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Via Pacis Uganda

Katwe è una delle baraccopoli di Kampala, la capitale dell’Uganda. La maggior parte delle persone che vi risiedono sono disoccupate o svolgono lavori saltuari. Molti sono affetti da malattie causate da malnutrizione e condizioni igieniche precarie. Le donne sono spesso esposte al degrado e allo sfruttamento sessuale. Nelle loro abitazioni non ci sono servizi igienici e l’acqua corrente, e lo smaltimento dei rifiuti è lasciato alla discrezione del singolo, per cui le immondizie sono ovunque. La pandemia ha reso ancora più difficile la già precaria situazione di tanta gente, priva di qualsiasi tutela sociale. A Katwe vive e opera John Bosco Matovu, referente di Via Pacis, che, assieme ad alcune persone che condividono il sogno di pace e riconciliazione della nostra Associazione, da anni si prende cura dei più poveri e bisognosi fra gli abitanti dello slum. Acquisto di generi di prima necessità, educazione all’igiene personale e ambientale, alla corretta alimentazione, promozione e sostegno allo studio dei bambini, sono fra le attività di solidarietà attraverso le quali Via Pacis condivide la fatica di tanti nostri fratelli. Ma non solo: anche in collaborazione con altre realtà ecclesiali, John Bosco promuove incontri e seminari di formazione e di evangelizzazione, ritiri per religiose, incontri di preghiera, seminari sulla Parola di Dio, evangelizzazione attraverso la radio. Un esempio fra tanti, il seminario di guarigione per le famiglie nello scorso dicembre. I presenti hanno potuto ascoltare la buona notizia del Vangelo, e scoprire che Dio non è il responsabile delle nostre sofferenze, ma le condivide e soffre con noi. Come ci insegna il Vangelo di Giovanni, Satana viene per distruggere e dividere, mentre Gesù, il Buon Pastore, è venuto perché abbiamo la vita in abbondanza (Gv 10,10). Attraverso il pentimento e la conversione a Dio, i partecipanti hanno aperto il cuore allo Spirito Santo, per ricevere vita, guarigione, libertà. Alcuni hanno testimoniato di aver deciso di perdonare, altri hanno ricevuto un dono di pace e di gioia, per altri si sono aperte nuove possibilità di vita più dignitosa.

Nello stile di Via Pacis, la solidarietà diventa così anche annuncio esplicito del Vangelo e risposta al desiderio più profondo del cuore dell’uomo. Come scrive Papa Francesco nella Evangelii gaudium: “L’immensa maggioranza dei poveri possiede una speciale apertura alla fede; hanno bisogno di Dio e non possiamo tralasciare di offrire loro la sua amicizia, la sua benedizione, la sua Parola, la celebrazione dei Sacramenti e la proposta di un cammino di crescita e di maturazione nella fede. L’opzione preferenziale per i poveri deve tradursi principalmente in un’attenzione religiosa privilegiata e prioritaria”.

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