilitano o bloccano il lavoro comune perché lo scopo è “Saper collaborare, tra obiettivi e ostacoli”. Ad organizzarlo a L’Aquila all’interno del ciclo di incontri denominato “Startup Meetup”, giunto all’ottavo appuntamento, è stata l’Associazione Italiana Coach Professionisti in collaborazione con L’Aquila che rinasce, ideatrice dell’evento “Onda di Innovazione”, e Start-Up L’Aquila. Il direttivo del Club Abruzzese, composto dai coach Antonio Cecere, Armando Floris, Marco Melanzi e Naomi Polidoro ha così portato anche nel capoluogo la “Primavera del coaching”, realizzando un confronto con i mondi vivi e le realtà inno-

vative della regione. Il coaching è ormai un metodo di sviluppo e formazione sempre più utilizzato nelle aziende, dai lavoratori autonomi, nello sport, nella scuola per aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi grazie allo sviluppo delle potenzialità, alla cura degli aspetti motivazionali e di comunicazione e ad un supporto competente nel realizzare concreti piani d’azione. È per questo che l’AICP ha promosso anche a L’Aquila questo appuntamento formativo, un primo momento di contatto, a cui dato l’interesse mostrato dai partecipanti ne seguiranno presto altri, con tematiche innovative, che possono aiutare nel rendere meno fragili le organizzazioni e più gratificante l’opera professionale.

Per Salvatore Santangelo, ideatore di Onda di innovazione, che al tema del coaching ha dedicato anche un volume pubblicato con Franco Angeli: «Il coaching è uno degli strumenti che meglio consentono di ottenere risultati rapidi, vincenti e innovativi. Alla base di questo approccio multidisciplinare c’è sempre il tema dell’autenticità e della persona umana. È sempre più evidente che nella nostra società sta emergendo una grande sete d’identità, in difesa delle specificità culturali e del diritto delle persone a esercitare il controllo sulla propria vita e sul proprio ambiente, risposta ai processi di omologazione e di sradicamento che hanno privato di ogni riferimento i contesti sociali» •

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seminari & convegni » di Marzia Palumbo - foto concesse da Soc. Coop. Il Bosso

La platea e i relatori del forum

I relatori che hanno partecipato al convegno

“Un turismo di qualità in una terra di qualità” Questo il titolo del convegno che da Bussi sul Tirino redige il primo manifesto dedicato al turismo come esperienza emozionale

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ella romantica cornice del fiume Tirino si è tenuto il forum sul turismo esperienziale promosso dalla società cooperativa Il Bosso in partenariato con la società cooperativa Mejambiente e i parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e della Majella. Al centro dell’evento la volontà di promuovere azioni concrete si è tradotta nella presentazione nel primo manifesto sul turismo esperienziale il quale raccoglie l’insieme degli interventi presentati durante il convegno ed è già stato consegnato alle aziende e agli enti turistici distribuiti sulle quattro province abruzzesi. «Per l’apertura della stagione turistica volevamo promuovere un momento di confronto e riflessione con operatori turistici presenti su tutto il territorio regionale – spiega Paolo Setta, direttore delle attività

turistiche de Il Bosso – È stata una giornata organizzata nei minimi dettagli, circa 100 operatori qualificati che operano quotidianamente in Abruzzo si sono incontrati per promuovere e realizzare le migliori esperienze nei più suggestivi itinerari turistici abruzzesi». I temi affrontati nei diversi interventi e pubblicati sul manifesto, pur avendo come leit motiv il tema del turismo come esperienza emozionale, hanno spaziato su contenuti diversi: dai tragitti percorribili in mountain bike al focus sulla tutela dei borghi storici, dal turismo enogastronomico di cui l’Abruzzo è indubbia eccellenza fino all’approfondimento sulle strategie di marketing territoriale, dall’importanza dello storytelling turistico fino al rilievo dei grandi eventi sull’ampliamento dell’attrattiva turistica regionale. Il tutto analizzato attraverso lo strumento

di pianificazione SWOT per valutare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce di un progetto che miri ad una concreta valorizzazione del nostro territorio. Fondamentale, per la riuscita dell’evento, la forte sinergia tra le diverse realtà territoriali che hanno in comune la volontà di rendere l’Abruzzo un luogo di attrattiva nazionale ed internazionale. «Sono orgoglioso del percorso professionale de Il Bosso, un percorso sempre più inclusivo, partecipativo e sinergico con tanti operatori professionisti del settore turistico – conclude Paolo Setta – lavoriamo quotidianamente per un Abruzzo propositivo, positivo ed attrattivo. Un ringraziamento speciale va al mio giovane collaboratore Massimo Stringini e a tutti coloro che hanno partecipato a questa iniziativa con passione ed entusiasmo» •

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eventi » di Laura Tinari - foto concesse da Officina L’Aquila

A sinistra: Il dibattito con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti, e il vice-presidente della Giunta regionale con delega alla Ricostruzione, Giovanni Lolli. A destra: un momento di “Cantieri aperti”

L’Aquila il cantiere più sicuro d’Europa Il grande cantiere L’Aquila confluisce in un nuovo contenitore: “Officina L’Aquila”, uno spazio in cui tutte le soluzioni adottate dai modelli architettonici a quello di gestione amministrativa sono un esempio a cui guardare con attenzione

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on disperdere il patrimonio culturale e di conoscenza che si sta materializzando nel capoluogo abruzzese, creando un contenitore in cui far confluire tutte le informazioni in modo da poterle diffondere e renderle replicabili. Questa è “Officina L’Aquila”, una sorta di evoluzione del Salone della Ricostruzione, nata dall’idea di Enrico Ricci, presidente Ance Abruzzo, e Roberto Di Vincenzo, presidente Carsa. Dall’Auditorium del Parco dell’Aquila, dal 24 al 26 maggio, si è spiegato al mondo ciò che si sta realizzando dal punto di vista tecnico scientifico e da quello della rendicontazione sociale, ovvero dell’impatto che tutte queste trasformazioni hanno sulla popolazione residente. Si è raccontato di un cantiere di recupero e restauro architettonico che va in controtendenza, in grado di generare importante Pil nell’edilizia, richiamando il 50% di imprese da fuori regione; dove si stanno sperimentando soluzioni tecniche sul consolidamento antisismico e l’adeguamento energetico e dove si sta realizzando un modello di gestione amministrativa che non ha eguali in Italia. Si è parlato di un posto in cui le migliori inno-

vazioni avvengono sul campo, attraverso una continua multidisciplinarietà, che vede lavorare affianco tecnici e restauratori, geologi e paleontologi. Si è detto solo di scenari nuovi, politiche di medio e lungo periodo più attente alle nuove dinamiche urbane della “smart society”, per costruire una città più vicina ai bisogni primari dell’uomo. Perché è questa la nuova frontiera dell’edilizia per vincere la crisi. Un tema per ognuna delle tre giornate: rendicontazione sociale della ricostruzione; innovazione e futuro, tra “smart city/smart building” e “risparmio energetico”, con un focus specifico sulla compatibilità tra nuove tecnologie e patrimonio storico-culturale; restauro e consolidamento, che vede L’Aquila essere modello per il mondo. Ma anche tre colori hanno contraddistinto queste tre giornate: il blu, il giallo e l’arancio hanno contrassegnato i tour che hanno impegnato tecnici e studenti di ingegneria e architettura nell’iniziativa “Cantieri aperti” alla scoperta di alcuni dei luoghi più belli della città, cantieri in corso d’opera nel centro storico, che iniziano a vedere la luce, anche con visite guidate rese possibili grazie agli Enti bilaterali Cassa edile e Scuola cpt dell’Aquila

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» di Marcella Pace

I relatori durante la giornata dedicata alla sicurezza organizzata da Aptar

La Si&T presenta il libro “Risk Management e Contesto di un’Organizzazione. La nuova ISO 9001:2015” Alessandro Pavone, in collaborazione con Alessandro Corbisiero e Alessio Pelusi propone alle aziende una nuova strada per andare oltre la crisi

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La chiave di volta risiede nel “Risk Management”. È uali sono i riflessi sul mondo delle imprese dalla sua riscoperta, infatti, che si sviluppa l’intento di delle novità introdotte con la nuova norma tornare al centro della gestione d’Impresa attraverso ISO 9001:2015 e soprattutto in che modo da l’adozione di un metodo utile per l’individuazione dei un rischio aziendale può derivare una nuova qualità. punti di rischio e di controllo che devono Sono questi i grandi interrogativi a cui essere messi in atto per garantire la conAlessandro Pavone, in collaborazione con tinuità di business. Secondo gli autori la Alessandro Corbisiero e Alessio Pelusi ricetta vincente sta proprio nel Risk Madanno una risposta. Dallo scorso magnagement e nella Nuova ISO 9001:2015. gio, infatti, è disponibile su Amazon, su Per avvalorare le argomentazioni esposte Edizioni Nuova Prhomos e su IBS il libro in questo libro, nel quale viene proposto “Risk Management e Contesto di un’Orgaun modus operandi capace di individuare nizzazione. La nuova ISO 9001:2015”. Nel uno o più contesti di un’organizzazione testo viene tracciato un profilo del cambiae di identificare, allo stesso tempo, i mento socio-economico in atto, generato processi strategici su cui eseguire l’analisi dalla recente crisi mondiale. Non solo. dei rischi con una procedura sia qualiIl manuale delinea una via sicura per le tativa, sia quantitativa, sono trattati tre aziende che vogliono, più che sopravvivere Il libro scritto da Alessandro casi di studio in cui, grazie all’ausilio del alla crisi, guardarla in volto e superarla. Pavone, Alessandro Corbisiero e Alessio Pelusi

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eventi

Chiara Ferri e Alessandro Pavone software Vittoria RMS, è possibile applicare in maniera concreta i principi introdotti dalla nuova edizione della norma ISO 9001:2015. Vittoria RMS è un software gestionale web oriented pensato come sistema per facilitare la gestione del rischio, l’archiviazione e il reperimento della documentazione di tutte le attività e gli adempimenti previsti, sviluppato dalla Si&T, società con sede a Pianella, che si occupa di progettazione ed implementazione di sistemi di gestione integrati per la qualità, sicurezza, ambiente, etica e software. Esso è strutturato in vari moduli, ciascuno dei quali consente di gestire vincoli, processi e normative. In sostanza secondo la tesi

La platea intervenuta a Italia Loves Sicurezza esposta nel volume è necessario che l’impresa individui quei rischi che possono mettere in crisi seriamente la sua continuità operativa in modo da avviare un processo di resilienza che permetta, alla stessa organizzazione di adattarsi con successo ai cambiamenti, riconoscere le opportunità e ideare prodotti e processi solidi. «Il Mondo e il Mercato cambiano continuamente - spiegano dalla Si&T -. Le nuove norme ISO hanno inserito il risk management e il contesto come elementi cardine dello sviluppo dei sistemi di gestione. Dalle nuove normative possono nascere anche delle opportunità e non solo fattori di rischio»

A lezione di sicurezza con l’Aptar Il 28 aprile, nella sede di San Giovanni Teatino si è svolto un seminario nell’ambito della Giornata Mondiale della sicurezza Italia Loves Sicurezza. E anche l’Aptar. L’azienda, che raggruppa le società mondiali dominanti nella distribuzione di sistemi nebulizzanti per prodotti di alto consumo e per prodotti farmaceutici, ha infatti partecipato alla serie di eventi che la Fondazione LHS ha organizzato in tutta la penisola, lo scorso 28 aprile. In occasione della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro promossa dall’ILO, sono state organizzate oltre 200 manifestazioni volte a diffondere la cultura della sicurezza, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tendenze emergenti nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro al fine di promuovere la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali a livello globale. Nella sede abruzzese del colosso si è svolto un workshop gratuito dal titolo “Salute e sicurezza: Agire sui comportamenti per ottenere risultati”. Relatori del seminario Enrico Bonelli, direttore Operazioni Italia Aptar, Alessandro Pavone, Aptar safety task force, Chiara Ferri, responsabile risorse umane Aptar Sud Europa, e Nando Cutarella, direzione qualità. Durante il seminario oltre a tracciare una breve storia dell’Aptar, società fondata nel 1979 che oggi produce 3,5 milioni di micropompe al giorno, destinate a differenti settori di applicazione, sono stati illustrati metodi e procedure con cui la grande azienda promuove la leadership e la collaborazione tra le risorse umane e gestisce i fattori di rischio in tema di sicurezza, mostrando esempi pratici. «L’idea di questo seminario - ha spiegato alla platea, Alessandro Pavone - è nata durante un incontro che si è svolto nell’ambito del Safety Security Forum. Con questo evento abbiamo voluto fornire alcuni strumenti per valutare i potenziali rischi e predisporre una exit stratey, così da promuovere la cultura della sicurezza aziendale».

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» a cura di Eleonora Lopes

Un’immagine del Cibus 2016

CIBUS: ABRUZZO PRESENTE! Sono circa una settantina le aziende abruzzesi che hanno partecipato all’edizione 2016 del salone internazionale dell’alimentazione a Parma

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l Cibus 2016, il salone internazionale dell’alimentazione, si conferma un appuntamento imperdibile per le imprese del settore agroalimentare. La kermesse, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, si è svolta dal 9 al 12 maggio scorsi. Sulla scia di Expo 2015, il comparto alimentare ha investito molto negli ultimi anni per essere in grado di proporre, sui mercati esteri e su quello interno, nuovi prodotti capaci di rispondere alla domanda dei consumatori. Numeri da record per l’edizione 2016: 3mila espositori su un’area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori, tra cui 15mila operatori esteri e 2mila top buyer da ogni continente. Le aziende espositrici hanno presidiato tutti i settori merceologici: carni e salumi, formaggi e latticini, gastronomia ultrafresco e surgelati, pasta, conserve, condimenti, prodotti dolciari e da forno, la Quarta Gamma, le bevande, prodotti tipici e regionali, ed altro ancora. Tra le novità una sezione

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dedicata ai prodotti freschi e freschissimi, una dedicata all’ittico ed una ai prodotti certificati Halal e Kosher. Si è rinnovata anche quest’anno la partecipazione, alla fiera di Parma, del Centro Regionale per il Commercio Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo. Erano 33 le imprese abruzzesi presenti nello spazio regionale. In vetrina le migliori produzioni agroalimentari nostrane, dalla pasta all’olio extra vergine di oliva, dal caffè ai salumi, zafferano e dalla pasticceria al miele produzioni molto apprezzate dai buyers e dai visitatori specializzati provenienti da oltre 115 Paesi del mondo. Presenti nello spazio regionale la Società Consortile Agire, gestore del Polo di Innovazione Agroalimentare per la Regione Abruzzo con 7 imprese intervenute in altrettanti stand e Italian Farmes & Co., con uno stand in rappresentanza delle 8 imprese aggregate. «Con il Cibus di Parma rafforziamo la presenza delle


eventi

Incoronata D’Amico nel suo stand di Reginella D’Abruzzo

Marcella Lalli, responsabile promozione del Centro Regionale Commercio Interno

imprese abruzzesi sui mercati nazionali ed internazionali -ha dichiarato Roberto Di Vincenzo, presidente del Commercio Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo- con un’azione di promozione che lega il territorio ai prodotti, l’Abruzzo alle sue produzioni. Anche la sinergia con il Polo Agire ha dato buoni frutti per tutto il comparto». Il programma della partecipazione abruzzese ha previsto diversi show cooking con i prodotti delle aziende organizzati da Rosanna Di Michele, promotrice della cucina made in Italy nel mondo, mentre l’impresa Imperiale d’Abruzzo, con lo chef di Loreto Aprutino Carmine Ferretti, ha presentato i migliori piatti della tradizione gastronomica abruzzese. Il resto delle aziende abruzzesi erano invece presenti con spazi propri negli

otto padiglioni della Fiera. Soddisfatti gli imprenditori che, anche grazie alla partecipazione di diversi buyer stranieri, sono riusciti a prendere buoni contatti ed avviare proficue collaborazioni. Tra i premi portati a casa c’è quello dell’azienda D’Alessandro Confetture che ha ottenuto il premio ‘Dolci & Consumi Awards’ 2016 per la “migliore iniziativa di charity”: un cofanetto regalo, contenente tre composte ed una spatolina in legno realizzata dai ragazzi diversamente abili dell’associazione ‘Laboratorio Incontro’. Il premio, assegnato da una giuria d’eccezione, è stato consegnato nell’ambito di una cerimonia che si è svolta proprio in occasione della fiera, davanti ad una platea internazionale di addetti ai lavori

LE AZIENDE DEL PADIGLIONE ABRUZZO Dolciaria Cerasani, Polo Agire, Citra vini, Azienda Agricola Persiani, Pastificio di Lullo, Prodotti Alimentari Fioravanti, San Tommaso Specialità Alimentari, Scuppoz Liquori e Grappe, Confetti William di Carlo, Imperiale d’Abruzzo, Apicoltura Finocchio, Bioalimenta, Azienda agricola Travaglini Angelico, La Selvotta, Corvino Olio, Reginella d’Abruzzo, Pastificio Fratelli De Luca, Frantoio di Mercurio Claudio, L’Olivicola Casolana, Coop. Agricola, Jupiter, Mantenuto Sandro, Cinquina Industria Alimentare, Il Fiadone, F.d.F. Sapori del Gran Sasso, Pastificio Maiella, Hermes Di Mercurio Claudio, Piacentino Centofanti Vini, Società Agricola Genuina, Strappelli Guido, Società Agricola of Grape, Fratelli Biagi Vini, Azienda Agricola Fracassa, Cooperativa Plenilia.

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Informazione &Investimento

Crescita & Clustering

Trasporti & Transizione

ProprietĂ Intellettuale &Tecnologie abilitanti

Industria & Innovazione

Call for Proposal & Call for Tenders

Safe & Security

Bioeconomia & Ecosistema

Programma & Progetto

Cooperazione & CircolaritĂ

Ricerca & Leadership

Governance & Network

Simona Romiti

simonaromiti@gmail.com

Smart & Sustainable

Fondi europei & Fondi di Investimento

Horizon 2020 & COSME

Open Science & Openness Europe


eventi

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eventi » di Eleonora Lopes

Lo chef con parte della sua brigata e Alessandro Bocchetti

Mauro Uliassi nella cucina de La Réserve

IL TALENTO DELLO CHEF ULIASSI IN SCENA A LA RéSERVE Protagonisti della quarta edizione del “Sentiero del Gusto”, lo stellato di Senigallia e la giovane Alba Esteve Ruiz

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La Réserve di Caramanico è andata in scena la quarta edizione del “Sentiero del Gusto”, l’esclusivo evento gourmet diventato ormai un appuntamento molto atteso per gli appassionati della cucina d’autore. Protagonisti di questo week end, l’immenso talento di Mauro Uliassi del Ristorante Uliassi di Senigallia, due stelle Michelin, con la sua cucina adriatica d’arte, memoria, ricerca e sperimentazione. E il giovane talento europeo di Alba Esteve Ruiz, insignita nel 2014 del Premio Migliore Chef Emergente dal Gambero Rosso che ha trovato una casa accogliente nel Ristorante Marzapane di Roma. Immancabile, anche in questa edizione, uno sguardo ai vini del territorio con la degustazione dal tema “Trebbiano, fermentazione spontanea” con il giornalista Alessandro Bocchetti. In abbinamento i vini della cantina “De Fermo” nella prima serata, e “La Valentina” nella seconda. Dopo la cena con Uliassi, c’è stato anche un dolce appuntamento con il #sisefest di pasticceria Emo Lullo. Noi eravamo presenti al primo appuntamento, e terminata la cena, nella quale lo chef ha presentato alcuni suoi classici, abbiamo fatto due chiacchiere con il super stellato parlando di Abruzzo, Marche, passione, amore e del mestiere del cuoco. «Sono originario di San Benedetto del Tronto, -ci racconta lo chef- mio nonno ha conosciuto D’Annunzio, un poeta che adoro. Gli abruzzesi sono sempre venuti al nostro ristorante, anche tanti colleghi cuochi, non siamo

poi così diversi come territorio, anzi. L’Abruzzo credo sia ancora più selvaggio e incontaminato, entrambe queste regioni hanno un legame molto forte con le tradizioni. E poi c’è Niko (Romito), al quale sono legato da un’amicizia fraterna». Una cucina dalla forte identità, nei suoi piatti sapori netti, decisi, ma eleganti. «Certamente il mare è protagonista –ci dice- ma io amo in generale tutti i prodotti autentici che mi ricordano l’infanzia, la cucina delle mie nonne, i profumi della campagna, gli odori. Giro il mondo per lavoro, ed è normale che i viaggi contaminano la mia mente, ma le radici restano ben salde nelle mie Marche». «I miei piatti –continua Uliassi- sono fatti con la testa e con il cuore, cibo ed eros vanno di pari passo, infatti senza cibo si muore e senza eros non potremo riprodurci e continuare la specie. In queste due azioni, vengono usati simultaneamente tutti e 5 i sensi. Amo profondamente questo lavoro. Vivo di emozioni, senza ansie e con tanto entusiasmo, questo è un mestiere dove il successo te lo guadagni con la fatica e con il sacrificio anche se la televisione vuole far credere altro. Molti giovani sono affascinati da questo lavoro perché oggi va di moda, ma le mode passano, i talenti restano. Nureyev, da bambino, prima di andare a fare le sue lezioni di danza, lavorava per ore nei campi con la sua famiglia. Questa è amore puro!». Mentre parla gli occhi dello chef si illuminano, la passione lo acceca, è evidente, e non sono frasi fatte

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» a cura della redazione - foto concesse dalla Provincia di Pescara

Da sinistra: Paolo Setta, Franca Terra, Ilir Kapaj, Antonio Di Marco, Francesca Renzi, Chiara Pari, Lorenzo Rossi, Nikola Vujosevic

OLTRE 5 MILA AZIENDE ABRUZZESI HANNO ADERITO AD ADRIAINCUBATOR PER INVESTIRE NELL’INNOVAZIONE DI ATTIVITÀ RICETTIVE E AGRICOLE Nel summit organizzato dalla Provincia di Pescara all’Aurum sono stati illustrati i risultati del progetto europeo per unire le due sponde dell’Adriatico e sostenere le aziende partner

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ercorsi enogastronomici per scoprire le eccellenze abruzzesi, dal farro allo zafferano, costruzione di agrinido, sviluppo di fattorie didattiche e sentieri del miele. Ma anche percorsi naturalistici, seguendo il corso dei fiumi, come le escursioni in canoa lungo il fiume Tirino e poi, ancora, i grandi eventi sportivi. Sono alcuni dei progetti illustrati giovedì 26 maggio all’Aurum nel corso del summit europeo “L’innovAZIONE del Turismo e dell’Agroalimentare: la sfida dei territori”. Ad oggi sono 5 mila le aziende abruzzesi che hanno

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aderito al portale Adriancubator, un incubatore virtuale, frutto del progetto europeo Adriafootouring, che ha come obiettivo stimolare l’innovazione nei settori dell’agroalimentare e del turismo, che raggruppa Abruzzo, Emilia Romagna, Veneto, Bosnia Herzegovina, Slovenia, Montenegro e Albania e vede la Provincia di Pescara ente capofila. Nella top ten delle richieste di consulenza giunte al portale Adriancubator da parte delle 5 mila aziende abruzzesi ci sono: la possibilità di accesso ai finanziamenti per


eventi

innovare le attività ricettive extralberghiere ed agriturismi e le normative fiscali vigenti nei paesi transfrontalieri dell’area adriatica. «Il progetto - spiega il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco - appartiene al programma europeo di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatic, è stato avviato nel 2012 con un budget di 2 milioni di euro, finanziati dall’Unione Europea». Nel corso del summit all’Aurum si sono svolti due workshop, moderati dai giornalisti Monica Di Pillo e Andrea Purgatori: «Le opportunità di innovazione per le imprese e la Programmazione regionale 2014 – 2020», in cui sono state illustrate le nuove opportunità di finanziamento europeo per le imprese; e «Formazione – innovazione e tecnologie digitali», a cui hanno partecipato esponenti delle Istituzioni, tra cui il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, e rappresentanti del mondo della formazione, come la preside dell’Istituto Alberghiero “De Cecco” Alessandra Di Pietro, e il presidente italiano della Compait, Confederazione Pasticcieri Italiani. L’importanza di attingere ai finanziamenti di derivazione europea, di spingere sulla formazione, nell’ottica di innovare settori come il turismo e l’agroalimentare è stata ribadita da tutti i relatori di entrambi i workshop. «Nella top ten – continua il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco - dei punti di forza dell’offerta turistica in Abruzzo, che mostra quali sono gli aspetti ritenuti più importanti durante il soggiorno, le prime due posizioni sono occupate da cortesia/ospitalità e qualità del cibo e delle bevande per il 90% dei turisti in visita in Abruzzo, considerata una tappa importante di un percorso multitratta alla scoperta dei paesi che si affacciano sull’Adriatico. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e sin-

tetizza alla perfezione il fil rouge del progetto Adriafootouring, innovare e mettere a sistema in modo nuovo e in linea con i bisogni degli utenti, turismo e agroalimentare, spingendo sulla leva strategica della formazione». Tangibili i risultati del progetto Adriafootouring, che ha portato anche ad un confronto tra i diversi modelli di business turistico adottati da ciascun Paese partner. Nel corso del summit c’è stato infatti ampio spazio per un confronto tra i diversi progetti portati avanti sul territorio da parte di associazioni, imprese e tour operator che hanno costituito il network di Adriafootouring. Un esempio? Partner del network di Adriafootouring la cooperativa il Bosso, che durante il summit ha illustrato la propria realtà: l’organizzazione e la promozione di tour ed escursioni in canoa lungo il fiume Tirino, con partenza da Bussi. I tour sono ripartiti già dal primo giugno. «Questo progetto europeo – annuncia inoltre Franca Terra, responsabile del servizio Turismo della Provincia, financial manager di Adriafootouring – ha favorito il confronto tra i diversi modelli di innovazione applicata al turismo e all’agroalimentare da parte dei Paesi europei partner, in questo caso, Nazioni che si affacciano sulle due sponde del bacino adriatico. Al network di Adriafotouring hanno partecipato aziende ed università europee, che nel corso dei vari study visits hanno illustrato e fatto conoscere agli altri partner il loro modo di apportare innovazione ai settori, più classici, del turismo e dell’agroalimentare». Un disseminazione, dunque, di idee e modelli di business replicabili poi dalle aziende che hanno aderito al network Adriafotouring. Tra queste realtà imprenditoriali ce ne sono state alcune che nel corso del summit dell’Aurum hanno illustrato le proprie esperienze, come il tour opera-

Camillo D’Alessandro e Antonio Di Marco per discutere la proposta di legge regionale sui Borghi più Belli d’Italia

Taglio della torta realizzata dai maestri pasticceri dell’Istituto Aberghiero De Cecco di Pescara

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eventi

Showcooking con Federico Anzellotti intervistato dalla giornalista Monica Di Pillo tor Wolftour, che propone la vendita online di pacchetti turistici alla scoperta delle aree interne e dei borghi. Non è mancata la testimonianza di quanto stanno facendo le Dmc, che costruiscono pacchetti turistici dedicati anche alle nicchie di mercato, ce ne sono alcuni mirati sullo sport, altri sui grandi eventi e sull’enogastronomia. All’Aurum è stato illustrato il progetto portato avanti dalla Dmc Terre del Piacere, che ha aderito al network Adriafotouring e ha lavorato per proporre pacchetti specifici, attraverso l’inserimento dell’Abruzzo tra le prossime tappe del campionato internazionale di golf per diversamente abili. Nel corso del summit che si è svolto all’Aurum il 26 maggio si è discusso anche della proposta di legge regionale sui Borghi più belli d’Italia, per tutelarne peculiarità e patrimonio architettonico e paesaggistico, attraverso fondi e sgravi fiscali. Non è mancata poi una parentesi golosa durante il summit “L’innovAZIONE del Turismo e dell’Agroali-

Il consulente Lorenzo Rossi e Franca Terra Financial e Communication manager del progetto Adriafootouring

Antonio Di Marco con Alessandra Di Pietro e gli studenti dell’Istituto Alberghiero de Cecco di Pescara mentare: la sfida dei territori”, grazie al lunch preparato dall’istituto alberghiero “De Cecco” di Pescara. Spazio però all’innovazione e a tutti i Paesi del bacino adriatico durante gli show cooking: di Enza Liberati docente dell’alberghiero e presidente abruzzese del circuito Lady Chef; dello chef stellato Arcangelo Tinari e del maestro pasticcere Federico Anzellotti, presidente nazionale Conpait, che hanno ripercorso la tradizione gastronomica adriatica. Partner del progetto Adriafootouring, che vede la Provincia di Pescara capofila, la società di servizi Insight&Co Srl, che ha supportato la Provincia nella fase di progettazione. «Abbiamo realizzato – chiarisce Francesca Renzi, responsabile Insight&Co – un’analisi dei fabbisogni, dei punti di forza e debolezza delle aziende del settore turistico e agroalimentare, evidenziando le esigenze e le criticità del territorio, dei sistemi produttivi e dei servizi. E abbiamo partecipato a realizzare l’incubatore virtuale o lo sportello fisico di sostegno alle imprese»

Lo staff di Insight & Co.: Francesca Renzi project manager; Roberto Di Ramio, esperto senior e Silvana Iacobucci responsabile comunicazione

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eventi » a cura della redazione - foto concesse da Z3 Engineering

La Premiazione del Vincitore categoria Junior

Un momento della premiazione

Grande successo per la prima edizione della Z3 Engineering Golf Cup La competizione, che ha avuto luogo a Miglianico, ha visto sfidare 88 golfisti su un percorso di 18 buche

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ello splendido scenario del Golf Club di Miglianico, lo scorso 29 Maggio, si è svolta la prima edizione della Z3 Engineering Golf Cup: la competizione ha visto sfidare 88 golfisti su un percorso di 18 buche. Ad organizzare l’evento, Z3 Engineering, società di ingegneria informatica con sede a Lanciano, specializzata in progetti gestionali su piattaforma SAP Business one. La giornata si è svolta all’insegna del tema “Focus on your target, run simple run SAP” che ha voluto unire lo spirito del golf alla Mission della società e della piattaforma di SAP B1.

Una immagine del tema del giorno

Nel pomeriggio tutti gli ospiti hanno avuto la possibilità di partecipare ad una lezione di golf clinic con Igor Fantini, maestro federale del Golf Club e una gara di Putting Green. L’evento si è rivelato anche un’importante occasione per aver condiviso la nuova soluzione tecnologica di SAP Business one 9.2. Hana e le nuove verticalizzazioni in ambito Food & Beverage, Engineering, Service e Noleggio. La serata si è chiusa con la premiazione tenuta dal presidente del Golf Club Mario Dragonetti e l’intervento di Ludovisi Cesidio della Z3 ENGINEERING sul tema dell’innovazione

Il Golf Clinic con Igor Fantini

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eventi » a cura della redazione - foto di Vincenzo Sulpizio e autorizzate da Maico

Mauro e Serafino Menzietti insieme ad alcuni giocatori del Pescara Calcio presenti all’evento

Un momento dell’inaugurazione

NUOVA VESTE PER LA MAICO

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La sede del Gruppo, nella centralissima Corso Vittorio Emanuele a Pescara, ha rinnovato il suo look

naugurazione in perfetto stile Maico, sobria ed elegante, per l’apertura della sede nella centralissima Corso Vittorio Emanuele a Pescara che ha completamente rinnovato il suo look. Un momento di confusione c’è stato solo quando sono arrivati alcuni giocatori del Pescara Calcio, guidati dal capitano Memushaj, della quale Maico è sponsor. «Lo scopo di questo restyling -ci spiega il titolare Mauro Menzietti, figlio del fondatore Serafino- è eliminare qualsiasi tipo di barriera per coloro che hanno una problematica all’udito. Con queste nuove trasparenze, queste vetrate e questi colori, i clienti o futuri tali, non hanno più il timore di entrare in un luogo dove si va per curarsi». «Il nostro obiettivo –continua l’imprenditore- è quello di offrire un servizio sempre migliore, per questo continuiamo ad investire. Vogliamo creare una nuova cultura intorno al problema di udito, che deve essere affrontato e risolto prima che sia troppo tardi, quando è ancora semplice e immediata la soluzione protesica. Infatti troppo spesso si rivolgono a noi persone con problemi di udito ormai cronici, difficilmente risolvibili. Per questo consiglio di tenere sotto controllo il proprio bilancio uditivo effettuando controlli

con regolarità in modo da anticipare le mosse del nostro subdolo nemico, la sordità, che può essere ben affrontata prima che sia troppo tardi!». All’evento erano presenti clienti, amici, partner, stampa e naturalmente tutto lo staff della Maico. Ma ripercorriamo la storia di questa azienda. Nel 1957 nella prima sede in Corso Umberto a Pescara inizia la lunga avventura di Serafino Menzietti come pioniere dell’Audioprotesi. Dal 1996 l’angolo tra Corso Vittorio Emanuele e Via Ravenna, considerato dai pescaresi doc il più trafficato della città, diventa poi il quartier generale del Gruppo Menzietti. Il “Corso” era da sempre il cuore pulsante del commercio cittadino, e l’intuizione di scendere in strada e di trasformare un Centro Acustico in “negozio” si rivela per Maico ben presto vincente. Oggi, dopo vent’anni di successi, la Maico di Pescara si rinnova profondamente nel layout: nasce così una nuova idea di Centro Acustico, più moderna e proiettata definitivamente verso un nuovo modo di vivere l’ipoacusia. Tra le attività di prevenzione a cura della Maico, svolte in Abruzzo e in vari comuni d’Italia, ricordiamo l’evento “Nonno Ascoltami!”, giornata di controlli gratuiti dell’udito, giunta alla VII edizione

L’ingresso della sede rinnovata di Maico

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

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eventi » di Denia Di Giacomo - foto di Bianca Cimini

I liceali di Pescara partecipanti a Unlab

L’ONU APPRODA A SCUOLA Diventare Ambasciatori a soli 19 anni? Sì può, grazie al progetto Model United Nations promosso da UNLAB. Ce lo racconta lo studente Renato Marchetti

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razie a Model United Nation, studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado ma anche universitari, possono comprendere appieno, prima tramite un’accurata formazione di base e poi attraverso una simulazione, cosa significa essere un ambasciatore dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. UNLAB è un ente composto da giovani professionisti e studenti che cooperano per diffondere in Italia e in Europa la conoscenza della diplomazia e del mondo delle relazioni internazionali. UNILAB è tra le principali organizzazioni italiane che cura la partecipazione degli studenti a simulazioni di questo genere, collabora con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani ed è l’unica ad aver ottenuto riconoscimenti anche dal MIUR, Ministero Istruzione Università e Ricerca. In pratica, dopo aver adeguatamente formato i partecipanti, grazie alla collaborazione con gli enti locali che mettono a disposizione le loro sedi più prestigiose, la UNILAB può predisporre la simulazione, che per i ragazzi rappresenta un momento di altissima formazione e crescita personale. Ogni partecipante è delegato di un Paese diverso da quello d’origine e nel corso dell’Assemblea approfondisce i temi oggetto dell’agenda politica internazionale, tenendo discorsi, preparando bozze di risoluzione, negoziando con paesi alleati e in generale conducendo mediazioni sempre nell’ambito delle stringenti procedure previste

dalle Nazioni unite. Anche a Pescara, lo scorso 19 e 20 maggio, si è svolta questa simulazione, gli istituti partecipanti sono stati due, il Liceo Classico Gabriele D’Annunzio e il Liceo Classico Giambattista Vico di Chieti, abbiamo chiesto una dichiarazione in merito a Renato Marchetti, uno degli studenti coinvolti nell’iniziativa, che è risultato essere il migliore delegato presente, vincendo un soggiorno a New York per simulare un’altra Assemblea Generale nel Palazzo di Vetro, il tutto per un valore di 2400 euro. «L’esperienza è senza dubbio una delle migliori a livello formativo che potessi avere nel mio percorso scolastico –racconta Renato– I formatori e l’organizzazione sono stati ineccepibili. Immergersi in un mondo completamente nuovo come quello della diplomazia internazionale è stato subito affascinante: capire i meccanismi che regolano un’assemblea generale dell’ONU, capire il ruolo della Nazioni Unite nel mantenimento della pace mondiale e tutti gli effetti correlati è molto stimolante, soprattutto se in mente si ha una carriera legata al diritto. Per quanto riguarda la simulazione (avvenuta presso il Comune di Pescara) vera e propria invece, sono stati giorni intensi. Parlare inglese diplomatico per due giorni consecutivi, rispettare regole e procedure è una vera e propria sfida. Ma alla fine sono riuscito a capire il valore dei protocolli in un’assemblea e l’importanza della formalità che deve essere sempre affiancata dalla sostanzialità»

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


eventi » di Marzia Palumbo - foto concesse da Photoclub Pescara “FOTOGRAFICA(mente)”

Una foto di gruppo della Rappresentativa Aziende Abruzzo

La premiazione con il papà di Federico Cetrullo

Trofeo Adriatico: l’evento benefico dove lo sport incontra la solidarietà Aziende abruzzesi, personaggi pubblici e rappresentanti dell’Unione Europea: sinergie composite per una nobile causa

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n vero e proprio successo l’edizione del 2016 del Trofeo Adriatico “Federico & Friends”. La giornata, tenutasi presso il Parco Don Mambella a Villa Raspa di Spoltore, è stata organizzata dall’Associazione Cultura e Sport per Tutti (A.C.S.T.) con l’esclusiva finalità di raccogliere fondi da devolvere alla causa di Federico Cetrullo: un ragazzo appena 23enne il quale, successivamente ad un grave incidente che gli ha causato lesioni alla spina dorsale, necessita di cure mediche estremamente costose per rimettersi in piedi. Grazie all’appello lanciato dal padre del giovane e all’impegno costante di Matteo Scanzano, Presidente dell’ACST il quale ha organizzato l’evento benefico, si è riusciti ad ottenere la cifra dei 100.000 euro previsti per sostenere la delicata operazione in Svizzera. Un risultato questo da attribuire al grande impatto sociale che ha avuto l’evento: in prima fila sui verdi campi di calcio si sono sfidati personaggi noti nel mondo dello sport e dello spettacolo: gli “Abruzzo All Stars” tra i quali nominiamo Marco Papa, Bruno Nobili, Roberto D’Aversa, Michele Gelsi, Franco Marchegiani, Luca Leone, Davide Cavuti. Oltre ad essi vi erano i rappresentanti delle maggiori imprese operanti sul nostro territorio: DZ Insurance,

McDonald’s, Sogeda, Humangest, Dinamic Service, Edimac, Pasquarelli Auto, Dielle Impianti, Cral Angelini Abruzzo, Cantina Ripa Teatina, Credem, Delixia, Vemac, E Vemapla che hanno fatto scendere in campo 16 giocatori in rappresentanza ognuno della propria azienda di appartenenza. Infine, 23 atleti sono giunti dal Bruxelles con il fine di rappresentare l’Unione Europea. Si sigla così una collaborazione che era stata già avviata lo scorso maggio durante la XX Edizione dello Schuman Trophy, una Manifestazione Benefica svoltasi a Bruxelles durante la quale era presente tra gli ospiti lo stesso Matteo Scanzano. L’intervento della delegazione europea in Abruzzo ha segnato sicuramente un importante punto di partenza in vista di collaborazioni future sempre a favore di progetti benefici. Il risultato raggiunto è apparso incoraggiante in quanto, oltre ad ottenere il raggiungimento della cifra necessaria al giovane Cetrullo per la sua operazione, ha raggiunto l’obiettivo del coinvolgimento della popolazione e di tutti i settori aziendali produttori di beni e servizi; tutti assieme per un evento di puro sport e solidarietà, lontano dalle lotte per gli interessi economici e incentrato sul mondo del no profit e dei progetti umanitari che diventano sempre più sinonimi di valore e qualità

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

L’alimentazione sotto l’ombrellone

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Mangiare bene anche in spiaggia si può, basta seguire alcuni accorgimenti

na domanda che ricorre spesso nel periodo estivo è come mangiare quando si va al mare sia che si consumi il pasto sotto l’ombrellone, sia che si torni a casa e magari col caldo che fa, l’idea di mettere a bollire l’acqua per cucinare la pasta o di mettere dell’arrosto in forno proprio non va giù, ecco allora alcuni consigli per garantire energia al nostro organismo senza “morire di caldo”. La colazione, che va sempre fatta e deve prevedere dei liquidi come latte, thè, succo o anche semplicemente acqua per partire con una buona idratazione, fondamentale durante il periodo estivo, accompagnati da carboidrati non troppo elaborati che riescano a dare buona energia per tutto il mattino come per esempio pane o fette biscottate con marmellata o miele oppure pane olio e pomodoro o ancora pane e fichi freschi (ottimi corroboranti e di stagione) o ancora fiocchi di cereali. Dopo una bella passeggiata o un bagno, meglio consumare della frutta che idrata ed è ricca di minerali e vitamine evitando gelati, pizzette o frittelle che sono troppo pesanti da digerire e molto grassi. Pranzare in spiaggia per molti bagnanti è un rito ma non bisogna considerarlo un picnic in montagna con tanto di timballi, pasta al forno, carne, dolci e l’immancabile cocomero, come non conviene consumare panini pesantemente farciti o pizze imbottite, tutto questo anche se molto gratificante non è il massimo per la digestione che sicuramente risulterà più affaticata

e potrebbe creare dei problemi specie se poi si decide di fare un bagno nel primo pomeriggio, conviene evitare anche mozzarelle, formaggi, salumi, ecc. alimenti molto grassi, più difficili da digerire con il caldo. Il pranzo sotto l’ombrellone deve essere saziante ma facilmente digeribile e poco grasso per cui sono molto indicate le insalate di pasta, riso o farro condite con pomodorini e vegetali senza abbondare con uova, formaggio o prosciutto cotto oppure si può pranzare con fagiolini e patate conditi con olio, sale e mentuccia o ancora con insalatone miste con piccoli quantitativi di proteine (poco tonno o mozzarella) e un paio di fette di pane oppure due-tre fette di pane con olio e pomodoro e/o verdure grigliate. Attenzione a non esagerare con la frutta a fine pranzo e soprattutto a non fare pranzo o cena solo con la frutta, anche se molto rinfrescante e dissetante è ricca di zuccheri per cui se si abbonda torna sete e si mettono grassi specie a livello addominale, uno massimo due frutti o fette di cocomero ai pasti possono bastare. Altro accorgimento è quello di non bere molti succhi o bevande gassate zuccherine per gli stessi motivi citati per la frutta. Una coppetta piccola di gelato o uno yogurt gelato piccolo nel pomeriggio ci può anche stare e per quanto riguarda la cena estiva evitare i primi e non esagerare troppo con i secondi accompagnandoli sempre con un buon contorno di verdure possibilmente crude. Buona estate!

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermo info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro

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Arte & Co. » di Marzia Palumbo - foto concesse da NDP Italia

» Il cast insieme a Riccardo Cocciante

Il musical Notre Dame de Paris approda a Chieti con il cast originale Riccardo Cocciante: «Quest’opera ha cambiato il modo di fare un certo tipo di spettacolo»

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arà difficile aspettare le date dal 24 al 27 agosto per recarsi presso l’arena della Civitella a Chieti e poter assistere all’ormai celeberrimo spettacolo teatrale Notre Dame de Paris. Sarà difficile, se non ci si affretta, riuscire a trovare biglietti disponibili per le date abruzzesi del musical più apprezzato di tutti i tempi in Italia. Notre Dame de Paris è un musical, una rappresentazione teatrale, uno spettacolo artistico ma anche molto di più. Con il suo cast stellato che conta scenografi, costumisti, ballerini, attori e acrobati di tutto il mondo, è riuscito a battere i record dell’arte teatrale in Italia. Basti contare i numeri delle serate più importanti: 5 settimane di repliche a Milano, 12 spettacoli in sette giorni a Napoli, 350mila biglietti venduti e pubblico e critica sempre entusiasti. Notre Dame de Paris approderà ad agosto nella città teatina con il suo cast originale che vede Lola Ponce nei panni di Esmeralda e il pescarese Giò di Tonno in quelli di Quasimodo. Le musiche

affidate totalmente a Riccardo Cocciante il quale ha contribuito riconoscendo una visione “europea” dell’opera. Nel cast anche un altro pescarese, Leonardo Di Minno che interpreta Clopin. «Il mio intento era quello di creare un’espressione popolare moderna, recuperare la nostra cultura europea e lo strumento della voce, e inserirle in un contesto moderno. – commenta così il cantautore italiano – Notre Dame de Paris non è una fotografia ma un’immagine in movimento che vive nel tempo e diventa ogni volta qualcosa di diverso, grazie

alla forza attrattiva di una scrittura che ti porta dentro alla storia». Una scrittura magistrale firmata dal poeta e paroliere Pasquale Pannella il quale si è dedicato alle sceneggiature e alle musiche dello spettacolo dalle sue prime turnèe fino ad oggi. La forza di Notre Dame de Paris risiede però nella figura di David Zard, il produttore che ha dato vita al successo del musical. L’imprenditore ha reso possibile il ritorno sui grandi palcoscenici del musical con la turnèe che è partita a Milano a marzo e si concluderà a Verona a settenbre «Questo progetto è entrato nel DNA degli italiani – ammette David Zard – Il nostro paese non aveva mai visto così tanti spettatori e repliche per un musical». Non ci resta che attendere le serate di agosto per godere del musical nella romantica cornice della Civitella di Chieti. È possibile acquistare le prevendite dei biglietti collegandosi ai siti: www. ticketone.it, www.ciaotickets.it e www. bookingshow.it

» La locandina dello spettacolo

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Arte & Co. » di Laura Tinari

» Concerto all’Auditorium del Parco

L’Aquila e il Jazz, la passione continua…

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Musica, danza, fotografia rendono il Jazz un genere che avvicina arti e persone. Nella “Giornata Internazionale del Jazz” il capoluogo abruzzese è stato di nuovo uno dei centri dove tutti questi elementi hanno potuto incontrarsi

a passione dell’Aquila verso il Jazz è sicuramente antica, ma il Festival del Jazz che in una giornata di settembre dello scorso anno ha fatto vivere un’esperienza fantastica alla città, ai cittadini e alle migliaia di appassionati jazzisti, che hanno letteralmente invaso le vie del capoluogo abruzzese, non può non essere considerata una mail stone in questo rapporto! Sulla scia di quell’entusiasmo L’Aquila è tornata a suonare, cantare, ballare e ammirare questo genere musicale in un sabato di fine aprile. A darne l’occasione è stata la “Giornata Internazionale del Jazz”, istituita dalla Conferenza generale Unesco per promuovere la pace e il dialogo tra le nazioni. Un riconoscimento importante per questo amato genere, che contribuisce alla crescita del dialogo interculturale e alla diffusione della

» La danza per il Jazz tolleranza. In Italia, a coordinare l’edizione 2016 di questa giornata sono stati l’associazione I-Jazz e il Comitato Unesco Giovani, protagonisti di una grande mobilitazione all’insegna del binomio jazz e patrimonio culturale nell’idea di coinvolgere i siti Unesco che da nord a sud percorrono la Penisola con un ricco cartellone di eventi. Un appello a cui da L’Aquila hanno risposto con convinzione il Comune e il

Comitato Perdonanza Celestiniana 2016, che hanno potuto promuovere un’iniziativa di valore grazie all’indispensabile collaborazione delle istituzioni culturali cittadine, come il Conservatorio “A. Casella”, le scuole a indirizzo musicale, i numerosi locali del centro storico e il Centro Danza MUD, oltre alla generosa disponibilità dei musicisti. Una giornata vissuta dentro e fuori le mura cittadine, tra concerti, danza, mostre fotografiche e aperitivi in jazz. Così, di nuovo seppur in misura ridotta, diversi angoli della città si sono prestati a fare da palcoscenico ai musicisti aquilani, ma non solo, che hanno voluto partecipare a questa iniziativa. Una tappa, questa del 30 aprile, su quel percorso di avvicinamento verso la seconda edizione del “Jazz Italiano per L’Aquila” previsto nel primo fine settimana del prossimo settembre

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TRAPARENTESI

Riconoscimenti Spazio Di Paolo pluripremiato a Los Angeles Il Los Angeles Packaging competition 2016 premia un’azienda di Spoltore, e lo fa con ben 6 premi in tre diverse categorie. Si tratta dell’agenzia Spazio Di Paolo, che con grande soddisfazione comunica i suoi traguardi nella settantasettesima edizione del Los Angeles Packaging competition, un concorso storico, di livello internazionale dedicato al mondo del vino e del suo abbigliaggio. Questi i premi: una medaglia d’argento nella categoria “Contemporary”, una medaglia d’oro, una d’argento e una di bronzo nella categoria “Effective use of design standard” e infine una medaglia d’argento e una di bronzo nella categoria “Series (minimum of three)”. “Siamo orgogliosi di questi riconoscimenti, che replicano il successo ottenuto al Vinitaly 2016 con ben 7 dei 28 premi assegnati. Il vanto di rappresentare l’eccellenza del Made in Italy nel mondo ci stimola a fare sempre meglio il nostro lavoro, come artigiani certosini che fanno del marketing la loro base imprescindibile”. Questo ha dichiarato Mario Di Paolo, titolare dell’azienda.

Eventi Conclusa con successo la prima edizione di SATYRICOM

Rassegna nazionale di satira web

Si è conclusa con risultati superiori ad ogni aspettativa, la prima edizione di “SATYRICOM - rassegna nazionale di satira web” organizzata dall’associazione Scie Comiche diretta da Francesco Brescia e realizzata grazie alla temerarietà di Giovanni Di Iacovo, assessore alla Cultura del Comune di Pescara. La rassegna ha infatti calamitato a Pescara vecchia (Circolo Aternino, Auditorium Petruzzi e Caffè Letterario) centinaia di visitatori, per oltre 20 incontri gratuiti, fra presentazioni, reading, mostre, workshop e spettacoli di stand up comedy. Numerosi gli ospiti che si sono alternati nella “48 ore che sconvolse Pescara”: dai nomi prestigiosi come Stefano Disegni, Saverio Raimondo, Fabio Magnasciutti, ai collettivi di satira Lercio, Prugna, Kotiomkin e tanti altri. E dal SATYRICOM fanno sapere che è solo l’inizio.

Sport

Federgolf Abruzzo & Molise: il golf a rilancio di turismo ed enogastronomia nelle nostre Regioni

A Miglianico è stato presentato il SE.TOUR, Senior tourism discovering European territories through Golf and Wine, un progetto finanziato dalla Comunità Europea e sostenuto dalla Regione Abruzzo che sottolinea il connubio tra golf, cultura ed enogastronomia. Un connubio, questo, di cui si è fatta promotrice la Federgolf Abruzzo & Molise: «In un’ottica di promozione del gioco del golf e di ampliamento dell’incoming turistico, il nostro impegno è di divulgare le potenzialità dei nostri territori oltre confine. – ha illustrato Marco Tuccella, Delegato Regionale della Federazione Italiana Golf – Vogliamo creare un’opportunità di compiere un viaggio che inizia dai campi dal golf per proseguire verso itinerari culturali e artistici che le nostre ricche terre offrono. Sosteniamo questa filosofia affinchè si possano guadagnare livelli di eccellenza nell’offerta di mete e qualità dei servizi».

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Riconoscimenti

Anche New York ama il miele di Tornareccio

Ad Apicoltura Luca Finocchio di Tornareccio va il Sofi Award 2016, l’ “oscar” internazionale delle eccellenze culinarie: il Cioccomiel, il goloso miele con pasta di nocciola e cacao, è risultato vincitore della categoria Marmellate, Conserve, Miele e Burro di Arachidi. Nella stessa categoria, finalista anche il miele di sulla di Apicoltura Luca Finocchio. Un doppio successo, per l’azienda di Tornareccio, ottenuto nell’ambito del prestigioso premio internazionale assegnato dalla Speciality Food Association nell’ambito del Summer Fancy Food Show di New York, la più importante rassegna di specialità gastronomiche del Nord America in programma dal 26 al 28 giugno prossimi al Javits Center di New York. In particolare, si tratta di un premio che dal 1972 fa entrare di diritto i vincitori nel meglio della gastronomia mondiale, rendendoli ambasciatori della produzione di eccellenza. Alla competizione sono stati iscritti ben 3.300 prodotti da tutto il mondo.

Eventi Naturale 2016 a Navelli Conclusa con successo la quinta edizione di Naturale 2016, il Salone del vino Artigianale tenutosi a Navelli nella storica cornice di Palazzo Santucci. Un evento creato per godere e amare il vino, svoltosi quest’anno il 7 e l’8 maggio, in un atmosfera allegra e informale. Protagonista assoluto il buon vino “Naturale”, ovvero rientrante in quei canoni di coltivazione e lavorazione che permettono di definirlo tale. Un evento ancora di nicchia ma che ha tutto i presupposti per diventare di grandissimo interesse per chi ama bere bene.

Eventi Cantine aperte: un successo da bere Maggio mese del vino, degli assaggi e delle scoperte. Si è svolto anche quest’anno come ormai da tradizione la 24esima edizione di Cantine Aperte, l’evento promosso da Movimento Turismo del Vino che vede numerose cantine d’Italia e dunque d’Abruzzo, aprire le porte ai visitatori per regalare loro emozioni sotto ogni forma. Ecco dunque nascere concerti, spettacoli,visite guidate, pic nic e quant’altro, tutto all’insegna del buon vino e dell’accoglienza. 38 le cantine abruzzesi che hanno preso parte all’evento, e come ogni anno è stato un vero successo!

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TRAPARENTESI

Eventi Abruzzo, capitale della pasticceria Sono arrivati da tutta Italia i maestri pasticceri e si sono incontrati per la prima volta in Abruzzo per discutere della pasticceria del futuro in una tre giorni, che si è snodata dal 5 al 7 maggio tra i prestigiosi palazzi storici di Pescara e Penne. Una convention voluta dalla Conpait, Confederazione Pasticceri Italiani, per rafforzare il brand Pastry Made in Italy, che ha rappresentato un momento di confronto e di aggiornamento nel settore della pasticceria cresciuto in Italia del 23%, con un giro di affari di 20 miliardi di euro. Una crescita che, da una parte offre nuovi sbocchi professionali, e dall’altra impone un continuo aggiornamento, anche per soddisfare i bisogni di nuovi segmenti di mercato. Ed è per adempiere a questa necessità di conoscenza delle nuove frontiere della pasticceria che il presidente italiano Conpait, Federico Anzellotti, ha organizzato la tre giorni abruzzese di incontri, dibattiti, prove pratiche e competizioni juniores.

Eventi Jazz, acrobazie e danza per la nuova stagione del Pescara

International Arts Festival

L’Ente Manifestazioni Pescaresi lancia la 64esima stagione estiva con la nuova edizione del Pescara International Arts Festival. Il festival, già segnalato dal Mibact come evento di interesse nazionale nelle versioni precedenti, anche quest’anno sarà un fiore all’occhiello per la città di Pescara. Musica jazz, balletti, spettacoli funambolici e artisti di fama internazionale si alterneranno sui palcoscenici dell’arena del porto turistico alla marina di Pescara e del teatro monumento D’Annunzio sul lungomare Colombo. L’estate pescarese sarà all’insegna dell’arte in tutte le sue forme: assisteremo agli spettacoli dei principali esponenti della nuova danza italiana ma anche di artisti provenienti dal Cirque du Soleil, dalla Mike Stern-Bill Evans band e Massimo Ranieri protagonista di un inedito spettacolo jazz.

Enogastronomia La Tenuta Sant’Ilario vince in Giappone Il monocultivar Tortiglione (linea Filodolio) della Tenuta Sant’Ilario di Pineto è stata premiata al concorso internazionale OLIVE JAPAN 2016 con la medaglia d’argento all’OLIVE JAPAN 2016 International Extra Virgin Olive Oil Competition. Un importante riconoscimento da un mercato molto attento all’alta qualità e all’interno di una delle competizioni dedicate all’olio extra vergine d’oliva più importante a livello internazionale. Questi i numeri dell’edizione 2016 del concorso, organizzato dall’associazione sommelier giapponese di olio extra vergine di oliva: 600 campioni provenienti da 21 paesi, 11 medaglie premier, 213 medaglie d’oro e 196 medaglie d’argento.

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Contributors

Simone D’Alessandro creatività

Antonio Teti ict

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

È Responsabile del Settore Applicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. È stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani e riviste del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

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Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti,Guardiagrele, Master Sommelier 4 livello. Da oltre 30 anni nel campo dell’enogastronomia. Giornalista pubblicista, dopo 28 anni trascorsi come maître sommelier nello stellato ristorante villa Maiella , da circa 3 anni e proprietario di un Enotavola a Guardiagrele (www.alsaten.com). Un luogo di intrattenimento e formazione del pianeta vino e di tutte le sue sfaccettature, ove oltre a degustare ed acquistare bottiglie e food, si creano a cadenza settimanale serate a tema , incontro con i produttori, corsi di formazione su vino, olio, birra, distillati e tant’altro. È consulente, formatore di molte cantine e ristoranti, collabora con molte riviste del settore, è organizzatore di eventi sportivi, culturali sul territorio.


Prima pubblicazione è del mese di maggio 2006 • numero 101 • maggio - giugno 2016 • anno XI • Copia Omaggio

la prima e unica rivista del Manager I protagonisti dell’imprenditoria regionale li trovate nelle 130 pagine della rivista. Entra e fai parte anche tu della storia dei capitani d’impresa della nostra regione. La rivista ABRUZZO IMPRESA ormai da 10 anni approfondisce tematiche a tutto tondo sul mondo dell’economia, dell’impresa, della finanza, del turismo e del comparto agroalimentare. In questi anni, attraverso le copertine, abbiamo raccontato le storie delle più importanti industrie della nostra regione, vero motore della nostra economia. Mission della rivista è promuovere l’universo dell’ “Abruzzo che produce” attraverso i suoi protagonisti e sostenere il mondo imprenditoriale. Scrivi con noi la tua storia Entra subito a far parte della rivista ABRUZZO IMPRESA!


abruzzo cool

 Inaugurazione della sede Maico di C.so Vittorio Emanuele a Pescara appena rinnovata 

 I maestri pasticceri riuniti in Abruzzo per la convention della Conpait 

 Il trofeo Adriatico organizzato dalla ACST 

 Le immagini del musical Notre Dame de Paris  128




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