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Myanmar • Il coraggio di un popolo

PREGHIAMO PER IL MYANMAR

L’Associazione Via Pacis guarda con forte preoccupazione al recente colpo di stato militare nel Myanmar. Era dicembre del 2014, quando il fondatore di Via Pacis Paolo Maino e la responsabile della solidarietà internazionale, Roberta Riccadonna, inauguravano a Loikaw la Casa di accoglienza che, fin da subito, la gente del posto ha chiamato “Casa della pace”. Una struttura in grado di accogliere ragazze e bambine di varie età provenienti da villaggi remoti delle montagne al confine con la Thailandia, zone lontane dall’amministrazione statale, senza servizi fondamentali, come l’istruzione. Luoghi pericolosi, battuti da ribelli, luoghi poco adatti a bambine e ragazze, spesso orfane, dove la violenza, il commercio di droga e, soprattutto, la tratta di esseri umani sono merce quotidiana. Togliere le bambine a queste situazioni permette di restituire loro il sorriso, la libertà, la gioia di ricevere un’istruzione e di vivere in un ambiente sereno e protetto. Da quel giorno di dicembre sono trascorsi più di 6 anni, la casa si è riempita oltremisura e gli spazi esistenti non bastavano più e, quindi, nel 2020 è iniziata la costruzione di una nuova ala, collegata all’edificio esistente. L’ampliamento, ora quasi completato, permetterà di raddoppiare la ricettività della “Casa della pace”. Questi germogli di pace, convivenza armoniosa e reciproco apprezzamento fra le religioni e le etnie presenti a Loikaw sono ora messi a dura prova dall’incertezza e dal clima di paura che il colpo di stato ha riportato fra gente pacifica, che solo da pochi anni aveva ritrovato un po’ di serenità. Si sta provvedendo a far posto ad altre bambine. Per questo l’Associazione Via Pacis ha avviato l’iniziativa “EMERGENZA MYANMAR – la tua adozione può salvare una vita” per incoraggiare e sensibilizzare riguardo l’adozione a distanza. Attraverso il sostegno a distanza possiamo provvedere ai bisogni primari. Attualmente sono 70 le bambine che hanno bisogno di aiuto, ma il numero è destinato a crescere. Per maggiori informazioni www.viapacis.info/onlus - +39 0464 555767

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Ci uniamo all’appello di Papa Francesco, che recentemente ha detto: “Giungono ancora dal Myanmar tristi notizie di sanguinosi scontri, con perdite di vite umane. Desidero richiamare l’attenzione delle Autorità coinvolte perché il dialogo prevalga sulla repressione e l’armonia sulla discordia. Rivolgo anche un appello alla Comunità internazionale, perché si adoperi affinché le aspirazioni del popolo del Myanmar non siano soffocate dalla violenza. Ai giovani di quell’amata terra sia concessa la speranza di un futuro dove l’odio e l’ingiustizia lascino spazio all’incontro e alla riconciliazione”. E preghiamo per il Myanmar.