giornalino n°4

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Liceo Classico “Plinio il Giovane” - viale Armando Diaz, 2 - 06012 Città di Castello (PG) - tel. 075.8554243 - fax 075.8554724 - www.liceoplinio.net - pgpc05000a@istruzione.it

Pli LA VOCE DEL LICEO CLASSICO PLINIO IL GIOVANE

4 NOVEMBRE 2010

L’anno della svolta di Andrea Pellegrini

L’A.S. 2010/2011 può ben dirsi cruciale per il nostro Liceo. La questione, infatti, della riorganizzazione dell’offerta formativa del territorio altotiberino è di dominio pubblico e di fondamentale importanza per il Plinio. Se la proposta del Comune dovesse essere approvata anche dalla Regione, il Polo liceale sarebbe finalmente una realtà e la nostra scuola avrebbe finalmente quella solidità e completezza che da anni insegue. Scuola, dunque, al centro della questione. Scioperi, proteste, manifestazioni hanno caratterizzato l’inizio di questo anno, sintomi di un grave malessere del sistema-istruzione. La coperta è evidentemente troppo corta per coprire le numerose magagne. Una di queste è rappresentata dalle gite. L’articolo del Professor Venturini può ben dirsi illuminante. Come è nostro costume, quindi, abbiamo deciso di affrontare tematiche d’attualità, che possano suscitare qualche spunto di riflessione, coniugandole con interventi più leggeri e speriamo divertenti. Chiediamo, come sempre, il contributo di tutti per crescere e migliorare. Chi, invece, ha dato al Liceo un grande contributo in termini di professionalità e passione è la grande Rita Carletti, da quest’anno in pensione. Ancora non ci sembra vero: una Segreteria senza Rita ha qualcosa di strano, quasi di irreale. È come se il Liceo avesse perso un pezzo di memoria, perché Rita è stata ed è la memoria storica della nostra scuola. Ci manchi!

La sfida di Maria Rosella Mercati, Dirigente Scolastico

L’anno scolastico da poco iniziato si presenta ricco di importanti novità: l’avvio dei nuovi curricoli liceali, secondo la riforma Gelmini, mette alla prova studenti ed insegnanti. Siamo di fronte ad “una opportunità da non sprecare, utile non solo per ripensare la funzione della scuola liceale nella società italiana, ma anche per rilanciarla nelle sue varie articolazioni previste e porla come polo strategico per il miglioramento della qualità dell’istruzione”(A. Poggi). Occorre evitare l’immobilismo didattico e culturale, se si vogliono raggiungere gli obiettivi culturali propri del Liceo Classico, in armonia con la sua identità e mirando alla completezza ed eccellenza degli apprendimenti. Il cambiamento riguarda aspetti tecnici organizzativi e aspetti sostanziali del fare scuola. Sono note le modifiche nell’orario settimanale. L’ora di 60 minuti, un’ora in più di matematica, l’inserimento di scienze, due ore in meno per italiano, storia e geografia non rappresentano modifiche solo formali, ma obbligano a rivedere l’impostazione complessiva degli insegnamenti, affrontando in modo nuovo il rapporto tra sapere (conoscenze), saper fare e saper essere (competenze). Gli aspetti sostanziali riguardano dunque i processi formativi da attivare per il conseguimento dei risultati di apprendimento previsti per gli studenti (DPR n.89/2010): la cultura della valutazione e la certificazione delle competenze, l’individuazione di metodologie appropriate, l’uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca nella esperienza pratica quotidiana. Il Liceo Classico risponde alla domanda di istruzione della società, delle famiglie e dei giovani di


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