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Redazione: Natalia Nanni
Fotocomposizione e disegni: Luigi Quartapelle e Franco Auteri
Copertina: Luca Ronca
Prima edizione: marzo 2013
Ristampa 4 3 2 1 0 2013 2014 2015 2016 2017
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Stampato da
Pirovano S.r.l. via della Pace, 19 - San Giuliano Milanese (MI) per conto della CEA, Casa Editrice Ambrosiana viale Romagna, 5 20089 Rozzano (MI)
Perstabilireinmodopi ` uprecisoquestacondizionediapplicabilit ` adelmodellodel fluidocomecontinuo,sideveintrodurreil liberocamminomedio.Questagrandezza rappresentaladistanzamediapercorsadallemolecolefradueurtisuccessivied ` e indicatacon λ.Tipicamente,nell’ariaincondizionistandard(temperatura T = 288K epressioneatmosferica P = 1.01325 × 105 Pa)ilvaloredelliberocamminomedio ` e λaria ≈ 10 7 m.Invecenell’acquaallestessecondizionilemolecolesimuovono rimanendosempremoltovicineeilliberocamminomedio ` epi ` udifficiledadefinire; essovienequindiassuntoarbitrariamenteugualeadalcunedistanzeintermolecolari, percui ` edell’ordinedi λacqua ≈ 10 10 m.
Ilvaloredi λ nellecondizionitermodinamichedellacorrenteinesame ` epoi confrontatoconuna lunghezzacaratteristica delproblemastudiato,cheindichiamo con L ,adesempioladimensionediuncorpoimmersonel fluido.Ilrapportofraqueste duegrandezze,cio ` e
Consideriamolaforzainterna π cheil fluidochesitrovadaunapartedellasuperficie Δ S esercitasul fluidopresentedallaparteopposta.Precisamenteindichiamocon π la forzaperunit ` adiareaprovocatadal fluidochesitrovanellaparteversocui punta la normale ˆ n allasuperficie Δ S .Nellecondizionidimotoindicate,ilvettore π ` edatodal prodottodiunagrandezzascalare P ,chiamata pressione,perladirezionedelversore ˆ n,ossia
π =− P ˆ n,
doveilsegnomenoindicachelaforza f = π Δ S agentesull’area Δ S ` edirettadal fluidoagenteversoil fluidochesitrovadallaparteopposta(ovviamente P > 0),come mostratoin figura1.1.Ilvaloredellapressione P risultadipendereingeneraledalla posizione r incuisitrovalasuperficie Δ S ,percuilapressionesar ` ainrealt ` auna funzionedi r,ossiaavremo P = P (r) equindi
π (r) =− P (r) ˆ n
Ineffettiilproblemafondamentaledellastaticadei fluidiconsisteneldeterminare l’andamentodel campodipressione P (r) nellecondizionidelproblemainesame.
Notarechelapressione ` eunagrandezza scalare percui non ` eunaforzaperunit ` adi superficie,datochelaforza ` eunvettore,mahasolole dimensioni diunaforzaperunit ` a disuperficie.Ineffetti,notalapressioneinunpunto,esistonoinfiniteforzedovute allapressionecheagisconoinquelpuntoasecondadellasuperficieelementarescelta passanteperilpunto.Infatti,perciascunaditalisuperfici,adesempiolasuperficie Δ S connormale ˆ n,siavr ` aunaforzadovutaallapressione,datada f =− P Δ S ˆ n,come mostratoneldisegnoinaltodella figura1.2.Selagiacituradellasuperficiecambiae quindilasuanormale ` ediversa,adesempio ˆ n ,comemostratoneldisegnoinbasso della figura1.2,alloralaforza,semprenellostessopunto,sar ` adatada f =− P Δ S ˆ n , esar ` aquindiingeneralediversada f trannequando ˆ n coincidecon ˆ n Fissatal’area Δ S dellasuperficie,avremocomunquesempre |f |=|f |,qualunquesialadirezionedi ˆ n.Questaindipendenzadell’intensit ` adellaforzadovuta allapressionedalladirezionedellanormaleallasuperficieattraversolaqualelaforza siesercita ` eindicatatalvoltacome“principiodiisotropiadellapressione”.Questa dizione ` einrealt ` ascorrettadatochelapressione ` eunagrandezza scalare equindinon hasensoassociarlel’ideadiunadirezione.Laproposizionedevequindiessereintesa nelsensocheogniforzadovutaallapressionehalamedesima intensit ` a qualunquesia ladirezione ˆ n normaleallasuperficie Δ S attraversocuiagisce.Sipotr ` aquindiparlare pi ` upropriamentedi principiodiisotropiadeglisforzi dovutiallapressione. ˆ n ˆ n f f P P Δ S Δ S
Densit`a
Oltreallapressione,lepropriet ` adel fluidosonocaratterizzateanchedaun’altra grandezzamacroscopica:la densit ` a(dimassa),dettaanche massavolumica o massa specifica,cherappresentailrapportofralamassaeilvolumediunaparticelladi fluido, ossiadiunasuaporzionesufficientementepiccola.Ladensit ` a ` eindicatacon ρ ele suedimensionisonounamassaperunit ` adivolume,percuinelleunit ` adelSistema Internazionaleilvaloredi ρ sar ` aespressoinkg/m3 .Naturalmente,ancheladensit ` a dipendeingeneraledallaposizione r incuisitrovalaporzionedi fluido,percuiladensit ` a ` eunafunzionedellospazioescriveremoquindi ρ(r).Ineffetti,larisoluzionedei problemidellastaticadei fluidirichieder ` adideterminareanchel’andamentospaziale delladensit ` a,ovverodicalcolarelafunzione
ρ = ρ(r).
Nellatabella1sonoriportatiivaloridelladensit ` a ρ dialcuni fluiditipiciincondizioni termodinamichestandard,ovveroallatemperaturadi T = 288Keallapressione atmosferica P = 1.01325 × 105 Pa:ilmercurio(simbolochimicoHg),l’acqua(H2 O) allostatoliquidoedivapore,el’aria.Nellastessatabellasonoindicatianchei valoridellegrandezzeviscosit ` adinamica μ eviscosit ` acinematica ν ≡ μ/ρ delle variesostanzenellecondizionitermodinamicheindicate.Laviscosit ` adinamica μ sar ` a definitapi ` uavantinelparagrafo5.1.
Tabella1. Propriet ` ameccanichedialcuni fluidiallatemperaturadi T = 288Ke allapressioneatmosferica P = 1.01325 × 105 Pa(amenochenonsia diversamentespecificato)
Nelleapplicazionisiutilizzasoventelagrandezza γ = ρ g chiamata pesospecifico del fluido,dove g ` eilcampogravitazionalevicinoallasuperficieterrestreevale g = 9.81N/kg.Ilpesospecifico γ diunasostanzarappresentaquindilaforzapeso perunit ` adi volume agentesudiessavicinoallasuperficiedellaTerra.Adesempio, ilpesospecificodell’acquaedell’ariaincondizionistandardvalgonorispettivamente γH2 O = 9790 4N/m3 e γaria = 11 58N/m3
Performularelacondizionediequilibriodiogniparticelladi fluidodobbiamo considerareleforzecheagisconosudiessa.Nelcasodei fluiditaliforzecomprendono le forzeesterne,chesonocausatedaazioniadistanza(come,peresempio,laforza gravitazionaleolaforzaelettrica),le forzeinterne,chesonocausatedall’azionedelle partidi fluidoadiacentiallaparticellaconsiderata,einfinele forzedicontatto,che sonocausatedallesuperficidicorpiacontattoconil fluido.Leforzeesternesonodette anche forzedivolume,mentreleforzediinterneedicontattosonodetteanche forze disuperficie,perimotivicherisulterannochiarifraunmomento.
Supponiamoallorachesullaparticelladi fluidopostanellaposizione r agiscano delleforzeesternedivolumelacuirisultante ` eespressadalcampodiforze g(r):per essereprecisi, g(r) rappresentalaforza perunit ` a dimassa,percuiilprodotto ρ(r) g(r) rappresenter ` ala forzaperunit ` adivolume,ela forza agentesuunaparticelladivolume elementare dV chesitrovain r sar ` adatada ρ(r) g(r) dV .Adesempio, g(r) potrebbe rappresentareil campodigravit ` a inprossimit ` adellasuperficieterrestreeintalcaso V
F V d F
Figura1.3 Forzadivolume F V esercitatadalcampodiforze g(r) sul fluidonellaregione V avremmo,pi ` uindettaglio, g(r) = g =− g ˆ z,dove g = 9.81N/kg,l’asseverticale z essendodirettoversol’alto.
S n P (r)
F S
Figura1.4 Forzadisuperficie F S cheil fluidoesternoesercitasul fluidonella regione V
Consideriamounvolumedeterminato V di fluido.Perquantodetto,laforza divolumecomplessivadovutaalcampodiforze g(r) esternecheagiscesuquesta porzione finitadi fluido ` edatada
F V = V ρ(r) g(r) dV ,
dovel’elementodivolumeinfinitesimo dV potr ` aeventualmenteessereespressoin coordinatecartesiane ( x , y , z ) interminidegliinfinitesimideitreintegrali,ovvero dV = dxdydz .Ilsimbolo V indicainrealt ` al’integraletriplo V ,cui ` estato preferitopersemplicit ` anotazionale.
Accantoallaforzadivolume,abbiamol’azionedovutaalleforze,interneodi contatto,cheagisconosullaparticelladi fluidoattraversolasuperficie S = ∂ V che racchiudeilvolume V .Incondizionidiequilibrio, ovveroquandolavelocit ` adel fluido ` enullainognipunto,leforzeinternesonodovuteallasolaazionedellapressionee quindilaforzainternatotaleagenteattraversotuttalasuperficiechedelimitalaporzione di fluidosar ` aottenutasommandoicontributidovutiaciascunelementodisuperficie dS ,comemostratonella figura1.4,
F S = S P (r) ˆ n(r) dS ,
dove ˆ n(r) indicailversorenormaleallasuperficieinfinitesima dSuscente dalvolume V el’integraledisuperficie ` eindicatopersemplict ` acon S inluogodiquellodell’integrale bidimensionale S .Lepresenzadelsegnomeno ` edovutachiaramentealfattochela relazioneesprimelaforzadovutaallapressionecheil fluidoall’esternodi V esercita sulquellochesitrovaall’internodi V ( P > 0).
D’altraparte,ilvolume V pu ` oesseresceltoinmodocompletamentearbitrario,percui l’annullamentodell’integraleperognisceltadi V richiedechesianullalafunzione integranda.
Infatti,seunafunzionecontinua f soddisfa V f (r) dV = 0perqualunque dominio V ,allora f (r) = 0intuttiipunti r di V ,inquanto,seesistesseunpunto r0 taleche f (r0 ) = 0,adesempio f (r0 )> 0,allora,perlacontinuit ` adellafunzione f ,essasarebbepositivaintuttiipuntiappartenentiaunintorno B concentroin r0 sufficientementepiccolo,percui B f (r) dV sarebbemaggioredizero,contraddicendo l’ipotesi.
chedeveesseresoddisfattaintuttiipunti r del fluido.Inquestaequazioneilcampo vettoriale g(r) ` enoto,mentreleduefunzioniscalari P (r) e ρ(r) sonolevariabili incognitedadeterminare.
Diconseguenzaentrambelefunzioni ρ = ρ(r) e P = P (r) varierannosolomuovendosilungolelineedelcampovettoriale g(r).Pertantoesister ` aunlegamefraqueste duevariabiliepotremoscrivere P = P (ρ) ovvero ρ = ρ( P ).L’implicazionedi questorisultato ` echel’equazionediequilibrionelcampodiforzeconservativeassume laformapi ` uchiara
∇P
ρ( P ) = g(r), se ∇× g(r) = 0, chehaunasolavariabileincognita, P = P (r). Quandoilcampodiforze g(r) ` econservativo,alloraesisteun’energiapotenziale χ(r) (perunit ` adimassa)chepermettediesprimereilcampocomegradiente,secondo lanotarelazione
Infatti,considerandolafunzioneprimitiva F ( p ) di f ( p ),ossial’integraleindefinito F ( p ) = p f (q ) dq ,risulta
d ds p (s ) f (q ) dq = d ds F ( p (s )) = dF ( p (s )) dp dp (s ) ds = f ( p (s )) dp (s ) ds
L’identit ` asigeneralizzainmodoovvioalcasoincuilavariabilescalare s ` esostituita dalvettoreposizione r eladerivatadiventailgradiente:
∇ p (r) f (q ) dq = f ( p (r)) ∇p (r).
Seapplichiamoquestarelazioneconlasostituzione f ( p ) → 1 ρ( p ) → 1 ρ( P ) ,otteniamo
∇ P (r) dQ
ρ( Q ) = 1 ρ( P (r))
∇P (r) = ∇P (r) ρ( P (r)) .
Grazieaquestaidentit ` aeallarelazione r ∇χ · d s = χ(r),l’equazionediequilibriodel fluidonelcampodiforzeesterneconservativesiintegraimmediatamenteefornisce: P (r) dQ
ρ( Q ) + χ(r) = costante, dovelacostantepu ` oesserepresanulla,datochepu ` oessereinglobatain χ che ` edefinita amenodiunacostante.Seintroduciamolafunzioneprimitiva F ( P ) = P dQ /ρ( Q ), alloralarelazioneprecedentediceche
F ( P (r)) =−χ(r) ovvero P (r) = F 1 ( χ(r)), dove F 1 indicalafunzioneinversadi F = F ( P ).Questarelazioneforniscela distribuzionedellapressionedel fluidoinquietenelcampodiforzeconservativedescrittodall’energiapotenzialespecifica χ(r).Intalcasolesuperficiequipotenziali sonoanchesuperficidilivellodellapressione:precisamente,allasuperficieequipotenziale χ(r) = C corrispondelasuperficieisobara P (r) = F 1 ( C ).Inaltreparole, abbiamoricavatoillegamedirettofreleduevariabili P e χ ,che ` esemplicemente
Consideriamooralasituazioneparticolarediun fluidochesitrovanelcampodi gravitazionedellaTerrainprossimit ` adellasuasuperficie.Inquestocaso,ilcampo diforza g(r) ` e,conbuonaapprossimazione,uncampouniformedirettoverticalmente versoilbasso,comemostratonella figura1.7.Ilcampoassumealloralaformamolto semplice g =− g ˆ z,doveladirezionepositivadell’asseverticale z ` estatapresaverso l’altoedove g = 9 81N/kg ` eilvaloredel campodigravit ` a terrestreallivello delmare.Questocampouniforme ` eirrotazionaleepu ` oessereespressointermini dell’energiapotenzialegravitazionale χ(r) = χ( z ) = gz perunit ` adimassa,percui avremo g =−∇χ =−∇( gz ) =− g ˆ z.L’equazionediequilibriodel fluidodiventa allora ∇P + ρ g ˆ z = 0
Fluidodinamica incomprimibile
Fenomeni come il volo, il funzionamento dell’impianto di riscaldamento domestico, i flussi di materia all’interno di una stella sono tutti oggetto di interesse della dinamica dei fluidi. L’ampia diffusione in natura della materia allo stato liquido o gassoso e la varietà dei fenomeni fisici che coinvolgono i fluidi giustificano la grande importanza di questa disciplina.
Il testo è frutto di dieci anni di esperienza didattica da parte dei suoi autori nei corsi di Ingegneria.
Il primo volume – Fluidodinamica incomprimibile – è dedicato allo studio delle correnti incomprimibili; il secondo – Fluidodinamica comprimibile – tratta il comportamento delle correnti comprimibili. Gli autori, entrambi docenti del Politecnico di Milano, hanno voluto fornire al lettore uno strumento didattico chiaro, ma al tempo stesso rigoroso, per acquisire solide conoscenze dei fenomeni e dei metodi inerenti la meccanica dei fluidi.