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KLIMAT-KOMBAT
from xXabarZine n. 4
by xXabarmag
L’ennesima notizia sui giornali.
Gli ennesimi video sul web.
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L’ennesima catastrofe.
L’ennesimo attacco d’ansia.
La lotta per il clima sembra ora più che mai dura, quasi impossibile. Le fabbriche continuano a produrre no-stop, l’industria delle automobili è in crescita, le risorse naturali sono sempre più scarse e nonostante questo estratte di continuo, la gente continua a morire per le catastrofi naturali.
Ci sono tanti, troppi danni causati dall’ignoranza dei problemi climatici. A nessuno frega un cazzo.
Gli attivisti/le attiviste vengono intervistat* in tv e vengono deris*, accusat* di essere esagerat*, ragazzin*, stupid*, vandal*.
Gli attivisti/le attiviste fanno proteste in strada, attuano azioni di non-violenza nel limite del possibile, si denudano in tangenziale per urlare al mondo che stiamo sbagliando tutt*, che c’è qualcosa che non va, che il sistema è malato, che noi siamo malat*.
Gli attivisti/le attiviste si incatenano e vengono portati via dagli sbirri in antisommossa.
Ora ditemi, chi la pensa in modo errato? Chi è dalla parte dell’ambiente o chi lo sta uccidendo?
Ditemelo, perché io credo di non starci capendo più nulla, qui.
Innumerevoli sono le associazioni nate negli ultimi anni per cercare di informare il più possibile le persone e fronteggiare l’emergenza climatica.
Fridays For Future tra i nomi più noti. Ma anche Extinction Rebellion, Ultima Generazione, e molti altri.
Tra i/le partecipanti, moltissimi giovani sotto i 30. Degli adulti, dei “grandi”, dei genitori..nemmeno l’ombra.
Ora, io mi metto nei panni del genitore, madre o padre che sia, di un* di quest* attivist*: sai che tu* figli* scende in strada per fare una protesta. Te l’ha detto lui/lei stess* o nel peggior dei casi l’hai scoperto dai giornali o dalla tv. Magari tu* figli* si è pure incollat* una mano al cemento della strada, per cercare di essere irremovibile dalle forze dell’ordine e rendere la protesta più sentita..e mi chiedo: non ti viene perlomeno la curiosità di chiederle/gli per cosa sta protestando? Per cosa sta lottando? Non ti viene, anche solo per sbaglio, l’idea di interessarti a ciò che sta attuando in strada quotidianamente, dato che sta agendo per il benessere della comunità intera?
Non ti arrabbi quando vedi le immagini registrate di persone che insultano tu* figli*, dicendole/gli che è un* coglion* e che la sua protesta è vana e inutile e che è un’idiota perché sta bloccando la strada alla brava gente va a lavorare ogni mattina?
E tu, sbirro, questo è il tuo nome..: ma non ti senti una merda a trascinare sul cemento ragazz* che potrebbero essere i tuoi figli /le tue figlie, facendo loro del male fisico e psicologico?
Io credo fermamente che ci sia qualcosa che non sta quadrando in tutto questo.
Fino a un po’ di tempo fa avevo eco-ansia a palla tutti i giorni. Non stavo bene, ci pensavo h24. Mi sentivo debole e impotente. Poi ho cambiato musica.
Ho continuato a cercare di agire nel mio piccolo. Nei gesti quotidiani e non scontati: la raccolta differenziata, evitare gli sprechi d’acqua, usare il meno possibile il gas, usare meno detergenti ed inquinanti il meno possibile, etc. Servono, queste piccole azioni. Tutto serve.
Non faccio parte di nessuna associazione per il clima, ma firmo regolarmente le petizioni che promuovono, se posso le sostengo con un aiuto, parlo di loro.
Ognun* di noi attua la protesta e le azioni nel modo più consono a sé stess*.
Alle catastrofi naturali cerco di pensarci meno. Non perché non mi interessino più, anzi. Ma perché quando ci penso troppo mi viene l’ansia e conseguentemente vivo male.
Allora per cercare di vivere meglio per me stessa e per chi mi circonda, provo a pensarci di meno, anche se quotidianamente un remainder in un modo o nell’altro arriva.
La gente dice di essere stufa di queste proteste.
“Non si può andare avanti così! Bloccano la strada e vogliono pure aver ragione!”. Signori miei, signore mie…l’attivismo non vuole aver ragione, l’attivismo HA ragione, e sarebbe l’ora che tutt* quant* aprissimo gli occhi e ci decidessimo ad agire, in fretta.
Solidarietà a tutte le famiglie disastrate dalle catastrofi naturali. Ma soprattutto, solidarietà a questa Terra che di noi non ne può più. Terra, se deciderai di farci estinguere, sappi che hai tutte le ragioni di questo mondo.