Bollettino UISG 186

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15 ANNI DI CAMMINO DELLA RETE INTERNAZIONALE

Numero 186 - 2025

15 ANNI DI CAMMINO

DELLA RETE INTERNAZIONALE TALITHA KUM

PRESENTAZIONE.

15 ANNI DI CAMMINO DELLA RETE

INTERNAZIONALE TALITHA KUM

Sr. Abby Avelino, MM

Coordinatrice della Rete Internazionale Talitha Kum

“Talitha Kum. Fanciulla, io ti dico, alzati”. (Marco 5:41)

Talitha Kum è una Rete Internazionale contro la tratta di esseri umani. La Rete è gestita da suore cattoliche, e mira a porre fine alla tratta delle persone e allo sfruttamento, attraverso iniziative di collaborazione incentrate sulla prevenzione, la protezione, il sostegno spirituale, il reinserimento sociale e la riabilitazione dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.

Il contesto

La rete Talitha Kum è stata fondata ufficialmente nel 2009 dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) con lo scopo di combattere la tratta e lo sfruttamento di esseri umani. Gli sforzi per creare questa rete sono iniziati alla fine degli anni ‘90, quando alcune religiose che lavoravano con donne vittime di violenza e sfruttamento sessuale si sono imbattute nella dolorosa e dura realtà della tratta. La UISG, avendo prontamente riconosciuto la gravità di questo problema emergente, ha incaricato la Commissione UISG Giustizia, Pace e Integrità del Creato (JPIC) di organizzare dei progetti per analizzarlo. Nel 2001, il fenomeno della tratta di esseri umani è stato presentato come questione prioritaria all’Assemblea Plenaria della UISG.

Questa è stata la Dichiarazione Finale dell’Assemblea:

“Noi, quasi 800 superiore generali, leader di un milione di membri di Istituti Religiosi Cattolici in tutto il mondo, dichiariamo pubblicamente la nostra determinazione a lavorare in solidarietà l’una con l’altra all’interno delle nostre comunità religiose e nei Paesi in cui ci troviamo, per affrontare con insistenza, a tutti i livelli, l’abuso e lo sfruttamento sessuale di donne e bambini, con particolare attenzione al traffico di donne che è diventato un lucroso affare multinazionale”.

(Dichiarazione delle donne leader religiose: Bollettino UISG - Numero Speciale 116)Dichiarazione dell’Assemblea Plenaria UISG 2001

Vista la necessità di studi ulteriori più approfonditi, è nata una collaborazione tra la UISG e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Tra il 2004 e il 2008, è stato sviluppato un programma di formazione che ha portato alla creazione di diverse reti regionali in tutto il mondo.

In quel periodo è stato molto significativo il contributo di Suor Bernadette Sagma, FMA (deceduta), coordinatrice del progetto presso la UISG, e di suor Eugenia Bonetti, MC, della Rete Italiana contro la Tratta.

Nel 2009, durante il primo incontro mondiale di queste reti, è stata avanzata la proposta di istituire Talitha Kum come Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la Tratta. La Rete avrebbe avuto una sua rappresentanza presso la UISG.

La prima coordinatrice ufficiale di Talitha Kum è stata suor Estrella Castalone, FMA (deceduta), che ha prestato servizio dal 2010 al 2014. Le è succeduta suor Gabriella Bottani, SMC, che ha ricoperto l’incarico dal 2015 al 2022. Attualmente, ricopre questo incarico come coordinatrice internazionale di Talitha Kum, Suor Abby Avelino, MM.

Il numero delle religiose impegnate nella Rete e dei loro collaboratori è cresciuto in modo significativo negli ultimi quindici anni. Secondo l’ultimo rapporto del 2023, la Rete Talitha Kum è composta da 5.871 membri attivi e collaboratori, che rappresentano 777 congregazioni di religiose e 93 congregazioni di religiosi, per un totale di 870 congregazioni coinvolte nelle reti Talitha Kum in tutto il mondo. Questa crescita mette in evidenza la forza della Rete, sostenuta dalla collaborazione con 297 organizzazioni cattoliche, 219 ONG e 204 organizzazioni governative e intergovernative.

Talitha Kum ha esteso la sua presenza in 107 Paesi e ha ufficialmente istituito 60 reti nazionali nei cinque continenti. Questa espansione sottolinea l’impegno della Rete nel combattere la tratta di esseri umani e nel fornire assistenza alle vittime e ai sopravvissuti su scala globale. Nel 2023, gli sforzi cumulativi dell’intera Rete Talitha Kum hanno raggiunto 753.392 persone.

L’approccio di Talitha Kum

Lavoriamo per prevenire la tratta attraverso una strategia globale e di ampio respiro. I nostri sforzi si concentrano sull’educazione delle categorie vulnerabili e sulla sensibilizzazione al fenomeno della tratta, in particolare tra i giovani, le donne e le ragazze, i migranti, i rifugiati e altre persone a rischio di sfruttamento. Conduciamo campagne di sensibilizzazione che affrontano il fenomeno della tratta, le sue cause e il suo impatto in vari contesti socio-culturali. Utilizziamo diverse piattaforme, comprese le risorse digitali contro la tratta: social media, radio e campagne televisive.

L’educazione e la sensibilizzazione dei giovani e degli studenti costituiscono un metodo efficace per ridurre la vulnerabilità e il numero di persone vittime di sfruttamento. Le Suore di Talitha Kum, in collaborazione con le organizzazioni e le reti contro la tratta di esseri umani, mirano a garantire che le iniziative della Chiesa cattolica a livello globale, regionale e locale coinvolgano attivamente e mettano in condizione i giovani di diventare forti sostenitori del progetto.

Il coinvolgimento dei giovani è iniziato nel 2021 con il programma “Youth Ambassadors” (Giovani Ambasciatori), che consente ai giovani di assumere ruoli di leadership tra i loro coetanei. Questo programma è iniziato in Asia e si è poi esteso a tutti i continenti. Nel 2023 abbiamo sviluppato l’App “Walking in Dignity ”, uno strumento innovativo progettato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tratta di esseri umani e utile come piattaforma di raccolta fondi, per sostenere i progetti di base delle reti Talitha Kum. Inoltre, coinvolgiamo i giovani nella promozione della Giornata Internazionale di Preghiera e Sensibilizzazione contro la tratta di esseri umani .

Questa Giornata, inaugurata da Papa Francesco nel 2015 e affidata alla UISG e alla USG come promotori, si celebra in tutto il mondo l’8 febbraio, in coincidenza con la festa di Santa Giuseppina Bakhita. Il coordinamento della Giornata Internazionale di Preghiera e Sensibilizzazione contro la tratta di esseri umani (IDPAAHT) è stato affidato a Talitha Kum in collaborazione con le organizzazioni partner, con l’obiettivo di riunirsi in preghiera, riflettere collettivamente sulla realtà della tratta di esseri umani e sostenere le vittime, i sopravvissuti e le categorie vulnerabili.

Un approccio olistico incentrato sui sopravvissuti

Continuiamo a rafforzare la nostra collaborazione con i sostenitori dei sopravvissuti per renderli ambasciatori di speranza e di cambiamento. Le nostre reti sostengono attivamente le vittime e i sopravvissuti nel loro percorso di guarigione e responsabilizzazione. Un esempio significativo è la storia di Pauline, vittima di sfruttamento e abuso sessuale dall’età di 16 anni. La sua situazione era tragica, si sentiva persa e minacciata dai suoi sfruttatori, finché, un giorno, ha trovato la forza di rialzarsi, grazie all’aiuto delle Suore di Talitha Kum.

Pauline è diventata la fondatrice di un’organizzazione che offre uno luogo sicuro alle sopravvissute come lei, un luogo dove possono recuperare la loro dignità e riacquistare la loro autonomia. Sogna di costruire un rifugio per le sopravvissute alla tratta. La sua storia è perfettamente in linea con il richiamo di Gesù: “Talitha Kum! Fanciulla, io ti dico, alzati!”. Nel 2023, Talitha Kum ha prestato assistenza a 39.081 persone, tra vittime, sopravvissuti e persone a rischio. I nostri sforzi collettivi sono essenziali per promuovere un mondo libero da sfruttamento e abusi. La speranza di poter sostenere i sopravvissuti e di essere testimoni della loro trasformazione, ispira molti membri e rafforza il loro impegno nella lotta alla tratta di esseri umani.

Le sfide

Il fenomento della tratta di esseri umani sta diventando sempre più complesso e sofisticato, e presenta sfide significative. In diversi Paesi, le guerre e i conflitti armati hanno causato l’incremento della vulnerabilità di molte popolazioni, rendendole più esposte alla tratta e allo sfruttamento. La tratta di esseri umani è in continua evoluzione.

L’utilizzo di Internet presenta nuovi rischi, in quanto i trafficanti usano la tecnologia per lo sfruttamento sessuale online di donne e bambini. Le donne, le ragazze e i giovani, in particolare, sono molto vulnerabili e spesso scelgono di credere alle false promesse dei trafficanti, nell’illusione di poter vivere una vita migliore e di sfuggire alle violenze subìte in patria. Con la rapida evoluzione della tecnologia, anche i metodi della tratta di esseri umani si sono evoluti, assumendo forme nuove e più complesse nel mondo digitale.

Data la crescente incidenza della migrazione forzata, dovuta ai cambiamenti climatici, ai conflitti e alle crisi economiche, è urgente trovare soluzioni integrate che affrontino i fattori socioeconomici e ambientali che contribuiscono alla tratta di esseri umani.

CALL to ACTION - Chiamata all’azione

Papa Francesco ci ricorda che “la tratta di esseri umani è una ferita aperta sul corpo della società contemporanea, un flagello sul corpo di Cristo” (Conferenza internazionale sulla lotta alla tratta di esseri umani, 10 aprile 2014).

Come popolo di Dio, siamo chiamati a costruire un mondo che sostenga il percorso nella dignità intrapreso da ogni essere umano. I membri di Talitha Kum, in tutto il mondo, continuano a rispondere a questa “chiamata all’azione ” curando, guarendo, potenziando, restaurando e impegnandosi nelle vite delle vittime e dei sopravvissuti,

Sr. Abby Avelino, MM15 anni di cammino della Rete Internazionale Talitha Kum

così come delle popolazioni a rischio di traffico e sfruttamento. Nonostante le sfide che affrontiamo quotidianamente, i nostri membri sono determinati a svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro la tratta di esseri umani, fornendo sostegno spirituale, costruendo fiducia e un ambiente sicuro e prestando cure compassionevoli alle vittime.

Il lavoro in rete è essenziale per le azioni contro la tratta, a vari livelli. Rafforza la collaborazione tra i membri della Rete, sia a livello locale che internazionale, coinvolgendo istituzioni e organizzazioni locali, come organizzazioni cattoliche, ONG, agenzie governative, organizzazioni internazionali e altre agenzie. Apprezziamo e promuoviamo la collaborazione e i partenariati con tutte le organizzazioni impegnate a sradicare la tratta di esseri umani e ad affrontarne le cause profonde. Non possiamo farlo da soli. Dobbiamo creare partenariati e collaborazioni strategiche con i leader della Chiesa, i leader del governo e le organizzazioni della società civile a tutti i livelli.

Le prossime tappe

Il 2024 è l’anno in cui ricorre il 15° anniversario di Talitha Kum. La seconda Assemblea Generale, che si è tenuta a maggio 2024, ci ha riuniti per continuare il nostro viaggio insieme, per porre fine alla tratta di esseri umani. È stata un’occasione per riflettere sul lavoro svolto da Talitha Kum negli ultimi 15 anni. La Dichiarazione Finale dell’Assemblea ha ribadito il nostro impegno a realizzare le nostre prossime tre priorità per il 20252030, individuate attraverso il metodo sinodale della Conversazione nello Spirito. Queste priorità includono la necessità di affrontare il cambiamento sistemico a tutti i livelli, di approfondire il nostro approccio olistico e incentrato sui sopravvissuti e di ampliare la collaborazione e la Rete a tutti i livelli.

Molte vittime e sopravvissuti sottolineano la necessità di stabilire norme e regolamenti che sostengano la dignità di tutti gli individui e delle loro comunità. Soprattutto, dobbiamo promuovere una cultura della dignità e un’economia dell’assistenza. Sogniamo un mondo senza tratta di esseri umani, una visione che deve coinvolgere tutti i settori della società, compresi i leader governativi ed ecclesiastici ad ogni livello. È essenziale proteggere i soggetti vulnerabili, soprattutto donne e bambini, dallo sfruttamento, e sostenere i bambini vittime della tratta.

UISGBollettino n. 186 , 2025

Il percorso di Talitha Kum va oltre la semplice registrazione cronologica di eventi, fatti e azioni intraprese nel tempo. La nostra missione di porre fine alla tratta di esseri umani è continua e intessuta dalla dedizione delle religiose, dei partner e di molti individui che si impegnano ad affrontare questo problema complesso. In un modo davvero unico, Talitha Kum riflette le storie di vita di milioni di persone trafficate e sopravvissute. Esse ci raggiungono, proprio come fece Gesù con la giovane figlia di Giairo, invitandoci a risollevarci e risorgere con coraggio e speranza, mentre portiamo avanti il nostro impegno collettivo per combattere la tratta di esseri umani.

“Insieme, le nostre azioni hanno il potere di trasformare le vite, con compassione, verso un mondo libero dalla tratta di esseri umani”.

DISCORSO DI APERTURA DELLA

SECONDA ASSEMBLEA GENERALE

DI TALITHA KUM - 2024

Sr. Mary Barron, OLA

Presidente UISG

Stimati Membri, Illustri Ospiti e instancabile e coraggiosa famiglia di Talitha Kum,

In qualità di Presidente dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), è per me un immenso onore essere qui oggi davanti a voi, riuniti in Assemblea, per celebrare una pietra miliare di audacia, compassione e impegno incrollabile: il 15° anniversario di Talitha Kum.

Giunti a questo traguardo, ci fermiamo a riflettere sull’intero percorso, che è stato illuminato da un impegno incrollabile e da sforzi instancabili per combattere la tratta di esseri umani e sostenere i sopravvissuti e le sopravvissute ad essa. Vorrei invitare tutti noi a fermarci un momento, per ricordare le persone che hanno incrociato le nostre strade nel contesto di Talitha Kum, il contesto dell’azione comune contro la tratta di esseri umani.

Potremmo forse ricordare un sopravvissuto alla tratta, o qualcuno che sta ancora lottando contro il trauma subìto, o forse possiamo ricordare una o più persone

OLADiscorso di apertura dell’Assemblea di Talitha Kum

Sr. Mary

impegnate per cambiare la legislazione; pensiamo a coloro che si prendono cura delle persone che hanno subìto o stanno subendo le conseguenze di questa moderna forma di schiavitù; pensiamo a chi lavora instancabilmente per aiutare i sopravvissuti a rialzarsi e a riprendere con dignità il loro posto nella società; a chi lavora senza sosta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla natura insidiosa e nascosta della tratta di esseri umani... Ricordiamo queste persone e portiamole nel cuore con gratitudine.

Tutte queste piccole azioni, in tutto il mondo, si sommano insieme, in una lotta sostenuta contro la tratta di esseri umani, una lotta che in qualche modo incarna i principi di una teologia della liberazione. La tratta è una grave violazione dei diritti umani, ed è un flagello che affligge il nostro mondo, privando le persone della loro dignità, della libertà e dei diritti fondamentali. È una forma moderna di schiavitù che richiede una risposta coraggiosa e compassionevole. Nei nostri sforzi comuni per combattere questo crimine odioso, non ci stiamo semplicemente impegnando in un attivismo sociale; stiamo dando vita a una teologia della liberazione, che sostiene il valore intrinseco di ogni essere umano.

UISGBollettino n. 186, 2025

La teologia della liberazione, profondamente radicata nel pensiero cristiano, ci chiama a essere solidali con gli oppressi e a lavorare instancabilmente per la loro emancipazione. È una chiamata all’azione, una chiamata a trasformare la società liberando quanti sono incatenati con le catene dello sfruttamento. Partecipando attivamente al movimento globale contro la tratta di esseri umani, rispondiamo a questa chiamata divina.

Papa Francesco, nei suoi messaggi e discorsi, ha costantemente sottolineato l’imperativo morale di combattere la tratta di esseri umani. Ci esorta ad aprire gli occhi

Discorso di apertura dell’Assemblea di Talitha Kum

sulla sofferenza delle vittime e ad agire con coraggio e determinazione per porre fine alla loro schiavitù. Le sue parole ci ricordano con forza che la nostra fede non è passiva, ma richiede un impegno attivo nel perseguire la giustizia e il ripristino della dignità umana. Unendo le nostre mani in questa nobile causa, non solo rispondiamo a un dovere morale, ma mettiamo in atto l’essenza stessa della teologia della liberazione.

Partecipiamo al sacro lavoro di creare un mondo in cui la libertà non sia un privilegio di pochi ma un diritto per tutti. Le nostre azioni contro la tratta sono espressioni concrete del nostro impegno, per un mondo nel quale ogni individuo possa vivere una vita caratterizzata da rispetto, onore e libertà. Continuiamo a ispirarci alla forza e alla resilienza dei sopravvissuti e onoriamo il loro percorso, impegnandoci a sradicare la tratta di esseri umani. Insieme possiamo fare la differenza, e insieme possiamo dare vita ad una teologia della liberazione.

186,

Ed è da questo “essere insieme” che Talitha Kum è emersa, come una forza del bene, una forza di liberazione. Nello spirito della nostra missione comune, abbiamo assistito alla straordinaria crescita di questa rete, che è diventata una forza globale contro il flagello della tratta di esseri umani. Talitha Kum è sorta, quindici anni fa, come un faro di speranza, una testimonianza di ciò che si può ottenere quando compassione e azione convergono. Questa rete, che attraversa continenti e culture, non solo ha sensibilizzato l’opinione pubblica, ma ha anche promosso e dato vita ad una comunità globale dedicata alla protezione della dignità umana.

Sr. Mary Barron, OLADiscorso di apertura dell’Assemblea di Talitha Kum

Per quindici anni, Talitha Kum è stata le mani e i piedi della speranza, raggiungendo i più vulnerabili, offrendo conforto e accendendo la fiaccola della libertà dove un tempo c’era il buio della disperazione.

Guardando al passato, siamo profondamente toccati dalla resilienza di coloro che sono stati avvolti dalle tenebre dello sfruttamento, ma che ne sono emersi con la luce della speranza. Rendiamo omaggio ai difensori, ai volontari, ai sostenitori e a tutti coloro che hanno contribuito a tessere questa rete straordinaria. Il viaggio è stato lungo e le battaglie combattute sono state aspre, ma le vittorie - ogni vita recuperata, ogni storia di sopravvivenza - testimoniano il potere della fede nell’azione. Come UISG, abbiamo visto l’incarnazione dei nostri valori nel lavoro di Talitha Kum, e siamo solidali con ogni sforzo compiuto per guarire, potenziare ed elevare. Oggi non ci limitiamo a festeggiare gli anni trascorsi, ma celebriamo le vite toccate, le catene spezzate e il futuro che stiamo costruendo insieme.

Continuiamo a far risuonare l’appello di “Talitha Kum” - “Fanciulla, io ti dico, alzati!”perché è una chiamata all’azione, un appello alla vita e alla promessa di un mondo senza schiavitù.

Oggi, mentre iniziamo questa Assemblea e celebriamo questo significativo anniversario, siamo chiamati a riaccendere la nostra determinazione comune a continuare questo lavoro cruciale. Andiamo avanti con rinnovato vigore, sapendo che ogni passo che facciamo è un passo verso un mondo libero dalla schiavitù. Possano tutte le deliberazioni che verranno prese durante questo periodo di tempo insieme, in Assemblea, permetterci di identificare le priorità chiave che guideranno i nostri impegni in questo settore, nel futuro. Che i prossimi quindici anni siano segnati da risultati ancora più importanti, mentre ci sforziamo non solo di liberare gli oppressi, ma anche di smantellare gli stessi sistemi che perpetuano l’ingiustizia. Grazie per essere gli artefici del cambiamento, i custodi della speranza e per credere nel potere di Talitha Kum: “Fanciulla, io ti dico, alzati! ”. In uno spirito di sinodalità, tutti insieme, ci rialziamo!

A nome della UISG, porgo le nostre più sentite congratulazioni a Talitha Kum. Che i prossimi quindici anni abbiano un impatto ancora maggiore, mentre lottiamo fianco a fianco per la giustizia, la dignità e la sacralità di ogni vita umana. Grazie! E che i nostri sforzi comuni siano benedetti. Vi auguriamo ogni successo per un’Assemblea fruttuosa e piacevole.

UISGBollettino n. 186, 2025

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