Larticolodelmese10 14

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Una nuova versione della CHAT per l’autismo Robins DL, C asagrande K, Barton M, C hen CM, Dumont-Mathieu T, Fein D. Validation of the modified checklist for Autism in toddlers, revised with follow-up (M-CHAT-R/F). Pediatrics. 2014 Jan;133(1):37-45

Obiettivo (con tipo studio)

Studio osservazionale prospettico che intende validare su campione il nuovo strumento Modified C hecklist for Autism in Toddlers Revised with Follow-Up (M-CHAT-R/F) per lo screening dei casi di autismo e fissare il cut off migliore dello score. La nuova M-CHAT con follow up è stata rivista con l’intento di ridurre il numero di falsi positivi alla prima fase dello screening e favorire quindi l’implementazione di tale strumento.

Metodo

Popolazione

16.071 bambini di età media 20.95 mesi (DS: 3.30 mesi; range: 16.00–30.95 mesi), di cui 8056 maschi e 7756 femmine (259 sesso non specificato) residenti nella città di Atlanta e nello stato del C onnecticut, valutati durante il bilancio di salute a 18 o 24 mesi. Si tratta di un campione di bambini non selezionato, appartenente alla popolazione generale che gli autori definiscono a basso rischio per disordine dello spettro autistico (ASD). 415 bambini sono stati esclusi per dati insufficienti o persi al follow up.

Esposizione

1-Screening strutturato in due fasi. Nella prima fase viene somministrata la M C HART R al genitore che deve rispondere a 20 domande chiuse a risposta binaria si/no; per i casi che risultano positivi al primo screening è prevista una seconda fase di followup in cui, telefonicamente, vengono sottoposte ulteriori domande strutturate ai genitori. 2-C onferma diagnostica: i bambini che risultano positivi allo screening vengono sottoposti a valutazione neuropsichiatrica e la diagnosi di autismo viene effettuata utilizzando il DSM-IV-TR. Per definire la sensibilità della nuova M-CHAT-R/F ad un campione di 375 bambini, risultati negativi allo screening, è stato applicato lo strumento di screening Screening Tool for Autism in Two -Year-Olds (STAT) e i positivi sono stati sottoposti a conferma diagnostica. Sono stati sottoposti a conferma diagnostica anche tutti i bambini negativi allo screening (64) ma che destavano preoccupazione al pediatra curante.

Outcomes/Esiti

Sensibilità/specificità valore predittivo positivo (VPP), valore predittivo negativo (VPN) del Modified C hecklist for Autism in Toddlers Revised with Follow-Up (M-C HAT-R/F).

T empo

Non indicato

Risultati principali

La coerenza interna degli item di questa nuova modalità di screening è risultata soddisfacente (alpha di C ronbach= 0.79) a differenza del precedente screening M-CHAT-R senza follow up che presentava un coefficente di C ronbach meno attendibile (0.63) (v. glossario). Gli items risultano avere tutti lo stesso peso nell’individuare i casi di ASD ed uno sco re totale, complessivo, risulta più efficace di uno score per tipo di item. Il cut off ottimale dello score risulta essere uguale a 3 (valore a cui sensibilità e specificità sono maggiori del 90%) per il primo step e di 2 per il follow up. E’ stato individuato e viene raccomandato un algoritmo di facile applicazione e che anticipa l ’età della diagnosi: nella prima fase dello screening vengono considerati positivi i bambini con score superiore a 3 e sottoposti quindi al follow up. Al follow up vengono considerati positivi i bambini con score superiore a 2 e quindi sottoposti a valutazione diagnostica. Tutti i bamb ini con score superiore ad 8 al primo step dello screening sono stati considerati ad alto rischio e immediatamente inviati per una consulenza specialistica che ha confermato in tutti un disturbo. I bambini che risultano positivi allo screening hanno un rischio del 47.5% (IC95% 0.41–0.54) di avere una diagnosi di ASD e del 94.6% (95% CI: 0.92–0.98). di avere un qualche disturbo di sviluppo. La nuova M-CHAT-R individua 67 casi per 10.000 e risulterebbe più sensibile della precedente M-CHAT che ha individuato 45 casi per 10.000. Risulterebbe inoltre più specifica, con un minor numero di falsi positivi e quindi con un numero più piccolo di bambini che necessita di essere sottoposto al follow up. I bambini affetti da ASD individuati con tale strumento di screening, al momento della diagnosi risultano avere una età di due anni più bassa rispetto all’età mediana attuale di diagnosi. Tale strumento di screening anticipa quindi di due anni la diagnosi di ASD rispetto all ’attuale età mediana di diagnosi negli Stati Uniti. Per quanto riguarda le capacità del medico di individuare i casi di autismo senza utilizzare lo strumento di screening, questa risulta avere una sensibilità del 24.4% (30 dei 123 DSA; 95% C I: 0.17–0.32). Il test ha un valore predittivo positivo di 0.509 e un valore predittivo negativo di 0.997 ossia esclude con notevole affidabilità quasi tutti i casi non malati e identifica uno su due dei casi positivi al test. L’età media al momento del follow up era di 26.23 mesi (DS 5.45 mesi).


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