Novembre-Dicembre 2015

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 98 • novembre - dicembre 2015 • anno X • Copia Omaggio

numero

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Facility management

Il Gruppo Odoardo Zecca opera dal 1905 nella produzione e distribuzione di energia elettrica. Una realtà italiana, con una solida reputazione, ora attiva anche nel facility management Nell’accezione oggi più comunemente utilizzata, per FACILITY MANAGEMENT si intende tutto ciò che afferisce alla gestione di edifici e loro impianti, quali ad esempio gli impianti elettrici, idraulici, d’illuminazione, di condizionamento. Nel corso degli anni di attività, l’azienda ha capitalizzato esperienze sostanziali, sia nella fornitura di nuovi impianti industriali, sia nella gestione e nella manutenzione di impianti già esistenti. La struttura aziendale dedicata al facility managment si occupa della conduzione e manutenzione degli impianti industriali anche con formula “Global Service”.

permettono la diminuzione di rischi di fermo impianto e dei costi di produzione. La comodità del “Global Service” consiste in una gestione a 360° dell’impianto: analisi e verifica delle apparecchiature, eventuali modifiche impiantistiche necessarie volte all’efficientamento energetico e ad adeguamenti normativi, valutazione dei costi gestionali diretti ed indiretti, valutazione delle criticità, manutenzione ordinaria, non solo finalizzata alla riparazione di un guasto, ma anche e soprattutto per evitare il degrado del bene, manutenzione straordinaria h24, costante verifica del corretto funzionamento per ridurre i costi d’esercizio, ed un reporting periodico, costituiscono gli step del servizio globale che offriamo, sostenuto da un’efficiente struttura di assistenza.

UN SERVIZIO SU MISURA La nostra società è focalizzata per capire interamente le vostre necessità, i bisogni che si evolvono con i cambiamenti del mercato e valutare le soluzioni anche in un’ottica di efficientamento energetico dei vostri impianti. Assicuriamo il servizio presso i vostri stabilimenti con proprio personale per la gestione ordinaria e straordinaria; con l’ausilio di un qualificato team di ingegneri e tecnici di settore assicuriamo un’assistenza specializzata nell’affrontare e risolvere tutte le problematiche che potrebbero nascere nel corso della gestione. Un team di lavoro basato sulla professionalità, la cui forza nasce dallo spirito di gruppo, da unità, flessibilità, attenzione, competenza ed esperienza che a voi garantiscono una soluzione rapida ed efficace. PIÙ VANTAGGI PER VOI Siete sicuri di prendervi cura dei vostri impianti nella giusta misura? Siete sicuri di ottimizzare i costi per la manutenzione ed evitare fermo impianti che possono arrecarvi danni? Affidateci la gestione completa dei vostri impianti: scoprite nuove opportunità di guadagno da ciò che per voi è sempre stato un costo. Avere un unico referente a cui affidare la completa responsabilità dei propri impianti è una scelta che ottimizza i rendimenti e che minimizza i costi di gestione ed i rischi. Grazie alla preparazione ed all’esperienza pluriennale siamo in grado di offrire un servizio rapido, efficace e altamente qualificato. Il “Global Service” Odoardo Zecca garantisce una gestione completa degli impianti della vostra azienda. L’affidabilità e la qualità del servizio che ci caratterizzano,

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direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Marcella Pace, Laura Tinari, Denia Di Giacomo, Paola Lopes hanno collaborato a questo numero Lorenzo Pierfelice, Luigi Carunchio, Antonio Teti, Simone D’Alessandro, Filippo Paolini, Andrea Bonanni Caione, monica di pillo, emanuele liddo, Biagio Giancola, alessandra faieta, Valentina Faricelli, Pietro campanaro, Nicola Boschetti, anna cutilli Di Silvestre, dante d’alfonso ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

D’Auria PRINTING Spa

editore

Fabio De Vincentiis

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

Abruzzo Impresa il mensile del manager

nov. - dic. 2015 n°98

anno X

numero chiuso in redazione il 7 dicembre 2015

in copertina Franca Sciarrone foto di Vincenzo Sulpizio

sito WEB

www.abruzzoimpresa.it

e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

telefono e fax

t. 085 9508161 / f. 085 9508157

ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA.

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sommario _ anno X n°98 _ novembre - dicembre 2015

opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s

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lavoro in corso dalla parte dell’impresa

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Attici degli Apostoli Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Il contratto a tutele crescenti: quale spazio per la reintegra? Crisi e banche: cos’è il bail-in e cosa rischiano i risparmiatori

primo piano ambiente cultura

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Ombrina Mare, continuano le polemiche Cultura in Abruzzo. Facciamo il punto

cover story Sublimondo

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Sublimondo: «Personalizzazione e relationship: il segreto di un’agenzia viaggi di successo»

incarichi&carriere incarichi&carriere

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Nomine, incarichi e promozioni

storie&persone

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Giuseppe Natale

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Giuseppe Natale, un cavaliere a lavoro

tematiche d’impresa fisco itc creatività

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norme&leggi

finanza trasporti innovazione innovazione formazione imprese

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Il maxi ammortamento previsto dalla legge di stabilità 2016 Spionaggio e social network: il potere delle informazioni in Rete Quello che ho capito dei social? Tutto e il contrario di tutto, come nella vita reale! Istituto dell’interpello, cosa cambia

credito&finanza banche

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imprese imprese

49 focus 50 53 55 57 58 60 62 64

A breve una nuova BCC?

La “dipendenza” da “derivati”… in tre puntate! Baltour Eurolines: investiti 20 milioni di Euro Walter Tosto realizzerà la ruota panoramica di New York ADRIAradNet, i risultati Pantalone srl apre le sue porte alla FormAzione G Decor veste di nuovo qualunque superficie Sem Italia Global Services, il documento si dematerializza Teleserenità: il sociale non conosce crisi

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


sommario _ anno X n°98 _ novembre - dicembre 2015

seminari&convegni lavoro energia internazionalizzazione

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professionisti territorio alimentazione alimentazione

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aziende

aziende start-up inaugurazione moda sociale storie agroalimentare gastronomia

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storie enologia enologia enologia cibo sport

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Il roadshow di Sorgenia sull’efficienza energetica per le imprese fa tappa a Pescara Il mercato degli Emirati fa gola agli imprenditori Valore Comune: comunicare il III settore La filiera sostenibile tra innovazione e radicamento Il cibo e l’uomo: territorio e biodiversità Consumo di carne e tumori: stop agli allarmismi

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Edimac spegne 40 candeline Autoepi festeggia 58 anni Istituto Mecenate, 30 anni in crescita Start Up Day, vince Parallelo24 Reginella d’Abruzzo, riapre lo storico punto vendita Coltorti, il lusso si fa contemporaneo Il Corecom presenta il docu-film sulla vita nelle case di riposo abruzzesi La storia dello chef “Apparentemente semplice” Universal Caffé conquista l’Asia ad Host 2015 Il mare progonista delle cene a La Reserve “Il Più Grande Pasticcere”: il pescarese Lorenzo Puca si classifica secondo Pescara AbruzzoWine, l’eccellenza profuma di vino Il viaggio del Wine Tasting Truck di Cantina Tollo parte dalla Festa del Cinema di Roma Dal biologico alla solidarietà Slow Food, presenta la nuova guida Vince la solidarietà al Trofeo Adriatico ACTS Pescara

buono e bello salus divino&nonsolo arte&co.

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INPS Abruzzo, esempio di responsabilità sociale

eventi

aziende

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tempo rubato traparentesi

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E per le feste? Un dolce al giorno e... auguri! La legge della natura Il giovane e talentuoso Alessandro Chiarappa “Il futuro del welfare è in azienda” di Filippo Di Nardo News in pillole

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore

N

on sarà un Natale gioioso quello dei 42 dipendenti della Maccaferri

di Castilenti. La direzione dello storico stabilimento ha ufficialmente comunicato che l’azienda che produce impiantistica metalmeccanica chiuderà entro la fine dell’anno. Sconcertati i sindacati che non meno di due anni fa avevano concertato un piano di rilancio e riconversione che da un lato prevedeva 10 licenziamenti, ma dall’altro includeva un investimento di un paio di milioni per diversificare la produzione ed operare in un nuovo settore. Dal 1 gennaio rimarranno senza lavoro 42 persone, quasi tutti gli operai sono padri a capo di famiglie monoreddito. La zona industriale di Castilenti che ha vantato aziende importanti come l’Industria Tessile Valfino e tante altre, oggi è un area praticamente deserta. Nessun ripensamento da parte del Gruppo bolognese che trasferirà nel 2016 parte della sua produzione in Slovacchia.

S

econdo le analisi del Cresa, il 30,4% delle imprese under 35 è a trazione femminile. È un risultato molto positivo considerando che le donne guidano il 25,8% delle imprese totali. Oltretutto questi dati pongono l‘Abruzzo al secondo posto per presenza femminile tra le imprese giovani nella relativa graduatoria nazionale, superata solo dall’Umbria, ma precedendo regioni quali la Basilicata, le Marche, la Toscana e il Molise dove le relative percentuali risultano superiori al 29%. In tutte le province abruzzesi le imprenditrici sono più presenti tra le imprese giovani che non tra quelle totali. Le donne hanno un modo diverso di fare impresa, sono concrete, determinate e risolutive. Anche la copertina di questo numero ne è un esempio: un’agenzia di viaggi tutta in rosa che opera sul territorio con lungimiranza e professionalità. Chapeau!

M

a per fortuna, oltre alla spiacevole notizia della Maccaferri, in questo numero raccontiamo tante favole a lieto fine, come le più belle fiabe natalizie. Ci sono i colossi mondiali Valagro e Walter Tosto che continuano ad incassare successi, ci sono realtà che hanno compiuto mezzo secolo di attività, Autoepi per esempio, Edimac e ancora la più giovane Istituto Mecenate che ha spento invece 30 candeline. Per poi arrivare alla favola più dolce, quella di Lorenzo Puca giovane pasticcere pescarese che si è classificato secondo al reality “Il più grande pasticcere”. E ancora la storia simbolo di chi cel’ha fatta, quella dello chef 3 stelle Michelin Niko Romito raccontata nel suo libro. Storie legate dai sacrifici e dalle rinunce fatte, uomini venuti dal nulla ma che oggi, ognuno nel proprio campo, stanno ottenendo successi internazionali. E allora pensando a queste storie che inorgogliscono la nostra regione, vi auguro un sereno Natale.

direttore@abruzzoimpresa.it

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IN ABRUZZO INGENTI RISORSE CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Dieci milioni e 800mila euro arrivano dalla Struttura tecnica di missione di Palazzo Chigi alla Regione Abruzzo per 21 interventi contro il dissesto idrogeologico su tutto il territorio regionale. Le stazioni appaltanti saranno i Comuni. Il governatore, Luciano D’Alfonso, ha sottolineato che sul fronte del rischio idrogeologico, «quanto messo in campo in questi 18 mesi assomiglia a un Piano Marshall per l’intensità dei numeri finanziari attratti e distribuiti, per la cura amministrativa, tecnica e progettuale e per il fatto che da oggi, andando avanti, sapremo sempre cosa fare, perché c’è un catasto puntuale delle criticità che in passato non c’era». E parla della volontà di dotarsi «di una norma che blocchi il consumo invasivo del territorio, per far sì che la nuova urbanistica non distrugga il suolo». Le risorse in arrivo saranno utilizzate per coprire il 70-75% delle emergenze. PER IL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA «CON L’AQUILA SI CONFERMA IL MODELLO ITALIA»

L’inaugurazione dell’anno accademico dell’Ateneo aquilano segna la prima visita nel capoluogo

abruzzese per Sergio Mattarella Capo dello Stato. «Oggi L’Aquila è una sfida nazionale, è un impegno per l’intero Paese. - Dice il presidente - Il futuro dell’Italia parte anche dalla ricostruzione del suo tessuto urbano, civile, delle relazioni sociali e di quello economico. E’ in gioco la capacità di confermare il modello Italia». Per Mattarella gli ingredienti per una buona ricostruzione ci sono: energie, quadro normativo e risorse statali in grado di assicurare sostegno stabile all’opera ricostruttiva, sia degli edifici pubblici sia di quelli privati, per rendere nuovamente vitale il tessuto cittadino e restituire a L’Aquila la sua identità. «È la fiducia - sottolinea - il motore della ricostruzione: lo Stato è presente e la responsabilità pubblica, istituzioni locali comprese, mai può venire meno. Naturalmente è la partecipazione popolare ad essere indispensabile e i cittadini aquilani hanno già dimostrato di voler essere protagonisti e di saperlo fare». Segue un richiamo alla moralità, all’etica pubblica, alla legalità e alla prevenzione. Un importante passaggio viene fatto dal Presidente anche sul tema del lavoro e dell’economia «questo motore va alimentato anche con il rilancio del tessuto economico. Il lavoro va posto al centro di ogni programma. È legato allo sviluppo delle attività produttive, alla continuità dei cantieri della ricostruzione, agli investimenti in infrastrutture, scuola, ricerca, alla fiducia che si ripone nei giovani, all’impegno per la legalità. Nell’area dell’Aquila ci sono grandi centri di ricerca e di eccellenza, c’è una università di grande prestigio, ci sono produzioni importanti, strategiche per il Paese e una rete di commerci e di servizi, che può diventare volano di una crescita nuova».

ABRUZZO, SECONDO CONFINDUSTRIA UNA RIPRESA CHE TARDA AD ARRIVARE

L’Abruzzo che esce dalla prima Indagine semestrale 2015 di Confindustria si caratterizza

per un ulteriore saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di aziende manifatturiere nelle Camere di commercio delle quattro province (1.025 realtà imprenditoriali in meno). A ciò si associa un tasso di disoccupazione che continua a crescere (+1,69%), mentre il ricorso a tutte e tre le forme di Cassa integrazione guadagni si riduce in maniera significativa. In un simile pesante contesto economico, continuano a crescere a ritmi rallentati le esportazioni in valore (+0,7%), mentre decresce la percentuale regionale sull’export nazionale (-0,05%). Sul piano dell’innovazione si registra un’inversione di tendenza con una riduzione delle richieste di brevetti presentate al sistema camerale regionale (-22). Con riferimento alla produzione, il segnale derivante dalle risposte delle imprese evidenzia una sostanziale situazione di stabilità, sia sul dato concernente le giornate di lavoro che sull’utilizzo della capacità produttiva. Continua a rimanere rilevante, ma in significativa contrazione, la percentuale di imprese che dichiara una riduzione dell’utilizzo di capacità produttiva rispetto al semestre precedente. Considerando l’andamento degli indicatori commerciali, si evidenzia un quadro positivo dato che la maggioranza relativa delle imprese (41% contro il 39% dell’indagine precedente) propende per la stabilità e solo il 28% (era il 40%) una diminuzione, mentre coloro che hanno registrato un aumento superiore allo 0,5% rappresentano il 30% (era il 20% nel semestre precedente ma il 34% nel I semestre del 2014). Per quanto concerne le esportazioni, il dato predominante è ancora una volta rappresentato dalla stabilità (37%).

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tendenze fatti persone

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, CONFINDUSTRIA ABRUZZO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE INSIEME PER GLI STUDENTI

È l’Alternanza scuola lavoro l’oggetto del Protocollo d’intesa firmato da Confindustria Abruzzo

e Ufficio Scolastico Regionale volto a prevedere percorsi formativi congiunti in rispetto di quanto dettato dalla L. 107/2015 meglio conosciuta come riforma “La buona scuola”. Tirocini, formazione in aula, e-learning, impresa simulata tutti i concetti alla base di un accordo che permetterà a giovani studenti delle classi terze, quarte e quinte di licei e istituti tecnici di conoscere meglio e confrontarsi con il mondo delle imprese e alle aziende di “esportare” fuori dai propri confini la cultura d’impresa, sensibilizzando queste nuove generazioni verso le opportunità date dal fare impresa. Per l’Abruzzo il MIUR ha stanziato un plafond di circa 400mila euro per un progetto che coinvolgerà in due anni 11mila studenti.

A MONTESILVANO LA NUOVA FILIALE INTESA SANPAOLO

Spazi da vivere in comune e salotti per incontri dedicati, orari lunghi, proposte di eventi che sposano

imprenditorialità, innovazione, arte, cultura e terzo settore. Si presenta così il nuovo modello di filiale lanciato da Intesa Sanpaolo. Dopo le tre filiali pilota a Milano, Roma e Torino, l’obiettivo per il gruppo è arrivare a circa 1.000 filiali entro la fine dell’anno. In Abruzzo, la prima sede ad adottare il nuovissimo layout, che intende far sentire le persone “a casa” puntando su accoglienza e relazione, sarà quella di Montesilvano. Ogni filiale occupa una media di 15 persone in ambienti di circa 500 mq. Rispetto al modello tradizionale, sarà possibile recuperare fino al 40% degli spazi per ospitare nuove attività e servizi per i clienti. Il format è centrato sull’idea della filiale come “hub” dell’economia reale, luogo di dialogo, incontro, comunicazione e lavoro destinato alle famiglie, alle imprese, ai professionisti, alle donne imprenditrici e alla ricerca di nuove opportunità professionali, alle start up, ai giovani che cercano un percorso di studio e di lavoro. La filiale diventa una sorta di piattaforma sociale che mette il cliente al centro, offrendogli la possibilità di acquisire nuove competenze e di partecipare a iniziative ed eventi non solo bancari o finanziari. «Per Intesa Sanpaolo – ha dichiarato Carlo Messina, CEO del gruppo Intesa Sanpaolo - il nuovo modello di filiale segna un rinnovamento completo e profondo; è tutt’altro che un semplice ritocco estetico. Il cambiamento del luogo fisico, infatti, va di pari passo a quello di mentalità e di approccio delle nostre persone. L’obiettivo è dare forma compiuta alla nostra identità: Intesa Sanpaolo è la banca dell’economia reale e le nuove filiali ne diventeranno la piazza».

TENTAZIONI ARTISTICHE CULINARIE ALLO SPAZIO DI PAOLO

“Tentazioni artistiche e culinarie”. Si è parlato di questo nella tavola rotonda, organizzata dall’associazione Ze-

rynthia, di Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier. Un momento di convivialità nel segno dell’arte al quale hanno preso parte oltre il critico d’arte Achille Bonito Oliva, Felice Levini, il regista Ferdinando Vicentini Orgnani, l’architetto Francesco Moschini, il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno e la chef Cinzia Mancini. L’incontro, che si è svolto nello Spazio Di Paolo di Spoltore, rientra nel progetto espositivo, promosso da Achille Bonito Oliva, e che ha coinvolto circa 45 artisti internazionali, chiamati a realizzare in altrettanti luoghi in tutta Italia la loro visione dell’Albero della Cuccagna. Anche l’Abruzzo fa parte della rete espositiva. Dallo scorso 10 ottobre, infatti, l’area antistante la Stella Maris, la ex colonia marina di Montesilvano, ospita l’installazione realizzata da Levini e prodotta da Zerynthia. «Un bel colpo d’architettura che va conservato e valorizzato – ha dichiarato Achille Bonito Oliva nel corso della sua visita alla Stella Maris -. Questa rete espositiva che va dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, che ho progettato grazie anche all’Expo, ha come sottotitolo “Nutrimenti dell’Arte”. L’arte è nutrimento e ha bisogno di un terreno e questo Albero della Cuccagna è segno di fertilità». Riferendosi poi all’installazione di Levini e al dialogo instaurato con la struttura che lo ospita, il critico ha dichiarato: «Qui si celebra un matrimonio morganatico tra arte e architettura. L’Albero della Cuccagna fatto da Felice Levini è un’architettura che ha una grande qualità, una resistenza formale. Fin dagli anni ’70 lavoro nella direzione del cortocircuito tra architettura del passato e arte del presente». Oliva ha poi ricordato una speciale edizione di “Fuori Uso”, organizzata proprio nella Stella Maris, sottolineando l’importanza di una sua riqualificazione nel segno dell’arte.

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TERZA EDIZIONE PER IL PREMIO GIORNALISTICO WORDS OF WINE

È giunto alla sua terza edizione “Words of Wine”, il premio giornalistico dedicato al mondo del

vino. Il premio è suddiviso in tre sezioni; carta stampata (quotidiani, periodici, pubblicazioni specialistiche — escluso Guide), TV e radio, Web (quotidiani online, periodici online, blog). Tra i premiati, Marcello Masi, direttore del Tg2 per la trasmissione “I Signori del vino”. Per la categoria Radio, il premio è andato al programma “Decanter”, in onda su Rai Radio2, consegnato alla regista Elena Russo, dal presidente del Consorzio di tutela Vini d’Abruzzo, Tonino Verna. Per la categoria Quotidiani, il premio è stato consegnato a Roberto Perrone per la rubrica “Scorribande” sul Corriere della Sera. Per la stampa internazionale, è stata premiata Veronika Maria Crecelius, firma di punta della rivista tedesca Weinwirtschaft. Adam Gollner, scrittore e musicista canadese ha ricevuto il premio per “Road to Abruzzo”. Per la categoria Magazine Italia, il riconoscimento è stato assegnato al direttore di Cucina & Vini, Francesco D’Agostino. Ad aggiudicarsi il premio per la categoria Online magazine Italia, Gianluca Atzeni, per la sua attenzione ai vini abruzzesi sulla rivista Il Gambero Rosso. Premio per la categoria Innovazione digitale e marketing agli abruzzesi Federico De Cerchio ed Eros Durante co-fondatori di WineOWine, enoteca online. Premi speciali, al giornalista Pasquale Tritapepe, ad Antonio Paolini e a due classi degli Istituti Alberghieri di Giulianova e L’Aquila. Il premio è una scultura in pietra della Majella del maestro Luigi D’Alimonte.

PMI DAY, GLI STUDENTI IN VISiTA ALLA MIVV DI SANT’OMERO

Record di partecipazione per la sesta edizione di PMI Day, l’iniziativa di Confindustria nazionale

che ogni anno vede le piccole e medie imprese aprire le porte dei propri stabilimenti agli studenti per diffondere la conoscenza della realtà produttiva operante nel territorio e il suo impegno quotidiano in favore della crescita. Nell’ambito della sesta Giornata Nazionale gli studenti della IV e IV B indirizzo Meccanica dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Primo Levi” di Sant’Egidio alla Vibrata, accompagnati dal dirigente scolastico Sandra Renzi e da alcuni docenti hanno visitato la sede della MIVV Spa di Sant’Omero. Sono intervenuti Giuseppe Meloni, presidente del Comitato P.I. di Confindustria Teramo e docente dell’istituto; Nicola Di Giovannantonio, direttore di Confindustria Teramo; Giammaria de Paulis, presidente del Gruppo G.I. Confindustria Gran Sasso; Filippo Rosati, presidente della M.I.V.V. SpA; Cristiano Renzi, responsabile M.I.V.V. SpA per la Qualità. Era presente anche il co-fondatore della MIVV, Giovanni Palazzese. L’incontro si è concluso con la visita dei ragazzi allo stabilimento produttivo. Oltre 850 le imprese coinvolte (il 20% in più rispetto allo scorso anno) in tutto il territorio nazionale e più di 34.000 i partecipanti all’iniziativa in 78 province.

PROGRAMMAZIONE EUROPEA, 231 MILIONI ALL’ABRUZZO PER I PROSSIMI 6 ANNI

231 milioni di euro. È la somma messa a disposizione dall’Europa in favore dell’Abruzzo, per i prossimi 6 anni, approvando il progetto della programmazione presentata dalla Regione. «E’ necessario - ha dichiarato il governatore Luciano D’Alfonso durante l’evento di presentazione del POR-FESR Abruzzo 2014-2020 - superare le incertezze che hanno caratterizzato il precedente periodo di programmazione, evitando di cadere nell’errore della finanza da rubinetto, che non produce ricchezza diffusa e crescita: questo è il salto di qualità che noi vorremmo augurare all’Abruzzo». «Accanto alle risorse del POR FERS, l’Abruzzo- ha specificato - sommando tutte le possibilità di risorse che ci riguardano derivanti da finanza comunitaria e nazionale, dispone per i prossimi 6 anni, di un miliardo e 724 milioni di euro. Questa è l’Europa migliore che ci interessa: quella che ci insegna la cultura della priorità e della programmazione, capace di caratterizzare attraverso il POR FERS, la nostra vita dei prossimi 6 anni». Citando San Giovanni da Capestrano, D’Alfonso si è detto convinto che l’Europa migliore è quella che si costruisce con le regole, la cultura, la motivazione. «Dobbiamo prendere - ha proseguito - dalla forza dagli insegnamenti di questo grande Santo che ha pagato con la sua vita e dare luogo ad uno scatto di energia di tutti gli elementi vitali, le imprese, i giovani, i liberi professionisti, le realtà associative, le Università. Dobbiamo fare in modo che non ci sia la polverizzazione degli investimenti, ma concentrare tutti i nostri sforzi su progetti di qualità che producano ricchezza e crescita diffusa». 14


tendenze fatti persone

DISPENSER TRIONFA AGLI ANUGA AWARDS DI COLONIA

Miglior pack della linea extra - lusso de La Molisana; miglio innovazione di prodotto

con l’olio affumicato Fumo dell’Antico Frantoio Muraglia e una nomination per la linea pack Ursin. L’agenzia pubblicitaria Dispenser fa incetta di premi nella sezione Made in Itali degli Anuga Awards di Colonia. “Le nostre migliori pubblicità sono la nostra pubblicità migliore” recita il claim di Dispenser che sottolinea come i riconoscimenti ottenuti sono la conferma “che le buone idee e i buoni prodotti vanno sempre a braccetto”. «Il premio per miglior packaging - ha spiegato Rossella Ferro, direttore marketing de La Molisana - ci soddisfa particolarmente perché rende omaggio alle confezioni del primo Novecento esprimendo competenze autenticamente italiane tramandate di generazione in generazione. Il Made in Italy non è solo una serie di prodotti, ma un sistema di valori. Chi acquista un prodotto italiano sceglie di condividere un pezzo di noi, della nostra storia e del nostro know how. Nell’immaginario collettivo dei consumatori di tutto il mondo i nostri prodotti riescono ad evocare eccellenza produttiva e qualità della vita: la cultura senza tempo, la creatività innata, la purezza delle forme, il saper trasformare e accogliere».

PORTE APERTE ALLA CENTRALE TURBO GAS DI ORTONA E DI GISSI

Sono circa 230 gli studenti provenienti da 4 scuole della Provincia di Chieti e

di quella di Pescara, che hanno partecipato alla sesta edizione del PMI DAY, visitando la centrale Turbo Gas di Ortona e quella di Gissi. «Grande entusiasmo per la manifestazione che ha avuto l’obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura d’impresa e far conoscere la passione e le competenze che appartengono al mondo produttivo» hanno dichiarato Giuseppe Argirò e Camillo Volpe, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato Piccola Industria Chieti Pescara. «Prova tangibile del successo dell’evento – ha detto Argirò - è stata la grande attenzione dimostrata dagli studenti partecipanti, interessati ad apprendere meglio cosa è il sistema-impresa, un’entità ancora poco conosciuta nel sistema scolastico secondario di primo grado, e nello specifico la conoscenza diretta delle fasi operative della produzione, ma anche della storia e dei progetti futuri delle Aziende». «E’ necessario contribuire alla promozione di un contesto favorevole all’imprenditorialità – ha aggiunto Gennaro Zecca, presidente di Confindustria Chieti Pescara - un processo culturale di legittimazione del ruolo dell’impresa nell’economia e nella società. Ciò è possibile solo attraverso la diffusione della conoscenza della realtà produttiva e dell’impegno quotidiano delle imprese a favore della crescita». Di “bellissimo esperimento” e di occasione per ragionare sul concetto di “cultura dell’intraprendere e soprattutto in modo sostenibile” hanno parlato Ernesto Errico, capo Centrale della Turbo Gas di Gissi e Lorenzo Giani capo Centrale di Ortona. Il Pmi Day è stato realizzato con il contributo tecnico di Geldì, Sanbenedetto e Blue Star e con il sostegno di New Deal, Valagro e Anxxa.

TUTTO PRONTO PER LA SECONDA EDIZIONE DI MEET IN CUCINA

Dopo il successo registrato lo scorso anno con la presenza di circa 600 operatori, provenienti anche dalle regioni Puglia, Marche, Lazio e Molise, torna MEET in CUCINA, l’evento ideato dal giornalista Massimo Di Cintio e promosso dall’Unione Cuochi Abruzzesi e dal comune di Chieti e riservato al mondo della ristorazione. Il secondo appuntamento, in programma lunedì 18 gennaio 2016 (dalle 9,30 alle 18,30) negli spazi del centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti, vedrà le relazioni tecniche di otto tra i migliori cuochi abruzzesi - da Niko Romito a William Zonfa, da Arcangelo Tinari a Matteo Iannaccone, da Mattia Spadone a Nicola Fossaceca, da Nadia Moscardi a Christian Di Tillio - ai quali si aggiungerà, in qualità di ospite d’onore, uno dei più importanti personaggi del panorama mondiale quale è Massimo Bottura, titolare dell’Osteria Francescana di Modena, al 2° posto nella speciale classifica “The World’s 50 Best Restaurants” (www.theworlds50best.com) e premiato con i massimi punteggi dalle guide italiane e internazionali. All’evento, affiancato da importanti aziende del settore, da Electrolux a Pentole Agnelli, parteciperà anche il presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi Rocco Pozzulo. Per iscrizioni e informazioni www.meetincucina.it - info@meetincucina.it 15


La manifestazione di protesta contro Ombrina Mare

Ombrina Mare, continuano le polemiche Ancora aperta la questione Ombrina Mare, l’impianto di estrazione di idrocarburi che dovrebbe nascere di fronte alla costa dei trabocchi. Tra ritardi e sospensioni l’iter prosegue e le polemiche anche » foto e testo di Denia Di Giacomo

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ono circa due anni che si discute sul progetto della Medoilgas Ombrina Mare e la conclusione della vicenda sembra ancora lontana e dunque le manifestazioni proseguono. L’ultima si è tenuta a Roma lo scorso 14 ottobre ed ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle amministrazioni comunali della costa dei trabocchi, ma non solo, erano presenti anche numerosi altri comuni solidali con l’area teatina in questione, come Pescara, Città Sant’Angelo e alcuni addirittura della Regione Marche. Il Sit-in di protesta si è svolto davanti al Ministero dello Sviluppo Economico in occasione della conferenza dei servizi finale prevista in quella giornata e dopo parecchie ore di slogan e cori i manifestanti si sono visti recapitare la notizia della

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sospensione della seduta per mancanza di alcuni documenti importanti Ma facciamo qualche passo indietro per riassumere brevemente la vicenda. OMBRINA MARE: UN PASSO INDIETRO Parliamo di Ombrina Mare, l’ormai noto impianto per l’estrazione di idrocarburi dell’azienda Medoilgas, la cui installazione è prevista a circa sei chilometri di distanza dalla Costa dei Trabocchi. Ovviamente le polemiche vedono fazioni contrapposte tra chi come ambientalisti e numerosi politici preferirebbero adottare altre vie per lo sviluppo regionale come quella del turismo e chi, in particolare Confindustria ritiene anacronistica questa presa di posizione, affermando


Primo piano

OMBRINA MARE: OGGI Oggi sul progetto i dissidi continuano, si perpetuano le manifestazioni e proseguono anche le discussioni su

chi si dice favorevole, vista la caduta occupazionale e l’opportunità economica e chi invece ritiene che la vera opportunità economica risieda nelle nostre bellezze naturali, che rappresentano il nostro reale pozzo di petrolio. Ancora oggi dunque , due fazioni contrapposte a partire da Confindustria, il cui neo presidente regionale Agostino Ballone, uomo che viene dal mondo del turismo, vista la presidenza del Gruppo Baltour, dichiara: «È necessario procedere nel senso di un giusto equilibrio tra tutela del territorio e sviluppo economico, includendo turismo, cultura ed enogastronomia, quali settori economici dalle enormi potenzialità. In questa logica però va superato anche quel radicalismo ambientalista che vuole il blocco di attività industriali e importanti investimenti a cui l’Abruzzo non può rinunciare; mi riferisco a Ombrina Mare ovviamente». Di opinione completamente differente è Filippo De Sanctis, presidente dei giovani albergatori di Federalberghi Abruzzo, albergatore e ristoratore di San Vito che dichiara: «Petrolizzare la nostra costa significa buttare all’aria oltre vent’anni di promozione turistica mirata a fare della nostra regione un angolo incontaminato di natura e di bellezze. Far vincere la politica del petrolio e non quella del turismo, della natura, della cultura significa ridisegnare completamente la traiettoria politica verso cui la nostra regione è stata proiettata, cambiare completamente rotta e ricostruire l’intero scenario dello sviluppo abruzzese. Noi invece crediamo che la direzione sia quella di insistere verso una valorizzazione del nostro patrimonio naturalistico e culturale, non verso quella di uno sviluppo senza futuro»

Un’altra immagine della manifestazione di protesta che si è tenuta a Roma lo scorso ottobre

Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca parla con i manifestanti a Roma

che nel nostro territorio ormai da molto tempo esistono impianti di questo genere che non solo creano occupazione ma non escludono neppure altre formule di sviluppo. In una intervista rilasciataci da Angelo Di Matteo, presidente Legambiente Abruzzo Onlus questo affermava che «L’analisi dei dati acquisiti dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dello Sviluppo Economico ci parlano di un progetto – Ombrina mare ndr – privo di tutti quei risvolti economici e occupazionali che alcuni vogliono porre in evidenza. Innanzitutto si tratterebbe dell’estrazione di petrolio di pessima qualità e in quantità irrisorie… se analizziamo poi le royalties per la regione Abruzzo, queste sono modeste ed offensive: il valore che la nostra regione ricaverebbe dal petrolio è quello di mezza tazzina di caffè all’anno per ogni cittadino abruzzese. Altrettanto irrisorio è il canone annuale del permesso di ricerca che la Medoilgas già paga allo Stato di appena 1400 euro circa all’anno». Al contrario Teodoro Calabrese, vicedirettore di Confindustria Chieti. sempre nella stessa intervista da noi realizzata ci raccontava: «Noi siamo favorevoli ad ogni progetto che, come Ombrina, sia realizzato secondo le migliori tecnologie, nel pieno rispetto di norme severissime di sicurezza e tutela ambientale, e con reali benefici occupazionali, economici e di ricadute fiscali; senza queste garanzie saremmo i primi ad opporci».

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Il teatro Marrucino

Cultura in Abruzzo. Facciamo il punto Un viaggio nel mondo della cultura nella nostra regione per capire, indagare, raccontare il presente e immaginare il futuro di questo importante asset di sviluppo » di Laura Tinari

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e pagine dei giornali ultimamente ci hanno abituato a “cattive” notizie in merito alla cultura in Abruzzo. Fiumi di parole, di lettere, di richieste sono state espressi e scritti negli ultimi mesi dal mondo delle Istituzioni culturali della nostra regione. Teatro Stabile d’Abruzzo, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Istituto di Studi Musicali “Gaetano Braga”, Teatro Marrucino, Teatro dei Marsi. Soltanto per citare alcune delle Istituzioni per le quali finalmente, dopo un lungo percorso e soprattutto dopo balletti che hanno portato a dimissioni e cambi ai vertici di tali Enti, il Consiglio regionale è riuscito a trovare la copertura finanziaria. Naturalmente parliamo di Istituzioni partecipate dagli enti pubblici, Regione Abruzzo in primis. Ma perché si arriva sempre a dover chiedere, chiedere,

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chiedere per poter avere quanto spetta? E se la strada fosse altra? Se l’attuale tendenza alla privatizzazione “obbligasse” chi amministra e gestisce queste Istituzioni a farlo come fossero veri e propri enti privati? Oggi non è più il momento di restare ancorati ad un passato che permetteva di elargire ingenti quantità di fondi. Oggi i conti pubblici impongono altro, come cercare altre strade per “sopravvivere”. A suggerire alternative è lo stesso presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, «Per alimentare le istituzioni culturali è necessario individuare anche nuove risorse che non possono arrivare solo dal bilancio della Regione. Quindi dobbiamo arrivare a un accordo con le fondazioni bancarie e pensare a cercare fondi nei progetti europei. Anche il ruolo dei privati può essere fondamentale».


Primo piano

Tempi che cambiano, ruoli che tornano. È stata, infatti, riscoperta la funzione del “mecenate”, amante della cultura che in un passato ormai lontano aveva le sembianze del grande signore, conte, principe, re; oggi magari acquista quelle dell’imprenditore, ma non solo. A far tornare “di moda” questa figura è stato proprio il Ministero dei Beni Architettonici e Culturali e del Turismo, che ha messo a disposizione di tutti uno strumento legislativo chiamato “Art Bonus”. Parliamo di un credito d’imposta per favorire erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano sia da parte di persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciali che di soggetti titolari di impresa. L’“Art Bonus” è pensato proprio come incentivo al mecenatismo per erogazioni liberali destinate a Enti e Istituzioni pubbliche senza scopo di lucro che svolgono attività nello spettacolo o a Fondazioni liricosinfoniche e a Teatri comunali per interventi di sostegno; erogazioni indirizzate alla realizzazione di nuove struttu-

re piuttosto che al restauro di quelle esistenti, così come al restauro e alla protezione e mantenimento di beni culturali pubblici. Ma in quanti conoscono le opportunità offerte da questa norma? Potrebbe essere questa un’ulteriore strada da suggerire alle Istituzioni culturali abruzzesi? Perché no! Un giudizio su di esso lo esprime anche il presidente D’Alfonso, che lo definisce, «Uno strumento strategico e un’opportunità da cogliere, perché potrà diventare una leva di crescita esponenziale per l’economia turistica e per il turismo culturale». Se si tornasse ad essere capaci di concepire la cultura come un vero asset per lo sviluppo di un Paese come l’Italia che da essa non può prescindere, essendone la culla, si capirebbe che essa non può più essere un centro di costo per la finanza pubblica, ma contando anche sul sostegno pubblico, essere o diventare davvero driver capace di generare da sola un valore economico per il Paese. Sponsorizzazioni, abbonamenti, biglietti acquistati al momento, eventi nuovi che escano anche un po’ dagli schemi, che rilancino produzioni, programmi e Istituzione stessa. Insomma, nuove strategie di lungo periodo, promosse da Enti capaci di creare innovazione culturale, proiettando la cultura abruzzese finalmente verso il futuro. Della nostra stessa opinione è anche D’Alfonso che sottolinea «La cultura abruzzese va senza dubbio rilanciata e occorre farlo innovando profondamente il panorama delle nostre istituzioni culturali: è necessario puntare su qualità delle produzioni ed efficienza gestionale, al fine di rafforzare una tradizione artistica, letteraria e teatrale già particolarmente ricca». Parte da qui il viaggio di Abruzzo Impresa attraverso le Istituzioni regionali, nei prossimi numeri infatti dialogheremo con loro per capirne criticità, difficoltà, progetti per affrontare il futuro, ma soprattutto scoprire le loro prospettive

L’Istituzione Sinfonica Abruzzese

L’istituto superiore di Studi Musicali “G. Braga” di Teramo

Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso

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La squadra di Sublimondo nell’agenzia di Pescara (si ringrazia il Pescara Baseball)

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SUBLIMONDO: «Personalizzazione e relationship: il segreto di un’agenzia viaggi di successo» L’agenzia di Pescara che vanta oltre 25 anni di esperienza nel settore viaggi, opera nel Business Travel e nel Leisure d’élite. Punto di forza di Sublimondo è la cura del cliente a 360 gradi e una personalizzazione del servizio, sempre su misura

» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

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e vi aspettate di leggere un articolo sulla classica agenzia di viaggi vi sbagliate, Sublimondo si distingue sul territorio ed è una realtà imprenditoriale che ha come parola d’ordine “innovarsi” e che negli ultimi anni ha deciso in maniera lungimirante di diversificare il suo core business. Infatti, dopo 25 anni di esperienza nel settore, Franca Sciarrone, titolare di Sublimondo, e il suo gruppo decidono di specializzarsi nel Business Travel apportando così un cambiamento radicale all’agenzia che già dal 2000 si focalizza quasi esclusivamente su questo comparto, supportando importanti aziende nei loro viaggi di affari. Attualmente l’80% del fatturato di Sublimondo è rappre-

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sentato dal Business Travel affiancato dal Leisure rivolto ad una clientela di target alto. Oggi per programmare una vacanza o pianificare un viaggio di lavoro è necessario avere un interlocutore affidabile. «Noi siamo dei professionisti – ci spiega Franca Sciarrone - che svolgono questo lavoro da oltre 25 anni, che mettono a disposizione dei propri clienti una passione profonda per questa meravigliosa professione, un impegno accurato e una meticolosa cura del particolare, che hanno trovato modi distintivi per aumentare il valore del cliente e la sua esperienza di viaggio, sia essa di business o di vacanza». «I nostri clienti - continua Franca Sciarrone - sono persone alla ricerca di qualcuno che trasmetta loro fiducia. Cercano un’azienda empatica, che possa offrire un servizio affidabile e tempestivo; cercano persone che possano conoscerli e riconoscerli. Da qui la personalizzazione del servizio che diventa valore aggiunto oggettivamente differenziante». «Alle aziende offriamo, -spiega la Sciarrone- oltre ad un’alta qualità dei servizi di Business Travel, un affiancamento nella riorganizzazione della Travel Policy, ve-

locità, precisione e varietà di soluzioni di viaggio, assistenza capillare h24, soluzioni amministrative per la gestione ed interrogazione dei dati di spesa, utili a ricavare informazioni importanti per la contrattualizzazione dei fornitori e per le previsioni annuali di spesa. Si tratta di un importante contributo informativo che garantisce maggiore efficacia e pro attività ai nostri clienti e che riteniamo assolutamente indispensabile per costruire un rapporto fidelizzato nel tempo». Ma c’è anche il segmento Leisure d’élite: viaggi unici, in strutture eleganti ed esclusive, dove ogni minimo particolare è curato direttamente dal personale dell’agenzia che costruisce insieme al cliente un viaggio da sogno. «Con noi si scopre il piacere di viaggiare provando emozioni – sottolinea Franca - di mettervi in mani sicure, di essere seguiti in ogni vostro desiderio o esigenza, di avere sempre un punto di riferimento e assistenza. Nessun “call center” ma una capillare cura del cliente a 360 gradi e una personalizzazione del servizio, sempre su misura, sempre “tailor-made”». Ma per lavorare bene è necessaria un’ottima squadra: Franca è affiancata in primis da Roberta Tassone, amica, azionista e responsabile del booking, costituito da Maurizio Petraglia, Valeria Proietti, e dalla new entry Andrea Iurisci, da Valentina Innamorati, responsabile gruppi, meeting ed eventi, e da Valentina Ercoli che segue la parte amministrativa. L’agenzia si trova nel cuore di Pescara, in via Carducci 40, al 4° piano, a due passi dalla centralissima Piazza Salotto, è aperta ad orario continuato dalle 9.00 alle 19.00 e ha anche una sede a Roma dove sono impegnati Mirko Marinelli e Valentina Fabrizi. Oltre al Business Travel e al Leisure, Sublimondo offre anche viaggi su misura di gruppo, pacchetti turistici selezionatissimi con Tour Operator italiani e stranieri, Viaggi di Nozze, Biglietteria Aerea e Marittima e qualsiasi soluzione il cliente richieda.

Roberta Tassone, responsabile del booking

Valeria Proietti e Maurizio Petraglia – booking

Mirko Marinelli e Valentina Fabrizi nella sede di Sublimondo a Roma

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IL BUSINESS TRAVEL » a cura di Franca Sciarrone

Franca con la sua socia Roberta

Parlare di Business Travel o meglio di “Travel for business” vuol dire parlare del cuore pulsante dell’azienda. Non basta esserci, bisogna muoversi per creare opportunità di business e rafforzare le relazioni economiche. Solo il dinamismo consente alle aziende non solo di superare la crisi, ma di cavalcarla a proprio favore. Il dinamismo è alla base di ogni successo. La ripresa delle aziende deve necessariamente passare anche dall’incremento dei viaggi d’affari ed è indubbio che le migliori realtà aziendali siano quelle che viaggiano di più. Il Business Travel quindi è il tassello fondamentale per consolidare e far ripartire i fatturati e proprio per questo le aziende hanno bisogno di un Travel Management che le affianchi e supporti in tutti quelli che sono gli aspetti pratici, strategici e di cambiamento che consentano una competitività duratura. Ci tengo però a sottolineare bene che quando si parla di Travel Management non ci si riferisce solo ad aspetti mera-

mente operativi, quale l’emissione di un biglietto aereo o la prenotazione di un hotel. Travel Management è una vera e propria filosofia di lavoro e di vita: significa aprirsi a nuove idee, a nuove contaminazioni positive, ad ambienti nuovi e ad incontri che ci possano rendere più produttivi, e che soprattutto non ci facciano soccombere sotto lo stress da organizzazione e sotto il peso della tecnologia. Tecnologia che ha sicuramente un ruolo importante nel nuovo millennio, è una grande tentazione per tutti, ma non potrà mai sostituire, di questo siamo davvero convinti, il rapporto umano, ossia l’apporto di personale esperto e motivato che rimane assolutamente fondamentale. Non esiste una regola universale per gestire i viaggi di lavoro. Ogni azienda è organizzata a proprio modo, ma la capacità di adattarsi alle esigenze di ogni singolo cliente è l’elemento che principalmente ci caratterizza. Conoscere personalmente ogni singola azienda garantisce chiaramente quel “feeling” e quella flessibilità che va a tutto vantaggio dell’efficienza aziendale. Flessibilità unita a tempestività e completezza della risposta si traduce in ottimizzazione dei processi e semplificazione del lavoro per tutti, a partire dal Travel Manager dell’azienda cliente, che snellirà velocemente il proprio lavoro e potrà organizzare le trasferte del personale viaggiante con estrema efficienza. In realtà ciò che diamo maggiormente ai nostri clienti in termine di valore assoluto è il tempo, che si traduce in tempestività e chiarezza di risposta, nonchè in assistenza anche oltre i normali orari di apertura dell’ufficio. Il tempo, che non viene mai quantificato tra le voci di costo pur essendone parte preponderante, è sicuramente uno dei nostri punti di forza. La spesa che un’azienda sostiene per i viaggi di lavoro, pur essendo un argomento fondamentale, sia per la capacità di generare ed incrementare fatturato che dal punto di vista dell’incidenza dei costi, è la spesa più sottovalutata nell’ambito dell’analisi amministrativa. Si tratta mediamente della terza voce di costo dopo personale e tecnologia ed inspiegabilmente quasi mai sotto il controllo di procedure specifiche, Travel Policy e manager che se ne occupino a tempo pieno. Il nostro lavoro e soprattutto la nostra soddisfazione, è quella di scendere in campo con le aziende, far parte di quel processo di organizzazione, tempestività, precisione, flessibilità e quindi di eccellenza che rende l’azienda strategicamente vincente.

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a tu per tu con Franca Sciarrone

Franca, lei non è abruzzese, come è iniziata la sua avventura qui? «Si, sono nata a Bollate in provincia di Milano, venivo spesso a Pescara in vacanza. Dopo il diploma al liceo linguistico ho partecipato ad un concorso della Regione Lombardia per tecnico di commercializzazione dei servizi turistici, che prevedeva degli stage, che decisi di effettuare in un’agenzia di viaggio qui a Pescara, scelta specificatamente per il grande amore che ho per questa città e per questa regione. È così che ho cominciato, trasferendomi definitivamente in Abruzzo. Poi insieme ad un altro socio ho aperto un’agenzia nella Zona Industriale di Pescara, ed è qui che è partita la mia formazione specifica con le aziende. Successivamente, è iniziata l’esperienza di Sublimondo che fu aperta nel 2000 e nella quale allora ero la responsabile. Nel 2003 i titolari decisero di cedere le quote ed io e Roberta, che avevo conosciuto durante il mio stage iniziale, decidemmo di rilevarla. Da quel momento iniziò la nostra nuova avventura». Franca Sciarrone, amministratore

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Un’altra immagine del team Sublimondo

Ci parli della sua affiatatissima squadra… «Roberta, cara amica oltre che azionista, segue principalmente la parte operativa e il booking dell’azienda, io quella commerciale. Anche la sua esperienza è iniziata oltre 25 anni fa, e ci tengo ad evidenziare che siamo ambedue Direttori Tecnici iscritti all’Albo e che la nostra agenzia da oltre 15 anni è accreditata IATA, l’organizzazione internazionale delle compagnie aeree che garantisce la massima professionalità e sicurezza. Ciò significa emissione diretta dei biglietti e soprattutto un rapporto immediato con le compagnie Aeree che sono, come nel caso di Emirates, dei partner davvero importanti nel nostro lavoro con le aziende. La nostra è una squadra affiatata che fa di passione e professionalità il tassello fondamentale di una mentalità vincente, di chi non si arrende mai. Flessibili, tempestivi e operativi in qualsiasi momento, ogni cliente soddisfatto rappresenta un orgoglio per noi! Non è un caso se allo storico logo del “mondo in una

mano” abbiamo deciso di sostituire “il guantone da baseball che avvolge il mondo”, cosi come noi avvolgiamo le richieste dei nostri clienti, paragonando uno sport collettivo dove si gioca con lealtà, velocità e precisione per raggiungere tutti lo stesso obiettivo al lavoro di squadra che portiamo avanti ogni giorno».   Quando avete iniziato ad occuparvi di Business Travel? «Oramai sono più di 15 anni che ci occupiamo di questo settore che ricopre l’80% del nostro business. Negli anni economici più difficili io e Roberta abbiamo intuito che era fondamentale diversificare, l’agenzia di viaggi classica non aveva più la forza di un tempo e così intuimmo il valore di affiancare gli imprenditori nei loro viaggi d’affari. Oggi lavoriamo con le più grandi realtà industriali di questa regione, dal settore petrolifero, a quello chimico, agroalimentare e manifatturiero. Le aziende con noi si sentono al sicuro, siamo operativi 24 h su 24 e siamo qui per risolvere i loro

problemi. Forniamo soluzioni complete per il viaggio d’affari e siamo in grado di gestire e consolidare clientela su tutto il territorio nazionale ed internazionale, proponendo una consulenza mirata di alta qualità e personalizzazione del servizio. Crediamo nel rapporto fidelizzato con le nostre aziende clienti, che seguiamo con passione, dedizione ed onestà, impegnandoci in una sinergia di crescita professionale e personale, nell’ottica di una soddisfazione reciproca. A tal proposito ci tengo a ricordare che stiamo organizzando un evento per il prossimo 19 dicembre al castello di Semivicoli al quale parteciperanno le migliori aziende del territorio».   Qual è il valore aggiunto della vostra agenzia? «La nostra forza è confezionare per il cliente un viaggio su misura, “tailor-made”, sia che si tratti di viaggi d’affari che di piacere, nell’ottica del “Best Buy” e “Best Service”. Collaboriamo con partner di eccellenza, strutture ricercate, di nicchia, esclusi-

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L’evento organizzato dalla Sublimondo sul Business Travel

ve per chi desidera il massimo servizio o un’esperienza unica ed irripetibile. La conoscenza diretta delle destinazioni e delle strutture ci contraddistingue dai competitors e ci permette di consigliare ed assistere nella scelta della meta più adatta i nostri clienti. Disponiamo di diversi corrispondenti sul posto che ci garantiscono servizi da veri viaggiatori e non da turisti. Operiamo con partner come Emirates, American Express e Sporting Vacanze che sono il top nel loro settore. Curare il cliente nei piccoli dettagli è la nostra mission. Anche in Italia, non solo all’estero, offriamo esperienze esclusive. Con noi il cliente sa che ogni desiderio verrà esaudito».   E per i viaggiatori più giovani che sempre più spesso si avvalgano della tecnologia? «La tecnologia, che ha sicuramente un ruolo importante nel nuovo millennio, è una grande tentazione per

Franca con il bulldog inglese Boss, mascotte di Sublimondo

tutti, ma non potrà mai sostituire, e di questo siamo davvero convinti, il rapporto e il valore umano, ossia l’apporto di personale esperto e motivato che rimane assolutamente fondamentale. A chi ama confrontarsi su internet diciamo: facciamolo insieme, vi possiamo seguire con professionalità nello stesso modo ed in più avrete la sicurezza di un interlocutore serio e coperture assicurative che vi tutelano da qualsiasi disguido».   Nuove tendenze sul mercato?

«Le tendenze nei viaggi business

e leisure puntano verso una maggiore attenzione al benessere di chi viaggia, al comfort e alla sostenibilità. Infatti stanno emergendo nuove tendenze che vedono il crescente abbinamento tra soggiorni di Business Travel con momenti di relax personale. Parlo del cosidetto “bleisure”, un trend che richiede da parte nostra una diversa sensibilità alle esigenze del viaggiato-

re d’affari che oggi desidera cogliere l’opportunità offerta dalla trasferta di lavoro per trascorrere tempo con la famiglia, o per coltivare i propri interessi personali. Da qualche anno abbiamo constatato che questa tendenza sta prendendo sempre più piede».   Il futuro di Sublimondo verso che direzione va? «Gli obiettivi sono consolidarci nel Business Travel e nel turismo Leisure d’élite. In futuro prevediamo una location più ampia, anche a fronte di una crescita del nostro team. Fino al 2009 l’agenzia era al piano terra, sempre su Via Carducci ma fronte strada, dal 2009 ci siamo trasferiti in un ufficio al quarto piano perché per la nostra tipologia di clientela è fondamentale la privacy e la riservatezza. I progetti sono tanti e l’entusiasmo e l’energia non ci mancano. Per noi ogni obiettivo è una sfida che dobbiamo vincere, come una vera squadra di baseball!»

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incarichi & carriere

DUE ABRUZZESI NOMINATI CAVALIERI DEL LAVORO

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ono due gli abruzzesi insigniti del prestigioso riconoscimento di Cavaliere del Lavoro. Si tratta di Giuseppe Natale, amministratore delegato di Valagro, colosso dei fertilizzanti con 35 anni di storia e Pierluigi Zappacosta, imprenditore chietino fondatore di Logitech, società di consulenza e di sviluppo dei prodotti informatici, nota in tutto il mondo per aver introdotto i sistemi periferici per computer tra i quali il mouse. Natale e Zappacosta sono tra i 25 nuovi Cavalieri del lavoro nominati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con le ultime nomine, i Cavalieri del lavoro sono arrivati a 555. Dal 1901 ad oggi, gli insigniti dell’onorificenza “Al merito del lavoro” sono 2.797. I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante, attraverso l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione.

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO, È MANOLA DI PASQUALE LA NEO PRESIDENTE

È

Manola Di Pasquale, la nuova presidente del CdA dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. A nominare l’avvocato di Teramo, ex candidata sindaco di Teramo per il PD, la Regione Abruzzo, con decreto firmato dal presidente. L’organo è composto anche da Giampaolo Colavita per il Molise e da Nicola D’Alterio per il Ministero della Salute. «Nella certezza che il nuovo organo saprà garantire - si legge in una nota - un proficuo e determinante impulso all’ulteriore sviluppo dell’Ente nei diversi ambiti di interesse sul piano nazionale ed internazionale, la Direzione Generale formula ai nuovi componenti i migliori auguri di buon lavoro. Con l’occasione si esprime il più vivo apprezzamento per l’attenzione e l’impegno profusi dal governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, dal governatore della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura e dall’Assessore della Regione Abruzzo Silvio Paolucci».

DANELLI ALLA GUIDA DI CONFCOMMERCIO PESCARA

Dopo 35 anni cambia la presidenza di Confcommercio Pescara e Ezio Ardizzi passa il testimone a

Franco Danelli, titolare dell’omonima concessionaria di automobili del marchio Fiat. Danelli sarà affiancato dagli 11 componenti della giunta esecutiva, tra i quali, su volere di Danelli resta Ardizzi, che assume l’incarico di vice presidente vicario. Con loro anche Simona Cavalazzi, vice presidente; Riccardo Padovano, vice presidente; i componenti Ciro Bux, Giampiero Di Biase; Christian Di Cosmo; Sergio Di Sabatino; Enzo D’Ottaviantonio; Carmine Falcone. «Non c’è futuro senza passato – ha dichiarato Danelli - e credo molto in questo che dico. Sono convinto che da soli al comando non si fa nulla, per questa ragione affiderò molte deleghe e aspetto che chi ha delle competenze specifiche mi chieda una particolare delega».

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ENRICA SALVATORE ELETTA PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TERCAS

La Fondazione Tercas ha un nuovo presidente. «Sono onorata per il prestigioso incarico» ha dichiarato

Enrica Salvatore, nominata all’unanimità. La neo presidente ha ricordato «la magistrale ed illuminata presidenza del professor Mario Nuzzo che, sin dalla nascita della Fondazione, ha dato lustro all’Ente ed al territorio con le cui espressioni culturali, economiche, politiche e sociali ha intrattenuto, sempre, un dialogo aperto e leale garantendo un confronto di alto livello istituzionale sempre rispettoso delle più varie sensibilità». «Sono certa - ha concluso riferendosi al nuovo Consiglio della Fondazione - che sapremo lavorare insieme per affrontare e vincere le grandi sfide che fanno i destini dei territori».

SERGIO QUINTINO VALENTE, NUOVO PRESIDENTE CDA DEL BRAGA

Il nuovo Cda dell’Istituto di Studi Musicali “Gaetano Braga” di Teramo si insedia con una mission

precisa: garantire la prosecuzione delle attività didattiche dell’Istituto, dopo la statalizzazione avvenuta in estate. Il neo presidente Sergio Quirino Valente sarà affiancato da Federico Paci, Alessia De Paulis, Paolo Giuseppe Oreglia, Laura Tinari, Francesco Mastromauro e Dario Marini. Diversi i punti all’ordine del giorno già nel primo Cda tenutosi nel mese di ottobre: approvazione del bilancio, sede, offerta formativa.

CONFCOMMERCIO L’AQUILA, GIUNTA RINNOVATA

È stata rinnovata la nuova Giunta esecutiva di Confcommercio L’Aquila. Ad affiancare il presidente

riconfermato Roberto Donatelli, sono i vicepresidenti Alberto Capretti e Gabriella Dell’Olio, insieme a Antonio Cipollone, Giuseppe De Simone, Giovanni Gambacurta (tesoriere), Angelo Antonio Liberati, Lorenzo Santilli, Riccardo Savella. Il Consiglio Direttivo ha inoltre eletto presidente onorario Mario Maccarone, storico esponente della FIPE Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) ed attualmente consigliere nazionale. Infine, è stato nominato socio onorario Confcommercio il prefetto dell’Aquila Francesco Alecci.

SANDRO DEL FATTORE NUOVO SEGRETARIO CGIL ABRUZZO

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ambio al vertice nella Cgil Abruzzo. Sandro Del Fattore, romano di 61 anni, è il nuovo Segretario generale del sindacato regionale. Già assessore al Comune di Roma, con deleghe al lavoro e alle attività produttive, Del Fattore sostituisce Gianni Di Cesare, destinato ad un incarico in Cgil nazionale, e resterà nella Cgil molisana, in qualità di segretario generale, incarico che ricopre dal 2013. In Cgil nazionale ha coordinato il dipartimento welfare e nuovi diritti.

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incarichi & carriere

PESCARABICI, SI ALLARGA IL DIRETTIVO GUIDATO DA LAURA DI RUSSO

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ria di novità nel direttivo di PescaraBici. La neo presidente Laura Di Russo sarà affiancata dai nuovi membri Ginello Cimini, Alessandro Sonsini e Carla Martorella, che portano il direttivo a 7. Confermati Filippo Catania, l’ex presidente Giancarlo Odoardi, ora diventato coordinatore interregionale delle associazioni FIAB d’Abruzzo e Molise, e Francesca Cermignani. «È ancora raro in Italia affidare ad una donna la direzione di una organizzazione, seppure piccola e volontaristica – dichiara la Di Russo -. Nella FIAB invece, ci sono molte donne nei direttivi delle associazioni locali e la presidente nazionale, Giulietta Pagliaccio, è il riferimento di tutti».

EUROREGIONE, D’ALFONSO VICEPRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA GENERALE

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Il governatore Luciano D’Alfonso è stato eletto vicepresidente vicario dell’Assemblea generale dell’Euroregione Adriatico Ionica. «Ringrazio i componenti dell’Assemblea che hanno voluto affidarmi questo delicato incarico – ha commentato – e mi impegnerò affinché l’Euroregione Adriatico Ionica aumenti la concretezza realizzativa riscontrabile dai cittadini e soprattutto dagli abruzzesi, che hanno già visto coronato il sogno di entrare nelle reti di trasporto transnazionali TEN-T».

REGIONE ABRUZZO, EBRON D’ARISTOTILE DIRETTORE RISORSE E ORGANIZZAZIONE

Il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso d’intesa con l’assessore Silvio Paolucci ha no-

minato Ebron D’Aristotile direttore del Dipartimento Risorse e Organizzazione della Regione Abruzzo. Alla base del provvedimento il “possesso delle capacità professionali necessarie a svolgere l’incarico di direttore in relazione alla natura e alle caratteristiche dei programmi da realizzare, alla capacità professionale, formazione professionale e culturale, attitudine, esperienze e risultati conseguiti in precedenza”. D’Aristotile era già dirigente del servizio Autorità di Audit e di controllo ispettivo contabile della Regione.

GRAN SASSO, GIULIANI NOMINATO AMMINISTRATORE UNICO DEL CENTRO TURISTICO

Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha nominato amministratore unico del Centro Turistico del

Gran Sasso (Ctgs) Fulvio Vincenzo Giuliani. Esperto consulente d’azienda specializzato in piani di sviluppo a livello Europeo, subentra a Umberto Beomonte Zobel. «Ringrazio il sindaco per la fiducia e la stima accordatemi - ha dichiarato Giuliani - consapevole del difficile compito che andrò ad affrontare e che, comunque, mi vedrà impegnato da subito ad acquisire tutte le informazioni possibili a comporre un quadro omogeneo della situazione». «Nel ringraziare Fulvio Giuliani per aver accettato il complesso incarico - ha quindi affermato il sindaco - mi preme tuttavia rivolgere un sincero ringraziamento anche ad Umberto Beomonte Zobel. Se, come spero, il Centro Turistico troverà una soluzione definitiva, e se la nostra montagna conoscerà un turismo rigidamente eco sostenibile, molto si dovrà anche al suo lavoro».

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incarichi & carriere

ANTONELLA BALLONE ENTRA NELLA GIUNTA DELLA EUROLINES ORGANISATION

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ntonella Ballone, vicepresidente del gruppo Baltour entra a far parte del comitato esecutivo della Eurolines Organisation, l’organo decisionale della Eurolines che riunisce i membri delle varie nazioni europee in un unico network. Antonella Ballone è così la prima donna ad entrare nell’esecutivo Eurolines, costituito dagli otto rappresentanti dei più importanti gruppi europei che operano nel trasporto passeggeri quali l’inglese National Express e la multinazionale francese Transdev, che insieme a Baltour siedono nell’Executive Committee del network. «Questa nomina - commenta la Ballone - segna un importante passaggio strategico in quanto conferma la crescita e l’affermazione del Gruppo Baltour a livello nazionale ed internazionale, ed è il riconoscimento della riacquisita centralità dell’Italia nelle politiche europee del trasporto passeggeri».

ANCE GIOVANI, È FEDERICO DE CESARE IL NEO PRESIDENTE DEL COMITATO MEZZOGIORNO

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uovo incarico per Federico De Cesare. Socio e consigliere della storica Impresa Costruzioni De Cesare Ing. Ulrico s.r.l., l’imprenditore 25enne è il nuovo presidente del Comitato Mezzogiorno di ANCE Giovani. Per i prossimi tre anni, dunque, guiderà i costruttori under 40 di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. De Cesare, che diventa così il più giovane componente della neoeletta squadra di presidenza di ANCE Giovani, al suo insediamento ha tracciato i punti cardine del suo programma: efficientamento di infrastrutture e collegamenti, investimenti a tutela del territorio onde scongiurare fenomeni di dissesto idrogeologico, massimo e migliore utilizzo possibile dei Fondi Strutturali Europei 2014-2020, riqualificazione di città e periferie, messa in sicurezza di edifici pubblici con particolare riferimento a quelli scolastici.

RICCARDO SAVELLA NOMINATO COORDINATORE NAZIONALE DI FEDERAZIONE MODA ITALIA

Incarico nazionale per l’abruzzese Riccardo Savella. L’avezzanese è il nuovo coordinatore Nazionale

di Federazione Moda Italia, che riunisce i giovani imprenditori che si occupano della moda e del Made in Italy. «Sono molto orgoglioso di questa nomina, che peraltro è un ruolo assolutamente operativo, per me stesso ma soprattutto, perché Avezzano, la Marsica e la provincia dell’Aquila come territorio, finalmente potranno essere conosciute per una cosa positiva. Essere coordinatore di questo settore, come degli altri in Confcommercio, non è una carica onorifica ma una vero e proprio lavoro che spero, per me e per la terra che vado anche a rappresentare, di svolgere al meglio».

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Valagro

«La nomina di Cavaliere è il riconoscimento del lavoro profuso per 35 anni nell’attività imprenditoriale che mi ha portato a creare Valagro, insieme a Ottorino La Rocca, e a farla crescere in tutto il mondo »

La sede della Valagro SpA

Il Presidente Mattarella nomina Giuseppe Natale Cavaliere del Lavoro

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on grande orgoglio per la nostra regione, l’imprenditore Giuseppe Natale è stato nominato Cavaliere del Lavoro. Natale è ceo della Valagro SpA, nel 1980, insieme a Ottorino La Rocca, fonda l’azienda ad Atessa, multinazionale leader nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti a basso impatto ambientale per le produzioni agricole, i tappeti erbosi, il giardinaggio e diverse applicazioni industriali. Negli anni ‘90, guida l’azienda verso l’internazionalizzazione, dapprima nel mercato europeo e successivamente nel resto del Mondo. Ad oggi Valagro conta 11 filiali in 3 Continenti e copre, tramite i suoi distributori, oltre 80 Paesi nel Mondo. Abbiamo intervistato il neo Cavaliere. Innanzitutto complimenti per questa importante investitura. Cosa significa per lei la nomina di Cavaliere del Lavoro? E per il nostro territorio che valore assume? «Personalmente rappresenta un motivo di orgoglio, perché è il riconoscimento del lavoro profuso per 35 anni nell’attività imprenditoriale che mi ha portato a creare Valagro, insieme a Ottorino La Rocca, e a farla crescere in tutto il mondo. Ancor di più rappresenta il riconoscimento dell’impegno condiviso con i collaboratori di Valagro ai quali va la mia gratitudine per il raggiungimento di questo obiettivo. Per il territorio questa onorificenza rappresenta un segnale positivo improntato alla fiducia nel futuro: la storia di Valagro è un percorso di crescita, di passione e impegno, e se pensiamo che rispetto a questo percorso i giovani sono una risorsa fondamentale, allora posso affermare che questa onorificenza rappresenta, per loro soprattutto, un segnale di speranza e un invito ad essere costruttivi e intraprendenti». La crescita della Valagro negli anni è stata esponenziale, in termini di fatturato e di occupazione, fino ad arrivare ad aprire anche una sede in Norvegia. Come si raggiungono questi numeri? «Trasformando la complessità in opportunità di crescita. La storia di Valagro è stata da subito contrassegnata da una grande vocazione all’internazionalizzazione, quindi l’aprirsi al mondo per noi ha rappresentato sì un elemento di complessità, ma anche una grande opportunità. L’azienda è stata fondata nel 1980 e già nel 1985 era stato avviato il processo di sviluppo all’estero. Nella prima fase le maggiori difficoltà erano legate alla comprensione dei bisogni nelle diverse aree geografiche, alle barriere culturali e ai sistemi di distribuzione molto diversi nei vari paesi. Questa fase è stata certamente molto delicata perché richiedeva all’azienda la capacità di adattare continuamente il proprio business model. La sfida che oggi ci troviamo ad affrontare è quella di


storie & persone

Giuseppe Natale ceo di Valagro

Giuseppe Natale, un cavaliere a lavoro A tu per tu con il ceo della Valagro SpA, nominato da poco Cavaliere del Lavoro. L’azienda di Atessa guidata insieme al socio Ottorino La Rocca opera nel settore fertilizzanti a livello mondiale giungere ad essere un’azienda globale, con un’unica identità. Anche in questo caso, la complessità va interpretata come una sfida positiva perché rappresenta innanzitutto un’occasione di arricchimento della nostra identità e di crescita per noi tutti». Quanto investe ogni anno la Valagro in ricerca&innovazione? «Ogni anno il Gruppo Valagro investe il 4 % del proprio fatturato – che si è attestato poco sotto i 100 milioni di euro nel 2014 - in attività di ricerca e sviluppo. Grazie a questi investimenti e al network di collaborazioni scientifiche con partner di rilievo internazionale, siamo in grado di offrire ai nostri clienti soluzioni innovative e sostenibili per l’agricoltura, il giardinaggio e le altre applicazioni industriali seguendo un percorso rigoroso fondato sulla profonda conoscenza degli ingredienti attivi e delle materie prime, sulla scelta dei metodi di estrazione dei principi attivi, su attività di indagine e capacità analitiche all’avanguardia, e infine sulla comprovata capacità di fornire soluzioni efficaci per le esigenze del cliente». Oltre i fertilizzanti, in quali altri settori industriali opera la Valagro SpA? «Per quanto riguarda la nutrizione delle piante, che rappresenta il nostro core business, i biostimolanti rappresentano il 50% del nostro fatturato, che comprende prodotti speciali

per la fertirrigazione e la nutrizione fogliare, e microelementi chelati. Tutti prodotti che ci consentono di lavorare sulla linea della sostenibilità. Con l’acquisizione di Algea, avvenuta nel 2002, il gruppo Valagro ha acquisito competenze uniche nel campo dei prodotti a base di alghe non soltanto per l’agricoltura, ma anche per la nutrizione animale, l’alimentazione umana e la cosmetica». La storia della Valagro rappresenta la storia delle aziende italiane eccellenti che operano nel mondo. Quali sono i prossimi obiettivi? «Nel futuro si assisterà a una grossa evoluzione del mercato e niente sarà più come adesso. Il settore crescerà in maniera esponenziale e grazie al know-how acquisito negli anni riteniamo di poter giocare un ruolo da protagonisti sia con nuove acquisizioni che con tecnologie sempre più innovative. A tal proposito, recentemente abbiamo annunciato l’acquisizione dell’azienda indiana Sri Biotech Laboratories India Limited: grazie all’ingresso di SriBio nel Gruppo, Valagro diventa una vera e propria azienda globale che opera a 360° nel settore dei biologicals, e guadagna l’accesso a nuovi segmenti di mercato, come il bio-controllo, e a nuove tecnologie, come la fermentazione, che ci permetteranno di sviluppare nuovi prodotti, potenziare quelli esistenti e rafforzare il nostro ruolo nello scenario mondiale»•

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» di Luigi Carunchio

Il maxi ammortamento previsto dalla legge di stabilità 2016 Uno degli aspetti di maggiore appeal della nuova maggiorazione del 40% degli ammortamenti e delle quote capitale dei canoni di leasing prevista nel disegno di legge, è rappresentato dalla sua applicazione a tutti i beni strumentali nuovi delle imprese e degli esercenti arti e professioni

L’ Il beneficio si applica a tutte le imprese e ai professionisti. Tali soggetti, quindi, potranno maggiorare le ordinarie quote di ammortamento di un importo pari al 40%

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ammortamento è una procedura tecnico contabile mediante la quale il costo sostenuto per l’acquisto di beni strumentali all’esercizio dell’impresa, di durata pluriennale, viene ripartito su tutti gli esercizi di utilizzo. Il processo di ammortamento è escluso in tutti i casi in cui il bene di proprietà dell’impresa non è strumentale all’esercizio della stessa, ovvero al raggiungimento delle finalità aziendali. A titolo esemplificativo tutti i beni merce, destinati alla rivendita non sono considerati beni strumentali. Inoltre l’ammortamento è escluso in tutti quei casi in cui il bene, pur se strumentale, non è soggetto a deperimento, ad esempio i terreni. La finalità dell’ammortamento è quella di evitare che il costo del bene deperibile e ad utilità pluriennale abbia un impatto come componente negativo di reddito sul solo esercizio di acquisto. Ne consegue che all’atto di acquisto, nell’attivo dello stato patrimoniale si iscrive il bene al costo storico di acquisto, ed in ogni esercizio di utilizzo, si deduce da tale valore la quota di ammortamento di competenza. La normativa prevede che per i beni di modico

valore, ovvero inferiore a 516,46 euro, anche se l’utilizzo del bene avviene in più esercizi, il contribuente può, in alternativa, decidere di dedurre il costo di acquisto interamente nell’esercizio di sostenimento del costo. L’ammortamento deve essere effettuato sino a che l’intero valore del bene non sia stato azzerato, salvo ovviamente il caso in cui venga cessato o dismesso. Tecnicamente l’ammortamento avviene mediante l’imputazione nel conto economico di quote costanti di ammortamento, effettuate mediante delle tabelle ministeriali che ne determinano la percentuale, ovvero il coefficiente di ammortamento. Al fine di rilanciare gli investimenti, la legge di Stabilità 2016 prevede, per gli acquisti di beni produttivi strumentali nuovi effettuati nel periodo che va dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, una ulteriore deduzione extracontabile del 40% da aggiungere alle quote ordinarie di ammortamento; essa dovrà essere ripartita in modo lineare sulla vita utile del bene. Il beneficio si applica a tutte le imprese e ai professionisti. Tali soggetti, quindi, potranno


fisco

Tecnicamente l’ammortamento avviene mediante l’imputazione nel conto economico di quote costanti di ammortamento, effettuate mediante delle tabelle ministeriali che ne determinano la percentuale, ovvero il coefficiente di ammortamento

maggiorare le ordinarie quote di ammortamento di un importo pari al 40%, arrivando così a dedurre, al termine del periodo, il 140% del prezzo di acquisto. Facendo un esempio, un bene del valore storico di euro 1.000,00 verrà ammortizzato annualmente oltre che per una quota ordinaria di euro 200,00 anche di una quota extra di euro 80,00, ovvero il 40% in più. Nei cinque anni l’azienda avrà imputato nel conto economico maggiori costi per euro 400,00, ovvero euro 80,00 per cinque o ancora il 40% di 1.000,00. In linea di principio, nel caso di società di capitali, lasciando inalterata l’aliquota IRES ai valori attuali, il risparmio fiscale per l’impresa è di euro 22,00 annue per ogni 1.000,00 euro di investimento realizzato. L’agevolazione si applica a tutti i beni strumentali, comprese le auto aziendali, tranne: fabbricati; beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5% e alcuni beni specificamente individuati dalla norma, come condutture, materiale rotabile e aerei delle imprese di trasporto. La maggior quota di ammortamento (che verrà dedotta nel modello Unico) vale solo per le imposte

sui redditi IRES e IRPEF e non rileva per l’IRAP. Oltre che per gli ammortamenti, la normativa sembra valere anche per i beni acquisiti in leasing, stante l’assimilazione di quest’ultimi agli acquisti diretti. Per i leasing, lo sconto sarà quindi pari al 40% della quota capitale dei canoni dedotti fiscalmente. Per poter ottenere il maxi ammortamento è necessario fare riferimento alla data di consegna o spedizione del bene, oppure, per i cespiti realizzati in appalto, alla data di ultimazione della prestazione, a prescindere dal pagamento del corrispettivo e/o dall’entrata in funzione del bene acquistato. L’incremento del 40% si applica all’ammortamento fiscalmente dedotto in ciascun esercizio. Il bene oggetto del maxi ammortamento potrà essere venduto prima della fine del processo di ammortamento e, in tal caso, cesserà la deduzione del 40% senza alcuna conseguenza per le quote già operate. Si precisa che la Legge di Stabilità, stabilisce che ai fini della determinazione degli acconti d’imposta per il 2015 e il 20116, non si deve tenere conto della deduzione maggiorata

La maggior quota di ammortamento (che verrà dedotta nel modello Unico) vale solo per le imposte sui redditi IRES e IRPEF e non rileva per l’IRAP

luigicarunchio@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Spionaggio e social network: il potere delle informazioni in Rete Crescono ad un ritmo inquietante le richieste di fornitura di informazioni di individui presenti nei social network. Nel primo semestre 2015 le richieste inoltrate dai governi mondiali per ottenere delle informazioni riconducibili ad attività criminose, ha superato il numero di 41.000. Solo l’Italia ha contribuito per circa 1.800 domande relative a 3.000 utenti

S Sono dati pubblicati nel nuovo rapporto semestrale della società sulla trasparenza, da cui si evince anche un incremento esponenziale di richieste dei governi mondiali di bloccare i contenuti che violano le leggi locali: + 118% pari a 20.568 richieste

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iamo forse giunti ad una svolta epocale. Le metodologie d’indagine condotte dal mitico Tenente Colombo, magistralmente interpretato dall’attore statunitense Peter Falk, sembrano appartenere ormai a un’epoca preistorica. Per i cosiddetti “nativi digitali”, categoria cui appartengono tutte le generazioni cresciute nell’attuale ecosistema tecnologico, pensare che per svolgere una qualsiasi tecnica di ricerca di indagine ci si possa affidare alle sole qualità umane come l’intelligenza, l’esperienza, la professionalità, la lungimiranza è semplicemente impensabile. Gli stessi serial tv crime, attualmente distribuiti nei circuiti televisivi, hanno contribuito a creare quella forma mentis che pone l’utilizzo delle tecnologie digitali al centro di ogni tipologia di ricerca informativa. È la stessa condizione mentale che troviamo nelle strutture istituzionali dei governi mondiali, cui è affidato il compito di svolgere indagini e ricerche su attività criminose. Come sappiamo, è il mondo dei social network a gestire il contenitore informativo globale maggiormente utile per ottenere dati e riscontri

per le indagini da svolgere. I governi mondiali lo hanno capito ed è per questo che, da tempo, hanno deciso di rivolgersi ai gestori dei social per ottenere dati aggiornati in tempo reale sui loro cittadini. Nel solo primo semestre del 2015 ai vertici di Facebook sono giunte ben 41.214 richieste di informazioni legate a indagini su attività criminose, come rapine e sequestri, ossia il 18% in più rispetto alle 35.000 richieste del secondo semestre 2014. Sono dati pubblicati nel nuovo rapporto semestrale della società sulla trasparenza, da cui si evince anche un incremento esponenziale di richieste dei governi mondiali di bloccare i contenuti che violano le leggi locali: + 118% pari a 20.568 richieste. Le richieste maggiori arrivano dagli Stati Uniti (26.579 contro le 21.731 del semestre precedente), accolte nell’80% dei casi. Sono prevalentemente richieste di fornitura di informazioni sull’utente, sull’indirizzo IP utilizzato, i contenuti pubblicati, il numero e i profili degli amici. Anche l’Italia occupa un posto di rilievo. Nello stesso periodo ha presentato 1.816 richieste (contro le


ICT

Se i leader dei maggiori paesi “digitalizzati” continueranno ad assumere una posizione di crescente dipendenza verso i veri depositari delle informazioni della popolazione mondiale, si potrebbe arrivare facilmente e velocemente ad una mutazione della gestione del potere

1.774 del periodo precedente), riconducibili a quasi 3.000 utenti, esaudite per meno della metà. È interessante notare che, per quanto concerne la restrizione dei contenuti che rende inaccessibile l’accesso ai post in quei Paesi in cui violano leggi locali, troviamo l’India in testa alle classifiche. Il governo indiano ha triplicato le richieste (oltre 15.000) in funzione di indagini svolte su contenuti giudicati proibiti (giudicati antireligiosi o che incitano alla violenza e all’odio). Ma Facebook non è la sola a fornire informazioni sui suoi utenti. Anche Twitter è costantemente contattata per la fornitura di dati: nel primo semestre ha ricevuto 4.363 richieste di informazioni contro le 2.871 del semestre precedente. Non sfuggono altri “big” del Cyberspazio, come Google, Apple, Microsoft, LinkedIn e Yahoo. Gli scandali degli ultimi anni (vedi Datagate), riguardanti le attività di sorveglianza dei governi mondiali, non creano più indignazione e sconcerto nelle masse. Le notizie sulle attività spionistiche condotte, a vario titolo, su cittadini, imprese e interessi nazionali, non fanno più scalpore. E mentre gli

stessi Governi continuano a legiferare sui diritti/ doveri dei cittadini in materia di privacy, la riservatezza delle loro informazioni è costantemente violata. A ciò bisogna aggiungere l’elemento di maggiore pericolosità della conduzione di queste attività: il crescente coinvolgimento dei maggiori players dei social network nelle attività di ricerca e fruizione delle informazioni su base mondiale. È una diretta conseguenza della sottovalutazione dello sviluppo dell’utilizzo del mondo virtuale da parte dei governi del pianeta, aspetto su cui ancora oggi si rileva una colossale incomprensione del fenomeno, che ha come effetto una sostanziale impreparazione per la gestione del problema. Se i leader dei maggiori paesi “digitalizzati” continueranno ad assumere una posizione di crescente dipendenza verso i veri depositari delle informazioni della popolazione mondiale, si potrebbe arrivare facilmente e velocemente ad una mutazione della gestione del potere. Non più i Governi alla guida di una Paese, ma un ridotto gruppo di holdings del Ciberspazio

Ma Facebook non è la sola a fornire informazioni sui suoi utenti. Anche Twitter è costantemente contattata per la fornitura di dati: nel primo semestre ha ricevuto 4.363 richieste di informazioni contro le 2.871 del semestre precedente. Non sfuggono altri “big” del Cyberspazio, come Google, Apple, Microsoft, LinkedIn e Yahoo

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» di Simone D’Alessandro

Quello che ho capito dei social? Tutto e il contrario di tutto, come nella vita reale! Alcune riflessioni sul mondo dei social e sulla loro evoluzione…

N

Se adeguatamente utilizzati, i social fanno in modo che l’avversario non sia demonizzato e sia rispettato per quello che è. Se gli utenti si accorgono della trasparenza e della coerenza, smettono di entrare in conflitto, pur rimanendo delle proprie opinioni

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egli ultimi cinque anni ho lavorato spesso alla produzione di contenuti per blog e social network. Quelli che si prendono sul serio definirebbero la professione a metà strada tra il “webcopy” e il “web content manager”. Io preferisco, più cautamente, parlare di contenuti adatti a stabilire una relazione duratura (che non significa necessariamente proficua) con i tuoi interlocutori: è un settore troppo giovane perché si possano stabilire leggi immutabili. Conservare un sano scetticismo evita auto-inganni disastrosi. In questo lavoro è impossibile non essere affiancati da esperti (Seo, Sem, Webmaster, Webdesigner) che ne sanno più di me in fatto di tecniche e scorciatoie finalizzate a catturare utenti. Mi rimane, tuttavia, ampio spazio di autonomia quando devo decidere in che modo argomentare, convincere o descrivere un valore, un prodotto, un servizio. Leggendo, poi, i saggi sul tema si scopre che, anche in questo settore, ci si divide sempre in “apocalittici” (Da Morozov a Eco) che criticano aspramente le derive negative degli strumenti; e “integrati” (da Zuckerman a Shirky) che propongono i social come soluzione a tutti i mali. Nel mezzo esistono libri che descrivono chiaramente come stanno le cose. Ultimamente Gianluca Giansante ha pubblicato

un libro sulla Comunicazione Politica On-line che appartiene a quest’ultimo universo. Sulla base di quanto vi ho detto, ho elaborato in pillole alcune considerazioni, frutto di pareri personali e rielaborazioni teoriche: 1. “Tutti utilizzano il web, pochi sanno stabilire relazioni”. Chi intende essere visibile sul web deve prima ascoltare e poi (eventualmente) dialogare, cercando di costruire una relazione duratura e a-gerarchica. Un opinione leader vincente sui media tradizionali, sul web è un signor nessuno se costruisce una comunicazione unidirezionale in cui pontifica o non risponde a tutti i commenti (anche i più banali o distruttivi). 2. “Non convertirai nessuno, convincerai chi è già convinto o ti conquisterai la stima degli avversari!”. Se adeguatamente utilizzati, i social fanno in modo che l’avversario non sia demonizzato e sia rispettato per quello che è. Se gli utenti si accorgono della trasparenza e della coerenza, smettono di entrare in conflitto, pur rimanendo delle proprie opinioni. Ovviamente più dialoghi, più è facile che il tuo avversario scovi una contraddizione. Quindi attenzione! 3. “Il social non significa: comunicazione fai da te a costo contenuto, né soluzione a tutto”.


creatività

Leggendo, poi, i saggi sul tema si scopre che, anche in questo settore, ci si divide sempre in “apocalittici” (Da Morozov a Eco) che criticano aspramente le derive negative degli strumenti; e “integrati” (da Zuckerman a Shirky) che propongono i social come soluzione a tutti i mali

Una strategia social ha senso se inserita in un percorso che tenga conto anche del mondo che non è social. Funziona se c’è uno staff dove ognuno sa fare bene una cosa specifica (i tuttologi anche in questo campo falliscono!). Funziona se c’è un badget adeguato. Ma sopratutto non è sempre la soluzione, può essere controproducente. 4. “I contenuti negativi spesso possono trasformarsi in contenuti positivi”. Questo lo dice Gianluca Giansante nel suo libro. Riportandolo al senso comune potremmo dire: “parlatene bene, parlatene male; l’importante è che ne parliate!”. Immaginiamo due persone che iniziano una discussione animata su facebook; se uno dei due ha la pazienza di continuare a spiegare le sue ragioni, acquisirà credibilità e visibilità. Magari nel corso della conversazione si uniranno altre persone che sosterranno l’uno o l’altro. Chi sarà più abile nel costruirsi alleati, avrà la meglio a prescindere dai toni adottati. 5. “La comunicazione sul web si consuma in

poche ore”. Ciò che dici sul web la mattina, può essere smentito da altri a mezzogiorno! 6. “Sul web tutti si sentono opinion leader anche quando non conoscono bene ciò di cui parlano”. Questo ha prodotto un incremento di movimenti di protesta a qualsiasi cosa. Tendenza pericolosa che si lega a una crescente sfiducia nei confronti dei “veri esperti” che spesso sono al servizio di istituzioni sempre meno credibili. Cosa si può fare contro chi crede di sapere anche quando non sa niente? Ascoltarlo? Dargli ragione per poi portarlo verso le tue opinioni? Ogni caso è a sé. Bisogna valutare il tempo e l’opportunità. Come quando si stabiliscono relazioni umane autentiche. Discutere con alcune persone per ore può risultare stimolante o essere una perdita di tempo! Ora, mi chiedo: cosa dicono queste pillole? Che il mondo virtuale mostra le stesse contraddizioni e incertezze del mondo reale

Una strategia social ha senso se inserita in un percorso che tenga conto anche del mondo che non è social. Funziona se c’è uno staff dove ognuno sa fare bene una cosa specifica (i tuttologi anche in questo campo falliscono!)

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» di Filippo Paolini

Istituto dell’interpello, cosa cambia È una facoltà del contribuente di chiedere all’Amministrazione finanziaria il parere in merito ad un proprio caso, qualora vi siano obbiettive condizioni di incertezza circa l’interpretazione e l’applicazione di norme tributarie

Sul versante del processo tributario, sono state allargate le maglie della conciliazione: si potrà far pace con l’amministrazione finanziaria anche in grado di appello, scontando però un profilo sanzionatorio più pesante del 10% rispetto al primo grado, ed anche nei procedimenti che sono stati oggetto di mediazione tributaria

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seguito della Legge 23/2014, che ha istituito la delega al Governo per “un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”, è stato emanato il Decreto Legislativo n. 156/2015 “Misure per la revisione della disciplina degli interpelli e del contenzioso tributario”, che ha previsto una revisione dell’istituto dell’interpello nonchè importanti modifiche per il contenzioso tributario. L’istituto dell’interpello, come noto, permette al contribuente di conoscere – in via preventiva e su uno specifico argomento concretamente presentatosi – l’orientamento dell’Ufficio finanziario. Le tipologie di interpello esistenti sono state classificate in sei categorie diverse: interpello ordinario, probatorio, antiabuso, disapplicativo, per i nuovi investimenti e per accordi preventivi per imprese con attività internazionali. È bene ricordare che, quando la risposta non è comunicata al contribuente entro il termine previsto (novanta o centoventi giorni), il silenzio

equivale a condivisione, da parte dell’Amministrazione, della soluzione prospettata dal contribuente. Sul versante del processo tributario, sono state allargate le maglie della conciliazione: si potrà far pace con l’amministrazione finanziaria anche in grado di appello, scontando però un profilo sanzionatorio più pesante del 10% rispetto al primo grado, ed anche nei procedimenti che sono stati oggetto di mediazione tributaria. È stata, inoltre, stabilita una sostanziale parità di diritti tra le parti i merito all’esecutività delle sentenze: per le pronunce a favore dell’amministrazione finanziaria nulla cambia (2/3 dell’importo dopo la sentenza di primo grado, intero importo dopo la sentenza di secondo grado), mentre per le pronunce a favore del contribuente, senza dover aspettare il passaggio in giudicato delle sentenza, si avrà restituzione di quanto eventualmente versato in pendenza di giudizio, rimborso di quanto oggetto di condanna a carico


norme & leggi

Le tipologie di interpello esistenti sono state classificate in sei categorie diverse: interpello ordinario, probatorio, antiabuso, disapplicativo, per i nuovi investimenti e per accordi preventivi per imprese con attività internazionali

di Parte erariale, con rilascio di apposita garanzia, per importi superiori a dieci mila euro. Circa le spese di giudizio, la parte soccombente rimane tenuta a rimborsarle e si introduce il principio secondo le stesse possono essere compensate, totalmente o parzialmente, dalla Commissione tributaria solo se vi sia soccombenza reciproca o se sussistano gravi ed eccezionali motivazioni che devono essere comunque giustificate dal giudice. Le spese di giudizio saranno maggiorate del 50% nelle controversie proposte contro atti reclamabili, mentre laddove una parte rifiuti ingiustificatamente la proposta conciliativa, sarà poi tenuta a sostenere le spese processuali qualora il

riconoscimento delle sue pretese risulti inferiore al contenuto della proposta conciliativa. Novità anche nella fase che precede il processo. La mediazione tributaria è stata estesa a tutte le liti al di sotto dei venti mila euro, per gli atti emessi da qualsiasi ente impositore (non solo dall’Agenzia delle Entrate dunque). Va evidenziato che l’atto introduttivo della mediazione, il reclamo, ha natura giurisdizionale tant’è che, decorsi inutilmente novanta giorni, produce gli effetti del ricorso, o meglio, nel nuovo impianto normativo, il ricorso produce anche gli effetti di un reclamo e può contenere una proposta di mediazione con rideterminazione dell’ammontare della pretesa

Circa le spese di giudizio, la parte soccombente rimane tenuta a rimborsarle e si introduce il principio secondo le stesse possono essere compensate, totalmente o parzialmente, dalla Commissione tributaria solo se vi sia soccombenza reciproca

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI: QUALE SPAZIO PER LA REINTEGRA? A chi si applica e come cambia

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introduzione del contratto a tutele crescenti ha indotto molti commentatori a ritenere che la reintegra costituisca, per i lavoratori neoassunti, una forma di tutela residuale. Questa affermazione, seppur in astratto corretta, merita un approfondimento, al fine di evitare che si verifichino comportamenti non corretti sulla scorta di una lettura troppo estesa della norma. Se da un lato è sicuramente vero che la reintegra risulta confinata ad un ambito molto più ristretto rispetto al passato, vi è almeno una ipotesi, non espressamente citata dalla norma, che ben potrà trovare accoglimento in sede giudiziaria. Si tratta del licenziamento per giustificato motivo soggettivo e/o per giusta causa irrogato per fatto non rilevante sotto il profilo disciplinare. Il nuovo articolo 18 indica la reintegra quale sanzione per la sola ipotesi di insussistenza del fatto contestato; poiché però il licenziamento disciplinare postula l’esistenza di un inadempimento, la mera contestazione di un fatto che non sia rilevante sotto il profilo disciplinare si traduce nella contestazione di un fatto inesistente, alla quale non può che conseguire la sanzione della reintegra. Per lo stesso motivo si avrà la sanzione della reintegra in tutte le ipotesi di discriminazione, e non solo in quelle espressamente citate dalla norma, in virtù dell’art. 3 della Costituzione. Taluni interpreti assumono inoltre che anche il licenziamento irrogato in contrasto con le previ-

sioni del CCNL applicato al rapporto debba indurre la sanzione della reintegra per violazione di norma imperativa; per giungere a tale conclusione essi ricordano le previsioni normative che esplicitamente citano il CCNL tra le fonti del rapporto di lavoro. Questa argomentazione non può essere condivisa, in quanto postula una efficacia erga omnes del contratto collettivo che, alla luce della inattuazione dell’art. 41 Cost., questo strumento ad oggi non ha. Tant’è che la Riforma Fornero ha esplicitamente indicato questa tra le ipotesi di reintegra, con una norma che, più che applicare un principio generale, costituisce una vera e propria legge speciale. Il nuovo testo dell’art. 18 applica infine la reintegra nelle sole ipotesi in cui si violi una norma testualmente sanzionata con il rimedio della nullità (c.d. nullità testuali) e non anche nelle ipotesi in cui la nullità sia rinvenibile da una più ampia lettura che consenta di ritenere affermata la violazione di principi generali dell’ordinamento (c.d. nullità virtuali). Parte della dottrina mira ad estendere anche a tale seconda categoria l’applicazione della reintegra, facendo applicazione della più generale categoria della nullità civilistica e del principio di eguaglianza. Tale impostazione, però, contrasta con la scelta normativa contenuta nel Jobs act e non può essere condivisa, ben potendo il legislatore disciplinare in modo difforme rispetto alla categoria generale civilistica le conseguenze della nullità in materia giuslavoristica

Il nuovo articolo 18 indica la reintegra quale sanzione per la sola ipotesi di insussistenza del fatto contestato

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Dalla parte dell’Impresa » di Biagio Giancola, avvocato studio Giancola Teti & Associati

Crisi e banche: cos’è il bail-in e cosa rischiano i risparmiatori Dal 1° gennaio 2016, il salvataggio delle banche in crisi non avverrà più con soldi pubblici dello Stato o delle banche centrali, ma attraverso il meccanismo di bail-in che prevede la compartecipazione anche degli azionisti, obbligazionisti e correntisti alle perdite della banca

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er decenni il conto dei dissesti creditizi veniva ripianato dal cosiddetto bail-out, ovvero dagli Stati con il ricorso a finanziamenti diretti alle banche o tramite i Fondi di garanzia. Per avere un’idea di quanto questa pratica sia costata agli stati europei, basti pensare che i dati Eurostat al 31/12/2013 indicano che in seguito alla crisi del 2008 gli aiuti ai sistemi finanziari nazionali avevano accresciuto il debito pubblico di 250 miliardi di Euro in Germania, 60 in Spagna, 50 in Irlanda, 40 in Grecia, 19 in Austria, 18 in Portogallo. In Italia il sostegno pubblico è stato di 4 miliardi. Il salvataggio delle banche con denaro pubblico si è dimostrato una via non più percorribile e l’orientamento dei Governi si è modificato, tanto che dall’anno prossimo il salvataggio dall’esterno sarà sostituito con quello dall’interno e sarà cioè chi ha creduto ed investito nella banca ad essere chiamato a pagare i debiti della medesima. Così dal 1° gennaio 2016, con l’entrata in vigore della direttiva europea 2014/59/UE, cd. “BRRD” (Bank Recovery and Resolution Directive) alla preesistente procedura di insolvenza bancaria, si affiancano alcune misure preventive di risoluzione della crisi bancaria, mirate a salvare la banca senza giungere alla vera e propria insolvenza e dunque alla liquidazione coatta amministrativa. Diventa sempre più concreto il rischio di attuazione del cd. “bail-in”, misura di risoluzione della crisi che prevede la compartecipazione di azionisti, obbligazionisti e correntisti alle perdite della banca. Secondo fonte Bankitalia la lista delle banche per

salvare le quali si applicherebbe il meccanismo del bail in comprende l’istituto per il credito sportivo, la Cassa di risparmio di Ferrara, la Banca delle Marche, la BCC Irpinia, la Cassa di risparmio di Loreto, la banca Popolare dell’Etna, la Banca padovana di credito cooperativo, la Cru di Folgaria, il Credito Trevigiano, la Banca popolare delle Province calabre, la Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, la BCC di Cascina, la BCC Banca Brutia, la BCC Terra di Otranto, la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio. Cosa rischiano quindi investitori e risparmiatori con l’attuazione del bail-in? In sostanza, secondo una gerarchia ben precisa, se la banca subisce gravi perdite, la Banca d’Italia può intervenire commissariando l’istituto al fine di applicare il salvataggio della banca per via interna attraverso la conversione forzata delle obbligazioni subordinate in capitale della banca per poi provvedere a ripianare le perdite con l’azzeramento del capitale medesimo. Pertanto verranno azzerati dapprima gli azionisti, successivamente i titolari delle obbligazioni subordinate Tier 1 e 2 e solo successivamente i conti correnti per gli importi esistenti superiori ad € 100.000,00. In definitiva, soltanto successivamente ad un ripianamento dell’8% attraverso il bail in, potrà operare il Fondo Interbancario per un ulteriore copertura del 6% delle perdite. Il rischio di applicazione del bail in è molto elevato e nel 2016 ne vedremo la concreta applicazione. Gli investitori e i risparmiatori sono avvisati

Dall’anno prossimo il salvataggio dall’esterno sarà sostituito con quello dall’interno e sarà cioè chi ha creduto ed investito nella banca ad essere chiamato a pagare i debiti della medesima

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credito & finanza » di Laura Tinari - foto concesse da Banca dell’Aquila

Il Comitato Promotore Costituenda Banca dell’Aquila

A breve una nuova BCC? Dalla sinergia tra la Costituenda BCC dell’Aquila e quella del Vomano potrebbe nascere la Banca di Credito Cooperativo del Gran Sasso

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icembre 2011 e settembre 2013 sono forse le due main stones del percorso condotto dalla Costituenda Banca di Credito Cooperativo dell’Aquila: il momento in cui è stata aperta la sottoscrizione del capitale sociale e quello in cui sono stati raggiunti i 4 mln di euro di patrimonio richiesti per la costituzione di una BCC. Ma a cambiare il corso della storia è stato il cambio di normativa del 2014 che ha richiesto un aumento di capitale fino a 5mln. Una situazione in continua evoluzione normativa, poiché con il decreto sulle Banche popolari del marzo scorso il Governo ha espresso la volontà di riformare pesantemente anche il mondo delle BCC, con la definizione (in arrivo a inizio 2016) della riforma che innalzerà ulteriormente i requisiti di patrimonio. Un’impresa dunque da riscrivere da capo. E allora cosa fare? Proseguire o restituire il capitale ai soci, lasciando svanire un sogno? Il presidente del Comitato Promotore Banca dell’Aquila, Americo Di Benedetto, nel corso dell’ultima assemblea con i soci ha parlato di “tempo” «è stato necessario prendere tempo per non dissipare il valore dell’iniziativa e al contempo costruire un’alternativa credibile». Il Comitato ha infatti scelto di trovare nuove sinergie e continuare verso la realizzazione di un’idea, seppur con delle differenze. Al di là del Gran Sasso, infatti, è da poco nata un’altra BCC quella del Vomano, una banca dai bilanci solidi che fa riflettere sul fatto che in fondo chi ha pensato di “fare una banca” nel pieno di una crisi econo-

mico-finanziaria non è stato così anticiclico. Ed è proprio con la realtà bancaria presieduta dall’on. Giulio Sottanelli che è stata creata la sinergia, una alleanza che porterebbe alla definizione della Banca di Credito Cooperativo del Gran Sasso d’Italia. «I soci che hanno partecipato all’assemblea - continua Di Benedetto - lo hanno fatto con grande compostezza e non hanno espresso particolari criticità nei riguardi dell’operazione. Chi non ha partecipato è stato avvisato della prospettiva e ci ha accordato la propria fiducia. In ogni caso i nostri soci saranno sempre nella possibilità di ritirare le somme versate con l’aggiunta degli interessi attivi maturati. Questo è un elemento di grande tranquillità che ci permette di lavorare serenamente per una definizione rapida di questa nuova prospettiva»

Il presidente del Comitato Promotore Costituenda Banca dell’Aquila, Americo Di Benedetto

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» a cura dell’avvocato Emanuele Liddo

Un mercato azionario

La “dipendenza” da “derivati”… in tre puntate! Banche e derivati, a che punto siamo? Ne parliamo in tre articoli…

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Prima parte

l mondo bancario, non potendo valutare quale vita avrebbe avuto la novella delle sentenze del 1999, con le quali la Corte di Cassazione aveva infranto il tabù delle “Norme Unitarie Bancarie” introdotte, dal 1952, dall’ABI con, come caposaldo, l’anatocismo, iniziava il corrente millennio con l’intento di proporre dei prodotti nuovi alla parte corporate della clientela che più appetiva perché avvezza a un dinamico maneggio di somme più che sostanziose. Da successive Indagini della Banca d’Italia, della Consob e della Guardia di Finanza emergeva che dalle Banche interessate era stata adottata come politica il rappresentare alla clientela corporate dei contratti che, derivando il loro valore da parametri in essi contemplati, - beni, valute, tassi d’interesse – presi in considerazione dalle parti, erano denominati “deri-

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vati” dei quali quelli di “Interest Rate Swap” (I.R.S.), avrebbero fornito una sorta di assicurazione a copertura del proprio indebitamento contro le oscillazioni dei tassi d’interesse dati come in imminente aumento. La clientela, toccata sul nervo sempre scoperto d’un simile rischio, manifestava la – scontata - disponibilità a munirsi della prospettatale copertura, senza soffermarsi a ponderare che ben pochi erano gli esperti in grado di fornirle consulenza e, quindi, di fare previsioni in tema di politica monetaria comunitaria tteso che l’obiettivo primario del SEBC fissato dal Trattato di Maastricht consisteva nel mantenimento della stabilità dei prezzi e del valore-obiettivo della BCE di contenere il tasso di incremento dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (HICP) al 2% per conseguire la stabilità dei prezzi auspicata da tale Trattato, senza trascurare che con il D.L. 29.12.2000,


focus

n° 394, convertito con modificazioni, nella L. 28.2.2001, n° 24, si dava atto, all’art. 2, “dell’eccezionale caduta dei tassi di interesse verificatasi in Europa e in Italia nel biennio 1998-1999, avente carattere strutturale…”, che non si conciliava affatto con la copertura da rialzo dei tassi d’interesse propagandata da quelle Banche. È stato, perciò, in nome della pluriennale fiducia nelle persone e/o nella Banca che la rappresentavano, è un fatto che nei primi anni del 2000 tali contratti siano letteralmente esplosi per esser stata la clientela corporate sensibile a recepire l’invito rivoltole a sottoscriverli per non aver sorprese alla vigilia della concessione di finanziamenti e/o di suoi innovi. Una politica che si completava, operativamente, con il far risultare, ex art. 31 dell’allora Regolamento CONSOB 11522/1998, ciascuna società o persona giuridica contattata esser “espressamente dichiarata per iscritto dal legale rappresentante” il “possesso di una specifica competenza ed esperienza in materia di ope-

razioni in strumenti finanziari” onde poter derogare a disposizioni quali quelle sui conflitti di interesse; sulle informazioni tra gli intermediari e gli investitori sulle operazioni non adeguate; sull’offerta fuori sede e, sulle informazioni sulle operazioni eseguite, quelle relative alle e commissioni e alle spese addebitate. Non è un caso che le indagini svolte abbiano evidenziato come politica di quelle Banche l’avvenuta sottoscrizione dei derivati solo da quelle società e persone giuridiche che avessero non solo espressamente dichiarato d’essere operatore qualificato, ma di ripeterlo non solo nella premessa del modello da esse predisposto del contratto quadro di che all’art. 23 TUF, ma anche con separati atti la cui reiterazione avrebbe dovuto fugare ogni dubbio sul possesso nel dichiarante di quella competenza ed esperienza che era stata espressamente dichiarata tra una marea di carte che, fittamente stampate, le veniva sottoposta per la firma quando si era, sovente, alla vigilia di operazioni salvavita!

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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

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ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.


focus » a cura della redazione - foto concessa da Baltour

Un’immagine della dirigenza Baltour al termine della conferenza stampa a Roma Tiburtina

Baltour Eurolines: investiti 20 milioni di Euro Acquistati sette nuovi mezzi Neoplan, due dei quali a due piani. Nel 2016 nuove direttrici da Roma a Copegnaghen, Budapest e Valle del Reno. Intensificate le rotte per Praga, Lione, Parigi, Milano e Napoli

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enti milioni di euro, pari a 3,5 milioni ogni anno. A tanto ammonta l’investimento complessivo che il Gruppo Baltour Eurolines, il primo player italiano nel trasporto su gomma con oltre 4 milioni di passeggeri trasportati ogni anno, ha sostenuto dal 2012 ad oggi. Altrettanti Baltour Eurolines ne investirà nei prossimi cinque anni per rendere più efficiente e sicuro il proprio parco mezzi, che si è arricchito nei giorni scorsi di nuovi vettori, cinque Neoplan Cityliner e due Neoplan Skyliner a due piani, dotati tutti di maggiore spazio tra le file per aumentare la comodità del passeggero oltre che dei tradizionali comfort quali toilette, wifi, prese di corrente. I nuovi bus sono stati presentati alla stazione Tiburtina dal presidente Agostino Ballone, dalla vicepresidente Antonella Ballone, dal direttore Alessandro Pratesi e da Franco Pedrotti, direttore commerciale della Man. Sui bus sono stati istallati i nuovi distributori di snack e bevande. I nuovi mezzi a due piani favoriscono un abbattimento di emissioni di Co2 del 10% a passeggero, hanno 72 posti invece dei tradizionali 86, per garantire maggiore comfort ai passeggeri.

I nuovi investimenti, previsti all’interno del Piano industriale 2012-2016, sono propedeutici alla definizione delle nuove rotte nazionali e internazionali 2016. «Il turn over dei nostri mezzi, -ha affermato Agostino Ballone-, è velocissimo, per garantire sicurezza e comfort ai nostri clienti. Secondo uno studio del Politecnico di Milano siamo l’azienda italiana che percorre ogni anno più chilometri. Abbiamo sostenuto investimenti onerosi negli ultimi, e investiremo altri 20 milioni nei prossimi cinque anni perché cambieremo nei prossimi anni tutto il nostro parco mezzi». Nel corso della presentazione dei nuovi bus sono state presentate anche le nuove rotte previste nel 2016. Sarà infatti possibile raggiungere Budapest anche da Roma (prima solo dal Nord Italia e da Firenze); saranno intensificati, inoltre, i collegamenti interni per Napoli e Milano, e quelli europei per Praga, Lione e Parigi. La direttrice Germania si arricchirà di tutta la Valle del Reno, mentre ad oggi da Roma si raggiungevano solo Monaco e Berlino. Come nuova rotta 2016, infine, è prevista anche l’apertura di Copenaghen

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focus » a cura della redazione - foto concesse da Walter Tosto

Il rendering della New York Wheel

Luca Tosto durante la presentazione del progetto

Walter Tosto realizzerà la ruota panoramica di New York L’azienda teatina, leader nell’industria della caldareria, parteciperà alla realizzazione della New York Wheel, la più grande ruota panoramica al mondo

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imponente ruota panoramica di New York, che dal 2018 svetterà nell’area nord est della Staten Island (St. George), verrà costruita con componenti realizzati dalla Walter Tosto. La ruota è alta 192 metri, con un diametro di 183 metri e diventerà una delle attrazioni della Grande Mela, come la Statua della Libertà e l’Empire State Building. Avrà componenti per 2 milioni di chili prodotti negli stabilimenti di Ortona, a Chieti, della Walter Tosto. L’azienda specializzata nei grandi impianti di caldareria, con oltre 550 dipendenti, un fatturato di circa 100 milioni di euro e un Ebitda del 10%, riafferma, con questa operazione, il valore del Made in Italy nel mondo e si fa ambasciatrice dell’industria manifatturiera abruzzese a livello internazionale. Al fine di gestire con efficienza la progettazione, la produzione e l’istallazione della ruota, è stata creata la joint venture costituita dalle due aziende più qualificate in tali settori: Mammoet e Starneth. Questa scelta rinnova un’unione di successo già collaudata in passato: le società hanno infatti cooperato in precedenza per la realizzazione della ruota panoramica più grande d’Europa: London Eye. La Walter Tosto fornirà i componenti che serviranno a sostenere l’intera struttura. La costruzione sarà effettuata seguendo rigidi criteri di eco-sostenibilità

propri degli edifici più moderni, utilizzando le diverse fonti energetiche alternative disponibili nell’isola: vento, acqua e sole. «Non è stato semplice aggiudicarsi una fornitura di tale importanza», ha dichiarato Nicola Trivulzio, direttore commerciale della Walter Tosto, e indica i fattori che hanno decretato il successo dell’azienda rispetto ad altri temibili concorrenti: la capacità di rispettare i tempi stringenti di solamente otto mesi, la solidità dell’impresa, le conoscenze, le capacità ma soprattutto il prezioso ed apprezzato supporto tecnico fornito ai clienti Mammoet e Starneth già dalla fase di progettazione. Inoltre a favore della Walter Tosto ha influito la disponibilità dei grandi spazi per le attività di produzione e lo sbocco diretto sul mare dello stabilimento collocato sul porto di Ortona. Per questa operazione che richiede precisione, studio accurato dei materiali, la Walter Tosto utilizzerà la nuova Milling Machine Waldrich Coburg, di recente inaugurazione, che consente di lavorare enormi pezzi in acciaio che costituiranno la prima commessa del macchinario. «È una grande sfida per la nostra azienda», ha affermato Luca Tosto, managing director della Walter Tosto SpA: «Contribuire alla costruzione della New York Wheel è un grande traguardo di cui siamo enormemente fieri. Il futuro simbolo di New York porterà con se un pezzo del Made in Italy abruzzese»

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focus » di Laura Tinari

A sinistra: uno dei radar di ADRIAradNet; a destra: le zone coperte dal progetto ADRIAradNet

ADRIAradNet, i risultati

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«Osservare, attraverso l’osservazione siamo in grado di prevedere, attraverso la previsione possiamo prevenire». Questo il fil rouge che lega i risultati del progetto AdriaRadNet all’operato della Protezione civile

iogge estreme, grandinate e alluvioni in questi ultimi anni hanno colpito l’intero territorio italiano ma anche i Balcani. Dalla constatazione di questo scenario è nata l’esigenza di realizzare delle vere e proprie sentinelle contro le alluvioni, in grado di osservare tutti questi eventi meteorologici che possono mettere a rischio l’incolumità dei cittadini. Nasce così nel 2012 Adriaradnet, un progetto europeo che si occupa della previsione e della prevenzione di fenomeni atmosferici estremi nella regione adriatica, finanziato dall’iniziativa comunitaria “Ipa Adriatico”. Iniziativa che ha coinvolto l’Abruzzo, l’Università dell’Aquila che attraverso il suo centro di eccellenza Cetemps - ne è il soggetto leader, la regione Neretva-Dubrovnik (Croazia), le Marche, il Ministero degli Interni albanese, l’Università Politecnica dell’Albania e la fondazione Cima-Albania: tutti interlocutori fondamentali per la strutturazione e la realizzazione dell’iniziativa stessa. Nelle modalità operative di Adriaradnet emergono con chiarezza alcuni assunti fondamentali: la ricerca come opportunità, la centralità del trasferimento tecnologico e dell’innovazione nelle nuove frontiere della cooperazione comunitaria, la necessità di un’attenta gestione della dimensione del ‘rischio’ a cui sono sempre più esposte le nostre società complesse. «Dopo tre anni - afferma il responsabile del progetto, Frank Marzano - abbiamo a disposizione 4 sistemi radar in banda X di ultima generazione, i primi a

essere istallati sull’intera Europa con queste caratteristiche. Infrastrutture che permettono il knowcasting: una ‘previsione a brevissimo termine’ estremamente utile per poter eventualmente allertare le popolazioni delle aree colpite da un fenomeno meteorologico estremo. Ciò presuppone che anche il sistema di Protezione civile sia attrezzato per poter “lavorare” questo tipo di informazioni e lanciare l’alert in un tempo estremamente rapido. Per questo è stata prevista una piattaforma di elaborazione dati chiamata Dewetra Adriaradnet, specificatamente creata nell’ambito del progetto. Quindi, grazie ad Adriaradnet siamo in grado di osservare, attraverso l’osservazione siamo in grado di prevedere, attraverso la previsione possiamo prevenire». Per Antonio Iovino, responsabile del Cfa, «La protezione civile abruzzese si dimostra ancora un’eccellenza di questa regione con grandi risorse umane e tecnologiche: l’auspicio è che Adriaradnet rappresenti un modello con cui poter sviluppare nuove azioni di cooperazione tra le diverse regioni europee». Siamo di fronte a un vero e proprio ecosistema in cui le Istituzioni, le infrastrutture tecnologiche e le componenti di ricerca e sviluppo cooperano per realizzare un ambiente sempre più sostenibile e smart in un orizzonte di medio e lungo periodo. Alla presentazione dei risultati erano presenti anche Paola Di Salvatore, autorità di gestione di Ipa e l’assessore regionale alla Protezione civile, Mario Mazzocca

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» di Marcella Pace - foto di Vincenzo Sulpizio

Il team di Pantalone Srl

Pantalone srl apre le sue porte alla FormAzione Nel corso dell’evento FormaRete, l’azienda chietina ha presentato una serie di giornate formative rivolte ai suoi clienti che si terranno da gennaio a giugno 2016 presso la loro sede

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azienda Pantalone srl di Chieti amplia i suoi orizzonti e lo fa nel segno della formazione. Sabato 14 novembre, l’impresa leader nella commercializzazione di flange, tubi, raccordi e valvole, che ha sede nella zona industriale di Chieti Scalo, ha aperto le porte del suo enorme magazzino per un Open Day molto articolato. Organizzato in collaborazione con Confartigianato Imprese Chieti, “FormaRete”, questo speciale incontro è, come spiegano Piero e Massimo Pantalone, general manager dell’impresa teatina, solo il «preludio ad un percorso più ampio che si svilupperà per tutto il 2016. In questa particolare congiuntura economica, abbiamo voluto fortemente investire nella formazione, in quanto crediamo che sia di fondamentale importanza creare una rete tra aziende partner e fornire ai clienti la possibilità di percorsi di crescita nell’ottica di stabilire relazioni di business il più possibile proficue e incentivanti». Centotrentasei le aziende tra fornitori e clienti che hanno preso parte all’evento, nato con

l’obiettivo di «emozionare e fidelizzare la nostra clientela – ricordano ancora Piero e Massimo –. Durante l’evento “FormaRete”, esteso anche alle famiglie dei clienti di Pantalone srl, si sono svolti spettacoli teatrali della compagnia AIRE, un cooking show a cura del ristorante La Zattera, una mostra di pittura di giovani artisti locali, che hanno esposto le loro opere tra i lunghi corridoi della Pantalone srl, un laboratorio riservato ai bambini, ricco di attività ludico-ricreative, percorsi enogastronomici a cura delle aziende locali Cataldi Madonna, Caseificio Dal Contadino, Special Carni, Forno Dolce Maria e Birrificio Maiella. «La serata è stata l’occasione per presentare “FormAzione”, una serie di corsi gratuiti rivolti ai nostri clienti, che si terranno in date già stabilite da gennaio a giugno 2016 presso la nostra sede. Gli stessi saranno tenuti da alcuni nostri principali fornitori quali KSB, MEFA, GHIBSON VALVES, GEORG FISCHER, RACCORDERIE METALLICHE, WOLFSGRUBER, 3M e FISCHER. Vogliamo offrire ai nostri clienti la possi-

Un momento della serata dell’Open Day

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focus

Da sinistra: Piero e Massimo Pantalone

bilità di apprendere e sperimentare svariate applicazioni e utilizzi di alcuni prodotti innovativi; i corsi saranno composti da momenti teorici della durata di circa 30 minuti e momenti pratici di circa un’ora. Per premiare la partecipazione a “FormAzione” coloro che ne prenderanno parte beneficeranno per tutto il 2016 di un particolare sconto sui prodotti relativi al corso seguito». Ad inaugurare la serie di otto giornate formative, il 29 gennaio prossimo, sarà la KSB che alternando sessioni teoriche e pratiche, illustrerà i diversi impieghi e utilizzi delle nuove elettropompe e la loro efficienza nel risparmio energetico, nell’ambito di una sempre più ampia green economy.

Partecipazione, informazione, crescita. Queste le tre parole chiave che hanno spinto l’azienda Pantalone a realizzare questo progetto. «Abbiamo voluto dare vita – dicono Piero e Massimo – ad una sorta di fiera nella nostra azienda perché crediamo sia il momento di costruire relazioni concrete, che partano da un’occasione di convivialità per poi svilupparsi in veri e propri momenti di confronto e condivisione lavorativa volti all’importanza della formazione. Vogliamo creare una vera e propria rete di collaborazione con i nostri fornitori per offrire un servizio di crescita professionale ai nostri clienti, al fine di fidelizzare e rafforzare i rapporti con entrambi. La formazione oltre i materiali»

Le date di FormAzione gennaio/giugno 2016

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» di Marcella Pace - foto concesse da G Decor

Da sinistra Giuseppina Armento, Paola Flamminio e Gegia Ciancarelli

G Decor veste di nuovo qualunque superficie Gegia Ciancarelli e la sua squadra rinnovano abitazioni, negozi, uffici e auto utilizzando la tecnica del wrapping

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orte, banconi da bar, tavole da surf, armadi, intere cucine e automobili. Sono solo alcune delle superfici che Gegia Ciancarelli, Giuseppina Armento e Paola Flamminio decorano vestendole di nuovo. È il 2013 quando Gegia, oggi quarantaduenne, dà vita a G Decor, un laboratorio creativo per rinnovare e personalizzare, con immagini, illustrazioni, dipinti o grafiche, utilizzando il wrapping, superfici di ogni genere. Il wrapping è una tecnica di applicazione finalizzata alla personalizzazione e alla riqualificazione di ambienti, veicoli e oggetti, mediante il cambio di colore e la finitura per mezzo di speciali pellicole, in grado di riprodurre anche materiali presenti in natura. «Sono letteralmente cresciuta tra plotter e stampe digitali – racconta questa sorridente creativa, nel suo piccolo studio di via Sacco a Pescara -. Mio padre,

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infatti, aveva una serigrafia, mentre le mie prime esperienze lavorative sono state nella vendita di plotter e supporti per la stampa digitale. Dopo la scuola mi sono iscritta alla facoltà di Giurisprudenza, ma ho capito subito che non era la strada giusta. Dopo aver trascorso due anni in Inghilterra, rientrata in Italia ho lavorato per diverse aziende sempre nel campo della stampa digitale. Nel mio ultimo impiego ho cambiato del tutto settore, avvicinandomi alla vendita degli impianti dentali, finché non ho deciso di tornare alla mia prima passione e dare vita a G Decor». Affiancata dalle sue inseparabili collaboratrici, Pina architetto e Paola graphic designer, personalizza qualunque superficie, dando vita a pezzi unici. Tutto inizia con una prima consulenza gratuita fatta direttamente sul posto. «È essenziale – spiega Gegia, che ha seguito numerosi corsi di wrapping decoration


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organizzati dalla 3M. – in caso di di Pescara, il bar Mystic. Ma il abitazioni private o di attività comnostro sogno è quello di divenire un merciali, osservare l’ambiente cirpunto di riferimento nel restyling di costante che ospita la superficie da abitazioni». decorare. Inoltre cerchiamo sempre Ed è così che, tra il passaparola, la di capire gusti e aspettative del partecipazione a fiere di settore, cliente, così da proporre un progetqueste tre creative, capaci di ridare to unico, che incontri perfettamente nuova vita a qualunque superfila personalità di chi si rivolge a noi, cie, si stanno facendo conoscere. raccogliendo suggerimenti ed idee Sì perché G Decor si occupa di decorative. Quindi, proponiamo il grafica a tutto tondo. Non a caso ha nostro progetto e una volta approrealizzato interamente la campavato, ci occupiamo della messa in gna merchandising per i Giochi del opera del prodotto. L’idea di fondo Mediterraneo sulla spiaggia che si è quella di rinnovare qualunque sono svolti a Pescara la scorsa estaGegia Ciancarelli in una delle esposizioni ambiente, in pochissime ore, con te, producendo bracciali, magneti, presso il centro commerciale Ipercoop, un grande risparmio economico e magliette, ciabattine, tazze, cappelli di uno dei mobili rinnovati senza interventi invasivi». e persino pastelli, a cui si aggiungocon la tecnica del wrapping Vetri, marmi, metalli spazzolati no gli album “Gioca e Colora” che o pietre, qualunque materiale può essere decorato, presto G Decor distribuirà, in collaborazione con il applicando pellicole, adesivi o addirittura laminati Comune di Pescara e i Giochi del Mediterraneo sulla che vengono installati su supporti preesistenti. Le spiaggia, negli asili e nelle prime classi delle scuole superfici che necessitano vengono prima trattate e primarie. livellate, in modo da renderle lisce e su di esse viene Parole d’ordine per queste restauratrici 2.0 sono poi applicato il decoro. unicità e originalità. «Con questa tecnica è possibile «Il wrapping – ricorda Gegia – è una tecnica molto rinnovare ambienti abitativi, ricreativi o lavorativi in diffusa, soprattutto all’estero dove le aziende oggi pochissimo tempo utilizzando immagini personalissisono settorializzate. Circa 10 anni fa ho realizzato la me. Per le pareti, ad esempio se prima si utilizzavano mia prima cucina, decorandola per hobby con queste le carte da parati, oggi possono essere decorate con specialissime applicazioni. Ora stiamo cercando di far superfici in Pvc. «Queste pellicole – illustra la Ciancaconoscere questa tecnica, con l’obiettivo di specializrelli – sono realizzate con materiali lavabili, dunque zarci soprattutto nel campo delle abitazioni private. anche più igieniche delle classiche carte da parati. Abbiamo rinnovato completamente attività commerInoltre le applicazioni sui vetri possono rappresentare ciali, in alcuni casi occupandoci non solo del decoro anche una protezione contro atti vandalici, utilizdelle superfici ma dell’intera immagine del locale. In zando un film 3M che trattiene le schegge di vetro, un bar di Spoltore, il Drive In, ad esempio, abbiamo riducendo i danni, o ancora una protezione per il riprodotto un’atmosfera completamente anni ‘50, controllo solare, con una pellicola capace di ridurre i con immagini di Marilyn Monroe e John Travolta nel raggi UV e la radiazione solare, o per la privacy con musical Grease, o ancora rinnovato un’attività storica pellicole oscuranti»

La campagna merchandising condotta per i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia

Una cassettiera prima e dopo l’intervento delle creative di G Decor

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» di Marcella Pace – foto concesse da Sem Italia Global Services

Da sinistra Matteo Meletti e Patrizio Marchegiani

Sem Italia Global Services, il documento si dematerializza Matteo Meletti e Patrizio Marchegiani ripercorrono la storia dell’azienda dedita alla gestione documentale e allo sviluppo software

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a un piccolo magazzino di 750 metri quadri, ad un capannone di 5000 in grado di conservare 85 km di carta. Ha percorso lunghi passi, dall’anno della sua fondazione ad oggi, Sem Italia Global Services, l’azienda con sede a Loreto Aprutino. Nata nel 2007, dall’intuizione e la volontà dei pescaresi Luciano Marchegiani e Matteo Meletti, entrambi con una lunga esperienza nell’Information Technology, la Sem è oggi una solida realtà nel campo della consulenza informatica, ma soprattutto della gestione documentale. «Tutto è iniziato nel 2007, con un piccolissimo capannone a Miglianico ed una sede commerciale a Pescara, su viale Bovio - ricorda Meletti, affiancato da Patrizio Marchegiani, figlio di Luciano e ora responsabile commerciale dell’azienda dal 2013. Con l’acquisizione di grandi clienti, ci siamo prima spostati a Moscufo, per poi trasferirci nel 2014 a Loreto Aprutino». Sono due le grandi tipologie di servizi offerti dalla Sem. Da una parte c’è lo sviluppo di software. «Abbiamo ideato un software gestionale - spiegano Me-

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letti e Marchegiani, il primo appassionato di triathlon e il secondo tennista professionista – per la gestione delle flotte dei mezzi aziendali. Tra i nostri clienti vi sono aziende private, ma anche grandi Comuni, come quello di Milano e il Corpo Forestale dello Stato». Parallelamente la Sem si occupa di gestione e archiviazione documentale. «La nostra azienda – specificano – gestisce fisicamente i documenti d’archivio di enti pubblici, imprese private, case di cura e ospedali. Affidare a noi l’archiviazione di documenti cartacei produce molteplici benefici. In primo luogo, consente ai clienti di sfruttare i locali che hanno a disposizione per sviluppare il loro core business e non sacrificare ampi spazi per conservare chilometri e chilometri di carta. La nostra archiviazione, inoltre, è fatta in condizioni climatiche che garantiscono una perfetta conservazione. Prendiamo ad esempio le cartelle cliniche di una casa di cura. Esse, per legge, non possono essere mai distrutte. Dunque non si può rischiare che il tempo o una cattiva conservazione le usurino. A ciò si aggiunge la rapidità con la quale rendiamo un documento consultabile. Sempre nel caso della sanità privata, abbiamo la possibilità di effettuare la stampa


focus

Il nuovo capannone di 5000 mq situato a Loreto Aprutino

Due operatori, durante un momento di lavoro

conforme all’originale delle cartelle cliniche, spedenall’azienda abruzzese di ottenere affidamenti diretti dole direttamente a casa del paziente, grazie ad un per importi entro i 40.000 euro, o di partecipare alle accordo con un corriere nazionale». Alla gestione fisigare a procedura negoziata. ca della documentazione cartacea, la Sem, che ha un Proprio dal Mepa, la Sem ha ottenuto il premio per portfolio clienti diffuso tra Abruzzo, Campania, Lazio la categoria Imprese, “per i significativi risultati e Lombardia, affianca anche la sua dematerializzazioraggiunti dall’Azienda, grazie alla strategia comne, mediante la scansione di ogni singolo documento, merciale messa a punto”. È inoltre certificata ISO che poi può essere consultato mediante una piatta9001/2008 ed ISO 27001, garanzie di qualità nella forma apposita. «Dal gestione aziendale e di 2007, tra i nostri clienti rispetto degli standard – spiegano Meletti e di sicurezza. Nel 2013 è “L’obiettivo è quello Marchegiani – compare entrata a far è parte deldi rinsaldare il nostro un grande gruppo della la Csp S.p.A., un grande sanità abruzzese, per il gruppo attivo nella posizionamento nel mercato quale stiamo conservanconsulenza e nell’Infornazionale, diventando do la documentazione mation Technology. dagli anni ‘50 ad oggi. «Questa operazione ci un punto di riferimento Per tutte le carte relative ha consentito di ampliaper tutto il Centro Italia” agli ultimi otto anni, re la gamma dei servizi. stiamo invece eseguendo L’obiettivo – concludono la digitalizzazione». i due imprenditori – è Fortemente orientata a crescere sul fronte enti pubbliquello di rinsaldare il nostro posizionamento nel merci, la Sem è accreditata sul Mepa, il mercato elettrocato nazionale, diventando un punto di riferimento nico per le Pubbliche Amministrazioni, che consente per tutto il Centro Italia»

CSP S.p.A. Nata a Torino nel 1977, CSP conta 9 sedi in tutta Italia, ed è presente anche in Gran Bretagna, più di 500 dipendenti e un fatturato che ammonta a oltre 30 milioni di euro. L’azienda si occupa di servizi di consulenza nel settore dell’Information Technology ed in particolare nella progettazione e sviluppo di software applicativo. Un’offerta in continua espansione che viaggia in parallelo alla crescita dell’azienda, grazie ad acquisizioni su tutto il territorio nazionale. Nell’otto-

bre 2013 anche l’abruzzese Sem Italia Global Services entra a far parte della Csp, rinsaldando il servizio di Gestione Documentale già parte della gamma offerta dal gruppo torinese. Oggi Csp affianca alla tradizionale linea di offerta alcuni prodotti, soluzioni e servizi principalmente legati alla Business Intelligence, alla gestione dei consumi energetici, alla sicurezza, all’help Desk e Contact center, i servizi mobile e la gestione documentale.

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» a cura della redazione - foto concesse da Teleserenità

Lisa Morlupo di Teleserenità

Teleserenità: il sociale non conosce crisi Il progetto “Teleserenità Franchising” che opera in tutta Italia eroga servizi di assistenza domiciliare per anziani e malati. In Abruzzo ha la sua sede a Pescara

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resce a ritmi del 30% annui ed è leader to della popolazione, carenza fisiologica di servizi in Italia tra i network del sociale. Si pubblici ed elevati costi dell’istituzionalizzazione tratta di Teleserenità, gruppo organize ospedalizzazione) evidenziano come l’assistenza zato in franchising che nasce nel 1995 domiciliare rappresenti la soluzione ottimale per ad Alessandria. rendere economicamente più efficiente il sistema Il progetto “Teleserenità Franchising” opera a salute ed allo stesso tempo raggiungere il fine del livello nazionale, con centri che dal Nord al Sud miglioramento della qualità di vita di anziani, Italia che si occupano quotidianamente di orgamalati, disabili e delle loro famiglie. nizzare ed erogare servizi qualificati di assistenza L’organizzazione, l’affidabilità, la flessibilità e la domiciliare, contribuendo a migliorare la qualità sensibilità degli operatori, insieme ad un grandella vita degli ammalati e a ridurre i casi di solide entusiasmo, fanno dei centri Teleserenità in tudine e di abbandono della terza età. L’organizItalia, tra cui quello di Pescara sito in via Napoli zazione conta circa 40 centri con quasi 6.000.000 6, un importante punto di riferimento nella realtà di euro di fatturato e più di 1000 socio-assistenziale-sanitaria privaoperatori impiegati. Il trend di creta abruzzese. scita è imponente: circa il 25/30% Il Centro Teleserenità Pescara è su base annua. attivo dal 2012 e si pone a dispoL’obiettivo è permettere a neo-imsizione delle famiglie che hanno prenditori di diventare “imprendibisogno di assistenza domiciliare, tori nel sociale”: settore in coospedaliera e badanti h24 per i stante e rapida espansione a causa propri cari. Le responsabili del dell’aumento della popolazione centro di Pescara ci spiegano: anziana – oggi sono già 3.000.000 «Con i nostri servizi di assistenza e molto presto, già nel 2030 saper anziani e ammalati siamo in ranno quasi 8.000.000 – e delle grado di fornire la giusta risposta carenze assistenziali delle struttualle moltissime persone che hanno re pubbliche sempre più in crisi. l’esigenza di essere quotidianaLa sede di Pescara Tutti gli indicatori (invecchiamenmente seguite da badanti e da per-

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focus

sonale preparato e qualificato assistenziali domiciliari e limipresso la propria abitazione optando il costo sociale dell’istipure durante la permanenza in tuzionalizzazione. Da queste strutture di ricovero, ospedali premesse, e dalla esperienza e case di cura o case di riposo». con pazienti affetti da demenza L’obiettivo del nuovo centro ed i loro familiari, nasce l’idea è quello di riuscire ad offrire di proporre un servizio che si una serie di servizi qualificati ponesse come punto d’incondi assistenza alla persona nel tro tra risorse del territorio e territorio abruzzese per tutti bisogni dell’utenza, un servizio coloro che per reddito, età o che fosse innovativo, utile e condizioni fisiche non ricevostimolante: il “Caregiver Cafè”. no assistenza dalle pubbliche «Lo abbiamo voluto chiamare strutture. così perché, –ci spiegano le «Quello che ci contraddistintitolari– come avviene nell’amgue –continua la responsabibito dei progetti denominati le– è l’attenzione con cui viene “Alzheimer Cafè”, vogliamo selezionato, formato e organizfornire all’utente (badanti/cazato il personale qualificato, regivers) non soltanto una serie adatto a soddisfare le specifiche completa di importanti servizi Un manifesto di Teleserenità esigenze dell’assistito e della sua formativi ed assistenziali, ma famiglia». anche e soprattutto trasmettergli la disponibilità La sfida del centro di Pescara per il futuro è indi uno spazio fisico e mentale informale, accocentrata sul concetto di qualità inteso come valida gliente e piacevole, in cui ci si possa sentire come formazione e preparazione interna della badante quando si va al bar a prendere un caffè: condiviche presterà assistenza in famiglia. Un’adeguata dendo le proprie esperienze con altri pari in un informazione e formazione del caregiver/badanambito “protetto”, e pronto a rispondere alle sue ti attraverso la conoscenza dei disturbi e della necessità». Destinatari di questo progetto sono non malattia in generale e l’acquisizione di tecnisolo gli assistenti familiari, ma tutti coloro che si che per una corretta gestione del paziente, può trovano ad affrontare la presenza di un familiacontribuire a migliorare l’assistenza del malato re affetto da deterioramento cognitivo: coniugi, riducendo di riflesso i motivi di stress e di carico figli, fratelli o sorelle. In definitiva, Teleserenità si assistenziale nel caregiver. Ciò permette, aspetto propone di fornire: l’acquisizione di conoscenze non meno importante, di mantenere il malato in specifiche, l’acquisizione di competenze specifiche casa il più a lungo possibile, usufruendo di servizi e la creazione di una rete di sostegno sociale

Un momento della presentazione del progetto

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seminari & convegni » a cura della redazione

Il presidente nazionale dell’INPS, Tito Boeri

INPS Abruzzo, esempio di responsabilità sociale

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Posa della prima pietra per la rinascita della sede regionale e presentazione del primo bilancio sociale dell’Ente abruzzese alla presenza del presidente nazionale, Tito Boeri

arte così, dinanzi al presidente nazionale dell’INPS, Tito Boeri, il cantiere che porterà alla ricostruzione della storica sede regionale a L’Aquila lungo l’asse centrale su Corso Federico II. Giunto nel capoluogo abruzzese anche per intervenire alla presentazione del bilancio sociale dell’Ente regionale, il presidente ha legato il tema della ricostruzione e del futuro dell’Aquila a quello dell’attrattività che questa città potrà avere nei confronti di tanti pensionati provenienti dai paesi nordeuropei. Boeri parla di «un sistema pensionistico italiano solido, il cui problema non è la sostenibilità finanziaria, ma sociale - e riferendosi ai giovani ha sottolineato - si trovano a vivere con un sistema previdenziale meno generoso del passato». La sua è una proposta che promuove un’uscita flessibile verso la pensione, secondo cui chi va prima,

percependola per più tempo rispetto a chi ci va dopo, dovrà avere di meno, «così - continua Boeri - daremo modo a chi non vuole più investire nel suo lavoro di andare in pensione, mentre chi è motivato a restare di averne una più alta. Ugualmente le imprese avranno la possibilità di disporre di lavoratori più motivati e prendere più giovani». Interessante anche il passaggio sulla mobilità delle carriere e dei versamenti in casse diverse, «La nostra riforma riguarda i giovani perché non vogliamo penalizzare le carriere mobili: chi passa dal settore privato al pubblico va trattato nello stesso modo. Sono soprattutto i giovani a sperimentare prima di trovare il lavoro in cui meglio esprimersi». A presentare il bilancio sociale regionale è stato il presidente dell’INPS Abruzzo, Enrico Paone, che lo ha

definito un indicatore socio-economico importante, con informazioni sulla struttura e sui servizi che eroga. Solo per dare alcuni dati: su un totale di iscritti alle gestioni previdenziali pari a 427mila risulta un’uscita di 4miliardi a cui corrisponde un’entrata di circa un miliardo e mezzo. Questo avviene nonostante in Abruzzo i valori medi delle pensioni di anzianità siano di circa 700euro per gli uomini e poco più di 500 per le donne. Media che cambia se ci si concentra sul pubblico impiego: 1.760 euro. Lo strumento del bilancio sociale ha voluto ribadire anche quelle che sono le priorità dell’Ente: trasparenza e sostegno al reddito. All’iniziativa erano presenti anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, e il vice-presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli•

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» a cura della redazione - foto concesse da Sorgenia

Il convegno svoltosi all’Aurum

Il roadshow di Sorgenia sull’efficienza energetica per le imprese fa tappa a Pescara All’incontro, presso l’Aurum, è intervenuto il sindaco Alessandrini per un dibattito con imprenditori e associazioni di categoria su esempi concreti di efficientamento energetico e soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi

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i è concluso a Pescara l’ultimo degli incontri organizzati da Sorgenia per raccontare il potenziale dell’ “Energia d’Impresa” italiana. Il roadshow è stato l’occasione per Sorgenia di conoscere e confrontarsi con imprenditori e piccole e medie imprese del territorio. Grazie alla collaborazione scientifica del Gruppo Energy Strategy del Politecnico di Milano, l’incontro ha permesso di presentare un quadro aggiornato sullo stato di applicazione dell’efficienza energetica nel nostro Paese, a partire dal contesto nazio-

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nale fino all’analisi del potenziale italiano, in termini sia di riduzione dei consumi sia di risparmio economico, in particolare da parte della media industria e del terziario. Sono intervenuti il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, Davide Chiaroni del Politecnico di Milano, il direttore Mercato e Ict di Sorgenia Simone Lo Nostro, ed esponenti del mondo imprenditoriale e delle associazioni di categoria: Gennaro Zecca presidente di Confindustria Pe-Ch, l’assessore regionale alle Politiche agricole Dino Pepe, Luca Tosto di Walter

Tosto e Gilberto Candeloro di Imm Hydraulics, oltre ad Andrea Zara di Regula, società attiva nel settore delle soluzioni per l’efficienza energetica. Si sono confrontati su esperienze dirette di risparmio energetico ottenuto attraverso l’adozione di tecnologie mirate, che vanno dalla cogenerazione all’illuminazione a led. Il dibattito è stato moderato dal giornalista de La Repubblica, Luigi Gia. Inoltre, sono stati presi in considerazione i consumi energetici stimabili dell’Abruzzo, pari a 16,6 TWh l’anno di cui 4,6 TWh di energia elettrica e


seminari & convegni

Il tavolo dei relatori

12 TWh di energia termica, osservando che i comparti dell’industria e del terziario della regione sono responsabili di circa il 3% dei consumi energetici nazionali degli stessi comparti. È stata illustrata la stima del potenziale di efficienza energetica calcolato per la regione: da qui al 2020, anno obiettivo del raggiungimento dei target europei di efficienza energetica, il risparmio energetico che l’Abruzzo potrebbe ottenere con l’adozione delle soluzioni tecnologiche più appropriate, nell’industria e nel terziario, è pari a circa 1,94 TWh. Considerando

i tempi di ritorno sugli investimenti e la mutua esclusività di alcune soluzioni, il potenziale atteso è di 0,6 TWh per un risparmio economico di 53 milioni di Euro l’anno. L’adozione di soluzioni per l’efficienza energetica realisticamente applicabili ai principali settori dell’economia locale permetterebbe un risparmio complessivo di circa 28 GWh/anno e una riduzione della bolletta energetica di circa il 6%. Per conseguire questo risultato sarebbe necessario un investimento medio di 105 milioni di Euro, che verrebbero ripagati nell’ar-

co di meno di due anni. Il risparmio complessivo per la regione ammonterebbe a 240 GWh elettrici e 360 GWh termici l’anno. Una quantità di energia sufficiente a soddisfare per circa venticinque anni i consumi di energia elettrica per l’illuminazione pubblica della città di Pescara o per circa quindici anni i consumi annui di energia termica per le utenze domestiche della città. Energia d’Impresa è un’iniziativa realizzata con la collaborazione di Repubblica e Affari&Finanza, che le dedica il portale tematico www. energiadimpresa.it •

Chi è Sorgenia Nata nel 1999 con la nascita del mercato libero dell’energia, Sorgenia è uno dei maggiori operatori italiani dell’elettricità e del gas naturale, con circa 300mila clienti e impianti di generazione elettrica per quasi 3.200 MW di potenza installata. Dal 2014 l’azienda ha scelto di focalizzarsi sulla generazione elettrica dei quattro impianti a ciclo combinato realizzati nell’arco di dieci anni e sull’attività commerciale verso aziende e imprese. In ambito industriale, Sorgenia può contare su uno dei parchi di generazione più moderni d’Italia, grazie alla scelta della tecnologia più avanzata oggi disponibile: il ciclo combinato a gas naturale, complementare alla generazione da fonti rinnovabili, grazie alla possibilità di modulare la produzione ora per ora, in funzione delle richieste energetiche della rete elettrica nazionale. Per quanto riguarda la scelta di rivolgere l’attività commerciale ad aziende e imprenditori, Sorgenia ha pianificato una strategia che si concretizza in un sistema di offerte diversificate in base allo specifico modello di lavoro delle singole categorie merceologiche e professionali.

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» di Alessandra Faieta - foto concesse dal CentroEstero

Gli imprenditori abruzzesi che hanno partecipato alla missione economica a Dubai ed Abu Dhabi organizzata dal Centro Estero

Il mercato degli Emirati fa gola agli imprenditori Ne hanno discusso in un convegno a Pescara analizzando gli aspetti legali e quelli commerciali per accedere al mercato emiratino

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pportunità e investimenti negli Emirati Arabi Uniti: aspetti legali e commerciali”, è il titolo del convegno che si è tenuto presso la Sala “Camplone” della Camera di Commercio di Pescara. Al convegno, promosso dalla Commissione degli Affari Esteri del COA di Pescara, con il patrocinio del Centro Estero d’Abruzzo e dell’ODCEC di Pescara, sono intervenuti importanti relatori operanti negli EAU, che hanno illustrato gli aspetti legali e commerciali che regolano l’accesso al

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mercato emiratino, e le opportunità per le PMI italiane. Dopo i saluti istituzionali affidati a Marco Pesce e all’avv. Manuela Di Luzio, è intervenuta l’avv. Daniela Di Francia, fondatrice della Di Francia Firm Dubai e presidente dell’ Associazione Italia – Dubai, soffermandosi sugli aspetti giuridici, sulle Free Trade Zones di Dubai e sulle principali problematiche riscontrate dalle aziende italiane che intendono insediarsi negli EAU. «C’è molto da fare, in tutti i settori, e le imprese italiane sono molto apprezzate» -ha

evidenziato la Di Francia, sottolineando quanto sia importante insediarsi in maniera strutturata, con analisi di settore, strategia commerciale e business plan. La Di Francia ha inoltre fornito una panoramica sui grandi progetti messi in cantiere dall’Emirato di Dubai in vista della prossima Esposizione Universale, che si terrà proprio a Dubai nel 2020. Mauro Marzocchi, segretario Generale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, ha presentato le potenzialità e le caratteristiche del mercato, ponendo


seminari & convegni

Un momento del convegno

l’accento sulla posizione strategica del Paese, sulla stabilità politica e sui dati dell’export del Made in Italy. Marzocchi ha spiegato che ad oggi l’Italia rappresenta il 7° fornitore per l’economia emiratina e dal 2011 l’export di prodotti italiani è in continua crescita. «Si tratta di un mercato altamente competitivo, gli operatori di Dubai sono molto informati e conoscono bene i prodotti. La forza dell’Italia risiede nell’immagine e nella capacità di distribuire in non grandissime quantità, ma bisogna approcciare il mercato con serietà e in maniera organizzata, -ha spiegato Marzocchi, che ha concluso rivolgendo un invito a tutti gli imprenditori presenti- Ribadisco la piena disponibilità da parte

della Camera di Commercio Italiana negli EAU e di tutto il sistema camerale, a fornire supporto e assistenza alle aziende intenzionate a investire nel Paese». Il presidente della Commissione Internazionalizzazione ODCEC Pescara, Alessandro Cianfrone, è intervenuto illustrando le attività e i progetti dell’Ordine negli Emirati, e la missione del 2 novembre organizzata dal Consiglio Nazionale DCEC, alla quale hanno aderito 170 dottori commercialisti. «Per fare business negli EAU è necessario dedicare risorse e presenza fissa sul territorio» -ha spiegato Cianfrone, segnalando la presenza di un fondo di import/export, importante punto di riferimento per professionisti e

imprese. Cianfrone ha analizzato in breve la situazione economica del mercato, evidenziando le proprie perplessità in merito alla discesa del prezzo del petrolio. Al termine dei lavori è intervenuto l’imprenditore Claudio Sbaraglia, portando la propria testimonianza legata sulla partecipazione alla missione negli Emirati organizzata lo scorso aprile dal Centro Estero d’Abruzzo e dalla Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti. «Siamo molto soddisfatti. Dopo i primi 2 mesi dall’apertura di un ufficio sul territorio emiratino, abbiamo ricevuto un importante ordine di merce», ha concluso Sbaraglia •

Alessandro Cianfrone Alessandro Cianfrone, dottore commercialista e membro della Commissione internazionalizzazione delle imprese - Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, da anni è consulente di management e strategia per importanti gruppi di investitori interessati a operare nel mercato del Golfo. Cianfrone svolge attività di advisor per conto di rilevanti fondi di investimento internazionali, tra cui un fondo di import/export che ad oggi ha stanziato 500 milioni di euro per finanziare le esportazioni italiane, massimizzando i benefici per le aziende in termini finanziari.

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seminari & convegni » a cura della redazione

Da sinistra: Salvatore Santangelo, Roberto Bafundi, Raffaele Sassun

Valore Comune: comunicare il III settore L’appuntamento tenutosi a L’Aquila e realizzato nell’ambito del percorso di collaborazione tra Forum Nazionale Servizio Civile e Ordine Nazionale dei Giornalisti, è nato per mettere in evidenza il legame tra comunicazione e III settore

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accontare il III settore, ma anche saper scrivere di innovazione, “servizio alla patria” e nuova imprenditorialità questo l’obiettivo che ha spinto l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo ad accettare la proposta dell’associazione “L’Aquila che rinasce” e organizzare a L’Aquila questo momento di formazione come tappa di un percorso che coinvolge tutta l’Italia. “Valore Comune: Comunicare il III settore. Innovazione sociale, cittadinanza attiva & startup” il titolo di un incontro al quale insieme al mondo del giornalismo e della comunicazione ha partecipato quello dell’associazionismo e dell’impresa. Alessandro Sansoni, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ha posto una domanda fondamentale «Cosa è oggi, dopo la crisi, il III Settore in Italia? Rispondere significa riconoscere che la comunicazione è un fattore strategico nella trasformazione che lo sta investendo». In linea Enrico Maria Borrelli, presidente Forum Nazionale Servizio Civile, «Informare correttamente sul servi-

zio civile significa aiutare i giovani a orientarsi, formarsi e sfruttare una preziosa opportunità offerta da un mondo ancora poco conosciuto». Laura Tinari, responsabile RSI e Politiche di genere dei Giovani Imprenditori Confindustria, ha spiegato «Per noi Giovani di Confindustria il ruolo sociale dell’imprenditore va anche nella direzione del sostegno alla nuova imprenditorialità, di cui buona parte opera oggi nel settore dell’innovazione sociale». Sullo sfondo il tema di una nuova cultura d’impresa che trova il suo centro nel welfare aziendale e in un principio di sussidiarietà che vede pubblico, privato e III settore collaborare per garantire servizi migliori ai cittadini e ai lavoratori. Centrale anche il focus sul volontariato, una modalità nuova di ingresso nel mondo del lavoro, basata su competenze e su una diversa consapevolezza. Esperienze in tal senso sono state descritte dalla sociologa Margherita Paglino, arrivata a L’Aquila dopo il 6 aprile 2009 per portare la propria opera professionale come volontaria,

e da Riccardo Cicerone, cofondatore del coworking aquilano StrangeOffice. A seguire gli interventi del neopresidente dell’Urban Center dell’Aquila, Maurizio Sbaffo, Katia Tulipano, Ernesto Lombardi, Raffaele Sassun della Fondazione KKL-Italia Onlus, e Roberto Bafundi, direttore regionale Inps. L’incontro è stato ideato e moderato da Salvatore Santangelo•

La locandina del corso di formazione

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la nuova opportunità per “fare rete”

Il futuro di ogni azienda passa dalla sua capacità di “fare rete”. ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire nuove opportunità di business.

ASSOIMPRESA facilita nuove iniziative di impresa.

www.assoimpresaitaliana.it


seminari & convegni » a cura della redazione - foto concesse da Cantina Tollo

I relatori intervenuti al convegno

Il pubblico presente all’evento

La filiera sostenibile tra innovazione e radicamento Questo il tema al centro del convegno organizzato da Cantina Tollo che ha visto istituzioni e aziende del territorio a confronto sul futuro dell’agroalimentare abruzzese. Tra gli ospiti, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola

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ualità, innovazione, radicamento nel territorio. La crescita della filiera agroalimentare abruzzese passa da qui. Ed è su questi temi che istituzioni e aziende si sono confrontate nel corso dell’evento promosso da Cantina Tollo. Dopo il saluto del sindaco del Comune di Tollo, Angelo Radica, ha preso la parola Tonino Verna, presidente Cantina Tollo che davanti ad un folto pubblico ha dichiarato: «Le produzioni agroalimentari d’Abruzzo hanno vinto la sfida più importante, quella della qualità, riconosciuta e apprezzata sempre più spesso oltre i confini, non solo regionali, ma anche nazionali. Oggi siamo qui per presentare lo studio fatto con l’Università degli Studi di Milano iniziato tre anni fa». E a proposito di ricerca, il conve-

gno è stato lo spunto per presentare lo studio “La zonazione viticola del Comune di Tollo e la Dop Tullum”, a cura del prof. Attilio Scienza, docente ordinario di Viticoltura presso l’Università degli Studi di Milano. Uno studio che ha consentito di conoscere gli elementi che rendono unico il territorio di questo comune della provincia di Chieti, dove si produce la doc più piccola d’Italia: il Tullum. Al termine della relazione del prof. Scienza si è aperto un interessante dibattito tra attori della filiera e istituzioni a cui hanno preso parte: l’assessore alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo, Dino Pepe, Gianluigi Peduzzi di Rustichella D’Abruzzo, Marina Cvetic di Masciarelli Tenute Agricole, Giuseppe Ursini della Ursini, Fulvia Di Ber-

nardo dei I Salumieri di Castel Castagna e il presidente Verna. Una voce unica quella degli imprenditori che hanno dichiarato che qualità e ricerca sono indispensabili per competere con i mercati esteri. A moderare gli interventi, il direttore de Il Centro Mauro Tedeschini. A chiudere i lavori, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola che ha detto: «L’Italia è forte quando fa l’Italia, quando investe e innova scommettendo sui prodotti eccellenti quali il vino. Tollo ne è un esempio per qualità e anche capacità manageriale che gli hanno permesso i suoi importanti numeri all’estero. Noi dobbiamo puntare sui prodotti che ci rendono unici al mondo, solo così saremo in grado di crescere» •

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seminari & convegni » a cura della redazione - foto concesse da Isa

I relatori che hanno partecipato al convegno

L’intervento del prof. Ettore Cianchetti

Il cibo e l’uomo: territorio e biodiversità

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Questo il titolo del convegno organizzato dall’Associazione Isa guidata dal professor Ettore Cianchetti. Tra gli ospiti anche lo chef 3 stelle Michelin Niko Romito

l cibo e l’uomo: territorio e biodiversità”: è questo il tema del nuovo incontro organizzato dall’Associazione Isa da sempre impegnata per la promozione e la diffusione di corretti stili di vita, presupposto fondamentale per mantenere il corpo in buona salute e prevenire alcune delle più pericolose patologie, a cominciare da quelle oncologiche. Un corretto stile di vita, si sa, ha nel cibo uno dei suoi migliori alleati. A patto, ovviamente, che si tratti di cibo di qualità. Risorsa di cui il nostro territorio è ricchissima, anche se non sempre ciò è valorizzato a dovere. Di questo e molto altro si è parlato del convegno svoltosi a Pescara, dalla prevenzione agli alimenti funzionali e nutraceutici; dalla terra al territorio. A confrontarsi, ospiti d’eccezione a cominciare dal padrone di casa, il professor Ettore Cianchetti, presidente dell’associazione Isa e direttore

di Eusoma, Breast Center Asl 02 Chieti, lo chef 3 stelle Michelin Niko Romito; il professor Mauro Maccarrone, biochimico presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Campus Biomedico di Roma, i giovani imprenditori delle aziende agricole del territorio Giuseppe Scorrano, Antonio Leone, Angelica Fabrizio, Nereo Di Giulio e Nadia Moscardi chef del ristorante Elodia dell’Aquila. Tra gli sponsor del convegno, l’azienda Maico sempre attenta e sensibile alle tematiche sociali. «Da decenni l’oncologia mondiale –ha detto il professor Cianchettistudia il rapporto tra cibo e cancro e le valutazioni tratte attribuiscono all’alimentazione sana ed equilibrata, supportata da un’adeguata attività fisica, la possibilità di evitare il 30% di tumori. Il mantenimento di un buono stato nutrizionale è indispensabile per

effettuare le terapie riducendone gli effetti collaterali e diminuendo il rischio di recidive». Poi la parola è passato allo chef Niko Romito che ha spiegato al pubblico presente quanto lui tenga all’aspetto salutare del cibo: «Non dimentichiamo che i cuochi hanno una grande responsabilità, quando cucinano devono pensare al benessere di chi mangia. Sono anni che porto avanti questo concetto: gusto, tecnica, ricerca, ma è fondamentale che il piatto sia fatto da materie prime di grande qualità». «Questo incontro è stato importante perché vogliamo parlare alla gente, -ha concluso il medico- incoraggiarla a conoscere meglio il nostro territorio, a cercare il dialogo con chi da questo territorio, con lavoro, passione, nel rispetto della tradizione, ma con innovazione, trae il cibo di cui ci nutriamo»•

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seminari & convegni » di Monica Di Pillo

Due momenti del convegno all’Istituto Di Marzio-Michetti

Consumo di carne e tumori: stop agli allarmismi La commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo lancia “Nutrirsi con stile”

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tudi pubblicati sulla rivista scientifica Lancet Oncology dimostrano che il consumo giornaliero di 50 grammi di carni sottoposte a salatura e di 100 grammi di carni rosse aumenta di circa il 18% l’incidenza di tumori. Sono dati emersi nel corso del convegno “Nutrirsi con Stile”, organizzato a Pescara all’Istituto Di Marzio-Michetti dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo. «L’obiettivo del convegno - afferma la presidente della Cpo Gemma Andreini - è rimarcare l’importanza della corretta alimentazione, l’adozione di stili di vita sani e il rispetto per l’ambiente, che hanno come presupposto la conoscenza delle tradizioni dei diversi territori e delle loro biodiversità». Illustrati i risultati scientifici di tre importanti Atenei italiani: La Sapienza di Roma, la d’Annunzio e l’Università di Teramo. «Il nesso tra un abuso di carni rosse e l’incidenza dei tumori - spiega il professor Giorgio De Toma, ordinario di chirurgia de La Sapienza e direttore del dipartimento Pietro Valdoni del Policlinico Umberto I di Roma

- è lo stesso che lega l’insorgenza di patologie neoplastiche all’esposizione al benzene e al fumo. In Italia e in Abruzzo però il consumo giornaliero di carni sottoposte a salatura è di 25 grammi e quello di carni rosse è di due volte a settimana, dunque ben al di sotto dei risultati scientifici illustrati da Lancet Oncology, che non devono generare falsi allarmismi perché l’assunzione di carne rossa nella giusta quantità serve al nostro organismo». Per garantire sicurezza e salubrità dei cibi che mangiamo è fondamentale il controllo della filiera produttiva, tracciato dal professor Dino Mastrocola protettore dell’Università di Teramo. Sotto controllo anche la produzione di Co2 nella catena alimentare, oggetto di studi scientifici da parte di Angelo Cichelli, ordinario l’Università d’Annunzio di Ch-Pe e direttore della Scuola Superiore. «L’Abruzzo dovrebbe proporsi - spiega il professor Cichelli - come Regione low Carbon economy». Di vitale importanza il monitoraggio sulla qualità dell’aria condotto dal Fai Abruzzo (Federazione apicoltori italiani),

perché ha illustrato Giancarla Galli, del Fai Abruzzo nonché membro della Cpo regionale: «Le api sono le sentinelle dell’ambiente e con l’impollinazione svolgono un ruolo vitale per la catena alimentare». Illustrate anche le start up dei due progetti, che hanno incassato il sostegno del governatore Luciano D’Alfonso che ha partecipato all’evento, e sono: quello portato avanti da Cinzia Turli per conto della Lazzaroni sull’orto bio psico sociale e sulla creazione di un biscotto ad alto contenuto di serotonina; e quello sull’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti di Gianfranco Zaccagnini e Corrado Pierantoni. •

Il presidente Luciano D’Alfonso

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» di Eleonora Lopes -- foto di Vincenzo Sulpizio

Gerardo Gigli con i figli Alex e Rossella

Edimac spegne 40 candeline L’azienda leader nel settore macchine e attrezzature edili e stradali in Abruzzo e Molise festeggia 40 anni di attività durante la due giorni di porte aperte organizzate dalla New Holland

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La Edimac compie 40 anni. L’azienda che ha il suo quartier generale nella zona industriale di Pescara è leader in Abruzzo e Molise ed il sud delle Marche nel settore macchine edili stradali ed attrezzature edili. Guidata dal presidente Gerardo Gigli affiancato dai figli Alex e Rossella, la Edimac è specializzata nella vendita, noleggio e assistenza di qualsiasi attrezzatura possa servire in un cantiere edile,oltre alla divisione macchine agricole del marchio New Holland, Gruppo CNHindustrial, inserito da un anno. Oggi la Edimac ha la sua sede principale a Pescara, e altre due filiali a San Benedetto del Tronto, e L’Aquila. Una realtà che nonostante anni difficili per l’edilizia è riuscita a crescere ed innovarsi grazie anche alla determinazione e la lungimiranza del suo presidente. «Edimac è sinonimo di qualità in primis e di innovazione, -ci dice Gerardo Gigli- ma anche serietà e affidabilità. Il segreto di questi 40 anni è un mix di elementi:

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siamo sempre riusciti a dare professionalità, continuità nei marchi partner, un’attenta assistenza post vendita uniti a una cura particolare per il cliente». Ma i 40 anni di attività della Edimac sono stati festeggiati all’interno di “Party con New Holland”, due giorni di porte aperte in tutta Italia nelle concessionarie che lavorano con questo importante industria. L’atteso appuntamento biennale “Party con New Holland”, è stato un grande successo di pubblico e un riconoscimento dell’interesse che i clienti hanno per i contenuti tecnici e per le innovazioni dei prodotti New Holland. I clienti giunti in Edimac, hanno iniziato ad affollare numerosi le esposizioni di trattori e macchine da raccolta a partire dalle prime ore della mattinata di sabato, continuando ininterrottamente in un crescendo sino alla domenica sera. «Siamo contenti –ci dice- Alex Gigli, di lavorare con New Holland. La nostra


eventi

Il patron di Edimac con il presidente della CCIAA di Pescara Daniele Becci

regione è ricca di realtà imprenditoriali rilevanti nell’agricoltura. Il comparto dell’edilizia è in affanno e abbiamo deciso di investire e diversificare anche su questo settore». «È stato un momento di festa, di scambio d’informazioni, un momento di incontro conviviale, dove i clienti hanno potuto capire e apprezzare le novità ed i prodotti New Holland e la qualità dei servizi professionali offerti dai concessionari – ha affermato Annamaria Montanini sviluppo rete New Holland Italia-. La riuscita di questo porte aperte è da attribuire in grandissima parte alla grande professionalità della nostra rete di concessionari e alla loro capacità di essere sempre vicina ai clienti. Edimac ne è un esempio, è diventata nostro cliente da circa un anno e ha già raggiunto ottimi risultati, devo dire che in Abruzzo lavoriamo bene, è una regione vocata all’agricoltura». Insieme alla Montanini presente anche il suo collega l’ing. Francesco Zazzetta, specialista prodotto Italia. Ha preso parte all’evento anche Alberto Balducci, presidente della Giunta per il regolamento del Consiglio Regionale dell’Abruzzo che ha dichiarato: «Sono molto contento di partecipare ai 40 anni di attività di Edimac, è un’azienda che seguo e conosco da anni e rappresenta un’eccellenza della nostra regione. Quanto all’operato di questo Governo, ci tengo

Alex Gigli con il presidente Valducci

Un’esposizione in Edimac delle macchine della New Holland

ad evidenziare che attraverso lo strumento di programmazione europea, stiamo riuscendo ad intervenire in diversi comparti dando così la possibilità a realtà imprenditoriali virtuose come Edimac di lavorare sul territorio». Graditissime anche le presenze dell’onorevole Gianluca Fusilli e del direttore di Confindustria Pescara-Chieti Luigi Di Giosaffatte che si sono complimentati per la manifestazione. Per l’occasione presente anche il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci che ha voluto consegnare al patron di Edimac un attestato da parte dell’Ente per i successi ottenuti in questi anni. «In questi 40 anni –conclude il presidente Gerardo Gigli- siamo riusciti a raggiungere importanti successi e questo è merito di una grande squadra che ha sempre operato con professionalità ed impegno mettendo il cliente al primo posto. Nonostante ci siano stati momenti difficili specie nel nostro settore edile ho cercato di trasmetter positività alla mia squadra e i risultati ci stanno dando ragione. A tal proposito mi fa piacere sottolineare che in Edimac c’è sempre stato poco turn over. Un ringraziamento particolare va ai miei figli Alex e Rossella che hanno apportato in Edimac innovazione ed entusiasmo ed ai nostri collaboratori che lavorano con energia e grande professionalità»

Annamaria Montanini e Francesco Zazzetta della New Holland

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» di Marcella Pace - foto concesse e autorizzate da Autoepi

Una foto ricordo per il riconoscimento come attività storica

Autoepi festeggia 58 anni La concessionaria di automobili ha ricevuto dal Comune di Pescara il riconoscimento di “Attività Storica”

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n riconoscimento che attendevamo da oltre un anno e che ora ci riempie di orgoglio». È piena di soddisfazione la voce di Paola Epifano, titolare insieme a suo fratello Giuseppe, della concessionaria pescarese Autoepi, quando parla del riconoscimento di “Attività Storica” ottenuto lo scorso novembre. In una pomposa cerimonia che si è svolta presso l’Aurum di Pescara, il Comune del capoluogo adriatico ha consegnato a 34 imprese commerciali cittadine la targa di Attività Storiche, assegnata a quelle realtà commerciali

con almeno 30 anni di ininterrotto lavoro. La Autoepi ha una storia alle spalle ancora più longeva con 58 anni di esperienza sul campo. «Siamo riuniti per battere le mani e dire grazie a tantissime attività che hanno reso a Pescara un consolidato servizio – ha commentato il sindaco Marco Alessandrini aprendo la consegna –. Attività che sono nate anche per far crescere la nostra economia, che ne hanno costruito la vocazione e che sono rimaste fino ad oggi, attraversando, alcune, anche periodi davvero incerti e bui dal punto

La targa consegnata dal Comune di Pescara

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eventi

Il sindaco Alessandrini durante la consegna della targa

di vista economico. Hanno resistito e danno oggi un esempio grande alle generazioni a cui passano il testimone. Con la consegna delle targhe vogliamo rappresentare la nostra vicinanza ad ognuna di queste attività». «Ricevere questa targa – spiega Paola Epifano – è stato un momento significativo per la nostra azienda. Alla cerimonia di premiazione organizzata dal Comune abbiamo voluto farne seguire una seconda, in azienda, per svelare insieme ai nostri dipendenti la targa, condividendo con loro una tappa importante della nostra storia. Abbiamo, inoltre, voluto dare un giusto riconoscimento con una speciale menzione a quattro dei nostri collaboratori appena andati in pensione. Con noi, hanno partecipato tantissimi clienti – ricorda la imprenditrice - che da anni ci affiancano, seguendo passo passo la nostra crescita». Durante la grande festa è stata raccolta la testimonianza di uno dei più fedeli clienti di Citroen Autoepi che nell’occasione ha acquistato la sua diciottesima automobile. «Il mondo è cambiato, un’attività commerciale oggi ha competitor anche sul web, oltre che nei grandi centri commerciali

Una foto con la famiglia al completo

Un momento dei festeggiamenti

– ha aggiunto durante la premiazione l’assessore al commercio Giacomo Cuzzi - . L’intenzione dell’Amministrazione è agevolare la resistenza delle attività come quelle che stiamo premiando, che rappresentano la nostra forza commerciale, oltre che un pezzo di identità e storia cittadina. Grazie a tutte queste attività che hanno scritto la storia commerciale di Pescara, a cui continueremo ad essere vicini e di cui vogliamo essere sempre interlocutori». «Quello che contraddistingue la nostra realtà – afferma Paola Epifano – è il nostro attaccamento al lavoro, al marchio di cui siamo rivenditori e l’amore che abbiamo per le persone. Possiamo contare su una clientela fidelizzata che ci accompagna da diversi anni ed è cresciuta insieme a noi nel tempo. Inoltre, abbiamo una vasta gamma di servizi che ci rendono forti e stabili sul mercato». Oltre alla vendita di auto nuove e usate, Autoepi garantisce, infatti, un’assistenza completa, servizio racing, centro restauro auto storiche Citroen, cambio gomme, magazzino ricambi, autonoleggio, agenzia pratiche auto e servizio revisione

I titolari di Autoepi

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eventi » di Eleonora Lopes - foto concesse da Istituto Mecenate

La squadra dell’Istituto Mecenate al completo durante la festa per i 30 anni di attività

Istituto Mecenate, 30 anni in crescita Tutta la squadra ha voluto festeggiare il compleanno della scuola paritaria guidata dalla famiglia Chiavaroli

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rent’anni sono una tappa importante per la storia di un’azienda e l’Istituto Mecenate li ha voluti festeggiare con un evento che coinvolgesse tutta la squadra. L’Istituto Paritario Mecenate di Pescara è stato rilevato dal prof. Gaetano Chiavaroli, poi quando venne a mancare, fu sua figlia Federica a prendere le redini dell’attività. Oggi la Chiavaroli ha scelto la carriera politica; diventata senatrice, divide la sua vita tra la famiglia e la politica, e anche se il suo cuore batte sempre per l’azienda, sono Rosario Sgroi direttore della Scuola e Raffaella Chiavaroli dirigente scolastico a gestire l’Istituto. In questi anni il Mecentae si è diversificato e accanto alla attività scolastica tradizionale, ha sviluppato anche il ramo della formazione. L’Ente di formazione professionale infatti, accreditato dalla Regione Abruzzo, negli ultimi 10 anni si è occupato di bandi importanti, ultimi in ordine di tempo, “Garanzia Giovani” e “Talenti per l’Archeologia”. «Quando ho pensato al significato dei trent’anni – ci ha raccontato Rosario Sgroi- ho immaginato come l’Istituto Mecenate avesse potuto cominciare la propria attività, anche sulla base dei racconti di chi c’era...poi ho iniziato a ricordare quando 10 anni fa ho cominciato questa avventura... e

ovviamente da un punto di vista organizzativo molto è cambiato, in un processo di continuo miglioramento avviato prima dal prof. Chiavaroli, poi da Federica, e ora da me e Raffaella, ma nonostante i cambiamenti, il fil rouge che ci lega è sempre lo stesso: la voglia di aiutare i ragazzi più deboli dando loro un’opportunità diversa». La festa è stata organizzata al Castello Chiola a Loreto Aprutino. Presenti la famiglia Chiavaroli al completo, i docenti, la segreteria e tutto il team del Mecenate che da 30 anni opera con entusiasmo e professionalità. E sono proprio il team, la continuità, l’affidabilità, i concetti che la senatrice ha voluto ribadire nel suo discorso di ringraziamento. Una vision condivisa da tutto il gruppo che in questi anni è stato capace di innovarsi e quindi di crescere. Emozionata Federica Chiavaroli ha detto: «Sono contentissima di festeggiare con tutti voi questo traguardo importante. In questi anni non sono mancati momenti difficili, ma la volontà e la passione per questo lavoro sono stati più forti e ci hanno fatto ottenere tante soddisfazioni. Il mio orgoglio più grande è che in 30 anni la Scuola è riuscita a crescere avendo sempre ben saldi gli stessi valori e i principi di quando è nata»

La sen. Federica Chiavaroli

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eventi » di Paola Lopes

I relatori intervenuti all’evento

Start Up Day, vince Parallelo24 L’evento promosso dall’Università degli Studi di Teramo, è realizzato in collaborazione con lo Spin Off universitario CISREM, l’Agenzia per la progettazione e lo sviluppo d’impresa, The Lab e l’incubatore d’impresa T-Seed

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rande partecipazione per lo Start Up Day dell’Unipremio sei mesi di servizi presso l’incubatore d’impresa T-Seed versità degli Studi di Teramo. L’evento promosso (www.t-seed.it). La start up realizza originalissime t-shirt, nello dall’Università, è realizzato in collaborazione con lo specifico sfrutta le sapienti mani di designer artigianali e la Spin Off universitario CISREM, l’Agenzia per la potenza degli ultimi strumenti digitali per realizzare un brand che progettazione e lo sviluppo d’impresa, The Lab e l’incubatore esprima al meglio l’identità di ogni persona, 24h su 24h. d’impresa T-Seed. «Lo Start Up Day -ha spiegato il prof. Christian Corsi-, è Presenti all’evento i tanti start-upper che desiderano identificare proposto nell’ambito di un nuovo programma di placement che mezzi e modalità di sviluppo per le proprie idee imprenditoriali, mira ad implementare le opportunità di incontro tra studenti e e investitori disposti a visionare nuove iniziative. imprese per il supporto all’autoimprenditoria, una giornata ricca Nel corso della giornata, un team di professionisti ha suppordi spunti e di innovatività che permetterà ai nostri studenti, tato gli start-upper nel redigere business model e presentare ad laureandi e laureati di entrare a contatto con start-upper e una platea di esperti una iniziativa imprenditoriale che presenti investor e che li metterà nelle condizioni di poter cogliere ottime una soluzione innovativa nell’ambito di interesse. La giornaopportunità di crescita personale e professionale». ta infatti si è articolata in speech tematici, gruppi di lavoro, «The Lab, Agenzia per la progettazione e lo sviluppo d’impreorganizzazione di networking e predisposa, -ha dichiarato Lisanna Marcozzi- nelsizione di meeting-up finalizzati a favorire la sua naturale attività di promozione e lo scambio e l’incontro sia tra le aziende sostegno all’imprenditorialità, è stata lieta start-up e gli investor sia tra gli startupdi collaborare con l’Ateneo teramaper stessi. L’evento prevedeva inoltre la no all’evento. All’interno del tessuto possibilità di partecipare a un contest imprenditoriale italiano è in corso una competitivo durante il quale, in un pitch vera e propria rivoluzione che necessita di 5 minuti, dovevano essere presentate di essere recepita e tradotta in azioni la propria start-up e le sue prospettive concrete capaci di guidare e facilitare le di crescita. Sono 12 le idee provenienti nuove classi imprenditoriali e solo grazie da tutto il territorio nazionale che hanno al sostegno del mondo accademico sarà partecipato all’iniziativa. possibile formare gli imprenditori del Il progetto che si è aggiudicato il contest futuro ed infondere in loro una nuova Lisanna Marcozzi e il prof. Corsi è stato “Parallelo24” e ha ricevuto in cultura d’impresa» con i vincitori del contest

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eventi » a cura della redazione - foto di Giorgio Liddo

I fratelli Paolo, Incoronata e Simone D’Amico

Reginella d’Abruzzo, riapre lo storico punto vendita Il caseificio di Sulmona, guidato dai fratelli D’Amico, ha inaugurato il punto vendita completamente rinnovato

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opo tanti anni finalmente riapre lo storico punto vendita del caseificio di Sulmona Reginella d’Abruzzo. Il negozio, sito nello storico stabilimento dove nacque l’azienda nel lontano 1946, è un pezzo di storia che lega il conosciuto nome dell’azienda alla famiglia D’Amico. Lo scorso 5 dicembre Reginella D’Abruzzo ha organizzato un open day aziendale per festeggiare la nuova e attesissima apertura. Presenti tanti clienti, amici e curiosi che non sono voluti mancare a visitare il nuovo punto vendita. «Il nostro desiderio –ci dice Paolo D’Amico, amministratore delegato dell’azienda- era ridare ai cittadini, ai turisti e a tutti coloro che conoscono il marchio Reginella d’Abruzzo, la possibilità di acquistare direttamente dal produttore, per offrire freschezza e genuinità come una volta. Ovviamente reinventare in chiave attuale e moderna lo spaccio aziendale di una volta è stato il nostro primo obiettivo». Lo storico caseificio infatti, da sempre lavora ogni giorno il latte

Il nuovissimo punto vendita a Sulmona

proveniente dai vicini pascoli per garantire sulle tavole dei clienti genuinità e freschezza nelle forme della tradizione. Oggi il timone dell’azienda è nelle mani della nuova generazione, i figli di Filippo D’Amico: Paolo, Simone e Incoronata che, al passo con i tempi, hanno affiancato all’abilità artigianale e all’arte tradizionale dei maestri casari, voglia di crescere e di innovare, creando così un punto di incontro tra passato e presente, con lo sguardo costantemente rivolto al futuro. «Solo quest’anno, infatti, -concludono i fratelli D’Amico- i lavori di riqualificazione del vecchio opificio hanno permesso di realizzare il nuovissimo punto vendita dove è possibile trovare prodotti freschi di giornata con lavorazione artigianale, formaggi tipici della tradizione abruzzese e tantissime novità. Per questo Natale, ad esempio, saranno a disposizione confezioni regalo personalizzabili dai clienti». Il punto vendita è aperto dal lunedì al sabato dalle ore alle 9 alle 13.30. Per info 0864 33419

Il negozio il giorno dell’inaugurazione

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» a cura della redazione - foto concesse da Coltorti

Maurizio Coltorti con i protagonisti della serata

Coltorti, il lusso si fa contemporaneo L’azienda leader nel retail multibrand del prêt-à-porter di alta gamma, ha celebrato con un evento esclusivo l’inaugurazione della nuova boutique nel centro di Pescara. Due gli ospiti d’eccezione: lo stilista Gianluca Capannolo, e lo chef Moreno Cedroni

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opo l’apertura, avvenuta lo scorso luglio, Coltorti ha voluto celebrare con un evento esclusivo l’inaugurazione della nuova boutique in Corso Umberto I a Pescara. Un incontro tra stile e gusto, con la partecipazione dello stilista Gianluca Capannolo e lo chef marchigiano 2 stelle Michelin Moreno Cedroni. Proposte multibrand e servizi per uno stile personalizzato, per lanciare il nuovo hub del lusso contemporaneo. Coltorti, è azienda leader nel retail multibrand del prêt-à-porter di alta gamma. Alla sua guida Maurizio Coltorti, imprenditore marchigiano giunto alla terza generazione. La nuova boutique, che si estende su due piani per circa 400 metri quadrati, diventa laboratorio di creatività del made in Italy. Progettato come un ideale prolungamento dello spazio fisico circostante, con ingresso e vetrine che estendono l’originale pavimento in pietra del corso di Pescara, luogo di incontro e di esperienza per antonomasia, il nuovo punto vendita è stato teatro di un evento esclusivo. Per l’occasione, sono state

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presentate alcune creazioni della collezione prêt-à-porter donna Autunno-Inverno 2015 dello stilista Gianluca Capannolo, un perfetto mix tra moda e arte, sperimentazione di materiali, comfort e lusso. La moda si unisce e si alterna anche al gusto innovativo e avanguardista dello chef Moreno Cedroni che ha proposto un menù dalle consistenze “sensuali“, per evocare emozioni ed esperienze multisensoriali. «La nuova boutique di Pescara aspira ad affermarsi come un hub dello stile, capace di proporre esperienze stimolanti – spiega l’Imprenditore Maurizio Coltorti – è stata pensata come un luogo di piacevole ispirazione, in grado di offrire un servizio di alta gamma a un bacino più ampio della città stessa. Uno spazio fisico dove poter confluire esperienze interessanti e da cui trarre spunti preziosi. Da sempre, infatti, affianchiamo i nostri clienti nella progettazione di outfit che rispecchiano il loro stile personale, definendo un’immagine coerente con il loro modo di essere». L’architettura della boutique, caratterizzata da scelte accurate di


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Da sinistra: Marco Alessandrini, Gianluca Capannolo, una modella, Maurizio Coltorti e lo chef Moreno Cedroni

forme e materiali, è stata pensata per integrarsi perfettamente con le collezioni in esposizione, una ricercata selezione di abbigliamento e accessori donna dei migliori brand nazionali ed internazionali. A Pescara, come nelle altre boutique, i clienti hanno a disposizione il servizio di your personal stylist, punto di forza di Coltorti; la progettazione del guardaroba stagionale, le consulenze individuali di image e business-image dove, grazie al supporto di stylist professionisti vengono proposti accorgimenti utili per

Lo stilista Gianluca Capannolo

valorizzare la propria immagine. La boutique di Pescara si aggiunge ai punti di vendita di Jesi, Ancona, San Benedetto del Tronto e Macerata, mentre la strategia di espansione sui mercati internazionali fa leva, oltre che sul flagship store di Miami, inaugurato nel 2010, anche sull’e-commerce. Nel 2015, infatti, Coltorti ha lanciato il nuovo sito per le vendite online: www.coltortiboutique.com, caratterizzato da un layout esclusivo e da un’accurata selezione di marchi nazionali e internazionali

La storia di Coltorti 80 anni di storia e di esperienza, 3 generazioni di imprenditori, 6 boutique, 110 brand, 80 dipendenti e 40 milioni di fatturato. Questi sono i numeri di Coltorti, trai i maggiori retailer multibrand italiani nel settore fashion di lusso. Sotto la direzione di Maurizio Coltorti, l’azienda ha attraversato una crescita esponenziale caratterizzata dallo sviluppo di un network di Boutique di alta gamma e da un Business Model vincente costituito da fattori chiave come la ricerca continua di nuovi stili, la gestione della relazione con il cliente grazie all’approcio Tailor Made e dallo sviluppo costante dell’internazionalizzazione e della multicanalità.

Le vetrine di Coltorti nella centralissima Corso Umberto di Pescara

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eventi » a cura della redazione - foto di Gianluca Pisciaroli

Due momenti della presentazione del documentario “Da grande - Linguaggi condivisi tra culture e generazioni”

Il Corecom presenta il docu-film sulla vita nelle case di riposo abruzzesi Oltre 300 studenti erano presenti a Pescara per la proiezione del documentario prodotto dal Corecom Abruzzo e girato dal regista Marco Chiarini

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un confronto diretto tra due generazioni quello che, al Cinema Massimo di Pescara, è avvenuto per la presentazione di “Da grande – Linguaggi condivisi tra culture e generazioni”, alla presenza di una platea gremita di giovani, oltre 300 studenti delle scuole medie e superiori di Pescara, Chieti e Teramo, ed anziani, gli ospiti delle Case di riposo “G. De Benedictis” di Teramo, “Santa Rita” di Atri e “Casa Santa Dell’Annunziata” di Sulmona. Il docu-film, prodotto dal Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom), è stato presentato dal presidente del Corecom Abruzzo, Filippo Lucci, e dal regista teramano Marco Chiarini. Tra le presenze istituzionali, il presidente Asp Dario Recubini, il dirigente Sergio Di Feliciantonio, i responsabili degli Istituti Case di riposo che hanno aderito al progetto. Presenti in sala anche alcuni degli anziani protagonisti del corto che hanno interagito con il pubblico in sala. Tanti gli spunti di riflessione offerti dal documentario che, tra momenti di commozione e riso, ha presentato senza filtri l’universo della terza età, entrando nella loro vita “da grandi” con rispetto e dignità, un racconto di esistenza a più voci che si prefigge l’intento di diffondere alle nuove generazioni il patrimonio culturale, storico ed emotivo di cui gli anziani sono custodi, attraverso la riscoperta del valore della memoria e della trasmissione orale. «Gli anziani rappresentano le nostre radici, la colonna portante

del nostro Paese- ha affermato Lucci – Il Corecom ha voluto raccontare la storia e la realtà delle persone più deboli, spesso dimenticate che hanno ancora tanto da dare, inclusa la voglia di continuare ad esprimere un senso alla propria esistenza. Comunicare il sociale e affrontare i grandi temi che riguardano il nostro territorio è per noi un impegno sempre presente». Al termine della proiezione, il regista Chiarini ha risposto alle numerose domande sollevate dai ragazzi, spiegando com’è nato il progetto del documentario e confrontandosi con loro sulle tematiche affrontate. «Il bello di lavorare in progetti simili –ha aggiunto Chiarini- è che si ha la percezione di uscirne migliorati, perché ci si confronta con un immenso capitale umano di esperienze e di vita. È motivo di grande soddisfazione aver constatato oggi in sala l’interesse vivo dei ragazzi e dei docenti. Credo che il senso di tutto il lavoro risieda proprio in questo: nell’esaltante esperienza di scoperta e di predisposizione all’ascolto degli altri». Il docu-film “Da grande” inoltre è parte di un progetto più ampio promosso dal Corecom e che ha visto già la produzione di altri due documentari: “I cartoni non mi piacciono più” (la regia anche in questo caso è di Chiarini) dà voce ai sogni e ai ricordi dei bambini aquilani nel post-terremoto; e “Quanto fa otto per otto”, incentrato sul tema della disabilità come soggetto dell’informazione e ha visto il coinvolgimento di alcuni ragazzi diversamente abili della fattoria sociale “Rurabilandia” di Atri

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eventi » di Eleonora Lopes - foto concesse dal Comune di Pescara

Niko Romito e Leopoldo Gasbarro

Gli ospiti intervenuti alla presentazione del libro al Comune di Pescara

La storia dello chef “Apparentemente semplice” Niko Romito racconta la sua storia nel libro scritto insieme al giornalista Leopoldo Gasbarro. Lo chef ha presentato il libro al Comune di Pescara

“A

pparentemente semplice”. Questo il titolo del libro dello chef Niko Romito scritto insieme al giornalista economico Leopoldo Gasbarro. E non potevano scegliere titolo più azzeccato, perché apparentemente semplice è proprio la cucina di Romito, la sua vita, il suo modo di ragionare. Ma se pensate di trovare qualche ricetta vi sbagliate, “Apparentemente Semplice” è una storia di cucina che non parla di cucina. Lo chef 3 stelle Michelin ha presentato il suo libro al Comune di Pescara. Con lui Gasbarro e l’imprenditore di Castel di Sangro Gabriele Gravina introdotti dal direttore de Il Centro Mauro Tedeschini. Ad ascoltarli una sala gremita di persone, amici, colleghi e tanti fan che con pazienza si sono in messi in fila pur di strappare una dedica allo chef. Il libro edito dalla Sperling, vede la prefazione di Carlin Petrini, fondatore di Slow Food e grande sostenitore della cucina di Niko, e la postfazione del saggista Pier Luigi Celli. Il contenuto è una proiezione verso il futuro e fornisce la consapevolezza di come la vita sia contraddistinta da sogni e speranze, da gioie e dolori, ma alla fine evidenzia che i successi, quando sono meritati, arrivano. “Apparentemente semplice” è il racconto di un viaggio che ha portato lo chef alla riscoperta del sua terra, dei sapori del suo territorio attraverso la ricerca, lo studio fino ad arrivare ai vertici della

cucina italiana e internazionale nel giro di soli 10 anni. Romito ha ricordato: «Frequentavo Economia a Roma quando improvvisamente venne a mancare papà, il ritorno forzato a Rivisondoli, la decisione di fare il cuoco, le prime intuizioni nel 2000, la scuola di cucina da Caino a Montemerano, la prima recensione di Davide Paolini, i sacrifici economici, e via via in crescendo fino alla prima stella Michelin nel 2007, la seconda nel 2009 e nel 2013 la terza. Sono stati anni incredibili». E poi nel libro arriva quella frase rivolta alla mamma Giovanna, sempre accanto al figlio insieme alle altre tre sorelle, Cristiana in particolare e oggi anche Sabrina. “Ci devi credere mamma!”. E lei ci ha creduto. Immancabile tra le righe l’appello che Niko fa ai giovani che vogliono intraprendere il mestiere del cuoco ribadendo: «E’ un mestiere difficile fatto di rinunce sacrifici e tante ore di lavoro». Si sa, la ricerca è un po’ il pallino di Romito e terminati i lavori per le nuove stanze a Casadonna, lo chef ha annunciato che in cucina inserirà due ragazzi che si dedicheranno solo alla ricerca come accade nelle aziende più innovative. «L’alta cucina con la sua sperimentazione –conclude- serve a tutto il mondo culinario, anche quello delle osterie e trattorie». In questo libro Romito ha racchiuso, con umiltà e candore, la propria storia che come tutte le storie dei grandi, appaiono semplici, ma semplici non lo sono affatto

La copertina del libro Apparentemente Semplice

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eventi » a cura della redazione - foto concesse da Universal Caffè

Lo stand di Universal Caffè al Sic di Milano

Universal Caffé conquista l’Asia ad Host 2015 Grandi risultati per l’azienda di Moscufo, il cui stand è stato selezionato per la promozione di Host 2017

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a qualità del ‘made in Italy’ ed il gusto del caffè abruzzese conquistano gli asiatici al Salone Internazionale del Caffè (Sic), che si è svolto a Milano, nell’ambito di Host 2015, il marketplace del business mondiale e di qualità. Grandi risultati per la Universal Caffè di Moscufo: i buyer internazionali e, in particolare, quelli provenienti dall’Asia hanno mostrato un interesse notevole per l’azienda abruzzese, da sempre impegnata nella promozione dell’idea di caffè inteso come “cultura”. Lo stand di Universal, apprezzato da molti per lo stile, per i colori e per l’eleganza, è stato inoltre selezionato dall’ente fiera, che lo ha scelto, tra tanti, per la promozione dell’edizione 2017 dell’Host, attraverso video e foto. «Come accaduto per le edizioni passate – ha commentato l’amministratore unico di Universal Caffè, Natascia Camiscia – anche quest’anno il Salone Internazionale del Caffè per noi si è concluso in modo assolutamente positivo, perché abbiamo potuto estendere le aree in cui Universal è presente con i propri marchi all’estero. Il mondo asiatico, in particolare, è sempre più interessato al prodotto di qualità made in Italy e, soprattutto, alla cura di ogni singolo dettaglio, con uno stile unico, sobrio, raffinato e riconoscibile. E proprio questa

filosofia che da sempre cerchiamo di portare avanti, cioè quella del caffè inteso come cultura da diffondere a 360 gradi, è stata premiata dall’ente fiera, che ha scelto lo stand di Universal per la promozione dell’Host 2017». Universal Caffè, in occasione dell’evento, ha inoltre presentato la nuova linea di capsule compatibili con le macchine Nespresso: Classica, Arabica e Dek. La nuova linea, così come le novità riguardanti la linea ‘Bio Fair Trade’ presentate in fiera, hanno incuriosito ed affascinato i tanti visitatori presenti. Il Sic è considerato il riferimento mondiale del settore. All’evento, infatti, ogni anno partecipano i maggiori torrefattori di caffè, i grandi importatori e i produttori di macchine da caffè e lavorazione, oltre alle aziende e alle associazioni che offrono servizi quali il trasporto e la promozione dei prodotti. Più in generale, per Host l’edizione 2015 è stata quella dei record: riviste al rialzo tutte le previsioni della vigilia, con un incremento del 13,5% nelle presenze di visitatori professionali, che hanno raggiunto quota 150.968. E, soprattutto, con un aumento esponenziale dei professionisti esteri: 60.383 presenze da 172 Paesi, il 40% del totale e in crescita del 17%

L’ad dell’azienda di Moscufo Natascia Camiscia

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eventi » di Eleonora Lopes

Alessandro Bocchetti e lo chef Pino Cuttaia

Un’immagine della serata

Il mare progonista delle cene a La Réserve Pino Cuttaia e Nicola Fossaceca sono stati gli host chef delle cene organizzate a La Réserve di Caramanico. Un trionfo di gusto e profumi

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usto e relax, si conferma un binomio vincente. E lo proprio come la cucina di casa, la cucina di mia madre, di mia sa bene La Réserve che dopo il successo delle nonna, quella a cui attingo sapori e idee e li interpreto con i passate edizioni ha deciso di riproporre il “Sentiemiei strumenti. In questi anni, insieme alla mia brigata, abbiamo ro del Gusto”, un week end interamente dedicato trasferito i miei ricordi nei piatti, senza mai tralasciare la sostanza alla cucina e ai prodotti enogastronomici del Belpaese, con e la stagionalità degli ingredienti». In abbinamento alla cena, un occhio di riguardo, ovviamente, al nostro territorio. Il tutto i vini Cataldi Madonna, presentati proprio da Luigi Cataldi in un’atmosfera suggestiva e rilassante quale quella del centro Madonna. benessere La Réserve di Caramanico. La seconda giornata si è aperta con il “Laboratorio del Gusto”: Gli appuntamenti in programma per il mese di novembre, due degustazione dei “Montepulciano d’Abruzzo, padrone di cene con chef stellatissimi e il “Laboratorio del Gusto” una decasa”, nel quale si sono degustate rinomate etichette di Mongustazione di Montepulciano d’Abruzzo, “padrone di casa” dei tepulciano d’Abruzzo del panorama viticolo della regione, in nostri vini regionali. compagnia di Alessandro Bocchetti e di A guidare le serate Alessandro Bocchetti, Paolo Trimani, scrittore e degustatore di amministratore de La Réserve e giornavino dell’Enoteca Trimani di Roma. lista del Gambero Rosso, consulente e A concludere i “Sentiero del Gusto”, la collaboratore delle principali testate di cena gourmet a tema “marineria adriatifood italiane. ca”, a cura dello chef Nicola Fossaceca Ospite d’onore della prima sera lo chef del ristorante “Al Metrò” di San Salvo due stelle Michelin, Pino Cuttaia del Marina, 1 stella Michelin, che con la ristorante “La Madia” di Licata (AG), sua cucina racconta l’Abruzzo e i suoi che Bocchetti non ha esitato a definire profumi semplici, una storia anche questa “uno dei migliori cuochi nel panorama fatta di ricordi che nasce dalla pasticceria attuale”. Tema della cena, “marineria dei genitori e che oggi continua con i figli ionica” che si è rivelata un trionfo di sapori Nicola in cucina e Antonio in sala. In e profumi intensi. «La mia cucina –spiega abbinamento Vini Tiberio rappresentati Andrea Sponzilli con gli chef Cuttaia- spesso parte dall’imperfezione da Cristiana Tiberio. Antonello De Maria e Nicola Fossaceca

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eventi » di Paola Lopes

Lorenzo Puca

“Il Più Grande Pasticcere”: il pescarese Lorenzo Puca si classifica secondo Finale amaro per il capo pasticcere di Sandro Ferretti di Roseto nell’ultima puntata del reality di Rai2

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on si è risparmiato, ha conquistato con la spontaneità e la simpatia innata, ha dimostrato umiltà, ma anche sicurezza e disinvoltura nelle prove più complesse, maestria e tecnica rare, ma non gli è bastato. Lorenzo Puca, il capo pasticcere pescarese del maestro Sandro Ferretti, ottiene il secondo posto nella sfida finale contro l’avversario-amico Sebastiano Caridi, nell’ultima puntata de Il Più Grande Pasticcere andata in onda su Rai2. «Non ho parole – ha detto Ferretti - pensavo che c’è l’avrebbe fatta. Tecnicamente è più preparato, non ha sbagliato e lo meritava. Siamo tutti con lui, ora deve riprendere e continuare così come ha fatto fino ad ora». Per Lorenzo, che non pensava di arrivare alla finale, partecipare a Il Più Grande Pasticcere ha rappresentato “una rivincita sulla vita”, come ha spiegato nel corso della prima sfida, quando a contendersi il titolo erano ancora lui, Sebastiano Caridi e Debora Vena. La puntata si apre con la preparazione di una torta nuziale. Gli aspiranti hanno quattro ore di tempo e un accesso alla dispensa. Lorenzo ha le idee chiare: la sua creazione sarà bianca e gialla, il colore che simboleggia la gelosia. Il giudizio di Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini è unanime: il dolce di Puca è il migliore e gli dà diritto di accesso alla finalissima, mentre Debora e Sebastiano dovranno affrontare una eliminatoria. Lorenzo, che a loro spiega come la pasticceria sia la sua ragione,

quella che lo fa andare a letto contento la sera e lo sveglia felice al pensiero di tornare nel suo laboratorio, riceve apprezzamento per la sua capacità di lavorazione dello zucchero. La prova eliminatoria stabilisce l’avversario di Puca nella finalissima: toccherà a Sebastiano Caridi. Prima della sfida i due aspiranti al titolo ricevono la sorpresa di un videomessaggio. È la mamma a parlare a Lorenzo: le sue sono parole di incoraggiamento e sprone, che lo commuovono fino alla lacrime. Nell’ultima prova i ragazzi dovranno preparare un dolce che parla di loro: “il vostro marchio di fabbrica, quello che racconta la vostra storia, la vostra concezione di pasticceria” in tre ore di tempo. I giudici lo assaggeranno “al buio”, senza conoscere l’autore. Al momento dell’assaggio finale, i pasticceri sono accompagnati anche dalle loro famiglie. Per Lorenzo ci sono i genitori e la sua ragazza, Fabiana. Il dolce che Lorenzo presenta si chiama “May way”, ispirato alla canzone di Frank Sinatra. Nonostante l’apprezzamento dei giudici, a cui si unisce anche il grande Iginio Massari, il vincitore è Sebastiano. Lorenzo sa che deve imparare dai suoi errori: «Faccio i complimenti a Sebastiano – dichiara Lorenzo a fine trasmissione – è un amico e un grande professionista, corretto e sincero. Ci speravo, è vero. Ho sempre considerato Sebastiano uno dei più forti». Lorenzo è amareggiato, ma sa bene che le sfide per uno come lui non finiscono mai. In questi giorni si prepara al campionato di pasticceria che si terrà nel 2016

La torta della finalissima My Way

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eventi » di Denia Di Giacomo - foto concesse dal Comune di Pescara

Da sinistra Angela Di Fabio e Luca Panunzio dell’Ais

Il pubblico presente alla decima edizione del Pescara Abruzzo Wine

Pescara AbruzzoWine, l’eccellenza profuma di vino Decima edizione per l’vento enologico più atteso dell’anno, grande partecipazione, molti riconoscimenti e un filo conduttore: il meglio dei vini abruzzesi

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na giornata all’insegna dell’eccellenza enologica, per evidenziare quelle cantine e quei vini, che rendono grande la nostra produzione e fanno dell’eccellenza la loro bandiera. Ecco l’obiettivo dell’evento Pescara Abruzzo Wine, che, giunto alla sua decima edizione, ha visto raccogliere numerosi consensi anche nel mondo della politica. Organizzata dall’Ais di Pescara e dal Comune di Pescara, la manifestazione, promossa con la collaborazione della Fondazione PescarAbruzzo e con il patrocinio degli Assessorati Regionali all’Agricoltura e alle Tradizioni, della Camera di Commercio di Pescara, della Provincia di Pescara, del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo e del Consorzio di Tutela Colline Teramane, raccoglie ogni anno un elevato numero di partecipanti, segnale questo, che l’opinione pubblica è sempre più attenta alle

eccellenze enologiche del nostro territorio. Ad aprire la serata come di consueto il sommelier Luca Panunzio che ha presentato l’evento con la collega dell’Ais Angela Di Fabio. «Per la decima edizione la speciale giuria ha deciso di premiare unicamente i vini e le cantine abruzzesi e i personaggi del mondo del vino che hanno contribuito a fare grande questo segmento dei prodotti tipici abruzzesi» ha dichiarato Panunzio. «Questo evento diventa quindi una vetrina dei migliori vini e delle migliori realtà regionali che di anno in anno crescono conquistando sempre nuovi mercati. Premio speciale attribuito come Azienda Platinum. dalla Guida vini Ais Abruzzo a Valentini. “Unica cantina ad aver ottenuto il massimo riconoscimento dai sommelier in due etichette il Trebbiano 2012 e il Cerasuolo 2014

I premiati di Pescara AbruzzoWine LE 10 MIGLIORI CANTINE Valentini, Emidio Pepe, Masciarelli, Feudo Antico, Illuminati, Chiusa Grande, Bosco, Zaccagnini, Gentile, Marramiero. I 10 MIGLIORI VINI Montepulciano d’Abruzzo Bellovedere - La Valentina; Pecorino Unico - Cantina Ulisse; Montepulciano d’Abruzzo Mazzamurello - Torre dei Beati; Sauvignon muffato - San Lorenzo; Pecorino - Azienda Tiberio; Metodo classico Abruzzo doc “36”- Eredi Legonziano; Montepulciano d’Abruzzo Colline teramane DOCG; Montepulciano d’Abruzzo San Calisto - Valle Reale; Montepulciano d’Abruzzo I Vasari - F.lli Barba; Cerasuolo Pie delle Vigne - Cataldi Madonna. Premio speciale “Il bianco di giulio” al Pecorino Macaon - Azienda agricola Ausonia; Miglior olio biologico all’Oleificio d’Onofrio di Villamagna; Miglior vino biologico, Montepulciano d’Abruzzo Janù;

miglior cantina emergente, La cascina del colle. I MIGLIORI SPUMANTI metodo classico: Pecorino Maiuguale - Cantina Di Fausto Zazzara; metodo charmat: Nero di platino I PERSONAGGI PREMIATI Concezio Marulli, enologo cantina Zaccagnini Vittorio Festa, enologo Gianni Pasquale, enologo Cantina Frentana Riccardo Brighigna, enologo Lucio Valentini, giornalista Rai 3 Paolo Castignani, giornalista Rete 8 Alessandro Bocchetti, referente Abruzzo Gambero Rosso Raffaele Cavallo, segretario Slow Food Abruzzo e Molise Tonino Verna, presidente del Consorzio tutela vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi, presidente del consorzio colline teramane

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eventi » a cura della redazione - foto concesse da Cantina Tollo

Il Wine Tasting Truck Cantina Tollo al Festival del Cinema di Roma

Il viaggio del Wine Tasting Truck di Cantina Tollo parte dalla Festa del Cinema di Roma All’interno del Villaggio del Cinema, grazie alla partnership con Roma Food Story, i vini pluripremiati della Cantina e i nuovi biologici sono stati proposti in abbinamento allo street food d’autore firmato Villa Maiella

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rande successo per Cantina Tollo alla Festa del Cinema di Roma, molti gli appassionati di vino e street food di qualità che hanno affollato il Wine Tasting Truck per degustare i vini biologici, il pluripremiato Pecorino Terre di Chieti Igp e il Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2011, vincitore del premio Tre Bicchieri® 2016, proposti in abbinamento allo street food d’autore firmato dallo chef stellato Peppino Tinari del ristorante Villa Maiella, tempio della cucina abruzzese di tradizione. Ciabattina alla crusca tostata farcita con pancetta di maiale e panino in salamoia con vitello al pepe rosso scuro di Sarawak, queste le proposte gourmet che in molti hanno potuto degustare al Wine Tasting Truck insieme ai vini della Cantina. Sì perché se è vero che lo street

food è sempre esistito, oggi ha cambiato veste, conquistando anche i palati più esigenti e riscuotendo sempre più successo, a patto che sia di qualità. Una tappa che dà il via al viaggio on the road del Wine Tasting Truck di Cantina Tollo, che prossimamente toccherà alcune tra le principali manifestazioni culturali italiane, e che Tonino Verna, presidente di Cantina Tollo, ha così commentato: «La valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio è al centro di molte iniziative che ci vedono protagonisti. Anche a Roma, in un contesto culturale prestigioso, quale quello della Festa del Cinema, attraverso i nostri vini e le creazioni di un grande chef abruzzese, vogliamo celebrare queste eccellenze, insieme alla cultura e alle tradizioni di cui sono portatrici»

Il Wine Truck

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eventi » a cura della redazione

Da sinistra: Nicola Madonna, Vittorio Festa, Alessio D’Onofrio e Jenny Viant Gomez

Dal biologico alla solidarietà La Cascina del Colle Bio Agricola ha presentato una speciale iniziativa benefica a favore della nascente associazione no profit “2 Mele”. L’evento si è rivelato anche l’occasione per un dibattito dal titolo “Qualità, sicurezza e autenticità: dall’uva al vino biologico”

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a cantina Cascina del Colle Bio Agricola della famiglia D’Onofrio, ubicata a Villamagna, è sinonimo di agricoltura. La cura della vigna e dell’oliveto, con grande dedizione, è da sempre un valore che la famiglia D’Onofrio ama condividere. I D’Onofrio si occupano di vitivinicoltura dal secolo scorso. L’avventura inizia con Francesco Gabriele D’Onofrio e l’apertura dell’antico frantoio. Negli anni Cinquanta arriva la cantina, tramandata ai fratelli Marenzo e Nazario e ai loro figli, rispettivamente Francesco e Romano, e Alessio e Gianluca. Quattro generazioni, una famiglia radicata nel territorio e fiera della propria appartenenza, al punto di lanciare la scommessa per rivalutare l’ identità locale con la creazione della denominazione territoriale Villamagna Doc. Cascina del Colle Bio Agricola irrompe nell’atmosfera natalizia con una speciale iniziativa benefica a favore della nascente associazione no profit “2 Mele”, voluta dalla famiglia Fieni per omaggiare la memoria di Giancarlo Fieni, un componente dell’azienda dei D’Onofrio prematuramente scomparso e mai dimenticato. Fino alla notte del 24 dicembre 2015 chi vorrà contribuire con la promessa più generosa – base di partenza 500 euro – potrà collegarsi con il sito aziendale (www.lacascinadelcolle.it) e fare la propria offerta per aggiudicarsi una Matusalemme da 6 LT del Montepulciano d’Abruzzo Doc Negus “Edizione Giancarlo Fieni” Vendemmia 2008 (la prima vendemmia di Giancarlo in azienda). Il maestoso formato è stato prodotto solo in 3 unità.

Negus vuol dire propriamente “sovrano”, quale era l’austera figura del nonno materno di Nazario D’Onofrio, che visse le vicende della guerra d’Africa; da qui un vino possente evocativo della vera essenza territoriale. L’iniziativa benefica, promossa con affetto da Cascina del Colle Bio Agricola, è stata presentata in occasione di un incontro dal titolo “Qualità, sicurezza e autenticità: dall’uva al vino biologico” organizzato presso il ristorante Ferrara di Bucchianico. Alessio D’Onofrio, titolare della cantina Cascina del Colle Bio Agricola, ha relazionato sull’argomento “Tradizione, Innovazione e Salute”; Vittorio Festa, enologo della cantina, si è espresso a proposito del tema “La qualità come scopo primario nello stile enologico” e Nicola Madonna, presidente dell’organismo di certificazione Suolo e Salute (Abruzzo e Molise), ha approfondito il punto “L’importanza di dare una certificazione sicura per il consumatore”. Il confronto è stato moderato dalla giornalista enogastronomica e sommelier Jenny Viant Gómez, incaricata anche di presentare la verticale di 3 annate di Negus Montepulciano d’Abruzzo Doc 2006-20072008. L’azienda Cascina del Colle Bio Agricola, riconosciuta come “Miglior Cantina emergente” al Pescara Abruzzo Wine 2015, saluta l’anno con la certificazione biologica del processo di vinificazione e presenta ai consumatori 4 nuove etichette: Aimè Abruzzo Pecorino Doc, Cuvée 71 rosato Terre di Chieti Igt, Kukukaya Passerina Terre di Chieti Igt e La Canale Pecorino Terre di Chieti Igt

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eventi » di Eleonora Lopes - foto di Alessio Tagliavento

Da sinistra: il sindaco di Pacentro Guido Angelilli, il coordinatore regionale della guida per Abruzzo e Molise Massimo Di Cintio, il giornalista Paolo Castignani, il curatore nazionale della guida Eugenio Signoroni e il presidente di Slow Food Abruzzo e Molise Eliodoro D’Orazio

Slow Food, presenta la nuova guida

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Nella splendida cornice del Castello Caldora di Pacentro è stata presentata l’edizione 2016 della Guida italiana più venduta

low Food Abruzzo-Molise ha presentato la guida Osterie d’Italia. All’evento, svolto nelle sale del magnifico Castello di Pacentro, erano presenti: il curatore della guida Eugenio Signoroni, il coordinatore regionale della guida per Abruzzo e Molise Massimo Di Cintio, il presidente di Slow Food Abruzzo e Molise Eliodoro D’Orazio il giornalista Paolo Castigliani e il sindaco di Pacentro Guido Angelilli. Presente anche il presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis. Di Cintio e D’Orazio, ringraziando gli 11 collaboratori, hanno affermato che il successo di questa guida che risulta la più venduta in Italia è dovuta al valore che essa dà da al territorio e alla tradizione. Oltre 1.700 locali segnalati, 250 quelli con la chiocciola, l’ambito riconoscimento per le osterie che più di altre hanno entusiasmato per ambiente, cucina, accoglienza. Ed ancora 190 i locali del buon formaggio, 372 quelli segnalati per l’importante carta dei vini, 513 i locali con l’orto di proprietà e 458 che propongono un menù vegetariano nonché 282 le osterie con alloggio. E ben 146 le osterie nuove. Sono le cifre della nuova edizione di Osterie d’Italia che da 26 anni conduce per mano i lettori in un viaggio lungo la penisola alla scoperta

di quei locali in cui ritrovare un cibo sano e genuino. Osterie d’Italia, pur mantenendo l’attenzione per la cucina di tradizione, si è rinnovata, cogliendo i cambiamenti messi in atto da giovani osti che guardano alla tradizione con sensibilità nuova e un occhio ancora più attento alle materie prime e al territorio. Tra le novità, presentate da Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni, curatori del volume, c’è un nuovo simbolo: la chiave ad indicare le osterie che offrono l’ospitalità per la notte. L’Abruzzo è da sempre conosciuta come una delle regioni che meglio ha saputo conservare le proprie tradizioni alimentari e gastronomiche, pur non disdegnando, oggi, interpretazioni in linea con i mutati stili di vita e di consumo. In guida la nostra regione è rappresentata da 51 osterie di mare e di terra, 9 delle quali inserite nello speciale capitolo degli arrosticini, con 7 novità e 7 “Chiocciole”, e 7 ristoranti segnalati nella sezione Oltre alle Osterie. Conclusa la presentazione, gli ospiti si sono ritrovati alla Taverna de li Caldora per la grande cena con la cucina delle sette chiocciole assegnate all’Abruzzo: Taverna 58 di Pescara, Taverna de li Caldora di Pacentro, Zenobi di Colonnella, Font’Artana di Picciano, Sapori di Campagna di Ofena, Vecchia Marina di Roseto degli Abruzzi e Borgo Spoltino di Mosciano Sant’Angelo. Un tripudio di sapori e profumi del nostro territorio

Le Chiocciole premiate durante la serata

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it

Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it

Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it


eventi » di Marcella Pace - foto concesse dall’organizzazione

L’organizzatore della serata Matteo Scanzano, secondo da destra, con alcuni ospiti

La formazione delle All Stars Abruzzo

Vince la solidarietà al Trofeo Adriatico ACTS Pescara Lo scorso 6 dicembre si è svolta una vera festa dello sport che ha coinvolto politici, aziende, bambini e personaggi noti, tutti a sostegno dell’Agbe di Pescara

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n evento di puro sport che continua il suo cammino al fianco della solidarietà. Anche quest’anno si è svolto il Trofeo Adriatico ACST Pescara, che per l’edizione 2015 ha scelto di consolidare la disciplina del Calcio a 5. L’evento, che si è tenuto nel Palasport Papa Giovanni Paolo II di Pescara, ha visto svilupparsi parallelamente due quadrangolari. Nel primo si sono sfidate le rappresentative di aziende abruzzesi provenienti da differenti settori, quelle di autorità e politici e una rappresentativa, allenata da Giovanni Galeone, dell’Abruzzo All Star, onlus attiva da tempo sul territorio che riunisce personaggi noti della regione. Il secondo quadrangolare ha coinvolto, invece, i più piccoli, con quattro rappresentative delle scuole calcio. Vincitrice assoluta la solidarietà. La manifestazione ha sostenuto infatti un progetto dell’Agbe, Associazione genitori bambini emopatici, guidata da Massimo Parenti. «Il Trofeo Adriatico ACST è un evento che proponiamo da 13 anni – ha spiegato Matteo Scanzano, presidente dell’associazione organizzatrice – quest’anno il quadrangolare di beneficenza mette insieme sport e solidarietà con l’adozione

di un progetto degli amici dell’Agbe attraverso la lotteria che sosterrà la casa alloggio. La manifestazione ha coinvolto tutti a qualsiasi livello dalle autorità, alle aziende, dai vip ai bambini. Un grande ringraziamento va alle Amministrazioni che ci hanno supportato, quella di Pescara che ci ospita e di Spoltore che amichevolmente ci ha seguito». «Ringrazio per questa ennesima risposta di fiducia e solidarietà verso l’associazione che ci arriva sia da parte istituzionale che sportiva e solidale – ha commentato il presidente dell’Agbe Massimo Parenti – abbiamo fatto avanti la lotteria che è uno strumento più idoneo alla diffusione della solidarietà e una forma trasparente di sponsorizzazione del nostro progetto». Commentatori speciali della grande sfida sono stati Vincenzo Olivieri, Marco Papa e Mila Cantagallo, mentre a fare da madrina è stata l’attrice Micol Olivieri. «Ci uniamo nel fare un ringraziamento importante all’Associazione ACST – hanno affermato gli assessori allo Sport e ai Grandi Eventi, Giuliano Diodati e Giacomo Cuzzi – per aver organizzato questo evento che abbiamo sposato sin dall’inizio, perché la solidarietà è un fine prestigioso che fa bene anche alla politica»

Tutte le squadre partecipanti

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

E per le feste? Un dolce al giorno e... auguri!

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Arrivano le festività natalizie, per molti il periodo più bello dell’anno tra luci, alberi di natale, doni da fare e ricevere e soprattutto i tradizionali pranzi e cene “comandate” che in circa due settimane mettono a dura prova il nostro organismo

rotagonisti indiscussi delle festività natalizie sono i dolci sia quelli classici come panettone, pandoro, torrone, cioccolata, ecc., che quelli della tradizione locale che nel nostro caso sono di tutto rispetto: parrozzo, sfogliatelle, bocconotti, calcionetti, pepatelli, pizzelle, spumini, croccante di mandorle, nociata e libretti di fichi solo per citarne alcuni. Consumare dolci per noi essere umani è importante e rassicurante, oltre che piacevole, perchè questi alimenti danno al corpo una forte sensazione di carica ed energia e inoltre se consideriamo che le festività natalizie giungono in un periodo di freddo come quello invernale dove la richiesta di energia da parte dell’organismo è maggiore, capiamo come sia facile essere attratti e “sforare” nel consumo di queste prelibatezze. La domanda tipica che mi viene posta in questo periodo è come comportarsi con i dolci sotto le festività perché per molte persone magiare di meno al pranzo di Natale o al cenone di Capodanno non è un grosso problema ma resistere alla tentazione dei dolci è più complesso. E allora io propongo questa “regoletta” che mette d’accordo le esigenze della persona con quelle dell’organismo: “Un dolce al giorno e... Auguri di Buone Feste!” e ovviamente ne spiego il significato. Mangiando circa 50g di dolce al giorno (una fetta di panettone o pandoro o parrozzo, una sfogliatella, uno-due

bocconotti, 3-4 calcionetti, ecc.) si introduce una quantità di calorie e nutrienti che il corpo può tranquillamente smaltire se l’alimentazione rimane impostata correttamente e nello stesso tempo si riesce a godere delle prelibatezze tipiche delle festività; per alimentazione impostata correttamente intendo il partire al mattino con una bella colazione magari consumando i dolci proprio in questo momento in maniera da avere tutto il giorno per smaltirli, il fare pranzo con un primo mediamente condito, un abbondante contorno crudo e la frutta e il fare cena con un secondo, un abbondante contorno crudo o cotto e la frutta. Con questo modello di alimentazione è come avere un bel fuoco sempre acceso perché vengono introdotti alimenti paragonabili alla legna secca nei momenti giusti per cui se la fiamma è bella alta anche se si introduce pezzo di legna verde, il dolce, il fuoco non avrà problemi a bruciarla, ovviamente il paragone col fuoco riguarda il metabolismo del nostro organismo. Tipico errore delle festività è quello di mangiare più dolci e saltare pasta, pane e altro pensando erroneamente di recuperare le calorie introdotte ma purtroppo non è così, al nostro organismo non interessano solo le calorie ma anche la tipologia di cibo che ingeriamo! I miei più sinceri auguri di Buone Feste ai lettori di Abruzzo Impresa e un “Buon dolce al giorno”

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermo info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro

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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

La legge della natura È proprio vero che la natura ha le sue leggi, e puntualmente ci mostra, purtroppo in molti casi in maniera devastante, che se fossimo un po’ meno avidi potremmo godere sempre del suo lato meraviglioso…

uest’anno sia la vendemmia che la campagna olearia, è stata ripagata da quella pessima del 2014. Uve ben mature, ottime rese, un mercato in leggera crescita soprattutto quello interno, olive sane, pochissimi trattamenti chimici, risultati forse inferiori alle aspettative, ma sicuramente una qualità degna del nome che l’Abruzzo si è faticosamente costruito negli ultimi anni. Però , c’è sempre un però, se da un lato stiamo godendo della bontà della natura, da un altro ne stiamo subendo la vendetta. Quello che sinora abbiamo visto in tv, non ci toglieva il sonno, anzi , ma ora che alluvioni, smottamenti, frane e tempeste sono presenti anche nella nostre provincie, ci spaventiamo, dimenticando che gli autori di queste tragedie siamo noi. Manutenzione stradale zero, abusivismo, supermercati e parcheggi ovunque, linee elettriche ferme agli anni 60….E sarà sempre peggio, e nonostante in questi giorni i potenti della terra sono riuniti a Parigi per salvare il mondo, penso che ognuno di noi debba avere a cuore il pianeta, con una semplice mossa, rispettandolo, e godendone dei frutti , dal vino alla bella giornata di sole o alla romantica pioggia, anche perché quello che per noi sembra disordine, per la natura è solo ordine sparso. In questi giorni tutti parlano di clima impazzito, la neve in anticipo, che sarà un inverno rigido. Ma siamo in autunno inoltrato, tra poco è Natale, dov’è la stranezza? Tutti vogliamo sciare ma non vogliamo il freddo, vogliamo sprecare l’acqua per lavare la macchina ma non vogliamo che piova. Vorremo l’estate tutti l’anno. Ma non è che per caso critichiamo l’America, ma stiamo diventando come loro , se non peggio, sia per abitudini che per alimentazione? Questo sarebbe il vero dramma, perdere identità significa dimenticarsi delle origini. Il nostro Abruzzo è un vocabolario di immagini e paesaggi pazzeschi , non roviniamolo oltre, se non altro facciamolo per le generazioni future, pensiamoci tutti, la tutela ambientale è di importanza vitale, il pianeta va curato, anche perché non ne abbiamo uvn’altro. Vi auguro un brioso e sereno Natale e un 2016 carico di sorrisi

Scelto per voi Cocco, un caffè tra le montagne Sembrerebbe follia proporre un caffè selezionato, tostato e prodotto a Fara San Martino, cittadina famosa nel mondo per la pasta, non certo per il caffè. Ma Mimmo Cocco, patron dell’omonimo pastificio famoso per le sue trafile di bronzo, appassionato di caffè, ha deciso di crearne uno tutto suo. Seleziona 5 miscele (ecco appunto da dove nasce il marchio), da tutto il mondo, le cuoce a Fara San Martino in un laboratorio artigianale ma efficiente, e crea una linea di caffè che va da quello in grani, per i professionisti, a quello per la moka e attualmente anche in cialde e capsule, ma tutti con la stessa qualità, costi non proprio commerciali e presenti solo in luoghi ove il caffè è una virtù primaria e non abitudinaria. Tutte le miscele hanno una personalità e una struttura di altissima persistenza, che vanno dalle sensazioni dolci della miscela London, alle sensazioni piacevolmente acide dell’arabica 100%. Caffè così non si possono piazzare dappertutto ed è per questo che lo potrete gustare e acquistare solo nelle migliori caffetterie o enoteche. Da gustare con poco zucchero, mi raccomando. Officina Salvi, via Nazionale 10 Fara San Martino (Ch)

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Arte & Co. » di Anna Cutilli Di Silvestre - foto concesse dall’artista

Il giovane e talentuoso Alessandro Chiarappa Nella sua arte si riversa l’angoscia critica verso l’attuale società e il pensiero corre verso Francis Bacon…

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in dall’antichità la figura umana ha destato interesse negli artisti e così anche nei pionieri del Novecento come Pierre Bonnard, Henri Matisse e Amedeo Modigliani che, nonostante la congerie innovativa di quegli anni, hanno continuato ad interessarsi della figura umana esplorando le sensibilità e le diverse percezioni dell’Io. Successivamente Francis Bacon, della natura umana ha sviluppato un’analisi impietosa e inquietante. Ed è a quest’ultimo che corre il pensiero quando si è davanti alle opere di Alessandro Chiarappa che, nel 2013, quando era studente del quinto anno del Liceo Artistico Misticoni di Pescara, si distinse per aver vinto il primo Premio del Concorso Germano Severi, organizzato dalla Fondazione Accademia d’Abruzzo. Come l’Autore inglese, il giovane Alessandro interpreta l’inquietudine esistenziale di oggi. Egli non deforma le figure e non ne strazia i volti, ma si sforza di rendere l’angoscia che attanaglia spesso l’uomo moderno. Ad esempio, è un urlo esistenziale il dipinto vincitore del Concorso Severi, Lacrime di cera. È il frutto del cuore spezzato di Alessandro alla prima delusione sentimentale: tinte fosche e figurazione esasperata della sua sofferenza. Tale pittura lascia trasparire un’angoscia che può corrispondere al malessere di molta gioventù di oggi. Alessandro reagisce dipingendo o meglio visualizzando la loro inquietudine. Dipinge di solito, personaggi sofferenti e angustianti. Sono immagini di forte impatto emotivo: enormi, su carte tre metri per due, con impressionanti fondi nerocorvino. Per questi il giovane pittore,

» Senza Titolo 2

» Senza Nome 1

con senso del risparmio e abilità tecnica, per fissare le immagini, usa il carbone da cucina stendendovi sopra la lacca. Il suo laboratorio è un garage attrezzato di grossi rotoli di carta e di diversi ganci di sospensione, sito in Castiglione a Casauria, dove l’artista vive con i genitori. Già da studente Alessandro preferiva grossi formati e attingeva risultati pregevoli. I dipinti di allora erano caratterizzati da tinte vivaci, brillanti e contrastanti. Alcuni di essi per certe figure che sembrano accennare alla metamorfosi uomoanimale e ad una relativa, velata ironia, possono evocare il surrealismo di Alberto Savinio. Alessandro, nel suo repertorio pittorico finora non ha mai lasciato la “figura picta” attenendosi al linguaggio che la critica d’arte definisce Neo-Figurazione ma non si è mai dedicato a paesaggi e nature morte. È il tormento dell’animo che gli piace analizzare e, più in generale, la condizione umana dell’uomo moderno. I suoi dipinti più attuali a volte sono una feroce critica verso la società di oggi. L’opera Senza titolo 2 può illustrare l’uomo attuale che, pur con un fisico prestante e un carattere apparentemente sicuro, è portato a cavezza da Poteri che lo condizionano attraverso la TV e altri mezzi di comunicazione. E inoltre, nel piccolo dipinto Senza nome 1, cm 34 x 29, notiamo un corpo in tensione e torsione, realizzato con molta perizia sia nella ricerca anatomica che psicologica. Una figura sofferente che nella quasi totale nudità, emerge da un buio che ha fascino di mistero. Il suo viso ha un futuro che sicuramente illuminerà anche l’avvenire di Alessandro Chiarappa

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TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’Alfonso

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“Il futuro del welfare è in azienda” di Filippo Di Nardo

artiamo dalla sua definizione, cosa vuol dire “Welfare aziendale?”. Sul dizionario “welfare” significa Benessere, ma anche Sussidi per la sanità, la previdenza e i servizi alla persona. Aziendale significa messo in atto dall’azienda, un investimento. In sintesi, si tratta di tutte le iniziative che un’azienda pone in essere per favorire il benessere, la salute e la sussi-

stenza dei propri lavoratori. Non solo un semplice libro, ma un vero vademecum dedicato alle grandi ma soprattutto alle piccole aziende, perché il “Welfare”, il “Benessere” non è una questione riservata alle aziende “grandi”; è soprattutto una questione culturale che alla base deve avere il desiderio da parte del datore di lavoro di applicarlo per il bene dei suoi dipendenti e della sua azienda… buona lettura

La scheda “Il futuro del welfare è in azienda” (ed Guerini NEXT) 20,00 euro - Sono sempre più numerose le aziende che offrono benefit e servizi welfare ai propri dipendenti. La retribuzione del lavoro sta cambiando pelle e vicino al salario monetario sta crescendo il salario sociale, ossia la retribuzione in natura, più conveniente sul piano fiscale e contributivo. Si tratta del cosiddetto welfare aziendale che permette di remunerare i dipendenti con una serie di servizi alla persona e di sostegno al potere d’acquisto tramite l’offerta di servizi di assistenza per i propri famigliari, sia bambini sia anziani non autosufficienti, buoni spesa, buoni pasto, iniziative di conciliazione tra vita privata e lavoro, contributo per l’acquisto di libri per i propri figli, assicurazione sanitaria e via dicendo. Complice la lunga crisi economica di questi anni, molte aziende non sono più in grado di sostenere aumenti monetari per i propri dipendenti e grazie ai vantaggi fiscali del salario sociale ricorrono ai piani di welfare aziendale. Si tratta, si badi bene, di un sistema virtuoso che conviene a tutti: all’azienda che migliora la produttività, ai dipendenti che vedono aumentare il loro potere di acquisto e allo stato che può fare affidamento su una fonte di finanziamento aggiuntiva per le politiche sociali. Lo sviluppo e la centralità del welfare aziendale prende piede, infatti, all’interno della crisi di sostenibilità del nostro modello di stato sociale e dalla conseguente necessità di individuare nuove leve di finanziamento della spesa sociale in un’ottica integrativa rispetto al ruolo dello stato. Questo libro offre un contributo alla diffusione e sensibilizzazione a tutti i livelli, istituzionali, politici, sindacali e aziendali, dall’assoluta necessità di porre la questione del welfare aziendale al centro del confronto e dell’iniziativa di ciascuno, quale leva irrinunciabile di crescita e benessere per il nostro Paese.

Gli autori Filippo Di Nardo è un giornalista specializzato sul mercato del lavoro e saggista. Direttore responsabile di “Kongnews.it” e già direttore responsabile del bimestrale “Human Training” ha collaborato con Italia Oggi, Europa e Technopolis. E’ autore televisivo di vari programmi sul lavoro, tra cui Eureka, format di Walter Passerini. Ha scritto numerosi saggi sul lavoro e l’impresa.

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TRAPARENTESI

Cibo, vino e arte: queste le armi del Br1

cultura

Trasformare lo Spazio culturale Br1 di Montesilvano colle in un paradiso per gli appassionati della buona tavola e dell’arte. Questo è stato l’obiettivo su cui del nuovo progetto nato dall’incontro tra 4 anime artistiche e creative: Bruno e Martina Peca, titolari della struttura montesilvanese; Francesco Cinapri, art director di un’agenzia di comunicazione pescarese, appassionato di enogastronomia e presidente dell’associazione Fud Espressioni di Gusto; Pep Marchegiani, artista internazionale di Pop Art. Dopo una prima fase sperimentale, in cui lo spazio culturale ha accolto con successo il binomio tra arte ed enogastronomia promosso da Fud in maniera saltuaria, il Br1 è pronto ora ad animarsi in maniera permanente grazie all’ingresso di una nuova mente creativa, quella del giovane chef Daniele D’Alberto.Il nuovo progetto è aperto al pubblico dal 28 novembre.

Pecorino, Montonico e Montepulciano confermano l’attitudine alla produzione degli spumanti “Abruzzo Dop”

enogastronomia

Lo scorso novembre sono stati presentati i risultati del Progetto “Spumanti Abruzzo DOP”, sviluppato dall’ Università di Teramo, C.Ri.V.E.A. e Codice Citra nel quadro del PSR 2007/2013, Misura 124. Il Progetto prevedeva la verifica dell’attitudine di cinque vitigni autoctoni abruzzesi - Cococciola, Montepulciano, Montonico, Passerina e Pecorino - alla produzione di vini spumanti metodo Classico nell’ambito della nuova DOP “Abruzzo”. Obiettivo primario della sperimentazione era quello di avere le basi solide per poter effettivamente affermare che l’Abruzzo sia davvero una terra di spumanti, le risposte sono senza dubbio affermative “A nove mesi dalla presa di spuma Pecorino, Montonico e Montepulciano si confermano vitigni autoctoni a indole spumantistica con il Metodo Classico e altra importante acquisizione, è la consapevolezza che il tempo minimo di 36 mesi (48 nel caso in cui si menzioni l’annata della vendemmia in etichetta) previsto dal disciplinare della DOP “Abruzzo” sembra eccessivo: già dopo nove mesi dalla presa di spuma si percepiscono nettamente le caratteristiche dei rispettivi vitigni, in armonia con le note tipiche del metodo Classico.”

Pasticceria d’autore

Sandro Ferretti è nella guida Pasticceri & Pasticcerie di Gambero Rosso

Chi non si lascerebbe tentare dalle dolci creazione di una pasticceria annoverata nella prestigiosa guida Pasticceri & Pasticceria di Gambero Rosso? La domanda è ovviamente retorica e ci permette con orgoglio abruzzese di menzionare le pasticcerie Ferretti di Roseto, che confermano eccellenza, qualità ed equilibrio mantenendo salda la loro posizione all’interno dell’edizione 2016 della guida più ambita d’Italia con “due torte” e 85 punti di valutazione. A sancire il primato abruzzese è una rigida giuria che verifica i processi produttivi e le produzioni stesse delle pasticcerie di tutta Italia. Nei giorni scorsi al Lingotto di Torino, in occasione della presentazione della Guida, tutte le eccellenze menzionate e descritte hanno ricevuto un formale riconoscimento. Per il maestro pasticcere Sandro Ferretti, il cui percorso di crescita è stato inarrestabile sancito anche dalla collaborazione con colossi internazionali del food, essere ritenuto uno dei più appetibili a livello nazionale fregiandosi dell’appartenenza abruzzese, è una grande soddisfazione .

eventi

“Street Food Time Christmas Edition”, Chieti in festa

Dal 4 al 7 dicembre Chieti ha festeggiato il cibo, raccogliendo mezzi di tutte le forme e le stazze, capaci di soddisfare le esigenze culinarie più disparate. Quattro giornate davvero gourmet: il miglior cibo d’Italia si è incontrato a Chieti mirabilmente accompagnato da ottime birre artigianali. Per quattro giorni si sono sperimentate prelibatezze provenienti da ogni regione, dal Piemonte alla Sicilia disponibili per ogni pasto: colazione, pranzo, merenda, aperitivo e cena fino allo spuntino della mezzanotte. Un bel successo, per un evento che certamente verrà riproposto.

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Pop e arte culinaria insieme per la solidarietà ad Alba Adriatica

eventi

Cosa hanno in comune un Artista Pop ed uno Chef Moderno? Probabilmente il tentativo di trasfondere alla materia sulla quale lavorano una nuova essenza. Due diverse matrici creative si muovono sulla medesima linea ideale di trascendimento e si incontrano, confrontandosi nella serata PoP&Food. Ecco da dove nasce il progetto della serata sperimentale tenutasi presso il ristorante il Palmizio di Alba Adriatica lo scorso 7 dicembre. Una forma di sostegno alla struttura balneare pilota per disabili la Rosa Blu di Martinsicuro ed alla associazione Onlus ANFFAS alle quali è stato devoluto il provento della serata. La Rosa Blu è il primo stabilimento balneare in Abruzzo interamente realizzato ed attrezzato per il benessere e l’ospitalità dei disabili. Così l’arte di Zino è stata affiancata dalle preparazioni culinarie liberamente ispirate di quattro chef di successo attraverso una serie di rimandi le forme di una serata conviviale al senso dell’arte Pop. L’evento è stato patrocinato da ANFFAS, ARIAA e Unione dei comuni Val Vibrata.

eventi gustosi

Un successo la settima edizione del Chocofestival di Chieti

Trentamila presenze registrate nella sola giornata di domenica 22 novembre, la settima edizione del Chocofestival, l’evento dedicato al cioccolato organizzato da Confartigianato con il patrocinio di Comune, Regione e Camera di Commercio di Chieti, si chiude con numeri da record. 51 stand dedicati al cioccolato artigianale ed alle prelibatezze dolciarie del Salento, della Sicilia e di vari angoli d’Italia.Una manifestazione allestita da Confartigianato con un budget economico che sfiora i 30 mila euro e con il semplice supporto tecnico del Comune. Confartigianato si gode il successo dell’edizione 2015 del Chocofestival e pensa già al prossimo anno. «Quest’anno abbiamo prolungato l’apertura degli stand a mezzanotte già dal primo giorno della manifestazione e potenziato -afferma Francesco Angelozzi, presidente di Confartigianato Imprese Chieti- il numero degli stand in centro storico». ricerca

“Insieme per la ricerca”: la Fondazione Veronesi a Tortoreto

Accogliendo l’invito della Delegazione di Teramo della Fondazione Veronesi, oltre trecento persone hanno partecipato lo scorso 22 novembre presso il ristorante Sayonara di Tortoreto alla manifestazione “Insieme per la ricerca”, l’appuntamento che ha riunito i delegati ed i simpatizzanti della Fondazione Veronesi, per un torneo di Burraco al quale è seguito un incontro importante per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la prevenzione al tumore all’utero, alla mammella e al colon. Oltre che per dare questo importante messaggio, la serata è servita a raccogliere le somme per incrementare il fondo della Delegazione di Teramo della Fondazione Veronesi, destinato per il prossimo anno a finanziare una borsa dell’importo di 27.000 Euro per un ricercatore abruzzese vincitore di un bando pubblico, dopo quelle che sono state finanziate quest’anno e l’anno scorso a favore della ricercatrice teramana Daniela Di Giacomo che ha così potuto proseguire gli studi sulla ereditarietà del tumore nelle donne abruzzesi, con l’intento di identificare quelle con predisposizione al cancro al seno e all’ovaio. ARTE

“Credo ancora nelle favole”, Francesco Musante in mostra a Lanciano

La mostra, organizzata con il Patrocinio della Provincia di Chieti e del Comune di Lanciano, è stata inaugurata sabato 28 novembre alla presenza dell’artista Francesco Musante presso la Galleria La Nuova Forma, Via O. Bocache, 6, Lanciano. In questa occasione è stato presentato in anteprima il dipinto ‘Notte di magia cenando insieme nella Costa dei Trabocchi’ realizzato in esclusiva per la Nuova Forma ed ispirato dalla visione della Costa dei Trabocchi. Musante, noto per le sue composizioni gioiose ed oniriche, trasforma il paesaggio costiero abruzzese seguendo la sua personale cifra stilistica e colorandola di quel sogno che rendono famosissimi i suoi quadri. In mostra fino a l 13 dicembre.

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TRAPARENTESI

Un giovane pescarese agli effetti speciali di Guerre Stellari 7

ATTUALITà

La notizia giunge da Santa Monica, negli Stati Uniti, l’autore italiano di effetti speciali visivi Francesco Panzieri, 30 anni, di Pescara, ha contribuito al nuovo film Guerre Stellari, episodio 7, ‘Il risveglio della forza’, in uscita in Italia il 16 dicembre. Panzeri, laureato in Scienze Cinematografiche presso l’Accademia dell’immagine de L’Aquila con specializzazione in Animazione 3d ed effetti speciali presso la New York Film Accademy di Manhattan, da più di 7 anni risiede in California dove ha lavorato su più di 50 serie televisive e diversi lungometraggi (Crime Scene Investigation, Mad Men, True Detective, House M.D., Castle, Revenge, 90210). E’ specialista in Digital Compositing: lavora sulla combinazione di elementi visivi provenienti da fonti separate in singole immagini, per creare l’illusione che tutti questi elementi siano parte della stessa scena.

società

L’Abruzzo secondo in Italia per numero di donne under 35 in azienda

Secondo le analisi del Cresa, svolte sui dati forniti dall’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere – Infocamere, al 30 settembre 2015 in Abruzzo, il 30,4% delle imprese under 35 è a trazione femminile, un risultato più che positivo considerando che le donne guidano il 25,8% delle imprese totali, soprattutto se pensiamo che questi valori sono superiori alle corrispondenti percentuali italiane (rispettivamente 28,1% e 21,6%) e pongono la regione al secondo posto per presenza femminile tra le imprese giovani nella relativa graduatoria nazionale, superata solo dall’Umbria (dove le imprenditrici guidano il 32,1% delle imprese giovanili) ma precedendo regioni quali la Basilicata, le Marche, la Toscana e il Molise dove le relative percentuali risultano superiori al 29%.

AMBIENTE

Alla conferenza sul clima a Parigi si parla di Abruzzo

La Conferenza internazionale sul Clima in programma a Parigi dal 1° al 6 dicembre scorso ha visto anche la partecipazione della nostra regione per promuovere il ruolo delle comunità locali nelle politiche di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico. Partecipazione che si inserisce nel più ampio programma di lavoro portato avanti da tempo dal Servizio Energia della Regione per diffondere la cultura del risparmio energetico, e che vede coinvolti tutti i comuni del territorio. «La strategia - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Mazzocca nel corso di una conferenza stampa - ha fra i capisaldi lo sviluppo delle energie rinnovabili attraverso l’emanazione di bandi per l’installazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile, l’adozione delle migliori tecnologie per il risparmio energetico sia nei servizi pubblici che presso i consumatori privati e la riduzione dei costi per la fornitura di energia e l’inserimento del tema energetico nella strategia di sviluppo economico della Regione».

arte orafa

Papa Francesco riceve la Croce di Coccopalmeri

È un gioiello che riproduce uno dei simboli di Roccaraso quello che Francesco Liberati, presidente della Banca di Credito Cooperativo, ha portato in dono a Papa Francesco. È la “Croce del Seicento”realizzata dal Maestro d’arte orafa Franco Coccopalmeri che riprende la forma della croce posizionata sulla stele seicentesca sita in Piazza XX settembre a Roccaraso. Il gioiello presenta una forma semplice al pari dell’originale, ma con un design moderno secondo lo stilema di tutti i gioielli di Coccopalmeri. L’incontro è avvenuto nel corso dell’udienza che si è svolta nell’aula Paolo VI e a cui hanno partecipato dipendenti, soci e familiari della BCC in occasione del sessantenario della fondazione. Oltre alla croce, Liberati ha consegnato a Papa Francesco i fondi raccolti a sostegno del progetto “Non ti scordar di me” per l’acquisto di un’ambulanza a servizio dei piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù.

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Contributors

Antonio Teti ict

Biagio Giancola dalla parte dell’impresa

È Responsabile del Settore Applicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

L’avv. Biagio Giancola è Presidente di Organismi di Vigilanza (d.Lgs. 231/2001) di gruppi societari operanti nel settore biomedicale, dell’Unione degli Industriali della provincia di Pescara e di una nota multinazionale che opera nel settore degli elettrodomestici, nonché componente della Commissione per i rapporti con l’Estero istituita dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Simone D’Alessandro creatività È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo. it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “CarboniPaolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti Maitresommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)

Anno 2° n. 5 _ maggio 2007

(copia omaggio)

- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 1¡ n. 2 - giugn no 2006 - (copia om m aggio)

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Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 6 - novembr re 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 2° n. 4 _ aprile 2007

(copia omaggio)

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO

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ISSN 1973-5383

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Il primo e unico mensile dedicato Al Manager Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità, quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro, enogastronomia, turismo e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevanti organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano tematiche sul territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.

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abruzzo cool

 I 40 anni di attività di Edimac 

 Il documentario “Da Grande” prodotto dal Corecom Abruzzo 

 La presentazione del libro “Apparentemente Semplice” al Comune di Pescara 

 Il Trofeo Adriatico ACTS Pescara  128




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