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APRILE 2019

ARRIVA L’ESERCITO TOR SAPIENZA: il presidio giornaliero dei soldati per controllare l’ingresso del campo Rom Dopo anni di lunga attesa con le precedenti amministrazioni capitoline, un primo traguardo è stato raggiunto per l’emergenza dei roghi tossici. L’11 marzo scorso, infatti, è stata portata a compimento la bonifica dell’intera area limitrofa al campo rom di via Salviati. L’operazione, costata al Comune circa 100mila euro, ha visto impegnata in prima persona la sindaca Raggi. Un quadrante, quello del campo rom, che nel corso degli anni era diventato, sotto gli occhi dell’inerme Ufficio immigrazione… Continua a pagina 3

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ROMA COME L’ALLINEAMENTO DELLA COMETA DI HALLEY Mariella Nocenzi

Il riferimento alla più nota “stella cometa” non è un cenno informativo nel periodo della superluna che si ammira nel cielo della nostra città, ma il beffardo simbolo dell’ennesimo fallimento del governo romano [EDITORIALE] Nonostante la raffica di recenti arresti fra coloro che in vario modo erano parte del progetto per la costruzione del nuovo stadio di calcio della Roma, il Presidente dell’Assemblea del Comune di Roma, Marcello De Vito, parlava con l’Avv. Camillo Mezzocapo di come spartirsi fondi ricevuti formalmente per consulenze, in realtà come mazzette, per lo stesso progetto, secondo quanto emerge da un’intercettazione telefonica cui ha fatto seguito l’arresto per corruzione dell’uomo politico e del suo “collaboratore”. A chi ha letto la notizia sarà apparso chiaramente come la coincidenza della realizzazione di questo importante progetto infrastrutturale per la città e il governo politico del Movimen-

to 5 Stelle, cui De Vito appartiene, venga accostato dai due al raro fenomeno astronomico della “stella cometa”. Tanto raro quanto congeniale per realizzare intenti del tutto opposti a quelli che ci si aspetterebbe da una figura istituzionale e da un importante esponente di un Movimento politico nato all’insegna del valore dell’onestà. Ma fin qui non si ripeterebbe altro che quanto visto in tanti, troppi, casi di corruzione, resi ancora più gravi dal prevalere dell’interesse personale sul beneficio che può venire da un’opera pubblica alla collettività che ha riposto fiducia proprio in quelli che ne tradiscono il mandato elettorale, o, persino, che gioiscono per una calamità naturale che arricchisce loro mentre colpisce anche mortalmente la società. Quella cometa di Halley allineata proprio sopra la nostra città, forse, è anche qualcosa di peggio! Per non essere pessimisti e attenerci solo al dovere di cronaca si può dire che è l’ennesima – e non l’ultima e irreversibile – dimostrazione che i rapporti tra economia e politica a Roma hanno un insopprimibile lato oscuro che non permette di fare di Roma una delle grandi metropoli del futuro con quello che ne verrebbe in termini di miglioramento della qualità della vita, dei suoi servizi, dell’uso delle sue risorse. Patrimonio artistico e ambientale, ma anche università, centri di ricerca, istituzioni inter-

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nazionali che già per Quintino Sella avrebbero trasformato Roma in “un cozzo di idee” utile allo sviluppo della città del futuro. Un po’ lo stesso ideale di tutti i governi della città che si sono susseguiti da allora ad oggi i quali, per le varie ragioni che conosciamo, non si sono occupati della sua riorganizza-

LINEA EDITORIALE

Il Comitato di Redazione ribadisce il suo totale distacco da qualsiasi forza politica e stabilisce che il materiale a firma di uomini politici, partiti, circoli e associazioni legati a partiti e consimili, riguardanti attività e iniziative a scopo prettamente politico, sarà pubblicato dietro richiesta e solo in appositi spazi autogestiti a pagamento, riconoscibili dalla dicitura “spazio autogestito a pagamento” e da un’impostazione grafica diversa dal resto del giornale. Per ciò che riguarda le istituzioni, Viavai continua a fornire ai cittadini le necessarie informazioni sulla base delle comunicazioni degli enti locali e sulle notizie acquisite “sul campo” dai nostri redattori, ferma restando l’obiettività e il rispetto per persone e categorie di persone, ivi compresi i partiti. Il Comitato di Redazione è certo che, in questo modo, i lettori avranno una visione più chiara della politica del territorio e gli inserzionisti avranno la certezza che il loro contributo al giornale non è speso a vantaggio di alcuna forza politica ma, solo ed esclusivamente, a beneficio dei cittadini.

COME COLLABORARE

Viavai è edito da un’Associazione non lucrativa con lo scopo di rilanciare la periferia romana e divulgare gli aspetti storici e culturali, pertanto qualunque forma di Centro Stampa Digitalia Lab s.r.l. Via Giacomo Peroni 130, Roma Mensile d’informazione gratuito della periferia Est di Roma Aut. Tribunale Civile di Roma n.° 141/2015 del 24.07.2015

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zione amministrativa fra municipi e città metropolitana, non hanno migliorato mobilità e gestione dei rifiuti, ma, soprattutto, non hanno proposto quella “grande idea”, di cui due secoli fa parlava lo studioso tedesco della storia romana, Theodor Mommsen, che fa davvero la differenza fra un “governun-

colo” e una “vera gestione della cosa pubblica”. Sconcertati e rassegnati dalla nostra mesta quotidianità in una città che ne fa da scenario incantevole, abbiamo continuato a credere fino alle ultime elezioni che questa “grande idea” fosse arrivata… ma forse era solo un’altra volta una cometa.

collaborazione con Viavai è mirata al raggiungimento degli scopi sociali ed è a titolo completamente gratuito. Ogni collaboratore è iscritto d’ufficio come socio simpatizzante dell’Associazione Culturale Viavai. Il materiale inviato non viene restituito, anche se non pubblicato. Gli articoli d’opinione si pubblicano solo a condizione che la redazione disponga delle generalità dell’autore e che siano firmati per esteso. Non si pubblicano poesie o racconti se non sotto la diretta responsabilità di un editore. Viavai è per la libera circolazione delle informazioni. Chiunque voglia utilizzare articoli contenuti in questo giornale può farlo semplicemente citando la fonte da cui è stata tratta l’informazione. Viavai è aperto alla collaborazione di tutti. Se volete inviarci le vostre segnalazioni, denunce, articoli, foto e/o video scrivete a: sos@viavai.biz oppure contattateci direttamente sui nostri canali social (Facebook, Instagram e Youtube). I lavori devono riportare oltre al nome e recapito dell’autore, anche indicazioni sulla eventuale fonte delle informazioni. Gli articoli più lunghi di 2.500 battute saranno tagliati a discrezione del redattore oppure non presi in considerazione. Si avverte che il semplice fatto di aver inviato materiale non costituisce garanzia alcuna di pubblicazione. Nessuna giustificazione è dovuta per la mancata pubblicazione.

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ARRIVA L’ESERCITO Davide Di Carlo

Bonificata l’area limitrofa al campo rom. Installata una piazzola per far parcheggiare i furgoni fuori dal campo e avviata la missione dell’Esercito italiano [TOR SAPIENZA] Dopo anni di lunga attesa con le precedenti amministrazioni capitoline, un primo traguardo è stato raggiunto per l’emergenza dei roghi tossici. L’11 marzo scorso, infatti, è stata portata a compimento la bonifica dell’intera area limitrofa al campo rom di via Salviati. L’operazione, costata al Comune circa 100mila euro, ha visto impegnata in prima persona la sindaca Raggi. Un quadrante, quello del campo rom, che nel corso degli anni era diventato, sotto gli occhi dell’inerme Ufficio immigrazione, terra di nessuno. Roghi tossici,

smaltimento illecito di rifiuti ingombranti e, in casi estremi, come accaduto alla giovane cinese Zhang, scippi e uccisioni, hanno caratterizzato un quartiere martoriato dalla presenza del campo e dalla mancanza di controllo. La bonifica dell’area è un traguardo che i residenti e le associazioni ambientaliste auspicavano da tempo. Inoltre, dalla storica giornata di marzo i residenti di Tor Sapienza hanno avuto modo di conoscere l’avvio della missione di tutela e prevenzione portata avanti dall’Esercito italiano. Il presidio giornaliero vede impegnati i soldati in un blocco di controllo a pochi metri dall’ingresso del campo. La Brigata Sassari, presente in passato in missioni di peacekeeping in Afghanistan, Libia e Iraq, è stata messa a disposizione per controllare il flusso all’interno del campo, vietando l’ingresso ai mezzi pesanti costretti ora a sostare in una piazzola adibita a parcheggio. Un’operazione eseguita assieme alla Polizia locale per evitare ulteriori rischi ambientali e minacce per la salute pubblica. L’impiego dei soldati è stato de-

ciso dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza con l’obiettivo di prevenire i rischi per l’ambiente, creando un effetto di deterrenza per contrastare il fenomeno dei roghi tossici. Una novità definita dal Generale della Brigata Sassari, Andrea Di Stasio, come “situazione di straordinaria emergenza” (da ilGiornale.it). La presenza dell’esercito sta tranquillizzando i residenti e sta aiutando anche il lavoro degli operatori AMA, non più minacciati dagli abitanti del campo. Un duro colpo al traffico illecito dei rifiuti e ai roghi tossici. Un primo traguardo che vede i cittadini spingere ora verso lo smantellamento del campo e il ricollocamento delle famiglie in altre strutture. Un risultato voluto da tutte le istituzioni, ma all’appello mancano ancora le telecamere di videosorveglianza promesse più di un anno fa. Nonostante ciò, però, come documentato da Roberto Torre su Facebook, nella giornata dello scorso 16 marzo, un rogo è divampato a circa cento metri dal campo rom, lasciando esterrefatti i cittadini del quartiere.

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PARTITA LA BONIFICA PROGRAMMATA DALLA RAGGI Alessandro Moriconi

Lo scorso 11 marzo hanno preso il via le operazioni di pulizia della discarica a cielo aperto di via Sansoni e via Salviati. Parzialmente soddisfatti i residenti [TOR SAPIENZA] Sul posto il Generale dell’Esercito, Andrea Di Stasio, Comandante della Brigata Sassari, per un sopralluogo necessario a organizzare il successivo servizio di pattugliamento, e il Comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Antonio Di Maggio, a coordinare agenti e comandanti municipali, De Sclavis tra questi. Per il V Municipio, presenti il consigliere Placci, l’assessore alle Politiche Sociali, Mario Podeschi, e vari funzionari dell’Uot, del Simu, di Ama Spa e, ovviamente, operai e responsabili dell’impresa chiamata per la bonifica e la rimozione delle centinaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere su via Sansoni e su via Salviati, dove è stato realizzato un parcheggio per i residenti del campo rom, per la sosta di automezzi che siano vuoti e regolari. L’intento della Polizia è di vie-

tare l’accesso degli automezzi nel campo, per contrastare l’accumulo di rifiuti e i roghi tossici che avvelenano i residenti di Tor Sapienza e Colli Aniene. Presente anche Virginia Raggi, che ha garantito tempi brevi per la bonifica, la riparazione della rete fognaria all’interno del campo e, dopo il regolare imbocco al collettore della stessa, la riparazione della strada e la riapertura al traffico, con la riattivazione del bus 447 indispensabile anche a coloro che si recano all’Ufficio Immigrazione di via Pasini. Parzialmente soddisfatti i residenti di Tor Sapienza, i quali temono che i lavori del parcheggio possano trasformarsi in un allargamento del campo e un rinvio sine die della sua chiusura, che non risulta in alcun documento ufficiale. Durissimo il giudizio dei componenti del Comitato Cittadini nei confronti della Giunta Boccuzzi, ripetutamente chiamata in causa pure per la proprietà dei terreni dove fu installato, dall’allora Giunta Rutelli, il campo rom Salviati. Proteste e chiarimenti rimasti senza risposta. Grande assente, il presidente della Commissione LL.PP., Christian Belluzzo, che da mesi si stava adoperando con la UOT municipale, il Dipartimento SIMU e Ama Spa per la bonifica, messa in sicurezza e riapertura della strada, arrivando a presentare nel novembre 2018 una Interrogazione a Boccuzzi.

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IL PAC IN CAMPIDOGLIO Luca Scarnati

Cittadini in Campidoglio per il Parco Archeologico di Centocelle, ma la Sindaca non risponde [V MUNICIPIO] Comitati e cittadini che seguono da anni le vicende del Parco si erano preparati per mesi a questo appuntamento. Prima riuscendo a ottenere, grazie a una richiesta presentata da tutte le opposizioni, un Consiglio comunale straordinario sulle “Gravissime criticità del Parco Archeologico di Centocelle”, poi preparando memorie e materiale da inviare alla sindaca Raggi e ai consiglieri per spiegare la situazione e porre precise domande. Dopo 2 anni di incontri pubblici col Municipio, di Commissioni capitoline e manifestazioni davanti all’Assessorato Ambiente, erano arrivati anche al Ministro dell’Ambiente, ma nonostante lo stesso avesse riconosciuto la gravità della situazione, aveva chiaramente indicato che la competenza era di Roma Capitale. Così, l’assemblea capitolina sembrava essere il punto più alto che la vertenza sul PAC potesse raggiungere, portando la Sindaca stessa a riferire in aula. Gravissime criticità: suoli e falda contaminata, cumuli di rifiuti interrati a rischio roghi tossici, 23 autodemolitori su un’area con vincolo paesaggistico destinata a verde pubblico, un’area archeologica importantissima da portare alla luce e rendere museo, un solo ingresso che lo rende

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di fatto inaccessibile. Il tutto in un’area densamente abitata e con una superficie di verde pubblico che non soddisfa i minimi di legge. Solo 33 ettari fruibili su 126 previsti da un progetto approvato dal Comune e dalla Regione dal 2003, attualmente una risorsa mancata e un pericolo per la salute. Le richieste: per non essere dispersivi nelle memorie inviate dal Comitato PAC Libero ci si era concentrati su alcuni punti concreti, primo tra tutti tempi e interventi per la bonifica dell’area, avviata dalla Sindaca stessa con una ordinanza del febbraio 2017, ma mai applicata. Poi il punto sulla realizzazione del secondo stralcio del Parco (ulteriori 18 ettari da rendere fruibili, sul versante Quadraro), sulla delocalizzazione degli autodemolitori e, infine, la semplice richiesta dell’apertura di un secondo ingresso ora disponibile su

V.le Togliatti, già avanzata al V Municipio, ma rimasta inevasa. Lo scorso 19 marzo, quindi, tutti in Campidoglio, nonostante l’ora non proprio favorevole per gli impegni di lavoro. I cittadini c’erano, hanno fatto il pass per entrare in Aula Giulio Cesare e hanno atteso l’inizio del Consiglio comunale, iniziato con più di un’ora di ritardo sull’orario previsto. La Sindaca prende posizione e comincia il suo intervento, ma subito la sensazione è più di un comizio. Esordisce con un già sentito “quelli prima di noi… abbiamo ereditato… siamo stati i primi a… è colpa della Regione…”, ma nel concreto nessuna notizia sulla delocalizzazione, nessun cronoprogramma sulla bonifica dei rifiuti, nessun dato certo sulla realizzazione del secondo stralcio o sull’apertura del secondo ingresso.

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Dopo due anni di lotte è arrivata la sentenza che dà ragione agli automobilisti [PORTONACCIO] Un punto di svolta sulla “questione multopoli” di via Portonaccio. Il 28 febbraio scorso il Tribunale Ordinario di Roma si è espresso in modo sfavorevole al ricorso presentato dal Campidoglio relativo alla sentenza emessa nel 2017 dal Giudice di Pace. In sostanza, il tribunale conferma la posizione adottata in passato, che verte in favore degli automobilisti immortalati nella corsia preferenziale. Un breve tratto di strada che nel giro di poco tempo è diventato il più famoso e costoso d’Italia. Circa 200 metri di carreggiata che, all’insaputa dell’intera collettività, nell’arco di sei mesi a partire da maggio 2017, ha prodotto 400mila multe da circa 100 euro l’una. Un tesoretto pronto a essere rein-

vestito in città, pari a 40mln di euro finiti ingiustamente nelle casse del Comune. La sentenza numero 4587/2019, quindi, conferma l’annullamento di tutti i verbali impugnati dall’Associazione ‘Codici’ e dal Comitato ‘Multopoli Portonaccio’, entrambi nati per assistere le migliaia di automobilisti che si sono visti recapitare a casa le notifiche dalla polizia locale. Il verdetto segna l’inizio di una nuova fase confermando l’insufficienza della segnaletica verticale e orizzontale installata dal Comune nell’estate del 2017. Fatto che evidenzia come la poca chiarezza abbia generato il vortice di contravvenzioni che ha portato allo scoppio del caso. A nulla sono servite le successive modifiche apportate dal Campidoglio per cercare di recuperare quanto di sbagliato era stato prodotto. Soddisfatti per la sentenza i legali delle parti offese che ora si aspettano un’assunzione di responsabilità da parte di chi ha permesso il degenerare della situazione. I difensori degli automobilisti si stanno muovendo verso un’azione risarcitoria per tutti coloro che sono stati multati ingiustamente.

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LARGO PRENESTE, MORTO L’ARTISTA AGGREDITO

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Umberto Ranieri, conosciuto come Nniet Brovdi, insegnante di storia dell’arte, è morto in seguito all’aggressione subita da alcuni giovani ancora non identificati [V MUNICIPIO] Lo scorso 17 marzo un pugno sferrato a tradimento, un colpo gratuito, inaspettato e fatale, ha scaraventato a terra un uomo e ha posto fine alla sua esistenza. Umberto ha resistito per 48 ore, poi è morto, portandosi via la sua creatività e il suo talento.

Ci sono le indagini dei carabinieri, c’è la speranza e la convinzione che il colpevole o i colpevoli vengano identificati. Quale è la pena adatta a chi sferra un pugno e provoca la morte? Si dirà che l’aggressore non voleva uccidere e in qualche anno sarà libero di vivere. Alcuni amici di Umberto puntano il dito contro l’omofobia, convinti che l’aggressione sia stata motivata dal vile machismo di qualche bulletto di periferia. Era successo in passato ad Umberto di essere stato aggredito perché gay. Non tutti sono d’accordo, ma il punto non è capire se l’anonimo ragazzotto, pugile per caso, fosse un omosessuale represso oppure semplicemente un coatto a cui non piaceva l’arte di Umberto Ranieri. Il punto è che un uomo di poco più di cinquanta anni è morto perché la logica dell’ag-

gressione, dello scontro fisico, qualsiasi sia il motivo, serpeggia e fiorisce in molti meandri della nostra società. L’orgoglio di picchiare qualcuno o di reagire fisicamente ad alcune parole è implicitamente accettato in quella cultura pseudo ultrà che si nutre di ignoranza. Che sia stato gay oppure no, è relativamente importante. Umberto è morto perché è ancora accettabile e parzialmente giustificabile la scazzottata, la ragazzata (chiamiamola così) di cui vantarsi con gli amici. Umberto è morto perché credeva nelle parole e non nei pugni; è morto perché trovava soddisfazione nell’arte e nella creatività e non nell’effimera e patetica convinzione che la sopraffazione fisica possa essere motivo di orgoglio. Fino a quando qualcuno muore!

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Sequestrate oltre due tonnellate di prodotti ortofrutticoli [V MUNICIPIO] Lo scorso 20 marzo gli agenti del V Gruppo hanno portato a termine una vasta operazione antiabusivismo sul territorio del V Municipio di Roma. Sono state controllate molte attività commerciali nei quartieri di Centocelle, Tor de’ Schiavi e Alessandrino, rinvenendo diverse irregolarità e violazioni delle norme riguardanti la vendita di prodotti su suolo pubblico. Le sanzioni elevate ammontano a ventunomila euro. Come riportato da RomaNotizie sono state sequestrate oltre due tonnellate di frutta e ortaggi, in seguito devolute in beneficienza

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L’Obiettivo è di aprire un Cav in ogni municipio [ROMA] Prendono il via i servizi e le attività di due nuovi Centri Antiviolenza (Cav), nel Municipio I e nel municipio III. Questa mattina mi sono recata presso la struttura situata in zona Prati, per visitare i locali e augurare buon lavoro alle operatrici dell’associazione che si è aggiudicata il bando di gara e che quindi gestirà il Centro. Le aperture di quest’anno si aggiungono ai tre Cav avviati lo scorso anno, nei Municipi VI, VII e VIII, grazie al lavoro sviluppato dall’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre e dall’Assessora a Roma Semplice Flavia Marzano.

Stiamo rispettando l’impegno preso con le donne di Roma, rafforzando in tutta la città attività e servizi a sostegno e tutela dei loro diritti. Vengono progressivamente moltiplicate le strutture presenti in tutti i territori, mettendole in rete con approccio integrato. L’obiettivo, come previsto dalle nostre linee programmatiche, è aprire almeno un Cav in ogni Municipio. È inoltre già programmata l’apertura di una casa rifugio e di due case per la semiautonomia, grazie all’utilizzo di immobili confiscati alla mafia, per un totale di oltre 30 nuovi posti. Il tema della violenza sulle donne richiede una visione multidimensionale: assicurare servizi efficaci e diffusi in modo capillare sul territorio costituisce un importante passo in avanti, affinché nessuna donna finisca più per sentirsi sola.

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ad alcuni enti che si occupano di assistenza. Durante i controlli le Forze dell’ordine hanno scoperto nei pressi di via dell’Omo un’area di circa due ettari dove si stavano svolgendo dei lavori abusivi per costruire un deposito che sarebbe dovuto servire allo stoccaggio della merce. Gli agenti hanno sequestrato terreno e macchinari, e denunciato i due rappre-

sentanti legali della ditta – un cinquantaquattrenne italiano e un cinese di 64 anni – per reati urbanistici e ambientali. Le indagini sono tuttora in corso. L’italiano, inoltre, è stato denunciato anche per danneggiamenti, dato che durante alcuni scavi effettuati per un altro precedente lavoro sulla via Prenestina, aveva causato la rottura di tubature idriche e un conseguente allagamento stradale.

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VILLA GORDIANI CHIUSA PER PROSTITUZIONE Carlo Franna

Piuttosto che impedire il godimento di un bene pubblico ai cittadini, sarebbero auspicabili diverse soluzioni [V MUNICIPIO] Quando le istituzioni preposte non sono in grado o non hanno i mezzi di mantenere ordine e decoro è sempre un campanello d’allarme per la società civile che a quelle istituzioni ha delegato tali funzioni. È ciò che è successo a Villa Gordiani dove gli amministratori del V Municipio hanno deciso, sin dal 2018, di chiudere gli accessi al parco su via Olevano Romano e su via Prenestina. La causa? Prostituzione. Il luogo risultava, e risulta, frequentato da “lucciole” notturne e diurne, quindi la soluzione è stata quella di chiudere gli ac-

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WWF PIGNETO PRENESTINO

cessi per impedire (presumibilmente) alle prostitute di esercitare all’interno del parco. Una soluzione quanto meno estemporanea, visto che il provvedimento penalizza soprattutto i cittadini. Oltretutto, da quanto riportato da un esposto del WWF, le prostitute e i loro clienti non si sono fatti scoraggiare da lucchetti e cancelli sbarrati e continuano a frequentare la Villa. In realtà, come precisano dal WWF, chiudere un parco pubblico per l’evidente incapacità di controllarlo è una palese sconfitta delle

istituzioni. La soluzione ideale sarebbe una chiusura totale di Villa Gordiani nelle ore notturne e una maggiore presenza delle Forze dell’ordine per far rispettare la legge, oltre ad una migliore illuminazione per scoraggiare i cercatori di intimità promiscue. Oppure un’opera di diradamento delle siepi e dei cespugli che proteggono la privacy dei consumatori e delle prostitute. Insomma, anziché chiudere, bisognerebbe proteggere chi ha il diritto di usufruire di un bene pubblico.

IL PARCO DEL MANDRIONE Stefania Seminara

Via del Mandrione da Porta Furba si congiunge a via Casilina Vecchia costeggiando l’Acquedotto Felice sulle terre della vecchia campagna romana [MANDRIONE] Dopo l’Arco di pietra si entra in una parte di città rieletta da quando, nel 2002 nasce il comitato di quartiere Casilina Vecchia - Mandrione, formato dai residenti che si prendono cura di uno dei siti più suggestivi di Roma. Grazie allo spirito di aggregazione, come ci spiega il presidente del Comitato Claudio Isidori,sono stati raggiunti molti obiettivi di riqualificazione in un territorio seminato di baracche abusive ora demolite. Il parco è un fiore all’occhiello per i residenti, sorge in un terreno di proprietà delle Ferrovie dello Stato, per anni abbandonato a discarica di

STEFANIA SEMINARA

amianto. Su richiesta del Comitato di quartiere Casilina Vecchia -Mandrione (registrato nel 2010) è stato bonificato e riportato ad uno stato di sicurezza. Tutti i lavori sul terreno, dopo la prima parziale bonifica nella quale è intervenuta l’AMA e il VII Municipio, sono stati effettuati dai residenti autotassati per la messa in sicurezza e l’abbellimento. È nata così l’Agorà del Mandrione, protetta da un cancello e aperta a tutti. Il parco è bello, ha l’area gioco per i piccoli, tre zone d’ombra dei pergolati costruiti con legni di recupero e un barbecue. Gli alberi da frutto sono stati piantati in onore della prima missione del terreno, che nasceva orto. L’erba è verde di trifoglio e le biciclette decorative fungono da fioriere. Un’niziativa interessante sostenutadal Comitato è “LittleFreeLibrary”, PRENDI

UN LIBRO, DONA UN LIBRO, in associazione con il movimento nato nel 2009 nel Wisconsin (20 siti in Italia) che promuove la cultura e il senso di comunità. I libri possono essere presi e depositati nella casetta di legno all’ingresso del giardino. Trai tanti si può trovare un titolo: “MANDRIONE METROPOLITANO - pratiche e strategia di riappropriazione della città. Il caso di via Casilina Vecchia e del Mandrione” un testo che racconta il grande lavoro svolto. Nel giardino c’è l’area cani recintata e una piccola zona fitness, il panorama è l’Acquedotto Felice che nell’ora del tramonto regala i colori di Roma. Un luogo suggestivo che fa parte del Parco Regionale dell’Appia Antica e che il 30 Aprile ha partecipato all’iniziativa itinerante “La Via dell’Aqua”, un percorso a piedi lungo gli Acquedotti Romani.

CHIUSO L’ALVEARE Marco Centi

Ufficializzata la richiesta di restituzione dei locali concessi 5 anni fa a titolo gratuito [CENTOCELLE] In quei locali l’associazione “Città delle Mamme” gestiva uno spazio di co-working e spazio baby. Dopo la scadenza del primo bando, durato 18 mesi, il Comune decide di rinnovare la concessione all’associazione di volontariato che, nel frattempo, è diventata una cooperativa. Gli amministratori del V Municipio sostengono che l’assegnazione degli spazi è avvenuta senza bando pubblico e il loro intento è di rendere trasparente ogni tipo di concessione. L’associazione/cooperativa, nel frattempo, è cresciuta ed è diventata un punto di riferimento per i neogenitori. In sostanza, la cooperativa offre (a pagamento) postazioni lavorative per genitori con l’opzione di

“parcheggiare” i propri figli (bambini da 4 a 36 mesi). La vicenda è divenuta politica, con gli esponenti dell’opposizione del Pd che accusano la Giunta 5Stelle di oscurantismo e cecità. Dal canto loro, gli amministratori pentastellati promettono un nuovo bando pubblico per riassegnare gli spazi con maggiore trasparenza, ribadendo che il Movimento 5Stelle è sempre stato contrario alle assegnazioni dirette di beni pubblici, perchè potrebbero celare irregolarità. Ovviamente, è sempre positivo quando associazioni di volontariato si impegnano per migliorare la vita della comunità ed è scontato che le istituzioni debbano aiutare e facilitare tali iniziative. Esiste, però, nel nostro paese una zona d’ombra, dove spesso “senza fine di lucro” e “volontariato” vengono usati come schermo per vere e proprie attività commerciali. Se è bene che l’amministrazione pubblica verifichi, è necessario che questi controlli non avvengano a discapito, per tempi e modalità, delle attività regolari.

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OMAGGIO A GABRIELLA FERRI Gianni Ranalletta

Dal 4 al 6 aprile 2019 presso la Casa della Cultura a Villa de Sanctis un’esposizione che racconta la donna più rappresentativa di Roma [TORPIGNATTARA] L’evento, presentato da La Scuola dei Burattini – progetto dell’associazione Crescente – si apre in occasione del quindicesimo anno

dalla scomparsa della popolare attrice teatrale e cantante romana. Una mostra che espone oggetti personali della Ferri, costumi di scena, fotografie e dipinti. Un omaggio alla voce più amata di Roma e a una donna che ha saputo incarnare pienamente una romanità genuina e schietta. Tra i tanti stornelli e le canzoni famose, indimenticabili le interpretazioni di Barcarolo romano, Sempre, Sinnò me moro, Dove sta Zazà, Ciccio Formaggio. Una vita breve ma intensa, Gabriella si spense il 3 aprile del 2004 cadendo dalla finestra della sua casa di Corchiano, nel viterbese. Oggi, la sua voce e il

suo repertorio sono diventati patrimonio culturale dell’Italia. La mostra si terrà alla Casa della Cultura di Villa de Sanctis, in via Casilina 665. L’inaugurazone, realizzata con la collaborazione della Galleria Piccolo Angelo di Corchiano, sarà mercoledì 3 aprile 2019 alle ore 18. L’evento proseguirà aprendo al pubblico dal 4 fino al 6 aprile, dalle 11 alle 18. La serata di chiusura, il 6 aprile alle 21, sarà rappresentato lo spettacolo di burattini “Gabriella Pulcinella”, che si ispira alla vita della Ferri. La manifestazione è gratuita, per informazioni maggiori visitare il sito www.associazionecrescente.it

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IL TULIPARK A VILLA DE SANCTIS Marco Centi

Quest’anno l’evento floreale ha scelto come location il nostro Municipio

FESTIVAL DI NARRAZIONI STORICHE Gianni Ranalletta

“Bella Storia. Narrazioni di strada” si svolgerà fino a maggio prossimo con una serie di appuntamenti [V MUNICIPIO] Un progetto autofinanziato e patrocinato dal Municipio, dal Museo Storico della Liberazione di Roma, dall’Archivio Audiovisivo del Movimento operaio e democratico, dall’Archivio Diaristico di Pieve Stefano e da Forte Apache Cinema e Teatro. Si tratta di un percorso di quindici appuntamenti, quindici lezioni di storia aperte al pubblico, che ripercorreranno la storia della periferia est di Roma attraverso i mutamenti sociali, politici, economici, culturali e antropologici del territorio, nel periodo che parte dalla resi-

stenza al fascismo e arriva fino ai nostri giorni. Il tutto si avvarrà degli interventi di ricercatori e studiosi universitari, e di documentazioni audiovisive storiche, ma anche della presenza di attori pronti a leggere gli antichi diari del tempo. La particolarità di questo festival di narrazione è che si svolgerà all’interno di bar, ristoranti, osterie dei luoghi prescelti, oltre che in strada e nelle piazze. L’obiettivo è quello di far sì che la gente si riappropri di un patrimonio collettivo, fatto di ricordi significativi, che altrimenti resterebbe sepolto negli archivi polverosi. Le aree scelte si dislocano tra Centocelle e Quadraro – quartieri insigniti della Medaglia al valore durante la Resistenza – Torpignattara, il Pigneto tra i confini di Porta Maggiore e Acqua Bullicante. I primi appuntamenti si sono svolti nel corso del mese di marzo, gli altri seguiranno fino a maggio prossimo. Per conoscere le nuove date basta seguire la pagina Facebook di Bella Storia-Narrazioni di Strada.

[V MUNICIPIO] Anche se i tulipani sono stati coltivati per la prima volta in Persia, essi sono innegabilmente associati con i Paesi Bassi che sono tutt’ora il principale produttore mondiale. Quasi tutti coloro che hanno visitato Amsterdam ne avranno visti un pò ovunque. Per il secondo anno consecutivo è possibile ammirare questo bellissimo e coloratissimo fiore anche a Roma, nel Tulipark a Villa de Sanctis. Si tratta dell’iniziativa di una famiglia di fiorai romani che hanno avuto la brillante idea di creare un vero e proprio campo, 2 ettari e mezzo, e seminarlo con tulipani di 91 varietà diverse per

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oltre 360 mila tulipani. L’effetto è incredibile, una vera e propria tavolozza di colori nel cuore del V Municipio. Una distesa multicolore che allieta lo sguardo, ispira e rilassa la mente. I visitatori possono passeggiare tra i tulipani e, volendo, cogliere i preferiti e portarseli a casa (pagando ovviamente). L’organizzatore dell’evento, Davide Votadoro, annuncia che ci

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saranno eventi e molti artisti si esibiranno davanti a questo palcoscenico multicolore. All’entrata del parco ci saranno volontari che spiegheranno ai visitatori come estrarre i tulipani scelti ed esporranno l’interessante storia di questo fiore che, forse non tutti sanno, ha avuto una discreta importanza nelle vicende europee nel XVII secolo.

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LA MOVIDA PREFERISCE PIGNETO E CENTOCELLE

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I quartieri che una volta erano considerati degradati, oggi vengono scelti per la varietà di locali ed eventi proposti [V MUNICIPIO] Secondo un’analisi pubblicata su viagginews. com alcuni quartieri del quadrante di Roma est stanno beneficiando di un processo di gentrificazione. In parole semplici, si stanno riscattando dall’essere dei famigerati luoghi degradati, at-

principalmente giovanile. La zona è ricca di ristoranti, pub, negozi di abbigliamento e centri culturali. Tutto questo si sta riflettendo anche sulle quotazioni al metroquadro degli appartamenti, che sono lievitate alla non indifferente cifra di 2700 euro/mq. Insomma, la movida del Pigneto pare essere diventata un’attrazione. Lo stesso sembra succedere per il quartiere di Centocelle che sta vivendo una fase iniziale di rivalutazione, pur se non ancora tale da riflettersi sul mercato immobiliare. I locali alla moda che stanno aprendo in queste aree evidentemente fungono da richiamo, permettendo di far superare la cattiva nomea di quartieri abbandonati al degrado.

NUOVI MERCATI CONTADINI Post Facebook Dario Pulcini

Torpignattara, Quarticciolo e Collatino, le location dei tre mercati a chilometro zero [V MUNICIPIO] A breve apriremo tre mercati contadini con prodotti locali e biologici nel Municipio V, grazie a un processo trasparente e aperto a tutti gli operatori del settore tramite avviso pubblico, per le seguenti aree: Largo Petazzoni (Torpignattara); Via Locorotondo/Via Molfetta (Quarticciolo); Parco Pasolini (Collatino). Acquistare prodotti locali e bio significa ridurre significativamente l’impatto ambientale della produzione e del consumo dei generi ali-

LA TUTELA DEL LAGO EX SNIA-VISCOSA Marco Centi

È arrivato il momento che le istituzioni proteggano quest’oasi cittadina e la dichiarino monumento naturale [V MUNICIPIO] Qualche tempo fa ne avevamo parlato. Un’oasi naturale per caso, quasi per errore: il Lago dell’ex Snia Viscosa al Prenestino, con il Parco delle Energie, è stato ed è al centro di molte idee per un nuovo tipo di sviluppo che dia alla cittadinanza un luogo unico nel suo genere. La storia la conosciamo: nel 1992, durante alcuni lavori di sbancamento per il parcheggio sotterraneo, per un errore uma-

Locale climatizzato e tavoli all’aperto Rinfreschi e dal 1985 banchetti

no fu raggiunta la falda, l’acqua arrivò in superficie e nacque il laghetto. Ora cittadini e comitati chiedono alla Regione Lazio di dichiarare il lago monumento naturale e inserirlo nelle acque demaniali per proteggerlo da speculazioni e preservarne l’ecosistema. Sono state raccolte più di 13 mila firme e si invitano i cittadini del V Municipio, ma non solo, ad inviare email all’assessore regionale all’Ambiente, Enrica Onorati. L’ex complesso industriale, il parco ed il lago, hanno potenzialità enormi dal punto di vista del decoro, della qualità della vita e anche di uno sviluppo sostenibile e verde. Finora, sono stati i cittadini volontari a occuparsene e a mantenerlo. Uno sforzo lodevole, ma è giunto il momento che le istituzioni facciano la loro parte, garantendo a tutta l’area dell’ex Viscosa uno statuto giuridico che ne preservi la bellezza e l’utilità per i cittadini del Municipio.

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Gianni Ranalletta

traverso una riqualificazione culturale e non solo. Nel caso specifico si parla dei quartieri di Centocelle e Pigneto. Quest’ultimo da qualche anno sta anche beneficiando della nuova linea MetroC, che ha facilitato gli spostamenti e favorito l’aumento delle attività commerciali. Il Pigneto, in fondo, è stato sempre considerato anche in passato un punto di ritrovo della movida romana, ma negli ultimi decenni hanno prevalso le notizie allarmanti sulla delinquenza, relativa soprattutto allo spaccio di droga. Attualmente, grazie alla MetroC, ai tanti locali presenti e a diversi eventi culturali che l’hanno scelto come location, il quartiere sta tornando a essere un centro di aggregazione,

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mentari, grazie alla riduzione o eliminazione degli imballaggi, alla diminuzione dei trasporti delle merci, a produzioni agricole sostenibili non inquinanti. Significa mantenere la ricchezza nel territorio, generare posti di lavoro locali, sostenere le piccole aziende agricole virtuose di zona, poter conoscere direttamente chi produce ciò che mangiamo, avere prodotti freschi e di qualità a

prezzi sostenibili grazie all’eliminazione degli intermediari nella filiera alimentare. Una grande opportunità quindi per i cittadini di poter acquistare prodotti che fanno bene all’ambiente, all’economia e alla salute. Continuano quindi le nostre attività di implementazione concreta del piano d’azione municipale “Comincio Io”, per tutelare l’ambiente e la vita in ogni sua forma.

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BANCARELLE, LA BEFFA DELLA DELOCALIZZAZIONE

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Marco Centi

ANZIANI, VADEMECUM CONTRO LE TRUFFE Gianni Ranalletta

I carabinieri della Stazione Quadraro, con la Compagnia Roma Casilina, hanno organizzato degli incontri per aiutare gli anziani a proteggersi dalle truffe ai loro danni [V MUNICIPIO] Ci arrivano quasi quotidianamente, purtroppo, notizie di truffe messe in atto per carpire la buona fede delle persone anziane, soprattutto approfittando del-

la loro fragilità, per derubarle dei loro – spesso pochi – averi. I malfattori ne inventano di ogni tipo per riuscire nei loro loschi intenti, forti del fatto che basti poco per impressionare gli anziani e convincerli a fare tutto ciò che vogliono. A volte si tratta di scuse peraltro assurde ma che, giocando sulla sorpresa e sul terrorismo psicologico, riescono a far entrare in confusione i poveri malcapitati. Dal portale Fanpage riportiamo un’ottima iniziativa promossa per contrastare il fenomeno: i Carabinieri del Quadraro, capeggiata dal luogotenente Dino Formato, con la Compagnia Roma Casilina diretta dal maggiore Nunzio Carbone, hanno organizzato una serie di appuntamenti presso la parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio

(Tuscolana) rivolti agli anziani, proprio per metterli maggiormente in guardia sull’eventualità di trovarsi in situazioni di questo tipo. I consigli cardine da tenere a mente sono soprattutto questi: non credere mai ciecamente a quello che dicono gli sconosciuti; non dare denaro ad estranei che lo chiedano senza un giustificato motivo; denunciare sempre quando si è incappati in queste esperienze, pure se si trattasse solo di un tentativo fortunatamente non andato a segno. Il maggiore Carbone, come riportato su Fanpage, ha dichiarato di aver ricevuto testimonianze di anziani che, grazie a questi consigli dei Carabinieri, sono riusciti a restare vigili e non hanno ceduto ai raggiri di questi truffatori.

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Ad oggi sono ben pochi i municipi che hanno cercato di attualizzare la direttiva del 2015 [V MUNICIPIO] Chi cammina per le strade del V Municipio non potrà fare a meno di notare che i marciapiedi sono spesso invasi dalle più disparate bancarelle di ambulanti che, letteralmente, occupano spazi pubblici. Di frequente, si è costretti a fare lo slalom tra le innumerevoli postazioni e alcune volte addirittura gli incroci stradali sono resi non sicuri per mancanza di visibilità, rendendo la sicurezza stradale problematica. Non soltanto decoro urbano, quindi, ma anche sicurezza. Come riportato sul Messaggero.it, più del 30 per cento delle postazioni degli ambulanti sono illegali, nel senso che infrangono una qualche norma del Codice della Strada. Sin dal 2015, quando al Campidoglio c’era la Giunta Marino, è stato

varato un piano di delocalizzazione degli ambulanti che avrebbe dovuto trovare alternative a circa 650 commercianti. Purtroppo, dopo quasi 4 anni, sono ben pochi i municipi che hanno cercato di attualizzare la direttiva del 2015. Il IV Municipio ha annunciato qualche settimana fa che entro il 25 marzo avrebbe spostato dodici banchi da via Tiburtina a via Filippo Meda. Uno sforzo lodevole, sottolineato anche dall’assessore allo Sviluppo Economico del Comune, Carlo Cafarotti, che ha fatto i complimenti agli amministratori del nostro Municipio. Non è difficile, però, constatare che, nonostante la misura, gli ambulanti per le vie del quartiere sono molti di più. Occorre considerare che spesso gli stessi commercianti si oppongono ai procedimenti di delocalizzazione poiché le alternative sono commercialmente meno appetibili delle principali arterie. L’Assessore al Commercio del IV Municipio, Daniela Giuliani, si è detta disponibile a sedersi con gli operatori e a trovare soluzioni che garantiscano una maggiore sicurezza e rispetto delle leggi, oltre alle esigenze dei commercianti.

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FEDERICA ANGELI E LA LOTTA PER LA LEGALITÀ Alessandro Moriconi

Una vera e propria lectio magistralis quella tenuta dalla giornalista durante l’incontro con gli studenti degli Istituti Superiori G. Di Vittorio e G. Lattanzio a via Teano [V MUNICIPIO] La sua lotta per la legalità e i quasi 5 anni di vita sottoscorta per aver preso alla lettera, come giornalista di cronaca, il termine “legalità”. Un incontro fortemente voluto dal corpo docente, che segue di pochi mesi quello organizzato nella ricorrenza del quarantennale dell’omicidio dello studente Giovanni Lattanzio, delitto inspiegabile e ancora oggi impunito. Federica ha raccontato come da sempre si occupi di cronaca giudiziaria e anche per questo ha trattato quanto accadeva nella sua Ostia, parlando delle famiglie che si dividevano “la piazza” dell’illecito – dalla droga al gioco d’azzardo, dalla ristorazione alla balneazione – il tutto reso possibile grazie alla

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piaga della corruzione presente nell’istituzione pubblica (arresto dell’ex presidente del Municipio Tassone) e del dirigente del Comune di Roma, Franco Nocera, insieme a vari imprenditori. Coraggio e paura, specie paura per la propria famiglia e per ciò che accadeva a quanti entravano a vario titolo nel suo percorso. Tanto coraggio, ha ripetuto più volte Federica, un coraggio per il diritto di avere un presente e un futuro migliore, dove vivere con la schiena dritta dinanzi alla prepotenza e al malaffare. L’incontro è stato aperto dal Dirigente Scolastico, il prof. Claudio Dore e dalla prof.ssa Tiziana Cacciotti, che si sono soffermati sulla necessità che proprio dai giovani parta la lotta alla corruzione e al malaffare. All’incontro ha partecipato anche Maria Elena Mammarella, neoassessore alla Scuola nel V Municipio, in sostituzione di Jessica Amadei chiamata ad altro incarico, che ha portato i saluti del presidente Boccuzzi. L’incontro era anche legato alle iniziative per la promozione del libro e della cultura del Bibliopoint Giuseppe Di Vittorio di via Aquilonia 58, iniziativa ottimamente riuscita viste le decine di studenti che hanno chiesto il libro con dedica dell’autrice, Federica Angeli.

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GIORNATA MONDIALE DEL RICICLO Marco Centi

Il Global Recycling Day nasce nel 2018 per celebrare l’importanza di riciclare i rifiuti [XXXXXXX] La 2a edizione di questa iniziativa globale si è svolta il 18 marzo scorso. Riciclare, che siano rifiuti industriali o domestici, è fondamentale per ridurre le emissioni di CO2 – causa principale del riscaldamento globale – che

l’Onu ha messo al centro delle priorità nel Millenium Development Goals. Una data importante, un giorno per stimolare i leader e i governi a fare di più per rendere il riciclo delle risorse più effettivo. Quest’anno il focus è stato “Recycling into the Future”, ovvero puntare sulle giovani generazioni, sull’educazione e sulle innovazioni, per garantire al nostro pianeta un futuro migliore. Aziende, istituzioni e privati cittadini si impegnano a promuovere l’economia circolare, cioè l’uso e il riuso di oggetti e materiali. Cambiare le piccole abitudini, come ad esempio rinunciare all’uso delle cannucce in plasti-

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ca, se adottate da tutti, possono incidere sugli equilibri globali. In Italia negli ultimi anni ci sono stati importanti migliora-

menti. Nel solo 2017 la raccolta differenziata è salita al 44% (ansa.it), più di 8 milioni di tonnellate di imballaggi sono

stati riciclati. Tutto ciò, oltre ad aiutare l’ambiente, ha generato benefici economici per quasi un miliardo di euro, si è potuto evitare l’utilizzo di quasi 4 milioni di tonnellate di nuova materia prima. Grazie a questa opera di riciclo si sono potute rigenerare più di 240 mila tonellate di acciaio, a sufficienza per costruire 625 treni freccia rossa; 1,4 milioni di tonnellate di vetro, pari a 4 miliardi di bottiglie da un litro. È molto, ma non abbastanza, per questo la Giornata Mondiale del Riciclo è importante: ci sprona a cambiare le nostre abitudini.

AZIONI MUNICIPALI VERSO L’AMBIENTE Gianni Ranalletta

Proseguono i lavori del Municipio per la riqualificazione di molte aree territoriali [V MUNICIPIO] Come pubblicato dall’Assessore all’Ambiente Dario Pulcini sulla sua pagina Facebook, nel mese scorso insieme alla Municipalizzata è stata effettuata una pulizia profonda di piazza Teofrasto a Centocelle; rimosso un enorme cumulo di rifiuti su viale Palmiro Togliatti all’altezza del civico 760, i rifiuti avevano addirittura invaso la carreggiata mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti; a via Rovigno d’Istria, sempre con AMA, sono stati rimossi dei calcinacci abbandonati in prossimità del parcheggio su via Collatina di fronte al supermercato Auchan; effettuati degli interventi di diserbo su via Albona e via della

Venezia Giulia, per proseguire su viale della Serenissima. E per ribadire la tollerenza zero verso chi inquina l’ambiente, Pulcini avverte: “Installeremo entro il 10 aprile le prime 10 fototrappole, delle 100 che abbiamo acquistato, per sanzionare chi abbandona rifiuti”. Un altro fronte sul quale si sta intervenendo è quello degli ingombranti nelle scuole, cioè quei materiali e ausili in disuso che andrebbero smaltiti con precise modalità (banchi, armadi, apparecchiature elettriche etc.). “Entro giugno rimuoveremo tutti gli ingombranti presenti in tutte le scuole del territorio – dichiara Dario Pulcini in un post su Facebook – Nell’assestamento di bilancio di questo mese (marzo 2019 n.d.r.) sposteremo dei fondi per un importo di oltre 40.000 euro per finire la rimozione degli ingombranti in tutti gli istituti del territorio”. L’assessore annuncia anche la programmazione di corsi rivolti a docenti e studenti al fine di far capire l’importanza di una cor-

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retta gestione delle risorse per la salvezza del pianeta. Un altro lavoro in programma è quello di utilizzare il verde scolastico – oltre che mantenerlo curato e pulito – per una funzione pedagogica ed ecologica. Tutto questo anche perché le generazioni di domani siano più consapevoli di quelle di oggi in tema di rispetto ambientale.

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SCIOPERO ALLA ROVESCIA CONTRO IL DEGRADO Marco Centi

Una manifestazione dimostrativa contro l’inerzia delle istituzioni [TORPIGNATTARA] Un comitato di abitanti nel borgo Villa Certosa a Tor Pignattara ha attuato “uno sciopero alla rovescia”. Infatti, di tutto si è trattato tranne che di uno sciopero. Un gruppo di volenterosi cittadini, armato di scope, vernice e pennelli, ha deciso di dare un po’ di decoro al loro quartiere, sacrificando il weekend. Anziché rilassarsi, sono scesi in strada e hanno ripulito i marciapiedi dalla spazzatura e dalle foglie secche, hanno risistemato strisce pedonali sbiadite e quasi invisibili.

I volenterosi hanno anche manifestato la loro disaffezione per l’amministrazione, che a loro dire non farebbe abbastanza per garantire il decoro urbano. Un bell’esempio di democrazia dal basso, una iniziativa che, a quanto ribadiscono i cittadini del quartiere, si ripeterà anche nei prossimi weekend. Però, i cittadini non possono fare tutto da soli, nonostante i buoni propositi: ad esempio, la potatura degli alberi, che avrebbe urgente bisogno di un intervento. Molti alberi sono pericolanti tanto che poco tempo fa un grosso ramo si è staccato rischiando di colpire una signora. Gli abitanti del quartiere vorrebbero anche che i limiti di velocità fossero abbassati a 30 km orari, dagli attuali 50, che sono obiettivamente troppi per le strade non larghissime di quel quartiere.

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UN POLO PER I RAGAZZI DEL V MUNICIPIO Gianni Ranalletta

Il Comune di Roma ha pubblicato un bando per finanziare un polo culturale per la gioventù del territorio [V MUNICIPIO] Il bando pubblicato alla fine di marzo scorso sul portale di Roma Capitale prevede il finanziamento di quattro centri di aggregazione giovanile dislocati in alcune aree del V Municipio, al fine di formare un unico “Polo ragazzi” per il territorio. Il progetto prende vita dal Programma internazionale di Unicef “Città amiche delle bambine e dei bambini”, a cui il Campidoglio ha aderito. Destinatari saranno i ragazzi nella fascia di età tra i dodici e i diciassette anni, salvo ampliamenti. La cifra stanziata ammonta a 270mila euro. La procedura indica quattro lotti: il primo lotto è destinato ai quartieri Torpignattara e Qua-

draro, per circa 70mila euro; il secondo al Casilino e a Gordiani, per circa 52mila euro; il terzo lotto a Centocelle, cui è destinata la somma di quasi 100mila euro; al quarto lotto, che comprende i quartieri di Alessandrino, Tor Tre Teste, Tor Sapienza, La Rustica, Casetta Mistica e Omo, andranno complessivamente circa 70mila euro. Riguardo alle sedi dei quattro centri, per il secondo lotto viene già indicata la sede municipale di via Irpinia, mentre per gli altri tre si attenderanno le proposte dei partecipanti al bando. I progetti, che dureranno per tredici mesi da giugno 2019 a giugno 2020 incluso, prevedono la costituzione di una squadra dove lavoreranno un responsabile, due educatori, e un docente di attività manuali/espressive. I quattri centri dovranno collaborare e coordinarsi tra di loro, e a tale scopo verrà istituito un tavolo di confronto. I partecipanti al bando potranno presentare le loro offerte entro mezzogiorno del 26 aprile 2019 presso l’Ufficio Protocollo del Municipio, in via di Torre Annunziata 1.

Dopo il successo dell’edizione 2018 cominciano i preparativi per la seconda edizione dell’evento che si terrà dal 30 giugno al 6 luglio 2019 in uno dei quartieri più vivi e alternativi della capitale [V MUNICIPIO] La formula di questa edizione riprende il cuore della prima e si arricchisce di contenuti, con la realizzazione di documentari di stampo civile e videoclip musicali, oltre alla produzione di corti cinematografici interamente girati nel quartiere da giovani videomaker provenienti da tutta Europa. Un Festival ma anche un importante luogo d’incontro e confronto per il nuovo cinema, che concentra l’attenzione sulle realtà cinematografiche emergenti e i giovani cineasti e punta i riflettori su uno dei quartieri più creativi, multiculturali e impertinenti di Roma. Il Contest: 5 film maker stranieri, 144 ore per immaginare e realizzare un prodotto audiovisivo, utilizzando solo “materie prime” di uno dei quartieri più piccoli di Roma. 6 giorni di riprese all’interno del “triangolo del Pigneto” dove i giovani registi in gara avranno la possibilità di raccontare luoghi e storie di uno dei quartieri più alternativi, dinamici e indisciplinati d’Italia. I partecipanti dovranno sviluppare un tema che gli sarà comunicato solo il giorno prima delle riprese, i lavori dei film maker saranno esaminati da una giuria tecnica composta da 5 elementi che assegneranno pubblicamente un premio al vincitore. Torino, Berlino, Milano, Parigi, Matera, sono solo alcune delle città che stanno accogliendo i video realizzati nella prima edizione 2018 con la presenza in sala di organizzatori e attori protagonisti del Festival. Un tour per promuovere un’idea di cultura che genera riqualificazione, innovazione e network con progetti simili. Questa seconda edizione si apre con una solida e importante rete di collaborazioni: Suma Events; Accademia di Cinema e Televisione Griffith; Nuovo Cinema Aquila; Ka-

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rawan Fest (con cui è nato il bando #phonemaker);The 48 hour film project; La 72esima ora; Corto Nero; Scampia Short Film Competition; As Film Festival; CICI Film Festival I luoghi del PFF: Nuovo Cinema Aquila – Via l’Aquila, 66/74; Largo Venue – Via Biordo Michelotti, 2; Biblioteca Goffredo Mameli – Via del Pigneto, 2. L’organizzazione del PFF è a cura di Waldo Event Network, boutique creativa formata da un team di professionisti che lavorano nel campo della pianificazione e produzione di eventi, della comunicazione e della promozione artistica. Ulteriori info su www.pignetofilmfestival.com Comunicato Stampa Pigneto Film Festival

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QUANDO IL SESSO È UNA DIPENDENZA

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Sara Eba Di Vaio

Francesco D’Ambrosio

La dipendenza sessuale è una patologia la cui definizione ufficiale risulta essere ancora molto generica [PSICOLOGIA] Definire la distinzione tra una relazione sana e una patologica con il sesso può essere molto problematico. In linea generale possiamo dire che la sessualità viene ad essere vissuta in maniera non sana; anziché essere “usata” per appagare la dimensione del piacere, nel caso della dipendenza sessuale ha lo scopo di permettere alla persona di alleviare lo stress, di fuggire da sentimenti negativi o dolorosi. Il sesso, quindi, non è vissuto come una fonte di piacere ma come un mezzo per placare sentimenti di ansia e angoscia (cosa questa che si riscontra in tutte le dipendenze). Paradossalmente il sesso non è il centro della dipendenza sessuale ma è un modo per fuggire dalla solitudine, dalla paura, dall’insicurezza, dalla difficoltà o impossibilità di gestire i rapporti intimi. Al fine di rendere chiaro i limiti tra il dipendente sessuale e chi vive una relazione sana con il sesso, elenchiamo alcuni elementi patologici del dipendente: 1) crescente desiderio o sforzo di controllare i comportamenti sessuali; 2) smodato aumento di tempo speso nella ricerca di esperienze sessuali, nel consumarle e/o nel riprendersi da esse; 3) trascuratezza nei confronti

SE LA MEMORIA FA CILECCA

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di attività sociali, lavorative e ricreative; 4) gravi cambiamenti di umore dovuti all’attività sessuale; 5) incapacità di smettere nonostante le gravi conseguenze; 6) ossessione sessuale; 7) dipendenza fisica e astinenza. L’atto sessuale non è in grado di produrre piacere e il dipendente non sperimenta mai un senso di appagamento. Terminato un rapporto o una pratica (masturbazione, visione materiale pornografico etc) nasce immediatamente il bisogno di ricercare altri stimoli o situazioni. Al pari delle altre dipendenze comporta importanti conseguenze negative per la persona sia a livello fisico, psichico ma anche finanziario (le attività collegate alla sessualità sono spesso costose ed onerose). La persona si ammala e spesso sviluppa disfunzioni sessuali “tradizionali” (eiaculazione precoce, deficit erettili, dolori pelvici, vaginismo), ma è dal punto di vista psicologico ed emotivo a riportare i maggiori danni. Tanto per cominciare vi è una ne-

gazione del problema: il sesso non può essere un problema! Vi è una minimizzazione della situazione e delle conseguenze, cosa questa che rimanda, o rende impossibile, la richiesta di aiuto. Chiedere aiuto, riconoscendo di avere un problema è, invece, un passo fondamentale. Obiettivo del percorso clinico con il dipendente sessuale è aiutarlo a sviluppare una sana capacità di vivere l’intimità con se stessi e con altri. Ulteriore importante obiettivo è acquisire abilità di gestione degli eventi problematici che normalmente si presentano nella vita di una persona. L’indicazione è di non minimizzare se l’attività sessuale appare pervasiva e connotata da emozioni negative (vergogna, senso di colpa etc). La sessualità fa parte della nostra salute e in tale ottica va attenzionata. Dr.ssa Sara Eba Di Vaio Psicologa – Psicoterapeuta Sessuologa Clinica

Quante volte ci è capitato di sentire o dire: “Mannaggia non mi viene in mente”, oppure “dove ho messo le chiavi”. La nostra memoria a volte può abbandonarci. Cosa fare allora? [BENESSERE] In primis tenere allenata la memoria e l’attenzione, ad esempio, facendo parole crociate, leggendo libri, imparando una nuova lingua o uno strumento musicale: l’importante è variare le attività e affrontare sempre nuove sfide. Alcune piante officinali possono valorizzare il potenziale mnemonico e l’attività mentale, contrastare il deterioramento cognitivo e prevenirne le conseguenze, soprattutto se utilizzati precocemente. Tra di esse assume grande importanza la Bacopa monnieri, pianta originaria dell’India, utilizzata da millenni nella Medicina ayurvedica sia per ottimizzare concentrazione e memoria nei soggetti giovani, in condizioni di stress, che per prevenire il declino delle attività mentali nell’anziano. La Bacopa monnieri è una pianta che cresce nelle

zone umide e paludose del sud est asiatico. La droga è costituita dalle parti aeree dalle quali si possono estrarre diversi principi funzionali tra i quali i più studiati sono quelli appartenenti alla categoria fitochimica dei Bacosidi. I Bacosidi agiscono preservando le cellule cerebrali dall’invecchiamento grazie al potenziamento dell’azione di molecole antiradicaliche endogene come ad esempio la superossido dismutasi (SOD) e la glutatione perossidasi (GPx). Funziona inoltre incrementando la sintesi dei neurotrasmettitori GABA e Serotonina, mediatori neurologici legati alla sfera dell’umore, della memoria e dei processi cognitivi. Studi clinici hanno evidenziato un’attività positiva dell’estratto di Bacopa monnieri nel mantenere efficienti i livelli dell’acetilcolina rallentandone il degrado (inibizione aceticolinesterasi) e favorendone la biosintesi (attivazione acetiltrasferasi). Numerose sperimentazioni cliniche su modelli umani ed animali hanno evidenziato che gli estratti di Bacopa monnieri rappresentano un valido sussidio per favorire i processi mnemonici e la funzione cognitiva in generale. Secondo alcuni autori l’assunzione di preparati a base di Bacopa monnieri possono avere effetti protettivi nei modelli animali di neurodegenerazione riducendo i livelli di proteina Beta amiloide nel cervello.

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LA GEOGRAFIA DELLE MIGRAZIONI Marco Centi WIKIPEDIA

Il tema dello spostamento, è sempre stato presente anche nelle rappresentazioni simboliche delle più svariate società

SKYGLOW, UN PIANETA TROPPO ILLUMINATO Gianni Ranalletta

[STORIA] Citerei quel sentimento d’irrequietezza che tanto ha appassionato Chatwin, spingendolo verso i suoi famosi viaggi. Lo scrittore lo faceva risalire all’istinto nomade della nostra specie. Non a torto direi, se si pensa alla nostra storia evolutiva, caratterizzata per il continuo espandersi. Addirittura precedenti forme di ominidi si sono rilevate “viaggiatrici”, sicuramente lo è stato l’Homo Erectus. Che siano motivi di sopravvivenza, come hanno fatto i cacciatori raccoglitori per decine di migliaia di anni, o per fuggire, esplorare, o conquistare, la nostra specie non riesce a star ferma. Il filosofo Pascal diceva che tutti i problemi dell’uomo sorgono perché egli è incapace di starsene seduto in una stanza. E se fosse vero il contrario? Che siano state la stanzialità e la sedentarietà, che si sono andate espandendo con l’introduzione dell’agricoltura, l’origine di tutte le ingiustizie e le diseguaglianze? Sta di fatto che il tema dello spostamento è sempre stato presente anche nelle rappresentazioni simboliche delle più

L’eccesso di illuminazione artificiale disturba i cicli di vita della natura WIKIPEDIA

svariate società. Il Dreamtime degli aborigeni australiani (uno dei complessi culturali più antichi della nostra specie) dove il mito e il sacro si intrecciavano in una miriade di storie di viaggi epici, spostamenti di esseri soprannaturali per tutta l’Australia; Giasone e il Vello d’oro nella mitologia greca; il pellegrinaggio di Muhammad da Mecca a Medina come episodio fondante per la Umma islamica; l’esodo ebraico nel deserto dopo la fuga dall’Egitto; il viaggio di Enea per la civiltà romana. Simbolicamente il viaggio e il movimento hanno sempre esercitato un ruolo fondamentale nelle nostre rappresentazioni. La civiltà etrusca, tanto familiare, di cui i romani sono in parte debitori, è l’emanazione di un popolo in movimento, le cui origini sono ben lontane

dalla Toscana e dal centro Italia. La migrazione degli elvezi intorno alla metà del I secolo a.C., che ha dato il pretesto a Cesare per la conquista delle Gallie, è un evento le cui conseguenze portarono al passaggio dalla Repubblica all’Impero, allo stesso modo i Völkerwanderung del V secolo portarono alla sua caduta. La figura del turista è, forse, l’emanazione contemporanea del tema del movimento. Un viaggiatore il cui scopo è lo svago a breve scadenza. Ma il turista ha la sua nemesi, il migrante. Sembrano immagini speculari e contrapposte di un tempo che dicotomizza ed esaspera. Gente che scappa da società iper urbanizzate; altri che fuggono, vedendo nelle società che i turisti abbandonano per svago, un nuovo possibile inizio.

[SCIENZA] Una ricerca dell’Università di Exter, Regno Unito, pubblicata sulla rivista scientifica Animal Conservation, ha rilevato come l’illuminazione artificiale ormai onnipresente abbia oscurato il bagliore delle stelle in almeno due terzi delle zone terrestri con più alto tasso di biodiversità. Stiamo parlando di paradisi naturali, e di una fauna e flora, che ragionevolmente dovrebbero essere protetti dall’inquinamento luminoso. Invece la gran parte, soprattutto in Europa e Medio Oriente, risultano attraversate totalmente da luci artificiali. Di certo sappiamo che questa luce permamente disturba il normale ciclo vitale di piante e animali, alterando tutta una serie di meccanismi legati a questo. I tipi di inquinamento luminoso ai quali si riferisce lo studio inglese sono due: uno è quello delle luci orizzontali, tipiche dei lampioni cittadini, che emanano un luce bianca-

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stra diffusa; l’altro ha tonalità più calde e non accecanti ma si estende molto oltre i confini cittadini. Bagliori invadenti che non si sa ancora bene quanto e fino a che punto possano influire sull’ecosistema, ma alcuni effetti già si conoscono e non sono per niente rassicuranti. Ad esempio, uno studio tedesco-olandese pubblicato nel 2017 sulla rivista scientifica Plos One, ha evidenziato come la scomparsa di insetti e animali notturni sia da attribuirsi non solo all’inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici, ma anche alla luce artificiale. Infatti, come descritto nella ricerca, oltre la metà degli insetti sono notturni (tra cui impollinatori e antiparassiti) e hanno bisogno del buio per orientarsi, nutrirsi, riprodursi e sfuggire ai predatori. L’illuminazione artificiale indiscriminata ha un grave impatto negativo sul loro ciclo vitale, tanto che la biomassa di insetti volanti risulta diminuita del 75%. È evidente come un intervento per fermare tutto ciò debba essere fatto considerando l’uso spropositato delle luci cittadine, ripensando un tipo di illuminazione meno intensa che preveda anche lo spegnimento per un numero di ore non così necessarie.

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LIMITARE LE EMISSIONI DI CO2 Marco Centi

Messa a punto una tecnica per rimuovere l’anidride carbonica, responsabile principale del riscaldamento globale [AMBIENTE] La tecnica si basa sul modello usato dai sub durante le immersioni. I sommozzatori utilizzano i cosiddetti “reabreath”, strumenti che filtrano la CO2 prodotta durante l’immersione in maniera che essa non possa tornare in circolo. Negli USA, l’Oak Ridge National Laboratory ha messo a punto una tecnologia che utilizza la “guanidina”, un compo-

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sto chimico presente in natura che, una volta disciolto in una speciale soluzione, riesce a catturare la CO2 emessa dalle ciminiere industriali imprigionandola in un cristallo di colore bianco. L’anidride carbonica, così, può

essere raccolta e accumulata, evitando che si disperda nell’atmosfera. I cristalli, poi, possono essere riutilizzati, una volta depurati dalla CO2 raccolta. Quali sono i vantaggi? Innanzitutto, la maggior parte delle sostanze che assorbono CO2 rimangono in forma liquida, rendendo il procedimento di estrazione più complicato ed energeticamente dispendioso. Lo stoccaggio in cristalli solidi, inoltre, è più semplice. Anche la resa della guanidina è molto più alta delle tradizionali sostanze, di circa il 24%. Questa tecnologia è stata messa a punto per limitare le emissioni dei complessi industriali, ma si prevede che possa essere modificata in modo tale da risucchiare direttamente l’anidride carbonica dall’atmosfera, oppure inserita nei motori delle auto in modo da limitare lo smog prodotto.

APP CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE Gianni Ranalletta

Un paio di applicazioni italiane per riciclare il cibo favorendo le tasche e l’ambiente [TECNOLOGIA] Specialmente per quanto riguarda gli alimenti, abbiamo l’abitudine di fare una spesa che spesso supera le reali esigenze personali o famigliari, ritrovandoci ogni volta a dover buttare una gran quantità di cibo scartato o andato a male. È un tema particolarmente sentito negli ultimi tempi, grazie a una maggior sensibilizzazione verso l’attenzione all’ambiente. Infatti non si tratta soltanto di un problema che riguarda le nostre tasche, pensiamo anche ai risvolti sociali che potrebbe

avere un riciclo alimentare ben organizzato. Con tutto lo spreco che produciamo possiamo, ad esempio, aiutare le persone più povere. Le famiglie sono responsabili del 42% dello spreco alimentare – come riportato da dissapore.com – considerando che a produrre una gran quantità di scarti sono anche i ristoranti, gli stessi supermercati dove facciamo spesa e tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’alimentazione. La tecnologia può venirci in aiuto con delle applicazioni che ci danno suggerimenti per poter iniziare un percorso impegnato in questo senso. MyFoody è fra le più popolari app antispreco, è geolocalizzata e raccoglie le offerte dei supermercati più vicini alla propria zona. Si tratta di alimenti vicini alla scadenza, per questo a rischio di essere buttati. Ciò dà il van-

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taggio di acquistarli al 50% del loro prezzo. Roma e provincia sono presenti nella localizzazione. Se invece volete organizzare il cibo che avete in casa in base alle scadenze, si può provare No Waste – Food Inventory List, app strutturata per inventariare tutti gli alimenti presenti nella dispensa e nel frigo. La lista si inserisce scansionando i codici a barre delle confezioni.

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LE FAKE NEWS SU WHATSAPP Gianni Ranalletta

Whatsapp sembra essere l’ultima frontiera nella diffusione di notizie false [SOCIAL] Un’analisi dell’Università di Cambridge sostiene che i falsari dell’informazione abbiano ormai colonizzato la messaggistica di Whatsapp. A incentivare l’attività sarebbero proprio le garanzie di sicurezza che il servizio di chat offre, proteggendo la privacy degli utenti con le conversazioni criptate. La diffusione di fake news non avverrebbe tanto nei paesi sviluppati, dove viene usata come chat privata, quanto in quelli in via di sviluppo che la utilizzano come una piattaforma social. In questi contesti si creano migliaia di gruppi dedicati a un argomento, o a un candidato politico, fino a diventare strumento per

le campagne elettorali. Un caso eclatante è stato quello delle elezioni presidenziali brasiliane, dove il candidato vincitore ha usato Whatsapp per inondare gli elettori con centinaia di messaggi falsati. Il tallone di Achille della messaggeria sta proprio nel fatto che i messaggi crittografati permettono ai divulgatori di fake news di agire in modo praticamente indisturbato. Il fenomeno è quanto mai pericoloso quando le bufale si riferiscono alla salute pubblica, come nel caso degli antivaccinisti che spingono a disertare le vaccinazioni obbligatorie. Sempre secondo l’analisi dell’Università di Cambridge, sebbene Whatsapp non possa accedere ai messaggi inviati dagli utenti, sta lavorando su altre metodiche che contrastino il problema. Intanto sta iniziando a controllare coloro che mostrano comportamenti sospetti o i casi in cui si tratti di software robot; ha limitato il numero degli invii di uno stesso messaggio e mostra una notifica quando il testo arriva da un altro account.

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Ingredienti per la base • 250 gr di biscotti “digestive”; • 100 gr di burro;

Per il ripieno • 500 gr di mascarpone • 3 uova • 140 gr di zucchero • 500 ml di panna • 10 gr di colla di pesce • q.b. di gocce di cioccolato • 80 gr di biscotti “digestive” • frullati • cacao amaro

Redazionale

Associazione Culturale “Studio E.M.P. (Experimental Meeting Point)

Preparazione Preparate uno stampo per torte a cerniera, rivestito con carta da forno. Frullate i biscotti nel frullatore, fino a renderli una farina, aggiungete il burro fuso e mescolate bene affinché il burro si incorpori bene con la farina dei biscotti. Versate sul fondo della tortiera i biscotti, distribuiteli bene e schiacciateli in modo da formare uno strato uniforme. Per questa operazione potreste usare un batticarne. Mettete nel frigo e fatelo riposare per circa 40/50 minuti. Nel frattempo mettete a bagno in acqua fredda la colla di pesce per circa 10 minuti. Montate le uova con lo zucchero nella planetaria e mescolate bene. Aggiungete la panna fredda di frigorifero e continuate a girare per ottenere una cre-

IDA ODETTE BIANCO

ma densa e ben omogenea. Scolate la gelatina dall’acqua, strizzatela bene, quindi fatela sciogliere in mezzo bicchiere di latte; stemperate il mascarpone a parte. Aggiungete al mascarpone la gelatina precedentemente sciolta con il latte e incorporartela nella crema di uova e panna ottenendo una crema soffice e spumosa, quindi versate la

metà di crema dentro la base di biscotti, spolverizzate con il cacao amaro, adagiate sopra i biscotti frullati e le gocce di cioccolato e infine ricoprite il tutto con crema di mascarpone. Livellate la crema con una spatola e rimettetela nel frigo almeno per 4/5 ore. Trascorso il tempo indicato riprendete il dolce e decoratelo con il cacao amaro.

[PIGNETO] Vi aspetta per offrirvi la possibilità di realizzare tutto ciò che desiderate sia che vogliate cimentarvi in attività teatrali, ludiche, ricreative che per ospitare convegni, dibattiti, workshop, meeting aziendali, conviviali. Lo spazio che sarà messo a vostra disposizione è molto ampio, consta di due locali, ognuno di 80 mq. Il primo comprende un palco teatrale (con fondale nero o bianco) che misura (5 x 3)m – provvisto di regia luci, regia audio, videoproiettore, due telecamere per eventuali riprese – disponibile per prove teatrali, readings, performance (anche musicali), presentazioni letterarie e artistiche. Frontalmente, circa trenta posti per il pubblico. En-

trambi i locali possono ospitare anche mostre d’arte come pure riprese cinematografiche per films. Gli spazi sono anche disponibili per chi volesse proporre corsi come, ad esempio, musica, canto, moda, recitazione, animazione, danza, pittura, scultura, design, arte applicata, fotografia, videoarte, videomontaggio, elaborazione digitale fotografica e informatica. Lo spazio adiacente è attrezzato per i momenti di convivialità, mentre per la fase pre-evento esiste uno spazio antistante e laterale al palco come foyer. E’ a disposizione anche la libreria (per sola visione) specializzata in cataloghi, pubblicazioni e monografie d’arte. Lo studio si occupa anche di audiovideo editing. Tutti gli spazi sono dotati di impianto di aerazione e climatizzazione. Per info e appuntamenti Roma 00176 Via Anassimandro 26/A T. (+39) 06 83 08 21 28 M. (+39) 320 3432 193 expmeetpoint@yahoo.com

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i Pensione di cittadinanza, tutte le novità La pensione di cittadinanza, che rientra nel progetto relativo al reddito di cittadinanza, è una misura di contrasto alla povertà che si rivolge alle famiglie a basso reddito. Tale sussidio, infatti, si differenzia dal Reddito di Cittadinanza semplicemente perché è dedicato a quei nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più membri di età pari o superiore ai 65 anni; questi nuclei andranno quindi a ricevere un sussidio che integrerà il reddito familiare fino al raggiungimento di una determinata soglia. Quei nuclei, quindi, che soddisfano determinati requisiti, riceveranno un beneficio economico che sarà composto di due parti: la prima provvederà appunto a integrare il reddito della famiglia fino alla soglia di 7.560 euro, mentre la seconda integrazione sarà pari all’ammontare annuo del canone di locazione (per chi è in affitto) fino ad un massimo di 1.800 euro. Ogni mese, quindi, il reddito del nucleo potrebbe subire un’integrazione di 780 euro fino a un totale di 9.360 euro; tale integrazione, comunque, non può scendere sotto i 480 euro. Gli importi vengono ulteriormente aumentati se il nucleo familiare è numeroso: nello specifico, ogni persona maggiorenne successiva al primo componente il nucleo vedrà applicato un parametro sulla scala di equivalenza

dello 0,4 fino ad un massimo di 2,1. Ciò significa che, ad esempio, una coppia di Over 65 riceverà un’integrazione del reddito di massimo 1.092 euro mensili, per un totale di 13.104 euro annui. Questi importi, nel caso di più componenti ultra sessantacinquenni, possono arrivare fino 1.638 euro mensili, pari a un’integrazione annua del reddito di 19.656 euro. Per quanto riguarda la durata di erogazione di questo sussidio, esso viene riconosciuto ai nuclei che soddisfano i requisiti per un massimo di 18 mesi, terminati i quali si può procedere ad una nuova richiesta. La pensione di cittadinanza viene erogata a partire dal mese successivo alla sua richiesta. Come già detto, la pensione di cittadinanza è un sussidio riservato esclusivamente a quei nuclei familiari composti di Over 65. Per ricevere questo sussidio è necessario: • Essere cittadini italiani, di uno Stato membro dell’Ue o extracomunitari ma in possesso di regolare permesso di soggiorno; • Essere residenti in Italia, in via continuativa, da almeno 10 anni; • Avere un reddito ISEE certificato inferiore a 9.360 euro • Avere un patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30 mila euro; • Avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6 mila euro o a 5 mila euro in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare; • Avere un reddito familiare non superiore a 7.560 euro o a 9.360 euro nel caso di nuclei in affitto. La domanda per la pensione di cittadinanza può essere presentata compilando il modello messo a disposizione dell’Inps. Come per quanto riguarda tante altre richieste che si fanno all’istituto di previdenza, anche questa può essere presentata online, sul

ISTITUTO PER LA CULTURA E IL SOCIALE 00176 Roma via Acqua Bullicante 419 T. 06.83793034 M. 340.9694420 ist.cultura-sociale@libero.it www.ics.roma.it @ics.roma

sito dell’Inps, oppure tramite Patronato. Dal recepimento della domanda, l’Inps ha poi 5 giorni di tempo per analizzarla; in caso di esito positivo il sussidio verrà erogato su una carta elettronica a partire dal mese successivo a quello della richiesta. La carta verrà utilizzata, naturalmente, per procedere agli acquisti e l’importo massimo che potrà essere prelevato è di 100 euro.

Casa della Cultura per mostre, convegni, spettacoli e concerti La Casa della Cultura di Villa De Sanctis di Via Casilina 665, è a disposizione dei cittadini: al piano terra uno spazio dedicato ad attività culturali e al 1° piano il Centro di Documentazione. Gli spazi al piano terra verranno concessi a organismi che ne faranno richiesta per attività culturali, con le modalità riportate sul sito del Comune di Roma. Per informazioni l’Ufficio Cultura è aperto il lunedì e martedì ore 8.30-12.30; il giovedì ore 8.3012.30 / 14.30 – 17.00 Il Centro di Documentazione è dedicato alla memoria storica e artistica del territorio per realizzare l’Ecomuseo del Comprensorio Casilino. Orari: Lunedì ore 10.00 – 13.00 Martedì e giovedì ore 10.0013.00 / 14.00-17.00 Mercoledì e venerdì ore 10.00-13.30 Lo spazio, gestito dall’Ufficio Cultura, è provvisto di una biblioteca realizzata grazie al contributo e alla donazione di libri e DVD da parte dei cittadini e del prof. Carlo Maria Colucci, prematuramente scomparso nel 2013 che ha donato al Centro una cospicua parte della sua proprietà libraria. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Cultura, ai numeri: 06.69606621/623/624, Mauro Caliste

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RAGAZZI DI PERIFERIA SI RACCONTANO Gianni Ranalletta

Un documentario dove saranno protagonisti gli adolescenti dei quartieri periferici di Roma, tra i quali Torpignattara, Centocelle, Alessandrino

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VIOLENZA DI GENERE CODICE ROSSO Cristiana Orecchini

Entro l’anno un pacchetto di provvedimenti che permetteranno alle donne maltrattate di accedere rapidamente alla Giustizia Lo ha dichiarato ai media il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, da anni impegnata nella lotta contro i femminicidi e la violenza sulle donne. Il Codice Rosso dà corpo alla necessità che lo Stato si ponga in ascolto immediato e attento delle donne che denunciano violenze domestiche. La cronaca ci riporta, con ritmo quasi quotidiano, una realtà dove un numero crescente di donne vengono uccise barbaramente, dopo aver subito anni di maltrattamenti fisici e psicologici. Il contesto di questa violenza nella quasi totalità dei casi è quello famigliare: si tratta di mariti, conviventi, fidanzati. Comunque, persone nelle quali le sfortunate donne avevano riposto la fiducia totale. Donne che sono spesso anche madri, quindi alle vittime di violenza e femminicidio si aggiungono altri innocenti: i figli. Bambini spezzati, rimasti orfani, futuri adulti dalla vita indelebilmente compromessa. Una sorta di mattanza, il più delle volte annunciata, a cui segue la beffa di pene

non adeguate all’efferatezza dei crimini. Gli uomini che maltrattano, arrivando anche a uccidere la propria compagna, non sono dei pazzi. I profili psicologici di questi individui – da quanto apprendiamo dai media che spesso interpellano illustri criminologi, ma anche grazie a programmi che aiutano le donne a diventare consapevoli del loro vissuto – non appartengono a quelli di persone malate di mente. Ne escono piuttosto fuori, quasi sempre, personalità narcisiste, perverse e profondamente misogine. Sono uomini lucidi, calcolatori, che manipolano le compagne con tecniche quasi seriali, fino ad annientarne la forza di reagire e abituandole alla violenza, alla paura. È un’emergenza a cui lo Stato deve rispondere responsabilmente, con certezza della pena e nessuno sconto, nessun rito abbreviato. Diversamente, certe sentenze sembrano sottilmente avallare quella cultura antica e maschilista, dove veniva permesso l’omicidio d’onore e le punizioni “correttive”. Con il Codice Rosso, il pm dovrà ricevere entro 3 giorni la donna che denuncia e prendere provvedimenti tempestivi che possano salvare la vita a lei e ai suoi figli. Intanto il M5S annuncia un pacchetto di 10 emendamenti al documento. Tra questi, viene introdotto il reato di sfregio, punibile fino a 14 anni di carcere, un braccialetto elettronico a tutela delle donne che sono a pericolo di avvicinamento da parte del coniuge maltrattante, e un ampliamento delle circostanze aggravanti.

[ROMA EST] Under 18 – Storie di sogni periferici, vuole raccontare Roma attraverso lo sguardo e i desideri dei giovanissimi che vivono nelle periferie, da sempre considerati luoghi dimenticati e pericolosi da attraversare, per i fatti di cronaca che spesso li caratterizzano. Il film, prodotto da Amaro Produzioni e Golden Hour Films, è stato scritto da Marcello Cantoni con la regia di Carlo Lagreca. I quartieri al centro del documentario sono: Torpignattara, Centocelle, Alessandrino, San Basilio, Corviale, Tufello, Vigne Nuove. Si vuole raccontare cosa c’è al di là della cronaca, tentando di

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infrangere un muro di pregiudizi che non permette una visione a 360 gradi della realtà dei quartieri ai margini della Capitale. Periferia non è automaticamente sinonimo di degrado, periferia è tanto altro. Un cuore pulsante di sogni, soprattutto quelli delle giovani generazioni che vorrebbero riscattarsi da una nomea che li fa sentire emarginati nella loro città. Protagonisti del documentario,

quindi, sono 40 ragazzi e ragazze “di periferia”, che raccontano attraverso un laboratorio teatrale le loro aspirazioni, le idee e gli ideali, le strategie inventate per sopravvivere a una vita difficile, il sogno di un domani diverso. Per la sua importanza sociale il film è stato realizzato col supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della SIAE.

BENE CONFISCATO RINASCE A NUOVA VITA Gianni Ranalletta

L’appartamento sottratto alla criminalità verrà ora utilizzato per l’emergenza abitativa [V MUNICIPIO] Un piccolo appartamento confiscato alla criminalità organizzata (una stanza, servizi e un giardinetto), verrà reso disponibile per le famiglie in difficoltà temporanea. Mario Podeschi – vice-

presidente municipale con delega alle Politiche Abitative – in una intervista su Romatoday dichiara la sua speranza di poterne ottenere altri nel più breve tempo possibile. L’intento è quello di utilizzare questi immobili per sopperire a situazioni di emergenza, dove è indispensabile trovare una soluzione immediata, come, ad esempio, nei casi delle famiglie sgomberate senza preavviso, o che devono uscire dal loro appartamento per permettere dei lavori particolari, o persone gravemente malate che vengono sfrattate e hanno bisogno di tempo per sistemarsi. Prima di arredare e rendere

operativo l’appartamento, si stanno effettuando i controlli per verificare che tutto sia a norma. Secondo quanto ha dichiarato (Romatoday) anche l’assessore Rosalba Castiglione – Politiche Abitative e Patrimonio di Roma Capitale – si stanno consegnando i primi immobili delle 71 unità, scelte dopo aver ascoltato le esigenze di ciascun territorio. A questi beni immobili, tra cui figurano anche locali commerciali e terreni, verrà data quindi una seconda vita all’insegna della legalità, nuove risorse per la cittadinanza impiegate a scopi di utilità sociale attraverso progetti di vario tipo.

I numeri di Daniele IL GIOCO È VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI. GIOCARE TROPPO PUÒ CAUSARE DIPENDENZA PATOLOGICA!

Ba – Ve – Tutte

30 Na – Pa – Tutte

Ca – Fi – Tutte

26 Ge – Mi – Tutte