Z.E.T MAG #11 March 2022 I° Parte

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MAG.

11 mar.22

ZET

fashion a r t music event c u l t u re & food

IL TOUR

di Francesco De Gregori e Antonello Venditti

ORNELLA VANONI La prima arista a ricevere il PREMIO TENCO SPECIALE il 24 aprile al casinò municipale di Sanremo

Dossier

ArtBank #1

Hanna Moore

MIlano

WoodWorks

Announces Winners of Its 2022 U.S. Wood Design Awards


Self Portrait Festival

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


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Z.E.T MAG.#11 March 2022


Organization of our International Group Art Exhbition in Budapest, HUNGARY.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


DATES: 12-19/03/2022 SPACE: TITOK MUSEUM, "Secret Gallery". COORDINATOR: Stella Caviart GALLERIST: Ferenc Ko PHOTOGRAPY Of all the printed Material: Ermia Ersi.

Self-portrait

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From the words / thoughts of the organizer and friend Stella Caviart INTERNATIONAL GROUP EXHIBITION OF ARTS IN BUDAPEST: Our exhibition took some more days till the March 22th! Congratulations to all participants. I was present along with 5 more artists in the Secret Gallery. I tried to take photos and some videos for you. Our exhibition had quite a lot of visitors. We had a translator. We had our buffet and live music in the Inauguration and all the artworks arrived safe. Here it is my Essay of the Opening: “First of all, I would like to thank YOU, ALL and also you, dear sir Ferenc Ko, and your Gallery, for hosting all the artists of different fields of ART who participate from Greece and at the number of 30 and also the rest 4 artists from Afghanistan, Cyprus & Spain. It is really fantastic to be here, in the Secret Gallery of the TITOK MUSEUM of yours, with our artworks, so on behalf of all participants I thank you very much. Special thanks go to the Club for UNESCO ARTS, LETTERS & SCIENCE OF GREECE because we have the honor to be UNDER THE AUSPICES OF IT. The first Certificate, The Catalogue and the artist gift will be offered to the Chief of Club for UNESCO T.L.E.E. Mrs. NINA DIAKOVASILI, as a participant artist, who did not manage to be here for first time. But also many thanks to my Hungarian friend EVA FELLNER, who responded and introduced your Gallery to me years ago.

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It has been really a long time since we started organizing this International Group Exhibition of Arts, since the end of 2019!!! Hopefully, even a few, we are here! Trying all I can, through difficulties because of the covid19 situation. In the time being, people really met face to face with so many difficulties. If we really care, and wish to make our dream true, the Universe helps! Here today, I'm proud to introduce you ,all these artists, who participate from all Greece, Cyprus, Afghanistan, Spain. It is such a big joy to see ART FROM EVERYWHERE! Painting works, mosaic, Hagiography, artistic jewel, sculptures, all express the special World of Artist imagination. They express their heritage, their own home place, their culture. Please join us and let us share with you OUR IDEAS, OUR COLOURS, OUR WISHES AND HOPES ALONG WITH OUR SOCIAL MESSAGES.

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Marina STATHI

“Anais Anais”

CONGRATULATIONS !! ( list of artists) Alexandra PETROPOULOU / Anna ATHITAKI GIAKOUMAKI “Anais Anais” /Androniki PASSALIDOU PRAVITA /Archontia SIDIROPOULOU / Christina PATSIOU / Despina DIAKOVASILI Junior / Despoina Nina DIAKOVASILI / Eleftheria FOTIOU / Eygenia Jenny PAPAGEORGIOU / Feliciano MOYA ALCAIDE /George HOUNDALAS / Eirini LAZARIDOU “ Lazarini / EiriniMALTEZOU / Jamil KHAN / Juan Francisco GOMEZ CAMBRONERO /Katerina STATHATOU / Konstantina MARTZELI /Loukia ORFANOU / Maria GIDA “ MG” / Maria KYRIAKIDOU / Marina STATHI / Marily VLACHOU / Mina FAKKA / Olga MAGIOROU /Olympia Olivia AFIONIS / Pinelopi Zaklin DELASOUDA /Salih Mustafa CIZEL / Simeon DERMENTZIDIS “Art Simon “ / Sofia ZERVA / Stamatina Matina SIOKI / Stavroula Voula KONTRAFOURI /Thomas M. STARIDAS “Star Tom “ / Zaharoula BONGARD.

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Eirini LAZARIDOU “ Lazarini

Salih Mustafa Cizel

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Stella Caviart:

My poem, dedicated to PEACE and all who are demanded to leave their homes:

Drops of sweat, life’s toil again and again They lick the prison irons. Drops of blood, make oceans of the lost people. Lives die in the moment For a fake "throne", A dry, inhuman faith. What do the gods need without humans? What does this world need WITHOUT PEACE….?

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ZET Mag. #10 Marzo 2022 Italian-American magazine Art, fashion, music, literature, events, cuisine, wellness and much more Produced and distributed by EtroMirroR Ed. / Ed. Musicali (Italian base) https://www.etromirroredizioni.com In collaboration with: ZenCaos Creative http://www.zencaos.it/ ArtBank China mp.weixin.qq.com/s/TOOL9yBj9AmAfyUr6NMQWg ZET “GHENO’S (web radio tv program) Press office: EtroM & ZenCaos: zencaosetrom@gmail.com

EFM (Sez.Musica a cura di Daniel Borg) #ioleggoetu? ( Sez. letteratura ) DOSSIER ART BANK CHINA Cover Graphic Zencaos creative Cristina Vannuzzi On cover Front: ORNELLA VANONI PH. Stefano Guindani Back: Coates mindseye XVI By Carol Coates Contatti: Zencaos Creative creative@zencaos.it Invio comunicati, proposte: zetmag.editor@gmail.com


Dialogo fra Est e Ovest Salone degli Affreschi della Società Umanitaria. press.fashionvibes@gmail.com www.fashion-Vibes.com www.by-vel.com/ @salehzini Email: saleh.zini@gmail.com www.minina-style - www.wandalephoto.com

By Vel

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Noi non conosciamo la guerra siamo stati distratti per 80 anni con la nostra fragile pace, ma la democrazia è un lavoro che non ammette rassegnazione. Il Fashion, oggi, è una presa d’atto, muta, che diventa un valore per noi assoluto. Sarebbe soprattutto un tradimento per le nuove generazioni, e per tutti i bimbi ai quali, dall’alto, vengono inviati giocattoli che contengono una bomba. Quella che Fashion Vibes ha fatto sfilare alla Società Umanitaria è una poesia dolorosa, la presa di coscienza di una crisi umanitaria così vicina da permetterci di sentire l'eco della guerra. Non c'è stata spettacolarizzazione nella sfilata dei brand tra cui anche alcuni designer Ucraini, già progettata da tempo, il dramma che stiamo vivendo, che sta vivendo un popolo intero fatto di bimbi, di vecchi, di giovani è reso con lucidità e rispetto. Sono solo otto i bimbi che sono riusciti ad arrivare in Italia, quando a Kiev vengono buttati dagli aerei giocattoli che contengono una bomba, ma qui, in Italia la sfilata è la rappresentazione artistica di una coscienza collettiva che si è diffusa all'improvviso, di una guerra che irrompe spezzando le fila ordinate di una quotidianità che si era ricostruita con tanta fatica.

By Vel

E allora iniziamo.... Fashion Vibes di Yuliia Palchykova ha presentato la collezione Kidwear di By Vel e le collezioni di Saleh Zini, Wanda Lephoto, Minina nell’ambito della Settimana della Moda a Milano nello splendido Salone degli Affreschi della Società Umanitaria.

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Fil rouge di molte inizative sono stati i temi dell’inclusività, della diversity e della sostenibilità, un reale impegno green della moda. Otto bimbi arrivati dall’Ucraina hanno aperto la sfilata per la collezione Kidwear di By Vel che ha sfilato in doppia veste, sfilata virtuale su Piattaforma Fashon Vibes il 22 febbraio alle ore 18.00 presentando un’esplosione di dettagli, pizzo, colori, e in presenza il 28 febbraio, a seguire 3 designer Linea Donna, gli abiti da sposa e da gran sera couture della collezione Fingerprints del talentuoso designer Saleh Zini

Saleh Zini Z.E.T MAG.#11 March 2022


che hanno mostrato donne glamour, senza paura, la linea importante fatta di tessuti leggeri di lino bielorusso per la sposa di Minina Linen Luxury, hanno chiuso la sfilata i colori sparati come flash per Wanda Lephoto che hanno raccontato la colonizzazione inglese in Africa. Si coglie in tutte queste vibrazioni di come le sfilate di moda siano la punta di un pensiero sull’oggi, l'inizio di una nuova drammatica pagina di storia.

Minina Linen Luxury

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Wanda Lephoto

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Dopo la New York Fashion Week, “MM Milano Sustainable Brand” di Chona Bacaoco e “Pluto’s Line” di Pluto Ernsberger hanno brillato ancora una volta durante la settimana della moda milanese la scorsa settimana, il 26 febbraio, presso Sala Barozzi proprio durante l a Milano City Fashion Week di Ishika Chaudhary.

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Chona e Pluto hanno viaggiato insieme per mostrare i loro capi sostenibili in tutti i principali palchi di moda del mondo. Prima di Milano, infatti, erano alla New York Fashion Week per far vedere al mondo il potere della moda sostenibile. La Chief designer, Chona Bacaoco, della MM Milano e la sua co-designer, Pluto Ernsberger, hanno creato una linea unica basata solo su materiali organici e sostenibili provenienti da diverse parti del mondo. Attraverso questa straordinaria collezione la Talent Pluto Ernsberger esprime e riflette la sua storia unica. La collezione è piena di colori, intensità e significato perché dimostra a tutti che è possibile creare abiti mozzafiato, sostenibili e allo stesso tempo proteggere la nostra Terra. La forza e l'unicità di “MM Milano Brand and Agency” è la capacità di includere, di aiutare e di realizzare i sogni di chiunque. Durante la Milano Fashion Week il successo è stato strepitoso, tutto il pubblico è rimasto davvero affascinato ed estasiato dalla “Pluto’s Line” e dalle Collezioni Wedding della MM Milano Brand. Questa volta la MM Milano era insieme ai suoi Talents provenienti da tutto il mondo Rayniah Gregory di Chicago, Marina Rocca e molti altri. Inoltre, durante questo evento della settimana della moda milanese, la MM Milano ha collaborato con la creatrice di gioielli Theresa Guck di IXXIA Jewelry dal Texas e con la designer di base statunitense Katniss Griffiths.

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La “mission” di MM Milano è "Bringing together Global Talents and Sustainable Fashion", ovvero la sua missione è quella di “mettere insieme Talents provenienti da tutto il mondo e di portare avanti la moda sostenibile”; questo continuerà a farlo con molti altri eventi. Restate sintonizzati per il prossimo evento del Brand questo 1° aprile durante la Los Angeles Fashion Week insieme a Sofia Pavan, Miss Earth Top 5 nel 2018 e Miss Universe Italy Top 5 nel 2020, dall'Italia, e date un'occhiata al loro entusiasmante sito web: www.mmmilano-thebrand.com

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Fabiana Gabellini Cerimonia 2022: Un affresco di creazioni d’autore Atelier Fabiana Gabellini Madetomeasure Via Matteotti n. 26 47841 Cattolica (RN), Italy Tel. + 39 347 9529434 www.fabianagabellini.com


Ph. ©Simone Trebbi, Hairstylist Anna Maria PellizzeriPaolo Dolcetti, Models Clarissa Cola-Martina Gianotti, Fashion designer Fabiana Gabellini Press: Francesca Fortini, e-mail: infolareve@libero.it

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Vivace ed eclettica, Fabiana Gabellini esprime attraverso il suo percorso creativo tutta la sua passione nel ricercare qualità, personalità e unicità, per una Ceremony Collection 2022 ricca di fascino e di eleganza assoluta. I fiori sono il fil rouge dell’intera collezione, un inno alla natura, alla primavera: simbolo di rinascita, di energia e di vitalità. Materiali prestigiosi, impreziositi da pizzi con ramage floreali e ricami realizzati a mano, si accoppiano a sorprendenti effetti cromatici e ad un design pieno di vita, spiegato simpaticamente dalla stilista: "La vita è troppo breve per vestirsi in modo noioso!". Fabiana Gabellini e l’arte vivono a braccetto, legate da quel sottile contrasto di humus raffinato che mischia magicamente classico e moderno, tradizione ed innovazione, sogno e realtà. Fonte inesauribile di ispirazione creativa per la fashion designer e figlia di questi affascinanti intrecci, è l'accattivante Ceremony Collection 2022.


Una gallery di proposte dal fascino sempre nuovo, sempre diverso, sempre esclusivo: impareggiabile nelle forme, nei colori, nel design, nell'intuizione. Abiti eleganti lunghi, mini e midi in georgette, tulle, seta, sono la scelta perfetta per le damigelle e le invitate alle cerimonie primaverili ed estive. Per la sposa, alle linee sobrie e minimal, che suscitano nell’osservatore un’idea di romanticismo spontaneo e nature, si contrappongono abiti più principeschi – con gonne spesso trasformabili e multi-uso – e nuvole di tulle che evocano un matrimonio regale in un castello. Per Fabiana Gabellini l’abito da cerimonia deve essere espressione di pura bellezza, vuole essere un regalo per tutte le tipologie di donne che desiderino un look che rispecchi la propria individualità: romantico, originale, semplice e lineare oppure sfarzoso e seducente, non c’è limite alla ricerca di un senso estetico capace di disegnare forme straordinarie che brillano di luci ed emozioni. Un cocktail chic, sensuale e prezioso che riempie di personalità e di femminilità. Pezzi unici d'autore briosi e super eleganti. Ammirando la capsule collection ci troviamo davanti ad un affresco di meravigliose creazioni sartoriali, ricche di quello stile unico, inequivocabile e irresistibile che riempie di glamour l’Atelier Fabiana Gabellini Made to Measure. Z.E.T MAG.#11 March 2022


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Fabiana Gabellini Ceremony Collection 2022: A fresco of author's creations Atelier Fabiana Gabellini Madetomeasure Via Matteotti n. 26 47841 Cattolica (RN), Italy Tel. + 39 347 9529434 www.fabianagabellini.com


Lively and eclectic, Fabiana Gabellini expresses through her creative path all her passion in seeking quality, personality and uniqueness, for a Ceremony Collection 2022 full of charm and absolute elegance. Flowers are the fil rouge of the entire collection, a hymn to nature, to spring: symbol of rebirth, energy and vitality. Prestigious materials, embellished with lace with floral ramage and handmade embroidery, are matched with surprising color effects and a design full of life, explained sympathetically by the fashion designer: "Life is too short to dress in a boring way!". Fabiana Gabellini and art live arm in arm, linked by that subtle contrast of refined humus that magically mixes classic and modern, tradition and innovation, dream and reality. An inexhaustible source of creative inspiration for the fashion designer and child of these fascinating twists and turns is the captivating Ceremony Collection 2022.

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A gallery of proposals with an ever-new, ever-different, ever-exclusive charm: incomparable in shapes, colors, design and intuition. Elegant long, mini and midi dresses in georgette, tulle, silk, are the perfect choice for bridesmaids and guests to attend spring and summer ceremonies. For the bride, the sober and minimal lines, which arouse in the observer an idea of spontaneous and natural romanticism, are contrasted with more princely dresses - with skirts often transformable and multi-use and clouds of tulle that evoke a royal wedding in a castle. For Fabiana Gabellini the ceremony dress must be an expression of pure beauty, it wants to be a gift for all types of women who want a look that reflects their individuality: romantic, original, simple and linear or sumptuous and seductive, there is no limit to the search for an aesthetic sense capable of designing extraordinary shapes that shine with lights and emotions. A chic, sensual and precious cocktail that fills you with personality and femininity. Unique author pieces that are lively and super stylish. Admiring the capsule collection we find ourselves in front of a fresco of wonderful tailoring creations, full of that unique, unequivocal and irresistible style that fills the Fabiana Gabellini Made to Measure Atelier with glamour.

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ORANGE IS THE NEW SPRITZ! LA PRIMA SPRITZERIA NEL CUORE DI PORTA VENEZIA A MILANO CON 16 DIVERSI TIPI DI SPRITZ IN VARI FORMATI Un omaggio alla tradizione e uno sguardo alle tendenze di oggi, tra nuovi sapori e mille colori da condividere… in spritz veritas!

Colorato e fresco, lo spritz è il cocktail simbolo degli aperitivi italiani, partito dal Triveneto per conquistare tutta la Penisola e diventare una vera e propria filosofia di vita! Da un’idea di Filippo Bosio e Marina de Bertoldi, è nato da poche settimane nel cuore di Milano ORANGE SPRITZ BAR, la prima spritzeria al centro della movida di Porta Venezia, in via Tadino, 4. Offre 16 diversi tipi di spritz in vari formati, abbinando i liquori classici con le bollicine del prosecco, rigorosamente alla spina come da tradizione. Il venerdì, il locale propone il nuovo spritz che caratterizzerà la settimana #NEWSPRITZFRIDAY: il primo è stato Il Calabro con il Vecchio Amaro del Capo piccante, che, a grande richiesta, dopo il successo riscosso questo weekend, continuerà a far parte del menù ancora per un paio di settimane.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


«Un locale che si sviluppa in profondità, dominato da una vetrata circondata da led arancioni che fa da contraltare a un bancone stile anni ’80. Un soffitto cosparso di piccole lampade rossastre che ricordano la forma del bicchiere che si usa per lo spritz. Vino, liquori e topping di prima qualità. Tanta voglia di creare, ma sempre nel rispetto della tradizione, questa è la mia visione dell’ORANGE SPRITZ BAR», racconta il Fondatore e CEO Filippo Bosio. Ogni spritz viene impreziosito da una particolare guarnizione e da diversi gusti di soda: c’è il Laguna Blu con il curaçao, il Pinky con il liquore al passion fruit, il Milano con il cynar, il China Mon Amour con il china martini e tanti altri da scoprire. L’ampia selezione permette anche di assembrare sempre nuovi spritz su richiesta dei clienti! Oltre agli spritz, sono disponibili anche i cocktail tradizionali. La cucina interna prepara piadine, toast e pizze cucinate su pietra refrattaria nel forno. Proprio come in una caffetteria newyorchese, nella nuova spritzeria di Milano è possibile ordinare lo spritz in diversi formati, partendo da 3.50 euro. La “cler” dell’ORANGE SPRITZ BAR presenta un graffito originale ad opera dei writers Alberto Tornago e Federico Pastore.

ORANGE SPRITZ BAR è aperto dalle 18 alle 2, dal martedì alla domenica. È possibile contattare il bar ai seguenti recapiti: mail orangespritzbar@yahoo.com, telefono 0291443969, cellulare +39-3517220544. Gli amici a 4 zampe sono i benvenuti!

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Hanna Moore Milano porta in scena la Positano Resort Donna 2022 facendola ‘viaggiare’ nella nostra bella Italia.

Colori e stampa si alternano alla bellezza del mare, del sole, la Positano style, semplicità ed eleganza.

In occasione della Settimana della Moda Milanese Hanna Moore Milano ha presentato la nuova collezione Beachwear Positano Resort Donna 2022. La campagna beachwear nello shooting girato da Carlo Di Santo unisce bellezza unica dei colori campani e sogni che dipingono una realtà incantata come Positano dove prende vita una sorta di storia d’amore unica e gioiosa, capi svelati in un appuntamento emozionale che rende omaggio all’Italia e alle sue location più belle. Il Brand è dedicato ad uno dei posti più belli della costiera Amalfitana che incorniciano Napoli, come fosse una dedica speciale, un tripudio di capi daywear sofisticati, dalle cromie vivaci, ampi pantaloni a vita alta, tuniche e beachwear per un insieme di colore, gioia di vivere in uno shooting di Carlo Di Santo girato al Sohara Beach Club Hotel, la fantastica struttura che ricorda le spiagge sognanti di Miami, come messaggio positivo rivolto al futuro che viene tradotto nei codici della Maison attraverso l’eleganza, la femminilità e il romanticismo. Z.E.T MAG.#11 March 2022


Una donna che ama la contemporaneità e che oggi più che mai ha bisogno anche di ricominciare a sognare scegliendo un dualismo cromatico tra toni di azzurri e blu contrapposti alle gamme del verde, con qualche tocco di sabbia e arancio, una sfilata che vuole essere un affascinante omaggio alle donne, alla natura, all’artigianalità e alle tradizioni locali. Una coinvolgente collezione che rievoca l’atmosfera del jet-set degli anni '70 e '80, tra luci e stelle scintillanti, nei meandri della memoria di questa epoca dove ci restano solo i ricordi, leggeri come farfalle, con la musica, l'eco delle risate, la trasgressione e la stravaganza.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Nelle creazioni si riflette la poetica visionaria del designer, che scaturisce dall'interdipendenza del tutto in un universo dove ogni cosa ha un'anima e dall'ascolto delle vibrazioni della materia, capi creati come un dipinto, in una esplosione di colori e forme dove parole e brani di poesie piovono come dentro un sogno. La produzione è un twist moderno, un nuovo look in chiave contemporanea per una linea che vanta un design all’avanguardia per forme, materiali e colori che ben rispecchiano le due anime del designer, un mix di classica raffinatezza e di sofisticata innovazione. Moda e Arte per Hanna Moore Milano, outfit come un gioco e creatività, performance, gesto e teatralità si inseriscono armoniosamente nella moda couture, un modo per abbracciare il mondo e accompagnarsi alla storia, ai colori e alle emozioni che derivano dal vestire Italian Style, per abitare il mondo, codificare i linguaggi e i comportamenti, costruire l’identità, non solo personale ma anche collettiva. Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

L’ispirazione delle collezioni nasce da un’esperienza vissuta nel mondo dell’arte contemporanea e dalla quotidianità di una contaminazione creata da una serie di emozioni che solo l’arte può trasmettere. Con la Collezione beachwear è stato lanciato anche il makeup che è la nuova linea HM Make Italy by Hanna Moore Milano, ecosostenibile, green, linea creata da Luciano Carino con prodotti eco, che ben si abbinano alla Linea di Hanna Moore, una collezione di prodotti con focus labbra e occhi caratterizzati da nuance forti, packaging scultorei e formulazioni clean.


Nasce dunque una sinergia di menti, di suggestioni e di emozioni che si traducono in collezioni makeup, i Brand Hanna Moore Milano e HM Make Up Italy.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


La Primavera di Elena Savini RHO FIERA MILANO HOMI 11/15 marzo

Crediti ph: Nicola Parente per l’evento HOMI MilanoLusso Mediterraneo Jewels di Maria Elena Savini Jewelry designer, production designer Vico Edmondo de Amicis 30 Mola di Bari BA Italy

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Un mese di marzo scoppiettante per Elena Savini, una sua creazione selezionata per la mostra “Be Free! La libertà nel gioiello e nell'accessorio moda” evento che si tiene a Rho Fiera Milano dall’11 al 15 marzo, organizzato in collaborazione con Polidesign e Homi che si tiene durante la Homi Fashion and Jewels.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


Un gioiello selezionato per Homi Fashion and Jewels, di ceramica e rame, ispirato alla forza della natura, La LIBERTA’ di ESSERE, rappresentata da una creazione di Elena Savini che parla di dualità, nella forma, nel colore, nel carattere. Luce e ombra, oro e platino, giorno e notte. Tubolare in rame e teste scultoree in ceramica decorate con oro e platino. Sempre in marzo la designer è stata invitata come rappresentante del “FARE è SAPERE”, evento che si terrà durante l'expo di Dubai. Il progetto FARE è SAPERE, è un progetto editoriale promosso dall'Assessorato allo Sviluppo e Attività produttive della Regione Puglia in previsione della prossima partecipazione al Salone Internazionale Expo Dubai 2020 (Marzo 2022). Puglia. Fare è sapere sarà il titolo di un Volume di Rappresentanza Diplomatica dedicato alle Eccellenze dell'Artigianato Artistico Regionale e la designer è stata scelta per rappresentare la sua bella Regione Puglia a Dubai.

Il volume sarà presentato nell'ambito della “Water Week”, dal 20 al 26 marzo 2022, all'interno della mostra “Design in Puglia: Nel blu dipinto di blu”, EXPO 2020 DUBAI. Futuro, rinascita, libertà. E’ un inno all’ottimismo la nuova collezione di Lusso Mediterraneo by Elena Savini dove la libertà si rileva attraverso le caratteristiche di un mondo fantastico che ricorda la fauna sudafricana, dai colori tenui e puliti della steppa ai toni più accesi e pastellati della savana, per dare un tocco di luce e magia a quest’attesa ripartenza. Z.E.T MAG.#11 March 2022


EPOCA 2 BRONZI DI RIACE 1972 - 2022 La Calabria e tutto il mondo della cultura celebrano i primi 50 anni dei Bronzi di Riace Writer: Elmar Elisabetta Marcianò

L’A Gourmet L'Accademia Art Gallery Via Largo Cristoforo Colombo, 6 89125 - Reggio Calabria

Z.E.T MAG.#11 March 2022


A mezzo secolo dal ritrovamento dei 2 Bronzi di Riace parte un anno di celebrazioni di un ritrovamento che ha rappresentato una scoperta archeologica di portata mondiale infittita di misteri e che ha modificato fortemente l’offerta turistico/culturale della Calabria. Si inizia con l’apertura, sabato 5 marzo alle ore 18 presso il Castello Aragonese, della mostra L’Incanto, bipersonale degli artisti Ido Erani e Leonardo Lucchi. Madrina d’eccezione l’attrice e conduttrice tv Anna Falchi. La mostra, promossa da L’A Gourmet L’Accademia Art Gallery di Filippo Cogliandro in collaborazione con la galleria San Giorgio Arte di Antonio La Gioia e in partenariato con il Comune di Reggio Calabria, Assessorato alla Cultura e al Turismo, è inserita nel progetto Epoca 2 pensato per celebrare il 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, scoperti casualmente il 16 agosto 1972. L’inaugurazione della mostra è in 2 tempi, alle ore 18.00 al Castello Aragonese e alle ore 20.00 una splendida cena all’A Gourmet L’Accademia Art Gallery con i sapori di Filippo Cogliandro bagnati dai vini della Tenuta del Castello di Montegiordano a Cosenza.

Opera Lucchi sulla terrazza dell’accademia

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

Il percorso espositivo, curato da Elmar Elisabetta Marcianò e Antonino Labate, ha l’ambizioso intento di tessere un legame fisico e ideale tra i luoghi culturali cittadini partendo proprio dal concetto di dualità. Il numero 2, infatti, è il fil rouge che segna l’intero progetto. Due sono i guerrieri di Bronzo più famosi al Mondo; due le locations principali; due gli artisti selezionati; due come il 2022, anno che segna un traguardo importante. Due le “epoche” identificabili dopo il ritrovamento. Emerse dal mare, infatti, le splendide statue hanno costituito un vero e proprio spartiacque per una intera città e per la comunità tutta. Il loro arrivo ha cambiato l’immagine e la percezione della città agli occhi del mondo. I Bronzi hanno donato a Reggio Calabria una seconda possibilità per mostrarsi in tutta la sua bellezza dimenticata. Il ritrovamento nell’estate di cinquant’anni fa e la decisione di esporli all’interno del Museo Archeologico Nazionale, hanno segnato la seconda epoca per un luogo già culla della civiltà ma da quel momento in poi anche custode dei Bronzi e perciò proiettato verso il riconoscimento mondiale.

Ido Erani


Epoca2 in quanto due sono le epoche identificabili dal giorno del ritrovamento. Un prima e un dopo, glorioso passato le nostre origini magno greche e un futuro che da quel giorno dell’estate 1972 diventa chiaro a tutti. La consapevolezza della possibilità di essere nuovamente attrattori e attori nel panorama culturale mondiale. Ecco compiuta la sintesi tra un passato che torna alla luce e un futuro che si rivela luminoso. Medesima sintesi è quella operata dai due artisti che lavorano con linguaggi artistici classici per esprimere una creatività contemporanea. Epoca 2 è un progetto ambizioso che vuole coinvolgere la città, i suoi luoghi simbolo e si insinua nella comunità, tra cittadini e turisti come presenza forte, dirompente grazie alle opere esposte. È la sintesi di un nuovo inizio, dello stupore, del racconto di Reggio celebrato dall’arte il cui battito primordiale arriva dal mare; dal mistero che consegna tesori inestimabili e li restituisce allo scorrere del tempo ed è proprio in questo tempo presente che si inserisce la mostra L’Incanto. Di fronte alle opere di Ido Erani e Leonardo Lucchi, due artisti profondamente diversi, non si può fare a meno di restare in silenzio. Le figure umane risultano morbide, dinamiche a dispetto della matericità che le connatura; si lasciano contemplare, ammirare, “spogliare” felici di mettersi a nudo. Circa 80 opere disseminate nelle “stanze” cittadine, negli angoli più antichi, in quegli spazi che raccontano di gloria e battaglie e ne diventano i testimoni silenti.

Opera di Leonardo Lucchi Epoca 2, quindi, è ricordo immemore di ciò che siamo stati;testimonianza fiera di ciò che siamo; auspicio determinato e consapevole del cammino che possiamo, vogliamo e dobbiamo intraprendere poiché è l’arte che apre la nostra mente. Essa ci dona, infatti, sollievo dalla noia angusta della volontà, rivoluziona i nostri destini. “La vera opera d’arte ci guida verso ciò che esiste in eterno e ogni volta lo fa con innumerevoli segni”, scriveva Schopenhauer nel 1851: due di questi segni sono i Bronzi di Riace.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

“L’Incanto” Dal Castello Aragonese all’A Gourmet L’Accademia Art Gallery Reggio Calabria

L’A Gourmet L'Accademia Art Gallery Via Largo Cristoforo Colombo, 6 89125 - Reggio Calabria


E’ stata inaugurata al Castello Aragonese di Reggio Calabria la mostra “L’Incanto”, bipersonale degli artisti Ido Erani e Leonardo Lucchi, promossa da L’A Gourmet L’Accademia Art Gallery di Filippo Cogliandro in collaborazione con la galleria San Giorgio Arte di Antonio La Gioia, in partenariato con il Comune di Reggio Calabria e con il patrocinio della Città Metropolitana. “La mostra è inserita nel progetto Epoca 2 pensato per celebrare il 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace”, sottolinea l’assessore Irene Calabrò. Madrina d’eccezione la nota attrice Anna Falchi, la quale ai nostri microfoni ha detto: “è un onore essere qui, sono molto legata a questa terra ed ai Bronzi di Riace. Qui ho tanti amici anche se mancavo da tempo”. Presenti all’evento il sindaco Brunetti e Versace. La mostra Il percorso espositivo, curato da Elmar Elisabetta Marcianò e Antonino Labate, ha l’ambizioso intento di tessere un legame fisico e ideale tra i luoghi culturali cittadini partendo proprio dal concetto di dualità. Il numero 2, infatti, è il fil rouge che segna l’intero progetto. Due sono i guerrieri di bronzo più famosi al Mondo; due le locations principali; due gli artisti selezionati; due come il 2022, anno che segna un traguardo importante. Due, infine, le “epoche” identificabili dopo il ritrovamento. Emerse dal mare, infatti, le splendide statue hanno costituito un vero e proprio spartiacque per una intera città e per la comunità tutta.

Il loro arrivo ha cambiato l’immagine e la percezione della città agli occhi del mondo. I Bronzi hanno donato a Reggio Calabria una seconda possibilità per mostrarsi in tutta la sua bellezza dimenticata. Il ritrovamento nell’estate di cinquant’anni fa, il restauro effettuato a Firenze all’Opificio delle Pietre Dure e successivamente la decisione di esporli all’interno del Museo Archeologico Nazionale, hanno segnato la seconda epoca per un luogo già culla della civiltà ma da quel momento in poi anche custode dei Bronzi e perciò proiettato verso il riconoscimento mondiale.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Il progetto Epoca 2 Epoca 2 è un progetto ambizioso che vuole coinvolgere la città, i suoi luoghi simbolo e si insinua nella comunità, tra cittadini e turisti come presenza forte, dirompente grazie alle opere esposte. È la sintesi di un nuovo inizio, dello stupore, del racconto di Reggio celebrato dall’arte il cui battito primordiale arriva dal mare; dal mistero che consegna tesori inestimabili e li restituisce allo scorrere del tempo ed è proprio in questo tempo presente che si inserisce la mostra L’Incanto. Di fronte alle opere di Ido Erani e Leonardo Lucchi, due artisti profondamente diversi, non si può fare a meno di restare in silenzio. Le figure umane risultano morbide, dinamiche a dispetto della matericità che le connatura; si lasciano contemplare, ammirare, “spogliare” felici di mettersi a nudo.

Circa 80 opere disseminate nelle “stanze” cittadine, negli angoli più antichi, in quegli spazi che raccontano di gloria e battaglie e ne diventano i testimoni silenti. Epoca 2, quindi, è ricordo immemore di ciò che siamo stati; testimonianza fiera di ciò che siamo; auspicio determinato e consapevole del cammino che possiamo, vogliamo e dobbiamo intraprendere poiché è l’arte che apre la nostra mente. Essa ci dona, infatti, sollievo dalla noia angusta della volontà, rivoluziona i nostri destini. “La vera opera d’arte ci guida verso ciò che esiste in eterno e ogni volta lo fa con innumerevoli segni”, scriveva Schopenhauer nel 1851: due di questi segni sono i Bronzi di Riace. Epoca2 in quanto due sono le epoche identificabili dal giorno del ritrovamento. Un prima e un dopo, glorioso passato le nostre origini magno greche e un futuro che da quel giorno dell’estate 1972 diventa chiaro a tutti. La consapevolezza della possibilità di essere nuovamente attrattori e attori nel panorama culturale mondiale. Ecco compiuta la sintesi tra un passato che torna alla luce e un futuro che si rivela luminoso. Medesima sintesi è quella operata dai due artisti che lavorano con linguaggi artistici classici per esprimere una creatività contemporanea. Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


Filippo Cogliandro Gli spazi scelti per l’allestimento delle due mostre sono il Castello Aragonese (torre sud) simbolo cittadino legato al passato, alla storia della città e il nuovissimo spazio espositivo nato da poco all’interno del ristorante L’Accademia Art Gallery di Filippo Cogliandro. Parte delle opere dei 2 artisti sono locate nelle sale del Ristorante, diventato Galleria d’Arte, cultura e letteratura sul Progetto di Elmar Elisabetta Marcianò, opere collocate in punti strategici del Ristorante dalle cui finestre si gode la visione dello Stretto di Scilla e Cariddi, da cui Filippo prende ispirazione ogni giorno, un mondo fatto di miti, leggende e voci che ad ogni tramonto sanno raccontare una storia, la Storia della sua terra, che Filippo interpreta ogni giorno traducendola nei suoi piatti, infatti uno dei piatti del menù creato da Filippo vuol significare un ponte tra due storie diverse che sottolineano e rafforzano il legame con il passato e visioni di un nuovo futuro.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Il Maestro Veronesi: “Un concerto per dire No alla guerra con un duetto tra una soprano russa e una ucraina” Ufficio Stampa Telefono: 3402561867 Mail: giovanni.felice3@gmail.com

Mercoledì 9 marzo, al Liceo Linguistico Byron di Viale San Concordio, alle tenuto un concerto promosso dal Maestro Alberto Veronesi a sostegno Ucraino con alcuni membri dell’orchestra pucciniana, a cui parteciperanno Lubov Stuchevskaya, Magdalena Feiner e Zoia Rhozok, quest’ultima di ucraina, sfuggita ai bombardamenti e in arrivo in questi giorni in Italia.

10.30, si è del popolo le soprano nazionalità

“Nessuno avrebbe mai potuto immaginare di vedere ancora una volta i binari dei treni affollati di civili che scappano dalla guerra, ma purtroppo sta succedendo. - dichiara il Maestro Veronesi –Non c’è spazio per speculazioni o per interessi politici mentre donne e bambini muoiono, questo è il momento del dialogo e della pace. L’unica soluzione è dire no ad ogni tipo di violenza. Ringraziamo il Liceo Byron di Lucca per aver voluto ospitare questa iniziativa cui partecipano alcuni strumentisti ucraini e due soprano ucraine, native.” “Con questo concerto non solo vogliamo dare solidarietà concreta ed immediata a queste artiste ucraine fuggite, ma anche rivolgere da Lucca un appello stringente al dialogo: proprio per questo all’interno del concerto, infatti, vi sarà un duetto tra una cantante russa e una ucraina.”

Z.E.T MAG.#11 March 2022


ELISABETTA ROGAI E LA SUA TECNICA ENOARTE®

un invito a guardare il mondo del vino da un punto di vista diverso.

20 e 21 marzo 2022 Lido di Camaiore (Lu) UNA Esperienze Versilia Lido Viale S. Bernardini, 337 – Lido di Camaiore (Lu) www.Elisabettarogai.it © BARTOLACCI DESIGN SRL Via di Castiglionchio 30/1 Loc.Rosano 50067 Rignano sull'Arno (FI) Italia

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Elisabetta Rogai. Ripensare all’arte in chiave sostenibile nella duplice accezione di tela specchiante e di un processo mentale che pensa, analizza ed elabora, incarna la volontà di interrogarsi, di andare alla ricerca di ciò che ancora non è stato svelato come è stata dunque la mia scoperta di EnoArte, l’uso improprio di usare il vino al posto del colore, facendolo diventare l’attore principale del mio percorso artistico, iniziato a nove anni.

Sono passati 10 anni da quando ho “scoperto” la duplice vita del vino, dalla cantina alla tela ma non solo, mi sono incuriosita dagli effetti che poteva produrre su una breccia di marmo bianco di Carrara, su doghe di legno, ho scoperto la resa del balsamico, diciamo con certezza che sono unica in Italia anche se molti “artisti” per così dire, hanno cercato di copiarmi e imitarmi ma l’arte non si copia, si può malamente riprodurre, una sorta di copia e incolla assai deludente come esito.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

La mia EnoArte è un viaggio emotivo che parte dal tributo reso al vino, io dico sempre “vino buono dipinto bello”, nelle parole di chi lo ama di più, il produttore, passa attraverso i ricordi, a quel bagaglio di ricordi, memorie preziose che ognuno di noi porta sempre con sé e che ci unisce profondamente alle persone che davvero contano nelle nostre vite e prosegue nelle storie intime che ci parlano di legami. Il vino, come materia, gioca un ruolo da protagonista e non casuale, è dedicato ai legami, a quel bagaglio di ricordi, memorie preziose che ognuno di noi porta sempre con sé e che ci unisce profondamente alle persone che davvero contano nelle nostre vite, ma anche alla nostra terra, così bella, così ricca, così “madre”, un viaggio emotivo che parte dalla mia scoperta,

e prosegue nelle mie storie intime che parlano di legami, mescolando un’umanità fatta di donne, inclusività, bellezza, cavalli in corsa, bambini. Come è nato? Come l’ho scoperto? fu un coup de théâtre, una contaminazione assoluta, poi un excursus sul colore, lo studio delle tonalità che variano da vino a vino, il gesto maldestro di un bicchiere di vino rovesciato sulla tovaglia.....non andrà mai via......e l’Università di Firenze che ha studiato la mia ispirazione, la mia emozione nello scoprire che avevo una tonalità in più sulla mia tavolozza, cento, mille tonalità, un progetto ma principalmente una filosofia che ha come cardine il “rispetto” per l’ambiente, per il prodotto e per le persone, dalla produzione alla lavorazione, fino al consumo vero e proprio.


Z.E.T MAG.#11 March 2022

I dipinti della mia EnoArte si trasformano anche in etichetta e su una bottiglia di vino non è un orpello banale ma in realtà è una sorta di narrazione, estetica e corale del vino che andremo a degustare, del piacere e della cultura della tavola, che si fondono a tal punto che non sembrano avere un confine netto, l’etichetta è in sintesi una “sorpresa”, uno storytelling estetico che ti prepara al gusto del vino, fatto di creatività, di disegno e di emozioni, un fatto di amore messo in trasparenza perché la cucina è sempre un atto d'amore, in cui il vino è il protagonista assoluto in un viaggio che si chiama vita. Contrasti, colori decisi e preparazioni antiche, diventati cifra della mia arte, la mia EnoArte, che sembrerebbe un concetto semplice trasformato in una corsa pazza di cavalli mossi dal desiderio della vittoria nella Piazza di Siena, tra gli urli della folla che affiancavano il mio “cencio” portato dai buoi ma quello non è solo un concetto, quella è emozione vera, l’insieme che regala l’Arte a noi Artisti visionari quando scopri che il tuo talento è diventato realtà.


Un mondo realistico ma metafisico, concreto ma evanescente. Dipinti che volano nell’aria con Bartolacci Design. EnoArte® incontra Bartolacci Design® alla XIV edizione di Terre di Toscana – 20 e 21 marzo

Terre di Toscana è un evento di L’Acquabuona (www.acquabuona.it), testata giornalistica on-line che dal 1999 racconta con passione e professionalità l’enogastronomia e l’agroalimentare del Bel Paese. Acquabuona.it da 10 anni è anche organizzatrice di “Vini d’Autore-Terre d’ Italia”, a cui ogni anno prendono parte 80 cantine provenienti da tutto lo stivale, evento patrocinato dal Comune di Camaiore.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Una realtà in continua trasformazione ed evoluzione in un ininterrotto e costante dialogo con la poetica di EnoArte, la magia di far “volare” i suoi dipinti. È il mondo nuovo di Elisabetta Rogai, il suo incontro con le opere di Bartolacci Design in Plexiglas, un invito a guardare il mondo del vino da un punto di vista diverso.

Una superficie, la tela di un quadro di Elisabetta Rogai, che diventa parte di un processo complesso in un mondo silenzioso fatto di luci, colori, visioni, come il materiale di Bartolacci Design, espresso negli accessori di plexiglas, polimero termoplastico, per il mondo della nautica, per quello del caravan, ascensori, veicoli di emergenza e infine la linea design per il mondo del vino, che riesce a far “volare” le opere, realistico ma allo stesso tempo metafisico, concreto ma allo stesso tempo evanescente. Un mondo dove la creatività dell’Artista Elisabetta Rogai viene trasformata in un processo evolutivo della materia, il plexiglas, sulla quale insiste la luce che rappresenta una componente fondamentale ampliandone il senso e creando forme imprevedibili, sempre diverse.

L’artista, nell’incontro con un materiale per lei nuovo realizza opere che sono abbinamenti interattivi con il plexiglas, diversi, non banali, unici, come è stato per il vino al posto dei colori a olio, il jeans e il marmo bianco di Carrara, materiali che si rafforzano a vicenda e possono avere infinite disposizioni generando un flash immediato, un’esplosione di energia dove in primo piano predomina il colore dal quale emerge l’intensità dell’immagine.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


UN CORSO PER LA PREVENZIONE DEL SESSISMO SUL LAVORO: IL PROGETTO DELLE DONNE DEL VINO ARRIVA A PALAZZO MADAMA È stato presentato con la Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti e il presidente della Commissione Politiche UE Dario Stefàno, che hanno tenuto a battesimo anche le Giornate delle Donne del Vino, nel 2022 dedicate al futuro e alla pace. Coinvolgerà donne di 11 Paesi del mondo

Associazione Nazionale Le Donne del Vino 02 867577, www.ledonnedelvino.com, info@ledonnedelvino.com Ufficio stampa Associazione Nazionale Le Donne del Vino Anna Pesenti anna.pesenti11@gmail.com 335 6376458 334 3997914 Fiammetta Mussio fiammetta.mussio@gmail.com 339 7552481 Ufficio Stampa Donatella Cinelli Colombini Marzia Morganti marzia.morganti@gmail.com 335 6130800

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Donne del Vino_ da sn, Laura Donadoni, Manuela Zennaro, Donatella Cinelli Colombini, la ministra Elena Bonetti, il senatore Dario Stefàno

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Un progetto che nasce e uno che si realizza: oggi, lunedì 7 marzo, a Palazzo Madama la Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, insieme al Presidente della Commissione Politiche UE Dario Stefàno, hanno tenuto a battesimo congiuntamente il primo corso di “prevenzione del sessismo” per i luoghi di lavoro e le Giornate delle Donne del Vino, in occasione dell’8 Marzo, quest’anno dedicate al FUTURO e alla PACE, che si svolgeranno per la prima volta contemporaneamente in 11 Paesi del mondo: Argentina, Australia, Austria, Cile, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Nuova Zelanda, Perù e Usa. DONNE DEL VINO VERSO LA PARITÀ DI GENERE Donne del Vino capofila del cambiamento: il comparto enologico è il più vicino a sfondare il tetto di cristallo del gender gap. Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Un’avanzata che fa leva sulla maggiore scolarizzazione e sull’attitudine alla relazione proprie del genere femminile. Da questo le Donne del Vino hanno tratto spunto per far conoscere in Italia il primo corso per la “prevenzione del sessismo” cioè di quelle parole, gesti e immagini che creano un ambiente di lavoro poco libero e professionale. Un corso che la giornalista ed esperta Laura Donadoni sta elaborando partendo dal “Sexual Harassment Prevention Training” obbligatorio in California. Quello presentato è il progetto con la demo, in attesa che si verifichino le condizioni necessarie per farlo partire, ovvero l’introduzione dell’obbligatorietà per tutti i neo assunti.

Il corso, che potrà essere seguito online, si compone di circa 12 mini lezioni di 3 minuti ciascuna con quiz finale, per un totale di un’ora. Servirà ad avere consapevolezza di quali comportamenti creano un ambiente di lavoro sessualizzato, ovvero ciò che fa sentire obbligati i sottoposti a compiacere il capo che ha appeso il calendario con persone nude, oppure mostra un video, divertente, ma con contenuti erotici. Comportamenti che creano un clima ostile che limita la libertà delle persone e pone i rapporti su un piano diverso da quello professionale. LE DISEGUAGLIANZE DI GENERE FRENO ALLO SVILUPPO NELLE PAROLE DELLA MINISTRA BONETTI E DEL PRESIDENTE STEFÀNO «Introdurre la parità di genere nei luoghi di lavoro è uno degli assi strategici del governo per lo sviluppo dell’economia italiana. Lo dimostra l’adozione della prima Strategia Nazionale per la parità di genere nella nostra storia, adozione resa strutturale in legge di bilancio e che vede nella Strategia lo strumento trasversale di valutazione del raggiungimento degli obiettivi di parità nei progetti del Pnrr. E con la Certificazione per la parità di genere viene reso possibile un meccanismo di premiante verso le aziende virtuose, con sgravi e premialità - spiega la Ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia Elena Bonetti -. Auspico che il mondo del vino e in genere il settore agricolo diventino sempre più esempi di questo grande cambiamento nella cultura del lavoro. Un cambiamento vettore di sviluppo che vede protagoniste le donne e che farà risalire l’Italia dagli ultimi posti in Europa nel gender gap fra i Paesi europei».

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Elementi sociali ed economici su cui insiste anche il Senatore Dario Stefàno: «L’Unione Europea chiede il massimo impegno nel contrasto alla discriminazione di genere. Tale diseguaglianza è un freno al rilancio del Paese anche perché costa all’Italia 89 miliardi l’anno, il 6% del Pil. La valorizzazione delle donne è la risorsa inespressa da mettere in campo per accelerare la ripresa, soprattutto nel vino. Il settore agricolo riceve consistenti aiuti europei e nei bandi collegati al PNRR può trovare risorse aggiuntive per gli investimenti. La diffusa applicazione della norma sulla Certificazione di genere, può mettere le ali alle aziende dove la disparità tra uomini e donne è stata cancellata. I corsi di “Prevenzione al sessismo” proposti dalle Donne del Vino potrebbero essere un elemento importante per abbattere discriminazioni e diversità». CORSI DI PREVENZIONE ANTISESSISMO PER CREARE AMBIENTI DI LAVORO SOLIDALI «Facendo conoscere questi corsi, le Donne del Vino sperano che venga riconosciuta la loro utilità e siano resi obbligatori - spiega la presidente dell’Associazione Donatella Cinelli Colombini - Chi pensa che la violenza verso le donne appartenga al passato, si illude. Nello studio condotto nel 2021 per le Donne del Vino dall’Università di Siena dal professore Lorenzo Zanni e dalla ricercatrice Elena Casprini, è emerso che nel 6,9 delle aziende intervistate erano avvenuti dei casi di violenza, nel corso dei precedenti tre anni. Ma si tratta solo della punta dell’iceberg, perché come ben sappiamo, la stragrande maggioranza degli abusi rimane sommerso».

In California, la frequenza dei corsi da parte di tutti i nuovi assunti ha ridotto le molestie sessuali e fatto aumentare l’identificazione dei comportamenti scorretti favorendo il rispetto anche fra persone appartenenti a culture diverse. «L’idea di portare in Italia il corso di prevenzione è stata da me proposta alle Donne del vino a gennaio – spiega Laura Donadoni - in seguito alla mia esperienza professionale in USA, spinta dalla volontà di fare qualcosa di concreto per migliorare le condizioni di lavoro delle donne. Negli USA questi corsi hanno contribuito a far sentire le potenziali vittime di sessismo più forti nel denunciare, spingendo anche chi assiste a non rimanere in silenzio». GIORNATE DELLE DONNE DEL VINO 2022 CON DONNE DI 11 PAESI UNITE DA UN MESSAGGIO DI PACE Nel corso della Conferenza a Palazzo Madama, sono state presentate anche le Giornate delle Donne del Vino, (1°-14 marzo), organizzate in occasione dell’8 Marzo, per trasmettere un messaggio di pace e di speranza per il futuro. Le donne saranno unite da un messaggio e l’hashtag #coltiviamoilfuturo: «Le Donne del Vino coltivano il futuro e la pace, la bottiglia come simbolo e contenitore dei messaggi diretti alle nuove generazioni: "senza pace non c'è futuro"». Sono proprio le foto delle Donne del Vino, il punto di forza dell’iniziativa per il loro effetto virale nella rete. Ogni foto ritrae una donna con in mano la bottiglia etichettata con il logo dell’evento. L’immagine mostra silhouette femminili giovani che guardano in direzioni diverse e appartengono a etnie diverse.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Hanno i colori della terra, nelle sue diverse tonalità e sono sovrastate da onde che richiamano la comunicazione internet ma portano con loro foglie di vite e grappoli. Simboleggiano l’universo femminile del vino che guarda al futuro in direzioni diverse ma con uno stesso spirito solidale e fiducioso usando la tecnologia per fare network. Quest’anno infatti, per la prima volta, partecipano le donne del vino di 11 nazioni diverse. Nelle bottiglie vuote ci sono le speranze e gli auspici per le nuove generazioni scritte su cartigli. Ecco che la bottiglia di vino diventa un simbolo che unisce, una capsula del tempo che manda messaggi sul tema 2022 “Futuro e pace”. Le Giornate delle Donne del Vino sono un tassello del network internazionale di cui l’associazione italiana è capofila e che avrà il suo momento clou in occasione di SIMEI, fiera delle macchine per l’enologia che si svolgerà dal 15 al 18 novembre a Milano e vedrà la presenza di due rappresentanti per ogni associazione femminile dell’enologia mondiale. Le Donne del Vino, con le sue 950 socie di tutte le regioni italiane e di tutta la filiera enologica, è la più grande e organizzata associazione femminile del mondo e, anche per questo, ha un ruolo guida per l'intero movimento. Hashtag: #coltiviamoilfuturo #cultivatethefuture.

CHI SONO LE DONNE DEL VINO Le Donne del Vino sono l’associazione di enologia al femminile più grande del mondo. Nata nel 1988, conta oggi quasi 950 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. L’associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Due anni fa hanno costituito un network internazionale con 10 associazioni simili in altre parti del mondo. Attualmente promuovono indagini sul Gender Gap nelle cantine e sull’uso del vetro leggero. La collaborazione con università e strutture formative ha permesso un forte incremento dell’attività didattica in favore delle socie specialmente nei settori del marketing e della comunicazione. Dall’anno scolastico 20212022 partirà la sperimentazione dell’insegnamento del vino negli istituti turistici e alberghieri direttamente organizzato dalle Donne del Vino. Le socie stanno realizzando il primo ricettario italiano che parte dal vino o dai vitigni autoctoni per descrivere i piatti della tradizione locale. Le azioni in favore della salvaguardia dell’identità locale e del patrimonio storico del vigneto italiano comprendono anche le degustazioni sui vini da “vitigni reliquia” e da “vigneti antichi”. Le Donne del Vino promuovono il turismo del vino en plein air con il progetto Camper Fiendly. Contrastano la violenza sulle donne con raccolte di fondi, convegni e azioni di sensibilizzazione come #tunonseisola e il più recente sharing corner del sito per agevolare chi cerca lavoro. Maggiori notizie sono nel sito e nel blog www.ledonnedelvino.com oltre che nel mensile D-News inserto del Corriere Vinicolo.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


I vini della libertà dei fratelli Luppino conquistano la Toscana

La storia personale di Maria Domenica e Rocco Luppino, quarant’anni in due, è una storia di coraggio. Due ragazzi costretti ad abbandonare la terra natale per cercare di fare altrove ciò che non hanno potuto fare a casa. Sono i figli di Domenico Luppino già assessore al bilancio della provincia di Reggio Calabria e sindaco del comune di Sinopoli. Imprenditore agricolo e uomo retto che mai ha ceduto alle minacce della n’drangheta pagando le sue scelte con oltre 200 attentati intimidatori e con un male incurabile che lo ha stroncato ancora giovane. Insieme alla madre Caterina Bianchini portano avanti la tradizione di imprenditoria contadina di famiglia nella Toscana che gli ha accolti e guardano avanti, come dice anche il nome della loro azienda, che non a caso E’ Jamu: tipica espressione del dialetto calabrese che vuole dire “ripartiamo!”.

Alla memoria del coraggioso padre il comune di Firenze ha intestato nell’autunno scorso il “Premio della legalità e nei giorni scorsi anche l’Assessore all’agricoltura e Vicepresidente della Regione Toscana ha voluto fare visita ai giovani Luppino nell’azienda sulla Setteponti nel comune di Loro Ciuffena per far sentire che le istituzioni sono loro vicino in questo percorso di rinascita. “Dal coraggio di denunciare la criminalità organizzata ad un nuovo inizio in Toscana. E’ Jamu è la storia di una famiglia di agricoltori che ce la sta mettendo tutta e che ho voluto conoscere di persona” commenta sul suo social la Vicepresidente Saccardi. Anche il Presidente della Regione Eugenio Giani è rimasto colpito dalla storia di questi fratelli e scrive. “Una storia di tenace passione quella di Maria Domenica e Rocco, due giovani arrivati dalla Calabria. La Toscana li ha accolti e grazie al sostegno della Regione hanno avviato la loro attività producendo vini e olio biologici.” Passione e coraggio Maria Domenica e Rocco ne hanno da vendere e seguendo gli insegnamenti del padre producono due vini e un extra vergine d’oliva di grande valore. In quei terreni e vigneti del Valdarno ogni giorno, seguendo gli insegnamenti del padre che ha messo la responsabilità collettiva davanti a quella individuale fanno dell’agricoltura uno strumento di legalità.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Sangiovese e Incrocio Manzoni i due vitigni autoctoni che hanno scelto di valorizzare con rispetto e dedizione e due sono anche le etichette di vini biologici aziendali che grande successo stanno riscuotendo in Italia e all’estero. “Parresìa” Incrocio Manzoni in purezza è una rarità per questa zona della Toscana. Un piccolo gioiello valorizzato al massimo lasciando fare alla vigna il suo corso e intervenendo poco in cantina per non snaturare le caratteristiche. Il risultato è sorprendente. Un bianco di grande eleganza, spiccata sapidità ed estesa gamma di profumi dove dominano gli agrumi ma si percepiscono anche note floreali e di frutta esotica. Il gusto è pieno, rotondo e persistente. “Zimbatò” è invece il rosso di casa che nasce da un Sangiovese coltivato a 300 metri d’altitudine da uve vendemmiate rigorosamente a mano che vengono selezionate in modo scrupoloso per dare vita a un numero relativamente basso di bottiglie, affinché la qualità sia sempre rispettata così come il terroir. Un Chianti Docg (95% Sangiovese e 5% Colorino) rotondo, intenso e persistente con note profumate di viola, amarena e frutti di bosco con tannini setosi e lunghi.

Completa la produzione aziendale “L’oro” un extra vergine d’oliva intenso e profumato ricchissimo di polifenoli e dalle note erbacee e fruttate. I vini e l’extra vergine di E’ Jamu hanno però soprattutto una caratteristica speciale che nessun alto ha e che li rende davvero unici: il sapore e la freschezza della libertà. Un prezzo altissimo quello pagato da Rocco, Maria Domenica e Caterina per poter continuare a vivere da uomini e donne liberi.

Z.E.T MAG.#11 March 2022



Z.E.T MAG.#11 March 2022

E’ Jamu...ripartiamo! i vini della libertà di due giovani fratelli Sangiovese e Incrocio Manzoni: i due vitigni della tenuta che abbiamo scelto di valorizzare con rispetto e dedizione Società Agricola Ejamu Di Luppino E C. S.s. Via Setteponti Levante, 13 52024 – Loro Ciuffenna – Arezzo


Parresìa, Il Manzoni L’Incrocio Manzoni è l’incrocio di maggior successo dei quattro creati dal Professor Manzoni nella prima metà del ‘900. Un incrocio tra il Riesling renano e il Pinot bianco. In Toscana è arrivato solo nel 1990, a Pienza per la precisione, e da lì si è diffuso in pochissimi territori della regione. Il nostro vigneto di Incrocio Manzoni rappresenta una rarità per questa zona, un piccolo gioiello che cerchiamo di valorizzare al massimo, lasciando che la vigna faccia il suo corso, senza troppi interventi in cantina che ne vadano a snaturare le caratteristiche. Da questo vigneto nasce Parresìa, il nostro bianco caratterizzato da grande eleganza e spiccata acidità. Zimbatò, Il Sangiovese Dal Sangiovese, coltivato a 300 mt nasce lo Zimbatò, il nostro rosso che da questa uva prende il suo corpo, la lunga persistenza e il colore. I vitigni di Sangiovannese occupano la maggior parte della superficie coltivata dell’azienda e rappresentano la volontà di proseguire nella tradizione dell’azienda e valorizzare questa parte di Toscana, tra Chianti e Pratomagno. Vendemmiate rigorosamente a mano, le uve vengono selezionate in modo scrupoloso, per dare vita a un numero relativamente basso di bottiglie, affinché la qualità sia sempre rispettata così come la tipicità dei nostri vini.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


CENA CON L’AUTORE Al Ristorante L’Accademia Art Gallery incontro con la scrittrice Stefania Auci “L’Inverno dei Leoni”

Il terzo appuntamento con la letteratura nazionale è stato il 25 febbraio - con la “Cena con l’Autore” al Ristorante Accademia Art Gallery ci ha regalato un incontro con la notissima scrittrice Stefania Auci e il suo secondo romanzo sulla Famiglia Florio, il libro edito da Nord nel 2021 con una bellissima copertina che ritrae un particolare di un famoso dipinto di Johan William Godward, “L’inverno dei leoni”(Ed. Nord 2021) che ci regala altri settant’anni della saga della famiglia Florio (1865-1935), iniziata con “I leoni di Sicilia”(Ed. Nord 2019).

Ospite dello chef Filippo Cogliandro la scrittrice è stata presente per firmare le copie del libro a questo imperdibile appuntamento mentre ha dialogato con la giornalista Marina Neri. Il secondo e conclusivo capitolo della saga dei Florio, originari di Bagnara Calabra, un piccolo paesino in provincia di Reggio Calabria raccontato nell’attesissimo “L’inverno dei leoni” è la storia del declino di una famiglia, ma è soprattutto una storia di fragilità e di amori, in un’Italia di profondi cambiamenti sociali e politici. La scrittrice narra di come l’amore è il filo rosso che lega gli accadimenti, i Florio combattono, soffrono, gioiscono, sperano e si disperano… per amore, che prende ogni forma possibile e che ha svelato la straordinaria universalità di questa vicenda affascinante e complessa. Z.E.T MAG.#11 March 2022


Un appuntamento, il terzo, della “Cena con l’Autore”, che fa parte del progetto culturale di Elmar Elisabetta Marcianò, che ha avuto sullo sfondo l’abbinamento armonico con la mostra d'arte contemporanea collettiva dal titolo “Amore” per promuovere l'incontro tra arte e letteratura con la cucina di Filippo Cogliandro mostra collettiva che ha avuto anche la visita di un gruppo di studenti del progetto Erasmus della Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea. Nel suo romanzo, l’Inverno dei Leoni la scrittrice narra di come l’amore è il filo rosso che lega gli accadimenti, i Florio combattono, soffrono, gioiscono, sperano e si disperano… per amore, che prende ogni forma possibile e che ha svelato la straordinaria universalità di questa vicenda affascinante e complessa. Da“𝗟𝗟’𝗜𝗜𝗜𝗜𝗜𝗜𝗜𝗜𝗜𝗜𝗡𝗡𝗡𝗡 𝗗𝗗𝗗𝗗𝗜𝗜 𝗟𝗟𝗟𝗟𝗟𝗟𝗟𝗟𝗜𝗜“«Adesso tra le sue braccia c’è il futuro, suo e di Casa Florio. Il neonato spalanca gli occhi, scoppia in un pianto dirotto, ma Ignazio gli bagna le labbra con un dito sporco di marsala. «Questo sapore devi ricordare. Questo, ancor prima di quello del latte.» Se lo appoggia sul petto. «Questo ci ha reso ciò che siamo: i Florio.»

La Sicilia dei Florio e la Calabria di Filippo Cogliandro unite per una notte, dove si è raccontato del Ponte sullo Stretto, in piedi 20.000 anni fa, quando Calabria e Sicilia erano unite da una stretta striscia di terra, oggi unite dalla pesca, dall’agricoltura, dall’accoglienza, due patrimoni culturali all’interno del Mediterraneo, che oggi lo chef Cogliandro modernizza nella sua cucina con un altro fenomeno notato dagli antichi quello che fu chiamato "Fata Morgana" che nei romanzi cavallereschi era sorella di re Artù.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


E le immagini, che hanno colpito lo chef Filippo Cogliandro sin dalla sua infanzia, sono dunque un mezzo per esprimere la cultura della sua terra, adatte a coglierne al massimo l’essenza, dove creatività e tecnica coesistono e si sintetizzano dando forma a idee ed emozioni, che prendono anima su raffinate mise en place che poi usa, in maniera complice, ne fa il suo sfondo, si diverte a giocare con le sensazioni che provoca, cambiando le carte in tavola e spingendoci a guardare la realtà da un altro punto di vista, magari attraverso una lente di ingrandimento. L’A Gourmet L'Accademia Art Gallery Via Largo Cristoforo Colombo, 6 89125 - Reggio Calabria

Franca Florio immortalata da Giovanni Boldini

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Arizona Company Works With M3F Festival to Bring Clean Power

About M3F M3F (McDowell Mountain Music Festival) is a 100% nonprofit two-day music festival established in 2004. In a commitment to giving back, M3F has adopted a 3 Cs belief community, culture, and charity. M3F has donated over $3.2 million since its start in 2004 and is completely run by volunteers.

About NUE New Use Energy Solutions, Inc. (NUE) is an Arizona-based company whose mission is to provide affordable clean energy for anyone, anywhere. NUE engineers and manufactures affordable solar+battery systems that replace traditional fossil fuel alternatives such as portable generators. NUE emphasizes mobility as well as field serviceability to maximize the usable life of our products. Advantages of NUE's products include SPEED of deployment, SIMPLICITY of the technology and SUSTAINABILITY of the solution.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


TEMPE, Ariz., Feb. 28, 2022 -- New Use Energy Solutions (NUE), a Tempe-based company specializing in mobile & rapidly deployable solar+battery systems, will continue its drive to lower carbon emissions at festivals and events by solar powering several facilities at the upcoming M3F Festival, which will be held at Margaret T. Hance Park in downtown Phoenix on March 4-5. Formerly known as the McDowell Mountain Music Festival, the event was originally conceived as a teambuilding exercise for its producers, WESPAC Construction, and has raised $3.2 million for charity since launching in 2004, including $1.1 million donated in the last two years alone. The NUE team was introduced to M3F organizers by a mutual friend, former legislator Ken Clark, who was also director of the state energy office under Governor Janet Napolitano. "The M3F Festival is a great opportunity for us to demonstrate what we can do to make outdoor events more sustainable and enjoyable by eliminating noisy and polluting gas generators," said Lee Feliciano, COO of New Use Energy. "We are an Arizona-based company that builds mobile solar solutions that can move into an event's area, set up quickly, meet the power requirements and be removed easily.

Local events like M3F provide us with a platform to continue to show the rest of the country what's possible using today's technology and eliminate the use of fossil fuelpowered generators. The fact that we are using repurposed solar panels donated by ASU's Photovoltaic Reliability Lab for two of our systems is the icing on the cake." "We are excited to have this unique local company, New Use Energy, bring the latest mobile solar solutions to power our merchandising and information booths, making them effectively zero carbon emitters for the event," said JJ Stewart, M3F's Sustainability Team Lead. "They are also powering and managing the phone and device charging tent, and the tent they are bringing is made of the latest lightweight solar panels. This is very much in line with our goals."

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Lava for Good firma il vincitore del Premio Pulitzer Gilbert King per la serie Chilling sul caso di omicidio seriale in Florida

Gilbert King, host of Lava for Good's Bone Valley

La pluripremiata piattaforma multimediale Lava for Good annuncia oggi Bone Valley , una storia agghiacciante di omicidi, misteri e aborto spontaneo della giustizia. La serie di podcast che racconta il caso di Leo Schofield e del serial killer che afferma di aver ucciso la moglie di Leo è scritta e ospitata da uno dei più grandi giornalisti investigativi del paese, il vincitore del Premio Pulitzer Gilbert King, autore di Devil In The Grove . Leo Schofield è stato imprigionato per 34 anni, scontando l'ergastolo per aver presumibilmente ucciso la moglie di 18 anni, Michelle, un crimine che Schofield ha costantemente negato di aver commesso. Nel 2004, le impronte digitali precedentemente non identificate prelevate dall'auto di Michelle sono state abbinate a Jeremy Scott, un adolescente senzatetto che viveva vicino agli Schofields a Lakeland, in Florida. Da allora, Jeremy ha confessato più volte a King di aver pugnalato a morte Michelle e di aver scaricato il suo corpo in una fossa di fosfato abbandonata in un'area conosciuta come Bone Valley. Allora perché Leo Schofield rimane dietro le sbarre? La famiglia di Michelle è divisa su chi credere, aggravando la tragedia della sua morte.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Questa provocatoria indagine sul vero crimine presenta resoconti di prima mano sia di Leo Schofield che di Jeremy Scott stessi. Concede all'ascoltatore un accesso privilegiato alla macchina di una condanna illecita attraverso il maestro giornalista investigativo, il conduttore Gilbert King, il cui libro bestseller del New York Times, Devil in the Grove: Thurgood Marshall, the Groveland Boys, and the Dawn of a New America , ha ricevuto il Premio Pulitzer per la saggistica generale nel 2013. King ha scritto di razza, diritti civili e pena di morte per il New York Times , il Washington Post e The Atlantic "Come fa un uomo a trascorrere più di tre decenni dietro le sbarre quando ci sono strati di prove che indicano la sua innocenza?" chiede il re. "Spero che questa serie risponda a questa domanda, esponga come il nostro sistema giudiziario abbia sbagliato molto in questo caso e aiuti a indicare la verità per Leo, così come per Michelle". A Bone Valley , i rapporti incessanti di King lo portano a nuove prove e alla confessione di Scott di un secondo omicidio, portando l'ufficio del procuratore dello stato a riaprire questo caso freddo di 35 anni nella Florida centrale. King non è estraneo alla regione: è lì che si è svolto Devil In The Grove . La sua ricerca straordinariamente approfondita per quel libro ha portato all'esonero nel 2021 degli uomini accusati ingiustamente noti come i Groveland Four.

"Il caso di Leo Schofield rappresenta un completo crollo del nostro sistema legale penale americano", ha affermato Jason Flom, fondatore e CEO di Lava for Good. "Siamo onorati che Gilbert si unisca a noi per portare l'attenzione tanto necessaria a questa storia scioccante e speriamo che il nostro lavoro insieme possa finalmente portare alla vera giustizia in questo caso". Per ascoltare Bone Valley e l'attuale serie di Lava for Good, visita www.lavaforgood.com o trovali su tutte le piattaforme di podcast popolari. A proposito di Lava per sempre Lava for Good crea contenuti originali straordinari, podcast ed esperienze, amplificando le voci dei difensori della giustizia sociale contemporanea e ispirando azioni verso una società più informata, empatica e giusta. Fondata e guidata dal famoso dirigente musicale, autore di libri per bambini e filantropo Jason Flom insieme al COO di Lava Media Jeff Kempler in associazione con Signal Co. No1, la lineup di podcast n. 1 di Lava for Good è stata scaricata oltre 30 milioni di volte e è accreditato di aver influenzato esoneri, grazie, grazie, leggi e riforme a livello nazionale. La formazione, che comprende i principali esperti, avvocati, attivisti e giornalisti in prima linea nei movimenti per i diritti umani e la giustizia, attualmente include Wrongful Conviction , Righteous Convictions with Jason Flom , False Confessions , Junk Science e altro, ed è disponibile su tutti i principali piattaforme podcast.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


l Green Adventure Festival prende il via il 1 e 2 ottobre Il festival vegano e vegetariano promuove stili di vita sani abbinati all'intrattenimento.

Il Green Adventure Festival è un sostenitore di uno stile di vita più sano, un ecosistema verde e un focus su vegano e vegetarianismo. Mentre c'è una gran parte della popolazione che è carnivora, il Green Adventure Festival mira a educare in un modo che aiuti molti a ridurre il consumo di carne. Nel frattempo, migliorando la loro salute aumentando l'assunzione di proteine attraverso opzioni alternative vegane e vegetariane più organiche. Il fondatore e CEO del Green Adventure Festival, Jason Xiao ha ricordato il suo periodo di transizione da una dieta quotidiana a mangiare tutto ciò che ti piace a una sana dieta vegetariana. Durante un'intervista con #FYIWITHROWENA , il signor Xiao ha dichiarato: "Poiché sono diventato vegetariano già da 5 anni, ho imparato molto e ne ho tratto molti benefici, è fantastico... Quindi circa 4 anni fa, Mi sono imbattuto in questa idea. Inoltre, sono andato a diversi festival vegani...

Dopo averlo visto, ho detto... Sai cosa, forse un giorno potrò fare qualcosa di diverso. Usa il mio background e il cibo vegano/vegetariano... con tutta la formazione che ho fatto e lo sfondo dell'intrattenimento, l'intrattenimento in stile circense, l'intrattenimento dal vivo sul palco, penso che sarà molto, molto divertente". Il Green Adventure Festival sarà un evento annuale, secondo il fondatore, Jason Xiao. "Questo è il primo anno e stiamo facendo tutto il possibile per iniziare con il big bang!" La sede dell'evento e gli sviluppi sono già molto prima del previsto con un palco 40x40 con illuminazione ambientale, apparecchiature audio fenomenali e uno sfondo per fare una dichiarazione. La contea di Clark ha recentemente approvato una delle loro sedi al Silver Bowl Park. GAF o (GAF) come il loro team di marketing ama abbreviarlo, sarà situato nella città di Henderson, NV, a pochi minuti di auto dalle linee di confine di Las Vegas, NV. Il festival si terrà a 6800 E. Russell Rd . a Henderson, NV al Silver Bowl Park, il 1° e il 2 ottobre tra le 12:00 e le 22:00. Sarà un evento da ricordare, con gli americani appena usciti dalla pandemia, sarà un evento che molti non vedono l'ora. Aggiungendo: "Il nostro obiettivo non è rendere tutti vegani, ma educare gli altri che diventare vegani alcuni giorni alla settimana è un miglioramento sano e positivo della salute, della dieta e dello stile di vita quotidiani". Z.E.T MAG.#11 March 2022


Richard Meier vince il premio tedesco per l'architettura Premio All Stars del Baden Architecture Prize (BADAP) L'architetto di fama mondiale Richard Meier ha ricevuto un prestigioso premio per l'architettura tedesca a New York. KEHL, Germania, 11 marzo 2022 Richard Meier ha creato un corpus di opere che ancora oggi entusiasma e ispira i giovani architetti" , ha affermato l'architetto e fondatore del premio Jürgen Grossmann. " Il suo Museo Frieder Burda a Baden-Baden è la prova che la buona architettura non è incentrata sull'acciaio, sul vetro o sul cemento, ma sulla luce, lo spazio e l'effetto." Mr Meier segue Philippe Starck, che ha vinto il BADAP All Stars Award inaugurale nel 2019. "Il Museum Frieder Burda è ancora molto speciale per me oggi" , ha detto il signor Meier nel suo ufficio di Manhattan dopo aver ricevuto il premio. " Ricordo un cliente straordinario e la grande sfida di realizzare questo progetto nel mezzo del parco centrale di Baden-Baden." Ha anche rivelato perché gli è sempre piaciuto costruire in Germania. " C'è un apprezzamento speciale per l'architettura in Germania che difficilmente puoi trovare in nessun'altra parte del mondo."

Il signor Meier ha poi sintetizzato la sua visione di una buona architettura. "Si tratta di restituire qualcosa alle persone. Il sito, l'ambiente, la natura, il luogo: tutto questo gioca un ruolo. Ma la cosa più importante è il modo in cui l'edificio influisce sulle persone che lo incontrano". La firma architettonica del signor Meier è modellata dallo sviluppo dello stile Bauhaus degli anni '20. L'architetto svizzero-francese Le Corbusier ha poi arricchito questo stile sobrio e fattuale con nuove idee. Il linguaggio formale elegantemente ridotto è rimasto, ma allo stesso tempo l'architettura è diventata più estetica e sostenibile. Il giovane Richard Meier è stato particolarmente ispirato dall'architettura residenziale di Le Corbusier.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Quasi tutti gli edifici da lui progettati aderiscono a questo stile. Si caratterizzano per il colore bianco, le forme geometriche rigorose e gli interni luminosi. Dietro questo c'è il mantra del signor Meier: "La cosa più importante è la luce. La luce è vita". Anche il progetto del signor Meier per il Museo Frieder Burda di Baden-Baden, inaugurato nell'ottobre 2004, riflette il suo stile inconfondibile. Insieme a un architetto tedesco locale, ha creato un edificio aperto e luminoso con due grandi saloni, due stanze di gabinetto e un seminterrato. Ai tre piani si accede tramite rampe.

Nella sua carriera di quasi 60 anni, Meier ha ricevuto il Premio Pritzker, noto come Premio Nobel per l'architettura, il Compasso d'Oro e il Premio d'Onore dell'American Institute of Architects per il Museum Frieder Burda. Ha conseguito due lauree honoris causa e ancora oggi, a 87 anni, progetta e crea ogni giorno cose nuove. Il BADAP è un premio indipendente aperto a tutti coloro che creano e sono interessati all'architettura. Le opere e gli edifici possono essere nominati in 12 categorie fino al 15 maggio. I vincitori saranno annunciati durante una grande cerimonia al Forum europeo sul Reno, vicino al confine franco-tedesco, il 15 ottobre.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


La gemma architettonica di Detroit riacquista splendore storico Femenella & Associates, in collaborazione con ODA Architects e Brinker/Christman, A Joint Venture, per restaurare l'atrio d'ingresso della Torre del Libro.

DETROIT, 14 marzo 2022 Femenella & Associates, Inc. sta lavorando fianco a fianco con il talentuoso studio di architettura ODA di New York e sotto la direzione di Brinker/Christman a Detroit, per restaurare il raro e la bella cupola esistente dell'atrio d'ingresso a tre piani dell'iconico Book Tower Building, e ricostruire completamente il complesso, volte a botte in vetro e colonne che sembrano sostenere la cupola e che non esistono più; il completamento del progetto è previsto per la primavera del 2022. La Book Tower nel centro di Detroit è un tesoro architettonico storico, progettato in stile rinascimentale italiano da Louis Kamper e costruito nel 1926. L'atrio d'ingresso ospita una delle installazioni in vetro più singolari al mondo

A prima vista, sembra essere una tipica cupola di vetro al piombo, composta da piombo e vetro colorato. Un'ulteriore ispezione produce qualcosa di completamente diverso, molto più speciale di qualsiasi cosa tu abbia visto prima. Il presidente di Femenella & Associates, Art Sr. ha dichiarato: "Nei miei 46 anni di restauro di grandi tesori artistici in vetro da tutto il mondo, non ne ho mai visto uno così; spettacolare". I pannelli sono fabbricati da barre di bronzo che si intersecano e sono piegate contro l'ampia dimensione per seguire le curve composte, formando una griglia aperta e rigida. Il vetro increspato colorato di sfondo viene tagliato a vista e lasciato cadere nella griglia. I punti salienti dell'installazione, oltre 6.000 pezzi di vetro fusi in 12 forme, molti dei quali pesano fino a 4 libbre, sono inseriti nella griglia. Il vetro colato riflette e rifrange la luce in una bella danza, illuminando lo spazio. In ogni angolo di ogni pezzo di vetro ci sono singolari pezzetti di saldatura; questo è tutto ciò che tiene il vetro in posizione. Ogni pannello è elettroplaccato con rame; il rame viene quindi patinato per simulare il bronzo antico.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Femenella & Associates è stata incaricata di restaurare la cupola superiore e di ricreare le sezioni inferiori impiegando alcune vecchie fotografie e un progetto del talentuoso team di ODA. A tal fine sono stati rimossi e restaurati i pannelli superiori esistenti. Per la sezione inferiore, hanno realizzato un modello in scala ¼ per indicare come sarebbero state le volte finite. Hanno quindi costruito un modello ¼ a grandezza naturale in legno. Su questo, gli artigiani hanno piegato tubi d'acciaio per il supporto. Sono stati ordinati 4.500 pezzi di vetro fusi personalizzati. Premere Informazioni di contatto Arthur Femnella Jr. Vicepresidente, Femenella & Associati artjr@femenellaassociates.com

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Patrizia Pellegrini, Naturopata, Bioterapeuta Nutrizionale® ODG Calabria MAIL: mail.patriziapellegrini@gmail.com cell 3339995532 www.patriziapellegrini.com

Preziosi consigli di Patrizia Pellegrini L’ANANAS da Josephine Baker alla nostra tavola Negli anni ‘30 scendeva da una scala, la “scandalosa” per quei tempi Josephine Baker, seminuda con un elmo di ananas, cantando La Petite Tonkinoise, dal Ghetto Nero a Star di Parigi, agente segreto al servizio della Francia, facendo conoscere l’ananas, che le acconciava la testa, e che oggi riscopriamo nell’omaggio a cura di Vincenzo Mollica. Si deve a Cristoforo Colombo la diffusione dell'ananas in Europa, dopo una delle sue spedizioni in Sud America. Ritenuto fin da subito ‘stravagante’, e per questo scelto per i banchetti più sontuosi, oggi questo frutto esotico si trova tutto l’anno in tutti i supermercati e si apprezza non solo il suo sapore dolce ma anche per una vasta gamma di benefici che riguardano la salute. In estrema sintesi, infatti, l’ananas riduce il rischio di obesità, diabete e malattie cardiache ed è utile come antinfiammatorio. L’ “Ananaz” in portoghese, a sua volta preso da “Nana” usato dai popoli indigeni del Sud America, ma trova la sua vera collocazione nelle Hawaii verso la fine 800' grazie agli esploratori spagnoli e diventando l'emblema di questa isola paradisiaca. L'ananas è costituito dal 85% di acqua, fonte di proprietà benefiche per il nostro corpo e la nostra salute, in particolare di vitamine A, gruppo B e C, contiene sali minerali come potassio, ferro, zinco, magnesio e calcio.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Inoltre, questo delizioso frutto tropicale contiene beta-carotene, aminoacidi essenziali ed è ricco di bromelina per curare infiammazioni, favorire la digestione, accelera il metabolismo ed ha effetti diuretici. Proprietà antinfiammatorie L’ananas è l’unica fonte alimentare della bromelina, un enzima proteolitico con proprietà antinfiammatorie. La bromelina, infatti, attiva la produzione di sostanze che non solo contrastano il dolore ma riducono anche il gonfiore in quanto contengono elementi chimici che impediscono la coagulazione del sangue. Quest’enzima, inoltre, contribuisce a ripulire le cellule danneggiate. Agente antitumorale Alcuni studi hanno dimostrato che la bromelina è in grado di agire contro il cancro. In particolare, essa può lavorare all’unisono con la chemioterapia così da contrastare la crescita delle cellule tumorali. L’ananas, inoltre, contiene il beta-carotene, che può proteggere dal tumore alla prostata e al colon.

I benefici per il cuore La vitamina C, contenuta nel succo d’ananas, può aiutare a proteggere dalle malattie cardiache. Un certo numeri di studi - come nel caso di una ricerca finlandese o di un'altra cinese ha dimostrato che una maggiore assunzione di vitamina C provoca una diminuzione del rischio di malattie coronariche. Inoltre il rischio di malattie cardiache si riduce con una dieta ricca di fibre. Prevenzione della cataratta La vitamina C svolge un ruolo cruciale nella protezione della vista grazie alle sue proprietà antiossidanti. Una dieta ricca in vitamina C potrebbe rallentare del 33% il rischio di progressione di questa malattia, causa principale di cecità a livello mondiale. Pressione sanguigna L'introduzione di questo frutto tropicale nella dieta di un iperteso può aiutare ad abbassare i rischi connessi a questa patologia. L’apporto di potassio aiuta a regolare la pressione arteriosa, per cui si consiglia di introdurre alimenti ricchi di questo sale minerale. Tra la frutta fresca più ricca di potassio, troviamo sicuramente la banana e l’ananas. Facilita la digestione L’ananas, grazie al buon contenuto di fibre e di acqua, aiuta a prevenire la stitichezza e promuove la regolarità e la salute del tratto digestivo.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


I vantaggi per la pelle Vitamine e antiossidanti contenuti nell'ananas sono utili per combattere i pericolosi danni della pelle causati dal sole e dall’inquinamento, per ridurre le rughe e migliorare la struttura generale della pelle. La vitamina C, inoltre, svolge un ruolo fondamentale nella formazione del collagene.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Anche la mente può rimanere giovane

A Firenze presso l’Istituto Fanfani Patrizia Pelleggrini ha piegato i temi principali: - acqua e idratazione - sonno e riposo - il sole è la vitamina D - vitamine e sali minerali - cibo e alimentazione consapevole - cammino... il movimento naturale Sono 3 i fattori che determinano la salute mentale: pensare, relazionarsi con gli altri e stare bene con se stessi dunque entrano in gioco lo stile di vita sedentario, isolamento, attività fisica, cultura dell’alimentazione e la cura di sé. Infatti è proprio il tipo di vita che conduciamo che determina la salute mentale. Infatti diversi fattori che accellerano l’invecchiamento ma ce ne sono tanti altri che possono fare ringiovanire il cervello, e iniziamo dal periodo che ci può aiutare, entrando nella Primavera ci sono alcuni suggerimenti legati alla stagione che ci aiutano a mantenere il cervello in buona salute. Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

Acqua e idratazione, bere 8 bicchieri d’acqua in un giorno. Prima regola, bere a digiuno e prima dei pasti due bicchieri d’acqua prima di colazione, pranzo e cena. Uno a metà mattina e uno a merenda. Otto al giorno, sempre a stomaco vuoto. Camminare, il movimento naturale. In bici o a piedi, sulle colline o nei prati, nei parchi o nel giardino di casa, con l’arrivo della primavera e la necessità di stare all’aperto ogni giorno si dovrebbe cercare di fare attività fisica, regolarmente. Basterebbe un’ora di attività alla settimana adottando uno stile di vita attivo, basta camminare, andare incontro alla natura, alle belle giornate e alla luminosità delle giornate che ci contagia.

Una delle principali funzioni dell’acqua è quella di drenare, agevolando quindi l’eliminazione delle tossine e delle scorie, oltre ad essere saziante. La regola degli otto bicchieri da distribuire nell’arco della giornata prima della colazione, del pranzo, della merenda e della cena, ci permette di raggiungere il senso di sazietà molto più rapidamente durante il pasto attivando quel processo metabolico chiamato termogenesi che aiuta a dimagrire.


Alimentazione consapevole. Purtroppo, gli stili di vita sedentari sono in aumento, con il 27,5 per cento degli adulti e ben l'81 per cento degli adolescenti a livello globale che non riescono a soddisfare questo livello minimo di attività fisica. Per migliorare la salute del cervello, non basta semplicemente fare un'ora di esercizio al giorno. Il processo di invecchiamento può essere effettivamente invertito combinando l'esercizio fisico con un aumento dell'attività motoria durante la giornata. Così è davvero possibile far ringiovanire il cervello.

Socializzare, frequentare gli altri La vita sociale è estremamente importante. Essere soli o socialmente isolati equivale a fumare 50 sigarette al giorno, fa male alla salute Ciò dipende dal fatto che l'essere umano si è evoluto in quanto animale sociale. Il bisogno di cibo, acqua e connessione umana è profondamente radicato nel nostro cervello. Sentirsi soli può essere causa di infiammazione cerebrale, accelera l'invecchiamento e aumenta il rischio di demenza e di altre malattie degenerative del cervello.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Avere cura del proprio aspetto. Lo dice la scienza: la cura di sé non è pura vanità. è scientificamente provato che può giovare alla salute del cervello…la salute mentale dipende essenzialmente da tre fattori: la capacità di pensare, quella di relazionarsi con gli altri e quella di stare bene con se stessi, quindi se non sei soddisfatto di te stesso, il tuo cervello è maggiormente a rischio di declino. Seguire una dieta equilibrata. Le moderne diete occidentali hanno effetti che non riguardano solo il peso corporeo, ma gli alimenti trasformati possono essere causa di infiammazione cerebrale, cibi che raramente contengono sostanze nutritive che fanno bene al corpo. Il sole e la vitamina D sono elementi nutritivi fondamentali di cui circa l'80% delle persone è carente, in particolare quelle che seguono una dieta vegana.

Sonno e riposo. Riposare e dormire sono attività fondamentali per il benessere di ogni persona. La qualità della vita dipende anche da un adeguato riposo: il recupero delle forze, la concentrazione, la sensazione di benessere che derivano dal dormire sono alla base di una vita sana. Tisane ed Erbe per dormire meglio, sono rimedi naturali per il sonno e la natura offre piante ed erbe per conciliare il sonno che possiamo assumere sotto forma di tisane, infusi o altro. Camomilla, Malva, Lavanda, Passiflora, Melissa, Valeriana, Biancospino, Tiglio.....

Press: Cristina Vannuzzi Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapeuta Nutrizionale Metodo Molecolare di Alimentazione Consapevole - OdG Calabria Cell 333 999 55 32 Mail: mail.patriziapellegrini@gmail.com

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

Secondo seminario di Patrizia Pellegrini naturopata coadiuvata da Luca Cucchi fitwalker agli Studi Fanfani per insegnare come entrare nella Primavera con una corretta alimentazione, sfatare false abitudini, parlare di proteine e vitamina D, di sonno e di......camminare, la camminata corretta insegnata da Luca Cucchi.

Il terzo prossimo seminario mercoledì 13 aprile Ore 18.00 Sala Riunioni Istituto Fanfani - Firenze


Awards Recognize Teams Driving Innovation in Wood Building Design WoodWorks Announces Winners of Its 2022 U.S. Wood Design Awards WASHINGTON, March 15, 2022 WoodWorks - Wood Products Council has announced the 2022 Wood Design Awards winners, celebrating excellence and innovation in wood building design and charting the material's growing prevalence as a material of choice for designers and developers. The annual awards program recognizes building designers for their skill and ingenuity, and projects that demonstrate the attributes of wood that make it so appealing. "Wood stands the test of time as a nimble and sustainable building material. From a public library in D.C. to the first mass timber hotel in Texas to a ferry terminal in Washington, this year's winning projects showcase wood's flexibility on scales small and large," said WoodWorks President and CEO Jennifer Cover. "Beyond the technical innovations achieved in these buildings, they are simply beautiful to look at. They inspire tenants, passersby, and the industry at large — while demonstrating how the design and construction community is responding to the need for more sustainable construction." Nominations from across the country were evaluated by an independent jury that included: Jordan Komp, VP and Office Director, Thornton, Tomasetti, Milwaukee, WI Steve Durham, Executive VP and Director of Collegiate, Kirksey Architects, Houston, TX Thang Do, CEO/Principal, Aedis Architects, San Jose, CA

Z.E.T MAG.#11 March 2022


National include:

award

categories

Jury's Choice

Multi-Family Design

Commercial Wood Design — Mid-Rise

Commercial Wood Design — Low-Rise

Wood in Schools

Wood in Buildings

Institutional Wood Design

Sustainable Wood Design

Beauty of Wood

Durable & Adaptable Wood Structure

Wood

Government

Follow the links below to see each project in the WoodWorks gallery or view the full gallery of winners here.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


National Winners Jury's Choice: Adidas North American Headquarters | Portland, OR Architect: LEVER Architecture Structural Engineer: KPFF Consulting Engineers Owner / Developer: Adidas Contractor: Turner Construction Multi-Family Wood Design: Granville1500 | Los Angeles, CA Architect: Lorcan O'Herlihy Architects [LOHA] Structural Engineer: Labib Funk + Associates Owner / Developer: CIM Group Contractor: Suffolk Construction Commercial Wood Design — Mid-Rise: 1 De Haro | San Francisco, CA Architect: Perkins&Will Structural Engineer: DCI Engineers Owner / Developer: SKS Partners Contractor: Hathaway Dinwiddie Construction Z.E.T MAG.#11 March 2022


Commercial Wood Design — Low-Rise: Girl Scouts Camp Lakota | Frazier Park, CA Architect: Perkins&Will Structural Engineer: Risha Engineering Owner / Developer: Girl Scouts of Greater Los Angeles Contractor: Illig Construction Company Wood in Schools: MSU STEM Teaching and Learning Facility | East Lansing, MI Architect: Integrated Design Solutions (AOR & power plant), Ellenzweig (STEM addition) Structural Engineer: SDI Structures Owner / Developer: Michigan State University Contractor: Granger Construction

Wood in Government Buildings: Mukilteo Multimodal Ferry Terminal | Mukilteo, WA Architect: LMN Architects Structural Engineer: KPFF Consulting Engineers Owner / Developer: Washington State Contractor: IMCO Construction Institutional Wood Design: Southwest Library | Washington, D.C. Architect: Perkins&Will Structural Engineer: StructureCraft Owner / Developer: DC Public Library Contractor: Turner Construction Sustainable Wood Design: Hotel Magdalena | Austin, TX Architect: Lake|Flato Architects Structural Engineer: StructureCraft (wood), Architectural Engineers Collaborative (steel, concrete) Contractor: MYCON General Contractors Z.E.T MAG.#11 March 2022


Beauty of Wood: The Lighthouse | South San Fransisco, CA Architect: Gensler Structural Engineer: Arup Owner / Developer: Alexandria Real Estate Equities Contractor: XL Construction Durable & Adaptable Wood Structures: Timber Adaptive Reuse Theater | Brooklyn, NY Architect: CO Adaptive Architecture Structural Engineer: A Degree of Freedom Owner / Developer: The Mercury Store Contractor: Yorke Construction Regional Winners G.K. Butterfield Transportation Center | Greenville, NC Architect: Jacobs Structural Engineer: Jacobs Owner / Developer: City of Greenville Contractor: Thomas Construction Company Enterprises Hidden Creek Community Center| Hillsboro, OR Architect: Opsis Architecture Structural Engineer: KPFF Consulting Engineers Owner / Developer: City of Hillsboro Contractor: Swinerton

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Moxy Oakland Downtown | Oakland, CA Architect: Lowney Architecture Structural Engineer: DCI Engineers Owner / Developer: Tidewater Captial & Graves Hospitality Contractor: Suffolk Construction Mystic Creek Clubhouse | El Dorado, AR Architect: DLR Group Structural Engineer: DLR Group Owner / Developer: Murphy USA Contractor: Clark Construction Norwell Public Library | Norwell, MA Architect: Oudens Ello Architecture Structural Engineer: LeMessurier Owner / Developer: Town of Norwell Contractor: M. O'Connor Contracting

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Poplar Hall | Appleton, WI Architect: Engberg Anderson Architects Structural Engineer: CORE 4 Engineering Owner / Developer: Tanesay Development Contractor: C.D. Smith Construction The Soto | San Antonio, TX Architect: Lake|Flato Architects, BOKA Powell (AOR) Structural Engineer: StructureCraft, Danysh & Associates Owner / Developer: Hixon Properties Contractor: Byrne Construction University of Denver Burwell Center for Career Achievement | Denver, CO Architect: Lake|Flato Architects, Shears Adkins Rockmore Architects Structural Engineer: KL&A Engineers and Builders Owner / Developer: University of Denver Contractor: PCL Construction

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022


Trahan Architects has Been Selected by The City of Austin to Design a Performing Arts Center for the Asian American Resource Center in Austin, Texas

New Orleans, LA/New York, NY, March 17, 2022 Trahan Architects, an award-winning architecture firm with offices in New Orleans and New York, announced today that it has been selected by The City of Austin to design a performing arts center for the Asian American Resource Center (AARC) in Austin, Texas. The Asian American Resource Center’s mission is to create a space of belonging and healing for Asian American communities in Austin and beyond. This is accomplished through community collaborations and partnerships; providing rental space; organizing cultural, educational, and health wellness programs; and curating art and historical exhibitions. The AARC leads with its values and vision so that diverse communities are supported and connected. “Trahan Architects feels privileged to be working on such an important cultural project which will enrich the lives of the Asian American community members in Austin and its surrounding areas, said Managing Principal, Kevin Thomas. The firm is wellpositioned to do this meaningful work by approaching the design to ensure diverse communities are supported and connected with a project that will be accessible and inclusive to all.”

“We are excited to embark on this new facility to support and serve the diverse Asian American creative community here in Austin,” said a representative for AARC. Trahan Architects is ranked the number one design firm in Architect 50, the annual ranking by Architect magazine, the official publication of American Institute of Architects which topped the list by building “dramatic, sumptuous and welldetailed projects.” The firm, founded by Victor F. “Trey” Trahan, III, FAIA, is commended for its innovative use of sustainable materials, stemming from a collective belief in the value of environmental conservancy. The firm has designed a series of domestic and international projects that have received global recognition for work that is historically grounded and aesthetically sublime. Trahan Architects has won over one hundred national awards, including five National AIA Awards, and several international design competitions. jleblanc@trahanarchitects.com

Z.E.T MAG.#11 March 2022


#ioleggoetu? Letteratura / Cinema/ Teatro


ELISABETTA SGARBI NELL’AMBITO DELLA XX EDIZIONE DELL’EVENTO I Mille Occhi Dopo le problematiche legate alla pandemia di Covid-19, torna a Trieste I MILLE OCCHI, dal 22 al 26 marzo 2022. Un’edizione, questa XX, primaverile e straordinaria, troppo presto troppo tardi per citare un film di Straub-Huillet, che recupera il vuoto dell’anno passato e anticipa un ritorno alla normalità, quello della XXI edizione, che si terrà a settembre di quest’anno. Due le sedi dell’evento: il 22 e il 23 marzo il Cinema Ariston, il 24, 25 e 26 il Teatro Miela. L’extra-ordinarietà di quest’edizione primaverile è confermata anche dall’attribuzione di un premio Anno Uno speciale a Elisabetta Sgarbi, per l’infaticabile lavoro culturale nell’ambito dell’editoria, anche cinematografica. Elisabetta Sgarbi ritirerà il Premio il 26 marzo al Teatro Miela (ore 21.00). Della sua La nave di Teseo verranno presentati tre volumi: L’acquario di quello che manca di Enrico Ghezzi, alla presenza di Aura Ghezzi in dialogo con Alberto Pezzotta, e accompagnato da materiali d’archivio, Walt Disney – Prima stella a sinistra di Mariuccia Ciotta, alla presenza dell’autrice e con un programma disneyano a sorpresa, e L'Italia di Dante – Viaggio nel Paese della «Commedia», alla presenza del professor Giulio Ferroni, in apertura della proiezione di Totò all’inferno.

Troppo presto, troppo tardi Trieste, 22-26 marzo 2022 «Diverse sono le ragioni che mi rendono felice e onorata del premio Anno Uno speciale - dichiara Elisabetta Sgarbi Anzitutto essere premiata a Trieste, città che amo e a cui ho dedicato molte mie attenzioni cinematografiche e editoriali, sempre cercando di tracciarne la complessità di mondo di confine, costantemente aperto all’altro da sè. Da “Il viaggio della Signorina Vila” a “I nomi del Signor Sulcic” ho tentato di cogliere “la bellezza che fiorisce nel dolore”, come canta Srecko Kosovel. Poi perché questo è un riconoscimento che inaugura una nuova stagione per un festival storico, di cui conosco da spettatrice la tradizione e l’importanza. E infine perché questo riconoscimento si accompagna alla presenza di tre autori della Nave di Teseo cui sono particolarmente legata, Mariuccia Ciotta, Giulio Ferroni, Enrico Ghezzi. E cito in particolare Enrico Ghezzi perché ho sempre più la sensazione che molto di tutto quello che viviamo in questo come in altri festival lo dobbiamo a lui, a quello che ha fatto e continua a fare per il cinema. “L’acquario di quello che manca”, il suo libro più recente, è uno sguardo su questo lavoro, e quindi anche su di noi. Grazie di questo Premio, buona vita al Festival, buona visione».

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Il 4 aprile al Teatro Franco Parenti di Milano "E IO TRA DI LORO - GIOVANNI NUTI IN CONCERTO, TRA ALDA MERINI E MILVA" A favore dell’Associazione Alda Merini

Il prossimo 4 aprile alle ore 21 a Milano presso il Teatro Franco Parenti (Sala Grande, ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria), si terrà il concerto di GIOVANNI NUTI a favore dell’Associazione Alda Merini. A pochi giorni dal compleanno della poetessa (il 21 marzo che è anche Giornata Mondiale della poesia) e quasi un anno dalla scomparsa di Milva, GIOVANNI NUTI onora e ricorda le sue due indimenticabili partner artistiche, con uno speciale concerto in cui canterà le sue canzoni “meriniane" e quelle interpretate da Milva, ma anche alcuni brani del repertorio della Rossa (Jannacci, Battiato, Brecht, Piazzolla). Nuti racconterà anche come sia riuscito, nel nome di musica e poesia, a mettere insieme due personalità forti e originali come Alda e Milva, “due maghe, due esemplari assolutamente unici che si fiutano e si riconoscono e si rendono omaggio” come scrisse Lidia Ravera del loro incontro artistico da lui propiziato.

Lo spettacolo E IO TRA DI LORO GIOVANNI NUTI IN CONCERTO, TRA ALDA MERINI E MILVA - il titolo è una parafrasi della nota canzone di Charles Aznavour - ha il Patrocinio del Comune di Milano ed è prodotto da SAGAPÒ MUSIC con il contributo di Francesco Bombelli, COOP Lombardia e EXECO. La drammaturgia è di Roberto Cardia e Giovanni Nuti. I componenti della band sono José Orlando Luciano, (pianoforte e tastiere), Andrea Motta (chitarra), Simone Rossetti Bazzaro (violino), Carlo Giardina (basso) ed Emiliano Oreste Cava (percussioni e batteria). L’ingresso in teatro sarà gratuito, fino ad esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria (max 2 persone) alla email: segreteria.associazione@aldamerini.it - Ai partecipanti sarà chiesto di diventare Amici dell’Associazione Alda Merini con una quota d’iscrizione di almeno 10 Euro ciascuno.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


GIOVANNI NUTI sarà inoltre ospite dell’evento “Omaggio a Milva - Un’arte per la cura”, il 5 aprile alle 18:30 sempre nella Sala grande del Teatro Franco Parenti. Voluta dalla figlia Martina Corgnati e organizzata dall’Associazione QUALIA e da Medicinema Italia Onlus, la serata vedrà Martina “giocare” insieme a Pino Strabioli con l’accompagnamento di filmati di archivio RAI e le performance musicali di GIOVANNI NUTI. Dopo l’incontro verranno battuti all’asta da Christie’s importanti abiti di scena dell’artista, donati dalla figlia all’Associazione QUALIA. I proventi dell’asta saranno dedicati a un percorso di ricerca sull’umanizzazione della cura. GIOVANNI NUTI, compositore e interprete, è stato legato ad Alda Merini in un sodalizio durato 16 anni che la poetessa chiamava “matrimonio artistico” e da cui sono nati spettacoli che li hanno visti insieme protagonisti e molte canzoni tutta la loro produzione in musica è stata raccolta nel 2017 nel cofanetto Accarezzami musica - Il Canzoniere di Alda Merini: 6 CD, 1 DVD, 114 brani (21 con Merini recitante e 29 artisti ospiti). Giovanni Nuti ha avuto la fortuna e l’onore di collaborare e calcare il palcoscenico “nel nome di Alda Merini" anche con Milva, Valentina Cortese, Lucia Bosè, Monica Guerritore e, infine, in quello che sarebbe stato il suo ultimo spettacolo, con Carla Fracci (il nuovo allestimento del POEMA DELLA CROCE nella chiesa di San Marco per il Decennale Merini del 2019). In particolare Giovanni Nuti ha scritto tutte le musiche del CD Milva canta Merini - Sono nata il ventuno a primavera, uscito nel 2004, ed è stato artista ospite “della Rossa” nell’omonimo spettacolo in cartellone allo Strehler e in molte prestigiose location in Italia e nella sua ultima trionfale tournée in Germania.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


L’Associazione Alda Merini è nata il 7 gennaio 2019 su iniziativa delle figlie Emanuela, Flavia e Simona. Finalità dell’Associazione culturale, senza scopo di lucro, è quella di “promuovere, tutelare, approfondire e diffondere la figura e l’opera” di Alda Merini (1931-2009). Nel Consiglio Direttivo, oltre alle eredi, socie fondatrici, la Presidente Marina Bignotti, per molti anni collaboratrice di Vanni Scheiwiller, amica ed editor di Alda Merini, e Paolo Recalcati, amico di Alda Merini, produttore e organizzatore culturale. Al Consiglio Direttivo si affianca un Comitato scientifico-artistico formato da Ambrogio Borsani, Alberto Casiraghi, Nicola Crocetti, Paolo Di Stefano, Renato Minore, Vincenzo Mollica, Mauro Novelli e Luisella Veroli. In occasione del Decennale della scomparsa di Alda Merini (2009-2019) l’Associazione si è fatta promotrice di 3 iniziative con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Milano: - 2829 ottobre 2019 - Convegno “Io sono una città nera / e una rondine notturna”. Alda Merini, poeta di Milano, Organizzato con Università degli Studi di Milano e il contributo di Regione Lombardia; - 5 novembre, Chiostro Nina Vinchi Teatro Grassi Maratona Merini - Reading, esibizioni, video. Organizzato con il Piccolo Teatro di Milano; 18 novembre, 20.30 - Chiesa di San Marco Milano - Poema della croce, cantata per voce solista, coro e orchestra su testi di Alda Merini e musiche di Giovanni Nuti. Con Carla Fracci e Giovanni Nuti, con Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta e Jas Art Ballet. Organizzato con l’Arcidiocesi di Milano a favore di AIM, Associazione Italiana Miastenia-Amici del Besta e LISM, Lega Italiana Sclerosi Multipla.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

IL RITORNO DEL NEMICO di Giovanni Casalegno EtroMIrroR Ed./Ed.Musicali

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Giovanni Casaelgno: Una recensione fatta da Pietro Citati non mi avrebbe fatto più piacere. Con tutta l’ammirazione per il grande critico, mi ha commosso il giudizio di lettura fattomi da un amico, che ha comprato il libro, lo ha letto con attenzione estrema e ha pensato di scrivermi un analitico commento. Ecco le parole di Romeo Siciliani: “Concordo. Non è un romanzo storico. Ma è la storia che facendo da sottofondo si fa romanzo. Chi, fermandosi con leggerezza al titolo si aspetta battaglie, resoconti e revisioni su quel maledetto periodo resterà deluso. Il libro è una centrifuga di sfaccettature, le molteplici sfaccettature di Giovanni. Troviamo i suoi amati libri compagni di vita, tanti, tantissimi; da restaurare, da leggere, da usare per vendette con le sue storie che a un certo punto ci portano altrove, ci fanno viaggiare quasi fuori dallo storyboard iniziale, depistandoci per un po’ per poi ricondurci a tempo debito nella trama; e poi i numerosi personaggi descritti con tratto veloce ma chiarissimo a volte, ricercato e sopraffino altre (penso di aver riconosciuto un certo Giuseppe di mia conoscenza …mi sbaglio?... in un gentile vigile col nome che era assolutamente adatto).

C’è l’amore delicato e l’erotismo sano e piccante, la bicicletta compagna di cuore e di vita, la fiaba sotto forma di farfalla portatrice di baci e non mancano neppure le sue stilografiche oggetto di culto, buttate qua e là quasi come firma autografa…. A un certo punto della lettura mi sono detto….manca solo una canzone di Frank Zappa e poi c’è dentro tutto il Giovanni Casalegno che conosco da decenni. E la canzone arriva….. non di Frank naturalmente… anzi le canzoni, ricercate, storiche, appropriate, che si inseriscono nella storia fornendo quella colonna sonora che ti immerge se possibile ancora di più nell’atmosfera del periodo e nella storia, che ti costringe alla ricerca e all’ascolto, alla fame di approfondimento, nell’attesa che succeda quel qualcosa (il lettore tifa sempre per il protagonista…...) per cui valga la pena di penare così tanto. Una splendida cavalcata ai margini della storia, senza eroi e senza illusioni. Solo un uomo, protagonista suo malgrado, trovatosi catapultato e travolto dagli eventi che cerca di restare attaccato alla vita aggrappandosi ad un sogno bellissimo che tutti vorrebbero vivere, un faro guida per rendere tutto sopportabile, una luce che dà la forza per non lasciarsi andare, per sopravvivere con la speranza di guadagnarsi quel briciolo di meritata felicità dopo la notte più scura del tempo. “Le idee non vengono a caso e non sono preesistenti nella nostra mente. Le storie ti prendono la mano.” Una lettura piacevolissima. Un grande romanzo. Un grande scrittore. Un grande amico. Grande Giò

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

Sinossi: E una storia che comincia nel 1940 e dura sei anni. Durante l'occupazione di Barcelonnette, un giovane soldato piemontese si innamora di una ragazza francese, che invece lo odia come odia tutti gli italiani che stanno occupando il suo paese. Dopo la Francia al soldato tocca la Grecia e l'Albania, dove lo coglie l'8 settembre. Raggiunge l'Italia a piedi, passando attraverso una fosse comune e una perdita, e si salva grazie al pensiero costante e consolante di Marion, la ragazza francese, che lo assiste in tutti i momenti difficili. Tornato a casa deve nascondersi per non essere arruolato dalla Repubblica di Salò e si rintana in una specie di bunker improvvisato. A guerra finita deve assolutamente rivedere Marion. Allora prende la sua bicicletta e parte...Questo non è un romanzo storico, ma incrocia storie lette e immaginate. Celebra la forza della fantasia, del potere dell'immaginazione e della parola

Cover: 2 LIKE OLD SILVER acrylics 90X110 BOATS acrylics 60X90cm Artis Marina Stathi (Grecia) Cover Grafica Marcello Mariano


MARINA STATHI

Activities  Exhibitions in the historical area “Deksameni Theater” and in the municipal Library of Koropi Attica, in collaboration with PACO ART CENTER.

Personal Information  Born in Athens at 14/10/1962  She is married with 2 children. Studies-Seminars

 Participation in group exhibitions under the framework of the International Economic Forum “MONEY SHOW” in Athens and Thessaloniki.  Participation in group exhibitions Ikebana at the College of Athens.

 Attendance of seminars and certification in the visual-artistic constructions of Powertex by POWERTEX.GR-Marianna Kontoe.

 Teaching and demonstration in either daily or 2-day seminars on small groups, as well as special private lessons with visual-artistic constructions of Powertex and Ikebana across all Greece.

 Attendance of seminars in abstract painting by Chris Leloudis.

 Participation in group exhibition at MEGA ART GALLERY, Corchiano Italy.

 Attendance of seminars and certification in Japanese floral art “Ikebana” by Ikebana-Ohara School of Japan.

 Participation in group exhibition at INTERNATIONAL WOMEN’S HOUSE (Casa internazionale delle donne), ROMA Italy.  Participation in an international group exhibition of art, Ayvalik Turkey

Z.E.T MAG.#11 March 2022


LIKE OLD SILVER acrylics 90X110

Z.E.T MAG.#11 March 2022


LOST Chinese ink and acrylic colors 40X50

BOATS acrylics 60X90cm

Z.E.T MAG.#11 March 2022


"ROCK DOWN - ALTRI CENTO DI QUESTI GIORNI" è il diario “monstre” della pandemia a cura di MICHELE MONINA ma è anche un reading/performance che si terrà per 72 ore a MILANO il 13,14 e 15 aprile

L’EVENTO IL LIBRO “Rock Down - Altri cento di questi giorni” è il diario “monstre” della pandemia che Michele Monina ha tenuto nei due anni tra il 24 febbraio 2020 e il 24 febbraio 2022, e che ora verrà stampato sotto forma di libro in un’unica copia, legata a un NFT che certificherà i passaggi della lavorazione e la sua unicità, edito da Underground Edizioni, cinquemilacinquecento pagine, che verrà battuto da una casa d’aste.

“Rock Down- Altri cento di questi giorni” è anche un reading/performance che si terrà per settantadue ore di fila a Milano, cuore dell’Italia ferito dal confronto col Covid-19, nei giorni 13, 14 e 15 aprile 2022, a partire dalla mezzanotte del 12 aprile, quando scoccherà l’ora zero. Speciali location della performance saranno la Sala Bausch del Teatro Elfo Puccini e IBM Studios di Piazza Gae Aulenti.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Un reading che vedrà Monina accompagnato nella lettura fiume da oltre cinquecento ospiti e lettori. Settantadue ore di fila di reading che verranno certificate dai giudici del Guinness World Records come performance di lettura di un unico libro più lunga di sempre al mondo. Il tutto verrà diffuso in diretta streaming, verrà ripreso e diventerà uno speciale televisivo e un podcast a puntate. La diretta verrà trasmessa presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, aperta straordinariamente per tutte e settantadue le ore della performance. La registrazione video dell’intera performance, corredata dai ritratti fotografici di tutti gli oltre cinquecento partecipanti, diventerà a sua volta un’installazione. Il progetto ha il Patrocinio del Comune di Milano e la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura del capoluogo lombardo, il Patrocinio del Comune di Ancona e la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura del capoluogo marchigiano, e vede Slow Music, organizzatrice e produttrice della performance, con il supporto di IBM Italia che metterà a disposizione l’IBM Studios e inviterà i propri dipendenti alla lettura di alcuni brani. Alla performance ha aderito la Fondazione Scuole Civiche di Milano.

“Molti artisti hanno cercato di fissare, raccontandoli, i giorni difficili della pandemia: arte, musica, letteratura. Ringraziamo Claudio Trotta per questa iniziativa, che sarà un importante momento di consapevolezza e riflessione ulteriore per tutta la città”. Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano "Il progetto rende il singolare universale, e raduna tante voci dentro una narrazione che ci tocca tutti. Inoltre, è un’ulteriore collaborazione con Milano, attraverso l'autore, Monina, che ci unisce". Paolo Marasca, Assessore alla Cultura del Comune di Ancona CHI LEGGERÀ Ci sarà la famiglia di Monina, che con lui ha condiviso i giorni del lockdown. Ci sarà il mondo della musica leggera, da alcuni dei nomi più importanti del pop e del cantautorato, alle cantautrici che Monina da sempre segue come critico musicale, passando per discografici, manager, promoter e uffici stampa. Ci saranno le rappresentanze del mondo dello spettacolo, quello che più di ogni altro è rimasto fermo al palo, dalle maestranze ai nomi più visibili e riconoscibili. Ci sarà soprattutto Milano. Quindi la società civile, le organizzazioni che si muovono nel sociale, le onlus, quei volontari che durante la pandemia si sono trovati a dover gestire un surplus di lavoro in una situazione a rischio. Ci sarà chi durante questa particolare epoca ha particolarmente sofferto, come gli ospiti della Casa Jannacci, ospiti delle RSA.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Ci saranno infermieri, medici, da quelli divenuti star televisive a quelli che hanno semplicemente agito nei reparti, malati usciti dalla terapia intensiva, ci saranno parenti di vittime del Covid. Ci sarà la politica, ad iniziare da parte della giunta comunale di Milano e di Ancona. Ci saranno gli intellettuali, gli scrittori, gli attori con le loro scuole di recitazione, oltre che una massiva partecipazione della Fondazione Scuole Civiche di Milano. Ci sarà la comunicazione, giornalisti, speaker radiofonici, anchormen della tv. Ci saranno presidi, rettori, insegnanti, maestri e studenti, di tutti gli ordini e gradi, dalle materne all’Università, spesso raccontati nelle pagine del diario, la DAD con cui imparare a fare i conti. Ci saranno le aziende e gli imprenditori che in questi lunghi mesi hanno dovuto fronteggiare nuove condizioni di lavoro, hanno dovuto rivedere il modello di business, ci saranno i lavoratori stessi. Ci sarà il mondo delle parrocchie, che hanno visto le loro chiese ancora aperte ma si sono attrezzate per trasmettere le funzioni sui social, provando a fare della loro presenza nel territorio uno strumento di aiuto laddove non poteva arrivare lo Stato. Ci sarà il mondo dello sport, chiamato al compito di rappresentare un’idea di ripresa e ripartenza, spesso con ottimi risultati.

La diretta streaming di “Rock Down – Altri cento di questi giorni” potrà essere seguita attraverso la piattaforma Twitch (link: https://www.twitch.tv/rock_down). Per assistere al reading, il pubblico potrà effettuare la prenotazione su Eventbrite dal 13 marzo 2022. Per accedere alla Sala Bausch con prenotazione, sarà necessario avere quanto stabilito per prevenire il diffondersi della pandemia al tempo dell’evento (13-1415 aprile). Per informazioni, richieste d’interviste: rockdown@slowmusic.me

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Dopo aver conquistato la 78. Mostra di Venezia 2021 Il film ucraino ambientato durante la guerra del Donbass nel 2014 REFLECTION di Valentyn Vasjanovyč IL 17 MARZO ARRIVA NELLE SALE distribuito da Wanted Cinema 11, 12 e 13 APRILE in arrivo nelle SALE ITALIANE anche “ATLANTIS” di Valentyn Vasjanovyč premiato come miglior film della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia 2019

Valentyn Vasjanovyč ha recentemente dichiarato: «Resto a Kiev. Voglio essere tra persone consapevoli della loro appartenenza etnica, culturale e politica. Voglio essere tra queste persone per acquisire esperienze importanti che mi aiuteranno a creare storie vere su di loro». «Il film si rivolge a un pubblico pensante, un pubblico che non ha paura di sollevare domande dure su traumi pesanti né di cercare risposte.

Da giovedì 17 marzo, con Wanted Cinema, arriva nelle sale “Reflection”, il film del regista ucraino Valentyn Vasjanovyč presentato in concorso alla 78. Mostra di Venezia 2021. Inoltre, in segno di solidarietà con i cineasti e tutto il popolo ucraino, grazie al distributore italiano Wanted Cinema, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e alle sale cinematografiche Troisi di Roma, Anteo di Milano e Rossini di Venezia ci saranno tre proiezioni speciali e gratuite del film a ROMA (ogg, lunedì 7 marzo), MILANO (mercoledì 9 marzo) e VENEZIA (giovedì 10 marzo). E solo per tre giorni, l’11, 12 e 13 aprile, arriverà nelle sale italiane anche “Atlantis”, film diretto e montato da Valentyn Vasjanovyč, vincitore del Premio come miglior film della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia 2019 e candidato ucraino agli Oscar 2021. Z.E.T MAG.#11 March 2022


In Reflection, il chirurgo ucraino Serhiy (Roman Lutskiy) viene catturato dalle forze militari russe durante la guerra del 2014 nel Donbass, nell’Ucraina orientale. Mentre è prigioniero assiste a spaventose scene di umiliazione, violenza e indifferenza verso la vita umana. Dopo il rilascio, tenta con fatica di tornare alla quotidianità dedicandosi a ricostruire i rapporti con la figlia e l’ex moglie. L'uomo in un atto di rinascita cercherà di ritrovare l'umanità persa e il suo ruolo di genitore. Tali temi – l’orrore e la violenza disumana della guerra – sono presenti anche nel precedente film di Vasjanovyč, Atlantis (Atlantyda, 2019), che per la prima volta arriverà nelle sale italiane l’11, il 12 e il 13 aprile. Ambientato in un futuro molto prossimo in Ucraina orientale, diventata dopo la guerra un deserto inadatto alla presenza umana, in “Atlantis” il protagonista è Sergeij, ex soldato che soffre di stress posttraumatico, che tenta di adattarsi alla nuova realtà specializzandosi nel recuperare cadaveri di guerra.

Valentyn Vasjanovyč (Žytomyr, Ucraina occidentale, 21 luglio 1971) è un regista, sceneggiatore e produttore ucraino. Si è formato alla scuola di Andrzej Wajda. Prima di Vidblysk (Reflection, 2021) e Atlantyda (Atlantis, 2019), nel 2014 è stato produttore, direttore della fotografia e montatore del film nella lingua dei segni ucraina The Tribe di Myroslav Slabošpyc'kyj, vincitore del Gran premio alla Semaine de la Critique di Cannes. In seguito, da regista ha diretto Zvychayna sprava (2012), Kredens (2013) e Riven" čornoho (2017). film che ha rappresentato l’Ucraina all'Oscar come miglior film straniero 2018. Wanted è una società di distribuzione cinematografica nata all’insegna del manifesto: «Vogliamo proporre voci e linguaggi rivoluzionari, affrontare argomenti scomodi, farvi ascoltare solo chi ha davvero qualcosa da dire, contro le logiche omologanti della legge di mercato, chiedervi di alzare la mano per il cinema che davvero volete, pellicole raffinate, clandestine, fuori dal coro, voci nuove, non convenzionali, a tratti rivoluzionarie, temi senza tempo e quindi sempre attuali».

Z.E.T MAG.#11 March 2022


“DICE CHE ERA UN BELL’UOMO… Il genio di Dalla e Pallottino” IL LIBRO DI MASSIMO IONDINI PER EDIZIONI MINERVA Con un inedito di 52 anni fa firmato PALLOTTINO-DALLA la prefazione di Pupi Avati, l’introduzione di Gianni Morandi, e le testimonianze di Paola Pallottino e di molti colleghi e amici di Lucio, oltre a un’intervista esclusiva a “Tobia” Righi, padre putativo del cantautore

Grazie anche alle testimonianze esclusive di Gino Paoli, Renzo Arbore, Ron, Maurizio Vandelli, Maurizio De Angelis, Vince Tempera, Angelo Branduardi, Armando Franceschini e padre Bernardo Boschi, Iondini racconta la carriera di Dalla nei primi anni Settanta, caratterizzati dal sodalizio con la storica dell'arte, illustratrice e paroliera Paola Pallottino: una breve ma intensa collaborazione grazie alla quale videro la luce canzoni come “4 marzo 1943”, “Un uomo come me”, “Il gigante e la bambina” e “Anna Bellanna”.

«Quel Festival del 1971 per la musica leggera italiana fu una vera e propria rivoluzione. Tant'è che Lucio Dalla conquistò Sanremo pur non arrivando primo. Per la sua "4/3/1943" si parlò infatti a gran voce di "vittoria morale". Un successo a più livelli per Dalla e la quasi esordiente paroliera Paola Pallottino. – dice Massimo Iondini – Anzitutto perché la loro canzone, ripescata in extremis, era passata sotto le forche caudine della censura della Rai e dell’organizzazione del Festival: via il titolo "Gesubambino" e via alcuni importanti versi. Poi perché quell'innovativo testo portava per la prima volta in una rassegna canora di musica leggera il dramma di una ragazza madre e di un figlio della guerra. Infine, perché rappresentava il personale riscatto dello stesso Dalla, fino a quel momento lodato dalla critica ma inviso al grande pubblico per come cantava, per lo stile compositivo e per il suo aspetto trasandato da antidivo».

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Tra retroscena e aneddoti degli esordi della carriera del cantautore bolognese, Iondini rivela l’esistenza di un’inedita versione dalliana del brano “La ragazza e l’eremita”, un testo di Paola Pallottino musicato nel 1994 da Angelo Branduardi, ma su cui, venticinque anni prima, aveva messo le proprie note anche Lucio Dalla. «Con meraviglia e grande emozione ho potuto ascoltare quella vecchia esecuzione piano e voce di Dalla, incisa sul nastro di una vecchia audiocassetta. – racconta Iondini – Si tratta di un provino registrato a casa di Lucio nel 1970, che Paola Pallottino ha conservato gelosamente per tutto questo tempo e che ora per la prima volta viene svelato e raccontato».

Ad arricchire ulteriormente il libro, oltre ai numerosi scatti fotografici di Walter Breveglieri, ci sono la prefazione scritta da Pupi Avati e l’introduzione a cura di Gianni Morandi, in cui entrambi intrecciano i ricordi degli esordi delle loro carriere con quelli dell’amicizia con Lucio Dalla. Il libro termina con uno scritto di Lucio Dalla (già contenuto originariamente nel libro “Lucio Dalla. L’uomo degli specchi” di Gianfranco Baldazzi – Minerva Editore, 2013), preceduto dal capitolo "Io, Tobia, quel padre che Lucio non ebbe”, in cui è riportata l’intervista esclusiva realizzata da Massimo Iondini a Umberto “Tobia” Righi, che per quasi mezzo secolo è stato manager, factotum e sorta di padre putativo di Dalla.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Massimo Iondini è nato a Milano nel 1964, il mese dopo la vittoria del settimo e ultimo scudetto del Bologna di Lucio Dalla, che intanto pubblicava il suo primo 45 giri. Laureato in Scienze Politiche all'Università Cattolica del Sacro Cuore, da un quarto di secolo è giornalista presso il quotidiano "Avvenire" dove lavora alla redazione culturale, occupandosi principalmente di musica. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo libro "Paola e Lucio Pallottino, la donna che lanciò D ll " ( di i i L F d ) Paola Pallottino, nata a Roma nel 1939, già professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Macerata, ha svolto intensa attività di studio e divulgazione della storia dell’illustrazione, culminata con la fondazione a Ferrara del MIL Museo dell’Illustrazione Centro Studi sull’immagine riprodotta, diretto dal 1992 al 2005. Illustratrice e autrice di testi per Dalla, Branduardi (Giovanna D’Arco e La ragazza e l’eremita) e Montedoro (l’album Donnacirco), ha collaborato all’Enc. Universale dell’Arte, al Diz. Biografico degli Italiani, al Dictionnaire des illustrateurs e all’Allgemeines Künstlerlexikon. È autrice di una ventina di libri, da “Storia dell’illustrazione italiana” a “Dall’atlante delle immagini”, oltre che di centinaia di saggi in Italia e all’estero. Nel 2019 ha pubblicato “Le figure per dirlo. Storia delle illustratrici italiane” (Treccani).

Z.E.T MAG.#11 March 2022


SINOSSI Camicia bianca, coppola in testa, la proverbiale barba e una ieratica compostezza. Il televisivo bianco e nero di quella sequenza lontana mezzo secolo è l'iconico ritratto di Lucio Dalla quando, dopo sette anni di insuccessi e umiliazioni, catapulta per la prima volta da vincente, sul piccolo schermo e tra il grande pubblico, la sua voce e una sua canzone. Il brano che lo incorona vincitore morale del Festival di Sanremo 1971 si intitola con la sua stessa data di nascita, "4/3/1943", ma il titolo originario era un altro: "Gesubambino". Un testo coraggioso, rivoluzionario, totalmente diverso per poetica e tematica da ogni altro brano di musica leggera, uscito dalla penna di una geniale illustratrice di fiabe, Paola Pallottino. Sul brano si abbatte però la mannaia della censura sanremese e, oltre al titolo, anche il testo viene cambiato in diverse cruciali parti. Ma la nuova insolita coppia di autori è intanto lanciata, con il primo posto in classifica e l'uscita di altri capolavori dalliani dei primi anni Settanta: "Il gigante e la bambina", "Un uomo come me" e "Anna Bellanna". In tutto sono otto le canzoni pubblicate dalla coppia DallaPallottino, l'equivalente di un ideale long playing. Ma c'è una nona canzone, rimasta nel cassetto, tuttora inedita. Si intitola "La ragazza e l'eremita" e viene svelata per la prima volta in questo libro, insieme a molti aneddoti e retroscena, grazie alle testimonianze — oltre che di Paola Pallottino, Gianni Morandi e Pupi Avati — di Gino Paoli, Renzo Arbore, Ron, Maurizio Vandelli, Maurizio De Angelis, Vince Tempera, Angelo Branduardi, Armando Franceschini, del domenicano Bernardo Boschi (padre spirituale di Lucio) e di Umberto "Tobia" Righi, per quasi mezzo secolo factotum, uomo di fiducia e sorta di padre putativo del cantautore bolognese. Il libro punta i riflettori su un periodo mai esplorato prima della carriera di Dalla a partire dal decisivo sodalizio artistico con la paroliera Paola Pallottino, che ha aperto la strada alla successiva collaborazione di Lucio con il poeta Roberto Roversi per tre album straordinari. Esperienze che hanno entrambe forgiato il geniale e inconfondibile stile letterario del Dalla cantautore, decollato nel 1977 con l’album "Come è profondo il mare".

Z.E.T MAG.#11 March 2022


SHEL SHAPIRO

Il nuovo album

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Il disco conterrà i nuovi brani dell’artista (inclusi i singoli già pubblicati “Non dipende da Dio”, “Vedrai Jerusalem” e “La leggenda dell’amore eterno”), che torna finalmente dopo 14 anni dal suo ultimo album solista. Il nuovo lavoro discografico verrà accompagnato da un libro di 72 pagine con i testi dei brani e impreziosito con 13 incredibili scatti del fotografo GUIDO HARARI, che ha curato anche la copertina del disco (ad oggi ancora segreta). Autore, arrangiatore e produttore ma anche attore di cinema, tv e teatro, Shel Shapiro è un artista a 360 gradi, testimone e protagonista delle trasformazioni culturali dagli anni ’60 fino ad oggi.

Shel Shapiro nasce in Gran Bretagna da una famiglia ebrea di origini russe. All'inizio della sua attività di musicista in Italia ha rappresentato con grandissimo successo la più efficace e credibile presenza "beat" nel panorama musicale nazionale. La sua musica è diventata colonna sonora di quella generazione e i suoi concerti, ancora oggi, riescono a catalizzare l'attenzione di un pubblico trasversale, dai ragazzi degli ‘60 alle generazioni del nuovo millennio. Mia Martini, Patty Pravo, Gianni Morandi, Mina, Raffaella Carrá, Riccardo Cocciante, Ornella Vanoni, Paco De Lucia, Luca Barbarossa, Carlos Beneven, I Decibel e Enrico Ruggeri, Bill Conti, Quincy Jones, Paul Buckmaster, Jose Luis Rodriguez: sono soli alcuni dei nomi con cui Shel Shapiro ha avuto collaborazioni artistiche. Come attore ha recitato in progetti cinematografici e televisivi, tra cui spiccano: “Brancaleone alle crociate”, regia di Mario Monicelli (1970), “Rita, la figlia americana” (insieme a Totò) regia di Piero Vivarelli (1965), “Finalmente la felicità”, regia di Leonardo Pieraccioni (2011), “Tutte le strade portano a Roma” (“All Roads Lead to Rome”), regia di Ella Lemhagen (2015), “La verità sta in cielo”, regia di Roberto Faenza (2016), “Ti presento Sofia”, regia di Guido Chiesa (2018), “Eldorado”, regia di E. Galtafoni - film TV (2001), “Capri 3” (2010) e “Il restauratore 2”, serie TV (2014).

Z.E.T MAG.#11 March 2022


FRANCESCO MOSER Il ciclista italiano con il maggior numero di successi IL LIBRO DA COLLEZIONE “UN UOMO, UNA BICICLETTA” (Azzurra Publishing) La straordinaria storia di un uomo che c on la sua intraprendenza ha lasciato un segno indelebile nella storia Con racconti, foto d’archivio esclusive e dettagli tecnici delle biciclette che lo hanno accompagnato

FRANCESCO MOSER, classe 1951, è stato il protagonista di un’epoca splendida del grande ciclismo mondiale con i suoi profondi valori: il sacrificio, la lealtà, la grinta, l’entusiasmo di mettersi in gioco in prima persona e non accontentarsi mai. Tutto questo - i racconti, gli aneddoti inediti, le foto d’archivio, i dettagli tecnici delle biciclette - sarà racchiuso nell’atteso libro “Francesco Moser - Un uomo, una bicicletta” che uscirà il 9 marzo per Azzurra Publishing. Il Pre-order è attivo al seguente link: https://www.azzurramusic.it/it/component/ virtuemart/moser_unuomounabicicletta. Con 273 vittorie su strada da professionista, tra il 1973 al 1988, risulta tutt'oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi e, secondo il sito specializzato ProCyclingStats, è il secondo più importante ciclista al mondo.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Con 273 vittorie su strada da professionista, tra il 1973 al 1988, risulta tutt'oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi e, secondo il sito specializzato ProCyclingStats, è il secondo più importante ciclista al mondo. Ha vinto diverse classiche: due Giri di Lombardia, una Freccia Vallone, una Gand-Wevelgem e una Milano-Sanremo, oltre a un campionato del mondo su strada e a uno su pista, nell’inseguimento individuale. È stato tre volte vincitore della Parigi-Roubaix (1978, 1979, 1980), vincitore del Giro D’Italia nel 1984, anno in cui ha battuto anche il record dell'ora a Città del Messico frantumando quello di Eddy Merckx, che durava da dodici anni. Innovatore in campo tecnologico, dal 1979 ha curato personalmente le sue biciclette, immaginando nuove soluzioni e costruendo con il suo team telai di qualità che venivano marchiati con il nome Moser. Non a caso, oggi il campione trentino è riconosciuto come l’inventore del ciclismo moderno, colui che ha saputo riconoscere l’importanza di un team dietro ai successi: ingegneri, medici, nutrizionisti, preparatori atletici, tutti insieme per lanciare il ciclismo nell’era della scienza applicata allo sport. “Francesco Moser - Un uomo, una bicicletta”, un volume imperdibile da collezione con copertina rigida e carta patinata, a cura di Beppe Conti, racconta la straordinaria vicenda di un uomo che con la sua intraprendenza ha lasciato un segno indelebile nella storia.

Z.E.T MAG.#11 March 2022


GUSTAVO THÖNI Un libro a 50 anni dal suo oro olimpico Un campione che appartiene alla nostra storia Febbraio ‘22: 50 anni dallo storico oro olimpico di Sapporo ‘72

Libro con copertina con alette formato 22x17 160 pagine con testi foto inedite stampa a 4 colori BK1335 ISBN 978-889352-068-3 P rezzo al pubblico € 12,90 Azzurra Music Srl

Gustav Thöni: sciatore più vincente di tutti i tempi, conquistatore di ben 4 Coppe del Mondo generali, di medaglie olimpiche, titoli mondiali e innumerevoli gare di Coppa del Mondo. Il principale artefice della “Valanga Azzurra” conosciuta in tutto il mondo. La prima vera e propria “star mediatica” della nostra televisione, capace, nel 1975 di tenere col fiato sospeso tutta l’Italia (quella domenica non c’era nessuno per le strade…) durante la straordinaria discesa nel “parallelo” di Val Gardena contro Stenmark (150 milioni di telespettatori tra Italia e estero, un record per i tempi!). A febbraio questa icona dello sport mondiale festeggia i 50 anni della storica impresa dell’oro olimpico di Sapporo. Per l’occasione, Beppe Conti, uno dei cronisti sportivi che ne ha descritto le gesta, ha realizzato per Azzurra Publishing uno straordinario libro che in testi e immagini ne racconta non solo la storia sportiva ma anche alcuni intimi aspetti umani. Irrinunciabile per coloro che ne hanno seguito la carriera e un “dovere morale” da tramandare ai giovani perché è giusto che conoscano la storia di persone che, come Gustavo Thöni, hanno in qualche modo influenzato la storia del nostro paese. Con prefazione di Alberto Tomba!

Z.E.T MAG.#11 March 2022


MILANO: COMUNITÀ EBRAICA, CITY ANGELS E ALTRE 9 ASSOCIAZIONI INSIEME PER L’UCRAINA

DOMENICA 27 MARZO RACCOLTA DI BENI AL MEMORIALE DELLA SHOAH

L’evento filantropico nasce per iniziativa di Milo Hasbani, Vicepresidente dell’Ucei (l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), e di Mario Furlan, fondatore dei City Angels. Hasbani e Furlan hanno coinvolto, oltre alla Comunità ebraica di Milano, il Memoriale della Shoah, tre significative associazioni filantropiche dell’ebraismo milanese - il Volontariato Federica Sharon Biazzi e i movimenti giovanili Hashomer Hatzair e Bené Akiva –, l’Ucei e altre nove importanti organizzazioni: i Cavalieri di Malta O.S.J., la Fondazione Arca, l’Anpi, il Comitato M’Impegno, Vieni e Vedi, Linkiesta Club, Cig – Arcigay Milano, l’Unione Islamica Italiana e il Coordinamento dei Comitati Milanesi. Sarà una raccolta mirata: servono alimenti e bibite a lunga conservazione, alimenti per la prima infanzia, farmaci da banco, prodotti per l’igiene personale, torce e pile per la notte, power bank, bicchieri, cucchiai e piatti di carta o di plastica e sacchi per la spazzatura. I prodotti raccolti verranno portati direttamente in Ucraina durante le festività pasquali. Milo Hasbani dichiara che “mai come in questo momento dobbiamo essere uniti e far sentire la nostra vicinanza e il nostro calore al popolo ucraino, un popolo fiero della sua indipendenza e democrazia. Dobbiamo essere solidali nell’accogliere e aiutare chi ha bisogno, sperando che la situazione cambi e che i profughi possano tornare al più presto nelle loro case, dai loro affetti lasciati in Ucraina”.

E aggiunge: “Ringrazio Mario Furlan, i City Angels, la Fondazione Arca e tutte le associazioni sempre pronte quando vengono chiamate a dare una mano”. Mario Furlan, fondatore dei City Angels, dichiara: “Da anni organizziamo eventi di solidarietà per profughi e senzatetto con Milo Hasbani e con gli amici della Comunità ebraica milanese, e siamo felici di realizzare insieme questa nuova, bella iniziativa per un popolo stremato, che sta lottando per la propria libertà. Il nostro obiettivo è portare questi beni a Odessa insieme con i Cavalieri di Malta O.S.J, passando per Romania e Moldavia. Faremo una spedizione di camion, cui parteciperò anch’io”. La raccolta avrà luogo in piazza Safra, davanti ad un luogo dal fortissimo contenuto morale: il Memoriale della Shoah-Binario 21. Un posto che ricorda una tragedia immane del passato, e che il 27 marzo sarà il punto di riferimento per chi vuole alleviare le sofferenze di chi è vittima dell’attuale tragedia. Alle ore 12 in piazza Safra Milo Hasbani, Mario Furlan e Roberto Jarach, Presidente del Memoriale della Shoah, porteranno il loro saluto e il loro ringraziamento alle associazioni coinvolte e ai milanesi presenti. Per informazioni: City Angels 26809435, milano@cityangels.it

– Tel. 02

Z.E.T MAG.#11 March 2022


Z.E.T MAG.#11 March 2022

ZET MAG. & TUTTO IL SUO STAFF Ritornerà a giugno 2022 con tante novità In programmazione ΆrchΩ Magazine ETROM&ZENCAOS (nuova società di Press Office, Desing, Management) ZET GHENO’S Programma web/radio/TV del magazine

E tanto altro ancora …


Management e produzione EtroMirroR ed./ed.musicali [etrommirror.it]

ART DIRECTION ZenCaos Creative [zencaos.it]


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