Rassegna Stampa 23.10.13

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VILLAFRANCA TIRRENA Mercoledì, 23 ottobre 2013


Mercoledì, 23 ottobre 2013

Prime Pagine La Repubblica (ed. Palermo) Prima Pagina del 23/10/2013

La Sicilia (ed. Messina) Prima Pagina del 23/10/2013

Giornale di Sicilia (ed. Messina) Prima Pagina del 23/10/2013

Gazzetta del Sud Prima Pagina del 23/10/2013

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Comuni Tirrenici Piani raccolta rifiuti: alt agli incarichi esterni Da Gazzetta del Sud del 2013­10­23T07:31:00

Tecnici esterni per i Piani dei rifiuti, Panarello: «Sono spese... Da Giornale di Sicilia (ed. Messina) del 2013­10­23T04:09:00

Assistenza agli anziani e ai disabili Tredici comuni temono tagli fatali Da Gazzetta del Sud del 2013­10­23T07:31:00

Presto la messa in sicurezza della scuola media Da Gazzetta del Sud del 2013­10­23T07:31:00

Fondachelli disponibile ad accogliere rifugiati e richiedenti asilo Da Gazzetta del Sud del 2013­10­23T07:31:00

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Politica Regionale Stipendi, tagli­beffa all' Ars i deputati restano i più ricchi Da La Repubblica (ed. Palermo) del 2013­10­23T04:12:00

ARS, SEDUTA SUBITO CHIUSA PER MANCANZA DI ARGOMENTI Da La Sicilia (ed. Messina) del 2013­10­23T05:34:00

Borghi rurali ai privati Sì dell' Ars a mozione che li rende... Da La Sicilia del 2013­10­23T05:33:00

Pure il Pdl alla "boa" dei cento giorni Da Gazzetta del Sud del 2013­10­23T07:31:00

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Enti Locali Per gli enti tagli solo rimandati Da Italia Oggi del 2013­10­23T05:33:00

Differenziata, sanzioni per i comuni Da Italia Oggi del 2013­10­23T05:33:00

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Economia Panettieri, idraulici, cuochi: in 130 potranno imparare un mestiere Da Giornale di Sicilia (ed. Messina) del 2013­10­23T04:09:00

Assostampa, verso stato crisi quotidiani Da MF (Sicilia) del 2013­10­23T07:00:00

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Sport Girandola di gol al "G. Campagna", la Siac cede 10­8 al Da TempoStretto del 2013­10­22T11:59:00

Citta' di Villafranca travolgente: Mirto... Da TempoStretto del 2013­10­22T11:59:00

Csi Milazzo corsaro a Messina Ora c' è l' assalto a Da Giornale di Sicilia (ed. Messina) del 2013­10­23T04:09:00

Le leader Merì, Mortellito e Sport Club Peloritana tentano la fuga... Da Gazzetta del Sud del 2013­10­23T07:31:00

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Panarello chiede ispezioni in diversi enti locali: gli studi possono essere redatti dagli Ato.

Piani raccolta rifiuti: alt agli incarichi esterni MESSINA. «Numerosi comuni del Messinese stanno affidando a professionisti esterni la stesura di "Piani di intervento per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti": si tratta di compiti che i comuni possono fare a "costo zero" utilizzando le strutture degli Ambito territoriali ottimali, adesso transitate alle Ssr: non ci si spiega dunque il motivo di questa spesa, a maggior ragione se si considera che molti dei comuni che hanno affidato gli incarichi dichiarano difficoltà di bilancio». La denuncia è di Filippo Panarello, deputato regionale del Pd, che ha presentato una dettagliata interrogazione parlamentare all' assessore all' Energia, all' assessore alle Autonomie locali e al presidente della Regione. Nell' interrogazione Panarello riporta in modo dettagliato una serie di provvedimenti adottati da comuni della provincia di Messina: il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha affidato a professionisti esterni la redazione di un "Piano di intervento per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti" impegnando la somma di 48 mila euro; il Comune di Nizza di Sicilia ha impegnato 12mila euro; l' Aro dei Comuni di Terme Vigliatore, Rodì Milici e Castroreale circa 6mila; il Comune di Montalbano Elicona 5mila euro. Situazioni analoghe stanno avvenendo a Spadafora, Rometta, Saponara, Valdina, Roccavaldina, ed in molto altri Comuni del Messinese. «Quel che stupisce ­ aggiunge Panarello ­ è che l' assessorato all' Energia ha già approvato uno dei "Piani di intervento" nonostante precise disposizioni di legge prevedano che questi debbano essere redatti dalle strutture interne alle Ssr e senza oneri aggiuntivi per le amministrazioni». Nell' interrogazione Panarello chiede dunque di «promuovere ispezioni mirate per verificare quanto sta avvenendo nei comuni del Messinese e bloccare i Piani di intervento previsti con le delibere la cui legittimità è dubbia», e chiede inoltre di «avviare un monitoraggio per accertare se situazioni analoghe si stiano ripetendo in altri comuni della Sicilia».i.

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IL CASO. Il deputato regionale del Pd ha presentato un' interrogazione all' Ars. «Barcellona ha impegnato 48 mila euro»

Tecnici esterni per i Piani dei rifiuti, Panarello: «Sono spese immotivate» Il deputato del Pd Filippo Panarello ha chiesto l' intervento dell' Ars per fare chiarezza sulle spese dei Comuni del messinese che si sono affidati a tecnici esterni per la redazione dei piani peri rifiuti. ...Tecnici esterni ai Comuni pagati in più e non gli ingegneri, a costo zero, che fanno parte degliAto. Sulla redazione dei Piani di raccolta e spazzamento dei rifiuti e sulle spese affrontate il deputato regionale del Pd, Filippo Panarello, ha presentato un' interrogazione all' Ars. «Numerosi comuni del messinese ­ ha detto ­ stanno affidando a professionisti esterni la stesura di "Pianidi intervento per la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti": si tratta di compiti che i Comuni possono assolvere a "costo zero" utilizzando le strutture degli Ato, adesso transitate alle Ssr: non ci si spiega dunque il motivo di questa spesa, a maggior ragione se si considera che molti dei comuni che hanno affidato gli incarichi dichiarano difficoltà di bilancio». Nell' interrogazione Panarello riporta in modo dettagliato una serie di provvedimenti adottati da comuni della provincia: Barcellona Pozzo di Gotto ha affidato a professionisti esterni la redazione di un "piano di intervento perla raccolta e lo spazzamento dei rifiuti" impegnando la somma di 48.000 euro; il Comune di Nizza di Sicilia ha impegnato 12.000 euro; l' Aro dei Comuni di Terme Vigliatore, Rodì Milici e Castroreale circa 6.000 euro, il Comune di Montalbano Elicona 5.000 euro. Situazioni analoghe stanno avvenendo a Spadafora, Rometta, Saponara, Valdina, Roccavaldina, e in molto altri Comuni del messinese. «Quel che stupisce ­ aggiunge Panarello ­ è che l' assessorato all' Energia ha già approvato uno dei "Piani di intervento" nonostante precise disposizioni di legge prevedano che questi debbano essere redatti dalle strutture interne alle Ssr e senza oneri aggiuntivi perle amministrazioni». Nell' interrogazione Panarello chiede dunque di "promuovere ispezioni mirate per verificare quanto sta avvenendo nei comuni del Messinese e bloccare i Piani di Intervento previsti con le delibere la cui legittimità è dubbia". Sulla questione ieri pomeriggio abbiamo cercato di contattare il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Maria Teresa Collica per ottenere la sua risposta all' interrogazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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Giornale di Sicilia (ed. Messina) Comuni Tirrenici

presentata da Panarello. Altelefono cellulare una donna ci ha riferito che il primo cittadino del Longano era impegnato e che avrebbe fornito una replica nelle ore successive che non è mai giunta. Maria Teresa Collica, tra l' altro, è stata nominata nei giorni scorsi dai sindaci delle zone ionica e tirrenica presidente del Consiglio d' amministrazione della Srr, la Società Regolamentazione Rifiuti. Il sindaco di Terme Vigliatore Bartolo Cipriano, invece, è stato telefonicamente irraggiungibile.

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SERVIZI SOCIALI Il silenzio della Regione è causa di preoccupazioni nei centri del Distretto.

Assistenza agli anziani e ai disabili Tredici comuni temono tagli fatali Ripartizione quadriennale e non più triennale, decurtazione del 40% MILAZZO. I comuni di San Filippo del Mela, Condro, Gualtieri Sicaminò, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico,che assieme a Milazzo fanno parte da ormai quasi dieci anni del Distretto socio­sanitario 27, sono preoccupati. Il silenzio di Palermo in merito alla ripartizione dei fondi da destinare alle azioni progettuali per l' assistenza agli anziani e ai portatori di handicap principalmente e poi ad altri soggetti deboli crea più di una preoccupazione. Ad aggravare le cose, le notizie ufficiose di una ripartizione che non sarebbe più triennale ma quadriennale con una diminuzione del contributo di oltre il 40 per cento. Anche i sindacati hanno chiesto chiarezza temendo che alla fine le ripercussioni saranno sugli utenti. La prossima settimana i sindaci componenti il Distretto­il presidente è Matteo Sciotto, primo cittadino di Gualtieri Sicaminò ­ si ritroveranno a Milazzo per fare il punto della situazione e valutare anche le iniziative da portare avanti attraverso altri strumenti messi a disposizione dalla normativa. Ma la situazione appare tutt' altro che facile e molti interventi, soprattutto di sostegno alle nuove povertà, come l' attività civica potrebbero rimanere al palo tra la delusione di centinaia di famiglie. «Vedremo il da farsi ­ spiega lo stesso Sciotto ­ l' attivazione dei progetti dei Piani di zona ha consentito in questi anni l' ottimizzazione ed il potenziamento di servizi già erogati dai Comuni quali il servizio di assistenza do miciliare anziani, il servizio sociale professionale e i centri ricreativi per anziani ­disabili e minori ma soprattutto la sperimentazione di servizi innovativi: centro distrettuale malati di Alzheimer,educativa domiciliare e territoriale per minori, assistenza domiciliare per disabili gravi, attività civica e inserimento socio ­lavorativo dei disabili psichici. L' azione progettuale ha assicurato continuità nei comuni dove i servizi erano erogati in modo discontinuo e il potenziamento in termini di ore/utenza laddove il servizio eragarantito con stabilità. Negli anni scorsi sono state realizzate, ad integrazione delle attività di ogni ente, diverse iniziative di socializzazione. Oggi è chiaro che se ci saranno i tagli drastici che si vociferano i problemi saranno notevoli». Ma oltre al pianeta anziani, l' attenzione del Distretto dei comuni tirrenici era rivolta anche alla prevenzione delle condizionidi disagio e di rischio sociale in ambito domiciliare e territoriale per il quale era stato attivato unservizio di educativa domiciliarea favore di minori inseriti in nuclei familiari problematici individuati e/o segnalati dai servizi sociali comunali, dalle istituzioni scolastiche, dai servizi dell' Asl e della giustizia minorile. Servizio che difficilmente po trà ripetersi senza le opportune risorse. E Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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poi c' è l' area disabilità. Il Distretto al fine di sostenere la famiglia nel gravoso compito di cura ed assistenza dei propri familiari con disabilità grave ed evitare il ricorso ai ricoveri ha erogato in questi anni prestazioni di igiene e cura della persona, aiuto domestico, disbrigo pratiche e attività educativa extra ­scolastica. Chi si sostituirà in questo importante supporto alle famiglie? Ecco quindi la necessità che la politica, pure in tempi di spending review riconosca le priorità ed eviti penalizzazioni che non potrebbero essere sopperite da null'altro.

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ROMETTA Lo storico plesso di via Nazionale ha beneficiato di un finanziamento ministeriale.

Presto la messa in sicurezza della scuola media Via libera alla messa in sicurezza della scuola media di Rometta Marea. Il comune tirrenico ha infatti beneficiato di un finanziamento di 93mila euro per effettuare lavori di miglioramento sismico dello "storico" plesso di via Nazionale e messa in sicurezza di elementi strutturali e non strutturali dell' edificio. L' opera rientra nel secondo "Programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non struttu rali negli edifici scolastici", varato dal ministero delle Infrastrutture nel gennaio 2012, che ha stanziato un totale di 259 milioni di euro per progetti di consolidamento strutturale degli edifici scolastici. Il progetto relativo alla scuola media di Rometta Marea prevede interventi di adeguamento sismico attraverso il rinsaldamento dei setti murari e sostituzione degli infissi. Un' importante opera di protezione civile, il cui iter è iniziato nel2011 e che ora entra nella fase operativa con la sottoscrizione da parte del sindaco di Rometta Roberto Abbadessa, della convenzione con il ministero delle Infra strutture e il ministero dell' Istruzione, che è già stata inviata per la ratifica al Provveditorato interregionale alle opere pubbliche. Formalizzato questo passaggio, il crono­programma stabilito dal governo nazionale è molto serrato. Il Provveditorato, infatti, dovrà acquisire dal Comune il progetto definitivo dell' opera dimessa in sicurezza del plesso scolastico di via Nazionale, e da quale momento avrà 30 giorni di tempo per esaminarlo e altri 15 per rilasciare il proprio parere. Da quel momento, il comune avrà 120 giorni di tempo per procedere all' affidamento dei lavori.

Tonino Battaglia

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Gazzetta del Sud Comuni Tirrenici

Individuato immobile, disponibili 15 posti.

Fondachelli disponibile ad accogliere rifugiati e richiedenti asilo Anche l' Amministrazione di Fondachelli Fantina, guidata dal sindaco Marco Pettinato, ha presentato il progetto per aderire allo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Potrà ospitarne quindici. È stata localizzata la struttura dove si potrà dare un seguito al progetto, con i fondi del ministero dell' Interno: è la casa di riposo di via Rubino, ora che gli anziani saranno trasferiti nel nuovo immobile, situato vicino al campo sportivo. E a differenza di Barcellona ­ che ha dovuto richiedere due manifestazioni di interesse, per la progettazione e per reperire i locali ­ a Fondachelli Fantina si è proceduto solo all' avviso pubblico per la selezione di un progetto del terzo settore, disponibile alla coprogettazione e alla successiva gestione del servizio di accoglienza integrata. Il comune montano ha scelto "l' indirizzo" dei nuclei familiari. I progetti, secondo il bando predisposto dal ministero dell' Interno, avranno durata triennale, dal 2014 al 2016, con l' avvio previsto dall' 1 gennaio 2014. Il 10 ottobre scorso l' Amministrazione comunale ha deliberato di aderire allo Sprar, attivando tutte iniziative del caso, per aderire al progetto. Di seguito il 17 ottobre scorso è stato pubblicato l' avviso con determinata del responsabile comunale del settore amministrativo, Angelo Catalano. Le risorse destinate alle attività progettuali sono stanziate nella misura pari al 70% del fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell' asilo, istituito presso il ministero dell' interno; per il progetto in corso è pari a 353.448 euro per ogni annualità, di cui 246.870 euro quale contributo assegnato dal ministero e 106.577,92 euro, quale cofinanziamento del comune montano, consistente in valorizzazione di beni, servizi e personale. Quando sarà individuato il gestore, sottoscriverà con il Comune una convenzione che conterrà nel dettaglio gli impegni e gli oneri intercorrenti tra le parti e le modalità di trasferimento delle risorse. Si resta dunque in attesa di riscontri da Roma, per rispondere alla richiesta di accogliere i rifugiati. Già alcuni giorni fa, Fondachelli aveva dato disponibilità ad accogliere le salme di alcuni migranti morti a Lampedusa.

Massimo Natoli

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La Repubblica (ed. Palermo) Politica Regionale

Il casoPronta la legge varata dalla commissione Spending review. Ma il decreto Monti è stato aggirato.

Stipendi, tagli­beffa all' Ars i deputati restano i più ricchi Indennità di 12.800 euro, 11.100 nel resto d' Italia. FORSE chiamarla legge truffa è troppo, ma la definizione di legge beffa non è azzardata. Sul tavolo del presidente dell' Ars Giovanni Ardizzone è arrivato il testo definitivo votato dalla commissione Spending review, quella che avrebbe dovuto lavorare «per accogliere al meglio» il decreto Monti che fissa paletti rigidi per glistipendi dei deputati e i rimborsi ai gruppi parlamentari. In effetti, meglio di così per le tasche degli inquilini dell' Assemblea il decreto non si poteva accogliere. Il testo, conti alla mano, non solo non prevede alcun taglio reale alle spese per il funzionamento dei gruppi, ma per quanto riguarda lo stipendio degli onorevoli sfora il tetto imposto da Monti e lascia aperta la porta a possibili aumenti futuri per via amministrativa. Insomma, la Sicilia rimarrebbe così la regione dagli stipendi d' oro, a differenza del resto d' Italia dove i Consigli regionali, ad eccezione della Sardegna, hanno adottato il decreto Monti quasi alla lettera. La commissione guidata da Riccardo Savona ha varato il testo definitivo. Sul fronte del «trattamento economico dei deputati regionali» si prevede un agganciamento a Palazzo Madama «nellamisura pari all' 80 per cento» dello stipendio dei senatori. Cosa si intenda per «trattamento» non è dato sapere. Di certo saranno comprese l' indennità, la diaria e il rimborso per le spese di viaggio. Come minimo, quindi, la base da cui si parte per calcolare il futuro stipendio dei deputati regionali è di circa 16 mila euro lordi al mese, che ridotti del 20 per cento fanno 12.800 euro. Questo dovrebbe essere lo stipendio lordo massimo degli inquilini di Sala d' Ercole. Peccato però che il decreto Monti fissi il tetto a 11.100 euro lordi. La norma però entra nel dettaglio quando si tratta di tagliare lo stipendio degli assessori "tecnici", che avranno «un trattamento composto da una quota pari all' 80 per cento dell' indennità prevista per i deputati e da un' indennità di funzione pari a quella di un presidente di commissione»: non guadagneranno più di 9 mila euro lordi al mese. Meno di un deputato. Sul fronte dei gruppi parlamentari le cose non vanno meglio. Il decreto Monti fissa in 5 mila euro il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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La Repubblica (ed. Palermo) Politica Regionale

rimborso annuale al gruppo per ogni deputato iscritto. Punto. Gli inquilini di Sala d' Ercole hanno subito detto che questo articolo «non può essere accolto» a Palazzo dei Normanni perché a rischio sarebbe il futuro degli 80 dipendenti dei gruppi parlamentari. Peccato che questi siano stati tutti stabilizzati e già a carico dell' Ars. Su questo punto, la norma votata in commissione Spending review non fissa alcuna cifra per il rimborso ai gruppi, rinviando ogni decisione al Consiglio di presidenza. L' unico elemento di vero taglio alle spese è la «riduzione del 20 per cento» di tutte le spese di funzionamento dell' Ars: in gran parte stipendi dei dipendenti. La legge varata dalla commissione è stata votata dai deputati di diversi schieramenti, da Alice Anselmo dell' Udc a Santi Formica della Lista Musumeci, da Girolamo Turano dell' Udc a Vincenzo Fontana del Pdl. Contrari grillini e Pd: «Scrivere soltanto di una riduzione del 20 per cento del trattamento economico rispetto ai senatori significa comunque mantenere uno stipendio anche di 14 mila euro lordi al mese, una beffa », accusa il capogruppo del Movimento 5Stelle, Giancarlo Cancelleri. «Un deputato siciliano non può guadagnare più di un consigliere di un' altra Regione», incalza il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi. «Nel testo che avevo proposto si rispettavano i paletti del decreto Monti e si dava la possibilità all' Ars di accogliere le norme in un contesto di riforma organica che salvava le nostre prerogative statutarie, invece qui si vuole soltanto mantenere qualche privilegio, guadagnando più di 11 mila euro lordi», dice Antonello Cracolici, che un mese fa si è dimesso polemicamente dalla presidenza della commissione. Adesso il testo è sul tavolo del presidente Ardizzone e dovrà essere discusso in aula così com' è. Ma in tema di stipendi i grillini sollevano un' altra polemica. Questa volta nel mirino è il governatore. Nella rubrica online a puntate che i 5Stelle hanno battezzato "Le balle di Crocetta", Cancelleri chiede lumi sulla promessa di dimezzarsi lo stipendio fatta in tv aBallarò.Con tanto di paragone tra Obama, che guadagna 287 mila euro lordi all' anno, e Crocetta che ne riceverebbe 311 mila. La polemica sullo stipendio del governatore era già scoppiata in agosto. Allora Crocetta si difese assicurando di essersi ridotto «del 20 per cento» l' indennità di funzione: «In tasca mi rimangono solo 6.500 euro netti al mese». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

ANTONIO FRASCHILLA

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La Sicilia (ed. Messina) Politica Regionale

il caso.

ARS, SEDUTA SUBITO CHIUSA PER MANCANZA DI ARGOMENTI Seduta da record, ma negativo, dell' Ars: appena venti minuti. Il tempo di votare una mozione, contro il parere del governo battuto da soli tre deputati presenti in Aula. Poi, non essendoci altri argomenti da discutere, al vice presidente Salvo Pogliese non è rimasta altra scelta che rinviare i lavori ad oggi. Ma per fare che cosa? Forse per giustificare la diaria. Se tutto va bene, Sala d' Ercole potrà esaminare le variazioni di bilancio la prossima settimana. I disegni di legge sui Liberi consorzi di comuni e Città metropolitane, sono rimasti al palo a causa delle dimissioni della maggioranza dei componenti della commissione Affari istituzionali, che dovrebbe essere ricostituita in giornata. Però, sostenere che Sala d' Ercole ieri pomeriggio ha dovuto chiudere i battenti dopo appena venti minuti di seduta per mancanza di argomenti, non è del tutto esatto. Infatti, da settimane è iscritto al primo punto dell' ordine del giorno il disegno di legge ­voto per introdurre nello Statuto della Regione, «disposizioni in materia di ripudio della mafia a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, delle libertà civili, economiche e sociali». Principi di grande spessore etico che certamente il Parlamento nazionale approverebbe nel più breve tempo possibile, tenendo conto che essendo il nostro Statuto parte integrante della Costituzione, occorre seguire la cosiddetta procedura forzata: doppia lettura di entrambe le Camere. Non si capisce proprio perché i novanta deputati dell' Ars, pur non avendo altri provvedimenti da esaminare, non si dedichino a quest' unico disegno di legge ­voto. Probabilmente, sarà anche superfluo inserire nello Statuto regionale il ripudio della mafia a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, perché dovrebbe essere implicito in ognuno il ribrezzo contro la sopraffazione della violenza mafiosa. Però, considerato ciò che è accaduto per decenni in Sicilia e l' allarme lanciato a Caltanissetta dal Comitato nazionale per la sicurezza pubblica, non sarebbe tanto fuori luogo. I deputati regionali potrebbero dare libero sfogo alla loro foga oratoria, magari presentare qualche emendamento migliorativo. Invece, questa proposta di riforma dello Statuto sembra non interessi proprio nessuno. Se così è, allora, sarebbe meglio depennarlo dall' ordine del giorno. Sì, una provocazione. E speriamo che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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La Sicilia (ed. Messina) Politica Regionale

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qualcuno la raccolga, magari reagendo.

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23 ottobre 2013 Pagina 8

La Sicilia Politica Regionale

Borghi rurali ai privati Sì dell' Ars a mozione che li rende alienabili PALERMO. I borghi rurali saranno alienati ai privati. Lo ha deciso l' Ars con una mozione di Nello Musumeci approvata all' unanimità col consenso del governo. Si tratta di una operazione con duplice finalità per la Regione: fare cassa e salvaguardare un ingente patrimonio che altrimenti è destinato alla deriva. I borghi rurali sono nati alla fine degli anni Trenta in seguito alla politica del governo pro tempore di «assalto al latifondo». Una sorta di riforma agraria più razionale. «L' iniziativadice Musumeci ­ tende a salvaguardare alcuni di questi borghi con interventi strutturali, promuovendo un disegno organico complessivo che rimodula il rapporto tra gli antichi centri e le aree vicine e propone nuove funzioni di servizio e di promozione che si collegano in maniera più pertinente alla profonda trasformazione dei territori rurali e all' obiettivo di un loro sviluppo sostenibile». Alcuni di questi borghi rurali, sono in stato di abbandono, come il Gaetano Schirò, Portella della Croce, Vicaretto, Domenico Borzellino, Bruca, Pietro Lupo, Schisina, San Giovanni, Salvatore Giuliano, Baccarato, Petilia e Antonino Bonsignore. I borghi rurali che non rientreranno negli interventi di riqualificazione adottati dalla Regione attraverso l' Esa, potranno essere venduti a privati, vincolandone la destinazione ad attività turistico ­ricettiva e lasciandone inalterata la cubatura, per evitare speculazioni e devastazioni dell' importante patrimonio di architettura rurale. Intanto, a Palazzo dei Normanni sono scaduti i termini per la designazione dei componenti della commissione Affari Istituzionali, sciolta in seguito alle dimissioni di 9 componenti su 15 per protesta nei confronti del presidente Marco Forzese. Il Pd comunicherà i suoi 3 nomi entro oggi: nella rosa ci sarà Antonello Cracolici in predicato per la presidenza. Questi i componenti designati: Paolo Ruggirello (Articolo 4), Santi Formica (lista Musumeci), Francesco Cappello e Salvatore Siragusa (M5s), Alice Anselmo e Gianluca Miccichè (Udc), Vincenzo Figuccia (Pds­Mpa), Michele Cimino (misto), Giuseppe Picciolo (Drs), Nino D' Asero e Giuseppe Milazzo (Pdl), Antonio Malafarina (Megafono). È necessario che questa commissione si metta subito al lavoro perché deve esitare in tempi brevissimi la rimodulazione del territorio in sostituzione delle Province e con la creazione delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Il progetto dovrà essere legge entro la fine dell' anno. L' Ars ieri ha approvato (col parere contrario del governo, ma non tragga in inganno, perché i presenti non erano più di tre deputati) una mozione, prima firmataria Bernardette Grasso (Gs), con cui il governo viene impegnato ad individuare le iniziative utili al fine di ripristinare l' introito del gettito derivante da operazioni effettuate in via telematica. Caso Riccardo Savona. Si profila l' invito del gruppo Drs ad autosospendersi da tesoriere e vice Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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23 ottobre 2013 Pagina 8

La Sicilia

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Politica Regionale

capogruppo. Sabato Savona aveva abbandonato il congresso del partito durante l' intervento di Rosario Crocetta che ne definiva inopportuna la sua presenza. Ciò perché Savona tre anni fa fu intercettato dalla Dia mentre parlava al telefono con l' imprenditore Vito Nicastri, ritenuto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro. Savona ha chiarito di non essere indagato e di avere interrotto i rapporti con Nicastri dopo avere saputo che era considerato vicino al boss.

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23 ottobre 2013 Pagina 25

Gazzetta del Sud Politica Regionale

La coalizione sconfitta alle scorse elezioni avvia un difficile percorso di riorganizzazione.

Pure il Pdl alla "boa" dei cento giorni I programmi, i rimpianti e le "bacchettate" alla nuova Amministrazione. Primo comitato cittadino post elezioni per il Pdl, che si è ritrovato nella sede di via I Settembre per fare il punto della situazione a cento giorni dall' insediamento di consiglieri comunali e di circoscrizione. Il clima di costante incertezza politica che si respira sull' asse Roma­Arcore, tra fratture, possibili scissioni e un partito che non sa ancora che direzione prenderà, inevitabilmente ha inciso sull' assemblea locale, impossibilitata a tracciare linee guida ben definite per una rioganizzazione interna che anche nella nostra provincia viene considerata unanimente necessaria. L' incontro si è aperto con gli interventi di Nino Germanà, Bruno Mancuso ed Enzo Garofalo, che hanno riportato dettagliatamente all' assemblea cosa è accaduto nelle ultime settimane in ambito nazionale e regionale (i deputati all' Ars si sono soffermati sulla sfiducia al governo Crocetta). Tutti convinti che il Pdl, o forse meglio parlare di area moderata di centrodestra, ha bisogno di ristrutturarsi, ma senza serenità e stabilità è difficile che questo processo possa consumarsi in tempi rapidi. Così non vi sono ancora date per il congresso, né nomi che circolano per la scelta dei nuovi delegati. Certo ci sono alcuni uomini sui quali i vertici puntano in maniera forte, come emerso ancora una volta dal comitato di lunedì. Su tutti l' ex consigliere provinciale Francesco Rella, che dovrebbe andare a guidare una delle segreterie, quella provinciale o cittadina. Ma di quale partito? Questa resta la più grande incognita. «Il confronto, durato fino a tarda ora, è stato comunque molto proficuo ­ ha dichiarato il coordinatore cittadino, Enzo Garofalo ­ È servito a discutere su ciò che riguarda il territorio, l' attuale amministrazione, la condotta da seguire nelle istituzioni». In questa direzione, il candidato sindaco uscito sconfitto già al primo turno nelle elezioni dello scorso giugno, è stato chiaro: «In campagna elettorale abbiamo costruito un programma basato su una serie di soluzioni finanziarie per Palazza Zanca e di sviluppo per Messina. Sulla bontà di quelle idee muoviamo ancora oggi la nostra azione. Non facciamo opposizione contro ma difendiamo il nostro progetto, siamo diversi dagli altri consiglieri che si trovano all' opposizione in aula. Qualcosa ad ogni modo cercheremo di cambiare, più che altro sul piano della comunicazione. Nel fare passare i nostri messaggi magari non siamo stati proprio bravi». È mancato forse anche un pizzico di raccordo con la base, perché il rapporto resta sempre con il deputato di turno e meno con una "struttura" di partito che in questo momento è assente: «Volevamo organizzare questa riunione con parecchio anticipo, ma gli impegni ripetuti non lo hanno consentito». Tornando al Comune, Garofalo e il Pdl, pur non attaccando direttamente l' amministrazione Accorinti, si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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aspettano di più: «Abbiamo lasciato del tempo alla nuova giunta per ambientarsi e rodare i meccanismi, lo stesso che avremmo chiesto noi perché è inutile puntare immediatamente il dito. Però molti hanno rilevato un' eccessiva lentezza nel consumare i passaggi amministrativi e decisionali». Lamentele anche dai consiglieri circoscrizionali, specie per quanto riguarda il verde, le scerbature, la cura dell' ambiente. Sulla graticola dunque, più degli altri, l' assessore Daniele Ialacqua, reo di non avere ancora attivato quei processi promessi prima del voto. Il concetto espresso dai rappresentanti del Pdl nelle municipalità è semplice: è vero che le risorse economiche sono scarse, ma Ialacqua non ero lo stesso che negli anni passati attaccava chi si trovava nella sua posizione attuale?.

Emanuele Rigano

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23 ottobre 2013 Pagina 26

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LEGGE DI STABILITÀ/ Le amministrazioni dovranno rinunciare a 344 milioni.

Per gli enti tagli solo rimandati Uno sconto una tantum (per il solo 2014) da 1,5 miliardi e un aggravio a regime (a decorrere dal 2016) per 344 milioni all' anno. È in chiaroscuro il bilancio degli interventi sul Patto di stabilità interno degli enti locali contenuti nel disegno di legge di stabilità che, dopo essere stato definitivamente licenziato dal governo, si appresta a iniziare il suo iter parlamentare. Come già sottolineato su ItaliaOggi del 18/10/2013, le aspettative di molti sindaci e presidenti di provincia per un significativo alleggerimento dei vincoli del Patto sono rimaste in gran parte deluse. Le sole buone notizie riguardano la previsione di un fondo da 1 miliardo per consentire maggiori pagamenti in conto capitale e la destinazione di ulteriori 500 milioni all' estinzione dei debiti certi, liquidi ed esigibili al 31/12/2012. Entrambe le misure, tuttavia, sono esplicitamente circoscritte al 2014, così come i bonus del Patto «regionale incentivato2 (già previsto dalla legge di stabilità dello scorso anno e rafforzato dal dl 35/2013), che valgono circa 2,1 miliardi. Per gli anni successivi, invece, non solo non sono previste ulteriori premialità, ma fra le pieghe delle nuove norme si nasconde addirittura un aggravio. A prevederlo è l' art. 14, comma 1, che dispone una revisione della base e dei coefficienti per il calcolo degli obiettivi. Al di là dei tecnicismi, il risultato del maquillage è chiarito dalla relazione illustrativa, che quantifica, a decorrere dal 2016, «un contributo ulteriore degli enti locali alla manovra di finanza pubblica per 344 milioni di euro». La stessa relazione precisa che tale contributo è conseguente ai risparmi realizzati «mediante l' attività di revisione della spesa, di ridimensionamento delle strutture, di riduzione delle spese per beni e servizi, nonché di ottimizzazione dell' uso degli immobili». La nuova sforbiciata è imposta, non solo alle province e ai comuni con più di 5 mila abitanti, ma anche a quelli al di sotto di tale soglia demografica, che invece speravano nell' introduzione di misure di favore (se non nella totale esclusione dal Patto). Sarà interessante vedere le reazioni degli interessati, a partire dai sindaci, che oggi aprono l' assemblea nazionale Anci a Firenze proprio con la convention dei primi cittadini dei mini­enti. Ma è facile prevedere che a camera e senato arriveranno numerose richieste di correttivi. Per il resto, il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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disegno di legge conferma le altre novità già contenute nelle bozze circolate nei giorni scorsi, fra cui l' assoggettamento ai vincoli di finanza pubblica delle partecipate (società in house, aziende speciali e istituzioni) e l' anticipazione delle scadenze dei cd Patti di solidarietà. A questo proposito, è da segnalare anche la previsione (art. 13, comma 11) che per il 2014 estende a regioni e province autonome una sorta di Patto «orizzontale», finora consentito solo alle amministrazioni locali. In pratica, anche i governatori potranno scambiarsi spazi finanziari nell' ambito del Patto, mediante un accordo da raggiungere in Conferenza Stato­regioni entro il 30 aprile (scadenza che non pare raccordata con quelle relative a province e comuni). Lo scambio, tuttavia, non sarà libero, ma potrà avvenire solo fra le regioni a statuto ordinario, da un parte, e quelle a statuto speciale, dall' altra e non all' interno dei due «blocchi». Le speciali, inoltre, potranno anche cedere le somme ad esse dovute per effetto della sentenza n. 248/2012 della Corte costituzionale (ovvero quelle recuperate dagli agenti della riscossione nei confronti di coloro che hanno aderito al condono fiscale senza versare quanto dovuto).

Matteo Barbero

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23 ottobre 2013 Pagina 25

Italia Oggi Enti Locali

Differenziata, sanzioni per i comuni Differimento dei termini per il raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti stabiliti dalle norme del codice ambientale e sanzioni a carico dei comuni che non conseguono risultati minimi di raccolta differenziata nei tempi previsti dalla legge. In quest' ultimo caso, infatti, è dovuta dall' amministrazione inadempiente un' addizionale al tributo di conferimento in discarica. Lo prevede il collegato ambientale al ddl Stabilità che premia invece i comuni virtuosi. La norma, quindi, differisce i termini per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata stabiliti dall' art. 205 del dlgs 152/2006, nel rispetto delle regole comunitarie che impongono specifici obiettivi di recupero. La finalità è di raggiungere un tasso di raccolta differenziata pari al 65% alla fine dell' anno 2016. La ratio del differimento dei termini al 2014, 2015 e 2016, come si evince dalla relazione illustrativa, è di «adeguare il dato normativo al dato reale» e tende a evitare che le amministrazioni locali possano essere sanzionate per il mancato raggiungimento dei risultati nei tempi dettati dalle norme di legge. Del resto, attualmente la percentuale media nazionale di raccolta differenziata si attesta sul valore del 39,9%. Le cause sono da ricercare, in parte, nelle continue modifiche normative che hanno cambiato le competenze nella gestione dei rifiuti. La finalità della nuova disposizione, dunque, è quella di incrementare la raccolta differenziata. Non a caso sono stabilite misure premiali per i comuni virtuosi e sanzioni per quelli che non rispettano la tabella di marcia indicata nella norma. Per i comuni che conseguono gli obiettivi minimi di raccolta differenziata, in anticipo rispetto ai tempi fissati, il tributo di conferimento dei rifiuti in discarica, disciplinato dall' art. 3, c. 24, legge 549/95, sarà dovuto nella misura del 20% del suo ammontare. Invece per gli enti inadempienti, vale a dire per quelli che non raggiungono le soglie minime imposte dalla stessa norma, è applicata un' addizionale al tributo, che si configura di fatto come una sanzione, rapportata alla percentuale di raccolta differenziata. Per esempio, è dovuta nella misura del 10% se gli obiettivi non sono conseguiti per una quantità non superiore al 5% alla scadenza del primo termine annuale di adempimento.

Sergio Trovato

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Giornale di Sicilia (ed. Messina) Economia

IN SICILIA. I tirocini formativi per giovani trai 18 e i 28 anni finanziati confondi europei. Domande entro il 4 novembre sul sito www.italialavoro.it.

Panettieri, idraulici, cuochi: in 130 potranno imparare un mestiere Contributi alle aziende e borse di studio agli allievi Stefania Giuffrè Il progetto «Botteghe di Mestiere» è finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo 2007­ 2013. Quindici in Sicilia le «botteghe». Tirocini formativi per 130 siciliani. ...Centotrenta tirocini formativi per giovani siciliani di età compresa fra i 18 e i 28 anni che siano disoccupati o inoccupati e abbiano voglia di imparare un mestiere. Il progetto si chiama «Botteghe di Mestiere» ed è finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo 2007­2013. L' iniziativa è promossa dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed attuata da Italia Lavoro. Quindici in Sicilia le «botteghe», raggruppamenti di imprese, precedentemente selezionate attraverso un bando. Ai tirocinanti è riconosciuta una borsa paria 500 euro mensili, per unsemestre. Il progetto durerà in totale 18 mesi ed è suddiviso in tre tranche. Le aziende che ospitano gli apprendisti beneficiano di un contributo di 250 euro per ciascun giovane a cui insegneranno il mestiere, spesso legato alle tradizioni territoriali come nel caso del pistacchio di Bronte, dei prodotti caseari del Ragusano, del settore navale a Palermo. Nella prima fase del progetto 140 ragazzi hanno frequentatole aziende che operano nei settori dell' alimentare e dell' enogastronomia, della ristorazione, delle costruzioni e dell' impiantistica navale, del benessere. Quattro (sui 120 che hanno risposto al primo avviso) hanno anche ottenuto un contratto al termine del tirocinio. Le domande per accedere alla prossima fase devono essere presentate entro le ore 23,59 del 4 novembre. Le iscrizioni si effettuano on line, sul sito www.italialavoro.it. Gli aspiranti tirocinanti possono presentare una sola candidatura, scegliendo la provincia di riferimento e la bottega. Alla domanda vanno allegati il proprio curriculum vitae e un' autocertificazione dello stato di disoccupazione o inoccupazione. Entrambi i documenti devo no essere redatti seguendo il format predisposto da Italia Lavoro e disponibile online. Saranno poi le aziende stesse a selezionarei tirocinanti, sulla base di quelli che hanno presentato domanda. Il via è previsto per gennaio. «Le prime fasi del progettospiega Maurizio Lo Piccolo, responsabile per la Sicilia dell' iniziativa ­ sono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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Giornale di Sicilia (ed. Messina) Economia

soddisfacenti. Su 139 botteghe attivate in tutta Italia, la Siciliane ha ben 15. L' obiettivo è duplice: da un lato dare strumenti formativi ai giovani e dall' altro far dialogare le aziende, innescando meccanismi virtuosi. Il percorso dei tirocini peraltro ha anche effetti positivi sull' occupazione: in altri progetti abbiamo riscontrato, al termine del periodo formativo, una continuità del 65 per cento». Fra le figure richieste ci sono parruchieri, estetisti, massaggiatori, saldatori, metalmeccanici, idraulici, fabbri, elettricisti, verniciatori, meccanici ed attrezzisti navali, panettieri, pasticcieri, allevatori, agricoltori, macellai, cuochi e addetti al settore caseario.

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23 ottobre 2013 Pagina 1

MF (Sicilia) Economia

Assostampa, verso stato crisi quotidiani I tre principali quotidiani siciliani sarebbero pronti a dichiarare lo stato di crisi. Lo ha detto il segretario dell' Assostampa siciliana, il sindacato unico dei giornalisti dell' Isola, Alberto Cicero, ascoltato nei giorni scorsi nel corso di una audizione, insieme al presidente dell' ordine siciliano, Riccardo Arena, in commissione bilancio all' Assemblea regionale siciliana a proposito dello stato di crisi del settore. Come nel resto di Italia, infatti, anche in Sicilia le imprese editoriali stanno soffrendo e Cicero ha parlato di «situazione drammatica». Calo degli introiti pubblicitari ma anche calo di vendite sono le cause principali della riduzione dei margini per le imprese che editano quotidiani su carta mentre le televisioni lamentano difficoltà di inserimento nel nuovo sistema di trasmissione digitale che comporta forti investimenti in tecnologia. Tutti guardano con attenzione alla legge che dovrebbe essere discussa a breve dall' Ars sugli aiuti al settore. Il testo è già stato approvato nelle commissioni attività produttive e bilancio.

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22 ottobre 2013

TempoStretto Sport

Girandola di gol al "G. Campagna", la Siac cede 10­ 8 al Villafranca Dopo l' uscita di scena di Grasso per espulsione, la Siac si è disunita non riuscendo più a rientrare in partita, ma in balia di un avversario che ne ha approfittato. Non bastano otto reti segnate per portare a casa i tre punti. La SIAC viene sconfitta per 10­ 8 dall' Atletico Villafranca. Non serve chiudere il primo tempo in vantaggio 6­4 se, il primo, a perdere la testa è il capitano Grasso M. Due ammonizioni guadagnate in rapida successione sul finire della prima frazione di gioco: maturato per proteste, dopo la negazione di un calcio di punizione, il primo cartellino, guadagna il secondo per aver calciato la sfera a gioco fermo. Questa è stata la chiave di svolta della gara. Dopo l' uscita di scena di Grasso la SIAC si è disunita, non riuscendo più a rientrare in partita, ma in balia di un avversario che ha fatto tutto quello che gli è stato concesso. Una gara fino a quel momento giocata in modo perfetto dai biancazzurri, mentre, il Villafranca non riusciva a far paura, non riusciva ad esprimere il proprio gioco. E che dire dell' altra ingenuità commessa nel secondo tempo da D' Emilio P.? Anche lui, come il capitano, guadagna anticipatamente la doccia. Non essendo furbo come l' avversario, il numero otto, rimedia il doppio giallo per scorrettezze. La SIAC paga, così, a caro prezzo i propri errori, le proprie ingenuità, vanificando quanto di buono fatto in una partita che sembrava essere alla portata di Grasso e compagni. Riuscendo a vanificare anche il poker di marcature realizzato da Giorgio Abate. Giocatore più prolifico dei biancazzurri, quando viene chiamato in causa risponde presente a suon di gol. La cronaca. Sono gli ospiti a rendersi pericolosi con il tiro di Di Fina, che non inquadra lo specchio della porta, sugli sviluppi di un calcio d' angolo battuto da Lucà. La SIAC risponde con il tiro di Miserendino ribattuto da Venuto. Qualche minuto dopo è il turno di D' Emilio R., conclusione respinta dall' estremo difensore. Al 4' i padroni di casa si portano in vantaggio con il perfetto tiro a volo di Macrì che, su assist di Di Fina, si insacca alla sinistra di Passeri. La SIAC si fa vedere dalle parti di Venuto al 6' con il tiro di D' Emilio P. che non sortisce gli effetti sperati. Al 7' Macrì sfugge alla marcatura di Grasso e, a tu per tu con Passeri, si fa respingere la conclusione. Al 8' Abate ripristina le distanze. Il giocatore biancazzurro prova direttamente su calcio di punizione, la sfera ribattuta, torna sui piedi dello stesso Abate che lascia partire una conclusione potente che si insacca alle spalle di Venuto. Portato in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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22 ottobre 2013 <­­ Segue

TempoStretto Sport

parità il punteggio, la SIAC trova subito il gol del vantaggio grazie al colpo di testa di Miserendino su assist di Abate. Al 13' è il solito Abate ad allungare le distanze con la complicità del portiere. Il numero undici vince il rimpallo con l' estremo difensore e insacca, a porta sguarnita, il gol del 3­1. Un minuto dopo è il capitano Grasso M., ad incrementare il vantaggio: con un perfetto tap­in porta il risultato sul 4­ 1. Neanche il tempo di festeggiare la marcatura che, i padroni di casa, accorciano subito le distanze direttamente da centrocampo con Macrì, abile a trovare impreparata la retroguardia ospite. Al 18' SIAC ancora in gol con D' Emilio R., sfruttando al meglio l' assist di Miserendino riesce a realizzare il gol del 5­2. Al 19' Grasso B. prova la conclusione dalla distanza, sfera abbondantemente fuori. Al 20' D' Emilio P. colpisce il palo esterno su assist di Colavita. Al 22' Grasso B. insacca alla sinistra di Passeri facendo capire che il punteggio sta stretto al Villafranca. I biancazzurri non si lasciano intimidire e continuano a macinare gioco e gol. Infatti, al 24' ancora Abate va segno, realizzando la sua personale tripletta. Il Villafranca non si perde d' animo e prova a ripristinare le distanze gettando nella mischia, nei minuti finali, il portiere di movimento. Mossa che frutta il gol di Coppini: sbucato alle spalle di Abate, segna la rete del parziale 6­4 in favore degli ospiti. Nei minuti finali espulso per doppio giallo il capitano della SIAC Grasso M. Nel secondo tempo la SIAC cambia portiere: fuori Passeri, dentro De Leo. Ma sono i padroni di casa ad andare a segno realizzano la rete del 5­6 con il diagonale di Cucinotta. Colpiti a freddo i ragazzi di Grasso accusano il colpo e il Villafranca dilaga. Il 6­6 porta la firma di Venuto N. Distanze ripristinate, il sorpasso si materializza al 15' con il tap­in vincente di Saraniti, nulla può De Leo. Al 17' il Villafranca colpisce ancora con tiro di Venuto N., concedendo il bis qualche minuto dopo su calcio di punizione. Al 21' espulso D' Emilio P. Nonostante l' evidente difficoltà, D' Emilio R. riesce ad accorciare le distanze, mentre, al 26' Abate si fa respingere il tiro libero da Venuto. Al 28' Lucà mette dentro, a porta vuota, il gol del 10­7 infrangendo le speranze degli avversari che vedono svanire ogni possibilità di rimonta. Inutile il gol di Abate che fissa il punteggio sul definitivo 10­8. Il prossimo turno, prevede l' incontro Asd SIAC­ Nicolosi. La gara, valevole per la sesta giornata del campionato, girone C, di serie C2 Ca5 si disputerà presso il campo "PalaRescifina", sabato 26 ottobre (ore 17) .

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22 ottobre 2013

TempoStretto Sport

Citta' di Villafranca travolgente: Mirto battuto 8­1 Gli ospiti, capaci di mettere in pratica sin dall' avvio i dettami del tecnico Rinaldi, gestendo ottimamente il pallone e creando occasioni in serie, sbloccano subito il risultato. Il Città di Villafranca non si ferma e in terra calabrese centra la sua terza vittoria in altrettante gare nel campionato di Serie B di calcio a 5. Straordinaria la prova fornita al Palasport "Città di Crosia" contro il Mirto, travolto per 1­8 dalla scatenata formazione tirrenica che ha confermato quanto di buono aveva fatto nei precedenti due impegni. Gli ospiti, capaci di mettere in pratica sin dall' avvio i dettami del tecnico Rinaldi, gestendo ottimamente il pallone e creando occasioni in serie, sbloccano subito il risultato con Di Trapani al 2'. Tre minuti dopo il bis, ancora ad opera del giocatore palermitano. Lo 0­3 porta quindi la firma di Di Carlo al 14'. Ferreira, al 16', completa il poker con cui si conclude la prima frazione. Nella ripresa i calabresi provano a reagire e al 6' con Scervino riducono lo svantaggio. Di Trapani cala però il tris al 7' e da lì in avanti la compagine di Rinaldi dilaga. Nel giro di pochi secondi Di Carlo e Orofino arrotondano ulteriormente il punteggio. Autore del definitivo 1­8 è Nocera che finalizza un preciso schema su punizione. Festa grande per il giovane messinese, classe '95, al primo centro del torneo Il presidente Giacomo Picciolo è entusiasta per l' ottimo inizio di stagione della sua squadra: "Dopo le tre vittorie fin qui conseguite restiamo con i piedi per terra, ma non nascondiamo di voler puntare ai playoff. La squadra riesce ad essere padrona del campo e a sviluppare un gioco totale, per questo ritengo che il mister Rinaldi sia oggi l' Arrigo Sacchi del calcio a 5". Grazie a questo successo, il secondo consecutivo con otto gol all' attivo dopo quello ottenuto in casa contro il Kroton C5, il Città di Villafranca prosegue la sua corsa a punteggio pieno, balzando a quota 9. Il primo posto è attualmente detenuto dai tirrenici in coabitazione con Catanzaro C5 e Atletico Belvedere che hanno superato, rispettivamente, Sammichele e Sant' Isidoro. Nel prossimo turno, previsto per sabato 26 ottobre, Di Trapani e compagni affronteranno il Futsal Melito, giocando per la prima volta nell' impianto di casa, il Palazzetto "Salvatore Cavallaro" di Villafranca Tirrena appena omologato.

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23 ottobre 2013 Pagina 25

Giornale di Sicilia (ed. Messina) Sport

PALLAVOLO MASCHILE, SERIE C. In Coppa Sicilia.

Csi Milazzo corsaro a Messina Ora c' è l' assalto a Villafranca ...Vince meritatamente il Csi Milazzo nella seconda giornata di Coppa Sicilia. Contro la Pallavolo Messina, questo sabato, i mamertini si sono riscoperti "corsari" chiudendo la contesa sul 3­1. Tre punti conquistati, dunque, che si aggiungono al punto guadagnato alla prima giornata. Questa domenica, il Csi si recherà a Villafranca Tirrena per affrontare il Fiamme Calvaruso, la vittoria garantirebbe al team del presidente Pippo Maio il passaggio al turno successivo. Da segnalare l' esordio assoluto in serie C del giovanissimo centrale, classe 1995, Stefano Sottile. Il ragazzo dalle lunghe leve non si è fatto intimorire giocando da veterano al «Palajuvara» di Messina, non facendo così rimpiangere l' infortunato Andrea Filoramo. Quest' ultimo è ormai sulla via del recupero e potrebbe essere disponibile per l' avvio di campionato. Prima giornata che si disputerà il 2 novembre. «Siamo soddisfatti del primo successo stagionale ma sappiamo che c' è ancora tanto da lavorare ­commenta l' assistente coach Giovanni La Malfa ­ una volta smaltiti i carichi della preparazione saremo più reattivi e potremo esprimere la nostra pallavolo». (*PLA*)

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23 ottobre 2013 Pagina 17

Gazzetta del Sud Sport

SERIE C2 L' ATLETICO RIMONTALA SIAC.

Le leader Merì, Mortellito e Sport Club Peloritana tentano la fuga in classifica MESSINA. Le prime tre squadre in classifica tentano la fuga nel girone C del campionato di serie C2 di calcio a 5. La capolista Merì ha centrato il quinto successo di fila, battendo (2­3), sul gommato della palestra di Montepiselli, un mai domo Savio. Nel match più atteso della giornata, il Mortellito ha violato il campo della Ludica Lipari (6­10) grazie alla "cinquina" di gol dello scatenato Nino Giuffrida, alle doppiette di Sebastiano Pietrini e Giuseppe Miragliotta e al sigillo del giovane Claudio Materia. Agli eoliani non è bastato il poker di realizzazioni del pivot Daniele Pellegrino, che ha messo già a segno, in questo avvio di torneo, ben 21 reti. Vittoria perentoria (8­3) dello Sport Club Peloritana del tecnico Giovanni Pinto ai danni dello Sporting Viagrande (marcatori giallorossi: Gaetano Mormino 2, Claudio Branca 2, Salvatore D' Urso 2, Claudio Garzo e Giuseppe Germanà). Seconda affermazione casalinga per l' Atletico Villafranca, che battuto in rimonta la Siac (10­ 7). Partita emozionante, ma caratterizzata da troppi errori su ambedue i fronti; alla fine ha prevalso la maggiore tranquillità palesata dai tirrenici, bravi a capitalizzare anche i due "rossi" estratti dall' arbitro ai loro avversari. Grande protagonista del confronto è stato il jolly Nico Venuto, autore di una tripletta di pregevole fattura. Punti pesanti per il Salina, ottenuti al termine dell' equilibrata sfida con il Futsal Mascalucia (3­2). Niente da fare, invece, per l' Or.Sa. Barcellona, sconfitta, a domicilio, dagli esperti acesi della Trinacria (2­7). Sabato sono in programma, infine, le seguenti partite: Futsal Mascalucia­Atletico Villafranca; Merì­ Or.Sa. Barcellona; Trinacria­Ludica Lipari; Siac­Nicolosi; Sporting Viagrande­Savio; Mortellito­Salina e Real AciSport Club Peloritana. Classifica: Merì 15; Mortellito 13; Sport Club Peloritana 12; Ludica Lipari, Nicolosi e Salina 9; Ateltico Villafranca 8; Or.Sa. 6; Trinacria 5, Real Aci, Futsal Mascalucia 4; Savio e Siac 3; Sporting Viagrande 1.i(o.m. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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