zet_mag_marzo_2025

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ispirato al celebre manga giapponese scritto e disegnato da Tetsuya Tsutsui.

Regina Schrecker

ZETMAG.

March 2025

Art, Writing, Literature, Music, Dance, Fashion, Sport, Theater, Cinema, Cuisine NO.16

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EDITORINCHIEF

MaricaPetti zetmag.edtior@gmail.com

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RobertaCavalleri@ZenCaosCreative www.zencaos.it

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Marina Corazziari Jewels

Di Tina Ottavino curatrice della mostra antologica

Figlia d'arte (proviene da una famiglia di architetti), Marina Corazziari è stilista di gioielli conosciuta in tutto il mondo, oltre che scenografa, curatrice di mostre ed eventi prestigiosi e docente esperta per "Storia del gioiello" in diversi licei e istituti superioridimoda.

Lavora tra Roma, Bari, Firenze, Milano e Montecarlo e conta piu' di duecento mostre, quasi tutte personali, in Italia e all'estero.

Consegue la laurea in Scenografia e Storia dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, una specializzazione presso la Uno A Erre ad Arezzo e subito dopo un Master in Alta Decorazione Applicata agli Abiti a Firenze, presso la Fondazione Roberto Capucci.

Tra le numerosissime esposizioni quella al Museo del Grand Palais a Parigi nell'88 per la Biennale des Femmes e in altre Gallerie parigine, a Savona, a Bari al Palazzo della Provincia, a Firenze al Palazzo della Signoria.

E’ una delle poche artiste ad esporre nel Salone degli Affreschi dell'Università di Bari, sfila le sue creazioni alla 54° Biennale di Venezia al Teatro Piccolo all'Arsenale, dove organizza un convegno a seguito di protocollo d'intesa fatto firmare a Paolo Baratta direttore della Biennale, l'Accademia di Belle Arti di Bari e l'Istituto diDesigndellaModadiTrani.

La LTBF di Irene Pivetti le promuove un video con Only Italia per l'emittente televisiva nazionale di Shangai per la promozionedelMadeinItalyd'eccellenza. Nelle tre ultime edizioni di AltaRoma crea intere collezioni di gioielli dallo stile eclettico per l'icona indiscussa dell'Haute Couture Raffaella Curiel, gioielli che poi espone a Roma presso lo Spazio di Via Margutta86.

Interagisce con i reperti archeologici esposti in diversi Musei tra cui il Museo Provinciale di Potenza, Museo del Corso Fondazione Roma e FondazioneDePaloUngaro.

Crea le Sculture-Gioiello per la Fidapa BPW Italy Nazionale (Federazione Donne Arti Professioni Affari Internazionale) "La Vittoria Alata", nelle due ultime edizioni per il "Premio Margutta - La via delle Arti" raffigurante i mascheroni della famosa fontana situata nella storica via, ultima la scultura gioiello per il "CoutureFashionAwardcapri2016".

Riceve negli anni numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Internazionale "FoyerdesArtistes"aRoma(2008),latargaper l'Italian-Style dall' Ass.re Marta Leonori, l'Onorificenza di Excellence made in Italy dalla Camera Nazionale Giovani Fashion Designer, il Fashion Award 2015 Top Fashion Model, il Premio "Spiga D'Argento BPW Italy 2016" per laricercaesteticaeperaversaputotramutarela bellezza della Natura in Arte orafa e scultura. Recentemente la Fondazione Roma-Musei la invitaadesporre alcunesuecreazioni.

Tra gli ultimi eventi che l'hanno vista impegnata sia come stilista che come organizzatrice il defilè "Come in un sogno..." ai Musei Capitolini, "Fashion-Frames" per il Pitti a Firenze e la mostra "Omaggio a Milano" a Palazzo Cusani sempre a Milano con una esposizione di abiti ispirati alla filmografia di LuchinoVisconti.

Ha aperto l'edizione di gennaio 2016 di AltaRoma Alta Moda con una mostra installazione spettacolare delle sue creazioni gioiello di cui ha curato la direzione artistica allo Stadio di Domiziano in Piazza Navona con i grandi tableau pop di suo fratello architetto Guido,intitolata"MarinaCorazziari30annidi GioielliScultura"

che ha avuto come madrina Anna Fendi per celebrarelasualungacarrieraartistica.

Nell'ultima edizione di luglio di AltaRoma le sue creazioni ispirate al mediterraneo multiculturale hanno sfilato per il "Margutta Creative District " nella storica via degli artisti trasformatainunamagica"Catwalk".

Recensioni e pubblicazioni sono apparse sulle piu' importanti testate giornalistiche nazionali ed internazionali (oltre che sul WEB) tra cui Cosmopolitain, Vogue, Glamour, Il Giorno, Il Quotidiano, Il Resto del Carlino, Grazia, Amica, AD, Astra, La Gazzetta del Mezzogiorno, FlashGallery, Il Corriere della Sera, Il Giornale, Repubblica, AM Apulia Magazine e tanti altri. Vanta numerose collaborazioni in qualità di costumista cinematografica e teatrale con diversi registi.

Numerosissimi sono anche i servizi trasmessi su di lei in televisione su RAI 2 TG Costume e Società, RAI International, CANALE 5, LA 7 MODA e altre emittenti nazionali oltre che regionali.

Ultimamente dopo la kermesse dell'Alta Moda a Montecarlo il suo nome è stato affiancato dai nomi più altisonanti del Made in Italy quali Krizia, Ferrè, Romeo Gigli, Curiel, Gattinoni, Valentino, Armani e tanti altri in due mostre importantissime quali "In Acqua h2o molecole di creatività" a cura di Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno al Planetario delle Terme di Diocleziano Museo Nazionale Romano e "L'eleganzadelCibo"oraaNewYorkallaGalleria Chelsea a Manhattan. Ultima la sua collaborazione con una delle più importanti gallerie d'arte di Montecarlo la "Carre Dorè" che ha ora in esclusiva le sue creazioni gioiello.

"Stravolgere la percezione del gioiello facendone un oggetto contemporaneo." MarinaCorazziariJewels.

UN GIOIELLO PER “ DONNE NUOVE ”

Marina Corazziari, Lady D’Or Palazzo Cozzolongo a Turi

Domenica 5 gennaio nelle sale di Palazzo Cozzolongo si sono accese le luci sulla mostra antologica che racconta lo stile MarinaCorazziariJewels attraverso 40 anni fondamentali per l’affermazione del brand, quando il successo delle sue creazioni è cresciuto in maniera esponenziale in virtù di un dialogo stilistico tra la maison di gioielli e il fashion di alta moda, che continua ancora oggi.

Un prestigioso evento a cura di Tina Ottavino nelbellissimo PalazzoCozzolongo aTuri e ai suoi promotori, il presidente dell' associazione Cultura & Armonia dott. EmanueleVenturaeGiovannaGiannandrea, nonché alla prof.ssa Irene Martino è stato inaugurato il 5 Gennaio alle 18:30, un appuntamento esclusivo che ha celebrato l'arte e il design dei gioielli, firmati da Marina Corazziari, stilista, scenografa e docente.

Sempre ispirata dal Mediterraneo, crocevia di culture dove l'arte si fonde con il sogno, i gioielli di Marina Corazziari danzano come stelle in un firmamento di bellezza. Quest’anno, la storica Maison celebra un viaggio di eccellenza artigianale con una mostra antologica che racconta il suo dna attraverso un viaggio onirico, intitolato “Ladyd’Orcreatricedisogni”.

Ambientato nel magnifico Palazzo Cozzolongo il progetto della Corazziari, curato da Tina Ottavino, ha esplorato il fascino delle sue creazioni, dall'ispirazione alla realizzazione, intrecciando storia e modernità.

La mostra antologica che attraversa quarantaanniliripercorreesponendo i pezzi più rappresentativi che raccontano di come l’estrosa e talentuosa creatrice, attraverso i suoi collier,lespille,gliorecchiniepietrea tagliocabochondallaforteidentità,in mostra, hanno catturato l’essenza dello stile Marina Corazziari Jewels attraverso il tempo, intuendo il cambiamento della società, in particolare quello che sta attraversando l’universo femminile, un tempo in cui è nata l’idea di una donnalibera,inunaparola,nuova.

“Raccontarelamodaconimieigioielli significa creare una suggestione, far sognare, ci dice Marina Corazziari intervistata nel magnifico Palazzo Cozzolongo a Turi, “oggi mi appassiona trasmettere le mie esperienze ai giovani, abbinare il gioiello al fashion e mescolare la moda con l’arte. Oggi mi emoziona essere qui, i miei gioielli esposti in questo “gioiello d’arte” prosegueladesigner, la mia mostra antologica è perfettamente a suo agio nelle splendide sale di Palazzo Cozzolongo che sono diventate sede dell’Associazione Cultura & Armonia, che segna il ritorno del gioiello architettonico turese alla sua anticagrandezza”.

Cultura & Armonia è il risultato dell’impegno congiunto del visionario imprenditore e filantropo Emanuele Ventura, presidente onorario dell’associazione e di Giovanna Giannandrea, amministratriceunicadi WillyGreenTechnology. Due figure di spicco, da anni impegnate nella promozione delle arti, della musica e della cultura, che hanno unito le forze per creare un’organizzazione volta a valorizzare le eccellenze e letradizionidellanostraregione.

L’obiettivo di Cultura & Armonia è ambizioso: permettere alle giovani menti pugliesi di formarsi e rimanereinPuglia,alfinedilasciareallegenerazioni future una regione ancora più ricca di opportunità e dibellezza.

La scelta di Palazzo Cozzolongo come sede istituzionaledell’associazionenonècasuale. Lo storico edificio fu realizzato alla fine del 700 per volontà di due importanti personalità del territorio: Modesto e Domenico Cozzolongo. Modesto, canonico della Collegiata di Turi, è stato il primo insegnante della scuola pubblica turese. Suo fratello Domenico,proprietarioterrieroeviticoltore,invece, è ricordato come pioniere nella produzione e commercializzazione oltre i confini regionali del vinoprimitivo.

Ilpalazzo,riccodiaffreschiefregi,èstatorestaurato e restituito alla comunità come spazio multifunzionale per ospitare un caffè letterario e aree dedicate alla formazione, alle arti, al teatro, alla musicaeallasocialità.

La Presidente Marika Orlando, editore e direttore della rivista online Wine&FashionEuropeMagazine, riprendelavolontàdi Veronelli facendola diventare occasione unica per esplorare le regioniitaliane,scoprireletradizioniterritorialieculinarielocali, custodendole, incontrare i protagonisti che rendono l'Italia un paese unico nel panorama enogastronomico mondiale, culturale e artistico, per questo ha creato una piattaforma di riferimento che abbraccia una vasta gamma di argomenti, tra cui enogastronomia, turismo, moda, spettacolo, arte, cultura, benessere, eccellenze Made in Italy, usi e costumi, folklore e tradizionilocali.

DonneDE.CO2025

La storia delle donne nell'artigianato, nelle professioni, nell’arte e nella tecnica, la donna industriosa, è una narrazione di resilienza e sfida alle norme sociali di ogni tempo. Attraverso le epoche e gli stili, le donne hanno contribuito in modo significativo all'evoluzione dell'arte e della tecnica, spesso lottando per ottenere il riconoscimento che meritavano. contribuito in modo significativo all'evoluzione dell'arte e della tecnica, spesso lottando per ottenere il riconoscimento che meritavano. Oggi, le artiste contemporanee, le artigiane, le imprenditrici, le professioniste continuano questa tradizione, esplorando nuovi territori e contribuendo in modo significativo al panorama d’arte, artigianato e cultura sia italiano che internazionale.

DE.CO Ente organizzativo

Disegnare le proprie emozioni con le mani...

E fondando l’Ente Organizzativo De.CO. denominazione comunale, era quello che si proponeva Marika Orlando, Presidente, rileggendo i ricordi del suo maestro ... "comepatrimoniodapreservaree,soprattutto,come possibilità di futuro, per Luigi Veronelli la terra era unsimbolopotente,uninvitoa“divenirecontadini” in senso profondo, una scelta morale, un’assunzione di responsabilità accessibile a tutti, che oltrepassa la dimensionelavorativaeprofessionale" Il cuore delle donne si sta trasformando grazie a un rinascimento culturale, come un libro bianco a disposizione per gli innovatori dei nostri giorni. Esplorando la lista delle donne iscritte DE.CO emerge un filo conduttore, un poetico viaggio per preservare il ricco patrimonio culturale del Paese, un visionario, ma non banale, masterplan che si sviluppa attraverso un'ambiziosa tabella di marcia, pensata per salvaguardare, preservare e ringiovanire in modo sostenibile preservando le fondamenta del più grande e antico paesaggio culturale del mondo – l’Italia - la cui implementazione è già in corso in vari settori cruciali tra cui le comunità, l’artigianato, la moda, l'arte e la cultura, il patrimonio, la natura, l'agricoltura, il turismo e le infrastrutture. Il programma non è solo in fase di realizzazione, ma sta concretamente plasmando il futuro immaginato. Coinvolgendo attivamente donne con professioni diverse, diversi talenti, artigianato, si plasma il futuro creativo stabilendo una futura eredità, condivisa e collettiva. Questi sforzi non sono individuali: simboleggiano una comunità radicata in Italia, nella propria terra, capace di lasciarsi guidare dalla propria storia e tracciare un percorso verso un futuro in cui la creatività delle Donne non conosce limiti. Marika, Silvana, Maria, Regina, Patrizia,Marina, Gisella, Fabrizia.....donne che si distinguono, che hanno storie, ricordi, dolori, coraggio, donne, gentili e tenaci, che hanno capito in anticipo la grande sfida giocata e nel suo successo, spinte da diversi fattori in cui le donne sono una delle più grandi opportunità di business del XXI secolo, percependo che il successo di un’azienda sta nell’equilibrio dei sessi e nella valorizzazione dei talenti nel rispetto delle diversità.

Silvana Laviola, figura basilare nel consiglio del gruppo De.CO. è docente di formazione professionale per il visual merchandising, inoltre è event manager con oltre 30 anni di esperienza in ambito comunicazione, formazione, risorse umane, orientamento professionale e attitudinale, allestimenti e marketingemozionale.

Maria Diana, imprenditrice, titolare dell’Azienda Termini, fonte d’ispirazione di un mondo imprenditoriale dove, lavorando manualmente a diretto contatto con la materia, crea liberamente nuove forme, ispirandosi alle storie antiche, celebrando il “lavorare con le mani” che permette al pensiero di collegarsi direttamente con la fisicità del mondoreale.

Fabrizia Dentice di Frasso nobile con talento eclettico, ha abbandonato la sua laure in legge per adottare il turismo sostenibile della sua bella Puglia, e contribuire ad un cambiamento positivo del settore dei viaggi, per scoprire il mondo in modo più autentico e originale.

Gisella Scibona artista eclettica, creatrice e rinnovatrice di accessori caratteristici dell’isola, da indossare, come le coffe siciliane,realizzatee “fattea mano” decorandole con un autentico stile barocco in modo da essere perfettamente abbinate agli outfit delle donne e diventare vere e proprie borse.

Regina Schrecker designer, un brand creato e consolidato dalla stilista negli anni e che oggi afferma: la vera chicca rimasta nel fashion è il “fatto a mano” sia per l’altoartigianato o per “pezzi singoli” dell’alta moda e/o per i costumi sfarzosi dell’opera, metodo in netto contrasto con il fast fashion o il prêt-à-porter per la cura dei dettagli, i tessutiricercati e gli accessori abbinatio in contrasto, non presentando i problemi delle grandi produzioni e della grande distribuzione, uncapo fatto a mano è prezioso,non si butta dopo una stagione e rimane in famiglia (quasi come gli abiti nel medioevo, che “passavano ineredità) da una generazioneall’altra…

Marina Corazziari Jewels, talentuosa designer di gioielli, da 40 anni di attività procedeconlamanoeconla mente, facendo diventare l’ideaunoggettosignificante. Docente e stilista di gioielli particolari conosciuta a livello internazionale, scenografa e curatrice di mostreedeventiprestigiosi,i suoi gioielli-scultura celebrano linee e colori del Mediterraneo multiculturale…

Luigi Veronelli, negli ultimi anni di vita, haportatolasuaattenzioneafavorediuna giusta causa che è quella delle Denominazioni Comunali (De.Co.), un tema importante e basilare sulla delicata valorizzazione dei prodotti dei Comuni italiani, denominazione sulla quale operano i sindaci per la salvaguardia dell’identità di un territorio legato ad una produzionespecifica.

E la Sicilia ha voluto celebrare l’idea di Veronelli, creando un EnteOrganizzativo “Donne delle De.Co. sulle tracce di Veronelli”, presieduto a livello nazionale, dall’editore Marika Orlando, allieva del Maestro, coadiuvata da Bruno Sganga, enogastronomo e giornalista, coordinatore per oltre 15 anni delle attività editoriali di Veronelli, ideatore e realizzatore delle De.CO.

La De.Co. non è un marchio ma un riconoscimento concesso dall’Amministrazione Comunale a persone, prodotti, lavorazioni e quant’altro strettamente collegate al territorio e ai suoi abitanti. La De.Co. viene attribuita dal Comune con apposita deliberazione consigliare ed è indubbiamente legata alla produzionetradizionaledelterritorio.

LE DONNE De.Co. DI MARZO

Donne del XXI secolo

De.Co.,DenominazioneComunale, Ente OrganizzativochesiestendeintuttaItalia,nelnomedi LuigiVeronelli.

Il filo conduttore dell’Associazione vuole essere lo spirito di reinvenzione e l’impegno a preservare il ricco patrimonio culturale del nostroPaese,unnuovocapitolodell’ereditàdi Veronelli, un masterplan che si sviluppa attraverso un’ambiziosa tabella di marcia, pensata per salvaguardare, preservare e ringiovanire in modo sostenibile il Paese, preservando le fondamenta del più grande e antico paesaggio culturale del mondo nei vari settori cruciali tra cui la comunità, l’arte e la cultura, il patrimonio e la natura, la fauna, l’agricoltura,ilturismoeleinfrastrutture, il futuro dunque immaginato per l’AssociazioneDonnedelleDe.Co.

Le Donne De.Co sono scelte in quanto Donne dotate di un grande coraggio….. il termine coraggio deriva dal latino “cor”, cuore, e indica la capacità di seguire il proprio cuore. Essere coraggiose vuol dire essere noi stesse, esprimereciòchesentiamoepensiamo.

Questo mese incontriamo 4 donne De.Co, diverse tra loro ma accomunate dalla stessa passione, lo stesso coraggio.

Anna Rita Del Piano, Attrice/Regista, cinema/teatro, Insegnante Arti Sceniche, Presidente Associazione Cult.Camera con Vista e Vice Presidente del Matera Film Festival una donna dotata di una grande ventata dirompente di umanità e impegno sociale.

Appassionata da sempre per la recitazione la sua è una condivisione, un’analisi sulle emozioni, sulla gioia, sul dolore, che fa vivere agli spettatori in sala, il fremito che l’avvicina ad ogni persona, vivendo la magia del buio, la ritualità delle luci che si spengono, del sipario che si alza e della sensazione di fondersi, finalmente live, con tutta la bellezza che l’arte del teatro sa trasmettere a chi la ama.

Anna Rita Del Piano vive una vita sua, grazie ai sentimenti e alle emozioni che riesce a suscitare negli spettatori, attraverso loro Anna Rita prosegue la sua vita parallela, allora ecco mille mondi possibili, mille vite vissute, tutti i sogni possibili. Lo sguardo privilegiatodell’attrice,artista, diventavocee immagine degli altri, diventa la vista di ricordi ormai dimenticati dall’umanità.

Anna Rita Del Piano ama il teatro, il cinema, la recitazione, la sua storia è indubbiamente un atto d’amore perché la forma teatrale è di perséunveroattoamore.

AntonellaAnniottiD’Isanto

Antonella è solare, Siciliana DOC, entusiasta, energica e positiva. Ma non per questo superficiale! La sua curiosità per la vita è una costante riflessione sulle dinamiche relazionali di un tempo storico che non ha tempo per l’umanità. I linguaggi della sua curiosità si intrecciano all’insegna di una tavolozza pop e sgargiante, uno smalto sfavillante che sottende e rivela le più autentiche deformazioni della contemporaneità.

Antonella è fatta come l’arcobaleno, ama “indossare” audaci cromie, come se la sua immagine, decisamente rock, fosse un incessanteinnoallavita.Daunaprofessionefatta di numeri – commercialista consulente del lavoro - ha sposato la terra toscana, eletta “Vignaiola d’Italia” nel dinamico mondo del vino della sua amata campagna toscana ed è una delle maggiori esperte del settore vinicolo, ma la terra non la ferma, ora ha preso il volo verso un progettoambizioso,chelatienelegataallaSicilia, la sua terra, scrivere un libro su GepiFaranda, il cugino perduto troppo presto, l’affascinante mondo del motorsport che le ha riservato piacevoli sorprese: il ricordo di Giuseppe Gepi Faranda - Non solo per i tuoi occhi, dopo anni di lavori inaugurato lo stadio intitolato a Gepi che celebra non solo lo sport, ma anche la memoria di un uomo straordinario, che con il suo talento e la sua passione ha lasciato un segno indelebile.

Nel libro Antonella presenta un aspetto sconosciuto di Gepi: era un geniale talento della meccanica. A vent'anni aveva presentato tre brevetti meccanici, completi disegni tecnici, alla Camera di Commercio e Industria di Roma e sonostatiapprovati.Ibrevettisarannopubblicati nellibro.

PatriziaPellegrininaturopatafunzionale

Gentile,sorridente,unica, insegnaunafilosofiasemplice, la cultura dell’alimentazione che è la cabina di regia del nostro corpo da cui dipendono la maggior parte dei nostrimali.

Citaspessoleparoledi Ippocrate(Kos460a.C.–Larissa 377a.C.):

“Chi non conosce il cibo non può capire le malattie dell’uomo”

Patrizia Pellegrini si occupo di naturopatia con particolare attinenza ai disturbi funzionali, disturbi che riguardano un numero enorme di persone, non inquadrabili nelle patologie e purtroppo non riconoscibili dai medici di base che non possono che classificare ilpropriopazientecome“sano”.

La medicina, infatti, divide distintamente il ciclo vitale di un individuo in due fasi: salute e malattia. Attraverso la NaturopatiaFunzionale siamo in grado di aggiungere una terza fascia, quella relativa al disturbo funzionale, che può essere sostenuto semplicemente da un’alimentazionescorretta.

La Naturopatia Funzionale, studia il fisiologico alternarsi tra le due componenti fondamentali del nostro Sistema Nervoso Autonomo, elementi che controllano il naturale compimento della nostra fisiologia che a sua volta sovraintende la nostra biochimica, dove il cibo assume un significato importante. La nostra alimentazione, fatta di tradizioni, cultura, passione e creatività, ma soprattutto chimica che una volta introdotta nel nostro organismo tutti i giorni interagisce con la nostra biochimica che a sua volta finisce con l’influenzare la nostra fisiologia. Da questa interazione, nasconoidisturbitipicidell’alterazionedelritmodibase. Stipsi, ansia, gonfiore addominale, difficoltà digestive (sovente accompagnate da cefalea), sonnolenza, sono spesso indicatori della condizione sopra descritta e che presenta profondi legami con un’alimentazione che non tiene conto dell’impatto che ha il cibo sulla gestione dello stress e sul quale è sempre favorevole intervenire con gli strumentipropridellaNaturopatiaFunzionale.

Rosalba Falzone Professione Artista, sicuramente sedotta da luoghi pieni di storia e ricchi di mistero, vive tra sogno e realtà,traricordoepassione.

Rosalba è una donna forte e dolce, dove le due caratteristiche si compenetrano e non contrappongono, dove l’anima umana estrae una donna, che va al di là dei canoni odierni dell’apparire. Amante dell’esperienza artistica che alimenta in tutte le sue esperienze come un fuoco continuo, una creativa intensa ed eclettica, fatta di riflessione, entusiasmo, divertimento e amore per tutte le suemanifestazioni.

Sostenitrice della cultura, sostenitrice di quell’immaginario di una cultura sempre ricca di stimoli, trova forza e ispirazione nel suo essere. Un essere che ha bisogno del sogno come realtà, come avviene per i bambini. Ma il suo mondo esiste proprio perché lo sa immaginare e dunque lo sa vivere in pieno. E in quel momento l’artista ha il potere magicodellacreazione.

NewssuRosalbaFalzone.

Artista poliedrica siciliana, "Maestra d'Arte Applicata" all'Istituto d'Arte e poi di "Pittrice" all'Accademia di Belle Arti, frequenta anche la facoltà di Architettura e si laurea successivamentein"Cinema,televisioneenuovimedia",ma anchein"Storiadell'Arte".

ÈdocentediStoriadell'ArteinunLiceodiRoma.

Haespostolesueopered'Artedall'etàdiquindicianni. Ha realizzato diverse mostre personali in Musei Diocesani, Palazzi Istituzionali e Locali della Città del Vaticano. Il riconoscimento più prestigioso lo ha ricevuto nel 2001, conferito dal Santo Padre Giovanni Paolo II, con medaglia d'oroepergamena,perlasuaattivitàartistica.

Il volto di Rosalba Falzone è diventato noto con la sua partecipazionealfilmPremioOscar"LaGrandeBellezza".

Spesso viene chiamata in RAI, durante la trasmissione "Cristianità", condotta da Suor Myriam Castelli, per dipingereindirettaeperparlarediStoriadell'Arte.

Rosalba Falzone è anche una cantautrice, ha avuto successo un suo brano pubblicato dall'etichetta discografica "Latte records"daltitolo"Nostalgia".

RosalbaFalzoneartista

NUCLEO OPERATIVO PROTEZIONE CIVILE NOPC

Volontariato

per

imparare a dire NOI, un noi affascinante, bello.

Per motivi diversi, in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, siamo testimoni di una sanità difficile, ma anche di guerre, sofferenza e dolore. Si impara molto da chi sta male ma, soprattutto, si impara a “guardare” il dolore. E ci troviamo non a curare il dolore, ma ad esserci dentro, fisicamente, provando un sentimento di impotenza e chiedendoci ogni volta cosa possiamofare.

E allora scatta la solidarietà, una parola chiave,solidarietà,unaparolacheimplicaun relazione fondata sul sostegno reciproco, sulla condivisione, perché noi siamo “testimoni”, coloro che per coincidenze casuali, lo stare per strada, condividere il freddo o interminabili attese al pronto soccorso, diventiamo depositari di verità, dove, chi sta male mostra la sua parte vulnerabile, quella debolezza che non può confessare neppure a sé stesso, altrimenti perderebbe la speranza. Ed è da questo incontro tra vulnerabilità, speranza e donazione che sorge il piacere di una condivisione profonda, più vicina alla vita e al desiderio di trasformazione che non alla disperazione.

MassimoPieraccini

UfficialeOMRI

NucleoOperativodiProtezioneCivile

Logisticadeitrapianti +393482603600

Nucleooperativotrasportodiorgani

La giornata mondiale dei donatori di midollo World Marrow Donor Day è celebrata in tutto il mondo il terzo sabato di settembre, che segna l'inizio della settimanadeldonatore....

La donazione di midollo osseo permette il prelievo e il successivo utilizzo delle cellule staminali emopoietiche (CSE) in esso contenute. Il trapianto di queste cellule - che possono essere raccolte direttamente dal midollo osseo o dal sangue periferico - rende possibile la guarigione di gravi malattie del sangue come la leucemia.

WriterCristinaVannuzzi
Presidente Mattarella e Pieraccini

Sono molte le persone che ogni anno necessitano di questo trapianto, ma la compatibilitàgeneticaèunfattoremolto raro ed ha maggiori probabilità di esistere fra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata all'esistenza del maggior numero possibile di donatori, infatti solo un donatore su 100.000 è compatibile con chièinattesaditrapianto.

La Giornata Mondiale per la donazione delmidolloosseo-chericorreognianno il terzo sabato di settembre – è una ulteriore occasione di sensibilizzazione e di organizzazione di eventi dedicati al tema che interessa e coinvolge la città di Firenze, in quanto proprio a Firenze, è nato il NOPC, logistica dei trapianti, presieduto da Massimo Pieraccini.

Incontriamo il fondatore e Presidente del NOPC – Nucleo Operativo Protezione Civile - Massimo Pieraccini perfarciraccontarelastoriaeilpensiero di questa associazione di volontari, che fa sentire che la cura è ovunque e che in tanti siamo ancora capaci di “guardare” e veicolare la nostra attenzione verso la persona e verso quell’ordinario insieme di bisogni, desideri e legami spesso opachieinvisibili.

PresidentecomeequandonasceilNOPC?

Il NOPC nasce nell’Agosto del 1993, giusto 3 giorni prima del mio matrimonio, è stato un momento di scelte importanti, di cui vado fieroedorgoglioso.Erailperiodoincuiquiin Toscana i trapianti iniziavano ad assumere valori significativi anche sotto l’aspetto dei numeri.

Ricordo ancora che l’allora responsabile Toscano dei trapianti mi disse “Pieraccini se lei riesce a mettere in pratica questa idea di creare un’organizzazione che sia in grado di supportare il comparto sanitario con un’adeguata competenza logistica, e non sarà facilemicreda,maseciriusciràfaràungran bene all’umanità”

Non so se quanto bene ho fatti all’umanità ma ci sono riuscito, ho fondato e fatto crescere una organizzazione umanitaria, di volontari che assicurano da 31 anni che tutti gli spostamenti necessari perché un trapianto possa avvenire sono stati assicurati senza mai un rifiuto senza mai un trasporto fallito, grazie al NOPC oltre 14MILA persone possono sopravvivere. Il NOPC mi ha portato a conoscere tante realtà ma soprattutto tante persone stupende che si sono affiancate ed hanno percorso con me un bel cammino fatto di esperienze di umanità di solidarietà,diVITA.

Presidente dove è la base operativa del NOPC?

A Firenze abbiamo i nostri uffici dotati di importanti tecnologie a supporto delle missioni salvavita fra cui smart tech per garantire le comunicazioni con la centrale operativa diretta da Patrizia Pieraccini, il software over the air per una completa informazione sulla percorribilità delle strade e le condizioni del viaggio, sensori abbinati a dati cartografici per la guida in sicurezza anche sulle lunghe percorrenze e la scelta delle vie migliori per raggiungere la destinazione nei tempi più brevi e con la massima garanzia di successo della missione.

Proprio la sicurezza del viaggio e il rispetto dei tempi di consegna sono i due capisaldi che caratterizzano l’attività del Nucleo Operativo di Protezione Civile che in 31 anni di attività ha salvato oltre 14 mila vite consegnando midollo osseoocellulestaminaliaipazientiammalatidi leucemia in attesa di trapianto in tutto il mondo: da Milano a Melbourne, da Buenos AiresaTelAviv,daLosAngelesaVarsavia.

Presidente quali sono stati gli incontri e le esperienze che l’hanno portata a impegnarsi nel volontariato?

Permeèstataunacosanaturalefareilvolontario,dare qualcosa che può completare la vita di chi hai davanti, anche prima del NOPC ero impegnato in altre associazioni,èunpo'lacuriositàdiesplorarecosacistà intorno e cosa meglio che farlo aiutando altre persone, conoscere le loro vite, le loro necessità ed aiutarli a risolverle, ti da un bagaglio di grandezza inestimabile. Al NOPC abbiamo iniziato assistendo i centri trapianti Toscani, prima do organi poi di midollo osseo, li abbiamo tenuti tutti a “battesimo” nel senso che quando hanno iniziato a fare i trapianti noi eravamo lì e li abbiamo aiutati offrendo un’assistenza impeccabile. Così apprezzata che con un buon passaparola e tanto impegno oggi collaboriamo con centri trapianto di midollo in tutta Italia ma anche in Spagna, Argentina, Inghilterra, ed occasionalmente anche in altre parti del mondo.L’incontroconprofessionistimasoprattuttocon persone anche di altre culture, offrire una buona collaborazioneessendopresentimamaiinvadentièalla basedituttelenostrenuovecollaborazioni.

Quale caratteristiche psicologiche, culturali, morali dovrebbe avere chi si vuole impegnare nel volontariato e come risponde Firenze, nei suoi cittadini e nelle sue istituzioni, alla vostra instancabileattività?

Non penso ci siano delle caratteristiche particolari del resto si tratta di fare il “volontario” e non possiamo predisporre un profilo a cui deve corrispondere un curriculum. C’è un panorama molto vasto di organizzazioni che operano in vai settori, ognuno animato da un indispensabile spirito solidaristico può avvicinarsi a quell’organizzazione che ritiene più vicina allesueaspettativeaisuoidesiderata,seritienediavere le capacità. Per esempio noi al NOPC chiediamo una buona conoscenza dell’inglese indispensabile per le missioni internazionali, però poi se l’aspirante volontario non sa l’inglese può fare anche solo missioni in Italia, ed è benvenuto. Dunque penso sia necessaria voglia di fare per tutto il resto una soluzione si può trovare.

Noi al NOPC abbiamo saputo esportare la nostra mission, anche fuori dai confini cittadini, anche regionali, anche nazionali; abbiamo saputo coinvolgere volontari in molte regioni d’Italia e ma anche in Spagna, Argentina, USA, Scozia, una bella realtà di volontariato multinazionale. Resto sbigottito quando talvolta mi chiedono “per incarichi così importanti per cui dipende la vita di qualcuno ci si affida a volontari e non a professionisti” io rivendico a gran voce il ruolo del volontario che è una persona che in assoluta libertà sceglie di dedicare tempo ed energie a fare del bene. L’essere volontario è un valore aggiunto fondamentale perché libero da coinvolgimenti e rivendicazioni tipiche di chi deve esercitare una professione; nel NOPC ogni missione richiede impegnoesacrificio,talvoltanonsistaccaancheper più di 24 ore, si corre a perdifiato da una parte all’altra degli aeroporti, si salta qualche pasto, non si dorme per più di una notte nello stesso letto, se si dorme, però arrivati a destinazione quando si consegna quel prezioso dono nelle mani dei medici, sapendo che quel viaggio e tutto il sacrificio fatto e l’impegno messo valgono la vita di qualcuno, sono emozioniesoddisfazioniimpagabili.

Dal pensiero di volontario a Presidente del NOPC, qual è stata la sua più grande soddisfazione

Indubbiamente ha lasciato in me un segno indelebile, emozionante, l’incontro col Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che mi ha voluto conferire l’onorificenza di Ufficiale al merito della Repubblica, una giornata memorabile, poter salire al palazzo più importante d’Italia, dove il Presidente si intrattiene a parlare con me, chiede qualche curiosità ma soprattutto mi ringrazia, è davvero un’mozione straordinaria. Non è facile trovare le parole per descrivere cosa si prova ad entrare in quel palazzo che è sempre stato visto solo intivvù,esseredavveroinquellesale,solorivedendo lefotopossoassaporaredinuovoquell’emozione. Un ultimo pensiero, di gratitudine, a voi di Wine Fashion Europe Magazine, è convinzione comune cheilvinofabuonsangue,dunquebenvengailvino ad alimentare le donazioni di cui c’è davvero tanto bisogno ma soprattutto gratitudine per dare spazio e visibilità ad una organizzazione di volontari, auspico che siate i precursori di un cambio di paradigma che si diffonda tra i media e dia più spazio per chi la vita la valorizza, la tutela, la salva enonlatoglie.

Non sono un sociologo ma talvolta mi chiedo se tutte queste notizie di aggressioni, uccisioni non possano finire per generare pericolose emulazioni. Mai come ora abbiamo bisogno di abbracciarci e di raccontarciunabellastoriacheiniziaconNOI.

Un grazie dell’intervista a Massimo Pieraccini, uomo schivo e silenzioso, un gigante che opera instancabilmente tutti i giorni, affiancato dalla sorella Patrizia, davanti a lui ci sentiamo tutti piccoli e, forse,banali.

Presidente Mattarella e Massimo Pieraccini

Filippo Cogliandro, chef reggino: un artistadelgustochehatrasformatola sua passione e professione in un ponte di solidarietà tra la Calabria e l'Africa.

Se il regista Matteo Garrone ha magistralmente raccontato il dramma e le speranze dei giovani migranti con Io Capitano, Cogliandro sceglie un’azione concreta, restituendo dignità e futuro achiècostrettoacercarlialtrove.

Nel villaggio di Kunkujang Keitaya, in Gambia, sorge oggi un piccolo panificio, un simbolo di rinascita che porta la firma di Cogliandro. Due giovani gambiani, Lamin e Musa, lavorano ogni giorno tra impasti e farine, realizzando pane fresco per la comunità. Per loro, e per molti altri, questo progetto rappresenta molto più di un'opportunità di lavoro: è la possibilitàdicostruireunfuturonella propriaterra,senzadoveraffrontarei pericoli di un disperato viaggio verso l’Europa.

L’idea nasce dalla sensibilità e dalla visione di Filippo Cogliandro, che da anni lotta per dare voce e strumenti aipiùdeboli.

Filippo Cogliandro, il sapore della solidarietà: quando

la cucina diventa speranza in Gambia

Uno chef che delizia i palati ma attraverso la cucina riesce anche a cambiare i destini.

Quando il Comune di Reggio Calabria ha finanziato il rinnovamento della cucina del suo ristorante L’Accademia Gourmet attraverso il bando "Reggio Turistica", lo chef ha visto in quell’occasione una possibilità di cambiamento ben più grande:hadecisodidonareleattrezzature sostituite a chi ne aveva davvero bisogno. Così, forni, impastatrici e utensili da cucina sono stati spediti in Gambia, dove Cogliandro si è recato personalmente per istruire i ragazzi nelle tecniche della panificazione.

Questa avventura nasce da un’esperienza precedente, che ha segnato profondamente lo chef reggino. Nel 2013, Filippo Cogliandro è stato chiamato a tenere un corso di cucina per i giovani ospitidiuncentrodiaccoglienzaaReggio Calabria, un luogo che accoglieva minori sbarcatisolisullecostedelloStretto. È lì che incontra Sahilu Barrow e Abdou Dibbasey, due ragazzi legati da un’amicizia fraterna e da un sogno comune:costruireunfuturodignitoso.

Quando la cooperativa chiude e i due giovani vengono separati e trasferiti in altri centri della Calabria, la nostalgia per Reggiosifainsostenibile.Iragazzivedono in Reggio una casa, un punto di riferimento, e chiedono aiuto a Cogliandro, che riesce a ottenere il loro affidamento provvisorio dal Tribunale dei Minori. I due giovani esprimono il desiderio di imparare a cucinare e, grazie alla guida dello chef, diventano cuochi diplomati. Oggi, Sahilu e Abdou sono i primi extracomunitari sbarcati a indossare la divisa della Federazione Italiana Cuochi, portando con orgoglio la loroesperienzaeillorotalentoincucina.

Ma il loro percorso non si è fermato in Italia. Oggi, Filippo Cogliandro e Abdou Dibbasey sono ambasciatori di Slow Food Calabria e del progetto Alleanza Slow Food dei Cuochi, una rete di professionisti impegnati nella valorizzazione delle materie prime locali e nella diffusione di una cultura del cibo etica e sostenibile.

Grazie al loro impegno, hanno stretto rapporti con Corr-Sarr Ndeye Maimouna, leader di Slow Food Gambia, avviando un dialogo tra le due realtà per creare opportunità di formazione e svilupponelsettoregastronomico.

Il Gambia è una nazione in piena trasformazione.Dal2021,ilturismoharegistrato una crescita significativa, rappresentando circa il 20% del PIL nazionale. Il paese, noto per le sue spiagge incontaminate e per il Niumi National Park, è diventato una meta sempre più attraente per i viaggiatori in cerca di autenticità e bellezza naturale.

Ma, al di là del turismo, ciò che ha colpito Cogliandro è stata la forza e la determinazione delpopologambiano,un’energiachelohaspinto ainvestiretempoerisorseinquestaterra.

Abdou Dibbassey
Chef
Cogliandro e Presidente Adama Barrow

Nel corso del suo viaggio in Gambia, Cogliandro ha avuto l’onore di organizzare una cena di gala per il Presidente Adama Barrow, in carica dal 2017 e attualmente al suo secondo mandato. Questo evento non è stato solo un omaggio alla cucina, ma un’occasione per aprire un dialogo tra la Calabria e il Gambia, ponendo le basi per una collaborazione gastronomica e produttiva che possa generare valore perentrambelecomunità.

Se si osservano da vicino, Calabria e Gambia non sono poi così distanti. Entrambe terre di agricoltori e pescatori, di tradizioni secolari legate al cibo e alla convivialità. Questa somiglianza ha rafforzato il desideriodiCogliandrodicreareunlegameprofondo tra le due realtà, costruendo percorsi di formazione e scambio culturale che possano generare un impatto duraturo.

"È arrivato il momento che il Sud guardi a Sud”, sonoleparoledichefCogliandro.

Il progetto in Gambia non è un’iniziativa isolata, ma il primo tassello di un percorso che Filippo Cogliandro porta avanti da anni, con una filosofia chiara: la cucina come strumento di inclusione, crescita e sviluppo. Con il suo impegno, dimostra che un grande chef non è solo colui che sa creare piatti straordinari,machiècapaceditrasformareilproprio talentoinunmotoredicambiamentosociale.

Nel mondo frenetico dell’alta cucina, spesso dominato da stelle Michelin e riconoscimenti, Cogliandro ha scelto una strada diversa. La sua missione va oltre le mura di un ristorante e arriva fino a quelle delle comunità più bisognose, dove un fornoaccesopuòsignificaremoltopiùdiunsemplice pasto caldo: può rappresentare il riscatto di un’intera generazione.

E così, tra la Calabria e il Gambia, si intreccia una storia di solidarietà che parla il linguaggio universale del cibo. Perché, come ama ripetere lo chef: "Un piatto ben fatto può raccontare un territorio, ma un progetto ben costruito può cambiare il destino di chi loabita".

Chef-Cogliandro-e-Lang-Yabou

"Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà" (Antoine de Saint-Exupery).

Chi sa perdere, di fatto, ha già vinto

A Firenze ha aperto Dinamika Special Boxe Porta Romana, una palestra speciale per una sfida “speciale”.

Ha aperto a Firenze Dinamika Special Boxe Porta Romana una palestra che ha un obiettivo, quello di portare un messaggio al mondo della disabilità, di aprire il mondo della boxe che da sport diventa gioco, un messaggio anche a persone portatrici di disabilità, e in senso più ampio, dimostrare che le differenze possono essere una grande risorsa se integrate in un contesto di collaborazione che, come in una barca da regata, l’equipaggio diventa l’ incarnazione perfetta.

La boxe è una disciplina che si propone di “usare” lo sport per comunicare un messaggio di uguaglianza, inclusione e per trattare temi sociali molto importanti in questoperiodochestiamovivendo.

Una iniziativa, nata questa estate, che ha meritato un plauso anche dalle Autorità cittadine, il progetto di Simone Vannuzzi, campione italiano dei supermassimi categoria over 51, quello di creare una palestra “speciale” Dinamika Special Boxe Porta Romana da dedicare corsi gratuiti di pugilato per diversamente abili, una novità assoluta in Italia, che si abbina logicamente ai corsi per chi vuole tenersi in forma, dunque un vanto sportivo e sociale per la città, iniziato dagli incontri con Cosimo Guccione, ex assessore allo sport e attuale Presidente del Consiglio Comunale.

Firenze, Dinamika Special Boxe
Porta Romana

Lo sport, rivolto ai disabili, richiede l'uso del pensiero e dunque ogni eventuale riflessione dev'esser costruttiva. Lo spazio di miglioramento su cui concentrare il proprio successivo allenamento deve essere freddo, limpido e razionale, orientato solo a delineare con la massima chiarezza, alla luce degli errori commessi in gioco, le mosse successive.

Le emozioni stesse devono essere vagliate, controllate, selezionate. L’atleta, invece che farsi trascinare, deve imparare a sceglier solo quelle che possano condurlo alla vittoria. Perpoisfruttarlealmeglio.

Sono disabile ma fermamente convinto a non mollare.....pratico il basket, sono giocatore professionista, e nello sport ho imparato a saper perdere, accettare le sconfitte, ma gareggiare assolutamente, capire che, per vincere, bisogna migliorare se stessi e non prendersela con l’avversario, mostrare maturità, quella che hanno solo i grandi campioni hanno nello sport echesoloigrandiuominihannonellavita.

Sono allenato alla Palestra Dinamika Special Boxe Porta Romana da Simone Vannuzzi e, fin dal primo allenamento, mi sono emozionato, felice, ancheseunpo’tesomamoltomotivatoe concentrato, dunque mi sono messo in gioco per avere una concreta possibilità di confronto “alla pari”, niente alibi, ma confronto, sfida, divertimento, gioco, amicizia, socializzazione e finalmente stare insieme con i miei coetaneiragazzicomeme!

Sono entusiasta di questo progetto di Simone Vannuzzi, tecnico federale della Sempre Avanti Firenze – SAF, lapiùanticapalestradiFirenze,la palestra del Porta Romana è come “viva”.....piena di suoni, emozioni, grinta, socializzazione, la boxe sta vivendo un nuovo Rinascimento, ti fa imparare dalle sconfitte, la sconfitta è la più grande maestra che ci sia concesso di avere, anche a persone portatrici di disabilità, e in senso più ampio di dimostrare che le differenze possono essere una grande risorsa se integrate in un contesto di collaborazione del quale una squadra è incarnazioneperfetta.

A Firenze abbiamo un sogno.....formare una squadra di atleti fiorentini che praticano la boxe in carrozzina e, fra 4 anni, volare a Los Angeles alle paraolimpiadi, e finalmente gareggiare nella disciplina nella quale l'Italia non ha avuto una squadraalleultimeparaolimpiadidiParigi. Questa è una sfida....ma la nostra vita è sempre una sfida giornaliera, essere finalmente creature felici di sentirsi liberi, e, come in una barca, per vedere non solo acqua ma respirare l’odore del mare,avereilventosulviso,guardareversoilsole.

Guantoni
d'oro
AN ORIENTAL CAT IN THE CRAZY ERA
Qing Qing’s art installation and world by CHEN Qing Qing

MILAN WOMEN’S FASHION WEEK

"Autunno/Inverno 2025/26"

Fashion Vibes presenta "Frost Couture"

La serata del 27 febbraio 2025, Fashion Vibes ha ospitato una sfilata indimenticabile presso l'incantevole Villa Clerici del XVIII secolo. La villa, dove arte ed eleganza si intrecciano, ha fornito lo scenario perfetto per un'affascinante esposizione di alta moda. Le sue pareti affrescate, i mobili antichi e il suggestivo giardino all'italiana hanno creato un'atmosfera di bellezza senza tempo e sofisticatezza. Le collezioni Fall/Winter 2025/26 hanno preso vita in questa location mozzafiato, mescolando storia e moda contemporanea. La passerella ha presentato le creazioni di quattro designer visionari: HAZAR HAUTE COUTURE, DARKO EDRIS, SARAH SHAWAH COUTURE BRIDAL e NOUR MUHTASEB. Ogni designer ha proposto una propria interpretazione unica del lusso e della femminilità, dimostrando maestria nell'alta moda e nel design per il bridal. La sfilata è stata un viaggio ipnotico nell'alta moda, dove ogni pezzo era più di un semplice capo: era un'opera d'arte vivente. Le collezioni dei designer parlavano di arte e attenzione ai dettagli, unendo design raffinato e artigianato fatto a mano. L'alta moda trascende le tendenze passeggere e i cicli economici, rappresentando una vera espressione di trasformazione e bellezza. Ogni punto, piega e scelta del materiale raccontava una storia, elevando la moda a una dimensione poetica ed espressiva. Silhouette drammaticheedecorazioniintricatehanno esaltato materiali come volant a cascata, applicazioni scintillanti, tulle delicato, broccati opulenti e sete lucenti. L'arte che sta dietro a questi pezzi era evidente nei loro design unici, poiché nessun capo potrebbemaiesserereplicato.

HAZAR HAUTE COUTURE

Instagram:@hazarhautecouture

HAZAR HAUTE COUTURE ha dato vita alla bellezza glaciale dell'inverno con la sua collezione *Frozen Symphony*, ispirata ai dettagli intricati dei cristalli di ghiaccio, fiocchi di neve e maestosi ghiaccioli. La collezione incarna la ricerca dei sogni di Hazar, prendendo ispirazione dalla natura e dai suoi elementi sublimi. Attraverso texture delicate, dettagli trasparenti e un artigianato raffinato, questi design evocano la magia di una fiaba congelata. La collezione celebra l'audacia e la fragilità delle spose moderne, intrecciando l'etereo e l'audace in una narrazione indimenticabile.

DARKO EDRIS

Instagram: @darko_edris

La collezione “SERINA GLOW” di DARKO EDRIS ha presentato una linea ispirata alla bellezza del mare, fondendo eleganza senza tempo con un tocco contemporaneo. “Serina Glow” è un tributo ai sogni d'infanzia, trasformati in realtà attraverso la creatività e la passione. Ogni pezzo riflette l'armonia dell'oceano, portando la sua magia sulla passerella. La collezione è una celebrazione della libertà, dell'individualità e della gioia di vivere, offrendo design che riflettono la bellezza radiante di un mondo pieno di meraviglia e possibilità.

SARAH SHAWAH COUTURE

BRIDAL

Instagram: @sarah.shawah.couture

SARAH SHAWAH, la visionaria fondatrice di Sarah Shawah Couture, ha descritto la sua collezione come "una lettera d'amore per le donne di tutto il mondo". Lei afferma: "Celebra la loro forza, grazia e la bellezza che si trova nelle loro imperfezioni e nelle storie che portano con sé." La collezione *Threads of Her Journey* fonde silhouette drammatiche e femminili con un lusso vintage senza tempo e elementi contemporanei. Ogni abito è realizzato con tessuti eterei e dettagli intricati, catturando l'essenza della femminilità. Accenti audaci simboleggiano lo spirito indomabile delle donne che abbracciano ogni capitolo della loro vita. La collezione è una storia di donne straordinarie, intrecciando fili di bellezza, forza e romanticismo. Questi pezzi non sono semplici abiti: sono vere e proprie opere d'arte che esprimono l'essenza della femminilità.

NOUR MUHTASEB Instagram:@nour_mutaseb

NOUR MUHTASEB ha presentato una collezione che rende omaggio all'anima e alla forza delle donne del Medio Oriente, ispirandosi all'architettura maestosa della regione e alla sua eleganza senza tempo. “LAYALI” è una celebrazione di grazia e resilienza, utilizzando una dinamica palette di colori che spazia dal rosso, rosa, verde, viola, blu e oro. Ogni pezzo è meticolosamente realizzato con materiali lussuosi come tulle, seta, chiffon e micro tessuti, arricchiti con perline fatte a mano. La collezione fonde magistralmente morbidezza e forza, unendo eleganza e dichiarazioni audaci, riflettendo sia la bellezza che l'emancipazione.

Dietro le quinte: L’artedietroglilook:sotto la direzione magistrale di Luciano e Miriam Carino, il team di HM Professional Service ha ancora una volta consegnato un'arte ispirante. Con un portfolio impressionante che spazia da RAI, Mediaset e Sky, la loro esperienza si è fusa perfettamente con la visione di ogni stilista, trasformando ogni modella in un’opera d'artevivente.

Organizzazione: Fashion Vibes

Sito web: www.fashion-vibes.com Email: press.fashionvibes@gmail.com

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I° parte

Women’s Collection Fall/Winter 2025/26

Organizzazione: press.fashionvibes@gmail.com

“Eterna Couture & Bridal Dreams”

La prima parte della sfilata della serata/ evento del 27 febbraio, organizzata da Fashion Vibes, “Eterna Couture & Bridal Dreams”, nella magnifica villa gentilizia del ‘700, la maestosa Villa Clerici, un luogo magico dove l’arte si sposa con la storia, quattro visionari designer d’Alta Moda hanno trasformato la passerella in una lezione di stile, creazionichesonodellevereopered’arte, piccoli scrigni capaci di contenere talento e tanta creatività, collezioni ideate quindi per esprimere la personalità e l’essenza femminile,piùchel’apparenza.

La moda dunque non conosce crisi quando il design d’Alta Moda incontra la qualità dell’artigianato del prezioso “fatto a mano”, la sapienza artigianale unica, la profonda conoscenza della materia e il rapporto intenso con artigiani che fanno nascere creazioni piene di arte e di grande poesia, un parametro importante dell’emozione che lo “stile” insegna da sempre per una moda fatta per giocare, travestirsi,eprincipalmentesognare.

Una sfilata fatta di riferimenti colti, abiti importanti, sfarzosi e un senso generale di emozione intensa nel pubblico, strumenti che accompagnano la vita dunque balze, applicazioni, nuvole di tulle, broccati, seta, tessuti cangianti alla vista, fiocchi, punti luce e infiniti dettagli prendono forma senza assumere un senso ben preciso, un viaggio nella sorpresa di un’armonia del bello che conferma quanto l’Alta Moda sia opera d’arte da indossare, pura culturaprestataallamoda.

Opere d’arte che hanno sfilato leggere, in bilico tra figurazione ed astrazione, le creazioni della collezione FW 2025 FROZEN SYMPHONY di HAZAR HAUTE COUTURE da Dubai, di SERINA GLOW by DARKO EDRIS dall’Irak, di SARAH SHAWAH COUTURE BRIDAL da Israele –THREADSOFHERJOURNEYed infine di NOUR MUHTASEB –LAYALI dalla Giordania esaltando ed esplorando elementi come la linea, il colore e le forme, raggiungendo l’armonia e l’equilibrio nelle mani di sapienti artigiani, un processo creativo che si caratterizza proprio per la ricerca dimaterialiparticolarielavorazioni specialicherendonoognicreazione unicaedifficiledaimitare.

DELLA MODA DONNA A MILANO Women’s Collection Fall/Winter 2025/26

Organizzazione: press.fashionvibes@gmail.com

BACKSTAGEDIETROLEQUINTE Iltoccofinaleèstatoaffidatoalprestigioso team HMProfessionalService,guidato daitalentuosiLucianoeMiriamCarino. Conoltreduedecennidiesperienzatra passerelleinternazionaliesettelevisivi,il teamhasaputoesaltareognidettaglio, aggiungendounulterioretoccodimagia allaserata.

SETTIMANA
SARAH SHAWAH COUTURE
DARKOEDRIS

Organizzazione: Fashion Vibes

Sito web: www.fashion-vibes.com

Email: press.fashionvibes@gmail.com

MILANO WOMEN'S FASHION WEEK

"Autunno/Inverno 2025/26" Fashion Vibes presenta "Essence Runway"

La sera del 27 febbraio, nella splendida cornice di Villa Clerici, non è stato solo una sfilata di moda, né semplicemente una presentazionedi una nuova collezione—è stato un evento che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi ha partecipato. Una gemma nascosta a Milano, Villa Clerici è una residenza storica dove arte ed eleganza si intrecciano, con pareti affrescate,

arredi antichi e un pittoresco giardino all'italiana. Da tutto il mondo fino al prestigioso palcoscenico della Milano Fashion Week, quattro stilisti—LUXE LIVING FASHIONS BY LAVITIA DAVIS, DEVORAH VIICTOR, BY VEL, e STOLL—quattro culture, quattro anime creative, si sono fuse in un'unica narrazione, trasformando la passerella in una poesia visiva di libertà, diversità e bellezza senza confini.

DevorahViictor, undesignerbasataa NewYork, ha davvero ridefinito il lusso con lesue borse realizzate con cura. Fatte conmateriali pregiati come la pelle di agnello eil fine cuoio Nappa italiano, le suecreazioni emanano sofisticatezza eraffinatezza. L'estetica di Viictor trova ilgiusto equilibrio tra le tendenzecontemporanee e l'eleganza classica,offrendo texture ultra morbide, silhouettedrappeggiate e charm in marmopersonalizzati che rendono i suoi pezziunici. Queste borse sono abbastanzaversatili da essere adatte sia per il daywearcasual che per l'eleganza serale, rendendoleideali per diverse occasioni. Con il loroappeal moderno e lussuoso, le sue borsesono diventate una vera dichiarazione di moda,elevandosenzasforzoognilook. Tornando a Fashion Vibes, il tanto atteso brand ucraino By Vel ha nuovamente affascinatoilpubblicoconlasuacollezione mozzafiato. La nuova collezione, “A Royal Chapter in the Secret Garden”, segna un nuovo capitolo nella moda festiva, fondendo eleganza senza tempo con audacia creativa. I vestiti sono adornati con dettagli meticolosi, ciascuno più sofisticato del precedente, dimostrando che l'abbigliamento formale può essere sia straordinario che indimenticabile. By Vel abbraccia l'idea che la moda debba riflettere l'individualità. Ogni outfit è più di un semplice capo di abbigliamento: è un riflesso della personalità di chi lo indossa, che li rende liberi di mostrare il loro vero io.

La sfilata è giunta al termine, e la nuova collezione di Stoll ha lasciato un'impressione indelebile. Più di una semplice presentazione, è stata una dichiarazione audace di resilienza, trasformazione e design futuristico. La visione di Gaia Stoll si è svelata davanti a noi, fondendo esperienze personali con estetiche all'avanguardia in ogni silhouette sorprendente e struttura inaspettata. La collezione ha spinto i confini della moda contemporanea, offrendo uno sguardo su un futuro dove lo stile è sia senza tempo che audace. Stoll non è solo un marchio: è un'esperienza che sfida le convenzioni e ci invita ad abbracciare la nostra forza interioreelanostravisione.

In un colpo di scena inaspettato, Luxe Living Fashions by Lavitia Davis ha affrontato una sfida imprevista: i capi della collezione non sono arrivati in tempo. Eppure, fedele allo spirito delmarchio, hanno adattato con eleganza e resilienza, presentando quattro abiti pregiati provenienti dai leggendari opifici di seta di Como. Nonostante il contrattempo, il marchio ha lasciato un impatto duraturo. Anche con una selezione limitata, la stilista ha mostrato l’essenza del brand: lusso, stile ricco e vibrante. La Luxe Party Collection ha elevato la serata a un’opulenza senza pari, e non vediamo l'ora di scoprire dove questa magica avventura ci porterà, con un esclusivo servizio editoriale a Milano e prossime apparizioni in passerella all'orizzonte. La sfilata Fashion Vibes aMilano non è stata solo una presentazione di collezioni—è stata una potente dichiarazione, un ponte tra mondi, e un omaggio all'autenticità. La serata è stata una vera manifestazione di diversità, dove gli sguardi rapiti, l'energia elettrica nell'aria e gli applausi fragorosi che riecheggiavano per Villa Clericihanno significato un cambiamento nel racconto della moda. Questa è stata una visione che ha liberato invece di confinare, ha unito invece di dividere, e ha creato storie coinvolgenti invece di seguire semplicemente le tendenze. La moda non era solo sulla passerella—era in dialogo con il mondo. Dietro le quinte: L’arte dietro gli look: sotto ladirezionemagistraledi LucianoeMiriam Carino, il team di HM Professional Service ha ancora una volta consegnato un'arte ispirante. Con un portfolio impressionante che spazia da RAI, Mediaset e Sky, la loro esperienza si è fusa perfettamente con la visione di ogni stilista, trasformando ogni modellainun’operad'artevivente.

II° Parte

SETTIMANA DELLA MODA DONNA A MILANO

Women’s Collection Fall/Winter 2025/26

Organizzazione: press.fashionvibes@gmail.com www.fashion-Vibes.com

"Frost Couture"

Quando la Moda dialoga con il Mondo

La sera del 27 febbraio, nella suggestiva cornice di Villa Clerici, è accaduto qualcosa di straordinario. “FrostCouture” non è stata solo una sfilata, la semplice presentazione di una nuova collezione, ma un evento che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi vi ha assistito. Quattro designer, LUXE LIVING FASHIONS BY LAVITIA DAVIS, DEVORAH VIICTOR, BY VEL dall’Ucraina e STOLL, quattro culture, quattro anime creative si sono fuse in un unico racconto, trasformando la passerella in una poesia visiva di libertà, diversità e bellezzasenzaconfini.

Gli abiti non hanno rappresentato delle semplici creazioni visive ma strumenti per accompagnare la vita creando opere d’arte da indossare, voci narranti dove ogni tessuto ha raccontato una storia, ogni dettaglio sussurrava un’identità, ogni silhouetteerauninnoall’individualità.

Abiti arrivati da tutto il mondo fino all’Italia, alla Fashion Week di Milano, una delle sedi più importanti al mondo per presentare le nuove tendenze della moda che ha dimostrato ancora una volta di essere un linguaggio universale, capace di superare ogni barriera, pregiudizio e distanza, ma di essere un collante che unisce.

Frost Couture non ha solo celebrato la diversità: l’ha resa tangibile. Gli sguardi rapiti del pubblico, l’energia palpabile nell’aria, l’applauso che ha riempito ogni angolo di Villa Clerici, tutto parlava di una nuova visione della moda, che non s’ impone ma è libera, che non divide ma unisce, che non segue tendenze, ma diventa strumentopernarrare lastoria.

La notte della sfilata di Fashion Vibes a Milano non è stata una notte che ha raccontato solo le collezioni di moda ma è stata una dichiarazione di intenti, un ponte tra mondi apparentemente distanti, un’ode all’autenticità… quindi una dichiarazione d’amore. E per chi era presente sarà impossibile dimenticare l’emozione di aver vissuto qualcosa di unico, di aver visto la moda non solo sfilare, ma “dialogareconilmondo”.

BackstageHair&Makeup. Sottola direzione creativa di Luciano e Miriam Carino, il team HM ProfessionalServicetornaastupire, portando la sua esperienza con RAI,MediaseteSkypercrearelook che si fonde con l'essenza artistica di ogni designer, trasformando ognimodelloinun’operad’arte.

BYVEL

DELLA MODA DONNA A

Women’s Collection Fall/Winter 2025/26

SETTIMANA
MILANO

FabianaGabelliniAtelierShowRoom: ViaGiacomoMatteotti,26,47841

CattolicaRN

IG:fabianagabellini_madetomeasure

CreditiPh: LeonardoNobili

LocationMangiatoia89-Cattolica.

Fabiana Gabellini Madetomeasure 2025

emozioni d’arte nell’alta moda hand made

La creatività della designer Fabiana Gabellini si apre al nuovo anno in un capitolo nuovo dove tessuti, emozioni, colori vibranti, quasi spudorati, si dedicano all’alta confezione, mantenendo viva la tradizione del tailoring italiano per la collezione 2025 che svela l'intimo legame tra corpo e abito, riflettendo la complessità della donna moderna, animata da un'anima sognante che sfida le etichette, storie di donne che, con abilità e anche ironicamente, la designer definisce con armonia abbinando lo spirito con lo stile,unico.

Ridisegna una donna nuova, in una collezione che entra nell’intimo dell’equilibrio tra autenticità e ribellione, minimalismo e sensualità, incarnando una figuracheabbinaforzaetenerafragilità.

I colori diventano il cuore della collezione svelando toni soft in contrasto a tonalità vibranti, come una palette dal colore rosso, riflettendo un viaggio emozionante, fatto di suoni della natura, ridisegnando una donna contemporanea senza confini, dove si scopre l'alto artigianato italiano che si rivela attraverso tessuti pregiati e dettagli innovativi.

Moda e arte, ogni capo è studiato per diventare parte di un viaggio visivo, una fusione di tradizione e innovazione, in cui il bello e il contemporaneosiincontranoinperfettaarmonia.

Il tempo si è fermato, per Fabiana Gabellini, che definisce la sua linea “senza tempo”, che si ispira a storie di donne vere, esprimendo attraverso ogni capo un richiamo alla libertà e alla creatività in una danza simbolica che propone capi iconici che ricordano accenti nostalgici ma modernissimi, dialogando tra passato e presente, l’eleganza della Haute Couture con il minimalismo del design italiano. Il brand parla a chi è alla ricerca di un'eleganza che trascende il tempo e le tendenze, un'eleganza che vive nell'essenza stessa del design enellacuraartigianaledeidettagli.

Appassionata dell’Arte, in tutte le sue manifestazioni,FabianaGabelliniintraprende,con le sue linee, un “dialogo con l’Arte” che la porta ad omaggiare l’Arte, gli artisti con i quali ha lavorato, ponendo le basi per un’estetica raffinata che enfatizza la semplicità del taglio e la geometria dellelinee.

I capi di questa collezione che apre il 2025 modificheranno sicuramente i legami tra moda e arte, trasformando i quadri ispiratrici in un’opera animata, passando dalla tela all’abito, infatti la designer materializza il segno, trasporta sul tessuto colori forti e audaci, permettendo di trasformare il materiale pittorico in materialetessileequindisublimandoilsenso delleopere.

L’Atelier di Fabiana Gabellini, a Cattolica, privilegia il “fatto a mano” offrendo una consulenza a 360° specializzata per Cerimonie ed Eventi, infatti la designer segue personalmente tutte le fasi di costruzione dell’abito: dal modello al taglio, fino alla sua realizzazione sartoriale, seguendo la tradizione della sua famiglia. La bellezza è il filo conduttore delle sue creazioni che risultano armoniche, sinuose e delicate anche attraverso l’uso di materiali naturali,madeinitaly.

Comeaffermaladesigner: “L’abitosumisura è un privilegio che solo pochi sanno apprezzare!”. Il sogno di Fabiana è far rifiorire la passione per la sartoria, rivisitandola in maniera contemporanea, attuale, attraverso un mix di forme, linee e colori personalizzati che escono dal concetto moda fine a se stesso per valorizzare la donna al massimo, curandone il carattere, la personalità.

Personale, artistico, irriverente anche lo shooting eseguito dal fotografo Leonardo Nobili, poliedrico artista, scultore, pittore e performer, videomaker internazionale, che interpreta perfettamente l’anima della collezione, trasformando uno spazio visionario immersivo come l’Atelier della designer a Cattolica, allestito con alcuni complementi dello show room della Gabellini - mobili, poltrone, specchi, tappeti e tanti accessori fashion - dove lo stile eccentrico del brand si fonde con le immagini surreali.

PatriziaPellegriniNaturopataFunzionale®

Esperta Alimentazione Chetogenica Antinfiammatoria e LowCarb del gruppo CHE-TONE "Tree of Natural Energy-Stili di Vita che non ti aspetti.

LucaCucchi Istruttore di ginnastica posturale, esperto in biomeccanica e educatore del movimento. Istruttore FIDAL.

COSA HANNO FATTO I SOCIAL E NON CE NE SIAMO ACCORTI....

Preziosi consigli di Patrizia Pellegrini naturopata funzionale®

Èindubbiocheisocialsianoormaipartedella nostra vita sociale, politica e culturale: ci informano sull’attualità, dettano le mode, mobilitano piazze e interrogazioni parlamentari.Nonc’ènulladellanostravita–di quella dei più giovani, soprattutto – che nonvengapassataalsetaccio.

Venti anni fa, il 4 febbraio del 2004, in una stanza del dormitorio di Harvard lo studente Mark Zuckerberg lanciava in internet la piattaforma TheFacebook Ma quella che era nata come una piattaforma di condivisione e conoscenza per gli studenti del college –dopopocoampliataancheaquellicircostanti –diventa in pochi mesi un fenomeno, nazionale, internazionale che ha significato passare sempre, prima di conoscere davvero qualcuno, attraverso uno schermo: per dare la giusta distanza, per avere il tempo di ponderare le risposte, modellare la propria personalitàsullabasediidee,concettiappresi sul social, smussare gli angoli di un carattere un po’ diverso dalla realtà. Ma la messaggistica istantanea è stata sostituita dalle stories e i post di Instagram. Non più decine di messaggi al minuto, ma condivisione di contenuti della durata di ventiquattroore.

Un esempio della pericolosità di FB è data anche dalla diffusione, secondo la rivista Science, di messaggi di farmaci contro il diabete usati dalle star per dimagrire, che sono la scoperta scientifica del 2023. Eppure, negliultimitempisièparlatomoltodiquesti medicinali con non poche preoccupazioni.

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), per prima, ha lanciato l’allarme, poiché questi farmaci, importanti per chi soffre davvero di diabete, diventano sempre più difficili da trovare. Quali sono i rischi per chi soffre di diabete e quali le indicazioni per chi vuole testarlo?

Un fenomeno anche pericoloso – come fosse un progetto di persuasione occulta – per veicolare messaggi di informazione “scorretta e dannosa”, che spinge a utilizzare l’antidiabetico semaglutide per il dimagrimento che viaggia soprattutto sui social. Dunque “l’Aifa dovrebbe utilizzare proprio i social per informare e scoraggiare quest’uso, cercando di comunicare con le persone che più seguono queste informazioni”.

ll consiglio arriva da Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs interpellato di Adnkronos Salute a proposito del medicinale anti-diabete di Novo Nordisk, attualmente carente e con la possibilità (prospettata dalla stessa Aifa) che manchi per l’intero anno, in particolare per la pericolosamodadiassumerloperperderepeso.

Consigli preziosi di Patrizia Pellegrini naturopata funzionale®:

Per dimagrire si deve seguire, imparando, un correttostiledivitaenonènecessarioconsultareFB ma farsi seguire da una corretta nutrizionista, il nostro fisico non è uno yo yo, dobbiamo abituarlo a mantenereunadietaalimentarecorretta,perchénon esistono cibi che bruciano i grassi in modo miracoloso, ma alcuni alimenti possono contribuire a stimolare il metabolismo, migliorare la digestione, aumentare la sazietà e favorire la gestione del peso. L’importante è integrarli in un regime alimentare equilibrato e sano, che comprenda una varietà di nutrienti essenziali, insieme ad un programma di attivitàfisicaregolare.

Ci sono alimenti che favoriscono la sazietà come legumi, verdura a foglia verde, avena. Le fibre migliorano il transito intestinale e aiutano a mantenere il sistema digestivo sano, riducendo la possibilità di gonfiore. I cibi ad alto contenuto di fibre aiutano a evitare picchi glicemici, prevenendo picchi di fame e promuovendo una perdita di peso sana.Iltèverde,ilpeperoncinoeilcurrysupportano il metabolismo e favoriscono la combustione dei grassi, specialmente se accompagnati a un regime alimentare equilibrato. Il salmone, per esempio, aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina, e a gestire meglio lo zucchero nel sangue, oltre a ridurre l’infiammazione.

Regime alimentare e camminare ... ce lo spiega Luca Cucchi, istruttore di ginnastica posturale, esperto in biomeccanica e educatore del movimento.IstruttoreFIDAL

I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie raccomandano 150 minuti di attività sportiva moderata a settimana, con due giorni dedicati al rinforzo muscolare. Questo serve ad aumentare le riserve di energia e ridurre la fatica, migliorare l’equilibrio e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, ictus, diabete di tipo 2, osteoporosi e alcuni tipi di cancro. Camminare sembra una cosa semplice cispiegaLucaCucchi: "In realtà richiede il corretto funzionamento in contemporanea di molti sistemi organici tra cui ossa, cuore, polmoni, muscoli, vista e sistema nervoso. Di conseguenza, una velocità di cammino troppo lenta può indicare un invecchiamento precoce e un deterioramento della funzionalità degli organi: "Mantenere attivi i polmoni, il cervello e il cuore aiuta a migliorare la propria salute fisica e cognitiva e, quindi, la velocità di camminata.Secondodiversistudi,unpassotroppo lentopuòindicareuninvecchiamentoprecoce"

La velocità della camminata può essere anche un indicatore del proprio stato di salute: lo ha spiegato uno studio della Duke University di Durham, North Carolina. I ricercatori hanno analizzato, in particolare, la velocità della camminata dei pazienti che hanno da poco superato i 40 anni: "Quanto velocemente le persone camminano ci dice molto su quanto i loro corpi e anche i loro cervelli siano invecchiati neltempo"

Concludendo, come ci esorta Patrizia Pellegrini, focalizzarsisolosuldimagrimento,piuttostochesu una salute duratura può creare insoddisfazione con il proprio corpo. È fondamentale concentrarsi su scelte alimentari sostenibili che promuovano il benesserealungotermine,piuttostochesurisultati immediatietemporanei.

Iprotagonistidellacena

È stato lo storico caffè Pedrocchi 1831 di Padova la nuova autorevole vetrina del bergamotto di Reggio Calabria che grazie a chef Filippo Cogliandro ne diviene protagonista assoluto.

Un vero e proprio viaggio tra cultura, storia e gusto in una serata indimenticabile che ha portato il cuore della Calabria nel prestigioso Caffè Pedrocchi 1831 di Padova. Chef Cogliandro, ambasciatore della cucina calabrese, ha firmato un menù esclusivo dedicato al bergamotto di Reggio Calabria, intrecciando sapori, storia e cultura in un momento particolarmente delicato in cui la nostra città si candidaqualecapitaleitalianadellacultura2027.

Una cena a più mani che ha visto la collaborazione degli chef Florian Bunei del Caffè Pedrocchi 1831 e Abdou Dibbasey del ristoranteL’AGourmetL’AccademiadiReggio Calabria. Della delegazione anche il professor Filippo Arillotta, noto storico reggino, che ha arricchito la serata con preziosi approfondimenti culturali.

Questo evento si inserisce nel percorso intrapreso da Filippo Cogliandro, che da anni si impegna a promuovere una nuova immagine della Calabria, andando oltre gli stereotipi e raccontando, attraverso la sua cucina, il bello e il buono di questa terra sorprendente. Attraverso eventi come questo, la sua cucina diventa strumento di racconto, capace di unire tradizioneeinnovazione,territorioefuturo.

Con chef Cogliandro il bergamotto di Reggio Calabria entra al famoso Caffè Pedrocchi 1831

Ilprincipedegliagrumièstatosceltononsolo perlasuaeccellenzagastronomica,ma soprattuttocomesimbolodiun’identitàchesi rinnovaesiaffermaconorgoglio.

IlbergamottodiReggioCalabria, ingrediente principedellaserata,èstatosceltononsoloper la sua eccellenza gastronomica, ma soprattutto come simbolo di un’identità che si rinnova e si afferma con orgoglio. Filippo Cogliandro continua così il suo impegno a portare la Calabria nei più prestigiosi contesti nazionali e internazionali, dimostrando che la regione può essereraccontataattraversolasuastraordinaria ricchezzaculturale,gastronomicaestorica. Sancito, dunque, un nuovo importante successo nell’opera di promozione e valorizzazione del bergamotto e, più in generale, dei prodotti della nostra terra, a operadichefCogliandro.

Se questa esperienza si è resa possibile è stato grazie a Pietrakappa di Roberto Arillotta. Importante la partecipazione di Friberga di Salvatore Friscia, e bergamotto di Fortugno conlacurateladiAlessandroCalabrò. Iltutto si è svolto sotto la direzione di Manolo, direttoredelCaffèPedrocchi1831.

PROF. FILIPPO ARILLOTTA

A rendere ancora più speciale la serata è stato l'omaggio di Roberto Arillotta che, con Pietrakappa, ha regalato ai presenti un flaconcino di essenza di bergamotto di Reggio Calabria. Questo gesto, semplice ma ricco di significato, ha celebrato l'eccellenza calabrese e ha trasmesso l'attenzione verso i dettagli e le tradizioni. Tra i tanti a coglierne il valore, il presidente del Consiglio comunale di Padova, Antonio Foresta, che ha espresso il suo apprezzamento, sottolineando come un'iniziativa così autentica riesca a costruire un ponte simbolico tra due territori,laCalabriaeilVeneto.

Ilmenùdellaserata:

Tartare di gambero rosso, rondelle di zucchine, cubetti di gin tonic e perle di tè nero al bergamotto; stoccafisso, olivetta ottobratica e il suo olio evo presidio slow food, arancia di Villa San Giuseppe e bergamotto; riso di Grumolo delle Abbadesse presidio slow food, zafferano dei Colli Euganei, carciofo violetto e bergamotto; maccheroncino al ferretto di pasta fresca, pescespada, pomodorino confit, fritto di melanzane, timo fresco e cubetti di pane croccante al bergamotto; polpo arrosto, rapa rossa al miele, maionese al finocchietto e gel al bergamotto; sorbetto al bergamotto, crumble al cacao e coulis aifruttidibosco;profiterolesallacremadibergamotto. Ad accompagnare il menù, i vini della Cantina Iuzzolini di Cirò Marina, con un’elegante selezione: Madre Goccia ‘24, DonnaGiovanna‘24,Lumare‘24.

"comenonroteareilcalice"

Antonella Anniotti D’Isanto

blogger e vignaiola errante

Vino dealcolato salute o business?

Il mondo del vino è in fermento: negli ultimianni si è molto parlato di vino e salute,adesso si parla di vino dealcolato eparzialmentedealcolato, cosaèsuccesso?L'Unione Europea ha emanato il PianoAgricolo Comunitario PAC un insieme di misure per sostenere gli agricoltori egarantire la sicurezza alimentare, che miraad attuare un'agricoltura sostenibile conpiani agricoli strategici realizzati poi daipaesi membri tramite provvedimentiattuativi. Il provvedimento europeo prevede una temporalità dal gennaio 2023 al 2027 ma affonda le sue radici in un piano di obiettivistrategiciatuteladell'agricoltura già dal '62. La PAC nel corso degli anni sièevoluta, necessariamentesièadattata alle nuove circostanze economiche, sociali, esigenze e necessità dei cittadini, il tutto nella prospettiva di consolidare il ruolo dell'agricoltura europea per il futuro. Ipuntifondamentali, suiqualisi attesta il provvedimento, sono dieci e tra questi molto importante è il tema dell'alimentazioneedellasalute.

La Commissione Europea, avvalendosi di un variegato gruppo di esperti nei vari settori, ha pianificato le innovazioni da proporre, valutando le necessità e le soluzioni disponibili e, in merito al tema della salute, sono stati presentate le conclusioni sotto riportate, le quali annoverano idannidaalcolperle patologie cancerogene, in situazioniforsepeggioridelfumo. Non conosco la fonte di questi studiperòèdatempocheseguola questione di vino e salute e avevo appreso di altri studi dove si escludeva questa demonizzazione del vino: in un simposio organizzato nel 2023 da Coldiretti e Assoenologi guidata dall'enologo Cotarella, con un parterre di grandi esperti, è stato dibattuto il tema e sono arrivati alle conclusioni: “È l’ennesimo attacco scriteriato al nostro mondo, ma metteremo in atto tutte le azioni necessarie per contrastarlo. Ci sono decine di pubblicazioni scientifiche che attestano non solo che il vino, se consumato consapevolmente e con moderazione, non è nocivo, ma addirittura fa bene alla salute”.

I dieci punti del piano (foto presa dal web)

Sono affermazioni di principi molto importanti, ma nel frattempo il provvedimento è stato promulgato, sulla scorta della relazione della Commissione Europea per la Salute che ha attribuito ...”I danni derivanti dal consumo di alcol rappresentano un serio problema di salute pubblica nell’UE. Nel 2016 il cancro è stato la principale causa dei decessi attribuibili all’alcol, con una percentuale del 29 %, seguito da cirrosi epatica (20 %), malattie cardiovascolari (19 %) e traumi (18 %). La Commissione aumenterà il sostegno agli Stati membri e ai portatori di interessi affinché attuino le migliori pratiche e le attività di sviluppo delle capacità per ridurre il consumo nocivo di alcol, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Tra questi, il conseguimento di una riduzione relativa di almeno il 10 % dell’usonocivodialcolentroil2025”…

Pertanto nel corso dei lavori del Parlamento Europeo per la promulgazione del Piano Agricolo - a pareredichiscriveepurtroppoinsordina e senza una reale comprensione di cosa stava succedendo - nel 2021 è stata introdotto la norma che riconosce nuove tipologie di vino: dealcolizzato e parzialmente dealcolizzato (titolo alcolometrico inferiore a 0.5%) per i vinidatavola,iviniDopeIgppotranno essere dealcolati solo parzialmente (titolo alcolometrico superiore a 0.5% finoa8,5.

decanter in barricaia

Altro aspetto paradossale nella alterazione di un prodotto che non ho difficoltà a chiamare opera d'arte liquida èlascadenza. Un vino dealcolato ha una vita breve, almassimodueanni. Un concetto inaccettabile per un prodotto la cui longevità è sinonimo di prestigio e qualità. L’idea di un “vino a scadenza” è unulteriorecolpoallasuastoriae suovaloredelvino. La domanda sorge spontanea: siamo sicuri che sia questa la soluzione? Che il dibattito sulla sostenibilità e sulla tutela della salute non diventi un pretesto per snaturare e trasformare un prodotto millenario in altro? Ci possono essere altre motivazioni? Si stravolge così una cultura millenaria, con manovre che, pur non essendo un tecnico, ritengo invasive, quali:osmosiinversa,usodimembrane,distillazione,chefanno perdere al vino la sua essenza, sottrae l'anima, appiattisce i profumi,modificaisentoriespegnelaterritorialità,annullando quei baluardi che rendono unico il secolare patrimonio vitivinicoloespressionediunterritorioediunaprecisaidentità, diun'essenzainsostituibile?

Una stampa massificata, con una comunicazione che mi permetto di ritenere aggressiva, ha diffuso notizie circa gli studi sulle scelte salutistiche dei Millennial e della GenZ, che paremanifestinounaparticolare attenzioneanuovistilidivita salutistici e il loro approccio al consumo di alcol sia più moderato rispetto alle generazioni precedenti e questo spiegherebbe il crescente interesse verso i vini dealcolati, considerati una scelta più sana. Nondimeno c’è da chiedersi se questi provvedimenti ridimensioneranno i problemi legati, per esempio, agli incidenti stradali notturni dovuti agli eccessi delbere,suiqualisisonofondatiancheirecenti provvedimenti nazionalidiinasprimentopeneperguidainstatodiebbrezza?

Il problema dell’abuso di alcol nei giovani non si risolve con il vino dealcolato, perché non è il vino il vero colpevole, ma spesso i superalcolici, i ready-todrink e gli shottini consumati nei locali notturni unitamente a “sostanze collaterali”, è qui che spesso nascono gli eccessi. Eliminare l’alcol dal vino significa automaticamente renderlo più sano? Ripeto i processi di dealcolazione sono piuttosto invasivi e l'alcol contribuisce alla stabilità microbiologica del vino, questo il motivo della scadenza breve. Guardo con scetticismo a questa deriva che sembrerebbe più un'opportunità per grandi aziende che una reale evoluzione del settore. Infatti la crescente limitazione legislativa sui consumi di alcol pare abbia riempito le cantine di vino invenduto e la dealcolazione potrebbe apparire come un escamotage per raggiungere nuove fette di mercato e liberare le cantine. Il metodo però non è alla portata di tutti: richiede impianti costosi e tecnologie avanzate, fattori che solo le aziende strutturate possono permettersi, questo inevitabilmente penalizzerà i piccoli produttori alterando l’equilibrio del settore vitivinicolo.

Siamo davvero di fronte a un'innovazione o si tratta di una strategica operazione commerciale, sostenuta dai media che si alternano tra concetti salutistici e la fase di profondo cambiamento nei comportamenti del consumatore rispetto all’assunzione di vinoequindiènecessarioframmentareilsettore.

C’è anche un’altra riflessione da fare : gli Emirati Arabi Uniti non hanno più paura della globalizzazione, hanno nuovi interessi, anche sul nostro territorio. La cucina italiana e il vino sono uno status, tuttavia, le restrizioni religiose di questi popoli impongono limitazioni al consumo di alcol. Quale migliore soluzione, per aggirare l’ostacolosenonproporrevinidealcolati?

Ultimamente si sono visti infatti come i rapporti con gli Emirati Arabi Uniti stiano avviando importanti collaborazioni commerciali, questo mercato, limitato prima da problemi religiosi, è una fetta di tutto rispetto, stiamo puntando a implementare i consumi in altri contesti a dispetto delle nostretradizionienoiche?

Non sono il latore della verità ma di dubbi e perplessità ne ho tante, non ho niente contro stili di vita diversi, ognuno beva quello che vuole, ma queste nuove bevande, abbiate riguardo per quello che c'è in quel calice e possibilmente non calpestare il lavoro, la passione,ilcuoredell'uomoodelladonnache hanno prodotto quel vino e per piacere non chiamatelevino!

Antonella che annusa vino
come si tiene i bicchiere

Fondazione Catarsini a Food Expo Versilia

Realizzare laboratori

per non vedenti

grazie all’esperienza culinaria "al buio"

FONDAZIONE ALFREDO CATARSINI 1899 ETS

Via Palermo 4 – 55049 Viareggio (LU) Tel. +39 342 1684031 info@fondazionecatarsini.com - www.fondazionecatarsini.com

Ufficio media

Marco Ferri +39 335 7259518 press@marcoferri.info media@fondazionecatarsini.com

Per la Versilia sarà la terza volta, per la Fondazione Catarsini la seconda dopo la "ricetta accessibile"del 2024.

Dal 29 al 31 marzo 2025. Viareggio si prepara ad ospitare la terza edizione di Food Expo Versilia, la prima manifestazione fieristico culturale che promuove l’intera produzione enogastronomica della Versilia e dei Parchi limitrofi. Per l’occasione il Principino si trasformerà in un luogo dove il pubblico di ogni età e gli operatori potranno visitare gli stand dei produttori del territorio, assistere a showcooking, ascoltare talk con degustazioni guidate, partecipare a convegni.

Anche la Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS sarà coinvolta nella manifestazione sabato 29 marzo, alle 19.30, con l’evento speciale "A tavola con i sensi.Un’esperienzaculinariaalbuio" che sarà animata e condotta da Elena Martinelli (Presidente Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS) e da Emiliana Lucchesi (giornalista enogastronomica).

Si tratterà di un viaggio sensoriale unico alla scoperta dei sapori autentici del territorio, in un evento esclusivo promosso da Slow Food Versilia in collaborazione con la Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS.

Chi deciderà di partecipare, durante la serata sarà bendato e guidato in un viaggio culinario che condurrà a esplorare cinque portate create con ingredienti del territorio freschi e di stagione. Ogni piatto sarà una sorpresa, un’esplosione di sapori e consistenze che inviteranno a riscoprire il cibo in modo nuovo.

UN PROGETTO CON UN CUORE

Questo evento speciale fa parte del cammino “I luoghi di Catarsini”, un progetto realizzato in collaborazione con il Touring Club Italiano e Slow Food Versilia (già partner della Fondazione Catarsini nel Cammino i luoghi di Catarsini), che valorizza le eccellenze del territorio, con un’attenzione particolare all’accessibilità per le persone con disabilità visiva. Slow Food Versilia aderisce al progetto “L’Arte accessibile per tutti” della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS e parte del ricavato della degustazione sarà devoluto all’allestimento di due laboratori esperienziali con un’opera tattilmente esplorabile, rivolti a persone con disabilità visiva, da collocare pressolachiesadiSanMartinoinFreddanaediCastagnori(LU).

LOSVOLGIMENTO

Dopo l’accoglienza alle 19.30, dalle 20 alle 21.30si svolgerà l’esperienza gastronomica al buio. All’accoglienza verranno fornite le istruzioni, la mascherina da indossare prima dell’ingresso in sala e un cavaliere con il nome. Gli ospiti saranno accompagnati per sedersi al tavolo uno di fianco all’altro. All’inizio della degustazione verranno fornite istruzioni riguardo all’apparecchiatura, servito il vino e introdotti in sequenza i piatti da degustare. Al termine di ogni portata sarà prevista una pausa per scambio di impressioni e sarà proposto di riconoscere un ingrediente per palati sopraffini.

Una voce guiderà l’intero percorso della serata mentre il personale di sala sarà sempre a disposizione in caso di necessità.

Assaggi in degustazione: antipasto, primo piatto, secondo piatto, dolce, fine pasto

Vini: 1 vino da portata e 1 vino in accompagnamento al dessert. Da segnalare che il menù sarà unico per tutti gli ospiti, pertanto è importante verificare eventuali intolleranze al momento della prenotazione.

La donazione minima è di 38 euro: una parte del ricavato verrà donato a Fondazione Catarsini per un progettodedicatoallepersonecondisabilitàvisiva. Per partecipare occorre prenotarsi scrivendo a versilia@network.slowfood.it; ulteriori informazioni si possono ottenere chiamando la Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS – al numero 3421684031.

COME REAGISCONO GLI ALTRI SENSI

Gusto: l’esperienza culinaria al buio amplifica la percezione dei sapori. Senza la distrazione della vista, le papille gustative diventano più sensibili e capaci di cogliere sfumature sottili che altrimenti passerebbero inosservate. I partecipanti potranno riscoprire il piacere di assaporare a fondo ogni boccone, identificando le note dolci, salate, acide, amare e umami in modo più intenso.

Olfatto: l’olfatto gioca un ruolo fondamentale nella degustazione. Gli aromi dei cibi, sprigionati durante la preparazione e la presentazione, diventano ancora più evidenti al buio. I partecipanti potranno percepire le fragranze di erbe aromatiche, spezie, frutta e altri ingredienti, apprezzandone la complessità e il modo in cui si fondono tra loro.

Tatto: la degustazione al buio stimola anche il senso del tatto. I partecipanti potranno sperimentare diverse consistenze, dal croccante al morbido, dal liscio al ruvido, scoprendo come queste sensazioni tattili contribuiscano all’esperienza complessiva del cibo.

Udito: anche l’udito può essere coinvolto durante la degustazione al buio. Il suono del cibo che viene masticato, il fruscio delle posate, le voci degli altri partecipanti e la musica di sottofondo possono creare un’atmosfera unica e contribuire a un’esperienza sensoriale più completa.

Aldo Innocenti Attore

Biglietto da visita: Aldo Innocenti Attore.

Aldo Innocenti è un attore italiano, è nato il 26 luglio 1964 a Firenze. Fra gli interpreti de La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, titolo che deriva da una raccolta di poesie in lingua friulana che Pier Paolo Pasolini pubblicò con l’editore Sansoni nel 1954. La meglio gioventù è uno showcase della “meglio recitazione” di quegli anni, un serbatoio di talenti al quale il cinema, il teatro e la tv hanno ampiamente attinto negli anni successivi. Aldo Innocenti ha oggi 60 anni ed è del segnozodiacaleLeone.

Dopo ruoli nel cinema e alla televisione, come nella serie televisiva Una famiglia in giallo, nel cinema “The darknest night”, nel “Silenzio dell’allodola”, “Maraviglioso Boccaccio” “Parola di Tommaso” attualmente in produzione. Innocenti fonda nel 2006, con il regista Marco Lombardi, “La Compagnia Giardini dell’Arte”, il loro prossimo impegno sarà il 28 febbraio con “Il borghese piccolo piccolo” al Teatro Lumiére dove Aldo Innocenti interpreterà il personaggio Giovanni Vivaldi, (Musica originalediMarcoSimoni).

Incontriamo Aldo Innocenti per farci raccontare la sua passione per la recitazione,ilcinema,ilteatro.

Il teatro non è solo musica e spettacolo ma anche una ventata dirompente di umanità e impegno sociale, dimostrazione data in questi giorni alla TV dal Teatro Patologico di D’Ambrosi, la teatro-terapia, che da dignità al malato, mostra il bello che c’è in ogni persona, quando i ragazzi recitano gli spettatori non vedono più i malati di mente in un letto di contenzione ma delle persone che hanno un mondo da raccontare e da esprimere. Ho partecipato ad un corto con ragazzi disabili ed è stata un esperienza straordinaria (“aiutaci a scappare” di Alessio Lavacchi)

E’ come una lente d’ingrandimento sulle emozioni, sulla gioia, il dolore, dove vivi e fai vivere,siaanoisulpalcocheaglispettatoriin sala, ogni attimo, questo fremito ti avvicina ad ogni spettatore, senti il loro respiro, anche nel buio ci sono persone, una ad una, rapite e interessate a te, al ritmo del racconto che fai, altuorespiro, aigesti,aituoibattitidiciglia.

GrazieadAldoInnocentiperl’intervista checiharilasciato.

Aldo Innocenti con il regista e socio Marco Lombardi Premio miglior spettacolo “Uno sguardo dal ponte”

Parlami di passione e difficoltà del tuo lavoro

La mia non è solo passione ma va di pari passo con la mia vita, formazione ed esperienze, Tutte mi danno qualcosa, diciamo che andando avanti con l’esperienza si acquista maggiore sicurezza delle proprie capacità e si sente la necessità di sperimentarsi in nuove esperienze. Ma non sembri che non ci siano difficoltà, Le incontro giornalmente. Non è un mestiere sicuro, ogni giorno è una sfida, non hai certezze ma è il lavoro più bello del mondo e lo amo per tutte le difficoltà che ha, perché è uno sprono per faredipiùeafaresempremeglio.

Come nasce La Compagnia Giardini dell’Arte Volevo, fondando La Compagnia Giardini dell’Arte con Marco Lombardi, oltre che teatro, fosse un luogo di incontro per gli spettatori, poter raccontare delle storie che fanno riflettere, vorrei che lo spettatore uscisse ogni volta dalla sala con un dubbio, un pensiero, una riflessione chiedersi perché… La Compagnia non è solo teatro, ma è vita sociale, scambio, condivisione, cultura. A noi piace scegliere tematiche difficili dove si parla degli ultimi, in modo da dare una voce a chi voce non ne ha. Far vedere e notare chi non viene visto ma e li con noi einconsapevolmentesiamonoi.

Ilprossimoimpegno

Prontiaripartireconlasecondapartedellastagione!

Al Teatro Lumiére il 28 febbraio, 1 e 2 marzo 2025 I Giardini dell'Arte tornano con: Un Borghese Piccolo Piccolo Di Vincenzo Cerami, regia di Marco Lombardi. Con:Aldo Innocenti, MariaPaola Sacchetti, Lorenzo Lombardi, Raffaele Totaro. Daniele Torrini, uno spaccato degli anni ’70 dove ipocrisia, politica e dolore portano lo spettatore in un viaggio nel passato svegliandosinelpresente.

Ad aprile debuttiamo, con Eva contro Eva di Mary Orr dove interpreterò il critico teatrale Addison DeWitt

Unacriticachetihaemozionato

"Grande prova di presenza scenica in un ruolo difficile e complesso. Senza mai uscire dal personaggio, Aldo Innocenti riesce a dare tutto se stesso con credibilità e potenza in un ruolointensodovecorpo,parolaesentimentocreanounmix esplosivo e dirompente. Una recitazione misurata che tiene insieme gli estremi di un personaggio che affianca alla prepotenza fisica una straordinaria delicatezza d'animo. Un gigante con cuore e mente di un bambino che arriva fino al cuoredelpubblico"

MigliorinterpreteprotagonistainUominietopi,diJohn Steinbeck, con queste parole, la giuria della 77esima edizione del Gad di Pesaro premia l’attore fiorentino Aldo Innocenti come Miglior Interprete nel ruolo di Lennie Small. Un meritato e importante riconoscimento per chi ha messo tutto se stesso, corpo, testa e animo, nel creare un personaggio capace di arrivare davvero al cuore di tutti, riuscendoaincarnarnelaveraanima.

A proposito di pubblico, di persone, c’è stato un cambiamento nel pubblico teatrale?

Viviamountempocaotico,stressante,dicorsa dove i bisogni primari vengono più alla luce. C’è una crisi del teatro borghese, quello di un certo tipo di pubblico che andava a teatro perché si abbonava, per uno status, e ritorna la necessità del teatro come luogo dove conoscere noi stessi, interrogarsi per poter trovare un’accoglienza del sé, di tutti i sé. Si dovrebbe fare come il volontariato, parlare di NOI, per piangere insieme, ridere insieme, sentirsi parte di un tutto che lotta… è la condizione umana. In questo tempo si vede di più la verità, ma è faticoso, non sei mai sereno….

Parlamidelletuesensazionialmomentodi andareinscena

In un mondo di disattenzione, di corsa, capisci che in quei momenti il pubblico riflette, perché il teatro è il luogo delle riflessioni alte, profonde, probabilmente è proprio in un momento come quello attuale che si avrebbe bisogno di beneficiare emotivamentedituttelesuequalità. Ilteatro nutre l’anima, nel contempo regala distrazione diventando quella che Vittorio Gassman definiva “zona franca della vita”.Passerà il momento difficile che stiamo vivendo e tornerà l’attimo, sei immobile, senti il silenzio, non respiri quasi….ecco la magia delle luci che si spengono, del sipario che si alza e della sensazione di fondersi, finalmentelive,contuttalabellezzachel’arte delteatrosatrasmettereachilaama.

Riguardailnostropresente,lanostrastoriaèunatto d’amoreperchélaformateatraleèdiperséunattoamore.

SEMPLICEMENTE REGINA

«Il nome è un presagio», derivadallacredenza dei Romani che nel nome della persona fosse indicato il suodestino. Per gli antichi latini, il nomeassumeva un grande significato: non era solo un modo per distinguersi dagli altri, ma anche il “luogo” in cui era scritta tutta la vita di un uomo: passata, presente, futura. “Nomen est omen”, dicevano: nel nome c’è ildestino, perché il nome sanciscel’identità di una persona e racconta anche il suo carattere, come si relaziona con gli altri e come gli altri si relazionanoconlui.

EilnomeReginaèstatoilprimoattod’amore che i genitori di ReginaSchrecker,hanno fatto,nellavita,allafiglia, Regina,dinomeedi fatto.....

Regina racconta la sua vita professionale, brevemente, prendendo spunto dal racconto di donne “Siamo Comete...siamocomete” laprima raccoltaideatada Filomena Carrella ed Elvira Miranda dove Regina è una delle protagoniste del libro dedicato interamente alle donne che hanno in qualche modo rivoluzionato il loro tempo. Unaraccolta che racchiude le voci di tantissime donne raccontate da donne chevivonoilloro tempo per continuare e perseguire quella rivoluzione culturale, personale, sociale.

"Nella vita nulla è facile, e niente è impossibile."

C’ERA UNA VOLTA …

LA FAVOLA MODERNA DEL MIO PERCORSO ARTISTICO

NEXT STOP IL FUTURO

Questa storia, anzi: questa favola, è un racconto che emozionerà sia chi ha vissuto quei tempi così diversi da quelli di oggi, sia per i ragazzi giovani di oggi, curiosiespessoincredulidavantiallascopertadicome esattamente, si poteva vivere “prima di internet” o dellosmartphone…

Raccontarsi va molto di moda, oggi, si chiama storytelling ed è un modo di ricordare gli steps del patrimonio artistico di un brand: raccontare i primi passi, i primi successi realizzati, le tante emozioni vissute sulla propria pelle durante il percorso con i suoi “up and down”, ma anche il suo heritage (o l’eredità)…elasuamission.

La mia mission, p.e., era il mio forte desiderio di rendere il mondo più bello, più vivibile in tutte le sue espressioniartistiche…volevocreareunamodaperla donna moderna, internazionale che si affacciava alla vita lavorativa e si poteva finalmente vestire in modo frizzante, attuale e alla moda ma senza mai dimenticareilbontonancheinufficio,allavoro!

Dovevo trovare il coraggio di realizzare questo mia visione – sì, perché ci vuole coraggio per essere anticonformista - e speravo di emozionare il mondo femminile con delle creazioni tali da suggerire una vera metamorfosi della donna, un passo gigantesco dagli anni ’50 (la donna regina del focolare, la casalinga) agli anni fine ‘60/ ’70 con le lotte della liberazionefemminile,il’68,l’emancipazione!

Sono diventata stilista o creatrice di moda quasi per caso: avevo passato il liceo in scuole private, in college esclusiviinInghilterra,inFrancia,inSvizzerafrancese e poi in Italia. Ogni anno frequentavo una scuola nuova in un paese diverso, con una nuova lingua da imparare … e dopo Firenze, l’ultimo anno delle superiori, mi sono iscritta all’Università Cattolica di Milano:storiadell’arte,lingueeletteratura.

Però poco tempo dopo le prime lezioni, sono stata avvicinata da un Talent scout che mi propose di fare dei proviniperlasuaagenziadimodelle.Mieragiàsuccesso a Firenze, al cafè Giacosa, dove un distinto signore mi chiese se volevo entrare a far parte del suo gruppo di mannequins nel suo bellissimo show room. Allora avevo declinato l’offerta, non m’interessava e il signore dai modi chiaramente aristocratici, era rimasto molto male, “ma come!?, nessuna signorina di buona famiglia rifiuterebbeun’occasione unicacomequesta!!!…”disse, molto risentito. Era il marchese Emilio Pucci in persona, ma questo fatto non m’interessava. Ora, a Milano, cambiai idea e dopo qualche provino fotografico mi trovai a recitare il mio primo “carosello” per la Rai! Mi ricordo che indossavo un (mio) vestito di Courrèges, del suo prèt-à-porter di lusso: adoravo Courrèges e Pierre Cardin: loro due, indipendentemente l’uno dall’altro, avevano lanciato la moda futuristica che giocava con la conquista della luna: abitini corti, linea a A, portati con glistivalettiinvernice,supersexy!

Di caroselli ne ho fatto tanti altri, da protagonista, con attori del calibro di Johnny Dorelli, Walter Chiari, Jannacci (ricordate la canzone poi diventata slogan “Vengo anch’io?, no tu no!”) e tanti altri attori e cominciavo a sfilare sulle passerelle di Parigi e di Roma, ma anche in provincia nei bellissimi teatri di Crema, Cremona, Piacenza, Brescia e Ferrara … andavo dappertutto con la mia Alfa Romeo gialla per essere sempre indipendente e potermi muovere come mi piaceva.

Ho vissuto momenti indimenticabili, sia sul set della TV sia poi a Cannes dove sono stata eletta Cine Modella dell’Anno per i caroselli e poi, in Sardegna “Lady Universo1971”,einseguitoholavoratocometopmodel (anche se ancora non si chiamavano così le modelle) in giroperilmondoperalcunianni.

Poi però, è esplosa la mia ribellione – mi ero resa conto che non era questa la mia vita, volevo mettermi in gioco, far vedere a me stessa di cosa ero capace, e da un giorno all’altro, decido di realizzare il mio sogno e creare, anzi disegnare gli abiti … e non solo indossarli! E così ho cambiato radicalmente, ho fatto il grande salto da “oggetto a soggetto”, per diventare la giovane fashion designerconideenuoveebrillantichedaitempidelmio soggiorno a Londra, su esempio di Mary Quant, avrei volutoessere!

Mary Quant aveva “inventato” la minigonna più o meno in temporanea con Courréges, lei però per un senso di protesta, per vestire le ragazze giovani in maniera moderna, con hot pants o gonne corte o lunghe ai piedi, aperte davanti, tutine cortissime in jersey, e stivali oppure sandali con il plateau sempre, prevedendo la stagione dell’emancipazione femminile. L’Inghilterra, e la “Swinging London” in particolare,erailposto“mustbe”diallora, chevidenascereinquegliannilastrepitosa band dei Beatles, (e li ho conosciuti), le boutiques più famose come Biba, i mercatini più divertenti come Covent Garden.Lestradeformicolavanodinovità, la gente veniva da tutto il mondo, non esisteva il razzismo, almeno per noi giovani. Si respirava una realtà estremamente multiculturale. Anche Prince Charles che poi (molto tempo dopo)sarebbediventatore, eraunodinoi, si andava da Annabel’s o al nuovo club chiamatoPlayboy.

Questo era il mondo che conoscevo io, e adesso avevo deciso di inventarmi fashion designer! Bene, disegnare sapevo disegnare e nel mondo della moda e dell’arte ero praticamente cresciuta, con la madre grafico, uno zio scultore, la nonnamusicista.

Era il 1973, un anno difficile: c’era stata la guerra del Kippur e l’Italia doveva risparmiare al massimo il consumo del petrolio … quindi niente riscaldamento, le strade non erano illuminate, il rifornimento per le macchine era limitato, i cinema chiudevano presto la sera come i ristoranti e le “signorine” della televisione davano la buona notte pocodopole22.00!Ciricordiamoquesto periodocome“Austerity”.

Era un periodo di grandi sfide, di nascente terrorismo, di paura di uscire di casa la sera: grandi sfide anche per me, che ai cambiamenti ero abituata! Ma nonostante tutto, mi sono buttata in questa nuova avventura e, nel giro di pochi mesi ho presentato la mia prima collezione, piccola, certo: oggi si chiamerebbe una capsulecollection!

Maècosìchehotrovatocollaborazionicondiverseindustrieeper alcuni anni ho disegnato le collezioni di diverse aziende manifatturiere, già firmando con il mio nome – e ho imparato veramente tanto in questo modo: come si fa la modellistica, come cercare i tessuti e gli accessori giusti, il taglio dei tessuti e come piazzare il modello sul “materasso” per utilizzare anche l’ultimo millimetro della preziosa materia prima o come smacchinare un filato particolare! Tutto questo “rubando” qua e là i segreti nelle piccole aziende familiari dove andavo regolarmente per seguire da vicinol’andamentodellemiecollezioni.

Bisogna essere molto curiosi, aver voglia di imparare, perché nessuno ti aiuta senza che tu dimostri di valere! E’ questo che i giovani devono capire, la moda non è solo calcare le passerelle o saper fare dei bei schizzi, no, bisogna conoscere come si costruisce un modello … e ci sono tante altre professioni affascinanti che girano intorno alla moda, non solo fare la stilista!

Nel 1980 debutto con la mia personalissima griffe, il brand emergente REGINA SCHRECKER, improntato su un total look e un life style completo. Inoltre la mia linea è presentata come un modo di essere, non solo di voler apparire, ma di rappresentare il bisogno di stare bene con se stessi … e poi, non si può negare che la moda ha sempre rispecchiato i cambiamenti dei nostri tempi! Infatti siamo all’alba degli anni ’80, un decennio sregolato con tanta voglia di vivere, si è creato uno spirito di leggerezza dopo gli anni di piombo … una voglia di piccole pazzie, di lusso e di glamour! E la mia moda visionaria, ultramoderna e molto femminile, che mescola una nuova avanguardia futuristica con le antiche tradizioni quasi dimenticate, si esprime con fantasie animalier, morbidi filati accostati a lini o al tweed e molto spesso alla pelle scamosciata, pizzi lievi, delicati e tessuti stretch laminati, broccati tessuti a mano, paillettes scintillanti e ricami preziosi, passamanerie raffinate … una moda, la mia, che diventa sinonimo di eleganza sportiva, di chic mitteleuropea abbinato alla sensualità mediterranea, di indipendenza e sicurezza.

E da subito è un grande successo …

Allora il Fashion Business era molto diverso da oggi: non esistevano né Facebook né Instagram o le altre piattaforme social, non c’erano i cellulari e neanche Internet, alle sfilate si proibivano le macchine fotografiche ai non addetti ai lavori per non essere copiati tramite invio di fax a qualche fabbrica in Oriente.

La carta stampata aveva un importanza primaria, riuscire a essere pubblicati dalle grandi riviste di moda internazionali come Vogue, Linea Italiana, Amica, Gap, Grazia, Elle in un “redazionale” non a pagamento era un sogno, ma anche un piccolo articolo sui quotidiani aveva il potere di classificare uno stilista come nuova star del sistema Moda – e un passaggio al telegiornale o essere ospitati in uno dei programmi dove si parlava di Moda e di Benessere eraemozionante,epensoa“Piùsani,più Belli”diRosannaLambertucci,a“Vivale Donne” con Amanda Lear, a Maurizio Costanzoconilsuo“CostanzoShow”… Le collezioni si presentavano due volte l’anno e si doveva aspettare circa 5 mesi prima di poter acquistare i modelli in boutique. Ma questa attesa, dopo aver sbirciato le riviste di moda, era per noi una cosa preziosa, ci dava il senso dell’unicità, l’illusione di possedere una cosa veramente esclusiva … come avrebbe fatto la Apple con i nuovi modelli i-pod e i-phone anni dopo, quando si vedevano lunghissime file di giovani per accaparrarsi i primi smart phone.

Poi si cominciò a presentare le collezioni quattro volta l’anno, si chiamava Pronto Moda – quello che poi sarebbe diventato il “fast fashion”, poi ancora il “See now, buy now” dell’era digitale nostra: la vita stava diventando sempre più frenetica e sivolevapossederetuttoesubito!

Ma facciamo un salto Oltreoceano, negli Stati Uniti dove avevo lavorato molto come foto modella, e dove, verso la fine degli anni ’70, avevo conosciuto Andy Warhol. Era nato subito un feeling di grande amicizia tra di noi, l’avevo rivisto un paio di volte sempre da modella durante le sfilate, lo consideravo un amico. Io adoravo il suo stile ironico e provocante, lui adorava il mio modo molto personale di incedere sulle passerelle, facendo unopiccoloshow… Poi, da fashion designer, è diventato un grande sostenitore della mia moda: era affascinato dal mio modo di mescolare i materiali più diversi per i modelli chepresentavo!…

Nei primi anni ’80, di nuovo a New York per ritirare il premio dei Vip “The Best” (le 10 donne e i 10 uomini più eleganti dell’anno), ero tornata a trovare Andy Warhol nella sua famosa Factory che conoscevo così bene … e il grande, famoso, ineguagliabile Andy si congratula con me per la carriera lampo che avevo fatto: da modella a Fashion Designer in pochissimi anni … lui, che era uno dei più grandi protagonisti dell’Arte del XXmo secolo,siècongratulatoconme!

Andy era molto legato al suo background, le radici slovacche, l’infanzia a Pittsburg e al suo percorso artistico, il lavoro da grafico dal quale deriva la POP ART. Io e lui avevamo molte cose in comune, ci sentivamo vicini come carattere e appartenenza e così continuavo a frequentare la Factory ogni volta che mi trovavo a New York. Questo luogo irreale che chiamava Factory era in realtà un luogo aperto a tutti, si potevano incontrare tanti artisti, anche italiani, i fotografi più famosi, i make up artist più ricercati, le modelle top del momento e le attrici di Broadway più discusse, per non parlare delle band musicali come Velvet Underground e personaggi della fauna fluo newyorkese era un luogo per incontrarsi, per raccontare e commentare le novità artistiche che succedevano nel mondo.

Andy era un personaggio davvero controverso: generoso e tirchio, ironico e timido, sapeva essere amabile e sprezzante, provocante e schivo – era pieno di contraddizioni, alcune anche portate all’eccesso, ma per me era un grande artista e un amico eccezionale.

Andavamo al club 54 ma anche in piccoli ristoranti russi dove incontravamo emigranti nostalgici e stilisti famosi come p.e. Oscar della Renta e Halston.

E nel 1983 mi “convoca” un giorno nella Factory: mi voleva ritrarre … nello studio c’era il truccatore che mi dipinse il volto di un fondotinta bianco come una geisha, il parrucchiere ha aggiustato la mia pettinatura alla David Bowie, e Andy mi scattò 12 polaroid dalle quali ne avrebbe scelto una per realizzare due serigrafie su tela, una su fondo bianco e una su fondo rosso.

Le altre 11 polaroid sono state poi comprate dall’Art Institute of Chicago che ne ha pubblicato una di queste in un booklet in mostra: ci siamo “tutte”, Marilyn, Elisabeth Taylor, Liza Minelli, io … E’ emozionante rivedere questi scatti esposti in un museo così prestigioso! Andy aveva in programma una mostra di stilisti italiani durante la Fashion Week di Milano in Ottobre dello stesso anno e desiderava includermi come segno della nostra amicizia. Alla cena in suo onore arrivò insieme a Jean Michel Basquiat che mi regalò un ritratto-caricatura eseguito con le mie stesse matite per gli occhi e il mio rossetto su un piccolo piattino del ristorante.

I due miei ritratti, capolavori della Pop Art, diventano da subito le icone del mio brand e dovranno passare anni prima che me la sia sentita di prestarli a delle mostre retrospettive su Andy Warhol. E’ incredibile quanto Andy Warhol, che era già famoso ed apprezzato in vita, riesca ad interessare il pubblico in tutto il mondo, anzi: è sempre più seguito, particolarmente dai giovani … Dai ritratti pop all’ebbrezza di creare un profumo, il passo è breve, e a parte la scelta dell’essenza ricca e avvolgente come richiedeva la moda del momento, avevo chiesto ad Arnaldo Pomodoro di scolpire la boccetta: un’opera d’arte a forma di piramide. Perché una piramide? Perché amo i misteri e i segreti dell’Antico Egitto, e anche il profumo aveva una fragranza misteriosa e preziosa!

Alla fine degli anni ’80 cambio il mio business model e comincio a lavorare con le licenze del marchio, produco direttamente solo la collezione degli abiti da sera. Grazie a questa idea, porto la Moda Italiana in paesi lontani come l’Argentina, il Giappone, la Russia, l’Ukraina, la Cina … fino a Ulaan Bator, su invito della Banca Nazionale Mongola.

La mia scelta di affiancare l’Arte allo spettacolo che è la moda si è rivelata vincente, ma aggiungo che da sempre ho avuto una particolare sensibilità per chi è meno fortunato, chi è bisognoso di cure particolari. Ho questa passione per la solidarietà, per fare del bene – e in molti mi chiedono da dove proviene questo mio desiderio … non so, forse dal terribile incidente di macchina che ho avuto? Sono rimasta viva per miracolo, ingessata dalla testa ai piedi con la prospettiva di non poter camminare mai più?

Comunque, è dal 1984 che mi occupo del sociale, cominciando a dare il mio contributo allo spettacolo “una Rosa per la Vita” con il prof. Umberto Veronesi; “Ospite d’Onore” con Pippo Baudo al Teatro Verdi di Montecatini Terme per l’Unicef, “Comunque bella”, una collezione multicolor in morbido jersey per donne con disabilità motorie, il calendario con Margarete Hack per DEBRA Onlus, la creazione di nuove divise per l’equipaggio femminile del Florence Dragon Boat (donne operate al seno), la raccolta fondi per Amatrice, la partecipazione cammeo nel film “saranno famosi?” a favore della Fondazione Tommasino Bacciotti …e diverse altre. Mi sembra naturale donare qualcosa, fosse solo prestare la tua attenzione, o ascoltare chi ne ha bisogno!

Nel 2000 ho deciso di vivere una nuova e stimolante esperienza che mi aveva sempre attratta: creare i costumi teatrali, e l’occasione si è presentata per il Gran Teatro all’Aperto di Torre del Lago (Lucca). Il debutto è un trionfo! Questa produzione dell’opera lirica “Madama Butterfly” di Puccini, molto minimalista e atemporale, anche nella scenografia di Kan Yasuda, con una Cio Cio-san caratterialmente molto forte, ha rappresentato l’Italia all’Expo Mondiale di Aichi (Nagoya) nel 2005.

E da un successo solitamente nascono altre, sono arrivate nuove richieste di creare i costumi, p.e. per l’opera lirica ”Snow White”, una coproduzione tra il Maggio Musicale Fiorentino, la Provincia di Firenze e la Syracuse University di New York, un’opera pensata per un pubblico giovane (è nata per le scuole medie) che riprende il tema della splendida fiaba dei fratelliGrimm“Biancaneve”.

E le grandi passioni non finiscono mai; infatti, dopo aver coltivato il mio profondo interesse per la ricerca storicaelarealizzazionedicostumiperilteatroeper l’opera, ho disegnato gli abiti di scena per una rassegna lirica “Viva Verdi” e poi i costumi per il “Rigoletto”, sempre di Giuseppe Verdi per il Teatro Carlo Felice di Genova. I costumi “senza tempo” … me li richiedevano con queste parole dopo l’enorme successo di Madama Butterfly, avevano solo accenni alla silhouette dell’epoca storica con il risultato coinvolgente di un enorme impatto empatico! Avevo usato tessuti, pelli sintetiche e pellicce usate, tutto di recupero, ecosostenibile e rispettoso all’ambiente e ai lavoratori. Sono molto felice del risultato: i costumi realizzati appunto con queste caratteristiche sembravano, grazie anche ai tecnici della luce e, last but not least, alla sapiente regia di Vivien Hewitt, eseguiti con preziosi broccati, pizzi e sete jacquard, certamentenoncontessutidirecupero!!

… ma non solo il teatro o l’opera! Ho creato anche una collezione sposa, la mia prima collezione per il giorno del grande si … e l’ho presentata in una location stupenda, uno dei più antichi tempi buddhista zen di Kyoto, il tempio Kodai-Ji, costruito da una signora in ricordo di suo amatissimo marito. La sfilata è stata un evento grandioso, i monaci curiosi che sbirciavano benevolmente le modelle … le celebrazioni, il numerosissimo pubblico tout Kyoto! Uno dei momenti di più intensa emozione che anche una carriera di grandi riconoscimenti comelamiapuòfarvivere!

Poi ho presentato le collezioni a New York – certo, per me non era più la stessa città senza il mio amico AndyWarhol…

E così, abbiamo fatto il salto nel nuovo millennio, non c’è stato il “bug” del quale avevamo avuto paura, ma è con l’attacco dell’11 settembre 2001 ai Twin TowersdiNewYorkcheiniziaunsecoloviolento. Per me è un periodo di mostre, esposizioni, sfilate e premi: il Palazzo Ducale di Mantova espone i miei abiti da sposa con una grandiosa mostra dal nome “Once upon a Time: gli abiti di Regina Schrecker alla Corte dei Gonzaga”, espongo una mia opera “Out of the Mirror” alla Biennale di Venezia, un’istallazione alla Biennale di Arte Contemporanea di Firenze, ricevo la “Mela d’Oro” dalla Fondazione Marisa Bellisario.

Ma l’emozione più grande l’ho vissuta quando, il 2 Giugno 2017 ho ricevuto l’onorificenza di “Commendatore della Repubblica Italiana” in piazza dellaSignoriaaFirenze!

I primi mesi del 2020 non si potranno mai dimenticare: il Covid_19 ci sorprende impreparati, fa morti e malati gravi, e il personale ospedaliero è coraggiosamente in prima linea nella lotta contro questa terribile e sconosciuta malattia: … ma durante i vari periodi di chiusura forzata, tra mille difficoltà logistiche ho creato di getto quello che è diventato il simbolo della Rinascita e di una nuova Primavera: un grande, leggero e colorato foulard-sciarpa da donare agli “eroi della pandemia” per ringraziarli! un coinvolgente invito anche agli amici di donare a chi non si è risparmiato a curare i malati e salvare vite umane …

Il 25 marzo del 2021 si è celebrato il Dante Dì: 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, e per questa ricorrenza importante ho creato una installazione che amo chiamare “le tre Dame di Dante”: tre figure femminili che hanno ispirato Dante in modo particolare, suscitando in lui una tenerezza e una pietà insolite: Francesca da Rimini, Pia dei Tolomei e Beatrice, presentate all’interno di una grandiosa mostra di CorradoVenezianodedicataallaDivinaCommedia.

Attualmente il mio impegno maggiore è rivolto a mostre dove risaltano quasi sempre i famosi ritratti eseguiti da Andy Warhol tanto tempo fa …esattamente40anni …unaricorrenzadafesteggiare!

Le mostre cominciano a Roma in zona Eur, in una spazio nuovo, la Vaccheria, che appunto, negli anni ’30, era un allevamento modello di bestiame da latte. Ora, tutto restaurato prende vita per le esposizioni di arte contemporanea e si impone come esempio di raccordo culturale perilterritorio.

Poi un invito in Puglia a San Vito dei Normanni, una mostra dei miei abiti d’archivio esposti in tutte le sale del bellissimo Castello Dentice di Frasso, tutt’ora abitato dalla famiglia nobiliare e, come ciliegina sulla torta,idipintidiAndyWarholnell’ultimasala.

Segue una bellissima sfilata alla Casina Vanvitelliana di Ferdinando II dei Borboni, re delle due Sicilie, a Bacoli su un’isola in mezzo al lago del Fusaro sul ponte di legno che uniscelaCasinaallaterrafermaealbellissimo parco secolare. Gli studenti del corso moda e design dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli si sono prestati con entusiasmo per seguire il backstage, il video e le fotografie della sfilate. Una indimenticabile esperienza formativa!

E infine la mostra in una delle più belle ville del Polesine, Villa Morosini, che non solo è stata la dimora del doge Francesco Morosini ma l’attuale proprietario, oltre che conservarne la pregevole architettura e le importanti presenze artistiche, l’ha trasformatoinunodeisitiespositiviemuseali più apprezzabile della zona. Per questa esposizione si possono ammirare, intorno ai miei due importanti ritratti di Andy Warhol altre opere, sempre del padre della Pop Art, e una trentina di abiti del mio archivio degli ultimi anni, e una delle sale è riservata alle DamediDante,un’altrasalaadelicatiabitida sposa e altre tre sale meravigliose a alcuni abitidasera.

Chiudo la mia favola per ora, qui – sono convinta che l’essere curiosa, piena di voglia di fare cose sempre nuove e diverse, anche se spesso faticose ma emozionanti, mi abbiano aiutato molto in questo percorso. Nella mia testa si inseguono già molti progetti innovativi!

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SECONDA EDIZIONE APULIAN RUNWAY EXPERIENZE

Ph.Checco de Tullio

per Le Fil Rouge est ... d'Or

Spazio Art d’Or

Apulian Runway Experience

Si è conclusa la seconda edizione di Apulian Runway Experience, la settimana della moda pugliese, organizzata da Cna Puglia con il patrocinio e il sostegno della Regione Puglia, che quest’anno ha visto cinquanta brand pugliesi mostrarsi in tutto il loro fascino in cinque splendide città: Lecce, Martina Franca, Mesagne, Bari e quindi Trani. Affidata alla bravura e alla professionalità di 4Season Events e di CNA Trani, la sfilata conclusiva si è tenuta a Palazzo Beltrani, e in passerella abiti da sposa e da cerimonia.

La sfilata di Trani è l’ultima in ordine di tempo, dopo quella di Lecce, organizzata da Alta Voce, di Martina Franca, realizzata da La Ditta, autrice del vernissage di Mesagne e dell’esposizione in Camera di Commercio a Bari. A Bari inoltre si è svolto il vernissage suigioielli curatodaSpazioArtd’Or. Nella magnificenza di un luogo Sacro come la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi a Bari una folla di buyer arrivati da diverse parti del mondo, referenti istituzionali,stampa e non per ultimo ilPresidente del CNA dott. Daniele Del Genio

Durante la Fashion Week promossa da CNA Puglia, tutti gli sguardi sull’esclusiva Fashion Exhibition “LE FIL ROUGE EST… D’OR”, acuradi Marina Corazzieri Jewels, designer e CEO di Spazio Art d’Or, ente del III Settore dedicato alla promozionedelMadeinItaly.

Nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi a Bari, un autentico scrigno barocco che ospita il Museo dei pigmenti naturali colorati (Strada Santa Teresa dei Maschi, 26) scorrono le eccellenze pugliesi del settore gioielleria e fashion design come protagoniste, unendo la maestosità dell’arte barocca alle creazioni di artisti e designer di fama internazionale.

Un momento di tradizione, arte e lusso che Marina Corazziari, raffinata creatrice di gioielli, vive in armonia con Regina Schrecker stilista iconica e musa di Andy Warhol, testimonial e ospite d’onore del Gala Art d’Or, che propone alcuni dei suoi abiti d’Haute Couture su un palcoscenico importante che vede il suo talento e la sua bellezza, dove tessuti pregiati e fili d’oro raccontano storie di eleganza e innovazione che ben si fondono con le creazioni personalizzate di Marina.

Un incontro felice fra le 2 designer che hanno inscenato la narrazione della bellezza della donna, attraverso studi ed emozioni che arrivano dai fasti del passato, concepiti e preparati come progetto di un opera pittorica.

Ed è cercando materia e sogni che Marina e Regina usano la loro creatività per vivere un sogno da cui prendere ispirazioni fino a vivere un romanzo d’amore con la natura, l’elemento che diventa ispirazione, trasformandosi in arte in quanto elementi fatti manualmente, il prezioso “fatto a mano”, per lo scenario ideale per opere che dalla natura traggono ispirazione, per evocazione e suggestioni. Un mondo fiabesco concepito insieme, quindi, fatto di valori, tradizioni e processi che ben esprimono l’identità di uno stile dei due brand italiani, che contribuiscono rendere l’Italia un eccellenza mondiale, l’importanza della nostra storia artigianale dei maestri d’arte.

La mostra vede anche la partecipazione di noti designers di gioielli come Mimmo Burdi, Vito Gurrado (Museum), Irene Mintrone (Atipya Jewellery), Marcella Mairota (Sosangeles), Elena Savini (Lusso Mediterraneo Jewels), Gian Piero Cozza e Emma Silvestris, ognuno con creazioni uniche che esprimono il legame tra tradizione e innovazione. Ad arricchire l’allestimento opere di Guido Corazziari e Miguel Gomez

Marina Corazziari,
Regina Schrecker e Marina Corazziari,

"DENTRO IL BLU"

BIPERSONALE DI FABIO SANTORI E CINZIA ROMEO

L'Accademia Art Gallery continua ad esplorare il mondo dell'arte con l’inaugurazione della mostra bipersonale Dentro il Blu, che vedrà protagonisti gli artistiFabioSantorieCinziaRomeo.

L’evento, curato dal Cultural Event Manager Elmar Elisabetta Marcianò, si terrà il prossimo 18 marzo alle ore 18 e offrirà una profonda esplorazione del monocromonell’artecontemporanea.

Attraverso il dialogo tra due linguaggi espressivi distinti, la mostra si propone di analizzare la potenza evocativa del blu, colore simbolico per eccellenza, capace di trasmettere emozioni che spaziano dalla contemplazioneallavertiginedell’infinito.

Il blu è il colore della calma, della profondità del mare,delsilenzio,dellapace,dellalealtàedequilibrio.

È considerato anche simbolo di spiritualità, tranquillità,sensibilitàemistero.

La mostra si inserisce in un filone di ricerca che ha attraversato la storia dell’arte, dai maestri del passato fino alle avanguardie contemporanee. Dentro il Blu non è solo un’indagine estetica, ma anche un viaggio sensoriale, in cui il visitatore è invitato a perdersi e ritrovarsi nell’intensità di una tonalità che da sempre affascina artisti e pensatori. L’evento inaugurale sarà un’occasione per incontrare gli artisti e la curatrice, approfondendo i temi della mostra e lasciandosi trasportaredallesuggestionidelcolore.

Press: L’Accademia Art Gallery

Fabio Santori, con il suo approccio materico, sperimenta la tridimensionalità della superficie pittorica, trasformando il blu in una dimensione tangibile,fattadispessoriestratificazioni.

Cinzia Romeo, invece, utilizza il monocromo in chiave figurativa, creando opere che sembrano emergere dal colore stesso, in un delicato equilibriotrarealtàeastrazione.

GIANNI MANTOVANI

Gianni Mantovani nasce a Concordia (Modena),dovetuttorarisiede.

Studia all'Istituto d'Arte di Modena e all'AccademiadiBelleArtidiBologna.

A diciassette anni vince il concorso indetto tra gli studenti delle Accademie d'Arte Italiane tenuto presso il Palazzo dei Musei di Modena e successivamente partecipa, in rappresentanza dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, alla “Terza Mostra di Incisione” pressoilGabinettoNazionaledelleStampe alla FarnesinaaRoma.

A 23 anni inizia ad insegnare Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Bologna. Verso la metà degli anni '80 la sua ricerca artistica si orienta sul versante astratto in sintonia con il critico Giorgio Cortenova (Direttore della Galleria d'Arte Moderna di Verona) che teorizza l'”Astrazione arcaica”, presentandolo alla Pinacoteca di Macerata e alla Galleria Civica diVicenza.

In quel periodo espone le sue opere improntate ad un'astrazione che diventa sempre più lirica, a Firenze, Trieste, Verona, Roma,Pavia,Sofia(Bulgaria).

Nel 1994 diviene docente di ruolo di “Pittura” presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna dopo aver vinto il concorso nazionale per le Accademie di Belle Arti, in cui i titoli artistici sono fondamentali per l'assegnazione del punteggio. Per vari anni è Segretario dell'IstitutodiPittura.

L'Università di Bologna gli offre contratti per tenere lezioni ai corsi di specializzazione SISS dei futuri insegnanti di Educazione Artistica e DisciplinePittoriche.

Nel 1994 partecipa alle mostre Cinderella's Revenge e Spectacles, insieme ad Armani, Ferrè, Jean Paul Gaultier, Yves Saint Laurent, che vengono esposte in tutto il mondo, alla Cristinerose Gallery di New York, Lane Crawford ad Hong Kong, Smith's Galleries a Londra.

Gli anni '90 vedono Mantovani appassionarsi all'Arte Africana e opere della sua collezione vengono esposte a Parigi, Genova e Milano, e pubblicate su libri e riviste in Francia, Inghilterra, Belgio e Stati Uniti. Questo interesse contribuisce in modo significativo ad accelerare una svolta creativa, in cui le nuove opere pittoriche si caricano di immagini semplici e fantastiche. Paesaggi, fiori e natura vengono rappresentati attraverso forme primarie ed essenziali nutrendosi di memorie e diunavisionesognante.

Vengono realizzate mostre in spazi pubblici e privati: Palazzo delle Esposizioni a Roma (Fao World Food Summit), Galleria Romberg di Latina, Galleria Mazzocchi di Parma, Istituto di Cultura “Casa Cini” di Ferrara, Istituto di Cultura Italiano di Berlino, Galleria Comunale di Angoulême (Francia), Università di Parenzo (Croazia), Castello dei Pico di Mirandola, Museo Civico di Castelfranco Emilia, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Palazzo d'Accursio a Bologna, Galleria Unimediamodern di Genova.

Mantovani sempre di più affronta le tematiche ambientali e sente l’urgenza di affrontare tutti assieme i problemi legati ai cambiamenti climatici e al surriscaldamentodelpianeta.

Tra gli altri hanno dedicato scritti e note critiche:

Renato Barilli, Mario Bertoni, Luigina Bortolatto, Maria Campitelli, Toti Carpentieri, Renata Casarin, Giorgio Celli, Claudio Cerritelli, Vittoria Coen, Diego Collovini, Giorgio Cortenova, Enrico Crispolti, Roberto Daolio, Gianfranco Ferlisi, Michele Fuoco, Armando Ginesi, Antonio E. M. Giordano, Walter Guadagnini, Massimo Mussini, Filiberto Menna, Nicola Micieli, Luigi Meneghelli, Marco Meneguzzo, Sandro Parmiggiani, Marilena Pasquali, Concetto Pozzati, Giuliano Serafini, SandroRicaldone,MatteoVanzan.

L’arte Contemporanea si è evoluta verso una nuova consapevolezza, concentrando il suo sguardo sul cambiamento ambientale e sugli effettisulterritorio.

E’ mutata l’osservazione ora si rivolge alla natura che muta. La ”Natura”non è più solo il soggettodellabellezza,oilmodellodaimitare, malospettacolochestafinendo.

Già nel 1988 l’autore McKibben con il suo libro “ La fine della Natura” dà una visone pessimistica dell’ambiente e in particolare del riscaldamento globale, dell’effetto serra, sono emozioni che prova e vuole avvertirci. Nel 2005 è sempre McKibben che fa un accorato appello all’arte affermando l’importanza nel far capire, attraverso il diretto coinvolgimento degli artisti “Il Climate Change”o il punto di vistaemotivo.

L’arte, però, aveva già sentito la voce della Terra che mutava e in diversi modi ha dato e continua a dare il suo contributo per richiamare l’attenzione di tutti. E’ una nuova consapevolezza e il tema dei cambiamenti climatici diventa sempre più frequente nell’arte del nostro tempo. Gli artisti, tradizionalmente conosciuti come ambasciatori di Bellezza, oggi sono ambasciatori del cambiamento e si trovano di fronteunanuovasfida.

Artisti come Gianni Mantovani stanno affrontando il tema del riscaldamento globale attraverso opere emotive e simboliche, utilizzando il colore rosso per rappresentare uncieloeunaterraormaibruciati.

Le sue opere narrano di luoghi ridotti a pochi elementi, trasmettendo una sensazionedisolitudineeanticipandounpossibilefuturodelpianeta.

Il suo rosso non è solo una scelta cromatica o stilistica ogni opera è un pezzo delsuostatoemotivo,delsuosentireperciòcheaccadeintornoaNoi.

La sua arte potrei definirla “sentimentale emotiva” perché tratta il tema dell’ambiente con gli occhi di uno stato d’animo che è il suo e forse anche il nostro.

Occhi diventati rossi per la distruzione di liricità del paesaggio, per la distruzionedeiluoghicari.

Un discorso narrativo comprensibile anche ai bambini che colgono nel suo rossolarabbiaeperladistruzionediqualcosacheciapparteneva.

La mostra “Rosso Clima” è un esempio di come l’arte Contemporanea si stia dedicando alla sensibilizzazione verso questa importante tematica, offrendoneunavisione“Rossa”

TinadeFalco

L'Arte come voce della Natura
E' un mattino di dolcezza (2024, 50x100 cm)
E' un mattino di primavera (2024, 50x100 cm)
Mi illumino della tua luce (2024, 50x100 cm)
La bellezza di essere in compagnia (2023, 50x100 cm)
E' voce del silenzio
L'amica luna
2024 (60x30 cm)
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NEW BELLE ÉPOQUE

UN’OPERA CHE TRASCENDE LA SCRITTURA,

il nuovo romanzo di Enzo Papetti

GIOCA CON I LINGUAGGI E ROMPE I CONFINI TRA CARTA STAMPATA E DIGITALE

Dal 27 marzo sarà disponibile inlibreriaeneiprincipalistore digitali “NEW BELLE ÉPOQUE” (Re Nudo Edizioni –824 pp.), il nuovo romanzo dello scrittore e regista ENZO PAPETTI, un’opera letteraria che sperimenta ed esplora una nuova e rivoluzionaria frontiera della narrativa tradizionale,ilcrossnovel. Il progetto parte dal presupposto che i primi 25 anni del Nuovo Millennio condividono con l’età della Belle Époque (periodo compreso tra il 1895 circa e il 1914) diversi aspetti, dalle repentine trasformazioni degli stili di vita alle complesse relazioni di potere tra le diverse potenze mondiali, dall’evoluzione del concetto di opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica di benjaminiana memoria, alla digitalizzazione culminata nell’intelligenzaartificiale.

In questo libro la cartaabbracciail digitale, trasformandosi in un’esperienza interattiva e multidisciplinare che, attraverso dei QR CODE e un dialogo con un chatbot (a cura di Francesco Bevivino), mescola scrittura, musica dei primi anni del secolo scorso rielaborata in chiave jazz (a cura di Roberto Cipelli), cinema (a cura di Roberto Minini Merot) e illustrazioni (a cura di Bella Mirella Beraha). Questa nuova forma di narrazione esplora ciò che si nasconde dietro le parole, promettendo di espandere il modo diviverelalettura.

«In New Belle Époque l’intreccio si regge su una struttura ciclica. Ogni capitolo si apre con la prima pagina di un giornale che riporta una notizia rilevante degli ultimi venti/trent’anni –spiega Enzo Papetti – Segue una proposta musicale, rivisitazione di un brano musicale d’inizio del secolo scorso,chehaloscopodiaccompagnare la lettura a mo’ di colonna sonora del testo. Un’illustrazione fa da pendant al palindromo con cui si apre il racconto mentre un episodio del film su cui sta lavorandounodeipersonaggiintroduce all’ultima pagina del capitolo dedicata a una chat dove il lettore è invitato a prolungare la narrazione oltre il testo e moltoaltroancora».

Enzo Papetti e Jame

Dettagli del libro

Data di uscita: 27 marzo 2025

Titolo: New Belle Époque

Autore: Enzo Papetti

Editore: Re Nudo Edizioni

Pp.: 824

Prezzo: 24,00 €

EnzoPapetti hascrittoedirettoifilm NoiDue/TreeCalcoloInfinitesimale. Haprogettatoeventiculturalicome StoriadellaPubblicità,IlSummitdella Comunicazione,MilanoSpecchio d’Europa.HainsegnatoallaSapienzadi RomaeallaIULMdiMilano.Ha pubblicatodiversisaggilegatiaimedia eall’arte,tracui:Ripensarela televisione,Dentroilvulcano,Caos& Processo.Hapubblicatodiversi romanzio,meglio,crossnovel, L’oggettopiccolob,Perchécihaimesso tanto?edHexis.

Nel romanzo, formato da 16 capitoli, prende vita un racconto labirintico che affronta temi attuali con uno sguardo ironico e disincantato, tratto inconfondibile dell’autore. Un’ampia gamma di personaggi popola una trama ricca di colpi di scena. Il racconto si arricchisce coinvolgendo il lettore in un'avventura letteraria dove si mescolanoriflessionieprovocazioni.

La trama intreccia le storie di diversi personaggi: un assicuratore truffaldino, due avvocati, un illustratore, quattro concorrenti in gara per il premio alla persona più fortunata dell’anno, un politico ambizioso, un commissario che indaga su un caso a lungo irrisolto e un giovane videomaker che prende a pretesto la storia d’amore di una ragazzina per trasformarla nella metafora sulla morte del cinema. A guidare il lettore attraverso il racconto, i novelli Virgilio sono un’ombra e un piccione.

PROPHECY porta sul grande schermo la storia di “Paperboy”, un misterioso individuo il cui volto nascosto da un foglio di giornale appare in brevi video nel web in cui denuncia ingiustizie e fatti di cronaca preannunciando la punizione dei colpevoli. Gli spiragli per capire la sua identità sono pochissimi, ma Paperboy riesce pian piano a conquistare seguaci e sostenitori che come lui hanno sete di verità e di giustizia. A fare da collante alla trama, tematiche di forte attualità come gli effetti amplificatori del web, il mondo dei riders e del food delivery, le potenzialità della realtà virtuale e del mondodellestartuptecnologiche. LacolonnasonoraèdiMatteoBuzzanca.

Dopo il successo di Dampyr, realizzato in collaborazione con Eagle Pictures e Sergio Bonelli Editore, e l’annuncio dell’acquisizione dei diritti per la trasposizione cinematografica di Tiger Mask, Brandon Box propone così un nuovo appuntamento cinematografico dedicato a tutti gli appassionati di fumetti e manga. Prodotto con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, PROPHECY è distribuito nei cinema italiani in esclusiva da Nexo Studios in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY, MYmovies, Lucca Comics & Games, CulturaPopeJPop.

Il nuovo film tratto dal manga di TETSUYA TSUTSUI

In uscita nelle sale italiane il 24,25 e 26 Marzo

Presentato in anteprima mondiale alla scorsa edizione di Lucca Comics & Games, PROPHECY arriverà nelle sale come evento speciale solo il 24, 25 e 26 marzo ed è tratto dalla storia, pubblicata in Giappone da Shueisha e in Italia da J-Pop, che ha conquistato decine di migliaia di lettori in tutto il mondo. Il film sarà distribuito in esclusiva nei cinema italiani da Nexo Studios e le prevendite apriranno ufficialmente dal 27 febbraio (elenco delle sale a breve su prophecyilfilm.it e nexostudios.it).

Oltre a Damiano Gavino (che gli spettatori hanno imparato a conoscere grazie alle serie Un professore e Shake, e al film Nuovo Olimpo di Özpetek)”, il cast è composto da Denise Tantucci, Haroun Fall, Ninni Bruschetta, FedericaSabatinieGiulioGreco.

BRANDONBOX

Brandon Box è una casa di produzione specializzata nella creazione di contenuti ispirati ai fumetti, tra cui film, serie TV ed entertainment destinati a un pubblico specifico che include appassionati di comics, manga, videogiochi e cine-comics. Brandon Box è nota soprattutto per aver prodotto il film Dampyr, trasposizione cinematografica del famoso personaggio dei fumetti, insieme a Sergio Bonelli Editore, la principale casa editrice di fumetti d'Europa, e Eagle Pictures, il principale distributore cinematografico indipendente italiano. Il film è stato rilasciato nei cinema italiani nell'ottobre 2022 e distribuito a livello internazionale da Sony Pictures Entertainment, arrivando a classificarsi al terzo posto tra i film più visti su Netflix negli Stati Uniti, in Corea del Sud e in Spagna, e in Top 10 in numerosi paesi in Europa e in Sud America. Prodotto in Italia ma girato interamente in inglese, il film è stato diretto da Riccardo Chemello e ha come protagonisti Wade Briggs, Frida Gustavsson, Stuart Martin, Sebastian Croft, David Morrissey e Luke Roberts. A novembre 2023 Brandon Box ha annunciato di aver firmato un accordo di partnership per lo sviluppo e la produzione di un lungometraggio live-action basato sulla storia di "Tiger Mask", noto in Italiacome"L’UomoTigre".

NEXOSTUDIOS

Nexo Studios è una casa di produzione e distribuzione audiovisivacheoperaalivellointernazionale.

Al suo debutto nel 2010 ha costruito - assieme a Eutelsat - il primo network italiano di sale digitalizzate connesse via satellite in grado di proporre eventi live in diretta in tutta la penisola. Affermatasi come società di distribuzione di riferimento per gli eventi al cinema, nel 2014 si è aperta alla distribuzione internazionale, proponendo in oltre 60 paesi del mondo documentari e serie d'arte e cultura e diventando in breve tempo un'azienda di riferimento globale. Oltre a seguire a livello internazionale tutte le finestre d'uscita dei propri contenuti e a occuparsi di tutti i tipi di diritti, Nexo Studios rappresenta importanti produttori e licensor di contenuti, sia del mondo cinematografico sia di quello musicale, museale, teatrale e artistico. Dal 2018 è stata aperta la divisione Production, specializzata in documentari cinematografici che vengono presentati nei più importanti festival e mercati internazionali. Nel 2019 è nata Soundtracks, dedicata alla produzione e distribuzione delle colonne sonore originali dei filmNexoStudios.Nel2021hadebuttatoilprogettoNexoTV, dedicato alla distribuzione di contenuti on demand in streaming. Sono nate così Nexo+ (la prima piattaforma italiana SVOD, presente anche su Prime Video, dedicata al mondo culturale che vanta collaborazioni con alcuni dei più importanti editori, produttori, scuole di scrittura) e Le Vite degli altri (piattaforma presente nel bouquet di Prime Video, dedicata alle storie di vita e al cinema di qualità, tra fiction e documentario). Dal 2023 a oggi Nexo Studios ha lanciato inoltre 9 nuovi canali lineari tematici free, disponibili sulle principaliSmartTVepiattaformeitaliane.

JPOP

J-POP è uno dei principali editori di manga in Italia. Nasce nel 2006 come etichetta dedicata ai fumetti giapponesi di Edizioni BD e vanta oggi un catalogo di oltre 5000 volumi, con titoli come Dandadan, Tokyo Revengers, The Promised Neverland, Tokyo Ghoul, Pokémon, The Legend of Zelda, Final Fantasy, Oshi No Ko - My Star ed è l'editore di riferimento per autori del calibro di Osamu Tezuka, Go Nagai, RyokoIkeda,MotoHagioetantialtri.

JACOPORONDINELLI

Regista, designer e artista multimediale, Jacopo Rondinelli ha firmato la regia di diversi videoclip italiani e internazionali per artisti come Max Gazzé, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro, Salmo. Dal 2010 segue la regia di spot pubblicitari per brand come Red Bull, Motta, Tissot, Nestlé. Ha curato la regia di diversi documentari per Sky Arte HD, partecipando a diversi festival, tra cui La Festa del Cinema di Roma e il Trieste Film Festival. Il suo primo lungometraggio è Ride (2018), prodotto e distribuito da Lucky Red, scritto e coprodotto da Fabio Guaglione, Marco Sani e Fabio Resinaro e distribuito in tutto il mondo dalla casa di produzione TrueColors.

www.prophecyilfilm.it/IG:@nexostudiosit/tiktok:@nexostudiosit/FB:@brandonboxproduction

WILLIE NELSON

Il leggendario cantautore e attivista americano ultranovantenne

torna a collaborare con l’amico e collega Rodney Crowell

Willie Nelson & Family torneranno in tour quest'anno per il 10º anniversario dell'Outlaw Music Festival, con un cast stellare che include Willie, Bob Dylan e altri. Infine, Nelson ha appena annunciato il suo tradizionale concerto del 4 luglio, che quest'anno tornerà ad Austin e vedrà la partecipazione di Bob Dylan, The Avett Brothers, The Mavericks, Asleep At The Wheel e Tami Neilson.

Il 25 aprile esce il nuovo album “Oh What A Beautiful World”
Reinterpreta 12 brani di Rodney Crowell

Le carriere dei cantautori americani

Willie Nelson, classe 1933, e Rodney Crowell, classe 1950, si sono incrociate piùvoltenelcorsodellalorovitaapartire da quando Crowell ascoltò per la prima volta le prime canzoni di Nelson alla radio e assistette ai suoi spettacoli a Houston, a metà degli anni '60. Entrambi fanno parte della corrente musicale outlawcountry,unmovimentochefragli anni Sessanta e Settanta ha rivoluzionato il country tradizionale, con un approccio piùautenticoeribelle.

Ora quel sodalizio rivive con una nuova pubblicazione! Alla vigilia del 92° compleanno di WILLIE NELSON, il 25 aprile verrà pubblicato il suo nuovo album “Oh What A Beautiful World” via Legacy Recordings, divisione catalogo di SonyMusicEntertainment.

“Oh What A Beautiful World” (il 154° albumdiWilliesecondolalistaAllWillie Nelson Albums Ranked di Texas Monthly e il suo 77° album solista in studio) è composto da nuove interpretazioni di 12 brani classici di Rodney Crowell scritte negli ultimi 50 anni. Questo progetto si inserisce nella lunga tradizione di Nelson di dedicare interialbumalrepertoriodiunsingolo autore.

Da mercoledì 12 marzo, è disponibile in digitale il primo singolo che anticipa l’album e che ne è anche titletrack, "Oh What A Beautiful World", che vede la partecipazione speciale dello stesso RodneyCrowellinduettoconNelson.

Originariamente apparso come brano conclusivo dell'album “Tarpaper Sky” di Crowelldel2014,"OhWhatABeautifulWorld" evoca la dolce malinconia del tempo che scorre, ma nella nuova versione interpretata da Rodney e Willie emerge 'importanza di cogliere e valorizzare la bellezza presente in ogni attimo dellavita.

Le nuove interpretazioni di Nelson includono brani degli esordi come "Banks Of The Old Bandera"del1976(incisodaJerryJeffWalker)e "Shame On The Moon" del 1981 (diventato una hit per Bob Seger), canzoni degli anni '90 come "What Kind Of Love" (co-scritta con Will Jennings e basata su una melodia di Roy Orbison) e "Stuff That Works" (scritta insieme a Guy Clark), oltre a brani dei primi anni 2000 realizzati per album di successo di Keith Urban e Tim McGraw, quattro tracce tratte dai celebri albumdiCrowelldeglianni2010eunacanzone pubblicatanel2021.

Prodotto dal suo storico collaboratore musicale Buddy Cannon, “Oh What A Beautiful World” vede Willie Nelson (voce solista, chitarra Trigger) accompagnato da una band di professionisti formata da Bobby Terry (chitarra acustica, steel guitar, chitarra elettrica), James Mitchell (chitarra elettrica), Jim "Moose" Brown (organo B-3, pianoforte, Wurlitzer), Mickey Raphael (armonica), Fred Eltringham (batteria, percussioni) e Glenn Worf (basso, contrabbasso). Ai cori Wyatt Beard, Buddy CannoneMelonieCannon. L'annuncio dell'album coincide con l'annualeLuckReuniondiWillie;la decima edizione si svolgerà domani durante l'SXSW presso il suo Luck Ranch e vedrà esibirsi artisti come Charley Crockett, Steve Earle, Taj Mahal, Shane Smith and the Saints, Lukas Nelson, Jesse Welles, Lily Meola, Julien Backer, Torres e moltialtri.

Springsteen

DAMIANO DAVID FUNNY

little FEARS

IL SUO PRIMO ALBUM SOLISTA

IN USCITA IL 16 MAGGIO

“FUNNYlittleFEARS” èiltitolodell’atteso primoalbumsolistadiDAMIANODAVID, inuscitail16maggio.

L’album,cheusciràperSonyMusicItaly/ EpicRecordsinfisicoedigitalenelladoppia versioneCDevinile,èdisponibiledaorain pre-orderqui: damianodavid.lnk.to/ funnylittlefears

Sono14ibranichecompongonoquesto nuovoprogettodiscograficoiniziatoconla teatralitàdi“Silverlines”(prodottada Labrinth),proseguitoconl’energiadi“Born WithaBrokenHeart”econl’intensità dell’ultimosingolo“NextSummer”(ilvideo delbranoèdisponibilequi):trebranimolto diversitralorochehannoevidenziatola versatilitàdell’artistaehannodatoal pubblicounassaggiodiquestoalbum.

QuestalatracklistdiFUNNYlittleFEARS: VOICES NEXTSUMMER ZOMBIELADIE THEBRUISE SICKOFMYSELF ANGEL TANGO BORNWITHABROKENHEART TANGERINE MARS THEFIRSTTIME PERFECTLIFE SILVERLINES SOLITUDE(NoOneUnderstandsMe)

Damiano
DavidFunny Little Fears

Cresceintantol’attesaperilWorldTour2025chevedràl’artista impegnatoinoltre30datetraEUROPA,AUSTRALIA,NORD AMERICA,SUDAMERICAeASIA.

Primoappuntamentoitalianoil7ottobreall’UnipolForumdi Milano,soldoutinveceladatadiRomal’11ottobrealPalazzo delloSportcheagranderichiestaraddoppia,conunaseconda datail12ottobre.

I biglietti per il World Tour 2025 sono disponibili in prevendita (per info: www.damianodavidofficial.com).

FESTIVALS2025

SatJune21-Lisbon,Portugal-MEOKalorama

SatJuly05-Belgium-RockWerchter

ThuJuly17-Carhaix,France-VieillesCharrues

FriAug01-Montreal,QC,Canada-Osheaga

In merito all’album, Damianohacommentatosuisocial: «Ho sempre avuto paura dell’altezza, che da un momento all’altro la terra si rompesse sotto i miei piedi e tutto sparisse in un secondo. Ho avuto paura dell’oscurità, un’immensità che non riesco a vedere o a capire, che potrebbe catturarmi se non faccio attenzione a dove metto i piedi. Ho avuto paura di me stesso, di chiedere troppo, di rincorrere qualcosa che non sapevo neppure di volere veramente. E sinceramente a volte ho ancora paura, ma mi sono scritto un manuale. Spero che anche voi lo troviate utile.L’hochiamato“FunnyLittleFears”».

Crediti ON – Out Now

“TURNO DI NOTTE”

IL NUOVO BRANO DELLO SCRITTORE, POETA E CANTAUTORE

GIO EVAN

Il brano, prodotto da LOVASSAI

SRL e distribuito da ADA Music, è una dedica alla madre dell'artista e un omaggio al flusso incessante del tempo. Invita a celebrare ogni momento, apprezzandone tanto le gioie quanto le difficoltà, e a riconoscere l'importanza di abbracciare sia i nostri lati luminosi che quelli oscuri. “Turno di notte” è un invito a vivere intensamente, facendo ciò che ci appassiona, perché ogni occasione persa rimarrà con noi, chiamandocipersempre.

«Turno di notte è un brano di perdite imperdibili – spiega Gio Evan – è una canzone che racconta il "metà", il "diviso". Quando il cammino si fa mezzo, il nero della gioventù cede il passo al bianco, la schiena presenta il conto di ogni inchino, amici, energie e genitori si dimezzano, e a noi spetta solo una minuscola e trascurabile resistenza versol'intero.

Ilvideodi“Turnodinotte”è disponibilealseguentelink: https://youtu.be/uvdtfpbrfog? si=_h05l5bokwvcx72n

Sono aperte le prevendite per il nuovo tour teatrale scritto e diretto da Gio Evan dal titolo “L'affine del mondo”, i biglietti sono disponibili su Ticketone.it e nei punti vendita abituali.

Lo spettacolo, prodotto da Friends &Partners, racconta la storia di un mondo costruito dall'affinità e dalla connessione tra esseri umani.

“L’affine del mondo” mescola poesia, fisica quantistica, musica e comicità per riflettere sull'importanza dell'ascolto e dell'armonia, proponendo un nuovo modo di concepire la vita e lerelazioni.

Radio Zeta è la radio partner ufficiale del tour “L’affine del mondo”.

Gio Evan è un artista poliedrico, scrittore e poeta, filosofo, umorista, performer, cantautore e artista di strada. Durante gli anni che vanno dal 2007 al 2015 intraprende un viaggio con la bicicletta che lo porta in India, Sudamerica ed Europa. Comincia a studiare e vivere accanto a maestri e sciamani delposto da cui in Argentina viene battezzato come “Gio Evan”. Nel 2008 scrive il suo primo libro “Il florilegio passato”, racconto che narra dei suoi viaggi senza soldi né scarpe. Tra il 2012 e il 2013fonda “Le scarpe del vento”, progetto musicaledove scrive, canta e suona la chitarra. Nel 2014 inizia due progetti per le strade francesi: “Gigantografie” e “Le poesie più piccole del mondo”.Nel2017esceillibro“Capitaavoltecheti penso sempre”, per Fabbri, a cui segue un lungo Tour in tutta Italia mentre nel marzo 2018 è in vendita il libro per Fabbri “Ormai tra noi è tutto infinito”. Il 17 aprile esce “Biglietto di solo ritorno”, il doppio album di esordio che lo porterà in Tour in tutta Italia. Il 15 e 16 novembre dello stesso anno, a Miami, è protagonista insieme a Carmen Consoli di HIT WEEK, il più importante Festival al mondo dedicato alla diffusione della musica e della cultura italiana oltre i confininazionali.

A marzo 2021 partecipa nella sezione BIG al Festival di Sanremo con il brano “Arnica” (Polydor/Universal Music), tratto dall’album “Mareducato”. Sempre a marzo pubblica “Ci siamo fatti mare”, il suo nuovo libro editodaRizzoli.

Ad aprile annuncia due date a Roma e Milano del suo spettacolo teatrale "Abissale" che vengono in pochissimo tempo raddoppiate e seguita da altre tredici in tutta Italia. Il primo luglio 2022 va in scena “Evanland”, il primo Festival internazionale del mondo interiore, presso il Carroponte di Milano, evento che consacra definitivamente l’artista. L’anno successivo, la seconda edizione registra una numerosissima partecipazione certificandosi come uno delle più apprezzate manifestazioni in Italia. Il 23 giugno esce il singolo omaggio a Raffaella Carrà dal titolo “Carrà”, per la CapitolRecordsItaly(Capitol/Universal).Il2023è anche l'anno della svolta internazionale dell'artista. In agosto è tra i protagonisti del “Sziget Festival” a Budapest, ospite dell’”European Stage”, uno dei palchi più importanti della manifestazione, esibendosi nella fascia serale alle ore 23.00, mentre ad ottobre vola in America per due importanti concerti uno a Miami ed uno a Los Angeles, per poi essere head liner e padrino del Festival francese “FIMU” di Belfort esibendosi davanti a oltre 10.000 persone. Dopo l’uscita del disco “Ribellissimi” (Capitol Records Italy / Universal) inizia “Fragile/inossidabile”, il tour dei teatri che ha fatto registrato il tutto esaurito di pubblico in tutte le date e che ha convinto l’artista a proseguire con altre venti date estive nel nuovo concept “Moska Bar” tour. Durante il tour estivo si è svolta l’immancabile tappa di “Evanland”, che quest’anno per l’occasione si è svolta ad Assisi ed ha registrato un numero di presenze così elevato da annunciare, per la prima volta, una “48 ore” del Festival che si terràsempreadAssisineigiorni26e27luglio2025.

CRISTIANO GODANO

Il 4 Aprile esce “STAMMI

ACCANTO”

Dall’8 aprile in concerto nei club con “STAMMI ACCANTO TOUR” accompagnato dai Guano Padano

8 aprile al Monk di Roma

12 aprile al The Factory di Verona

13 aprile al Locomotiv di Bologna

16 aprile alla Santeria Toscana 31 di Milano

17 aprile all’Hiroshima Mon Amour di Torino

Otto tracce inedite con la partecipazione di Samuele Bersani nel brano “Dentro la ferita”

“Stammi accanto”, con testi e musica di Cristiano Godano, prodotto insieme a Luca Rossi (Ustmamò, ecc.), è composto da otto brani inediti tra cui “Dentro la ferita”conSamueleBersani.

Il disco verrà presentato live in tour da Cristiano Godano accompagnato dai Guano Padano, la super band composta dal chitarrista Alessandro "Asso" Stefana (Vinicio Capossela, PJ Harvey, Mike Patton, Micah P. Hinson, Calexico), dal bassista e contrabbassista Danilo Gallo (cofondatore del collettivo indipendente El Gallo Rojo Records) e dal batterista Zeno De Rossi (batterista dell’anno Musica Jazz2011).

Cristiano Godano si è aggiudicato la targa Gran Torino del Premio Buscaglione 2025 assegnata ogni anno a un cantautore che con la sua carriera artistica ha profondamente influenzato la musica italiana. Ritirerà il riconoscimento il 28 marzo al SupermarketClubdiTorino.

Dopooltre30annidicarrieracome leader dei Marlene Kuntz, il progetto artistico solista di Cristiano Godano è iniziato 5 anni fa con l’album "Mi ero perso il cuore", un esordio apprezzato dalla critica per la sua poetica e la sua musicalità, suonato in oltre 200 live in ogni area d’Italia, arrivato finalistaalleTargheTenco.

Godano è un intellettuale capace di parlarealcuoreedallamentedipiù generazioni, una voce unica nel panorama musicale italiano che emoziona e ispira riflessioni, un punto di riferimento imprescindibilenelcantautorato.

Ha da poco pubblicato “Nuotando nell’aria” per La nave di Teseo e “Il suono della rabbia. Pensieri sulla musica e il mondo” per Il Saggiatore.Èintourneiteatriconil reading musicale “Canto d’Acqua” con Telmo Pievani (filosofo della biologia,evoluzionista).

Cristiano Godano_ PH: Gabriella Vaghini

TOMMY KUTI

Il nuovo brano BIG BOY

"La storia di un ragazzo afroitaliano"

Big Boy” è un brano autobiografico che racconta il percorso di un giovane afroitaliano, le sconfitte e i successi che lo conducono da un contesto marginale e precario a una carriera indipendente. Attraverso esperienze personali e culturali, Tommy Kuti celebra l’emancipazione e la determinazione nel superare le difficoltà. Il testo traccia il cammino di crescita dell’artista, mettendo in evidenza l’importanza dell’autodeterminazione e della resilienza. Con riferimenti alle culture nigeriana e italiana, “Big Boy” diventa un autentico inno all’identità afroitaliana e alla conquista di uno spazio significativonellasocietà.

Tommy Kuti arriva in Italia con la famiglia dalla Nigeria a soli due anni e cresce a Castiglione delle Stiviere (Mantova), dove comincia a fare musica da giovanissimo. Dopo essersi laureato a Cambridge, forma a Brescia il primo collettivo con altri rapper, con il nome Mancamelanina. Seguito nel management da Paola Zukar, Tommy Kuti entra in Universal, diventando uno dei primi artisti di seconda generazione firmati da una label multinazionale in Italia. Nel 2016 collabora con Fabri Fibra nel brano “Su le mani” e nel 2018 pubblica il suo primo album “Italiano Vero”, che contiene il singolo #AFROITALIANO. È tra i primi speaker di TRX Radio, la web radiodedicataalmondorap. Nel 2018 partecipa a Pechino Express in coppia con Mirko Frezza. Nel 2019 pubblica il libro “Ciridosopra.Crescereconlapelle nera nell'Italia di Salvini” (Rizzoli). Recita nello spettacolo teatrale di Thomas Ostermeier “Ritorno a Reim”. Nel 2023 pubblica il secondo album “Summer of love”, checontieneifeaturingconLaurah, Slim Gong, Adriana, Nerone, LaurahDjaeeJEEZUS.

«BigBoyèlamiastoria– spiegaTommyKuti –il raccontodicome,dagiovaneafroitaliano,sonopassato dalavoriprecariafarelecosechesognavo.Attraverso esperienzepersonalieculturali,celebrol’emancipazione eladeterminazionenelsuperareleavversità».

ÈtraiprimiaparteciparealformatdiReal Talk “Afrocombination”, che mette sotto i riflettori la ricchezza della cultura afro e i talenti afro-italiani. Il singolo “Milano Be Like” feat. la cantante eritrea Sina Tekle, uscito a maggio 2024, mette in luce le contraddizioni della metropoli, città della moda, del design, del lavoro, ma anche dei contrasti, con ancora molti pregiudizi e ombrenascoste.Il26settembredellostesso anno, Tommy Kuti partecipa al nuovo film de Il Milanese Imbruttito “Ricomincio da taaac”, dove interpreta il ruolo di un ingegnere di nome Obi che fa le pulizie. Il 31 gennaio 2025, l’artista pubblica, in collaborazione con Wado e Esa Abrate, “Chi sono”, una canzone che esplora temi universali come identità, appartenenza e il profondo legame con le proprie origini. Tommy Kuti, insieme a DJ Marteh e Rebecca Kazadi, ha creato AFROWAVE, il format itinerante che punta i riflettori sull’Afrobeats, wave musicale che sta dominandoleclassifichedituttoilmondo.

Tommy_Kuti_©Karim_El_Maktafi

AN ORIENTAL CAT IN THE CRAZY ERA

and

Qing Qing’s art installation
world by CHEN Qing Qing

798 Art District (Ass.Cult.Internazionale)

Mi chiamo Shi Jingjing, vengo dalla città di Nanjing in Cina, nota per la sua ricca eredità storica e culturale. Negli anni, mi sono dedicata alla ricerca di opere d'arte mozzafiato in tutto il mondo, portando queste opere d'arte e i loro creatori in Cina, organizzando mostre per loro e trovando collezionisti interessati a queste opere. Il nostro obiettivo non è solo esporre e commerciare arte, ma fornire agli artisti cinesi una prospettiva diversificata e una piattaforma internazionale. Sulla nostra piattaforma online, abbiamo quasi diecimila artisti, mille amici collezionisti e decine di migliaia di appassionati d'arte. Dopolapandemia,hoinprogrammaditrovareunospazio a Pechino o Shanghai, in Cina, adatto per esposizioni artistichealungotermine.

Oggi, qui, voglio condividere con voi come la pandemia di COVID-19 ha influenzato la nostra visione dell'arte e della globalizzazione. L'epidemia ha messo in pausa il mondo intero, cambiando non solo il nostro modo di vivere ma anche influenzando profondamente la nostra percezione e la domanda di arte. In Cina, le politiche e il panorama mondiale hanno subito importanti cambiamenti dopo la pandemia, rendendoci ancora più consapevoli dell'importanzadell'arteglobale.

Con questa realizzazione, io e Marica Petti abbiamo deciso di stabilire un'istituzione artistica in Italia. Perché l'Italia?

Perché questo bellissimo paese non solo possiede un ricco patrimonio artistico, ma è stato un centro di innovazione artisticaediscambioculturalefindalRinascimento.

IntervistaandatainondaDicembre12/2023

AcuradiM.Morelli

La nostra istituzione artistica sarà più di un semplice luogo per esporre opere d'arte. Il nostro obiettivo è creare una piattaforma per lo scambio artistico globale, riunendo artisti, poeti, musicisti, critici d'arte, filosofi e persino scienziati da tutto il mondo per scambiare idee e condividere creatività. Attraverso questi scambi, speriamo di formare molti nuovi movimentiartisticiglobali.

Inoltre, con il sostegno delle fondazioni, organizzeremo mostre d'arte globali, che saranno più che semplici esposizioni d'arte; saranno collisioni di cultura e pensiero. Crediamo che tali sforzi possano promuovere il processo di globalizzazione, eliminare le barriere etniche e, nel rispetto delle esigenze individuali, fornire nuove idee e ispirazione percostruireunmondofuturodecentratoediversificato.

Infine, vorrei ringraziare tutti coloro che sono presenti qui oggi. Il vostro sostegno e attenzione sono la forza trainante dietro il nostro progresso. Non vediamo l'ora di incontrarvi nelnostroistitutod'arteinunfuturoprossimo,peresplorare e sperimentare insieme questo mondo artistico vivace e colorato.

Grazieatutti!

Respected members of the media, colleagues from art institutions, and collectors, hello everyone!

I am Shi Jingjing, hailing from Nanjing, a city in China known for its rich historical and cultural heritage. Over the years, I have dedicated myself to searching for breathtaking art pieces around the world, bringingthesemasterpiecesandtheircreators to China, organizing exhibitions for them, and finding collectors interested in these works. Our goal is not just to display and trade art but to provide Chinese artists with a diverse perspective and an international platform. On our online platform, we have nearly ten thousand artists, a thousand collector friends, and tens of thousands of art enthusiasts. Post-pandemic, I also plan to find a space in Beijing or Shanghai, China, suitableforlong-termartdisplays. Today,here,Iwanttosharewithyouhowthe COVID-19 pandemic has influenced our view of art and globalization. The outbreak of the pandemic has put the world on pause, changing not only our way of life but also greatly impacting our perception and demand for art. In China, policies and the global landscape have undergone significant changes after the pandemic, deepening our understanding of the importance of global art.

With this realization, Marica Petti and I have decided to establish an art institution in Italy. Why Italy? Because this beautiful country not only has a rich artistic heritage but has been a center of artistic innovation and cultural exchangesincetheRenaissance.

Our art institution will be more than just a place to display artworks. Our goal is to create a platform for global art exchanges, bringing together artists, poets, musicians, art critics, philosophers, and even scientists from around the world to exchange ideas and share creativity. Through these exchanges, we hope to form multiplenewglobalartmovements.

Furthermore, with the support of foundations, we will organize global art exhibitions. These will be more than just displays of art; they will be collisions of culture and thought. We believe that such efforts can promote the process of globalization, eliminate ethnic barriers, and underthepremiseofrespectingindividualneeds,provide new ideas and inspiration for building a decentralized, diversifiedfutureworld.

Lastly, I want to thank everyone who is present here today. Your support and attention are the driving forces behind our progress. We look forward to meeting you in our art institution in the near future, to explore and experiencethevibrantworldofarttogether.

尊敬的媒体朋友们,艺术机构的同仁们,以及收藏家们,大家好! 我是施晶晶,来自中国的历史文化名城南京。多年来,我致力于在全球范围内 探寻那些令人叹为观止的艺术作品,并将这些艺术佳作及其创作者引入中国, 为他们举办展览,同时寻找对这些艺术品有兴趣的收藏家。我们的目标不仅仅 是艺术的展示和交易,更多的是为中国的艺术家们提供一个多元的视角和国际 化的平台。在我们的网络平台上,有近一万名艺术家、一千位收藏家朋友以及 成千上万的艺术爱好者。疫情之后,我还计划在中国的北京或上海寻找一个适 合长期展示艺术作品的空间。

今天,在这里,我想和大家分享一下,2020年的疫情是如何影响我们对艺术和 全球化的看法的。疫情的爆发,使整个世界暂时按下了暂停键,这不仅改变了 我们的生活方式,也极大地影响了我们对艺术的感知和需求。在中国,疫情后 的政策和世界格局都发生了重大变化,这让我们更加深刻地意识到全球艺术的 重要性。

基于这种认识,我和Marica Petti决定在意大利建立一家艺术机构。为何选择意 大利?因为这个美丽的国家不仅拥有丰富的艺术遗产,而且从文艺复兴时期开 始,就一直是全世界艺术创新和文化交流的中心。

我们的艺术机构将不仅仅是一个展示艺术作品的地方。我们的目标是创建一个 全球艺术交流的平台,这里将汇集来自世界各地的艺术家、诗人、音乐家、艺 术评论家、哲学家甚至科学家,他们将在这里交流思想,分享创意。通过这些 交流,我们希望能够形成多个新的全球性艺术流派。

此外,我们还将在基金会的支持下举办全球性的艺术展览,为艺术家出版艺术 学术性书籍,为更多的艺术家提供展示的窗口,这不仅仅是艺术的展示,更是 文化和思想的碰撞。我们相信,通过这样的努力,可以促进全球化的进程,消 除民族之间的隔阂,在尊重每个人个性需求的前提下,为构建一个去中心化、 多元化的未来世界提供全新的思路和灵感。

最后,我想感谢每一位今天到场的朋友。你们的支持和关注是我们前进的动 力。我们期待在不久的将来,在我们的艺术机构里与大家相见,共同探讨和体 验这个多彩多姿的艺术世界。

APRILE 2025

AN ORIENTAL CAT IN THE CRAZY ERA

Qing Qing’s art installation and world

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