Viavai | Ottobre 2016 by Viavai

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PRIMO PIANO

Virginia Raggi: violato Statuto Comunale Comunicato Stampa a pagina 3

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Il Codice Stradale per i ciclisti urbani Annalisa Marcozzi a pagina 11

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OTTOBRE 2016

Diritto di Culto Articolo 19 della Costituzione Italiana Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume. Mariella Nocenzi

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Intervista al poliedrico “Kama” Nel 2006 il primo album e il primo singolo con un’etichetta indipendente, “Ho detto a tua mamma che fumi”, lo sdogana dalle sonorità Lo-Fi facendolo apprezzare pienamente come cantautore e musicista. I testi sono essenziali, a tratti ermetici e apparentemente scollegati... Segue a pagina 19

OTTOBRE 2016

È questo paragone che può fornirci qualche barlume di indicazione tutte le volte in cui le relazioni fra gli uomini diventano problematiche, persino fonte di conflitti, pure internazionali, globali, che paiono non avere soluzione.

EDITORIALE

Diritti e doveri Noi e gli altri

Mariella Nocenzi

Una delle più note immagini per spiegare come e perché gli individui stanno insieme, fra quelle che si rappresentano agli studenti nei corsi di sociologia, l’ha fornita qualche secolo fa il filosofo Arthur Schopenhauer: gli uomini sono un po’ come i porcospini, animali dotati di aculei epidermici che si caratterizzano per un costante movimento di allontanamento dai loro simili per non pungersi reciprocamente, e di riavvicinamento per il bisogno di avere il contatto e il calore dell’altro. Ogni uomo (e donna) con i propri bisogni e aspettative tende in modo naturale a proiettarsi verso l’altro perché può così più facilmente realizzare se stesso e vedere soddisfatte aspettative e

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Arthur Schopenhauer

bisogni dell’altro. Ma quando ciò non accade e la realizzazione dell’uno non coincide con quella dell’altro ma la ostacola – un po’ come gli aculei dei porcospini – è necessario porre regole per evitarne l’allontanamento. A ciò servono regole sempre più dettagliate che gli Stati hanno scritto e reso obbligatorie per i loro cittadini che, a loro volta, le hanno accettate pur di vedere i loro bisogni fondamentali esauditi nel miglior equilibrio possibile con quelli degli altri. Un equilibrio, però, che spesso è infranto: nei rapporti coniugali come in quelli familiari, sul posto di lavoro

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Aut. Tribunale Civile di Roma n.° 141/2015 del 24.07.2015

gli “aculei” fra credenti di fede islamica e istituzioni probabilmente sarà quella di una delle due parti che prevarrà, un po' mediata dalla presenza degli altri. Per comprendere come la soluzione migliore non sia quella di chi riesce a imporsi sull’altro, riflettiamo sulla generale reazione di sdegno che le recenti vignette di Charlie Hebdo hanno suscitato in tutti coloro che, nel gennaio 2015, gridavano Je suis Charlie all’indomani dell’attacco terroristico alla redazione del settimanale satirico che ha provocato decine di vittime. Quegli attentatori rappresentavano l’odio per la

satira che aveva colpito i loro simboli fondamentali, dimostrandolo nel modo più esecrabile. Molti si sono indignati con i vignettisti francesi per la rappresentazione del terremoto del centro Italia e delle possibili motivazioni mafiose tra le cause del disastro, sentendo ferita la propria identità nazionale. A trionfare, però, alla fine, è stata una risposta civile: libertà di espressione artistica per i vignettisti e libertà di espressione di sdegno per chi si è sentito ferito, protesta ma nessuna guerra.

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Anno II n.° 13 Ottobre 2016

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Centro Stampa Stilgrafica S.R.L. Via Ignazio Pettinengo 31, Roma Mensile d’informazione gratuito della periferia Est di Roma

come alla guida di un auto o nei rapporti commerciali, mai una legge, magari mondiale, ha potuto mettere tutti d’accordo. Allora, se così è che vanno i rapporti fra gli individui, quali risposte dare in un caso come quello trattato in prima pagina dove c’è più di un individuo che richiede legittimamente libertà di espressione della propria fede religiosa e chi, anch’esso più di uno, magari titolato dal proprio ruolo istituzionale, vuole far rispettare regole di sicurezza igienico-sanitaria e anche di ordine pubblico contro possibili minacce terroristiche? La soluzione per neutralizzare

Direttore responsabile Mariella Nocenzi Direttore editoriale Cristiana Orecchini Redattore capo Mauro Caliste

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PRIMO PIANO

OTTOBRE 2016

Raggi: violato Statuto Comunale. Ecoradicali presentano cinque denunce alle autorità ROMA 19.09.2016 – Nella data odierna sono state depositate cinque denunce a carico della On. Virginia Raggi per violazione dello Statuto Comunale di Roma Capitale e lesione dei diritti civici, rispettivamente al Prefetto di Roma, al Difensore Civico del Lazio, al Presidente dell’ANAC, alla Presidente della Commissione antimafia e al Direttore dell’Agenzia del Demanio.

PH ALESSANDRO MORICONI

Casale Prampolini tornerà ad essere un Nido CENTOCELLE

Comunicato stampa

Alessandro Moriconi

Oltre cinquecento cittadini hanno sottoscritto, in soli due giorni, una Interrogazione d’Iniziativa Popolare rivolta alla Sindaca On. Raggi, finalizzata a chiedere risposte sul futuro del Nuovo Cinema Aquila. Il bene, confiscato alla “Banda della Magliana” è stato trasferito nel 2003 al patrimonio indisponibile di Roma Capitale. Il Cinema è quindi soggetto alle normative antimafia e deve essere gestito per «finalità sociali» direttamente dall’ente comunale o affidato a cooperative sociali, attraverso un bando pubblico di assegnazione. «I cinquecento cittadini che hanno sottoscritto l’Interrogazione – afferma Fabrizio Cianci, promotore e primo firmatario – hanno posto all’Amministrazione la necessità di agire dentro la legalità perché il Nuovo Cinema Aquila torni a svolgere il proprio ruolo culturale.»

Il nido realizzato dall’allora Giunta Mastrantonio, nell’ambito della convenzione del Piano di Zona Prampolini, di cui era parte integrante come “Opera Compensativa”, tornerà probabilmente ad ospitare bambini e a dare un servizio fondamentale ad altrettante giovani famiglie. Vale la pena ricordare che il nido fu inaugurato dopo una dura lotta delle OO.SS. in occasione della chiusura provvisoria del “Pettirosso” di via G. B. Valente, necessaria per effettuare lavori urgenti di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza. Vale anche ricordare il tentativo dell’allora Giunta Alemanno, che aveva brigato non poco per farlo gestire da privati, ma, nonostante gli sforzi dell’assessore De Palo, non se ne fece nulla. Nel frattempo intervennero le Elezioni amministrative del 2013, l’accorpamento dei Municipi 6 e 7 e il completamento dei lavori nell’asilo di via G. B. Valente che riaprì, lasciando l’asilo nido Prampolini vuoto. Il neo Municipio Roma 5 e il Comune di Roma non riuscirono a mantenere una così preziosa struttura destinata ai bambini, in grado di sfoltire le lunghe

A norma dello Statuto, è fatto obbligo al Sindaco rispondere «in forma scritta alle interrogazioni ed interpellanze popolari entro sessanta giorni dal deposito, ovvero il 1 settembre – ricorda Cianci – ma, ad oggi, 19 settembre, non è pervenuta alcuna risposta.»

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La Sindaca Raggi, esponente di un partito che ha fatto dei “cittadini” un punto qualificante della propria propaganda di opposizione, una volta al potere, adotta gli stessi rituali di illegalità antidemocratica della vecchia partitocrazia, violando uno Statuto comunale che, in attuazione dei principî costituzionali e comunitari, assume come suo principio programmatico «l’assicurare la più ampia partecipazione degli appartenenti alla comunità cittadina, singoli o associati, all’amministrazione locale». «L’Amministrazione ha invece trovato tutto il tempo – prosegue Fabrizio Cianci – per immaginare un trasferimento del Cinema al Municipio 5, che intenderebbe affidare “temporaneamente” la struttura a un

gruppo di associazioni vicine al neo-Presidente grillino. Si profilerebbe, quindi, un affidamento diretto che viola le leggi nazionali e le direttive europee, rispetto a un bene che appartiene a tutti i cittadini romani». Lo scorso 13 settembre il neo Assessore alla cultura Luca Bergamo ha annunciato una delibera che «entro due, tre settimane» dovrebbe approdare in Consiglio comunale. «Valuteremo attentamente la delibera – conclude Fabrizio Cianci – segnalando alle autorità competenti eventuali ulteriori violazioni». Fabrizio Cianci Segretario EcoRadicali – Associazione Radicale Ecologista Membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani

liste di attesa per l’accesso al servizio, e destinarono quei locali alla realizzazione di un CTP per adulti, pur avendo lo stesso Municipio innumerevoli disponibilità di immobili destinabili allo scopo. Finalmente, l’antico Casale Prampolini sta per rientrare nel circuito degli asili nido e la Giunta Boccuzzi sta lavorando affinché, già dai prossimi mesi, la cosa sia resa possibile. È lo stesso presidente Boccuzzi a confermarci la cosa e a dirci che stanno studiando entrambe le opzioni di gestione consentite, quella diretta, con personale dipendente del Comune di Roma, e quella a convenzione, per la quale eventualmente si dovrà fare un bando di gara che inevitabilmente richiederà tempi più lunghi per la riapertura . “Ce la stiamo mettendo tutta – ha detto il Presidente – per restituire all’infanzia e alle famiglie questa importante struttura già nei prossimi mesi, e nella peggiore delle ipotesi a settembre 2017. Nel frattempo stiamo anche lavorando per reperire un luogo idoneo al CT, per cui comunque dovremo trovare una idonea soluzione”. Ovviamente alle famiglie in lista di attesa non resta che “attendere” che questa procedura sia realizzata, magari con la prima opzione, quella che prevede un’apertura del nido già entro il mese di gennaio 2017. Noi ovviamente siamo con loro.

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OTTOBRE 2016

Il Parco della vergogna CENTOCELLE Alessandro Moriconi

Una chiusura disposta dal X Dipartimento, nonostante la regolare concessione, con dei blocchi di new jersey che per poco non sono diventati causa di una tragedia annunciata, nel pomeriggio del 20 agosto scorso. I Vigili del Fuoco hanno risposto immediatamente alla chiamata di intervento, ma sia loro che la cisterna del Servizio Giardini e i mezzi dei volontari della Protezione Civile hanno dovuto faticare non poco per poter entrare dall'unico accesso carrabile su via Casilina al civico 730. Per raggiungere l'area archeologica della Villa delle Piscine, i volontari hanno dovuto abbattere una parte di quella che era la recinzione del cantiere, poi dismesso per il fallimento della ditta vincitrice dell’appalto per la riqualificazione del Parco Archeologico di Centocelle. Va sottolineato che è solo per il tempestivo arrivo delle squadre di soccorso che quel pomeriggio non si è trasformato in tragedia, in quanto all'interno della recinzione che delimita l'area archeologica da tempo era stata segnalata al Municipio la presenza di una tenda in cui alloggiava un cittadino rumeno che ha perso tut-

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to. Il presidente del Municipio Boccuzzi e l'assessore Giacomi, hanno voluto sentire il Comitato nato da alcuni mesi per la difesa del Parco, incontrandone un rappresentante, Roberta Ricci, la quale ha sottolineato la pessima manutenzione, gli insufficienti controlli a garanzia della sicurezza e la cervellotica chiusura dell'unica entrata carrabile. Dopo aver ascoltato la rappresentante del PAC, il presidente Boccuzzi, insieme agli assessori Emilio Giacomi con delega all'Ambiente e Paola Perfetti ai Lavori Pubblici, ha ricevuto anche il presidente della

Protezione Civile di Tor Sapienza, Ettore Moriconi, intervenuto in tutti e due gli incendi, a cui è stata chiesta una relazione sull'accaduto. L'intento è quello di utilizzare le relazioni (del Comitato e della Protezione Civile) come strumento per programmare gli interventi insieme ai Dipartimenti preposti alla tutela e alla valorizzazione del Parco. Un’area che si estende per oltre 120 ettari, dei quali a oggi ne sono stati occupati soltanto 33. I lavori del 2° lotto, per un investimento di 2,8 milioni di euro, sono fermi a causa del

fallimento dell'impresa aggiudicataria dell'appalto, mentre nulla si sa di quelli per la valorizzazione delle Ville Romane da parte della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Comune di Roma. A dieci anni di distanza il Parco di Centocelle svela tutta l'approssimazione progettuale e il mancato controllo nell'esecuzione dei lavori, da una recinzione realizzata a tratti (da un lato confina con l'ex campo nomadi del Casilino 900 e dall'altro con i rottamatori e i campi sportivi su via di Centocelle), all'impianto di irrigazione completo di pozzi e

Lo scorso agosto nel Parco Archeologico di Centocelle due incendi in una settimana, probabilmente dolosi, con difficoltà di intervento per i Vigili del Fuoco e per i volontari della Protezione Civile a causa della chiusura del passo carrabile pompe per il sollevamento acqua che nessuno ha mai visto in funzione e agli accessi carrabili su via Casilina, che solo dopo dieci anni dal loro utilizzo si è scoperto essere non regolari e pericolosi. “Purtroppo – dicono dalla nuova Giunta – abbiamo avuto una serie di difficoltà che stiamo tuttavia recuperando, dovute al fatto che chi ci ha preceduto si è guardato bene dall'effettuare l'indispensabile e dovuto passaggio di consegne e, a parte gli atti adottati e messi online, non ci sono tracce di corrispondenza con cittadini e associazioni, come se chi avesse interpellato l'istituzione locale lo avesse fatto a titolo privato, una vera e propria assurdità – ha detto l'assessore Giacomi – ma non ci scoraggiamo e con l'aiuto dei cittadini, e la vicenda del Parco ne è un esempio, andremo avanti". Insomma, per il Parco Archeologico di Centocelle si ricomincia d'accapo.

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OTTOBRE 2016

Servizi sociali a rischio nella Capitale

PH FREESTOCK PH ALESSANDRO MORICONI

Piano di Zona Prampolini, si tumula la storia Vince per l’ennesima volta la politica del cemento e del mattone a scapito della cultura

Annalisa Marcozzi

Alessandro Moriconi

Nel silenzio generale e alla chetichella un importante ritrovamento archeologico dell’antica Roma Imperiale, venuto alla luce durante la realizzazione di quello che doveva essere il Centro Servizi Casilino su viale Palmiro Togliatti, sta per essere nuovamente ricoperto da centinaia di metri cubi di terra. Una vergogna. Un tratto di basolato dell’antica via Prenestina, la pietra miliare e alcune case finiranno nuovamente sottoterra senza che alcun cittadino abbia avuto la possibilità di vederlo! Cosa del resto già avvenuta anche in molte altre parti del Piano di Zona Prampolini, che si estende nel quadrante che

PH ALESSANDRO MORICONI

comprende via G. B. Valente, via Collatina, viale P. Togliatti e via Prenestina, dove sono stati trovati altri tratti di basolato e reperti archeologici di varia fattura. Al momento non sappiamo se anche gli importanti ritrovamenti, sempre sulla via Prenestina all’incrocio con via di Tor tre Teste e di proprietà del gruppo Cremonini, saranno ricoperti. Anche lì si può ammirare il basolato intatto dell’antica Prenestina e diverse costruzioni. E’ fin troppo evidente come la Soprintendenza ai Beni Arche-

ologici del Comune di Roma persegua una politica oscurantista per la periferia romana e anziché pretendere la valorizzazione di siti archeologi che vanno “oltre i quattro sassi” ne autorizzi la “tumulazione perpetua” senza aver dato la possibilità all’istituzione locale e ai cittadini di poter adottare soluzioni diverse. Ancora una volta gli scaffali di un centro commerciale e gli hamburger di un paninaro internazionale sembrano aver vinto… Del resto lo hanno già detto: con la cultura non si mangia!!

REDAZIONALE

Protesi totale su paziente con ipertrofia ossea Questo mese parliamo di Protesi totale su paziente con ipertrofia ossea. La paziente si è presentata presso il mio studio lamentando un eccessivo gonfiore procurato dalla flangia della vecchia protesi. Ho analizzato il caso e ho proposto implantologia. La scelta è stata protesi totale. Ho studiato il caso e l’ho risolto facendomi costruire dal laboratorio una

Nella maggior parte dei Municipi ancora nessun bando pronto per le attività di assistenza sociale e i progetti per le persone con disabilità

A Settembre sono scaduti molti degli impegni di spesa sui bandi per garantire i servizi sociali in tutti i Municipi di Roma. La situazione appariva drammatica, paventandosi un’interruzione dell’assistenza per disabili, i minori e gli anziani proprio a causa dell’esaurimento dei fondi e una sostanziale assenza di nuove gare. I problemi che ruotano attorno ai bandi sono molteplici: ogni Municipio si organizza in modo autonomo e non esiste una programmazione univoca su Roma; gli Uffici Gare non sono presenti in tutti i Municipi e laddove lo siano si ritrovano con una carenza di organico; l’iter burocratico per lo sblocco dei fondi è sempre lento e macchinoso; è frequente che i bandi vengano scritti in modo non idoneo e non possano essere avviati perché necessitano di correzioni. Trovarsi senza risorse ad una certa data è una condizione che si ripete ogni anno, non è difficile ricordare gli allarmi in tal senso negli anni scorsi, anche

perché le casse romane mal gestite non sono una novità. L’abitudine di spostare le risorse economiche da un settore all’altro per fronteggiare le emergenze non risale di certo all’attuale Amministrazione. Tale consuetudine conferma la mancanza totale di pianificazione rispetto alle esigenze dei cittadini, cosa che avrebbe gravato comunque sulla popolazione in quel di settembre, qualunque forza politica fosse salita al governo della città. Segno che il problema è organizzativo. Come si è usciti dall’empasse? Attualmente con gli assestamenti di bilancio che, almeno fino al 31 dicembre 2016, possono garantire la prosecuzione dei servizi. Nel nostro Municipio tale “toppa” reggerà. Ma è chiaro, tanto a noi cittadini e ancor di più alla nuova Giunta, che le cose devono cambiare e che il palliativo sia accettabile solo per dar modo di preparare un iter totalmente nuovo per i bandi. In tal senso pare che già ci siano trattative: la prospettiva di potenziare gli Uffici Gare, sia in termini di organico che di formazione del personale, la programmazione dei bandi a livello cittadino e non municipale, con effettiva erogazione dei budget necessari entro i termini, e criteri di accesso ai bandi più inclusivi, sono i tre punti cardine che la nuova Amministrazione ha messo in conto di realizzare in tempi relativamente brevi.

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Presenta la flangia metallica con retina per i denti frontali che sono stati posizionati all’interno della parte ossea là dove erano posizionati i suoi denti naturali. Come si vede dalla foto n. 1, l’osso era sporgente, nella foto n. 2 la protesi è collocata vicino

all’osso nella foto n. 3 inserita. L’effetto estetico è sorprendente sembrano 6 elementi di porcellana fissi. Caso risolto con grande soddisfazione mia e della paziente. Per conoscere i servizi dello studio visita il sito www.abcsalute. it e vai su “Dr. Roberto Rendina”.

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Sigilli per i locali di via delle Celidonie, sequestro penale con “utilizzo parziale” per quelli di via dei Gladioli V MUNICIPIO Alessandro Moriconi

Il 16 settembre scorso sotto la sede Municipale di via di Torre Annunziata c’è stata una manifestazione di protesta da parte di cittadini di fede islamica che frequentano i luoghi di preghiera presenti sul territorio. Una protesta contro la chiusura già avvenuta in via delle Celidonie e contro quelle che sembrerebbero già programmate per le altre sale, nei cui locali sono stati effettuati lavori non conformi alle leggi urbanistiche. Oltre 200 cittadini della Comunità Islamica hanno dato vita a una chiassosa ma pacifica manifestazione, sotto lo sguardo vigile delle Forze di polizia. Una delegazione guidata Bachcu Dhuumcatu, presidente di una delle associazioni islamiche più attive a Roma, è stata ricevuta dal presidente del Municipio Giovanni Boccuzzi e da alcuni componenti della Giunta. Nella delegazione anche l’Imam della storica Moschea di Centocelle, Ben Mohammed. Dall’incontro non sono uscite soluzioni alle contestazioni urbanistiche sollevate durante i sopralluoghi nelle strutture

dito interessante. Per avviare un’attività ricettiva occorre presentare al Comune una SCIA onde certificare che l’immobile sia idoneo a svolgere l’attività ricettiva che si intende esercitare.

REDAZIONALE

Anna Placido

PH ALESSANDRO MORICONI

da parte della Polizia Roma Capitale e, pur programmandone uno nuovo, Bachcu e gli altri membri della comunità si sono dichiarati insoddisfatti e pronti a dare maggior visibilità alla protesta. “I nostri – ha detto Bachcu – sono luoghi di preghiera e non possono essere considerati alla stregua di un esercizio commerciale, avendo delle esigenze proprie della nostra fede”. Poi, il 21 settembre scorso la Polizia Roma Capitale del Gruppo Casilino ha apposto sulla porta di via dei Gladioli 14 il cartello di Sequestro Penale dell’immobile, per violazione dell’art. 44 lett. B del D.P.R.380/01 che fa riferimento alle norme urbanistiche. Come già avvenne per la LIDL di via dell’Acqua Bullicante, il sequestro è parziale, cioè viene consentito di “utilizzare parzialmente il bene”. Di fatto, nella normativa urbanistica non ci sono tracce di deroghe alle norme per manufatti e locali destinati a luogo di culto e, come diceva il presidente Bachcu, le esigenze dei fedeli mussulmani sono diverse da quelle dei cattolici, quindi non parrebbero giuste sanzioni amministrative e penali, magari per aver realizzato un bagno. Deroghe invece previste per

altri tipi di attività, siano esse residenziali, commerciali e/o industriali. Probabilmente gli addebiti, secondo tali normative, saranno più d’uno. Ma l’istituzione locale e centrale, e se occorresse anche il Parlamento, avrebbero l’obbligo di trovare soluzioni tecniche in grado eliminare quello che oggi viene considerato un abuso, anche per evitare attriti che possano deteriorare l’ottimo rapporto di convivenza civile tra le diverse fedi presenti nel nostro paese. Un rapporto che ci vede spesso realizzare insieme iniziative pubbliche, come quella di domenica 25 settembre dove la Comunità Islamica di Centocelle ha partecipato, insieme ai volontari di Legambiente del circolo Città Futura, alla giornata “Puliamo il Mondo” per la pulizia e manutenzione di un tratto dell’Acquedotto Alessandrino (da piazza San Felice da Cantalice a largo degli Ontani) e dove sono state avviate le procedure per l’adozione di quel tratto da parte della Comunità Islamica di Centocelle. Leggi e regolamenti vanno rispettati da tutti, d’altra parte una questione delicata come quella dei luoghi destinati al culto andrebbe adeguatamente normata.

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SPECIALE AMATRICE

OTTOBRE 2016

La forza oltre il destino Una storia d’amore e di coraggio che appartiene anche al nostro quartiere AMATRICE Annalisa Marcozzi e Aldo Zaino

La signora Teresa D’Alessio era una donna di 88 anni col sorriso gentile. Da Trastevere, dove era nata, a via Ettore Giovenale, poi a via Romanello da Forlì e a via Muzio Attendolo, ha vissuto la trasformazione del rione, passando per l'occupazione tedesca, il bombardamento di San Lorenzo, gli anni in cui la malavita si organizzava alla luce del sole. L'aspetto delicato e candido che "aveva anche da giovane", ci dice il figlio Massimo, non farebbe immaginare le sue avventure da impavida "giustiziera", che senza pensarci due volte scende di casa per affrontare la Banda del Gatto, famigerati malfattori del territorio negli anni ‘70, quando un membro si era permesso di minacciare la sua famiglia. Ma di carattere era giocherellona e simpatica, una mamma innamorata dei suoi due figli, Massimo e Davide , ricambiata con amore altrettanto grande. Il figlio ci mostra un selfie che lei aveva fatto con l'adorata nipote, e una foto con lo sguardo sornione verso la frittella che stava per mangiare, un'altra fatta da lui per la sezione "nonni del Prenestino", in un popolare gruppo Facebook. E' così che noi la conosciamo. Attraverso quelle foto e le parole di Massimo. Perché la signora Teresa non c'è più, era ad Amatrice la notte del 24 agosto scorso, quando la terra ha inghiottito tutto e tutti. "Amatrice non c'è più" disse il Sindaco immediatamente dopo il sisma. Con lei se ne è andata anche la signora Teresa,

PH FAMIGLIA D’ALESSIO

la sua casa, le cose che amava e che amavano i figli. Quella casa acquistata nel paese dove era nata sua madre e dove lei e la sua famiglia avevano passato le estati . La casa "del paese" è la casa dove si passa il tempo del riposo e della lontananza dai pensieri, quella in cui ogni cosa è scelta con la serenità del tempo libero, quella che custodisce i momenti da ricordare. È la casa dove pensi che nulla di brutto possa mai accadere. E invece accade. Massimo era ripartito da Amatrice due giorni prima del terremoto dopo una vacanza con la madre. "Mi diceva che finché ce la faceva non voleva intorno rompiscatole" – ci racconta sorridendo. La signora Teresa era forte, stava sempre insieme ai figli, ma l'estate era tutta sua. La notte del terremoto Massimo si è svegliato, come tanti romani. Dopo un attimo di di-

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fino a quel momento. Gli occhi di Teresa ci guardano dallo scatto su Facebook. In quegli occhi che hanno visto tante cose ci sono anche gli occhi di tutti quelli che il terremoto si è portati via, persone che si conoscevano tra loro, più d'uno veniva dal nostro quartiere. Riportiamo le parole di un post del 27 agosto scorso che Massimo ha affidato a Facebook e che ci sembra sia un dono della signora Teresa anche per tutti noi. "Brindo a mia madre – una poesia nota in rete – perché ho sempre amato mia madre, stamattina quando questo incredibile strumento chiamato Facebook, me lo ha riproposto tra i ricordi della giornata, ho deciso di ripubblicarlo affinché lo possiate leggere tutti amici miei, ma non per me, ma per rivolgere un pensiero, un abbraccio, un bacio e perché no, per brindare con le vostre adorate, dolci, a volte

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sorientamento, le prime notizie e la partenza per Amatrice. Arrivato all'alba ancora poteva entrare nel paese. Le prime immagini non davano il senso del disastro, poi, addentrandosi era tutto chiaro. "Nella strada sono passato oltre casa nostra, non l'avevo riconosciuta, non c'era più niente". Massimo ci mostra le foto delle macerie e a un tratto ci dice: "Sapevo che mamma non c'era più. Non ho avuto nemmeno l'istinto di scavare perché era tutto ovvio". Così aiuta i soccorritori a trovare le figlie dei vicini, e poi Teresa. La vita in quei momenti ti dà la forza. Pensi alle cose più pratiche, a salvare chi può essere salvato, a capire cosa dovrai fare dopo e a un certo punto ti siedi, con il tuo dolore. Soffri per tutto, per la persona che hai perso e per le cose, si, anche per quelle cose che rappresentavano la vita che avevi fatto

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dure a volte persino odiate madri. Perché verrà il giorno che entrando nella loro casa, la sentirete troppo silenziosa! E vi accorgerete che non ci saranno più altre occasioni per brindare con loro, per sentire la loro voce che ancora vi manda raccomandazioni e dolci rimproveri. Si dice che il silenzio uccide e molto spesso lo si usa per indifferenza per voler colpire qualcuno, ma a volte quel silenzio e quell'assenza involontaria, come nel mio caso, voluto dal destino, seppur non voluto da chi non c'è più, causa immensi dolori dentro. Ho letto vecchi appunti e annotazioni sui diari di mia madre e ho capito che loro con i loro occhi, ci vedono sempre come i figli piccoli da accudire, sempre pronte al sacrificio anche se oramai, noi siamo grandi, autonomi e autosufficienti. Date loro l'unica ragione di vita che hanno! Fatele sentire sempre necessarie e importanti nella vostra vita, perché come adesso io piango nei ricordi, anche loro lo fanno e la cosa peggiore è che piangono per la vostra assenza e la vostra mancanza di considerazione nei loro riguardi. Vi ripeto, hanno una visione distorta della vita, e probabilmente anche noi l'avremo un domani, per loro siete sempre, i loro piccoli figli/figlie, per cui non permettete a niente e nessuno di farvi dimenticare quanto loro hanno fatto, proprio nel momento del vostro bisogno, quando avevate bisogno, con la vostra piccola mano, di cercare forza e rassicurazioni nella loro. Oggi nel giorno del funerale di mia madre, vi invito a brindare alla vita con le vostre e per chi non ce l'ha più, lo faccia lo stesso alla sua memoria". Ciao Teresa, e grazie Massimo, per questa testimonianza.

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OTTOBRE 2016

di solidarietà Eroi a quattro zampe alWeekend Centro Primavera per Nel recente terremoto di Amatrice, fondamentale è stato l’intervento dei cani soccorritori

le vittime del terremoto

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AMATRICE Serena Leo

Babì, Jack, Flash, Corto Maltese, Stella sono i nomi degli eroi a quattro zampe che si sono distinti nel recente terremoto che ha sconvolto Amatrice e zone limitrofe. Hanno lavorato incessantemente, senza sosta, senza pausa incuranti delle ferite procuratesi nelle zampe di fatto martoriate dai tagli ma il loro contributo è stato determinate al ritrovamento di almeno 50 persone rimaste imprigionate nelle macerie. Ad Amatrice, Pescara del Tronto e nelle altre zone, i soccorritori si sono avvalsi di almeno una cinquantina di unità cinofile appositamente addestrate per il ritrovamento di dispersi in caso di disastri e calamità naturali. Ecco le loro storie divulgate sui social dai proprietari che hanno voluto conservare l'anonimato per dar risalto soltanto ai loro splendidi amici. Fabio, proprietario di Corto Maltese uno splendido labrador color miele, ha raccontato che subito dopo essersi messi in salvo con la sua famiglia da una scossa durata più di 140 secondi, un tempo che può sembrare brevissimo ma che invece è infinito quando tutto intorno a te sembra vada perduto, ha fatto un fischio al suo amico a quattro zampe e si sono diretti da Patarico, piccola frazione fra Accumuli e Amatrice, ad Amatrice dove veramente sembrava che fosse finito il mondo. Una volta giunti ad Amatrice, Corto Maltese ha iniziato il suo "lavoro" come se anziché uno si fosse moltiplicato per diventare tanti, vista l'energia che met-

teva nello scavare, annusare e correre ad avvertire quando fiutava una presenza umana sotto il cumulo di detriti. Seguendo le sue indicazioni, i soccorritori intervenivano mentre il labrador, insieme al suo padrone, si spostava alla ricerca di altre vite. Dopo aver proseguito incessantemente fino al primo pomeriggio dall'alba, Fabio è stato costretto a fermare Corto perché era diventato irriconoscibile, gli occhi ridotti a due fessure, le zampe martoriate ma il fermo non è durato molto, perché già dal giorno successivo, Corto ha ricominciato a prodigarsi per salvare altre vite pago soltanto della ricompensa affettuosa del suo padrone molto provato dagli eventi e dalla tragicità delle circostanze, consolato soltanto dalla prodigalità del suo amico che, impavido, lo ha sempre tenuto d'occhio. Alessandro invece, operatore del Soccorso Alpino, residente nella provincia di Belluno, avvertito da una telefonata alle 5 del mattino di ciò che era accaduto ad Amatrice e dintorni, è partito subito poco dopo le 5 con un elicottero con a bordo altre due unità cinofile del Corpo forestale e l'inseparabile Flash, bellissimo pastore belga suo inseparabile compagno da oltre 5 anni. Arrivati sul posto, Flash, non si è perso d'animo e, come se fosse pienamente consapevole del suo compito, ha iniziato subito a fare ciò che doveva anche se il fattore tempo, in questo caso, aveva già fatto il suo corso e per le persone che riusciva a individuare, purtroppo, non c'era più nulla da fare! Al cane, Alessandro non ha fatto mancare la sua ricompensa perché comunque il suo lavoro l'aveva svolto pienamente però

la sintonia stabilita tra loro, ha fatto sì che Flash comprendesse lo stato d'animo del padrone e allora mogio mogio si è sdraiato accanto a lui uggiolando e rafforzando ancor di più – se necessario – il concetto ben radicato in Alessandro che non tratta Flash da "umano" accogliendolo sul divano di casa o condividendo i cibi, ma lo tratta con tutto il rispetto del caso da cane e per questo il legame sviluppato è "vero" e rispettoso per entrambi. Anche Catia è istruttrice del Soccorso Alpino. Con lei lavora Babi, una femmina di pastore belga Malinois. Vivono vicino ad Aprica, provincia di Sondrio e anche lei, come i suoi colleghi, spiega quanto sia impegnativo e costante il lavoro da fare con questi animali che si integrano perfettamente alle richieste dei loro padroni e non accettano di essere messi poi da parte neanche al raggiungimento della "pensione". Debbono avere sempre l'impressione di essere attivi e motivati per perseguire i risultati per i quali sono stati allenati. Soltano così si compie l'iter per il quale addestratori e addestrati dedicano tempo, risorse e aspettative al conseguimento dei risultati che quasi mai, salvo casi estremi, vengono delusi. Da queste menzioni, non possiamo dimenticare il cane che ha seguito il suo padrone sino all'interno della chiesa e accucciato accanto alla bara dava l'impressione di volergli dire: "tranquillo, da qui non mi muovo e al tuo ritorno ce ne andremo insieme"! Bravi eroi a quattro zampe, anche in un frangente così drammatico avete dimostrato ancora che noi umani – seguendovi – abbiamo molto da imparare.

Il terremoto che il 24 agosto scorso ha colpito l’Italia centrale, e più duramente Amatrice e Accumoli, ha dato inizio ad una lunga catena di solidarietà popolare. CENTOCELLE Monica Ferdinandi

I Municipi di Roma hanno aderito copiosamente creando “location ad hoc” per la raccolta dei beni di primaria necessità. Anche il nostro Municipio, sotto la supervisione e partecipa-

zione attiva del suo presidente, Giovanni Boccuzzi, ha risposto al richiamo solidale predisponendo nel territorio due punti di raccolta, uno dei quali all'interno del Municipio stesso, in via di Torre Annunziata, per capi di abbigliamento, coperte, lenzuola e biancheria, ed uno presso il Centro Commerciale Primavera, a Centocelle. Il direttore del Centro commerciale ha concesso, nelle giornate del 26, 27 e 28 agosto scorso, alcuni locali all'interno del plesso, dove cittadini premurosi e contriti si sono recati per donare alimenti non deperibili di qualsiasi tipo, ma anche giocattoli, detersivi, coperte, vestiario. Tuttavia già nel primo pomeriggio di venerdì 26 i locali si presentavano “saturi” di scatoloni di ogni genere e ciò ha obbligato alla sospensione della raccolta. La partecipazione e la corsa al “portare aiuto e soccorso” è stata ammirevole, uomini e donne di tutte le età, intere famiglie con bimbi a seguito, tutte unite dalla volontà di aiutare chi ha perso tutto, anche la vita, per dare un piccolo ma infinitamente grande contributo alla ripresa della loro vita normale.

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TAVOLO DI DISCUSSIONE

OTTOBRE 2016

Siamo tutti immigrati

L’immigrazione è vista da molti come un fastidio, una invasione di cavallette. Homo Sapiens, la specie cui apparteniamo, si è evoluta in Africa orientale, e da lì, a piedi (non c’erano gli autobus a quel tempo) ha raggiunto ogni angolo del pianeta. Marco Centi

PH MARCO CENTI

Nostro zio biologico, l’Homo Erectus è giunto sino in Asia, fermandosi a Giava. La migrazione è sempre esistita nelle vicende umane. SOLVITUR AMBULANDO, il problema si risolve camminando, per Diogene. Per motivi di sopravvivenza, come i cacciatori raccoglitori, fuggire, esplorare, conquistare, Homo Sapiens non riesce a stare fermo. Il filosofo Pascal diceva che tutti i problemi dell’essere umano sorgono perché egli è incapace di starsene seduto in una stanza. E se fosse vero il contrario? Che sia stata l’introduzione dell’agricoltura, con stanzialità e sedentarietà, la causa di tutte le tensioni? Di quel desiderio di mantenere un’identità che sentiamo minacciata. Chi di voi non ha mai visto i documentari sugli Gnu. Centinaia di migliaia di bestie che si spostano per migliaia di chilometri, affrontando felini predatori, superando fiumi infestati da coccodrilli. Molti muoiono durante il percorso, e per cosa? Dell’erba. Speranza di vita. Il tema del movimento, dello spostamento è sempre stato presente nelle rappresentazioni simboliche delle più svariate culture. Dal Dreamtime degli aborigeni australiani, dove esseri soprannaturali viaggiavano per tutta l’Australia.

Giasone ed il vello d’oro nella mitologia greca, il pellegrinaggio di Muhammad da Mecca a Medina come episodio fondante per l’umma islamica, l’esodo ebraico nel deserto dopo la fuga dall’Egitto, il viaggio di Enea per la civiltà romana. Simbolicamente il viaggio ha sempre esercitato un ruolo fondamentale nelle nostre rappresentazioni, nei desideri, nelle speranze. Anche considerando la Storia, troveremo che gli spostamenti non sono inediti né irrilevanti. I nostri più celebrati antenati, gli antichi Romani, protagonisti sui libri di storia e sugli avambracci dei legionari moderni, altro non erano che un popolo di copioni che senza gli Etruschi probabilmente non sarebbero mai esistiti. Lo stesso Romolo, il fondatore fraticida, era probabilmente Etrusco. Il nome è di origine etrusca, e deriva da una radice che significa “fondatore di città”. Gli Etruschi erano immigrati, le cui origini sono probabilmente in Turchia. Ci pensate? Gli antichi Romani emanazione di un popolo immigrato. La migrazione degli Elvezi intorno alla metà del I secolo A.C., che ha dato il pretesto a Giulio Cesare per la conquista delle Gallie, è un evento che determinò il passaggio

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dalla Repubblica ad Impero, allo stesso modo i Völkerwanderung del V secolo portarono alla sua caduta. Quelle che a scuola ci insegnano a chiamare invasioni barbariche, altro non erano che immigrati tedeschi e nord europei. Certo alla storia non manca il senso dell’ironia. “Gli individui più abietti, più pigri, più depravati, più violenti e indegni che esistono al mondo. Peggiori dei negri e più indesiderabili dei polacchi”, indovinate a chi si riferisce questa descrizione? Esattamente. A noi. Non eravamo navigatori, poeti ed esploratori come qualcuno ha cercato di farci credere. Milioni di semianalfabeti italiani si sono riversati in gran parte del mondo. A chi, tra voi lettori, ancora considera i migranti come un problema da risolvere, citerei lo storico romano Tacito: “D’altronde chi mai, a prescindere dai pericoli del mare tempestoso e sconosciuto, lascerebbe l’Asia, l’Africa o l’Italia, per recarsi in Germania, una regione dal suolo squallido, di clima rigido, triste ad abitarsi e a vedersi, se non chi la riconosca come propria patria?”. I tedeschi ora direbbero, beffardamente “DIE ZEITEN ÄNDERN SICH…” i tempi cambiano. Fatevene una ragione, i tempi cambiano.

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Contenuto e contenitore L’argomento principe di questi giorni è la Sindaca che si bagna nelle acque del lago di Bracciano o che fa la spesa con la scorta (alla quale non può rinunciare).

Francesco Barnabei

Riconosciamo nella mano del talentuoso fotografo la stessa che la ritrasse sul balcone intenta a stendere i panni, non panni normali, ma panni da Sindaca. Capirete bene l'importanza storica di quello scatto, destinato a rimanere ai posteri con la dicitura: "Donna stende panni". Non ne analizzo qui la valenza politica, ma mi soffermo per segnalare l'intuizione che ha mosso e guidato quella mano. Questo artista ha capito perfettamente che la Sindaca è una persona normale come tutti noi. Si è accorto che Virginia è diversa dai politici che hanno amministrato, (rubato) Roma. Tempo fa, quando altre grandi menti giornalistiche si interrogavano se era più opportuno chiamarla Sindaco o Sindaca, sciorinando ognuno la sua tesi antropologica, lei rispose semplicemente: "E se mi chiamaste Virginia?". Già questa è una piccola grande rivoluzione sul linguaggio, che sta facendo lei, appunto, Virginia. Chiamatemi per nome, sono una persona. So che non siete abituati a vedere delle persone in cariche

istituzionali, ma io lo sono. Già questa è una rivoluzione. Si, delle persone, a guidare Roma e non degli "umarubanoidi" che hanno perso il senso degli abbracci, dei sorrisi, della stretta di mano, della parola data, della responsabilità e del rispetto. Virginia, sta facendo una grande rivoluzione politica, che influenzerà tutto il Paese. Sta portando lo straordinario nel quotidiano, con la parola e con il gesto. Come ci insegna l'arte, tra contenuto e contenitore non c'è differenza, sono la stessa cosa e chi vuole farci credere il contrario mente. Questo è il messaggio del Movimento, che è fatto di persone e non di umarubanoidi. Virginia ci sta dicendo “sono come voi”, mi impegnerò al massimo, darò tutta me stessa. Ho messo in gioco la mia famiglia, mio figlio, i miei amici, il mio lavoro, il mio mondo, per qualcosa in cui credo. Lo faccio con la mia umanità, e ne sono felice! Partecipate anche voi alle vostre vite, non aspettatevi che qualcuno da qualche piedistallo risolva le cose. Potete farlo solo voi. Possiamo farlo solo noi, tutti insieme, mettendoci in gioco e facendo ognuno quel poco, tanto, che può. Fatelo e quel poco aumenterà giorno per giorno. Diventeremo tutti sindaci di Roma e la trasformeremo. Il cambiamento, Virginia ce lo sta facendo fare per prima cosa dentro. Come in tutti i processi evolutivi, è li che bisogna cambiare, prima di ogni cosa, prima che il fuori si trasformi e diventi altro. Tutto questo può farci anche paura, superiamola. Prendiamoci la responsabilità, facciamolo tutti!

MOBILITà

OTTOBRE 2016

Il Codice stradale per i ciclisti Il CdS definisce le regole per pedalare in sicurezza e la loro non conoscenza, così come la loro violazione, giocano una parte importante negli incidenti che si verificano

Annalisa Marcozzi

È vero che tutelare l’incolumità di chi sceglie la bici come mezzo di trasporto o come hobby significhi rendere le nostre città e le nostre strade il più possibile bike-friendly, ma altrettanto essenziale è attenersi alle norme di circolazione anche da parte dei ciclisti stessi. Rportiamo quelle di utilità maggiore in tutti i casi di circolazione ordinaria (quindi non nelle competizioni sportive): All’Art. 68 il CdS definisce le caratteristiche costruttive, funzionali e di equipaggiamento dei velocipedi (così sono identificati tutti i mezzi a due ruote non a motore): viene chiaramente sancito che le biciclette debbano essere dotate di un campanello il cui suono sia udibile da almeno 30 metri e di adeguate luci. Riguardo le luci, biciclette non dotate non possono circolare dopo mezz’ora dal tramonto. Su strade non illuminate, al di fuori dei centri abitati e in condizioni atmosferiche avverse sono obbligatori anche giubbotto e bretelle riflettenti; fino ad otto anni di età i bambini devono essere trasportati con apposito seggiolino e protetti con bretelle o cintura e staffe per i piedi Le sanzioni previste per chiunque circoli con un velocipede

REDAZIONALE

Finalmente apre lo showroom dell’edilizia Centocelle: il 15 ottobre (salvo imprevisti), si inaugura uno degli showroom più particolari ed esclusivi di sempre. Avrete a disposizione un angolo interattivo dove sarà possibile visionare le ceramiche da Voi scelte montate dal vivo e ottenere così una pronta immagine della realizzazione dell’opera finita senza più sorprese o false aspettative. Inoltre, per tutte le ditte, le imprese edili, saranno allestiti

PH DANILO RUSSO

senza pneumatici, senza dispositivi di segnalazione acustica e visiva o con sistemi non omologati, vanno da € 24 a € 97. Se la violazione si riferisce ai sistemi di sicurezza per il trasporto di persone le sanzioni vanno da € 41 a € 168. All’art. 182 il Codice definisce le norme di circolazione: all’interno dei centri abitati i ciclisti devono procedere in una sola fila o affiancati in numero non superiore a due; fuori dai centri abitati soltanto in unica fila, mentre l’affiancamento, sempre mai superiore a due, è consentito solo con un bambino di età inferiore a 10 anni; i ciclisti devono sempre evitare manovre improvvise e a zig zag, devono attraversare le carreggiate a traffico intenso con il mezzo portato a mano, non devono guidare mai senza mani, devo-

no segnalare sempre e con adeguato anticipo con il braccio gli spostamenti a destra o a sinistra, non possono trainare veicoli o farsi trainare e nemmeno condurre animali. Un particolare comma di questo articolo, il 9, stabilisce che, laddove esistano, i ciclisti debbano transitare sulle piste ciclabili, da ciò è deducibile il divieto di transitare sulla strada in concomitanza di una pista. Altra disposizione importantissima è il rispetto dei sensi unici, anche in bicicletta. Le sanzioni per trasgressioni di questo articolo vanno da € 25 a € 168. E’ basilare conoscere e rispettare il Codice della Strada, su qualunque mezzo si viaggi, e ricordare che bisogna mantenere la propria attenzione prima ancora di preoccuparsi della disattenzione altrui.

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Riportiamo il “Tranvetto della Casilina” a Giardinetti e non solo Il comunicato di Legambiente nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, svoltasi dal 16 al 22 settembre scorso

V Municipio Circolo Città Futura

Il “Tranvetto della Casilina” (Termini-Laziali-Giardinetti) ha un valore commerciale, secondo i calcoli degli ingegneri del sitocityrailways.net, di 102 milioni di euro (74 di opere civili e 28 di materiale rotabile) e trasportava circa 40.000 persone al giorno (pari al Roma–Civitavecchia e all’Alta Velocità Roma-Milano), risultando tra i più prestanti in termini di offerta della rete romana, da più di un anno limita ignobilmente alla stazione di Centocelle dove neanche interscambia con la MetroC. Noi crediamo che le ferrovie, i tram, le metropolitane, la cosiddetta Cura del Ferro, va promossa perché è la migliore soluzione per gli spostamenti di una comunità: e allora perché non utilizzare la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile per riportare il capolinea del “Tranvetto” a Giardinetti, così come anche richiesto dall’Assemblea Capi-

tolina, all’unanimità il 26 luglio scorso e rilanciare al meglio questo patrimonio? Roma e questi territori hanno urgente bisogno di un nuovo Piano del traffico imperniato sul trasporto su ferro e non certo su scelte antistoriche basate sulle cancellazioni delle strade ferrate. Crediamo che la cosiddetta “Cura del “ferro” sia l’unica e forte soluzione al problema del traffico, alla congestione e all’inquinamento contro la febbre del Pianeta. E quindi riteniamo utile ragionare sul prolungamento della Metro C verso Ponte Mammolo; su nuove linee di tram (a partire dal tram su viale Palmiro Togliatti); sulla riapertura agli utenti della stazione FS Casilina e sui tempi di realizzazione della stazione Pigneto sulla FL1-3. Così come crediamo che non sia stato utile alla Città, la soppressione di 3800 corse di bus: il trasporto pubblico su gomma va difeso e rilanciato aumentando le corsie preferenziali, combattendo seriamente la doppia fila per velocizzarne la frequenza dei passaggi. Infine vanno realizzate pedonalizzazioni e piazze in ogni quartiere, attivare il Piano Quadro della Ciclabilità, il Grab e le zone 30. Come Circolo di Legambiente siamo disponibili a collaborare finché ci sia una svolta reale della mobilità romana nel segno indicato in questo comunicato.

STREET ART

OTTOBRE 2016

Il nuovo murale di Carlos Atoche L’artista peruviano che aveva già autografato i murales di via Fanfulla da Lodi e di via Raimondi, stavolta è impegnato in un progetto più grande: due intere facciate della palazzina di via Pietro Rovetti, all’incrocio con via di Torpignattara TORPIGNATTARA Lucia Mangiacotti

La prima metà dei lavori si è già ben delineata: Atoche ci trascina in fondo a un oceano popolato da sculture di figure mitologiche e creature marine con pinne e tentacoli. Una sorta di excursus onirico nella storia dell’arte, dal classicismo dell’Athena Lemnia fino al realismo di Rodin, nell’angolo che Carlos ha definito come il “più movimentato di Torpignattara”. Un muro che diventa espressione non solo del microcosmo contenuto in esso, ma anche del quartiere di cui fa parte, fino ad estendersi alle realtà delle periferie romane e delle metropoli del mondo. Già, perché la realizzazione di questa immensa opera di street art nasce proprio entro le mura della caratteristica palazzina di Via Rovetti 1, dove culture molto distanti tra di loro si ritrovano a convivere; e poi diventa una vera e propria opera collettiva, ottenendo prima il sostegno del CdQ Torpignattara, che si è occupato della parte burocratica

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e dell’individuazione dell’artista, e in seguito dei cittadini, che hanno finanziato l’opera con libere offerte. A spiegarcelo è l’ideatrice del progetto, Maria Crudeli, sociologa, abitante nel quartiere da 15 anni. “Ho sempre pensato che la nostra palazzina fosse uno specchio di questo quartiere e in qualche maniera della nostra società” – racconta. “E’ stata una bella soddisfazione per me riuscire a mettere d’accordo condomini provenienti da paesi di continenti diversi, Africa, Asia, Sud America, Europa, sulla possibilità di trasformare il nostro palazzo in un simbolo di convivenza positiva tra grandi diversità e raccontarlo al nostro quartiere attraverso la street art. Carlos ha voluto interpretare questa realtà attraverso l’immagine del mare, metafora di ciò che divide ma anche di ciò che unisce, via che porta all’esplorazione di nuove terre, spazio che racchiude infiniti mondi. Tutti hanno accolto

con grande entusiasmo questo progetto! Per realizzare la prima parte c’è stata una grande sinergia tra i condomini, il comitato, l’artista e i cittadini del quartiere che hanno risposto in maniera positiva alla nostra raccolta fondi”. Per ammirare l’opera compiuta sarà necessario attendere il ritorno dell’artista in Italia, che riprenderà a dipingere a cielo aperto nella seconda metà di Ottobre. “Abbiamo lanciato un altro piccolo appello al popolo di Torpignattara: per terminare il murale è necessaria una scala molto alta che arrivi fino al terzo piano. Ben venga chi voglia prestarla o donarla, o chi voglia fare un’offerta libera e aiutarci ad acquistarla. Invitiamo tutti a seguire i lavori, portando la propria creatività, esprimendo il proprio pensiero. Carlos è un artista pronto all’ascolto, che accoglie i suggerimenti di tutti per addentrarsi e meglio interpretare le dinamiche delle realtà di questo quartiere”.

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OTTOBRE 2016

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di semplice o utile; i confetti invece sono tradizionalmente color argento e vanno distribuiti in sacchetti di tulle alla fine del ricevimento. Il menù sarà essenziale, puntando più sulla qualità che sul numero di portate.

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Per la crema di pistacchi • 200 gr. di pistacchi sgusciati • 6 cucchiai di parmigiano • olio di oliva q.b. • 1 bicchiere di latte

Procedimento Sgusciate i pistacchi e sbollentateli in acqua bollente per 5 minuti, scolateli e togliete la pellicina scura. Mettete i pistacchi nel mixer e frullateli, aggiungete l’olio, il parmigiano grattugiato e il latte, frullate tutto fino a ottenere una crema omogenea che terrete da parte.

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Ingredienti • 400 gr. di fusilli o farfalle •una cipolla piccola •150 gr. di pancetta affumicata • mezzo bicchierino di brandy • sale, pepe e parmigiano • pistacchi q.b.

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo tritare la cipolla e fatela rosolare in una padella larga con l’olio e la pancetta affumicata tagliata a listarelle, aggiungete la crema di pistacchi e fate cuocere per

due minuti, scolate la pasta e unitela al condimento. Mescolate bene aggiungendo uno o due mestoli di acqua di cottura secondo necessità. Mantecate con una bella spolverata di parmigiano grattugiato e spolverizzate il piatto di portata con pistacchi tritati finemente. Potete fare anche una variante con la crema di pistacchio, con 4 sovracosce di pollo senza pelle, mezzo bicchiere di vino bianco, olio e sale; farina q.b. e la crema di pistacchio. Disossate le sovracosce e tagliatele a pezzi, salatele ed infarinatele, fatele cuocere in una padella con olio da entrambi i lati, aggiungete il vino e fate evaporare, infine aggiungete la crema di pistacchi, spolverizzate il piatto di portata con pistacchi tritati finemente.

Nei fortunati casi in cui la coppia resiste alle “intemperie” della vita, le ricorrenze di matrimonio da poter festeggiare sono molteplici, ma le più importanti corrispondono alle Nozze d’Argento, le Nozze d’Oro e le Nozze di Diamante. Il traguardo dei venticinque anni di matrimonio, ovvero le Nozze d’Argento, viene celebrato rinnovando il rito nuziale (in modo più discreto) a cui seguirà un ricevimento con i parenti e gli amici. Gli inviti formali vanno spediti almeno 15 giorni in anticipo. La location verrà scelta in base al numero degli invitati, seppur sarebbe preferibile non eccedere, godendo di un’atmosfera il più possibile intima. Gli addobbi dovranno essere in tema, quindi incentrati sulle sfumature dell’argento; le bomboniere non sono obbligatorie ma nel caso è meglio optare per qualcosa

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La torta, rigorosamente a un piano. Le Nozze d’Oro tagliano un’altro importante traguardo, quello dei 50 anni di matrimonio, le regole di bon ton per i festeggiamenti sono simili a quelle previste per il venticinquesimo anniversario, con la differenza che la sfumatura di colore che dominerà i preparativi sarà l’oro. Lo stesso vale per i sessant’anni di vita insieme, le Nozze di Diamante, che meritano maggiormente di essere onorati con le persone care. In questo caso dominerà il bianco, dai confetti agli addobbi, mantenendo sempre quella sobrietà che si confà all’età dei rinnovati sposi.

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FITNESS

OTTOBRE 2016

Circuit Training per soggetti non allenati La volta scorsa ho strutturato un tipo di allenamento che andava eseguito nel primo mesociclo (primo mese). Oggi ci concentreremo sul secondo mesociclo

Viola Ranalletta

Si tratta sempre di un allenamento cardiovascolare, ma rispetto alla volta scorsa sarà più intenso, poiché il vostro corpo è già più allenato. Ricordatevi sempre di eseguire correttamente tutti gli esercizi per non portare traumi al vostro corpo. Iniziate sempre con 10 minuti di allenamento per ossigenare il corpo, riscaldare i muscoli ed evitare infortuni: cyclette, tapis roulant, corsa etc.

Circuit Training per soggetto non allenato a corpo libero

Esercizio A

Affondi statici (Glutei/gambe) 15 ripetizioni per gamba Fate un passo in avanti col piede destro. Concentratevi sulla gamba sinistra, piegatela verso il basso fino a formare un angolo retto. Fermatevi qualche centimetro prima di toccare il pavimento col ginocchio. Piegando la gamba sinistra, la destra si flette di conseguenza. Ora tornate nella posizione iniziale spingendo col piede anteriore, cioè il destro. Ripetete l'esercizio per 15 volte e poi passate all’altra gamba. E’ importante mantenere la

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schiena eretta per non perdere l’equilibrio durante tutto l’esercizio.

Esercizio B

Dip su panca (Tricipite brachiale) 12 Ripetizioni (in mancanza della panca utilizzate una sedia o un tavolino resistente) Mettetevi perpendicolarmente su un piano d’appoggio a braccia tese, afferrate la parte esterna del bordo con le mani poste alla stessa larghezza delle vostre spalle: il pollice è verso l’interno ed è appoggiato come tutto il vostro palmo. E’ importante cercare stabilità

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fin da subito mantenendo una posizione sicura poiché sulle vostre mani si concentrerà gran parte del peso. La schiena deve essere in posizione eretta allineata alla testa. Estendete le gambe, piede a martello e rimanete con i talloni poggiati per terra. Flettete quindi i gomiti, mantenendo una tensione continua, scendendo gradualmente fino a quando la parte superiore del braccio sarà parallela al suolo, per poi estendere le braccia e tornare alla posizione iniziale.

Esercizio C

Squat (Glutei/gambe) 20 ripetizioni

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Durata 30 minuti • 4 volte a settimana per un mese • 6 esercizi ripetuti per 4 volte con 3 minuti di pausa di recupero tra una serie e l’ altra

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Posizionate i talloni a una larghezza leggermente superiore a quella delle spalle e ruotate le punte dei piedi verso l'esterno di circa 30°. Spostate leggermente indietro il bacino mettendo in tensione i muscoli femorali; piegate lentamente le gambe scendendo verso il basso ed evitate movimenti laterali delle ginocchia, altrimenti potrebbero sorgere scompensi. Scendete fino a quando le cosce sono parallele al terreno o, fino a quando l'articolazione dell'anca si trova alla stessa altezza di quella del ginocchio. Durante il movimento la schiena dovrà essere mantenuta eretta senza andare in iperlordosi, e fate attenzione a non sbilanciarvi all'indietro. Raggiunta questa posizione spingete con forza sui talloni raddrizzando le gambe con le ginocchia leggermente piegate.

Esercizio D

Push up braccia larghe (Pettorali) 10 ripetizioni Appoggiatevi sulle mani posizionate 10 cm più larghe delle spalle, con la schiena dritta e i piedi appoggiati sulle punte col tallone alzato. Scendete con il petto mantenendo sempre il busto dritto fino a sfiorare il pavimento per poi risalire alla posizione di partenza. Durante tutto l’esercizio mantenete in tensione l’addome e i glutei ben stretti.

Esercizio E

Curl con manubri in piedi (Bicipite brachiale) 15 ripetizioni (al posto dei manubri potete utilizzare due bottiglie di acqua o pesi simili) In piedi e in posizione eretta, con schiena dritta, ginocchia leggermente flesse e braccia lungo i fianchi, flettete entrambi i gomiti e supinate ciascun avambraccio, avendo cura di non modificare la posizione del resto del corpo. Il movimento termina al massimo livello di flessione dei gomiti con gli avambracci in supinazione.

Esercizio F

Crunch (Addominali) 20 ripetizioni. Mettetevi in posizione supina, con le gambe divaricate all'altezza dei fianchi e con le ginocchia flesse. Sollevate la schiena in direzione del bacino che invece deve restare fermo in appoggio e poi ritornate alla posizione iniziale. Durante l'esecuzione dell’esercizio, le braccia possono essere posizionate accanto alla testa con le dita delle mani che sfiorano le tempie, lungo il torso e sul petto. Ora potete riposare 3 minuti prima di iniziare con la serie successiva e così via fino ad arrivare a ripetere tutto il circuito per 4 volte. Ricordatevi sempre di curare anche la vostra alimentazione e otterrete sicuramente dei grandi risultati. Alla prossima!

SALUTE E BENESSERE

Sindrome della luna di miele

OTTOBRE 2016

La Salvia, l’erba che salva!

Moltissimi anni prima che fosse scoperta come ingrediente indispensabile in cucina, i popoli di tutto il mondo già lodavano le virtù curative di questa erba aromatica.

Dr.ssa Sara Eba Di Vaio

Per circa il 63% degli italiani le vacanze estive segnano un incremento dell’attività sessuale: in vacanza quando non si è soggetti ai ritmi stressanti del lavoro e si gode di maggior tempo libero cresce il desiderio di vivere la sessualità con maggior libertà e quindi aumentano le occasioni di fare l’amore. Con il caldo anche il corpo è più esibito e viene percepito in modo più attraente e con meno inibizioni. Proprio l’intensa vita sessuale risulta essere all’origine della “sindrome della luna di miele” (“honey moon syndrome” o “cistite da viaggio di nozze”). La definizione derivava dal fatto che questa evenienza coincideva, fino a non molti anni fa, con il periodo immediatamente successivo al matrimonio, la luna di miele appunto, spesso la prima occasione per molte coppie per avere rapporti completi. Si manifesta infatti nelle coppie che hanno frequenti e prolungati rapporti sessuali che favoriscono la distribuzione di batteri provenienti dal colon-retto. Le più colpite sono le donne, la cui uretra è più corta e più prossima alla zona anale. La cistite da luna di miele è un’affezione assai comune ed è causata dal traumatismo che l’uretra subisce durante il coito. La sollecitazione, specie se prolungata, determinata dal rapporto sessuale può in alcuni casi provocarne l’irritazione, con la comparsa dei sintomi tipici della cistite: bruciore al momento dell’emissione dell’urina e pollachiuria, cioè la necessità di urinare spesso. Tipicamente compare 24-72 ore

dopo il rapporto e può essere un’infiammazione solo meccanica, senza germi evidenti all’esame delle urine. Si tratta spesso di un disturbo transitorio, che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente in un paio di giorni. Se persistono occorre rivolgersi al medico. Piccoli ma importanti accorgimenti possono essere utili a prevenire la comparsa di questo fastidioso sintomo: • cercare di urinare prima e dopo i rapporti sessuali, prima per svuotare la vescica e non sottoporla a inutili sforzi, dopo perché il transito dell’urina disinfetta l’uretra scongiurando possibili infezioni; • non trattenersi troppo a lungo quando si avverte lo stimolo a urinare, perché aumenta la concentrazione di batteri nella vescica; • non usare costantemente jeans e biancheria troppo stretta; • non esagerare con i detergenti intimi che possono alterare il Ph e indebolire le difese naturali del corpo; • seguire un’alimentazione ricca di frutta, verdura e fibre, che faciliti la regolarità dell’intestino. Capita che i due partner si passino l’infezione senza rendersene conto. Per evitare questo ping pong patologico (lei lo passa a lui, che lo ripassa a lei o viceversa) è importante che entrambi si sottopongano ad esami colturali. Nel caso in cui emergessero germi patogeni la “terapia farmacologica dovrebbe essere di coppia per evitare il rischio di recidive. Dr.ssa Sara Eba Di Vaio Psicologa – Psicoterapeuta Sessuologa Clinica

PH pixabay.com

Gli antichi greci e i romani usarono per primi la Salvia per conservare la carne. Il naturalista romano Plinio la prescriveva per i morsi dei serpenti, per l’epilessia, i vermi, le affezioni del petto e come emmenagogo. Intorno al X sec. i medici arabi credevano che la Salvia prolungasse la vita conferendo l’immortalità. La sua efficacia in molte malattie era ritenuta estremamente valida dalla scuola medica di Salerno che denominava questa pianta Salvia Salvatrix. Intorno al 1000, un erbario islandese raccomandava la Salvia per infezioni vescicali e calcoli renali. I medici cinesi usavano la Salvia per curare l’insonnia, la depressione, le afflizioni gastrointestinali, le malattie mentali, i disturbi mestruali e la mastite.

sto possiede una proprietà unica, che distingue la Salvia dalle altre erbe medicinali, vale a dire la sua capacità di ridurre la traspirazione. Diversi studi hanno dimostrato che la Salvia riduce la sudorazione anche in misura del 50%, con effetto massimo dopo 2 ore dall’ingestione. Questo fa si che sia anche utilizzata per la preparazione di molti deodoranti. i è rivelata attiva negli esperimenti di laboratorio contro diversi batteri infettivi, avvalorando il suo impiego secolare come vulnerario e antisettico. Come la maggior parte delle spezie e delle erbe usate in cucina, la Salvia contribuisce a rilassare la muscolatura liscia dell’apparato digerente, proprietà che ne fa un buon antispasmodico. Trova anche impiego contro tutte le affezioni gastrointestinali.

La prescrivevano inoltre per emorroidi, vaginite, gonorrea e infezioni dell’occhio. La Salvia era usata per trattare uno spettro talmente ampio di malattie da meritare la fama di vero e proprio medicamento miracoloso. Non a caso il suo nome deriva dal latino “salus” che significa salute. La Salvia contiene flavonoidi, saponine, acidi organici e un olio essenziale dotato di un buon valore terapeutico. Que-

Inoltre è stato dimostrato in Germania che l’assunzione dell’infuso di foglie di Salvia è in grado di ridurre la glicemia. Contiene anche tannini astringenti, che rendono il suo impiego adatto nel trattamento della stomatite afosa, delle gengive sanguinanti e della faringite. In cosmetica è usato come dermopurificante, deodorante, stimolante e rassodante. In particolare creme a base di salvia sono utilizzate per rendere

Francesco D’Ambrosio

PH flickr.com

più sostenuto il seno insieme a esercizi specifici. La Salvia si trova in dentifrici e colluttori per la sua azione astringente e sbiancante. Non è molto lontana nel tempo l’abitudine di sfregare i denti con le foglie rugose della Salvia per pulirli e sbiancarli. L’olio essenziale di Salvia è utile a donne con problemi di irregolarità e mestruali, infatti è utilizzato per rinormalizzare il flusso mestruale sia nei tempi che nella quantità, riducendo così le situazioni di anemia a cui va incontro chi soffre di mestruazioni abbondanti o ravvicinate. La Salvia è indicata anche per i problemi della menopausa. In particolare l’infuso o l’olio sono utili per le vampate di calore e le palpitazioni, i disturbi vascolari, i dolori pelvici e le emorragie. L’infuso va preparato con 40 gr di foglie in 1 lt di acqua bollente per 30 minuti. Non va assolutamente scordato il grandissimo potere di conservazione dei cibi che ha la Salvia. Consente di prevenire intossicazioni dovute all’impossibilità di mantenere ben refrigerati i cibi come avviene quando si porta da mangiare all’aperto. E allora condiamo le nostre pietanze, le insalate, le paste fresche con un po’ di Salvia: oltre a mantenerci giovani, ce li farà anche digerire splendidamente.

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AMBIENTE

OTTOBRE 2016

L’inferno e il paradiso in poco più di 100 metri L’evidente contrasto tra l’oasi verde di via dei Noci, presa in cura da cittadini volontari, e l’abbandono totale della vicina piazza dei Gerani

PH ALESSANDRO MORICONI

CENTOCELLE Alessandro Moriconi

Qualcosa finalmente si muove per i tanti volontari che hanno realizzato insieme al Gruppo dei Giardinieri Sovversivi un'oasi di verde, una pioggia multicolore di fiori mantenuti in vita grazie a un andirivieni dalla fontanella pubblica di piazza dei Gerani, dove per oltre tre anni si sono recati (e ancora lo fanno) con pesanti secchi e contenitori, indispensabili a rifornire un cassone di circa 200 lt posizionato nel giardino. Dopo tre anni di promesse della precedente Giunta municipale, che si erano arrestate davanti a un preventivo, per l’installazione di un “nasone" sul marciapiede di via dei Noci angolo

viale delle Gardenie, pari a più di 30.000 €, i volontari di via dei Noci, oltre 40 persone di ogni età, non si sono scoraggiati e non appena ufficializzato l'insediamento delle Commissioni consiliari hanno chiesto un'audizione con la Commissione Ambiente presieduta dal pentastellato Christian Belluzzo, che ha fatto propria la richiesta dei cittadini. Il Consigliere ha immediatamente contattato l'Ufficio tecnico e ha formalizzato all'Acea una nuova richiesta di installazione della fontanella, con relativo sopralluogo e preventivo di spesa. A pochi metri da quelle pennellate multicolori disegnate dai fiori, curati con amore dal gruppo della signora Maria, c'è purtroppo piazza dei Gerani. Da anni ormai la piazza è completamente abbandonata e la-

sciata in balia di alcolisti e sbandati che l'hanno trasformata in un’autentica pattumiera. Una cosa resa possibile dall'assenza di controlli e anche da una cervellotica distribuzione delle competenze tra Ama Spa (che si occupa del marciapiede esterno) e del Servizio Giardini che dovrebbe occuparsi delle siepi, del verde e della fontana. “Dovrebbe”, in quanto vuoi per carenze di personale e vuoi per una misteriosa organizzazione dei servizi, a parte il Dirigente, nessuno sa nulla, e ciò è preoccupante vista la vicenda di mafia capitale e del business criminale che era dietro molti appalti. Non sapere dove e quando debbano essere effettuati i servizi, specialmente quelli dati a privati e/o a cooperative è tutt'altro che aver abbracciato legalità e trasparenza. Roma, Municipi, se ci siete battete un colpo!

PH FREESTOCK

Autolavaggi su strada, novità sulla regolamentazione L’iter che la legge prevede per l’avvio di tale attività sembra però contrastare con una realtà che mostra diverse situazioni evidentemente oltraggianti per l’ambiente Serena Leo

A marzo del 2016, ci siamo occupati in un dettagliato articolo degli autolavaggi che sorgono un po’ ovunque e, spesso, sembrerebbero non rispettare le normative ambientali. E’ stato chiarito recentemente dal Dipartimento Sviluppo Economico Attività Produttive che, per avviare l’attività di autolavaggio e per la realizzazione dell’impianto, è necessario richiedere una autorizzazione (art. 7 d.p.r. 160/2010). Per facilitare tale compito si sta predisponendo un modulo informatico ad hoc di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), per autolavaggio a mano, ad acqua o a secco e per l’autolavaggio self service ad acqua o a secco, che può

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essere presentato solo qualora l’impresa abbia già realizzato e autorizzato l’impianto e sia in possesso di tutti i titoli necessari. Tra questi, anche dell’autorizzazione allo scarico alle acque reflue, ai sensi e per gli effetti dell’art. 124 del D.L. 152/2006. Relativamente ai passi carrabili la procedura attualmente in essere prevede il rilascio della concessione di occupazione di suolo pubblico per passo carrabile, subordinata al parere del Corpo di Polizia Locale nonché, in caso di attività aperte in locali dove la parte esterna è di proprietà condominiale, anche del nulla osta del condominio, successivamente alla presentazione della SCIA. Per ciò che attiene invece i rifiuti speciali pericolosi, si tratta di smaltirli con gli obblighi specifici a carico delle imprese, che dal 1 giugno 2015 si sono dovute adeguare alle nuove normative UE in materia di classificazione e smaltimenti rifiuti e sono oggetto di controlli da parte delle Amministrazioni competenti. Sono comunque in corso proposte per un esame congiunto tra Dipartimento e UOT dei Municipi per una revisione delle procedure amministrative in essere.

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DEGRADO

OTTOBRE 2016

Degrado tollerato dalle Istituzioni, ennesima denuncia del CdQ

Dopo via Salviati e via di Tor GUARDA IL SERVIZIO SU FACEBOOK Cervara è la volta di via Cesare Tiratelli. Scoperto un nuovo centro di smistamento L’intervento di pulizia, organizzato di ferro e rame dal CdQ, ha visto una grande e sentita di dubbia partecipazione di cittadini provenienza

Puliamo insieme il Parco Sangalli

TOR SAPIENZA Alessandro Moriconi

PH GIANNI RANALLETTA

TORPIGNATTARA Gianni Ranalletta

Una mattinata dedicata a restituire dignità al Parco Sangalli, quella dello scorso 25 settembre, e a tentare nuovamente di sensibilizzare le istituzioni verso una realtà che è diventata insostenibile. L’operazione è risultata anche più impegnativa del previsto, in quanto oltre ai rifiuti visibili in superficie, ce n’era una quantità notevole nascosta sotto l’erba. Purtroppo tra vetri di bottiglie rotte, contenitori di plastica e lattine, sono state ritrovate diverse siringhe lasciate da tossicodipendenti. Al di là dell’evidente bisogno di una regolare manutenzione da parte degli organi competenti, che devono assolutamente prendersi carico di questo spazio pubblico, ciò che è emerso in maniera preponderante e sconcertante è la totale mancanza di civiltà di coloro che usufruiscono del parco. Tanti sono stati gli appelli che i volontari, tra i quali intere famiglie con i bambini, e persone di altra nazionalità, hanno fatto agli abitanti del quartiere affinché, tutti insieme, si prenda a cuore la situazione. Il primo passo è sicuramente

quello di superare la passività che fa pensare che “tanto puliscono gli altri” e agire responsabilmente, iniziando per primi a non sporcare, usando gli appositi contenitori per i rifiuti, e quando questi siano colmi non lasciare bottiglie e cartacce in terra ma portandole via in un sacchetto e gettandole appena possibile.

Il parco è un bene comune, di valore anche archeologico, che non può essere abbandonato a se stesso, sporco e senza nemmeno quei controlli indispensabili a un adeguato livello di sicurezza. E dopo sei anni di segnalazioni e richieste alle istituzioni, il CdQ rinnova l'appello al Dipartimento delle Periferie, al Municipio e all'assessore Muraro, affinché finalmente qualcuno risolva i gravi problemi del Parco Sangalli. Intanto, ringraziamo questi cittadini che si prodigano gratuitamente in un lavoro sicuramente non piacevole ma necessario affinché, per un po', si possa tutti godere di questo piccolo ma prezioso polmone verde, senza pericoli per la salute.

Denunce, segnalazioni, manifestazioni, convegni, partecipazione a commissioni municipali e incontri con Prefetto, Questori e Comandanti della Polizia Roma Capitale, tutto quasi sempre accompagnato da comunicati stampa: nulla è servito a portare a casa almeno un solo risultato positivo che potesse far dire ai residenti di un quartiere ormai stremato da roghi tossici, insediamenti abusivi e discariche maleodoranti, ”Finalmente qualcuno ci sente, ha preso a cuore la cosa e sta lavorando per noi, torneremo a vivere in condizioni di normalità... non di eccellenza, ma almeno normalità!” A parte una pattuglia fissa della Polizia di Roma Capitale davanti all'ingresso del campo di via Salviati, niente è stato fatto da anni a questa parte, fatta eccezione per l'allontanamento

PH ALESSANDRO MORICONI

di un gruppo di Rom che, dopo i fatti accaduti al campo di Castel Romano, avevano tentato di ricostituire un insediamento su via Collatina Vecchia.

alla loro casella di posta elettronica. Lo stesso è stato fatto per il presidente Giovanni Boccuzzi, la sua Giunta e tutti i consiglieri.

Stavolta di fronte al silenzio che regna intorno all'ultima sacca di degrado scoperta (quella di via Cesare Tiratelli, a pochi metri dalla via Prenestina), dove nel giro di qualche mese decine di persone indisturbate e munite di mezzi di trasporto hanno messo su una vera e propria industria del riciclo, smistamento e lavorazione di ferro e metalli di dubbia provenienza, il CdQ di Tor Sapienza farà un comunicato ma, anziché limitarsi ad affidarlo alle sole agenzie di stampa, ha deciso di inoltrarlo alla sindaca Virginia Raggi, ai componenti della sua Giunta e a tutti i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione, inviandolo direttamente

Il programma della Giunta Raggi prevede il superamento graduale dei campi nomadi, ad iniziare dagli insediamenti abusivi e l'eliminazione dei roghi tossici e delle discariche: pare ovvio che per realizzare ciò occorra del tempo. Serve, però, riacquistare un minimo di fiducia da parte dei cittadini residenti e per ottenerla occorre prendere un impegno pubblico con un programma degli interventi da realizzare. Non secondario sarebbe un cenno di riscontro da parte di tutti quegli eletti in Campidoglio e a via di Torre Annunziata che hanno ricevuto nella loro posta elettronica l'ennesima denuncia da parte del CdQ di Tor Sapienza.

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MUSICA

OTTOBRE 2016

Hey Joe

fosse stata riscritta con i canoni Il primo nome più moderni dell'epoca in cui che ci salta in testa andava a collocarsi. Tipo i remake dei film, che arquando sentiamo rivano ogni vent'anni dopo la il titolo di questa versione precedente. canzone è sicuramente Non è stato questo il caso. Quando schiacciai il bottone Jimi Hendrix, ma lo riprodurre la traccia di Billy storico chitarrista non per Roberts, restai piuttosto sorprene è l’autore. Fu Billy so: pochissime differenze. Ne ho riscontrate più nel suono Roberts a depositare il brano nel 1962 negli e negli accenti, che nelle note. USA, The Jimi Hendrix A partire dal fatto che Experience lo la versione che avevo trovato era acustica. registrò nel 1966.

Dal suono direi che si trattasse di una Gibson, forse una J45, la più usata nei dischi americani.

Elio Scipioni Difficoltà

Spesso mi è capitato di scoprire che un pezzo che amavo e che avevo ascoltato e suonato milioni di volte, non era la versione originale,ma un'interpretazione. Come in questo caso, e una buona parte delle volte, andando ad ascoltare chi l'aveva composto e come, scoprivo un altro mondo, cioè una canzone completamente diversa. Soprattutto quando tra le due versioni c'erano tanti anni di mezzo, come se quella nuova

Il testo racconta di un uomo che, scoperto il fattaccio, la sua donna se la faceva con un altro, va da lei con la pistola in mano e la uccide per poi scappare in Messico, dove potrà essere libero. Nell'intavolatura ho riportato l'introduzione, la strofa (semplificata) e il riff dopo l'assolo. Il fraseggio iniziale si sviluppa quasi interamente sulla pentatonica di Mi minore, a parte qualche nota. Inizia subito la prima strofa su questo giro di accordi tutti maggiori, ognuno sul quinto grado di quello precedente. Vediamo cosa significa: il giro è composto da cinque accordi. Inizia in Do, poi Sol, Re, La e infine Mi. Do è il primo accordo, ogni accordo è composto dalla prima, dalla terza e dalla quinta nota della scala; in questo caso parliamo della scala di Do che è: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Contando queste sette note, vediamo facilmente che la quinta nota della scala di Do è il Sol.

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Quindi Sol è la quinta di Do. E quindi tornando al brano, l'accordo successivo al Do è Sol, accordo sul quinto grado (Sol) dell'accordo precedente (Do). La quinta nota della scala di Sol è Re; guardando il giro di accordi della canzone, il Re è proprio quello che segue il Sol. Applicando lo stesso ragionamento agli altri accordi, vediamo che il La è la quinta di Re e che il Mi è la quinta di La.

Riassumiamo schematizzando: Do → Sol=V di Do → Re= V di Sol → La=V di Re → Mi=V di La. La tonalità sembrerebbe pensata in Mim anche se poi i modi degli accordi li portano fuori. Ovvero alcuni di loro dovrebbero essere minori e invece sono maggiori, ma il fatto che siano proprio quegli accordi ad essere stati scelti e che l'assolo si sviluppi sulla pentatonica

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di Mim mi porta a pensarla in questo modo. Questa era una piccola analisi armonica per approfondire meglio la canzone, visto che l'intavolatura potete trovarla su internet, me queste spiegazioni probabilmente no. Buon divertimento! Come al solito mi trovate qui scipioni.elio@gmail.com facebook.com/elioscipioni elioscipioni.wordpress.com

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SPECIAL GUEST

OTTOBRE 2016

Kama: anticonvenzionale, con ironia

Batterista, autore e compositore nella band milanese degli Scigad per otto anni, Alessandro Camattini, in arte Kama, prosegue come solista autoproducendo nel 2004 l’EP “Uno specchio un lavandino”, cinque brani che otterranno buone recensioni da parte della critica. INTERVISTA Cristiana Orecchini

PH ALESSANDRO CAMATTINI IN ARTE KAMA

Nel 2006 il primo album e il primo singolo con un’etichetta indipendente, “Ho detto a tua mamma che fumi”, lo sdogana dalle sonorità Lo-Fi facendolo apprezzare pienamente come cantautore e musicista. I testi sono essenziali, a tratti ermetici e apparentemente scollegati, ma all’ascoltatore attento e più sensibile non sfugge il messaggio profondo, spesso in ironico contrasto con un sound divertente e orecchiabile. A dieci anni di distanza sta per uscire il secondo album, “Un signore anch’io” che, a giudicare dal teaser in rete, conferma la sua espressione essenziale, sarcasticamente introspettiva e fuori da coro.

Quando nasce Kama?

Il mio progetto solista è nato nel 2004. Durante il tour di Fabrizio Coppola i due musicisti con cui suonavo sentirono le mie canzoni e mi convinsero a registrarle. Tempo due anni mi sono ritrovato in tour coi Marta sui Tubi e poi a firmare un contratto con Sony Bmg.

La scelta del nome ha a che fare con la filosofia induista?

Kama è il soprannome col quale tutti mi chiamano da quando sono ragazzo. Non avrei mai fatto riferimento a religioni, sono ateo, razionalista e profondamente ostile a qualsiasi tipo di indottrinamento. Il mio nuovo album, "un Signore anch'io" parla proprio di questo.

Anni fa hai affermato che la musica è morta, a cosa ti riferivi?

Mio papà tornava a casa con un vinile, "Titanic" di De Gregori oppure "Album" di Pierangelo Bertoli. Lo si ascoltava tutti insieme e lo si consumava nelle settimane a venire. Le etichette discografiche crescevano gli artisti che difficilmente facevano successo al primo disco. Credevano in loro, c'era un progetto. Oggi la musica si consuma, tra un video di Facebook, qualche pubblicità, qualche singolo che viene ciucciato e buttato. Per lo più si ascolta quella scritta a tavolino cantata dal belloccio di turno uscito da un reality.

Ti hanno assimilato a Graziani, De Gregori. Ho percepito anche l’alternative dei Subsonica. Ti ritieni inquadrabile in un genere?

Scrivo le canzoni, le arrangio, le suono e me le canto. Sono un cantautore come Graziani e De Gregori (magari!) ma vivo nel 2016 e la musica è cambiata, i suoni, gli arrangiamenti sono cambiati. Uso il mio linguaggio, suono strumenti diversi, adoro le apparecchiature vin-

tage, i dischi suonati e poco manipolati al computer, preferisco un fruscio in più a un suono di plastica.

Mi ha colpito “Icaro”, testo forte che parla di suicidio. Come mai hai deciso di cantare un argomento tanto difficile?

La storia descritta in Icaro è reale. Raccontata da persone che hanno cercato di aiutare una donna immigrata estirpandola dal giro della prostituzione senza successo. Qualcuno ascoltandola 10 anni dopo ha detto che è terribilmente attuale. La violenza sulle donne, fisica o psicologica, è un argomento attuale. Anche in Italia.

È recente un tuo bizzarro video/ tormentone che ha realizzato più di 30.000 visualizzazioni: ci parli di "Djanlooca"?

È un piccolo contributo a un gruppo di meravigliose ragazze che con "Progetto Quasi" aiutano gli animali meno fortunati con un approccio non convenzionale e straordinariamente ironico. Ho scritto una canzone per i loro cani “sfascioni", "Djanlooca che la d è muta". Assieme a me tanti artisti (fumettisti, attori, musicisti) hanno inviato il loro contributo. Si può supportarle tramite #mangiarebiscotto.

In “Stupide Creature” canti il vuoto che inseguiamo nelle nostre esistenze. “Ostello Comunale” è un appello a una visione semplice della vita. Quanto riesci a essere coerente con le tue canzoni?

"Stupide Creature" è il proseguimento concettuale di "Ostello Comunale", dove ho descritto un percorso, una sorta di autoanalisi. Un gioco a smontare tabù e preconcetti, a distruggere una morale condivisa per averne una propria, privata, ragionata. "Stupide creature" parla di due persone che godono nel rotolarsi nella sabbia e nell'ammirare opere d'arte. Che ritrovano nelle piccole cose il tutto. Mi sono dato una direzione. Poi sbaglio, come tutti. Perdo la via, talvolta la ritrovo, talvolta torno indietro.

Dieci anni passati dal primo album: cos'hai fatto in questo tempo?

ll tour di "Ho detto a tua mamma che fumi", mio pri-

mo album, è durato un anno e mezzo, oltre 100 date in tutta Italia. Ero ospite a "Brand New" dalla Maugeri il giorno in cui nacque Andrea, il mio primo figlio. Dopo oltre un anno da zingaro ho capito che mi stavo perdendo il meglio della vita e che mia moglie era chiamata a uno sforzo enorme. Poi i figli sono diventati due. Ho fatto la scelta giusta, ne sono molto felice. Un po' meno i miei discografici, ma non si può accontentare tutti.

Quando esce “Un Signore anch’io”? Ci anticipi qualcosa?

"Un Signore anch'io" è un album totalmente mio. Scritto, arrangiato e prodotto da me, per me. È stato registrato agli Edac Studios da Davide Lasala in un posto straordinario, pieno di strumentazione d'epoca e di sincerità, un posto perfetto per fare dischi, con un gruppo di musicisti unici che prima di tutto sono miei grandi amici. Il tema principale è la difesa della laicità. Un appello a proteggere i bambini dal catechismo, un lavaggio del cervello praticato a un'età in cui non sono in grado di apprendere in modo critico. Il nostro Stato non dovrebbe permetterlo. Alla presentazione del disco (il 27 ottobre al Serraglio di Milano), e spero in tutte le date del tour, collaboreremo con l'UAAR per fare in modo che chi voglia possa sbattezzarsi. Noi per primi. È un disco più "adulto”, per certi versi più introspettivo, disilluso ma pieno di contenuti. Tra pochi giorni uscirà "Sentirsi come Robert de Niro", il primo singolo con un video originale e coraggioso, girato da Andrea Sartori. Ascoltatelo e scrivetemi le vostre opinioni e le vostre critiche. Io risponderò a ciascuno di voi. Promesso.

CRONACA

20 OTTOBRE 2016

Carabinieri arrestano 6 trafficanti, oltre 5 kg di droga sequestrati CENTOCELLE Comunicato Stampa

Al termine di una mirata operazione antidroga, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno arrestato, in due diverse attività, sei persone (un 50enne dell’Ecuador, un 47enne e un 21enne di Roma, un 25enne del Marocco, un 18enne di Alatri e un 21enne di Crotone) per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, rinvenendo 5,5 kg di droga, tra hashish e marijuana e denaro contante, provento delle attività illecite. Investigando negli ambienti frequentati da spacciatori ed assuntori di droga, i Carabinieri hanno individuato i cinque, tutti già con precedenti per reati in materia di stupefacenti ed hanno fatto partire i blitz. I primi tre sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma

Centro che li hanno individuati, in via della Palme, quartiere Centocelle, mentre si aggiravano con fare sospetto all’esterno di un’abitazione. Prontamente fermati per un controllo, i militari hanno scoperto che l’abitazione era la casa di due dei fermati, all’interno della quale sono stati rinvenuti 3,5 kg di marijuana, divisa in varie buste di plastica, all’interno di un trolley. I Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, invece, sono intervenuti nei pressi della stazione metro Monti Tiburtini, dove hanno fermato gli altri tre a bordo di un’autovettura, dopo avere appena ceduto dosi di droga ad un tossicodipendente. I controlli eseguiti dai militari sul veicolo hanno permesso di recuperare e sequestrare 2 kg di hashish, divisi in panetti e il denaro contante. I pusher sono stati arrestati e portati in caserma, in attesa del rito direttissimo.

Sgominata banda che smontava e riciclava auto rubate BORGHESIANA

PH GOOGLE STREETVIEW

Chiusi otto esercizi pubblici per motivi di ordine pubblico e carenze igienico sanitarie PIGNETO Comunicato Stampa

Investigando negli ambienti frequentati da spacciatori ed assuntori di droga, i Carabinieri hanno individuato i cinque, tutti già con precedenti per reati in materia di stupefacenti ed hanno fatto partire i blitz. I primi tre sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che li hanno individuati, in via della Palme, quartiere Centocelle, mentre si aggiravano con fare sospetto all’esterno di un’abitazione. Prontamente fermati per un controllo, i militari hanno scoperto che l’abitazione era la casa di due dei fermati, all’interno della quale sono stati rinvenuti 3,5 kg di

marijuana, divisa in varie buste di plastica, all’interno di un trolley. I Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, invece, sono intervenuti nei pressi della stazione metro Monti Tiburtini, dove hanno fermato gli altri tre a bordo di un’autovettura, dopo avere appena ceduto dosi di droga ad un tossicodipendente. I controlli eseguiti dai militari sul veicolo hanno permesso di recuperare e sequestrare 2 kg di hashish, divisi in panetti e il denaro contante. I pusher sono stati arrestati e portati in caserma, in attesa del rito direttissimo.

Comunicato Stampa

L’incessante attività effettuata dagli agenti della Polizia di Stato della squadra di polizia giudiziaria del compartimento Polizia Stradale Lazio, indirizzata a sgominare bande che commettono furti e riciclaggio dei veicoli, anche ieri notte ha permesso di individuare ed arrestare tre uomini e rinvenire, inoltre, 20 auto di media e alta gamma tutte rubate in varie zone della capitale tra il 2 e il 9 settembre. Gli agenti ricevuta la segnalazione di furto di un’autovettura Toyota Yaris Hybrid, munita e monitorata da un sistema di radio frequenza si sono attivati sul territorio per il suo rintraccio. Il segnale ha condotto le pattuglie in zona Borghesiana dove, dopo un’attenta osservazione del territorio è stato individuato il luogo dove poteva essere occultata l’auto rubata. Accerchiato il sito è scattato il blitz all’interno di un capannone. Entrati all’interno gli agenti hanno riscontrato la presenza di una ventina di veicoli di media e alta gamma già smembrati e solo tre auto ancora integre. Incaricati all’opera di smontag-

Scoperta casa di prostituzione gestita da donne sudamericane TORPIGNATTARA Comunicato Stampa

gio, tre uomini F. S. 35 anni di Tivoli, S. M. 49 anni di Guidonia ed un tunisino E. B. di 45 anni da molto tempo in Italia. I predetti erano intenti a “cannibalizzare” la Toyota Yaris Hybrid ed a confezionare parti di altri veicoli già smontati. Due dei tre arrestati, sono ben noti agli uomini della Stradale, perché solo 4 mesi fa sono stati smascherati all’interno di un altro capannone in zona Tor Cervara dove erano state trovate decine di veicoli rubati ed anche in questo caso la maggior parte di essi già sezionati. Per gli inquirenti non si escludono ulteriori sviluppi nelle indagini soprattutto per gli eventuali collegamenti con individui legati al mercato nero dei veicoli e ricambi rubati .

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Porta Maggiore, in seguito alle lamentele provenienti da inquilini di un immobile sito in via Visconte Maggiolo, per un insolito andirivieni di uomini a tutte le ore del giorno e della tarda sera, hanno avviato le indagini con servizi di osservazione che hanno consentito di individuare una casa di prostituzione gestita in modo imprenditoriale da alcune giovani donne del Centro Sud – America. Gli investigatori del commissariato, nel corso delle indagini, hanno intercettato alcuni clienti che, usciti dall’abitazione hanno fornito informazioni utili sullo svolgimento dell’at-

tività, sul tariffario, prestazioni e modalità di reperimento dei recapiti. Si è accertato così che l’attività di meretricio era pubblicizzata attraverso un sito on line specializzato in inserzioni per “incontri a pagamento”, ove erano indicati recapiti telefonici, foto delle ragazze (avvenenti giovani prostitute) e le varie tipologie di prestazioni offerte. Acquisiti sufficienti elementi di informazione, la settimana scorsa, gli agenti del commissariato hanno fatto irruzione nell’appartamento approfittando dell’ingresso di un cliente. All’interno è stata individuata una donna di 47 anni del Paraguay addetta al centralino munita di tre telefoni cellulari (quelli segnalati nelle inserzioni on line) ed agendina, con il compito di smistare le telefonate e selezionare gli appuntamenti, fornendo ai clienti

dettagliate indicazioni su costi e prestazioni, nonché modalità di arrivo presso l’appartamento. Nelle due camere da letto, al cui interno sono state individuate numerose confezioni di profilattici e olii lubrificanti per rapporti sessuali, sono state identificate rispettivamente due giovani ed avvenenti sudamericane (una cubana di 22 anni ed una e dominicana di 30 anni); nell’appartamento è stato rinvenuto anche un secchio contenente numerosi profilattici usati, prova della fiorente attività esercitata. Nel corso dell’attività investigativa si è accertato che l’appartamento era stato locato da altra cittadina della Repubblica Dominicana, assente all’atto del controllo, che lo aveva poi messo a disposizione delle ragazze allo scopo di favorirne la prostituzione. Quest’ultima è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione, unitamente al proprietario dell’immobile ed all’intermediario dell’agenzia immobiliare; le altre straniere invece sono state denunciate per esercizio di “casa di prostituzione” .

ISTRUZIONE

OTTOBRE 2016

Esami di maturità, cosa cambia dopo la riforma

PH M. MADERA

Premiato l’Istituto Comprensivo di Via Laparelli 60 per le “Parabole di Borgata” Conquistano il premio della critica nel concorso “Mamma Roma e i suoi quartieri” i piccoli studenti della scuola elementare TORPIGNATTARA Marisa Madera

“Parabole di Borgata" è un cortometraggio che ha conquistato il premio della critica al Concorso “Mamma Roma e i suoi quartieri”, lo scorso 4 settembre. Ad aggiudicarselo le classi guidate dal professor Santosuosso dell’Istituto Comprensivo via Laparelli 60, che hanno partecipato producendo un video ispirato alla disciplina della filosofia e ai nostri quartieri. Puntando proprio al connubio tra immagini e pensiero filosofico, il cortometraggio racconta due vite e due strade che si incrociano lungo i confini esistenziali delle borgate di Roma, mostrando il volto di un quartiere complesso come Torpignattara, attraverso un’infanzia di una nuova identità e un’infanzia reale. Come ha sottolineato il suo autore in sede di presentazione, l’idea di partecipare al concorso è nata dal percorso di filosofia per bambini avviato presso

l'Istituto. L'arte del pensare, trascurata nei programmi d’istruzione come materia scolastica e riscoperta nelle scuole fin dalle prime classi della primaria, ha fatto emergere un mondo sommerso, fatto di valori e storie che andavano raccontate, “scavate”, “scolpite” e che la filosofia ha riempito di senso. Un ringraziamento particolare va, quindi, al professor Francesco Santosuosso che, con la collaborazione di Daniele Cambria alla regia e di Carmine Vitillo nel lavoro di post produzione, ha dato voce ai territori dove vivono i piccoli studenti e le loro riflessioni filosofiche, offrendo a tutti coloro che vedranno questo filmato la possibilità di capire anche l’importanza della filosofia nello sviluppo del pensiero logico-relazionale nei piccoli alunni, perché promuove in loro un’attenta riflessione sulla realtà che li circonda: se non si possiedono giusti “filtri di lettura” i giudizi che si esprimono potrebbero essere condizionati negativamente.

Dal 2017 potrebbe essere abolita la terza prova scritta. Diverse anche le assegnazioni dei punteggi Cristiana Orecchini

Secondo il documento contenuto nella bozza di legge delega cosiddetta della “Buona Scuola”, le classiche tre prove scritte, per gli studenti che affronteranno l'esame di maturità, saranno ridotte a due: quella di italiano e quella specifica del proprio indirizzo di studi. La famigerata terza prova (domande con risposte a crocetta), in effetti è stata oggetto di non poche polemiche che l'hanno tacciata essere di totalmente inutile, conferendo peraltro un potere decisionale eccessivo ai professori di classe. La terza prova potrebbe essere sostituita da un nuovo test Invalsi (italiano, matematica, inglese) da svolgersi al computer, che dovrebbe servire a mantenere uniforme la valutazione tra il Nord e il Sud dell'Italia. Tale valutazione non influirebbe sul voto finale, ma verrebbe riportata sulla scheda dello studente. Le novità non si fermano qui, nel colloquio orale gli studenti dovranno esprimersi relativamente ai progressi conseguiti nell'ambito del progetto di alternanza scuola/lavoro

PH FREESTOCK

riferito all'ultimo triennio scolastico (consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77 – fonte: Miur). Anche i punteggi saranno assegnati con modalità differen-

ti: pur restando in centesimi il voto finale, ogni studente, in base al proprio curriculum scolastico, potrà “aggiudicarsi” 15 punti in più, quindi arrivare a 40, invece dei 25 previsti attualmente. Inoltre, per ciascuna prova scritta sarà possibile ottenere un massimo di 20 punti invece di 15, mentre per l'esame orale il tetto massimo scende dai 30 punti ai 20. Si discuterebbe anche sulla composizione della commissione esaminatrice, che potrebbe mantenere le caratteristiche attuali (tre professori interni e tre esterni), oppure tornare a quella con tutti i professori interni ed uno solo esterno.

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22 OTTOBRE 2016

Spettacoli cinematografici e teatrali nel quartiere Il Pigneto sta rinascendo. Una nuova giovinezza per questo simbolo della Resistenza, che ha ospitato e continua ad ospitare personalità illustri in ogni campo PIGNETO Francesco Barnabei

Pasolini, Rossellini, Monicelli, sono solo alcuni degli artisti che hanno legato il quartiere a filo doppio con la storia e con il cinema (Roma città aperta, I soliti ignoti). Per questo non era più possibile per noi abitanti, vecchi e nuovi, di questo territorio, vivere senza un cinema. Il Nuovo Cinema Aquila chiuso ormai da più di un anno, era un polo culturale importantissimo e la sua mancanza aveva contribuito notevolmente al degrado in cui era scivolato il quartiere. Il primo ottobre 2016 la nuova Amministrazione ha deciso di riconsegnarlo ai cittadini, iniziando una programmazione saltuaria, affidata provvisoriamente, e gestita dal V° Municipio (in attesa, dell’emissione del bando pubblico che ne per-

PH CARLOTTA TUCCIARONE

metterà la riapertura e il rilancio totale), che nel frattempo avrà l’onere e l’onore del caso. Tutti i cittadini potranno fare proposte e presentare progetti. La programmazione sarà pubblicata sul sito ufficiale del Municipio. Altra iniziativa prevista nel mese corrente, organizzata dal gruppo “Pigneto vivo” e da “Il Tiaso”, è lo spettacolo teatrale di Patty Olgiati, con musiche di Gabriele Graziani, il 14 ottobre 2016 alle ore 21.30 presso l'enolibreria di via Ascoli Piceno. Sex&Detriti è uno spettacolo tragicomico, che racconta in chiave ironica le difficoltà relazionali dei single contemporanei: impavidi avventurieri del virtuale, dal face gazing ai sur-

rogati social, rapporti-non rapporti ai limiti della sperimentazione dissociativa: amici ma un po' di più, fidanzati si però, “ex o non ex... questo è il dilemma”, e altri dubbi amletici che non trovano risposte se non nel Doctor Love, uno dei tanti cialtroni della rete, venditore di amuleti e dispensatore di frasi fatte che comunque, d'amore, non ne sa assolutamente nulla. Lo spettacolo si svolgerà all’aperto, davanti al locale, e sarà possibile per tutti goderne gratuitamente. Sono previste ogni mese, da questo ottobre in poi, iniziative con proposte culturali diverse, per tutti. Il filo conduttore, l’ingrediente che avranno sempre in comune, sarà il buon gusto e il divertimento.

Corri con Stefano Secondo Memorial Stefano Cucchi Domenica 2 ottobre alle 10 partiranno una gara agonistica di 6 km e una corsa non agonistica di 3 km che si svolgeranno all’interno del Parco degli Acquedotti

TUSCOLANA Comitato Promotore

Un Paese civile ha una legge sulla tortura in sintonia con quanto stabilito dall’Europa in materia, un Paese civile tutela i soggetti più deboli e impegna le Istituzioni affinchè i diritti civili vengano promossi e rispettati, in un Paese civile i crimini commessi contro chi manifesta, come è successo a Genova nel 2001, vengono puniti, un

Paese civile non può ammettere che Stefano Cucchi venga ucciso. La tortura viene praticata nel nostro Paese, lo dimostrano gli accadimenti che hanno visto come protagonisti troppo spesso persone delle Istituzioni e come vittime, giovani, lavoratori, oppositori politici, figure considerate ancora oggi sotto l’etichetta del ‘deviante’. Troppe le resistenze per l’approvazione di leggi in grado di tutelare i diritti civili e le libertà, troppe le resistenze per arrivare alla verità e alla giustizia nei processi per violenza che hanno visto come responsabili le forze dell’ordine. Anche quest’anno ci sarà a Roma il Memorial in ricordo di Stefano Cucchi. Un’iniziativa per ricordare Stefano, per chiedere verità e giustizia. Per tutto il pomeriggio ci saranno incursioni culturali, artistiche e musicali, con la partecipazione

de Il Muro del Canto, nonchè attività e laboratori per i più piccoli. Le iscrizioni alla maratona si possono fare sul sito della Uisp Roma www.uisp.ito anche direttamente la mattina dell’evento. L’evento è organizzato dal Comitato promotore Memorial Stefano Cucchi in collaborazione con la Uisp Roma. Al #SecondoMemorialStefanoCucchi hanno aderito diverse realtà e associazioni come A Buon Diritto, Amnesty International, Runners for Emergency, ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa - Onlus, Associazione Antigone, Cittadinanzattiva Onlus, Baobab Experience, Officina Culturale Via Libera, Cooperativa Diversamente, Cies Onlus, Liberi Nantes, MEDU Medici per i Diritti Umani, PID Onlus. #CorriconStefano #soffiamoviagliabusi

Riapre il Luna Park dell’Eur Il 27 ottobre prossimo, a dieci anni dalla chiusura, si inaugura la riapertura del Luneur, lo storico parco giochi romano ROMA Eva Ludi

Chi di noi non ha ricordi legati a quel magico Parco dei divertimenti? Dopo anni di mortificante silenzio, spalancherà i suoi cancelli e, da quel che si preannuncia da alcuni stralci tratti dal portale ufficiale, mostrerà un aspetto totalmente rinnovato: “Luneur è lo spazio che si evolve, si trasforma, si modella per diventare il giardino delle meraviglie in cui tornare piccoli, liberi dalle convenzioni, per divertirsi e imparare a conoscere il mondo. Un luogo sicuro e controllato, su misura per i più piccoli, con servizi dedicati a tutta la famiglia. Immerso nel verde, il nuovo Luneur è attento anche ai valori di eco-sostenibilità, biodiversità e di consapevolezza ambientale, con percorsi e laboratori dedicati. All’interno del Parco i genitori possono rilassarsi e lasciare che i propri bambini, anche i più piccoli, si divertano in totale sicurezza, in compagnia di uno

staff di formatori pronti ad accompagnare i piccoli ospiti alla scoperta di uno spazio pensato per loro. L’offerta si è anche focalizzata sui nonni, veri pilastri delle famiglie moderne, che nel Luneur troveranno il luogo ideale dove passare del tempo con i nipoti, anche dopo scuola. Sei storiche attrazioni totalmente rinnovate tornano per emozionare anche i nostri piccoli ospiti. A queste si aggiungono altre nuovissime giostre pronte ad offrire nuove divertenti esperienze. Luna, la Civetta che da 30 anni sovrasta la Casa Magica, diventa l’icona del nuovo Luneur e parte integrante dell’esperienza all’interno del parco. Giochi di ieri e di oggi all’aria aperta, adatti a diverse fasce di età, si svolgeranno nei nuovissimi spazi. La componente «verde» è uno degli ingredienti più importanti: un giardino delle meraviglie ricco di centinaia di specie di piante e alberi, con attrazioni e percorsi volti a comunicare concetti come l’eco-sostenibilità e il rispetto ambientale. Luneur vuol dire anche didattica divertente rivolta al mondo della scuola con l’obiettivo di offrire una serie di contenuti e attività all’area aperta per imparare senza annoiarsi”.

Non vediamo l’ora di tornare a divertirci nel nostro caro Parco, e di raccontare ai nostri bambini quando anche noi, con occhi sognanti e un po’ timorosi, varcavamo la soglia di quel mondo incantato con la mano stretta in quella di mamma o papà, ora loro nonni. E sarà bello poterci tornare tutti insieme.

FOCUS

OTTOBRE 2016

Se hai pochi amici sei più intelligente PH FREESTOCK

Se la Luna non ci fosse Sappiamo con certezza quale sia il ruolo vitale del Sole per la Terra, ma che funzione ha la Luna per il nostro Pianeta?

maree prodotte dall'attrazione della Luna rispetto alla Terra: l'effetto sarebbe quello di avere giornate più brevi, praticamente dimezzate. Questo perché il rallentamento della rotazione terrestre provocato dalle maree allunga il periodo di luce. Le acque subirebbero una diversa dislocazione e ne risentirebbe drasticamente anche il clima, che diventerebbe estremamente instabile per effetto dei disturbi provocati dai pianeti e dal Sole (si avrebbero bruschi passaggi dal freddo polare al caldo torrido, con episodi catastrofici). L'alternarsi equilibrato delle stagioni lo dobbiamo sempre all'influsso della Luna che mantiene quella particolare inclinazione della Terra, non perpendicolare al suo piano orbitale, che favorisce la distribuzione dei raggi solari. Gli animali notturni avrebbero avuto una diversa evoluzione, anche i mesi non sarebbero esi-

stiti e avremmo un calendario suddiviso in anni. Inoltre, molti fenomeni straordinari, come la barriera corallina, o lo stesso ciclo dell'agricoltura, non esisterebbero in quanto strettamente soggetti all'influenza lunare.

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Non è soltanto un grigio corpo celeste, anche la Luna ha la sua parte importante nell’esistenza della Terra. C’è da dire anzitutto che la composizione della Luna è simile agli strati terrestri superficiali, in conseguenza di una collisione avvenuta all’epoca della loro formazione. Ma per capirne il valore bisognerebbe pensare a cosa potrebbe succedere se la Luna non esistesse. La ripercussione più immediata sarebbe l'assenza delle

Ma l'ipotesi di una “sparizione” della Luna potrebbe realmente verificarsi? Un astrofisico della NASA afferma che ciò sia impossibile, per quanto il satellite si stia effettivamente allontanando da noi al ritmo di qualche centimetro l'anno... ma tale processo sarà limitato al raggiungimento di un'ampiezza orbitale pari al 50% in più rispetto all'attuale. Potremmo ritrovarci con la durata dei mesi raddoppiata ma quel giorno è lontanissimo, si parla di qualche miliardo di anni, e allora il nostro Pianeta dovrà misurarsi con problemi di ben altra gravità.

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Il cervello delle persone con un quoziente intellettivo superiore funzionerebbe in modo opposto alla media Cristiana Orecchini

L’indagine è stata fatta da due psicologi evoluzionisti, Satoshi Kanazawa dell’Università di Singapore e Norman Lee della London School of Economics, e i risultati sono stati pubblicati sul British Journal of Psycology. Quindicimila i partecipanti, uomini e donne di età compresa fra i 18 e i 28 anni, con diverse abitudini sociali e abitanti in zone con differenti densità di popolazione. Partendo da due dati principali emersi, che hanno evidenziato come le persone che vivano nei centri abitati più popolosi siano più infelici e che, per sentirsi appagati, debbano frequentare gente che condivida il loro stesso pensiero, i ricercatori hanno riscontrato che la necessità di interazione con gli altri, amici o conoscenti che siano, è molto inferiore nei soggetti con un

alto quoziente intellettivo. Insomma, chi ha un’intelligenza superiore alla media non sente il bisogno di avere quei riconoscimenti sociali, di “gruppo”, che sono tipici di questa epoca delineata dal life-sharing a tutti i costi. Ragion per cui, chi gode di facoltà intellettive più elevate si trova ad essere felicemente emarginato da coloro che non comprendono affatto uno stile di vita sganciato dalla mondanità. Il “cervellone” è generalmente un solitario, caratteristica che dalla massa viene percepita come una situazione di infelicità mentre costui la pensa in modo totalmente opposto: sforzarsi di socializzare lo infastidisce e lo rende infelice, distogliendolo da altri obiettivi perseguiti che esulano dall'accumulo di rapporti interpersonali. E un'altra ricerca pubblicata su Nature Neuroscience ha rilevato che tra le persone più intelligenti possono emergere con maggiore frequenza tratti comportamentali negativi (carattere facilmente irritabile, insufficiente qualità del sonno, predisposizione alla trasgressione e uso di stupefacenti) a seconda del livello di educazione, del vocabolario o del reddito. Da questo fattore può dipendere anche la capacità o meno del soggetto “superdotato” di perseguire i suoi obiettivi e avere successo.

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SPORT

24 OTTOBRE 2016

La Planet Sport Running trionfa alla Staffetta 12x1 La 21^ edizione della manifestazione sportiva si è svolta sabato 17 settembre 2016 nello Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla ROMA Aldo Zaino

Sessantatré le squadre, per un totale di 756 atleti appartenenti alle principali società e gruppi sportivi di Roma e Lazio, si sono sfidate dalle ore 8 alle 20 nella pista Nando Martellini alle Terme di Caracalla, per la conquista del primo posto nella 21^ edizione della Staffetta 12×1 ORA “Memorial Alberto Rizzi”. Organizzata dall'Associazione Nazionale Centro Sportivi Italiani, la manifestazione sportiva oltre ad attrarre molti gruppi e società sportive per motivi umanitari è anche un’occasione, dopo la pausa estiva, d’incontrarsi con i tanti amanti di questa disciplina. La staffetta 12x1 ORA è stata pensata per ricordare Alberto Rizzi, sportivo e medico del pronto soccorso dell’Ospedale Grasso di Ostia, che il 14 settembre 1995 mentre percorreva via Ardeatina fu travolto da un autocarro. L’appuntamento di Caracalla è impegno anche verso tutti gli atleti che hanno perso la vita a causa dei pirati della strada.

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La particolarità della gara: ogni gruppo sportivo può partecipare con una o più squadre di 12 atleti, ognuna può essere composta da uomini o donne, ma anche da squadre miste; ogni atleta correrà interrottamente per un’ora. La classifica si definisce sommando nell’arco delle dodici ore i giri e i metri di ogni singolo frazionista della medesima società. Il temporale che si è abbattuto sulla Capitale il giorno precedente la gara, non ha impensierito gli atleti iscritti alla staffetta, e sotto la pioggia battente di venerdì hanno tirato su i gazebo ai bordi della pista in rappresentanza dei colori delle proprie società, per accogliere i primi frazionisti che alle 8.00 del 17 settembre scorso hanno dato inizio alla gara. Come è stato menzionato all’inizio dell’articolo, la staffetta di Caracalla è una gara unica, le dodici ore trascorrono velocemente sia per gli atleti che per i numerosi spettatori grazie a

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tutte le iniziative che si svolgono nella giornata: degustazioni di prodotti agricoli, pasta-party, intrattenimento musicale e giochi per bambini. L'incontro con i ciclisti amici di Alberto Rizzi arrivati a Caracalla anche da Grosseto. Gli allievi dell’I.S.T.S. “Faraday”di Ostia e del Liceo Classico “Augusto” di Roma coordinati dalla professoressa Graziella

Ciarpella, posti ai lati della pista, hanno eseguito i rifornimenti di acqua e lo spugnaggio, importante per gli atleti a causa della giornata afosa. Speaker della manifestazione, Giuseppe Gianfreda. Non è passata inosservata la dinamicità nell’organizzazione di Roberto De Benedittis. La classifica: al primo posto si è piazzata la Società Planet Sport

Running, complessivamente nell’arco delle 12 ore i frazionisti hanno compiuto 446 giri (un giro 400 metri) percorrendo la distanza di km 178,746 battendo tutti i record degli anni precedenti. La Podistica Solidarietà sul secondo gradino del podio con 440 giri pari a km 176,377, seguita dalla Road Runners Club con 429 giri km 171,852.

LE PROSSIME GARE DA NON PERDERE | OTTOBRE 2016 Data

Gara

Comune

Telefono

01.10.2016

Ridere Vivere Run

Roma (RM)

7,200

3282941996

02.10.2016

Corri per Stefano

Ostia (RM)

8,000

065758395

02.10.2016

Pharma Run For Life

Roma (RM)

5,000

3397565936

02.10.2016

Roma RunDays

Roma (RM)

5,000

3476427437

09.10.2016

La 30 del Mare

Ostia (RM)

30,000

320526161

09.10.2016

Medici senza Frontiere

Villa Pamphili (RM)

7,500

n.d.

09.10.2016

Maratonina a la Rustica

Roma (RM)

5,000

3472399381

22.10.2016

Il 3000 di Emilio

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3,000

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OTTOBRE 2016

QUESTA SCUOLA NON è “BUONA”

Anna La Rosa

BUONA SCUOLA? Perché buona? Dove sta l’inganno? Quella di prima non lo era e adesso lo è? Mio figlio Francesco, con un grave handicap dalla nascita, ieri si è disperato nell’apprendere la notizia che il suo insegnante di sostegno è stato trasferito a Viterbo e poi, grazie all’eccesso di “bontà” della nostra scuola/ governo, è stato assegnato a Caltagirone anziché presso la scuola nella quale aveva pre-

stato un BUON sostegno a mio figlio. Francesco mi ha guardato in faccia e, balbettando la sua fatica che lo irrigidisce, mi ha chiesto di fare qualcosa. Io avevo già utilizzato le mie carte chiamando all’appello tutte le mie conoscenze al provveditorato. Fatica vana. Da madre onnipotente che gli ho promesso di essere, ho dovuto balbettare con fatica la mia impotenza. Adesso, ai suoi occhi, sono una semplice donna senza superpoteri, incapace di garantire protezione. Mio figlio vuole risposte da chi i poteri li gestisce, anche se non sono super! Da quando frequenta la scuola (quella cattiva e quella buona), Francesco non ha mai goduto del privilegio a lui promesso in quanto HANDI-

CAPPATO, di una normativa della quale il nostro governo si vanta: garanzia di continuità nel sostegno alle persone in situazione di handicap! Francesco ha cambiato ogni anno insegnante di sostegno e sono sempre stata zittita dalla frase “Anzi! Non solo le diamo il servizio e lei si lamenta pure!”. Non ho potuto aver da ridire sull’assenza di competenze o della qualità del servizio perché per la “buona e la cattiva” scuola, il sostegno è solo uno spazio per i docenti che spazio non hanno nella propria disciplina e devono quindi improvvisarsi “sostenitori” di casi che per loro equivalgono solo a numeri per poter lavorare. Non si offenda nessuno, sono una docente e

LO SCHIFO DEL PARCO GIORDANO SANGALLI

Giovanni Santucci

Sveglia alle 5 e dopo un bel caffè mi preparo come ogni mattina alla mia corsetta quotidiana. Premetto che vivo nel quartiere, nello specifico in una strada adiacente al parco. Lo scenario è davvero raccapricciante, ci fosse un solo giorno che trovo una situazione degna di un Parco che ospita l’acquedotto romano, uno scempio tra immondizia, bottiglie, carte ovunque, bottiglie rotte, di tutto e di più. Per non parlare della super colonia di piccioni che ormai si nutrono dello schifo gettato ovunque, sono veramente tantissimi, e non c’è mattina che durante la mia corsetta interrompo il loro pasto mattutino.

I problemi mi sembrano abbastanza chiari, da una parte le Istituzioni che non fanno il loro dovere, dall’altra gruppi di stranieri incivili che ogni giorno si ubriacano e mangiano sulle panchine lasciando i resti dove capita. Se passate la notte vi rendete conto da soli, è diventato anche un parco pericoloso, più volte mi sono imbattuto in discussioni solo per aver detto di gettare le bottiglie nei cassonetti e non sotto le panchine. Non vi scrivo le parolacce che mi sono preso. Come può un quartiere e nello specifico un parco che potrebbe essere un vanto per la città di Roma, essere lasciato in queste condizioni, con questa indifferenza. Se solo ci fossero più controlli e interventi di manutenzione di sicuro sarebbe un area meravigliosa. Sono tante le famiglie che lo vivono, gente con i propri cani, genitori che portano i bambini a giocare, sportivi che si allenano, il tutto tra vetri rotti e immondizia sparsa ovunque.

so come funziona la scuola, riconosco i meriti di chi lavora con competenza e riconosco le difficoltà di chi è costretto ad accettare qualsiasi cosa pur di lavorare. Il sostegno non deve essere assistenza. I nostri figli hanno il diritto di essere aiutati ad affrontare un percorso didattico che tenga conto dei problemi che la vita gli ha preservato. Non devono essere il rifugio di chi non ha lavoro o la garanzia per formare più classi nell’ottica della nuova politica aziendale della buona scuola. Se la situazione drammatica di una semplice famiglia fosse la situazione di un rappresentante di questo “BUON” governo, sono certa che quel figlio handicappato potrebbe godere dei benefici che gli spettano. Chi ci

LETTERA ALLA MIA STRADA Da qualche tempo mi è capitato di vedere anche gente che sotto gli archi dell’acquedotto vive indisturbata, nessuno se ne accorge ma sono li, cartoni a terra, coperte, scarpe, addirittura ho visto anche una sveglia, e si immagino che dormire in pieno giorno durante il caos sia fastidioso, meglio svegliarsi presto e andarsene. Spero che questa mia lettera venga pubblicata, e mi auguro che qualcuno si impegni quanto prima a risolvere questa indecenza. I cittadini che ogni giorno vivono questo parco come me sono stanchi, non c’è giustizia per questo angolo di verde, dove è finito il rispetto? Mi auguro che la nuova giunta prenda seri provvedimenti, non basta pulire una volta al mese, non devono essere i cittadini a organizzare giornate di Pulizia collettiva, poter vivere il parco è un nostro diritto e un vostro dovere renderlo vivibile. Fate qualcosa siamo veramente stufi, è ora di rimboccarsi le maniche.

Mario Paniconi

Nel 1987, anno in cui arrivai qua, avevo pochi mesi e da lì in poi avrei vissuto tutte le fasi importanti e non, in questo quartiere così ricco di storia e storie e così problematico, così facile e così difficile, a due passi dal centro di questa Città che sembra trasformarsi ma rimanere ferma ogni giorno agli sguardi. Scrivo perché oggi, nel 2016, non vivo più queste strade e mi rendo conto di quanto abbia significato per me, quindi scrivo a nome di tutti quelli che per un motivo o per un altro sono andati via ma hanno come comune denominatore le radici ben salde in queste

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strade, tra queste persone. La voglia, un giorno vicino o lontano, di tornare è grande ma allo stesso tempo la vita mette davanti a delle scelte più o meno difficili... Una cosa è certa, il mio quartiere, le mie strade e le persone che lo vivono continueranno a riempire i miei pensieri e magari un giorno si rivivrà quell’aria di romanità che da troppo tempo manca, e non solo nel nostro quartiere. Non mi riferisco alla tanta gente di passaggio o agli stranieri, la responsabilità è la nostra che non abbiamo saputo insegnare loro ad apprezzare i nostri modi. Per me la responsabilità più grande è dei finti romani, così li chiamo, gente che non ha nulla di affine con una civiltà che ancora oggi esiste ma si trova nascosta all’ombra dei mille ciarlatani che ne abitano le vie. Forse deve andare così, il destino vuole che questo sia il tempo in cui dobbiamo rimanere nascosti, chissà...

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governa, guadagna 10 volte più di un cittadino che rappresenta e gode di privilegi che nessun cittadino ha. Quindi, che Italia rappresenta? Con quale cittadino si immedesima se non prova sulla sua pelle il dolore di sentire il proprio figlio disperarsi perché sua madre non può garantirgli la stabilità di un insegnante che ha imparato a conoscerlo e ha intrapreso il cammino del suo faticoso ma gratificante apprendimento? Pretendo l’insegnante di sostegno che mio figlio ama e che lo accompagnerà al compimento del suo percorso scolastico. Se ciò non è possibile, non voglio più inganni: dateci una scuola ghetto per handicappati e non prendeteci più in giro.

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INFO UTILI

26 OTTOBRE 2016 INFO UTILI DI MAURO CALISTE none RAI non dovuto, può presentare richiesta di rimborso online attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate: adesso è possibile ricorrere a strumenti telematici (mentre fino a questo momento bisognava inviare la pratica cartacea). Basta utilizzare l’applicazione disponibile sul sito dell’Agenzia, con credenziali di accesso: la compagnia elettrica è tenuta ad effettuare il rimborso entro 45 giorni, o con un accredito sulla prima fattura utile oppure con altre modalità.

Divieto di transito Tangenziale

Unificazione ufficio tecnico Municipio 5 Tutti gli uffici del Servizio tecnico del Municipio 5 sono stati ubicati nella sede di Via Perlasca 39, l’orario e giorni di apertura al pubblico sono: martedì e giovedì dalle 8,30 alle 12,30. Gli uffici di Via Di Torre Annunziata (ex Municipio 6) sono stati trasferiti nella nuova sede.

Accorpamento ufficio matrimoni e nascite Municipio 5 Gli uffici matrimoni e nascite sono stati accorpati presso la sede di Via Prenestina 510. L’ufficio di Via Di Torre Annunziata (ex Municipio 6) è stato trasferito nella nuova sede.

Rimborso Canone Rai Dal 15 settembre, chi si è visto addebitare in bolletta un Ca-

Il Sindaco di Roma, ha disposto, con Ordinanza, il divieto di transito veicolare notturno dalle ore 23.00 alle ore 06.00 fino al 31 dicembre 2016 sulla “Sopraelevata”, nelle carreggiate di scorrimento comprese tra Viale Castrense altezza Via Nola, Circonvallazione Tiburtina altezza Largo Settimio Passamonti e Via Prenestina altezza Via Bartolomeo Colleoni; e sulla Circonvallazione Salaria, nel tratto tra Via delle Valli e Via Nomentana.

Scadenza bollo Entro il 31 ottobre prossimo i proprietari dei veicoli commerciali adibiti al trasporto merci sono tenuti al pagamento del bollo auto con scadenza settembre 2016.

Raccolta straordinaria gratuita AMA Domenica 16 ottobre dalle ore 8.00 alle ore 13.00 raccolta straordinaria dei rifiuti ingombranti (mobili,reti,materassi,divani,scaffali,biciclette,etc.),”particolari”(pile scariche,farmaci scaduti, cartucce toner etc.) e apparecchiature elettriche ed elettroniche, computer, tv, stampanti, cellulari, elettrodomestici etc. I rifiuti nel V Municipio (ex VI e VII) possono essere conferiti

nelle seguenti postazioni: Via Francesco Tovaglieri 201, Via Rovigno D’Istria mercato Villa Gordiani e in Via Teano 38.

Richiesta – rinnovo diete speciali anno scolastico 2016/2017 I genitori che hanno la necessità di richiedere per i propri figli una variazione di menù per motivi di salute, religiosi o vegetariani, la domanda potrà essere presentata fino al 31 ottobre 2016 presso le sedi del Municipio 5 di Via Palmiro Togliatti, 983, 2° piano 2, e di Via dell’ Acqua Bullicante, 28 bis, piano terra.

Musei civici gratuiti Domenica 2 ottobre come ogni prima domenica del mese, i luoghi della cultura statali (musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali) sono ad ingresso gratuito per tutte le categorie di visitatori. Prima di effettuare la visita, si consiglia sempre di telefonare alla sede museale per accertarsi della sua apertura. L’ingresso gratuito non sempre comprende la visita alle mostre in corso per le quali invece potrebbe rimanere in vigore la tariffazione apposita.

Servizio di Assistenza Educativa e Culturale Il Municipio Roma 5 – Direzione Socio Educativa indice una gara a procedura aperta, approvata con D.D. rep. CF/2726 del 13.09.2016, per l’acquisizione del “Servizio di assistenza educativa e culturale (AEC) agli alunni con disabilità frequentanti le scuole dell’Infanzia comunali e statali, primarie e secondarie di primo grado statali, site nel territorio del Municipio Roma 5. Lotto 1 di € 1.548.508,72 Lotto 2 di € 1.453.424,85 Scadenza per la presentazione delle offerte: 31 Ottobre 2016 ore 12.00

Sentire bene per vivere bene Nel centro medico Otosystem in via Romanello da Forlì 17, uno staff di specialisti vi attende per prevenire, diagnosticare e curare le patologie più diverse che, se trascurate, potrebbero nuocere gravemente al benessere psicofisico delle persone. REDAZIONALE Anna Placido

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disturbo davvero fastidioso. Numerose possono essere le cause del ronzio auricolare, molte delle quali trattabili e curabili. In alcuni casi il rumore è semplicemente sintomo di un orecchio ostruito da cerume, altre volte si tratta di problemi più seri come inizio di sordità, un rialzo della pressione arteriosa.

Si può curare? Certamente, basterà rivolgersi a OTOSYSTEM! Anche per le “vertigini”, fenomeno piuttosto diffuso diverso dal capogiro, possono essere individuate le cause. Infatti le vertigini sono spesso causate da malattie dell’orecchio interno dove sono situati i canali semicircolari. Crisi ricorrenti di vertigini possono essere accompagnate da nausea, vomito, sudorazione e, in questo caso, ci troviamo di fronte alla sindrome di Ménière. L’orecchio rappresenta uno degli organi più importanti del corpo umano per questo lo dobbiamo tenere sotto controllo ricorrendo a specialisti del settore che con l’ausilio di tecniche diagnostiche e la comprovata professionalità ottengono risultati garantiti. Nei Centri Otosystem troverete tutto questo e non a caso il loro motto è “il miglioramento della qualità della vita per la persona in tutti i vari aspetti”. OTOSYSTEM Improve Life Infoline 06 27801314 Via Giacomo Bresadola 51/53 00176 Roma Via Romanello da Forlì 17 00176 Roma Via Fossa dell’Osa 338/f 00132 Roma Via Casilina 2073 00132 Roma Via Pan 18 (Biomedica Roma) 00158 Roma 06.21.80.77.97 – 342.80.24.

CITTà DEL MONDO

OTTOBRE 2016

La metropoli più alta del mondo La Paz si trova in una valle circondata da alte montagne. Crescendo, si è espansa sulle colline, con conseguente variazione delle altezze cittadine da 3.200 a 4.100 mt s.l.m. Da Wikipedia

La Paz (in quechua e in aymara Chuqiyapu), il cui nome completo è Nuestra Señora de La Paz, è situata nella provincia di Pedro Domingo Murillo (dipartimento di La Paz) con 840.206 abitanti. Si può considerare la metropoli più alta del mondo. Nel maggio 2015 è stata ufficialmente riconosciuta come una delle Nuove sette città meraviglia insieme a Vigan, Doha, Durban, L’Avana, Beirut, e Kuala Lumpur. Affacciato sulla città, svetta imponente la cima tripla perennemente innevata dell’Illimani (6462 m), che può essere visto da molte parti della città, così come dalla vicina città di El Alto. L’area metropolitana di La Paz, di cui fanno parte anche El Alto, e Viacha, è l’area urbana più popolosa della Bolivia, superando, con 2,3 milioni di abitanti, l’area metropolitana di Santa Cruz de la Sierra. Si trova a un’altitudine media di circa 3.600 metri sul livello del mare ed è universalmente nota come la capitale più alta del mondo. In realtà questo appellativo non è del tutto corretto perché secondo la costituzione della Bolivia l’unica capitale è Sucre, mentre La Paz è solo sede del governo. Il centro della città è circondato da barrios che sono stati costruiti sulle colline periferiche dando alla città un aspetto di imbuto. La maggior parte di questi quartieri si formarono per le migrazioni interne che si sono verificate tra la fine degli anni 60 e primi anni 70, negli ultimi anni della dittatura boliviana, quando molte persone emigrarono dalle campagne alle città in cerca di

PH FREESTOCK

un futuro migliore, creando le periferie attorno a La Paz e altre grandi città. Oggi, molti di loro sono inclusi nel programma “Barrios de Verdad”, istituito dal governo municipale per migliorare le condizioni fisiche e la qualità della vita dei suoi abitanti. La Paz è una città multiculturale nella quale coesistono le culture Aymara, quechua e i meticci, e in parte minore altre di diverse parti del mondo. Il clima è quello tipico dell’alta montagna con inverni secchi e freddi (ma temperature notevolmente più miti di quelle che si potrebbe pensare in virtù dell’insolazione molto intensa e costante durante gli anni e della non accentuata lontananza della metropoli dall’Oceano). Le piogge ten-

denzialmente si concentrano in maniera stagionale da novembre a marzo. Nel XX secolo l’aumento della popolazione portò ad un incremento dello sviluppo urbano. In particolare, a partire dagli anni settanta, l’esplosione dell’edilizia ha trasformato la fisionomia della città trasformando chiese, conventi e anche edifici di età precolombiana in moderni palazzi e grattacieli. Si adagia sulla fenditura (hoyada) del Rìo Choqueyapu, sotto la città di El Alto che costituisce la parte superiore di questo gigantesco imbuto naturale. La via principale di La Paz percorre la valle del Rìo Choqueyapu per gran parte interrato. La parte più ricca della città è la parte più bassa, mentre la parte più popolare e povera è

quella che confina con El Alto, fino a superare i 4.000 mt. sul livello del mare. L’orizzonte è dominato da meravigliose montagne, tra le quali spiccano le cime dell’Illimani (m. 6439), chiamato dagli indigeni Abuelo de poncho blanco (nonno dal poncho bianco). La Paz non è famosa per opere d’arte di particolare rilievo, ma è una città piena di vita. Particolari punti di aggregazione sono i numerosi mercati. Dal punto di vista storico e artistico sono presenti musei ed edifici coloniali. Il centro della città si trova a quota 3.600 metri. All’incirca si tratta della zona che si estende a sud di Calle Sucre fino ad arrivare all’altezza di Plaza del Estudiante. Molti edifici storici presenti in questa

zona della città sono stati distrutti. Tuttavia rimangono numerose tracce architettoniche di quel periodo. Probabilmente la parte coloniale meglio conservata è quella dei dintorni di Calle Jaén. Il Palacio Legislativo e il Palacio Presidencial si affacciano su Plaza Murillo, dove è sita anche la Cattedrale. Procedendo ancora verso sud, incontriamo la Zona Sopocachi, che negli anni settanta era considerata la parte elegante della città. Ora è la parte commerciale di La Paz ed è dominata da alcuni alti edifici e grattacieli. Nei pressi di questa zona troviamo quella grande area verde in espansione e ristrutturazione dal 2004, chiamata Parque Urbano Central. Quest’ultima comprende il Parque Laikakota e il Kusillo, museo per bambini collegato al parco precedente con teleferica e pista ciclabile. La parte sud della città si trova a circa 500 m più in basso del centro. È costituita dai quartieri residenziali più ricchi ed esclusivi ed è molto diversa dal resto della città, sia per la differenza della classe sociale dei suoi abitanti che per il tipo di costruzioni. L’area commerciale più elegante della città è sita in questa zona, precisamente in Calle 21 tra San Miguel e Calacoto. La parte nord della città degrada dalla vicina El Alto verso il centro della città è costituita dai barríos più poveri. Ciononostante è sita in una posizione estremamente strategica: assieme all’autopista (autostrada), costituisce l’unico collegamento stradale con l’aeroporto internazionale, la ferrovia e la strada principale che collega la capitale con le altre principali città della Bolivia.

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28 OTTOBRE 2016

iPhone 7 e iPhone 7 Plus, più evoluti di sempre PH APPLE.COM

Apple Watch Series 2 il dispositivo ideale per una vita sana Con resistenza all’acqua fino a 50 metri, GPS, display 2 volte più luminoso, processore dual-core e watchOS 3 PH APPLE.COM

Apple ha presentato il 7 settembre scorso gli iPhone migliori e più evoluti di sempre, ricchi di innovazioni esclusive che ne migliorano l’uso quotidiano sotto ogni aspetto Comunicato stampa Apple Italia

Il nuovo iPhone ha nuovi sistemi di fotocamere evoluti che scattano foto come mai prima d’ora, prestazioni e potenza incrementate con la miglior autonomia di sempre in un iPhone, altoparlanti stereo dal suono coinvolgente, ampia gamma cromatica dalla fotocamera al display, due nuove bellissime

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Comunicato stampa Apple Italia

finiture ed è inoltre il primo iPhone resistente all’acqua e alla polvere. iPhone 7 e iPhone 7 Plus migliorano ulteriormente la fotocamera più popolare al mondo grazie a un sistema di fotocamere completamente nuovo. La fotocamera da 12 megapixel include la stabilizzazione ottica dell’immagine sia su iPhone 7 che su iPhone 7 Plus; il diaframma con una maggiore apertura di ƒ/1.8 e l’obiettivo con lente a sei elementi assicurano foto e video più luminosi e dettagliati, mentre la capacità di catturare un'ampia gamma cromatica garantisce colori più vivaci e maggiori dettagli. iPhone 7 Plus ha la stessa fotocamera da 12 megapixel con grandangolo dell’iPhone 7, con in più un teleobiettivo da 12 megapixel per offrire uno zoom ottico 2x e uno zoom digitale fino a 10x per le foto. Il nuovo chip A10 Fusion progettato su misura da Apple presenta una nuova architettura che rende possibili tutte queste innovazioni ed è il chip più potente mai introdotto in uno smartphone; anche la durata della batteria è stata ottimizzata, grazie alla miglior autonomia di sempre su un iPhone. La CPU del chip A10 Fusion ha ora quattro core: integra alla perfezione due core ad alte prestazioni, con velocità fino a due volte superiori rispetto all’iPhone 6, e due core a elevata efficienza, in grado di consumare appena un quinto rispetto ai core ad alte prestazioni. nche le prestazioni grafiche risultano più potenti: sono infatti fino a tre volte più veloci rispetto all’iPhone 6 e hanno un consumo pari alla metà, portando a un nuovo livello l’utilizzo di videogame e app professionali. Entrambi i telefoni includono il supporto fino a 25 bande LTE, per il miglior roaming internazionale del settore, e LTE Ad-

vanced, per data rate tre volte superiori rispetto all’iPhone 6, fino a 450 Mbps. I nuovi altoparlanti stereo offrono un audio coinvolgente, due volte più forte rispetto all’iPhone 6s, con una gamma dinamica del suono più ampia e un vivavoce di qualità superiore. Il nuovo iPhone include gli auricolari EarPods con connettore Lightning che garantiscono un suono incredibile, oltre a un adattatore per jack cuffie da 3,5 mm che permette ai clienti di usare auricolari e accessori meno recenti. iPhone 7 e iPhone 7 Plus hanno uno splendido design disponibile nei colori argento, oro e oro rosa, oltre a due novità: una bellissima finitura nera dall’aspetto anodizzato opaco e l’innovativo Jet Black, dal look unico e incredibilmente lucido. Il nuovo modello ha il display Retina HD più luminoso e ricco di colori mai visto su un iPhone, ora con un’ampia gamma cromatica per colori cinematografici, una saturazione superiore e la miglior gestione cromatica nel settore degli smartphone. Il nuovo, evoluto tasto Home a stato solido dell’iPhone 7 è progettato per essere reattivo e resistente; inoltre, grazie anche al nuovo Taptic Engine, offre un feedback tattile più preciso e personalizzabile. iOS 10 introduce un importante aggiornamento dell’app Messaggi, che offre ora modi ancora più espressivi e animati di inviare SMS a parenti e amici; la possibilità per Siri di fare ancora di più lavorando con le app; nuovi modi di interagire con le app e ancora più opportunità di usare il 3D Touch; splendide app Mappe, Foto, Apple Music e News riprogettate e la nuova app Casa, che offre un modo semplice e sicuro di gestire i dispositivi di domotica in un unico posto.

Apple ha presentato lo scorso 7 settembre Watch Series 2, la prossima generazione dello smartwatch più popolare al mondo. Apple Watch Series 2 ha incredibili funzionalità pensate per la salute e il fitness, fra cui resistenza all’acqua fino a 50 metri, ideale per il nuoto, e GPS integrato, così ora gli utenti potranno uscire per una sessione di corsa senza portare l’iPhone con sé. Apple Watch Series 2 ha inoltre un display incredibilmente più luminoso e un potente processore dual-core. Grazie poi ai miglioramenti delle prestazioni introdotti da watchOS 3, con Apple Watch Series 2 è ancora più facile accedere alle app di terze parti, ricevere e rispondere alle notifiche e utilizzare Apple Pay. Salute e fitness: Apple Watch Series 2 è resistente all’acqua fino a 50 metri, una caratteristica che lo rende perfetto per i clienti che desiderano nuotare, fare surf o semplicemente divertirsi in piscina. Per i nuotatori, Apple ha sviluppato algoritmi innovativi che, dopo centinaia di ore di ricerca, hanno portato a due nuove opzioni di allenamento: piscina e acque libere. Apple Watch Series 2 è in grado di contare le vasche, monitorare il ritmo medio e rilevare in automatico il tipo di bracciata per misurare con precisione le calorie attive bruciate. Grazie al GPS integrato, Apple Watch Series 2 registra l’esatta distanza, il ritmo e la velocità per gli allenamenti all’aperto, come la camminata, la corsa o le sessioni in bici, senza bisogno di portare l’iPhone con sé. Gli utenti possono iniziare all’istante un allenamento outdoor: Apple Watch Series 2 usa infatti il Wi-Fi, il GPS e i dati satellitari archiviati localmente per identificare la loro posizione. Al termine della sessione, è possibile visualizzare una map-

pa del percorso che mostra le variazioni di velocità nell’app Attività sull’iPhone. Durante le sessioni di corsa e nuoto, ma anche negli spostamenti a piedi, l’app Attività su Apple Watch Series 2 tiene conto di tutti gli esercizi che l’utente fa durante il giorno, che contribuiscono così al completamento degli anelli In piedi, Movimento ed Esercizio. Tecnologie evolute: Apple ha introdotto per prima la rivoluzionaria tecnologia System in Package (SiP) progettata su misura per l’Apple Watch e continua a svilupparla con il chip S2 di seconda generazione. Grazie a un processore dual-core, il chip S2 raggiunge nuovi livelli di prestazioni, rendendo Apple Watch fino al 50% più scattante. E' stata introdotta anche una nuova GPU, per prestazioni grafiche fino a due volte superiori. Apple Watch Series 2 è dotato inoltre di uno schermo molto più luminoso – con 1000 nit, è oltre due volte più luminoso: si tratta infatti del display più luminoso mai realizzato da Apple. Ora persino nelle giornate più assolate, è più facile dare uno sguardo alle informazioni importanti. WatchOS 3 è caratterizzato da prestazioni notevolmente migliorate, che rendono ora ancora più facile avviare rapidamente le proprie app preferite, sia dal quadrante che dal nuovo Dock, che mostra le ultime informazioni già aggiornate in background. Le nuove funzioni per la salute e il fitness includono la rivoluzionaria app Respirazione, progettata per incoraggiare gli utenti a dedicare un momento della giornata a esercizi di respirazione per rilassarsi e combattere lo stress. L’app Attività offre ora la possibilità di condividere, confrontare e gareggiare con gli altri, per tenere alta la motivazione di amici e parenti. Infine, un’esperienza su misura permette agli utenti su sedia a rotelle di completare gli anelli Attività, oltre a svolgere allenamenti dedicati.

AMICI ANIMALI

OTTOBRE 2016

La Tartaruga Trachemys Scripta, animale tutt’altro che facile

Conosciuta come “tartaruga d’acqua dolce”, è presente in molte case degli italiani che spesso ignorano le sue reali esigenze ASS. EARTH Stefano Luigi Argiolas

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in salvo con la sua famiglia da una scossa durata più di 140 secondi, un tempo che può sembrare brevissimo ma che invece è infinito quando tutto intorno a te sembra vada perduto, ha fatto un fischio al suo amico a quattro zampe e si sono diretti da Patarico, piccola frazione fra Accumuli e Amatrice, ad Amatrice dove veramente sembrava che fosse finito il mondo. Una volta giunti ad Amatrice, Corto Maltese ha iniziato il suo "lavoro" come se anziché uno si fosse moltiplicato per diventare tanti, vista l'energia che metteva nello scavare, annusare e correre ad avvertire quando fiutava una presenza umana sotto il cumulo di detriti. Seguendo le sue indicazioni, i soccorritori intervenivano mentre il labrador, insieme al suo padrone, si spostava alla

ricerca di altre vite. Dopo aver proseguito incessantemente fino al primo pomeriggio dall'alba, Fabio è stato costretto a fermare Corto perché era diventato irriconoscibile, gli occhi ridotti a due fessure, le zampe martoriate ma il fermo non è durato molto, perché già dal giorno successivo, Corto ha ricominciato a prodigarsi per salvare altre vite pago soltanto della ricompensa affettuosa del suo padrone molto provato dagli eventi e dalla tragicità delle circostanze, consolato soltanto dalla prodigalità del suo amico che, impavido, lo ha sempre tenuto d'occhio. Alessandro invece, operatore del Soccorso Alpino, residente nella provincia di Belluno, avvertito da una telefonata alle 5 del mattino di ciò che era accaduto ad Amatrice e dintorni, è partito subito

poco dopo le 5 con un elicottero con a bordo altre due unità cinofile del Corpo forestale e l'inseparabile Flash, bellissimo pastore belga suo inseparabile compagno da oltre 5 anni. Arrivati sul posto, Flash, non si è perso d'animo e, come se fosse pienamente consapevole del suo compito, ha iniziato subito a fare ciò che doveva anche se il fattore tempo, in questo caso, aveva già fatto il suo corso e per le persone che riusciva a individuare, purtroppo, non c'era più nulla da fare! Al cane, Alessandro non ha fatto mancare la sua ricompensa perché comunque il suo lavoro l'aveva svolto pienamente però la sintonia stabilita tra loro, ha fatto sì che Flash comprendesse lo stato d'animo del padrone e allora mogio mogio si è sdraiato accanto a lui uggiolando

Cane-guida e ipovedente rifiutati da albergo Una persona ipovedente che si era vista rifiutare l’accesso in una struttura alberghiera di Rimini, poiché accompagnata dal suo cane-guida.

Patrizia Giusti

Torniamo sull’argomento perché non si ferma lo sdegno in seguito alle parole del proprietario della struttura alberghiera, il quale nei giorni scorsi ha tenuto a precisare che la scelta

di non fare accedere il cane guida con la sua proprietaria, lungi dall’essere una scelta discriminatoria, è una politica di tutela che l’albergo offre agli altri clienti. La nota all’albergatore arriva dopo un sit-in organizzato domenica scorsa davanti a struttura stessa, da parte di numerosi cittadini che hanno voluto così esprimere la propria solidarietà. Pur consapevoli che è doveroso rispettare tutti, dunque anche coloro che non amano, sono allergici e/o semplicemente non vogliono condividere spazi con chi invece detiene animali; fermo

restando che l’attuale normativa non consente più restrizioni di tal guisa, si rammenta che il caso di specie è assolutamente peculiare: il cane in questione non è un semplice animale da compagnia – e già tanto basterebbe a giustificarne l’accesso – ma è lo strumento che consente alla signora ipovedente di rendersi autonoma, di poter fare tutto ciò che gli altri riescono a fare quotidianamente da soli. È per lei motivo di sicurezza e tutela anche della propria incolumità. Patrizia Giusti Avvocato EARTH

PH WIKIMEDIA

e rafforzando ancor di più – se necessario – il concetto ben radicato in Alessandro che non tratta Flash da "umano" accogliendolo sul divano di casa o condividendo i cibi, ma lo tratta con tutto il rispetto del caso da cane e per questo il legame sviluppato è "vero" e rispettoso per entrambi. Anche Catia è istruttrice del Soccorso Alpino. Con lei lavora Babi, una femmina di pastore belga Malinois. Vivono vicino ad Aprica, provincia di Sondrio e anche lei, come i suoi colleghi, spiega quanto sia impegnativo e costante il lavoro da fare con questi animali che si integrano perfettamente alle richieste dei loro padroni e non accettano di essere messi poi da parte neanche al raggiungimento della "pensione". Debbono avere sempre l'impressione di essere attivi e motivati per perseguire i risultati per i quali sono stati allenati. Soltano così si compie l'iter per il quale addestratori e addestrati dedicano tempo, risorse e aspettative al conseguimento dei risultati che quasi mai, salvo casi estremi, vengono delusi. Da queste menzioni, non possiamo dimenticare il cane che ha seguito il suo padrone sino all'interno della chiesa e accucciato accanto alla bara dava l'impressione di volergli dire: "tranquillo, da qui non mi muovo e al tuo ritorno ce ne andremo insieme"! Bravi eroi a quattro zampe, anche in un frangente così drammatico avete dimostrato ancora che noi umani – seguendovi – abbiamo ancora molto da imparare. Stefano Luigi Argiolas Medico veterinario EARTH

STORIA

30 OTTOBRE 2016

Salonina

PH WIKIPEDIA

Adelmo Sidoli

Era il 268 e non sappiamo se sia stata uccisa nella medesima occasione, o sia sopravvissuta grazie alla clemenza del successore del marito, Claudio il Gotico Lo storico Zonara riporta un episodio curioso relativo a questo assedio. Mentre Gallieno si scontrava in campagna con l’usurpatore Aureolo, gli assediati si accorsero che l’accampamento imperiale era rimasto sguarnito e che la mo-

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glie dell’imperatore, Salonina, sarebbe stata una facile preda e un ottimo ostaggio da usare in cambio della rinuncia, da parte di Aureolo, della porpora imperiale. Il rapimento fu sventato sotto la tenda imperiale, rendendo vana la speranza di una trattativa. Gallieno aveva rappresentato un contraltare culturale al padre, l’imperatore Valeriano, e alla sua corte si muovevano con sufficiente disinvoltura un buon numero di cristiani. Possiamo dire, con una certa sicurezza, che Gallieno era stato un amico dei cristiani. Sembra addirittura che sua moglie, Salonina, fosse cristiana; il conio di alcune monete con la scritta Salonina Augusta in pace, rafforzerebbe l’ipotesi della cristianità della

Sposa dell’imperatore Gallieno, Salonina fu madre di due figli, forse tre, e testimone dell’assassinio del marito, davanti alle mura di Milano assediata principessa. Gallieno e Salonina furono i patrocinatori di un movimento culturale conosciuto come Rinascimento Gallienico. Essi erano direttamente legati agli aspetti filosofici di questo movimento. Porfirio fu testimone della loro amicizia col filosofo neoplatonico Plotino, e si spinse ad affermare che Plotino chiese a Gallieno di ricostruire una città abbandonata in Campania (si riferiva forse a Pompei?), di darle il nuovo nome di Platonopolis e di governarla come se fosse una repubblica di Platone, ma che la gelosia e la contrarietà della corte impedirono che il piano potesse avere un seguito. Il carattere ellenico del Rinascimento Gallienico è confermato e rafforzato dal viaggio che l’imperatore volle fare ad Atene, dove diventò arconte e ricevette l’iniziazione al culto Eleusino di Demetra. L’ispiratrice potrebbe essere stata proprio Salonina, che forse era greca di nascita, anche se della provincia asiatica della Bitinia. Ricordiamo che Elena, la madre di Costantino, era anch’essa nata in Bitinia. Forse fu proprio questo particolare che spinse gli studiosi a ipotizzare che Salonina fosse cristiana, mentre l’iniziazione ai Misteri Eleusini e la protezione data alla filosofia neoplatonica, ci indicano che Gallieno e sua moglie erano pagani, illuminati e moderati, senza ombra di integralismo religioso che potesse macchiare il loro comportamento.

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Piazza Montanara Era una antica piazza di Roma posta ai piedi della Rupe Tarpea nelle immediate vicinanze del Campidoglio ROMA SPARITA Wikipedia

Delimitata in parte dal Teatro di Marcello, ora interamente scomparsa a seguito delle demolizioni degli anni Trenta del XX secolo, per dar luogo al passaggio del tratto iniziale della via del Mare ora nota come via del Teatro Marcello. Situata nella contrada nota nel medioevo con il nome ad Elephantus, dalla statua bronzea dell'Elephas herbarius che sorgeva nei pressi in età romana, posta a segnacolo dell'adiacente Foro Olitorio, il suo ricordo è ora testimoniato dal brevissimo tratto denominato via Montanara che introduce alla Piazza di Campitelli. Per mezzo della altrettanto scomparsa via dei Sugherari che seguiva per un tratto l'andamento curvilineo del Teatro per congiungersi alla Catena di Pescheria (attuale via del Foro Piscario), dalla piazza si accedeva alla vicina piazza di Pescheria presso il Portico di Ottavia, mentre per mezzo della prosecuzione dell'antica via Montanara e di via Tor de' Specchi si giungeva ai piedi della Cordonata del Campidoglio e della chiesa di Santa Rita che venne smontata e ricostruita su un lato della attuale via Montanara; verso sud mediante la rettilinea via della Bocca della Verità, che passava davanti alla chiesa di San Nicola in Carcere, la piazza era collegata con la chiesa di Santa Maria in Cosmedin. La piazza, posta lungo la via omonima e sul confine dei Rioni Ripa e Campitelli, data la sua centralità era molto frequentata in passato per essere un luogo di raccolta di persone provenienti dalle campagne e colline circostanti e anche da fuori dello Stato Pontificio, che sin dalle primissime ore del mattino vi si affollavano per offrire la loro manodopera per lavori di bracciantato, e stante

la scarsa alfabetizzazione dei lavoratori era anche un luogo molto frequentato da scrivani che prestavano la loro opera per la scritture di lettere ed altri atti di varia natura. La fontana dell'Acqua Vergine, realizzata nel 1589 da Giacomo Della Porta che vi era posta al centro, contornata da numerose osterie oltre che da palchetti per saltimbanchi e burattinai, a seguito dei lavori di demolizione dopo essere stata collocata per un quarantennio nel Giardino degli Aranci all'Aventino, la si può vedere ora nella sua attuale collocazione (dal 1973) in piazza di San Simeone lungo Via dei Coronari di fronte al palazzo Lancellotti. La piazza godeva di particolare fascino per il numero di botteghe (carbonai, macellai e altro) prospicienti sulla piazza e collocate, come testimoniato da numerose stampe e fotografie dell'epoca, all'interno degli archi del basamento del Teatro di Marcello, in parte murati e riportati poi alle forme originali dopo i grandi lavori di demolizione dell'area. Il suolo di calpestìo della piazza, riconoscibile anche dalla linea che congiunge i pilastri del primo ordine del Teatro nel punto di maggior consunzione, corrispondeva al medesimo dell'attuale livello stradale che ne occupa una parte marginale, risultando l'area archeologica ora ai piedi dell'edificio, che occupa lo spazio di buona parte della piazza, posta ad un livello sensibilmente più in basso, derivante dai medesimi lavori che interessarono anche lo sterro di tutta l'area contigua alla struttura del teatro, liberandola interamente dalle occlusioni realizzate come sembra sin dal secolo XIII. La piazza veniva attraversata dal primo servizio di trasporto collettivo della città che dal 1845, mediante un omnibus trainato da cavalli, collegava piazza Venezia con la Basilica di San Paolo.

OROSCOPO / ANNUNCI / LOTTO

Astaroth Ariete

Un mese favorevole per parecchie questioni. Battibecchi in famiglia o con gli amici, tensioni con il partner o con i figli. Sereno ma non noioso o insipido: il sapore che più si addice al gusto di questo ottobre sarà il piccante. Sii prudente durante i primi e gli ultimi giorni del mese.

Toro

Ottobre si annuncia come un percorso ad ostacoli. Segui il tuo istinto e le emozioni, non usare la razionalità. Non parlare: bacia! Muoviti con prudenza, appellati al tuo concreto buon senso e vedrai che limiterai le difficoltà a qualche imprevisto che saprai arginare benissimo.

Gemelli

In famiglia o con il partner, tensioni e nervosismo. L’erotismo sarà piuttosto stuzzicante e potresti rivolgerti verso modalità finora sconosciute per le tue abitudini. Dovrai prestare attenzione a non permettere che alcune tensioni private ti distraggano dalle faccende più importanti.

Cancro

Lascia i problemi nel passato con una scrollata di spalle. Venere ti offrirà flirt, fascino, voglia di tenerezza per buona parte del mese. Dopo i continui alti e bassi di questi ultimi anni, finalmente potrai iniziare a vedere i risultati delle tue fatiche. Sarai in forma discreta.

OTTOBRE 2016

LEZIONI E CORSI

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Vergine

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Bilancia

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Leone

I problemi ci saranno, ma avrai anche la grinta per risolverli e per affrontarli al meglio delle tue energie. Sarai molto passionale, sexy e attraente. Equivoci, tensioni, ritardi vissuti forse con troppa ansia da parte tua. Grinta, forma fisica e tono saranno abbastanza buoni. Farai amicizia facilmente e potrai migliorare la tua vita sociale. L’amore vivrà di continui alti e bassi. Questa situazione potrebbe tradursi con una gran voglia di dolcezza da parte tua e pochi stimoli erotici. Dovrai fare i conti con bruschi cali di energia in un periodo frenetico. Una grande voglia di fare, di disfare, di agire per concludere o iniziare certi progetti. Sei molto audace, ne combinerai davvero di tutti i colori! Sarai molto grintoso e deciso a farti avanti per raggiungere i tuoi obiettivi. Ottobre si annuncia come un mese favoloso per iniziare a praticare sport.

Scorpione

Potresti ricevere ottime notizie che riguardano famiglia o amici. Molto favorevole l’amore, per corteggiare chi ti piace o il partner di sempre. Il denaro non sembra essere un problema; ci saranno le spese, ma saprai cavartela alla grande. Avrai una discreta forma fisica per tutto il mese.

Sagittario

Un mese piacevole per le amicizie, mentre per la vita familiare dovrai mettere in conto qualche momento di tensione. Sarai sensuale, vivace, inarrestabile. Cerca di non prendere decisioni affrettate. Obiettivi importanti nell’ambito sportivo a livello agonistico.

Capricorno

Grandi cambiamenti in famiglia! Sarai più loquace, più vivace, più morbido. Concentrati subito e impegnati per mettere a frutto i favori astrali. Ti senti in fase di ripresa, e si vede. Venere in ottimo aspetto, oltre a proteggere la tua salute, ti incoraggia a cambiare look.

Acquario

Dovrai essere paziente e sorvolare sulle meschinità di persone che non hanno una vita propria! Preparati a vivere una stagione infuocata. Muoviti con cautela, perché Marte potrebbe renderti troppo impulsivo e spingerti a compiere scelte drastiche. Usa lo sport come valvola di sfogo.

Pesci

Mese piuttosto vivace! Sarai frizzante, avrai voglia di nuove amicizie, di farti avanti in ambito sociale. Modera i tuoi scatti di nervi. Se stai cercando lavoro, potresti trovarlo con maggiore facilità, ma dovrai accontentarti della retribuzione. Potresti scaricare le tue tensioni sul cibo.

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