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…BACK TO THE ROOTS…

Senti mai la necessità di distaccarti dalla vita che conduci tutti i giorni? Non hai mai provato, dentro al tuo cuore, la sensazione che tutto quello che fai nella tua esistenza, dalla mattina quando ti svegli alla sera quando vai a dormire, non abbia senso? Ti sei mai soffermat* a pensare, veramente, alla vita? Ti sei mai guardat* intorno per comprendere a fondo il magma in cui sei e intuirne il senso, lo scopo?

Volevo iniziare questo articolo con i 3 quesiti pilastro della religione cattolica: chi sono? Da dove vengo? Dove vado?. Poi mi sono fermata, per paura che potesse sembrare un trafiletto religioso. Però ho sempre trovato particolarmente interessanti queste tre domande e ammetto che me le pongo se non quotidianamente, quasi.

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Ci sono persone che ogni giorno si alzano dal proprio letto, qualunque esso sia, e attaccano a vivere come nulla fosse. Insomma colazione, lavoro, casa, svago, amici, tv, due chiacchiere, famiglia, giornale, notizie, il meteo, le vacanze, sistemare la casa, progetti, macchina, hobby, sport, cibo, la salute è importante, prevenire è meglio che curare. E poi ci sono persone che alla mattina aprono gli occhi e ancor prima di appoggiare un piede a terra per alzarsi, si fermano e pensano: io, che ci faccio qui? Chi sono? Mi sono svegliat* di nuovo qui? Perché devo fare oggi quello che mi ero progettat* di fare? Per chi sto vivendo la mia vita? Per chi sto facendo quello che sto per fare? Quanto vale questa vita? Insomma, un mare di domande e nemmeno uno straccio di risposta che ci convinca. Però poi ci alziamo comunque dal letto e viviamo, come ieri, come oggi, come forse domani, chissà. Un po’ incert*, non del tutto convint*, ma “s’ha da fare”, e allora via a vivere anche questa giornata. Poi pian piano gli stimoli arrivano, ma certe domande a volte non mollano proprio il colpo.

Io sono sicura che questi quesiti tartassino più persone di quelle che immaginiamo: alcune trovano risposta nella religione magari, altre no. Beh, se fate parte del secondo gruppo, sappiate che siete in buona compagnia. Ma io mi sono stufata di tartassarmi di domande e non trovare mai le risposte; allora spesso mi fermo e scendo nei sotterranei del mondo ad interrogarlo per soddisfare la mia sete.

Credo che molte volte ci facciamo sopraffare dall’esistenza e dalla quotidianità. Siamo così infossati nel nostro loop vitale ed abituati a gestire le giornate in un certo modo che perdiamo il contatto con l’essenza e con la nostra dimensione personale.

Siamo attaccati a paure spesso infondate: paura di situazioni ipotetiche, paura di persone, paura di giudizi, paura di sbagliare. Sembra essere la PAURA lo spirito guida delle nostre esistenze (di tutt*, nessun* esclus*) nonché l’elemento che solitamente crea più problemi a livello di mente e di corpo.

Da qui il titolo: BACK TO THE ROOTS, ritorno alle radici. Ma quali radici? Le nostre, ovviamente. Quelle radicate più nel profondo di noi stess*, quelle che ci tengono ancorat* in qualche modo sconosciuto alla vita.

Siamo abituat* a vivere sempre secondo qualcuno o qualcosa all’infuori di noi..: ma dove abbiamo abbandonato i nostri veri bisogni? Cosa davvero ci rende seren*, felici e in pace? Perché viviamo in funzione di altro e non in funzione di noi stess*?

E’ arrivato il momento di tornare ad ascoltarci. Tornare a vivere DAVVERO per noi. Tornare a fare ciò che ci piace e che ci fa stare bene, o addirittura iniziare e provare a scoprire nuovi motivi per cui dovremmo alzarci la mattina.

Se ci fermiamo per un attimo e ci guardiamo intorno…le vere necessità per vivere sono esigue e la maggior parte dei meccanismi che fanno ruotare le nostre giornate sono tutta una gran cazzata, fuffa. Tutto nell’ottica del lavoro e dei soldi, come se nella vita non contasse nient’altro, quando i soldi e il lavoro dovrebbero essere gli ultimi pensieri di un essere umano. Ma nella vita di oggi non è così, purtroppo.

Ma noi dobbiamo essere più forti dei meccanismi che ci vogliono imporre, e lo siamo! Oltre al cercare di essere superiori ai meccanismi imposti e cercare di combatterli, non dobbiamo dimenticarci di noi. E’ un aspetto fondamentale. Il benessere del singolo si riflette automaticamente su tutto (/tutt*) ciò che lo circonda e non può che ampliare vibrazioni positive. E come fare per stare bene? Conoscendoci e ascoltandoci.

Chi sono io?

Una persona che si è ritrovata a vivere sul pianeta terra. Mi hanno dato un nome, un cognome e una data di nascita. Ma sono molto più di questo. Da dove vengo?

Probabilmente da altri mondi e da altre galassie, da altre vite e da altre epoche. Dove vado?

Beh insomma..ancora non lo so. Per ora cerco di stare bene, coltivare le mie passioni, i miei affetti e arricchire il mio quotidiano di magia.

Cerchiamo di scavarci dentro. Una solo domanda:

PER CHI O PER COSA ne vale davvero la pena?

Back to your roots, baby.

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