SPECIALE "FIT FOR 55"
Marco Stella Presidente del Gruppo Componenti ANFIA
LO SFORZO RICHIESTO NON È COMMISURATO AI RISULTATI ATTESI intervista a Marco Stella
Il “Fit for 55” presenta più rischi o opportunità per la filiera automotive? L’ulteriore inasprimento dei già sfidanti target di riduzione delle emissioni di CO2 delle auto e veicoli commerciali leggeri nuovi, con un accorciamento delle tempistiche per raggiungerli è un elemento che desta molta preoccupazione in tutta la filiera. Pur riconoscendo la nobiltà degli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal europeo e l’importante ruolo che il nostro settore può giocare in questa partita, riteniamo che ci venga chiesto uno sforzo non commisurabile ai risultati attesi – che, peraltro, si somma a quelli già affrontati negli ultimi 20 anni per l’abbattimento delle emissioni, dettati da esigenti normative europee – desti-
Le tecnologie di propulsione che la proposta prevede di bannare al 2035, potrebbero, invece, dare un significativo contributo alla decarbonizzazione attraverso l’utilizzo di carburanti rinnovabili a basso contenuto di carbonio, secondo un approccio basato sulla neutralità tecnologica e quindi su una pluralità di tecnologie anziché su un’univoca scelta tecnologica a favore dell’elettrico
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MUOVERSI 4/2021
nato a mettere a rischio la salute e la sopravvivenza di un elevato numero di imprese, soprattutto in riferimento alla proposta di estromettere dal mercato, al 2035, la tecnologia dei veicoli con motore a combustione interna. Le nostre riflessioni si concentrano quindi, in questa fase, sul come raggiungere questi target e a quali costi, anche in
termini di perdita di competitività globale del tessuto industriale europeo. L’accelerazione verso l’elettrico imposta dal “Fit for 55” colpirà soprattutto il settore della componentistica. Solo nella Motor Valley la maggior parte delle imprese sul territorio produce componenti per motori e