Ottobre-Novembre-Dicembre_2017

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direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori

Marcella Pace, Laura Tinari, Denia Di Giacomo, Paola Lopes, Marzia Palumbo

hanno collaborato a questo numero Lorenzo Pierfelice, Luigi Carunchio, Antonio Teti, Simone D’Alessandro, Filippo Paolini, Andrea Bonanni Caione, Neda Acilli, Valentina Faricelli, Antonio Russo, Pietro campanaro, dante d’alfonso ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

Seven Seas srl

editore

Fabio De Vincentiis

ott. - Nov. - Dic. 2017 n°107 anno XII

numero chiuso in redazione il 13 gennaio 2017

in copertina La famiglia Iezzi foto concesse da Mercadante Truck

indirizzo

Abruzzo Impresa Via Giuseppe Verdi, 50 65121 Pescara

telefono e fax

t 085 8963810

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it info@abruzzoimpresa.it

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it seguici su

f 085 9047751

Fabio de Vincentiis Presidente ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA è la rivista del manager, nata nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. La rivista ABRUZZO IMPRESA viene distribuita attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006.

MEETING Copyright© 2006/2017 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni via Giuseppe Verdi, 50 65121 Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9047751 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 4 numeri della rivistsa ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 14,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, via Giuseppe Verdi, 50 65121 Pescara. Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, via Giuseppe Verdi, 50 65121 Pescara.

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla rivista ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine della rivista ABRUZZO IMPRESA.

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Capitano d’Impresa

Sport Tra la Mercadante Truck e la squadra del Lanciano c’è sempre stato un rapporto stretto e siamo contenti di sostenere la nuova avventura del Lanciano Calcio 1920 con questa importante partnership.

Famiglia È il valore più importante. La mia famiglia è unita e affiatata, cerchiamo di condividere appassionatamente interessi e attuare scelte. Le giornate sono riempite dall’allegria di Camilla, un barboncino nero che ci segue ovunque.

TULLIO IEZZI,

Viaggi La mia nazione preferita è l’America, adoro anche partire per mete calde ed esotiche, specie d’inverno. La mia passione è lo sci.

Città del cuore New York in assoluto, ha un fascino unico e intramontabile. Mi piace anche Miami, divertente e vivace nei suoi colori.

Amici Dal momento che sono un “compagnone”, trascorro il maggior numero dei miei week-end con i miei amici di sempre, i famosi “amici del Cà”.

UNA VITA NELLA VENDITA DEI CAMION Classe 1964 nato a Lanciano, Tullio Iezzi è figlio di Donato, famoso perito tecnico assicurativo. Dopo anni di gavetta nella vendita di camion, oggi guida con successo la Mercadante Truck srl. L’azienda con sede a Paglieta e a Chieti Scalo è una concessionaria e officina autorizzata Renault Trucks per la vendita e l’assistenza meccanica di mezzi commerciali, industriali e da cantiere. Ma torniamo alla storia di questo intraprendente imprenditore. «Già all’età di 14 anni, -racconta Tullio Iezzi- dopo i compiti raggiungevo mio cugino Stefano, per tutti “l’Ingegnere” in azienda. Dopo il diploma di Geometra, non ci ho pensato due volte a quello che volevo fare, la passione per questo lavoro era sempre più forte e così mio cugino mi inserì ufficialmente nella concessionaria. Ho iniziato dalla gavetta e a 20 anni già lavoravo nell’area commerciale in qualità di responsabile vendite». Alla morte dell’ingegnere, Tullio si ritrova parte dell’eredità aziendale e dopo aver rilevato le quote dell’altro cugino Giuseppe, inizia la sua avventura imprenditoriale. Oggi al suo fianco c’è la moglie Mariapaola Altobelli che con esperienza nel campo finanziario si occupa dell’amministrazione e del post vendita. Sposati da 26 anni hanno due figli, Andrea di 24 anni, dottore in Economia e Gestione Aziendale e laureando magistrale in Economia e Direzione d’Impresa a Milano e Petra di 17 anni che frequenta il IV anno del Liceo Classico. Andrea ha completato un’esperienza di studi in Olanda, conosce tre lingue e al termine degli studi affiancherà i genitori nell’azienda di famiglia. Divertente, determinato e molto legato alla famiglia, Tullio Iezzi oggi guida con passione la concessionaria e quest’anno ha scelto di diventare main sponsor del Lanciano Calcio 1920, segnale di forte attenzione e sostegno al territorio nel quale vive e lavora.

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore direttore@abruzzoimpresa.it

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a Honeywell di Atessa chiude. Si conclude con la peggiore delle notizie sul campo occupazionale questo 2017. Lo stop delle produzioni è previsto a inizio primavera, allo scadere degli ultimi sgoccioli degli ammortizzatori sociali a disposizione. I vertici di Honeywell non hanno accolto nessuna proposta avanzata dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e hanno confermato la decisione che cesseranno l’attività. In accordo con le organizzazioni sindacali e le istituzioni territoriali il ministero continuerà a seguire la vicenda con l’obiettivo di trovare soluzioni che possano garantire gli attuali livelli occupazionali: ci sono 420 posti di lavoro diretti e 200 dell’indotto da salvare. Il Governo proverà a far pesare la sua forza sugli altri business che Honeywell ha in Italia, ma non dimentichiamo  la  responsabilità della Politica, essendo oggi l’Italia un paese non attrattivo per chi vuole fare impresa, che mantiene anzi il record negativo nell’Ue per la burocrazia fiscale.

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o scorso dicembre l’Abruzzo ha perso un personaggio che ha contribuito fortemente alla crescita culturale di questa regione: Edoardo Tiboni. Se gli abruzzesi e gli italiani hanno avuto modo di conoscere e apprezzare il genio di Ennio Flaiano, lo dobbiamo sicuramente anche a lui che è scomparso a 94 anni a Pescara. Il mondo della cultura ha perduto un suo grande promotore, al suo amico Ennio aveva dedicato il Premio Flaiano di cinema, letteratura, teatro e televisione, che ha portato a Pescara i più grandi attori e registi internazionali. In questi giorni tutti stanno ricordando Tiboni, le Istituzioni in primis che però negli ultimi anni di grandi tagli alla cultura hanno guardato impassibili al deterioramento del Premio e del Mediamuseum di Pescara. Struttura quest’ultima voluta da Tiboni, un posto con l’obiettivo di crescere ed educare le nuove generazioni al cinema che da anni però non vive ma sopravvive.

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hiudiamo il 2017 con una storia di rinascita e di speranza. A quasi un anno dalla tragedia di Rigopiano, ha riaperto a Loreto Aprutino la pizzeria dei coniugi Nadia Acconciamessa e Sebastiano Di Carlo scomparsi in quella maledetta notte (le vittime in totale sono state 27). Lo scorso 19 dicembre, su iniziativa dei figli della coppia, c’è stata una seconda inaugurazione della pizzeria in un’atmosfera del tutto diversa, ma con una grande voglia di ricominciare. Presente anche il loro figlio più piccolo, Edoardo di 9 anni, che si salvò miracolosamente ed è anche per lui che i due fratelli più grandi, Riccardo e Piergiovanni in questi mesi hanno cercato di reagire e riaprire l’attività di famiglia. Intorno ai tre fratelli si è stretta la comunità di Loreto Aprutino che ha voluto sostenerli in questo progetto di vita e professionale. Un grande in bocca al lupo da tutta le redazione di Abruzzo Impresa!

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sommario

anno XII n° 107 ottobre - novembre - dicembre 2017

opinioni & rubriche finoaquituttobene ctrl s

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Buoni propositi Tendenze fatti persone

primo piano politica

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Pierluigi Biondi, il nuovo corso della ricostruzione

cover story Mercadante

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Mercadante Truck, la forza di una famiglia da 92 anni

incarichi & carriere

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incarichi&carriere

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Nomine, incarichi e promozioni

grandi storie Daniele Becci

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Daniele Becci, l’Abruzzo perde un volto dell’economia

storie & persone

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Serafino Menzietti

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Serafino Menzietti, da 60 anni il “signor Maico”

Giuliana Martini

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Giuliana Martini: “I miei 4 anni al fianco di Nelson Mandela”

tematiche d’impresa fisco itc

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creatività norme & leggi lavoro in corso

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PIR: uno strumento per il rilancio economico del Paese Anonymous attacca le istituzioni: e i dati sensibili sono online Il capitalismo della logistica: da città-mondo a città-hub Le commissioni di certificazioni dei contratti di lavoro

Il lavoro che verrà

focus aziende

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Europa innovazione aziende aziende aziende aziende

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aziende turismo

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Il gruppo Megadyne acquisisce la SACIF Fontecchio al centro dell’Europa Dall’Abruzzo al “G7 oltre” di Torino Deco SpA: innovazione, etica e attenzione al territorio Con Blue Italy, stampe e tessuti pescaresi nelle case di moda di tutto il mondo Qualità Made in Italy e attenzione per il territorio, i segreti del marchio Nogs Mente e corpo fuori dallo spazio e dal tempo con il floating Alhena Entertainment, la regina dei concerti Borgo Baccile, la storia diventa accoglienza

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sommario

anno XII n° 107 ottobre - novembre - dicembre 2017

turismo enologia food food

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cooperative

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Per ripartire ci vuole un Però! Cantina Frentana brinda all’anno passato e presenta i progetti del 2018 Panetteria Raspa, l’impresa si fa etica “Le Spezialità” di Giorgia Compie 50 anni la Società Cooperativa Agricola Loretana

azienda partner Go Infoteam

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L’assistenza a pacchetto che mette le Pmi in sicurezza

seminari & convegni

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Confindustria Confindustria AIDP lavoro ricostruzione

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consulenza medicina

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Premio “Campioni di Innovazioni” 2017 I lumi dei Giovani Imprenditori “Reinventare le organizzazioni” “Verso una nuova normalità. Scenari economici, lavoro e digital trasformation” “Officina L’Aquila” diventerà “Officina Italia” Best before 25 maggio 2018 “Cibo e salute”

eventi manifestazioni food turismo

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turismo marketing enologia food food

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design

Edimac: Porte Aperte con la New Holland I Castelli dello zafferano Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo presenta “Percorsi” La promozione del territorio passa attraverso il Cammino di San Tommaso “Chiamami quando piove”: l’etichetta “secondo natura” di Luigi Valori Le Donne del Vino d’Abruzzo al neo stellato D.One Cambio Cuoco, la eating experience che ti coinvolge “Carpe Diem, diversamente pizza” raddoppia Cambio di look e sede per il Kartell di Pescara

buono e bello salus Arte & co. tempo rubato

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tempo rubato traparentesi

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A Natale, un dolce tradizionale! L’arte di Alessio Mazzarulli, incessante sperimentatore “Il potere della semplificazione” di Enrico Franzolin “Lithium 48” di Fabio Iuliano News in pillole

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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Le specialità Fidani Healthy Food alla Rinascente di Roma «La presenza in questa importante location commerciale della Capitale rappresenta un anello di una lunga catena di punti vendita di alto livello, che stiamo costruendo non solo in Italia ma in numerosi e prestigiosi mercati in Europa, Emirati Arabi e molti altri ancora». Così Francesco Capaccioni, direttore commerciale e export manager commenta la presenza dei prodotti Fidani Healthy Food nel nuovissimo punto vendita Rinascente di Roma, inaugurato in via del Tritone lo scorso ottobre. All’interno della seconda Rinascente capitolina, vero gioiello di architettura, che incorpora un edificio storico e che ospita l’Acquedotto Vergine, sito archeologico risalente all’imperatore Augusto, è stato allestito nella Food Hall al settimo piano, un angolo “free from” Fidani Healthy Food: crostate, biscotti e dolci tipici, tutti rigorosamente artigianali e senza lattosio, nelle varie versioni senza zucchero, uova, nichel e glutine, prodotti dall’azienda abruzzese, con sede a Giulianova. Costituita nel 2016, Fidani Healthy Food nasce come evoluzione della società Pan di Zucchero, laboratorio di pasticceria di Annamaria Fidani, con oltre 20 anni di esperienza, nel corso dei quali sono state messe a punto ricette uniche nel loro genere: preparazioni di alta qualità, sane, innovative e, soprattutto, prodotte in modo completamente artigianale.

La Simest entra nel Gruppo OMA La società del Gruppo CDP ha acquisito il 30% dell’azienda del Gruppo Angelucci di Pescara, con un impegno di 10 milioni di euro. L’annuncio è stato dato dall’ad di Simest, società che insieme a Sace costituisce il polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, Alessandra Ricci e dall’ad di Oma, Mauro Angelucci, nel corso di un evento organizzato presso la sede di Confindustria Chieti Pescara. L’intervento di Simest supporterà il piano di investimenti 2017-2022 del Gruppo Oma che ha tra i principali obiettivi il rafforzamento sui mercati esteri già presidiati, quali Russia e Romania, e anche l’ingresso in nuove geografie ritenute strategiche come Bulgaria, Repubblica Ceca e Kazakistan. L’attuazione del piano di investimenti consentirà al Gruppo Oma di proseguire la strategia di diversificazione commerciale con particolare focus sulla clientela internazionale, aumentando la quota export dall’attuale 30% all’85% a regime. «L’ingresso di Simest nel capitale del Gruppo Oma, che rafforza la propria struttura patrimoniale – ha affermato Angelucci – segna oggi un inizio ambizioso e consente ad un’azienda abruzzese con un’eccellente vocazione come General Contractor di affermarsi, con sempre più successo, come uno degli indiscussi leader mondiali nel settore dell’impiantistica».

Le Vie Blu di Abruzzo Lazio Marche e Umbria approdano a Londra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria fanno squadra. Le quattro regioni hanno presentato al World Trade Market di Londra, uno dei più importanti eventi per l’industria turistica a livello mondiale, un’unica grande offerta turistica capace di emozionare e coinvolgere turisti e viaggiatori, italiani e stranieri. E’ un vero e proprio tour multimediale dall’Adriatico al Tirreno quello che ENIT ha realizzato e presentato in occasione del WTM. Un racconto che, seguendo il tema guida dell’acqua, si snoda “da mare a mare” e costeggia fiumi, fonti, laghi e cascate che puntellano le quattro regioni protagoniste. Articolato in 4 sezioni principali – borghi, delizie, mestieri e natura – il web reportage “Le vie Blu” accompagna il visitatore attraverso il territorio e le sue eccellenze, con video, immagini, mappe e testi capaci di ispirare l’utente e affiancarlo nella costruzione del “proprio”, personale itinerario di scoperta. L’evento ha fatto da trampolino di lancio all’anticipazione della nuova campagna alla quale ENIT, in collaborazione con le regioni, sta lavorando, ossia un originale racconto in soggettiva del territorio che condurrà il pubblico al centro dell’avventura, al centro della natura, al centro dell’accoglienza, al centro dell’emozione, al centro della cultura.

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tendenze fatti e persone

10 mln di Euro per le imprese turistiche abruzzesi da MPS «Il settore turistico ha un peso rilevante per l’economia della nostra regione e può rappresentare il volano della ripresa se sostenuto e finanziato con strumenti adeguati. Proprio per questo motivo, con Confesercenti Abruzzo abbiamo creato un plafond e una serie di misure ad hoc che favoriscono gli investimenti e affiancano gli imprenditori nel loro lavoro quotidiano». Così Bernardino Lamberti, responsabile direzione territoriale mercato L’Aquila di Banca Monte dei Paschi di Siena annuncia una convezione firmata con Confesercenti Abruzzo, destinata a supportare il settore Ho.Re.Ca. di tutto il territorio regionale. Con l’accordo vengono messi a disposizione degli imprenditori del settore turistico e del suo indotto per supportare la ripresa commerciale, 10 milioni di euro. «La crescita conosciuta da hotel, ristoranti, bar in questi anni è un fenomeno massivo – aggiunge Daniele Erasmi, presidente di Confesercenti Abruzzo – il settore del turismo con il suo indotto inizia ad occupare spazi crescenti nelle economie urbane. La nostra sfida è quella di sostenere questi imprenditori coraggiosi, affiancarli con scelte innovative, dando loro strumenti operativi e finanziari per adeguare le strutture ad una domanda profondamente cambiata».

I vini Ferzo assegnano il premio speciale “Miglior rapporto qualità/prezzo” a ventidue chef italiani Sono ventidue gli chef italiani che hanno ottenuto il Premio Speciale per il “Miglior rapporto qualità/prezzo”, assegnato dai vini Ferzo insieme al Gambero Rosso, in occasione della presentazione della “Guida Ristoranti d’Italia 2018” durante la cena delle Tre Forchette 2017. Il prestigioso riconoscimento, inserito per la prima volta nella Guida Ristoranti d’Italia 2018, ha visto protagonisti gli chef che hanno saputo bilanciare al meglio il rapporto qualità/prezzo nei loro ristoranti. «Siamo molto contenti di assegnare questo premio insieme al Gambero Rosso, non è facile conciliare la qualità con prezzi giusti - ha dichiarato Teseo Mucci, direttore commerciale Ferzo Wines – . Tra gli chef premiati ci sono molti giovani che rappresentano il futuro della ristorazione in Italia e, sicuramente, questo riconoscimento li aiuterà per le sfide del loro futuro». La linea Ferzo Wines, destinata esclusivamente al canale Ho.Re.Ca., è frutto dell’unione dei territori vitivinicoli abruzzesi più votati per dare vita a cinque vini di grande qualità: Montepulciano d’Abruzzo DOP, Cerasuolo d’Abruzzo DOP Superiore, Cococciola Abruzzo Superiore DOP, Pecorino Abruzzo Superiore DOP e Passerina Abruzzo Superiore DOP.

Grande successo per Viva la Vite, la fiera degli artigiani del vino Diventare un punto di riferimento per gli operatori del settore e gli appassionati. Con questo obiettivo Giorgia Brandimarte, Giuseppe Maria Zolfo e Carlos Casasanta hanno ideato “Viva la Vite - Artigiani del Vino”, la fiera mercato dedicata ai vini artigianali che si è svolta all’ex Aurum di Pescara. Due giornate di esposizioni, laboratori, degustazioni, un migliaio di accreditati. 150 le case vinicole complessivamente presenti, tra piccole e grandi produzioni. L’idea degli organizzatori è stata quella di dedicarsi «con particolare attenzione alla valorizzazione delle aziende che operano con onestà e trasparenza, nel rispetto della natura e dei suoi cicli, esprimendo, ognuna a suo modo, i diversi terroirs, al fine di accrescerne il prestigio e di creare prospettive di sviluppo economico per le aree a particolare vocazione vinicola». Nello specifico sono state selezionate le aziende che seguono direttamente tutte le fasi produttive, dalla coltivazione della vite all’imbottigliamento, che utilizzano solo uve proprie o acquistate nello stesso territorio».

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Arrivano dall’abruzzese ACS i pezzi vincenti di Porsche, Michelotto e Oreca C’è l’Abruzzo dietro le più importanti scuderie automobilistiche. È la ACS, Advanced Composites Solutions, piccola azienda teramana, dell’ingegnere Roberto Catenaro, a costruire i pezzi di Porsche, Michelotto e Oreca, tre importanti produttori automobilistici che, in queste settimane, stanno conquistando prestigiosi obiettivi. Prima la Porsche, che con la 919 Hybrid quest’anno a Le Mans ha conquistato la terza vittoria consecutiva sul circuito de La Sarthe nonché il titolo WEC 2017. Qualche giorno fa, sempre nel campionato mondiale FIA World Endurance Championship, gli obiettivi centrati dalla casa automobilistica francese Oreca, che ha conquistato il titolo nella categoria LMP2, e dell’azienda italiana Michelotto, che si è aggiudicata la vittoria nella categoria LMGTE Pro con la Ferrari 488. Nel sito produttivo teramano vengono realizzati i componenti in fibra di carbonio necessari per alleggerire e rendere sempre più competitive le vetture sportive di questi ed altri importanti marchi del settore motorsport. La ACS è nata come impresa di ricerca e consulenza nel 2008 e si è trasformata in sito produttivo appena due anni e mezzo fa. L’azienda abruzzese vanta un team, formato da ingegneri e tecnici specializzati con oltre venti anni di esperienza nella lavorazione della fibra di carbonio e nella realizzazione di materiali compositi innovativi.

Sulla Baltour, i riflettori dei media nazionali Periodo di ampia visibilità per il gruppo Baltour, il vettore bus ha recentemente stretto alcune collaborazioni che hanno portato i brand Baltour ed Eurolines alla ribalta mediatica. La collaborazione con la produzione della serie televisiva Gomorra nella quale sono stati utilizzati autobus e drivers del gruppo è sicuramente l’operazione che ha dato maggiore visibilità. Il serial trasmesso sui canali Sky è tra i più seguiti in Italia con una media di due milioni di telespettatori per puntata. L’accordo stipulato con il gruppo Autogrill che promuove uno sconto riservato ai passeggeri del gruppo è stato veicolato sui social ottenendo la visibilità di circa 120.000 followers. La comunicazione combinata con Sisal sulla modalità di acquisto dei tickets negli oltre 40.000 punti vendita convenzionati è stata visualizzata da più di 250.000 followers. Inoltre nel mese di dicembre scorso, i marchi Baltour ed Eurolines sono visibili da un milione e trecentomila passeggeri al giorno nelle linee della metropolitana di Milano con una campagna dedicata agli Universitari fuori sede.

Stagione invernale partita all’insegna delle novità sulle piste e arriva anche il Ministro Lotti Nuove piste, nuovi impianti e nuovi divertimenti per la stagione invernale che si sta aprendo sulle vette abruzzesi. Campo Felice, Pescocostanzo e Roccaraso ormai le piste sono affollate da ben prima delle vacanze di Natale. Tra le novità principali: Campo Felice ha una nuova seggiovia quadriposto, finanziata da fondi privati, con un sistema di sicurezza che tutela anche i più piccoli, grazie a una chiusura che si blocca sulle gambe dello sciatore e che non si può aprire finché non si arriva alla stazione di monte. Pescocostanzo ha una nuova pista di un chilometro e 200 metri per lo ski cross, dove gli sciatori si trovano ad affrontare piccoli ostacoli, salti, pupazzi e sagome, che rievocano gli animali del parco della Majella. Mentre ad inaugurare le cabinovie di Pizzalto è arrivato perfino il ministro dello Sport, Luca Lotti.

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tendenze fatti e persone

III trimestre 2017: in Abruzzo un saldo positivo di 199 imprese, ma ancora non bene per le artigiane Durante il III trimestre 2017 i registri delle Camere di commercio hanno rilevato in Abruzzo la nascita di 1.589 imprese e la cessazione di 1.390 (considerando anche le cancellazioni d’ufficio) cosicché il saldo è risultato positivo (+199). È quanto emerge delle elaborazioni Cresa sulla base dei dati Infocamere-Movimprese, il Sistema informativo delle Camere di Commercio. Il sistema imprenditoriale regionale ha fatto rilevare un tasso di crescita pari a 0,29, quasi allineato a quello nazionale (0,30), che pone l’Abruzzo al settimo posto tra le regioni italiane. Risulta incoraggiante l’aumento rispetto a quello del III trimestre 2016 (0,26), che evidenzia un andamento in lieve ripresa. Resta primo il settore dei servizi, in particolare attività professionali scientifiche e tecniche e servizi di alloggio e ristorazione, che compensano il calo di manifatturiero e costruzioni. In merito alle imprese artigiane le cancellazioni (420 comprese le cessazioni d’ufficio) sono state più numerose delle iscrizioni di nuove imprese (340) per cui il saldo è risultato negativo di 80 unità. In Abruzzo al 30 settembre 2017 le imprese artigiane registrate sono 30.897.

Più ostelli per la gioventù per intercettare un potenziale di 5 milioni di turisti principalmente stranieri Innovare e diversificare l’offerta turistica alberghiera per intercettare un mercato che ha un potenziale di 5 milioni di giovani, il 70% dei quali provenienti dall’estero. Questo l’obiettivo che anche in Abruzzo si prefigge l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, che ha firmato un protocollo d’intesa tra ANCI, e che ha tenuto all’Università dell’Aquila e poi alla D’Annunzio lezioni sul turismo sociale e scolastico agli studenti del Dipartimento di Economia aziendale. «Anche in Abruzzo sono già in corso contatti con operatori pubblici e privati esordisce Carmelo Lentino, segretario nazionale AIG - con l’obiettivo di far si che strutture dismesse o parzialmente utilizzate, o che intendano contrastare la concorrenza della ricettività low cost, entrino a far parte di un circuito affermato, a livello mondiale che conta oltre 5.500 strutture e 5 milioni di giovani ospitati ogni anno in più di 70 paesi». Una tipologia di ricettività quella dell’ostello che non fa concorrenza a quella degli hotel tradizionali, perché si rivolge ad una diversa platea, che come dimostrano i dati della rete Aig molti giovani non visitano una città se in essa non c’è un ostello.

Con la morte di Marrangoni, l’Abruzzo perde un ambasciatore del gusto «Era un uomo laborioso e intraprendente che non si fermava mai». Così don Pietro Lalloni, durante la cerimonia, ha dato l’ultimo saluto a Gabriele Marrangoni, lo chef, titolare del ristorante Borgo Spoltino di Mosciano Sant’Angelo, scomparso prematuramente. Ex tecnico informatico, appassionato di musica, l’amore per la cucina lo ha portato a diventare un grande chef. «La morte di Gabriele Marrangoni, cuoco e contitolare di Borgo Spoltino mi ha molto colpito e ha colpito tutti coloro che lo hanno conosciuto - ha detto Massimo Di Cintio di Slow Food Abruzzo -. Lo avevo incontrato su segnalazione del compianto Libero Masi nel 2000 quando insieme a due soci aveva aperto il ristorante Casale a Bellante che subito entrò nel circuito Slow Food nel quale è sempre rimasto, sempre al vertice e sempre premiato con i massimi riconoscimenti». Il ristorante Borgo Spoltino, infatti, è stato premiato da Slow Food e dalla rivista Il Gambero Rosso. Marrangoni collaborava con le Università di Scienze Gastronimiche di Brasile e Florida, portando le tipicità abruzzesi al di fuori dei confini nazionali. Lo chef che avrebbe compiuto 52 anni a marzo, lascia due figli, Davide e Alessio, la mamma Graziella e la sorella Sabrina.

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tendenze fatti e persone

L’Abruzzo piange Edoardo Tiboni, fondatore del Premio Flaiano «È dolore vivo quello che provo nell’apprendere della morte di Edoardo Tiboni. Con la sua scomparsa viene a mancare un punto di riferimento della cultura non solo regionale ma anche nazionale». Così il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso ha commentato la scomparsa, all’età di 94 anni di Edoardo Tiboni. Fondatore nel 1973 del Premio intitolato a Ennio Flaiano, Tiboni ha portato in Abruzzo i protagonisti della cultura e dello spettacolo a livello mondiale. Nato a Vasto nel 1923, giornalista, è stato il primo responsabile nella direzione della Rai in Abruzzo e Molise, appena istituita, che poi ha guidato per 35 anni. E’ stato promotore di imprese, istituzioni e iniziative culturali fondamentali per la crescita dell’Abruzzo, come i “Premi Flaiano”, studi e pubblicazioni dedicati a d’Annunzio, Croce, Silone. È stato lui a stimolare la nascita, a Pescara, del teatro-monumento intitolato a Gabriele d’Annunzio. Ha dato impulso all’editoria in Abruzzo creando la casa editrice Ediars e la rivista “Oggi e domani”. Ha costituito e guidato il Mediamuseum di Pescara e la “Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura in Abruzzo”. «La sua vita è stata intensa – ha detto ancora D’Alfonso - ma la sua perdita lascia un vuoto: ora sta a noi raccogliere i frutti della sua semina fertile per costruire attività e iniziative».

“Artigianato in Fiera”, finalmente il turismo è il vero protagonista in fiera Grande successo per l’Abruzzo alla manifestazione internazionale“Artigianato in Fiera”che si è tenuta a Milano, dove lo stand allestito dalla Regione Abruzzo e dal Centro regionale delle Camere di Commercio ha fatto registrare un’alta partecipazione. Finalmente anche nello spazio destinato alla nostra regione sembra che quest’anno il vero protagonista sia stato il turismo. All’interno dello stand oltre alle aziende artigianali, che da anni sono presenti alla manifestazione di Milano (22 aziende che rappresentano la più ampia varietà di produzioni dalla ceramica ai confetti e l’agroalimentare di qualità), anche un importante spazio di promozione turistica allestito dall’assessorato al Turismo della Giunta regionale in collaborazione con le 13 DMC (Destination management company) che curano la promo-commercializzazione turistica regionale. «A Milano – ha spiegato l’assessore Giovanni Lolli - abbiamo avviato un importante esperimento di promozione del territorio: artigianato e turismo insieme in un evento di portata internazionale qual è ‘Artigianato in Fiera’ per promuovere il brand Abruzzo. L’artigianato rappresenta una ricchezza, con le sue piccole imprese e le sue produzioni uniche».

Collemaggio torna all’Aquila e agli aquilani Il 20 dicembre 2017 resterà nella storia del post terremoto aquilano come la data della restituzione di uno dei simboli della città: la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Dopo la benedizione dell’Arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Petrocchi, Collemaggio è tornata ad essere fruibile al culto e ai visitatori dopo i lavori post sisma. Quattordici milioni di euro - comprese le risorse destinate al recupero del Parco del Sole - tanto sono costati i lavori di recupero e ricostruzione realizzati finanziati dell’ENI. A Collemaggio sono tornate a riposare anche le spoglie di Papa Celestino V. La Basilica del Papa Eremita sarà la Cattedrale Provvisoria finché il Duomo di San Massimo non tornerà disponibile e per questo ha ospitato anche la tradizionale Messa di Natale la notte del 24 dicembre.

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» di Laura Tinari

Il nuovo sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi

Pierluigi Biondi, il nuovo corso della ricostruzione L’alternanza insita nella democrazia riporta il centrodestra nel capoluogo abruzzese dopo 10 anni. Una vittoria a tratti inaspettata, ma in cui il sindaco Biondi non ha mai smesso di credere e ora sono già passati i primi 100 giorni dal suo arrivo alla guida dell’Ente

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ierluigi Biondi entra a Palazzo Fibbioni lunedì 26 giugno all’indomani della vittoria al ballottaggio delle Amministrative dell’Aquila 2017. Una storia politica coerente alle spalle, prima Alleanza Nazionale, poi Fratelli d’Italia, passando per un breve periodo con Casa Pound, 10 anni da sindaco del Comune di Villa Sant’Angelo. Il Comune dell’Aquila con lui torna al

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centrodestra, Biondi (42 anni) guida una Giunta tendenzialmente giovane, a cui spetta adesso dare una forte spinta alla rinascita del capoluogo abruzzese. E alla domanda “Sarà lei il Sindaco che restituirà L’Aquila agli aquilani?”, risponde: “Lo spero per gli aquilani, perché vorrà dire che tra cinque anni la ricostruzione sarà a buon punto!”. Con lui abbiamo parlato dei primi 100 giorni e dei tanti che dovranno ancora venire.


Primo piano

a tu per tu con il sindaco dell’Aquila Pieluigi Biondi

Come definisce questi mesi alla guida dell’Aquila? «Di grandissimo lavoro e impegno, in cui l’attività principale è stata fronteggiare le emergenze che si sono presentate, fare un’ampia ricognizione sulla situazione del Comune e iniziare a programmare aspetti importanti del futuro amministrativo di questa Città, come la riorganizzazione della macchina comunale con la ridisegnazione dei settori e la digitalizzazione degli uffici per l’interscambiabilità dei dati. Poi la ricostruzione con la semplificazione della presentazione delle pratiche per il centro storico e la frazione di Arischia, colpita dal doppio terremoto (2009 e 2016), e la semplificazione delle procedure interne. Infine il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, urbanistica e viabilità».

cuore della città, che se da un lato ci ha consentito di rivedere palazzi meravigliosi, dall’altro sconta il fatto che ci sia poca residenzialità in questi luoghi, che però ora verranno rioccupati dalle attività commerciali e questo è positivo. Quella delle frazioni paga invece la poca accortezza degli anni passati, si doveva capire che le due ricostruzioni andavano calibrate in maniera diversa. Ora le popolazioni delle frazioni non possono più attendere e se perdiamo il cuore di questi luoghi rischiamo di perdere gran parte della popolazione di questa città».

La ricostruzione in 3 concetti. «Quella privata è rodata, disordinata, perché non è stata governata adeguatamente, e da ricalibrare ora che partiranno le frazioni. Quella pubblica è ferma, ma al contempo è una grande opportunità e disegnerà la città del futuro».

Quale è la prima risposta da dare alle attività commerciali che in centro storico soffrono? «Cercare di riorganizzare la città per dare sollievo ai disaggi che questi pionieri incontrano, ad esempio intervenendo sui parcheggi e sul decoro urbano. Il centro storico è stato per troppo tempo terra di nessuno, bisogna rimettere regole a questo luogo, siamo stati abituati che essendo una sorta di buco nero, di zona rossa, qui tutto fosse lecito, ma non è così».

Una città a due velocità: centro storico vs frazioni, è realmente così? «Indubbiamente, c’è stata una scelta politica che ha privilegiato la ricostruzione dell’asse centrale, del

Un giudizio sul bando “Fare centro”. «È stato un tentativo, ora bisogna fare in modo che non generi false aspettative, facendo sperperare soldi alle famiglie che magari

puntano sulle attività dei propri figli. Però il fatto che riporti gente in centro è positivo e l’auspicio è che questa opportunità data abbia un ottimo successo».   Cosa serve realmente a questa Città per rinascere? «Ottimismo, fiducia, speranza, istituzioni in grado di ascoltare e dialogare, e come ho sempre detto è uno sforzo che si fa tutti insieme. Arrivando vedi il corso chiuso, zone con puntelli, zone interdette, palazzi semi crollati e l’istinto iniziale è quello di repulsione e la soluzione migliore sarebbe fuggire via. Invece, bisogna alimentare e coltivare l’amore che tanta gente prova nei confronti di questa città, condividere con i cittadini gli sforzi che si stanno facendo, avendo cura di ascoltare i suggerimenti, perché troppo spesso scontiamo di essere chiusi qui dentro e respirare poco il pensiero del popolo».   Come sarà la L’Aquila che lascerà nel 2022? «Spero più bella, più giusta e più ricca. Mi piacerebbe che la ricostruzione pubblica fosse avviata e la città fosse più dinamica economicamente e commercialmente. Un luogo in cui ogni cittadino si sentisse a casa senza quei privilegi e quelle graduatorie, che la politica per troppo tempo ha alimentato»

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Una veduta della sede di Mercadante Truck srl a Paglieta

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cover story

MERCADANTE TRUCK, LA FORZA DI UNA FAMIGLIA DA 92 ANNI Oggi alla guida dell’azienda c’è Tullio Iezzi insieme alla moglie Mariapaola. La concessionaria autorizzata Renault Truck ha la sua sede principale a Paglieta

» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

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rofessionalità, servizi efficienti e un marchio di qualità sono i segreti del successo di Mercadante Truck concessionaria di veicoli industriali, commerciali e da cantiere nata a Lanciano nel

1926. Oggi alla guida dell’azienda c’è Tullio Iezzi, nipote e cugino dei fondatori, insieme a sua moglie Mariapaola Altobelli che si occupa dell’amministrazione e del post

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Prima sede storica di Villa Andreoli a Lanciano

L’office della Mercadante Truck

vendita. L’azienda vanta una lunga esperienza nel settore, infatti nasce come officina meccanica specializzata in veicoli industriali più di 90 anni fa, per poi divenire nel 1978 leader nel comparto sempre dei veicoli industriali con il mandato ufficiale Renault Veicoli Industriali che, all’epoca, commercializzava i veicoli prima a marchio “Berliet”, poi “Saviem” e quindi Renault V.I., divenendo un punto di riferimento sul territorio abruzzese e molisano per la vendita di tutti i modelli sia industriali che commerciali e da cantiere. Questa realtà gestita con suc-

cesso dai fratelli Mercadante prima e da Tullio Iezzi oggi con il brand Renault Trucks, ha sempre cercato di soddisfare le richieste dei clienti proponendo una gamma veicoli di alta qualità ed un’offerta di servizi costruita sulle reali esigenze di ciascun cliente. «La Mercadante Truck –spiega Tullio Iezzi- insieme ai modelli di nuova generazione, mette a disposizione anche una vasta gamma di veicoli usati di tutte le marche in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza di trasporto». Assistenza, diagnostica e riparazione sono i servizi

I locali dell’assistenza dell’azienda di Paglieta

Un tecnico a lavoro su uno dei camion Renault


cover story

I locali dell’assistenza della filiale di Chieti Scalo

L’ ingresso della filiale di Chieti Scalo

che offre questa concessionaria grazie ad un team specializzato in grado di gestire in modo completo ed efficiente tutte le fasi di acquisto e post vendita, fino a fornire un ottimo servizio di riparazione su tutti i veicoli trattati. La concessionaria si avvale della collaborazione di un team competente e professionale di circa 30 unità divise tra i due stabilimenti di Paglieta e Chieti Scalo. Con le sue due sedi operative offre una vasta gamma di soluzioni nel settore di mezzi pesanti e veicoli commerciali, sia nuovi che usati, fornendo ai clienti anche un eccel-

lente servizio come officina autorizzata. Per andare incontro alle esigenze di una clientela molto diversificata, la Mercadante Truck propone una vastissima gamma di soluzioni e modelli grazie a due ampi piazzali espositivi con relative strutture per una superficie totale di oltre 35.000 metri quadrati. Le strutture sono dotate dei più moderni sistemi diagnostici, di riparazione e stazione tachigrafi, dove gli esperti meccanici offrono ogni tipo di professionalità. «Chi sceglie Mercadante –conclude Iezzi- sceglie l’affidabilità e la serietà che dura da 92 anni».

Il premio “Big Challenge 2017” ottenuto dalla concessionaria

L’ ingresso della sede di Paglieta

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a tu per tu con Tullio Iezzi

Tullio Iezzi durante la nostra intervista

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La concessionaria Mercadante Truck vanta una storia imprenditoriale di 92 anni…   «Sì, ci avviamo alla quarta generazione. Capostipite e fondatore dell’azienda fu mio zio Luigi Mercadante, un meccanico specializzato per camion nella zona di Lanciano e provincia che successivamente iniziò a vendere insieme al primo figlio Giuseppe la Lambretta marca Innocenti. Continuò in seguito con i trattori agricoli Lamborghini. Alla sua morte nel 1970 subentrò l’ingegnere Stefano che proseguì l’attività imprenditoriale seppur dovendo abbandonare la sua professione già avviata da libero professionista e in seguito nel 1978 ebbe l’opportunità di firmare il contratto con la Renault Veicoli Industriali (oggi Renault Trucks) acquisendo l’esclusività del marchio. Io iniziai a compiere i primi passi in concessionaria già da ragazzino. Con l’ingegnere Stefano Mercadante, nacque sin dall’inizio una profondissima e vera stima. Fu il mio maestro e presto mi diede l’incarico di responsabile alle vendite. Gli anni ci misero di fronte a momenti di crisi e momenti di gioia, purtroppo nel 2015 venne a mancare e dopo la sua morte, non avendo figli, lasciò a me le sue quote aziendali. A seguito di questo evento decisi di rilevare anche quelle del cugino Giuseppe e di iniziare con mia moglie Mariapaola questa avventura imprenditoriale».   Quali sono i servizi che offrite


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ai vostri clienti?   «Il nostro valore aggiunto è sicuramente un servizio efficiente e professionale. Seguiamo il cliente a 360 grandi fornendogli l’assistenza finanziaria durante la vendita e grazie alle nostre officine sempre ben rifornite di ricambi, un servizio post vendita di qualità. Garantiamo ai nostri clienti, in caso di necessità, un servizio di assistenza stradale attivo 24 ore su 24, il tutto corredato da una professionalità che dura da 92 anni. Nei periodi economici di difficoltà siamo riusciti a restare sul mercato cercando di stare a fianco del cliente, sostenendolo a volte con finanziamenti agevolati lì dove aveva difficoltà e lavorando molto sulla vendita dei suoi veicoli usati».   Perché la scelta del marchio Renault Truck?   «Sono 40 anni che abbiamo in esclusiva il marchio Renault Trucks. Renault Trucks è un’azienda internazionale dalle radici francesi che vanta una storia di oltre 115 anni. L’identikit di Renault Trucks è quello di un’azienda dinamica in cui si rispecchiano i valori di innovazione e creatività. Dopo tutti questi anni si è instaurato un rapporto di stima e fiducia con i dirigenti di quest’ultima e questo è per noi motivo di grande orgoglio».   Di recente siete stati anche insigniti del premio Big Challenge 2017 1 posto in Europa…   «Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto un premio così prestigioso come quello di “Big Challenge Parts & Sevices 2017”, l’evento Renault

L’allenatore e alcuni giocatori del Lanciano Calcio 1920 visitano la Mercadante Truck, main sponsor della squadra Trucks focalizzato sulla vendita di veicoli usati, pezzi di ricambio e servizi: 53 paesi, 1526 venditori per un totale di 385 squadre e noi della Mercadante Truck siamo arrivati primi in Europa, come unico team italiano, nella categoria T-Range».   Altro premio raggiunto nel 2017 “Consegne di prima classe” 1 posto in Italia…   «Anche questa sfida ha posizionato la Mercadante Truck al primo posto riguardo le modalità di consegna dei veicoli che come dicono i 7 commitment, devono essere di Prima Classe. Il Rex (Retail Excellence) è un’indagine sul livello soddisfazione dei clienti sottoposta ai concessionari e alle officine Renault Trucks. Attraverso brevi interviste ai clienti viene richiesto di esprimere valutazioni su aree e attività specifiche, ad esempio la consegna dei veicoli, l’accoglienza, la capacità di fornire soluzioni rapide e concrete».   La Mercadante Truck è un’azienda che storicamente ha

sempre avuto molta attenzione per il territorio…   «È molto importante che le aziende siano vicine al territorio nel quale lavorano e noi di Mercadante Truck lo siamo sempre stati specie nel mondo del calcio. L’ingegnere è stato infatti presidente del Lanciano Calcio per 10 anni ed oggi siamo contenti di proseguire questa tradizione come main sponsor del nuovo Lanciano Calcio 1920, una squadra che sono convinto ci darà grandi soddisfazioni!»   Quali sono i progetti in campo per il 2018?   «Da tanti anni siamo distributori di veicoli Renault Trucks in Abruzzo e Molise. Da pochissimi mesi abbiamo esteso la nostra area geografica a tutto il territorio delle Marche con l’imminente apertura di una nuova sede. Attualmente lavoro con l’estero attraverso la vendita di veicoli usati ma conto di sviluppare maggiormente questo settore specie con l’arrivo di mio figlio Andrea che si sta perfezionando nel commercio estero»

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incarichi & carriere

CAMERA DI COMMERCIO CHIETI - PESCARA, DOMENICO DI MICHELE È CONSIGLIERE

Nuovo incarico per Domenico Di Michele. L’ex presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Pescara e docente di Finanza Aziendale all’università degli studi Gabriele D’Annunzio, è stato eletto consigliere della nuova Camera di Commercio Chieti-Pescara, in rappresentanza degli Ordini Professionali. «È stato un risultato importante ed è per me un grande onore rappresentare 36 Ordini Professionali nella nuova Camera di Commercio di Chieti-Pescara ma ancora più importanti sono i numeri che rendono significativa la partecipazione al nuovo Consiglio Camerale, infatti gli Ordini delle due province contano oltre 22.000 iscritti e rappresentano circa il 20% del Prodotto interno lordo delle province di Chieti e Pescara, ed è da questo che si deve partire per mettere al centro delle scelte anche le professioni».

CONFINDUSTRIA CHIETI PESCARA, SCELTI I CONSIGLIERI

Silvia D’Alessandro, dell’azienda Gegel, Roberto Di Vincenzo, gruppo Di Vincenzo, attuale presidente della Camera di Commercio di Chieti, Eliana La Rocca, dell’azienda Valagro, Enrico Marramiero, dell’azienda Almacis, Antonella Marrollo, dell’azienda Tecnoasfalti, Nunzia Salvatorelli, dell’azienda Vastarredo e in rappresentanza di BCC Valle del Trigno e Assovasto, Giovanni Scurti, dell’azienda Residenza Il Giardino. Sono questi gli imprenditori che rappresenteranno Confindustria Chieti Pescara nella nuova Camera di Commercio unificata, scelti dal Consiglio di Presidenza di Confindustria Chieti Pescara, guidato dal presidente Gennaro Zecca. I designati affiancheranno il presidente della Camera di Commercio di Pescara, già individuato come candidato alla prossima Presidenza Camerale.

CONFINDUSTRIA ABRUZZO, ARGIRò è IL PRESIDENTE DELLA PICCOLA INDUSTRIA

«In un momento congiunturale come l’attuale diventa indispensabile prevedere una politica economica e industriale che guardi finalmente alle piccole imprese come fattore di sviluppo. La strategia vincente è far sistema e concentrare le azioni comuni su progetti strategici che permettano di fare leva su fattori chiave per la ripresa e lo sviluppo delle aziende». Queste le linee guida del suo mandato illustrate da Giuseppe Argirò, il nuovo presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Abruzzo. «In generale, come PMI – ha annunciato Argirò - cercheremo di fare blocco facendo leva sull’identità e cercando di sfruttare le opportunità che questa particolare congiuntura, con i suoi grandi cambiamenti, sta offrendo».

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incarichi & carriere

CONFINDUSTRIA ABRUZZO, CRISTIANO FINO ALLA GUIDA DEI SERVIZI INNOVATIVI

È Cristiano Fino il nuovo presidente della Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara per il triennio 2017-2020. Ad eleggerlo è stata l’Assemblea della Sezione. Fino, che succede ad Alessandro Addari, sarà affiancato dal vice presidente Lino Olivastri amministratore della Meta Srl, e dai consiglieri Mirko Basilisco, Dinamic Service Srl, Paolo Campana, Ecoh Media Srl, Massimo Cesarino, Adecco Italia Spa, Nicola Falasca, Digitalsoft Srl, Franco Iannelli, Secretel Service Srl, Stefano Perazzelli, Team Consulting Srl, Daniele Perilli, Perilli D. & Gigante Snc e Angelo Taraborrelli, Regie Srl. «È difficile prendere le redini di una Sezione che ha già fatto tanto in passato - ha commentato Fino -. L’obiettivo è quello di puntare al continuo miglioramento degli attuali gruppi di lavoro e alla creazione di nuovi finalizzati a dare maggiore impulso alla vita associativa».

CONFINDUSTRIA ABRUZZO, RICONFERMATO AGOSTINO BALLONE

Prosegue la presidenza di Agostino Ballone di Confindustria Abruzzo. Anche per il mandato 2017 - 2019, l’ad del Gruppo Baltour guiderà la giunta dell’associazione regionale. All’atto della sua conferma il presidente ha confermato le linee che caratterizzeranno il secondo mandato, evidenziando innanzitutto, «sul piano organizzativo, l’impegno a voler continuare il processo riorganizzativo di Confindustria Abruzzo, teso alla costituzione di una unica Confindustria regionale, in una logica di efficientamento e di razionalizzazione delle competenze e dei servizi. In tal senso Confindustria Abruzzo dovrà riaffermare il suo ruolo autorevole sui temi della politica economica e occupazionale della regione, anche attraverso un’azione di implementazione del confronto con tutte le espressioni istituzionali, politiche, sociali e culturali regionali, per l’individuazione e la soluzione di tutti quei problemi che impediscono o ritardano, crescita produttiva, investimenti, occupazione».

ROBERTO DI VINCENZO ALLA GUIDA DI ISNART

Incarico nazionale per Roberto Di Vincenzo, già presidente della Camera di Commercio di Chieti. L’abruzzese è stato nominato presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche delle Camere di Commercio Italiane. «Conoscere per innovare e valorizzare le identità saranno le “parole chiave” dell’impegno di ISNART nei prossimi anni per dare nuovo slancio al turismo nei territori italiani - ha detto Di Vincenzo -. Nel quadro della recente riforma delle camere di commercio cui è stata assegnata dal Governo la competenza di valorizzazione del patrimonio culturale e lo sviluppo e promozione del turismo ISNART assume ora un ruolo strategico a servizio dell’intero sistema Paese alla luce degli obiettivi del Piano Strategico del Turismo 2017-2022».

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incarichi & carriere

SIMONE CRISTICCHI È IL DIRETTORE DEL TEATRO STABILE D’ABRUZZO

“Simone Cristicchi è il nuovo direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, nominato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente su proposta del vicepresidente Rita Centofanti d’intesa con la presidente Nathalie Dompé”. Così l’Ente ha annunciato la nomina del nuovo direttore. Il nome è stato scelto a seguito di una procedura esplorativa che ha previsto un avviso pubblico per manifestazione di interesse al quale hanno risposto 72 candidati. “La scelta - si legge nella nota - è ricaduta su Simone Cristicchi, talento poliedrico che ha saputo entusiasmare il pubblico e raccogliere premi di prestigio sia nella scena musicale sia nel teatro di prosa. Autore che ama sperimentare e mettersi in gioco e che rientra pienamente nelle caratteristiche di multidisciplinarietà, innovazione e ricerca indicate nel Decreto Ministeriale del 27/7/2017 che indica i criteri e le modalità per l’erogazione dei contributi allo spettacolo dal vivo”.

STEFANO SASSANO NEO PRESIDENTE DIFENSORI D’UFFICIO DI PESCARA

L’Associazione Difensori d’ufficio – sezione di Pescara (Adu) ha un nuovo presidente. Si tratta di Stefano Sassano, affiancato dal vice presidente Massimiliano Bravin, dal tesoriere Giancarlo Del Torto e dal segretario Sonia Bucci. Sassano che subentra all’avvocato Stefania Frullini, rimarrà in carica per i prossimi due anni. Lo scopo dell’associazione, spiega Sassano, è di «rivalutare la funzione dell’avvocato d’ufficio che, con le nuove riforme, assume sempre più importanza nel processo penale, diventando una figura fondamentale di tutela della parte privata, garantendo professionalità e preparazione e al tempo stesso tutelare la figura del difensore d’ufficio da attacchi che arrivano da più parti, ministero compreso».

CAMBIO AL VERTICE DELL’ORDINE DEI MEDICI DI PESCARA

Con 545 voti su 1063 votanti, Maria Assunta Ceccagnoli è il nuovo presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Omceo) di Pescara. Ceccagnoli, medico chirurgo di Umbertide, laureata alla Sapienza di Roma e attuale responsabile dell’Unità operativa semplice di qualità, Urp, Cup e comunicazione istituzionale della Asl di Pescara, succede a Enrico Lanciotti. «Un Ordine dei Medici ancora più vicino alla gente - ha annunciato la neo presidente -, e questo accadrà rafforzando il rapporto con le associazioni di tutela dei diritti del malato e di volontariato. Inoltre lavoreremo sulla vigilanza delle azioni legali contro i medici e verificheremo la fondatezza dei contenziosi penali e civili promossi nei confronti dei medici. Quindi creeremo una commissione che si occuperà delle problematiche della categoria, guardie mediche in primis. Nel segno della continuità porteremo avanti alcuni progetti avviati negli anni scorsi».

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incarichi & carriere

MONTESILVANO ISTITUISCE IL PRIMO GARANTE DEI DIRITTI D’INFANZIA D’ABRUZZO

È Carmela Di Blasio la Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Montesilvano, la prima di tutta la Regione. Psicologa psicoterapeuta, mediatrice familiare e conciliatrice, la Di Blasio ha un curriculum ricchissimo di esperienze a tutela dei minori. In tutta Italia esiste un Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nazionale, 16 regionali, due per le Province autonome di Trento e Bolzano. «Sono molto onorata di aver ricevuto questa nomina - ha commentato la Di Blasio -. Sono tanti i pericoli che vivono oggi i ragazzi, come il bullismo, il cyber bullismo. Ma è altrettanto necessario lavorare sull’integrazione per quei bambini che provengono da culture ed ideologie completamente differenti». Il Garante resterà in carica per tre anni, a titolo gratuito.

Il teramano CIANCIOTTA ALLA GUIDA DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE DELLE INFRASTRUTTURE

Presidente dell’Osservatorio nazionale delle Infrastrutture promosso da Confassociazioni, la Confederazione delle Associazioni professionali non organizzate in ordini e collegi. È questo l’incarico affidato al docente abruzzese Stefano Cianciotta. Cianciotta sarà affiancato da Raffaele Morese, già sottosegretario al Lavoro, da Pietro Putti, docente di Diritto Privato alla Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche e ad del GME (Gestore dei Mercati Energetici S.p.A.) e da Antonio Ortenzi, editorialista del Sole 24 Ore esperto di Project/Program Management in edilizia e nelle infrastrutture. «Alla ripresa economica che lentamente sta diventando strutturale – afferma Cianciotta - manca il contributo fondamentale del settore delle infrastrutture e delle costruzioni, altrimenti già da quest’anno il Pil poteva sfiorare il 2%. Nei prossimi 5 anni il settore delle infrastrutture e delle reti elettriche sarà caratterizzato nel mondo da un dinamismo che non ha precedenti».

ANCE NAZIONALE, BARATTELLI GUIDERà IL COORDINAMENTO TERREMOTO

«Si tratta di un successo di tutta la squadra di ANCE L’Aquila e del difficile e certosino lavoro che stiamo svolgendo a tutti i livelli amministrativi per far valere le ragioni non solo delle imprese ma dei territori che hanno diritto ad una ricostruzione equa e veloce». Così Ettore Barattelli ha commentato il prestigioso incarico ottenuto. Il presidente dei costruttori aquilani è stato designato dal presidente Gabriele Buia, responsabile della struttura di coordinamento del terremoto in ANCE Nazionale e delle relative politiche di ricostruzione. «Abbiamo contribuito in questi anni alla messa a punto di un modello di ricostruzione - ha aggiunto Barattelli -, quello del 2009, che ha dato buoni frutti, pur nei rallentamenti dovuti ad una burocrazia ipertrofica. Con questo incarico si riconosce il peso delle competenze sviluppate in questi anni dalla territoriale aquilana e al suo attivismo nelle questioni del sisma che si ripercuotono su gran parte del sistema italiano delle imprese che nel cantiere più grande d’Europa hanno oggi possibilità di approvvigionamento di commesse».

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Grandi storie » di Eleonora Lopes

DANIELE BECCI, L’A BRUZZO PERDE UN VOLTO DELL’ECONOMIA

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L’imprenditore edile e presidente della CCIAA Chieti-Pescara si è spento all’età di 63 anni

ragmatico, determinato, tenace, a volte L’abbiamo intervistato più volte noi di Abruzzo diretto e pungente ma sempre con il sorriso Impresa, e quando fu eletto per la prima volta pronto. Ci piace ricordarlo così Daniele presidente della Camera di Commercio di Pescara, Becci, presidente della CCIAA Pe-Ch morto la nostra rivista gli dedicò la copertina. Si era improvvisamente all’età di 63 anni lo scorso 6 rivelato da subito un uomo del fare, concreto, con gennaio. Becci era nato a Senigallia, da sempre obiettivi ben precisi e determinato a portarli avanti imprenditore edile, così come ha fatto in prima nell’azienda del questi anni. padre e poi insieme Queste alcune parole ai fratelli Stefano e tratte dalla lettera che Andrea nella “Becci ha scritto il personale Costruzioni sas”. della CCIAA di Sposato con Francesca Pescara: «È bello aver Rosica, aveva due figli: avuto qualcuno che Alessandro e Arianna. abbia creduto tanto Una vita la sua trascorsa nella sua squadra, al nel mondo associativo, di là di quel carattere ricoprendo in questi burbero che tutti anni incarichi rilevanti. conoscevamo, di quelle È stato presidente mezze frasi dette nei per due mandati giorni più cupi a cui della Cassa edile di però facevano sempre Pescara, dal 2001 al seguito delle risposte 2002 e poi dal 2008 concrete e risolutive. al 2009; dal 2001 Ci ha lasciato fare, al 2007 presidente grazie a quelle doti da dell’A nce Pescara e, leader che tutti hanno nello stesso periodo, voluto ricordare: ma vicepresidente dell’A nce quando è qualcuno Abruzzo; dal 2007 al sopra di te a far uscire La copertina di Abruzzo Impresa dedicata a Daniele Becci 2014 vicepresidente la tua parte migliore di Confindustria Pescara. Dal 2009 era alla allora è lì che si vede la differenza». guida della Camera di Commercio di Pescara fino Un caro abbraccio alla sua famiglia e alla Camera all’elezione, lo scorso dicembre, alla Camera di di Commercio di Pescara da tutta la redazione di Commercio Chieti-Pescara. Abruzzo Impresa •

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» di Valentina Faricelli - foto concesse da Maico

Serafino Menzietti premiato come Campione d’InnovAzioni 2017

Serafino Menzietti, da 60 anni il “signor Maico”

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L’imprenditore pescarese è stato premiato da Confindustria come Campione di InnovAzioni Grandi Aziende

a sessant’anni è a capo di una delle aziende più conosciute di Pescara con una storia, umana e lavorativa, ricca di soddisfazioni ma anche di sacrificio e di impegno. Dal 1957 ad oggi Serafino Menzietti, detto Nino, è per tutti il “signor Maico”. Sono passati sessanta anni dal suo primo giorno di lavoro, ma ogni mattina lui è ancora lì, puntuale alla sua scrivania, con un sorriso per tutti. La pensione

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non è roba per lui, che di idee e di energie ne ha ancora da vendere. È per questo che la Confindustria di Pescara ha voluto festeggiare questa storica ricorrenza, assegnando a Serafino Menzietti un premio alla carriera, in occasione dell’evento “Campioni di InnovAzioni”, dedicato alle piccole e medie imprese che si sono distinte per progetti nel campo delle startup tecnologiche e di innovazione. La cerimonia si


Storie&Persone

è svolta a novembre, all’Aurum di Pescara. Insieme a Menzietti, come imprenditore che da oltre mezzo secolo lavora con impegno e dedizione per la comunità pescarese è stato premiato Sebastiano Caffo, amministratore della Distilleria Caffo Srl. Storie di successo di imprese italiane che hanno continuato a sviluppare la propria competitività, puntando sull’innovazione nelle sue diverse forme. (vedi articolo a pag. XX). «Ero un ragazzino con tante idee e nemmeno un soldo - ricorda oggi il signor Maico seduto alla sua scrivania in corso Vittorio Emanuele - ma la mia determinazione mi ha permesso di arrivare a questo traguardo inaspettato. Sono stato ambizioso, questo sì, ma anche molto fortunato». Era giovanissimo, aveva appena 19 anni Nino, quando nel novembre del ‘57 iniziò a lavorare alla Maico di Pescara, che ai tempi si trovava nella prima storica sede in corso Umberto. Non dimentica quel pomeriggio, quando torna a casa correndo e stringendo in mano il suo primo contratto di lavoro: è stato assunto e gli sembra un sogno. Da garzone di bottega, ora è un dipendente, uno che da adesso in poi avrebbe messo ogni giorno il vestito buono per andare al lavoro. Poco gli importava se la busta paga è di appena 23mila lire e se deve girare tutti i paesini d’A bruzzo da solo, in treno, per vendere gli apparecchi acustici. Quello sarebbe stato il suo futuro e la fortuna della sua famiglia. Già da allora, infatti, dimostrò di avere doti non comuni per un ragazzo della sua età. Aveva un carattere determinato, tanto che da subito si mise in mostra

per la sua lungimiranza nelle scelte aziendali. Dopo qualche anno da dipendente, infatti, nel 1964 arriva la svolta della sua carriera di imprenditore: la Maico Italia fallisce e c’è bisogno di qualcuno che rilevi l’azienda per portarla a nuova vita. «C’era da salvare la ditta – ricorda Menzietti- e nessuno dei miei colleghi più anziani si fece avanti, per le tante difficoltà economiche. Così mi proposi io». Rinunciano tutti, quindi, spaventati dalla difficoltà dell’impresa. Del resto era un passo rischioso da compiere da solo. Lui ne era consapevole, ma sentiva che era un’occasione che non poteva lasciarsi sfuggire e il coraggio non gli mancava. Si fa avanti solo lui. E con mille sacrifici, nel giro di qualche anno apre il primo storico negozio a suo nome in via Nicola Fabrizi, per poi spostarsi nel 1996 nell’attuale sede di corso Vittorio. Oggi il gruppo Menzietti, guidato dal figlio Mauro e dal genero Antonio, conta 8 aziende in Italia, 24 negozi e oltre 100 collaboratori. E da semplice negozio, l’azienda ha allargato i propri interessi ad ambiti più ampi, come l’editoria, la dermocosmesi, la gestione immobiliare e il sociale, con l’evento “Nonno Ascoltami”, realtà fondata proprio dal figlio Mauro, campagna nazionale per la prevenzione contro i disturbi uditivi, che oggi viene celebrata in 36 città italiane come esempio di sanità sociale virtuosa. Un periodo da ricordare questo per il fondatore Nino, che oltre ai 60 anni di Maico, ha recentemente festeggiato 50 anni di matrimonio con la moglie Gabriella Salvatore, pilastro della famiglia, e festeggerà a gennaio i suoi 80 anni insieme ai suoi nove nipoti, sempre presenti in queste occasioni•

Menzietti con Antonio Mancini allora sindaco di Pescara

Menzietti assieme ai suoi nipoti

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» di Marcella Pace - foto concesse da Giuliana Martini

Gill Martini insieme al presidente Nelson Mandela, durante la campagna organizzata per ospitare i Mondiali di Calcio del 2006, che vennero poi disputati in Germania

Giuliana Martini: “I miei 4 anni al fianco di Nelson Mandela”

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L’imprenditrice con origini abruzzesi racconta la sua straordinaria carriera nell’organizzazione eventi in Sudafrica

usti preferiti a tavola, allergie e abitudini privatissime. Con il suo lavoro ha conosciuto i segreti più intimi dei più grandi capi di Stato, da Bill Clinton alla Regina Elisabetta, da Fidel Castro alla Regina Sofia. Lei è Giuliana Martini, romana di nascita, originaria di Rovere, piccola frazione di Rocca di Mezzo, nella provincia de L’Aquila, ma sudafricana di adozione. Da oltre 30 anni Giuliana che è mamma di due gemelle, Claudia e Alessia di 26 anni e del ventiquattrenne Michelangelo, è imprenditrice nel campo dell’organizzazione eventi e per ben 4 anni ha lavorato al fianco di Nelson Man-

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dela, quando era presidente. «Ho vissuto i primi due anni e mezzo della mia vita in Italia - racconta Gill, (come la chiamano tutti) dal suo ufficio di Johannesburg -. Era il dopoguerra, l’Italia era un paese povero e la mia famiglia ha deciso di trasferirsi in Sudafrica dove già dal 1870 viveva un mio bisnonno». Gill cresce, si iscrive all’Università di Legge di Johannesburg, che non conclude «per motivi politici - racconta, mantenendo un tono di voce rassicurante e sorridente-. Dopo un breve periodo in Italia, Paese che amo e dal quale non riesco a stare lontana per più di 12 mesi, sono tornata in


Storie&Persone

Sudafrica e ho cominciato a lavorare nel settore del marketing e delle public relation in una grande azienda francese». Sono gli anni ‘80, Gill si sposa con Malcolm e nel frattempo matura l’idea di mettersi in proprio. Fonda così la sua Phambili African Events, «che in lingua zulù - spiega - significa “andare avanti”». Un nome che segna un percorso che procede fluidamente e dà a Giuliana grandi soddisfazioni. «Avevo organizzato un evento per un centro commerciale di Pretoria, dove invitai anche la moglie dell’allora presidente Frederik Willem de Klerk. Fu proprio lei a suggerire il mio nome, in occasione dell’organizzazione della cerimonia di liberazione di Nelson Mandela. Da quel momento nella mia carriera è arrivata la svolta- afferma questa abruzzese illustre -. Per quattro anni ho affiancato il presidente nell’organizzazione delle visite istituzionali dei più grandi capi di Stato, curando tutta la parte non politica di tali viaggi. Prima di Mandela il Sudafrica era un Paese isolato. Con lui tutto è cambiato. Mandela era una persona molto saggia, conscia di essere l’emblema della riconciliazione tra il bianco e il nero. Ricordo che nei momenti più difficili nell’organizzazione di questi grandi banchetti lui mi ripeteva di calmarmi, di perdonare sempre e non dimenticare mai». Conclusa l’esperienza con il presidente Mandela, per Giuliana, che di quel periodo ricorda con grande soddisfazione la visita del presidente Carlo Azeglio Ciampi, è tutto in discesa. Per lei si aprono le porte delle più importanti cerimonie del Paese. È Giuliana Martini ad organizzare il banchetto di chiusura del Mondiale di Rugby sudafricano, l’A frican Nation

Cup di calcio nel 1996. Oggi fa parte della organizzazione della Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. «Il mio desiderio – svela Gill - è quello di lasciare un’impronta. Ho avuto l’opportunità di lavorare con grandi personaggi e su eventi di rilievo internazionale. Adesso voglio insegnare ciò che so. Per questa ragione quando vinco nuovi appalti, elaboro il concetto dell’evento che poi faccio realizzare, sotto la mia supervisione, a giovani che di volta in volta collaborano con la mia agenzia». Ma il più grande sogno di Giuliana Martini è quello di realizzare qualcosa di straordinario per l’Italia. «Voglio coordinare un grandissimo evento per le zone terremotate del mio Abruzzo, creando una mobilitazione di tutta l’economia regionale. Abbiamo un enorme vantaggio: il brand Italia, ma non sappiamo sfruttarlo. Nel corso della mia vita ho girato tutto il mondo e ovunque ho sempre sentito ammirazione per la cucina, la moda, il design e le bellezze italiane. Eppure l’Italia è passiva e non sa vendere le sue peculiarità. Mi piacerebbe invece dare vita ad una maestosa manifestazione, dove tutto racconta l’Italia e l’A bruzzo in particolare. Per farlo è però necessaria la collaborazione delle Istituzioni. Sono una persona piena di grinta, determinata. Per me nulla è impossibile, soprattutto se si tratta di dare vita ad un progetto attraverso il quale ricostruire il territorio colpito dal terremoto. Lo devo alla mia terra - conclude Giuliana che prima di congedarsi al telefono, mi chiede di rivolgere un particolare saluto alla “sua Majella” - ma in special modo ai miei genitori»•

United Nations COP17 (Conference of the Parties) Climate Change Expo. Durban 2012

Giuliana Martini, imprenditrice titolare della Phambili African Events

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la prima e unica rivista del Manager I protagonisti dell’imprenditoria regionale li trovate nelle 130 pagine della rivista. Entra e fai parte anche tu della storia dei capitani d’impresa della nostra regione. La rivista ABRUZZO IMPRESA ormai da 12 anni approfondisce tematiche a tutto tondo sul mondo dell’economia, dell’impresa, della finanza, del turismo e del comparto agroalimentare. In questi anni, attraverso le copertine, abbiamo raccontato le storie delle più importanti industrie della nostra regione, vero motore della nostra economia. Mission della rivista è promuovere l’universo dell’ “Abruzzo che produce” attraverso i suoi protagonisti e sostenere il mondo imprenditoriale. Scrivi con noi la tua storia Entra subito a far parte della rivista ABRUZZO IMPRESA!


fisco » di Luigi Carunchio e Antonio Russo - luigicarunchio@valoreassociati.it, antoniorusso@valoreassociati.it

PIR: UNO STRUMENTO PER IL RILANCIO ECONOMICO DEL PAESE Si tratta dei Piani Individuali di Risparmio

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on l’ultima legge di bilancio, al fine di

piano dovrà essere indirizzato verso le imprese italiane. Di tale 70%, il 30% dovrà essere dedicato alle impreincentivare la ripresa economica del paese, il se quotate fuori dal FTSE Mib, ovvero nei mercati legislatore ha introdotto i PIR, acronimo di regolamentati quali MidCap, Start, e AIM. Si tratta di Piani Individuali di Risparmio. Sono uno strumento panieri dedicati a imprese con media capitalizzazione finanziario ideato per veicolare risorse finanziarie, inve(MidCap), capitalizzazione compresa tra 40 milioni e stimenti di medio lungo temine, verso le Piccole e Me1 miliardo di euro (Start) e imprese con un alto tasso die Imprese italiane. Ricordiamo che attualmente sono di crescita (AIM). I PIR sono rivolti esclusivamente considerate PMI le imprese che hanno meno di 250 alle persone fisiche e quindi non potranno dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai essere accesi da persone giuridiche e società. 50 milioni di euro, o un attivo patrimoniale I PIR sono gestiti in Sono rivolti a piccoli investitori, con un inferiore a 43 milioni di euro. Entro tali prevalenza dalle SGR, Società di Gestione taglio minimo di euro 5.000 e un taglio maslimiti, poi si differenziano in Medie, Piccole del R isparmio , ma simo di euro 30.000. Inoltre ogni investitore e Micro imprese. Come si osserva i PIR sono possono anche avere non potrà accumulare PIR per importi rivolti a quelle imprese che rappresentano natura assicurativa superiori a 150.000 euro. maggiormente il tessuto imprenditoriale L’impegno in termini di durata del PIR è italiano. di minimo 5 anni, senza nessun limite temporale in I PIR sono gestiti in prevalenza dalle SGR, Società di aumento rispetto ai 5 anni. Al fine di promuoverne Gestione del Risparmio, ma possono anche avere natulo sviluppo il legislatore ha deliberato la totale detasra assicurativa. Le risorse finanziarie raccolte nel Piano sazione dei guadagni prodotti dal PIR (capital gain e potranno essere investite nei normali canali finanziari, dividenti) e in caso di successione e donazioni. Tale bequali azioni, obbligazioni, fondi di investimento o su neficio verrà perso in caso di svincolo prima del limite conti correnti bancari. La particolarità sta nel fatto che di 5 anni. In tal caso verrà applicata l’attuale tassazione la concentrazione massima verso lo stesso soggetto non delle rendite finanziarie, ovvero il 26% può essere superiore al 10% del piano e che il 70% del

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ICT » di Antonio Teti

Anonymous attacca le istituzioni: e i dati sensibili sono online Il famigerato gruppo di hackers ha violato i server di diversi ministeri italiani e del parlamento europeo

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pre, ha enfatizzato anche in questo caso, l’aspetto della ittadini, siamo lieti di annunciarvi, per “conoscenza pubblica” e della “democrazia” che giustifiil diritto della democrazia e della dignità dei cherebbero l’azione condotta, i soliti cavalli di battaglia popoli, che siamo in possesso di una lista di su cui fondano la correttezza di tutte le loro attività di dati personali relativi al ministero dell’Interno, al ministero intrusione illegale all’interno dei sistemi informativi della Difesa, alla Marina Militare nonché di Palazzo Chigi di tutto il mondo. In realtà, come spesso accade, le e Parlamento Europeo”. Questa è la parte iniziale del comotivazioni che stanno alla base della progettazione municato con cui Anonymous Italia, il raggruppamento e conduzione di un attacco informatico sono sempre nazionale del gruppo di hackers, annuncia il saccheggio riconducibili all’acquisizione di informazioni finalizzate di dati sensibili da un corposo numero di server delle al conseguimento di un vantaggio economico, industriaistituzioni civili e militari del Paese. Tra i molteplici dati le, politico o relativo alla sicurezza nazionale. L’ennesivi sono ordini di servizio del personale delle questure, mo attacco subito dall’Italia evidenzia un attività militari condotte e in svolgimento, annoso problema su cui ancora poco si sta le targhe delle automobili di servizio, buste Nei primi sei mesi paga, le carte d’identità, fotocopie di docudel 2017 i cyber-attacchi facendo: quello del potenziamento dell’insono incrementati frastruttura di cyber security nazionale. menti di appartenenti a forze di polizia e quasi del 9% Nonostante gli sforzi condotti dall’attuale forze armate, numeri di telefono, contratti di su scala mondiale governo sul piano del rafforzamento dei affitto, stipendi, dichiarazioni dei redditi ed molteplici organismi istituzionali dedicati indirizzi email. Insomma ce né di ché per asal problema della sicurezza cibernetica nazionale, molto semblare una sorta di “cornice di conoscenza” in grado ancora resta da fare sia sull’incremento della spesa di fornire preziose indicazioni fruibili per una moltestanziata, sia per la riduzione delle troppe strutture istiplicità di scopi facilmente intuibili. L’ironia della sorte tuzionali che si occupano del fenomeno. Un organismo consiste nel fatto che proprio in quei giorni si celebrava governativo centrale, operante nel comparto pubblico, a Roma il Cyber Security 360 Summit, un evento in cui privato e istituzionale, potrebbe garantire una maggiore si è oltremodo sostenuta la necessità dell’incremento efficienza e rapidità nella risposta ad un cyber-attacco, sostanziale degli investimenti sul settore della sicurezza concentrando le esperienze e le professionalità in unica cibernetica. Basti solo considerare che durante i primi sei mesi del 2017 i cyber-attacchi sono incrementati struttura ed evitando la dispersione delle informazioni delle competenze possedute in ambienti diversi quasi del 9% su scala mondiale. Anonymous, come sem-

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creatività » di Simone D’Alessandro

il capitalismo della logistica: da città-mondo a città-hub Le riflessioni del rinomato studioso di geo-economia Parag Khanna

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smistamento. Lo studioso indiano definisce il nuovo sistema el mondo contemporaneo una città globale è economico mondiale un capitalismo supply chain: luogo in cui necessariamente una metropoli, ma non è sempre la distribuzione globale delle merci diventa il punto centrale stato così. Nel mondo antico anche una cittadina dello sviluppo del nostro futuro. In uno dei suoi saggi più di modeste dimensioni come Atene, vantava una sua espannoti, Connectography3, dimostra che la realtà contemporanea sione commerciale ovvero una sua interconnessione con tutti i centri più importanti del globo allora conosciuto. Dal vede una maggiore competizione tra gli Stati per esercitare medioevo sino alla prima rivoluzione industriale, piccole la loro influenza nella connettività globale a partire dalla repubbliche marinare come Amalfi, Genova, Pisa, Venezia loro specializzazione. Mentre gli stati produttori di energia esercitavano il loro dominio culturale o coloniale. Nelle acquisiscono potere, fornendo petrolio o gas naturale, altri epoche pre-moderne e moderne queste città, pur paesi producono manufatti tecnologici, altri ancoessendo autonome, erano legate al territorio nazio- Lo studioso indiano ra prodotti di prima necessità. Nel nuovo mondo nale di appartenenza. Nella post-modernità il siinterconnesso ogni porzione sub-continentale definisce il nuovo stema economico evolve occupando spazio anche sembra destinata ad avere la sua specializzazione sistema economico mondiale un al di fuori dei confini nazionali con le Z.e.s. (Zone e viene governata dalla città globale più vicina. capitalismo supply Economiche Speciali). A partire dagli anni ’80 del La catena globale delle merci utilizza gli stati chain secolo scorso, le città più importanti del mondo nazionali come aree di logistica. Oltre alle merci 1 diventano città-globali , avviando un processo di si spostano anche le persone, con tempistiche e progressivo allontanamento dai loro stati-nazione. Le metronumeri mai visti in precedenza: quasi due miliardi da un poli mutano in sistemi di interconnessione creativa. Saskia paese all’altro, nel Sud est asiatico e in Africa. Anche in Sassen ha riportato al centro del dibattito internazionale il Europa il movimento dei migranti appare significativo, ma 2 tema , dimostrando che dalle grandi città si governa il resto viene percepito come un’invasione, laddove in altre culture del mondo dal punto di vista legale, finanziario, pubblicitatale fenomeno viene interpretato come una normalità legata ai tempi. Il futuro? Apparterrà alle città-hub, maggiormente rio, gestionale e inventivo. Parag Khanna, rinomato studioso interconnesse sul piano delle infrastrutture e capaci di di geo-economia, aggiorna e integra le considerazioni della smistare qualsiasi cosa in tempo reale Sassen, osservando le città globali in termini di hub di

1. Il termine Città Globale è stato introdotto dalla sociologa Saskia Sassen nell’opera Città globali, UTET, Torino, 1997. 2. S. Sassen, op. cit., 1997. 3. P. Khanna, Connectography. Le mappe del futuro ordine mondiale, Fazi, Roma, 2016.

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norme & leggi » di Filippo Paolini

LE COMMISSIONI DI CERTIFICAZIONI DEI CONTRATTI DI LAVORO

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Analizziamo i loro compiti e le loro funzioni

riferimento alle clausole elastiche, vale a dire ai patti che e riforme che negli ultimi anni hanno incisivaconsentono al datore di lavoro di modificare la collocamente interessato il mercato del lavoro, hanno zione temporale della prestazione e variarne in aumento portato, tra l’altro, una rivitalizzazione delle la durata: nel caso in cui il contratto collettivo applicato commissioni di certificazione istituite nel 2003, alloral rapporto non disciplini queste clausole, le stesse quando il decreto legislativo 276 le plasmò, al fine di ripossono essere pattuite per iscritto dalle parti avanti alle durre il contenzioso in materia di lavoro, per procedere commissioni di certificazione. alla certificazione dei contratti di lavoro. Le commissioAncora, si può ricorrere agli organismi di certificazione ni di certificazione, infatti, hanno visto accrescere i loro per far attestare che un rapporto di collaborazione non compiti quanto meno in cinque ambiti. Anzitutto, per il si caratterizza per una prestazione di lavoro esclusivacaso di licenziamento nell’ambito dei nuovi contratti a mente personale, continuativa e con modalità di esetutele crescenti introdotti dal Jobs Act, il datore di lavocuzione organizzate dal committente anche ro, al fine di evitare il giudizio, può formulacon riferimento ai tempi e al luogo di lavoro: re un’offerta economica al lavoratore, entro il datore di lavoro, in tal modo, l’imprenditore può prevenire i termini di impugnazione stragiudiziale del al fine di evitare il il “rischio” dell’applicazione della disciplina recesso, anche dinanzi ad una commissione giudizio, può formulare un’offerta economica al del rapporto di lavoro subordinato, così di certificazione che, in tal modo, funge da lavoratore come oggi è espressamente previsto dal D. vera e propria commissione di conciliazione, Lgs. 81/2015. comportando l’eventuale accordo l’estinzioDa ultimo, gli organismi di certificazioni possono essere ne del rapporto alla data del licenziamento e la rinuncia la sede per estinguere eventuali illeciti amministrativi, alla impugnazione. In secondo luogo, anche dinanzi alle contributivi e fiscali connessi all’erronea qualificazione commissioni di certificazione, possono essere stipulati del rapporto di lavoro, laddove, dopo il primo gennaio accordi individuali di modifica delle mansioni, della 2016, i datori di lavoro privati procedano alla assuncategoria legale e del livello di inquadramento e della zione con contratto di lavoro subordinato a tempo relativa retribuzione, nell’interesse del lavoratore alla indeterminato di soggetti già parti di contratti di collaconservazione dell’occupazione, all’acquisizione di una borazione coordinata e continuativa anche a progetto diversa professionalità o al miglioramento delle condie di soggetti titolari di partita IVA con cui abbiano zioni di vita. Ruolo rilevante è, altresì, quello previsto intrattenuto rapporti di lavoro autonomo nel contratto di lavoro a tempo parziale, con specifico

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

Il lavoro che verrà Alcune riflessioni sul dibattito intorno al diritto del lavoro

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l’implementazione di processi di riorganizzazione che, anno appena trascorso si è caratterizzato per la fisiologicamente, porteranno licenziamenti ai quali la definitiva emersione di talune tematiche che tutela reintegratoria non potrà fornire alcun argine. La coloreranno il dibattito intorno al diritto del formazione sarà chiamata a svolgere il ruolo che, nel lavoro nei prossimi anni, nel tentativo di rispondere disegno complessivo dello Statuto dei lavoratori, era alle domande poste dall’avvento di Industria 4.0.: dalla assegnato all’articolo 18, e non è un caso che nel rinnovo domanda intorno alle conseguenze occupazionali della ridel CCNL dei metalmeccanici quello alla formazione sia voluzione tecnologica in corso, a quella, connessa, relativa identificato come un diritto soggettivo. al come gestire i processi di trasformazione in atto, sino Il continuo mutamento tecnologico metterà in crisi le alla domanda relativa alla identificazione di una nozione rigidità dei modelli gestionali attuali e solo coloro che di subordinazione che sappia leggere l’evoluzione in atto. avranno investito nella crescita delle proprie È opinione (o speranza) diffusa che la magrelazioni industriali potranno far fronte al gior parte dei posti di lavoro non scompaLa formazione sarà cambiamento, potendo sfruttare appieno le riranno, mentre alcune mansioni verranno chiamata a svolgere il ruolo che , nel disegno deleghe alla contrattazione collettiva di semeno ed altre saranno accorpate in modo nuovo. Il lavoro umano, anche questa volta, complessivo dello Statuto condo livello. Il Jobs act ha, peraltro, definidei lavoratori, era tivamente confermato il ruolo del contratto dovrebbe sopravvivere, seppur mutato. assegnato all’articolo 18 aziendale, abilitandolo quale fonte paritaria Questo imporrà l’esigenza di effettuare del diritto vivente in un particolare contesto forti investimenti in formazione, non solo aziendale e non cogliere questa opportunità può rivelarsi su specifiche tecnologie, ma anche sulla acquisizione di fatale per la piccola e media industria italiana. È evidente, competenza più mobili, che abilitino i lavoratori ad un poi, che il rapporto di lavoro subordinato è destinato apprendimento continuo, che sappia seguire l’acceleraa mutare di pari passo con il venir meno del tempo e zione tecnologica che ci aspetta. Non si tratterà, come in del luogo della prestazione quali elementi necessari del passato, di preparare i lavoratori a lavorare nello stesso contratto e del loro valore quali elementi distintivi della modo ma in ambienti diversi (dai campi alla fabbrica, subordinazione. In questo senso lo smartworking, da ecceper esempio) quanto di formarli per lavorare in modo zione, è destinato a diventare l’archetipo di un modello sempre nuovo e diverso. Pensare che, in un contesto del contrattuale nel quale ci si vincola sul raggiungimento di genere, l’articolo 18 (in qualunque sua formulazione) un risultato, e non sulla messa a disposizione di un tempo possa essere un efficace strumento di tutela dei lavoratori predeterminato. è pura utopia: le trasformazioni tecnologiche implicano

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Sacif

La sede della Sacif a Cepagatti

IL gruppo MEGADYNE ACQUISISCE LA SACIF

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Un’operazione strategica che ha permesso all’azienda di Cepagatti che produce nastri trasportatori di crescere e svilupparsi ulteriormente

rofessionalità, lungimiranza e ricerca, sono questi gli elementi che hanno permesso alla Sacif di crescere. Nata a Pescara nel gennaio 1989 dall’intuizione dei due soci, Octavio Santalucia e Enio Fusella, la Sacif opera nella produzione e commercializzazione di nastri trasportatori e di cinghie dentate da impiegare nel settore dell’automazione industriale in cui velocità e qualità di produzione sono elementi fondamentali e imprescindibili. Con il passare del tempo e grazie alla passione che i soci fondatori hanno dedicato operativamente all’organizzazione, l’azienda si è sviluppata rapidamente, parallelamente all’evoluzione dell’industria del pannolino, che costituisce il motore trainante delle sue attività.

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Un team professionale e competente e un’alta qualità dei prodotti, hanno fatto sì che Sacif in meno di un decennio diventasse il principale punto di riferimento di cinghie dentate e nastri in poliuretano per il trasporto nel centro sud dell’Italia, diventando fornitore di aziende leader a livello mondiale, ed esportando in diversi paesi europei e oltreoceano. Una crescita esponenziale quella della Sacif in questi anni, tanto da diventare oggetto di attenzione per il Gruppo Megadyne, colosso del settore con sede a Torino ma che opera in tutto il mondo. Proprio 4 mesi fa, dopo un’attenta e accurata “due diligence”, la Megadyne con un’operazione strategica, è diventata da cliente a titolare della Sacif acquisendone la quota di maggioranza.


focus

Da sinistra: Enio Fusella e Octavio Santalucia fondatori di Sacif

Un nastro con guida centrale dentata Eagle prodottto dall’azienda abruzzese

Il Gruppo Megadyne nello specifico sviluppa e produce cinghie e sistemi di trasmissione che trovano applicazione in molti settori industriali e si è affermato a livello mondiale grazie alla sua affidabilità e alla presenza di sedi in tutto il mondo, dall’Asia agli Usa. Per i nastri trasportatori da utilizzare nelle macchine che producono i pannolini, la Megadyne ad oggi si avvale totalmente dell’operato di Sacif. «Nel 2005 abbiamo trasformato –ci spiega Octavio Santalucia- il nastro trasportatore da liscio a dentato, è qui che avviene la nostra svolta. Investire su un prodotto di nicchia specializzato ci ha dato ragione ed è per questo che il Gruppo Megadyne si è avvicinato a noi chiedendoci di fornirgli il nostro prodotto. E dopo un’accurata “due diligence”, ci ha proposto l’acquisizione dell’azienda con una quota maggioritaria, il 3 luglio del 2017 abbiamo chiuso l’operazione». «La gestione resta a noi. Questa operazione –prosegue Santalucia– ci permetterà di svilupparci nei prossimi anni, cosa che sta già avvenendo, infatti tra qualche mese sarà pronto il nuovo capannone dove trasferiremo la produzione Sacif. Ad oggi lavorano qui 11 collaboratori, tutti specializzati, molti di loro

stanno con noi da sempre, ma diventeremo almeno 15 entro il 2018. Il trend di crescita è sicuramente con il segno +!». «La Megadyne è passata dall’essere una piccola impresa familiare –ci racconta ancora l’imprenditore– a leader nel campo delle trasmissioni di potenza e questo aspetto ci permette di lavorare bene, in serenità. Loro si sono completamente fidati di noi e del nostro modo di lavorare, flessibile ma professionale. Pur essendo diventati un colosso hanno mantenuto l’umiltà delle loro origini». Oltre alla lungimiranza dei tue titolari, ci sono altri due elementi che fanno della Sacif un’azienda innovativa: sono una realtà green e prestano molta attenzione all’aspetto etico del loro operato. «Noi siamo un’azienda green –conclude Octavio– con un impianto a cogenerazione che permette a tutta l’energia termica di non disperdersi nell’ambiente come avviene coi tradizionali impianti, ma viene recuperata e riutilizzata. Per noi la funzione sociale dell’impresa è fondamentale, l’equilibrio tra doveri e diritti è un modus operandi con i nostri collaboratori. Noi investiamo tutti gli utili nell’azienda per la nostra crescita e per quella del territorio

Il management di Sacif

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focus » di Laura Tinari - foto concesse dal Comune di Fontecchio

Momenti di due tavoli di lavoro

Fontecchio al centro dell’Europa Il concetto di “eredità culturale” contenuto nella Convenzione firmata a Faro (in Portogallo) nel 2011 è stato il focus di un workshop tenuto dal Consiglio d’Europa nel borgo di Fontecchio

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he Faro Convention in ResearchAction Workshop. Community involvement in a post-disaster heritage revitalization”, il primo workshop di ricerca-azione sulla Convenzione di Faro ha posto l’attenzione sull’ampio e innovativo concetto dell’eredità culturale, un ”insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano come riflesso ed espressione dei propri valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione”. Imprenditori, professionisti e studiosi provenienti da Università e Istituti di Francia, Grecia, Austria, Belgio, Italia, Spagna, Germania e Portogallo si sono riuniti nel piccolo borgo di Fontecchio (AQ) per parlare di questo diritto inalienabile dell’uomo, che rientra nel diritto di ciascun cittadino di partecipare attivamente alla vita culturale dei propri luoghi. La Convenzione, entrata in vigore nel 2011, è stata firmata dall’Italia nel 2013 ed è qui che si inserisce la scelta di tenere il workshop proprio a Fontecchio, dove già nel 2013, con un atto del Consiglio comunale deliberato all’unanimità, il Comune ha aderito, primo in Italia, ai suoi principi.

«Fontecchio – dice il sindaco Sabrina Ciancone - è stato il luogo ideale di ricerca e azione, momenti in cui abbiamo toccato anche l’importante tema del patrimonio. Importante soprattutto dopo il dramma del terremoto del 2009». Le sessioni di lavoro sono state infatti incentrate sulla rivitalizzazione del patrimonio a seguito di un disastro dovuto a crisi multifattoriali (economiche, sociali, ambientali, politiche) e su come la comunità locale è divenuta attore protagonista di questa rivitalizzazione. Muovendo dai principi della Convenzione, il workshop ha inteso sviluppare partenariati con università, società civile e centri di ricerca per svolgere studi su territori rurali e urbani, sulle “comunità di eredità” (attori locali, musei, organizzazioni non governative, associazioni, ecc.) e sul patrimonio europeo. In tal senso tre sono stati i temi di lavoro: patrimonio nella società che cambia; patrimonio come ecosistema di sviluppo; accessibilità al patrimonio culturale. Nella giornata conclusiva si è tenuta una conferenza aperta al pubblico, in cui sono stati condivisi i risultati degli studi con le autorità nazionali e locali

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focus » a cura della redazione

Da sinistra: un momento del “G7 Oltre” e Riccardo Cicerone

Dall’A bruzzo al “G7 oltre” di Torino Lo startupper aquilano Riccardo Cicerone partecipa ad una delle più importanti iniziative sull’innovazione

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a mia idea di futuro” un tema da svolgere in 7 minuti. Questa è stata la partecipazione dell’aquilano Riccardo Cicerone al “G7 oltre” di Torino organizzato a margine del vero G7 dell’innovazione, industria, scienza e lavoro, tenuto dai capi di Stato e di Governo alla Reggia di Venaria nel settembre scorso. Con lui nei diversi panel il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, l’ex manager di Amazon, Diego Piacentini, la direttrice del CERN di Ginevra, Fabiola Giannotti, e altri startupper come lui.

Riccardo è co-fondatore del coworking “Strange Office”, il primo ufficio condiviso nato all’Aquila nel 2014 e il primo in Abruzzo. Il lavoro svolto in questi anni tra ideazione e promozione di iniziative votate all’innovazione, partecipazioni in startup sono valse a Riccardo l’invito ad un evento che di innovazione aveva tutto: dal tema al format, che ha visto interventi brevi e dinamici stile TED con interessanti testimonianze proprio sull’idea di futuro in campi che vanno dalla città all’oggettistica quotidiana, dalla finanza all’e-commerce. A Riccardo abbiamo chiesto di raccontarci questa esperienza.

a tu per tu con Riccardo Cicerone   Riccardo, come hai esordito al “G7 oltre”? «L’ho buttata sul filosofico: ho lanciato un input agli altri sul futuro legato al presente, riportando una frase letta tempo fa a Roma su un muro ‘ll futuro non è più quello di una volta’. Ho voluto andare controcorrente, parlando dell’importanza di vivere il presente e concentrarsi su questo e non rincorrere il futuro, perché se ci pensiamo bene il presente è

la base del futuro».   Cos’è l’innovazione per te? «L’innovazione è come un vento che spariglia i semi del presente su vari campi e non si sa come cresceranno, un vento che muove le carte in tavola che distoglie la storia su una strada predeterminata. È quell’elemento di “disturbo” che crea il non aspettato».

Per te una nuova occasione di riflessioni su questi temi… «Certamente. Il futuro è utilizzato sempre più spesso dalla scuola o da chi governa come una merce di scambio: ci promettono cose, a volte spaventandoci o millantando un domani migliore. Credo invece che si debba recuperare quella dimensione che ci rende meno “ricattabili” e schiavi degli altri, insomma progettare noi il nostro domani»

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» a cura della redazione - foto concesse da Deco SpA

L’ ingresso del TMB

DECO SPA: INNOVAZIONE, ETICA E ATTENZIONE AL TERRITORIO A tu per tu con Valentina Di Zio, responsabile Ufficio Relazioni Esterne e Comunicazione dell’azienda pescarese leader nel settore ambientale

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zienda leader nel settore ambientale, da sempre impegnata in attività culturali e sociali, in continua evoluzione grazie alle professionalità su cui investe costantemente. Stiamo parlando della Deco S.p.A. che negli anni ha saputo costantemente conciliare sviluppo economico e crescita etica e sociale all’interno

del territorio in cui opera. Il suo impegno oggi si arricchisce di un altro tassello: il primo Bilancio di Sostenibilità. Abbiamo incontrato Valentina Di Zio, responsabile Ufficio Relazioni Esterne e Comunicazione Deco S.p.A., per conoscere più da vicino la mission ed i valori che ispirano quotidianamente il lavoro del Gruppo.

a tu per tu conla responsabile Ufficio Relazioni Esterne DECO Valentina di Zio   Il Bilancio di Sostenibilità è un documento che mette a nudo un’azienda. Pur non essendo obbligatorio per realtà come la vostra, perché avete deciso di redigerlo?

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«Lo abbiamo redatto volontariamente perché siamo pienamente consapevoli che il profitto non basta per certificare il valore di una azienda. Da questo principio è nata l’esigenza di rendere

pubbliche le nostre performance ambientali e sociali, oltre che economiche, rendicontandole nel nostro primo Bilancio di Sostenibilità. Un lavoro messo a punto con la preziosa partnership


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dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Pescara e presentato lo scorso 29 novembre 2017 nel corso del convegno “Costruire oggi il futuro di domani”, nell’aula Federico Caffè dell’Ateneo pescarese».   Quali sono i dati più significativi che sono emersi dal Bilancio? «Oltre 32 milioni di euro di ricchezza distribuita, più del 90 per cento di personale assunto a tempo indeterminato, circa 1.200 ore di formazione dedicate ai nostri dipendenti, 200 mila euro investiti in attività sociali e culturali sul territorio abruzzese. In termini di efficientamento energetico, inoltre, si è evidenziata una costante riduzione del consumo di energia all’interno della nostra organizzazione, con un grande impegno sul piano delle fonti rinnovabili. Un dato su tutti: il quantitativo di energia verde prodotta da Deco copre il 99% del fabbisogno aziendale».   Come si concretizza l’impegno per l’Abruzzo? «Da sempre Deco S.p.A. ha un fortissimo legame con il proprio

Il TMB di Chieti

Library”, piccole librerie di strada mobili che hanno l’obiettivo di valorizzare la pratica del riuso dei libri e di diffondere, nel contempo, il piacere e l’importanza della lettura».

Valentina Di Zio territorio, evidenziato dai numeri del bilancio: circa 2 milioni di euro sono stati distribuiti a fornitori abruzzesi che rappresentano il 50% di quelli chiave per l’azienda e 200 mila euro sono stati impiegati in attività socio-culturali in Abruzzo. Sul piano socio-culturale siamo molto orgogliosi di essere, da anni, main partner del Fla-Festival delle Letterature che ormai è un appuntamento immancabile di respiro nazionale, così come è motivo di grande soddisfazione essere sponsor della Amicacci Giulianova, la squadra di basket in carrozzina. Abbiamo investito, inoltre, nel progetto “Deco Street

Qual è l’ultimo progetto di sensibilizzazione ambientale che avete sostenuto? «Stiamo lanciando un progetto di sostenibilità ambientale innovativo e completamente green: il primo portale web per favorire la pratica del riuso attraverso lo scambio gratuito di oggetti inutilizzati, volto a contrastare il concetto dell’usa e getta (www. riusogreen.com). Deco S.p.A ha messo a disposizione la piattaforma web dove è possibile scambiare e donare oggetti inutilizzati su tutto il territorio nazionale, attraverso la pubblicazione gratuita di annunci e la loro condivisione con la community. Anche in questo progetto è ribadito l’impegno sociale di Deco S.p.A. con una sezione denominata No Profit – Riuso solidale, dedicata alle richieste di Associazioni ed Enti senza scopo di lucro»

Il tavolo di Presentazione del Bilancio di Sostenibilità

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» di Marcella Pace - foto concesse da Blue Italy

Il dettaglio di uno dei tessuti lavorati dalla Blue Italy

Con Blue Italy, stampe e tessuti pescaresi nelle case di moda di tutto il mondo L’imprenditrice Cinzia Di Zio racconta la rapida ascesa della sua azienda specializzata nelle lavorazioni tecnologiche dei tessuti

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os’hanno in comune due paesaggi come l’arido deserto e o una spiaggia fronte oceano? Il blu del cielo. Il colore presente in tutti gli attimi dell’esistenza di un essere umano. Ne è convinta Cinzia Di Zio, decisa e determinata imprenditrice pescarese, tanto da averne fatto il filo conduttore della sua vita, oltre ad un’azienda di successo. Cinzia Di Zio è infatti la fondatrice e titolare di Blue Italy, impresa internazionale attiva nel settore delle lavorazioni speciali su tessuti, pellami e materie plastiche, con sede nella zona artigianale di Montesilvano. «Sono nata nel settore del tessile – racconta, sicura, l’imprenditrice pescarese, mamma di Cloe –. Mio padre, Dauro, ha sempre lavorato nell’ambito dei macchinari tecnologici per la produzione di abbigliamento. Da piccolina stavo spesso con lui in officina, guardando da vicino i processi di studio o modifica

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dei prototipi delle macchine per l’industria tessile. Negli anni ’90, di fronte ad una prima crisi del settore, chiuse la sua azienda e io, dopo gli studi universitari in Economia e Commercio, mi sono trasferita in un’altra realtà del territorio». L’esperienza di Cinzia Di Zio matura, coniugando giorno dopo giorno la creatività e la passione per l’arte che ha sempre coltivato, con la visione imprenditoriale dovuta ai suoi studi. È così che nel 2013, alla soglia dei 40 anni, «in piena crisi economica – sottolinea – ho deciso di rischiare. Da piccola sono sempre stata iperattiva, non mi fermavo mai. Questi aspetti del mio carattere di bambina li ho conservati anche da adulta, tramutandoli in una grande voglia di fare. Di punto in bianco ho deciso di licenziarmi e di dare vita alla mia azienda. In principio facevo tutto da sola. Sono stata operaia, segretaria, commercialista e venditrice». Dalla cameretta della figlia


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Cinzia Di Zio, imprenditrice fondatrice della Blue Italy

La direzione amministrativa dell’azienda

input per arricchire le proprie collezioni. Grazie alla Cloe, appoggiandosi a laboratori di produzione della struttura meccanica all’avanguardia su cui possiamo zona, Cinzia Di Zio crea la Blue Italy, ispirandosi contare, nonché all’elevatissimo grado di specializzaalla Blue Economy. «A differenza della Green Economy zione delle preziose risorse umane che fanno parte – spiega la Di Zio, mentre accarezza il suo labrador, del team, possiamo realizzare idee sempre nuove». Celeste – la Blue Economy studia le risorse già diAlla Blue Italy tutto è possibile, grazie alle lavoraziosponibili nel territorio, riorganizzandole, per creare ni con laser a caldo, laser a freddo, ricamo a macchiqualcosa di nuovo nel segno della sostenibilità. È na e a mano, agugliatura, ultrasuono, alta frequenza, ciò che ho fatto, con la collaborazione dei laboratori nastratura, termosaldatura, accoppiatura, spalmadel territorio, a cui sono profondamente legata». A tura, lavorazioni speciali di lavanderia, serigrafia, distanza di 4 anni dalla sua fondazione, la Blue Italy, stampa digitale, stampa sublimatica. «Abbiamo che è main sponsor del Pineto Volley, conta circa 30 sviluppato due brevetti – dice ancora Cinzia, dal suo dipendenti, con un’età media di 30 anni. Al fianco vetrato ufficio, con alle spalle una piccola mattodi Cinzia, ci sono Stefano e Novella, suoi fratelli nella, raffigurante il colore Blu Pantone –. Il primo minori. Il primo è responsabile della produzione e consiste nel thermovolume, una tipologia di stampa dell’avanzamento qualitativo, la seconda è responsa3D sostenibile. Il secondo è il Logohook, un sistema bile amministrativa. Ma l’animo pulsante di questa di personalizzazione del velcro ad intarsio, che rende azienda, che vanta tra i suoi clienti colossi della nobile, decorandolo, questo tipo di aggancio dei moda come Fendi, Versace, Montclair, Armani o tessuti. Amo creare, mi diverto moltissimo – speciFerragamo, per citarne alcuni, è proprio Cinzia. In fica la creativa –. Ho saputo fin dal primo momento appena 4 anni, la Blue Italy ha calcato, fin dal primo di aver imboccato la strada giusta. Da piccola dicevo anno di produzione, nel 2013, le più grandi passereldi voler diventare una le della moda, da Milano, scienziata. Bene, ci sono a Londra, da Parigi a New riuscita. Ogni giorno è per York, facendosi conoscere me un giorno nuovo, in cui dapprima attraverso le fiere do il massimo e pretendo di settore e poi con un rapialtrettanto da tutti i miei do passaparola fondato su dipendenti. Ho la fortuna professionalità, affidabilità, di avere una famiglia unita creatività ed innovazione. che mi ha spronato da esse«Le grandi aziende – racre forte e determinata» conta – ci forniscono un Un momento di produzione nello stabilimento di Montesilvano

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» a cura della redazione – foto concesse da Nogs

Le calzature Nogs

Qualità Made in Italy e attenzione per il territorio, i segreti del marchio Nogs Giuseppe Olivieri si aggiudica il “Premio Imprenditore dell’anno” e annuncia un nuovo progetto: la creazione del primo polo calzaturiero della regione

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Abruzzo operoso che va avanti e guarda degli Abruzzi (TE) e Pescara, e nuovi punti vendita al futuro nonostante la crisi economica. prossimi all’apertura a Milano, Firenze e Roma. Una bella pagina quella che lo scorso 19 Una figura di imprenditore a tutto tondo quella di novembre all’Hotel Leucò di MartinsiOlivieri che oltre all’attività commerciale, include curo è stata presentata nel corso della 23° edizione anche una vocazione turistica, essendo proprietario del Premio Val Vibrata riservato alle dell’Hotel Roses a Roseto degli Abruzzi realtà imprenditoriali di maggiore e presidente dell’Associazione Operatosuccesso sul territorio. Ad aggiudicarsi ri Turistici di Roseto. l’importante riconoscimento del “Pre«Abbiamo aderito al bando dell’area di mio Imprenditore dell’anno” è stato crisi complessa che mette a disposizioGiuseppe Olivieri, titolare dell’azienda ne finanziamenti pari a 32 milioni di Nogs (No Gravity Shoes), realtà calzaeuro per la Val Vibrata e la Val Tronto turiera che conta varie sedi in Abruzzo, – ha annunciato l’imprenditore – e in tra outlet e showroom a Corropoli caso di riscontro positivo creeremo a (TE), boutique nel centro di Roseto Corropoli il primo polo calzaturiero Il Brevetto No Gravity

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Olivieri riceve il premio, con la designer Gladis Arboleda e l’A ssessore regionale Dino Pepe

Qualità artigianale

dell’Abruzzo, assumendo da 30 a 35 dipendenti. Abbiamo creato una start up innovativa con un brevetto di mia invenzione e abbiamo deciso di metterci in gioco presentando questa proposta». L’obiettivo, infatti, è la realizzazione di un vero e proprio polo produttivo con filiera in loco che, in caso di approvazione e finanziamento, sarà operativo entro la fine del prossimo anno. Un progetto importante per il rilancio economico della zona e per rafforzare il tessuto produttivo, che si inserisce sulla scia di altre significative iniziative a sostegno dell’arte e del patrimonio storico artistico regionale. Prime fra tutte il sodalizio con il FAI Abruzzo (Fondo Ambiente Italiano) che, grazie agli eventi dedicati #artdestination e alla formula di investire il 10% del ricavato proveniente dalla vendita delle calzature, ha contribuito concretamente alla tutela di alcuni beni artistici e di pubblica utilità, tra cui il restauro dell’opera di Tommaso Cascella dal titolo “Allegoria delle arti e dei mestieri” (carboncino su carta, 130 x 100 cm, inizio XX secolo) e della statua bizantina della Madonna di Mejulano (Ab-

bazia Santa Maria di Mejulano a Corropoli), oltre alla riqualificazione del Belvedere di Montepagano (Roseto degli Abruzzi). «Quando un imprenditore opera nel territorio non può dirsi distante e disinteressato alla comunità che lo ospita. – afferma Olivieri – Se da un territorio ricevi, a quello stesso territorio devi dare. Così, è nata la collaborazione con il Fai per raccogliere fondi destinati al recupero di beni del nostro patrimonio». Le calzature Nogs sono rigorosamente Made in Italy, realizzate con un’elevata competenza del lavoro artigianale e con l’utilizzo di pellami pregiati provenienti dalle migliori concerie italiane. Grazie al brevetto “No Gravity”, che prevede un inserto unico, traspirante e flessibile che regala la sensazione di camminare su una superfice leggera riducendo il carico della colonna vertebrale, l’eleganza convive con la comodità! Gli store Nogs in Abruzzo: Corropoli (Outlet e Showroom) Via Ennio Flaiano, 27; Roseto degli Abruzzi via Nazionale, 162; Pescara via G. Carducci, 77. Sito web: www.nogs.it

Lo store Nogs di Pescara

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» di Marcella Pace - foto concesse da FisicalMed

Un’ immagine di galleggiamento possibile grazie ad una vasca contenente 25 cm di acqua riempita di 500 kg di sale di Epsom

Mente e corpo fuori dallo spazio e dal tempo con il floating

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A Pescara ha sede FisicalMed, uno dei 5 centri italiani dove è possibile vivere l’esperienza della deprivazione sensoriale

na musica rilassante in sottofondo. Il soffitto che riproduce un cielo stellato. E’ questa la suggestiva e rilassante atmosfera che accompagna dolcemente verso un viaggio ai confini dello spazio e del tempo, in assenza di gravità. Per farlo basta restare a Pescara, dove si trova FisicalMed, uno dei 5 centri in Italia dove è possibile vivere l’affascinante e profonda esperienza del floating. Conosciuto in tutto il mondo come REST, Restricted Environmental Stimulation Therapy, il galleggiamento nasce negli anni ‘50 grazie al dottor John Lilly. In una vasca riempita di 25 cm di acqua, contenente 500 kg di sale Epsom, riscaldata ad una temperatura tra i 34,8° e i 35,1°, il corpo arriva a galleggiare, in

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una condizione che ricrea l’assenza di gravità. A portare in Abruzzo questa specialissima tecnica di rilassamento profondo, è stato Mattia Di Paolo, trentenne pescarese laureato all’Università di Bologna in Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata, più comunemente nota come chinesiologia. «Dopo essermi laureato a Bologna – racconta Di Paolo, nel suo modernissimo e rilassante studio sulla Nazionale Adriatica a Pescara - sono andato in America, per approfondire le mie conoscenze linguistiche e per seguire un International program. Nei ritagli di tempo, ho avuto l’opportunità di approfondire il floating, che avevo già conosciuto in precedenza grazie ad un carissimo amico. Tornato in Italia, ho constatato che esistevano solo 3 centri di floating.


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Nel 2016 ho aperto FisicalMed il mio studio, affiliato Float your mind. Studi medico - scientifici dimostrano che il cervello impegna l’85% del suo potenziale per gestire gli stimoli esterni derivanti dalle percezioni sensoriali. La vasca e il galleggiamento favoriscono la deprivazione sensoriale. L’assenza di luce e di stimoli uditivi, la perdita del senso del tatto grazie alla temperatura costante dell’acqua, pari a quella corporea, e la riduzione di stimolazioni esterne, favoriscono il raggiungimento di un rilassamento profondo che facilita la veicolazione delle energie verso altri aspetti». Dopo i primi 15-20 minuti immersi nella vasca, si raggiunge uno stato di profondo relax, entrando nella fase Theta, quella del sonno Rem. «E’ in quello stato - spiega Mattia Di Paolo - che la mente inizia a moderare le tensioni, il cervello comincia a ridurre l’attività dell’emisfero sinistro adibito alla razionalità e al controllo, aumentando l’attività del destro, ossia dell’emotività, creatività, intuizioni e problem solving». Sport, relax, bellezza, salute, meditazione. Sono numerosissimi gli ambiti di applicazione di questa straordinaria tecnica, le cui sedute variano da un minimo di 45 minuti fino anche ad oltre 2 ore. «Gli sportivi, ad esempio – spiega Di Paolo, che è anche formatore nazionale per Float your mind e tiene corsi in tutta Italia - usano questa tecnica perché migliora la circolazione sanguigna ai muscoli, accelera l’eliminazione di acido lattico e cataboliti annessi, riduce il dolore da traumi, aumenta il tempo di recupero, la resistenza, migliora la concentrazione e aiuta a visualizzare la prestazione perfetta;

La vasca per l’esperienza di deprivazione sensoriale

nell’ambito del relax, abbatte lo stress, riduce stati di ansia, fobie, stati depressivi. La deprivazione sensoriale incrementa spontaneamente la produzione di sostanze associate al benessere come la serotonina e le endorfine accelerando il riassorbimento del cortisolo o ormone dello stress. Anche in estetica il galleggiamento ha proprietà esfolianti e detergenti, drena i liquidi in eccesso e migliora la tonicità della pelle». Una tecnica dai molteplici benefici, che sempre più persone sembrano apprezzare. Frequentano regolarmente il centro FisicalMed, che offre anche servizi di chinesiologia, massaggi, kinesio taping, e fisioterapia, quest’ultima grazie alla collaborazione con la dottoressa Donatella Di Simone, persone da Puglia, Lazio, Marche, oltre che dall’Abruzzo. «Il valore aggiunto di questo centro – dice ancora Di Paolo – oltre alle grandi possibilità del floating, è la collaborazione tra fisioterapia e chinesiologia. Insieme a Donatella Di Simone, offriamo trattamenti combinati, tra riabilitazione e potenziamento, che ci consentono di garantire risultati apprezzabili in minor tempo. Ciò che mi rammarica – conclude Mattia Di Paolo – è il non aver trovato fiducia, all’inizio della mia avventura, da parte delle istituzioni. Si parla tanto di start-up, incentivi. Eppure nessuno, tra Regione o istituti di credito, ha creduto nel progetto valutandolo troppo moderno. Convinto delle potenzialità di questa tecnica ho scelto comunque di provarci, investendo con tantissima difficoltà le mie piccole risorse. Oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta»

Mattia Di Paolo titolare di FisicalMedItalia

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» di Eleonora Lopes

Il concerto dei Pooh

Alhena Entertainment, la regina dei concerti È pescarese la società che opera nel campo della produzione e organizzazione di grandi eventi e live musicali fondata da Gianfilippo Di Felice

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ta per compiere 15 anni Alhena entertainment, società che opera nel campo della produzione e organizzazione di grandi eventi e live musicali fondata da Gianfilippo Di Felice. Alhena entertainment srl inizia la sua attività legando il suo nome ad importanti artisti e live tour producendone concerti e contribuendo significativamente alla loro promozione territoriale. Negramaro e Vibrazioni sono solo alcuni dei nomi con cui inizia l’attività e Alhena entertainment si trova a collaborare e a curarne le prime uscite in area regionale supportandone promozione e logistica. «Le Vibrazioni –ci racconta Gianfilippo Di Felice- è il primo gruppo con il quale ho lavorato, ricordo che organizzai il concerto al Megà di Pescara, nacque quasi come una scommessa, fu un grande successo e da lì partì tutto».

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Ciò che fa di Alhena Entertainment una realtà assolutamente unica nel suo settore è la sua particolare attitudine a lavorare in maniera trasversale e flessibile trasformando un’idea vincente in un format aggressivo e di forte attrazione per il pubblico. Organizzazione logistica e coproduzione degli ultimi tour di Jovanotti in Abruzzo ed Enrico Brignano, sono solo alcuni degli eventi realizzati da Alhena Entertainment che riserva enorme importanza alle proprie partnership professionali scegliendo realtà di primo piano non soltanto a livello nazionale. Ad Alhena è anche legato, tra i tanti ultimi successi, il ritorno in Abruzzo dopo 13 anni del musical campione assoluto d’incassi Notre Dame de Paris che nell’estate 2016 ha battuto proprio il record di presenze della prima apparizione totalizzando 4 sold out in 4 repliche con più di 12 mila spettatori complessivamente. Negli ultimi tre anni infatti, la società pescarese


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Il live di Jovanotti a Pescara

Il fondatore della società Gianfilippo Di Felice

ha varcato i confini regionali per ampliare sempre di più il suo raggio d’azione a livello nazionale con grandissimi nomi anche di fama mondiale. Questo anche grazie ad uno staff molto competente e professionale, tra cui una particolare menzione merita Stefano D’Incecco, figura chiave per logistica e marketing, che vede una divisione precisa di mansioni e che affianca l’operato dell’intraprendente Gianfilippo il cui spirito imprenditoriale ha radici importanti facendo egli parte del gruppo titolare della De Cecco SpA, leader mondiale nel settore alimentare e fiore all’occhiello del panorama industriale nazionale. In questa ottica espansionistica Alhena è entrata nell’organizzazione e coproduzione delle tappe torinesi e milanesi di big del calibro di Brian Adams nel 2017 e Rod Stewart nel 2018. «È sempre più difficile lavorare in Abruzzo, -ci spiega Di Felice- perché le strutture sono carenti, spesso siamo costretti ad adattare cinema a teatri e strutture sportive a veri e propri palazzetti che siano in

grado di ospitare eventi musicali e grandi cabaret. Prendiamo Pescara, è assurdo che una città di queste dimensioni non abbia un palazzetto da 4.500 posti o un teatro da 1.500/2.000 posti, di conseguenza negli ultimi anni abbiamo scelto di lavorare fuori, dove c’è più cultura e più professionalità in questo settore». «La crisi economica – conclude Gianfilippo– ha inoltre portato a diminuire il numero degli eventi, e a concentrarsi su quelli di grandissima qualità e livello con costi conseguentemente difficilmente ammortizzabili. La riuscita quindi deve essere impeccabile, l’organizzazione di un concerto comporta grande responsabilità e quindi richiede la massima preparazione da parte degli organizzatori oltre che un’esperienza che non può che costruirsi con anni di pratica lavorativa, e questo a testimonianza di un settore dove è sempre più ridotto lo spazio riservato agli improvvisati». Per conoscere le date dei concerti: www.alhena.it

Concerto Gazzè-Silvestri-Fabi

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» di Eleonora Lopes - foto concesse dalla famiglia Sciotti

Nico e Alessia Sciotti insieme alla nonna Rita

Borgo Baccile, la storia diventa accoglienza Il resort del Gruppo Farnese, gestito dal giovanissimo Nico Sciotti, è frutto di un attento restauro di dimore rurali nel Comune di Crecchio

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more per le proprie radici, per la storia e per il vino. Nasce da qui Borgo Baccile, resort sorto da pochi mesi nel comune di Crecchio, a qualche chilometro dal famoso Castello medievale. A volerlo è stata la famiglia Sciotti che oggi guida il Gruppo Farnese Vini, ma in particolare il giovanissimo Domenico, per tutti Nico, figlio di Valentino, e grande amante della terra e della “sua Crecchio”. Borgo Baccile by Vini Fantini è immerso tra i colori e i profumi dei vigneti, accogliente ed elegante resort ottenuto dall’attento restauro di dimore rurali, dove si respira la storia di una famiglia che ha qui vissuto per generazioni, coltivando la passione per la viticoltura che oggi con tenacia racconta al mondo intero. Il sapiente recupero delle pareti in pietra, combinato con un arredamento moderno, il gioco di luci e corten, la piscina sospesa sul vigneto, attorno alla quale ruota tutta la struttura, rendono Borgo

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

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Baccile un posto unico, perfetto per evadere dai ritmi frenetici della città e per godere del relax che solo lo sguardo sul mare, verdi colline e monti della Majella può dare. Nico ci ha messo anima e cuore in questo progetto, mentre lui ci racconta come è nato, gli si illuminano gli occhi. «Ogni dettaglio –ci dice– è curato nei minimi particolari. Quello che desidero è che il cliente qui si senta come a casa». Aperto lo scorso maggio, attualmente Borgo Baccile dispone di 4 appartamenti e 6 camere, con la capacità di ospitare dalle 15 alle 30 persone. Intorno alle strutture, come dicevamo, ci sono: orto, frutteto, vigneto, uliveto per un totale di 8 ettari; nella vigna sono impiantati il syrah, e i nostri Montepulciano e Trebbiano. «In questo modo –ci spiega– offriamo al cliente una filiera corta con tutti i nostri prodotti. Chi soggiorna da noi infatti può raccogliere i prodotti dell’orto e dei frutteti e godere della loro freschez-


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za durante il soggiorno». ristoranti, e per i nostri eventi «I miei bis nonni –racconta abbiamo scelto lo chef Tany Nico– hanno iniziato a fare il Moscone che con la sua cucina vino qui, in queste mura che rappresenta perfettamente il abbiamo ristrutturato e che nostro territorio». risalgono alla metà del ‘800. Per Nico ha 24 anni, ha due sorelle me questi luoghi hanno una Alessia e Giulia, studia enologia magia particolare, sono legati a Teramo. «A Farnese –ci diceLa piscina di Borgo Baccile a tanti ricordi miei e della mia mi occupo della selezione delle sospesa sul vigneto famiglia ed è per questo che ho materie prime, che è la parte voluto dare ad ogni appartamento un nome speciale che amo di più oltre a stare a contatto con la gente. ricordando coloro che vi hanno abitato. L’architettuIn campagna grazie a mia nonna Rita ho imparato a ra è originale, abbiamo recuperato tutto quello che fare tutto, a 18 anni ho chiesto ai miei come regalo potevamo, mattoni, ringhiere dei balconi e oggetti un escavatore (sorride) e i miei amici l’anno scorso antichi». A condurre i lavori è stato l’architetto mi hanno regalato un asinello. Mi piace viaggiare, Rocco Valentini, specializzato nel restauro e nel quando posso anche con Farnese lo faccio spesso, recupero. Obiettivo di Nico e della sua famiglia è apre la mente e fa crescere». Meticoloso, socievole, quello di allargare il piccolo Borgo, è infatti recente a volte un po’ testardo, il giovane Sciotti non si acl’acquisizione di altri casolari intorno al resort, oggi contenta mai e vuole sempre dare il massimo. È un diroccati. E anche alcuni turisti del Nord Europa, ragazzo con profondi valori Nico, che ahimè sempre che visitando Crecchio se ne sono innamorati, hanmeno si riscontrano nei suoi coetanei. Nonna Rita no voluto investire nello stesso modo. fin da ragazzino lo ha voluto accanto a sé in cam«Questo è un progetto –aggiunge- che ho seguito pagna, trasferendogli ogni tipo di insegnamento. io, dall’ideazione all’arredamento, con l’aiuto e il E quello che all’inizio era un obbligo da svolgere sostegno del gruppo Farnese, della mia famiglia, di (spesso fatto controvoglia) con il tempo si è trasformia sorella Alessia e della mia ragazza Francesca. mato in amore per la terra e suoi frutti che lo ha C’è anche mia nonna Rita di 84 anni che coccola portato negli anni all’ideazione di Borgo Baccile. «Io i clienti con i suoi manicaretti e poi l’attrazione amo Crecchio, -conclude Nico- è il luogo dove sono del Borgo, Gelsomino, il mio asinello!». «Sappiamo nato, dove ho scelto di vivere e dove mi piacerebbe quanto oggi –prosegue- sia importante raccontare un creare una famiglia. Ed è qui che vorrei realizzare i luogo anche attraverso il cibo e per questa struttura miei sogni imprenditoriali, come ad esempio avere ho voluto una cucina professionale, come quella dei un’azienda agricola tutta mia»

Una veduta del Borgo circondato dalle vigne

Nico con il suo asinello Gelsomino

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focus » di Laura Tinari

L’A ltopiano delle Rocche (foto tratta dal sito “ fonteavgnone.it”)

Per ripartire ci vuole un Però! Nasce dalla collaborazione tra due DMC Qualità Abruzzo e Terrextra Marsica la nuova promozione turistica dell’Abruzzo interno

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ettere a sistema le nostre risorse per portare i turisti in un viaggio nel tempo e nella memoria dei nostri territori. Intreccia natura, enogastronomia e cultura il progetto “Però – Percorsi e ospitalità per ri-partire in Abruzzo”, nato dalla sinergia tra la DMC Qualità Abruzzo e la DMC Terrextra Marsica. Il progetto cofinanziato con i fondi del MISE, il famoso bando Turismo gestito da Invitalia, si è classificato per primo nella graduatoria riservata ai Comuni del Cratere Sismico Aquilano. Nascono così iniziative ed esperienze che ruotano intorno alla musica, al teatro, al cibo, alla natura, allo sport e che accompagneranno l’Abruzzo interno da questo dicembre fino alla prossima primavera. Un angolo della nostra regione che va dall’Altopiano delle Rocche fino alla Marsica, luoghi in cui promuovere animazione sociale e culturale, un turismo attivo e sostenibile coinvolgendo le comunità locali, i giovani, le famiglie, gli escursionisti. È importante sottolineare la cultura che c’è dietro a tale progetto: finalmente si è giunti a capire che i viaggiatori non vogliono il singolo prodotto, ma vogliono vivere

un’esperienza, data da tanti piccoli tasselli: dopo aver sciato vogliono mangiare, andare a teatro, fare attività sportive di altra natura. È attraverso questo racconto che un territorio può essere davvero scoperto e conosciuto dal turista. Come ha detto anche il vice-presidente della Giunta regionale con delega al Turismo, Giovanni Lolli, «la riorganizzazione della governance turistica è stata vincente, perché oggi prevede il coinvolgimento delle attività private accanto agli enti pubblici», questo approccio ha portato finalmente, almeno gli imprenditori più lungimiranti, a sentirsi protagonisti e a dare il proprio contributo. Al centro di questo percorso ad esempio c’è l’imprenditore Massimiliano Bartolotti, che, con i suoi impianti e le sue strutture ricettive a Monte Magnolia, ha fatto di Ovindoli un grande centro del turismo invernale in Abruzzo, «Oggi il sistema è alla base dell’attività di promozione e visibilità di un territorio: senza meccanismi di confronto continuo con esso non si va da nessuna parte». “Però” è già stato presentato anche al TTG di Rimini, il laboratorio più importante del turismo europeo, che intercetta anche flussi che arrivano da Cina e America

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» di Marzia Palumbo – foto concesse da Cantina Frentana

Il gruppo di Cantina Frentana

Cantina Frentana brinda all’anno passato e presenta i progetti del 2018 Una storia articolata tra il rispetto del territorio, l’apertura alla cooperazione ed un prodotto che diventa esperienza sensoriale

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o sviluppo economico, l’attrattiva turistica e le peculiarità del territorio abruzzese passano attraverso la produzione vinicola. Il panorama enologico della nostra regione racchiude tante aziende grandi e piccole. Tra queste spicca, sia per storia che per qualità, Cantina Frentana. La cooperativa di Rocca San Giovanni in provincia di Chieti, oltre ad avere il merito di essere la seconda cantina nata in Abruzzo, è una delle aziende che ha mantenuto fortissimo il legame con il territorio. Il rispetto dei tempi e dei moti della natura si è palesato in diverse iniziative. Tra queste citiamo il Progetto Vigneto Qualità: un vero e proprio protocollo nato per difendere la qualità delle uve di

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pregio. Attraverso questo progetto, dal ’99 ad oggi, gli agronomi della cantina difendono l’eccellenza del prodotto applicando il protocollo a tutti i vini dell’azienda. Un altro progetto dove si rintraccia l’attenzione della Cantina Frentana alla custodia e difesa del territorio è la Banca dei Vigneti: i soci della cooperativa hanno acquisito alcuni vigneti riconvertendoli ad agricoltura biologica. Un valore inestimabile per un progetto di salvaguardia di vigneti di pregio che altrimenti sarebbero stati abbandonati. La valorizzazione del terra e della memoria storica aziendale è passata anche attraverso il restauro della Torre Vinaria: nel 2014 Cantina Frentana ha inaugurato 300 mq di spazi dedicati al vino come


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esperienza sensoriale. All’interno della Torre, una Sala Esperienziale dotata di sala degustazione, cucina professionale, impianto di climatizzazione e di amplificazione e proiezione su due maxi schermi. Fiore all’occhiello della moderna struttura un terrazzo dalla cui sommità si possono scorgere le meraviglie del territorio: il mare Adriatico, il Gran Sasso, la Maiella e tutti i vigneti di proprietà dei soci della cantina. Oltre al grande intervento di ristrutturazione, la Cantina Frentana hanno fatto proprie le più innovative buone pratiche in materia di sviluppo economico. Emblema di questa tendenza all’innovazione è stata l’alleanza con la rete The Wine-Net Italian CoOp Excellence, leader nella promozione dell’eccellenza della cooperazione vitivinicola italiana. All’interno della rete altre autorevoli cooperative operanti nel settore vinicolo italiano: Cantina Valpolicella Negrar, Cantina Vignaioli Scansano, Canicattì, Val D’Oca e Cantina Pertinace. Obiettivi comuni dell’organizzazione, quelli di promuovere azioni mirate allargando il raggio d’azione al mercato internazionale, condividendo progetti comuni nei settori del marketing e commercializzazione, partecipando a fiere, come il Festival della Gastronomia a Roma lo scorso novembre, ed eventi d’eccellenza dedicati al mondo vinicolo. «Facendo parte di questa realtà avremo la possibilità di riuscire a farci conoscere maggiormente come singola Cooperativa – spiega Felice Di Biase direttore di Cantina

Frentana –, e soprattutto dare visibilità e lustro alla grande capacità qualitativa, oltre che del volume di produzione, della provincia di Chieti, quarta dopo Foggia, Treviso e Ravenna». Tali scelte strategiche hanno portato l’azienda a chiudere il 2017 con grosse soddisfazioni e tanti progetti futuri. Durante la Conferenza Stampa dello scorso novembre svoltasi nella tasting room della Torre Vinaria il presidente della Cantina Frentana Carlo Romanelli ha esposto le principali novità del bilancio 2016/2017: +27% per i conferimenti vendemmia, +6% per i ricavi imbottigliato, -1,34 € per i costi di imbottigliamento e un valore totale della produzione che sale ad oltre 9 milioni di euro. «Motivo di onore, e stimolo a far sempre meglio, a crescere ancor di più»: queste le parole del presidente Romanelli che, oltre a sottolineare le vittorie passate, già prospetta gli impegni futuri. Il 2017 si chiude anche con un nuovo arrivato in cantina, uno strepitoso Passito che ha accompagnato il brindisi delle feste natalizie. Nel 2018 Cantina Frentana festeggerà i suoi primi 60 anni, un traguardo importante che sarà celebrato in tre diversi momenti: il Vinitaly di Verona, fiera internazionale dell’enologia; le Stelle della Cooperazione, in cui oltre 400 soci della Cooperativa potranno partecipare ad incontri con altri protagonisti della cooperazione italiana; la produzione di un vino celebrativo per festeggiare i 60 anni della cantina e del suo Montepulciano d’Abruzzo

Da sinistra: l’enologo Gianni Di Pasquale, il direttore Felice Di Biase e il presidente Carlo Romanelli

L’azienda vinicola con la torre vinaria

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Panetteria Raspa

Parte del team di Panetteria Raspa

PANETTERIA RASPA, L’IMPRESA SI FA ETICA Lo storico panificio di San Salvo sorto nel 1960, oggi è gestito da Michele Raspa e sua moglie Antonella. Ultimo progetto nato è la tenuta agricola Borgo San Biase

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nostri prodotti sono un messaggio d’amore: nutrimento per l’anima in armonia con la madre terra e le sue creature”. Leggendo il claim non serve aggiungere altro per capire che Raspa, antico panificio di San Salvo, ci mette il cuore in tutto quello che fa. Oggi l’azienda è gestita da Michele Raspa e sua moglie Antonella Vicoli. La storia di questa Panetteria risale però al 1960, anno di inizio dell’attività di panificatore di Giuseppe, padre di Michele. Da allora molto è cambiato, la panetteria oggi offre il servizio di caffetteria e ristorazione, pensato secondo la filosofia della coppia, Michele infatti è vegetariano, Antonella invece vegana. La coppia non solo continua con entusiasmo l’attività di famiglia, ma addirittura coltiva i grani preziosi di solina e di saragolla nell’azienda agricola di lei, unendo al pane, alle pizze, e alla biscotteria tradizionale, i biscotti e la pasticceria bio e vegan e

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una gastronomia di qualità. Impastano, sperimentano, producono e creano un’esplosione di sapori ed emozioni. «Il segreto dei nostri pani, -ci spiega Antonella- delle nostre focacce, delle nostre pizze e dei nostri dolci è che le farine sono appunto di nostra produzione. Con le nostre farine, tutte certificate bio, produciamo anche la pasta a marchio Raspa che si può degustare nella nostra gastronomia oppure acquistare in negozio». Freschezza, gusto e tradizione sono i loro punti di forza. «Laddove non arriviamo –continua Antonella- con i prodotti della nostra tenuta, scegliamo direttamente i produttori locali per sostenere l’economia del territorio lontano dalle logiche della grande distribuzione e in armonia della stagionalità». Oggi come ieri, più di ieri, le scelte di vita di Antonella e Michele rispecchiano la passione per la natura e i prodotti naturali, per lo sport, per gli animali e per Madre Terra. «Mio marito corre in bici –ci dice la vulcanica


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imprenditrice- e io ho seguito questa sua Ma c’è un altro aspetto che distingue passione. Amiamo la natura, la vita sana, questa realtà, il modo di fare impresa, lo sport e di conseguenza questi principi etico e rispettoso e un’attenzione per i nostri clienti li ritrovano anche nei il sociale davvero sorprendente. Ad nostri prodotti naturali». «Mi sono innaesempio tutte le buste di carta che conmorata da subito –continua- di questo tengono il pane alla consegna del cliente lavoro. 10 ani fa insieme abbiamo deciso riportano il logo Avis (associazione vodi trasformare quello che era un classico lontari italiani sangue). Sono piccoli ma panificio in un progetto più complesso grandi gesti di civiltà per sensibilizzare servendo il cliente dalla colazione fino gli altri che tutte le aziende dovrebbero alle 20 con una gastronomia sempre fare. «In fondo siamo fortunati, –ci dice Antonella Vicoli nella sua aperta. Il nostro menu, per la gioia di con naturalezza la Vicoli– ed è giusto retenuta Borgo San Biase mio marito, ci dice sorridendo, cambia stituire al territorio e alla persone meno ogni giorno seguendo ovviamente la stagionalità fortunate, quello che ci è stato donato». dei prodotti. A fare il pane c’è ancora mia suocera Ma il progetto sul quale questi imprenditori stanno Giuseppina. Oggi la squadra è composta da 15 collaimpiegando molte energie è Borgo San Biase, la boratori, quasi tutte donne!». tenuta di 20 ettari a Montenero di Bisaccia, in Michele e Antonella hanno un’unica figlia Giusy che Molise nella quale ad oggi coltivano i grani antichi pur avendo scelto tutt’altra strada, studia all’Istituto autoctoni, che utilizzano per le loro produzioni, e di moda Marangoni, anche lei nel suo lavoro di creancora vari legumi, un orto e una vasta estesa di ativa è molto attenta all’utilizzo di tessuti con fibre uliveti. La tenuta che per anni è stata utilizzata solo naturali come ad esempio la canapa. Antonella Vicoper le coltivazioni, oggi ha obiettivi ben più rilevanti. li è una donna forte, sorridente, energica e altruista. «Con i fondi del PSR –conclude Antonella- abbiaCrede fortemente nei suoi principi e in quello che fa. mo presentato un progetto da realizzare all’interno «Spingiamo per i prodotti alternativi, -ci dice- all’inidel Borgo che consiste in una scuola di formazione zio non è stato facile, ma poi la risposta del cliente è per panificatori, un laboratorio dove fare ricerca e arrivata. Nei miei biscotti ad esempio inserisco radisviluppo e una struttura dove organizzare eventi del ci e fiori, tutto quello che la terra mi dona». Ultima settore. Tra gli obbiettivi c’è anche quello di mettere novità, Raspa, è tra le poche aziende italiane ad aver in commercio una linea di biscotti esclusivamente ottenuto la VeganOk, la prima ed unica certificaziovegani. È un progetto grande e ambizioso, ma lo ne Etica per prodotti Vegan nata in Italia. desideriamo fortemente»

Michele Raspa con la mamma Giuseppina

Alcuni dei prodotti della panetteria

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» di Marcella Pace - foto concesse da Giorgia

Giorgia e la Liquicake, un dessert ispirato alla cheescake con base di cantuccio alla liquirizia. (Foto di Assunta Nespoli)

“Le Spezialità” di Giorgia

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Inizia da Atri, la storia della pasticcera celiaca, che ha inventato una linea di biscotti alle spezie pronta a raggiungere tutta Italia

l rosso fuoco dei capelli è la perfetta trasposizione del suo vulcanico carattere e della esplosività dei suoi dolci. Lei è Giorgia, appassionata pasticcera di Atri che con le sue “Spezialità” sta conquistando tutti. Trentasette anni, Giorgia Di Egidio è diventata pasticcera dal nulla. «Sono nata in una famiglia di commercianti. I miei genitori –racconta l’artigiana delle dolcezze protagonista, il 5 gennaio, dal suo laboratorio di Atri di una speciale intervista nella trasmissione dedicata ad alimentazione e salute, condotta su Rai 1 da Elisa Isoardi– erano titolari di un supermercato ad Atri. All’età di 18 anni, dopo aver completato il Liceo Classico ho deciso di aprire una yogurteria e gelateria. Nel frattempo ho maturato la passione per la pasticceria, anche spinta da un amico, William Di Carlo, chef stellato in Danimarca. Quando avevo 26 anni, i miei genitori sono stati costretti a chiudere il supermercato e io ho deciso di reinventarmi, aprendo una piccolissima pasticceria». Un lancio nel vuoto quello di Giorgia, compiuto tra

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le diffidenze di molti che, tuttavia, non scoraggiano il suo sogno improvviso. «Prima di allora non avevo mai messo le mani in pasta –confessa la pasticcera–. Al massimo mi dedicavo alle decorazioni sui semifreddi che vendevo nella mia gelateria. Ho preso contatti con Alfonso Iliano, tecnologo della pasticceria, affinché mi insegnasse tutto. Per un anno mi sono letteralmente rinchiusa in laboratorio imparando l’arte della pasticceria». Crescono gli spazi a disposizione di Giorgia, sempre affiancata dalla mamma Elly, suo braccio destro, e aumentano le sue professionalità grazie a numerosi corsi seguiti con i più grandi maestri pasticceri d’Italia, da Luca Montersino a Mauro Morandin, da Davide Malizia a Emanuele Saracino e Antonio Cesarò. «Sono sempre stata un’anticipatrice dei tempi – racconta la giovane imprenditrice –. Ricordo che lavoravo la pasta da zucchero quando in Italia non era ancora diffusa. Grazie ad alcuni zii in America, infatti, feci arrivare nel mio laboratorio tutte le attrezzature necessarie per realizzare delle vere sculture di zucchero».


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Intanto la popolarità della sua pasticcegusti mentalmente. È così che arriva a ria tutta rosa, in perfetto stile provenzaprodurre le pepite di zenzero e pinoli, le, aumenta anche grazie alla specialisquelle choco – cannella, entrambe sima strategia di promozione seguita da vegane; il cantuccio con mandorle, “Miss Cake” che nelle sere d’estate in uvetta, gocce di cioccolata, aromatizzasella alla sua bicicletta, vende i cornetti to al rum. caldi al burro conquistando atriani e «L’idea è quella di riprodurre con turisti, convinta che «nel marketing, i miei biscotti la pasta fresca, cose Maometto non va alla montagna, la niugando la dolcezza con le spezie». montagna va da Maometto». Della linea infatti fanno parte anche Una creatività travolgente quella il raviolo alla liquirizia, con ripieno di Giorgia che sta lavorando a “Le di crema di limone e cardamomo e lo Spezialità”, una personalissima linea di gnocco alla liquirizia e allo zafferano Giorgia in sella alla sua olan- di Atri, quest’ultimo, vegano, nato dalbiscotti alle spezie oggi venduta oltre desina, con la quale in estate la collaborazione con l’azienda agricola che nella sua boutique del dolce, anche vende i suoi cornetti caldi a Roseto, Giulianova, Silvi ed è pronta Sulpizi. a distribuirla in tutta Italia. «Circa 7 anni fa ho «Sono profondamente legata al mio territorio –dice prodotto i primissimi cantucci alla liquirizia, spezia ancora la pasticcera– e ritengo importantissimo che rappresenta il fiore all’occhiello di Atri». Si tratta instaurare collaborazioni con le aziende del luogo di un cantuccio senza grassi, agenti lievitanti e senza per valorizzare le nostre tipicità. Da qui il lavoro in conservanti. L’attenzione alla naturalezza delle masinergia con Menozzi–De Rosa, ma anche con gli terie prime e delle successive lavorazioni è uno dei chef abruzzesi, con i quali sto reinventando i miei valori aggiunti dell’arte pasticcera di Giorgia, celiaca biscotti, traducendoli in dessert». Giorgia, infatti, da 6 anni. «Il mio cantuccio ha girato il mondo. ha creato la Liquicake, una cheescake con base al Grazie alla Riserva Naturale Regionale Oasi WWF cantuccio alla liquirizia, inserita nel menù di Marzia Calanchi di Atri che sta lavorando ad un progetto Buzzanca. sulla valorizzazione della liquirizia e della sua storia, «Mi sono innamorata del mio lavoro – sottolinea ho portato il cantuccio alla liquirizia all’Expo di Giorgia –. Credo che per avere successo bisogna Milano, a New York in degustazione al Westchester osare, lanciarsi in caduta libera, soprattutto in situaItalian Cultural Center e in Giappone». Nel frattemzioni di difficoltà, per trovare poi durante il percorso po Giorgia crea nuovissime ricette e lo fa sposando i la giusta via»

Le Spezialità, la linea di biscotti alle spezie ideata e prodotta da Giorgia. (Foto di Assunta Nespoli)

Giorgia nella sua patisserie in stile provenzale. (Foto di Caterina Anello)

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focus » a cura della redazione - foto concesse da SCAL

L’ ingresso della cooperativa Scal

Un’ immagine dei famosi uliveti di Loreto Aprutino

Compie 50 anni la Società Cooperativa Agricola Loretana Il frantoio di Loreto Aprutino produce un grande olio con il marchio Dop Aprutino Pescarese. Alla sua guida c’è Pietro Di Paolo

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he la zona di Loreto Aprutino sia altamente vocata alla coltivazione dell’ulivo e alla produzione di extravergine lo si intuisce da subito: un semplice sguardo è sufficiente per capire che qui gli uliveti sono molto più che semplici colture; con la loro presenza preponderante, rappresentano, infatti, non solo una forte componente paesaggistica ma anche, e soprattutto, una tradizione storica che contraddistingue questo piccolo centro rispetto ad altri comuni abruzzesi. Alcuni frammenti di basamenti di torculari per la lavorazione delle olive risalenti all’età imperiale ( I – II sec. d.C. ), rinvenuti in contrada Colle Fiorano, testimoniano infatti una tradizione più che millenaria per questa produzione agricola che caratterizza ancor oggi l’economia del territorio Vestino. La Società Cooperativa Agricola Loretana ne rappresenta un emblema. Nata nel 1967 ad opera di qualche decina di soci, oggi diventati circa 250, la Scal gestisce attualmente un patrimonio di 80mila olivi, prevalentemente della varietà dritta, molti gli esemplari plurisecolari, coltivati su circa 800 ettari di terreno quasi esclusivamente con sistema tradizionale. Il rispetto della terra, la raccolta manuale delle olive, la loro immediata frangitura con la giusta

combinazione tra antica e moderna tecnologia, costituiscono i punti di forza che garantiscono i prodotti aziendali, la cui qualità è facilmente riconoscibile dal particolare sentore fruttato, dall’eleganza dell’equilibrio gustativo e dall’armonia dei sapori. Un olio particolare, le cui qualità organolettiche, accompagnate da un’eccellente digeribilità, lo rendono ideale per qualsiasi pietanza: pesce, arrosti di carne, insalate e verdure. Con il marchio Dop Aprutino Pescarese, il frantoio loretano produce un olio extravergine di grande pregio come l’etichetta Feronia, mentre l’altra selezione di casa è rappresentata dal biologico San Zopito. Completano la gamma i due extravergini Scal e Dea. A capo della cooperativa, da quattro anni, il presidente Pietro Di Paolo che ci spiega gli obiettivi del frantoio: «L’obiettivo principale nei prossimi anni è crescere. Dal punto di vista commerciale stiamo lavorando sulla vendita del nostro prodotto dop e bio in Europa con il supporto di buyer diretti. In merito invece alla cooperativa abbiamo intenzione di recuperare la base associativa, di aumentare il numero dei soci, di puntare sul coinvolgimento dei giovani e di fornire loro strumenti di assistenza sia tecnica che informativa. In questo modo daremo un forte slancio a tutto il comparto agricolo»

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Massimo Di Remigio e Roberto Di Camillo

L’ASSISTENZA A PACCHETTO CHE METTE LE PMI IN SICUREZZA

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INFOTEAM SERVICE È IL PARTNER TECNOLOGICO CHE OGNI ANNO RENDE LE AZIENDE PIÙ COMPETITIVE, PIÙ SMART, PIÙ EFFICIENTI

nfoteam Service, azienda parte del Gruppo Go Infoteam, si conferma centro d’eccellenza con più di 80.000 ore annue di interventi tecnici a servizio delle imprese pubbliche e private abruzzesi e non solo. Il personale tecnico, sempre aggiornato sulle nuove tecnologie, è in grado di prendere in carico infrastrutture complesse, analizzarle e manutenerle alla luce delle best practice internazionali, come testimoniato dal conseguimento della certificazione ISO 20000-1:2011 attestante la gestione dell’erogazione del servizio in base a SLA stabiliti e concordati con contratti su misura. I servizi erogabili spaziano dall’assistenza puntuale su chia-

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mata alla gestione completa di sistemi informativi e sistemi server complessi. A supporto di questi, sono integrabili i seguenti prodotti e servizi: server virtualization, security, storage e backup, monitoraggio, assistenza tecnica. Grazie alle migliori infrastrutture e tecnologie assicuriamo i più elevati standard di sicurezza, affidabilità ed efficienza. Ad oggi sono stati progettati più di 60 data center e 3.000 virtual machine, per un totale di più di 5.600 terabyte gestiti. Attraverso un’attività continua di formazione e grazie all’esperienza pluriennale maturata, il Gruppo ha ottenuto diverse certificazioni: Fujitsu, VMWare, NetApp, Cisco, Veeam, Trend Micro, Fortinet.


» redazionale in collaborazione con Go Infoteam

Siamo in grado di configurare un pacchetto assistenza per le diverse realtà che comprende la possibilità di un help desk telefonico o teleassistenza, aggiornamenti software continui, consulenza tecnico-sistemistica e monitoraggio proattivo. La nostra sede ospita un laboratorio interno, attrezzato per interventi tecnici specifici, sia di tipo hardware che software, dal singolo pc ai più complessi sistemi server. Riparazioni generiche (previa approfondita diagnosi) su PC, Workstation, Notebook o Tablet, sia software che hardware. Sui notebook possiamo eseguire la sostituzione di qualsiasi componente, a partire dalle memorie per arrivare alle cerniere, passando per display, tastiere, connettori, webcam, cover. Recupero dati di primo livello: Recupero dati su computer danneggiati, recupero files cancellati, recupero dati su file system corrotti, recupero dati su hard disk formattati, recupero dati su HDD USB, schede di memorie e pen drive. Per le realtà più complesse è disponibile anche il servizio si presidio tecnico in sede che, per brevi e per lunghi periodi, consente un’assistenza continua sulle postazioni di lavoro. Gli attacchi informatici, la business continuity e il disaster recovery sono fattori di rischio che possono minare ogni

azienda. La proposta innovativa di Infoteam Service prevede il pacchetto di assistenza con monitoraggio proattivo, affinché in caso di vulnerabilità o di errore di sistema, il personale Infoteam Service, intervenga tempestivamente anche senza segnalazione diretta del cliente, per la risoluzione immediata del problema tecnico. I benefici del pacchetto pongono il cliente nella massima sicurezza e tranquillità, grazie a: continui controlli preventivi da remoto, notifiche, alerts per eventuali eventi critici, rendicontazione dell’attività svolta (report giornalieri/settimanali/mensili). In previsione dell’entrata in vigore dal 2018 del nuovo Regolamento sulla Protezione dei Dati (GDPR), il nostro pacchetto di assistenza con monitoraggio proattivo può essere configurato ad hoc per garantire la sicurezza delle informazioni e di infrastrutture tecnologiche di qualsiasi dimensione e complessità. A fianco a Infoteam Service, il Gruppo Go Infoteam, si consolida una realtà di consulenza proattiva in grado di selezionare le diverse forme di finanziamento a favore degli enti pubblici e aziende private. I nostri consulenti sono a vostra disposizione per analizzare i vostri sistemi informatici e per configurare il pacchetto più adatto alle singole esigenze, chiedi un incontro senza impegno entro 31/1/2018. www.goinfoteam.it.

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» a cura della redazione - foto concesse da Confindustria Chieti Pescara

I premiati dell’edizione 2017 di “InnovAzioni”

PREMIO “CAMPIONI DI INNOVAZIONI” 2017

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Giunto alla IV edizione, il Premio è organizzato dalla Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara

uccesso di pubblico nella due giorni dedicata agli strumenti per la crescita che si è svolta all’Aurum in occasione del Premio InnovAzioni, giunto alla IV edizione e organizzato Sezione Servizi Innovativi, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Chieti Pescara, la Consulta dei Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo e l’Associazione culturale Pepe Collettivo. Nella prima serata l’attenzione

della platea è stata catturata dalle storie imprenditoriali, testimoni della capacità di innovare settori merceologici differenti, di Serafino Menzietti fondatore di Maico e di Sebastiano Caffo, amministratore della distilleria Fratelli Caffo, che hanno ricevuto il Premio InnovAzioni dedicato alla gradi aziende. Mentre il giorno successivo sono stati presentati 14 progetti da parte di 13 aziende provenienti da tutta Italia davanti

Il pubblico presente all’evento

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ad un pubblico di imprenditori, di business angeles, incubatori di impresa come The Hive e acceleratori di impresa Main Ad, ma anche davanti agli studenti dell’Istituto commerciale Atherno Mantonè di Pescara. Tre i progetti premiati, creati da Officine Piacentini, Movimento Universale Umani in Divenire a Onlus, Ezy Doc Srl, tre aziende Made in Abruzzo, che avranno accesso alla finale del Premio Best Practice che si svolgerà a Salerno il 12 e 13 dicembre. La Cuccumella ideata della Cooperativa Tu.Te.Ve, creata da 7 ex dipendenti dell’hotel di Rigopiano, ha avuto una menzione speciale per il prgetto RiNascita. Anche gli altri progetti presentati avranno la possibilità di candidarsi a partecipare per il Premio Best Practice che si svolgerà a Salerno, grazie alla collaborazione avviata con Confindustria Salerno


seminari & convegni

TRA I PROGETTI PRESENTATI ANCHE LA REALTÀ VIRTUALE TARGATA PROXICAD

A sinistra: Ettore Bonora e Nicholas Esposito; a destra: Letizia Pilotti ed Ettore Bonora (foto concesse da Proxicad) La Proxicad srl, azienda di San Giovani Teatino opera in diversi ambiti dell’engineering e dell’outsourcing, fornendo progetti e prodotti nei settori meccanico e impiantistico. Al suo timone ci sono gli ingegneri meccanici Ettore Bonora e Letizia Pilotti, coppia nel lavoro e nella vita. La Proxicad srl nel 2016 ha svolto attività di Ricerca e Sviluppo mirata a sviluppare ed acquisire nuove conoscenze riguardo la Realtà Virtule. La Realtà Virtuale, con i suoi “Immersive Environments”, offre un potentissimo strumento di progettazione, e aggiunge potenzialità impossibili ai più evoluti strumenti tradizionali (CAD,CAM,CAE). Questo progetto intende mettere in luce i progressi raggiunti nella realizzazione e implementazione di questa tecnologia, lo stato dell’arte, e il modo nuovo di progettare un prodotto dalla sua ideazione fino all’assemblaggio e alla manutenzione. Il progettista si avvale finalmente di una visualizzazione stereografica tridimensionale e di un’interfaccia intuitiva ed efficace. L’interazione uomo-calcolatore viene radicalmente migliorata, schiudendo scenari descritti in passato solo dalla letteratura fantascientifica. Nell’ambito dell’ingegneria meccanica si è affermata la possibilità di valutare gli assemblaggi a distanza e in modo collaborativo attraverso la rete Internet, condividendo anche le librerie di parti già modellatre in 3D. Esiste inoltre la possibilità, da parte dell’osservatore, di modificare interattivamente, ovvero durante la sessione di lavoro, gli oggetti presenti nello scenario virtuale. Nel “Virtual prototyping” la modellazione si svolge in sede tradizionale e il modello viene esportato per realizzare in ambiente virtuale prove di assemblaggio e verifiche di ingombri. In queste sessioni il progettista sviluppa, servendosi dei sistemi di tracking e visualizzazione avanzata, il lavoro iniziato nell’ambiente CAD 3D, controllando eventuali interferenze e montaggi mal eseguiti, con una notevole riduzione dei costi di realizzazione di modelli e prototipi reali. La Realtà Virtuale viene comunemente applicata in campo militare, aeronautico, e medico-chirurgico per effettuare simulazioni e training di operazioni complesse o pericolose in completa sicurezza. In particolare per questo progetto l’azienda ha pensato di realizzare una stazione di Virtual training, per il montaggio semiautomatico di un televisore. La stazione di montaggio è semiautomatica. La tavola rotante su cui è montato il prodotto è completamente automatica ed è azionata da un motore.

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seminari & convegni » a cura della redazione - foto concessa dai GI Confindustria

Foto di gruppo per i GI dell’Interregionale del Centro

I LUMI DEI GIOVANI IMPRENDITORI

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Legalità, uomo, manifattura e innovazione, questi gli asset della cross industry del nostro tempo al centro del XII Forum del Comitato Interregionale del Centro dei Giovani Imprenditori Confindustria

uest’anno è toccato all’Abruzzo ospitare l’annuale Forum del Comitato Interregionale del Centro dei Giovani Imprenditori Confindustria, riunito a Pescara il 16 e 17 novembre per parlare di convergenza industriale e innovazione. Il tutto è stato racchiuso nell’acronimo “LUMI - Legalità, Uomo, Manifattura e Innovazione nell’era del cross industry”. I lavori sono stati dedicati alle imprese e al loro contributo in favore della crescita. Economia, innovazione, sviluppo e la “convergenza industriale”, in quanto attualità e prospettive future. Si è cercato di capire se viviamo una nuova rivoluzione industriale in cui si rompono i classici schemi delle imprese o in una vera evoluzione a cui le aziende dovranno adattarsi. Le attività sono

iniziate con una visita all’azienda dolciaria Lazzaroni, organizzata in collaborazione con il gruppo di lavoro Made in Italy, per entrare poi nel vivo il giorno successivo, dopo il Consiglio Centrale dei GI Confindustria, con il vero convegno all’auditorium Petruzzi. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e del presidente Giovani Imprenditori di Chieti-Pescara, Federico De Cesare, ad aprire i lavori del Forum è stato Alessio Rossi, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Sul tema Legalità, si si sono confrontati il sottosegretario di Stato per la Giustizia, Federica Chiavaroli, e l’europarlamentare campano Fulvio Martusciello; su Uomo al centro, il direttore generale di BeFood, Fabio Bernini, e il presidente di Sir Safety, Gino Sirci;

su Manifattura, il vicepresidente di SassoMeccanica, Mario Caroselli Leali, e l’ad di Woolrich Footwear e Giano, Enrico Paniccià; su Innovazione tecnologica, il co-Ceo di Conio, Vincenzo Di Nicola, e il Ceo di Carme.io, Gabriele Marazzi. A chiudere i lavori il presidente interregionale Giovani Imprenditori del Centro, il teramano Giammaria De Paulis. «Il concetto di convergenza industriale – ha affermato De Paulis, – è grande opportunità di crescita per le imprese italiane di qualsiasi dimensione e l’innovazione, non solo tecnologica, diventa un fattore abilitante per sviluppare nuovi mercati. Sta di fatto nascendo un nuovo ecosistema digitale, che si nutre appunto di connessioni, trasversalità e moderne competenze nei vari settori»

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seminari & convegni » a cura di Manuela Di Guglielmo e M. Elisa Maiolo

Due momenti del convegno organizzato da AIDP Abruzzo e Molise

“REINVENTARE LE ORGANIZZAZIONI”

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Questo il titolo dell’evento organizzato da AIDP Abruzzo e Molise

evento del 16 novembre di AIDP Abruzzo e Molise, “Reinventare le Organizzazioni”, ha trovato titolo e spunti nei contenuti dall’omonimo libro di Frédéric Laloux, tradotto e pubblicato in Italia nel 2016. L’incontro ha visto come speaker d’eccezione Hélène Smit, Visiting Senior Lecturer presso la UCT Graduate School of Business di Cape Town e autrice del libro “Depth Leadership”. Al centro della discussione un nuovo modo di fare organizzazione: il passaggio da uno stile “figlio di quel tempo” ad una realtà “liquida”, in cui non è possibile incasellare i ruoli, ma occorre lasciarsi andare all’incertezza, essere autentici, permettere ai nostri molteplici ruoli di contaminarsi. Cambia il ruolo HR, che ha il compito di sviluppare autonomia, “reinventare”, utilizzare il nuovo stile organizzativo “teal”. Cambia la visione della Leadership,

dinamica e fluida, non più ancorata a schemi e modelli rigidi. In questo incontro dinamico ed esperienziale, accanto alla Smit, Max Bindi e Andrea Merlino, coach e formatori che portano nelle aziende la “Facilitazione”, un metodo innovativo finalizzato a gestire e favorire il cambiamento. In apertura dell’evento, organizzato dalla vicepresidente Elisa Antonioni, il presidente AIDP AeM, Alfonso Orfanelli ha dichiarato: «Oggi i direttori e le funzioni HR, i professionisti tutti che lavorano in questo settore, si trovano di fronte a temi diversi, che impongono scelte diverse, forse anche riprogettando il modello organizzativo, rendendo le persone più autonome, più responsabili, e trasformando il management HR in funzione di staff. Non è un cambiamento che si può attuare nel brevissimo termine, ma questo è il modello teal, che

nei casi presentati da Laloux nel suo libro, è risultato vincente sia in termini di business che di felicità delle persone che vi lavorano. Anche l’AIDP si è reinventata, grazie al contributo quotidiano dei suoi soci, che si occupano con un’autonomia sempre crescente di diverse attività, e per il 2018 abbiamo sviluppato un programma degli eventi che già dal titolo rende l’idea: L’Umana Sfida!». Annarita Mariani, Corporate HR Manager di Smape, ha raccontato come sia arrivata ad interrogarsi sull’effettiva efficacia delle organizzazioni classiche e a trovare nel libro di Laloux ispirazione ed idee. Laloux presenta un nuovo stile organizzativo ancora assente in Italia ma che fa nascere importanti domande. Un libro “di rottura”, al centro l’idea di gruppi che si “autoorganizzano”, dove il manager è un partner strategico

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seminari & convegni » a cura della redazione

L’avvocato Andrea Bonanni Caione durante il suo intervento

La platea presente al convegno

“Verso una nuova normalità. Scenari economici, lavoro e digital trasformation”

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Questo il titolo del convegno organizzato all’Università di Pescara dalla BNL

i è tenuta presso la sede di Pescara dell’Università G. D’Annunzio la tappa abruzzese del tour promosso da Banca Nazionale del Lavoro, con lo scopo di confrontarsi sull’impatto delle nuove tecnologie sulla struttura sociale italiana. “Verso una nuova normalità. Scenari economici, lavoro e digital trasformation”, questo il tema sul quale i relatori di BNL si sono confrontati con esponenti del mondo accademico e delle professioni legali abruzzesi. Il tratto comune a tutti gli interventi è stata la considerazione che il mondo stia cambiando con una velocità mai espressa prima e che questo comporterà l’esigenza di una costante formazione, al fine di adeguare le competenze delle persone alle nuove esigenze del mercato.

Il professor Giovanni Ajassa, direttore Servizio Studi BNL Gruppo BNP Paribas ha in particolare tenuto a ribadire la necessità di invertire l’attuale trend occupazionale dei giovani, perché se è vero che è in atto una evidente ripresa economica, è altrettanto vero che la stessa non si sta traducendo in una forte inversione dei livelli occupazionali in quella fascia di età. Il tema è stato ripreso ed approfondito da Andrea Bonanni, avvocato giuslavorista e managing partner di Lablaw Pescara, che ha sottolineato come la formazione continua debba essere considerata la vera priorità da parte del sistema, tanto da potersi individuare come il nuovo articolo 18, ovvero come l’unico vero strumento di tutela dei lavoratori contro la perdita del posto di

lavoro. Illuminante, sul punto, è stato poi l’intervento di Luigi Maccalini, responsabile comunicazione Retail BNL, che ha illustrato con chiarezza le dimensioni e la profondità del cambiamento epocale che è in atto. Hanno dato ulteriore approfondimento al confronto le relazioni del prof. Davide Quaglione, professore di Economia Applicata al Dipartimento di Economia, sul tema “Sistemi innovativi nazionali e locali. Trasferimento tecnologico. Regolamentazione universitaria e Politiche per la ricerca” e della professoressa Eliana Angelini, docente di Economia degli intermediari finanziari, che ha parlato di digitalizzazione, minacce ed efficienza nelle banche, interrogandosi circa i futuri modelli del sistema bancario

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seminari & convegni » di Laura Tinari - foto concesse da Carsa

Istituzioni e manager di grandi aziende a confronto

La tavola rotonda con la sottosegretaria alla Ricostruzione Paola De Micheli e la rettrice Paola Iverardi dell’Ateneo dell’Aquila

“Officina L’Aquila” diventerà “Officina Italia” L’edizione autunnale 2017 della tre giorni dedicata alla ricostruzione e rigenerazione urbana chiude con la grande promessa delIa trasformazione in manifestazione nazionale

S

ono stati i recenti terremoti, che hanno colpito il Centro Italia nel 2016, a porre l’accento sulla necessità di condividere le best practice che hanno caratterizzato la gestione dell’emergenza e ora caratterizzano la ricostruzione (materiale e sociale) dell’Aquila e del cratere sismico del 2009, mettendole a disposizione dell’intero Paese. “Officina L’Aquila”, la manifestazione promossa e organizzata da Carsa srl, in collaborazione con Ance Abruzzo, insieme ad ANCE L’Aquila, ANCE Chieti, ANCE Pescara, ANCE Teramo, porta ormai da qualche anno nel capoluogo abruzzese esperti in tema di edilizia, restauro, riqualificazione urbana, adeguamento energetico, sicurezza sismica. Dunque sembra arrivato per

L’Aquila il momento di aprirsi al mondo e mostrare lo straordinario laboratorio che è oggi, con l’obiettivo di comunicare e valorizzare questa esperienza in corso all’interno di un confronto nazionale. Idea da subito appoggiata anche dalla commissaria straordinaria per la ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia, Paola De Micheli. In questa edizione oltre ai “tecnici” della ricostruzione anche i manager di grandi aziende innovative, come Accord Phoenix, Thales Alenia Space, Leonardo, e docenti del Gran Sasso Science Institute e dell’Ateneo aquilano. Poi la ricostruzione dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, e della Basilica di Collemaggio sono stati al centro di due importanti interventi in cui si è parlato di consolidamento,

vulnerabilità e monitoraggio. Ancora gli aspetti economici del post sisma come il cosiddetto “sisma bonus” sono stati oggetto di una tavola rotonda in cui è emerso che forse troppo spesso si è pensato al dato economico e meno a quello della sicurezza. Aspetto fondamentale di “Officina L’Aquila” è stato ancora una volta ”Cantieri Aperti”, un vero evento parallelo, che ha portato 400 persone, tra studenti e progettisti, in giacche arancioni e gialle e caschetti, accompagnati dai tecnici del Comitato paritetico territoriale – Ente scuola edile, a visitare 4 tra i più bei cantieri: Palazzo Notar Nanni, Consorzio Piazza Duomo – Corso Vittorio Emanuele, Palazzo dell’Emiciclo e Teatro San Filippo

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seminari & convegni » a cura della redazione

Gabriele Rossi, Adriatic Area Manager di Creasys

BEST BEFORE 25 MAGGIO 2018

I

Il prossimo 15 marzo, al Blu Palace di Mosciano Sant’Angelo con Gabriele Rossi e Creasys per parlare di GDPR e monitoraggio

l nuovo regolamento europeo sul Data Protection, che sostituirà la Legge sulla Privacy attualmente in vigore, ha una data di scadenza: il 25 maggio 2018; il mancato adeguamento comporterà sanzioni molto pesanti. «Occorrerà che le aziende abbiano una chiara visione d’insieme della normativa in modo da assicurare il pieno rispetto della disposizione e gestire in maniera efficiente l’intero flusso dei dati. Implementare il sistema di gestione e compliance con il GDPR comporterà inevitabilmente un miglioramento delle performances aziendali attraverso un potenziamento dei controlli e un’efficace protezione contro i furti di informazioni e dati sensibili su persone fisiche, copyright, proprietà intellettuali e/o progetti ad essa inerenti» ci illustra Gabriele Rossi, Adriatic Area Manager di Creasys, società di consulenza e monitoraggio di impre-

sa con un’esperienza decennale in discipline ingegneristiche, gestionali e amministrative. Abruzzese, 50 anni, Gabriele Rossi è anche direttore di Abruzzo 2020 Sanità Sicura Cooperazione Sociosanitaria Italia-Israele, Special Advisor del Sindaco dell’Aquila per il Progetto Smart&Safe City, in collaborazione con il Governo di Mosca, consigliere di Amministrazione della Fondazione Banco di Napoli. Con Creasys, “Monitore Certificato” dall’Agenzia per l’Italia Digitale, è partita una nuova collaborazione che in Abruzzo, Marche e Molise si propone di affiancare pubblico e privato nella pianificazione strategica e controllo di gestione. Creasys valuta la corretta attuazione dei contratti di fornitura e il rispetto degli standard di qualità previsti dalla normativa in vigore per la Pubblica Amministrazione centrale e locale, supporta la direzione lavori dei

contratti di grande rilievo, sviluppando i propri servizi per rispondere alle esigenze di clienti privati e, in ambito sanitario, progetta sistemi informativi integrati e sviluppa soluzioni performanti in termini di efficacia ed efficienza delle risorse disponibili. Fra le principali soluzioni sviluppate c’è il Sistema EPICK – Contract Management che, ci spiega Rossi «supporta la fase di approvazione delle stime dei costi di progetti complessi, in mercati sempre più competitivi». Tra i clienti Creasys: Ministero della Difesa, Corte dei Conti, Netma – Nato, MIT, MISE, MIUR, MEF, Inps, Inpdap, Vitrociset, Apat, Filas, Aci informatica, Agenzie del Territorio, Finmeccanica, Thales Alenia Space, Posteitaliane, Siemens, HP, Elea, Alpitel, IZS, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Intertel, ASL RM, ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila e ASL 2 Area Vasta ASUR Marche

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STUDIO SCANNELLA CONSULENZA IN MATERIA DI LAVORO Studio Scannella da più di 20 anni, opera nella consulenza in materia di lavoro per assicurare sostegno, crescita e successo alle più importanti imprese sul territorio nazionale. Formazione, innovazione e grande professionalità dello staff, sono gli elementi di forza dello studio specializzato in diritto del lavoro e nelle relazioni industriali.

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seminari & convegni » a cura della redazione

L’ intervento di Niko Romito

“CIBO E Salute”

È stato un successo il primo congresso a Montesilvano in onore di Nicola Salvatorelli. Tra i relatori anche lo chef Niko Romito

N

iko Romito, Ettore Cianchetti, Luigi Perruzza. Sono solo alcuni dei prestigiosi nomi che hanno partecipato al convegno “Cibo e Salute” organizzato in ricordo di Nicola Salvatorelli, medico e titolare del ristorante Ninì a Montesilvano Colle, aperto insieme allo chef 3 stelle Michelin Niko Romito, e scomparso prematuramente la scorsa estate. «Il congresso in ricordo di Nicola Salvatorelli diventi un appuntamento fisso per la città». Queste le parole del sindaco di Montesilvano Francesco Maragno che ha aperto l’evento al quale hanno partecipato gli amici di Nicola, medici, pazienti, esperti e tanta gente comune interessata a questo argomento così attuale. Nel corso del congresso sono state

analizzate le tematiche legate allo stress ossidativo, le intolleranze alimentari, lo svezzamento, l’impatto di una sana alimentazione nella ristorazione, additivi e conservanti negli alimenti, la dieta chetogenica e le vie del benessere. Sono intervenuti i medici specialistici: Eugenio Iorio, Carlo Maggio, Leonardo Marzio, Rossella Forcucci, Anna De Antoni, Stefano Fais, Ettore Cianchetti, Alessandro Mar-

Nicola Salvatorelli con la moglie Anna De Antoni

sili, Pietropaolo Notarfranchi e gli chef Niko Romito e Luigi Perruzza, assente per influenza l’oncologo Franco Berrino. «Con Nicola – ha ricordato emozionato l’amico Niko Romito – ci siamo sempre trovati in grande sintonia, sia affettiva che professionale. Condividevamo le stesse idee sulla sana alimentazione e insieme abbiamo portato avanti progetti molto interessanti». «Nicola – ha cocluso Anna De Antoni, moglie di Salvatorelli, nonché medico chirurgo, esperta n alimentazione e dieta alcalina – è stato un pioniere nello studio e nella ricerca della sana alimentazione come prevenzione o terapia. Sono molto soddisfatta della riuscita dell’evento, l’auspicio è che possa replicarsi ogni anno»

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eventi » di Eleonora Lopes

Un’immagine dell’Open Day organizzato dalla Edimac con la New Holland

Alex Gigli responsabile commerciale

EDIMAC: PORTE APERTE CON LA NEW HOLLAND L’azienda leader da oltre 40 anni nella vendita e noleggio di macchine e attrezzature edili, sta investendo sempre più nel comparto agricolo

A

nche quest’anno la Edimac, azienda leader nel

aziendali: «Nel 2018, la New Holland, -ha detto Zaz-

centro Italia nella vendita e noleggio di mac-

zetta- che ha di recente acquisito l’azienda danese

chine e attrezzature edili, ha aperto le porte per

Kongskilde, aumenterà la sua gamma di prodotti con

accogliere gli interlocutori di un settore nel quale sta

la vendita delle attrezzature agricole. Con Edimac, il

operando da anni con buoni risultati: quello agricolo.

nostro rapporto nato 4 anni fa si fa sempre più solido,

La Edimac infatti, distribuisce per il settore agricolo

per noi è un punto di riferimento per il Centro Italia.

e industriale le migliori macchine e le più innovative

Questo è un settore in continua crescita, l’innovazione

attrezzature della New Holland –Agriculture, azienda

è fondamentale anche per aumentare gli standard di

leader mondiale di questo comparto con la quale ha

sicurezza delle nostre macchine».

organizzato l’Open Day.

E proprio di sicurezza sul lavoro si è parlato durante

«In un momento non semplice per la nostra econo-

l’Open Day organizzato dalla Edimac. «È necessario

mia, -ci ha spiegato Gerardo Gigli, Ceo di Edimac- le

fare cultura e informazione –ha concluso Gerardo

linee guida che ci detta l’Europa sono

Gigli- sulla sicurezza sul lavoro che è un

state importanti per noi imprenditori, e

bene primario per tutti». E infatti, con-

sicuramente sono stati utili per lo svilup-

sapevole di quanto sia importante la

po agricolo e rurale gli strumenti dell’UE,

sicurezza sul lavoro in vista di un am-

PSR- POR- FEASR». Gerardo Gigli guida il

modernamento in chiave competitiva

gruppo da oltre 40 anni insieme ai due figli

dell’economia agricola e rurale, il patron

Alex e Rossella.

della Edimac ha voluto dare un contribu-

L’evento si è svolto nella sede pescarese

to concreto fondando la società CIFAP,

della Edimac. Presente in rappresentanza

ente di formazione che promuove la

della New Holland –Agriculture France-

tutela e la sicurezza sul lavoro attraverso

sco Zazzetta, marketing&communication manager Italia, che ha spiegato le novità

Gerardo Gigli, patron della Edimac

corsi teorici e soprattutto pratici su questo tema e non solo

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

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eventi » di Neda Acilli

Lo zafferano dell’Aquila

Massimiliano D’Innocenzo, presidente del Consorzio per la Tutela dello Zafferano dell’Aquila

I Castelli dello zafferano La storia dell’oro giallo dalla sua scoperta fino alla costituzione del Consorzio per la Tutela dello Zafferano dell’Aquila

S

ono borghi fortificati, fortezze monastiche, palazzi

zafferani eri della zona» racconta Massimiliano D’In-

castellati quelli che popolano, come secoli fa, la

nocenzo, presidente del Consorzio per la Tutela dello

Piana di Navelli; ruderi, strutture ma sempre impo-

Zafferano dell’Aquila.

nenti, a richiamare la memoria di un passato fastoso

Nonostante le difficoltà iniziali il prodotto veniva lan-

e legati ai centri abitati nei quali sono inseriti. Sono i

ciato sul mercato italiano ed estero e ben presto ne fu

castelli di un territorio un tempo molto importante per

apprezzata l’alta qualità, grazie al metodo tradizio-

posizione strategica e ricchezza di risorse. Quello di

nale e all’abilità secolare dei coltivatori. «Tale qualità

Civitaretenga, frazione di Navelli, sorto nel Medioevo

andava però certificata; fu così che la stessa Coop si

sulle rovine della romana Civitas Ardenghi, diede i

fece promotrice del riconoscimento di Denominazione

natali a Jacopo di Notar Nanni, mercante di zafferano

di Origine Protetta a nome dello Zafferano dell’Aquila,

che contribuì con le sue ricchezze alla costruzione

avvenuto nel 2005. Nacque quindi il Consorzio di Tute-

della Basilica di San Bernardino all’Aquila. Questa era

la e un Disciplinare molto rigido che garantiva la qua-

la città nata nel XIII secolo con il concorso dei 99 ca-

lità in ogni singolo vasetto o bustina della spezia che si

stelli del circondario, dei quali un buon numero erano i

fregiasse del marchio DOP» aggiunge D’Innocenzo.

castelli dello zafferano.

Dalla rotazione annuale dei terreni al divieto di utilizzo

Grazie al ricco commercio della spezia prodotta dal

dei fertilizzanti, dalla raccolta a mano dei fiori fino

Crocus Sativus e della lana, queste terre hanno saputo

all’essiccamento su braci esclusivamente di man-

sopravvivere nei secoli a una economia di sussisten-

dorlo e quercia, ogni passaggio avviene secondo

za, ma dopo i fasti del passato la coltivazione dello

la tradizionale “agricoltura pregiata”. «Su tutto, la

zafferano, agli inizi del secolo scorso, si andò sempre

garanzia dell’ente certificatore, la Camera di Com-

più riducendo fino a fornire una quantità irrisoria della

mercio dell’Aquila, che effettua analisi su ogni singolo

preziosa spezia. «Proprio a Civitaretenga lo zafferano

campione, per assicurarsi che i principi attivi propri

è risorto dalle proprie ceneri: da una felice intuizione

dello zafferano siano a livelli di alta qualità: solo questi

di Silvio Salvatore Sarra, nel 1971 nasce la Cooperati-

possono essere Zafferano dell’Aquila DOP» conclude il

va Altopiano di Navelli che raggruppa gli agricoltori

presidente del Consorzio

99


da maggio 2006 per 106 volte


eventi » a cura della redazione

Un momento della conferenza stampa di presentazione di Percorsi

Una veduta di Villamagna (foto di Marchegiani per Circle Studio)

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo presenta “Percorsi” Si tratta di un nuovo modo per conoscere l’Abruzzo e le sue cantine

È

stato presentato al Convento Michetti a Franca-

il ricco sottomenu che per ciascun itinerario offre una

villa, che è anche una delle tappe degli itinerari

presentazione con la descrizione della strada e del

turistici previste da “Percorsi”, il nuovo progetto

territorio con le principali località presenti nel percor-

del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

so. Ogni percorso è corredato, insomma, da tutti quei

Bellezza, storia, natura, paesaggio e vino: elementi

riferimenti ambientali, storici e culturali indispensabili

inscindibili quando si parla di Abruzzo, un territorio

per comprendere e vivere al meglio il territorio e i suoi

tuttora inesplorato dove queste combinazioni hanno

prodotti, con le dritte dei produttori.

trovato una perfetta espressione. Così il Consorzio Tute-

Per il momento sono 10 gli itinerari turistici a disposizio-

la Vini d’Abruzzo, con il supporto tecnico dell’agenzia

ne, ai quali presto se ne aggiungeranno altri, ognuno

Circle Studio di Pescara, ha dato vita ad un progetto

declinabile e adattabile alle esigenze e agli interessi

di sistema per promuovere e sostenere percorsi turistici

del singolo utente che può utilizzare diversi filtri (mare

capaci di coniugare le attrattive culturali, artistiche

– montagna – avventura – cultura – relax - natura) per

e naturali regionali con l’accoglienza delle cantine

scegliere quello più congeniale alle proprie richieste.

abruzzesi. Nasce così “Percorsi – L’Abruzzo del vino e

La mappa dell’area geografica di riferimento all’in-

della cultura”, una piattaforma online che dà l’oppor-

terno del sito, per la geolocalizzazione dei punti di

tunità di scoprire la Regione verde d’Europa attraverso

interesse turistico delle località attraversate, ne facilita

itinerari tematici andando alla ricerca, bicchiere dopo

l’utilizzo da parte dei fruitori.

bicchiere, di nuove cantine e curiosità.

«“Percorsi” vuole diventare –ha spiegato il presiden-

Il sito percorsi.vinidabruzzo.it vuole essere un innovativo

te del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di

biglietto da visita dell’Abruzzo, che mette a disposi-

Campli- un punto di riferimento per visitatori, turisti,

zione dei turisti in viaggio sulle strade della regione,

operatori pubblici e privati in grado di diffondere la

informazioni turistiche e contenuti artistici e culturali di

conoscenza dei luoghi e degli itinerari turistici, favorire

qualità in un’unica piattaforma online, intuitiva, di frui-

la ricettività delle cantine, promuovere gli eventi, il

zione immediata. È sufficiente connettersi per navigare

territorio»

101



eventi » di Marzia Palumbo - foto concesse dall’A ssociazione

Alcuni partecipanti al Cammino di San Tommaso

La promozione del territorio passa attraverso il Cammino di San Tommaso Una proposta di turismo esperienziale che porta l’Abruzzo sulle pagine delle riviste più importanti al mondo

I

l cosiddetto “turismo esperienziale” sembra essere

quello di sottolineare tanto l’aspetto religioso quanto

entrato, negli ultimi tempi, nel lessico di politici,

quello naturalistico: dedicato a San Tommaso, le cui

tour operator, amanti della storia e della cultura.

spoglie sono custodite ad Ortona, il Cammino vuole

La nostra regione, sia per aspetti naturalistici che per

essere una proposta unica sia sotto l’aspetto spirituale

background storico, sembra essere una realtà dove

perché collegamento tra due dei 12 Apostoli cristiani

poter sviluppare questa nuova idea di turismo, più len-

(San Tommaso e San Pietro a Roma) sia da un punto di

to e dolce, più attento ai dettagli e alle sfumature.

vista naturalistico, storico e culturale.

In questo contesto si inserisce il Cammino di San Tom-

«Abbiamo costruito un percorso tanto moderno

maso: un percorso che collega Roma ad Ortona, che

quanto impegnativo – ci racconta Fausto Di Nella,

passa attraverso due regioni e attraversa alcuni tra i

presidente dell’Associazione “il Cammino di San

paesaggi più pittoreschi della nostra nazione.

Tommaso”, – una sorta di coast-to-coast italiano che

Nato dal desiderio di valorizzazione del territorio

collega la capitale all’Abruzzo attraversando luoghi di

dell’Associazione omonima, il Cammino di San Tom-

rarissima bellezza ed intensità». Luoghi fatti di piccoli

maso nasce nell’inverno 2013. L’obiettivo del gruppo è

borghi, castelli medievali, parchi naturali e meraviglie

103



eventi

Uno scorcio che è possibile ammirare lungo l’itinerario

L’itinerario del Cammino di San Tommaso

paesaggistiche: è qui che i turisti/pellegrini si sono

come: Time, The Telegraph, Daily Mail, Cosmopolitan

recati attraversando a piedi, in bicicletta o a cavallo

e altri.

quel territorio che và dalla capitale alla piccola città

I risultati raggiunti hanno portato una grande richiesta

adriatica.

per i prossimi appuntamenti: «Con la convocazione del

Per permettere la fruibilità del percorso, l’Associazione

Sinodo Internazionale dei Giovani del 12 Agosto 2018,

“il Cammino di San Tommaso” si è impegnata forte-

sono già state tre le diocesi che ci hanno espresso la

mente dal punto di vista tecnico e promozionale. Dalla

volontà di mettersi in Cammino. – Ci spiega Fausto

messa a punto del Cammino con una mappatura gps

Di Nella – La Diocesi di Bergamo porterà 600 ragazzi,

fino al riconoscimento formale da istituzioni ed enti

quella di Milano oltre 500, mentre quella di Sulmona/

del territorio (Parco della Majella, Parco dei Monti

Valva partirà con un centinaio di giovani». Un lavoro

Simbruini, Parco Sirente Velino, Regione Lazio, Regione

complesso che richiede la collaborazione di tutti gli

Abruzzo, etc); da una lista delle strutture di accoglien-

stakeholders presenti sul territorio: «Abbiamo già prov-

za convenzionate fino all’organizzazione di un viaggio

veduto –conclude il presidente– ad informare i Comuni

associativo annuale che ha portato a camminare

e con i vari sindaci abbiamo preso accordi sul pernot-

nella stagione estiva oltre 1000 pellegrini.

to. Tanto è però ancora il lavoro da fare e auspichiamo

L’impegno tangibile dell’Associazione ha portato rico-

che le istituzioni regionali ci diano il giusto sostegno per

noscimenti nazionali ed internazionali: un saluto Papa-

un evento di tale portata che necessita di risorse uma-

le durante l’Angelus del 9 Giugno 2013 quando oltre

ne e organizzative più grandi del nostro innato amore

400 soci arrivarono a Roma dopo aver percorso l’intero

per il progetto».

cammino; un video firmato da Gabriele Saluci (allora

Non possiamo far altro che augurare all’Associazione

giovane video-maker e adesso inviato di Alle Falde del

di registrare tanti altri successi e rallegrarci del fatto

Kilimangiaro) finito per oltre un mese in programmazio-

che vi sia, all’interno della nostra regione, una realtà

ne su Sky TV; la creazione ad Ortona della Fontana del

che si impegna concretamente per la valorizzazione

Vino che ha attirato l’attenzione di giornalisti di testate

del nostro meraviglioso territorio

Alcuni pellegrini in marcia lungo il cammino

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eventi » a cura della redazione - foto concesse dalla cantina

Luigi Valori nella sua vigna

Le nuove etichette dell’azienda di Controguerra

“Chiamami quando piove”: l’etichetta “secondo natura” di Luigi Valori Nuova immagine per i vini biologici dell’azienda di Controguerra

L’

idea che ha ispirato la nuova immagine dei

Teramane, condividono alcuni elementi significativi.

Vini Valori nasce dalla proverbiale risposta

Prima di tutto la carta naturale, spessa e materica al

del produttore Luigi Valori di fronte a qualsiasi

tatto, a richiamare la sostanza e la qualità dei prodotti

incombenza esuli dal mestiere di vignaiolo: “Chiama-

biologici. Al centro, campeggia un elemento grafico

mi quando piove”, cioè quando in vigna non si può

distintivo che richiama il claim: un ombrellino aperto

lavorare. Questa frase coglie in modo illuminante la

sotto la poggia, di colore diverso, per ciascun vino.

necessità dell’uomo di adeguarsi ai tempi della natura

I prodotti Valori sono distribuiti in Italia nella Gianni’s

e, in particolare, l’approccio di Luigi a un’agricoltura

Selection, la linea distributiva creata da Gianni Ma-

integrata e consapevole, che rispetta l’ambiente,

sciarelli all’interno di Masciarelli Tenute Agricole, azien-

segue e si adatta ai suoi ritmi più che a quelli del con-

da che oltre a produrre vini di pregio da oltre 30 anni

sumo e solo in base a quelli definisce le sue priorità.

si è specializzata anche nella selezione, importazione

Per questo, nell’elaborazione delle nuove etichette si

e distribuzione di vini di alta gamma provenienti dalle

è voluto dare massimo risalto al forte simbolismo della

aree enologiche più interessanti d’Europa.

pioggia quale elemento naturale, ciclico, generatore

Nata nel 1996 nei comuni di Controguerra e Sant’Ome-

di vita, apportatore di sollievo nelle vigne assetate e

ro, in una delle migliori zone di produzione della DOC

riarse dal sole, elemento che scandisce il tempo e il

Montepulciano d’Abruzzo della provincia di Teramo,

ciclo vitale di tutte le creature nel pieno rispetto del

la Società Agricola Valori consta oggi di 26 ettari di

loro sviluppo naturale.

vigneti, per una produzione totale di 150.000 botti-

Il risultato è un’etichetta raffinata, di gusto minimal e

glie all’anno. Rigoroso e appassionato, amante della

notevole per impatto visivo.

vita semplice di campagna, Luigi Valori ha iniziato

Le nuove etichette per Montepulciano d’Abruzzo

a misurarsi con il mestiere del vignaiolo dedicandosi

Biologico DOC, Trebbiano d’Abruzzo Biologico DOC,

con passione ai vitigni autoctoni abruzzesi, cui poi ha

Cerasuolo d’Abruzzo Biologico DOC e Abruzzo Pecori-

affiancato il Merlot. La sua straordinaria cura in vigna

no Biologico DOC Valori, cui si aggiungono quelle per

e la meticolosa attenzione alle tecniche enologiche

le due Riserve Inkiostro Merlot IGT Colli Aprutini e Vigna

sono infine confluite nella decisione di convertire l’inte-

Sant’Angelo Montepulciano d’Abruzzo DOCG Colline

ra produzione al biologico dal 2015

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eventi » a cura della redazione - foto di Guido Ramini

Le socie dell’associazione, Stefania Bosco e Valentina Di Camillo

Lo chef Davide Pezzuto con tutte le Donne del Vino abruzzesi

Le Donne del Vino d’Abruzzo al neo stellato D.One Le produttrici hanno brindato insieme nel ristorante di Montepagano guidato dallo chef Davide Pezzuto e dall’imprenditrice Nuccia De Angelis

U

n pranzo da star quello che ha organizzato la

ne Teramane 2013 e Croccante al cacao, spuma al

delegazione regionale de Le Donne del vino

Cointreau e gelato al caffè degustato con Rabottini

per brindare al nuovo anno e fare il punto sui

- “Per concludere” Passito Rosso. In assaggio libero i

progetti realizzati. I piatti creati da Davide Pezzuto,

Vini Monti.

talentuoso chef neo stella Michelin e una selezione di

«Questo appuntamento –ha dichiarato la responsa-

vini abruzzesi dell’Associazione, sono stati gli ingredien-

bile della delegazione Abruzzo, Jenny Viant Gómez –

ti di un pranzo all’insegna dell’eccellenza nel sugge-

giunge a conclusione di un anno che ha visto le donne

stivo ristorante D.One di Montepagano, frazione di

della filiera del vino abruzzese impegnate in azioni di

Roseto degli Abruzzi. Per l’occasione i piatti di Pezzuto

charity a sostegno dei pastori danneggiati dal terre-

sono stati accostati ai vini autoctoni al femminile,

moto di Amatrice. Successivamente la delegazione ha

che hanno esaltato il valore della proposta culinaria.

preso parte a svariate attività di promozione e forma-

Ecco il menù: bollicine di benvenuto, Cantine Mucci

zione. Ritrovarsi a fine anno, in luogo così significativo

Spumante Extra-dry, e finger food; Cannolo di ricciola,

come il ristorante D.One, ci dà lo spunto per continua-

emulsione al placton e verdure in agro-dolce abbi-

re a riflettere sull’indirizzo delle nostre prossime iniziati-

nato a Chiusa Grande - “Vinosophia” Cococciola Bio

ve, che avranno come filo conduttore la sinergia con

2015; Tonno marinato alla soia, maionese al wasabi

altri protagonisti dell’ambito culinario e turistico locali,

e cipollotto al coppo accompagnato da Rabottini -

indipendentemente dall’appartenenza di genere».

“Per Iniziare” Trebbiano d’Abruzzo 2013; Cappuccio di

Il D.One è un progetto realizzato dall’imprenditrice

seppia e spuma di patata di Avezzano con Stefania

Nuccia De Angelis ricreando il modello di struttura dif-

Pepe - “Cuore Di...Vino” Trebbiano d’Abruzzo Bio 2011;

fusa, adottato nel borgo di Santo Stefano di Sessanio.

Granetti, jus di panocchia, burrata e crema di casci-

Questa volta, il criterio è stato rivisitato in chiave ga-

gni insieme a Tenuta I Fauri - Pecorino 2016; Raviolo di

stronomica e turistica. La cucina del D.One è il regno

brodetto al nero di seppia e Bosco Nestore - Cerasuolo

dello chef Davide Pezzuto, di origini salentine ed ex

d’Abruzzo Superiore 2016; Fondente di vitello, sedano

allievo dello chef 3 stelle Michelin Heinz Beck; la sua è

rapa ed erbe spontanee con Barone Cornacchia -

una cucina fusion, con elementi caratterizzanti che si

“Vizzaro” Montepulciano d’Abruzzo Bio Docg Colli-

collegano alla tradizione abruzzese e pugliese

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

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Vianello


eventi » di Laura Tinari - foto concesse dal locale Fratelli

La paella mangiata durante il viaggio in Spagna

Lo show cooking durante la serata in Francia

CAMBIO CUOCO, la eating experience che ti coinvolge È il nuovo format culinario tutto aquilano che nasce dalla collaborazione tra il locale FRATELLI – il bacaro e l’associazione SCHERZA COL CUOCO

L’

Italia è un Paese meraviglioso e scoprirlo seduti

di sentire ogni profumo, ogni odore che si sprigiona

a tavola non può che essere un piacere. Ma

da ciò che bolle sopra i fornelli. Cambio Cuoco è così

non c’è solo l’Italia nella eating experience di

un vero laboratorio di cucina, dove le uniche istruzioni

Cambio Cuoco, il format culinario ideato dal locale

sono: sedersi uno accanto all’altro in grandi tavolate,

FRATELLI - il bacaro dell’Aquila di Pierluigi e Gianluca

osservare la preparazione e poi... mangiare ovviamen-

Ferrini e dallo staff di Scherza col Cuoco, l’associazio-

te! Ogni piatto diventa così un viaggio, un percorso, un

ne che fa capo al giornalista-chef Carlo Gizzi e al som-

momento per divertirsi e stare in compagnia, giocan-

melier Ermenegildo Bottiglione. Da inizio ottobre ogni

do una sorta di derby culinario a tre tra le anime ed

settimana di martedì i commensali sono accompa-

esperienze di cucina spagnole – madrilena, andalusa

gnati alla scoperta di nuovi sapori, cucine e terre. Da

e catalana -, mangiando all’ombra della Torre Eiffel e

Roma alla Spagna, dalla Francia a Firenze, da Napoli

poi nella culla della cultura italiana a Firenze, ancora

alla Sicilia, ogni martedì è un viaggio che ci permette

sotto il Vesuvio e accanto ai Templi in Sicilia. Inoltre,

di assaporare posti bellissimi e buonissimi soprattutto! A

non è mai mancato il buon vino, proveniente dalla ter-

farla da padrone è sempre il gusto, ma non solo quello

ra dove si vola, che ha sempre accompagnato i piatti.

del palato, perché una vera “eating experience”

Insomma ogni settimana si fa un vero viaggio tra gusto

coinvolge più sensi ed è qui che entra in gioco anche

e cultura culinaria e artistica. Perché chi aveva detto

la vista. Infatti, secondo la consuetudine di Scherza

che con la cultura non si mangiava, sbagliava!

col Cuoco, i piatti sono preparati davanti agli occhi

La cucina è uno dei modi migliori per conoscere un

attenti dei presenti in sala, che al termine della piccola

luogo, una regione, una nazione e Cambio Cuoco è

lezione possono assaggiare. Ma cucinando davanti ai

proprio questo, è scoperta, è curiosità, è bellezza, è

commensali non può mancare l’olfatto che consente

mangiare bene!

111


» di Eleonora Lopes - foto concesse da Carpe Diem

Emilio Brighigna e sua moglie Angelica

“CARPE DIEM, DIVERSAMENTE PIZZA” RADDOPPIA Emilio e Angelica Brighigna hanno aperto il loro secondo ristorante a Villa Raspa di Spoltore. Un impasto di qualità, grandi materie prime e attenzione al cliente sono i loro punti di forza

E

milio e Angelica Brighigna, sono una coppia nel-

che lo instrada in questo mondo. Emilio rileva il Carpe

la vita e nel lavoro. 30 anni lei, 26 lui, hanno una

Diem di Montesilvano, gli affari non vanno bene e i

bimba, Elisa di 17 mesi. Pizzaiolo lui, amministra-

primi anni accumula solo debiti, ma una sera dopo

trice della pizzeria Carpe Diem lei che un mese fa ha

aver conosciuto Angelica nel suo ristorante, avviene

raddoppiato con l’apertura a Villa Raspa di Spoltore.

la sua svolta di vita e imprenditoriale: i due si inna-

Hanno due storie di vita diverse ma entrambe legate

morano, Angelica lascia il suo lavoro, tra l’altro molto

da un filo conduttore, la voglia di farcela da soli.

ben avviato, e sceglie di seguire questo sogno con il

Angelica ha un laboratorio di analisi di famiglia, ma

fidanzato e insieme decidono di immettere tutte le loro

nonostante ciò intraprende una strada tutta sua nel

energie in questo ristorante. Emilio che fino ad allora

settore delle telecomunicazioni, che le permette di

era cuoco, per necessità, impara a fare la pizza. E’

mantenersi da sola anche nel periodo universitario.

amore a prima vista, inizia a specializzarsi nello studio

Emilio invece, avvia la carriera da cuoco, ma dopo

della panificazione seguendo la filosofia di quello che

che la vita lo ha messo a dura prova con due lutti in

ritiene il re della pizza, Franco Pepe, maestro pizzaiolo

famiglia, decide di lasciare la sua Napoli e di trasferirsi

e patron di Pepe in Grani a Caiazzo. Il giovane pizzaio-

a Pescara dove c’è suo zio Riccardo (noto enologo)

lo Emilio Brighigna, si fa strada fino ad essere premiato

* A pagina 128 altre foto dell’articolo

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eventi

Due immagini della festa per l’apertura della pizzeria a Villa Raspa di Spoltore in diversi concorsi e recentemente assurto anche al

do importanti produttori agricoli e Presidi Slow Food sia

ruolo di giudice di gara in occasione del 4° Campiona-

da offrire nel tagliere degli antipasti che da utilizzare

to Nazionale Pizza DOC di Salerno, sulle materie prime

come ingredienti per la pizza. Infatti entrambi i risto-

e i prodotti di eccellenza, che rappresentano uno dei

ranti, oltre al cavallo di battaglia rappresentato dalla

punti di forza e garanzia di qualità della pizza a mar-

pizza, hanno nel menù anche diversi piatti. «Il ristorante

chio Carpe Diem. La sede di Montesilvano Carpe Diem

di Montesilvano –aggiunge Angelica- essendo vicino

“Diversamente pizza”, un claim che parla da solo, va

al mare ci permette di fare numeri importanti grazie

sempre meglio, fino a diventare un punto di riferimen-

anche alla presenza di turisti; qui abbiamo pochi

to per l’intera provincia. La coppia decide che è il

coperti e intendiamo dare una proposta più alta». Ma

momento di investire e fortificare il marchio, e lo scorso

non è finita qui, i due inarrestabili imprenditori hanno

novembre apre il nuovo ristorante a Villa Raspa di Spol-

già in cantiere diversi progetti. «I progetti per il 2018 –

tore. «La mia pizza napoletana, -ci spiega il giovane

conclude la coppia- prevedono l’apertura di un altro

pizzaiolo- è prodotta con un impasto molto ossigenato,

ristorante a Chieti per consolidarci in Abruzzo e raffor-

ad alta idratazione, risulta alveolato e facile da dige-

zare il nostro marchio e poi continuare a fare ricerca

rire. Utilizzo un blend di 4 farine e la mia caratteristica

nel nostro laboratorio, dove produciamo gli impasti dei

è che il tipico crostone napoletano mantiene la nota

semilavorati che poi vanno nei vari ristoranti, e che si

croccante».

trova qui a Villa Raspa di Spoltore. Ad esempio, ci dice

Oltre ad un impasto di grande cura e qualità, quello

Emilio, oggi sto lavorando sulla sperimentazione di un

che sorprende è che questi ragazzi fanno una grande

lievito simile a quello che si usa nella fermentazione

ricerca di materie prime, abruzzesi e non, coinvolgen-

dei vini»

Un particolare della pizza Carpe Diem

Il pizzaiolo Emilio all’opera

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eventi » a cura della redazione - foto con cesse da MPIM

Lo Staff Kartell Flagship Store: Mario Paparella, Irene Mardegan e Simone

Cambio di look e sede per il Kartell di Pescara Lo store è gestito dalla famiglia Paparella impegnata nel mondo del design e dal 1989 nel settore del laboratorio e dell’industria

C

ambio di look e sede per lo store monomarca

prenditore Mario Paparella per questo mondo ed è un

Kartell gestito dalla famiglia di imprenditori Pa-

ramo della Mpim Group, che fondata a Pescara nel

parella. L’esclusivo cocktail di inaugurazione del

1989, opera con successo nel settore del laboratorio e

nuovo store si è svolto lo scorso 12 ottobre.

dell’industria.

Il Flaghsip Kartell era già presente a Pescara, ma ha

Ospiti, clienti e amici si sono incontrati nei nuovi spazi

trasferito la sua location in un nuovo e più ampio punto

del negozio in un’atmosfera piacevole e familiare, ac-

vendita del centro, in via Nicola Fabrizi 141.

colti da una gradevole musica di sottofondo e da un

Lo spazio, di oltre 150 metri quadrati, è caratterizzato

raffinato aperitivo servito da Bollicine Pescara.

da otto luminose vetrine ad angolo che forniscono

Il marchio Kartell sinonimo mondiale di moderno de-

notevole visibilità all’elegante allestimento degli arredi

sign, tendenza ed eccellenza nell’arredamento, s’in-

e degli oggetti firmati Kartell.

serisce perfettamente nel contesto urbano di Pescara,

All’inaugurazione era presente tutta la famiglia

testimoniando la sua multifunzionalità e versatilità.

Paparella, Mario, fondatore della Mpim Group, la

Un negozio diverso tanto per la trasversalità del pubbli-

moglie, Irene Mardegan e i figli

co al quale si rivolge, quanto

Luca e Debora, tutti impegna-

per la l’unicità indiscussa dei

ti nell’azienda di famiglia. La

prodotti e materiali, tutti singo-

Mpim design che comprende

larmente protagonisti e straor-

anche lo store Rimadesio, sem-

dinariamente adatti sia per il

pre nel centro di Pescara, nasce

residential che per l’esigente

infatti dalla passione dell’im-

mercato del contract

Un momento del cocktail party d’inaugurazione all’interno del negozio * A pagina 128 altre foto dell’articolo

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

A Natale,un dolce tradizionale! Ricco di squisite prelibatezze è il nostro Abruzzo, ognuna di loro con una caratteristica e molte calorie… gustiamoci le feste senza stress, ma con la regola di non esagerare

S

e chiedo quanto tempo prima si comincia a pensare al Natale molti risponderanno quando i negozi addobbano le vetrine con luci scintillanti o ancora quando compaiono panettoni e pandori ma in Abruzzo e soprattutto dalle mie parti nel teramano, al Natale si comincia a pensare a settembre quando si raccoglie l’uva nera per farne la squisita marmellata che farcirà i “bocconotti” oppure ad ottobre quando ci sono le castagne migliori da utilizzare per i “calgionetti”. La nostra regione ha una tradizione di dolci natalizi molto antica e vasta, impossibile da racchiudere tutta in queste righe, ogni dolce ha la sua storia legata al luogo e alla gente dove si consuma e allora proviamo a fare un goloso viaggio tra queste prelibatezze. Come già accennato in provincia di Teramo molto tipici sono i Bocconotti, pasta frolla ripiena di marmellata d’uva e cacao, i Calgionetti, sottile pasta sfoglia ripiena di un impasto di castagne o ceci, liquore, frutta secca e cioccolato e poi fritta, ma anche i Pepatelli, biscottini secchi e duri tipo cantuccini a base di miele, mandorle e pepe e le Sfogliatelle, pasta frolla sfogliata ripiena con marmellata d’uva e mandorle tritate. A Pescara

c’è il tradizionale Parrozzo (o pan rozzo) antico pane delle mense contadine che un pasticcere pescarese agli inizi del novecento ha arricchito con mandorle tritate e ricoperto di cioccolato, ma anche le neole o pizzelle, pasta biscotto cotta tra due piastre arroventate molto diffuse anche a Chieti e nelle provincia dove possiamo trovare anche una versione dei Bocconotti con ripieno a base di cacao e mosto cotto. All’Aquila fin dal 1800 si produce il torrone morbido di cioccolato con le nocciole e poi ancora diffusi in tutta la regione ci sono gli Spumini, meringhe fatte con albume e mandorle tritate, i Torroncini, bastoncini a base di albume, mandorle e zucchero ricoperti da glassa, la Croccante di mandorle, zucchero caramellato con mandorle tostate, la Nociata, simile alla croccante ma fatta con noci tritate grossolanamente, tipicamente adagiata su foglie di alloro e ancora i Libretti di fichi secchi con in mezzo la mandorla e un pezzettino di cioccolato e tanti altre dolci bontà. A Natale teniamo vive le nostre tradizioni anche con i dolci tipici sempre con la filosofia del “gustare senza esagerare”. Buone Feste! .

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta. info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com.

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Arte & Co. » di Anna Cutilli Di Silvestre

» Alcune opere dell’artista

L’arte di Alessio Mazzarulli, incessante sperimentatore

L’

Il soggetto delle opere di questo artista è quasi sempre la donna

arte contemporanea così varia ed eterogenea, che si manifesta oltre che sulle tele anche per le strade, davanti agli occhi dei passanti e persino attraverso il corpo umano e financo con gli stracci, non interessa Alessio Mazzarulli. L’arte informale che si esprime a volte con semplici segni o macchie di colore, non lo entusiasma anche se in fondo non ne è del tutto immune. Nel suo figurativo infatti c’è sempre una componente di matericità e quindi di uso anche della spatola. Il soggetto delle sue opere è quasi sempre la donna. Grandi volti femminili dai lineamenti offuscati resi in bianco e nero e caratterizzati da una forte introspezione psicologica, sono il soggetto delle sue opere artistiche. Egli da autodidatta, ha creato una sua tecnica originale quando, dopo la laurea in Economia e Commercio e l’avvio della profes-

sione, ha potuto dedicarsi al piacere di fare l’artista. Ha scelto lo stile del realismo tralasciando però la nettezza delle forme creando così una coinvolgente espressività e un sicuro fascino: sono immagini sfocate, come viste attraverso un vetro appannato. È ciò a rendere la fuggevole realtà della donna il cui carattere difficilmente appare nella vera realtà agli occhi di chi la ama. Alessio Mazzarulli non considera la donna come generatrice della specie, ma piuttosto per il suo essere illusione e speranza di felicità. Con la sua arte questo artista si interroga sulla persona nella attuale società, sul suo destino e il suo mistero. Egli sembra voglia far riflettere in generale sulla fugacità della vita. In ogni viso femminile sono accentuati i caratteri psicologici che creano il senso interiore del tempo, la sensazione della sua

precarietà e l’inquietudine per il suo continuo trascorrere. Per la tecnica di realizzazione, non avendo frequentato una scuola artistica, Alessio Mazzarulli ha improvvisato tutto, a cominciare dalla scelta della tela che non è quella comprata già inchiodata su un telaio di legno. Egli utilizza gli avanzi di percalle fornitigli da un suo amico che vende stoffe da biancheria, e che egli incolla per raggiungere i grandi formati delle sue opere. E per preparare il fondo egli prova con materiali vari come l’orzo, l’aceto, a volte anche lo zucchero. Alessio Mazzarulli si rivela un infaticabile sperimentatore. Tra le poche sue opere che non raffigurano le donne ce n’è una che ritrae un uccello a simboleggiare il bisogno dell’uomo di viaggiare, andare oltre, conoscere situazioni nuove.

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TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’A lfonso

“Il potere della semplificazione” di Enrico Franzolin

I

Il titolo introduce in modo essenziale e diretto il contenuto del libro scritto dal fondatore dell’azienda UNOX Enrico Franzolin. Si parla semplificazione, e già dallo spessore del libro (solo un centinaio di pagine) si capisce che l’autore è una persona concreta che ha fatto della semplificazione prima di tutto una filosofia di vita. Il libro è composto di sole 138 pagine che si lasciano leggere con fluidità, trasporto ed ispirazione. Ogni capitolo inizia con una citazione che non è lasciata al caso ma viene ripresa durante la descrizione del capitolo stesso. Franzolin racconta la sua

vita professionale e quella di UNOX. Attraverso i racconti però si sofferma non tanto sul “cosa” ma sul “come” cioè sui metodi usati: parla del metodo “lean”, dell’innovazione e su come le aziende debbano investire e non ostacolare con schemi predefiniti le menti creative. Un libro indirizzato a imprenditori, lavoratori ma soprattutto ai giovani come spunto di riflessione verso il futuro. Mi piacerebbe organizzare nella mia città una presentazione di questo libro per diffonderne il significato. Chissà... per il momento vi auguro una buona

.

lettura. (tratto da: http://dantedalfonso.blogspot.it)

La scheda IL POTERE DELLA SEMPLIFICAZIONE (ed guerini NEXT) - «Semplicità vuol dire arrivare all’essenza del problema. Ogni componente, ogni caratteristica che non è in linea con l’essenza, o che non crea valore per il cliente, deve essere eliminata». «Secondo l’approccio lean, l’azienda è un grande sistema guidato dagli eventi. Il suo obiettivo è mettere le cose giuste al posto giusto nel momento giusto e in quantità opportune così da ottenere un flusso perfetto». «Il segreto del successo sta nel concentrarsi sui dettagli - costantemente - non nel trovare una soluzione brillante una volta per tutte». Seguendo questi e molti altri principi qui condivisi con il lettore, Enrico Franzolin è riuscito a trasformare una start-up di 3 persone in un’azienda di caratura internazionale capace di rivoluzionare, attraverso l’innovazione tecnologica, il proprio settore.

L’autore ENRICO FRANZOLIN - È imprenditore e inventore. La sua azienda UNOX, è leader in termini di innovazione nel settore dei forni professionali. E’ detentore di oltre 80 brevetti. I prodotti UNOX sono presenti in oltre 100 Paesi.

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la prima e unica rivista del Manager I protagonisti dell’imprenditoria regionale li trovate nelle 130 pagine della rivista. Entra e fai parte anche tu della storia dei capitani d’impresa della nostra regione. La rivista ABRUZZO IMPRESA ormai da 12 anni approfondisce tematiche a tutto tondo sul mondo dell’economia, dell’impresa, della finanza, del turismo e del comparto agroalimentare. In questi anni, attraverso le copertine, abbiamo raccontato le storie delle più importanti industrie della nostra regione, vero motore della nostra economia. Mission della rivista è promuovere l’universo dell’ “Abruzzo che produce” attraverso i suoi protagonisti e sostenere il mondo imprenditoriale. Scrivi con noi la tua storia Entra subito a far parte della rivista ABRUZZO IMPRESA!


TEMPO RUBATO » a cura di Laura Tinari

L

“Lithium 48” di Fabio Iuliano

e suggestioni dei vicoli di Parigi negli occhi di Simone, blogger abruzzese poco più che ventenne, la prospettiva di uno dei tanti giovani italiani costretti a tentare la fortuna all’estero. Una partita che si gioca in 48 ore di ricordi, incontri, vite incrociate e passioni. È questo lo scenario di “Lithium 48” (Aurora edizioni) il nuovo libro del giornalista aquilano Fabio Iuliano. La vicenda è ambientata a Parigi nell’aprile del 2002, in un momento in cui l’occidente si è lasciato alle spalle la paura del Millennium bug, ma è bastato poco per capire che l’attentato alle Twin Towers avrebbe prodotto una scia senza precedenti, condizionando reazioni, pensieri e comportamenti di milioni di persone. Simone è sedato e rinchiuso in una stanza dell’Espace Maison Blanche, una struttura dove

vengono accompagnate le persone sottoposte a trattamento sanitario obbligatorio. È solo l’atto finale di un “itinerario” di 48 ore, appunto, attraverso una Parigi controversa e misteriosa. Una dimensione filtrata dagli obiettivi di telecamere che Simone si sente addosso. E l’unico modo per guardare dentro questi obiettivi è quello di perdersi nelle strade di una terra sconosciuta che altro non è che la ricerca di se stessi. “Lithium 48 è un viaggio all’interno della geografia del desiderio – valuta l’autore – viviamo in una società complessa e il nostro sentirci inadeguati ci porta a desiderare, a volere. E questo ci crea uno scompenso tale da renderci volubili e vulnerabili in un momento in cui tutto, o quasi, diviene un prodotto, una merce, anche noi stessi

.

La scheda Lithium 48, thriller fantapsicologico in distribuzione dal 25 novembre, è l’ultimo volume edito da Aurora edizioni www.auroraedizioni.com casa editrice trentina indipendente. Si tratta del secondo libro a firma di Fabio Iuliano dopo “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz”.

L’autore Fabio Iuliano è un giornalista e insegnante di lingue. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal + e ha collaborato con l’Ansa e con il Centro (ex gruppo l’Espresso). Come blogger ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco.

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Attualità

UN NOTAIO PESCARESE SU MARTE

Tra aprile e maggio 2018 dalla base dell’Air Force Vanderberg in California partirà il razzo vettore Atlas V 401, missione: depositare una targa digitale su Marte che conterrà 800 mila nominativi scelti tra i più diffusi del mondo digitale e del web, tra i quali quello del notaio pescarese Massimo D’Ambrosio. La NASA con questa scelta ha involontariamente segnato un momento importante del mondo notarile italiano e ovviamente del lavoro del notaio D’Ambrosio, che da tre anni cura un blog diffusissimo in cui tratta i principali problemi giuridici del mondo notarile. Il nominativo di D’Ambrosio è l’unico tra quelli esercenti la professione notarile in tutto il mondo che verrà depositata sul pianeta rosso e precisamente negli Elysium Planitia, la seconda regione vulcanica di Marte, come si legge nella carta d’imbarco virtuale che attesta l’accettazione.

Solidarietà

DOGLIZE, UN SOCIAL NETWORK PER AIUTARE GLI ANIMALI Solidarietà non solo per gli esseri umani, ma grazie a Dogalize, il pet social network numero 1 in Italia. Da oggi esiste una iniziativa speciale dedicata ai cuccioli di tutto il paese, si tratta del progetto “Riempi la ciotola” grazie al quale Dogalize ha donato 2600 chilogrammi di cibo alle associazioni che lavorano per salvare i dolci amici a 4 zampe. L’iniziativa è ovviamente aperta a chiunque voglia aiutare, basta accedere alla sezione “Riempi la Ciotola” del sito Dogalize (https://www.dogalize.com/it/contest-cani-gatti) e scegliere l’associazione a cui si vuol destinare il premio, qualora l’associazione non fosse presente nella lista potrà essere inserita.

Enologia

PEPE ALL’ASTA A NEW YORK Nuova esperienza per la storica cantina di Emidio Pepe, che ai primi di dicembre ha realizzato la sua prima asta di annate invecchiate grazie alla prestigiosa Zachys, casa d’aste internazionale e specializzata nel mondo del vino. L’asta, live a New York, Londra e Los Angeles ed in streaming mondiale, ha visto la vendita di tutte le annate prodotte da Emidio, fino ad arrivare ad un lotto unico di una bottiglia di Montepulciano 1967. «E’ un’occasione unica ed un evento straordinario -dice Emidio- poter raccontare la storia del Montepulciano d’Abruzzo con delle bottiglie che sono piene di vita e parlano di un territorio».

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TRAPARENTESI

Musica

PIERO DELLE MONACHE E IL SUO ROAD MOVIE Si intitola Road Movie ed è il primo album di live di Piero Delle Monache, sassofonista e compositore abruzzese, classe ’82. Il CD raccoglie 5 anni di musica dal vivo, suonata in giro per il mondo (dal 2012 al 2017). Oltre a Pescara e Chieti - città abruzzesi in cui si è esibito il talentuoso musicista - anche Johannesburg, Istanbul, Osaka (rispettivamente Sud Africa, Giappone e Turchia). Non mancano due brani suonati a Roma, all’Auditorium Parco della Musica (in occasione dei 20 anni di pace del Mozambico) e alla Casa del Jazz. Road Movie è distribuito in tutta Italia da Egea e, online, è disponibile nei principali store digitali (come iTunes e Amazon). È inoltre possibile ascoltarlo anche in streaming su Spotify.

Gastronomia UN PIZZAIOLO DA RECORD AD ATRI Valerio Valle, pizzaiolo trentaseienne molto conosciuto alle cronache gastronomiche e pluripremiato a concorsi nazionali e internazionali, apre la sua terza sede italiana. Dopo la pizzeria al taglio Compagnia della Pizza di Giulianova, e F.lli Valle la patria della pizza alla pala a Roseto degli Abruzzi, Valerio Valle si lancia in una nuova sfida ad Atri, quella del suo primo ristorantepizzeria, che vedrà protagonista la classica pizza tonda, ma questa volta sottile e senza cornicione. L’apertura è avvenuta il 6 dicembre 2017, in Contrada Santa Lucia 3A a circa 4 km dal centro di Atri, di fronte alla Riserva Naturale del WWF I Calanchi.

Eventi

NUOVO SUCCESSO PER IL CHOCOFESTIVAL

Chieti sempre più capitale del cioccolato, grande all’ormai seguitissimo Chocofestival, manifestazione che ogni anno trasforma il grande centro storico teatino in una pasticceria all’aperto. Quest’anno è stata la IX edizione e nonostante il brutto tempo i visitatori sono stati migliaia per degustare ai tanti prelibati prodotti creati dagli oltre 30 espositori provenienti da ben 15 regioni diverse. «La città risponde sempre agli eventi organizzati - dice con orgoglio Daniele Giangiulli, direttore generale di Confartigianato Imprese Chieti - con il Chocofestival abbiamo portato più di 40 espositori provenienti da 15 regioni italiane».

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Attualità RECORD PER LA SANGRO AVENTINO CARD Il 2017 si chiude con un nuovo record per la Sangro Aventino Card, la carta sconti rivolta a chi trascorre le proprie vacanze o effettua una escursione di un solo giorno nel territorio del Sangro Aventino. Sono 137.064 le card distribuite in 35.000 brochure oltre a quelle generate dall’App per Ios e Android. Il vero e proprio record è stato registrato nel numero delle card che sono state utilizzate per richiedere sconti presso i punti convenzionati, che sono passate da 4.034 del 2016 a 5.832 del 2017, registrando un incremento del 45%. Nel 2017 sono stati coinvolti nel progetto “Sangro Aventino Card” 117 esercizi convenzionati riguardanti ristorazione, prodotti tipici e servizi al turismo, oltre ai 20 siti culturali e naturali del territorio.

Cultura I QUADERNI DELL’AGENTE DI COMMERCIO L’associazione ATSC – Agenti Teramo Senza Confini – prosegue nella sua mission di qualificazione e tutela dell’agente di commercio e del consulente finanziario continuando a promuovere ed a credere nella cultura e nell’alta formazione continua. Da queste premesse è nata e si rafforza nel tempo la collaborazione con gli spin-off e i docenti ell’Università degli Studi di Teramo, che ha consentito di realizzare una collana di “Quaderni di empowerment dell’agente di commercio” a cadenza trimestrale. I primi libri, scritti dal Professor Parisio Di Giovanni, riguardano l’intera gestione della comunicazione, a partire dalla prima fase “Mentalizzare nella comunicazione col cliente”.

Solidarietà LA FIDAS RINGRAZIA I SUOI SOSTENITORI Il Ponte dell’Immacolata ha visto la FIDAS Donatori Sangue Pescara impegnata in uno speciale appuntamento dedicato ai donatori e alle loro famiglie. Uno spettacolo per tutti tenuto nel pomeriggio e poi, in serata, ospiti nel Palacongressi di Montesilvano l’attore Giorgio Pasotti, il comico Sergio Sgrilli e il cantante Nick Luciani, con la conduzione della giornalista Mila Cantagallo e la direzione artistica e la regia di Davide Cavuti. La Fidas come ogni anno ha chiamato a raccolta i suoi quasi 13 mila donatori e lo staff del Centro trasfusionale dell’ospedale civile di Pescara, dove da sempre è attiva per passare insieme una giornata ricca di momenti felici.

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TRAPARENTESI

Eventi di Gusto ITALIA – GIAPPONE UNITI DAL GUSTO Francesco D’Onofrio e Vittorio Festa, al timone dell’azienda vitivinicola I Marchesi De’ Cordano hanno unito enogastronomicamente la cultura giapponese con quella italiana, grazie ad una degustazione di vini Made in Abruzzo, in abbinamento ai piatti giapponesi, creati ad hoc da Chef Nestor. La serata, dal titolo “I vini d’Abruzzo incontrano il Giappone”, che si è svolta presso la Tenuta Marchesi De’ Cordano a Loreto Aprutino e ha radunato giornalisti, ristoratori e gastronomi. Gli abbinamenti dei vini della storica cantina abruzzese, giunta alla terza generazione, hanno esaltato i piatti preparati da Chef Nestor, appagando il fine palato degli ospiti presenti, tra i quali alcuni volti noti della ristorazione e del giornalismo, due tra tutti gli stellati Peppino Tinari di Villa Maiella e Alessio Spadone de La Bandiera.

Solidarietà LEA&FLò PER LA SOLIDARIETà Lea & Flò Group insieme a tutti i suoi partners, ha consegnato i fondi raccolti con il progetto di solidarietà a favore di AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, a farlo è stata un ospite d’eccezione, l’attrice e scrittrice Antonella Ferrari in arrivo da Milano, quale madrina nazionale AISM. A presenziare la serata il presidente della Croce Rossa Comitato di Penne, Gianni Taucci, per mostrare le attrezzature acquistate con il progetto Lea & Flò dello scorso maggio. Presente l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, Marinella Sclocco che ha sottolineato la costanza della Lea & Flò quale azienda privata impegnata nel sociale. L’incontro si è concluso con un aperitivo e un brindisi offerto da Vini Fantini by Farnese quale felice epilogo di questa iniziativa benefica.

Eventi

LA NATIVITà DI FANO ADRIANO

Torna il 26 dicembre la Natività alle falde del Corno Grande, con 200 i figuranti per la 51/a edizione del presepe vivente a Cerqueto di Fano Adriano, nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il racconto si articola per quadri: la scena della Creazione, cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, le scene dei Profeti, apparizione dell’arcangelo Gabriele, il Censimento, il viaggio di Maria e Giuseppe, la Nascita di Gesù, l’adorazione dei Pastori, l’arrivo dei Magi con la Cometa. L’opera scelta per raffigurare l’edizione 2017 è “La Natività” di Marino Melarangelo che andrà ad arricchire la collezione permanente del Museo Etnografico del Gran Sasso. La manifestazione è organizzata da Proloco di Cerqueto con il Comune, Parco, Consorzio BIM e Regione Abruzzo. Informazioni su www.cerqueto.net.

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abruzzo cool

 Alcune immagini di Nico Sciotti titolare di Borgo Baccile 

 L’evento Open Day organizzato dalla Edimac con la New Holland 

 Il pranzo al D.One organizzato dall’associazione abruzzese Le Donne del Vino 

 L’ inaugurazione della pizzeria Carpe Diem a Villa Raspa di Spoltore 

 L’apertura di Kartell Flagship Store nel centro di Pescara 

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