Tutto_Misure n.3 - 2023

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MISURE

Le Misure str umento per la r ipresa

EDITORIALE

Incidenti, educazione e formazione

IL TEMA

Sensori quantistici

ALTRI TEMI

Misure di rettilineità

Metrologia e laboratori medicali

TESTING & DINTORNI

Le prove di cor to circuito

TECNOLOGIE IN CAMPO

Valore aggiunto nei test di validazione nuovi prodotti Applicazioni innovative in ambito di Test & Measurement

ALTRI ARGOMENTI Metrologia e AI

Lo specialista di misurazione nel settore ICT

L’accesso alle norme tecniche Commenti alle norme

La storia del GMEE

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Metrologia per le tecnologie quantistiche 2.0

Metrology for quantum technology 2.0

Quantificare la qualità delle billette Billets quality assessment

“Fare e Formare”: l’esperienza della Summer School 2023 Accredia-INRiM

“Doing and Training”: the experience of the 2023 Summer School

Tecnologie in campo –Valore aggiunto nei test di validazione nuovi prodotti: il Centro R&S di Bridgestone Europe NV/SA

Bridgestone Europe NV/SA Research centre: added value in news product vlidation tests

ANNO XXV N.03 2023 Editoriale: Incidenti, educazione e formazione (Alessandro Ferrero) 7 Comunicazioni, Ricerca e Sviluppo, dagli Enti e dalle Imprese Notizie nel campo delle misure e della strumentazione 11 Il tema: I progetti europei di ricerca metrologica Metrologia per le tecnologie quantistiche 2.0 (P. Traina, M. Gramegna, I.P. Degiovanni, S. Ditalia Tchernij, J.Forneris, A. Boella) 17 Gli altri temi: Qualità della produzione industriale Quantificare la qualità delle billette (P. Fasoli, S. Marelli, Y.S. Ravi, P. Brambilla, C. Conese, M.Colombo, M. Tarabini ) 27 Gli altri temi: La metrologia nei laboratori medici Parole della metrologia per i laboratori medici (Marco Pradella) 35 La pagina di ACCREDIA Notizie dall’Ente di Accreditamento (a cura di R. Mugno, S. Tramontin, F. Nizzero) 39 “Fare e Formare” l’esperienza della Summer School 2023 (a cura di Rosalba Mugno e Diego Orgiazzi) 45 La pagina di IMEKO Aggiornamenti sulle attivita IMEKO (a cura di Daniele Fontanelli ) 47 La Pagina dell’IMS Notizie dall’IEEE Instrumentation and Measurement Society (M. Parvis, S. Rapuano) 53 Testing & dintorni Se non vince sempre chi la spara più grossa...? (articolo di Flavio Floriani ) (a cura di Massimo Mortarino) 57 Misure e fidatezza Sicurezza funzionale: Calcolo dell’affidabilità di un sistema di sicurezza in Low Demand –Prima parte (articolo di C. Bruno, L. Cristaldi, M. Tacchini) (a cura di L. Cristaldi, M. Catelani, M. Lazzaroni e L. Ciani) 61 Tecnologie in campo Casi applicativi e soluzioni di successo in ambito di Test & Measurement (a cura di Massimo Mortarino) 65 Metrologia generale Una breve introduzione ai sistemi d’intelligenza artificiale nella prospettiva della metrologia (articolo di L. Mari, F. Bertolotti, D. Petri ) (a cura di Luca Mari) 81 I Seriali di T_M: Misura del software Metrologia e Contratti–Parte 29 (a cura di Luigi Buglione) 85 Metrologia legale e forense Le norme tecniche: club per pochi eletti? (a cura di Veronica Scotti ) 8 Spazio Associazioni Universitarie di Misuristi Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi (a cura di A. Ferrero, E. Sardini e A. Cigada) 91 Metrologia… per tutti! Applicazione della UNI EN ISO/IEC 17025 (a cura diMichele Lanna) 101 Manifestazioni, Eventi e Formazione 2023-2024: eventi in breve 108 Commenti alle norme: la 17025 17025 –Presentazione dei risultati –Sedicesima parte: Contenuto del documento finale (a cura di Nicola Dell’Arena) 109 Storia e curiosità Storia del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE) Undicesima parte: L’avvio della riforma universitaria 3+2 (Mario Savino) 111 Abbiamo letto per voi 121 News 30-38-42-43-49-55-60-68-72-76-78-82-8486-87-90-94-100-104-106-114-118 TUTTO MISURE IN QUESTO NUMERO TUTTO _ MISURE
17
P. Traina et al.
45
D. Orgiazzi, R. Mugno
A cura di M. Mortarino 65 T_M N. 3/23  5
27 8
M. Tarabini et al.

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DI T M

Incidenti, educazione e formazione

Accidents, education and training

Cari Lettori,

Il numero di settembre esce al t e r m i n e d i u n p e r i o d o t r a d izionalmente dedicato alle vacanze: un periodo quindi dominato dal riposo, dallo svago e da quella ricarica energ e t i c a f o n d a m e n t a l e p e r a ffrontare le nuove sfide che ci attendono Ma anche un periodo che, proprio perché scev r o d i p r e s s a n t i i m p e g n i d i lavoro, può portare a qualche momento di riflessione e, pur prendendo spunto dal contingente, possa almeno tentare un ’analisi più generale.

La cronaca di questi ultimi giorni ha, purtroppo, offerto uno spunto di riflessione che noi tecnici ed educatori non possiamo esimerci dall’affrontare con il distacco e l’obiettività che le cose tecniche richiedono: mi riferisco agli incidenti sul lavoro (e non solo) che non accennano a diminuire e, come nel caso dell’incidente di B r a n d i z z o ( T O ) , a p p a i o n o t r a g i c a m e n t e a s s u r d i i n q u a n t o , a l m e n o s u l l a c a r t a , i n v e r o s i m i l i s u l l a b a s e delle procedure di sicurezza in vigore.

Come ho scritto, questi temi vanno affrontati con distacco e obiettività, per evitare che l’ovvia e inevitabile commozione che simili eventi suscitano, porti a un ’ analisi distorta della realtà, con conseguenti azioni dettate dall’emotività, invece che da una razionale logica La ragione dice che il rischio zero non è raggiungibile, se non nelle utopie di politici alla ricerca di voti: facendo riferimento al famoso modello del formaggio svizzero, per quanto spessa sia la fetta che si interpone tra il normale funzionamento e l’incidente, la probabilità che i fori si allineino non sarà mai nulla… La ragione, però, dice anche che, se quella fetta viene colpevolmente assottigliata perché parte delle precauzioni previste vengono disattese, allora il rischio che l ’ i n c i d e n t e s i v e r i f i c h i a u m e n t a v e r t i g i n o s a m e n t e Ragione e obiettività devono quindi interrogarsi sulle motivazioni. Spesso si sostiene che la maggiore responsabilità sta nella mancanza di formazione È un argomento che non si può certamente esaurire in una pagina, ma la domanda che mi pongo è se questa responsabilità, più che nella mancanza di formazione, non sia da cercare nella mancanza di educazione alla sicurezza. Perché senza educazione la formazione ser ve a poco, dal momento che si troverà sempre qualche giustificazione per modificare o, addirittura, saltare una qualche procedura. Nessun pilota ai comandi di un aereo si sognerà mai di saltare una checklist, perché in quel mondo la cultura della sicurezza è alla base di qualunque formazione e sono tutti consapevoli, per l’educazione ricevuta, dell’importanza di quelle checklist E qualora si verificasse un ’ emergenza che richiede azioni immediate,

incompatibili con la verifica di una checklist, si mettono in atto dei memory item, niente altro che checklist così ben assimilate da diventare una sorta di riflesso condizionato, questo sì affinato dalle ore di for mazione al simulatore Purtroppo, fatta eccezione per il mondo dell’aviazione e pochi altri ambiti, non si investe abbastanza nella cultura della sicurezza, a cui viceversa sarebbe necessario educare fin dai banchi di scuola. Sorprende anche scoprire che quasi tutte le realtà coinvolte in incidenti gravi sono cer tificate quanto meno in base alla ISO 9001, che pone nel giusto rilievo la valutazione e la gestione dei rischi

I concetti che hanno portato alla ISO 9001, e poi a tutta una serie di altre cer tificazioni specifiche per i diversi settori, sono nati negli anni ‘70 del secolo scorso e si sono affermati abbastanza velocemente, almeno a giudicare dal numero di aziende che hanno ottenuto la certificazione Dieci lustri di applicazione di questi concetti dovrebbero aver por tato allo sviluppo di una cultura d e l l a q u a l i t à , a l l ’ i n t e r n o d e l l a q u a l e l a g e s t i o n e d e l r i s c h i o , i n t e s o i n s e n s o m o l t o a m p i o , g i o c a u n r u o l o impor tante Non a caso uno degli strumenti tipici per tenere sotto controllo i processi, inclusa la mitigazione dei rischi, dovrebbe essere proprio l’uso delle checklist Ho volutamente usato il condizionale, perché i fatti dicono che l’aumento del numero di cer tificazioni non ha por tato all’educazione alla qualità (e quindi alla sicurezza) Purtroppo l’assenza di educazione ha portato a vedere le certificazioni non come opportunità di miglioramento (come avrebbe dovuto essere), ma come un ulteriore balzello da pagare per restare sul mercato La c o n s e g u e n z a è c h e p r o c e d u r e e c h e c k l i s t , i n v e c e d i essere usate per lo scopo per cui sono state pensate, restano in un cassetto (spesso a far compagnia ai certificati di taratura della strumentazione) per uscirne solo quando arriva una visita ispettiva Viene quindi da chiedersi a cosa ser vano le visite ispettive, se si limitano a pochi aspetti formali, invece di verificare se il sistema sia realmente in uso Potrebbero contribuire in modo significativo a “educare” ma sembra, invece, che abbiano contribuito non poco a “diseducare ” Forse, quando si indaga sulle cause di incidenti gravi che coinvolgono soggetti muniti delle più disparate cer tificazioni, volte proprio a evitare tali incidenti, potrebbe essere utile andare a verificare se e come tali certificazioni sono state rilasciate e mantenute… Noi, nel nostro piccolo mondo delle misure, non ci stanchiamo di parlare dell’importanza di una corretta educazione, prima ancora della for mazione, e tentiamo con la nostra rivista di dare il nostro modesto contributo Buona lettura!

E D I T O R I A L E  A l e s s a n d r o F e r r e r o
T M N. 3/23  7
(direttore@tuttomisure.org)
PolyWorks® TRAINER POLYWORKS in pole position nella metrologia 3D Contattaci e diventa un campione! training@polyworkseuropa.com | +39 0573 1812250 www.polyworkseuropa.com/it « Ho apprezzato particolarmente di aver focalizzato gli esercizi pratici su casi »
Michele Lucchi, Area Manager Nord-Est, Axist Srl.

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PolyWorks

Grazie a un team di esperti in grado di rispondere alle sfide poste dalla metrologia, dall’ingegneria di prodotto e dalla produzione industriale, l’azienda ha fatto della formazione una risorsa strategica per sostenere e migliorare le competenze dei suoi clienti.

Ciao Alessandro, iniziamo con le presentazioni…?

Mi chiamo Alessandro Vicinelli, sono il direttore del supporto tecnico di produzione, per poi passare alla qualità e alla metrologia in un’azienda di stampaggio automatico del settore automotive.

PolyWorks Europa fornisce ai produttori industriali europei l e s o l u z i o n i s o f t w a r e d i m e t r o l o g i a 3 D i n t e l l i g e n t e PolyWorks® La formazione degli utenti è uno dei principali servizi offerti Una volta acquistata la licenza, o nell’ambito di un contratto di manutenzione valido, i clienti hanno la possibilità di accedere alla formazione presso la sede di P o l y Wo r k s E u r o p a a P i s t o i a o n e l l a p r o p r i a a z i e n d a L ’ o b i e t t i v o ? N o n c i l i m i t i a m o a i n s e g n a r e a u t i l i z z a r e i l software, ma trasmettiamo le conoscenze e l’esperienza d e i n o s t r i f o r m a t o r i p e r m i g l i o r a r e l e p r e s t a z i o n i d e g l i utenti, in uno spirito di vicinanza, ascolto e adattamento alle esigenze.

Da quando è presente il supporto tecnico in Italia?

PolyWorks Europa inizia ufficialmente a operare in Italia ad aprile del 2016, ma le attività di supporto erano già iniziate l’anno precedente.

Ampliamento del catalogo di formazione a partire da settembre 2023

Cosa rappresenta per PolyWorks Europa il supporto tecnico?

Il supporto tecnico si basa su 3 attività cardini: dimostrare il prodotto, formare i clienti, supportarli nelle sfide quotidiane mettendo a disposizione dei nostri account manager e dei nostri partner, Application Specialist (AS) formati e motivati. La nostra missione pone al centro di queste attività i clienti, con i quali cerchiamo di instaurare fin dal primo incontro un rapporto di collaborazione e fiducia, ascoltando le loro esigenze e proponendo soluzioni specifiche per le varie necessità. Una volta che i clienti ci accordano fiducia scegliendo PolyWorks®, il secondo passo è quello di fornire una formazione adeguata ed efficace. Ogni licenza include un contratto di supporto che dà la possibilità di contattare i tecnici telefonicamente o tramite canali digitali per confrontarsi con i nostri AS su casi applicativi. Tutto questo è possibile formando in modo continuo e mirato i nostri tecnici. Con la stessa logica lavoriamo anche con la rete di partner.

Com’è organizzato li supporto tecnico di PolyWorks in Italia?

L’azienda offre un’ampia gamma di contenuti didattici La formazione presso PolyWorks Europa, però, è anche v i s t a c o m e u n p r o c e s s o a l u n g o t e r m i n e . P e r g l i u t e n t i p i ù e s p e r t i , l ’ a z i e n d a h a p r o g e t t a t o n u o v i m o d u l i d i corsi avanzati per l’anno 2023 disponibili da settembre. “ R i t e n i a m o f o n d a m e n t a l e o ff r i r e a i c l i e n t i t u t t o i l potenziale della nostra soluzione PolyWorks®”, afferma A l e s s a n d r o Vi c i n e l l i , d i r e t t o r e t e c n i c o d i P o l y Wo r k s Europa “Puntiamo ad aumentare in modo significativo le competenze dei nostri utenti, in modo che diventino veri e propri punti di riferimento all’interno della loro azienda”

La sede operativa è a Pistoia e abbiamo 7 tecnici che lavorano in home-office in grado di coprire tutta l’Italia. Gli AS si alternano fra supporto da remoto, corsi e dimostrazioni del prodotto: per attività particolarmente complesse abbiamo tecnici esperti in vari settori (CMM, Macro, Reverse, GD&T, etc).

Questo tipo di organizzazione ci permette, pur mantenendo un livello di eccellenza nelle attività svolte, di ottimizzare le risorse: oltre a corsi, dimostrazioni e interventi di supporto tecnico abbiamo completato diversi progetti di customizzazione.

Hai parlato di Macro e customizzazioni, spiegaci meglio.

Cosa dicono i clienti?

Ogni licenza di PolyWorks include gratuitamente un linguaggio macro molto potente e allo stesso tempo semplice e intuitivo che consente ad ogni utilizzatore, anche senza esperienza di programmazione, di scaricare delle macro dalla TSZ (Technical Support Zone) o convertire in un singolo “click” un numero qualsiasi di operazioni. Se il cliente lo desidera, offriamo anche servizi di customizzazione avanzati per fare fronte alle esigenze più complesse.

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Parlaci di progetti futuri

Vuoi ricevere maggiori informazioni sul catalogo di formazione?

Contatta i team PolyWorks: http://www.polyworkseuropa.com/it/services/training

Abbiamo da poco ricevuto il primo ordine per il nostro nuovo prodotto PolyWorks|DataLoop™, che consente una rivoluzionaria gestione, analisi e condivisione dei dati e parallelamente un importantissimo cliente sta iniziando un periodo di test sempre di PolyWorks|DataLoop. Sulla scia di quanto sta già accadendo in nord America, ci prepariamo a supportare la diffusione su larga scala di questo prodotto che rivoluzionerà il modo di lavorare dei nostri clienti. Per mostrare e spiegare ciò di cui vi ho appena parlato, stiamo preparando numerose iniziative, la prima delle quali si terrà presso FICO l’11 Marzo 2022

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Europa punta sulla formazione avanzata per far diventare i suoi utenti dei veri campioni!
“La nostra missione pone i clienti al centro delle attività del Supporto tecnico”

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Notizie nel campo delle misure e della strumentazione

Da Laboratori, Enti e Imprese

NEWS IN MEASUREMENT AND INSTRUMENTATION

This section contains an over view of the most significant news from Italian R&D groups, associations and industries, in the field of measurement science and instrumentation, at both theoretical and applied levels

RIASSUNTO

Questa sezione contiene ar ticoli e notizie significative da gruppi di ricerca, associazioni e aziende leader in Italia nel campo della scienza delle misure

A HYVOLUTION PARIS SI PARLA D’IDROGENO

Si terrà a Parigi, a Paris Expo alla Por te de Versailles, dal 30 gennaio all’1 febbraio 2024, l’evento Hyvolution Paris

2 0 2 4 i n c u i s i d i s c u t e a l a r g o s p e t t r o s u l l ’ i m p i e g o d e l l ’ i d r o g e n o i n c a m p o energetico

L ’ e v e n t o s e g u e l ’ e d i z i o n e d e l 2 0 2 3 , che si è tenuta sempre a Parigi dall’1 al 2 f e b b r a i o d i q u e s t ’ a n n o e c h e h a avuto 7867 visitatori da 70 paesi e 400 espositori Oltre al salone espositivo, si è t e n u t o u n F o r u m d i d i s c u s s i o n e che ha visto inter venire sia rappresentanti di grandi industrie del settore, sia rappresentanti di Associazioni, Governi ed Enti locali che hanno discusso di progetti futuri e risultati di realtà già esistenti, per dare un quadro per quanto possibile completo di oppor tunità e crit i c i t à d e l l ’ i m p i e g o d e l l ’ i d r o g e n o i n

campo energetico Numerosissimi sono stati i relatori inter venuti, a dimostrazione che si possono organizzare eventi in cui aspetti tecnico-scientific i , d i p o l i t i c a i n d u s t r i a l e e d i p o l i t i c a e n e r g e t i c a p o s s o n o e s s e r e s i n e r g i c amente discussi con l’obiettivo di mettere in luce tutti gli aspetti, positivi e negativi, di questa tecnologia per poterne utilmente guidare gli investimenti Il 2 febbraio si è tenuto, per la prima volta, un summit dedicato a far dialogare, ad alto livello, leader politici ed economici per dare modo ai decisori di confrontare le loro visioni, iniziative e s t r a t e g i e e t r a r r e v a n t a g g i o d a l l o s c a m b i o d ’ i d e e d i u n a c o m u n i t à d i 400 dirigenti.

Ne parliamo qui non solo perché il sett o r e d e l l ’ i d r o g e n o o f f r e i n t e r e s s a n t i appl icazioni nel cam po del l e m is ur e, dalla produzione al traspor to e impiego, fino ai tanti problemi legati alla sic u r ezza, ma anche come esempio di come sia possibile organizzare eventi internazionali di successo, nei quali aspetti strategici di grande rilevanza possono essere discussi tra tutti gli attori coinvolti, e non solo da una sola prospettiva, come spesso accade in Italia

SI TIENE A TOLOSA PRÉVENTICA 2023

A n c o r a u n e v e n t o c h e s i t i e n e i n Francia, a Tolosa, dal 19 al 21 settembre 2023 e che riguarda salute, sicur e z z a e q u a l i t à d e l l a v o r o : u n t e m a che in Italia, anche alla luce dei recent i e v e n t i , m e r i t e r e b b e u n p o ’ p i ù d i attenzione Qui se ne parla in un evento che vede 1 5 0 r e l a z i o n i n e i t r e g i o r n i , c h e a tt r a e 3 8 0 e s p o s i t o r i s u u n o s p a z i o espositivo di 12 000 m2 (perché salute, sicurezza e qualità della vita lavor a t i v a r a p p r e s e n t a n o a n c h e u n ’ o pp o r t u n i t à d i s v i l u p p o p e r t a n t i s e t t o r i i n d u s t r i a l i ) e l ’ i n t e r v e n t o d i d e c i n e d i specialisti e responsabili , a livello aziendale e di Enti nazionali e local i , d i s a l u t e e s i c u r e z z a s u i l u o g h i d i lavoro.

N u m e r o s i s s i m i s o n o g l i a r g o m e n t i trattati dagli inter venti congressuali: d a i c l a s s i c i t e m i d e l l a s i c u r e z z a s u l luogo di lavoro e dei dispositivi di sicur e z z a , f i n o a t e m i p i ù s p e c i f i c i e d i attualità, come l’impatto della mobilità elettrica, i problemi di sicurezza posti dal crescente impiego delle batterie al litio, l’attenzione agli aspetti psicologic i a v a l l e d e l l a p a n d e m i a , l ’ i m p a t t o delle neuroscienze e della realtà vir tuale, e qualche inter vento un po ’ provocatorio sulle fesserie che spesso si sentono in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro…

C o m e n e l c a s o d i H y v o l u t i o n , a n c h e qui siamo di fronte a un evento che si pone l’obiettivo di affrontare un tema m o l t o c a l d o , l a s c i a n d o d a p a r t e , p e r quanto possibile, la demagogia e mettendo a confronto, nello stesso evento, problemi e soluzioni, cercando di mostrare che è possibile progredire verso u n a m a g g i o r e s i c u r e z z a s e d e c i s o r i , aziende, rappresentanti dei lavoratori ed Enti preposti al controllo si confrontano in modo propositivo e sinergico

La Redazione di Tutto Misure (alessandro.ferrero@polimi.it)
C O M U N I C A Z I O N I , R I C E R C A E S V I L U P P O D A E N T I E I M P R E S E s
T M N. 3/23  11

Cogo Bilance è dal 1870 leader nel settore della pesatura e del d o s a g g i o i n d u s t r i a l e c o n i m a r c h i B u r o n i O p e s s i , Q u a d r e l l i , Laveggio, Iemmegi Progettiamo produciamo e installiamo sia impianti standard quali pese a ponte, piattaforme di pesatura, i n d i c a t o r i d i p e s o , c e l l e d i c a r i c o , d i n a m o m e t r i , c o n t a p e z z i , b i l a n c e , i m p i a n t i d i d o s a g g i o , s i a r e a l i z z a t i s u s p e c i f i c h e d e l cliente, sia hardware che software

Realizziamo impianti di controllo accessi negli stabilimenti e nei singoli reparti, sia per quanto riguarda mezzi pesanti sia per mezzi leggeri e persone fisiche, per garantire la sicurezza delle persone e il controllo puntuale della movimentazione delle merci

Eseguiamo tarature di impianti di pesatura e dosaggio e disponiamo delle autorizzazioni necessarie per eseguire le verifiche periodiche legali con il nostro laboratorio metrologico Siamo certificati ISO 9001-2015 e nel giugno 2020 il nostro laboratorio m e t r o l o g i c o h a o t t e n u t o d a A c c r e d i a l ’ a c c r e d i t a m e n t o c o m e Centro LAT n° 292

Via Risorgimento 3 – Oggiona con S. Stefano (VA) Tel 0331/212312 – Fax 0331/219778

E-mail: segreteria@cogobilance.it Web: www.cogobilance.it

Persona da contattare: Fabio Martignoni

Le soluzioni

Visualizzatori e convertitori di peso, bilance, celle d i c a r i c o , p e s e a p o n t e , i m p i a n t i d i p e s a t u r a , s ol u z i o n i p e r c o n t r o l l o a cc e s s i c o n v i d e o c a m e r e e R F I D , p i a t t a f o r m e d i p es a t u r a , b i l a n c e t e c n i c h e , c o n t a p e z z i , c h e c k w e ig h e r, d i n a m o m e t r i , i mp i a n t i d i d o s a g g i o , s o f tw a r e p e s a t u r a , t r a n s p a llet pesatori, tarature man u t e n z i o n i e v e r i f i c h e d i i m p i a n t i d i p e s a t u r a e dosaggio

T M  12 TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ------D TOR AL metrologi ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA a sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ------D TORIA In ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G pi ob di controllo A R ARGOM N Gestione dell’efficienza energetica
GLI ESPERTI DI T M

UN RICORDO DI EMILIO BORCHI

È scomparso il 27 luglio scorso il fisico Emilio Borchi, noto studioso di meteorologia e sismologia e docente di Fisic a , p e r t a n t i a n n i a p p r e z z a t a f i r m a della rivista TUTTO MISURE nell’ambit o del l a s t or ia deg l i s t r um ent i ant ichi. L ’ a n n u n c i o d e l l a s c o m p a r s a è s t a t o dato dall’Università di Firenze, dov’e-

ra professore ordinario di fisica generale.

N a t o a P i s t o i a n e l 1 9 3 8 , B o r c h i h a cominciato la carriera accademica nell’Ateneo fiorentino nel 1967, ed è stato d o c e n t e a n c h e p r e s s o l ’ U n i v e r s i t à d i P a d o v a . A F i r e n z e h a s v o l t o a t t i v i t à didattica presso i corsi di laurea d’Ingegneria, afferendo all’allora Dipar timento di Energetica. Borchi ha ricopert o l ’ i n c a r i c o d i d i r e t t o r e d e l l ’ O ss e r v a t o r i o X i m en i a n o f i n o a l l a nascita della Fondazione, nel 2004, n o n c h é q u e l l o d i d i r e t t o r e d e l m us eo del l ’ Os s er vatorio. È stato autore di molte pubblic a z i o n i s c i e n t i f ic h e e d i d i v u l g az i o n e d i r i l i e v o , o l t r e c h é c o l l a b or a t o r e s t o r i c o d i Tutto Misure Tra i suoi libri figur a n o : “ L e o r i g i n i

d e l l a m o d e r n a s i s m o l o g i a ” ( N a r d i n i , 2 0 1 3 ) , G l i o f t a l m o s c o p i ” ( F a b i a n o , 2 0 0 3 ) , “ L e p i o g g e a F i r e n z e ( 1 8 1 22007)” (Pagnini, 2010), “Antichi strumenti di meteorologia dei Licei scientifici fiorentini” (Pagnini, 2010), “La rete m e t e o r i c a d e l l a To s c a n a ” ( N a r d i n i , 2 0 1 5 ) , “ L e t t u r e d i o t t i c a ” ( P a g n i n i , 2012), “Osser vatori astronomici in Toscana nell’età di Giovanni Inghirami” (Pagnini, 2010), “Osser vatori astronomici nell’età di Leonardo Ximenes Strumenti e tecniche di misurazione nell’Europa del Settecento” (Pagnini, 2008), “Meteorologia a Firenze. Nascita ed evoluzione” (Pagnini, 2009). D i v e r s e anche le pubblicazioni di testi di elett r o m a g n e t i s m o d e d i c a t i a g l i s t u d e n t i della facoltà d’Ingegneria Il professor e h a f o r n i t o c o n t r i b u t i s c i e n t i f i c i r i l evanti nel campo della fisica degli stati condensati, dello sviluppo di materiali e d i s p o s i t i v i i n n o v a t i v i p e r l a f i s i c a delle alte energie, della salvaguardia d e l t e r r i t o r i o e d e l l ’ a m b i e n t e e d e l l a fisica medica

Nel prossimo numero, pubblicheremo u n r i c o r d o p i ù a m p i o d e l c a r o P r o f Emilio Borchi.

T M  13 COMUNICAZIONI, RICERCA E SVILUPPO DA ENTI E IMPRESE 
N . 0 3  ; 2 0 2 3
Nella foto, il prof Emilio Borchi (al centro) durante la sua permanenza negli anni 1963-64, come Uf ficiale nella Marina Militare nella sezione Teleradar

Il Laboratorio metrologico della LABCERT snc, diretto dal cav. Giuseppe Blandino, a seguito dei provvedimenti firmati dal Ministero dello Sviluppo Economico negli ultimi anni e dei numerosi e qualific a t i a c c r e d i t a m e n t i e m e s s i d a A C C R E D I A , è d i v e n t a t o u n o d e i p i ù importanti Laboratori di metrologia legale in Italia, nel settore della certificazione per marcatura CE di prodotto e della taratura

Il Laboratorio possiede i seguenti accreditamenti e notifiche:

– A c c re d i t a m e n t o P R D n . 2 3 7 B : c o n f o r m e a l l a n o r m a U N I C E I

EN/ISO/IEC 17065:2012 quale Organismo di Certificazione di prodotti/servizi

– A c c re d i t a m e n t o L AT n . 1 4 7 : c o n f o r m e a l l a n o r m a U N I C E I

EN/ISO/IEC 17025:2005 quale Laboratorio di Taratura

LABCERT snc di G Blandino & C

Via Comina 3 – 33080 San Quirino (PN)

Tel 0434/554707 – Fax 0434/362081

E-mail: info@labcert.it – Web: www.labcert.it

Persona da contattare: Cav. Giuseppe Blandino

1 3 2 ) p e r l a v e r i f i c a z i o n e d e g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a r e g o l a m e n t a t i dalla Direttiva MID: MI-005 ed MI-006

I l C e n t r o è i d o n e o a l l ’ e s e c u z i o n e d e l l a v e r i f i c a p e r i o d i c a d e l l e seguenti categorie: Pesi e masse da 1 mg a 2 000 kg – Misure Campione di volume fino a 5 000 L – Strumenti per pesare fino a 300 000 kg NAWI – Strumenti per pesare a funzionamento automatico – Misure di capacità e recipienti (anche montati su autocisterna) – Misuratori volumetrici – Misuratori di carburanti per autotrazione presso distributori stradali – Complessi di misura per carburanti – Misuratori di M e t a n o e G P L – S i s t e m i d i m i s u r a z i o n e d i c a r b u r a n t i i n s t a l l a t i s u autocisterne.

– Organismo

Notificato n 2166: Direttiva 2014/32/UE (MID) – Strumenti di misura; Direttiva 2014/31/UE (NAWID) – Strumenti per pesare a funzionamento non automatico

Servizi di Taratura nell’ambito della metrologia scientifica Il Centro è a c c r e d i t a t o p e r l a t a r a t u r a d e i s e g u e n t i s t r u m e n t i : C a m p i o n i d i masse da 1 mg a 2.000 kg – Strumenti per pesare fino a 100.000 kg –Serbatoi campione e misure materializzate di capacità da 100 ml a 2 000 L – Serbatoi campione e misure materializzate di capacità per gas GPL da 5 L a 2.000 L.

Servizi di Certificazione prodotto e S.Q. nell’ambito della Metrolog i a L e g a l e O l t r e a p o s s e d e r e l ’ a c c r e d i t a m e n t o P R D , L A B C E RT è “Organismo Notificato” europeo n 2166 per la Direttiva 2014/32/UE, r e l a t i v a a g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a ( M I - 0 0 5 , S i s t e m i d i m i s u r a p e r l a misurazione continua e dinamica di quantità di liquidi diversi dall’acqua: distributori di carburanti e gas liquefatti; sistemi di misura su condotta di tutti i liquidi, quali vino, latte, birra, saponi, ecc – MI006, Strumenti per pesare a funzionamento automatico: selezionatrici ponderali a funzionamento automatico, riempitrici gravimetriche automatiche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo, pese a ponte per veicoli ferroviari – MI-008, Misure materializzate di lunghezza e di capacità), e la Direttiva 2014/31/UE, relativa agli strumenti per pesare a funzionamento non automatico (bilance).

S e r v i z i d i “ Ve r i f i c a z i o n e p e r i o d i c a ” d e g l i s t r u m e n t i p e r p e s a re e misurare nell’ambito della Metrologia Legale LABCERT ha ottenuto l’idoneità da parte della CCIAA di Pordenone ( 1 1 / 0 3 / 2 0 0 3 n P N - 0 1 i n a p p l i c a z i o n e d e l D M 2 8 / 0 3 / 2 0 0 0 , n 1 8 2 e succ Decreti attuativi), fra i primi Centri autorizzati in Italia Inoltre ha ottenuto l’idoneità da parte di UNIONCAMERE (nn PN-131 e PN-

Servizi di prove e taratura nell’ambito volontario, nelle Aziende con Sistema di Qualità Certificato ISO 9000 Il Centro è dotato di apparecchiature e campioni certificati LAT per emettere rapporti di taratura e di prova (attività non accreditate) su strumenti al di fuori del proprio campo di accreditamento Labcert supporta le aziende per la pianificazione delle tarature di tutti i loro strumenti di misura: Chiavi d i n a m o m e t r i c h e , P r e s s e p e r p r o v a m a t e r i a l i , C a l i b r i , M i c r o m e t r i , Manometri, Misuratori di pressione, umidità, temperatura, ecc Formazione Corsi di metrologia teorico/pratici di metrologia, anche s u s p e c i f i c a r i c h i e s t a d e l c l i e n t e , m i r a t i s u s p e c i f i c h e t e m a t i c h e : Metrologia legale – Metrologia tecnico-scientifica – Taratura masse – Taratura strumenti per pesare e misurare – Documenti OIML, Guide WELMEC, DIRETTIVE EUROPEE di Metrologia Legale – Verifica periodica degli strumenti metrici nazionali & MID MI-005, MI-006

T M  15 TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ------D TOR AL metrologi ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA a sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ------D TORIA In ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G pi ob di controllo A R ARGOM N Gestione dell’efficienza energetica
GLI ESPERTI DI T M
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Metrologia per le tecnologie quantistiche 2.0

METROLOGY FOR QUANTUM TECHNOLOGY 2.0 –VIA A NEW GENERATION OF QUANTUM SENSORS

Building on great advances achieved in research laboratories, quantum technologies are now considered strategic for commerce and traditional markets, with large companies and star t-ups that have begun to develop and integrate quantum devices into their lines of products.

Increasing trust in these technologies is essential to their success This path in turn is based on validation and cer tification processes, defined on internation a l l y a g r e e d s t a n d a r d s a n d o n m e t r o l o g i c a l t r a c

a

i m p l e m e n t e d b y independent exper ts.

Among the European projects funded in the field of metrology for quantum technologies, INRiM is coordinating two initiatives related to the European Metrology Programme for Innovation and Research (EMPIR): the project “Quantum Sensors for Metrology based on single-atom-like Device Technology” (QADeT), and the project “Metrology for Testing the Implementation Security of Quantum Key Distribution Hardware” (MeTISQ) Both projects are closely connected to the strategies of the “Quantum Photonics” sector of the “European Metrology Network for Quantum Technologies” (EURAMET EMN-Q), a network that provides an active coordination of metrology research to suppor t the competitiveness of the European industr y in the field of quantum technologies.

RIASSUNTO

A seguito di grandi avanzamenti ottenuti a livello di ricerca nei laboratori, le tecnologie quantistiche sono ormai considerate strategiche per commercio e mercati tradizionali, con aziende di grandi dimensioni e star t-up che iniziano a sviluppare e integrare dispositivi quantistici nelle loro linee di prodotti Aumentare la fiducia in queste tecnologie è essenziale per il loro successo Questo percorso a sua volta si basa sui processi di validazione e cer tificazione, definiti su standard concordati a livello internazionale e sulla riferibilità metrologica, implementata da esper ti indipendenti Tra i progetti europei finanziati nell’ambito della metrologia per le tecnologie quantistiche, l’INRiM sta coordinando due iniziative del programma metrologico europeo per la ricerca e innovazione (EMPIR): il progetto “Quantum Sensors for Metrology based on single-atom-like Device Technology” (QADeT), e il progetto “Metrology for Testing the Implementation Security of Quantum Key Distribution Hardware” (MeTISQ) Entrambi i progetti sono strettamente connessi alle strategie del settore “Quantum Photonics” della “European Metrology Network for Quantum Technologies” (EURAMET EMN-Q), rete che fornisce un coordinamento attivo della ricerca in ambito metrologico per supportare la competitività dell’industria europea nel campo delle tecnologie quantistiche

LE NUOVE FRONTIERE DELLE TECNOLOGIE QUANTISTICHE

Gli ultimi anni di progresso scientificotecnologico hanno aper to le por te a un livello di controllo senza precedenti su

stati descritti dalle leggi della meccanica quantistica, possono essere sfruttati p e r l e l o r o p r o p r i e t à n o n c l a s s i c h e d i sovrapposizione o di correlazione non locale (entanglement), dando luogo a nuove classi di sensori (sensori quantistici), mezzi di comunicazione (crittografia quantistica) e calcolatori (comp u t e r q u a n t i s t i c o ) c o n p r o p r i e t à c h e rivoluzioneranno le tecnologie esistenti. Tali tecnologie quantistiche già adess o n e l l ’ a m b i t o a c c a d e m i c o h a n n o d imostrato capacità di misura ben al di sopra delle tecnologie classiche, portando a sensibilità di misura migliori, ridotto consumo energetico, maggiore s i c u r e z z a n e l l e c o m u n i c a z i o n i , e c c Q u e s t i v a n t a g g i s t a n n o p o r t a n d o a u n a c o s i d d e t t a “ s e c o n d a r i v o l u z i o n e q u a n t i s t i c a ” ( l a p r i m a r i v o l u z i o n e e ssendo avvenuta nel ventesimo secolo, con l’invenzione di dispositivi oggi familiari quali transistor, laser, led, ecc ), che offre la prospettiva di contribuire a r i s o l v e r e a l c u n e d e l l e p r i n c i p a l i s f i d e socio-economiche di oggi

L’ambito strategico globale di tali tecnologie ha por tato al lancio, nel 2018, della ben nota e imponente (1 miliardo di euro nell’arco di dieci anni) “Quant u m F l a g s h i p r e s e a r c h i n i t i a t i v e ” [ 1 ] della Commissione Europea (e successivamente di varie iniziative nazionali), con lo scopo di fornire il “calcio d’in i z i o p e r u n a i n d u s t r i a e u r o p e a c o mp e t i t i v a n e l l e t e c n o l o g i e q u a n t i s t i c h e per rendere l’Europa una regione dinamica e attrattiva per la ricerca, il business e gli investimenti nel settore”. In questa prospettiva, si ritiene urgente u n p r o c e s s o d i s t a n d a r d i z z a z i o n e d i t a l i t e c n o l o g i e , i n q u a n t o e s s o r i s u l t a fondamentale per collegare la ricerca

e
b i l i t y,
I PROGETTI EUROPEI DI RICERCA METROLOGICA
P. Traina * , M. Gramegna * , I.P. Degiovanni * , S. Ditalia Tchernij ** , J. Forneris ** , A. Boella ***
una nuova generazione di sensori quantistici I L T E M A s
INRiM Torino
Università di Torino – Dip. di Fisica
TIM p.traina@inrim.it T M N. 3/23  17 ver i e pr opr i s is t em i “ quant is t ici” : ciò vuol dire che oggi è possibile preparar e , m a n t e n e r e e m a n i p o l a r e i n m o d o a f f i d a b i l e s i n g o l e p a r t i c e l l e q u a n t i s t iche come atomi, elettroni e fotoni Tali p a r t i c e l l e , o p i ù p r e c i s a m e n t e i l o r o
Tramite
*
**
***

e l’innovazione con il mercato e per valorizzare tecniche e metodi che, benché estremamente innovativi, hanno raggiunto un elevato livello di maturità Q u e s t a s p i n t a v e r s o l a s t a n d a r d i z z az i o n e d e l l e t e c n o l o g i e q u a n t i s t i c h e è testimoniata dal documento “Standardization Roadmap on Quantum Technologies" del CEN/CENELEC "Focus G r o u p o n Q u a n t u m Te c h n o l o g i e s (FGQT)” [2-4], la cui prima edizione è stata pubblicata a marzo di quest’anno Sempre di quest’anno è l’istituzion e d e l n u o v o c o m i t a t o t e c n i c o CEN/CLC/JTC 22 - Quantum Technol o g i e s e , i n a m b i t o n a z i o n a l e , d e l l a c o m m i s s i o n e U N I N F O U N I / C T 5 3 5 “Tecnologie quantistiche” [5] Questo processo in corso ha profonde ricadute anche in ambito metrologico. In par ticolare, tra i progetti europei finanziati in questa tematica, si segnalano in questo ar ticolo due progetti del programma metrologico europeo per la ricerca e innovazione (EMPIR) di EURAMET in corso: il progetto “Quantum Sensors for Metrology based on singleatom-like Device Technology” (QADeT) [6], e il progetto “Metrology for Testing the Implementation Security of Quantum Key Distribution Hardware” (MeTISQ) [7] Entrambi i progetti sono strettamente connessi alle strategie del settore “Quantum Photonics” della “European Metrology Network for Quantum Technologies” (EMN-Q) [8], rete che fornisce un coordinamento attivo della ricerca in ambito metrologico per supportare la competitività dell’industria europea nel campo delle tecnologie quantistiche Promuovendo e facilitando la condivisione delle conoscenze, la collaborazione e l’adozione della scienza della misurazione nello sviluppo delle tecnologie quantistiche, l’EMN Quantum Technologies istituirà ser vizi di misurazione accettati a livello globale per tecnologie e dispositivi quantistici [9].

IL PROGETTO QADET

Il progetto QADeT è un progetto che ha come obiettivo la standardizzazione dei processi legati alla realizzazione e caratterizzazione di sensori quantistici basati su centri di colore in diamante e non solo.

L a s t a n d a r d i z z a z i o n e d i t a l i t e c n o l ogie, resa urgente dal crescente interess e d e l l e g r a n d i i n d u s t r i e ( T H A L E S , BOSCH, ecc.) e dalla nascita di un ecosistema di PMI (QNAMI, NVISION, e c c . ) i n q u e s t ’ a m b i t o , è a u s p i c a t a anche nella Roadmap dell’FGQT

Il consorzio è costituito da una par te da 6 e n t i m e t r o l o g i c i n a z i o n a l i ( I N R i M , Italia; PTB, Germania; Aalto University, Finl andia; DFM, Danim ar ca; Tubit ak , Tu r c h i a ; C M I , R e p u b b l i c a C e c a ) e 3 Accademie (Università di Torino, Università tecnica danese, Scuola Normale di Parigi-Saclay). Dal punto di vista d e i p a r t n e r i n d u s t r i a l i , i n v e c e , i l p r ogetto vede un contributo significativo di T H A L E S p i ù d u e P M I d e l l ’ e c o s i s t e m a delle Quantum Technologies: la svizzer a Q N A M I , s p e c i a l i z z a t a n e i s e n s o r i d i t i p o A z o t o - Va c a n z a , e l a d a n e s e Sparrow Quantum, con exper tise cons ol idat a s ui quant um dot s . Il pr og et t o ha dato luogo a risultati impor tanti nel c a m p o d e l l e m e t o d o l o g i e d i s e n s i n g q u a n t i s t i c o e a l l o s v i l u p p o d i s i s t e m i innovativi (Fig 1)

Ci si aspetta che questi sensori innovativi avranno un notevole impatto su una grande varietà di settori: dalle nanotecnologie alla diagnostica medica, dalla navigazione all’imaging e alla rivelazione di inquinanti atmosferici, ecc A l c u n e a p p l i c a z i o n i d i q u e s t i s e n s o r i s o n o g i à s t a t e i n d i v i d u a t e , c o m e m ag n e t o m e t r i n a n o - s c a l a , m i c r o s c o p i a forza atomica (AFM) compatti combinati a punte in diamante, analizzatori di spettro basati su centri Azoto-Vacanz a ( d e t t i a n c h e c e n t r i N V ) Ta l i c e n t r i s o n o d i f e t t i p u n t u a l i n e l l a m a t r i c e d i diamante, costituiti da due ingredienti: il primo è un’impurezza di azoto sostit u z i o n a l e , o v v e r o u n a t o m o e s t r a n e o che va a sostituire un atomo di carbon i o . I l s e c o n d o è u n a c o s i d d e t t a “ v acanza ” , cioè un vero e proprio “buco” del reticolo cristallino Questo sistema si compor ta come una sorgente luminosa in scala atomica “incastonata” nel s u b s t r a t o t r a s p a r e n t e d e l d i a m a n t e . Una sorgente dotata di proprietà quant is t iche ( em et t e un s ing ol o f ot one al l a volta) che, per di più, viene influenzata d a p a r a m e t r i e s t e r n i c o m e c a m p i e l e t t r o m a g n e t i c i e temperatura Tali interazioni sono misurabili attraverso u n f e n o m e n o d i r i s o n a n z a di spin elettronico. È p r o p r i o q u e s t a p r o p r i e t à d i r i s o n a n z a c h e r e n d e i l centro NV un ottimo candidato per realizzare sensori di nuova generazione, non s o l o m o l t o s e n s i b i l i m a p e r d i p i ù d i d i m e n s i o n i q u a s i atomiche

COS’È UN SENSORE … “QUANTISTICO”?

Un sensore quantistico è un sistema che sfrutta le proprietà peculiari della meccanica quantistica (coerenza, sovrapposizione, entanglement) per sondare le grandezze fisiche con livelli di sensibilità, di risoluzione o altro superando i limiti degli attuali sensori in commercio.

A testimonianza concreta dell’avanzamento nella scala TRL di tali tecnologie, in anni recenti si è visto, da una parte, l’interesse delle grandi industrie nel settore e, dall’altra, il lancio di start-up di successo, attive nello sviluppo di dispositivi innovativi per la sensoristica e il biomedicale

IMPIANTAZIONE DETERMINISTICA

Elemento chiave per la realizzazione di sensori su scala atomica è la disponibilità di un sistema affidabile per realizzare

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Figura 1 – Facility per la caratterizzazione di sensori quantistici in diamante presso i laboratori di Ottica Quantistica dell’INRiM di Torino

difetti fotoluminescenti nel reticolo del substrato ospitante (sia esso diamante o silicio) con precisione deterministica A questo scopo, l’Università di Torino si è dotata di un sistema d’impiantazione i o n i c a a l l o s t a t o d e l l ’ a r t e , b a s a t a s u una sorgente di ioni negativi a sputtering di Cs Tale sorgente ionica, grazie alla sua grande versatilità, permette di accelerare una grande varietà di specie ioniche e consente, quindi, l’introd u z i o n e n e l l a m a t r i c e c r i s t a l l i n a d e i campioni in esame di difetti basati su diverse specie chimiche. Questo fattore è d’impor tanza critica nella ricerca di fluorofori con proprietà fisiche ottimali Inoltre, grazie a diversi elementi di controllo del fascio ionico (deflettori e l e t t r i c i e m a g n e t i c i , q u a d r u p o l i m agnetici di focalizzazione, ecc.) e a sistemi di maschere controllati da posizionatori piezoelettrici, è possibile sia r a g g i u n g e r e c o r r e n t i e s t r e m a m e n t e basse, sia limitare le aree irraggiate a pochi mm2

RISULTATI NOTEVOLI DEL PROGETTO QADET

Un analizzatore di spettro in diamante

Tr a i r i s u l t a t i p r o d o t t i n e l l ’ a m b i t o d e l progetto, di par ticolare interesse è la s iner g ia t r a r icer ca s cient if ica e industria, come ad esempio nel caso dell’analizzatore di spettro a radiofrequenza [10] sviluppato da THALES in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Parigi-Saclay Tale sensore, basato su centri NV in diamante rileva segnali RF su una banda di frequenze di 25 GHz con risoluzione di 1 MHz, risoluzione temporale del millisecondo e ampio range dinamico (40 dB) Il dis p o s i t i v o , c h e o p e r a a t e m p e r a t u r a ambiente e a basso consumo di potenz a , a d o t t a u n t a g l i o d e l b u l k d e l d i amante e un arrangiamento del magnete ottimizzati

Nanodiamanti come ter mometri cellulari

U n a l t r o r i s u l t a t o d i a l t o i m p a t t o è l a rivelazione di un aumento della temperatura in una cellula neuronale in vitro indotto dall’incremento della sua attivi-

t à d i “ f i r i n g ” . Q u e s t o r i s u l t a t o , c h e apre varie nuove possibilità di misura e p o t r e b b e c o n d u r r e a s i g n i f i c a t i v i s v iluppi nel campo delle neuroscienze, è stato realizzato per la prima volta sulla s c a l a d i u n a s i n g o l a c e l l u l a , o t t e n u t o tramite un sensore costituito da un singolo nanodiamante, ovvero un piccolissimo diamante di diametro inferiore a l m i c r o m e t r o , s e m p r e s f r u t t a n d o l e proprietà di risonanza di spin dei centri NV

In par ticolare, si è osser vato un increm e n t o d i t e m p e r a t u r a p a r i a 1 ° C , i n corrispondenza della stimolazione dell ’ a t t i v i t à c e l l u l a r e s u u n c a m p i o n e d i cellule d’ippocampo di topo incubate con nanodiamanti

L’esperimento è stato sviluppato in una c o l l a b o r a z i o n e t r a I N R i M , U n i v e r s i t à d i To r i n o ( D i p a r t i m e n t o d i S c i e n z a e Tecnologia del farmaco e Dipar timento d i F i s i c a ) , I N F N e I s t i t u t o d i C h i m i c a Organica e Inorganica di Praga. Il lavoro è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Advanced Science del gruppo editoriale Wiley [11]

IL PROGETTO METISQ

Oggigiorno, i dati possono essere considerati tra i beni più impor tanti al mondo, di elevato interesse per ogni persona, azienda, istituzione o governo Si com pr ende dunque com e s ia più che m a i i m p o r t a n t e s a l v a g u a r d a r e o t r asmettere queste “risorse immateriali” in maniera sicura, e al tempo stesso tenerl e p r o t e t t e d a f u r t i i n f o r m a t i c i a n c h e rispetto a possibili metodi che potrebbero essere sviluppati grazie a nuove c o n o s c e n z e f u t u r e ( i n i n g l e s e , f u t u r ep r o o f s e c u r i t y ) G r an par t e del l ’ inf r as t r u t t u r a d i c y b e r - s i c u r e z z a a t t u a l e è basata sullo scambio e utilizzo di chiav i c r i t t o g r a f i c h e d i g i t a l i . L e c o d i f i c h e algoritmiche sono state molto efficaci finora, ma gli avanzamenti tecnologici relativi al calcolo quantistico (quantum supremacy) stanno innalzando il livello di aller ta sui possibili attacchi che tale infrastruttura possa subire con l’avvento delle tecnologie quantistiche

Le agenzie di sicurezza governative si sono attivate segnalando questa critici-

tà ed evidenziando la necessità di trov a r e n u o v e s o l u z i o n i c h e i n n a l z i n o i l sistema di comunicazione a un livello cosiddetto “quantum-safe” , o in termini pratici a prova di Computer Quantistico. A det t a deg l i es per t i, l ’ appr occio più efficace e promettente su cui lavorare dev’essere ibrido e prevedere una sinergia tra crittografia p o s t - q u a n t u m (PQC, crittografia algoritmica mirata a e s s e r e a l s i c u r o r i s p e t t o a l l ’ a v v e n t o f u t u r i b i l e d i u n c o m p u t e r q u a n t i s t i c o ) combinata con la distribuzione di chiavi crittografiche quantistiche (Quantum Key Distribution – QKD), in cui l’inform a z i o n e è f i s i c a m e n t e c o d i f i c a t a s u singoli quanti di luce, i cosiddetti qubit (analogo quantistico del bit)

In merito alla QKD, nuova tecnologia appar tenente alla “seconda rivoluzione quantistica”, la metrologia e la fotonica quantistiche giocano un ruolo di primo piano, essendo focalizzate sullo studio dei fenomeni quantistici a livello di singola par ticella (in questo caso i fotoni), nei quali si sfruttano la coerenza, l’entanglement e lo squeezing, per definire nuovi metodi di misura che migliorino la precisione con cui è possibile stimare i parametri fisici di un ’ ampia gamma di sistemi e rendere queste nuove tecnologie efficaci e adattabi l i agli scenari del mondo reale.

C o n l ’ o b i e t t i v o d i s v i l u p p a r e u n a m e t r o l o g i a d e d i c a t a a l l a c r i t t o g r a f i a q u a n t i s t i c a , i l p r o g e t t o e u r o p e o M eTISQ [12] (coordinato da INRiM e che prosegue il lavoro fatto dei precedenti progetti EMPIR MIQC e MIQC2) mira a sviluppare misure a livello di singolo f o t o n e c h e s i a n o r i f e r i b i l i a l S i s t e m a Inter nazionale (SI), per caratterizzare s i a s i s t e m i Q K D c h e t e c n o l o g i e a b i l itanti a essi connesse, in allineamento c o n l o s v i l u p p o a t t u a l e d e l l a s t a n d a rdizzazione della QKD, guidato in particolare dell’ “European Telecommunic a t i o n s S t a n d a r d s I n s t i t u t e I n d u s t r y S p e c i f i c a t i o n G r o u p o n Q K D ” ( E T S I ISG-QKD), stakeholder principale del progetto. Le conoscenze maturate nell o s v i l u p p o d i t a l i m i s u r e p e r l ’ i m p l ementazione della sicurezza della QKD saranno sfruttate per testare sul campo nuovi metodi di misura e caratterizzaz i o n e d i s i s t e m i Q K D c o m m e r c i a l i , effettuare misure su infrastrutture reali

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di comunicazione quantistica come l’Italian Quantum Backbone (coordinato da INRiM e facente par te del deploym ent nazionale della rete EuroQCI, il progetto QUID [13]) e guidare la stesura di nuovi documenti di standardizzazione, tappa fondamentale nel processo verso la cer tificazione di tali prodotti.

Cos’è la “distribuzione di chiavi crittografiche quantistiche”?

La QKD consiste nella generazione di c h i a v i c r i t t o g r a f i c h e c a s u a l i p e r f e t t amente sicure tra due par ti che comunicano attraverso un canale quantistico, sul quale in linea di principio è impossibile intercettare senza un ’elevata probabilità di disturbare la trasmissione e di essere individuati. Ciò consente alle par ti di stabilire una chiave segreta a par tire da brevi scambi d’infor mazione sia confidenziali (pre-condivisi) che pubblici se un parametro detto Quant u m B i t E r r o r R a t e ( Q B E R ) r e s t a s o t t o una cer ta soglia: non è mai stato dimostrato che questa tecnica sia realizzab i l e c o n r i s o r s e c o n v e n z i o n a l i c l a s s iche (i.e. non quantistiche).

Nel mondo attuale, di pari passo con l’incremento della quantità di dati trasmessi e archiviati online, vi è una cres c e n t e n e c e s s i t à d i p r o t e z i o n e d i t a l i d a t i , e d è i n t e r e s s a n t e n o t a r e c h e l a crittografia asimmetrica convenzionale, utilizzata quasi esclusivamente per la distribuzione delle chiavi al gior no d’oggi, potrebbe essere resa insicura dall’avvento di computer estremamente potenti, inclusi in par ticolare i computer quantistici, o da nuove intuizioni matematiche [14-16]

Sebbene poi si ritenga che gli algoritmi d i c r i t t o g r a f i a p o s t - q u a n t i s t i c a ( P Q C ) siano resistenti al calcolo quantistico, tale supposizione non è garantita dalla Teoria dell’Infor mazione e dalle leggi della Fisica, come invece lo è per quant o r i g u a r d a l a s i c u r e z z a i n t r i n s e c a

della QKD

In ambito di sicurezza digitale, i ricercatori nel campo considerano infatti la Q K D c o m e l ’ u n i c a t e c n o l o g i a s i c u r a per la distribuzione delle chiavi (esulano dal discorso altri sistemi non digitali quali i corrieri fiduciari o segreti, finché o v v i a m e n t e l a l o r o i n t e g r i t à m o r a l e è

conser vata), poiché ogni unità element ar e di inf or m azione viene codif icat a s u u n s i n g o l o s i s t e m a q u a n t i s t i c o e l em e n t a r e , q u a l e u n f o t o n e , i n t r i n s e c amente protetto dalle leggi fondamentali della fisica quantistica: in par ticolare d a l P r i n c i p i o d ’ I n d e t e r m i n a z i o n e d i H eisenberg e dal Teorema di non-clonazione (No-Cloning) quantistico. Da queste premesse origina lo sforzo i n c o r s o p e r s v i l u p p a r e r e t i Q K D n e i p r i n c i p a l i p a e s i i n d u s t r i a l i z z a t i : t a l e tecnologia, infatti, non è più confinata n e i l a b o r a t o r i e a l c u n e d o r s a l i Q K D sono state realizzate in aree metropolitane di tutti e cinque i continenti Tuttav i a , l ’ i m p l e m e n t a z i o n e p r a t i c a d i t a l i i n f r a s t r u t t u r e d i p e n d e d a d i s p o s i t i v i r e a l i , c h e p r e s e n t a n o i m p e r f e z i o n i e deviazioni dalle prescrizioni teoriche, ed è per tanto inevitabile e necessario ricorrere a contromisure per garantire e cer tificare che la sicurezza dei sistemi e delle comunicazioni QKD rientri in un perimetro di protezione ben definito La crittografia quantistica ha un grande potenziale per diventare la tecnologia chiave per garantire la riser vatezza e la privacy delle comunicazioni nel f u t u r o m o n d o I C T, e d i v e n t a r e c o s ì i l motore per il successo di una serie di ser vizi nei settori e-government, e-comm e r c e , e - h e a l t h , t r a s m i s s i o n e d i d a t i b i o m e t r i c i , s i s t e m i d i t r a s p o r t o i n t e l l igente e in molti altri settori commercial i . L a c a r a t t e r i z z a z i o n e m e t r o l o g i c a dei parametri fisici relativi ai dispositivi per la QKD è quindi essenziale per la c e r t i f i c a z i o n e d e l l a s i c u r e z z a d i t a l i sistemi

RISULTATI NOTEVOLI DEL PROGETTO METISQ

Grazie a un esperimento condotto lungo un tratto significativo della dorsale quantistica italiana (I-QB), un’infrastruttura in fibra ottica di 1800 km complessivi sviluppata da INRiM, è stato possibile effettuare uno studio sperimentale in campo reale e su lunghe distanze di una tecnica anti-hacking di rivelatori a singolo fotone con cui è possibile increm e n t a r e e f f i c i e n z a e s i c u r e z z a d e l l e sessioni crittografiche basate su proto-

collo Twin-Field QKD [17], attualmente considerato come uno dei più promettenti per implementare reti quantistiche a lungo raggio L’ approccio adottato s f r u t t a u n a c o m b i n a z i o n e d i t e c n i c h e d ’ i n t e r f e r o m e t r i a l a s e r d e r i v a t e d a l l a metrologia della frequenza in sinergia con un ’apposita soluzione progettata p e r l a t r a s m i s s i o n e s i m u l t a n e a d e l l a chiave quantistica e il controllo attivo d e l l a l u n g h e z z a d e l c a m m i n o o t t i c o del canale in fibra, dimostrando la fatt i b i l i t à d i c o m u n i c a z i o n i T F - Q K D s u una distanza pari a 206 km, con relative perdite ottiche di 65 dB. Questa tecn i c a c o n s e n t e d i r i d u r r e i l l i v e l l o d e l QBER dovuto alle variazioni della lunghezza del canale a un livello inferiore all’1%, rappresentando una soluzione efficace per le comunicazioni quantistic h e n e l m o n d o r e a l e Va l e l a p e n a notare che questa ricerca ha consentito anche i primi test di coesistenza nella dorsale I-QB sia del segnale di disseminazione del Tempo (Quantum Time Distribution) che di quello a singolo fotone della QKD

Un componente fondamentale dei segmenti terrestri delle reti QKD è rappres e n t a t o d a i Tr u s t e d N o d e s i n t e r m e d i : infatti, la distanza massima su cui possono viaggiare i fotoni dipende for tem e n t e d a l l ’ a s s o r b i m e n t o d e l s e g n a l e durante la trasmissione a lunga distanza in fibra ottica La QKD può essere i m p l e m e n t a t a s u i n f r a s t r u t t u r e o t t i c h e esistenti come I-QB; tuttavia, il segnale q u a n t i s t i c o c h e s i d e g r a d a c o n l a d istanza non può essere rigenerato attraverso amplificatori ottici convenzionali usati nel campo delle telecomunicazioni, a causa del teorema di non clonaz i o n e ( n o - c l o n i n g t h e o r e m ) d e l l ’ i n f o rmazione quantistica: la realizzazione di un ripetitore quantistico (basato sull ’ e n t a n g l e m e n t ) r a p p r e s e n t a t u t t o r a una sfida aper ta per i ricercatori. L’attuale soluzione a questo problema è c o n c a t e n a r e p i ù s i s t e m i Q K D p e r c o n s e n t i r e a l l e c h i a v i d i p r o p a g a r s i a t t r a v e r s o i n o d i i n t e r m e d i , i l c h e r ichiede che questi debbano essere tutti attendibili (“Trusted”), in modo da pres i d i a r e l a s i c u r e z z a d e l l o s c a m b i o d i chiave quantistica

La stazione Trusted Node realizzata in INRiM e integrata nell’I-QB (vedi Fig. 2)

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i n t e g r a l a c r i t t o g r a f i a c l a s s i c a c o n i sistemi QKD, ed è stata completata in collaborazione con la società Telsy del Gruppo TIM

Queste soluzioni tecnologiche stanno p e r m e t t e n d o d i r a g g i u n g e r e r i s u l t a t i significativi che vengono impiegati per c o n t r i b u i r e a l l o s v i l u p p o d i u n ’ i n f r astruttura di comunicazione quantistica europea: infatti l’interesse per la QKD si estende ben oltre la comunità scientifica, e ha una for te rilevanza strategica e commerciale La Commissione Europea, con l’iniziativa “European Quant u m C o m m u n i c a t i o n I n f r a s t r u c t u r e ” mira all’integrazione di tecnologie di distribuzione chiave quantistica in servizi specifici in tutta l’Unione all’interno nei prossimi 10 anni

L’INRiM è coinvolto in questa sfida con vari altri progetti [13, 18] e coordina t a l e s f o r z o a n c h e n e l l ’ a m b i t o d e ll’EMN-Q [8-9]

Figura 2 – Il nodo sicuro di rete QKD (Tr usted Node) integrato nella dorsale di comunicazione quantistica nazionale (I-QB: Italian Quantum Backbone) presso i laboratori della Divisione di Metrologia Quantistica e Nanotecnologie della sede INRiM di Torino

BIBLIOGRAFIA

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[7] https://empir.npl.co.uk/metisq

[ 8 ] I . P. D e g i o v a n n i , M . , G r a m e g n a ,

T M  22 IL TEMA s
N . 0 3  2 0 2
3

[

S. Bize et al. EURAMET EMN-Q: The E u ro p e a n m e t ro l o g y n e t w o r k for quantum technologies Measurement: Sensors Volume 18, December 2021, 100348.

[ 9 ] h t t p s : / / w w w. e u r a m e t . o r g / european-metrology-networks/ quantum-technologies

[10] S. Magaletti, L. Mayer, J.F. Roch et a l . A q u a n t u m r a d i o f r e q u e n c y signal analyzer based on nitrog e n v a c a n c y c e n t e r s i n d i amond Commun Eng 1, 19 (2022)

1 1 ] G . P e t r i n i , G . To m a g r a , E . B e rn a r d i , E . M o r e v a , P. Tr a i n a , A . M a rc a n t o n i , F P i c o l l o , K K v a k o v á , P C í g l e r, I P D e g i o v a n n i , V C a r a b e l l i , M G e n o v e s e , N a n o d i a m o n d -

Quantum Sensors Reveal Temperature Variation Associated to Hippocampal Neurons Firing Adv Sci 2022, 9, 2202014 [12] www.euramet.org/europeanmetrology-networks/quantumt e c h n o l o g i e s / p ro j e c t s / p ro j e c td e t a i l s / p ro j e c t / m e t ro l o g y - f o rt e s t i n g - t h e - i m p l e m e n t a t i o ns e c u r i t y - o f - q u a n t u m - k e y -

distribution-hardware.

[ 1 3 ] h t t p s : / / w w w. i n r i m . i t / e n / news/prende-avvio-il-progettoquid

[ 1 4 ] N . G i s i n , G . R i b o r d y, W. Ti t t e l , and H. Zbinden, Quantum cr yptography, Rev Mod Phys 74, 145 (2002)

[15] V Scarani, H Bechmann-Pasquinu c c i , N . J . C e r f , M . D u š e k , N . L ü t k e nhaus, e M. Peev, The security of practic a l q u a n t u m k e y d i s t r i b u t i o n , R e v Mod Phys 81, 1301 (2009)

[16] ETSI White Paper (Quantum Safe Cr yptography V1.0.0, October 2014):

Q u a n t u m S a f e C r y p t o g r a p h y a n d S e c u r i t y ; A n i n t r o d u c t i o n , b e n e f i t s , e n a b l e r s a n d c h a l l e n g e s , I S B N 9 7 910-92620-03-0

[17] Clivati, C., Meda, A., Donadello, S . e t a l . C o h e r e n t p h a s e t r a n s f e r f o r real-world twin-field quantum key distribution Nat Commun 13, 157 (2022) https://doi.or g/10.1038/s414

67-021-27808-1.

[18] https://www.equoproject. eu

Paolo Traina è ricercatore p re s s o l ’ I s t i t u t o N a z i o n a l e d i R i c e rc a M e t ro l o g i c a (INRiM) di Torino e coordin a t o re d e l p ro g e t t o e u rop e o E M P I R Q A D e T I l s u o campo di ricerca è la caratterizzazione di sensori quantistici basati su impurezze in diamante ed è coinvolto in attività di standardizzazione , nei comitati UNI CT 535 e CEN/CLC JTC22 QT

M a rc o G r a m e g n a è u n ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrol o g i c a ( I N R i M ) d i To r i n o e c o o rd i n a t o re d e l p ro g e t t o europeo EMPIR METISQ Il s u o c a m p o d i r i c e rc a è l a metrologia per tecnologie quantistiche , ed è coinvolto in attività di standardizzazione, nei comitati UNI CT 535, CEN/CLC JTC22 QT ed ETSI ISG QKD È attualmente manager dell’European Metrology Network for Quantum Technologies (EURAMET EMN-Q)

I vo P i e t ro D e g i ov a n n i è P r i m o R i c e rc a t o re p re s s o l’Istituto Nazionale di Ricerc a M e t ro l o g i c a ( I N R i M ) . I suoi campi di attività riguard a n o l a m e t ro l o g i a q u a n t istica, l’informazione quantistica, e l’ottica quantistica È anche coinvolto i n a t t i v i t à d i c r i t t o g r a f i a e c o mu n i c a z i o n e quantistiche , nel contesto di progetti europei, italiani e NATO. È Chairman dell’EURAM E T E u ro p e a n M e t ro l o g y N e t wo r k fo r Quantum Technologies (EMN-Q),Associate Editor delle riviste “European Physical Journal D” (EPJ D), e “European Physical Journal Quantum Technologies”. È titolare del corso “ Q u a n t u m C o m mu n i c a t i o n ” p re s s o l ’ u n iversità di Torino dal 2014.

Sviatoslav Ditalia Tchern i j è u n r i c e rc a t o re d e l gruppo di Fisica dello Stato Solido presso il Dipar timento di Fisica dell’Univeristà di Torino. Il suo campo di ricerca consiste nello sviluppo di dispositivi per le tecnologie quantistici mediante impiantazione ionica in materiali allo stato solido

Jacopo Forneris è Professore associato presso il Dipar timento di Fisica dell’Università di Torino e associato con incarico di ricerca. È stato coordinatore locale e P I d i p ro g e t t i d i r i c e rc a n e l campo delle tecnologie quantistiche a stato solido, tra i quali i progetti EMPIR QADET e SEQUME ed esperimenti finanziati dall’Istit u t o N a z i o n a l e d i F i s i c a N u c l e a re I l s u o campo di ricerca è lo studio di sorgenti a singolo fotone basate su difetti in stato solido

Andrea Boella, Ingegnere elettronico, è in Telecom Italia dal 1997, dove è entrato nella ex direzione territoriale del Piemonte e Valle d’Aosta iniziando con la pianificazione della rete di traspor to regionale , per passare in qualità di responsabile prima al suppor to specialistico trasmissioni e successivamente al secondo livello di assistenza tecnica per la clientela enterpris e D a l 2 0 0 3 a l 2 0 0 5 , c o m e e s p a t r i a t o, è stato responsabile del settore esercizio in Te l e c o m I t a l i a F r a n c e e a l r i t o r n o i n I t a l i a entra a far par te del gruppo ex Global Network coordinando, come project manager, a t t i v i t à d i s u p p o r t o ve r s o l e p a r t e c i p a t e estere inizialmente su tematiche di rete fissa e a p a r t i re d a l 2 0 0 8 s u l l a c o re n e t wo r k d i rete mobile . Da fine 2018 lavora nel gruppo di Ser vice Innovation con attività di ricerca s u s e r v i z i p e r l ’ I OT, b l o c k c h a i n , q u a n t u m computing e quantum communication

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H e x a g o n è i l g r u p p o l e a d e r m o n d i a l e n e l s e t t o r e d e i s e ns o r i , d e i s o f t w a r e e d e l l e s o l u z i o n i a u t o n o m e . C i s t i a m o a v v a l e n d o d e i d a t i p e r a u m e n t a r e l ’ e ff i c i e n z a , l a p r o d u tt i v i t à e l a q u a l i t à n e l l ’ a m b i t o d e l l e a p p l i c a z i o n i p e r l ’ i nd u s t r i a , l a p r o d u z i o n e , l e i n f r a s t r u t t u r e , l a s i c u r e z z a e l a m o b i l i t à .

Strada del Portone, 113 10095 Grugliasco (TO) – ITALY

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Tel. 011/4025 111

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E-mail: commerciale.it.mi@hexagon.com

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Web: www.hexagonmi.com

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Persona da contattare: Levio Valetti

Persona da contattare: Levio Valetti

Hexagon è il gruppo leader mondiale nel settore dei sensori, dei software e delle soluzioni autonome. Ci stiamo avvalendo dei dati per aumentare l’efficienza, la produttività e la qualità nell’ambito delle applicazioni per l’industria, la produzione, le infrastrutture, la sicurezza e la mobilità.

Le nostre tecnologie stanno modellando gli ecosistemi urbani e produttivi per renderli sempre più connessi e autonomi, garantendo un futuro scalabile e sostenibile.

La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon fornisce soluzioni che utilizzano i dati derivanti dalla progettazione e

Hexagon è il gruppo leader mondiale nel settore dei sensori, dei software e delle soluzioni autonome. Ci stiamo avvalendo dei dati per aumentare l’efficienza, la produttività e la qualità nell’ambito delle applicazioni per l’industria, la produzione, le infrastrutture, la sicurezza e la mobilità. Le nostre tecnologie stanno modellando gli ecosistemi urbani e produttivi per renderli sempre più connessi e autonomi, garantendo un futuro scalabile e sostenibile. La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon fornisce soluzioni che utilizzano i dati derivanti dalla progettazione e dall’ingegneria, dalla metrologia e dalla produzione, per

d a l l ’ i n g e g n e r i a , d a l l a m e t r o l o g i a e d a l l a p r o d u z i o n e , p e r rendere l’impresa manifatturiera più intelligente.

dall’ingegneria, dalla metrologia e dalla produzione, per rendere l’impresa manifatturiera più intelligente.

L’organizzazione commerciale e di supporto tecnico di Hexagon Italia opera con sedi e personale distribuiti sul territorio nazionale per garantire la massima efficienza e rapidità d’intervento locale.

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La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon fornisce soluzioni che utilizzano i dati derivanti dalla progettazione e

rendere l’impresa manifatturiera più intelligente. L’organizzazione commerciale e di supporto tecnico di Hexagon Italia opera con sedi e personale distribuiti sul territorio nazionale per garantire la massima efficienza e rapidità d’intervento locale.

L’organizzazione commerciale e di supporto tecnico di Hexagon Italia opera con sedi e personale distribuiti sul territorio nazionale per garantire la massima efficienza e rapidità d’intervento locale.

La competenza e la pluriennale esperienza del personale di v e n d i t a s u t u t t i i p r o d o t t i d e l g r u p p o s o n o u l t e r i o r m e n t e arricchite dal supporto di tecnici specializzati in grado di eseguire studi applicativi, dimostrazioni e realizzazione di sistemi speciali e integrati

La competenza e la pluriennale esperienza del personale di vendita su tutti i prodotti del gruppo sono ulteriormente arricchite dal supporto di tecnici specializzati in grado di eseguire studi applicativi, dimostrazioni e realizzazione di sistemi speciali e integrati.

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Vi invitiamo quindi a contattarci per ogni necessità e informazione sia in modo diretto verso i vostri abituali interlocutori che al nostro indirizzo di posta elettronica (commerciale.it.mi@hexagon.com)

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Per ogni esigenza di assistenza tecnica e applicativa è operativo il Contact Center alla pagina webcc.it.hexagonmi.com o al numero 011/4025555

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Seguiteci su tutti i nostri canali di comunicazione e, per una informazione continua, iscrivetevi alla nostra newsletter

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Hexagon: un solo fornitore per soluzioni complete di progettazione, simulazione, CAD/CAM, controllo dimensionale e analisi di processo Per maggiori informazione visitate hexagonmi.com

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TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ------E TO A metrologi di ogia Forense XIX Congresso io M trologia La riproducibilità de FMEA sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ------ED TORIA E In ricordo di due amici MA delle grandi struttu G pi p ob di controllo L ARGOMEN Gestione dell’efficienza energetica
GLI ESPERTI DI T _ M
T_M 9 GLI
ESPERTI DI T_M

Unico laboratorio in Italia accreditato per la taratura di flussi per fughe, referenze, perdite campione

SAREMO pRESENTI A

Quantificare la qualità delle billette

Misure di rettilineità e difetti superficiali

BILLETS QUALITY ASSESSMENT

The straightness of aluminum billets or other extruded semifinished products is usually measured with laser profilometers that travel along a linear axis parallel to the billet Measurement systems in industrial contexts must provide for scanning lengths greater than 6 m, must be installable on existing carpentr y structures, thus in absence of known anchor points, and must be insensitive to mechanical vibration We describe a system in which the lack of straightness of displacement is solved by using a laser line-based compensation system

RIASSUNTO

La rettilineità delle billette di alluminio o di altri semilavorati estrusi viene solitamente misurata con profilometri laser che traslano lungo un asse lineare parallelo alla billetta I sistemi di misura in ambito industriale devono prevedere lunghezze di scansione superiori a 6 m, devono essere installabili su strutture di carpenteria esistenti, quindi in assenza di punti di ancoraggio noti, e devono essere insensibili alle vibrazioni meccaniche Descriviamo un sistema in cui la mancanza di rettilineità dello spostamento del profilometro viene ovviata utilizzando un sistema di compensazione basato su una linea laser

LO STATO DELL’ARTE NEL CONTROLLO SUPERFICIALE E DIMENSIONALE

I l c o n t r o l l o d i q u a l i t à d e l l e b i l l e t t e d i alluminio coinvolge diverse caratteristiche del semilavorato; alcune di queste riguardano l’assenza di difetti super ficiali o di eterogeneità del materiale, altre invece il controllo dimensionale e il rispetto delle relative tolleranze [1]

Il controllo dei difetti super ficiali è basato su sistemi di visione coadiuvati da algoritmi sviluppati ad hoc o da sistemi d ’ i n t e l l i g e n z a a r t i f i c i a l e L o s t a t o d e ll’ar te è molto vario e spazia dall’applicazione di filtri convoluzionali (per evidenziare le aree contenenti anomalie e identificare i difetti tramite controlli bas a t i s u d e c i s i o n t r e e ) a i m e t o d i p i ù avanzati, tra i quali prevalgono: – g l i a l g o r i t m i d i o b j e c t d e t e c t i o n , i n cui reti neurali vengono addestrate a identificare le aree contenente graffi e ammaccature con bounding boxes; – g l i a l g o r i t m i d i a n o m a l y d e t e c t i o n , nel quale le immagini vengono elaborate da un encoder e ricostruite da un decoder, e l’errore di ricostruzione vie-

ne usato come metrica per la valutazione dell’anomalia; – g l i a l g o r i t m i d i s e g m e n t a z i o n e s emantica, che implementano architettur e d i r e t i c o n v o l u z i o n a l i , c o m e a d es e m p i o l e U - N e t , e r e s t i t u i s c o n o l a m a p p a d e l l ’ i m m a g i n e c l a s s i f i c a n d o ogni singolo pixel

Per quanto concerne il controllo dimensionale, lo stato dell’ar te dei sistemi di misura è ben rappresentato dalle macchine di misura di coordinate (CMM) e nelle applicazioni che richiedono alte v e l o c i t à d i s c a n s i o n e i l t r a d i z i o n a l e touching probe può essere sostituito da u n p r o f i l o m e t r o l a s e r. L e C M M s o n o comunemente utilizzate in condizioni ambientali controllate, al fine di minimizzare gli effetti dei disturbi meccanic i e t e r m i c i , e p r e v e d o n o s t r a t e g i e d i c o m p e n s a z i o n e d e l l e c o m p o n e n t i s is t e m a t i c h e d e l l ’ e r r o r e , c h e v e n g o n o compensate utilizzando modelli numerici della macchina stessa.

Gli errori geometrici vengono compensati solitamente utilizzando la cinematica dei corpi rigidi e le matrici di trasformazione omogenea, sebbene l’ottenimento di misure accurate non pos-

s a pr es cinder e da una pr og et t azione meccanica efficace della macchina.

IL SISTEMA

Il sistema da noi proposto analizza la super ficie della billetta mediante telec a m e r e , a l f i n e d ’ i d e n t i f i c a r e i d i f e t t i super ficiali grazie ad algoritmi sviluppati ad hoc. Gli errori geometrici vengono invece individuati da un profilom e t r o a l a s e r, c h e t r a s l a l u n g o l ’ a s s e della billetta; il sistema si basa sugli alg o r i t m i d i c o m p e n s a z i o n e d e l l e n o nidealità geometriche usate sulle CMM per ridurre gli errori sistematici dovuti alla traslazione non rettilinea del profilometro. Scopo della compensazione è q u e l l o d i o t t e n e r e u n ’ i n c e r t e z z a d i misura dell’ordine dei mm per profilati di lunghezza superiore a 6 m, anche in c o n d i z i o n i d i l a v o r o p r o i b i t i v e c o m e quelle degli impianti di produzione dell’alluminio.

DIFETTI SUPERFICIALI

I difetti super ficiali vengono analizzati osser vando con tre telecamere una sez i o n e d e l l a b i l l e t t a L a v e l o c i t à d e l l a b i l l e t t a a l l ’ u s c i t a d e l l ’ e s t r u s o r e è d e ll’ordine dei metri al minuto e, nell’implementazione proposta, le telecamere sono di tipo area scan Tempi di esposizione dell’ordine del centesimo di secondo non creano effetto mosso apprezzabile alla distanza di scansione e in linea di principio, visto che la billetta è in movimento, è possibile utilizzare camere di tipo line scan

L’immagine è sottoposta a una fase di

1 Politecnico di Milano, Dip. Meccanica

2 One-Of f Solution, Carate Brianza marco.tarabini@polimi.it

QUALITÀ DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE
P. Fasoli 1 , S. Marelli 2 , Y.S. Ravi 1 , P. Brambilla 1 , C. Conese 1 , M. Colombo 2 , M. Tarabini 1
G L I A L T R I T E M I s
T M N. 3/23  27

pre-elaborazione, che consiste nell’applicazione di un filtro bilaterale all’immagine per rimuovere il rumore ad alta frequenza e in un ’equalizzazione dell’istogramma per ottimizzare il contrasto dell’immagine [2]. I difetti di produzione vengono attualmente identificati applicando un filtro di Sobel e analizzando l’intensità media dei pixel nelle s i n g o l e c o l o n n e ( d i r e z i o n e d e l l ’ a s s e d e l l a b i l l e t t a ) I d i f e t t i , n e l l a m a g g i oranza dei casi, sono orientati nella direzione di estrusione, mentre le irregolarità periodiche sulla super ficie (accett a b i l i i n q u a n t o l e g a t e a l p r o c e s s o d i p r o d u z i o n e ) s o n o d i s p o s t e l u n g o l a direzione perpendicolare a quella del moto La Fig 1 rappresenta un’immagine di un difetto super ficiale della billetta e il segnale di luminosità mediato sulle colonne

Sono in fase di studio implementazioni più complesse, basate su object detect i o n e i m a g e s e g m e n t a t i o n , c h e s o n o

state applicate con lo s t e s s o h a r d w a r e d i m i s u r a p e r l ’ i d e n t i f ic a z i o n e d i d i f e t t i s u l a m i n a t i p i a n i . U n esempio su bandelle in acciaio è illustrato in Fig 2 Le limitazion i d e i d u e m e t o d i consistono nella manc a n z a d i u n d a t a s e t d i d i m e n s i o n i c o n s istenti e la loro implementazione è quindi rimandata a quando l a m a c c h i n a s a r à e f f e t t i v a m e n t e i n u t ilizzo

RETTILINEITÀ

La rettilineità viene valutata par tendo dalla posizione dei centri delle sezioni

m e t r o l a s e r m e d i a n t e u n a s s e l i n e a r e p e r s c a n s i o n a r e i l p r o f i l o a i n t e r v a l l i regolari

O g n i s c a n s i o n e è c o s t i t u i t a d a u n a n u v o l a d i p u n t i c h e , o p p o r t u n a m e n t e analizzata, fornisce la linea dei centri. L a m ancanza di l inear it à del l a g uida motorizzata implica una discrepanza tra la posizione reale del profilo e quella misurata; in par ticolare, le rotazioni d e l l a g u i d a c r e a n o p r o f i l i e l i c o i d a l i anche in presenza di billette per fettamente rettilinee

Il problema viene solitamente ovviato utilizzando guide di precisione, la cui installazione risulta tuttavia problematica in un ambiente ter mo-meccanicamente ostile

della billetta secondo lo schema illustrato in F i g 3 L a l i n e a d e i centri dev’essere compresa in un cilindro di raggio pari alla toller a n z a r i c h i e s t a ( s o l it a m e n t e i n f e r i o r e a 5 mm, in funzione dell a d i m e n s i o n e d e l l a billetta)

I l s i s t e m a d i m i s u r a prevede la movimentazione di un profilo-

È s t a t o s v i l u p p a t o u n s i s t e m a d i c o mpensazione in tempo reale della rotot r a s l a z i o n e d e l l ’ e q u i p a g g i o m o b i l e c h e s f r u t t a u n a s o r g e n t e l a s e r e u n a telecamera La sorgente laser è fissa e proietta una geometria nota su un pannello solidale al profilometro.

U n a t e l e c a m e r a , a n c h ’ e s s a s o l i d a l e al pannello e al profilometro, osser va la geometria proiettata dal laser che, i n c a s o d i s i s t e m a p e r f e t t a m e n t e a l l in e a t o , r i s u l t a f e r m a d u r a n t e l a s c a nsione

In caso di non-idealità della guida, la proiezione della geometria roto-trasla nel piano e le misure del baricentro dell’immagine e della rotazione, in frame s u c c e s s i v i , f o r n i s c o n o l a b a s e p e r l a

T M  29 GLI ALTRI TEMI s
Figura 1 – Immagine di un difetto super ficiale e corrispondente andamento del valor medio per ogni colonna. Il difetto è in corrispondenza dei picchi Figura 2 – Immagine di un difetto super ficiale su un laminato piano d’acciaio e maschera per il riconoscimento di rigature super ficiali
N . 0 3  ; 2 0 2 3
Figura 3 – Schema del sistema di misura proposto Il profilometro laser trasla sopra alla billetta, e le sue rototraslazioni vengono compensate da un sistema a guida laser

compensazione delle distorsioni della guida

N e l l ’ i m p l e m e n t a z i o n e p r o p o s t a , è stata utilizzata la tecnica dell’exposure bracketing per aumentare l’accuratezza di riconoscimento dello spot central e ( c h e r i c h i e d e u n b a s s o t e m p o d i e s p o s i z i o n e ) e d e l l a l i n e a p r o i e t t a t a

(che richiede un tempo di esposizione maggiore) utilizzando classici algoritmi di edge detection [2] e il metodo dei minimi quadrati [4].

Per ogni posizione di misura (con step variabili tra 100 e 1 000 mm) vengon o m i s u r a t e l e d e f l e s s i o n i l u n g o d u e assi perpendicolari all’asse della billet-

ta e la rotazione attorno all’asse stesso, che vengono poi utilizzate con il metod o d e l l a m a t r i c e d i t r a s f o r m a z i o n e o m o g e n e a p e r c o m p e n s a r e l e n o nidealità della guida. La posizione lungo l’asse, misurata tramite un encoder ottico, non necessita di compensazione, così come le rotazioni attorno agli assi perpendicolari a quello della billetta.

Le singole nuvole di punti contengono, oltre alla semicirconferenza corrispondente alla sezione scansionata, anche punti appar tenenti al telaio di scansion e o a d a l t r e g e o m e t r i e p r e s e n t i n e l campo di vista

Per escludere i punti che non sono d’interesse, è stata utilizzata una procedur a d i c l u s t e r i n g b a s a t a s u l m e t o d o DBSCAN [3].

La deflessione statica delle billette sulla rulliera, analizzata tramite FEM, è risultata trascurabile rispetto all’errore massimo di linearità per billette di lunghezza pari a 6 m e diametri compresi tra 160 e 320 mm

TRACKING BLE DI STRUMENTI E OGGETTI

I l s i s t e m a d i t r a c k i n g B L E , s v i l u p p a t o da Aviatronik spa, permette di tracciare qualsiasi strumentazione e oggetto d i v a r i o t i p o i n q u a l u n q u e a m b i e n t e chiuso o aperto Tale sistema è composto da piccole antenne “Gateway”, che r i c e v o n o p a c c h e t t i d i i n f o r m a z i o n i p r o v e n i e n t i d a i B e a c o n Ta g p r e s e n t i nell’area di copertura; questi pacchetti possono contenere varie informazioni u t i l i , q u a l i m a t r i c o l a , s e r i a l n u m b e r, email, testo breve o altro I Beacon Tag possono avere varie forme e dimensioni in funzione dell’uso che se ne deve f a r e : u n o d e i m o d e l l i p i ù c o m u n i h a forma circolare, con diametro di 2,8 cm (ved. immagine), caratteristiche che lo rendono installabile su gran parte dei possibili oggetti da tracciare

Installate le antenne a copertura delle aree interessate e fissati i Beacon Tag sugli oggetti da monitorare, il software di gestione sviluppato da Aviatronik p e r m e t t e d i c o n f i g u r a r e u n a s e r i e d i

p a r a m e t r i u t i l i , c o m e l ’ i n t e r v a l l o d i em i s s i o n e d e l s e g n a l e d e i B e a c o n Ta g ( i m p o s t a n d o u n ’ e m i s s i o n e o g n i 5 m inuti, la batteria di ogni Tag durerà circa 10 anni), le informazioni in esso conten u t e , i l n o m e o l a p o s i z i o n e d e i G a t eway, ecc Grazie a un complesso e strutturato alg o r i t m o d i r i c e r c a ( R e a l Ti m e L o c a t i o n System), il software è in grado di rilevar e c o n a l t a p r e c i s i o n e e a ff i d a b i l i t à l a posizione dei vari Beacon Tag, anche se i l l o r o s e g n a l e d o v e s s e e s s e r e r i c e v u t o da diverse antenne Gateway I n o l t r e t a l e s o f t w a r e p e r m e t t e l ’ i n v i o automatico di email di allarme in caso di spostamento dei Beacon Tag da un Gateway all’altro o in caso di sparizione del segnale dai Gateway È possibile, inoltre, dotare i Beacon Tag

di accessori quali un misuratore di temperatura o un misuratore di shock, per r i l e v a r e e v e n t u a l i c o l p i r i c e v u t i d a l sensore.

Tale sistema, quindi, nel suo complesso garantisce un affidabile tracciamento Real Time di beni all’interno di aziende, ospedali, aeroporti, quartieri e molto altro

T M  30 GLI ALTRI TEMI s
Figura 4 – Immagine della geometria laser e la corrispondente interpolazione della retta sui punti identificati come bordo
NEWS t
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RICHIEDI QUI ulteriori informazioni

BANCO PROVA E ACCURATEZZA DEL SISTEMA

Il sistema descritto è stato realizzato in scala ridotta ed è stato testato su spezzoni di billette di lunghezza 800 mm (Fig 6)

L’accuratezza del sistema di compensazione è stata valutata imponendo rototraslazioni note all’equipaggio mobile e valutando la differenza tra le rototraslazioni imposte e quelle misurate L’incertezza (espressa come scar to tipo della differenza tra valori imposti e valori misurati) è pari a 0,2 mm per le traslazioni e 0,3° per le rotazioni

Il sistema consente quindi d’identificar e l a l i n e a d e i c e n t r i , a l l a d i s t a n z a nominale di funzionamento di 0,7 m, c o n u n ’ i n c e r t e z z a t i p o i n f e r i o r e a 2 mm, consentendo di compensare in tempo reale le deflessioni statiche e ter-

miche del telaio e della guida di movimentazione.

BIBLIOGRAFIA

[1] A. F. Arif et al., “Product Defects in Aluminum Extrusion and its Impact on Operational Cost” 2002 [Online]

[ 2 ] R . S z e l i s k i , C o m p u t e r V i s i o n : A l g o r i t h m s a n d A p p l i c a t i o n s 2nd Edition 2021 [Online]

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[4] H Abdi, “The Method of Least S q u a r e s ” i n E n c y c l o p e d i a o f m e a su r e m e n t a n d s t a t i s t i c s , 1 , 2 0 0 7 , p p . 530-532. [Online].

Pa o l o Fa s o l i è A s s e g n i s t a d i R i c e rc a n e l l a s e z i o n e d i Misure presso il Dipar timento di Meccanica del Politecn i c o d i M i l a n o, d ove s vo l g e attività di ricerca riguardante sistemi di visione .

Stefano Marelli sta conseg u e n d o i l t i t o l o d i D o t t o re di Ricerca presso il Dipar timento di Meccanica del Polit e c n i c o d i M i l a n o. È a t t u a lmente Senior Engineer presso One-Off Innovation.

Yuvan Sathya Ravi è dottorando di ricerca presso il Po l i t e c n i c o d i M i l a n o e s i o c c u p a d i d i a g n o s t i c a d i sistemi per la produzione di alluminio

Paolo Brambilla è dottorando presso il Dipar timento di Meccanica del Politecnico di Milano, la sua attività di ricerca consiste nello sviluppo di sistemi di visione per il controllo qualità e identificazione difetti su componenti metallici

Chiara Conese sta conseg u e n do il tito lo di D o tto re di Ricerca presso il Dipar timento di Meccanica del Politecnico di Milano) Si occup a a t t u a l m e n t e d i s i s t e m i per la diagnostica delle macchine basati su data fusion.

Maurizio Colombo è laureato in Ingegneria Elettrica presso il Politecnico di Milano È CEO di One-Off Solut i o n , a z i e n d a c h e s i o c c u p a d i s i s t e m i d i a u t o m a z i o n e industriale per la produzione di acciaio e alluminio.

M a rc o Ta r a b i n i è p ro fe ss o re a s s o c i a t o d i M i s u re M e c c a n i c h e e Te r m i c h e presso il Politecnico di Milano Si occupa dello sviluppo d i s i s t e m i d i m i s u r a p e r ap p l i c a z i o n i i n d u s t r i a l i e d i misure dell’effetto delle vibrazioni sui sistemi meccanici e biomeccanici.

T M  31 GLI ALTRI TEMI s
Figura 6 – Banco prova realizzato
N . 0 3  ; 2 0 2 3
Figura 5 – Immagine di una scansione della billetta e interpolazione della circonferenza corrispondente

CTS e Crioclima partner per la qualità

C r i o c l i m a è p a r t n e r e s c l u s i v o p e r l ’ I t a l i a d e l l a s o c i e t à tedesca CTS, protagonista a livello mondiale nella prod u z i o n e d i a p p a r e c c h i a t u r e p e r l a s i m u l a z i o n e a mbientale CTS offre un ampio catalogo di prodotti stand a r d , m a s i d i s t i n g u e p e r u n v e n t a g l i o p r a t i c a m e n t e i n f i n i t o d i r e a l i z z a z i o n i c u s t o m : s i a m o s i c u r i d i p o t e r offrire la soluzione ideale per le vostre esigenze negli ambiti testing, ricerca e sviluppo, controllo qualità

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CTS nasce nel 1996 da tre soci con una lunga esperienza nel settore. Attualmente conta circa 160 dipendenti ed è considerata a livello mondiale sinonimo di avanguardia tecnica e qualit à s e n z a c o m p r omessi, tanto da pot e r v a n t a r e o l t re 2 0 . 0 0 0 s i s t e m i i ns t a l l a t i i n t u t t o i l mondo.

L ’ a z i e n d a è s i t u a t a a H e c h i n g e n , c i r c a 60 km a sud di Stoccarda

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Tra i tanti prodotti standardizzati presenti sul mercato, CTS s i diff er enz ia per l’off er t a di s oluz ioni s t udiat e a

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TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ------D TOR A metrologi di d ogia Forense XIX Congresso In io d M trologia La riproducibilità de FMEA sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ------D TO IA In ricordo di due amici L T MA delle grandi struttu G pi ob di controllo A R A GOM NT Gestione dell’efficienza energetica GLI ESPERTI DI T _ M

Marco Pradella

Parole della metrologia per i laboratori medici

Mettere ordine nella terminologia

METROLOGY WORDS FOR MEDICAL LABORATORIES

T her e is a hier ar chy f or wor ds in m eas ur em ent , which has VIM at t he t op

Using VIM as reference, we noted curious phenomena, ambiguities, repetitions, useless synonyms in standard ISO and CEN documents Timely wordby-word translation into national languages is also needed to promote understanding of meanings and combat the phenomenon of “false friends ” and unnecessar y “anglisms” At least one standard document in each national language is proposed

RIASSUNTO

Esiste una gerarchia per le parole della misurazione, che vede il VIM al primo posto Utilizzando il VIM come riferimento, abbiamo notato fenomeni curiosi, ambiguità, ripetizioni, sinonimi inutili nei documenti standard ISO e CEN O c c o r r e a n c h e u n a t e m p e s t i v a t r a d u z i o n e p a r o l a p e r p a r o l a n e l l e l i n g u e nazionali per favorire la comprensione dei significati e combattere il fenomeno dei “falsi amici” e degli inutili anglismi Si propone almeno un documento standard in ciascuna lingua nazionale

Cresce l’interesse per parole, simboli e g r a f i c i n e l l e m a t e r i e s c i e n t i f i c h e , n e i laboratori di prova e medici, riversato in diversi documenti ISO. Si lavora al Vocabolario elettrotecnico i n t e r n a z i o n a l e ( V E I ) a n c h e p e r l ’ a s s istenza sanitaria. Progetti sono avviati d a l G r u p p o d i l a v o r o c o n g i u n t o ISO/IEC sul concetto di rischio e sui term i n i a s s o c i a t i , d a l C o m i t a t o I S O / T C 330 “Super fici con proprietà biocide e a n t i m i c r o b i c h e ” , d a I S O / T C 2 1 2 ( Es a m i d i l a b o r a t o r i o c l i n i c o e s i s t e m i diagnostici in vitro)

Il Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM) mira a diffondere la conoscenza scientifica e tecnologica armonizzando a livello mondiale la terminologia fondamentale

Le misurazioni sono applicate in diverse discipline (dalla fisica alla psicometria) e diversi settori (dai laboratori ai supermercati), perciò ser ve la condivisione del vocabolario Di seguito, alcuni esempi per i laboratori medici, mentre una selezione più ampia e ulteriori d e t t a g l i s i p o s s o n o t r o v a r e n e l r i f e r im e n t o i n s e r i t o i n b i b l i o g r a f i a c o n i l materiale supplementare pubblicato in digitale

PAROLE PER LE ATTIVITÀ DI LABORATORIO

Ci sono parole per le attività di laboratorio che vedono contrasti tra il VIM e d o c u m e n t i I S O , t a l v o l t a a l l ’ i n t e r n o degli stessi documenti ISO ISO contiene definizioni sia per “misur a n d o ” c h e p e r “ a n a l i t a ” Tu t t a v i a , i l VIM3 etichetta “analita” come uso errato in metrologia, mentre il VIM4, meno rigido, ribadisce comunque l’estraneità al Vocabolario metrologico Se si ritiene di eliminare “analita” ogni occorrenza nei testi può essere sostituita con “quantità”, “misurando”, “risultato” o “componente”, quest’ultimo usato nel “Libro d’oro IUPAC”

P e r l a p a r o l a “ e s a m e ” ( e x a m i n a t i o n )

V I M a s s o r b e l e r a c c o m a n d a z i o n i a i laboratori di IFCC-IUPAC per i risultati nominali ma non spiega bene cosa accade nei laboratori medici ISO 15189 usa “ esame ” per le attività d e l l a b o r a t o r i o m e d i c o . I l V I M n o n spiega il motivo, ma è vero che il laboratorio medico non si limita al risultato numerico, ma sviluppa processi pre- e p o s t - e s a m e , f o r n i s c e a g l i u t i l i z z a t o r i istruzioni, interpretazioni, commenti e

consulenze, che avvicinano la prestazione alle attività con proprietà nomin a l i , e s a t t a m e n t e c o m e p r e v i s t o d a l VIM4 al punto 6 8 Un risultato numeric o a c c o m p a g n a t o d a v a l o r i d i r i f e r imento o limiti decisionali è molto vicino a u n r i s u l t a t o n o m i n a l e ( a c c e t t a b i l e / non accettabile) o, in cer ti casi, ordinale (basso, alto, molto alto)

La parola “ esame ” va confrontata con “ m i s u r a z i o n e ( m e a s u r e m e n t ) ” . S eguendo l’indicazione del VIM, le quantità vengono misurate, non “analizzat e ” A l l a l u c e d e l l e a m b i g u i t à e m e r s e nell’uso di parole come prova, esame, m e t o d o e p r o c e d u r a , s e r v i r e b b e n e i documenti ISO per i laboratori medici la definizione di “misurazione”, almeno come fase strumentale del processo di “ esame ” .

Diversamente dalle definizioni che troviamo in alcuni documenti ISO, i “fabbricanti” non forniscono un “insieme di operazioni” (esami o prove analitiche), bensì strumenti, consumabili e istruzioni, come definito bene in ISO 22367 “Porzione analitica”, “soluzione analitica”, “soluzione di prova ” e “campion e a n a l i t i c o ” s o n o i n u t i l i s i n o n i m i d i “aliquota”. Troviamo “aliquota” nel testo della Guida all’incer tezza (GUM), ma non nelle definizioni e nemmeno in VIM. Vediamo for ti ambiguità, nei processi pre-esame, tra le parole “preliev o ” ( s p e c i m e n ) e “ c a m p i o n e ” ( s a mp l e ) G l i s t e s s i t r a d u t t o r i i t a l i a n i d e l VIM3 notano che “In lingua italiana il termine «campione» ha più significati, e in par ticolare traduce anche il termine della lingua inglese «sam ple» ” Le p a r o l e “ s p e c i m e n ” e “ s a m p l e ” s o n o

Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio, Commissione nazionale Qualità e Accreditamento, Castelfranco Veneto, TV labmedico@labmedico.it

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G L I A L T R I T E M I s

iponimi”, ovvero si riferiscono a sott o i n s i e m i d i u n c o n c e t t o p i ù g e n e r i c o (materiale, oggetto o evento, sia camp i o n a t i c h e m i s u r a t i ) c h e a l m e n o i n i n g l e s e c o s t r i n g o n o i t e s t i a f a t i c o s e a n t i e s t e t i c h e c o m p o s i z i o n i ( a d e s e mp i o , “ s p e c i m e n / s a m p l e ” o “ p r i m a r y s a m p le ”) Come soluzione ar monica, s o p r a t t u t t o i n l i n g u a i n g l e s e , n e i t e s t i c h e r i g u a r d a n o l a m i s u r a z i o n e , l a parola “campione” (sample) va benissimo, mentre “prelievo” (specimen) va m e g l i o c o l l o c a t o n e i p r o c e s s i p r eesame.

“Regolazione di un sistema di misura” (adjustm ent) non è consueta nei labor a t o r i , c h e u s a n o d i s o l i t o l a p a r o l a “calibrazione”, per intendere le operazioni della descrizione fornita da ISO 15197 (“...l’utente inserisce un numero, inserisce una striscia di codice o un chip ”) Dopo le scelte della traduzio-

n e u f f i c i a l e U N I d i I S O 1 7 0 2 5 e d e l V I M 3 , “ c a l i b r a t i o n ” è d i v e n t a t a u n a p a r o l a “ f a l s o a m i c o ” d e l l a l i n g u a i n g l e s e L a n o t a n a z i o n a l e d e l V I M 3 affer ma che il ter mine «calibrazione» n o n d o v r e b b e e s s e r e u s a t o p e r d e s ignare la “taratura” In realtà, “regolaz i o n e ” i m p l i c a l ’ i n t e r v e n t o m a t e r i a l e sullo strumento, mentre “taratura” è stab i l i r e “ . . . u n a r e l a z i o n e t r a i v a l o r i … forniti dagli standard di misura e le indicazioni corrispondenti ” “Regolazione” è meno ambiguo della traduzione di “adjustment” con la parola asson a n t e “ a g g i u s t a m e n t o ” , c h e s c i v o l erebbe al campo della “manutenzione” A n c h e “ S t a n d a r d d i t a r a t u r a ” m o s t r a ambiguità in inglese e in francese (mat er ial e s t andar d o nor m a s t andar d) a c u i s i a g g i u n g e q u e l l a d e l l a v e r s i o n e italiana (campione di misura), che invade l’ambito dei processi pre-esame,

i l p r e l i e v o . P e r a r m o n i z z a r e s i p u ò m a n t e n e r e l a p a r o l a “ s t a n d a r d ” , a ggiungendo sempre una specifica che lo caratterizzi

PA ROLE PE R LE C A RAT T E RI ST I C HE PRESTAZIONALI

Altri casi di parole per le caratteristiche prestazionali delle procedure di esame vedono differenze tra VIM e documenti ISO e CEN

“Accuratezza” è usato come “Accuratezza analitica” solo in documenti europei (CEN), mentre nessun document o I S O c o n t i e n e n e l l e d e f i n i z i o n i “ an a l y t i c a l a c c u r a c y ” N o n d e v ’ e s s e r e utilizzato per l’esattezza di misura così come “precisione di misura” non deve e s s e r e u t i l i z z a t o p e r l ’ a c c u r a t e z z a d i misura

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GLI ALTRI TEMI s
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“Esattezza della misurazione (m easurement trueness)” viene estesa da ISO 15189 ai risultati nominali, per i quali d i v e n t a “ c o n c o r d a n z a ” N o n d e v ’ e ss er e s os t it uit a nel l ’ us o da “ accur at ezza ” , come pur troppo spesso accade. Il V I M 4 c a n c e l l a l a p r e c e d e n t e i d e a d i e s a t t e z z a c o m e “ q u a l i t a t i v a ” , c h e resta invece in ISO 15189 come “buona o cattiva”.

“ P r e c i s i o n e ” c o m p a r e m o l t e v o l t e i n I S O 1 5 1 8 9 m a , a d i f f e r e n z a d e l l a p a r o l a “ e s a t t e z z a ” , n o n t r a l e d e f i n izioni.

“Incer tezza di misurazione (m e a su rement uncertainty)” e “Incer tezza definitoria (definitional uncertainty)” richiedono ulteriore riflessione “Incer tezza” appar tiene alle misurazioni e viene stimata dai risultati. Ma anche l’incer tezza nell’esame delle proprietà nominali sarebbe un prerequisito fondamentale della metrologia, come afferma il gruppo di Mari sulla rivista M easurement. L ’ e s e m p i o d e l V I M 4 p e r “ i n c e r t e z z a d e f i n i t o r i a ” c o n d u c e p e r i l a b o r a t o r i medici alla “variabilità biologica”, impor tante per l’interpretazione dei risultati. Tuttavia, includerlo nei glossari può avere una cer ta utilità concettuale

“Comparabilità metrologica” ha possib i l i a m b i g u i t à c o n “ c o m p a t i b i l i t à ” , “controllo qualità”, “allineamento”. La definizione del VIM di “comparabilità” si basa sulla taratura (riferibilità), non s u l c o n f r o n t o s p e r i m e n t a l e I n v e c e “ C o m p a t i b i l i t à m e t r o l o g i c a ” d e l V I M corrisponde all’approccio CLSI EP09 e E P 3 1 , p e r c h é d e r i v a d a l c o n f r o n t o a valle tra risultati delle misurazioni, non dalla taratura ISO 15189 non definisce “comparabilità” né “confrontabilità”, ma usa nel punto 7.3.7.4 la parola “comparabilità” alludendo chiaramente a un concetto che in VIM corrisponde a “compatibilità” Oltre alle possibil i a m b i g u i t à c o n “ c o m p a r a b i l i t à ” , n e esistono altre con “controllo qualità” e naturalmente “allineamento” “Allineamento”, usato spesso nei laboratori, allude impropriamente a un ’operazione attiva di taratura, ritaratura, correzione o regolazione

Per la parola “correzione”, l’ambiguità tra concetto metrologico e quello di gestione della qualità por ta a preferire l’espressione estesa e specificata “ cor-

r e z i o n e d e l l o s c o s t a m e n t o s i s t e m a t ico ” P e r i l V I M , ” e r r o r e d i m i s u r a ” n o n dev’essere confuso con l’errore di prod u z i o n e o s b a g l i o . I n i t a l i a n o l a v i c inanza tra “ errore ” e “sbaglio” è forse a n c o r m a g g i o r e c h e i n i n g l e s e P e r questo la parola preferibile è “scostamento” o “ scar to”.

“Prestazioni dell’esame”, non è definita dal VIM, ma usata in alcune voci Le d e f i n i z i o n i i n I S O 2 0 1 8 4 e 2 0 1 8 6 , rimandano a ISO 17822-1, che però è stata ritirata, lasciando le norme prive di radice e di giustificazione.

“Proprietà nominali”: il VIM non vuole usare “qualitative” Ha ragione L’aggettivo “qualitative” si spalma nell’uso comune su risultati diversi, binari, nominali, persino talvolta ordinali, anche in relazione a “qualità” o “buona qualità” Si dovrebbe restringere le parole alle scale fondamentali: nominale, ordinale, inter vallare e rappor to.

“ Q u a n t i t à o r d i n a l e ” è i n t e s a d a l V I M come diversa dalle proprietà nominali, m a c o s ì f a c e n d o s i p r e s t a a e q u i v o c i anche grossolani, confondendosi con i n u m e r i d e l l e s c a l e “ r a p p o r t o ” . S e r v irebbe inserire “quantità ordinale” nelle d e f i n i z i o n i I S O , p r e s c r i v e n d o t a s s a t ivamente di evitare “semiquantitativo”, u n t e r m i n e s c i v o l o s o c o m p l e t a m e n t e non standard e ingannevole, come già raccomandava SIPMeL

“Grandezza adimensionale” è definita dal VIM ma poco in ISO, salvo un caso nei documenti infor matici. Tuttavia, la definizione dovrebbe essere inserita in ISO per i laboratori, visti i casi d’uso come quello del peso specifico delle urine.

“Grandezza d’influenza”, definita dal VIM, non è consueta nei laboratori, che usano piuttosto la parola “interferenza” Tuttavia, “inter ferenza” viene definita i n d i v e r s e I S O c o m e 1 5 1 9 3 : 2 0 0 9 e 18113-1:2022 facendo riferimento a “grandezza d’influenza” Paradossalm e n t e , I S O 1 8 1 1 3 - 1 : 2 0 2 2 c o n t i e n e entrambe le definizioni, identiche.

“Selettività di un sistema di misura” e “ S e n s i b i l i t à d i u n s i s t e m a d i m i s u r a ” a v r e b b e r o b i s o g n o d i a r m o n i z z a z i one La raccomandazione del VIM favor i s c e l ’ u s o d i “ s e l e t t i v i t à ” i n v e c e d i “ s p e c i f i c i t à ” e d i a b b a n d o n a r e l ’ a g -

g e t t i v o “ a n a l i t i c a ” ( d i f f u s o i n I S O ) i n favore di “sistema di misura”

“Unità di misura” è poco presente nelle definizioni ISO, ma viene molto usata nei documenti. La definizione di “Unità di misura” va perciò inserita nei documenti sulla gestione del laboratorio, a par tire da ISO 15189

PER UN DOCUMENTO

NAZIONALE SULLE PAROLE DEI LABORATORI MEDICI

N o n a b b i a m o a n c o r a u n r i f e r i m e n t o cer to, inattaccabile, per le parole delle scienze della vita e della salute Anche se una cer ta gerarchia può essere individuata, al cui ver tice sta indubbiamente il VIM. La notevole quantità di fenom e n i c u r i o s i , a m b i g u i t à , r i p e t i z i o n i , inutili sinonimi che si rilevano nei documenti standard spinge a lavorare per l a l o r o r i s o l u z i o n e : c o n l ’ o b i e t t i v o d i mantenere coerenza tra un termine e le sue radici, nonché con la concretezza delle attività di laboratorio Ma ser ve anche la traduzione puntuale, parola per parola, nelle lingue nazionali, per favorire la comprensione dei significati e c o m b a t t e r e i l f e n o m e n o d e i “ f a l s i amici” e degli inutili anglismi Continuare a produrre glossari specialistici in ogni singola norma è forse una s t r a t e g i a d a r i p e n s a r e C o m e r a c c om a n d a a n c h e I F C C , è u r g e n t e a r m onizzare i ter mini per facilitare l’applic a z i o n e g l o b a l e d i s t a n d a r d e l i n e e g u i d a U n v o c a b o l a r i o u n i c o i n t e r n az i o n a l e , a l i v e l l o I S O , s a r e b b e f o r s e auspicabile, ma richiederebbe notevoli sforzi di armonizzazione. Invece, almeno a livello nazionale, la versione in lingua ufficiale delle parole impor tanti, raccolte in un solo documento autorevole, può essere un obiettivo ragionevolmente perseguibile.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

– BIPM, IEC, IFCC, ILAC, ISO, IUPAC, IUPAP, and OIML Evaluation of measurement data | Guide to the expression o f u n c e r t a i n t y i n m e a s u r e m e n t J o i n t C o m m i t t e e f o r G u i d e s i n M e t r o l o g y, JCGM 100:2008.

T M  37 GLI ALTRI TEMI s
N . 0 3  ; 2 0 2 3

TEMI 

– CEI. Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM). Concetti d i b a s e e g e n e r a l i e t e r m i n i associati

– IEC 60050-880:2023. ED1– Internat i o n a l E l e c t r o t e c h n i c a l Vo c a b u l a r y (IEV) – Par t 880: Electrical equipment, electrical systems and software used in healthcare.

– ISO 15189:2022. Medical laborator i e s – R e q u i r e m e n t s f o r q u a l i t y a n d competence

– ISO 17439:2022 Health informatics

– Development of terms and definitions for health informatics glossaries.

– ISO 18113-1:2022 In vitro diagnostic medical devices – Infor mation supplied by the manufacturer (labelling) –Par t 1: Terms, definitions, and general r e q u i r e m e n t s . G e n e v a , S w i t z e r l a n d : I n t e r n a t i o n a l O r g a n i z a t i o n f o r S t a ndardization; 2022

– ISO 704:2009. Terminology work –Principles and methods.

– ISO/IEC 2382-1:1993, Information technology – Vocabular y – Par t 1: Fundamental terms

– I S O / I E C G u i d e 9 9 : 2 0 0 7 . I n t e r n ational vocabular y of metrology – Basic and general concepts and associated terms (VIM)

– ISO/IEC Joint task force on the concept of risk and associated terms. Final repor t June 2023.

IUPAC Compendium of Chemical Term i n o l o g y, 2 nd e d ( t h e “ G o l d B o o k ” )

Compiled by A. D. McNaught and A. Wilkinson Blackwell Scientific Publicat i o n s , O x f o r d ( 1 9 9 7 ) O n l i n e v e r s i o n

(2019-)

– J C G M 2 0 0 : 2 0 1 2 . I n t e r n a t i o n a l v ocabular y of metrology – Basic and gene r a l c o n c e p t s a n d a s s o c i a t e d t e r m s (VIM) 3rd edition 2008 version with minor corrections.

– Loh TP, Cooke BR, Markus C, Zakaria R , Tr a n M T C , H o C S , G r e a v e s R F O n behalf of the IFCC Working Group on Method Evaluation Protocols Method e v a l u a t i o n i n t h e c l i n i c a l l a b o r a t o r y. Clin Chem Lab Med 2022;61:751-8.

– Mari L, Narduzzi C, Nordin G, Trapmann S Foundations of uncer tainty in evaluation of nominal proper ties Measurement 2020;152:1-7.

– Mari L, Narduzzi C. Verso una nuova edizione del Vocabolario Internazionale di Metrologia (VIM)? Tutto Misure 2021; XXIII, 1:81 -85.

– N o r d i n G , D y b k a e r v R , F o r s u m U , Fuentes-Arderiu X and Pontet F Vocabu l a r y o n n o m i n a l p r o p e r t y, e x a m i n ation, and related concepts for clinical laborator y sciences (IFCC-IUPAC Reco m m e n d a t i o n s 2 0 1 7 ) . P u r e a n d A pp l i e d C h e m i s t r y 2 0 1 8 ; 9 0 : 9 1 3 - 9 3 5 DOI:10 1515/pac-2011-0613

– Pradella M Le parole per i laboratori nel vocabolario internazionale. Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio

859X 23 00198-6

DIVENTA UN ESPERTO DI STRESS ANALYSIS

Corsi di estensimetria di primo e secondo livello

A completamento dell’ampia offerta di prodotti e servizi per l’estensimetria, la Luchsinger srl organizza corsi rivolti a ingegneri e tecnici coinvolti nelle installazioni, dedicati alla scelta degli estensimetri da applicare e nelle attività di misura Oltre alla teoria, i corsi prevedono diverse prove pratiche d’installaz i o n e N o n m a n c a m o l t o a l l a p r o s s i m a s e s s i o n e d e i c o r s i d i estensimetria, in programma dal 16 al 20 ottobre prossimi presso gli uffici di Bergamo della Luchsinger

Il corso di primo livello, della durata di due giorni, fornisce le nozioni teoriche e le conoscenze pratiche per eseguire un’ins t a l l a z i o n e e s t e n s i m e t r i c a p r o f e s s i o n a l e , d a l l a p r e p a r a z i o n e della superficie al controllo dell’installazione

Quello di secondo livello, della durata di cinque giorni, comprende i contenuti del primo e fornisce, in aggiunta, le basi per la corretta scelta di estensimetri, adesivi, protettivi, cavi e gli elementi base dei circuiti di misura Durante il corso di secondo livello vengono anche esaminati gli errori che si commettono

– Pradella M. New ISO standards for medical biology laboratories, prescriptions and deviations Annales de Biolog i e C l i n i q u e 2 0 2 2 ; 8 0 ( 5 ) : 4 5 1 - 4 5 3 DOI:10.1684/abc.2022.1755.

– Pradella M. Parole in lingua italiana p e r n o r m e I S O : l e r a c c o m a n d a z i o n i SIPMeL La Rivista Italiana della Medic i n a d i L a b o r a t o r i o 2 0

;

:

-

. D O I : 1 0 . 2 3 7 3 6 / S 1 8

.

. 00087-6

– S I P M e L L 5 Q 1 5 R a c c o m a n d a z i o n i per il glossario nelle nuove norme ISO per i laboratori medici su taratura, “etic h e t t e ” e c o n t r o l l o d i q u a l i t à ( I S O 17511, ISO 18113 e ISO 15198)

– UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018

R e q u i s i t i g e n e r a l i p e r l a c o m p e t e n z a dei laboratori di prova e taratura. Milan o , I t a l i a : E n t e N a z i o n a l e I t a l i a n o d i Unificazione; 2018

M a rc o P r a d e l l a è C o o rdinatore della Commissione N a z i o n a l e S I P M e L Q u a l i t à e A c c re d i t a m e n t o. C o mp o n e n t e d e l l e C o m m i s s i on i t e c n i c h e U N I / C T 5 2 7

“UNINFO Informatica medica” e UNI/CT 044 “Tecnologie biomediche e diagnostiche” Già Direttore del Ser vizio Qualità e prima del Laboratorio ospedal i e ro n e l l a A z i e n d a s a n i t a r i a d i Trev i s o e Docente di Automazione e Informatica per l a B i o c h i m i c a C l i n i c a e S t a t i s t i c a ap p l i c a t a p e r l a P a t o l o g i a C l i n i c a n e l l ’ U n i ve r s i t à d i Padova.

n e l l a m i s u r a e s t e n s i m e t r i c a , l e c o r r e z i o n i d a e ff e t t u a r e e l e diverse configurazioni del ponte di Wheatstone Inoltre vengono analizzate le opportunità e/o le necessità d’uso delle rosette estensimetriche e le formule per il calcolo delle sollecitazioni massime e minime

I corsi di estensimetria di Luchsinger preparano e sono validi per l’ammissione agli esami di certificazione del personale addetto alle prove non distruttive nel metodo estensimetrico ST (Strain Testing), in conformità con le normative UNI EN ISO 9712:2012. È anche possibile organizzare corsi presso il cliente, personalizzabili nei contenuti e nel tipo di installazioni.

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NEWS t

Rubrica a cura di Rosalba Mugno

1 , Silvia Tramontin 2 e Francesca Nizzero 3

La pagina di Accredia

Notizie dall’Ente di accreditamento

THE PAGE OF Accredia

A c c r e d i a , t h e i t a l i a n n a t i o n a l a c c r e d i t a t i o n b o d y plays an active role in “Tutto Misure”, as a permanent strategic par tner, ensuring a high added-value c o n t r i b u t i o n t o t h e q u a l i t y o f t h e m a g a z i n e , i n t h e context of the measurement and testing sector, for the benefit of the industr y

RIASSUNTO

Accredia, l’ente unico di accreditamento nazionale gioca un ruolo attivo nella squadra di “Tutto Misure ” , garantendo valore aggiunto a livello contenutistico per quanto riguarda l’ambito delle misure e delle prove.

PROFICIENCY TESTING PER L’AFFIDABILITÀ DI PROVE E

TARATURE: LA NUOVA ISO/IEC 17043

Prove, misure, analisi, test sono ser vizi che i laboratori accreditati svolgono a s o s t e g n o d e i p r o c e s s i d i p r o d u z i o n e industriale e delle altre attività di valutazione della confor mità, dalle cer tific a z i o n i a l l e i s p e z i o n i , i n t u t t i i s e t t o r i merceologici Ma per dimostrare il liv e l l o d e l l e p r e s t a z i o n i t e c n i c h e e g arantire la qualità dei risultati, i laboratori spesso utilizzano anche il meccanismo del Proficiency Testing (PT), un servizio offer to da operatori specializzati, i P r o f i c i e n c y Te s t i n g P r o v i d e r s ( P T P ) . Nel caso dei laboratori accreditati secondo la nor ma ISO/IEC 17025, la partecipazione ai PT è obbligatoria, per assicurare la validità delle misurazioni e l’ accuratezza delle prove, così come può essere richiesta da partner o clienti in settori ad alta specializzazione I PT rappresentano dunque lo strumento che consente ai laboratori di essere più competitivi e di conformarsi ai requisiti e alle richieste del mercato, uno strumento che si rinnova con la norma di accreditamento ISO/IEC 17043:2023 “Conformity assessment – General Requirements for competence of Proficiency Testing Providers” pubblicata l’8 maggio scorso e in vigore dall’8 maggio 2026

I Proficiency Testing

Con il ter mine inglese di Proficiency Testing si indicano le prove valutative interlaboratorio, una serie di attività che consistono nel comparare le prestazioni dei laboratori par tecipanti, con lo scopo di fornire informazioni sulla qualità dei risultati delle prove, analisi e tarature da loro effettuate, oltre a evidenziare eventuali problematiche che emergerebbero solo nel confronto. In dettaglio, le prove vengono svolte su materiali/oggetti identici o simili (ove applicabile, sufficientemente omogenei e stabili) e i risultati sono valutati secondo criteri oggettivi prestabiliti, all’interno degli schemi o round organizzati dai PTP per aree di competenza

I vantaggi offer ti

Partecipando ai circuiti, soprattutto se in maniera regolare, i laboratori mettono a raffronto il proprio operato con quello degli altri e ottengono un riscontro sull’affidabilità delle proprie per for mance, così da offrire una garanzia di qualità a tutti gli stakeholder, clienti, fornitori, Enti di controllo, Enti di accreditamento, Autorità di vigilanza. Molti programmi di prove valutative, inoltre, hanno l’obiettivo di raccogliere infor mazioni sulla metodologia, l’interpretazione dei dati, le assegnazioni d’incer tezza, ecc. che derivano dai risultati complessivi del pro-

gramma, o che sono fornite da esper ti coinvolti nella valutazione di tali risultati, il che si traduce in un ’opportunità di formazione e aggiornamento per i partecipanti e gli operatori. Fondamentale il ruolo dei PT anche per identificare problemi e attuare azioni per il miglioramento, qualora i problemi siano correlati, per esempio, a procedure di prova o di misurazione inadeguate, a carenze nell’efficacia della formazione-addestramento e super visione del personale o alla taratura delle apparecchiature

L’accreditamento

ISO/IEC 17043

L a n o r m a i n t e r n a z i o n a l e I S O / I E C 17043 è il riferimento per attestare la c o m p e t e n z a e i n d i p e n d e n z a d e i P T P n e l l a g e s t i o n e d i s c h e m i o r o u n d d i prove valutative interlaboratorio Con questi requisiti, Accredia ha rilasciato l’accreditamento a 20 PTP, che operan o p r i n c i p a l m e n t e n e l s e t t o r e c l i n i c o , chimico, microbiologico, ecotossicologia, biochimico, e quello delle radiazioni ionizzanti Nel mondo, i PTP accreditati dai 41 Enti aderenti a Internat i o n a l L a b o r a t o r y A c c r e d i t a t i o n C o op e r a t i o n ( I L A C ) s o n o 6 5 2 , m e n t r e i n Europa sono 244, verificati da 20 Enti di accreditamento membri di European co-operation for Accreditation (EA). In tutti questi mercati i PTP accreditati da A c c r e d i a v e d o n o r i c o n o s c i u t e l e p r oprie attività, in vir tù della par tecipazione dell’Ente Unico ai network dei firmat ar i deg l i A ccor di di m ut uo r iconos cimento EA MLA e ILAC MRA

1 Direttore Dipar timento Laboratori di taratura, Accredia Torino

r.mugno@accredia.it

2 Direttore Dipar timento Laboratori di prova, Accredia Roma

s.tramontin@accredia.it

3 Relazioni esterne, Accredia Roma

f.nizzero@accredia.it

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L A P A G I N A D I A C C R E D I A s T M N. 3/23  39

I tempi e le novità della ISO/IEC 17043

D a l l ’ 8 m a g g i o s c o r s o l a n o r m a

I S O / I E C 1 7 0 4 3 : 2 0 2 3 “ C o n f o r m i t y assessment – General Requirements for competence of Proficiency Testing Providers” ha sostituito la ISO/IEC 17043 dell’edizione del 2010 Ai fini dell’acc r e d i t a m e n t o , c o m e s p e c i f i c a t o d a l l a Circolare informativa DL N° 1/2023, i PTP accreditati hanno un periodo transitorio di tre anni per adeguarsi ai nuovi r e q u i s i t i , p o i c h é , c o m e s t a b i l i t o d a

ILAC, dall’8 maggio 2026 saranno ric o n o s c i u t i c o n f o r m i a i r e q u i s i t i s o l o i P T P a c c r e d i t a t i s e c o n d o l ’ e d i z i o n e 2 0 2 3 d e l l a n o r m a Q u e s t o c a m b i am e n t o c o m p o r t a p e r ò i b e n e f i c i c h e d e r i v a n o d a l l e n o v i t à d i u n a n o r m a definitivamente allineata a tutti gli standard della serie ISO 17000, che pone maggior mente l’accento sulla competenza, come si evince dal titolo “Conformity assessment. General requirements for the competence”, e che si struttura agevolmente in cinque capitoli:

– Requisiti generali;

– Requisiti strutturali;

– Requisiti relativi alle risorse;

– Requisiti di Processo;

– Requisiti del Sistema di Gestione

La ISO/IEC 17043 è stata dunque allineata alle norme di accreditamento per i laboratori di prova e taratura (ISO/IEC 17025), per i laboratori medici (ISO 15189) e per i produttori di materiali di riferimento (ISO 17034): un vantaggio per l’integrazione dei sistemi e una garanzia da offrire al mercato sulle migliori competenze

SCARICA QUI la Circolare informativa DL N° 1/2023, pubblicata sul sito Accredia.

PRODOTTI PER CASA E PERSONA: PIÙ SICUREZZA CON LA CERTIFICAZIONE ACCREDITATA IFS HPC

Secondo i dati della Commissione europea, il valore di mercato dell’industria dei detergenti tocca i 41,2 miliardi di euro (nel 2020) e coinvolge circa 700 impianti in tutta Europa Il Regolamento CE 648/2004 stabilisce norme comuni per consentire a detergenti e tensioattivi

di essere venduti e impiegati in tutta l’Unione europea, fornendo al contempo un elevato grado di protezione per l’ambiente e la salute umana Ad aprile scorso, la Commissione ha proposto una revisione del Regolamento per proteggere ancora meglio la salute e l’ambiente e garantire un migliore funzionamento del mercato unico, soprattutto in materia di prodotti innovativi e di nuove pratiche sostenibili come la vendita di detersivi con ricarica

P r o p r i o i n q u e s t o c o n t e s t o d i a d a tt a m e n t o e d i a r m o n i z z a z i o n e , i n t e rviene la cer tificazione accreditata sec o n d o l o s t a n d a r d I F S H o u s e h o l d and Personal Care (IFS HPC), che ha l’obiettivo di garantire al mercato la s i c u r e z z a , l a c o n f o r m i t à e l a q u a l i t à dei pr odot t i nel g over no del l a cas a e della cura della persona Pubblicato in versione 3 a dicembre 2022, lo standard è applicabile dal 1° giugno scorso ed è obbligatorio dal 1° settembre 2 0 2 3 , s o s t i t u e n d o d e f i n i t i v a m e n t e l a versione 2 Gli organismi di cer tificazione che verificano i prodotti per il governo della casa e cura della persona, o g g e t t o d e l l o s t a n d a r d , d e v o n o d u nque gestire il transitorio secondo le disposizioni della Circolare infor mativa Accredia DC N° 23/2023

Come funziona la cer tificazione accreditata

Le aziende produttrici di cosmetici e prodotti chimici per la casa e la persona che operano secondo la cer tificazione accreditata IFS HPC, in riferimento allo schema proprietario International Featured Standard Household and Personal Care, implementano un sistema di gestione della sicurezza e della qualità del prodotto e adeguati processi di produzione Ottenere la cer tificazione di prodotto IFS HPC significa porsi in maniera competitiva sul mercato, al dettaglio e all’ingrosso, offrendo ai clienti un ’attestazione di terza parte della qualità e sicurezza della propria fornitura

Una garanzia per i clienti e una tutela per i consumatori, che poggia su requisiti ar monizzati e riconosciuti a livello internazionale Le categorie di prodotto identificate dallo schema e cer tificabili sotto accreditamento riguardano i cosmetici, come lozioni, shampoo e cre-

me, i prodotti per il governo della casa, come detergenti, ammorbidenti e detersivi, i prodotti usa e getta a contatto con gli alimenti, come i guanti da cucina, i fogli di alluminio e la car ta da forno, i prodotti per l’igiene della persona, come assorbenti, pinzette, spugne da bagno e pannolini

La transizione degli accreditamenti

La certificazione IFS HPC viene rilasciata dagli organismi accreditati in base alla nor ma UNI CEI EN ISO/IEC 17065, che dal 1° settembre 2023 possono utilizzare solo la versione 3 dello standard Nel periodo transitorio, che decorre tra il 1° giugno e il 1° settembre, gli organismi che richiedono il primo accreditamento o l’estensione devono fare domanda ad Accredia, dimostrando la conformità ai nuovi requisiti Gli organismi che già rilasciano cer tificazioni secondo la versione 2 dello standard devono, invece, gestire la transizione alla versione 3 ed eseguire:

– l’analisi delle modifiche introdotte e l e r e l a t i v e a z i o n i d i r e c e p i m e n t o n e l proprio sistema di gestione;

– l a p r e s e n t a z i o n e d e l l ’ e l e n c o d e i documenti (inclusa la modulistica) modificati o aggiornati;

– la pianificazione della formazione di tutto il personale coinvolto nella gestione del pr oces s o di cer t if icazione e l a riqualifica degli auditor, con indicazione dei tempi per ogni funzione;

– la comunicazione alle aziende cer tificate in merito alle novità appor tate e a l l a p o l i t i c a d e f i n i t a p e r l a g e s t i o n e della transizione

SCARICA QUI la Circolare informativa DC N° 23/2023 “Transizione accreditamenti degli OdC che cer tificano a f r o n t e d e l l o s c h e m a I F S H o u s e h o l d and Personal Care (HPC)”, pubblicata sul sito Accredia.

È stato pubblicato (GU UE L 165 del 29 g i u g n o s c o r s o ) i l R e g o l a m e n t o U E 2 0 2 3 / 1 2 3 0 r e l a t i v o a l l e m a c c h i n e , che abroga la Direttiva 2006/42/CE e la Direttiva 73/361/CEE, stabilendo

T M  40 LA PAGINA DI ACCREDIA s
IL NUOVO REGOLAMENTO UE 2023/1230 “MACCHINE”
N . 0 3  2 0 2 3

i requisiti di sicurezza e di tutela della salute per la progettazione e la costruzione di macchine, prodotti correlati e quasi-macchine L’obiettivo è quello di consentire la messa a disposizione sul mercato o messa in ser vizio delle macchine, garantendo un livello elevato di tutela della salute e sicurezza delle persone, in par ticolare dei consumatori e d e g l i u t i l i z z a t o r i p r o f e s s i o n a l i , d e g l i animali domestici nonché di tutela dei beni e dell’ambiente Le disposizioni si applicheranno alle seguenti macchine e prodotti correlati:

a) attrezzature intercambiabili;

b) componenti di sicurezza;

c) accessori di sollevamento;

d) catene, funi e cinghie;

e) dispositivi amovibili di trasmissione meccanica.

I l R e g o l a m e n t o r i g u a r d e r à a n c h e l e c o s i d d e t t e q u a s i - m a c c h i n e : “ u n i n s i em e c h e n o n c o s t i t u i s c e a n c o r a u n a macchina in quanto, da solo, non è in g r a d o d i e s e g u i r e u n ’ a p p l i c a z i o n e sp ecifica e che è solta nto d estina to a e s s e r e i n c o r p o r a t o o a s s e m b l a t o a d a l t r e m a c c h i n e o a d a l t r e q u a s i - m a cc h i n e o a p p a r e c c h i p e r c o s t i t u i r e u n a m a c c h i n a ” N o n s i a p p l i c h e r à , invece, a una serie di tipologie di macc h i n e ( o r e l a t i v i p r o d o t t i ) e l e n c a t e all’ar t. 2, comma 2 (mezzi di traspor to p e r v i a a e r e a , a r m i , t r a t t o r i a g r i c o l i , e c c ) R i l e v a n t i s o n o l e n o r m e r i g u a rdanti la valutazione della confor mità, volta a dimostrare il rispetto dei requisit i e s s e n z i a l i d i s i c u r e z z a e d i t u t e l a della salute previsti dal Regolamento

Per verificare i requisiti, il Regolamento prevede diverse procedure che si basano sul potenziale rischio per i cittadini derivante dall’utilizzo della macchina o di un prodotto a esso connesso

Or ganismi notificati

L’allegato I, par te A, elenca i prodotti che presentano un “potenziale rischio g r a v e ” , c h e s o d d i s f a n o a l m e n o u n a delle seguenti condizioni:

a) non esistono nor me ar monizzate o specifiche comuni relative ai per tinenti r e q u i s i t i e s s e n z i a l i d i s i c u r e z z a e d i tutela della salute;

b ) e s i s t o n o r i s c h i r e s i d u i , c o m p r e s i quelli che, secondo il fabbricante, pot r e b b e r o e s s e r e r i d o t t i a t t r a v e r s o u n a

for mazione par ticolare o un dispositivo di protezione individuale specifico, e i dati e le informazioni dimostrano il ripetersi di simili infor tuni gravi o mortali o di danni alla salute connessi a tali rischi residui;

c ) e s i s t o n o d a t i e i n f o r m a z i o n i c h e , secondo la Commissione, dimostrano l’applicazione erronea ricorrente delle per t inent i nor m e ar m onizzat e o del l e s p e c i f i c h e c o m u n i , i n r e l a z i o n e a l l a quale le attività di vigilanza del mercat o s v o l t e n o n h a n n o d e t e r m i n a t o m iglioramenti significativi della situazione del mercato in un periodo ragionevole;

d) esiste un grado d’incer tezza nei metodi di valutazione del rischio esistenti in relazione a nuove categorie di macchine o tecnologie.

Per queste macchine o prodotti correlati, la valutazione di conformità richiede l’inter vento di un organismo notificato. Per essere notificato, l’organismo inter e s s a t o p u ò a l l e g a r e u n c e r t i f i c a t o d i accreditamento che ne attesti la conformità ai requisiti previsti dal Regolamento. In assenza di un cer tificato di accred i t a m e n t o , d e v e f o r n i r e t u t t e l e p r o v e documentali necessarie per dimostrare il rispetto di detti requisiti L’organismo potrà eseguire le attività di un organismo notificato solo se la Commissione o gli Stati membri non solleveranno obiezioni entro due settimane dalla convalida della notifica (qualora essa includa un cer tificato di accreditamento) o entro due mesi dalla notifica (in assenza di cer tificato di accreditamento)

Controlli interni

L’allegato I, par te B, comprende invece qualsiasi altra categoria di macchine o prodotti correlati che presenti un grave r i s c h i o p o t e n z i a l e i n t r i n s e c o , m a n o n soddisfi una o più delle condizioni sop r a e l e n c a t e ( l e t t e r a a - d ) . P e r q u e s t e m a c c h i n e e p r o d o t t i s i p u ò r i c o r r e r e anche al controllo interno della produzione, purché il fabbricante progetti e costruisca la macchina “conformemente alle norme armonizzate o alle specifiche comuni proprie a tale categoria d i m a c c h i n e ( o p r o d o t t i c o r r e l a t i ) riguardanti tutti i per tinenti requisiti ess e n z i a l i d i s i c u r e z z a e d i t u t e l a d e l l a s a l u t e ” . I n t a l c a s o , s i p u ò a p p l i c a r e

la procedura di controllo interno (definita al modulo A dell’allegato VI), che s i u t i l i z z a a l t r e s ì p e r l e m a c c h i n e e i relativi prodotti non contenuti negli allegati ma oggetto del Regolamento. Il R e g o l a m e n t o s i a p p l i c h e r à n e l l a s u a interezza a decorrere dal 14 gennaio 2027, ma le norme relative alla notific a d e g l i o r g a n i s m i s i a p p l i c h e r a n n o già dal 14 gennaio 2024.

S C A R I C A Q U I i l R e g o l a m e n t o ( U E ) 2023/1230 relativo alle macchine e che abroga la Direttiva 2006/42/CE e la Direttiva 73/361/CEE.

RISK MANAGEMENT

L’interesse e l’attenzione per il sistema delle valutazioni della conformità accreditate (certificazioni, ispezioni, verifiche e validazioni, prove, tarature, ecc ) crescono costantemente, a livello nazionale, europeo e mondiale Alla base di questo incremento, vi sono anche le evidenti potenzialità di semplificazione e affidabilità che il sistema garantisce agli operatori A maggiore ragione in un contesto sempre più dominato dai cambiamenti e dalle crisi, in cui le organizzazioni sono chiamate a adattare prontamente i propri sistemi di gestione, utilizzando l’intelligenza organizzativa Lo spiega l’Ispettore di Accredia Nicola Gigante nel suo articolo “Risk Management, Conformity Assessment, and Evalutation of Organizational Intelligence in Scenarios of Change and Crisis”, pubblicato sulla rivista The International Journal of Conformity Assessment.

L’intelligenza or ganizzativa

Le organizzazioni sono sistemi adattativi complessi. Soprattutto quando operano in contesti caratterizzati dall’imprevedibilità degli scenari, queste devono regolare i propri sistemi di gestione con creatività, intesa come attitudine a soluzioni originali secondo il concetto unificante d’intelligenza organizzativa In tal senso, il Risk-based Thinking (approccio basato sul rischio) e l’adozione di strumenti per massimizzare la razionalità delle decisioni diventano centrali per regolare

T M  41 LA PAGINA DI ACCREDIA s
E VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ IN SCENARI DI CAMBIAMENTO E DI CRISI
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INVESTIAMO SUL FUTURO CON LE NUOVE MACCHINE DI MISURA SEMPLICI E PRECISE

Le macchine di misura FLASH (12 differenti modelli, con 5 campi di misura, adatte in laboratorio e officina), distribuite in Italia dalla RUPAC srl di Milano, si distinguono per la loro velocità di misura, in grado di analizzare centinaia di pezzi non allineati in pochi secondi, e per l’incredibile semplicità di utilizzo, anche per personale non addestrato

L e m a c c h i n e s e r i e V X s o n o i d e a l i p e r c o nt r o l l i a l 1 0 0 % s u l o t t i medio-piccoli di pezzi di qualsiasi materiale e forma. Grazie alle funzioni speciali, disponibili anche nella version e s t a n d a r d d e l s o f tw a r e Vi s i o n X P r o , è p o s s i b i l e a c q u i s i r e i n a u t o m a t i c o t u t t e l e quote rilevanti su pezzi di larga produzione come filetti, guarnizioni, O-Ring, ingranaggi o m o l l e , f a c i l i t a n d o ulteriormente la creaz i o n e d i u n p r o g r a mma di misura. Grazie all’avanzato sistema di lenti telecent r i c h e , l e m a c c h i n e d i m i s u r a F L A S H f o r n is c o n o u n ’ a m p i a v i s i one in 2D, eliminando distorsioni e garantendo una elevata profondità di campo con immagini nitide e contrasti ottimali. La visione ampia consente un ampio campo visivo di Ø 1 0 0 m m , p e r v i s u a l i z z a r e i l p e z z o n e l l a s u a i n t e r e z z a e acquisire le macroaree d’interesse

La visione precisa, in aggiunta nei modelli D, consente un campo visivo di 20 x 20 mm per misurare i dettagli più piccoli e garantire alte precisioni

Tutti i modelli sono eq u i p a g g i a t i c o n s o rgenti di luce a LED multiple, con regolazione d i p o s i z i o n e m o t o r i zzata, che garantiscono i n n u m e r e v o l i s t r a t e g i e d ’ i l l u m i n a z i o n e o t t i m i z z a n d o l a visione di qualsiasi tipo di particolare

SOFTWARE DI MISURA

L’innovativo programma di misura VisionX Pro permette, in pochi click, di acquisire elementi geometrici tramite analisi d ’ i m m a g i n e e d i c r e a r e p r o g r a m m i d i m i s u r a i n g r a d o d i e s e g u i r e m i s u r a z i o n i a u t o m a t i c h e s u p e z z i n o n a l l i n e a t i premendo un solo pulsante Nei casi più complessi, il software propone molteplici parametri di acquisizione, come la rimozione automatica delle imperfezioni o l’acquisizione dei bordi con basso contrasto, per garantire un’impeccabile e ripetitiva rilevazione degli elementi

In fase di programmazione il software guida completamente l’utente, proponendo le funzioni di messa a fuoco automatica e d’illuminazione automatica, per selezionare la migliore

visione possibile. Grazie ai vari livelli di accesso per gli operatori, il controllo si completa in pochi istanti con una semplice pressione del pulsante di misura.

I r i s u l t a t i v e n g o n o v i s u a l i z z a t i c o n chiare indicazioni OK e NG in base alle tolleranze impostate Con il pulsante PRINT è possibile creare un report istantaneo in formato PDF.

STATISTICA AVANZATA INCLUSA

I l s o f t w a r e V i s i o n X P r o i n c l u d e i n d o t a z i o n e s t a n d a r d s i a f u n z i o n i b a s e d i a n a l i s i s t a t i s t i c a , c o n s u l t a b i l i e e s p o rt a b i l i a n c h e i n t e m p o r e a l e , s i a f u n z i o n i d i s t a t i s t i c a a v a nz a t a , g r a z i e a l l e q u a l i è p o s s i b i l e a n a l i z z a r e d e t t a g l i a t am e n t e o g n i s i n g o l a q u o t a t r a m i t e v a r i c o e ff i c i e n t i , c o m e C P, C P K , 6 , 4 , 3 S o n o c o m p r e s e n e l s o f t w a r e a n c h e l ’ a n a l i s i d e l l e c a r t e d i controllo e la possibilità d’impostare regole per monitorare la deriva del processo produttivo.

MODULI SOFTWARE AGGIUNTIVI E ACCESSORI

Il modulo software per importazione CAD e GD&T permette la creazione istantanea di un programma di misura partendo dal disegno CAD; è consigliato per ridurre i tempi di creaz i o n e q u a n d o i l p e z z o d a m i s u r a r e h a m o l t e g e o m e t r i e complesse

Il modulo software Q-DAS consente una perfetta integraz i o n e d e l l a m a c c h i n a c o n i l s i s t e m a d i g e s t i o n e q u a l i t à Q-DAS e permette di sfruttarne al massimo le potenzialità I l m o d u l o s o f t w a r e p e r e s p o r t a z i o n e d a t i a v a n z a t a T X T, Excel e Server aggiunge la possibilità di esportare i risultati di ogni misura in formato personalizzato.

SONDA OTTICA

PER MISURA

DI ALTEZZE

I modelli più grandi della serie FLASH sono equipaggiabili con una sonda ottica, in grado di effettuare misure di altezze con precisioni elevatissime La misura avviene tramite un l a s e r p u n t i f o r m e , c h e r i m b a l z a n d o s u l l a s u p e r f i c i e d e l pezzo, permette al software di calcolarne l’altezza.

Insieme alla sonda ottica, vengono abilitate due funzioni extra del software di misura VisionX Pro: misura di altezze e di planarità Grazie all’incredibile semplicità del software, è possibile selezionare i punti da rilevare di un singolo pezzo con un semplice click, per poi replicare la misura su tutti i pezzi rilevati sulla tavola dalla macchina

P e r m i s u re 3 D p i ù a p p r o f o n d i t e è d i s p o n i b i l e , s o l o p e r i modelli VX3500 e VX8500, una sonda laser in grado di scansionare la superficie del pezzo ed eseguire misure su profili sviluppati in altezza

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le reazioni organizzative in eventi imprevisti e di crisi Un’organizzazione deve essere in grado di rispondere in modo coerente all’evoluzione e ai cambiamenti del contesto, mostrando diligenza nell’applicare le regole che governano le componenti prevedibili e stabili dei processi, attenzione allo scenario, capacità di adattare prontamente ed efficacemente la propria linea d’azione. In sostanza, attivare una trasformazione in grado di applicare cambiamenti drastici e immediati quando nell’ambiente aziendale si verificano circostanze nuove, imprevedibili e a volte traumatiche.

Il Risk-based Thinking

Data la natura mutevole degli scenari, g l i s t a n d a r d d i u l t i m a g e n e r a z i o n e , c o m p r e s i q u e l l i p e r l ’ a c c r e d i t a m e n t o d e g l i o r g a n i s m i d i v a l u t a z i o n e d e l l a conformità, richiedono alle organizzazioni di contestualizzare il proprio sistema di gestione e di definire le regole del com por t am ent o or g anizzat ivo In sostanza, si evidenzia una minore rigidità dei requisiti e una maggiore libert à d a p a r t e d e l l e o r g a n i z z a z i o n i n e l progettare e stabilire il proprio sistema di gestione Una maggiore liber tà che deve però essere suppor tata anche da u n a p i ù a m p i a c o m p e t e n z a m a n a g eriale e da una più evoluta responsabilit à d e l l e o r g a n i z z a z i o n i n e l g a r a n t i r e l’efficacia del processo di autoregolamentazione Tutto ciò implica una trasformazione culturale che la definizion e d i R i s k - b a s e d T h i n k i n g u t i l i z z a t a

SHORT INTERRUPTIONS

& PIN INTERRUPTION

ISO 16750-2, LV 124, VW 80000

dalla ISO 9001:2015 riprende anche n e l l e n o r m e d e l l a s e r i e I S O 1 7 0 0 1 Una trasformazione che punta non solo a migliorare il sistema di gestione finalizzato al risultato, ma anche a rendere esplicito il processo logico che ha generato quel risultato, così da consentire un ’ ancora più efficace valutazione d e l l a c o n f o r m i t à a c c r e d i t a t a . S o p r a ttutto per quanto riguarda le organizzazioni più grandi e complesse, l’implem e n t a z i o n e d e l R i s k - b a s e d T h i n k i n g compor ta la definizione di metodi, strumenti e competenze specifiche. Il princ i p a l e r i f e r i m e n t o n o r m a t i v o p e r a ff r ont ar e s is t em at icam ent e l a g es t ione del rischio si trova negli standard sviluppati dal Comitato Tecnico ISO/TC 262, in par ticolare:

– I S O 3 1 0 0 0 “ G e s t i o n e d e l r i s c h i o –Linee guida”;

– I E C 3 1 0 1 0 “ G e s t i o n e d e l r i s c h i o –Tecniche di valutazione del rischio”;

– IS O 31050 “ L inee g uida per l a g estione dei rischi emergenti per migliorare la resilienza”, attualmente in fase di sviluppo

L’intelligenza valutativa

Oltre alla capacità di applicare i requis i t i e d i m i g l i o r a r e c o n t i n u a m e n t e i n base ai cambiamenti del contesto e del quadro delle aspettative, l’organizzaz i o n e d e v e q u i n d i d i m o s t r a r e l a p r op r i a c a p a c i t à d ’ i n n o v a r e e d i t r a s f o rm a r s i i n f u n z i o n e d e g l i i m p r e v i s t i I n questo senso, la valutazione della confor mità accreditata deve tenere conto

di queste competenze, ovvero sapere v a l u t a r e l ’ i n t e l l i g e n z a o r g a n i z z a t i v a U n c o m p i t o s i c u r a m e n t e d i f f i c i l e d a svolgere, che richiede al valutatore una crescente capacità di comprendere ed e s a m i n a r e c r i t i c a m e n t e i l c o m p o r t amento delle organizzazioni, anche nelle azioni messe in atto per reagire efficacemente a qualsiasi evento inatteso di tipo economico, sanitario, geopolitico, climatico, energetico, ecc Per identificare le componenti di questa incer tezza, come per ogni processo di misuraz i o n e , o c c o r r e i d e n t i f i c a r e l e g i u s t e contromisure: il processo di valutazione deve per questo essere basato sulla formazione di una intelligenza valutativa Intesa, tra l’altro, come la capacità d e i v a l u t a t o r i d i u t i l i z z a r e l e p r o p r i e c a p a c i t à l o g i c o - d e d u t t i v e p e r c o mprendere la complessità dell’ organizzazione e del suo contesto Oltre che per analizzare i processi decisionali, strategici e operativi ad essi associati. Per questo compito, l’esigenza di sempre maggiori prestazioni da par te del team di valutazione, richiede il coinvolgimento più frequente e più ampio di s p e c i a l i s t i e d i p a r t i i n t e r e s s a t e . C o s ì da garantire un approccio interdisciplin a r e , d i n a m i c o e i n c l u s i v o , a l l ’ i n t e r o pr og r am m a di val ut azione del l a conformità accreditata.

S C A R I C A Q U I l ’ a r t i c o l o i n t e g r a l e “Risk Management, Conformity Assessment, and Evalutation of Organizational Intelligence in Scenarios of Change and Crisis”.

I t e s t E - 1 0 e d E - 1 3 , e s s e n d o e n t r a m b i t e s t d ’ i n t e r r u z i o n e , h a n n o u n a s e r i e d i t e m p i d i a p e r t u r a e chiusura. Il test E-10 r a p p r e s e n t a l ’ i n t e rruzione delle tensioni di alimentazione, mentre la prova E-13

viene applicata alle linee di segnal e o d a t i n o n ché alle linee di ritorno T 31 Questi scen a r i r e p l i c a n o i problemi dei fals i c o n t a t t i e gli effetti di rimbalzo dei relè Il lab o r a t o r i o I N T E K spa, attivo nel settore automotive da quasi 30 anni, è in grado di effettuare prove in piena conformità agli standard dei principali produttori automobilistici internazionali

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NEWS t

Scannerizza il QR-Code per maggiori informazioni su CIBE e tutti i suoi prodotti e servizi metrologici.

L’AZIENDA

Dal 1983 il laboratorio metrologico CIBE è specializzato nell’offrire servizi di prova, tarature e certificazioni di masse, pesiere e strumenti per pesare, ed è un punto di riferimento nell’ambito della metrologia tecnica e legale in Europa

La sua missione è quella di dare supporto a tutti gli utilizzatori e ai for nitori di strumenti e servizi nel settore delle masse e degli strumenti per pesare

SERVIZI PROVE SU STRUMENTI PER PESARE

Bilance, indicatori di peso, celle di carico, selezionatrici ponderali, riempitrici gravimetriche, totalizzatori a funzionamento continuo e discontinuo, da sottoporre alle prove previste dalla pertinente documentazione OIML o EN e richieste per l’esame CE del Tipo Tutte le prove sono effettuate in conformità alle procedure riportate nei seguenti documenti normativi:

– EN 45501 e OIML R76 per strumenti per pesare non automatici, OIML R 60 per celle di carico;

– OIML R61– R51– R50 – R107 per sistemi di pesatura a funzionamento automatico

SERVIZIO DI TARATURA LAT

CIBE è laboratorio LAT accreditato per tarature di masse, pesiere e strumenti per pesare a funzionamento non automatico e auto-

STRUMENTI

– PESI SINGOLI: Pesi in acciaio INOX in classe di precisione M1; masse OIML in fusione di ghisa classe di precisione M1; masse in classe di precisione M1 per bilance di grossa portata; masse a disco e aste porta pesi in classe di precisione M1; p e s i i n acciaio INOX classe di precisione F1, pesi campione in acciaio INOX classi di precisione E1-E2

CIBE ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione per la qualità in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015 per la commercializzazione di masse, consulenza metrologica, servizi di taratura masse, verifica e taratura di strumenti di pesatura e di misura

I l s i t o w e b w w w. c i b e l a b . i t c o n t i e n e t u t t e l e i n f o r m a z i o n i s u i servizi e prodotti offerti

matico (selezionatrici ponderali e riempitrici gravimetriche) La tabella di accreditamento è pubblicata su www.accredia.it

FORMAZIONE COSTANTE

CIBE organizza corsi e interventi formativi studiati per diffondere la conoscenza metrologica e i temi della qualità delle misure

Ad esempio:La metrologia legale – La metrologia tecnico-scientifica – La taratura di masse e bilance – La verificazione periodica di strumenti per pesare

VERIFICAZIONE PERIODICA

I l l a b o r a t o r i o m e t r o l o g i c o C I B E e ff e t t u a v e r i f i c a z i o n i p e r i o d iche, su tutto il territorio nazionale, di diverse tipologie di strum e n t i p e r p e s a r e , s i a a f u n z i o n a m e n t o n o n a u t o m a t i c o c h e a f u n z i o n a m e n t o a u t o m a t i c o : b i l a n c e – p i a t t a f o r m e d i p e s o –selezionatrici ponderali – riempitrici gravimetriche.

– ACCESSORI: Custodie in legno, plastic a e a l l u m i n i o p e r p e s i s i n g o l i e s e t d i p e s i ; m a n i g l i e , pinze, pennellini e altri accessori.

PESIERE: Pesiere in legno e in alluminio con set di pesi in acciaio INOX in classe di precsione M1, F1, E2.

Measures You Can Trust

Da oltre 30 anni CIBE è un punto di riferimento nell’ambito della Metrologia Legale e tecnica in Italia e in Europa Il nostro obiettivo è quello di aiutare i clienti nella scelta delle migliori soluzioni per soddisfare le loro esigenze in ambito metrologico, offrendo supporto con la nostra ampia gamma di prodotti e servizi, nel pieno rispetto delle normative vigenti

CIBE offre:

• Servizi di taratura ACCREDIA per pesi, masse e bilance;

• Rapporti di prova per bilance, indicatori di peso,

• sistemi di pesatura automatica e celle di carico;

• Verificazione Periodica di strumenti per pesare;

• Formazione e consulenza sulla metrologia legale e scientifica;

• Vendita di pesi, pesiere e masse di grossa portata.

T M  44 Via Picasso 18/20 – 20025 Legnano (MI) Tel. 0331/466611 – Fax 011/465490
it Web:
E-mail: marketing@cibelab
www.cibelab.it
– S O F T WA R E : S o f t w
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“Fare e Formare”: l’esperienza della Summer School 2023

Dalla collaborazione tra Accredia e INRiM è nato un progetto di formazione tecnica interamente dedicata alla taratura

Chi più di un ente di accreditamento sa quanto debba essere competente colui che opera all’interno di un laboratorio di taratura. Chi più di un ente di accred i t a m e n t o s a c h e t i p o d i f o r m a z i o n e debba ricevere il personale che esegue una taratura Chi più di un ente di accreditamento, che ha imparato da un I s t i t u t o N a z i o n a l e d i M e t r o l o g i a , s a c o s a s i g n i f i c a n o t a r a t u r a , r i f e r i b i l i t à metrologica e incer tezza di misura, e quanto sia impor tante una preparazion e t e o r i c a c o m p l e t a p e r m u o v e r s i i n autonomia in un laboratorio di taratura. Q u e s t e l e c o n s i d e r a z i o n i c h e h a n n o por tato Accredia e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) di Torino a organizzare congiuntamente una “ summer school” dedicata proprio alla for mazione degli operatori di laborat o r i o , f o r t i a n c h e d e l l a s t r e t t i s s i m a e decennale collaborazione esistente tra i due enti.

Presupposti che emergono chiaramente anche dalle parole del professor Massimo De Felice, Presidente di Accredia, che il 5 giugno 2023 ha inaugurato i lavori della Summer School 2023, dal titolo “Strumenti per pesare e microdosatori, strumentazione elettrica in bassa frequenza – Tarature sotto accreditamento ” . Il professor De Felice ha infatti così definito l’iniziativa: “Adattare le esperienze realizzate con successo in altri settori professionali ai problemi dell’accreditamento e della verifica di qualità, con lo stile del “fare e formare”: partire dal problem a, com prendere il problema, definire un metodo d’interpretazione delle norme, compilare un piano per l’azione, dare i passi concreti e, in alcuni casi, gli strumenti per l’azion e r i s o l u t i v a , v e r i f i c a r e i l r i s u l t a t o e i l procedimento”

L’iniziativa della Summer School 2023, realizzata dal Dipar timento Laboratori di Taratura di Accredia e da INRiM, è l a p r i m a e s p e r i e n z a r e a l i z z a t a d a l l a Accredia Academy, il nuovo progetto

pens at o per dif f onder e l a cul t ur a dell’accreditamento, per sostenere lo sviluppo delle imprese e delle istituzioni e p e r c o n t r i b u i r e a t u t e l a r e l ’ e f f i c i e n z a qualitativa dei mercati, arricchendo il patrimonio di conoscenze messe a disposizione degli operatori economici, che a vario titolo hanno a che fare con l’accreditamento

La Summer School 2023 ha offer to un percorso didattico-for mativo della dur a t a d i b e n 5 8 o r e s u l l e c o m p e t e n z e n e c e s s a r i e a d a f f r o n t a r e a t t i v i t à d i tarature organizzate secondo un sistem a d i g e s t i o n e c o n f o r m e a l l a n o r m a U N I C E I E N I S O / I E C 1 7 0 2 5 : 2 0 1 8 , s p e c i f i c a t a m e n t e n e l l ’ a m b i t o d i d u e aree tecniche: gli strumenti per pesare a funzionamento non automatico (noti a n c h e c o n i l t e r m i n e inglese NAWI) e i microdosatori, e la strumentazione elettrica in bassa frequenza Il percorso è stato progettato per consolidare e approfondire l e c o n o s c e n z e d e l p e rs o n a l e o p e r a n t e a l l ’ i nt e r n o d e l s i s t e m a i t a l i an o d i a c c r e d i t a m e n t o , s i a d i r e t t a m e n t e c o m e c o l l a b o r a t o r i d i A c c r edia (in qualità di ispettori, tecnici e di sistema, o esper ti tecnici), sia indir e t t a m e n t e p e r c h é i n s e -

riti in laboratori accreditati o in fase di accredit a m e n t o . Ta l e p e r c o r s o s i è a r t i c o l a t o i n u n a s e s s i o n e teorica general e, int er am ent e e r o g a t a i n m od a l i t à o n - l i n e , m e d i a n t e c i nq u e m o d u l i d idattici della durata di tre ore ciascuno e una successiva sessione tecnico-pratic a ( p e r o g n u n a d e l l e a r e e t e c n i c h e individuate), ulteriormente suddivisa in una par te teorica erogata in modalità on-line mediante due moduli didattici, sempre della durata di tre ore ciascuno, e un modulo di otto ore avente per oggetto le nozioni di sicurezza (rischio m e d i o ) n e c e s s a r i e p e r o p e r a r e s u l l a s t r u m e n t a z i o n e , e i n u n ’ e s p e r i e n z a pratica della durata di tre giorni, svolta totalmente in presenza presso i laborat o r i p r e s e n t i n e l c a m p u s d i I N R i M a Torino.

Le lezioni erogate dai 15 docenti coinvolti (provenienti sia dal Dipar timento Laboratori di Taratura di Accredia sia dal parco di ricercatori e tecnologi di

L A P A G I N A D I A C C R E D I A s A cura di Rosalba Mugno (Accredia) e Diego Orgiazzi (Accredia) T M N. 3/23  45

I N R i M ) s o n o s t a t e p r o g e t t a t e p e r a pp r o f o n d i r e c o n e s e m p i a p p l i c a t i v i e dis cus s ioni g l i as pet t i g es t ional i del l e attività di taratura L’ottica con cui sono stati riletti alcuni passi della nor ma di accreditamento è stata quella di focal i z z a r e l o s g u a r d o d e i p a r t e c i p a n t i sugli obiettivi specifici dell’organizzazione delle attività di taratura, abband o n a n d o l a g e n e r a l i t à e p u n t a n d o sulla specificità delle tarature. Un’inter a s e s s i o n e è s t a t a q u i n d i d e d i c a t a a l l ’ o r g a n i z z a z i o n e d e l l e p r o c e d u r e t e c n i c h e , a l l a l o r o f u n z i o n a l i t à e a l l a organizzazione in funzione delle poss ibil i s ol uzioni t ecnico-or g anizzat ive, d e l l a d i s p o n i b i l i t à d i r i s o r s e e d e l l e modalità di archiviazione delle correl a t e r e g i s t r a z i o n i U n a p a r t e f o n d amentale del corso è stata inoltre dedicata alle nozioni di base di statistica e

d i v a l u t a z i o n e d ’ i n c e rt e z z a , i n m o d o c h e i p a r t e c i p a n t i p o t e s s e r o disporre degli strumenti m a t e m a t i c i d i b a s e e a c q u i s i r e i c o n c e t t i m et r o l o g i c i f o n d a m e n t a l i p e r e s e g u i r e i l c o r r e t t o b i l a n c i o d ’ i n c e r t e z z a da associare al risultato d i u n a m i s u r a I n f i n e , g r a z i e a l l a c o l l a b o r azione con INRiM, nella f a s e d i a p p r e n d i m e n t o pratico presso il campus di Torino, i par tecipanti a l l a S u m m e r S c h o o l 2023 hanno potuto confrontarsi con i processi di laboratorio, applicando la teoria a situazioni concrete di taratura di strumenti e campioni A n c h e i n u m e r i d a n n o u n p o s i t i v o r iscontro a questa prima esperienza di “ s u m m e r s c h o o l ” : 8 9 i p a r t e c i p a n t i c o m p l e s s i v i , t r a c u i d i p e n d e n t i d i A ccredia e di INRiM (a sottolineare l’attenzione che i due enti dimostrano per la formazione interna), ispettori/espert i q u a l i f i c a t i d a A c c r e d i a , p e r s o n a l e di laboratori e di organismi accreditati (o accreditandi) da Accredia, espert i i n a t t i v i t à d i l a b o r a t o r i e d i o r g a n is m i a c c r e d i t a t i , d i p e n d e n t i d i p u b b l iche am m inis t r azioni cent r al i e per if eriche O l t r e a 3 5 p a r t e c ip a n t i i n t e r e s s a t i a l l a s ol a s e s s i o n e t e o r i c a g e n er a l e e 2 6 u d i t o r i ( c h e

h a n n o u s u f r u i t o d e i s o l i m o d u l i d i d a tt i c i o n - l i n e ) , b e n 2 8 d i s c e n t i h a n n o c o m p l e t a t o l ’ i n t e r o p e r c o r s o p r e s s o i l a b o r a t o r i d i I N R i M e s o s t e n e n d o a n c h e g l i e s a m i f i n a l i : o g n u n o d i l o r o d i s p o n e o r a d i m a t e r i a l i e r i f e r i m e n t i n e c e s s a r i p e r o p e r a r e , a p a r t i r e d a l l a n o r m a d i a c c r e d i t a m e n t o d e i l a b o r at o r i d i t a r a t u r a , d a l l e n o r m e t e c n i c h e d i t a r a t u r a m e s s e a d i s p o s i z i o n e d a U N I ( g r a z i e a l p a t r o c i n i o d i U N IT R A I N ) , n o n c h é d i a l c u n i s t r u m e n t i i n f o r m a t i c i e d i e l a b o r a z i o n e s t a t i s t ic a . In conclusione, come ha sottolineato il Direttore Generale di Accredia Filippo Trifiletti, inter venuto a Torino il 29 giugno nel corso della cerimonia di consegna degli attestati di par tecipazione:

“ Q u e s t a e s p e r i e n z a r a p p r e s e n t a u n s a l t o d i q u a l i t à n e l l ’ i m p e g n o c h e A ccred ia d ed ica a l m ig liora m ento d elle c o m p e t e n z e . M a i p r i m a d ’ o r a s i e r a o r g a n i z z a t o u n c o r s o c o s ì l u n g o e impegnativo, che merita perciò di rappresentare una pietra miliare nel perc o r s o d i c o s t r u z i o n e d e l l a A c c r e d i a A c a d e m y. L a f o r m a z i o n e q u a l i f i c a t a d a l l i v e l l o t e c n i c o , c h e A c c r e d i a p u ò erogare grazie al proprio ruolo istituz i o n a l e e a l l a r e t e d i c o l l a b o r a z i o n i con i propri soci, è certamente un altro v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’ a c c r e d i t a m e n t o nazionale” .

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LA PAGINA DI ACCREDIA  N . 0 3  2 0 2 3

La pagina di IMEKO

Aggiornamenti sulle attività IMEKO nel 2023

AN INTRODUCTION TO IMEKO

IMEKO, International Measurement Confederation, has been added to the permanent collaborations to the Journ a l s t a r t i n g f r o m t h e b e g i n n i n g o f 2 0 1 4 T h i s s e c t i o n c o n t a i n s i n f o r m a t i o n a b o u t t h e A s s o c i a t i o n , p u b l i c ations, events and news of interest to our readers.

RIASSUNTO

IMEKO, International Measurement Confederation, si è aggiunta tra i collaboratori stabili della Rivista a par tire dall’inizio del 2014 Questa rubrica contiene informazioni sull’Associazione, pubblicazioni, eventi e notizie di utilità per i nostri lettori

Come ricordato nel precedente numero, il XXIV World Congress IMEKO avrà luogo ad Amburgo, in Germania, il 26-29 Agosto 2024, mentre le General Council Sessions si terranno a Budapest, in Ungheria, tra l’8 e il 9 settembre 2023 Si coglie qui l’occasione per commemorare questi eventi, ricordand o c h e l ’ i n i z i o d i I M E K O d a t a d e l 1958 e avvenne appunto tramite la prim a r i u n i o n e u f f i c i a l e , l a q u a l e h a a vv i a t o , n o n s e n z a f a t i c a m a c o n t a n t a d e t e r m i n a z i o n e , l a C o n f e d e r a z i o n e che tutti oggi conosciamo. Attraverso alcune testimonianze dirette si vogliono qui ricordare brevemente gli inizi e gli sforzi di questi primi 65 anni di vita di IMEKO, iniziando con le parole del D r. Ta m á s K e m é n y, p e r l u n g o t e m p o s e g r e t a r i o g e n e r a l e I M E K O , s u l P r o f . G y ö r g y S t r i k e r ( 1 9 1 3 - 1 9 9 2 ) i l quale, dopo aver studiato in Austria e passato dieci anni di esilio negli Stati U n i t i , è t o r n a t o i n U n g h e r i a ( s u a m adrepatria) e, pieno di energia e di entus i a s m o , h a c o n t r i b u i t o a f o n d a r e u n o s t a b i l i m e n t o p e r l a f a b b r i c a z i o n e d i strumenti di misura elettronica, il Cent r a l M e a s u r e m e n t R e s e a r c h L a b o r at or y, ha co -f on d a t o il Dip a r t im e nt o d i Strumentazione alla Budapest Technical University, la Scientific Society for M e a s u r e m e n t a n d A u t o m a t i o n e h a

organizzato la prima conferenza intern a z i o n a l e d i I M E K O s u l l a m i s u r a z i one Nel 1958 fu così uno dei fondatori e primo Segretario Generale dell’IMEKO. Il Dr. Striker è stato professore ord i n a r i o p e r 1 5 a n n i p r e s s o i l D i p a r t imento di Strumentazione e Meccanica (successivamente ribattezzata Dipar tim e n t o d i Te c n o l o g i a d e l l a S t r u m e n t az i o n e e M i s u r a ) n e l l a F a c o l t à d ’ I n g eg n er ia E l et t r i c a d el l ’ Un i ve r s i t à di Te cnologia di Budapest (BME) Ha svolto a t t i v i t à d e c i s i v e p e r g a r a n t i r e c h e , durante il periodo della Guerra Fredd a , l ’ U n g h e r i a r i m a n e s s e m e m b r o d i cinque impor tanti organizzazioni mond i a l i d e l l ’ i n g e g n e r i a : I FA C , I M E K O , IFIP, IFORS e IMACS Tutte queste organizzazioni avevano e hanno tuttora un ruolo impor tante nelle relazioni scientifiche internazionali

La nascita di IMEKO è stata preceduta d a u n a c a t e n a d i e v e n t i i n v a r i p a e s i che mostravano un ampio interesse nel campo della misurazione e strumentazione e nel controllo automatico Negli a n n i s u c c e s s i v i a l l a S e c o n d a g u e r r a m o n d i a l e , m o l t e c o n f e r e n z e s u s c a l a locale sorsero su entrambi i lati dell’Oceano Atlantico, mostrando un costante aumento nella par tecipazione internazionale: in par ticolare l’Ungheria e la Svezia hanno svolto un ruolo signifi-

cativo nello spingere verso una conferenza sulle misure di respiro veramente inter nazionale. Nel 1956 il Prof. Striker ha incontrato al Congresso dell’Accademia Svedese d’Ingegneria gli specialisti stranieri su cui fare affidamento nell’organizzazione di IMEKO

All’inizio del 1958, proprio attraverso queste relazioni personali, ha concord a t o c o n l e s o c i e t à p o l a c c h e e r u s s e l ’ o r g a n i z z a z i o n e d e l l a p r i m a c o n f erenza inter nazionale a Budapest, nell ’ o t t o b r e d e l l o s t e s s o a n n o . L o s t a t u t o definitivo fu disposto nel 1964 al Congresso di Stoccolma, tra le cui missioni vi era il compito di organizzare Convegni triennali, da tenersi alternativament e n e i p a e s i o r i e n t a l i e o c c i d e n t a l i d e l l ’ o r g a n i z z a z i o n e , c h e h a p o r t a t o alla serie dei World Congress IMEKO si espanse gradualmente attraverso gli anni, definendosi come una famiglia di scienziati in crescita nonostante i vari conflitti politici internazionali che hanno dominato gli anni ’60, contribuend o a c r e a r e u n b u c o n e l l a c o r t i n a d i f e r r o . I M E K O c o n t a o g g i 4 2 m e m b r i i s t i t u z i o n a l i d a i 5 c o n t i n e n t i , c o n i l Wo r l d C o n g r e s s t r i e n n a l e c h e a t t r a e oltre 1 000 par tecipanti Si ricordano qui brevemente alcune iniz i a t i v e i n e s s e r e d i I M E K O . I l t e m a d e l l a g i o r n a t a d e l l a m e t r o l o g i a e r a “ M i s u r a z i o n i a s o s t e g n o d e l s i s t e m a alimentare globale”

Connesso al tema, il TC24 è stato dedic a t o a l l e M i s u r e C h i m i c h e , c e l e b r a t o c o n u n l a b o r a t o r i o o n l i n e d u r a n t e g l i I M E K O Ta l k s o n C h e m i c a l M e a s u r ements. Il tema principale ver teva sulla misura della concentrazione di pesticidi nella frutta, strettamente regolamentata da leggi a tutela della salute pubblica, con il tema “Le misure per sosten e r e i l s i s t e m a a l i m e n t a r e g l o b a l e ” . S e m p r e s u l c i b o è i n p r o g r a m m a l a conferenza del TC 23 – Metrology in Food and Nutrition - organizzata press o A N S E S , l ’ a g e n z i a d i v a l u t a z i o n e

L A P A G I N A D I I M E K O s Rubrica a cura di Daniele Fontanelli (daniele.fontanelli@unitn.it) T M N. 3/23  47

francese per l’alimentazione e la nutriz i o n e , p r e s e n t a t a n e l l a n e w s l e t t e r

IMEKO di giugno Il TC17 organizza l’ISMCR23, che si terrà dal 21 al 22 settembre 2023 alla Technical University di Iasi in Romania; il TC10 organizza negli stessi giorni la conferenza su M e a s u r e m e n t f o r D i a g n o s t i c s , Optimization and Control a Delft, in Olanda; il TC4 organizza l’IMEKO I n t e r n a t i o n a l S y m p o s i u m a n d Wo r k s h o p o n A D C a n d D A C Modelling and Testing (IWADC) a Pordenone, sempre nelle gior nate del 21 e 22 settembre 2023, e Metroarcheo dal 19 al 21 ottobre a Roma La conferenza congiunta, che si terrà dall’11 al 13 ottobre a Madeira in Por togallo, vedrà gli sforz i c o n g i u n t i d e l T C 8 - Tr a c e a b i l i t y i n M e t r o l o g y N e w C h a l l e n g e s a n d Oppor tunities – del TC11 - TIC for Conf i d e n c e a n d S a f e t y ” – e d e l T C 2 4New Perspectives in Chemical Measurements Infine il TC23 organizza l’IMEKOFOODS Conference, dal 25 a l 2 7 o t t o b r e 2 0 2 3 p r e s s o M a i s o n sAlfor t (Parigi), e il TC20 organizza la conferenza sulle misure per l’ener gia, che si terrà dal 4 al 6 settembre 2023 a Braunschweig, Germania Si ricorda qui anche il centesimo anniv e r s a r i o d e l l a m e t r o l o g i a i n K a z a k istan, celebrato durante la conferenza “La misurazione come base di Global Trust”, tenutasi ad Astana, la capitale d e l K a z a k i s t a n , i l 2 5 m a g g i o 2 0 2 3 . Infine, si documenta il primo incontro s u l l a d i g i t a l i z z a z i o n e , o r g a n i z z a t o o l t r e c h e d a l T C 6 , d e d i c a t o a q u e s t o a r g o m e n t o , a n c h e d a a l t r i c o m i t a t i IMEKO. I presidenti dei TC sono invitati a p r e n d e r e i n c o n s i d e r a z i o n e i l l o r o coinvolgimento sull’argomento, propon e n d o i d e e e d e l e g a n d o u n o o p i ù membri a questo gruppo di lavoro

ACTA IMEKO

A m a g g i o 2 0 2 3 è u s c i t o i n t e r a m e n t e online il secondo numero del 2023 di ACTA IMEKO, il quale raccoglie ben 1 5 c o n t r i b u t i c h e n o n r i g u a r d a n o u n e v e n t o s p e c i f i c o , m a c o p r o n o v a r i aspetti: dai sistemi radar ai conver tito-

ri, ai sistemi e agli strumenti per il monit o r a g g i o a m b i e n t a l e I n v e c e i l p r i m o agosto 2023 è uscito il terzo numero del 2023 di ACTA IMEKO, contenent e u n a s e r i e d i i n t e r e s s a n t i a r t i c o l i scientifici dedicati a Measurement Sys t e m s a n d I n s t r u m e n t s b a s e d o n I o T Technologies for Health

G l i a r t i c o l i a c c o l t i i n q u e s t o n u m e r o contemplano, sotto diversi punti di vis t a , l ’ i m p o r t a n z a d e i s i s t e m i e d e g l i strumenti di misura per le applicazioni IoT legate alla salute In questi lavori si p o s s o n o r i n t r a c c i a r e a s p e t t i c o m u n i , d a l m o n i t o r a g g i o a b a s s o c o s t o a l l e i n t e r f a c c e w i r e l e s s , e n t r a m b e f o n d amentali per l’IoT

U n t e m a i m p o r t a n t e s o t t o l i n e a t o d a q u e s t i l a v o r i è i l m o n i t o r a g g i o d e l l a qualità dell’aria, che dovrebbe essere analizzato nella vita di tutti i giorni per evitare gravi rischi per la salute

Il curatore principale della rivista, Prof. F r a n c e s c o L a m o n a c a , c i r i c o r d a c h e tutti gli ar ticoli sono ad accesso libero (open access) e si possono consultare sul sito web di ACTA IMEKO, dove è possibile avere accesso anche all’indice delle pubblicazioni.

Inoltre il Prof Lamonaca ci ricorda un ulteriore successo di Acta IMEKO, che nell’ultima classifica di Scimago sale al t e r z o q u a r t i l e a n c h e i n S t r u m e n t a z i one.

WEBINAR E CORSI DI FORMAZIONE DEL LABORATORIO METROLOGICO CIBE

Il labor at or io m et r ologic o CIBE, c on s e d e a L e g n a n o ( M I ) , è d a a n n i u n p u n t o d i r i f e r i m e n t o i n m a t e r i a d i metrologia tecnica e legale I temi trattati, tutti di forte interesse e attualità, sono volti a chiarire alcuni concetti legati al mondo della pesatura e degli strumenti per pesare. N o n p e r d e r e g l i a p p u n t a m e n t i d e i prossimi mesi: 05/10/2023

Conferma metrologica di bilance; 07/11/2023

Il calcolo del peso minimo (Guida Euramet cg-18 appendice G); 23/11/2023

La taratura di microdosatori (pipette); 29/11/2023

Taratura masse di lavoro.

CIBE organizza inoltre corsi di formazione completamente personalizzati, anche in lingua inglese, per risponder e a l l e e s i g e n z e s p e c i f i c h e d i o g n i c l i e n t e C o n t a t t a c i p e r m a g g i o r i i nformazioni

CIBE è un’azienda italiana del gruppo R i c e L a k e We i g h i n g S y s t e m s , l e a d e r internazionale nel settore della pesatura Il laboratorio metrologico CIBE vanta più di 30 anni di esperienza nel settore metrologico e offre un’ampia gamma di servizi per ogni esigenza

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TAMBURINI, DA SEMPRE UNA CONFERMA QUANDO SI PARLA DI PRECISIONE

In Tamburini, la precisione è tutto.

Continui investimenti in tecnologia pongono i Laboratori Metrologici di Tamburini al centro di una costante ricerca per offrire al cliente un prodotto ed un servizio accurato, sicuro e dalla qualità indiscussa

Il Laboratorio Metrologico di Tamburini è accreditato ACCREDIA e opera in conformità alla normativa europea UNI CEI EN ISO/IEC 17025, effettuando servizio di taratura per strumenti primari ed emette certificati riconosciuti da tutti gli stati firmatari dell’Accordo Multilaterale della “European Cooperation for Accreditation (EA)”, secondo tabella pubblicata sul sito www.accredia.it.

I certificati emessi dal laboratorio ACCREDIA garantiscono la riferibilità metrologica per gli strumenti e i campioni usati nei processi di misurazione attuati dalle aziende che operano in termini di “garanzia della qualità”.

Tamburini produce calibri lisci e filettati, sia standard secondo le normativ e v i g e n t i , e s p e c i a l i p e r q u a l s i a s i e s i g e n z a d i u t i l i z z o c o n s i d e r a n d o l e quote di filettatura e le dimensioni di ingombro

La gamma calibri è realizzata in acciaio legato, altamente indeformabile con durezza superficiale di 63 HRc (raggiungibile dopo tempra)

P e r a p p l i c a z i o n i s p e c i a l i v e n g o n o r e a l i z z a t i c a l i b r i c o n a c c i a i s p e c i f i c i secondo le richieste del cliente.

E per migliorare il rendimento, la durata e l’assenza di attriti, senza alterare le caratteristiche di base, i calibri possono essere sottoposti a una serie di trattamenti superficiali tra cui la ricopertura della parte filettata con un rivestimento esterno (in TIN o DCL) a seconda delle necessità individuate nelle specifiche applicazioni

Tamburini fornisce un servizio di progettazione e costruzione di sistemi di misura “chiavi in mano”, personalizzato in base alle esigenze del cliente.

Inoltre a richiesta può essere rilasciato il Rapporto di Taratura o la Dichiarazione di Conformità, secondo l’uso a cui è destinato

Il servizio è attivo anche per calibri di proprietà di terzi, con taratura periodica pianificata e rilascio della documentazione richiesta.

La nostra missione: essere precisi Dalla produzione al controllo

TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ------D TOR A E metrologi di ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA a sinergia p rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ------D TORIAL ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G ob di controllo A R ARGOMEN Gestione dell’efficienza energetica GLI ESPERTI DI T _ M
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Web: https://uk aerotech com

Persona da contattare: Uwe Fischer

Tel +44/1256855055 - E-mail: ufischer@aerotech com

Aerotech Italy - Santo Neglia

Tel +44(0)7548835640 -E-mail: sneglia@aerotech com

Informazioni su Aerotech

Con sede a Pittsburgh, USA, Aerotech Inc (https://uk.aerotech.com) è u n ’ a z i e n d a p r i v a t e d i m e d i e d i m e n s i o n i F o n d a t a n e l 1 9 7 0 d a Stephen J Botos, Aerotech progetta e produce i migliori sistemi d i c o n t r o l l o d e l m o v i m e n t o e d i p o s i z i o n a m e n t o , d e s t i n a t i a clienti di diverse industrie, della scienza e della ricerca Nello spirito di un’azienda familiare, i proprietari continuano ad attribuir e l a m a s s i m a i m p o r t a n z a a i r a p p o r t i , a p e r t i e i m p r o n t a t i a l l a f i d u c i a , c o n i c l i e n t i , i p a r t n e r c o m m e r c i a l i e i d i p e n d e n t i A Fuerth, in Germania, hanno sede le attività di vendita e assistenza e quelle di montaggio dei sistemi di posizionamento creati ad hoc per il mercato europeo

Le soluzioni di movimento, innovative e di alta precisione, soddisfano tutti i requisiti critici necessari a soddisfare per le attuali applicazioni, particolarmente esigenti Esse vengono utilizzate in svariati campi nei quali sia richiesta un’elevata produttività: tecnologie mediche e applicazioni per le scienze della vita, produzione di semiconduttori e schermi piatti, fotonica, automotive, archiviazione dati, elaborazione laser, industria aerospaziale, produzione elettronica, nonché ispezione e collaudo, fino all’assemblaggio

Dotata di capacità avanzate di analisi e diagnostica, Aerotech fornisce un’assistenza tecnica e un servizio di qualità. Se un prodotto standard non è adatto per una specifica applicazione, il produttore è in grado di fornire componenti e sistemi di movimento speciali, mettendo a frutto anni di competenza ed esperienza La capacità di produzione per applicazioni personalizzate è ulteriormente integrata dall’esperienza nella fornitura di sistemi per operazioni sottovuoto e in camera bianca

Aerotech ha uffici a servizio completo in Germania (Fuerth), Regno Unito (Ramsdell), Cina (Shanghai City) e Taiwan (Taipei City). Aerotech impiega attualmente circa 500 persone in tutto il mondo

TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ------ED TO A E i, metrologi di ogia Forense XIX Congresso io M trologia La riproducibilità de FMEA sinergia p rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ------D TORIAL ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G p ob ti di controllo A R ARGOMEN Gestione dell’efficienza energetica GLI ESPERTI
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Notizie dall’IEEE Instr umentation and Measurement Society

Congressi e tesi di dottorato di ricerca IEEE

ABSTRACT

This column presents the latest news about the activities of t he IEEE Ins t r um ent at ion and Meas ur em ent S ociet y, t he community of measurement within the Institute of Electrical and Electronics Engineers In any issue information about conferences, funding oppor tunities, education activities a n d s t a n d a r d d e v e l o p m e n t a c t i v i t i e s o f t h e S o c i e t y a r e presented.

RIASSUNTO

Q u e s t a r u b r i c a p r e s e n t a g l i u l t i m i a g g i o r n a m e n t i s u l l e a t t i v i t à d e l l ’ I E E E I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t Society, la comunità delle misure nell’ambito dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers Di volta in volta v e n g o n o p r e s e n t a t e i n f o r m a z i o n i s u i c o n g r e s s i , s u l l e oppor tunità di finanziamento, sulle attività di formazione e sugli standards IEEE gestiti dalla Society.

I CONGRESSI DELL’IEEE INSTRUMENTATION AND MEASUREMENT SOCIETY DEL 2024

Nel 2024 le conferenze principali dell’IMS sono previste in presenza. L’I2MTC 2024 si svolgerà Glasgow, Scozia dal 20 al 23 maggio Le indicazioni per partecipare sono sul sito della conferenza La scadenza per l’invio degli articoli è fissata al 24 novembre, mentre la scadenza per la proposta di sessioni speciali è stata fissata al 22 settembre L’edizione successiva si terrà a Chemnitz, Germania, nel 2025. Per l’I2MTC 2024, come per l’I2MTC 2022 e 2023, saranno previste deroghe all’obbligo di presentazione sul posto soltanto per i presentatori impossibilitati a lasciare il Paese di residenza a causa di norme interdittive nazionali o internazionali. Il MeMeA 2024 si terrà a Eindhoven, Olanda, dal 26 al 28 giugno La scadenza per l’invio dei lavori è fissata al 26 febbraio 2024.

DISTINGUISHED LECTURER PROGRAM

I l p r o g r a m m a D i s t i n g u i s h e d L e c t u r e r

(DL) dell’IEEE prevede la selezione, da par te di ciascuna Society, di un ristretto n u m e r o d i d o c e n t i d i e c c e l l e n z a , d a i n v i a r e i n v e s t e d i d i v u l g a t o r i d e l l a c o n o s c e n z a n e i s e t t o r i d ’ i n t e r e s s e a tenere lezioni e seminari su argomenti specifici presso le Università o i Chapter che ne facciano richiesta L’IMS ha u n p r o g r a m m a d i s u c c e s s o c h e , n e l 2023, vede nove DL attivi, e ha spesso visto una buona par tecipazione italiana I DL hanno l’oppor tunità di visitare diverse istituzioni universitarie durante m i s s i o n i r i m b o r s a t e d a l l ’ I M S , p e r l e tratte internazionali, e dai Chapter invitanti, per le tratte nazionali. Ai DL, inoltre, viene data l’oppor tunità di tenere seminari online durante i cicli di webinar o r g a n i z z a t i d a l l ’ I M S i n p r i m a v e r a e autunno. Ogni DL resta in carica per tre anni. Ogni anno tre nuovi Distinguished Lecturers vengono selezionati per rimp i a z z a r e q u e l l i u s c e n t i , d u r a n t e u n a procedura di valutazione comparativa c h e s i s v o l g e n e i g i o r n i d e l l ’ I 2 M T C . Sebbene sia prevista la presenza dei candidati nel centro congressi in cui si s v o l g e l ’ I 2 M T C , l e u l t i m e s e s s i o n i s i sono svolte in modalità ibrida, in considerazione delle difficoltà ancora pre-

senti per viaggiare da alcuni Paesi. Per i l 2 0 2 3 i l g r u p p o d e i D L c o m p r e n d e d u e i t a l i a n i : E r o s P a s e r o e A n t o n i o E s p o s i t o P e r i s o c i G M E E s i t r a t t a d i u n a r i l e v a n t e o p p o r t u n i t à p e r c r e a r e una rete di relazioni inter nazionali in un tempo relativamente limitato Per informazioni sul prossimo bando si può far riferimento al sito https://ieee-ims.or g/dlp.

AGGIORNAMENTI SULLE INIZIATIVE DELL’IMS

Fra il 2022 e il 2023 l’IMS ha varato diver s e nuove iniziat ive, al cune del l e quali già presentate nei numeri precedenti di questa rubrica.

I l M e n t o r s h i p P r o g r a m è a l s e c o n d o anno di applicazione Il programma è stato creato per sostenere gli studenti e i giovani professionisti nel loro svilupp o p r o f e s s i o n a l e , c o n i l s u p p o r t o d i m e n t o r i . Q u e s t o p r o g r a m m a m e t t e i n contatto i membri dell’IMS, a tutti i livelli di esperienza, con esper ti del settore della strumentazione e della misurazion e . I l p r o g r a m m a m i r a a f o r n i r e a i discenti consigli, orientamento professionale e suppor to, di cui hanno bisogno per progredire nella loro carriera Mentre le candidature al ruolo di mentore sono aper te tutto l’anno, quelle dei discenti sono aper te due volte all’anno per un periodo di due settimane Durante questo periodo, i potenziali discenti possono candidarsi a partecipare

1 Marco Par vis, Dip. di Elettronica e Telecomunicazioni, Politecnico di Torino marco.par vis@polito.it

2 Sergio Rapuano, IEEE IMS Vice President Technical and Standards Activities

Dip. Ingegneria, Università del Sannio rapuano@unisannio.it

T M N. 3/23  53 A cura di M. Parvis 1 e S. Rapuano 2
L A P A G I N A D E L L ’ I M S s

La società ICeM Srl - Industria Calibri e Meccanica di precisione, costituita negli anni ’60 sull’esperienza trentennale acquisita dai soci fondatori in aziende del settore, si è specializzata nella costruzione di calibri fissi secondo le normative nazionali e internazionali (UNI, ANSI, DIN, BS, ecc.), lavorazioni di tornitura, fresatura e rettifica conto terzi, costruzione di attrezzature di controllo speciali, costruzione e rigenerazione di utensili a rullare.

I suoi prodotti hanno trovato applicazione nei più svariati settori produttivi: automobilistico, aereonautico, ferrotramviario, nell’industria vetraria e, in particolare, nel settore elettrico con la costruzione dei calibri per il controllo delle filettature CEI, IEC.

Il proprio Laboratorio Metrologico, sulla base dell’esperienza acquisita nel controllo della propria produzione e dalla verifica periodica della propria strumentazione, ha ottenuto da ACCREDIA, l’Ente Italiano di Accreditamento, il riconoscimento come Centro LAT n. 144 (Labo-

Industria Calibri e Meccanica di precisione via Lampugnano 157 –20151 Milano

Tel. 02/40910000 –Fax 02/48200625

Email: info@icmcalibri.it – Web: www.icmcalibri.it

Persona da contattare: Anna Galli

ratorio Accreditato di Taratura) per le grandezze “lunghezze” indicate nella specifica tabella di accreditamento (campioni diametrali lisci; cilindri interni e forcelle lisce da 3 mm a 250 mm; cilindri esterni fino a 300 mm; sfere esterne fino a 100 mm; anelli cilindrici filettati da 3 mm a 90 mm; tamponi cilindrici filettati fino a 300 mm.

I calibri sono costruiti dalla società milanese con acciai indeformabili, trattati termicamente e stabilizzati. La durezza, la finitura superficiale e l’indeformabilità nel tempo garantiscono la loro lunga durata.

Su richiesta, alcuni tipi di calibri possono essere forniti in metallo duro, (widia) carburo di tungsteno. Inoltre tamponi e anelli possono essere anche realizzati con riporto superficiale TIN.

TUTTO MISURE TUTTO MISURE-----Riflessioni NOTIZIE rologia Forense IL TEMA La riproducibilità delle misure nella diagnostica medica ALTRI ARGOMENTI La competenza metrologica in Sanità Salvatore Baglio ele QUALITÀ” TUTTO MISURE TUTTO MISURE-----EDITORIALE monitoraggio elle grandi strutture GLI A campione nazionale del tempo Boe intelligenti per itoraggio delle acque ro colpevole? L’importanza della terminologia Storia: misure meccaniche GLI ESPERTI DI T_M
T_M ■ 58 T M  54

al programma compilando un breve questionario sui loro interessi, aspettative, ecc

Queste informazioni saranno utilizzate per abbinare i potenziali discenti con 3 o più potenziali mentori. L’IMS abbinerà i discenti ai mentori, sulla base delle i n f o r m a z i o n i f o r n i t e , f o r n i r à u n ’ i n t r oduzione iniziale e alcune risorse relative alla creazione di relazioni efficaci tra mentore e discente Successivament e , s p e t t e r à a l m e n t o r e e a l d i s c e n t e costruire il rappor to di mentorship attraverso incontri, comunicazioni, ecc. La par tecipazione dei soci GMEE è fort e m e n t e i n c o r a g g i a t a i n e n t r a m b i i ruoli Ulteriori informazioni, scadenze e domande di par tecipazione sono dis p o n i b i l i s u l s i t o h t t p s : / / i e e e - i m s . or g/mentorship-program.

L’iniziativa “Pitch IMS your professional home” mira a divulgare storie di successo dei soci, a scopo motivazionale per chi è già socio IMS e per chi potrebbe diventarlo, nonché a dimostrare in che modo essere soci dell’IMS possa essere vantaggioso

per la propria carriera professionale. A tale scopo la Society apre ogni anno un bando per raccogliere brevi video, che illustrino i ruoli precedenti, attuali o prossimi dei soci all’interno dell’IMS e in quale misura l’IMS sia la “ casa ” della loro vita professionale L’IMS raccoglie le par tecipazioni al bando, seleziona i migliori inter venti e fornisce un supporto professionale per l’editing audio-video ed eventualmente per la registrazione di una versione definitiva del video, che viene poi pubblicata Gli autori degli interventi più visti o di maggiore qualità riceveranno un gadget IMS e un certificato. I l p r o p o n e n t e d e v e e s s e r e u n s o c i o dell’IMS al momento della presentazione del pitch, il discorso dev’essere in inglese e durare un minuto o meno. Nessun par tecipante può presentare più di due proposte Per ulteriori informazioni, scadenze e modalità di presentazion e delle proposte si può fare riferimento al s i t o h t t p s : / / i e e e - i m s . o r g / p i t c hims-your-professional-home L a r i v i s t a o p e n a c c e s s d e l l ’ I M S , I E E E

O p e n J o u r n a l I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u r e m e n t ( O J I M ) h a d o p p i a t o l a soglia minima di 20 ar ticoli pubblicati nel suo primo anno di vita, prerequisito per ottenere l’Impact Factor. Per festeggiare il successo la rivista regala un ’ esenzione dalla tariffa di pubblicazione a tutti i soci dell’IMS che pubblicherann o u n a r t i c o l o s u l l a r i v i s t a d u r a n t e i l 2 0 2 3 . P e r a v e r e d i r i t t o a l l ’ e s o n e r o , i lavori devono essere accettati e pubblicati nel 2023

L’IMS E LA SCUOLA

“I. GORINI” DEL GMEE

Quest’anno, per la prima volta l’IMS ha cofinanziato la Scuola ”I. Gorini” del GMEE, che si è tenuta a Firenze a partire dal 4 settembre, grazie al lavoro dei presidenti italiani dei comitati tecnici e del Chapter italiano dell’IMS, che hanno fortemente sollecitato il riconoscimento dei meritevoli sforzi del GMEE per realizzare un evento ormai internazionale

AMPLIFICATORI MODULARI CON INTERFACCIA FIELDBUS

I l f u t u r o m o n d o d e l l ’ a u t o m a z i o n e p r es e n t a a g l i u t e n t i s f i d e c o m e i l n e t w o rking, la velocità, l’accuratezza, l’integrazione e l’economicità

L ’ u l t i m a g e n e r a z i o n e d i a m p l i f i c a t o r i burster sta affrontando questa sfida con l ’ i n n o v a t i v o s i s t e m a d i a m p l i f i c a z i o n e

9 2 5 0 / 9 2 5 1 , c h e o ff r e a l t e p r e s t a z i o n i e compatibilità fieldbus in un design modulare e versatile

L a m o d u l a r i t à d i q u e s t i a m p l i f i c a t o r i c o n s e n t e p r e s t a z i o n i s o l i t a m e n t e r i s e rvate a strumenti più complessi. Compatibile con tutti i bus di campo, modulare e f a c i l e d a u t i l i z z a r e , a u n p r e z z o c h e d iv e n t a p i ù c o m p e t i t i v o c o n l ’ a u m e n t a r e delle esigenze, la nuova generazione di amplificatori 9250/9251 unisce per la prima volta tutte le funzionalità che rendono possibile la moderna acquisizione dei d a t i d i m i s u r a I l s i s t e m a c o m b i n a t o d i modulo amplificatore e bus-controller è c o m p a t i b i l e c o n l a r e t e , e s t r e m a m e n t e

preciso, intelligente e adattabile a ogni esigenza e può ess e r e i n t e g r a t o i n q u a l s i a s i configurazione e applicazione esistente I l 9 2 5 0 / 9 2 5 1 s u p p o r t a b u s d i campo basati su Ethernet, come Profinet, Ethercat, Ethernet o interfacce I/O e segnali di processo da sensori straingauge, potenziometri e sensori incrementali di qualsiasi g e n e r e , n o n c h é s e g n a l i d i processo analogici ±10 V Il s is t em a è adat t o per m is urare forza, pressione, spostamento, velocità di rotazione e coppia, comprese le mis u r e c o m b i n a t e Q u a n d o a n c h e i s e n s o r i utilizzati siano burster, il trasferimento dei d a t i n o n s o l o è m o l t o p i ù s e m p l i c e m a anche immune da errori degli utenti, grazie al burster TEDS (transducer electronic data sheet).

Il 9250 a singolo canale è progettato per funzionare in modo autonomo e indipendente oppure in combinazione con il busc o n t r o l l e r 9 2 5 1 p e r f o r m a r e l a v e r s i o n e m u l t i c a n a l e , o ff r e n d o f i n o a 8 c a n a l i d i m i s u r a c h e p o s s o n o e s s e r e l e t t i i n m o d o s i n c r o n o t r a m i t e i l b u s - c o n t r o l l e r G r a z i e all’alto livello di precisione e alla sua capacità di tara, l’amplificatore 9250 è in grado di affrontare le attività di misura più impegnative. La configurazione ultra-semplice

avviene in pochi secondi con la funzione a d u e p u l s a n t i p e r i p a r a m e t r i d i u s c i t a standard È possibile impostare ulteriori parametri utilizzando il software per PC DigiVision tramite la porta USB. Il Bus-controller 9251 offre un’interfaccia v e r s a t i l e a l m o n d o d e l l ’ a u t o m a z i o n e , tramite tutti i più diffusi sistemi fieldbus, in modo che i dati di misura possano essere analizzati esattamente dove sia necessario

Il 9251 si inserisce semplicemente accanto ai moduli di misurazione compatibili con il bus Grazie al loro design slim-fit, i m o d u l i o c c u p e r a n n o p o c o s p a z i o n e l vostro quadro elettrico.

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T M  55
NEWS t
nLA PAGINA DELL’IMS  N . 0 3  ; 2 0 2 3

La nostra società opera da oltre 40 anni nella misura delle grandezze fisiche e ha maturato una competenza specialistica e qualificata in un ampio spettro di impieghi, nei settori dell’industria, della ricerca e del laboratorio La conoscenza ed esperienza applicativa ci porta a risolvere le problematiche di misura utilizzando le migliori tecnologie sviluppate dai primari Marchi dei quali siamo Partner

Ci occupiamo di consulenza tecnica, vendita, assistenza, calibrazioni ed esecuzioni custom

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T M  56 TUTTO MISURE TUTTO MISURE AFFIDABILITÀ------D TOR AL metrologi ogia Forense XIX Congresso In trologia La riproducibilità de is FMEA a sinergia rologica in Sanità Le responsabilità da contatto sociale TUTTO MISURE TUTTO MISURE FFIDABILITÀ------D TORIA In ricordo di due amici EMA delle grandi struttu G pi ob di controllo A R ARGOM N Gestione dell’efficienza energetica
GLI ESPERTI DI T M
m e d i a n t e a l b e r o r o t a n t e R a n g e d i m i s u r a d a 0 , 0 5 a 1 0 N m
p p i a

Se non vince sempre chi la spara più grossa...?

Le prove di corto circuito sulle apparecchiature di manovra e comando (norma EN 60947-3)

DIFFERENT APPROACHES TO MEASUREMENTS FROM THE TESTING WORLD

Our analysis in the field of tests continues analyzing the different approaches to the measures according to the various testing areas

TESTING & DINTORNI

Prosegue la nostra analisi in ambito di prove, analizzando i diversi approcci alle misure a seconda delle tipologie di test.

A r g om ent o di ques t o ar t icol o s ono l e p r o v e d i c o r t o c i r c u i t o a c u i d e v o n o essere sottoposti gli interruttori di man o v r a , i s e z i o n a t o r i , g l i i n t e r r u t t o r i d i manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili (norma di riferimento EN 60947-3).

I l d i s c o r s o p u ò e s s e r e e s t e s o a m o l t e a l t r e a p p a r e c c h i a t u r e d i m a n o v r a e c o m a n d o c h e r i e n t r a n o n e l l a s e r i e d i norme EN 60947-x L’ar ticolo, inoltre, a n a l i z z a l ’ a p p r o c c i o d e l m o n d o U L (USA) in ambito di cor to circuito. I n i z i a n d o c o n u n a p a n o r a m i c a d e l l a n o r m a v e d i a m o c h e l e p r o v e d i t i p o richieste sono sostanzialmente divise in sei sequenze di test, che vanno a esplorare la totalità delle prestazioni dei dispositivi, par tendo dalle analisi ter mic h e p a s s a n d o a l l e v e r i f i c h e d i e l e t t r iche, verifiche prestazionali e, appunto, prove di cor to circuito. In par ticolar e , l a s e q u e n z a I I I e l a s e q u e n z a I V s o n o q u e l l e c h e a n a l i z z e r e m o I l c ostruttore può scegliere se eseguire solo la sequenza III, solo la sequenza IV o e n t r a m b e ; l a d i f f e r e n z a s t a n e l t i p o d’informazione che il costruttore vuole fornire

Nell’esecuzione della sequenza III andranno individuati il valore di corrente di breve durata (Icw ) p e r l a d u r a t a d i u n s e c o n d o c h e i l d i s p o s i t i v o p u ò s o ppor tare senza danni e anche il valore della corrente di picco di chiusura (I cm) c h e p u ò g e s t i r e i l d i s p o s i t i v o s e n z a danni (ovviamente quest’ultimo valore s i a p p l i c a s o l o a i d i s p o s i t i v i i d o n e i e

non ai sezionatori puri, che non possono interrompere né stabilire correnti) Per la verifica di quest’ultimo valore, la p r o v a c o n s i s t e n e l l ’ o p e r a r e d i r e t t amente in chiusura il dispositivo in test su u n c i r c u i t o s e t t a t o a f f i n c h é i n a l m e n o una delle fasi si raggiunga il valore di picco dichiarato; la corrente viene poi fatta circolare per 50 ms e interrotta da un dispositivo ausiliario non in prova La prova di chiusura viene ripetuta una s e c o n d a v o l t a s u l l o s t e s s o a p p a r e cchio. È richiesto che non vi siano saldature dei contatti, che l’apparecchio non presenti pericoli per l’operatore e superi le successive prove dielettriche e termiche.

A prova superata, il costruttore indicherà questi due valori di Icw e I cm: sarà l’installatore a dover poi scegliere il dispos i t i v o d i p r o t e z i o n e d a l c o r t o c i r c u i t o (SCPD) idoneo, ovvero che nelle condizioni d’installazione, data la corrente presunta di cor to circuito in impianto, in caso di guasto inter venga senza superare questi valori. I dati Icw e I cm possono essere utilizzati dall’installatore, che ha la liber tà di scegliere qualsiasi SCPD sul mercato in grado di soddisfare questi requisiti, sia esso un fusibile o u n m a g n e t o t e r m i c o ; f o n d a m e n t a l e , p e r ò , è u n a b u o n a c o m p e t e n z a d a par te dell’installatore, che deve conoscere i dati impiantistici e saperli elaborare.

Passando invece alla prova di sequenza IV, in questo caso è previsto che il costruttore scelga un valore di corrente

di cor to circuito condizionata (I q o I cc) e anche un dispositivo di protezione (magnetotermico o fusibile) da installare a valle del dispositivo in prova Il laboratorio provvederà a settare l’impianto al v a l o r e d i c o r r e n t e d i c o r t o c i r c u i t o r ic h i e s t o e , d o p o a v e r i n s t a l l a t o i l d ispositivo in test e il dispositivo di protezione, andrà a eseguire due prove: – la prova di “O” in cui, con il dispositivo in prova già in posizione di chiuso, viene fatta circolare la corrente stabilita tramite un dispositivo ausiliario esterno fino a che il dispositivo di protezione non avrà interrotto la corrente (o, in caso di fallimento, non sia esploso tutto quanto: situazione che permette di capire, in modo molto diretto, quanto son o “ l u n g h i ” p e r l ’ u m a n a p e r c e z i o n e poche decine di millisecondi di caos e quanta energia si può liberare); – la prova di “CO”, che è uguale alla p r e c e d e n t e m a i n q u e s t o c a s o è i l d is p o s i t i v o i n p r o v a a s t a b i l i r e d i r e t t amente la corrente.

L e v e r i f i c h e d a e s e g u i r e s u c c e s s i v am e n t e s o n o l e s t e s s e p r e s c r i t t e d a l l a sequenza III

In questo caso, a prova superata, il costruttore indicherà la massima corrente di cor to circuito ammissibile nel punto d’installazione e il relativo SCPD da util i z z a r e I d a t i f o r n i t i , i n q u e s t o c a s o , l a s c i a n o m e n o l i b e r t à d i s c e l t a a ll ’ i n s t a l l a t o r e , i n q u a n t o v i n c o l a n o i n modo univoco il tipo di SCPD da utilizzare

T M N. 2/21  57 T M N. 3/23  57
Rubrica a cura di Massimo Mor tarino (redazione@tuttomisure.or g)
Articolo di Flavio Floriani
T E S T I N G & D I N T O R N I s
flavio.floriani@intek.it

Questi dati sono spendibili immediatamente e non richiedono ulteriori analisi da par te dell’installatore B u o n a p r a t i c a è q u e l l a d i e s e g u i r e entrambe le sequenze, in modo da fornire tutti i dati permettendo la massima liber tà di scelta all’installatore Dopo aver fornito una breve spiegazion e s u c o m e v e n g o n o e s e g u i t e q u e s t e p r o v e e v o l e n d o t e s t i m o n i a r e , p e r es p e r i e n z a d i r e t t a , q u a n t o s i a f o n d amentale per la sicurezza di persone e oggetti che ogni costruttore le esegua, veniamo al punto che ritengo necessiti di essere assolutamente trattato.

QUALE VALORE MINIMO PER LA CORRENTE DI CORTO CIRCUITO?

Ad esclusione del valore di corrente di breve durata Icw (che dev’essere, secondo nor ma, almeno 12 volte il valore della corrente nominale dell’apparecchio) non esistono indicazioni normative sui valori di Icm e Iq, che possono essere arbitrariamente s c e l t i d a l c o s t r u t t o r e A l p a r i d e i valori delle prove dielettriche, che so-

no strettamente relazionati con il valore di tensione nominale dell’apparecchio (ad esempio, se l’apparecchio ha t e n s i o n e d ’ i s o l a m e n t o d i 4 0 0 Va c , l a prova dielettrica dovrà essere eseguita a 1.890 Vac, non a 2.200 Vac o meno), perché non si impone un valore minimo di corrente di cor to circuito condizionata che sia legato alla corrente nominale del dispositivo?

Come spesso accade, per ragioni che poco o nulla hanno a che vedere con la tecnica, i costruttori cercano di riempire i cataloghi con valori sempre magg i o r i , p r o b a b i l m e n t e c e r c a n d o d i a tt r a r r e c o m p r a t o r i ; v e d i a m o a l l o r a d ispositivi con correnti nominali di qualche decina di ampere che vantano correnti condizionate di cor to circuito di 50 kA o anche 100 kA

I colleghi di oltreoceano hanno invece adottato un approccio molto differente, che si riassume in Tab. 1 (norma UL 508)

Ovvero, se la tua corrente nominale è X, allora devi eseguire la prova di cort o c i r c u i t o a l v a l o r e c o r r i s p o n d e n t e ; p o t r a i a n c h e f a r l a a v a l o r i m a g g i o r i ,

ma quella è obbligatoria.

Vi s o n o s v a r i a t e r a g i o n i t e c n i c h e c h e avvalorano l’approccio USA rispetto a quello IEC; analizziamo quelle principali:

1. Immaginiamo un interruttore da 10 A che venga installato in un punto ove la corrente presunta di cor tocircuito sia di 100 kA @ 400 Vac (quindi ammett i a m o c h e q u a l c u n o a b b i a d e r i v a t o direttamente dai morsetti del secondar i o d i u n t r a s f o r m a t o r e d a o l t r e 6 3 0 M VA u n c i r c u i t o , p e r a c c e n d e r e u n a v e n t o l a o s i m i l e ) . I l c a b l a g g i o d i u n interruttore da 10 A avviene, secondo nor ma, con cavi di sezione 1,5 mm2 I p o t i z z a n d o d i u t i l i z z a r e a l m e n o u n metro di cavo per la connessione, capiamo subito che il valore di resistenza della sola connessione utilizzata è già m o l t o m a g g i o r e d e l l ’ i m p e d e n z a d i fase che garantirebbe i 100 kA D i f a t t i , e s s e n d o l a c o r r e n t e d i f a s e d i c o r t o c i r c u i t o d i 1 0 0 k A a 4 0 0 Va c , implica un’impedenza di fase di circa 2,3 mΩ; la resistenza del rame è circa 17 mΩ mm2/m, un ordine di grandezza maggiore. Di fatto, il valore di 100 kA diventerà di circa 16 kA.

TESTING & DINTORNI s
T M  58
N . 0 3  2 0 2 3
Tabella 1 – Shor t circuit test current values for devices rated 600 volts or less

Figura 2 – a) Cur va di inter vento registrata con cor to circuito applicato a fusibile da 100 A e corrente di cor tocircuito di 5 kA – Valore di energia di pre-arco 2,118 kA2s ± 9%; b) Cur va d’inter vento registrata con cor to circuito applicato a fusibile da 100 A e corrente di cor tocircuito di 10 kA – Valore di energia di pre-arco 1,833 kA2s ± 9%

namiche e l’effetto termico

In entrambi i casi, se modelliamo l’app a r e c c h i a t u r a i n p r o v a , s i a d a u n punto di vista meccanico, sia termico, troveremo due sistemi che presentano costanti di tempo; questo farà sì che la r i s p o s t a d i q u e s t i s i s t e m i a l l ’ i m p u l s o e n e r g e t i c o d i c o r r e n t e s i a d i f f e r e n t e , ovviamente in funzione del valore del picco ma anche della durata Non è, quindi, assolutamente vero che all’aumentare della corrente di cor to circuito nell’impianto, quando il dispositivo installato è protetto da fusibile, anche gli effetti saranno più dannosi; anzi è probabile che, oltre cer ti valori, le correnti più alte abbiano effetti meno evidenti sull’apparecchiatura

Figura 1 – Fusibile da 63 A inter venuto per corrente di cor to circuito di 10 kA. La bandella interna è totalmente vaporizzata e la sabbia di quar zo ha assorbito l’energia diventando folgorite. L’arco elettrico che si sviluppa all’interno è un plasma, la cui temperatura supera le migliaia di gradi centigradi

La fusione per cor to circuito, cioè quando la corrente che circola nel fusibile è superiore ad almeno dieci volte la sua c o r r e n t e n o m i n a l e , a v v i e n e i n m o d o termicamente adiabatico, ovvero molto rapidamente, senza permettere l’inizio dello scambio ter mico con l’ester-

2. Entrando nello specifico del coordin a m e n t o d e l l e p r o t e z i o n i m e d i a n t e l’impiego di fusibile (normativamente è solo dall’ultima edizione di norma, nel 2020, che è stata inserita la possibilità di testare in laboratorio con un magnetotermico come SCPD), si aprono interessanti spunti di riflessione Il fusibile è un oggetto che sembra molto semplice ma, in realtà, è por tatore di fenomeni fisici molto interessanti: la sua peculiarità è quella di mantenere (più o meno) costante l’energia lasciata passare Esso è composto da una sor ta di bandella metallica preforata interna, che fonde quando la corrente fornisce energia sufficiente; il materiale di riempimento ( s o l i t a m e n t e s a b b i a d i q u a r z o ) h a i l compito di assorbire l’energia termica p r o d o t t a d a l l ’ a r c o e l e t t r i c o d i v e n t a ndo, nel caso di correnti di cor to circuito, folgorite Il contenitore esterno, solitamente ceramico, ha il compito di contenere il tutto. n o ; q u e s t o f e n o m e n o è a l l a b a s e d e l f a t t o c h e l ’ e n e r g i a d i f u s i o n e r i m a n e , a p p u n t o , c o s t a n t e i n d i p e nd e n t e m e n t e d a l v a l o r e d i c o r r e n t e N e l l a F i g 2 , l e cur ve d’inter vento di oscillog r a m m i d i p r o v a p o s s o n o meglio chiarir ne il comportamento R i s u l t a e v i d e n t e c h e p e r tenere costante l’energia di fusione, ovvero il quadrato dell’area della cur va sottesa al grafico dal momento iniziale fino al picco, i valori di p i c c o e d u r a t a v a r i a n o d i c o n s e g u e n z a ; n e l p r i m o os c i l l o g r a m m a c o n c o r r e n t e d i 5 k A i l p i c c o è d i p o c o m eno di 2 k A e il t em po al picco di circa 1,3 ms; ment r e c o n c o r r e n t e d i 1 0 k A abbiamo il picco più alto di circa 2,9 kA ma il tempo al p i c c o s i è r i d o t t o a c i r c a 600 ms. Tralasciamo l’energia d’arco (parte della cur va che va dal picco fino allo zero) in quanto dipende da altre variabili, quali la tensione e il momento in cui avviene l’apertura; essa non altera il compor tamento del fusibile, introduce semplicemente un ’altra quota di energia variabile Questo compor tamento si riflette poi su due aspetti: le sollecitazioni elettrodi-

S e m p l i f i c a n d o u n a s i m u l a z i o n e , p o ssiamo immaginare di risolvere l’equaz i o n e d e l c a l o r e s u u n d o m i n i o b i d imensionale, ipotizzando di utilizzare c o m e t e r m i n e s o r g e n t e u n p o t e n z i a l e Gaussiano che simula un for te riscaldamento localizzato (ad esempio, il pian o d i u n a p a s t i g l i a d i c o n t a t t o c h e s i r i s c a l d a a s e g u i t o d i u n a c o r r e n t e d i cor to circuito) Si ottiene la (1), dove il termine a destra rappresenta la sorgente, u è la temperatura du dt – k∇2u = f (x,y,t )

T M  59 T M  59 TESTING & DINTORNI s
(1) N . 0 3  ; 2 0 2 3

) = Tfin ⋅ (1– e – )⋅ k ⋅ e – ( ) + (2)

e i l t e r m i n e s o r g e n t e u t i l i z z a t o p e r l a s i m u l a z i o n e è d a t o nella (2), dove Tfin è la temperatura massima del punto più caldo, stabilita arbitrariamente I n p r i m a a n a l i s i , l a n c i a m o l a s i m u l a z i o n e p e n s a n d o d i avere una temperatura massima di x che permane per un tempo y Successivamente rilanciamo la stessa simulazione pensando di avere una temperatura di 3x, ma per un tempo di 6 volte inferiore Si vede come nel dominio in analisi la temperatura più alta viene raggiunta quando la temperatura della sorgente è x, ma per un tempo più lungo, rispetto al tempo più breve che si registra quando la temperatura è di 3x Questo avvalora quanto spiegato precedentemente circa gli effetti energetici della corrente sui corpi.

Inoltre, l’effetto dell’onda di calore investe dei punti nello spazio quando ormai il fenomeno sorgente si è estinto Logicamente i risultati di queste simulazioni dipendono da parametri quali la conducibilità termica del sistema e le costanti di tempo.

Le simulazioni possono por tare a risultati molto differenti, se parametrizzate diversamente; quello che si vuole enfatizzare è la possibilità reale (e sperimentata sul campo) che l’aumento della corrente di cor to circuito, in alcuni casi, può essere a favore dell’esito di prova e quindi della sicurezza. Quanto sopra esposto è illustrato in forma grafica nei due video disponibili sul sito di Intek che mostrano, dina-

micamente, l’andamento della temperatura massima istantanea e i flussi di calore tra la sorgente e il bordo Le stesse c o n s i d e r a z i o n i v a l g o n o s e a n a l i z z i a m o i l p r o b l e m a d a l punto di vista meccanico, quindi delle sollecitazioni elettrodinamiche; non è scontato che un impulso con maggiore valore di picco dia luogo a una sollecitazione maggiore, se durata e momenti d’inerzia del sistema soddisfano condizioni simili a quanto presentato per gli effetti termici

CONCLUSIONI

Sulla base delle considerazioni presentate, risulta chiaro che dovremmo prendere spunto dai colleghi americani e vincolare un valore di prova per il cor to circuito che sia plausibile in riferimento alla corrente nominale del dispositivo Poi cer tamente esistono casi in cui, ad esempio nelle installazioni in prossimità o dentro la cabina secondaria, le corr e n t i d i c o r t o c i r c u i t o p o s s o n o e s s e r e p i ù e l e v a t e ; i n q u e l c a s o , l a d o p p i a p r o v a s a r e b b e s i c u r a m e n t e a g a r a n z i a della sicurezza

Senza inoltrarci in complicati ragionamenti su come stabilire quali siano questi valori, si potrebbe semplicemente prendere come riferimento la tabella della norma UL, che a mio avviso fornisce ottime indicazioni

R i c o r d i a m o c h e i c o r t o c i r c u i t i n e g l i i m p i a n t i s o n o t r a l e p r i m e c a u s e d ’ i n c e n d i o e s p e s s o c a u s a n o p e r d i t e d i v i t e umane; senza contare, poi, i danni che possono creare I tempi sono maturi per compiere un ulteriore passo in avanti verso la sicurezza!

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T M  60 TESTING & DINTORNI 
t tau x2 σ y2 σ f (x,y,t
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N . 0 3  2 0 2 3

Articolo di C. Bruno1, L. Cristaldi2, M. Tacchini1

Sicurezza funzionale: Calcolo dell’af fidabilità di un sistema di sicurezza in Low Demand

xxx Prima parte

FUNCTIONAL SAFETY: RELIABILITY EVALUATION IN A LOW-DEMAND SAFETY SYSTEM

In the previous three papers we have presented the concept of failure rate, the HFT (Hardware Fault Tolerance), the architectural constraints and, finally, various aspects related to the SFF (Safe Failure Fraction) parameter In this paper we deal with the calcul a t i o n o f t h e r e l i a b i l i t y l e v e l , c a l l e d P F D o r P r obability of Failure on Demand, of a SIF (Safety Instrumented Function) in Low Demand Mode

Se x <<1, ex ≈ 1 + x

Ciò significa che Affidabilità R(t ) e Inaffidabilità F(t ) possono essere approssimate a:

R (t ) = e –lt ≈ 1 – lt

SOMMARIO

Nei precedenti tre ar ticoli abbiamo presentato il concetto di tasso di guasto, l’HFT (Hardware Fault Tolerance) e i limiti di architettura e infine vari aspetti legati al parametro SFF (Safe Failure Fraction) In questo ar ticolo, diviso in due par ti, affronteremo il calcolo del livello di affidabilità, PFD o Probability of Fail ur e on Dem and, di una S IF ( S af et y Ins t r um ent ed Funct ion) in Bas s a Richiesta o Low Demand Mode.

INTRODUZIONE

In Tab. 1 sono riassunte le quattro principali funzioni della variabile casuale “ t e m p o a l g u a s t o ” s e c o n d o l a t e o r i a dell’affidabilità

La Fig.1 mostra la relazione fra F(t ) funzione d’Inaffidabilità e R(t ) funzione di Affidabilità

LA SERIE DI MACLAURIN E L’UNITÀ DI MISURA FAILURE IN TIME (FIT)

Matematicamente, si dimostra come alcune funzioni possono essere approssimate da una serie di altre funzioni. In par ticolare, ex può essere sviluppata secondo la cosiddetta serie di Maclaurin:

F (t ) = 1 – R (t ) ≈ lt

Il tasso di guasto l ha le dimensioni dell’inverso del tempo: è pratica comune usare l’unità di misura “guasti per miliardo (109) di ore ” Questa unità è nota come FIT Failure in Time

Esempio: Un componente ha un tasso di guasto di 1000 FITs (10-6 h-1).

La probabilità di guasto dopo 105 ore (circa 11 anni) utilizzando la formula approssimata fornisce un risultato compatibile a quello ottenuto senza applicare lo sviluppo in serie:

1 GT Engineering, Poncarale (BS) claudia.bruno@gt-engineering.it marco.tacchini@gt-engineering.it 2 Politecnico di Milano

T M N. 3/23  61
(t ) = 1 – e –lt = 1 – e –10–6 t ⇒ F (105) = 1 – e ––10–6 10 5 = 1 – e –0,1 ≅ 0,095 F (105) = 1 – e –lt ≈ lt = 10–6 ⋅ 105 = 0,1 L a p r o b a b i l i t à d i g u a s t o a c i r c a 1 1 anni vale il 10% ex = 1 + x + + + ... 2! x2 3! x3 M I S U R E E F I D A T E Z Z A
F
s
Rubrica a cura di L. Cristaldi, (loredana.cristaldi@polimi.it), M. Catelani, M. Lazzaroni, L. Ciani
F( F(t)f(t) t) f(t)R(t) (t) =costante R(t) (t)-
Tabella
1
Riassunto delle funzioni chiave utilizzate nella Teoria dell’af fidabilità

RELIABILITY FUNCTIONS IN LOW AND HIGH DEMAND MODE

La sicurezza funzionale è nata tenendo c o n t o d e g l i a s p e t t i d i a f f i d a b i l i t à d e i sistemi di controllo legati alla sicurezza, progettati per essere attivati in caso di variazioni pericolose del processo; quest’ultima è una richiesta del processo che genera un tasso di richiesta del s i s t e m a d i s i c u r e z z a c h e p r o t e g g e l e persone, l’ambiente e i beni materiali Il parametro utilizzato per indicare l’affidabilità di un sistema di controllo di sicurezza è la funzione d’inaffidabilità F (t ) Più precisamente, ci riferiamo a due utilizzi della F (t ), a seconda che il sistema di sicurezza funzioni in modal i t à B a s s a o A l t a r i c h i e s t a ( L o w D emand o High Demand) Per fare un esempio, il sistema di sicurezza dell’airbag dell’automobile funziona in modalità a Bassa richiesta, poiché può rimanere inattivo per anni, fino a quando non si verifica una richiesta (a causa di un incidente)

N e i s i s t e m i d i s i c u r e z z a i n L o w D em a n d , l a F ( t ) s i t r a d u c e n e l l a P F D a v g introdotta dalle IEC 61508-4 come:

[IEC 61508-4] 3.6 Fault, failure and error

3 . 6 . 1 8 Av e r a g e p ro b a b i l i t y o f d a n g e ro u s f a i l u r e o n d e m a n d ( P F D a v g ) M e a n u n a v a i l a b i l i t y ( s e e IEC 60050-191) of an E/E/PE safetyrelated system to perform the specified safety function when a demand occurs from the EUC or EUC control system.

PFD avg = PFD (t ) dt

Nei sistemi di sicurezza in High Demand, il parametro utilizzato è la PFH (t )

[IEC 61508-4] 3.6 Fault, failure and error

3 6 1 9 Av e r a g e f r e q u e n c y o f a d a n g e ro u s f a i l u r e p e r h o u r (PFH) Average frequency of a dangerous failure of an E/E/PE safety related system to perform the specified safety function over a given period of time

La PFD

La PFD (t ) corrisponde alla funzione d’in a f f i d a b i l i t à i n L o w D e m a n d Q u i d i seguito la sua definizione, ipotizzando un tasso di guasto l costante:

[IEC 61508-4] 3.6 Fault, failure and error

3.6.17 Probability of dangerous f a i l u r e o n d e m a n d ( P F D ) . S a f e t y unavailability (see IEC 60050-191) of an E/E/PE safety-related system to perform the specified safety function when a demand occurs from the EUC or EUC control system.

PFD (t ) = 1 – e –lt

PFH (T ) = w (t ) dt

T ∫

P e r t a n t o , l ’ i n a f f i d a b i l i t à i s t a n t a n e a PFD (t ) descrive la probabilità che un sistema di sicurezza non sia in grado di svolgere la funzione richiesta, in determinate condizioni e in un determinato istante di tempo, assumendo che siano rispettate le condizioni di utilizzo del costruttore Si tratta di ciò che abbiamo chiamato finora F (t )

MISURE E FIDATEZZA s
1 Ti 0 Ti ∫
T M  62
Figura 2 – PFD in 8 anni Figura 3 – PFD in 8 anni Figura 1 – R (t ) e F (t )
0
N . 0 3  2 0 2 3

Considerando, ad esempio, un componente con un tasso di guasto l = 50 000 FIT, la sua PFD (t ) è mostrata in Fig 2 Come si può osser vare, l’inaffidabilità c r e s c e c o n i l t e m p o ; d o p o 2 a n n i (17.520 ore) PFD ≈ 58%; dopo 4 anni (35 040 ore), PFD ≈ 83% C o n s i d e r a n d o u n t a s s o d i g u a s t o l = 5.000 FIT, un valore più realistico, l ’ a n damento della PFD (t ) è mostrato in Fig 3 Prima di tutto, la PFD è migliorata: dopo 2 anni (17 520 ore) PFD ≈ 9%; dopo 4 anni (35 040 ore), PFD ≈18% In più, la funzione può essere approssimata a una lineare in caso l t << 1.

PFD = PFD (t ) = 1 – e –lt ≈ l ⋅ t

Com’è noto, l’inaffidabilità del sistema aumenta con il tempo e in funzione del tasso di guasto Tornando all’esempio d e l l ’ a i r b a g , c i ò s i g n i f i c a c h e l a s u a probabilità di guasto sarà molto bassa quando l’auto è nuova e aumenterà di mese in mese Questa considerazione è o v v i a m e n t e v a l i d a p e r t u t t i g l i e l em e n t i d i u n S a f e t y I n s t r u m e n t e d System (SIS), che è composto da uno o più sensori, un ’unità logica e uno o più attuatori

I LIVELLI DI PROTEZIONE

U n S a f e t y I n s t r u m e n t e d S y s t e m ( S I S ) può guastarsi mentre è in stato passivo e il guasto può rimanere nascosto fin-

c h é n o n s i v e r i f i c a u n a r i c h i e s t a d a par te del processo o finché il sistema non viene testato

Supponiamo che la pressione in un serbatoio sia controllata da un trasmettitore di pressione e che il sistema di controllo del processo debba mantenere il valore intorno a un determinato set point.

S e l a p r e s s i o n e a u m e n t a o l t r e una cer ta soglia, viene generato un allarme (PSH) Nel caso in cui il valore vada “fuori controllo”, u n pressostato di sicurezza, impostato su PSHH, arresta il processo (Fig 4) Notiamo che ci sono due livelli di protezione: uno di controllo e uno di sicurezza

Nor malmente non condividono gli stessi componenti di campo. Nel nostro esempio, il trasmettitore di pressione appar tiene al l i v e l l o d i c o n t r o l l o , m e n t r e i l pressostato di sicurezza al livello di sicurezza

Normalmente, il sistema di controllo del processo mantiene la pressione intorno al set point. Molto rarament e l a pr es s ione va f uor i cont r ol l o e in quel momento inter viene il sistema di sicurezza: il problema è che potrebbe essersi guastato nel frattempo Un Safety Instrumented System è un cosiddetto livello di protezione indipendente. Viene installato per mitigare il rischio associato al funzionamento di un proc e s s o n o r m a l m e n t e p e r i c o l o s o c h e

v i e n e c h i a m a t o E q u i p m e n t U n d e r Control o EUC (Fig 5)

Una Safety Instrumented Function (SIF)

è i m p l e m e n t a t a c o n u n S I S c h e h a l o scopo di raggiungere o mantenere uno s t a t o s i c u r o p e r l ’ E U C r i s p e t t o a u n a s p e c i f i c a r i c h i e s t a d i p r o c e s s o ( a d e s e m p i o , u n ’ a l t a p r e s s i o n e ) U n S I S può essere composto da una o più SIF

MONITORAGGIO DEL SAFETY INSTRUMENTED SYSTEM

I Safety Instrumented Systems sono normalmente inattivi e il loro guasto può rimanere inosser vato, o nascosto, fino a quando non viene richiesto (una temperatura o una pressione elevata, ad e s e m p i o ) o f i n o a q u a n d o i l s i s t e m a non viene testato per verificare se funziona ancora correttamente E s i s t o n o d u e t i p i d i t e s t c h e p o s s o n o essere eseguiti su tali sistemi.

Diagnostic Testing. Viene eseguito automaticamente dal componente stesso, dal risolutore logico o da altri elementi del sistema di sicurezza. La misura in cui questo test automatico rileva un guasto è chiamata copertura diagnostica (DC) I guasti che possono essere rilevati in questo modo sono definiti rilevabili, mentre i guasti rimanenti sono chiamati non rilevabili.

T M  63 MISURE E FIDATEZZA s
Figura 4 – Richiesta di un sistema di sicurezza
N . 0 3  ; 2 0 2 3
Figura 5 – EUC, sistema di controllo e sistema di sicurezza

Function Testing. L’obiettivo del test di funzionamento è soprattutto quello di rilevare i guasti non rilevabili e di verificare che il sistema sia ancora in grado di svolgere la funzione richiesta, nel caso in cui si verifichi una richiesta di processo I test di funzionamento, definiti nella norma IEC 61508 come Proof Test, vengono normalmente eseguiti o avviati manualmente. L’inter vallo di tempo tra due test di funzionamento è indicato

PFD MEDIA (PFDAVG)

La PFD media è definita come

PFD avg = PFD (t ) dt = (1–e–l t ) dt

Ti è il momento in cui il sistema viene sottoposto a test di funzionamento La PFD (t ) di un SIF, che viene testato periodicamente, è rappresentata da una cur va a dente di sega, con una probabilità che va da un minimo, subito dopo un test, a un massimo, subito prima del test successivo.

Il suo valore medio, o PFDavg, è rappresentato in Fig 6

come Ti e, nel caso di un Proof Test perfetto, l’elemento è considerato “ con nuovo ” , dopo tale test Per la definizione di P r o o f Te s t Non bisogna confondersi tra Function Testing e Functional Test In letteratura, si può trovare che il Proof Test è definito come Function Testing, oltre che come Periodic Test; mentre la Copertura Diagnostica è definita come Functional Test, oltre che come Diagnostic Testing

GUASTI PERICOLOSI

Quando si tratta di Safety Critical Systems , i guasti importanti sono quelli pericolosi. Questi possono essere suddivisi in pericolosi rilevabili dai test diagnostici e pericolosi non rilevabili I guasti pericolosi non rilevabili (DU) impediscono l’attivazione, su richiesta, del sistema di sicurezza e sono anche chiamati guasti inattivi.

I guasti pericolosi rilevabili (DD) possono essere individuati immediatamente quando si verificano, ad esempio tramite un autotest automatico incorporato Un cor tocircuito su un c o n t a t t o n o r m a l m e n t e c h i u s o F V C p u ò e s s e r e r i l e v a t o mediante la funzione “trigger”, ora disponibile in quasi tutti i sistemi di controllo di sicurezza.

In Low Demand, i guasti pericolosi rilevati non giocano un ruolo nell’inaffidabilità di un sistema di sicurezza, poiché spesso vengono rilevati non appena compaiono e il processo

viene immediatamente arrestato Per tanto, gli unici guasti significativi che influenzano il valore della PFD avg sono i guasti DU Pertanto, l’equazione precedente può essere così riscritta:

PFD avg = 2 lDU Ti

L ’ i n t e r v a l l o d i t e s t T i v i e n e d e c i s o i n base al tasso di richiesta, in modo da a v e r e u n a b u o n a p r o b a b i l i t à c h e u n guasto pericoloso non rilevabile venga rilevato e corretto prima che si verifichi una richiesta, evitando così un evento pericoloso

CONCLUSIONE PARTE 1

In questa prima par te, abbiamo ripassato i concetti di funzione d’inaffidabilità F (t ) e di funzione di affidabilità R(t ). L a p r i m a è a l l a b a s e d e l l a f u n z i o n e P F D ( t ) e v i e n e u t i l i z z a t a p e r i n d i c a r e l’affidabilità di una Safety Instrumented Function (SIF): PFD media o PFD avg. Nell’ar ticolo che sarà pubblicato nel prossimo numero di Tutto Misure mostreremo come calcolare in modo pratico la PFD avg

BIBLIOGRAFIA

[1] IEC 61508 “Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici/ elettronici/elettronici programmabili relativi alla sicurezza ” , (ed 2010)

[2] IEC 61511 “Sicurezza funzionale, sistemi strumentali di sicurezza per il settore dell’industria di processo ” (ed. 2016).

[3] Tacchini M (2023) Functional Safety of Machiner y; How to apply ISO 13849-1 and IEC 62061 NJ: Wiley

[4] IEC 62061 “Sicurezza del macchinario – Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo relativi alla sicurezza ” (ed. 2021).

MISURE E FIDATEZZA  T M  64
l ⋅ tdt = = l⋅ Ti 2 ⋅ Ti 1 Ti 0 Ti ∫ 1 Ti 0 Ti ∫ 1 Ti 0 Ti ∫ 2 l⋅ Ti 2
Figura 6 – PFD(t )
N . 0 3  2 0 2 3

Casi applicativi e soluzioni di successo in ambito di Test & Measurement

Valore aggiunto nel test di validazione nuovi prodotti – Novità nel movimento e posizionamento nei processi di automazione – Stato dell’arte della simulazione multifisica – Misurazioni 3D nell’American’s Cup –Controlli di tenuta per la green economy – Forum Misure e Tamburini Academy – Innovare e creare senza limiti

TECHNOLOGIES IN ACTION

The section “Technologies in action” presents a number of recent case studies and applications of industries, research institutions and suppliers in the metrology sector, gaining profit from the latest innovation in measuring instruments and systems.

RIASSUNTO

La Rubrica “Tecnologie in campo ” presenta un compendio di casi di studio e applicativi di aziende utenti, istituzioni e fornitori del settore che hanno tratto valore aggiunto competitivo dalla moderna strumentazione di misura.

VALORE AGGIUNTO NEI TEST DI VALIDAZIONE NUOVI PRODOTTI

Il Centro R&S di Bridgestone

Europe NV/SA

Uno degli obiettivi prioritari della rivis t a Tu t t o M i s u r e e , n e l l o s p e c i f i c o , degli ar ticoli-inter viste che periodicamente proponiamo in questa rubrica, è quello che riguarda il taglio concreto e operativo, in grado di fornire ai lettori non solo informazioni e aggiornamenti attuali ma anche e soprattutto, suggerimenti, idee e proposte derivanti dalla d i r e t t a e s p e r i e n z a d e i p e r s o n a g g i periodicamente inter vistati I n t e r v i s t e c h e , a t t r a v e r s o l a p r e s e n t azione di casi pratici di successo, possano in qual che m odo es s er e d’ aiut o a chi ancora deve iniziare, nella propria realtà aziendale, un percorso d’innovazione competitiva simile a quello già sviluppato dai protagonisti delle nostre inter viste

Oggi è di scena una realtà internazionale, il cui nome suonerà sicuramente familiare alla stragrande maggioranza dei nostri lettori: BRIDGESTONE, l e a d e r n e l m e r c a t o d e i p r o d u t t o r i d i pneumatici per le più svariate applicazioni, che ricordiamo, ad esempio, coprotagonista dei successi di Schumacher in Formula 1

Entrando nello specifico, ci accingiam o a c o n o s c e r e d a v i c i n o i l C e n t ro

Ricerca & Sviluppo di Castel Romano (RM), guidati nella nostra visita da Andrea Bianchi (Coordinatore del Repar to Manutenzione e Responsabile dell’Ufficio Tecnico) e Dario Sabbatini (Gruppo manutenzione – Addetto soprattutto alla Taratura strumenti e al Controllo dei Processi), che ringraziamo entrambi per la disponibilità.

P r i m a d i t u t t o , p ro p o n i a m o d i o f f r i r e a i l e t t o r i u n a s i n t e t i c a presentazione del vostro Centro R & D ( R e s e a r c h & D e v e l o pment)…

(A. Bianchi) Nasciamo come centro t e c n i c o R & D e l a n o s t r a p r od u z i o n e p r ep o n d e r a n t e è d i t i p o p r o t o t ipale: quindi progettiamo e prod u c i a m o p r ot o t i p i d i p n e umatici, che veng o n o s o t t o p osti a uno specifico ciclo di prove indoor e i n p i s t a , p r i m a d i e s s e r e a p p r o v a t i per la produzione in larga scala Per definire in poche parole la nostra attività, si tratta di un processo di studio atto a p r o g e t t a r e u n o p n e u m a t i c o c h e r isponda alle esigenze del cliente, ovvero ai requisiti richiesti dai nuovi modelli c h e le m a g g io ri c a se a u to m o b ilistiche immetteranno sul mercato. Tale stu-

dio, in via parallela, è orientato anche a un continuo miglioramento dei nostri pneumatici già in produzione, per ottimizzarne performance e prestazioni Q u e s t a p r o g e t t a z i o n e s i t r a d u c e , a f i n e c i c l o d i a p p r o v a z i o n i t e c n i c h e , a l l a p r o d u z i o n e d i p i c c o l i l o t t i n e l l a nostra Pilot Plant, che porta all’effettiva creazione degli pneumatici, sui quali poi effettuiamo validazioni sia su macchine di testing sia su veicolo.

Alla fine di questo ciclo di test, la specifica dello pneumatico così approvata può essere immessa nella produzione massiva nelle varie fabbriche, direttamente controllate dal nostro Centro tecnico, sparse in Europa, Middle-East asiatico e Africa È proprio in questo Centro che vengono prese le decisioni riguardanti le varie specifiche di ogni prodotto destinato al mercato, in Europa e non solo

L’attività del Centro tecnico si estende anche su “soluzioni” in grado di portare innovazioni migliorative, legate non solo allo pneumatico in sè, ma anche a tutto ciò che a esso è strettamente colleg a t o , q u i n d i a l v e i c o l o i n s e n s o p i ù generale.

N e l C e n t r o R & D d i C a s t e l R o m a n o o p e r a n o c i r c a 6 0 0 d i p e n d e n t i , a pieno regime, a cui ne vanno aggiunti a l t r i 1 5 0 a p p a r t e n e n t i a l l e a z i e n d e dell’indotto, indispensabili per la fornitura dei servizi necessari al funzionamento del Centro stesso

Insomma, svolgete un ruolo di particolare importanza per molti stabilimenti del gruppo, legato alla validazione dei nuovi mod e l l i d i p n e u m a t i c i d a l a n c i a r e sui mercati…

(A. Bianchi) Per produrre pneumatici conformi a tutte le specifiche e caratteristiche richieste, occorre che le macchine di produzione e testing soddisfino precisi requisiti e che l’intero processo p ro d u ttiv o e q u e llo d i c o n tro llo sia n o

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s Rubrica a cura di Massimo Mortarino (redazione@tuttomisure.org)

validati in ogni loro fase, tramite strumentazione tarata e certificata, fornendo un riscontro effettivo al rispetto dei v a l o r i n u m e r i c i p r e d e f i n i t i Q u i n d i s i monitorano continuamente le temperature e le pressioni nelle presse di vulcanizzazione, si controllano i diametri dei cerchietti che formano la parte di supporto dello pneumatico al cerchio, ecc. Ogni componente dello pneumatico è s o t t o p o s t o a m i s u r e , c o n f r o n t a t e c o n strumenti sempre correttamente manutenuti e tarati, secondo procedure di controllo. Tutto parte dalla strumentazione che si usa nel processo di costruzione e di testing, affinché i dati acquisiti abbiano un riscontro specifico, attendibile, veritiero e ripetibile Questo vuol dire essere in Qualità e del resto, per avere tutte le certificazioni che possediamo (Qualità, Sicurezza e Salute sul Lavoro, Ambiente, Energia ) dobbiamo necessariamente seguire precisi standard e p r o c e d u r e c h e r i e n t r a n o s e m p r e n e ll ’ a m b i t o d i s p e c i f i c h e b e n d e f i n i t e e imprescindibili, richieste dai nostri Auditor e dai nostri clienti

(D. Sabbatin i ) N o n s o n o importanti solo gli strumenti in dotazione ai lab o r a t o r i d i t esting, a valle della costruzione dello pneumatico, ma anche quelli dei processi a monte, vale a dire dei laboratori chimici e fisici, che ci danno la possibilità di rispettare specifici parametri sulle mescole con le quali lo pneumatico verrà realizzato, espressamente richieste nella fabbricazione di certi tipi di prodotti

A p r o p o s i t o d e l l a g o m m a , m a t e r i a l e p r i n c i p a l e n e l l a c o s t r u z i o n e d e l l o p n e u m a tic o , è n e c e ssa ria u n a c e rtificazione della mescola: tutti i dosaggi sugli elementi che la compongono dev o n o e s s e r e v a lid a ti e v e r ific a ti. U n a volta che è stato stabilito il compound della mescola, si produce il quantitativo di gomma necessario a realizzare un certo lotto e i vari componenti che caratterizzano la struttura dello pneu-

matico, realizzando cosi il prototipo. Quindi i test iniziano già in fase di progettazione, come avviene in molti altri settori produttivi…?

(A. Bianchi) Certo, a cominciare dai test virtuali, effettuati su modelli ricavati, ad esempio, tramite appositi softwar e d i s i m u l a z i o n e a d i s p o s i z i o n e d e i nostri progettisti, in grado di modellare ogni componente già in fase di progettazione, senza dovere per forza creare il prototipo fisico, ottenendo in questo modo un notevole risparmio di tempo e di risorse. Il progetto definitivo a v a l l e d i q u e s t e s i m u l a z i o n i v i e n e p o i t r a s m e s s o a l r e p a r t o p r o d u t t i v o , c h e come detto realizza il “ vero ” prototipo e, successivamente, lo passa al reparto testing, che provvede a svolgere gli opportuni test di validazione dal punto di vista indoor Il ciclo si conclude con le prove outdoor, cioè con pneumatici montati su vettura e testati anche soggettivamente dai vari piloti

(D. Sabbatini) All’interno del nostro gruppo, lavoriamo anche per le certificazioni am bientali e per quelle energ e t i c h e I n e n t r a m b i i c a s i l a n o s t r a s t r u m e n t a z i o n e è n e c e s s a r i a p e r c h é , ad esempio, ci aiuta quotidianamente, in a m b ito a m b ie n ta le , a c o n tro lla re i c o n s u m i e o t t i m i z z a r l i , c o s ì c o m e a individuare prontamente eventuali perd i t e I n a m b i t o e n e r g e t i c o i n v e c e , c i c o n s e n t e d i m o n i t o r a r e i c o n s u m i d i e n e r g i a e l e t t r i c a , g a s , f l u i d i v e t t o r i , permettendoci anche di calcolare esatt a m e n t e i c o s t i d i p r o d u z i o n e d e g l i pneumatici Tutto ciò in ottica di studio e miglioramento continuo da riportare sulle nuove specifiche.

Di fatto la nostra strumentazione è trasversale, quindi serve sia per l’ambito specifico di produzione dello pneumatico sia per tutto il mondo connesso all’industria.

Riteniamo pertanto che la taratura degli strumenti sia un po ’ “il punto di f o r z a ” d e l l a n os t r a o r g a n i z z az i o n e , i n q u a n t o avere processi di q u a l i t à v u o l d i r e

essere in grado di offrire un prodotto di qualità e con bassi consumi di CO2 Questo, inoltre, consente di ridurre al minimo il rischio di un potenziale pneumatico difettoso, perché la nostra missione è quella di servire la società con prodotti migliori, a salvaguardia della sicurezza delle persone che viaggiano s u i n o s t r i p n e u m a t i c i , e p r o d o t t i i n genere, a essi connessi).

D a l l e v o s t r e p a ro l e s i d e d u c e l ’ i m p o r t a n z a s t r a t e g i c a d e l Testing & Measurement, che tutt a v i a c o s t a … m a è i n g r a d o d i f o r n i r e r i t o r n i a s s o l u t a m e n t e vantaggiosi…?

(A. Bianchi) Av e r e c o n t e z z a d e l l a qualità e affidabilità di ciò che immettiamo nel mercato è importantissimo perché questo si traduce in riconoscimenti tangibili da parte del mercato stesso Q u in d i p o ssia m o a ffe rm a re c h e o g n i investimento rivolto in questa direzione è ripagato a priori: ogni investimento che contribuisca ad aumentare il livello di un prodotto da immettere nel mercato è opportuno e va affrontato con certezz a e s e r e n i t à , s e n z a p e r ò t r a s c u r a r e ogni verifica volta a stabilirne la congruità e l’effettiva rispondenza alle reali e specifiche esigenze

La Qualità è ormai un must (tutti d e v o n o a v e r l a , a l t r i m e n t i n o n p o t r e b b e ro s o p r a v v i v e r e s u mercati competitivi come quelli a t t u a l i … ) , m e n t r e n o n t u t t e l e aziende sono in grado di garantire l’Affidabilità dei propri processi e prodotti e, come dicono t a n t i a u t o r e v o l i e s p e r t i , l ’ A f f idabilità è l’aspetto che può influire maggiormente sul livello di fidelizzazione del cliente…

(A. Bianchi) Concludendo il ragionamento che facevamo poc ’anzi, in merito a l l ’ o p p o r t u n i t à o m e n o d ’ i n v e s t i r e i n

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ambito di Testing & Measurement, possiamo dire che l’Affidabilità si garantis c e p r o p r i o a t t r a v e r s o l e M i s u r e , l e Prove e i Controlli Qualità Nel nostro caso, ogni singolo pneumatico prodott o v i e n e r i g o r o s a m e n t e c o n t r o l l a t o . N o n s o q u a n t i a l t r i n o s t r i c o m p e t i t o r a d o t t i n o u n a s t r a t e g i a d i c o n t r o l l o a l 100%, con prove eseguite a vulcanizzazione avvenuta, quando lo pneumatico è pronto per essere messo su strada (come ispezioni a raggi X o test di uniformità !) Mi riferisco a controlli v o l t i a i n d i v i d u a r e d i f e t t i , d i ff o r m i t à , e v e n t u a l i i m p u r e z z e c o n t e n u t e n e l l o pneumatico (anche un semplice sassol i n o , r a c c o l t o c a s u a l m e n t e d a l l a m escola) Citavamo anche i test soggettivi in pista, effettuati da driver esperti, che sulla base della loro esperienza valutano il prodotto non solo in base al comfort, quindi a rumori o vibrazioni prod o t t e d a l l o p n e u m a t i c o , m a a n c h e sulle prestazioni, in termini di sicurezza sul bagnato, in curva e in ogni condizione in cui lo penumatico potrebbe trovarsi durante la propria vita

(D. Sabbatini) Importantissimi in quest’ottica, com e “ciliegina sulla torta”, sono anche i feedback provenienti dai nostri colleghi del Proving G round di Aprilia (LT), che mettono a disposizione d a l l e t e s t a t e g i o r n a l i s t i c h e s t r a n i e r e prove di guida individuale, al fine di far apprezzare agli stessi giornalisti le qualità dei nostri prodotti mediante prove comparative prive di alcun riferimento sullo pneumatico testato Questo con lo scopo di ricevere le loro impressioni di guida sul bagnato e non

Ve n i a m o a l l a t a r a t u r a d e g l i strumenti di misura: come operate in tale ambito?

(A. Bianchi) Ci avvaliamo di fornitori esperti di servizi metrologici, come la S.T.I. srl di Sora (FR), società specializzata in quest’ambito, centro di taratura LAT accreditato da Accredia per d i v e r s e g r a n d e z z e . N o i g e s t i a m o i l nostro sistema di taratura, ma non svolgiamo materialmente il servizio di taratura strumenti, che deleghiamo a ques t o f o r n i t o r e e s t e r n o , ( c h e d e f i n i r e i v e r o e p r o p r i o “ p a r t n e r ” ) , i l q u a l e opera sulla base di precise procedure

e istruzioni da noi fornite. Tali procedure indicano per ogni strumento cosa va fatto, come, in quanto tempo, con quali frequenze e con quali metodologie

F o r n i a m o p r e c i s e s p e c i f i c h e p e r c i ascuna famiglia di strumenti da controllare, in modo che per ciascuna di esse venga svolta una precisa valutazione, controllo e misura strumentale. Il fornit o r e r e c e p i s c e l e n o s t r e p r o c e d u r e , p r e n d e in c a r ic o i n o s tr i m a s te r ( s tr umenti necessari per effettuare le nostre m i s u r a z i o n i ) e d i f a t t o e ff e t t u a p e r nostro conto la taratura dello strument o . S u c c e s s i v a m e n t e i t e c n i c i d e l l a S T I emettono i certificati di taratura, che controlliamo e validiamo, e le conferme metrologiche sulla base delle tolleranze strumentali e di processo, che sono alla base per apprezzare le performance di ogni strumento L a s c e l t a d e l p a r t n e r è s i c u r a m e n t e

p r o d u c e v a l o r e a g g i u n t o , d e r i v a n t e d a l c o n t i n u o r e c i p r o c o s c a m b i o d i esperienze e conoscenze, che diventa automatico man mano che il rapporto c o m m i t t e n t e / f o r n i t o r e a u m e n t a d ’ i ntensità ed è sempre più sinergico. Un fornitore che, nonostante la dimensione medio-piccola, riesce ad assumere il ruolo di partner (com e peraltro accade anche per le altre società che prestano i propri servizi specialistici al nostro Centro tecnico), conquista progressivam ente la m assim a fiducia da parte nostra e, naturalmente, la nostra sempre più stretta fidelizzazione! Va sottolineata l’importanza di questa sinergia nella specificità delle nostre lavorazioni, tipiche di un Centro R&D (e ben diverse dalla sistematicità dei processi tipici della sola produzione delle fabbriche), che porta a inventare continuamente soluzioni e metodologie nuove e a m ettere in cam po le com petenze necessarie a raggiungere l’obiettivo.

Un’esternalizzazione di ser vizio che presenta aspetti vantaggiosi, dunque…

s t a t a a g e v o l a t a d a l l ’ a c c r e d i t a m e n t o L AT r e l a t i v o a d i v e r s e g r a n d e z z e d i m i s u r a , c h e p e r n o i c o s t i t u i s c e u n a garanzia fondamentale non solo della loro esperienza e competenza in vari a m b iti, m a a n c h e d e ll’ o p p o r tu n ità d i operare direttamente in regime di tarat u r a a c c r e d i t a t a , a s p e t t o a n c o r a p i ù tranquillizzante dal punto di vista della conformità

(D. Sabbatini) Il fatto che questo fornitore operi anche in situ, rappresenta per noi un ulteriore vantaggio, di particolare rilevanza nel caso di tarature di s t r u m e n t i a b o r d o m a c c h i n a , s p e s s o difficilmente estraibili dal macchinario e trasportabili presso la sede del laboratorio di taratura accreditato In ultimo, avvalersi di una tipologia di fornitore di servizi metrologici, come S.T.I.,

( A . B i a n c h i ) I n q u e s t o m o d o , n o n s o l o c i a v v a l i a m o d i t e c n i c i e s t r e m amente qualificati ma, effettuando gran parte delle tarature in situ, riduciamo al minimo indispensabile i fermi macchina, mentre il tempo che in passato veniva speso per far uscire gli strumenti da tarare e poi farli rientrare in sede, viene ora reso disponibile per il perfez i o n a m e n t o d i n u o v e m a c c h i n e d a t e s t , c h e v a n n o a i n s e r i r s i n e i n o s t r i piani di controllo praticamente a ciclo c o n t i n u o Q u i n d i d i v e n t a p o s s i b i l e valutare con la massima attenzione le d i v e r s e p r o p o s t e i n n o v a t i v e i n a r r i v o dalla progettazione o dalla produzione, le nuove strumentazioni potenzialmente disponibili e quant’altro possa essere utile ai fini del miglioramento di prodotto e di processo. Come dicevo a l l ’ i n i z i o , n o i p r o g e t t i a m o s o l u z i o n i , n o n c i f e r m i a m o s o l t a n t o a l l o s t r e t t o ambito dello pneumatico, ma estendiamo le nostre analisi a tutto il contesto in cui esso è inserito S i e t e i m p e g n a t i q u o t i d i a n am e n t e i n a m b i t o m e t ro l o g i c o , quindi la vostra esperienza può e s s e r e p i ù c h e o p p o r t u n a p e r

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fornire un’opinione e un consiglio di prima mano a quegli imprenditori e responsabili di piccole e medie imprese, che hann o a n c o r a d u b b i r i g u a r d o a l l a p o s s i b i l i t à d ’ i n v e s t i r e i n m o d o i m p o r t a n t e n e l Te s t & M e a s urement come strumento per l’innovazione competitiva…

(A. Bianchi) Rispondo con un esemp i o p r a t i c o : s e i n v e s t o i n u n n u o v o macchinario estremamente produttivo, ma poi ciò che produco non è in linea con le aspettative del cliente, con ogni p r o b a b i l i t à a v r ò e ff e t t u a t o u n i n v e s t imento sbagliato

Ritengo che la scelta migliore sia quella che prevede un giusto mix d’investimento fra produzione e qualità, mirando a ottenere un incremento della produzione e, nel contempo, una sempre m a g g i o r e c a p a c i t à d i g a r a n t i r e l a qualità e affidabilità dei prodotti e dei processi a committenti e consumatori. Se una piccola azienda riesce a fornir e a l c l i e n t e i l p r o d o t t o e s a t t a m e n t e conforme alle sue specifiche ed esigenze, magari in tempi un po ’ meno brevi r i s p e t t o a d a l t r i f o r n i t o r i , m a p r a t i c amente in linea con i requisiti e senza causare ulteriori problemi nel post-ven-

dita, questa circostanza produrrà comunque maggiore credito all’azienda da parte del cliente stesso

N o n p a r l o i n a s t r a t t o , m a s u l l a b a s e dell’esperienza vissuta in anni di lavoro in Bridgestone.

Avere una consistente considerazione da parte del cliente, dà solidità all’azienda e le consente d’investire nelle tecnologie innovative, disponendo in questo modo di una maggiore credibilità e competitività, che richiama altri clienti

Concludendo, la “catena” della Qualità , in te sa a liv e llo d i p ro c e d u re , p roc e s s i, s tr u m e n ti e fo r m a z io n e ( fo n d amentale, quest’ultima!), non potrà che a v e r e e ff e t t i p o s i t i v i s u l l a q u a l i t à d e l prodotto finito e, naturalmente, potrà dare la possibilità all’azienda di proporsi come fornitore/partner di molte aziende più grandi e affermate

(Bending Studio XT: software per il reverse engineering e controllo dimensionale di tubi e fili piegati, programmazione e controllo delle macchine piegatubi

Absolute Arm

Bracci articolati portatili per scansione e misura di tubi e fili piegati mediante scanner laser e forcelle a raggi infrarossi

TubeInspect

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Radan RadTube

S of t war e CA D /CA M per m ac c hine ut ens ili dedic at e al t aglio dei tubi e gestione dell’asse di rotazione sui laser a letto piatto

Tubi e fili piegati sono presenti in innumerevoli impianti e prodotti finiti, di carattere sia industriale sia di consumo La loro produzione deve spesso sostenere tecniche, precisioni e prestazioni molto elevate e per questo sono necessari adeguati strumenti software per la progettazione e soluzioni strumentali per la verifica e la regolazione geometrica dei manufatti

Hexagon propone una suite di prodotti dedicati alla progettazione, reverse engineering, verifica geometrica e dimensionale, nonché regolazione delle macchine di piegatura in grado di soddisfare le esigenze di produzione di ogni tipo e dimensione di tubo piegato

Apex

Software per la simulazione di elementi o strutture tubolari sottoposte a carichi e sollecitazioni

Simufact

Software per la simulazione del processo di piegatura di tubi, ritorni elastici e deformazioni

SCARICA QUI

la documentazione informativa e scopri i dettagli delle proposte Hexagon.

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PER L’AUSILIO ALLA PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DI TUBI E FILI PIEGATI
SISTEMI E SOFTWARE
NEWS t
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NOVITÀ NEL MOVIMENTO E POSIZIONAMENTO NEI PROCESSI DI AUTOMAZIONE

A e ro t e c h L t d , s o c i e t à l e a d e r n e l l e soluzioni per il controllo del movimento e posizionamento ad alta precisione, s a r à f r a g l i e s p o s i t o r i ( P a d . 3 , s t a n d n ° 251) della fiera SPS di Norimber ga che, con circa 50 000 visitatori e quasi 1 000 espositori è uno dei principali eventi al mondo per le tecnologie di controllo e per il settore dell’automazione In questa occasione, Aerotech presenterà ai visitatori della propria postazione le nuove slitte e la piattaforma di controllo Automation1, come componenti integrativi dei processi di automazione Insieme all’attuale vers i o n e 2 5 d i A u t o m a t i o n 1 , s a r a n n o presentati per la prima volta al pubblico specializzato gli azionamenti digitali PWM XA4 e iXA4

sistemi per il controllo del movimento e il posizionamento di alta qualità, nonché di soluzioni per automazione complete Da oltre 50 anni, l’azienda offre un ’ampia gamma di componenti come motori, azionamenti, controllori e tavole di posizionamento, la maggior par te d e i q u a l i è p r o d o t t a i n t e r n a m e n t e Q u e s t i c o m p o n e n t i s o n o u t i l i z z a t i i n u n ’ a m p i a g a m m a d i a p p l i c a z i o n i , dalla produzione di elettronica alla tecnologia medica e alla produzione additiva

M a A e r o t e c h v a o l t r e , s v i l u p p a n d o sistemi integrati che forniscono soluzioni quasi chiavi in mano per i processi automatizzati Questi sistemi comprendono non solo i componenti di precisione per il controllo del movimento prodotti internamente, compresa la piattaforma di controllo, ma anche l’integrazione completa dell’automazione per la movimentazione dei pezzi, la strumentazione di processo, la sicurezza e

la personalizzazione dei software. Simon Smith precisa: “Come produttor e d i s i s t e m i p e r l ’ a u t o m a z i o n e , s u pportiamo le aziende manifatturiere ottim i z z a n d o i l o r o p r o c e s s i c o n i n o s t r i c o m p o n e n ti p e r il m o v im e n to ” . Aerotech ha sviluppato una sua nuova tecn o l o g i a d i c o n t r o l l o , l a p i a t t a f o r m a Automation1. Questa piattaforma è in grado di controllare quasi tutti i dispositivi periferici, dal movimento lineare ai robot di movimentazione ai sistemi di misura Smith sottolinea la flessibilità della piattaforma di controllo del movim e n t o : “ G l i u t e n t i p o s s o n o u t i l i z z a r e A u t o m a t i o n 1 p e r s u p p o r t a r e i l l o r o processo di autom azione al di là del p u r o c o n t r o l l o d e l m o v i m e n t o S e i l p r o c e s s o c a m b i a e s i a g g i u n g o n o n u o v i c o m p o n e n t i p e r i f e r i c i , q u e s t i possono essere facilmente integrati in A utom a tion1 senza d over a cq uista re un nuovo software di controllo” .

Automation1

con sempre più funzioni

L’ultima versione 2 5 della piattaforma d i c o n t r o l l o d e l m o v i m e n t o A u t o m ation1 è dotata di una serie di nuove funzionalità che migliorano in modo signif i c a t i v o l ’ a u t o m a z i o n e i n d u s t r i a l e Smith commenta: “Con queste funzioni aggiuntive e l’interfaccia di facile utilizzo, ribadiamo ancora una volta la nostra competenza come fornitore leader di controlli di precisione del movimento per le più diverse soluzioni per automazione” .

I n o l t r e v e r r à p r e s e n t a t o u n s i s t e m a a c a v a l l e t t a c o n u n p o n t e r o t a n t e , p e r apprezzare le possibilità di movimenti e le trasformazioni in coordinate spaziali rese possibili dall’Automation1. “Il motto della SPS di quest’anno, ’Bring i n g A u t o m a t i o n t o L i f e ’ , è q u a l c o s a c h e v o r r e i c a m b i a r e , p e r a d e g u a r l o m e g l i o a d A e r o t e c h , c o s ì : ’ B r i n g i n g Automation to Motion’”, dice Simon Smith, in attesa della fiera di Norimberga

Aerotech ha rafforzato da anni il suo impegno nel campo dell’automazione e si sta affer mando come for nitore di Simon

La taratura degli scanner galvanometrici è ora più semplice Gli utenti possono cambiare i file di taratura e di correzion e d e l l a p o t e n z a p e r i laser scanner, senza reimpostare il controllore, ed è stato migliorato il suppor to per il controllo del g u a d a g n o d e l f e e d f o rward.

Anche le funzioni dei gantr y e degli encoder sono state migliorate. È dispon i b i l e u n a n u o v a p r o c edura guidata per l’homing dei gantr y e gli utenti poss o n o e m e t t e r e s e g n a l i di quadratura o del clock e d i r e z i o n a r e i s e g n a l i

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Gli azionamenti digitali XA4 e iXA4 PWM Smith, direttore europeo di Aerotech

provenienti dalle por te dei sensori di feedback

Un modulo di checklist facilita l’impostazione dei Gantr y e la loro configurazione è stata ottimizzata

Un’altra interessante opzione è rappresentata dal modulo camera integrato n e l l a M a c h i n e A p p d i A u t o m a t i o n 1 , che consente agli utenti di monitorare in diretta l’intero processo di automazione, oltre al controllo del movimento.

L ’ i n t e r f a c c i a H M I ( H u m a n M a c h i n e Inter face) può essere configurata con un accesso limitato

Sistema di movimento illimitatamente configurabile

Il sistema a cavalletta esibito allo stand è costituito da due attuatori lineari con un giunto flessibile su ciascun asse coll e g a t o a d u n p o n t e . P o s s i a m o d i m os t r a r e l a c a p a c i t à d i c o n f i g u r a z i o n e d e l s i s t e m a c a v a l l e t t a , c o n s e n t e n d o agli attuatori di ruotare l’intero ponte anche in modalità differenziale. Il sistema è controllato con l’Automation1 di Aerotech “Utilizziamo il nostro nuovo controllo del sistema a cavalletta con Automation1 per dimostrare come sia p o s s i b i l e i l c o n t r o l l o d i s a c c o p p i a t o d e g l i a s s i ” , s p i e g a S i m o n S m i t h ” I n q u e s t o m o d o , i l m e t o d o d i d i s a c c o ppiamento esegue una trasformazione delle coordinate e converte i due assi linea ri fisici in un a sse linea re log ico (R) e in un asse rotativo logico (Theta) L a p o s i z i o n e d e l l ’ a s s e l i n e a r e l o g i c o ( R ) è q u i n d i s e m p l i c e m e n t e l a m e d i a delle posizioni dei due attuatori fisici. La posizione rotazionale logica (Theta) è la differenza tra le due posizioni

degli attuatori divisa per la distanza tra i due attuatori”

In un gantr y, l’asse di rotazione logico si traduce in un movimento d’imb a r d a t a d e l p o rt a l e . I l c o n t r o l l o d e l d i s a c c o p p i am e n t o v i e n e a nc h e d e f i n i t o c o nt r o l l o d e l l ’ i m b a rdata.

I loop di controllo della posizione ag i s c o n o s u l l ’ a s s e l inear e l og ico ( R ) e sull’asse d’imbardata logico (theta) e non sugli assi fisici (ved schema) L a d i m o s t r a z i o n e e v i d e n z i a l ’ e l e v a t a f l e s s i b i l i t à d e l l ’ A u t o m a t i o n 1 n e l c o nt r o l l a r e l ’ a s s e r o t a n t e T h e t a , c h e p u ò e s s e r e u t i l i z z a t o p e r p i c c o l i a l l i n e amenti del ponte e contribuisce così alla flessibilità del sistema a cavalletta Simon Smith aggiunge: “Presenteremo anche le funzioni ausiliarie di Automation1 c h e c o n s e n to n o a ll’ u te n te d ’ impostare il controllo in modo molto semplice e veloce”

Un esempio di queste funzioni ausiliar i e è l ’ i m p o s t a z i o n e d e l l a r o u t i n e d i homing, in cui la posizione di par tenza può essere impostata automaticamente a l c e n t r o d e l l ’ i n t e r v a l l o d i c o r s a e i l s i s t e m a l a c a l c o l a a u t o m a t i c a m e n t e dopo il passaggio da un limite all’altro Ciò consente all’utente di risparmiare

molto tempo durante l’installazione e l a c o n f i g u r a z i o n e d e l l a s o l u z i o n e d i controllo assi

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Caratteri 10511, 0 Figure, 0 Tabelle
Schema a blocchi del controllo del disaccoppiamento

STATO DELL’ARTE DELLA SIMULAZIONE MULTIFISICA

La Conferenza COMSOL tor na a Monaco di Baviera (25-27 ottobre)

La Conferenza COMSOL, evento di punta per ingegneri, scienziati e ricerc a t o r i c h e v o g l i o n o e s s e r e a l l ’ a v a nguardia nella simulazione multifisica, torna in presenza quest’anno a Monaco di Baviera, in Germania, dal 25 al 27 ottobre L’evento riunisce gli esper ti di simulazione in un forum dove condiv i d e r e e s p e r i e n z e s i g n i f i c a t i v e e a pp r e n d e r e n u o v e t e c n i c h e d i m o d e l l azione

tatto con aziende e istituti di ricerca in tutto il mondo La rete e i contatti sono m o l t o i m p o r t a n t i p e r n o i ” , a f f e r m a Christoph Hollenbeck, ingegnere press o I M A G I N E E n g i n e e r i n g G m b H , società di consulenza per le tecnologie d’ingegneria meccanica e impiantistica “Inoltre [attendiamo con ansia] i minic o r s i s u l l ’ u s o d i C O M S O L M u l t i p h ys i c s ® p e r c h é , a n c h e p e r u n u t e n t e esperto del software, c’è sempre qualcosa d i nuovo d a im p a ra re È a nche molto interessante scoprire negli interventi dei keynote come altre aziende u t i l i z z a n o C O M S O L ® i n m o d o p r o f ic u o , p e r a c q u i s i r e c o n o s c e n z e e m i g l i o r a r e i p r o c e s s i o i p r o d o t t i ” ,

aggiunge Hollenbeck. COMSOL Multiphysics® è una piattaforma di simulazione ampiamente utilizzata dall’industria, dagli enti governativi e dal mondo accademico. Alla Conferenza COMSOL, i par tecipanti p o t r a n n o s c o p r i r e l ’ i n t e r a g a m m a d i s e t t o r i c h e t r a g g o n o v a n t a g g i o d a l l a modellazione multifisica.

“Vogliamo che la conferenza offra uno s p a z i o i n c u i s i a p o s s i b i l e i l t r a s f e r imento di conoscenze all’interno della comunità della simulazione e in cui gli utenti di COMSOL Multiphysics possano ved ere esem p i d i utilizzo d el software e discutere le proprie sfide tecniche” , racconta Thorsten Koch, managing director di COMSOL in Germania.

“Per esempio, gli sviluppatori di veicoli elettrici e di satelliti potranno incontrars i e c o n f r o n t a r s i s u l l a s i m u l a z i o n e della gestione termica. La conferenza è u n i n c o n t r o i n t e r d i s c i p l i n a r e u n i c o nel suo genere e non vediamo l’ora di ospitarla”

L’evento di Monaco è la prima tappa del tour mondiale della COMSOL Conf e r e n c e 2 0 2 3 e l a p r i m a c o n f e r e n z a COMSOL in presenza dal 2019

P e r u l t e r i o r i i n f o r m a z i o n i e p e r r e g istrarsi, visita il sito web della conferenza.

I p a r t e c i p a n t i p o t r a n n o p r e s e n t a r e i l proprio lavoro di modellazione e simul a z i o n e m u l t i f i s i c a a t t r a v e r s o p o s t e r

I par tecipanti potranno:

– entrare in contatto con altri professionisti nella comunità della simulazione;

– lasciarsi ispirare dai leader del settore;

– apprendere nuove tecniche di modellazione con il software COMSOL Multiphysics®;

– presentare le proprie ricerche e i propri casi di studio

Il programma della Conferenza prevede keynote talk, presentazioni interattive di poster e slide, minicorsi in cui i par tecipanti potranno approfondire le possibilità di modellazione offer te da COMSOL Multiphysics® e dai suoi prodotti aggiuntivi

“ L a p a r t e c i p a z i o n e a l l a C o n f e r e n z a COMSOL ci permette di entrare in con-

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e/o presentazione di slide. La sessione p o s t e r d e l l a C o n f e r e n z a C O M S O L favorisce lo scambio di conoscenze

P e r v i s u a l i z z a r e i t o p i c e t u t t e l e s c adenze, è possibile consultare la pagina web Showcase Your Work.

Chi è COMSOL

COMSOL è fornitore mondiale di softw a r e d i s i m u l a z i o n e p e r l a p r o g e t t azione e la ricerca di nuovi prodotti per aziende, laboratori di ricerca e università Il suo prodotto di punta, COMSOL Multiphysics®, è un ambiente software integrato per la creazione di modelli e per la costruzione di app di simulazione Un suo punto di forza risiede nella c a p a c i t à d i m o d e l l a r e f e n o m e n i a cc o p p i a t i o m u l t i f i s i c i . I s u o i p r o d o t t i

a g g i u n t i v i a m p l i ano la piattaforma di simulazione per applicazioni in campo elettrico, meccanico, fluidodinamico e chimico Le inter facce disponibili consentono d’integrare le simulazioni realizzate in COMSOL Multiphysics® con tutti i principali software di calcolo tecnico e strumenti CAD presenti sul mercato CAE. Gli esperti di simulazione si affidano a COMSOL Compiler™ e a COMSOL Server™ per distribuire le proprie app a team di progettazione, dipar timenti di

produzione, laboratori sperimentali e clienti in tutto il mondo. Fondata nel 1986, COMSOL ha 17 uffici situati in tutto il mondo ed è ulteriormente supportata da una rete di distributori

SIMULARE LA MECCANICA DELLA

FRATTURA

Webinar gratuito di 18 minuti

M e rc o l e d ì 1 8 o t t o b re a l l e o re 1 1 . 3 0 COMSOL terrà un webinar gratuito di appena 18 minuti, dedicato alla meccanica della frattura e rivolto ai tecnici di tutti i settori industriali in cui è fondamentale poter studiare con precisione la meccanica della frattura: dall’ind u s t r i a a u t o m o t i v e a q u e l l a n a v a l e , dal nucleare all’aerospace, dove la simulazione multifisica si rivela uno strumento prezioso per descrivere questo

CONTROLLER CONFOCALE COMPATTO PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI

I l c o n t r o l l e r c o n f o c a l e c o n f o c a l D T

I F D 2 4 1 1 d i M i c r o - E p s i l o n , a z i e n d a tedesca rappresentata nel mercato italiano dalla Luchsinger srl, combina un design compatto e massime prestazioni con un’interfaccia Industrial Ethernet integrata Il sistema offre la massim a f l e s s i b i l i t à n e l l e a p p l i c a z i o n i i n campo industriale, sia per le misure di d i s t a n z a s i a p e r q u e l le di spessore su oggetti trasparenti Grazie all'interfac-

fenomeno in modo accurato, così da identificare qualsiasi criticità e ottimizzare i progetti ancora prima della prototipazione. Durante il webinar, verrà illustrato in 18 minuti come modellare un problema di cricca 3D con COMSOL Multiphysics® e come ottenere l’integrale J per calcolare il fattore d’intensificazione degli sforzi Si analizzerà anche come modellare la

c ia Industrial Ethern e t , è p o s s i b i l e i ntegrare il sensore direttamente nel PLC

Il nuovo sistema compatto è progettato per le applicazioni industriali in serie, viene fornito come canale completo ed è predisposto per sensori con campi di misura da 1, 2, 3 e 6 mm. Il controller può essere facilmente integrato nel quadro elettrico tramite guida DIN.

Con una frequenza di misura in grado di r a g g i u n g e r e 8 k H z e u n a r i s o l u z i o n e submicrometrica fino a 12 nm, il sistema

I F D 2 4 1 1 o ff r e l a m a s s i m a v e r s a t i l i t à nelle misure di distanza e spessore, per esempio nella costruzione di macchine, n o n c h é n e l l a p r o d u z i o n e d i v e t r o e smartphone

propagazione delle cricche nei mater i a l i f r a g i l i , c o m b i n a n d o i l m e t o d o P h a s e - F i e l d c o n i l m e t o d o d e g l i e l ementi finiti.

Si potrà vedere il software in azione, m e n t r e i t e c n i c i C O M S O L r e a l i z z a n o un modello dal vivo.

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NEWS t
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MISURAZIONI 3D NELL’AMERICAN’S CUP

Creafor m tor na a essere un for nitore uf ficiale del New York Yacht Club

American Magic

Creaform, business unit di AMETEK I n c . e l e a d e r m o n d i a l e n e l s e t t o r e delle soluzioni di misurazione 3D p o r t a t i l i , h a a n n u n c i a t o i l r i n n o v o della par tnership, nel ruolo di fornitore ufficiale delle tecnologie di misurazion e 3 D , c o n i l N e w Yo r k Ya c h t C l u b A m e r i c a n M a g i c C h a l l e n g e r p e r la 37a America’s Cup, considerata il trofeo più ambito del settore velico, che costituisce il più antico torneo sport i v o i n t e r n a z i o n a l e e u n a d e l l e p i ù impegnative imprese spor tive I l p r e s i d e n t e d e l N Y Y C A m e r i c a n Magic, Terr y Hutchinson, ha dichiarato: “Lavorare con il team C reaform è stato un grande vantaggio per NYYC American Magic I prodotti di misuraz i o n e 3 D d i q u e s t a a z i e n d a o ff r o n o dati accurati e affidabili per migliorare le nostre prestazioni in acqua. Apprezz i a m o i l c o n t i n u o s u p p o r t o d i C r e af o r m n e l l ’ a i u t a r e N Y Y C A m e r i c a n Magic a raggiungere l’obiettivo della vittoria dell’AC 37” .

Durante il progetto, Creaform ha aiutat o N Y Y C A m e r i c a n M a g i c c o n a t t r e z z a t u r e a l l ’ a v a n g u a r d i a p e r l a m i s u r a z i o n e d i m e n s i o n a l e c o m e , a d esempio, scanner 3D di elevate prestazioni, sistemi di coordinate ottiche per

la fotogrammetria e software di scans i o n e e i s p e z i o n e Q u e s t e s o l u z i o n i s t a n n o a c c e l e r a n d o l o s v i l u p p o e l a messa a punto di componenti critici per i due monoscafi, con foil da 23 metri, di American Magic Grazie alla loro por tabilità, è possibile usare le attrezzature Creaform nelle diverse sedi del team, tra cui lo stabilimento di Rhode Island, il centro test di Pensacola e Barcellona, in cui si svolgerà la gara finale Il team Creaform offre anche corsi di formazione e consulenza su diverse attività complesse di progettazione e metrologia 3D

“S in d a ll’ in iz io d e lla n o s tr a p a r tn e r sh i p , r i s a l e n t e a l 2 0 1 9 , C r e a f o r m h a spinto in avanti i limiti dell’innovazione ridefinendo i confini della metrolog ia 3 D a liv e llo hardw are e so ftw a r e ” , h a d i c h i a r a t o S t é p h a n e Auclair, vicepresidente della divisione marketing e gestione dei prodotti.

“ N o n v e d i a m o l ’ o r a d i m e t t e r e a l l a

p r o v a l a m a g g i or e a c c u r a t e z z a e le nuove funzional i t à d e l l e n o s t r e s o l u z i o n i , g r a z i e alla collaborazion e c o n A m e r i c a n Magic in una comp e t i z i o n e d i a l t i ssimo livello, in cui a n c h e p o c h i m icron possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta” . La cerimonia ufficiale di aper tura della 37a America’s Cup si terrà a Barcellona il 22 agosto 2024 Seguiranno l’ev e n t o p r e l i m i n a r e f i n a l e e l a s e r i e d i selezione challenger, che condurranno all’inizio dell’America’s Cup, previsto per il 12 ottobre 2024 La serie di selezione challenger determinerà la squadra che affronterà il Defender Emirates

Te a m N e w Z e a l a n d n e l l ’ A m e r i c a ’ s Cup Match

Infor mazioni su Creafor m

“ N o n s m e t t e r e m a i d ’ i n n o v a r e ” è u n motto che rappresenta i valori fondamentali di Creaform, dalla nascita fino al 2022, anno che segna il 20° anniversario dell’azienda Creaform continua a sviluppare, produrre e commerc i a l i z z a r e t e c n o l o g i e d i m i s u r a z i o n e 3D por tatili e automatizzate all’avanguardia, per offrire soluzioni innovative in applicazioni come scansione 3D, reverse engineering, controllo qualità, test non distruttivi, sviluppo prodotti e s i m u l a z i o n e n u m e r i c a ( F E A / C F D ) Questi prodotti e ser vizi di engineering spingono in avanti i confini tecnici in numerosi settori, tra cui automobilistico, aerospaziale, prodotti di consumo, industria pesante, manifattura, petrolio e gas, produzione di energia, ricerca e istruzione.

Con sede e produzione a Lévis, Québec, Canada, Creaform è presente in p i ù d i 8 5 P a e s i a t t r a v e r s o 1 4 u f f i c i locali situati in tutto il mondo e una rete d i o l t r e 1 2 5 d i s t r i b u t o r i . C r e a f o r m è u n ’ u n i t à a z i e n d a l e d i A M E T E K I n c , produttore leader mondiale di strumenti elettronici e dispositivi elettromeccanici che vanta un fatturato di oltre 5,5 miliardi di USD nel 2021.

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CONTROLLI DI TENUTA PER LA GREEN ECONOMY

Lazzero Tecnologie srl, che già abbiamo iniziato a conoscere negli scorsi numeri di TUTTO MISURE, è una delle PMI sane e innovative del settore Testing & Measurement che si stanno rapidamente posizionando e consolidando anche come for nitori delle filiere tipiche della green economy, attualmente in forte espansione. Nel caso specifico, l’azienda chierese sta estendendo for temente il mercato di sbocco delle proprie macchine per i controlli di tenuta, in particolare verso due settori importanti e in pieno sviluppo che riguardano proprio il “ green ” :

una nostra macchina per i collaudi di tenuta, a dimostrazione della nostra forte connotazione in ottica di ricerca & sviluppo e innovazione, grazie alle quali oggi possiamo posizionarci in alto in nuove nicchie di mercato, nelle quali tra l’altro certi tipi di prodotti non erano mai stati utilizzati in passato.

– idrogeno – Lazzero Tecnologie, dopo aver fatto grande esperienza in questo segmento fornendo macchine per il test dei sottocomponenti, ha realizzato pochi mesi fa un impianto per il controllo di tenuta completo di uno dei primi treni all’idrogeno progettato e prodotto da uno dei maggiori costruttori a livello mondiale Si tratta dell’ingresso ufficiale di una nuova tecnologia nel settore ferroviario, finora poco diffusa in quest’ambito: la spettrometria di massa, che sta aprendo un nuovo grosso filone proprio grazie alle nuove esigenze dei veicoli all’idrogeno In questo contesto innovativo emergente, Lazzero Tecnologie sarà presente come espositore a Expoferroviaria 2023 (3-5 Ottobre), la vetrina italiana per le tecnologie, i prodotti e i sistemi ferroviari, in programma a Rho Fieramilano.

“Saremo i primi a presentare questo tipo di tecnologie dedicate al mondo ferroviario – informa la Lazzero Tecnologie –e lo faremo in questa importante Fiera di settore partendo già da un prestigioso traguardo raggiunto, il primo treno all’idrogeno a livello mondiale, di recentissima produzione, infatti è stato testato con

– e-mobility – Lazzero Tecnologie è coinvolta come fornitore anche in questo ambito, soprattutto per quanto riguarda il controllo qualità degli accumulatori per l’auto elettrica, dalle celle alla batteria completa (batter y housing) “Stiamo collaborando con alcune multinazionali per lo sviluppo di sottocomponenti, ancora in fase di design, che andranno poi a comporre gli oggetti tecnologici di quella filiera In pratica la cella, che rappresenta l’unità fondamentale della batteria, va testata alla tenuta, e con essa i suoi sottocomponenti, ad esempio gli elettrodi. Tipicamente chi costruisce celle non produce elettrodi, quindi sostanzialmente la Lazzero Tecnologie for nisce consulenza per la Ricerca & Sviluppo ai produttori di elettrodi, ai costruttori di celle e alle aziende che si occupano di assemblare le celle nella batteria completa In parallelo, stiamo proponendo le macchine per i serial test in produzione La gamma di macchine per il controllo di tenuta prodotte dalla Lazzero Tecnologie è piuttosto vasta, oltre alle due applicazioni emergenti nei settori automotive e ferroviario sopracitate: manuali e semiautomatiche (per produzioni flessi-

bili, adatte per piccoli lotti di produzione, prototipi o test di laboratorio, rappresentano il per fetto primo passo per lasciare vecchie tecniche di test verso la tecnologia a gas tracciante); semiautomatiche (dedicate a produzioni speciali oppure flessibili, adatte ai cambi di produzione con camere modulari e sistemi di ermetizzazione intercambiabili; sono caratterizzate da movimentazioni di carico e scarico manuali e, talvolta, anche le operazioni di ermetizzazione possono essere condotte manualmente dall’operatore, mentre il processo di collaudo è sempre completamente automatico); automatiche per alte cadenze produttive (generalmente integrate in linee di movimentazione, provvedono al collaudo completo senza l’inter vento dell’operatore, dove sempre più spesso sono fornite intere isole di collaudo con sistemi robotizzati di asser vimento) Soluzioni rivolte, in particolare, ai settori: Automotive – Chimico, farmaceutico, elettromedicale – Elettrotecnico, elettronico – HVAC&R –Packaging con particolare focus sulla sicurezza ambientale (es.: machine testing per fusti).

L’offerta della Lazzero Tecnologie è completata, oltre che dalla taratura di microflussi (Fughe tarate – reference leaks), dove la società è Centro LAT N. 315T accreditato da Accredia, anche da un servizio di testing conto terzi su prototipi, in forte crescita, e dall’attività formativa per la qualifica del personale che opera nelle Prove non Distruttive o la certificazione di questo, in accordo alla normativa ISO 9712:2022, con centro d’esame in sede

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FORUM MISURE E TAMBURINI ACADEMY:

Un progetto siner gico per la dif fusione delle misure in ambito industriale

Si è da poco conclusa a Bologna la VII edizione del Forum delle Misure, appuntamento annuale del meglio della componente misuristica italiana in amb i t o U n i v e r s i t à & R i c e r c a , c h e p e r l a prima volta ha coinvolto direttamente nella gior nata centrale della manifestazione un significativo campione di Responsabili Tecnici e Decisori dell’industria utente di strumenti e ser vizi di Test & Measurement, per i quali è stata organizzata un ’apposita sessione tutorial Tutto ciò con l’obiettivo di aprire il Congresso all’industria, appunto, in ottica di diffusione della cultura metrologica presso le aziende e di moltiplicare le possibili occasioni di trasferimento tecnologico e par tnership nei progetti di ricerca fra il mondo della ricerca e le imprese, in par ticolare le PMI utenti di metrologia per competere

Un’iniziativa di cui parleremo diffusamente nel prossimo numero di Dicembre, ma di cui possiamo già annunciare l’incoraggiante successo ottenuto in q u e s t a p r i m a a s s o l u t a , a n c h e i n p r oiezione della prossima edizione del Forum, prevista per metà settembre 2024. Successo e gradimento non solo da par te del nuovo pubblico industriale, ma anche degli stessi universitari, che hanno assistito con piacere a diversi inter venti della Sessione speciale, instaurando interessanti contatti con i partecipanti industriali, che auspichiamo possano trasformarsi nel tempo in proficui rappor ti di collaborazione. Tra i principali attori di questa iniziativa troviamo, senz ’altro, la TAMBURINI srl, società bresciana nel settore dei calibri e utensili per filettatura (che i lettori di TUTTO MISURE conoscono bene), che h a v o l u t o s o s t e n e r e e c o n o m i c a m e n t e la par tecipazione delle aziende a questo illustre “ consesso di misuristi”, con u n p r o g r a m m a c h e , l o r i b a d i a m o , è stato pensato ad hoc in funzione delle loro specifiche realtà e interessi professionali, con l’intenzione di offrire il proprio concreto contributo alla diffusione

della cultura metrologica.

“Il gruppo Tamburini crede molto nella componente di servizio che offre ai propri clienti, insieme a prodotti ai massimi livelli di qualità e innovazione – dichiara Andrea Tamburini, Responsabile Commerciale e Logistica dell’azienda bresciana – Promuovere con entusiasmo questa nuova Sessione tutorial, nell’ambito del più prestigioso appuntamento scientifico nazionale dedicato alla metrologia, ha rappresentato per la nostra azienda l’opportunità di testimoniare ufficialmente decenni di impegno nella diffusione della cultura misuristica, non solo presso le aziende clienti, acquisiti e potenziali, ma anche nei confronti della scuola di ogni grado. Un passo obbligato, direi quasi naturale in considerazione dell’importanza che riveste nella nostra organizzazione l’Academy Tamburini, una divisione a tutti gli effetti, che eroga servizi di formazione ed è nata nel 2021 proprio con l’obiettivo di creare un costante momento di dialogo e confronto con i clienti”

L’Academy offre momenti specifici di a p p r o f o n d i m e n t o , f o r m a z i o n e e a ggiornamento dei tecnici; oltre a percorsi formativi a catalogo, offre al Cliente il ser vizio di progettazione ed esecuzione di corsi su misura.

“Il nostro supporto ai clienti non deve esaurirsi con la vendita e con la successiva assistenza tecnica – continua Tamburini – Aderendo al progetto Academy si ottiene un’importante occasione d i c o n fr o n to c o n i n o s tr i r e s p o n s a b ili te c n ic o -c o m m e r c ia li, c h e p o s s o n o o ffrire un costante aggiornamento in mer i t o a l l a n o s t r a c a p a c i t à p r o d u t t i v a ,

tecnica e di efficienza dei m a c c h i n a r i , s e m p r e a l l ’ avanguardia Inoltre abbiamo scelto d’investire nella formazione della forza lavoro del futuro, creando un r e p a r t o d e d i c a t o a l l ’ i n s egnamento all’interno dello stabilimento produttivo, che opera in stretta collaborazione con alcune scuole professionali del territorio”

“ I c o r s i d e l l a n o s t r a A c ad e m y s o n o u n a g a r a n z i a di supporto, consulenza e aggiornamento continuo, specializzata e differenziata per aree tematiche –r i b a d i s c e Ta m b u r i n i – A l c u n i m o d u l i f o r m a t i v i s o n o e r o g a b i l i , o l t r e c h e nella nostra sede, anche presso quella del singolo cliente, per un numero massimo di discenti da 5 a 10, a seconda dello specifico argomento trattato” . Per maggiore concretezza, proponiamo un esempio di corsi erogabili dall ’ A cadem y Tam bur ini, con il s int et ico riepilogo dei singoli contenuti Come si n o t a f a c i l m e n t e , o g n i c o r s o d e d i c a ampio spazio alle “Varie ed eventuali”, che riguardano in sintesi la par te più attesa dalle aziende coinvolte nel m o m e n t o f o r m a t i v o , q u e l l a m i r a t a a sviscerare le specifiche problematiche operative e settoriali che caratterizzano la singola azienda

SCELTA DEI CALIBRI E LORO UTILIZ-

ZO: Definizione di cos’è un filetto e utilizzo dei termini tecnici appropriati – Tipologie di filetti e norme che li regolano – Tolleranze di filettatura – Scelta del calibro idoneo – Utilizzo dei calibri, teorico e pratico – Correlazione calibro-utensile –Filetto utile (definizione e controllo);

S C E LTA D E G L I U T E N S I L I E L O R O

U T I L I Z Z O – D e f i n i z i o n e d i c o s ’ è u n u t e n s i l e e u t i l i z z o d e i t e r m i n i t e c n i c i

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NUOVO BANCO DI TARATURA PER LE MISURE DI PORTATA

I misuratori di portata sono elementi fondamentali nei processi produttivi poichè, a seconda dello specifico impiego, hanno il compito di garantire la qualità dei prodotti e la sicurezza nei processi.

Per tale motivo la verifica della misura di portata implica la piena disponibilità del misuratore e dell’impianto, che deve essere sottoposto a verifica di taratura e spesso comporta tempi d’intervento non brevi

S.T.I. Srl è in grado d’intervenire adattandosi alle esigenze produttive e tecniche degli impianti, fornendo un servizio di taratura delle misure di portata in diverse modalità operative, grazie al nuovo banco di misura in dotazione:

– Misure non invasive con metodi gravimetrici o misurazione a ultrasuoni, in modo da non interrompere le produzioni per lungo tempo Questa soluzione non prevede modifiche o smontaggio di parti dell’impianto e spesso viene utilizzata per avere informazioni preliminari sullo stato della strumentazione installata.

M i s u re c o n s t r u m e n t o i n l i n e a , c o n i l v a n t a g g i o d i effettuare le verifiche con una minore incertezza direttamente in campo In questa modalità operativa è previsto un adeguamento con uno stacco della linea, soluzione che dà il miglior risultato soprattutto quando le prove hanno una frequenza definita nel tempo

– Misure su banco di prova installato presso i nostri laboratori, in grado di fornire le migliori prestazioni in termini metrologici, mettendo lo strumento in verifica su un

anello chiuso e confrontandolo con un misuratore a effetto Coriolis

La dinamicità della S.T.I. Srl fornisce un ulteriore vantaggio a questa soluzione, garantendo t e m p i d ’ e s e c u z i o n e r a p i d i s s imi

È questa la migliore soluzione per avere una dettagliata analisi della curva di taratura dello strumento, garantendo la possibilità di variare la portata in m o d o c o n t r o l l a t o e i n c o n d izioni ottimali d’utilizzo

Alcuni dati tecnici relativi al Banco di Taratura

– C i r c u i t o a d a n e l l o c h i u s o c o n l i q u i d o d i r i f e r i m e n t o acqua;

– Connessione ai misuratori da DN10 a DN100;

– Variazione della portata in funzione della connessione utilizzata, fino a un massimo di 40 000 l/h;

– Garanzia delle migliori condizioni d’installazione per lo strumento sottoposto a verifica;

– P o s s i b i l i t à d i v e r i f i c a d i v a r i e t i p o l o g i e d i m i s u r a t o r i (MASSICI, VOLUMETRICI, AD ULTRASUONI, MAGNETICI, A VORTICI, FLUSSOMETRI, ecc );

– Certificati di taratura con riferibilità in conformità alle attuali normative per la gestione della strumentazione e della qualità.

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La serie di celle di carico a bottone LLB della FUTEK (distribuita in Italia dalla DSPM Industria di Milano), ampiamente utilizzata in applicazioni di controllo di processo, si arricchisce di una nuova gamma di celle di carico che utilizzano il connettore, affiancandole alle unità c o n u s c i t a c a v o L o s c o p o è q u e l l o d i o ff r i r e u n a m a g g i o r e f l e s s i b i l i t à n e ll ’ i n t e g r a z i o n e d e l s e n s o r e d i f o r z a , offrendo al contempo la possibilità di sostituire il cavo in caso di danneggiamento dello stesso

La cella di carico LLB400 offre dimensioni compatte (diametro 31,2 mm, altezza 9,9 mm) con montaggio mediante tre viti; realizzata in acciaio 17-4 PH, garantisce elevata robustezza e resistenza alle abrasioni L’elevata rigidezza permette di raggiungere frequenze proprie com-

prese tra i 14 e 45 kHz, rendendola adatta a misure fortemente dinamiche.

Il connettore garantisce un grado di protezione IP67.

Applicazioni principali: testing, controllo di processo di punzonatura, crimpatura, industria elettronica e medicale

Alcune caratteristiche tecniche

Range di misura da 400 N a 220 kN

Alimentazione 18 Vdc max.

Uscita elettrica estensimetrica 2 mV/V a ponte completo Fissaggio meccanico mediante #3 viti.

Grado di protezione IP67

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NEWS s T M n 76 N . 0 3 n 2 0 2 3
NUOVA SERIE DI CELLE DI CARICO A BOTTONE CON CONNETTORE

a p p r o p r i a t i – Ti p o l o g i e d i f i l e t t o e norme che li regolano – Tolleranze di filettatura – Scelta utensile idoneo – Utilizzo utensili teorico e pratico – Correl a z i o n e c a l i b r o - u t e n s i l e – R i a f f i l a t u r e ( d o v e , c o s a , q u a n d o ) – R i v e s t i m e n t i super ficiali – Filetto utile (definizione e controllo);

RIAFFILATURA UTENSILI: Definizione di cos’è un filetto e utilizzo dei termin i t e c n i c i a p p r o p r i a t i – R i a f f i l a t u r a ( d o v e , c o s a , q u a n d o ) – Va l u t a z i o n e usura utensili – Valutazione parametri in base al materiale lavorato – Rivestim e n t i s u p e r f i c i a l i – P r o v e p r a t i c h e –Varie ed eventuali

PROGETTAZIONE STRUMENTI DI

CONTROLLO: Definizione strumento di controllo – Valutazione mirata alla scelta di uno strumento di misura per variabili o di un calibro per attributi– –Identificazione tolleranze da adottare – Va l u t a z i o n e e r g o n o m i c a d e l l o s t r um e n t o – I d e n t i f i c a r e c o s a c e r c a r e –Varie ed eventuali

RAPPORTI DI PROVA, ACCREDIA E SERVIZIO TARATURA ESTERNA: Che cos’è un rappor to di prova – Differenze tra rappor ti di prova e cer tificati Accredia – Come leggerli – Scelta criteri di accettabilità – Scelta periodicità tarature – Varie ed eventuali

zioni meccaniche di precisione per il s e t t o r e d e l l a d i f e s a e a e r o s p a z i a l e Costruisce sistemi complessi e automatizzati di controllo dimensionale per il settore automotive, ad esempio banchi di misura disco freno o per altri componenti di svariati settori (medicale, automazione di processo e di controllo)

I tre laboratori metrologici controllano t u t t a l a p r o d u z i o n e , c o n s e n t e n d o d i verificare le caratteristiche fondamentali del prodotto e di valutar ne il grado di finitura Rilasciano Rappor ti di Taratura e Dichiarazioni di Confor mità in base all’uso a cui il prodotto è destinat o E f f e t t u a n o l e t a r a t u r e p e r i o d i c h e dei calibri di proprietà dei clienti, com e r i c h i e s t o d a l l e C e r t i f i c a z i o n i d i Qualità.

candosi come for nitore specializzato anche per i settori Aeronautico, Aerospaziale e Difesa

“Voglio citare un breve esempio, che ritengo ben esemplificativo di come la Tamburini ponga massimo impegno e a ttenzione rig ua rd o a lla sod d isfa zione dei problemi e delle esigenze della clientela – racconta Andrea Tamburini – c o m e q u e l l o p r o s p e t t a t o c i r e c e n t emente da un ’azienda operante nel settore autom otive, che aveva necessità di controllare un particolare importante, nello specifico una vite a più principi con angolo dell’elica di 40°. Il nostro ufficio tecnico, raccolte le opportune informazioni dal cliente, constatava l’impossibilità di realizzare un calibro ad anello standard e il nostro ufficio progettazione procedeva a studiare un calibro che permett e s s e i l c o n t r o l l o d e l d i a m e t r o m e d i o a t t r a v e r s o l ’ u t i l i z z o d i fili tarati, che simulavano la misurazione del diametro medio come se fosse un anello ad effettuarla Il calibro è stato realizzato con un blocchetto d’appoggio, con inseriti alcuni rulli tarati inclinati dello stesso coefficiente dell’elica, per simulare l a m i s u r a z i o n e d e l d i a m e t r o medio”.

Il Laboratorio Metrologico

Primario di Tamburini (Centro LAT N 079) è accreditato da Accredia, secondo l a n o r m a U N I C E I E N

I S O / I E C 1 7 0 2 5 , e f f e ttuando ser vizi di controllo e taratura per strumenti primari.

“ U n c o n t r o l l o p e r a t t r i b u t i , s e m p l i c e e a ff i d a b i l e , c h e h a r i s o l t o u n p r o b l em a n o t e v o l e a c a r i c o d e l c l i e n t e –c o n c l u d e Ta m b u r i n i – A p p l i c a z i o n i d i q u e s t o g e n e r e , t r a l ’ a l t r o s o n o r i c h i es t e n e l s e t t o r e m e d i c a l e e a e r o n a u t ic o , d e i q u a l i s i a m o f o r n i t o r i c e r t i f i c at i I S O 9 0 0 1 ”

Il Gruppo Tamburini opera in tutti i settori merceologici in cui accuratezza e p r e c i s i o n e r i v e s t o n o u n r u o l o f o n d am e n t a l e . P r o d u c e u t e n s i l i f i l e t t a t o r i e c a l i b r i p e r i l c o n t r o l l o d i m e n s i o n a l e , secondo normative o su specifico disegno del cliente, fornendo i settori della r u b i n e t t e r i a , p r o d u z i o n e d i v a l v o l e , medicale e automotive. Esegue lavora-

Emette cer tificati riconosciuti da t u t t i g l i s t a t i f i rm a t a r i d e l l ’ A ccordo Multilaterale della “Europ e a n C o o p e r a t i o n f o r A ccreditation (EA)”

Tamburini è una delle prime a z i e n d e b r e s c i a n e a d o t t en e r e l a C e r t i f i c a z i o n e d e l S i s t e m a Q u a l i t à I S O 9 0 0 1 n e l 1 9 9 2 N e l 2 0 1 5 l a società consegue la Cer tific a z i o n e E N 9 1 0 0 , q u a l i f i -

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TARATURA CHIAVI DINAMOMETRICHE SECONDO LA NORMA EN ISO 6789

La normativa EN ISO 6789:2017 introduce dei nuovi criteri per la taratura delle chiavi e fornisce utili indicazioni sull’utilizzo delle incertezze di misura ottenute Oltre al calcolo d e l l o s c o s t a m e n t o d a i v a l o r i n o m i n a l i , l a n o r m a p r e v e d e anche l’obbligo di verificare e calcolare l’incertezza dell’utensile dinamometrico, insieme all’aumento del range di misurazione, aiutando così a fornire un’utilissima indicazione agli operatori riguardo alla riproducibilità del proprio strumento

Come e quando tarare una chiave dinamometrica secondo la norma EN ISO 6789?

È possibile eseguire la taratura utilizzando strumentazione soggetta a rigidi controlli e che segue degli standard ben precisi Al fine di garantire che le chiavi forniscano la stessa accuratezza per lunghi periodi, è essenziale che le procedure di verifica avvengano a intervalli regolari e siano documentate con precisione In accordo alla normativa internazionale, gli utensili dinamometrici sono soggetti a verifica e certificazione ogni dodici mesi oppure ogni 5.000 serraggi Per la prima ritaratura il periodo di validità coincide con il primo impiego dello strumento Laboratori tecnologicamente avanzati

S T I S r l ( S o r a – F R ) h a a d i s p o s i z i o n e laboratori tecnologicamente avanzati, con una sala metrologica a temper a t u r a e u m i d i t à controllata dedicat a a l l ’ e ff e t t u a z i one della taratura di strumenti dinamometrici di tutte le marche, con rilascio di certificati LAT fino a un momento torcente massimo di 1 000 Nm Consulta la tabella di accreditamento.

C o m e a v v e n g o n o le Misurazioni

L a v e r i f i c a d e l l ’ utensile non sarà più e ff e t t u a t a a l 2 0 % , 60%, 100% della coppia massima, ma al v a l o r e m i n i m o d e l range di misura indicato, all’incirca al 60% e al 100% del valore massimo, per un totale di n 135 punti per ogni senso di rotazione: questo a garanzia della conformità della chiave all’accuratezza richiesta in tutto il campo di misura indicato Sul certificato è riportato anche il riferimento allo strumento campione utilizzato per la taratura, in modo da garantire la riferibilità richiesta dalle norme sulla qualità

Taratura in base all’esigenza del cliente

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MASSE, BILANCE E STRUMENTI DI PESATURA SEMPRE PERFORMANTI CON IL SERVIZIO DI TARATURA CIBE

D a l 1 9 8 3 i l l a b o r a t o r i o m e t r o l o g i c o

CIBE è punto di riferimento in Italia e in E u r o p a n e l l ’ a m b i t o d e l l a m e t r o l o g i a tecnica e legale.

CIBE è ac c r edit at a da A CCRED IA come Centro LAT n 117, in conformità alla norma ISO/IEC 17025:2017 per la taratura e la verificazione periodica di masse campione, strumenti per pesare a funzionamento non automatico (bilance), s e l e z i o n a t r i c i p o n d e r a l i e r i e m p i t r i c i gravimetriche

Il servizio di taratura masse è rapido ed e ff i c i e n t e e v i e n e e ff e t t u a t o i n s o l i 5 g i o r n i l a v o r a t i v i , g a r a n t e n d o t u t t i g l i s t a n d a r d d i q u a l i t à e l a c o r r e t t e z z a delle misurazioni effettuate I l s e r v i z i o o ff e r t o c o m p r e n d e a n c h e u n s e r v i z i o i l c a l c o l o della compatibilità tra le ultime misure di massa e quelle precedenti; in questo modo i clienti dispongono di elementi oggettivi per effettuare autonomamente una valutazione

della stabilità nel tempo delle proprie masse e una più consapevole scelta dell’intervallo di taratura

G r a z i e a l l ’ a m p i a g a m m a d i s o l u z i o n i metrologiche, il laboratorio è in grado d i s o d d i s f a r e l e e s i g e n z e d i s v a r i a t e t i p o l o g i e d ’ a z i e n d a : L a b o r a t o r i d i r icerca e sviluppo – Laboratori di analisi –Aziende metalmeccaniche, chimiche e farmaceutiche – Produttori di strumenti p e r p e s a r e – L a b o r a t o r i d i t a r a t u r a –Laboratori di verificazione periodica

C I B E è c o s t a n t e m e n t e i m p e g n a t a nell’aggiornamento e nella formazione del proprio personale per poter fornire le risposte corrette alle diverse esigenze metrologiche

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NEWS s
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Taratura di una chiave dinamometrica nel laboratorio metrologico di STI Srl

INNOVARE E CREARE SENZA LIMITI

Hexagon One Manufacturing Intelligence

Nello scorso numero, avevamo proposto in questa stessa rubrica una doppia intervista a Bruno Rolle e a Levio Valetti (rispettivamente General Manager della Divisione Commerciale e pre/after sales Italia di Hexagon, e Marketing & Communications Manager), effettuata a Bologna durante l‘edizione 2023 della Fiera MECSPE In quell‘occasione i nostri interlocutori ci annunciarono ufficialmente gli importanti cambiamenti in atto nel Gruppo Hexagon dopo un periodo caratterizzato da numerose acquisizioni e da un sostanziale ampliamento delle competenze e del ventaglio di offerte rivolte ai molteplici mercati di sbocco In particolare, ci anticiparono la nuova veste di Hexagon Manufacturing Intelligence, che mirava a proporsi come “unico interlocutore”, in grado di mettere a disposizione del cliente un esercito di specialisti, capaci di aiutarlo a soddisfare le proprie esigenze riconducibili a un ampio spettro di competenze Un cambiamento che coinvolge tutte le divisioni, a partire da quella commerciale, basato sulla massima sinergia, condivisione e spirito di squadra, mettendo a profitto le svariate competenze possedute dalle risorse umane di ogni ordine e grado. Un programma di sviluppo complesso e ambizioso, di cui abbiamo ritenuto interessante riprendere l‘analisi, dopo la pausa estiva, per approfondire ulteriormente la nostra conoscenza di un processo di rinnovamento molto profondo, che potrà avere for te impatto sul modo di “vendere” strumenti e soluzioni alle imprese manifatturiere, soprattutto, ma anche sul modo di “ comprare ” da par te dei responsabili delle imprese stesse, tutto ciò in ottica di miglioramento competitivo

Entriamo ancor più nel merito, con l‘aiuto degli stessi due interlocutori, che ringraziamo nuovamente per la disponibilità.

(B. Rolle) “Consulenza e servizio sono due aspetti fondamentali per portare avanti il nostro progetto di cambiamento di paradigmi, in grado di fare la diffe-

renza fra le varie offerte che il cliente riceve, ma ciò richiede venditori esperti e con alle spalle anni di competenza, molto evoluta Nel nostro caso, inoltre, abbiamo totalmente ridisegnato l‘organizzazione commerciale a livello geografico, spacchettandola da regionale a provinciale: oggi siamo presenti in tutte le province, in ciascuna delle quali abbiamo un venditore responsabile per l‘intera gamma di strumenti, soluzioni e servizi offerti, che può contare sul supporto di un team di prevendita composto da specialisti tecnici ed esperti delle varie linee di prodotto. Il nostro commerciale di zona, un vero e proprio “consulente di processo ” , intercetta il potenziale cliente, recepisce le sue esigenze e la sua specifica situazione e la trasmette ai colleghi potenzialmente coinvolti a livello di tipologia di prodotti/servizi, mettendo insieme tutte le risorse necessarie a costruire un ‘offerta mirata a soddisfare i bisogni espressi”

A questo punto una domanda è d o v e ro s a : l a m e t ro l o g i a n o n sarà più il cavallo di battaglia di Hexagon…?

(B. Rolle) Siamo ben coscienti che la Metrologia sia da sempre il nostro habitat naturale, il terreno fer tile sul quale sono sbocciate le nostre idee innovative e molti dei prodotti di successo attualmente nel nostro portafoglio. Ma ora dobbiamo trasmettere ai clienti l‘ulteriore enorme valore aggiunto che siamo pronti a offrire loro, dopo anni di ottimi “acquisti” che il Gruppo ha fatto in giro per il mondo, estendendo notevolmente il proprio potenziale, a qualsiasi livello Abbiamo in fase di sviluppo o in gestazione moltissime idee, e non intendiamo minimamente rinnegare ma neppure ridurre a unico “focus” la metrologia, ambito ormai importante in ogni azienda, che dialoga e si integra costantemente con tutti gli altri reparti e produce le informazioni vitali che consentono di procedere correttamente e speditamente nel proprio percorso di evoluzione competitive In sostanza, poiché la metrologia è fondamentale ma solo se perfettamente integrata nel tessuto aziendale, Hexagon ha compreso che

deve farlo capire all‘azienda cliente già a partire da come le si presenta “globalmente”, con tutta la sua gamma d‘offerta che ovviamente comprende la digitalizzazione, lo scambio dei dati, che considera il mondo reale integrato a quello virtuale, collegandoli in un circolo virtuoso a tutto vantaggio dell‘azienda utente dei nostri strumenti, soluzioni e ser vizi, individuando le soluzioni più adatte a soddisfare precise esigenze a livello d‘innovazione competitiva

Un‘organizzazione complessa, ambiziosa e costosa… Ma tutto ciò non rende poco realistico un approccio sistematico anche alle PMI…?

(B. Rolle) La piccola e media impresa rappresenta oggi, a differenza di quanto accadeva spesso in passato, un “buon” cliente, non solo caratterialmente ma anche economicamente. Si fa presto a raggiungere, approcciando a una PMI innovativa, un volume di fatturato tale da giustificare quelle attenzioni, personalizzazioni e innovazioni che una volta erano appannaggio solo delle imprese di dimensioni medio-grandi…

Va sottolineato, però, che oggi sono terminati gli incentivi all‘acquisto, che negli scorsi anni hanno favorito un massiccio approccio da parte delle imprese, anche e soprattutto le PMI all‘innovazione tecnologica, fino all‘ “Industria 4 0” Quindi abbiamo deciso di offrire al potenziale cliente due diversi “paracadute”, volti a contrastare la fine degli incentivi: il finanziamento a ZERO interessi e l‘opzio-

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ne del “noleggio operativo 60 mesi”, che in sostanza consente di affittare il bene e fra qualche anno sostituirlo con una versione più evoluta con investimenti sostenibili e costanti. Questa formula è applicabile anche ad apparecchiature di costo non elevato e ancora caratterizzate da interessanti margini operativi, come ad esempio i bracci di misura oppure i software CAD/CAM, che costano attualmente tra i 10 000 e i 50 000 euro Un‘opzione, tra l‘altro, oltre che molto abbordabile anche gradita al commercialista, dato che il costo del canone di noleggio operativo va a finire totalmente nelle spese.

(L. Valetti) Hexagon sta estendendo il concetto ONE Manufacturing Intelligence a livello globale, dopo aver sperimentato il successo dell‘Italia come nazione europea pilota di questo ambizioso progetto Cosa implica questa ulteriore evoluzione organizzativa ? La divisione M I Hexagon è nata con l‘ambizioso obiettivo di consentire ai produttori d’innovare e creare senza limiti, con soluzioni che supportano l‘ottimizzazione dell‘intero ciclo di vita del prodotto, inventando, progettando, producendo, collaudando o fornendo assistenza, a misura di singola esigenza Così le nostre tecnologie puntano a consentire ai produttori di ridefinire il mondo che conosciamo attraverso l‘innovazione produttiva, dall‘ideazione alla fine del ciclo di vita: ottimizzando l‘intera catena del valore, trasformando la progettazione, la simulazione, i test, la selezione dei materiali, la pianificazione del progetto di produzione, la produzione, l‘ispezione e le prestazioni reali

Il portafoglio di Hexagon per la produzione intelligente supporta l‘intero ciclo di vita del prodotto e della produzione, sbloccando il potenziale, risolvendo i problemi prima che si verifichino e fornendo guadagni significativi Unendo il mondo fisico e quello digitale, attraverso hardware e software, diamo alle aziende la libertà d’ideare, esplorare, ottenere risultati corretti fin dall‘inizio e scalare la produzione in modo sostenibile

L‘ottica giusta, insomma, per mirare a rivoluzionare il proprio settore, ottenendo

un vantaggio competiti realizzando un camb mento duraturo

E i clienti come stanno reagendo ai vostri cambiamenti, in un momento sociale ed economico in cui il tempo per fa re il punto sulle spe fiche situazioni e r nare sulle novità emergenti disponibili è sempre più ridotto al minimo…e la velocità di reazione sembra essere quasi tutto…?

(L . Va l e t t i ) “ L a p r e s e n t a z i o n e d e i nostri cambiamenti ai clienti, acquisiti o potenziali, sta sortendo risultati molto incoraggianti: primo fra tutti la positiva reazione da parte dei clienti, lieti di avere un solo interlocutore al quale s o t t o p o r r e l e p r o p r i e e s i g e n z e e d a l q u a l e a t t e n d e r e p r o p o s t e , c o n s i g l i e suggerimenti concreti, sostenibili e app l i c a b i l i U n r e f e r e n t e c h e c o n o s c e bene la realtà di quel settore industriale e di quella specifica area geografica, disposto ad ascoltare il cliente con c o g n i z i o n e d i c a u s a e f a r s i c a r i c o d e l l a r i c e r c a d e l l a s o l u z i o n e a l s u o s p e c i f i c o p r o b l e m a , s v o l g e n d o u n compito in tutto e per tutto simile al lavoro del “consulente” Un consulente, i n q u e s t o c a s o , t o t a l m e n t e g r a t u i t o , che ovviamente dovrà dare il meglio di se stesso per comprendere il problema del cliente e individuare la soluzione più adatta ed economicamente sostenibile Siccome ritengo essenziali la concretezza e la semplicità di comunicazione, è utile fare un esempio reale di successo di queste nostre “ nuove ” modalità organizzative, che ci hanno consentito di diventare partner tecnici di Red Bull Racing, società fortemente orientata ad avere un solo interlocutore ma tecnicamente ai vertici dello stato dell‘arte E n o n d i m e n t i c h i a m o “ H e x a g o n è molto più di quanto conosciate” , uno degli slogan del nostro stand alla F i e r a M E C S P E 2 0 2 3 , c h e t r a l ‘ a l t r o non era ubicato nell‘abituale Padiglion e d e d i c a t o a Q u a l i t à e C o n t r o l l o , bensì in quello riservato alla Produzione ” .

olle) A chiusura delle tre riflessioni in merito ll‘evoluzione della nostra organizzazione e dell‘approccio ai clienti, sintetizzerei che questi ultimi anni hanno segnato una grande crescita per Hexagon, ricchitasi di una prezioquantità di tecnologie e how ed è ora in grado di presentarsi all‘industria manifatturiera con una soluzione completa, endto-end, tale da coprire tutti i processi, dalla creazione del progetto alla preventivazione, alla realizzazione del prodotto, alle misure e ai controlli di processo, al controllo qualità e alla spedizione e fatturazione finale. Il nostro attuale stato dell‘arte era efficacemente raffigurato nel nostro stand a Mecspe 2023, partendo da 5 aree tematiche, che guidavano il visitatore alla scoperta della soluzione Hexagon completa, in grado di potenziare i processi produttivi aziendali con l‘ausilio della raccolta dati e della sua elaborazione: 1) CAD/CAM. Lavorazione meccanica, legno e marmo, misura in-process – 2) Software CAE/CT Progettazione, simulazione e analisi tomografica – 3) Strumentazione e Software per controllo dimensionale – 4) Macchine e sistemi di misura – 5) Software per gestione qualità e controllo di processo Al centro dello stand e delle aree tematiche troneggiava un kart, prestigioso e innovativo, emblematico di come la soluzione intelligente e interconnessa di Hexagon possa essere applicata praticamente su un oggetto reale

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Una breve introduzione ai sistemi d’intelligenza ar tificiale nella prospettiva della metrologia

Metrologia e AI

GENERAL METROLOGY

In t his per m anent s ect ion of t he Jour nal our col l eag ue and friend Luca Mari, world-recognized exper t in fundamental metrology and member of several Inter national C o m m i t t e e s , i n f o r m s t h e r e a d e r s o n t h e n e w d e v e l o pment of the fundamental norms and documents of interest f o r a l l m e t r o l o g i s t s a n d m e a s u r e m e n t e x p e r t s D o n o t hesitate to contact him!

METROLOGIA GENERALE

In questa Rubrica permanente il collega e amico Luca Mari, internazionalmente riconosciuto quale esper to di metrologia fondamentale e membro di numerosi tavoli di lavoro per la redazione di Norme, informa i lettori sui più recenti temi d’interesse e sugli sviluppi di Norme e Documenti. Scrivete a Luca per commentare i suoi ar ticoli e per proporre ulteriori temi di discussione!

POSSIBILI INTERAZIONI TRA AI E METROLOGIA

Nello scorso numero di Tutto Misure, q u e s t a r u b r i c a è s t a t a d e d i c a t a a u n “ d i a l o g o c o n u n a g e n t e a r t i f i c i a l e a p r o p o s i t o d i q u a l c h e a r g o m e n t o d i metrologia” Che oggi quello dei chatbot, cioè dei sistemi automatici (bot, da “robot” , termine coniato dal drammaturgo ceco Karel apek nel 1920) cap a c i d i c o n v e r s a z i o n e ( c h a t ) , s i a u n a r g o m e n t o c a l d o è e v i d e n t e a n c h e solo dalla frequenza con cui sono pubblicate notizie su ChatGPT di OpenAI, Bard di Google, Claude di Anthropic, Llama (e i suoi derivati) di Meta, e così via Riprendendo l’invito con cui il Direttore di Tutto Misure concludeva il suo editor i a l e , “ A I e m e t r o l o g i a ” d e l l o s c o r s o numero della rivista (“Amici metrologi, c’è nuovo lavoro per voi!”), proponiamo qui qualche considerazione prelim i n a r e s u l l a c o s i d d e t t a “ i n t e l l i g e n z a ar tificiale” e sulle sue possibili relazioni con la metrologia, ben consapevoli che quanto segue sono solo cenni, che potrebbero essere più e meglio sviluppati in prossimi ar ticoli.

Il nostro punto di par tenza è che, con le

l o r o e v i d e n t i d i f f e r e n z e , i n t e l l i g e n z a ar tificiale e metrologia sono ambiti di c o n o s c e n z a c h e p o s s o n o u t i l m e n t e interagire, e beneficiare l’una dell’alt r a . D a t o l ’ o b i e t t i v o p r a g m a t i c o d i d o t a r c i d i s t r u m e n t i c h e c i a i u t i n o a prendere decisioni affidabili di fronte a problemi complessi, la metrologia ha q u a l c o s a d a i n s e g n a r c i t u t t e l e v o l t e che i problemi hanno a che vedere con proprietà empiriche, a proposito delle q u a l i o c c o r r e a c q u i s i r e e r e n d e r e d isponibile informazione a sua volta affidabile, perché sufficientemente oggett i v a e i n t e r s o g g e t t i v a L a c o n s a p e v olezza che in questo processo sono necessari modelli interpretativi (ad esempio, nell’applicazione alle letture degli strumenti di misura delle informazioni ottenute con la taratura degli stessi strumenti) ci ricorda che ogni misurazione include, esplicitamente o implicitament e , a t t i v i t à i n c u i o c c o r r e e l a b o r a r e informazione.

P e r l ’ e l a b o r a z i o n e d ’ i n f o r m a z i o n e i sistemi d’intelligenza ar tificiale ci offrono un terzo paradigma, a complement o e p o s s i b i l e i n t e g r a z i o n e d e l p a r adigma algoritmico e di quello funzionale Uno sguardo retrospettivo ci mostra infatti che, tralasciando le esage-

razioni del marketing e delle mode, i sistemi che da oltre cinquant’anni sono stati chiamati di “intelligenza ar tificial e ” s o n o e f f e t t i v a m e n t e c a r a t t e r i z z a t i da un compor tamento che non è prog r a m m a t o , e p e r c i ò n o n è i l r i s u l t a t o d e l l ’ e s e c u z i o n e d i a l g o r i t m i o d i f u nzioni specificati esplicitamente e implem e n t a t i m e d i a n t e l i n g u a g g i d i p r og r a m m a z i o n e I n u n c o n t e s t o i n c u i “sistema software” e “ programma ” sono spesso considerati sinonimi, è perciò davvero in gioco un diverso parad i g m a c o n c e t t u a l e , i n c u i s i c e r c a d i ottenere da un sistema tecnologico un cer to compor tamento senza programmarlo in modo esplicito (e per questo motivo non pare una buona idea usare l’espressione “algoritmo d’intelligenza ar tificiale”, pure impiegata frequentemente per descrivere ciò che produce il compor tamento osser vato dei sistemi d ’ i n t e l l i g e n z a a r t i f i c i a l e , a n c h e s e è vero che tali sistemi funzionano anche sulla base di algoritmi oppor tunamente implementati).

Nel corso del tempo, questo terzo paradigma (dunque ciò che propriament e p o t r e m m o c h i a m a r e “ i n t e l l i g e n z a ar tificiale”) è stato realizzato attraverso due strategie alternative. Pur senza e n t r a r e n e i d e t t a g l i , n e p r e s e n t i a m o qui le basi concettuali

L’AI SIMBOLICA

Una prima strategia, tradizionalmente chiamata d’intelligenza ar tificiale simbolica o basata su regole, prevede la costruzione di “basi di conoscenza ” in c u i l e i n f o r m a z i o n i d i s p o n i b i l i s u u n c e r t o a m b i t o a p p l i c a t i v o s o n o t i p i c amente rappresentate mediante regole c o n d i z i o n a l i d e l l a f o r m a [ s e X , a l l ora Y]. Per esempio, due regole potrebbero essere [se si osser va il sintomo A, allora occorre effettuare l’esame B, di c u i a c q u i s i r e l ’ e s i t o C ] e [ s e l ’ e s i t o

Rubrica a cura di Luca Mari (lmari@liuc.it) M E T R O L O G I A G E N E R A L E s T M N. 3/23  81 Articolo di L. Mari e F. Bertolotti
D.
(LIUC),
Petri (Università di Trento)

dell’esame B è C1, allora decidi D1]. U n “ m o t o r e i n f e r e n z i a l e ” , a n c h ’ e s s o par te costitutiva del sistema, è in grado di concatenare queste regole per prod u r r e u n r a g i o n a m e n t o a s u p p o r t o della decisione cercata: se si informa il sistema che si è osser vato il sintomo A e che l’esito dell’esame B è stato C1, il sistema stesso suggerisce la decisione D1, e ciò nonostante questo compor tamento, cioè questa relazione tra input e o u t p u t , n o n f o s s e s t a t o s p e c i f i c a t o come tale

N e g l i s c o r s i d e c e n n i , m a s o p r a t t u t t o fra la seconda metà degli anni ’80 e la prima metà degli anni ’90, la strategia simbolica è stata impiegata variament e n e l l a r e a l i z z a z i o n e d e i c o s i d d e t t i “sistemi esper ti”, con basi di conoscenza composte da centinaia o migliaia di regole e con estensioni sofisticate per l a g e s t i o n e d ’ i n f o r m a z i o n e i n c e r t a o vaga (generalmente in ter mini probabilistici e di logiche sfumate rispettivamente) Alla prova dei fatti, questa strategia si è però rivelata poco efficace, soprattutto a causa degli alti costi da sostenere per popolare le basi di conos c e n z a a t t r a v e r s o c o m p l e s s i p r o c e s s i d i e l i c i t a z i o n e d e l l a c o n o s c e n z a d i esper ti Con poche eccezioni, non è a s i s t e m i s i m b o l i c i a c u i c i s i r i f e r i s c e q u a n d o o g g i s i p a r l a d ’ i n t e l l i g e n z a

ar tificiale (anche se è a essa che ci si riferisce quando si accusa l’intelligenza ar tificiale di essere solo un mucchio di istruzioni if-then-else)

L’AI SUBSIMBOLICA

La seconda strategia per controllare il compor tamento di un sistema tecnolog i c o s e n z a p r o g r a m m a r l o e s p l i c i t am e n t e è t r a d i z i o n a l m e n t e c h i a m a t a d’intelligenza ar tificiale subsimbolica, in riferimento al fatto che l’informazione che viene fornita al sistema per mett e r l o i n g r a d o d i e s i b i r e i l c o m p o r t amento desiderato non viene codificata i n m o d o e s p l i c i t o ( c o m e i n v e c e è n e l caso della prima strategia, in cui l’inf o r m a z i o n e è a p p u n t o c o d i f i c a t a i n regole condizionali), ma in una modalità “di più basso livello” Benché nel pas s at o s iano s t at e s per imentate modalità diverse d’implementazione subsimbolica (per esempio gli a l g o r i t m i g e n e t i c i , t e c n i c h e i s p i r a t e all’evoluzione naturale usate per ident i f i c a r e s o l u z i o n i o t t i m a l i a t t r a v e r s o selezione, incrocio e mutazione casuale dei parametri che le compongono), oggi questa strategia è realizzata soprattutto attraverso sistemi di apprend i m e n t o a u t o m a t i c o ( m a c h i n e l e a r -

(

ning) strutturati come reti neurali ar tificiali

I n t e r m i n i s u f f i c i e n t e m e n t e a s t r a t t i , s i può interpretare una rete neurale ar tificiale semplicemente come una funzione parametrica, Y = fP(X ), la cui complessità è tale da non consentire di trovare per via analitica i valori dei parametri P per produrre il compor tamento X → Y atteso. Non c’è, insomma, una formula con cui calcolare i valori ottimi di P (come invece accade, per esempio, nel caso della regressione lineare, in cui Y = p0+p1X e i valori di p0 e p1 si p o s s o n o c a l c o l a r e c o n i l m e t o d o d e i minimi quadrati) Tali valori vengono perciò “imparati” attraverso un processo di “addestramento” (training) della rete, che consiste, sommariamente:

(1) nel costruire un “insieme di addestramento” (training set) di coppie (xi, yi ), in cui yi è la risposta attesa all’informazione in ingresso xi;

2 ) n e l l ’ a s s e g n a r e v a l o r i i n i z i a l i a i parametri della funzione;

(3) nel calcolare y ’ i = fP(xi ) e confrontare il valore calcolato y ’ i con il valore atteso yi;

(4) se y ’ i non è abbastanza simile a yi, nel modificare in qualche modo i valori dei parametri della funzione, per cercare di rendere y ’ i più simile a yi; e ripetendo i passi (3) e (4) di questo

METROLOGIA 3D: COME LA REALTÀ

DEI METROLOGI

L a r e a l t à v i r t u a l e a u m e n t a t a o ff e r t a d a P o l y Wo r k s AR™ sta reinventando e semplificando le applicazioni di misura 3D grazie agli ologrammi e le potenti capacità di riconoscimento dei gesti tramite l’impiego dei visori intelligenti Microsoft HoloLens Ora gli operatori hanno la possibilità di sperimentare un ambiente fisico-virtuale integrato e senza soluzione di continuità in cui poter lavorare con la testa alta e le mani libere avendo davanti ai propri occhi proiettati nei visori le necessarie funzionalità di guida, le informazioni e gli strumenti da utilizzare durante le attività

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T M  82
METROLOGIA GENERALE s
N . 0 3  2 0 2 3
AUMENTATA MIGLIORA LE PRESTAZIONI
VIRTUALE
NEWS t

processo finchè i valori dei parametri non sono stati adattati, in modo che la rete approssimi sufficientemente bene il compor tamento X → Y ricercato (di p r i n c i p i o , l ’ u n i c a c o s a n o n o v v i a d i questa procedura è, nel passo 4, l’aggiornamento dei valori dei parametri, realizzato “propagando all’indietro” –back propagation – sui parametri l’informazione sulla differenza tra valore calcolato y ’ i e valore atteso yi mediante u n a l g o r i t m o d i d i s c e s a l u n g o i l g r adiente della funzione di errore)

Come mostra il caso delle regressioni polinomiali, se un compor tamento semplice può essere ottenuto con una funzione con pochi parametri (per esemp i o , u n c o m p o r t a m e n t o l i n e a r e c o n due parametri, come sopra ricordato), un compor tamento complesso di solito r i c h i e d e m o l t i p a r a m e t r i P e r a l t r o i l fatto che i chatbot, che sono realizzati attualmente come reti neurali ar tificiali e dunque in accordo alla seconda strategia, abbiano in ingresso X e uscita Y testi e non numeri, non deve confonderci: prima di ogni altra elaborazione, i testi in ingresso vengono conver titi in l is t e di vet t or i num er ici, che veng ono riconver titi in testi come ultimo passo dell’elaborazione stessa Il compor tam e n t o c h e o s s e r v i a m o n e g l i a t t u a l i chatbot è palesemente assai compless o , c o m e è i m m e d i a t o c o m p r e n d e r e considerando che con ChatGPT si può avere una conversazione praticamente i n q u a l s i a s i l i n g u a s u q u a l s i a s i a r g omento. Quindi, per assegnare un valore ai molti parametri necessari a ottenere il compor tamento complesso desider a t o , o c c o r r e r i p e t e r e m o l t e v o l t e l a p r o c e d u r a d i a d d e s t r a m e n t o s o p r a accennata: questo richiede la disponibilità di un training set di grandi dimensioni, che nel caso dell’addestramento di un chatbot può essere costituito non d a c o p p i e ( x i, y i) m a s o l o d a t e s t i x i, grazie all’ingegnosa tecnica, chiamata di “addestramento auto-super visionato” (self-supervised training), di dividere ogni testo in due par ti, in cui la prima è l’input e la seconda è l’output d a p r e v e d e r e I l c o m p o r t a m e n t o sofisticato che osser viamo negli attuali chatbot si spiega dunque anche quantitativamente, in riferimento: – al numero dei parametri della rete,

c h e p e r a l c u n i c h a t b o t è d e l l ’ o r d i n e delle centinaia di miliardi (un’enormità, in confronto ai due parametri necessari per una regressione lineare ); – al numero delle parole dei testi del training set, che in qualche caso oggi supera i mille miliardi

I LIMITI

È interessante osser vare la complement a r i e t à d e l l e d u e s t r a t e g i e s o p r a d escritte: – i s i s t e m i d ’ i n t e l l i g e n z a a r t i f i c i a l e simbolica, come i sistemi esper ti, hann o u n c o m p o r t a m e n t o c h e d e r i v a d a c o n o s c e n z a e s p l i c i t a m e n t e m e m o r i zzata e forniscono risultati che possono essere spiegati mostrando il processo con cui sono stati generati; sono perciò a n a l o g h i a q u e l l o c h e D a n i e l K a h n em a n h a c h i a m a t o “ S i s t e m a 2 ” , u n m o d o d i o p e r a r e d e l l a m e n t e “ l e n t o , pigro, logico/matematico, conscio”; – i sistemi d’intelligenza ar tificiale subsimbolica, come le reti neurali ar tificiali e quindi gli attuali chatbot, hanno un c o m p o r t a m e n t o c h e d e r i v a d a c o n oscenza memorizzata implicitamente e forniscono risultati che sono assai difficilmente spiegabili (sarebbe come osser vare l’immagine del cer vello di una persona per cercare spiegare le ragioni di quello che la persona ha appena detto ); sono perciò analoghi a quello che Daniel Kahneman ha chiamato “Sistema 1”, un modo di operare della mente “veloce, automatico, emozionale, inconscio”

Anche se lo sviluppo tecnologico sembra stia por tando a chatbot che includono componenti di Sistema 2, o più s e m p l i c e m e n t e c o m p o n e n t i p r o g r a mm a t i , n e l l a f o r m a d i a g e n t i / p l u g i n , i c h a t b o t a t t u a l i s o n o e s s e n z i a l m e n t e Sistemi 1, e questo rende conto di quelli che sono forse i loro due limiti principali, per altro caratteristici di tutti i sistemi d’intelligenza ar tificiale generativa P e r p r i m a c o s a , i c h a t b o t n o n s o n o s e m p r e a f f i d a b i l i n e l l e i n f o r m a z i o n i f at t ual i che r ipor t ano e a vol t e f anno affermazioni false che non sanno riconoscere come tali Non sono cioè trustable. Dal punto di vista metrologico, è p r o b l e m a t i c a l ’ o g g e t t i v i t à d e l l o r o

c o m p o r t a m e n t o , c i o è l a c a p a c i t à d i produrre infor mazione affidabile perché correttamente riferita al suo oggetto Nel caso della misurazione, si migliora l’oggettività inter venendo empir i c a m e n t e s u g l i s t r u m e n t i d i m i s u r a o informazionalmente sui modelli di mis u r a , i n m o d o d a a u m e n t a r e l a g aranzia che i valori misurati siano effettiv a m e n t e r i f e r i t i a l m i s u r a n d o . C o m e migliorare l’oggettività del compor tamento dei sistemi di machine learning, e dei chatbot in par ticolare, riducendone quelle che oggi qualcuno chiama le loro “allucinazioni”, è un problema aper to Secondariamente, come abbiamo acc e n n a t o s o p r a , i c h a t b o t h a n n o u n a s t r u t t u r a c o s i c o m p l e s s a d a r e n d e r e problematico ricostruire le ragioni del com por t am ent o che es ibis cono Non s o n o c i o è e x p l a i n a b l e D a l p u n t o d i vista metrologico, è problematica l’intersoggettività del loro compor tamento, cioè la capacità di produrre informazione affidabile perché interpretabile e quindi giustificabile nello stesso modo da tutti i soggetti interessati. Nel caso della misurazione, si migliora l’intersoggettività operando sulla catena di riferibilità metrologica, dalla definizione delle unità di misura alla taratura degli strumenti, e garantendo la trasparenza dell’intero sistema, in modo che, i n l i n e a d i p r i n c i p i o , c h i u n q u e p o s s a ricostruire come i valori misurati sono stati ottenuti. Come migliorare l’inters o g g e t t i v i t à d e l c o m p o r t a m e n t o d e i sistemi di machine learning, e dei chatbot in par ticolare, rendendone spiegabile il compor tamento, è un problema aper to.

Insieme con le straordinarie capacità che i chatbot stanno mostrando, questi limiti giustificano la cautela che è oppor tuno mantenere nel loro uso, anche considerando che la nostra società non pare pronta ad attribuire una responsabilità a entità non-umane per quanto e s s e p r o d u c o n o ( n o n s o n o c i o è a ccountable). Tutto ciò rende quello dei chatbot, e più in generale dei sistemi d ’ i n t e l l i g e n z a a r t i f i c i a l e b a s a t i s u l l a strategia subsimbolica, un interessante ambito di esplorazione e sperimentazione, a cui la cultura metrologica può utilmente contribuire.

T M  83 METROLOGIA GENERALE 
N . 0 3  ; 2 0 2 3

ANALIZZATORE DI POTENZA DI ULTIMA GENERAZIONE

PW8001 Hioki (distribuito in Italia dalla ASITA srl di Faenza – RA) è un analizzatore di potenza di ultima generazione, destinato a tutti gli ingegneri che mirano alla massima efficienza nella conversione di potenza. L’accuratezza di misura del nuovo analizzatore è ai vertici a livello mondiale: Accuratezza di base ±0,03%, Accuratezza DC ±0,05%, Accuratezza 50 kHz 0,2% (quando si utilizza l’unità d’ingresso 15 MS/s mod. U7005). La valutazione dell’efficienza della conversione di potenza richiede la capacità di misurare con precisione la potenza in ogni banda, dalla DC alle alte frequenze.

efficace. Un singolo PW8001 è in grado di misurare fino a 8 canali di dati di potenza, consentendo di valutare con una sola operazione apparecchiature con 8 punti di misura, come i motori doppi, e altre apparecchiature con circuiti multipli.

Acquisizione accurata delle fluttuazioni di potenza provocate dalle alte frequenze di commutazione

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Il PW8001 offre un’eccezionale accuratezza di misura, non solo a 50/60 Hz ma anche su un’ampia banda di frequenze, compresi i 50 kHz per la misura della fondamentale e delle proprie armoniche generate dalla corrente degli inverter PWM. Ciò consente di valutare con precisione l’efficienza della conversione di potenza, che spesso comporta la misurazione su più frequenze

Fino a 8 canali di potenza ottimizzati per le tue misurazioni

Sempre più spesso le apparecchiature, come i sistemi di azionamento dei veicoli elettrici (EV) che impiegano inverter doppi e i sistemi di conversione dell’energia elettrica nelle abitazioni intelligenti, adottano configurazioni multi-circuito per utilizzare l’energia in modo

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L’utilizzo di due componenti chiave (da parte dell’U7005) permette allo strumento di fornire eccezionali prestazioni di campionamento e resistenza al rumore

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NEWS s
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N.03 n 2023
ulteriori informazioni.

Metrologia e Contratti

Parte 29 – Lo Specialista di Misurazione: una nuova competenza “certificabile”

METROLOGY AND CONTRACTS –PART 29: MEASUREMENT SPECIALIST:

A NEW “CERTIFIABLE” COMPETENCE

Twenty-ninth paper based on the new GUFPI-ISMA guidelines on the proper use of “Principles, Assumptions and Contractual Best Practices” (vol.1, 2016) [1] is about a new standard and the related cer tification of competence as a “Measurement Specialist”

RIASSUNTO

Ve n t i n o v e s i m o a r t i c o l o b a s a t o s u l l e n u o v e l i n e e guida GUFPI-ISMA sul corretto uso di “Principi, Assunzioni e Best Practice Contrattuali” (vol 1, 2016) [1], relativo a un nuovo standard e alla cer tificazione della competenza di “Specialista di Misurazione”.

Ventinovesimo appuntamento della nos t r a r u b r i c a , p a r l a n d o s t a v o l t a d i u n nuovo standard e della cer tificazione a esso collegata relativa alle competenz e d i u n o ” S p e c i a l i s t a d i M i s u r a z i one ” Vediamo meglio di cosa si tratta

MISURARE È UN MESTIERE O UNA COMPETENZA?

Tom Demarco, con un noto adagio, diceva che ” you cannot control what you cannot measure ” ma, parlando di mis u r a z i o n e e o s s e r v a n d o i l a v o r i c h e svolgiamo quotidianamente, la questione che spesso si pone è se misurare sia un ”mestiere” con un ruolo codificato o per lo più una competenza trasversale e diffusa, che dovrebbe permeare l e d i v e r s e p r o f e s s i o n i n e i v a r i s e t t o r i merceologici A nostro personale avviso, può diventare un ”mestiere” per alcuni, ma di base misurare è una competenza che dovrebbe essere sempre più patrimonio di ciascuno, lavorando inevitabilmente con dati e informazioni per prendere (o far prendere ad altri) decisioni, in ogni ambito.

Il problema attuale in alcuni settori, come l’ICT, è che il mestiere del ”misuratore” (o specialista di misurazione) viene spesso confinato all’essere esperti di specifiche tecniche (ad esempio, i Function Point),

senza però richiedere e verificare una competenza diffusa su processi e best practice di misurazione e gestione dati, come invece descritto, ad esempio, nello standard ISO 15939 [2] Anche osservando le competenze nell’attuale versione di eCF (European Competency Framework), una competenza metrica vera e propria non esiste ancora ed è semmai frammentata e distribuita su altre competenze già definite, ma mai in modo organico. Uno ”specialista di misurazione” non è detto, poi, che debba coincidere strettamente con profili da project manager e/o Project Management Office (PMO) oppure di Business/Data Analyst o altri ancora.

Per questo motivo GUFPI-ISMA, all’interno di un gruppo di lavoro UNINFO (CT 526), ha intrapreso qualche anno f a u n p e r c o r s o , c h e h a p o r t a t o n e l 2021 all’emissione di una norma nazio n a l e ( U N I 1 1 6 2 1 - 6 : 2 0 2 1 ) p e r regolamentare in modo ufficiale questa (nuova) competenza

PROFESSIONALITÀ

NON REGOLAMENTATE:

CHE COSA SONO?

ORIGINI E MOTIVAZIONI…

“Negli ultimi decenni evoluzione tecno-

logica e globalizzazione hanno fatto emergere nuovi bisogni e quindi nuove professioni, molte delle quali senza una c h i a r a r i c o n o s c i b i l i t à e s e n z a r e g o l e che ne definiscano qualificazione, competenze, tutela. ISO, CEN e UNI hanno varato numerose iniziative di qualificaz io n e d i q u e s te a ttiv ità p r o fe s s io n a li Una base sulla quale molte commissioni tecniche UNI hanno definito un consistente pacchetto di norme.

Il legislatore ha riconosciuto l’importanza di questa attività di normazione: la Legge 4/2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate) [3] applica il principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica Con l’art i c o l o 6 r i m a n d a a l l e n o r m e U N I p e r definire i principi e i criteri che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale”

Così l’UNI (Ente Italiano di Normazione) descrive sul proprio sito web la n e c e s s i t à d i n o r m a r e l e c o s i d d e t t e ” p ro f e s s i o n a l i t à n o n r e g o l amentate”

Attualmente sono già state definite div e r s e n o r m e U N I c o n u n a s t r u t t u r a documentale comune (qui una sintesi delle norme e degli ambiti trattati), a l c u n e d e l l e q u a l i n e l l a f a m i g l i a U N I 1 1 6 2 1 p e r r e g o l a m e n t a r e l e professionalità relative a:

– principali profili in ambito ICT (UNI 11621-2:2021);

– web (UNI 11621-3:2021);

– sicurezza delle informazioni (UNI 11621-4:2022);

– informazione geografica (UNI 11621-5:2022)

A cui si aggiungono altre norme, quali l a U N I 1 1 6 4 8 : 2 0 2 2 p e r i P r o j e c t Manager e molte altre ancora.

Presidente GUFPI-ISMA - Gr uppo Utenti Function Point Italia

Italian Software Metrics Association

luigi.buglione@gufpi-isma.or g

T M N. 3/23  85
L A M I S U R A D E L S O F T W A R E
s Rubrica a cura di Luigi Buglione – GUFPI-ISMA

UNI 11621-6:2021 – LO “SPECIALISTA DI MISURAZIONE”

Quello che ancora non c ’ era e che ora è c o l m a t o c o n l a n u o v a n o r m a U N I 11621-6:2021 è la competenza di uno “specialista di misurazione” ( S d M ) , d e f i n i t o c o m e c h i “ p i a n i f i c a , progetta e gestisce sistemi metrici legati ai prodotti e servizi ICT; inoltre, utilizz a m e t o d i e t e c n i c h e s t a n d a r d p e r e ff e t t u a r e m i s u r e , d e r i v a r e i n d i c i e c o s t r u i r e b e n c h m a r k ” . C o m e t u t t e l e altre norme relative alle professionalità non riconosciute, anche questa vuole definire le conoscenze, le abilità e l’autonomia/responsabilità di un SdM in generale e non esclusivamente riferito a un contesto ICT

L a n o r m a è , q u i n d i , r i v o l t a a p o t e r s i ben sposare a tutti quei profili che gestiscono dati e informazioni a vario titolo e con vari ruoli, tra cui Quality Assuranc e / M a n a g e r, D a t a A n a l y s t s / S c i e nt i s t s , S e r v i c e L e v e l M a n a g e r, P r o j e c t Manager e personale di un PMO (Project Management Office), Test Manager e via dicendo Questo permette di aumentare la sensibilità su una competenza ’ cross ’ che non è e non dev’essere solo riferita a ruoli e profili specifici in un progetto, ma condivisa. Quando si parla ad esempio di stime r e l a t i v e a t e m p i e c o s t i d i u n p r o g e tto/attività, la decisione finale è sempre figlia di tante stime e valutazioni effet-

t u a t e d a d i v e r s e p e r s o n e i n u n t e a m , non solo o esclusivamente da un Project/Program Manager

Una serie di possibili domande/risposte (partendo dal paradigma “5W+2H” –Who, Why, What, When, Where, How, How Much) è indicata sul nostro sito [4] ed è in continuo aggiornamento La norma è basata sul processo di misurazione ISO 15939 [2], che sottolinea la

vi sul corretto uso delle misure nei contratti, aggiungendo l’elenco delle conoscenze (knowledge), abilità (skills), autonomia e responsabilità (responsiblities & autonomy) necessarie.

S u q u e s t a n o r m a è s t a to poi recentemente costruito un nuovo esame di cert i f i c a z i o n e i n s i e m e a C E PA S [ 6 ] , c h e costituisce un tassello interessante nel quadro delle cer tificazioni richieste in g e n e r e n e l l e g a r e e capitolati (in Fig 2 un e s e m p i o p e r i l s e t t o r e I C T ) , r a p p r e s e n t a n d o u n a c e r t i f i c a z i o n e “Foundation” che non esisteva, applicabile a ogni possibile settore, a d i s p e t t o d e l t i t o l o della norma UNI.

necessità di storicizzare i dati di una gestione verso un continual improvement sia delle singole attività sia delle organizzazioni che le gestiscono, e sulle linee guida contrattuali GUFPI-ISMA [1], che forniscono suggerimenti operati-

I vantaggi per Committ e n t i e F o r n i t o r i , n o nché terze par ti, risiede nel non dover richieder e o d i m o s t r a r e u n a c o m p e t e n z a “ v e r t i c ale” su singole tecniche ( e s : I F P U G C F P S / C F P P o C S S / C S P p e r la misurazione del software), ma qualcosa di generale, preliminare e necessario per arrivare successivamente (ed eventualmente) a cert i f i c a z i o n i p i ù s p e c i f i c h e . U n p a i o d i esempi: disporre di una cer tificazione ITIL4 Foundation sulla gestione ser vizi

RISCHIO DELLA PULIZIA CON GETTI AD ALTA PRESSIONE… LAVAGGIO VEICOLI, MA NON SOLO !

Si sa, tante persone compiono sistematicamente il rito settimanale (o mensile, o annuale ) del lavaggio del proprio mezzo di trasporto, servendosi di a u t o l a v a g g i a u t o m a t i z z a t i , m a g a r i “ f a i d a t e ” c o n i d r o p u l i t r i c e a g e t t o

caldo

Ebbene tali pratiche potrebbero caus a r e d a n n i e l e t t r i c i o m e c c a n i c i s e i componenti sottoposti a tali getti non s ono adeguat am ent e pr ot et t i c ont r o

l ’ i n g r e s s o d i a c q u a e c o n u n ’ a d e g u a t a resistenza strutturale Esistono norme, come ad esempio la ISO 20653, dedicata a i v e i c o l i c h e d i s c i p l i n a n o l e p r o v e d a

fare a seconda della destinazione d’uso. In particolare, esiste il grado di prot e z i o n e I P X 9 K c h e s p e c i f i c a e s a t t amente una metodologia di prova che simula l’esposizione dei componenti ai getti di acqua ad alta pressione ed alta temperatura

INTEK S p A, oltre ad eseguire le prove di conformità a tutti i gradi di protezione IP, è dotata di un’apparecchiatura automatizzata all’avanguardia per eseguire questo test, in grado di monit o r a r e t e m p e r a t u r a , f l u s s o d ’ a c q u a e forza d’impatto del getto I produttori di componenti potranno quindi trovare in INTEK S p A un partner competente e accreditato per l’esecuzione di queste prove

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T M  86 LA MISURA DEL SOFTWARE s
NEWS t
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Figura 1 – Specialista di Misurazione (pagina web) [4]

non qualificherebbe necessariamente una persona sull’essere in grado di sapere come vadano gestiti i livelli di serv i z i o e i r e l a t i v i v a l o r i - s o g l i a ( t h r e shold), se prima non si avesse conoscen-

simi numeri continueremo a commentare ulteriori aspetti derivati dall’analisi delle nuove “linee guida contrattuali” GUFPIISMA [1], cercando di evidenziare come una corretta applicazione degli

CELLE DI CARICO MINIATURA PER PROCESSI DI ASSEMBLAGGIO

za di come gestire aggiornare i propri dati storici, necessari per il monitoraggio periodico dell’andamento dei vari indicatori e di un loro eventuale ricalcolo Ancora, per un Business Analyst che deve (anche secondo il BABOK, Business Analysis Body of Knowledge) avere capacità di “misurare” i propri requisiti ma non possieda la cer tificazione CBAP (o altre simili), questa certificazione potrebbe rappresentare un g r a d i n o d i p a r t e n z a p e r d i m o s t r a r e , sia inter namente sia ester namente, le proprie abilità

ALCUNE CONCLUSIONI ...

La nuova competenza certificata di “ specialista di misurazione” [5], basata sulla nor ma UNI 11621-6:2021, potrà aiutare la comunità dei misuratori ad applicare in modo accorto buone pratiche di misurazione ed evitare di usare, ad esempio, medie e mediane come perfetti sostituti, oppure di verificare la qualità dei dati in input, secondo i criteri fissati da un progetto, prima di elaborare tali dati e produrre informazioni che potrebbero essere “misleading’” . Nei pros-

aspetti di misurazione per metta a un decision-maker di disporre di dati, informazioni e conoscenze (trend ) il più possibile oggettivi, utili per prendere decisioni consapevoli che tengano in debito conto anche dei rischi da individuare, gestire e possibilmente prevedere in un progetto

“One accurate measurement is worth a thousand expert opinions” (anonymous)

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] GUFPI-ISMA, Principi, Assunzioni & Best Practice Contrattuali (Vol. 1), Feb 2016

[2] ISO/IEC 15939:2017 (R2022), Systems and Software Engineering – Measurement Process.

[ 3 ] L . 4 / 2 0 1 3 , D i s p o s i z i o n i i n m a t e r i a d i p ro f e s s i o n i n o n o rganizzate.

[ 4 ] G U F P I - I S M A , S p e c i a l i s t a d i Misurazione, Giugno 2023

[5] UNI 11621-6-2021

[ 6 ] C E PA S , S p e c i a l i s t a d i m i s urazione di ser vizi e prodotti ICT, Maggio 2023.

Negli ultimi anni è costantemente cresciuta l’esigenza di monitorare i processi di assemblaggio, per garantire la totale qualità dei prodotti I test in linea di produzione richiedono tempistiche estremamente contenute, a fronte di una sempre maggiore produttività delle macchine automatiche FUTEK Advanced Sensors Technology Inc leader mondiale nelle soluzioni di misura di Forza, Torsione e Coppia (rappresentato in Italia da DSPM Industria di Milano), aggiunge una nuova versione del modello dedicato alle misure di processo e controllo di qualità Con il preciso obbiettivo di raggiungere livelli di affidabilità totali è stata sviluppata ed evoluta la nuova cella di carico LSB205, che completa la famiglia di celle di carico a “S” miniaturizzate La cella di carico LSB205 (19x16,5x7,6 mm) è stata progettata per le misure di forza a trazione/compressione, con blocco meccanico di sicurezza al fondo scala

Realizzata in acciaio 17-4PH, con attacchi filettati M3x0,5, soddisfa tutte le esigenze di misura che richiedono dimensioni miniaturizzate

Applicazioni più ricorrenti: nel settore elettronica, medicale e assemblaggio di componenti plastici

Range di misura da +/-2,5 N a +/-450 N trazione / compressione

Alimentazione 5 Vdc.

Uscita elettrica mV/V o digitale USB Attacchi filettati M3x0,5

Misura della temperatura interna mediante PT1000

TEDs Chip IEEE1451 4 integrato

Connessione mediante Micro Connettore

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T M  87 LA MISURA DEL SOFTWARE 
Figura 2 – Cer tificazione CEPAS (SCH174)
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Le nor me tecniche: club per pochi eletti?

LEGAL AND FORENSIC METROLOGY

T h i s s e c t i o n i n t e n d s t o d i s c u s s t h e g r e a t c h a n g e s o n L e g a l Metrology after the application of the D Lgs 22/2007, the so-called MID directive In par ticular, it provides information, tips and warnings to all “metric users ” in need of organizations that can cer tify their metric instruments according to the Directive This section is also devoted to enlighting aspects of ethical codes during forensic activities where measurements are involved Please send all your inquiries to Ms. Scotti or to the Editor!

RIASSUNTO

Questa rubrica intende discutere i significativi cambiamenti in tema di Metrologia Legale a seguito dell’entrata in vigore del D Lgs 22/2007, altrimenti detto Direttiva MID. In par ticolare, vuole fornire utili informazioni, consigli e ammonimenti a tutti gli “utenti Metrici” che si rivolgono per reperire informazioni su Enti e organizzazioni notificate per la cer tificazione del loro prodotto/strumento secondo la Direttiva La rubrica tratta anche di aspetti etici corr e l a t i a l l o s v o l g i m e n t o d i m i s u r a z i o n i l e g a t e a d a t t i v i t à i n a m b i t o f o r e n s e (CTU, CTP). Scrivete all’Avv. Scotti o al Direttore, e verrete accontentati!

R e c e n t e m e n t e h o n o t a t o u n c e r t o f e rmento, da par te di giuristi e operatori del diritto, circa l’oppor tunità dell’introduzione di meccanismi di controllo dell a pr oduzione di nor m e t ecniche che vanno assumendo sempre maggiore rilevanza; non solo a causa della loro estesa applicazione, derivante dalla diffusione del progresso e della tecnica, ma anche in ragione dei frequenti rinvii alle norme tecniche disposti dal legislatore.

Da diversi anni mi occupo di normativa tecnica e del suo valore legale e riteng o d o v e r o s o u n c o m m e n t o s u l p u n t o che, ovviamente, costituisce una delle possibili prospettive secondo cui analizzare il tema

Preliminarmente occorre individuare le criticità che i giuristi riscontrano nell’attuale status.

Esse sono così sintetizzabili:

– Enti di normazione concentrati su obiettivi privati, sebbene finanziati con risorse pubbliche;

– P r o c e s s o d i r e d a z i o n e d e l l e n o r m e non controllabile;

– Onerosità delle norme

L’origine degli enti di normazione, come noto, risale al secolo scorso, quand o l ’ e s i g e n z a d ’ i d e n t i f i c a r e c o r r e t t amente vari oggetti, anche ai fini della loro compatibilità con altri prodotti, individuandone preventivamente le specifiche, le misure, le dimensioni, il mat e r i a l e , e c c . , s i f e c e p i ù p r e s s a n t e i n conseguenza di un ’accelerazione degli scambi su scala mondiale Inizialmente il fabbricante preferiva l’utilizzo di norme emanate da organismi nazionali quale riferimento per la produzion e ; t u t t a v i a , c o n s i d e r a t a l a d i f f i c o l t à anche interpretativa che tale modalità por tava con sé nel caso di espor tazione del prodotto, vennero costituiti organismi che potessero raccogliere in sede i n t e r n a z i o n a l e l e v a r i e i s t a n z e , c o lmando le lacune delle norme emesse in ambito nazionale.

Nacque così l’International Organization for Standardization (ISO), con sede in Ginevra, ente par tecipato e costituito dagli enti di normazione nazionale, quali rappresentanti dei Paesi di appar tenenza (per l’Italia, come a tutti noto, è l’UNI) che, su impulso di uno o

più membri, procede allo studio e redaz i o n e d i n o r m e t e c n i c h e d e s t i n a t e a definire specifiche per la fabbricazione di prodotti o fornitura di ser vizi Si tratta di norme che, anche qualora volte a preser vare beni fondamentali, come la vita e la salute umana, nascono comunque per soddisfare esigenze tecniche e sono il frutto di confronto e dialogo tra esper ti del settore interessato dalla norma.

Questo procedimento potrebbe apparire riser vato ed esclusivo, gestito da un ristretto club di eletti che definiscono regole senza acquisire un consenso o un parere pubblico, in spregio alle più elementari basi della democrazia Tutt a v i a u n a s i m i l e p r o s p e t t i v a t r a s c u r a aspetti fondamentali riguardanti le norme tecniche:

1) Il ruolo giuridico degli standard;

2) La consultazione pubblica

In linea generale, le normative a contenuto tecnico (redatte da organismi di nor m azione) non s ono s og g et t e a un i n q u a d r a m e n t o g i u r i d i c o , i n q u a n t o non costituiscono fonti del diritto, salvo diventarle nel caso d’inserimento in un c o n t r a t t o q u a l e p a r t e e s s e n z i a l e d e l medesimo o nelle ipotesi in cui esse siano richiamate dal legislatore, attraverso l’assorbimento nelle norme di legge oppure tramite il rinvio o, in ultima analisi, contenute nelle raccolte di usi curata dalle CCIAA

Tali distinzioni, come è noto, sono ben d e f i n i t e n e i p r o v v e d i m e n t i a d o t t a t i i n m a t e r i a d a l l ’ U n i o n e E u r o p e a , c h e identifica come:

– Regola tecnica: una specificazione tecnica o altro requisito o una regol a r e l a t i v a a i s e r v i z i , c o m p r e s e l e d isposizioni amministrative che a esse si

M E T R O L O G I A L E G A L E E F O R E N S E
Alcune considerazioni sull’accessibilità delle norme s Rubrica a cura dell’Avv. Veronica Scotti (www.avvocatoscotti.com) Avvocato – Foro di Milano Professore a contratto al Politecnico di Milano veronica.scotti@gmail.com T M N. 3/23  88

applicano, la cui osser vanza è obblig a t o r i a , d e j u r e o d e f a c t o , p e r l a commercializzazione, la prestazione e la fornitura di ser vizi o l’utilizzo degli s t e s s i i n u n o S t a t o m e m b r o o i n u n a par te impor tante di esso.

– Norma: una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto, per applicazione ripetuta o continua, alla quale non è obbligator i o c o n f o r m a r s i , e c h e a p p a r t e n g a a una delle seguenti categorie:

a) «norma internazionale»: una norma adottata da un organismo di normazione internazionale;

b) «norma europea»: una norma adottata da un ’organizzazione europea di normazione;

c ) « n o r m a a r m o n i z z a t a » : u n a n o r m a e u r o p e a a d o t t a t a s u l l a b a s e d i u n a richiesta della Commissione ai fini dell’applicazione della legislazione dell’Unione sull’armonizzazione;

d) «nor ma nazionale»: una nor ma adottata da un organismo di normazione nazionale

Le definizioni così for nite dall’Unione Europea, condivise a livello internazionale, come nel caso dell’accordo multilaterale TBT allegato agli accordi istitutivi del WTO del 1994 e trasfuse nei vari provvedimenti nazionali attuativi a d o t t a t i d a i P a e s i M e m b r i , t r a c c i a n o u n a n e t t a l i n e a d i d e m a r c a z i o n e t r a norme volontarie e specifiche obbligatorie: la distinzione non risiede nel cont e n u t o d e l l ’ a t t o ( d a t o c h e s i t r a t t a , i n entrambi i casi, di specifiche tecniche), ma riguarda l’attribuzione alle norme d i u n a p a r t i c o l a r e v a l e n z a s u l p i a n o giuridico, che deriva da un atto d’imperio del legislatore.

Per tanto il fatto che le norme tecniche, per loro origine volontarie, stiano assumendo una rilevanza giuridica diffusa d e r i v a p r i n c i p a l m e n t e d a u n a s c e l t a dei vari ordinamenti che, riconoscend o l a b o n t à d e l l e n o r m e s t e s s e e l a competenza degli enti di normazione, ne amplificano la forza imponendo o, c o m u n q u e , r a c c o m a n d a n d o l a l o r o applicazione.

Con molta probabilità questa situazione rappresenta la conseguenza di una maggiore ingerenza degli Stati negli s c a m b i c o m m e r c i a l i , f u n z i o n a l e a l l a riduzione dei conflitti e all’incremento

delle transazioni: in pratica, gli accordi internazionali hanno disposto un’investitura a favore degli enti di normaz i o n e , r i c o n o s c e n d o v a l i d i t à a n c h e giuridica alla loro attività in modo che i r e q u i s i t i d e l l e m e r c i e s e r v i z i s i a n o definiti e definibili secondo prescrizion i c o n c e r t a t e t r a g l i s t a k e h o l d e r s d e i settori coinvolti.

Tenuto conto della funzione integrativa s v o l t a d a t a l i e n t i , è s t a t o s t a b i l i t o d i c o n c e d e r e l o r o c o n t r i b u t i e f i n a n z i amenti per lo svolgimento delle attività, i n m o d o d a c o n s e n t i r e a n c h e , s e d e l caso, una riduzione dei prezzi (di acq u i s t o ) d e l l e n o r m e s t e s s e I n a m b i t o n a z i o n a l e i l l e g i s l a t o r e p r e v e d e , a ll ’ a r t 8 L e g g e n 3 1 7 / 1 9 8 6 , i n v i r t ù d e l v e r s a m e n t o d i c o n t r i b u t i p u b b l i c i all’UNI e al CEI, che il MIMIT possa disporre l’eventuale pubblicazione gratuita di norme di par ticolare interesse pubblico.

A mio sommesso avviso, le norme che dovrebbero essere rese accessibili in modo diffuso e a costi molto contenuti ( q u a s i s i m b o l i c i ) s o n o c e r t a m e n t e l e norme armonizzate che gli enti di normazione europei redigono su apposito mandato della Commissione europea, allo scopo di soddisfare i requisiti indicati in specifiche direttive UE Vista la rilevanza assunta da tali norme, la cui applicazione garantisce una p r e s u n z i o n e d i c o n f o r m i t à , s a r e b b e appropriato che la possibilità di conoscer ne il contenuto fosse assicurata a c h i u n q u e , i n m o d o d a p o t e r v a l u t a r e l’eventuale conformità e adeguatezza del prodotto oggetto di regolamentaz i o n e , s o p r a t t u t t o n e l c a s o i n c u i s i dubiti della sua regolarità e sicurezza. A completamento di quanto sopra, ric ordo che diverse organizzazioni, ad esempio Unioncamere UNICA desk | Dintec Uni – Cantieri (camcom.it), f o r n i s c o n o s e r v i z i o d i c o n s u l t a z i o n e gratuita delle norme del catalogo UNI ( c h e c o m p r e n d e , q u i n d i , s i a n o r m e esclusivamente nazionali sia norme di derivazione ISO), al fine di favorire la conoscenza diffusa di questi contenuti. Ugualmente, nel caso di norme richiamate dallo stesso legislatore nei propri provvedimenti, dovrebbero essere predisposte modalità di accesso e consultazione gratuite, in modo da consenti-

r e l a c o n o s c e n z a d e i c o n t e n u t i d e l l a norma che assume, di fatto, rilievo giuridico

Un ulteriore aspetto rilevante riguarda i l p e r c o r s o d i a d o z i o n e d e l l e n o r m e . Come noto, un progetto di norma può essere proposto all’ente di normazione nazionale da chiunque ne abbia interesse, sulla base d’iniziativa privata o s u r i c h i e s t a d i i s t i t u z i o n i p u b b l i c h e . Una volta avviato l’iter per l’adozione di una norma, tutti i soggetti interessati, oltre ai proponenti, possono par tecipare rappresentando in tale sede le proprie istanze e condividendo le proprie osser vazioni Attraverso tale percorso concer tato, viene quindi redatto il testo d e l p r o g e t t o d i n o r m a c h e , p r i m a d i divenire definitiva, impone la fase di c o n s u l t a z i o n e p u b b l i c a d e s t i n a t a a c o n s e n t i r e a c h i u n q u e d ’ i n v i a r e p r oprie osser vazioni, commenti e suggerimenti di modifica del testo, che saranno valutati ai fini del loro accoglimento ed eventuale inserimento nel testo definitivo

Dat a l ’ or ig ine del l a s t andar dizzazione, nata per soddisfare esigenze tecniche di natura industriale e produttiva, nonostante il ruolo giuridico oggi assegnato ad alcune norme, permangono elementi tipici di procedimenti di natura privatistica contemperati dalla concessa possibilità di par tecipazione e di p r e v e n t i v a c o n o s c e n z a d e i l a v o r i i n corso

I l p r o c e d i m e n t o d i r e d a z i o n e d i u n a norma appare congegnato in modo da garantire un controllo preventivo sulle norme in fase di emanazione da par te di chiunque vi abbia interesse, senza che siano necessarie par ticolari qualifiche o prerequisiti di accesso.

Tr a t t a n d o s i d i e n t i c h e , s e b b e n e p a rzialmente finanziati con risorse pubbliche, sono destinati per statuto a occuparsi di specifiche tecniche destinate a essere incorporate in norme senza rilevanza giuridica, senza specifici riflessi sotto il profilo legale (è ovviamente indifferente, per la realizzazione di un prodotto, la preferenza per un componente rispetto a un altro, salvo che questa opzione generi conseguenze sulla salute umana e animale, sull’ambiente, incida sui diritti delle persone, ecc.), si p r e s e n t a n o , a d a v v i s o d i c h i s c r i v e ,

T M  89 METROLOGIA LEGALE E FORENSE s N . 0 3  ; 2 0 2 3

come strutture moder ne improntate ai principi di trasparenza e accessibilità c h e i s p i r a n o l a m a g g i o r p a r t e d e g l i ordinamenti contemporanei Tuttavia, se limitassimo l’analisi alla sola genesi di norme tecniche, avremmo ridotto il c a m p o d i o s s e r v a z i o n e a u n a s o l a p a r t e d e l c o m p l e s s o s i s t e m a c h e l a standardizzazione genera, con conseguenti effetti sul piano giuridico, vista la molteplicità di posizioni tutelabili e soggetti coinvolti Esaustivo al riguard o , s e b b e n e r i f e r i t o a l s o l o q u a d r o nazionale, è lo schema dell’Infrastruttura Qualità Italia, ripor tato in Fig. 1, che evidenzia il ruolo chiave delle norme, su cui si fondano poi le attività specifiche di valutazione e cer tificazione dei vari organismi coinvolti dalle norme sul piano operativo. Esso illustra i reciproc i c o n d i z i o n a m e n t i e r a p p o r t i t r a l e varie par ti del sistema, quale struttura n o n i m m o b i l e , m a s e n s i b i l e r i s p e t t o alle eventuali mutate e maturate nuove esigenze e quindi suscettibile di variazioni senza la necessità di alcun intervento esterno

NEWS t

SPLASH WATER TEST

ITS, leader nel settore delle prove ambientali e special i z z a t o i n d i s p o s i t i v i p e r p r o v e c o n a c q u a e p o l v e r e ( d i s t r i b u i t i i n I t a l i a d a C r i o c l i m a s r l ) , p r e s e n t a u n a nuova macchina per prove “Splash Water”

Si tratta di una prova ambientale per verificare la resis t e n z a a s h o c k t e r m i c i d i c o m p o n e n t i e s i s t e m i ( i n accordo a ISO 16750 1-5) localizzati nelle zone del veicolo che possono essere colpite da improvvisi getti d’acqua Il test è impiegato anche per verificare la tenuta degli involucri.

La camera di prova viene scaldata e, in seguito, il DUT è c olpit o da un get t o di ac qua f r edda: a diff er enz a delle tradizionali celle che eseguono uno shock ariaaria, questo test si basa su un concetto di stress termico aria-acqua.

Alcune varianti del test prevedono l’impiego di acqua salata e altre varianti ancora un condizionamento del v a n o p r o v a , s i m i l e a q u e l l o c h e n o r m a l m e n t e s i o ttiene con una cella termostatica (cicli termici).

Alcune componenti normalmente oggetto di questi test:

– Componenti montate sui motori;

– Impianti frenanti;

– Specchietti laterali;

– Componenti del tetto del veicolo;

– Interruttori a pressione;

– Valvole

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METROLOGIA LEGALE E FORENSE  N . 0 3  2 0 2 3
Figura 1 – Lo schema dell’Infrastr uttura Qualità Italia (dal sito web di UNI) CLICCA QUI per ulteriori informazioni.

Rubrica a cura di Alessandro Ferrero, Emilio Sardini e Alfredo Cigada (alessandro.ferrero@polimi.it)

Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi

Notizie da GMEE e GMMT

THE ITALIAN UNIVERSITY ASSOCIATIONS FOR MEASUREMENT

This section groups all the significant infor mation from the main University Associations in Measurement Science and Technology.

RIASSUNTO

Questa rubrica riassume i contributi e le notizie che provengono dalle maggiori Associazioni Universitarie che si occupano di Scienza e Tecnologia delle Misure.

I PRIN FINANZIATI

NEL SETTORE DELLE MISURE

S i è c o n c l u s o l ’ i t e r d i r e v i s i o n e d e l l e proposte di progetti di ricerca di rilevant e int er es s e nazional e ( P R IN) pr esentate nel 2022 e sono numerosi i progetti presentati dal GMEE e GMMT che hanno ricevuto un giudizio positivo e sono stati ammessi al finanziamento. Riteniamo assai utile ripor tare qui una b r e v e s i n t e s i d e i p r o g e t t i f i n a n z i a t i , con indicate le Unità di Ricerca afferenti al progetto (in grassetto le unità afferenti al GMEE e GMMT), i responsabili d e l p r o g e t t o e d e l l e s i n g o l e U n i t à e l’ammontare del finanziamento ricevuto Alcuni progetti sono stati presentati esclusivamente in lingua inglese e, pertanto, se ne ripor tano qui gli abstract nell’originale inglese

I PROGETTI DEL GMEE

A ccurate fer m entation m onitor i n g t h ro u g h m u l t i s e n s o r i a l approach

Responsabile nazionale:

Tina Liguori (Università di Salerno)

Altre Unità di Ricerca: Università dell ’ A q u i l a ( G i a n l u c a B a r i l e ) ; C o n s i g l i o N a z i o n a l e d e l l e R i c e r c h e d i B r e scia (Andrea Ponzoni)

Abstract: La fermentazione è una comp l e s s a r e a z i o n e b i o c h i m i c a c h e p u ò essere innescata, in modo autonomo o controllato, in sostanze organiche sottoposte a determinate condizioni e/o a

oppor tuni catalizzatori

La fermentazione controllata viene utilizzata, tra l’altro, nella produzione di alcune bevande alcoliche come vino e b i r r a , p a r t e n d o d a m o s t i d i o r i g i n i diverse, ma che hanno in comune un contenuto zuccherino (glucosio, fruttosio, maltosio, ecc.) che, fermentando, si trasforma in alcol.

Il monitoraggio di un insieme di sostanze chimiche durante il processo di fermentazione consente ai produttori d’inter venire repentinamente per modificare i parametri di processo con l’obiettivo di ottimizzare le diverse fasi e massimizzare la qualità del prodotto finale I l p r o g e t t o d i r i c e r c a m i r a a s t u d i a r e l’integrazione tra bio-, gas- e sensori di densità per valutare un ’ampia serie di marcatori della fer mentazione, come ad esempio la concentrazione di etanolo, acido lattico e glicerolo.

Poiché nessuno di questi parametri fisico/chimici è pienamente rappresentativo del processo di fermentazione, ma invece la loro combinazione potrebbe esserlo, verrà impiegata una fusione di dati da questa vasta gamma di sensori/parametri per la caratterizzazione d e l p r o c e s s o d i f e r m e n t a z i o n e d e l l e b e v a n d e a l c o l i c h e . Ve r r a n n o o t t i m i zz a t i n u o v i s e n s o r i e r e a l i z z a t i a n c h e circuiti di condizionamento ad hoc L’integrazione tra unità di condizionamento e pre-elaborazione por terà alla realizzazione di trasduttori intelligenti con inter faccia sia cablata sia wireless, i n g r a d o d i e f f e t t u a r e e t r a s m e t t e r e misure in tempo reale Oppor tuni layer

di edge e fog computing consentiranno di fondere i dati acquisiti, al fine di otten e r e m i s u r a z i o n i p i ù a c c u r a t e e u n a conoscenza approfondita del processo monitorato L’architettura così progettata e realizzata sarà testata rispetto a un reale processo di fermentazione.

S m a r t g r i d - c o n n e c t e d p o w e r conver ters based on advanced s y n c h ro p h a s o r - i n s p i r e d h a rmonics measurements for holist i c i n t e g r a t i o n o f r e n e w a b l e ener gy sources (POWERHERO)

Responsabile nazionale: Paolo Mattavelli (Università di Padova)

Altre Unità di Ricerca: Università di Trento (David Macii), Università di Cagliari (Paolo Attilio Pegoraro)

Abstract: As known, an essential step f o r “ e n e r g y t r a n s i t i o n ” i s t h e d e p l o ym e n t o f r e n e w a b l e - b a s e d D i s t r i b u t e d Energy Resources (DERs) The grid-conn e c t e d s m a r t p o w e r c o n v e r t e r s c a n suppor t DERs integration through ridethrough capability and a variety of cont r o l f u n c t i o n s , p a r t i c u l a r l y f o r p o w e r quality control Such functions rely on t h e m e a s u r e m e n t o f a v a r i e t y o f A C voltage and/or current waveforms par a m e t e r s . A s a c o n s e q u e n c e , b r e a kthrough benefits could be achieved by embedding into smar t power conver ters the functions typically implemented i n t h e s o - c a l l e d P h a s o r M e a s u r e m e n t U n i t s ( P M U s ) , p o s s i b l y e x t e n d e d f o r harmonics phasors estimation

POWERHERO brings together the welle s t a b l i s h e d a n d c o m p l e m e n t a r y e xper tise of three Research Units (RUs), UNIPD, UNITN, and UNICA to realize smar t power conver ters for distributed energy sources

1 . p r o v i d e d w i t h U T C t i m e s y n c h r onization capability and including novel P M U - i n s p i r e d m e a s u r e m e n t f u n c t i o n s o f b o t h f u n d a m e n t a l a n d h a r m o n i c components;

2. suppor ted by multi-area distribution

T M  91 T M N. 3/23  91
S P A Z I O A S S O C I A Z I O N I U N I V E R S I T A R I E M I S U R I S T I s

s y s t e m s t a t e e s t i m a t i o n ( D S S E ) , h a rmonic state estimation (HSE) and harm o n i c s o u r c e e s t i m a t i o n t h r o u g h a n i n n o v a t i v e P h a s o r D a t a C o n c e n t r a t o r (PDC) used not only to aggregate the new streams of time synchronized meas u r e m e n t d a t a , b u t a l s o t o r u n D S S E a n d H S E a l g o r i t h m s w i t h i n a g i v e n area;

3. offering breakthrough DER control per formance for distributed oscillation d a m p i n g , h a r m o n i c s c o m p e n s a t i o n , loss reduction, and droop control

Environmental Sensing with Ar tificial Intelligence

Responsabile nazionale: Antonio Maffucci (Università di Cassino e del Lazio Meridionale)

Altre Unità di Ricerca: Università degli S t u d i d i R o m a To r Ve r g a t a ( S i l v i a Orlanducci), Università degli Studi di Roma La Sapienza (Marco Laracca).

A b s t r a c t : T h e P r o j e c t w i l l d e v e l o p h a n d - h e l d a n d c o m p a c t s e n s i n g p l a tf o r m s , m o d i f i e d b y C N M s ( c a r b o n n a n o t u b e s , n a n o d i a m o n d s a n d g r ap h e n e n a n o p l a t e l e t s ) , i n v i e w o f e xploiting their superior and outstanding sensitivity Detection and classification w i l l b e c a r r i e d o u t b y m e a n s o f t e c hniques suitable for in-situ characterization, such as Voltammetr y (VA) and El e c t r i c a l I m p e d a n c e S p e c t r o s c o p y ( E I S ) N o v e l d a t a p r o c e s s i n g a p p r oaches based on Ar tificial Intelligence (AI) will be implemented.

This Project aims at taking a fur ther step t o w a r d s t h e d e v e l o p m e n t o f a s m a r t distributed monitoring system, whose nodes are the sensing platforms developed here, equipped with an AI-based “learning” capability, able to compensate measurements uncer tainties, due to fabrication (sensor reproducibility), o p e r a t i n g c o n d i t i o n s ( s e t u p , e n v i r o nm e n t , n o i s e ) a n d a g e i n g ( d e g r a d ation)

The Project is likely to provide a significant impact in the global effor t of environmental sustainability. The proposed P l a n f o r m a x i m i z i n g t h i s i m p a c t a l s o i n c l u d e s s p e c i f i c a c t i o n s t o w a r d t h e implementation of new industrial solutions in the fields of the nanomaterials and of sensors.

A v i r t u a l r e a l i t y s y s t e m c o ntro lle d b y a h y b r id b r a in -c o mputer inter face to improve powered mobility in individuals with neuromotor disorders

Responsabile nazionale: Silvia Orlandi (Università di Bologna)

Altre Unità di ricerca: Università di Modena e Reggio Emilia (Alber to Ferrari), Università di Padova (Luca Tonin)

Abstract: Il progetto si prefigge l’obiettivo di sviluppare un simulatore innovativo, basato su una piattaforma software e VR, per migliorare le per formance di guida in carrozzina Saranno considerati pazienti affetti da paralisi cerebrale o da lesioni del midollo spinale, c o n s e v e r a c o m p r o m i s s i o n e m o t o r i a anche degli ar ti superiori. Verrà sviluppata un’inter faccia basata su sensori elettroencefalografici (EEG) ed elettromiografici (EMG) per il controllo senza joystick. Al fine di valutare le prestazioni in VR verrà sviluppato un sistema di taratura, per poter confrontare le metriche del simulatore a condizioni reali di utilizzo della carrozzina.

A tal fine verranno posizionati accelerometri sulla carrozzina e sull’utente, per valutare distanza, velocità e tempo di movimento

E n h a n c i n g U n d e r w a t e r P H ot o g r a m m e t R y, f l u O r e S c e n c e i m a g e r Y a n d d e e p l e a r n i n g s o l u t i o n s f o r m o n i t o r i n g t h e health status of mediterraNEan corals

Responsabile nazionale:

Cristina Castagnetti (Università di Modena e Reggio Emilia)

Altre Unità di ricerca: Università di Modena e Reggio Emilia (Luigi Rovati), ISTI-CNR di Pisa (Gaia Pavoni)

Abstract: Il principale obiettivo del progetto di ricerca EUPHROSYNE consiste nel migliorare, testare e convalidare un sistema di misurazione multi-sensore basato sull’integrazione della fotogrammetria e dell’immagine di fluorescenza, sia in laboratorio sia in acque aperte. Il progetto include anche lo sviluppo di algoritmi d’intelligenza ar tificiale (AI), visione computerizzata ed elaborazione geometrica per automatizzare l’analisi dei dati. Le indagini ad alta risoluzio-

ne consentiranno lo sviluppo di nuove analisi digitali, come la valutazione dello stato di salute delle specie a livello dettagliato utilizzando la fluorescenza e la misurazione (polipi, superfici o volumi) di coralli a forma massiccia tramite apposite tecniche di elaborazione geometrica Inoltre, le tecniche di elaborazione AI consentono l’estrazione rapida e non distruttiva di quantità biometriche rilevanti dalle comunità bentoniche da ampi dataset (come le serie temporali di ortoimmagini per il monitoraggio a lungo ter mine o le or toimmagini per la mappatura di vaste aree).

Next-generation distributed synchronized measurement systems for smar t grids with self-diagnostics capabilities and self-improvement of information quality

Responsabile nazionale:

C a r l o M u s c a s ( U n i v e r s i t à d e g l i Studi di Cagliari)

A l t r e U n i t à d i r i c e r c a : U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i B o l o g n a ( L o r e n z o P e r e t t o ) , P o l i t e c n i c o d i M i l a n o (Rober to Ottoboni).

A b s t r a c t : I l p r o g e t t o h a l ’ o b i e t t i v o d i definire e qualificare un sistema distribuito di misura innovativo per la corrett a, ef f icace ed ef f icient e im pl em ent az i o n e d i u n a m o d e r n a r e t e e l e t t r i c a intelligente (Smar t Grid). Il concetto di base è che, per essere definita “intellig e n t e “ , u n a q u a l s i a s i o p e r a z i o n e r ichiede come prerequisito indispensabile una conoscenza adeguata del sistema coinvolto

L’idea guida è che l’enorme quantità di dati disponibili dalla misura/stima di grandezze sia elettriche che non elettriche debba essere tradotta in informazione, e debba quindi essere accompagnata da indicazioni sulla qualità di questi dati, in modo che possano essere adottate appropriate regole decision a l i b a s a t e s u l l a v a l u t a z i o n e d e l r ischio

Si propone un approccio coordinato, per rendere il sistema di misura in grad o d ’ i n d i v i d u a r e a u t o m a t i c a m e n t e i propri punti deboli e compensarne gli e f f e t t i , a l f i n e d i m i g l i o r a r e c o n t i n u amente le proprie prestazioni La struttura del progetto è composta da tre Work Package (WP):

T M  92 SPAZIO ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE MISURISTI s
N . 0 3  2 0 2 3

WP1 introduce metodi avanzati per stimare e ottimizzare la qualità delle informazioni fornite dai singoli componenti del sistema di misura (trasformatori di misura, dispositivi di misura sincronizzati, pseudo-misure, ecc.), sia nella caratterizzazione metrologica iniziale sia durante la loro vita operativa WP2 valuta l’impatto combinato delle sorgenti d’incer tezza considerate in WP1 sulle procedure di stima dello stato e si occupa, quindi, dello studio delle tecniche per l’auto-identificazione dei problemi di misura nel sistema e per la loro compensazione, consentendo così un miglioramento continuo e adattativo delle prestazioni metrologiche

W P 3 a n a l i z z a , t r a m i t e s i m u l a z i o n i e test sperimentali, i benefici delle soluzioni proposte sulle principali applicazioni per le Smar t Grid

F u n c t i o n a l I n f r a r e d T h e r m a l Im a g in g b a se d o n th e sp e ctra l analysis of the skin microvascular blood flow to investigate the role of endothelial, neurogenic a n d m y o g e n i c c o m p o n e n t s i n p a i n s e n s a t i o n a s p ro m i s i n g b i o s i g n a l s a n d b i o m a r k e r s f o r

PA I N a s s e s s m e n t : t o w a r d s a novel and objective instrumental technique for pain measurement (acronym: FITI-PAIN)

Responsabile nazionale: Rosario Morello (Università Mediterranea di Reggio Calabria) Altre Unità di ricerca: Università del Sannio di Benevento (Eulalia Bales t r i e r i ) , U n i v e r s i t à d i To r i n o ( S i l v e s t r o Roatta)

Abstract: Le unità di Reggio Calabria e B e n e v e n t o i n t e n d o n o p r o p o r r e l ’ u s o della termografia funzionale per l’analisi del flusso sanguigno super ficiale in ar ti superiori e inferiori, al fine di analizzare il ruolo delle componenti endot e l i a l e , n e u r o g e n a e m i o g e n a n e l l a percezione del dolore nocicettivo periferico Il dolore è una condizione debilitante, che colpisce circa il 20% di soggetti adulti nel mondo e, in casi par ticolari, può alterare l’emotività e i comportamenti influendo negativamente sulla qualità della vita La valutazione tempestiva del dolore risulta per tanto essenziale per accelerare la somministra-

zione terapeutica. Il dolore, rimanendo confinato a un ’esperienza soggettiva, ha a oggi come gold standard per l a s u a d e t e r m i n a z i o n e l a s e m p l i c e autovalutazione del paziente. Emerge q u i n d i l a n e c e s s i t à d i d e f i n i r e n u o v i strumenti oggettivi, che siano in grado di misurare e quantificare il dolore Il gruppo di ricerca intende analizzare l a r i s p o s t a i n f i a m m a t o r i a n e u r o g e n a c h e c a r a t t e r i z z a i l d o l o r e n o c i c e t t i v o mediante l’analisi della per fusione cutanea I risultati preliminari dello studio di fattibilità già condotto hanno dimos t r a t o l e p o t e n z i a l i t à d e l l a t e c n i c a messa a punto, quale biomarcatore di screening del meccanismo responsabile delle anomalie nel sistema ner voso s i m p a t i c o d i r e t t a m e n t e c o r r e l a t e a l l a sensazione di dolore.

G r e e n S E N S i n g s y s t e m s b a s e d on Bacterial Cellulose (SENS-BC)

R e s p o n s a b i l e n a z i o n a l e : S a l v a t o r e Graziani (Università di Catania)

A l t r e U n i t à d i r i c e r c a : U n i v e r s i t à d i M e s s i n a ( M a r i a G a b r i e l l a X i b i l i a ) , CNR-IMM di Roma (Antonio Valletta).

A b s t r a c t : L o s v i l u p p o e c o n o m i c o d e i p r o s s i m i d e c e n n i s a r à c a r a t t e r i z z a t o d a n u o v e t e c n o l o g i e , q u a l i l ’ I o T, l e smar t city, l’Industria 4 0 e l’agricoltura di precisione. I sensori daranno un cont r i b u t o r i l e v a n t e a l l ’ i m p l e m e n t a z i o n e s os t enibil e di t al i t ecnol og ie, cons entendo l’acquisizione delle informazioni necessarie per un uso più efficiente dell’energia e delle materie prime.

L’elettronica del silicio non può far fronte alla realizzazione di sistemi di sens i n g g r e e n S a r à n e c e s s a r i o q u i n d i implementare un ’elettronica basata su nuovi materiali e tecnologie, capace di dare risposte alla richiesta di uno sviluppo sostenibile La cellulosa batterica (BC) è un biopolimero biodegradabile, prodotto da alcuni batteri, grazie a u n p r o c e s s o d i f a b b r i c a z i o n e a b a s s o c o n s u m o e n e r g e t i c o c h e n o n r i c h i e d e m a t e r i a l i n o n r i n n o v a b i l i o rari. I compositi basati sulla BC hanno e c c e l l e n t i p r o p r i e t à d i t r a s d u z i o n e meccano-elettrica Il progetto si propon e d ’ i n d a g a r e l a B C c o m e m a t e r i a l e a b i l i t a n t e p e r l a r e a l i z z a z i o n e s i a d i sensori sia dei relativi sistemi elettronici di condizionamento.

Il progetto prevede tre attività: realizzazione di trasduttori meccano-elettrici g r e e n , r e a l i z z a z i o n e d i c o m p o n e n t i elettronici green, caratterizzazione e modellazione dei trasduttori e dell’elettronica.

Calibration of microwave chains for Quantum States preparation and readout at millikelvin temperatures (CalQuStates)

R e s p o n s a b i l e n a z i o n a l e : E m a n u e l e Enrico (INRiM)

A l t r e U n i t à d i r i c e r c a : U n i v e r s i t à d i Milano Bicocca (Marco Faverzani).

A b s t r a c t : T h e C a l Q u S t a t e s p r o j e c t focuses on establishing an Italian capab i l i t y f o r a c c u r a t e c a l i b r a t i o n o f m icrowave signals in cr yogenic environm e n t s . T h i s c a p a b i l i t y w i l l h a v e f a rreaching benefits for the rapidly growing field of cr yogenic microwave technology, driven by the boom of Quantum Computing (QC) and other Quant u m Te c h n o l o g i e s ( Q T ) T h e p r o j e c t a i m s t o e n h a n c e m e a s u r e m e n t s a n d standards in microwave components, cr yogenics, and the quantum industr y as a whole.

B y m e r g i n g f u n d a m e n t a l m e t r o l o g y with QT applications, the project will facilitate the study of new concepts and phenomena, such as universality tests, new cooling techniques, quantum sensors, and light-matter interaction at mill ik el vin t em per at ur es It wil l al s o contribute to the coordinated microwave metrology of superconducting circuits in Italy, providing a solid foundation for the rapid dissemination and commercialization of novel QT developments

T h e i m p a c t o f t h e p r o j e c t e x t e n d s b e y o n d Q C c o m p a n i e s a n d c u t t i n gedge projects, benefiting industries in urgent need of improved signal measu r e m e n t c a p a b i l i t i e s , i n c l u d i n g t e l ecommunications, test & measurement, m i c r o w a v e c o m p o n e n t s , c o m m u n i c at i o n s s y s t e m s , c r y o g e n i c s y s t e m s f o r QT, and medical imaging

O v e r a l l , t h e p r o j e c t a i m s t o e s t a b l i s h

I t a l y a s a l e a d e r i n c r y o g e n i c m i c r owave technology, enabling enhanced measurements and standards, advancing quantum technologies, and facilitating the commercialization of novel QT innovations made in Italy.

T M  93 SPAZIO ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE MISURISTI s
N . 0 3  ; 2 0 2 3

VISUALIZZAZIONE DEI FLUSSI IN TEMPO REALE: UNA RIVOLUZIONE EPOCALE

È stato presentato in Italia un nuovo e innovativo sistema digitale che combina la semplicità e la velocità di una sonda di generazione di fumo con la qualità di una scansione di m i s u r a i n 3 D I l s i s t e m a P r o C a p , d e l l a s o c i e t à s v i z z e r a Streamwise, consente di visualizzare in tempo reale un vettore di velocità 3D e la sua interpolazione in un campo di f lus s o c om plet o, f or nendo una c om pr ens ione is t ant anea della qualità delle misure aerodinamiche

È sufficiente guidare la sonda nella regione di flusso d’interesse. La posizione istantanea della sonda viene tracciata con precisione da un sistema di telecamere, i dati misurati vengono interpolati e il campo di flusso è visualizzato istant a n e a m e n t e d a l l ’ u t e n t e . S i t r a t t a e s s e n z i a l m e n t e d i u n a p p r o c c i o i n t u i t i v o d i s c a n s i o n e e r a p p r e s e n t a z i o n e d e l flusso in tempo reale Il sistema ProCap guida l’utente verso l’area d’interesse e migliora naturalmente la qualità della misura, risparmiando il costoso e prezioso tempo di misurazione nella galleria del vento

Q u e s t o e n t u s i as m a n t e s i s t e m a c o m p r e n d e u n a s o n d a d i g i t a l e multiforo tarata

c o n m a r c a t o r i ,

u n a t e l e c a m e r a d i t r a c c i a m e n t o e u n s o f t w a r e , nonché un comp u t e r p o r t a t i l e

c o n i l s o f t w a re

ProCap preinstallato. Oltre al sistema, è disponibile un pacchetto di servizi e assistenza da parte dal channel partner italiano Evomisure, che gestirà le richieste dei clienti italiani per la gamma di prodotti ProCap e che comprende Compact e Professional

Andrin Landolt, Partner associato di Streamwise, dichiara:

“Siamo incredibilmente entusiasti di questa nuova iniziativa Il team di Evomisure è totalmente focalizzato sulle soluzioni e i nostri prodotti completano la loro attuale gamma di soluzioni di misura aerodinamiche” .

L’Amministratore Delegato di Evomisure, Giuseppe Ronci-

glia, ribadisce: “Siamo entusiasti di proporre il sistema ProCap ai nostri clienti, poiché darà un enorme valore aggiunto alle soluzioni di misura aerodinamiche che già utilizziamo”

Il sistema ProCap unisce i flussi di dati provenienti dalle misure di tracciamento della posizione e del campo di flusso, riduce i dati, interpola e predice il campo di flusso per una convalida integrata, aiutando essenzialmente gli aerodinamici a massimizzare il loro tempo nella galleria del vento “ C o m b i n a n d o i l sistema con i nos t r i s c a n n e r d i pressione e la nos t r a g a m m a d i s o n d e d i f l u s s o personalizzate –c o n c l u d e R o n c ig l i a – s i a m o i n grado di fornire soluzioni per misure di aerodinamica completamente personalizzabili, che completano la nostra ampia gamma di strumenti e sistemi per la fluidodinamica di livello mondiale"

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Evomisure è un’azienda specializzata nei settori che richiedono misure fisiche, strumentazione e tarature molto accurate. Con sede vicino a Milano, rappresenta Streamwise e Guildline Instruments e fornisce soluzioni su misura per la misurazione di pressione e temperatura, nonché sistemi di taratura e di prova automatizzati e soluzioni di misura chiavi in mano Evomisure fornisce anche un servizio di assistenza e supporto locale ai prodotti e opera in un’ampia gamma di settori, dall’Aerospaziale al Motorsport, dalla Generazione di Energia alle Università e agli Istituti di Ricerca, dove i clienti apprezzano le soluzioni tecnicamente più valide e all’avanguardia per contribuire a fornire valore aggiunto alle loro attività.

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t e l e i n t e r f a c c e E t h e r C AT, E t h e r N e t / I P e PROFINET integrate, i sensori possono esser e f a c i l m e n t e c o l l e g a t i a i c o n t r o l l e r. C i ò offre notevoli vantaggi nei processi dinam i c i e q u a n d o p i ù d i s p o s i t i v i e m a c c h i n e vengono collegati in rete tra loro Mediante la media di misura a due stadi, i sensori garantiscono un segnale uniforme su gradini e bordi, prevenendo superamenti del s e g n a l e P e r l e s u p e r f i c i c h e c a m b i a n o , è d i s p o n i b i l e l a c o m p e n s a z i o n e a v a n z a t a , c h e r e g o l a i l t e m p o d i e s p o s i z i o n e a l l a s u p e r f i c i e t a r g e t quando la superficie cambia rapidamente Non è necessario alcun controller esterno, poiché tutta l’elettronica è integrata nel sensore

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NEWS s
T M  94 N . 0 3  2 0 2 3

Verso una maggiore af fidabilità della prova tecnico-scientifica per m ezzo della m etrologia forense. Un nuovo antidoto agli errori giudiziari

Responsabile nazionale:

Gabriella Di Paolo (Università di Trento)

Altre Unità di ricerca: Università degli Studi dell’Insubria (Francesca Ruggeri), Politecnico di Milano (Alessandro Ferrero)

A b s t r a c t : N e l l a s o c i e t à o d i e r n a u n numero sempre maggiore di casi giudiziari penali è deciso facendo riferimento a conoscenze scientifiche utilizzate allo scopo di ricostruire la realtà fattual e s u l l a b a s e d i r i l i e v i s p e r i m e n t a l i e misurazioni (la cosiddetta prova scientifica), i cui risultati assumono un peso determinante nelle decisioni adottate. La valenza sempre più rilevante che le prove scientifiche stanno acquisendo nel contesto giudiziario si accompagna, com’è noto, a una crescente fiducia da parte degli operatori giudiziari verso le informazioni ottenute con metodi scientifici di analisi Tuttavia, supporre la maggiore affidabilità di tali evidenze in conseguenza della loro apparente maggiore oggettività rispetto ad altre prove (come, ad esempio, la testimonianza), è approccio sotto molteplici aspetti fallace. Anche la scienza ha i suoi limiti e non assicura una cer tezza assoluta, come invece tendono erroneamente a ritenere gli operatori giudiziari e, soprattutto, gli organi giudicanti. In questo contesto, il progetto (dal carattere for temente interdisciplinare) si p r o p o n e d ’ i n t r o d u r r e i c o n c e t t i t i p i c i della metrologia nel processo penale, i n m o d o d a g a r a n t i r e i l m i g l i o r e a ppr occio pos s ibil e al l a ut il izzazione e v a l u t a z i o n e d e l l a c o s i d d e t t a p r o v a scientifica La metrologia è infatti, per sua stessa natura, la scienza ideale per offrire gli strumenti atti a evitare i suddetti equivoci, aiutando sia gli specialis t i s i a i s o g g e t t i n o n t e c n i c i a g e s t i r e l’incer tezza che caratterizza qualsiasi misurazione. Non a caso il ruolo cruciale della metrologia in ambito forens e è s t a t o r e c e n t e m e n t e r i c o n o s c i u t o , negli U S A , dal Repor t elaborato dal C o u n c i l o f A d v i s o r s o n S c i e n c e a n d Te c h n o l o g y d e l P r e s i d e n t e O b a m a . Mancano però nel nostro Paese rifles-

s i o n i s u l l a “ v a l i d i t à ” d e i r i s u l t a t i d i p r o v a ( i n p a r t i c o l a r e , s u l c o n c e t t o d i “incer tezza di misura” e sui criteri per la sua valutazione) Il progetto ambisce a colmare tale lacuna.

A tal fine, una prima fase di ricerca è volta a evidenziare i problemi che la prova scientifica pone nella prassi giudiziaria. In un secondo momento, sulla base di risultati ottenuti, si analizzeranno i possibili contributi della metrologia negli snodi probatori più critici del processo penale All’esito di questo approfondimento, anche di carattere teorico, seguirà la definizione di best practices e di linee guida idonee a garantire un corretto e proficuo impiego della metrologia nel giudizio penale

D a l p r o g e t t o ( d i r i l e v a n t e i m p a t t o sociale/istituzionale) ci si attende anzitutto la creazione e la diffusione di una n u o v a c u l t u r a p r o b a t o r i a b a s a t a s u l “ d u b b i o m e t o d i c o ” , e s s e n z i a l e p e r prevenire bias cognitivi ed errori giudiziari, nonché l’elaborazione di un lessico comune per giuristi ed esper ti, atto a favorire la comprensione reciproca, e infine la promozione di una specifica conoscenza dei limiti intrinseci di validità della prova scientifica ("validity in p r i n c i p l e , a n d v a l i d i t y a s a p p l i e d " secondo i principi della metrologia)

S a f e - o p e r a t o r 4 . 0 : w e a r a b l e s e n s o r s f u s i o n f o r e n h a n c e d working conditions in industrial environments

Responsabile nazionale: Francesco Pilati (Università di Trento) Altre Unità di ricerca: U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d e l S a nnio (Francesco Picariello).

Abstract: Negli ultimi anni l’ambiente manifatturiero è stato coinvolto da un processo di digitalizzazione motivato dall’avvento dell’Industria 4 0 Questa tendenza ha compor tato l’incremento del livello di automazione delle risorse e l’adozione di sistemi di misura distrib u i t i p e r m o n i t o r a r e l e a t t i v i t à d e l l e macchine e degli operatori. In par ticolare, uno dei principali punti d’interesse è il monitoraggio delle attività svolte dagli operatori al fine di garantire un elevato livello di sicurezza e benessere degli operatori coinvolti nel processo. Il progetto proposto mira all’implemen-

tazione di un sistema digitale integrato per la gestione delle condizioni di sicurezza, benessere e salute dei lavorator i d u r a n t e l ’ e s e c u z i o n e d i a t t i v i t à i n processi produttivi. Il sistema si compon e d i u n d i s p o s i t i v o i n d o s s a b i l e , c h e integra sensori per il monitoraggio di p a r a m e t r i f i s i o l o g i c i ( e s f r e q u e n z a c a r d i a c a , f r e q u e n z a r e s p i r a t o r i a , r isposta galvanica della pelle) e sensori p e r l a c l a s s i f i c a z i o n e d e i m o v i m e n t i eseguiti dall’operatore (es corsa, camminata, caduta) Il monitoraggio continuo di tali parametri consentirà la misura dell’inter vallo di tempo in cui l’oper a t o r e è i n c o n d i z i o n i d i s t r e s s f i s i c o nelle diverse mansioni Per raggiungere questo obiettivo, verranno esplorati algoritmi d’intelligenza ar tificiale per classificare il livello di stress degli operatori In questo modo, il sistema sarà in grado di fornire non solo feedback a l l ’ o p e r a t o r e m a a n c h e i n f o r m a z i o n i al super visore, che potrà riconfigurare il processo produttivo per massimizzare il benessere e la sicurezza degli operatori coinvolti

C r y o g e n i c M i c ro w a v e N a n oe L e c t ro n i c s f o r Q u a n t u m C o mputing (Cr yMiNaL-QC)

Responsabile nazionale: Valeria Vadalà (Università di Milano Bicocca)

A l t r e U n i t à d i r i c e r c a : P o l i t e c n i c o d i Torino (Chiara Ramella), Università di Pavia (Marco Grassi)

A b s t r a c t : I l P R I N i n q u e s t i o n e r i e n t r a n e l l ’ a m b i t o d e l Q u a n t u m C o m p u t i n g (QC) e dei circuiti elettronici integrati RF, analogici in banda base e misti in tecnologia ultra-scalata (FinFET 16 nm) È a cavallo tra la modellizzazione di dispositivi, la progettazione di blocchi base per la lettura di QuBit e le relative misure di per formance, con par ticolare riferimento alle bassissime temperature. I circuiti criogenici sono infatti considerati una key enabling tehcnology, che consentirà di risolvere problemi a oggi impensabili in ogni ambito della n o s t r a v i t a . O b i e t t i v o d e l p r o g e t t o “Cr yMiNaL-QC” è creare una procedura completa per lo sviluppo di elettronica criogenica a microonde affidabile in tecnologia FinFET a 16 nm, util i z z a t a p e r l a p r i m a v o l t a i n q u e s t a applicazione.

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Grazie alla sua proprietà di scalabilità e i n t e g r a z i o n e , i l F i n F E T è l ’ o p z i o n e p i ù p r o m e t t e n t e p e r i n c o r p o r a r e , i n futuro, sia il QuBit sia i suoi circuiti di controllo/lettura su un unico chip criogenico, operante a pochi K.

Sarcopenia-on-chip: an integrated platfor m based on chemical sensors, microfluidic devices, and machine learning algorithms for the development and testing of personalized treatment for sarcopenia disease (SELENE)

Responsabile nazionale: Eugenio Martinelli (Università di Roma Tor Vergata)

Altre Unità di ricerca: Università degli studi di Brescia (Elisabetta Comini)

A b stra c t: I dispositivi microfluidici e i lab-on-chip sono tecnologie nascenti, che stanno giocando un ruolo fondamentale nelle applicazioni biologiche e nell’ingegneria dei tessuti. Il progetto SELENE intende costruire una piattaforma multidisciplinare per la ricapitolazione dei tessuti muscolari scheletrici ( S M ) ( 4 0 % d e l l a m a s s a m u s c o l a r e umana) per lo studio dei meccanismi di malattie quali la sarcopenia. Durante l ’ i n v e c c h i a m e n t o , i n f a t t i , i t e s s u t i S M s o n o s o g g e t t i a p e r d i t a d i t o n o e d i massa, dovuto all’infiltrazione dei tessuti connettivi fibrosi nei tessuti muscolo-scheletrici e a un ’alterata microcircolazione muscolare La piena comprensione della malattia, insieme alla complessa natura dei suoi sintomi, spesso legati anche a malnutrizione, mancanza di esercizio fisico, infiammazione c r o n i c a , è a n c o r a l o n t a n a S E L E N E p e r m e t t e r à d i r i c a p i t o l a r e i l t e s s u t o m u s c o l o - s c h e l e t r i c o i n u n d i s p o s i t i v o microfluidico, inter facciandolo con stimolazione elettrica per mimare la attiv i t à c o n t r a t t i l e , c o n l a s p e t t r o s c o p i a d’impedenza per l’analisi dell’integrità dei tessuti, con sensori chimici per la m is ur azione di com pos t i vol at ivi pr od o t t i d a l s o p r a n a t a n t e d e l m e z z o d i coltura, con sistemi di somministrazione dinamica di farmaci, con la microscopia time-lapse per il monitoraggio c o n t i n u o d e l l a m o r f o d i n a m i c a d e l l a contrattilità, tutto coadiuvato da algoritmi d’intelligenza ar tificiale per il riconoscimento automatico di pattern identificativi della malattia.

Reshaping the Role of Measurement in the 4.0 Era: towards a C y b e r - P h y s i c a l M e a s u r e m e n t System for A dvanced M onitoring Applications

R e s p o n s a b i l e n a z i o n a l e : L e o p o l d o A ng r is ani ( Università degli Studi di Napoli “Federico II”)

Altre Unità di ricerca: Università del Salento (Andrea Cataldo), Università degli Studi del Sannio ( P asquale Daponte), Politecnico di Bari ( N i c o l a G i a q u i n t o ) , U n i v e r s i t à d i R o m a “ L a S a p i e n z a ” ( E m a n u e l e Piuzzi), Università Telematica "Giustino For tunato" (Antonio Coronato)

Abstract: Nell’Era 4 0, i sistemi di monitoraggio sono considerati un elemento cruciale, ma “ancillare”, dei cyberphysical systems (CPS). Un’analisi più approfondita, tuttavia, evidenzia for ti somiglianze tra la moderna architettura dei sistemi di monitoraggio e quella propria dei CPS.

S f r u t t a n d o q u e s t e s o m i g l i a n z e e l a n e c e s s a r i a c o e s i s t e n z a d e i s i s t e m i d i m o n i t o r a g g i o n e i C P S , i l p r o g e t t o i ntende rimodellare la definizione stessa di sistemi di monitoraggio.

Infa t t i , a p p l i c a n d o l ’ a p p r o c c i o m e t od o l o g i c o t i p i c o d e l l a S c i e n z a d e l l a Misure è possibile sfruttare le potenzial i t à i n t r i n s e c h e d e i s i s t e m i d i m o n i t or a g g i o , f a c e n d o l i evolvere in C y b e rphysical Measurement System (CPMS) In particolare, si dimostrerà come attraverso l’oppor tuna integrazione delle tecnologie 4.0, i sistemi di monitoraggio possono evolvere in entità dotate di autoconsapevolezza (self-awareness) e di consapevolezza dell’ecosistema in cui sono inseriti (self-comparison), capaci di adattarsi (self-configure) in funzione del contesto, proprio come i CPS I risultati previsti por teranno non solo a u n i m p o r t a n t e a v a n z a m e n t o d e l l e M i s u r e ( c h e d i v e n t a n o d i r e t t a m e n t e coinvolte nel processo decisionale dei C P S ) m a a n c h e d e l p a r a d i g m a 4 0 , p o t e n z i a n d o i l r u o l o d e i s i s t e m i d i monitoraggio nell’ecosistema 4.0. Per validare questo nuovo approccio metodologico, il progetto si concentrerà su uno specifico caso studio, relativo a c o n s o l i d a t e c o m p e t e n z e e s p r e s s e dalle Unità di Ricerca coinvolte, ossia s i s t e m i b a s a t i s u l l a r i f l e t t o m e t r i a a

microonde per il monitoraggio di infras t r u t t u r e ( q u a l i p o n t i , v i a d o t t i , r e t i d i tubazioni, ecc ) L’obiettivo è quello di f o r n i r e u n a v i s i o n e d ’ i n s i e m e d e l l a t r a n s i z i o n e d i t a l e s i s t e m a v e r s o i l C P M S , a f f r o n t a n d o s i s t e m a t i c a m e n t e tutti gli aspetti alla base di questo concetto

Versatile hybrid in-fiBer Opticale l e c t ro c H e m i c a l s y s t E M s f o r wIdely Applicable bioseNsing –

BOHEMIAN

Responsabile nazionale: Cosimo Trono (IFAC – Consiglio Nazionale delle Ricerche, ROMA)

A l t r e U n i t à d i r i c e r c a : U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i C a t a n i a ( B r u n o A n d ò ) , U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d e l l a C a m p a n i a “ L u i g i Va n v i t e l l i ” ( N u n z i o Cennamo), Università del Salento (Maria Rachele Guascito)

Abstract: Il principale obiettivo del Progetto BOHEMIAN consiste nello sviluppo di un bio-sensore integrato ibrido di tipo opto-elettrochimico

La comunità scientifica ha recentemente manifestato un for te interesse nei confronti delle due classi di sensori ottici ed elettrochimici, grazie alle loro peculiari caratteristiche di scalabilità, selettività e s e n s i b i l i t à , c h e l i r e n d o n o p a r t i c o l a rmente interessanti per applicazioni di tipo Point-of-Care per l’analisi di grandezze biologiche e ambientali L’idea che si intende sviluppare nel progetto, ossia l’impiego contestuale delle due metodologie di sensing, potrebbe consentire di superare alcuni limiti specifici di ognuna di esse, come ad esempio i diversi livelli di concentrazione dell’analita su cui possono operare, con il conseguente ampliamento del campo di misura del bio-sensore Inoltre, l’utilizzo contestuale di attameri come bio-recettori per entrambe le tecniche di trasduzione conferisce un ’elevata versatilità alla metodologia sensoriale proposta, consentendo quindi di estendere in maniera significativa il panorama applicativo nell’ambito del bio-sensing.

Le soluzioni sviluppate saranno validate in diversi contesti, dall’agri-food alla salute

I risultati attesi del progetto sono potenz i a l m e n t e c a r a t t e r i z z a t i d a u n f o r t e impatto scientifico e socio-economico,

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grazie sia alle metodologie di sensing innovative che saranno sviluppate nell’ambito del progetto, sia alle tecnologie a basso costo che si intende utilizzare per lo sviluppo della piattaforma sensoriale, come ad esempio le tecniche di prototipazione rapida

I PROGETTI DEL GMMT

WEPOP – WEarable Platfor m for OptImised Personal comfor t Responsabile nazionale:

Marco Arnesano (eCampus)

A l t r e U n i t à d i r i c e r c a : U n i v e r s i t à d i Perugia (Anna Laura Pisello), Università di Palermo (Francesco Scardull a ) , U n i v e r s i t à P o l i t e c n i c a d e l l e Marche (Sara Casaccia).

Abstract: Gli approcci basati sul comf o r t p e r s o n a l i z z a t o s o n o c o n s i d e r a t i tra i più promettenti per la misura e il controllo del comfor t termico negli amb i e n t i i n d o o r E s s i s f r u t t a n o l ’ i n t e g r azione di dati fisiologici, ambientali e personali per la creazione di modelli p e r s o n a l i d i c o m f o r t ( P C M ) u t i l i p e r misurare la sensazione termica con un grado di accuratezza maggiore rispetto agli attuali metodi di misura basati s u m o d e l l i g e n e r a l i z z a t i I P C M c o s ì generati, grazie alla diffusione dei dispositivi wearable e delle reti di sensori I o T, p o s s o n o e s s e r e u t i l i z z a t i p e r l a gestione ottimale dei sistemi di climatizzazione. Nonostante i progressi fatti in ambito di dispositivi wearable, IoT e intelligenza ar tificiale (IA), va ancora d i m o s t r a t o a p i e n o i l p o t e n z i a l e d e i PCM nel momento in cui si tiene in cons i d e r a z i o n e l ’ i n c e r t e z z a d e i s e n s o r i i n d o s s a b i l i , d e g l i e f f e t t i a m b i e n t a l i e della variabilità fisiologica Il progetto WEPOP mira quindi a sviluppare una piattafor ma dedicata alla misura e al controllo in real-time del comfor t person a l e , b a s a t a s u s e n s o r i f i s i o l o g i c i e ambientali WEPOP svilupperà sistemi e metodi di misura e di analisi dei dati p e r r i d u r r e l ’ i n c e r t e z z a e c o n s e n t i r e l’applicazione di PCM in contesti reali. I n o l t r e , g r a z i e a l l ’ i n t e g r a z i o n e c o n sistemi innovativi di Digital Twin per la g e s t i o n e d e l l ’ e d i f i c i o , W E P O P v u o l e migliorare la sostenibilità degli edifici g a r a n t e n d o u n m i g l i o r e c o m f o r t m a

con una riduzione del 10% dei consum i ener g et ici r is pet t o ai s is t em i t r adizionali di gestione del clima

M U S K E T E E R : M i l k a d U l t e r a t i o n detection using SpecKlE paTter n and machinE lEaRning

Responsabile nazionale: Simone Pasinetti (Università di Brescia)

Altre Unità di ricerca: Università di Pavia (Sabina Merlo)

A b s t r a c t : L ’ o b i e t t i v o d e l p r o g e t t o MUSKETEER è la progettazione, l’imp l e m e n t a z i o n e e l a d i m o s t r a z i o n e d i una nuova piattaforma intelligente, facile da usare e por tatile, in grado d’identificare le adulterazioni dei prodotti l a t t i e r o - c a s e a r i f l u i d i , i n m o d o s e n z a contatto. Nel sistema che stiamo proponendo, la valutazione della qualità dei c a m p i o n i d i l a t t e v i e n e o t t e n u t a m ediante l’elaborazione in tempo reale di immagini di pattern di speckle acquisite con una telecamera, illuminando piccoli volumi del fluido in prova con luce laser Le sequenze di immagini del pattern di speckle sono dense di informazioni che devono essere estratte. Con il progetto proposto si vuole dimostrare che, mediante metodi intelligenti di elaborazione dei dati, è possibile estrarre diversi parametri e correlarli con le principali proprietà del campione di latte in prova (ad es. contenuto di lipidi, carboidrati e proteine, e stato di adulterazione del latte)

Mirror World for Human Safety in Industrial Contexts

Responsabile nazionale: Matteo Lancini (Università di Brescia)

Altre Unità di ricerca: Università di Trento (Paolo Bosetti), Università di Perugia (Rober to Marsili)

Abstract: Il luogo di lavoro in fabbrica sta cambiando, con l’introduzione di veicoli autonomi, robot collaborativi e nuove tecnologie. Questo ha migliorato la produzione, ma presenta nuove sfide per la protezione degli operatori Valutare il rischio di sovraccarico biomeccanico è cruciale, specialmente la postura incongrua Tecnologie come IoT, visione 3D, intelligenza ar tificiale e realtà aumentata possono aiutare Il progetto propone di sfruttare il paradigma del “mirror world” per valutare il comporta-

mento degli operatori e prevenire situazioni insalubri in tempo reale Il progetto mira a valorizzare il ruolo umano nella produzione intelligente tramite applicazioni di sicurezza predittiva e gestione delle operazioni quotidiane. Sarà coinvolto anche il Centro di Competenza Industr y 4 0 del Nord-Est nello sviluppo e validazione all’inter no del SMACT Live Demo: un comportamento sicuro che gestisca l’uso delle attrezzature di protezione personale, prevenendo comportamenti pericolosi e posture errate e consentendo lo studio dell’interazione tra esseri umani e robot in termini di salute e sicurezza nelle operazioni quotidiane Saranno sviluppati avvisi in tempo reale per fornire indicazioni di sicurezza all’operatore e un sistema basato sulla Realtà Aumentata-Virtualità consentirà un’indagine dettagliata delle operazioni giornaliere

We a r a b l e S m A r t D e v i c e s f o r c o m m u n i t Y- b a s e d l o w B A C K pain rehabilitation – WAYBACK

Responsabile nazionale:

Emiliano Schena (Università Campus Bio-Medico di Roma)

Altre Unità di ricerca: Università degli S t u d i d i R o m a “ l a S a p i e n z a ” ( M a r i a Sabrina Sar to)

Abstract: Il progetto WAYBACK mira a por tare una rielaborazione innovativa della concettualizzazione e dell’attuazione della Riabilitazione Basata sulla Comunità (CBR), attraverso l’istituzione di un framework vir tuale tecnologico di CBR (VCBR) WAYBACK proporr à u n a r i a b i l i t a z i o n e p e r l o m b a l g i a efficace in termini di tempo e costi, fornendo inter venti personalizzati, un alto g r a d o d i a d e r e n z a a i p r o g r a m m i d i esercizio, un maggiore potenziamento i n d i v i d u a l e e u n c o i n v o l g i m e n t o a umentato, estendendo i confini della comunità verso un “digital edge”. WAYBACK fungerà da piattaforma di lancio per mettere al ser vizio del VCBR i recenti progressi nelle tecnologie indossabili, nei nanomateriali biocompatibili e nella trasformazione digitale della r i a b i l i t a z i o n e U n e n d o s i s t e m i i n t e l l ig e n t i i n n o v a t i v i p e r i l m o n i t o r a g g i o dell’attività e dello stato psicofisiologico del paziente e per la somministraz i o n e d i f a r m a c i t e r a p e u t i c i t r a m i t e

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u n ’ a p p l i c a z i o n e m o b i l e i n t e r a t t i v a , WAYBACK fornirà feedback ai pazienti durante la riabilitazione quotidiana, attiverà inter venti in un ambiente di vita indipendente e faciliterà la condivision e d e l l e d e c i s i o n i i n u n a s t r u t t u r a d i cura gestita

ATTENTION – A wearable sysTem for moTion and glucosE joiNT monItOriNg f o r n e u r o d e g e n e r a t i v e d i s e a s e s t a t u s evaluation in elder people

Responsabile nazionale: Marco Carratù (Università di Salerno)

Altre Unità di ricerca: Università del M o l i s e ( G i a n n i C e r r o ) , Uni v e r s i t à d i N a p o l i “ F e d e r i c o I I ” ( R o s a r i o Schiano Lo Moriello)

Abstract: ll progetto mira a creare una piattaforma di monitoraggio per valutare i sintomi precoci di malattie neurodegenerative negli anziani, con particolare attenzione al morbo di Parkinson. Utilizzando misure inerziali e il monitoraggio in tempo reale del livello di glucosio, insieme ad algoritmi di rilevamento e classificazione, il progetto intende fornire una piattafor ma all-in-one per diagnosticare e monitorare queste malattie in modo economico ed efficiente Un aspetto innovativo del progetto è quello di proporre una procedura di costruzione del sistema per valutare il livello minimo di prestazioni, in termini di caratteristiche metrologiche dei sensori coinvolti e di complessità computazionale degli algoritmi di elaborazione in esecuzione, per ottenere un risultato di accuratezza target Nel gruppo di lavoro sono coinvolte competenze elettriche ed elettroniche, meccaniche e termiche, e competenze mediche. La piattaforma sarà testata in fasi di laboratorio e con persone anziane per la validazione L’obiettivo è contribuire a migliorare l’assistenza sanitaria in un ’ epoca d’invecchiamento della popolazione, rendendo la tecnologia accessibile anche nei Paesi in via di sviluppo

Development of calibration proc e d u r e s o f T i p T i m i n g s y s t e m s f o r n o n - c o n t a c t t u r b i n e b l a d e vibration measurements R e s p o n s a b i l e n a z i o n a l e : G i a n l u c a Rossi (Università di Perugia) A l t r e U n i t à d i r i c e r c a : U n i v e r s i t à

Politecnica delle Marche (Nicola P a o n e ) , P o l i t e c n i c o d i B a r i ( L a u r a Fabbiano), Università di Messina (Rober to Montanini)

Abstract: Il progetto di ricerca riguarda lo sviluppo di tecniche e riferimenti di taratura di sistemi di misura senza contatto di vibrazioni di pale di turbomacchine in esercizio. Il progetto prevede anche un suppor to esterno dell’INRiM. Lo sviluppo di questi sistemi di misura senza contatto di vibrazioni di pale di turbine, basati su sensori montati fissi sulla cassa (Blade Tip Timing systemsBTT), è un tema di ricerca proposto dal Prof Enrico Primo Tomasini dell’allora Università di Ancona nei primi anni ’90 per il dottorato del Prof Gianluca Rossi, su cui ha lavorato da allora, insieme al Prof. Nicola Paone, per tanti anni. Oggi tali sistemi sono diventati disponibili commercialmente e usati comunemente nelle fasi di collaudo finale dai principali costruttori di turbomacchine di tutto il mondo, che oggi sentono fortemente l’esigenza di una loro caratterizzazione metrologica, di difficile attuazione. Il progetto è proprio su questi obiettivi.

C H I M E R A ? – i s t h e r e a C H a n c e t h a t I n d e x e s a n d M e a s u r ements of the ener gy conversion

Ef ficiency Reveal system A lterations

Responsabile nazionale: Mar ta Berardengo (Università di Genova) Altre Unità di ricerca: Politecnico di Milano (Stefano Manzoni), Università di Parma (Valentina Bianchi)

A b s tr a c t: Il progetto “CHIMERA? – is there a CHance that Indexes and Measurements of the energy conversion Efficiency Reveal system Alterations?”, è relativo allo studio di un nuovo approccio al monitoraggio strutturale (SHM) basato sull’analisi dell’interazione tra le strutture e i materiali intelligenti in esse integrati In questi sistemi si ha una continua interazione tra diversi domini fisici e, quindi, una continua conversione di energia. Il progetto CHIMERA? mira a esplorare la possibilità di usare una misura indiretta dell’efficienza di questa conversione energetica ai fini dell’SHM. Questo approccio innovativo può avere un grosso impatto, grazie

alla sua generalità e robustezza rispetto alle variazioni di condizioni ambientali e operative

A u g m e n t e d R o b o t i c To u c h a n d h y p e r s p e c t r a l I m a g i n g S e n s e s (ARTIS)

R e s p o n s a b i l e n a z i o n a l e : C a l o g e r o Oddo (Scuola Universitaria Superiore di Pisa Sant’Anna)

Altre Unità di ricerca: Politecnico di Milano (Paola Saccomandi), Università degli Studi di Siena (Gionata Salvietti).

Abstract: Tra i sensi artificiali, la vista e l’udito hanno raggiunto abilità umane, ma il tatto è ancora indietro Il tatto è fondamentale per consentire agli agenti intelligenti d’interagire fisicamente nel mondo reale. Le difficoltà nell’ingegneria del tatto artificiale sono dovute alla sua natura complessa, ma stanno emergendo soluzioni promettenti, basate su fibre ottiche, come la tecnologia Fiber Bragg Grating (FBG) La tecnologia FBG può abilitare reti di sensori ad alta densità, integrate in pelli modulari Integrare l’immagine iperspettrale (HSI) fornisce informazioni non distruttive sulla composizione dei materiali Il progetto ARTIS svilupperà effettori robotici modulari con sensori tattili FBG e HSI per la caratterizzazione dei biomateriali. La console aptica permetterà la telepresenza cinestetica e cutanea ARTIS codificherà interazioni somatosensoriali multi-contatto e mecano-termiche per percepire tattilmente caratteristiche come stress, rugosità, temperatura e altro Le informazioni sensoriali permetteranno anche di costruire un atlante evolutivo delle proprietà d’interazione, che verrà fornito come piattaforma pubblica. Tale dizionario dinamico, nel seguito del progetto, per metterà di classificare i materiali e i tessuti in base alle loro caratteristiche strutturali (ad esempio, noduli in chirurgia oncologica). ARTIS fornirà il proprio banco di prova integrando sensori tattili, HSI e inter facce aptiche bidirezionali per affrontare uno scenario medico tramite modelli fantoccio di tessuti biologici, rappresentando un passo avanti nell’aumentare le capacità di telepalpazione per future diagnosi a distanza e chirurgia minimamente invasiva.

T M  98 SPAZIO ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE MISURISTI s
N . 0 3  2 0 2 3

Data Fusion Based Digital Twins

f o r S t r u c t u r a l S a f e t y A s s e s sment

Responsabile nazionale: Paolo Castaldo (Politecnico di Torino)

Altre Unità di ricerca: Politecnico di Milano (Alfredo Cigada), Università di Roma Tor Vergata (Fabio di Carlo), U n i v e r s i t à d i N a p o l i “ F e d e r i c o I I ” ( M a r c o d i L u d o v i c o ) , U n i v e r s i t à d i

Bologna (Nicola Buratti)

A b s t r a c t : Q u e s t o p r o g e t t o v u o l e m igliorare la conoscenza ingegneristica nel l a val ut azione del l a s icur ezza dei sistemi strutturali, attraverso una stretta c o l l a b o r a z i o n e i n t e r d i s c i p l i n a r e t r a unità di ricerca d’ingegneria strutturale e misurazioni meccaniche

Per quanto riguarda le prove sperimentali di elementi strutturali in calcestruzzo armato ordinario e precompresso, il progetto mira a indagare la fusione tra d i v e r s e t e c n i c h e d i m i s u r a z i o n e d a diversi sensori per un aggior namento più efficace dei modelli strutturali digit a l i n o n l i n e a r i , t e n e n d o c o n t o d e l l e d i v e r s e f o n t i d ’ i n c e r t e z z a Q u e s t o miglioramento può por tare a una valutazione più affidabile sia del livello di sicurezza degli elementi strutturali sia d e l l a d e f i n i z i o n e d e l l e s o g l i e d i p r eallarme rispetto ai danni strutturali

Il progetto è composto da 5 pacchetti d i l a v o r o . Tr e p a c c h e t t i d i l a v o r o s i o c c u p a n o , r i s p e t t i v a m e n t e , d i e l a b orazione delle immagini, fibre ottiche e MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems). Un altro pacchetto di lavoro è i n c e n t r a t o s u l l a f u s i o n e d e i d a t i d a i sensori da par te di tutti i gruppi di ricerca L’ultimo coinvolge tutte le unità d i r i c e r c a , p e r l a d e f i n i z i o n e e l ’ a gg i o r n a m e n t o d e i m o d e l l i s t r u t t u r a l i , p e r u n a v a l u t a z i o n e d e l l a s i c u r e z z a migliorata

Il progetto può por tare a vantaggi con e f f e t t i p o s i t i v i i n t e r m i n i d i s i c u r e z z a umana, impatti economici e sociali. Infatti è possibile migliorare l’uso delle risorse economiche con la definizione di eventuali priorità d’inter vento, in termini sia di spazio sia di tempo. Questi impatti sono conformi ai principi di sostenibilità ed economia circolare: infatti, un controllo adeguato e una s t r a t e g i a d i m a n u t e n z i o n e i n f o r m a t a p o s s o n o p o r t a r e a u n g r a n d e r i s p a r-

mio di risorse e materiali da costruzione

SI È TENUTO A JEJU IL MEMEA 2023

Nei giorni 14, 15 e 16 giugno 2023, si è svolto nell’isola di JeJu (Corea del S u d ) i l s i m p o s i o i n t e r n a z i o n a l e M eM e A 2 0 2 3 ( M e d i c a l M e a s u r e m e n t s and Applications), che ha visto ricercatori di tutto il mondo condividere i più recenti risultati nel settore delle misure p e r l a m e d i c i n a . L a p a r t e c i p a z i o n e d e l l a d e l e g a z i o n e i t a l i a n a è s t a t a , come al solito, nutrita e di rilievo in termini di novità e qualità dei risultati Di par ticolare spicco i keynote talk e, tra questi, molto interesse hanno suscitato l ’ i n t e r v e n t o d e l P r o f F o r m i c a ( N e wcastle University) dal titolo “Robotic To o l s f o r St ud y i ng Huma n B i om e c h a n i c s i n H e a l t h y S u b j e c t s and Neurological Patients” e gli i n t e r e s s a n t i t u t o r i a l o r g a n i z z a t i p e r i par tecipanti

Le numerose sessioni scientifiche, che hanno visto la par tecipazione di ricercatori di tutto il mondo, sono state vivac i z z a t e d a l l e n u m e r o s e d o m a n d e e richieste di approfondimenti Il comitato organizzatore ha assegnato al Prof. Marco Tarabini (Politecnico di Milan o ) i l p r e m i o p e r i l B e s t p a p e r p e r i l c o n t r i b u t o “ A s e n s o r i z e d F E S - c y c l i n g system to quantify training per for manc e a n d o p t i m i z e s t i m u l a t i o n s t r a t egies”

La redazione di Tutto Misure si congrat u l a c o n i l P r o f Ta r a b i n i p e r q u e s t o impor tante riconoscimento.

SI È TENUTO A BOLOGNA

IL VII FORUM NAZIONALE

DELLE MISURE

Si è tenuto a Bologna, dal 13 al 15 settembre, il VII Forum Nazionale delle Misure, che quest’anno, oltre alle numerose interessanti presentazioni scientifiche, ha ospitato per la prima volta, con la sponsorizzazione della Tamburini srl, una Sessione Tutorial, dedicata a chi si occupa di misure e prove in azienda.

La nuova sessione è stata espressamente strutturata per offrire infor mazioni, indicazioni e suggerimenti applicativi ai decisori e responsabili aziendali, in ottica di miglioramento competitivo. Il prossimo numero di dicembre 2023 di TUTTO MISURE dedicherà ampio spazio al resoconto della Sessione Tutorial appena terminata con successo e gradimento da parte dei nuovi congressisti di provenienza industriale

T M  99 SPAZIO ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE MISURISTI 
La presentazione del Prof Tarabini al MeMeA
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La premiazione del Prof. Tarabini

NUOVO CENTRO LAT PER LA TARATURA DI STRUMENTAZIONE ACUSTICA

A Penta di Fisciano (Salerno) è stato accreditato da Accredia un nuovo Laboratorio di taratura per le misure acustiche Si tratta dell’Unità operativa distaccata del LAT105 - Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale – Laboratorio di Misure Industriali

Il neonato laboratorio si presenta come un valido punto di riferim e n t o p e r t u t t i c o l o r o c h e o p e r a n o n e l l ’ a m b i t o d e l l ’ a c u s t i c a , i n q u a n t o i l D M 1 6 M a r z o 1 9 9 8 s a n c i s c e l ’ o b b l i g o d i s o t t o p o r r e a taratura la strumentazione acustica presso un centro accreditato con periodicità almeno biennale

N e l l a t a b e l l a s o n o r i p o r t a t e l e c a p a c i t à m e t r o l o g i c h e d e l n u o v o laboratorio accreditato di taratura.

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Richiedi ulteriori informazioni a Metering Research srl – Piazza Vittorio Veneto – 84084 Penta di Fisciano (SA) acustica@metering-research it

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Applicazione della UNI EN ISO/IEC 17025

La gestione del rischio

METROLOGY FOR EVERYONE

In this permanent section of the Journal our colleague and friend Michele Lanna, leading exper t in metrology, calibrat i o n , a c c r e d i t a t i o n o f c o m p a n i e s , w i l l d i s c u s s t o p i c s o f interest for the majority of industrial measurement users, in simple and immediate ter ms, with reference to the most recent Nor ms Writ e to Michel e t o com ment his ar ticl es and to propose other subjects!

RIASSUNTO

In questa Rubrica il collega e amico Michele Lanna, esperto di metrologia, taratura, accreditamento industriale, discute aspetti d’interesse per la maggior parte degli utenti industriali delle misure, con terminologia semplice e immediata, e facendo riferimento alle più importanti e recenti Norme. Scrivete a Michele per commentare i suoi articoli e per proporre ulteriori temi di discussione!

PREMESSA

Nel precedente ar ticolo abbiamo trattato il tema della competenza, alla quale il normatore ha giustamente dato notevole impor tanza per la valenza da essa assunta nella gestione di un laboratorio e in generale per tutte le norme relative ai sistemi di gestione

I n q u e s t o s e c o n d o e u l t i m o a r t i c o l o d e d i c a t o a l t e m a d e l l a U N I C E I E N

ISO/IEC 17025:2018 vogliamo trattare gli altri temi evidenziati già nella presentazione di Marco Cibien di Accredia, alla quale abbiamo fatto riferimento nella precedente trattazione.

IL RISCHIO E LA SUA VALUTAZIONE

Innanzitutto iniziamo con il rischio e la s u a a n a l i s i c h e a s s u m e s e m p r e p i ù un’impor tanza significativa per meando tutta la norma ISO/IEC 17025

L e p r e s c r i z i o n i d e l l a n o r m a U N I I S O 31000 “Gestione del rischio” possono c o s t i t u i r e u n p u n t o d i r i f e r i m e n t o L a norma esordisce nell’Introduzione con l’indicazione di una serie di vantaggi che un ’organizzazione può conseguire da una corretta individuazione dei rischi Essi possono essere:

– aumentare la probabilità di raggiungere gli obiettivi;

– incoraggiare una gestione proattiva;

– migliorare l’identificazione delle oppor tunità e delle minacce;

– assegnare e utilizzare efficacemente le risorse per il trattamento dei rischi Vediamo come il raggiungimento di questi obiettivi possa portare a miglioramenti nella gestione di un laboratorio. Innanzitutto il primo punto: la probabilità di raggiungere gli obiettivi aumenta nella misura in cui “l’incer tezza” relativa alla gestione diminuisce. Un laboratorio che si ponga obiettivi (non è importante quanto ambiziosi) dimostra di aver individuato e forse avviato percorsi per una riduzione dei rischi in generale. Operare in contesti che presentano elevate certezze mette al riparo le organizzazioni da errori e valutazioni errate, sia del contesto nel quale operano sia dei condizionamenti che possono subire dall’esterno.

Una gestione proattiva si sviluppa ogniqualvolta all’inter no di un ’organizzazione si opera con il supporto di metodologie e strumenti utili ad anticipare i problemi. Nel linguaggio aziendale, chi opera con il supporto di metodologie e strumenti utili a percepire anticipatamente i problemi, risulta vincente nella ricerca di una reattività organizzativa

che migliora le performance

L ’ i n d i v i d u a z i o n e d e l l e o p p o r t u n i t à e d e l l e m i n a c c e r a p p r e s e n t a i n d u b b i amente il corollario di una gestione virtuosa, che permette di ridurre le incertezze Non ultima, la disponibilità dell e r i s o r s e n e c e s s a r i e a c o n c r e t i z z a r e un approccio efficace per la limitazione dei rischi

Oggi, certamente, nelle organizzazioni il campo di azione entro il quale si svolgono le attività è molto più ampio e pres e n t a m a g g i o r e c o m p l e s s i t à . L a c ap a c i t à d i c o n s e g u i r e r i s u l t a t i v a l i d i s i s c o n t r a s p e s s o c o n o s t a c o l i d i v a r i a natura, interni ed esterni, che condizionano l’operatività. Da un lato, il contesto operativo nel quale il laboratorio si trova a operare, nel quale l’interazione t r a r i s o r s e d i v e r s e ( u o m i n i , a p p a r e cchiature, metodi, materiali utilizzati per prove o tarature, ambiente di lavoro) trova spesso condizioni non favorevoli per una minimizzazione dei rischi che possono presentarsi. Dall’altro, le cond i z i o n i e s t e r n e e i v i n c o l i c o g e n t i d a adottare in riferimento a leggi o normative che non possono essere neglette

Tra queste sono da annoverare il mercato e i suoi vincoli, la complessità delle prove da eseguire, le esigenze dei clienti, i contesti di mercati diversi e altro

Un’attenta analisi dei rischi nel contesto operativo nel quale si svolgono le attività presenta i seguenti vantaggi:

– individuare i rischi nel contesto in cui s i s v o l g o n o l e a t t i v i t à , d i n a t u r a s i a interna sia esterna;

– massimizzare le oppor tunità per una g e s t i o n e e f f i c a c e d e l l e a t t i v i t à s v o l t e dal laboratorio;

– adottare metodiche cer te per conseguire risultati

Ripor tiamo alcune definizioni, rimandando per le altre alla norma indicata in precedenza

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M E T R O L O G I A . . . P E R T U T T I s Rubrica a cura di Michele Lanna
studiolannaassociati@gmail.com
Studio Lanna & Associati
Roma

R i s c h i o : E f f e t t o d e l l ’ i n c e r t e z z a s u g l i obiettivi Vanno innanzitutto indicati gli obiettivi e la loro natura Questi possono essere: finanziari, di salute e sicurezza, d’impatto ambientale sia interno sia esterno, connessi all’operatività del laboratorio Esso è caratterizzato da “ event i” pot enzial i e “ cons eg uenze ” o anche una combinazione di questi. Facciamo qualche esempio, applicato alla specificità di alcune prove, e p r e n d i a m o i n c o n s i d e r a z i o n e t e s t s u p a r t i c o l a r i m a t e r i a l i , a d e s e m p i o esplosivi. La pericolosità dei materiali da testare, le loro caratteristiche e l’impatto che effetti indesiderati possono a v e r e s u t u t t o i l c o n t e s t o i n t e r n o , m a anche esterno, richiedono par ticolare a t t e n z i o n e e p r e c a u z i o n i . L e m e t o d iche di preparazione dei materiali da testare, la loro conser vazione all’interno del laboratorio, la tutela del personale che li deve testare e la sua incolumità richiedono addestramenti e prep a r a z i o n e s p e c i f i c i I l p r o d o t t o d e l l e conseguenze e della verosimiglianza del suo verificarsi è la cifra da considerare per dare un valore attendibile al rischio a cui il laboratorio è esposto. Un altro esempio (tra i tanti) può essere quello di un laboratorio che effettua test sui farmaci prima di immetterli in commercio. La valutazione di tutti gli effetti indesiderati derivanti dal far maco e dalla sua assunzione da par te del paziente, il suo contemporaneo utilizzo insieme ad altre sostanze dev’essere oggetto di attenta analisi e definisce la competenza del laboratorio, in linea con la far macopea adottabile In tal senso, le prove e le sperimentazioni effettuate devono considerare tutti i possibili rischi che tali farmaci possono causare ai pazienti I test effettuati su farmaci che presentano composizione chimica confrontabile con quella che è oggetto di studio permettono all’azienda che li sta immettendo sul mercato di ottenere tutte le informazioni utili al loro impiego Fin qui abbiamo considerato solo due esempi tra le migliaia di casi che pot r e b b e r o e s s e r e e s e m p i d i r i s c h i . M a nell’analisi non possono essere omessi tutti i casi relativi ai rischi esistenti per gli addetti che operano all’interno del laboratorio, nonché del personale che a vario titolo (clienti o addetti a organi-

smi di controllo) sia presente durante le prove Il sezionamento del processo di p r o v a , l a s u a a n a l i s i c a p i l l a r e , l e influenze ester ne per mettono d’individuare elementi di pericolosità. Par tendo dal principio che non possono esistere attività con grado di pericolosità uguale a zero, l’individuazione del rischio richiede innanzitutto la definizione di indici di pericolosità accettabili per il laboratorio, che vanno individuati, trattati (ove possibile) e ridotti o trasferiti a for nitori o ad altri soggetti che, a vario titolo, operano in collaborazione con il laboratorio. Vanno anc h e c o n s i d e r a t e l e s i t u a z i o n i n e l l e quali non è possibile nessuna azione tesa a una riduzione della pericolosità del rischio, calcolato secondo le metodiche che molte organizzazioni utilizzano Il prodotto della probabilità di a c c a d i m e n t o p e r l a s u a g r a v i t à p u ò costituire un punto di par tenza efficace. Questo metodo risulta tra i più usati per la quantificazione del rischio Vediamo un po ’ di storia, par tendo dalla ISO 9001 La norma introduce come requisito “cogente” il r is k a ssessment introducendo in modo rivoluzionario un concetto al quale si era abituati, in linea di principio, in ottica di valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, ma non in modo esteso a tutto quanto possa in qualche modo minare o comunque limitare la capacità dell’azienda di produrre beni o ser vizi sicuri. Con la nuova ISO 9001 il concetto di valutazione del rischio spazia senza limiti, lasciando la possibilità, ma in realtà pretendendo che l’azienda affronti e prenda in considerazione tutto quello che abbia influenza sulla continuità dei processi aziendali, nonché sugli operatori aziendali, sui fornitori, sui clienti e comunque sui portatori d’interesse

S e a l l o r a è s u f f i c i e n t e m e n t e c h i a r o i l concetto della relazione tra risk management e sistema di gestione, dove si colloca però la tradizionale valutazione dei rischi per la gestione della qualità, per la gestione ambientale, per la salute e la sicurezza sul lavoro e, nel nostro caso, nella gestione dei laboratori di prova e taratura? È qualcosa di nuovo? E un modo diverso di affrontare lo stesso argomento?

L’APPROCCIO ALL RISK E LA GESTIONE DEL RISCHIO

L’approccio “all risk” , nel quale si prendono in considerazione tutti gli aspetti che impattano sul processo produttivo, è q u a l c o s a d i c o n c e t t u a l m e n t e p i ù ampio ed esteso di quello che rappresenta la valutazione, per come siamo abituati a considerarla con riferimento all’ar t 28 del D lgs 81/08

Se le definizioni in precedenza fornite costituiscono il punto di par tenza per u n ’ a n a l i s i e v a l u t a z i o n e d e l r i s c h i o all’inter no del laboratorio, altrettanto i n t e r e s s a n t i s o n o i p r i n c i p i d e s c r i t t i n e l l a p r i m a p a r t e d e l l a n o r m a . N e vediamo alcuni, solo per farci un’idea. Con l’affermazione che “la gestione del rischio crea e protegge il val o r e ” s i e s p r i m e u n a l t o c o n c e t t o d i gestione del rischio, finalizzato a fare in modo che l’azienda continui a persistere e svilupparsi nel tempo È come dire che la gestione del rischio dev’essere efficace e strutturata. Essa è imprescindibile da una gestione d’impresa che si prefigga la continuità nel tempo Questo principio è poi completato con il secondo: “la gestione del rischio è par te integrante di tutti i processi dell’or ganizzazione” ; come d i r e c h e l a s i c u r e z z a n o n è s o l o u n a questione d’interesse del responsabile SPP, ma per vade tutti i processi e i relativi responsabili ed è solo questione di rendersene conto Infine, chiunque persegua una gestione aziendale adeguata e vir tuosa non può che condividere il concetto secondo cui “la gestione del rischio è e dev’essere sistematica, strutturata e tempestiva” Come per dire che la gestione del rischio non è condizionata da umori o priorità, ma è attività continua, che non va improvvisata ma pensata su solide basi ed è tanto p i ù e f f ic a ce q u a n t o p iù l a g e s t io n e è efficiente, anche in termini di tempi di risposta.

COME COLLOCHIAMO QUINDI LA VALUTAZIONE DEI RISCHI, PROPOSTA DALLA ISO 31000?

Se la metafora è accettabile, potremmo

T M  102 METROLOGIA... PER TUTTI s
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considerare la valutazione dei rischi della sicurezza come una fetta di una torta più ampia e completa, quale quella rappresentata dal risk assessment Per chi ha la responsabilità di gestire un ’organizzazione è importante adottare un cammino virtuoso, che permetta di: – individuare i rischi, in relazione all’operatività dell’organizzazione; – caratterizzarne la natura; – individuare le azioni da adottare per l a g e s t i o n e d e i r i s c h i , c h e p o s s o n o e s s e r e : a c c e t t a z i o n e d e l l i v e l l o d i r ischio individuato, possibile riduzione del rischio in base alle sue caratteristiche, eventuale trasferimento a terzi (es fornitori) del rischio, riconsiderazione del livello di rischio e sua accettazione – ricalcolo e riconsiderazione del rischio a tempi prefissati e sua accettazione. In questo caso un attento e accurato risk assessment por terebbe a valutare con la giusta attenzione le conseguenze di u n a c c a d i m e n t o d i q u e s t o t i p o s i a i n ter mini di probabilità dell’evento che di entità del danno E una delle possibilità di risk management sicuramente è quella rappresentata dalla sottoscrizione di un ’adeguata polizza assicurativa che permetta di contenere l’eventuale fermo lavorativo entro tempi accettabili Ciò che abbiamo appena descritto, ha solo lo scopo d’illustrare quanto il risk assessment richiamato dalla ISO 9001 e preso in gestione dalla ISO 31000 possa essere esteso, diversificato e ar ticolato e applicato anche alla gestione di un laboratorio di prova o taratura. In questa accezione, la VdR non è tanto adempimento formale per dare attuazione a un ar ticolato e fastidioso obbligo di legge, quanto scelta strategica e ponderata di gestione degli eventi, che non solo possono avere conseguenze drammatiche per la salute e la sicurezz a d e i l a v o r a t o r i m a p o s s o n o a n c h e limitare pesantemente la capacità e i f l u s s i p r o d u t t i v i , c o n t u t t e l e u l t e r i o r i

conseguenze negative

Se accolta in quest’ottica, la valutazione dei rischi diventa l’origine di un continuum, che nasce da un atto di c o n s a p e v o l e z z a f o r m a l e d e l l e c o n d izioni di lavoro e definisce poi tutta una s e r i e d i i n t e r v e n t i d i a d e g u a m e n t o e m i g l i o r a m e n t o , v o l t i a d a u m e n t a r e i l livello di sicurezza attesa nei confronti

dei lavoratori e, contemporaneamente, limitare e contenere il più possibile t u t t e l e s i t u a z i o n i d ’ i n t e r r u z i o n e d e i processi produttivi

COSA ANALIZZARE?

Nell’analisi del rischio quali possono essere i requisiti da analizzare prioritariamente? Essi possono essere quelli d’imparzialità e riser vatezza

Le leggi sulla privacy hanno richiesto che anche nelle attività di laboratorio ci si debba preoccupare maggiormente di tutelare l’imparzialità e valutare preventivamente tutti gli elementi che possono essere di ostacolo all’assicurazione dell’imparzialità, che non sempre venivano considerati in modo esaustivo. Essa va declinata in tutte le possibili sue manifestazioni, che possono essere:

– conflitti relativi a relazioni pregresse degli operatori;

– prestazioni di tipo finanziario;

– pressioni legate alla governance;

– insufficiente addestramento e conseg u e n t e a c q u i s i z i o n e d i c o m p e t e n z a per poter operare nel contesto dell’organizzazione;

– incapacità a conseguire gli obiettivi stabiliti, legati a un ’operatività che non a s s i c u r a i d o n e a p r e s e r v a z i o n e d e l l e ottimali condizioni operative;

– incapacità a identificare oppor tunità e minacce

D i c o s a s i h a b i s o g n o p e r g e s t i r e i n maniera ottimale il rischio per un laboratorio?

Innanzitutto va individuato cosa significhi “rischio” per le attività svolte da un laboratorio, e ciò implica l’individuazione degli elementi di rischio. L’esaustività di questa analisi assicura la cons i d e r a z i o n e d i t u t t i g l i e l e m e n t i d i r ischio

Che cosa caratterizza il rischio all’interno di un laboratorio? Le metodiche che possono essere adottate non hanno sempre la caratteristica dell’univocità, nel senso che possono essere considerate sia la probabilità di accadimento di un determinato evento sia la sua g r a v i t à , v a l u t a t a i n b a s e a l l ’ i m p a t t o esterno (sul cliente) o interno sull’operatività del laboratorio e possono mutare in funzione delle condizioni operati-

ve. Le scale d’individuazione di tali elementi di rischio sono connessi alla politica e agli obiettivi Va individuata una s c a l a d i c l a s s i f i c a z i o n e , c o n v a l o r i numerici che caratterizzano il livello di rischio. Questa scala può essere definita sia per la gravità sia per la probabilità Come attribuire i valori? Innanzitutto la scala può essere da 1 a 5 o da 1 a 10. In un ’apposita procedura possono essere definiti i criteri di attribuzione dei valori

RESPONSABILITÀ

I l R e s p o n s a b i l e d e l l a S G , i n a c c o r d o con i responsabili dei processi aziend a l i i n t e r e s s a t i , e f f e t t u a l ’ a n a l i s i d e l rischio su tutti i processi aziendali. Prende in considerazione tutti gli elementi di ogni processo interessato In par ticolare vengono presi in consider a z i o n e t u t t i i p o t e n z i a l i a c c a d i m e n t i che possono compromettere i risultati dei processi, dovuti a:

– apparecchiature;

– personale;

– condizioni ambientali;

– metodi utilizzati;

– requisiti cogenti Questa analisi è effettuata a cadenza a n n u a l e o o g n i q u a l v o l t a d o v e s s e r o esserci modifiche nel processo (apparecchiature, metodi, personale, ecc ) e viene aggior nata qualora inter venga u n a d e l l e s u d d e t t e m o d i f i c h e . E s s a deve mirare, secondo Cibien, a:

– incrementare l’efficacia del sistema di gestione;

– ottenere risultati migliori;

– prevenire risultati negativi.

Una parola sulle oppor tunità. Esse possono por tare all’ampliamento del campo di applicazione delle attività del laboratorio, rivolgersi a nuovi clienti, utilizzare nuove tecnologie, esplorare altre possibilità per soddisfare le esigenze dei clienti

Per iniziare a esaminare i caratteri generali che devono essere considerati per la corretta gestione del rischio vanno considerati i due aspetti fondamentali:

– riser vatezza, da par te di tutto il personale che a vario titolo opera all’interno del laboratorio;

– imparzialità.

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N . 0 3  ; 2 0 2 3

Questi sono solo alcuni degli aspetti da e s a m i n a r e p e r i n d i v i d u a r e i l r i s c h i o , quantificarlo, circoscriverlo e gestirlo

Va n n o c o n s i d e r a t i a n c h e t u t t i g l i e l em e n t i c h e p o s s o n o a v e r e i m p a t t o s u l rischio (interno o verso l’esterno) che il sistema di gestione esprime

Il metodo adottato mira ad assicurare

l ’ i m p a r z i a l i t à n e l l e a t t i v i t à s v o l t e d a l laboratorio e considera diverse tipologie di rischi, relative a:

– responsabilità dei processi di prova;

– relazioni del suo personale con l’esterno;

– governance del laboratorio;

– modello gestionale adottato;

– utilizzo di risorse umane condivise;

– materiali utilizzati e loro impatto all’interno del processo di prova o taratura;

– interazione del laboratorio con altri soggetti (es. attività esternalizzate) che possono condizionare il risultato;

– software utilizzato

Nell’eseguire questa analisi si può fare

utilmente riferimento al modulo indicato in Fig 1

Nella prima colonna è preso in considerazione un processo; nella seconda colonna eventuali scomposizioni logiche del processo in sottoprocessi (se applicabile)

Nella terza colonna il team deve identificare – basandosi sulla sua esperienza, sulla conoscenza del processo e su quanto si è verificato in precedenza –cosa potrebbe accadere nel processo in

NEWS

MODULO D’ISPEZIONE DIMENSIONALE

Creaform, business unit di AMETEK, Inc e leader mondiale nelle soluzioni di misurazione 3D portatili e dei servizi di engineering, ha annunciato la commercializzazione di VXelements 11TM, l’atteso aggiornamento che offre una grande quantità di nuove funzionalità e un aumento delle prestazioni. Il cambiamento più importante riguarda VXinspectTM, il modulo d’ispezione dimensionale di VXelements, che è stato diviso in due moduli distinti: VXinspect|Analysis e VXinspect|Quality Control Entrambi i moduli sono stati completamente riprogettati e ottimizzati sulla base delle due fasi distinte del processo di controllo qualità di fabbricazione: VXinspect|Analysis è un software d’ispezione intuitivo, che semplifica i progetti

te le analisi dimensionali in ambito manifatturiero; VXinspect|Quality Control è un software d’is pez ione 3D c om plet o, per le applic az i o n i a v a n z a t e d i c o n t r o l l o q u a l i t à n e l l e successive fasi di produzione

Il modulo scan-to-CAD per i flussi di lavoro d i r e v e r s e e n g i n e e r i n g e f a b b r i c a z i o n e additiva VXmodelTM diventa compatibile c o n F u s i o n 3 6 0 , u n C A D s o f t w a r e c l o u d molto diffuso nel campo dello sviluppo e

della progettazione, che fa parte della linea di integrazioni ottimizzate con altre soluzioni CAD, tra cui SolidWorks, Inventor e Solid Edge

Gli utenti possono trasferire i file CAD da VXmodel a Fusion 360 in modo da facilitare i processi di reverse engineering

Per migliorare la flessibilità e semplicità, Creaform ha esteso l’interoperabilità tra VXscan-RTM, il modulo software per digital twin, e nuove marche e modelli di robot, come ad esempio UR10, Fanuc CRX-25i e M-10iD/8L VXscan-R consente di registrare le traiettorie direttamente dai teach pendant di alcuni robot collaborativi

C r e a f o r m i n t e n d e i n v e s t i r e n e l l e p r oprie soluzioni software per aumentare al massimo il valore dei nostri scanner 3D per i clienti. L’aggiornamento di VXelements è in linea con la visione software dell’azienda e definisce una solida base per il futuro” , spiega David Robichaud, r e s p o n s a b i l e d e l p r o d o t t o t e c n i c o d i Creaform

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Figura 1 – Esempio di modulo per l’analisi dei rischi

funzione del risultato da conseguire. A questo punto devono essere valutate le potenziali conseguenze di quanto potrebbe accadere, considerate come potenziale impatto sul Cliente o nei confronti del rispetto di requisiti cogenti. Le conseguenze saranno quantizzate in base a una scala di valori attribuibili, definiti dal laboratorio in funzione del proprio contesto operativo. A questo punto devono essere considerate le potenziali cause che possono determinare il problema, usando la tecnica del b r a i n s t o r m i n g , p e r p o i q u a n t i z z a r l e secondo la scala di seguito descritta. Il prodotto dei valori della conseguenza per l’accadimento fornisce una misura della quantizzazione del Rischio: quanto maggiore è questo valore, tanto maggiore è la priorità dell’inter vento da effettuare Le azioni raccomandate da coloro che condividono il processo, indicano l’iter per mitigare o eliminare la causa del rischio. La seconda par te del modulo inizia con le Azioni Raccomandate per mitigare il rischio, agendo sulla probabilità di accadimento di ogni specifica causa. Le azioni raccom a n d a t e d e v o n o e s s e r e d e f i n i t e p e r

ogni causa del rischio

Per poter predisporre l’implementazione, essa dev’essere comunque approvata dalla Direzione e devono essere d e f i n i t e l e r e s p o n s a b i l i t à e i t e m p i d i messa in atto del provvedimento

Le azioni realizzate danno la misura di quanto conseguito in termini di riduzione del rischio e richiedono una nuova valutazione (oggettiva, in quanto si basa sui risultati conseguiti) della probabilità e delle conseguenze del rischio Va subito detto che un provvedimento migliorativo modifica solo la probabilità di accadimento, ma non la conseguenza La nuova valutazione del rischio, calcolato sempre attraverso il prodotto tra la conseguenza di un accadimento per la probabilità, dimostra attraverso i dati che possono essere raccolti dal funzionamento del processo, il reale miglioramento dell’indice di rischio, permettendo al laboratorio di valutare l’accettabilità o meno di questo nuovo livello

L’Indice di Rischio si otterrà come prodotto della Probabilità per la Conseguenza

Può essere adottato anche un modello che segue i passi di realizzazione di una

FMEA (Failure Mode and Effect Analysis), applicato in molti settori merceologici, quali ad esempio il settore automotive o aerospace e che prende in considerazione il prodotto di tre componenti: probabilità x gravità x rilevabilità. Il modello, che riportiamo di seguito fa riferimento solo al prodotto di: R = P xC

Probabilità

La probabilità (P ) di ogni Risk Item avrà un valore compreso tra 1 e 5, o anche tra 1 e 10, in base alla scelta del laboratorio

Il significato dei singoli valori è quello indicato in Tab. 1.

È compito del laboratorio definire il significato dei valori e come intenderli nel contesto operativo nel quale opera

Conseguenza

La Conseguenza (C ), connessa a ogni e l e m e n t o d i r i s c h i o , a v r à u n v a l o r e compreso tra 1 e 5.

Il significato dei singoli valori è è quello indicato in Tab 2

Indice di rischio

Come sopra già accennato, l’Indice di Rischio (R ) di un dato elemento è ottenuto dal prodotto della sua Probabilità (P ) per la sua Conseguenza (C ): R = P x C

Noto il valore dell’Indice di Rischio, un elemento di rischio può essere classificato sulla base delle Tab 3 e 4

In Tab 3 i colori indicano l’accettabilità o meno delle azioni: rosso (rischio i n a c c e t t a b i l e ) , g i a l l o ( r i s c h i o m e d i o , c h e r i c h i e d e m i g l i o r a m e n t o ) , v e r d e (rischio accettabile)

Nel paragrafo successivo saranno indicate le modalità di gestione dei rischi sulla base della loro classificazione. Le soglie di accettazione sono stabilite in base alla politica e agli obiettivi del laboratorio.

GESTIONE DEL RISCHIO

O p p o r t u n e a z i o n i d i g e s t i o n e d e l r ischio dovranno essere individuate da tutti coloro che, a vario titolo, hanno responsabilità per la gestione dei processi e che propongono alla Direzione del laboratorio le possibili decisioni adottabili, allo scopo di mantenere i rischi entro un livello accettabile Tutti i rischi i n a c c e t t a b i l i d e v o n o e s s e r e g e s t i t i , identificando tutte le azioni necessarie a un corretto trattamento del rischio. Per la riduzione o il controllo dei rischi si adotteranno le seguenti azioni Esclusione del rischio. Per escludere un rischio dovrà essere rimossa la probabilità che esso si verifichi o le sue potenziali conseguenze Tale tecnica sarà attuata per gestire rischi che prevedono

T M  105 METROLOGIA... PER TUTTI s
Livello Probabilità (P) 5 Massima 4 Alta 3 Media 2 Bassa 1 Minima Livello Conseguenza (C) 5 Catastrofica (non rispetto di leggi o regolamenti) 4 Critica 3 Elevata 2 Significativa 1 Trascurabile
P
Tabella 1 – Valori assegnati alla probabilità
N . 0 3  ; 2 0 2 3
Tabella 2 – Valori assegnati alla conseguenza C

MISURA DELLA RESISTENZA

AD ALTA VELOCITÀ

NELL’AUTOMAZIONE

I l R E S I S T O M AT ® m o d . 2 3 1 1 b u r s t e r , progettato e ottimizzato per applicaz i o n i a d a l t a v e l o c i t à n e i s i s t e m i d i a u t o m a z i o n e , è i n g r a d o d i o t t e n e r e fino a 100 misure al secondo e funziona sulla base del collaudato metodo di misurazione a quattro fili, in cui vengono eliminate le resistenze dei punt a l i e l e r e s i s t e n z e d i c o n t a t t o I c a v i d e l l o s t r u m e n t o v e n g o n o m o n i t o r a t i per eventuali danni da un rilevatore di circuito aperto integrato.

Il range di misura dello strumento va da 20 mΩ a 200 kΩ, con una risoluzione fino a 1 mΩ e accuratezza ≤ 0.03 % della lettura.

Per classificazioni e selezioni è disponib i l e u n c o m p a r a t o r e a 2 e 4 v i e , c o n u s c i t e l o g i c h e . N a t u r a l m e n t e l a c o mpensazione della temperatura è dispo-

conseguenze gravose sul funzionamento del processo in termini di costi, prestazioni, tempi

La rimozione di un rischio richiederà l’attuazione di inter venti radicali sulle scelte di processo, nonché dei fornitori. Nel caso di trasferimento del rischio a un fornitore, il laboratorio dovrà continuare a gestirlo, assicurandosi che le azioni adottate portino effettivamente a una sua riduzione A volte il rischio potrebbe non essere eliminato del tutto. In questo caso, vanno definiti piani di rientro del rischio in tempi predeterminati. Accettazione del rischio. Un rischio può essere accettato se il suo Indice di Rischio risulta inferiore a una determinata soglia, indicata come idonea per rispondere agli obiettivi del laboratorio e in conformità con i requisiti cogenti applicabili o con le specifiche definite con i clienti

Accettare un rischio significa avere consapevolezza d e l l ’ e s i s t e n z a d e l r i s c h i o e p r e d i s p o s i z i o n e a d accettar ne le conseguenze. In ogni caso, i rischi accettati dovranno essere monitorati e valutati nel tempo

La riduzione di un rischio può creare rischi secondari, che dovranno comunque essere identificati, analizzati ed eventualmente ridotti.

Il rischio e la sua analisi possono essere ripor tati su un modulo che ripor ta tutte le azioni tese a ridurre il rischio, i responsabili di ciascuna azione, le date d’implementazione e i risultati delle azioni.

n i b i l e p e r q u a l s i a s i m a t e r i a l e dell’oggetto da testare ed è poss i b i l e i n s e r i r e c o e ff i c i e n t i d i t e m p e r a t u r a s p e c i f i c i L a r e g istrazione della temperatura avviene tramite un sensore PT100 o u n t r a s m e t t i t o r e d i t e m p e r atura (pirometro) con uscita analogica

Per evitare danni allo strument o , d o v u t i a p i c c h i d i t e n s i o n e p r o d o t t i q u a n d o l ’ o g g e t t o i n p r o v a è s c o l l e g a t o , è s t a t o s v il u p p a t o u n o s p e c i a l e c i r c u i t o per proteggere l’ingresso di mis u r a d u r a n t e l a m i s u r a z i o n e d i oggetti di prova induttivi

U n c a m p o d i a p p l i c a z i o n e s p ec i a l e r i g u a r d a l a m i s u r a z i o n e delle resistenze di contatto (mis u r a z i o n e d e l c i r c u i t o s e c c o ) , poiché la tensione di carico è limitata a 20 mV per evitare il cosiddetto “fritting” (DIN IEC 512)

Tu t t e l e i m p o s t a z i o n i d e l d i s p o s i t i v o possono essere memorizzate individualmente in un massimo di 32 programmi di misura Naturalmente tutte le impostazioni del dispositivo possono essere e ff e t t u a t e a n c h e t r a m i t e l e i n t e r f a c c e

E t h e r n e t , U S B ( p r e d e f i n i t a ) o b u s d i campo (opzionale) Fino a 900 le misur a z i o n i p e r p r o g r a m m a c h e p o s s o n o e s s e r e m e m o r i z z a t e , u t i l i z z a n d o i l data logger integrato

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NEWS
t
informazioni. 30928 caratteri, 1 figura, 4 tabelle Tabella 3 M Matrice d di R Ris chio 5 5 10 15 20 25 4 4 8 12 16 20 3 3 6 9 12 15 2 2 4 6 8 19 1 1 2 3 4 5 30928 caratteri, 1 figura, 4 tabelle Tabella 4 I Indice C Class ificazione S Stato Mass imo Inaccettabile A Alt o Inaccettabile M Me dio A ccettabile c con m migliorame nto 4 4<R<10 Bass o A ccettabile Minimo A ccettabile
1
ulteriori
Fig.
Tabella 4 – Classificazione dell’indice di rischio N . 0 3  2 0 2 3
Tabella 3 – Matrice di rischio

MONITORAGGIO DEL RISCHIO E REPORTING

Il Responsabile del Laboratorio provved e r à a u n a v e r i f i c a a n n u a l e d i t u t t i i rischi individuati e aggiornerà i risultati del processo di gestione dei rischi. Verificherà, attraverso il Responsabile preposto alla gestione operativa, l’efficacia del l e t ipol og ie di azioni individuate per la riduzione dei rischi e indiv i d u e r à e v e n t u a l i a g g i o r n a m e n t i n e ll’analisi dei rischi esistenti.

Essi costituiscono elemento impor tante per il Riesame della Direzione

Tutta l’attività di gestione del rischio è un ’attività ciclica che, a cadenze prestabilite, dev’essere condotta per avere la certezza che tutti i potenziali rischi sono stati presi in esame e che a essi è stata data soluzione.

ALTRI REQUISITI RICHIESTI DALLA NUOVA NORMA

Gli adeguamenti alla nuova norma non si limitano a una presa in carico selettiva di requisiti, quali la competenza e il r i s c h i o , m a c o n s i d e r a n o u n a s e r i e d i altre modifiche o variazioni che migliorano la gestione complessiva del sistema Esaminiamo questi requisiti par tendo dai Requisiti Strutturali

Il primo aspetto da prendere in considerazione è quello delle procedure. L’eterna domanda che si pone chi progetta un sistema di gestione è quello del grado di estensione della struttura documentale dell’organizzazione. Le procedure devono ser vire a facilitare la gestione, indicando iter codificati necessari a ottenere comportamenti univoci da parte di tutti coloro che operano nel laboratorio La “piramide documentale” (manuale, procedure, istruzioni operative) dev’essere attentamente pensata e deve ser vire ad agevolare la gestione dei processi e non a complicarla. Vale la pena ricordare che una procedura deve assicuare chiarezza e univocità nella gestione di un processo, in modo da avere un risultato univoco Non è prescrittivo il numero delle procedure necessarie né il loro grado di dettaglio. Ricordo che ciò che è impor tante è la coerenza tra i diversi livelli documentali, in modo da garantire

facilità di lettura e interpretazione di compiti, responsabilità e modalità di esecuzione delle attività

Gli altri aspetti relativi alle risorse necessarie al processo riguardano: personale, strutture e condizioni ambientali, dotazioni, riferibilità metrologica, prodotti e ser vizi forniti dall’esterno

Per quanto riguarda le dotazioni è impor tante tener conto di: strumenti di misura e loro caratteristiche, software, campioni di riferimento, materiali di riferimento, reagenti, materiali di consumo, apparati ausiliari.

Una parola intendiamo spenderla per il software, non sempre considerato in modo opportuno nella gestione delle dotazioni Il software può essere acquisito dall’ester no o creato inter namente. In tutti i casi, esso va opportunamente validato in modo da essere certi della sua adeguatezza e rispondenza all’uso previsto. Dev’essere prevista una procedura di validazione che assicuri che esso sia rispondente alla funzione d’uso richiesta e che indichi i criteri adottati dal laboratorio per la validazione, i tempi necessari, le azioni di rivalidazione e i tempi relativi. Solo in questo caso può essere adottato, confidando su un risultato adeguato alle esigenze Tutto ciò che concerne il “Processo” dev’essere attentamente definito e nello specifico riguarda le fasi “Do” e “Check”:

– riesame delle richieste, delle offerte e dei contratti, ivi inclusa la dichiarazione di conformità a una specifica;

– selezione e validazione dei metodi (se necessaria);

– campionamento (quando richiesto);

– manipolazione degli oggetti da sottoporre a prova o taratura;

– registrazioni tecniche (riportate in documenti specifici predisposti dal laboratorio);

– valutazione dell’incertezza di misura;

– assicurazione della validità dei risultati;

– presentazione dei risultati (ivi incluse le dichiarazioni di conformità a una specifica e le modifiche);

– reclami;

– attività non conformi;

– controllo dei dati e gestione delle informazioni

Per quanto riguarda la struttura documentale può essere adottato un sistema

conforme alle ISO 9001 e che soddisfa anche i requisiti specifici della ISO/IEC 17025, che sono:

– controllo dei documenti e delle registrazioni;

– miglioramento;

– azioni correttive;

– audit interni;

– riesame della Direzione.

Il tutto con un linguaggio orientato maggiormente alle azioni che un laboratorio deve effettuare Le frequenze degli audit interni e del riesame della direzione non sono più legate a una frequenza annuale. Inoltre non sono più prescritti un Manuale Qualità e una dichiarazione della politica per la qualità

L’espressione di un “grado di maturità di chi opera all’interno di un laboratorio” permette di poter decidere autonomamente e senza prescrizioni specifiche se e quali documenti del sistema di gestione voler/dover formalizzare. Il normatore si limita a lasciare ampia discrezionalità su questo aspetto

Fin qui la nostra analisi e trattazione dei punti più significativi della norma Con questo breve scritto non pretendiamo certamente di fornire un iter da seguire per la strutturazione di un sistema di gestione di un laboratorio di prova o taratura, ma solo di prendere in esame alcuni elementi innovativi della nuova norma, a nostro avviso importanti per il funzionamento del sistema

CONCLUSIONI

Questo breve scritto ha voluto inquadrare i principali cambiamenti richiesti dalla nuova edizione della norma. I cambiamenti previsti mettono in evidenza aspetti che portano a un miglioramento della norma, in termini di leggibilità e applicabilità Il normatore ha dato particolare attenzione alla competenza e ai metodi per assicurarla, nonché al rischio e ai metodi per poterlo stimare e gestire all’interno del laboratorio Questi cambiamenti si accompagnano a una serie di altre modifiche del sistema di gestione che migliorano l’applicabilità della norma, consentendo agli utilizzatori di trovare le migliori soluzioni gestionali per un sistema chiaro e intelleggibile a tutti gli utenti.

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N . 0 3  ; 2 0 2 3

2023-2024 eventi in breve

Austin (TX - USA)

Copenhagen (Danimarca)

Milano

Vicenza

Sousse (Tunisia)

Xi’an (Cina)

Pisa

IEEE International Automated Vehicle Validation Conference 2023

2023 IEEE International Conference on Imaging Systems and Techniques

IEEE International Conference on Metrology for eXtended Reality, Artificial Intelligence, and Neural Engineering (IEEE MetroXRAINE)

A&T NORD EST

22nd Mediterranean Microwave Symposium 2023

ICSMD 2023 - International Conference on Sensing, Measurement & Data Analytics in the era of Ar tificial Intelligence

2023 IEEE International Workshop on Metrology for Agriculture and Forestry

Denver (CO, USA)

Torino

Paris Villepinte (F)

Marrakech (Marocco)

Amburgo (Germania)

Glasgow (UK)

Eindhoven (NL)

AAFS Annual Scientific Conference

A&T Automation and Testing

Global Industrie

International Exhibition on Measurement and Instrumentation

XXIV IMEKO World Congress

IEEE International Instrumentation and Measurement Technology Conference (I2MTC 2024)

MeMeA 2024 - IEEE International Symposium on Medical Measurements and Applications

M&N 2024 - IEEE International Symposium on Measurements & Networking

T M N. 3/23  108
di manifestazioni ed eventi d’interesse M A N I F E S T A Z I O N I E V E N T I E F O R M A Z I O N E 
Segnalazione
2023
Roma 16-18 ottobre 17-18 ottobre 25-27 ottobre 25-27 ottobre 30 ott - 1 nov 2 - 4 novembre 6-8 novembre 19-24 febbraio 21-23 febbraio 25-28 marzo 22-24 aprile 26-29 agosto 20-23 maggio 26-28 giugno 3-5 luglio
SITO
SITO
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2024 SITO WEB SITO WEB SITO WEB SITO WEB SITO WEB SITO WEB SITO WEB SITO WEB SITO WEB
WEB SITO WEB
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17025 Presentazione dei risultati

Sedicesima parte: Contenuto del documento finale

COMMENTS ON STANDARDS:

UNI CEI EN ISO/IEC 17025

A great success has been attributed to this interesting series of comments by Nicola Dell’Arena to the UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Standard.

RIASSUNTO

Prosegue con successo l’ampia e interessante serie di commenti di Nicola Dell’Arena alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025. In questo numero continuiamo a parlare della presentazione dei risultati

CORREZIONE DEI RAPPORTI

L a n o r m a p r e v e d e t r e p a r a g r a f i p e r appor tare correzioni ai rappor ti, qualora se ne verificasse la necessità.

Al paragrafo 7 8 8 1 prescrive “quando è necessario modificare, correggere o emettere nuovamente un rapporto già emesso, ogni informazione modificata dev’essere chiaramente identificata e, ove appropriato, dev’essere incluso nel rapporto il motivo della modifica”

Il paragrafo è formato da due parti. La prima par te considera quando si può applicare il punto: nel caso in cui sia necessario modificare, correggere ed emettere di nuovo il rapporto La seconda parte riguarda i requisiti che il laboratorio deve soddisfare: identificazione di ciò che è necessario fare e motivazione Nel paragrafo viene fatta una distinzione tra correggere e modificare, che vale la pena approfondire. Consultando il dizionario si trova che correggere significa “mettere a punto eliminando o facendo rilevare errori”, mentre modificare significa “sottoporre a parziale trasfor mazione, mutamento, cambiare”. Quindi correggere si usa per eliminare un errore, mentre modificare si usa per cambiare le cose Nell’applicazione del laboratorio, la correzione deve avvenire quando ci si accorge che c’è stato un errore Questa situazione si può evitare rileggendo approfonditamente il rapporto prima di

emetterlo. La norma non lo dice, ma la correzione deve riguardare soprattutto dati tecnici. Il laboratorio può cambiare: 1) il format del rappor to; 2) una par te sostanziale del rapporto; 3) alcuni dati. Nel primo caso non c’è bisogno di modificare un rapporto già emesso Nel secondo caso, che ritengo si verifichi raramente, non c’è bisogno di revisionare un rapporto già emesso, a meno che la modifica non riguardi dati tecnici. Nel terzo caso si rientra nell’ambito della correzione

La terza condizione, relativa a “emettere nuovamente un rapporto già emesso ” , è a mio modo di vedere priva di significato Anche solo per correggere un errore è necessario emettere un nuovo rappor to La nor ma richiede che il laboratorio identifichi la correzione/modifica apportata L’uso del computer ci facilita per questa applicazione Basta usare un colore diverso Ad esempio, il primo rapporto tutto in nero e il secondo: 1) rosso per la correzione; 2) blu per la modifica. Per i laboratori che usano già diversi colori per redigere il rappor to si può usare il grassetto o il corsivo o una barra ver ticale per indicare la correzione/ modifica

La norma prescrive di riportare il motivo Credo che dichiarare aper tamente un errore sia molto antipatico. I motivi possono essere i più svariati. La norma, in questo caso, si applica assai semplice-

mente: è sufficiente ripor tare a piè di pagina o alla fine del rapporto il motivo per cui è stato emesso il nuovo rapporto La norma, al paragrafo 7 8 8 2, prescrive due requisiti di cui il secondo è inutile e pericoloso. Se ne poteva fare benissimo a meno

Il primo afferma che “correzioni al rapporto dopo l’emissione devono essere fatte solo attraverso l’emissione di un ulteriore documento o trasferimento di dati, che comprenda la seguente dicitura: Correzione al rapporto, numero di serie (o come altrimenti indicato), o altra espressione equivalente” .

La norma indica chiaramente come comportarsi ed è anche estremamente precisa quando parla della “dicitura” Per la norma il laboratorio dovrà emettere un nuovo rapporto e non correggere quello già emesso La norma, nel riportare la “dicitura” dimentica però un metodo usato nei sistemi qualità e cioè l’indicazione dello stato della revisione. Sarebbe sufficiente indicare il secondo documento in Rev 1, mantenendo il primo in Rev 0 in modo da non rendere le cose inutilmente complicate

Il secondo requisito prescrive: “tali correzioni devono soddisfare tutti i requisiti del presente documento” È pleonastico ed è logico che la norma si applichi in tutti i suoi requisiti e che ogni requisito deve rispettare, se dovesse ser vire, gli altri Non c’è alcuna necessità di ribadire che bisogna “soddisfare tutti i requisiti ” perché la norma si applica, molto semplicemente, in tutti i requisiti. Per eseguire una banale correzione, il paragrafo 7 8 8 è esaustivo e non si ravvisa alcuna necessità di rispettare ulteriori requisiti Per esempio, se il punto da correggere riguarda le apparecchiature (per le quali

Former: Responsabile Qualità - ENEA

Casaccia - RETIRED

ndellarena@hotmail.it

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C O M M E N T I A L L E N O R M E s Rubrica a cura di Nicola Dell’Arena
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esiste un apposito requisito della norma), non si capisce per quale motivo debbano essere soddisfatti i requisiti sulle apparecchiature per riportare una banale correzione.

Al paragrafo 7.8.8.3 la norma prescrive “quando è necessario emettere un rapporto completamente nuovo, questo dev’essere univocamente identificato e deve contenere un riferimento al rapporto originale che sostituisce”

Non è chiaro cosa si intenda per emettere un rappor to completamente nuovo Forse che variare un solo dato implica emettere un nuovo rapporto? Non sembra né utile né appropriato un requisito che obblighi a dichiarare che il rapporto precedente è tutto errato Quanto esposto più sopra appare più che sufficiente nel caso in cui sia necessario apportare modifiche o correzioni

POSIZIONE DI ACCREDIA

SUL PARAGRAFO 7.8.8.1

Per i laboratori di prova Accredia prescrive, oltre alla frase “si applica il requisito di norma ” , due requisiti aggiuntivi.

I l p r i m o “ i r a p p o r t i d i p r o v a d e v o n o essere corretti e riemessi in caso di: – utilizzo scorretto del Marchio Accredia o del riferimento all’accreditamento; – errori nei risultati di prova; – ogni altra carenza o errore che possa comportare il cattivo utilizzo del rapporto di prova da parte del cliente o di u n a p a r t e t e r z a , o c o m p r o m e t t e r e l a c o r r e t t a c o m p r e n s i o n e d e i r i s u l t a t i d i prova da parte del cliente, di una parte terza o dell’autorità”

Questo primo requisito è semplicemente una precisazione di quando applicare la norma Esso prevede tre casi

Utilizzo del Marchio Si può sbagliare? Cer tamente si, però è difficile che accada. Al momento dell’accreditamento, Accredia di fatto approva anche il format del rapporto di prova e, di conseguenza, del Marchio e del riferimento. Pertanto, se nulla cambia è difficile che il rapporto riporti un marchio sbagliato Errori Questo è l’unico e sicuro caso per cui bisogna riemettere il Rappor to e ho già detto come fare al punto precedente.

Altra carenza. Questo terzo caso è così generico e generale che apre le porte a vastissime interpretazioni Difficile fare ulteriori commenti, se non quello di raccontare che nella mia lunga esperienza non mi è mai capitato di vedere un rapporto riemesso

I l s e c o n d o r e q u i s i t o p r e s c r i v e c h e , “quando viene individuato un rapporto di prova contenente questo tipo di carenze, il Laboratorio deve prevedere, nell’ambito della gestione dell’attività non conforme, di riesaminare tutti i rapporti di prova emessi, rintracciare, correggere e riemettere tutti quelli affetti dalle medesime carenze ” Questo requisito appare decisamente esagerato: rivedere tutti i rappor ti di prova s e n z a m e t t e r e u n l i m i t e t e m p o r a l e è esagerato e costoso

Le norme prevedono un audit interno e una verifica annuale di Accredia. Possibile che in queste due verifiche non sia stato riscontrato nulla di anomalo?

Tutto è possibile, ma anche poco plausibile Va anche considerato che ci può essere un eventuale reclamo del cliente che segnala l’errore.

P e r s o n a l m e n t e , l i m i t e r e i l ’ a p p l i c a z i one del requisito all’ultimo anno L’applicazione del requisito richiede, innanzit u t t o , d i v e r i f i c a r e c h e t u t t i i r a p p o r t i emessi non contengano errori e, in secondo luogo, di riemettere il rappor to che contiene l’errore

P e r i l a b o r a t o r i d i t a r a t u r a A c c r e d i a prescrive, oltre alla solita frase “si applica il requisito di norma ” , un requisito identico al secondo dei laboratori di t a r a t u r a , p e r c u i n o n s o n o n e c e s s a r i ulteriori commenti.

POSIZIONE DI ACCREDIA

SUL PARAGRAFO 7.8.8.2

Per i laboratori di prova Accredia riporta la solita frase “si applica il requisito di norma ” È corretto, dal momento che la norma è chiara ed esaustiva.

P e r i l a b o r a t o r i d i t a r a t u r a a g g i u n g e “quando, per qualsiasi motivo, si renda necessaria una correzione, l’emiss i o n e d e l l a s t e s s a d e v e r i p o r t a r e l a dicitura “ corregge il Certificato n. … ” . Pur non essendo questa precisazione

strettamente necessaria, bene ha fatto Accredia a ripor tarla, visto che la norm a p a r l a s o l a m e n t e d i r a p p o r t o d i prova

POSIZIONE DI ACCREDIA

SUL PARAGRAFO 7.8.8.3

S i a p e r i l a b o r a t o r i d i p r o v a s i a p e r quelli di taratura, oltre alla solita frase “si applica il requisito di norma ” , aggiunge un solo requisito I due requisiti sono completamente diversi l’uno dall’altro.

P e r i l a b o r a t o r i d i p r o v a p r e s c r i v e “quando viene emesso un nuovo rapp o r t o d i p r o v a c h e s o s t i t u i s c e q u e l l o p r e c e d e n t e c o n s e g n a t o a l c l i e n t e , i l Laboratorio non è obbligato a richied e r e l a r e s t i t u z i o n e d i q u e l l o e r r a t o , m entre è opportuno che richieda evid e n z a a l c l i e n t e d e l l a r i c e z i o n e d e l rapporto emesso in sostituzione” . Il requisito fa riferimento a due azioni che il laboratorio dovrà mettere in atto:

1) non deve chiedere la restituzione del rappor to errato; 2) deve chiedere evidenza della ricezione del nuovo rappor to Ci sono diversi metodi per soddisfare a quest’ultimo requisito in funzione del modo con cui il rappor to vien e c o n s e g n a t o : t r a m i t e c o m p u t e r, a mano, per posta, o per posta cer tificata Tramite computer basta rispondere RICEVUTO Tramite Posta Cer tificata il sistema indica automaticamente che il rappor to è stato consegnato. Il laborat o r i o d o v r à s t a m p a r e e c o n s e r v a r e queste risposte Tramite posta, è necessario chiedere al cliente una dichiarazione scritta che ha ricevuto il nuovo rappor to. A mano, è necessario far firmare una dichiarazione di consegna d e l l a b o r a t o r i o o p p u r e f a r s i i n v i a r e u n a d i c h i a r a z i o n e d i r i c e z i o n e d a par te del cliente.

P e r i l a b o r a t o r i d i t a r a t u r a “ q u a n d o , per qualsiasi motivo, si renda necessaria una correzione di quanto ripor tato su un Cer tificato di taratura con conseg u e n t e r i e m i s s i o n e , l ’ e m i s s i o n e d e l nuovo cer tificato deve avvenire con un nuovo numero e con la dicitura ’sostituisce il Certificato n ’ ” Vale lo stesso discorso fatto per il requisito aggiuntivo del paragrafo 7.8.8.2.

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COMMENTI ALLE NORME  N . 0 3  2 0 2 3

La storia del Gr uppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE)

Undicesima parte – L’avvio della riforma universitaria 3+2

ELEVENTH PART: THE YEARS OF UNIVERSITY RESTRUTTURATION

The paper follows the tenth par t of the histor y of GMEE (Group of Electrical and Electronic Measurements) published on Tutto Misure It refers to the year 1999 relevant to the first par t of Massimo D’Apuzzo Presidence, with Gaetano Iuculano as secretar y. That year required many meetings to consolidate the teaching organization following the Reform of the Italian University. This is the reason why the eleventh par t of this stor y will concern only one year of Massimo D’Apuzzo Presidence

RIASSUNTO

L’ar ticolo è il seguito delle prime dieci par ti della storia del GMEE (Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche) pubblicata su Tutto Misure Fa riferimento all’anno 1999 della presidenza del gruppo da par te di Massimo D’Apuzzo, con Gaetano Iuculano come segretario. Quell’anno fu preparatorio della riorganizzazione dell’Università con i nuovi corsi di studio e con l’introduzione di diverse novità inerenti ai concorsi universitari Questo è il motivo per cui la undicesima par te di questa storia riguarda solo il primo anno della presidenza di Massimo D’Apuzzo

INTRODUZIONE

Come si è scritto nella decima par te di questa storia, Massimo D’Apuzzo f u i l s e s t o p r e s i d e n t e d e l G M E E , c o n G a e t a n o I u c u l a n o s e g r e t a r i o . L a undicesima par te è dedicata all’anno 1999 che fu denso di episodi importanti per il GMEE, in quanto coincise con l’inizio dell’attuazione della cosiddetta riforma Berlinguer. Con il decreto del MURST (Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica) del 3 novembre 1999, n 509, il Minis t r o Or t ens io Zecchino int r odus s e il “sistema del 3+2”, creando le lauree triennale e specialistica, con l’elim i n a z i o n e d e i d i p l o m i u n i v e r s i t a r i Ogni cambiamento quasi sempre compor ta timori, ansietà e difficoltà nel prev e d e r e c o s a p o s s a a c c a d e r e n e l l ’ i mmediato futuro Il problema, in quegli anni, stava nel verificare se un gruppo ancora numericamente esiguo come il G M E E f o s s e i n g r a d o d i r i b a d i r e i n campo universitario l’impor tanza culturale delle misure L’autonomia universitaria consentiva alle singole Facoltà di predisporre i propri percorsi di studio

s e n z a i v i n c o l i i m p o s t i d a l l e v e c c h i e tabelle ministeriali (si ricorda la Tabella X X I X p e r I n g e g n e r i a , p i ù v o l t e c i t a t a nelle precedenti par ti di questa storia). Il pericolo che si paventava era che i s e t t o r i s c i e n t i f i c o - d i s c i p l i n a r i ( S S D ) numericamente più numerosi all’intern o d e l l e F a c o l t à p o t e s s e r o i m p o r r e scelte che, di fatto, tendessero a ridimensionare i più piccoli, come quelli di M i s u r e E l e t t r i c h e e d E l e t t r o n i c h e e d i Misure Meccaniche e Termiche. For tunatamente l’appar tenenza del GMEE a l G N R E T E ( G r u p p o N a z i o n a l e d i Ricerca sull’Elettronica le Telecomunic a z i o n i e l ’ E l e t t r o m a g n e t i s m o ) a v e v a consentito di far apprezzare il contributo culturale di insegnamenti di misure nell’Area dell’Informazione, oltre c h e i n q u e l l e n e l l ’ a r e a I n d u s t r i a l e , nella tradizionale laurea d’Ingegneria Elettrica (precedentemente Elettrotecnic a ) , e I n t e r s e t t o r i a l e , c o m e n e l l e Lauree d’Ingegneria Gestionale e d’Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio L a f r e q u e n t a z i o n e e c o n o s c e n z a d e i c o l l e g h i d e l l e d i s c i p l i n e e l e t t r o n i c h e e i n f o r m a t i c h e p e r m i s e d i f a c i l i t a r e i l b a n d o d i n u o v i c o n c o r s i p e r i n s e -

g n a m e n t i d i m i s u r e e i l c o n t e m p o r an e o i n c r e m e n t o d e l l e u n i t à l o c a l i d e l GMEE, dislocate su ben 42 sedi, il doppio di quelle presenti inizialmente alla costituzione del GMEE

Massimo D’Apuzzo mostrò una considerevole capacità gestionale in campo accademico, riuscendo a rafforzare il GMEE, in par ticolare affermando l a n e c e s s i t à d i c o g l i e r e n e l l e n u o v e sedi le oppor tunità offer te dalle proced u r e c o n c o r s u a l i , v a l u t a n d o l e i n u n quadro complessivo che contemperasse la qualità dei candidati e le esigenz e l o c a l i D u r a n t e l a s u a p r e s i d e n z a furono banditi ed espletati sia cinque concorsi per il reclutamento dei professori di prima fascia, nelle sedi di Benevento, Cassino, Lecce, Palermo e Perugia, sia sei concorsi di professori di sec o n d a f a s c i a , n e l l e s e d i d i B o l o g n a , Cassino, Castellanza, Perugia, Pisa e Salerno In base alle nuove norme concorsuali, era possibile avere tre idonei per ogni concorso e, quindi, quindici id o n e i t à d i p r o f e s s o r e o r d i n a r i o e d iciotto di professore associato Tutti i docenti dichiarati idonei sarebbero stati c h i a m a t i , n e l l ’ a r c o d i q u a l c h e a n n o , n e l l e d i v e r s e s e d i u n i v e r s i t a r i e d e l GMEE. Inoltre, in quegli anni fu pubblicato il bando di due concorsi di seconda fascia nelle sedi di Catania e Pavia Era stato superato l’arcaico principio baronale di un solo professore ordinario in una sede, attorniato da una cor te d i p r o f e s s o r i a s s o c i a t i , r i c e r c a t o r i e dottorandi È da sottolineare che, nonostante in quegli anni la maggior par te dei concorsi per professore ordinario e associato fossero stati banditi nelle sedi del sud e del centro Italia, D’Apuzzo s i a s s i c u r ò c h e l a c r e s c i t a d e l G M E E fosse equilibrata e diffusa su tutto il territorio nazionale.

S T O R I A E C U R I O S I T À s T M N. 3/23  111 Politecnico di Bari mario.savino@poliba.it

CURIOSITÀ s

S i p e r m e t t a a c h i s c r i v e d i r i c o r d a r e quanto Massimo gli confessò in un coll o q u i o p e r s o n a l e N o n o s t a n t e e g l i fosse riuscito a risolvere par ticolari situazioni pregresse che avevano suscit a t o m a l u m o r i , p e r a t t u a r e c o m p i u t amente il suo disegno dovette superare vecchi anacronistici steccati, che contrapponevano il nord al sud d’Italia ed e r a n o a n c o r a p a r z i a l m e n t e p r e s e n t i , anche a livello universitario, in alcuni a d e r e n t i a l G r u p p o N e l l a s t o r i a del GMEE dal 1983 al 2008, raccontata dai Presidenti nel venticinques i m o a n n i v e r s a r i o d e l l a n a s c i t a d e l G r u p p o a M o n t e P o r z i o C a t o n e ( R om a ) , d u r a n t e i l X X V C o n g r e s s o a n nuale, Massimo così scrisse in merito ai concorsi: “Va detto che, se nella cres c i t a i n t e r m i n i d i c a r r i e r a t a l v o l t a c i p u ò e s s e r e q u a l c h e d i s t o r s i o n e , n e l GMEE questo non ha mai determinato situazioni traumatiche e si è trovato il m o d o d i p r o c e d e r e i n s i e m e n e l c o nse n so La v o ra re e c re sc e re in sie m e è un risultato importante” Era un ’ esor tazione a restare uniti, in modo che l’an a c r o n i s t i c a c o n t r a p p o s i z i o n e n o r dsud fosse completamente superata. La realtà fu che la stragrande maggioranz a d e i m e m b r i d e l G M E E c o m p r e s e quanto fosse sbagliata tale contrapposizione e aiutò Massimo a superarla. La coesione fu tale che risultò facile trovare l’accordo sui colleghi da proporre per la costituzione delle commissioni di c o n c o r s o . F u i n q u e l l ’ o c c a s i o n e c h e , fatta salva l’indipendenza e sovranità di ciascuna commissione, tutti gli aderenti al GMEE diedero prova di aver compreso la linea d’indirizzo data da Massimo e lavorarono per attuarla. Il risultato fu straordinario: fu il primo e, f o r s e , u n i c o c a s o i n c u i t u t t i s i r e s e r o d i s p o n i b i l i a e s s e r e i n c o m m i s s i o n e solo e soltanto per far crescere il GMEE e n o n p e r s a l v a g u a r d a r e i n t e r e s s i d i par te e della propria sede universitaria, con politiche, come si soleva dire in quegli anni, di piccolo cabotaggio Massimo dimostrò di saper bene navigare in alto mare. Anni dopo, quando l e c o s e i n p a r t e s i m o d i f i c a r o n o , c h i s c r i v e , i n s u o i n t e r v e n t o i n u n ’ a s s e mblea del GMEE, ebbe a dire che, negli anni della presidenza di Massimo, la n o t t e p r i m a d e l l ’ e s i t o d i u n c o n c o r s o

riusciva a dormire tranquillamente, in quanto sapeva che tutto sarebbe stato fatto per il bene supremo della crescita e della compattezza del GMEE Senza dubbio è ascrivibile a Massimo D’Apuzzo il consolidarsi dell’unità interna e l’aumento numerico degli aderenti al GMEE La sua ampia cultura, le sue capacità di mediazione e di una visione larga ed equilibrata delle realtà universitarie consentirono la diffusione armoniosa della cultura metrol o g i c a s u t u t t o i l t e r r i t o r i o n a z i o n a l e O c c o r s e u n l a v o r o a s s i d u o e t e n a c e nelle singole sedi perché si affermasse i l c o n c e t t o c h e g l i i n s e g n a m e n t i d i misure fossero indispensabili alla formazione di base del futuro ingegnere e c h e i l S e t t o r e s c i e n t i f i c o d i s c i p l i n a r e delle Misure Elettriche ed Elettroniche dovesse essere considerato caratterizzante in diverse lauree Massimo comprese l’impor tanza, per il futuro delle misure in Italia, di puntare sui giovani d o t t o r a n d i e r i c e r c a t o r i , c h i e d e n d o che fossero loro, durante le riunioni annuali del GMEE, a presentare oralmente i lavori selezionati. Come si scriverà nelle seguenti par ti di questa storia, la sua prematura scomparsa nel gennaio dell’anno 2019, dopo una lunga malattia affrontata con grande coraggio e serenità, spinse l’Assemblea del GMEE a intitolare alla sua memoria il premio che ogni anno si assegna per le “Borse di ricerca all’estero”

Alla fine del secolo scorso, anche grazie alla nascita della rivista Tutto Misure, che avvenne proprio nel 1999, si andava affermando nel mondo produttivo e dei ser vizi la convinzione che un ’adeguata preparazione metrologic o - m i s u r i s t i c a f o s s e e s s e n z i a l e n e l bagaglio culturale dell’ingegnere La rivista Tutto Misure si rivelerà in seguito uno strumento adeguato di comunic a z i o n e e i n t e r a z i o n e t r a i n d u s t r i a e mondo accademico.

In ambito industriale si stavano diffondendo sempre più gli strumenti di misura di tipo vir tuale, grazie alla loro flessibilità e alla loro capacità di effettuare c o n t e m p o r a n e a m e n t e m o l t e m i s u r e , anche su grandezze di diversa natura Si comprese che l’incer tezza di misur a s i p r o p a g a v a l u n g o i v a r i b l o c c h i della catena strumentale, e ciò compor-

tava la necessità di utilizzare la “legge di propagazione dell’incer tezza” della “Guida all’espressione dell’incer tezza di misura” (GUM) Altre tematiche emergenti erano quelle nell’ambito sia delle telecomunicazioni, (soprattutto il remote sensing) sia della bioingegneria (con par ticolare riferimento al medic a l i m a g i n g ) s i a d e l t e l e r i l e v a m e n t o , con sistemi laser tipo LIDAR (Light Detection and Ranging o Laser Im aging Detection and Ranging) Questo indusse alcune Unità Operative a cimentarsi nella realizzazione di strumenti di misura di natura optoelettronica, che fossero in grado di assicurare elevate prestazioni in termini di basso rumore, elevata sensibilità e velocità di esecuzione in real time.

I PRIMI CONSIGLI SCIENTIFICI DEL GMEE A GUIDA D’APUZZO

I primi Consigli Scientifici (CS) presied u t i d a M a s s i m o D ’ A p u z z o , c o n G a e t a n o I u c u l a n o c o m e s e g r e t a r i o (ambedue visibili nella Fig. 1), si tennero a Roma e Milano; furono dedicati essenzialmente all’esame delle conseguenze che i decreti d’area sugli ordin a m e n t i d i d a t t i c i d e l l e U n i v e r s i t à avrebbero avuto sugli insegnamenti dell e m i s u r e . I n q u e l p e r i o d o i l d e c r e t o quadro, che conteneva i decreti d’area (tra i quali vi era quello relativo a Ingegneria e Architettura) insieme alla relazione di accompagnamento, era all’esame del MURST Il gruppo di lavoro, che stava lavorando al decreto quadro generale, aveva presentato una prima bozza a febbraio del 1999. Il decreto quadro fu presentato in forma definitiva al Ministro il 14 luglio di quell’anno N e l l a p r i m a b o z z a s i c h i a r i v a c h e i l secondo livello di laurea richiedeva l’esistenza di una laurea di primo livello n e l l a s t e s s a s e d e o i n u n a l i m i t r o f a , convenzionata con quella principale Era, tra l’altro, trapelata la notizia che il Ministro fosse dell’idea di unificare gli sbocchi professionali per il primo e s e c o n d o l i v e l l o e d i r e n d e r e q u e s t o , ovvero la laurea specialistica, a numer o c h i u s o L a c a u t e l a s u q u e s t ’ u l t i m o p u n t o c o n t r o v e r s o l o a v e v a s p i n t o a inviare al CUN (Consiglio Nazionale

T M  112 STORIA E
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delle Ricerche) la proposta di decreto relativa solo al primo livello Oltre al numero chiuso, il secondo livello preved e v a u n a u m e n t o d e l n u m e r o d e l l e classi di laurea, che superavano il cent i n a i o . P e r i l d o t t o r a t o d i r i c e r c a s i attendeva una legge a par te, così com e p e r l e s c u o l e d i s p e c i a l i z z a z i o n e della durata di un anno e 60 CFU (Cred i t i F o r m a t i v i U n i v e r s i t a r i ) . L a v a l u t azione di ore per CFU, tra le 20 h e le 3 0 h , e r a l a s c i a t a a l l a l i b e r a s c e l t a delle Facoltà; per Ingegneria e Scienze s i s t a v a l a v o r a n d o p e r a r r i v a r e a u n accordo comune tra 27 h e 30 h.

Era stata avviata, inoltre, la sperimentazione del modello di valutazione per l ’ a c c r e d i t a m e n t o d e i c o r s i d i s t u d i o , c o n r i f e r i m e n t o a s t a n d a r d e u r o p e i , teso a “mettere in qualità” il sistema formativo universitario. La sperimentazione par tì dai DU (Diplomi Universitari) e f u r o n o i n i z i a l m e n t e s c e l t i , c o n i l l o r o assenso, i Diplomi già avviati in alcune sedi Nacquero in quegli anni i Centri per la Qualità, che i tre Politecnici avevano già istituito.

D ’ A p u z z o , c o n l ’ a c c o r d o u n a n i m e d e l C S , d e c i s e d i p r o c e d e r e c o n l a richiesta alle diverse Unità Operative del GMEE di for nire notizie in merito alla situazione della sede, fissando un f o r m a t L a r a t i o d e l l a p r o p o s t a s t a v a nella necessità di approfondire la con o s c e n z a r e c i p r o c a e d i e f f e t t u a r e i l tentativo di avere in più sedi percorsi didattici similari e omogenei Nel format si chiedeva, al primo punto, di elencare i professori e ricercatori afferenti estraendoli dagli elenchi ministeriali, aggiungendo eventuali dottoran-

d i e t e c n i c i l a u r e a t i c o i n v o l t i f a t t i v am e n t e n e l l e a t t i v i t à d i r i c e r c a I l s ec o n d o p u n t o r i g u a r d a v a l ’ o f f e r t a didattica della sede relativa alle discipline del GMEE, inerenti sia alle lauree sia ai diplomi, con l’indicazione della t i p o l o g i a , s e o b b l i g a t o r i a o f a c o l t a t iva, confermando o meno i dati estratti dall’ultima anagrafe dell’offer ta didatt i c a d e l G M E E . I l t e r z o p u n t o e r a r e l a t i v o a l l e “ A r e e d i r i c e r c a a t t i v e ” , con riferimento alle linee di ricerca ufficiali del GMEE Si chiedeva di estrarre i d a t i d a l l ’ u l t i m o C o n v e g n o A n n u a l e GMEE e, in coda, di aggiungere eventualmente altre linee, suggerendo di eliminare o modific a r e q u e l l e a l l o r a u f f i c i a l i d e l G M E E . N e l q u a r t o p u n t o , o p z i o n a l e , v e n i v a richiesta una possibile programmazione di risorse da destinare all’SSD K10X. I l p r o b l e m a p i ù s p i n o s o r ig u a r d a v a i D U , c h e m o l t e Università avevano attivato in sedi decentrate, limitrofe a quella principale. Il quesito che ci si poneva era quello di una loro possibile conversione in laurea di primo livello Il nuovo decreto d’area prevedeva che fosse necessario almeno un anno per la conversione del diploma in laurea di primo livello Perché queste l a u r e e p o t e s s e r o c o n t a r e s u i n s e g n amenti di misure sarebbe stato necessario rafforzare i laboratori sperimentali, essenziali per i corsi di misure Non è semplice imparare a eseguire misure Occorre par tire da esperimenti semplici, con strumentazione non eccessivamente automatizzata e di cui si conosce l’incer tezza Bisogna imparare a effettuare le necessarie correzioni, nel caso in cui possibili errori sistematici eccedano i limiti della fascia d’incertezza. È necessario che il laboratorio sia dotato di dispositivi campione per l’applicazione dei metodi di confronto Acquisite le nozioni base, si passa alla realizzazione di catene di componenti di misura finalizzate a specifici scopi, valutando per ogni elemento, sia hardware sia software, l’incer tezza e la sua propagazione lungo la catena. Se all’elevato costo di un laboratorio di mi-

sure ben attrezzato, non sempre soppor tabile da una piccola sede decentrata, si aggiunge la tendenza alla iper specializzazione nella for mazione di un ingegnere (favorita da gruppi emergenti, come per esempio gli informatic i ) , s i c o m p r e n d o n o l e d i f f i c o l t à c h e incontravano gli insegnamenti di misure facilmente sostituibili da discipline a p p a r t e n e n t i a g r u p p i “ f o r t i ” c h e n ecessitavano, per le esercitazioni, di un semplice calcolatore su cui eseguire le s i m u l a z i o n i Q u e s t o f u i l p r i n c i p a l e motivo che spinse D’Apuzzo a indirizzare le ricerche verso la realizzazione di laboratori remotizzati, ai quali si è a c c e n n a t o n e l l a p r e c e d e n t e p a r t e d i questa storia

D ’ A p u z z o c o m u n i c ò c h e e r a s t a t o approvato il regolamento dei concorsi per professore universitario (Legge del 3 luglio 1998, n 210 – Norme per il reclutamento dei ricercatori e dei professori universitari di ruolo. Entrata in vigore della legge: 21-7-1998) ed erano state fissate le date per le votazioni, che si sarebbero tenute a maggio e dicembre del 1999 e a marzo e settembre del 2000. Su questo punto chiese l a p i e n a c o l l a b o r a z i o n e d e i c o m p onenti del CS perché si riuscisse a otten e r e i l m a s s i m o n u m e r o p o s s i b i l e d i bandi di concorso per professori nell’SSD K10X, specie in quelle sedi che n o n n e c o n t a v a n o a l c u n o n e l c a m p o delle misure elettriche ed elettroniche Dichiarò che avrebbe investito del problema le Commissioni didattica e di Coordinamento, in modo da rendere quanto più democratica e trasparente la gestione delle diverse fasi concorsuali

NAZIONALI DEL CNR

U n a l t r o p u n t o a l l ’ o r d i n e d e l g i o r n o riguardò la Scuola estiva per dottorandi del GMEE, che era par tita s p e r i m e n t a l m e n t e n e l l ’ a n n o 1 9 9 8 e aveva avuto luogo a Torino, riscuotendo un buon successo. Franco Ferraris e Sergio Sar tori si dissero disponibili a organizzare la Scuola per il successiv o t r i e n n i o e p r o p o s e r o d ’ i n t i t o l a r l a all’amico e collega Italo Gorini. Chi h a a v u t o l a p a z i e n z a d i l e g g e r e l e

T M  113 STORIA E CURIOSITÀ s
LA SCUOLA ESTIVA ITALO GORINI E GLI ISTITUTI
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Figura 1 – Da sinistra a destra Massimo D’Apuzzo e Gaetano Iuculano

NUOVI PRODOTTI

E

ACCREDITAMENTI NEL SETTORE DELLA PESATURA

Cogo Bilance: aumenta la varietà di strumenti, servizi e accreditamenti offerti alla clientela

Uno dei segmenti più importanti in ambito metrologico è senza dubbio quello degli strumenti per pesare, che tra l’altro si è caratterizzato negli ultimi anni (soprattutto nel periodo pandemico) per la sua rapida e profonda evoluzione, che in alcuni casi ha decisamente contribuito a rivoluzionare le modalità organizzative delle aziende utenti Dalla fornitura di bilance, apparecchiature e servizi si è passati rapidamente all’offerta di soluzioni integrate, in grado di rispondere alle esigenze di una clientela che ha bisogno di numeri sempre maggiori di controlli, da effettuare nel minor tempo possibile. La precisione nella pesatura si è quindi evoluta nel tempo, integrandosi sempre più nel sistema aziendale (in collegamento con magazzino, carico/scarico, controllo accessi, ecc ), dove i dati acquisiti dalla strumentazione devono poter essere utili anche in ottica di pianificazione e predisposizione di strategie, non solo squisitamente a livello di verifica e controllo In quest’ottica, la taratura degli strumenti e l’incertezza di misura sono diventati concreti e importanti “strumenti” aziendali, ben oltre il loro puro significato metrologico. L’evoluzione della domanda, naturalmente, ha dunque velocizzato l’evoluzione dell’offerta trasformando, sotto la spinta della continua innovazione di prodotto e di servizio, i fornitori più sensibili all’innovazione in veri e propri partner delle aziende clienti, in grado di garantire la competitività delle soluzioni e servizi offerti. È questo il caso di COGO Bilance srl, azienda che opera da sempre nella progettazione e produzione di impianti di pesatura rivolti a una clientela operante in svariati settori d’attività: automotive, alimentare, agricoltura, chimica, meccanica, ecc , destinata principalmente al mercato italiano ma anche ad alcuni Paesi europei (Svizzera, Romania, Albania, Polonia) La rapida e continua evoluzione dei mercati, che ha comportato l’aumento esponenziale della concorrenza, ha obbligato la Cogo Bilance a percorrere la strada dell’innovazione continua, unica in grado di consentire di mantenere un elevato livello competitivo, anche di fronte a competitor ubicati in aree geografiche caratterizzate da bassi costi di manodopera La bilancia, quindi, si è man mano evoluta in un “sistema” di pesatura, in grado di acquisire e rendere disponibili dati qualitativamente e quantitativamente sempre più evoluti, in funzione delle specifiche esigenze: pensiamo, ad esempio, al mulettista che può leggere il dato della pesata sul proprio tablet E, di conseguenza, anche la struttura aziendale si è evoluta: da fornitori di apparecchiature a solutori di problemi, capaci di fornire alla clientela un elevato know-how e una gamma di servizi collaterali di ottimo livello

Il più recente obiettivo raggiunto dalla Cogo Bilance riguarda l’ottenimento del Certificato Esame UE del Tipo numero ATLab-I23-032/0 per l’innovativo strumento di pesatura Extrim TK100 Questo certificato è stato rilasciato dall’Organismo Notificato n 2081 Azienda Speciale della CCIAA di Asti per la promozione e regolazione del mercato, in seguito alle prove eseguite in conformità alla Normativa Europea EN 45501:2015

Extrim TK100 è un dispositivo versatile e affidabile, progettato per impianti di pesatura che richiedono una portata da 1 kg a 100 000 kg, che può essere collegato a celle di carico sia analogiche sia digitali, rispettando le condizioni specificate nella parte A

della Guida Welmec 2 4 Questa flessibilità consente agli utenti di adattare lo strumento alle proprie esigenze specifiche.

“Una delle caratteristiche distintive di E x t r i m T K 1 0 0 è i l s u o d i s p l a y a c o l o r i touch screen, che garantisce un’interazione intuitiva e semplice con il dispositivo – aff er m a F abio M ar t ignoni, CEO della Cogo Bilance – Inoltre lo strumento è dotato di porte d’interfaccia periferiche di ogni tipo e offre uscite analog i c h e i n t e n s i o n e o c o r r e n t e , c o n s e ntendo una connessione facile con i dispositivi esterni. La tastiera del dispositiv o o ff r e n u m e r o s e f u n z i o n i p e r l a g e s t i o n e d e l p e s o , l ’ i m p o s t a z i o n e d e l Set-Up generale e l’attivazione di funzioni aggiuntive, in base alle esigenze dell’utilizzatore Ad esempio, abbiamo sviluppato u n a v e r s i o n e s p e c i f i c a m e n t e p r o g e t t a t a p e r l a p e s a t u r a d e i bagagli sui banchi check-in, che semplifica e ottimizza questo processo, essenziale negli aeroporti; oltre al peso dei singoli bagagli, ne viene indicato il numero e il peso complessivo per singolo viaggiatore”

Extrim TK100 è inoltre compatibile con una varietà di dispositivi periferici, tra cui stampanti e etichettatrici, consentendo la stampa rapida e precisa di documenti e etichette di pesatura Inoltre, è possibile collegare il dispositivo a periferiche esterne come display ripetitori o PC, sui quali possono essere installati i software della famiglia Matrix, offrendo funzionalità avanzate per la gestione dei dati di pesatura “ RINA ha già aggiornato il modulo D di Cogo Bilance, che quindi è in grado di mettere regolarmente in servizio lo strumento – conclude Martignoni – Siamo quindi fiduciosi che Extrim TK100 diventerà uno strumento indispensabile per una vasta gamma di settori, inclusi l’industria, il trasporto, l’agricoltura e molti altri, dove la precisione e l’accuratezza delle misurazioni di peso sono fondamentali”

Da sottolineare, ancora una volta, l’ennesimo riconoscimento precedentemente ottenuto dalla Cogo Bilance in piena pandemia: l’accreditamento c o m e C e n t ro L AT n . 2 9 2 d a p a r t e d i A CCREDIA, quale laborat o r i o d i t a r a t u r a a ccreditato per impianti d i p e s a t u r a N AW I f in o a 1 5 0 . 0 0 0 k g . e d i masse fino a 2 000 kg U n t r a g u a r d o i m p o rtante, che ha consent i t o a l l ’ a z i e n d a , g i à leader riconosciuto nell’ambito della progettazione di impianti e sistemi di pesatura industriale e nella produzione di bilance elettroniche di precisione, di ampliare ulter i o r m e n t e i l v a l o r e d e l l e c o m p o n e n t i d i s e r v i z i o o ff e r t e a l l a clientela

NEWS s T M  114 N . 0 3  2 0 2 3

prime par ti di questa storia ricorderà c h e G o r i n i f u u n o d e i f o n d a t o r i d e l GMEE, alla cui crescita si dedicò con grande entusiasmo, cercando di allargarne i confini culturali e scientifici con l’inclusione di tutti coloro che in Italia si occupavano di misure Volle for temente un GMEE aper to ai giovani, che pot e s s e e s s e r e v i s t o c o m e u n a m b i e n t e amichevole e familiare, in modo che i giovani vi si potessero integrare senza d i f f i c o l t à I l r i c o n o s c i m e n t o d i q u e s t e d o t i p o r t ò p r i m a i l C S e p o i l ’ A s s e mblea del GMEE ad approvare all’unanimità la proposta. La scuola prese iniz i a l m e n t e i l n o m e d i S e m i n a r i o d i eccellenza “Italo Gorini”, mentre in s eg uit o divent er à l a “ I n t e r n a t i on a l P h . D . S c h o o l Italo Gorini ” .

Franco Ferraris espose il programma della Scuola, che si sarebbe tenuta dal 6 a l 1 0 s e t t e m b r e 1 9 9 9 i n u n h o t e l della Valle d’Aosta vicino al Gran S. Bernardo. Il primo giorno Luca Mari e G a e t a n o I u c u l a n o a v r e b b e r o e s p osto i presupposti logici, probabilistici e statistici della teoria dell’incer tezza Il secondo giorno Walter Bich e Sergio S a r t o r i a v r e b b e r o t r a t t a t o l a s t i m a d e l l ’ i n c e r t e z z a n e l l e m i s u r a z i o n i s econdo la GUM, con esercizi applicativi Il terzo giorno, al mattino, Raffaello Levi e Grazia V icario del Politecnico d i To r i n o a v r e b b e r o e s p o s t o c o m e s i programma un esperimento mentre, al p o m e r i g g i o , C l a u d i o M a n g i a v a cchi, Marcantonio Catelani e Antonio B o s c o l o s i s a r e b b e r o s o f f e r m a t i s u incer tezza e riferibilità nelle misure per l a q u a l i t à d e l l a v i t a I l q u a r t o g i o r n o E l i o B a v a , C e s a r e S v e l t o e F r a n c o Docchio avrebbero trattato le misure e i sensori alle frequenze ottiche. L’ultimo giorno sarebbe stato dedicato alla presentazione delle proprie attività di ricerca da parte dei dottorandi presenti Molta attenzione fu dedicata all’organ i z z a z i o n e d e l l ’ I M T C / 9 9 c h e q u e ll’anno si sarebbe tenuto dal 24 al 26 maggio a Venezia Alessandro Ferrero, presidente della conferenza, chies e l a d i s p o n i b i l i t à a M a s s i m o D ’ Apuzzo, che accettò, di svolgere il ruolo di vicepresidente Come si è scritto nella precedente par te di questa storia, allo scopo di favorire un avvicinamento tra la IEEE Instrumentation and Mea-

surement Society e il TC4 dell’IMEKO, M a r i o S a v i n o a f f i a n c ò Vi n c e n z o Piuri nella cura del programma tecnico Ferrero chiese la collaborazione di altri componenti del GMEE nell’organizzazione della Conferenza, in par ticolare Giovanni Betta, per i tutorial, R o b e r t o O t t o b o n i , p e r l e p u b b l i c azioni, Antonio Pietrosanto per i premi, Marco Par vis per le finanze, Renato Sasdelli per la logistica e Claudio Narduzzi per gli eventi sociali S i d i s c u s s e a n c h e d e l l a m a n c a t a a pp r o v a z i o n e d e l l ’ I N M ( I s t i t u t o N a z i on a l e d i M e t r o l o g i a ) n e l l ’ a m b i t o d e l l a ristrutturazione del CNR A questo proposito Sergio Sar tori comunicò che si s t a v a a t t i v a n d o p e r c h é v i f o s s e d a p a r t e d i a l c u n i s e n a t o r i u n ’ i n t e r r o g azione parlamentare sui motivi che avev a n o p o r t a t o a l l ’ e s c l u s i o n e d i q u e s t o istituto dal CNR Occorrerà attendere a n c o r a s e t t e a n n i p e r l a c r e a z i o n e dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRiM) che, come si è già accennato in altre par ti di questa s t o r i a , n a s c e r à s o l o n e l 2 0 0 6 c o n l a f u s i o n e d e l l ’ I s t i t u t o e l e t t r o t e c n i c o n azionale "Galileo Ferraris" e dell’Istituto di metrologia "Gustavo Colonnetti" Si sanerà così la singolarità dell’Italia di essere l’unico Paese al mondo, tra quelli aderenti alla convenzione del metro, a non avere avuto per un lungo periodo di tempo un ’unica struttura centralizzata dedicata alla metrologia

Un altro argomento trattato riguardò la r e v i s i o n e d e l l e l i n e e d i r i c e r c a , c h e a n d a v a n o a d e g u a t e a l l ’ e m e r g e r e d i nuove tematiche d’interesse del Grupp o D ’ A p u z z o f e c e p r e s e n t e c h e v i e r a u n a d i s p a r i t à d i n u m e r i d i l a v o r i p r e s e n t a t i a l l e R i u n i o n i A n n u a l i d e l GMEE nelle diverse linee di ricerca A s u o a v v i s o q u e s t o n o n p o t e v a e s s e r e a s s u n t o c o m e u n i c o i n d i c a t o r e d e l l a v a l i d i t à d e l l a l i n e a s t e s s a , i n q u a n t o molto spesso si verificavano sovrapposizioni tra le linee e, nella scelta della linea, l’autore dell’ar ticolo era por tato a privilegiare quella più tradizionale. Per poter operare con maggiori dati dis ponibil i, D’ A puzzo s ug g er ì di at t endere i risultati dell’indagine conoscitiva da lui proposta attraverso il format distribuito a tutti i responsabili di sede. S i a p r ì u n ’ a m p i a d i s c u s s i o n e n e l l a

quale tutti gli inter venuti ribadirono l’impor tanza di un aggiornamento e di una chiara definizione di eventuali nuove linee di ricerca, considerando che nel breve periodo si sarebbero dovute rivedere le declaratorie dei settori scientifico disciplinari in base all’annunciato decreto ministeriale, che fu pubblicato nel dicembre di quell’anno 1999.

Il 1999 fu par ticolarmente impor tante p e r i l m o n d o d e l l e m i s u r e , i n q u a n t o n a c q u e l a r i v i s t a Tu t t o M i s u r e c h e negli anni successivi, come si racconterà nelle prossime puntate di questa storia, diventerà l’organo di stampa ufficiale del GMEE Nella figura è mostrat a l a c o p e r t i n a d e l p r i m o n u m e r o d i Tutto Misure, unica rivista italiana interamente dedicata alle Misure, Prove e Controlli

Gli ar tefici di questa iniziativa furono senza dubbio Massimo Mor tarino (a q u e l l ’ e p o c a d i r e t t o r e e d i t o r i a l e d e ll’Augusta Edizioni) e Sergio Sar tori (visibili nella foto di Fig 3) La collaborazione tra i due iniziò nella metà degli anni Novanta del secolo scorso, quan-

T M  115 STORIA E CURIOSITÀ s
LA NASCITA DELLA RIVISTA TUTTO MISURE
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Figura 2 – Coper tina del primo numero di Tutto Misure

do Mor tarino, impegnato nella gestione della rivista “Qualità” , organo ufficiale d’infor mazione dell’Associazione AICQ (Associazione Italiana Cultur a Q u a l i t à ) , c e r c a v a e s p e r t i p e r u n i n s e r t o s u “ Ta r a t u r a d e g l i s t r um e n t i d i m i s u r a ” e s i r i v o l s e p e r una possibile collaborazione a Sar tori, che nonostante i mille impegni (tra l’alt r o i n q u e g l i a n n i d i v e n t e r à d i r e t t o r e d e l l ’ I M G C ) d e c i s e d i a c c e t t a r e . A l p r i m o i n s e r t o d e l l a r i v i s t a Q u a l i t à s e g u i r o n o a l t r i d u e “ S p e c i a l e M et ro l o g i a ” e “ S p e c i a l e M i s u r e , Prove e Controlli Qualità” Mor tarino e Sar tori insieme si cimentarono nell’organizzazione di diverse altre iniz i a t i v e n e l c a m p o d e l l a M e t r o l o g i a , tese a incrementare la diffusione della cultura metrologica nel nostro Paese, a v v i c i n a n d o i l m o n d o d e l l a r i c e r c a s c i e n t i f i c a a q u e l l o i m p r e n d i t o r i a l e . Nel 1999 si svolse la prima edizione della Mostra Congresso Metrologia & Q u a l i t à e u s c ì i l p r i m o n u m e r o di TUTTO MISURE, con Sar tori direttor e r es pons abil e Mor t ar ino nel l a pr es e n t a z i o n e d e l l a r i v i s t a d a l t i t o l o “ I l ter zo millennio e …. Tutto Misur e ” c h i a r ì c h e l ’ i n t e n t o e r a q u e l l o d i offrire informazioni e approfondimenti in modo snello e semplice, senza preg i u d i c a r e i l l i v e l l o s c i e n t i f i c o d e l l a comunicazione Una rivista da lui definita “attiva e proattiva” , strumento di lavoro e di confronto per tutti i lettori. R i s u l t ò p o i c h e i l p r i n c i p a l e o b i e t t i v o divenne quello di diffondere la cultura metrologica alle PMI (Piccole Medie Imprese) italiane, che consentisse loro di ottenere un aumento della competiti-

vità, indispensabile per poter risultare profittevol i i n u n m o n d o s e m p r e più globalizzato S er g io Sar tori nel s uo e d i t o r i a l e , “ Ve r s o u n piano nazionale per l a m e t ro l o g i a e l e m i s u r e ? ” , f a c e v a p r es e n t e c h e l ’ i m p e g n o f in a n z i a r i o p e r i l s e t t o r e delle misure è par ticolarm e n t e c o n s i s t e n t e i n quanto queste sono pervasive in tantissimi camp i e r i g u a r d a n o p r i n c ipalmente due settori vitali quali la sanità e l’ambiente In base ai risultati delle misure erano, e continuano a essere, assunte impor tanti decisioni, come la chiusura al traffico di centri urbani, a causa di eccesso di inquinanti nell’aria, o come il blocco dell’impor tazione di alcuni prodotti non rispondenti alle prescrizioni minime di sicurezza vigenti in Italia Per far comprendere la necessità della rivista ricordò ai lettori i grandi numeri sia delle bilance present i n e l c o m m e r c i o s i a d e i c o n t a t o r i d i energia elettrica, di por tata del gas e dell’acqua installati nelle nostre abitazioni, negli uffici, nei negozi e nei capannoni, sia degli strumenti di misura i m p i e g a t i n e l l ’ i n d u s t r i a , c o m e p e r e s e m p i o q u e l l i m o n t a t i s u i c r u s c o t t i delle vetture in circolazione sulle nostre strade. Per sostenere la necessità della rivista, sottolineò le tante luci e qualche difetto relativi alle misure in Italia Definì Tutto Misure: “Punto d’incrocio tra chi, nella produzione e nei servizi, produce misure che devono competere sui mercati internazionali e chi, nelle università e nei laboratori, ha fatto delle m i s u r e l a p r o p r i a p r o f e s s i o n e ” F e c e infine l’auspicio che la rivista conteness e a r t i c o l i c h e p o t e s s e r o a i u t a r e a impostare e attuare un piano nazionale per la metrologia e le misure La rivista, sin dai primi anni, ha avuto una cadenza trimestrale. Dal 2007 la testata è di proprietà del GMEE e, nel periodo dal 2010 al 2017, ha avuto c o m e d i r e t t o r e p r i m a S a r t o r i e p o i Franco Docchio, al quale è subentrato da gennaio 2018 Alessandro Ferrero. Nel 2009 proprio nello studio di

Alessandro Ferrero vi fu una riunione, alla quale par tecipò anche chi scrive, insieme a Franco Docchio e Franco Ferr a r i s , p e r c o n v i n c e r e l ’ e d i t o r e a d a vviare l’edizione telematica (sulla scor ta d e l l ’ e v o l u z i o n e t e c n o l o g i c a i n a t t o n e l l a c o m u n i c a z i o n e ) , c o n c o n t e n u t i d i v e r s i d a q u e l l a c a r t a c e a , c o s a c h e avvenne nel 2010. Dal 2020 la rivista Tutto Misure è pubblicata solo digitalmente

GLI INCONTRI INTERNAZIONALI E IL CONGRESSO EUSPEN

Dal 24 al 26 maggio 1999 si tenne a Ve n e z i a l a I M T C / 9 9 ( I n s t r u m e n t ation and Measurement Technology C o n f e r e n c e ) d a l t i t o l o “ M e a s u r ements for the New Millennium” Fu quella la sedicesima edizione e la prima volta che l’IMTC si svolse in Italia. La conferenza fu un successo. I convegnisti l’apprezzarono molto la scelta, dal punto di vista sia scientifico sia l o g i s t i c o , i n q u a n t o c o n s e n t ì l o r o d i ammirare Venezia con il suo patrimonio storico e ar tistico unico al mondo. È d a s o t t o l i n e a r e l ’ a s p e t t o s c i e n t i f i c o d e l l a c o n f e r e n z a , c h e c o p r ì t u t t a l a panoramica della teoria e della pratica della metrologia, delle nuove tecnologie di misura e della moder na strumentazione con le relative applicazioni Notevole fu il lavoro dei revisori, in q u a n t o d e i 5 2 0 a b s t r a c t r i c e v u t i n e furono selezionati solo 340, con 320 ar ticoli pubblicati nei p r o c e e d i n g Vi furono tre interessanti tutorial, il primo sull’accuratezza delle misure sui resistori, tenuto da David Braudaway, U S A , i l s e c o n d o s u l l a p r o g e t t a z i o n e d e l l a s t r u m e n t a z i o n e , t e n u t o d a K i m Fowler (cofondatore della Stimsoft), USA, e il terzo sull’incer tezza di misura tenuto da Sergio Sar tori. È interessante evidenziare che vi fu una sessione speciale dedicata alla strumentazione b i o m e d i c a l e , p r e s i e d u t a d a M a r c o P a r v i s . L ’ a r g o m e n t o s u s c i t e r à n e g l i anni successivi un interesse sempre cres c e n t e , t a l e d a i n d u r r e l a I E E E I n s t r um e n t a t i o n e M e a s u r e m e n t S o c i e t y a dedicar vi un Simposio con l’acronimo MeMeA (Medical Measurements and Applications), la cui prima edizione si

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s
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Figura 3 – Da sinistra a destra Massimo Mor tarino e Sergio Sar tori

tenne dal 20 al 21 aprile del 2006 in Italia, a Benevento

P a r t i c o l a r m e n t e s e g u i t a f u a n c h e l a Ta v o l a R o t o n d a ( T R ) s u l l a t e n d e n z a nell’insegnamento delle misure, moder a t a d a l p r o f e s s o r e T h e o d o r e L a op o u l o s , d e l l ’ A r i s t o t l e U n i v e r s i t y d i

Thessaloniki Alla TR par tecipò tra gli altri Roman Z. Morawski dell’università di Varsavia (un caro amico di chi scrive, visibile nella Fig 4 insieme con L a o p o u l o s ) T h e o d o r e n e l l ’ i n t r o d uzione evidenziò come, negli anni precedenti, l’avvento della microelettronica e, di conseguenza, di nuovi sensori e strumenti, avesse modificato radicalmente il campo delle misure Sorgeva, quindi, il problema di come adeguare al nuovo l’insegnamento delle misure, tenendo anche conto di settori applicativi emergenti, come ad esempio quello d e l l a q u a l i t à n e l l a p r o d u z i o n e e n e i ser vizi. Roman suggerì di tener conto di alcuni elementi base comuni a tutti gli insegnamenti di misure La scienza delle misure è di natura interdisciplinare e fondamentale per tutte le branche d e l l ’ i n g e g n e r i a , p e r c i a s c u n a d e l l e quali vanno organizzati insegnamenti distinti Finalità comune è quella d’insegnare a eseguire esperimenti e misure sul mondo reale, al fine anche di creare modelli appropriati. A questo proposito Jean Weiler, del quale si scriverà di seguito, affermava: “Le misure sono f o n d a m e n t a l i p e r l a v e r i f i c a d i u n modello, di una teoria; se il modello o la teoria sono errati, ciò sarà rivelato da misure corrette Viceversa, se la misura è errata, non si avrà confer-

ma della validità o meno di un modell o ” A l t r i e l e m e n t i i n t e r e s s a n t i e m e r s i durante la TR furono quelli relativi agli studenti, la cui preparazione, data dalla scuola superiore, si è modificata nel tempo; gli insegnamenti devono per tanto essere progettati non per uno studente idealizzato, ma tenendo conto della s u a r e a l e b a s e c u l t u r a l e . N e l c a m p o delle misure elettriche ed elettroniche, p a r t i c o l a r e a t t e n z i o n e a v r e b b e r o r ichiesto i sistemi multisensoriali, il condiz i o n a m e n t o e l ’ e l a b o r a z i o n e d e i s egnali.

È b e n e a n c h e q u i r i c o r d a r e l ’ i n t e r e ssantissima Dinner talk, tenutasi prima della Cena Sociale del Congresso, in c u i S i g r i f i d o L e s c h i u t t a i n t r a t t e n n e i c o n g r e s s i s t i s u i l e g a m i t r a B e n j a m i n Franklin e l’Italia, unendo da par suo aspetti culturali e scientifici a diver tenti note di colore Nel corso dell’IMTC fu consegnata ad Alessandro Ferrero la placca di Fellow. Alessandro fu il primo aderente del GMEE a essere nominato Fellow IEEE Dal 13 al 18 giugno si tenne a Osaka, in Giappone, il quindicesimo IMEKO Wo r l d C o n g r e s s , i l c u i m o t t o f u “Measurement to Improve the Quality of Life in the 21st Century – Measurement Helps to Coordinate Nature with H u m a n A c t i v i t i e s ” . D e i 4 5 6 a b s t r a c t inviati ne furono presi in esame 444 e, dopo revisione dello Scientific Committee, ne furono accettati 347, con quindi circa il 25% dei lavori rigettati. Dei circa 600 par tecipanti la metà era di nazionalità giapponese Per numero di lavori presentati il Giappone si collocò al primo posto, con 165 ar ticoli, seguito dall’Ital i a a l s e c o n d o p o s t o , c o n 3 2 l a v o r i , e d a l l a G e r m a n i a a l t e r z o p osto, con 28 lavori

Il livello scientifico delle memorie presentate nelle varie sessioni fu abbastanza elevato

S i t e n n e r o q u a t t r o P l enary Lecture sui temi del congresso (ricerche spaziali, modelli di comportamenti umani, processi tomografici, misure chimiche ambientali) e una

S p e c i a l S e s s i o n s u M e a s u r e m e n t f o r Quality System Per l’avvento del terzo millennio si decise di organizzare un ulteriore World Congress l’anno successivo a Vienna, derogando dalla norma s t a t u t a r i a I M E K O c h e s a n c i s c e c h e i congressi mondiali si tengano ogni tre anni

Durante l’incontro del TC4 (Comitato Tecnico relativo alle misure elettriche) chi scrive, in qualità di presidente pro tempore del Comitato, commemorò la m o r t e d i J e a n We i l e r, c h e e r a s t a t o delegato svizzero al Consiglio Generale dell’IMEKO dal 1972 al 1996 e suo Tesoriere per vent’anni, ma soprattutto primo Presidente del TC4 Si inter e s s ò d i m i s u r e s u l i n e e e l e t t r i c h e i n condizioni non sinusoidali e fu spesso severo nei confronti di molti ar ticoli che non por tarono alcun reale contributo a quella ricerca

Con la sua personalità e la sua poliedrica attività ebbe la capacità di tessere legami di for te amicizia con tanti coll e g h i J e a n t r a s m e t t e v a i l s u o b u o n umore, ottimismo e cordialità Nell’ultimo incontro a Napoli (di cui si è accennato nella decima par te di questa storia) non lasciò trasparire nulla del male che già l’affliggeva Si permetta a chi scrive ricordare che Jean Weiler fu un suo caro mentore ed è possibile vederli insieme nella Fig. 5.

Dal 30 maggio al 3 giugno si tennero a Brema la riunione del Comitato Fondatore, il primo Congresso Internazionale e la prima Assemblea Generale di EUSPEN (European Society for Precision Engineering and Nanotechnology) EUSPEN, con sede ubicata presso l’Istituto di Metrologia “G. Colonnetti” del CNR, era una neonata società europea, che seguiva le analoghe giapponese JSPE (Japanese Society for Precision Engineering) e americana ASPE (American Society for Precision Engineering).

LA GIORNATA

DELLA MISURAZIONE E IL CONGRESSO GMEE A CATANIA

A Como, il 28 giugno, prima della GdM, si tenne un Consiglio Scientifico del GMEE congiuntamente con la Commissione didattica e la Commissione di

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Figura 4 – Da sinistra a destra Theodoros Laopoulos e Roman Z. Morawski

SPECIALITÀ: AMPLIFICATORI A MICROONDE A STATO SOLIDO

Aviat ronik s pa è una società varesina, che vanta oltre 40 anni d’esperienza nel settore avionico e nella taratura, vendita e riparazione di strumentazione elettronica Questa solida realtà del settore (che è anche da decenni Centro di Taratura accreditato da Accredia – LAT N. 019T), per sfruttare al meglio le opportunità derivanti da un mercato tecnol o g i c o i n c o n t i n u a e v o l u z i o n e , s t a o r i e n t a n d o i l p r o p r i o know how anche nella progettazione e produzione di soluzioni custom, che impiegano tecnologie a Radiofrequenza e Microonde

Aviatronik produce e commercializza, già da diverso tempo, amplificatori a microonde a stato solido (Microwave SSPA), nella banda 400 MHz ÷ 18 GHz, che vengono oggi utilizzati in ambito Difesa e Aerospazio, all’interno di progetti nazionali e internazionali

Dopo diversi anni di funzionamento, in condizioni anche critiche e a volte al limite delle specifiche di progettazione e funzionamento, abbiamo ricevuto dal campo importanti conferme sulla qualità e affidabilità di tali dispositivi e, di conseguenza, sul loro reale elevato rapporto qualità/prezzo.

Gli amplificatori Aviatronik, inoltre, si caratterizzano per la possibilità di essere prodotti anche in piccole serie e sulla b a s e d i s p e c i f i c h e t e c n i c h e , d e t t a t e d a l l e n e c e s s i t à d e l cliente

Nella Tabella che segue, proponiamo le specifiche tecniche di alcuni dispositivi prodotti per un’importante cliente che opera nel settore della Difesa Militare Nazionale.

Frequency

Power

Gain adjustment 20 dB / 40 dB / 55 dB

Input/Output VSWR 2:1

Maximum Forward 4:1 / 3:1

Reverse Ratio

Power Gain Flatness ± 2 dB / ± 3 dB

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Il nuovo TG54-2 è un termometro IR a spot 2 0 : 1 , p r o g e t t a t o p e r f o r n i r e l e t t u r e d e l l a temperatura senza contatto in modo semp l i c e e v e l o c e ; l o s t r u m e n t o o ff r e u n r a pporto distanza/punto fino a 20:1, consentendo agli utenti di misurare obiettivi più piccoli da una distanza di sicurezza maggiore Dotato di tecnologia a infrarossi, puntamento laser di Classe II e capacità di misurare fino a una temperatura IR massima di 850 °C (1562 °F), il termometro garantisce una precisione millimetrica Realizzato per resistere a cadute da 3 m (9,8 piedi) e con grado di protezione IP65, è perfetto anche per le applicazioni più impegnative.

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NEWS n
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Band 400-2.000 MHz / 2.4006 000 MHz / 6 000-18 000 MHz
Out 80 W / 100 W / 200 W / 500 W

coordinamento D’Apuzzo infor mò che si era in attesa del decreto ministeriale sulla rideter minazione e aggior namento dei settori scientifico disciplinari. Occorreva anche aggiornare la declaratoria del settore A tale proposito dichiarò di condividere la linea culturale suggerita da Taroni e cioè che la crescita del gruppo doveva avvenire anche attraverso la sinergia con settori diversi da quello della metrologia e delle misure Sarebbe stato quindi opportuno che nella declaratoria fossero presenti cenni ai settori dove si pensava potessero essere orientate alcune attività di ricerca Si passò pertanto all’organizzazione del Congresso annuale, che si sarebbe tenuto a Catania come consuetudine nel successivo settembre e avrebbe dovuto ancora ripor tare la dicitura GMEE Sezione del GNRETE Tutte le Unità operative erano state invitate a inviare, entro il 15 giugno, una sintesi delle attività di ricerca svolte, ripor tando i risultati più significativi

D’Apuzzo chiese quindi ai responsabili delle linee di ricerca, di seguito riportati, di selezionare alcune tematiche per più estese memorie a invito Furono confermati i responsabili per le linee di ricerca: Iuculano per “Affidabilità e controllo di qualità”; Savino (che aveva sostituito Luigino Benetazzo, per i suoi molteplici impegni, si ricorda in particolare quello di Presidente del Centro Studi della Telecom Italia) per “Caratterizzazione e taratura di componenti”; Bava per

“Compatibilità elettromagnetica”; Langella per “Diagnostica di circuiti e sistemi”; D’Apuzzo per “Elaborazione di segnali e dati”; Zingales per “Metodi di misura e relativa strumentazione”; Sartori per “Metrologia e campioni”; Ferrero per “Misure sui sistemi di potenza”; Taroni per “Sensori e trasduttori”; Mangiavacchi per “Strumentazione intelligente e sistemi esper ti”; Offelli per la “Sessione didattica”

S e m p r e a C o m o , i l p omeriggio del 28 giugno e l a m a t t i n a d e l g i o r n o s e g u e n t e s i t e n n e l a d i c i o t t e s i m a G i o r n a t a d e l l a Misurazione. Il comitato organizzator e d e l l a G d M ( f o r m a t o , c o m e s i r ic o r d e r à , d a F e r r e ro , G i u s s a n i , R o s s i , S a r t o r i e Z i n g a l e s ) c h i e s e a n c h e a M a s s i m o D ’ A p u z z o , L u c a Mari e Mario Savino di far par te di un gruppo di lavoro per valutare come mantenere in vita e rilanciare la GdM, dopo la scomparsa del suo fondatore Mariano Cunietti

O c c o r r e v a v e r i f i c a r e c o m e a t t i r a r e i giovani ricercatori alla Giornata e, tra l’altro, cercare di evitare d’introdurre una quota d’iscrizione, trovando fonti di finanziamento per sostenere le spese richieste per l’affitto della sala mess a a d i s p o s i z i o n e d a l C e n t r o Vo l t a Come si scriverà nelle par ti seguenti di q u e s t a s t o r i a , i l d i b a t t i t o s i p r o t r a r r à p e r d i v e r s i a n n i e p o r t e r à a l a s c i a r e Villa Olmo come sede della GdM, ma tutto ciò è ancora a venire Quell’anno la Giornata si tenne ancora a Como I temi di discussione furono diversi Sergio Sar tori fece una sintesi degli argomenti trattati in passato durante le prec e d e n t i G d M e i n t r o d u s s e i s e g u e n t i r e l a t o r i s u l l a t e m a t i c a d e l l e m i s u r e stazionarie e misure tempovar i a n t i : “ L e t r a s f o r m a t e t e m p o - f r equenza e il loro utilizzo” (M Savino); “ A s p e t t i m e t r o l o g i c i d e l l ’ a n a l i s i s p e tt r a l e e t e m p o f r e q u e n z i a l e ” ( G B Rossi). M. Migliori introdusse l’inter e s s a n t e t e m a “ M i s u r e e d e t i c a t r a

quantità e qualità”. Si passò il 29 giugno a dibattere un argomento classico della GdM dal titolo “Oltre la GUM” con i seguenti inter venti: “Le proposte emerse nelle diverse sedi scientifiche e normative” (S. Sar tori); “Modellizzazione e propagazione dell’incer tezza in algoritmi di elaborazione numerica d e i s e g n a l i ” ( F. F r a n c i s c i ) ; “ L e p r ospettive di revisione della GUM e del VIM” (L Gonella)

L a G i o r n a t a s i c o n c l u s e c o n l a d o t t a disser tazione di F P Branca sul significato della misurazione nella strumentaz i o n e b i o m e d i c a . L e r e l a z i o n i d i Migliori, Rossi e Savino furono pubblicate nella rivista Tutto Misure (n 3/99 e 01/00)

A C a t a n i a d a l 1 6 a l 1 8 s e t t e m b r e s i tenne il XVI Congresso Nazionale GMEE che por tava ancora la dizione sezione del GNRETE L’accoglienza di Nicola Pitrone e della sua consor te f u d e g n a d e l l a t r a d i z i o n e s i c i l i a n a , piena di calore e gentilezza Completavano il Comitato Organizzatore del congresso Salvatore Graziani, Salvatore Baglio, Bruno Andò e Giuseppe Giuffrida.

I lavori si svolsero nella Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Catania con le presentazioni a invito, seguendo le trad i z i o n a l i l i n e e d i r i c e r c a d e l G M E E , ripor tate precedentemente. Gli ar ticoli d e i l a v o r i p r e s e n t a t i f u r o n o r a c c o l t i negli Atti del Congresso

Le attività di ricerca svolte dalle singole unità operative del GMEE furono riassunte durante le sessioni a poster, che furono affissi in una sala adiacente a q u e l l a d e d i c a t a a g l i e s p o s i t o r i d e l l e aziende di strumentazione sponsor del Congresso. Furono tenute due interessanti tavole rotonde

La prima inerente ai microprocessori vide la par tecipazione di ingegneri della neonata STMicroelectronics. I n r e a l t à , i l 2 9 d i c e m b r e 1 9 7 2 e r a stata fondata la SGS-Ates Componenti che era una S p A nel campo della microelettronica e unica azienda italiana operante nella produzione di dispositivi a semiconduttore

Nei primi anni vi furono innumerevoli t r a s f o r m a z i o n i d e l l o s t a b i l i m e n t o d i Catania, ma costante rimase la collaborazione con il Dipar timento Elettrico

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Figura 5 – Da sinistra a destra Jean Weiler e Mario Savino

CURIOSITÀ 

Elettronico e Sistemistico della Facoltà d ’ I n g e g n e r i a d e l l a U n i v e r s i t à d e g l i Studi di Catania L’arrivo dell’ingegnere Pasquale Pistorio por tò a una crescita del gruppo che il 23 aprile 1985 diventò SGS Microelettronica. Nel g i u g n o 1 9 8 7 f o r m ò l a S G S - T h o ms o n M i c ro e l e c t ro n i c s , a s e g u i t o d e l l a f u s i o n e t r a l a s o c i e t à i t a l i a n a SGS Microelettronica e l’azienda francese Thomson Semiconducteurs Solo n e l m a g g i o 1 9 9 8 , u n a v o l t a c h e l a Thomson si ritirò dal capitale, l’azienda diventò STMicroelectronics (per chi v o l e s s e a p p r o f o n d i r e l ’ a r g o m e n t o s i suggerisce il libro SGS, una storia d i p i o n i e r i c u r a t o d a A n n a S a n t i , del Politecnico di Milano) La seconda T R r i g u a r d ò i s i s t e m i a r u m o r e a g g i u n t o . P a r t i c o l a r m e n t e a p p r e zz a t i f u r o n o g l i e v e n t i s o c i a l i e , d a g l i accompagnatori, il programma turistic o - c u l t u r a l e c u r a t o d a l l a c o n s o r t e d i N i c o l a l a g e n t i l e s i g n o r a S i l v a n a

Pitrone

D u r a n t e l ’ A s s e m b l e a d e l G M E E , D’Apuzzo riferì che le Università avevano già avviato le procedure di reclutamento dei professori e dei ricercatori universitari ai sensi della legge n 210 dell’anno precedente 1998 Era stata inoltre costituita una commissione, con Decreto Ministeriale del 16 aprile 1999, per assicurare il monitoraggio delle nuove procedure per la costituzione delle commissioni giudicatrici, finalizzate alle valutazioni comparative, bandite dalle Università. Il presidente si complimentò per la crescita del Gruppo elencando tutte le sedi che avevano avviato le procedure per bandire dei concorsi nel settore K10X e quelle che avevano in programma di farlo a breve.

D ’ A p u z z o r a c c o n t ò s i a q u a n t o e r a emerso dalla prima Conferenza del GNRETE, che si era tenuta a Perugia dal 5 al 7 novembre 1998, sia quanto si era deciso nelle successive riunioni d e l C S d e l G N R E T E a l l e q u a l i a v e v a par tecipato In par ticolare informò che e r a s t a t a i n v i a t a , d a p a r t e d i P a o l o Bernardi, Direttore del GNRETE, una l e t t e r a a l P r e s i d e n t e d e l C U N L u i g i Labruna, ordinario di Storia del Diritt o R o m a n o n e l l ’ U n i v e r s i t à d i N a p o l i “Federico II”, con il quale il Consiglio Scientifico del GNRETE aveva avuto un

lungo colloquio. La lettera riguardava alcune considerazioni sullo “schema di regolamento di disciplina delle attività di promozione e sostegno della ricerca del CNR”, documento che era ancora i n f a s e d i e l a b o r a z i o n e d a p a r t e d e l CUN Lo schema di regolamento conteneva i prodromi che avrebbero por tato a l l o s c i o g l i m e n t o d i t u t t i i g r u p p i d i ricerca CNR. Non solo il GNRETE, ma tutti i gruppi universitari all’interno del C U N a v e v a n o p i ù v o l t e r i b a d i t o c h e per la comunità scientifica nazionale, non solo universitaria, ma anche dello stesso CNR e dell’industria fosse molto u t i l e l ’ a g g r e g a z i o n e d e l l e a t t i v i t à scientifiche di settori omogenei in gruppi di ricerca

A nulla ser vì ribadire la positiva esperienza del GNRETE, che aveva dimos t r a t o c o m e g r u p p i o m o g e n e a m e n t e a g g r e g a t i p o t e s s e r o c o s t i t u i r e u n impor tante punto di riferimento per la c o m u n i t à s c i e n t i f i c a n a z i o n a l e i n u n periodo di grande sviluppo, pieno di nuove iniziative nei settori d’interesse del Gruppo

Franco Ferraris riferì sulla Scuola di Dottorato del GMEE “Italo Gorini”, che si era tenuta dal 6 al 10 settembre 1999 ed era stata sponsorizzata dal Dipar timento di Elettronica del Politecnico di Torino, dall’Istituto di Metrolog i a “ G . C o l o n n e t t i ” d e l C N R , d a l l a Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, dall’Azienda di Promozione Turistic a d e l G r a n S a n B e r n a r d o e d a l l a C o m u n i t à m o n t a n a d e l G r a n d C o mbin

Alla scuola si erano iscritti 26 allievi, provenienti non solo dalle unità operative del GMEE. Erano stati coinvolti 14 docenti per più di 24 ore di lezioni e due conferenze I lavori della scuola si e r a n o c o n c l u s i c o n g r a n d e s o d d i s f azione di tutti i par tecipanti, le cui osservazioni, giudizi e suggerimenti sarebb e r o s t a t i u t i l i p e r l ’ o r g a n i z z a z i o n e della seconda edizione, da tenersi nel

2000

CONCLUSIONI

Si sono sintetizzati gli avvenimenti relativi all’anno 1999 della presidenza di

Massimo D’Apuzzo, con Gaetano Iuculano segretario

S i è r a c c o n t a t o d e l l e n t o d e c l i n o d e i gruppi di ricerca all’interno del CNR, come il GNRETE. Notevole fu il successo della Scuola per dottorandi intitolata alla memoria di Italo Gorini Si è a c c e n n a t o a l l a n a s c i t a d e l l a r i v i s t a Tutto Misure.

O g g e t t o d e l c o n t e n u t o d e l l a n u o v a puntata di questa storia saranno le conseguenze del Decreto Ministeriale 23 dicembre 1999 (che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’1 maggio 2000 n. 3).

Attraverso quel decreto vi fu la rideterminazione dei settori scientifici-disciplin a r i I l s e t t o r e s c i e n t i f i c o d i s c i p l i n a r e M i s u r e E l e t t r i c h e e d E l e t t r o n i c h e d a K10X diventerà ING-INF/07.

RINGRAZIAMENTI

L ’ a u t o r e r i n g r a z i a i c o l l e g h i A l e s s a ndro Ferrero e Dario Petri, per le informazioni fornitegli su alcuni avvenimenti del periodo in esame. Precisa, inoltre, che la responsabilità di quanto scritto è soltanto la sua La storia, se non è scritta, è come se non esistesse L’autore ritiene che anche episodi marginali, all’apparenza insignificanti, e piccoli dettagli contribuiscano a delineare il quadro generale in cui si svolge la Storia.

M a r i o S av i n o h a a t t u a lmente un contratto di consulenza scientifica presso il Politecnico di Bari Si occupa di misure elettriche ed elett ro n i c h e ap p l i c a t e a l l a d i ag n o s t i c a m e d i c a . È s t a t o professore ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche al Politecnico di Bari e ha presieduto il GMEE nel triennio 1995-1998 Nel 2011 ha ricevuto il Career Excellence Award d a l l a I E E E I n s t r u m e n t a t i o n a n d M e a s u rement Society con la seguente motivazione: “For decades of advancements in measurement science and its dissemination”

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T U T T O M I S U R E

Anno XXV - n. 3 - Settembre 2023

ISSN: 2038-6974

Direttore responsabile: Alessandro Ferrero

Vice Direttori: Alfredo Cigada, Emilio Sardini

Comitato di Redazione: Bruno Andò, Pasquale Arpaia, Loredana Cristaldi, Zaccaria Del Prete, Nicola Giaquinto, Michele Lanna, Claudio Narduzzi, Carmelo Pollio, Lorenzo Scalise, Bernardo Tellini, Gaetano Vacca, Emanuele Zappa, Massimo Mortarino

Redazioni per:

Storia: Mario Savino, Riccardo Nicoletti, Aldo Romanelli Le pagine delle Associazioni Universitarie di Misuristi: Alessandro Ferrero, Emilio Sardini, Alfredo Cigada

Le pagine degli IMP: Maria Pimpinella

Comitato Scientifico: ACCREDIA (Filippo Trifiletti, Rosalba Mugno, Emanuele Riva, Silvia Tramontin);

ACISM-ANIMA (Roberto Cattaneo);

AEIT-ASTRI (Roberto Buccianti); AIPT (Paolo Coppa);

AIS-ISA (Piergiuseppe Zani); A L A T I (Paolo Giardina);

ALPI (Paolo Moscatti); ANIE (Marco Vecchi);

ANIPLA (Marco Banti);

AUTEC (Gabriele Bitelli), CNR (Ruggero Jappelli);

GISI (Sebastian Fabio Agnello);

GMEE (Emilio Sardini); GMMT (Alfredo Cigada);

GUFPI-ISMA (Luigi Buglione); IMEKO (Paolo Carbone);

INMRI – ENEA (Pierino De Felice, Maria Pimpinella);

INRIM (Diederik Sybolt Wiersma, Gianbartolo Picotto, Luca Callegaro); ISPRA (Maria Belli)

Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n 204 del 3/3/1999

I testi firmati impegnano gli autori

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Prezzo (ed. EPUB): Open Access

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Ogni libro por ta con sé un insieme di conoscenze che si propone di trasferire al lettore Ci sono diversi modi per farlo In ambito tecnico-scientifico il più diffuso è cer tamente quello di par tire da un cer to numero di conoscenze date per già note e derivare quelle che si vuole trasferire al lettore, secondo un determinato filo logico che espone fatti e ragionamenti. Nel caso di questo libro ci si aspetterebbe uno dei tanti manuali che si propongono, spesso con dubbi risultati, di insegnare come si mette in piedi una star t-up universitaria Nulla di tutto questo, e ce lo spiega l’autrice quando ci racconta la genesi del libro e, indicandoci dove è possibile trovare tutti i dettagli relativi ai progetti e ai risultati ottenuti, si chiede e ci chiede: “Ma allora, perché spendere tempo ed energie per mettere su car ta ulteriori contenuti?”. La risposta è sorprendente e illuminante al tempo stesso: “Perché nessuno di coloro che hanno vissuto questi percorsi ne è uscito immutato. Perché tutti noi, più che imparato, abbiamo capito Perché si sono formati legami e se ne sono sciolti Perché abbiamo lavorato, vissuto, condiviso, litigato e dato il cuore. Questo è in ultima analisi lo scopo del mio scrivere: lasciare traccia del cuore di tutti coloro che hanno fatto par te di queste avventure”.

Dietro queste parole c’è il fil rouge che conduce lungo i capitoli del libro e lo rende diverso da tutti gli altri: il concetto rinascimentale di università come bottega del sapere, in cui si impara, tutti, dal docente agli allievi, lavorando insieme a un progetto comune.

Questo libro è la prova che, quando il progetto è stimolante e si lavora tutti con passione, oltre che con impegno, i risultati arrivano e sono sorprendenti.

LE AZIENDE INSERZIONISTE DI QUESTO NUMERO

Aerotech pp. 52-69

Asita pp. 48-84

Aviatronik pp. 3-6-30-118

Burster pp. 16-55-106

Cibe pp. 44-49-60-78

Cogo Bilance pp. 12-114

Comsol pp. 10-71-72

Creaform pp. 73-104

Crioclima pp. 32-33-90

DSPM Industria pp. 56-76-87

Evomisure pp. 22-36-94

Hexagon Metrology pp. 24-25-68-79-84

Intek pp. 28-43-86

IC&M p. 54

Labcert pp. 14-15

Lazzero pp. 26-74

Luchsinger pp. 20-38-72-94

Metering Research p. 100

Polyworks Europa pp. 8-9-82

Rupac pp. 2-4-42

STI pp. 34-76-78

Tamburini pp. 50-51-75

Teledyne-Flir p. 118

La Redazione di Tutto Misure (redazione@tuttomisure.org)
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