SPECIALE MOBILITÀ
Francesco Ramella Direttore esecutivo Bridges Research
TRASPORTI: COME AFFRONTARE LA SFIDA DELLA DECARBONIZZAZIONE di Francesco Ramella
Riprendendo un vecchio adagio da- il prezzo pagato è stato molto alto: nel nese, Niels Bohr, premio Nobel per la Mondo 120 milioni di persone hanno fisica nel 1922, ha scritto che è diffi- visto il loro reddito scendere sotto il cile fare previsioni, soprattutto per il livello della povertà assoluta. La defuturo. crescita economica è senza dubbio la Per Antoine de Saint-Exupéry, piutto- strada più facile da percorrere ma, al sto che cercare di prevederlo, il futuro contempo, la meno auspicabile. Non dovremmo cercare di renderlo possi- sembra esservi proporzione tra i bebile. nefici ambientali e i costi umani che Si tratta di capire come. È possibile ne derivano. immaginare che nell’arco di tre de- Un’altra ipotesi che va per la maggiore cenni il settore dei trasporti muti ra- nel dibattito sulla decarbonizzazione dicalmente aspetto abbandonando dei trasporti è quella del cosiddetto l’uso del petrolio che ne è stato finora riequilibrio modale ossia lo spostail cardine? mento di quote Sognare si può rilevanti di doma c’è il forte manda dai modi Un’altra ipotesi che va per rischio di risvedi trasporto con la maggiore nel dibattito gliarsi bruscapiù elevati consulla decarbonizzazione mente, soprafsumi energetici dei trasporti è quella del fatti da quello cosiddetto riequilibrio modale che a conti fatti si rivela essere ossia lo spostamento di un incubo. quote rilevanti di domanda Ne abbiamo dai modi di trasporto con più fatta una parelevati consumi energetici ed ziale, ma assai emissioni a quelli più frugali. dolorosa, espeÈ una politica che l’Unione rienza nel corso europea persegue da almeno di quest’anno. un paio di decenni e che ha Per rallentare la dimostrato di essere quasi del diffusione della pandemia abtutto inefficace biamo imposto restrizioni senza precedenti alle attività produttive ed emissioe, ancor più, alla mobilità di persone ni a quelli e merci. I consumi di petrolio sono più frugali. crollati e così le emissioni di CO2. Ma È una poli-
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MUOVERSI 1/2021
tica che l’Unione europea persegue da almeno un paio di decenni e che ha dimostrato di essere quasi del tutto inefficace. Nonostante le ingentissime risorse destinate alle ferrovie e ai trasporti pubblici, le “quote di mercato” dei modi di trasporto terrestri sono rimaste pressoché invariate e, nonostante un buon successo delle linee ad alta velocità, la domanda (passeggeri-km) del trasporto aereo è raddoppiata. Non diversa è la situazione per le merci, settore che ha visto il consolidarsi anche nei Paesi dell’Europa orientale di una posizione di assoluto predominio del trasporto su gomma. Identica tendenza si va rafforzando anche nei Paesi emergenti dai quali proverrà gran parte dell’aumento del-