Viavai | Marzo 2019 by Viavai

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Roghi TOSSICI, cittadini chiedono aiuto all’Europa Leggilo a pagina 4

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La Staffetta della Pace nel V Municipio Leggilo a pagina 12

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MARZO 2019

Youth for Climate Cambiamento climatico, la protesta dei giovani è mondiale In tutto il mondo si stanno svolgendo manifestazioni giovanili davanti alle sedi dei governi, accusati di non intervenire adeguatamente. Gli slogan, sostanzialmente, si riducono ad uno, “il tempo è adesso”, non essendo più procrastinabili i rimedi ai danni inflitti dagli uomini alla Terra a partire dal sorgere dell’era industriale: l’effetto serra per le emissioni indiscriminate, l’aumento del riscaldamento globale, l’afflusso di materiali plastici nei fiumi e nei mari con danni irreversibili alla fauna, la deforestazione ecc. Sembra, però, che i potenti della Terra non ritengano il problema tra le priorità alle quali far … Continua a pagina 17

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FREESTOCK

Mariella Nocenzi

Rispetto alla nuova definizione della società in cui viviamo, la realtà quotidiana è sempre più pervasa dall’uso di strumenti digitali e algoritmi i cui effetti sono i più imprevedibili e non sempre a favore dei cittadini [EDITORIALE] Dopo la “società del rischio” in coincidenza con le paure emerse dagli effetti dell’incidente di Chernobyl del 1986 e la “società dell’incertezza” diffusasi a seguito della crisi del 2008, la più efficace definizione che gli studiosi sociali hanno coniato è quella relativa alla società che si sta delineando mentre la descriviamo in questi ultimi tempi. Quella nella quale per soggiornare in una città diversa dalla propria alla prenotazione in albergo si sostituisce l’affitto di una casa usando Airbnb, nella quale un taxi si chiama con la app dal proprio cellulare

o si geolocalizza un auto condivisa con piattaforme come CarToGo o si fa la spesa online pagando con PayPal senza più usare la carta di credito. Insomma, una società che i più esperti chiamerebbero smart, nel senso di intelligente e anche veloce, nel quale gli algoritmi che presiedono al funzionamento delle piattaforme perfezionano sempre di più i servizi che offrono ritagliandole sulle esigenze di chi le utilizza, talvolta anticipando funzionalità che traducono in servizi bisogni non soddisfatte degli utilizzatori. Le applicazioni sono potenzialmente infinite e possono interessare anche ambiti impensabili nella storia delle società degli uomini. Si pensi a piattaforme oggi fra le più citate, come quella utilizzata dal Movimento 5 Stelle, uno dei principali fautori di queste applicazioni, che ha preso il suo nome dal famoso filosofo francese, considerato dal suo ideatore, GianRoberto Casaleggio, il padre della democrazia diretta. Una piattaforma che, sebbene aperta solo agli iscritti, vagliati attentamente prima del loro accesso, è un sistema operativo ideato per convogliare in un’unica piattaforma il dibattito politico, la scelta dei candidati e le decisioni da prendere. In-

I paradossi della “società piattaforma”

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somma, uno strumento per esprimere il proprio parere/ voto su qualsiasi questione e senza la mediazione di eletti o esperti politici, per i quali i programmi elettorali del Movimento promettono un drastico taglio sui numeri. A fronte delle più frequenti critiche sulla difficoltà di accesso alle piattaforme, anche a quelle di più facile intuizione nell’uso, per parte della popolazione non alfabetizzata digitalmente, la velocità della vita sulle piattaforme profila limiti

LINEA EDITORIALE

Il Comitato di Redazione ribadisce il suo totale distacco da qualsiasi forza politica e stabilisce che il materiale a firma di uomini politici, partiti, circoli e associazioni legati a partiti e consimili, riguardanti attività e iniziative a scopo prettamente politico, sarà pubblicato dietro richiesta e solo in appositi spazi autogestiti a pagamento, riconoscibili dalla dicitura “spazio autogestito a pagamento” e da un’impostazione grafica diversa dal resto del giornale. Per ciò che riguarda le istituzioni, Viavai continua a fornire ai cittadini le necessarie informazioni sulla base delle comunicazioni degli enti locali e sulle notizie acquisite “sul campo” dai nostri redattori, ferma restando l’obiettività e il rispetto per persone e categorie di persone, ivi compresi i partiti. Il Comitato di Redazione è certo che, in questo modo, i lettori avranno una visione più chiara della politica del territorio e gli inserzionisti avranno la certezza che il loro contributo al giornale non è speso a vantaggio di alcuna forza politica ma, solo ed esclusivamente, a beneficio dei cittadini.

COME COLLABORARE

Viavai è edito da un’Associazione non lucrativa con lo scopo di rilanciare la periferia romana e divulgare gli aspetti storici e culturali, pertanto qualunque forma di Centro Stampa Digitalia Lab s.r.l. Via Giacomo Peroni 130, Roma Mensile d’informazione gratuito della periferia Est di Roma Aut. Tribunale Civile di Roma n.° 141/2015 del 24.07.2015

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e paradossi. Basterebbe questa nuova copia di Viavai per rendersi conto di quanta poca “smartness” ci sia nella nostra città, in cui il suolo si deforma creando voragini e dal cielo cadono alberi e particelle di sostanze inquinanti. E cosa dire sulla gestione umana di queste applicazioni che non vivono esclusivamente di vita propria con gli algoritmi, ma sono guidate da umani orientati dai loro personali fini e con scarsi obbli-

ghi sanciti dalle norme vigenti in termini di responsabilità? Piuttosto che giudicare questa società una “piattaforma” nel senso della piattezza dovuta all’assenza di cambiamenti a favore delle esigenze dei cittadini, si farebbe meglio a riflettere su quali regole globalmente riconosciute possano regolare l’accesso e uso utile per tutti, consapevoli che, talvolta, alla crescente efficacia degli algoritmi, è preferibile l’inesatta interazione – dialogo e confronto – fra individui.

collaborazione con Viavai è mirata al raggiungimento degli scopi sociali ed è a titolo completamente gratuito. Ogni collaboratore è iscritto d’ufficio come socio simpatizzante dell’Associazione Culturale Viavai. Il materiale inviato non viene restituito, anche se non pubblicato. Gli articoli d’opinione si pubblicano solo a condizione che la redazione disponga delle generalità dell’autore e che siano firmati per esteso. Non si pubblicano poesie o racconti se non sotto la diretta responsabilità di un editore. Viavai è per la libera circolazione delle informazioni. Chiunque voglia utilizzare articoli contenuti in questo giornale può farlo semplicemente citando la fonte da cui è stata tratta l’informazione. Viavai è aperto alla collaborazione di tutti. Se volete inviarci le vostre segnalazioni, denunce, articoli, foto e/o video scrivete a: sos@viavai.biz oppure contattateci direttamente sui nostri canali social (Facebook, Instagram e Youtube). I lavori devono riportare oltre al nome e recapito dell’autore, anche indicazioni sulla eventuale fonte delle informazioni. Gli articoli più lunghi di 2.500 battute saranno tagliati a discrezione del redattore oppure non presi in considerazione. Si avverte che il semplice fatto di aver inviato materiale non costituisce garanzia alcuna di pubblicazione. Nessuna giustificazione è dovuta per la mancata pubblicazione.

Redazione Via Leonardo Bufalini 88 00176 Roma T. (+39) 06 8350 1613 info@viavai.biz

Direttore responsabile Mariella Nocenzi

Per le vostre segnalazioni sos@viavai.biz

Direttore editoriale Cristiana Orecchini

Editore Associazione Culturale Viavai

Redattore capo Mauro Caliste

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ReinvenTIAMO Roma, piano di rigenerazione urbana Chiara Borsini

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NEGOZI CHIUSI LA DOMENICA TROVATO ACCORDO LEGA-M5S Davide Di Carlo

Il testo è approdato nella commissione Attività Produttive della Camera. Il Governo assicura che entro marzo 2019 verrà approvata [ROMA] Dopo mesi di lunghe trattative è stato trovato l’accordo sulla chiusura domenicale dei negozi. Nulla di quanto desiderato da Salvini e Di Maio è stato preso in considerazione perché ha prevalso il compromesso. Nella legge, però, manca la disciplina inerente all’e-commerce (acquisti online) che andrà a giovare le grandi imprese presenti su internet a discapito dei piccoli negozi. Le novità normative - Il testo, come enunciato dal Governo, mira a tutelare i lavoratori, ad aiutare i piccoli esercizi commerciali e a superare le liberalizzazioni imposte dal Governo

Monti. L’accordo prevede l’apertura dei negozi per 26 domeniche su 52 e per 4 giorni di festività (laiche e religiose) su 12 all’anno, per un totale di 30 aperture extra. Una scelta che non tocca gli esercenti del centro storico delle grandi città, che non hanno alcun tipo di vincolo. Ben diversa è la situazione per i centri urbani che contano fino a 10mila abitanti. In questo caso la proposta prevede l’apertura di tutti i negozi grandi fino a 150 mq. Mentre per i comuni con più di 10mila abitanti la grandezza del locale arriva a 250 mq. Tante le deroghe previste all’interno della norma. Come si evince, saranno le regioni a decidere in quali domeniche e quali festività sarà possibile alzare le serrande. La scelta verrà presa con l’ausilio dei comuni dopo aver interpellato le associazioni di categoria e i sindacati. Un’ulteriore deroga è prevista per le località turistiche. A queste zone sarà permesso di aprire nelle domeniche di alta stagione, sempre per un totale di 26 giorni, così da trarre beneficio dalla maggiore affluen-

za di turisti. I negozi sempre aperti - Il procedimento prevede che alcuni esercizi commerciali siano completamente esenti dalla norma. Questi, oltre ai rivenditori dei generi di monopolio quali, ad esempio, le tabaccherie, sono gli alberghi, i villaggi e i campeggi, ma anche i rivenditori presenti nelle autostrade, negli aeroporti, nei porti e nelle stazioni ferroviarie. Liberi dai vicoli normativi sono, inoltre, i negozi di gastronomia, le edicole, i fiorai, le librerie, i negozi di souvenir, quelli di dischi, gli artigiani, i cinema, i negozi presenti nelle strutture sportive, come gli stadi, e in quelli attivi nei parchi di divertimento. Le sanzioni a cui si va incontro - Per coloro che non rispettano gli obblighi presenti verrà notificata una multa che va dai 10mila ai 60mila euro, che raddoppieranno in caso di recidività. Il denaro incassato dalle notifiche verrà utilizzato per aiutare i comuni a mantenere il decoro urbano, ma anche per combattere la piaga dell’abusivismo che limita la crescita dei negozi nazionali.

È stato presentato al Campidoglio il progetto di rigenerazione urbana che riqualificherà almeno 14 siti degradati [ROMA] Saranno 14 i luoghi degradati o abbandonati destinati a diventare nuovi progetti abitativi, centri culturali o servizi per i cittadini. Il progetto nasce nell’ambito di esperienze europee di successo come il bando internazionale “Reinventing Cities”, che ha l’obiettivo di promuovere politiche urbane volte alla diminuzione dell’inquinamento. Gli spazi selezionati per gli interventi sono soprattutto scuole abbandonate – gli ex edifici scolastici I.T. Hertz (VII), I.C. La Giustiniana (XV), Leonori (X), Vertunni (V), Villari (IV), L.A. Ripetta (II), la scuola Parini (III), l’edificio dismesso Verne (VI), l’edificio demolito di via Montebruno (XIV) – oltre alle aree Bastogi (Municipio XIII), ex Miralanza (XI), ex Filanda di viale Castrense (VII), stabilimento Ama di via Crispi (I) e l’ex impianto Acea Oletta (X). L’idea è quella di instaurare una collaborazione tra amministrazione pubblica e privati

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e per questo nei prossimi mesi sarà emanata una delibera quadro in cui verranno dettagliati i criteri di selezione dei progetti presentati da soggetti privati e raccolti tramite bandi pubblici. Verrà istituito anche un ufficio di scopo che si occuperà di implementazione, monitoraggio e disseminazione del progetto. Innovazione, inclusione sociale, qualità architettonica, efficienza energetica e partecipazione sono le parole d’ordine per chiunque voglia presentare una proposta di rinnovamento urbano che seguirà questo percorso: manifestazione di interesse con creazione di una prima short list e conseguente elenco di progetti – che dovranno poi essere muniti di delibera – conformi alle esigenze dei territori individuati. Una sfida per il Comune che, ci auguriamo, consenta una reale riqualificazione dei tanti immobili abbandonati di Roma.

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VIA SANSONI, AL VIA LA BONIFICA

DANIELE DIACO Presidente Commissione Ambiente

Gianni Ranalletta VIA SANSONI - TOR SAPIENZA

LA QUESTIONE ROGHI TOSSICI ARRIVA AL PARLAMENTO EUROPEO Davide Di Carlo

Nulla è cambiato nel quartiere. I cittadini esasperati chiedono aiuto all’Unione Europea [V MUNICIPIO] Torniamo a parlare dell’annoso problema dei roghi tossici che colpisce la periferia est della Capitale, precisamente il V Municipio. È stato consegnato al Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, il dossier riguardante il quartiere di Tor Sapienza che illustra ai deputati europei lo stato di degra-

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do e la minaccia per la salute dei residenti. Il documento è stato elaborato dopo che negli ultimi anni sia il Campidoglio che il Governo nazionale si erano mostrati propensi ad attuare politiche che potessero contrastare il fenomeno. Niente, però, è stato fatto concretamente, costringendo la cittadinanza, esausta, a dover convivere con continui fumi tossici. A nulla sono serviti i blitz di metà gennaio portati avanti dai carabinieri per debellare il fenomeno. Nonostante gli arresti, ad oggi, quotidianamente dal campo rom di via Salviati continuano a innalzarsi esalazioni che minacciano la salute dei residenti. Il dossier dei cittadini cerca

di denunciare lo stato di abbandono che si vive attorno al campo. Una vera e propria terra incustodita dove regna indisturbata un’immensa baraccopoli. Rifiuti ingombranti invadono le strade limitrofe, costringendo i cittadini a non poter più usufruire di via Sansoni. Gli scatti dei residenti, postati ogni giorno sui social, descrivono una situazione allarmante. Il testo, inviato a Bruxelles, è stato redatto dal Comitato di quartiere e depositato dallo stesso, nel pomeriggio del 18 febbraio scorso, presso gli uffici dell’istituzione Italia in via IV Novembre, nella speranza che il Parlamento Europeo si faccia carico del problema.

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Il cumulo di rifiuti che sommerge la strada verrà bonificato a giorni, la decisione presa durante una Commissione Ambiente presieduta da Daniele Diaco [TOR SAPIENZA] La strada è chiusa al traffico a causa di un cantiere che fu aperto per sistemare una condotta fognaria, e poi abbandonato. Quello scavo è diventato, nel giro di tre anni, una discarica zeppa di rifiuti di ogni genere, compreso il pericoloso amianto. Diaco ha dichiarato che sono stati stanziati 71mila euro per bonificare l’area, chiudere lo scavo e rifare il manto stradale per poter riaprire la strada al traffico. È stato inoltre richiesto, sempre a detta dell’onorevole Diaco, un presidio fisso della Polizia e l’installazione di telecamere. I cittadini, tramite i comitati di zona – in particolar modo Roberto Torre del Comitato di Tor Sapienza – , e le opposizioni presenti alla Commissione Ambiente, non sembrano però soddisfatti. Per quanto la bonifica immediata sia auspicabile si contestano delle soluzioni che paiono superficiali e temporanee, che anzi alimentano i gravi problemi della zona, primo fra tutti quello dei roghi tossici. Il problema di fondo, infatti, è il vicino campo rom di via Salviati, di cui da tempo se ne chiede la chiusura. Tra gli interventi, quello del consigliere Figliomeni (Fdi) che ha sottolineato come in quel punto manchino le fognature.

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“I roghi tossici devono cessare. Questa non è una situazione degna di una città come Roma”, ha aggiunto Figliomeni. Il Sindacato autonomo di Polizia, inoltre, ha valutato indispensabile la bonifica dell’area perché altrimenti non è possibile per gli agenti lavorare in un ambiente tanto malsano, dove l’aria è irrespirabile.

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SALA SLOT A DUE PARTE DAL QUARTICCIOLO NUOVA PASSI DA UNA SCUOLA IL “RAGGIRO” AL PIANO CASA Mario Elidio

Le ordinanze comunali non stanno producendo gli effetti sperati. I giocatori e le sale continuano a nascere su tutto il territorio urbano

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Davide Di Carlo

Prende vita grazie ad ATER ed Acea il Piano di Trasformazione Idrica che mira a tutelare meglio gli utenti a basso reddito superando le norme della Legge Lupi [QUARTICCIOLO] Il V Municipio fa da apripista ad una rivoluzione abitativa che vede stravolgere il Piano Casa approvato nel 2014 dal Governo Renzi. Una norma che ha mietuto alcune vittime nel quartiere Quarticciolo e che andrà lentamente a colpire tutti i romani che vivono abusivamente in alloggi popolari. Quanto accaduto nel febbraio scorso a 10 famiglie della palazzina sita in via Ugento 4,

infatti, è il risultato della politica sanzionatoria della Legge Lupi: i nuclei famigliari si sono ritrovati senza acqua nei loro appartamenti, un intero edificio ATER, dove risiedono persone senza titolo con gli allacci idrici abusivi. Le famiglie, pur volendo regolarizzare la loro utenza con Acea, sono impossibilitate dal fatto di non avere un regolare contratto di locazione con l’ente regionale che detiene la proprietà dell’immobile. Questa particolare situazione ha spinto il CdQ Quarticciolo a farsi portavoce di una protesta durante il Consiglio municipale tenutosi il 7 febbraio scorso. Con una vertenza ha poi potuto intervenire alla Commissione Politiche Sociali del Municipio l’11 febbraio, alla quale hanno partecipato l’assessore municipale Mario Podeschi, la Presidente della Commissione Politiche sociali del Comune, Agnese Catini, e gli esponenti di ATER e Acea. Dall’incontro è emersa la chiara volontà

dell’ente regionale di raggirare il Piano Casa, definito dai suoi dirigenti come portatore di un possibile disastro sociale. Per questo motivo ATER e Acea hanno elaborato il Piano di Trasformazione Idrica, una liberatoria antidistacco dell’acqua per i senza titolo. In questo modo l’ente non pagherà più per la fornitura idrica ma lo faranno i singoli inquilini, permettendogli così di stipulare contratti con Acea. Le famiglie coinvolte dovranno presentare la liberatoria al Servizio direzioni lavori e attività tecniche di viale Valle Aurelia 257, per regolarizzare l’utenza. I nuclei con redditi bassi, come descritto da ATER e Acea, potranno usufruire del Bonus Idrico o di agevolazioni da parte della municipalizzata. La liberatoria segna un precedente che vedrà la sua applicazione su tutto il territorio di Roma.

[TORPIGNATTARA] Il problema della ludopatia e del gioco d’azzardo è ancora molto sentito sul territorio nazionale e romano. La capitale conta sul territorio circa 294 sale slot e più di 50mila macchinette. Un numero che continua ad aumentare per il prolifico mercato che queste producono. Un fenomeno che interessa un elevato numero di romani che vanno ad arricchire le casse dei gestori e i proprietari delle slot e che dovrebbe impegnare il Comune nella lotta al contrasto. Due le ordinanze – una del 2017 e l’altra del giugno 2018 – che cercano, invano, di limitare lo sviluppo di tale fenomeno. Normative che limitano gli orari per poter giocare (dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23) e che vietano l’apertura di tali centri a una distanza inferiore ai 500 metri da locali pubblici come le scuole. Provvedimenti che, specialmente il primo regolamento antislot, non vengono sempre rispettati minando pericolosamente la salute dei cittadini per i pochi controlli. Un esempio pratico della mancata osservanza delle direttive è quanto sta accadendo a Tor Pignattara. Infatti, in via Acqua Bullicante 253 sta per essere aperta una nuova sala slot, l’ennesima per un quadrante, la perife-

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ria est di Roma, invasa da una gran quantità di questi locali. Come denunciano i cittadini sui social, questa nuova sala giochi si trova ad una distanza (350 metri) ben inferiore a quella prevista dalla legge, rispetto all’istituto comprensivo di via Luchino dal Verme, violando le direttive del Comune di Roma. “Abbiamo gli elementi concreti per avviare un esposto alla Questura, al Comune e al Municipio per impedire l’apertura della sala – tuonano i residenti - Bisogna passare ai fatti se vogliamo smuovere l’indifferenza e il sopruso che si alimenta di silenzi omertosi”. La denuncia partita su internet ha trovato subito l’appoggio di una parte delle forze politiche presenti nel parlamentino locale. Il timore per il continuo nascere di luoghi dove la ludopatia la fa da padrona ha spinto la Commissione Trasparenza del Municipio a chiedere delucidazioni alla Giunta per le aperture delle nuove sale.

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Sigilli al Qube Marco Centi

La discoteca di Portonaccio è finita di nuovo al centro delle cronache giudiziarie [PORTONACCIO] Il 27 gennaio scorso il locale era stato teatro di un nuovo grave episodio di cronaca: due giovani avevano intenzionalmente investito i buttafuori come ritorsione per un negato accesso. Negli ultimi anni, diversi spiacevoli fatti di cronaca erano già avvenuti al Qube. Nel 2105 furono sparati colpi di arma da fuoco davanti al locale; numerose le risse e le aggressioni, nonché lo spaccio di droga denunciato. Le Forze dell’ordine, dopo aver raccolto numerosi elementi sull’ultimo fatto, hanno deciso, insieme al Questore di Roma, di chiudere il locale per 14 giorni con sospensione della licenza. Il Questore ha applicato l’articolo 100 del Tulps (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). Il gestore del Qube, Chelemo Molayem, ha contestato il provvedimento, adducendo che si è trattato di una decisione falsata da tentativi di mettere in cattiva luce il locale, famoso per essere anche un punto di incontro per la comunità gay

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STUDENTI AGGREDITI A CENTOCELLE

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della Capitale. L’ultimo episodio, tutt’ora in corso di investigazione da parte dei carabinieri di Casal Bertone, riguarda il presunto stupro di un ragazzo nel cortile del locale. Il gestore tiene a precisare che il Qube e tutti coloro che ci lavorano (circa 120 persone), hanno sempre rispettato le regole, rendendo il locale uno dei più popolari di Roma. Con oltre 500 mila clienti dal 2014, ribadisce Molayem, è naturale che mele marce possano infiltrarsi e creare disordini o approfittarne per affari illeciti. La discoteca ha riaperto

il 22 febbraio scorso e la proprietà ha espresso la volontà di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini. In una lettera inviata alle rappresentanze di quartiere, ribadisce di voler aumentare i controlli nelle strade adiacenti il locale, realizzare un parcheggio e una zona a traffico limitato su via Arimoldi. Inoltre, si ridurranno gli schiamazzi e aumenterà il decoro per evitare nuovi spiacevoli accadimenti. CasaPound, che aveva attivamente protestato contro il degrado intorno al Qube, si dice soddisfatta delle proposte.

USURA IN UN PATRONATO Carlo Franna

Coperti dall’attività di assistenza adescavano clienti bisognosi nella trappola dell’usura [CENTOCELLE] Una donna in difficoltà economica si trova improvvisamente ad affrontare un’emergenza sanitaria. Purtroppo, per risolverla deve chiedere un prestito, ma non avendo le garanzie per ottenerlo tramite i normali canali (banche e finanziarie) si rivolge, per l’assistenza, al patronato di Centocelle. Di solito, i patronati sono associazioni che offrono assistenza gratuitamente. La donna protagonista della storia ha incontrato persone di malaffare che, sfruttando la situazione di indigenza ed emergenza, l’hanno attirata nella trappola dell’usura. Quattro uomini sono stati arrestati dalla Guardia

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L’aggressione sarebbe avvenuta davanti al liceo Benedetto Da Norcia [CENTOCELLE] A picchiare due ragazzi minorenni sarebbero stati dei militanti del Blocco Studentesco, organizzazione facente capo a Casapound. L’aggressione pare sia nata dal gesto di uno dei ragazzi che ha piegato un volantino appena ricevuto e che probabilmente è stato equivocato come qualcosa di offensivo. “Forse pensavano che stesse per strapparlo”, hanno dichiarato alcuni testimoni. La reazione assurda che ne è seguita ha costretto i poveri malcapitati, un ragazzo e una ragazza, a ricorrere alle cure ospedaliere. Sul posto è giunta

prontamente una pattuglia della Polizia, avvisata dal preside dell’istituto che si era accorto di quanto stesse accadendo. Il PD del V Municipio ha espresso solidarietà ai due ragazzi aggrediti e alle loro famiglie, sottolineato come “sia inammissibile che si permettano certe aggressioni di stile squadrista” e che i militanti di Casapound dovrebbero essere sgomberati dalla loro sede abusiva. È stato inoltre chiesto che gli studenti del liceo e i rappresentanti scolastici vengano ascoltati in Consiglio municipale. Anche Marta Bonafoni, Consigliera regionale del Lazio, ha espresso solidarietà ai due ragazzi. “Le istituzioni e le forze politiche devono condannare senza esitazioni questi avvenimenti, promuovendo valori di libertà, convivenza e democrazia che sono alla base della nostra Costituzione e che sono imprescindibili per la costruzione di una società più giusta”, ha dichiarato la Consigliera sulla sua pagina Facebook.

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di Finanza. Le indagini sono partite nel 2017, ma si è arrivati agli arresti solamente nel mese scorso. La denuncia della donna ha portato alla luce uno strutturato sistema di usura dove venivano prestati soldi a persone indigenti, con tassi di interesse mensili tra il 20 e il 25 per cento. La banda era guidata dal titolare del patronato e dai suoi due figli che adescavano i clienti in difficoltà economiche che si rivolgevano loro per assistenza, indirizzandoli a un quarto

complice che finanziava l’attività illegale. I prestiti venivano, così, camuffati dall’attività del patronato. Nel corso delle perquisizioni le Forze dell’ordine hanno sequestrato una sorta di registro contenente annotazioni delle vittime, delle somme prestate e dei tassi di interessi applicati. I quattro comunicavano tra loro usando un codice cifrato. Le rate, ad esempio, venivano chiamate “candeline” o “figurine”.

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Arriva un grande evento sportivo Marco Centi

La maratona Roma Classics è stata presentata dalla sindaca Raggi nella conferenza stampa dello scorso 20 febbraio [ROMA] Tra aprile e ottobre di quest’anno Roma ospiterà una serie di rassegne sportive incentrate sulla maratona, la

mezza maratona, bici e triathlon. Gli eventi saranno distribuiti tra la primavera e l’autunno e promettono di richiamare decine di migliaia di partecipanti. La sindaca Raggi e l’assessore allo Sport, Daniele Frongia, hanno presentato l’evento in una conferenza stampa illustrando per grandi linee l’organizzazione delle gare. Ci sarà anche la partnership di Acea. Roma Classics, questo il nome delle kermesse sportiva, prevede due gare, la maratona e la mezza maratona, che avranno come cornice l’affascinante

scenario del centro storico della Capitale, rispettivamente ad aprile e a settembre 2019. Il triathlon si svolgerà molto probabilmente ad Ostia e la gara ciclistica tra Roma i Castelli, entrambe ad ottobre. C’è già chi prevede un successo tale da annotare il Roma Classics tra gli eventi sportivi più partecipati al mondo. Sono previsti interessanti premi e riconoscimenti agli atleti che riusciranno a completare due, tre o tutte le gare. Lo sport fa bene alla mente ed al corpo e si può prevedere che anche la città ne benefi-

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cerà. Il Roma Classics sembra essere una nuova versione delle passate edizioni della Maratona

di Roma. Una sorta di restyling, visto che anche le società organizzatrici sono cambiate.

Giornata delle Un pranzo di solidarietà PER I bisognosi DEL QUARTIERE donne nella scienza Gianni Ranalletta

Gianni Ranalletta

Nei locali della parrocchia San Giuseppe Capasso lo scorso 24 febbraio è stato organizzato un pranzo di solidarietà, accoglienza e amicizia [TORPIGNATTARA] La giornata è stata organizzata grazie alla buona volontà del parroco Don Filippo Martoriello insieme alla Comunità di Sant’Egidio. Giorgio Bevilacqua, membro di Sant’Egidio, ha descritto lo spirito della giornata, che è cominciata con una liturgia di commemorazione per tutte le persone che sono vissute e morte per strada. A seguire, il pranzo offerto a centocinquanta persone del quartiere, dove si perdeva il confine tra persone più o meno bisognose

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e quelle in situazioni normali, tra le persone nuove e gli amici di sempre. Tutto si è svolto in un clima di grande amicizia, armonia e serenità. “Il vero segreto per star bene insieme è l’amicizia - ci ha detto Giorgio – Ci sono tante persone che vivono una vita difficile ma che, se accolte, stanno bene insieme a noi”. Un grave problema dei nostri tempi è anche la solitudine, soprattutto degli anziani e delle persone disabili, che soffrono una difficile integrazione. Eliano, un ospite presente, ha raccontato la sua storia di

vita vissuta in strada e la forza di farcela aiutato dagli altri, da persone come quelle della comunità di Sant’Egidio. Don Filippo, molto attivo sul territorio in opere sociali (ha aperto un centro ascolto Caritas che aiuta un centinaio di famiglie del quartiere, una scuola di italiano per l’integrazione e un sostegno scolastico ai bisognosi) ha in programma di organizzare mensilmente un pranzo per i poveri. “La carità è la virtù più grande che deve caratterizzare il cammino cristiano”, ha concluso Don Filippo, citando la Lettera di San Paolo.

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[EVENTI] L’evento, che si celebra in tutto il mondo ogni 11 febbraio, è stato istituito nel 2015 dall’Assemblea generale dell’ONU e patrocinata dall’UNESCO. L’obiettivo della manifestazione è quello di sottolineare l’importanza della piena partecipazione femminile nella scienza e l’eliminazione dei pregiudizi che ostacolano da sempre la carriera delle donne – pensiamo, ad esempio, che su oltre 600 premi Nobel per la Scienza, è sintomatico che alle donne ne siano andati soltan-

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Celebrata lo scorso11 febbraio presso La Sapienza di Roma. Testimonianza illustre quella di Ilaria Zardo, proveniente dal nostro Municipio

to 60. Questa giornata vuole, quindi, combattere la tendenza a sminuire il lavoro delle donne, incoraggiando le ragazze che iniziano un percorso impegnativo a credere nelle proprie capacità. Il tema di quest’anno è stato: “investire nelle donne e nelle ragazze nella scienza per una crescita ecologica inclusiva”. molti nomi famosi nell’ambiente. Motivo di un certo orgoglio per il nostro territorio è stata la testimonianza di Ilaria Zardo, tra quelle donne che, partendo dal Dipartimento di Fisica all’Università La Sapienza, sono riuscite a intraprendere carriere di successo all’estero. La professoressa Zardo si occupa attualmente di fisica sperimentale dello stato solido alla nanoscala presso l’università di Basilea, in Svizzera. Nel 2015 ha ricevuto la medaglia Giulio Cesare dall’Assemblea capitolina per meriti di studio e ricerca, tenendo alto il nome di Roma, e perché no, anche del V Municipio.

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Ciclabile popolare a via di Centocelle Marco Centi

La pista “fai da te” è stata opera di un gruppo di bikers FB PUBLIC IMAGE

Armati di pennelli e vernice, hanno tracciato una pista ciclabile Il gruppo di anonimi amanti delle due ruote, forse infastiditi dalla lentezza della burocrazia, hanno deciso di prendere la situazione in mano e dotare il tratto di via di Centocelle, tra la Casilina e il quartiere Quadraro, di una pista ciclabile “popolare”. In realtà il gruppo anonimo non ha fatto altro che strappare una piccola parte della carreggiata alle autovetture, delimitandola solamente con una linea di vernice bianca. Un atto all’apparenza semplice, ma che rappresenta un’azione

spontanea di riappropriazione degli spazi urbani da parte dei cittadini, senza dover aspettare la burocrazia. È stato anche coniato un nome per questo tipo di azione, che non è isolata: “guerriglia cycling”. A quanto pare, sebbene gli autori rimangano anonimi, è bastata un’ora e una mezza e una dozzina di volontari. Insomma, un esempio per l’amministrazione comunale, la cui azione di restyling della città, in particolare la realizzazione di piste ciclabili, richiede mesi di lavoro e ingenti somme di denaro, mentre sembra bastare un secchio di vernice e una dose di olio di gomito.

il parcheggio di via Teano Carlo Franna

I tempi di realizzazione dell’attesa area adiacente alla fermata sembrano essere infiniti [V MUNICIPIO] Roma ha una terza linea di metropolitana, utilissima alla cittadinanza che l’ha attesa per anni, ormai potendo avvantaggiarsi della sua presenza e dimenticare le polemiche sui suoi costi. Purtroppo, molte infrastrutture di servizio ai passeggeri della metro continuano a mancare, a partire dai parcheggi di scambio, che sono necessari a chi utilizza questa linea di trasporto pubblico, ma non può raggiungere agevolmente le stazioni di fermata. Gli abitanti del V Municipio, ad esempio, aspettano da tempo il parcheggio annunciato nei pressi della stazione metro Teano. Purtroppo non ci sono buonissime notizie. In un recente rapporto, il presidente del Municipio, Giovanni Boccuzzi, ha illustrato i problemi che si frappongono alla rea-

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La ciclovia San Pietro-Assisi Giandomenico Suria

Roma Capitale ha aderito al progetto di valorizzazione del cammino “La Via dell’Acqua” per la realizzazione di un percorso ciclabile unico al mondo [ROMA] Si chiamerà la Via dell’Acqua la Ciclovia interregionale Roma-Assisi. Il progetto è ufficialmente stato approvato, e inizieranno a breve i bandi per la realizzazione. Saranno coinvolti ben ventuno comuni del Lazio e dell’Umbria. Il percorso si svilupperà lungo il Tevere e i corsi d’acqua umbri, e sarà unico al mondo perché attraverserà riserve naturali di straordinaria bellezza,

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lizzazione del parcheggio. La sua Giunta ha convocato un incontro, svoltosi qualche settimana fa, con MetroC Spa, Roma Metropolitane, il Dipartimento Mobilità e l’Assessorato, nel corso del quale è emerso un conflitto tra Roma Metropolitane e MetroC Spa riguardo ai costi e alla tipologia di parcheggio da realizzare. La società del Comune vorrebbe risparmiare sui costi anticipati da MetroC Spa, circa 3 milioni di euro di partenza per realizzare un parcheggio “particolareggiato”. Il presidente Boccuzzi, no-

nostante l’impegno della sua Giunta, non appare ottimista sui tempi di realizzazione. MetroC Spa ha categoricamente escluso che si possa vederlo finito prima di dicembre 2019. Insomma, un ennesimo conflitto sui costi e sulle idee rischia nuovamente di bloccare un’opera necessaria agli abitanti del quartiere. Boccuzzi, comunque, promette di non mollare e di continuare a esortare tutte le parti in causa, amministrazione e MetroC Spa, per trovare una soluzione nel comune interesse.

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siti archeologici e scenari mozzafiato. Il punto di partenza sarà ovviamente il Vaticano, in pieno centro a Roma, e si snoderà per duecentocinquanta chilometri, prima di raggiungere la città di San Francesco. Quando sarà pronta, turisti e gente comune potranno usufruire di uno straordinario percorso che nulla avrebbe da invidiare al famoso Cammino de Compostela. Un viaggio in bicicletta tra spiritualità, storia, cultura e, ovviamente, natura e paesaggi dominati da scenari meravigliosi. La sindaca Raggi, comunicando l’adesione del Comune al bando regionale, ha ribadito l’impegno della sua amministrazione verso uno sviluppo di mobilità sostenibile. La Sindaca ha anche autorizzato altri tre progetti per altrettante ciclabili: viadotto dei Presidenti, collegamento Virginia-Riserva Tor de Cenci e prolungamento della ciclopedonale Monte Ciocci da via Chiarugi a Via Marinotti.

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[CENTOCELLE] Troppo spesso si aspetta che la città migliori per decisioni dell’amministrazione comunale. Si confida, giustamente, nell’istituzione e chi la rappresenta. Purtroppo, in molti casi si rimane in attesa di interventi che sembrano irrealizzabili e si finisce con il perdere la fiducia in un cambiamento positivo. La storia che segue è un lampante esempio di come i miglioramenti possano nascere dal basso, spontaneamente e con poco sforzo. Forse non tutti conoscono il vecchio proverbio “chi fa da se fa per tre”, eppure è la perfetta sintesi di ciò che è successo lo scorso 6 febbraio. Durante la notte alcuni intrepidi cittadini si sono impegnati in un’azione, pur sempre abusiva, di decoro urbano.

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Parco Sangalli, arrivano libri a km zero Chiara Borsini

Si chiama Te lo presto se te lo vieni a prendere al Parco Sangalli, è un progetto nato su Facebook, con l’obiettivo di creare una libreria condivisa a portata di tutti [TORPIGNATTARA] L’idea nasce in seno al Comitato Spontaneo Acquedotto Alessandrino, un gruppo di volontari che curano le aree verdi intorno all’acquedotto, nel quartiere di Torpignattara. Simone Magnelli, uno dei membri del Comitato, ha spiegato che l’iniziativa è stata pensata con l‘intento di avvicinare i cittadini alla lettura, mettendo a loro disposizione, gratuitamente, centinaia di

IL PARCO SANGALLI A TORPIGNATTARA

libri provenienti dalle librerie degli stessi abitanti del quartiere.

COME Partecipare Basta iscriversi al gruppo di Facebook – Te lo presto se te lo vieni a prendere al Parco Sangalli – per dare e ricevere informazioni sullo scambio dei libri, che deve avvenire all’interno dell’area fiorita del Parco Sangalli. Chiunque voglia pre-

stare un libro, può postare la foto del libro, accompagnata dalla frase “te lo presto”; chi è interessato a quel libro deve solo rispondere “mi prenoto” in un commento al post e il titolare del libro sceglierà a chi prestarlo. Lo stesso vale per chi vorrebbe prendere in prestito uno specifico libro: basta postare la richiesta nel gruppo. La durata massima del prestito è di due mesi.

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L’81 VERRÀ RIPRISTINATO? Davide Di Carlo

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La questione dei mercatini “fai da te” Santina Trentini

Segnalazioni, interrogazioni e smantellamento: si discute ancora dei mercatini rom e di decoro urbano [CENTOCELLE] Capita spesso, nelle vie della città, di vedere persone, soprattutto di etnia rom, rovistare nei cassonetti AMA, alla ricerca di oggetti riutilizzabili, contribuendo così al recupero di una piccola parte dell’enorme quantitativo di rifiuti indifferenziati smaltito ogni giorno dai romani. Ma ci si chiede dove finiscano gli oggetti così recuperati. Secondo Francesco Figliomeni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’Assemblea capitolina, e

Marco Rollero, Presidente del club delle libertà per le Politiche Sociali e Sicurezza di Forza Italia, finiscono, almeno in parte, nel mercatino “fai da te”, organizzato davanti alle uscite della Metro C, fermata Gardenie, nella zona di Centocelle. Gli stessi, su segnalazione di alcuni cittadini, hanno presentato un’interrogazione alla Sindaca e agli Assessori competenti per sapere, in particolare, se intendano porre fine a tali mercatini che, a loro avviso intralciano gli spazi, mettendo in difficoltà chi si trovi a transitare in quei luoghi, creando, inoltre, problemi di tipo igienico–sanitario, per la provenienza degli oggetti stesi su teloni all’aperto. Secondo i proponenti, verrebbe menomato il decoro urbano con conseguenti profili di illegalità, in violazione dell’ordinanza emessa dalla stessa amministrazione pentastellata, rimasta finora inerte, che vieta comportamenti indecorosi.

Sono trascorsi dieci mesi dall’eliminazione delle fermate della linea bus che univa il V Municipio a San Giovanni [MALATESTA] È trascorso quasi un anno dal taglio delle 10 fermate dell’autobus 81 che univa Piazza Malatesta a San Giovanni. Una decisione che venne presa dall’Assessorato alla Mobilità con l’intento di ridistribuire i chilometri della corsa del bus a vantaggio delle aree periferiche dove il trasporto pubblico era stato considerato più carente. La scelta è stata contrastata fin da subito dai residenti nel Municipio. La tratta, infatti, permetteva ai cittadini di recarsi facilmente verso le strutture del centro storico, collegando Malatesta a San Giovanni e permettendo agli utenti di avere una valida alternativa all’inefficienza della MetroC. Quanto deciso dal Comune venne inizialmente appoggiato dal Municipio V, per poi riconoscere nel giugno 2018, sotto la pressione di una petizione popolare che ne richiedeva il ripristino, la necessità di una modifica del piano di mobilità in vigore. Dopo 10 mesi di rilevazioni, di una mozione municipale che chiedeva all’Assessorato di

PIAZZA ROBERTO MALATESTA

ritornare sui suoi passi e delle numerose manifestazioni portate avanti in Piazza Malatesta da parte dei comitati favorevoli al ripristino, qualcosa sembra muoversi. Si è tenuto il 25 gennaio scorso, presso il Dipartimento alla Mobilità, un incontro per discutere del reintegro delle fermate cancellate. “Abbiamo ribadito a gran voce le esigenze della cittadinanza – scrive in una nota il presidente Boccuzzi – depauperata di una linea fondamentale per il territorio”. Il Municipio ha nuovamente incaricato l’Agenzia della Mobilità di fare nuovi approfondimenti per

trovare soluzioni che consentano di soddisfare le esigenze degli utenti del quadrante. Da maggio 2018 ad oggi migliaia di romani attendono che le fermate tagliate vengano ripristinate. La vertenza, se avrà buon esito, vedrà impegnato il Campidoglio nella riorganizzazione del trasporto di superficie. Infatti, con la riduzione della tratta dell’81, è stato possibile incrementare quella dello 058 che oggi collega il Municipio V con l’Università Tor Vergata, offrendo un servizio altrettanto fondamentale per la periferia est della città.

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CANCELLATA LA GARA Bonifica Malagrotta CORRIAMO AL COLLATINO rischio infrazione UE Davide Di Carlo

A causa della mancata disponibilità di fondi da parte del Municipio non si farà la 12esima edizione della corsa che richiamava sportivi da tutta la regione

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Marco Centi

La discarica di Malagrotta ha chiuso nel 2013, ma a causa dei ritardi nella bonifica è in corso una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea [AMBIENTE] La discarica alle porte di Roma è sotto stretta osservazione perché, secondo rilievi effettuati da varie istituzioni, vi sono criticità molto serie. Si rischia una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per la mancata messa in sicurezza: i ritardi nelle operazioni aumentano il ri-

schio di fuoruscita di percolato. Il Governo ha convocato a metà febbraio scorso una riunione con tutti gli attori interessati per pianificare un progetto d’azione ed evitare la procedura di infrazione. Una delle principali parti coinvolte, AMA, sta attraversando un periodo assai difficile dal punto di vista amministrativo. Vi è una cronica mancanza di liquidità che rischia di provocare lo stop al pagamento degli stipendi e dei fornitori. Il consiglio di amministrazione, lavorando con il Campidoglio, ha provato a trovare una soluzione, che al momento, però, non sembra all’orizzonte poiché il bilancio Ama è stato bocciato. La sindaca Raggi ha deciso di revocare l’intero consiglio di amministrazione, motivando la decisione con il mancato raggiungimento degli obiettivi e la

persistenza dei disservizi. Una guerra sotterranea tra l’amministrazione 5 stelle e Ama rende la soluzione dei problemi concreti sempre più un miraggio. L’amministrazione ha affidato la gestione di Ama a un collegio sindacale, decisione, però, contestata dal CdA di Ama attraverso uno studio legale, poiché il collegio sindacale è scaduto. L’arroccamento del CdA di Ama potrebbe essere una strategia per attendere le elezioni europee (in tre mesi circa) e un tracollo del Movimento 5 Stelle (e della Sindaca). La domanda è se Roma, Capitale d’Italia, possa permettersi questa immobilità, specialmente per un servizio come quello della raccolta rifiuti, fondamentale per l’igiene e il decoro urbano.

[V MUNICIPIO] Annullata dopo 11 anni la competizione podistica ‘Corriamo al Collatino’. Un evento che gli atleti aspettavano per confrontarsi con i migliori professionisti di tutta la regione. La decisione del Presidente dell’Associazione promotrice (ASD Atletica Collatina), Giuseppe D’Egidio, è maturata dopo settimane di lungaggini burocratiche che lo hanno visto scontrarsi con la Giunta municipale. La corsa è da sempre stata una delle competizioni più importanti a Roma. L’ASD ha cominciato a muoversi ad inizio anno per richiedere il patrocinio della Regione Lazio e del Municipio, utili per portare avanti gli impegni tecnici ed economici necessari per lo svolgimento della corsa. Le difficoltà sono sorte il 21 gennaio scorso quando, durante la conferenza dei servizi del Municipio, è stato sollevato il problema riguardante la polizia municipale. La mancanza di fondi a disposizione del corpo della polizia locale ha fatto rilevare l’impossibilità di pagare gli straordinari al personale. Un tema delicato che vede la municipale dover limitare il lavoro anche la domenica mattina presso il mercato di Porta Portese 2. La mancata verificabilità del-

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la disponibilità economica da parte del Municipio e l’impossibilità, quindi, di garantire l’incolumità degli atleti sul percorso ha così spinto l’ASD a non procedere con l’organizzazione. “A malincuore abbiamo dovuto annullare la gara che ha visto la partecipazione fino a 1100 atleti provenienti da tutta la regione ci racconta D’Egidio - Undici anni di corse cancellati in un mese, il Municipio sta seguendo la rotta già tracciata con la corsa podistica ‘Solstizio d’estate’ che da tre anni non può essere organizzata per la mancanza dei permessi”. Un commento amaro, considerato anche il silenzio del Comune. “Mi sento in dovere di ringraziare, a nome mio e dello staff, tutti gli atleti che avevano già da tempo scelto di partecipare – continua - dimostrandoci di aver apprezzato negli anni scorsi la nostra organizzazione”. Per ottenere maggiore chiarezza sul modo di procedere del Municipio, la consigliera Maura Lostia, il 14 febbraio scorso, ha protocollato un’interrogazione per chiedere delucidazioni. “Non è possibile che una gara così importante per Roma non possa essere organizzata – sottolinea Lostia - Per questo vorrei che il Presidente raccontasse in aula quali sono stati i passi che ha percorso per permettere la realizzazione dell’evento”.

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Raggi, lettera aperta ai residenti

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“Gli autodemolitori non possono continuare a imporsi con prepotenza”, ha scritto la Sindaca su Facebook [CENTOCELLE] “Il parco di Centocelle merita piena tutela, non ci arrendiamo”, le parole di Virginia Raggi non nascondono amarezza sulla vicenda degli autodemolitori che occupano un’area del parco archeologico. Nella lettera aperta ai residenti del quartiere sottolinea quanto la sua amministrazione si sia data da fare per liberare la zona da una situazione inaccettabile,

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arrivando ad emettere i relativi atti di decadenza. “Tanto era corretta l’azione avviata da questa amministrazione che il Tar si era espresso riconoscendoci pienamente ragione – continua la Raggi – Era fatta! Tuttavia è bastato che gli autodemolitori si accampassero fuori dalla Regione Lazio per indurre Giunta e Consiglio a varare una nuova norma che garantisse loro la proroga di diritto alla permanenza nel parco”. Sebbene l’orientamento del Tar sia stato invertito, la Sindaca confida nel Ministero dell’Ambiente, istituzione in grado di poter capovolgere la situazione impugnando una norma che viene ritenuta incostituzionale e contro le direttive europee.

Chiara Borsini

Convocata il mese scorso la Commissione Scuola per discutere alcune problematiche relative agli edifici scolastici [ROMA] Si è discusso, in particolare, della necessità di adeguare gli istituti scolastici alle normative antincendio, alla presenza dei direttori dell’Area tecnica delle strutture territoriali dei Municipi dal I al V. La situazione delle scuole, in questo senso, è, in effetti piuttosto critica: gli istituti privi di certificato di prevenzione incendi sarebbero oltre l’80% di tutte le scuole.

Sicurezza E mappatura delle scuole

Il punto è che queste certificazioni costano 300 mila euro per ogni istituto, per l’esattezza, e provvedervi risulta difficile in un momento in cui i Municipi fanno ancora i conti con cospicui tagli di fondi, nonostante il raddoppio di questi ultimi nel 2018. Vi è poi la questione dei plessi scolastici non ancora accatastati, che rende particolarmente complessa la pianificazione degli interventi. Occorrerebbe, pertanto, una

mappatura puntuale degli edifici che permetta di individuare anche il rapporto tra capienza ed effettiva presenza degli studenti, onde evitare inutili sprechi di risorse. Nelle prossime settimane verrà presa in esame la situazione dei restanti municipi per avere una valutazione complessiva della situazione delle scuole di Roma e ragionare sugli interventi da mettere in atto.

Torna a Roma Tulipark, il parco in stile olandese FB PUBLIC IMAGE

Santina Trentini

Polizia sequestra autodemolitore

La seconda edizione di Tulipark quest’anno si svolgerà nel V Municipio

del tutto incontrollata, un deposito di rifiuti speciali – autoveicoli in disuso, rottami e pezzi diversi di automobili – considerati pericolosi e particolarmente inquinanti, senza possedere le autorizzazioni necessarie. La normativa vigente in tema di smaltimento di rifiuti non assimilabili a quelli urbani, infatti, prevede che debbano essere gestiti opportunamente e separatamente, tramite l’intervento di operatori autorizzati dall’autorità competente. Inoltre è previsto anche l’obbligo di smaltimento di questi rifiuti speciali entro un anno dalla loro detenzione. Esistono anche delle precise linee guida stilate dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente.

[METRO C] Aprirà nella seconda metà di marzo il giardino olandese di Roma – progetto nato per volontà dell’Azienda Votadoro – in una location che non è ancora stata annunciata ufficialmente, ma che, stando all’ultimo post di Facebook della pagina di Tulipark, “Sorgerà a poco più di 3 km a Est dal Colosseo”, in una zona che “è stata set cinematografico per alcuni film e serie tv famose” e sarà “molto vicino ad una delle nuove stazioni della METRO C”. Il parco, patrocinato ancora una volta dal Comune di Roma, è un luogo ideale per gli amanti dei tulipani: vanta ben 4 chilometri di filari, per oltre 300 mila fiori di 91 varietà di-

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La denuncia riguarda dei rifiuti pericolosi tenuti senza permessi [TORPIGNATTARA] Lo scorso febbraio la Polizia di Stato della squadra amministrativa del Commissariato di Torpignattara ha posto i sigilli ad una attività di autodemolizioni e denunciato il titolare. Durante alcuni controlli straordinari effettuati nel territorio, gli agenti hanno scoperto che l’autodemolitore raccoglieva e deteneva, in maniera

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verse, che sarà possibile anche cogliere, sotto la guida di personale specializzato. In questa location tutta olandese, dotata anche di mulini a vento, sarà, inoltre, possibile partecipare a spettacoli di

intrattenimento e assistere a esibizioni con balli tipici dei Paesi Bassi. Per tenersi aggiornati sulla data di apertura e il nuovo indirizzo di Tulipark, consultare il sito: www.tulipark.it

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Scuole, in arrivo le Zone 30 all’ora Chiara Borsini

Limiti di velocità in prossimità delle scuole [ROMA] Limite di 30 Km orari: incubo per gli automobilisti, ma a volte misura strettamente necessaria per la sicurezza stradale. Con una mozione della maggioranza pentastellata in assemblea, presentata in Campidoglio e firmata anche dal presidente della Commissione alla Mobilità, Enrico Stefàno, si è pensato di imporre tale limi-

te in prossimità delle scuole, specie quelle frequentate dagli alunni più piccoli e nelle strade a maggior rischio di incolumità pedonale, denominate “zone 30”. Una volta approvata tale scelta, si procederà alla selezione delle strade su cui insistono i plessi scolastici da proteggere con il limite di velocità, in collaborazione con i Municipi, i dirigenti scolastici, i rappresentanti degli insegnanti e dei genitori. Tali interventi rientreranno nel Piano urbano di mobilità sostenibile, che già interessa alcune zone della Capitale, come via delle Terme Deciane, via di Porta San Sebastiano, i varchi dell’Appia Antica e

alcune zone periferiche di Casal Monastero e di Ostia Lido. I conseguenti lavori dovrebbero iniziare entro l’estate e si prevede un fiorire di cantieri tra il V e il XIII Municipio. Riusciranno gli automobilisti romani a rispettare tali limiti di velocità? Il dubbio, evidentemente, deve essere balenato nella mente dei promotori, se è vero che, accanto al rifacimento della segnaletica verticale e orizzontale, alla realizzazione di isole spartitraffico e alla istituzione di percorsi per non vedenti, è stata prevista la realizzazione di dossi stradali, atti a limitare naturalmente la velocità dei veicoli in transito.

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Staffetta per la Pace 2019 Una sfilata “Favolosa” [V MUNICIPIO] In occasione del carnevale, l’I. C. Dal Verme ha organizzato una sfilata nel quartiere che ha avuto come tema il mondo delle fiabe. Anche quest’anno, per Giovedì grasso, i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria “G. Cesare” hanno invaso le vie del quartiere con la consueta sfilata di Carnevale. Tematica di quest’anno il magico mondo delle fiabe, accompagnato dallo slogan “abracadabra”! Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Aladino, la Bella addormentata, Alice, Peter Pan, la Carica dei 101, Pinocchio, il Mago di Oz e Mary Poppins, insieme a maghi, fatine e principesse, sono le fiabe rappresentate dalle singole classi con fantasia e originalità, e costumi realizzati dagli insegnanti e dal prezioso aiuto dei genitori. La novità è stata la presenza della “Banda dei Vigili urbani”! Con la loro esibizione alla fine del corteo, nel giardino della scuola di via A. Da Giussano, si è conclusa ballando e cantando, una mattinata all’insegna dell’allegria e del divertimento. di Roberta Settele

Conclusa la IIa edizione dell’evento municipale che ha coinvolto le scuole del territorio [V MUNICIPIO] Protagonisti oltre mille studenti della scuola primaria e secondaria di 1° grado provenienti da sette Istituti Comprensivi del V Municipio: Viale Venezia Giulia, Via Anagni, Artemisia Gentileschi, Via dei Sesami, Pirotta, Olcese e Via Laparelli 60. Uniti per comunicare un bisogno importante: la riscoperta del significato della solidarietà, della condivisione e di tutti quei valori indispensabili a costruire la pace. Così, la mattina del 31 Gennaio si è conclusa la terza e ultima giornata dedicata al tema. Le strade di Tor Pignattara si sono tinte di speranza, in una marcia simbolica e carica di energia. Bambini e ragazzi hanno partecipato all’iniziativa scambiandosi metaforicamente la staffetta e fornendo ognuno il proprio contributo. Ed è il caso delle classi prime della scuola primaria del plesso Pietro Mancini che hanno raggiunto – durante la loro prima manifestazione – la sede centrale dell’Istituto Comprensivo Laparelli. Tre classi in marcia, circa 60 bambini accompagnati da insegnanti, genitori commossi e scortati dal Comando dei Vigili Urbani. A campeggiare il gruppo Jessica Amadei, Assessore alle politiche giovanili della Scuola del V Municipio (attualmente neo promossa in Campidoglio). Partenza da Via Manfroni, passando per il Parco Giordano Sangalli e Via di Tor Pignattara, fino ad arrivare in Via Laparelli 60. Lì, ad attendere i piccoli, erano in molti. Era in corso, infatti, il convegno L’incontro con l’Altro mancato. Insieme con i docenti e il Dirigente Scolastico Marilena Pera, tanti i partecipanti della scena politica locale, nazionale e del panorama artistico: dall’Assessore alle politiche giovanili, Jessica Amadei, a Luigi Gallo, Presidente della Commissione Cultura della Camera, a Maria Agnese

Catini, Presidente della Commissione Capitolina alle Politiche Sociali, all’Ispettore Capo Massimo Melito e Barbara Rotundo della Polizia di Stato. Tra gli altri, anche il sempre vicino alla Scuola rapper e produttore discografico Amir Issaa. Un momento di condivisione e riflessione durante il quale affrontare tematiche come il bullismo ed il cyberbullismo. Un incontro ricco di spunti e buoni propositi e perché no, di arte.

Una canzone, una poesia, dei brani al pianoforte, per trovare insieme le giuste note, “sentire” la pace e realizzarla, sensibilizzando i luoghi nei quali viviamo e partendo da essi. Nuove sinergie e spazi di collaborazione, scuola e territorio uniti in un processo di continuità, insieme, per poter fare la differenza. di Loryolga Vantaggiato

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H2O Fitness Center Redazionale

Situato nel cuore del Pigneto, l'H2O Fitness Center è una struttura di 3000mq, a più piani, ideata per soddisfare tutte le esigenze di chi fa della forma fisica un valore salutare la palestra I vari ambienti del centro sportivo sono ideati per dedicarsi al fitness nello specifico di ogni sua disciplina. C'è una sala spinning con 18 Bike di ultima generazione, due sale per lezioni di gruppo luminose e spaziose, in parquet, che all'occasione si trasformano in un'unica grande sala eventi per 100 persone. La sala isotonica si sviluppa in tre ambienti, uno per il lavoro cardiovascolare con macchinari che spaziano dal tapis rouland allo step mill, fino ad arrivare al tread mill che simula la camminata sulla sabbia. Un'area è dedicata ai macchinari con movimento guidato e assistito e una terza sala dispone di attrezzature a carico e/o movimento libero con bilancieri, manubri e panche. LEZIONI L'H2O propone lezioni di step

H2O FITNESS CENTER

coreografico, tonificazione, just pump, stretching, gag, total body,ginnastica posturale e generale, pilates, fit fight, Karate per bambini, capoeira, yoga, Kick boxing e zumba. Gli istruttori qualificati completano la qualità della proposta fitness. la piscina Un grande valore alla struttura lo dà la piscina di 25mt, con 6 ampie corsie, la cui acqua è trattata tramite lampada UVA, un nuovo metodo che consente di abbattere il cloro, garantendo un ambiente salubre. In piscina si offrono corsi di nuoto per bambini ed adulti, nuoto libero supervisionato sempre da un istruttore, lezioni di acquagym, hidrobyke, scuola di pallanuoto e il gruppo di preagonistica. Vengono organizzati anche incontri di ginnastica pre-parto in acqua. SPOGLIATOI L'H2O ha un design moderno ed elegante, anche gli spogliatoi dispongono di numerosi armadietti, console con phon professionali e prese elettriche. Le docce hanno grandi soffioni

e si utilizzano senza alcun supplemento. LA SAUNA Per completare la richiesta ad ogni esigenza ci sono una sauna e un bagno turco per ogni spogliatoio. All'interno del centro si trova anche un beauty center. L'H20 Fitness Center offre, in oltre, il servizio di personal training. SERVIZI INCLUSI Ogni socio può usufruire gratuitamente del servizio di un parcheggiatore, garantito dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20:30. È a disposizione per i più piccoli il personale che li aiuta nelle docce,preservando i genitori e gli accompagnatori e mantenendo così un alto standard igienico. Contatti Via del Pigneto, 108 00176 Roma (RM) www.h20fitnesscenter.it info@h2ofitnesscenter.it Infoline Tel.: +39 06 2753877 Fax: +39 06 27801401

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Alberi tagliati alla Torre di Centocelle Carlo Franna

Le proteste del WWF Roma, sostenuto dall’Area Metropolitana Gruppo Pigneto Prenestino [CENTOCELLE] La causa è il taglio di numerosi alberi, per lo più pini marittimi, presso la Torre di Centocelle, tra viale dei Romanisti, viale Palmiro Togliatti e via Casilina. Si trattava di una piccola pineta, ormai facente parte del paesaggio del quartiere, visto che risale al lontano 1923. A quanto si apprende, i pini sono stati abbattuti su richiesta dell’Ater, che sta eseguendo dei lavori nella zona. Il WWF Roma ha chiesto alle autorità se il taglio sia avvenuto seguendo le norme di legge,

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visto che l'area è sottoposta a vincolo, e non ad uno qualsiasi. La pineta (ciò che ne rimane) era protetta da un vincolo emanato il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano del 1923. Il WWF ha, quindi, inoltrato

una segnalazione al VI Municipio, alla Polizia Municipale, e alla Soprintendenza Statale per verificare se siano stati rilasciati i nullaosta agli interventi. Speriamo che rispondano prima di Natale 2019!

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Volontari nei parchi a 9 euro al giorno Marco Centi KREATIVA.BIZ

decoro urbano in atto Davide Di Carlo

Verde pubblico, piazze e strade protagoniste della massiccia pulizia portata avanti dal Municipio [V MUNICIPIO] Il lavoro portato avanti da AMA e Servizio Giardini, nell’ultimo mese, è stato documentato dall’assessore Dario Pulcini attraverso numerosi video e foto postati sui social network. Il lavoro delle municipalizzate è proseguito interrottamente per cercare di ristabilire il decoro urbano nelle vie, nelle piazze e nei parchi del territorio maggiormente usufruiti dai cittadini. Potature, sfalcio dell’erba, ripristino dei cestini divelti e pulizie di vario genere hanno riportato un minimo di normalità nel territorio. Un lavoro che, però, non basta perché c’è la necessità di curare quotidianamente le aree. Invece,

quello che dovrebbe essere un normalissimo lavoro ordinario di pulizia degli spazi pubblici, si è trasformato in un fatto straordinario ed eclatante. Da Largo Preneste a Centocelle, passando dallo square centrale di viale Palmiro Togliatti e di viale della Primavera, è proseguito il lavoro di pulizia. Il primo video dell’assessore è datato 4 febbraio 2019 e documenta il ripristino del decoro a Largo Preneste. L’ultimo post (al momento in cui l’articolo è stato redatto) è del giorno di San Valentino e riguarda viale della Primavera. “Si tratta di piccoli ma grandi risultati - racconta Pulcini da Largo Preneste - perché sono a beneficio dei cittadini”. Un traguardo raggiunto che, però, vede le istituzioni arrancare sulla questione. Molte altre aree sono state pulite senza alcuna rivendicazione politica. Un esempio è via della Rustica. L’arteria principale del quartiere, limitrofa al parco Fabio Montagna, ha visto impegnato, ad inizio febbraio, un’ingente numero di operatori intenti a ripristinare il decoro della strada.

Col nuovo bando del Comune diminuiscono le risorse per i volontari impegnati nel bene pubblico [ROMA] L’idea era senz’altro positiva e prometteva di unire l’utile al dilettevole. Coinvolgere associazioni di volontariato nella gestione e cura dei parchi pubblici di Roma, sopperendo alla carenza di personale e alla cronica assenza di fondi. Purtroppo, dopo un avvio promettente, la soluzione dei cittadini-volontari sta incontrando qualche difficoltà. A spiegarlo sono Sandro Silbi e Valentina Coppola, rispettivamente membri dell’associazione Carabinieri Martiri di Nassirya e di Earth: le due entità di volontariato che hanno vinto il precedente bando per l’apertura e la chiusura dei 42 parchi cittadini. Ma cosa è successo? Il Comune ha deciso di tagliare le risorse per questo progetto, da 222 mila euro a 92 mila. Le due associazioni non hanno perso tempo a esprimere il loro disappunto. Un taglio netto ai fondi da devolvere ai volontari

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suona come un affronto a chi si impegna gratuitamente per il bene comune.

non solo l’apertura e la chiusura dei parchi, ma anche la sorveglianza e il controllo.

L’associazione Carabinieri Martiri di Nassirya rivendica, tramite la persona di Sandro Silbi, un debito non saldato di 100 mila euro. Inoltre, Silbi puntualizza che 9 euro per quattro ore al giorno di “volontariato” sono pochissime. Anche dall’associazione Earth arrivano vibranti proteste per i tagli decisi dal Comune. Valentina Coppola tiene a precisare che il progetto andrebbe riveduto, allargando responsabilità (e i compensi?) dei volontari, affidando loro

Insomma, il Comune, che sperava di sopperire alla scarsezza di risorse affidandosi al buon cuore delle associazioni di volontariato, dovrà impegnarsi di più, perché al prossimo Bando rischia di trovarsi con un pugno di mosche in mano e con nessuno che apra e chiuda i nostri parchi. Viavai si impegnerà a dare aggiornamenti sulla questione e ad approfondire il perché della richiesta di risorse da parte di chi fa attività di volontariato.

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Global Warming in tribunale Inquinamento, un morto ogni tre giorni Questi i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui il maggior responsabile è il biossido di azoto prodotto dai gas di scarico delle auto

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Marco Centi

Dal marzo 2017 in 24 paesi diversi erano in corso duecento processi per danni da cambiamento climatico [CLIMA] Questi procedimenti hanno un motivo comune: le richieste di risarcimento intentate da cittadini a governi e multinazionali per i danni causati dal Global Warming. Che il pianeta si stia surriscaldando è ormai appurato, gli effetti sono visibili anche ai più scettici: alluvioni, uragani sempre più potenti e frequenti, città avvelenate dall’anidride carbonica.

Tutti questi fenomeni spesso provocano danni alle infrastrutture, alle popolazioni e alle loro esistenze e molti tribunali stanno decidendo che tali danni sono quantificabili e i governi possono esserne considerati i responsabili. Tra i casi più recenti, la sentenza di un tribunale olandese, sollecitato da un’associazione di cittadini che ha intimato al governo di tagliare le emissioni di anidride carbonica del 25% entro il 2020. Nel 2015, 21 ragazzi tra i 10 e i 21 anni hanno fatto causa al governo federale per ottenere un risarcimento per i danni subiti a causa del Global Warming: chi aveva perso la casa in un tornado, chi aveva contratto malattie respiratorie o perso il raccolto a causa di una siccità. La corte distrettuale dell’Oregon, ad esempio, ha dichiarato ammissibile la richiesta di ri-

sarcimento, nonostante le proteste della Casa Bianca e delle multinazionali delle lobby del carburante fossile. Il motivo è chiaro: i governi sapevano da almeno 50 anni che i combustibili fossili sono deleteri per gli umani e per il pianeta, ma non hanno preso misure adeguate. In Perù, un contadino si è rivolto a un tribunale tedesco contro la RWE, azienda energetica del paese teutonico. La sua città sta subendo i danni dovuti allo scioglimento di un ghiacciaio sulla montagna che sovrasta la città. Una corte tedesca ha già stabilito che il caso è ammissibile e il risarcimento richiesto è adeguato. Insomma, la coscienza, specialmente delle nuove generazioni, sembra essersi svegliata. Speriamo che non sia troppo tardi per salvare il nostro pianeta… e noi stessi.

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[V MUNICIPIO] Si chiama biossido di azoto, conosciuto anche come NO2, e viene generato in massima parte dai processi di combustione. L’OMS ha stabilito che oltre la soglia di 20 microgrammi per metro cubo questo gas nocivo nuoce alla salute umana, in particolar modo quella di anziani e bambini. Il maggiore responsabile per le emissione di biossido d’azoto rimane, inutile dirlo, il traffico automobilistico, specialmente quello dai motori diesel (circa il 92%). Gli effetti deleteri più gravi riguardano il sistema respiratorio e le malattie cardiovascolari. Quasi un terzo dei romani vive in quartieri dove questa soglia è superiore al limite di legge di 40 microgrammi. Questi dati sono stati presentati dalla Onlus “Cittadini per l’aria”, durante il convegno “Che aria respiriamo” svoltosi presso i Musei capitolini. Un aumento di soli 10 microgrammi nella concentrazione di biossido di azoto, è stato appurato, provoca un aumento della mortalità del 5.5 per cento. Nella nostra città queste anomalie provocano circa 120 morti all’anno. Un morto ogni 3 giorni. Cifre impressionanti, che spaventano. Quali misure ha in mente l’amministrazione comunale per fronteggiare il problema? Innanzitutto, la sindaca Raggi ha preannunciato una delibera che prevede lo stop a tutte le auto diesel euro 3 all’interno della Ztl, a partire da novembre 2019. Quindi, fra un anno. La misura riguarderà 24 mila residenti e sarà effettiva dal lunedì al venerdì. Decisione che ha sollevato molte critiche, perché ritenuta insufficiente. Greenpeace l’ha bollata come lenta, mentre Legambiente ha ribadito che occorre un maggiore impegno nelle metropolitane, ricordando che 24 mila veicoli sono una inezia rispetto al milione e 300 mila circolanti. Inoltre, a Milano già vige lo stop del diesel euro 4 nel centro storico. Insomma, dati dell’OMS alla mano, Roma si aspetta misure più efficaci per la qualità della sua aria e della vita dei cittadini. di Giandomenico Suria

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Il cambiamento in dieci minuti Sara Eba Di Vaio

“Per un mese, per dieci minuti al giorno, faccia una cosa che non ha mai fatto. Una qualunque. Basta che non l’abbia mai fatta”. “E poi, dottoressa, che succede? Avrò indietro la mia vita? [PSICOLOGIA] Nel libro “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, alla protagonista viene proposto dalla sua psicoterapeuta di fare un gioco. Certamente questo “giochino” non può avere il potere di restituire una vita indietro (o tutto ciò che si intende con questa espressione!) ma ha dentro di sé una serie di possibilità. Per prima cosa va ad alimentare la disciplina nell’occuparsi attivamente del benessere personale. Molte persone sperano di star bene, migliorare la propria condizione, raggiungere i propri obiettivi grazie ad un impegno sporadico, saltuario e di “poca fatica”. Purtroppo non è così. Stare bene, anche dal punto di vista psicologico, vuol dire occuparsi attivamente e con impegno continuo e disciplinato delle proprie aree del sé. Il giochino ci costringe, inoltre, tutti i giorni, a fermarci e a dialogare profondamente con noi stessi. Dobbiamo interrogarci e “scavare” per trovare cose nuove da fare e, soprattutto, cose che ci interessa sperimentare. Questo tipo di lavoro scandaglia i bisogni e lascia emergere i desideri. Il giochino ci aiuta anche a mettere in atto nuove strategie: se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto! Provate a pensare a quante volte vi siete lamentati di trovarvi sempre nelle medesime situazioni. Ma se fossimo proprio noi a mettere in atto sempre le stesse modalità comportamentali? Raccogliere la sfida e provare questo gioco vuol dire “mettersi alla prova” e investire su di sè. Tempo ed energia verso se stessi. Nel libro, la protagonista si cimenta in piccole/grandi sfide: lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake,

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Aloe, la farmacia in una pianta FREESTOCK

cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Il mio invito è di provare. Prendete un quaderno e annotate tutti i giorni la cosa nuova che avete fatto. Vi invito anche, inizialmente, a dimezzare il tempo: solo 5 minuti (nessuno potrà dire di non avere tempo!). A partire da ora, al termine della lettura, fermati e dialoga con te. Se proprio oggi dovessi fare una cosa mai sperimentata cosa farei? Non deve essere niente di “speciale”, né rappresentare una sfida epocale. Deve essere semplicemente una cosa nuova. È così che si apprendono nuove abilità. Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta? Fai che sia oggi! Dr.ssa Sara Eba Di Vaio Psicologa – Psicoterapeuta Sessuologa Clinica

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Pianta grassa originaria dell’Africa australe e orientale che ha colonizzato le regioni calde e desertiche di America e Asia [BENESSERE] La crescita in ambiente particolarmente ostile ha favorito la selezione di sostanze protettive, accumulate nel succo, che possono essere trasferite all’uomo. Secondo la leggenda, Cleopatra utilizzava l’aloe per preservare la sua bellezza. Nell’Ayurveda è nota come kumari, che significa “vitalità della giovinezza”. Conosciuta alla Medicina Tradizionale Cinese da oltre cinquemila anni come “rimedio dell’ armonia”, nel 973 il primo erbario cinese la elevò a simbolo d’ immortalità.

L’uso odierno privilegia il succo concentrato ottenuto mediante incisione delle foglie. Il succo è ricco di fibre, enzimi, amminoacidi essenziali, grassi insaturi, vitamine (A, B, C, E), oligoelementi (Zn, Cu, P, Mn, Ca, Ger). Il principale costituente è l’acemannano, un polisaccaride che aumenta le difese immunitarie potenzia l’attività dei macrofagi che distruggono scorie e cellule tumorali. Possiede, inoltre, proprietà antinfiammatoria, antivirale e rivitalizzante. Per uso interno migliora il processo digestivo, aumenta la produzione e il deflusso della bile, depura il fegato, favorisce la flora intestinale naturale. E’ utile nell’anoressia e nell’anemia. L’azione di detossificazione profonda rimuove le scorie accumulate nei tessuti, ma anche rancori e risentimenti, a livello emozionale. Con l’imminente arrivo della Primavera facciamo trovare il nostro corpo pronto allo sbocciare della vita rigenerandoci con una buona dose di succo d’Aloe. Francesco D’Ambrosio

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Cambiamento climatico, la protesta Rifiuti plastici: quali dei giovani è danni e come ridurli mondiale FB PUBLIC IMAGE

Youth For Climate

Santina Trentini

Chiara Borsini

In tutto il mondo si stanno svolgendo manifestazioni giovanili davanti alle sedi dei governi, accusati di non intervenire adeguatamente [DAL MONDO] Gli slogan, sostanzialmente, si riducono ad uno, “il tempo è adesso”, non essendo più procrastinabili i rimedi ai danni inflitti dagli uomini alla Terra a partire dal sorgere dell’era industriale: l’effetto serra per le emissioni indiscriminate, l’aumento del riscaldamento globale, l’afflusso di materiali plastici nei fiumi e nei mari con danni irreversibili alla fauna, la deforestazione ecc. Sembra, però, che i potenti della Terra non ritengano il problema tra le priorità alle quali far fronte, dilazionando, di volta in volta, gli interventi. Ma i giovani si sono resi conto che stanno per ricevere in eredità un mondo gravemente malato e hanno capito che non è più possibile aspettare, tanto più che il programma di con-

Sotto accusa l’esorbitante consumo di acqua in bottiglia di plastica

Youth For Climate

tenimento del riscaldamento globale all’1,5 °C, entro il 2025, stabilito dagli Stati partecipanti all’Accordo di Parigi, sembra avviato al fallimento, con gravissime conseguenze come lo scioglimento dei ghiacci e danni irreversibili alle barriere coralline e alla agricoltura. Ecco allora che a Londra, Sidney, Berlino, Bruxelles si sono visti migliaia di giovani riversarsi nelle strade per protestare contro i rispettivi governi e il sorgere, ovunque, di movimenti giovanili “Youth for Climate”. Movimenti che traggono spunto dalla protesta della sedicenne studentessa svedese Greta Thumberg, sensibile ai problemi dell’ambiente fin dall’età di otto anni, che ogni venerdì diserta la scuola per recarsi davanti alla sede del Parlamento del suo Paese inalberando cartelli di protesta e sollecitando interventi immediati.

Qualche risultato comincia a intravedersi, se è vero che la Germania, dove i movimenti giovanili e ambientalisti sono più forti, ha deciso di ridurre gradualmente, fino a farle cessare del tutto entro il 2038 le emissioni di carbone e lignite. E in Italia? Esistono non pochi segnali di sensibilità al tema, anche se le recenti proteste hanno avuto per oggetto il funzionamento delle scuole. Suppliscono, comunque, associazioni come il WWF e l’A.N.T.A. (Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente) e il volontariato. Anche quest’anno, inoltre, si terrà ad aprile, a Roma, la manifestazione Villaggio per la Terra, organizzato dalla Earth Day Italia, che lo scorso anno ha fatto registrare la presenza di 150.000 persone.

[AMBIENTE] Da qualche tempo, ogni 8 giugno, si celebra la Giornata mondiale degli oceani, che lo scorso anno è stata dedicata alla prevenzione. Gran parte dei rifiuti di plastica che inquina i mari nel mondo è costituito da bottiglie di acqua minerale, il cui uso è sensibilmente aumentato negli ultimi tempi. Secondo il network di informazione lifegate.it, ogni 60 secondi viene prodotto un milione di bottiglie di plastica; 25 milioni di tonnellate all’anno sono i rifiuti prodotti nella sola Europa (300 milioni nel mondo), contribuendo all’incessante formazione delle famigerate isole di plastica negli oceani. Secondo l’OCSE, solo il 30% dei rifiuti plastici viene riciclato (dati che scendono al 15% a livello globale). Quando questi rifiuti arrivano al mare, occorrono oltre mille anni per la loro degradazione, con l’inevitabile conseguenza di entrare nella catena alimentare, dalla fauna marina all’uomo. Il Mediterraneo, secondo il CNR-Ismar, è uno dei mari con la maggior concentrazione di

microplastiche. Ad avviso della Fondazione MacArthur, nel 2050 avremo più plastica che pesce. Dati più che allarmanti che hanno fatto sorgere spontaneamente, dapprima in Canada e negli Stati Uniti, poi in molti altri paesi (in Italia la campagna Marevivo per la messa al bando delle microplastiche), una serie di movimenti Life Without Plastic. Anche in Italia si registra un consumo elevato di acqua in bottiglie di plastica, con 7 miliardi da smaltirne solo nel nostro Paese. Siamo terzi al mondo per consumo (196 litri per anno a persona), nonostante la nostra acqua di rubinetto sia al quinto posto in Europa per qualità. Il movimento antiplastica raccomanda l’uso di contenitori di vetro, di borracce o il riuso delle bottiglie di plastica. Per chi continuasse a diffidare dell’acqua di rubinetto a causa dell’odore o del sapore, sono consigliate soluzioni di filtraggio domestico, come la microfiltrazione a carbone attivo vegetale, che con la sua porosità riduce la presenza di cloro e di alcuni sedimenti; oppure i sistemi a osmosi inversa, con l’utilizzo di una membrana che riesce a filtrare elementi indesiderati come nitrati e pesticidi e a bloccare il passaggio di batteri, virus ecc. E non va dimenticato che l’impiego di petrolio per la produzione di bottiglie di plastica causa l’emissione in atmosfera di elevati quantitativi di CO2.

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La Tana dei Cuccioli

Redazionale

Il parchetto si trova in via Gentile da Mogliano 36, un’oasi protetta per bimbi fino a 4 anni [PIGNETO] Varcato il cancello rosso ci si trova in un giardino con diverse aree gioco, una ha il pavimento antitrauma dove i bimbi possono gattonare; l’altalena, messa in sicurezza dai volontari, lo scivolo (acquistato grazie a una raccolta fondi che ha visto partecipi cittadini ed esercenti) e giochi a molle. Le piste (campi da bocce) hanno una varietà di macchinine e tricicli donati dalla comunità a uso di tutti. Nell’area del frutteto c’è la casetta col fasciatoio e i tavoli per feste di compleanno e pic-nic. Grazie all’Assessore all’Ambiente si sono ottenuti i bidoni per la raccolta differenziata. Dove le istituzioni sono state carenti, la volontà dei cittadini ha compensato alle esigenze del posto. Ad aver reso fruibile la Tana dei Cuccioli è “L’Erbavoglio”, associazione di genitori che ha adottato il parco dal Comune di Roma e si prende cura della sua manutenzione. L’Erbavoglio nasce senza scopo di lucro ed è apolitica, col solo obiettivo di rendere “il parchetto” pulito e sicuro per i bimbi. Si organizzano eventi gratuiti, appuntamenti utili nella primissima fase di genitorialità e di adattamento alla vita. Gli associati sono genitori del Pigneto e dei quartieri limitrofi che frequentano il parco quotidianamente. Con

QUANDO IL RISULTATO SUPERA L’ASPETTATIVA

un contributo di 20 € l’anno, permettono l’acquisto di ciò che serve ala manutenzione. Così si è creata una rete che ha all’origine la condivisione di un ideale comune, la crescita sana dei bambini, e che mira a sensibilizzare ognuno alla cura degli spazi condivisi. A 3 anni dalla nascita de l’Erbavoglio sono stati raggiunti tanti obiettivi, come spiega Nicole Marcellini, presidente dell’Associazione, ma la riqualificazione della Tana dei Cuccioli ha come punto fondamentale l’annullamento delle barriere architettoniche, la messa in sicurezza delle piste e la creazione di zone d’ombra. Così l’Erbavoglio ha ideato un progetto che ha concorso al bando della Regione Lazio denominato DGR850 del 12/12/2017, e ha vinto per la felicità di tutti, se non fosse che i soldi sono fermi in Regione da diversi mesi. Nell’attesa che li sblocchino, l’attività della Tana dei Cuccioli continua, i bimbi crescono e i genitori guardano al futuro attraverso il proprio bambino. di Stefania Seminara

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Gianni Ranalletta

Una buona abitudine di grande supporto per la salvezza del nostro pianeta, soffocato dai rifiuti in plastica

Crema pasticcera • 500 gr di latte intero fresco • 1 baccello di vaniglia • mezzo limone • 2 uova intere + un tuorlo •100 gr di zucchero • 25 gr di farina • 25 gr di farina maizena Per guarnire • Amarene sciroppate • zucchero a velo

Preparazione In una ciotola mettete le uova, il tuorlo e lo zucchero, sbattete fino ad ottenere una crema liscia, incorporate poco alla volta la farina con la maizena, amalgamare bene affinché le farine si incorporino bene con le uova a formare un impasto solido e omogeneo. In una pentola, portate in ebollizione il latte con il baccello di vaniglia inciso. Quando il latte bolle aggiungetelo, poco a poco, al composto di crema. fate cuocere la crema a bagnomaria, mescolando in continuazione fino a quando il composto non raggiunge la densità desiderata. Versate la crema in una ciotola, copritela con la pellicola e fatela freddare.

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Pasta chous Far bollire l’acqua con burro e sale. Setacciate la farina e versatela tutta insieme. Togliete la pentola dal fuoco e mescolate cercando di incorporare bene la farina nell’acqua e burro. Rimettete di nuovo il composto sul fuoco e sempre mescolando cuocete per circa 5 minuti, finché l’impasto non cominci a staccarsi dalle pareti interne della pentola. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare l’impasto, magari cambiando contenitore. Quando sarà tiepido cominciate a unire le uova, mi raccomando un uovo alla volta, è importante che ogni uovo sia incorporato bene fino ad ottenere un composto liscio, la consistenza è tipo quella della crema pasticcera ma più densa.

Mettete il composto nel sac a poche e, col beccuccio da 1,5 cm per formare le zeppole grandi, adagiatele sulla carta da forno e, lasciando almeno 3 cm di spazio tra l’una e l’altra perché crescono un po’ durante la cottura, infornatele a forno già caldo a 220° per 13 minuti e 180° per 20 minuti; lasciate le zeppole nel forno spento e semiaperto per circa 5 minuti. A questo punto guarnite le zeppole con la crema pasticcera usando la siringa e decoratele in superficie. Adagiate un’amarena e lo zucchero a velo.

Variante Volendo le potete friggere con olio di semi tagliando la carta da forno intorno alla zeppola, e dopo qualche secondo la carta si stacca e potete toglierla.

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[AMBIENTE] Ormai tutti conosciamo la grave situazione in cui versa il nostro pianeta, sommerso da una enorme quantità di rifiuti, e nello specifico la plastica sta causando una vera e propria catastrofe. Questo materiale, che agli esordi pareva essere una geniale invenzione, nella realtà odierna è diventato qualcosa di ingestibile, che sta inquinando gravemente l’ambiente in cui viviamo. Ad avere la peggio sono gli oceani – basti pensare agli sconvolgenti agglomerati di plastiche varie che hanno formato delle vere e proprie “isole” galleggianti – e tutti gli organismi viventi che ci vivono. Naturalmente non possiamo sfuggire all’effetto boomerang, per cui la catena alimentare ci riporta indietro le schifezze che i poveri pesci sono costretti a ingoiare. Eppure in tutto questo sfacelo qualcosa potremmo fare, iniziando, per esempio, a consumare meno

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plastica. Sembra poca cosa ma considerando questa attenzione moltiplicata per miliardi di esseri umani è facile vederne l’importanza. Un’altra cosa su cui ragionare è che, in questa situazione di emergenza, non serve granché comprare cose imballate con materiali “bio”, perché in fondo significa soltanto immettere nell’ambiente altro materiale da smaltire, mentre noi dobbiamo puntare a diminuire ed eliminare, e sbrigarci pure a farlo. Pensiamo allora quale grande aiuto potremmo dare all’ambiente se iniziassimo a riciclare i contenitori dei detersivi usandoli per riempire nuovamente il prodotto che finisce. I detersivi alla spina sono una vera scelta ecologica, purtroppo ad oggi non valutata adeguatamente, tanto che la grande distribuzione non li mette a disposizione dei clienti (a parte una catena di supermarket bio). Qualcuno ci ha provato ma il pubblico non ha gradito, o forse non ha capito. Evidentemente mancano politiche sensibilizzanti adeguate. Intanto, per informazione, può essere utile sapere che Google Maps rileva nel V Municipio un paio di negozi che vendono detersivi alla spina: uno vicino largo Telese sulla Prenestina, e l’altro nelle adiacenze di via Tor de’ Schiavi a Centocelle.

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RISCHIO CELLULARI, MINISTERI OBBLIGATI A INFORMARCI Marco Centi

Il Tar del Lazio ha deciso che le istituzioni preposte informino adeguatamente la popolazione [SALUTE] Il Tribunale Regionale del Lazio ha intimato ai Ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Istruzione di attuare una campagna informativa diretta alla popolazione, riguardo i rischi per la salute connessi all’uso dei cellulari. Già nel 2011 il Consiglio Superiore di Sanità aveva evidenziato che, sebbene non vi siano prove inconfutabili che dimostrino la connessione tra smog elettromagnetico e patologie tumorali, non la si possa escludere. Sono passati ben 8 anni e la ricerca è andata avanti. Ora, un tribunale della Repubblica - accogliendo un ricorso presentato dall’Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog – obbliga le istituzioni a informare adeguatamente la popolazione. Abbiamo spesso sentito parlare di elettrosmog, ma cosa

Carlo Franna

Google sta progettando dei device componibili in base alle esigenze dell’utente [HI-TECH] Lo scorso febbraio la compagnia americana ha depositato un brevetto per il cosiddetto smartphone modulare. Un modello di telefono intercambiabile, in cui varie componenti possono essere sostituite a seconda dell'esigenza dell’utente. Non è una novità assoluta, già qualche anno fa Motorola aveva lanciato qualcosa di simile e la stessa Google aveva ideato il progetto Ara, poi abbandonato. Il progetto di Google sembra essere ancora più radicale. Il nuovo smartphone (che, si ricorda, è in fase di progettazione) sarà diviso in 3 sezioni, ognuna delle quali conterrà dei componenti intercambiabili. La fotocamera, il chosen, lo schermo, ovviamente la batteria, e alcuni sensori. Si potrà aumentare la memoria o migliorare la risoluzione dello schermo. È difficile immaginare che i nuovi componenti siano acquistabili a basso costo,

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dice la scienza in proposito? Non vi sono certezze assolute, ma molti ricercatori si stanno dedicando al fenomeno. Uno studio effettuato nel 2011 (Volkow, Effects of cell phone radio frequency signal exposure on brain glucose metabolism) ha evidenziato che un’esposizione prolungata di 50 minuti provoca l’aumento del metabolismo del glucosio nel cervello (di circa il 10%). L’Istituto Ramazzini di Bologna, in collaborazione con il Centro di ricerca sul Cancro Cesare Maltoni, ha eseguito uno studio su 2448 cavie esposte a RFR (radio frequency radiation) per 19 ore al giorno. L’esposizione a cui sono stati sottoposti gli animali è, comunque, inferiore ai limiti stabiliti dalla legge degli Stati Uniti

per gli esseri umani. Lo studio ha evidenziato un aumento significativo di gliomi maligni (tumori al cervello) e dei scwannomi del cuore (rari tumori delle cellule nervose del cuore). Il rischio non si può escludere, anche se le statistiche sull’incidenza dei tumori al cervello negli esseri umani non hanno evidenziato il vertiginoso aumento che ci si aspetterebbe. La rivista Lancet Oncology, tra le più prestigiose e serie nel campo, ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza (telefoni senza fili, radio, tv, forni a microonde) nella categoria 2B, possibili cancerogeni. Quindi, è doveroso che le istituzioni informino i cittadini sui possibili rischi.

Smartphone intercambiabili

Cos’è il 5G e possibili rischi Il prossimo avvento del 5G non è esente da preoccupazione per l’ambiente e la sicurezza

maggiormente soggetta agli hackers, e parecchi di questi oggetti saranno strettamente collegati anche alla personale salute (tecnologia indossabile, pacemakers ecc.). La sicurezza potrebbe essere più vulnerabile perché gestita da algoritmi che dovranno assicurare la massima efficienza (es. centrali nucleari o vetture che guidano autonomamente).

[SICUREZZA] L’introduzione della tecnologia 5G è prevista per il 2020 e la sua particolarità non è tanto legata alla maggior velocità nelle comunicazioni, quanto alla possibilità di connettere gli oggetti di uso quotidiano a internet. L’internet delle cose” trasformerà l’usabilità di tutto, pensiamo ad esempio a un elettrodomestico che potrà essere attivato da remoto, o a un intervento chirurgico pilotato a distanza, dato il miglioramento di cui beneficerà la robotica. Automobili che comunicheranno tra loro, o indumenti che rileveranno la pressione sanguigna, insomma uno scenario completamente diverso e futuristico. Ma un cambiamento tecnologico di questa portata non è esente da rischi. Proviamo a immaginare che una rete di milioni di oggetti collegati tra loro può essere

E che dire dell’impatto ambientale? Migliaia di nuove antenne in più, quando ancora si stanno valutando i rischi dell’attuale tecnologia sull’uomo. “Il 5G è un’incognita assoluta” dice Ernesto Burgio, esperto di epigenetica e membro di istituzioni europee di ricerca. Ad oggi, comunque, l’Italia ha deciso per uno standard inferiore alla media europea: 6volt/metro nelle 24 h contro i 60 volt di altri paesi europei. Al momento di redigere questo articolo sappiamo che La Camera ha convocato per il 26 febbraio gli scienziati dell’Istituto Ramazzini e i medici dell’Isde Medici per l’Ambiente, per valutare la situazione. Saranno presenti anche dei rappresentanti universitari e società di telecomunicazioni, e l’Istituto Superiore di Sanità.

Gianni Ranalletta

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ma fondamentale è non dover cestinare il vecchio dispositivo. Si potrà, infatti, aggiornare lo smartphone senza doverne acquistare uno nuovo: il primo vantaggio è la riduzione di spazzatura elettronica, viste le centinaia di migliaia di cellulari

che vengono gettati ogni anno. Pur essendo un progetto embrionale, si spera che, finalmente, la funzionalità del dispositivo abbia la meglio sulla sua estetica e ci si liberi dalla rincorsa frenetica all’ultimo modello.

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(presso Casa Della Salute di Ostia);Via Lampedusa, 23 – Roma (presso Poliambulatorio Montesacro – Talenti);Via Camillo Sabatini snc – Roma (presso Poliambulatorio EUR – Laurentino – Torrino);Viale Lionello Matteucci, 9 – Rieti (presso Poliambulatorio);Via Enrico Fermi, 15 – Viterbo (presso la Cittadella della Salute).

Iscrizione nidi 2019/2020

Domenica ecologica

Fino al 18 marzo le iscrizioni agli asili nido per l’anno 2019 – 2020. L’iscrizione può avvenire solo in modalità online. Le famiglie possono indicare la scelta di tre nidi a gestione diretta e tre nidi in gestione indiretta in convenzione, dando priorità ai nidi pubblici, salvo il caso in cui la struttura convenzionata sia ubicata ad una distanza pari o inferiore a 300 metri, secondo il percorso pedonale più breve dall’immobile di residenza del bambino. Le famiglie possono presentare istanze per strutture educative ricadenti anche in altri Municipi, rispetto a quello di residenza.

Stop diesel euro 3 Dal 1 novembre 2019 stop alle vetture diesel euro 3 all’interno dell’anello ferroviario di Roma. Entro il 2024 nel centro di Roma sarà vietato l’uso di tutti i veicoli privati alimentati a diesel.

Ambulatori pediatri aperti festivi e fine settimana I bambini della Regione Lazio potranno avere assistenza pediatrica anche nel weekend e nei giorni festivi dalle 10,00 alle ore 19,00 e pre-festivi dalle 14,00 alle 19,00. I sette presidi aperti sono: Via Frà Albenzio,10 – Roma (presso Casa Della Salute Prati-trionfale); Via Nicolò Forteguerri, 4 – Roma (presso Casa Della Salute Santa Caterina Della Rosa);Lungomare Paolo Toscanelli, 230 – Ostia

Domenica 24 Marzo è previsto il divieto totale della circolazione ai veicoli dotati di motore endotermico, nella ZTL “Fascia Verde” del PGTU (il Piano generale del traffico urbano), nelle fasce orarie 7.3012.30 e 16.30-20.30. La limitazione comprende anche gli autoveicoli ad accensione spontanea (diesel) Euro 6.

Indennizzo cessazioni licenze commerciali Ripristinato con la Legge di Bilancio 2019 l’indennizzo commercianti in caso di chiusura dell’attività. Nel rispetto di determinati requisiti è possibile beneficiare di un assegno mensile Inps, fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

Ora legale 2019 Tornerà nella notte tra il 30 e 31 Marzo, bisognerà portare le lancette un’ora avanti.

Rifiuti ingombranti Torna la raccolta straordinaria gratuita. Vernici o vecchi elettrodomestici, sedie e divani, reti. Materassi. Insomma quei rifiuti ingombranti o particolari, come le pile scariche o i farmaci scaduti, e i cosiddetti Raee, rifiuti di apparecchiature elettriche o elettroniche. Tutto questo può essere consegnato gratuitamente nelle postazioni di www.amaroma.it Ama allestite nei vari Municipi in alcune domeniche dell’anno. Il tuo quartiere non

è una discarica, l’iniziativa che da molte stagioni illustra ed incentiva il corretto smaltimento di questo tipo di rifiuti, riprende anche nel 2019. È pronto il calendario del primo semestre per i Muncipi dispari, e dunque anche per il Municipio V. Tre le domeniche dedicate: 24 febbraio, 14 aprile e 16 giugno. Dalle 8 alle 13. La raccolta è organizzata in via Francesco Tovaglieri, fronte civico 201; via Rovigno d’Istria, mercato Villa Gordiani; via Teano 38, largo Preneste.

Certificati on line Non si pagano più i diritti di segreteria per i certificati anagrafici richiesti online al Comune di Roma.

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Fondo unico borse di studio D. L.gs. 63/2017 – erogazione di borse di studio a favore di studenti delle scuole secondarie di secondo grado – Anno Scolastico 2018/2019. Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 63 ha istituito il “Fondo unico per il welfare dello studente e per il diritto allo studio” per l’erogazione di borse di studio a favore degli studenti iscritti alle Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado al fine di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.

Appuntamento per la carta rei Si comunica che tutti coloro che hanno preso appuntamento per la CARTA REI devono presentarsi entro e non oltre il 28/02/2019 presso il Municipio Roma V - Viale Palmiro Togliatti 983 - nei seguenti giorni: lun 9.00 - 13.00 mar 9.00 -13.00 / 15.00 - 17.00 gio 9.00 - 13.00 / 15.00 - 17.00 per l’inserimento della domanda stessa.

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Redazionale

Il microcredito è uno strumento finanziario rivolto a chi non riesce ad accedere al credito tradizionale a causa di mancanza di garanzie reali oppure per insufficiente storico creditizio Negli ultimi anni in Italia si sta ponendo l’accento su questa necessità poiché esiste una reale esigenza di migliorare il trend di vita. L’obiettivo di Mikro Kapital, nei Paesi in cui opera nel corso degli anni, è proprio quello di affiancare le PMI meritevoli di credito, con un elevato potenziale di crescita e di notevole impatto sociale. Mikro Kapital S.p.A., parte di un gruppo internazionale, seguendo la medesima logica

consolidata nel tempo, è entrata sulla scena del microcredito nazionale per erogare credito a sostegno del business, della famiglia e della formazione. Nel 2018 ha aperto in Via Aquilonia 55, la filiale romana dove lavora un team di professionisti specializzati. Infatti con il finanziamento finalizzato a sostenere l’avvio o lo sviluppo di un’attività di lavoratore autonomo o di micro impresa vengono inclusi servizi di supporto alla definizione del progetto d’impresa, redazione businessplan oltre ad attività ausiliarie di assistenza e monitoraggio durante il periodo di rimborso. Il microcredito è uno valido strumento di erogazione di prestiti in alternativa al servizio di credito tradizionale. Un’opportunità di sviluppo e crescita, per il suo carattere inclusivo, per imprenditori, “microimprenditori” meritevoli e famiglie. Contatti Tel: +39 06 456 741 00 preventivi@mikrokapital.com mikrokapital.it

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Promozione della salute a scuola [PIGNETO] “Verso una Scuola che promuove salute”. Questo il titolo del documento presentato questa mattina dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e dal Ministro della Salute, Giulia Grillo, che impegna i due dicasteri a diffondere l’educazione a corretti e sani stili di vita tra gli studenti e a inserire nel loro percorso di studi la promozione della salute come proposta educativa continuativa e integrata, a partire dalla Scuola dell’infanzia e fino alla Secondaria di secondo grado. Il testo è frutto di un lungo percorso di valorizzazione dei temi della salute nei programmi scolastici e sancisce una stretta collaborazione tra sistema scolastico e sistema sanitario. Il documento, presentato al Ministero della Salute, è stato redatto congiuntamente dai due Ministeri e approvato in Conferenza Stato-Regioni il 17 gennaio 2019. Definisce un Piano di interventi educativi rivolti agli studenti, alle loro famiglie e al personale scolastico, con l’obiettivo di far acquisire competenze individuali su questi temi, di qualificare gli ambienti in cui i giovani vivono e si formano e di garantire il benessere complessivo del corpo sociale, nel presente e nel futuro. Non un’ora di lezione dedicata o una materia aggiuntiva nel curricolo scolastico: l’obiettivo è rendere la promozione della salute trasversale

nel percorso formativo dei giovani. Nel rispetto dell’autonomia, ogni scuola potrà strutturare percorsi per il benessere psicofisico dei bambini e dei ragazzi, lavorare al miglioramento della qualità dei luoghi di studio, promuovere corretti stili di vita come, ad esempio, mangiare sano e fare attività fisica. Aprendosi anche al territorio e rafforzando la collaborazione con il servizio sanitario e le comunità locali. “Stiamo predisponendo un Piano di interventi di ampio respiro che mira a educare cittadini consapevoli. Vogliamo investire sui giovani che frequentano le nostre scuole. Far sì che sviluppino conoscenze e competenze ci consentirà di avere domani comunità composte da cittadini più responsabili. Dobbiamo operare affinché l’individuo sia in grado di utilizzare i propri strumenti culturali per la realizzazione di un equilibrio e di un benessere psicofisico personale e sociale. Consideriamo anche che ogni bambino che acquisisce un corretto stile di vita, che impara ad avere rispetto dell’ambiente, che capisce l’importanza dell’attività sportiva per la propria crescita è un ‘ambasciatore’ di queste buone pratiche e di questi valori nella sua famiglia, nella sua cerchia di amici. Per questo, attraverso questo documento, stiamo portando avanti una campagna di promozione della salute che parte negli Istituti scolastici, ma non si esaurisce in essi”, ha dichiarato il Ministro Marco Bussetti. Comunicato stampa MIUR

Le mode social più buffe Riccardo Guglielmin

Giovani che vanno a spasso portando al guinzaglio, invece del classico cane, una melanzana [SOCIAL] L’Hamuketsu è una moda nata in Giappone che consiste nel fotografare il lato B dei criceti! Il neologismo Hamuketsu può essere tradotto con “sedere tenero del criceto”. I simpatici roditori sono diventati modelli per originali fotografie: tutti rigorosamente di spalle, messi su oggetti impensabili, a volte indossano cappellini o vestitini per abbellire la scena. I tranquilli e pazienti animaletti mettono in mostra, sui social network, il loro sederino con l’annessa discreta codina. Protagonisti inconsapevoli di un vero e proprio best-seller in Giappone, un libro che raccoglie gli scatti migliori e

più simpatici sul tema. Nuovo trend tra i teenager in Cina è portare a passeggio le verdure. Moltissimi giovani vanno a spasso portando al guinzaglio, invece del classico cane, una melanzana, una zucchina, una carota! L’ortaggio più gettonato dagli adolescenti, come “animale domestico”, sembrerebbe il cavolo. Alcune motivazioni che giustificano questa moda: è un sistema rilassante, per strada si fa facilmente amicizia con i “padroni” degli altri ortaggi. Le verdure quando s’incontrano non litigano tra di loro e non abbaiano, non sporcano in casa e per strada, non ci si deve preoccupare per nutrirli. Si vivrebbero, quindi, tutti gli aspetti positivi di chi ha un cane, ma senza alcun inconveniente! Portare a passeggio le verdure, secondo molti ragazzi, aiuta a combattere lo stress, interagendo con il proprio ortaggio si migliora l’umore, permette di superare positivamente la depressione e la solitudine. L’Extreme Ironing è la moda di fotografarsi o realizzare video mentre si stira (con tanto di

tavola, ferro e camicia) in posti impensabili e nelle situazioni, il più delle volte, anche pericolose. I protagonisti di queste imprese stirano mentre si lanciano con il paracadute, sono appesi a una parte rocciosa o fanno sci nautico, sono nelle profondità del mare o sul tetto di un’autovettura. Un’altra moda di origine giapponese si chiama Kaopan (da “kao“, faccia, e “pantsu“, mutandine) che consiste nel fotografarsi con un paio di mutandine femminili sul volto. Le ragazze di Tokio, maggiori seguaci di questa tendenza, indossano sul volto delle mutandine come se fossero delle vere e proprie maschere, mentre passeggiano per strada, fanno shopping o giocano, viaggiano sulla metro o partecipano a un evento pubblico. L’origine di questa moda sembrerebbe nascere da una serie manga (Kyukyoku - Hentai Kamen, di genere umoristico) nella quale un liceale, mettendosi un paio di mutande sul volto, scopre di possedere dei superpoteri con i quali decide di aiutare i poveri e gli indifesi.

I numeri di Daniele IL GIOCO È VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI. GIOCARE TROPPO PUÒ CAUSARE DIPENDENZA PATOLOGICA!

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