/Capitolo-100

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Assalendo un accampamento, i soldati di Shu sconfiggono Cao Zhen; Schieramenti da battaglia a confronto, Zhuge Liang umilia Sima Yi. ---------------------------------------------Quando gli ufficiali di Shu vennero a sapere che l'armata di Wei era andata ma che loro non dovevano inseguirla, furono inclini allo scontento e andarono in massa nella tenda del Primo Ministro e dissero, “La pioggia ha spazzato via il nemico. Di certo è il momento per inseguirlo.” Zhuge Liang replicò, “Sima Yi è un abile capo che non si ritirerebbe senza un'imboscata a coprirlo. Se lo inseguiamo ne cadremo vittime. Lasciatelo andare in pace, dopodiché attraverserò la Valle di Xie e prenderò Qishan, approfittando della mancanza di difese del nemico.” “Ma vi sono altri modo per prendere Changan,” dissero loro. “Perché prendere sempre e solo Qishan?” “Perché Qishan è il primo passo per Changan, e voglio guadagnare il vantaggio della posizione. Ed ogni trasporto dalla Vallata Occidentale dovrà venire da questa parte. Essa riposta sul Fiume Wei davanti ed è spalleggiata dalla Valle di Xie. Dà la massima libertà di movimento ed è un terreno strategico naturale. Ecco perché la voglio.” Essi si inchinarono alla sua saggezza. Quindi Zhuge Liang inviò Wei Yan, Zhang Ni, Du Qiong, e Chen Shi nella Valle di Gu; e mandò Ma Dai, Wang Ping, Zhang Yi, e Ma Zheng verso la Valle di Xie; avrebbero dovuto incontrarsi tutti sulle Montagne Qishan. Egli guidò l'armata principale personalmente, con Guan Xing e Liao Hua davanti. Quando l'armata Wei si fu ritirata, Cao Zhen e Sima Yi rimasero nella retrovia sovrintendendo agli spostamenti. Inviarono una squadra di ricognizione lungo la vecchia strada per Chencang, ed essa ritornò a riferire che non era stato avvistato alcun nemico. Dieci giorni dopo i capi, che avevano comandato l'imboscata, si unirono al corpo principale dicendo di non aver avvistato alcun segno del nemico. Cao Zhen disse, “Queste continue piogge autunnali hanno reso i sentieri di legno inutilizzabili. Come potrebbero i soldati di Shu sapere della nostra ritirata?” “Compariranno in seguito,” disse Sima Yi. “Come fai a saperlo?” “Durante gli ultimi cinque giorni asciutti non ci hanno seguito, perché pensano che abbiamo lasciato un'imboscata nella retroguardia. Perciò ci hanno lasciato allontanare in pace. Ma dopo che saremo andati via, cercheranno di occupare Qishan.” Cao Zhen non era convinto. “Perché dubitate?” chiese Sima Yi. “Io penso che Zhuge Liang certamente avanzerà attraverso le due valli, e voi ed io dovremmo sorvegliare le entrate. Do loro dieci giorni, e se non appariranno, verrò al vostro accampamento con la faccia dipinta del mio proprio errore.”

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“Se l'armata di Shu apparirà, ti darò la cinta e il cavallo che mi ha dato l'imperatore,” replicò Cao Zhen. Ed essi divisero le loro forze, Cao Zhen prese posizione ad ovest di Qishan nella Valle di Xie, e Sima Yi si recò ad est nella Valle di Gu. Appena l'accampamento venne stanziato, Sima Yi condusse una coorte a nascondersi nella valle. Il resto della forza venne posizionata in distaccamenti sulle strade principali. Sima Yi si travestì da soldato e andò tra i soldati per fare un'ispezione privata di tutti gli accampamenti. In uno di essi si imbatté in un giovane ufficiale che si stava lamentando, dicendo, “La pioggia ci ha inzuppato per giorni, e non volevano ritirarsi. Ora sono accampati qui per una scommessa. Non hanno alcuna pietà di noi soldati.” Sima Yi ritornò nella sua tenda e riunì tutti i suoi ufficiali. Trascinando fuori quello lamentoso, Sima Yi gli disse, adirato, “Lo stato sfama e addestra soldati per mille giorni per uno ora di servizio. Come osi dare sfogo alla tua milza a discapito della disciplina?” L'uomo non voleva confessare, perciò i suoi compagni vennero chiamati a fornire una testimonianza. Ma ancora non volle ammetterlo. “Non sono qui per una scommessa, ma per sopraffare Shu.” disse Sima Yi. “Ora tutti voi vi siete comportati bene e state andando a casa, ma solo questo tizio si lamenta ed è colpevole di insubordinazione.” Sima Yi ordinò ai littori di metterlo a morte, e in breve tempo mostrarono la sua testa. Gli altri erano terrorizzati, ma Sima Yi disse, “Tutti voi dovrete fare del vostro meglio per proteggervi contro il nemico. Quando sentirete una bomba esplodere, uscite a frotte da tutte le parti e attaccate.” Con quest'ordine si ritirarono. In quel momento Wei Yan, Zhang Ni, Chen Shi, e Du Qiong, con ventimila truppe, entrarono nella Valle Gu. Mentre marciavano, arrivò il consigliere Deng Zhi. “Porto un ordine dal Primo Ministro. Mentre uscite dalla valle, state attenti al nemico,” disse Deng Zhi. Chen Shi disse, “Perché il Primo Ministro è così pieno di dubbi? Sappiamo che i soldati di Wei hanno subito molto la pioggia e devono precipitarsi verso casa. Non tenderanno un'imboscata. Stiamo facendo marce doppie e otterremo una grande vittoria. Perché dobbiamo ritardare?” Deng Zhi rispose, “Sai che i piani del Primo Ministro hanno sempre successo. Come osi disubbidire ai suoi ordini?”

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Chen Shi sorrise, dicendo, “Se davvero fosse così pieno di risorse, non avremmo perso Jieting.” Wei Yan, ricordando che Zhuge Liang aveva respinto il suo piano, rise anche lui, e disse, “Se mi avesse ascoltato e avesse attraversato la Valle di Ziwu, non solo Changan ma anche Luoyang sarebbero nostre. Ora è intenzionata a prendere Qishan. Quale utilità vi è in questo? Ci ha dato l'ordine di avanzare ed ora ci ferma. Gli ordini sono davvero confusi.” Poi disse Chen Shi, “Ti dirò cosa farò. Prenderò solo cinquemila truppe, attraverserò la Valle di Gu, e mi accamperò a Qishan. Allora vedrete quanto imbarazzato apparirà il Primo Ministro.” Deng Zhi protestò e cercò di convincerlo, ma senza successo: il volenteroso capo si precipitò in avanti per uscire dalla valle. Deng Zhi poté solo ritornare il più presto possibile e fare rapporto. Chen Shi procedette. Si era allontanato di alcuni chilometri quando udì una bomba, e si ritrovò in un'imboscata. Cercò di ritirarsi, ma la valle era piena di nemici e venne circondato come in una botte di ferro. Tutti i suoi sforzi per uscirne fallirono. Ma vi fu un urlo, e Wei Yan venne in suo soccorso. Egli salvò il suo compagno, ma le cinquemila truppe di Chen Shi vennero ridotte a circa cinquecento, e queste erano ferite. I soldati di Wei li inseguirono, ma altre due divisioni di Zhang Ni e Du Qiong glielo impedirono, e infine l'armata di Wei si ritirò. Chen Shi e Wei Yan, che avevano criticato i poteri di previsione di Zhuge Liang, non dubitarono più della sua capacità di vedere molto chiaramente. Si pentirono della loro ottusità. Quando Deng Zhi disse al suo capo del cattivo comportamento di Chen Shi e Wei Yan, Zhuge Liang semplicemente rise. Disse egli, “Wei Yan è stato convinto a disubbidire e a risentirsi. Tuttavia, stimo il suo valore, e perciò l'ho impiegato. Ma un giorno farà seri danni.” Quindi arrivò un messaggero, che riferì, “Chen Shi è caduto in un'imboscata e ha perso più di quattromila truppe. Egli ha condotto i suoi restanti cinquecento cavalli di nuovo nella gola.” Zhuge Liang inviò Deng Zhi di nuovo nella Valle di Gu per consolare Chen Shi e così allontanarlo da un effettivo ammutinamento. Poi chiamò nella sua tenda Ma Dai e Wang Ping, e disse, “Se vi sono truppe di Wei nella Valle di Xie, dovete attraversare le montagne, marciando di notte e nascondendovi di giorno, e dirigervi ad est di Qishan. Quando arriverete, fate un segnale di fuoco.” Poi diede ordini a Ma Zheng e Zhang Ni, dicendo, “Dovrete seguire le strade secondarie ad ovest di Qishan. Anche voi dovete marciare di notte e nascondervi di giorno. Poi dovrete unirvi a Ma Dai e Wang Ping. Voi quattro scaglierete un attacco congiunto sull'accampamento di Cao Zhen. Io condurrò l'armata attraverso la valle e attaccherò l'accampamento al centro.” Dopo che i quattro generali partirono, anche Guan Xing e Liao Hua ricevettero ordini segreti. Le armate marciarono rapidamente. Non molto tempo dopo essere partiti, altri due distaccamenti guidati da Hu Ban e Wu Yi ricevettero ordini segreti e lasciarono il corpo principale. I dubbi riguardo l'arrivo dell'armata resero Cao Zhen incurante, ed egli permise ai suoi soldati di www.treregni.it


impigrirsi e riposarsi. Egli pensava solo a superare i dieci giorni stabiliti, quando avrebbe riso del suo collega. Sette dei dieci giorni erano passati, quando un esploratore riferì che alcuni strani uomini di Shu erano stati avvistati nella valle. Cao Zhen mandò Qin Liang con cinquemila truppe in ricognizione e per tenerli a distanza.

Qin Liang

Qin Liang condusse le sue truppe all'entrata della valle. Appena arrivò, il nemico si ritirò. Qin Liang andò al loro inseguimento, ma erano spariti. Era perplesso e confuso, e mentre cercava di decidere, disse alle truppe di smontare e riposare. Ma quasi immediatamente udì un urlo, e truppe imboscate apparvero davanti a lui. Egli saltò sul suo cavallo per guardarsi intorno, e vide una grande nuvola di fumo sollevarsi tra le colline. Egli dispose le sue truppe per la difesa, ma le urla si fecero presto vicine, e allora apparvero Hu Ban e Wu Yi che avanzavano verso di lui. La ritirata era impossibile perché Guan Xing e Liao Hua avevano bloccato la strada. Le colline erano su entrambi i lati, e dalla loro cima arrivarono urla di “Smontate e arrendetevi!” Più di metà si arresero. Qin Liang uscì a cavallo per attaccare, ma venne ucciso da Liao Hua. Zhuge Liang mise i soldati di Wei che erano passati dalla sua parte in una delle divisioni arretrate. Con i loro abiti e le loro armature, travestì cinquemila delle sue truppe in modo che sembrassero suoi nemici, e poi mandò questa divisione (sotto Guan Xing, Liao Hua, Wu Yi, e Hu Ban) ad assalire l'accampamento di Cao Zhen. Prima di raggiungere l'accampamento, essi mandarono avanti uno di loro come messaggero per riferire a Cao Zhen che erano rimasti solo alcuni uomini di Shu ed erano tutti fuggiti lontano dalla vista, e così lo rassicurarono. Questa notizia soddisfece Cao Zhen. Ma proprio allora arrivò un messaggero fidato di Sima Yi con un messaggio: “Le nostre truppe sono cadute in un'imboscata, e molti sono stati uccisi. Non pensate più alla scommessa: è cancellata. Ma prendete le più caute precauzioni.” “Ma non c'è un solo soldato di Shu nelle vicinanze,” disse Cao Zhen. Egli disse al messaggero di tornare indietro. Proprio allora gli dissero che l'armata di Qin Liang era ritornata, ed egli uscì ad incontrarla. Appena si avvicinò, qualcuno osservò che erano state accese alcune torce nel retro del suo accampamento. Egli si precipitò a vedere. Appena fu fuori dalla vista, i quattro capi fecero segno di avanzare alle loro truppe e si lanciarono sull'accampamento. Allo stesso momento Ma Dai e Wang Ping arrivarono da dietro, e Ma Zheng e Zhang Yi vennero fuori. I soldati di Wei erano intrappolati e senza speranze. Si separarono e fuggirono per salvarsi la vita. www.treregni.it


Cao Zhen, protetto dai suoi generali, fuggì via ad est. Il nemico li inseguì a stretta distanza. Mentre Cao Zhen fuggiva si sollevarono grandi urla, e un'armata arrivò a tutta velocità. Cao Zhen pensava che fosse tutto perduto, e il suo cuore sprofondò, ma era Sima Yi, il quale respinse gli inseguitori. Sebbene Cao Zhen fosse stato salvato, egli era troppo imbarazzato per mostrare la faccia. Sima Yi allora disse, “Zhuge Liang ha catturato Qishan, e noi non possiamo rimanere qui. Rechiamoci al Fiume Wei, da dove potremo cercare di recuperare il terreno perduto.” “Come sapevi che rischiavo una sconfitta?” chiese Cao Zhen. “Il mio messaggero mi ha riferito che avevate detto che non vi era un solo soldato di Shu nei paraggi, e sapevo che Zhuge Liang avrebbe cercato di catturare il vostro accampamento. Perciò sono venuto in vostro aiuto. Il piano del nemico ha avuto successo, ma non parleremo più della scommessa. Entrambi dobbiamo fare del nostro meglio per il paese.” Ma lo spavento e l'agitazione fecero ammalare Cao Zhen, ed egli fu costretto a letto. E mentre l'esercito era in un tale stato di disordine, Sima Yi aveva paura di consigliare di ritornare. Si accamparono sul Fiume Wei. Dopo quest'avventura Zhuge Liang si affrettò a tornare a Qishan. Dopo che i soldati ebbero festeggiato e i servigi vennero riconosciuti, i quattro capi scontenti (Wei Yan, Chen Shi, Du Qiong, e Zhang Ni) vennero nella tenda per scusarsi. “Chi ha provocato la sconfitta?” chiese Zhuge Liang. Wei Yan disse, “Chen Shi ha disobbedito agli ordini e si è precipitato nella valle.” “Wei Yan mi ha detto di farlo,” disse Chen Shi. “Vorresti ancora cercare di tirarlo in ballo dopo che ti ha salvato?” disse Zhuge Liang. “Comunque, una volta disobbedito agli ordini, è inutile tentare di passarci sopra.” Zhuge Liang sentenziò a morte Chen Shi, ed egli fu condotto via. Presto portarono la sua testa alla presenza dei generali riuniti. Zhuge Liang risparmiò la vita a Wei Yan poiché vi era ancora del lavoro che doveva realizzare. Dopodiché, si preparò ad avanzare. Gli esploratori riferirono che Cao Zhen era malato, ma che veniva curato da dottori nella sua tenda. La notizia rallegrò Zhuge Liang, ed egli disse ai suoi ufficiali, “Se la malattia di Cao Zhen è lieve, di certo ritorneranno a Changan. Verranno ritardati dalle sue serie condizioni. Egli proseguirà in modo che i suoi soldati non si scoraggino. Ora gli scriverò una lettera tale che morirà.” Quindi convocò i soldati di Wei che si erano arresi, e disse loro, “Siete truppe di Wei, e le vostre famiglie sono da quella parte: è sbagliato per voi servire me. Supponiamo che vi lasci andare a casa.” Essi lo ringraziarono, prostrandosi e piangendo.

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Quindi Zhuge Liang continuò, “L'amico Cao Zhen ed io abbiamo un patto, ed io ho una lettera per lui che voi prenderete. Chi la consegnerà verrà ricompensato.” Presero la lettera e corsero a casa verso le proprie tende, dove diedero al loro Comandante in Capo la lettera. Cao Zhen era troppo malato per alzarsi, ma aprì la busta e lesse: “Il Primo Ministro di Han, Zhuge Liang, al Ministro della Guerra, Cao Zhen: “Mi permetterai di dire che il capo di un esercito dovrebbe essere libero di andare e venire, di essere sciocco e ostinato, di avanzare e ritirarsi, di mostrarsi debole o forte, di essere irremovibile come le montagne, di essere imperscrutabile come i fenomeni naturali, di essere infinito come l'universo, di essere imperituro come il vuoto blu, di essere vasto come l'oceano, di comprendere le possibilità degli schieramenti di battaglia, di farsi un'opinione sulle eccellenze e sui difetti del nemico. “Ahimè! Uno della tua sorta, ignorante e inferiore, che si alza impudentemente alla volta del cielo, ha avuto la presunzione di assistere un ribelle ad assumere il titolo imperiale e governare a Luoyang, di mandare alcuni miserabili soldati nella Valle di Xie. Lì si sono imbattuti in una pioggia incessante. Le strade difficili hanno affaticato sia soldati che cavalli, mettendoli in fuga. Armi e armature hanno riempito il paesaggio. Tu, il Comandante in Capo, eri scoraggiato e sottomesso, i tuoi generali si sentivano come ratti. Tu non osi mostrare la faccia in patria, né puoi entrare nelle sale di stato. Le penne degli storici registreranno le tue sconfitte; il popolo racconterà le tue infamie: 'Sima Yi è spaventato quando sente dei fronti da battaglia, Cao Zhen è allarmato dalle mere voci'. I miei soldati sono feroci e i loro cavalli resistenti; i miei grandi generali sono affamati come tigri e maestosi come draghi. Io spazzerò via le Terre Centrali e renderò Wei un luogo desolato.” L'ira di Cao Zhen aumentò mentre leggeva. Alla fine riempì il suo petto. Ed egli morì quella sera. Sima Yi inviò il suo feretro a Luoyang su un vagone. Quando il Sovrano di Wei seppe della morte di Cao Zhen, egli emanò un editto che spronava Sima Yi a proseguire la guerra, a sollevare un esercito, e a combattere contro Zhuge Liang. Sima Yi inviò una dichiarazione di guerra con un giorno d'anticipo, e Zhuge Liang rispose che avrebbe combattuto l'indomani. Dopo che l'inviato partì, Zhuge Liang disse, “Cao Zhen dev'essere morto!” Egli chiamò Jiang Wei quella sera per ricevere ordini segreti. Convocò anche Guan Xing e gli disse cosa fare. Il mattino seguente l'intera forza marciò verso la sponda del Fiume Wei e prese posizione in un'ampia pianura con il fiume su un fianco e le colline sull'altro. Le due armate salutarono l'apparizione dell'altra con pesanti voli di frecce. Dopo che i tamburi ebbero rullato per tre volte il centro di Wei si aprì al grande stendardo e apparve Sima Yi, seguito dai suoi ufficiali. Dalla parte opposta vi era Zhuge Liang, in un cocchio trainato da quattro cavalli, che sventolava il suo ventaglio piumato. Sima Yi si rivolse a Zhuge Liang, “L'ascesa del nostro maestro al trono è stata alla maniera di Re Yao, che abdicò in favore di Re Shun. Due imperatori si sono succeduti ed hanno il loro seggio nelle Terre Centrali. Per via della sua liberalità e cortesia, il mio signore ha subito il dominio di Shu e Wu affinché il popolo non subisse una lotta. Voi, non siete che un contadino di Nanyang, www.treregni.it


ignorante delle vie del cielo, che desidera invaderci, e dovrete essere distrutto. Ma se esaminerete il vostro cuore e vi pentirete delle vostre colpe e vi ritirerete, allora ciascuno potrà mantenere i propri confini, e verrà raggiunto uno stato di tre regni. In questo modo al popolo potrà essere risparmiata l'agitazione, e voi salverete la vostra vita.” Zhuge Liang sorrise e rispose, “Il nostro Primo Sovrano mi ha affidato la custodia del suo figlio orfano: pensi che mancherò di sforzarmi al massimo per distruggere i ribelli contro la sua autorità? I tuoi soldati della famiglia Cao presto verranno sterminati da Han. I tuoi antenati erano servitori di Han e per generazioni si sono sfamati della loro bontà. Eppure, invece di rendere un grato servizio, assisti gli usurpatori. Non provi vergogna?” Il rossore della vergogna si diffuse sul volto di Sima Yi, ma egli rispose, “Tenteremo la prova della battaglia. Se riuscirai a conquistarci, mi impegno a non essere più un capo degli eserciti. Ma se sarai sconfitto, allora ti ritirerai all'istante al vostro villaggio e io non vi farò del male.” “Desiderate uno scontro tra generali, armi, o schieramenti?” chiese Zhuge Liang. “Tentiamo uno scontro tra schieramenti,” rispose Sima Yi. “Allora schiera la tua formazione in modo che possa vederla,” disse Zhuge Liang. Sima Yi si ritirò dietro le linee e segnalò ai suoi ufficiali con una bandiera gialla di schierare le proprie truppe. Quand'ebbe finito, egli cavalcò nuovamente in avanti, dicendo, “Riconosci la mia formazione!” “Anche il minore dei miei generali può farlo,” disse Zhuge Liang, sorridendo. “Questa formazione è chiamata il 'Disordine in Ordine'” “Ora tenta tu mentre io osservo,” disse Sima Yi. Zhuge Liang entrò nelle linee e sventolò il suo ventaglio. Quindi venne fuori e disse, “La riconosci?” “Certo. Questi sono gli 'Otto Schieramenti'.” “Sì; sembri conoscerla. Ma osi attaccarla?” “Perché no, visto che la conosco?” rispose Sima Yi. “Allora non ti resta che provare.” Sima Yi entrò nei ranghi e chiamò a sé tre generali (Dai Ling, Zhang Hu, e Yue Chen) ai quali disse, “Quella formazione consiste in otto porte (Nascita, Uscita, Espansione, Ferita, Paura, Annichilazione, Ostacolo, e Morte). Voi entrerete da est nella Porta della Nascita, vi dirigerete a sudest e uscirete dalla Porta dell'Annichilazione. Quindi entrerete a nord, nella porta di Uscita, e la formazione verrà spezzata. Ma siate cauti.” Partirono con Zhang Hu al comando, Dai Ling al seguito, e Yue Chen nel retro, ciascuno con trenta uomini a cavallo. Si fecero strada attraverso la Porta della Nascita tra l'applauso di entrambi gli www.treregni.it


schieramenti. Ma una volta entrati si trovarono davanti un muro di truppe e non riuscirono a trovare una via d'uscita. Condussero rapidamente i loro uomini attorno all'ingresso dello schieramento verso sudovest per uscire da lì. Ma vennero fermati da un volo di frecce. Divennero confusi e vedevano molte porte, ma avevano perso l'orientamento. Né potevano aiutarsi l'un l'altro. Si lanciarono da una parte all'altra in disordine, ma la formazione era come se ammassasse nuvole e sollevasse nebbie. Quindi un urlò si levò, ed ognuno venne catturato e legato. Vennero portati al centro, dove Zhuge Liang era seduto nella sua tenda, e i tre capi con i loro trenta uomini vennero allineati davanti. “Siete prigionieri infine. Sorpresi?” disse Zhuge Liang, sorridendo. “Ma vi libererò per ritornare dal vostro capo, e dirli di leggere nuovamente i suoi libri, e studiare le sue tattiche, prima di arrivare a conclusioni con me. Siete perdonati, ma lasciate le vostre armi e i vostri cavalli qui.” Perciò vennero privati delle loro armi e armature e le loro facce macchiate d'inchiostro. In questo modo venero portati a piedi fuori dallo schieramento. Sima Yi perse la calma alla vista dei suoi uomini umiliati. Disse, “Dopo questa disgrazia, come posso affrontare gli altri ufficiali delle Terre Centrali?” Egli diede il segnale per l'armata di piombare sul nemico e attaccarlo, e, afferrando la sua spada, condusse i suoi impavidi generali nella mischia e comandò l'attacco. Ma appena le due armate vennero allo scontro, Guan Xing arrivò da sudovest, con i tamburi rullanti e le truppe urlanti, e attaccò. Sima Yi disse ad una divisione dal retro di opporsi a Guan Xing, e si voltò di nuovo per spronare il suo corpo principale. Quindi l'armata dei Wei venne gettata in confusione da un altro attacco da Jiang Wei, che arrivò in silenzio e si unì alla battaglia. In questo modo tre lati dell'armata di Wei vennero attaccati da tre differenti divisioni del nemico, e Sima Yi decise di ritirarsi. Tuttavia, fu difficile. I soldati di Shu lo circondarono e si avvicinavano ad ogni istante. Alla fine, con uno sforzo disperato, egli si aprì un varco verso sud e liberò la sua armata. Ma aveva perso sei o sette soldati su dieci. L'armata di Wei si ritirò sulla sponda sud del Fiume Wei e si accampò. Essi rafforzarono la loro posizione e rimasero interamente sulla difensiva. Zhuge Liang radunò la sua armata vittoriosa e ritornò a Qishan. In quel momento Li Yan inviò un ufficiale, il generale Gou An, da Baidicheng con un convoglio di grano. Gou An era un ubriacone e gozzovigliò lungo la strada fino ad arrivare con dieci giorni di ritardo. Zhuge Liang, arrabbiato per il ritardo, lo rimproverò, dicendo, “Questo grano è della massima importanza per l'esercito e tu ritardi. Tre giorni di ritardo dovrebbero costare la pena di morte. Cosa puoi dire di questo ritardo di dieci giorni?” Gou An venne condannato a morte e condotto fuori. Ma Yang Yi ebbe l'ardire di intervenire, dicendo, “Gou An è un servitore di Li Yan, e Li Yan ha inviato grandi rifornimenti di ogni sorta dalla Vallata Occidentale. La strada è lunga e difficile. Se mettete a morte quest'uomo, forse gli altri non intraprenderanno il loro dovere di trasporto.” www.treregni.it


Zhuge Liang allora disse ai giustizieri di liberare il colpevole, di assestargli ottanta colpi, e di lasciarlo andare. Questa punizione riempì il cuore di Gou An di amaro risentimento, e, durante la notte, egli disertò per il nemico, lui e la sua mezza dozzina del suo personale. Egli venne portato davanti a Sima Yi e riferì la storia dei suoi errori. “La tua storia potrà essere vera, ma è difficile da credere,” disse Sima Yi. “Zhuge Liang è pieno di inganni. Tuttavia, puoi rendermi un servigio, e se lo farai, chiederò al Sovrano di Wei che ti venga concesso di servirlo ed otterrò un posto per te.” “Qualunque cosa chiedi, farò il meglio che posso,” rispose il disertore. “Allora vai a Chengdu e diffondi un falso rapporto che Zhuge Liang è molto arrabbiato con i poteri lì e intende proclamarsi imperatore. Questo lo farà richiamare, e quello sarà merito tuo.” Gou An accettò la sua missione traditrice. A Chengdu si mise in contatto con gli eunuchi, e disse loro la sua falsa storia che il Primo Ministro era troppo orgoglioso per i suoi servigi e aveva intenzione di usare i suoi poteri per usurpare il trono. Gli eunuchi divennero preoccupati per la propria sicurezza e dissero all'imperatore tutte queste cose. “In tal caso cosa dovrei fare?” chiese il Secondo Sovrano. “Richiamatelo nella capitale,” dissero gli eunuchi, “e portategli via i suoi poteri militari in modo che non possa ribellarsi.” Il Secondo Sovrano emanò un editto che richiamava l'esercito. Ma Jiang Wan si fece avanti e disse, “Il Primo Ministro ha reso grandi servigi da quando ha condotto fuori l'esercito. Per quale motivo viene richiamato?” “Ho una questione privata per cui consultarlo,” disse il Secondo Sovrano. “Devo vederlo personalmente.” Perciò l'editto venne emanato e inviato a Zhuge Liang. Il messaggero venne ricevuto all'istante appena raggiunta Qishan. “L'imperatore è giovane, e vi sono persone gelose al suo fianco,” disse Zhuge Liang tristemente. “Stavo proprio per raggiungere un solido successo. Perché vengo richiamato? Se non vado, insulterò il mio principe. Se mi ritiro, non otterrò mai più una tale opportunità.” “Se l'armata si ritira, Sima Yi attaccherà,” disse Jiang Wei. “Mi ritirerò in cinque divisioni. Perciò oggi andrà questo accampamento. Supponendo che vi siano mille soldati nell'accampamento, allora farò preparare duemila pasti, o se vi sono tremila soldati, allora saranno pronti quattromila pasti, e così via, aumentando i preparativi di cibo mentre le truppe

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sono mandate via.” Yang Yi disse, “Nell'antichità, quando Sun Bin1 stava attaccando Pang Juan, egli diminuì i preparativi di cibo mentre i soldati aumentavano. Perché voi fate l'inverso, Primo Ministro?” “Perché Sima Yi è un abile capo e ci inseguirebbe se sapesse che ci stiamo ritirando. Ma riconoscerebbe la probabilità di un'imboscata; e se vedrà un aumento nei preparativi di cibo in un accampamento, egli non sarà in grado di concludere se le truppe siano andate via oppure no, e non ci inseguirà. In questo modo mi ritirerò gradualmente senza perdite.” Venne dato l'ordine per la ritirata. Fiducioso dell'effetto che il falso rapporto di Gou An avrebbe sortito, Sima Yi aspettò che la ritirata dell'armata di Shu iniziasse. Stava ancora aspettando quando gli esploratori gli dissero che gli accampamenti nemici erano vuoti. Desiderando assicurarsene, egli uscì a cavallo con una piccola squadra di ricognizione e ispezionò gli accampamenti vuoti. Quindi disse loro di contare le cucine. Il giorno seguente effettuò una seconda visita ad un altro accampamento vuoto, e i nuovo vennero contate le cucine. La conta mostrava un aumento della metà. “Ero sicuro che Zhuge Liang avrebbe avuto più truppe pronte. Ha aumentato la preparazione di cibo, e così, se lo inseguiamo, sarà pronto per noi. No! Anche noi ci ritireremo e attenderemo un'altra opportunità.” Perciò non vi fu alcun inseguimento, e Zhuge Liang non perse un solo soldato nella sua ritirata a Hanzhong. Dopo un po', venne gente dalle Terre Fluviali a dire che la ritirata era un fatto, e che solo i preparativi di cibo erano stati aumentati, non i soldati. Sima Yi seppe di essere stato ingannato, e guardando su in cielo, egli sospirò, “Zhuge Liang ha imitato il trucco di Sun Bin per sollevare il mio sospetto. La sua capacità di pensiero è superiore alla mia.” E Sima Yi partì per Changan. Quando i giocatori di eguale abilità si affrontano, Allora la vittoria si aggira tra essi; Forse il tuo avversario è un genio, La tua aria più umile è meglio che indossi. Ciò che accadde quando Zhuge Liang ritornò a Chengdu verrà riferito in seguito.

1 Sun Bin era uno stratega militare, discendente di Sun Zi. Sun Bin servì come consulente militare durante il periodo degli Stati Combattenti a Qi. Egli scrisse un trattato intitolato L'Arte della Guerra di Sun Bin. www.treregni.it


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