Lug-Ago-Set_2016

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Prima pubblicazione è del mese di maggio 2006 • numero 102 • luglio agosto settembre 2016 • anno XI • Copia Omaggio


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W H E N

E V E R Y T H I N G

W O R K S



direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori

Marcella Pace, Laura Tinari, Denia Di Giacomo, Paola Lopes, Marzia Palumbo

hanno collaborato a questo numero Lorenzo Pierfelice, Luigi Carunchio, Antonio Teti, Simone D’Alessandro, Filippo Paolini, Andrea Bonanni Caione, Giuseppe Mauro, elisa antonioni, monica di pillo, monica carugno, giulia innamorati, Pietro campanaro ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

Seven Seas srl

editore

Fabio De Vincentiis

L. - a. - s. 2016

n°102 anno XI numero chiuso in redazione il 31 agosto 2016

in copertina Marco Riario Sforza

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it info@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

telefono e fax

t 085 9508161

f 085 9508157

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA è la rivista del manager, nata nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. La rivista ABRUZZO IMPRESA viene distribuita attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2016 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla rivista ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine della rivista ABRUZZO IMPRESA.

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capitano d’impresa

Passione Senza dubbio il diritto. Ho scelto di fare questo lavoro per l’amore verso questa materia. Sono assetato di conoscenza, leggo di continuo per aggiornarmi, già alle scuole medie leggevo il Codice Civile Sport Sicuramente il tennis. Quando ero ragazzo lo praticavo più spesso, oggi il tempo libero è sempre poco, ma quando riesco mi alleno con i miei nipotini Viaggi Viaggio molto per lavoro e quando posso anche con mia moglie. Oltre ammirare la bellezza e il fascino di alcuni luoghi, per me viaggiare è prima di tutto una forma di apertura mentale Letture Mi sto appassionando ai libri di psicologia, sto leggendo “Comportamento organizzativo. Fondamenti psicologici per l’azione manageriale”. Mi piacciono anche le biografie dei grandi, mi hanno colpito “Lungo cammino verso la libertà” di Nelson Mandela e “Livia” di Lorenzo Braccesi

MARCO RIARIO SFORZA: «LA MIA PASSIONE PER IL DIRITTO» “L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare ciò che fai”. È in questa frase di Steve Jobs che si racchiude perfettamente il modo di lavorare di Marco Riario Sforza, avvocato e titolare dell’omo�nimo Studio a Pescara. Ma ripercorriamo la sua storia. Marco nasce a Siena nel 1974 da mamma pugliese e papà toscano. La sua è una famiglia di medici da generazioni, ma di una cosa Marco è certo fin da bambino, lui non farà mai il medico. I suoi vengono trasferiti a Chieti e qui frequenta le scuole con suo fratello. Determinato e sicuro di sé, Marco non ha dubbi: la sua strada è il diritto e sceglie di laurearsi all’Università Cattolica di Milano in Procedura Penale. Dopo la laurea, per quasi tre anni viaggia tra Milano e Pescara per fare il praticantato. Due sono i suoi grandi maestri, il prof. Carboni prima e l’avv. prof. Carleo poi. L’avvocato Riario Sforza, dopo l’iscrizione all’albo, diversi assegni di ricerca e vari master, apre il suo Studio a Pescara nel 2009 a due passi dal Tribunale. Lo Studio Legale si occupa in particolare di Diritto Civile e Commerciale e di contratti d’impresa nazionali ed internazionali. Nel 2005 conosce in un convegno Monica Di Pillo, giornalista professionista. È colpo di fulmine, nel 2009 si sposano. Monica oggi, oltre a scrivere per Il Messaggero e Italia a Tavola, è una libera professionista e si occupa di eventi nel settore food e luxury. Un’altra delle sue passioni è l’insegnamento, l’avvocato infatti, è professore di Diritto Privato, presso la Facoltà di Scienze Politiche all’Università di Teramo. Diversi i titoli accademici ottenuti, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui il libro “Gli obblighi di protezione nella responsabilità medica”. L’avvocato ha conseguito tante specializzazioni: Master in Contratti d’impresa, Master in Contrattualistica internazionale, Master in Diritto dei paesi islamici, Master in Tecnica di difesa nel processo penale, ultimo conseguito Master per avvocato d’affari.

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sommario _ anno XI n° 102 _ luglio - agosto - settembre 2016

opinioni&rubriche

lavoro in corso

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nonsoloeconomia

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finoaquituttobene editoriale ctrl s

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Allah è Grande Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Il Welfare aziendale dopo la legge di Stabilità 2016 Brexit, cosa accadrà ora?

primo piano Regione

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scienza cultura

20 22 24

Il Masterplan Abruzzo un patto per… le imprese L’Aquila, “Città della conoscenza” «Anche con produzioni low budget si fa cultura di qualità»

cover story Marco Riario Sforza

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Studio legale Riario Sforza: «affianchiamo le aziende in Italia e all’estero»

incarichi&carriere

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incarichi&carriere

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Nomine, incarichi e promozioni

grandi storie Antonio Angelucci

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Addio ad Antonio Angelucci

newgenerationstorie&persone

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Alfredo De Massis

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Alfredo De Massis

storie&persone Manuel De Monte

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Manuel De Monte: «L’Abruzzo vuole ripartire»

tematiche d’impresa

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fisco itc creatività norme&leggi

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L’assegnazione dei beni ai soci: una occasione da non perdere Addio alle trasmissioni televisive, si passa sui social! Comunicazione ambientale, quarta puntata Unioni civili, i cambiamenti sugli aspetti lavorativi

focus

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trasporti imprese

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Baltour Eurolines 2016, presentato il nuovo orario generale Piero Faraone: «Innovazione e alta specializzazione per competere a livello mondiale»

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sommario _ anno XI n° 102 _ luglio - agosto - settembre 2016

focus

informatica

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imprese

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storie

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imprese associazionismo

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storie agricoltura

Tè, pasticcini e... Ruote di scorta ANIEM: l’imprenditore è a casa Digitale o non digitale?

L’uomo che ha fatto conoscere gli arrosticini in Italia e all’estero ora punta sulle “pallotte cacio e ove” Dall’Abruzzo al Regno Unito

Quando la cucina abruzzese fa il giro del mondo Nova Terra, la cultura si fonde all’agricoltura

seminari&convegni

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imprese banche

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Nuovi imprenditori nascono Nuovi scenari per il mercato del lavoro

eventi riconoscimenti gi Confindustria

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cultura viaggi imprese enogastronomia gastronomia

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cultura satira

divino&nonsolo arte&co. arte&co. arte&co. arte&co. arte&co. arte&co.

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È di Pescara il miglior avvocato dell’anno “I Giovani incontrano le Istituzioni” Progetto Hera, un viaggio nella storia d’Abruzzo Sublimondo e Alitalia un’alleanza vincente La Cantina Colle Moro si rifà il look Montepagano Borgo DiVino brinda ai suoi 45 anni Infiamma, buona la seconda! “Popoli e terre della lana” Il Satyricom consacra Pescara capitale della satira web

buono e bello salus

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85 87 89 90 93 94 97 99 101

tempo rubato traparentesi

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Il gelato... Che bontà! Forchette & Pallone PeFest: qualità e multidisciplinarietà le parole d’ordine Estatica: intrattenimento allo stato puro La storia sposa la contemporaneità La Processione dei Misteri a Trapani fotografata dall’abruzzese Loris Falasca “Ritratti di dame” Accademia d’Abruzzo, culla di cultura Nove mosse per il futuro di Giuseppe Biazzo e Filippo Di Nardo News in pillole

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore direttore@abruzzoimpresa.it

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a notte del 23 agosto la terra ha tremato di nuovo: una forte scossa di terremoto ha letteralmente polverizzato alcuni Comuni tra Marche, Lazio ed Umbria provocando 295 morti. Tutto ci ha fatto tornare indietro di 7 anni, all’angoscia e la paura vissute dagli aquilani nella notte del 6 aprile del 2009 e rivissute nuovamente in questo tragico evento. Finito lo stato di emergenza, dove l’Italia, come spesso accade, si distingue per capacità, generosità, coraggio e abnegazione nel prestare soccorso, sarà fondamentale (io mi chiedo perché questo si faccia sempre dopo una tragedia!) pensare seriamente all’aspetto della sicurezza delle nostre abitazioni. In Italia è necessario aumentare gli investimenti per la prevenzione dei terremoti attraverso la manutenzione antisismica di tutti gli edifici pubblici e privati e nella ricerca scientifica sull’applicazione di tecnologie e sistemi antisismici di monitoraggio e prevenzione.

L

a stagione estiva 2016 si avvia alla chiusura ed il bilancio non è di quelli con il segno più. I numeri dei turisti che hanno scelto la montagna sono positivi, ma quelli di chi ha preferito il mare lo sono molto meno a causa dell’inquinamento delle acque. I dati raccolti da Legambiente nell’annuale campagna lungo le coste italiane, ha denunciato come “il deficit depurativo in Abruzzo rischia di compromettere da una parte le bellezze naturali di questa terra e dall’altra anche di affossare l’economia turistica”. Ergo, la mancata depurazione sta continuando a danneggiare il nostro mare. A questo si aggiungono mancanza di servizi e un’inadeguata (non sempre) cultura dell’accoglienza. Non dimentichiamo che tra le regioni italiane, l’Abruzzo risulta quest’anno al terz’ultimo posto per flusso di turisti. Per fortuna una buona notizia c’è, ed è quella che Ryanair resta definitivamente a Pescara e rilancia con due nuove destinazioni: Copenaghen e Cracovia.

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lle Olimpiadi di Rio 2016 l’Italia ha portato a casa 28 medaglie e di queste, ben 2 profumano d’Abruzzo. In primis l’impresa dell’ortonese Paolo Nicolai e di Daniele Lupo, che si sono aggiudicati la medaglia d’argento nel beach volley. C’è un po’ d’Abruzzo anche nella medaglia di bronzo conquistata nella pallanuoto dall’Italia grazie al Settebello di Francesco Di Fulvio, pescarese doc. E ancora il record dell’aquilana Maria Enrica Spacca, che con la staffetta femminile 4×400, ha regalato un’emozione enorme facendo registrare appunto il nuovo record italiano della specialità. Risultati straordinari che riempiono di orgoglio tutti i cittadini abruzzesi. L’auspicio è che da questi grandi successi possano crearsi, come ha ricordato anche l’assessore regionale allo Sport Paolucci, “I giusti presupposti per allargare ulteriormente la base della pratica sportiva nella nostra regione”. Viva lo sport!

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Guardiagrele saluta Pietrino Primavera Si è spento Pietrino Primavera, 92 anni, storico costruttore edile di Guardiagrele. Era nato nella cittadina della provincia di Chieti il 31 marzo 1924. Primavera ha vissuto la Seconda guerra mondiale e ha realizzato centinaia di opere pubbliche nei suoi lunghi anni di attività. Nonostante l’età, non è mai voluto andare in pensione, lavorando, di fatto, fino agli ultimi giorni della sua vita essendo il rappresentante legale della società Co.Ge.Pri srl, impresa di costruzioni e ingegneria. La società è nata nel 1997 proprio con il conferimento della ditta individuale Primavera Pietrino già sul mercato dal 1935. «Siamo un’impresa di terza generazione e per me papà è stato una guida di onestà, determinazione e correttezza», ha dichiarato il figlio Paolo, ingegnere, imprenditore ed ex presidente di Confindustria Chieti. «Nel lavoro rispettava tutti e si faceva rispettare e con lui hanno lavorato nella sua lunga vita centinaia di dipendenti».

Walter Tosto punta sui giovani Walter Tosto, azienda leader mondiale nella grande caldareria per l’Oil&Gas, da anni impegnata nella realizzazione di componenti per ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), il più grande progetto internazionale sull’energia di fusione nucleare, ha deciso di finanziare tre borse di studio per il Master in Fusion Energy – Science and Engineering organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata. Lo scorso 6 luglio gli studenti del Master sono stati accolti in azienda per assistere ad una lezione tenuta dagli ingegneri della Walter Tosto, che hanno illustrato le varie fasi della commessa, come la progettazione esecutiva, il quality assurance, la saldatura, le procedure NDE, la metrologia e il controllo deformazioni. Gli studenti hanno visitato gli stabilimenti produttivi per osservare da vicino la costruzione del Vacuum Vessel del progetto ITER, accompagnati dal professor Francesco Romanelli, docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma “Tor Vergata”, nonché ex direttore di JET (Joint European Torus), il più grande reattore a fusione nucleare finora costruito, e di Eurofusion, il Consorzio Europeo per lo sviluppo dell’energia di fusione. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Luca Tosto, managing director di Walter Tosto – è quello di formare giovani ingegneri che si occuperanno dello sviluppo di nuove tecnologie nel campo della fusione nucleare».

Rodrigo apre un nuovo store a Montesilvano Nuova apertura in casa Rodrigo. Il marchio, nato nel 1975 dalla decennale esperienza produttiva nell’ambito della camiceria di pregio, e da circa 3 anni rinnovato nella sua nuova compagine societaria Siac Fashion srl, lo scorso 23 luglio ha aperto un nuovo punto vendita diretto a Montesilvano. Nei modernissimi locali di viale Europa, si è svolta l’apertura ufficiale al pubblico del negozio, che porta così Rodrigo a 4 punti vendita diretti. Nato con la mission di esaltare il gusto e la raffinatezza di un uomo, il brand Rodrigo propone un total look contemporaneo ed innovativo che mantiene viva l’artigianalità e la qualità sartoriale. «Sicuramente ci saranno altre aperture di negozi aziendali in futuro – dichiara Marco Merlino, amministratore unico Siac Fashion srl -, al fine di dare maggiore visibilità al prodotto Rodrigo, per rafforzare tutta la rete distributiva Italia ed anche estera. Rodrigo sarà presente già dal prossimo autunno/inverno nei mercati del nord Europa come la Scandinavia e il Benelux, oltre a Dubai, con un punto vendita in franchising».

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tendenze fatti persone

Olimpiadi, le medaglie degli abruzzesi «Dopo le intense emozioni vissute con l’ortonese Nicolai in coppia con Lupo e lo storico argento ottenuto nel beach volley, l’Abruzzo è tornato sul podio olimpico grazie al pescarese Francesco Di Fulvio che ha messo il suo sigillo alla conquista della medaglia di bronzo da parte degli azzurri della pallanuoto. Anche l’aquilana, benchè reatina d’adozione, Maria Enrica Spacca, che con la staffetta 4x400 non è andata lontano dalla medaglia di bronzo stabilendo con le compagne il nuovo record italiano. Segno evidente che il movimento sportivo regionale vanta delle stelle di prima grandezza su cui costruire un futuro altrettanto roseo». È stato il commento dell’assessore regionale allo Sport, Silvio Paolucci, a conclusione di una rassegna olimpica che visto atleti e tecnici abruzzesi in grande evidenza, come il vice allenatore della nazionale di pallanuoto, Amedeo Pomilio, e il preparatore atletico della nazionale di volley - medaglia d’argento - il teatino Giorgio D’Urbano, in passato anche preparatore di Alberto Tomba.

Starthope, la Fira a sostegno di due nuove startup Sono Umuve e ALLINmobile le due nuove startup abruzzesi, divenute socie della Fira, grazie al finanziamento del fondo regionale StartUp StartHope. Umuve ha sviluppato il progetto Abile®, piattaforma Ict e rete operativa che consentono all’utente di richiedere un preventivo e prenotare online la consegna, la salita al piano e il montaggio di arredi e beni durevoli, al miglior prezzo disponibile. La Fira, che sosterrà un investimento di 400mila euro, per il 36% del capitale sociale, consentirà quindi lo sviluppo del servizio anche nei principali paesi europei oltre che a consolidarlo in Italia. 200 mila euro verranno invece destinati a ALLINmobile, startup che produce smartphone e vari dispositivi innovativi. La Fira coprirà il 15% delle quote societarie, che vanno ad aggiungersi ai 300mila di co-investimento da parte dei founder. «Con il fondo StartHope – dice il presidente Fira, Alessandro Felizzi - abbiamo l’opportunità di aiutare imprenditori capaci e giovani di talento a realizzare e far crescere le proprie idee e, nel contempo, dare un nuovo impulso alla nostra economia regionale, anche in termini di ricaduta occupazionale. Nelle prossime settimane concluderemo altri investimenti per riconsegnare, entro settembre, il lavoro fatto da Fira alla Regione Abruzzo».

Ryanair continua a volare in Abruzzo Buone notizie per la regione Abruzzo. la Ryanair ha scelto di continuare a fare scalo all’Aeroporto d’Abruzzo. La decisione è stata ufficializzata, lo scorso 3 agosto dopo l’incontro che il governatore Luciano D’Alfonso ha avuto a Roma con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, con l’amministratore delegato e il direttore commerciale della compagnia aerea Ryanair, Michael O’Leary e David O’Brien, il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, per definire la copertura aerea delle compagnie low cost. La Ryanair aveva deciso di chiudere da ottobre le basi di Alghero e di Pescara dopo l’aumento della tassa d’imbarco ma si era anche impegnata a ritornare sui suoi passi in caso di cancellazione della tassa. «Il lavoro fatto in cento giorni ha portato risultati, non solo per l’Abruzzo ma anche per le altre regioni - ha commentato il presidente D’Alfonso -. Ryanair ha riconosciuto il nostro lavoro. Una parte della copertura arriverà dalla Regione. Puntiamo a superare le 700mila presenze annuali e, in futuro, anche il milione. Quando le Regioni si muovono in sinergia, i risultati sono evidenti. Da ora – conclude D’Alfonso – la partita prosegue in Europa, per costruire e superare tutti gli ostacoli».

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Lutto nel giornalismo abruzzese, muore il direttore Pasquale Pacilio Una lunga malattia ha portato via Pasquale Pacilio, giornalista e storico direttore responsabile dell’emittente abruzzese Rete 8. Lo scorso 29 luglio, Pacilio si è spento, lasciando la moglie Giulia, i figli Massimo, Marco e Silvia. Nato a Gricignano di Aversa, provincia di Caserta, il 13 giugno 1949, era stato collaboratore de “Il Mattino”. Risale alla fine anni ’70 il suo trasferimento in Abruzzo dove ha contribuito alla nascita e alla diffusione delle prime televisioni private. È stato direttore di Telemare consentendo ad una delle prime emittenti private pescaresi di diventare in breve tempo azienda leader in Regione. Centinaia di persone tra colleghi e telespettatori si sono ritrovati alla cattedrale di San Cetteo per salutarlo per un’ultima volta. Moltissimi i messaggi di cordoglio inviati da amici, rappresentanti del mondo politico abruzzese, e dai suoi colleghi. Tutti concordi nel ricordare l’ironia, la disponibilità e l’attenzione di Pasquale Pacilio, nella vita così come nel lavoro. Alla sua famiglia e ai colleghi di Rete 8 le più sentite condoglianze dalla redazione di Abruzzo Impresa.

Sisma Centro Italia, la solidarietà abruzzese ad Accumoli Una tendopoli, completamente autosufficiente, capace di ospitare 250 persone è stata allestita a cura della Protezione Civile della Regione Abruzzo nel comune di Accumoli (RI). Una Colonna Mobile, guidata dal sottosegretario Mario Mazzocca, composta da mezzi, materiali e da un centinaio di uomini e donne appartenenti a 20 squadre di volontariato di protezione civile, ha raggiunto quello che è stato uno dei centri più colpiti dal sisma. La comunità abruzzese sente questo evento catastrofico in maniera molto forte poiché riapre vecchie ferite legate a quanto già vissuto nella propria terra nei 2009. La tendopoli può ospitare 250 persone e offrire loro, oltre a un letto, 3 pasti caldi al giorno, docce e servizi igienici, adeguati anche alle esigenze dei diversamente abili. La tendopoli è munita inoltre di un posto medico avanzato, installato dalla Croce Rossa di Teramo. È stata instaurata una collaborazione con una squadra dell’Enel di Amatrice per aumentare la disponibilità energetica del campo, già assicurata da 4 gruppi elettrogeni. La squadra della Protezione civile regionale è composta da Emidio Primavera, Antonio Iovino, Silvio Liberatore, Francesco Prosperini, Alfonso Magliocco, Massimo Di Gaetano e Fabrizio Selli. L’Ospedale San Salvatore dell’Aquila sta poi ospitando alcuni molteplici feriti provenienti dalle zone colpite dal sisma del 24 agosto.

GLM Group si allarga a nuovi soci Prosegue la crescita internazionale della GLM Group, il gruppo abruzzese con sede a Castellalto, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di componenti metallici e accessori per il comparto automotive, in particolare di supporti per impianti di scarico. Una quota dell’azienda teramana è stata acquistata da Star Capital SGR, società di gestione del risparmio specializzata nell’attività di investimento in aziende italiane di piccole e medie dimensioni (PMI), attraverso il Fondo Star III. L’investimento consentirà di accrescere ulteriormente il Gruppo nei mercati in fase di sviluppo come Messico, Stati Uniti ed Europa dell’Est. L’attività produttiva viene svolta nei tre stabilimenti italiani situati a Castellalto, Villa Zaccheo e San Giovanni Teatino e nello stabilimento situato in Messico. Il Gruppo opera con le maggiori case automobilistiche del mondo e negli ultimi anni ha messo a segno un trend di crescita costante. L’operazione è stata finanziata da Unicredit, supportata dalla consulenza legale dello Studio Chiomenti e gestita dallo Studio D’Incecco, Dottori Commercialisti in Pescara, consulenti dell’azienda dalla costituzione. La società capogruppo, GLM Srl, detiene il 100% della società MTA Service Srl, il 100% della RF Stampi Srl, il 50% della GLM-Fischer Mexico, ed, infine, il 100% di GLM RS DOO, società con sede in Serbia.

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tendenze fatti persone

Appuntibay.it Su “Withyouwedo Crowdfunding” La startup abruzzese Appuntibay.it parteciperà al “WithYouWeDo Crowdfunding”, la piattaforma di Reward Based Crowdfunding e di Donation Based Crowdfunding, che permette di sostenere progetti innovativi rendendo concrete idee di talento in ambito digitale, attraverso il supporto della community. Appuntibay.it è un portale di compra-vendita di appunti universitari, creato dal giovane imprenditore pescarese Paolo Colleluori, grazie ad un’intuizione avuta durante il suo percorso universitario. Partendo da un’idea semplice ha lavorato per creare un mercato virtuale nel quale gli studenti possono comprare e vendere appunti, condividendo la conoscenza e creandosi una piccola rendita. Nel primo anno di vita Appuntibay.it ha ottenuto moltissimi consensi, con migliaia di studenti iscritti e altrettanti caricamenti di appunti e riassunti. La Startup abruzzese ha ricevuto anche un riconoscimento dal Ministero delle politiche sociali della Regione Abruzzo attraverso il Progetto Speciale - G O A L - “Giovani Opportunità per Attività Lavorative”. Su circa 300 progetti presentati, solo otto potranno essere caricati sul portale “WithYouWeDo Crowdfunding”. Appuntitibay.it è online dal 4 luglio. Per sostenere Appuntibay.it basterà entrare nel portale www.withyouwedo.telecomitalia. com, effettuare la registrazione e donare qualsiasi somma alla nuova impresa abruzzese.

L’Europa, i fondi per lo sviluppo rurale e i nuovi social media La nuova programmazione europea destina alla regione Abruzzo ben 430 milioni di euro provenienti dal Piano per lo Sviluppo Rurale 2014-2020. Si tratta di fondi che la Regione vuole veicolare al meglio allargando il target dei beneficiari e concedendo soprattutto ai giovani, nuovi imprenditori del rurale, strumenti di facilitazione per l’accesso ad essi. Da questi propositi nasce la pagina Facebook (www.facebook.it/psrabruzzo), gestita dal Dipartimento regionale Politiche dello sviluppo rurale e della pesca. «Non abbiamo più un rapporto unilaterale, dove la PA informa e basta, senza ascoltare e senza monitorare i bisogni dei cittadini – spiegano al Dipartimento – ma consolidare un sistema composto da diversi livelli di interazione, i cui gradi di comunicazione cambiano anche rispetto ai bandi che saranno pubblicati per sostenere il comparto agricolo, oggi composto in larga parte da giovani».

Roccaraso: l’orientamento universitario dove l’esperienza è al primo posto Venti studenti meritevoli della regione hanno partecipato al progetto OR.A Fare ORientamento in Abruzzo: l’iniziativa firmata da RAW, Residents of Abruzzo in the World e patrocinata dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Roccaraso. Al tavolo dei relatori, a raccontare la loro esperienza professionale, si sono alternati la COO di Cassa Depositi e Prestiti Simonetta Iarlori, il presidente della Federazione Internazionale per il Trattamento dell’Informazione e della Comunicazione Fausto Ramondelli, il presidente della LegaPro Gabriele Gravina, l’investment manager di FIRA Eugenia Monti, il professore di meccanica orbitale del Politecnico di Milano Pierluigi Di Lizia, il professore di diritto dell’Università di Teramo Carlo Di Marco, il magistrato Cesira Casalanguida, il dirigente medico Paolo Calafiore, la ricercatrice Mariagrazia Capestrano, il saggista Andrea Del Castello, l’attore Federico Perrotta, lo chef stellato William Zonfa, l’eco designer Gaudenzio Ciotti, il maestro d’arte orafa Franco Coccopalmeri e la biologa nutrizionista Giulia Cipriani.

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tendenze fatti persone

2015, l’Abruzzo torna a sperimentare un ritorno alla crescita Benché caratterizzato da una minore robustezza, attribuibile a un minor grado di diffusione, il Pil abruzzese ha segnato una variazione positiva (+1 in volume) dopo tre anni di contrazione, questa la considerazione esito di una ricerca del Cresa. Accanto al buon risultato dei mezzi di trasporto e dell’elettronica, si segnalano la positiva dinamica dell’alimentare e il recupero del tessile-abbigliamento. L’aumento delle vendite all’estero è stato eccezionalmente favorevole per gli autoveicoli e per i prodotti elettronici. La ripresa, inizialmente concentrata nell’industria manifatturiera, si è poi estesa al settore delle costruzioni. Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo, secondo il Cresa, si sono riflettute favorevolmente sui consumi come sembrerebbe emergere dai dati disponibili sul fatturato delle imprese attive nella ristorazione ma anche dal miglioramento di quelle che operano nel commercio al dettaglio. Continuano però a gravare sui più giovani i costi più pesanti e gli elevati persistenti tassi di disoccupazione. Guardando ai prossimi mesi, il Cresa invita soffermarsi sul ruolo di alcuni importanti interventi di contesto, che mirino a salvaguardare la fragile struttura demografica della regione: miglioramento delle misure in grado di incidere sul funzionamento dei mercati, a partire da quello del lavoro; interventi che consentano agli individui di dotarsi di capacità meglio remunerate sul mercato, come l’istruzione; politiche per la salute.

Il riciclo dei rifiuti… nel mondo dell’arte L’intesa tra Regione Abruzzo ed Arco Consumatori, firmata dal sottosegretario con delega all’ambiente Mario Mazzocca e dal presidente dell’associazione Franco Venni, mira ad una nuova visione dei rifiuti in chiave di sostenibilità. Il protocollo dal titolo “I riufiuti si fanno arte: Turismo – Rifiuti – Risorsa” è destinato alle strutture turistiche del territorio. Si punta ad una sensibilizzazione degli operatori del settore attraverso laboratori dove al centro ci sia l’economia sostenibile e l’impatto ambientale ridotto. Il progetto prevede per la sua attuazione il coinvolgimento della Direzione Turismo della Regione Abruzzo, delle Dmc del territorio, dei Parchi nazionali, di Federalberghi Abruzzo e Consorzio Abruzzotravelling. «Si tratta - ha sottolineato Mazzocca - di un altro tassello a quell’ampio programma di interventi che stiamo portando avanti da tempo e che si fonda proprio sulla promozione della cultura del recupero e riutilizzo dei materiali».

Loreto Aprutino: il giornalista Antonio Recanati ricordato attraverso l’enogastronomia Sbicchierando nel borgo: un evento dedicato al food and wine ma non solo. Loreto Aprutino ha voluto ricordare con questa manifestazione il giornalista conterraneo Antonio Recanati, prematuramente scomparso lo scorso marzo, concedendo alla tradizione enogastonomica tanto amata dal defunto, un ruolo da protagonista. «Ricordo Antonio come un giornalista speciale – ha detto il collega Paolo De Carolis – si dedicava a raccontare le specialità vitivinicole e le tradizioni abruzzesi con la capacità rara di documentarle come un vero antropologo». Oltre alle varie degustazioni delle migliori cantine abruzzesi, a conclusione dell’evento vi è stata l’assegnazione del premio giornalistico a 4 professionisti dell’informazione che si sono particolarmente distinti nei vari settori della comunicazione, cari al compianto Recanati.

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Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso

Il Masterplan Abruzzo Un Patto per… le imprese Anche l’A bruzzo nel Masterplan per il Sud, una “invenzione” del Presidente del Consiglio dei Ministri finalizzata al rilancio del Mezzogiorno d’Italia

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» di Laura Tinari - foto concessa dalla Presidenza Regione Abruzzo

inee guida, obiettivi da raggiungere, individuati insieme alle Regioni del Sud, ma ad oggi soltanto 3 di esse, Campania, Abruzzo e Puglia, hanno messo un sigillo sulle proprie idee firmando un Protocollo con il Governo. Il “Masterplan Abruzzo - Patto per il Sud” è stato siglato a maggio a L’Aquila dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. 77 progetti concreti, per 1,5 milioni di euro, che a Renzi sono «piaciuti molto» perché finalizzati ad aumentare la modernizzazione di questa regione: molte delle risorse sono infatti desti-

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nate alle infrastrutture materiali e digitali. Il Protocollo è stato l’esito di una collaborazione tra Regione Abruzzo e Presidenza del Consiglio dei Ministri, che insieme hanno individuato e poi concordato le principali Linee di Sviluppo e le relative aree di intervento, obiettivi primari da migliorare e completare al fine di dare un forte impulso alla valorizzazione delle eccellenze ambientali, culturali, turistiche, industriali e di ricerca già presenti sul territorio e attrarre nuovi investimenti nazionali ed esteri da inserire nel Masterplan per il Sud. A parlarcene è proprio il presidente D’Alfonso.


Primo piano

a tu per tu con il presidente Regione Abruzzo Luciano D’alfonso  Quanto c’è per le imprese in questo Patto per l’Abruzzo? «C’è molto, soprattutto nella parte definita “addendum” e firmata il 9 luglio scorso alla Fortezza di Civitella del Tronto con i sindacati e le associazioni di categoria: 254 milioni di euro divisi in cinque settori Impresa, lavoro e sviluppo; Startup; Istruzione, ricerca e formazione; Sociale; Politiche di contesto. Già nel Masterplan originale c’era la parte dedicata allo sviluppo economico e produttivo con 6 interventi per 157,3 mln di euro, come la realizzazione del centro Bioserv, la banda larga nelle zone industriali, il collegamento tra università e imprese attraverso il finanziamento della ricerca, il centro di eccellenza Abruzzo Regione della Vista, la rete irrigua a pressione nel Fucino e sul resto della regione. In realtà anche interventi come lo sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile con il recupero di borghi in aree interne e rilancio delle micro imprese o la valorizzazione di alcuni centri invernali sono tesi alla crescita economica».

per fare impresa. Questo insieme al potenziamento della banda larga e ultra-larga, rappresenta una mossa strategica pregnante per tenere l’Abruzzo al passo con i tempi».

Crede sia davvero un modo efficace per rilanciare il Mezzogiorno? «Leggendo i dati macroeconomici 2015 del Sud Italia si scopre che il Pil prodotto è pari al 20% del Pil nazionale; la quota dell’export il 10%; il tasso di occupazione è al 42,6% contro il dato nazionale del 56,3%. L’economia italiana ha bisogno che il Mezzogiorno diventi un’area di crescita che interagisca positivamente con il resto del Paese, sia in termini di apporto alla produttività dell’economia italiana e di competitività e capacità di esportazione, sia in termini di ampliamento del mercato interno. È un progetto che fa leva sulle capacità e sulla voglia di mettersi in gioco dei cittadini e delle istituzioni meridionali. È una politica fatta di obiettivi concreti, di strumenti realmente attivabili e impegni veri-

ficabili. In questo senso credo che sia uno strumento utile».

È giusto che l’Abruzzo continui ad essere considerata regione del Sud? «Tutti gli indicatori economici collocano l’Abruzzo in una posizione mediana tra le regioni del Mezzogiorno e quelle del Centro-Nord, anche se la recente crisi economica ci ha avvicinato più alle prime. In realtà noi dobbiamo iniziare a pensare in termini di Macroregione Adriatico Ionica, nella quale il nostro Paese assume un ruolo oggettivo di leadership e politico di cerniera del sud-est dell’Europa e del Mediterraneo. Questa scelta produce un progetto di sviluppo che finalmente non taglia l’Italia secondo lo schema Nord/Sud, conferendo all’area adriatico-ionica un ruolo nazionale ed europeo. L’Abruzzo è collocato al centro del sistema territoriale adriatico e potrà fare delle politiche di prossimità e cooperazione un punto strategico del nostro agire istituzionale»

Quale è il “cuore” del Masterplan?

«Il punto centrale del documen-

to è la forte attenzione dedicata alle grandi infrastrutture come porti, aeroporto, ferrovie e strade di grande comunicazione, sulle quali sono stati allocati oltre 609 milioni per 30 interventi. Favorire la mobilità significa attrarre investimenti e facilitare gli spostamenti sia dei cittadini sia di chi viene qui

D’Alfonso insieme al presidente del Consiglio Matteo Renzi

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Le onde gravitazionali, la più recente scoperta a cui il GSSI dell’Aquila ha partecipato

L’Aquila, “Città della conoscenza” È il Gran Sasso Science Institute, ultimo ente di formazione e ricerca ad essere approdato, in ordine temporale, a L’Aquila a ridare una vera e propria vocazione al capoluogo abruzzese. Nato nel 2012 è diventato, dopo solo tre anni, Scuola superiore universitaria

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» di Laura Tinari

on solo fisica e ricerca fondamentale,

ma progetti finalizzati a realizzare valvole cardiache più precise di quelle esistenti, ricerche di algoritmi che permettano di individuare falle nella sicurezza di reti come Facebook e Whatsapp, oppure uno studio di scienze sociali sulle aree interne italiane, in via di spopolamento, ma dove c’è tanto saper fare, cultura e necessità di presidio

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del territorio. È così che il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila si prepara a diventare Scuola superiore universitaria e ad entrare nell’Olimpo dei più prestigiosi centri di eccellenza dedicati all’alta formazione e alla ricerca. A decretare la nascita della nuova Università è stata la ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, partecipando all’incontro “Una città della


Primo piano

conoscenza”. Una Scuola nata nel solco di una tragedia per dare un segnale forte in una L’Aquila che nel 2012 piano piano sceglieva di ripartire dalla conoscenza. Creato per impulso e impegno del Governo Nazionale, Regione Abruzzo, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e OCSE, il GSSI, centro di ricerca e scuola di dottorato internazionale, oggi con i suoi 120 dottorandi, distribuiti su quattro corsi (fisica, matematica, informatica

e studi urbani) e di cui il 50% proveniente dall’estero, è l’università più internazionalizzata d’Italia. Ogni anno solo 40 allievi su 800, che fanno domanda, vengono selezionati, «studenti bravissimi da cui ci si aspetta innovazione, progetti e idee» ci dice il neo-rettore Eugenio Coccia. E dato che l’eccellenza non ha nazionalità, i giovani provengono da tutto il mondo: Vietnam, Brasile, Germania. Un dato che rende l’inglese la lingua ufficiale al GSSI, quella in cui si tengono lezioni e seminari.

a tu per tu con il neo-rettore GSSI Eugenio Coccia  Al GSSI il verbo “promuovere” è di uso quotidiano, ma questa volta ad essere promossa è stata la Scuola e non i suoi allievi. «La domanda era: c’è bisogno di un’altra istituzione universitaria in Italia? Secondo l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e Ricerca sì. Un percorso trasparente, noi abbiamo preteso di essere valutati dopo il primo triennio e solo dopo il parere positivo dell’ANVUR, che è stata qui e ci ha conosciuto, è stata presa in considerazione la stabilizzazione della Scuola. Il metodo di valutazione iniziale è stato rigoroso e sicuramente sarà applicato anche in occasioni future».  Quale è la percezione che L’Aquila ha di questa Scuola? «È molto buona, i nostri circa 200 tra allievi, ricercatori e docenti sono sparsi per la città e si vedono, economicamente e per partecipazione. Si comincia a vedere che questa caratterizzazione dell’Aquila come “Città della conoscenza” è nei desideri della cittadinanza: L’Aquila vuole essere una città studentesca con studenti che si for-

Eugenio Coccia

mano e risiedono qui, stimolando anche l’offerta culturale. Non ci sta a vedersi come città amministrativa, di pensionati o turismo mordi e fuggi».

Il GSSI sostiene con la sua partecipazione diverse iniziative che si svolgono in Città. Voglia di far sentire che si è parte attiva di una comunità? «Assolutamente si, noi siamo immersi nella città dell’Aquila e richiamiamo da tutto il mondo ca-

pitale umano qualificatissimo, che viene a formarsi qui. Già questo è un valore aggiunto immenso ed è parte della nostra missione. Siamo oggi l’unica sala cinematografica all’interno della città dove abbiamo organizzato un cineforum, abbiamo una sala conferenze che ha ospitato dibattiti e forum e siamo presenti nelle principali manifestazioni che si tengono a L’Aquila, come La notte dei ricercatori o il Festival della partecipazione»

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Il gruppo di attori dell’associazione Acculae

«Anche con produzioni low budget si fa cultura di qualità» Lo hanno imparato le piccole associazioni che stanno sperimentando nuove forme di espressione che portano arte e cultura fuori dai loro “vecchi” centri di produzione e realizzazione

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» di Laura Tinari - foto concessa dall’associazione Acculae

l teatro non in teatro, la letteratura non in libreria o in biblioteca, la fotografia non

in una sala di posa o in una vera sala di esposizione, perché è arrivato il momento di porta-

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re la cultura “fuori” da quelli che sono i luoghi ad essa tradizionalmente deputati. Una risposta alla carenza di risorse da destinare a questo settore? Probabilmente si, poiché reinventare e ricontestualizzare porta anche


Primo piano

piccole produzioni low budget è a definire nuovi budget di spepossibile creare pièce di gransa, riducendo alcuni costi fissi de qualità e livello della preche la cultura nella sua impostazione, dando voce a giovani stazione “tradizionale” impone. attori che vogliono esprimersi Sicuramente però c’è anche la - ci dice la presidente Antonia voglia di trovare nuove forme Renzella -. Spesso ci basiamo per esprimere quella cultura su sostegni da parte dei comuni che a volte sembra stanca, che, che credono nella cultura e con come già nei numeri passati di piccoli fondi, facendo sacrifici, questa rubrica abbiamo detto, intendono comunque dare ai non attrae più. Scindere duncittadini un’offerta culturale. que l’idea e il sogno, che sono Si sta cercando di solidificare dietro ogni espressione artistiun circuito teatrale che possa ca, da quanto di materiale e fisigarantire un’offerta sul terrico è stato finora loro attribuito, torio regionale e questo grazie come teatri, poltrone, scaffali a giovani che vanno avanti noper i libri, ampi muri. Cambia il nostante tutto, superstiti che palcoscenico su cui si fa cultura anche senza fondi continuano e a diventare protagonista è la a garantire eroicamente offerta città, con i suoi palazzi, i cortili e qualità culturale». Sappiamo o anche con le camere di un albene come l’Abruzzo sia una bergo; ogni angolo può divenire terra di musica, teatro, arte il luogo ideale dove mandare in ma oggi viva una fase un po’ di scena una pièce teatrale, una stallo non riuscendo ancora a mostra fotografica o uno spetrendere la cultura un vero asset tacolo di danza. Ma cambia anAntonia Renzella, presidente strategico del proprio rilancio, che la filosofia, perché così ogni associazione culturale Acculae anche economico. La carenperformance è un modo per za di risorse finanziarie non può sempre essere l’alibi rafforzare la voglia e l’esigenza di promuovere territori, dietro cui celare una mancanza di idee che rendano location e la cultura stessa, che diventa motore privilequesto settore attrattivo e al passo con i tempi, capace giato del turismo, richiamando a sé anche la capacità di di rispondere alle aspettative e guardare al futuro con valorizzare i patrimoni di una città. Ed è proprio così una sua prospettiva. «Oggi l’offerta culturale abruzzese che la cultura diventa “girovaga” e diffusa, infrange non è omogeneamente di qualità. Da attrice, autrice e ogni barriera con gli spettatori, entra in diretto conregista di teatro, penso che il Marrucino di Chieti sia tatto con loro. Un così nuovo contesto sprigiona anche avanti rispetto agli altri Enti, e questo perché nella norisorse professionali nuove, capaci di creare una vitalità stra Regione la cultura è mal gestita dalla politica. In differente nell’industria culturale e in Abruzzo ci sono generale dei fondi pubblici destinati dal Ministero dei validi esempi di giovani attori, musicisti, fotografi, balBeni e Attività culturali e dagli Enti locali alle Istitulerine, artisti, raggruppati in associazioni culturali che zioni culturali solo i 5% va al palcoscenico, agli artisti e nascono con la voglia di innovare e spingere verso un’ofagli operatori, il resto va a ciò che gli gira intorno, come ferta artistico-culturale diversa. Per tutti valga come ai numerosi stipendi. L’Italia, che continuiamo a definiesempio il caso dell’aquilana “Acculae”, un’associazione re il giardino culturale dell’Europa, a volte non si rende culturale composta da giovani attori abruzzesi, che ha conto che la cultura ha un ritorno economico altissimo e ideato una forma di teatro capace di portare gli spettaquesto perché ci sono politici che non credono che turitori direttamente nell’avventura del “teatro in camera smo e cultura siano strettamente legati» d’albergo” o nei borghi della nostra regione. «Anche con

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L’avvocato Marco Riaro Sforza nel suo studio a Pescara

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STUDIO LEGALE RIARIO SFORZA: «AFFIANCHIAMO LE AZIENDE IN ITALIA E ALL’ESTERO» Lo studio fondato dall’avvocato Marco Riario Sforza è specializzato in diritto civile e commerciale oltre che nel settore dell’internazionalizzazione in particolare nei paesi del Golfo

» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

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arco Riario Sforza, prima di essere un grande avvocato è un uomo innamorato del suo lavoro e un affamato di conoscenza. È per questo che negli anni, è riuscito a diversificare, affiancando alla sua attività tradizionale, nuovi sbocchi professionali internazionali che lo hanno fatto crescere come uomo e come avvocato. Fondato da Marco Riario Sforza, l’omonimo Studio Legale si occupa prevalentemente di diritto civile con una parti-

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L’avvocato durante una lezione all’Università di Teramo

Nel tribunale di Pescara

colare attenzione per il diritto commerciale, sia nel settore stragiudiziale che, in quello giudiziale ed arbitrale. Dedizione, competenza professionale, tempestività ed assistenza personalizzata, sono i must di questo studio che ha sede a Pescara. «Le nostre attività - ci spiega l’avvocato Riario Sforza - si dividono in due grandi settori: la consulenza legale continuativa stragiudiziale in favore delle imprese e la tutela giudiziale e arbitrale. Ad oggi gran parte del nostro operato è incentrato sui contratti nazionali ed internazionali per le aziende». Lo studio, negli ultimi cinque anni infatti, si è specializzato nel settore dell’internazionalizzazione attraverso una consulenza continuativa in favore di aziende di medie e grandi dimensioni, mettendo a loro disposizione un’assistenza costante finalizzata alle specifiche esigenze dell’imprenditore. L’avv. Marco Riario Sforza ha acqui-

sito una significativa esperienza nell’ambito della contrattualistica d’impresa nazionale ed internazionale, quest’ultima, in particolare, con i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar), assistendo anche aziende in arbitrati internazionali presso la Camera Arbitrale Internazionale di Parigi (ICC). In questo ambito, l’attività dello Studio Legale Riario Sforza si dedica anche all’implementazione e alla gestione dei rapporti tra alcune aziende italiane e i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo affiancando, grazie alla sua assidua presenza in Oman e alla sua collaborazione con un importante studio legale della Capitale dell’Oman, le aziende italiane nelle attività di business scouting, di business development e di gestione degli aspetti legali necessari per il corretto insediamento del-

Durante un convegno a Chieti sulle oppurtunità in Oman

Insieme alla moglie Monica Di Pillo, giornalista professionista


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le aziende in tutti i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Fondamentale principio alla base di tutta l’attività dello Studio Legale Riario Sforza è quello di garantire la qualità e la tempestività del servizio offerto, anche grazie al continuo aggiornamento nell’approfondimento scientifico delle discipline giuridiche che svolge a livello di

ricerca universitaria. L’avv. Riario Sforza è, infatti, oltre che Dottore di Ricerca in Diritto Europeo e Comparato, dell’Impresa e del Mercato, professore di Diritto Privato presso la Facoltà di Scienze Politiche della Università di Teramo. Lo Studio Legale Riario Sforza ha sede in Via Tirino, al civico 14, a due passi dal Tribunale di Pescara.

CONSULENZA ALLE AZIENDE in ambito nazionale ed internazionale • Redazione di contratti nazionali ed internazionali. • Consulenza e assistenza continuativa in favore delle aziende sia per la fase delle trattative sia durante l’esecuzione dei contratti, al fine di evitare errori che poi potrebbero rivelarsi dannosi per l’imprenditore in fase di eventuale successivo contenzioso. • Consulenza e assistenza in materia di diritto societario, occupandosi, Durante convegno sull’Arbitrato, presso la CCIAA di Pescara, con Nicoletta Verì, anche con l’ausilio di commercialisti - fiscalisti e notai, della costituzioMonica Di Pillo, l’avv. prof. Roberto Carleo ne di società, della stesura di patti parasociali nazionali ed internazioe il prof. Lucio Laureti nali e di altri accordi tra i soci, oltre che delle operazioni di cessione d’azienda, fusione, scissione ed acquisizione. • Consulenza e assistenza per la costituzione di società in Oman, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait e Qatar, anche grazie a collaborazioni con alcuni importanti studi legali e di associazioni italiane per lo sviluppo estero del business in quei mercati, che sono oggettivamente complessi, ma ricchi di grandi opportunità. • Consulenza e assistenza, per la redazione di contratti di General Partnerships; Limited Partnerships; Joint Ventures; Joint-stock Companies; Limited Liabilities Companies (LLC); Holding Companies per gli Stati dell’Oman, degli Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait e Qatar. • Consulenza ed assistenza per la redazione dei Modelli organizzativi e di gestione previsti dal D.Lgs. 231/2001, avendo l’avvocato Riario Sforza ricoperto il ruolo di Presidente dell’Organismo di Vigilanza per la società in House Abruzzo Sviluppo S.p.A.

I settori di attività dello Studio - Diritto Civile e Commerciale; - Contrattualistica nazionale ed internazionale; - Tutela giudiziale ed arbitrale, nazionale ed internazionale in tema di responsabilità contrattuale compreso il consequenziale recupero del credito; - Responsabilità Medica sia nel settore civile che in quello penale, avendo peraltro l’avv. Marco Riario Sforza da poco pubblicato un libro proprio in tema di responsabilità medica; - Responsabilità extracontrattuale; Il nuovo libro scritto - Diritto delle assicurazioni; dall’avvocato - Proprietà intellettuale, marchi e brevetti; - Diritto degli appalti per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali nazionali ed internazionali; - Diritto Immobiliare

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a tu per tu con Marco Riaro Sforza   Come è iniziato il suo operato nel settore dell’internazionalizzazione?

  «La mia avventura all’estero è iniziata circa quattro anni fa, seguendo una società mia cliente che aveva vinto un appalto per la costruzione di un tratto di autostrada in Oman. L’imprenditore italiano è molto apprezzato nei paesi del Golfo e il made in Italy va ancora forte. Il problema è che mentre tutto il resto del mondo va ad una velocità spaventosa, la burocrazia italiana rallenta l’operato delle nostre aziende. Ad oggi il mio lavoro si divide a metà tra le pratiche tradizionali e quelle all’estero. L’obiettivo per il futuro è quello di seguire solo quelle internazionali e di aprire uno studio in partnership con il collega locale in Oman con il quale collaboro. I contratti internazionali sono complicati, mi piacciono anche per questo e rappresentano una bella sfida».   Quanto è importante per un’azienda che opera all’estero tutelarsi legalmente?

  «È importantissimo. Così come lo è anche per le imprese che lavorano esclusivamente in Italia. Le imprese italiane se vogliono proteggere il loro business, e magari vogliono anche internazionalizzare la loro attività, devono tutelarsi con intelligenza. Questo implica che l’imprenditore nella gestione del contratto eviti di commettere errori giuridici che, in caso di contenzioso,

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porterebbero rivelarsi assai gravi, se non addirittura fatali. L’attività del mio studio è infatti orientata ad evitare il verificarsi di questi errori. Bisogna inoltre considerare che, in virtù dei tempi lunghi della giustizia italiana, l’imprenditore dovrebbe evitare il più possibile le cause, spesso costose e dunque di ostacolo allo sviluppo della propria azienda. L’unico modo per evitare le cause è prevenirle. Ed è esattamente quello che facciamo nel mio studio legale. Io stesso seguo tutto l’iter del contratto di un’azienda, già dalla fase delle trattative, ma per fare questo è necessario che io conosca l’azienda in ogni dettaglio. Il mio approccio nella redazione dei contratti è maniacalmente orientato a conoscere ogni aspetto del tipo di attività materialmente eseguita dall’imprenditore stesso, anche recandomi sul posto per avere diretta contezza della situazione. Comprendere appieno il lavoro dell’imprenditore, significa redigere contratti che siano davvero rispondenti alle sue esigenze e alla tutela del suo business. Ciò porta anche alla nascita di rapporti personali e professionali che durano nel tempo».   Che prospettive ci sono oggi in Oman per le aziende italiane?

  «Oggi in Oman ci sono grandi progetti infrastrutturali, investimenti in fonti energetiche rinnovabili e nel turismo e un’industria farmaceutica, agroalimentare, tessile che cresce. Ed inoltre è la porta di accesso privilegiata per Stati Uniti e India. Il diritto commerciale omanita è molto moderno ma, al contempo,

più snello di quello italiano. Questo Paese è un cantiere in continua evoluzione, 40 anni fa non c’era nulla, oggi lo stanno rilanciando anche partendo dalla costruzione della ferrovia. Seguendo già molte aziende italiane e abruzzesi che lavorano in Italia e all’estero, Oman compreso, consiglio sempre di inserire delle clausole che, in caso di contenziosi, prevedano il ricorso a procedure arbitrali piuttosto che ai tribunali istituzionali; e di esaminare, fra i moltissimi aspetti, le clausole di garanzia che in tutti i paesi esteri, anche in Oman, sono note con il termine performance bond».   Che momento sta attraversando il settore del diritto a suo avviso?

  «Il campo del diritto è molto complicato, è sempre irto di difficoltà, noi avvocati siamo abituati a lottare. Il settore della giustizia in generale sta cambiando. Per intraprendere questa professione sono necessarie: passione, curiosità, senso pratico e voglia di sapere, perché la legge varia di continuo e l’aggiornamento è un fattore imprescindibile. Nonostante le difficoltà di lavorare nel nostro paese, devo ammettere con molto orgoglio che i colleghi italiani sono tra i più preparati al mondo».   Ci parli della sua esperienza come professore all’Università di Teramo…

  «L’università è la parte più passionale del mio lavoro. Amo i miei studenti e amo insegnar loro il diritto privato, ma soprattutto cerco di trasmettere loro un metodo di studio e di ragionamento valido e

applicabile in qualsiasi campo. Da loro pretendo molto: un atteggiamento serio e professionale e la capacità di saper ragionare. Spesso mi è capitato di dover presiedere un esame in carcere, è un esperienza molto forte che ti fa crescere».   Da avvocato, quali sono i principi sui quali ha fondato il suo Studio?

  «L’onestà intellettuale, l’amore per il lavoro e l’umiltà sono fondamentali, così come lo spirito di sacrificio e la totale abnegazione per il proprio lavoro. L’avvocato deve sempre ricordare che dietro ad un fascicolo ci sono aziende, sogni, speranze e sacrifici di un imprenditore e ci sono i suoi dipendenti che hanno delle famiglie. Pertanto il forte senso del dovere e della responsabilità sono determinati. Per quanto a noi piaccia vincere, per correttezza verso il cliente non promettiamo comunque mai la vittoria in una causa poiché non siamo certo noi a decidere, ma promettiamo e garantiamo un impegno assoluto, un lavoro di totale dedizione e ciò affinché gli interessi dei nostri clienti siano tutelati nel modo più efficace possibile. I nostri clienti, anche se io preferisco definirli “assistiti”, perchè li assisto in un percorso, sono costantemente tenuti aggiornati sulle questioni che li riguardano. L’assistito quando esce dalla porta del nostro studio deve aver capito il problema giuridico. Crediamo nell’etica connaturata all’esercizio della professione, nell’indipendenza del professionista e nell’importanza del rapporto di fiducia con i propri assistiti»

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incarichi & carriere

AIDP ABRUZZO E MOLISE, ALfonsO ORFANELLI È IL NUOVO PRESIDENTE

Classe ’63, Laureato in Economia & Management, Alfonso Orfanelli è il nuovo presidente AIDP A&M, l’associazione italiana per la direzione del personale, Abruzzo e Molise. Con un master in Crisis Management e Relazioni Industriali, Orfanelli ha iniziato la sua carriera nel settore bancario per proseguire in Galbani, Coca-Cola, Merker Yshima, Margaritelli SpA, con esperienze che vanno dal settore dei servizi, a quello Commerciale, ICT e HR. Dall’ottobre 2015 ricopre la carica di HR Group Director della Arti Group Bavaria, Gruppo internazionale di riferimento nel settore della stampa industriale di libri, rotocalchi, riviste. È componente del CdA ricoprendo l’incarico di Datore di Lavoro; fa parte della Giunta Nazionale Assografici e della Commissione Sindacale Nazionale del settore Cartai e Cartografici.

VERCELLONE È Il NUOVO PRESIDENTE DELLA FERPI

È Pier Donato Vercellone il nuovo presidente della Ferpi per i prossimi tre anni. Docente in “Teoria e Tecniche della Promozione dell’Immagine” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dopo esperienze in agenzie di Rp, Vercellone ha ricoperto ruoli direttivi nella comunicazione per importanti brand, in Italia e all’estero. «Sono emozionato e orgoglioso di poter contribuire al rinnovamento di Ferpi e allo sviluppo della professione. Abbiamo costituito un team qualificato, competente e autorevole che proporrà progetti concreti a beneficio di tutti i Soci» ha dichiarato Vercellone che prende il posto di Patrizia Rutigliano. Il Consiglio Direttivo Nazionale sarà composto altresì da Sergio Bruno, Cristina Camilli, Daniele Chieffi, Letizia Di Tommaso, Fabio Famoso, Elisa Greco, Eliana Lanza, Filippo Nani, Raffaele Paciello, Rita Palumbo, Daniele Salvaggio, Rossella Sobrero e Fabio Ventoruzzo.

CAMBIO AL VERTICE DI ATTIVA

Massimo Papa è il nuovo Amministratore unico di Attiva. Papa succede a Domenico Di Michele ed è affiancato da un collegio sindacale composto da Mario Del Vecchio, presidente, Mirko Velluto e Ligia Di Giulio quali componenti effettivi e da Cinzia De Santis e Carlo Garofalo, quali componenti supplenti. A loro è andato il saluto e il vivo ringraziamento del sindaco Marco Alessandrini che, in merito ai compensi previsti per tali figure, ha tenuto a precisare che «la nomina del nuovo amministratore unico di Attiva nella persona di Massimo Papa, è frutto dell’avviso pubblico e dell’esame dei titoli e che gli importi sono annuali e per sua espressa richiesta hanno subito il taglio del 10 per cento».

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incarichi & carriere

TERRANOSTRA ABRUZZO. ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE REGIONALE

Gabriele Maiezza, titolare di Santa Felicita di Cepagatti è il nuovo presidente dell’associazione agrituristica Terranostra Abruzzo, promossa da Coldiretti per sostenere e diffondere l’esercizio dell’agriturismo e la valorizzazione dell’ambiente rurale. L’espansione delle opportunità per le aziende agrituristiche nell’ottica di una multifunzionalità sempre più accentuata. Questo uno dei primi obiettivi del mandato di Maiezza. Contestualmente è stato nominato il nuovo consiglio direttivo composto da Costantino Di Mercurio, Ilse De Matteis, Valeria Scipioni, Sergio Del Casale, Linda Verratti, Livia Di Battista, Chiara Ciavolich, Onello Rupi, Tommaso Tatasciore e Massimiliano Volpone in rappresentanza di Coldiretti.

ANCE GIOVANI CHIETI, PAOLO DE CESARE NUOVO PRESIDENTE

Paolo De Cesare è stato eletto all’unanimità Presidente del Gruppo Giovani ANCE Chieti per il triennio 2016-2018. De Cesare, già tesoriere del Direttivo ANCE Chieti, succede al fratello Federico che ha guidato il gruppo nell’ultimo triennio. Eletti alla carica di Vice Presidenti per il triennio 2016-2018 Francesco D’Angelo (Immobiliare D’Angelo S.r.l. di Chieti) e Samuele Testone (Edilarte di Testone Urbano – Ortona). Per la carica di consiglieri sono stati invece eletti Luca D’Angelo (I.C.E.E.D. S.r.l. di Chieti), Federico De Cesare (Imp.Costruzioni De Cesare Ing. Ulrico s.r.l. di Chieti), Livio di Bartolomeo (Ogel S.r.l. di Chieti) e Nicola Rapino (Abruzzo strade S.r.l. di Torrevecchia Teatina).

ROBERTO EGIDI NUOVO DIRETTORE REGIONALE ABRUZZO PER L’AGENZIA DELLE ENTRATE

Cambio al vertice dell’Agenzia delle Entrate dell’Abruzzo. Il nuovo direttore regionale è Roberto Egidi che subentra a Federico Monaco. Egidi, 59 anni, laureato in giurisprudenza, assume nel 1985 l’incarico di vice-direttore dell’Amministrazione periferica delle tasse e imposte indirette sugli affari - ruolo del Personale degli Uffici del Registro presso l’Ufficio di Siena e, successivamente, quello di responsabile del reparto contenzioso dell’Ufficio del Registro di Perugia. Negli anni successivi, ricopre l’incarico di conservatore dei Registri immobiliari di Spoleto e di Perugia e quello di ispettore generale Compartimentale presso la Direzione Compartimentale del Territorio per le regioni Toscana e Umbria. Già responsabile dell’Area giuridico-legale della Direzione Centrale Affari Generali e Legali dell’Agenzia del Territorio, da novembre 2007 viene nominato direttore Centrale Audit dell’Agenzia del Territorio e nel dicembre 2012, direttore centrale aggiunto Audit e Sicurezza.

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incarichi & carriere

FELICE DELLE FEMINE NOMINATO AD DELLA NUOVA CARICHIETI

Il Consiglio di amministrazione della Nuova Cassa di Risparmio di Chieti (CariChieti) ha nominato Felice Delle Femine amministratore delegato. Delle Femine prende il posto di Salvatore Immordino che assume l’incarico di ad nella Rev. Contestualmente il Cda ha promosso Giovanni Zacconi vice direttore generale della banca. Delle Femine, classe 1958, lascia il Gruppo Unicredit - allora Credito Italiano, dove ha rivestito fino a settembre 2015 la carica di direttore commerciale del Sud Italia e più recentemente quella di responsabile del Country Developement. Il presidente di Nuova Carichieti, Roberto Nicastro, il consigliere indipendente Maria Pierdicchi e il collegio sindacale hanno ringraziato Immordino per l’eccellente, appassionato e fruttuoso lavoro svolto durante tutto il suo mandato e in particolare negli ultimi delicati mesi e hanno augurato un buon lavoro a Delle Femine.

RICONFERMA PER MARISA TIBERIO PRESIDENTE PROVINCIALE DI CONFCOMMERCIO

Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio Chieti e consigliera nazionale di Confcommercio, è stata riconfermata per il prossimo quinquennio al consiglio nazionale di Terziario Donna, che rappresenta le imprenditrici del commercio, dei servizi, del turismo e delle piccole e medie imprese associate al sistema Confcommercio. «Sono soddisfatta per l’incarico prestigioso ricevuto. Abbiamo raggiunto il 30% di femminilizzazione, ovvero un’impresa su tre, all’interno di Confcommercio, è femminile. Eppure ancora tanta strada deve essere fatta - Ha dichiarato la Tiberio al momento della riconferma».

ERMANNO RUSCITTI RESTA ALLA GUIDA DEL MOTE

Sarà ancora Ermanno Ruscitti a guidare il Mote. L’assemblea dei 21 comuni dell’area interna teramana che formano il consorzio per la gestione dei rifiuti ha confermato l’incarico all’amministratore unico uscente per il prossimo triennio. Ruscitti, tra i primi impegni del suo nuovo mandato, ha citato la firma dell’accordo con la Regione che stanzierà 1,8 milioni per una piattaforma di riciclo dei rifiuti indifferenziati. Oltre all’amministratore unico, nel corso dell’assemblea è stato eletto il nuovo collegio sindacale. L’incarico di presidente è stato affidato a Maurizio Di Provvido che sarà affiancato da Marco D’Alfonso e Rosanna Di Gregorio.

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incarichi & carriere

GENNARO STREVER È IL NUOVO NUMERO UNO DI ANCE CHIETI

Cambio della guardia all’Ance Chieti. L’imprenditore Gennaro Strever, presidente della Strever Spa di San Salvo, è il nuovo presidente, subentrando ad Angelo De Cesare. In seguito all’assemblea, sono stati eletti alla carica di componenti il consiglio direttivo per il triennio 2016-2019: Emidio Alimonti, Carmine Brandi, Fabrizio Ciammaichella, Francesco D’Angelo, Alberto De Cesare, Carminantonio Di Fabrizio, Giovanni Di Vincenzo, Nicolino Fossaceca, Antonella Marrollo, Giuseppe Orofino, Giuseppe Pellegrini, Giuseppe Rapino, William Strever, Mario Tasso e Paolo Toto. Inoltre, su proposta del presidente Strever, sono stati votati alla carica di vicepresidente Carlo Cericola, Marcello Mirolli e Giuseppe Orofino. Alla carica di tesoriere è stato eletto Renzo Fidelibus.

MIBACT ABRUZZO, GIZZI NOMINATO SEGRETARIO REGIONALE

Stefano Gizzi è il nuovo segretario regionale MiBACT per l’Abruzzo. Nato a L’Aquila, Gizzi arriva in Abruzzo dopo importanti esperienze dirigenziali nel territorio italiano. Nominato Soprintendente per le Belle Arti e il Paesaggio dell’Umbria nel marzo del 2015, oggi l’architetto porta nella sua città d’origine questa lunga esperienza, mettendola al servizio del territorio. «Dovremmo rafforzare le linee guida già in atto da parte delle Soprintendenze - dichiara il neo segretario regionale - per evitare demolizioni e ricostruzioni in forme non compatibili col contesto dei centri terremotati, ma anche in quei nuclei che abbiano caratteristiche particolarmente identitarie, privilegiando il mantenimento delle peculiarità costruttive e spaziali, sia delle facciate che degli organismi interni, che connotano la tradizione costruttiva regionale».

Pier Giorgio Pardi nominato responsabile del Servizio mobilità, parcheggi e ordinanze al Comune di Pescara

Il Comune di Pescara ha nominato Pier Giorgio Pardi, responsabile del Servizio mobilità, parcheggi e ordinanze, il mobility manager di Palazzo di città. La nomina è stata formalizzata a metà a gosto, con una delibera di giunta che affida a Pardi la responsabilità delle funzioni di coordinamento della mobilità d’area e di supporto tra i responsabili della mobilità aziendale, delle aziende pubbliche e private con sede nel territorio comunale. Con la stessa delibera si è anche deciso di «dare avvio al procedimento per la formazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) e al relativo procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (Vas)». Ne hanno dato notizia il sindaco Marco Alessandrini e il suo vice Enzo Del Vecchio spiegando che, di pari passo con la nomina di Pardi, si è deciso di «attivare l’Ufficio di Mobility Management, nell’ambito del settore lavori pubblici e mobilità».

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incarichi & carriere

L’ARCHITETTO MARCANTONIO AL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI

«Con questa designazione si verifica un fatto accaduto l’ultima volta ben 150 anni fa». Così il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso ha annunciato la nomina di Gianluca Marcantonio al Consiglio Superiore dei lavori pubblici. L’architetto pescarese di 45 anni è il secondo abruzzese, dopo Silvio Spaventa, 150 anni fa, appunto, «presente - come ricorda il governatore - al Consiglio superiore dei lavori pubblici dove io stesso vorrei essere se avessi le competenze tecniche. La nostra Regione non ha mai avuto considerazione quando si è trattato di assumere ruoli di questa natura mentre oggi c’è uno della nostra comunità, ed è la prima volta che ad una Regione del centro sud va una nomina di questo tipo. Questo è il risultato evidente della forza guadagnata dall’Abruzzo in seno alla Conferenza delle Regioni».

LORENZO SANTOMERO NUOVO COORDINATORE DELLE CITTA’ DELL’OLIO

Le Città dell’Olio dell’Abruzzo hanno un nuovo coordinatore. Si tratta di Lorenzo Santomero, designato dall’assemblea dei soci abruzzesi che ha nominato, inoltre, Domenico Pavone vice coordinatore. «Ringrazio tutti i colleghi amministratori soci dell’associazione, il presidente Enrico Lupi e il direttore Antonio Balenzano per avermi dato fiducia - ha dichiarato Santomero - e voglio ringraziare di cuore per l’ottimo lavoro svolto chi mi ha preceduto, l’amico e collega Stefano Di Giulio. Con le Città dell’Olio della nostra regione lavoreremo in rete per valorizzare l’olio extravergine di oliva e il paesaggio olivicolo del nostro territorio attraverso scelte di lungo termine che siano in grado di dare un nuovo slancio al comparto e sempre più fiducia ai nostri olivicoltori. L’obiettivo sarà quello di far conoscere la realtà dell’olivicoltura abruzzese e dei suoi territori, realtà fatta di qualità ma non ancora conosciuta e riconosciuta a livello nazionale e internazionale».

ÈABRUZZO RINNOVA IL CDA, SOFIA PEPE È LA NUOVA PRESIDENTE

È Sofia Pepe la nuova presidente di èAbruzzo, l’associazione che riunisce produttori di eccellenze agroalimentari della regione, soprattutto del mondo del vino. Nel rinnovatissimo consiglio entrano anche Cristiana Tiberio, Valentina Di Camillo, Caterina Cornacchia, Alessandro Nicodemi, Sabatino Di Properzio, Emo Lullo. «L’Abruzzo è una regione dalla ricchezza paesaggistica e di prodotto unica in Italia - ha dichiarato la neo presidente -. Purtroppo queste caratteristiche peculiari faticano a trovare una rappresentatività condivisa al di fuori della regione verde d’Italia e questo rende urgente quel racconto del territorio abruzzese che è stato da sempre la scintilla dell’associazione e il suo impegno nelle molteplici iniziative della sua giovane vita».

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Grandi storie » di Marzia Palumbo - foto dell’archivio della redazione

Antonio Angelucci

Addio ad Antonio Angelucci

S

Scomparso l’imprenditore che ha unito l’amore per le sue origini ad un sapiente spirito imprenditoriale

i è spento all’età di 75 anni Antonio Angelucci, l’imprenditore partito dal basso che con il tempo è divenuto leader dell’azienda metalmeccanica più importante della regione. Originario del piccolo comune di Torre de’ Passeri, di origini umili e figlio di contadini, egli fin da ragazzo si dedica al lavoro operaio. Nel 1981 la decisione di mettersi in proprio: con 15 dipendenti nasce la prima filiale della sua azienda proprio a Castiglione a Casauria. Siamo agli albori dell’azienda metalmeccanica OMA, oggi quotata in borsa, la ditta segna numeri da record: 800 dipendenti, 100 milioni di fatturato, sedi in Abruzzo, Veneto e Toscana, una filiale in Romania e cantieri sparsi nel mondo, dall’Austria al Brasile, dall’Egitto alla Libia, dal Qatar agli Stati Uniti. Un vero e proprio impero che Antonio Angelucci ha costruito con costanza e determinazione, con umiltà e passione. Negli ultimi anni l’amore per le sue origini ha permesso all’imprenditore di realizzare un altro sogno: rilanciare sul mercato il vino Moscatello,

caratteristico dei luoghi in cui egli era cresciuto. In breve l’azienda vinicola viene apprezzata in Italia e all’estero, i suoi prodotti sono oggi amati in Giappone, America, Canada e Cina. L’imprenditore, che con la sua scomparsa lascia le redini dell’azienda ai suoi figli Giovanni e Mauro (ex presidente di Confindustria Pescara e Abruzzo), è stato salutato da una folla eterogenea: molti dei suoi operai hanno partecipato ai funerali, presenti anche personalità del mondo dell’associazionismo. La nostra regione perde, oltre ad un imprenditore instancabile, anche un uomo attento al sociale: nota è infatti l’attività filantropica di Angelucci nel sostenere società benefiche come Telethon, Avis, Fondazione Abo e Associazione Gruppo di Solidarietà Onlus di Pescara. La redazione di Abruzzo Impresa, che già nel 2008 aveva sottolineato il valore imprenditoriale del padre Antonio Angelucci e dei suoi figli Giovanni e Mauro dedicando loro una copertina del mensile, invia il proprio cordoglio alla famiglia Angelucci e a tutti i suoi cari

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» di Marcella Pace - foto concesse da Alfredo De Massis Le parole di Alfredo De Massis

«Non si può dimenticare il passato nel percorrere la via verso il futuro»

È

tra i migliori 25 professori al mondo di Family Business, secondo Family Capital. Di lui hanno parlato tutte le più importanti testate italiane e non solo. Questa volta non come cervello in fuga. Alfredo De Massis, nato a Pescara 38 anni fa, è il più giovane professore ordinario delle Università italiane. A partire da settembre questo ricercatore universitario salirà in cattedra alla Libera Università di Bolzano, dopo aver ricoperto l’incarico di docente di Imprenditorialità e Family business alla Lancaster University Management School, una delle migliori al mondo. «L’Inghilterra è da sempre uno dei Paesi all’avanguardia in tema di ricerca scientifica - racconta questo docente da record -. Nel mio caso, la scelta è ricaduta sulla Lancaster University non solo perché è una prestigiosa business school fra le migliori d’Europa e nel top 1% delle Università mondiali, ma anche perché al suo interno vi è uno dei centri di ricerca, consulenza e formazione sulle imprese familiari più grandi in Europa, che ho avuto l’onore di dirigere e far crescere». Un’opportunità scientifica e professionale «unica nell’area del family business», che gli ha consentito di acquisire esperienze e credibilità a livello europeo. Ora, dopo aver vinto il bando internazionale della Libera Università di Bolzano, potrà insegnare Economia e Gestione delle imprese familiari in italiano e inglese.

«La gioia e l’amore sono le ali per le più grandi imprese» (cit. Johann-Wolfgang von Goethe)

Alfredo De Massis

«N «La barca è più sicura nel porto. Ma non è per questo che le barche sono state costruite». (cit. Paulo Coelho)

«Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare» (cit. Jim Morrison)

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oi italiani ci contraddistinguiamo per la nostra creatività, le spiccate doti relazionali e la capacità di gestire progetti complessi e raggiungere obiettivi ambiziosi». C’è tanto orgoglio nelle parole di Alfredo De Massis, l’abruzzese che, grazie al suo impegno, la sua dedizione e la sua precisione sta facendo molto parlare di sé. Dopo aver conseguito la maturità scientifica a Pescara ed essersi laureato con il massimo dei voti al Politecnico di Milano, De Massis inizia la sua carriera, prima nel settore finanza presso Borsa Italiana, poi nella consulenza strategica e infine nel Family Business tra incarichi di eccezione e pubblicazioni nelle

principali riviste accademiche e professionali. «Fin dal primo giorno di lavoro alla Lancaster University – ricorda - mi è stata affidata la totale responsabilità di direzione del Centro di Family Business, che riunisce ricercatori ed esperti di imprenditorialità familiare provenienti da più di 10 Paesi nel mondo. Mi è stato chiesto di sviluppare due nuovi corsi nell’ambito del programma di laurea triennale e specialistica e dopo soli pochi mesi sono stato promosso a professore ordinario, la più alta carica accademica nel sistema anglosassone». Le soddisfazioni e i riconoscimenti sono numerosi, eppure De Massis, in controtendenza, decide di fare il suo rientro in Italia, perché, spiega «sento di dover restituire


New Generation storie&persone

qualcosa al mio Paese. In Inghilterra le condizioni di lavoro sono eccellenti ed io adoro viaggiare e confrontarmi con culture diverse. Amo il mio Paese, so quanto ha investito nella mia formazione e voglio dare un contributo importante all’Italia». Rientrato in Italia De Massis porta con sé un bagaglio sapientemente riempito nel corso della sua esperienza londinese di «competenze che difficilmente avrei acquisito senza un percorso di carriera internazionale. Ora voglio mettere a frutto tutto questo per contribuire alla formazione imprenditoriale nel nostro Paese e ad una migliore gestione delle imprese familiari, che in Italia costituiscono non solo la maggioranza delle PMI ma anche la maggior parte dei grandi gruppi quotati. La mia ambizione è quella di trapiantare in Italia il “modello Lancaster” che ci ha permesso in poco tempo di diventare uno dei punti di riferimento nel mondo non solo in ambito accademico ma anche aziendale e imprenditoriale. Il progetto più grande - spiega ancora il professore - per il momento è costituire presso la Libera Università di Bolzano una piattaforma di conoscenze sul family business unica in Europa, lavorando a stretto contatto con imprese familiari locali, con i policy maker, con la comunità di studenti e con il mio network internazionale di studiosi. Sono in procinto di assumere due ricercatori universitari specializzati, introdurrò due nuovi corsi a livello triennale e master sulla gestione delle imprese familiari e porterò avanti nuovi studi e ricerche sul passaggio generazionale, l’innovazione familiare e lo sviluppo imprenditoriale attraverso le generazioni. Sono sicuro - conclude - che non ci annoieremo e continueremo a divertirci molto lavorando con il territorio e la comunità internazionale».

ALFREDO DE MASSIS 45


» di Marcella Pace - foto concesse da Abruzzo Sviluppo

Manuel De Monte, presidente di Abruzzo Sviluppo

Manuel De Monte: «L’Abruzzo vuole ripartire» Il presidente racconta il suo primo anno alla guida di Abruzzo Sviluppo

A

vvocato di professione, una significativa esperienza come consulente per questioni amministrative e civili per molte Amministrazioni Comunali ed altri Enti e una breve incursione nella politica, Manuel De Monte, classe 1964, da luglio 2015 è il presidente di Abruzzo Sviluppo, la società in house della Regione Abruzzo che opera come agenzia di sviluppo territoriale. Laureatosi in Giurisprudenza all’Università di Teramo, dal 1993 esercita la professione a Francavilla

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al Mare, nello studio legale Marcello Russo, dove svolge attività giudiziale su tematiche attinenti anche gli Enti Locali. Un’esperienza nel pubblico, che lo porta ad avere diversi incarichi di consulenze per agenzie e società misto pubbliche e private. Fino ad arrivare, esattamente un anno fa, alla presidenza di Abruzzo Sviluppo in un momento in cui, come spiega lo stesso De Monte, «la in house regionale viveva una situazione complessa». Al momento dell’insediamento del neo presidente,


Storie&Persone

Abruzzo Sviluppo si trovava ad approvare il bilancio 2014 con una perdita di oltre 100.000 euro. «Oggi – anticipa il presidente – abbiamo chiuso il consuntivo con un utile di circa 10.000 €. Un percorso difficile, possibile soprattutto attraverso un’accurata attività di contenimento delle spese. Innanzitutto abbiamo deciso di fare a meno della figura del direttore generale, un costo che incideva notevolmente sul bilancio annuale della Società. Abbiamo ridotto le indennità dei membri del CdA, che conta 3 componenti, e alcune spese che non ritenevamo indispensabili, determinando un significativo risparmio». Un percorso difficile ma che riempie di soddisfazione non solo il presidente, ma l’intero staff della società, che conta 8 dipendenti. Il primo anno di presidenza di De Monte ha visto, inoltre, un incremento nelle attività messe in atto dalla società. «La Giunta regionale, per volere del presidente Luciano D’Alfonso, nell’ottica di valorizzare il patrimonio rappresentato dalle società regionali e dalle loro professionalità – afferma De Monte – ha ritenuto di affidare ad Abruzzo Sviluppo numerose attività, tra le quali l’assistenza tecnica ai fondi strutturali FESR e FSE, passando per quella al programma transfrontaliero IPA Adriatic CBC». Attività che vanno a sommarsi a quelle ormai strategiche gestite dalla in house. Nel novembre 2010, infatti, la Regione Abruzzo ha istituito il Fondo Microcredito FSE, di cui è gestore proprio Abruzzo Sviluppo, volto al sostegno della microimprenditorialità locale e del lavoro autonomo. «Le risorse assegnate al fondo – spiega De Monte – sono state nel corso degli ultimi anni incrementate dalla Regione. Abbiamo già emanato tre diversi avvisi pubblici e ultimamente abbiamo riaperto i termini del III avviso. Una delle problematiche più urgenti per le

imprese regionali è proprio l’accesso al credito, quindi per supportare un Abruzzo che vuole ripartire sono importanti tali strumenti». Sempre orientato allo stimolo dello sviluppo delle imprese, è il progetto Abruzzo 2015, altra expertise di Abruzzo Sviluppo: si tratta di un accordo di programma siglato da Regione Abruzzo e Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo generale di caratterizzare il sistema economico regionale nell’ottica dell’innovazione. «Dopo ben 33 anni – aggiunge De Monte – abbiamo presentato il nuovo piano regionale delle attività estrattive, che disciplina la presenza, sul territorio regionale, di cave e torbiere in una logica che contempla la sostenibilità ambientale, ma anche lo sviluppo economico e sociale». Agli incentivi per il mondo aziendale, si affianca l’attività dedicata alla formazione professionale. È Abruzzo Sviluppo, infatti, a gestire le azioni di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start up di impresa per Garanzia Giovani. Sempre nel campo della formazione è stata attivata la seconda edizione del Master di II Livello di “Gestione e internazionalizzazione dei sistemi aggregativi di imprese”, in collaborazione con i tre atenei abruzzesi di ChietiPescara, L’Aquila e Teramo. Un’attività intensa, orientata su più fronti, fortemente legata a quella della Regione Abruzzo. «Ora l’idea – annuncia il presidente - è quella di facilitare anche da un punto di vista logistico l’interlocuzione tra territorio e istituzione, collocando i nostri uffici direttamente nella sede regionale. In questo modo snelliremo ulteriormente gli iter burocratici e forniremo servizi più efficienti agli utenti»

Il numero uno della società in house insieme al governatore Luciano D’Alfonso, nel corso di una conferenza di presentazione di uno dei progetti seguiti dall’agenzia

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» di Luigi Carunchio

L’assegnazione dei beni ai soci: un’occasione da non perdere Le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016

L L’agevolazione consiste nell’assoggettare a tassazione agevolata il plusvalore realizzato con la cessione/ assegnazione del bene, nella misura del :

8% per le società 10,5%

operative e del

per le società non operative

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a Legge di Stabilità 2016 ha introdotto misure agevolate in materia di assegnazione di beni ai soci, purché tali operazioni vengano poste in essere entro la data del 30 settembre 2016, pertanto In vista della imminente scadenza, riportiamo in sintesi i benefici introdotti dalla legge e le opportunità concrete di attuazione. La disciplina è rivolta a tutte le società (snc, sas, srl, spa, sapa) che effettuino, esclusivamente a beneficio dei soci che risultano tali alla data del 30 settembre 2015, assegnazioni o cessioni di beni immobili diversi da quelli strumentali, di cui all’art. 43, comma 2, primo periodo, del TUIR 917/86 o di beni mobili registrati non utilizzati come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa. Si evidenzia che fra i beni che possono essere assegnati o ceduti ai soci, la legge non ricomprende le quote di partecipazione. Le stesse disposizioni potranno poi applicarsi anche alle società che hanno per oggetto esclusivo o principale la ge-

stione dei predetti beni e che sempre entro il 30 settembre 2016 si trasformino in società semplici. L’agevolazione consiste nell’assoggettare a tassazione agevolata il plusvalore realizzato con la cessione/assegnazione del bene, nella misura del: 8% per le società operative e del 10,5% per le società non operative. Il plusvalore, base imponibile della tassazione, si determina quale differenza tra il valore normale o catastale, e il relativo valore fiscale del bene assegnato al socio. È concessa la facoltà al contribuente di determinare il valore del bene utilizzando a riferimento il valore minimo catastale o quello massimo definito dal valore normale. A tal fine si precisa che il valore normale è quello definito mediante la moltiplicazione dei parametri OMI, Osservatorio del Mercato Immobiliare italiano, con i rispettivi metri quadri dell’immobile. L’imposta determinata va versata per il 60% del suo ammontare entro il 30 novembre 2016 e per il restante 40% entro il 16 giugno 2017. Si


fisco

Si evidenzia che fra i beni che possono essere assegnati o ceduti ai soci, la legge non ricomprende le quote di partecipazione

parla di assegnazione di beni ai soci: Nell’ipotesi “naturale”: in sede di liquidazione della società; Nelle ipotesi alternative: in sede di liquidazione della quota al socio receduto o escluso; in sede di riduzione reale del capitale mediante attribuzione di beni e in sede di distribuzione di utili in natura. I beni esclusi sono quelli definiti strumentali: per destinazione: (si pensi al capannone sede dell’attività di produzione aziendale) e per natura (A/10, B, C, D ed E): quando utilizzati direttamente dal possessore per l’esercizio dell’attività di impresa o locati. Tali beni sono invece assoggettati all’agevolazione quando consessi in uso a terzi. La destinazione del bene va valutata e fotografata alla data dell’atto, non importando quale essa fosse in data anteriore. Requisito fondamentale da rispettare in caso di assegnazione è quello della proporzionalità del trattamento dei soci, ovvero l’estromissione del bene dal regime di impresa, non dovrà andare ad esclusivo beneficio di uno o più soci. Uno dei meccanismi che

permette questo rispetto è la corresponsione di una somma equivalente a favore del socio non assegnatario, o ancora nel caso di assegnazione di beni ai più soci, senza che venga rispettata la proporzionalità della quota, il versamento di una somma di denaro a conguaglio in favore del socio al quale è stato assegnato il bene di minor valore. Quest’ultima ipotesi può essere sostituita dall’assegnazione al socio che ha percepito un maggior valore rispetto agli altri soci, di un debito della società. Si precisa che il requisito del rispetto della proporzionalità non rileva nel caso di assegnazione del bene al socio receduto, nel rispetto del diritto di recesso o costatato l’accordo di tutti gli altri soci. Tale manifestazione va espressa in modalità totalitaria mediante un verbale assembleare. Tutte le agevolazioni rilevano esclusivamente ai fini delle imposte dirette e in materia di imposta di registro. Rimane esclusa dall’applicazione dell’agevolazione L’IVA, che resta dovuta secondo le disposizioni ordinarie

L a destinazione del bene va valutata e fotografata alla data dell’atto, non importando quale essa fosse in data anteriore.

R equisito

fondamentale da rispettare in caso di assegnazione è quello della proporzionalità del trattamento dei soci

luigicarunchio@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Addio alle trasmissioni televisive, si passa sui social! Facebook e Twitter stanno siglando accordi per trasmettere eventi sportivi in live streaming.

Nel giro di pochi anni

diremo addio anche agli apparecchi televisivi…

Certamente non sarà semplice convincere i professionisti dello sport, i giornalisti, le squadre, i giocatori e tutti gli attori coinvolti nel complesso mondo sportivo mondiale a transitare nel

C yberspazio,

considerando che i giganti del mercato televisivo pagano enormi quantità di denaro per accaparrarsi i diritti in esclusiva

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I

n un futuro quasi imminente, diremo addio alle televisioni come strumento di intrattenimento e informazione, trasportando le tutte le sue funzionalità all’interno di notebook e smartphone. Era prevedibile anche questo passaggio. E naturalmente chi poteva intraprendere questo cammino se non i principali players dei social network? Facebook e Twitter saranno le piattaforme che offriranno ai propri iscritti la trasmissione in diretta di tutti gli sport professionistici a livello mondiale. Già da alcuni mesi gli sviluppatori di Mark Zuckerberg avevano condotto delle implementazioni sostanziali su Facebook Live, il nuovo servizio offerto nel 2016 per trasmettere video in streaming in diretta. Attualmente il servizio consente di trasmettere delle dirette non stop, di aggiungere dei titoli in sovrimpressione e di utilizzare più camere durante la diretta. In aggiunta, gli utenti possono utilizzare la Mappa dei Live che consente di individuare dove si stanno erogando le dirette più accattivanti trasmesse in tutto il mondo. L’interesse per questa nuova offerta rappresenta per

Zuckerberg un punto fermo per gli investimenti dei prossimi anni, considerando che finora ha già investito 50 milioni di dollari per il successo dell’operazione. Certamente non sarà semplice convincere i professionisti dello sport, i giornalisti, le squadre, i giocatori e tutti gli attori coinvolti nel complesso mondo sportivo mondiale a transitare nel Cyberspazio, considerando che i giganti del mercato televisivo pagano enormi quantità di denaro per accaparrarsi i diritti in esclusiva. Tuttavia il miliardo e mezzo di utenti attivi iscritti a Facebook può rappresentare un argomento molto convincente per le squadre e le aziende che lavorano in ambito sportivo se si tratta di allargare la platea degli interessati agli eventi agonistici. In termini di pubblicità, i riscontri sarebbero incommensurabili. Alcuni esempi: a metà maggio la trasmissione della partita di basket spagnolo Real Madrid-Laboral Kutxa Baskonia, ha attratto qualcosa come 600.000 followers della Liga ACB sparsi tra Facebook, Twitter e Instagram. Un altro esempio è


ICT

Viviamo in simbiosi con una varietà di strumenti tecnologici che ci consentono di essere costantemente online, ansiosi di preservare permanentemente la nostra presenza all’interno del Cyberspazio

dato dall’amichevole precampionato della Roma contro i russi del Terek Grozny, svoltasi a luglio scorso, visibile via Facebook Live, che ha raggiunto più di un milione di persone con 180.000 visualizzazioni tra primo e secondo tempo (due ore di riprese in alta definizione compresse in due clip di 45 minuti ciascuna). Twitter, forte dei suoi 320 milioni di utenti, ha recentemente chiuso un accordo con l’NBA per trasmettere in diretta contenuti originali riconducibili al mondo del basket. Un altro accordo è stato siglato con la National Football League (NFL), la maggiore lega professionistica nordamericana di football, per trasmettere in live streaming i maggiori incontri di campionato. Altre trattative sono in corso con la Major Soccer League e Turner Network Cable. Se al momento è il pianeta dello sport ad essere al centro degli interessi dei maggiori attori dei social media, nel prossimo futuro saranno certamente le produzioni televisive ad essere coinvolte in questo processo di migrazione nel mondo virtuale. Se fino a qualche anno fa era

ancora possibile stabilire una linea di confine tra il mondo virtuale e quello reale, attualmente non è più possibile. Viviamo in simbiosi con una varietà di strumenti tecnologici che ci consentono di essere costantemente online, ansiosi di preservare permanentemente la nostra presenza all’interno del Cyberspazio, quasi come se fosse un elemento di conferma della nostra stessa esistenza in vita. La necessità di accumulare incessantemente informazioni dal contenitore informativo di riferimento mondiale, il Cyberspazio, ci ha introdotti in una forma di dipendenza patologica che non riusciamo più a controllare. Quel che è peggio è che di ciò ne sono perfettamente consapevoli coloro che della Rete ne fanno il loro business di riferimento. Quindi tra non molto, dopo le radio, nelle nostre case spariranno anche le televisioni, consegnando alla storia tutto ciò che questo strumento di acculturamento, intrattenimento e informazione ha rappresentato per l’esistenza dell’uomo per quasi un secolo

Twitter, forte dei suoi 320 milioni di utenti, ha recentemente chiuso un accordo con l’NBA per trasmettere in diretta contenuti originali riconducibili al mondo del basket.

Un altro accordo è stato siglato

National Football League (NFL), la maggiore con la

lega professionistica nordamericana di football , per trasmettere in live streaming i maggiori incontri di campionato

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» di Simone D’Alessandro

COMUNICAZIONE AMBIENTALE, QUARTA PUNTATA Responsabilità sociale e Green Marketing

L’inizio del nuovo millennio segna anche l’affermazione di un nuovo modello di relazione tra l’impresa e la sua finalità etica, mutuato da decenni di dibattito attorno al tema della

R esponsabilità Sociale. L’impresa inizia a misurare le performance aziendali, identificando gli indicatori dei risultati economici, ambientali, sociali

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l termine Green Marketing entra nel gergo comune degli addetti ai lavori tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. C’è da dire, tuttavia, che l’American Marketing Association (AMA) tenne il primo laboratorio di “Ecological Marketing” nel 1975. Nella letteratura spiccano due pietre miliari sul tema, entrambe intitolate “Green Marketing”, scritte da Ken Peattie (1992) in Inghilterra e da Jacquelyn Ottman (1993) negli Stati Uniti. Nel 2007 John Grant ha arricchito di casi il dibattito con l’opera Green Marketing Manifesto (2007). La Ottman aggiorna il suo lavoro nel libro Le nuove regole del Green Marketing (2011), sostenendo che le considerazioni ambientali dovrebbero essere integrate in tutti gli aspetti del marketing: dallo sviluppo alla promozione del prodotto. Su altri fronti intellettuali emergono, invece, pensieri che considerano il green marketing “deleterio” per l’autentica tutela ambientale. Sul finire degli anni ‘90 l’ambientalismo radicale definisce lo sviluppo sostenibile - con tutte le sue implicazioni anche in termini di comunicazione e marketing d’impresa - un “paradosso mortale”. In particolare, Latouche afferma:

«sostenibile significa che l’attività umana non deve creare un livello di inquinamento superiore alla capacità di rigenerazione dell’ambiente (…) la parola sviluppo è completamente differente. Il significato storico e pratico di sviluppo, legato al programma della modernità, è fondamentalmente contrario alla sostenibilità. Si tratta di sfruttare, di trarre profitto dalle risorse naturali e umane1». Questa dichiarazione distorce il significato di “sviluppo sostenibile”, inserendolo nell’alveo delle correnti sostanzialmente conservatrici se non addirittura liberiste. Un decennio più tardi l’interpretazione positiva di sviluppo sostenibile rivivrà in Thackara, fondatore di Doors of Perception (www.doorsofperception.com): rete di artisti e designers che vogliono ri-progettare il futuro a partire dalla sostenibilità. L’inizio del nuovo millennio segna anche l’affermazione di un nuovo modello di relazione tra l’impresa e la sua finalità etica, mutuato da decenni di dibattito attorno al tema della Responsabilità Sociale. L’impresa inizia a misurare le performance aziendali, identificando gli indicatori dei risultati economici, ambientali, sociali. Molte di esse inseriscono la Corporate Social Responsability


creatività

Sul finire degli anni ‘90 l’ambientalismo radicale definisce lo sviluppo sostenibile - con tutte le sue implicazioni anche in termini di comunicazione e marketing d’impresa - un “paradosso mortale”

(CRS) tra le priorità strategiche. Gli Obiettivi prioritari diventano: a. Riduzione dei consumi energetici e delle materie prime; b. Riduzione delle emissioni inquinanti; c. Riciclabilità dei prodotti; e. Adesione a programmi di sviluppo sostenibile. Nel 2001, la C.R.S. viene definita nel Libro Verde dell’unione europea come: “integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. Solo nel 2011 l’U.E. darà una definizione più stringente: “responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società”. Accanto alla CRS, si afferma il Cause Related Marketing (C.R.M.): una forma di collaborazione tra imprese profit e organizzazioni no-profit che si declina su diversi piani a seconda delle forme di accordo (C.R.M. di transazione, di promozione della causa, di licesing, di joint fund raising). Tuttavia, lo scontro tra apocalittici e integrati continua, in un arroccamento di posizioni sempre più autoreferenziale. Il sociologo tedesco Niklas Luhmann sostiene che la società “può

minacciarsi solamente da sola”; e con minaccia ecologica intende ogni comunicazione sull’ambiente che tenti di produrre un cambiamento delle strutture del sistema di comunicazione della società. Il sistema vede il problema solo se vi è un’adeguata comunicazione costruita dal sistema stesso attorno al problema. Il sano ambientalismo rischia di scomparire se non si oltrepasseranno gli steccati tra apocalittici e integrati. La difesa dell’ambiente rischierà di essere una vana banalità se nessuno avrà il coraggio di ammettere una doppia implicazione tra sviluppo e sostenibilità: “senza sostenibilità non c’è sviluppo, ma senza sviluppo non c’è sostenibilità”. Nella prossima e ultima puntata affronteremo la sindrome N.i.m.b.y. (Not in my backyard): esplosione globale di movimenti che dicono “no” a qualsiasi progetto industriale previsto nelle vicinanze del proprio abitato. Cercheremo di comprendere in che modo il fenomeno possa trasformarsi in Y.i.m.b.y (Yes in my backyard), coniugandosi con forme di sviluppo alternativo, dalla green alla blue economy

Solo nel 2011 l’U.E. darà una definizione più stringente: “responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società”.

Accanto alla CRS, si afferma il Cause R elated M arketing (C.R.M.): una forma di collaborazione tra imprese profit e organizzazioni no profit che si declina su diversi piani a seconda delle forme di accordo

1. Tratto da: Il paradosso dell’Economia ecologica e lo sviluppo sostenibile come ossimoro. Serge Latouche, Université de Paris XI - Intervento del 30 settembre 1998 al Seminario internazionale di studio dell’Università di Padova.

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» di Filippo Paolini

UNIONI CIVILI, I CAMBIAMENTI SUGLI ASPETTI LAVORATIVI Approfondiamo come la novità normativa, andrà ad incidere sui rapporti lavorativi e previdenziali, con maggior rilevanza per quanto concerne le unioni civili

Quindi, in parole povere, per le coppie omosessuali si schiudono le porte di accesso, tra gli altri, ai seguenti rilevanti diritti: permessi ex

Legge 104/1992 per assistenza al partner portatore di handicap; indennità previste

2118 2120 del codice civile (indennità dagli articoli e

sostitutiva del preavviso e del

Tfr),

in caso di morte del prestatore di lavoro

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l cinque giugno scorso è iniziata l’era delle unioni civili, con l’entrata in vigore della Legge 76/2016, poi arricchita dalle indicazioni operative per gli enti comunali, contenute nel decreto 144 emanato a fine luglio dal Ministero dell’Interno. Come noto, la legge plasma due nuove istituti nell’ambito diritto della famiglia: le unioni civili, che prevedono il legame tra due persone dello stesso sesso unite civilmente mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile; e le convivenze di fatto, che prevedono il rapporto tra due persone, eterosessuali o omosessuali, non unite né civilmente, né in matrimonio, ma con uno stabile legame affettivo di coppia. È interessante, in questa sede, notare come la novità normativa andrà ad incidere sui rapporti lavorativi e previdenziali, con maggior rilevanza per quanto concerne le unioni civili. L’art. 1 comma 20 della Legge, prevede espressamente che “al solo fine di assicurare l’effettività della

tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall’unione civile tra persone dello stesso sesso, le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”; ciò non vale per le norme contenute nel codice civile; inoltre, sono espressamente escluse da tale “estensioni” le convivenze di fatto. Quindi, in parole povere, per le coppie omosessuali si schiudono le porte di accesso, tra gli altri, ai seguenti rilevanti diritti: permessi ex Legge 104/1992 per assistenza al partner portatore di handicap; indennità previste dagli articoli 2118 e 2120 del codice civile (indennità sostitutiva del preavviso e del Tfr), in caso di morte del prestatore di lavoro; nullità del licenziamento intimato in concomitanza con l’unione civile e delle dimissioni rassegnate entro


norme & leggi

Se per le unioni civili abbiamo una sostanziale equiparazione al matrimonio, per le convivenze di fatto le tutele sono molto inferiori

un anno dallo stesso; limitazioni o indennità previste dai contratti collettivi per trasferimenti che abbiano ripercussione sulla famiglia del lavoratore; la facoltà di revocare il consenso alle clausole elastiche relative al part time per assistere il partner affetto da patologie oncologiche e la priorità nel diritto di trasformazione del rapporto in part time nello stessa situazione; articolo 12 bis della legge 898/1970 (il diritto di uno dei due componenti della coppia divorziata, titolare dell’assegno di mantenimento, al 40% del Tfr percepito dall’altra parte in caso di cessazione del rapporto di lavoro in relazione a quanto maturato durante l’unione civile); diritto al congedo “matrimoniale”. A quanto sopra, si aggiunga, dal punto di vista fiscale, l’equiparazione delle detrazioni familiari in presenza delle condizioni di legge e, dal punto di vista previdenziale, la reversibilità della pensione, la rendita Inail in caso di morte del lavoratore per infortunio sul lavoro, gli assegni per il nucleo

famigliare. Se per le unioni civili abbiamo, come visto, una sostanziale equiparazione al matrimonio, per le convivenze di fatto le tutele sono molto inferiori, atteso che non sono applicabili ai conviventi le norme di legge e di contratto collettivo relative alla tutela dei coniugi. L’unica norma, in materia, che riguarda i conviventi è il nuovo articolo 230 ter del codice civile (impresa familiare), per il quale al convivente di fatto che presti stabilmente la propria opera all’interno dell’impresa dell’altro convivente spetta una partecipazione agli utili dell’impresa familiare e ai beni acquistati con essi, nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, commisurata al lavoro prestato. Per le imprese, la nuova disciplina comporterà uno scontato aumento degli adempimenti a carico dell’amministrazione del personale, che, d’ora in poi, non potrà più considerare l’alternativa matrimonio/single come esclusiva

A quanto sopra, si aggiunga, dal punto di vista fiscale, l’equiparazione delle detrazioni familiari in presenza delle condizioni di legge e, dal punto di vista previdenziale, la reversibilità della pensione, la rendita Inail in caso di morte del lavoratore per infortunio sul lavoro, gli assegni per il nucleo famigliare

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

Il Welfare aziendale dopo la legge di Stabilità 2016 Un’analisi sui vari cambiamenti…

I

l contesto sociale nel quale le imprese si trovano ad operare si caratterizza per un progressivo arretramento dello Stato sociale, al quale fa da contraltare un incremento dei bisogni degli individui in termini di cure parentali, assistenza domiciliare e servizi alla persona. Questo connubio ha condotto allo sviluppo del c.d. “secondo welfare”, un modello che si caratterizza per il sempre maggior coinvolgimento delle imprese nella implementazione di politiche volte a colmare le insufficienze del sistema pubblico (che rimane fondato sui due pilastri delle pensioni e del sistema sanitario). Fa da corollario a tale processo la nascita e lo sviluppo di schemi contrattuali volti alla massima conciliazione tra esigenze lavorative e bisogni individuali della persona (c.d. work-life balance). La Legge di Stabilità ha introdotto importanti forme di incentivazione per i piani di welfare aziendale. Il riferimento è agli istituti della detassazione e della decontribuzione. In tale ambito, la novità centrale risiede nella modifica di alcune fondamentali disposizioni del TUIR. Mediante tali modifiche, il Legislatore ha inteso incentivare l’attribuzione ai lavoratori di servizi aventi finalità socio-assistenziali, sia in aggiunta alla retribuzione minima e variabile, che in sostituzione di tale ultima voce.

In estrema sintesi si statuisce, in primo luogo, che le spese sostenute dal datore di lavoro e relative ad opere o servizi utilizzabili dalla generalità dei dipendenti o da categorie di questi ultimi, con specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sanitaria sociale o di culto, saranno integralmente deducibili dall’ammontare delle spese per spese per prestazioni di lavoro dipendente dalla dichiarazione dei redditi. Si includono inoltre tutti i servizi prescolari, i servizi di mensa e gli altri servizi integrativi ad essi connessi tra gli importi non imponibili, che non concorrono dunque alla formazione del reddito. Nell’ottica di favorire la massima estensione del welfare aziendale, è stato infine ampliato il novero dei servizi assistenziali esenti da tassazione. Le modifiche apportate dalla Legge di Stabilità 2016 non possono certo essere esaminate compiutamente in queste poche righe. Ciò che è fondamentale comprendere, però, è che vi è la concreta possibilità di utilizzare tale leva al fine di agire sul cuneo fiscale, con lo scopo di incentivare la produttività aziendale senza subire alcun incremento di costo rispetto agli anni passati. Una sfida da cogliere, per di rendere la propria realtà più appetibile rispetto ai competitor, conseguendo nel contempo incrementi di perfomance da legare anche ad un attento utilizzo dei nuovi schemi contrattuali flessibili

Nell’ottica di favorire la massima estensione del welfare aziendale, è stato infine ampliato il novero dei servizi assistenziali esenti da tassazione

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Nonsoloeconomia » di Giuseppe Mauro

BREXIT, COSA ACCADRà ORA? Alcune riflessioni sulle ripercussioni dell’economia abruzzese…

C

on il referendum del 27 giugno, il Regno Unito ha detto addio all’Unione europea. Nonostante la Gran Bretagna godesse di una propria valuta, la sterlina, e di un’autonoma banca centrale in grado di gestire l’attività economica e finanziaria del paese e di alcune importanti concessioni, come nel caso della questione dei migranti, delle transazioni finanziarie e della non partecipazione a taluni vincoli di coesione, il “leave” ha vinto nettamente sul “remain”. Il Regno Unito era un membro importante per la stabilità e la strategia europea. Il suo abbandono potrebbe avere un effetto domino, inducendo partner che hanno un rapporto fortemente polemico con l’Unione europea (Olanda e Slovacchia) a indire nuovi referendum. La svalutazione della sterlina, la probabile caduta del Pil inglese e le turbolenze sui mercati finanziari potrebbero produrre effetti negativi sull’economia italiana. In verità le stime esistenti non sono uniformi, ma un ridimensionamento dell’export italiano verso il Regno Unito, nel 2015 pari a oltre 22 miliardi di euro e a circa il 7% dell’export totale, potrebbe determinare un impatto non trascurabile sul prodotto interno lordo del nostro paese. Al momento gli effetti maggiormente negativi si avvertono dal lato delle quotazioni dei titoli bancari con il forte cedimento registratosi in

quest’ultimo periodo. Con riferimento all’Abruzzo i tempi non sono maturi per effettuare una stima credibile. Tuttavia due aspetti, interdipendenti, meritano un’opportuna segnalazione. Il primo aspetto riguarda l’incidenza dell’export abruzzese verso il territorio d’oltremanica, pari a oltre il 10% e quindi superiore alla media nazionale. L’ammontare complessivo è di circa 780 milioni di euro. A livello settoriale, i mezzi di trasporto, i macchinari e gli articoli in gomma fanno la parte del leone, con il primo comparto che addirittura copre il 58% dei flussi commerciali in direzione del Regno Unito. Il secondo aspetto riflette il numero delle imprese a partecipazione inglese presente in Abruzzo. Le imprese non sono molte, solo sette, ma il fatturato che viene generato è di oltre 750 milioni di euro, tanto da porre Chieti al sesto posto tra le province italiane. Un’ultima nota conclusiva. Il risultato del referendum non è da attribuire alle tendenze “imperiali” o isolazionistiche degli inglesi. C’è qualcosa di più profondo che va analizzato con grande attenzione. L’Europa, così come è stata costruita, ha prodotto sinora stagnazione, inquietudine e allargamento delle fasce di povertà. Ciò provoca emarginazione e risentimento da parte di larghi strati sociali. Bisogna riprendere la strada della crescita economica prima che sia troppo tardi

Il secondo aspetto riflette il numero delle imprese a partecipazione inglese

A bruzzo. Le imprese non sono molte, solo sette, ma presente in

il fatturato che viene generato è di oltre

750 milioni di euro, Chieti

tanto da porre

al sesto posto tra le province italiane

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focus » a cura della redazione - foto concesse da Baltour

Da sinistra: Luciano D’Amico, Luciano D’Alfonso e Agostino ed Antonella Ballone. A destra: l’intervento del governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso

Baltour Eurolines 2016, presentato il nuovo orario generale Il colosso dei trasporti ha incrementato ulteriormente la sua offerta, le frequenze e le destinazioni servite. Presente all’evento, anche il governatore D’Alfonso

A

lla presenza del Governatore della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il Gruppo Baltour ha presentato il nuovo orario generale delle linee nazionali ed internazionali dei brand di proprietà del gruppo: Baltour ed Eurolines Italia. Il suddetto orario generale sarà distribuito in oltre 5000 punti vendita in tutta Italia. L’azienda abruzzese, operatore nazionale ed internazionale nel trasporto passeggeri su bus di linea a lunga percorrenza e concessionaria del trasporto locale della città di Teramo, ha incrementato ulteriormente la sua offerta, le frequenze e le destinazioni servite. Il nuovo programma ha richiesto nuova ‘energia’ all’azienda teramana che soltanto negli ultimi tempi ha assunto 30 ulteriori unità nel personale viaggiante e rinforzato ulteriormente i reparti booking e commerciale confermando un trend che negli ultimi anni ha visto 168 nuove assunzioni. Con questa organizzazione delle reti nazionali ed internazionali messe in connessione tra loro, il gruppo Baltour realizza un sistema di collegamenti integrati che consente agli abitanti abruzzesi di raggiungere le principali città italiane ed una molteplicità di piccoli centri di provincia e da questi, con la nuova programmazione internazionale, tutta

l’Europa creando una sinergia unica tra i due brands del gruppo, Baltour ed Eurolines Italia. Nel caso specifico dell’Abruzzo, regione che ospita il quartier generale dell’azienda, le possibili connessioni sono diventate innumerevoli, basti pensare che ogni giorno si possono raggiungere Roma, Milano, Bologna, Torino, Padova, Venezia, Siena, Firenze, Pisa, Perugia, Genova, Campania, Calabria e Sicilia oltre che le destinazioni internazionali in Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Germania, Ungheria e Repubblica Ceca, Lituania con più partenze quotidiane. Sono inoltre state attivate per tutte le linee le nuove tariffe flessibili e confermati i biglietti a partire da un euro già proposti da diversi anni dall’azienda. «L’implementazione della rete così com’è stata realizzata –ha commentato il presidente Agostino Ballone– darà ai passeggeri sempre maggiori servizi, collegamenti e frequenze. Il notevole impegno finanziario messo in campo rappresenta ancora una volta la volontà di Baltour di essere protagonista nello scenario sempre più competitivo dei trasporti, nazionali ed internazionali. La visita del Governatore D’Alfonso nella nostra sede principale ci lusinga e conferma l’attenzione che il presidente ha nel connettere l’Abruzzo al resto d’Italia ed Europa»

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» di Marcella Pace - foto concesse da Faraone SpA

Piero Faraone l’amministratore delegato della Faraone spa

Piero Faraone: «Innovazione e alta specializzazione per competere a livello mondiale» L’imprenditore di Mosciano Sant’Angelo ripercorre gli oltre 40 anni del colosso teramano

U

na famiglia il cui destino sembra essere stato segnato dal cognome. Loro sono i Faraone, così come faraonico è l’impero che hanno costruito da oltre 40 anni. Su una collina della zona industriale di Tortoreto Lido svettano le ariose vetrate della Faraone spa, azienda che si dedica alla produzione di serramenti e attrezzature per il lavoro in alta quota e alla realizzazione di architetture trasparenti. Poco più a valle si trova un altro stabilimento del teramano. Creatori di questa radicata azienda sono i fratelli Faraone, originari di una famiglia di agricoltori di Mosciano Sant’Angelo. «Tutto è iniziato nel 1968 - racconta l’ad Piero Faraone -. Mio fratello Sabatino iniziò a lavorare in una ditta di produzione di serramenti in alluminio. I nostri genitori raccoglie-

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vano le olive per terzi e nelle nostre terre a Cologna spiaggia. Per farlo utilizzavano delle grandi scale di legno, molto pesanti ed insicure. Decidemmo così di iniziare a produrre scale in alluminio». Sono gli anni ‘80, l’azienda inizia la sua ascesa. Cresce il numero degli operai, si ampliano le sedi e si intensifica la produzione. «Qualche anno dopo la caduta del muro di Berlino, cominciammo a vedere racconta questo lungimirante imprenditore- le potenzialità che potevano arrivare dall’Europa dell’est. Nel 1995 aprimmo uno stabilimento in Polonia». Tre anni dopo l’azienda approda anche in Spagna, dove apre una seconda sede internazionale. Oggi la sede italiana conta ben 80 dipendenti, a cui si aggiungono i 50 tra la base polacca e quella spagnola. «Crediamo molto nel valore delle risorse uma-


focus

ne - aggiunge Piero Faraone -. Affinché un’azienda cresca, è importante che crescano anche le persone che vi sono all’interno. Crediamo che un luogo di lavoro debba essere bello, sicuro, confortevole e che le esigenze di produzione si adattino a quelle delle persone». Una filosofia aziendale seguita alla lettera. La modernità delle linee dello stabilimento di Tortoreto, infatti, si abbina alle tipologie dei prodotti realizzati, volti proprio al lavoro in sicurezza, uno dei valori principali per la famiglia Faraone. Lo scorso giugno, infatti, l’azienda teramana ha accolto oltre 800 persone, tra dipendenti, studenti e artisti, in una vera festa dedicata al tema. «La serata del 24 giugno – ricorda Faraone – è stato l’evento conclusivo di un progetto orientato allo stimolo del rapporto scuola/lavoro, e ad un nuovo modo per incentivare la sicurezza sui luoghi di lavoro». In collaborazione con l’Istituto tecnico Primo Levi di Sant’Egidio alla Vibrata, la Faraone ha promosso due stage. Il primo rivolto agli studenti della sezione tecnica, che dopo aver seguito, direttamente in azienda, un corso di saldatura in alluminio Tig, hanno partecipato ad una vera gara a squadre; il secondo, per la sezione tessile dell’istituto, ha permesso ai ragazzi di disegnare e realizzare le tute da lavoro per gli operai della ditta. Una giuria, composta dagli stessi dipendenti del gruppo Faraone, ha scelto la linea vincente, che verrà ora utilizzata come nuova divisa. «Crediamo – dichiara Faraone, nel suo ufficio, le cui pareti sono impreziosite da numerosi dipinti –

che per essere competitivi nel mercato mondiale, un’azienda debba puntare su tecnologie e specializzazione. Dobbiamo quindi iniziare presto ad allenare i nostri campioni. Ed è per questo che abbiamo promosso questi progetti». La grande festa del 24 giugno è stata anche la fase conclusiva del progetto Arti Visive e Sicurezza sul lavoro. «L’obiettivo era quello di individuare un modo diverso di comunicare la sicurezza nelle aziende, utilizzando immagini con un alto impatto psicologico. Abbiamo chiesto a 62 artisti abruzzesi, in collaborazione con l’Associazione Artisti Abruzzesi Lejo, di realizzare, attraverso l’arte, la loro concezione della sicurezza». Le stampe di alcune di queste opere verranno affisse negli stabilimenti della Faraone. Innovazione continua e specializzazione. Questo il segreto del successo della Faraone spa che vanta articoli di nicchia e clienti di grande portata. «Ogni 2 mesi circa - specifica Piero Faraone - presentiamo prodotti nuovi. Partecipiamo a numerose fiere in Italia e all’estero. Il prossimo ottobre avvieremo un progetto con la facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila. Adibiremo la “Casa del contadino” che si trova sui terreni aziendali, a centro studio per 6 studenti di Ingegneria che potranno fare attività di ricerca, per circa 6 mesi. In questo modo gli studenti avranno l’opportunità di vivere l’azienda ancor prima di laurearsi, elaborando il loro concetto del mondo del lavoro, mentre la nostra impresa avrà l’opportunità di individuare nuovi talenti, persone che valgono, che hanno voglia di fare e passione»

Uno degli stabilimenti aziendali del gruppo Faraone

Sabatino e Piero Faraone con i loro dipendenti

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» di Denia Di Giacomo

Sara e Simona Valloreo titolari della Rovalgom di Cappelle sul Tavo

Tè, pasticcini e... Ruote di scorta Intervista alle titolari di uno storico centro assistenza pneumatici di Cappelle Sul Tavo. Rovalgom, gestito ormai da tempo da due giovani donne, Sara e Simona Valloreo. Quando la donna cambia le prospettive

S

Sara e Simona Valloreo, bella presenza, sorriso accogliente e sempre pronte a scattare. Sono loro le simpatiche titolari di un centro di vendita e assistenza pneumatici, la Rovalgom di Cappelle Sul Tavo in provincia di Pescara. Due giovani donne alla guida di una delle attività da sempre prerogativa del sesso maschile, che con la loro caparbietà, professionalità e il giusto mix di simpatia e gentilezza, hanno saputo conquistare anche coloro che all’inizio erano spiazzati dal trovarsi davanti delle “gommiste”, e così che si chiama in gergo il professionista che si occupa di curare i nostri pneumatici. Loro sono: Sara 45 anni, sposata e mamma di due figli con una bella parlantina e un carattere forte e sua sorella Simona, 36 anni, anche lei sposata e madre di due figli, dal carattere più introverso e più pragmatico. Una bella accoppiata che ovviamente insieme a storici collaboratori

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dell’azienda sa risolvere tutte le esigenze connesse con il mondo degli pneumatici, con una preparazione tale da far abbandonare ogni eventuale dubbio a chi varcando la soglia della Rovalgom dovesse anche solo per un attimo rimanere stupito da una donna che tiene in mano un palanchino – il palanchino è uno dei loro strumenti di lavoro, anch’io ho dovuto impararlo ndr. Ma da dove parte la storia di queste intraprendenti ragazze? Dal loro papà, Rocco Valloreo, che nel 1969 decise di mettersi in proprio aprendo un’attività di ricostruzione gomme, «era un locale molto piccolo – mi racconta Sara – ma lavorava bene e così verso la metà degli anni ‘70 nostro padre decise di ingrandirsi un po’ aprendo un nuovo centro a Cappelle Sul Tavo, che potesse anche fungere da assistenza per grandi autocarri. Anche in quel caso, grazie alla sua professionalità, l’attività era fiorente e questo permise a nostro padre di investire ancora


focus

grazie alla cura per cominciando, i primi i particolari, alla anni ‘80, la costrupreparazione tecnica zione dei capannoni e all’accoglienza che dove siamo oggi». E spesso solo le donne nonostante Rocco sanno dare. abbia ben tre figlie E a proposito di femmine, l’amore per punti deboli, le due il lavoro che trasmetintraprendenti titote loro le influenza lari della Rovalgom talmente tanto da hanno anche intenportare le nostre Simona Valloreo a lavoro zione di organizzare due protagoniste ad dei brevi corsi per insegnare, a chi non lo sapesse affiancarlo nell’attività, nonostante non sia uno di fare, a provvedere al montaggio del la gomma di quei lavori prettamente femminili. Inizia Sara negli scorta della propria auto: «Quando ci capita di uscire anni ‘90, cominciando sia con la parte amministradall’azienda per prestare il servizio di assistenza, ci tiva che con questioni più tecniche, poi nel ‘99 entra rendiamo conto, che cambiare un pneumatico alla Simona e nel 2001 le ragazze sono talmente brave propria autovettura è qualcosa che spesso nemmeno che Rocco può tranquillamente andare in pensione gli uomini sanno fare, e poiché la riteniamo una lasciando tutto nelle loro abili mani e nelle mani cosa importante da saper mettere in pratica, ci piacedi alcuni dipendenti storici che ormai lavorano con rebbe organizzare dei piccoli eventi per insegnare ad loro da venti anni circa. intervenire autonomamente in caso di necessità». «All’inizio è stata dura – mi raccontano Sara e Ma tra i loro obiettivi futuri vi è anche qualcosa Simona – soprattutto i clienti storici di nostro padre di molto più importante, ovvero il sogno di aprire continuavano a chiedere di lui, come se non si fidasaltri punti vendita, espandendosi per trasmettere il sero fino in fondo. Ci è servita molta preparazione loro know-how e il modus operandi della Rovalgom, tecnica, siamo scese letteralmente in campo, abbiamagari grazie alla collaborazione di altre donne, mo fatto molta pratica, abbiamo imparato il lavoro mettendo in atto una specie di rivoluzione culturale: dalla a alla zeta, sempre pronte a trovare soluzioni e «Chi l’ha detto che le rivoluzioni culturali debbano a dare risposte. In questo modo ci siamo guadagnapartire dai grandi centri o dalle Università? – agte la piena fiducia di tutti i clienti e oggi crediamo giungono Sara e Simona – noi nel nostro piccolo rappresenti il nostro punto di forza». Trasformare ci sentiamo fautrici di una bella rivoluzione che ci i punti deboli in punti di forza dunque, questa la vede impegnate a far capire con l’esempio che la perfetta strategia di marketing messa in campo dalle professionalità non ha un genere, di qualsiasi lavoro titolari della Rovalgom, che oggi addirittura fanno si tratti» della loro femminilità un vantaggio su tutti gli altri,

I servizi della Rovalgom Assistenza per pneumatici su mezzi agricoli, su giganti, su mezzi d’opera da cantiere, moto, mezzi di società di noleggio, servizio a costo chilometrico, e cosa molto interessante, servizio svolto anche con visita diretta in azienda o a domicilio.

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» di Denia Di Giacomo - foto concesse da ANIEM Pescara - Chieti

Il consiglio di amministrazione della ANIEM nel corso di una riunione operativa

ANIEM: l’imprenditore è a casa Bruno Facciolini, presidente della ANIEM PESCARA-CHIETI ci racconta gli ultimi due anni di un’associazione che rappresenta le piccole e medie imprese d’Abruzzo e che ha ottenuto grandi risultati

A

d oggi sono 100 le aziende associate, con un numero complessivo di circa 1300 dipendenti, considerando anche le sezioni territoriali di Teramo e L’Aquila il numero delle aziende cresce fino a 250, ma quello che più conta è una “massa salari” aggregata di circa 20 milioni di euro. Questi sono attualmente i numeri dell’associazione ANIEM PESCARA-CHIETI che con ANIEM TERAMO e L’AQUILA rappresenta una delle realtà associative più dinamiche per il tessuto imprenditoriale delle piccole e medie imprese edili ed affini del nostro territorio. Vincere le sfide del futuro puntando sulla crescita della competitività delle aziende, questo grazie alla creazione di una fitta rete di scambi ma soprattutto tramite un continuo flusso di informazioni e servizi

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a supporto delle imprese. Questo è ciò che svolge la ANIEM PESCARA-CHIETI, un’associazione che mette gli interessi della piccola e media azienda al centro della propria attività. Lo scorso 29 giugno, presso la sede di San Giovanni Teatino, si è svolta l’Assemblea ANIEM PESCARACHIETI per il rinnovo del direttivo, che ha visto la riconferma in carica come presidente dell’imprenditore Bruno Facciolini, titolare della Facciolini srl, coadiuvato dai consiglieri Eugenio Maccarone, Bruno Liberatore, Gianluca D’Addazio, Claudio Ruggero, Domenico Simeone, Marco Cinquesei, Galileo Nicolaj e Davide Lucente. «Noi vogliamo che l’imprenditore si senta a casa propria, trovando nella nostra associazione un concreto punto di riferimento, con collaboratori sempre a


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disposizione». Questo dichiara Bruno Facciolini. E in effetti sono numerosi i servizi che la ANIEM offre ai propri associati, dall’invio quotidiano dei bandi di gara attivi, al sostegno tecnico per la partecipazione agli stessi, inoltre ANIEM è l’unico sportello CONSIP in Abruzzo per l’edilizia, in grado di seguire le aziende in ogni fase dell’iscrizione e della partecipazione ai bandi pubblicati sul M.E.P.A., ed è stata la prima associazione di categoria a dotarsi di una “divisione ambiente” che, gratuitamente, segue le aziende in tutte le tematiche inerenti la normativa sui rifiuti. «La nostra associazione è un membro importante dell’EDILCASSA ABRUZZO, - continua Facciolini questo significa avere un ente bilaterale di supporto che può davvero fare la differenza, ecco il perché di risultati importanti quali quelli di essere firmataria dei CCNL per i settori: Edile; Lapideo-Estrattivo; Cemento, Calce e Gesso; Laterizi e Manufatti in Cemento insieme alle sigle sindacali maggiormente rappresentative». In effetti i risultati in tema di contrattazione sindacale raggiunti dall’ANIEM sono davvero molti, come ad esempio la sottoscrizione di tre rinnovi di Contratti Collettivi Nazionali di lavo-

ro oppure a livello locale del Contratto integrativo Regionale Edilizia Piccola industria che ha permesso di disciplinare meglio il rapporto di lavoro con i dipendenti, con un aumento in busta paga e una riduzione del costo dell’aliquota contributiva verso l’Edilcassa Abruzzo, che oggi risulta essere l’ente bilaterale con il minor costo contributivo per le imprese. «Fiore all’occhiello dell’associazione sono i risultati che continua ad ottenere la nostra scuola di formazione professionale EDILFORMAS ABRUZZO – ci tiene ad evidenziare il presidente - che dai dati della FORMEDIL Nazionale risulta essere 3° scuola d’Italia per numero di formati e per qualità dei servizi offerti. Attraverso un calendario fittissimo le aziende possono in breve tempo risolvere le loro esigenze formative con corsi di formazione qualificati e gratuiti». Assistenza tecnica, formazione gratuita, attenzione per le esigenze dell’impresa, rappresentatività sul piano delle contrattazioni sindacali. Queste sono le promesse della ANIEM PESCARA – CHIETI, che vengono portate avanti con serietà e competenza e che fanno la differenza per le imprese ormai sempre più aggrovigliate negli stretti lacci di un mercato così difficile come quello attuale

L’ultima assemblea per il rinnovo del direttivo ANIEM PescaraChieti svoltasi a giugno presso la sede di San Giovanni Teatino

Bruno Facciolini Presidente ANIEM Pescara-Chieti

Le origini di ANIEM La storia di ANIEM PESCARA – CHIETI parte alla fine degli anni ‘70, sulla scia dell’Unione di Categoria dell’ANIEM Nazionale aderente alla Confapi, che nel 2012 si è resa autonoma giuridicamente ed economicamente aderendo al nuovo sistema delle imprese manifatturiere di CONFIMI INDUSTRIA nel quale il presidente ANIEM, Dino Piacentini è vice-presidente con delega alle Infrastrutture. Nel 2014 è avvenuto il medesimo passaggio per l’ANIEM PESCARA-CHIETI che Atto Costitutivo del 9 Luglio 2014, si è resa autonoma fondando il Collegio Edile. Dalla fine del 2014 è quindi iniziato il processo di adesione diretta delle aziende edili ed affini che sono passate dalla Confederazione alla sezione specifica ANIEM dei costruttori.

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focus » di Laura Tinari

Digitale o non digitale? Investire nel digitale, da quanto mi costa a quanto mi rende, questa è la nuova domanda che un’azienda deve porsi nell’approcciare con il web

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e imprese italiane mostrano un grandissimo ritardo sul tema del digitale, basti pensare che l’84% di quelle che hanno chiuso i battenti nel 2015 non aveva un sito internet. Impensabile che nell’epoca del 4.0, quando persino l’industria inizia a produrre con le tecnologie digitali, ancora non si ritenga fondamentale una presenza sul web. Per non parlare di un sito di e-commerce, passo importante soprattutto per quelle aziende che hanno voglia di internazionalizzare, iniziando da azioni dai costi e rischi contenuti - in Italia solo 5% vs media europea del 15%. A dare ad un’impresa la denominazione di “4.0” è proprio la sua capacità di fare della cultura digitale il suo cuore per essere innovativa, sostenibile e interconnessa. Ma perché sia così è necessario che aziende e consumatori pensino e agiscano in ottica tecnologica. Un tema questo che è stato al centro del primo “Forum Economia Digitale” organizzato a Milano il 14 luglio scorso dai Giovani Imprenditori di Confindustria e da Facebook Italia e che ha raccontato come questo ritardo tutto italiano nel rapporto impresa-digitale pesi 2 punti di PIL e centinaia di

posti di lavoro. Il ruolo dei social media in questa rivoluzione è fondamentale, poiché sono capaci di unire persone e comunità in tutto il mondo, facendo vivere agli amanti del Made in Italy i prodotti artigianali italiani. Per colmare il gap tecnologico Facebook ha elaborato un decalogo di “Principi della cultura digitale”, tra cui inserire nei Cda delle aziende un esperto digitale perché ne faccia una strategia d’impresa; investire in formazione per non limitare l’espansione dell’impresa; rendere i siti responsive perché possano essere consultati anche da tablet e cellulari; collaborare con università e scuole perché i giovani hanno un rapporto con tali temi molto più friendly. Far ricorso ai giovani consente anche di accelerare la digitalizzazione partendo dal capitale umano, in una rivoluzione, che pone al centro le persone e le loro capacità. Questo vuol dire anche utilizzare le competenze espresse dalle 5800 startup innovative italiane, che hanno sviluppato prodotti che possono dimostrarsi acceleratori di business per le imprese più strutturate. E allora perché aspettare? Perché non partire almeno da un sito web o da un e-commerce?

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» di Monica Di Pillo - foto concesse da Spiedì

Roberto Di Domenico

L’uomo che ha fatto conoscere gli arrosticini in Italia e all’estero ora punta sulle mitiche “pallotte cacio e ove” Roberto Di Domenico, al timone di Spiedì, unica azienda dell’Unione europea a produrre arrosticini certificati, alla vigilia dei 30 anni della sua azienda racconta perchè i suoi arrosticini hanno conquistato il mercato italiano e straniero

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ta per spegnere 30 candeline l’azienda Spiedì, leader nella lavorazione e distribuzione della carne ovina di prima scelta, che ha conquistato il mercato italiano e oggi spinge sulla leva dell’internazionalizzazione e sullo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi mercati. E, in effetti di strada Spiedì e i suoi fondatori, i fratelli Roberto e Marino Di Domenico, ne hanno fatta tanta in questi 30 anni, grazie alla passione,

alla tenacia, alla professionalità e all’innovazione impiegata nella lavorazione della carne ovina di prima scelta. Oggi tutte le carni ovine a marchio Spiedì, non solo gli arrosticini, sono presenti nelle più importanti catene della grande distribuzione: da Auchan a Conad, Coop Italia, Esselunga, Eurospin, Il Gigante, Iperal, Maiorana, Magazzini Gabrielli, Metro, Pam, Sma. Spiedì è inoltre fornitore a marchio del gruppo Carrefour/G.S. e Lidl.

a tu per tu con Roberto Di Domenico   Presidente Roberto Di Dome-

nico come ha fatto Spiedì a far conoscere l’arrosticino in Italia e all’estero?

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«Noi di Spiedì selezioniamo gli ovini e lo facciamo pretendendo dagli allevatori la tracciabilità di tutta la filiera: dobbiamo sapere dove nascono, come vengono

allevati e che erba brucano gli ovini che scegliamo. Gli altri nostri punti di forza sono: l’innovazione, il livello di know how e la continua formazione del personale nel


focus

rigoroso rispetto del disciplinare degli arrosticini, anche perché siamo l’unica azienda dell’Unione europea ad aver ottenuto la certificazione di prodotto».   Siete dunque gli unici a produrre arrosticini certificati in Europa? Questo cosa implica? «Sì, siamo gli unici in Europa a produrre arrosticini certificati. Per realizzare un arrosticino tenero, gustoso e con pochi grassi, ed è il motivo per cui siamo molto apprezzati in Italia e all’estero, poniamo tanta attenzione nella scelta dei vari tagli di carne e nell’abbinamento tra loro».   Spesso si vedono in giro cartelli

con la scritta arrosticini “fatti a mano”, cosa vuol dire questa dicitura? «Sfatiamo il mito degli arrosticini “fatti a mano”, di cui ogni zona rivendica la paternità e che nell’immaginario collettivo vengono considerati più genuini e ricercati. Tutti gli arrosticini sono fatti a mano, ma la differenza sta nell’esperienza: nell’abbinamento dei vari tagli di carne più pregiata e nell’innovazione, grazie

Le “Pallotte Cace e Ove”

alla quale i pezzetti di carne non devono essere infilzati singolarmente, perché l’inserimento delle bacchette nella carne è concentrato in un unico processo. Questo passaggio consente di non toccare troppe volte la carne, evitando il rischio di contaminarla e rende l’arrosticino davvero più salutare».   Visto che siamo in tema di miti da sfatare, gli arrosticini si possono cuocere solo alla brace? «Assolutamente no, la cottura alla brace è la più antica, ma spesso non si coniuga con le mutate esigenze dei consumatori, che hanno poco tempo. Il nostro arrosticino certificato, proprio perché contiene pochi grassi, si presta benissimo ad essere cotto anche in una semplice padella. Bastano solo 3 minuti e l’arrosticino è pronto: resta tenero, gustoso e può essere degustato durante tutto l’anno».   Spiedì quante tipologie di arrosticini vanta? «La nostra produzione è rappresentata da 4 tipologie di arrosticini certificati: arrosticino di ovino adulto, arrosticino di agnello, arrosticino di suino e arrosticino

Sfiziosetto, un mix di carne suina, ovina e peperoni. Poi abbiamo la linea Le Specialità di agnello: polpettine, hamburger, miniburger e agnello panato».   E tra le novità del 2017?

«Andando incontro alle nuove esigenze del mercato, abbiamo ampliato la nostra produzione con lo sviluppo di un prodotto tipico della cucina abruzzese, destinato anche ai vegetariani: le “Pallotte cace e ove” che si prestano anche per un pasto completo».   E come vi presentate sul mercato con questo nuovo piatto? «La confezione “Pallotte cace e ove” da una parte racchiude queste polpettine di uovo e formaggio e dall’altra il condimento, che può essere a base di ragù di agnello o a base di passata di pomodoro, costituendo un piatto perfetto anche per i vegetariani. Le gustose polpettine si prestano a tanti usi: dall’aperitivo ad un antipasto sfizioso, basta variare il condimento, motivo per cui nelle confezioni e sul sito i nostri chef consigliano alcune ricette»

Gli arrosticini

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» di Marzia Palumbo - foto concesse da Agostino Benassi

Agostino Benassi al centro con il suo staff

Dall’Abruzzo al Regno Unito

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La storia di Agostino Benassi, un ragazzo di Giulianova che ha saputo realizzare il suo sogno imprenditoriale

o stereotipo dell’italiano che espatria per cercar fortuna all’estero ha una lunga tradizione (basti pensare agli abruzzesi in Belgio negli anni Cinquanta) che negli ultimi anni è diventata, nostro malgrado, ancor più popolare a causa della crisi e della recessione economica che ha investito il nostro Paese. Ma quanti, dei giovani migranti, riescono davvero a farcela? Quanti, tra i ragazzi che dopo il diploma partono per l’estero alla ricerca di un lavoro migliore, ma anche un po’ di avventura, riescono a creare nel Paese di arrivo una vera e propria carriera imprenditoriale? Agostino Benassi è uno di questi, uno di quelli che ce l’ha fatta. Il suo copione è simile a quello di tanti giovani della sua età: nato a Forlì nel 1981 Agostino si trasferisce bambino a Giulianova insieme ai genitori e alle tre sorelle Caterina, Marta e Giuliana.

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Frequenta l’istituto alberghiero a San Benedetto del Tronto e lì si diploma. Unisce agli studi esperienze lavorative in Trentino Alto Adige, rigorosamente nel settore turistico. Appena 23enne Agostino decide di voler partire, mettere alla prova l’esperienza accumulata e approfondire la lingua inglese necessaria per la sua carriera. È il 2004 quando il giovane giuliese parte alla volta del Regno Unito, destinazione New Castle. Coerentemente con i suoi obiettivi, alla frequentazione di un college, Agostino unisce il lavoro presso ristoranti e locali, molti dei quali gestiti da italiani come lui. Nell’arco di qualche anno inizia la sua ascesa: il giovane diviene manager nel settore ristorativo mentre ha già chiaro in mente qual è il suo obiettivo: apprendere le tecniche gestionali e burocratiche britanniche per aprire, appena possibile, un locale tutto suo. L’occasione giunge nel 2012: “Pizza Slice” è un


focus

take away di pizza al taglio che frutta poco ai due italiani che lo gestiscono ormai da tre anni. Agostino prende il timone del locale e in breve tempo la pizzeria decolla registrando entrate notevoli e soddisfazioni professionali. Così, sull’onda del successo, il giovane manager, è pronto per aprire un altro locale alla cui inaugurazione sta lavorando proprio in questi giorni: «Il nome sarà “Italian Deli” ma il marchio generale sarà “Little Italy”, lo stesso usato per “Pizza Slice”. – Ci confida – L’obiettivo è quello di aprire una catena di pizzerie riconoscibili dal marchio, dove la qualità sia al primo posto». Un progetto ambizioso che Agostino porta avanti con determinazione. “Italian Deli” non sarà solo un take away, ma un vero e proprio shop dove i clienti possono acquistare prodotti tipici made in Italy. «Mi reco in Italia due o tre volte l’anno per avere un contatto diretto con le aziende che ci riforniscono. Utilizziamo solo derrate provenienti da Abruzzo e Puglia, i nostri partner sono piccole imprese che ci assicurano la qualità e la genuinità delle merci. Torno ovviamente anche per trascorrere un po’ di tempo con la mia famiglia». Un legame, quello con la regione dove Agostino è cresciuto, che non si esaurisce ai prodotti della terra: l’architettura e la realizzazione del locale “Italian Deli” sono infatti stati affidati alla start up di Giulianova Design Heritage Promotion Lab presso la quale un gruppo di giovani, promossi dalla Regione Abruzzo, lavora ideando soluzioni innovative per imprese e aziende.

Altro valore aggiunto al progetto di Benassi è quello di aprire il suo nuovo locale presso un zona fieristica gestita direttamente dal Comune di New Castle: «Ci atteniamo agli orari del mercato ma l’affitto contenuto garantisce prezzi accessibili e quindi poca concorrenza con altre pizzerie e take away». Mentre Agostino Benassi spiega il suo progetto imprenditoriale sottolineando la facilità di comunicazione e collaborazione con le amministrazioni locali, la mente corre subito agli ultimi eventi che hanno visto la sigla Brexit apparire sulle prime pagine e gli schermi di tutto il mondo. «La notizia è stata inaspettata e gli esiti sono imprevedibili – ci dice – I primi effetti sono stati l’innalzamento dei prezzi di alcuni prodotti come le mozzarelle. Le importazioni saranno quelle più colpite». Allora l’idea potrebbe essere quella di tornare in Abruzzo, in quella terra da dove si era partiti, un po’ per sfuggire alle conseguenze della politica britannica, un po’ per esportare il proprio business verso nuovi lidi. «Ho avuto molti amici che sono tornati in Italia e se ne sono pentiti. Qui è tutto molto più semplice –conclude- e trasparente, soprattutto c’è un profondo rapporto di fiducia verso chi desidera aprire un’attività». Agostino esprime il suo desiderio di rimanere lì dove ha costruito la sua impresa e ormai ha messo radici. A noi non resta che augurargli un forte in bocca al lupo per l’apertura del suo “Italian Deli” e prendere esempio da chi, come lui, con passione e determinazione, ce l’ha fatta

La pizzeria “Slice” nel centro commerciale Grainger Market nel centro di Newcastel

Il render del nuovo locale

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


focus » di Marzia Palumbo - foto concesse da Vincenzo Prosperi (le foto alla Cantina Zaccagnini sono di Ivan Di Paolo)

Vincenzo Prosperi in alcune immagini durante i suoi video girati in Abruzzo

Quando la cucina abruzzese fa il giro del mondo Vincenzo’s Plate: una web page dove l’italianità non si limita al gusto

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logger, videomaker, tour operator, cuoco per passione, abruzzese di nascita e australiano di adozione; se non conoscete Vincenzo Prosperi provate a visitare la web page Vincenzo’s Plate e i suoi profili social: Vincenzo non è un semplice fenomeno mediatico, è un ragazzo che possiede doti imprenditoriali più che ambiziose. Nato a Pescara, classe ’83, Vincenzo è simpatico, divertente, amante del buono e del bello, immediato, intuitivo. Appena diplomato si trasferisce a Londra dove lavora per il marchio Luis Vuitton. Pur vivendo nella città più cosmopolita d’Europa non rinuncia ai sapori della sua terra. «Eravamo un gruppo di amici costretti ad arrangiarci ai fornelli – ci racconta – ci facevamo inviare da casa pacchi di cibo “vero” e prodotti tipici, così la domenica non ci facevamo mancare il ragù come lo faceva mia nonna». Il giovane lascia Londra e parte verso la Thailandia prima e l’Australia poi. Proprio lì decide di mettere radici; incontra una ragazza italo-australiana, la bella Susanne che come lui lavora nel mondo della moda, ama il buon cibo, le tradizioni, l’italianità. Dopo il matrimonio, la coppia decide di aprire un blog in cui postare foto e video di ricette italianissi-

me, gustose e realizzabili. Siamo nel dicembre 2013 e la web page Vincenzo’s Plate entra in rete. «L’obiettivo –continua- è portare la cucina abruzzese e italiana nelle case si tutto il mondo in maniera semplice. La nostra cucina all’estero è amata ma allo stesso tempo spesso cucinata in modo scorretto, oppure è vista come inarrivabile, di dominio degli chef». Vincenzo riprende momenti di vita quotidiana, alterna le sue ricette a battute e gag, propone un nuovo modo di cucinare, veloce e divertente, semplice da ripetere passo per passo dai suoi follower. In breve Vincenzo’s Plate diventa un fenomeno mediatico: 72mila like su Facebook, 16mila follower su Youtube. Negli ultimi mesi si avviano collaborazioni con aziende come De Cecco e Zaccagnini. Lo spirito imprenditoriale di Vincenzo non si esaurisce alla cucina, il suo desiderio è quello di condividere l’amore per la sua terra con i suoi follower: «Organizzeremo dei viaggi in cui i turisti possano fare una vera vacanza esperienziale. L’Abruzzo –conclude– è una regione pressoché sconosciuta all’estero, che ha tanto da offrire e che desidero promuovere con percorsi nei luoghi più autentici e alla ricerca di sapori veri»

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AUMENTARE LA PROPRIA EFFICIENZA ENERGETICA Compressore a vite Nirvana Oil-free

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focus » di Marcella Pace

Da sinistra: Alex Di Nunzio, Laura Fusco, Eugenia Cortese e Claudio Pattara, i soci fondatori di Nova Terra

Nova Terra, la cultura si fonde all’agricoltura Quattro trentenni hanno creato un’associazione per riavvicinare alle cose semplici

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senza tralasciare i mezzi informatici e tecnologici. La a colazione dell’orto, la favata al tramonto. promozione di Nova Terra passa, infatti, mediante i Sono solo alcune delle iniziative messe in social network come Facebook e persino Whatsapp. campo da Nova Terra, la nuova associa«Vogliamo in qualche modo dimostrare - specifica zione abruzzese che coniuga cultura e ancora Pattara - che è possibile coniugare un lavoro agricoltura. di ufficio con la vita bucolica. Che ci si può lasciare Fondatori di questa realtà quattro giovani pescaresi: andare a qualche ora di svago in uno spazio pulito. Eugenia Cortese, Alex Di Nunzio, Laura Fusco e L’agricoltura non deve essere vista come uno stile Claudio Pattara. Queste due coppie hanno deciso di vita che abbrutisce l’uomo, bensì come un mezzo di condividere la loro passione per la terra dando mirato alla sostenibilità secondo i suoi 3 pilastri: amvita ad un’associazione che punta alla promozione di bientale, economico e sociale». L’ampia campagna a progetti come l’orto sociale e il coworking. «La terra disposizione di questi aspiranti imprenditori sociali ha bisogno di dedizione, più che di attrezzature - racè stata in sostanza suddivisa in 2 grandi settori. Uno conta Pattara -. Con circa 5000 m2 di terra a disposiper la creazione di un orto sociale, dove sono state zione nelle campagne di Pianella l’inverno scorso abpiantate diverse centinaia di piante di molteplici biamo iniziato a capire che in quel territorio c’era un tipologie e l’altro per un orto in coworking. Nel potenziale da sviluppare. Abbiamo creato quest’assoprimo caso i soci dell’associazione collaborano alla ciazione con lo scopo di avvicinare e sensibilizzare le coltivazione, l’irrigazione e alla persone all’agricoltura biologica fertilizzazione di un unico grande e biodinamica. L’idea è quella di spazio; nel secondo viene dato a diffondere i principi di un’agricoldisposizione un piccolo fazzoletto tura sostenibile, attraverso eventi di terra interamente ad una o più ed iniziative che consentono di persone per un periodo di 6 mesi riavvicinarsi alla terra». a fronte di una quota di parteciUn ritorno alle cose semplici pazione quello di questi 4 trentenni, ma Il dettaglio dell’orto sociale, uno dei progetti dell’associazione Nova Terra

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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

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ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.


seminari & convegni » di Elisa Antonioni

Il gruppo dei partecipanti al corso

Nuovi imprenditori nascono

“P

Le storie di quattro ragazzi che partecipando ad un percorso finanziato dalla CCIAA d’Abruzzo stanno dando vita a nuove imprese

osso diventare un imprenditore?”. Questa è la storia di Rosanna, Gaetano, Denise e Fulvia, che hanno cercato la loro risposta partecipando ad un percorso finanziato dalla CCIAA d’Abruzzo concluso lo scorso 15 Luglio con l’iscrizione al registro imprese delle loro nuove attività. Se un ragazzo o una ragazza arriva a porsi questa domanda è evidente che ha bisogno di un percorso strutturato in grado di fornirgli una risposta articolata.Considerando che negli ultimi otto anni si registra una crisi costante, per non dire crescente, delle nuove opportunità di lavoro, le iniziative che vanno in questa direzione meritano grande attenzione. Obiettivi del progetto erano: accompagnare chi vuole “mettersi in proprio” e favorire la Creazione, Avviare e Sviluppare idee imprenditoriali e nuove imprese attraverso

un percorso informativo, formativo, di assistenza e consulenza sui passi da compiere per poter gestire una nuova attività. E infine, la costituzione di almeno 4 imprese con l’iscrizione presso il Registro di Imprese della Camera di Commercio di Pescara. Questo punto è al centro del tema, che nasce dalla domanda di apertura. Il secondo prevede quelle attività di formazione e consulenza che sono strategiche in un percorso di questa natura, il terzo punto sembrava, ad una prima lettura, la richiesta di una magia: è davvero possibile prevedere che su un numero di circa 80 richieste di partecipazione al corso ci fosse una percentuale di esse disposte a soddisfare l’obiettivo? Eppure, con grande sorpresa, abbiamo rilevato che sono oltre una decina le aziende che si avvieranno entro l’anno, 4 di queste esistono già, con una percentuale dunque

pari al 12% di nuovi imprenditori tra le persone che hanno partecipato al corso. Daniele Becci, presidente della CCIAA di Pescara, ha salutato i presenti incoraggiandoli a trovare la forza e l’intraprendenza per disegnare il loro futuro: «In uno scenario sempre più complesso –ha dichiarato Becci- è evidente che si hanno poche certezze e questo non può che essere un motivo in più per fare il mestiere più bello del mondo: l’imprenditore». Le dichiarazione dei neo imprenditori. Rosanna De Vita: «Tre anni fa mi sono trovata, non per mia volontà, senza lavoro e purtroppo quando si è over 40 le possibilità di ricollocarsi nel mondo del lavoro sono pari a zero. Il mondo della creatività mi ha sempre affascinato e l’idea di aprire una merceria creativa l’avevo già da qualche annetto, solo che avendo

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Informazione &Investimento

Crescita & Clustering

Trasporti & Transizione

ProprietĂ Intellettuale &Tecnologie abilitanti

Industria & Innovazione

Call for Proposal & Call for Tenders

Safe & Security

Bioeconomia & Ecosistema

Programma & Progetto

Cooperazione & CircolaritĂ

Ricerca & Leadership

Governance & Network

Simona Romiti

simonaromiti@gmail.com

Smart & Sustainable

Fondi europei & Fondi di Investimento

Horizon 2020 & COSME

Open Science & Openness Europe


seminari & convegni

I neo imprenditori, da sinistra: Rosanna De Vita, Gaetano Semeraro, Denise Giordanella e Fulvia Febo

un lavoro a tempo indeterminato non mi sono mai sentita di rischiare, pertanto quell’idea diventò il mio “Sogno nel Cassetto”. Adesso grazie ai fondi Fse Microcredito della Regione Abruzzo, la Merceria creativa “Il Sogno nel Cassetto” sta diventando realtà ed a settembre aprirò il mio negozio a San Giovanni Teatino. Un negozio dove donne, giovani e meno giovani, appassionate dell’hobbistica femminile troveranno materiali ed attrezzature per realizzare le loro creazioni e dove potranno anche partecipare ai vari laboratori creativi e workshop gratuiti, che verranno man mano organizzati. Tutti nella vita abbiamo il nostro sogno nel cassetto... dobbiamo crederci e far di tutto affinchè possa diventare realtà». Gaetano Semeraro: «A chi sta pensando di avviare un’attività vorrei dire di rincorrere il proprio sogno fino a raggiungerlo e abbracciarlo, perché essere imprenditore vuol dire lottare sempre, arrendersi mai. Ho creduto in questa idea perché propongo un prodotto unico, non è solo un impasto che avvolge un ripieno... è passione ed intendo farlo conoscere il più possibile. “Al 664” troverete la produzione e vendita di

pietanze tipiche Argentine». Denise Giordanella: «Ho capito di essere un’imprenditrice quando ho deciso di licenziarmi lasciando un lavoro sicuro a tempo indeterminato. Follia? Crisi di mezza età? Forse... ma ho voluto seguire il mio istinto ed il mio cuore, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuove esperienze. Adoro lo shabby, il country chic, il brocante, l’home decor, il fai da te, i fiori e le piante, la fotografia e la calligrafia. Amo le piccole cose, quello che non è convenzionale e quel guizzo di luce negli occhi di chi riceve una mia creazione o realizza una mia scenografia. Così nasce “FRIDA’S”, un flower lab con formula “take away”, per condividere le mie passioni ed i miei sogni».

Fulvia Febo: «Grazie alla crescita personale in un’azienda orafa, ho potuto osservare e conoscere approfonditamente, una varietà infinita di aziende di gioielleria ed alta bigiotteria, e ho avuto l’onore ed il piacere di interagire e stringere rapporti lavorativi e anche personali, con i relativi titolari, artisti, orafi e visionari del mondo della moda e dei preziosi. Ho fatto mia, in questo modo, la loro voglia di cambiare ed innovare questo settore, e continuerò così come ho imparato, a muovermi, viaggiare e cercare sempre le ultime tendenze e novità da proporre al pubblico.» “Idioma” è una linea di gioielli ed accessori erotici, nata dal desiderio di sdoganare il concetto di eros e sensualità»

Elisa Antonioni premia Francesco Marrone, uno dei trainer

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Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

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seminari & convegni » a cura della redazione

Un momento dell’incontro

Nuovi scenari per il mercato del lavoro

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Borse Studio/Lavoro, cambiamenti e nuove prospettive del mercato del lavoro guardati attraverso la lente di ingrandimento della Fondazione Carispaq

l voler tracciare un bilancio sul progetto “Borse di Studio/Lavoro” ha dato lo spunto per discutere de “I nuovi scenari del mercato del lavoro” in un incontro organizzato dalla Fondazione Carispaq. Al centro i cambiamenti e le nuove prospettive del mercato del lavoro all’Aquila e in Abruzzo; ad indicare le strategie e le possibilità che si possono ancora cogliere e mettere in atto, Vito Gioia, cacciatore di teste per MCS Management Consulting & Selection, e Maurizio Milan, direttore generale Education & Service Il Sole 24 Ore. Analizzando il perdurare di una tra le più gravi crisi del lavoro soprattutto giovanile e che in Abruzzo, secondo l’ultimo rapporto di Banca d’Italia, raggiunge il 28,5 %, hanno posto l’accento

sulla loro personale esperienza e su come oggi le nuove tecnologie possono aiutare sia le imprese sia i giovani in cerca di occupazione, tracciando un quadro di quelle che sono le skills del futuro. È stato invece il presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani, a illustrare il progetto “Borse di Studio/Lavoro”, attivato a metà 2013 e concluso a giugno 2016. Un’iniziativa su cui la Fondazione ha investito molto e che ha coinvolto 100 giovani, il 49% donne, che hanno svolto circa 1400 mesi di stage formativi, di cui il 65% trasformati in occupazione a tempo indeterminato; il sostegno economico messo in campo è stato di oltre un milione di euro in tre anni. «La formula scelta ha previsto la selezio-

ne delle aziende attraverso un avviso pubblico, mentre le imprese hanno poi individuato il candidato sulla base del profilo preventivamente individuato - ha spiegato il Fanfani -. Questo progetto, nato con la volontà di intervenire in un contesto di grave crisi occupazionale giovanile, si è rivelato uno strumento di grande efficacia e flessibilità. Ci auspichiamo possa essere di stimolo per le istituzioni pubbliche nella pianificazione di politiche a favore dei giovani». La conclusione è stata affidata al vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, che ha fatto il punto su alcune criticità occupazionali abruzzesi, lanciando suggerimenti e idee per il futuro di questo settore nella nostra regione

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eventi » di Eleonora Lopes

L’avvocato Francesco Anglani durante la cerimonia svoltasi a Milano

È di Pescara il miglior avvocato dell’anno Francesco Anglani ha ottenuto il premio “Avvocato dell’anno Rising Star” al Legalcommunity Corporate M&A Awards 2016

N

on ha neppure 40 anni, ma è già considerato

les, Francesco entra nel BonelliErede, uno degli studi

uno dei migliori avvocati d’Italia, e a consa-

legali più importanti in Europa, che conta 350 avvocati

crarlo è stato un premio importante. Parliamo

sparsi tra gli studi di Bruxelles, Londra, Milano, Genova

di Francesco Anglani, avvocato pescarese esperto

e Roma e un fatturato di circa 130milioni l’anno. Ma

in concorrenza, antitrust e diritto dell’Unione euro-

non è finita qui: lo scorso anno ne diventa socio con la

pea che lo scorso giugno, durante l’edizione 2016 dei

sua specializzazione in concorrenza, antitrust e diritto

Legalcommunity Corporate M&A Awards, ha ottenuto

dell’Unione europea che l’ha portato ad occuparsi

il premio “Avvocato dell’anno Rising Star”. Sposato con

di vicende importanti come quella dei diritti Tv per il

Francesca Ventura, e padre della piccola Rachele, la

calcio assistendo la Lega calcio.

famiglia Anglani vive tra Roma e Pescara.

Ma torniamo ai premi. La cerimonia si è svolta nella

Ripercorriamo la sua storia. Francesco è nato a

cornice del Museo Nazionale della Scienza e della

Pescara, si diploma allo scientifico Da Vinci, figlio di

Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano. Il Legal-

avvocati, si laurea in Giurisprudenza a soli 23 anni. È

community Corporate M&A Awards si propongono

un ragazzo intraprendente e sempre con il sorriso sulle

di fare emergere le eccellenze del mercato legale in

labbra, tanto da fare anche un’esperienza come ani-

ambito Corporate sia dal punto vista stragiudiziale che

matore nei villaggi. Successivamente frequenta un Ma-

giudiziale. BonelliErede, durante la serata, ha ricevuto

ster all’Università di Pescara in giurista d’impresa dove

quattro premi, oltre al riconoscimento all’avocato pe-

conosce i professori Merola e Pappalardo, all’epoca

scarese Anglani, Legalcommunity ha voluto attribuire

responsabili delle sedi di Bruxelles dello Studio Bonel-

a Sergio Erede il premio più prestigioso della serata,

liErede. Anglani risulta il miglior studente del Master

nominandolo “Avvocato dell’anno” con la seguente

e gli viene proposto uno stage presso la loro sede

motivazione: “è la massima espressione dell’avvocatu-

di Bruxelles. Dopo uno stage che doveva durare tre

ra d’affari italiana, nonché una star assoluta del diritto

mesi, dopo 12 anni e tanti viaggi tra Londra e Bruxel-

societario”

85



eventi » a cura della redazione

Il prefetto dell’Aquila Francesco Alecci

“I Giovani incontrano le Istituzioni” “I Giovani incontrano le Istituzioni” e scelgono il prefetto dell’Aquila per inaugurare il ciclo di appuntamenti che nei prossimi tre anni porterà i Giovani Imprenditori Confindustria ad incontrare i loro “maggiori” interlocutori

L

egalità, impresa, regole, ricostruzione, L’Aquila,

A “guidare” le altre due compagini associative pre-

futuro, giovane imprenditoria sono stati i temi

senti all’incontro Pierluigi Frezza, presidente Giovani

al centro di un incontro che ha visto un dialo-

Imprenditori Edili Ance, e Riccardo Savella, presidente

go istituzionale, a tratti “amichevole”, tra il prefetto

Giovani Confcommercio. “Prima dell’Istituzione, l’uo-

dell’Aquila, Francesco Alecci, e i Giovani Imprenditori

mo”, viene spontaneo dare questo titolo all’intervento

di Confindustria, Ance e Confcommercio L’Aquila.

del Prefetto, che durante l’incontro ha raccontato la

Un’occasione per conoscere e fare qualche domanda

sua professione, il suo lavoro a L’Aquila ma anche se

ad un’Istituzione così importante soprattutto in questo

stesso. Francesco Alecci, che il prossimo novembre,

momento, soprattutto a L’Aquila. L’idea di organiz-

esattamente quattro anni dopo il suo arrivo, lascerà

zare il ciclo di appuntamenti “I Giovani incontrano le

il capoluogo abruzzese per andare in pensione, ha

Istituzioni”, nata tra i giovani confindustriali aquilani, ha

parlato della sua famiglia, dell’attaccamento al suo

aggregato fin da questa prima attività anche i gruppi

lavoro, della sua carriera e naturalmente dell’Aquila,

giovanili delle altre associazioni. Quella del 5 luglio

concentrandosi sul ruolo dei giovani e soprattutto dei

scorso, tenutasi proprio in Confindustria, è stata la

giovani imprenditori. «Non è vero che fare impresa

prima iniziativa portata avanti dalla neo presidenza di

qui è più difficile che altrove, in questo momento è

Stefano Panella, che ha introdotto spiegando il perché

difficile ovunque – ha detto il Prefetto –. A voi il merito

del ciclo di incontri «Noi Giovani siamo parte della

di procedere con rettitudine e con serietà nella vostra

classe dirigente di questo territorio e se non veniamo

attività». White list, nuovo codice degli appalti, concor-

chiamati direttamente a sedere ai tavoli in cui si pren-

renza, sicurezza e anche Fondo Etico Ricostruzione di

dono le decisioni, saremo noi a richiedere confronti

Ance Abruzzo sono stati i temi al centro delle doman-

mirati con le diverse Istituzioni della nostra provincia».

de e degli interventi dei Giovani Imprenditori

87



eventi » a cura della redazione

Due momenti delle inizative organizzate all’interno Progetto Hera

Progetto Hera, un viaggio nella storia d’Abruzzo Nasce l’itinerario turistico che valorizza il patrimonio storico-culturale e archeologico dell’Abruzzo interno. 40 i comuni interessati e oltre 350 i siti di interesse storico-archeologico inseriti nell’itinerario

S

i è svolto a Corfinio l’incontro conclusivo del ciclo

scritta ITALIA per contrastare il monopolio romano e

di eventi promosso dalla Regione Abruzzo per

sancire l’importanza politica del nuovo Stato. Tra gli

lanciare una nuova proposta di turismo cultu-

output del progetto la creazione di un marchio cer-

rale. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Progetto

tificato come elemento distintivo dei percorsi turistici

HERA “Sustainable tourism management of Adriatic

e dei centri visita, la realizzazione e la distribuzione di

heritage”, finanziato dal Programma Adriatic IPA Cross

100mila brochure, 20mila cartine tematiche e 10mila

Border Cooperation 2007-2013, con l’intento di creare

guida cartacee, lo sviluppo di un sito e di una app

una piattaforma transfrontaliera per la promozione

dedicati. «Questo progetto mette a sistema 40 comuni

di un turismo sostenibile basato sul patrimonio cultu-

e oltre 350 emergenze storico-archeologiche – così

rale comune. In Abruzzo il progetto si è concretizzato

Claudio Ucci, esperto esterno del Progetto - A settem-

nella costruzione di un itinerario storico-culturale che

bre avvieremo incontri con le tre DMC del territorio, i

interessa 40 comuni e numerosi siti di rilevanza archeo-

sindaci e gli altri stakeholder locali per consolidare e

logica e paesaggistica. Un assaggio di questo itinera-

arricchire di contenuti l’itinerario e mettere a punto

rio è stato offerto in occasione dell’educational tour

nuovi progetti per il suo sviluppo». «Attraverso HERA

svoltosi nel luglio scorso con visite guidate all’anfiteatro

abbiamo inteso dare una risposta concreta all’esigen-

romano di Amiternum, alle catacombe paleocristia-

za di una strategia di gestione e promozione integrata

ne di San Vittorino, al Museo Nazionale d’Abruzzo

del patrimonio culturale – sottolinea il direttore del

(L’Aquila), alla Chiesa di S. Maria Assunta e all’Oratorio

Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa

di San Pellegrino (Bominaco), al Castello Piccolomini,

della Regione, Giovanni Savini – Si tratta di un pro-

all’Abbazia di San Pietro ad Oratorium (Capestrano)

getto basato sulla condivisione che vuole stimolare

e a Corfinio, il piccolo borgo della Valle Peligna che

il coinvolgimento degli attori locali negli interventi di

ebbe il suo massimo splendore durante la Guerra So-

promozione e valorizzazione territoriale, nello sviluppo

ciale (91-88 a.C.) quando venne scelta come capitale

degli standard di qualità e nell’ideazione di proposte

della Lega Italica e fu coniata una moneta con la

turistiche sostenibili»

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» a cura della redazione - foto concesse da Sublimondo

Il team Sublimondo

Sublimondo e Alitalia un’alleanza vincente Grande partnership tra Alitalia e Sublimondo che il 19 ottobre accompagnerà le proprie aziende clienti presso la prestigiosa Training Academy della compagnia aerea, la struttura di Fiumicino entrata in funzione lo scorso anno

G

90

razie alla partnership strategica con Alitalia,

fidelizzazione reciproca. Questo incontro è un’ulteriore

Sublimondo, il prossimo 19 ottobre accom-

attestazione del nostro continuo impegno rivolto ai

pagnerà le proprie aziende clienti presso la

clienti, che per noi rappresenta un valore imprescindi-

prestigiosa Training Academy della compagnia aerea,

bile, nella divulgazione di una sempre più approfon-

la struttura di Fiumicino entrata in funzione lo scorso

dita conoscenza dei temi e servizi che riguardano il

anno.

Business Travel».

«Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito da parte di

Sublimondo, con sede a Pescara e a Roma, vanta oltre

Alitalia – ci spiega Franca Sciarrone, amministratore

25 anni di esperienza nel Business Travel e nel Turismo

di Sublimondo Viaggi – e lo abbiamo esteso ai Travel

Leisure d’élite. La nuova Training Academy di Alitalia

Manager delle nostre aziende clienti, certi dell’inte-

è un’infrastruttura di 2 mila metri quadrati a Fiumicino,

resse di tale opportunità. Avremo modo di trascorrere

con aule didattiche per equipaggi e personale di

una piacevole giornata insieme, unendo momenti di

terra. L’area si compone di una Product Room, dove

utile formazione e svago, nell’ottica di una costante

sono esposti e illustrati tutti i prodotti presenti a bordo;


eventi

Il business travel fuori dai luoghi comuni

una Style & Image Room, dove si insegnano stile ed

dedicati all’assistenza dei passeggeri, per rilanciare

immagine; una Culinary Room per la cucina di bordo;

l’ospitalità made in Italy. Alle spalle c’è un investimen-

una Hospitality Room, che riproduce fedelmente una

to di milioni di euro, che comincia a dare i suoi frutti

sala ristorante per addestrare al servizio di colazioni e

stando ai primi feedback. L’Academy, ha già formato 6

cene a bordo, soprattutto ora che Alitalia ha adottato

mila persone, per un totale di oltre 9 mila corsi. Rivolu-

la formula “dine any time” sul long haul, che consente

zionaria la formula, che offre in un unico contest lezioni

di decidere quando e cosa mangiare.

per personale di terra e di bordo.

Nelle lezioni di “Eleganza tra le nuvole” si insegnano

«Siamo certi – conclude Franca Sciarrone – del suc-

anche gli stili di comportamento, usi e costumi delle

cesso di queste iniziative e stiamo già lavorando per la

diverse nazionalità per familiarizzare con le abitudini

programmazione di diversi eventi e momenti formativi

dei viaggiatori di tutto il mondo. Così, dopo 18 anni,

nel 2017, in occasione dell’inaugurazione della nostra

Alitalia torna agli antichi fasti, quando l’addestramen-

nuova prestigiosa sede in cui ci trasferiremo a gennaio

to era un’eccellenza. Al training contribuiscono anche

e dove sarà adibita una sala conferenze appositamen-

cuochi, istruttrici per make-up ed hair style. Molti i corsi

te prevista in tal senso»

91


da maggio 2006 per 102 volte


eventi » a cura della redazione - foto concesse da Cantina Colle Moro

Il presidente Labbrozzi durante il suo intervento. Accanto la bottiglia del nuovo vino “MoPass”

La Cantina Colle Moro si rifà il look Dalle vigne al futuro, la Cantina presenta nella splendida cornice del Trabocco, le strategie del suo percorso di rinnovamento e di innovazione

L

a Cantina Colle Moro ha dato recentemen-

Cantina in cui si integrano aspetti tra loro strettamente

te avvio ad un progetto di rinnovamento e di

correlati -ha affermato Francesco Labbrozzi, presiden-

sviluppo, iniziato con la realizzazione di un nuovo

te della Cantina Colle Moro-. Tra questi ci sono una

logo della Cantina, una nuova veste grafica declinata

sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambien-

per le differenti linee di prodotto e la presentazione

tale, sia in vigna che in cantina; la modernizzazione

del nuovo MoPass, unione di due vitigni autoctoni dai

dei modi e mezzi della comunicazione, per conqui-

profumi floreali e gusto sapido e vivace. Ma questi non

stare e coinvolgere il consumatore moderno, e più in

sono che i primi passi, realizzati dal principio del 2016

generale l’innovazione digitale e tecnologica. Questo

ad oggi, preludio di una strategia di lungo periodo di

progetto si inserisce inoltre nel quadro di un rapporto

cui siamo appena all’inizio.

di collaborazione sempre più stretto e sinergico con

Consapevoli dell’importanza della condivisione e del

il nostro territorio, con cui fare squadra e rafforzare

lavoro in rete con tutto il territorio, si è scelto di pre-

ulteriormente le relazioni, affinché la Cantina possa

sentare le novità della Cantina e raccontare questo

essere sempre promotrice di opportunità di sviluppo

percorso, coinvolgendo le principali istituzioni e un

e di crescita per tanti viticoltori e per i nostri associati,

piccolo gruppo di giornalisti, che con il loro lavoro va-

che ci danno fiducia e credono in noi».

lorizzano il racconto della nostra bella terra d’Abruzzo.

Dopo i saluti istituzionali di Rocco Catenaro, sindaco di

L’appuntamento per una breve presentazione delle

San Vito Chietino e Rocco Di Battista, sindaco di Frisa,

attività, si è tenuto presso il Trabocco Turchino, luogo di

ha preso la parola il presidente Francesco Labbrozzi

indiscutibile fascino e tradizione, nonché simbolo forte

per una introduzione e presentazione attività della

e peculiare del territorio, recentemente ricostruito e

Cantina Colle Moro. A seguire l’enologo della Cantina

consegnato a nuova vita.

Colle Moro Vincenzo Marchioli, ha presentato e guida-

«Il presente e il futuro a cui guardiamo sono ricchi

to una degustazione del nuovo vino MoPass. Come da

di attività e iniziative, una strategia di sviluppo della

copione, l’evento si è concluso con un brindisi finale

• 93


» di Paola Lopes

Il wine show nel borgo

Montepagano Borgo DiVino brinda ai suoi 45 anni Numeri record per l’esposizione vitivinicola che guarda all’edizione 2017 con un programma esteso a 4 giornate

È

il momento della “vendemmia” per Montepa-

per gli eventi legati alla gastronomia d’autore e alle

gano Borgo DiVino, l’esposizione vitivinicola più

degustazioni guidate che hanno registrato il tutto

antica d’Abruzzo risalente al 1971, che raccoglie

esaurito per ciascuna delle tre serate. Particolarmente

numeri strepitosi a chiusura della 45esima edizione e

apprezzata quest’anno è stata la scelta di abbina-

che si prepara a estendere la manifestazione di un

re alle degustazioni dei vini anche quella degli olii

giorno ulteriore per il pros-

d’eccellenza grazie all’ap-

simo anno. I visitatori che

profondimento curato da

hanno animato il borgo dal

PANDOLEA, l’Associazione

29 al 31 luglio sono stati circa

nazionale Donne dell’olio.

15mila, con 25 aziende vitivi-

Azzeccata anche la scelta

nicole abruzzesi coinvolte e

di introdurre un ticket sim-

oltre 150 etichette proposte

bolico per le degustazioni:

nei percorsi degustazione.

questo ha consentito alle

Importanti i numeri anche

cantine partecipanti di ofLo chef Davide Pezzuto e Paolo Savini da Strasser presentano l’arte dell’antico metodo di vinificazione in anfora

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eventi

Il percorso degustazione tra gli antichi fondaci

Il talk con il giornalista Antonio Paolini e il produttore Leonardo Pizzolo durante una delle cene

frire in degustazione calici preziosi, e prodotti di riserva

è stato dato dal ruolo di Enrico Cerulli Irelli, vicepresi-

che si pongono come fiori all’occhiello delle produ-

dente del consorzio di tutela “Colline teramane” e da

zioni teramane. Tra gli appuntamenti a tema anche

quest’anno anche membro del Direttorio di coordina-

tre cene gourmet, quest’anno la Mostra ha puntato

mento della manifestazione. «Il Consorzio» ha detto

sui talenti “di casa” visto che le proposte d’alta cucina

Enrico Cerulli Irelli «ha deciso con convinzione di dare il

di Borgo DiVino sono state firmate da Davide Pezzuto,

suo contributo a eventi qualificanti per i nostri produt-

chef stellato di origine salentina ma rosetano di ado-

tori per rinsaldare ulteriormente quel legame con il ter-

zione, chiamato a elaborare per l’iniziativa sapori fra

ritorio che trova la sua sintesi naturale in appuntamenti

tradizione ed innovazione nel primo ristorante diffuso

come Montepagano Borgo Di Vino. A testimonianza

D.one a Montepagano (www.donerestaurant.it).

di questo legame naturale abbiamo deciso trasferire

Tra le novità consegnate da questa edizione di

la nostra sede nel borgo. Un passaggio che andrà a

Montepagano Borgo Di Vino -oltre alla nascita di un

suggellare l’unione tra il mondo produttivo vitivinicolo

direttorio costituito per rafforzare le funzioni d’indirizzo

rappresentato dal consorzio, e i cittadini che popo-

e coordinamento delle attività attinenti all’organizza-

lano un borgo che fa dell’enogastronomia e dei vini

zione – c’è quella di estendere la rassegna. L’idea è di

di qualità il suo biglietto da visita». Borgo Di Vino non

dedicare 4 giornate piuttosto che le 3 attuali, in modo

ha chiuso l’estate paganese visto che il centro storico

da dedicare un giorno intero ai portatori d’interesse:

di Montepagano continua in questi giorni a ospitare

importatori di vino, ristoratori, e in generale agli ope-

la mostra “Nel campo di lino” - Pasquale e Raffael-

ratori impegnati ad alzare quell’asticella della qualità

lo Celommi pittori tra luce e realtà in esposizione al

in cui crede fortemente anche il consorzio di tutela

Palazzo Mezzopreti. La mostra è stata inaugurata il 23

“Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”.

luglio e rimarrà aperta al pubblico fino al 21 agosto (h

Un impulso determinante per la riuscita della rassegna

18.00 –22.00)

Le 25 cantine abruzzesi che hanno partecipato alla manifestazione Abbazia di Propezzano, Anfra, Attilio D’Eugenio Vini, Azienda Agricola Di Bonaventura, Azienda Agricola Olivastri Tommaso, Barba, Cantina Colle Del Sole, Cantina Wilma-Il vino di Donna Tethi, Casale Del Giglio, Cioti, Cotto d’Amore, DNA Organic Wines, La Quercia, Mazzarosa Devincenzi, Monti, Nicodemi, Orlandi Contucci Ponno, Pepe Stefania Vini Biodinamici, Rosarubra, San Lorenzo Vini, Tenuta Cerulli Spinozzi, Tenuta Torretta, Torri Cantine, Vaddinelli.

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eventi » di Marzia Palumbo - foto concesse da Associazione Infiamma

Due momenti dell’evento svoltosi a Pineto

Infiamma, buona la seconda! Chef stellati, convegni a tema e degustazioni di qualità per la seconda edizione dell’evento Infiamma

A

Pineto, presso gli incantevoli giardini di Villa

dente dei Jre Italia (Jeunes Restaurateurs d’Europe),

Flaiani, la seconda edizione dell’evento culi-

noto anche per essere una delle figure ‘storiche’ alla

nario “Infiamma - Eccellenze da gustare” ha

trasmissione di Rai 1 La Prova del Cuoco di Antonel-

permesso a cittadini, cultori del cibo e semplici curiosi

la Clerici, e il giovane Davide Pezzuto del ristorante

di avvicinarsi al mondo del gusto nelle sue espressioni

diffuso D.one di Montepagano. Oltre al grande cibo

più riuscite. L’evento, nato dalla collaborazione tra

degli chef stellati l’evento ha proposto la tradizione

l’omonima associazione e istituzioni territoriali tra cui

agropastorale abruzzese: non sono mancate le degu-

il Comune di Pineto, la Cia (sezione Teramo-L’Aquila),

stazioni di olio extravergine, salumi artigianali, ortaggi

il Consorzio di Tutela delle Colline Teramane, la Cifo

sott’olio, tartufo e le immancabili specialità dolciarie.

(gruppo Biolchim) e Tigre (Gruppo Gabrielli), ha avuto

Oltre al cibo anche il bere di qualità: esposti i grandi

come obiettivo quello di valorizzare il patrimonio

vini delle cantine del Consorzio di Tutela delle Colline

agroalimentare abruzzese. Obiettivo raggiunto

Teramane, le birre artigianali e i cocktail alcolici e

grazie all’organizzazione di attività eterogenee e alla

analcolici preparati per l’occasione a base di ortag-

scelta di dedicare questa edizione alle verdure e agli

gi. Durante le serate dell’evento, inoltre, mini corsi di

ortaggi abruzzesi, emblema della biodiversità di cui

degustazione di olio con l’esperto Marino Giorgetti;

la nostra regione è un’eccellenza. «Per l’occasione

infine un convegno dal tema “Agricoltura sostenibile,

Infiamma ha portato in piazza alcuni dei migliori chef

modello di ricchezza territoriale”, in cui si sono con-

della regione e non solo. – spiegano gli organizzatori

frontati la giornalista del Gambero Rosso Antonella

Marzia Aquilio (presidente dell’Associazione Infiamma),

De Santis, Michele Amorena docente della facoltà di

Davide Acerra e Angelo Orsini – Si sono alternati sul

Bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali

palco chef affermati e nuove leve della ristorazione

dell’Università di Teramo, Leonardo Valenti ammini-

che hanno raccontato la loro cucina».

stratore delegato Cifo, Roberto Battaglia presidente

Tra gli ospiti di eccezione citiamo lo stellato Marco

provinciale della Cia e Daniele Erasmi presidente

Parizzi dell’omonimo ristorante di Parma e vice-presi-

Confesercenti Teramo

• 97



eventi » di Denia Di Giacomo

Da sinistra: Paola Marchegiani, Francesco Di Gennaro,Antonio Corrado, Donato Di Matteo, Adriana Gandolfi

“Popoli e terre della lana” Abruzzo e Iran, così lontani eppure così vicini, grazie alla grande tradizione della transumanza. Fino a 21 settembre in mostra all’Aurum di Pescara

C

on il Patrocinio del Ministro dei beni e delle

influenzata dai propri mezzi di sostentamento, e cioè

attività culturali e del turismo, l’Alto Patrocinio

le greggi. Seppure oggi nel nostro paese la transu-

del Governo della Regione Abruzzo, il patro-

manza originaria può dirsi scomparsa, parte della rete

cinio delle Province di L’Aquila e Pescara, del Comune

tratturale sopravvive, sulle “autostrade erbose” i pic-

di Pescara e delle Camere di Commercio d’Abruzzo,

coli insediamenti, i ricoveri, le chiese disseminate nei

lo scorso 17 luglio in conferenza stampa alla presenza

territori attraversati, tracce della devozione dei pastori,

dell’assessore regionale Donato Di Matteo, è stata

testimoniano un mondo che vale la pena di conoscere

ufficialmente presentata l’iniziativa “Popoli e terre

e conservare non nostalgicamente ma come patrimo-

della lana. Tradizioni, culture e sguardi sulle vie delle

nio di cultura viva.

transumanze tra Iran e Italia”, partita già il 21 giugno e

Dall’altra parte, nell’Iran delle aree montane del nord

aperta fino al 21 settembre presso l’Aurum di Pescara.

e dei desertici territori meridionali, le genti nomadi o

L’evento, organizzato dall’associazione Abruzzo Avven-

semistanziali sopravvivono tenacemente e in forme

ture, prevede l’esposizione di un percorso fotografico

autenticamente conservative, mantenendo in vita

e documentario che ha per oggetto la storia delle co-

modi di occupazione e di insediamento nel territorio,

munità pastorali migranti del sud Italia (Abruzzo, Moli-

sistemi di regole e convenzioni sociali, tradizioni e

se e Puglia) e dell’Iran, unitamente ad approfondimen-

cultura, insomma un mondo rarefatto nelle sue forme

ti svolti nel corso di seminari di studio per conoscere a

materiali quanto resistente nelle sue categorie mentali.

fondo queste due realtà così lontane eppure così simili

Le immagini fotografiche sono state scattate in Abruz-

per molti versi.

zo, Molise e Puglia, le tre regioni italiane maggior-

Separate da migliaia di chilometri e da anni luce di

mente interessate in passato dal fenomeno della

storia, di eventi geopolitico-sociali, di sviluppo econo-

transumanza, e nel corso di diversi viaggi in Iran dove

mico, le genti transumanti sono accomunate, ad ogni

le comunità nomadi di etnia Talesh nel Nord e Qashqai

latitudine, da un’identità peculiare, profondamente

nel sud, sono ancora dedite alla pastorizia

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eventi » di Giulia Innamorati

Due momenti di “Satyricom - Rassegna Nazionale di Satira Web” svoltasi a Pescara

Il Satyricom consacra Pescara capitale della satira web Incredibile successo di pubblico e tante risate nella prima rassegna nazionale di satira web

N

el mese di giugno, si è svolta a Pescara, con

vo abbiamo pensato ad una rassegna di satira da fare

un successo oltre ogni aspettativa, la prima

a Pescara, ci siamo guardati in faccia pensando che

edizione di “Satyricom - Rassegna Nazionale

fosse un’idea assolutamente impraticabile. È proprio

di Satira Web”. Per la prima volta in Italia i più famosi

per questo che abbiamo deciso di farla! Risultato?

collettivi di satira web, come Lercio, Kotiomkin, Pru-

Abbiamo fatto ridere e questa volta non è una cosa

gna, solo per citarne alcuni, si sono riuniti in un’unica

brutta. Questo ci dà la forza per far sì che il Satyricom

manifestazione, che si è da subito imposta a livello

diventi un punto di riferimento per tutti coloro che

nazionale per consensi, qualità e quantità della pro-

vogliono capire e scoprire i nuovi linguaggi dell’ironia

posta presentata. Una due giorni di spettacoli, incontri,

e della creatività».

workshop, reading e mostre, che ha visto il pubblico,

«Satyricom diventerà un appuntamento fisso a Pe-

affollare le sale del Circolo Aternino, dell’Auditorium

scara – rivela l’assessore Di Iacovo - Siamo orfani di

Petruzzi e del Caffè Letterario, pronto a divertirsi, tra

riviste come Cuore, trasmissioni come Avanzi, in cui la

gli altri, con le Migliori Frasi di Osho, Brevi Storie Tristi,

politica e la società venivano capite anche meglio

Dislessici di tutto il mondo univeti.

con la satira. A parte sporadiche presenze, sia sulla Tv

Non sono mancati momenti legati alla stand up come-

che sulla stampa, la satira langue, ma al contempo è

dy, genere nato negli USA, ma che ha un ottimo segui-

vivacissima sul web, attraverso tantissimi veicoli, blog,

to anche in Italia, con le applauditissime performance

vignette. Nel mondo virtuale torniamo a vivere e sor-

di Saverio Raimondo e Daniele Fabbri. A dare lustro

ridere come abbiamo fatto in passato con altri mezzi.

a tutta la manifestazione, la mostra di Fabio Magna-

Dunque la satira non è morta, ma ha trovato altri mezzi

sciutti, le cui vignette sono ormai diventate un cult sul

per esprimersi».

web e l’immenso Stefano Disegni che ha ritratto con la

Satyricom avrà uno spazio al FLA2016 e a breve, svi-

sua graffiante ironia il mondo social. Ci spiega com’è

lupperà un progetto che coinvolgerà le giovani menti

nato Satyricom il direttore artistico, nonché presidente

del territorio, in un laboratorio permanente di satira e

dell’associazione “Scie Comiche”, Francesco Brescia:

nuovi linguaggi. Fino all’appuntamento con la secon-

«Quando io e l’assessore alla cultura Giovanni Di Iaco-

da edizione. E tutto questo è solo l’inizio

101



salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

Il gelato... Che bontà! Che buono il gelato e che bravi noi italiani a prepararlo in tanti modi e gusti differenti, scopriamo quanto mangiarne per gustarlo davvero

E

siste il gelato propriamente detto e il sorbetto, nel primo sono presenti latte e/o panna, zucchero e a volte anche uova che lo rendono più cremoso e meno freddo al palato mentre nel secondo i componenti prevalenti sono acqua, zucchero e frutta ed è meno cremoso e più freddo come percezione gustativa a causa della maggior presenza di acqua. C’è poi anche lo yogurt-gelato o frozen-yogurt che ha una composizione simile al gelato con latte e/o panna, zucchero con l’aggiunta di yogurt. Il gelato è più calorico e grasso, circa 200 calorie per 100 grammi, il sorbetto è meno calorico ma più ricco di zuccheri, circa 120 calorie per 100 grammi mentre lo yogurt-gelato è una via di mezzo con circa 160 calorie per 100 grammi ed è meno grasso del gelato e meno zuccherino del sorbetto. Negli ultimi anni sono nate molte gelaterie biologiche che oltre ad usare materie prime di ottima qualità spesso preparano il gelato utilizzando come ingrediente l’inulina, una fibra vegetale prebiotica che funge da addensante e abbassa in maniera considerevole sia l’apporto calorico che l’assorbimento di zuccheri e grassi

a livello intestinale inoltre l’incremento costante di patologie come allergie e intolleranze alimentari tra cui lattosio e glutine, ha favorito la produzione di gelati che non contengono tali sostanze e sono preparati con latte senza lattosio o con latte di soia o di riso. Per evitare problemi su glicemia e colestrolo è buona regola non eccedere nel consumo di gelato, una coppetta o un cono piccolo al giorno durante il periodo estivo è il giusto quantitativo che l’organismo riesce a tollerare bene, sostituire il pasto con un gelato a volte si può ma troppo di frequente tende a far ingrassare specie a livello addominale. Spesso mi chiedono se è meglio il gelato artigianale o quello industriale, il primo generalmente è preparato con ingredienti “freschi” mentre il secondo con materie prime difficilmente deperibili e conservanti che l’organismo smaltisce meno bene, inoltre se ne possono fare delle grandi scorte da tenere in casa che possono “tentare” maggiormente mentre per quello artigianale alcuni passi per andarlo a prendere in gelateria si dovranno pur fare! Buon gelato a tutti.

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta. info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com.

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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

Forchette & Pallone Dalla cucina al calcio, dai vip ai lavoratori italiani sconosciuti che faticano ogni giorno campionati europei di calcio sono appena conclusi e come al solito un gioco normale e infantile come quello del calcio viene comunicato come una missione di pace, come un intervento che salva una o più vite. Ma che possiamo farci, la comunicazione italiana é ben allenata nel distrarci dalle vere problematiche. Non me ne voglia sua immensità Bottura e tutti i suoi colleghi che fanno trasmissioni e pubblicità a fior fiore di migliaia di euro. Ma la ristorazione italiana è fatta anche di altro: di cuochi non famosi che lavorano 20 ore al giorno, pagando le tasse, dipendenti e fornitori senza nessun sponsor che risponda al nome di Costa Crociere, Lidl , San Carlo o altro. Stesso discorso vale per i nostri Dei del pallone, che nonostante i milioni di euro di ingaggio, trattano la maglia azzurra come una rottura, visto che tocca loro correre e magari pure cercare di vincere, mentre potrebbero benissimo stare in vacanze a Formentera con la velina di turno, alla faccia di tutti quegli sport minori che a differenza del calcio italiano risultati internazionali li hanno riportati a casa. E il giorno dopo tutti al lavoro, perchè chi ne capisce qualcosa sa che ad eccezione del calcio professionista, il resto degli sport nazionali non ti permette di vivere da nababbo. Quindi grazie a Nibali, la Pellegrini , Schiavoni e Vinci che ci rendono orgogliosi di essere italiani normali , ma onesti. Un grazie di cuore a tutti quei cuochi che ogni giorno operano con umiltà, dignità e onestà nel nostro panorama italiano, perchè all’estero ci invidiano che in Italia si mangia bene e non serve avere il titolo o il portafoglio pieno. Un grazie pure a tutti quegli sportivi di attività fuori dai riflettori che ci ricordano ogni volta che lo sport é di tutti, e ancora si commuovono a vestire il tricolore ed ad ascoltare l’ inno di Mameli. A Bottura e a Conte dico grazie per i vostri successi, ma dico anche che rappresentate solo una parte dell’Italia. Buona estate e viva l’Italia, ma quella vera.

Scelto per voi

Passo double topungato Argentina 2013 Pensare all’Argentina come patria di grandi rossi potrebbe sembrare folle, ma solo se non avete assaggiato questo grande vino, unione di vitigni come quello autoctono del malbec e quello sperimentale della corvina veronese. Si, perchè quest’azienda fa capo all’ agricola Masi, nota azienda veronese. Colore rosso scuro intenso, naso vanigliato e fruttato con sapore di frutta rossa e ciliegia con finale persistente. Si sposa con agnello alla brace e pecorini. Da consumarsi entro il 2018. Prezzo in enoteca Euro 15,00

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Arte & Co. » di Marzia Palumbo - foto concesse da Ufficio Stampa PeFest

» Il trio di jazzisti DeJohnette, Coltrane e Garrison

PeFest: qualità e multidisciplinarietà le parole d’ordine A Pescara il festival dove il jazz incontra il circo e insieme sposano la danza

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l mondo dello spettacolo ha scandito le giornate della bella stagione pescarese: il Pescara International Arts Festival ha confermato, anche quest’anno, il suo valore su scala nazionale e la sua proposta di arte come sinonimo di internazionalità e versatilità. L’arena del porto turistico alla marina di Pescara e il teatro monumento D’Annunzio sul lungomare Colombo si sono trasformati nei due palcoscenici dove musicisti, ballerini, acrobati e cantautori si sono espressi in spettacoli entusiasmanti. L’Ente Manifestazioni di Pescara, anche quest’anno, ha fatto sì che il

PeFest divenisse un evento a tutto tondo: la sinergia tra jazz, circo e balletti ha dato i suoi frutti registrando subito un notevole interesse. Ad aprire il programma artistico gli acrobati di Funambolika. Il festival circense, riconosciuto dal Mibact come evento di interesse nazionale, ha registrato cifre da record: 15 serate, tutto esaurito ogni sera, oltre 4000 biglietti venduti in una settimana e 5 produzioni internazionali di cui due prime assolute per l’Italia. Il nuovo circo è stato acclamato da pubblico e critica grazie anche alla sua connotazione multidisciplinare: «Negli spettacoli che facciamo scopri-

re, il circo si fonde con la musica, la danza, le arti visive. – Spiega il fondatore Raffaele De Ritis, presidente in carica dell’Ente manifestazioni – . Quest’anno siamo riusciti ad affascinare le famiglie addirittura con la ricerca musicale ispirata a John Cage, attraverso il linguaggio dell’acrobazia». La multidisciplinarietà di Funambolika si è palesata anche nella proposta di attività diverse: dai corsi di circo per bambini, ai master class per professionisti, fino ai cineforum realizzati insieme a realtà del territorio quali il Flaiano Film Festival, il Florian Metateatro e il Circo della

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Arte & Co.

» Un momento delle acrobazie di Funambolika Luna. Infine il Gran Gala du Cirque, una serata unica in Italia dove si sono incontrati acrobati provenienti dal Moulin Rouge, da Monte Carlo e dal Cirque du Soleil. Il Pescara Festival è proseguito con il jazz: appuntamento storico della città, anche questa 44esima edizione ha proposto musicalità internazionali eseguite magistralmente dagli artisti. Anche se l’atteso Mike Stern ha dovuto annullare la sua tournée europea a causa di un incidente, sul palco si sono susseguiti jazzisti altrettanto celebri. Citiamo Bill Evans il quale ha collaborato, nel corso del tempo, con musicisti del calibro di Herbie Hancock, Lee Ritenour, Mike Maineri e Mick Jagger, ottenendo anche due Grammy Awards durante il percorso; il musicista e compositore Terence Blanchard, celebre per aver firmato le colonne sonore di film come Malcom X, la 25esima ora e Chi-Raq; i figli d’arte Ravi Coltrane e Jimmy Garrison che si sono esibiti insieme al batterista Jack DeJohnette; infine il sestetto di Arturo Sandoval già vincitore di ben 10 Grammy

» I Peres Brothers per Funambolika

Awards. La conclusione del Pescara Jazz è stata affidata a Massimo Ranieri il quale ha presentato il suo ultimo progetto Malìa: un omaggio alla musica napoletana in chiave afroamericana orchestrato con la collaborazione dei jazzisti Enrico Rava, Rita Mar-

» Massimo Ranieri

cotulli, Stefano di Battista, Stefano Bagnoli e Riccardo Fioravanti. «Si tratta di un concerto che vede protagonista Massimo Ranieri, coadiuvato da una all star di jazzisti italiani. – ha dichiarato il direttore artistico Lucio Fumo – È anche un modo diverso per chiudere il festival». Infine, a conclusione, il programma di danza con un ciclo di proposte quanto mai attuali. I più promettenti coreografi italiani insieme con la MM Contemporary Dance hanno inscenato gli intramontabili Bolero e Carmen. Il Balletto di Roma ha eseguito una versione di Otello su musiche di Antonin Dvorak. Infine, il coreografo italiano Alessandro Sciarroni ha proposto al pubblico l’opera Home Alone, un progetto interattivo di danza, video e informatica dedicato ai giovanissimi. Il PeFest si è così riconfermato come un evento che ha valorizzato l’arte e la cultura dello spettacolo sapendo bilanciare costi sostenibili, entrate notevoli e divertimento assicurato ad un pubblico che, anche quest’anno, ha accolto il festival con entusiasmo.

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Arte & Co. » di Marzia Palumbo - foto estratte dalla pagina Facebook Estatica

» James Senese in concerto

» Daniele Silvestri

Estatica: intrattenimento allo stato puro Il porto turistico di Pescara la location dell’evento più eterogeneo dell’estate abruzzese

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eatro, grandi big in concerto, cinema, sfilate di moda, eventi culinari e maxischermi per la Nazionale italiana agli europei di calcio: presso il porto turistico alla marina di Pescara l’evento Estatica ha esaltato l’intrattenimento nella sua accezione più ampia. L’ambizioso progetto ha portato in scena cantautori del calibro di Max Pezzali, Daniele Silvestri, James Senese e Ray Mantilla. La musica ha invaso anche altre iniziative dell’evento: i Paintbox hanno rivisitato brani dei Pink Floyd; gli acrobati di Funambolika hanno mescolato il circo alla musica elettronica, al Rhythm & Blues, alla voce umana e agli strumenti ad archi. L’evento Estatica si è contraddistinto anche per l’attenzione al cibo e al gusto. L’iniziativa Street Food Time ha accolto mezzi capaci di soddisfare le esigenze culinarie più

disparate, dall’aperitivo al dolce senza scordare primi piatti, secondi, contorni e pizze; all’interno dell’evento anche cooking show e workshop dove il “cibo di strada” ha fatto da padrone. Rimanendo nel settore food, la mostra “Mediterranea” alla sua 31esima edizione ha proposto prodotti tipici d’Abruzzo ospitando, anche per quest’anno, le principali imprese del comparto agroalimentare e associazioni di settore. Oltre al gusto, anche il teatro e il cinema hanno divertito il pubblico di Estatica. Elena Sofia Ricci ha portato in scena il suo ultimo lavoro da regista “Mammamiabella”; molte le rappresentazioni in vernacolo abruzzese come “Li surelle birbune” e “Lu tord”. Per quanto riguarda il cinema invece, sono stati priettati film dai generi diversi concedendo ad un big l’apertura dell’evento: il vincitore del David di Donatello Alex

Infascelli ha presentato il suo documentario su Stanley Kubrick “S is for Stanley”. Infine, “You wanna be americano”: tre giornate dal sapore anni ’50 all’insegna delle atmosfere – dal trucco alle acconciature fino alla musica, al ballo, alle auto e moto – tutte rigorosamente vintage. In ultimo l’evento approdato per la prima volta a Pescara: “Mare Celtico”, il primo expò di arte e cultura druidica dove il pubblico si è tuffato in evocazioni storiche, spettacoli, stage musicocoreutici, cibo e degustazioni. Ad arricchire l’evento tanta musica live con cornamuse, arpe, violini e flauti in perfetto stile celtico. Il progetto Estatica ha quindi dipinto l’estate pescarese di colori brillanti e vividi: durante le calde serate gli eventi proposti hanno mantenuto sempre elevata la qualità dell’intrattenimento registrando alti consensi.

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Arte & Co. » di Marzia Palumbo - foto concesse da DelloIacono Comunica

» Un momento dell’inaugurazione dell’evento

» Un’istallazione all’interno del chiostro della cattedrale

La storia sposa la contemporaneità Nei magici luoghi del comune di Atri l’evento di arte contemporanea all’insegna del dialogo e della libertà

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tills of Peace and Every Day Life: questo il titolo della mostra di arte contemporanea che la Fondazione ARIA insieme al Comune di Atri propone per tutta l’estate. Una ricerca del senso del contemporaneo: questo l’appello che gli industriali adriatici presentano per la terza edizione dell’evento che accoglie anche quest’anno i plausi di critica e pubblico. La manifestazione, di natura internazionale grazie alla collaborazione tra Italia e Francia, vede inondare le location più romantiche del borgo di Atri di iniziative cariche di arte e cultura: fotografie, istallazioni, arti performative, una rassegna cinematografica d’autore, tanti art talk e opere di 24 tra i maggiori artisti contemporanei incantano il pubblico. Una mostra che non si limita all’esposizione delle opere dei diversi artisti ma che vuole essere un

momento di dialogo internazionale da ritagliare nella frenesia della contemporaneità; un dibattito necessario per riflettere su temi quali l’immigrazione, l’inclusione sociale, il generalizzato pessimismo della società contemporanea al quale non bisogna soggiacere in nome dell’amore per i propri ideali e principi. La scelta di realizzare l’iniziativa nei luoghi storici di Atri risulta essere vincente in quanto valorizza l’unione del vecchio e del nuovo, del tradizionale e del contemporaneo, della memoria e della modernità. Senza mai protendere su nessuna delle due dicotomie le opere contemporanee sono ancora più spettacolari se esposte in luoghi traboccanti di storia e passato. Presso le Cisterne Romane della Cattedrale e l’annesso Museo Capitolare la mostra Dehors a cura di Claudio Libero Pisano, presso le Scuderie Ducali del

Palazzo Acquaviva la mostra Clartè a cura di Antonio Zimarino e Mariano Cipollini, infine presso il cortile della Cattedrale la rassegna CinèFrance a cura di Pino Bruni. Il progetto risulta essere così un esperimento a tutto tondo grazie alla sinergia tra enti pubblici e privati, territoriali ed europei. Tra i sostenitori dell’evento troviamo l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Istituto di Cultura Francese, la Regione Abruzzo, la Società Dante Alighieri e le Università di Pescara e Teramo. La Fondazione degli Industriali Adriatici anche quest’anno si distingue per l’amore del patrimonio culturale e storico della nostra regione senza omettere il desiderio di divulgazione dell’arte contemporanea in una società sempre più moderna che però evidenzia e valorizza i legami con il passato.

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Arte & Co. » di Eleonora Lopes - foto concesse da Loris Falasca

» Due immagini della mostra di Loris Falasca dal titolo “La città che piange” allestita presso il Palazzo Cavaretta di Trapani

La Processione dei Misteri a Trapani fotografata dall’abruzzese Loris Falasca

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Il reportage ha fatto tappa prima a Trapani e poi arrivata a Scerni. Obiettivo del fotografo è presentare la mostra all’estero

oris Falasca non è un fotografo di professione, ma la passione per la macchinetta l’ha travolto tanto da praticare questa attività da oramai 8 anni. Fin da bambino ama scattare fotografie, nel 2008 sua moglie gli regala la prima macchina professionale, e da allora non si è più fermato. Comincia a frequentare diversi corsi, tra tutti quello con il marchigiano Giovanni Marrozzini e successivamente con il pescarese Stefano Schirato che in lui riconoscono subito un talento. Loris scatta in digitale con una Nikon d800, inizia con i paesaggi, i panorami, legge libri di fotografia, si documenta, parte così la sua avventura da fotografo. La svolta avviene nel 2011 quando si trova a Trapani per un corso di fotografia che si svolge durante la famosa Processione dei Misteri. Loris resta folgorato da questo affascinante rito, unico in Italia nel suo genere, e

inizia il suo reportage. Poi torna in Sicilia nel 2012 e di nuovo nel 2015 per concludere il suo lavoro. Sceglie di scattare il lavoro sulla processione in bianco e nero e nitidamente, con contrasti molto marcati, luci naturali e attenzione per i dettagli delle immagini. Quello che emerge in maniera immediata ad un primo sguardo è una fortissima sensibilità in colui che scatta. Osservando le fotografie, ci si trova catapultati in un set cinematografico, non si capisce bene se quella ritratta sia una processione o una qualsiasi manifestazione religiosa, ciò che emerge sono i particolari che solo un occhio attento e riflessivo come il suo è capace di cogliere. Paradossalmente è la Processione a fare da scenografia a questo reportage. Dal 24 al 27 marzo scorso, durante la settimana santa, Loris ha allestito la sua mostra a Trapani presso il Palazzo Cavaretta, dal titolo “La città che

piange”. «Il mio obiettivo –spiega Loris- è stato raccontare la Processione attraverso le emozioni delle persone. E anche in futuro vorrei raccontare le storie degli uomini attraverso i loro sguardi, le loro espressioni, i volti, i gesti». Classe 1975, Loris è nato e vive ad Atessa in provincia di Chieti, lavora in Banca, ha partecipato a diversi concorsi fotografici, uno su tutti quello a Treviso dove si è aggiudicato la medaglia d’argento al Fiaf, Federazione Italiana Associazioni Foto. Dopo la tappa siciliana, dal 28 aprile al 1 maggio la mostra è stata allestita a Scerni (CH) in occasione della festività del santo patrono. «Sto cercando di contattare –conclude Loris- qualche comunità di trapanesi e siciliani all’estero, in particolare New York, Canada e Ginevra dove ci sono le comunità più attive, mi piacerebbe molto organizzare un mostra in questi paesi!».

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Arte & Co. » a cura della redazione

» Un particolare della prima esposizione in show room

“Ritratti di dame” Raccontare il territorio attraverso arte, moda e cultura, puntando su disegni che rappresentano le diverse “dame per caso” aquilane

“L

e dame - ritratti che raccontano storie” è un’idea che nasce unendo arte, cultura e moda per valorizzare il territorio aquilano, le sue tradizioni, il suo temperamento e i suoi valori, le sue risorse, soprattutto umane, soprattutto femminili. Lo fa raccontando la donna e il suo ruolo nella società, nel lavoro, nella vita della nostra terra. È questa la filosofia del progetto nato da un’idea di Francesca Ciccone e Laura Tinari. A ridisegnare con loro alcune figure aquilane simbolo della cultura e tradizione aquilana, è stata Valentina D’Andrea, illustratrice leccese. Insieme hanno saputo sottolineare il profilo di donne che in modo silenzioso, quotidianamente, portano avanti con impegno, dedizione e fatica attività in settori “ricchi” come l’agricoltura e l’artigianato.

«L’artista ha reinterpretato la nostra cultura e la nostra tradizione attraverso i nostri racconti e i nostri occhi. Ci ha chiesto quali fossero i personaggi, i luoghi, i colori, i suoni e i profumi della nostra Città e le nostre risposte hanno ispirato la sua mano e la sua creatività», spiegano le due ideatrici del progetto. Dalla Dama della Bolla alle dame che lavorano, come le raccoglitrici di zafferano o di lenticchie, la maestra del tombolo o dell’arte orafa, tutte “dame per caso” nobili prima di tutto nell’animo. Ognuna è rappresentata in tutta la sua bellezza, fatta di coraggio, forza, calore e colore. La Città, la Terra, l’Artigianato sono i tre ambiti nei quali al meglio “le dame” sanno esprimersi, tra rimandi alla cultura, risorse del territorio e prodotti ogget-

to della propria creatività e capacità, queste donne si muovono, lavorano e vivono la propria quotidianità. Un progetto che è a metà tra cultura e imprenditoria e che intende rappresentare queste donne su diverse forme di espressione, tutte dedicate esclusivamente ad un target femminile: capi d’abbigliamento, borse, photoposter, quadri, quaderni, segnalibri. Dopo una prima esposizione a fine giugno, ora lo showroom è diventato itinerante ed è approdato in centro storico nel neo restaurato cortile di Palazzo Cappa Cappelli lungo Corso Federico II per promuovere il progetto e la sua filosofia. Gli oggetti e i capi possono essere prenotati tramite il sito web www. ritrattididame.it e la pagina facebook Ritratti di dame.

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Arte & Co. » di Anna Cutilli Di Silvestre - foto concesse dagli artisti

» Alcune opere degli artisti

Accademia d’Abruzzo, culla di cultura Tra le istituzioni culturali più attive della nostra regione vi è l’Accademia d’Abruzzo che nasce a nuova vita passando da Associazione al rango di Fondazione. Recentemente presentata la mostra dei pittori Violetta Mastrodonato e Marcello Specchio

T

ra le numerose attività dell’Accademia d’Abruzzo vi è l’organizzazione di pomeriggi culturali dedicati alla poesia, alla musica e a tutto quanto possa arricchire l’intelletto umano. Tra questi appuntamenti, si è svolto un incontro dedicato a due protagonisti, i pittori Violetta Mastrodonato e Marcello Specchio presentati criticamente dalla Gina Delli Rocili e da Massimo Pasqualone, che hanno aperto una mostra dal titolo “Nascere di nuovo”. Presenti all’iniziativa il neopresidente della fondazione, Edgardo Bucciarelli, che si è detto “onorato e orgoglioso di potersi adoperare per persone che rivelano vivi interessi culturali”, e la nuova vicepresidente Marida De Menna. «Purtroppo oggi la cultura è dimenticata e soffre per l’indifferenza delle istituzioni salvo

alcune rare eccezioni come la Fondazione Pescarabruzzo che qui ci ospita. Eppure la cultura è precisamente la forma di esistenza che rende civile un popolo». Queste le dichiarazioni del presidente, che conclude il suo saluto elencando le conferenze dei prossimi incontri, svolte tutte da ottimi relatori, a volte di fama mondiale. Relativamente ai due artisti essi vengono definiti “ammirevoli per lo slancio propositivo che li porta continuamente a rinnovarsi “– così

esordisce Gina Delli Rocili – ed in tal senso è indicativo lo stesso titolo della mostra rivelatore di una nuova scelta, infatti Violetta Mastrodonato in quest’ultimo periodo riutilizza materiali che andrebbero abbandonati. A tal proposito Massimo Pasqualone mette in rilievo la funzione dell’artista nella società, quella di dare indicazioni, ad esempio evitare gli eccessi di consumismo suggerendo il recupero dei materiali già utilizzati. “L’artista Marcello Specchio – riprende Delli Rocili – ha un soggetto preferito per i suoi quadri: la donna che egli idealizza e raffigura in modo immateriale, incorporeo in un’atmosfera di sogno, sempre di grande suggestione”. Forte è il riferimento all’opera “Il pensiero di Beatrice” che l’artista dona alla Fondazione Pescarabruzzo.

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TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’Alfonso

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Nove mosse per il futuro di Giuseppe Biazzo e Filippo Di Nardo

l mondo è cambiato (e sta ancora cambiando). Quante volte abbiamo sentito questa affermazione. E con il mondo cambia anche il lavoro: spariscono dei mestieri, nascono dei nuovi, se ne trasformano altri. Non accettare ed adeguarsi ai cambiamenti sociali e/o lavorativi, vuol dire di fatto restare emarginati. Vito Gioia, cacciatore di teste, ha scritto un libro dal titolo “È facile trovare lavoro se hai voglia di lavorare”. Un titolo sicuramente provocatorio ed in fatti è proprio questo lo scopo, scuotere il lettore, renderlo attivo nella ricerca di un lavoro e non passivo. Vito Gioia afferma: “Molte persone non lavorano perché cercano il lavoro che non c’è, quel lavoro ideale che hanno sognato ma che il mercato non può più offrire, almeno in questo momento. Se invece cercassero il lavoro che c’è, cioè quello che il mercato chiede, avremmo meno disoccupati”. “Nove mosse per il futuro” è un libro molto interessante indirizzato principalmente ai giovani, ma che da quarantenne, consiglio anche ai miei coetanei che sono ancora ancorati ad una mentalità del lavoro che non esiste più. Quello che dovremmo fare è

aprire gli occhi al mondo, svegliarci dal sogno di un lavoro che magari per adesso non c’è, dobbiamo invece capire in quali contesti possiamo mettere a frutto le nostre competenze. Puntare sulle nostre passioni, gli hobbies e magari farle diventare un’opportunità professionale. Per fare questo la parola d’ordine è occupabilità, in inglese “Employability”. Stiamo passando dalla cultura della difesa del posto di lavoro, sempre meno sostenibile, alla cultura dell’occupabilità. Si tratta di tutte quelle pratiche che devono essere attivate per facilitare la collocazione e ricollocazione al lavoro. Spostare il focus sull’Employability significa garantire alle persone una continuità lavorativa e professionale per l’intero arco della loro vita occupazionale, puntando soprattutto sulle potenzialità di reimpiego piuttosto che in una sterile difesa a oltranza del posto di lavoro. “Nove mosse per il futuro” indica la giusta mentalità che occorre per affrontare un mondo del lavoro che è ormai cambiato, sta cambiando e che nel futuro cambierà ancora.

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Buona lettura

La scheda Questo libro è rivolto a tutti i giovani in procinto di cercare un lavoro. Non è, però, una cassetta degli attrezzi utile per scrivere al meglio un CV o per affrontare con il giusto piglio un colloquio di lavoro. L’obiettivo decisamente più ambizioso è di far breccia nel modo di pensare dei giovani, e di spronarli a mettere in gioco determinati comportamenti per affrontare al meglio la sfida del lavoro dei nostri tempi. Il libro si rivolge direttamente alle giovani generazioni per aiutarle a comprendere meglio la realtà del mondo del lavoro di oggi, contribuendo ad interpretarla, in modo da ricercarne opportunità piuttosto che frustrazioni. Esistono tante possibilità e tante strade per realizzare se stessi e sentirsi appagati. Quello che conta, però, è l’atteggiamento verso il lavoro “Nove mosse per il futuro” indica la giusta mentalità che occorre per farcela. (ed Guerini Next)

L’autore Giuseppe Biazzo fondatore e amministratore delegato di Orienta SpA, una delle principali Agenzie per il lavoro. Laureato in economia con un master in MBA presso l’Ipsoa di Milano, è inoltre presidente di Ebitemp, l’ente bilaterale del settore della somministrazione. È stato vicepresidente di Assolavoro – Filippo Di Nardo è un giornalista specializzato sul mercato del lavoro e saggista. Direttore responsabile di Kongnews.it. È autore televisivi di vari programmi sul mondo del lavoro, tra cui Eureka.

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TRAPARENTESI

Sport KART, SERAFINI RACING - PAPARO BINOMIO PERFETTO:

CONQUISTATE LE INTERNAZIONALI Ha solo 11 anni il talento siciliano che si è scoperto “vincitore”, dopo la vittoria nell’Italiano 2013, Serafini Racing Team (Official Junior Team Formula K) incorona il suo Pilota anche in campo internazionale, il suo nome è Michael Paparo, vincitore del Campionato WSK 2016 nella categoria Il WSK Champion Cup, che rappresenta il campionato d’eccellenza per i piloti della “60 Mini” (8 – 13 anni.) “Il lavoro con i piccoli - dichiara il team manager Juri Serafini - è molto impegnativo e di grande responsabilità: i bambini assorbono emozioni e meccanismi, che senza dubbio, saranno bagaglio del loro futuro”.

Investimenti Sri Biotech Laboratories India Limited,

la nuova filiale del Gruppo Valagro

L’azienda Valagro, leader nella produzione e commercializzazione di biostimolanti e specialità nutrizionali, presenta il nuovo sito web di Sri Biotech Laboratories India Limited, azienda indiana recentemente entrata a far parte del Gruppo Valagro e specializzata nel campo delle soluzioni alternative biologiche e ecosostenibili per la nutrizione delle piante e per la protezione contro le malattie e gli attacchi di insetti patogeni sulle colture agricole. L’acquisizione di SRIBIO (novembre 2015) fornisce un contributo strategico allo sviluppo di Valagro, consentendo l’accesso a nuovi segmenti di mercato, come il bio-controllo, e a nuove tecnologie, come la fermentazione, che permetteranno di ampliare l’offerta di soluzioni integrate a vantaggio dei bisogni degli agricoltori.

Solidarietà èAbruzzo: festa in spiaggia

per sostenere le popolazioni colpite dal sisma Stessa spiaggia, stesso mare per la festa di fine estate organizzata dall’associazione èAbruzzo. Nonostante il maltempo, in tanti sono accorsi allo stabilimento La Paranza di Pescara per gustare i vini dei vignaioli iscritti all’associazione e i piatti preparati dagli chef di Qualità Abruzzo. èAbruzzo, è nata circa un anno fa con l’obiettivo di promuovere la filiera abruzzese attraverso il paesaggio e tutti quei prodotti figli della biodiversità regionale. Quest’anno, i soldi raccolti durante la serata andranno alle popolazioni colpite dal terremoto, in particolare ai Comuni di Amatrice e Arquata del Tronto. Soddisfatta la neo presidente Sofia Pepe: «La serata è andata oltre le aspettative, nonostante il maltempo, abbiamo venduto più di 300 biglietti. Il ricavato andrà alle popolazioni colpite dal sisma, ci tengo a ringraziare tutti i soci e gli amici di Qualità Abruzzo per aver organizzato con entusiasmo questo evento».

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Personaggi

L’AbruzzeseMammola protagonista a Napoli dell’evento Dolce & Gabbana

Eccellente palcoscenico per Francesco Mammola, polistrumentista di Pescocostanzo che ha avuto l’onore di allietare con la sua musica star internazionali venute da tutto il mondo in occasione della festa per il trentennale Dolce & Gabbana. Sono stati quattro giorni di concerti, sfilate ed eventi vari per celebrare uno dei marchi più prestigiosi del made in Italy che ha visto come madrina d’eccezione Sofia Loren e Castel dell’Ovo a Napoli come sede dell’evento. Il polistrumentista di Pescocostanzo è stato accompagnato dall’Ensemble Benedetto Marcello di Teramo, da Giulia Mangone di Roma al pianoforte e da Pasqualino Giusti di Sulmona alla chitarra. Mammola, fresco vincitore del Premio Abbado nella sezione mandolino, ha incantato gli ospiti con un repertorio della canzone italiana, in particolare napoletana. Il concerto, durato due ore, si è distinto per arrangiamenti originali creati da Mammola proprio per l’occasione. Complimenti ai musicisti sono arrivati dai festeggiati e da tutti gli invitati, a cominciare dal sindaco Luigi De Magistris.

Eventi 1° Kart e Beach Summer Event L’Associazione sportiva Star Team For Children, fondata dal Principe Alberto II di Monaco che ne è presidente Onorario e da Mauro Serra, attuale presidente Esecutivo, ha organizzato nello stabilimento balneare Penelope a Mare di Pescara, la prima edizione del“Kart & Beach Summer Event”, in collaborazione con il pilota di F1 Vitantonio Liuzzi, membro e amico dell’associazione. Un evento unico nel suo genere per la presenza di grandi campioni dello sport che si sono messi in gioco tra sport, musica e divertimento. All’evento sono intervenuti campioni dello sport, personalità televisive e giornalisti e il programma ha previsto una gara di kart e una partita di beach volley con le stelle dello sport mondiale. A conclusione, una cena di beneficenza per raccogliere fondi a favore dell’associazione monegasca per aiutare la fondazione greca ELPIDA (Speranza), per sostenere il centro pediatrico-oncologico di Atene. Infine, la musica del dj set Giancarlo Fisichella ha accolto l’ospite d’onore Anane Vega.

Eventi La tappa pescarese delle tournée

di Vinicio Capossela e Malika Ayane

Il pubblico pescarese ha potuto godere della presenza di due grandi big in concerto: Vinicio Capossela e Malika Ayane si sono esibiti presso un Teatro D’Annunzio gremito. L’agenzia teatina Elite Agency Group che da anni organizza e distribuisce spettacoli musicali di alto livello, ha portato nel capoluogo adriatico i nuovi successi dei due big. Capossela ha eseguito il suo nuovo album “Canzoni della Cupa” uscito solo il maggio scorso. Un disco in cui i ritmi folk, delle ballate e delle serenate si sono armonizzati in ritmi dal sapore romantico e arcaico. Malika Ayane ha invece proposto l’ultimo successso “Naif”. L’album, prodotto dalla celeberrima etichetta “Sugar”, ha unito le sonorità acustiche anni Sessanta a ritmi caraibici, elettronici e urbani propri della migliore club music europea.

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TRAPARENTESI

Eventi Enry’s Party: la festa dell’isola delle start-up Il club Jambo di Pescara ha ospitato l’Enry’s Party, la festa di Enry’s Island, la prima piattaforma internazionale distribuita di incubazione e accelerazione di start-up con sei sedi dislocate in tutto il mondo. In un contesto informale, ma intriso di fermento e innovazione, startup, mentor, investor, media e amici di Enry si sono incontrati sull’Isola, rigorosamente in pareo e ghirlanda, per brindare ai successi di questi ultimi mesi, con lo sguardo già rivolto al futuro. L’evento ha rappresentato una occasione per conoscere gli “abitanti” di questo ecosistema ideale, e dare l’opportunità a nuovi potenziali startupper di avvicinarsi ad una realtà internazionale, senza attraversare confini, se non quelli che impediscono alle nuove idee di viaggiare.

Politica STANZIATI MILIONI DI EURO PER L’ABRUZZO Oltre 60 milioni di euro per l’Abruzzo e oltre 11 milioni di euro per il Molise sono stati stanziati dall’ultimo Cipe, che ha dato il via libera alla programmazione 20142020 dei Fondi Sviluppo e Coesione destinati all’ambiente. Le risorse serviranno a finanziare interventi per contrastare il dissesto idrogeologico e l’erosione costiera, per effettuare le bonifiche delle discariche abusive, la depurazione e la gestione delle acque, il completamento e riefficientamento degli impianti di trattamento dei rifiuti. Ad annunciarlo è il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti. “L’Abruzzo e il Molise - afferma Galletti - sono due regioni che richiedono interventi, considerata la fragilità e la problematicità di alcune aree”.

Eventi Il concerto dei Chemical Broters a Pescara con l’unica data

del centro sud

Ed Simons e Tom Rowlands, The Chemical Brothers: i dj che sono riusciti a portare la musica elettronica in vetta alle classifiche mondiali. I loro beat veloci e ritmati hanno fatto ballare il pubblico accorso a Pescara da tutto il centro sud. L’area dell’antistadio Adriatico ha vibrato di suoni, danze e colori degni di un concerto live di livello planetario. La band ha presentato il suo ultimo successo “Born In The Echoes” attraverso uno show ricco di tutti gli elementi: luci stroboscopiche, giochi di laser, immagini psichedeliche proiettate su schermi imponenti. Il pubblico ha potuto immergersi nell’atmosfera che la band di Manchester porta con sé in tutte le tappe di turnèe mondiali. Pescara è rientrata così a pieno titolo nella lista delle città capitali della musica elettronica.

Personaggi Stefano Damiani, un talento abruzzese a Londra Era il 2011 quando Stefano Damiani, originario di Bellante, decideva di lasciare la sua terra per trovare a Londra le soddisfazioni a lungo cercate in Abruzzo. Entrato a lavorare per la Novus Leisure, catena con più di 40 locali dislocati tra il centro di Londra e il resto d’Inghilterra, in soli 5 anni ha percorso con tenacia la strada della gavetta fino a diventare, appena un anno fa, Bar Manager del Bar Soho a Londra e quest’anno si è aggiudicato il premio di Bar Manager of the Year 2016.

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Contributors

Simone D’Alessandro creatività

Antonio Teti ict

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

È Responsabile del Settore Applicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. È stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani e riviste del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti,Guardiagrele, Master Sommelier 4 livello. Da oltre 30 anni nel campo dell’enogastronomia. Giornalista pubblicista, dopo 28 anni trascorsi come maître sommelier nello stellato ristorante villa Maiella , da circa 3 anni e proprietario di un Enotavola a Guardiagrele (www.alsaten.com). Un luogo di intrattenimento e formazione del pianeta vino e di tutte le sue sfaccettature, ove oltre a degustare ed acquistare bottiglie e food, si creano a cadenza settimanale serate a tema , incontro con i produttori, corsi di formazione su vino, olio, birra, distillati e tant’altro. È consulente, formatore di molte cantine e ristoranti, collabora con molte riviste del settore, è organizzatore di eventi sportivi, culturali sul territorio.

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abruzzo cool

 Il musical Notre Dame de Paris a La Civitella di Chieti (foto di Madalina Mancini) 

 Ezio Bosso in concerto a La Civitella di Chieti (foto di Sandro Odoardi) 

 Il cantautore Grignani in concerto al Teatro D’Annunzio di Pescara (foto di Madalina Mancini) 

 La presentazione delle ultime novità della Cantina Colle Moro  128




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