Tutto_Misure 02/2011

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I SERIALI MISURE E FIDATEZZA

casse di imballaggio degli impianti in spedizione fossero effettivamente complete di tutti i componenti necessari. Tale processo veniva precedentemente svolto manualmente, con sistema di lettura mediante codici a barre, e risultava essere un rilevante collo di bottiglia per il comparto produttivo. L’utilizzo dell’RFId ha consentito di ridurre notevolmente i tempi necessari al controllo a fine linea. Questo è stato possibile grazie all’inserimento di un “tunnel RFId” a fine linea, in pratica un’area di transito opportunamente attrezzata con antenne, che è in grado di controllare la presenza di tutti gli item necessari, all’interno di un imballaggio in pochi secondi. Questa innovazione ha consentito di ridurre dell’80% i tempi necessari per questa attività, andando di fatto a eliminare il collo di bottiglia e contemporaneamente a ridurre i costi di manodopera connessi. Un progetto simile ha interessato l’aeroporto di Malpensa, dove è stato installato un sistema RFId per rendere efficiente lo smistamento dei bagagli, consentendo la tracciabilità del singolo bagaglio per tutta la durata del suo viaggio, dal check-in alla riconsegna. Grazie all’infrastruttura RFId, in qualsiasi momento ciascun bagaglio potrà essere infatti rintracciato e identificato all’interno dell’impianto, stabilendone inoltre contestualmente la destinazione. Il nuovo sistema d’identificazione, affiancato al vecchio sistema barcode, consente di aumentare l’affidabilità dell’identificazione dei bagagli: una volta etichettati, i bagagli sono convogliati nell’impianto di smistamento, dove sono stati posizionati in serie i sistemi di lettura per codici a barre e per tag RFId. Il sistema RFId viene dunque impiegato in affiancamento all’attuale sistema di codifica dei bagagli, basato su codici a barre, con il doppio obiettivo di aumentare da subito le prestazioni del sistema di identificazione automatica e, nello stesso tempo, di sperimentare la nuova tecnologia senza ridurre l’affidabilità, e quindi la qualità del servizio, del sistema. Grazie a questo sistema si elimina, infatti, il problema delle mancate letture, che costituisce

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la principale fonte di problemi del codice a barre. Nel chip di un tag possono inoltre essere scritti dati aggiuntivi riguardanti il bagaglio, comFigura 3 - Asset tracking in tempo reale presa la sua destinazione, che permettono un suo instradamento automatico sino al carosello di imbarco. scorte, il management documentale e il monitoraggio della sicurezza. In virtù delle loro caratteristiche peculiari, i GESTIONE DEGLI ASSET sistemi RFId possono anche essere applicati in un contesto collaborativo, L’adozione dei sistemi RFId a suppor- permettendo di migliorare la competitito della gestione degli asset rappre- vità delle supply chain attraverso l’apsenta una tematica trasversale sia alle plicazione di metodologie che preveimprese che alle società di servizi, dono la condivisione di informazioni ove la corretta individuazione e trac- sui processi di più aziende. ciabilità di beni strumentali sono fondamentali per l’ottenimento di processi più efficienti. QUALCHE RIFERIMENTO, Per esempio, per grandi macchinari e PER APPROFONDIRE impianti è spesso utile registrare e tracciare tutti gli assiemi e i sottoassiemi che 1. Lab#ID: http://labid.liuc.it li compongono, attivando un sistema di 2. RFId Journal: manutenzione preventiva e predittiva www.rfidjournal.com che memorizzi i dati direttamente nella 3. Portale RFId Italia: memoria del tag posizionato sull’asset. http://rfid.thebizloft.com Grazie alla riscrivibilità dei tag RFId, i dati di manutenzione possono essere aggiornati a seguito di ogni intervento. È inoltre possibile partizionare la Alessandro Clerici ha memoria di un tag, consentendo di conseguito la Laurea Spepoter riscrivere solo alcuni dati e imcialistica in Ingegneria pedendo la cancellazione di altri, Gestionale presso l’Unieventualmente consentendo la lettura versità Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza, doo la modifica di dati solo mediante l’uve attualmente sta frequentando il corso tilizzo di una password. Nel comparto aerocargo, Lab#ID ha di Dottorato in Gestione Integrata d’Acollaborato con alcune fra le princi- zienda. Collabora con il laboratorio pali compagnie aeree per l’adozione Lab#ID per la realizzazione di progetti di sistemi RFId per la localizzazione legati al trasferimento tecnologico alle in tempo reale di pallet e container, imprese su sistemi RFId. allo scopo di migliorare l’efficienza del servizio di spedizione e ottimizzare i costi di movimentazione. Cristina Quetti ha con-

CONCLUSIONE

I sistemi RFId sono strumenti particolarmente indicati per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi di raccolta automatica di dati in contesti anche molto differenti tra loro. Tra questi si possono citare la tracciabilità di singoli prodotti e asset, la visibilità dei materiali, la gestione in tempo reale delle

seguito la Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza, dove collabora con il Lab#Id e insegna nel corso “e-business: Methodology and Technology”. I suoi interessi di ricerca riguardano le ICT a supporto dell’aggregazione e della collaborazione fra imprese. Come collaboratrice di Lab#ID ha coordinato e condotto alcuni progetti di adozione di sistemi RFId e NFC.


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