Tutto_Misure 01/2016

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MISURE AL SERVIZIO DELLA PRODUZIONE Hexagon Metrology diventa Hexagon Manufacturing Intelligence: nuovo nome, nuove strategie, nuove soluzioni a misura della produzione Il leader industriale globale Hexagon Metrology ha rinnovato il proprio marchio ed è ora Hexagon Manufacturing Intelligence. Un cambiamento che, secondo il comunicato ufficiale della direzione, sottintende una profonda evoluzione delle strategie della multinazionale, da fornitore di strumenti e servizi metrologici a vero e proprio “problem solver” per l’azienda manifatturiera. “Sensing, Thinking, Acting”, recita lo slogan che sintetizza il nuovo progetto aziendale: vediamo di approfondirne i dettagli con la collaborazione dei responsabili italiani di Hexagon, protagonisti di spicco dei cambiamenti in atto. “Il percorso che ci ha portato alla nuova denominazione è frutto di un piano meditato con la massima attenzione”, – afferma Francesco Steno, Vice President Software Solutions EMEA – “durante un periodo caratterizzato da una notevole crescita e da una serie d’importanti acquisizioni che hanno contribuito a estendere e incrementare il nostro know-how. Mi riferisco ad aziende di varie dimensioni, ma tutte rilevanti nel proprio segmento d’attività: cito, ad esempio, Q-Das (software statistico per il controllo di processo) e il gruppo VERO (CAD-CAM). Semplificando, possiamo affermare che prima ci occupavamo “solo” di metrologia mentre ora, grazie alle nuove competenze, miriamo a renderla più fruibile in produzione, fornendo informazioni intelligenti al servizio della produttività. La strategia generale di Hexagon è ora quella di offrire soluzioni d’Information Technology sviluppate intorno ad applicazioni software e volte al miglioramento della qualità e della produttività nell’intero ciclo manifatturiero. E questo non significa abbandonare ciò che abbiamo fatto per anni, bensì aumentare il raggio della nostra attività e della nostra offerta”. Qualche dato, utile per inquadrare meglio il contesto in cui avviene questo cambiamento societario. “I clienti del gruppo Hexagon appartengono a vari settori, – continua Levio Valetti, responsabile marketing e comunicazione Italia – principalmente automotive, aerospace, meccanica di precisione, elettronica e oil&gas. Nel settore automotive forniamo il 75% delle aziende della filiera automotive, che globalmente produce 89 milioni di veicoli annui; il 98% delle aziende aerospace (2.900 aerei annui prodotti); l’85% delle aziende elettroniche (soprattutto in Cina e particolarmente nell’ambito della telefonia, filiera che produce oltre un miliardo di smartphone all’anno); il 90% delle aziende della filiera oil&gas. A livello Italia abbiamo chiuso il 2015 con numeri da record: il fatturato, infatti, è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente, a fronte di una ripresa degli investimenti da parte non soltanto del settore automotive, ma anche di quello energetico, medicale, costruzione di grandi impianti”. “Va rilevato, tuttavia, – riprende Francesco Steno – che i nostri potenziali margini d’incremento sono elevatissimi. Basti pensare che la nostra quota di fatturato nel settore automotive, pur avendo come clienti il 75% dei costruttori mondiali, non rappresenta una percentuale così significativa rispetto al fatturato globale Hexagon. La “nuova” Hexagon punta a fornire al cliente non più semplici prodotti, ma soluzioni e servizi evoluti, in grado di soddisfare esattamente le sue precise esigenze pro-

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duttive, adattandosi alle infinite tipologie di processi e di prodotti. Una notevole estensione del campo d’azione, che richiede uno stretto rapporto di partnership con il cliente. “Speed & Confidence”, così Hexagon Manufacturing Intelligence dichiara i propri intenti verso una clientela sempre più alla ricerca di un servizio rapido, puntuale ed estremamente collaborativo. Sarà compito della nostra rete commerciale, anch’essa sottoposta a un importante processo evolutivo, assumere il ruolo di “consulenti”, in grado di ascoltare il cliente, recepirne le esigenze e individuare le migliori soluzioni amalgamando prodotti e competenze disponibili all’interno del Gruppo”. “Questa caratteristica ‘consulenziale’ – dice Bruno Rolle, direttore vendite Italia – è sempre stata implicita nei nostri commerciali, ma ora deve diventare primaria nel loro approccio al cliente. Il commerciale deve essere in grado di capire esattamente cosa fa il cliente e quali sono le sue esigenze e i suoi problemi, non solo in sala metrologica ma all’interno dell’intero ciclo produttivo. Stiamo effettuando interventi formativi ad hoc sulle nostre risorse commerciali e, parallelamente, è in corso la selezione di nuove figure da dedicare espressamente alla commercializzazione di alcuni servizi e soluzioni, che si concluderà entro l’anno. Un’evoluzione commerciale e un cambiamento del modo di proporci, che risponde ai cambiamenti intercorsi negli ultimi anni nella clientela industriale: la crisi degli anni scorsi ha fatto piazza pulita delle aziende che non erano in possesso di processi eccellenti e le realtà che oggi sono presenti sul mercato hanno esigenze molto più complesse, che riguardano l’intero ciclo di prodotto, a partire dalla progettazione”. “Stiamo lavorando sulla nostra organizzazione – continua Francesco Steno – per unire le competenze delle nuove aziende che sono entrate a far parte del Gruppo in un insieme omogeneo e logico in grado di operare in tutti gli aspetti del processo produttivo, che si estende dalla progettazione alla produzione, alla verifica della qualità e alle conseguenti azioni correttive. Le infrastrutture informatiche devono sovrintendere a queste logiche, raccogliendo dati dagli strumenti di misura, elaborandoli opportunamente e rendendoli interpretabili e fruibili attraverso l’intera organizzazione, per consentire azioni di regolazione dei processi rapide e mirate.” “Quality drives productivity” è un altro dei nuovi concetti che Hexagon Manufacturing Intelligence ha posto alla base del suo nuovo approccio all’industria: non più il controllo qualità come un collo di bottiglia obbligato ma come strumento di analisi e ottimizzazione della produttività, condizione essenziale per la competitività delle moderne aziende manifatturiere.


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