Capitolo 1071

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Il Sovrano di Wei cede il potere a Sima Yi; Jiang Wei viene sconfitto alle Colline della Testa di Bue. ------------------------------------------Sima Yi fu molto compiaciuto nell'udire che Cao Shuang e la sua squadra avrebbero seguito il Sovrano di Wei in una visita alle tombe combinata ad una caccia, perché significava che l'intera fazione nemica aveva lasciato la città. Di conseguenza, Cao Shuang e i suoi tre fratelli Cao Xi, Cao Xun, Cao Yan, e i suoi amici Ha Yan, Deng Yang, Ding Mi, Bi Gui, Li Sheng e altri lasciarono la capitale insieme all'imperatore. Appena partirono, Sima Yi entrò con la sua autorità di Guardiano Imperiale, diede a Gao Rou, Ministro degli Interni, il comando provvisorio dell'esercito e lo mandò a catturare l'accampamento di Cao Shuang. Un ordine simile venne dato a Wang Guan, Supervisore del Palazzo, di rimpiazzare Cao Xi come Comandante dell'Armata Centrale e di occupare il suo accampamento. Avendo assicurato in questo modo la sua posizione, Sima Yi e i suoi sostenitori andarono al palazzo dell'Imperatrice Vedova. Le dissero, “Cao Shuang ha tradito la fiducia riposta in lui dal defunto imperatore e ha rovinato il governo. La sua colpa dev'essere espiata.” L'Imperatrice Guo replicò, “Cosa si può fare in assenza del Figlio del Cielo?” “Ho preparato dei piani per la distruzione di questi vili ministri e provvederò che non vi accada nulla di male.” L'imperatrice era molto allarmata, ma poteva solo agire come le veniva indicato e acconsentì. Così due dei sostenitori di Sima Yi, il comandante Jiang Ji e l'Alto Ministro Sima Fu, ricopiarono il memoriale che egli aveva preparato, ed esso venne inviato al Sovrano di Wei per mano di un eunuco. Quindi vennero catturati gli arsenali. Presto la notizia dell'insurrezione giunse all'attenzione della famiglia di Cao Shuang, e sua moglie, Lady Liu, uscì dagli appartamenti interni e convocò Pan Ju, Comandante delle Porte. Ella chiese, “Il signore è fuori, e Sima Yi si sta ribellando: che significa?” “Vostra Signoria non deve allarmarsi. Lasciate che vada fuori a scoprire la verità,” disse Pan Ju. Pertanto egli, a capo di alcune dozzine di arcieri, salì sulle mura e si guardò intorno. In quel momento Sima Yi stava attraversando la corte, e Pan Ju disse ai suoi uomini di tirare. Sima Yi non riuscì a passare. Ma Sun Qiao, uno dei suoi generali, disse, “Non dovete colpire il Guardiano Imperiale; è in servizio pubblico.” Tre volte Sun Qiao spronò il suo capo a non lasciar scoccare gli uomini, e così Pan Ju desistette. Sima Yi passò oltre, protetto da suo figlio Sima Zhao. Quindi uscì dalla città e si accampò sul Fiume Luo al Ponte Galleggiante. Quando la rivoluzione ebbe inizio, uno degli ufficiali di Cao Shuang, di nome Lu Zhu, prese www.treregni.it


consiglio con il Consigliere Militare Xin Chang. “Ora che la rivolta è iniziata, cosa dovremmo fare?” “Andiamo dall'imperatore con quante truppe abbiamo,” rispose Xin Chang. “Forse la cosa migliore,” replicò Lu Zhu. E Xin Chang andò nella camera interna per prepararsi a partire. Lì incontrò sua sorella, Xin Xianying, che gli chiese il significato di tanta fretta.

Xin Xianying

“Sua Maestà è fuori a caccia, e Sima Yi ha chiuso le porte della città. Questa è una ribellione.” “Io non penso. Egli vuole solo uccidere Cao Shuang, il suo rivale,” replicò lei. “Quale sarà l'esito di tutto ciò?” chiese suo fratello. “Cao Shuang non ha speranze contro Sima Yi,” rispose lei. “Se Sima Yi ci chiedesse di unirci a lui, dovremmo farlo?” chiese Xin Chang. Xin Xianying rispose, “Sai cosa dovrebbe fare un vero uomo. Quando un uomo è in pericolo, c'è maggior bisogno di devozione. Essere tra gli uomini di Cao Shuang e tradirlo in una situazione di emergenza è il più grande dei mali.” Questo discorso convinse Xin Chang, che andò con Lu Zhu. A capo di circa venti uomini a cavallo, forzarono la porta e uscirono fuori dalla città. Quando la loro fuga venne riferita a Sima Yi, egli pensò che Huan Fan avrebbe sicuramente cercato di seguire il loro esempio, perciò mandò a chiamarlo. Tuttavia, su consiglio di suo figlio, Huan Fan non rispose alle convocazioni, ma decise di fuggire. Entrò nella carrozza e guidò in tutta fretta verso la Porta Sud. Ma la porta era sbarrata. Il Comandante della Porta, Si Fan era un vecchio dipendente di Huan Fan. Huan Fan estrasse dalla manica un fodero di bambù e disse, “L'ordine dell'imperatrice: apri la porta per me.” “Lasciatemi guardare,” disse Si Fan. “Cosa! Come osi tu, un mio vecchio servitore, comportarti così?” Si Fan lasciò passare Huan Fan. www.treregni.it


Appena fu fuori, egli urlò a Si Fan, “Sima Yi ha sollevato una rivolta, e faresti meglio a seguirmi!” Si Fan capì di aver commesso un errore, e inseguì Huan Fan, ma non riuscì a raggiungerlo. “Dunque la 'Borsa della Saggezza' è andata via anche lui. E' un peccato, ma cosa possiamo fare?” disse Sima Yi, quando gli riferirono la fuga. “Il povero cavallo brama sempre la vecchia stalla e la mangiatoia. Cao Shuang non saperebbe come usare Huan Fan,” rispose Jiang Ji.

Jiang Ji

Quindi Sima Yi chiamò a sé Xu Yun e Chen Tai e disse, “Andate da Cao Shuang e ditegli che non ho altra intenzione se non quella di portar via il potere militare a lui e ai suoi fratelli.” Appena furono partiti, egli chiamò Yin Damu e ordinò a Jiang Ji di preparare una lettera da portare a Cao Shuang attraverso lui.

Yin Damu

Disse Sima Yi, “Sei in buoni rapporti con quell'uomo e sei la persona più adatta per questa missione. Digli che io e Jiang Ji siamo interessati solamente ai poteri militari nelle mani sue e dei suoi fratelli, come abbiamo giurato indicando il Fiume Luo.” Così Yin Damu andò per la sua strada. Fuori in campagna Cao Shuang si stava godendo la caccia, facendo volare i falconi e liberando i segugi. Improvvisamente giunse la notizia dell'insurrezione in città e del memoriale contro di lui. Egli per poco non cadde giù dalla sella quando glielo dissero. L'eunuco porse il memoriale al Sovrano di Wei in presenza di Cao Shuang, che lo prese e lo aprì. A un ministro in sua presenza venne ordinato di leggerlo. Diceva: “Sima Yi, Generale Che Conquista l'Ovest e Guardiano Imperiale, col capo chino e in trepidazione, presenta questo memoriale. Al mio ritorno dalla spedizione a Liaodong, la Defunta Sua Maestà ha convocato Vostra Maestà, Cao Shuang, me stesso e alcuni altri al suo capezzale, mi ha preso per il braccio e ha impresso su tutti noi il nostro dovere negli anni a venire.

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“Ora Cao Shuang ha tradito la fiducia riposta in lui, ha gettato in disordine il regno, ha usurpato il potere a corte, e si è impadronito del potere nelle regioni. Ha incaricato Zhang Dang, Amministratore della Città, di controllare la corte e spiare Vostra Maestà. Egli sta sicuramente mentendo nell'attesa di impadronirsi del regno. Ha seminato dissenso nella famiglia reale e ha ferito la propria carne e il proprio sangue. L'intera nazione è in confusione, e i cuori del popolo sono pieni di paura. Tutto questo si oppone alle ingiunzioni della Defunta Sua Maestà e dei suoi ordini per me. “Stupido e inutile come sono, eppure non oso dimenticare le parole della Defunta Sua Maestà. I miei colleghi, Jiang Ji e Sima Fu, concordano che Cao Shuang sia di animo sleale, e non dovrebbero essere affidati grandi poteri militari a lui o ai suoi fratelli. “Ho scritto un memoriale a Sua Maestà e ho ottenuto la sua autorizzazione ad agire. “Tutti i poteri militari sono stati strappati dalle mani di Cao Shuang, Cao Xi, e Cao Xun, lasciando loro solo il semplice titolo di signori, in modo che da questo momento in poi non siano più in grado di intralciare o controllare le azioni di Vostra Maestà. Se dovesse esserci qualche impedimento, la questione sarà trattata sommariamente. “Sebbene di salute cagionevole, come misura precauzionale mi sono accampato al Ponte Galleggiante, da dove vi scrivo la presente.” Quando finirono di leggere, il Sovrano di Wei si rivolse a Cao Shuang e disse, “Di fronte a tali parole cosa intendi fare?” Cao Shuang era spaesato e si rivolse al suo fratello minore, dicendo, “Che fare adesso?” Cao Xi rispose, “Ho protestato con te, ma sei stato ostinato e non hai ascoltato. Così siamo giunti a questo. Sima Yi è falso e astuto oltre misura. Se Zhuge Liang non è riuscito ad avere la meglio su di lui, potremmo noi sperare di riuscirci? Non vedo alternative alla resa che potrebbero salvarci la vita.” Proprio in quel momento arrivarono il consigliere Xin Chang e il comandante Lu Zhu. Cao Shuang chiese che notizie portassero. Essi risposero, “La città è completamente e fittamente circondata, Sima Yi è accampato sul fiume al Ponte Galleggiante, e non potete tornare. Dovete decidere come agire all'istante.” Quindi arrivò al galoppo Huan Fan, che disse, “Questa è davvero una ribellione. Perché non chiedere a Sua Maestà di procedere verso Xuchang finché non arriveranno le truppe regionali per affrontare Sima Yi?” Cao Shuang rispose, “Come possiamo andare in un altro luogo quando tutte le nostre famiglie sono in città?” Huan Fan disse, “Persino uno sciocco in questa crisi penserebbe solo alla propria vita. Avete il Figlio del Cielo qui con voi e comandate tutte le forze dell'impero. Nessuno oserebbe disobbedirvi, e nonostante questo marciate silenziosamente verso la morte.” Cao Shuang non riusciva a decidere di spezzare una lancia in favore della salvezza; non faceva altro che piagnucolare. www.treregni.it


Huan Fan continuò, “Possiamo raggiungere Xuchang stanotte. La sosta a Xuchang non sarà che breve, e vi sono ampie provviste per anni. Avrete forze a vostra disposizione al Passo Sud. Possedete il sigillo di Ministro di Guerra, e l'ho portato con me. Tutto è a vostro favore. Agite! Agite all'istante! Un ritardo significa morte.” “Non mettermi fretta,” disse Cao Shuang. “Lasciami pensare attentamente.” Poi vennero Xu Yun e Chen Tai, i due messaggeri di Sima Yi, e dissero, “Il Guardiano Imperiale desidera solo strappare il potere militare al Maresciallo Reggente. Se costui si arrende, potrà tornare pacificamente in città.” Cao Shuang esitava ancora. Poi arrivò Yin Damu, dicendo, “Il Guardiano Imperiale ha giurato presso il Fiume Luo sulla sincerità del suo scopo. Qui c'è la lettera del ministro Jiang Ji. Il Maresciallo Reggente dovrebbe rinunciare al potere militare e ritornare a palazzo in pace.” Quando Cao Shuang sembrò disposto ad accettare la garanzia di Sima Yi, Huan Fan inveì contro di lui, dicendo, “Sei un uomo morto se dai ascolto alla parola di queste persone!” La notte trovò Cao Shuang ancora esitante. Mentre la penombra svaniva nell'oscurità egli rimase, spada alla mano, triste, sospirando e piangendo. E la mattina lo trovò ancora nel tentativo di prendere una decisione. Huan Fan lo spronò di nuovo a decidere una linea d'azione. “Avete avuto un giorno e una notte interi per riflettere e dovete decidere,” disse. “Non combatterò; cederò tutto; essere un uomo facoltoso è sufficiente,” disse Cao Shuang, gettando a terra la spada. Huan Fan lasciò la tenda piangendo. “Cao Zhen poteva vantarsi delle sue abilità, ma i suoi figli sono semplice marmaglia,” disse, piangendo copiosamente. I due messaggeri, Xu Yun e Chen Tai, invitarono Cao Shuang a offrire il suo sigillo di ufficio a Sima Yi, ed esso venne portato. Ma il Primo Segretario Yang Zhong lo afferrò e non volle cederlo, dicendo, “Ahimè! Che voi, mio signore, dobbiate rinunciare ai vostri poteri e arrendervi in maniera così pietosa. Poiché di certo non scamperete alla morte nella piazza del mercato orientale.” “Il Guardiano Imperiale di certo manterrà la parola datami,” disse Cao Shuang. Il sigillo venne portato via, e i generali e i soldati di Cao Shuang, rilasciati così dai vincoli di disciplina, si dispersero e gli eserciti svanirono. Quando i fratelli Cao raggiunsero il Ponte Galleggiante, venne loro ordinato di recarsi alle loro abitazioni, ed essi ci andarono. I loro sostenitori vennero imprigionati per attendere i decreti dell'imperatore. www.treregni.it


Cao Shuang e i suoi amici, poco prima onnipotenti, entrarono in città da soli, senza nemmeno un servitore al seguito. Mentre Huan Fan si avvicinava al ponte, Sima Yi, da cavallo, puntò la sua frusta con disdegno verso di lui e disse, “Cosa ti ha portato a questo?” Huan Fan non diede risposta, ma con la testa piegata seguì gli altri. Fu deciso di richiedere all'imperatore di dichiarare la caccia conclusa e ordinare un ritorno in città. Cao Shuang, Cao Xi, e Cao Xun vennero confinati nelle proprie case, la porta delle quali venne bloccata con un'enorme serratura, e vennero messi dei soldati attorno a sorvegliarle. Erano tristi e ansiosi, non sapendo cosa sarebbe stato del loro destino. Cao Xi allora disse, “Non abbiamo che poco cibo rimasto. Scriviamo per chiedere provviste. Se Sima Yi ci manda del cibo, potremo esser sicuri che non intende farci del male.”

Cao Xi

Scrissero, e furono inviati cento carri di provviste. Questa cosa li confortò, e Cao Shuang disse, “Le nostre vite sono salve nelle mani di Sima Yi!” Sima Yi fece arrestare Zhang Dang e lo mise sotto interrogatorio. Zhang Dang disse, “Non sono il solo che ha cercato di sovvertire il governo. He Yan, Deng Yang, Li Sheng, Ding Mi, e Bi Gui sono tutti coinvolti nel complotto.” Perciò essi furono arrestati e, quando interrogati, confessarono che era stata preparata una rivolta per il terzo mese. Sima Yi li fece immobilizzare con un lungo collare di legno. Il Comandante delle Porte, Si Fan, testimoniò: “Huan Fan mi ha ingannato con un finto ordine di Sua Maestà e così è scappato dalla città. Inoltre ha detto che il Guardiano Imperiale era un ribelle.” Disse allora Sima Yi, “Quando una persona ne calunnia un'altra ed è falsa, la punizione per il crimine di cui è accusato cadrà sulla sua testa.” Huan Fan e quelli con lui vennero gettati in prigione. A un tratto Cao Shuang e i suoi fratelli, tutte le persone collegate con loro, e i loro clan vennero messi a morte nella piazza del mercato. Tutti i tesori delle loro case vennero annessi alla tesoreria pubblica. Vi era una donna della famiglia Xiahou che era stata moglie di Wen Shu, un cugino di secondo www.treregni.it


grado di Cao Shuang. Lasciata prematuramente vedova e senza figli, suo padre desiderava farla risposare. Lady Xiahou rifiutò e si tagliò le orecchie come pegno di costanza. Tuttavia, quando i Cao vennero messi tutti a morte, il padre combinò un altro matrimonio per lei; pertanto lei si tagliò il naso. La sua gente era mortificata per la sua ostinata determinazione.

Lady Xiahou

“Per chi state mantenendo il vostro voto?” dissero. “L'uomo non è che pulviscolo sull'erba tenera, e che bene vi può essere nel mutilare il vostro corpo?” La donna rispose, piangendo, “Ho sentito che le persone onorevoli non rompono un voto di castità per amore del benessere, e i cuori dei giusti sono costanti fino alla morte, incuranti di tutte le perdite. Mentre la casa di Cao godeva della prosperità, sono rimasta fedele; quanto più dovrei essere devota ora che passa giorni difficili? Posso agire come una mera bestia da campo?” La storia della sua devozione giunse alle orecchie di Sima Yi, che lodò la sua condotta e le permise di adottare un figlio da allevare come suo e così continuare la famiglia. Un poema dice: Di cosa un uomo deve essere conscio? Un granello di polvere su uno stelo d'erba; Una virtù come quella di Lady Xiahou Risalta sublime al passare delle epoche. Questa bella giovane moglie di nobile aspetto Desiderava solo mantenere il suo proposito alto. Quante persone sebbene forti nel corso della vita L'hanno eguagliata in costanza? Dopo che Cao Shuang subì la morte, Jiang Ji disse a Sima Yi, “Xin Chang e Lu Zhu e altri che hanno fatto parte del suo gruppo hanno forzato le porte e si sono uniti ai ribelli. Yang Zong si era opposto alla cessione del sigillo del defunto ministro. Meritano una punizione.” Ciononostante, non venne intrapresa alcuna azione contro di loro. “Sono persone corrette che servono il loro signore fedelmente,” disse Sima Yi, e confermò addirittura questi uomini nei loro incarichi. Xin Chang sospirò, “Se non avessi ascoltato il consiglio di mia sorella, avrei camminato nel sentiero dell'ingiustizia.” Un poeta ha elogiato sua sorella, Xin Xianying.

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“Lo chiami signore e prendi la sua paga, Allora quando il pericolo si avvicina accanto a lui stare dovrai.” Così al fratello parlò Xin Xianying, E guadagnò una grande fama che non finirà mai. Un'amnistia generale venne estesa a tutti i partigiani di Cao Shuang, e nessun ufficiale venne rimosso o dimesso per aver supportato il precedente ordine delle cose. Vennero lasciati tutti in possesso delle loro proprietà, e presto vi fu solo tranquillità. Comunque, bisogna notare che He Yan e Deng Yang incontrarono la triste fine che Guan Lu aveva predetto loro. Il veggente Guan Lu possedeva un profondo sapere Di ogni tradizione dei saggi dell'antichità. Perciò attraverso gli eventi futuri poteva vedere Così chiaramente come quelli delle passate età. Ed egli riconobbe l'anima di He Yan, Ormai nella valle dell'ombra. E sapeva che il guscio esterno di Deng Yang Si stava precipitando verso una precoce tomba. Dopo aver recuperato il proprio potere, Sima Yi venne nominato Primo Ministro e ricevette le Nove Dignità. Sima Yi rifiutò questi onori, ma il Sovrano di Wei insistette e non volle accettare un rifiuto. I suoi due figli vennero nominati assistenti del padre, e tutti gli affari di stato finirono sotto il controllo di questi tre. Tuttavia, Sima Yi ricordava che un uomo, Xiahou Ba, un membro del clan Cao, comandava ancora a Yongzhou. Nella sua posizione Xiahou Ba sarebbe potuto essere una reale minaccia, e doveva essere rimosso. Perciò venne emanato un editto che lo richiamava nella Capitale Luoyang per discutere di affari. Al ricevimento di questa convocazione, Xiahou Ba fu turbato. Ma invece di obbedire, si dichiarò ribelle, e raccolse una forza di tremila truppe a sostenerlo. Appena questa cosa divenne nota, Guo Huai marciò per sopprimere il malcontento. Le due armate furono presto faccia a faccia, e Guo Huai andò davanti e iniziò ad insultare il suo avversario. “Come puoi ribellarti contro la casa imperiale, tu che sei dello stesso clan del nostro grande fondatore, e tu che sei sempre stato trattato generosamente?” Xiahou Ba rispose, “I miei antenati hanno servito bene lo stato, ma chi è questo Sima Yi che ha messo a morte i miei parenti e ora vuole distruggermi? Qual è il suo scopo, se non quello di usurpare il trono? Se potessi abbatterlo e così sventare il suo disegno, almeno non sarei un traditore dello stato.” Guo Huai avanzò a cavallo per attaccare, e Xiahou Ba gli venne incontro. Si scambiarono una decina di colpi, dopodiché Guo Huai si voltò e fuggì. Ma era solo una finta per attirare il suo nemico, poiché prima che Xiahou Ba si allontanasse, egli udì un urlo dietro di sé e si voltò per vedere Chen Tai in procinto di attaccare. Nello stesso momento Guo Huai si voltò di nuovo, e così Xiahou Ba si ritrovò tra due fuochi. Non poteva far nulla, perciò fuggì, perdendo molte truppe. Presto decise che la sua unica possibilità era fuggire a Hanzhong e arrendersi al Sovrano di Shu. www.treregni.it


Chen Tai

Pertanto entrò in Hanzhong per vedere se per caso il Secondo Sovrano avrebbe accettato i suoi servigi. Quando Jiang Wei seppe del suo desiderio di arrendersi, ebbe dei dubbi circa la sua sincerità. Tuttavia, dopo un dovuto interrogatorio fu soddisfatto e permise al rinnegato di Wei di entrare in città. Dopo aver fatto il suo inchino, Xiahou Ba, con molte lacrime, raccontò la storia dei torti subiti. Jiang Wei espresse simpatia. Egli disse, “Nell'antichità Wei Zi1 lasciò la corte di Re Zhou nel disgusto, e questo atto gli ha assicurato onore eterno. Ora tu potresti essere in grado di assistere nel ripristino della Casata di Han, e non sarai per nulla inferiore a una qualunque persona dell'antichità.” Venne ordinato un banchetto, e mentre veniva preparato, il padrone di casa discusse delle questioni nella Capitale Luoyang. Disse Jiang Wei, “I Sima ora sono potentissimi e in una posizione adatta a portare a termine qualsiasi piano abbiano in mente. Pensi che abbiano qualche intenzione contro Shu?” “Il vecchio traditore ha già abbastanza da fare con la sua ribellione: non ha tempo per preoccuparsi delle questioni esterne. Tuttavia, altri due giovani comandanti di Wei sono spuntati fuori di recente, e se Sima Yi li mandasse contro Shu e Wu, potrebbe essere un male per entrambi.” “E chi sono questi due?” “Uno si chiama Zhong Hui, un uomo di Changsha. E' un figlio del defunto Guardiano Imperiale Zhong Yao. Quand'era un semplice ragazzo venne notato per essere coraggioso e intelligente. Suo padre era solito portare lui e suo fratello, Zhong Yu, a corte. Zhong Hui aveva sette anni e suo fratello era un anno più grande. L'Imperatore Pi notò un giorno che il maggiore stava sudando e gli chiese la ragione. Zhong Yu rispose, 'Ogni volta che sono spaventato, cola il sudore'. Allora l'Imperatore Pi disse all'altro ragazzo, 'Tu non sembri spaventato'. E Zhong Hui disse, 'Sono così spaventato che il sudore non può uscire'. L'imperatore notò la straordinaria abilità del ragazzo. Poco dopo Zhong Hui si impegnò costantemente nello studio di libri di guerra e tattica, e divenne un abile stratega, tanto da guadagnarsi l'ammirazione sia di Sima Yi che di Jiang Ji. Zhong Hui è ora un segretario a palazzo.

1 L'ultimo re della Dinastia Shang fu Re Zhou, che era crudele e corrotto. Re Zhou aveva tre zii (Bi Gan, Qi Zi, e Wei Zi) che servivano come ministri. Quando questi tre ufficiali fallirono ripetutamente nel persuadere Re Zhou a pentirsi, Wei Zi rinunciò all'incarico, mentre Qi Zi finse di essere pazzo. Bi Gan rimase e continuò a persuadere il re, che in seguito lo giustiziò. Successivamente il Duca di Zhou rovesciò la Dinastia Shang e conferì titoli nobiliari a Wei Zi, Qi Zi, e alla moglie e al figlio di Bi Gan. Wei Zi divenne noto come il Duca di Song. Qi Zi partì per la Corea dove si dice sia diventato un sovrano. www.treregni.it


Zhong Hui

“Il secondo è Deng Ai da Yiyang. Rimase orfano molto presto, ma era ambizioso e intraprendente. Se vedeva alte montagne o vaste paludi, egli cercava sempre quei posti in cui i soldati potevano stazionare o si potevano costruire depositi o si potevano raccogliere provvigioni o si potevano posizionare combustibili. La gente lo ridicolizzava, ma Sima Yi vide che c'era molto da ammirare e assunse il giovane nel suo personale. Deng Ai aveva un impedimento nel parlare, perciò si presentava come 'Deng-eng-eng-Ai', e Sima Yi si prendeva gioco di lui e un giorno gli chiese quanti ce ne fossero di lui dato che si chiamava 'Deng-eng-eng-Ai'. Deng Ai rispose all'istante, 'C'è solo una fenice quando dicono 'O Fenice! O Fenice!'' Questa pronta risposta mostra la rapidità del suo intelletto, e fareste bene a restare in guardia contro lui e l'altro, perché vanno temuti.”

Deng Ai

“Non credo che valga la pena nemmeno parlarne,” replicò Jiang Wei. Egli portò Xiahou Ba a Chengdu e lo presentò al Secondo Sovrano. Jiang Wei disse, “Sima Yi ha ucciso Cao Shuang, e voleva adescare Xiahou Ba, che si è arreso a Shu. Ora i Sima, padre e figli, detengono il potere supremo, e il giovane sovrano Cao Fang è un debole, e la fortuna di Wei si avvicina alla fine. Per molti anni a Hanzhong, le nostre truppe sono state ben addestrate, e i nostri magazzini e depositi sono pieni di ampie provviste. Ora desidero condurre una spedizione, usando Xiahou Ba come guida, per conquistare le Terre Centrali e per ristabilire la Casata di Han nella sua vecchia capitale. In questo modo potrei mostrare la mia gratitudine verso Vostra Maestà e realizzare il desiderio del defunto Primo Ministro.” Ma Fei Yi, Presidente del Segretariato, si oppose alla spedizione, dicendo, “Di recente abbiamo perso due fidati ministri, Jiang Wan e Dong Yun, e non è rimasto nessuno adatto a prendersi cura del governo. Il tentativo andrebbe posticipato; non dovrebbe essere fatta alcuna mossa affrettata.” “Non è così,” replicò Jiang Wei. “La vita è breve. I nostri giorni sfrecciano come il bagliore di un cavallo bianco attraverso una fessura nella porta. Stiamo aspettando e aspettando. Non arriveremo mai a tentare di restituire agli Han la loro vecchia gloria?” “Ricordate il detto del saggio Sun Zi: 'Conosci te stesso e conosci il nemico, allora la vittoria è sicura'. Non siamo eguali al defunto Primo Ministro, e dove egli ha fallito, è possibile per noi avere successo?”

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Jiang Wei disse, “Otterrò l'aiuto dei Qiang. Ho vissuto vicino a loro a Longshang e li conosco bene. Con il loro aiuto, anche se non ottenessimo l'intero impero, potremo almeno conquistare e mantenere tutto l'ovest di Changan.” Il Secondo Sovrano chiuse qui la discussione, dicendo, “Signore, poiché desideri conquistare Wei, fai del tuo meglio. Non smorzerò il tuo entusiasmo.” Perciò il consenso del Secondo Sovrano venne concesso. Quindi Jiang Wei lasciò la corte e si diresse, insieme a Xiahou Ba, a Hanzhong per prepararsi a una nuova spedizione. “Manderemo prima un inviato dai Qiang per stringere un'alleanza con loro,” disse Jiang Wei. “Poi marceremo attraverso il Passo Xiping verso Yongzhou, dove innalzeremo due bastioni a Qushan sui Monti Qushan e li presidieremo. Quella posizione è un punto di vantaggio. Poi invieremo provviste oltre il passo via terra e tramite i corsi d'acqua, e avanzeremo gradualmente, secondo il piano escogitato dal defunto Primo Ministro.” Nell'autunno di quell'anno (249 d.C.) inviarono i due generali Shu, Li Xin e Gou Ai, con quindicimila truppe, a costruire due bastioni a Qushan sui Monti Qushan, di cui Gou Ai avrebbe dovuto tenere quello orientale e Li Xin quello occidentale. Quando la notizia raggiunse Yongzhou, il Protettore Imperiale, Guo Huai, inviò un rapporto a Luoyang e inviò anche Chen Tai con una forza di quindicimila truppe ad opporsi alle truppe di Shu. Quando quell'armata arrivò, Li Xin e Gou Ai condussero le loro truppe per incontrarla. Ma le loro armate erano troppo deboli per affrontare una tale forza, e si ritirarono ancora una volta in città. Chen Tai ordinò che la sua armata stringesse un assedio e occupasse la strada che conduceva a Hanzhong, in modo da tagliare le provviste. Dopo alcuni giorni, e una volta che i soldati di Shu iniziarono a sentire i morsi della fame, Guo Huai venne a vedere quali progressi stesse facendo il suo generale. Alla vista della posizione si rallegrò enormemente, e quando ritornò all'accampamento egli disse a Chen Tai, “In questo territorio elevato la città deve essere a corto di acqua, il che significa che gli assediati dovranno uscire per i rifornimenti. Tagliamo i corsi d'acqua che li riforniscono, e moriranno di sete.” Così i soldati di Wei vennero messi all'opera per deviare i corsi d'acqua oltre la città, e gli assediati iniziarono presto a diventare tesi. Li Xin condusse fuori una grande forza per cercare di catturare le sorgenti d'acqua e lottò con caparbietà, ma alla lunga ebbe la peggio e venne respinto all'interno delle mura. Dopo questo Li Xin e Gou Ai unirono le forze e fecero un altro tentativo per uscire fuori a combattere. Ma le truppe di Yongzhou li circondarono, e ne seguì una mischia finché Li Xin e Gou Ai non si fecero strada con la forza per tornare in città. Nel frattempo i soldati stavano morendo di sete. Gou Ai discusse la situazione con Li Xin, dicendo, “Non capisco il ritardo dei rinforzi del comandante Jiang Wei.” Li Xin disse, “Lasciami provare ad uscire con la forza per andare a chiedere aiuto.” Così vennero aperte le porte, e Li Xin uscì fuori a cavallo con una ventina di cavalieri. Costoro www.treregni.it


vennero attaccati e dovettero guadagnare con la forza ogni centimetro di strada, ma alla fine Li Xin vinse sebbene gravemente ferito. Tutto il suo seguito era caduto. Quella notte un forte vento da nord portò una incessante nevicata, e gli assediati vennero così temporaneamente sollevati dalla mancanza d'acqua. Sciolsero la neve e prepararono del cibo. Li Xin, gravemente ferito, si diresse ad ovest lungo sentieri collinosi. Dopo due giorni si imbatté in Jiang Wei. Smontò da cavallo, si prostrò, e raccontò la sua storia: “Qushan è stata circondata e privata dei rifornimenti d'acqua. Per fortuna ha nevicato, e i nostri soldati hanno ricevuto un po' di sollievo. Ma la situazione è molto urgente.” “Il ritardo non è dovuto alla mia fiacchezza. Gli alleati Qiang da cui dipendevamo non sono venuti,” disse Jiang Wei. Egli mandò una scorta con il ferito Li Xin perché lo conducesse a Chengdu, dove le sue ferite potevano essere curate. Rivolgendosi a Xiahou Ba, Jiang Wei chiese, “I Qiang non vengono, e l'armata Wei sta assediando Qushan. Generale, hai qualche piano da proporre?” Xiahou Ba rispose, “Se aspettiamo l'arrivo dei Qiang, potremmo arrivare troppo tardi per risollevare Qushan. E' molto probabile che Yongzhou sia rimasta indifesa, pertanto propongo che voi andiate verso le Colline della Testa di Bue e le aggiriate per arrivare sul retro di Yongzhou, il che costringerà l'armata Wei a ripiegare per soccorrerla, salvando così la nostra forza.” “Il piano sembra eccellente,” replicò Jiang Wei. E partì. Quando Chen Tai seppe che Li Xin era fuggito, egli disse al suo capo, “Ora che quell'uomo è andato via, dirà a Jiang Wei del pericolo ed egli concluderà che i nostri sforzi sono concentrati sui bastioni e si impegnerà ad attaccare la nostra retrovia. Pertanto suggerisco, generale, che vi rechiate verso il Fiume Yao a fermare gli approvvigionamenti del nemico, mentre io andrò verso le Colline della Testa di Bue e li colpirò. Si ritireranno appena sapranno che le loro provviste sono minacciate.” Guo Huai marciò così verso il Fiume Yao in segreto, mentre Chen Tai si recò sulle colline. Quando l'armata di Shu guidata da Jiang Wei si avvicinò alle Colline della Testa di Bue, udirono un grande urlo di fronte a loro, e gli esploratori vennero a riferire che la strada era sbarrata. Jiang Wei uscì di persona a cavallo a controllare. “Perciò intendevi attaccare Yongzhou, vero?” urlò Chen Tai. “Ma lo sapevamo e ti stavamo aspettando da molto tempo.” Jiang Wei si lanciò all'attacco. Chen Tai avanzò estraendo la spada, e si affrontarono. Chen Tai presto corse via. Quindi i soldati di Shu vennero avanti e attaccarono, respingendo i soldati di Wei nuovamente sulla sommità delle colline. Ma essi sostarono lì, e Jiang Wei si accampò ai piedi delle colline, da dove sfidava il nemico ogni giorno. Ma non riuscì ad ottenere alcuna vittoria. Non vedendo alcun risultato dopo alcuni giorni di questo, Xiahou Ba disse, “Questo non è un luogo www.treregni.it


in cui rimanere. Non possiamo ottenere alcuna vittoria e stiamo tentando il fato rimanendo in attesa di una sorpresa. Penso che dovremmo ritirarci finché non sarà possibile provare qualche piano migliore.” Proprio allora riferirono: “La strada dei rifornimenti presso il Fiume Yao è caduta nelle mani di Guo Huai!” Sconvolto da questa notizia; Jiang Wei disse a Xiahou Ba di mettersi in marcia per primo, ed egli coprì la ritirata. Chen Tai li seguì in cinque divisioni lungo cinque strade diverse, ma Jiang Wei prese possesso del punto d'intersezione e le tenne tutte sotto controllo, costringendoli infine a ripiegare sulle colline. Ma da questa posizione Chen Tai ordinò alle sue truppe di scoccare pesanti scariche di frecce e pietre al punto che Jiang Wei fu costretto ad abbandonare la sua posizione. Egli andò verso il Fiume Yao, dove Guo Huai condusse la sua forza all'attacco. Jiang Wei andò avanti e indietro colpendo dove poteva, ma venne circondato e ne uscì solo attraverso uno sforzo disperato e dopo aver perso più di metà della sua forza. Egli si precipitò verso il Passo Yangping, ma si imbatté in un altro corpo del nemico, a capo del quale vide un feroce, giovane comandante, che uscì a cavallo all'istante per attaccare. Questo comandante aveva un viso tondo, lunghe orecchie, e una bocca squadrata con labbra spesse. Sotto il suo occhio sinistro vi era un grosso neo peloso. Era il figlio maggiore di Sima Yi. Era il Generale della Cavalleria Leggera, Sima Shi. “Idiota! Come osi bloccarmi la strada?” urlò Jiang Wei, mentre avanzava con la sua lancia in posizione. Sima Shi rispose all'attacco, e vennero scambiati alcuni colpi prima che fuggisse. Jiang Wei ne uscì vincitore e perciò fu libero di continuare per la sua strada. A un tratto raggiunse il passo e venne accolto al riparo delle sue mura. Presto venne anche Sima Shi e attaccò il passo subito dopo il suo arrivo, ma quelli all'interno dei bastioni risposero con le balestre multiple che lanciavano dieci dardi ad ogni scarica. Poiché l'esercito di Shu aveva realizzato questi marchingegni di guerra secondo il progetto lasciato da Zhuge Liang. Per merito di armi superiori, Wei venne sconfitto da Shu, Quello che fu perso quel giorno, Wei non recuperò mai più. Quello che accadde a Sima Shi verrà raccontato nel prossimo capitolo.

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