Gennaio-Febbraio-Marzo_2017

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seminari & convegni » di Marcella Pace

Un momento del convegno L’Impresa di cambiare, organizzato da Aidp e LabLaw

La platea presente al seminario che si è tenuto lo scorso 7 febbraio a Francavilla

“L’impresa di cambiare”, nuove sfide per il mondo HR dell’industria 4.0

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Se n’è discusso in un convegno organizzato a Francavilla da Aidp Abruzzo e Molise in partnership con lo studio legale LabLaw

ell’industria 4.0, l’uomo è al centro come persona, nei processi come negli ambienti produttivi. La sfida più innovativa per affrontare la quarta rivoluzione industriale è soprattutto culturale». Queste le parole con le quali Alfonso Orfanelli, presidente AIDP Abruzzo e Molise, lo scorso 7 febbraio, a Francavilla, ha aperto i lavori di “L’impresa di cambiare. La fiducia nella direzione HR verso i cambiamenti di industria 4.0”, il convegno organizzato dall’Associazione italiana per la direzione del personale in partnership con LabLaw, lo studio legale costituito nel 2006, con sedi, oltre che a Pescara, anche a Milano, Padova, Genova, Napoli e Bari e specializzato nel settore del diritto del lavoro e del

diritto sindacale. Relatori di questo incontro incentrato sulle opportunità e le necessità di cambiamento nel settore risorse umane per cogliere la sfida della nuova rivoluzione industriale, e organizzato nell’ambito degli eventi preparatori al 46° Congresso nazionale dell’Associazione che si terrà dal 12 al 14 maggio a Genova, oltre che il presidente Orfanelli e Andrea Bonanni Caione, managing partner LabLaw studio legale, anche Andrea Risa, digital transformation consultant and trainer; Domenico Melchiorre, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Chieti-Pescara e Gianluca Nardone, direttore HR Fater. «L’industria 4.0 – ha spiegato alla folta platea l’avv. Bonanni Caione –

non presenta un quadro normativo nuovo. Per affrontare il cambiamento, però, dobbiamo leggere le norme già esistenti in maniera differente. È solo dando una nuova chiave di lettura alla legislazione che le imprese possono davvero entrare pienamente in questa nuovissima e moderna rivoluzione industriale. Nel 2016, ad esempio, ben 121 aziende hanno riportato la produzione industriale in Italia. Questo genera un’interazione più forte con il consumatore che sempre più spesso entra nella catena produttiva. Il tema dominante, oggi, è quello della flessibilità: delle mansioni, così come delle forme contrattuali. Il lavoratore deve collaborare sempre di più al benessere aziendale. Ciò significa che ne deve condividere obiettivi e mission»

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