Tutto_Misure n.4 - 2022

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ANNO XXIV N. 04 2 0 2 2 LA RIVISTA DELLE MISURE E DEL CONTROLLO QUALITÀ - PERIODICO FONDATO DA SERGIO SARTORI ORGANO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE “GMEE” E DI “METROLOGIA & QUALITÀ” TUTTO _ MISURE TUTTO _ MISURE WWW.TUTTOMISURE.IT Le Misure str umento per la r ipresa EDITORIALE Quale futuro per la metrologia? IL TEMA La luce giusta per “vedere” il gas ALTRI TEMI Measurement as a Ser vice Rilievo di perdite idriche domestiche MALAMETROLOGIA L’occasione perduta dalla CEI 64-14;V1 TESTING & DINTORNI Cambia il misurando, ma non la competenza TECNOLOGIE IN CAMPO Quando Misure e Test fanno la differenza: casi applicativi e soluzioni di successo ALTRI ARGOMENTI Sicurezza funzionale Un “Manifesto per la cultura metrologica”? Sottrazione di ener gia al condominio CON IL SOSTEGNO DI N ° 4 A n n o 2 4 D i c e m b r e 2 0 2 2
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Il profilometro è inoltre dotato di sistemi anticollisione per la sicurezza di misura. Lo strumento viene fornito completo di PC ultima genera zione, sistema operativo Windows, tastiera, mouse, joy stick di controllo, master di taratura, tastatore standard H30 mm.

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La luce giusta per “vedere” il gas The perfect light “to see” the gas

E. Panzardi, A. Fort, M. Mugnaini, V. Vignoli

Measurement as a Service per l’Industria MaaS –Measurement as a service for industry

P. Bellagente, A. Depari, P. Ferrari, A. Flammini, M. Pasetti, S. Rinaldi, E. Sisinni

Sistema di misura innovativo per rilievo perdite idriche a livello domestico Innovative measurement system for water leakage detection at the household level

S. Dello Iacono, M. Carratù, V. Gallo, C. Liguori, A. Pietrosanto

Tecnologie in campo –Miglioramento dei flussi di lavoro in progettazione nel settore automotive Improvement of design workflows in the automotive sector

A cura di M. Mortarino

Editoriale: Quale futuro per la metrologia? (Alessandro Ferrero) 7 Comunicazioni, Ricerca e Sviluppo, dagli Enti e dalle Imprese Notizie nel campo delle misure e della strumentazione 9

Il tema: Rilevamento di gas tossici La luce giusta per “vedere” il gas (E. Panzardi, A. Fort,M. Mugnaini, V. Vignoli) 15 Gli altri temi: Measurement as a service MaaS –Measurement as a Service per l’Industria (P. Bellagente, A. Depari, P. Ferrari, A. Flammini, M.Pasetti, S. Rinaldi, E. Sisinni) 23

Gli altri temi: Metering Sistema di misura innovativo per rilievo perdite idriche a livello domestico (S. Dello Iacono, M. Carratù, V. Gallo, C. Liguori, A. Pietrosanto) 33

La pagina di ACCREDIA Notizie dall’Ente di Accreditamento (a cura di R. Mugno, S. Tramontin, F. Nizzero) 45 La pagina di IMEKO Aggiornamenti sulle attivita IMEKO (a cura di Daniele Fontanelli) 55 La Pagina dell’IMS Notizie dall’IEEE Instrumentation and Measurement Society (M. Parvis, S. Rapuano) 57 Testing & dintorni Cambia il misurando, ma non la competenza (articolo di Flavio Floreani) (a cura di Massimo Mortarino) 61 Divagazioni a zonzo su metrologia e dintorni Malametrologia –CEI 64-14;V1:2022 e l’occasione perduta (Alessandro Ferrero) 65

Misure e fidatezza

La sicurezza funzionale: Tasso di guasto, Tempo medio al guasto e B10 (articolo di C. Bruno, L. Cristaldi, M. Tacchini) (a cura di L. Cristaldi, M. Catelani, M. Lazzaroni e L. Ciani) 71 Tecnologie in campo

Quando Misure e Test fanno la differenza: casi applicativi e soluzioni di successo (a cura di Massimo Mortarino) 75 Metrologia generale Verso un “Manifesto per la cultura metrologica”? (articolo di L. Angrisani, G. Betta, P. Carbone, A. Cigada, Z.Del Prete, A. Ferrero, L. Mari, N. Paone, D. Petri, E. Sardini) (a cura di Luca Mari) 87

I Seriali di T_M: Misura del software Metrologia e Contratti–Parte 26 (a cura di Luigi Buglione) 91 Metrologia legale e forense Sottrazione di energia al condominio, ma non è un furto! (a cura di Veronica Scotti) 95 Spazio Associazioni Universitarie di Misuristi Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi (a cura di A. Ferrero, E. Sardini e A. Cigada) 99 Metrologia… per tutti!

Un innovativo progetto di formazione (a cura diMichele Lanna) 103 Manifestazioni, Eventi e Formazione 2022-2024: eventi in breve 107 Commenti alle norme: la 17025 17025 –Presentazione dei risultati –Tredicesima parte: Contenuto del documento finale (a cura di Nicola Dell’Arena) 109 Storia e curiosità Storia del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE)

Ottava parte: Gli anni della riorganizzazione del CNR (Mario Savino) 111 Abbiamo letto per voi 122 News 22-28-29-41-56-64-74-76-80-84-86-90-92-94-96-98102-106-108-110-118-120

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menti elettrici ed elettronici e di strumenti mecca nici (grandezze dimensionali, forza, temperatura, pressione, massa) G r a z i e a l l a t e c n o l o g i a d i c u i d i s p o n e e a l k n o w how acquisito, Aviatronik si configura come part n e r i d e a l e p e r l e i m p r e s e e o r g a n i z z a z i o n i c h e d e s i d e r a n o a s s i c u r a r s i i l m a s s i m o d e l l a q u a l i t à , anche in outsourcing.

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A l e s s a n d r o F e

Quale futuro per la metrologia?

Cari Lettori, Spero siate d’accordo con m e s u l l ’ u t i l i t à , d i t a n t o i n t a n t o , d ’ i n t e r r o g a r s i s u l l e prospettive future del settore d’attività che ci vede coinvol ti In un periodo denso di in cognite, come quello attua le, che non ha fatto a tem p o a u s c i r e d a l l a p a n d e m i a e s i è r i t r o v a t o a s u b i r e l e c o n s e g u e n z e d i u n a g u e r r a i n p i e n a E u r o p a , q u e s t e d o m a n d e sono ineludibili Non essendo par ticolar mente versato nelle ar ti d i v i n a t o r i e n o n a z z a r d e r ò r i s p o s t e Tu t t a v i a , i l futuro è anche la conseguenza del presente e si può, quindi, tentare di ragionare sui possibili sce nari evolutivi della situazione attuale e tentare di capire le migliori azioni attuabili per far prevale re le ragioni di ottimismo su quelle di pessimismo Guardare al futuro da una prospettiva puramente tecnica induce all’ottimismo Un numero sempre maggiore di decisioni, in tutti i campi, viene pre so sulla base di risultati di misurazioni. Conosce re i limiti di validità del dato misurato permette di valutare il rischio che la decisione presa non sia ottimale e di mettere in atto le oppor tune azioni per mitigarne i possibili effetti avversi Migliorare la “qualità” dei risultati di misura, ri ducendone l’incer tezza, permette di ottimizzare i p r o c e s s i p r o d u t t i v i , e v i t a n d o t o l l e r a n z e t r o p p o strette (spesso imposte da processi di misura non adeguati all’obiettivo posto) e, di conseguenza, favorendo la sostenibilità di quegli stessi proces si: in un periodo, come quello attuale, di par tico lare attenzione ai consumi energetici, da un lato, e all’impatto ambientale, dall’altro, porre atten zione anche al miglioramento dei processi di mi sura non può che por tare grandi benefici, anche perché sarebbe un investimento a rendimento ele vatissimo.

Last but not least, la digitalizzazione con la con seguente disponibilità di grandi quantità di dati (i famosi Big Data) impone grande attenzione alla q u a l i t à d i q u e s t i d a t i , c o m e g i à d i s c u s s o s u q u e s t a r i v i s t a e c o m e a n c h e d i m o s t r a t o d a una risoluzione della recentissima 27a CGPM, che invita a considerare l’impatto della digitaliz zazione sulla metrologia.

Sembra quindi che anche i soli pochi punti che ho citato indichino magnifiche sorti e progressive per l e m i s u r e P u r t r o p p o a l c u n e c o n s i d e r a z i o n i m i nano alla radice l’eccessivo ottimismo I punti che h o r a p i d a m e n t e d e l i n e a t o s o n o b e n n o t i a c h i s i occupa di misure Sono altrettanto noti ai decisori, cioè a coloro i quali, talvolta digiuni di competen ze tecniche e quasi sempre di competenze metro logiche, sono chiamati a prendere decisioni sulla base di risultati di misura? Temo che la risposta sia n e g a t i v a s e , c o m e i l l u s t r a t o i n u n a r t i c o l o c h e t ro v a t e s u q u e s t o n u m e ro , a n c h e g l i s t e s s i enti normatori che, in Italia, hanno recepito VIM e GUM, ne ignorano quasi completamente i por tati quando trattano argomenti di misura in altre norme di recente emanate. Se, come sopra affermato, il futuro consegue dal p r e s e n t e , s e s i v u o l e c h e s c i e n z a e p r a t i c a d e l l e misure abbiano il ruolo che a esse compete, è nec essario diffondere la cultura metrologica anche tra chi, tecnico e non, avrà la responsabilità di deci sioni di significativo impatto sul nostro futuro Questa rivista si è posta, fin dalla sua nascita, tale a m b i z i o s o o b i e t t i v o e p e n s o d i p o t e r a f f e r m a r e che, grazie al grande impegno del suo fondatore e di chi mi ha preceduto alla direzione, lo abbia in gran par te raggiunto, avendo contribuito alla diffu sione della cultura metrologica tra chi, a vario tito l o , s i o c c u p a d i m i s u r e L e c o n s i d e r a z i o n i s o p r a esposte mostrano, tuttavia, che tutto ciò non è suffi ciente È il motivo per cui alcuni membri del GMEE e G M M T, l e d u e a s s o c i a z i o n i a c c a d e m i c h e c h e m a g g i o r m e n t e c o n t r i b u i s c o n o a l l ’ i n s e g n a m e n t o della metrologia, si stanno ponendo la domanda se sia utile proporre una sor ta di manifesto della cultura metrologica e, in caso di risposta affermati va, quali contenuti dargli e come arrivare alla sua formulazione Trovate le loro considerazioni in questo numero della rivista Nel formular vi i miei migliori auguri di Buone Feste e di Buon Anno, vi invito a contribuire attivamente a questo dibattito con l’auspicio che si possa di ventare ar tefici del nostro futuro: sta a noi fare in modo che sia luminoso Buona lettura!

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Is there a future for metrology?
g) T M N. 4/22  7
(direttore@tuttomisure.or

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I l C o n g r e s s o I n t e r n a z i o n a l e d i M e t ro l o g i a ( C I M ) , i m p o r t a n t e a p puntamento biennale per il mondo del l e m i s u r e , s i t e r r à , n e l 2 0 2 3 , a L i o n e ( F r a n c i a ) d a l 7 a l 1 0 m a r z o Q u e s t o congresso, a cui si affianca una fiera di 2 . 5 0 0 e s p o s i t o r i s u 1 0 0 . 0 0 0 m 2 d i e s p o s i z i o n e , g e s t i t a d a G l o b a l I n dustrie con il nome di M easurement Village, è diventato, da diversi anni, un p u n t o d i r i f e r i m e n t o p e r l e m i s u r e n e i diversi ambiti applicativi.

to al clima e, in par ticolare, al monito raggio della qualità dell’aria

La sessione plenaria, dall’accattivante titolo Limitless Metrology at your Finger tips prevede tre presentazioni su Fueling Industry 4 0 through quantum sensors and standards, Metrology needs for cli mate & ocean community e Future and challenges in health measurements, tito li che ben rappresentano il focus del congresso su temi di grande interesse per la società, oltre che per l’industria, all’interno dei quali le misure giocano un ruolo fondamentale per orientare cor rettamente le decisioni

A n c h e l e s e i t a v o l e ro t o n d e t o c cheranno temi di grande attualità con un significativo impatto per le misure: The impact of metrology in the digital transformation: challenges and oppor tunities Industry 4.0: Lab to Shopfloor Process Improvements, Can metrology keep up with the hydrogen revolution?, What does it mean to be a metrologist in the 21st century?, Metrology challenges i n m e d i c a l m e a s u r e m e n t s : d e t e c t i o n , diagnosis and digitalization, Metrology in the loop of the circular economy

Si tratta di un evento da non perdere, p e r r e s t a r e a g g i o r n a t i s u i p o t e n z i a l i sviluppi delle misure in ambiti applica tivi di stretta attualità.

l’Evento A&T, mercoledì 22 febb r a i o 2 0 2 3 , a p a r t i r e d a l l e 14:00 , organizzata anche quest’an n o d a i P r o f f N i c o l a G i a q u i n t o e Carlo Carobbi per il Gruppo Misure E l e t t r i c h e e d E l e t t r o n i c h e ( G M E E ) e i l G r u p p o M i s u r e M e c c a n i c h e e Te r m i che (GMMT)

Il congresso di quest’anno ha un ricco programma, esteso dai tradizionali tre giorni a quattro giorni di eventi, con 18 sessioni orali, 2 sessioni poster, 6 tavole rotonde e un Workshop dedica

LA GIORNATA DELLA MISURAZIONE 2023

L a G i o r n a t a d e l l a M i s u r a z i o n e 2023 si terrà a Torino, nell’ambito del

La Giornata della Misurazione, fonda ta nel 1982 dal Prof. Mariano Cunietti, si propone come un incontro di idee tra tutti coloro che, pur appar tenendo ad ambiti culturali diversi, si occupano di misure e metrologia. L’obiettivo è fare della Giornata un concreto luogo d’in contro tra metrologia teorica e metrolo g i a a p p l i c a t a , i n s p e c i a l m o d o i n d u striale.

Il tema di quest’anno riguarda le misure di benessere psicologico, un t e m a d i g r a n d e i m p o r t a n z a p e r l e aziende perché riguarda direttamente la sicurezza sul lavoro, come indica la nuova norma ISO 45003 che riguarda proprio questo ambito

Il programma della Giornata è in corso d i p r e p a r a z i o n e e p u b b l i c h e r e m o g l i ag g ior nam ent i s ui canal i s ocial del l a r i v i s t a ( L i n k e d i n , Tw i t t e r e Te l egram) non appena disponibili

This section contains an over view of the most significant news from Italian R&D groups, associations and industries, in the field of measurement science and instrumentation, at both theoretical and applied levels Questa sezione contiene ar ticoli e notizie significative da gruppi di ricerca, associazioni e aziende leader in Italia nel campo della scienza delle misure
La Redazione di Tutto Misure (redazione@tuttomisure.org)
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Cosa c’è di nuovo in PolyWorks DataLoop™ 2022?

PolyWorks|DataLoop è la soluzione di gestione dei dati di nuova generazione che consente la condivisione a livello aziendale dei dati e dei risultati delle misure 3D, contribuendo alla trasformazione digitale della tua organizzazione. La nuova versione 2022 offre una connettività digitale migliorata per i fruitori di dati di misura 3D e consente di:  Implementare strategie di gestione dei metadati: Gestire importanti attributi dell’ispezione per documentare in modo più completo la progettazione dei pezzi, la loro fabbricazione e i processi di misura 3D. Designare questi attributi come proprietà condivise in modo da unificare i metadati in tutti i progetti di ispezione, consentendo ricerche, filtri e analisi più coerenti e significative nell’archivio centralizzato dei dati metrologici 3D.

Ciao Alessandro, iniziamo con le presentazioni…? Mi chiamo Alessandro Vicinelli, sono il direttore del supporto tecnico di PolyWorks Europa. Ho iniziato come ingegnere di produzione, per poi passare alla qualità e alla metrologia in un’azienda di stampaggio automatico del settore automotive.

Da quando è presente il supporto tecnico in Italia?

Reagire tempestivamente a problemi di produzione. Tracciare automaticamentecriteri di ispezione critici e gestire situazioni problematiche in pochissimo tempo:

PolyWorks Europainiziaufficialmentea operare in Italiaadaprile del2016, ma le attivitàdi supporto erano già iniziate l’anno precedente.

Programmare avvisi che monitorano le misure in entrata e notificano le persone interessate quando

Cosa rappresenta per PolyWorks Europa il supporto tecnico?

una dimensione è fuori tolleranza o fuori controllo

Esaminare il pezzo misurato che ha fatto scattare l’allarme in un visualizzatore 3D basato sul web

Creare rapidamenteunteamdiindagineaprendounthreaddidiscussionedirettamenteall’interno

del progetto di ispezione e taggando i colleghi

Monitorare visivamente tendenze

dimensionali e statistiche. Tracciare

l’evoluzionedei singoli controlli

Il supporto tecnico si basa su 3 attività cardini: dimostrare il prodotto, formare i clienti, supportarli nelle sfide quotidianemettendo adisposizionedei nostriaccountmanagere deinostri partner, ApplicationSpecialist(AS) formati e motivati. Lanostra missione pone alcentro di queste attività i clienti, con i quali cerchiamo di instaurare fin dal primo incontro un rapporto di collaborazione e fiducia, ascoltando le loro esigenze e proponendo soluzioni specifiche per le varie necessità. Una volta che i clienti ci accordano fiducia scegliendo PolyWorks®, il secondo passo è quello di fornire una formazione adeguata ed efficace. Ogni licenza include un contratto di supporto che dà la possibilità di contattare i tecnici telefonicamente o tramite canali digitali per confrontarsi con i nostri AS su casi applicativi. Tutto questo è possibile formando in modo continuo e mirato i nostri tecnici. Con la stessa logica lavoriamo anche con la rete di partner.

dimensionali e le statistiche complessive

del pezzo, estraendo l’intero database di

misure 3D attraverso widget visivi basati

sul web.

Com’è organizzato li supporto tecnico di PolyWorks in Italia? La sede operativa è a Pistoia e abbiamo 7 tecnici che lavorano in home-office in grado di coprire tutta l’Italia. Gli AS si alternano fra supportoda remoto, corsie dimostrazioni del prodotto:per attivitàparticolarmente complesse abbiamo tecnici esperti in vari settori (CMM, Macro, Reverse, GD&T, etc). Questo tipo diorganizzazione ci permette,pur mantenendo unlivellodi eccellenza nelle attivitàsvolte, di ottimizzarele risorse: oltre a corsi, dimostrazioni e interventi di supporto tecnico abbiamo completato diversi progetti di customizzazione.

Interconnetterelevostresoluzionia

PolyWorks DataLoop in digitale.

Accedere alla gerarchia di workspace,

progetti, pezzi e oggetti di misura e a

controlli dei singoli pezzi tramite l’API

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Parlaci di progetti futuri

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Maggiori informazioni su PolyWorks|DataLoop™ qui: PolyWorks | DataLoop™ - Gestione dei dati (polyworkseuropa.com)

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La luce giusta per “vedere” il gas

Sensori fotoacustici di rilevamento

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RIASSUNTO

L a s p e t t r o s c o p i a f o t o a c u s t i c a è t r a l e t e c n o l o g i e c h e h a r i s c o s s o m a g g i o r e i n t e r e s s e n e g l i u l t i m i d e c e n n i f r a q u e l l e u t i l i z z a t e p e r i l r i l e v a m e n t o d i g a s t o s s i c i I s i s t e m i b a s a t i s u q u e s t a t e c n o l o g i a , i n a g g i u n t a a l l ’ u t i l i z z o d i c e l l e a c u s t i c h e r i s o n a n t i , a s s i c u r a n o a l t e p r e s t a z i o n i i n t e r m i n i d i s e l e t t i v i t à , s e n s i b i l i t à a l g a s e d i p r o n t e z z a d e l l a r i s p o s t a , e c i ò l i r e n d e u n o s t r u m e n t o m o l t o p r o m e t t e n t e p e r l a r e a l i z z a z i o n e d i r e t i d i m o n i t o r a g g i o a m b i e n t a l e r e a l t i m e e d i f a c i l e i n t e g r a z i o n e n e i s i s t e m i d i m i s u r a d i s t r i b u i t i

LA SPETTROSCOPIA FOTOACUSTICA

L’esigenza di realizzare sistemi di senso ri di gas affidabili e versatili ha visto una rapida crescita negli ultimi decenni L’ur genza di ridurre le emissioni di inquinan ti in atmosfera e la necessità di migliora re la qualità dell’aria hanno esercitato molta pressione sulla comunità tecnica e scientifica, affinché si realizzino sistemi e dispositivi sempre più performanti, da impiegare nella rilevazione e nel monito raggio delle emissioni tossiche in atmo sfera, che siano anche uno strumento base per un migliore controllo dei pro cessi produttivi coinvolti. Tr a l e v a r i e t e c n o l o g i e , a m p i a m e n t e utilizzate e ben consolidate per il moni toraggio di gas, la spettroscopia fotoa c u s t i c a ( PA S ) h a g u a d a g n a t o g r a n d e attenzione negli ultimi decenni. Quest’ultima sfrutta l’effetto fotoacusti c o c o m e p r i n c i p i o b a s e d i f u n z i o n a m e n t o I n p a r t i c o l a r e , q u e s t i s e n s o r i sfruttano la capacità dei gas di assorbi re radiazioni ottiche a specifiche lun ghezze d’onda; un ’eccitazione ottica c o n i n t e n s i t à t e m p o v a r i a n t e g e n e r a conseguentemente un ’onda di pressio ne, dovuta all’assorbimento molecola

re dei fotoni da par te del gas target. L’intensità del segnale di pressione ri sultante è proporzionale alla concen t r a z i o n e d e l g a s r i c e r c a t o a l l ’ i n t e r n o d e l l o s p a z i o i l l u m i n a t o e p u ò e s s e r e correttamente rilevata attraverso un tra sduttore acustico; come, ad esempio, un comune microfono, ottenendo una r i s p o s t a s o s t a n z i a l m e n t e l i n e a r e p e r basse concentrazioni di gas.

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO: BACKGROUND TEORICO

S e c o n d o l a n o t a l e g g e d i B e e r L a m b e r t , l ’ i n t e n s i t à d e l l a l u c e a s s o r b i t a lungo un percorso L dipende dal coeffi ciente di assorbimento del mezzo a(λ) e dal l ’ int ens it à del l a l uce incident e I 0 secondo la legge:

Iabs (λ) = I0 (1 e a (λ) L ) (1)

i n c u i λ è l a l u n g h e z z a d ’ o n d a d e l l a radiazione Considerando un assorbi mento localizzato, la radiazione ottica a s s o r b i t a d a l m e z z o , i n q u e s t o c a s o una determinata specie di gas, eccita le molecole coinvolte dalla radiazione,

a u m e n t a n d o n e l ’ e n e r g i a c i n e t i c a e p r o v o c a n d o u n r i s c a l d a m e n t o l o c a l e con conseguente dilatazione ter mica, in grado di generare un ’onda di pres sione.

La densità del flusso di calore rilascia to, ovvero la potenza rilasciata local mente all’inter no della regione riscal data dall’irraggiamento, H(λ,r), consi derando di operare con una sorgente luminosa a banda stretta e un debole assorbimento, può essere scritta come: H (λ, r)=a (λ)I0 (r) ≈ a0 (λ)NgP0 (λ) n (r) (2)

in cui r rappresenta la posizione, a (λ) = a0 (λ) Ng definisce il coefficiente di assor bimento, a0(λ) indica il coefficiente di assorbimento per il gas target a una data lunghezza d’onda, normalizzato a concentrazione unitaria, mentre Ng indi ca la concentrazione del gas stesso P0 indica la potenza ottica incidente, carat terizzata da una distribuzione spaziale n(r). Secondo le ipotesi usate per ottene re la (2) modulando oppor tunamente l’intensità della luce irradiata a una data frequenza f m (f m = ωm/2p), nella banda del microfono, si genera un ’onda di pressione acustica periodica, la cui am piezza è proporzionale al calore gene rato e, quindi, alla densità delle moleco le eccitate, permettendo dunque di rica vare le informazioni relative alla concen trazione del gas oggetto del monito raggio

La generazione e la propagazione del l’onda di pressione acustica all’interno del gas è un processo complesso, che c o i n v o l g e d i v e r s e g r a n d e z z e f i s i c h e , come la temperatura T, la pressione p, la densità del gas L’equazione d’onda r i s u l t a n t e p u ò e s s e r e d e r i v a t a c o m b i nando oppor tunamente le equazioni di continuità dell’energia, della quantit à

Università degli Studi di Siena enza.panzardi@unisi.it

RILEVAMENTO DI GAS TOSSICI
s
T M N. 4/22  15

di moto e della densità di massa con l’equazione di stato della termodinamica.

In assenza di viscosità e disomogeneità, il calore e la sollecitazione sono confinati all’interno della regione illuminata e la propagazione dell’onda acustica, in termini di pressione p (r,t) è regolata dall’equazione d’onda:

∂2 p (r, t) –c 2 g ∂t 2 ∇2 p (r, t) – = –b CP ∂H (r, t) ∂t

dove c g è la velocità del suono nel mezzo considerato, b è il coefficiente di dilatazione termica, mentre CP è il calore specifico a pressione costante.

La soluzione dell’equazione differenziale (3) dipende dalle condizioni al contorno definite per il sistema, ovvero dalla geometria e dalle proprietà meccaniche della camera di misura detta anche cella fotoacustica. In particolare, considerando quest’ultima come un risonatore chiuso di volume Vr e tenendo in considerazione l’effetto delle perdite acustiche Qn, tale soluzione può essere scritta nel dominio di Fourier come [1]:

in cui g definisce il coefficiente di dilatazione adiabatica del gas, ωn la frequenza angolare dell’n-esimo modo risonante della cella fotoacustica con distribuzione spaziale sn(r). F n invece è un fattore di forma che tiene conto della sovrapposizione spaziale dell’onda di pressione e della radiazione ottica.

Analizzando la (4) si vede che miglioramenti importanti dal punto di vista della sensibilità della risposta si possono ottenere utilizzando celle fotoacustiche risonanti. Infatti, se l’ec-

citazione ottica viene modulata a una frequenza f m coincidente con una delle frequenze di risonanza meccanica della cella f n, questa amplifica il segnale di pressione di un fattore pari proprio al fattore di qualità Qm della struttura, per cui dalla (4) si ha L’equazione (5) chiarisce come la sensibilità dei sistemi fotoacustici che sfruttano celle risonanti dipende fortemente dalla geometria e dal materiale del risonatore. Inoltre va sottolineato che i parametri d’interesse, cioè la frequenza di risonanza o il fattore di qualità, dipendono anche dalle caratteristiche del gas considerato e, in particolare, dalla velocità del suono. Inoltre la derivazione analitica dei parametri del risuonatore può essere ottenuta solo per poche geometrie. In aggiunta, la risposta del sistema è influenzata anche dalle caratteristiche dell’elettronica di condizionamento del segnale, poiché utilizzando come trasduttore finale un microfono, il sistema risulta molto sensibile al rumore ambientale, oltre che al rumore elettronico. Tipicamente in commercio vengono utilizzati sistemi di condizionamento ad elevata risoluzione, ad esempio amplificatori lock-in , che risultano difficilmente utilizzabili per misure in campo, oltre a essere molto costosi e sofisticati, e di difficile integrazione in un sistema di monitoraggio distribuito.

PROBLEMI DI MISURA

Tali considerazioni evidenziano come, dal punto di vista misuristico, le criticità da affrontare nella progettazione di sistemi di questo tipo siano molteplici e condizionate dall’applicazione d’interesse. La progettazione di tali sistemi è

T_M  16 N.03 ; 2016 IL TEMA s N.04  2022
p (r, ω) = + Σ n (y–1) a P0 L Vr jω F n sn (r) ω2 n ω2 + j ωωn Qn ( ) 1 jω (4) p
ω
( )
Figura 1 – Principio di funzionamento di un sensore di gas basato su tecnologia fotoacustica
(3)
(r, ω) = + (y–1) a P0 L Vr Qm F m sm (r)
m
1
m (5)

z a m i s u r a t a d e l l a r i s p o sta acustica varia anche i n a s s e n z a d e l g a s t a r g e t , a c a u s a d e l l o s p o stamento di risonanza, e l a v a r i a z i o n e , c o n s i d e rata come un errore, di pende dal fattore Q del risonatore.

In conclusione, un valore di Q troppo alto rende il s e n s o r e e s t r e m a m e n t e sensibile all’influenza di grandezze e/o richiede u n ’ e l e t t r o n i c a d i c o n d i z i o n a m e n t o m o l t o p e r f o r m a n t e , c h e p o t r e b b e n o n e s s e r e c o m p a t i b i l e c o n l ’ a p p l i c a z i o n e c o n siderata.

dunque frutto di un compromesso tra quelle che sono esigen ze di tipo geometrico e strutturale, di risposta in frequenza, sensibilità e tempi di risposta del sistema. Il diagramma ripor tato in Fig 2 riassume quelli che sono i principali aspetti critici in fase di progettazione

La cella fotoacustica dev’essere progettata in modo tale da r i s u o n a r e n e l l a g a m m a d i f r e q u e n z e a c u s t i c h e , p o s s i b i l mente nella gamma dei kiloher tz, dove anche l’elettronica di front end garantisce le migliori prestazioni in termini di rappor to segnale rumore (SNR) e, nello stesso tempo, le sue dimensioni devono essere compatibili con quelle di un di spositivo por tatile e maneggevole. Inoltre, per garantire un guadagno sufficiente dalla trasdu z i o n e f o t o a c u s t i c a , l a s o r g e n t e l u m i n o s a e i l m i c r o f o n o devono essere posizionati in modo tale da seguire la distri buzione spaziale dell’onda di pressione acustica all’interno del risonatore.

Per quanto riguarda quest’ultimo, avere un fattore di qualità Q elevato ne migliora le prestazioni in termini di sensibilità della risposta, ma può compor tare un peggioramento delle stesse a causa di diversi fattori.

Il primo problema riguarda il tempo di risposta del sensore: un fattore Q elevato implica avere un sistema con dei tempi di risposta lunghi, che male si sposano con le specifiche di applicazioni di tipo real time Il problema di misura più rilevante è altresì legato all’accu r at ezza neces s ar ia quando s i s int onizza l a f r equenza di m o d u l a z i o n e d e l l a l u c e s u l l a r i s o n a n z a d e l l a c a m e r a d i prova

Durante il funzionamento, infatti, la velocità del suono può variare, sia per variazioni di temperatura sia per variazioni della composizione complessiva della miscela di gas Per t a n t o l a f r e q u e n z a d i m o d u l a z i o n e d e l l a l u c e d o v r e b b e adattarsi ai cambiamenti

Nel caso in cui non si adotti alcuna misura “sintonizzata”, in modo da evitare dunque sistemi di tipo lock in, l’ampiez

UNA SOLUZIONE INNOVATIVA

Le celle fotoacustiche sono realizzate tipicamente con strut ture risonanti di semplice geometria, tra le quali, la più uti lizzata è quella cilindrica [2] Dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca di Elettronica e quello di Misure Elettriche ed Elettroniche del Dipar timento d’Ingegneria dell’Infor mazione di Siena che vantano una lunga esperienza nel settore della sensoristica, e in par tico lar modo nello studio e realizzazione di sensori di gas, è stato messo a punto un sistema per il rilevamento di diossido di azoto (NO2) basato proprio su tecnologia fotoacustica e celle risonanti. Il sistema implementato è stato ottimizzato considerando le caratteristiche del dispositivo in termini di d i m e n s i o n i , r i s p o s t a i n f r e q u e n z a , l i m i t e d i r i l e v a b i l i t à (LOD) e tenendo in considerazione le criticità di misura di scusse in precedenza, indagando nello specifico l’accop p i a m e n t o a c u s t i c o t r a i l m e z z o c o n s i d e r a t o e l a s t r u t t u r a meccanica

I l s e n s o r e è s t a t o r e a l i z z a n d o s f r u t t a n d o u n a g e o m e t r i a toroidale per la realizzazione del risonatore che, per quan to noto agli autori, è una geometria innovativa per applica zioni di g a s se n sin g La struttura offre numerosi vantaggi dal punto di vista meccanico e strutturale e, per via della sua par ticolare simmetria, anche dal punto di vista della rispo sta acustica e quindi della sensibilità al gas. A parità di volume, infatti, questa geometria può raggiun gere valori di Q elevati, tipici di strutture microlavorate ope ranti però a frequenze più elevate rispetto alla tipica lar g h e z z a d i b a n d a d i u n m i c r o f o n o c o m m e r c i a l e e q u i n d i fuori dalle specifiche dell’applicazione considerata. Il primo prototipo del sensore è stato realizzato in collabo razione con l’Instutute of Sensor and Actuator Technology di Coburgo (Germania), che ha contribuito attivamente all’i dea del progetto e alla realizzazione del risonatore toroi d a l e . Q u e s t ’ u l t i m o è s t a t o r e a l i z z a t o c o m p l e t a m e n t e i n

T M  17 N . 0 4  ; 2 0 2 2 IL TEMA s
Figura 2 Criticità di progetto di un sistema fotoacustico di rilevamento di gas

Highlights: • Campo di misura dell’impedenza interna: 10…100 mohm

Frequenza di misura: 1kHz, 100Hz, 10Hz, 1Hz

Risoluzione: no a 0,01ohm

Da 1 a 5 canali di misura espandibili e misura di temperatura PT100

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alluminio e occupa una superficie di appena 16 cm2. La struttura è chiusa superiormente in maniera ermetica con un apposito coperchio, realizzato anch’esso in alluminio, sul quale sono stati realizzati i fori necessari per le connessioni d’ingresso e uscita del gas, e anche i due fori necessari per l’alloggiamento del microfono e della sorgente luminosa (Fig. 3). La disposizione dei fori è stata scelta in accordo con la distribuzione del primo modo di risonanza della struttura e, in particolare, posizionando il microfono e la sorgente ottica in corrispondenza dei due antinodi di pressione, rispettivamente, mentre i fori d’ingresso e di uscita dei gas sono stati posti in corrispondenza dei nodi.

I PRIMI TEST

Il sensore così realizzato è stato testato grazie a una catena di misura completamente automatizzata e appositamente implementata. Questa ha in carico non solo il compito di

acquisire il segnale proveniente dal microfono, ma controlla anche l’eccitazione ottica del sistema e il flusso del gas (quantità e composizione) all’interno del risonatore durante le fasi di test. L’intera catena è gestita da remoto da uno strumento virtuale, realizzato in ambiente LabView. La sorgente di eccitazione ottica, utilizzata durante i test preliminari, è un LED-UV facilmente reperibile in commercio, avente una lunghezza d’onda di picco di 405 nm. Tale scelta è stata dettata dalla presenza di uno dei maggiori picchi di assorbimento dell’NO 2 nello spettro elettromagnetico ultravioletto (UV) nell’intorno di tale lunghezza d’onda. Il LED è, a sua volta, pilotato da un segnale sinusoidale alla frequenza f 1 ,ovvero alla frequenza del pri mo modo di risonanza della cella fotoacustica toroidale Per quanto riguarda il trasduttore acustico, è stato utilizzato un microfono MEMS commerciale a basso rumore, con una banda compresa tra i 100 Hz e i 10 kHz.

La risposta del sensore al gas è stata valutata per concentrazioni di NO2 variabili nell’intervallo compreso tra 0 ppm e 50 ppm, e il segnale di tensione in uscita dal microfono è stato acquisito ed elaborato al fine di ricavare una misura dell’ampiezza dell’onda acustica (in termini di tensione efficace all’uscita del microfono) ogni secondo.

La Fig. 4 mostra un esempio dei primi risultati ottenuti: partendo da un flusso di puro azoto (N2), usato come gas carrier durante i test, la concentrazione di NO 2 all’interno della cella è stata aumentata con passi di 10 ppm ogni 2 min, fino a raggiungere la concentrazione di 50 ppm. Ogni fase di gas è seguita da una fase di gas carrier della stessa durata. I dati riportati in Fig. 4a si riferiscono alla risposta del microfono, in termini di tensione efficace corretta rispetto al valore dello stato stazionario (DVout), ovvero alla risposta in presenza del solo gas carrier (VoutN2). La risposta mostra come l’ampiezza del segnale di uscita del microfono aumenti linearmente con la concentrazione di NO2, con tempi di risposta dell’ordine di pochi secondi. In Fig. 4b è riportata la curva di taratura della risposta al NO 2 , in termini percentuali e definita come S=(DVout/VoutN2)x100, evidenziando una sensibilità relativa

T_M  19 N.04  ; 2022 IL TEMA s
Figura 3 – Cella fotoacustica toroidale Figura 4 – Risultati sperimentali: a) risposta del sensore a diverse concentrazioni di NO2; b) curva di taratura

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TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ D TORIA E metrologi di ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA na sinergia p rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ D TORIAL In ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G ob di controllo ALTR ARGOMENT Gestione dell’efficienza energetica
T_M 9

all’incirca di 0,38%/ppm di NO2, stimata sperimentalmente. Nel grafico è riportata inoltre l’accuratezza del setpoint del gas, valutata come 6 volte l’incertezza stimata, e originata essenzialmente dal sistema di controllo dei flussimetri e dall’incertezza delle concentrazioni dei gas utilizzati durante i test.

I risultati ottenuti sono molto promettenti. Il gruppo di ricercatori coinvolti nel progetto sta lavorando attivamente alla messa a punto del sistema, nell’ottica di realizzare un sistema di sensori di gas sempre più performante, in grado di rilevare concentrazioni di diverse specie di inquinanti e a concentrazioni sempre minori, adatti all’integrazione in una rete di monitoraggio ambientale distribuita.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1]Landau, L.D., & Lifshitz, E.M. (2013). Statistical Physics: Volume 5 (Vol. 5). Elsevier.

[2]Fort A., Panzardi E., Vignoli V., Landi E., Mugnaini M., Drese K.S. NO2 photoacoustic sensing system based on resonant cell and UV-LED sensor (2021) 2021 IEEE International Workshop on Metrology for Industry 4.0 and IoT, MetroInd 4.0 and IoT 2021 –Proceedings, art. no. 9488532, pp. 583-587.

Enza Panzardi è ricercatrice dell’Università degli Studi di Siena in Misure Elettriche ed Elettroniche. I suoi interessi di ricerca includono: sensori, sistemi di misura basati su sensori fisici e chimici, nanomateriali per applicazioni di rilevamento di gas, circuiti e sistemi elettronici per applicazioni industriali.

Ada Fort è professore Ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche dell’Università degli Studi di Siena. I suoi interessi di ricerca riguardano lo sviluppo di sistemi di misura basati su sensori chimici, fisici e sensori a ultrasuoni; sviluppo di sistemi per la diagnosi automatica di guasti.

Marco Mugnaini è professore Associato di Misure Elettriche ed Elettroniche dell’Università degli Studi di Siena. I suoi interessi di ricerca coinvolgono lo sviluppo e la caratterizzazione di sistemi di misura basati su sensori chimici e fisici.

Valerio Vignoli è professore Ordinario di Elettronica dell’Università degli Studi di Siena. La sua attività di ricerca riguarda la progettazione elettronica analogica e digitale; progettazione, caratterizzazione e modellizzazione di sensori avanzati per il monitoraggio di grandezze fisiche; sviluppo di sistemi di acquisizione ed elaborazione dati.

PROVE FUNZIONALI PER LA SENSORISTICA

AUTOMOTIVE: CONOSCENZA OLTRE IL TEST

Spesso nel settore automotive ci si trova a dover sottoporre svariate tipologie di sensori e/o centraline a test climatici e meccanici che risultano essere molto simili tra i vari capitolati dei costruttori. Non è difficile per un laboratorio attrezzarsi di apparecchiature, come celle climatiche o shaker per prove di vibrazione, più o meno performanti. Risulta, però, assai difficile collaborare con il cliente e con la casa costruttrice nella progettazione di un sistema di diagnostica in grado di esplorare le funzionalità dell’oggetto in modo completo, efficace e senza interferire con esso. Nella progettazione dei sistemi di diagnostica è essenziale entrare

nello specifico dell’oggetto in prova, comprendendone il funzionamento di modo da realizzare un sistema su misura a hoc.

In INTEK spa, grazie alla pluriennale esperienza di programmazione in Labview e all’acquisizione di un nuo vo sistema modulare NI Com-

pactRio si progettano sistemi flessibili, scalabili e affidabili, per acquisire dati in modo continuo per lunghi periodi e, soprattutto, in grado di soddisfare le esigenze più complesse.

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T_M  22 N.03 ; 2016 IL TEMA  N.04  2022
NEWS
t

MEASUREMENT AS A SERVICE

Le potenzialità della virtualizzazione al servizio delle misurazioni GLI ALTRITEMI

MaaS –Measurement as a Service per l’Industria

MAAS – MEASUREMENT AS A SERVICE FOR INDUSTRY

In the 4.0 scenario, more and more goods are transformed into services and offered as such. Measurements can be also offered as a service. This paper shows how this can be usefully done and proposes an example of MaaS, comparing the obtained results with those provided by a traditional ATE system.

RIASSUNTO

Nello scenario 4.0 sempre più beni sono trasformati in servizi e offerti come tali. Anche le misure possono essere offerte come servizio. Questo articolo mostra come lo si possa utilmente fare e propone un esempio di MaaS, confrontando i risultati ottenuti con quelli forniti da un sistema ATE tradizionale.

VIRTUALIZZAZIONE E MISURE: CHE SENSO HA?

MaaS – Measuring as a Service: potrebbe già qui sembrare che anche il mondo delle Misure abbia ceduto al marketing “as-a-service”. Nonostante l’abuso comunicativo, però, “as-a-service” è un efficace e diffuso modello di business che privilegia la creazione di servizi rispetto alla vendita di beni. In particolare, trasformando la vendita in

fornitura di servizi, è possibile legare i costi relativi a una particolare attività esclusivamente a ciò che viene effettivamente utilizzato, evitando le situazioni in cui gli strumenti vengono venduti con pacchetti software con funzionalità “opportunamente” separate in mo duli diversi. Non acquistando un bene ci si libera generalmente sia dei costi di mantenimento, manutenzione sia, alla fine della vita dell’attrezzatura, dei costi di smaltimento. Dal punto

di vista finanziario è possibile trasformare il cosiddetto “CAPEX” (costo di capitale) in un più flessibile “OPEX” (costo operativo), con vantaggi in termi ni di bilanci. Attraverso diversi livelli di virtualizzazione ottenibili nel cloud, infrastrutture (IaaS), applicazioni (SaaS), memoria (PaaS) sono disponibili “as-a-service”, come servizi fruibili attraverso la rete internet. Tutto questo, però, appartiene al mondo dell’informatica: cosa c’entra con le misure…? L’informazione di mi sura nei sistemi complessi è spesso il risultato di una massiccia elaborazione di più dati, rilevati in mo do distribuito at traverso Sensori, si stemi di comunicazione e opportuni sistemi di elaborazione. Da anni, come misuristi, ci occupiamo della ca ratteriz zazione metrologica dei sistemi di comunicazione, della sincronizzazione, della stima di latenza e jitter, caratteristiche sempre più da tenere sotto controllo nella trasformazione digitale, che sta rapidamente cambiando l’ambiente fabbrica a seguito di iniziative come Industria 4.0, Fabbrica 4.0, ecc.

INDUSTRIA 4.0: NON SONO SOLO IPERAMMORTAMENTI

Nello scenario 4.0, i paradigmi “Infrastructure-as-a-Service”, “Software-as-aService” mettono a disposizione, attraverso internet, risorse potenti permettendo nuove potenzialità, come la manutenzione predittiva in ambito industriale o la gestione integrata real-time dei flussi (trasporti, utility…) nella smart city. Trattando però misure, le informazioni che questi sistemi recuperano dal Cloud devono essere necessariamente

Figura 1 – Schemi di collegamento tra sensori e applicazioni nei paradigmi di Cloud, Edge e Fog Computing

Dip. Ingegneria dell’Informazione, Università di Brescia paolo.bellagente@unibs.it

T_M N. 4/22  23
A. Depari, P. Ferrari, A. Flammini, M. Pasetti, S. Rinaldi, E. Sisinni
s

c a r a t t e r i z z a t e m e t r o l o g i c a m e n t e ; i l cloud stesso dev’essere caratterizzato metrologicamente

Per questi motivi il Working Group IEEE P 1 4 5 1 . 9 s t a r i p e n s a n d o l o s t a n d a r d s u i s e n s o r i i n t e l l i g e n t i I E E E 1 4 5 1 , i n m o d o d a c o m p r e n d e r e l ’ I o T, L ’ I n d u s t r i a l I o T ( I I o T ) e i C y b e r P h y s i c a l S y s t e m s ( C P S ) , p e r m e t t e n d o l o s p o s t a m e n t o d e l l a c o m p l e s s i t à c o m p u t a z i o nale nel cloud e unendo misure reali e v i r t u a l i G l i s c e n a r i c o n s i d e r a t i s o n o diversi (Fig 1) e includono:

l’EDGE COMPUTING: in cui i sensori trasmettono ai software applicativi attra verso una rete locale, nella quale le latenze dipendono da un traffico noto;

il CLOUD COMPUTING: in cui i sen sori trasmettono attraverso la rete inter net, nella quale le latenze dipendono da un traffico variabile e sono in ver ti g i n o s o a u m e n t o ( 2 8 E B d i t r a f f i c o m e d i o m e n s i l e n e l 2 0 1 8 , 8 4 E B n e l 2021 secondo l’Ericsson Mobility Re por t 2022);

il FOG COMPUTING: in cui sensori trasmettono attraverso una rete locale ad applicazioni disponibili attraverso p a r a d i g m i a s a S e r v i c e , m a s u H a r d ware locale Il concetto di “Measuring as a Ser vice” MaaS, introdotto nel 2015 da Ericsson e ripreso dalla ISO IEC IEEE 15939 nel 2017, sta a indicare le metodologie e i modelli per la creazione di cosiddette “catene di misura”, adatte a definire in modo univoco le metriche su cui monito rare lo stato dei processi aziendali: come la misura della produttività, l’assi curazione dei controlli di qualità, l’effica cia della supply chain Si tratta, quindi, di una definizione più rivolta al mondo gestionale dei sistemi infor mativi ERP (Enterprise Resource Planning), ma recentemente analizzato secondo un ’ ac cezione metrologica Nel 2019 il concetto di Automatic Test Equipment (ATE) è stato investigato dal punto di vista IIoT attraverso lo sviluppo d i u n c o n t r o l l o r e , i n g r a d o d i f o r n i r e s e r v i z i a t t r a v e r s o u n a r e t e l o c a l e , senza tuttavia affrontare il tema di una completa integrazione in cloud [3] Nel 2021 è stato proposto un sistema di misura distribuito per le smart grids, nel quale il calcolo di misura viene comple tamente virtualizzato ottenendo flessibili

tà nell’elaborazione, oltre a dare una di versa definizione del MaaS [2] Allo stes so tempo è stata proposta un ’architettura virtuale in ambito industriale, che utiliz za LoRaWAN per collegare impianti esi stenti al Cloud in modo poco invasivo. La soluzione invia dati tramite una connes sione basata su MQTT, che tuttavia mostra prestazioni limitate a causa della natura stessa di LoRaWAN [3].

N e l 2 0 2 2 s i s o n o a f f r o n t a t e a p p l i c a zioni di Inter net of Vehicles (IoV), con c a r a t t e r i z z a z i o n e m e t r o l o g i c a d e i r i tardi dovuti ai passaggi in cloud, utiliz zando collegamenti Wi Fi, 4G o LoRa WAN Lo scenario è sicuramente inte ressante e, anche se sono solo tre anni che la comunità scientifica delle misure si occupa di Cloud e Measuring as a S e r v i c e , l ’ i n t e r e s s e c r e s c e i n m o d o analogo a quello per i sistemi distribuiti e i sistemi di comunicazione negli anni ’80 e ’90 [4].

IIOT E MAAS: VIRTUALIZZAZIONE DI UN ATE

Proviamo quindi a confrontare un siste

m a AT E a s a s e r v i c e ( c o m e s o t t o c a s o del MaaS) con un ATE hardware tradi zionale

Il caso di studio scelto è l’isola di lavoro d e l l a b o r a t o r i o I I o T d e l l ’ U n i v e r s i t à degli Studi di Brescia (Fig. 2) che rea lizza una linea di assemblaggio com pletamente automatizzata in grado di assemblare tappi metallici su un corpo metallico cavo con quattro fori filettati (Fig 3)

Se i tappi sono inseriti e legati corretta m e n t e , l a c a m e r a i n t e r n a d e l c o r p o p u ò e s s e r e p r e s s u r i z z a t a f i n o a 2 0 0 kPa (2 bar). I tappi sono messi in posi z i o n e a t t r a v e r s o u n r o b o t S C A R A Fanuc SR 6iA, con 6 kg payload e uno sbraccio di 65 cm; le prove di tenuta (riempimento, stabilizzazione e svuo tamento del corpo cavo) sono control late da un ATEQ F620 (riquadro verde Fig 2)

L’ATEQ F620 identifica i pezzi da scar tare, utilizzando un semplice algoritmo attivato dal superamento di una soglia p r e d e f i n i t a d a p a r t e d e l l a p r e s s i o n e differenziale I test effettuati considera no 3 casi (Fig. 3): tutti i tappi con guarnizione; u n t a p p o s e n z a guarnizione; tutti i tappi senza guarnizione. Va s o t t o l i n e a t o c o m e l ’ AT E t r a d iz i o n a l e s i a i n g r a d o d i d i s t i n g u e r e i t a p p i a v v i t a t i c o r r e t t a m e n te dagli altri, men tre il Paradigma A a a S r i e s c a a i d e n t i f i c a r e t u t t e e t r e l e c l a s s i d i d i fetti

Questo è possibile p e r c h é i d a t i r a c colti dall’ATE tradi z i o n a l e v e n g o n o utilizzati nel cloud per addestrare una rete neurale convo l u z i o n a l e ( C N N ) u n i d i m e n s i o n a l e , consentendo la di stinzione dei diver si tipi di difetti con

T M  25 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  ; 2 0 2 2
Figura 2 – L’isola di lavoro del laboratorio IIoT dell’Università degli Studi di Brescia Figura 3 Corpo metallico cavo con quattro fori filettati e configurazione

un impatto positivo sui costi di ripara zione del sistema

UN ESEMPIO DI CLOUD INDUSTRIALE: SIEMENS MINDSPHERE

Dal punt o di vis t a H ar dwar e, l a m ac china è stata collegata alla piattaforma cloud MindSphere di Siemens N e l l a F i g 4 , i l p l c d i c o n t r o l l o d e l l a

m a c c h i n a ( 1 ) c o m u n i c a c o n i l s i s t e m a S i e m e n s IOT2040 (2) in cui g l i o g g e t t i s o f t w a r e M i n d C o n n e c t f o r n i s c o n o u n a connessione sicura a l l a p i a t taforma cloud MindSphere (3), che supp o r t a s i a l o s t a n d a r d ISO 27001 per la c y b e r s e c u r i t y d e i s i s t e m i i n f o r m a t i c i s i a l a I E C 6 2 4 4 3 p e r l a c y b e r s e c u r i t y d e i s i s t e m i i n d u s t r i a l i . M i n d S p h e r e f o r n i s c e una serie completa d i e n d p o i n t H T T P ( H T T P R E S T A P I ) p e r l a c o m u n i c a z i o n e m a c c h i n a m a c c h i n a ( M 2 M ) (4) e una piattafor ma fisica, disponi b i l e c o m e p l a t f o r m a s a s e r v i c e ( 5 ) , i n c u i è p o s s i bile ospitare appli c a z i o n i d i a l t o l i v e l l o , c o m e g l i a l g o r i t m i u s a t i p e r l ’ a d d e s t r a m e n t o della rete neurale. O p p o r t u n e R E S T A P I H T T P ( 6 ) , i n f i n e , s o n o m e s s e a d i s p o s i z i o n e p e r i necessari front end con gli utenti. I l m o d e l l o d a t i d i Mindsphere (Fig 5) p r e v e d e u n m o d e l l o d e l l ’ s i s t e m a d i c o n t r o l l o f i s i c o , c o m e u n P L C , i n c u i v e n g o n o d e f i n i t i i d a t a p o i n t r a c c o l t i dal sistema e quelli comunicati dai Plu gin MindConnect attraverso protocolli industriali come OPC UA. Queste informazioni vengono mappa t e , s e c o n d o l e n e c e s s i t à d e l l ’ a p p l i c a zione, in oggetti vir tuali attraverso: Aspetti: strutture dati che contengo n o u n a o p i ù v a r i a b i l i , r a g g r u p p a t e secondo una logica selezionata dall’u

tente (ad esempio, possono includere tutti i dati relativi a un sensore o i risul tati di una misurazione);

Tipi: strutture che comprendono più aspetti. tipicamente usati per fornire il modello astratto di una macchina fisica (ad esempio, i tipi sono simili alle classi e gli aspetti sono le loro proprietà);

A s s e t : r a p p r e s e n t a z i o n e d i u n s i s t e m a s p e c i f i c o o d i u n t i p o d i m a c c h i n a ( a d e s e m p i o , l a c r e a z i o n e d i u n a s s e t e q u i v a l e a u n ’ i s t a n z a d i q u e l l a c l a s s e )

Dal punto di vista della comunicazione con il campo, MindSphere mette a di sposizione API:

Core: che forniscono API di autenti cazione a token per tutti i ser vizi;

IoT e Storage: per creare, leggere (o anche cancellare) timeseries e file di u n d i s p o s i t i v o A l c u n i e n d p o i n t f o r n i s c o n o a n c h e e l a b o r a z i o n i d e l l e s e r i e t e m p o r a l i , c o m e m e d i a , d e v i a z i o n e standard, massimo e minimo, per ogni inter vallo di tempo specificato;

C o n n e t t i v i t à : A P I u t i l i z z a t e p e r gestire e configurare gli agenti di con nessione con i dispositivi fisici;

S e r v i z i a v a n z a t i : p e r c r e a r e e gestire Asset, Tipi e Aspetti

ELABORAZIONE AVANZATA CON RETE NEURALE CONVOLUZIONALE

L’ATE è stato vir tualizzato creando nel P L C d i c o n t r o l l o d e l l a m a c c h i n a u n blocco dati di aggregazione con due array di 1.000 valori in virgola mobile provenienti dall’ATEQ F620, registran do la Pressione assoluta e la perdita di p r e s s i o n e d u r a n t e l a p r o v a d i t e n u t a d e l c o r p o , c a m p i o n a n d o o g n i 5 0 m s d a l l ’ i n i z i o d e l l a f a s e d i r i e m p i m e n t o del test I due array con i dati di pressione ven gono letti dal dispositivo MindConnect IoT2040, utilizzando il protocollo S7 d i S i e m e n s ; v e n g o n o m a p p a t i c o m e datapoint e collegati a variabili di uno s p e c i f i c o A s p e c t i n M i n d S p h e r e I n questo modo, le variabili sono disponi bili per essere utilizzate, oltre a quella d i t e s t a u t o m a t i c o , i n q u a l s i a s i a l t r a a p p l i c a z i o n e p r e s e n t e n e l l ’ a m b i e n t e MindSphere. L’applicazione d’inferenza

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Figura 4 Architettura di collegamento con Siemens MindSphere nel caso di studio considerato Figura 5 Il modello dati di Siemens MindSphere

per il riconoscimento dei difetti è stata realizzata utilizzando Node js e i dati da elaborare sono accessibili in modo asincrono per ispezioni manuali, utiliz z a n d o l ’ i n t e r f a c c i a A P I R E S T H T T P d i M i n d S p h e r e c o n u n e n d p o i n t a u t e n t i c a t o L a s t e s s a i n t e r f a c c i a R E S T A P I v i e n e u t i l i z z a t a a n c h e p e r c o n s e n t i r e all’utente di accedere al risultato della classificazione.

Il dataset di addestramento della rete neu rale considera 35 cicli macchina da 8 corpi testati, per un totale di 280 prove di tenuta sulle 3 categorie di corpi: con tutte le guarnizioni, senza tutte le guarnizioni, senza una sola guarnizione Essendo un addestramento super visionato è stato preparato un file con un ’etichetta che indica il risultato di ogni esperimento. Per evitare che la rete neurale sia polarizzata da questo modello durante l’addestra mento, il set di dati e i rispettivi target sono stati mescolati e il 20% dei dati è stato riser vato per la validazione

L a t o p o l o g i a d i r e t e n e u r a l e è q u e l l a mostrata in Fig 6 ed è stata addestrata con 100 epoche sfruttando la tecnica dell’arresto anticipato. Al termine della fase di addestramento si ottiene un ’ ac curatezza d’identificazione dei difetti, sul dataset di validazione, dell’ordine del 96%

La topologia CNN include 2 strati con voluzionali unidimensionali inter vallati d a s t r a t i d i m a x p o o l i n g e d r o p o u t casuale La sezione MultiLayer Percep t r o n ( M L P ) è c o m p o s t a d a 2 s t r a t i

nascosti. Tutti gli strati utilizzano la fun z i o n e d i a t t i v a z i o n e R e L U ( R e c t i f i e d Linear Unit), tranne l’uscita MLP che uti lizza la softmax per fornire un formato di uscita comprensibile.

I l m o d e l l o a d d e s t r a t o v i e n e v a l i d a t o analizzando i dati di 13 cicli macchi na, con gli 8 corpi di ogni ciclo confi gurati come segue:

B1 B2 con tutte le guarnizioni (Classe C1, 26 casi);

B3 B4 B5 senza guarnizioni (Classe C2, 39 casi);

B6 B7 B8 senza una sola guar nizio ne (Classe C3, 39 casi) per un totale di 104 prove di tenuta L e m e t r i c h e c o n s i d e r a t e s o n o q u e l l e c l a s s i c h e d e l m a c h i n e l e a r n i n g , c i o è Precision, Recall e Accuracy:

Precision = Recall = Accuracy =

TP TP + FP

TP TP + FN

n i i n c u i u n a c l a s s e c o r r e t t a v i e n e d i chiarata errata

I RISULTATI OTTENUTI

I r i s u l t a t i d i r i f e r i m e n t o s o n o o t t e n u t i i m p l e m e n t a n d o u n a c l a s s i f i c a z i o n e s e m p l i f i c a t a ( n o n n e u r a l e ) , c h e v i e n e eseguita confrontando i dati di perdita di pressione con una soglia determina ta dall’analisi statistica del set di adde stramento

TP + TN

TP + TN + FP + FN

In cui TP (True Positive) rappresenta le classificazioni corrette, FP (False Positi ve) rappresenta le classificazioni in cui una classe errata viene dichiarata cor retta, TN (True Negative) rappresenta le classificazioni in cui una classe erra ta viene dichiarata errata e FN (False Negative) rappresenta le classificazio

I r i s u l t a t i s o n o m o s t r a t i c o n m a t r i c i d i c o n f u s i o n e , i n c u i l e c o l o n n e r a p p r e sentano le previsioni e le righe le classi reali La diagonale della matrice con tiene le classi correttamente predette, mentre tutti i possibili errori di classifi cazione si trovano nelle altre celle. Il classificatore a soglia classifica cor rettamente i corpi con tutte le guarnizio ni, come mostrato in Fig. 7 (con un erro re in cui un corpo con tutte le guarnizio n i v i e n e c l a s s i f i c a t o s e n z a g u a r n i z i o ni), ma come previsto non è in grado di distinguere i corpi senza una sola guar nizione da quelli senza tutte le guarni zioni.

C o n i l c l a s s i f i c a t o r e n e u r a l e ( F i g 8 ) , l’accuratezza passa dal 66% al 96% nella classificazione sulle 3 classi Gli errori sono minimi: Precision e Recall di t u t t e l e c l a s s i s o n o s u p e r i o r i a l 9 2 % , dimostrando come l’architettura AaaS c o n s e n t a d i m i g l i o r a r e l ’ a c c u r a t e z z a s enza m odif icar e il s is t em a di m is ur a esistente, grazie alle migliori tecniche d i e l a b o r a z i o n e i m p l e m e n t a t e n e l Cloud

I n c o n c l u s i o n e , s e i s i s t e m i c l o u d sono metrologicamente caratterizzati:

avendo realizzato un caso d’uso per la ricerca e la classificazione dei difet ti in macchine di produzione industria l e r e a l i , i n c u i l e m i s u r e , e f f e t t u a t e dall’ATE sul pezzo, vengono inviate al cloud in tempo reale grazie alle tecno logie IoT; considerato che i risultati sperimenta li ottenuti con un lotto di prodotti hanno dimostrato che la classificazione di più classi di difetti è ottenuta con una preci sione compresa tra il 95% e il 97% e considerato che, nella stessa situazione, un ATE tradizionale in linea è in grado

T M  27 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  ; 2 0 2 2
Figura 6 La topologia della CNN realizzata

Figura 7 Matrice di confusione del classificatore a soglia

a l t a c o m p l e s s i t à p o s s o n o e s s e r e e s e guiti nel cloud, aumentando l’accura t e z z a c o m p l e s s i v a d e l l e m i s u r e I l c l o u d r e n d e e f f e t t i v a m e n t e p o s s i b i l e una classificazione rapida e accurata in più classi di difetti.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] L Angrisani, U Cesaro, M D’Ar co, O Tamburis (2019) Measurement applications in Industr y 4 0: the case of an IoT oriented platfor m for remote programming of automatic test equip ment Acta IMEKO, 8(2), 62 69

[2] C G C Carducci, M Pau, F Ponci, A M o n t i , “ To w a r d s t h e v i r t u a l i z a t i o n o f m e a s u r e m e n t s : a r c h i t e c t u r e , s o l u t i o n s a n d c h a l l e n g e s ” , I E E E A M P S , 2021, pp 1 6

[3] P Ferrari, E Sisinni, P Bellagente, A. Depari, D.F. Car valho, A. Flammini, M. Pasetti, S. Rinaldi (2021). Tur ning o l d i n t o n e w : a d d i n g L o R a WA N c o n nectivity to PLC in brownfield installa t i o n s 2 0 2 1 I E E E I n t e r n a t i o n a l Wo r k shop on Metrology for Industr y 4.0 & IoT (MetroInd4.0&IoT), 665 670.

Figura 8 Matrice di confusione del classificatore Neurale

d i e v i d e n z i a r e s o l o l e c o n d i z i o n i buone/non buone; una nuova generazione di ATE, basata

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LANCIATA UFFICIALMENTE POLYWORKS

POLSKA!

InnovMetric Software Inc. e il suo p a r t n e r c o m m e r c i a l e , P a w e l K o siarz, hanno annunciato il lancio di P o l y Wo r k s P o l s k a , l a c u i m i s s i o n e sarà espandere le vendite dell’eco sistema digitale per la metrologia 3D intelligente PolyWorks® in Po lonia

sull’architettura cloud, può cambiare la situazione attuale, sostituendo i tradi z i o n a l i AT E i n l i n e a G l i a l g o r i t m i a d

Pawel Kosiarz e i l s u o t e a m f o r n i scono tutti i servizi tecnici per Poly Works in Polonia dal 2013 e hanno contribuito in modo significativo al la crescente popo larità di questa so l u z i o n e t r a l e a ziende manifattu riere polacche. Ad oggi, 400 clien t i p o l a c c h i s i a ff i d a n o g i à a P o l y Wo r k s p e r l e l o r o a t t i v i t à d i m e t r o logia 3D quotidia ne

[ 4 ] P F e r r a r i , E S i s i n n i , P B e l l a g e n te, D F Car valho, A Depari, A Flam m i n i , M P a s e t t i , S R i n a l d i , I S i l v a (2022). On the Use of LoRaWAN and C l o u d P l a t f o r m s f o r D i v e r s i f i c a t i o n o f M o b i l i t y a s a S e r v i c e I n f r a s t r u c t u r e i n S m a r t C i t y S c e n a r i o s I E E E Tr a n s a c tions on Instrumentation and Measure ment, 71, 1 9.

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T M  28 N . 0 3 ; 2 0 1 6 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  2 0 2 2

Paolo Bellagente è attual mente ricercatore a tempo determinato in misure elet triche ed elettroniche pres s o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g e g n e r i a d e l l ’ I n fo r m a z i o n e d e l l ’ U n i ve r s i t à d i B re s c i a . I l s u o c a m p o d i r i c e rc a r i g u a rd a i s i s t e m i d i misura IoT per applicazioni in smar t city ed edifici cognitivi.

Alessandro Depari è Pro fe s s o re a s s o c i a t o p re s s o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g e g n e r i a d e l l ’ I n fo r m a z i o n e d e l l ’ U n i ve r s i t à d i B re s c i a . I s u o i a tt u a l i i n t e re s s i d i r i c e rc a i n c l u d o n o : c o n d i z i o n a m e n t o e d e la b o ra z io n e de i se g n a li de i se n so ri, si stemi embedded e progettazione e sviluppo di sistemi per applicazioni mHealth (mobile health) e Internet of Things (IoT)

Paolo Ferrari è Professo re ordinario presso il Dipar timento d’Ingegneria dell’In fo r m a z i o n e d e l l ’ U n i ve r s i t à di Brescia La sua ricerca ri g u a rd a i s i s t e m i d i m i s u r a per applicazioni industriali e smar t city, tra cui l’analisi delle prestazioni e d e l l a s i c u re z z a d e l l e re t i i n t e m p o re a l e e delle applicazioni Internet of Things (IoT); le reti di sensori cablate e wireless; la sincro nizzazione di clock dei sistemi distribuiti

A l e s s a n d r a F l a m m i n i è Professore ordinario di Mi s u re e l e t t ro n i c h e p re s s o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g e g n e r i a d e l l ’ I n fo r m a z i o n e d e l l ’ U n i versità di Brescia. È autrice o c o a u t r i c e d i o l t re 2 0 0 a r t i coli internazionali I suoi attuali interessi di r i c e rc a c o m p re n d o n o l a s t r u m e n t a z i o n e elettronica, l’elaborazione digitale dei segna li dei sensori, i sensori intelligenti e la sincron i z z a z i o n e d e l l e re t i d i s e n s o r i c a b l a t e e wireless.

M a rc o Pa s e t t i è a t t u a l mente ricercatore a tempo d e t e r m i n a t o d i S i s t e m i e n e r g e t i c i e l e t t r i c i p re s s o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g e g n e r i a d e l l ’ I n fo r m a z i o n e d e l l ’ U n i versità di Brescia. I suoi principali interessi di ricerca includono i sistemi energetici distribuiti, le fonti di energia rin novabili, l’accumulo di energia e i sistemi di controllo di super visione

Stefano Rinaldi è Profes s o re a s s o c i a t o p re s s o i l D i p a r t i m e n t o d ’ I n g e g n e r i a d e l l ’ I n fo r m a z i o n e d e l l ’ U n i versità di Brescia. I suoi inte ressi di ricerca comprendo n o l e re t i E t h e r n e t i n d ustriali in tempo reale , l’Internet delle cose , la s i n c ro n i z z a z i o n e t e m p o r a l e , l e re t i i n t e l l i genti, le fonti di energia rinnovabili, i veicoli elettrici e gli edifici cognitivi

NEWS t

NUOVO SISTEMA

DI TRACKING BLE (BLUETOOTH LOW ENERGY)

DI STRUMENTAZIONE

E OGGETTI

I l s i s t e m a d i t r a c k i n g B L E , s v i l u p p a t o da Aviatronik spa, permette di traccia re qualsiasi strumentazione e oggetto d i v a r i o t i p o i n q u a l u n q u e a m b i e n t e chiuso o aperto Tale sistema è compo sto da piccole antenne “Gateway”, che r i c e v o n o p a c c h e t t i d i i n f o r m a z i o n i p r o v e n i e n t i d a i B e a c o n Ta g p r e s e n t i nell’area di copertura; questi pacchetti possono contenere varie informazioni u t i l i , q u a l i m a t r i c o l a , s e r i a l n u m b e r, email, testo breve o altro. I Beacon Tag possono avere varie forme e dimensio ni in funzione dell’uso che se ne deve f a r e : u n o d e i m o d e l l i p i ù c o m u n i h a forma circolare, con diametro di 2,8 cm (ved immagine), caratteristiche che lo rendono installabile su gran parte dei possibili oggetti da tracciare. Installate le antenne a copertura delle aree interessate e fissati i Beacon Tag sugli oggetti da monitorare, il softwa re di gestione sviluppato da Aviatronik p e r m e t t e d i c o n f i g u r a r e u n a s e r i e d i p a r a m e t r i u t i l i , c o m e l ’ i n t e r v a l l o d i emissione del segnale dei Beacon Tag

E m i l i a n o S i s i n n i A t t u a l mente è Professore ordina r i o d i E l e t t ro n i c a p re s s o i l

D i p a r t i m e n t o d ’ I n g e g n e r i a d e l l ’ I n fo r m a z i o n e d e l l ’ U n i versità di Brescia I suoi inte ressi di ricerca comprendono le reti wireless e cablate per le applica zioni dell’Internet delle cose (IoT).

(impostando un’emissione ogni 5 mi nuti, la batteria di ogni Tag durerà cir ca 10 anni), le informazioni in esso con t e n u t e , i l n o m e o l a p o s i z i o n e d e i Gateway, ecc Grazie a un complesso e strutturato al goritmo di ricerca (Real Time Location Sy stem), il software è in grado di rilevare con alta precisione e affidabilità la posi zione dei vari Beacon Ta g , a n c h e s e i l l o r o s e g n a l e d o v e s s e e s s e r e r i c e v u t o da diverse antenne Gateway Inoltre tale software permette l’invio automatico di email di allarme in caso di spostamento dei Beacon Tag da un Gateway all’altro o in caso di sparizio ne del segnale dai Gateway È possibile, inoltre, dotare i Beacon Tag di accessori quali un misuratore di tem peratura o un misuratore di shock, per r i l e v a r e e v e n t u a l i c o l p i r i c e v u t i d a l sensore. Tale sistema, quindi, nel suo complesso garantisce un affidabile tracciamento Real Time di beni all’interno di azien d e , o s p e d a l i , a e r o p o r t i , q u a r t i e r i e molto altro

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T M  29 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  ; 2 0 2 2

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CTS e Crioclima partner per la qualità

Crioclima è partner esclusivo per l’Italia della società tedesca CTS, protagonista a livello mondiale nella pro d u z i o n e d i a p p a r e c c h i a t u r e p e r l a s i m u l a z i o n e a m bientale CTS offre un ampio catalogo di prodotti stan d a r d , m a s i d i s t i n g u e p e r u n v e n t a g l i o p r a t i c a m e n t e infinito di realizzazioni custom: siamo sicuri di poter offrire la soluzione ideale per le vostre esigenze negli ambiti testing, ricerca e sviluppo, controllo qualità

Persona da contattare: Marco Fortuna (responsabile commerciale)

L’AZIENDA

CTS nasce nel 1996 da tre soci con una lunga esperienza nel settore. Attualmente conta circa 160 dipendenti ed è considerata a livello mondiale sinonimo di avanguar dia tecnica e quali t à s e n z a c o m p r o messi, tanto da po t e r v a n t a r e o l t re 20.000 sistemi in stallati in tutto il mondo.

L’azienda è situata a H e c h i n g e n , c i r c a 60 km a sud di Stoc carda

par t ir e dalle s pec i f i c h e e s i g e n z e d i p r o v a d e l c l i e n t e . Per questo motivo, ci piace pensare al l e n o s t r e c a m e r e c l i m a t i c h e c o m e a u n a b i t o f a t t o s u misura. La filosofia costruttiva, di tipo modulare, permet te di contenere i costi di queste personalizzazioni e, nel contempo, fornire prodotti altamente qual i t a t i v i c h e durano nel tempo

ATTENZIONE AI DETTAGLI S iamo convinti che l’eccellenza possa essere raggiunta partendo dai dettagli: l’attenzione a dati come rumorosi tà, consumi energetici, comfort di utilizzo, o anche solo la scelta dei migliori materiali, sono per noi elementi fondamentali

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Tra i tanti prodotti standardizzati presenti sul mercato, CTS si differenzia per l’offerta di soluzioni studiate a

Crioclima, partner italiano di CTS, è in grado di fornire un’assistenza tecnica qualificata, rapida nelle tempisti che d’intervento e sempre aggiornata Inoltre i nostri t e c n i c i p o s s o n o e s e g u i r e r i p a r a z i o n i m u l t i m a r c a , g a r a n t e n d o q u i n d i c o p e r t u r a a n c h e a i c l i e n t i c h e d i spongono di un parco macchine eterogeneo

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Sistema di misura innovativo per rilievo perdite idriche a livello domestico

Come rendere intelligenti i contatori meccanici dell’acqua

INNOVATIVE MEASUREMENT SYSTEM FOR WATER LEAKAGE DETECTION AT THE HOUSEHOLD LEVEL

This ar ticle describes an “add on ” system designed to add smar tness to the classical mechanical meters by featuring them with leak detection capabili ties. The aspect of the problem that will be mostly dealt with in the paper is that the leakage detection threshold can be much lower than mechanical instru ments sensitivity thanks to suitable image processing techniques

RIASSUNTO

L’ar ticolo descrive un sistema “add on ” pensato per rendere smar t i classici contatori meccanici dotandoli di funzionalità di rilevamento delle perdite L’aspetto del problema che verrà maggiormente trattato nel lavoro è che la soglia di rilevamento delle perdite può essere molto più bassa della sensibilità degli strumenti meccanici grazie a adeguate tecniche di elaborazione delle immagini.

DEL RILIEVO DELLE PERDITE IDRICHE

La rete idrica è tra le più antiche infra strutture pubbliche e private esistenti in Italia e nel mondo. L’acqua potabile è un bene prezioso per il pianeta intero, o g g i p i ù c h e m a i , p e r t a n t o l o s t a t o d e l l a r e t e d i d i s t r i b u z i o n e d e v ’ e s s e r e oggetto d’interesse sia per la collettivi tà sia per programmi di ricerca europei ed extraeuropei.

Nonos t ant e l ’ im por t anza che l o s t at o della rete idrica riveste sia per le attivi tà commerciali sia per la salute e la vita q u o t i d i a n a d e l l a p o p o l a z i o n e , p o c h i avanzamenti tecnologici hanno por ta to significativi miglioramenti al control lo delle perdite domestiche, al monito raggio dei consumi e dello stato dell’in f r a s t r u t t u r a d i c o n s e g n a d e l l ’ a c q u a potabile all’utenza

L e p e r d i t e d ’ a c q u a , o l t r e a d a v e r e u n e l e v a t o i m p a t t o s o c i a l e , a m b i e n t a l e e d e c o n o m i c o , h a n n o u n a i m p o r t a n z a v i t a l e p e r i l g e s t o r e d e l l a r e t e i d r i c a

Già da anni, nell’ambito delle tecniche d i m o n i t o r a g g i o d e l l e r e t i d i d i s t r i b u zione sono stati sviluppati vari approc ci, orientati al rilievo e alla localizza zione di perdite

E s s i o f f r o n o o t t i m i r i s u l t a t i s e l ’ e n t i t à della perdita è alta, ma risultano essere d i d i f f i c i l e a p p l i c a b i l i t à s u p e r d i t e a livello domestico, troppo costosi o diffi cili da implementare [1].

Per fare un esempio, un metodo classi co utilizzato per l’individuazione delle perdite è quello acustico, basato sulla propagazione del suono prodotto dal l’acqua che fuoriesce dalla tubazione, che grazie alla caratteristica delle on de che si propagano nella tubazione è influenzata da numerosi fattori (come la pressione dell’acqua, il materiale e il diametro delle tubazioni, la presenza di giunti e discontinuità nella tubazio ne, ecc ), rendendo possibile analizza re le onde acustiche prodotte dall’ac q u a n e l l e t u b a z i o n i p e r i n d i v i d u a r e u n ’ e v e n t u a l e p e r d i t a e l o c a l i z z a r l a , c o n p r e c i s i o n e a n c h e n e l l ’ o r d i n e d e i metri.

Naturalmente questo metodo necessita di strumentazione capace di eliminare le sorgenti secondarie di rumore (come il traffico stradale e altre)

A l t r i m e t o d i u t i l i z z a n o g a s t r a c c i a n t i , t e r m o g r a f i a a l l ’ i n f r a r o s s o , g r o u n d p e n e t r a t i n g r a d a r ( G P R ) , a n a l i s i n e l l e r a d i o f r e q u e n z e e a n c h e n e g l i u l t r a s u o n i , t u t t i m e t o d i p o c o a d a t t a b i l i a l l ’ u t i l i z z o p e r l ’ i n d i v i d u a z i o n e d e l l e

p e r d i t e a l i v e l l o d o m e s t i c o . Oltre alle perdite sulla rete primaria di distribuzione, quelle a livello domesti c o v e n g o n o c o n t e g g i a t e c o m e u n a quot a di cons um i, com e dim os t r ano i periodici studi dell’americana AWWA (American Water Works Association), che già nel 1999 ripor tavano un volu me d’acqua medio di perdite giornalie re pari a 110 litri per ogni abitazione: valore che in studi più recenti sembra essere diminuito, restando pur sempre un valore impor tante, se si pensa che rappresenta circa il 13% del consumo d i a c q u a d i u n ’ a b i t a z i o n e [ 2 ] , [ 3 ] . Mentre le perdite sulla rete, spesso an che ben visibili, sono d’interesse diretto del gestore a causa del costo connesso sia alla produzione sia alla distribuzio ne, quelle domestiche impattano diret t a m e n t e s u l c o n s u m a t o r e e v e n g o n o conteggiate come consumi O g g i , g r a z i e a l l o s v i l u p p o d e l p a r a digma IoT, sul mercato sono comparse i n n u m e r e v o l i s o l u z i o n i p e r i l m o n i t o r a g g i o d e l l e p e r d i t e d ’ a c q u a a n c h e per il consumatore finale Si spazia da soluzioni basate sull’ampio monitorag gio distribuito delle pressioni delle con dotte, a soluzioni che integrano nello stesso sistema numerosi sensori per di verse grandezze: livello del serbatoio, temperatura, flusso e umidità del suolo per l’individuazione diretta di un alla gamento [4]

Alcune soluzioni prevedono anche un attuatore connesso, in grado d’inter ve nire in caso di rilievo di una perdita oppure di essere controllato da remoto dall’utente stesso La cosa che però le accomuna è la necessità d’installazione di dispositivi aggiuntivi sulle tubazioni o sull’impianto, con un costo e un impatto importante per chi le vuole utilizzare.

Dip. Ingegneria Industriale (DIIn), Università di Salerno Fisciano (SA) sdelloiacono@unisa.it

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L’AZIENDA

Luchsinger opera nel campo delle tecnologie di misura per la ricerca e l’industria distribuendo strumenti e soluzioni di impor tanti aziende internazionali In supporto alla vendita, offre una consulenza tecnica altamente specializzata e diffonde la pro pria cultura tecnologica attraverso corsi, webinar e seminari

L’ampia offerta di tecnologie di misura comprende: Estensimetri per l’analisi sperimentale delle sollecitazioni e per la realizzazione di trasduttori, accessori selezionati per garantire installazioni estensimetriche della massima qualità e sistemi di acquisizione dati di Micro-Measurements Sensori laser, induttivi, capacitivi e confocali ad alta precisio ne. L’azienda partner Micro Epsilon è specializzata nelle tec nologie di misura dello spostamento, distanza e posizione senza contatto Pirometri, termocamere, termoscanner e sensori di tempera tura a infrarossi. Optris sviluppa tecnologie di misura della temperatura senza contatto e offre soluzioni dedicate per diversi settori industriali Accelerometri per testing e industriali, celle di carico piezoe lettriche, vibrometri e martelli strumentati Dytran Instru ments è un’azienda americana specializzata nello sviluppo e nella produzione di sensori piezoelettrici e MEMS per misure dinamiche di accelerazione, vibrazioni, forza e pressione. Sensori di pressione e vuoto, barometri, sensori dedicati ai settori del condizionamento e riscaldamento aria (HVAC/R), sensori per il Test&Measurement o dedicati al settore sanita rio/farmaceutico Dinamometri, banchi dinamometrici e indicatori per sensori intercambiabili di forza e coppia dell’azienda statunitense Mark 10.

ALCUNE NOVITÀ

Laser scanner scanCONTROL 30x2 : u n p o t e n t e s i s t e m a senza contatto per il rilevamento dei profili e delle dimensio ni di oggetti o superfici Il sensore raggiunge una velocità di misura di 5 kHz e una risoluzione sull’asse x di 1 024 punti lungo la linea laser.

Termocamera industriale stand alone Xi 410 : combina la resistenza e le dimensioni compatte di un pirometro con la possibilità di ottenere immagini termografiche di una termo camera. Il campo di misura va da 20 a +900 °C e dispone di una funzione di ricerca automatica dell’hotspot e di un focus motorizzato Il pacchetto software di analisi e sviluppo (SDK) e il software PIX Connect sono inclusi.

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Persona da contattare: Fabio Pegurri

Proprio con l’obiettivo di superare tali limiti, nel 2018 l’European Metrology Program for Innovation and Research ( E M P I R ) e l ’ E u r o p e a n A s s o c i a t i o n o f N a t i o n a l M e t r o l o g y I n s t i t u t e s ( E U R A MET) hanno ricevuto un finanziamento europeo per un progetto di ricerca con giunto (JRP), intitolato 17IND13 Metro w a m e t “ M e t r o l o g y f o r r e a l w o r l d d o mestic water metering” con lo scopo di studiare e verificare soluzioni innovati ve per individuare perdite di acqua a livello domestico L ’ U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i S a l e r n o , par tner di questo progetto, grazie all’e s p e r i e n z a p r e g r e s s a n e l c a m p o d e l l’automazione delle misure e nella tele lettura sui contatori dell’acqua, ha svi luppato un metodo per la valutazione delle perdite applicabile ai misuratori m e c c a n i c i , p i ù c o m u n i s u l m e r c a t o , installati per le utenze domestiche Tali a t t i v i t à s o n o s t a t e r i c o n o s c i u t e c o m e e s s e n z i a l i p e r u n o d e i S u s t a i n a b l e D e v e l o p m e n t G o a l s ( S D G s 6 ) d e l l e Nazioni Unite nell’aiutare ad affronta r e a l c u n e d e l l e p i ù g r a n d i s f i d e d e l mondo [5].

MISURATORI DEI CONSUMI IDRICI E IL SISTEMA “ADD-ON”

A differenza di altre utenze come quel la dell’energia elettrica e del gas, i cui misuratori si sono evoluti e adattati al l’industria delle telecomunicazioni of f r e n d o a l l ’ u t e n t e s e r v i z i i n n o v a t i v i , come la possibilità di un monitoraggio dei consumi attraverso un por tale del for nitore, i misuratori di consumo del l ’ u t e n z a i d r i c a , i c o s i d d e t t i c o n t a t o r i del l ’ acqua, s ono r im as t i per l o più di tipo meccanico e privi di ogni forma di comunicazione e lettura remotizzata Esistono esemplari di contatori elettro nici basati su ultrasuoni o sullo sfrutta mento del segnale a impulsi prodotto d a u n m a g n e t e c a l e t t a t o s u l l ’ a s s e d i rotazione dell’equipaggio meccanico Pur troppo affidabilità della misura non elevat is s ima s opratt ut to nei tr ans itor i, suscettibilità ai campi elettromagnetici e costi elevati ne hanno fino a oggi ri dotto la diffusione [5], [6]

Attualmente sul mercato dei misuratori meccanici dei consumi dell’acqua per

uso domestico esistono due tecnologie prevalenti, multijet e a pistoni, che dif feriscono per il principio di funziona mento: il primo si basa sul passaggio d ’ a c q u a i n u n c o n d o t t o s i m m e t r i c o , che si apre in una camera dove è posta una turbina la quale, sotto l’impatto dei g e t t i d ’ a c q u a , s i m u o v e a z i o n a n d o i l meccanismo d’accumulo del volume di acqua consumato. Il misuratore a pisto n i , i n v e c e , f u n z i o n a g r a z i e a l l a r o t a z i o n e d i u n p i s t o n e t a r a t o : i l v o l u m e d’acqua che scorre nel misuratore at t r a v e r s a i l p i s t o n e , p r o v o c a n d o u n a rotazione del meccanismo di accumu l o L a t e c n o l o g i a v o l u m e t r i c a , p u r o f frendo una maggiore sensibilità a bas si flussi e accuratezza rispetto ai dispo sitivi multijet, ha un costo più elevato. Tutti i dispositivi di questo genere sono r a p p r e s e n t a t i d a u n q u a d r a n t e d a l quale è possibile leggere, su un accu mulatore numerico, il volume di acqua cons um at o, con diver s e r is ol uzioni in funzioni dei casi, e le frazioni, general mente utilizzando indicatori ad ago

camente al contatore, sia nel contempo ai clienti che ricevono una contabiliz zazione periodica effettiva, senza con g u a g l i e l e t t u r e s t i m a t e I l d i s p o s i t i v o a d d o n p r o g e t t a t o è u n r a d i o d i s p o sitivo wireless a batteria (con autono m i a s u p e r i o r e a l l a v i t a m e t r o l o g i c a utile del dispositivo contatore 5 anni), c o s t i t u i t o d a u n ’ e l e t t r o n i c a “ l o w p o wer ” , equipaggiata con una camera e un sistema d’illuminazione a LED, con figurati per acquisire su richiesta un’im magine digitale del quadrante del mi suratore e inviarla compressa, tramite u n m o d u l o d i c o m u n i c a z i o n e a c o r t o r a g g i o , a u n s i s t e m a d i r a c c o l t a p r e sente nel suo raggio d’azione (Concen tratore) Il firmware di bordo provvede sia alla gestione della comunicazione e dell’energia sia all’estrazione dall’im magine del valore numerico del volume indicato dal contatore, grazie a un algo ritmo OCR, consentendo anche l’invio del solo dato numerico. Il dispositivo “add on ” , da un lato, si a datta alla conformazione dei dispositivi di misura analogici, ba sati su un accumulatore meccanico, mentre dal l’altro lato offre un’inter faccia standard per la co municazione con gli stes si Concentratori utilizzati per i contatori del gas (wM bus a 169 MHz e protocollo DLMS COSEM), che provvedono all’invio delle misure via rete Inter net a un Sistema ad Ac cesso Centrale (SAC), a d i s p o s i z i o n e c o n a c c o u n t d e d i c a t o a l l e U t i lity di settore.

Pensando alle problematiche d’installa z i o n e e a l l e d i f f i c o l t à d e l d i s t r i b u t o r e nella sostituzione parziale o completa degli attuali sistemi di misura dei consu mi dell’acqua, nasce l’idea di un dispo sitivo aggiuntivo, a basso costo [7] [9], da applicare al quadrante dei contatori dell’acqua che fosse in grado di auto m a t i z z a r e l ’ o p e r a z i o n e d i l e t t u r a d e l dato, offrendo un vantaggio sia al di stributore, il quale non ha più bisogno che gli operatori letturisti accedano fisi

La possibilità d’inviare l’immagine digitale del quadrante resta come funzionalità abili tabile da remoto, tramite l’interfaccia di gestione sia per gestire reclami sia per rilevare il numero seriale del dispositivo di misura in oggetto

IL SISTEMA PER IL RILIEVO DELLE PERDITE

La letteratura scientifica dimostra che d a l l ’ a n a l i s i c o n t i n u a d e i c o n s u m i

T M  35 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  ; 2 0 2 2
Figura 1 Misuratori idrici tipicamente utilizzati in ambito domestico

d ’ a c q u a è p o s s i b i l e d e f i n i r e s t a t i s t i c a m e n t e u n l i v e l l o d i s o g l i a i n t e r m i n i d i f l u s s o [ L / h ] , c h e d e f i n i s c e l a p r e s e n z a d i u n a p e r d i t a ; è p o s s i b i l e d e f i n i r e u n a p e r d i t a q u a n d o è p r e s e n t e u n v a l o r e d i o f f s e t c o n t i n u o c h e s u p e r a i l v a l o r e d i s o g l i a i m p o s t a t o . Ta l e v a l o r d i s o g l i a , i n o l t r e , p e r e s s e r e a p p l i c a t o c o n s u c c e s s o d e v e p o t e r e s s e r e v a r i a t o i n f u n z i o n e d e l l ’ u t e n t e , d e l p e r i o d o d e l l ’ a n n o e d e l l ’ o r a d e l g i o r n o .

A t a l p r o p o s i t o s i p r e f e r i s c e d e f i n i r e d u e d i v e r s e m e t r i c h e : i l P W N C ( P e r i o d w i t h N u l l C o n s u m p t i o n ) , o v v e r o u n a r c o t e m p o r a l e d u r a n t e i l q u a l e i l c o n s u m o d i a c q u a è n u l l o , e i l C o n t i n u o u s O f f t a k e , c i o è u n p e r i o d o d i tempo durante il quale si presenta un c o n s u m o I n a s s e n z a d i p e r d i t e , a l l o ra, si presenterà una successione con t i n u a d i P W N C p e r l ’ i n t e r a d u r a t a d e l l a g i o r n a t a i n t e r v a l l a t a d a C O L ’ i n d i v i d u a z i o n e d e l l e p e r d i t e p u ò quindi essere effettuata basandosi sul monitoraggio continuo dei Continous Offtake [10] La presenza di perdite, inf at t i, è r il evat a dal l ’ as s enza as s ol u ta di PWNC in inter valli di tempo che in orari nottur ni possono essere anche molto brevi (1 2 h).

Disponendo di un misuratore di flusso [ L / h ] l a l e a k a g e d e t e c t i o n b a s a t a s u questo approccio sarebbe abbastanza s e m p l i c e e c o n d i z i o n a t a u n i c a m e n t e dalla sensibilità del misuratore.

I l d i s p o s i t i v o r e a l i z z a t o sfrutta tecniche di elabo r a z i o n e d e l l e i m m a g i n i p e r a d o t t a r e q u e s t o a p proccio anche nei misu ratori meccanici di volu me di acqua [m3]

Tali misuratori, oltre a in d i c a r e u n v a l o r e c o r r i s p o n d e n t e a l l ’ i n t e g r a l e d e l f l u s s o n e l t e m p o ( i l volume), sono poi carat terizzati da uno “star ting flow”, al di sotto del qua le non misurano.

L ’ a t t i v i t à d i m o n i t o r a g gio sperimentale, svolta d a g l i a u t o r i , h a p o r t a t o a rilevare che i misurato ri meccanici, per loro na t u r a , s e s o t t o p o s t i p e r lunghi periodi di tempo a flussi al di sot t o d e l v a l o r e d ’ a v v i o , p r e s e n t a n o c o m u n q u e m o v i m e n t i i n t e r m i t t e n t i d e g l i i n d i c a t o r i a c a u s a d e l l a q u a n t i t à d i l i q u i d o a c c u m u l a t o , c h e p e r i n e r z i a muove a scatti l’indicatore Questo fenomeno può essere utilmente utilizzato per rilevare perdite il cui flus so risulti inferiore alla sensibilità stessa del misuratore, attraverso un ’ osser va zione continua del quadrante del con tatore e, in par ticolare, dell’indicatore ad ago che corrisponde al valore mini mo di risoluzione disponibile sul misu r at or e ( s ol it am ent e 1/ 100 del l a cif r a m e n o s i g n i f i c a t i v a d e l l ’ i n d i c a t o r e n u merico).

I l d i s p o s i t i v o è s t a t o r e a l i z z a t o s u l l a s t e s s a b a s e h a r d w a r e d e l s i s t e m a “ a d d o n ” p r e c e d e n t e m e n t e d e s c r i t t o Le immagini acquisite ed elaborate, in q u e s t o c a s o , s o n o q u e l l e d e l l ’ i n d i c a t o r e a d a g o c h e i n d i c a l a p i ù b a s s a frazione di volume di acqua consuma t o , a l f i n e d i s t i m a r e P W N C e C O , o t t e n e n d o l a p o s s i b i l i t à d i r i l e v a r e perdite di entità inferiore alla sensibi l i t à n o m i n a l e d e l l o s t e s s o m i s u r a t o r e meccanico I l d i s p o s i t i v o “ A d d o n ” d a p p r i m a a c quisisce le immagini in maniera perio dica, con una cadenza che può dipen dere dalle condizioni di funzionamen to dell’impianto, e poi le elabora diret tamente sul posto Per poter ridurre i tempi di elaborazio ne e assicurare prestazioni adeguate anche in termini energetici del disposi t i v o , l e i m m a g i n i a c q u i s i t e v e n g o n o d a p p r i m a s c o n t o r n a t e e p o i n e v i e n e e s t r a t t a l a p o r z i o n e s u l l a q u a l e v e r r à fatta l’elaborazione, consistente in una r e g i o n e d e l q u a d r a n t e c o n t e n e n t e l a lancetta che si muove Alla base dell’elaborazione c’è l’idea di monitorare gli spostamenti, nel tem p o , d e g l i i n d i c a t o r i d e l m i s u r a t o r e ; q u e s t o p u ò e s s e r e f a t t o a n a l i z z a n d o direttamente la somiglianza e le diffe renze tra due immagini consecutive del misuratore.

Tra i differenti strumenti utili per giunge r e a t a l e r i s u l t a t o , i n q u e s t a a n a l i s i è stata utilizzata la mutua correlazione, u n o s t i m a t o r e n o n p o l a r i z z a t o c h e s i presta bene a molti utiliz zi; nello specifico, la mu tua correlazione tra due immagini valuta la simi larità delle due immagini ( s e i l v a l o r e o t t e n u t o è prossimo a 1) oppure la c o m p l e t a d i s s i m i l a r i t à (se il valore è prossimo a zero) [11].

M o n i t o r a n d o i l c a m b i a m e n t o d e g l i i n d i c a t o r i , utilizzando la mutua cor r e l a z i o n e e a p p l i c a n d o la tecnica PWNC su que sti valori, è possibile dun que rilevare la presenza di perdite al di sotto del flusso di avviamento del

T M  36 N . 0 3 ; 2 0 1 6 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  2 0 2 2
Figura 2 – Misuratore idrico equipaggiato con “add on” Figura 3 Evoluzione della posizione dell’indicatore di volume del contatore meccanico in presenza di un consumo costante

m i s u r a t o r e m e c c a n i c o , s u p e r a n d o d i conseguenza la sensibilità del misura tore solo per il rilievo delle micro per dite L’analisi della mutua correlazione per immagini successive del quadrante di un misuratore idrico di tipo analogico è sufficiente a discriminare fasi in cui si presentano flussi non nulli da fasi in cui il flusso idrico è inferiore alla sensibilità del misuratore (PWNC)

ALCUNI RISULTATI SPERIMENTALI

Il metodo proposto è stato sperimenta t o p r e s s o i l a b o r a t o r i d e l l ’ U n i v e r s i t à degli Studi di Salerno sotto condizioni di flusso statico e dinamico, per valutar ne l’applicabilità e affidabilità rispetto alle condizioni di uso reale Diversi misuratori meccanici sono stati sottoposti a profili di flusso controllati d a u n f l u s s o m e t r o t a r a t o ( B r o n k h o r s t , MINI CORI FLOW™ M15 [12], basa to sul principio di Coriolis, in grado di m i s u r a r e e c o n t r o l l a r e i l f l u s s o c o n grande precisione. P e r s i m u l a r e l e c o n d i z i o n i d i u t i l i z z o r e a l i , s o n o s t a t i v a l i d a t i i c o m p o r t a m e n t i d e l l a s o l u z i o n e s t u d i a t a s o t t o diverse condizioni d’influenza esterna: mediante l’utilizzo di un attuatore mec canico è stata generata una vibrazione nel campo che va da 0 a 100 Hz, cioè quello tipico prodotto dal traffico stra d a l e a l q u a l e s o n o s o t t o p o s t i g l i

impianti idrici [13].

D a g l i e s p e r i m e n t i c o n d o t t i s i è e v i n t o che la mutua correlazione calcolata tra u n ’ i m m a g i n e d i r i f e r i m e n t o , s c a t t a t a a l l ’ i n i z i o d e l l ’ e l a b o r a z i o n e , e q u e l l a acquisita all’n esimo istante temporale pot r ebbe es s er e af f et t a da var iazioni causate da fenomeni diversi da quelli d’interesse, ma non lo è la deviazione s t a n d a r d d e l l a s t e s s a c a l c o l a t a s u d i u n a f i n e s t r a m o b i l e a c c u r a t a m e n t e s c e l t a : u n a f i n e s t r a d i o s s e r v a z i o n e troppo piccola potrebbe provocare dei falsi positivi nella deter minazione del PWNC, mentre una finestra di osser va z i o n e t r o p p o l u n g a c a u s e r e b b e u n a scarsa sensibilità Tuttavia, in seguito al comune utilizzo dell’impianto, il valore di mutua corre lazione potrebbe essere modificato a causa della differenza tra l’immagine acquisita all’istante n esimo e quella di riferimento; per tale motivo, l’algoritmo proposto rimpiazza l’immagine di rife r i m e n t o d o p o l ’ i n d i v i d u a z i o n e d i u n c o n s u m o , r i p o r t a n d o i n q u e s t o m o d o l a m u t u a c o r r e l a z i o n e a l s u o v a l o r e massimo.

“ADD ON” E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L ’ i n t e l l i g e n z a a r t i f i c i a l e p e r a p p l i c a z i o n i d i m o n i t o r a g g i o i n d u s t r i a l e è sempre più accettata e garantisce nu merosi vantaggi rispetto alle classiche

tecniche di analisi dei segnali; anche il s i s t e m a p r e s e n t a t o h a b e n e f i c i a t o d i q u e s t a o r a m a i c o n s o l i d a t a c l a s s e d i metodologie, in par ticolare nell’analisi delle immagini. N o n o s t a n t e i g r o s s i c a r i c h i c o m p u t a zionali legati all’addestramento e alla v a l i d a z i o n e d i r e t i n e u r a l i a d e g u a t e all’analisi delle immagini, le necessità di calcolo per l’esecuzione di reti neu r a l i , a d e g u a t a m e n t e s c e l t e , s u p i a t t a forme embedded sono comunque limi tate

Utilizzando il Deep Learning, una spe cifica branca dell’intelligenza ar tificia le, e in par ticolare le Deep Neural Net works (DNN), è stato possibile analiz z a r e l e i m m a g i n i d e i q u a d r a n t i d e i m i s u r a t o r i m e c c a n i c i p e r v a l u t a r e l a p r e s e n z a d i p e r d i t e . I n p a r t i c o l a r e , è stata utilizzata una par ticolare struttu ra, composta da una serie CNN (Con v o l u t i o n a l N e u r a l N e t w o r k ) [ 1 4 ] i n parallelo, per estrarre le feature dalle regioni d’interesse, seguita da una rete L S T M ( L o n g S h o r t Te r m M e m o r y N e t works) [15] per tracciare le variazioni temporali di queste ultime nella sequen za di immagini analizzate [16]. I risul tati ottenuti da questa prima rete neura l e s ono s t at i pr om et t ent i, in t er m ini di classificazione della fascia di consumi d e l l ’ u t e n t e e p e r i n d i v i d u a r e , c o n t e stualmente, anche l’eventuale presen za di perdite a valle del contatore mec canico S o n o s t a t i a d o t t a t i u l t e r i o r i a c c o r g i menti per ridurre al minimo i tempi di esecuzione della rete neurale, agendo sia sulla struttura della rete sia sui tempi di campionamento Una strategia di campionamento non unif or m e, det t at a dal l a cl as s e di con sumo registrata dall’algoritmo di clas sificazione, per mette di ridurre i tempi di calcolo: quando il dispositivo è sot t o p o s t o a u n f l u s s o n u l l o , q u i n d i i n c o n d i z i o n i d i P W N C , i l p e r i o d o d i c a m p i o n a m e n t o a u m e n t a i n m a n i e r a progressiva, fino a un limite tempora l e s u p e r i o r e c h e d i p e n d e s i a d a l l ’ a p p l i c a z i o n e s i a d a l l a s e n s i b i l i t à d e l m i s u r a t o r e m e c c a n i c o I n q u e s t a m o dalità di funzionamento, la prontezza n e l l ’ i d e n t i f i c a z i o n e d i u n a p e r d i t a o un CO diminuisce a favore di consumi sensibilmente ridotti.

T M  37 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  ; 2 0 2 2
Figura 4 Esempio di funzionamento della tecnica proposta

tti saranno odo “scanne la v o per rcat l me su le di se dall’u ndentemente rati indipe

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CONFRONTO DELLE DUE TECNICHE

L e d u e t e c n i c h e p r e s e n t a t e , o v v e r o quella basata sullo studio della mutua correlazione e quella basata sull’utiliz zo dell’Intelligenza Ar tificiale, presen tano pregi e difetti molto diversi. A una prima analisi, infatti, il sistema basato s u D e e p N e u r a l N e t w o r k p o t r e b b e sembrare più vantaggioso, perché pre senta maggiore robustezza alle varia zioni delle condizioni di acquisizione dell’immagine digitale, come ad esem p i o l ’ i l l u m i n a z i o n e I n o l t r e l a n a t u r a stessa della metodologia, che necessi t a d i u n a d d e s t r a m e n t o s u n u m e r o s e immagini oppor tunamente classificate, c o n s e n t e d i d e l e g a r e l a s c e l t a d e l l e soglie di consumo per la determinazio ne del PWNC alla medesima rete neu rale.

La metodologia alla base del funziona m e n t o d e l l e r e t i n e u r a l i è p e r ò a n c h e u n o d e i s u o i p i ù g r a n d i s v a n t a g g i : e s s e n d o u n a s o r t a d i “ s c a t o l e n e r e ” , es s e non r endono pos s ibil e com pr en dere le motivazioni che le hanno por ta t e a c l a s s i f i c a r e u n a d e t e r m i n a t a s e quenza di immagini Ciò rende difficol t o s a l a c o r r e z i o n e d i e v e n t u a l i e r r o r i nel riconoscimento dei PWNC; per di più la fase di addestramento richiede n o t e v o l i c a p a c i t à c o m p u t a z i o n a l i e una grande quantità di immagini clas sificate.

La tecnica basata sulla mutua correla zione segue, invece, una filosofia dia metralmente opposta, basata sullo stu dio a priori dei fenomeni che possono inf l uenzar e neg at ivam ent e l a m is ur a.

In questo modo, dopo un ’attenta confi gurazione del setup di misura e analisi preliminari dei dati, è possibile mettere a punto il sistema, rendendolo così fun zionante per quella specifica configu razione hardware. L’aspetto negativo è che la procedura, seppur automatiz z a b i l e , d e v ’ e s s e r e r i p e t u t a p e r o g n i “add on ” prodotto Non meno impor tanti sono le differenze di occupazione di memoria e di carico computaziona l e , r i d o t t i n e l c a s o d i u t i l i z z o d e l l a m u t u a c o r r e l a z i o n e e p r e p o n d e r a n t i per l ’ inf er enza del l e DNN Ent r am be l e t e c n i c h e , c o n d i f f e r e n t i c a r a t t e r i s t i c h e , s i s o n o d i m o s t r a t e a p p l i c a b i l i a l rilevamento basato su immagini delle micro perdite d’acqua in ambito dome s t i c o . S o l o a t t r a v e r s o u l t e r i o r i a t t i v i t à sperimentali, condotte in una moltepli c i t à d i c o n t e s t i r e a l i , s a r à p o s s i b i l e selezionare la soluzione più robusta e affidabile

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[10] Boudhaouia Miled, Aida & Wira, P a t r i c e ( 2 0 1 8 ) Wa t e r C o n s u m p t i o n Analysis for Real Time Leakage Detec tion in the Context of a Smar t Ter tiar y Building 1 6 10 1109/ICASS 2018 8651976

[ 1 1 ] A M o j s i l o v i c , H H u a n d E S o l j a n i n , “ E x t r a c t i o n o f p e r c e p t u a l l y i m por tant colors and similarity measure ment for image matching, retrieval and analysis”, in IEEE Transactions on Ima g e P r o c e s s i n g , v o l . 1 1 , n o . 1 1 , p p . 1 2 3 8 1 2 4 8 , N o v. 2 0 0 2 , d o i : 10 1109/TIP 2002 804260

[ 1 2 ] h t t p s : / / w w w. b ro n k h o r s t . c o m / i n t / p r o d u c t s / l i q u i dflow/mini-cori-flow/m15. [ 1 3 ] J a k u b c z y k G a ł c z y s k a , A n n a &

T M  39 GLI ALTRI TEMI s N . 0 4  ; 2 0 2 2
Figura 5 Principio di funzionamento del sistema basato su IA

PHYSIK INSTRUMENTE srl

Via Marconi 28 20091 Bresso (MI) Tel. 02/66501101 Fax 02/61039656 E mail: info@pionline it Web: www pionline it

Persona da contattare: Gianluca Poli

Ben conosciuta per l’alta qualità dei suoi prodotti, PI (Physik Instrumente) è da sempre una delle aziende di riferimento nel mercato globale del posiziona mento di precisione e può vantare un’esperienza di ormai 40 anni nello svilup po e nella fabbricazione di prodotti standard e OEM, su tecnologie convenzio nali e piezoelettriche Acquisendo le quote di maggioranza di ACS Motion Control, leader mondiale nello sviluppo e nella produzione di controllori di movimento modulari per sistemi di azionamento multiasse e ad alta precisio ne, PI ha compiuto un importante passo in avanti nella fornitura di sistemi completi per applicazioni industriali con la più alta richiesta di precisione e dinamica. Oltre a quattro siti produttivi in Germania, il Gruppo PI è rappresen tato a livello internazionale da quindici filiali di vendita e assistenza.

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TUTTO MISURE WWW TUTTOM SURE IT D TORIAL Riflessioni NOTIZ ti, metrologi logia Forense XIX Congresso In io le M rologia La riproducibilità de ella d dica A TR A GOM N FMEA na sinergia dibatte ancora valore vero rologica in Sanità Salvatore Baglio el responsabilità da contatto sociale UALITÀ PERIODICO TUTTO MISURE WWW TU TOM SURE T O ricordo di due am L EMA delle grandi struttu GL ALTR EM ob nti di controllo Boe intelligenti per ito delle acque ALTR ARGOMENT Gestione dell’efficienza energetica ta lla te in lo ia te ic M GLI
ESPERTI DI T M

J a n k o w s k i , R o b e r t . ( 2 0 1 4 ) . Tr a f f i c induced vibrations The impact on buil d i n g s a n d p e o p l e 1 0 3 8 4 6 / e n v i ro 2014 028

[ 1 4 ] Ya m a s h i t a R . , N i s h i o M . , D o R.K.G., & Togashi K. (2018). Convolu t i o n a l n e u r a l n e t w o r k s : a n o v e r v i e w and application in radiology Insights i n t o I m a g i n g , 9 ( 4 ) , 6 1 1 6 2 9 . https://doi.or g/10.1007/s132 44-018-0639-9 [ 1 5 ] Yu Y , S i X , H u C , & Z h a n g J (2019) A Review of Recurrent Neural N e t w o r k s : L S T M C e l l s a n d N e t w o r k A r c h i t e c t u r e s . N e u r a l C o m p u t a t i o n , 3 1 ( 7 ) , 1 2 3 5 1 2 7 0 h t t p s : / / d o i . or g/10.1162/neco a 01199 [ 16] M Car r at ù, S D Iacono, G Di L e o , V. G a l l o , C . L i g u o r i a n d A . P i e t r o s a n t o , “ A n o v e l i m a g e p r o c e s s i n g t e c h n i q u e b a s e d o n d e e p l e a r n i n g f o r w a t e r c o n s u m p t i o n d e t e c t i o n ” , 2 0 2 2 I E E E I n t e r n a t i o n a l I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t Te c h n o l o g y Conf er ence ( I2MT C) , 2022, pp 1 6, doi: 10 1109/I2MTC48687 2022 9806 636

Salvatore Dello Iacono è

A s s e g n i s t a d i R i c e rc a i n M i s u re E l e t t r i c h e e d E l e t t ro n i c h e p re s s o i l D I I n d e l l ’ U n i ve r s i t à d i S a l e r n o. I suoi interessi di ricerca rica dono nell’elaborazione del le immagini per sistemi di misura in ambito industriale e per applicazioni embedded.

Marco Carratù è Ricerca tore di Misure Elettriche ed E l e t t ro n i c h e p re s s o i l D I I n de ll’Un ive rsità di Sa le rn o e membro della IEEE. Si occupa attualmente d’intelligen za ar tificiale (AI), strumenta z i o n e d i m i s u r a , s i s t e m i e m b e dd e d e re a l time e rilevamento dei guasti

Vincenzo Gallo è studen t e d i d o t t o r a t o p re s s o i l D I I N d e l l ’ U n i ve r s i t à d i S a l e r n o e G r a d u a t e S t u d e n t Member della IEEE I suoi at t u a l i i n t e re s s i d i r i c e rc a includono lo sviluppo di nuove tecniche di misura basate su Deep Learning, con par ticolare attenzione all’ambito delle misure basate su visione

C o n s o l a t i n a L i g u o r i è professore Ordinario di Mi sure Elettriche ed Elettroni c h e p re s s o i l D I I n d e l l ’ U n i versità di Salerno. Si occupa d i S i s t e m i d i m i s u r a b a s a t i sull’immagine , Elaborazione dei segnali digitali, Caratterizzazione metro logica di sistemi di misura, Rilevamento dei guasti nella strumentazione .

Antonio Pietrosanto è professore Ordinario di Mi sure Elettriche ed Elettroni che presso il DIIn dell’Uni versità di Salerno. Si occupa di Rilevamento e isolamento d e i g u a s t i n e l l a s t r u m e n t azione (IFDIA), Sensori, Reti di sensori wire l e s s , S i s t e m i E m b e dd e d , C a r a t t e r i z z a z i o n e metrologica del software di misurazione .

HEXAGON: NUOVA GUIDA ALLA PROGETTAZIONE, PRODUZIONE E CONTROLLO DIMENSIONALE DI MOTORI PER LA MOBILITÀ ELETTRICA

La filiera automotive è coinvolta in un per iodo di r adic ale c am biam en to, accelerato dalle decisioni dell’U nione europea, che mira a diventare una società a impatto climatico ZE RO entro il 2050 e, per raggiungere q u e s t o o b i e t t i v o , d e v e r i d u r r e l e e m i s s i o n i d i a n i d r i d e c a r b o n i c a d e l 55% entro il 2030, per poi azzerarle d e l t u t t o e n t r o i l 2 0 5 0 L a m o b i l i t à elettrica è uno dei pilastri sui quali si f o n d a q u e s t o a m b i z i o s o p r o g e t t o , che va considerato come la nuova sfi da industriale e culturale, una realtà che crescerà negli anni di pari passo a l l a s u a e v o l u z i o n e t e c n o l o g i c a e obbligherà tutto il settore automoti ve a una radicale transizione. Gran parte dei costruttori automobi l i s t i c i h a n n o g i à a t t i v a t o l i n e e p r o duttive dedicate alla realizzazione di modelli totalmente elettrici o ibridi, attivando rapporti di collaborazione con fornitori che a loro volta hanno già attivato la propria gamma di pro d o t t i c o n s o l u z i o n i d e d i c a t e a l l ’ e Mobility Soltanto nel settore mecca nico e, in particolare, nelle PMI la transizione si è finora rivelata più lenta e mal digerita, ma anche in que sto ambito il processo di cambiamen

to è ben avviato e avanzato nei forni tori di primo livello, e comunque in fase di progressiva estensione agli altri protagonisti della filiera. A queste realtà è dedicato “E-Mobility e la transizione della filiera auto m o t i v e : l a s f i d a d e l l ’ i n d u s t r i a d e l l a c o m p o n e n t i s t i c a m e c c a n i c a ” , u n white paper rivolto alle aziende pro duttrici di motori e componenti della trasmissione per veicoli elettrici, pub b l i c a t o da E l e c t r i c M o t o r E n g i n e ering Tecniche Nuove per Hexagon Italia Una vera e propria guida alle tecnologie, problematiche e soluzio ni proposte dagli esperti di Hexagon: d a l l a p r o g e t t a z i o n e a l l a s i m u l a z i o ne, al software di lavorazione mec canica, ai sistemi di controllo dimen sionale.

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T M  41 GLI ALTRI TEMI  N . 0 4  ; 2 0 2 2
NEWS t
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LABORATORIO DI TARATURA PER MICROFLUSSI LAT 315 Unico laboratorio in Italia accreditato UNI CEIEN I5O/IEC 17025:2018 9 per la taratura di flussi per fughe, referenze, perdite campione ....\li), ____ ,)......... ,,\,..,..... ---Il metodo di taratura si basa sulla norma UNI EN ISO 20486:2018 Prove non distruttive Rivelazione fughe Taratura delle fughe di riferimento per gas Settore/ Calibration fie/dl(SP0-01) Portata (in massa e in volume) di gas Strumento Misurando Condizioni Campo di misura Instrument Measurand Addìtional parameters Measurement range Fughe a capillare 100% da 1·10·7 Pa-m3-s 1 in acciaio pinzato a 1·10·6 Pa·m3 ·s·1 Temperatura gas: Quantità o in vetro da 20 °C a 24 °C di elio 10% (1) Fughe con serbatoio Flusso di gas nella Pressione gas: miscela 100% Fori e fughe da 1 bar a 10 bar gassosa da 1-10-• Pa•m'•s 1 a setto poroso 10% a 2-10 5 Pa•m3 •s 1 Incertezza Metodo/Procedura Sede Uncertainty Method/ Procedure Location 12% I Metodo nterno 13% Taratura per confronto con fughe camponi 8% di riferimento tramite 9% spettrometro di massa 1 LAZZEROTECNOLOGIES.r.l. JèJ !azzero.com � laboratory@lazzero.com 11 0119411840

SOLUZIONI PER IL TESTING CHE ANTICIPANO LE NECESSITÀ DEI CLIENTI

LAZZERO TECNOLOGIE srl nasce a Chieri (TO) nel 1990, con lo scopo di supportare le aziende nello sviluppo di progetti basati sull’utilizzo della spettrometria di massa nei collaudi di tenuta per il mondo industriale La tecno logia messa a punto, impiegando gas a basso peso mole colare (tipicamente l’elio) e confinando il pezzo in prova i n u n a c a m e r a s o t t o v u o t o , c o n s e n t e d ’ i d e n t i f i c a r e l a presenza di micro flussi di perdita, altrimenti non rileva bili, imputabili ad esempio a semplici porosità nel mate riale. Il fondatore, Zaverio Lazzero, è uno dei pionieri in q u e s t a t e c n i c a a p p l i c a t a a l m o n d o i n d u s t r i a l e , a t t i v o s u l l a s c e n a i n t e r n a z i o n a l e d a o l t r e 4 0 a n n i . A l c e n t r o della realizzazione dei progetti della società torinese è l ’ a t t i v i t à d i p r o d u z i o n e e t a r a t u r a d i f l u s s i c a l i b r a t i , i q u a l i v a n n o a c o s t i t u i r e i l r i f e r i m e n t o i n p o r t a t a c h e determina la sensibilità finale della macchina di misura A coronamento del percorso di crescita del Laboratorio M e t r o l o g i c o i n t e r n o l ’ a c c r e d i t a m e n t o o t t e n u t o d a A c c r e d i a ( L AT n ° 3 1 5 ) s e c o n d o l a n o r m a t i v a I S O 17025:2018, grazie al quale il laboratorio è l’unico in Ita lia e fra i pochi in Europa a potersi fregiare di tale ricono scimento

Il collaudo di tenuta indu striale (leaktest) è un’ope razione di verifica della ri s p o n d e n z a a i r e q u i s i t i d i tenuta, alla quale vengo no sottoposti diversi pro d o t t i i n d u s t r i a l i , d u r a n t e o a l t e r m i n e d e l l e o p e r a zioni di montaggio, salda tura, incollaggio o anche d i s e m p l i c e d e f o r m a z i o ne La prova eseguita sulla stessa linea di produzione richiede macchine o im pianti automatici, che pos sano provvedere al col laudo di tenuta in modo oggettivo, sicuro, verifica bile e riproducibile Dove i limiti di perdita sono estremamente limitativi, i v e c c h i s i s t e m i d i c o l l a u d o i n a c q u a , d o v e l ’ o p e r a t o r e osservava il formarsi di bollicine dovute alla perdita di g a s ( bubble t es t ) p e r u s a r e i l r i f e r i m e n t o n o r m a t i v o ) , sono stati soppiantati da macchine automatiche di col laudo basate sulla tecnologia del vuoto e misura della p e r d i t a c o n s p e t t r o m e t r i a d i m a s s a , i m p i e g a n d o g a s e l i o . Q u e s t e s o l u z i o n i o ff r o n o , o l t r e a u n a m i g l i o r a t a sensibilità, indiscutibili vantaggi di oggettività nell’inda gine, riferibilità delle prove, riproducibilità dei valori Lazzero Tecnologie ha contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo di queste applicazioni ed è operante nella realizzazione di sistemi, macchine e impianti, per i collau d i d i t e n u t a i n d u s t r i a l i , i n p a r t i c o l a r e r i v o l t i a i s e t t o r i : Automotive Chimico, farmaceutico, elettromedicale

Elettrotecnico, elettronico HVAC&R Packaging. La gamma di macchine proposte dalla società chierese è piuttosto vasta: manuali e semiautomatiche (per produ zioni flessibili, adatte per piccoli lotti di produzione, pro t o t i p i o t e s t d i l a b o r a t o r i o , r a p p r e s e n t a n o i l p e r f e t t o primo passo per lasciare vecchie tecniche di test verso la tecnologia a gas tracciante); semiautomatiche (dedicate a produzioni speciali oppure flessibili, adatte ai cambi di produzione con camere modulari e sistemi di ermetizza zione intercambiabili Sono caratterizzate da movimen tazioni di carico e scarico manuali, talvolta anche le ope r a z i o n i d i e r m e t i z z a z i o n e p o s s o n o e s s e r e c o n d o t t e manualmente dall’operatore, mentre il processo di col laudo è sempre completamente automatico); automati che per alte cadenze produttive (generalmente integra te in linee di movimentazione, provvedono al collaudo completo senza l’intervento dell’operatore)

La strategia della Lazzero Tecnologie dichiara Simone Casinelli, direttore vendite è proiettata alla soddisfazio ne delle precise esigenze dei clienti, in continua evoluzio ne, possibilmente anticipandole e offrendo loro non sem plici macchine bensì tutto il nostro know how, frutto di continuo impegno nella ricerca & sviluppo e di molti rap porti di fornitura che sono in realtà vere e proprie part nership con aziende di qualsiasi dimensione e settore” . “

La nostra offerta continua Casinelli si concretizza sia in una vasta gamma di prodotti a catalogo sia in soluzio ni innovative tailor made, progettate in sinergia con il cliente, a volte partendo proprio da un foglio bianco In ciò siamo guidati dalla continua ricerca in ambito metro logico, strategica per acquisire sempre maggiore confi denza nella costruzione delle nostre macchine. Evolvia mo di pari passo con l’evoluzione dei clienti, i quali prima chiedevano semplicemente soluzioni in grado di fornire risposte base con i test effettuati (OK/Non OK, oppure Buono/Scarto), mentre ora vogliono un dato numerico, che si presta a vari utilizzi e il cui valore è sempre più ele vato per ogni azienda”

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(da sin.) Zaverio Lazzero (Fondatore e Presidente), Simone Casinelli (Direttore Vendite) Lazzero Tecnologie srl
UNICO LABORATORIO ACCREDITATO DI TARATURA IN ITALIA* Centro di taratura ACCREDIA LAT N° 245 CONFORME AI REQUISITI DELLA NORMA: UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 Non spedire i tuoi strumenti lontano, li tariamo noi! PORTATA PORTATA IN GAS: da 0,1 mL/min a 6000 L/h * UNICO CENTRO IN ITALIA NEL CAMPO da 0,1 a 2,5 mL/min PRESSIONE PRESSIONE DIFFERENZIALE IN GAS: da 5 Pa a 25000 Pa * UNICO CENTRO IN ITALIA PRESSIONE RELATIVA IN GAS: da 20 Pa a 2,5 Mpa PRESSIONE RELATIVA NEGATIVA IN GAS: da -100 kPa a Patm PRESSIONE ASSOLUTA IN GAS: da 0,5 kPa a 1,1 MPa ATEQ: sicurezza, precisione, serietà. i tuoi strumenti trumenti UNIC ARAT TARA LABORA O IT TURA ARATURA C ORIO A T LABORAT ALIA*ITALIA AT CREDITAT CREDITA O o tar Centr SSOL SIONE A PRES SIONE RELA PRES SIONE RELA PRES O IT UNIC SIONE GA PRES O CENTRO IN IT UNIC S: da 0 A IN GA T TAA TATPORTA T 2 LA CCREDIA a A atur 1 MP a a 1, ,5 kP S: da 0 A IN GA UT UTA 100 kP S: - A GA TIV TIVA A NEGA NEGATIV TIV TIVARELATIV a S: da 20 P A IN GA TIV TIVARELATIV ALIA a P S: P 1 mL/ , ALIA NEL CAMPO da 0 O CENTRO IN ITALIA min a 6000 L/h 1 mL/ , 45 a atm a P a min UNI CEI EN ISO ORME NORMA CONF e TEQ: sicur A ATEQ: 025:2018 /IEC 17 ecisione zza, pr : , serietà.

La pagina di Accredia

THE PAGE OF ACCREDIA

Accredia, The Italian National Accreditation Body plays an active role in “TUTTO_MISURE”, as a permanent strategic partner, ensuring a high addedvalue contribution to the quality of the Magazine, in the context of the measurement and testing sector, for the benefit of the industry.

RIASSUNTO

Accredia, L’Ente unico di Accreditamento Nazionale gioca un ruolo attivo nella squadra di “TUTTO_MISURE”, garantendo valore aggiunto a livello contenutistico per quanto riguarda l’ambito delle misure e delle prove.

OSSERVATORIO ACCREDIA “CYBERSECURITY E PROTEZIONE DEI DATI: IL RUOLO DELLA CERTIFICAZIONE ACCREDITATA”

La cybersecurity ha assunto un ruolo di primo piano nell’agenda di Governi, Istituzioni e aziende, rientrando fra le priorità dei Paesi dell’Unione europea. Con lo sviluppo della società digitale, è diventata una questione da affrontare con serietà, per garantire la giusta protezione dei dati, applicazioni e sistemi da parte di

ogni tipo di organizzazione, sia pubblica sia privata, ma anche dai singoli cittadini. Per questo Accredia ha dedicato al tema il nuovo studio dell’Osservatorio Accredia “Cybersecurity e protezione dei dati: il ruolo della certificazione accreditata”, realizzato in collaborazione con il Cybersecurity National Lab del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI) e presentato lo scorso 14 novembre alla Sapienza Università di Roma, insieme all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.

Lo studio integrale è pubblicato sul sito www.accredia.it nella sezione “Comunicazione/OsservatorioAccredia”

Il contesto normativo

In Europa, la Direttiva sulla sicurezza delle reti e delle informazioni (Direttiva EU 2016/1148), nota come NIS (Network and Information Security), è stata il primo “pezzo” di legislazione sulla cybersecurity a livello UE, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza informatica e delle informazioni in tutta l’Unione. Venivano imposti ai Paesi membri una serie di obblighi, tradotti in misure di sicurezza, per consentire un livello comune elevato di sicurezza della rete e dei sistemi informativi.

In particolare, la Direttiva imponeva agli Stati membri di adottare una strategia nazionale, stabilendo obblighi di sicurezza aggiuntivi e di notifica per gli operatori di servizi essenziali e per i fornitori di servizi digitali. Con la stessa Direttiva si faceva obbligo agli Stati membri di designare Autorità nazionali competenti, punti di contatto unici e Computer Security Incident Response Team (CSIRT) con compiti connessi alla Cybersecurity. Più recentemente, il Regolamento UE 2019/881, cosiddetto Cybersecurity Act, costituisce una parte fondamentale della nuova strategia dell’UE per la sicurezza cibernetica, mirando a rafforzare la resilienza dell’Unione agli attacchi informatici e a creare un mercato unico della sicurezza cibernetica in termini di prodotti, servizi e processi ICT. Il fine è

1 Direttore Dipartimento Laboratori di taratura, AccrediaTorino r.mugno@accredia.it

2 Direttore Dipartimento Laboratori di prova, AccrediaRoma s.tramontin@accredia.it

3 Relazioni esterne, Accredia Roma f.nizzero@accredia.it

T_M  45
LAPAGINA DIACCREDIA s T_M N. 4/22  45
a cura di Rosalba Mugno 1 , Silvia Tramontin 2 e Francesca Nizzero 3
Notizie dall’Ente di accreditamento
Rubrica

quello di accrescere la fiducia dei consu matori nelle tecnologie digitali

Un primo punto chiave del Regolamen to riguarda il rafforzamento del ruolo della European Union Agency for Cy b e r s e c u r i t y ( E N I S A ) . I n p a r t i c o l a r e , v i e n e g a r a n t i t o a E N I S A u n m a n d a t o p e r m a n e n t e , n e l c u i p e r i m e t r o s o n o previsti compiti di consulenza tecnica, c o s ì c o m e d i s u p p o r t o a l l a g e s t i o n e operativa degli incidenti informatici da par te degli Stati membri

Un secondo punto di attenzione, conte n u t o n e l C y b e r s e c u r i t y A c t , r i g u a r d a l’introduzione di un quadro complessi vo di regole che disciplinano gli sche mi europei di cer tificazione della sicu r e z z a i n f o r m a t i c a , s e n z a d e f i n i r e , d i per sé, schemi di cer tificazione diretta m e n t e o p e r a t i v i ; a l c o n t r a r i o , v i e n e creato un “framework” di base su cui istituire schemi europei per la cer tifica zione. Sono previsti tre possibili livelli di cer tificazione di affidabilità relativa mente alla cybersecurity: livello base, sostanziale ed elevato Il livello di affi dabilità è commisurato al rischio asso ciato al previsto uso del prodotto, ser vi zio o processo ICT, in termini di proba bilità e impatto di un incidente Per i prodotti, ser vizi e processi ICT con livello di rischio elevato, la cer tificazio ne può essere rilasciata solo dall’Auto rità nazionale di cybersecurity oppure, nei casi seguenti, da un organismo di valutazione della conformità: a) previa approvazione dell’Autorità na zionale di certificazione della cybersecu rity per ogni singolo certificato europeo di cybersecurity rilasciato da un organismo di valutazione della conformità; o b ) s u l l a b a s e d i u n a d e l e g a g e n e r a l e del compito di rilasciare tali cer tificati e u r o p e i d i c y b e r s e c u r i t y a u n o r g a n i smo di valutazione della conformità da par te dell’Autorità nazionale di cer tifi cazione della cybersecurity.

In Italia, l’architettura nazionale di cyber security viene definita nel DL 82/2021, che istituisce il Sistema nazionale di sicu rezza ciber netica e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Al l’ACN è attribuita, tra l’altro, la funzione di Autorità nazionale della certificazio ne della cybersecurity (National Cyber security Certification Authority NCCA) e quindi di tutte le funzioni in materia di

certificazione di sicurezza cibernetica, ivi comprese quelle relative al Perimetro di Sicurezza Nazionale Ciber netica (PSNC)

Successivamente, con il D.Lgs. 123/2022 viene adeguato l’ordinamento naziona le con le disposizioni contenute nel titolo III “Quadro di certificazione della cyber security” del Regolamento UE 2019/881. In particolare, viene confermato il ruolo dell’ACN in qualità di Autorità naziona le di cer tificazione della cybersecurity, che svolge attività di vigilanza del mer cato e rilascio di alcune tipologie di cer tificati europei di cybersecurity. L’ACN vigilerà dunque sulla corretta applicazione delle regole previste dai sistemi europei di cer tificazione della cybersecurity da parte di: fornitori e fab bricanti di prodotti ICT (tecnologie del l’informazione e comunicazione), emit tenti di dichiarazioni UE di conformità, titolari di certificati europei e organismi di valutazione della conformità.

P a r a l l e l a m e n t e l ’ A C N , s u l l a b a s e d i un ’apposita convenzione, suppor terà attivamente l’Ente Unico nazionale di Accreditamento (Accredia) nel monito r a g g i o e n e l l a v i g i l a n z a d e l l e a t t i v i t à d e g l i o r g a n i s m i d i v a l u t a z i o n e d e l l a conformità da essa accreditati Nel dettaglio, l’ACN è direttamente com petente al rilascio di cer tificazioni con livello di affidabilità elevato e, nello svolgi mento di questo compito, si avvale del l’Organismo di Certificazione della Sicu rezza Informatica (OCSI). Il rilascio potrà altresì avvenire a opera di un organismo di valutazione della conformità, che agi sca sulla base di una delega generale del l’ACN, oppure previa approvazione dell’ACN per ogni certificato rilasciato. Le cer tificazioni con livello di affidabili tà di base o sostanziale potranno esse r e r i l a s c i a t e a n c h e d a o r g a n i s m i d i valutazione accreditati ai sensi del Re golamento CE 765/2008. In tal caso, l’ACN par teciperà con propri rappre sentanti alle deliberazioni sull’accredi tamento degli organismi Accredia, nello svolgimento delle fun z i o n i a s s e g n a t e l e d a l R e g o l a m e n t o UE 2019/881, comunicherà all’ACN e all’ufficio unico di collegamento desi g nat o per l ’ It al ia ( Minis t er o del l o S vi luppo Economico) ogni aggiornamen to in merito agli organismi di valutazio

n e a c c r e d i t a t i ( n u o v i a c c r e d i t a m e n t i , revoche, sospensioni e limitazioni del cer tificato di accreditamento L’Agenzia, inoltre, aggiornerà e rende rà pubblici due elenchi di esper ti e di laboratori di prova da essa abilitati a operare a suppor to delle attività di vigi lanza e rilascio dei cer tificati in capo all’Agenzia.

Gli esper ti e i laboratori di prova inse riti nell’elenco dei soggetti abilitati non p o t r a n n o e f f e t t u a r e a t t i v i t à d i v a l u t a zione per l’emissione di cer tificati con l i v e l l o d i a f f i d a b i l i t à s o s t a n z i a l e o d i base in ambito nazionale, né potranno e s s e r e a c c r e d i t a t i c o m e o r g a n i s m i d i valutazione della conformità per il rila scio di tali cer tificati È disposto inoltre che, in assenza di un sistema europeo di cer tificazione, l’ACN potrà introdurre sistemi nazionali di certificazione per prodotti ICT, ser vizi ICT o processi ICT, previa consultazione dei portatori d’interesse. Si ricorda che, al fine di evitare la frammentazione del mercato interno dei sistemi di cer tifica zione, gli Stati membri dovranno infor mare la Commissione e il gruppo euro peo per la certificazione della cyberse curity (ECCG) di ogni intenzione di ela borare nuovi sistemi nazionali di certifi cazione della cybersecurity Sempre in tema di cer tificazione per la cybersecurity, la Strategia Nazionale d i C y b e r s i c u r e z z a 2 0 2 2 2 0 2 6 , e m a nata nel maggio 2022 dall’ACN, pro muove lo sviluppo di un quadro euro peo omogeneo e coerente degli stan dard europei per la cybersecurity L a S t r a t e g i a i n d i v i d u a d u n q u e t r e o b i e t t i v i f o n d a m e n t a l i d a p e r s e g u i r e : protezione, risposta e sviluppo. In par t i c o l a r e , n e l l ’ a m b i t o d e l l ’ o b i e t t i v o 1 della Strategia (protezione degli asset s t r a t e g i c i n a z i o n a l i ) v i e n e r i t e n u t o indispensabile il potenziamento delle c a p a c i t à d e l C e n t r o d i Va l u t a z i o n e e Cer tificazione Nazionale (CVCN) del l’ACN e, negli ambiti di competenza, dei Centri di Valutazione (CV) del Mini s t e r o d e l l ’ I n t e r n o e d e l l a D i f e s a , n o n c h é l ’ i n t e g r a z i o n e c o n u n a r e t e d i Laboratori di Prova Accreditati La Strategia rafforza la necessità di de finire un quadro giuridico in materia di cybersecurity. In tale contesto, assumo no rilevanza:

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il suppor to allo sviluppo di schemi di cer tificazione e standard europei e in ternazionali in materia di cybersecurity; la promozione dell’utilizzo di schemi di cer tificazione in materia di cyberse curity, da par te delle imprese italiane specializzate, al fine di conseguire un vantaggio competitivo sul mercato

I ser vizi accreditati per la cybersecurity

Il concreto rischio di compromissione dei sistemi informativi e presidi tecnolo gici a cui si accompagna la possibile violazione di dati personali, è in conti n u a c r e s c i t a N e l 2 0 2 1 g l i a t t a c c h i informatici nel mondo sono aumentati del 10% r is pet t o al l ’ anno pr ecedent e (v. Rappor to Clusit). Gli standard tecnici, insieme alle nor me di carattere nazionale e comunita rio, assumono un ruolo centrale In par ticolare, la confor mità rispetto a stan dard tecnici e norme significa capacità d i d e f i n i z i o n e e p i a n i f i c a z i o n e d e l l e strategie di cybersecurity Significa anche capacità di monitorag gio delle azioni incardinate nella strate gia adottata e, in ultimo, significa capa cità di poter dimostrare, attraverso riferi menti obiettivi, la maturità delle proprie strategie di fronte a terzi Quest’ultimo aspetto si fonda sui due pilastri, tra loro saldamente connessi: la valutazione del la conformità alle norme tecniche e l’ac creditamento L’accreditamento, in parti colare, garantisce la sussistenza di profi li d’imparzialità, competenza e indipen denza degli organismi che rilasciano il ser vizio di valutazione della conformità I ser vizi accreditati (certificazioni, ispe zioni e verifiche, svolti dagli organismi e dai laboratori accreditati) offrono garan zie sulla qualità e sulla sicurezza dei pro dotti e dei ser vizi acquistati Il beneficio appor tato è significativo in una varietà di ambiti, ma diventa crucia le in un ambito sensibile quale quello della cybersecurity, offrendo garanzie sul rispetto di requisiti di sicurezza fon damentali, come la tutela della privacy e la protezione dell’erogazione dei ser vizi essenziali della minaccia cyber Fin dal 2002, Accredia opera sia nell’am bito della sicurezza delle informazioni sia in quello della cybersecurity. Il coinvolgimento dell’Ente di accredi

t a m e n t o n e l l ’ a m b i t o d e l l a c y b e r s e c u rity è ampio e riguarda diverse compe tenze tecniche Le principali sono: i Sistemi di Gestione per la Sicurezza d e l l e I n f o r m a z i o n i e l a c y b e r s e c u r i t y (ISMS);

le competenze dei Professionisti ope ranti nell’ambito della sicurezza delle informazioni e della cybersecurity, in clusa la figura del Data Protection Officer (DPO) e dell’Auditor GDPR, oltre che: la figura dell’Auditor di ISMS; le cer tificazioni di prodotto, processo e ser vizio, come ad esempio quelle re lative al sistema SPID e ai Regolamenti europei eIDAS e GDPR; le attività ispettive condotte a vari li velli, come ad esempio le ispezioni su impianti e strutture; i Laboratori di Prova, con riferimento ai processi di Vulnerability Assessment e a quelli di Penetration Testing A n c h e n e l d o m i n i o d e l l a p r i v a c y e della tutela dei dati personali i ser vizi accreditati contribuiscono all’efficace r e a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d e f i n i t i dal Regolamento europeo 2016/679, n o t o c o m e G e n e r a l D a t a P r o t e c t i o n Regulation (GDPR), il quadro normati vo di riferimento in quest’ambito

Il Regolamento disciplina il diritto alla protezione dei dati personali, sancendo al contempo il principio della libera cir colazione dei dati all’interno dell’Unione europea Esso prevede l’istituzione di “meccanismi di certificazione della pro tezione dei dati, nonché di sigilli e mar chi di protezione dei dati, allo scopo di dimostrare la conformità al Regolamento stesso dei trattamenti effettuati dai titolari e dai responsabili del trattamento, senza pregiudicarne la responsabilità né far venire meno i compiti e i poteri delle Autorità di controllo nei loro confronti Il Regolamento prevede che le cer tifica zioni dovranno essere rilasciate da or ganismi accreditati ai sensi del Regola mento CE 765/2008 o dall’Autorità di controllo competente

I n I t a l i a , i l G a r a n t e p e r l a P r o t e z i o n e dei Dati Personali ha deciso di affidare a d A c c r e d i a l ’ a c c r e d i t a m e n t o d e g l i schemi di cer tificazione, che dovranno essere approvati dal Garante stesso Nella Tab 1 (pag 48), sono ripor tati i principali schemi di valutazione di con for mità accreditati in ambito cyberse

curity, per i quali sono stati già rilascia ti i relativi cer tificati di accreditamento er tificazioni Lo studio dei benefici derivanti dall’utilizzo dei ser vizi accreditati È possibile fornire una misura concreta del benef icio por t at o dal l ’ ut il izzo dei ser vizi accreditati per la cybersecurity? Per rispondere a questa domanda, so n o s t a t e a d o t t a t e d u e m e t o d o l o g i e complementari: la prima, basata sull’a nalisi di casi di studio selezionati, che h a c o n d o t t o a l l a d e f i n i z i o n e d i u n a serie di indicazioni qualitative legate al beneficio derivante dall’ottenimento e mantenimento di una cer tificazione accreditata per la norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001.

La seconda metodologia si è basata su attività di analisi della vulnerabilità dei s e r v i z i w e b e s p o s t i d a u n v a s t o c a m pione di organizzazioni, con la messa i n r e l a z i o n e d e g l i e s i t i d i t a l e a n a l i s i r i s p e t t o a l p o s s e s s o ( o m e n o ) d i u n a c e r t i f i c a z i o n e a c c r e d i t a t a p e r l a UNI CEI EN ISO/IEC 27001

Questa seconda metodologia di analisi ha consentito di ottenere indicatori di carattere quantitativo circa il livello di esposizione al rischio delle aziende certi ficate Un’attività di questo tipo è in grado di fornire indizi molto chiari circa la postura di sicurezza dell’organizzazio ne, essendo proprio i ser vizi web quelli maggiormente presi di mira dagli attac canti per assicurarsi un punto d’ingresso nel perimetro dell’organizzazione. L ’ a n a l i s i d e i c a s i d i s t u d i o è p a r t i t a d a l l ’ i n d i v i d u a z i o n e d e l l e a z i e n d e d a inter vistare La selezione si è basata su s p e c i f i c i f a t t o r i , c h e t e n e s s e r o c o n t o d e l l a d i m e n s i o n e , n a t u r a , m e r c a t o d i riferimento ed età della cer tificazione Sulla base di questi fattori, è stata con siderata una lista delle aziende italia n e c o n c e r t i f i c a z i o n e U N I C E I E N ISO/IEC 27001, da cui sono stati sele zionati i seguenti casi di studio: Gruppo BCC Iccrea; Poste Italiane; Atac; Notar tel L’analisi dei casi di studio ha consenti to di tracciare alcuni elementi generali legati alla cer tificazione dell’ISMS. Un primo punto rilevante è che difficilmente

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Tabella 1 Cybersecurity schemi di valutazione di conformità accreditati (agg. 13/10/2022)

Norma di accreditamento Norma di certificazione Descrizione Nr. accreditamenti Nr. Certificazioni

ISO/IEC 17021-1 ISO/IEC 20001-1

ISO/IEC 17021-1 UNI ISO 27001

Sistemi di gestione per i servizi informatici 9 organismi di certificazione 327 aziende certificate

Sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni 20 organismi di certificazione 3.474 aziende certificate

ISO/IEC 17021-1 UNI EN ISO 22301 Sistemi di gestione della continuità aziendale 9 organismi di certificazione 222 aziende certificate

ISO/IEC 17025 Vulnerability Assessment 5 laboratori di prova

ISO/IEC 17024

UNI 11697:2017 UNI PdR 66:2019 ECF PRIVACY

ISO/IEC 17024

ISO/IEC 17020

UNI 11506 Norme UNI 11621-x (Multiparte)

Cyber Security Framework Nazionale CSF 2.0 Febbraio 2019

Responsabile della protezione dei dati 15 organismi di certificazione 687 persone certificate

Figure dei Professionisti ICT (WEB, Security, Operations) 7 organismi di certificazione 250 persone certificate

Ispezione di Tipo A/C

ISO/IEC 17065 ISDP©10003:2015

ISO/IEC 17065 UNI/PdR 43

Serie IEC 61508

Certificazione dei processi per la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali Reg. UE 679/2016

Linee guida per la gestione dei dati personali in ambito ICT secondo il Regolamento UE 679/2016 (GDPR)

ISO/IEC 17065

ISO/IEC 17065

Serie IEC 61511 IEC 62061 Serie ISO 26262

Serie IEC 62443

Sicurezza Funzionale

Sicurezza dei sistemi OT (Operational Technology)

2 organismi di ispezione

2 organismi di certificazione 16 aziende certificate

2 organismi di certificazione 12 aziende certificate

3 organismi di certificazione 1 organismo di ispezione

2 organismi di certificazione

Tutte le esperienze raccolte con i casi di studio hanno permesso di capire come solo con il tempo le organizzazioni cer tificate riescano a comprendere in mo

do approfondito quanto il percorso se guito abbia cambiato profondamente le loro organizzazioni, con un tangibi le miglioramento in molti contesti, non

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ISO/IEC 17065 ETSI 319 403 Regolamento eIDAS Norme serie ETSI 319 401 Norme dedicate ai Servizi dei TSP Conformità al Regolamento eIDAS e Servizi dei TSP 7 organismi di certificazione ISO/IEC 17065 Specifica Tecnica [Check List] di AgID Servizi SPID 4
e
organismi di certificazione le motivazioni che sottintendono la de c i s i o n e d i c e r t i f i c a r e i l p r o p r i o I S M S r a p p r e s e n t e r a n n o n e l t e m p o l ’ u n i c o r i t o r n o d e g l i i n v e s t i m
n t i e f f e t t u a t i

n e c e s s a r i a m e n t e l e g a t i a l l a m i g l i o r e gestione del richio cibernetico U n s e c o n d o a s p e t t o r i g u a r d a i l f a t t o c h e l a c e r t i f i c a z i o n e d i u n I S M S è u n elemento facilitatore per la conformità rispetto ai numerosi regolamenti che, in diver s i s et t or i, im pong ono r equis it i l e g a t i a l l a c y b e r s e c u r i t y L ’ a p p r o c c i o risk based rappresenta, da un lato, uno d e i v a l o r i a g g i u n t i p i ù i m p o r t a n t i a c quisiti con l’adozione di questo tipo di I S M S , m a a n c h e u n o d e i p u n t i c r i t i c i nella fase di adeguamento e, successi vamente, di miglioramento e manteni m e n t o d e l l a c e r t i f i c a z i o n e . L e a t t i v i t à necessarie in questo senso sono tante e i m p e g n a t i v e e , s p e s s o , r i c h i e d o n o d i r i v o l u z i o n a r e i l m o d o d i p e n s a r e d i u n a o r g a n i z z a z i o n e . I l c o s t o d i t u t t o questo, in termini anche di risorse uma ne, può essere impor tante e non neces sariamente alla portata degli attori di di mensioni più piccole o che devono o perare in mercati altamente competitivi. U n a v o l t a s u p e r a t i q u e s t i o s t a c o l i , u n I S M S p u ò c o n t r i b u i r e p o s i t i v a m e n t e alla vita dell’organizzazione attraver so un ’omogeneizzazione dei processi di monitoraggio e il loro miglioramen to, alla valutazione delle prestazioni e ad audit indipendenti, che permettono all’organizzazione di gestire in modo ragionato e coerente criticità, incidenti e futuri adeguamenti.

Gli standard per la gestione della sicu r ezza e i r el at ivi pr oces s i di cer t if ica zione rappresentano un vero e proprio d r i v e r p e r l a c r e s c i t a c u l t u r a l e d e l l e organizzazioni che li adottano La cul tura della sicurezza e tutto ciò che ne deriva richiedono anni per svilupparsi Questo tipo d’investimento ha un ritor no a lungo termine, in grado di garan t i r e b e n e f i c i d u r a t u r i , c h e d i v e n t a n o par te integrante dell’organizzazione La seconda metodologia di analisi dei potenziali benefici derivanti dall’utiliz zo dei ser vizi accreditati si basa su uno studio tecnico effettuato su due popola zioni di organizzazioni private e pub bliche italiane: una dotata di cer tifica z i o n e p e r l a s i c u r e z z a U N I C E I E N ISO/IEC 27001 e l’altra dotata di cer tificazione per la qualità UNI EN ISO 9001/2015 In par ticolare, attraverso una campagna di Vulnerability Asses s m e n t ( n o n i n v a s i v a ) d e i s e r v i z i w e b

e s p o s t i a l p u b b l i c o d a l l e s t e s s e o r g a nizzazioni, è stato possibile valutare: il posizionamento dei software utiliz z a t i p e r t a l i s e r v i z i r i s p e t t o a l l e g r a v i vulnerabilità note incluse nei database n a z i o n a l i e i n t e r n a z i o n a l i ( e s . i l C V E database);

i l c o r r e t t o u t i l i z z o d e l p r o t o c o l l o HTTPS;

i livelli di aggiornamento e sicurezza d e l C o n t e n t M a n a g e m e n t S y s t e m (CMS)

Ai fini dell’analisi sono state considera te tutte le organizzazioni pubbliche e private aventi sede legale sul territorio i t a l i a n o , p r e s e n t i n e l l a b a n c a d a t i d i Accredia e in attività alla data di estra z i o n e ( m a r z o 2 0 2 2 ) Ta l i o r g a n i z z a zioni sono state quindi suddivise in due diverse popolazioni:

1) Organizzazioni provviste della cer t i f i c a z i o n e d i s i c u r e z z a U N I C E I E N ISO/IEC 27001;

2) Organizzazioni provviste della certifi cazione di qualità UNI EN ISO 9001 Sono state estratte 100 organizzazio ni, 50 dal pr im o g r uppo e 50 dal s e condo, utilizzando la tecnica di “ cam pionamento non probabilistico di con venienza” tenendo conto della dimen sione aziendale e del settore d’attività di appar tenenza In generale, le organizzazioni certificate UNI CEI EN ISO/IEC 27001 sono risul tate meno suscettibili a gravi vulnerabili tà a livello di sicurezza L’attività di ana lisi sulle vulnerabilità identificate tramite le fonti OSINT10 ha per messo d’in dividuare 1 207 vulnerabilità CVE su 100 ser vizi web oggetto di analisi, di cui 683 (57%) UNI EN ISO 9001 e 524 (43%) nel campione di organizzazioni certificate UNI CEI EN ISO/IEC 27001 L’attività di analisi sull’utilizzo del proto collo HTTPS ha evidenziato come le orga nizzazioni UNI CEI EN ISO/IEC 27001 abbiano un alto grado di sicurezza nel l’utilizzo del protocollo: il 50% del cam pione analizzato ha ottenuto valutazioni A e A+ (il massimo grado di sicurezza) Il 42% invece ha raggiunto il grado B, superando pienamente la sufficienza. P er quant o r ig uar da, invece, l e or g a n i z z a z i o n i c e r t i f i c a t e U N I E N I S O 9001, solo il 37% riesce a raggiungere il massimo grado di configurazione di sicurezza (A, A+), mentre il 50% dei ser

vizi si attesta sul grado di sicurezza B. Infine l’attività di analisi sui ser vizi web del campione ha permesso di individua re la presenza di diverse tecnologie di Content Management System (CMS). Nel 62,7% dei siti web analizzati è stato riscontrato l’utilizzo di un CMS apparte nente a 8 tecnologie differenti L’attività di analisi è proseguita andando a determinare, per ogni CMS, il numero di versione, con l’obiettivo di valutare il livello di aggiornamento dei CMS, che sono spesso oggetto di vulnerabilità di sicurezza ad alto impatto. Il 24% delle organizzazioni UNI CEI EN ISO/IEC 27001 risulta avere una versione ag giornata del proprio CMS, a differenza della controparte certificata UNI EN ISO 9001, che si attesta al 18%.

L e a t t i v i t à d i a n a l i s i q u a n t i t a t i v a , p u r n o n r a p p r e s e n t a n d o u n a v a l u t a z i o n e e s a u s t i v a d e l l o s t a t o d i s i c u r e z z a d i un ’organizzazione, hanno confermato una migliore postura di sicurezza delle organizzazioni con una cer tificazione a c c r e d i t a t a p e r l a U N I C E I E N I S O / IEC 27001

Prospettive future sul contributo dei ser vizi accreditati per la Cybersecurity

Ai ser vizi accreditati di cybersecurity è riconosciuto un ruolo centrale nel costruire relazioni di “fiducia” tra pro duttori e consumatori di ser vizi digitali Tale ruolo è destinato a crescere alla luce delle iniziative nazionali e comuni tarie, tese a rafforzare le difese e la resi lienza dei ser vizi digitali e, più in gene rale, delle funzioni essenziali dello Stato quali, ad esempio, la Strategia Nazio nale di Cybersicurezza, pubblicata dal l’ACN, e il Cybersecurity Act.

La Strategia Nazionale di Cybersecu rity è posta in continuità con i provvedi m e n t i n o r m a t i v i d i r e c e p i m e n t o d e l l a Direttiva NIS e di quelli correlati, che hanno por tato alla creazione del “Peri m e t r o d i S i c u r e z z a N a z i o n a l e C i b e r netica” Le organizzazioni che opera no nel suddetto “perimetro” dovranno far valutare alcune categorie dei pro p r i a s s e t d a l C e n t r o d i Va l u t a z i o n e e Cer tificazione Nazionale (CVCN) del l ’ A C N e d o v r a n n o s e g u i r e l e p r e s c r i zioni di sicurezza fornite dall’ACN. Questo ser vizio si realizzerà attraverso

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est a T Test a attr v e sist zzatur anzati emi e ici a elettr

ereonautici ei div ativi e r e i costi oper asformar er tr ori e i sistemi idr

L’elettrificazione degli aerei punta a diversi obiettivi: aumentarne l’efficienza, ridurre i costi operativi e rendere i velivoli più rispettosi dell’ambiente, sia in termini di emissioni che di inquinamento acustico. Per trasformare le attuali aeronavi in aerei elettrici, gli attuatori e i sistemi idraulici e pneumatici saranno gradualmente sostituiti da attuatori e sistemi elettrici.

elettrificazione aer L’ efficienza, ridurr tarne l’ ambiente, sia in termini di emissioni che di osi dell’ rispett o acustico. P inquinament ei attuat

ersi obiettivi: aumen oli più eliv e i v ender vi in ona e le attuali aer aulici aer adualmente sostituiti da attuat anno gr sar ori e sistemi elettrici.

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u n p r o c e s s o d i a c c r e d i t a m e n t o c h e ricadrà sotto le previsioni del Regola mento CE 765/2008, tramite la colla borazione operativa tra l’ACN, Accre dia e i laboratori oggetto di accredita mento da par te della stessa Accredia. Oltre alle cer tificazioni di prodotto, di particolare rilevanza è l’area delle certi ficazioni degli ISMS, ma anche dell’ero gazione dei ser vizi ICT di tipo fiduciario. Senza questa componente sistemica, le sole certificazioni di prodotto rischiano di non avere l’effetto desiderato I 20 organismi di cer tificazione accre ditati da Accredia per i sistemi di ge s t i o n e p e r l a s i c u r e z z a d e l l e i n f o r m a z i o n i ( U N I C E I E N I S O / I E C 2 7 0 0 1 ) svolgono il monitoraggio (cer tificazio ne iniziale, sor veglianze e rinnovi) di circa 3.500 aziende che, insieme ai 5 laboratori e ai Trust Ser vice Provider in ambito SPID ed eIDAS, assommano a circa 4.300 soggetti. La creazione del know how dei profes sionisti impiegati nelle attività di accre d i t a m e n t o a g a r a n z i a d e i s e r v i z i d i valutazione di conformità forniti da tali s o g g e t t i n o n è u n p r o c e s s o b r e v e , n é semplice. Basti considerare che i pro fessionisti in possesso di cer tificazione professionale per gli audit nell’ambito della sicurezza delle informazioni non superano le 40 unità in tutto il Paese. L’allargamento del perimetro di sicurez za, che verrà verosimilmente interrotto con la cosiddetta Direttiva NIS2, e che por terebbe il numero delle organizza zioni sotto il monitoraggio ACN a diver se migliaia di unità, sarà difficilmente gestibile nel breve periodo E, allora, un dialogo e una stretta collaborazione tra l’ACN e Accredia non è solo auspicabi le, ma anche necessaria. Questa è la direzione in cui si muovono in maniera proattiva i due Enti, con la sigla della Convenzione che regola le m o d a l i t à d i f r u i z i o n e , d a p a r t e d e l l’ACN, dei ser vizi di valutazione della confor mità da par te di Accredia e dà applicazione al D Lgs 123/2022

Per quanto il contesto sia particolarmen te favorevole per un più ampio utilizzo dei ser vizi accreditati di cybersecurity, va osser vato come gli attuali schemi di cer tificazione no sempre soddisfino le esigenze di importanti settori del merca to. La messa a punto di schemi di certifi

cazione capaci di offrire un livello di sicurezza adeguato a contesti operativi caratterizzati da un livello di rischio non elevato, senza incorrere in tempi e costi par ticolar mente gravosi (i cosiddetti schemi di “ cer tificazione leggera”, lightweight certification), consentirebbe di allargare significativamente la platea dei possibili fruitori, con un notevole be neficio collettivo.

Per cogliere appieno le oppor tunità of fer te dalla crescente attenzione sui ser vizi accreditati di cybersecurity è fon damentale che gli schemi di cer tifica zione possano evolvere nelle direzioni richieste dal mercato In par ticolare: il modello DevOps, che combina le fasi di sviluppo (Development, in ingle se) e di messa in opera (Operations, in inglese) del software, assicurando che le nuove funzionalità introdotte in fase d i s v i l u p p o v e n g a n o m e s s e i n o p e r a zione in tempi rapidissimi. Tale model lo apre, infatti, scenari interessanti per la cer tificazione dei prodotti software: in par ticolare, la possibilità d’inserire controlli automatici di sicurezza nelle varie fasi del ciclo di vita dell’applica zione consentirebbe di generare auto m a t i c a m e n t e l a d o c u m e n t a z i o n e n e cessaria per la cer tificazione, non solo della versione iniziale del prodotto ma di tutte quelle che verranno successiva mente rilasciate. Verrebbero resi più ef ficienti, sia dal punto di vista dei tempi s i a d a q u e l l o d e i c o s t i , g l i s c h e m i d i cer tificazione di cybersecurity leggeri.

Nati in ambito militare, i CyberRange sono piattaforme informatiche che, gra zie alle tecnologie della virtualizzazione, suppor tano la simulazione di attacchi cyber in scenari ICT di elevato realismo. I Cyber Range suppor tano l’esecuzio ne di attacchi sofisticati e su larga sca la, offrendo un’inedita oppor tunità per la creazione di schemi di cer tificazio ne di nuova generazione, finalizzati al l a v a l u t a z i o n e d e l l e c o m p e t e n z e d e l p e r s o n a l e , d e i p r o d o t t i d i c y b e r s e c u rity e dei processi aziendali In ultimo, un ulteriore elemento di analisi del potenziale coinvolgimento futuro dei ser vizi accreditati per la cybersecurity riguarda la certificazione delle competen ze professionali Si tratta di un aspetto già al centro della produzione normativa europea e nazionale. L’attenzione nasce

dall’esigenza di personale qualificato su competenze specialistiche e in continua evoluzione Infatti, nonostante nel pano rama delle certificazioni professionali in ambito ICT siano già oggi disponibili nel mercato, tra le altre, le certificazioni previ ste dalla norma UNI 11506 e dalle norme cosiddette “multiparte” della serie UNI 11621, va notata una carenza di competenze in materia di cybersecurity. In questo contesto sono state intraprese azioni non solo per incrementare la forza lavoro nel campo della cybersecurity, ma anche per aumentare la qualità dei candi dati e dotarli delle competenze più richie ste dal settore: ad esempio, i programmi CyberChallenge it, OlyCyber,it e Cyber Trials, promossi nel contesto italiano dal Cybersecurity National Lab del CINI. A livello europeo, lo European Cyberse curity Skills Framework (ECSF) mira a creare una comprensione comune dei ruoli, competenze, abilità e conoscenze utilizzate da e per gli individui, i datori di lavoro e i fornitori di formazione in tutti gli Stati membri dell’UE, al fine di af frontare la carenza di competenze in materia di sicurezza informatica. Inoltre, nelle intenzioni del Legislatore, contribuirà a facilitare ulteriormente il r i c o n o s c i m e n t o d e l l e c o m p e t e n z e i n materia di cybersecurity e a sostenere la progettazione di programmi di for m a z i o n e i n m a t e r i a d i c y b e r s e c u r i t y p e r l o s v i l u p p o d e l l e c o m p e t e n z e e della carriera Obiettivi simili sono stati inseriti anche nel rinnovato Digital Education Action Plan (2021 2027) In Italia, la Strategia Nazionale di Cybersicurezza promuove la cultura della sicurezza ciber netica, con l’obiettivo di favorire una conoscen za diffusa sui rischi connessi all’utilizzo di strumenti digitali e diffondere specifi che competenze in materia di cybersecu rity In particolare si prevede, al fine di garantire l’efficacia dei percorsi formati vi, lo sviluppo di un sistema nazionale di cer tificazione dell’apprendimento e dell’acquisizione di specifiche professio nalità, non solo tecniche, sia a livello d’i struzione secondaria di secondo grado sia a livello universitario e professionale L’ACN dovrà mantenere una lista dei percorsi di formazione, approvati dalla stessa Agenzia, al ter mine dei quali verrà rilasciata la relativa certificazione.

T M  51 LA PAGINA DI ACCREDIA N . 0 4  ; 2 0 2 2  T M 51

ORGANISMO DI ISPEZIONE ACCREDITATO

Per la Verificazione Periodica degli Strumenti di Misura (Decreto 21 Aprile 2017, n. 93)

TIPOLOGIA

Strumenti per pesare NAWI; Strumenti per pesare AWI; Sistemi per la misurazione continua e dinamica di liquidi diversi dall’acqua;

STRUMENTI:

Misuratori massici di gas metano; Misure di capacità; Pesi; Contatori dell’acqua;

TARATURA E PROVE DI CONFORMITA’ SU STRUMENTI PER PESARE E MISURARE PRD n. 237B LAT n.147 Il laboratorio LABCERT effettua prove metrologiche in conformità alle seguenti Raccomandazioni Internazionali OIML: R35, R43, R49, R50, R51, R61, R76, R80, R106, R107, R111, R117, R120, R134, R138 Prove metrologiche su strumenti per pesare MID & NAWID Prove EMC Prove in camera climatica Prove su Selezionatrici Ponderali Prove su Dosatrice gravimetriche Prove metrologiche su Bilance da banco Prove di sicurezza elettrica su pesatrici gravimetriche Prove su Pale meccaniche con pesatura dinamica Prove su Pese a ponte ferroviarie statiche e dinamiche Prove su Pesa a ponte stradale Statiche e dinamiche Bicchieri e caraffe Misure di capacità Prove su erogatore di carburante Metri
LAT n. 147 Taratura Masse da 1mg a 2000kg Taratura Strumenti per Pesare da 1mg a 100t Taratura Misure di Capacità da 100ml a 25 000L Taratura Serbatoi campioni per liquidi e GPL (Taratura non accreditata di Contatori Volumetrici) LABCERT snc di G. Blandino & C. Via Comina, 3 – 33080 S. QUIRINO (PN) Italy Tel. 0434-554707 - Fax 0434-362081 Internet : www.labcert.it e-mail:info@labcert.it LA CERT Taratura & Certificazione B

GLI ESPERTI DI T M

LABCERT snc di G Blandino & C

Via Comina 3 33080 San Quirino (PN) Tel 0434/554707 Fax 0434/362081

E mail: info@labcert.it Web: www.labcert.it

Persona da contattare: Cav. Giuseppe Blandino

Il Laboratorio metrologico della LABCERT snc, diretto dal cav. Giu seppe Blandino, a seguito dei provvedimenti firmati dal Ministero dello Sviluppo Economico negli ultimi anni e dei numerosi e qualifi cati accreditamenti emessi da ACCREDIA, è diventato uno dei più importanti Laboratori di metrologia legale in Italia, nel settore della certificazione per marcatura CE di prodotto e della taratura Il Laboratorio possiede i seguenti accreditamenti e notifiche:

Accreditamento PRD n. 237B: c o n f o r m e a l l a n o r m a U N I C E I EN/ISO/IEC 17065:2012 quale Organismo di Certificazione di prodot ti/servizi

Accreditamento LAT n. 147: c o n f o r m e a l l a n o r m a U N I C E I EN/ISO/IEC 17025:2005 quale Laboratorio di Taratura Organismo Notificato n 2166: Direttiva 2014/32/UE (MID) Stru menti di misura; Direttiva 2014/31/UE (NAWID) Strumenti per pesa re a funzionamento non automatico

132) per la v er if ic az ione degli s t r um ent i di m is ur a r egolam ent at i dalla Direttiva MID: MI 005 ed MI 006 I l C e n t r o è i d o n e o a l l ’ e s e c u z i o n e d e l l a v e r i f i c a p e r i o d i c a d e l l e seguenti categorie: Pesi e masse da 1 mg a 2 000 kg Misure Campio ne di volume fino a 5 000 L Strumenti per pesare fino a 300 000 kg NAWI Strumenti per pesare a funzionamento automatico Misure di capacità e recipienti (anche montati su autocisterna) Misuratori volumetrici Misuratori di carburanti per autotrazione presso distri butori stradali Complessi di misura per carburanti Misuratori di M e t a n o e G P L S i s t e m i d i m i s u r a z i o n e d i c a r b u r a n t i i n s t a l l a t i s u autocisterne.

Servizi di Taratura nell’ambito della metrologia scientifica Il Centro è ac c r edit at o per la t ar at ur a dei s eguent i s t r um ent i: Cam pioni di masse da 1 mg a 2.000 kg Strumenti per pesare fino a 100.000 kg Serbatoi campione e misure materializzate di capacità da 100 ml a 2 000 L Serbatoi campione e misure materializzate di capacità per gas GPL da 5 L a 2.000 L. Servizi di Certificazione prodotto e S.Q. nell’ambito della Metrologia Legale O l t r e a p o s s e d e r e l ’ a c c r e d i t a m e n t o P R D , L A B C E RT è “Organismo Notificato” europeo n 2166 per la Direttiva 2014/32/UE, r e l a t i v a a g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a ( M I 0 0 5 , S i s t e m i d i m i s u r a p e r l a misurazione continua e dinamica di quantità di liquidi diversi dall’ac qua: distributori di carburanti e gas liquefatti; sistemi di misura su condotta di tutti i liquidi, quali vino, latte, birra, saponi, ecc MI 006, Strumenti per pesare a funzionamento automatico: seleziona trici ponderali a funzionamento automatico, riempitrici gravimetri che automatiche, totalizzatori a funzionamento continuo e discon tinuo, pese a ponte per veicoli ferroviari MI 008, Misure materializ zate di lunghezza e di capacità), e la Direttiva 2014/31/UE, relativa agli strumenti per pesare a funzionamento non automatico (bilance).

Servizi di “Verificazione periodica” degli strumenti per pesare e misurare nell’ambito della Metrologia Legale LABCERT ha ottenuto l’idoneità da parte della CCIAA di Pordenone ( 1 1 / 0 3 / 2 0 0 3 n P N 0 1 i n a p p l i c a z i o n e d e l D M 2 8 / 0 3 / 2 0 0 0 , n 1 8 2 e succ Decreti attuativi), fra i primi Centri autorizzati in Italia Inoltre ha ottenuto l’idoneità da parte di UNIONCAMERE (nn PN 131 e PN

Servizi di prove e taratura nell’ambito volontario, nelle Aziende con Sistema di Qualità Certificato ISO 9000 Il Centro è dotato di appa recchiature e campioni certificati LAT per emettere rapporti di tara tura e di prova (attività non accreditate) su strumenti al di fuori del proprio campo di accreditamento Labcert supporta le aziende per la pianificazione delle tarature di tutti i loro strumenti di misura: Chiavi d i n a m o m e t r i c h e , P r e s s e p e r p r o v a m a t e r i a l i , C a l i b r i , M i c r o m e t r i , Manometri, Misuratori di pressione, umidità, temperatura, ecc Formazione Corsi di metrologia teorico/pratici di metrologia, anche s u s p e c i f i c a r i c h i e s t a d e l c l i e n t e , m i r a t i s u s p e c i f i c h e t e m a t i c h e : Metrologia legale Metrologia tecnico scientifica Taratura masse Taratura strumenti per pesare e misurare Documenti OIML, Guide WELMEC, DIRETTIVE EUROPEE di Metrologia Legale Verifica perio dica degli strumenti metrici nazionali & MID MI 005, MI 006

T M  53 TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ D TOR AL metrologi ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA a sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ D TORIA In ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G pi ob di controllo A R ARGOM N Gestione dell’efficienza energetica

GLI ESPERTI DI T M

Via Paolo Uccello 4 20148 Milano

Tel 02/48009757 Fax 02/48002070

E mail: info@dspmindustria.it Web: www.dspmindustria.it

Persona da contattare: Ing. Riccardo Romanelli

La nostra società opera da oltre 40 anni nella misura delle grandezze fisiche e ha maturato una competenza specialistica e qualificata in un ampio spettro di impieghi, nei settori dell’industria, della ricerca e del laboratorio La conoscenza ed esperienza applicativa ci porta a risolve re le problematiche di misura utilizzando le migliori tecnologie svilup pate dai primari Marchi dei quali siamo Partner Ci occupiamo di consulenza tecnica, vendita, assistenza, calibrazioni ed esecuzioni custom Principali grandezze fisiche: accelerazione, angolo, torsione, coppia, f o r z a , i n c l i n a z i o n e , l i v e l l o , p o s i z i o n e , p r e s s i o n e , v e l o c i t à l i n e a r e e angolare, sistemi dinamometrici, sistemi telemetrici, sistemi inerziali e avionici, condizionatori di segnale e acquisitori Te c n o l o g i e d i m i s u r a : a s s e r v i t a , c a p a c i t i v a , d i g i t a l e , e s t e n s i m e t r i c a , fibra ottica, induttiva, laser, LVDT, microfused, piezoelettrica, poten ziometrica, semiconduttore Accelerometri s p e c i f i c i p e r Te s t i n g , R & D , m o n i t o r a g g i s t r u t t u r a l i , installazioni permanenti, controllo vibrazione di processo Trasduttori di pressione per impieghi industriali, ATEX, miniaturizzati per impieghi in ambito avionico/difesa e motorsport (omologati FIA)

Celle di carico miniatura, con blocco meccanico di sicurezza, multiassia li, con elevata risposta in frequenza, uscite amplificate ed USB Sensori di posizione/spostamento LVDT, potenziometrici, induttivi, ad alta temperatura, miniaturizzati, per impieghi ATEX, a filo Banchi dinamometrici completi per la caratterizzazione e l’analisi elet tro meccanica di motori elettrici, torsiometri, freni ad isteresi magneti ca Sistemi inerziali miniaturizzati ad alte prestazioni IMU, VG, AHRS, INS, per applicazioni flight test, UAV, motorsport, vehicle testing, robotica

Alcune novità

Cella di carico FUTEK mod LSB205, miniatura ad “S” Realizzata com pletamente in acciaio 17 4 PH, blocco meccanico di sicurezza del fondo scala, range di misura da 2,5 a 500 N Connettore a 7 pin, TEDS e sensore PT1000 per la misura di temperatura Torsiometro ad alberi Magtrol serie TS, lo stato dell’arte nelle misure di c o p p i a m e d i a n t e a l b e r o r o t a n t e R a n g e d i m i s u r a d a 0 , 0 5 a 1 0 N m Sovraccarico sicuro 3X, uscita analogica e digitale USB Encoder 2x360 impulsi+index

TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ D TOR AL metrologi ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA a sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ D TORIA In ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G pi ob di controllo A R ARGOM N Gestione dell’efficienza energetica
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La pagina di IMEKO

Aggiornamenti sulle attività IMEKO nel 2022

AN INTRODUCTION TO IMEKO

IMEKO, International Measurement Confederation, has been added to the permanent collaborations to the Jour n a l s t a r t i n g f r o m t h e b e g i n n i n g o f 2 0 1 4 T h i s s e c t i o n c o n t a i n s i n f o r m a t i o n a b o u t t h e A s s o c i a t i o n , p u b l i c a tions, events and news of interest to our readers.

RIASSUNTO

IMEKO, International Measurement Confederation, si è aggiunta tra i collaboratori stabili della Rivista a partire dall’inizio del 2014 Questa rubrica contiene informazio ni sull’Associazione, pubblicazioni, eventi e notizie di utilità per i nostri lettori

Il prossimo evento di TC8 organizzato d a l p r e s i d e n t e d e l T C , M i c h e l a S ega, e dal Segretario Scientifico, Thom a s W i d e n h ö f e r , è u n w o r k s h o p online di un giorno, dal titolo “La trac c i a b i l i t à , s p i n a d o r s a l e d e l l a Metrologia” , la cui par tecipazione è aper ta a tutti i membri IMEKO, ma non solo. Infatti la tracciabilità metrologica, oggetto del TC8, è un ’ area molto vasta e, in linea di principio, riguarda ogni settore delle misure, specialmente nel l’era della digitalizzazione Da qui la stretta collaborazione con TC6, che ha por tato all’organizzazione congiunta della conferenza IMEKO “First Interna t i o n a l C o n f e r e n c e o n M e t r o l o g y a n d Digital Transformation”, tenutasi in set tembre.

Oltre alle attività del TC8 TC6, sono da segnalare la conferenza del TC9 FLOM E K O , c h e s i t e r r à a C h o n q i n g , i n C i n a , e h a c o m e f o c u s p r i n c i p a l e l e misure di por tata e flusso, e l’evento del TC23 IMEKO FOODS “Metrology in Foods and Nutrition”, organizzato in cooperazione con EUROLAB a Du brovnik, in Croazia, avente come tema principale il cibo sul mercato globale: oppor tunità e avversità Le Sessioni del Consiglio Generale di IMEKO si sono tenute lo scorso agosto a Berlino, in modalità ibrida. La novità del l ’ incont r o è s t at a l a pr es ent azione di EUROLAB, SIM, APMP e EURAMET,

i l p r i m o g i o r n o , m e n t r e n e l s e c o n d o Cornelia Denz, presidente dell’Istitu to PTB tedesco che ospitava le sessioni, h a a p e r t o i l a v o r i d e l l a c o m u n i t à IMEKO con il benvenuto ai nuovi mem bri ufficiali, vale a dire IMBIH (istituto di m e t r o l o g i a d e l l a B o s n i a E r z e g o v i n a ) ed EMI (istituto di metrologia degli Emi rati Arabi Uniti). Per quanto riguarda l ’ o r g a n i z z a z i o n e i n t e r n a , I M E K O h a 65 nuovi membri dei vari comitati tec n i c i e 1 2 n u o v i c o m i t a t i u f f i c i a l i , t u t t i approvati dal Consiglio Tecnico e dal Consiglio Generale. Durante il Consi glio Generale è stata anche celebrata l a l u n g a a p p a r t e n e n z a d e l P r o f T i l o Pfeifer ad IMEKO, diventato membro n e l 1 9 7 2 e p r e s i d e n t e I M E K O d a l 1979 al 1982, nonché fondatore del T C 1 4 “ M e a s u r e m e n t o f G e o m e t r i c a l Quantities” negli anni ’80 Per quanto riguarda le riviste IMEKO, o l t r e a l d e t t a g l i o r e l a t i v o a d A c t a IMEKO sotto ripor tato, sono da segna lare le ottime per formance di Measure ment (Impact Factor 5,131, con un au mento del +30,66% rispetto al 2020 e un CiteScore di 7,8, incrementato del + 2 1 , 8 8 % r i s p e t t o a l 2 0 2 0 ) , l e d u e n u o v e r i v i s t e M e a s u r e m e n t S e n s o r s e Measurement Food, entrambe indiciz z a t e S c o p u s e D O A J ( D i r e c t o r y o f O p e n A c c e s s J o u r n a l s ) , e i l p r o s s i m o lancio di Measurement Energy Sempre sul proprio sito IMEKO pub

blica un utile e completo bollettino, nel quale sono riassunte le attività effettua te nell’anno, gli esiti delle riunioni dei comitati di IMEKO e altre notizie d’inte r e s s e p e r c h i s i o c c u p a d i m i s u r e I n par ticolare, nella newsletter di settem bre 2022 si dà ampio spazio all’orga n i z z a z i o n e d e l S I M , I n t e r A m e r i c a n Metrology System, che recentemente è d i v e n t a t o u n p a r t n e r p i ù s t r e t t o d i I M E K O , n o n c h é a l l e r e l a z i o n i i n d u striali con l’azienda tedesca SPEKTRA, azienda attiva da decenni nello svilup po, produzione e vendita al dettaglio d i a p p a r e c c h i a t u r e d i m i s u r a p e r l a taratura e il collaudo dei sensori Inol tre viene presentato un resoconto sui 5 “ T I C Ta l k s ” o r g a n i z z a t i d a l T C 1 1 . I “ T IC Tal k s ” or g anizzat i, a par t ir e dal 2021, da IMEKO con l’intento di rag giungere un più ampio pubblico, sono bas at i s ul l ’ idea di aver e br evi dis cus sioni online di 20 minuti su argomenti d i g r a n d e i n t e r e s s e g e n e r a l e e a d accesso gratuito

ACTA IMEKO

A c t a I M E K O , r i v i s t a s c i e n t i f i c a d i I M E K O e i n d i c i z z a t a s u S c o p u s , r e n d e d i s p o n i b i l i l i b e r a m e n t e ( o p e n a c c e s s ) t u t t i g l i a r t i c o l i p u bblicati. Il terzo fascicolo 2022 di Acta IMEKO è stato pubblica t o o n l i n e a l l a f i n e d i l u g l i o , c o n u n numero limitato di ar ticoli L’edizione è stata poi integrata con ulteriori ar ticoli e, a oggi, il numero è stato completato con due editoriali scritti dall’Editor in C h i e f F r a n c e s c o L a m o n a c a e d a l P r o f Z a f a r Ta q v i , c h e h a n n o i n t r o d o t t o a l c u n i a r t i c o l i d e i m e m b r i d e l TC17 sulla misurazione della robotica e selezionati dagli eventi “International S y m p o s i u m o n M e a s u r e m e n t s a n d C o n t r o l i n R o b o t i c s ” ( I S M C R 2 0 2 1 ) e

L A P A G I N A D I I M E K O s Rubrica a cura di Daniele Fontanelli (daniele.fontanelli@unitn.it) T M N. 4/22  55

VRISE2021 “Topical Event on Robo tics for Risky Inter ventions and Environ m e n t a l S u r v e i l l a n c e ” A n n u a l m e n t e i l T C 1 7 o r g a n i z z a I S M C R , u n e v e n t o incentrato sui vari aspetti della misura nella ricerca, nelle applicazioni e nelle innovazioni nel campo della robotica e a b e n e f i c i o d e l l ’ u m a n i t à , n e i s i s t e m i avanzati di coesistenza uomo robot e

NEWS t

MASSE, BILANCE E STRUMENTI DI PESATURA SEMPRE PERFORMANTI CON IL SERVIZIO DI TARATURA CIBE

Dal 1983 il laboratorio metrologi c o C I B E è p u n t o d i r i f e r i m e n t o i n Italia e in Europa nell’ambito della metrologia tecnica e legale. C I B E è a c c r e d i t a t a d a A C C R E D I A come Centro LAT n. 117, in confor mità alla norma ISO/IEC 17025:2017 p e r l a t a r a t u r a e l a v e r i f i c a z i o n e p e r i o d i c a d i p e s i c a m p i o n e , s t r u menti per pesare a funzionamento non automatico (bilance), selezio natrici ponderali e riempitrici gra vimetriche.

NUOVA SERIE DI TAVOLI VIBRANTI A MAGNETI PERMANENTI

DynaLabs ha ulteriormente miglio rato la famiglia di tavoli vibranti a m a g n e t i p e r m a n e n t i , n o t i p e r l a loro versatilità, semplicità d’uso e affidabilità. Le unità vengono pilo tate mediante i tasti funzione e il display, oppure mediante segnale di riferimento generato dall’ester no

Applicazioni principali: nel testing v i b r a z i o n a l e d i s c h e d e e l e t t r o n i che, componenti elettromeccanici, t es t a f at ic a e r is onanz a, t ar at ur a d i s e n s o r i d i v i b r a z i o n e e s p o s t a mento, misure d’impedenza mec canica e ricerca

n e l l e t e c n o l o g i e r o b o t i c h e a p p l i c a t e ; a d e s e m p i o , n e i c a m p i c o n n e s s i a l l a tele robotica, tele presenza, piattafor m e e a m b i e n t i d i s i m u l a z i o n e , r o b o t mobili, realtà vir tuale, realtà aumenta t a e m o d e l l a z i o n e e s i m u l a z i o n e 3 D . Degni di nota sono gli argomenti della c o n f e r e n z a , s e l e z i o n a t i i n b a s e a l l a situazione globale e di grande attuali

Il servizio di taratura masse è rapido e d e ff i c i e n t e e v i e n e effettuato in soli 5 giorni lavorativi, garantendo tutti gli standard di qualità e la cor rettezza delle misurazioni effettua te

Il servizio offerto comprende anche un servizio il calcolo della compati bilità tra le ultime misure di massa e quelle precedenti; in questo modo i clienti dispongono di elementi og gettivi per effettuare autonoma mente una valutazione della stabili tà nel tempo delle proprie masse e una più consapevole scelta dell’in tervallo di taratura Grazie all’ampia gamma di soluzio ni metrologiche, il laboratorio è in g r a d o d i s o d d i s f a r e l e e s i g e n z e d i svariate tipologie d’azienda: Labo ratori di ricerca e sviluppo Labora tori di analisi Aziende metalmec caniche, chimiche e farmaceutiche Produttori di strumenti per pesare

tà. Nel 2021 TC17 ha adottato, come temi por tanti, le restrizioni imposte dal COVID 19: ISMCR2021 aveva come tema “Vir tual Media Technologies for t h e P o s t C O V I D 1 9 e r a ” , m e n t r e VRISE2021 era un evento organizzato congiuntamente con il tema “Robotics for Risky Inter ventions and Environmen tal Sur veillance”.

4 m o d e l l i d i s p o n i b i l i c o n f o r z e d i a t t u a z i o n i c r e s c e n t i , c o r r e d a t e d a amplificatore esterno e blower per il raffreddamento, offrono un pun t o d i r i f e r i m e n t o p e r i l r a p p o r t o

Laboratori di taratura Laboratori di verificazione periodica. C IBE è c os t ant em ent e im peg nat a n e l l ’ a g g i o r n a m e n t o e n e l l a f o r m a z i o n e d e l p r o p r i o p e r s o n a l e p e r p o t e r f o r n i r e l e r i s p o s t e c o r rette alle diverse esigenze metro logiche

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prestazioni/costo. Range di misura di forza sinusoida le da 20 a 440 N Frequenze da 0 a 12 kHz. Payload da 0,8 a 2,5 kg

Amplificatore integrato o con mo dulo esterno per i modelli di taglia maggiore (PM250 e PM440)

Raffreddamento a convezione na turale o con elettro soffiante I t a v o l i v i b r a n t i d e l l a D y n a L a b s sono distribuiti in Italia dalla DSPM Industria di Milano.

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N . 0 3 ; 2 0 1 6 LA PAGINA DI IMEKO  N . 0 4  2 0 2 2
e
T M  56

D E L L

Notizie dall’IEEE Instr umentation and Measurement Society

Congressi e tesi di dottorato di ricerca IEEE L A

ABSTRACT

This column presents the latest news about the activities of t he IEEE Ins t r um ent at ion and Meas ur em ent S ociet y, t he community of measurement within the Institute of Electrical and Electronics Engineers In any issue information about conferences, funding oppor tunities, education activities a n d s t a n d a r d d e v e l o p m e n t a c t i v i t i e s o f t h e S o c i e t y a r e presented.

RIASSUNTO

Q u e s t a r u b r i c a p r e s e n t a g l i u l t i m i a g g i o r n a m e n t i s u l l e a t t i v i t à d e l l ’ I E E E I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t Society, la comunità delle misure nell’ambito dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers Di volta in volta v e n g o n o p r e s e n t a t e i n f o r m a z i o n i s u i c o n g r e s s i , s u l l e oppor tunità di finanziamento, sulle attività di formazione e sugli standards IEEE gestiti dalla Society.

agosto. La scadenza per l’invio degli ab stract è fissata al 15 febbraio.

L’IEEE International Automated Vehicle Validation Conference (IAVVC) 2023, recentemente entrata nel novero delle conferenze financially sponsored dalla Society, si terrà ad Austin, Texas, USA, dal 16 al 18 ottobre 2023 Anche per questa conferenza non è stata anco ra pubblicata la call for papers.

I PREMI IMS Del 2023

Continuando la ripresa delle attività in presenza l’IMS ha deciso di svolgere inte ramente in presenza le conferenze princi pali previste per il 2023. Come per le con ferenze del 2022 saranno possibili singo le eccezioni per i congressisti impossibili tati a partecipare a causa dei regolamenti anti COVID eventualmente in vigore nel

loro Paese alla data dei congressi. L’I2MTC 2023 si svolgerà a Kuala Lum pur, Malesia, dal 22 al 25 maggio Le indicazioni per partecipare e la call for papers sono sul sito della conferenza. Non è più possibile presentare propo ste per l’organizzazione di sessioni spe ciali La scadenza per l’invio dei lavori in versione completa è fissata al 25 novem bre di quest’anno, quella per la can didatura a presentare tutorials è fissata all’1 dicembre Il MeMeA 2023 si terrà a Jeju, ridente isola vulcani ca e nota meta turistica a sud della Corea del Sud con tre siti identificati dal l’UNESCO come patrimo nio dell’umanità, dal 14 al 16 giugno La scadenza per l’invio dei lavori com pleti è fissata al 5 febbraio 2023 Per il SAS 2023, che si terrà dall’1 al 3 ago sto, non è stata ancora pubblicata la call for papers L’IEEE AUTOTESTCON 2023 si svol gerà, come nel 2022, a National Harbor, Mari land, USA, dal 28 al 31

I bandi dei premi 2023 sono disponibili sul sito web dell’IMS. Si ricorda che per partecipare è necessaria una nomination, corrispondente a un ’autocandidatura o alla candidatura di un collega. È altresì necessario produrre documentazione aggiuntiva a sostegno della nomination, attraverso il sito web dell’IMS La scaden za per la partecipazione e gli indirizzi dei siti web di riferimento sono riportati in Tab.1. Per ulteriori dettagli si rimanda alla descrizione pubblicata nei numeri prece denti di questa rubrica e ai relativi siti web A par tire dal 2023 il montepremi del G r a d u a t e F e l l o w s h i p Aw a r d è s t a t o por tato a 60.000 USD. L’IEEE Joseph F Keithley Award in Instrumentation & Measurement è uno dei Technical Field Award dell’IEEE e viene assegnato in r i c o n o s c i m e n t o d i e c c e z i o n a l i c o n t r i buti nel campo delle misure elettriche da par te dell’IEEE La scadenza per la p r e s e n t a z i o n e d e l l e p r o p o s t e è i l 15/01 di ogni anno. Per ulteriori infor mazioni si veda il sito web.

1 Marco Par vis, IEEE IMS Vice President Technical and Standards Activities, Dip. di Elettronica e Telecomunicazioni, Politecnico di Torino marco.par vis@polito.it

2 Sergio Rapuano, IEEE IMS Vice President Education, Dip. Ingegneria, Università del Sannio rapuano@unisannio.it

T M N. 4/22  57 A cura di M. Parvis 1 e S. Rapuano 2
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Premio Scadenza Sito web Graduate Fellowship Award 01/02/2023 CLICCA QUI Faculty Course Development Award 01/02/2023 CLICCA QUI Best Disser tation Award 01/03/2023 CLICCA QUI J Barr y Oakes Advancement Award 01/08/2023 CLICCA QUI Outstanding Young Engineer Award 01/08/2023 CLICCA QUI Best Application in Instrumentation 01/08/2023 CLICCA QUI and Measurement Award Technical Award 01/08/2023 CLICCA QUI Distinguished Ser vice Award 01/08/2023 CLICCA QUI Career Excellence Award 01/08/2023 CLICCA QUI
Scadenze e siti web per candidature ai premi dell’IMS
Tabella 1
I CONGRESSI DELL’IEEE INSTRUMENTATION AND MEASUREMENT SOCIETY DEL 2023

Competenza e know-how speci co nella meccanica di precisione da oltre 60 anni. Tamburini affronta con te tutte le fasi dello sviluppo del prodotto con un servizio su misura per ogni progetto. Garantiamo la soluzione ottimale per tutte le esigenze produttive grazie a prodotti mirati, studiati e realizzati in base alle tue speci che richieste.

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TAMBURINI, DA SEMPRE UNA CONFERMA QUANDO SI PARLA DI PRECISIONE

In Tamburini, la precisione è tutto. Continui investimenti in tecnologia pongono i Laboratori Metrologici di Tamburini al centro di una costante ricerca per offrire al cliente un prodotto ed un servizio accurato, sicuro e dalla qualità indiscussa

Il Laboratorio Metrologico di Tamburini è accreditato ACCREDIA e opera in conformità alla normativa europea UNI CEI EN ISO/IEC 17025, effettuan do servizio di taratura per strumenti primari ed emette certificati ricono sciuti da tutti gli stati firmatari dell’Accordo Multilaterale della “European Cooperation for Accreditation (EA)”, secondo tabella pubblicata sul sito www.accredia.it.

I certificati emessi dal laboratorio ACCREDIA garantiscono la riferibilità metrologica per gli strumenti e i campioni usati nei processi di misurazione attuati dalle aziende che operano in termini di “garanzia della qualità”.

Tamburini produce calibri lisci e filettati, sia standard secondo le normati v e v i g e n t i , e s p e c i a l i p e r q u a l s i a s i e s i g e n z a d i u t i l i z z o c o n s i d e r a n d o l e quote di filettatura e le dimensioni di ingombro

La gamma calibri è realizzata in acciaio legato, altamente indeformabile con durezza superficiale di 63 HRc (raggiungibile dopo tempra)

P e r a p p l i c a z i o n i s p e c i a l i v e n g o n o r e a l i z z a t i c a l i b r i c o n a c c i a i s p e c i f i c i secondo le richieste del cliente.

E per migliorare il rendimento, la durata e l’assenza di attriti, senza altera re le caratteristiche di base, i calibri possono essere sottoposti a una serie di trattamenti superficiali tra cui la ricopertura della parte filettata con un rivestimento esterno (in TIN o DCL) a seconda delle necessità individuate nelle specifiche applicazioni

Inoltre a richiesta può essere rilasciato il Rapporto di Taratura o la Dichia razione di Conformità, secondo l’uso a cui è destinato.

Il servizio è attivo anche per calibri di proprietà di terzi, con taratura periodica pianificata e rilascio della documentazione richiesta

La nostra missione: essere precisi Dalla produzione al controllo

TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ D TOR AL metrologi ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA a sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ D TORIA In ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G pi ob di controllo A R ARGOM N Gestione dell’efficienza energetica
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STRUMENTI FORNITI

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Via Picasso 18/20 20025 Legnano (MI)

Tel 0331/466611 Fax 011/465490

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Persona da contattare: Erika Tomalino

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PESIERE : P e s i e r e i n l e g n o e i n a l l u m i n i o c o n s e t d i p e s i i n a c c i a i o I N O X i n c l a s s e d i precsione M1, F1, E2

Uniformare il peso per garantire la Qualità

Il laboratorio metrologico CIBE lavora per assicurare qualità e affidabilità riferite alle misure di massa, eseguendo prove e tarature per bilance, sistemi automatici di pesatura e di misura Da 40 anni CIBE è un punto di riferimento nell’ambito della Metrologia legale e tecnica in Italia ed in Europa CIBE offre:

• Ser vizi di taratura ACCREDIA per pesi, masse e bilance;

• Rapporti di prova per bilance, indicatori di peso, sistemi di pesatura automatica e celle di carico;

• Verificazione periodica di strumenti per pesare;

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ACCESSORI: Custodie in legno, p l a s t i c a e a l l u m i n i o p e r p e s i s i n g o l i e s e t d i p e s i ; m a n i g l i e , pinze, pennellini e altri accessori

S O F T WA R E : S o f t w a r e p e r l a g e s t i o n e d e l l a t a r a t u r a e p r o v e d i s t r u m e n t i p e r pesare.

T M  60 TUTTO MISURE TUTTO MISURE D OR A NOT Z d A R RGOM N B M TUTTO MISURE TUTTO MISURE E O A g S

Rubrica a cura di Massimo Mor tarino (mmor tarino@libero.it)

Articolo di Flavio Floriani

Cambia il misurando, ma non la competenza

I differenti approcci alle misure da parte del mondo delle prove: il caso delle prove di riscaldamento

DIFFERENT APPROACHES TO MEASUREMENTS FROM THE TESTING WORLD

Our analysis in the field of tests continues analyzing the different approaches to the measures according to the various testing areas, with a specific focus on the case of heating tests

TESTING & DINTORNI

Prosegue la nostra analisi in ambito di prove, analizzando i diversi approcci al l e m is ur e a s econda del l e t ipol og ie di t es t , con uno s pecif ico f ocus s ul l e prove di riscaldamento

Av e n d o l ’ o p p o r t u n i t à d i c o n f r o n t a r e svariate norme appar tenenti a differen ti settori, dalla compatibilità elettroma gnetica alle prove fisiche e ambientali e alle prove di sicurezza elettrica, è cu rioso e interessante vedere come l’ap p r o c c i o a l l e m i s u r e s i a a f f r o n t a t o i n modalità differenti. A d e s e m p i o , i l m o n d o d e l l e p r o v e d i compatibilità elettromagnetica è stori camente più sensibile al tema incer tez za di misura, essendo per tipologia di f e n o m e n i e d i p r o v e u n a d i s c i p l i n a molto complessa da affrontare. È chia ro che per affrontare un test di compa t i b i l i t à e l e t t r o m a g n e t i c a è n e c e s s a r i o un notevole background, in termini sia d i e l e v a t a c o n o s c e n z a d e l f e n o m e n o f i s i c o s i a d i p a r t i c o l a r e s e n s i b i l i t à m e t r o l o g i c a n e l p r e d i s p o r r e l ’ a l l e s t i mento di prova, che può incidere note volmente sui risultati.

Di conseguenza, la struttura normativa c h e s i è s v i l u p p a t a è b a s a t a s u u n o s c h e m a m o d u l a r e m o l t o e f f i c i e n t e , a par tire dalle norme di base (della serie I E C 6 1 0 0 0 4 x ) c h e d e s c r i v o n o i v a r i m e t o d i , t r a t t a n d o a p p r o f o n d i t a m e n t e t u t t i g l i a s p e t t i g e n e r a l i : d e f i n i z i o n e della strumentazione di prova, allesti mento del set up, procedura di prova, a p p a r e c c h i a t u r e a u s i l i a r i e d a i m p i e gare e, non da ultimi, i vari contributi di incer tezza da tenere in considerazio ne Quindi, con una buona conoscen za del tema e un po ’ di pratica, il labo ratorio può essere guidato da un docu

mento tecnico, che gli permetta di porsi in condizioni di ripetibilità della prova Vi sono, poi, le norme di prodotto che “ c o n t e s t u a l i z z a n o ” l e v a r i e p r o v e i n funzione delle peculiarità del prodotto Nello specifico, ad esempio, la norma IEC 61000 4 4 disciplina la metodolo gia di prova dei transitori rapidi/Fast t r a n s i e n t ( b u r s t ) e c o n s e g u e n t e m e n t e t u t t e ( o q u a s i ) l e n o r m e d i p r o d o t t o rimandano a questo standard per l’ese cuzione, limitandosi a definire i para metri di prova e i criteri di accettabilità. Troviamo una struttura similare per le p r o v e a m b i e n t a l i e f i s i c h e ( a m e n o delle considerazioni sull’incer tezza di prova, che in queste norme è quasi del t u t t o a s s e n t e ) : a d e s e m p i o , l a n o r m a E N 6 0 0 6 8 2 2 d e f i n i s c e i l m e t o d o d i prova per il caldo secco, ovvero quan do un prodotto va testato a una tempe r at ur a cont r ol l at a m ag g ior e di quel l a a m b i e n t e ; l e v a r i e n o r m e d i p r o d o t t o richiamano questo metodo andando a definire semplicemente i parametri e la durata (la prova può essere richiesta a 55 °C per 16 ore per un prodotto e a 70 °C per 168 ore per un altro). Questa struttura è praticamente assente nel mondo della sicurezza elettrica, in quanto ogni norma di prodotto contiene anche buona parte dei metodi di prova (escluse, forse, solamente le prove di rigidità dielettrica e tensione di tenuta all’impulso, anche se spesso mancano riferimenti diretti alla norma di base EN 61180 e correlate); così facendo non si

hanno riferimenti normalizzati per l’ese cuzione di prove di temperatura, corto circuito, durata elettrica, ecc. Tutto ciò introduce una più ampia variabilità e, soprattutto, un incontrollato utilizzo di varie metodologie che possono essere più o meno tecnicamente valide, sup portate solo dall’esperienza di chi ese gue la prova senza avere una solida base tecnica condivisa G l i u n i c i r e q u i s i t i c h e v e n g o n o p o s t i sono quelli legati all’accuratezza della s t r u m e n t a z i o n e d a u t i l i z z a r e : n e g l i schemi internazionali di cer tificazione (ad esempio, IECEE OD 5014) ci sono documenti che specificano quale sia il requisito minimo strumentale che il la boratorio deve adottare per l’esecuzio ne della prova Così le misure di corrente maggiori di 5 A, con frequenze dalla DC fino a 5 kHz, devono essere eseguite con stru menti aventi un ’accuratezza massima del 2,5% del fondo scala, ovvero qual siasi strumento impiegato o catena di misura deve garantire questa accura tezza

I n t e r m i n i d ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a , v i sono innumerevoli punti di disaccordo, specialmente tra le nor me di compati bilità elettromagnetica e quelle di sicu rezza elettrica

Approcciando un test di compatibilità e l e t t r o m a g n e t i c a , q u a l e a d e s e m p i o u n ’ e m i s s i o n e o i m m u n i t à i r r a d i a t a , dove vi è una grande aleatorietà data d a s v a r i a t i f a t t o r i , i r e l a t i v i c o m i t a t i hanno dovuto affrontare fin dall’inizio

Direttore Tecnico del Laboratorio di Intek spa

flavio.floriani@intek.it

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& D
Flavio Floriani

il tema di incertezza e ripetibilità/ripro ducibilità della prova in modo più o meno rigoroso, creando la struttura nor mativa presentata in precedenza Que sto ha permesso una standardizzazione nelle modalità di esecuzione dei test da parte dei laboratori Non è inoltre stra no, in questa tipologia di prove, avere norme che definiscono addirittura il per corso e le distanze che devono seguire i cablaggi nel banco di prova In taluni contesti, stimare un’incertezza di misura che può arrivare addirittura al 50 % del valore misurato non è raro. Tutto ciò è per fettamente condiviso e accettato. I vari comitati lavorano per cercare di abbassare questo valore, introducendo nuove tecniche di prova, nuova strumen tazione e appoggiandosi ai confronti inter laboratorio spesso organizzati e coordinati da prestigiosi enti e università Per quanto riguarda, invece, le prove di sicurezza elettrica, la scolarizzazione e l’esperienza lavorativa da par te di chi approccia questa tipologia di test è sicu ramente diversa, molto più portata a un approccio pratico La trattazione di que sti fenomeni, per loro natura, è più sem plice e diretta semplicemente perché que sti fenomeni interagiscono in modo diret to con l’uomo Difficilmente una persona può capire se un apparecchio alimentato sta irradiando in radiofrequenza un di sturbo; mentre molto più facilmente si può capire se quello stesso oggetto genera calore quando è in funzione

IL CASO DELLE PROVE DI TEMPERATURA

Ed è proprio alle prove di riscaldamento che, in questo ar ticolo, volgiamo il nostro interesse, perché sono assoluta mente trasversali rispetto a tutte le ap parecchiature elettriche, come lo sono le prove di compatibilità elettromagnetica ma, come vedremo, con un approccio normativo totalmente differente e sicura mente con moltissime lacune, dal punto di vista sia tecnico sia metodologico. Le maggiori norme che trattano prove di riscaldamento non definiscono affat to le modalità di posizionamento delle t e r m o c o p p i e ( o , i n g e n e r a l e , d e i t r a sduttori di temperatura). Lo scopo delle p r o v e d i r i s c a l d a m e n t o è q u e l l o d i

Figura 1 Equazione del calore risolta in un dominio bidimensionale (ad esempio: propagazione del calore in una barra)

creare una sor ta di mappatura termica d e l l ’ o g g e t t o i n e s a m e , f o c a l i z z a n d o l’attenzione su alcuni punti dove la nor ma pone dei limiti: come, ad esempio, i terminali dei morsetti, le plastiche, le par t i che pos s ono es s er e t occat e dal l’operatore durante il funzionamento La norma poco o nulla scrive con quale tecnica o con quale metodo andare a posizionare le termocoppie, nonostan te la complessità della fisica della pro p a g a z i o n e d e l c a l o r e ( v. F i g . 1 ) , l a sciando di fatto al laboratorio e all’e sperienza del proprio personale la de finizione di una metodologia Dal punto di vista dell’incer tezza, poi, si apre un mondo, nel senso che le nor m e c o n s i d e r a n o s o l t a n t o i r e q u i s i t i d i a c c u r a t e z z a c h e l a c a t e n a d i m i s u r a deve avere affinché il laboratorio pos sa ritenere idonea la propria strumen tazione all’esecuzione del test, ma non considerano assolutamente i contributi d i r i p e t i b i l i t à e r i p r o d u c i b i l i t à d e l l a prova, che rappresentano cer tamente l a m a g g i o r e f o n t e d ’ i n c e r t e z z a . Tu t t o ciò crea una sor ta di zona grigia, in cui di fatto tutti sanno che l’incer tezza di una prova di riscaldamento ha dei va lori anche cinque o sei volte maggiori rispetto a quelli che vengono presi co m e l i m i t e ( s o l i t a m e n t e v i e n e f i s s a t o i l valore di 2 °C come requisito di accu ratezza/incer tezza; non è invece asso lutamente strano avere una variabilità

anche di ± 10 °C nella ripetizione di una prova di riscaldamento) La misura di temperatura è influenzata da diversi parametri, come la corrente e la tensione di alimentazione, ma an c h e l a c o p p i a d i s e r r a g g i o d e l l e v i t i ; giocano inoltre un ruolo anche i colori d e i c a v i i m p i e g a t i n e l l e c o n n e s s i o n i d e l l ’ o g g e t t o n o n c h é l e c o n d i z i o n i d i i n s t a l l a z i o n e , o v v e r o l a c a p a c i t à c h e ha l’oggetto di dissipare il calore verso l’ambiente esterno. Per quanto riguar da connes s ioni, coppia di s er r ag g io, corrente e tensione, la norma fissa mol to bene i requisiti di tolleranza che de vono essere soddisfatti Essendo que ste misure dirette e relativamente sem plici da eseguire, è abbastanza facile m i n i m i z z a r e l a v a r i a b i l i t à d o v u t a a questi fattori Nulla scrive la norma riguardo a come u n l a b o r a t o r i o d e b b a p r e n d e r e l a misura su un terminale di un interrutto re: la termocoppia va infilata all’inter n o d e l m o r s e t t o e s e r r a t a i n s i e m e a l cavo, come indicato in Fig. 2? Oppure va incollata in prossimità del tegolino? Infatti è buona pratica eseguire un pic colo foro nel materiale che compone il t e r m i n a l e e i n s e r i r v i l a t e r m o c o p p i a (come indicato in Fig. 3), anche se non è sempre fattibile, specie se operiamo s u t e r m i n a l i d i a p p a r e c c h i d i p i c c o l e d i m e n s i o n i E c h e d i r e , a d e s e m p i o , della misura della temperatura su una

N . 0 3 ; 2 0 1 6 TESTING & DINTORNI s N . 0 4  2 0 2 2

par te plastica? Come fa il laboratorio a determinare per una super ficie quale sia il valore di temperatura più alto rag g i u n t o d a l l ’ a p p a r e c c h i a t u r a e c o n qual e m et odo può pos izionar e l a t er mocoppia? Sono tutti temi aper ti che, e s s e n d o l a s c i a t i a l l ’ e s p e r i e n z a d e l laboratorio, vanno ad aumentare enor memente il contributo d’incer tezza di una prova di riscaldamento. Il compito d i o g n i l a b o r a t o r i o è q u e l l o d i g e s t i re/controllare tutte le fonti di variabili tà (vedasi la ISO 17025) avvalendosi di tecniche statistiche, quali ad esem pio le misure ripetute, stimando così un proprio contributo di ripetibilità I comi t a t i t e c n i c i d o v r e b b e r o p e r ò , d ’ a l t r a p a r t e , a i u t a r e i l a b o r a t o r i i n q u e s t o compito andando a definire, per esem pio, le modalità di fissaggio delle ter mocoppie Come già sottolineato, le prove di riscal damento sono assolutamente trasversa li, si applicano a qualsiasi tipo di appa recchio elettrico, non c’è norma di sicu rezza che non preveda l’analisi termica del prodotto sia per verificare i limiti di temperatura raggiunti dai vari compo nenti durante l’esercizio (tenendo conto dei transitori termici come, ad esempio, indicato in Fig 4) rispetto al limite di chiarato dal costruttore sia per verificare il non superamento di alcune temperatu re che possono essere pericolose per l’o peratore qualora debba maneggiare determinate par ti, ad esempio, la leva di un interruttore o un pulsante posto su un macchinario. Esistono documenti tecnici che discipli nano come le termocoppie vanno pre parate e come le verifiche devono esse r e e s e g u i t e . L ’ e s e c u z i o n e d e l l e p r o v e di temperatura su oggetti piccoli richie de l’impiego di termocoppie sottili, con fili molto piccoli; è evidente che l’utiliz zo di resine o altre colle per fissare le termocoppie ha come effetto quello di dover rompere la termocoppia al termi n e d e l l a m i s u r a : q u e s t o v u o l d i r e c h e ogni volta la ter mocoppia va riprepa r a t a . I n q u e s t i d o c u m e n t i v i e n e b e n specificato come eseguire la prepara zione, anche se la tecnica e la manua l i t à n e c e s s a r i a r i c h i e d o n o u n a c e r t a esperienza Non è raro trovare termo c o p p i e p r e p a r a t e s e m p l i c e m e n t e t w i stando i due conduttori, magari senza

n e a n c h e e q u a l i z z a r l i . I l d o c u m e n t o 0 0 L C S 0 2 9 8 p r e s c r i v e l ’ i m p i e g o d i un ’apposita saldatrice, che va a creare il giunto caldo della ter mocoppia, co m e i n d i c a t o i n F i g 5 L a t i p o l o g i a d i t e r m o c o p p i a i m p i e g a t a s i c u r a m e n t e d i p e n d e d a l c a m p o d i t e m p e r a t u r e desiderato, dalla dimensione del punto d i m i s u r a e d a l l ’ a c c u r a t e z z a c h e s i vuole ottenere.

Si deve accettare che, anche nelle pro ve di sicurezza elettrica o prove fisiche, si possano avere contributi d’incertezza importanti rispetto al risultato Probabil mente non si arriverà alla sensibilità pre sente nelle prove di compatibilità elettro magnetica, ma non dovremmo più esse re ciechi immaginando che, una volta fissata la catena strumentale, i problemi siano risolti. Si deve avere una visione

T M  63 T M  63 TESTING & DINTORNI N . 0 4  ; 2 0 2 2 s
Figura 2 Esempio di posizionamento di una termocoppia, inserita nel morsetto di un interr uttore da 16 A Figura 3 Esempio di posizionamento di una termocoppia, inserita forando il terminale in barra di un interr uttore da 1.600 A

Figura 4 Tipico andamento della temperatura di un apparecchio elettrico con regimazione termica

realistica sui risultat i d i q u e s t e p r o v e , por tando di conseguenza anche colo ro che scrivono le specifiche di prodot to ad avere una diversa sensibilità sul t e m a , n o n i m p o n e n d o d i a v e r e u n a r i p e t i b i l i t à d i 1 2 ° C p e r p r o v e i n c u i normalmente si raggiungono valori di 10 11 °C

CONCLUSIONI

In generale possiamo sostenere che, in qualsiasi situazione in cui l’esecuzione della misura non sia un semplice utiliz zo di uno strumento o il posizionamen to di una sonda, ma coinvolga la capa c i t à e l a s e n s i b i l i t à d e l l ’ o p e r a t o r e , è necessario disporre di specifiche linee guida, redatte da esper ti del settore e da tecnici dei laboratori prove, che de s c r i v a n o s i a i l f e n o m e n o f i s i c o s i a l e m e t o d o l o g i e d i t e s t , i d e n t i f i c a n d o l e

casistiche più comuni.

O v v i a m e n t e q u a n d o d e s c r i t t o p e r le prove di temperatura si può estende re a numerose altre tipologie di prove e m i s u r e e , a n c o r a u n a v o l t a , s i d e v e e v i d e n z i a r e q u a n t o s i a i m p o r tante rivolgersi a laboratori accreditati ISO 17025, per trovare un ser vizio di competenza e qualità

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T M  64 N . 0 3 ; 2 0 1 6 TESTING & DINTORNI  N . 0 4  2 0 2 2
00 LC S0298 Issue 9 0 2015 11 05
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Malametrologia – CEI 64-14; V1:2022 e l’occasione perduta

Quando il normatore ignora le norme da lui stesso emanate

CEI 64-14;V1:2022 AND A MISSED CHANCE

Italian Standard CEI 64 14;V1:2022 about the inspec tion criteria of the electrical installation could have represented a significant step for ward in considering the “quality” of the performed measurements. Unfortu nately, it disregards the fundamentals of metrology and also the definitions provided by other CEI standard documents, thus changing a virtually exemplar y docu ment into an awfully flawed document.

RIASSUNTO

La Norma CEI 64 14;V1:2022 sulle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori avrebbe potuto rappresentare un significativo passo avanti nel considerare la “qualità” delle misure eseguite. Sfor tunata mente, essa non solo considera in modo erroneo i fondamenti della metrolo gia, ma non considera neppure le definizioni date da altre norme emanate dallo stesso CEI. Il risultato è stato quello di trasformare un documento poten zialmente vir tuoso in qualcosa di tremendamente scorretto.

UNA NORMA SULLE VERIFICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI CHE CONSIDERA L’INCERTEZZA DI MISURA

A p r i m a v i s t a , l a n o r m a C E I 6 4 1 4 ; V1:2022, “Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori” [1], sem b r a i n d i c a r e u n s i g n i f i c a t i v o p a s s o avanti nel considerare gli aspetti metro logici nelle norme che regolamentano verifiche e prove, in settori della tecni ca finora poco attenti alla qualità del dato di misura ottenuto a seguito del l’attività di verifica e prove. Questa prima, positiva impressione è originata dalla presenza di un corposo Allegato A, dal titolo “Guida alla gestio ne in qualità degli strumenti e delle misu re per la verifica degli impianti elettrici”, e viene confermata da quanto riportato nell’oggetto e scopo di questo allegato Vi si legge, infatti: “Il presente allegato ha lo scopo di defi nire e documentare un metodo di gestio ne in qualità delle misure per la verifica degli impianti elettrici” e, subito sotto “Tale metodo si basa su un sistema di verifica in grado di assicurare la riferibi

lità e ripetibilità dei risultati ottenuti in modo da garantire non solo gli esiti già conseg uiti, m a a nche q uelli futuri. In particolare esso deve garantire il desti natario delle verifiche su metodi e rego le a d otta te e d ocum enta te, sug li stru m enti im p ieg a ti e sui risulta ti p a rzia li ottenuti, attraverso un servizio uniforme nello spazio e nel tempo, completo e tra sparente” Conclude quindi: “In definiti va si dovrà fare in modo che nel con frontare due misure non si confrontino d ue num eri, b ensì d ue p roced ure, in quanto tali, complesse e articolate” L’ultima frase inizia a far venire qual che dubbio sulla correttezza metrologi ca dei contenuti di questo allegato. Da un lato, si affer ma una cosa assoluta m e n t e c o r r e t t a : n e l c o n f r o n t a r e d u e misure non si confrontano due numeri Dall’altra, affer mare che si confronta no due procedure appare quanto me n o o p i n a b i l e ; s a r e b b e a n c o r a a c c e t tabile se le procedure fossero quelle di valutazione dell’incer tezza, ma quello che segue nell’Allegato fa sorgere fon d a t i d u b b i s u l l ’ a p p r o c c i o s e g u i t o e , conseguentemente, sulla prima positi va impressione

I RIFERIMENTI NORMATIVI E LA TERMINOLOGIA ADOTTATA

Da una norma che tratta di misure ci si aspetterebbe di trovare costanti riferi menti al VIM che, in Italia, è norma UNI CEI 70099:2008 [2] e dovrebbe costi tuire il riferimento Viceversa, e sorprendentemente, i rife rimenti al VIM sono assai pochi, aven do gli estensori della nor ma preferito fare riferimento al Vocabolario Interna zionale di Elettrotecnica (IEV) [3] e, in taluni casi, inventando proprie defini zioni, come nel caso di misurazione e misura, per le quali si legge: Misurazione Insieme di operazioni finalizzato a ottenere dei valori numeri ci che possano quantificare l’entità di una grandezza fisica Misura Risultato di una misurazione è l’insieme di tre infor mazioni: un nu mero (valore letto), un ’unità di misura, un’incer tezza di misura: per esempio l ’ e s p r e s s i o n e d i u n a m i s u r a p o t r e b b e essere: RE = 2,5 ± 0,5 W B a s t e r e b b e r o q u e s t e d u e d e f i n i z i o n i p e r r e n d e r s i c o n t o c h e , i n v e c e d i u n passo avanti, questa norma costituisce u n g i g a n t e s c o p a s s o i n d i e t r o , i n u n drammatico pressapochismo che vani fica anni di lavoro, finalizzato a giun gere a definizioni corrette e condivise e a un impiego corretto e non ambiguo dei termini Pensare che il fine di una misurazione sia quello di ottenere semplici valori numerici contraddice, in primo luogo, quanto si legge nello scopo dell’Allega to A (nel confrontare due misure non si confrontano due numeri) e non rispec chia la definizione del VIM (art. 2.1).

P e g g i o a n c o r a è c o n f o n d e r e m i s u r a con risultato di una misura, come nella definizione data di misura (che nel VIM non esiste, anche se ne viene ammesso l’impiego, ove non sorgano ambiguità, in luogo di misurazione) Vale la pena ricordare che la definizione data dal

T M N. 4/22  65 D I V A G A Z I O N I A Z O N Z O S U M E T R O L O G I A E D I N T O R N I
s Rubrica a cura di Alessandro Ferrero (alessandro.ferrero@polimi.it)

VIM di risultato di misura (art. 2.9) reci ta: “insieme di valori attribuiti a un misu ra nd o cong iunta m ente a og ni a ltra informazione pertinente disponibile” ed è ben diversa da quella riportata nell’Al legato A della CEI 64 14;V1. Definizione, questa, che contiene un altro grave errore concettuale: confonde l’in certezza di misura (che il VIM definisce come parametro non negativo) con l’in ter vallo di valori che possono essere ragionevolmente attribuiti al misurando partendo dall’incertezza di misura In realtà, l’incer tezza di misura viene definita, al punto A.2.10, come: “Para metro, generalmente associato al risul tato di una misurazione, che caratteriz za la dispersione dei valori ragionevol m ente a ttrib uib ili a l m isura nd o ” , ma dalla lettura dell’Allegato si evince che non si coglie l’aspetto probabilistico sot teso dal concetto d’incer tezza Nono stante si faccia riferimento alla GUM ancora come CEI UNI ENV 13005, apparentemente ignorando che questa norma è stata ritirata nel 2016 e sostitui ta dalla UNI CEI 70098 3:2016 [4] (cosa abbastanza singolare in un docu mento dello stesso CEI del 2022, ma sin tomatica dell’attenzione data agli aspet ti metrologici), l’Allegato A ignora total mente, come si vedrà, i concetti d’incer tezza tipo, incertezza estesa e incertez za tipo composta. Molto altro ci sarebbe da dire sulla ter minologia adottata, raramente in accor do con il VIM, a partire dalle definizioni d’incertezza strum enta le intrinseca , incertezza strumentale d’impiego, e in certezza operativa che, secondo questo Allegato A, comprenderebbe la defini zione incompleta del misurando. Non si capisce perché non si sia voluto fare r i f e r i m e n t o a l l e d e f i n i z i o n i d e l V I M d’incertezza di definizione (ar t 2 27) e d ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a s t r u m e n t a l e (ar t. 4.24), specificando come valutare i diversi contributi che, nella particolare applicazione di misura, influenzano in modo significativo il risultato della misu ra. L’unica spiegazione possibile è l’i gnoranza non solo dei concetti metrolo gici di base, ma (cosa ancora più grave) anche di documenti normativi pubblica ti dallo stesso CEI

Un altro significativo esempio di defini zione fantasiosamente diffor me dalla

corretta terminologia metrologica è la definizione di fa sc ia d i v a lo ri : “ In sie m e l i m i t a t o d i n u m e r i , c o n u n i t à d i m i s u r a a s s o c i a t a , a s s e g n a t o g l o b a l mente come misura di una grandezza che tiene conto dell’incertezza di misu ra ” Anche qui il concetto d’inter vallo d i c o p e r t u r a c o n a s s e g n a t o l i v e l l o d i fiducia è totalmente ignorato. Sul modo con cui sono illustrati i concetti di accuratezza e precisione si rimanda a quanto già pubblicato sul n. 2 del 2021 di Tutto Misure [5] e si sor vola sulle altre numerose “perle”, quali la distinzio ne operata tra taratura e calibrazione, per non annoiare il lettore e per non pri varlo del piacere di scoprirle da sé

GLI ERRORI CONCETTUALI SULL’INCERTEZZA

L’impiego di termini non correttamente definiti è sicuramente un problema serio, sia perché denota una conoscen za quanto meno approssimativa dei concetti base della metrologia, sia per ché genera ambiguità e potenziali incomprensioni tra chi deve fare riferi mento a questa norma e chi (ad esempio i laboratori di taratura) fa invece riferi mento a VIM [2] e GUM [4]

B e n p i ù s e r i o è , i n v e c e , i l p r o b l e m a c r e a t o d a l l ’ a p p r o c c i o s c o r r e t t o a l l ’ i n cer tezza e alla sua valutazione Come s i è d e t t o v i e n e t o t a l m e n t e i g n o r a t o l’approccio probabilistico all’incer tez za seguito dalla GUM [4]. Si cercano d i d e f i n i r e i n m o d o d i f f o r m e d a l V I M [2], alcuni contributi all’incer tezza, ma s i i g n o r a n o c o m p l e t a m e n t e i c o n c e t t i d’incer tezza tipo, incer tezza estesa e incer tezza tipo composta. Si perde quindi totalmente il significato d’incer tezza tipo, definita come scar to t i p o d e l l a d i s t r i b u z i o n e d e i v a l o r i r a g i o n e v o l m e n t e a t t r i b u i b i l i a l m i s u r a n do dopo che sono stati identificati tutti gli effetti sistematici significativi e sono state appor tate le oppor tune correzio ni. Quando si fa riferimento a “fasce di valori”, non si considera il fatto che si tratta di un inter vallo di coper tura co struito attor no al valore misurato par tendo da un oppor tuno multiplo dell’in cer tezza tipo (l’incer tezza estesa), nel quale è ragionevole ipotizzare cada

N 1 T M  66

2 √ Σ ( )

una frazione dei valori attribuibili al misurando; non si considera che è pos sibile assegnare un livello di fiducia a tale inter vallo se è nota, o ipotizzabile, una funzione densità di probabilità da associare alla distribuzione dei va l o r i attribuibili al misurando Il problema è tanto più serio in quanto il campo di applicazione della norma in questione, come dichiarato al punto 1.2, è anche quello delle “verifiche previste dalla normativa vigente omissis che devono essere effettuate dall’impresa installatrice prima di rilasciare la dichiarazione di conformità al datore di lavoro” È ben noto che quando si rila scia una dichiarazione di conformità è necessario dichiarare la regola decisio nale impiegata per decidere se l’oggetto (nel caso considerato dalla norma l’im pianto elettrico utilizzatore) è conforme alle specifiche date, considerando il livel lo di rischio associato alla regola impie gata in termini di falsa accettazione o falso rifiuto Se non si è in grado di asso ciare un livello di fiducia all’inter vallo di valori indicato come risultato della misu ra, non si è neppure in grado, ovviamen te, di valutare il rischio che un impianto giudicato conforme non lo sia, con tutte le conseguenze che la mancata valutazio ne di tale rischio può compor tare sulla sicurezza dell’impianto stesso. L’aver trascurato le implicazioni proba b i l i s t i c h e d e l l ’ i n c e r t e z z a d i m i s u r a s i r i f l e t t e n e l l a d e f i n i z i o n e d ’ i n c e r t e z z a strumentale d’impiego data con la for m u l a d e l p u n t o A . 2 . 1 0 . 2 d e l l a [ 1 ] e che qui si ripor ta per chiarezza: dove:

A è l’incer tezza intrinseca che viene definita, in accordo con l’IEV [3] come “ i n c e r t e z z a d i u n a p p a r e c c h i o p e r misurazione quando utilizzato in con dizioni di riferimento” e che, a giudica re dagli esempi ripor tati nell’Allegato A, viene fatta corrispondere all’accura tezza specificata dal costruttore;

Ei è definita come variazione e corri sponde allo scar to tipo della distribu zione di valori della generica grandez za d’influenza i;

N . 0 4  2 0 2 3 DIVAGAZIONI A ZONZO SU
METROLOGIA E DINTORNI s
B = ± l A l + 1,15 × E i

N è il numero di grandezze d’influen za considerato Così come scritta, questa formula sem bra comprendere ed elencare una buona parte degli errori di uno studente di misure con una preparazione non propriamente adeguata Innanzitutto un’incertezza è un parametro positivo Il segno ± e il valore assoluto non ci devo no essere. Si sommano poi erroneamen te un inter vallo (rappresentato dall’accu ratezza A dello strumento) con uno scar to tipo composto Se si interpreta il fatto re 1,15 come un fattore di copertura, si può pensare che si sommino due inter valli e la formula sarebbe quasi accetta bile, se non si attribuisse al risultato il significato di un’incertezza e si dichia rasse il livello di fiducia associato all’in ter vallo ottenuto. A parziale attenuante di chi ha riportato questa formula è doveroso notare che la formula stessa è stata presa dalla norma CEI EN 61557 1 del 2008 [6]. Si è co munque persa l’occasione di spiegare il modo corretto di comporre i contributi d’incertezza, richiamando l’incertezza tipo composta, e di esplicitare quali ap prossimazioni implica questa formula: per esempio, spiegare che gli effetti delle grandezze d’influenza considerate sono ritenuti puramente additivi, le ragioni per aver considerato un fattore di copertura di 1,15 e che l’intervallo B così ottenuto rap presenta il campo dei possibili valori attri buibili al misurando, senza alcuna valuta zione sulla probabilità con cui tali valori si distribuiscono su questo intervallo. Peraltro, visto il numero di grandezze d ’ i n f l u e n z a c o n s i d e r a t e d a l l a [ 1 ] , s i può tranquillamente fare riferimento al teorema centrale del limite e supporre c h e l a d i s t r i b u z i o n e r i s u l t a n t e d a l l a composizione di tutti gli effetti dovuti al le grandezze d’influenza sia normale In tal caso, un inter vallo attorno al valo r e m e d i o d i s e m i a m p i e z z a 1 , 1 5 × s avrebbe un livello di fiducia del 75%, a s s a i p r o b a b i l m e n t e i n a d e g u a t o R e s t a q u i n d i m i s t e r i o s a , a l m e n o d a u n punto di vista strettamente metrologico, la scelta di quel fattore 1,15. Ciò conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che un approccio metro logicamente corretto di composizione delle varianze, inclusa quella che si può ottenere dalle specifiche di accuratezza

del costruttore ipotizzando un ’opportuna distribuzione di probabilità dell’errore, avrebbe fornito risultati non solo corretti da un punto di vista teorico, ma anche, assai probabilmente, più adeguati agli scopi delle misure eseguite.

CONCLUSIONI

Quanto fino a qui esposto tocca solo le par ti che presentano, a mio avviso, le maggiori criticità da un punto di vista strettamente metrologico. In realtà tutto l’Allegato A andrebbe profondamente rivisto per uniformarlo, sia terminologi camente, sia concettualmente, alla nor mativa vigente nel campo delle misure, normativa che è peraltro recepita in Ita lia dal CEI stesso. In realtà sarebbe op portuno anche un adeguamento dell’IEV alle definizioni del VIM, visto che l’IEC è uno degli organismi che ha contribuito alla stesura di VIM e GUM e le ha rece pite come IEC Guide 99 e IEC Guide 98 3, rispettivamente Avere documenti uffi ciali in contrasto tra di loro è sempre causa di ambiguità e andrebbe, per quanto possibile, evitato. Sorprende, però, che un documento emanato da un ente normativo italiano specificatamente per considerare alcuni requisiti di legge non consideri, trattando di problemi di misura, gli appropriati documenti (UNI CEI 70099 e UNI CEI 70098 3) emanati dallo stesso ente e anzi ne citi, di uno, una versione obsoleta e si inventi definizioni e metodologie in forte disaccordo sia con la normativa, sia con la buona pratica delle misure Il risultato non può che essere una gran de confusione che certamente non aiuta i tecnici che dovranno applicare la CEI 64 14;V1 a gestire in qualità stru menti e misure, come la norme si vorreb be prefiggere Anzi, la qualità del risulta to delle misure eseguite, almeno per quanto riguarda la valutazione dell’in certezza e il suo impiego nelle successi ve dichiarazioni di conformità, rischia di essere drammaticamente bassa. Eppure non mancano, nei vari Comitati Tecnici del CEI, le competenze di misure che avrebbero potuto evitare le inesat tezze di cui si è discusso in questo artico lo. Sono stati consultati? O ancora una volta si è ritenuto che, per ottenere un ri

sultato di misura, sia sufficiente leggere qualche strumento opportunamente col legato e tutto il resto ha talmente poca rilevanza che si può relegare in un alle gato redatto senza porsi troppi problemi sulla correttezza di quanto scritto? Di sicuro è stata persa l’occasione di adeguare a un approccio metrologico corretto e moderno le pratiche di misura in settori diversi da quelli specifici dei laboratori di misura, perdendo anche l’occasione di formare ai principi della metrologia chi, pur operando in settori diversi, esegue misure e ne utilizza i risul tati per dichiarare la conformità a speci fiche (di legge e non solo tecniche) come nel caso di questa norma

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] CEI 64 14;V1: Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori, CEI, marzo 2022

[2] UNI CEI 70099: Vocabolario Internaziona le di Metrologia Concetti fondamentali e generali e termini correlati (VIM), UNI CEI, ago sto 2008 [3] IEC 60050 300: International Electrotechni cal Vocabular y (IEV) Part 300: Electrical and electronic measurements and measuring instru ments Par t 311: General ter ms relating to measurements Part 312: General terms rela ting to electrical measurements Par t 313: Types of electrical measuring instruments Part 314: Specific ter ms according to the type of instrument, IEC, 2001

[4] UNI CEI 70098 3: Incer tezza di misura Parte 3: Guida all'espressione dell'incertezza di misura, UNI CEI, ottobre 2016 [5] S. Shirmohammadi, L. Mari, D. Petri: A pro posito della (spesso sbagliata ) rappresenta zione grafica di accuratezza e precisione, Tutto Misure, n. 2, pp. 37 41, 2021.

[6] CEI EN 61557 1: Electrical safety in low vol tage distribution systems up to 1 000 V a c and 1 500 V d c Equipment for testing, measuring or monitoring of protective measures Part 1: General requirements, CEI, luglio 2008.

Alessandro Ferrero è professore Ordina rio di Misure Elettriche ed Elettroniche al Politecnico di Milano Si occupa di misure sui sistemi elettrici di potenza, di elaborazione numerica di segnali, di metodi di valutazione ed espressione dell’incertezza di misura e di metrologia forense Ha presieduto il GMEE nel triennio 2004 2007 e la Instrumentation and Measurement Society dell’IEEE nel biennio 2008 2009. È Fellow IEEE ed è stato Editor in Chief delle IEEE Transactions on Instrumen tation and Measurement dal 2012 al 2016. È l’attuale direttore di Tutto Misure Nel 2006 ha ricevuto l’IEEE J F Keithley award

T M  67 T M  67 N . 0 4  ; 2 0 2 2 DIVAGAZIONI A ZONZO SU METROLOGIA E DINTORNI 
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mento non automatico (NAWI) ai sensi del DM 93/2017 Oltre a eseguire tarature accreditate, la STI offre anche con trolli di taratura con riferibilità su diverse tipologie di stru menti, specificamente elettrici, elettronici, meccanici e di analisi, fino a proporre servizi di gestione “chiavi in mano” dell’intero parco strumenti del cliente e posizionandosi ai massimi livelli anche nel campo dell’assistenza tecnica. La s o c i e t à d i s p o n e d i s a l e m e t r o l o g i c h e a t t r e z z a t e c o n s t r u mentazioni ai vertici dello stato dell’arte nel settore, quali macchine di misura a coordinate, laser scanner 3D per atti vità di reverse engineering, ecc

Nel 2022, infine, la società ha ottenuto l’accreditamento, sem pre da parte di ACCREDIA, come Organismo d’Ispezione di tipo C, in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17020, per la Verificazione periodica di strumenti per pesare a funziona

Nell’ottica di offrire servizi sempre più competitivi, la STI ha i d e a t o e s v i l u p p a t o C A LV E R , u n s o f t w a re p e r l a g e s t i o n e delle attività di taratura in grado di semplificare il lavoro di quals ias i az ienda, r endendolo più r apido e r is pet t os o dei requisiti di qualità e normativi, e monitorando le scadenze d e g l i s t r u m e n t i , v i s u a l i z z a n d o e s c a r i c a n d o i n m a n i e r a autonoma i certificati Tramite Calver si può accedere ai dati dei propri strumenti in modo rapido e sicuro, ad esempio in fase di audit, oltre a poter analizzare alcuni dati storici pre cedentemente registrati, quali deriva, conferme metrologi che, statistiche, ecc.

Una realtà, quindi, in grado di proporsi come vero e proprio partner a qualsiasi tipologia di azienda attenta agli aspetti delle misure, prove e controlli in ottica di garanzia di affida bilit à dei pr opr i pr oc es s i e pr odot t i, per c oglier e appieno opportunità d’innovazione competitiva Attraverso un’of f e r t a c a r a t t e r i z z a t a n o n s o l t a n t o d a e l e v a t e c o m p e t e n z e (operando in accordo alle norme ISO/IEC 17025 e ISO/IEC 17020 e ai requisiti Accredia), personale altamente qualifi cato, sistemi di gestione certificati (ISO 9001, ISO 14001 e I S O 4 5 0 0 1 ) e d o t a z i o n e t e c n o l o g i a i n n o v a t i v a , m a a n c h e aspetti umani altrettanto importanti, come la serietà, cor rettezza e trasparenza, indispensabili per creare relazioni f o n d a t e s u l r e c i p r o c o r i s p e t t o e s u l l a m a s s i m a s i n e r g i a , a tutto vantaggio dell’ottenimento dei risultati attesi

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NEWS s
N . 0 4  2 0 2 2 T M  70

Rubrica a cura di L. Cristaldi, (loredana.cristaldi@polimi.it), M. Catelani, M. Lazzaroni, L. Ciani

Articolo di C. Bruno, L. Cristaldi, M. Tacchini

La sicurezza funzionale: Tasso di guasto, Tempo medio al guasto e B10

M

S U R E E F I D A T E Z Z A

Tre parametri fondamentali per l’affidabilità di un componente e collegamenti tra loro

FUNCTIONAL SAFETY: FAILURE RATE, MEAN TIME TO FAILURE AND B10

When dealing with components used in Safety Crit ical Systems, the concept of the Failure Rate must be familiar Indeed, there are two other impor tant pa rameters that must be considered: the MTTF or Mean Time to Failure and the B10. The latter is impor tant when dealing with the reliability of Electromechani cal Components In this paper, all three parameters are explained, and it is shown how they are linked to each other

g u a s t i p e r 1 . 0 0 0 d i s p o s i t i v i u t i l i z z a t i p e r u n m i l i o n e d i o r e , o v v e r o c o m e sette guasti su un milione di dispositivi utilizzati per 1 000 ore)

RIASSUNTO

Quando si tratta di componenti utilizzati nei sistemi di sicurezza è necessario avere familiarità con il concetto di Tasso di guasto. In realtà, ci sono altri due parametri impor tanti da conoscere: il tempo medio al guasto MTTF (Mean Time to Failure) e il B10 Quest’ultimo è impor tante quando si ha a che fare con l’affidabilità di componenti elettromeccanici In questo ar ticolo saranno illu strati tutti e tre i parametri e come sono collegati tra loro.

INTRODUZIONE

Q u a l o r a s i a n e c e s s a r i o c o n o s c e r e i valori di affidabilità di un trasmettitore di pressione da utilizzare in un sistema di sicurezza, probabilmente si cerche ranno tali infor mazioni all’inter no del manuale di sicurezza dei compo n e n t i , c o n p a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e a i d i v e r s i t i p i d i t a s s i d i g u a s t o Q u e s t i sono normalmente calcolati da labora t o r i s p e c i a l i z z a t i , c o m e E x i d a o u n a delle società TÜV.

Diversa è la situazione in cui sia neces sario conoscere i parametri di affidabi lità di un ’elettrovalvola pneumatica; in t a l c a s o , l ’ u n i c a s t r a t e g i a p o s s i b i l e è quella di chiedere direttamente al pro d u t t o r e e f a r e a f f i d a m e n t o s u l v a l o r e del B10D che viene fornito

A questo punto ci si può porre diverse domande. Perché i due casi sono trattati diversamente? Perché per i componenti elettronici i dati dipendono solo dal componente stesso, mentre per un com ponente elettromeccanico dipendono non solo dal componente ma anche dal modo in cui questo è collegato al risolu

tore logico? Perché per un componente elettronico è possibile conoscere tutti i tipi di tassi di guasto, mentre per l’elet trovalvola solo un valore B10D? Come vanno utilizzati questi valori?

L a r i s p o s t a a t u t t e q u e s t e d o m a n d e è troppo ar ticolata per essere esaurita in un solo ar ticolo. In questo iniziamo con il trattare tre parametri: Tasso di gua sto, Tempo medio al guasto e B10, de mandando il resto a successivi ar ticoli.

IL TASSO DI GUASTO

Quando si ha a che fare con l’affidabi lità di un componente, utilizzato in un sistema di sicurezza, il parametro prin c i p a l e è i l Ta s s o d i g u a s t o l : e s s o h a c o m e u n i t à d i m i s u r a l ’ i n v e r s o d e l tempo È pratica comune utilizzare l’u n i t à d i m i s u r a “ g u a s t i p e r m i l i a r d o (109) di ore ” , che è nota come FIT (Fai lures In Time). Ad esempio, un par tico lare circuito integrato che subisce sette guasti per miliardo di ore di funziona mento a 25 °C, ha un tasso di guasto di 7 F I T ( 7 F I T p u ò e s s e r e l e t t o c o m e 7

Secondo la norma IEC 61508 [1], esi stono quattro tipi di guasti: guasti sicuri; guasti pericolosi; guasti senza effetto; guasti “ no par t”. È abbastanza intuitivo capire cosa sia no un guasto sicuro e uno pericol o s o A l c o n t r a r i o , u n g u a s t o “ n o par t” è un guasto di un componente c h e n o n h a a l c u n r u o l o n e l p o r t a r e a t e r m i n e l a f u n z i o n e d i s i c u r e z z a . U n guasto senza effetto è quello riguar dante un elemento che svolge un ruolo n e l p o r t a r e a t e r m i n e l a f u n z i o n e d i sicurezza, ma che non ha alcun effetto diretto sulla funzione di sicurezza Nella versione 2010 della IEC 61508, s o n o s t a t i a g g i u n t i s i a i g u a s t i s e n z a effetto sia quelli “ no par t”, per evitare di poter influenzare il calcolo della Safe Failure Fraction (SFF) considerando i circuiti non rilevanti per l’affidabilità della funzione di sicurezza: entrambi i tipi di guasto non dovrebbero essere utilizza ti per calcolare l’SFF, di cui parleremo in un altro ar ticolo I guasti senza effetto, non menzionati nella preceden t e e d i z i o n e d e l l a I E C 6 2 0 6 1 , s o n o impor tanti per comprendere alcuni nuovi aspetti legati al guasto dei com ponenti elettromeccanici Oltre a essere Sicuro o Pericoloso, o gni guasto può anche essere classifica to come Rilevato o Non Rilevato Per tanto il Tasso di guasto è la somma di cinque elementi:

lT = lSD + lSU + lDD + lDU + lNE con:

lSD: tasso di guasti sicuri rilevabili; lSU: tasso di guasti sicuri non rileva bili;

T M N. 4/22  71
I
s

lDD: tasso di guasti pericolosi rileva bili;

lDU: t a s s o d i g u a s t i p e r i c o l o s i n o n rilevabili;

lNE: tasso di guasto senza effetto;

lT: tasso di guasto totale.

IL GRAFICO A VASCA DA BAGNO

I n g e n e r a l e , q u a l s i a s i c o m p o n e n t e e s p r i m e u n t a s s o d i g u a s t o , c h e p u ò essere rappresentato con un grafico a forma di vasca da bagno. Quello mostrato in Fig. 1 è tipico per i compo nenti elettronici

periodo iniziale, il tasso d i g u a s t o n o n r e s t i m a i costante, ma aumenti nel tempo

Figura 1 Il grafico a vasca da bagno dei componenti elettronici

Dall’analisi del grafico si evince che, nella fase iniziale della vita del com ponente, l(t) diminuisce rapidamente n e l t e m p o : q u e s t o è a n c h e c h i a m a t o tasso di mor talità precoce. Nel perio do chiamato vita utile, l(t) è costan te, mentre l’ultimo periodo è caratteriz zato dall’usura, con un tasso di gua sto l(t) in rapido aumento. Durante la vita utile di un componente a tasso di guasto costante, consideran do come condizione iniziale che l’affi d a b i l i t à a l t e m p o 0 s i a m a s s i m a e uguale a 1, si ha che l’affidabilità nel tempo R(t) vale:

Questo compor tamento rappresenta un problema per gli standard di sicu rezza funzionale, come la serie IEC 61508, ed è il motivo per cui, per tali componenti, viene effet tuata un ’approssimazio n e p e r u n t e m p o m a s s i mo pari a T10D. In gene r a l e , p e r i c o m p o n e n t i e l e t t r o m e c c a n i c i v i e n e c a l c o l a t o u n c o s i d d e t t o “tasso di guasto surroga to” in modo che ci sia un valore costante, ma solo p e r i l p e r i o d o d i t e m p o T10D Si tratta di un passaggio i m p o r t a n t e p e r g l i s t a n dard di sicurezza funzio n a l e u t i l i z z a t i n e i m a c chinari: ISO 13849-1 [ 2 ] e I E C 6 2 0 6 1 . I n par ticolare, ciò consente l’uso di modelli a catena di Markov o di diagram mi a blocchi di affidabili tà per calcolare l’affida b i l i t à d i u n a f u n z i o n e d i s i c u r e z z a . D ’ a l t r o c a n t o , q u e s t o a s p e t t o n o n è altrettanto impor tante per la norma IEC 61511 1 [3], poiché questa si concen tra principalmente su componenti elet tronici e a bassa richiesta

Figura 2 Il grafico a vasca da bagno dei componenti elettromeccanici

P e r i c o m p o n e n t i e l e t t r o m e c c a n i c i l a situazione è in qualche modo diversa: e s s i , n o r m a l m e n t e , n o n h a n n o u n a capacità interna di rilevare un guasto. C i ò s i g n i f i c a c h e i l t a s s o d i g u a s t o dipende da come il componente è col legato al sistema logico (ad esempio, a l P L C d i s i c u r e z z a ) . I n o l t r e , e s s e n d o soggetti a usura sin dal primo momento in cui vengono utilizzati, la loro affida bilità non è data con un valore di tasso di guasto, ma con un valore di B10 1 .

COMPONENTI ELETTROMECCANICI E B10D

P e r i c o m p o n e n t i e l e t t r o m e c c a n i c i , come i contattori, la cur va diventa quel la mostrata in Fig. 2. È possibile notare come, anche dopo il

ESEMPIO DI TASSI DI GUASTO P E R C O M P O N E N T I E L E T T R O N I C I ED ELETTROMECCANICI

Per i componenti elettronici il tasso di guasto dipende dal componente stes so: dal modo in cui è progettato e inge gnerizzato e dalla sua capacità di rile vare guasti inter ni Ciò viene valutato da laboratori specializzati, che analiz zano sia il rendimento sul campo per il componente specifico sia il modo in cui il componente viene prodotto In Tab 1, a pagina successiva, viene ri por tato un esempio di tasso di guasto di un trasmettitore di pressione.

Per i componenti che presentano usura meccanica, non è possibile definire un t a s s o d i g u a s t o l i n e a r e l . Q u e s t o è i l motivo per cui è stato introdotto il con cetto di BX% Life: B10D è il numero m e d i o d i c i c l i f i n o a q u a n d o i l 10% dei componenti si è guastato pericolosamente2 . Se risulta disponibile solo il B 10 di un componente, il B10D può essere stimato come il doppio del B10 (50% di guasti pericolosi).

A volte, il produttore del componente fornisce il valore B10 e il rappor to di guasti pericolosi (RDF) La relazio ne tra questi parametri è la seguente:

B10 RDF B10D =

Per calcolare i diversi tipi di l, dato un cer to valore di B10, è necessario tener conto del modo in cui il componente è collegato al Logic Solver. Tratteremo di

N . 0 4  2 0 2 2 MISURE E FIDATEZZA
s
T M  72
ldt t 0 ( ) ∫ R (t) = exp = e lt

caratteri, 2 figure, 1 tabella

Pressure Transmitter - failure rate data (Source: Exida SERH 2015 01 sensors - item 1.6.2) For 109 hours (FITs)

questo argomento in un altro ar ticolo È possibile porre in relazione a B10D il numero di operazioni che un com ponente compie in un anno: n op Più basso è l’RD F , più alto è il B 10D e quindi più lungo è il T10D Tuttavia, sia la ISO 13849 1 che la IEC 62061 limi t a n o t a l e v a l o r e ; i n p a r t i c o l a r e , s e s i stima che il rappor to di guasto perico loso sia inferiore a 0,5 (50% di guasto pericoloso), la vita utile del componen te è limitata al doppio del T10 T10D è legato al numero di operazioni n op dalla seguente formula:

sione è più breve Poiché la durata di un ciclo corrispon de al reciproco della frequenza opera tiva nop, il momento T10D in cui l’ele mento ha completato i cicli B10D è dato da:

CONCLUSIONI

In questo ar ticolo è stato analizzato il significato dei tre parametri principali uti lizzati per definire l’affidabilità di un com ponente utilizzato in un sistema di sicu rezza Si è messa in luce un’importante distinzione basata sul fatto che il compo nente sia soggetto a usura o meno. Nel primo caso, il tasso di guasto non è m a i c o s t a n t e e i l p r o b l e m a c h e n e c o n s e g u e v i e n e s u p e r a t o d e f i n e n d o q u e l l o c h e a v o l t e v i e n e c h i a m a t o u n tasso di guasto surrogato.

Il rappor to tra guasti pericolosi è stima t o a l 5 0 % d e i g u a s t i , s e n o n s o n o d i sponibili altre informazioni.

COME lD E MTTFD SONO DERIVATI DAL B10D

Nella sicurezza funzionale e, in par ti colare, nella modalità ad alta richiesta dei sistemi di controllo legati alla sicu rezza, il B10D viene utilizzato per indicare l’affidabilità di componenti che non hanno un tasso di guasto costante Poiché a tali componenti sarà associa t o u n t a s s o d i g u a s t o “ s u r r o g a t o ” c o stante, al fine di limitare l’errore nel cal c o l o d e l P F H D d e l l a F u n z i o n e d i s i c u rezza, l’utilizzo del componente sarà limitato al raggiungimento d e l n u m e ro d i o p e r a z i o n i B 1 0 D Ciò significa che il componente dev’es s e r e s o s t i t u i t o q u a n d o s i r a g g i u n g e B10D, o prima, se il suo Tempo di Mis

Dato un componente con funzione d’I naffidabilità F(t),

F (t) = 1 e l t

l a p r o b a b i l i t à d i g u a s t i p e r i c o l o s i s u l c o m p o n e n t e q u a n d o v i e n e r a g g i u n t o T10D è:

F (t = T10D) = 1 e lD T10D

D a l m o m e n t o c h e c h e l a p r o b a b i l i t à F(t = T10D) = 10%, si ha:

Nel caso di componenti elettronici, la situazione è in qualche modo più sem plice, poiché le caratteristiche del tasso di guasto sono costanti per un periodo di tempo relativamente lungo. Inoltre, i diversi tipi di tassi di guasto dipendono solo dal componente stesso e dalla sua capacità di rilevare se è soggetto a un guasto. N e l p r o s s i m o a r t i c o l o p r e s e n t e r e m o come utilizzare ciascun parametro per calcolare l’affidabilità di un sottosiste m a d i s i c u r e z z a , s i a i n a l t a c h e i n bassa richiesta.

BIBLIOGRAFIA

[1] IEC 61508 “Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici / elettronici / elet tronici programmabili relativi alla sicu rezza ” , (ed 2020)

da cui: Vi c e v e r s a , i n c a s o d i t a s s o d i g u a s t o costante vale:

[2] ISO 13849 1 “Sicurezza dei mac c h i n a r i p a r t i d i s i s t e m i d i c o n t r o l l o legate alla sicurezza”, (ed 2015)

[3] IEC 61511 “Sicurezza funzionale, s i s t e m i s t r u m e n t a l i d i s i c u r e z z a p e r i l settore dell’industria di processo ” (ed. 2010).

Ne segue che la formula da utilizzare p e r c a l c o l a r e l ’ M T T F D d a l B 1 0 D è l a seguente [4]:

[ 4 ] F u n c t i o n a l S a f e t y o f M a c h i n e r y : H o w t o A p p l y I S O 1 3 8 4 9 1 a n d I E C 62061, First Edition. Marco Tacchini. © 2023 John Wiley & Sons, Inc. Pub lished 2023 by John Wiley & Sons, Inc NOTE 1 BX%: è una metrica che identifica la

T M  73 N . 0 4  ; 2 0 2 2 MISURE E FIDATEZZA s
B10D n op B10 RDF ⋅ n op T10D RDF T
= = = B
1 10 = 1 e lD T10D 10 9 1 T10D 1 10⋅T10D n op 10⋅B10D lD = ⋅ ln = = ~ 1 MTTF l =
Fail dangerous detected DD 260 Fail dangerous undetected DU 84 Fail safe detected SD 0 Fail safe undetected SU 145 No effect failure NE 135 Tabella 1 Esempi di tassi di guasto per un trasmettitore di pressione
10D
10D n op T10D =
B10D 0,1 n op MTTFD =

v i t a u t i l e d i u n a p o p o l a z i o n e . B 1 0 s i g n i f i c a c h e c i s i a s p e t t a c h e i l 1 0 % della popolazione raggiungerà il fine vita nel tempo indicato da B10 2 B10D: è il numero di cicli operativi nel q u a l e , s e v i e n e p o s t o i n o p e r a z i o n e , nello stesso istante, un numero elevato di dispositivi, il 10% di questi ultimi ha subito un guasto pericoloso. In altri ter mini, è il numero di cicli nel quale un dispositivo ha subito un guasto perico loso con una probabilità del 10% È uti lizzato, come verrà illustrato in seguito, per dispositivi soggetti a wearout.

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Marco Tacchini è laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano È responsabile tecnico di GT Engineering, società di consulenza tecnica specializzata in Marcatura CE,Analisi del Rischio e messa in Sicurez za di Macchinari secondo la Direttiva 2006/42/CE La società è membro internazionale dei comitati tecnici che trattano la Sicurezza Funzionale sia per il settore dei macchinari, come IEC 62061 e ISO 13849 1, sia dei pro cessi, come la serie IEC 61508 e la IEC 61511-1.

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TECHNOLOGIES IN ACTION

The section “Technologies in action” presents a number of recent case studies and applications of industries, research institutions and suppliers in the metro logy sector, gaining profit from the latest innovation in measuring instruments and systems.

RIASSUNTO

La Rubrica “Tecnologie in campo ” presenta un compendio di casi di studio e applicativi di aziende utenti, istituzioni e fornitori del settore che hanno tratto valore aggiunto competitivo dalla moderna strumentazione di misura.

UNA “CILIEGINA SULLA TORTA” DELL’OFFERTA INNOVATIVA AL CLIENTE

S e r v i z i d i t a r a t u r a “ i n c a m p o ” accreditati, in ottica di risparmio di tempo e denaro

Uno degli aspetti più interessanti delle nostre inter viste è senza dubbio quello c h e r i g u a r d a l a p r e s e n t a z i o n e , d a par te degli inter vistati, delle strategie d i s v i l u p p o d e l l e p r o p r i e a z i e n d e n e l breve medio periodo Se possibile veri ficando, dopo un cer to lasso di tempo, s e g l i o b i e t t i v i i n d i v i d u a t i s i a n o s t a t i raggiunti e quali risultati concreti siano stati ottenuti Lo facciamo oggi ospitan do nuovamente, a distanza di un anno e mezzo, Marco For tuna, Responsa bile Commerciale della CRIOCLIMA srl (Muggiò MB), società protagoni sta nel segmento delle camere climati che Nella precedente inter vista, F o r t u n a a v e v a i l l u s t r a t o i n s i n t e s i l e principali strategie della propria azien d a ( “ a m p l i a r e l ’ o ff e r t a p e r p o t e r a p procciare settori finora marginali, ma s e m p r e r e s t a n d o i n a m b i t i d i n o s t r a c o m p e t e n z a ” e “ m a s s i m i z z a r e l ’ i n t e grazione del prodotto con la gamma di servizi collegata, con l’obiettivo di fornire al cliente non semplicemente un prodotto eccellente, ma anche un vero e proprio pacchetto di servizi a valore aggiunto, comprendente ricambi, assi stenza e ulteriori servizi”) e gli obiettivi

individuati (“stiamo creando un labo ratorio metrologico in grado di certifi care temperatura e umidità in campo, s t r u m e n t o m o l t o o p p o r t u n o d a t e l e grandi dimensioni delle camere clima tiche da certificare, che non potrebbe ro essere trasportate presso la nostra sede, che contiamo di portare a breve all’accreditamento da parte di Accre dia”)

Ringraziando ancora una volta il nostro interlocutore per la disponibilità, iniziamo a verificare se gli obiettivi dichiarati siano stati raggiunti…?

(M. For tuna) Quanto dichiarai nella precedente oc casione, e che a v e t e p u n t u a l mente citato nel l’introduzione, a n t i c i p a v a i l compimento di un grande sal t o d i q u a l i t à , se si pensa che a l l o r a i n o s t r i tecnici potevano rilasciare solo “ sem plici” rapporti di prova con indicazio ne della riferibilità ai campioni ufficia li… Negli ultimi anni siamo stati total m e n t e i m p e g n a t i n e l l ’ i m p r e s a d i a g g i u n g e r e a l p a c c h e t t o d ’ o ff e r t a a l cliente anche la taratura della macchi n a f o r n i t a g l i : l a c i l i e g i n a s u l l a t o r t a , c o n s i d e r a n d o c h e t u t t a l a t e c n o l o g i a

d a n o i c o m m e r c i a l i z z a t a è c o s t r u i t a da leader del proprio settore, ma per avere successo è indispensabile offrire competenze e fornire soluzioni a valo re aggiunto.

Siamo partiti circa tre anni fa con que sto percorso di accreditam ento, inve stendo non poco in locali, personale, macchinari, consulenze, ispezioni, e a fine luglio 2021 abbiamo conseguito l a p r i m a p a r t e d e l n o s t r o o b i e t t i v o , o v v e r o l a c e r t i f i c a z i o n e A c c r e d i a come laboratorio di taratura per tem peratura e umidità (registratori di tem peratura e umidità, datalogger, ecc.) presso la nostra sede. Era il primo pas s a g g io , c o n s ig lia to a n c h e d a i c o n s u lenti e dagli stessi ispettori di Accredia, c h e c i h a c o n s e n t i t o d i g i u n g e r e , i n m o d o p i ù “ s o f t ” e n o n t r a u m a t i c o , all’accreditam ento per le tarature “in campo ” , che rappresentava in realtà il n o s t r o o b i e t t i v o p r i m a r i o C r i o c l i m a , p e r a l t r o , n a s c e c o m e a z i e n d a c h e c o m m e r c i a l i z z a e i n p a r t e p r o d u c e camere climatiche, che sono di grandi d i m e n s i o n i e d i ff i c i l i ( q u a n d o n o n i m p o s s i b i l i ) d a s p o s t a r e d a l l a s e d e o p e r a t i v a a q u e l l a d e l l a b o r a t o r i o d i taratura, rendendo obbligatoria per i clienti l’opzione di certificare la taratu r a d e l l e m a c c h i n e p r e s s o l a l o r o s e d e … Q u in d i, d o p o u n a b r e v e fa s e di rodaggio, iniziata con il rilascio del prim o accreditam ento, siam o passati a lavorare per raggiungere il secondo “ v e r o ” a c c r e d i t a m e n t o , o t t e n u t o l o scorso luglio, appunto, per le tarature “in campo ” . Questo ci rende, in prati c a , l’u n ic a so c ie tà in g ra d o d i o ffrire (senza subappalto) assistenza tecnica e servizio di taratura in campo, per le g r a n d e z z e t e m p e r a t u r a e u m i d i t à , sulle camere climatiche.

C o s a s i g n i f i c a q u e s t o “ p r i m ato”, in termini concreti? ( M . F o r t u n a ) P e r c a p i r e l a p o r t a t a d i q u a n t o a b b i a m o o t t e n u t o , b a s t i

T M N. 4/22  75 T
I E I
E C N O L O G
N C A M P O
applicativi
Taratura accreditata “in campo” di camera climatiche – Automotive:
basata su scanner 3D – Vantaggi delle soluzioni integrate
–Tecnologie piezoelettriche nella lotta contro il Covid 19 s Rubrica a cura di Massimo Mortarino (mmortarino@libero.it)
modellazione digitale
nell’automazione dei processi

p e n s a r e c h e i n o s t r i c o n c o r r e n t i , p e r ra g g iu n g e re lo ste sso risu lta to , d e v o n o c o i n v o l g e r e u n a o , a d d i r i t t u r a , d u e a l t r e s o c i e t à : u n a c h e f o r n i s c e i l s e r v i z i o d i m a n u t e n z i o n e , l ’ a l t r a c h e e r o g a s e r v i z i d i t a r a t u r a Q u i n d i i l c l i e n t e d e v e i n t e r f a c c i a r s i c o n p i ù rea ltà e, a nche se una d i esse s ’inca

r i c a d i f a r e d a c o o r d i n a t r i c e , r e s t a i l f a t t o c h e t u t t o d i v e n t a p e r l u i p i ù c o m p l e s s o , l u n g o e d i s p e n d i o s o . F a c c i a m o u n e s e m p i o : d o p o c h e l ’ a z i e n d a m a n u t e n t r i c e h a e ff e t t u a t o i l p r o p r i o s e r v i z i o , s u b e n t r a l a s o c i e t à c h e f o r n i s c e i l s e r v i z i o d i t a r a t u r a , e s u p p o n i a m o c h e q u e s t a r i l e v i u n f u n z i o n a

m e n t o d e l l a m a c c h i n a f u o r i s p e c i f i c a : a q u e s t o p u n t o s a r à n e c e s s a r i o u n u l t e r i o r e i n t e r v e n t o d i m a n u t e n z i o n e e , q u i n d i , d i n u o v o u n a t a r a t u r a I n s o m m a , t e m p i l u n g h i e c o s t i m a g g i o r i , s e n z a n e p p u r e c o n s i d e r a r e l o “ s t r e s s ” p e r l ’ a z i e n d a c l i e n t e , c h e v i e n e c o m u n q u e c o i n v o l t a i n

NUOVO ACCREDITAMENTO PER TARATURE

DI PORTATA (DA 0,1 A 2,5 mL/min)

ATEQ, pr es ent e nel s et t or e del leak and flow testing dal lontano 1975, si rivolge ai più differenti settori indu striali, quali: automotive, valvolame, m e c c a n i c a , e l e t t r o d o m e s t i c i , m e d i c a l e , a e r o s p a z i a l e , p a c k a g i n g , a l i m e n t a r e , e l e t t r o n i c a , c o m p o n e n t i gas, pneumatica, pressofusioni, rubi netterie, riscaldamento, farmaceuti co, oleodinamico, ecc Nel 1985 viene creata la prima filiale d e l g r u p p o , q u e l l a i t a l i a n a , a s u p p o r t o t e c n i c o c o m m e r c i a l e p e r i l mercato locale Durante tutti questi a n n i , l a f i l i a l e i t a l i a n a h a m a t u r a t o u n ’ e s p e r i e n z a t a l e d a s u p p o r t a r e i l c l i e n t e i n t u t t e l e f a s i r e l a t i v e a l l e prove sui propri prodotti, dall’indivi duazione dello strumento più adat

to alle proprie esigenze di test fino al s e r v i z i o p o s t v e n d i t a d i r e t t a m e n t e sul campo Dal 2015 il laboratorio di metrologia

di ATEQ Italia è stato ricono s c i u t o d a A c c r e d i a c o m e l a boratorio accreditato, con il codice LAT 245, per le tarature in pressione differenziale d a 5 a 2 5 . 0 0 0 P a , r i s u l t a n d o unico centro in Italia su que sta gamma di misura Nel 2022, inoltre, il laborato rio italiano raggiunge un al tro importantissimo traguar do: un secondo accredita mento, rilasciato da Accredia, che questa volta riguarda la taratura di strumenti di misu ra di portata in massa e in volume di gas da 0,1 mL/min a 6 000 L/h: anche in questo caso, unico laboratorio ac creditato in Italia.

Visitate il sito www ateq it per avere maggiori informa z i o n i r i g u a r d o g l i s t r u m e n t i e i servizi offerti da ATEQ o scrivete a ateq@ateq it p e r r i c h i e d e r e i l s u p p o r t o d i u n e sperto tecnico commerciale.

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NEWS t

questo circolo tutt’altro che virtuoso, a p a r t i r e d a l l e f e r m a t e l a v o r a t i v e i n o p portune della camera climatica I n q u e s t o c o n t e s t o è f a c i l e i p o t i z z a r e u n n o te v o le in c r e m e n to d e i te m p i n e cessari e dei costi a carico del cliente, c h e p o t r e b b e r o a n c h e r a d d o p p i a r e : anzi, per quanto riguarda i tempi, que s t i p o t r e b b e r o e s s e r e m o l t o p i ù c h e d o p p i , d a t o c h e s i e n t r a n e l l ’ a m b i t o degli imprevisti, e chi fornisce i servizi di assistenza e taratura non è lì ad at tendere il proprio turno con le mani in m a n o e q u i n d i è p r e s u m i b i l e c h e o c correrà aspettare la sua disponibilità perché possa effettuare il proprio inter vento

N e l n o s t r o c a s o , i n v e c e , i n o s t r i d u e t e c n i c i ( u n o p e r l a m a n u t e n z i o n e e l ’ a l t r o p e r l a t a r a t u r a ) s i r e c a n o p r e s s o l a s e d e d e l c l i e n t e , s v o l g o n o i p r o p r i c o m p i t i e l a s c i a n o l a m a c c h i n a m a n u t e n u t a e t a r a t a , i n t e m p i m o l t o p i ù b r e v i .

Un’impresa laboriosa, quella di o t t e n e r e l ’ a c c r e d i t a m e n t o “ i n campo”, ma che ne valeva realmente la pena e ora vi sta ripa g a n d o d e l l ’ i m p e g n o p ro f u s o negli ultimi anni…?

(M. For tuna) Sì, nonostante il secon d o a c c r e d i t a m e n t o s i a s t a t o u ff i c i a l m e n t e r i l a s c i a t o d a A c c r e d i a s o l o p o c h i m e s i f a , a b b i a m o g i à r i c e v u t o d i v e r s e r i c h i e s t e , a n c h e d a p a r t e d i a z i e n d e n o n a n c o r a n o s t r e c l i e n t i , a conferma della bontà delle nostre scel te strategiche e organizzative Stiamo ricevendo richieste, in particolare, da parte di aziende del settore automoti ve (in cui l’accreditamento è diventato o r m a i u n “ m u s t ” , a g a r a n z i a d i s i curezza, qualità, affidabilità, ecc ), ma p rend ia m o a tto che l’a ccred ita m ento ci sta facendo scoprire nuovi settori di sbocco p o t e n z i a l m e n t e a t t r a t t i d a i nostri servizi: piccole nicchie, interes sate da nuove normative che prevedo no ta ra ture a ccred ita te N icchie che, o v v i a m e n t e , s t i a m o a n a l i z z a n d o p e r poter proporre servizi puntuali e con f o r m i a l l e s p e c i f i c h e e s i g e n z e d e l l e a z i e n d e c h e n e f a n n o p a r t e , m a d i q u e s t o p a r l e r e m o p i ù a p p r o f o n d i t a mente in una prossima occasione; già ora, comunque, siamo soddisfatti per

gli obiettivi ottenuti e per i primi ritorni pervenuti

un importante stimolo ad avviare il per corso di accreditamento, ora in parte c o n c l u s o U n p e r c o r s o i m p e g n a t i vo, complesso, de licato e certamente c o s t o s o , s o p r a t t u t to a livello di risor s e , c h e p e r ò s i s t a r i v e l a n d o f o n t e d i i n t e r e s s a n t i s v i l u p pi, di portata anco ra più ampia rispet to a quella attesa.

Ci pare di capire che stiate scop r e n d o u n u l t e r i o r e v a l o r e ag g i u n t o p e r l a v o s t r a s o c i e t à , c h e f o r s e n o n a v e v a t e p i e n am e n t e i n d i v i d u a t o p r i m a d ’ i n iziare questo percorso di accreditamento…?

(M. For tuna) Speravamo e credeva mo fermamente che il possesso dell’ac c r e d i t a m e n t o s i p o t e s s e t r a d u r r e i n valore aggiunto (anche se in tempi un p o ’ p i ù l u n g h i r i s p e t t o a q u a n t o s t a accadendo) per la Crioclima, oltre che in un “plus” nel servizio offerto al clien te, m a di sicuro la scoperta quasi im m e d ia ta d i n u o v i p o te n z ia li s e tto r i d i sbocco sta rappresentando per noi una bella sorpresa. Possiamo tranquillamen te confessare che l’obiettivo di arrivare a offrire un servizio di taratura accredi tata ai nostri clienti e ad aziende ope ranti nei loro stessi settori (in particola re automotive, farmaceutico, oil&gas), con l’ob iettivo d i fa cilita rne l’a cq uisi zione come clienti delle nostre macchi ne, si sta ora addirittura estendendo a settori per noi quasi sconosciuti, dove il s e r v i z i o d i t a r a t u r a “ i n c a m p o ” n o n r a p p r e s e n t a p i ù s o l o u n a s o r t a d i “cavallo di Troia” bensì un nuovo vero e p r o p r i o s e r v i z i o a v a l o r e a g g i u n t o per il cliente e anche una nuova fonte di reddito, sempre più importante, nel contesto della nostra attività Devo dire che l’aumento d’incidenza della voce “servizi” sul totale delle nostre entrate annuali si era già manifestato negli ulti mi anni, e anche questo aspetto è stato

P a r l a v a d i u n d i s c r e t o n u m ero di richieste in arrivo da clienti acquisiti e potenziali già in questo primo periodo successivo al rilascio dell’accreditamento da p a r t e d i A c c r e d i a : p ro v e n i e n t i da quali fonti informative, oltre alle vostre dirette comunicazioni inviate ai clienti attivi…? (M . Fo r tu n a ) Dal w eb, in generale, e i n p a r t i c o l a r e d a l n o s t r o s i t o , s u l q u a l e i n v e s t i a m o p a r e c c h i o , m a n o n s o l o : d e v o d i r e c o n p i a c e r e n o n p o c h e r i c h i e s t e a r r i v a n o d a l s i t o d i A c c r e d i a , e q u e s t o c i h a i m m e d i a t a m e n t e c o n f e r m a t o l ’ e s i s t e n z a e l ’ a t tualità delle esigenze da soddisfare in m o l t e a z i e n d e d i v a r i s e t t o r i m e r c e o logici, che consultano il w eb per indi viduare possibili fornitori di servizi di taratura ad hoc in funzione delle spe cifiche esigenze

To r na nd o a l v o s t ro p e r c o r s o d i accreditamento, se doveste stilare una classifica degli aspetti più impegnativi che avete dovut o g e s t i r e , q u a l i m e t t e r e s t e a i primi posti…?

( M . F o r t u n a ) I m a c c h i n a r i h a n n o r a p p r e s e n t a t o l a p a r t e p i ù f a c i l e ( a n c h e s e c o s t o s a ) , m e n t r e l ’ a s p e t t o più complesso da gestire si è rivelato probabilmente quello legato alla reda z io n e d e l m a n u a le e d e lle p ro c e d u re l e g a t e a l l a n o r m a I S O / I E C 1 7 0 2 5 , n o n o s t a n t e l ’ e s p e r i e n z a m a t u r a t a negli anni con la certificazione secon do la norma UNI EN ISO 9001, fra le quali però obiettivamente c’è un abis

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so, appartenendo la 17025 a un ’otti ca totalmente diversa, mirata e struttu rata sulla specifica realtà del laborato rio In tale contesto, abbiamo deciso di r e n d e r e m e n o a r d u a l a g e s t i o n e d e l p e r c o r s o d i a c c r e d i t a m e n t o , i n d i v i duando non uno ma due responsabili: una collaboratrice si è occupata della Qualità (Marika Mirandola), incarica ta di gestire tutto l’ambito relativo alla d o c u m e n t a z i o n e ; u n c o l l a b o r a t o r e (F e d e ric o Ve g liò ) d e d ic a to a lla p a rte t e c n i c o o p e r a t i v a d e l l a b o r a t o r i o Questa divisione dei compiti (pur one r o s a a l i v e l l o d ’ i n v e s t i m e n t o , i n i z i a l mente a fondo perduto, se mi passate il termine…) si è dimostrata sicuramente azzeccata, snellendo un po ’ l’enorme mole di lavoro necessaria al raggiun gim ento dell’obiettivo e, quindi, ridu cendo sensibilm ente il relativo tem po totale impiegato per l’ottenimento del l’accreditamento: nel nostro caso, cir ca due anni per arrivare al primo ac c r e d i t a m e n t o , a f r o n t e d i c i r c a 4 5 a n n i i m p i e g a t i d a a l t r e s o c i e t à c h e invece hanno scelto di affidare il pro getto totale a un solo collaboratore

Bene, vediamo in sintesi come si è s v i l u p p a t o i l v o s t ro p e r c o r s o di accreditamento…?

( M . F o r t u n a ) C o m e d i c e v o , s i a m o p a rtiti circa tre a nni fa , con d ue risor se d ed ica te e tutta la società p ronta a colla b ora re. A b b ia m o d ovuto sup era r e a s p e t t i n o n p r e v i s t i d a g e s t i r e i n m od o sod d isfa cente p er l’Ente a ccre d ita nte, com e a d esem p io il p ossib ile

“conflitto d’in t e r e s s e ” l e g a t o p r o p r i o a q u e l l o c h e h o p r e c e d e n t e m e n t e i n d i cato come va l o r e a g g i u n t o d e l l a t a r a t u r a “ i n c a m p o ” offerta a l cliente: la no s t r a d o p p i a funzione, ma n u t e n z i o n e e taratura, risol t a a l m e g l i o inviando pres so i l c l i e n t e d u e d i ff e r e n t i f i g u r e , c i a scuna addetta al proprio specifico am b i t o d i s e r v i z i o E c o m e q u e s t o p r o blema abbiamo dovuto risolverne molti a l t r i , m a r g i n a l i o p i ù i m p o r t a n t i , i n fa se d i red a zione d elle p roced ure, in t u t t i i c a s i i m m a g i n a n d o a m o n t e l e p ossib ili ob iezioni d a p a rte d i A ccre d i a e l e r e l a t i v e s o l u z i o n i d a i n d i c a r e … A q u e s t o p r o p o s i t o , c o n f e r m a n d o l a m a s s i m a r i g o r o s i t à d i m o s t r a t a d a g l i i s p e t t o r i d i A c c r e d i a , e s t r e m a m ente p untua li e a ttenti a g a ra ntire il t o t a l e r i s p e t t o d e l l a n o r m a d i r i f e r i m ento, d esid ero testim onia re il clim a costruttivo che si è insta ura to d ura nte i l r a p p o r t o f r a l a s o c i e t à i n f a s e d i a ccred ita m ento e chi d eve g iud ica rla a i fini d el rila scio d ell’a ccred ita m ento stesso.

Rig orosità non sig nifica ob b lig a toria m ente rig id ità , e le eventua li ob iezio n i e o s s e r v a z i o n i r i l e v a t e d a l l ’ E n t e sono sem p re sta te a ccom p a g na te d a un ’ ottim a d isp onib ilità nei nostri con f r o n t i e d a m o d a l i t à d i a p p r o c c i o im p ronta te a una sorta d i coop era zio n e , p i u t t o s t o c h e d a l l a p u r a s e v e r i t à d i g i u d i z i o . G l i i s p e t t o r i A c c r e d i a c i s o n o s e m b r a t i “ g i u s t a m e n t e s e v e r i ” , a nd a nd o a cerca re il “ p elo nell’uovo” p e r c h é d e v o n o f a r l o , m a m o s t r a n d o u n a b u o n a v o l o n t à d i c o o p e r a z i o n e f i n a l i z z a t a a s u p p o r t a r e l o s v i l u p p o , n e l l ’ a z i e n d a d a e s a m i n a r e , d i u n a s o l i d a c u l t u r a d e l l a t a r a t u r a a c c r e d i ta ta , in g ra d o d i fa cilita re la d iffusio n e d i q u e s t a p r a s s i e s o r t i r e e f f e t t i p o s i t i v i p e r t u t t o i l s i s t e m a . N o n u n a

m enta lità a ttenta solo a “b occia re ” a tutti i costi, b ensì p roietta ta a rileva re le non conform ità e fa vorirne la p ositi v a s o l u z i o n e , a v a n t a g g i o d e l l a c r e s c i t a p r o f e s s i o n a l e d e l l ’ a z i e n d a i n fa se d i va luta zione.

Av v i a n d o c i v e r s o i l t e r m i n e d i questa piacevole inter vista, torn i a m o a C r i o c l i m a i n q u a n t o azienda fornitrice di camere clim a t i c h e , c h e c o n l ’ o t t e n i m e n t o d i q u e s t o a c c r e d i t a m e n t o s c opre di avere un vantaggio comp e t i t i v o a n c o r a p i ù a m p i o rispetto a quello auspicato… ( M . F o r t u n a ) C o m e a c c e n n a v o i n precedenza, inizialmente pensavamo che l’accreditamento potesse farci ven dere più macchine e servizi di assisten z a t e c n i c a , m e n t r e o r a v e r i f i c h i a m o con piacere che il laboratorio di taratu ra può rappresentare autonomamente un ’ulteriore fonte di guadagno e, inol tre, una chiave d’accesso per entrare in nuovi mercati di sbocco, finora poco esplorati e, in parte, a noi addirittura sconosciuti.

C i s t a c a p i t a n d o , a d e s e m p i o , c h e i n o s t r i t e c n i c i o c o m m e r c i a l i i n v i s i t a presso un ’azienda cliente, si sentano raccontare dal responsabile tecnico di un loro amico, impiegato in un ’azien d a d i s e t t o r e t o t a l m e n t e d i v e r s o , c h e ha esigenze da soddisfare molto simili alle sue, e così si apre un nuovo interes sante contatto, frutto del migliore cana le di promozione in assoluto (di cui non abbiamo finora parlato): il passaparo la !

A t t u a l m e n t e i l l a b o r a t o r i o d i t a r a t u r a comprende un responsabile del centro L AT, u n r e s p o n s a b i l e Q u a l i t à e u n addetto alle tarature, oltre all’eventua le disponibilità di altri tecnici, in pos sesso di adeguata formazione ma adi biti soprattutto al servizio di manuten zione, che possono supportare il labo ratorio in caso di necessità Ma preve diamo che crescerà presto, a livello di organico e di attrezzature, sviluppan dosi e consolidando la propria cresci t a q u a l e v e r a e p r o p r i a d i v i s i o n e aziendale, di pari dignità e importan za rispetto a quelle, storiche, della for nitura di camere climatiche e dei relati vi servizi d’assistenza.

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MIGLIORAMENTO DEI FLUSSI DI LAVORO IN PROGETTAZIONE NEL SETTORE AUTOMOTIVE

Hyundai Nord America utilizza la modellazione digitale basata sugli scanner 3D

I n a u g u r a t o n e l g e n n a i o 2 0 0 3 e c o n sede a Ir vine, in California, il centro t e c n i c o e d i p ro g e t t a z i o n e d i Hyundai Design Nord America è una s t r u t t u r a a l l ’ a v a n g u a r d i a d i 9 0 . 0 0 0 metri quadrati, del valore di 30 milioni di dollari, in cui progettisti, ingegneri, m o d e l l i s t i e a l t r i e s p e r t i c r e a n o n u o v i veicoli. Il team offre design alternativi alla casa madre sudcoreana. Come nella maggior par te delle case a u t o m o b i l i s t i c h e , i m o d e l l i i n a r g i l l a r i c o p r o n o u n r u o l o f o n d a m e n t a l e n e l processo di progettazione anche pres s o g l i s t u d i d i H y u n d a i D e s i g n N o r d America: essi ser vono, infatti, per per fezionare i concetti di design basando s i s u m o d e l l i i n s c a l a o a g r a n d e z z a n a t u r a l e . A n c o r o g g i q u e s t a r i m a n e una pratica molto comune fra le case automobilistiche e consente di valutare la qualità dei progetti

Tu t t a v i a l a c r e s c e n t e c o n c o r r e n z a s u l m e r c a t o , n o n c h é l ’ a c c e l e r a z i o n e d e i tempi di sviluppo da par te dei produt tori, spingono i team di progettazione a c r e a r e s e m p r e p i ù r a p i d a m e n t e nuovi concept. La modellazione digita

le basata su tecnologie di misurazione 3 D , c o m e g l i s c a n n e r 3 D p o r t a t i l i , è diventata una soluzione fondamentale per accelerare i flussi di lavoro di pro gettazione. P e r m o l t o t e m p o , H y u n d a i D e s i g n Nor th America, azienda pioniera in ambito di nuove tecnologie, ha utiliz z a t o g l i s c a n n e r 3 D c o m e e l e m e n t o complementare ai processi di modella zione e progettazione dell’argilla, indi v i d u a n d o b e n p r e s t o l a n e c e s s i t à d i aggiornare le attrezzature “Gli scanner che utilizzavamo in pre cedenza erano troppo ingombranti e difficili da gestire Il processo di scan s i o n e e i t e m p i d i p o s t e l a b o r a z i o n e erano lunghi e imponevano ai model latori di staccarsi dal lavoro sui modelli in argilla” , ha spiegato Rob Homer, r e s p o n s a b i l e d e l l e o p e r a z i o n i d i m o d e l l a z i o n e d i H y u n d a i D e s i g n N o r d A m e r i c a . “ Q u e s t o c o m p o r t a v a g r a v i perdite di tempo, soprattutto nelle con segne regolate da rigide scadenze” Rob e il suo team hanno iniziato a esa m i n a r e g l i s c a n n e r 3 D d i s p o n i b i l i i n grado di rispondere alle loro esigenze. “Cercavamo uno scanner 3D compat t o , f a c i l m e n t e t r a s p o r t a b i l e , v e l o c e , a c c u r a t o e c o m p a t i b i l e c o n i l n o s t r o software CAD”

“Dopo aver esaminato le varie tecnolo g i e d i m i s u r a z i o n e 3 D d i s p o n i b i l i , a b b i a m o s c e l t o C r e a f o r m e i l s u o HandySCAN 3D Si tratta di un pro dotto eccellente e affidabile a un otti m o p r e z z o ” , h a a g g i u n t o R o b , c h e è

rimasto altrettanto colpito dalla facilità d’uso e dalla velocità H y u n d a i D e s i g n N o r d A m e r i c a h a implementato senza problemi Handy SC A N 3 D nei suoi flussi di lavoro riguardanti lo sviluppo e la progettazione in tempo reale La for m a z i o n e d e g l i u t e n t i s u l s o f t w a r e è stata completata in un giorno. “L’espe r i e n z a , d a l l ’ a c q u i s t o d e l l o s c a n n e r alla formazione, è stata incredibilmen te piacevole e professionale”

Una volta predisposti gli schizzi 2D, i modellatori lavorano sui modelli 3D in argilla e li fresano per verifiche e rifini ture Le modifiche vengono eseguite a mano sui modelli, che vengono poi sot t o p o s t i a s c a n s i o n e 3 D p e r c r e a r e l a rappresentazione digitale delle modifi che

“ I l p r o c e s s o è s e m p l i c e e v e l o c e . Siamo in grado di eseguire la scansio ne delle aree selezionate dei m odelli senza disturbare chi vi lavora intorno” , h a d i c h i a r a t o H o m e r “ P o s s i a m o t r a smettere le informazioni al team digita le entro pochi minuti” . La rapidità con cui i dati vengono trasmessi ai modella t o r i d i g i t a l i c o n s e n t e d i c o r r e g g e r e r a p i d a m e n t e l e a r e e i n t e r e s s a t e e d i f r e s a r e n u o v a m e n t e i m o d e l l i p r i m a della revisione finale.

Secondo Richard Gillespie, respon sabile senior della modellazione digi t a l e , l e m i s u r a z i o n i 3 D c o n s e n t o n o d’individuare esattamente come si col l o c a n o i m o d e l l i i n a r g i l l a r i s p e t t o a i l i m i t i s t i l i s t i c i e i n t e r m i n i d i c r i t e r i d i progettazione. Ciò consente d’identifi c a r e e c o r r e g g e r e r a p i d a m e n t e l e d i screpanze I p r o g e t t i s t i p o s s o n o p r e n d e r e d e c i s i o n i p i ù r a p i d a m e n t e g r a z i e a l l ’ e f f i c i e n z a e a l l ’ a c c u r a t e z z a d i H a n d y S C A N 3 D .

Uno degli aspetti preferiti da Rob è la semplicità di HandySCAN 3D “Il mio te a m d i m o d e lla z io n e p u ò u tiliz z a rlo i n m o d o i n d i p e n d e n t e s e n z a d o v e r aspettare che un altro esperto esegua l e s c a n s i o n i I n q u e s t o m o d o i n o s t r i servizi sono realmente integrati”

Hyundai Design Nord America conti nuerà a migliorare i flussi di lavoro per

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la modellazione dell’argilla utilizzan do la scansione 3D, al fine di dedicare più tempo al processo di progettazione

e al per fezionamento. Prepariamoci a incontrare presto loro nuovi innovativi modelli !

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TUTTOFARE PER IL LABORATORIO O LA LINEA DI PRODUZIONE

Una sorgente di taratura, sei variabili misurate Gli strumenti e sensori di misura de v o n o e s s e r e t a r a t i p r i m a d e l l ’ u s o e n e l l e a p p l i c a z i o n i c o m m e r c i a l i r i c h i e d o n o a n c h e u n a r i t a r a t u r a p e riodica Spesso ciò richiede più di una sorgente di taratura ad alta precisio n e p e r d i v e r s e v a r i a b i l i m i s u r a t e e

personale altamente qualificato: tut t o c i ò è o n e r o s o , r i c h i e d e t e m p o i n formazione e occupa spazio in labora t o r i o o s u l l a l i n e a d i p r o d u z i o n e L a sorgente di taratura ad alta precisio ne DIGISTANT 4463 di burster fornisce in un unico strumento la possibilità di gener ar e s ei diff erent i unit à di t ar a t u r a L ’ u n i t à b a s e p u ò g e n e r a r e u n a t e n s i o n e c o m p r e s a t r a + / 1 0 0 n V e + / 1 0 0 V c o n u n a p r e c i s i o n e d i b a s e dello 0,002% o, ad esempio, una cor r e n t e d i + / 1 0 0 n A . . . + / 5 0 m A c o n precisione 0,005% e 12 differenti ter mocoppie. Su richiesta è possibile avere la simu lazione di RTD, Pt100 ... Pt1000, Ni100

N i 1 0 0 0 e s p e c i a l i , r e s i s t e n z a , f r e q u e n z a s i m u l a z i o n e / m i s u r a d a 1 0 m H z a 100 kHz L a t e c n o l o g i a a quattro fili riduce a l m i n i m o l e i n certezze Un giunto freddo d i r i f e r i m e n t o e s t e r n o P t 1 0 0 o p zionale ottimizza la simulazione del la t e m p e r a t u r a Tr e n t a d u e r o u t i ne di test comple tamente automa tiche (ciascuna può c o n t e n e r e f i n o a

1 0 0 s e q u e n z e v a l o r e / t e m p o ) , c o n s ent ono un r apido t es t di s c hede di c o n d i z i o n a m e n t o , s t r u m e n t i d i m i s u r a , s c h e d e d i e s p a n s i o n e p e r P C , ecc , con il semplice tocco di un pul sante. In laboratorio o sulla linea di p r o d u z i o n e , l e a p p a r e c c h i a t u r e d i misura possono essere comodamen te testate in più campi di misura uti lizzando una sola sorgente di taratu ra compatta L e p o r t e R S 2 3 2 , U S B e d E t h e r n e t s o n o f o r n i t e d i s e r i e p e r i l c o l l e g a mento a sistemi di controllo e data base esistenti. Il software di valuta z i o n e p r o p r i e t a r i o è s t a t o v o l u t a m e n t e o m e s s o . I n f a t t i i l D I G I S TA N T 4 4 6 3 o ff r e u n d r i v e r g r a t u i t o p e r LabView e ciò consente agli utenti di l a v o r a r e c o n i l p r o p r i o s o f t w a r e standard, familiare e potente, sem plificando l’integrazione e riducen d o d r a s t i c a m e n t e i t e m p i d i f o r m a zione. La sorgente di taratura viene f o r n i t a d i s e r i e c o n u n c e r t i f i c a t o DAkkS (equivalente Accredia) e può essere utilizzata ovunque nel mondo con una tensione di alimentazione di 2 3 0 / 1 1 5 V A C ( 5 0 / 6 0 H z ) . Q u a n d o i l periodo di taratura scade, la sorgen te può essere ritarata nel nostro la b o r a t o r i o d i t a r a t u r a , c e r t i f i c a t o DAkkS

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NEWS t

AUTOMAZIONE DEI PROCESSI: VANTAGGI DELLE SOLUZIONI INTEGRATE

Aerotech: da fornitore di componenti a fornitore di sistemi

La per fetta implementazione di un siste ma di movimento non dipende soltanto dalla scelta di slitte con elevate presta zioni e dalla tipologia della piattafor ma di controllo. Aerotech, specialista in sistemi di movimento automatizzati, fornisce ai clienti un suppor to completo per ottenere alta precisione e soluzioni realizzate ad hoc per determinati setto ri industriali. In questa inter vista, Nor b e r t L u d w i g e B r i a n O ’ C o n n o r , rispettivamente amministratore delega t o e v i c e p r e s i d e n t e d e l m a r k e t i n g d i Aerotech, spiegano i diversi livelli d’in tegrazione a cui i clienti possono acce dere: soluzioni a componenti discreti, sottosistemi di movimento personaliz zati, sistemi completamente integrati.

D a q u a n t o t e m p o A e ro t e c h è attiva sul mercato?

(N. Ludwig) Forniamo prodotti stan dard, come motori, azionamenti, con trollori e tavole di posizionamento, da o l t r e 5 0 a n n i , p e r l a p r e c i s i o n e d a l

1 9 7 0 R e a l i z z i a m o a n c h e s o l u z i o n i pensate ad hoc per i clienti, che vengo no installate su strutture di granito, con isolamento dalle vibrazioni e sistemi di misurazione esterni Nel tempo la no stra offerta si è costantemente evoluta, trasformandoci gradualmente da forni tori di componenti a fornitori di sistemi, fino agli attuali sistemi integrati, ovve r o m a c c h in e q u a s i “ c h ia v i in m a n o ” , progettate in sinergia con il cliente per eseguire un preciso processo automa tizzato.

Va sottolineato che i nostri sistemi inte g r a t i n o n i n c l u d o n o s o l a m e n t e i p r o dotti standard di Aerotech, ma anche l’integrazione necessaria per muovere e posizionare parti e la strumentazio ne usata, garantire le caratteristiche di sicurezza richieste e fornire un softwa re personalizzato

Cosa compor ta per un produtto r e d i c o m p o n e n t i a c q u i s i r e l e competenze necessarie a realizzare sistemi integrati?

( N . L u d w i g ) N e l c o r s o d e g l i u l t i m i anni, abbiamo lavorato a stretto con tatto con clienti operanti in una vasta g a m m a d i s e tto r i in d u s tr ia li, s p o s ta n doci sempre più nel campo dell’auto mazione dei processi. Come produtto re di sistemi di automazione, ora aiu tiamo le aziende manifatturiere ad au tomatizzare in modo ottimale i propri processi, con i sistemi di movimento di precisione che produciamo. (B. O’Connor) Aerotech Inc offre ai p r o p r i c l i e n t i u n c o m p l e t o s p e t t r o d i opzioni d’integrazione: da un’integra zione di basso livello, cioè riguardante solo componenti di movimento, a una m a c c h i n a a u t o m a t i z z a t a p r o n t a p e r l’uso Questo ci differenzia da un forni tore sta nd a rd d i com p onenti d i m ovi m e n t o o d a u n n o r m a l e i n t e g r a t o r e . Siam o flessibili nel nostro approccio, p e r c h é a lc u n i c lie n ti p r e fe r is c o n o c o struire da sé la propria macchina, men tre altri non sono così a proprio agio rispetto a questa opzione, e lavoriamo

a stretto contatto con ciascuno di loro per trovare insieme la migliore soluzione, in funzione delle specifiche esigenze

L o s v ilu p p o d i u n n u o v o m a c c h in a r io a v v i e n e i n p a r t n e r s h i p c o n i l c l i e n t e , c h e c o n o s c e l ’ a p p l i c a z i o n e e c o m prende a fondo il processo per produr re il suo pezzo Noi siamo esperti nella realizzazione di una macchina basata esattamente su tale processo, in grado di eseguirlo con la massima precisione e produttività possibili

E q u a l e t i p o l o g i a d i c l i e n t i r i t enete prioritaria in relazione alla vostra offer ta?

( N. Lud w i g ) L a n o s t r a c o m p e t e n z a n e l l ’ i n t e g r a z i o n e è p a r t i c o l a r m e n t e interessante per le aziende che stanno creando, espandendo o modernizzan d o l a p r o p r i a p r o d u z i o n e S p e c i a l mente nel campo della tecnologia me dica e della produzione di precisione, molte aziende non dispongono né del personale né della capacità produttiva sufficienti per sviluppare contempora nea m ente la m ecca nica e i sistem i d i controllo. Inoltre le soluzioni sono sem p r e p i ù i n t e l l i g e n t i e c o m p l e s s e e , d i conseguenza, diventa sempre più diffi c i l e p e r u n a s i n g o l a a z i e n d a p a d r o n e g g i a r n e t u t t e l e f a s i d ’ i m p l e m e n t a zione. Così il know how offerto dal for nitore diventa sempre più importante, e proprio in quest’ottica inizia il nostro vero lavoro come produttore di sistemi per automazione: offriamo una consu l e n z a d e t t a g l i a t a s u l l ’ i n t e g r a z i o n e , c h e s i c o n c r e t i z z a n e l l a c o n s e g n a d i singoli componenti, nella realizzazio n e d i u n s o t t o s i s t e m a o a n c h e d i u n a s o l u z i o n e a u t o m a t i z z a t a , c o m p l e t a m e n t e i n t e g r a t a . U n ’ o ff e r t a u l t e r i o r mente arricchita da un evoluto portafo glio di servizi, che comprende i corsi di formazione e il supporto per l’instal lazione e l’assistenza tecnica.

In quali ambiti avete individuato le vostre potenziali maggiori oppor tunità di sviluppo nel mercato dell’automazione? (N. Ludwig) A e ro te c h h a u n a lto li vello d’integrazione, soprattutto quan do si tratta di azionamenti ed elementi di controllo. Siamo cresciuti con i nostri clienti nel corso degli anni e abbiamo

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Norber t Ludwig, AD Aerotech GmbH, Für th Brian O’Connor, Vice Presidente Marketing Aerotech Inc

acquisito la conoscenza delle applica zioni di molte industrie ( B . O ’ C o n n o r ) L a n o s t r a f i l o s o f i a d’integrazione verticale ci permette di essere estremamente flessibili pur ga rantendo qualità e performance a tutti i livelli della macchina Poiché noi stes s i p r o d u c i a m o a z i o n a m e n t i , m o t o r i , controllori e meccanica di posiziona m e n t o , s a p p i a m o e s a t t a m e n t e c o m e q u e s t i c o m p o n e n t i i n t e r a g i s c o n o t r a loro e come devono essere interfaccia ti all’interno un sistema automatizzato più ampio. Questo permette al nostro tea m d i p ersona lizza re e ottim izza re u n a m a c c h i n a c o n i l m a s s i m o r e n d i mento possibile

n i c a p u ò e s s e r e i n s t a l l a t a n e l quadro di controllo del cliente insieme agli altri dispositivi D a l la to m e c c a n ic o , p e r e s e m p i o , f o r n i a m o a n c h e s i s t e m i p a r z i a l m e n t e i n t e g r a t i , c h e i l c l i e n t e d e v e s o l o c o m p l e t a r e : q u a l o r a s i a n e c e s s a r i o u n s i s t e m a s u g r a n i t o p e r l a m a c c h in a , i n o s tr i e s p e r ti lo p r e p a r a n o s e c o n d o l e s p e c i f i c h e e s i g e n z e d e l c l i e n t e U l t e r i o r i a p p l i c a z i o n i a g g i u n t i v e , c o m e la g u id a d e l r a g g io la s e r o la te c n o lo g ia d e i s e n s o r i, p o s s o n o p o i e s s e r e i n t e g r a t e d a l l ’ u t e n t e s e c o n d o n e c e s s i t à Q u e s t i s o n o c o m p i t i c h e s v o l g i a m o q u o t i d i a n a m e n t e , s e m p r e c o n l ’ o b ie ttiv o d i o ffr ir e a l c lie n t e u n a s o l u z i o n e f a c i l m e n t e e s p a n d i b i l e , c h e s ia p r o n ta a ll’ u s o n e l p iù b r e v e t e m p o p o s s i b i l e e s e n z a m o l t o s f o r z o , i n g r a d o d i a d a tta r s i in m o d o f l e s s i b i l e a f u t u r e d i v e r s e n e c e s s i t à i n a m b ito d i p r o c e s s o

La piattaforma di controllo Automation1 permette il controllo diretto di ser vomotori, motori passo passo, teste di scansione galvaniche, attuatori piezoelettrici e vari altri dispositivi

Come procedete, di solito, a u n a i n t e g r a z i o n e d i s i s t ema?

Aerotech Hexapods con controller ed elettronica di controllo integrata

(N. Ludwig) Se si tratta di un proces s o d i s a l d a t u r a l a s e r, a d e s e m p i o , i n cui il raggio laser dev’essere deviato nel modo più rapido e preciso possibi le, gli esperti sanno esattamente quali assi sono più adatti e in combinazione c o n q u a l e g a l v o s c a n n e r. P o s s i a m o quindi preparare la soluzione di con seg uenza , in m od o che il cliente a lla fine debba solo accoppiare e control la re il p ro p rio la se r. In o ltre le sp e c ifi che del cliente possono essere incorpo r a t e n e l s o t t o s i s t e m a , a n d a n d o b e n oltre il livello dei componenti di Aero tech Con l’utilizzo delle nostre piatta forme di controllo può avvenire un’inte grazione ancora più rapida e l’elettro

( N . L u d w i g ) I l p r i m o p a s s o v e r s o l ’ i n t e g r a z i o n e è s e m p r e uno studio dettagliato dell’appli c a z i o n e . I n q u e s t o p r o c e s s o , i clienti im parano a conoscere la tecnologia di controllo Aerotech, che può essere usata non solo per muo vere gli assi del sistema.

Se, ad esempio, il laser dev’essere atti vato in base alla posizione di un hexa pod e sparare un impulso in un punto sp e c ific o , a llo ra q u e sta c a ra tte ristic a d e l s i s t e m a p u ò e s s e r e i m p l e m e n t a t a a n c h e u t i l i z z a n d o l a p i a t t a f o r m a d i controllo Automation1 o il modello pre cedente In questo modo, l’intero pro cesso può essere gestito da un ’unità di controllo centrale.

I processi di misurazione possono an che essere attivati tramite la piattafor m a A u t o m a t i o n 1 , i n m o d o d a m e m o r i z z a r e i v a l o r i m i s u r a t i i n u n ’ u n i c a u n i t à d i m e m o r i a e s f r u t t a r e l e p o r t e

analogiche e digitali disponibili nella piattaforma per la comunicazione. La nostra strategia commerciale è stata c o n c e p i t a p e r i n s t a u r a r e u n a s t r e t t a collaborazione con il cliente e per of frirgli un vantaggio competitivo a lun g o t e r m i n e n e l p r o p r i o s p e c i f i c o s e g m e n t o d i m e r c a t o È p e r q u e s t o c h e chiediamo con largo anticipo ciò che s i v u o l e o t t e n e r e e , i n q u e s t o m o d o , entriamo sempre più nei dettagli della r e a l e a p p l i c a z i o n e I d e a l m e n t e p o s siamo offrire al cliente un sistema dove t u t t o è g i à p r e p a r a t o , i n m o d o c h e d e b b a s o l o c o n f i g u r a r e l a p r o p r i a macchina.

P o s s i a m o p ro p o r r e u n b r e v e esempio di come si concretizza la vostra strategia d’offer ta? (N. Ludwig) Ad esempio, una stretta c o lla b o ra z io n e è sta ta c re a ta c o n u n n o t o p r o d u t t o r e s v i z z e r o d i i m p i a n t i dentali in ceramica: un sistema Aero t e c h , c o n s c a n n e r g a l v a n i c o , v i e n e usato per lavorare i micro perni di retti f i c a I l s i s t e m a i n c l u d e l a m e c c a n i c a

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Soluzione Aerotech per Keyence VR5000 (Fonte: Aerotech)

per gli assi lineari e rotazionali, insie m e a g li a z io n a m e n ti e a l so ftw a re d i c o n t r o l l o L ’ a l l o g g i a m e n t o e l e a l t r e p e r i f e r i c h e s o n o s t a t e c o s t r u i t e d a l team del produttore dell’impianto stes so. Per la lavorazione di un pezzo, il sistem a di produzione viene caricato da un robot manipolatore Sia il robot sia il sistema di misurazione utilizzati possono essere interfacciati, tramite il nostro software di controllo Il produt tore non aveva esperienza con la tec nologia laser e non sapeva come que sta potesse essere integrata in un siste ma di produzione; era anche consape vole del fatto che non esistesse un siste ma off the shelf con un laser integrato Tutta via l’a ziend a sta va cerca nd o un fornitore che potesse offrire il più alto l i v e l l o d ’ i n t e g r a z i o n e , i n d i v i d u a n d o tali caratteristiche proprio in Aerotech: c o n t r o l l o C N C , a z i o n a m e n t i l i n e a r i , a s s i , s c a n n e r g a l v a n i c o p e r i l l a s e r, c h e s i a m o s t a t i i n g r a d o d i f o r n i r e e integrare in funzione di questo sistema di produzione

m e n t o p e r l a s a l d a t u r a l a s e r d e i p a c e m a k e r i m p i a n t a b i l i , ( s a l d a t u r a a g a s a d a l t a p r e s s i o n e ) G r a z i e a l s u o d e s i g n c o m p a t t o , l a p i a t t a f o r m a d i movimento HermeSys ha un ’ e l e v a t a r i g i d i t à , c h e h a d i m o s t r a t o d i m i g l i o r a r e l a q u a l i t à d e lla sa ld a tu ra . Le su e d im e n s i o n i p e r m e t t o n o u n a f a c i l e i n t e g r a z i o n e d e i s i s t e m i d i movimentazione per la fornitu ra e la rimozione del materiale Un sistema automatico di cari co e scarico è anche integrato nel sistema, in modo che la produzio ne di pacemaker possa essere gestita i n m o d o c o m p l e t a m e n t e a u t o m a t i c o , garantendo un ’alta produttività e una qualità costante.

Con il VascuLathe, abbiamo sviluppa to una soluzione di taglio laser innova tiv a e c o m p a tta p e r la p ro d u z io n e d i stent. Questo sistema integra perfetta mente assi lineari e assi rotativi permet tendo rese elevate

centrali sono il controllo del movimento d i p r e c i s i o n e e l ’ a u t o m a z i o n e , e n e i q u a l i i l c l i e n t e n o n h a p r a t i c a m e n t e alcuna integrazione da effettuare una volta che riceve l’attrezzatura. In altre p a r o l e , l a m a c c h i n a è p r a t i c a m e n t e “chiavi in mano ”

Come presentate ai vostri clienti i futuri sviluppi di Aerotech quale for nitore di soluzioni di sistema?

(N. Ludwig) Sì, certo Abbiamo rea lizzato sottosistemi per la saldatura di prodotti medicali e per la produzione di stent come HermeSys e VascuLathe. H e r m e S y s è u n s o t t o s i s t e m a d i m o v i

I n q u a l i a m b i t i p e n s a t e d i es p a n d e r e l e v o s t r e s o l u z i o n i d’integrazione?

(N. Ludwig) Nel nostro ruolo di pro duttore di sistemi integrati e automatiz zati, vogliamo essere un punto di riferi m e n t o p e r i n o s t r i c l i e n t i : p e r q u e s t o motivo, siamo sempre più alla ricerca di partnership strategi che con altri fornitori, ad esem p i o n e l s e t t o r e d e l l a m e t r o l o g ia A b b ia m o c re a to u n g ru p p o c o m p l e t a m e n t e d e d i c a t o a l l ’ ” i n t e g r a z i o n e d e g l i s t r u menti di misurazione nei sistemi di posizionamento”. Siamo in grado di fornire soluzioni speci fiche per il cliente, qualora fosse ro necessari livelli di precisioni superiori a quelli standard. Possiamo integrare gli strumen ti di misurazione e l’ispezione visiva di qualsiasi marchio, di rettamente presso la nostra se de di Fürth, in Germania.

( B . O ’ C o n n o r ) I n A e r o t e c h u s i a m o i l t e r m i n e “ S i s t e m i d i automazione integrati” per rife rirci a sistemi in cui gli elementi

(B. O’Connor) Continueremo a fare q u e l l o c h e s a p p i a m o f a r e m e g l i o , a d a t t a n d o c i a l l e f u t u r e e s i g e n z e d i u n a s o c i e t à m o d e r n a e t e c n o l o g i c a C o n t i n u e r e m o a o ff r i r e s o l u z i o n i p e r l’alta precisione, includendo l’integra z i o n e d i s i s t e m i , i n c o r p o r a n d o u n a m i g l i o r e c o n n e t t i v i t à c o n u n ’ a u t o m a zione più intelligente e con la miniatu rizzazione dei design CLICCA QUI per ulteriori informazioni

T M  83 TECNOLOGIE IN CAMPO s N . 0 4  ; 2 0 2 2
Fornite anche sottosistemi completi?
? DOMANDE COMMENTI PROPOSTE
Figure,
DOMANDE COMMENTI PROPOSTE Scrivi alla Redazione CLICCA QUI (LOGO tutto_misure) Le Misure strumento er la ri resa Scrivi alla Redazione Le Misure strumento per la ripresa CLICCA QUI TUTTO MISURE TUTTO MISURE HermeSys: piattaforma di movimento con alta rigidità per una qualità di saldatura ottimale nelle applicazioni di tecnologia medica VascuLathe: sistema di taglio innovativo per la produzione di stent con un’alta
Caratteri 10511, 0
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produttività

VERSO LA DIGITALIZZAZIONE DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE: IL RUOLO CHIAVE DELLA SIMULAZIONE MULTIFISICA

G r a n d e p a r t e c i p a z i o n e p e r i l p r i m o e v e n t o i n t e r a m e n t e dedicato alla simulazione multifisica nell’industria alimen tare: il COMSOL Day, dedicato al Food Engineering, svoltosi online il 6 ottobre, che ha contato lotre 550 iscritti da tutto il mondo

Il programma della giornata ha offerto al pubblico numero se sessioni, dedicate alle diverse fisiche e a svariate applica zioni nel mondo del food, dalla food science, al processing fino al packaging, anche attraverso l’intervento di tre guest speaker internazionali.

La giornata si è aperta con una breve introduzione di Danie l e P a n f i g l i o , m a n a g i n g d i r e c t o r d i C O M S O L I t a l i a , c h e h a presentato una panoramica sui trend di modellazione nel f o o d e n g i n e e r i n g : l e a p p l i c a z i o n i l e g a t e a l l ’ i n d u s t r i a a l i mentare coinvolgono diversi ambiti e beneficiano in modo particolare delle analisi multifisiche, che consentono di stu diare nella stessa interfaccia le interazioni tra diversi feno meni.

Si sono poi susseguite presentazioni tecniche, alternate a keynote di esperti di settore Tra i guest speaker, Thijs De fraeye (Empa, Laboratory for Biomimetic Membranes and Textiles) ha raccontato come venga utilizzata la simulazio n e , i n c o m b i n a z i o n e c o n m i s u r a z i o n i e d a t i s t a t i s t i c i , p e r l’essicazione convettiva degli alimenti vegetali tramite aria calda e per gestire le condizioni ambientali durante il tra sporto di frutta fresca Francesco Marra, professore presso il Dipartimento d’Inge gneria Industriale all’Università di Salerno, nella sua presen tazione ha passato in rassegna i vantaggi che gli strumenti digitali possono offrire all’industria alimentare, dalla ridu zione del tempo necessario per lo sviluppo, la progettazio ne e la validazione dei processi, fino alla riduzione dei costi di sviluppo e all’abbassamento del time to market Gli stru menti digitali come la simulazione sono affidabili e predit tivi, e permettono (grazie anche a strumenti intuitivi, come l e a p p d i s i m u l a z i o n e ) d i e s p l o r a r e g l i s c e n a r i a l t e r n a t i v i aperti da cambiamenti di condizioni o processi

Aberham Hailu Fe y i s s a ( Te c h n i c a l U n i v e r s i t y o f D e n mark, DTU) ha illu s t r a t o c o m e l a s i mulazione possa a iutare a sviluppare p ro c e s s i d i p ro d u z i o n e a l i m e n t a re s o s t e n i b i l i e d e ff ic a c i , s i a a t t r a v e r s o l’ottimizzazione dei processi convenzio nali (pastorizzazio ne, cottura, essica z i o n e , e s t r a z i o n e ) , sia sostenendo l’im p l e m e n t a z i o n e d i processi innovativi, come il riscaldamento ohmico. Attraver so la propria esperienza, ha mostrato come la simulazione consenta di prevedere variabili quali temperatura, umidità e texture e addirittura i cambiamenti di colore causati dal calore; in generale, oltre all’ottimizzazione di processi, la

simulazione aiuta la progettazione di attrezzature, consen te di ridurre il numero di prove sperimentali (riducendo così tempi e costi) e, in ultima analisi, accelera l’innovazione. Oltre agli interventi degli ospiti, le presentazioni degli spea ker COMSOL hanno mostrato come la simulazione numerica possa essere un aiuto in tutte le fasi della catena di pro duzione, dal processing dei materiali fino al prodotto finito e al packaging, citando anche esperienze concrete nell’am b i t o d e l l ’ i n d u s t r i a a l i m e n t a r e A n n e t t e P a h l , A p p l i c a t i o n Engineer in COMSOL, ha raccontato quali strumenti vengo n o o ff e r t i n e l c a m p o d e l l a f l u i d o d i n a m i c a , i n p a r t i c o l a r e per il mixing, compresa l’analisi di fluidi non newtoniani, m e n t r e u n a s e s s i o n e è s t a t a d e d i c a t a a l l e o p p o r t u n i t à d i studio dei fenomeni meccanici per il packaging nell’ambito del food

N o n è m a n c a t a u n a s e s s i o n e s p e c i f i c a s u l r i s c a l d a m e n t o e l e t t ro m a g n e t i c o , c o n p a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e a l r i s c a l d a m e n t o i n d u t t i v o e a m i c r o o n d e , c h e s i d i m o s t r a n o u t i l i soprattutto per la velocità d’azione e per il fatto che non necessitano di contatto con gli alimenti In particolare, alla cottura a induzione è stata dedicata una live demo, durante la quale i partecipanti hanno potuto vedere la creazione di un modello in diretta In un’altra sessione è stato affrontato anche il tema del riscaldamento in generale, dei tre princi p a l i m e c c a n i s m i d e l t r a s f e r i m e n t o d i c a l o r e ( c o n d u z i o n e , c o n v e z i o n e , r a d i a z i o n e ) n e l l ’ i n d u s t r i a a l i m e n t a r e e d e g l i a c c o p p i a m e n t i m u l t i f i s i c i Tr a l e a p p l i c a z i o n i p i ù u t i l i n e l settore del food, la crioessicazione, il danneggiamento ter mico, lo scioglimento del ghiaccio e l’evaporazione dell’ac qua

N a n c y B a n n a c h , D e v e l o p m e n t M a n a g e r d i C O M S O L , h a mostrato come molti alimenti possano essere efficacemen te descritti come mezzi porosi, per esempio nel caso dell’es sicazione della pasta o della cottura della pizza; mentre Ed Fontes, Chief Technology Officer di COMSOL, si è concen trato sullo studio delle reazioni chimiche nel food proces sing: dall’ossidazione, utile nell’analisi della fermentazio n e , a l l a p o l i m e r i z z a z i o n e ( n e l c a s o d e l l ’ a m i d o , p e r e s e m pio), fino a fenomeni come la distillazione, l’estrazione e i processi di membrana

Sono stati illustrati anche gli strumenti disponibili in COMSOL Multiphysics® per la creazione e la distribuzione d i a p p d i s i m u l a z i o n e , l a g e s t i o n e d i m o d e l l i e l ’ a n a l i s i d i sensibilità e affidabilità

Al tema della simulazione per l’industria alimentare è stato dedicato anche un articolo sul blog COMSOL.

NEWS s
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TECNOLOGIA PIEZOELETTRICA PER VENTILATORI E NEBULIZZATORI MEDICALI

Ventilatori intelligenti in prima linea nella lotta contro il COVID-19

Le malattie respiratorie croniche come la mucoviscidosi, l’asma o la broncop neumopatia cronica ostruttiva (BPCO), ma anche la bronchite, l’influenza e le m a l a t t i e p o l m o n a r i c o r r e l a t e a l COVID 19, richiedono un trattamento medico esteso La ventilazione medica può essere utilizzata per salvare la vita dei pazienti, migliorandone le condi zioni cliniche durante la fase di recupe r o , o p e r l a t e r a p i a f a r m a c o l o g i c a I n e b u l i z z a t o r i m e d i c i a s s i c u r a n o l a terapia delle malattie polmonari, vapo rizzando i farmaci in modo che possa n o e s s e r e i n a l a t i p r o f o n d a m e n t e n e i polmoni

genti, richiedono elementi altamente dinamici, quali i componenti piezoelet trici

I ventilatori for niscono una miscela di aria e ossigeno al paziente, garanten d o a l t e m p o s t e s s o l a p r e s s i o n e a d e g u a t a p e r v e n t i l a r e i p o l m o n i L e f u n zioni delle valvole con por tate da alta a bassa velocità possono essere imple mentate utilizzando la tecnologia pie z o e l e t t r i c a : g l i a t t u a t o r i p i e z o e l e t t r i c i p o s s o n o c o m m u t a r e d i r e t t a m e n t e l e valvole o lavorare su una molla di chiu sura o un tubo flessibile per lo sposta mento del volume. Le valvole piezoelet t r i c h e p o s s o n o e s s e r e p r o d o t t e i n design molto compatti con gli attuatori d i f l e s s i o n e m u l t i s t r a t o P I C M A ® , c h e offrono spostamenti di alcuni millime tri.

Grazie al loro consumo energetico e s t r e m a m e n t e b a s s o , g l i a t t u a t o r i p i e zoelettrici sono ideali per i dispositivi di ventilazione por tatili a batteria. Le e c c e l l e n t i c a r a t t e r i s t i c h e d i c o n t r o l l o d e l l e v a l v o l e p i e z o c h e ut il izzano l a t ecnol og ia proporzionale consento n o u n m o v i m e n t o m o l t o rapido e dinamico della v a l v o l a E s s e n d o m o l t o s i l e n z i o s e n e l f u n z i o n a mento, le valvole piezoe lettriche sono adatte per l’uso permanente anche i n a m b i e n t i s e n s i b i l i a l r u m o r e c o m e l e t e r a p i e intensive.

o piastre possono essere utilizzati nei trasduttori a ultrasuoni per determinare in modo affidabile la velocità e la por tata del flusso di gas Consentono inol tre il monitoraggio senza contatto dei l i q u i d i d a l l ’ e s t e r n o d e l l e c a m e r e d e i f l u i d i , i l c h e l i r e n d e p a r t i c o l a r m e n t e adatti per l’uso nei dispositivi medici in quanto previene la contaminazione. I sensori di flusso a ultrasuoni sono utiliz zati nei sistemi di ventilazione, all’inter no del dispositivo fisso e nella masche r a r e s p i r a t o r i a s t e s s a , a s e c o n d a d e l design.

I sistemi di ventilazione medica assicu rano la regolare funzionalità polmona re e sostituiscono la respirazione spon tanea per i pazienti con funzioni pol m o n a r i g r a v e m e n t e c o m p r o m e s s e , m e d i a n t e i n a l a z i o n e , e s p i r a z i o n e e o s s i g e n a z i o n e c o n t r o l l a t a d e i g a s . Sono utilizzati in caso di grave insuffi c i e n z a r e s p i r a t o r i a o i n s u f f i c i e n z a respiratoria causata da varie malattie Questi sistemi sono impiegati paralle lamente all’anestesia, durante gli inter venti chirurgici e in terapia intensiva. Q u a n d o s i t r a t t a d i t e r a p i a i n t e n s i v a con sistemi di ventilazione medica, l’af f i d a b i l i t à e l a p r e c i s i o n e s o n o f o n d a m e n t a l i . I s i s t e m i a u t o m a t i z z a t i u l t r a r e a t t i v i , c o m e i v e n t i l a t o r i i n t e l l i -

Il controllo e il monitoraggio dei flussi di gas sono i compiti principali nei ven t i l a t o r i m e d i c i . C o n s e n t o n o u n f l u s s o d ’ a r i a c o n t i n u o , m a r i l e v a n o a n c h e i cali di por tata, per adattare il funziona mento del sistema di ventilazione Per la misurazione del tempo di funziona mento, i componenti piezo come dischi

Vantaggi dei nebulizzatori piezoelettrici Il trattamento terapeutico delle malattie respiratorie prevede tradizionalmente la somministrazione di farmaci tramite n e b u l i z z a t o r i : i n q u e s t i d i s p o s i t i v i , l a s o l u z i o n e p e r i n a l a z i o n e v i e n e c o m pressa in goccioline molto fini. Un’altra s o l u z i o n e s a r e b b e l a g e n e r a z i o n e d i g o c c i o l i n e u t i l i z z a n d o l a t e c n o l o g i a piezoelettrica in nebulizzatori a mem brana, con anelli piezoelettrici, dischi o p i a s t r e c h e f u n g o n o d a t r a s d u t t o r i u l t r a s o n i c i , p e r d e t e r m i n a r e i n m o d o a f f i d a b i l e l a v e l o c i t à e l a p o r t a t a d e l f l us s o di g as ; es s i eccit ano una m em b r a n a d i a c c i a i o i n o s s i d a b i l e , c o n d i v e r s e m i g l i a i a d i f o r i d i d i m e n s i o n i micrometriche, a vibrazioni ad alta fre quenza e producono aerosol par tico larmente omogenei Il loro design com p a t t o e l e m o d a l i t à f l e s s i b i l i d i m o v i mento consentono forze elevate, acce l e r a z i o n i e f r e q u e n z e operative ultrasoniche

Nebulizzatori a membrana

La generazione di aero sol piezoelettrici assicu r a c h e i f a r m a c i d i a l t a q u a l i t à v e n g a n o a p p l i cati in modo più mirato, a p r e n d o c o n c e t t i t e r a peutici innovativi e riducendo significa tivamente il rischio di effetti collaterali. P o i c h é l e p i e z o c e r a m i c h e u t i l i z z a n o un effetto cristallo per generare sposta mento, i generatori piezoelettrici non p r e s e n t a n o a t t r i t o n é u s u r a e q u i n d i non richiedono manutenzione; un ’altra loro caratteristica vantaggiosa consiste

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n e l l ’ a d a t t a b i l i t à a l l a p u l i z i a p r o f e s s i o n a l e S o p r a t t u t t o p e r i p a z i e n t i , i n e b u l i z z a t o r i a m e m b r a n a r i c h i e d o n o m o l t o m e n o t e m p o p e r n e b u l i z z a r e i f a r m a c i r i s p e t t o a i s i s t e m i c o n v e n z i o n a l i

D u r a n t e i l f u n z i o n a m e n t o , e s s i s o n o q u a s i i m p e r c e t t i b i l i e r i c h i e d o n o u n ’ e n e r g i a m i n i m a ; i c o m p o n e n t i p i e z o e l e t t r i c i s o n o p a r t i c o l a r m e n t e a d a t t i p e r d i s p o s i t i v i d ’ i n a l a z i o n e p o r t a t i l i .

C i ò a u m e n t a n o t e v o l m e n t e l a q u a l i t à d e l l a v i t a , s o p r a t t u t t o p e r i p a z i e n t i c o n m a l a t t i e r e s p i r a t o r i e c r o n i c h e c h e d e v o n o i n a l a r e f r e q u e n t e m e n t e .

COGO BILANCE WEIGHTGET TOUCH, AL SERVIZIO DI TUTTI

Cogo Bilance ha recentemente presen t a t o u n ’ e n n e s i m a n o v i t à n e l m o n d o d e l l a p e s a t u r a , a l l ’ i n s e g n a d e l l ’ a u t o mazione e dell’innovazione, oltre che, come sempre, della precisione Abbiamo pensato e realizzato un nuo vo sistema di pesatura self service, in n o v a t i v o e s o p r a t t u t t o o r i e n t a t o a risolvere in maniera definitiva i piccoli e grandi problemi delle aziende priva t e d i q u a l s i a s i s e t t o r e , s o p r a t t u t t o d i quelle pubbliche Il nuovo sistema di pesatura self servi ce Weightget touch integra, in un con

Tecnologia

di assemblaggio di PI Ceramic

Che si tratti d’integrare i piezo nei tra

sduttori ultrasonici o d’incollare i piezo alle membrane o ai diaframmi, PI Cera m ic può of f r ir e al cl ient e m ol t o di più rispetto a produrre semplicemente ele menti piezo: grazie al suo note vole know how in ambito di test e di confezionamento, la socie t à p u ò s u p p o r t a r e i c l i e n t i a n che nell’incollaggio o nella mes sa a contatto di componenti pie z o e l e t t r i c i , n o n c h é n e l l ’ a s s e m blaggio di interi trasduttori

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t e n i t o r e i n a c c i a i o i n o x , i l t e r m i n a l e d i pesatura e altre periferiche, quali stam panti, lettori di RFID, lettori di gettoni, tessere o chiavette a scalare In tal mo d o , a r e e i n d u s t r i a l i e p u b b l i c h e , q u a l i i s o l e e c o l o g i c h e , r e c u p e r o r i f i u t i , m e r cati ortofrutticoli ecc , potranno da oggi eliminare completamente il presidio del sito di pesatura, risparmiando così tem po e denaro avvalendosi di un sistema di controllo completamente automatizza to.

Il controllo accessi dei mezzi alle aree d’interesse che opera in completa auto

nomia, può essere integrato anche con telecamere lettura targhe o di contesto e inoltre si presta per essere collegato alle pese pubbliche, consentendo all’u tente un uso 24 ore su 24, e al comune il controllo delle tariffe e degli incassi in modo puntuale e senza errori L ’ o b i e t t i v o a m b i z i o s o d i We i g h t g e t touch è quello di avere amministrazio n i p u b b l i c h e e d e n t i p i ù e ff i c i e n t i e utenti soddisfatti del servizio Contatta il team commerciale di Cogo B i l a n c e p e r a v e r e m a g g i o r i i n f o r m a zioni sulle molteplici funzionalità e le infinite possibilità di un sistema effica c e e d e ff i c i e n t e c o m e We i g h t g e t touch

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NEWS

Rubrica a cura di Luca Mari (lmari@liuc.it)

Verso un “Manifesto per la cultura metrologica”?

Spunti per una riflessione

GENERAL METROLOGY

In this permanent section of the Journal our colleague and friend Luca Mari, world-recognized expert in fundamental metrology and member of several International Committees, informs the readers on the new development of the fundamental norms and documents of interest for all metrologists and measurement experts. Do not hesitate to contact him!

RIASSUNTO

In questa Rubrica permanente il collega e amico Luca Mari, internazionalmente riconosciuto quale esperto di metrologia fondamentale e membro di numerosi tavoli di lavoro per la redazione di Norme, informa i lettori sui più recenti temi d’interesse e sugli sviluppi di Norme e Documenti. Scrivete a Luca per commentare i suoi articoli e per proporre ulteriori temi di discussione!

DI UNA CULTURA METROLOGICA

In precedenti articoli pubblicati su Tutto_Misure si è già sostenuto che un po’ di cultura metrologica sarebbe importante per tutti nella nostra società (in particolare in “Quale ruolo per la metrologia nel mondo dei big data?”, issuu.com/tutto_misure/docs/2 017_04 ; “La cultura metrologica tra dataismo e post-verità”, issuu.com/ tutto_misure/docs/tm.4-2021 ; “Il ruolo sociale della cultura metrologica: qualche ipotesi”, issuu.com/ tutto_misure/docs/tm.1-2022 ). Proseguiamo qui questa riflessione, cercando di renderla ancora più concreta con una domanda: se siamo convinti (com’è stato scritto) che la cultura metrologica sia una componente importante dell’educazione alla cittadinanza attiva, cosa possiamo fare per promuoverla e, prima ancora, per farne comprendere l’importanza? Un buon contesto in cui questa domanda si colloca è dato dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018 “relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente” ( eur-lex.

europa.eu/legal-content/IT/ TXT/PDF/?uri=CELEX:32018H0 604(01) ), in cui si chiarisce che “le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva”.

Per questo auspicabile obiettivo, la cultura metrologica ha certamente un contributo da offrire: andiamo allora a cercare cosa se ne scrive nella Raccomandazione.

Le competenze chiave individuate dal Consiglio sono varie (presentate nell’Allegato alla Raccomandazione) e tra queste la “competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria”, che evidentemente allude a STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), l’ambito in cui supponiamo ci dovrebbero essere i riferimenti alla misurazione (l’elenco include anche la “competenza digitale” che, per come è presentata, non ha invece a che fare con la misurazione). A proposito delle “conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali legati a tale competenza”, ecco quello che troviamo:

A.La conoscenza necessaria in campo matematico comprende una solida conoscenza dei numeri, delle misure e delle strutture, delle operazioni fondamentali e delle presentazioni matematiche di base, la comprensione dei termini e dei concetti matematici e la consapevolezza dei quesiti ai quali la matematica può fornire una risposta. Le persone dovrebbero saper applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano, nella sfera domestica e lavorativa (ad esempio, in ambito finanziario), nonché seguire e vagliare concatenazioni di argomenti. Le persone dovrebbero essere in grado di svolgere un ragionamento matematico, di comprendere le prove matematiche e di comunicare in linguaggio matematico, oltre a saper usare i sussidi appropriati, tra i quali i dati statistici e i grafici, nonché di comprendere gli aspetti matematici della digitalizzazione.

Un atteggiamento positivo in relazione alla matematica si basa sul rispetto della verità e sulla disponibilità a cercare le cause e a valutarne la validità. B.Per quanto concerne scienze, tecnologie e ingegneria, la conoscenza essenziale comprende i principi di base del mondo naturale, i concetti, le teorie, i principi e i metodi scientifici fondamentali, le tecnologie e i prodotti e processi tecnologici, nonché la comprensione dell’impatto delle scienze, delle tecnologie e dell’ingegneria, così come dell’attività umana in genere, sull’ambiente naturale. Queste competenze dovrebbero consentire alle persone di comprendere meglio i progressi, i limiti e i rischi delle teorie, applicazioni e tecnologie scientifiche nella società in senso lato (in relazione alla presa di decisione, ai valori, alle questioni morali, alla cultura, ecc.).

Tra le abilità rientra la comprensione

IL SENSO
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METROLOGIA GENERALE
Articolo di L. Angrisani, G. Betta, P. Carbone, A. Cigada, Z. Del Prete, A. Ferrero, L.Mari, N. Paone, D. Petri, E. Sardini

della scienza in quanto processo d’in v e s t i g a z i o n e m e d i a n t e m e t o d o l o g i e s p e c i f i c h e , t r a c u i o s s e r v a z i o n i e d esperimenti controllati, la capacità di utilizzare il pensiero logico e razionale per verificare un’ipotesi, nonché la di s p o n i b i l i t à a r i n u n c i a r e a l l e p r o p r i e c o n v i n z i o n i s e e s s e s o n o s m e n t i t e d a nuovi risultati empirici. Le abilità com prendono, inoltre, la capacità di utiliz zare e maneggiare strumenti e macchi nari tecnologici nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per for m u l a r e u n a d e c i s i o n e o c o n c l u s i o n e sulla base di dati probanti Le persone dovrebbero essere anche in grado di r i c o n o s c e r e g l i a s p e t t i e s s e n z i a l i d e l l’indagine scientifica e capaci di comu nicare le conclusioni e i ragionamenti afferenti

Q u e s t a c o m p e t e n z a c o m p r e n d e u n atteggiamento di valutazione critica e curiosità, l’interesse per le questioni eti che e l’attenzione sia alla sicurezza sia alla sostenibilità ambientale, in par ti colare per quanto concerne il progres so scientifico e tecnologico in relazio n e a l l ’ i n d i v i d u o , a l l a f a m i g l i a , a l l a comunità e alle questioni di dimensio ne globale

È una buona dichiarazione (ci pare), anche se con alcune peculiarità (in par ticolare, davvero il “rispetto della veri tà” e la “disponibilità a cercare le cau se ” hanno a che vedere con “ un atteg g i a m e n t o p o s i t i v o i n r e l a z i o n e a l l a matematica”, invece che alle scienze empiriche?). Ma di cultura metrologica si tratta solo implicitamente e generica m e n t e , c o m e q u a n d o s i s c r i v e d i “ capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari tecnologici non ché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una decisione o c o n c l u s i o n e s u l l a b a s e d i d a t i p r o banti”, e di riferimenti specifici alla mi surazione non c’è traccia. Anzi, forse per fino peggio, sembra che qui si vo g l i a m a n t e n e r e l o s t e r e o t i p o c h e c i ò che conta della misurazione sia la sua componente matematica: “la conoscen za necessaria in campo matematico comprende una solida conoscenza dei numeri, delle misure e delle strutture”

Cerchiamo di comprendere: se si tratta di “misure” “in campo matematico”, ci si riferisce a relazioni di proporzionali t à t r a e n t i t à m a t e m a t i c h e N e g l i E l e menti di Euclide è definito, infatti, non solo che “Di due grandezze omogenee la minore si dice par te della maggiore, q u a n d o q u e l l a m i s u r a q u e s t a e s a t t a m e n t e ” ( l i b r o V, d e f i n i z i o n e 1 ) , m a anche che “Di due numeri il minore si dice par te del maggiore, quando quel l o m i s u r a q u e s t o e s a t t a m e n t e ” ( l i b r o VII, definizione 3) Insomma, per sfor tu nata che sia questa quasi omonimia, le misure non sono necessariamente con n e s s e c o n l a m i s u r a z i o n e , c o m e p e r altro è ben noto da secoli: “ a measure of a number is any number that divides it, without leaving a reminder. So, 2 is a m e a s u r e o f 4 , o f 8 , e t c . ” ( H u t t o n , 1795); “the term ’ measure ’ is used con versely to ’multiple’; hence [if] A and B h a v e a c o m m o n m e a s u r e [ t h e y ] a r e s a i d t o b e c o m m e n s u r a b l e ” ( D e M o r g a n , 1 8 3 6 ) P e r e l i m i n a r e q u a l s i a s i e v e n t u a l e d u b b i o r e s i d u o : l a t e o r i a d e l l a m i s u r a ( i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i /M i s ur a ( ma t e ma t i c a ) ) non è una teoria della misurazione. Il nostro punto qui è che ciò che conta della misurazione, per sviluppare e dif fondere socialmente una buona cultura m e t r o l o g i c a , n o n è d a v v e r o s o l o l a componente matematica, pure presen te, ma soprattutto il fatto che la misura zione consente di stabilire relazioni tra il mondo empirico e il mondo dell’infor m a z i o n e ( n o n d i s c u t i a m o q u i d i c o s a sia la matematica, e di quali relazioni vi siano tra matematica e scienze del l ’ i n f o r m a z i o n e ) C o m e s c r i t t o i n “ I l ruolo sociale della cultura metrologica: qualche ipotesi”, “l’attività del misura re gode delle seguenti caratteristiche: (1) è finalizzata a produrre informazio ne su proprietà empiriche, fornita nella forma di valori di tali proprietà;

( 2 ) o p e r a c o n r i f e r i m e n t i c o n d i v i s i e accettati preventivamente, materializ z a t i i n c a m p i o n i d i m i s u r a t a r a t i , e garantisce la riferibilità dei risultati pro dotti a tali riferimenti;

(3) opera ’ a scatola aper ta’, così che, d i p r i n c i p i o , c h i u n q u e p u ò a c c e r t a r e come si è prodotto il risultato”

A proposito del secondo punto, ricor diamo la definizione che dà il Vocabo

l a r i o I n t e r n a z i o n a l e d i M e t r o l o g i a (VIM) di “catena di riferibilità metrolo g i c a ” : “ s u c c e s s i o n e d i c a m p i o n i d i m i s u r a e t a r a t u r e u s a t a p e r p o r r e i n r e l a z i o n e u n r i s u l t a t o d i m i s u r a a u n r i f e r i m e n t o ” , w w w. c e i n o r m e . i t / s t r u m e n t i - o n l i n e / v i mv o c a b o l a r i o - i n t e r n a z i o n a l e - d imetrologia/vim-app. Con tutta evidenza, si tratta di caratte ristiche a proposito della relazione tra mondo empirico e mondo dell’informa zione, a cui la Raccomandazione del C o n s i g l i o d e l l ’ U n i o n e E u r o p e a ( e v i d e n t e m e n t e s c r i t t a c o n u n ’ a t t e n z i o n e alle misure come entità matematiche) fa solo qualche cenno

L’IMPORTANZA DI UNA CULTURA METROLOGICA

La consapevolezza e la sensibilità alla relazione tra mondo empirico e mondo dell’infor mazione è ciò che la cultura metrologica mira a sviluppare e diffon d e r e s o c i a l m e n t e , e i n q u e s t o i l r u o l o della misurazione è strategico e critico e non può essere dato per scontato; a m a g g i o r r a g i o n e i n u n a s i t u a z i o n e come quella che stiamo vivendo, in cui s o p r a t t u t t o i p i ù g i o v a n i p o t r e b b e r o arrivare a convincersi che tutto ciò che c o n t a s i r e a l i z z a n e l “ d i g i t a l e ” e n e l “vir tuale” e, quindi, la misurazione è al più un caso par ticolare di computazio ne... Ovviamente non è così: viviamo i n ( a l m e n o ) d u e m o n d i , q u e l l o d e l l a materia/energia e quello dell’informa z i o n e , l a c u i r e l a z i o n e d o v r e m m o impegnarci a gestire, e a insegnare a gestire, con cura ed efficacia. La nostra società sta affrontando sfide nuove e sempre più complesse, per cui vale quanto scrisse nel 1979 Hans Jo nas in “Il principio responsabilità Un’e tica per la civiltà tecnologica”: “Il Pro m e t e o i r r e s i s t i b i l m e n t e s c a t e n a t o , a l quale la scienza conferisce forze senza precedenti e l’economia imprime un im pulso incessante, esige un ’etica che [...] impedisca alla sua potenza di diventa r e u n a s v e n t u r a p e r l ’ u o m o [ ] Q u i tutto è nuovo [e] nessuna etica tradizio nale ci ammaestra quindi sulle nor me del ’bene’ e del ’male’ alle quali vanno s u b o r d i n a t e l e m o d a l i t à i n t e r a m e n t e

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nuove del potere e delle sue possibili creazioni”

Le decisioni da prendere (si pensi, ad esempio, agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, Sustainable Development G o a l s , S D G s d e l l e N a z i o n i U n i t e : unric.or g/it/agenda-2030) sono p e r c i ò , a l o r o v o l t a , s p e s s o n u o v e e complesse e possono richiedere analisi e inter venti coerenti tra mondo empiri co e mondo dell’informazione Per realizzare questi obiettivi, è ragio nevole accettare che ci siano posizioni diverse, anche contraddittorie, a pro posito degli inter venti da operare, dato c h e l e d e c i s i o n i p o s s o n o c o i n v o l g e r e differenze politiche, culturali, sociali, e c o n o m i c h e , g e o g r a f i c h e , e c c P r e n dendo a prestito il lessico della medici na, è ragionevole che ci siano posizio ni diverse a proposito delle terapie da impiegare per contrastare lo sviluppo di una patologia. Ma la scelta di una buona terapia si basa, in ogni caso, su un ’appropriata diagnosi E, anche di f r o n t e a p r o b l e m i n u o v i e c o m p l e s s i , non è ragionevole accettare differenze nelle diagnosi. Ovviamente differenze possono fattualmente manifestarsi, ma d i f r o n t e a e s s e d o v r e m m o p o t e r c i sedere allo stesso tavolo per trovarne le cause, con un protocollo che specifichi c h e l a d i a g n o s i d o v r e b b e e s s e r e , a l m e g l i o d e l l e c o n o s c e n z e d i s p o n i b i l i , riferita all’oggetto del problema (e dun q u e a p p r o p r i a t a m e n t e o g g e t t i v a ) e interpretata nello stesso modo da tutti i s o g g e t t i i n t e r e s s a t i ( e d u n q u e a p p r o priatamente intersoggettiva) (ciò alme n o i n l i n e a d i p r i n c i p i o : i n s i t u a z i o n i concrete, differenze potrebbero rima n e r e , p e r c h é u n a d i a g n o s i c o r r e t t a potrebbe richiedere risorse non dispo nibili, e in par ticolare il tempo, se una decisione è da prendere con urgenza)

Gli scenari che ci si prospettano sono così nuovi e complessi che per ora non sappiamo come orientare in un ’unica, benefica direzione le azioni del Prome teo scatenato di cui scrisse Jonas: per esempio, non sappiamo se sia una buo na idea regolare lo sviluppo di sistemi d’intelligenza ar tificiale autonomi (un caso estremo è quello dei sistemi d’ar ma autonomi, autonomous weapon sys tems), e nel caso come farlo, e non sap piamo quali azioni siano le più efficaci

per contrastare il cambiamento climati co indotto dal nostro carbon footprint Possiamo però dotarci di un protocollo di analisi: insomma, se non sulle tera pie, dovremmo essere in grado di con cordare almeno sulle diagnosi. D o v r e m m o p o i c o n c o r d a r e s u l f a t t o che nessuna diagnosi può essere, nello stesso tempo, massimamente specifica e per fettamente cer ta. Un appropriato protocollo di analisi non può prescin dere da questo e deve, quindi, mettere nella condizione di valutare e gestire la qualità della diagnosi, in modo da con s e n t i r e u n a c o n s e g u e n t e v a l u t a z i o n e del rischio che la terapia, decisa in fun zione della diagnosi, possa non avere gli effetti desiderati o, peggio ancora, possa avere effetti indesiderati. Riteniamo che la nostra società abbia bisogno di un tale protocollo e di stru menti per renderlo efficace e di una cul tura diffusa nell’applicazione di questo p r o t o c o l l o e d e i s u o i s t r u m e n t i . È c i ò che mettono a disposizione la scienza e la tecnologia della misurazione e il s i s t e m a o r g a n i z z a t i v o d e l l a m e t r o l o gia, anche come abilitatori fondamen t a l i d e l l ’ I n f r a s t r u t t u r a d e l l a Q u a l i t à della società E perciò sosteniamo che una cultura metrologica assente o insuf f i c i e n t e d o v r e b b e e s s e r e c o n s i d e r a t a una forma di analfabetismo funzionale ( i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / A n a l f a betismo funzionale), e quindi trat tata come un problema da risolvere

VERSO UN “MANIFESTO PER LA CULTURA METROLOGICA”

P e r q u e s t e r a g i o n i , s u g g e r i a m o c h e q u e l c h e s t i a m o p r o p o n e n d o d i c h i a mare “cultura metrologica” dovrebbe rientrare nelle competenze chiave per l’apprendimento permanente, e come tale essere riconosciuto e valorizzato, a par tire dal suo insegnamento in tutti g l i o r d i n i d i s c u o l a C o l o r o i q u a l i , a vario titolo, sono esper te ed esper ti di m i s u r a z i o n e d o v r e b b e r o e s s e r e t r a i primi promotori di un processo di svi luppo orientato a questo fine Un primo risultato di questo processo p o t r e b b e e s s e r e l a r e d a z i o n e d i u n “Manifesto per la cultura metrologica”, a cui giungere con un dialogo costrutti

vo, finalizzato innanzitutto all’identifi cazione dei soggetti a cui il Manifesto p o t r e b b e e s s e r e p i ù e f f i c a c e m e n t e r i v o l t o ( p o l i t i c i ? i m p r e n d i t o r i ? i n s e gnanti? genitori? cittadini?) e, successi vamente, all’esplorazione delle moda lità con cui contribuire concretamente alla diffusione di una cultura metrologi ca nella nostra società. In questa affermazione abbiamo volu t a m e n t e i m p i e g a t o i l c o n d i z i o n a l e , p e r c h é c i r e n d i a m o c o n t o d e l l a c o m plessità di quanto stiamo proponendo, che tuttavia riteniamo di grande impor t a n z a p e r c o n t r i b u i r e a d i f f o n d e r e s o c i a l m e n t e u n a “ c o m p e t e n z a [ c h e ] comprende un atteggiamento di valu t a z i o n e c r i t i c a e c u r i o s i t à , l ’ i n t e r e s s e per le questioni etiche e l’attenzione sia a l l a s i c u r e z z a s i a a l l a s o s t e n i b i l i t à ambientale, in par ticolare per quanto concerne il progresso scientifico e tec n o l o g i c o i n r e l a z i o n e a l l ’ i n d i v i d u o , alla famiglia, alla comunità e alle que s t i o n i d i d i m e n s i o n e g l o b a l e ” , c o m e d i c h i a r a l a c i t a t a R a c c o m a n d a z i o n e del Consiglio dell’Unione Europea C i a u g u r i a m o c h e a q u e s t o p r o c e s s o decidano di contribuire in par ticolare coloro i quali, a vario titolo, operano nel campo delle misure Riteniamo che questa rivista, per la sua ampia diffu s i o n e t r a g l i o p e r a t o r i d e l s e t t o r e , possa essere uno strumento adatto per s t i m o l a r e q u e s t a r i f l e s s i o n e e a u s p i chiamo che diventi un utile e proficuo forum di discussione.

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? DOMANDE COMMENTI PROPOSTE Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle DOMANDE COMMENTI PROPOSTE Scrivi alla Redazione CLICCA QUI (LOGO tutto_misure) Le Misure strumento er la ri resa Scrivi alla Redazione Le Misure strumento per la ripresa CLICCA QUI TUTTO MISURE TUTTO MISURE

ACQUISISCE ETQ E LA SUA PIATTAFORMA SOFTWARE PER IL QMS (QUALITY MANAGEMENT SYSTEM)

H e x a g o n A B , a z i e n d a l e a d e r a l i v e l l o m o n d i a l e n e l campo delle soluzioni di realtà digitale che combina sensori, software e tecnologie autonome, ha annun ciato oggi l’acquisizione di ETQ, fornitore di software d i g e s t i o n e p e r l a Q u a l i t à , E H S ( a m b i e n t e , s a l u t e e sicurezza) e conformità Molte aziende si affidano da tempo a ETQ Reliance, la soluzione QMS di ETQ, orientata al futuro e davvero multi tenant. Il sistema realizza la struttura portante dei dati, per automatizzare la raccolta e la condivisione dei dati di controllo della qualità della produzione, i rapporti di non conformità, il feedback dei clienti e altro ancora, offrendo una visione aziendale della gestione della qualità attraverso l’intero ciclo di vita del prodotto La sua vasta gamma di applicazioni è dotata di funzionalità predefinite e configurabilità senza codice, consentendo ai clienti di adattare la solu zione alle proprie esigenze particolari e di ottimizzare i pro cessi aziendali critici per raggiungere i propri obiettivi di qualità, sicurezza e ambiente.

Il nostro posizionamento ai vertici di mercato nell’acqui sizione di dati di qualità e nelle realtà digitali intelligenti fa di ETQ un’ottima scelta. L’acquisizione di ETQ combina il talento a una profonda esperienza qualitativa in una vasta gamma di settori industriali, prendendo in considerazione il divario in rapida crescita tra la creazio ne e l’utilizzo di dati di qualità ” , afferma Ola Rollén, Presidente CEO di Hexagon “

L’integrazione dei dati dei nostri siste m i d i m i s u r a c o n R e l i a n c e c o n s e n t e d i aumentare i livelli di autonomia che ren dono il cliente maggiormente in grado di sfruttare i dati di qualità e di processo. ETQ permette anche la connettività dei dati e dei processi di qualità attraverso le catene di fornitura, riunendo fornitori e clienti in un unico sistema”

Le avanzate capacità di gestione dei dati di ETQ, guidate dall’apprendimento automatico e dall’intelligenza artifi ciale, rendono i dati di qualità pienamente utilizzabili e disponibili anche a monte Ciò non solo riduce i difetti, gli scarti, la rilavorazione e i richiami, ma rende anche possi bile un ciclo di feedback autonomo, la tracciabilità digita l e d e l l e i n f o r m a z i o n i e u n c i c l o v i r t u o s o p e r i l c o n t i n u o miglioramento

con uffici in Arizona e a Dublino (Irlanda) Con 185 dipen denti, il suo team di esperti di qualità guida il successo dei clienti in diversi settori: scienze della vita, sanità, industria p e s a n t e , e l e t t r o n i c a , a l i m e n t i e b e v a n d e , a u t o m o t i v e e altro ETQ opererà come parte della divisione Manufactu ring Intelligence di Hexagon ETQ dovrebbe generare un fatturato di circa 75 milioni di dollari nel 2022, con un margine operativo rettificato di olt r e il 35% (m ar gini EBITD A in c ont ant i di c ir c a il 45% , r i f l e t t e n d o u n m o d e l l o d i p a g a m e n t o a n t i c i p a t o S a a S ) . ETQ ha spinto la sua base di clienti verso il SaaS, che do vrebbe rappresentare la metà del fatturato nel 2022 ed è cresciuto a un tasso composto annuo di 3 anni (CAGR) del 60% Dato il forte inserimento all’interno dei settori della produzione e di processo di Hexagon e il significativo mar gine di es pans ione geogr af ic a, la t r ans az ione dov r ebbe generare sinergie di vendita per oltre 40 milioni di dollari, con margini incrementali molto forti entro il 2026 I costi di transazione e integrazione, compresi i valori in ec c e s s o n e l l e a l l o c a z i o n i d e i p r e z z i d ’ a c q u i s t o ( P PA ) e g l i a g g i u s t a m e n t i d e i r i c a v i d i ff e r i t i c h e i n c i d o n o s u l c o n t o economico, saranno comunicati all’ultimazione dei calcoli. H e x a g o n p a g h e r à a E T Q u n p r e z z o d ’ a c q u i s t o d i 1 . 2 0 0 milioni di dollari, su base cash e senza debiti. Il corrispetti vo in contanti sarà completamente finanziato tramite le s t r u t t u r e d i d e b i t o e s i s t e n t i , c o n c o n s e g u e n t e r a p p o r t o proforma tra debito netto ed EBITDA di circa 2,0 dopo la t r a n s a z i o n e E T Q i n c r e m e n t e r à i p r o f i t t i r e t t i f i c a t i d i Hexagon (prima del PPA e di altri aggiustamenti di conta bilità dell’acquisto) a partire dalla chiusura Il completa mento della transazione è soggetto alle approvazioni nor mative e ad altre condizioni usuali, che dovrebbero essere del tutto completate all’inizio del secondo trimestre 2022

CLICCA QUI per richiedere ulteriori informazioni.

HEXAGON 2 0 2 2 T M  90

M a r i a L u t h s t r ö m , H e a d o f S u s t a i n a b i l i t y a n d I n v e s t o r Relations, Hexagon AB, +46 8 601 26 27, ir@hexagon com Kristin Christensen, Chief Marketing Officer, Hexagon AB, +1 404 554 0972, media@hexagon com

NEWS s
“Hexagon è da tempo impegnata a consentire ai clienti di realizzare i vantaggi offerti dall’automazione guidata dai dati e dalla qualità dei prodotti, compresa la possibilità di realizzare la fabbrica del futuro, autosufficiente, capace di controllarsi, di migliorarsi e di ripararsi da sola” , ha conti nuato Rollén “Con la nostra impronta globale, le sinergie verticali e il buon rapporto con i clienti, compresa la nostra attività EAM recentemente acquisita, ETQ è pronta per una rapida crescita Siamo orgogliosi di dare il benvenuto a ETQ mentre continuiamo ad accelerare il nostro percorso verso il cloud e a costruire il principale sistema di qualità a livello mondiale, dall’officina a tutti gli altri reparti” Fondata nel 1992, ETQ ha sede nel Massachusetts (USA), N . 0 4 

Metrologia e Contratti

Parte 26 – Baseline funzionali (e non)

METROLOGY AND CONTRACTS PART 26: FUNCTIONAL AND NON-FUNCTIONAL BASELINES

Twenty sixth paper based on the new GUFPI ISMA guidelines on the proper use of “Principles, Assump tions and Contractual Best Practices” (vol. 1, 2016) is about functional (and non functional) baselines

RIASSUNTO

Ve n t i s e i e s i m o a r t i c o l o b a s a t o s u l l e n u o v e l i n e e g u i d a G U F P I I S M A , s u l c o r r e t t o u s o d i “ P r i n c i p i , Assunzioni e Best Practice Contrattuali” (vol 1, 2016) [1], relativo alle base line, funzionali e non funzionali

COS’È UNA BASELINE? A COSA SERVE?

Secondo lo standard ISO/IEC 12207 [ 2 ] , u n a b a s e l i n e è u n a “ f o r m a l l y

a p p r o v e d v e r s i o n o f a c o n f i g u r a t i o n i t e m , r e g a r d l e s s o f m e d i a , f o r m a l l y designated and fixed at a specific time during the configuration item’s life cy cle” . E, proseguendo nelle definizioni, u n c o n f i g u r ation item (CI) è, s e m p r e s e c o n d o lo stesso standard, un “item or aggre gation of hardwa r e , s o f t w a r e , o r b o t h t h a t i s d e s i gnated for config u r a t i o n m a n a g e ment and treated a s a sin g le e n tity i n t h e c o n f i g u r a tion management process ”

P a r l a n d o d i p r o g e t t i I C T, u n C I ( s i n o n i m o d i “ a s s e t ” ) n o n è r a p presentato neces sariamente da un e l e m e n t o s o f t w a re, ma da un qual siasi asset che ser va al l ’ or g anizza z i o n e p e r l a p r o d u z i o n e e d e r o g a z i o n e d i p r o dotti/ser vizi Per

tanto un CI può essere, come specifica to anche in ITIL [3] (il principale frame work sulla gestione ser vizi IT e non) un m o d u l o s o f t w a r e , u n a p e r s o n a , u n t avol o, un edif icio, un ar chivio dat i e via dicendo.

Censire un insieme di CI e mantenerne lo stato aggiornato in un archivio (Con f i g u r a t i o n M a n a g e m e n t D a t a B a s e CMDB) all’interno di un CMS (Configu r a t i o n M a n a g e m e n t S y s t e m ) s e r v e a u n ’ o r g a n i z z a z i o n e p e r c o n o s c e r e d i quanti beni, in un dato momento tem porale, essa disponga, permettendo a c h i d i d o v e r e d i p r e n d e r e d e c i s i o n i informate.

Come decidere, in termini di Capacity M a n a g e m e n t , s e a c q u i s i r e o m e n o nuove risorse per la gestione di un pro ces s o, s e non s apes s im o es at t am ent e di quanto abbiamo bisogno e di quan t o g i à d i s p o n i a m o n e l n o s t r o “ m a gazzino”? E, nel caso avessimo neces sità, l’organizzazione potrebbe spesa re tale acquisto?

I l p r o c e s s o d i g e s t i o n e d i u n a s s e t i n configurazione, intimamente collegato a l p r o c e s s o d i g e s t i o n e d i u n “ c h a n g e ” , è r e g o l a t o , n e l m o n d o I C T, d a m o l t i m o d e l l i e f r a m e w o r k , q u a l i a d e s e m p i o C M M I , S P I C E ( I S O / I E C 3306x), ITIL4 e COBIT

P a r l a r e q u i n d i d i “ s o f t w a r e a s a n a s set” [4] è per tanto ineludibile per una c o r r e t t a g e s t i o n e a z i e n d a l e d e l p a t r i m o n i o s o f t w a r e p o s s e d u t o , d a t o c h e ogni asset, appor tando un valore plu riennale all’organizzazione da un pun to di vista contabile, rappresenta una posta nell’attivo patrimoniale di bilan cio, ammor tizzabile in più esercizi

Presidente GUFPI-ISMA - Gr uppo Utenti Function Point Italia Italian Software Metrics Association luigi.buglione@gufpi-isma.or g

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L A M I S U R A D E L S O F T W A R E
s Rubrica a cura di Luigi Buglione – GUFPI-ISMA
Figura 1 CMS e CMDB

QUALI SONO LE FASI DEL CICLO DI VITA DI UN CONFIGURATION ITEM?

Ogni CI (asset) può essere associato a tre stadi (o fasi) di un ciclo di vita: ADD (nascere), CHG (modificarsi, a fronte di una Change Request), DEL (morire, ed essere dismesso) Ovviamente l’uni ca fase che può ripetersi è la seconda Vale per l’assunzione di un dipenden te, che viene assunto e censito nell’ana grafica aziendale (ADD) e modificherà i propri dati durante la vita lavorativa più volte (CHG, per cambio mansioni, s ede, r es pons abil e, ecc ) , f ino al m o mento del termine del rappor to lavora t i v o ( D E L , p e r d i m i s s i o n i , p e n s i o n e , licenziamento o mor te)

Vale anche, tuttavia, per i software che applicano tecniche di dimensionamen to, quali la FPA (Function Point Analy sis)

N e l l a I F P U G F PA i C I s o n o d a t i d a l l e c i n q u e B F C ( B a s e F u n c t i o n a l C o m p o nent): EI (External Input), EQ (External i n Q u i r y ) , E O ( E x t e r n a l O u t p u t ) , I L F ( Int er nal L og ical Fil e) ed EIF ( Ex t er nal Inter face File).

Nella COSMIC FPA esistono, invece, q u a t t r o B F C , c o r r i s p o n d e n t i a i t i p i d i “movimento dati” (E: Entr y, X: eXit; R: Read; W: Write). E via dicendo anche p e r l e a l t r e m e t o d o l o g i e s t a n d a r d ( N E S M A : I S O 2 4 5 7 0 ; F I S M A : 29881; Mark II: 20968)

Una nota: nella tecnica IFPUG lo stato d i “ c h a n g e ” s i i n d i c a c o n l ’ a c r o n i m o CHGA (CHanGe After), a indicare nella formula di calcolo per i progetti di manutenzione evoluti va che si conteggia la di mensione di una BFC, a valle del cambiamento richiesto da quella “chan ge request”. Par tendo da questa clas s i f i c a z i o n e p e r f a s i d e l ciclo di vita di un asset, è p o s s i b i l e e f f e t t u a r e u n a s e r i e d i m i s u r a z i o n i [ 4 ] legate alla stabilità dello

stesso quale componente di un prodot to/ser vizio tra cui frequenza e tempisti che di gestione di un cambio di stato Un paio di esempi: u n d i p e n d e n t e c h e “ c a m b i ” t r o p p o frequentemente lavoro potrebbe esse re valutato come poco affidabile; una funzionalità (o un intero sistema) software che cambi con eccessiva fre quenza sottenderebbe a un ’analisi non approfondita e/o non sufficientemente validata tra le par ti contrattuali In entrambi i casi la conseguenza sa rebbe una perdita di valore per tutti gli stakeholder coinvolti e con costi supe riori ai vantaggi appor tati dal successi vo “change”

ESISTE UNA SOLA BASELINE PER UN SISTEMA SOFTWARE?

Nel caso del software, spesso si pensa che la baseline sia solo una, ovverosia quella funzionale, misurabile ad esem pio con i Function Point (indipendente m e n t e d a l l a m e t o d o l o g i a a p p l i c a t a ) Ma la risposta alla domanda è che esi stono tante baseline quanti sono i pos s i b i l i c r i t e r i p e r c l a s s i f i c a r e u n a s s e t Nel caso di un prodotto software, quin di, sono almeno due: quella funzionale (derivata dalla analisi e misurazione dei FUR Functional User Requirem e n t s ) ,

REGOLAZIONI CON SPESSORI PIEZOELETTRICI

IN MACCHINE DI PRECISIONE

S p e s s o a c c a d e c h e u n e l e m e n t o o u n d a t o s p e s s o r e t r a d u e c o m p o n e n t i , situati all’interno di macchine di preci sione, vari nel tempo e questo potreb be richiedere una nuova regolazione, n e i s i s t e m i d ’ i s p e z i o n e , n e l l a p r o d u zione di semiconduttori o nelle appli cazioni di misura Ciò si può verificare, ad esempio, quando la macchina viene installata presso il cliente dopo la tara tura in fabbrica. Spesso le impostazio n i i n i z i a l i d e v o n o e s s e r e c o m p e n s a t e d o p o l ’ i n s t a l l a z i o n e , p e r v i a d i e v e n t u a l i d e r i v e o t o l l e r a n z e . L o s v a n t a g g i o d e g l i s p e s s o r i c l a s s i c i , r e t t i f i c a t i

esattamente nella dimensione richiesta, è che devono essere inseriti meccanica m e n t e I n o l t r e n o n s e m p r e è p o s s i b i l e effettuare regolazioni di precisione illi mitate e, una volta fissata la dimensio ne, è spesso molto difficile modificarla in seguito PI (Physik Instrumente) ha trovato, a tale proposito, la soluzione perfetta svilup pando gli spessori PIRest basati su tecnolo gia piezo Una volta installati nella macchi na, gli spessori attivi non solo consentono di regolare lo spazio tra due componenti in qualsiasi momento, ma anche di rag giungerlo con precisione nanometrica Questi spessori piezoelettrici, integrati

nella macchina direttamente durante la sua costruzione; sono disponibili (esat tamente come gli altri attuatori piezoe lettrici di PI) virtualmente in qualsiasi forma e dimensione. Lo spostamento dell’attuatore può essere impostato semplicemente applicando una tensio ne PI fornisce un alimentatore di facile utilizzo per questo processo di regola zione, assieme al controller di riferimen to: dopo la regolazione, la posizione desiderata rimane stabile senza alimen tazione, che può quindi essere scollega ta Nel caso di prodotti standard, lo spo stamento massimo è di 35 μm; combi nando sapientemente vari elementi fra di loro, si possono realizzare sistemi fino a sei gradi di libertà La possibilità di effettuare regolazioni in posizioni inac cessibili è stata così notevolmente sem plificata, tanto più che i PIRest possono sopportare carichi di diverse tonnellate

T M  92 LA MISURA DEL SOFTWARE s N . 0 4  2 0 2 2
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NEWS
CLICCA QUI per ulteriori informazioni Figura 2 Fasi di un ciclo di vita di un asset (CI)

ma anche quella non funzionale (basa ta sull’analisi e misurazione dei NFR Non Functional Requirements)

IFPUG ha creato nel 2011 una metodo logia parallela e complementare alla F PA , d e n o m i n a t a S N A P ( S o f t w a r e N o n f u n c t i o n a l A s s e s s m e n t P r o c e s s ) [5], attualmente in v2 4, per dimensio nare gli aspetti legati al “come/quan t o ” u n s o f t w a r e d e b b a p e r f o r m a r e e non al “ cosa ” questo debba fare

un loro inserimento ex novo in stato di ADD invece di apparire correttamente in stato di CHG Da un punto di vista t e c n i c o , s e m b r e r e b b e n o n e s s e r c i a l cun problema, ma…

Il problema si crea in alcuni contratti (soprattutto pubblici) laddove la valoriz zazione economica dei singoli CI sia differenziata in funzione degli stati (ADD, CHG e DEL). Nel caso di una BFC per la FPA, gli elementi in ADD vengono

ALCUNE CONCLUSIONI ...

Il tema, per quanto ancora non appro f o n d i t o d a m o l t e o r g a n i z z a z i o n i , è a s s o l u t a m e n t e r i l e v a n t e p o i c h é , i n a s s e n z a d i u n d i m e n s i o n a m e n t o d e i r e q u i s i t i n o n f u n z i o n a l i ( c o n r e l a t i v a creazione e gestione di una seconda b a s e l i n e ) , l e v a l u t a z i o n i d ’ i m p e g n o ( e ff o r t ) r i m a r r e b b e r o e s c l u s i v a m e n t e effettuate con tecniche esperienziali e, non avendo una quant it à m is ur at a di N F R ( q u a l e c h e s i a l ’ u n i t à d i m i s u r a adottata), non sarebbe quindi neppure p o s s i b i l e s t o r i c i z z a r e e c a l c o l a r e l e p r o d u t t i v i t à n o n f u n z i o n a l i , c o m e d i scusso in [6] e più recentemente in [7].

PERCHÉ AGGIORNARE UNA BASELINE? UN PARADOSSO COMUNE…

S e m b r a u n a d o m a n d a i n u t i l e , m a u n paradosso alquanto comune in molte organizzazioni è quello di non avere una corretta gestione di una baseline e di non aggiornarla con regolarità L’ef f e t t o è c h e a l c u n i C I e s i s t e n t i m a n o n ancora censiti quando si effettua una m o d i f i c a ( “ c h a n g e ” ) n o n a p p a i a n o ufficialmente nel CMDB. Ciò compor ta

corrisposti con una tariffa pari al 100%, i CHG al 50% e i DEL al 10%. Nel caso ripor tato poco fa, un elemen t o n o n i n i z i a l m e n t e c e n s i t o ( A D D ) e s u c c e s s i v a m e n t e m o d i f i c a t o ( C H G ) che avrebbe dovuto essere valutato la prima volta al 100% dell’impegno e la seconda volta al 50%, compor terebbe un disconoscimento del CI e del relati v o i m p e g n o p e r s u a l a c r e a z i o n e i n i ziale.

L ’ a p p l i c a z i o n e d e l l a F PA r i c h i e d e d i d e f i n i r e u n c o n f i n e a p p l i c a t i v o p e r i l software oggetto di conteggio Spesso a l l ’ i n t e r n o d i u n c o n f i n e s i d i s c u t e s e porre un confine di maggior dettaglio oppure una partizione all’interno dello stesso confine [8]

Nel caso di un software con un fr o n t end e un back end, cosa considerare? Un confine con una par tizione interna o p p u r e d u e c o n f i n i f u n z i o n a l m e n t e distinti? In entrambi i casi, sarà oppor tuno gestire anche una seconda baseli ne non funzionale per non ricadere nel l’atavico problema di valutazioni esclu sivamente esperienziali, senza alcuna m is ur a per i NFR Non es is t endo uf f i cialmente un CI, non è possibile misu rarlo.

P ar t endo dal not o adag io di Tom De m a r c o ( “ Yo u c a n ' t c o n t r o l w h a t y o u can’t measure”) potremmo quindi dire che non si può stimare e misurare ciò che ufficialmente non esiste in un qual sivoglia inventario di asset aziendali. U n a c o r r e t t a g e s t i o n e d e g l i a s s e t i n c o n f i g u r a z i o n e è p e r t a n t o c o n d i t i o s i n e q u a n o n p e r o g n i o r g a n i z z a z i o ne, considerando tanti criteri (e quindi tante baseline) quanti sono quelli utili per la sua gestione, come discusso in questo ar ticolo N e i p r o s s i m i n u m e r i c o n t i n u e r e m o a c o m m e n t a r e u l t e r i o r i a s p e t t i d e r i v a t i d a l l ’ a n a l i s i d e l l e n u o v e “ l i n e e g u i d a contrattuali” GUFPI ISMA [1], cercan d o d i e v i d e n z i a r e c o m e u n a c o r r e t t a a p p l i c a z i o n e d e g l i a s p e t t i d i m i s u r a zione permetta a un decision maker di disporre di dati, infor mazioni e cono scenze (trend) il più possibile oggettivi, utili a prendere decisioni consapevoli che tengano in debito conto anche dei rischi da individuare, gestire e possibil mente prevedere in un progetto “If you count all your assets, you always show a profit” (Wilson Mizner)

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] GUFPI ISMA, Principi, Assunzioni & Best Practice Contrattuali (Vol.1), Feb 2016

[2] ISO/IEC/IEEE 12207:2017, Systems and software engineering Software life cycle processes.

[3] Axelos, ITIL4.

[4] IFPUG, Guidelines to Software Measurement, 2nd ed (2003)

[5] IFPUG, SNAP (Software Non func tional Assessment Process) APM v2.4

[6] L Buglione, The Next Frontier: Measu ring and Evaluating the Non Functional Pro ductivity, MetricViews, IFPUG Newsletter, Vol 6 Issue No 2, August 2012, pp 11 14

[7] L Buglione, C Dekkers, Advancements in Software Development Productivity: The “FP-based” productivity paradox, MetricViews, IFPUG News letter, Vol 16 Issue No 2, December 2021, pp 23 31

[8] IFPUG FSSC, Boundary & Partitions, White Paper, v1.0, 2022

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LA MISURA DEL SOFTWARE  N . 0 4  ; 2 0 2 2
Figura 3 IFPUG SNAP: categorie e sottocategorie

MASSIMA EFFICIENZA NEI TEST VIBRAZIONALI

Pe r a i u t a r e l e c a s e automobilistiche e le o f f i c i n e d i p r o va a stare al passo con la d o m a n d a , s e m p r e c r e s c e n t e , d i t e s t vibrazionali e d’urto c o n t e n e n d o l e s p ese, Hottinger Brüel & Kjær (HBK) ha crea to un nuovo sistema shaker di media for za e raffreddato ad aria, LDS V8800, che si presenta come una soluzione completa e affidabile, con tutto ciò che serve per effettuare test vibrazionali accurati e di alte prestazioni, con un livello d’efficienza che va ben oltre il risparmio di tempo

La serie LDS V8800 di sistemi shaker è stata sviluppata per una serie di scenari nell’ambito di Ricerca&Sviluppo, Prove e Produzione, come: test di durata dei componenti e dei sottosistemi;

test generali sul carico; test di qualifica prodotto e packaging nei settori auto motive, aerospaziale, difesa, trasporti e packaging

Il nuovo shaker, adatto per test d’urto a elevata accele razione, ha una capacità interna di supporto del carico di 700 kg

Il dispositivo dispone di un sistema di centraggio indut tivo esente da manutenzione, immune alle condizioni a m b i e n t a l i s f a vo r e vo l i , c o m e p o l ve r e o c a l o r e , p e r un’affidabilità ancora superiore

Le modalità COOL e QUIET, che regolano automatica mente le impostazioni del sistema per ridurre il consu mo energetico necessario per un test o, se possibile, p e r a z i o n a r e l o s h a ke r s e n z a ve n t o l a , c o n s e n t o n o d i ridurre le spese e il rumore durante le prove standard. L e f u n z i o n i d i a s s i s t e n z a r e m o t a m a n t e n g o n o b a s s i i rischi d’ispezione, aumentano la disponibilità e il ritorno sugli investimenti a lungo termine del sistema shaker V8800 + XPA-K.

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SENSORI A INFRAROSSI PER MISURE DI TEMPERATURA SENZA CONTATTO

I sensori con tecnologia a infrarossi misurano la temperatura superficia l e d i u n t a r g e t , s e n z a e n t ra r e c o n tatto con esso. Q u e s t a c a ra t t e r i s t i c a o f f r e d i ve r s i va n t a g g i c o m e l ’ e l i m i n a z i o n e d e i problemi legati all’usura, la maggio r e ve l o c i t à d i m i s u ra r i s p e t t o a l l e tecnologie tradizionali e la possibili tà di non influenzare in alcun modo il target. Questi sensori vengono utilizzati sia nelle appli cazioni di ricerca sia in quelle industriali e sono adatti per misurare la temperatura di superfici in plastica, in metallo, in materiale organico o in vetro La serie CT LT di Optris, azienda tedesca rappresentata nel mercato italiano da Luchsinger srl, misura tempe rature da 50°C a +975 °C, con un tempo di risposta di soli 9 ms (LTH) e una risoluzione termica di 0,1 K. La testa del sensore è tra le più piccole e compatte al mondo. L’ e l e t t r o n i c a e i l s e n s o r e s o n o s e p a ra t i d a u n c a vo,

lungo fino a 15 m: questa caratteri stica permette di misurare anche in presenza di temperature ambientali di 180 °C, senza l’uso di raffredda m e n t o a g g i u n t i vo. L’ e l e t t r o n i c a h a un grado di protezione IP65, è dota ta di tasti di programmazione e di un comodo display LCD retro-illuminat o. C o n u n a s e m p l i c e s e q u e n z a d i tasti è possibile regolare l’emissività del materiale e il tempo di risposta. Il segnale è disponibile in forma analogica configurabi le: 0/4 20 mA, 0 10 V oppure equivalente a una termo coppia K o J In opzione sono disponibili interfacce USB, RS 232, RS 485, Modbus RTU, Profibus DP ed Ether net, e vari accessori, quali lenti CF (Close Focus), staffe di fissaggio a diversi gradi di libertà, custodie e purghe d’aria a flusso laminare.

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COSA SUCCEDE A UN PRODOTTO ELETTRICO/ELETTRONICO QUANDO VIENE ESPOSTO AI CAMPI ELETTROMAGNETICI?

In ambito automotive è sempre più frequente la richie sta di verificare il livello d’immunità dei componenti ai campi elettromagnetici in radiofrequenza. La serie di norme che definisce specifici metodi di prova è la ISO 1 1 4 5 2 c h e n e l l a s u a p ar t e 5 d e s c r i ve i l m e t o d o d e l l a s t r i p l i n e Q u e s t o m e t o d o p e r m e t t e d i ra g g i u n g e r e livelli di prova in bassa frequenza molto elevati impe gnando basse potenze. Il laboratorio INTEK spa, atti vo nel settore automotive da oltre 20 anni, è in grado di

c o p r i r e a m p i i n t e r va l l i d i f r e q u e n z a c o n i va r i m e t o d i ( a n t e n n e , b u l k current injection (BCI) e s t r i p l i n e ) r i c h i e s t i d a i r e g o l a m e n t i e u r o pei e/o dai capitolati costruttori.

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NEWS s
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Sottrazione di ener gia al condominio, ma non è un fur to!

La fluidità del reato può portare, senza chiarimenti interpretativi, a pronunce inique

LEGAL AND FORENSIC METROLOGY

T h i s s e c t i o n i n t e n d s t o d i s c u s s t h e g r e a t c h a n g e s o n L e g a l Metrology after the application of the D Lgs 22/2007, the so called MID directive In par ticular, it provides information, tips and war nings to all “metric users ” in need of organizations that can cer tify their metric instruments according to the Direc tive This section is also devoted to enlighting aspects of ethical c o d e s d u r i n g f o r e n s i c a c t i v i t i e s w h e r e m e a s u r e m e n t s a r e i n v o l v e d P l e a s e send all your inquiries to Ms. Scotti or to the Director!

RIASSUNTO

Questa rubrica intende discutere i significativi cambiamenti in tema di Metro logia Legale a seguito dell’entrata in vigore del Dlgs 22/2007, altrimenti detto Direttiva MID. In par ticolare, vuole fornire utili informazioni, consigli e ammonimenti a tutti gli “utenti Metrici” che si rivolgono per reperire informa zioni su Enti e organizzazioni notificate per la cer tificazione del loro prodot to/strumento secondo la Direttiva La rubrica tratta anche di aspetti etici cor r e l a t i a l l o s v o l g i m e n t o d i m i s u r a z i o n i l e g a t e a d a t t i v i t à i n a m b i t o f o r e n s e (CTU, CTP). Scrivete all’Avv. Scotti o al Direttore, e verrete accontentati!

In più occasioni sono stati pubblicati su questa rivista ar ticoli e contributi relati vi al fur to di energia, meramente sup posto o effettivo esso fosse, utili sia a for nire spunti di riflessione sia a com mentare sentenze relative a casi quali ficati inizialmente come fur to, per l’in s t a l l a z i o n e d i u n m a g n e t e o d i a l t r o “aggeggio” destinato a sottrarre ener gia, e dimostratisi poi privi di rilevanza penale, per carenza di efficacia dello s t r u m e n t o i n s t a l l a t o s u l c o n t a t o r e d e l distributore.

A completamento di quanto già pubbli cato in precedenza, pare utile ripor ta re qualche considerazione inerente al l’utilizzo (indebito) di energia all’inter no del condominio, situazione che po t r e b b e p r e s e n t a r e q u a l c h e s o r p r e s a , soprattutto per il soggetto responsabile Tr a d i z i o n a l m e n t e v i e n e q u a l i f i c a t o come fur to aggravato, fattispecie disci plinata dagli ar tt 624 e 625 n 2 c p , il compor tamento di colui il quale s’im possessa della cosa mobile altrui, sot traendola a chi la detiene al fine di trar ne profitto per sé o per altri, mediante a t t i f r a u d o l e n t i o m e d i a n t e v i o l e n z a

s ul l e cos e A l l o s copo di evit ar e er r o n e e i n t e r p r e t a z i o n i , i l C o d i c e P e n a l e chiar is ce es pr es s am ent e che s i cons i dera cosa mobile anche l’energia elet trica e ogni altra energia che abbia un valore economico

Sgombrato il campo da possibili ambi guità, appare evidente e pacifico che, n e l c a s o i n c u i u n s o g g e t t o p r o c e d a tanto a installare un magnete, o altro m e z z o i d o n e o a f a l s a r e i r i s u l t a t i d i misura, quanto ad allestire un cavo di alimentazione, allacciandolo al conta tore di terzi e por tandolo alla propria ut enza, com m et t e il r eat o di f ur t o ag g r avat o in danno, r is pet t ivam ent e, al d i s t r i b u t o r e / v e n d i t o r e d i e n e r g i a n e l primo caso, e in danno all’utente legit timo utilizzatore del contatore, nel se condo caso

Il ragionamento così posto è logico e g i u r i d i c a m e n t e f o n d a t o , m a n o n d e l tutto applicabile nel caso in cui il reo sia un condomino allacciatosi abusiva mente all’utenza (contatore) del condo minio. Non si pensi che in una simile fattispecie il soggetto vada esente da responsabilità, tuttavia è possibile af

f e r m a r e , s e b b e n e c i s i a n o p o s i z i o n i non sempre convergenti da par te della Cassazione sul punto, che non si tratti di fur to aggravato ma di appropriazio ne indebita.

Le differenze tra le due fattispecie, per q u a n t o s o t t i l i , d a n n o l u o g o a c o n s e guenze diverse, non solo sotto il mero profilo sanzionatorio quanto all’entità della pena.

I n n a n z i t u t t o v a e v i d e n z i a t o c h e l ’ a p propriazione indebita ricorre quando un soggetto si appropria di denaro o cosa mobile altrui, di cui abbia, a qual s i a s i t i t o l o , i l p o s s e s s o ; p e r t a n t o , c i ò che distingue il fur to dall’appropriazio n e è p r i n c i p a l m e n t e i l p o s s e s s o d e l l a c o s a s o t t r a t t a , c h e n e l p r i m o t i p o d i reato difetta totalmente.

I n b a s e a q u a n t o s o p r a r i p o r t a t o , i l fur to di energia costituisce un fur to ag gravato dal fatto di essere commesso con violenza sulle cose o ponendo in e s s e r e a c c o r g i m e n t i f r a u d o l e n t i ( p u r s e n z a v i o l e n z a s u l l e c o s e ) ; è p u n i t o con una pena da due a sei anni di re clusione ed è reato procedibile d’uffi c i o o v v e r o , a f f i n c h é v e n g a a v v i a t a un’indagine (che potrà sfociare o me n o i n u n p r o c e s s o ) , n o n è n e c e s s a r i a una specifica querela della par te legit timata entro rigorosi termini ma è suffi ciente che il fatto sia reso noto all’auto rità in qualunque modo e tempo1. Inoltre l’orientamento giurisprudenzia l e c o n s o l i d a t o e s c l u d e l a p o s s i b i l i t à d’invocare lo stato di necessità quale e simente in quanto, ad avviso della Cor t e d i C a s s a z i o n e , n o n s u s s i s t e r e b b e , nei casi di fur to di energia, una neces s i t à t a l e d a p o t e r e s s e r e s o d d i s f a t t a s o l o m e d i a n t e c o m p o r t a m e n t i i l l e c i t i Invero, anche alla fattispecie di appro priazione indebita di energia possono

Avvocato – Foro di Milano Professore a contratto al Politecnico di Milano veronica.scotti@gmail.com

M E T R O L O G I A L E G A L E E F O R E N S E
s Rubrica
dell’Avv. Veronica Scotti
a cura
(www.avvocatoscotti.com)
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e s s e r e a p p l i c a t e l e m e d e s i m e a r g o m e n t a z i o n i , a l f i n e d i e s c l u d e r e l ’ e s i mente dello stato di necessità, visto che l’elemento attorno a cui ver te la valuta zione è lo stato di bisogno e la possibi lità di evitarlo o ridurlo adottando com por tamenti non criminali (come il fur to o l’indebita appropriazione, appunto) Per tanto per entrambi i tipi di reato lo s t a t o d i n e c e s s i t à n o n p o t r à e s s e r e i n v o c a t o d a l r e o p o i c h é , s e c o n d o l a prospettiva della Cassazione, il nostro o r d i n a m e n t o g a r a n t i s c e l ’ a c c e s s o a i

ser vizi essenziali,, mediante contributi e aiuti economici, a coloro i quali si tro vino in difficoltà finanziarie Infine rammento che nel nostro Codice P e n a l e , a l l ’ a r t . 1 3 1 b i s , è s t a t a i n t r o d o t t a u n a c a u s a d i e s c l u s i o n e d e l l a p u n i b i l i t à p e r p a r t i c o l a r e t e n u i t à d e l fatto, da applicarsi nei casi in cui l’offe sa sia di par ticolare tenuità e il compor tamento risulti non abituale, per i soli r e a t i p u n i t i c o n u n a p e n a m a s s i m a detentiva di 5 anni Ora la soglia per l a p e n a e d i t t a l e m a s s i m a , c o s ì c o m e

stabilita dalla suddetta norma, preclu deva la possibilità di concedere l’esclu sione della pena ai soggetti responsa b i l i d e l f u r t o d i e n e r g i a ( d a t o c h e l a p e n a m a s s i m a p e r t a l e f a t t i s p e c i e è , c o m e s o p r a i n d i c a t o , d i a n n i s e i ) a n che nei casi in cui, effettivamente, sussi stevano tutti gli elementi idonei a consi d e r a r e r e s i d u a l e i l c o m p o r t a m e n t o tenuto dal reo. Tale assetto nor mativo ha, però, recentemente subito una mo difica, che diverrà pienamente operativa al momento dell’entrata in vigore della

DAL SENSORE ALL’ACQUISIZIONE CON UN SOLO COMPONENTE

WEBINAR E CORSI DI FORMAZIONE DEL LABORATORIO METROLOGICO CIBE

Effettuare misure di forza e coppia, visualizzare gli an damenti in tempo reale e acquisirne i dati è molto sem plice con il modulo USB225. Pensato per potersi interfacciare con l’intera serie di sen s o r i d i f o r z a d i F U T E K A d v a n c e d S e n s o r Te c h n o l o g y, U S B 2 2 5 s i o c c u p a d i a l i m e n t a r e i l s e n s o r e , e ff e t t u a r n e l’amplificazione e il filtraggio, digitalizzare il segnale e trasmetterlo a una porta su un PC. Mediante il software SENSIT è possibile gestire i criteri di acquisizione, la visualizzazione, la memorizzazione dei dati, gli allarmi e le analisi statistiche delle misure Adatto sia per applicazioni di testing sia come unità por tatile per la taratura e verifica dei parametri di processo su macchine automatiche

Alcune caratteristiche: Risoluzione 32 bit

Frequenza di campionamento fino a 4,8 kHz. Taratura del sensore, a 23 punti, memorizzata su memo ria interna

Segnali in ingresso: fino a 16 mV/V

Connettore lato sensore: HiroseST40TX 10S CV(30)

I p r o d o t t i d i F u t e k A d v a n c e d S e n s o r Te c h n o l o g y s o n o distribuiti in Italia dalla DSPM Industria di Milano

Il laboratorio me trologico CIBE, con s e d e a L e g n a n o (MI), è da anni un p u n t o d i r i f e r i mento in materia di metrologia tec nica e legale An c h e q u e s t ’ a n n o C I B E h a o r g a n i z z a t o d i v e r s i c o r s i d i f o r m a z i o n e a distanza e propo sto un ricco calen dario di incontri I temi trattati, tutti di forte interesse e attualità, sono volti a chiarire alcuni concetti legati al mondo della pesatura e degli strumenti per pesare. Non perdere l’ultimo appuntamento dell’anno, iscriviti al prossimo webinar: 13/12/2022

Carte di controllo e loro utilizzo nella metrologia di massa (2 h)

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Il labor at or io m et r ologic o CIBE v ant a più di 30 anni di e s p e r i e n z a n e l s e t t o r e m e t r o l o g i c o e o ff r e u n ’ a m p i a gamma di servizi per ogni esigenza

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T M  96 METROLOGIA LEGALE E FORENSE s N . 0 4  2 0 2 2
NEWS t

riforma Cartabia (D. Lgs 150/2022) fis s a t a p e r i l 3 0 / 1 2 / 2 0 2 2 ( c o m e d a DL 152/2022, che ne ha prorogato il termine di entrata in vigore); in par tico lare, è stata definita una diversa moda l i t à d i a p p l i c a z i o n e d e l l a c a u s a d i esclusione di punibilità per par ticolare t e n u i t à d e l f a t t o , c h e t e r r à c o n t o n o n più della pena edittale massima previ sta per il reato oggetto di valutazione, b e n s ì a v r à q u a l e p a r a m e t r o d i r i f e r i m e n t o i l m i n i m o d e l l a p e n a , c h e n o n p o t r à e s s e r e s u p e r i o r e a d u e a n n i I n considerazione del nuovo testo dell’ar t 1 3 1 b i s c . p . , r i s u l t a q u i n d i e v i d e n t e l’applicabilità della causa di esclusio n e i n o g g e t t o a n c h e a i c a s i d i f u r t o a g g r a v a t o , p u r c h é s u s s i s t a n o g l i e l e menti richiesti dalla norma (compor ta mento non abituale e modesta offensi vità)

L ’ a p p r o p r i a z i o n e i n d e b i t a è , i n v e c e , procedibile su querela di par te che, in caso difetti oppure in caso sia presen tata oltre il termine di tre mesi dai fatti (o dalla conoscenza dei fatti) di reato, p r e c l u d e l ’ a v v i o d e l p r o c e d i m e n t o destinato ad accer tare la responsabili tà per il delitto.

Inoltre, dato che la pena prevista per tale reato è da 2 a 5 anni di detenzio ne, alla luce di quanto detto sopra, non sussistono dubbi sulla possibile appli cazione dell’esclusione della pena per p a r t i c o l a r e t e n u i t à d e l f a t t o ( a n c h e o g g i , i n a t t e s a d e l l ’ e n t r a t a i n v i g o r e della riforma Car tabia).

È quindi evidente che, se un fatto è qua lificato come appropriazione indebita anziché come fur to aggravato, lo sce nario processuale assume una sfumatu ra più rosea per il reo, il quale potrà:

Accordarsi con la vittima per la remis s i o n e d i q u e r e l a ( a n c h e a s e g u i t o d i ricorso per Cassazione), evitando così qualsiasi conseguenza penale;

Chiedere la non punibilità per par ti colare tenuità del fatto (se sussistenti le condizioni richieste dal Codice Pena l e ) , i n m o d o d a e v i t a r e l a c o n d a n n a penale (restano alcuni effetti penali, in q u a n t o l a m e n z i o n e d e l r e a t o r e s t a registrata nel casellario)

Per tanto la qualificazione del reato per queste circostanze non è questione vel leitaria.

I fatti di sottrazione di energia in ambi

to condominiale sono stati in più occa s i o n i q u a l i f i c a t i d a l l a C a s s a z i o n e c o m e a p p r o p r i a z i o n e i n d e b i t a , a n z i ché fur to aggravato, sulla scor ta della c o n s i d e r a z i o n e c h e “ l ’ e n e r g i a c h e veniva sottratta dagli imputati era già regolarmente transitata dal contatore che registrava i consumi del condomi nio, trattandosi pertanto di energia ad esso appartenente e pertanto di spet t a n z a a n c h e d e i g i u d i c a b i l i ” ( N d A : degli imputati)

Tu t t a v i a , n e l l a r e c e n t e p r o n u n c i a n 117/2022, la Cassazione ha ridimen s i o n a t o i l p r o p r i o o r i e n t a m e n t o , c e r cando di definire in maniera più speci f i c a g l i e l e m e n t i u t i l i a d i s t i n g u e r e l e due fattispecie per i casi in esame S e c o n d o l a C o r t e , i l c o n d o m i n o c h e effettua un collegamento non autoriz zato a valle del contatore del condomi nio, al fine di ottenere in via esclusiva energia elettrica dall’utenza condomi n i a l e , s i r e n d e r e s p o n s a b i l e d i f u r t o aggravato, in quanto devia complet a m e n t e i l f l u s s o d i e n e r g i a i n modo da divenirne esclusivo fruitore ai danni del condominio; mentre si confi g u r a u n ’ a p p r o p r i a z i o n e i n d e b i t a n e l c a s o i n c u i l ’ e n e r g i a c h e t r a n s i t a d a l contatore condominiale continui ad ali mentare i ser vizi comuni, pur essendo anche utilizzata/fruita indebitamente dal condomino per i propri scopi indi viduali

A p a r e r e d i c h i s c r i v e , l a s e n t e n z a i n commento, con il principale intento di c l a s s i f i c a r e i l c a s o e s a m i n a t o c o m e fur to aggravato, non fornisce un’inter pretazione utile a distinguere in modo n e t t o l e d u e f a t t i s p e c i e d e l i t t u o s e L a sentenza, con riguardo al fur to, affer ma testualmente:

“ Q u a n d o , i n v e c e , i l c o n d o m i n o ( o i l conduttore) ponga in essere una con d o t t a c h e d i s t o g l i e ( d e v i a ) i l f l u s s o dell’energia che è transitato dal conta tore, di guisa che essa alimenti (soltan to) gli apparecchi e gli impianti propri, (omissis) compie una sottrazione dell’energia destinata a fini condomi n i a l i ” m e n t r e , c i r c a l ’ a p p r o p r i a z i o n e stabilisce che essa ricorre quando ”l’e nergia su cui ciascun condomino ha un a utonom o p otere d i fa tto (om issis)

… i n p r e s e n z a d e l q u a l e l a c o n d o t t a d’indebita fruizione per costante giuri

s p r u d e n z a d e v ’ e s s e r e q u a l i f i c a t a c o m e a p p r o p r i a z i o n e i n d e b i t a e n o n come furto (omissis) è soltanto quella che transitando attraverso il contatore serve in concreto gli impianti condomi niali” .

Dato che, alla luce della pronuncia ci tata, non sono facilmente rilevabili le circostanze effettive e le tecniche con crete con cui il soggetto si è appropria to dell’energia transitante nel contatore c o n d o m i n i a l e , i n m a n c a n z a d i u n a puntuale individuazione degli elementi distintivi di ciascuna fattispecie di rea to, ci si troverà di fronte a trattamenti d i f f e r e n z i a t i p e r f a t t i a n a l o g h i e s o vrapponibili

I n a s s e n z a d i s p e c i f i c h e i n d i c a z i o n i , sarebbero astrattamente configurabili tanto il fur to quanto l’appropriazione indebita, con i conseguenti effetti, che non si riflettono sulla sola entità della p e n a m a s o n o d i p i ù a m p i a p o r t a t a , in quanto reati assimilabili al fur to, e s a r e b b e r o p u n i t i c o m e a p p r o p r i a z i o ne indebita o viceversa (o addirittura non puniti, in caso di difetti di quere la).

Considerata quindi la fluidità di tali tipi di reato, come disegnati dalla Cassa z i o n e , s i a u s p i c a c h e s u l p u n t o i n t e r vengano presto chiarimenti interpreta tivi per evitare pronunce inique.

SCARICA QUI

la sentenza della Cor te di Cassazione citata in questo ar ticolo.

NOTA

1 Va rammentato che sussiste nel nostro ordinamento la prescrizione dei reati, o v v e r o i n f u n z i o n e d e l d e c o r s o d e l tempo si perde la possibilità di sanzio n a r e d e t e r m i n a t e c o n d o t t e I l t e m p o necessario a prescrivere un reato è sta b i l i t o p e r l e g g e e v a r i a i n f u n z i o n e d e l l a g r a v i t à d e l r e a t o P e r t a n t o u n a notizia di reato, ovvero un’informazio ne relativa alla commissione di un dato reato, potrà giungere all’autorità che, in forza del tempo trascorso dal fatto ( s e a c c e r t a b i l e o r i l e v a b i l e g i à i n v i a immediata), potrà non procedere oltre, in considerazione dell’ormai maturata prescrizione.

T M  97 N . 0 4  ; 2 0 2 2
LEGALE E FORENSE 
METROLOGIA

INVESTIAMO SUL FUTURO CON LE NUOVE MACCHINE DI MISURA SEMPLICI E PRECISE

Le macchine di misura FLASH (12 differenti modelli, con 5 campi di misura, adatte in laboratorio e officina), distribuite in Italia dalla RUPAC srl di Milano, si distinguono per la loro velocità di misura, in grado di analizzare centinaia di pezzi non allineati in pochi secondi, e per l’incredibile semplicità di utilizzo, anche per personale non addestrato.

L e m a c c h i n e s e r i e V X s o n o i d e a l i p e r c o nt r o l l i a l 1 0 0 % s u l o t t i medio piccoli di pezzi di qualsiasi materiale e forma Grazie alle fun zioni speciali, disponi bili anche nella versio n e s t a n d a r d d e l s o f t w a r e Vi s i o n X P r o , è p o s s i b i l e a c q u i s i r e i n a u t o m a t i c o t u t t e l e quote rilevanti su pez zi di larga produzione come filetti, guarnizio ni, O Ring, ingranaggi o m o l l e , f a c i l i t a n d o ulteriormente la crea z i o n e d i u n p r o g r a m ma di misura Grazie all’avanzato si stema di lenti telecen t r i c h e , l e m a c c h i n e d i m i s u r a F L A S H f o r n i s c o n o u n ’ a m p i a v i s i o ne in 2D, eliminando distorsioni e garantendo una elevata profondità di campo con immagini nitide e contrasti otti mali La visione ampia consente un ampio campo visivo di Ø 1 0 0 m m , p e r v i s u a l i z z a r e i l p e z z o n e l l a s u a i n t e r e z z a e acquisire le macroaree d’interesse

La visione precisa, in aggiunta nei modelli D, consente un campo visivo di 20 x 20 mm per misurare i dettagli più pic coli e garantire alte precisioni Tutti i modelli sono e q u i p a g g i a t i c o n s o r genti di luce a LED mul tiple, con regolazione d i p o s i z i o n e m o t o r i z zata, che garantiscono i n n u m e r e v o l i s t r a t e g i e d ’ i l l u m i n a z i o n e o t t i m i z z a n d o l a visione di qualsiasi tipo di particolare

SOFTWARE DI MISURA

L’innovativo programma di misura VisionX Pro permette, in pochi click, di acquisire elementi geometrici tramite analisi d ’ i m m a g i n e e d i c r e a r e p r o g r a m m i d i m i s u r a i n g r a d o d i e s e g u i r e m i s u r a z i o n i a u t o m a t i c h e s u p e z z i n o n a l l i n e a t i premendo un solo pulsante Nei casi più complessi, il soft ware propone molteplici parametri di acquisizione, come la rimozione automatica delle imperfezioni o l’acquisizione dei bordi con basso contrasto, per garantire un’impeccabile e ripetitiva rilevazione degli elementi

In fase di programmazione il software guida completamente l’utente, proponendo le funzioni di messa a fuoco automati ca e d’illuminazione automatica, per selezionare la migliore

visione possibile Grazie ai vari livelli di accesso per gli operatori, il controllo si completa in pochi istanti con una sem plice pressione del pulsante di misura

I r i s u l t a t i v e n g o n o v i s u a l i z z a t i c o n chiare indicazioni OK e NG in base alle tolleranze impostate Con il pulsante PRINT è possibile crea re un report istantaneo in formato PDF

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MODULI SOFTWARE AGGIUNTIVI E ACCESSORI

Il modulo software per importazione CAD e GD&T permette la creazione istantanea di un programma di misura parten do dal disegno CAD; è consigliato per ridurre i tempi di crea z i o n e q u a n d o i l p e z z o d a m i s u r a r e h a m o l t e g e o m e t r i e complesse.

Il modulo software Q DAS consente una perfetta integra z i o n e d e l l a m a c c h i n a c o n i l s i s t e m a d i g e s t i o n e q u a l i t à Q DAS e permette di sfruttarne al massimo le potenzialità. I l m o d u l o s o f t w a r e p e r e s p o r t a z i o n e d a t i a v a n z a t a T X T, Excel e Server aggiunge la possibilità di esportare i risultati di ogni misura in formato personalizzato

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OTTICA PER MISURA DI ALTEZZE

I modelli più grandi della serie FLASH sono equipaggiabili con una sonda ottica, in grado di effettuare misure di altez ze con precisioni elevatissime. La misura avviene tramite un l a s e r p u n t i f o r m e , c h e r i m b a l z a n d o s u l l a s u p e r f i c i e d e l pezzo, permette al software di calcolarne l’altezza Insieme alla sonda ottica, vengono abilitate due funzioni extra del software di misura VisionX Pro: misura di altezze e di planarità Grazie all’incredibile semplicità del software, è possibile selezionare i punti da rilevare di un singolo pezzo con un semplice click, per poi replicare la misura su tutti i pezzi rilevati sulla tavola dalla macchina P e r m i s u re 3 D p i ù a p p r o f o n d i t e è d i s p o n i b i l e , s o l o p e r i modelli VX3500 e VX8500, una sonda laser in grado di scan sionare la superficie del pezzo ed eseguire misure su profili sviluppati in altezza

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NEWS s
N . 0 4  2 0 2 2 T M  98

Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi

THE ITALIAN UNIVERSITY ASSOCIATIONS FOR MEASUREMENT

RIASSUNTO

Questa rubrica riassume i contributi e le notizie che

dalle mag g i o r i A s s o c i a z i o n i U n i v e r s i t a r i e c h e s i o c c u p a n o d i S c i e n z a e Te c n o l o g i a delle Misure.

SI È SVOLTO A BRESCIA IL VI FORUM DELLE MISURE

Si è svolto a Brescia, dal 15 al 17 set tembre scorso il VI Forum delle Misure, con una nutrita par tecipazione e con un interessante programma scientifico Alcuni contributi, giudicati più interes

santi per i lettori di Tutto Misure, sono pubblicati su questo numero della rivi sta e altri saranno pubblicati sui prossi mi numeri.

C o m e t u t t i g l i a n n i , v i s o n o s t a t i m o menti ritenuti di comune interesse per il m o n d o d e l l e M i s u r e , s i a m e c c a n i c h e sia elettriche ed elettroniche. La straor

dinaria e più che unica sede dell’incon tro, il museo di Santa Giulia a Brescia, a p o c h i m e t r i d a l Capitolium, è stata l’occasione per l’organizzazione di una sessione congiunta sulle Misure per i Beni Culturali, con riferimento specifico al recente importante progetto di restau ro e valorizzazione di un capolavoro, or mai un simbolo della città di Brescia: la Vittoria Alata All’interno del gruppo mul tidisciplinare di ricercatori che hanno lavorato al progetto ci sono anche i col leghi Cigada, Catelani, Zappa. La ses sione ha richiamato il gradevole clima di cross contaminazione tra le misure e altri ambiti, tipico della Giornata della Misu razione, in cui la cultura delle misure vie ne messa a confronto con le domande e le necessità di ambiti, anche lontani dal nostro, ma che po trebbero trarre be neficio dai nostri contributi Il primo inter ven to, di Francesca Bazoli, alla presi denza della Fon dazione Brescia Musei, ha deli neato una nuova idea di museo che si è cercato d ’ i m p l e m e n t a r e negli ultimi anni a Santa Giulia: non più una sem plice esposizio ne statica, ma una par te viva della città in cui eventi e iniziative aiutino a una più ampia diffusione della cultura e del bello.

G l i a l t r i d u e i n t e r v e n t i h a n n o invece riguarda t o a s p e t t i p i ù

T M  99 T M N. 4/22  99
This section groups all the significant infor mation from the main University Associations in Measurement Science and Technology. provengono
a cura di Alessandro Ferrero, Emilio Sardini e Alfredo Cigada (alessandro.ferrero@polimi.it)
Rubrica
S
A Z I O A S S O C I A Z I O N I U N I V E R S I T A R I E M I S U R I S T I s
Notizie da GMEE e GMMT
P
Figura 1 Un momento dei lavori Figura 2 – La splendida Vittoria alata

“tecnici”. La Dottoressa Morandini, a c a p o d e l g r u p p o d i l a v o r o c h e h a seguito il progetto della Vittoria Alata, ha ripercorso le tappe salienti dell’intri gante storia di questa misteriosa e affa scinante statua, dalla sua scoper ta fino a l p r o g e t t o d e l l a n u o v a e s p o s i z i o n e presso il Capitolium Il terzo inter vento è invece stato quello della Dottoressa Anna Patera, che ha guidato le delica te operazioni di restauro presso l’Opi ficio delle Pietre Dure a Firenze Met tendo bene in evidenza la necessità di un approccio completo e multidiscipli nare per il successo finale. È seguita una discussione, che si è pro tratta ben oltre i termini previsti, a giu stificare il reciproco interesse dei due m o n d i m e s s i a c o n f r o n t o : è a p p a r s o evidente come la cultura delle misure p o s s a f a r e m o l t o p e r i b e n i c u l t u r a l i , come testimoniato dalle presentazioni dei relatori e dai numerosi inter venti di colleghi che già operano con soddisfa zione in questo ambito L ’ i n c o n t r o h a p o i a v u t o u n g r a d e v o l e seguito con la visita guidata al museo della Vittoria Alata, che ha reso ancor più vivi e affascinanti i contenuti della s e s s i o n e c o m u n e D e g n a d i n o t a è stata anche la cena sociale nell’incan tevole cornice della Rocca di Lonato Come da consolidata tradizione, il Fo

rum si è concluso con le Assemblee dei Soci del GMEE e del GMMT

L’ASSEMBLEA DEL GMEE

L ’ A s s e m b l e a d e l G M E E s i è r i u n i t a i l g i o r n o 1 7 s e t t e m b r e 2 0 2 2 , p r e s s o l’Auditorium del Museo Santa Giulia di B r e s c i a , c o n i l s e g u e n t e O r d i n e d e l Giorno:

1) Comunicazioni;

2) Relazione di fine mandato del Presi dente;

3) Rinnovo delle cariche e delle funzio ni dell’Associazione;

4) Situazione nazionale alla luce delle i n i z i a t i v e m i n i s t e r i a l i C U N , A S N e ANVUR;

5) Scuola di dottorato “Italo Gorini”; 6) Rivista Tutto Misure;

7) Borsa di ricerca all’estero “Massimo D’Apuzzo”; 8) Premio di Dottorato “Carlo Offelli”; 9) Situazione soci; 10) Giornata della Misurazione; 11) Commissione didattica: database insegnamenti GMEE; 12) Varie ed eventuali. I l P r e s i d e n t e P a o l o C a r b o n e a p r e i lavori informando il consiglio sui pros simi congressi, eventi e Special Issue su r i v i s t e d ’ i n t e r e s s e p e r i l g r u p p o L u c a Callegaro comunica che Giovanni Bet

ta è stato nominato consigliere di am ministrazione dell’INRIM per il prossi mo quadriennio Il Presidente ricorda che il 27 e 28 agosto scorsi, a Berlino, s i è t e n u t a l a r i u n i o n e d e l c o n s i g l i o generale dell’IMEKO, durante la quale è stato programmato il prossimo con g r e s s o m o n d i a l e d e l l ’ I M E K O a d A m burgo.

Il VI Forum Nazionale delle Misure ha visto la par tecipazione del GMEE, con 103 soci ordinari e 28 giovani, mentre 1 3 3 s o n o s t a t e l e m e m o r i e i n v i a t e I l GMMT ha par tecipato con 51 soci or dinari, 39 giovani e con 53 memorie inviate Hanno par tecipato anche 16 sponsor e sono stati assegnati tre premi: i) pre mio Cennammo, ii) premio Cappa, iii) premio Giber tini. Il Presidente ringra zia l’unità di Brescia per gli ottimi risul tati conseguiti

Il VII Forum sarà ospitato a Bologna e si svolgerà dal 14 al 16 settembre 2023. Il Presidente illustra l’attività svolta du rante il triennio e ringrazia per il lavoro collegiale svolto da moltissimi soci La p a n d e m i a , m a n i f e s t a t a s i p e r l a m a g gior par te del periodo, ha compor tato m o l t e d i f f i c o l t à : l e n o r m a l i r i u n i o n i s i sono svolte da remoto, con l’utilizzo di strumenti informatici A c c a n t o a l l ’ o r d i n a r i a g e s t i o n e d e l gruppo, sono state svolte anche una se rie di attività straordinarie, di seguito ripor tate: a) definizione e approvazione del nuo vo Statuto; b) definizione e approvazione del nuo vo regolamento; c) definizione e approvazione del nuo v o s t a t o g i u r i d i c o d e l g r u p p o G M E E , che è stato riconosciuto come associa zione del terzo settore; d) iscrizione del gruppo GMEE al regi stro nazionale terzo settore (RUNTS) e acquisizione della Par tita IVA. e) costruzione di un database degli in segnamenti del GMEE L’assemblea esprime con un applauso il suo ringraziamento per l’opera e l’im pegno di Paolo Carbone. Il presidente dà inizio alle operazioni d i e l e z i o n e d e l l e c a r i c h e e d e l l e f u n z i o n i d e l l ’ A s s o c i a z i o n e Vi e n e e l e t t o P r e s i d e n t e E m i l i o S a r d i n i , S e g r e t a r i o L e o p o l d o A n g r i s a n i e Te s o r i e r e A l e s

T M  100 N . 0 4  2 0 2 2 SPAZIO ASSOCIAZIONI
s
UNIVERSITARIE MISURISTI
Figura 3 Un momento della cena sociale

sandro Ferrero. Il Consiglio Direttivo e la Commissione di Coordinamento, la C o m m i s s i o n e D i d a t t i c a e i l C o m i t a t o Etico e Deontologico sono stati rinno vati. Alessandro Ferrero è stato ricon f e r m a t o D i r e t t o r e d i Tu t t o M i s u r e , e sono stati rinnovati anche il Comitato d i R e d a z i o n e e i l C o m i t a t o t e c n i c o scientifico della rivista.

Emilio Sardini prende la parola per illu strare le recenti attività del CUN sulle n u o v e p r o p o s t e d i d e f i n i z i o n e d e i G r uppi S cient if ici Dis cipl inar i S eg ue una discussione, nella quale i soci for mulano proposte per le prossime attivi t à d i d e f i n i z i o n e d e l l e d e c l a r a t o r i e e delle parole chiavi Il Presidente invita Antonio Pietrosanto e Tina Liguori a presentare gli esiti delle attività della Scuola Italo Gorini edizio ne 2021 La scuola di dottorato, svolta s i d a l 5 a l 9 s e t t e m b r e , h a a v u t o 5 1 par tecipanti, provenienti da tutta Italia, e i c o m m e n t i d e g l i a l l i e v i s o n o s t a t i molto positivi

Alessandro Ferrero ricorda che il pros simo numero di Tutto Misure sarà l’ulti m o g e s t i t o d a l l ’ a t t u a l e e d i t o r e A & T, mentre dal 2023 la gestione della rivi s t a s a r à i n t e r a m e n t e n e l l e m a n i d e l GMEE Ferrero illustra un ’analisi detta gliata per identificare i punti di forza e le oppor tunità di questa nuova gestio ne, evidenziando il fatto che la rivista è un potentissimo mezzo di diffusione ed è un ponte tra chi crea cultura metrolo gica e chi la applica. Il Presidente ripor ta le attività svolte per l’assegnazione della Borsa di Ricerca e i l P r e m i o d i D o t t o r a t o L a B o r s a d i r i c e r c a a l l ’ e s t e r o “ M a s s i m o D ’ A p u z zo ” è stata par tecipata con sei doman de ed è risultato vincitore l’Ing. Carlo Sitzia dell’Unità di Cagliari Il Premio d i D o t t o r a t o h a r i c e v u t o s e t t e d o m a n d e I l v i n c i t o r e d e l l ’ e d i z i o n e d i q u e st’anno è Andrea Alimenti dell’Unità di Roma Tre.

Nicola Giaquinto e Carlo Carobbi sot topongono all’Assemblea una riflessio ne sulla prossima Giornata della Misu razione sottolineando che si è tor nati agli eventi in presenza ed è oppor tuno r a g i o n a r e s u q u a l e G i o r n a t a d e l l a Misurazione si desidera organizzare Sulla base di un ’analisi delle edizioni d e g l i u l t i m i t r e a n n i , G i a q u i n t o e C a

robbi sottopongono alla platea un pa io di riflessioni relative al luogo che la o s p i t e r à e a l l a t i p o l o g i a ( s o l o i n p r e senza o mista) con cui organizzarla Infine, il Presidente della Commissione Didattica ricorda che il database degli insegnamenti del GMEE è stato aggior nato I nuovi dati inseriti sono stati og getto d’indagine, compiuta da Daniele Fontanelli e Gianfranco Miele, che illu stra all’assemblea i risultati dell’analisi svolta

L’ASSEMBLEA DEL GMMT

Q u e s t ’ a n n o l ’ A s s e m b l e a d e l G r u p p o di Misure Meccaniche e Termiche ave v a , q u a l e p r i m o p u n t o a l l ’ o r d i n e d e l giorno, il rinnovo delle cariche diretti ve: in par ticolare l’elezione del Coordi natore, del Segretario e della Giunta Sono state spese parole di elogio all’in f a t i c a b i l e e d e q u i l i b r a t o l a v o r o d e l C o o r d i n a t o r e u s c e n t e , P r o f N i c o l a Paone, al quale è andato il sentito rin graziamento di tutto il gruppo Il nuovo Coor dinat or e, el et t o per accl am azio ne, è il Prof. Alfredo Cigada, che già n e g l i s c o r s i a n n i , q u a l e c o m p o n e n t e della Giunta, aveva affiancato il Prof P a o n e n e l d i s b r i g o d i a l c u n e a t t i v i t à riguardanti il Gruppo. Nel discorso d’insediamento, il nuovo Coordinatore ha dichiarato la volontà di un ’azione in continuità con la linea degli ultimi anni; in aggiunta, ha pro posto un più largo coinvolgimento dei giovani, affinché arrivino preparati al momento in cui dovranno gestire le atti vità del gruppo L a G i u n t a è s t a t a q u a s i r i n n o v a t a a l completo: accanto ai Proff. Lorenzini, Montanini e Sciuto, l’uscita forzata del Prof Cigada ha liberato un posto, per il quale è stato proposto il Prof Gianlu ca Rossi; segretario il Prof. Emanuele Zappa, mentre sono state proposte tre nuove figure di delegati su temi specifi c i d i p a r t i c o l a r e i n t e r e s s e , i n q u e s t o m o m e n t o , n e l l a v i t a u n i v e r s i t a r i a n a z i o n a l e : l a d i d a t t i c a , a s s e g n a t a a l P r o f L e o n a r d o D ’ A c q u i s t o , i p r o g e t t i europei e il PNRR, compito affidato al Prof Marco Revel; infine si è ritenuto di assegnare un ruolo specifico alla Co m u n i c a z i o n e i n t e r n a e d e s t e r n a d e l

Gruppo di Misure Meccaniche e Termi che, affidato al Prof Matteo Lancini È inoltre stata confermata la Commissio ne per la redazione della nuova decla r a t o r i a r i c h i e s t a d a l C U N , c o m p r e n d e n t e i P r o f f . D ’ A c q u i s t o , D e l P r e t e e Gianluca Rossi Chiusa la lunga fase introduttiva, si è passati ai temi tradizionali dell’Assem blea annuale.

Le comunicazioni hanno riguardato la s i t u a z i o n e d e l l ’ o r g a n i c o , c o n n u o v i ingressi in ruolo di numerosi colleghi, ai quali vanno i complimenti del Grup po; pur troppo è stata anche ricordata l a g r a v e p e r d i t a d e l c o l l e g a S t e f a n o Debei

Il gruppo vede oggi 62 docenti struttu r a t i e 3 6 a s s e g n i s t i e d è i n c r e s c i t a negli ultimi anni: per il 2022 non sono previsti pensionamenti Si è velocemente osser vata la situazio ne dell’ASN, con la prossima aper tura dell’ultima chiamata, e con l’incognita l e g a t a a u n a r i f o r m u l a z i o n e d e l l e modalità di valutazione U n a l u n g a d i s c u s s i o n e h a i n v e c e r i guardato la legge n.79 del 29 giugno 2022, che contiene modifiche impor tanti in materia di reclutamento univer s i t a r i o I n p a r t i c o l a r e , s i è d i s c u s s o dell’imminente scadenza della richie sta del CUN di avere una nuova decla ratoria del Settore Scientifico Discipli n a r e , i n v i s t a d e l l a d e f i n i z i o n e d e i nuovi Gruppi Scientifico Disciplinari Il Prof. Paone ha ripercorso la serie di riu nioni e contatti, che hanno riguardato il CUN, il Coordinamento della Mecca nica, il GMEE, allo scopo di coordina re e mettere in campo tutte le azioni più efficaci per il futuro del gruppo di Misu re Meccaniche e Termiche.

Sono state presentate sintesi sia sulla G i o r n a t a d e l l a M i s u r a z i o n e s i a s u l l a S c u o l a d i D o t t o r a t o “ I t a l o G o r i n i ” , con l’invito a contribuire e presenzia r e a l l e p r o s s i m e e d i z i o n i d i q u e s t e manif estazioni, sempre interes s anti e stimolanti Nella par te conclusiva, oltre ai ringra ziamenti doverosi e sentiti nei confronti degli organizzatori della sede di Bre scia, si è cominciato a discutere della p r o s s i m a e d i z i o n e d e l F o r u m , c h e s i terrà a Bologna, con date proposte tra il 15 e il 17 settembre 2023.

T M  101 N . 0 4  ; 2 0 2 2 SPAZIO ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE MISURISTI  T M  101

C o g o B i l a n c e è u n ’ a z i e n d a l e a d e r n e l s e t t o r e d e l l e soluzioni e strumenti per la pesatura, che ci ha abitua t o a p r o p o r r e c o n t i n u a m e n t e a l m e r c a t o s o l u z i o n i i n n o v a t i v e , a l p a s s o c o n l e s e m p r e m u t a t e e s i g e n z e dei clienti, per molti dei quali è diventata negli anni un vero e proprio partner. I r i s u l t a t i d e l l ’ a z i e n d a v a r e s i n a s o n o d o v u t i i n g r a n p a r t e a l l a b o n t à d e l l a p r o p r i a o r g a n i z z a z i o n e , e s t r e m a m e n t e f l e s s i b i l e , s n e l l a , p r o i e t t a t a f o r t e m e n t e v e r s o l a r i c e r c a & s v i l u p p o , l ’ e c c e l l e n z a t e c n o l o g i c a e m a s s i m a s p e c i a l i z z a z i o n e d e l p e r s o n a l e , c a p a c e d i a n a l i z z a r e e s o d d i s f a r e q u a l s i a s i t i p o d i e s i g e n z a , e s p r e s s a o m e n o , t r a d u c e n d o l a i n s o l u z i o n i e ff i c a c i e p o r t a t r i c i d i v a l o r e a g g i u n t o p e r l ’ a z i e n d a c l i e n t e . I n q u e s t o “ d i s e g n o ” a z i e n d a l e , c o s ì c o m p l e s s o e ambizioso, non poteva non avere un posto di rilievo la comunicazione, tradizionale “tallone d’Achille” delle imprese italiane, e su quest’ambito Cogo Bilance ha potenziato il proprio impegno negli ultimi anni, sfrut tando tra l’altro uno strumento social sempre più get tonato, come il canale web YouTube

sono dedicati rispettivamente a: Controllo Accessi L a b o r a t o r i o M e t r o l o g i c o P r o g e t t a z i o n e e C o n s u lenza Impianti speciali Assistenza e Montaggio

Vi s u a l i z z i a m o q u i i l n u o v o v i d e o d e d i c a t o a g l i i m pianti speciali forniti dalla Cogo Bilance, quali: pese a ponte e piattaforme di pesatura standard o progetta te e realizzate su esigenze del cliente; impianti specia li di pesatura; pese a ponte in acciaio o cemento stra dali e ferroviarie.

APRE LA NUOVA SEDE DI ALESSANDRIA DI COGO BILANCE

Nella nuova sede, opereranno tre tecnici che dispor ranno di un magazzino ricambi, di un laboratorio e di furgoni attrezzati per qualunque esigenza di conse gna e manutenzione nonché di masse campione per la taratura e le verifiche periodiche “In questo modo potremo garantire ancora maggiore v i c i n a n z a e t e m p e s t i v i t à a l t e r r i t o r i o c h e g r a v i t a n e l l a z o n a d i A l e s s a n d r i a e , o l t r e a l P i e m o n t e c o m prende la Liguria e alcune zone della Lombar dia e dell’Emilia” dichiara Fabio Martignoni, A m m i n i s t r a t o r e u n i c o d i C o g o B i l a n c e . “ U n o sforzo ulteriore per fornire un servizio sempre p i ù c a p i l l a r e s u l t e r r i t o r i o e p e r s o d d i s f a r e t u t t e l e e s i g e n z e d e l l a n o s t r a c l i e n t e l a D a l l a m a n u t e n z i o n e a l l a s o s t i t u z i o n e d e i c o m p o n e n t i c o n p e z z i d i r i c a m b i o s e m p r e p r o n t i , dalla vendita alla verifica periodica obbligato ria”

“ A b b i a m o p e n s a t o d i f a r entrare i nostri clienti, atti v i e p o t e n z i a l i , n e l l a r e a l t à d i C o g o B i l a n c e ” , d i c h i a r a Fabio Martignoni, CEO del l ’ a z i e n d a , “ s f r u t t a n d o l a popolarità di YouTube, rea l i z z a n d o b r e v i v i d e o , c i a scuno dei quali presenta, in m o d o s e m p l i c e e g r a d e v o le, un ambito fondamenta l e d e l l a n o s t r a r e a l t à , s i c u r a m e n t e i n f l u e n t e a i f i n i d e l r i s u l t a t o d e l n o s t r o lavoro” .

I nuovi video proposti da Cogo Bilance, accessibili qui,

NEWS s
CLICCA QUI per ulteriori informazioni.
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I NUOVI VIDEO DI COGO BILANCE: TRADIZIONE E INNOVAZIONE IN MOSTRA

Un innovativo progetto di for mazione

METROLOGY FOR EVERYONE

In this permanent section of the Journal our colleague and friend Michele Lanna, leading exper t in metrology, calibra t i o n , a c c r e d i t a t i o n o f c o m p a n i e s , w i l l d i s c u s s t o p i c s o f interest for the majority of industrial measurement users, in s i m p l e a n d i m m e d i a t e t e r m s , w i t h r e f e r e n c e t o t h e m o s t r e c e n t N o r m s Wr i t e t o M i c h e l e t o c o m m e n t h i s a r t i c l e s and to propose other subjects!

RIASSUNTO

In questa Rubrica il collega e amico Michele Lanna, esperto di metrologia, tara tura, accreditamento industriale, discute aspetti d’interesse per la maggior parte degli utenti industriali delle misure, con terminologia semplice e immediata, e facendo riferimento alle più importanti e recenti Norme. Scrivete a Michele per commentare i suoi articoli e per proporre ulteriori temi di discussione!

PREMESSA

In questa nostra rubrica abbiamo trat tato tematiche diverse, con riferimento alla competenza del personale e tutte c o n r i f e r i m e n t o a l l a m e t r o l o g i a e s u e a p p l i c a z i o n i i n a m b i t o a z i e n d a l e e non solo (sanità, restauro di beni cultu rali, ecc ) Il faro che ci ha illuminato in q u e s t o p e r c o r s o , i n i z i a t o o r m a i u n a decina di anni fa, è quello delle compe t e n z e s v i l u p p a t e e d a s v i l u p p a r e i n ambito aziendale, per significare che s o l o u n ’ o r g a n i z z a z i o n e c h e p u n t a s u risorse umane preparate e competenti può vincere le sfide del mercato e della concorrenza.

I n q u e s t o s c r i t t o v o g l i a m o m e t t e r e a fuoco come la formazione del persona le possa in azienda accrescere le com petenze, consentendo ai par tecipanti, anche attraverso le conoscenze e com petenze metrologiche, di poter svolge re ruoli sempre più ampi, facendo rife rimento a un progetto formativo che sta iniziando in un’impor tante azienda ita liana

La for mazione e l’aggior namento del l e c o m p e t e n z e d e l p e r s o n a l e h a n n o s e m p r e a v u t o i m p o r t a n z a a l l ’ i n t e r n o delle aziende italiane, per una serie di ragioni che ci onorano e che dimostra

n o l a v a l i d i t à d e i n o s t r i p e r c o r s i d i s t u d i e d i a g g i o r n a m e n t o d e l l e c o n o scenze possedute I nostri laureati non sempre sono in gra do di affrontare il lavoro al quale sono chiamati in azienda senza un ’ulteriore e adeguata preparazione, che si va ad a g g i u n g e r e a l l a r i c c a p r e p a r a z i o n e universitaria: ciò è valido per i laureati in discipline sia tecniche (ingegneria, chimica, fisica, matematica) sia umani stiche È questa la ragione che spinge m o l t e a z i e n d e e g r u p p i i n d u s t r i a l i a investire in formazione per la creazio ne di competenze specifiche, necessa rie a gestire le attività all’interno dell’a zienda alla quale sono destinati U n t e m p o q u e s t o t r a i n i n g u l t e r i o r e (rispetto all’iter universitario, già assol to al momento dell’assunzione) costitui v a l a n o r m a : p e r c o r s i s p e c i f i c i d i f o r mazione, di diversa durata, si rendeva n o n e c e s s a r i p e r p o t e r i n s e r i r e f a c i l mente nel contesto lavorativo il perso nale (laureato o diplomato), senza su bire l’inevitabile “smarrimento” inizia le che accompagna tutti i neoassunti In m o l t e a z i e n d e s i p r e f e r i s c e e f f e t t u a r e un training on the job, senza specifici inter venti formativi in aula, per far com prendere fin da subito l’organizzazio n e d e l l ’ a z i e n d a n e l l a q u a l e s i v a a

l a v o r a r e e a d e g u a r e c o m p o r t a m e n t i , modi di operare e linguaggio alla spe cifica realtà produttiva nella quale si è chiamati a operare In altri casi si pre f e r i s c e e f f e t t u a r e q u e s t o i n s e r i m e n t o nel contesto produttivo solo dopo uno specifico addestramento, che prepari le risorse umane, ricche di saperi diver si (tecnico e gestionale), ad applicazio ni mirate In molte altre aziende (specialmente di piccole e, a volte, medie dimensioni) la formazione costituisce un momento ec c e z i o n a l e , d a u t i l i z z a r e s o l o q u a n d o spinte esterne (ad esempio, un cliente par ticolar mente impor tante) richiedo no la messa in atto di inter venti su spe c i f i c h e t e m a t i c h e È q u e s t o i l c a s o d i addestramenti mirati all’apprendimen to di specifiche norme necessarie alla gestione. È difficile dire quale degli approcci sia p r e f e r i b i l e p e r i l r a g g i u n g i m e n t o d i un ’efficacia complessiva, che permetta la completa valorizzazione delle risor se umane. A n c o r a c ’ è d a d i r e c h e l ’ o n d a l u n g a del l a qual it à, iniziat a neg l i anni ’ 80, continua a mostrare il suo appeal e ri chiede un ’attenzione maggiore di altre tematiche: in tal senso, corsi su sistemi qualità e sistemi di gestione in genera le, corsi specifici su statistica descrittiva a p p l i c a t a a i p r o c e s s i a z i e n d a l i ( p i ù recentemente, anche sulla metrologia e s u l l a s u a a p p l i c a z i o n e ) r i c h i a m a n o u n ’ a t t e n z i o n e m a g g i o r e r i s p e t t o a d a l t r e t e m a t i c h e e d e s s e n z i a l m e n t e r i spetto al passato, anche se la loro ero gazione è sempre “ on demand”, cioè su richiesta esterna (cliente) e raramen te su specifica volontà aziendale

Studio Lanna & Associati – Roma info@studiolanna.it

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T U T T I s Rubrica a cura di Michele Lanna
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“Il dubbio cresce con la conoscenza” (Goethe)

IL PERCORSO DI FORMAZIONE

Prima di parlare di un ’esperienza che chi scrive sta vivendo come docente e o r g a n i z z a t o r e d i d i v e r s i c o r s i i n u n a grande azienda italiana, vorrei spen d e r e u n a p a r o l a s u l l a n e c e s s i t à d e l l a for mazione per l’ottimale inserimento delle risorse umane in azienda In un ’ epoca in cui bisogna “ correre ” , per non perdere occasioni significative e raggiungere i traguardi assegnati, le r i s o r s e u m a n e a s s u m o n o s e m p r e p i ù impor tanza: il livello della loro prepa razione, in vista delle sfide da affronta re, assicura il successo o l’insuccesso d e l l ’ i m p r e s a n e l l a q u a l e l e p e r s o n e operano. Nella mia esperienza di con sulente, ormai più che quarantennale, ho visto aziende che pur avendo obiet t i v i s t r a t e g i c i v a l i d i , i n t e r m i n i s i a d i prodotto sia di tecnologia e di merca t o , n o n h a n n o i n v e s t i t o a s u f f i c i e n z a n e l c a p i t a l e u m a n o , r i t e n e n d o c h e l e macchine e l’automazione dei processi p o t e s s e r o s u p p l i r e a o g n i e v e n t u a l e c a r e n z a , u m a n a e o r g a n i z z a t i v a . Niente di più sbagliato! Oggi le sfide si vincono solo se le risorse umane, orga nizzative e tecnologiche sono coerenti con le strategie. Un tempo la formazione era concepita come un evento eccezionale, quasi un premio da assegnare a chi aveva pro dotto validi risultati nel proprio lavoro q u o t i d i a n o . I c o r s i c h e s i f a c e v a n o seguire ai dipendenti erano for temente attinenti allo specifico compito da essi svolto e poche volte spaziavano in un campo vasto e che affrontasse temati che diverse. Ciò derivava dalla convin z i o n e c h e l a c o n o s c e n z a t o t a l e , p e r p o t e r s v o l g e r e i l r u o l o a s s e g n a t o , potesse basarsi su due componenti: conoscenze scolari, derivanti dall’i t e r s c o l a s t i c o s e g u i t o ( d i p l o m a o l a u rea);

conoscenze derivanti dall’esperien za lavorativa, acquisita a volte in anni di esperienza. Alla seconda, in par ticolare, si attribui v a u n v a l o r e q u a s i r i s o l u t i v o d i o g n i c a r e n z a d i k n o w h o w ; c i ò d e r i v a v a a n c h e d a l c o n t e n u t o d e l l e m a n s i o n i affidate, in prevalenza legate al com pito da svolgere, peraltro circoscritto e spesso ripetitivo

O g g i l e a z i e n d e s o n o c a r a t t e r i z z a t e da una crescente complessità: il ruolo d a a s s o l v e r e è s p e s s o m o l t o v a s t o e c r e s c e m a n m a n o c h e s i s a l e n e l l a s c a l a g e r a r c h i c a . E m b l e m a t i c o è i l r u o l o s v o l t o d a u n q u a d r o a z i e n d a l e che deve disporre di leve di manovra ampie ed estese a vari campi: ciascu no deve conoscere a fondo non solo il compito che gli è assegnato, condizio ne imprescindibile per raggiungere gli o b i e t t i v i , m a d e v e f a r e i c o n t i c o n i c o s t i , c h e d e v o n o e s s e r e t e n u t i s o t t o controllo, attraverso scelte oculate ed efficaci; deve operare in qualità, cono scendo le normative (tecniche e gestio n a l i ) d a a p p l i c a r e o f a r a p p l i c a r e a i p r o p r i c o l l a b o r a t o r i ; e , a n c o r a , d e v e saper gestire le risorse umane assegna tegli, usando tutte le leve motivazionali i n g r a d o d i f a r c o n s e g u i r e i r i s u l t a t i a t t e s i ; d e v e c o n o s c e r e l e n o r m e e l e leggi che regolano i sistemi di gestio ne, in modo da poter gestire le variabili che caratterizzano i processi aziendali ( a d e s e m p i o , l e v a r i a b i l i d i s a l u t e e s i c u r e z z a , a m b i e n t a l i , d i q u a l i t à , s i a quelle del prodotto che quelle del siste ma qualità); deve saper misurare i risul tati raggiunti sia in termini di prodotto c h e d i p r o c e s s o I n p a r t i c o l a r e , c i ò è vero nel caso di un gestore di processi p r o d u t t i v i , l a c u i c o r r e t t a o p e r a t i v i t à n o n p u ò p r e s c i n d e r e d a i r e q u i s i t i d i s i c u r e z z a d a a d o t t a r e , d a q u e l l i ambientali, nonché da tutte le innova zioni produttive connesse all’evoluzio ne tecnologica del settore di appar te nenza dell’azienda E le misure ? È possibile prescindere d a l l a c o n o s c e n z a d e l l e m o d a l i t à d i misurazione dei processi e dei prodot t i , i n d i s p e n s a b i l e p e r a s s i c u r a r n e l a piena controllabilità? Cer tamente no, anzi dev’essere sviluppato un sistema che si basi sulle più recenti nor mative a p p l i c a b i l i , i m p a r a n d o a n c h e a d applicarle e farle applicare all’interno dei processi di cui si è owner La cono scenza delle misure e di ciò che ruota intorno a esse risulta determinante per una corretta gestione.

Tutto questo know how, che abbraccia campi molto diversi, non solo tecnici e specifici per il proprio ruolo, richiede una formazione che spesso l’università o l e s c u o l e s e c o n d a r i e s u p e r i o r i n o n

offrono in maniera completa e finaliz zata agli obiettivi

S i c o n f e r m a c i o è l ’ a n c o r a g g i o a u n modello statico di organizzazione, nel quale l’uomo è visto come un anello, e neppure il più determinante. Al primo posto dev’essere messa la tecnologia, che può far vincere qualsivoglia tipo di s f i d a . Q u e s t o m o d e l l o h a p o r t a t o a commettere errori pagati a caro prez zo, spesso con obiettivi non raggiunti, che si sono tradotti in fallimenti di pro g e t t i i m p o r t a n t i o c o m p r o m e s s i a l r i basso.

Il progetto formativo, del quale voglio introdurre le principali caratteristiche, sarà qui solo delineato, riser vandomi di riprendere questi concetti una volta completato l’iter, anche sentendo il pa r e r e d e i p a r t e c i p a n t i e d e i p r o m o t o r i d e l p r o g e t t o d a l l a l o r o v i v a v o c e S i s v o l g e i n u n ’ u n i t à p r o d u t t i v a d i u n Gruppo italiano che ha un significativo posizionamento nell’ambito nel quale opera Questo progetto sembra l’applicazio ne di orientamenti ampiamente teoriz zati e applicati in passato, che posso n o t r a d u r s i n e l l a c r e a z i o n e d i s o l i d e competenze nel campo della qualità, (inizialmente rivolte a un ristretto nume ro di persone, che dovranno costituire l’”ossatura” del sistema, prima di pen sare al coinvolgimento di una popola zione più vasta), con moduli di diversa durata centrati su tematiche sempre più vicine alla reale operatività del perso nale coinvolto. Ricordo che tanti anni fa (all’inizio anni ’80) ho seguito negli USA diversi corsi di Juran, universalmente noto come il “padre della qualità”, che aveva svolto t u t t a l a f o r m a z i o n e a i t o p m a n a g e r g i a p p o n e s i g i à n e g l i a n n i ’ 6 0 , f a v o rendo il vasto movimento d’interesse e di appor to alla qualità che, in seguito, ha suppor tato il successo delle aziende g i a p p o n e s i i n m o l t i c a m p i . I n u n o d i q u e s t i c o r s i ( “ M a n a g e m e n t o f Q u a lity”) egli affrontava la formazione alla qualità, sostenendo che possono esse re seguite due strade diverse: addestrare in modo approfondito un piccolo gruppo di tecnici alle discipline d e l l a q u a l i t à , f a c e n d o l o r o a c q u i s i r e competenze nelle attività funzionali a cui sono destinati.

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METROLOGIA... PER TUTTI s

A d e s e m p i o : i p r o g e t t i s t i s u c o m e s i effettua la progettazione del prodotto, gli addetti agli approvvigionamenti su come acquistare prodotti e ser vizi alle migliori condizioni, gli addetti alle ven dite su come vendere i prodotti dell’a zienda, ecc

creare un gruppo di persone all’inter no dell’azienda che si proponga come solutore di eventuali problemi qualitati vi, quindi in possesso di tutte le compe tenze necessarie a risolvere i problemi aziendali, for nendo al resto della po polazione aziendale solo concetti ge nerali relativi alla qualità applicata al proprio lavoro Il progetto formativo s’inserisce in una p r o s p e t t i v a a t t u a l e , m o l t o p i ù a m p i a , che pone al centro la sostenibilità inte sa in termini ambientali, di sicurezza e d i q u a l i t à , i l t u t t o p e r a c c r e s c e r e l a competitività dei propri prodotti Il progetto ha due macro filoni che trat tano tematiche, non solo in termini teo rici, attraverso specifici corsi e testimo nianze di altre aziende e si svolge in un arco temporale lungo circa due anni, di cui il primo di formazione in aula e il secondo “sul campo ” , cioè applicando i c o n c e t t i a p p r e s i a l l ’ i n t e r n o d e i p r o cessi produttivi C i ò c o n s e n t e n o n s o l o d i m i s u r a r e i l livello di apprendimento di quanto tra s m e s s o n e l l a f o r m a z i o n e i n a u l a , m a anche di valutare l’efficacia della for mazione erogata, testimoniata da effi caci applicazioni. L’ampiezza del pro g e t t o è t e s t i m o n i a t a d a l l e t e m a t i c h e t r a t t a t e e d a l l a c o n o s c e n z a d e l l e norme di riferimento, che sono: i l l u s t r a z i o n e d e l l e p r i n c i p a l i n o r m e relative ai sistemi di gestione (UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, UNI I S O 4 5 0 0 1 , U N I C E I E N I S O / I E C 17025 e altre);

illustrazione dei requisiti cogenti rela tivi alla gestione ambientale, alla salu te e sicurezza, alla sostenibilità; statistica descrittiva e metodi statistici per l’interpretazione dei dati e relative norme di riferimento; tecniche statistiche (es. analisi della varianza, analisi di regressione, design of experiments);

c l a s s i f i c a z i o n e e g e s t i o n e d e i c o s t i aziendali; know how tecnico relativo ai processi

aziendali; aspetti relativi alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; sostenibilità ambientale e norme rela tive;

a l t r i c o r s i r e l a t i v i a l l a g e s t i o n e d e i processi produttivi (es programmazio ne della produzione, gestione per pro getti, ecc.).

L e t e m a t i c h e i n d i c a t e i n p r e c e d e n z a , integrate con i corsi tecnici volti a illu strare e far conoscere i processi produt t i v i d e l l ’ a z i e n d a , h a n n o c o s t i t u i t o u n p u n t o d i r i f e r i m e n t o i m p o r t a n t e p e r l’addestramento del personale interes sato, teso a far comprendere il funzio namento di un ’azienda e dei suoi pro c e s s i e c o m e q u e s t i c o n c o r r o n o a l l a r e a l i z z a z i o n e d e l p r o d o t t o . Tu t t o c i ò ha richiesto il coinvolgimento di docen t i d i v e r s i , c o n c o m p e t e n z e s p e c i f i c h e che potessero por tare la loro esperien za e competenza e il loro vissuto, met tendole a disposizione dei par tecipanti che, come ho potuto constatare diretta mente durante la presentazione inizia le del progetto, sono tutti desiderosi di “ sapere ” .

I l c o m p i t o n o n è f a c i l e , i n q u a n t o l e complessità aziendali si devono poter comprendere anche e soprattutto attra verso situazioni specifiche In tal senso, l e t e s t i m o n i a n z e a z i e n d a l i p r e v i s t e c o s t i t u i s c o n o u n p u n t o d i r i f e r i m e n t o p e r l a c o m p r e n s i o n e d i o g n i s i n g o l a tematica del progetto Per ognuna di esse è stata prevista una testimonianza, in grado di dimostrare che l’iter illustrato in teoria nello speci f i c o c o r s o è p e r c o r r i b i l e e p u ò d a r e risultati validi E i monitoraggi dell’apprendimento? È impensabile che un progetto formativo di durata così ampia non possa essere v e r i f i c a t o A l t e r m i n e d i o g n i c o r s o è stata prevista una misura dell’appren dimento, attraverso test di autovaluta zione a risposta multipla, lasciando la m i s u r a d e l l ’ e f f i c a c i a f o r m a t i v a a l secondo anno di attività, quando i par tecipanti saranno chiamati ad applica r e l e s p e c i f i c h e t e m a t i c h e a c a s i c o n c r e t i e a l l ’ i n t e r n o d e i p r o c e s s i d e l l ’ a zienda Questa costituirà la vera “ car t i n a d i t o r n a s o l e ” d i t u t t o i l p r o g e t t o , che cer tificherà l’avvenuta acquisizio ne di competenza dei par tecipanti.

Questo per quanto riguarda il proget to A questo punto possiamo porci alcu ne domande:

1 È giusto investire tempo e danaro in un così lungo progetto for mativo, che darà risultati solo nel lungo periodo?

2 È s a g g i o a s s u m e r e r i s o r s e o g g i e poterle avere operanti in modo effica ce solo dopo un paio d’anni circa?

3 . S o n o c o m p a t i b i l i q u e s t i t e m p i d i attesa dei risultati con le eventuali “ per turbazioni” esterne che possono mani f e s t a r s i i n q u e s t o l u n g o p e r i o d o ( e s crisi di mercato, guerre che impedisco no progetti di sviluppo, abbandono di qualche par tecipante, ecc )?

C e r t a m e n t e l a v i s i o n e d e l l ’ a z i e n d a , che ha impostato e sta realizzando un così vasto progetto, è coraggiosa e lun g i m i r a n t e e d i m o s t r a c h e s o l o s u u n lungo periodo si possono costruire basi solide, attraverso passi oculati e com piuti in funzione di un univoco obiettivo f i n a l e : c o s t r u i r e l a c o m p e t e n z a d e l l e p e r s o n e c h e o p e r e r a n n o a l l ’ i n t e r n o dell’azienda, attraverso la logica dei piccoli passi, unica strada per assicu rare un risultato irreversibilmente posi tivo.

Inoltre questo progetto potrà creare le basi per una sua trasferibilità anche a una più ampia popolazione azienda l e , a s s i c u r a n d o n o n s o l o o m o g e n e i t à di conoscenze e competenze, ma an che un ’operatività coesa, tesa al rag giungimento di traguardi ambiziosi

CONCLUSIONI

È c e r t a m e n t e p r e m a t u r o o g g i p o t e r fare qualsiasi valutazione sull’efficacia di questo progetto; ciò che cer tamente si può dire, tuttavia, è che le basi per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi d i s v i l u p p o d e l l e r i s o r s e u m a n e s o n o state gettate e potranno dare nel tempo r i s u l t a t i p o s i t i v i , a d i m o s t r a z i o n e d e l fatto che una delle più impor tanti com ponenti del successo di un ’azienda (la risorsa umana) deve poter essere mes sa al centro della strategia aziendale e n o n a s s u m e r e i n n e s s u n m o m e n t o i l ruolo di “cenerentola”, scarsamente si gnificativa o, addirittura, ininfluente ai fini del raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo.

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UTENSILI DI QUALITÀ E A MISURA DI SINGOLA ESIGENZA

Su queste pagine abbiamo parlato diverse volte della Tam b u r i n i s r l , s o c i e t à b r e s c i a n a a i v e r t i c i d e l p r o p r i o s e t t o r e d’attività: produzione di utensili, calibri e strumenti di misu ra per lavorazioni meccaniche di precisione Abbiamo tutta via dedicato gran parte della nostra attenzione agli aspetti metrologici dell’attività svolta dalla Tamburini, come logica deformazione professionale visto il focus di TUTTO MISU RE, trascurando un po’ la parte della produzione di utensili f i l e t t a t o r i , c h e p u r e s i p r e s e n t a p i u t t o s t o i m p o r t a n t e n e l business complessivo della società “L’esperienza e le conoscenze consolidate in 60 anni d’atti vità dichiara Andrea Tamburini, responsabile commerciale dell’azienda ci consentono di rea lizzare una vasta gamma di calibri filettati e lisci per il controllo di val vole fino a diametro 500. Tamburi n i , i n o l t r e a ff i a n c a o g n i c l i e n t e nella progettazione e realizzazio n e d i u t e n s i l i p e r l a f i l e t t a t u r a d i v a l v o l e t r a d i z i o n a l i e s p e c i a l i : i n generale, la nostra società offre al settore delle valvole gli utensili per creare la filettatura e i calibri per la misurazione e il controllo dei filet ti Da sottolineare la competenza del nostro reparto pro g e t t a z i o n e , o ff e r t a a s u p p o r t o d e l l a p e r s o n a l i z z a z i o n e sulla base delle esigenze del cliente” . Nelle immagini è possibile vedere direttamente due diversi momenti della lavorazione della valvola, che vedono coin volti in modo importante gli utensili e gli strumenti di con

trollo prodotti dalla Tamburini. Si tratta di una valvola spe c i a l e a t r e i n g r e s s i , i m p i e g a t a s o p r a t t u t t o n e l s e t t o r e d e l valvolame in generale (e anche in quello medicale), che pre senta vari filetti, realizzati con maschi e filiere e controllati con tamponi e anelli.

Siamo di fronte a un classico caso di come siamo in grado di fornire su un componente tutto quanto riguarda la rea lizzazione dei filetti (sia maschi, sia femmine) e il loro con trollo continua Tamburini Maschi e filiere servono a rea l i z z a r e f i l e t t a t u r e i n t e r n e e d e s t e r n e d i q u a l s i a s i m i s u r a , o v v e r o a n c h e m i n o r a t e o m a g g i o r a t e a p p o s i t a m e n t e s u richiesta del cliente, per lavorazioni speciali. I Filetti realiz zati con gli utensili vengono controllati con i relativi calibri (tampone e anello): in questo specifico caso si tratta di un filetto Withworth, tipico in questo settore produttivo” Una valvola di questo genere può essere sia standard sia specia le, con maggiorazioni o minorazioni del filetto in base alle esigenze del cliente In questo caso il filetto interno è mag giorato, e lo sono di conseguenza anche il maschio e il tam pone utilizzati per realizzarlo e controllarlo Utensili e strumenti di controllo, quindi, in grado di rispon dere esattamente a ogni singola esigenza, garantendo al contempo la massima qualità e affidabilità delle operazioni effettuate tramite il loro utilizzo Una vera e propria “mis sion” per la Tamburini, quella di rispondere puntualmente a ogni specifica esigenza mettendo in campo l’intero know how dell’azienda, in ottica estremamente sinergica e colla borativa, totalmente orientata verso il cliente

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Figura 1 Valvola speciale con due utensili, filiera e maschio, in posizione di lavorazione (1A); nelle successive immagini si vedono le par ti lavorate con di fianco l’utensile, filiera (1B) e maschio (1C) Figura 2 Valvola con due strumenti di misura, tampone e anello (2A); nelle successive immagini si vede il controllo tramite tampone (2B) e anello (2C)

2022-2024 eventi in breve

Segnalazione di eventi d’interesse

2022

12 16 dicembre 17 19 dicembre 17 19 dicembre 13 18 febbraio 22-24 febbraio 7 10 marzo 26-28 aprile 22 25 maggio 22 25 maggio 29-31 maggio 6-8 giugno 12 15 giugno 14 16 giugno 19 22 giugno 14-16 settembre 14 16 settembre 16 18 ottobre 26 29 agosto

Wellington (New Zealand) Londra (UK) Londra (UK) Orlando, FL (USA) Torino Lione (Francia) Napoli Kuala Lumpur (Malesia) Istanbul (Turchia) Milano Brescia Roma Jeju Island (South Korea) Milano Bologna Sarajevo, Bosnia and Herzegovina Austin (TX USA) Amburgo (Germania)

Conference on Precision Electromagnetic Measurements (CPEM 2022)

16th International Conference on Computational and Financial Econometrics 15th International Conference of the ERCIM WG on Computational and Methodological Statistics

2023

75th AAFS Annual Scientific Conference

A&T Automation & Testing – 17a edizione

International Metrology Congress CIM 2023

IEEE International Workshop on Measurements and Applications in Veterinary and Animal Sciences (MeAVeAS 2023)

IEEE International Instrumentation and Measurement Technology Conference (I²MTC 2023)

2023 IEEE PES GT&D

IEEE International Workshop on Metrology for Living Environment (MetroLivEnv 2023)

IEEE International Workshop on Metrology for Industry 4.0 & IoT (MetroInd4.0&IoT 2023)

CIRED 2023

IEEE Medical Measurements & Applications Symposium (MeMeA 2023)

IEEE 10th International Workshop on Metrology for AeroSpace (MetroAeroSpace 2023)

VII Forum Nazionale delle Misure

Joint event CMBEBIH & MEDICON 2023 Mediterranean Conference on Medical and Biological Engineering and Computing (MEDICON) International Conference on Medical and Biological Engineering (CMBEBIH)

IEEE International Automated Vehicle Validation Conference 2023

2024

XXIV IMEKO World Congress

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M A N I F E S T A Z I O N I E V E N T I E F O R M A Z I O N E 

MONITORAGGIO PROCESSI PER LE LINEE DI PRODUZIONE CON STAMPAGGIO A CALDO

Dalla sua sede in Svezia, AP&T fornisce soluzioni per la produzione a produttori in tutto il mondo, inclusi auto m a z i o n e , p r e s s e , s i s t e m i d i f o r n i e a t t r e z z a t u r e , p e r l a produzione di parti di veicoli stampate a caldo per il set tore automobilistico I produttori di auto stanno utiliz zando lamiere più leggere, come quelle in alluminio e in acciaio sottile, per realizzare parti robuste per i telai dei veicoli

A P & T a v e v a b i s o g n o d i u n a s o l u z i o n e p e r m i s u r a r e e m o n i t o r a r e l e l a m i e r e d i m a t e r i a l e , p r i m a e d o p o l o s t a m p a g g i o È n e c e s s a r i o g a r a n t i r e u n a d i s t r i b u z i o n e del calore uniforme dal forno prima dello stampaggio delle lamiere e il loro posizionamento preciso, nonché assicurare che non ci siano punti caldi dopo il raffredda mento delle lamiere nella pressa. Il mancato rispetto di una qualsiasi di queste condizioni impedisce di ottenere le proprietà meccaniche richieste per i componenti lega t i alla s ic ur ez z a e s i t r aduc e in par t i s c ar t at e, m at er iali s pr ec at i e t em pi di pr oduz ione aggiunt iv i, olt r e c he in possibili danni alla pressa stessa

N e l l o s t e s s o modo, il siste m a m i s u r a l a t e m p e r a t u r a d e l l a l a m i e r a e ispeziona la d i s t r i b u z i o n e del calore do po lo stampaggio, successivamente al raffreddamento della parte formata

Le immagini termiche ad alta risoluzione velocizzano e facilitano l’identificazione di punti caldi e misurano le aree dove il materiale non ha raggiunto la temperatura corretta.

Il sistema velocizza e semplifica anche lo stampaggio con utensili e le conversioni. Il software permette ai produt tori di preimpostare i parametri di analisi della tempera t u r a p e r i d i v e r s i u t e n s i l i d i s t a m p a g g i o u t i l i z z a t i e c i ò permette al sistema IPHA di riconfigurarsi rapidamente durante le conversioni

La telecamera con streaming di immagini A70 è ideale per il monitoraggio avanzato delle condizioni; in questo caso, essa è in grado di monitorare la temperatura e la distribuzione del calore su lamiere di acciaio, anche con parti sollevate, utilizzando sensori di temperatura senza contatto.

I l s i s t e m a I P H A i m a g i n g t e r m i c o p e r i l m o n i t o r a g g i o termico senza contatto

Per far risparmiare tempo e denaro ai produttori di auto mobili evitando parti stampate difettose, AP&T ha con tattato l’integratore d’imaging termico svedese Termisk, che ha studiato un sistema di visione con analisi a infra rossi dello stampaggio a caldo (Infrared Press Hardening Analysis IPHA), in grado di misurare i tre fattori princi pali che influiscono sulla qualità della stampa: tempera t u r a , p r i m a e d o p o l o s t a m p a g g i o , e p o s i z i o n e d e l l a lamiera nella pressa Utilizzando le telecamere d’imaging termico Teledyne F L I R , m o n t a t e s u i l a t i d e l l e m a c c h i n e d i s t a m p a g g i o , i l s i s t e m a I P H A m i s u r a l a t e m p e r a t u r a d e l l e l a m i e r e mediante la telecamera Teledyne FLIR A70 (in preceden za A315) con sensore intelligente o Teledyne FLIR A615, a seconda della qualità delle immagini richiesta. Il processo è automatico: quando i pezzi sono all’interno d e l l a p r e s s a , i l s i s t e m a d i c o n t r o l l o d e l l a l i n e a d i s t a m paggio segnala all’IPHA di acquisire un’immagine e ana l i z z a r l a ; u n a v o l t a s t a b i l i t o c h e i l p o s i z i o n a m e n t o e l a temperatura vanno bene, alla linea di stampaggio viene rinviato il segnale di procedere

Le capacità di monitoraggio ad ampio raggio delle A70 f a n n o s ì c h e d u e t e l e c a m e r e , u n a s u c i a s c u n l a t o d e l l a pressa, siano sufficienti per controllare lamiere d’acciaio di grandi dimensioni: esse avviseranno gli operatori di eventuali problemi, consentendo rapide indagini e cor rezioni dei problemi in breve tempo Per i siti che richiedono una qualità più alta dell’imaging termico, la telecamera A615 è una potente alternativa alla A70 nei sistemi IPHA Offrendo la stessa misurazione della temperatura senza contatto, la A615 fornisce una mag g i o r e p r e c i s i o n e e può rilevare dif ferenze di tempe ratura anche a grande distanza A o g g i Te r m i s k h a i m p l e m e n t a t o a l m e n o 4 0 s i s t e m i I P H A n e l mondo per il pro d u t t o r e d i p a r t i s t a m p a t e A P & T L a s o l u z i o n e d ’ i m a g i n g t e r m i c o può essere instal lata su nuove linee o adattata a linee esistenti.

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17025

Presentazione dei risultati

Tredicesima parte: Contenuto del documento finale

COMMENTS ON STANDARDS: UNI CEI EN ISO/IEC 17025

A great success has been attributed to this interest ing series of comments by Nicola Dell’Arena to the UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Standard.

RIASSUNTO

Prosegue con successo l’ampia e interessante serie di commenti di Nicola Dell’Arena alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. In questo numero conti nuiamo a parlare della presentazione dei risultati

Riprendo in questo ar ticolo ad analiz zare la posizione di Accredia sui labo ratori di prova, argomento non esauri to nell’ar ticolo pubblicato nel nume ro precedente

I l s e c o n d o r e q u i s i t o p r e c i s a c h e “ i l laboratorio che emette dichiarazioni di c o n f o r m i t à d e v e d e f i n i r e , n e i p r o p r i documenti, i criteri per la loro emissio n e , t e n e n d o c o n t o o m e n o d e l l ’ i n c e r tezza di misura”.

Il requisito aggiuntivo ha, a mio pare r e , p o c o s e n s o N e h o g i à d i s c u s s o quando ho commentato la norma e, in par ticolare, il requisito che impone al laboratorio di stabilire la regola deci sionale e ripor tarla nella propria pro c e d u r a O r a i l r e q u i s i t o d i c e c h e i l l a b o r a t o r i o d e v e r i p o r t a r e n e l l a p r o pria procedura le modalità e le respon s a b i l i t à e i c r i t e r i s u l l ’ e m i s s i o n e d e l l a d i c h i a r a z i o n e d i c o n f o r m i t à C i ò m i sembra esagerato, visto che in ultima istanza bisogna ripor tare una semplice frase sul Rappor to di Prova. P e r i l a b o r a t o r i d i t a r a t u r a A c c r e d i a r i p o r t a , p e r e n t r a m b i i p a r a g r a f i , l a s o l i t a f r a s e “ s i a p p l i c a i l r e q u i s i t o d i norma ” e la seguente Nota per il para grafo 7.8.6.1 “ per le dichiarazioni di conformità si vedano, a titolo di esem p i o , i d o c u m e n t i I L A C G 8 e E U R A CHEM/CITAT”

La nota è uguale a quella per i labora tori di prova e per tanto non aggiungo nulla a quanto già scritto nell’ar ticolo precedente

PRESENTAZIONE DI OPINIONI E INTERPRETAZIONI

La norma al paragrafo 7 8 7 1 ripor ta due requisiti e una Nota.

I l p r i m o r e q u i s i t o r e c i t a : “ Q u a n d o s i esprimono opinioni e interpretazioni, il l a b o r a t o r i o d e v e a s s i c u r a r e c h e s o l o personale autorizzato a rilasciare opi nioni e interpretazioni emetta la corri spondente dichiarazione”

È l e c i t o c h i e d e r s i c h i p o s s a e s s e r e i l p e r s o n a l e a u t o r i z z a t o H o s e m p r e s c r i t t o c h e p u ò e s s e r e i l r e s p o n s a b i l e della prova/taratura o il capo labora torio e che la situazione dipende dalle dimensioni del laboratorio e dalle scel te aziendali Queste opinioni sono ri por tate nel Rappor to di prova o Cer tifi c a t o d i t a r a t u r a e q u i n d i i l p e r s o n a l e autorizzato deve coincidere con chi fir ma questi documenti Il secondo requisito recita: “il laborato rio deve documentare le basi su cui so n o s t a t e f o r m u l a t e l e o p i n i o n i e i n t e r pretazioni” Ciò significa che il labora torio non può agire in totale liber tà e di screzionalità, ma deve dichiarare, do c u m e n t a n d o l o , d a d o v e d e r i v a n o l e opinioni e interpretazioni

S e c o n d o l a n o r m a i l l a b o r a t o r i o n o n deve stabilire nulla a priori, ma deve solamente documentare le basi su cui fonda l’opinione Cosa non immedia ta, dal momento che le basi e gli argo menti oggetto di opinioni e interpreta zioni possono essere molteplici Di più difficile interpretazione e giustifi cazione è la nota al paragrafo 7 8 7 1 Essa prescrive “è importante che opinio ni e interpretazioni non siano confuse con le dichiarazioni relative all’ispezio ne o le certificazioni di prodotto, discipli nate dalle norme ISO/IEC 17020 e ISO/IEC 17065, e con le dichiarazioni di conformità descritte al punto 7.8.6”. Tutto è possibile e tutto può accadere Ma come fa un tecnico esper to e pre p a r a t o a c o n f o n d e r e c o s e c h e s o n o c o m p l e t a m e n t e d i v e r s e t r a l o r o ? Ve r r e b b e d a d i r e , i r o n i c a m e n t e , c h e s i teme che un tecnico confonda mele con pere e la cosa mi lascia letteralmente allibito. Probabilmente, se il normatore ha inserito questa nota, fatti del gene re, per strano che possa sembrare, si sono realmente verificati Al paragrafo 7 8 7 2 la norma prescri ve il seguente requisito “le opinioni e i n t e r p r e t a z i o n i r i p o r t a t e n e i r a p p o r t i devono essere basate sui risultati otte nuti dagli oggetti sottoposti a prova o taratura e devono essere chiaramente identificati come tali”. Il requisito può essere diviso in due par ti Nella prima par te, si prescrive che le o p i n i o n i e i n t e r p r e t a z i o n i d e v o n o r i guardare solamente “i risultati ottenuti” e non devono toccare altri argomenti o problemi analoghi Questa prima par t e n o n c r e a p r o b l e m i d ’ i n t e r p r e t a z i o ne: si applica punto e basta

La seconda parte richiede che “devono essere chiaramente identificati come tali”.

Former: Responsabile Qualità - ENEA Casaccia RETIRED ndellarena@hotmail.it

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P O S I Z I O N E D I A C C R E D I A S U L L A DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
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L L E N O R M E s Rubrica a cura di Nicola Dell’Arena
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Leggendo la norma, quanto prescritto può valere sia per “opinioni” sia per “oggetti”, anche se sembra fare riferimento soprat tutto alle opinioni A qualsiasi dei due casi si riferisca, la sua applicazione è sempli ce: 1) nel caso di oggetti, il rapporto/cer tificato ne riporta già l’identificazione; 2) nel caso di opinioni, nel rapporto/certifi cato s’inserisce un capitolo intitolato “opi nioni e interpretazioni”.

Al paragrafo 7 8 7 3 la norma prescri ve che “quando le opinioni e interpre tazioni vengono direttamente comuni cate verbalmente al cliente si deve con ser vare una registrazione di tale comu n i c a z i o n e ” Questo requisito sembra essere sopravvissuto da vecchie norme Con i sistemi qualità e con l’accredita mento nulla deve mai essere comunicato con azioni verbali, ma tutto dev’essere comunicato per iscritto Il requisito do vrebbe essere tolto dalla norma Lo stes so normatore sembra consapevole del problema quando prescrive che la co municazione debba essere registrata Il laboratorio, per applicare la norma, può seguire due strade: 1) scegliere la politi ca di non comunicare verbalmente le opinioni e interpretazioni; 2) scegliere la politica di applicare la norma, salvo poi

inserire nel suo archivio una registrazio ne di quanto detto al cliente

CONSIDERAZIONI GENERALI

Prima di proseguire, ritengo oppor tuno p r o p o r r e u n c o m m e n t o g e n e r a l e s u tutto il paragrafo 7.8.7.

Opinioni e interpretazioni sono azioni soggettive e un laboratorio accreditato deve esprimere e dichiarare solo azio ni e fatti oggettivi È vero che la norma chiede di esprimersi in base ai risultati, ma opinioni e interpretazioni, anche se basate su risultati, restano pur sempre s o g g e t t i v e p e r l o r o s t e s s a n a t u r a A q u e s t o p u n t o m i c h i e d o s e c i s i a p r o prio bisogno che un laboratorio accre ditato esprima opinioni (naturalmente basate sui risultati) o addirittura inter pretazioni Le interpretazioni hanno un grado di soggettività ancora maggiore rispetto alle opinioni e, a mio parere, n o n d o v r e b b e r o e s s e r e a m m e s s e p e r un laboratorio accreditato Nella mia vita d’ispettore non mi è mai capitato di riscontrarne l’applicazione. Per chiarire quanto esposto, riporto due esempi, uno per i laboratori di taratura e

l’altro per i laboratori di prova. Il laboratorio di taratura effettua la ta r a t u r a , m a n e l C e r t i f i c a t o d i t a r a t u r a n o n d e v e r i p o r t a r e n e s s u n a o p i n i o n e se lo strumento risulti “tarato o non tara to”. La responsabilità è del cliente, che in base alla propria procedura interna, dove ha stabilito i limiti di taratura, può dichiarare se lo strumento è tarato. I laboratori di analisi cliniche, insieme ai parametri misurati, in una colonna a par te ripor ta gli estremi dei valori entro i q u a l i t a l i p a r a m e t r i d e v o n o c a d e r e per non evidenziare patologie. Come definire questa colonna? È un ’opi nione e quindi rientra in questo requisito della 17025? La risposta non è univoca e può essere tanto affermativa, quanto negativa. I limiti riportati sono il frutto di ricerche e analisi scientifiche durate anni se non decenni e pertanto possono esse re considerati dati oggettivi e inoppu gnabili. Sulla base di questa considera zione la colonna non può essere consi derata come un ’opinione Se, viceversa, la si leggesse come un insieme di dati ri portati a seguito di una prova, allora la si potrebbe considerare un ’opinione, anche se, francamente, mi sembra un’in terpretazione un po ’ forzata

NUOVI SISTEMI DI POSIZIONAMENTO PIEZOELETTRICI COMPATTI PER OBIETTIVI

A l t a d i n a m i c a , a m p i e c o r s e e u t i l i z z o semplificato: queste le principali carat teristiche della nuova gamma di siste m i d i p o s i z i o n a m e n t o p i e z o e l e t t r i c i compatti per obiettivi, proposta da PI ( P h y s i k I n s t r u m e n t e ) , c h e h a q u i n d i completamente ridisegnato il proprio p o r t a f o g l i o d i p o s i z i o n a t o r i v e r t i c a l i per obiettivi, meglio conosciuti anche c o m e P I F O C ® I m i g l i o r a m e n t i e s s e n ziali sono la maggiore dinamica, le cor s e f i n o a 8 0 0 µ m e u n a g e s t i o n e p i ù s e m p l i c e . I P IF OC ® , a d a t t i a l l ’ i n t e g r a z i o n e n e i r e v o l v e r d e g l i o b i e t t i v i d e i m i c r o s c o p i v e r t i c a l i e i n v e r t i t i , s o n o i m p o r t a n t i p e r l e a p p l i c a z i o n i n e l l e s c i e n z e d e l l a v i t a , n e l l a m i c r o s c o p i a d e i m a t e r i a l i , n e l c o n t r o l l o q u a l i t à e

nell’industria dei semiconduttori Il cuore del nuovo portafoglio PIFOC® è costituito da tre sistemi, che differisco no per la loro corsa: 100 μ m, 400 μ m o 8 0 0 μ m G r a z i e a d a l c u n e m o d i f i c h e costruttive, come leve ottimizzate e sup porti in acciaio, è stato possibile ottenere importanti miglioramenti delle proprie tà dinamiche Inoltre, per la prima volta è disponibile anche un posizionatore verti cale con una corsa di 800 μm.

Gestione semplificata

Anche la gestione dei PIFOC è stata otti m i z z a t a . I l n u o v o a n e l l o d i s e r r a g g i o p o n e s o l o l i e v i r e s t r i z i o n i a l l o s p o s t a m e n t o o r i g i n a l e d e l l a m e s s a a f u o c o nella direzione Z della manopola. Per un n u m e r o i n f e r i o r e d i v a r i a n t i , è s t a t o s c e l t o i l d i a m e t r o p i ù g r a n d e p o s s i b i l e per l’apertura Un set di anelli adattato r i r e n d e f a c i l e l ’ a v v i t a m e n t o d i d i v e r s i obiettivi di dimensioni fino a M34

Piccoli raggi di curvatura dei cavi e migliore scarico della trazione La rotazione, che viene effettuata ripetu tamente sull’ogiva girevole quando si cambia l’ingrandimento, mette sotto

sforzo meccanico il cavo di trasporto del segnale e della corrente Una nuova guaina del cavo rende ora possibili raggi di curvatura molto più stretti. Inoltre il nuovo scarico della trazione impedisce in modo affidabile il danneggiamento dell’ingresso del cavo nell’alloggiamen to del posizionatore verticale

Tutti i nuovi PIFOC® sono dotati di con nettori D sub e questo li rende compati bili con i controllori digitali PI. I chip ID, integrati nei connettori, memorizzano i parametri di linearizzazione determina ti durante la taratura.

La funzione di auto taratura utilizza questi dati ogni volta che si accende il controllore In questo modo, l’intero sistema non dev’essere ritarato quando un singolo PIFOC® o un controllore vie ne scambiato

CLICCA QUI per ulteriori informazioni.

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COMMENTI ALLE NORME  N . 0 4  2 0 2 2
NEWS t

La storia del Gr uppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE)

Ottava parte – Gli anni della riorganizzazione del CNR

PART EIGTH: THE YEARS OF CNR RESTRUTTURATION

The paper follows the seventh par t of the histor y of GMEE (Group of Electrical and Electronic Measurements) published on Tutto Misure It refers to the years from 1995 to 1996 relevant to the first par t of Mario Savino Presidency and with Massimo D’Apuzzo as Secretar y. Those years were the initials of the “CNR Reform”, which could have caused the end of GMEE.

RIASSUNTO

L’ar ticolo è il seguito delle prime sette par ti della storia del GMEE (Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche) pubblicata su Tutto Misure. Fa riferimento agli anni che vanno dal 1995 al 1996, i primi due della presidenza del grup po da par te di Mario Savino con Massimo D’Apuzzo come segretario Furo no anche gli anni iniziali della “Riforma del CNR”, che rischiava di compor tare la fine del GMEE.

INTRODUZIONE

Come si è scritto nella settima par te di q u e s t a s t o r i a , M a r i o S a v i n o f u i l q u a r t o p r e s i d e n t e d e l G M E E , c o n Massimo D’Apuzzo segretario Gli anni della presidenza Savino coincise ro con lo scioglimento dei gruppi infor m a l i d i c o o r d i n a m e n t o d e l C N R . Anche il GMEE, che aveva avuto una breve vita all’interno del CNR, si sciol se e si rischiava di non avere più rap presentanza all’interno di questo orga nismo. Nel seguito si racconta il diffici l e p e r c o r s o s e g u i t o p e r s c o n g i u r a r e q u e s t a e v e n i e n z a , c h e a v r e b b e c o m p o r t a t o u n i s o l a m e n t o c u l t u r a l e d e i

ricercatori di Misure nell’ambito della comunità scientifica nazionale. Serrato in quegli anni fu il dibattito sul l’Università e sul CNR durante il Gover no Dini (vedi Fig 1), che rimase in cari ca dal 17 gennaio 1995 al 18 maggio 1996.

Si assisteva, pur troppo, a una progres s i v a d e p a u p e r a z i o n e d e l l ’ U n i v e r s i t à p u b b l i c a : r i d u z i o n e d e l l ’ o r g a n i c o i n quasi tutti gli Atenei (professori ordina ri, associati, ricercatori, tecnici, perso nale bibliotecario e ausiliario, ecc ) e f o r t e r i d u z i o n e d e l l e r i s o r s e f i n a n z i a rie, specie per la ricerca scientifica (i fondi cosiddetti 60% coprivano a mala pena i rimborsi per missioni e, come si è detto nelle par ti prece d e n t i d i q u e s t a s t o r i a , anche i fondi 40% erano stati più che dimezzati). L ’ a u t o n o m i a u n i v e r s i t a ria, introdotta dalla Leg g e 1 6 8 d e l 1 9 8 9 c h e a v e v a i s t i t u i t o i l n u o v o Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST), a v e v a c o n c e s s o a n c h e ampia autonomia didat tica e statutaria alle sedi universitarie L ’ a r t i c o l o 6 , c o m m a 1 ,

della legge 168 recita: “Le università s o n o d o t a t e d i p e r s o n a l i t à g i u r i d i c a e, in attuazione dell’ar ticolo 33 della Costituzione, hanno autonomia didatti c a , s c i e n t i f i c a , o r g a n i z z a t i v a , f i n a n ziaria e contabile; esse si danno ordi namenti autonomi con propri statuti e r eg ol am ent i” Da più par t i, inol t r e, s i riteneva impossibile realizzare l’auto nomia universitaria come somma delle autonomie dei singoli Atenei. Esisteva l’esigenza di realizzare un sistema uni v e r s i t a r i o n a z i o n a l e i n d i p e n d e n t e e autogover nato, nell’ambito del quale s i s a r e b b e r o d o v u t e a r m o n i z z a r e l e autonomie delle singole sedi. Si susse guirono, inoltre, diverse riunioni di pro fessori universitari con oggetto il rinno v o d e l C U N ( C o n s i g l i o U n i v e r s i t a r i o Nazionale) e con la presentazione dei programmi da par te dei diversi candi d a t i I l C U N e r a n a t o c o n c o m p i t i d i c o o r d i n a m e n t o e a u t o g o v e r n o d e l s i stema universitario, allo scopo di tute l a r e l a l i b e r t à d i r i c e r c a e d ’ i n s e g n a mento, garantita dalla Costituzione. Il CUN era formalmente un organo tecni c o d e l M i n i s t e r o d e l l ’ U n i v e r s i t à , m a m ol t o s pes s o non er a int er pel l at o dal Ministro, che preferiva dialogare con la CRUI (Conferenza dei Rettori). I sin dacati dell’Università, in quegli anni, d e n u n c i a r o n o l ’ o p e r a z i o n e p o r t a t a a v a n t i d a d i v e r s i r e t t o r i , d e f i n i t a ’ L a CRUI e non il CUN’ scrivendo nella rivi s t a “ U n i v e r s i t à d e m o c r a t i c a ” : “ a l l a r i d u z i o n e d e l r u o l o d e l C U N , a c u i è stato tolto anche il compito di coordina re gli atenei, si accompagna il raffor zamento del ruolo della CRUI, uno dei p r i n c i p a l i s t r u m e n t i d i a z i o n e d e l l a lobby accademica”

I componenti del GMEE in tutte le sedi i s t i t u z i o n a l i , i n c u i s i d i b a t t e v a s u l l a

Politecnico di Bari mario.savino@poliba.it

S T O R I A E C U R I O S I T À s T M N. 4/22  111
Figura 1 Lamber to Dini

riorganizzazione dell’Università e del CNR, evidenziarono la necessità della presenza, nei curricula d’Ingegneria, di insegnamenti che potessero assicu r a r e a i l a u r e a t i i n g e g n e r i l a p i e n a c o n o s c e n z a s i a d e i f o n d a m e n t i d e l l a metrologia sia della normativa tecnica internazionale Si proponeva di guar d a r e a l l a r e a l t à i n t e r n a z i o n a l e , c h e r i c h i e d e v a l a m a s s i m a c h i a r e z z a n e i r a p p o r t i c o m m i t t e n t e f o r n i t o r e , a t t r a verso la cer tificazione dei prodotti, dei s e r v i z i , d e i p r o c e s s i L a s e m p r e p i ù s t r i n g e n t e c o m p e t i t i v i t à d e l m e r c a t o globale, in quel periodo (ma il tutto è a n c o r a a t t u a l e ) f o r z a v a l e a z i e n d e , nell’ottica del perseguimento di un con trollo della “Qualità Totale”, ad avva lersi di sistemi di misure e controllo di natura numerica, via via più complessi e c o s t o s i L ’ o b i e t t i v o , o t t e n i b i l e c o n for ti investimenti di risorse umane, era i l p e r s e g u i m e n t o d i u n i n c r e m e n t o d i efficienza ed efficacia di tutte le attività interne a un ’azienda, in modo da assi curare un aumento di competitività sui mercati Sempre più le piccole e medie i m p r e s e s i r i v o l g e v a n o a l l ’ U n i v e r s i t à per l’assistenza nella taratura dei loro s t r u m e n t i , c o n r i f e r i b i l i t à a i c a m p i o n i primari, nel rispetto di quanto previsto d a l S i s t e m a Q u a l i t à I t a l i a ( L e g g e n 273 dell’11 agosto 1991 che istituì il Sistema Nazionale di Taratura). Solo i n t a l m o d o s i s a r e b b e r o f a c i l i t a t e l e transazioni commerciali delle aziende che aspiravano a penetrare nei merca ti internazionali.

Nonostante le tensioni all’inter no del l ’ U n i v e r s i t à e d e l C N R , i c o m p o n e n t i del GMEE por tavano avanti con note vole impegno le loro ricerche. In quegli a n n i , p a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e f u p o s t a alla strumentazione intelligente e a i s i s t e m i e s p e r t i A u m e n t a v a s e m p r e p i ù l a p o t e n z i a l i t à d i c a l c o l o interna agli strumenti, e ciò permetteva di elaborare infor mazioni provenienti da diversi sensori, acquisite anche in tempi differenti Per le applicazioni in tempo reale risultarono molto utili il cal colo parallelo e le potenzialità del soft ware utilizzato Come si è scritto nella p a r t e p r e c e d e n t e d i q u e s t a s t o r i a , i l software assumeva un ruolo fondamen tale all’interno dello strumento, consen tendogli di elaborare al meglio le infor

mazioni di misura, ma al tempo stesso imponeva la necessità di vagliar ne la qualità Lo strumento aveva capacità di apprendimento automatico, nel senso di riconoscimento del misurando, adat t a m e n t o d e i p a r a m e t r i d i m i s u r a a l l e sue caratteristiche e miglioramento del suo modello, ed era in grado di riconfi gurarsi per adattarsi a diversi misuran d i . M a g g i o r e e r a l a s u a i n t e l l i g e n z a m a g g i o r i r i s u l t a v a n o l e s u e c a p a c i t à decisionali, che erano richieste in mo do consistente soprattutto per le appli c a z i o n i i n c a m p o d i a g n o s t i c o . P e r l a r e a l i z z a z i o n e d i u n o s t r u m e n t o e sper to erano sempre più necessarie conoscenze d’intelligenza ar tificiale e, in par ticolare, di soft computing La dif fusione di strumentazione intelligente p o s e a n c h e , c o m e s i è a c c e n n a t o i n precedenza, il problema della riferibilità metrologica a standard inter nazionali riconosciuti nella normativa, rendendo più che oppor tuna la presen za di ricercatori provenienti dagli istitu t i m e t r o l o g i c i a l l ’ i n t e r n o d e l G M E E M o l t e a p p l i c a z i o n i d i q u e s t o t i p o d i s t r u m e n t a z i o n e f u r o n o o r i e n t a t e a l l a qualificazione di prodotti e di processi produttivi, per la cer tificazione di qua l i t à , c o n l a n e c e s s i t à d i a p p r o f o n d i r e t e m a t i c h e , q u a l i l a v a l u t a z i o n e d e l l e incer tezze di misura, la loro ripetibilità e riproducibilità.

IL RINNOVO DEL CUN, LA RISTRUTTURAZIONE DEL CNR E LE ATTIVITÀ DEL GSMS

I l 1 0 o t t o b r e 1 9 9 5 s i t e n n e a R oma, presso la presidenza della Facol tà d’Ingegneria, una riunione promos sa dal gruppo di Elettronica (presiden te Pellegrini), che vide la par tecipa z i o n e d e i p r e s i d e n t i d e i g r u p p i C N R nelle aree sia elettrica sia dell’informa zione. Oggetto della riunione erano le c a n d i d a t u r e a l C U N e l a s i t u a z i o n e r e l a t i v a a l l e v a r i a z i o n i s t a t u t a r i e e regolamentari all’interno del CNR. Tra le comunicazioni fu riferito che la finan z i a r i a p r e v e d e v a p e r i l f u o r i r u o l o dei professori universitari il passaggio da cinque a soli due anni: erano i pro dromi per la sua abolizione. Iniziava a e s s e r e p i a n p i a n o e l i m i n a t o u n o d e i

p o c h i p r i v i l e g i c h e r i m a n e v a n o a i cosiddetti baroni universitari Si ebbe notizia che il tanto atteso bando per i c o n c o r s i d a p r o f e s s o r e a s s o c i a t o s a rebbe stato ritardato, a causa dell’esa me da par te della Commissione della Camera di variazioni nelle norme con corsuali Per quanto riguardava le ele zioni del CUN, le due aree, elettrica e d e l l ’ i n f o r m a z i o n e , a v e v a n o u n p e s o d e l 4 0 % s u l c o r p o e l e t t o r a l e , p a r i a quello dell’area meccanica e il doppio di quella chimica Si dovevano elegge re complessivamente, per le tre aree, un professore ordinario e un associato. Per gli ordinari vi erano due candidatu re nell’area elettrico informatica (Capp e l l i n i e N i c o l ò ) q u a t t r o i n q u e l l a m e c c a n i c a ( N a s o , Tr i s t a n o , A l t o , Gasparetto ), nessuna in quella chi mica, che avanzava l’unica candidatu ra nota per il posto di associato (Spinelli). Il punto in discussione si chiuse con l’auspicio di arrivare anche per gli ordinari a un ’unica candidatura per le t r e a r e e A c c e r t a t a p o i l a v o l o n t à d i Nicolò di ritirare la sua candidatura, r e s t ò p e r l ’ a r e a e l e t t r i c o i n f o r m a t i c a quella di Vito Cappellini dell’Univer sità di Firenze Nel pomeriggio i presi denti dei gruppi elettrici lasciarono la riunione mentre quelli dell’area dell’in f o r m a z i o n e ( a r e a K ) d i s c u s s e r o d i quanto stava avvenendo nel CNR. Vito Monaco, allora presidente del comi tato CNR per le Scienze d’Ingegneria e Architettura, confermò lo scioglimento dei gruppi informali, tra i quali vi era il GMEE, e la trasfor mazione dei vec chi due gruppi formali storici dell’a r e a e l e t t r i c o e l e t t r o n i c a ( M a c c h i n e E l e t t r i c h e e A l t e Te n s i o n i ) i n a l t r i due. All’interno del CNR si stava discu t e n d o d e l l a t r a s f o r m a z i o n e d i q u e s t i d u e g r u p p i d i r i c e r c a n a z i o n a l i , e s i stenti nell’area dell’Ingegneria elettrica e d e l e t t r o n i c a , i n d u e n u o v i g r u p p i : uno in “Ingegneria elettrica e degli a zionamenti industriali” e l’altro in “Elet t r onica, t el ecom unicazioni ed el et t r o magnetismo”, dal nome provvisorio di E LT E M , a l q u a l e a v r e b b e r o a d e r i t o i componenti del GMEE Ogni nuovo gruppo for male prevede va l’esistenza al suo interno di solo tre sezioni: per l’ELTEM vi erano già quelle d i e l e t t r o n i c a , t e l e c o m u n i c a z i o n i e d

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e l e t t r o m a g n e t i s m o . L ’ a s s e m b l e a d e l GMEE aveva espresso all’unanimità la v o l o n t à d i a d e r i r e a l n u o v o g r u p p o , purché si fosse creata anche una sezio n e d i m i s u r e . S a v i n o f e c e p r e s e n t e che il Consiglio Scientifico del GMEE, r i u n i t o s i a C o m o i n d a t a 2 2 g i u g n o 1995, aveva deliberato di richiedere una sezione dedicata al GMEE all’in ter no dell’ELTEM, in deroga a quanto previsto allo ar ticolo 6 del nuovo rego l a m e n t o d e i g r u p p i f o r m a l i d e l C N R Tale richiesta era stata ratificata all’u nanimità dall’Assemblea dei ricercato ri del GMEE, tenutasi a Bologna il 23 settembre 1995 La riunione dei presidenti dei gruppi del l’area K si concluse con l’invito a consi derare preferibilmente un unico Istituto Nazionale dell’Informazione a l l ’ i n t e r n o d e l C N R c h e a c c o r p a s s e tutti i ricercatori dell’area K A dicem bre dello stesso anno Sergio Sar tori, nel dare notizia dell’improvvisa scom parsa, a soli cinquantotto anni, del Pro f e s s o r e L u i g i C ro v i n i , d i r e t t o r e d e l l’IMGC (Istituto di Metrologia Gustavo Colonnetti), informò anche di una pro posta relativa alla richiesta di costitu zione di un Istituto Nazionale CNR di Coordinamento sulla Metrologia Il GMEE diede il suo sostegno a questa i n i z i a t i v a , c o n u n a l e t t e r a i n v i a t a d a Savino sia a Vito Monaco sia a Mario Rinaldi, (rispettivamente presidente e componente del Comitato CNR per le S c i e n z e d ’ I n g e g n e r i a e A r c h i t e t t u r a ) . Inoltre Savino, a nome di tutti i compo nenti del GMEE, inviò una lettera a Ser gio Sar tori per par tecipare i sensi del p r o p r i o r a m m a r i c o a l l ’ I M G C e a l l a famiglia di Luigi Crovini. L’8 e 10 novembre 1995 si tenne a B a r i , p r e s s o Te c n o p o l i s , i l 3 9 ° C o n gresso annuale dell’ANIPLA (associa z i o n e N a z i o n a l e I t a l i a n a p e r l ’ A u t o mazione). Data la vicinanza d’interessi tra GMEE e ANIPLA, il Convegno ospi tò al proprio interno tre Workshop e uno di questi fu dedicato alla “Strumen tazione intelligente e Cer tificazione” e coordinato da Mario Savino. Il Works h o p e r a r i v o l t o p r e v a l e n t e m e n t e a g l i o p e r a t o r i d e l l e p i c c o l e e m e d i e i n d u strie locali, con lo scopo di far conosce re loro le potenzialità della strumenta z i o n e a s s i s t i t a d a l c a l c o l a t o r e , a i f i n i

della riferibilità degli strumenti di misu ra Savino invitò al Workshop Franco F e r r a r i s , C l a u d i o M a n g i a v a c c h i , Sergio Sar tori e Andrea Taroni, che tennero le seguenti relazioni: “Gli stru menti intelligenti per la riferibilità nel l ’ a m b i t o d e l S i s t e m a Q u a l i t à I t a l i a ” ( S a r t o r i ) ; “ I s i s t e m i d i m i s u r a e s p e r t i ” ( M a n g i a v a c c h i ) ; “ I s e n s o r i p e r l ’ a m p l i a m e n t o d e l l a r i f e r i b i l i t à d e g l i s t r u menti non elettrici” (Taroni); “Il sensore intelligente” (Ferraris) I l 1 5 n o v e m b r e 1 9 9 5 s i t e n n e a Milano, presso l’Auditorium del CESI ( C e n t r o E l e t t r o t e c n i c o S p e r i m e n t a l e I t a l i a n o ) , o r g a n i z z a t a d a G i u s e p p e Zingales presidente del Gruppo Spe c i a l i s t i c o M i s u r e e S t r u m e n t a z i o n e (GSMS), una giornata di studio su “La nuova nor mativa per le misure di alte t e n s i o n i ” F u e s a m i n a t a l a n u o v a norma IEC 60-2 del 1994 dai relato ri: Zingales, Pesavento e Gobbo (Università di Padova); D’Emilio e La Paglia (IEN Galilelo Ferraris); Rizzi (CESI) Il 16 gennaio 1996 si tenne, presso l’Ufficio Centrale AEI (Associa zione Elettrotecnica ed Elettronica Ita liana) a Milano, il consiglio scientifi co del GSMS Si discusse sulla scarsa par tecipazione alla Giornata di studio s u l l a m a r c h i a t u r a C E e s u l l e N o r m e U N I E N I S O 9 0 0 0 , m e n t r e i l c o r s o organizzato da Sar tori a Torino con il C O R E P s u “ L a v a l u t a z i o n e d e l l ’ i n c e r t e z z a n e l l e m i s u r e i n d u s t r i a l i ” a v e v a avuto 30 iscritti, che espressero un giu d i z i o p o s i t i v o s u l c o r s o , r i t e n e n d o l o i n t e r e s s a n t e e b e n c o o r d i n a t o , n o n o s t a n t e l a d i f f i c o l t à d i a p p l i c a z i o n e delle norme ISO sull’incer tezza Il Con siglio, dopo attenta analisi sui modi di p u b b l i c i z z a z i o n e d e l l e g i o r n a t e d i studio, per evitare insuccessi ritenne di poter approvare soltanto le seguenti d u e : “ P r o b l e m a t i c h e d e l l e a t t i v i t à d i c o l l a u d o i n s i s t e m i d i g a r a n z i a d e l l a qualità” (da tenere a Firenze nella pri m a v e r a 1 9 9 6 ) ; “ N o r m a t i v a d e g l i a s p e t t i t r a s m i s s i v i e m e t r o l o g i c i n e l l e c o m u n i c a z i o n i o t t i c h e ” ( d a t e n e r e a Roma nell’autunno 1996). Zingales ricordò che ricorrendo nel 1997 il cen tenario della mor te di Galileo Ferraris , primo presidente dell’AEI, la Riu nione Annuale AEI sarebbe stata a lui dedicata. Dopo ampia discussione per

s t a b i l i r e i l c o n t r i b u t o c h e i l G S M S a vrebbe fornito alla Riunione, si decise di o r g a n i z z a r e u n a s e s s i o n e d e d i c a t a alle “Misure di potenza ed energia” .

Il primo febbraio 1996 fu emanato il D P R n . 1 6 7 c o n t e n e n t e i l “ R e g o l a mento recante modalità di elezione dei componenti del Consiglio universitario nazionale”. In esso erano dettagliate le procedure elettorali per l’assegnazio n e d e i t r e n t a s e g g i , c o s ì s u d d i v i s i : a ) quattordici ai professori ordinari (com prensivi degli straordinari); b) dieci ai professori associati; c) sei ai ricercatori (comprensivi degli assistenti di ruolo a e s a u r i m e n t o ) N e l l o s t e s s o p e r i o d o i l Senato licenziò il testo sui concorsi per la docenza universitaria, rinviando al Ministero dell’Università e della Ricer ca Scientifica le modalità per la caden za dei bandi per i professori di prima e s e c o n d a f a s c i a , p e r m e t t e n d o d i f a t t o l’avvio dei bandi per i professori asso ciati

I PRIMI CONSIGLI SCIENTIFICI PRECEDUTI DALLE COMMISSIONI DIDATTICHE

I l p r i m o C o n s i g l i o S c i e n t i f i c o ( C S ) GMEE della presidenza di Mario Savi no e la Commissione Didattica (insie me con quella di Coordinamento), con vocata da Massimo D’Apuzzo, erano previsti a Roma per il 15 dicembre 1 9 9 5 . A c a u s a d i u n o s c i o p e r o d e i piloti ATC e di agitazioni nel settore dei traspor ti per quel gior no, sia il Consi glio sia le Commissioni suddette furono rinviate al 9 febbraio 1996. Il rinvio e r a g i u s t i f i c a t o a n c h e d a l f a t t o c h e l ’ a p p r o v a z i o n e d e i n u o v i s t a t u t i d e i G r u p p i f o r m a l i C N R , d a p a r t e d e l C o m i t a t o d i P r e s i d e n z a d e l C N R , s i s t a v a p r o t r a e n d o . P r o p r i o q u e s t o f o r z a t o r i n v i o d i e d e m a g g i o r e f o r z a a una proposta, avanzata da Luca Mari già al termine del mandato di Andrea Taroni di creare un “Forum GMEE” . M o l t i g r u p p i d i o p i n i o n e s t a v a n o i n i ziando a utilizzare i forum per scambio di idee e proposte Solo per fare un e sempio, Domenico Mirri aveva invitato molti componenti del GMEE a par teci pare al Forum sui concorsi universitari,

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che aveva promosso insieme con alcu ni colleghi di Bologna In quel periodo, p e r i n v i a r e d o c u m e n t i , c o n v o c a z i o n i di Consigli vari e Assemblee all’interno del GMEE, si stava passando dai tradi z i o n a l i FA X a l l a p o s t a e l e t t r o n i c a , a n c h e s e n o n t u t t i l a l e g g e v a n o c o n continuità o ne erano già provvisti Fu deciso quindi di discutere nei successi vi incontri la proposta di Luca. Le alter n a t i v e , p e r n o m e e s t r u t t u r a , e r a n o diverse: “Forum ufficiale”, per comuni cazioni degli organi statutari; “Forum n o n s t r u t t u r a t o ” , p e r i n t e r r o g a z i o n i o s c a m b i o d i i n f o r m a z i o n i s u q u e s t i o n i inerenti alle ricerche o alla didattica; “Forum di coordinamento”, per condi videre esperienze condotte sulle linee u f f i c i a l i d i r i c e r c a d e l G M E E , c o m e d e f i n i t e n e l l ’ A n n u a r i o G M E E 1 9 9 5 . G i o v a n n a S a n s o n i e F r a n c o D o cchio si dichiararono disponibili a coa diuvare Luca nella messa a punto del s i s t e m a t e l e m a t i c o e c o s ì n a c q u e r o i l F o r u m , c o n i l s u p p o r t o t e c n o l o g i c o d e l l a L I U C , e l a w e l c o m e p a g e d e l G M E E c o n l ’ e l e n c o d e g l i i s c r i t t i , l e Unità locali e le linee di ricerca, gestito dall’Università di Brescia. Mario Savi no, nella presentazione del Forum scri veva, t r a l ’ al t r o: “ L ’ iniziat iva pot r à a vere successo se i più giovani ricercato r i d e l g r u p p o s u p e r e r a n n o r e m o r e d i possibili “giudizi” e forniranno libera m e n t e l a l o r o o p i n i o n e I m i s u r i s t i s a n n o c h e q u a l s i a s i a t t i v i t à u m a n a è im per f et t a e l a cos a più im por t ant e è cercare di ridurre la fascia d’incer tez za, il che è possibile solo attraverso la sperimentazione e lo scambio di espe rienze fra ricercatori” Lo scopo princi pale era quello di stimolare collabora z i o n i s c i e n t i f i c h e f r a l e d i v e r s e U n i t à G M E E L ’ i s c r i z i o n e a l F o r u m f u a u t o matica per tutti i componenti del GMEE possessori di un indirizzo e mail Il primo “glorioso” indirizzo di posta elet tronica del gruppo fu gmee@verdi.liuc.it. La riunione della prima Commissione D i d a t t i c a , p r e s i e d u t a d a M a s s i m o D’Apuzzo, si tenne a Roma il 9 febb r a i o 1 9 9 6 , p r e s s o i l D i p a r t i m e n t o d’Ingegneria Elettrica, ospitata da En nio Zappitelli Come prassi alla com missione didattica, formata da Betta, Brandolini, Ferraris, Ferrero, Iuculano, Mirri, Offelli e Zappitelli,

erano invitati anche i componenti della C o m m i s s i o n e d i C o o r d i n a m e nto, Benetazzo, Langella, Rinaldi, S a v i n o e Ta ro n i I l p r i m o p u n t o i n discussione riguardò la proposta Mari sul Forum GMEE e le modalità eventua li di regolamentazione Il secondo pun to era relativo alle modifiche alla Tab e l l a m i n i s t e r i a l e X X I X e a l l e d i s c i p l i n e i n e s s a c o n t e n u t e . D a t a l a delicatezza dell’argomento fu istituito un gruppo di lavoro formato da Offell i ( c o o r d i n a t o r e ) , F e r r a r i s , F e r r e r o e Mirri. Il terzo punto si riferiva al censi mento delle attività didattiche d’interes s e d e l G M E E , c h e i n q u e l m o m e n t o vedeva le informazioni concentrate in tre poli: Bari (d a ta b a s e insegnamenti); Cassino (data base libri di testo); Torino (data base esercitazioni in aula e laboratori) Si deci se di far confluire le informazioni nell’u n i c a s e d e d i B r e s c i a , a r r i c c h e n d o l a welcome page GMEE. Per quanto riguardava i Diplomi, al quar to punto all’OdG, si discusse sul modo migliore di coordinare la filiera for mativa par tendo dai diplomi, passando per la lau rea e arrivando ai dottorati di ricerca. Si ribadì l’impor tanza di sollecitare le diverse sedi universitarie d’Ingegneria a l l ’ i s t i t u z i o n e d e l D i p l o m a s u l l a Q u a l i t à , p i ù v o l t e p r o p o s t o d a l G M E E . S e n o n f o s s e s t a t o p o s s i b i l e avere un diploma a sé stante, si sareb be potuto puntare su un indirizzo all’in terno dei diplomi in Ingegneria Elettri ca, Elettronica e in Automatica. Benetazzo sottolineò l’impor tanza di chie dere alle Amministrazioni pubbliche di riconoscere ufficialmente il titolo conse guito con il diploma. I colleghi incari cati di registrare le lezioni dei diplomi a distanza diedero notizia dello stato dei lavori Caciotta riferì la situazione a l l ’ i n t e r n o d e l l a n u o v a u n i v e r s i t à “Roma Tre”, per gli indirizzi di laurea c o n d i s c i p l i n e d ’ i n t e r e s s e d e l G M E E . Ferrero chiese il suppor to del gruppo, perché al Politecnico di Milano l’inse gnamento di Misure Elettroniche fosse d i c h i a r a t o o b b l i g a t o r i o n e l c o r s o d i l a u r e a i n E l e t t r o n i c a I l q u i n t o p u n t o a l l ’ O d G f u d e d i c a t o a l l a d i s c u s s i o n e sui Dottorati di Ricerca Fu ribadita l’impor tanza di avere un curriculum di “ M i s u r e E l e t t r i c h e e d E l e t t r o n i c h e ” i n

t u t t e l e s e d i d e l G M E E , d o v e f o s s e r o attivati dei corsi di dottorato e inoltre la presenza di docenti che potessero assi curare l’estrazione misuristica dei dot t o r a n d i . S i r i t e n e v a , i n f a t t i , c h e a v e r frequentato un corso di dottorato fosse titolo indispensabile per poter accede re al ruolo di ricercatore universitario Infine si prese in esame la richiesta per venuta da Giancarlo Sacerdoti, rela tiva alle intenzioni del prof Fernando B l a s i d e l l ’ U n i v e r s i t à l a S a p i e n z a d i R o m a d i a d e r i r e a l G M E E P o i c h é l a domanda non era stata accompagna t a d a l c u r r i c u l u m d e l c a n d i d a t o , c h e non aveva alcun incarico inerente agli i n s e g n a m e n t i d i M i s u r e , s i r i n v i ò l a decisione a un successivo approfondi mento.

Il pomeriggio dello stesso giorno, nello stesso posto, si tenne il CS (Consiglio Scientifico) del GMEE Savino comu nicò i nominativi dei nuovi responsabili d e l l e s e g u e n t i U n i t à O p e r a t i v e d e l GMEE: Er nesto Arri (Torino); Andrea Ta ro n i ( B r e s c i a ) ; R i c c a r d o B o z z o (Genova) Arnaldo Brandolini comu n i c ò , c o n u n ’ e n c o m i a b i l e l e t t e r a , l a s ua decis ione di l as ciar e l a car ica di Responsabile dell’Unità del Politecnico di Milano, dopo averla ricoper ta per dodici anni, in favore di un ’alternanza c h e r i t e n e v a a s s a i o p p o r t u n a . Av e v a r i u n i t o i c o m p o n e n t i d e l G M E E d e l l a sua unità, che avevano eletto all’unani m i t à , c o m e n u o v o r a p p r e s e n t a n t e , Alessandro Ferrero, rientrato al Politec nico di Milano nel 1991, dopo essere s t a t o d o c e n t e a C a t a n i a e d i v e n t a t o p r o f e s s o r e s t r a o r d i n a r i o n e l 1 9 9 4 S a v i n o d i e d e , i n o l t r e , n o t i z i a c h e i l MURST aveva bandito il concorso per p r o f e s s o r i u n i v e r s i t a r i a s s o c i a t i e a l raggruppamento K10X “Misure Elettri che ed Elettroniche” (MEE) erano stati assegnati 11 posti nelle seguenti sedi universitarie: Brescia due posti; Cass i n o ; L e c c e ; M o d e n a ; N a p o l i ; Padova; Politecnico di Bari; Politec nico di Milano; Politecnico di Torino con due posti, di cui uno a Vercelli. Si passò a discutere sulla richiesta della istituzione di una sezione MEE nell’am bito del costituendo ELTEM all’interno del CNR I componenti del GMEE ave v a n o g i à a d e r i t o a l l ’ E LT E M e d e r a n o state anche inserite le linee di ricerca

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d e l g r u p p o . A t a l p r o p o s i t o s i c h i e s e a l l ’ U n i t à d i B r e s c i a , i n p a r t i c o l a r e a F r a n c o D o c c h i o , c h e a v e v a f i n o a d allora gestito il “data base” del GMEE, di controllare gli elenchi aggiornati da inviare al CNR, riguardanti sia gli affe renti al GMEE sia le linee di ricerca Il CS diede mandato a Savino d’invia r e a M o n a c o e a R i n a l d i l a r i c h i e s t a dell’istituzione della quar ta sezione di ELTEM sulle Misure Solo Andrea Taro ni e Giancarlo Sacerdoti manifestaro no contrarietà all’invio di tale richiesta, i n q u a n t o s i e r a i n u n a f a s e d e l i c a t a dell’iter di costituzione dei nuovi grup p i f o r m a l i C N R e l a p r o p o s t a d e l GMEE poteva rappresentare elemento d i d i s t u r b o , o l t r e c h e c a u s a d i r i n v i o d e l l ’ i s t i t u z i o n e d e l l ’ E LT E M , c o m e e r a accaduto per alcuni costituendi gruppi di altre aree Il secondo punto all’OdG r i g u a r d ò i l r i e s a m e d e l l e l i n e e d i ricerca, che si convenne, dopo ampia discussione, di rinviare all’Assemblea che si sarebbe tenuta a settembre, sot toponendo possibilmente la discussio n e a l F o r u m G M E E S i d e s i g n a r o n o i responsabili delle tradizionali linee di ricerca del GMEE: Luigino Benetaz zo per CAR (Caratterizzazione e tara tura di componenti e sistemi); Antonio Langella per DIA (Diagnostica di cir c u i t i e s i s t e m i ) ; M a s s i m o D ’ A p u z z o p e r E L A ( E l a b o r a z i o n e d i s e g n a l i e d a t i ) ; C l a u d i o M a n g i a v a c c h i p e r E S P ( S t r u m e n t a z i o n e i n t e l l i g e n t e e s i s t e m i e s p e r t i ) ; S e r g i o S a r t o r i p e r M E T ( M e t r o l o g i a e c a m p i o n i ) ; A l e s s a n d r o F e r r e ro p e r M I S ( M e t o d i d i misura e relativa strumentazione); An d r e a Ta ro n i p e r S E N ( s e n s o r i e t r a sduttori); Giuseppe Zingales per SIS (Misure sui sistemi di potenza); Gaeta no I uc ul a no per STA ( A f f idabil it à e controllo di qualità) I suddetti colleghi a v r e b b e r o p r o v v e d u t o a l l a s e l e z i o n e d e i l a v o r i p r e s e n t a t i a l l a s u c c e s s i v a Riunione Annuale del gruppo. Massi mo D’Apuzzo sintetizzò i lavori della Commissione didattica riunitasi al mat t i n o . S a v i n o s o t t o p o s e , q u i n d i , u n a serie di opzioni per la sede della suc cessiva riunione annuale del GMEE La scelta ricadde sull’Hotel Mediterraneo a Santa Cesarea Terme in provincia di Lecce e furono fissati i giorni dal 26 al 28 settembre 1996. Lo scopo principa

le della riunione annuale sarebbe stata la revisione delle linee di ricerca, insie m e a l l e f o r m e d a a d o t t a r e p e r i l l o r o c o o r d i n a m e n t o t r a l e d i v e r s e u n i t à locali del GMEE. Savino, riferendo le risultanze della riunione dei presidenti dei gruppi CNR dell’area K, tenutasi a Roma il 10 ottobre 1995, diede l’indi cazione di Vito Cappellini dell’Univer sità di Firenze come nominativo di can didato al CUN per quell’area, confer mando un potenziale accordo su quel nome con l’area chimica Diede inoltre not izie s ul l a par t ecipazione dei com ponenti del GMEE ai Congressi inter n a z i o n a l i t e n u t i s i l ’ a n n o p r e c e d e n t e , complimentandosi con i ricercatori del G M E E I p a r t e c i p a n t i a l l ’ I M T C / 9 5 , tenutosi a Waltham, nel Massachusetts USA, erano risultati 25, mentre erano stati 36 a Praga al settimo Simposio del TC4 IMEKO Sul numero speciale delle Tr a n s a c t i o n s o n I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t d e l l ’ I M T C / 9 4 e r a n o a p p a r s i o t t o a r t i c o l i d i r i c e r c a t o r i GMEE Vi erano stati, infine, 6 par teci p a n t i a l C o n g r e s s o M e t r o l o g i e / 9 5 S a v i n o c h i u s e i l C o n s i g l i o i n v i t a n d o tutti a par tecipare alla successiva Gior nata della Misurazione, che si sarebbe tenuta a giugno a Como I giorni che seguirono a quel CS furono d e n s i d i a v v e n i m e n t i e d i c o n t a t t i f r a M o n a c o , R i n a l d i e S a v i n o . Q u e s t ’ u l t i m o f o r m a l i z z ò l e r i c h i e s t e d e l GMEE con una lettera dettagliata Vito M o n a c o m a n i f e s t ò c o n g e n t i l e z z a una notevole disponibilità nei riguardi delle giuste aspettative del GMEE Egli c h i e s e d i a t t e n d e r e , d i s o p r a s s e d e r e m om ent aneam ent e al l e r ichies t e, che avrebbero potuto causare (come ave va dichiarato nel CS del GMEE Andrea Taroni) il blocco del difficile iter avviato a l l ’ i n t e r n o d e l c o m i t a t o C N R p e r l e S c i e n z e d ’ I n g e g n e r i a e A r c h i t e t t u r a , finalizzato all’approvazione di quello che si sarebbe chiamato non più ELTEM, m a G N R E T E ( G r u p p o N a z i o n a l e d i R i c e r c a s u E l e t t r o n i c a Te l e c o m u n i c a z i o n i e d E l e t t r o m a g n e t i s m o ) . D i e d e ampie assicurazioni sia sulla confluen za degli aderenti al GMEE nel GNRE TE sia sull’inclusione nelle linee di ricer ca del nascente gruppo di quelle tipi che delle misure elettriche ed elettroni c h e , s i a s u l s u o i m p e g n o a s o s t e n e r e

successivamente l’ampliamento a quat tro del numero di sezioni, con l’inclu sione di quella di misure Chiedeva al t e m p o s t e s s o d i p o t e r c o n f e r m a r e l a nostra piena adesione al progetto ini ziale, a evitare che i dubbiosi all’inter no del comitato potessero prendere a pretesto le richieste del GMEE per bloc car e l a nas cit a del G NR ET E. Er a una d e c i s i o n e d i f f i c i l e , m a n o n v i e r a n o v a l i d e a l t e r n a t i v e a l l a s u a p r o p o s t a Tu t t o q u e l l o c h e Vi t o M o n a c o a v e v a promesso si realizzò Nell’atto costituti vo del GNRETE furono previste solo tre sezioni, ma in una successiva riunione del comitato il 27 marzo 1996 Mario R i n a l d i , l a c u i a z i o n e f u v e r a m e n t e essenziale, propose la modifica dello statuto, che era in attesa dell’approva zione degli organi competenti, con l’in t r o d u z i o n e d e l l a q u a r t a s e z i o n e d i “ M i s u r e e l e t t r i c h e e d e l e t t r o n i c h e ” , proposta che fu approvata all’unanimi t à . N e l l a s t e s s a s e d u t a f u n o m i n a t o d i r e t t o r e d e l G N R E T E R o d o l f o Z i c h Nella successiva seduta, tenutasi il 17 a p r i l e 1 9 9 6 f u r o n o d e s i g n a t i c o m e e s p e r t i d e l l e t r e s e z i o n i : P a o l o B e rnardi (Campi Elettromagnetici); Gian n i I m m o v i l l i ( Te l e c o m u n i c a z i o n i ) ; B r u n o P e l l e g r i n i ( E l e t t r o n i c a ) I l r e sponsabile della sezione Misure avreb be par tecipato alle riunioni del Consi glio Scientifico del GNRETE, anche se senza diritto di voto (in realtà, come si scriverà nelle prossime par ti di questa s t o r i a , t u t t e l e d e c i s i o n i s i p r e s e r o senza dover mai arrivare a una vota zione)

LA MORTE DI CAMILLO BUSSOLATI E GLI INCONTRI INTERNAZIONALI

A marzo di quell’anno moriva Camillo Bussolati (Fig 2) che, come ricorde rà chi ha avuto la bontà di leggere le p a r t i p r e c e d e n t i d i q u e s t a s t o r i a , e r a s t a t o u n o d e i f o n d a t o r i d e l G M E E A n d r e a Ta ro n i e r a m o l t o l e g a t o a Camillo e alla sua mor te chiese che il XIII Congresso Annuale del GMEE, che s i s a r e b b e t e n u t o i n P u g l i a a S a n t a C e s a r e a Te r m e , f o s s e a l u i d e d i c a t o Inoltre curò una selezione dei suoi scritti (Fig. 3) dal 1959 al 1996 e, nella bel l i s s i m a i n t r o d u z i o n e a l l i b r o , A n d r e a

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così scrive di Camillo: “Siamo convin ti che questa pubblicazione potrà aiu t a r e i c o l l e g h i e q u a n t i g l i s o n o s t a t i v i c i n i a r i c o r d a r n e c o n a f f e t t u o s a n o s t a l g i a l ’ i m p e g n o e l a c a p a c i t à s c i e n t i f i c a , m a s o p r a t t u t t o p o t r à f a r c o m p r e n d e r e a c o l o r o c h e m e n o l o h a n n o f r e q u e n t a t o , e p r i n c i p a l m e n t e a i g i o v a n i c h e h a n n o p o t u t o a p p r e z zare solo alcune delle sue caratteristi che, quale perdita umana e professio nale abbia costituito la sua immatura scomparsa ” . Nella welcome page del G M E E e n e l l ’ i n t r o d u z i o n e a g l i A t t i della Riunione Annuale furono inseriti i ricordi sia di Taroni sia di Savino In essi, tra l’altro, si legge: “Al sentimen to di tristezza e cordoglio si è aggiun to quello di r iconos cenza per quanto C a m i l l o B u s s o l a t i a v e v a f a t t o p e r l o sviluppo del GMEE Egli fu molto rigo r o s o n e l l a s c r i t t u r a d e i s u o i a r t i c o l i e libri, come si evince dal suo testo ’Elet t r o n i c a p e r l e m i s u r e i n d u s t r i a l i ’ E g l i e r a r e s p o n s a b i l e s c i e n t i f i c o d e l l a l i n e a d i r i c e r c a d e l G M E E ’ Te o r i a d e l l e m i s u r e e d e l a b o r a z i o n e d a t i ’ . Non si stancò mai di sollecitare i ricer catori del GMEE sia ad approfondire l e t e m a t i c h e r e l a t i v e a i f o n d a m e n t i del l a m is ur azione s ia a una g es t ione d e m o c r a t i c a d e l g r u p p o , n e c e s s i t à v i t a l e p e r u n a s u a c r e s c i t a a r m o n i o sa ”

Come concordato al Congresso mon d i a l e I M E K O d i To r i n o , i l 7 - 9 m a ggio 1996 al Castello di Smolenice , SLOVACCHIA, fu organizzato da Linus Michaeli il primo “Wo r k s h o p o n “ A D C M o d e l l i n g ” . P a s q u a l e Arpaia , Pasquale Daponte e Felice C e n n a m o ( F i g 4 ) a v e v a n o p u b b l i cizzato la tavola rotonda che si sareb b e t e n u t a d u r a n t e i l Wo r k s h o p , f i n a lizzata ad avanzare la proposta di un p r o g e t t o c o m u n e n e l c a m p o d e l l a standardizzazione degli ADC Il Workshop ebbe un successo inaspet t a t o , c o n l a p a r t e c i p a z i o n e d i 7 1 e sper ti provenienti da 13 nazioni, che presentarono le loro ricerche sull’argo mento di comune interesse Quello di Slomenice fu il primo evento organiz z a t o d a l G r u p p o d i L a v o r o s u l l ’ A D C , che avrebbe riscosso riconoscimenti e apprezzamenti in tutto il mondo Il lavoro del Gruppo innalzò il profilo culturale del TC4 negli anni successivi. Olli Aumala (Fig 5), allora Presiden te IMEKO, prese par te al Wor k s hop e r im as e col p i t o d a l l ’ a l t o l i v e l l o d e i l a v o r i d i s c u s s i . S o t t o l i neò l’impor tanza di con t i n u a r e l ’ e s p e r i e n z a e suggerì di presentare “A E u r o p e a n P r o j e c t f o r a p r o p o s a l o f A D C S t a n d a r d i z a t i o n ” ( E U PA S ) Aumala promise anche il sostegno dell’IMEKO al l’iniziativa.

Grazie all’impegno pro f u s o i n p a r t i c o l a r m o d o d a P a s q u a l e A r p a i a e H a r a l d S c h u m n y ( F i g . 6 ) , i l p r o g e t t o i n e rente alla standardizza zione metrologica degli ADC e degli strumenti di g i t a l i p r o s e g u ì c o n s u c c e s s o e v i d e l a c o n v e r g e n z a i n s o l i t a , m a g r a dita, degli esper ti ameri c a n i d e l l ’ I E E E , c o m e s i s c r i v e r à n e l l e p r o s s i m e par ti di questa storia

I n t a n t o i l 1 8 m a g g i o 1 9 9 6 s i i n s e d i a v a i l n u o v o g o v e r n o , p r e s i e duto da Romano Prodi,

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Figura 2 Camillo Bussolati Figura 4 Felice Cennamo a sinistra e Linus Michaeli a destra Figura 3 In ricordo di Camillo Bussolati

c o n L u i g i B e r l i n g u e r m i n i s t r o d e l M U R S T S i i n i z i ò c o n l o r o q u e l l u n g o p e r c o r s o c h e , d o p o l a S o r b o n n e D e c l a r a t i o n d e l m a g g i o 1 9 8 8 ( f i r m a t a d a i m i n i s t r i d e l l ’ U n i v e r s i t à d i q u a t t r o paesi: Francia, Germania, Regno Uni to e Italia) e la Ministerial Conference i n B o l o g n a del giugno 1999, por ter à p r i m a a l l a n a s c i t a d e g l i E C T S ( E u r o

pean Credit Trans f e r S y s t e m ) e p o i a l l ’ o r g a n i z z a z i o ne della laurea co s i d d e t t a 3 + 2 , m a questa è storia an cora a venire. La Commissione di dattica del GMEE f u c o n v o c a t a d a M a s s i m o D ’ Apuzzo il 19 giu gno 1996 a Com o , p r e s s o Vi l l a O l m o S i d i s c u s s e principalmente del riordino dei corsi di laurea e di diploma e di quali contenuti riser vare all’insegnamento delle Misu re per facilitare il passaggio a coloro i quali, dopo il diploma, avessero deci s o d i p a s s a r e a l l a l a u r e a . S i p r e s e i n e s a m e a n c h e i l r i s c o n t r o c h e g l i i n s e g n a m e n t i d i M i s u r e s t a v a n o a v e n d o all’interno dei diplomi a distanza regi

s t r a t i dai colleghi del GMEE. Offelli relazionò sull’avanzamento dei lavori della commissione da lui presieduta, relativa alle discipline della tabella XXIX e al censimento su corsi di misure, eserci tazioni di laboratorio e libri di testo. I l g i o r n o s u c c e s s i v o , 2 0 g i u g n o 1 9 9 6 , s e m p r e p r e s s o Vi l l a O l m o a Como, si tenne il CS del GMEE. Savino chiese un minuto di raccoglimento i n m e m o r i a d i C a m i l l o B u s s o l a t i e comunicò che a Camillo sarebbe stato dedicato il Congresso GMEE in Puglia S i p r e s e a t t o c o n s o d d i s f a z i o n e d e l l ’ a p p a r t e n e n z a d e l G M E E , c o n u n a propria sezione “Misure Elettriche ed E l e t t r o n i c h e ” , a l n u o v o g r u p p o C N R G N R E T E e d e l l a p r e s e n z a d i S a v i n o nel Consiglio Scientifico, insieme con Bernardi, Immovilli e Pellegrini. Si deci se di utilizzare il Forum per uno scam bio allargato di idee fra tutti i compo nenti del GMEE, al fine di riesaminare le linee di ricerca. Massimo D’Apuzz o r e l a z i o n ò s u l l e a t t i v i t à d e l l a c o m m i s s i o n e d i d a t t i c a , t e n u t a s i i l g i o r n o p r e c e d e n t e , e i n f o r m ò c h e L u c a M a r i aveva creato un sito dove era possibile t r o v a r e l ’ e l e n c o d i l i b r i d ’ i n t e r e s s e d i d a t t i c o p e r l e m i s u r e e l e t t r i c h e e d elettroniche; il sito era stato curato nei c o n t e n u t i d a G i o v a n n i B e t t a M a r i o Savino diede le ultime notizie sulle ele zioni del CUN. S i s cel s e Com o per il successivo Congresso GMEE, da tene r e a g i u g n o d e l 1 9 9 7 , p r i m a d e l l a G i o r n a t a d e l l a M i s u r a z i o n e ( G d M ) ; infine Savino ricordò le date degli ap puntamenti internazionali organizzati dall’IMEKO e dall’IEEE Nel pomeriggio dello stesso gior no e al mattino del successivo si tenne nello s t e s s o l u o g o l a X V G d M , c o n l e s e g u e n t i t r e i n t e r e s s a n t i p r e s e n t a z i o n i : “Le relazioni tra informazione e incer tezza nella misurazione” (A Sgarro); “Una procedura generalizzata per la valutazione dell’incer tezza di misura, con par ticolare riferimento alle relazio ni concettuali con la "Guida all’espres sione dell’incer tezza nella misurazio ne ” (ISO) (G.B. Rossi); “Reti neurali, s i s t e m i i n t e r c o n n e s s i e m i s u r a z i o n e ” (S Baglio, L For tuna)

D a l 4 a l 6 g i u g n o 1 9 9 6 s i t e n n e i n B e l g i o , a B r u s s e l s , l ’ I E E E I n s t r u mentation

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& Measurement Technology Figura 5 Da sinistra a destra Olli Aumala, Linus Michaeli e Pasquale Daponte Figura 6 Pasquale Arpaia a sinistra e Harald Schumny a destra

PRESSIONE E TEMPERATURA SFIDANO L’E-MOTIVE

Il settore emergente della mobili tà sostenibile presenta innumere v o l i e i n e d i t e s f i d e p e r g l i i n g e g n e r i , n o n s o l t a n t o d a l p u n t o d i v i s t a p r o g e t t u a l e , m a a n c h e , i n prima battuta, in fase di prototi p a z i o n e e t e s t i n g Vo g l i a m o q u i c o n c e n t r a r c i s u u n a s p e t t o p o c o n o t o a i p i ù : i s i s t e m i d i c o n d i z i o namento per batterie, trasforma tori, motori e inverter, montati a bordo dei veicoli elettrici

Non tutti infatti forse sanno che i dispositivi sopra men zionati necessitano di essere, a seconda dei casi, riscal dati o raffreddati per poter funzionare al meglio: non solamente per questioni di dissipazione del calore pro d o t t o , m a a n c h e p e r c o m p e n s a r e a v v e r s e c o n d i z i o n i ambientali.

I c i r c u i t i d e i s i s t e m i d i c l i m a t i z z a z i o n e d e v o n o i n o l t r e sopportare anche un elevato cambio del carico in termi ni di pressione

Da questa precisa esigenza di testing nasce la collabora zione di P + P (oltre trent’anni di esperienza nell’ambito dei banchi per prove in pressione) con CTS, leader mon diale nella costruzione di camere climatiche.

Invece d’impiegare tempo ed energia per testare la resi stenza mediante esperimenti sviluppati in modo autono mo o in condizioni normali di esercizio, i produttori posso

no verificare le performance dei loro componenti grazie a banchi di prova funzionali o di resistenza alle variazioni di pressione e tem peratura

Una prova di lunga durata richiede di norma 20 o 30 giorni, in funzione della frequenza della variazione del carico.

A seconda dei cicli di prova pro grammati, vengono variati conti nuamente la temperatura e il flus so volumetrico del fluido di controllo e la temperatura ambientale, se la prova avviene nella cella climatica I p a r a m e t r i c h e v e n g o n o r e g o l a t i e m i s u r a t i s o n o p e r tanto molteplici: la temperatura d’ingresso e uscita dal campione, il flusso, la pressione e la caduta di pressione, la corrente e la tensione in condizioni di alta e bassa ten sione

Questi banchi prova possono essere dotati di dispositivi che garantiscono la resistenza del vano di prova agli im patti, qualora debba verificarsi una rottura improvvisa, e la cella climatica può essere dotata di dispositivi anti fiam ma o anti esplosione tipo ATEX, qualora vengano ritenuti necessari per garantire la sicurezza degli operatori (ad esempio, a causa delle miscele contenenti glicole)

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CALIBRATORE PORTATILE PER SENSORI MECCANICI

L’indicatore digitale portatile multifun zione TRANS CAL 7281 burster può esse re utilizzato laddove vi sia la necessità di eseguire tarature altamente precise e on site di sensori montati in attrezzatu re come presse, avvitatori o sistemi di regolazione della pressione Può essere fornito, su richiesta, anche un Certifica to di taratura Wks (ISO 9000) o p p u r e Dakks (equivalente Accredia) quando il 7281 deve essere utilizzato come ma ster di taratura È possibile eseguire l’ispezione elettri c a d i s e n s o r i e s t e n s i m e t r i c i ( a d e s e m pio: celle di carico, sensori di coppia, ecc.) anche in situa zioni di montaggio non accessibili, attraverso la misura del punto di zero, della resistenza d’ingresso/uscita/iso lamento e del calibration offset L o s t r u m e n t o è u t i l i z z a t o p r e s s o i s t i t u t i m e t r o l o g i c i , laboratori di taratura e in industrie operanti nel settore dell’assicurazione di qualità, della messa in servizio e del monitoraggio di sistemi. Alcuni esempi di utilizzo: verifi ca di presse idrauliche/elettriche, test di forza di piantag gio, taratura di attrezzature e di strumenti di misura a

elevata precisione. Il TRANS CAL 7281 può essere utilizzato c o n b a t t e r i e s t a n d a r d o r i c a r i c a b i l i oppure può funzionare con un alimen tatore esterno Abbinato a un sensore, il 7281 diventa una catena di misura di e l e v a t a p r e c i s i o n e , m a è a n c h e i d e a l e p e r s e r v i c e e n g i n e e r c o m e u n i t à d i prova per rilevare eventuali difetti e/o malfunzionamenti in strumenti e sen sori I sensori collegabili al 7281 posso no essere strain gauge, segnali amplifi cati +/ 5, +/ 10 V e potenziometri Il display LCD visualizza il valore misu rato in tempo reale, sia graficamente sia numericamen te; esso funziona, inoltre, come datalogger e compara tore con valori di soglia impostabili. Lo strumento offre anche la funzione di simulazione di strain gauge fino a +/ 50 mV/V oppure un’uscita DC da 0 a 10 V Il software di configurazione e acquisizione Digical for nisce un display utile e funzioni report

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C o n f e r e n c e ( I M T C / 9 6 ) , i n c o o p e r a z i o n e c o n l ’ I M E K O T C 7 , c h e a v e v a c a m b i a t o d a p o c o i l s u o t i t o l o d a “ M e a s u r e m e n t T h e o r y ” a “ M e a s u r e m e n t S c i e n c e ” E r a l a s e c o n d a v o l t a c h e l ’ I M T C e r a o r g a n i z z a t a f u o r i d a i confini americani: la prima era stata in Giappone nel 1994. Il Belgio, quindi, fu la prima nazione europea a ospitare l’IMTC, la seconda sarà l’Italia a Vene zia nel 1999. Il titolo della Conferenza f u m o l t o e s p l i c i t o : “ Q u a l i t y M e a s u r e ments The Indispensable Bridge bet ween Theory and Reality (No Measure ments? No Science!)” Leo Van Biesen fu il C h a irp e rso n della conferen za. Furono selezionati 300 ar ticoli tra i 5 0 0 a b s t r a c t p e r v e n u t i L a p r e s e n z a dei ricercatori italiani e belgi si intensi ficò ancora di più, dando grande lustro alla I&M Society. I l 5 a g o s t o 1 9 9 6 f u e m a n a t o i l nuovo statuto del GNRETE, che preve d e v a l a q u a r t a s e z i o n e r i c h i e s t a d a l G M E E , l a p r e s e n z a t r a i m e m b r i d e l n u o v o g r u p p o d i t u t t i g l i a d e r e n t i a l GMEE e tra le aggregazioni delle linee d i r i c e r c a t u t t e q u e l l e r i g u a r d a n t i l e misure precedentemente ripor tate L ’ o t t a v o S i m p o s i o s u “ N e w M e a s u r e m e n t s a n d C a l i b r a t i o n M e t h o d s o f Electrical Quantities and Instruments” d e l T C 4 I M E K O s i t e n n e a B u d ap e s t , U n g h e r i a , d a l 1 6 a l 1 7 s e tt e m b r e 1 9 9 6 . I l S i m p o s i o f u o r g a nizzato da Istvàn Zoltàn e Istvàn Koll à r S a v i n o , i n q u a l i t à d i A c t i n g C h a i r p e r s o n d e l T C 4 , f u a t t i v a m e n t e coinvolto nell’organizzazione del Sim

p o s i o , a f f i a n c a t o per la par te scienti fica da Istvàn Koll à r , i l q u a l e p e r i t r o p p i i m p e g n i e b b e i n q u e l p e r i o d o u n m a l o r e ( u n ’ o c c l u s i o n e a l l a v e r t e b r a d e s t r a , c h e g l i c a u s ò u n o s c a r s o a f f l u s s o d i s a n g u e al cer velletto destro c o n c o n s e g u e n t e collasso), che lo co strinse per un breve p e r i o d o i n t e r a p i a i n t e n s i v a S a v i n o aprì il Simposio con un tutorial dal titolo “Trends in digital m e a su rin g in stru m e n ts” , in cui sottoli neò il ruolo degli strumenti digitali nel campo non solo della fisica e dell’inge gneria, ma anche della vita umana e sociale. In quegli anni si registrava una drastica riduzione dei costi degli stru menti digitali di misura e una crescente flessibilità nelle loro possibili applica zioni. La progettazione e realizzazio ne di tali strumenti richiedevano cono s c e n z e h a r d w a r e s o f t w a r e , m e c c a n i c h e e l e t t r i c h e , a n a l o g i c h e d i g i t a l i I n p a r t i c o l a r e , i l V X I b u s ( i l b u s e X t e n s i o n f o r I n s t r u m e n t a t i o n d e l Vi r t u a l M a c h i n e E n v i r o n m e n t V M E ) a v e v a appor tato al VME una serie di aggiun te, inclusi segnali di temporizzazione precisi, sincronizzazione dei moduli e g e s t i o n e d e l l e r i s o r s e , c o n s e n t e n d o agli strumenti di misura di estendere la g a m m a d i f r e q u e n z a e d i m i g l i o r a r e l’acquisizione dei dati Il m eeting del TC4 approvò l“European Project for a p r o p o s a l o f A D C S t a n d a r d i z a t i o n ” e Pasquale Daponte e Linus Michaeli furono designati coordinatori del Wor king Group sugli ADC e DAC

LA RIUNIONE ANNUALE A SANTA CESAREA TERME

I l X I I I C o n g r e s s o N a z i o n a l e d e l G M E E , s i t e n n e d a l 2 6 a l 2 8 s e tt e m b r e i n P u g l i a a S a n t a C e s a r e a Terme, in provincia di Lecce, e vide la p r e s e n z a d i 1 3 2 p a r t e c i p a n t i . C o m e

stabilito nei precedenti CS, il Congres so fu dedicato alla memoria di Camillo Bussolati , con due ricordi affettuosi s i a d i A n d r e a Ta ro n i s i a d i M a r i o Savino, ripor tati subito dopo la prefa zione nel libro degli atti del Congresso. N e l l a s e g r e t e r i a o r g a n i z z a t i v a d e l C o n g r e s s o , a G r e g o r i o A n d r i a e Amerigo Trotta, che avevano coadiu vato Mario Savino nell’organizzazio n e d e l l a R i u n i o n e A n n u a l e G M E E , tenutasi alla Selva di Fasano nel 1986, s i a g g i u n s e r o F i l i p p o A t t i v i s s i m o , Giuseppe Cavone , Daniela De Ven u t o , N i c o l a G i a q u i n t o e A n n i e Lanzolla Il Congresso vide, come in quello precedente tenutosi a Bologna, la par tecipazione di diversi espositori di strumentazione. A Santa Cesarea si sperimentò una nuova organizzazione della Riunione Annuale, con la presen t a z i o n e d i 9 8 l a v o r i s c i e n t i f i c i t u t t i a poster. Il tentativo fu quello di favorire uno scambio di esperienze tra ricerca t o r i i n t e r e s s a t i a l l e s t e s s e t e m a t i c h e , senza i limiti di tempo imposti da una presentazione orale Ai Coordinatori delle linee di ricerca, precedentemente ripor tate, si chiese una breve introdu zione di sintesi delle relazioni presen t a t e , i n s i e m e c o n u n e s a m e s i a d e l l o stato dell’ar te in quel campo a livello n a z i o n a l e e i n t e r n a z i o n a l e , s i a d e i possibili sviluppi futuri. Si svolse, inol tre, un’interessantissima Tavola Rotonda su “Campi elettromagnetici in prossimità di linee elettriche in alta ten s i o n e ” c o o r d i n a t a d a S i g f r i d o L es c hi ut t a , che in quel per iodo aveva assunto la presidenza dell’IEN Galileo F e r r a r i s I n t e r v e n n e r o A B o s s i , R C a r d o s s i , R . D e L e o , F. L a t t a r u l o ( r i s p e t t i v a m e n t e d e l l e U n i v e r s i t à d i Pavia, Modena, Ancona e del Politec nico di Bari), insieme con R Cor tina dell’ENEL CRA, G Crotti dell’IENGF e G. Gandolfo dell’Istituto Superiore della Sanità. Altrettanto interessante fu una sessione dedicata alle Metodolo g i e e d e s p e r i e n z e d i d a t t i c h e , c o o r d i nata da Carlo Offelli. N o n m a n c a r o n o m o m e n t i r i c r e a t i v i , con una visita guidata alla città di Lec ce e una cena in un noto ristorante lec cese D u r a n t e l ’ A s s e m b l e a d e i r i c e r c a t o r i GMEE del 28 settembre, Savino diede

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Figura 7 Romano Prodi a sinistra e Luigi Berlinguer a destra

notizia della costituzione di una nuova U n i t à G M E E , q u e l l a d i A n c o n a , c o n S t e f a n o P i r a n i r e s p o n s a b i l e R i f e r ì , i n o l t r e , c h e l a c h i u s u r a d e i g r u p p i i n f o r m a l i d e l C N R a v e v a c a u s a t o molto malumore e sfiducia sul prosie guo della presenza degli accademici al suo interno Solo con il superamento di steccati, che avevano molto nociuto allo sviluppo della cultura ingegneristi ca, si sarebbe potuto pesare maggior mente in organismi come il CNR Que sto aveva un ruolo rilevante in campo metrologico, in quanto il Consiglio di Presidenza del CNR era responsabile di Enti Normativi quali UNI e CEI Si passò poi alle proposte per i successivi Con gressi GMEE Si candidarono le Unità di Milano, con Como come sede per il giugno 1997, e quella di Napoli per il settembre 1998 Avanzarono inoltre le candidature per il 1999 Ancona (con sede Venezia), per il 2000 Cagliari e per il 2001 Catania. Si iniziò a discute re delle possibili Tavole Rotonde del Congresso di Como Emersero diverse tematiche quali la qualità, l’ingegnere misurista, la compatibilità elettromagne

tica, il ser vizio italiano di taratura. Si diede mandato ai CS di operare le scel te più opportune Al termine dell’Assem blea, nonostante le temperature non fos sero ideali per un bagno settembrino, alcuni convegnisti non si intimorirono e si tuffarono nel mare Adriatico, utiliz zando la spiaggia prospiciente all’in gresso del Grand Hotel “Mediterraneo” sede del Congresso.

LO SCREZIO TRA D’APUZZO E SAVINO

I l 2 0 n o v e m b r e 1 9 9 6 s i t e n n e a Milano il CS del GMEE Savino tra le c o m u n i c a z i o n i l e s s e i r i n g r a z i a m e n t i da par te della moglie di Camillo Buss o l a t i p e r l a p a r t e c i p a z i o n e a l s u o dolore Taroni comunicò che il 4 aprile d e l 1 9 9 7 , i n q u a l i t à d i P r e s i d e d e l l a Facoltà d’Ingegneria di Brescia, avreb be organizzato un congresso in memo r i a d i C a m i l l o B u s s o l a t i , i n u n ’ a u l a magna che avrebbe voluto fosse intito lata: Aula Magna «Camillo Bussolati» Savino riferì le ultime notizie riguar

danti gli Istituti Nazionali del CNR e il s o s t e g n o d a t o c o m e G M E E a q u e l l o s u l l a M e t r o l o g i a S u i n v i t o d i S e r g i o Sar tori, con il consenso di tutto il CS, avrebbe inviato una lettera a Claudio B a t t i s t o n i ( p r e s i d e n t e d e l C o m i t a t o N a z i o n a l e p e r l e R i c e r c h e Te c n o l o g i c h e e l ’ I n n o v a z i o n e d e l C N R ) , s o s t e nendo la nascita di tale Istituto e chie d e n d o c h e i l p r e s i d e n t e p r o t e m p o r e d e l l a S e z i o n e “ M i s u r e E l e t t r i c h e e d E l e t t r o n i c h e ” d e l G N R E T E ( o r m a i i n ambito CNR non esisteva più il GMEE) potesse far par te del Consiglio Diretti vo di tale Istituto. Savino informò, inol tre, che i colleghi elettronici e telecomu n i c a z i o n i s t i a v e v a n o e n t r a m b i o r g a nizzato una scuola estiva per dottorandi di ricerca e pose il quesito se non fosse il caso di fare altrettanto co me GMEE Franco Ferraris diede la disponibilità sua e dell’Unità di Torino a esaminare la proposta e a verificarne la fattibilità. Benetazzo, assente giu stificato, aveva inviato la ripar tizione d e i f o n d i M U R S T 4 0 % o p e r a t a d a Vi t t o r i o C e c c o n i , c h e s i s c u s a v a p e r l’ulteriore riduzione dei finanziamenti

SPLASH WATER TEST

ITS,

sitivi per prove con acqua e polvere (distribuiti in Italia da Crioclima srl), p r e s e n t a u n a n u o v a m a c c h i n a p e r prove “Splash Water”. S i t r a t t a d i u n a p r o v a a m b i e n t a l e p e r v e r i f i c a r e l a r e s i s t e n z a a s h o c k t er m ic i di c om ponent i e s is t em i (in a c c o r d o a ISO 16750 1 5) l o c a l i z z a t i n e l l e z o n e d e l v e i c o l o che possono essere colpi t e d a i m provvisi get ti d’acqua. Il test è impie g a t o a n c h e p e r v e r i f i c a r e l a t e n u t a degli involu cri. La camera di p ro v a v i e n e s c a l d a t a e ,

i n s e g u i t o , i l D U T è c o l p i t o d a u n getto di acqua fredda: a differenza delle tradizionali celle che eseguo no uno shock aria aria, questo test si basa su un concetto di stress ter mico aria acqua Alcune varianti del test prevedono l ’ i m p i e g o d i a c q u a s a l a t a e a l t r e v a r i a n t i a n c o r a u n c o n d i z i o n a m e n t o d e l v a n o p r o v a , s i m i l e a quello che normalmente si ottiene c o n u n a c e l l a t e r m o s t a t i c a ( c i c l i termici).

Alcune componenti normalmente oggetto di questi test:

Componenti montate sui motori; Impianti frenanti; Specchietti laterali; Componenti del tetto del veicolo; Interruttori a pressione; Valvole

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a s s e g n a t i , c a u s a t a d a l l a n e c e s s i t à d i finanziare un nuovo progetto aggiunto a q u e l l i t r a d i z i o n a l m e n t e f i n a n z i a t i dall’area elettrica di cui era responsa bile. La suddivisione dei fondi, in milio ni di lire, tra le diverse unità del GMEE coinvolte nel progetto era la seguente: Padova (Benetazzo, Offelli 27 M£); P o l i t e c n i c o d i B a r i ( S a v i n o 1 0 M £ ) ; B o l o g n a ( M i r r i 1 0 M £ ) ; B r e s c i a ( Ta r o n i 1 0 M £ ) ; C a s s i n o ( B e t t a 2 5 M£); Firenze (Iuculano 10 M£); L’Aq u i l a ( L a n d i 1 0 M £ ) ; P o l i t e c n i c o d i Milano (Brandolini 26 M£); Napoli Federico II (Langella 26 M£); Paler mo (Nuccio 10 M£); Pisa (Moretti 10 M £ ) ; R o m a L a S a p i e n z a ( Z a p p i t e l l i 10 M£); Roma Tre (Caciotta 10 M£); Salerno (Daponte 10 M£); Politecnico di Torino (Ferraris 26 M£); Trieste (Mangiavacchi 25 M£) Il presidente fu invitato a chiedere a Benetazzo di ab bozzare una proposta per una nuova ricerca sui fondi PRIN 40%. Si passò quindi a discutere sull’organizzazione della successiva riunione annuale del gruppo che si era deciso di tenere a Como, ospiti di Brandolini e Ferrero. Si pensò a due possibili Tavole Rotonde una sul SIT (Ser vizio Italiano di Taratu ra, nel 2010 confluirà nell’ente unico di accreditamento italiano, Accredia) e la seconda sulla qualità e sull’IMQ (Istituto del marchio di qualità). Un altro possibi le tema avrebbe potuto essere quello dell’EMC (Compatibilità elettromagneti ca) e a tal proposito si chiese a Ferrero di coinvolgere Elio Bava della sua stes sa Unità per una proposta di fattibilità Data la rilevanza della tematica, si pen sò anche alla possibilità di attivare una specifica linea di ricerca sull’argomen to. Infine si pensò di riesaminare l’acro n i m o G M E E , v i s t a l a s u a c o n f l u e n z a n e l G N R E T E Z i n g a l e s p r o p o s e i l nuovo nome di Metrologie Elettriche ed Elettroniche. Alla fine si decise di con s e r v a r e l a s i g l a G M E E c o m e s e z i o n e del GNRETE

Poco dopo il CS del GMEE, in data 25 n o v e m b r e 1 9 9 6 M a s s i m o D ’ Apuzzo inviava ai componenti del Con s i g l i o S c i e n t i f i c o u n a l e t t e r a i n c u i lamentava un atteggiamento del Presi dente ansioso e non coinvolgente tutto il Consiglio Scientifico nelle decisioni finali. Il suo intendimento, a suo dire,

v o l e v a e s s e r e p o s i t i v o , m a c o s ì n o n appar ve a Mario Savino Questi re stò basito e rispose ai componenti del CS con una lettera, datata 15 dicembre, nella quale ribadiva che comune i n t e r e s s e d o v e v a e s s e r e q u e l l o d i r i n s a l d a r e l ’ u n i t à d e l G r u p p o e c h e u n Presidente non poteva gestire un grup po senza la piena fiducia del Segreta rio. Si dichiarava quindi disponibile a rimettere il suo mandato alle decisioni c h e i l C S a v e s s e i n t e s o a s s u m e r e L a totalità dei componenti del CS (par tico l a r m e n t e i n c i s i v i f u r o n o A l e s s a n d r o Ferrero, Domenico Mirri e Dario Petri) invitò caldamente D’Apuzzo e Savino a svelenire i loro dissapori e a superare le incomprensioni personali, in quanto il GMEE, in una fase delicata di riorga n i z z a z i o n e d e l l ’ U n i v e r s i t à i t a l i a n a e s o p r a t t u t t o d e l C N R , n o n p o t e v a p e r mettersi di dare all’esterno un’immagi ne di gruppo diviso. Probabilmente il fatto di trovarsi nel periodo dell’avven to del Natale rese più facile il riavvici n a m e n t o t r a D ’ A p u z z o e S a v i n o S i sentirono telefonicamente e scoprirono che la comunicazione tra loro era diffi c o l t o s a a c a u s a s o p r a t t u t t o d e l f a t t o c h e l a c a s e l l a d i p o s t a e l e t t r o n i c a d i D’Apuzzo era spesso piena e non sem p r e i n g r a d o d i r i c e v e r e m e s s a g g i Savino, prima del CS di Milano, aveva inviato un messaggio a D’Apuzzo (che dichiarò di non averlo mai ricevuto), in cui gli esponeva le sue idee, per esem pio sulla scuola estiva per dottorandi, e gli chiedeva di sentirsi per concordare una linea comune Il fatto di aver acqui sito in anticipo la disponibilità dell’uni t à d i To r i n o a v e r i f i c a r e l a f a t t i b i l i t à della scuola per dottorandi, non voleva a s s o l u t a m e n t e s i g n i f i c a r e c h e S a v i n o e s c l u d e s s e D ’ A p u z z o d a l l e d e c i s i o n i f i n a l i P e r e v i t a r e c h e s i t u a z i o n i d e l g e n e r e p o t e s s e r o v e r i f i c a r s i n u o v a m e n t e , s i d e c i s e d i m e t t e r e i n a t t o i l principio della ridondanza. Si chie s e g e n t i l m e n t e a G i o v a n n i B e t t a d i essere un comune destinatario di tutti i m e s s a g g i c h e D ’ A p u z z o e S a v i n o s i s a r e b b e r o s c a m b i a t i . A l l ’ i n i z i o d e l nuovo anno 1997 D’Apuzzo e Savino inviarono una lettera comune a tutto il CS, scusandosi per il fastidio arrecato a tutto il Consiglio e spiegando che le f o r t i p a s s i o n i n e l l a v o r o , t i p i c h e d e i

c a r a t t e r i m e r i d i o n a l i , s p e s s o e r a n o causa di incomprensioni reciproche e d i a c c a n i t e d i s c u s s i o n i E r a b a s t a t a una lunga chiacchierata telefonica per riannodare un solido legame di amici z i a , c h e r i s c h i a v a d i s f i l a c c i a r s i , e soprattutto per assicurare la massima collaborazione tra presidente e segre tario nella guida del GMEE.

CONCLUSIONI

Si sono sintetizzati gli avvenimenti rela tivi alla prima par te della presidenza d i M a r i o S a v i n o , c o n M a s s i m o D ’ A p u z z o s e g r e t a r i o , c a r a t t e r i z z a t i d a for ti innovazioni all’interno sia dell’U niversità sia del CNR. Fu in quegli anni che si sciolse il GMEE gruppo informale del CNR e fu sancito ufficialmen t e i l s u o i n g r e s s o n e l n u o v o g r u p p o formale GNRETE. Si è anche raccon t a t o d e g l i s c r e z i c h e a v o l t e p o s s o n o s o r g e r e a l l ’ i n t e r n o d i u n a c o m u n i t à scientifica, a significare che gli scien z i a t i s o n o u o m i n i c o m u n i c o n l e l o r o passioni e i loro limiti.

RINGRAZIAMENTI

L ’ a u t o r e r i n g r a z i a i c o l l e g h i A l e s s a n dro Ferrero, Domenico Mirri e Dario Petri, per le informazioni fornitegli su a l c u n i a v v e n i m e n t i d e l p e r i o d o i n esame. Precisa, inoltre, che la respon s abil it à di quant o s cr it t o è s ol t ant o l a sua La storia, se non è scritta, è come se non esistesse

M a r i o S av i n o h a a t t u a l mente un contratto di con s u l e n z a s c i e n t i f i c a p re s s o i l Politecnico di Bari. Si occupa di misure elettriche ed elet t ro n i c h e ap p l i c a t e a l l a d i ag n o s t i c a m e d i c a È s t a t o professore ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche al Politecnico di Bari e ha pre sieduto il GMEE nel triennio 1995 1998 Nel 2011 ha ricevuto il Career Excellence Award d a l l a I E E E I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u re ment Society con la seguente motivazione: “For decades of advancements in measurement science and its dissemination”

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T U T T O M I S U R E

Anno XXIV - n. 4 - Dicembre 2022

ISSN: 2038-6974

Direttore responsabile: Alessandro Ferrero

Vice Direttori: Alfredo Cigada, Emilio Sardini

Comitato di Redazione: Bruno Andò, Pasquale Arpaia, Loredana Cristaldi, Zaccaria Del Prete, Nicola Giaquinto, Michele Lanna, Claudio Narduzzi, Carmelo Pollio, Lorenzo Scalise, Bernardo Tellini, Gaetano Vacca, Emanuele Zappa, Luciano Malgaroli, Massimo Mortarino

Redazioni per:

Storia: Emilio Borchi, Riccardo Nicoletti, Aldo Romanelli Le pagine delle Associazioni Universitarie di Misuristi: Alessandro Ferrero, Emilio Sardini, Alfredo Cigada Le pagine degli IMP: Maria Pimpinella

Comitato Scientifico: ACCREDIA (Filippo Trifiletti, Rosalba Mugno, Emanuele Riva, Silvia Tramontin);

ACISM ANIMA (Roberto Cattaneo);

AEIT ASTRI (Roberto Buccianti); AIPT (Paolo Coppa);

AIS ISA (Piergiuseppe Zani); A L A T I (Paolo Giardina);

ALPI (Paolo Moscatti); ANIE (Marco Vecchi);

ANIPLA (Marco Banti);

AUTEC (Gabriele Bitelli), CNR (Ruggero Jappelli);

GISI (Sebastian Fabio Agnello); GMEE (Emilio Sardini); GMMT (Alfredo Cigada); GUFPI ISMA (Luigi Buglione); IMEKO (Paolo Carbone);

INMRI ENEA (Pierino De Felice, Maria Pimpinella);

INRIM (Diederik Sybolt Wiersma, Gianbartolo Picotto, Luca Callegaro); ISPRA (Maria Belli)

Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n 204 del 3/3/1999

I testi firmati impegnano gli autori

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LAWYERS AND FORENSIC SCIENTISTS

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Questo libro esplora un interessante campo di applicazione della metrologia La metrologia forense si occupa dell’impiego dei principi e dei metodi della metrologia nell’ambito dell’am ministrazione della giustizia Sempre più casi criminali sono oggi risolti con l’ausilio di metodi scientifici e sempre più contenziosi implicano perizie tecniche. Questa situazione ha generato un ampio dibattito a livello globale sulle modalità con cui stabilire la validità delle prove scien tifiche e la metrologia, da sempre focalizzata sulla garanzia della validità dei risultati di misu ra, può fornire un significativo contributo a questo dibattito

Il libro, destinato a tutti coloro che operano a vario titolo nell’amministrazione della giustizia dai magistrati, agli avvocati, ai consulenti tecnici è organizzato in tre par ti La prima par te analizza brevemente i diversi ordinamenti giuridici e le modalità di accer tamento della verità, il metodo scientifico e i relativi limiti di validità e termina con l’analisi dei criteri di ammissibilità e d’impiego della prova scientifica nella attività forensi La seconda par te analizza i fonda menti della metrologia, con par ticolare attenzione ai concetti di incer tezza, taratura e riferibi lità e alle modalità con cui l’informazione ottenuta con una misurazione può essere impiegata in un processo decisionale al fine di quantificare il rischio di decisione errata. Nella terza par te sono analizzati alcuni casi reali in cui la metrologia può svolgere (e ha effettivamente svolto) un ruolo determinante nell’amministrazione della giustizia Gli autori, di sicuro noti ai lettori di questa rivista, sono un professore di misure e un avvocato (e professore a contratto), a testimo nianza del carattere multidisciplinare degli argomenti trattati Si ritiene che il contenuto di que sto libro possa fornire ai consulenti tecnici quella base di competenze giuridiche necessaria per un ’efficace comunicazione con i magistrati e gli avvocati Similmente il libro fornisce ai magistrati e agli avvocati le conoscenze scientifiche e metrologiche di base per poter compren dere, da un lato, i limiti delle informazioni ottenibili dalle prove scientifiche e, dall’altro, la necessità della quantificazione della relativa incer tezza quale strumento essenziale per una valutazione della rilevanza della prova stessa

Teledyne Flir p. 108

La Redazione di Tutto Misure (redazione@tuttomisure.org)
I  NEL PROSSIMO NUMERO • Prognostica delle batterie • Sicurezza funzionale • Misure in ambito biomedicale E molto altro ancora...
A B B I A M O L E T T O P E R V O
In un mondo sempre più
apprezzabile l’inquadramento generale, per quanto possibile trasversale rispetto agli ordinamenti giudiziari, dato dagli autori
temi trattati La redazione ringrazia Dario Petri per questa recensione
DI QUESTO
A&T Automation & Testing pp. 12 13 Aerotech p. 81 Ateq pp. 44-76 Aviatronik pp. 3-6-29 Burster pp. 18-80-118 Cibe pp. 56-60-96 Cogo Bilance pp. 14-86-102 Creaform pp. 38-79 Crioclima pp. 30-31-75-118-120 Comsol pp.
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globalizzato, risulta infine
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8-84
Industria pp. 54-56-96 HBK Italy pp. 32-50-74-94 Hexagon
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