Manuele Europeo di acquacoltura

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Questi composti vengono accumulati nel cibo ed alla fine della catena alimentare, nei pesci si osservano concentrazioni relativamente elevate. La contaminazione per le specie ittiche è spesso superiore in acqua dolce che in acqua di mare. L'origine e le vie di contaminazione dell'ambiente acquatico varia a seconda della provenienza ma per la maggior parte di questi composti di contaminazione è legata al rilascio diretto in acqua ad eccezione della diossina e del furano, per i quali vi è una contaminazione indiretta per il ciclo globale di questi composti in atmosfera. Una delle caratteristiche dei pesticidi è legato alla loro persistenza nell'ambiente (DDT e toxaphene hanno un’emivita di oltre 20 anni) e alla loro elevata bioconcentrazione negli organismi acquatici. Grazie alla loro lunga emivita nell'ambiente, ci sono serbatoi ambientali di questi contaminanti, soprattutto nei sedimenti. Così, anche se alcuni di questi composti non sono più utilizzati (DDT) o saranno tra poco proibiti (PCB), sono ancora presenti nell'ambiente e a rischio di mobilizzazione dai sedimenti. Il processo di mobilizzazione è comunque lento e regolare, tranne in alcune condizioni eccezionali come nel caso di inondazioni e dragaggi. La maggior parte di questi contaminanti sono una miscela di composti diversi (670 per il toxaphene, 200 per i PCB, 210 per diossine e furani), che corrispondono a diversi gradi di clorurazione di uno scheletro su base ciclica (benzene) o policiclica (bifenile, naftalene, dibenzofurano, ecc). Questi composti sono altamente lipofili e questo spiega l'alta bioconcentrazione negli organismi acquatici. La bioconcentrazione dipende dal grado e localizzazione della clorurazione. Tutti i consumatori di pesce e di prodotti ittici freschi sono quindi esposti. Questi composti, una volta consumati, si accumulano nei tessuti adiposi ed hanno una lunga emivita. Per quanto riguarda l'accumulo negli organismi acquatici, l'accumulo nei tessuti grassi dipende dalla struttura chimica dei suddetti composti. Questi composti hanno effetti biologici non specifici che sono principalmente legati all’induzione del cancro e di effetti mutageni. Tuttavia, per la loro struttura chimica, diossine e furani legano con recettori ad alta affinità Ah coinvolti nel controllo dello sviluppo e della riproduzione. Alcuni altri composti clorurati persistenti come i PCB, la cui conformazione imita quello della diossina, potrebbero anche legare questi recettori ma con molto meno affinità. Si potrebbe verificare l’accumulo combinato di diversi inquinanti organici persistenti nei tessuti grassi ma anche se si sospetta che vi sia interazione tra questi composti, gli effetti dovrebbero essere additivi. 176


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